GIOCO D`AZZARDO

Transcript

GIOCO D`AZZARDO
Indagine sulle abitudini di gioco d’azzardo presso
gli apprendisti della SPAI di Locarno
Stefano Casarin
Psicologo – Istituto di Ricerca sul gioco d’Azzardo
(IRGA)
Tra novembre 2014 e marzo 2015 ho avuto la possibilità di incontrare 341
apprendisti della SPAI di Locarno, ai quali ho sottoposto un questionario –
composto da sette domande – allo scopo di capire quali fossero le loro abitudini in
relazione alla pratica dei giochi d’azzardo. In questo breve scritto cercherò di
illustrarvi ciò che di più significativo è emerso dalle risposte date dai ragazzi.
Il campione intervistato, 341 persone, ha un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, è
composto per l’81% da maschi, il restante 19% sono femmine e riunisce diverse
tipologie di apprendistati. I maggiorenni rappresentano il 55% del campione, mentre
i minorenni il restante 45%.
L’81% degli intervistati dichiara di aver giocato almeno una volta nella vita a
dei giochi d’azzardo. La percentuale di minorenni equivale al 41,5%.
1
Di questi 277 che hanno giocato almeno una volta nella vita, solamente 11 hanno
dichiarato di non aver giocato a nessun gioco nel corso degli ultimi dodici mesi.
Questo significa quindi che il 96% di coloro che hanno giocato almeno una volta
nella vita, lo ha fatto anche durante l’ultimo anno. Il gioco preferito in assoluto è
il Gratta e Vinci, seguito da Scommesse sportive e Tombola. Tuttavia, se
analizziamo i dati in relazione alla frequenza, il gioco giocato con maggiore
frequenza sono le Scommesse Sportive.
Delle differenze emergono tra i due sessi:
• I maschi giocano più frequentemente alle Scommesse sportive, ai Gratta e
Vinci e al Poker.
• Le ragazze sembrano maggiormente attratte dai Gratta e Vinci, dalla
Tombola e da Lotto e Lotterie.
Se prendiamo in considerazione l’età, in maniera del tutto prevedibile, nei
maggiorenni vi è una maggiore tendenza a partecipare ai giochi detti “da
Casinò” quali la roulette, il black jack e le slot machines; mentre i minorenni si
allineano alle tendenze generali.
L’81,5% di coloro che hanno giocato almeno una volta durante l’ultimo anno, ha
partecipato a due o più giochi (con frequenza variabile).
Come sappiamo, i giochi d’azzardo possono essere giocati sia “live” ovvero di
persona in appositi luoghi (Casinò, chioschi, bar) oppure on-line. Il 79% degli
2
apprendisti SPAI afferma di preferire il gioco “live” a quello on-line. Si nota
tuttavia che tra i minorenni vi è una maggiore tendenza (seppur lieve) a preferire il
gioco d’azzardo on-line.
La maggioranza degli intervistati, ovvero l’80,15%, ha giocato per la prima volta
da minorenne e più precisamente tra i 13 e i 16 anni con un picco importante tra
i 15 e i 16 anni. Altrettanto degno di nota è il fatto che il 13% degli intervistati ha
affermato di aver giocato per la prima volta tra i 9 e i 12 anni.
Passiamo ora ad analizzare a quanto ammonta la spesa dedicata al gioco
d’azzardo. Gli apprendisti, a differenza di altri giovani – e qui penso in particolare
agli studenti di Liceo e/o altre scuole a tempo pieno – hanno a disposizione una
quantità di denaro mensile fissa proveniente dalla loro attività lavorativa. L’analisi
dei dati evidenzia come il 58% degli intervistati spenda per il gioco una cifra
variabile tra 0 e 19 franchi mensili. Questa percentuale non ci deve però trarre in
inganno poiché il restante 42% è così suddiviso:
• 20% spende dai 20 ai 49 franchi mensili
• 9% spende dai 50 ai 99 franchi mensili
• 8% spende dai 100 e oltre (il massimo di spesa mensile dichiarato in un
questionario corrisponde a 500 franchi).
• 5% “non specificata”
3
Ciò equivale a dire che il 17% del campione spende una cifra superiore o
uguale a 50 franchi mensili per il gioco d’azzardo. Se consideriamo che la paga
mensile di un apprendista (in funzione dell’anno di formazione raggiunto e della
tipologia di apprendistato scelto) varia tra i 350 franchi e i 1350 franchi, capiamo
che la spesa dedicata al gioco non è da sottovalutare.
I maschi tendono a spendere di più se paragonati alle femmine, soprattutto
per le cifre superiori ai 50 franchi mensili. Questo dato si conferma se
paragoniamo i minorenni e i maggiorenni: i maggiorenni spendono più soldi,
anche se il 7% dei minorenni intervistati dichiara di spendere al gioco tra i 50
e i 99 franchi al mese. Da sottolineare come il 19% delle ragazze non ha
specificato la cifra mensile dedicata al gioco. Si tratta di una percentuale
importante che potrebbe essere spiegata con la tendenza, nelle giocatrici, a non
svelare la propria attività di gioco per un senso di vergogna e di
“inadeguatezza”, poiché l’ambito del gioco d’azzardo (anche se la presenza
femminile è in aumento) è considerato piuttosto “maschile”.
Tra gli intervistati (341), 79 ragazzi hanno affermato che, nel loro nucleo familiare,
vi è qualcuno che gioca d’azzardo con una certa regolarità e in soli 18 casi questa
attività presenterebbe delle difficoltà di gestione.
Infine, ma non meno importante, gli intervistati sono concordi nel ritenere che il
gioco d’azzardo, se non controllato, può avere delle conseguenze nell’ambito
finanziario, familiare e della salute psichica. Emergono delle divergenze per quel
che concerne le ripercussioni sulla sfera scolastica e sulla salute fisica.
4
Considerazioni finali:
Dall’analisi dei dati possiamo affermare che il gioco d’azzardo è un’attività che gli
intervistati conoscono e praticano con una certa frequenza e ciò sia tra i minorenni
che tra i maggiorenni. I giochi più gettonati sono anche quelli più accessibili
(edicole, chioschi, bar) e sono il Gratta e Vinci, le Scommesse sportive, Tombola,
Lotto e Lotterie; e con il raggiungimento della maggiore età, emerge un maggiore
interesse nei confronti dei giochi detti “da Casinò”, poiché viene a cadere il divieto
d’entrata.
L’età della prima esperienza di gioco si situa tra i 13 e i 16 anni e, nonostante la
maggioranza degli intervistati spenda relativamente poco per questa attività (0-19
franchi mensili), il 17% degli intervistati spende cifre che vanno dai 50 ad oltre 100
franchi mensili, con un picco massimo di 500 franchi al mese. Si tratta di cifre
importanti poiché stiamo parlando di apprendisti che percepiscono stipendi mensili
inferiori ai 1000 franchi.
Dati alla mano, ritengo auspicabile sensibilizzare gli apprendisti della SPAI riguardo
ai rischi legati al gioco d’azzardo attraverso interventi mirati, durante i quali venga
spiegato loro il concetto di “caso”, quali sono i rischi e le conseguenze legati a
questa attività e dove rivolgersi sul territorio nel caso in cui si trovassero in
difficoltà.
5