fashionfood - Castello di Casole
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fashionfood di Teresa Cremona CASTELLO di CASOLE travelfood 78 castellodicasole IL LUSSO DEI GRANDI SPAZI IN UN BORGO TOSCANO RESTAURATO AD ARTE Siamo in una parte della Toscana ancora poco turistica, intatta; quasi infinita la sequenza delle colline che sfuma verso l’orizzonte dove il cielo luminoso già preannuncia il mare. Il castello è alto su un poggio; sul colle dirimpetto è il borgo di Casole, altro non c’è, se non boschi di querce, ulivi centenari e filari ordinati di vigne. 1700 ettari: questa è la dimensione della proprietà della Tenuta acquistata nel 2005 dalla Timbers Resorts, compagnia americana il cui core business è la Real Estate, già proprietaria di alberghi negli USA, in Irlanda, alle Virgin Island, in Bassa California. ll fondatore della Compagnia venne in vacanza in Italia alcuni anni fa e per puro caso giunse a Casole, visitò il Castello e decise di acquistarlo. I lavori di restauro sono durati 5 anni e sempre sotto il controllo della Soprintendenza alle Belle Arti. Non è dato di conoscere le cifre complessive dell’investimento, comunque il restauro è imponente. Il risultato: uno splendore. L’albergo ha aperto a Luglio del 2012 con 41 camere e 12 casali restaurati, e in vendita, e in larga parte già venduti. I lavori proseguono, altri casali sono in restauro e a breve aprirà la Spa Essere negli spazi che un tempo ospitavano la cantina della tenuta e che hanno mantenuto volte a botte e muri in pietra. La storia del Castello di Casole è lunga, antica e profondamente radicata nel territorio. I primi insediamenti ri- salgono all’età del bronzo; i reperti emersi durante i lavori ed esposti al Museo di Casole paese testimoniano che già nel 3000 a.C. coloni etruschi coltivavano questa terra. Il primo nucleo fortificato nacque intorno all’anno 1000 con il nome di Querceto Manor, un caposaldo importante dei vescovi di Volterra in un territorio disputato da Volterrani, Senesi e Fiorentini, che passò sotto il dominio senese nel 1260 dopo la Battaglia di Montaperti ed allora il borgo fu ampliato con nuove fortificazioni fino a divenire un complesso quadrangolare con cortile interno e 4 torri ai vertici. 79 travelfood fashionfood Nel XV secolo iniziarono decadenza, demolizioni e rimaneggiamenti. Nei secoli che seguirono alcune sue parti furono ristrutturate, ma della struttura fortificata originaria rimase solo la torre del lato Sud Est di fronte alla Chiesa di San Tommaso. Dal 1800 appartenne alla nobile famiglia Bargagli di Siena, al centro di una tenuta di 2200 ettari con 31 casali, dove si coltivavano grano, mais, olive, uva e si allevava bestiame. Nel ‘900 la proprietà fu acquistata dal conte Edoardo Visconti di Modrone Erba, fratello di Luchino Visconti che spesso vi ospitò personaggi dello spettacolo e del jet set. Contadini e mezzadri hanno lavorato nella tenuta fino al 1960. Oggi si presenta come un’imponente dimora di residenza di architettura tardo cinquecentesca; nel corpo principale sono la picccola ed intima reception, il salotto biblioteca con il camino monumentale (foto sopra) ed il bar Visconti (foto a sinistra) con la sequenza panoramica delle finestre e le fotografie in bianco e nero del regista travelfood 80 castellodicasole sul backstage dei suoi film che completano il decoro. Si accede poi ad una corte rettangolare con prato verde, alberi di limoni e di cipressi coltivati in maestosi vasi di terracotta; la fontana al centro si ispira agli abbeveratoi di campagna, ma è di marmo travertino e scintilla di acque cristalline. Dalla corte si sale ad alcune delle camere e sulla corte aprono il ristorante Tosca (foto sopra), la Pizzeria Pazzia (foto a destra) dove il forno in uso è quello delle antiche cucine del castello e dove il camino monumentale conserva al suo interno il giro delle panche dove si era usi sedere a ‘fare veglia’ e che è oggi l’elemento dominante di una sala riservata a cene intime. 81 travelfood fashionfood Poi dalla corte si esce nel borgo con le case in pietra a vista e in mattoni dove sono le altre camere. Tutte arredate con stili diversi ma simili, eleganti ed esclusive, seppure in sintonia con il rustico della campagna: i mobili disegnati ad hoc sono stati realizzati da bravi artigiani toscani, sono dipinti, patinati e travelfood 82 anche dorati, i letti sono in ferro battuto, ma non tradizionali. Ampi volumi, alte capriate, travi a vista in castagno, pavimenti in cotto, letti imperiali, colori che vanno dal beige al mattone, bagni superaccessoriati e con dimensione da miniappartamento. E’ uno stile caldo che mette insieme la tradizione toscana, il design all’italiana, la rusticità del territorio, ma sono le dimensioni a fare la differenza, lo spazio è un lusso che non si copia e non si imita, questi ambienti testimoniano la loro storia, ed il restauro che li ha riportati a vivere, li ha adeguati al confort moderno senza perdere il filo del racconto e senza disperdere il fascino che le vecchie pietre trasmettono. Stesse atmosfere ma ancora più intime e carezzevoli nei casali restaurati e ricostruiti lasciando mura di sasso e di mattoni a vista, loggiati che diventano salotti, cucine spettacolari, accessoriate e tecnologiche ma di sapore antico, tutto immerso in intatti paesaggi. Queste case sono fruibili sia nella formula della proprietà frazionata, tramite il Private Residence Club, sia a titolo di proprietà privata integrale, o in affitto. c a s tell o d i c a s o le La ristorazione, eccellente per qualità di proposte e di servizio, è seguita dall’executive chef Daniele Sera (foto in basso) e dal food&beverage manager Federico Galligani. Daniele Sera ha avuto precedenti esperienze di lavoro in Giappone, Svizzera, Stati Uniti e Francia. Ha lavorato in alcuni dei migliori ristoranti italiani e internazionali ed in molti ristoranti stellati come il Mirabelle a Roma, Les Crayère a Reims, l’Enoteca Pinchiorri a Firenze, Le Jardin dell’Hotel Royal Monceau di Parigi, oltre ad essere stato più volte chiamato in Marocco dal Re Hassan. Ora è al Castello già dal 2011, la sua brigata a pieno ritmo conta 22 elementi, il suo orto è in pieno rigoglio, ed il nostro menu è qui di seguito elencato: foie gras spadellato della tenuta con purea di zucchine trombetta e gambero rosso; tartare di manzo in salsa di carciodi, carciofi crudi e scaglie di parmigiano; cappelletti con pistilli di zafferano di Casole, ripieni di lepre su salsa di ricotta e croccante alle olive taggiasche; calamaretti farciti di cipolla di Certaldo, pappa al pomodoro e purea di patate e tartufo bianco; petto di colombac- fashionfood cio con germogli di cavolo nero e salsa alla barbabietola rossa; frutto della passione e gelato allo yougurt e meringa sbriciolata; torta al taglio pan di spagna alla banana, mousse al caramello e mousse al cioccolato madagascar al caramello; sorbetti di pistacchio nocciola, vaniglia e stracciatella. A quanto sopra c’è da aggiungeree che il pane dello chef, oltre alle varietà dei minipanini, include nel basket anche baguette e differenti pani di campagna di farina bianca e integrale e dalla bella e buona crosta croccante. Così come merita citare la prima colazione dove all’abillità di Daniele, ai suoi soggiorni francesi e parigini, ai molti corsi e concorsi a cui ha partecipato sono dovuti i suoi magici croissant (ma anche i pancakes sono perfetti) mentre la selezione dei prodotti presentati sul buffet, dallo yougurt alle marmellate, è di alta qualità artigianale. Castello di Casole Località Querceto - 53031 Casole d’Elsa (SI) Prezzo: a partire da 630 € a notte. Per maggiori informazioni o prenotazioni: Tel. +39-0577-967-557 (Al di fuori degli Stati Uniti) o [email protected] www.castellodicasole.com travelfood 84 NOTIZIE SULLA TIMBERS RESORT Dal 1999 Timbers Resorts, fondatore e gestore di hotel, residence club, resort privati, si è conquistata una reputazione nel settore immobiliare e dei soggiorni di lusso, impegnandosi nel rispetto, l’autenticità e l’esclusività delle sue destinazioni, con un’attenzione particolare per la famiglia, senza mai scendere a compromessi con la qualità ed il servizio. Le attuali proprietà di Timbers Collection sono: Dancing Bear Aspen ad Aspen (Colorado), Esperanza a Cabo San Lucas (Messico), Doonbeg a County Clare (Irlanda), T The Orchard presso The Carneros Inn a Napa (California), The Rocks Club di Scottsdale (Arizona), The Timbers Club di Snowmass (Colorado), Mayacama a Sonoma (California), The Villas di Rancho Valencia a Rancho Santa Fe (California), One Steamboat Place a Steamboat Springs (Colorado), The Preserve di Botany Bay a St. Thomas nelle Isole Vergini (USA) The Sebastian - Vail a Vail (Colorado). Ai proprietari di immobili della compagnia è garantito l’accesso al Programma di Reciprocità di Timbers con la possibilità di scambiare il proprio periodo di vacanza con altre destinazioni incluse nel portafoglio.