Testo coordinato del Disciplinare Regionale per

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Testo coordinato del Disciplinare Regionale per
Programma Operativo Regionale F.E.S.R. LAZIO 2007-2013
Asse V
Sviluppo Urbano e Locale
Attività V. 1
Rigenerazione delle funzioni economiche, sociali e ambientali delle
aree urbane
DISCIPLINARE REGIONALE
per la realizzazione di interventi integrati di sviluppo urbano
Approvato con Determinazione Dirigenziale n. B00027 del 9/1/2012,
modificato con Determinazioni Dirigenziali n. B08055 del 24/10/2012, n.
B00891 del 13/3/2013 e n. G02878 del 22/11/2013
1
Premessa
Il presente Disciplinare ha lo scopo di regolare i compiti gestionali dei Soggetti
beneficiari dei Piani Locali e Urbani di Sviluppo, d’ora in poi P.L.U.S., ammessi a valere
sull’Attività V.1 “Rigenerazione delle funzioni economiche, sociali e ambientali delle
aree urbane” dell’ Asse V “Sviluppo Urbano e Locale” del POR FESR Lazio 2007‐2013. In
esso sono inoltre definite le modalità attuative, le azioni e le spese ammissibili e vengono
specificati gli impegni e gli obblighi che i Soggetti Beneficiari sono chiamati ad
adempiere nonché le attività che possono svolgere.
1.
Soggetti Beneficiari e Avvalimento di terzi
I soggetti responsabili dell’attuazione degli Interventi ammessi a finanziamento sono i
Comuni che hanno superato le due fasi del processo di selezione avviato con Avviso
Pubblico approvato con D.G.R. 348 del 29 luglio 2011 e D.G.R. 359 del 8 agosto 2011.
Ferma restando in capo ai Comuni la titolarità del procedimento relativo al P.L.U.S.
nella sua interezza e complessità, singoli Interventi possono essere realizzati, ove
debitamente giustificati, da altre amministrazioni aggiudicatarie (come definite dall’art.
3 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.) e/o da organismi “in house” del Comune beneficiario,
indicati dallo stesso e previo accordo da sottoporre all’autorizzazione della Regione.
Il Soggetto Beneficiario è responsabile dell’attuazione del P.L.U.S. nel rispetto delle
disposizioni dettate dal QSN per la Politica Regionale di Sviluppo 2007‐2013, dal POR
FESR Lazio 2007‐2013 e dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale di
riferimento1.
Il Soggetto Beneficiario risponde dell’attuazione di tutti gli Interventi presenti nel
P.L.U.S. anche per quanto affidato ad altri soggetti e nel rispetto della tempistica relativa
all’attuazione dello stesso P.L.U.S.
2.
Obblighi dei Beneficiari
Il Beneficiario dei contributi è tenuto a osservare le seguenti disposizioni generali:
1. realizzare il P.L.U.S. finanziato che dovrà effettuarsi nel rispetto delle vigenti
normative comunitarie e nazionali e delle condizioni previste dal POR FESR Lazio
2007‐2013. Per gli Interventi avviati prima del 6 aprile 2011 e/o prima
dell’ammissione del P.L.U.S. ai finanziamenti a valere sull’Asse V del POR FESR
1
Appendice ‐ Riferimenti normativi
2
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
2
verrà eseguita la verifica di coerenza, con le regole del POR, rispetto alle procedure
già esperite
aver inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche gli Interventi per i quali si
richiede il contributo al momento di presentazione del documento di candidatura;
nel caso di cofinanziamento autocertificare la partecipazione finanziaria;
comunicare altri eventuali contributi richiesti o ottenuti per la stessa operazione2.
Nel caso in cui il beneficiario ottenga, o abbia già ottenuto eventuali altri contributi
per la realizzazione dell’operazione o di parte di essa, dovrà darne tempestiva
comunicazione alla Struttura regionale attuatrice, attraverso una certificazione resa
in termini di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, sulla base della Struttura
regionale attuatrice provvederà, ove ricorra, alla rideterminazione del contributo;
rinunciare ad ogni altro finanziamento pubblico proveniente da normative statali,
regionali o comunitarie non cumulabile sullo stesso intervento, ai sensi dell’art. 54 CE
1083/2006, Par. 3 lett. b e c e del divieto generale di pluricontribuzione, Par. 5.
comunicare le informazioni legate alle operazioni generatrici di entrate, ai sensi
dell’art. 55 del Reg. CE 1083/2006;
rispettare quanto previsto nel Piano Operativo e Finanziario (Sezione B del dossier di
candidatura definitivo);
(1) rispettare gli adempimenti e le scadenze disposte dall’art.6 “Obblighi dei
beneficiari” dell’Avviso pubblico approvato con le n. D.G.R. 348/2011 e
n.359/2011.”2bis (1a)
Per “operazione” si fa riferimento alla definizione formulata nel Reg. CE 1083/2006, art. 2, comma 3.
2bis
In particolare si richiamano i seguenti commi: “I Comuni che saranno individuati come beneficiari
dell’Attività V.1 rimarranno responsabili finanziariamente delle eventuali rettifiche finanziarie di cui agli
artt. 98‐102 del Reg.(CE) 1083/2006 e ss. mm. e ii. per gli interventi di loro competenza che determineranno
dette rettifiche.
Per gli interventi che prevedono la realizzazione di opere pubbliche, è necessario presentare il progetto
definitivo entro 6 mesi dalla data di ammissione a finanziamento e procedere all’aggiudicazione provvisoria
dell’appalto di lavori entro 12 mesi dalla stessa data. Eventuali deroghe potranno essere concesse, ove
richieste, se adeguatamente motivate nel Dossier di candidatura, in ragione di: a) ulteriori tempi necessari
per l’espletamento delle procedure di selezione del contraente; b) acquisizione di pareri e nulla osta da parte
di enti terzi.
Il contributo è comunque condizionato all’assunzione di impegni giuridicamente vincolanti – da parte del
beneficiario – entro 18 mesi dalla data di approvazione, pena la revoca dell’intervento da parte dell’Autorità
di Gestione del POR FESR. Nel caso di interventi diversi da opere pubbliche per i quali è prevista una
consequenzialità operativa e funzionale tale da motivare ‐ sul piano tecnico ‐ una realizzazione non
contestuale, possono essere fissati termini diversi. Tale deroga deve essere evidenziata e richiesta in fase di
presentazione del P.L.U.S.
Decadono comunque dai contributi – con determinazione dell’Autorità di Gestione del POR FESR – gli
interventi per i quali non sono stati assunti impegni giuridicamente vincolanti entro 24 mesi dalla data di
ammissione a finanziamento ove questi superino il 25% del totale del contributo complessivo del P.L.U.S. Per
data di ammissione a finanziamento si intende la data di notifica dell’impegno contabile da parte della
Regione.
Gli interventi per i quali verrà concesso il contributo devono promuovere e garantire l’applicazione del
principio di pari opportunità – in linea con i relativi indirizzi nazionali e comunitari – e perseguire l’obiettivo
della parità di trattamento attraverso la rimozione di ogni forma di discriminazione di genere, razza, origini
etniche, disabilità o età. “
3
Il Beneficiario è inoltre tenuto ad osservare i seguenti obblighi, relativi alla realizzazione
dei singoli Interventi:
1. nominare un Responsabile del Procedimento del P.L.U.S. che sovraintenda
all’attuazione degli Interventi;
2. trasmettere entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva del contributo l’approvazione
dell’atto d’impegno predisposto dall’AdG e notificato con Determinazione di
aggiudicazione, sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente;
3. mantenere una contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le
transazioni relative alle operazioni cofinanziate;
4. impiegare in via esclusiva il contributo concesso per la realizzazione dell’Intervento
proposto e con le modalità indicate nel P.L.U.S. approvato;
5. restituire il contributo, eventualmente non utilizzato, a causa della mancata o
incompleta realizzazione dell’intervento;
6. mantenere il vincolo di destinazione e di operatività degli investimenti materiali e
immateriali oggetto di contributo per un periodo di cinque anni a partire dalla conclusione
dell’operazione;
7. assumere a proprio carico ogni eventuale maggiore onere imprevisto o imprevedibile
senza procedere ad alcuna riduzione quali‐quantitativa dell’Intervento;
8. trasmettere, ove pertinente, la certificazione rilasciata da Enti accreditati ai sensi della
norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020, sulla documentazione di progettazione e di
gara;
9. (1b) trasmettere la documentazione di gara relativa ad ogni intervento
successivamente all’avvenuta pubblicazione degli Avvisi/Bandi di gara, al fine di
informare tempestivamente gli uffici regionali circa le procedure adottate;
10. comunicare il CUP3 al fine dell’identificazione univoca del progetto d'investimento
pubblico;
11. rendicontare esclusivamente le spese afferenti le operazioni e gli Interventi che
costituiscono oggetto di finanziamento a valere sul POR FESR Lazio 2007‐2013 – (1c)
come da graduatoria approvata Determinazione n. B03110 del 24/05/2012 e successive
modifiche e integrazioni;
12. trasmettere la documentazione amministrativa e contabile, in originale o copia
conforme (1d) in modalità digitale3bis, al Responsabile di Gestione Attività (RGA),
eventualmente insieme alla domanda di rimborso del contributo;
3 Per
3bis
maggiori dettagli si rimanda al sito http://www.cipecomitato.it/it/
Ai sensi del D. Lgs n.82/2005 “Codice dell’Amministrazione digitale” e ss.mm.ii.
4
13. inviare la documentazione di spesa disponibile, anche prima della conclusione
dell’operazione, su richiesta dell’Amministrazione regionale, in base alle esigenze di
rendicontazione nei confronti della Commissione europea e dello Stato;
14. conservare i documenti di spesa e tutta la documentazione relativa all’iter
procedurale, amministrativo e contabile, in originale o in copia conforme all’originale,
relativi all’operazione, in un dossier separato fino al 2020 o eventualmente altra data
antecedente che sarà comunicata dall’Amministrazione regionale;
15. comunicare i dati e le informazioni necessarie all’implementazione del sistema di
monitoraggio regionale/nazionale. Ad esempio: date effettive di tutti gli step procedurali
previsti per singola tipologia di operazione, CIG ‐ Codice Identificativo Gara nel
momento in cui verranno realizzate le gare d’appalto e altre informazioni relative
all’avanzamento procedurale, finanziario e fisico delle operazioni;
16 rispettare i termini fissati per l'avvio, la conclusione e la rendicontazione
dell’operazione secondo quanto previsto nel Dossier di candidatura definitiva;
17. informare il pubblico circa la provenienza dei fondi che cofinanziano il P.L.U.S. ed i
singoli Interventi che lo compongono, ed in particolare circa il fatto che essi sono
cofinanziati con risorse dell’Unione Europea mediante il Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale della Regione Lazio e dello Stato italiano come stabilito dall’art. 9
“Caratteristiche tecniche degli interventi informativi e pubblicitari relativi
all’operazione” del Reg. (1e) CE 1828/2006. (1f) Utilizza immagini, loghi e descrizioni
definiti dall’Autorità di gestione per tutte le attività di comunicazione, al fine di
garantire un’ immagine unica nell’ambito de progetti PLUS – Asse V del POR – e per
evidenziare il valore aggiunto del FESR anche in ambito locale.”;
18. consentire ed agevolare le ispezioni e i controlli prima, durante e dopo la
realizzazione dell’Intervento oggetto di contributo, da parte della Commissione europea,
dell’Amministrazione nazionale e regionale, secondo quanto disposto dai regolamenti
comunitari, dal POR e dalla normativa nazionale e regionale.
3.
Adempimenti del Responsabile del Procedimento del P.L.U.S.
Il Responsabile del Procedimento del P.L.U.S. assolve i seguenti compiti:
 coordina i Responsabili del Procedimento dei singoli Interventi ammessi nell’ambito
del P.L.U.S., individuati dal Comune in fase di presentazione del documento di
candidatura definitivo;
 attiva una sorveglianza operativa sulla gestione, il monitoraggio, controllo, la
valutazione in itinere e finale del P.L.U.S.;
 detiene ed aggiorna un archivio contenente informazioni relative alla conservazione
dei documenti riguardanti ciascun Intervento, con l’indicazione di: a) l’ufficio
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



competente che detiene il fascicolo; b) la sede presso cui è conservato; c) il
nominativo del RUP; d) il codice CUP dell’intervento;
verifica la rispondenza delle attività realizzate nell’ambito del P.L.U.S. rispetto gli
obiettivi delineati, il grado di attuazione degli Interventi contenuti nella proposta
progettuale approvata e la corretta ed efficiente attuazione del P.L.U.S.;
assume la responsabilità in merito agli spostamenti di risorse tra gli Interventi
previsti nel P.L.U.S., eventuali modifiche non sostanziali del P.L.U.S. e l’utilizzo di
eventuali economie; le economie potranno essere utilizzate ad incremento della
dotazione finanziaria riservata agli interventi (2), previa autorizzazione dell’Autorità
di Gestione che ne disciplina modalità ed entità;
avanza richiesta di autorizzazione all’AdG del POR FESR Lazio 2007‐2013 nel caso di
eventuali varianti (ivi compresi gli scostamenti motivati all’interno del Piano
Operativo e del Piano Finanziario), realizzazioni parziali e rinunce o di ogni altro
fatto che possa pregiudicare la gestione o il buon esito dell’operazione, che
provvederà alla valutazione della variante proposta per l'eventuale approvazione;
verifica che, ai sensi dell’art. 8 del Reg. (CE) n. 1828/2006 sia stata adeguatamente
fornita informazione al pubblico circa la sovvenzione ottenuta dai Fondi Strutturali
con le modalità indicate ai paragrafi 2, 3, 4 del medesimo articolo e del successivo art.
9 “Caratteristiche tecniche degli interventi informativi e pubblicitari relativi
all’operazione”. (2a)Verifica che in tutte le attività di comunicazione e informazione
siano utilizzate immagini, loghi e descrizioni definiti dall’Autorità di Gestione.”
4. Piano Operativo
Il Comune Beneficiario del contributo dovrà presentare un Piano Operativo e
Finanziario nel quale saranno dettagliati i costi che prevede di rendicontare per ciascuna
annualità (2012 – 2013 – 2014 – 2015) a fronte del contributo complessivo richiesto.
(3) Sono ammissibili rimodulazioni del piano finanziario, anche in deroga ai livelli
massimi per annualità, a seguito dell’aggiudicazione provvisoria di tutte le opere
pubbliche finanziate nel P.L.U.S. e, fermo restando, il termine del 30 settembre 2015 ai
fini della conclusione e rendicontazione delle spese. Il livello massimo ammissibile per
ciascuna annualità è del 40%, ad eccezione della quarta annualità (2015), ove tale limite
non può essere superiore al 30%. Il Piano dovrà contenere un cronoprogramma degli
Interventi dettagliato per ciascun trimestre.
6
4 Bis Condizioni per la rimodulazione del P.L.U.S.
Il Comune può richiedere all’Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013 la
rimodulazione del P.L.U.S. soltanto a seguito dell’avvio di tutte le opere pubbliche ammesse
a finanziamento con Determinazione Dirigenziale B03110 del 24.5.2012 (per avvio si
intende l’avvenuta sottoscrizione dei contratti con le imprese aggiudicatarie). La
rimodulazione deve essere circoscritta agli interventi ammissibili e previsti dall’Avviso
approvato con DGR 348/2011: a) opere pubbliche; b) acquisizione di beni e servizi; c) aiuti
alle PMI; d) interventi per l’inclusione sociale e l’occupabilità.
La richiesta di rimodulazione deve essere motivata e supportata da eventuali criticità
attuative, variazioni ai fattori di contesto dell’area target e/o individuazione di interventi –
strettamente connessi a quelli già finanziati – che garantiscono valore aggiunto al progetto
integrato.
La rimodulazione è ammessa a seguito di una o più circostanze di seguito elencate:

richiesta di diversa allocazione delle risorse già stanziate e finalizzate a interventi per
rivitalizzazione economica, inclusione sociale e/o occupabilità;

richiesta di differente allocazione delle risorse derivanti dai ribassi d’asta – conseguiti
a seguito delle gare d’appalto concluse – rispetto alle modalità di reimpiego stabilite nella
Determinazione Dirigenziale B03110 del 24.5.2012;

richiesta di finanziamento di opere da eseguire ex novo oppure di opere già avviate
(per avvio si intende apertura del cantiere) successivamente alla stipula dell’atto di impegno
del P.L.U.S. che siano strettamente connesse agli interventi già finanziati. La realizzazione di
tali opere è volta al miglioramento, completamento e/o ampliamento degli interventi
individuati nella Determinazione Dirigenziale B03110 del 24.5.2012; tutti gli interventi
devono comunque essere compatibili con i tempi di conclusione e rendicontazione del POR
FESR, stabiliti nell’Avviso Pubblico approvato con DGR 348/2011. La proposta di
rimodulazione del P.L.U.S. è approvata con Determinazione Dirigenziale dell’Autorità di
Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013.
5. Ammissibilità delle spese
Il beneficiario è tenuto al rispetto delle norme relative all’ammissibilità delle spese, ai
sensi dell’art. 56 del Regolamento(CE) n. 1083/2006 e del D.P.R. n.196 del 3/10/2008.
Le spese ammissibili, di seguito elencate, sono riconducibili a tre macro categorie:
A. Opere Pubbliche e Acquisizione Beni e Servizi;
B. Interventi di politiche attive del lavoro e aiuti alle persone;
C. Aiuti alle PMI.
7
5.1.
Opere Pubbliche e Acquisizione Beni e Servizi
Al fine di garantire la qualità delle prestazioni ed il rispetto dei principi di
concorrenza, economicità e correttezza nella realizzazione degli Interventi ammessi a
finanziamento, il Beneficiario è tenuto ad applicare la normativa in materia di appalti
pubblici di lavori e servizi nonché di pubbliche forniture (Decreto Legislativo 163/2006
– Codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture in attuazione delle
Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, e successive modifiche e integrazioni – DPR
207/2010 Regolamento di esecuzione e attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006,
n. 163). In caso di difformità della normativa nazionale dalle citate Direttive comunitarie
si applicano direttamente le disposizioni comunitarie.
5.1.1. Spese ammissibili per Opere Pubbliche
Per i progetti di infrastrutture, possono essere riconosciute le spese del quadro
economico, come previsto dall’articolo 16 del DPR 207/2010, nella seguente
articolazione:
1. lavori a misura, a corpo, in economia (comprensivi degli oneri della sicurezza non
soggetti a ribasso);
2. lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall’appalto e risultanti dal quadro
economico;
3. allacciamenti ai pubblici servizi ivi comprese le spese per forniture di beni previste
dal progetto;
4. imprevisti, per i quali le spese sono riconosciute in percentuale dell’ammontare dei
lavori risultante dal quadro economico del progetto;
5. accantonamento di cui all’articolo 133 del D. Lgs. n. 163/2006, per il quale qualora il
costo di singoli materiali di costruzione, per effetto di circostanze eccezionali,
subisca variazioni superiori al 10% rispetto a prezzo oggetto di approvazione, si
possono utilizzare le somme appositamente accantonate;
6. forniture di beni e di servizi, nelle ipotesi di cui all’art. 199 del D. Lgs. n.163/2006
(nei casi previsti);
7. rilievi, accertamenti e indagini;
8. spese di cui agli articoli 90, comma 5 e 92, comma 7‐bis, del codice, spese tecniche
relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, al coordinamento
della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione
lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, all’assistenza
giornaliera e contabilità, l’importo relativo all’incentivo di cui all’articolo 92, comma
5, del codice, nella misura corrispondente alle prestazioni che dovranno essere svolte
dal personale dipendente;
8
9. spese per attività tecnico amministrative connesse alla progettazione, di supporto al
responsabile del procedimento, di verifica e validazione;
10. spese per attività di consulenza o di supporto;
11. spese per commissioni aggiudicatrici;
12. spese per pubblicità;
13. spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato
speciale d’appalto; spese per le verifiche ordinate dal direttore dei lavori; collaudo
tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici.
14. nel caso di acquisizione di terreni non edificati la percentuale della spesa ammissibile
totale dell’operazione rappresentata dall’acquisto del terreno non può superare il
10% alle condizioni e con le eccezioni comunque previste dall’art. 5 del DPR n.
196/2008 in coerenza con l’art. 7 del Reg. (CE) n. 1080/2006;
15. nel caso di acquisizione di immobili o edifici già costruiti: tali spese saranno
ammissibili secondo le prescrizioni dettate dall’art. 6 del DPR n. 196/2008;
16. l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre eventuali imposte, realmente e
definitivamente sostenuta dal Beneficiario (ossia dal Comune titolare del P.L.U.S.)
sono spese ammissibili solo se non recuperabili;
17. spese sostenute per la verifica da parte di Organismi di ispezione di tipo A e di tipo
C, accreditati ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020 da enti
partecipanti all’European Cooperation for Accreditation, della documentazione di
gara e i documenti che determinano gli impegni giuridicamente vincolanti. La
somma delle voci comprese tra il punto 8(4) e il punto 13 (spese generali) è
ammissibile fino al limite del 15% dell’importo a base d’asta. Resta inteso che
eventuali costi eccedenti le spese ammissibili nell’ambito dei suddetti massimali,
saranno a carico del Beneficiario. I costi per le opere edili sono determinati sulla base
del listino prezzi vigente nella Regione Lazio, approvato con DGR n. 195 del
20/3/2007 ed eventuali aggiornamenti successivi 3ter(4a). Per le voci eventualmente
non ricomprese nello stesso si può fare riferimento al costo calcolato secondo un
confronto dei prezzi di mercato o a un'analisi dei prezzi specifici redatta da un
professionista abilitato. l dettaglio delle spese ammissibili del progetto cofinanziato
dai fondi comunitari è quello riconosciuto ai sensi della L.R. n. 5/2002 e successive
modifiche ed integrazioni.
La Tariffa dei prezzi 2012 Regione Lazio, approvata con la D.G.R. n. 412 del 6/8/2012, sostituisce la "Tariffa
dei prezzi 2010 Regione Lazio" e deve essere utilizzata per tutti i lavori e/o le opere il cui progetto definitivo sarà
approvato successivamente alla sua entrata in vigore, e cioè a partire dal 12 settembre 2012.
3 ter
9
5.1.2 Spese ammissibili per Acquisizione Beni
In questa voce sono compresi i costi che si sostengono per l’acquisizione di beni
materiali e /o immateriali:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
acquisto di materie prime, semilavorati ed eventuali prodotti finiti;
acquisto di materiale specifico e durevole;
acquisizione di beni materiali e immateriali;
locazioni: sono riferite ai costi che si sostengono per l’affitto di locali funzionali alla
piena realizzazione dell’intervento. Tali costi relativi non possono superare il 10%
del costo totale ammissibile dell’intervento;
beni immobili: l’acquisto di terreni e l’acquisto di beni immobili costituisce una spesa
ammissibile ai sensi dell’art. 5 (Acquisto di terreni) e dell’art. 6 (Acquisto di edifici)
del DPR n. 196/2008, cui si rimanda;
impianti ed attrezzature produttive e/o tecnologiche: sono ammissibili le spese
relative ad impianti, attrezzature, macchinari, strumenti, equipaggiamenti, e
quant’altro rientrante in questa tipologia di spesa, purché funzionale e ad uso
esclusivo del progetto cofinanziato dai fondi comunitari;
spese per interventi finalizzati all’efficienza energetica, compreso l’acquisto per
autoveicoli/automezzi funzionali e/o necessari alla realizzazione compresi quelli
dell’Intervento, che garantiscano la minor emissione di CO2, ivi compresi quelli
ibridi;
realizzazione o ammodernamento di impianti e reti tecnologiche;
l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre eventuali imposte, realmente e
definitivamente sostenuta dal Beneficiario (ossia dal Comune titolare del P.L.U.S.)
sono spese ammissibili solo se non recuperabili.
Fatto salvo quanto specificato di seguito, i beni materiali dovranno essere acquistati
nuovi di fabbrica e, previa opportuna indagine, al prezzo di mercato.
In alternativa all’acquisto è possibile ricorrere al noleggio o alla locazione finanziaria di
un bene, come disciplinato dall’Articolo 8 del DPR n. 196/2008, a condizione che il
valore complessivo dei canoni portati in rendicontazione non superi il prezzo di vendita
a nuovo dello stesso bene.
È tassativamente escluso l’acquisto di beni relativi alle attività di rappresentanza quali
auto, arredi per uffici, strumenti per la telefonia mobile, ecc….
Non è in ogni caso ammissibile il materiale di consumo, se non strettamente connesso
all’intervento cofinanziato.
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5.1.3 Spese ammissibili per Servizi
I costi relativi alle diverse tipologie di spese ammissibili possono essere:
a. Progettazione e studi (tra cui: Progettazione, direzione lavori, studi di fattibilità
economico‐finanziaria, perizie finanziarie e tecniche, ecc…);
b. Spese connesse alle attività di preparazione del dossier definitivo di candidatura
(nel limite massimo di €. 15.000);
c. Eventuali altri servizi inerenti la realizzazione degli Interventi approvati;
d. L’imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre eventuali imposte, realmente e
definitivamente sostenuta dal Beneficiario (ossia Comune titolare del P.L.U.S.)
sono spese ammissibili solo se non recuperabili.
Fermo restando il rispetto delle disposizioni contenute all’art. 1 ed all’art. 7 comma 6 del
D. Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii ed integrazioni e di quanto previsto dal Codice degli
appalti D.lgs. n. 163/2006, il costo ammissibile per gli operatori, i tecnici ed i consulenti
esterni sarà determinato in base a parametri retributivi adottati dal Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche sociali nella circolare n. 2 del 2 febbraio 2009.
5.1.4 Modalità di affidamento
Per quanto concerne le gare d’appalto l’Autorità di Gestione (AdG) ha predisposto
un Vademecum operativo sugli appalti pubblici, pubblicato sul sito ufficiale del POR
FESR Lazio 2007-2013, cui si rimanda per l’adozione delle procedure di gara idonee.
5.1.5 Ammissibilità delle varianti
Ai sensi del D. Lgs n. 163/2006 non sono considerate varianti gli interventi
disposti dal Direttore dei Lavori per risolvere aspetti di dettaglio che siano contenuti
entro un importo non superiore al 10% per i lavori di recupero, ristrutturazione,
manutenzione. restauro e al 5% per tutti gli altri lavori delle categorie di lavoro
dell’appalto, e che non comportino un aumento dell’importo del contratto stipulato per
la realizzazione dell’opera. Sono ammesse nell’esclusivo interesse dell’amministrazione
le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento delle prestazioni
oggetto del contratto ed alle loro funzionalità, sempre che non comportino modifiche
sostanziali e siano motivate da obiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute
ed imprevedibili al momento della stipula del contratto. L’importo in aumento relativo a
tali varianti non può superare il 5% dell’importo originario del contratto e deve trovare
copertura nella somma stanziata per l’esecuzione della prestazione. Le suddette varianti
sono approvate dal Responsabile del Procedimento, ovvero dal Soggetto competente
11
secondo l’ordinamento della singola Stazione Appaltante. Variazioni progettuali pre e/o
post aggiudicazione, nonché in corso d’opera, non danno luogo, in ogni caso, ad un
incremento del contributo concesso.
5.2.
Interventi di politiche attive del lavoro e aiuti alle persone
Con riferimento alla concessione di finanziamenti per la realizzazione di azioni
attuate in applicazione del principio di flessibilità con il Fondo Sociale Europeo, di cui
all’art. 34 punto 2, del Reg. CE 1083/2006 e ss.mm.ii, gli “Interventi di politiche attive
del lavoro e aiuti alle persone” sono classificabili nelle seguenti tipologie:
1. Tirocini formativi
È ammissibile il finanziamento di attività che prevedano lo svolgimento di tirocini
formativi di orientamento e di tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo cui alla
circolare 24/2011 del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali: si tratta di attività che
consentono al destinatario di svolgere un'esperienza formativa professionalizzante della
durata non superiore a 6 mesi in ambiente lavorativo finalizzata all’acquisizione di
competenze anche in ottica di reinserimento/inserimento nel mondo del lavoro.
Nel caso di tirocini di reinserimento/inserimento di cui alla circolare 24/2011 del
Ministero del Lavoro, nelle more dell’adozione di una specifica normativa regionale
relativa a detto istituto, il Comune dovrà attenersi alle disposizioni previste in materia di
tirocini formativi e orientamento di cui alla DGR 151/2009. Al riguardo, si specifica che
il soggetto promotore dovrà essere individuato tra i soggetti di cui all’art.2 del DM 8, e
cioè:
- agenzie per l'impiego istituite ai sensi degli articoli 24 e 29 della legge 28 febbraio
1987 n. 56, sezioni circoscrizionali per l'impiego di cui all'articolo 1 della medesima
legge, ovvero strutture, aventi analoghi compiti e funzioni, individuate dalle leggi
regionali;
- università e istituti di istruzione universitaria statali e non statali abilitati al rilascio
di titoli accademici;
- provveditorati agli studi;
- istituzioni scolastiche statali e non statali che rilascino titoli di studio con valore
legale, anche nell'ambito dei piani di studio previsti dal vigente ordinamento;
- centri pubblici o a partecipazione pubblica di formazione professionale e/o
orientamento nonché centri operanti in regime di convenzione con la Regione o con
la Provincia competente, ovvero accreditati ai sensi dell'articolo 17 della legge 24
giugno 1997 n. 196;
12
-
comunità terapeutiche, enti ausiliari e cooperative sociali purché iscritti negli
specifici albi regionali, ove esistenti;
servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti pubblici delegati dalla
Regione. Al termine del percorso di tirocinio possono essere inoltre previsti
incentivi all’assunzione concessi in regime di de minimis in favore dell’impresa
ospitante e declinati per durata e tipologia di contratto.
2. Attività di formazione professionale
Le attività di formazione professionale possono svolgersi attraverso il finanziamento di:
a) percorsi formativi di tipo tradizionale, realizzati in maniera prevalente secondo la
modalità d’aula, erogati da enti di formazione accreditati e finalizzati all’acquisizione di
competenze specifiche e/o al conseguimento di un titolo formativo. Tali percorsi possono
prevedere a conclusione o in alternanza alle attività d’aula la realizzazione di stage
formativi presso strutture ospitanti puntualmente individuate, intesi come parte
integrante e qualificante delle attività di formazione, visite‐studio ed altri momenti di
formazione out‐door.
Le attività dovranno essere affidate a soggetti accreditati presso la Regione Lazio ai sensi
della DGR 968/07 e s.m.i. ovvero da soggetti esentati dall’obbligo di accreditamento di
cui al punto 4 dell’art. 3 del medesimo provvedimento 4. Al riguardo, è prevista la
possibilità di affidamento dell’attività ad ATI/ATS, nelle quali il ruolo di mandatario
dovrà obbligatoriamente essere assegnato al soggetto accreditato. Con riferimento alle
sedi di attività, è fatta salva la possibilità che i soggetti formativi attuino l’intervento
anche presso sedi occasionali, purché regolari dal punto di vista del rispetto della
normativa in materia di igiene e sicurezza, ubicate nel territorio comunale o,
specificatamente, nell’area target del P.L.U.S. L’elenco dei soggetti accreditati è
disponibile alla voce “accreditamento” della sezione “formazione” del sito
www.sirio.regione.lazio.it.
4
Sono esentati dall’obbligo di accreditamento:
a)datori di lavoro, pubblici e privati, per lo svolgimento di attività formative per il personale dipendente; b)le
aziende e gli Enti pubblici e privati dove si realizzano attività di stage e tirocinio; c) i soggetti che
istituzionalmente svolgono attività di formazione e/o orientamento sulla base di specifiche disposizioni
legislative.
13
b) erogazione di voucher formativi (individuali o aziendali) per la partecipazione ad
attività di formazione5. Tali attività possono essere previste nell’ambito delle seguenti
modalità attuative:
 Offerta a libero mercato: il destinatario dell’intervento procede alla selezione sul
mercato dell’offerta formativa sulla base del proprio fabbisogno e coerentemente con
quanto previsto nell’avviso pubblico di riferimento che definirà specifici ambiti
settoriali o di competenze sui quali poter richiedere il voucher .
 Offerta a catalogo: il Comune definisce un catalogo/elenco di percorsi nell’ambito
del quale il destinatario dell’intervento seleziona l’offerta maggiormente aderente alle
proprie necessità (a titolo esemplificativo, il Comune può fare riferimento al Catalogo
regionale delle politiche attive SPAL, il catalogo interregionale dell’alta formazione o
ad altri cataloghi provinciali).
L’importo del voucher può prevedere il rimborso totale o parziale delle spese di
partecipazione alla formazione e, in base al modello organizzativo adottato dal
Comune, può essere erogato secondo le seguenti modalità:
- erogazione diretta delle risorse al destinatario dell’intervento;
- erogazione indiretta delle risorse, in base alla quale il Comune procede al
pagamento in favore dell’erogatore del percorso formativo in nome e per conto
del destinatario.
3. Voucher di servizio
I voucher di servizio sono finalizzati a favorire determinati target di destinatari
nell’accesso a servizi che agevolano la permanenza o l’accesso al lavoro (ad esempio,
voucher di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, trasporto e accompagnamento di
soggetti disabili, assistenza domiciliare, ecc….). Anche nel caso di voucher di servizio, il
Comune può prevedere l’erogazione diretta a favore del destinatario, o indiretta
attraverso l’erogazione del contributo al fornitore del servizio in nome e per conto del
destinatario.
5
A titolo esemplificativo, le attività di formazione per le quali può essere prevista l’erogazione di voucher
riguardano corsi di formazione o specializzazione professionale (ivi inclusi master universitari), anche finalizzati
alla creazione d’impresa. E’ prevista per il Comune la possibilità di concedere voucher aziendali: in tal caso è
l’impresa che richiede il contributo per la partecipazione del proprio personale dipendente ad azioni formative.
Tale contributo verrà concesso in regime di de minimis.
14
4. Azioni di accompagnamento e/o orientamento a soggetti in condizioni di
svantaggio sociolavorativo.
Tali azioni sono principalmente rivolte all’inclusione socio‐lavorativa di soggetti in
condizioni di svantaggio occupazionale come definiti dal Reg. CE n. 2204/2002 ed in
particolare migranti e persone con disabilità. Possono a titolo esemplificativo riguardare:
azioni di informazione e sensibilizzazione finalizzate all’inclusione sociale e lavorativa,
azioni per il rafforzamento dei servizi di cura alla persona, azioni per la creazione di
opportunità di lavoro nell’area dei servizi alle persone disabili e malate, azioni di
mediazione interculturale rivolte ai migranti e/o a soggetti appartenenti a minoranze
etniche, etc…
5.2.1. Spese ammissibili per Interventi di politiche attive del lavoro e aiuti alle persone
Le spese ammissibili relative agli interventi di cui al paragrafo precedente,
possono essere:
a. umane: personale interno, personale esterno e loro eventuali spese di
viaggio/vitto/alloggio direttamente connesse all’esecuzione dell’operazione.
b. Allievi/Destinatari: indennità di frequenza/partecipazione, assicurazioni INAIL e
eventuali spese di viaggio/vitto/alloggio direttamente connesse all’esecuzione
dell’operazione
c. Spese di funzionamento e gestione: Affitto o leasing, ammortamento e
manutenzione ordinaria delle attrezzature, affitti, ammortamento, condominio,
manutenzione e pulizie degli immobili, ammortamento attrezzature per attività e
indumenti protettivi, cancelleria stampati, energia, gas e acqua, spese postali,
spese telefoniche e collegamenti telematici.
d. Altre spese: materiale didattico, fidejussioni, pubblicizzazione dell’Intervento,
ecc….
e. Voucher: buoni per la partecipazione ad azioni formative (voucher formativi) o
per fruire di servizi (voucher di servizi), bonus per l’assunzione
(5) Per l’avvio, la gestione, il controllo e la rendicontazione degli interventi di politiche
attive del lavoro e aiuti alle persone dovranno essere applicate le disposizioni contenute
nella Determinazione della Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e sistemi per
l’Orientamento e la Formazione ‐ del 17 settembre 2012, n. B06163.
Al fine di consentire accertamenti sul regolare svolgimento delle attività formative, il
beneficiario è tenuto a comunicare al RGA prima dell’avvio delle stesse, date, orari,
15
elenco allievi e sedi presso le quali saranno svolte le attività formative e/o di tirocini e le
borse di studio.
Inoltre, ai fini dello svolgimento dell’attività di controllo in loco, il beneficiario dovrà
consentire l’accesso presso le sedi formative al personale appositamente incaricato
all’Amministrazione, così come previsto dalla DD B06163/2012.
5.2.2. Modalità di selezione
La selezione dei destinatari/allievi dei percorsi formativi, di tirocini o dei
beneficiari di voucher formativi o di servizio deve essere effettuata attraverso una
procedura di evidenza pubblica che garantisca una adeguata pubblicizzazione
dell’intervento, prevedendo, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la pubblicazione
degli Avvisi di selezione degli allievi presso l’albo comunale, sul sito internet del
Comune e dell’ente di formazione, su programmi radiofonici e giornali di rilevanza
locale.
Le procedure dovranno obbligatoriamente esplicitare criteri di selezione che prevedano,
in misura prevalente, requisiti oggettivi quali ad esempio: stato occupazionale, presenza
di eventuali condizioni di svantaggio, reddito, condizioni anagrafiche (sesso, età), titolo
di studio. L’attuazione degli Interventi potrà avvenire attraverso le seguenti modalità di
affidamento:
 Gestione diretta: il Comune è esso stesso responsabile dell’operazione e la attua
attraverso la propria struttura amministrativa, anche attraverso il supporto di
consulenti individuati a seguito di procedura di evidenza pubblica. In tal caso,
l’eventuale imputazione sul progetto del personale comunale sarà ammissibile solo a
seguito di specifica definizione di ordini di servizio che assegnino detto personale
alle attività del progetto, da svolgersi in maniera non sovrapponibile all’orario di
lavoro. Nel caso di gestione diretta è vietata la delega di attività. Resta inteso che la
gestione diretta potrà essere attuata qualora il Comune possieda i requisiti di idoneità
previsti da specifiche normative, in ragione delle caratteristiche dell’attività
realizzata (ad esempio requisiti di accreditamento di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
in caso di erogazione diretta di attività formativa e requisiti di cui all’art. 2 del D.M.
142/98 in caso di realizzazione diretta di tirocini in qualità di soggetti promotori).
 Affidamento diretto a soggetto con caratteristiche di in house providing: è
ammissibile l’affidamento di attività a soggetti organizzativi che godano del requisito
di in house providing rispetto all’amministrazione comunale, valutabile attraverso il
rispetto dei principi del controllo analogo e della prevalenza di attività svolta dal
soggetto in favore dell’amministrazione comunale
16
 Affidamento a seguito di procedura di evidenza pubblica , quali Avviso Pubblico –
secondo una procedura automatica, valutativa a graduatoria o a sportello – oppure
appalto di servizi secondo le modalità previste al Capo III del Decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163.
5.3.
Aiuti alle PMI
Nel caso di interventi che si configurino come Aiuti di Stato, ovvero sovvenzioni
anche in natura alle imprese (es. locazioni a canoni non di mercato), si applica la
normativa nazionale di riferimento (D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 123 e norme specifiche)
ed il regime cd. “de minimis” di cui al Reg. (CE) 1998/2006. Il regime prevede che
l’importo complessivo degli aiuti concessi a tale titolo ad una medesima impresa non
deve superare i 200.000 € nell’arco di tre esercizi finanziari, soglia che, per le imprese
attive nel settore del trasporto su strada, è ridotta a 100.000 €. Il POR FESR Lazio 2007‐
2013 prevede che possano essere finanziate solo le imprese di dimensione micro, piccola
e media (PMI) come definite dall’allegato 1 del Reg. (CE) 800/08.
I Comuni titolari dei P.L.U.S., entro detti limiti ed in coerenza con la strategia,
determinano negli appositi Avvisi pubblici ulteriori condizioni oggettivamente
dimostrabili, quali di norma:
A. settori di attività ammissibili, in cui devono operare le PMI beneficiarie, facendo
riferimento alla classificazione ATECO vigente;
B. l’esistenza di una sede operativa nell’area target del P.L.U.S. (aiuti e garanzie) con
regolare titolo di se del caso, la condizione di disporre di una sede operativa entro un
certo termine;
C. eventuali ulteriori criteri soggettivi (ad es. solo microimprese; la titolarità di una
ditta individuale o la maggioranza della compagine sociale e dell’organo
amministrativo di una società costituita da donne, da giovani, ecc…);
D. le tipologie di spese ammissibili;
E. la percentuale di contributo riconoscibile a fronte delle spese ammissibili
effettivamente sostenute;
F. i criteri di selezione (salvo il caso di procedura automatica) e relativi punteggi (nel
caso di procedura valutativa a graduatoria).
E’ fondamentale che la documentazione richiesta nell’Avviso pubblico consenta di
verificare in modo trasparente e non discriminatorio le condizioni poste.
17
5.3.1. Spese ammissibili per Aiuti alle PMI
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di immobilizzazioni materiali
e immateriali così come definite dall’articolo 2424 e seguenti del Codice Civile.
Le tipologie di interventi si configurano in:
1. INTERVENTI IN FAVORE DELLE IMPRE OPERANTI NELLA RICETTIVITÀ
TURISTICA
Tipologie di strutture destinatarie dell’aiuto:
‐
Strutture ricettive alberghiere
 Alberghi
 residenze turistico alberghiere
 motels
- Struttura ricettive extralberghiere
 affittacamere
 ostelli
 case e appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriali
- Strutture ricettive all’aria aperta
 Campeggi
 villaggi turistici
Non sono ammissibili attività ricettive gestite in forma non imprenditoriale (cd. bed &
breakfast) poiché nel POR FESR è fatto divieto di finanziare l’edilizia residenziale
privata. Le spese ammissibili tale tipologia di intervento riguardano:
a. progettazione di massima ed esecutiva, direzione lavori, studio di fattibilità
economico finanziaria, collaudi di legge, fino ad un massimo del 10%
dell’investimento complessivo ammissibile;
b. opere murarie e impianti anche finalizzati al risparmio idrico ed energetico;
c. arredamenti e attrezzature, compresi quelli necessari all’attività amministrativa e
quelli pertinenti alle strutture ricettive connesse al benessere fisico (SPA, Wellness,
Campi da Tennis, come definite dalle leggi vigenti in materia);
d. servizi informatici, software specialistici, strumenti di connettività ad internet;
e. opere inerenti strutture complementari all’attività ricettive quali: parcheggi, aree
verdi pertinenti le strutture ricettive;
18
2. INTERVENTI IN FAVORE DELLE IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DI
ATTIVITÀ PRODUTTIVE E DI SERVIZI
Tipologie di strutture destinatarie dell’aiuto:
- Imprese di produzione;
- Imprese artigiane;
- Imprese di servizi alla produzione.
Le spese ammissibili riguardano:
a. progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti sia
generali che specifici nonché la direzione dei lavori, gli studi di fattibilità economico
finanziaria e di valutazione dell’impatto ambientale, entro il limite dl 10% delle
opere murarie;
b. suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche;
c. acquisito, costruzione, ampliamento, ristrutturazione e adeguamento dei locali
aziendali; costruzione di porti e darsene;
d. opere murarie ed impiantistiche relative alla costruzione, ampliamento,
ristrutturazione e all’adeguamento dei locali aziendali (quali riscaldamento e
condizionamento, illuminazione, ascensori, rete idrica, mezzi di sollevamento,
raccordi ferroviari, impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica,
officine di manutenzione, centrali di conversione, impianti di trasporto interno,
servizi a vapore, impianti d’allarme, impianti di sicurezza);
e. macchinari, impianti e attrezzature (incluse le attrezzature da officina e le
attrezzature da laboratorio) nuovi di fabbricazione; macchine per ufficio elettriche
ed elettroniche, mobili e arredi nuovi di fabbricazione; dotazione della mensa
aziendale; beni per i servizi sanitari e assistenziali;
f. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali
dell’impresa anche finalizzati al commercio elettronico, alla realizzazione di show
room virtuali;
g. brevetti, banche dati, know how e licenze d’uso (acquisto e registrazione)
concernenti nuove tecnologie di processo o di prodotto anche in un’ottica di
internazionalizzazione;
h. costi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, compresi i costi di personale, i
diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno, diritti d’autore connessi all’utilizzazione
di opere dell’ingegno, concessioni licenze e marchi.
19
3. INTERVENTI IN FAVORE DELLE IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DEL
COMMERCIO E DELL’ARTIGIANATO:
Tipologie di strutture destinatarie dell’aiuto:
- Imprese di somministrazione alimenti e bevande
- Imprese del commercio al dettaglio
- Imprese artigiane
Le spese ammissibili riguardano:
a) collegamenti telefonici, telematici ed informatici strettamente finalizzati al
collegamento degli impianti di sicurezza con centrali di vigilanza;
b) sistemi di videosorveglianza e videoproiezione nel rispetto della legge Decreto
legislativo 30.06.2003 n. 196 sulla privacy;
c) sistemi telematici antirapina integrati conformi a quelli previsti da protocolli d’intesa
con il Ministero dell’Interno;
d) sistemi antifurto, antirapina o anti‐intrusione ad alta tecnologia;
e) sistemi di allarme con individuazione satellitare collegati con le centrali di vigilanza;
f) sistemi di pagamento elettronici (POS e carte di credito);
g) dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna, connessi all'impiego di protezioni
che consentono la vista all'interno;
h) casseforti;
i) armadi blindati;
j) cristalli antisfondamento;
k) inferriate;
l) serrande;
m) porte di sicurezza;
n) arredi;
o) insegne.
Nel caso di finanziamento di nuove attività sono ammissibili anche spese di gestione
nella misura strettamente necessaria ad avviare la attività come ad esempio quattro mesi
di affitto, l’acquisto di un minimo di magazzino, consulenze legali e tecniche
strettamente necessarie, spese di impianto per la commercializzazione, etc. La
definizione delle spese di gestione eventualmente ammissibili e la percentuale di
contributo deve essere previamente autorizzata dall’AdG, così come altri casi particolari
sopra non previsti (ad es. una contributo ad una campagna commerciale per il lancio di
un centro commerciale naturale, etc.).
(6)Nel caso di interventi sotto forma di garanzia pubblica le spese suddette sono da
ritenersi ammissibili, anche se sostenute da imprese già esistenti, nell’ambito del
20
abbisogno finanziario complessivo del progetto imprenditoriale ritenuto ammissibile,
incluso quello per capitale circolante.
Anche nel caso si voglia ricorrere ad aiuti individuali nel quadro di un regime di
garanzia ai sensi dell’art. 2, comma 4, lettera d del Reg.(CE) 1998/06 occorre che l’AdG
verifichi preventivamente la conformità alla disciplina nazionale e comunitaria del
regime di garanzia progettato e delle modalità di selezione dell’intermediario finanziario.
5.3.2. Modalità di selezione
Ai sensi del D. Lgs 123/98 le procedure potranno distinguersi nelle seguenti:
I. Procedura automatica. Si adotta la procedura automatica nei casi in cui, per
l’attuazione dell’intervento agevolativo, non sia necessaria un’istruttoria tecnica,
economica e finanziaria della richiesta di rimborso e/o del programma di investimenti
proposto dall’impresa e non sia inoltre necessario adottare criteri discriminanti fra
aziende in concorrenza fra loro; i beneficiari sono individuati a monte dell’intervento; le
spese riconosciute ammissibili e l’ammontare di contributo massimo concedibile sono
stati predeterminati in modo univoco; le procedure di erogazione sono stabilite ex ante.
(7)
II. Procedura valutativa a graduatoria. Si adotta la procedura valutativa a graduatoria per
programmi organici e complessi per i quali, tenuto conto delle finalità perseguite, sia
opportuno un esame di validità tecnica, economica e finanziaria (ad esempio: redditività,
piano finanziario di copertura delle spese, lussi finanziari futuri, obiettivi da raggiungere,
ecc….)
III. Procedura valutativa a sportello. Nel procedimento a sportello è prevista l'istruttoria
delle agevolazioni secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande nonché
la definizione di soglie e condizioni minime, anche di natura quantitativa, connesse alle
finalità dell'intervento e alle tipologie delle iniziative, per l'ammissibilità all'attività
istruttoria. Ove le disponibilità finanziarie siano insufficienti rispetto alle domande
presentate, la concessione dell'intervento è disposta secondo il predetto ordine
cronologico. L’aiuto viene corrisposto in tutti i casi al termine dell’intervento, a seguito
della rendicontazione delle spese sostenute dai beneficiari, espletati i controlli
formali.(7a)
21
5.4. Utilizzo delle economie derivanti da ribassi d’asta
Le eventuali economie derivanti dai ribassi d’asta potranno essere utilizzate come
previsto dal par. 4 Bis previa autorizzazione dell’Autorità di Gestione del POR FESR Lazio.
(8b) Le eventuali economie derivanti dai ribassi d’asta ottenute in fase di attuazione delle
attività di “Comunicazione e Valutazione” potranno essere utilizzate, previa autorizzazione
dell’Autorità di Gestione, nell’ambito della stessa tipologia di attività. Per individuare le (9b)
altre tipologie di spese ammissibili si rimanda ai paragrafi 5.1.2 e 5.1.3, per quanto attiene le
procedure di rendicontazione al paragrafo 6.
5.5 Spese relative a Comunicazione e Valutazione
Sono ammissibili le spese sostenute per comunicazione, informazione,
valutazione, monitoraggio, (9) assistenza tecnica o attività di partecipazione degli
stakeholders connessi a uno o più interventi del P.L.U.S. entro un massimo del 2%
dell’importo ammesso a finanziamento. Tali spese possono riguardare, ai sensi del D. Lgs.
163/2006 e s.m.i., acquisizione di servizi e studi, acquisizione di beni materiali e
immateriali, come ad esempio stampe, spot pubblicitari, cartellonistica, depliant
informativi, organizzazione di eventi (convegni, fiere commerciali, esposizioni,
workshop e seminari) sul territorio comunale nonché alla partecipazione a fiere
commerciali, esposizioni, workshop, eventi, seminari e convegni in Italia e all’estero.
(9a)
Il costo del personale interno è ammissibile per le attività previste dal paragrafo
“Comunicazione e Valutazione” solo se dedicato ad attività non rientranti nella
macrocategoria “Opere Pubbliche”.
I costi per l’impiego di personale interno dovranno essere strettamente legati e
subordinati al raggiungimento di obiettivi di realizzazione e di attuazione del progetto.
Tali obiettivi dovranno essere oggettivi e misurabili.
La Regione Lazio nella verifica dell’ammissibilità dei costi del personale, si riserva di
valutare l’avanzamento finanziario e procedurale degli interventi.
Per individuare le (9b) altre tipologie di spese ammissibili si rimanda ai paragrafi 5.1.2 e
5.1.3; per quanto attiene le procedure di rendicontazione al paragrafo 6.
6.
Le procedure di rendicontazione
Le spese sostenute dopo il 6 aprile 2011 sono rendicontabili, purché:
 conformi alle tipologie di intervento e ai costi ammissibili contenuti nel presente
Disciplinare;
22
 relative ad operazioni non ultimate prima di tale data.
Per quanto non previsto dai precedenti punti si applicano le norme comunitarie ed il
DPR n. 196 del 3.10.2008 “Regolamento di esecuzione del Regolamento (CE) n.
1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul
Fondo Sociale Europeo e sul fondo di coesione” e ss.mm.ii., inerente le norme in materia
di ammissibilità delle spese nell’ambito dei Fondi strutturali per il periodo 2007/2013. Le
scadenze utili ai fini del presente Disciplinare dovranno essere inserite dal Comune
Beneficiario nei documenti di gara e contrattuali (bandi; capitolati di appalto; contratti;
ecc.) relativi all’affidamento e alla realizzazione delle opere, delle forniture e dei servizi
inerenti i singoli interventi del P.L.U.S. finanziato.
La documentazione da trasmettere al Responsabile di Gestione Attività per le spese
rendicontate all’interno delle macrocategorie di spese, riguarderà sia aspetti procedurali
che finanziari e consiste nella trasmissione dei documenti e nella compilazione di un
format predefinito e predisposto (Check‐list) dall’AdG POR FESR. Tale documentazione
dovrà essere prodotta in copia conforme all’originale alla struttura regionale di gestione;
presso il Comune dovrà essere raccolta in fascicoli, composti da tutti gli atti concernenti
l’intervento (dall’individuazione e selezione dei destinatari alla rendicontazione finale).
Il fascicolo dovrà indicare il titolo del progetto e il CUP. La documentazione contenuta
all’interno del fascicolo deve essere debitamente aggiornata e resa disponibile, per
estratto o copia, al personale e agli organismi autorizzati ai controlli. La conservazione
dei documenti giustificativi delle operazioni ammesse a finanziamento deve protrarsi,
conformemente alle previsioni di cui all’art. 88 del Reg. CE) n. 1083/2006, per un
periodo minimo di tre anni successivi alla chiusura parziale definitiva del programma.
6.1
Categoria: Opere Pubbliche, Acquisizione di Beni e Servizi
Relativamente alla documentazione da produrre in fase di controllo, si fa
riferimento a quanto previsto dal Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) approvato
con Determinazione n. C0270 del 16 febbraio 2009 (10) e sue modifiche e
integrazioni.5bis
A titolo esemplificativo, ma non esaustivo si riportano di seguito gli atti procedurali
oggetto di verifica:
1. Affidamento progettazione
5bis
successive modifiche apportate con determinazioni n. B04402 del 18 luglio 2012; n.B09239 del 3 dicembre 2012;
n.B09581 del 18 dicembre 2012.
23
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Progetto esecutivo e sua approvazione
Pareri e autorizzazioni (es. VAS ai sensi della Direttiva 2001/42/CE)
Nomina RUP
Determinazione a contrarre
Determinazione di approvazione Bando
Bando d’appalto
Invito a presentare offerte (es. per procedura negoziata senza pubblicazione bando o
procedura ristretta)
9. Pubblicazione del bando
10. Commissione aggiudicatrice (nel caso di adozione del criterio di aggiudicazione
dell’offerta economicamente più vantaggiosa)
11. Verbali di gara
12. Aggiudicazione provvisoria
13. Pubblicazione esito gara/Informazione circa l’aggiudicazione degli operatori
economici selezionati
14. Eventuali ricorsi
15. Aggiudicazione definitiva e sua pubblicazione
16. Approvazione nuovo Quadro economico post gara
17. Stipula contratto
18. Inizio lavori, eventuali sospensioni, SAL, fine lavori
19. Perizie di variante o di assestamento, approvazione nuovo Q.E.
20. Certificato regolare esecuzione
21. Collaudo
22. Check list predisposte dall’AdG
Per ciò che concerne l’aspetto contabile delle attività di verifica, a titolo esemplificativo
e non esaustivo, il controllo regionale esaminerà la seguente documentazione:
1. atto di impegno di spesa;
2. fatture o altri documenti aventi valore probatorio (es. buste paga per dipendenti
interni; ricevuta di prestazione occasionale; ecc…);
3. atto di approvazione e di liquidazione della spesa;
4. mandati di pagamento e/o bonifici quietanzati;
5. avvenuto pagamento in contanti (fino ad un importo massimo di 500 € per singolo
contratto) quietanzato;
6. copia assegno non trasferibile, come previsto dalla normativa antiriciclaggio vigente,
con attestazione di incasso dello stesso.
Per quanto concerne la documentazione da produrre relativamente alle spese di
personale (interno ed esterno) e di viaggio si rimanda al paragrafo 6.2.
24
6.2
Categoria: Interventi di politiche attive del lavoro e aiuti alle persone
A titolo esemplificativo, ma non esaustivo si riportano di seguito gli atti
procedurali oggetto di verifica:
 Per Avvisi pubblici per realizzazione attività formative, inclusi voucher e tirocini, e
voucher di servizio6 :
1. Nomina RUP
2. Determinazione a contrarre
3. Avviso per selezione strutture di cui al paragrafo 6.2, ovvero atto di
affidamento, e relative pubblicazioni,
4. Nomina commissione di valutazione
5. Verbali di commissione
6. Convenzioni
7. Avviso per selezione destinatari (allievi, tirocinanti, titolari di voucher, ecc)
e
8. relative pubblicazioni
9. Fogli registro presenze
10. Copia attestati rilasciati ai destinatari
11. Check list predisposte dall’AdG.

1.
2.
3.
4.
5.
Per bandi pubblici per fornitura di servizi:
Nomina RUP
Determinazione a contrarre
Bando per selezione strutture, ovvero atto di affidamento
Pubblicazione del Bando
Nomina commissione aggiudicatrice (nel caso di adozione del criterio di
aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa)
6. Verbali di gara
7. Aggiudicazione provvisoria
8. Pubblicazione esito gara/Informazione circa l’aggiudicazione agli operatori
economici selezionati
9. Eventuali ricorsi
10. Aggiudicazione definitiva e sua pubblicazione
11. Contratto
12. Inizio lavori, eventuali sospensioni, SAL, fine lavori
13. Certificato regolare esecuzione
14. Check list predisposte dall’AdG.
6
Per i voucher di servizio solo i punti 1, 2, 7 e 10.
25
Per ciò che concerne l’aspetto contabile delle attività di verifica, a titolo esemplificativo
e non esaustivo, il controllo regionale esaminerà la documentazione come richiesta dalla
(11) Determinazione ‐ Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e sistemi per
l’Orientamento e la Formazione ‐ del 17 settembre 2012, n. B06163 “Direttiva regionale
per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il FSE
e altri Fondi, e relativa, ove pertinente, alle seguenti macrovoci di costo:
1.
2.
3.
4.
5.
Macrovoce A) Spese di personale interno ed esterno
Macrovoce B) Spese Allievi
Macrovoce C) Spese di funzionamento e gestione
Macrovoce D) Altro
Macrovoce E) Borse, voucher e contributi all’assunzione.
In particolare, la documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo‐
contabile per il personale interno sarà:
 Libro unico del lavoro;
 cedolini stipendi
 modelli DM10 ed altri documenti per i versamenti contributivi;
 ricevute per le ritenute fiscali
 copia del contratto collettivo di categoria aggiornato
 nominativi per i quali sono stati sottoscritte polizze INAIL;
 ordine di servizio interno per il conferimento dell’incarico o degli specifici
 incarichi;
 Time‐sheet con la chiara indicazione delle giornate dedicate all’attività del
progetto firmato dal dipendente e controfirmato dal responsabile progetto.
La documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo‐contabile per il
personale esterno sarà:
 specifiche lettere di incarico/contratti di consulenza sottoscritti dalle parti
interessate con le seguenti indicazioni: a) durata della prestazione di lavoro con
l'indicazione del numero delle giornate; b) contenuti, obiettivi ed eventuali
prodotti del lavoro svolto, c) il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione
ed il relativo compenso orario o giornaliero, nonché i tempi e le modalità di
pagamento e la disciplina dei rimborsi spese; d) per i lavoratori a progetto, le
forme di coordinamento dello stesso al committente sulla esecuzione, anche
temporale, della prestazione lavorativa e le eventuali misure per la tutela della
salute e sicurezza del collaboratore a progetto;
26
 curricula vitae individuali;
 fatture, parcelle, ricevute con prospetto riepilogativo nel quale dovranno essere i
 riportati: il compenso erogato, le eventuali quote previdenzali obbligatorie,
l'eventuale IVA e l'IRPEF;
 attestati di pagamento delle ritenute d’acconto e dell’IRPEF (mod. F24) con
prospetto riepilogativo relativo ai compensi erogati, contenente tutti i nominativi
di riferimento con gli imponibili e le relative ritenute obbligatorie;
 modelli e attestati di pagamento INPS con prospetto riepilogativo, contenenti tutti
i nominativi di riferimento e i relativi contributi versati
 nominativi per i quali sono state sottoscritte polizze Inail;
 Report giornalieri sull’attività eseguita, relazioni e verbali di eventuali riunioni
svolte. Il report deve contenere per ciascun incarico del progetto: la durata della
prestazione, la descrizione dell’attività svolta, la documentazione realizzata e gli
eventuali prodotti elaborati
Per missioni, viaggi e trasferte la documentazione da produrre in sede di verifica
amministrativo‐contabile sarà:
 prospetto delle missioni con l'indicazione del nominativo, della destinazione,
della diaria e dell’importo saldato;
 lettera di incarico;
 delibera dell'Ente di regolamentazione dei viaggi;
 Prospetto relativo ai versamenti Irpef, ove previsti;
 ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e
alloggio con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall'art.
3 del D.P.R. 21.12.1996 n. 696;
 titolo di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio
venga acquisito per via elettronica. Nel caso di biglietto aereo è necessario allegare
la carta d’imbarco.
 Nel caso in cui sia l’Agenzia di viaggio ad organizzare direttamente le missioni,
oltre la fattura presentata dalla stessa Agenzia, devono essere allegati i documenti
giustificativi di ogni singolo servizio.
La documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo‐contabile per gli
allievi/destinatari di attività formazione sarà:
 Assicurazioni INAIL e aggiuntive: lista nominativi per i quali è stata attivata la
copertura assicurativa, attestato di pagamento dell’assicurazione INAIL, polizza e
attestato di pagamento delle assicurazioni aggiuntive, prospetto di calcolo
dell’imputazione del costo, documenti probanti il pagamento.
27
 Indennità di frequenza: ricevute con prospetto riepilogativo nel quale dovranno
essere riportati: l’indennità erogata ed il corrispondente numero di ore per cui è
dovuta e le ritenute fiscali previste dalla legge.
 Rimborsi spese per vitto e trasporto: ricevute, scontrini e titolo di viaggio, secondo
le modalità sopra descritte.
La documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo‐contabile per le spese
di funzionamento e gestione sarà:
 Affitto o leasing, ammortamento e manutenzione ordinaria delle attrezzature,
affitti, ammortamento, condominio, manutenzione e pulizie degli immobili,
ammortamento attrezzature per attività non didattiche: libro cespiti
ammortizzabili
o
documentazione equivalente
come stabilito dalla
normativa fiscale di riferimento, contratto di locazione/leasing/manutenzione
attrezzature/locazione immobili registrato, prospetto di calcolo dell’imputazione
pro‐quota del costo, fatture e/o quietanze periodiche per il pagamento del canone
di locazione/leasing, documenti probanti il pagamento;
 Cancelleria e stampati, assicurazione, energia, gas e acqua, spese postali, spese
telefoniche e collegamenti telematici, riscaldamento e condizionamento:
prospetto di calcolo dell’imputazione pro‐quota del costo, fatture documenti
probanti il pagamento.
La documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo‐contabile per altre
spese sarà:
 Materiale didattico: fatture, documenti probanti il pagamento, eventuale dei costi
al progetto;
 Polizze Fideiussorie: copia della polizza, documenti probanti il pagamento
A titolo indicativo, la documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo‐
contabile relativa alle erogazioni di finanziamenti a singoli beneficiari (voucher
formativi, voucher di servizio, tirocini, borse di studio) sarà:
Attestazione dell’attività svolta;
Richiesta di erogazione del contributo;
Giustificativi di spesa, secondo le modalità di cui ai punti precedenti, richiesti dagli
specifici dispositivi di attuazione e connessi alla realizzazione delle attività finanziate,
quali:
- Voucher formativi: attestazione del possesso dei requisiti richiesti, tassa/quota di
iscrizione al percorso formativo, registro individuale delle presenze, eventuali
rimborsi spesa, ecc….
28
Tirocini: convenzione di tirocinio, registro individuale delle presenze, eventuali
rimborsi spesa, documentazione attestante le spese di personale relativamente alle
spese del tutor aziendale, del tutor formativo e del tirocinante come indicate
rispettivamente ai punti spese di personale interno/esterno e spese allievi.
Le attività formative si intendono IVA esenti ai sensi dell’art 10 punto 20) del Decreto
del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 633 e s.m.i.
-
6.3.
Categoria: Aiuti alle PMI
A titolo esemplificativo, ma non esaustivo si riportano di seguito gli atti procedurali
oggetto di verifica:
 Nomina RUP dell’intervento
 Determinazione a contrarre
 Bando/Avviso per selezione
 Pubblicazione del Bando
 Istruttoria delle domande pervenute (se previsto dal bando)
 Pubblicazione esito istruttoria
 Atto di notifica concessione contributo
 Contratto/Atto di impegno
 Eventuale collaudo
 Eventuale relazione tecnica illustrativa del progetto
 Eventuale richiesta di variazione dell’intervento e relativa accettazione
 Check list predisposte dall’AdG
Per ciò che concerne l’aspetto contabile delle attività di verifica, a titolo esemplificativo
e non esaustivo, il controllo regionale esaminerà la seguente documentazione:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Domanda di liquidazione del contributo da parte dell’impresa
Contratti con fornitori o ditte esecutrici e/o preventivi sottoscritti per
accettazione
Fatture o altri documenti aventi valore probatorio
Certificato e/o attestato che riporti gli estremi identificativi degli eventuali
impianti, macchinari o attrezzature acquistati
Bonifici bancari/postali quietanzati;
Estratti conto bancari con evidenziati i movimenti pertinenti
copia assegno non trasferibile, come previsto dalla normativa antiriciclaggio
vigente, con attestazione di incasso dello steso.
dichiarazione liberatoria del fornitore o ditta esecutrice attestante l’avvenuto
pagamento prodotta
29
10. Atto di approvazione della domanda di liquidazione del contributo prodotta
dall’impresa destinataria
11. Mandato di pagamento quietanzato emesso dal Comune all’impresa
Il Responsabile del Procedimento preposto all’attuazione degli Interventi in favore delle
imprese predispone e svolge le attività di controllo per l’accesso al contributo delle
imprese destinatarie dell’aiuto. Tale attività si concreterà nella gestione della ricezione
delle domande di contributo (n. e data di protocollo assegnato alla domanda secondo
l'ordine cronologico di presentazione), nella valutazione delle proposte (secondo le
modalità e con i contenuti stabiliti nell’avviso pubblico, ad es. tramite verbali di
istruttoria), nella verifica formale della documentazione prodotta in sede di domanda:
1. domanda di richiesta di accesso al contributo sottoscritta dal legale
2. rappresentante, secondo un apposito schema predisposto dall’Ente locale (o
Ufficio competente);
3. dichiarazione non di trovarsi in condizioni di fallimento, liquidazione coatta
amministrativa e amministrazione controllata;
4. dichiarazione di non trovarsi in condizioni tali da risultare un'impresa in
difficoltà così come definita dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per
il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, pubblicati sulla
Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea C244 del 1.10.2004;
5. dichiarazione di operare nel rispetto delle vigenti normative in materia di edilizia
ed urbanistica, in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei
luoghi di lavoro, delle normative per le pari opportunità tra uomo e donna e delle
disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale e territoriale del
lavoro con particolare riferimento agli obblighi contributivi e a quanto disposto
dagli artt. 4 e 7 della LR 18 settembre 2007, n. 16 “Disposizioni dirette alla tutela
del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare”
6. dichiarazione di aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata
disposta la restituzione
7. dichiarazione di essere in regola co la disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo di
cui al D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231
8. dichiarazione di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente,
non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali
illegali o incompatibili dalla Commissione Europea (clausola Deggendorf)
9. dichiarazione di non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione
delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia (articolo 10 della legge 31
maggio 1965, n.575 e dell’art. 4 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490) ‐ da
richiedere per importi superiori ad €. 154.937,07
10. iscrizione nel registro delle imprese
30
11. titolo di disponibilità regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate
relativo alle unità locali in cui è stato realizzato il programma di investimento
12. visura camerale o certificato di iscrizione alla CCIAA
13. certificato di attribuzione della partita IVA
14. fotocopia del documento di identità in corso di validità del Legale Rappresentante
dell’impresa
15. Documento Unico di Regolarità Contributiva. Si precisa che il DURC ha validità
30 giorni dalla data di emissione
16. Informativa e consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del D.Lgs. 196/03
Qualora la domanda sia viziata o priva di uno o più requisiti richiesti, è comunicato al
soggetto proponente la richiesta di integrazioni, in assenza delle quali viene notificato il
diniego all'intervento. L’attuatore dell’intervento entro 60 giorni dalla realizzazione
dell'iniziativa (o diverso termine, se indicato nell’avviso), fornisce i documenti
giustificativi amministrativo‐contabili di cui sopra.
Il Responsabile del Procedimento dell’intervento, accertata la completezza e la regolarità
della documentazione prodotta, entro sessanta giorni dalla sua presentazione, fatti salvi i
maggiori termini eventualmente previsti dalla normativa antimafia, provvede alla
erogazione dell'intervento mediante unica somministrazione.
Il Responsabile stesso avrà cura di compilare la Check List contenente il dettaglio della
documentazione oggetto di controllo puntuale e della trasmissione della stessa alla
struttura regionale di gestione.
6.Bis Erogazione del contributo
(12) Le modalità di erogazione dei contributi sono disciplinate dalla DGR n. 259 del
01/06/2012 e sue eventuali successive modifiche e integrazioni. Il trasferimento delle
risorse al beneficiario finale, salvo l’anticipazione relativa alla I annualità, avverrà in
funzione dello stato di avanzamento della spesa effettivamente sostenuta e validata alla
Regione Lazio.
7.
Rinuncia, Revoca e Recupero
Nel caso in cui uno dei Comuni Beneficiari rinunci spontaneamente al contributo o a
parte di esso (laddove l’intervento cui il contributo oggetto di rinuncia si riferisce non
determini il venir meno dell’intero P.L.U.S. in termini funzionalità e strumentalità),
ovvero nei casi in cui l’AdG provveda alla revoca dell’intero progetto o di parte di esso a
causa dell’accertamento di una o più irregolarità commesse nella sua realizzazione, sarà
necessario procedere al recupero delle somme già erogate o al ritiro di quelle ancora da
31
erogare, ponendo in essere tutte le azioni e procedure di legge necessarie per rientrare in
possesso delle somme oggetto di rinuncia spontanea o indebitamente erogate, maggiorate
se del caso degli interessi legali. Ove poi il fatto accertato configuri gli estremi del reato
si dovrà procedere alla denuncia nelle apposite sedi giurisdizionali ai sensi della
normativa vigente in materia.
A titolo esemplificativo ma non esaustivo le agevolazioni vengono revocate nei seguenti
casi:
a) il progetto realizzato è difforme da quello finanziato e la sua modificazione non è
stata comunicata dall’Ente locale nel rispetto del crono programma approvato;
c) i controlli hanno riscontrato l’esistenza di documenti irregolari o incompleti per
fatti insanabili imputabili al beneficiario;
d) il soggetto beneficiario non fornisca la documentazione richiesta o non consenta i
controlli;
e) il soggetto beneficiario non rispetti il vincolo di destinazione di 5 anni dei beni
oggetto di agevolazione.
Per un elenco puntuale delle irregolarità, tali da determinare la revoca totale o parziale
del contributo, si rimanda al Manuale di Gestione delle Irregolarità e dei Recuperi
approvato dall’AdG con DD B 6561 del 17/08/2011 e pubblicato sul sito
http://porfesr.lazio.it/PORFESR/documentazione/por_fesr.html.
8. Aggiornamenti
Il Disciplinare potrà essere aggiornato in fase di realizzazione degli Interventi. Il testo
vigente del Disciplinare sarà disponibile sul sito ufficiale del POR FESR Lazio 2007‐2013.
32
APPENDICE
Riferimenti normativi
 Decisione della Commissione Europea che ha approvato la partecipazione del
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) a cofinanziamento del Programma
Operativo (POR)della Regione Lazio;
 Regolamenti Comunitari
 n. 1080/2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;
 n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione
 n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n.
1083/2006 e 1080/2006;
 n. 1081/2006 relativo al Fondo Sociale Europeo;
 Decisione della Commissione delle Comunità Europee C (2007) n. …….. e s. m. i. che
ha approvato la partecipazione del Fondo sociale europeo (FSE) a cofinanziamento
del Programma Operativo (POR) della Regione Lazio, a titolo dell’obiettivo
“Competitività regionale e occupazione” per il periodo 2007/2013;
 Comunicazione della Commissione COM(2006) 385 definitivo al Consiglio e
Parlamento Europeo “La politica di coesione e le città: il contributo delle città e degli
agglomerati urbani alla crescita e all’occupazione all’interno delle regioni”; 
 Commission Staff Working Document – State aid control and regeneration of
deprived urban areas Vademecum. 
 Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione
degli obblighi di servizio pubblico (2005/C 297/04).
 Decisione della Commissione del 28 novembre 2005 riguardante l’applicazione
dell’articolo 86, paragrafo 2, del trattato CE agli aiuti di Stato sotto forma di
compensazione degli obblighi di servizio pubblico, concessi a determinate imprese
incaricate della gestione di servizi d’interesse economico generale (2005/842/CE);
Direttiva 2006/111/CE della Commissione del 16 novembre 2006 relativa alla
33
trasparenza delle relazioni finanziarie tra gli Stati membri e le loro imprese
pubbliche e alla trasparenza finanziaria all'interno di talune imprese; 
 Comunicazione interpretativa della Commissione sull'applicazione del diritto
comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni ai partenariati pubblico‐
privati istituzionalizzati (PPPI) (2008/C 91/02);
 Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15/12/2006 relativo
all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore (“de
minimis”).
 Regolamento (CE) N. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli
articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria);
 Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela ambientale (2008/C 82/01);
Comunicazione della Commissione – Criteri per l'analisi della compatibilità degli
aiuti di Stato a favore dei lavoratori svantaggiati e disabili soggetti a soglia di
notifica individuale (2009/C 188/02);
 Comunicazione della Commissione – Criteri per l'analisi della compatibilità di aiuti
di stato alla formazione soggetti a notifica individuale (2009/C 188/01).
 Comunicazione della Commissione sull'applicazione degli articoli 87 e 88 del
trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie (2008/C 155/02).
Comunicazione della Commissione relativa agli elementi di aiuto di Stato connessi
alle vendite di terreni e fabbricati da parte di pubbliche autorità (97/C 209/03). 
 Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3/10/2008 “Regolamento di
esecuzione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul
Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di
coesione”, inerente le norme in materia di ammissibilità delle spese nell’ambito dei
Fondi strutturali per il periodo 2007/2013.
 Decreto Legislativo n. 163/2006: Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi,
forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CEE 2004/18/CE e ss.mm.ii. 
 DPR n. 207/2010: Regolamento attuativo del Codice degli Appalti (D. Lgs.
163/2006). DGR n. 348/2011 del 29/07/2011 e ss.mm.ii. con la quale si approva
34
l’Avviso Pubblico “Invito a presentare candidature per la prequalificazione dei
progetti a valere sull’Attività V.1 – Rigenerazione delle funzioni economiche, sociali
e ambientali delle aree urbane” – in virtù della proposta di revisione del POR FESR
Lazio 2007‐2013. 
 DGR 359 del 08/08/2011 con la quale viene modificata la DGR n. 348/2011.
 DGR n. 968/2007 e ss.mm.ii. relativa all’accreditamento presso la Regione Lazio.
 Circolare n. 24/2011 del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali
 Circolare n. 2/2009 del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali.
 (13)“Vademecum per le attività di rendicontazione e controllo di I livello” del MEF
- Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il periodo di programmazione 20072013
 COCOF 07/0037/03‐IT .
 Determinazione della Direzione Regionale Programmazione Economica, Ricerca
 e Innovazione n. B04402 del 18/07/2012. 
 Determinazione della Direzione Regionale Programmazione Economica, Ricerca e
Innovazione n.B09239 del 03/12/2012.
 Determinazione della Direzione Regionale Programmazione Economica, Ricerca
 e Innovazione n.B09581 del 18/12/2012.
 Determinazione della Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e Sistemi per
l’orientamento e la Formazione n. B06163 del 17/09/2012.”
35
Note
(1) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐ All’art. 2 al primo paragrafo, dopo il
comma 7 è aggiunto il comma 8;
(1a) All’art. 2 è inserita la nota “”2bis)
(1b) All’art. 2 al secondo paragrafo sono apportate le seguenti modifiche/integrazioni:
il comma 9 è come di seguito sostituito:
“trasmettere la documentazione di gara relativa ad ogni intervento successivamente
all’avvenuta pubblicazione degli Avvisi/Bandi di gara, al fine di informare
tempestivamente gli uffici regionali circa le procedure adottate;”
(1c) Al comma 11, terza riga, sono eliminate le parole “Asse V “ e sono aggiunte le
parole:
“...come da graduatoria approvata con Determinazione n. B03110 del 24/05/2012 e
successive modifiche e integrazioni;”
(1d) Al comma 12, seconda riga, dopo la parola “…conforme” sono aggiunte le parole
“…in modalità digitale…” ed è inserita la nota “3bis) ai sensi del D.lgs n.82/2005 ”Codice
dell’Amministrazione digitale” e ss.mm.ii”
(1e) Al comma 17, sesta riga, le parole “.… CE 1083/2006; ” sono sostituite dalle parole
“… CE 1828/2006;”
(1f) Al comma 17, è aggiunto il seguente periodo:
“Utilizza immagini, loghi e descrizioni definiti dall’Autorità di gestione per tutte le
attività di comunicazione, al fine di garantire un’ immagine unica nell’ambito dei
progetti PLUS – Asse V del POR – e per evidenziare il valore aggiunto del FESR anche in
ambito locale.”
(2) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013‐All’art. 3 al quinto punto elenco,
quarta riga dopo la parola “…interventi…” sono eliminate le parole “…non
infrastrutturali…”
(2a) Alla fine del settimo punto elenco è aggiunto il seguente periodo:
“Verifica che in tutte le attività di comunicazione e informazione siano utilizzate
immagini, loghi e descrizioni definiti dall’Autorità di Gestione.”
(3) Modifica apportata con DD n. B00891/2013‐All’art. 4 dopo il primo periodo è
aggiunto il seguente “Sono ammissibili rimodulazioni del piano finanziario, anche in
deroga ai livelli massimi per annualità, a seguito dell’aggiudicazione provvisoria di tutte
le opere pubbliche finanziate nel P.L.U.S. e, fermo restando, il termine del 30 settembre
015 ai fini della conclusione e rendicontazione delle spese.”
36
(4) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013‐ al paragrafo 5.1.1 al secondo
capoverso, prima riga il numero “7” è sostituito dal numero “8”
(4a) Al terzo capoverso, terza riga, dopo la parola “… successivi” è inserita la nota “3ter
La Tariffa dei prezzi 2012 Regione Lazio, approvata con la D.G.R. n. 412 del 6/8/2012,
sostituisce la "Tariffa dei prezzi 2010 Regione Lazio" e deve essere utilizzata per tutti i
lavori e/o le opere il cui progetto definitivo sarà approvato successivamente alla sua
entrata in vigore, e cioè a partire dal 12 settembre 2012.”
(5) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐Al paragrafo 5.2.1 è eliminato il
secondo capoverso e sono aggiunti i seguenti:
“Per l’avvio, la gestione, il controllo e la rendicontazione degli interventi di politiche
attive del lavoro e aiuti alle persone dovranno essere applicate le disposizioni contenute
nella Determinazione della Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e Sistemi per
l’Orientamento e la Formazione - del 17 settembre 2012, n. B06163
Al fine di consentire accertamenti sul regolare svolgimento delle attività formative, il
beneficiario è tenuto a comunicare al RGA prima dell’avvio delle stesse, date, orari, elenco
allievi e sedi presso le quali saranno svolte le attività formative e/o di tirocini e le borse
di studio.
Inoltre, ai fini dello svolgimento dell’attività di controllo in loco, il beneficiario dovrà
consentire l’accesso presso le sedi formative al personale appositamente incaricato
dall’Amministrazione, così come previsto dalla DD B06163/2012. “
(6) Modifica apportata con DD n. B08055/2012 ‐ Al paragrafo 5.3.1 è inserito il
seguente periodo:
“Nel caso di interventi sotto forma di garanzia pubblica, le spese suddette sono da
ritenersi ammissibili, anche se sostenute da imprese già esistenti, nell’ambito del
fabbisogno finanziario complessivo del progetto imprenditoriale ritenuto ammissibile,
incluso quello per capitale circolante”
(7) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐ Al paragrafo 5.3.2 al punto “I.
Procedura Automatica” è eliminato l’ultimo periodo In tale procedura l’aiuto viene
“corrisposto al termine dell’intervento, a seguito della rendicontazione delle spese
sostenute dai beneficiari, espletati i controlli formali.”
(7a) Al paragrafo 5.3.2 dopo il punto “III Procedura Valutativa a Sportello” viene
aggiunto il seguente capoverso:
“L’aiuto viene corrisposto in tutti i casi al termine dell’intervento, a seguito della
rendicontazione delle spese sostenute dai beneficiari, espletati i controlli formali.”
(8) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐Al paragrafo 5.4 alla terza riga, dopo
la parola “riservate…” sono aggiunte le parole “…prioritariamente alle opere finanziabili
con economie o già ammesse parzialmente a contributo e...”
(8a) Al paragrafo 5.4 alla quinta riga, dopo la parentesi “…) sono aggiunte le parole
“…di cui alla Determinazione n.B03110/2012,…”
(8b) Al paragrafo 5.4 alla fine del primo capoverso, è aggiunto il seguente capoverso:
37
“Le eventuali economie derivanti dai ribassi d’asta ottenute in fase di attuazione delle
attività di “Comunicazione e Valutazione” potranno essere utilizzate, previa
autorizzazione dell’Autorità di Gestione, nell’ambito della stessa tipologia di attività.”
(9) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐Al paragrafo 5.5 nella prima riga,
dopo la parola “..monitoraggio…”sono inserite le parole “, assistenza tecnica”
(9a) Al paragrafo 5.5 dopo il secondo periodo, sono inseriti i seguenti: “Il costo del
personale interno è ammissibile per le attività previste dal paragrafo “Comunicazione e
Valutazione” solo se dedicato ad attività non rientranti nella macrocategoria “Opere
Pubbliche”.
I costi per l’impiego di personale interno dovranno essere strettamente legati e
subordinati al raggiungimento di obiettivi di realizzazione e di attuazione del progetto.
Tali obiettivi dovranno essere oggettivi e misurabili.
La Regione Lazio, nella verifica dell’ammissibilità dei costi del personale, si riserva di
valutare l’avanzamento finanziario e procedurale degli interventi. “
(9b) Al paragrafo 5.5 nell’ultimo periodo, terzultima riga, prima della parola
“…tipologie…” è inserita la parola “…altre…”
(10) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐ Al paragrafo 6.1 alla fine del primo
capoverso, terza riga, sono eliminate le parole “ed in fase di aggiornamento” e sono
inserite le parole “e sue modifiche e integrazioni.”
(10a) Al paragrafo 6.1 è inserita la nota “”5 bis)
(11) Modifiche apportate con DD n. B00891/2013 ‐Al paragrafo 6.2‐ al secondo
capoverso, terza riga, sono eliminate le parole “… D.G.R. 1509/2002 “Direttiva sulla
gestione e sulla rendicontazione degli interventi formativi finanziati dalla Regione Lazio”
e sono inserite le parole “…Determinazione Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e
sistemi per l’Orientamento e la Formazione - del 17 settembre 2012, n. B06163 “Direttiva
regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate
con il FSE e altri Fondi…”
(11a) Al paragrafo 6.2 dopo il quarto capoverso è eliminato il periodo “Si fa presente
che la Commissione europea con nota del 10/01/2008 ha stabilito che il costo dell’IRAP
non è ammissibile a far data dal 01/02/2008.”
(12) Modifica apportata con DD n. B00891/2013 ‐Dopo il paragrafo 6.3 , è inserito
l’art. 6 Bis
“Le modalità di erogazione dei contributi sono disciplinate dalla DGR n. 259 del
01/06/2012 e sue eventuali successive modifiche e integrazioni. Il trasferimento delle
risorse al beneficiario finale, salvo l’anticipazione relativa alla I annualità, avverrà in
funzione dello stato di avanzamento della spesa effettivamente sostenuta e validata dalla
Regione Lazio”.
(13) Modifica apportata con DD n. B00891/2013 ‐Alla fine del capitolo “Riferimenti
normativi” dell’ APPENDICE, sono inseriti i seguenti riferimenti:
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 Vademecum per le attività di rendicontazione e controllo di I livello” del MEF –
Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il periodo di programmazione 2007-2013
COCOF 07/0037/03IT
 Determinazione della Direzione Regionale Programmazione Economica, Ricerca e
Innovazione n. B04402 del 18/07/2012.
 Determinazione della Direzione Regionale Programmazione Economica, Ricerca e
Innovazione n.B09239 del 03/12/2012.
 Determinazione della Direzione Regionale Programmazione Economica, Ricerca e
Innovazione n.B09581 del 18/12/2012.
 Determinazione della Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e Sistemi per
l’orientamento e la Formazione n. B06163 del 17/09/2012.”
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