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ALLEGATI C SIMULAZIONI DI PROVE D'ESAME E CRITERI DI VALUTAZIONE ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI -'L. E V. PASINI"-SCHIO SIMULAZIONE DELIA PROVA DI ITALIANO DELL'ESAME DI STATO 3 marzo 2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologìe qui proposte. TIPOLOGIA A-ANALISI DEL TESTO Diego De Silva, "Mancarsi", Einaudi, 2012 La gente ha paura di dire quello che pensa. Perche se ne vergogna. Specie se le capita di farsi delle domande un po' bislacche, mabelle. Tipo perché certe cose vanno in un modo anziché in un altro. E vorrebbe inalberarsi un attimo, ma non lo fa. Vive molto più tranquilla se si associa al pensiero comune, che poi è l'interpreta/ione ufficiale della realtà, il bugiardìno delle relazioni umane. Invece chi ha pensieri sghembi e si permette addirittura di esprimerli, si complica la vita. Rischia di non piacere. Di essere frainteso, o ri limato. Di offendere, addirittura. Èper questo che le persone nascondono quel che pensano, e in questo modo finiscono per fare quello che non vogliono (e poi non sì piacciono): tipo dare del tu a qualcuno cosi, a comando, invece di dire, senza che ci sia niente di male nel dirlo ("...]. che il passaggio dal lei al tu, specie se il lei è durato a lungo, richiede un clic che o ti scatta o non ti scatta, e non è affatto detto che ti scatti solo perché l'altro te l'ha chiesto: e tu nemmeno hai detto di no, anzi hai tutta l'intenzione di dire di sì, solo vorresti che ti venisse spontaneo, vorresli sentirtelo nelle orecchie quel clic. Invece la pratica delle relazioni sociali è l'atta di queste reciprocità dovute all'istante, di adesioni immediate: e se tu ti prendi del tempo o ti limiti anche solo a pensarci prima di dire sì, io mi sento in diritto dì biasimarli, anzi addirittura mi offendo. Funziona cosi anche nell'amore, dove si tace mollo di più di quanto si dica. Persino nell'amicizia, che dovrebbe essere il luogo dove la parola non conosce inibizioni e divieti. Ci censuriamo continuamente per paura di deludere, offendere, restare soli. Non difendiamo i nostri pensieri e li svendiamo per poco o niente, barattandoli con la dose minima di quieto vivere che ci lascia in quella tollerabile infelicità che non capiamo nemmeno di cosa sia fatta, esattamente. Siamo piuttosto ignorami in materia di infelicità, soprattutto della nostra. È pervia di questa reticenza che quando ritroviamo i nostri pensieri nei libri, sembra che ce li tolgano di bocca con tutte le parole. Allora lì rivalutiamo. Ci viene voglia di riprenderceli, di difenderli. In un certo senso, cominciamo a parlare. Diego De Si/va è nato a Napoli nel 196-1 edè muore di alcuni romanzi di successo I! libro da cui è Ivana c/ues/a citazione e "la perfetta storia d'umore di due persone che si sfiorano senza incontrarsi inai " Muoia e Irene, iprotagonisti, sona falli l'uno per l'altra, ma non la sanno. Probabilmente se ne accorgerebbero, se si incrociassero anche .\oto una volta. Ma ciò. nel libro, non succede mar 1 COMPRENSIONE DEL TESTO Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2 ANALISI DEL TESTO 1 Che cosa significa dire che la gente "vive molto più tranquilla se si associa al pensiero comune"? 2 Che cosa sono, a tuo parere, i "pensieri sghembi'"'? 3 ''È per questo che le persone nascondono quel che pensano, e in questo modo Uniscono per fare quello che non vogliono le poi non sì piacciono)": questa frase esprime una particolare visione della dinamica delle relazioni sociali e della sua influenza sulla costruzione della personalità individuale. Quale? La condividi9 3 4 Secondi; il tuo punto di vista, cosa intende l'amore quando dice che '-nell'amore si lace molto più di quanto non si 5 dica"? A questo proposito cosa ti suggerisce la tua esperienza personale? Cosa intende l'autore quando parla di "tollerabile infelicità"? 6 Perché trovare "i nostri pensieri nei libri" è un modo per rivalutarli? Condividi questa opinione oppure no? INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI Proponi un'interpretazione complessiva dei lesto, facendo riferimento alla tua esperienza personale e anche cercando degli esempi letterari o storici, studiali in questi anni di scuola, che lestimonìno autonomia, indipendenza di pensiero e coraggio neli'esprimere liberamente le proprie idee. TIPOLOGIA B-REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO Di GIORNALE" {puoi sceglicie uno degli argomenti l'elativi ai ipiallro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o infornici di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati /ornili e su questa base svolgi. argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle lue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale {rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro) Se lo ritieni, organizza la trai/azione suddividendola in paragrafi cui potrai dareeventualmente uno specifico titolo Se scegli la forma dell ' "articolo di giornale ". individua nei documenti e nei dati forniti uno o pili elementi che li sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo ". Da 'al! 'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul cpiale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, filtro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe leforme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà del foglio protocollo I. AMBLTO ARGOMENTO: A R TJS TI CO LETTERA RIO I volti della Grande Guerra DOCUMENTI: E "Addossati al cespuglio, il caporale ed io rimanemmo in agguato tutta la notte, senza riuscire a distinguere segni di vita nella trincea nemica. Ma l'alba ci compensò dell'attesa. [...] Una vita sconosciuta si mostrava improvvisamente ai nostri occhi. Quelle trincee, che pure noi avevamo attaccato tante volle inutilmente, cosi viva ne era stala la resistenza, avevano poi finito con l'apparirci inanimate, come cose lugubri, inabitate da viventi, rifugio di fantasmi misteriosi e terribili. Ora si mostravano a noi, nella loro vera vita. Il nemico, il nemico, gli austriaci, gli austriaci!... Ecco il nemico ed ecco gli austriaci. Uomini e soldati come noi, fatti come noi. in uniforme come noi, che ora si muovevano, parlavano e prendevano il calie, proprio come stavano facendo, dietro di noi, in quell'ora stessa, i nostri stessi compagni, [,.,j Ci erano tanto vicini e noi li potevamo contare, uno per uno. [_...] Era giovanissimo e il biondo dei capelli lo faceva apparire ancora più giovane. Sembrava non dovesse avere neppure diciott'anni.f...] Ero in ginocchio, nel fosso scavato, ed il cespuglio mi slava di ironie come una di lesa di tiro a segno. Ero come in un poligono e mi potevo prendere tutte le comodità per puntale. Poggiai bene i gomiti a terra, e cominciai a puntare. L'ufficiale austrìaco accese una sigaretta. Ora egli fumava. Quella sigaretta creò un rapporto improvviso fra lui e me. Appena ne vidi il fumo, anch'io sentii il bisogno di fumare. Questo mio desiderio mi fece pensare che anch'io avevo delle sigarette. Fu un attimo. II mio atto del puntare, ch'era automatico, divenne ragionato. Dovetti pensare che puntavo, e che puntavo contro qualcuno. L'indice che toccava il grilletto allentò la pressione. Pensavo. Ero obbligato a pensare. Certo, facevo coscientemente la guerra e la giustificavo moralmente e politicamente. La mia coscienza di uomo e di cittadino non erano in conti itici con i miei doveri militari. La guerra era, per me. una dura necessità, terribile certo, ma alla quale ubbidivo, come ad una delle tante necessità, ingrate ma inevitabili, della vita. Pertanto facevo la guerra e avevo il comando di soldati. La facevo dunque, moralmente, due volte. Avevo già preso parte a tanti combattimenti. Che io tirassi contro un ufficiale nemico era quindi un fatto logico. Anzi, esigevo che i miei soldati fossero allenii nel loro servizio di vedetta e tirassero bene, se il nemico si scopriva. Perché non avrei, ora. tirato io su quell'ufficiale? Avevo il dovere di tirare. Sentivo che ne avevo il dovere. Se non avessi sentilo che quello era un dovere, sarebbe stato mostruoso che io continuassi a fare la guerra e a farla fare agli altri. No, non v'era dubbio, io avevo il dovere di tirare. E inlanlo. non tiravo. Il mio pensiero si sviluppava con calma. Non ero affatto nervoso. La sera precedente, prima di uscire dalla trincea, avevo dormito quattro o cinque ore: mi sentivo benissimo: dietro il cespuglio, nel fosso, non ero minacciato da pericolo alcuno. Non avrei potuto essere più calmo, in una camera di casa mia, nella mia città. Forse, era quella calma completa che allontanava il mio spirito dalla guerra. Avevo di fronte un ufficiale, giovane, inconscio del pericolo che gli sovrastava. Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza, senza sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzalo al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo! Un uomo! Ne distinguevo gli occhi e i tratti del viso. La luce dell'alba si faceva più chiara ed il sole si annunziava dietro la cima dei monti. Tirare cosi, a pochi passi, su un uomo... come su un cinghiale! Cominciai a pensare che, forse, non avrei tirato. Pensavo. Condurre all'assalto cento uomini, o mille, contro cento altri o altri mille è una cosa. Prendere un uomo, staccarlo dal resto degli uomini e poi dire: "Ecco, sta' fermo, io ti sparo, io t'uccido" è un'altra, E assolutamente un'altra cosa. Fare la guerra è una cosa, uccidere un uomo è un'altra cosa. Uccidere un uomo, così, è assassinare un uomo. Non so fino a che punto il mio pensiero procedesse logico. Certo è che avevo abbassato il fucile e non sparavo. In me s'erano formate due coscienze, due individualità, una ostile all'altra. Dicevo a me stesso: "Eh! non sarai tu che ucciderai un uomo, cosi! "lo stesso che ho vissuto quegli istanti, non sarci ora in grado di rifare l'esame di quel processo psicologico. V'è un salto che io, oggi, non vedo più chiaramente. Emi chiedo ancora come, arrivalo aquella conclusione, io pensassi di far eseguire da un altro quello che io stesso non mi sentivo la coscienza di compiere. Avevo il fucile poggiato, per terra, infilato nel cespuglio. Il caporale si stringeva al mio fianco. Gli porsi il calcio de! fucile e gli dissi, a fior di labbra: - Sai... così... un uomo solo... io non sparo. Tu, vuoi?- II caporale prese il calcio del fucile e mi rispose: - Neppure io. Rientrammo, carponi, in trincea". Emilio Lussa. Un anno sull'Altipiano- pp 134-136 2. "Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci etiepidumi di latte materno edi lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffìatura di sangue per l'arsura dell'agosto; e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per 1freschi di settembre. E' finita la sicsla della vigliaccheria, della diplomazìa [...]. I fratelli sono sempre buoni ad ammazzare i fratelli! i civili son pronti a tornar selvaggi, gli uomini non rinnegano le madri belve.[...] La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perche si respiri meglio. [...] colla sua ferocia, nello stesso tempo giustifica l'odio e lo consola. [...] Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa - e appunto perché spaventosa etremenda eterribile edistruggitrice - dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi". Giovanni Papini, Amiamo la guerra 3.Giuseppe Ungaretti. Veglia 4. Otto Dix, invalidi di guerra giocano a carte (1920) Un'intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore Non sono mai stato tanto attaccato alla vita Cima Quattro il 23 dicembre 1915 •il.- I\ , . / ' II laboratorio di Francis Derwent Wood per la costruzione di maschere per i soldati sfigurati. La chirurgia plastica, eredità della Grande Guerra- Le prime tecniche moderne della disciplina furono messe a punto per ricostruire i volti sfigurati dei soldati durante la Prima Guerra, Le trincee della Prima Guerra Mondiale proteggevano i corpi, ma non le teste e i volti dei soldati che si sporgevano, ed erano il primo bersaglio del fuoco nemico. Molti sopravvivevano ai colpi di artiglieria, al prezzo però di rimanere orrendamente sfigurati al volto per tutta la vita. La chirurgia plastica moderna si può considerare nata in quelle circostanze atroci, proprio per tentare di ricostruire i volti dei combattenti devastanti dalle schegge di granata. liV'li:RVI:NTI.STI ^«V, 1. , -, 1 -.. NEUTlMMSif M\^"V/rfj ^wl"^ y«w/^. 'è- • Mensa della 257° Compagnia Battaglione Val d'Adige, sotto Mt. Cimone. 191 / (Lascito Michel) •iSF -. 2. ; -• AMBITO ARGOMENTO: . * ..••1,-"* . •, '-> .^rì?- SOCIO - ECONOMICO Bullismo informatico DOCUMENTI: DOSSIER RACCOLTO DAL LICEOSCIENTIFICO "SEVERI" DI MILANO (2006) «Bullismo inforiiiatico»: due denunciati MILANO - Fino a ieri, i bulli si limitavano a insolentire i compagni di scuola più indifesi. Magari si facevano consegnare soldi e oggetti. Ora, nell'era digitale, anche il bullo diventa informatico, 1 finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno «sgominato» due bande di "cracker" rivali che si sfidavano online danneggiando siti Internet e impedendo agli utenti di alcuni pollali di accedere alla posta elettronica. I due «capibanda» sono giovanissimi: hanno rispettivamente solo 13 e 16 anni. Sono stati segnalati alla magistratura per accesso abusivo a un sistema informatico, violazione di corrispondenza e impedimento illecito di comunicazioni. Ma sono almeno una decina i «bulli informatici», tutti minorenni, coinvolti nell'indagine. DENUNCIA - L'indagine è partita la primavera scorsa quando l'avvocalo di una multinazionale dell'industria informatica ha presentato un esposto alle Fiamme Gialle di Milano segnalando danni economici, all'immagine ed a diritti connessi al copyright, per una serie di «invasioni» di pirati informatici, I finanzieri hanno quindi iniziato a indagare e con stupore si sono resi conto di non trovarsi in presenza dei classici fenomeni di pirateria informatica, ma di avere a che fare con due gruppi di cracker adolescenti in competizioni tra loro. Le due bande informatiche, che sulle rete si facevano chiamare con i nomi di «Staralo» e «Scurippio», si sfidavano cercando di far prevalere sui rivali le proprie conoscenze tecniche. La storia era per altro piuttosto nota in rete, e circolava su forum e sili «tecnici». «Sono ragazzi dai 13 ai 16 anni e hanno rotto le scatole a mezzo mondo», si legge di loro online. CHE COSA FACEVANO - Gli «Staralo» si divertivano, con diverse procedure, a inibire l'accesso alla caselle Msn e Hotmail ai legittimi proprietari di account e-mail, modificandone sia la password di accesso, sia la parola chiave della procedura Netpassport. utilizzata per ripristinate la password in caso di smarrimento. Quando gli utenti provavano ad effettuare il cambio della password si accorgevano che il loro «profilo» era stato irrimediabilmente compromesso e. al poslo della schermala normale, che appunto consente di cambiare la password, apparivano scritte beffarde. La frangia degli «Scurippio» era, invece, specializzata nel «defacing», quella tecnica che permette di entrare senza autorizzazione su server altrui per cambiare la homepage, di solito lasciando la proprio simbolo e la propria «firma» sulla pagina. 22 luglio 2005 Picchia la rivale e filma tutto col vidcofonino Atto di bullismo femminile a Ferrara. La vidima e una ISenne che avrebbe rivolto troppe attenzioni al ragazzo di un'altra FERRARA-Una vera e propria spedizione punitiva «al femminile» ripresa con i videofonini. E falla girare nelle scuole. È successo all'istituto Vergarli di Ferrara, dove una ISenne èstata picchiata da un gruppo di giovani. La sua «colpa» èstata quella di aver rivolte troppe attenzioni al ragazzo di un'altra, quasi coetanea. Ecosì la 15ennec stata picchiala dalla «rivale» I7enne, accompagnata da un gruppo di amici ?Q06 Minori e violenze Violenze e bullismo a scuola La Rete invasa davideo-choc, Pislolc-giocaitolo, lanci di sedie: online immagini riprese con i cellulari. MILANO — Insulti, urla, sedie sbattute conto i muri, professori umiliali che restano impotenti di fronte ad allaccili verbali che si trasformano in violenza. Eccoli i bulli a scuola. Distruggono, filmano e mandano tutto su Internet. II caso del ragazzo disabile maltrattato dai compagni nell'istituto Sleiner di Torino e ripreso dal telefonino è solo uno dei lauti finiti in Rete. Il dirigente di quella scuoia ha proposto 15 giorni di sospensione per i compagni di classe che hanno assislito al pestaggio del ragazzo senza dire nulla. Anche la professoressa che li aveva lasciali soli in aula è da ieri indagata per concorso in violenza privata con i quattro minorenni finiti sotto inchiesta per l'episodio, 18 novembre 2006 I VIDEO — Non serve essere grandi esperti della Rete per trovare filmati di studenti sovraeccitati che sembrano divertirsi un mondo a sfottere profo a devastare banchi e lavagne... In uno c'è un ragazzo spavaldo con una pistola in mano. Si avvicina alla cattedra e la punta la pistola al professore che all'inizio fa filila di niente, concentrato a scrivere chissà che. Poi si gira, sorride un po' smarrito e non dice una parola. In un altro un gruppo di studenti lancia il giornale contro il docente. Altra scena: c'è una specie di Maciste che solleva la cattedra e la rovescia addosso al profche lo scongiura di fermarsi, mentre gli altri fanno il tifo per il compagno. Gli unni che popolano le scuole italiane sembrano amare soprattutto filmarsi mentre distruggono quello che si trovano davanti. Il lancio dì sedie contro le finestre è tra i più gettonali (girato nella scuola Giovanni Giorgi, ma non è indicata la località). Stessa provenienza per la mini bomba che scoppia dietro una cattedra tra l'entusiasmo dei presenti. Che mai ci sarà di così strano'.' C'è anche un gruppo di studenti ormai grandicelli che a un segnale prestabilito corre urlando e lancia sedie contro una lavagna. Se ci sia qualcuno là sotto non e chiaro. In un filmato un'intera classe dell'Istituto Primo Levi di Vignola, nel Modenese, sì rivolta contro il prof di matematica con urla e fischi. Ma quello continua la sua lezione, come se nulla fosse. Non mancano i commenti delle centinaia (a volle migliaia) di persone che hanno visto il vìdeo. «Dovevate sparargli», «Bravi, fatelo ancora» e via così. SENTIRSI FORTI — Molestare chi è debole fa parte dei giochi. «Mettere in difficoltà le persone indifese dà piacere. E' un modo semplice e primordiale di sentirsi forti — commenta Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva — e mettere il video in Rete è un modo per amplificare e ottenere apprezzamenti. Dal punto di vista di questi ragazzi è scilo un divertimento». Pertutelare i minori è sceso in campo anche il uarante che ha deliberato Eintroduzione di un codice di sicurezza sui telefonini che offrono servizi per adulti. 09 agosto 2006 Nuovi giochi elettronici II bullismo diventa un videogioco Dal creatore di «Grand The lì Auto: San Andreas» un nuovo titolo dedicato ai giovanissimi e al fenomeno della violenza giovanile NEW YORK (USA) - L'arrivo di "Bully" . il nuovo titolo prodotto dalla Rockstar Games - già madre dei controversi ma popolarissimi videogiochi della serie GTA- ha suscitato polemiche iìn dall'inizio, quando ancora il gioco era in fase di sviluppo. E ora che il momento della sua uscita ufficiale sul mercato sta per arrivare (il lancio è previsto per il prossimo ottobre) si preannunciano critiche accese da parte di chi vuole tenere la violenza fuori dai giochi per radazzi. BULLI DI PIXEL - Bully e di fatto l'ennesimo videogame "politicamente scorretto" che di sicuro i più giovani non si faranno scappare, nonostante i tentativi di censura e un "rating" che con tutta probabilità sarà severo. E giovani sono anche i protagonisti del nuovo prodotto della Rockstar. che ha ambientato la sua storia all'interno di una scuola superiore americana e ha scelto come protagonista un quindicenne, Jimmy Hopkins, che deve difendersi da un gruppo di coetanei prepotenti e violenti che lo hanno preso di mira. Insomma, una riproduzione pseudo-ludica di un fenomeno- quello del bullismo-sempre più diffuso che preoccupa genitori e istituzioni. {l'ine dossier) Suicidio di Cittadella, la ragazzina istigata dai coetanei su Ask.fm I durissimi messaggi ricevuti sulla chat line sarebbero alla base della decisione estrema PADOVA, La ragazzina Meline che si è suicidala domenica pomeriggio lanciandosi dal letto di un albergo abbandonato di Cittadella aveva più volte manifestato le sue intenzioni autolesionisiiche sulle pagine virtuali del social Ask.fm. ricevendo da alcuni coetanei, in più occasioni. Einvito a mettere in pratica le sue intenzioni. Tra ì messaggi al vaglio ora degli investigatori, come scrivono Ì giornali locali, quelli che riportano veri e propri insulti (da «Sci una t...» a «Ti odio» e «Fai schifo come persona»), ma soprattutto quelli che paiono invitarla a farla finita. Uno di questi, lapidario, dice: «uccidili», un secondo riporta il link del trailer cinematografico "Suicide room'. Ask.fm, che offre la possibilità di scrivere domande sul profilo degli altri membri in assolulo anonimato, seguendo gli amici senza che loro Io sappiano, era finito al centro delie polemiche l'estate scorsa dopo il suicidio di una giovane I4enne inglese che si sarebbe tolta la vila a causa di insulti e inviti all'autolesionismo scritto sul suo profilo del social (Giornale di Vicenza-it I 1/02/2014 ) Cyberbullismo, ne è vittima un adolescente su dieci IL FENOMENO è conosciuto dall'80,3% dei ragazzi, due su ire (if29.2%) conoscono qualcuno elicne è stato vittima, mentre un adolescente su dieci a provato in prima persona il cyberbullismo. fi quanto rivela un'indagine di Sos 11 Telefono Azzurro Onlus e Doxa Kids sui comportamenti dei ragazzi italiani. Lo studio conferma la massiccia presenza delle tecnologie nella vita degli adolescenti italiani e ne evidenzia le abitudini, I ragazzi, infatti, sono "always on" per ascollare musica o radio (61%). per guardare video (60,2%), per fare ricerche per la scuola e i compiti (58,3%). per curiosare e navigare nel web (57.3%), per fare acquisti (22%>), comprando online giochi (34,6% dei ragazzi), accessori di moda (22,3% delle ragazze), ma anche libri {17,6% delle ragazze). Prioritario però è il poter essere sempre in contatto con gli amici, fondamentale per l'89,7% dei ragazzi, attraverso Whalsapp e Facebook (li utilizza rispettivamente l'89,8% e l'82,3%, degli intervistati). Risulta diffuso anche l'utilizzo dei social network sotto l'età minima prevista (più dell'85% dei ragazzi intervistati conosce qualcuno che è iscritto a Facebook minore di 13 anni). E non mancano i rischi legati allavisibilità dei dati personali: un adolescente su cinque ha il proprio profilo totalmente pubblico sui social network. Profili aperti, nonostante il timore di un utilizzo indesiderato delle informazioni che i ragazzi condividono: più di un adolescente su due (63,6%) teme, infatti, che i propri dati possano essere raccolti e utilizzati dal social per altri scopi. Ma non mancano le ingenuità. Il bisogno di esserci, il desiderio di farsi vedere, farsi ascoltare, di condividere sembra abbassare in molti casi la soglia di guardia e prevalere su ogni cautela, come nel caso dei selfie inviati a sconosciuti e. a maggior ragione, del sexting (il 35,9% dei ragazzi conosce qualcuno che ha fatto sexting). Repubblica.it 18 novembre 2014 3. AMBITO ARGOMENTO: STORICO - POLITICO L'emigrazione, fenomeno dell'Italia di line Ottocento DOCUMENTI Giovanni Pascoli, Italy Itaiy, scritto nel 1904 e posto a chiusura dei Primi Poemetti, è preceduto da una solenne dedica agli emigranti che in quegli anni lasciavano l'Italia a centinaia di migliaia ogni anno, diretti in gran parte olire Atlantico. Il poemetto, narra dì una bimba, Maria (Molly in inglese), 4-5. accostando... panne11erto; Li vec chia, asciugando una lacrima con un lembo del grembiule ehi cu cina (pannellcutì) 6. E il Cecco... Assunta: chiede noti figlia di emigrati, nata in Amenca. che è accompagnata da due giovani zii in Italia, nella campagna toscana, presso i nonni, perché malata ditisi. Grazie al clima mite Molly alla fine guarisce, ma la nonna, che si è presa il suo male, muore. Riportiamo la sezione 111 del pri mo canto, in, cui si descrivono il primo incontro degli emigranti con la madre (nonna della bambina) al loro ritorno, la brutta impressione cheMolly ha del paese perlei straniero, l'in contro coi paesani che chiedono notizie dei loro parenti emigrati. E i figli la rividero allafiamma zie di altri patenti; r fi eroi significa "è for del focolare, curva, sfami, smunta. «Ma siete trista! siete trista; o mamma!» te, in rilute?" 7. Ma voi!: è un mo llo di chiedere come sta; secondo l'uso an tico, ì figli si rivolgo Ed accostando agli occhi, essa, la punta ì -E il Cecco e fiero? E come va l'Assunta?» no alla madre col l'in. IÀ là... croce: irò co «Ma voi! Ma voi!)- «Là là, con la mia croce. si così, coi miei guai I muri grezzi apparvero col banco {In niili crocè]. 8. banco: l'armadio per la biancheria {Iuc che se). vecchio e la vecchia tavola di noce, le spalla: l'unica cola nuova era una stampa roba di là. lutto era vecchio, scuro. S'udiva il soffìn delle vacche, e il sito che ritraeva un negro (moro), incollala al vano di bianco solo 1? gli occhi e i denti, con una lenza da pe sca in spalla. Beppe sede col capo indolenzito ora ammiccava qua e là col dito. Parlava; e la sua nonna, tremebonda, 13. roba di là: roba 21) capanna: il tanto (si to, roseanismo) della baracca adibita a stal la. 18. ammiccava: .ac cennava, indicava. 21. luì: un piccolo della capanna empiva l'abituro. era le due mani. La bambina bionda venuta da laggiù, dall'America. M-15, il sito della Di nuovo, un morii, con non altro bianco che gli occhi e i denti, era incollato al muro, la lenza a spalla ed una mano al fianco: 10-12. DÌ nuovo... muro, in cui si vede del pannellerto, con tm fil di voce: >s Slava a sentire e poi dicea: «Non pare un luì quando canea tra la fronda?» Parlava la sua lingua d'oltremare: «... a dnckeìi-hmae» «un piccolo luì...» "•••/or mia.' andrats« 'iche godaa cinguettare, -/i zi» "Hadtoimtry, far, yourhtdy!» uccello. 22. Parlava... oltre (In Po, •:. Mondadori, Milano, l'JSH, voi. I) mare: Molly,nata in America,parla solo inglese. CIÒ che -, vede intnr- mente 1,1 bimba indi iii., uakema ai com ci una t.appola). 'tt.achkkcn-house: menti della nonna. un pollaio. 1a vocedi lA.fior... mfs: ptr topi e ratti (probabil- 15. End... Italy. Inculo paese,Joe, Li Molly, che nomina ina Iralia'Joefchc lue) è il probabile in In Molly), Italy v. America dallo l come parola ir Beppe. Secondiuso popolale (n ritall"), tanto rima con lui. Gian Antonio Stella, La feccia del pianeta Da un saggio storico di un giornalista di oggi. La feccia del pianeta, questo eravamo. Meglio: così eravamo visti. Non po tevamo mandare i figli alle scuole dei bianchi in Louisiana. Ci era vietato l'accesso alle sale d'aspetto di terza classe alla srazione di Basilea. Venivamo martellati dacampagne di stampa indecenti contro "questa maledetta razza di assassini". Cercavamo casa schiacciati dalla fama d'essere "sporchi come maiali". Dovevamo tenere nascosti i barn hi ni come Anna Frank perché non ci era permesso portarceli dietro. Eravamo emarginali dai preti dei paesi d'adozione come cattolici primitivi e un po' pagani. Ci appendevano alle forche nei pubblici linciaggi perché facevamo i crumiri o semplice mente perché eravamo "tutti siciliani", (L'orati. Quando gli titbaneti eriivtìMti uni. Rizzoli. (Villano, 1002) Edmondo De Amicis, Gli emigranti Già nel 1880 Edmondo De Amicis, letterato e giornalista di spinti umanitari, aveva compo sto una poesia sull'emigrazione. Cogliocchi spenti, con le guance cave, pallidi, in atto addolorato e grave, sorreggendo le donne affrante e smorte, ascendono la nave 5 10 come s'ascende il palco de la morte. E ognun sul petto trepido si serra tutto quel che possiede sulla terra, altri un misero involto, alni un patito bimbo, che egli s'afferra al collo, dalle immense acque atterrito. Salgono in lunga fila, umili e muti, e sopra i volti appar bruni e sparuti Numero medio di espatri all'anno (1861-1910) umido ancor il desolato affanno desili estremi saluti 15 20 dati ai monti che più non rivedranno. Salgono, e ognuno la pupilla mesta sulla ricca e gentil Genova arresta, intento in atto di stupor profondo, come sopra una festa fisserebbe Io sguardo un moribondo. Ammonticchiati là come giumenti Sulla gelida prua morsa dai venti, migrano a terre inospiti e lontane; 400 000 ,5t)o.uno laceri e macilenti, 25 varcano i mari per cercardel pane. Traditi da un mercante menioguero, vanno, oggetto di scherno, allostraniero. Bestie da soma, dispregiati iloti, 200.000 100.000 carne da cimitero, 30 vanno a campar d'angoscia in lidi ignoti. j Vanno, ignari di tutto, ove li porta ' La fame, in terre ove altra gente è morta; come il pezzente cieco e vagabondo erra dì porta in porta, 35 essi cosi vanno di mondo in mondo. (da Irectarn .Scuoia, litrp://ww\v.ticccahi n/sitcASciioh/ nel!ascilo Li/ai"ea_storia/archivio/ciiiÌ£raziooe/pai-i si.hiin) Samuel Conkey, Immigrazione sgradita Nel romanzo Vita, che Melania Mazzucr.o ha dedicato alle vicende dei suoi genitori emigia- ti inAmerica, compare questa lettera a un giornale- di New York, che paie un documento autentico, anche se l'autrice non lo dichiara espressamente. È gratificante vedere un giornale di prima classe come i! '"I ìmes" suonare unanotadi ammonimento peril pericoloso afflusso di stranieri indesidera ti che si stanno rovesciando su di noi. L'afflusso non è solo sgradito ma no civo al benessere del nostro paese. Voi dite che è nostro dovere aprire le porre agli oppressi di tutto il mondo, e dal momento che una persona è l 5 povera e infelice nel paese in cui è natapuò reclamare la nostra ospitalità come un diritto. Ma le nostre leggi per l'immigrazione sono troppo lassi ste. Guardate nelle nostre prigioni, negli istituti di pena, guardate il nume rodi omicìdi e crimini quotidiani; sono tutti commessi da stranieri. L per ché questi stranieri selvaggi e col sangue caldo sono sempre armati distilet- 10 cio revolver? Nelle nostre strade sono tutti armati. Non molto tempo fa ho visto un ambulante italiano che spingeva un carretto a mano minacciare con un coltello un bambinettoamericano che lo aveva provocato prenden dolo in giro in modo innocuo. Ho cercato un poli/ìodo per quasi mezz'o ra, ed ero a Broadwav, a mezzogiorno. Non ho trovato un poliziotto e il potenziale assassino è scappato. Sì, bisogna bloccare in ogni modo questo '5 flusso indiscriminato. Per quaranta o cinquantanni la porta deve restare chiusacontro questo genere dì immigranti. Samuel Conl^y (Bmoklyn. IHaprile 1903) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTI PICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI: «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presLo diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transunianismo» e si può definire., scrive il saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come <am sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui lascienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta sconcine i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fìsiche e psichiche; l'eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramile la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind upioading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le"nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UVIANO Sa trionferà.. "l'Espresso'" - 6 febbraio 2014 «Lord Manin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un pò" diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo - piattaforme petrolifere in fiamme, miniere scmidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive - oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Via devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l'angoscia che prende molli di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot- della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinala a restare nei libri di fantascienza - sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c'è più. sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), cosi come Lutti i convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti tic! mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo Gaijcìi, E il robot prepara cocktail e fa la guerra. "Corriere della Sera, la Lettura"- 26 gennaio 2014 «Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android. iOs o Windows'.'», seguili da domande sempre più dettagliale «Quanto costano, come si usano, quali app...». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc. registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: lilialmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola. "Il Sole 24 ORE. nova" - 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolali) dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza mela. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma saia progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Null'altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice ''sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi contini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI. Psiche e tedine. I/uomo nell'età della tecnica. Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C - TEMA STORICO L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stali principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei: rapporti fra l'Europa e il resto del mondo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La massiccia partecipazione di pubblico ai grandi eventi culturali è diventata, da alcuni anni, un vero fenomeno sociale che ha coinvolto metropoli epiccole città. Mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche, aperture di nuovi spazi museali, solo per citare alcuni esempi, hanno avuto grande risonanza e notevole successo ovunque, con positivi risvolti economici e occupazionali. Sulla base delle tue esperienze, discuti se tulio ciò possa rappresentare solo un semplice "consumo di cultura", una voglia dì "esserci" sulla spinta di una moda, veicolata attraverso i mass media, ose e in quale misura corrisponda invece ad un sincero desiderio di arricchimento del proprio patrimonio di conoscenze, alimentalo anche dalla scuola. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. E V. PASINI" - SCHIO SIMULAZIONE DELLA PROVADI ITALIANO DELL'ESAME DI STATO 6 maggio 2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattrotipologie qui proposte. TIPOLOGIA A-ANALISI DEL 1LSIO Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo Sei ancora quello della pietra e della fionda uomo del mio tempo. Eri nella carlinga con le ali maligne. Le meridiane di morte. - ti ho visto - dentro il carro di fuoco. Alle forche, Alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu. con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio. Senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello (I) disse all'altro fratello: "Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra, dimenticate padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, ii vento, coprono il loro cuore. Note: (1) è Caino che induce Abele a seguirlo Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste letterarie del ventennio, insegnante di italiano al Conservatorio di Milano, fu premio Nobel nel 1959. Rappresentante autorevole dell'ermetismo, cioè di una scuola poetica caratterizzata dalla concezione della poesìa come linguaggio assoluto, puro, suggestivo, musicale, a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano saper dialogare con gli altri uomini ed esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento. 1) Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più dì dieci righe. 2) Analisi del testo 2.1 Spiega il significato delle espressioni "ali maligne", "meridiane di morte" e confrontale con la definizione che il poeta dà dell'uomo al verso I. 2.2Interpreta la connessione tra "scienza esatta" e "sterminio" e spiega il significato della parola "persuasa" che fa da connettivo. 2.3lllustra il senso della espressione "E questo sangue odora" partendo dalla duraaffermazione dei versi 7-9. 2,4La proposizione "senza", il verbo "uccidere", la congiunzione "come" si ripetono con insistenza nei versi 7-8. Per comunicare che cosa? 2.5Rifletti sul rapporto tra l'uomo "senzaCristo" e il ricordo di Caino e Abele. 2.6Nei versi conclusivi i figli sono esortati a dimenticare i padri con alcune metafore. Spiegane il significato. 3) Interpretazione complessiva e approfondimenti Questa poesia è stata scritta nell'ultimo, atroce periodo della Secondaguerra mondiale. Contestualizzala, scegliendo uno o più dei seguenti ambiti di riferimento: 3.1 Altre liriche dello stesso Quasimodo; 3.2 Testi poetici di autori a lui contemporanei o correnti artistico-letterarie coeve; 3.3La situazione socio-economica e politica dell'Italia nella prima metà del Novecento. TIPOLOGIA B - REDAZIONEDI UN "SAGGIO BREVE"O DÌ UN "ARTU OH) DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degliargomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o informa di. "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricercae documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendo/a inparagrafi cuipotrai dare eventualmente imo specifico titolo. Se scegli laforma dell'"artico/o di giornale", individua nei documenti e nei datifomiti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo ". Da'ali'artico/o un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe leforme di scrittura nonsuperare le quattro o cinque colonnedi metàdel foglio protocollo. L AMBITO ARTISTICO LLIILRXRIO ARGOMENTO: La notte: tempo dell'inquietudine, della meditazione, dell'ispirazione; ma anche occasione misteriosa di sospensione del tempo e di abbandono, nella letteratura e nell'arte DOCUMENTI: Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889 pensiero costante per Van Gogh. Nel 1888, in una lettera al fratello Theo, l'artista scrive: "Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno ì puntini neri che rappresentano le città e villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi dei cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia? Come prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, cosi prendiamo la morte per raggiungere le stelle...". Pochi mesi dopo confida, in una lettera alla sorella: "Spesso, ho l'impressione che la notte sia più ricca di colori se paragonata al giorno" e finalmente Van Gogh realizza il suo progetto. Che pace, la sera! SÌ devono aprire le stelle nel cielo si tenero e vìvo. La fame del povero giorno prolunga ia garrula cena. La parte, sì piccola, i nidi nel giorno non l'ebbero intera. Né io... e che voli, che gridi, mia limpida sera! Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell'aspra bufera, non resta che un dolce singulto Don... Don... E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormì! sussurrano, nell'umida sera. Dormì! bisbigliano, Dormi! E, quella infinita tempesta, là, voci di tenebra azzurra... Mi sembrano canti di culla, finita in un rivo canoro. che fanno ch'io tornì com'era... Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d'oro. sentivo mia madre,., poi nulla... sul far della sera. G. PASCOLI, La mia sera, da "Canti di Castelvecchio", 1903 Che diremo stanotte all'amico che dorme? La notte avrà il volto La parola più tenue ci sale alle labbra dalla pena più atroce. Guarderemo l'amico, le sue inutili labbra che non dicono nulla, parleremo sommesso. dell'antico dolore che riemerge ogni sera impassibile e vivo. Il remoto silenzio soffrirà come un'anima, muto, nel buio. Parleremo alla notte che fiata sommessa. contro il morto silenzio. L'inutile luce Udiremo gli istanti stillare nel buio al di là delle cose, nell'ansia dell'alba, che verrà d'improvviso incidendo le cose svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti taceranno. E le cose parleranno sommesso. C. PAVESE, L'amico che dorme, da "Poesie del disamore", 1934-38 O falce di luna calante che brilli su l'acque deserte, o falce d'argento, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! Aneliti brevi di foglie, sospiri di fiori dal bosco esalano al mare: non canto non grido non suono pe '1 vasto silenzio va. Oppresso d'amor, di piacere, il popol de' vivi s'addorme... O falce calante, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! G. D'ANNUNZIO, O falce di luna calante, da "Canto Novo", 1882(ed. naz. 1929) La luce che piove dalla luna non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. II cerchio che essa indistintamente rischiara, sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna insegue da satellite, ma quella a sua volta trasformata in satellite della luna. 11 suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è tornata alle sue origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. [...] Ma per quanto mi facesse piacere carpire un segno di vita-fosse anche solo l'eco della mia-all'atmosfera notturna, era però un segno insidioso che come un falso amico attendeva il momento di ingannarmi. W. BENJAMIN, La luna, da "Infanzia berlinese intorno al millenovecento", 1932-38 Forse tanti e tanti s'eran sentiti stringere il cuore al fischio lamentoso del treno in corsa nellanotte. Ognun d'essi stava lì forse a pensare che le brighe umane non han requie neanche nella notte; e, siccome sopra tutto nella notte appajon vane, prive come sono delle illusioni della luce, e anche per quel senso di precarietà angosciosa che tien sospeso l'animo di chi viaggia e che ci fa vedere sperduti su la terra, ognun d'essi, forse, stava li a pensare che la follia accende i fuochi nelle macchine nere, e che nella notte, sotto le stelle, i treni correndo per i piani bui, passando strepitosi sui ponti, cacciandosi nei lunghi trafori, gridano di tratto in tratto il disperato lamento di dover trascinare così nella notte la follia umana lungo le vie di ferro, tracciate per dare uno sfogo alle sue fiere smanie infaticabili. L. PIRANDELLO, La rallegrata-Notte, da "Novelle per un anno", 1934 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Meritocrazia DOCUMENTI: 1) "L'obiettivo è avere un Paese migliore. E per questo bisogna alzare l'asticella proseguendo sul doppio binario: da una parte promuovere l'equità, dall'altra valorizzare capacità e impegno. Promuovere i più bravi aiuta la scuola nel suo complesso, se i bravi non sono bravi solo per se stessi ma anche per la società. Vogliamoun Paese trainato dai migliori" (da un'intervista all'ex ministro del MIUR Francesco Profumo) 2) CHE COSA SIGNIFICA L'ECCELLENZA A SCUOLA Che la promozione del merito sia importante nelle scuole, nelle università e nella ricerca siamo tutti d'accordo. Almeno in teoria. Perché poi, quando dalla teoria si passa alla pratica, tutto diventa molto più complicato, perché non esiste una definizione oggettiva e universalmente condivisa del merito. Quanto agli studenti, sembra facile valutarne il merito. Ma anche lì bisogna valutare bene: merita ad esempio di più chi si impegna senza grandi risultati o chi riesce facilmente senza impegnarsi? Certo, bisogna stare attenti a non fare l'elogio della mediocrità o del «tutto si equivale». Nonostante queste perplessità, infatti, sempre meglio il merito che il nepotismo. Sempre meglio il merito che le raccomandazioni. Soprattutto in un Paese come l'Italia in cui, in questi ultimi anni, si è assistito ad una tale confusione dei ruoli che i giovani non sanno veramente più a che santo votarsi per capire come fare per avere un lavoro o perché le proprie competenze siano riconosciute, prese in considerazione, valorizzate. Meglio il merito, quindi. Tranne quando dai inerito si glissa progressivamente verso la nozione di eccellenza, di cui oggi tanti responsabili politici, economici e culturali si riempiono la bocca. Perché allora cominciano (o continuano) i veri problemi. Visto che l'eccellenza...risponde ai modello dello sforzo e del sacrificio: fin dalla più tenera età si deve tendere alla perfezione. A qualunque costo. Poco importano le conseguenze. Perché prima o poi lo sforzo sarà ricompensato e poi, in questo mondo competitivo e senza pietà, solo i migliori possono sopravvivere. ... Vi siete mai chiesti che fine hanno fatto i famosi "primi della classe"? Quanti di loro, oggi, occupano veramente posizioni di responsabilità? Quanti sono sopravvissuti e a quale prezzo? In fondo, tra l'eccellenza scolastica e la performance aziendale non e' è poi molta differenza. ... Perché per eccellere non bisogna fidarsi di nessuno. Per eccellere non bisogna mai abbassare la guardia o cedere alle lusinghe della collaborazione. Ma come può avanzare la ricerca senza cooperazione? Come si può anche solo sperare di trasmettere il sapere quando si cerca di mettere tutti in competizione contro tutti per nominare lo "studente dell'anno"? Questo tentativo di spingere anche l'università e la ricerca verso la «competitività e l'eccellenza» mostra bene che l'ideologia dominante resta quella manageriale e aziendale degli ultimi anni. L' ideologia delia perfezione e della performance. Un' ideologia che, nonostante tutto, non è riuscita ad evitare la crisi profonda di cui oggi stiamo pagando le conseguenze. Anzi. Forse è solo uscendo da questa ossessione dell'eccellenza che si potranno poi ripensare le basi di nuovo vivere insieme. Michela Marzano, Checosa significa l'eccellenza a scuola, Repubblica, 8 giugno 2012 3) Il talento e il merito contano poco per avere un posto di lavoro in Italia: ecco semplicemente "perché i laureati italiani non vedono l'ora di emigrare". L'Economist in edicola oggi si occupa della fuga dei cervelli dal Belpaese mettendo il dito nella piaga: l'accesso al lavoro dipende da legami familiari, clientele politiche e raccomandazioni. Un "modo italiano di fare le cose" che genera "frustrazione" tra i giovani più istruiti, come rivelano anche le proteste studentesche contro la rifonna universitaria... Secondo la National Science Foundation americana, solo il 17% dei laureati italiani negli Stati Uniti, la meta più gettonata, lavorano nel campo della ricerca e sviluppo. La maggior parte lavorano come manager. Quello che, secondo l'Economist, differenzia l'Italia dagli altri grandi Paesi europei non è il numero assoluto di esuli laureati, ma il fatto che ha un "drenaggio di cervelli" netto, ovvero il numero di italiani istruiti che lasciano il Paese è superiore al numero di stranieri istruiti che vi entrano. Altri Paesi del mondo sviluppato fanno invece "scambi di cervelli". (E. Fazzino, Parentopoli, cliente/e e raccomandazioni: solo così, c'è lavoro e i giovani laureatifuggono dall'Italia, Il Sole24 ore, 7 gennaio 2011) 4) A cadenza regolare, impietosamente, il rapporto Pisa (Program/ne far International stitdent assessment), mette a nudo i ritardi della scuola italiana. In particolare, i test internazionali, preparati dall'Ocse e adottati anche da molti altri Paesi, valutano, con prove uguali per tutti gli studenti, le competenze linguistiche, matematiche e scientifiche, misurate non su base nozionistica ma con il metodo del "problem solving", cioè le capacità operative che poi servono alle aziende e diventano chiave nel mondo produttivo affetto dall'ipercompetitività. Per la terza volta consecutiva l'Italia non solo ha deluso nel risultato complessivo, ma ha evidenziato anche una forte disparità a danno del Sud. In un'economia sempre più terziarizzata basata sull'intangibile (e quindi sulle capacità intellettuali), un Paese che disponga di un capitale umano scadente diventa un forte handicap. Anche perché le aziende si trovano davanti persone che quando si affacciano sul mondo del lavoro sono tutte da formare: i costi per il sistema imprenditoriale tendono quindi ad aumentare, proprio mentre altri Paesi possono invece fare leva su risorse umane preparatissime (si pensi agli esperti indiani di software). (F. Vergnano, Scuola, piùformazione e meritocrazia, 11 Soie 24 ore, 15 settembre 2008) 3. AMIÌ/TO ARGOMENTO: STORICO - POLI TICO La Shoah: memorialisti e negazionisti. DOCUMENTI 1) "E se gli Italiani fossero più antisemiti oggi che al tempo del Fascismo, delle leggi razziali, e della caccia agli Ebrei per mandarli a morire nelle camere a gas? E il dubbio che mi pesa sull'anima, leggendo i risultati dell'inchiesta sull'antisemitismo in Italia pubblicata sul Corriere della Sera di ieri. Lo stesso Corriere è rimasto così sconcertato dai dati da minimizzarli nel titolo, che dice: «Sono antisemiti 12 italiani su 100». Ma non è cosi. Gli antisemiti che si dicono tali oggi in Italia sono il 45 per cento, suddivisi in varie categorie di «pregiudizio»: chi (il 10 per cento) per antigiudaismo religioso-culturale; chi (l'Il per cento) perché ritiene gli ebrei troppo potenti e poco patrioti; chi (il 12 per cento) perché ce l'ha con Israele e con quella scocciatura che è la Shoah. Infine, c'è un 12 per cento di antisemiti per tutte queste ragioni insieme. Si aggiunga che soltanto il 12 per cento dice di non avere pregiudizi. Mentre il 43 per cento si dichiara soltanto «indifferente» al problema. Il titolo più giusto sarebbe stato: «Non sono antisemiti 12 italiani su 100»." Arrigo Levi, Non Ebrei tocca a voi ricordare,La Stampa, 28.01.2009. 2) Milioni di Ebrei furono stenninati nei lagernazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c'è chi non la pensa così: qualcuno ha sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento e di sterminio non sono sei, come solitamente si crede, ma cinque, quattro, tre, due, o forse "solo uno"; altri ritengono che le camere a gas non siano altro che un dettaglio. A tal riguardo è interessante riportare quanto ha detto Jean-Marie Le Pen (leader politico della destra francese) in un'intervista radiofonica del 1987: "Non dico che le camere a gas non siano esistite. Io non le ho viste. Non ho studiato la questione, ma penso che sia solo un dettaglio nella storia della seconda guerra mondiale". Addirittura c'è chi afferma che Auschwitz, le camere a gas e lo sterminio in genere sono un'invenzione della propaganda alleata, sostenuta dall'internazionale ebraica. Tali sono le questioni aperte da quegli autori che sono stati definiti come "revisionisti" o "negazionisti". Vi sono diversi temi ricorrenti negli scritti dei negazionisti, sebbene in alcuni casi tali motivi si dimostrino reciprocamente contradditori. Non vi è stato alcun genocidio programmato e le camere a gas non sono mai esistite (il gas Zyklon B serviva alla disinfestazione dai parassiti). Questo è l'assunto principale del negazionismo nella sua fase "matura". Si tratta di una verità posta come indiscutibile, per cui ogni tentativo di dimostrarne l'infondatezza viene rifiutato a scatola chiusa, in quanto inquinato dalla volontà "sterminazionista" di mantenere in vita la menzogna della Shoah. La "soluzione finale" di cui parlano molti documenti nazisti non era che l'espulsione degli ebrei verso l'Est, dove erano state previste riserve in cui potessero vivere le minoranze etniche. E' da notare come spesso i negazionisti tendano ad interpretare il linguaggio burocratico e vagamente cifrato dei nazisti secondo il suo significato letterale, mentre, quando le dichiarazioni sui campi di sterminio si fanno esplicite, essi passano all'interpretazione metaforica (o alia semplice omissione). Per molti studiosi revisionisti il numero di ebrei uccisi dai nazisti è di gran lunga inferiore a quello ufficialmente dichiarato: neanche un milione o addirittura attorno alle duecentomila vittime, considerando anche il fatto che essi includono nella cifra dei morti anche i decessi per cause naturali; inoltre, molte delle vittime sarebbero state uccise durante le incursioni aeree degli Alleati sui campi di con centramento. Il genocidio è un'invenzione della propaganda alleata, principalmente ebraica e particolarmente sionista. I motivi che hanno spinto molti dei sopravvissuti ai lager nazisti a mentire sono molteplici, ma quello principale è da ricercare nell'enorme truffa compiuta dal movimento sionista ai danni della Germania, la quale è costretta a pagare le riparazioni di guerra allo Stato di Israele. C'è poi chi sostiene che l'organizzazione stessa dei lager nazisti fosse sotto il controlio degii ebrei e sia da considerare come un ennesimo capitolo del secolare complotto giudaico mirato alla conquista del mondo. Le banche ebraiche avrebbero infatti favorito l'arrivo al potere di Hitler, prevedendo fin dall'inizio l'esito che avrebbe avuto la guerra. Wikipedia, L'irritante questione della Shoah. 3) "Art. 1. La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «Giorno della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Art. 2. In occasione del «Giorno della Memoria» di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italianinei campi nazisti in modo da conservare nei futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano più accadere. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti nonnativi della Repubblica Italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di faria osservare come legge dello Stato". LEGGE 20 luglio 2000, n.21l. 4) "A integrazione delle disposizioni dell'ordinanza de 24 gennaio 1939, nella quale La si incaricava dì avviare la questione ebraica, mediante emigrazione o evacuazione, alia soluzione più favorevole in relazione alle circostanze, con la presente Le assegno l'incarico di predisporre tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica nell'area dell'Europa sotto influenza tedesca. Tutte le altre istanze centrali devono cooperare allo scopo. Inoltre, La incarico di rimettermi al più presto un piano complessivo dei provvedimenti da adottare riguardo all'organizzazione, l'attuazione e i mezzi materiali necessari per realizzare la desiderata soluzione finale della questione ebraica". Questo testo è quello cui solitamente si fa riferimento quando si cerca di datare almeno approssimativamente l'inizio della «soluzionefinale». Èuna lettera di Hermann Gòring (incaricato da Hitler di gestire laquestione ebraica), inviata alcapo della Polizia di sicurezza e del SD, Gruppenfithrer della SS ReinhardHeydrich, per autorizzarlo a preparare una «soluzione globale della questione ebraica». 31 luglio 1941. 5) "li giorno 20 febbraio i Tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario italiano per la difettosa organizzazione del servìzio di cucina e per lo scarso quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto un'infermeria avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il martino dei 21 si seppe che l'indomani gli Ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato all'appello, dieci sarebbero stati fucilati. Soltanto una minoranza di ingenui e di illusi si ostinò nella speranza: noi avevamo parlato a lungo coi profughi polacchi e croati, e sapevamo che cosa voleva dire partire". Primo Levi (sopravvissuto ad Auschwitz), Se questo è un uomo, 1947. 6) "Sembra di assistere ad una scena di un film che racconta dei condannati ai lavori forzati. 1 nuovi arrivati vengono fatti spogliare, viene consegnata loro una tuta blu di panno grezzo con una croce di S. Andrea di vernice rossa sulla schiena e una striscia rossa trasversale sui calzoni, una camicia grigioverde, una coperta, una gavetta, un cucchiaio. Vengono lasciate le mutande e le scarpe. Sul taschino della tuta è cucito un triangolo rosso, e ai collo viene appeso un ciondolo di ferro con inciso un numero. Da quel momento non avrai più un nome e cognome ma diventerai soltanto un numero e con quel numero sarai chiamato, devi imprimertelo bene in testa. Si passa quindi all'operazione capelli. Uno alla volta i detenuti, mentre gli altri restano in piedi sull'attenti, vengono fatti sedere su uno sgabello con la testa reclinata in avanti e un soldato esegue rapidamente l'operazione di rasatura a zero. In quel momento provo un sentimento misto di umiliazione, impotenza, odio; trattengo a stento le lacrime". Tullio BettioI, Un ragazzo nel lager, 2005. 7) "Ho provato anch'io a dimenticare, ma qualcosa si è mosso dentro di me. Ho finalmente capito che dovevo parlare, prima che fosse tardi. Dare voce al mio silenzio è un dovere: troppe storie esistono nel silenzio e sono rimaste in silenzio, nell'attesa che qualcuno le raccogliesse. Per non dimenticare a quali aberrazioni può condurre l'odio razziale e l'intolleranza, non il rito del ricordo, ma la cultura della memoria. Per non dimenticare orrori e crimini, persecuzioni e campi di sterminio, nell'intento di contribuire a tramandare alle future generazioni un messaggio di amore e di pace". Elisa Sprinter (sopravvissuta ad Auschwitz), Il silenzio dei vivi, 2001. 4, AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana. DOCUMENTI: "Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo l'orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osò contro di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia del cie!o/strepitoso Io spaventò; che anzi il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell'animo; e andò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell'universo/e tutto l'immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fìsso un termine e limitato il potere/Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./" LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969 "Nel corso delia storia è sempre accaduto che l'uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti - Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri- misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche unadottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell'esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell'uomo «alla vita, alla libertà, alia felicità e alla proprietà». Alia vigilia dellaRivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l'umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo." J. RIFKIN, Economia all'idrogeno, Mondadori, 2002 "Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un'idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l'iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità deila mente umana....La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall'opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno." J. GRIBBIN, L'avventura deila scienza moderna, Longanesi, 2002 "Francesco Bacone concepì l'intera scienza come operante in vista del benessere dell'uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell'uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l'immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare fonne perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il inondo....La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo. 11 suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e ii loro accesso a un più alto tenore di vita." N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971 "Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sulio spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L'effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l'invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano." A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ita). L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 "Questa idea dell'incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l'ha chiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell'era del computer o nell'era nucleare, succedute all'era del vapore del XIX secolo. SÌ pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell'uomo. Pensiamo allora ailo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d'un'età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l'evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell'impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario. Cosi nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l'influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l'intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell'evoluzione umana [Soily Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalia quale veniamo sospinti...la società e la tecnologia sono...riflessi Luna dell'altra»." A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986 "Non intendo certo sbrogliare l'intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all'impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere....La tecnologia è importante per ciò che ci consente dì fare, non di capire....A. cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. Lascienza si è cosi ridotta a difendere posizioni via via più diffìcili, tanto più che le radici dell'accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all'interno dello sviluppo scientifico, bensì nell'ambito delia tecnologia stessa. Infatti è stata l'informatica che, con il calcolatore, ha fornito all'innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un'accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione." G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006 "Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l'era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un'azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un'impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?" B. GATES, Business @//a velocità del pensiero, Mondadori, 1999 TIPOLOGIA C - TEMA STORICO Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto "anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e quindi universale. Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell'afférmazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE In futuro, in campo lavorativo, una delle principati cause dell'estinzione di certe professioni sarà il diffondersi del processo di automazione e meccanizzazione, ma questo non ridurrà l'occupazione: la gente si rivolgerà ad altre professioni, legate a settori produttivi che richiedono competenze più raffinate che prima non esistevano. La multidisciplinarietà sarà una delle doti concorrenziali del lavoratore del futuro, ritengono gli esperti. I settori innovativi imporranno un "approccio ecosistemico" ad essi, la formazione di gruppi e team di lavoro con competenze interattive.. Oggi si sente parlare, ad esempio, dì eco-ingegneria, di ricercatori di marketing, dì agricoltura urbana, dì repuiation management (ovvero del monitoraggio e della gestione delle opinioni dei clienti espresse tramite Ì social network, i forum e Ì siti Internet), di turismo solidale (nei confronti dei Paesi sottosviluppati), addirittura di turismo spaziale. Il candidato rifletta sulle nuove professioni che potranno interessare il mercato del lavoro in un prossimo futuro. I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO CLASSE, ALLIEVO/A Tipologia A: analisi del testo Indicatore 1: Comprensione complessiva del testo Giudizio Descrittori Mancata comprensione del testo c/o della consegna Rivela una comprensione piuttosto confusa del lesto Rivela una comprensione del testo superficiale ma pertinente Rivela una comprensione abbastanza puntuale del testo Rivela una comprensione precisa del testo Rivela una comprensione completa ed approfondita del testo Punti/l5 Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente IO Buono 11-12 Distinto 13 - 14 Eccellente 15 Indicatore 2: analisi del testo Descrittori L'analisi del testo è assente o del tutto confusa Giudizio Punti/! 5 Gravi. Insuff. ! -5 Insufficiente 6-9 L'analisi è incompleta e/o poco corretta e lo sviluppo del contenuto scarso L'analisi è completa ma non sempre corretta, lo sviluppo dei contenuti è Sufficiente 10 L'analisi risulta completa e corretta, lo sviluppo dei contenuti adeguato L'analisi risulta corretta e approfondila, lo sviluppo dei contenuti Buono li - 12 completo Distinto 13 - 14 Eccellente 15 Giudizio Punti /15 sufficiente L'analisi è approfondita, dimostra capacità critiche ed uno sviluppo esauriente Indicatore 3: Correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della gra fia Descrittori Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta incomprensibile Rivela incertezze formali e lessicali o la grafìa risulta di difficile lettura Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente adeguati Si esprime con un lessico e una forma generalmente corretti Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta Si esprime con un lessico e una forma originali Grav. Insuff I -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono li - 12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudizio Punti /15 Contestualizza con evidenti e/o diffuse lacune Grav. insuff. 1 -5 Contestualizza con incertezze e/o in modo limitato Insufficiente 6-9 Indicatore 4: Contestualizzazione Descrittori Contestualizza indicando gli elementi più importanti Sa contestualizzare e ordinare adeguatamente gli elementi Contestualizza in modo articolato e preciso Contestualizza in modo coerente e preciso trovando validi collegamenti PUNTEGGIO VOTO Sufficiente 10 Buono lì - 12 Distinto 13 - 14 Eccellente 15 I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO CLASSE. ALLIEVO/A Tipologia B: saggio breve / articolo di giornale Indicatore I: Aderenza al problema proposto e sviluppo dei contenuti Giudizio Descrittori Non aderisce assolutamente al tema proposto o lo sviluppa in modo incoerente Aderisce in modo poco preciso al tema proposto e lo sviluppa soio parzialmente Aderisce al tema proposto e lo sviluppa in modo coerente ma poco approfondito Aderisce al tema proposto e lo sviluppa adeguatamente Aderisce al tema e Io sviluppa in modo esauriente Aderisce al tema e lo sviluppa in modo esauriente ed approfondito Punti/! 5 Grav. Insuff 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente IO Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Indicatore 2: Comprensione ed utilizzo dei documenti Giudizio Punti/15 Non comprende Ì documenti dati e/o si limita ad un uso esclusivo di essi senza contributi personali Comprende in modo parziale i documenti dati e/o si limita ad un uso quasi esclusivo Grav. Insuff. - di essi con scarsi contributi personali insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13 - 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Descrittori _ Comprende i documenti dati e li sa utilizzare, con qualche contributo personale, in modo superficiale Comprende i documenti dati, li utilizza adeguatamente con qualche contributo personale ___ ___ Comprende i documenti dati, li utilizza adeguatamente con discreti contributi personali Comprende i documenti dati e utilizza documenti integrativi con collegamenti precisi. rielaborandoli in modo personale Indicatore 3: Struttura del testo, correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della grafia ___ Descrittori Non sa organizzare il testo e presenta gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafìa risulta incomprensibile Organizza il testo con alcune incertezze e utilizza un lessico non sempre preciso con Grav. Insuff. - ."5 errori grammaticali; la grafìa risulta di diffìcile lettura Sa organizzare il testo in modo sempiice e grammaticalmente accettabile Sa organizzare il testo e si esprìme in modo generalmente corretto ed appropriato Insufficiente 6-9 Organizza con coerenza e dimostra correttezza e una buona proprietà linguistica Organizza il testo in modo completo e originale con un linguaggio corretto e vario Sufficiente IO Buono li - 12 Distinto 3 - 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 4: Consegne, destinatari, registro linguistico Descrittori Non individua in modo corretto e pertinente destinatario, titolo e registro linguistico Destinatario e registro linguistico sono poco precisi ed il tìtolo poco pertinente Individua il destinatario e utilizza il registro linguistico pertinente anche se con incertezze Individua ii destinatario corretto e utilizza il registro linguistico pertinente Individua ii destinatario e utilizza il registro linguistico pertinente ed appropriato Individua precisamente il destinatario, elabora un testo originale con un registro linguistico appropriato ed efficace PUNTEGGIO VOTO Grav. Insuff. 1 -5 insufficiente 6-9 Sufficiente IO Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO CLASSE ALLIEVO/A Tipologia C: tema storico Indicatore I: Adesione concettuale al momento storico Giudizio Descrittori Punti/15 Non sa individuare il momento storico richiesto Grav. Insuff. 1 -5 Riconosce il momento storico con incertezza e sviluppa in modo scarso i contei ufi Sa individuare il momento storico richiesto ma articola poco i contenuti Conosce il momento storico in modo preciso e lo sviluppa in modo articolato Conosce bene il momento storico e sviluppa i concetti in modo coerente ed artic olato Conosce in modo approfondito il momento storico ed effettua collegamenti pre< isi ed Insufficiente 6-9 articolali Sufficiente IO Buono li - 12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 2: Conoscenza dei contenuti Descrittori Non conosce i contenuti richiesti dalla traccia Grav. Insuff. 1 -5 Conosce, anche se in modo parziale, Ì contenuti richiesti dalla traccia Sa esporre adeguatamente i contenuti richiesti dalia traccia Conosce in modo preciso i contenuti richiesti dalla traccia Conosce in modo approfondito e preciso i contenuti richiesti dalla traccia Conosce in modo approfondito e precìso i contenuti richiesti dalla traccia, esponendoli in modo personale e critico Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono il - 12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Indicatore 3: Correttezza e proprietà linguistica e leggibilità della grafia Descrittori Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafìa risulta incomprensibile Rivela incertezze formali e lessicali; la grafìa risulta di diffìcile lettura Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente corretti Si esprime con un lessico e una forma nel complesso corretti Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta Si esprime con un lessico corretto e una forma originale Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. . insufficiente 6-9 s Sufficiente Buono - Distinto 13-14 P Eccellente 15 Indicatore 4: Contestualizzazione e rielaborazione delle conoscenze Giudizio Punti/15 Non sa contestualizzare e rielaborare le conoscenze storiche Grav. Insuff. 1 -5 Contestualizza e rielabora con parecchie incertezze le conoscenze Insufficiente 6-9 Descrittori storiche Contestualizza Contestualizza Contestualizza Contestualizza PUNTEGGIO e e e e rielabora rielabora rielabora rielabora con qualche incertezza le conoscenze storiche adeguatamente le conoscenze storiche in modo pertinente le conoscenze storiche con personale convincimento le conoscenze storiche Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 VOTO I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO ALLIEVO/A CLASSE. Tipologia D: tema di attualità Indicatore f : Aderenza alla traccia e sviluppo dei contenuti Descrittori Non aderisce a nessun punto della traccia o la sviluppa in modo incoerente Aderisce ad alcuni punti della traccia ma talvolta con incoerenza Aderisce ai punti della traccia e li sviluppa in modo semplice ma adeguato Aderisce e collega ì punti della traccia e li sviluppa adeguatamente Aderisce in modo approfondito ai punti della traccia collegandoii in modo adeguato Aderisce in modo approfondito ai punti della traccia e li collega in modo personale Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11 - 12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 2: Informazione sui contenuti Descrittori Rivela una informazione nulla sui contenuti Grav. Insuff. 1 -5 Rivela una informazione superficiale e limitata sui contenuti Rivela una informazione adeguata anche se non sempre precisa sui contenuti Insufficiente 6-9 Rivela una conoscenza corretta ed abbastanza articolata dei contenuti Rivela una conoscenza approfondita dei contenuti Rivela una conoscenza approfondita ed esauriente dei contenuti Sufficiente IO Buono Il - 12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudìzio Punti/l5 Indicatore 3: Correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della grafìa Descrittori Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafìa risulta incomprensibile Rivela incertezze formali e lessicali o la grafia risulta di difficile lettura Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente adeguati Si esprime con un lessico e una forma generalmente corretti Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta Si esprime con un lessico e una forma originali Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente IO Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Indicatore 4: Personalizzazione dell'argomento supportato eventualmente da rifci imenti pluridisciplinari Descrittori Non emergono capacità critiche di rielaborazione personale sull'argomento Emergono scarse capacità critiche di rielaborazione personale sull'argomento Emergono sufficienti riferimenti pluridisciplinari e convincimenti personali Sono presenti alcuni riferimenti pluridisciplinari e convincimenti personali Compaiono validi riferimenti pluridisciplinari e adeguate capacità critiche Compaiono validi e originali riferimenti pluridisciplinari, convincimenti personali e capacità critiche PUNTEGGIO Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente Buono Distinto Eccellente VOTO - P ;3 -14 Ragioneria Simulazione di seconda prova Prova della durata di sei ore; si rammenta che si può chiedere di uscire solo dopo tre ore dalla consegna; inoltre la prova va consegnata definitivamente solo dopo le 12.30. Di una S.p.a. industriale Bystra si considerino i seguenti dati vincolanti: Indice di solvibilità 1,8 Nell'anno N l'azienda presenta un ROE del 12% Nello stesso anno N c'è stato un aumento di capitale sociale: da 1,5 milioni di euro a 2 milioni, sopra la pari, avvenuto con conferimento di un Macchinario per 250 mila euro e per il resto in contanti. Nell'anno N-1 si sono realizzati lavori in economia relativi ai Macchinari per 60.000 euro; completati nell'anno N con ulteriori spese per 80.000. Considerato quanto sopra, si presenti, con dati coerenti e opportunamente scelti, quanto segue: a) i bilanci dell'anno N e dell'anno N-1 b) il conto economico dell'anno N nella configurazione a valore aggiunto e) l'analisi completa per indici d) il rendiconto finanziario relativo alle variazioni di capitale circolante netto e) la relazione finale coerente e articolata in base alle analisi dei prospetti di cui sopra. l_O_0_1'Ur_ EN I sini" - Via Tito Livia, 1 - 38Q15 Schìo(VI) LT.C.G.T. e Tel. 04552 ?A5:M_ SDCH 2003 Settore EA:37 F_x0445531027- c.rn.VITDD3000B URL: http: ^ini.vi.it Ornai!: vitdD3Q008raistruzione.it II PROVA SCRITTA: ECONOMIA AZIENDALE INDICATORI DESCRITTORI Adeguatezza Aderenza alla consegna e pertinenza all'argomento proposto. Rispetto delle caratteristiche alla tipologia PUNTI max 15 0.2-1 1.5 0.2-1 1.5 2 2.5 0.2-1 1.5 2 2.5 3 0.2-1 1.5 2 2.5 3 0.2-1 1.5 2 2.5 3 2 2.5 3 strutturale della prova Caratteristici! e contenuto Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argomento, rielaborazione critico-logica dei contenuti in relazione agli argomenti presenti nel 3 tema aziendale. Significatività e originalità del metodo risolutivo utilizzato Organizzazion e del tema proposto Lessico e stile Articolazione dei contenuti Equilibrio fra le parti Coerenza con le richieste Efficacia complessiva Proprietà lessicale Uso di adeguata scelta descrittiva dei valori economici ricercati Correttezza formale e logica applicativa Correttezza ortografica Punteggiatura Correttezza calcoli Coerenza fra le operazioni logiche risolutive Tot. 0.2 nullo 1 scadente, banale, confuso, disordinato 1.5 parziale, approssimativo, incerto, impreciso 2 preciso e correttoper gli aspetti essenziali e nelle soluzioni compositive 2.5 3 pressoché completo e corretto nella realizzazione della composizione completo e corretto in ogni parte della composizione I Commissari /15 Il Presidente I.T.C.G. "L e V. Pasini" Schio (Vicenza) ESAME DI STATO- SESSIONE ORDINARIA 2015 Terza prova scritta - Tipologia B Timbro dell'Istituto Candidato Classe 5ASez. ASIA MATERIA: DIRITTO Cosa stabilisce il principio di " discrezionalità " nell'attività della P. A. In che tipo di responsabilità può incorrere la P:A ? Art. 13 della Costituzione afferma che la libertà personale è inviolabile e per garantire il rispetto di tale diritto prevede una serie di garanzie . Quali ? ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. e V. PASINI" - SCHIO A.S. 2014-2015 nome e cognome Classe 5 ASI Data valutazione Che cosa ci dice il principio di ragionevolezza delle leggi che si evince dall'uguaglianza ? Qual è la differenza tra istituti di democrazia diretta e istituti di democrazia indiretta ? Qual è il ruolo delle Commissioni parlamentari ? ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. e V. PASINI" - SCHIO Materia: Discipline Giuridiche edEconomiche Indicatori A.S. Griglia per lavalutazione della terza prova Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Non Conoscenza intesa come acquisizione dei contenuti Frammentaria e approfondite o superficiale; errori frammentarie nell'esecuzione di degli argomenti quesiti anche semplici fondamentali; errori nella comprensione Competenza intesa come capacità di collegare fra loro le conoscenza gravi errori ne]l'applicazione errori non gravi delle conoscenza e ma frequenti sia assoluta nell 'applicazione mancanza di analisi in modo che nell'analisi Discreto molto approfondite e comprensione essenziale dei contenuti precisione degli elementi fondamentali relativi alle problematiche contenuti capacità di applicazione e analisi ma generalmente corrette delle applicazione delle conoscenze Chiarezza espositiva e uso sufficientemente complete corretto del linguaggio giurìdico- incapacità di mancanza di sintesi non accettabile autonomia nella sempre precisa autonomia ed dei contenuti e rielaborazione ma spunti di elaborazione effettuare e sintetizzazione elaborazione in modo collegamenti frammentaria delle conoscenze autonomo economico Punteggio totale delle conoscenze autonomia nella delle conoscenze linguaggio terminologia parzialmente specifica esposta improprio ed in modo povero e esposizione non inadeguato 1-4 inquadrata in tematiche una visione affrontate organica sicura e accettabile anche se l'esposizione appare non ancora ben ben strutturata organizzata 5-9 10 uso appropriato applicazione di conoscenza e delle e analisi effettuare sintesi difficoltà di completa e precisa delle affrontate autonomo sintetizzare i Ottimo sufficiente conoscenze n o n conoscenze Capacità di Buono appropriata e testi normalmente ben organizzati 11-12 informazioni anche complesse analisi complete e approfondite completa, sintesi quasi approfondita e complete e ricca nei approfondite collegamenti analisi e utilizzo sicura, lineare e adeguato completa, precisa 13 -14 15 ITCG "Pasini" - Schio 06/03/15 A.S. 2014/15 Simulazione di Terza prova scritta dell'Esame di Stato Prova di Informatica Classe 5ASIA Candidato Il file SPEDIZIONI contiene informazioni sugli articoli di un'azienda di mobili, già imballati e pronti da spedire ai clienti. Ci riferiamo a consegne che avvengono nel 2015. In realtà nel database sono presenti anche i file ARTICOLI, IMBALLI, CLIENTI, ma qui non li consideriamo. Il tracciato record (o struttura) del file SPEDIZIONI è Nome Tipo dati SCOD AN Lunghezza Descrizione 7 Range Codice dell'articolo Chiavi Deve essere KS presente nel file ARTICOLI SCODIMB AN Codice dell'imballo che contiene Deve essere un certo articolo presente nel KS file IMBALLI SCLIENTE AN Codice del cliente destinatario Deve essere KS presente nel file CLIENTI SPN N STARA N 4I2D Peso netto (in Kg) (è il peso dell'articolo senza imballo) 3I2D Tara (in Kg) (è il peso del solo imballo) SINDDEST AN 25 Indirizzo di destinazione SLOCDEST AN 25 Località di destinazione SAREADE5T AN Area geografica di destinazione >= 1 AND <- 150 >=0,1 AND<=18, e comunque <= del 12% del peso netto <> spazio <> spazio IT = Italia EU = Europa non Italia AA = Asia AN = America del Nord AC - America Centrale AS = America del Sud AF = Africa OC = Oceania SDTPART N 81 Data di partenza Deve essere una data SDTPREVA N 81 Data prevista di arrivo Deve essere una data a destinazione e >= SDTPART 1 SDTARR N 81 Data effettiva di arrivo Vale 0 se l'articolo non è stato a destinazione ancora consegnato, altrimenti deve essere una data, e >= SDTPART SMEZZOTR Mezzo di trasporto AN CM = Camion ?& = Furgone TR = Treno NV = Have AR = Aereo SDISTKM N 41 Distanza tra l'azienda e il >_ 1 AND <= 9200 luogo di destinazione (in Km) SCOSTOKM N 1I2D Costo del trasporto al Km >= 0,30 AND <= 2,50 SPZVEND N 4I2D Prezzo di vendita dell'articolo >= 8 AND <= 3000 Rispondi alle seguenti domande: A) Qual è il peso lordo minimo di un pacco che viene spedito? E il peso lordo massimo? B) Facciamo l'ipotesi che i codici degli articoli abbiano tutti la forma ARTnnnn (dove ART è fisso ed n rappresenta una cifra qualsiasi), che i codici degli imballi abbiano tutti la forma Innn, e che i codici dei clienti abbiano tutti la forma Cnnnn. Scrivi 3 possibili record del file SPEDIZIONI. 1) 2) 3) C) Scrivi le istruzioni SQL che realizzano le richieste seguenti: 1) Visualizza l'elenco degli articoli partiti nella prima metà di febbraio 2015, e consegnati effettivamente nella seconda metà di febbraio 2015. Per ogni articolo visualizza codice dell'articolo, codice dell'imballo, codice del cliente, peso lordo, data di partenza nella forma gg/mm/aaaa, data di arrivo effettiva nella forma gg/mm/aaaa, in ordine da quelli arrivati prima a quelli arrivati dopo. 2) Visualizza l'elenco degli articoli partiti nell'ultima settimana di febbraio 2015 in camion, e con data prevista di consegna nei primi 4 giorni di marzo, che non sono stati ancora effettivamente consegnati. Per ogni articolo visualizza codice dell'articolo, data di partenza, data prevista di consegna, giorni di ritardo a oggi (6 marzo) rispetto alla data prevista di consegna, in ordine di data di partenza (da quella più lontana a quella più recente) e, a parità di data di partenza, in ordine di codice articolo. 3) Visualizza il prezzo medio di vendita degli articoli spediti via mare in Oceania. 4) Visualizza quanti articoli sono stati spediti in gennaio 2015 ed effettivamente consegnati nel febbraio 2015. 5) Visualizza il peso medio degli imballi (vuoti) degli articoli spediti nel secondo trimestre 2015 in Europa (non Italia) via terra. ITCG "Pasini" - Schio 06/03/15 A.S. 2014/15 SOLUZIONE della Simulazione di Terza prova scritta dell'Esame di Stato (NB le soluzioni sono quelle su sfondo grigio) Prova di Informatica Classe 5ASIA Candidato Il file SPEDIZIONI contiene informazioni sugli articoli di un'azienda di mobili, già imballati e pronti da spedire ai clienti. Ci riferiamo a consegne che avvengono nel 2015. In realtà nel database sono presenti anche i file ARTICOLI, IMBALLI, CLIENTI, ma qui non li consideriamo. Il tracciato record (o struttura) del file SPEDIZIONI è Nome Tipo dati SCOD AN Lunghezza Descrizione 7 Codice dell'articolo Range Chiavi Deve essere KS presente nel file ARTICOLI SCODIMB AN 4 Codice dell'imballo che contiene un certo articolo Deve essere KS presente nel file IMBALLI SCLIENTE AN 5 Codice del cliente destinatario Deve essere KS presente nel file CLIENTI SPN N STARA N 4I2D Peso netto (in Kg) (è il peso dell'articolo senza imballo) 3I2D Tara (in Kg) (è il peso del solo imballo) >= 1 AND <= 150 >=0,1 AND<=18, e comunque <= del 12% del peso netto SINDDEST AN 25 Indirizzo di destinazione 5LOCDEST AN 25 Località di destinazione SAREADEST AN 2 Area geografica di destinazione <> spazio <> spazio IT = Italia EU = Europa non Italia AA = Asia AN = America del Nord AC = America Centrale AS = America del Sud AF= Africa OC = Oceania SDTPART N 81 Data di partenza Deve essere una data SDTPREVA SDTARR 81 N N 81 Data prevista di arrivo Deve essere una data a destinazione e >= SDTPART Data effettiva di arrivo Vale 0 se l'articolo non è stato a destinazione ancora consegnato, altrimenti deve essere una data, e >= SDTPART SMEZZOTR 2 AU Mezzo di trasporto CM = Camion FG = Furgone TR = Treno NV = Nave AR = Aereo SDISTKM N 41 Distanza tra l'azienda e il >= 1 AND <= 9200 luogo di destinazione (in Km) SCOSTOKM N 1I2D Costo del trasporto al Km >= 0,30 AND <= 2,50 SPZVEND N 4I2D Prezzo di vendita dell'articolo >= 8 AND <= 3000 Rispondi alle seguenti domande: A) Qual è il peso lordo minimo di un pacco che viene spedito? E il peso lordo massimo? Osservando t valori dei rangeesposti nel tracciato record del file SPEDIZIONI, il peso lordo minimo è 1+0,1 =1,1 Kg, quello massimo è 150 + 18 = 168 Kg B) Facciamo l'ipotesi che i codici degli articoli abbiano tutti la forma ARTnnnn (dove ART è fisso ed n rappresenta una cifra qualsiasi), che i codici degli imballi abbiano tutti la forma Innn, e che i codici dei clienti abbiano tutti la forma Cnnnn. Scrivi 3 possibili record del file SPEDIZIONI. 1) ART01121034 C2378 0042,50 004,20 Via Roma 33 CM 0090 1,20 0275,00 Venezia rr 20150512 20150518 20150515 2) ART2342 1134 C0370 0130,00 011,00 Kensington Road London EU 20150428 20150506 0000000 TR 1730 1,35 1420,00 3) ART7763 1430 C3706 0097,50 009,50 Avenida de la Paz 18 ;BuehoS?AìSlf NV 5730 0,90 2050,00 AS 20150604 20150624 20150626 C) 1) Scrivi le istruzioni SQL che realizzano le richieste seguenti: Visualizza l'elenco degli articoli partiti nella prima metà di febbraio 2015, e consegnati effettivamente nella seconda metà di febbraio 2015. Per ogni articolo visualizza codice dell'articolo, codice dell'imballo, codice del cliente, peso lordo, data di partenza nella forma gg/mm/aaaa, data di arrivo effettiva nella forma gg/mm/aaaa, in ordine da quelli arrivati prima a quelli arrivati dopo. SELECT SCOD, SCODIMB, SCLIENTE, SPN +STARA AS [Peso lordo], MID(SDTPART, 7, 2), V", MID(SDTPART, 5, 2), 7", MID(SDTPART, 1,4),MID(SDTARR, 7, 2), V", MID(SDTARR, 5, 2), 7", MID(SDTARR, 1,4) FROM SPEDIZIONI WHERE SDTPART BETWEEN 20150201 AND 20150214 AND SDTARR BETWEEN 20150215 AND 20150228 ORDER BY SDTARR 2) Visualizza l'elenco degli articoli partiti nell'ultima settimana di febbraio 2015 in camion, e con data prevista di consegna nei primi 4 giorni di marzo, che non sono stati ancora effettivamente consegnati. Per ogni articolo visualizza codice dell'articolo, data di partenza, data prevista di consegna, giorni di ritardo a oggi (6 marzo) rispetto alla data prevista di consegna, in ordine di data di partenza (da quella più lontana a quella più recente) e, a parità di data di partenza, in ordine di codice articolo. SELECT SCOD, SDTPART, SDTPREVA, 6 - MID(SDTPREVA, 7, 2) AS [Giorni di ritardo nella consegna alla data odierna] FROM SPEDIZIONI WHERE SDTPART BETWEEN 20150222 AND 20150228 AND SDTPREVA BETWEEN 20150301 AND 20150304 AND SDTARR = 0 AND SMEZZOTR = "CM" ORDER BY SDTPART, SCOD 3) Visualizza il prezzo medio di vendita degli articoli spediti via mare in Oceania. SELECT AVG(SPZVEND) AS [Prezzo medio di vendita degli articoli spediti via mare in Oceania] FROM SPEDIZIONI WHERE SMEZZOTR = "NV" AND SAREADEST= "OC" 4) Visualizza quanti articoli sono stati spediti in gennaio 2015 ed effettivamente consegnati nel febbraio 2015. SELECT COUNT(*) AS [Numero di articoli spediti in gennaio 2015 ed effettivamente consegnati in febbraio 2015] FROM SPEDIZIONI WHERE SDTPART BETWEEN 20150101 AND 20150131 AND SDTARR BETWEEN 20150201 AND 20150228 5) Visualizza il peso medio degli imballi (vuoti) degli articoli spediti nel secondo trimestre 2015 in Europa (non Italia) via terra. SELECT AVG(STARA) AS [Peso medio degli imballi degli articoli spediti nel secondo trimestre 2015 in Europa (non Italia) via terra] FROM SPEDIZIONI WHERE SDTPART BETWEEN 20150401 AND 20150630 AND SAREADEST = "EU" AND SMEZZOTR IN ["CM", "FG", "TR"] ITCG "Pasini" - Schio (VI) 29/04/15 A.S. 20lV_5 Simulazione di Terza prova scrìtta dell'Esame di Stato Prova di Informatica Classe 5ASIA Candidato/a lj Considera il database MUSEITAL, che serve a gestire i quadri presenti nei musei italiani. Completa i dati mancanti nei 4 tracciati record. Le tabelle presenti nel database sono: DIPINTI Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lunghezza Descrizione Range (ed ev. formato) Chiavi KP DCODDIP AN 71 Codice del dipinto <> "0000000" DTTTOLO AN 30 Titolo del dipinto <>"" DCODAUTORE AN 5 Codice dell'autore del dipinto DEPOCA AN Sigla dell'epoca in cui il MD, RN, BR, RC, OT, NV, CT quadro è stato dipinto MD (Medioevo) RN (Rinascimento) BR (Barocco) RC (Rococò) OT (Ottocento) NV (Novecento) CT (Contemporaneo) DANNO DTIPO N 41 AN 1 Anno in cui il quadro >- AANNONASC + 16 è stato dipinto Tipologia del quadro P (Paesaggio) F (Figurativo) A (Astratto) S (Storico) M (Mitologico) R (Religioso) DBASE N 31 DALT N 31 Misura della base del quadro (in centimetri) Misura dell'altezza del quadro (in centimetri) DSEINVEND 1 AN Se il quadro è o no in S,N vendita DPREZZO N Prezzo di vendita nel caso il quadro sia in vendita, altrimenti 0 DCODMUSEO AN Codice del museo in cui il quadro si trova ******************* AUTORI Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lunghezza Descrizione ACODAUTORE Codice dell'autore Range (ed ev. formato) Chiavi "A"NNNN KP (es. A1472) ANOMIN AN ANAZION AN Cognome e nome del pittore 30 Nazionalità del <> I, S pittore I (italiano) S (straniero) AANNONASC N Anno di nascita AANNOMORT N Anno di morte (0 se vivente) ******************* MUSEI Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Liu nghezza MCODMUSEO Descrizione Codice del museo Range (ed ev. formato) Chiavi "M"NNN KP (es. M029) MNOME AN 30 Nome del museo <> " " MINDIR AN 30 Indirizzo del museo <> " " MCODCITTA AN 4 Codice della città in cui il museo si trova Candidato/a ******************* CITTA Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lunghezza Descrizione CCODCITTA AN 4 Codice della città CNOME AN 30 Nome della città Range (ed ev. formato) ANNN Chiavi KP Ipotesi: Si presume che un quadro non possa avere né la base né l'altezza più grandi di 2 metri, né più piccole di 10 cm. Un quadro presente in un museo italiano può avere un prezzo di vendita (se è in vendita, naturalmente) compreso tra 2000 euro e 3 milioni di euro (numero intero). L'autore più antico di cui si conservano quadri è nato nel 1280. L'età minima in cui un pittore ha dipinto il primo quadro è 16 anni. 2) Disegna lo schema del database MUSEITAL. OJ Usando i file del database descritto sopra, scrivi le istruzioni SQL che realizzano le 4 richieste seguenti: A) Visualizza l'elenco dei quadri grandi, cioè quelli di superficie maggiore di un metro quadrato, presentando per ciascuno il titolo del quadro, il cognome e nome del pittore, la superficie del quadro, in ordine dal più grande al più piccolo. B) Visualizza l'elenco dei quadri di argomento religioso di Palazzo Pitti (ipotizziamo che il codice di questo museo sia M127) di autori viventi, indicando per ciascuno il cognome e nome del pittore, l'anno di nascita, il titolo del quadro, l'anno di esecuzione, l'età del pittore quando lo ha dipinto, in ordine alfabetico per autore e, a parità di autore, in ordine alfabetico secondo il titolo del quadro. C) Visualizza l'elenco delle sigle delle epoche in cui sono stati dipinti i quadri, con accanto a ogni sigla quanti quadri sono stati dipinti, in ordine dall'epoca in cui ne sono stati dipinti di più. D) Aumenta del 5% il prezzo di vendita dei quadri che sono in vendita. ITCG "Pasini" - Schio (VI) 29/04/15 a.s. 2014/1,5 SOLUZIONE della Simulazione di Terza prova scritta dell'Esame di Stato (NB le soluzioni sono quelle su sfondo grigio) Prova di Informatica Classe 5ASIA Candidato/a 1) Considera il database MUSEITAL, che serve a gestire i quadri presenti nei musei italiani. Completa i dati mancanti nei 4 tracciati record. Le tabelle presenti nel database sono: DIPINTI Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lunghezza Descrizione Range (ed ev. formato) Chiavi KP DCODDIP AN 71 Codice del dipinto <> "0000000" DTTTOLO AN 30 Titolo del dipinto <> " " DCODAUTORE AN 5 Codice dell'autore del deve esistere in AUTORI dipinto DEPOCA Sigla dell'epoca in cui il MD, RN, BR, RC, OT, NV, CT quadro è stato dipinto AN MD (Medioevo) RN (Rinascimento) BR (Barocco) RC (Rococò) OT (Ottocento) NV (Novecento) CT (Contemporaneo) DANNO DTIPO N AN 41 Anno in cui il quadro è stato dipinto >= AANNONASC + 16 Tipologia del quadro P (Paesaggio) F (Figurativo) P;:o|;F;|;;A:;0=ÌS;ppM::o:|R A (Astratto) S (Storico) M (Mitologico) R (Religioso) KS DBASE N 31 DALT N 31 AU 1 DSEINVEND Misura della base del quadro (in centimetri) Misura dell'altezza del quadro (in centimetri) Se il quadro è o no in S, N vendita DPREZZO N Prezzo di vendita nel caso il quadro sia in vendita, altrimenti 0 DCODMUSEO AN Codice del museo in cui il quadro si trova ******************* AUTORI Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lunghezza Descrizione ACODAUTORE Codice dell'autore Range (ed ev. formato) Chiavi llA"NNNN KP (es. A1472) ANOMIN AN ANAZION AN Cognome e nome del pittore 30 Nazionalità del <> I, S pittore I (italiano) S (straniero) AANNONASC N Anno di nascita AANNOMORT N Anno di morte (0 se vivente) ******************* MUSEI Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lijnghezza Descrizione MCODMUSEO Codice del museo Range (ed ev. formato) Chiavi "M"NNN KP (es. M029) MNOME AN 30 Nome del museo <> " " MINDIR AN 30 Indirizzo del museo <> " " MCODCITTA AN 4 Codice della città in cui il museo si trova Candidato/a ******************* CITTA Il suo tracciato record (o struttura) è Nome Tipo Lijnghezza Descrizione CCODCITTA AN 4 Codice della città ANNN CNOME AN 30 Nome della città <> " " Range (ed ev. formato) Chiavi KP Ipotesi: Si presume che un quadro non possa avere né la base né l'altezza più grandi di 2 metri, né più piccole di 10 cm. Un quadro presente in- un museo italiano può avere un prezzo di vendita (se è in vendita, naturalmente) compreso tra 2000 euro e 3 milioni di euro (numero intero). L'autore più antico di cui si conservano quadri è nato nel 1280. L'età minima in cui un pittore ha dipinto il primo quadro è 16 anni. 2) Disegna lo schema del database MUSEITAL. UlPliMl 'vijioki DCODDIP M' \ DCODAUTORE 1^ - DCODMUSEO ,CODAUTORE KI' Ks ^\ Vii si | ( TTT \ MLUDMlisEO KI' MCODCITTA I K^ \ < CODCITTA KP ó) Usando i file del database descritto sopra, scrivi le istruzioni SQL che realizzano le 4 richieste seguenti: A) Visualizza l'elenco dei quadri grandi, cioè quelli di superficie maggiore di un metro quadrato, presentando per ciascuno il titolo del quadro, il cognome e nome del pittore, la superficie del quadro, inordine dal più grande al più piccolo. ÉiìlM KlllllSRDlft B) Visualizza l'elenco dei quadri di argomento religioso di Palazzo Pitti (ipotizziamo che il codice di questo museo sia M127) di autori viventi, indicando per ciascuno il cognome e nome del pittore, l'anno di nascita, il titolo del quadro, l'anno di esecuzione, l'età del pittore quando lo ha dipinto, in ordine alfabetico per autore e, a parità di autore, in ordine alfabetico secondo il titolo del quadro. SELECT ANOMIN, AANNONASC, DTTTOLO, DANNO - AANNONASC AS [Età del pittore quando ha dipinto il quadro] FROM DIPINTI, AUTORI WHERE AANNOMORT = 0 AND DCODMUSEO = "M127" AND DTIPO = "R" AND DCODAUTORE = ACODAUTORE ORDER BY ANOMIN, DTITOLO C) Visualizza l'elenco delle sigle delle epoche in cui sono stati dipinti i quadri, con accanio a ogni sigla quanti quadri sono stati dipinti, in ordine dall'epoca in cui ne sono stati dipinti di più. ;!l|;;|ll|ÈLÉ|ÌÌlP^ :?:lllSMÌBltl$ fli|i|i|l_lM D) Aumenta del 5% il prezzo di vendita dei quadri che sono in vendita. 1::11Ì:1;prdaSI ITCG "Pasini" -Schio (VI) 29/04/15 A.5. 2014/15 TERZA PROVA SCRITTA Prova di Informatica - Tipologia B Griglia di valutazione Classe 5ASIA Candidato Indicatori Descrittori Punteggio Conoscenza dei contenuti Molto scarsa Lacunosa e incompleta Limitata agli aspetti principali Appropriata e precisa Ampia, approfondita, esauriente 0,5 - 1,2 1,3 - 4,4 4,5 4,6 - 5,2 5,3 - 6,5 Terminologia tecnica Assente o assai scarsa Corretta e appropriata Sicura, assimilata, completa 0,5 - 1,2 1,3 - 4,4 4,5 4,6 - 5,2 5,3 - 6,5 Esposizione confusa e disordinata 0,1 - 0,3 In alcuni passaggi errata o incerta Sostanzialmente corretta Chiarezza dì esposizione Esposizione in alcuni passaggi confusa e disordinata Complessivamente accettabile Esposizione nitida, ben strutturata Punteggio totale 0,4 - 0,9 1 1.1-2 /15 Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B Classe 5AASIA Anno Scolastico 2014-2015 Schio, 6/3/2015 MATERIA: MATEMATICA CANDIDATO: 1. Dopo aver dato la definizione di funzione reale di due variabili reali, determinare (anche graficamente) il dominio della funzione _ V- x2 - y2 +4x +6y +12 __j — j •• — -~ x2 - 1+y 2. Determina la natura dei punti stazionari della seguente funzione , stabilendone latipologia: z=10xS -r5y3 ~30x2 -15y 2 3.Calcola le derivate parziali prime delle seguenti funzioni: z = — x E'consentito l'uso dellacalcolatrice scientifica non programmabile 1— 2 x y ~ — 2 Jy~l Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B Classe 5AASIA Anno Scolastico 2014-2015 Schio, 29/4/2015 MATERIA: MATEMATICA CANDIDATO: Descrivi brevemente lefasi di risoluzione di un problema di Programmazione lineare Risolvi il seguente problema: Un'azienda produce due tipi di serramenti: A e B. Per produrre un serramento di tipo A occorrono 4 ore sulla macchina MI e 6 ore sulla macchina M2. Per produrre un serramento di tipo Boccorrono 5 ore sulla macchina MI e 5 ore sulla macchina M2. Il prezzo unitario di vendita dei due tipi di serramenti è di € 2500. Sapendo che il numero massimo di ore in un mese sulla macchina MI è 250 ore e il numero massimo di ore in un mese sulla macchina M2 è 300 ore, quanti serramenti dei due tipi è conveniente produrre al mese per ottenere il massimo guadagno? Qual è il massimo guadagno mensile? 2. Imposta il seguente problema, predisponendo il modello matematico a 3 variabili e riconducendolo poi a 2 variabili, dopo aver specificato in quali condizioni, è possibile ricondurlo. L'industria produce anche 3 tipi di porte blindate , che richiedono una parte di lavoro manuale e una parte di lavoro macchina, su due macchine diverse. I quattro operai, come le macchine, sono disponibili 8 ore al giorno per 20 giorni al mese. I tempi richiesti per la lavorazione delle 3 sono: A B C Macchina 1 30 min. 60 min. 45 min. Macchina 2 45 min. 50 min. 60 min. 120 min. 150 min. 50 min. Operai Ogni porta di tipo A dà un utile di 200 €, Bdi 150 € e C di 400 € ed ogni mese l'industria ne produce in tutto 200. Determinare la combinazione produttiva mensile più conveniente. 3.Determina la natura dei punti stazionari della funzione : z = 2xv ~ 8x4 v4 4 E'consentito l'uso della calcolatrice scientifica non programmabile GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO ITCG 'L.e V. PASINI'- SCHIO - MATEMATICA APPLICATA IM)I( MOKI limili m s< mi l'OKI l'I MI Nulla 0- 1 Sufficiente Qualche imprecisione 2 Buono/Ottimo Corretta, completa ed appropriata nel linguaggio 3 Gravemente Insufficiente Svolgimento incompleto con gravi e numerosi errori 1 -2 Nullo/Grav. Insufficiente l.s.l l.s.2 Correttezza e completezza nella parte teorica Svolgimento parziale e impreciso o con errori di 3-4 risoluzione e di calcolo Insufficiente Svolgimento parzialmente completo o con lievi errori 5-6 Sufficiente Svolgimento essenziale 7 Buono Svolgimento quasi completo o completo ma con qualche 8-9 Correttezza e completezza nell'esecuzione imprecisione Ottimo Ordine e precisione nella rappresentazio ne grafica e/o nell'uso dei Svolgimento completo e corretto 10 Nullo/Grav. Insufficiente Nullo 0 Sufficiente Qualche imprecisione 1 Buono/Ottimo Corretto 2 termini e simboli Totale Media aritmetica VOTO /15 i:o SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B MATERIA: INGLESE Classe V ASIA- CANDIDATO/A N° Data What was Tini Berners-Lee's proposai, as published in his 1989 document? How did his idea develop and what did it become in the end? Trace the history ofthe WEB from its beginnings to 1994, considered "the year of the web". Explain what incoterms are, who created them, when and what their function is. Then write the following incoterms in extended form and explain them: FCA, FAS and FOB. Globalization is a process thatis supported by some people and criticized by others. Can you explain the pros and cons ofsuch a phenomenon? Those who are against globalization also oppose the WTO, why? Pertinenza della risposta e contenuti (totale punti 6) 6 ha capito la consegna e risponde in modo esauriente e dettagliato. Rivela una sicura ed approfonditaconoscenza Ottimo dell'argomento Buono 5 discreto 4,5 ha capito la consegna e la risposta risulta complessivamente esauriente. Rivela una buona conoscenza dell'argomento ha capito la consegna ma la risposta non risulta del tutto esauriente. Rivela comunque una conoscenza discreta sufficiente 4 incerto 3 ha capito la consegna, ma si limila allo stretto necessario; rivela una conoscenzadei contenutifondamentali richiesti; oppure ripropone a memoria senza operare la necessaria selezione dei contenuti. insù Ili ci ente gravemente ha capito la consegna ma non coglie tutte le informazioni essenziali. Rivela una conoscenza limitata dell'argomento ha capito poco la consegna e cerca di rispondere senza centrare la risposta. Rivela una conoscenza non adeguata non ha capito la domanda, non risponde o risponde in modo assolutamente non pertinente. Non produce contenuti adeguati 2 1 insufficiente Competenze linguistiche(correttezza grammaticale+ proprietà lessicale) (totale punti 6) si esprime correttamente ed in modo efficace e usa un lessico ampio Ottimo 6 Buono 5.5 discreto 5 sufficiente 4 incerto 3 insufficiente 2 l'esposizione è chiara e lineare. Il lessico è pertinente e corretto l'esposizione è fluida anche se presenta qualche errore formale e l'efficacia comunicativa è discreta. 11 lessico è pertinente l'esposizione è semplice ed essenziale e/o presenta qualche errore, ma è sufficientemente efficace dal punto di vista comunicativo. Il lessico è sostanzialmente corretto, pur con qualche incertezza, ma limitato presenta errori che possono limitare in parte l'efficacia comunicativa del testo e/o usa un lessico povero presenta gravi errori che compromettono in buona parte l'efficaciacomunicativa del testo e usa un lessico improprio. I contenuti sono insufficienti per consentire la valutazione delle competenze linguìstiche. gravemente 1 l'espressione presenta numerosi e gravi errori, al limite dell'incomprensione insufficiente Argomentazione e struttura del discorso - rielaborazione (totale punti 3) sa rielaborarc le informazioni con efficacia e svolge il discorso Buono/ottinio in modo coerente e logico discreto 2.5 rielabora le informazioni in modosemplice e svolge il discorso in modo ordinato sufficiente incerto insufficiente l'organizzazione testuale è schematica e/o essenziale ed indica qualche difficoltà di sintesi 1.5 cerca di riclaborarele informazioni, ma svolge il discorso in modo frammentario e/o incompleto Svolge il discorso in modo confuso e/o nondimostra capacità di riclaborazionc gravemente insufficiente svolge il discorso in modo incomprensibile a livello di contenuto e a livello linguistico Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOM. - "L. E V. PASINI" di Schio Schio, TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B MATERIA: INGLESE Classe V ASIA-CANDIDATO/A N* Compare the UK Parliament, the USA Congress and the EU parliament as regards members and tasks. Google Adwords is a revolutionary way for people to advertise their products. What is this service and how does it work? Explain the algorithm that Adwords is based on. What are the conditions to become President of the USA and what is the electoral process to elect the President of the USA? Pertinenza della risposta e contenuti (totale punti 6) 6 ha capito la consegna e risponde in modo esauriente e dettagliato. Rivela una sicura ed approfonditaconoscenza Ottimo dell'argomento Buono 5 discreto 4,5 ha capito la consegna e la risposta risulta complessivamente esauriente. Rivela una buona conoscenzadell'argomento ha capito la consegna ma la risposta non risulta del tutto esauriente. Rivela comunque una conoscenza discreta sufficiente 4 incerto 3 ha capito la consegna, ma si limita allo stretto necessario; rivela una conoscenza dei contenuti fondamentali richiesti; oppure ripropone a memoria senza operare (a necessaria selezione dei contenuti. insufficiente gravemente insufficiente ha capito la consegna ma non coglie tutte le informazioni essenziali. Rivela una conoscenza limitata dell'argomento ha capito poco la consegna e cerca di rispondere senza centrare la risposta. Rivela una conoscenza non adeguata non ha capito la domanda, non risponde o risponde in modo assolutamente non pertinente. Non produce contenuti adeguati 2 1 Competenze linguistiche (correttezza grammaticale + proprietà lessicale) (totale punti 6) si esprime correttamente ed in modo efficace e usa un lessico ampio Ottimo 6 Buono 5.5 discreto 5 sufficiente 4 incerto 3 insufficiente 2 l'esposizione è chiara e lineare. Il lessico è pertinente e corretto l'esposizione e fluida anche se presenta qualche errore formale e l'efficacia comunicativa è discreta. Il lessico è pertinente l'esposizione è semplice ed essenziale e/o presenta qualche errore, ma è sufficientemente efficace dal punto di vista comunicativo. Il lessico è sostanzialmente corretto, pur con qualche incertezza, ma limitato presenta errori che possono limitare in parte l'efficacia comunicativa del testo e/o usa un lessico povero presenta gravi errori che compromettono in buona parte l'efficaciacomunicativa del testo e usa un lessico improprio. I contenuti sono insufficienti per consentire la valutazione delle competenze linguistiche. gravemente 1 l'espressione presenta numerosi e gravi errori, al limite dell'incomprensione insufficiente Argomentazione e struttura del discorso - rielaborazione (totale punti 3) Buono/ottimo discreto 2.5 sa rielaborarele informazioni con efficacia e svolge il discorso in modocoerente e logico rielabora le informazioni in modo semplice e svolge il discorso in modo ordinato sufficiente incerto l'organizzazione testuale è schematica e/o essenziale ed indica 1.5 qualche difficoltà di sintesi cerca di rielaborarcle informazioni, ma svolge il discorso in modo frammentario e/o incompleto insufficiente Svolge il discorso in modoconfuso e/o non dimostra capacitàdi rielaborazione gravemente svolge il discorso in modo incomprensibile a livello di insufficiente contenuto e a livello linguistico Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI 'L. e V. PASINI'- SCHIO DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DISTUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE TERZA PROVA SCRITTA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prova di Lingua Straniera Tipologia B Candidato —- .—- Punteggio Totale Classe S A Lingua straniera: INGLESE/FRANCESE/TEDESCO/SPAGNOLO Pertinenza della risposta e contenuti (totale punti 6) Quesito 1 ha capito !a consegna e risponde in modo esauriente e dettagliato. Rivela unasicura ed approfondita conoscenza dell'argomento ha capito la consegna e la risposta risulta complessivamente esauriente. Rivela una buonaconoscenza dell'argomento ottimo buono discreto 4,5 ha capito la consegna ma la risposta non risulta del tutto esauriente. Rivela comunque una conoscenza discreta sufficiente ha capito la consegna, ma si limita allo stretto necessario; rivela una conoscenza dei contenuti fondamentali richiesti; oppure ripropone a incerto ha capito la consegna ma non coglie tutte le informazioni essenziali. Rivela una conoscenza limitata dell'argomento insufficiente ha capito poco la consegna e cerca di rispondere senza centrare la memoria senza operare la necessaria selezione dei contenuti. risposta. Rivela una conoscenzanon adeguata gravemente non ha capito la domanda, non risponde o risponde in modo assolutamente nonpertinente. Non produce contenuti adeguati insufficiente Competenze linguistiche (correttezza grammaticale + proprietà lessicale) (totale punti 6) si esprime correttamenteed in modo efficace e usa un lessico ampio ottimo buono 5.5 l'esposizione è chiarae lineare. 11 lessicoè pertinente e corretto l'esposizione è fluida anche se presenta qualche errore formale e discreto l'efficacia comunicativaè discreta. Il lessico è pertinente 'esposizione è semplice ed essenziale e/o presenta qualche errore, ma è sufficiente sufficientemente efficace dal punto di vista comunicativo. 11 lessico è sostanzialmentecorretto, pur con qualche incertezza,ma limitato presenta errori che possono limitare in parte l'efficacia comunicativa del testo e/o usa un lessico povero presenta gravi errori che compromettono in buona parte l'efficacia comunicativa del testo e usa un lessico improprio. I contenuti sono insufficienti per consentire la valutazione delle incerto insufficiente competenze linguistiche. gravemente l'espressione insufficiente dell'incomprensione presenta numerosi e gravi errori, al limite Argomentazione e struttura del discorso - rielaborazione (totale punti 3) buono/ottimo sa rielaborare le informazioni con efficacia e svolge il discorso in modo coerente e logico discreto 2.5 rielabora le informazioni in modo semplice e svolge il discorso in modo ordinato l'organizzazione testuale è schematica e/o essenziale ed indica qualche sufficiente difficoltà di sintesi incerto /15 1.5 cerca di rielaborare le informazioni, ma svolge il discorso in modo frammentario e/o incompleto insufficiente Svolge il discorso in modo confuso e/o non dimostra capacità di gravemente svolge il discorso in modo incomprensibile a livello di contenuto e a insufficiente livello linguistico rielaborazione personale Quesito 2 Quesito 3