Agente 007 Missione Golfinger - Suggerimenti? Critiche? Consigli?
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Agente 007 Missione Golfinger - Suggerimenti? Critiche? Consigli?
Agente007missioneGoldfinger diIanFleming 1Riflessionidavantiaundoppiobourbon JamesBondstavasedutonellasalad’aspetto dell’aeroportodiMiami.Avevagiàbevutodue bourbondoppieorariflettevasullavitaela morte.Ancheseammazzarelagentefacevaparte dellasuaprofessione,lacosanonglieramai piaciuta.Quandovieracostretto,cercavadifarlo comemegliopotevaepoisenedimenticava. Comeagentesegretoinpossessodelraroprefisso «00»— l’autorizzazioneaucciderenelServizio Segreto—erasuodoveremantenersidifronte allamortefreddocomeunchirurgo.Sedoveva succedere,succedeva.Recriminarenonrientrava nelsuomestiere.Peggio,erauntarlocherodeva ilcervello. Eppurec’eraqualcosachel’avevacolpitonella mortediquelmessicano.Nonchenonavesse meritatodimorire.Eraunpocodibuono,unodi quellicheinMessicochiamanocapungo.Un capungoèunbanditodispostoadammazzare chiunqueperquarantapesos;eraprobabileperò cheperfarfuoriBondgliavesserooffertomolto dipiù.Agiudicaredalsuoaspetto,dovevaaver passatounavitadisofferenzeedimiserie. Certamente,seloerameritato,mache differenzaenormetrauncorpopienodivitaeuno inanimato! Oraèqualcunoeunattimodopo,nessuno. C’erastatounmessicanoconunnomeeunacasa, unlibrettodilavoroeforseunapatentediguida. Poiqualcosaerauscitodalui,dall’involucrodi carneedivestitiabuonmercato,edoraera ridottoaunsacchettovuotoprontoperilbidone dellaspazzatura.Maladifferenza,lacosache avevaabbandonatoilluridobanditomessicano, erapiùgrandedituttoilMessico. Bondguardòl’armacheavevacompiuto l’opera.Iltagliodellasuamanodestraerarossoe gonfio,prestosarebbeapparsolivido.Bondflettè lamanomassaggiandoselaconlasinistra.Per tuttoilviaggiosull’aereoavevacompiutolo stessomovimento.Certo,eradoloroso,mase riuscivaamantenerelacircolazionedelsangue, lamanosarebbeguaritapiùpresto.Glipoteva capitaredidoverlausaredinuovo.Unsorrisetto cinicoaffioròagliangolidellaboccadiBond. LaAirlineoftheStarsannuncialapartenzadel voloNA106perl’aeroportoLaGuardiadiNew York.Ipasseggerisonopregatidiportarsi all’ingressonumerosette,prontipersalirea bordo.» L’altoparlantetacque.Bondgettòunosguardo alsuoorologio.Fradieciminuticircaavrebbero annunciatolapartenzadelvolodella Transamerica.Chiamòunacamerieraeordinòun altrobourbondoppioconghiaccio.Quandoebbe ilbicchierebassoepanciutofralemaniloagitò lentamenteperchèilghiacciosisciogliesse,poi detteunalungasorsata.Schiacciòilmozziconedi sigaretta,appoggiòilmentosullamanosinistrae guardòpensosooltrelapistascintillantedove l’ultimametàdelsoles’inabissavanelleacque delgolfo.Lamortedelmessicanoerastata l’ultimoattodiunadellesuemissionipiù squallideepericolose.L’unicolatopositivoera chel’avevatenutolontanodalquartiergenerale. C’erainMessicountipochecoltivavacampi dipapaveri.Maifiorinoneranodestinatiascopi decorativi,neestraevaoppiochevenivasubito venduto,piuttostoabuonmercato,daicamerieri diunpiccolocaffèdiCittàdelMessico,chiamato MadredeCacao.Ilcaffègodevadiunabuona protezione.Chivolevadell’oppio,entravaelo ordinavainsiemeaunabibita.Poiandavaa pagareeilcassiereglidicevaquantizeridoveva aggiungerealconto.Erauncommerciotranquillo esicurochenoninteressavanessunofuoridei confinidelMessico.Poi,nellalontana Inghilterra,ilgoverno,sollecitatodalleNazioni Unite,cheavevanointrapresolacampagnacontro iltrafficodelladroga,avevaproibitol’eroinain tuttoilterritoriodellanazione.L’allarmesi sparseaSohoeanchetramoltirispettabili medici,preoccupatidialleviarel’agoniadeiloro pazienti.Laproibizionefecescattareil meccanismodelcrimine.Benprestoicanalidel trafficodelladroga,Cina,TurchiaeItaliafurono quasiprosciugatidallescorteaccumulate illecitamenteinInghilterra.ACittàdelMessico vivevauncertoBlackwell,titolarediunadittadi importazioneedesportazione.Blackwellavevain Inghilterraunasorellachesidrogavacon l’eroina.Leeramoltoaffezionatoequando ricevetteunaletteraincuileiglidicevachese qualcunononl’aiutavasarebbedicertomorta,le credetteciecamenteecominciòadarsidafareper mettersiincontattoconitrafficantimessicani. Dopounpo’ditempo,tramiteamicidiamicidi amici,arrivòalMadredeCacaoedilìal coltivatoremessicano.Blackwellintantosiera resocontodeivantaggiditalecommercioe decisechesepotevaalleviareimalidell’umanità sofferenteealtempostessocrearsiunafortuna potevabendirediavertrovatoilsegretodella vita.Blackwellsioccupavadifertilizzanti; disponevadiunmagazzino,unlaboratorioetre impiegati.Nonglifuquindidifficileconvincere ilcoltivatoremessicanoche,protettidalnome rispettabiledelladitta,potevanomettersia estrarreeroinadall’oppio.Ilproblemadicome farentrarel’eroinainInghilterrafuprontamente risoltodalmessicano.Perdiecimilasterlineuno deicorrieridiplomaticidelMinisterodegliEsteri portavaognimeseunavaligiaaLondra.Ilprezzo eraragionevole.Unavoltacheilcorriereaveva depositatolavaligiaallaStazioneVittoriae avevaspeditoloscontrinoauncertosignor Schwab,pressoBoox-an-Pix,Ltd.W.C.1,il contenutovalevaventimilasterline. SfortunatamenteSchwaberaundisonestochenon sipreoccupavaminimamentedell’umanità sofferente.Glivenneinmentecheseiminorenni americaniconsumavanoogniannomilionidi dollaridieroina,altrettantopotevanofareiloro cuginettiinglesi.InduestanzetteaPimlico, cominciòamischiarel’eroinaconunapolvere digestivaeadistribuirelebustinenellesaleda balloeneilocalididivertimento. QuandogliagentidelCriminalInvestigation Departmentloindividuarono,Schwabsieragià fattounapiccolafortuna.AScotlandYard deciserodilasciargliguadagnareunaltropo’di soldi,mentrelorocercavanodirisalireallafonte deisuoirifornimenti.Glimiserounagentealle calcagnaeinbrevetempoarrivaronoalcorriere diplomaticoeallavaligiadepositataallaStazione Vittoria.Aquestopunto,datocheentravainballo unpaesestraniero,l’affareriguardavailServizio Segreto. ChiamaronoBondegliordinaronodi individuarechirifornivailcorrierediplomaticoe didistruggerelafontedeltraffico.Bondfece comegliavevanoordinato. L’altoparlantegracidòdinuovo:La Transamericaèspiacentedidoverannunciareche ilvoloTR 618perNewYorkdovràsubireunritardoa causadiunguastomeccanico.Lapartenzaè quindirimandataalleoreottodidomanimattina. Ipasseggerisonopregatidipresentarsiallo sportellodellasocietàperprenderegliopportuni accordiperilpernottamento.Grazie.» Mabene!Cimancavaanchequesto!Chefare? Prendereunaltroaereoopassarelanottea Miami? Bondsiricordòdelsuobourbon.Alzòil bicchiere,piegòlatestaall’indietroescolòil liquidofinoall’ultimagoccia.Ilghiacciotintinnò allegramentecontroisuoidenti.Sì.Eraun’idea. AvrebbepassatolanotteaMiamiesisarebbe ubriacato.Certo,ubriacofradicio,tantoubriaco cheunaputtanaqualunqueavrebbedovuto letteralmenteportarloaletto.Eranoannichenon siubriacava. Eraorachelofacesse.Quellaeraunanotte speciale,unanottecadutadalcielo,liberada impegni,unanotteperduta.L’avrebbeimpiegata comesideve.Eratempochesilasciasseunpo’ andare. Stavadiventandonervosoepoipensavatroppo. Chediavolosignificavaquestorimuginaresulla mortediquelmessicano,quelcapungopagatoper ammazzarlo?Uccidereoessereucciso.Epoiogni momentoc’ègentecheammazzaaltragente.Con leautomobili,adesempio,conlemalattie infettive,alitandomicrobiinfacciaadaltri, dimenticandoirubinettidelgasapertiincucina, pompandoossidodicarbonioneigaragechiusi.E quantepersone,daiminatoricheestraggono uranio,agliazionistidellaminiera,sono coinvoltenellafabbricazionedibombe all’idrogeno?Maesistequalcunoalmondoche, magarisolosottoilprofilostatistico,non collaboriadammazzareilsuoprossimo? L’ultimalucedelgiornoerascomparsa.La superficieoleosadellepisteriflettevaleluci gialleeverdidellesegnalazionisottoilcielo indaco.UnDC7siabbassòsullapistacentrale conunromboassordante.Levetratedellasala d’aspettotintinnarono.Tuttisialzaronodailoro postiperandareaguardare.Bondcercòdi interpretareleloroespressioni.Speravanoche l’aereoprecipitasseperaverequalcosadavedere, qualcosadaraccontare,qualcosacheriempissela lorovitasenzasignificato?O siauguravanochetuttoandassebene?Quale deiduepensieripassavaperlamentedeisessanta passeggeri?Vitaomorte? Bondfeceunasmorfiadidisgusto.Basta. Smettiladiesserecosìmaledettamentemorboso. Infondolatuanonèchelareazionediunuomo normaleadunasporcamissione.Seistufo,stufo didovertisemprecomportaredaduro.Civuole uncambiamento.Bastaconquestodoverstare semprefacciaafacciaconlamorte.Tiandrebbe unpezzettodivitafacile,allegra,spensierata? Bondascoltavaipassichesistavano avvicinando.Sifermaronoaccantoalui.Alzògli occhi.Unsignoredistintodimezzaetà,conl’aria dichinonèafflittodapreoccupazionifinanziarie, loguardavaimbarazzato. «Scusatemi,mavoisieteMrBond…Mr ehm…JamesBond? 2Undesideriosoddisfatto Bondamaval’anonimo,perciòilsuo«Sì,sono io»,suonòscoraggiante. «Bene,alloraèpropriounacoincidenza fortunata!»Bondsialzòlentamente,strinseper unattimolamanograssocciaemollechel’uomo gliporgeva.Sembravaunguantodigomma gonfiod’aria.« MichiamoDuPont.JuniusDuPont.Forsenon viricorderetedime,macisiamogiàincontrati unavolta.Vidispiacesemisiedoalvostro tavolo?» Quellafacciaequelnome.Sì,avevanodavvero qualcosadifamiliare.Moltotempoprima.Nonin America.Bondpassòmentalmenteinrassegnail suoschedariomentreosservaval’individuo.Mr DuPontdovevaaverecircacinquant’anni.Era roseo,bensbarbatoevestivacomeunosi immaginadebbanovestireimilionariamericani. Indossavaunvestitoditelamarronescuroaun pettoeunacamiciabiancacolcollodallepunte arrotondate.Sottoilnododellacravattaarighe biancheerossespuntavaunaspillad’oro,aipolsi dellacamiciaavevadeigemellidiquarzo.I calzinieranodisetagrigioantraciteelescarpe colormoganoeranolustreemorbide.Tenevain manounpanamascuroconlafaldastrettaeuna altafasciagranata. MrDuPontsisedettedifronteaBondetirò fuoriunpacchettodisigaretteeunaccendino d’oro. Bondnotòchesudavaleggermente.Pensòche MrDuPontdovevaessereproprioquelloche sembrava:unricconeamericanoleggermente imbarazzato.Sapevadiaverlogiàincontrato,ma nonriuscivaaricordarenèdove,nèquando. «Fumate?» «Sì,grazie.»EraunaParliament.Fecefintadi nonnotarel’accendinocheglivenivaofferto. Detestavaaccenderelasigarettainquelmodo, preferivausareilsuo. «Francia,1951.RoyalelesEaux,»MrDuPont fissòansiosamenteBond.«Alcasinò.Ethel, vogliodiremiamoglieedioeravamoseduti accantoavoiquellaserachegiuocasteconquel francese.» Ecco,oraricordava.Sì,certo,iDuPont avevanoilquattroeilcinquealtavolodibaccarat eluiavevailsei.Glieranosembratitipiinnocui ederastatocontentodiavereallasuasinistraun cosìsolidobaluardo,quellafamosanotteincui avevabattutoLeChiffre.OraBondrivedeva perfettamentelascena.Ilcerchiobrillantediluce sultappetoverdeequellemanicheafferravanole cartecomeartigli.Glisembròdisentireancora l’odoreacredelsuosudore.Chenotteerastata quella!BondguardòMrDuPontesorriseal ricordo.«Sì,certo,rammentobenissimo.Vi pregodiscusarmisenonmisonoricordatosubito divoi,maquellaseranonavevoocchicheperle carte.» MrDuPontricambiòilsorrisofelicee sollevato. «Macerto,MrBond.Perdianasecapiscoe sperochemiperdonereteperavervidisturbato. Dovetesapere…»Schioccòleditaperrichiamare l’attenzionediunacameriera.«Dobbiamobere qualcosaperfesteggiarel’incontro.Cosa preferite?» «Unbourbonconghiaccio,grazie.» «…eunHaigallungatoconacqua.»La camerierasiallontanò. MrDuPontsichinòversoBondsorridendo. Odoravadisaponettaodilozionedopobarba, pensòBond.«Sapevochedovevateesserevoi.Vi horiconosciutoappenavihovisto.Misonodetto, Junius,sochenontisuccedespessodisbagliare, peròprimaassicuratichesiapropriolui.Beh, dovevoprenderel’aereodellaTransamericae quandohannoannunciatoilritardovihoguardato e,scusatemiMrBond,masiècapitobenissimo dallavostraespressionecheanchevoidovevate prenderelostessoaereo.»AttesecheBond facesseuncennodiassenso,poiproseguì:«Sono andatoallabiglietteriaemisonofattomostrarela listadeipasseggeri.Comeprevedevo,holettoil vostronome.» MrDuPontsiappoggiòalloschienaledella sedia,evidentementesoddisfattodellasua perspicacia. Tornòlacameriera.DuPontalzòilbicchiere:« Allavostrasalute.Questopermeèproprioun giornofortunato!» Bondsilimitòasorridereebevve.MrDuPont siguardòintorno,poisichinòdinuovoinavanti. Aitavolivicininonc’eranessuno,maluiabbassò ugualmentelavoce.«Sonosicurocheoravistate dicendo:behanch’iosonocontentodirivedereil vecchioJuniusDuPont,maquestoètutto.Perchè luidicediesserecosìfelicediavermiincontrato propriostasera?»MrDuPontalzòlesopracciglia comesestesserecitandolapartediBond.Bonda suavoltaassunseun’ariadicorteseinteresse.Mr DuPontsichinòancoradipiùversodilui.« Sperochemiperdonerete,MrBond.Nonèmia abitudineimpicciarmideisegre…ehm…affari deglialtri…madopoquellapartitaalRoyale,ho sentitodirechevoinonsietesoltantounottimo giuocatore,ma…ehm…comedire,unaspeciedi investigatore…vogliodireunagentesegreto.» Lasuastessaaudacialofecearrossire.Si appoggiòalloschienale,tiròfuoriunfazzolettoe siasciugòlafronte.PoilanciòaBonduno sguardoansioso. Bondsistrinsenellespalle.Isuoiocchigrigio azzurrifissavanoconun’espressionedicandore ironicoquellidiDuPontche,nonostantelasua ariaimbarazzata,sieranofattidurieinquisitori. « Sì,unavoltamioccupavodiquestecose. Conseguenzedellaguerra.Pensavoancorache fossedivertentegiuocareaguardieeladri.Main tempodipacelacosanonrende.» «Certo,certo.»MrDuPontaccompagnòle paroleconungestodellamanochereggevala sigaretta.IsuoiocchievitaronoquellidiBond mentrefacevalasecondadomandaeaspettavala secondabugia. Bondpensòchesottoquelvestitodamilionario dovevaesserciunavecchiavolpe.«Eorache lavorofate?»MrDuPontsorrideva paternamente.«Dicosavioccupate,senonsono indiscreto?» «Importazioniedesportazioni.Lavoroperla societàUniversal.Forseneavetesentitoparlare. » MrDuPontstavaalgiuoco.«Ehm… Universalavetedetto…Vediamo…sì,certo,ne hosentitoparlare.Nonricordosehotrattatodegli affariconloro,mapensochenonèmaitroppo tardi.» Ridacchiò.«Hounmucchiodiinteressiinun saccodiposti.Lasolacosaincuionestamente nonsonointeressatosonoiprodottichimici. Forseèunasfortuna,MrBond,maiononsono unodeiDuPontdelleindustriechimiche.» BondconclusecheMrDuPontsiriteneva completamentesoddisfattodiquellocheera,ma nonfecealcuncommento.Gettòunosguardo distrattoall’orologioperchèl’altrosiaffrettassea concludere. Decisediesserecauto.MrDuPontaveva un’espressionedolceeinfantileeunabocca corrucciata,quasifemminea;aveval’aspetto innocuodituttigliamericanidimezzaetàconla macchinafo-tograficaatracollachestazionanodi fronteaBuckinghamPalace,maBondsentivache quell’ariapaciocconanascondevabenaltre qualità. MrDuPontavevacoltol’occhiatadiBond all’orologioeguardòilsuo.«Poverome!Sono giàlesetteeiononsonoancoraarrivatoalpunto. Dunque,statemiasentire,MrBond.Vorreiil vostroaiutoperrisolvereunproblema.Seavete tempoedavetedecisodipassarelanottea Miami,visareiveramentegratosevoleste accettarelamiaospitalità.»MrDuPontalzòla mano.«Vipossoassicurarechevitroveretebene. Sidàilcasocheiosiacomproprietariodel Floridiana.Forseavetesentitodirechel’abbiamo inauguratoaNatale.Unacosettaveramentefatta bene.Abbiamosurclassatoanchelavecchia FontanaBlu.»MrDuPontebbeunarisatina indulgente.«E’cosìchechiamiamo Fontainebleauquaggiù.Allorachenedite,Mr Bond? Vifaròdarel’appartamentomigliore,anchese perquestoqualcheottimoclientepagantedovrà esseresbattutofuoriadormiresulmarciapiede. Visaròdavveroriconoscenteseaccettate»,e lanciòaBondunosguardoimplorante. MaBondavevagiàdecisodiaccettare. Qualunquefossestatoilproblemache preoccupavaMrDuPont,ricatto,gangster,donne, erasicuramenteunodeisolitiimpicciincui cadonoiricchi.Eccocheglisioffrivailpezzetto divitafacileeallegracheavevadesiderato. Meglioapprofittaredell’occasione.Bond cominciòadirequalcosa,schermendosi educatamente,maMrDuPontlointerruppe:« Prego,prego,MrBond,credetemi,visono veramentegrato!»Schioccòleditaindirezione dellacameriera.Quandoebbeilconto,sigiròin modocheBondnonvedessequantopagava. Comemoltiricchi,pensavachefaremostradel propriodenaroelasciarvederequantodavadi mancia,fosseunacosasconveniente.Infilòil rotolodeisoldinellatascadeipantalonieprese Bondperilbraccio,maavvertìlaresistenzadi Bondalcontattoetolselamano.Sceseronella hall. «Oramettiamoapostolavostraprenotazione. »MrDuPontsidiresseallosportellodella Transamerica.Conpochefrasisecchediedeuna dimostrazionedelsuopoteteeautorità. «Sì,MrDuPont.Certo,MrDuPont.Non dubitate,MrDuPont.» Appenauscitidall’aeroportounalucente ChryslerImperialsiaccostòsilenziosaal marciapiedeeunautistadall’uniformecolor biscottosiaffrettòadaprirelaportiera.Bond s’infilòdentroesiaccomodòsulsedilesoffice. L’internodellamacchinaeradeliziosamente fresco,quasifreddo.Unimpiegatodella TransamericacorsefuoriconlavaligiadiBonde laconsegnòall’autista,poiconunmezzoinchino rientrònell’edificio. «Andiamoda”BillontheBeach“,»disseMr DuPontall’autistaeilmacchinonescivolòvia attraversoilparcheggioaffollatoversolastrada. MrDuPontsiadagiòalloschienale.«Spero chevipiaccianoigranchidiscoglio,MrBond.Li avetemaiassaggiati?» Bondrisposechesì,liavevaassaggiatiegli piacevanomoltissimo.MrDuPontcontinuòa parlarediBillontheBeacheadisquisiresulla differenzadellecarnideivaritipidigranchi, mentrelaChryslerImperialfilavasilenziosa lungoilByscaineBoulevard.Bondsilasciava cullaredallechiacchierediMrDuPont, limitandosiademetterediquandoinquando qualchemonosillabodiassenso.Sifermarono davantiaunfabbricatoinstilereggenzadalla facciatadistuccobianco.Unascrittarosaalneon dicevaBillontheBeach.Mentrescendevadi macchinasentìMrDuPontdireall’autista:« Ricordati,l’AlohaSuite»e«Sec’èqualcosain contrariodigliditelefonarmiqui.Capito?» Salironoigradiniedentrarono.All’internola vastasalaeradecoratainbiancoelefinestre eranoincorniciatedatendineinmussolarosa. Lucirosasuitavoli.Eristoranteeraaffollatodi genteabbronzataevestitavistosamenteall’uso tropicale.Camiciedaicoloribrillanti,bracciali d’oro,occhialiscuridallemontatureingioiellate, cappellidipagliadallefoggepiùastruse.L’aria erasaturadiprofumiedeltipicoodoredicorpi espostilungamentealsole. Bill,unitalianoeffeminato,venneloro incontro.«MrDuPont,èunpiacererivedervi. Unpo’ affollatoquestasera.Manonvipreoccupate,ci pensoio.Daquestaparte,prego.»L’uomo sollevòunmenurilegatoinpelleeliprecedette attraversoilsalonefinoaduntavolod’angoloper sei.Lifecesedere,chiamòconuncennoilcapo cameriereel’addettoaivini,miselorodifronte duemenuaperti,scambiòalcunicomplimenticon MrDuPontesiallontanò. MrDuPontchieseilsuomenuconuncolpo seccoedisserivoltoaBond:«Allora,lasciatea meilcompitodiordinare?Sec’èqualcosache nonvipiace,rimandatelapureindietro»,e rivoltoalcameriere:«Granchidiscoglio.Non quelliconservati,freschi.Burrofusoetoast.Emi raccomandocheitoastnonsianosottili.Capito? » «Moltobene,MrDuPont.»Stropicciandosile manil’addettoaivinipreseilpostodelcapo cameriere. «Champagnerosa.Pommery1950.Coppe d’argento.Capito?» «Moltobene,MrDuPont.Uncocktailper cominciare?» MrDuPontsivoltòversoBondconaria interrogativa.Bonddisse:«UnMartinicon vodka,perfavore,eunabucciadilimone.» «Portanedue,»disseMrDuPont.«Doppi.» L’addettoaivinisiallontanò.MrDuPontsi adagiòsulloschienaledellasediaetiròfuori sigaretteedaccendino.Detteunosguardo circolareallasala,contraccambiòalcunisaluti conunsorrisoeungestodellamano,poiavvicinò lasediaaquelladiBond.«C’èunpo’dichiasso, èsemprecosì,»disseintonodiscusa.«Sono venutoquisoloperigranchi.Sperochenonne abbiatel’allergia!Unavoltahoportatoquiuna ragazza.Sièrimpinzatadigamberiedopounpo’ lelabbralesonodiventategonfiecomedue gommedibicicletta.» IlcambiamentosubitodaMrDuPontlo divertivamoltissimo.Cheparlantinasicuraeche modiautoritariavevasfoderatoappenasiera convintocheBondavrebbelavoratoperlui.Era completamentediversodall’uomotimidoe imbarazzatocheloavevaavvicinato all’aeroporto.ChevolevaMrDuPontdalui?La propostasarebbesicuramentevenutadaun momentoall’altro.«No,nonsoffrodiallergie,» disseBond. «Benissimo!» Unapausadisilenzio.MrDuPontaprìechiuse piùvoltel’accendino,poisiresecontocheil rumoredovevaessereirritanteesifermò.Poggiò l’accendinosultavolo.Sieradeciso.Guardandosi lemanidisse:«Avetemaigiuocatoacanasta,Mr Bond?» «Sì,èungiuocoabbastanzainteressante.Mi piace.»«Indue?» «Sì,anche.Manonèdivertentecomequellain quattro.Seuno,omegliosenessunodeidue giuocatorifagrossisbagli,finiscequasisempre allapari.Leggedelleprobabilità.Nonc’èmaiun grossoscartofraipunteggideiduegiuocatori.» MrDuPontannuìconenfasi:«Propriocosì. Sonod’accordoanch’io.Suuncentinaiodi partite,duegiocatoridellastessaabilitàfiniscono sempreallapari.Nessunrischioquindi,maforse mipiaceproprioperquesto.E’unmodoper passareiltempo.Sigiuocamolto,cisonoaltie bassi,manessunoneescemalconcio.Nonècosì? » Bondannuì.EranoarrivatiiMartini.MrDu Pontdissealcameriere:«Portanealtriduefra dieciminuti.»Bevvero.MrDuPontguardò Bond.Lasuaespressioneeratesa.«Chedireste sevidicessichehopersoventicinquemiladollari inunasettimanagiuocandoacanasta?»Bond stavaperrispondere,maMrDuPontlofermòcon ungestodellamano.«Ebadatechesonounbuon giuocatore.SonoanchemembrodelRegency Club.GiuocospessocongentecomeCharlie GoreneJohnnyCrawford…abridges’intende, mavogliodirechesocavarmelaaltavoloda giuoco.» «Seavetegiocatosempreconlastessa persona,pensoallorachevihaimbrogliato.» «E-sat-ta-men-te,»MrDuPontsbattèil tovagliuolosultavolo.Siappoggiòalloschienale dellasedia.«E-sat-ta-men-te.Èproprioquello chemisonodettoanch’io,dopoaverperdutoper quattrogiornidifila.Epoimisonodetto,questo bastardomistaimbrogliandoe,perdiana,voglio scoprirecomefaepoilofacciocacciareda Miami.Cosìhoraddoppiatolepuntateepoileho raddoppiateancora.Eluieratuttocontento.Ho osservatoattentamenteognicartachehagiocato, hoseguitoognisuamossa.Niente!Nonsono riuscitoavedereniente.Lecartenonerano segnate,giuocavamoconunnuovomazzoogni voltacheiolodesideravo…abbiamogiocato perfinoconlemiecarte! Eravamosempresedutidifronte,quindinon potevavederechecarteavevoinmano.Nessuno cheglifacessecennioglidesseindicazioni. Nessuno.Equellohacontinuatoavincere.Ho persoquestamattinaeancoraquestopomeriggio. Eropropriofuoridime,anchesecercavodi.non darloavedere.Hosaldatoilmiodebito,poiho fattolevaligie,sonoandatoall’aeroportoeho prenotatounpostosulprimoaereoperNewYork. Pensateunpo’!»MrDuPontalzòlebraccia.« Scapparviacosì!Maventicinquebigliettoni, sonoventicinquebigliettoni.Esenonlasmettevo potevanodiventarecinquanta,ocento.Epoi,non potevopiùsopportareun’altradiquellemaledette partite,enonpotevosopportaredinonriuscirea coglierequeltipoconlemaninelsacco,Cosìme nesonoandato.Chenedite?JuniusDuPontche gettalaspugna!» Bondfeceungrugnitodicomprensione. ArrivaronoglialtriMartini.IlproblemadiMrDu Pontlointeressava,qualsiasicosacheavessea chefareconlecartelointeressava. Evidentementec’eraqualcosasotto.Bonddisse:« Venticinquemiladollarisonounabellasomma. Quantogiocavatealpunto?» MrDuPontloguardòimpacciato.Unquartodi dollaro,poicinquantacentepoiundollaro.Un po’ troppodatochelepartitefinivano regolarmenteconunoscartodicircaduemila puntiasuofavore. Ancheaventicinquecent,facinquantadollaria partita,aundollaropoidiventaunverosuicidio. » «Avretepurvintoqualchevoltaanchevoi,no? » «Oh,certo.Manonsocome,quandoioavevo lecartepronteperchiudere,quelfigliodiputtana riuscivasemprealiberarsidiquasituttelesue. Hovintosoloqualchespicciolo,masoloquando luidovevaaprireacentoventieioavevotuttele pinelle.Sapreteanchevoicheacanasta l’importanteèscartarebene.Unocercadifarein modochel’altrogliregaliilpozzo.Behquel bastardosembravachemileggessenelpensiero! Ognivoltachecercavodiintrappolato,fiutavail pericoloelafacevafranca.Iononriuscivomaia prendereilpozzo,eppureluicertevoltescartava cartechenoneranomaiuscite,perfinoassi,ma gliandavasemprebene.Sembravachesapesse qualicarteavevoinmano.» «C’eranospecchinellastanza?» «Mano!Abbiamosempregiocatoall’aperto. Dicechevuoleabbronzarsi.Ec’èriuscito…è rossocomeungambero.Giuocasolodimattinao dipomeriggio;perchèdicechesegiuocassedi sera,nonandrebbemaiadormire.» «Comesichiamaquestotipo?» «Goldfinger.» «Edinome?» «Auric.Noncicrederete,maèinglese. DomiciliatoaNassau.Dalnomesipotrebbe pensarechesiaebreo,manonnehal’aspetto.Al Floridianastannomoltoattentiaquestecose,se fosseebreononloavrebberoaccettato.Ha quarant’anni,scapolo,professione:agente.Queste notizievengonodalsuopassaporto.Hodettoal detectivedell’albergodidareun’occhiataquando hocominciatoagiuocareconlui.» «Chetipodiagente?Dicosasioccupa?» DuPontsorrisetruce.«Gliel’hochiesto anch’io.Hadetto:”Oh,ditutto.Qualsiasicosa micapiti.” Untipopiuttostoevasivo,comevedete.Seuno glifaqualchedomandadiretta,sichiudecome un’ostrica.Cambiadiscorsoconmoltaabilità.» «Asoldicomesta?» «Ah!»esploseMrDuPont.«Questoèproprio ilfattopiùstrano.E’riccosfondato,proprio sfondato!Hofattocontrollaredallamiabancaa Nassau.Laggiùimilionarivannoaunsoldola dozzina,maluiparechesiailprimooilsecondo ingraduatoria.Parecheabbiailsuocapitalein verghed’oro.Lespostacontinuamentedauna nazioneall’altrapersfruttarelevariazioninel prezzodell’oro.Agiscecomeunabancafederale. Sivedechenonhafiducianellavalutaenonsi puòdirecheabbiatorto.Datocheèconsiderato unodegliuominipiùricchidelmondo,ilsuo sistemadevepuraverequalcosadibuono,mi sembra.Maallora,seècosìricco,chebisognoha difarmifuoriventicinquemilapidocchiosi dollari?» Unosciamaredicamerieriintornoalloro tavoloevitòaBondlafaticaditrovareuna risposta.Congesticerimoniosiuncameriere poggiòsullatavolaungrandevassoiod’argento pienodigrossigranchi,unasalsieracolmafino all’orlodiburrofusoeduepiattiditoast.La spumadellochampagnemandavariflessirosati. Conunsorrisountuosoilcapocameriereallacciò alcollodiBonduntovagliuolodisetabiancache gliarrivòsinoaiginocchi.MrDuPont,anchelui bardatocomeBond,esclamò:«Ognunopersè, Diopertutti!»,siriempìilpiattodigranchi,li ricoprìabbondantementediburrofusoecominciò aingozzarsi.Bondseguìilsuoesempioesi preparòamangiare,omegliodivorare,lapiù squisitacenadellasuavita.Lacarnedeigranchi eraquantodipiùteneroedelicatoavessemai assaggiato.Ilsaporesiaccompagnava perfettamenteconquellodeitoastcroccantiecon l’aromaleggermenteaffumicatodelburrofuso. Lochampagnesapevadifragola.Eragelatoe dopoognibocconenettavailpalatoelopreparava allaseguentedelizia. Mangiaronotalmenteassorticheamalapena scambiaronounaparolafinoacheilvassoionon fucompletamentevuoto. RuttandoleggermenteMrDuPontsipulìper l’ultimavoltailmentountodiburroconil tovagliuolodisetaesiappoggiòalloschienale dellasedia.Erarossoecongestionato.Guardò Bondsoddisfattoedisseintonoriverente:« Penso,MrBond,chequestaseranessunoal mondoabbiamangiatoqualcosadipiùbuono. Chenedite?» «Sulrestodelmondononmipronuncio,certo peròcheèstatotuttomoltobuono,»disseBond. LarispostasembròsoddisfareMrDuPontche ordinòilcaffè.Bondacceseunasigarettaeattese cheMrDuPontglifacesselasuaproposta.Era sicurochegliel’avrebbefatta.Eraevidentechela cenaneerastatalapreparazione.Beh,luiera pronto. MrDuPontsischiarìlagola:«Eora,Mr Bond,hounapropostadafarvi.»FissòBond cercandodidecifrarequalesarebbestatalasua risposta. «Sì?» «E’statadavverounafortunaincontrarvi all’aeroporto.»Erasincero.«Nonhomai dimenticatoilnostroprimoincontroalRoyale. Ricordoogniparticolare.Lavostrafreddezza,il vostrocoraggio,lavostraabilitàconlecarte.» Bondabbassògliocchiesimiseafissarela tovaglia,maMrDuPontavevafinitoconi complimentiestavaarrivandoalsodo.Aggiunse infretta:«MrBond,vidaròdiecimiladollarise accettatedirimaneremioospitefinoaquando nonavretescopertocomequeltiporiescea vincermiacanasta.» Bondrispose:«unapropostadavvero allettante,maiodevotornareaLondraequindi entroquarantottooredevoessereaNewYorkper prenderel’aereo.Sedomanigiuocateconquel tipocomeavetefattofinoadoggi,avròtempoa sufficienzaperscoprirequalcosa.Madomani sera,cheiovisiariuscitoono,devopartire. D’accordo?» «D’accordo,»disseMrDuPont. 3L’uomochesoffrivadiagorafobia Bondfusvegliatodalrumoredelletendeche sbattevano.Sialzòeattraversòlastanza camminandosulsofficetappetochericopriva tuttoilpavimento,finoallagrandefinestrache occupaval’interaparete.Tiròletendeeuscìsul balconepienodisole.Lepiastrellebiancheenere eranocaldesottoisuoipiedi,quasiscottavano, eppurenondovevanoessereancoraleotto.La leggerabrezzaumidaesalmastrachesoffiavadal marefacevasventolarelebandieremulticolori issatesulleimbarcazioninelporticciuoloprivato. Bondpensòchedovevaessereproprioiltipodi ventocheituristiadoranoechegliabitantidel luogodetestanoperchèarrugginiscegliinfissi metallicidellelorocase,fascolorirelepaginedei libri,rovinalacartadaparatieiquadriefa ammuffireilorovestiti. Dodicipianipiùinbassosistendevailgrande giardinopunteggiatodipalmeeaiuolefioritee intersecatodavialettidighiaiafiancheggiatidi bouganvillee.Congestilenti,quasiletargici,i giardinierinegrirastrellavanoivialetti, raccoglievanolefoglieseccheefalciavanoiprati. Leggerispruzzidiacquaimperlavanol’erba appenatagliata.PropriosottoilbalconediBond ilCabanaClubs’incurvavaversolaspiaggia:una lungacostruzioneaduepianidicabineconla terrazzapunteggiatadisedieasdraio,tavolinie ombrelloniarighebiancheerosse.Pocodistante, ladistesaverdeebrillantedellapiscina olimpionica.Intornoaibordifiledimaterassini digommasucui,frabreve,iclientidell’albergo sisarebberoadagiatiperprenderelaloro tintarelladacinquantadollarialgiorno.Uomini ingiaccabiancasiaggiravanointornoallapiscina allineandoimaterassiniespazzandoviai mozziconidisigarettadelgiornoprima.Piùoltre, lalungastrisciadisabbiadorataeilmare.Ancora uominicherastrellavanolarena,piantavano ombrelloni,stendevanomaterassini. Nessunameravigliaseuncartellinoaffisso nell’armadiodiBondavvisavachel’AlohaSuite costavaduecentodollarialgiorno.Bondcalcolò cheseavessedovutopagareilcontoditascasua, intresettimaneavrebbespesotuttoquelloche guadagnavainunanno.Sorrisedivertito.Rientrò incamera,sollevòilricevitoredeltelefonoe ordinòun’abbondanteprimacolazione,un pacchettodisigaretteeigiornali. Quandoebbeterminatodisbarbarsi,lavarsie vestirsieranoormaileotto.Nonriuscivaacapire. Icasieranodue:oMrDuPontnoneraquelgran giuocatorechecredevadiessere,ilcheera improbabile,oMrGoldfinger eraunbaro.Sebaravapuressendoricco sfondato,certamenteavevafattoisoldibarando suvastascalaodedicandosiaqualchealtra attivitàillecita.Igrossitruffatoriloavevano sempreinteressato. Nonvedeval’oradiincontrarsiconquesto Goldfingerediscoprirequalefosseilsuo misteriosoefortunatometodoperspennareMr DuPont.Lagiornatapromettevadiessere divertenteeBondsisentivainforma. Erad’accordoconMrDuPontchesisarebbero incontratialledieciingiardino.Avrebberofinto cheBondfossearrivatodaNewYorkpercercare diconvincereMrDuPontacompraredelleazioni diunasocietàinglesechepossedevaun giacimentodimetanoinCanada.Trattandosidi unaffarestrettamenteconfidenziale,Goldfinger nonavrebbefattodomande.Tuttoquelloche Bonddovevaricordareera:azioni,metano, Canada.Poisarebberoandatiinsiemesulla terrazzadelCabanaClub,dovesisvolgevala partitaeBondavrebbelettoigiornalieosservato ilgiuoco.Dopocolazione,durantelaquale avrebberoparlatodi«affari»,lapartitasarebbe ricominciata.BondavevachiestoaMrDuPont qualefosseilnumerodell’appartamentodi Goldfingeresefossepossibileavereun passepartout.AvevaspiegatocheseGoldfinger eraunbarodiprofessioneoanchesolounabile dilettante,viaggiavasicuramentemunitodituttii ferridelmestiere.MrDuPontavevarispostoche nonavrebbeavutonessunadifficoltàafarsidare ilpassepartoutdaldirettoredell’albergoeglielo avrebbeconsegnatoquandosisarebbero incontratiingiardino. AllenoveemezzoBonduscìdalsuo appartamentoegirellòpericorridoicercandodi studiareladisposizionedellecamere.Quando incontròlasecondavoltalastessacameriera,le chiesedovefossel’ascensoreediscesealpiano terreno.Sisoffermòalcuniminutinellahall,poi uscìingiardino. MrDuPontlostavaaspettandoinperfetta tenutadaspiaggia.Gliconsegnòilpassepartoute insiemesiavviaronoversolaterrazzadelCabana Club.LavistadiMrGoldfingerlolasciò interdetto.Nell’angolopiùlontanodellaterrazza unuomoerasdraiatosuldorsoconlegambe poggiatesuunasedia.Avevaindossosolouno slipgiallo,occhialiscurieunpaiodiampieali sottoilmento.Sembravanofissateintornoal colloesiallungavanosullespallecurvandosi all’insùinduepuntearrotondate. Bonddisse:«Chediavoloportaintornoal collo?» «Nonavetemaivistoquell’aggeggio?»MrDu Pontsembravasorpreso.«Serveperprendere un’abbronzaturauniforme.Sonodialluminioe riflettonoilsolesulcolloedietroleorecchie…i puntidelcorpochenormalmentenonprendonoil sole.» «Capisco,»disseBond. «Buongiorno!»esclamòallegramenteMrDu Pontquandofuronoapochimetridall’uomo. Bondsichiesechebisognocifossediurlarea quelmodo. MrGoldfingernonsimosse. VolgendosiaBondconvocenormale,MrDu Pontdisse:«Èsordocomeunacampana.»Erano ormaiaunpassodallafigurasdraiata.MrDu Pontripetèilsaluto. MrGoldfingersisollevòasedereesitolsegli occhiali. Ehilà,buongiorno!»Sislacciòlealidalcolloe lepoggiòconcurainterra,poisialzòinpiedi. LanciòaBondunlungosguardoinquisitore. «VorreipresentarviMrBond,MrJamesBond, unmioamicodiNewYork.Èancheluidelle vostreparti.Èvenutoperparlarmidiunaffare.» «Piacere,MrBond,»disseMrGoldfinger tendendolamano.Bondlastrinsebrevemente. Eraduraedasciutta.Perunattimoipallidiocchi celestidiMrGoldfingersispalancaronoelo fissarono,penetrandoglinelcranioescrutandogli îlcervello.Poil’obiettivosirichiuseeMr Goldfingerinserìlalastraimpressionatanelsuo schedario. «Così,nientepartitaoggi,»disseintono incolore.Erapiùun’affermazionecheuna domanda. «Eperchè,nientepartita?»esclamò impetuosamenteMrDuPont.«Nonpensereteche vilasciandarecosìdopochemiavetespennato comeunpollo!Devorivincerviimieisoldi, altrimentinonsocomepagarel’albergo,»rise divertitodellasuabattuta.«DiròaSamdi preparareiltavolo.IlmioamicoJameshadetto chenonsagiuocareacarte,mavorrebbe imparare.Vero,James?»SivolseversoBond.« Seisicurodinonannoiarti?» «Certo,miallettal’ideadistarsedutoafar niente,»risposeBond.«Hoviaggiatotropponei giorniscorsi.» GliocchidiGoldfingerlotrapanaronodi nuovo,poisirichiusero.«Vadoamettermi qualcosaaddosso.Avevodecisodiprendereuna lezionedigolfdaMrArmouraBocaRaton.Ma cirinunciovolentieri.Lecartesonoilmiohobby preferito.»SivolseaBond:«Giuocateagolf,Mr Bomb?» Bondalzòleggermenteiltonodellavoce.« Qualchevolta,quandomitrovoinInghilterra.» «Dovegiuocate?» «AHuntercombe.» «Ah…unbelcampetto.Iomisonoiscrittoda pocoalRoyalSt.Marks.Loconoscete?» «Cihogiuocatoqualchevolta.» «Qualèilvostrohandicap?» «Nove.» «Checoincidenza,ancheilmioènove. Dobbiamofareunapartitainsiemeungiornoo l’altro.»Sichinòaraccoglierelealierivoltoa MrDuPontdisseserio:«Saròdiritornofra cinqueminuti.» Poisiallontanòdirigendosiversolascalinata. Bondsistavadavverodivertendo.Mr Goldfingergliavevaparlatocoltonocortesee distrattoconcuilepersonericchehanno l’abitudinedirivolgersialprossimo.Erachiaro chenongliimportavaminimamentecheBondci fosseononcifosse,madatocheeralìerameglio classificarloconqualcheetichetta.MrDuPont ordinòaduncamerieredipreparareiltavoloda giuoco.Bondsiaffacciòallaringhiera.Guardava ilgiardinoeintantopensavaaMrGoldfinger.Sì, MrGoldfingereraunodegliuominipiùpadroni disècheavessemaiconosciuto.Lodimostravano isuoimovimentilenti,precisi,ilsuomododi parlare,lesueespressioni.MrGoldfingerera sempreperfettamentecalmoecontrollato,eppure siindovinavainluiqualcosadicompresso,pronto ascattaredaunmomentoall’altro. Quandosieraalzatoinpiedilaprimacosache avevacolpitoBonderastatalamancanzadi proporzionidituttalafigura.Erabasso,forse pocopiùdiunmetroemezzo,eincimaalcorpo tozzoepesantepiantatosuduegamberobusteda contadino,lasuagrossatestaperfettamente rotondastavaincassatafralespalle.Dava l’impressionediesserestatomessoinsiemecon pezzitoltiadaltrepersone.Levariepartidel corpononlegavanofraloro.Forse,pensòBond, erapropriopercercaredidissimularelasua bruttezza,cheGoldfingertenevatantoalla tintarella.Pallido,quelsuocorpomalfatto sarebbestatogrottesco.Ilviso,sottoicorti capellirossi,eraaltrettantosorprendentedel corpo,benchènoncosìbrutto.Lafronteera spaziosael’arcodellesopraccigliacolorsabbia eramoltoaltosopragliocchicelestifrangiatidi pallideciglia.Avevaunnasocarnosoeaquilino, glizigomialtieleguancepiùmuscoloseche grasse.Laboccaerasottileediritta,maben modellata,ilmentodecisoelemascelleforti. Insomma,pensòBond,quellaavrebbepotuto esserelafacciadiunpensatore,forsediuno scienziato,spietato,sensuale,stoicoesenza scrupoli.Unabenstranacombinazione. Chealtropotevadire?Bondnonsieramai fidatodegliuominibassi.Generalmentesono vittimesindall’infanziadiuncomplessodi inferioritàepertuttalavitacercanodidiventare grandi,piùgrandidituttiquellichelihanno derisidabambini.NapoleoneeHitlererano piccoletti.Sonosemprestatideipiccolettia scatenaredisastrinelmondo.Equestoeraun piccoletto,malfatto,conicapellirossieuna facciabizzarra.ForseBondsitrovavadifrontead unospostatoeccezionale.Siavevalasensazione cheinluicifossequalcosadirepresso.Come sfogavaGoldfingerquestasuaformidabile vitalità?Nellaconquistadellaricchezza?Nel sesso?Neldesideriodipotenza?Forseintuttee treledirezioni.Qualepotevaesserelastoriadella suavita?Eracittadinoinglese,madoveeranato? Noneraebreo,sebbeneforseavessesangueebreo nellevene.Sicuramentenoneraunlatino,nonera slavo…forsetedesco,no…unnordico…ecco, forsevenivadaunadellevecchieprovince baltiche,forseerafuggitoprimadell’occupazione russa.Epoi?Comeerariuscitoadiventareuno degliuominipiùricchidelmondo?Sarebbestato interessantescoprirlo.Maperquelgiornodoveva limitarsiascoprirecomediavolofacevaavincere acarte. «Pronto?»chieseMrDuPontaMrGoldfinger chestavaattraversandolaterrazzadirigendosi versodiloro.Congliabitiindosso,unvestitoblu scuroeunacamiciabiancaapertasulcollo, Goldfingereraquasipassabile,manonriusciva peròadissimularequellasuagrossatestarotonda, el’apparecchioacusticoinfilatonell’orecchio sinistrononmiglioravacertolecose. MrDuPontsisedettealtavolovolgendole spalleall’albergoeGoldfingerpreseposto davantialui. Alzaronolecarte,toccavaaGoldfinger distribuire,MrDuPontspinseversol’avversario unaltromazzodicartedandouncolpettosulla prima,comeadirechelecarteeranogià mischiateesipotevacominciare. Bondsiavvicinòaltavolo,preseunasediaesi accomodòaccantoaMrDuPont.Siappoggiòallo schienale,aprìilgiornaleallapaginasportivaesi miseadosservareilgiuoco.Comesiera aspettato,Goldfingerdistribuivalecartecon maestria,manontenevailmazzoconlapresa tipicadelbaro,ilmignolo,l’anulareeilmedio ripiegatisulmarginelungodelmazzoeildito indicepoggiatosullatocortosuperiore;non avevanessunanelloperinciderelecarte,nèalcun cerottopersegnarle. MrDuPontsivolseversoBondspiegando:« Sidannoquindicicarte,senepescanodueesene scartauna.Perilrestoseguiamoleregole Regency,perciònessunodiqueigiuochettiche usanoinEuropa,comeperesempioitrerossiche valgonouno,tre,cinque,otto.» MrDuPontraccolselesuecarte.Bondnotò cheledisponevaconperizia;nonleordinava secondoilvaloredasinistraadestra,nè raggruppavalepinelle(neavevadue)asinistra —unadisposizionequestacheavrebbepotuto aiutareunavversarioosservatore—ma concentravalecartebuonenelmezzoedisponeva lealtreailati.Lapartitacominciò.MrDuPont pescòperprimo:duepinelle. Rimaseimpassibileescartòsenzaesitazione. Glisarebbebastatopescarealtreduevoltedelle buonecarteperriuscireachiudereinmano.Ma avevabisognodiunpo’difortuna,perchèse pescareduecarteraddoppialapossibilitàdi trovarequellochesidesidera,raddoppiaancheil rischiodivedersiinmanounmucchiodicarte inutili.IlgiuocodiGoldfingereramoltopiù cauto,diunalentezzaquasiirritante.Dopoaver pescato,ripassòattentamentelesuecartedue volteprimadidecidersiascartare. AlterzogiroDuPontavevamiglioratolasua posizionealpuntochegliservivaunasolacarta perriuscireachiudereesorprenderecosìilsuo avversariocontuttelecarteinmano.Ma Goldfinger,comeseavesseintuitoilpericolo, aprìconcinquantapuntiecompletòunacanasta dicinquecontrepinelle,misegiùanchequalche triserimaseconquattrocartesoltantoinmano. Incircostanzediversesarebbestatoungiuoco sbagliato,mainquell’occasioneglipermisedi realizzarequattrocentopuntiinvecediandarea menocento,perchèMrDuPontaprìechiuse avendorealizzatoinmanoleduecanaste necessarie.Mailsuotrionfoerastatoingran partesciupatodall’abilemossadiGoldfinger. «Perdiana,eroquasiriuscitoafarvelaquesta volta,»lavocediMrDuPontavevaunaleggera sfumaturadiesasperazione.«Chidiavoloviha suggeritodimettergiùlecarte?» «Hofiutatoilpericolo,»risposeintono indifferenteGoldfinger.Contòisuoipunti,li annunciòadaltavoce,liannotòsultaccuinoe rimaseinattesacheMrDuPontcalcolasseilsuo punteggio.Poialzòlecarte,siappoggiòallo schienaledellasediaerivolselasuaattenzione versoBond. «Sifermeràalungoqui,MrBomb?» Bondsorrise:«MichiamoBond.B-O-N-D. No,devorientrareaNewYorkstasera.» «Chepeccato!»Goldfingeratteggiòlelabbra aunasmorfiadicorteserammarico.Raccolsele suecarteelapartitacontinuò.Bondpreseil giornaleefecefintadileggereipunteggidelle partitedibaseball,mentreseguivaconl’orecchio tesol’andamentodelgiuoco.Goldfingervinse quellamanoeleduemanisuccessive.Allafine dellapartitaavevaunvantaggiodi millecinquecentopuntisuMrDuPont,ilche equivalevaamillecinquecentodollari. «Ancora!»silamentòMrDuPont. Bondpiegòilgiornale.«Perchèancora?Mr Goldfingervincespesso?» «Spesso?»noneraunaparola,eraunruggito. «Sempre.» AlzaronodinuovolecarteeMrGoldfinger cominciòadistribuirle.Bonddomandò:«Non cambiateposto?Ingeneresidicechequestoaiuti unpo’lafortuna.» Goldfingersmiseperunattimodidarelecarte eguardògravementeBond.«Purtroppo,Mr Bond,nonèpossibile.Altrimentisareicostrettoa rinunciareagiocare.ComehogiàspiegatoaMr DuPont,soffrodiagorafobia,nonpossocioè sopportarelavistadellospazioaperto.Sono quindiobbligatoasedererivoltoversol’albergo. »Ripreseadarelecarte. «Oh,midispiace!»lavocediBonderapiena diinteresse.«Èunaformadiinsofferenzamolto rara.Avevosentitoparlarespessodi claustrofobia,maidelcontrario.Qualèlacausa? » Goldfingerstavaraccogliendolesuecarte.« Nonhoidea,»risposetranquilloecominciòa riordinarle. Bondsialzò.«Bene,pensochemisgranchirò unpo’legambe.Vadoadareun’occhiataalla piscina. » «Faipure,»disseintonocordialeMrDuPont. «Prenditelacomoda,James.Potremodiscutere d’affariacolazione.Vogliovedereseriescoa ripulireilpiattodelmioamicoGoldfingerquesta volta,invecedicontinuareafarmimangiaretutto dalui.Civediamodopo.» Goldfingernonalzònemmenogliocchidalle suecarte.Bondattraversòlentamentelaterrazza finoallaringhierachedavasullapiscina.Rimase perqualchemomentoadosservarelefiledicorpi bianchi,rosaemarroneallineatisuimaterassini digomma.L’odorepenetrantedeglioliisolarigli arrivòallenarici.Alcunibambinieragazzi nuotavanonellapiscina.Inpiedisultrampolino piùaltoc’eraunuomo,evidentementeun tuffatoreprofessionista,forsel’istruttoredinuoto dell’albergo. Sembravaungiovanediogreco,biondoe muscoloso.Feceunpiccolobalzoinaltoevolò giùconlebracciaspalancatecomedueali,poile disteselentamentesopralatestaperfendere l’acqua.Ilcorposparìsottolasuperficieche s’increspòappena,poiriapparvepochimetripiù inlà.Sisentìqualcheapplauso.L’uomo attraversòlapiscinaalunghebracciatetenendola testaimmersanell’acqua. Bondsivoltòindietroeguardòiduegiocatori dicanastasedutiallorotavolo.EcosìGoldfinger volevastaresemprerivoltoversol’albergo. OppurelaveraragioneerachedesideravacheMr DuPontrivolgesselespalleallafacciata?E perchè?Qualerailnumerodell’appartamentodi Goldfinger?N.200,l’HawaliSuite.Quellodi Bond,all’ultimopiano,erailN.1200.Dunque, datocheognipianoavevalastessadisposizione, l’appartamentodiGoldfingerdovevaessere propriosottoilsuo,alsecondopiano.Una quindicinadímetrisopralaterrazzadelCabana Club,unaquindicinadimetridaltavoloda giuoco.Bondindividuòlefinestre.Ilbalconeera vuotoeassolato. Laporta-finestraeraapertaedavasull’interno completamentebuio.Bondmisuròledistanzee calcològliangoli.Sì,dovevaesserecosì.Furbo quelGoldfinger! 4Lemaninelsacco Dopocolazione—ilsolitococktaildigamberi, pesceconsalsatartara,costatadimanzoaujuse ananassurprise—c’erailtempodifareun sonnellino.Lapartitanonsarebbericominciata chealletre.MrDuPont,cheavevapersoaltri diecimiladollari,confermòaBondche Goldfingeravevaunasegretaria.«Nonl’homai vista.Stasemprechiusaincamera.Forseèsolo unaballerinettacheGoldfingersièportatodietro pernonstaresolo…»scoppiòinunarisata grassa,«…dinotte! Perchèmelochiedete?Avetescoperto qualcosa?» Bondfuevasivo.«Nonpossodirvinientedi precisoancora.Èprobabilechequesto pomeriggioiononmifacciavedere.Ditechemi sonostancatodistareaguardarevoidueche giuocateesonoandatoafareungiroincittà.» Dopounattimoproseguì:«Masequelloche pensoègiusto,nonsorprendetevidiquelloche accadrà.SeGoldfingercominciaacomportarsiin modostrano,rimanetecalmoeosservate.Nonvi stopromettendoniente.Pensodiavercapito.» «Bene,perdiana!»esclamòMrDuPont.« Nonvedol’oradipescarequelbastardoconle maninelsacco.Luiequeisuoiocchimaledetti!» Bondsalìinascensorealsuoappartamento. TiròfuoridallavaligiaunaLeicaM3,un esposimetroMC,unfiltroK2eunflash.Uscìsul balconeeosservòilsolepercalcolaredovesi sarebbetrovatoversoletreemezzo.Rientrònella stanza,simisesullaporta-finestrapermisurare l’intensitàdellaluce.L’esposizioneeradiun centesimodisecondo.Regolòl’otturatorea undici,eladistanzaaquattrometri.Coprì l’obiettivoconunamanoepremetteilpulsante percontrollarechetuttofosseaposto.Poiinserì lapellicola,infilòilflashnelsupportoepoggiòla macchinasultavolo. Riaprìlavaligiaepreseunlibrovoluminoso, LaBibbiacomeoperaletteraria,loaprìetirò fuorilasuaWaltherPPKnellafondinaBerns Martin.Infilòlafondinanellacinturadei pantaloni,dallapartesinistra.Provòdueotre volteadestrarrevelocementelapistola.Poteva andare.Esaminòattentamenteladisposizionedel suoappartamento,nellasperanzachequellodi Goldfingerfosseugualealsuo.Cercòdi immaginarsilascenachesisarebbesicuramente presentataaisuoiocchiunavoltaentrato nell’appartamentoalsecondopiano.Provòil passepartoutintutteleserratureecercòdiaprire leportesenzafarrumore.Poispinseunapoltrona davantiallafinestra,acceseunasigarettae cominciòapensarecosaavrebbedettoa Goldfingerquandosarebbevenutoilmomento. Alletreeunquartosialzò,uscìsulbalconee stetteperqualchemomentoadosservareledue figuresedutesullaterrazzadelCabanaClub. Rientrònellastanzaecontrollòl’esposimetro.La lucenoneracambiata.Siinfilòlagiacca,si aggiustòilnododellacravattaesipassòla cinghiadellaLeicaintornoalcollo.Lamacchina glipendevaall’altezzadelpetto.Detteunultimo sguardocircolareallastanzaesiavviòverso l’ascensore.Scesealpianoterrenoesimisea guardarelevetrinettenellahall.Quandoleporte dell’ascensoresirichiuserosidiresseversole scaleesalìalsecondopiano.Ladisposizione degliappartamentieraidenticaaquelladel dodicesimo.L’appartamentoN.200eraproprio doveluisieraaspettatochefosse.Nelcorridoio nonc’eranessuno.Tiròfuoriilpassepartout,aprì laportaconcautelaelarichiusedietrodisè. Nell’ingresso,appesiall’attaccapannivideun impermeabile,unsoprabitodipelodicammello, euncappellogrigiochiaro.Bondafferrò saldamentelasuaLeicaconladestra,lasollevò davantialviso.Giròlamanigliadellaportache davanelsalottino.Nonerachiusaachiave.L’aprì lentamente. Primaancoradivederequellochesiaspettava, sentìlavoce.Eraunavocedidonna,unavoce bassa,attraente,dallapronunciainglese.Stava dicendo:«Hapescatouncinqueeunquattro.Ha completatolacanastadicinqueconduepinelle. Scartaunquattro.Inmanohaunre,unfante,un noveeunsette.» Bondscivolònellastanza.Laragazzastava sedutasuduecuscinipoggiatisuuntavoloa mezzometrodallaporta-finestra.Facevamolto caldoelaragazzaindossavasolounpaiodi mutandineeunreggisenoneri.Dondolavale gambe,annoiata.Avevaappenafinitodilaccarsi leunghiedellamanosinistra:allungòilbraccio peresaminarel’effetto,poiavvicinòlamanoalla boccaesoffiòsulleunghie.Allungòlamanoe infilòdinuovoilpennellonellabottigliettadello smalto.All’altezzadeisuoiocchic’eraunpotente binocolosorrettodauntreppiedichepoggiavasul pavimento. Attaccatoalbinocolo,unpiccolomicrofonoda cuipartivanodeifilicheportavanoadunascatola dellagrandezzadiunregistratoreportatileedilì proseguivanofinoadun’antennapiazzatasuun cassettone. Quandolaragazzasipiegòinavantiper metteregliocchialbinocololemutandinenerele aderironoalcorpoabbronzato.Hapescatouna reginaeunre.Combinazionediregine.Dueree unjolly.Scartasette.»Chiuseilmicrofono. Mentrelaragazzaeraassortaaguardare,Bond attraversòsilenziosamentelastanzaesipiazzò quasiallesuespalle.Salìsudiunasedia, augurandosichenonscricchiolasse.Orastava all’altezzagiustaperriprenderetuttalascena. Guardònelmirino.Sì,eratuttoafuoco.Latesta dellaragazza,ilbordosuperioredelcannocchiale, ilmicrofonoequindicimetripiùsottoiltavolo dagiuoco.MrDuPontdispalleavevainmanole suecarte.Bondpotèdistinguerelecartediseme rossoequelledisemenero.Premetteilpulsante. Allampodelflashlaragazzacacciòunurloe sivoltòdiscatto. Bondsceselentamentedallasedia.Buonasera. »C-c-chisiete?Cosavolete?»avevaunamano sullaboccaegliocchispalancati.Era terrorizzata. «Hogiàavutoquellochevolevo.Nonabbiate paura,ètuttofinito.MichiamoBond,James Bond.» Bondposòlamacchinasullasediaelesi avvicinò.Potevasentireilsuoprofumo.La ragazzaeramoltobella.Avevaunamassadi capellibiondissimichelescendevanosulle spalle,gliocchiazzurririsaltavanosulla carnagioneappenaabbronzataelelabbraerano pieneearcuate.Dovevaavereunbelsorriso. Scesedaltavoloerimaseinpiediaccantoalui. Eraalta,forseunmetroesettantacinque,aveva bracciaegambelungheeaffusolate,da nuotatrice.Ilsenoeraaltoeletendevalaseta neradelreggiseno. Nonerapiùterrorizzata.Mormorò:«Eora cosafarete?» «Avoiniente.Midivertiròunpo’con Goldfinger.Sudabrava,scostatevi,vogliodare un’occhiata. » Bondsiavvicinòalcannocchialeeguardò.Il giuocoprocedevanormalmente.Goldfingernon davasegnidinervosismo. «Nonlopreoccupailfattochenongliarrivino piùlevostreindicazioni?Chefaràora,smetterà digiuocare?» Laragazzarisposeesitando:«E’giàaccaduto altrevolte,quandosièstaccatalaspinao qualcosadelgenere.Aspettacheiomirimettain contatto.» Bondlesorrise.«Alloralasciamolofriggere perunpo’.Fumateunasigarettaerilassatevi.» Leporseilpacchettodisigaretteelaragazzane preseuna.«Edoramettetevilosmaltoalle unghiedellamanodestra.» Unleggerosorrisolefecetremarelelabbra.« Daquantotemposietequinellastanza?Quando vihovisto,miavetefattovenireunaccidente.» «Sonoentratopochiminutifa.Midispiacedi avervimessopaura,maGoldfingerèuna settimanachestafacendovenirecontinui accidentiaMrDuFont.» «E’vero,»risposeincerta,«pensochesiaun bruttoscherzoperquelpoveretto.MaDuPontè moltoricco,vero?» «Sì.Iononmipreoccupotantoperlui,ma Goldfingerpotrebbescegliereperisuoischerzi qualcunaltrochenonpuòpermetterselo.Epoimi sembracheancheluinonselapassimale.Perchè bara,senuotanell’oro?» L’espressionedellaragazzasianimò.«Loso. Nonriescoacapireneanch’ioperchèlofaccia.E’ unaspeciedimania,quelladifarsoldi.Nonpuò smettere.Glihochiestoilperchèeluimiha rispostocheèdastupidinonapprofittarequando lafortunaèdallapartenostra.Eluicontinuaad averesemprefortuna.Quandomihapropostodi farequesto,»agitòlasigarettaindirezionedel binocolo, «ioglihochiestoperchèsimettevaacorrere tuttiquestirischi,eluimiharisposto:”Questaè lasecondalezione:quandolafortunanonèdalla tuaparte,fa’inmodochecivenga.”» Bonddisse:«Beh,buonperluicheiononsia uninvestigatoreounagentedellapolizia.» Laragazzasistrinsenellespalle.«Oh,nonse nesarebbepreoccupatoaffatto.Viavrebbe comprato. Puòcomprarechiunque.Nessunoresiste all’oro.» «Chevoletedire?» Laragazzadisseintonoindifferente:«Porta sempreconsèunmilionedidollariinoro,a menochenondebbaattraversarelafrontiera.Se vaall’esterosimetteunacinturapienadimonete d’oro,oppuremettedellelastred’orosulfondoe sulcoperchiodellavaligia.Sonodelleveree proprievaligied’ororicopertedicuoio.» «Peserannounatonnellata.» «Viaggiasempreinunamacchinacon sospensionispeciali.L’autistaèunomone;le valigieletoccasololui.» «Perchèvaingirocontuttoquell’oro?» «Nelcasocheneabbiabisogno.Luisache l’oroglipuòprocurarequalsiasicosa.Ètuttooro aventiquattrocarati.EpoiGoldfingeramal’oro, loamacomeglialtriamanoigioielli,oi francobollio…beh,ledonne.» Bondsorrise.«Edamavoi?» Arrossìerisposetuttaindignata.«Certoche no!»Poiproseguìpiùcalma:«Naturalmente aveteildirittodipensarequellochevolete,mala veritàècheluinonmiama.Vogliodirecheglifa piacerecheglialtripensinochenoi…cheio… insommachesitrattidiamore,eccetera,eccetera. Luinonèmoltoattraenteeiopensochesiauna questionedi…vanitàoqualcosadelgenere.» «Sì,capisco.Cosìsietesolounaspeciedi segretaria?» «No,unaspeciedidamadicompagnia,»lo corresselei.«Nondevobattereamacchinaofare cosedelgenere.»Improvvisamentesimiseuna manodavantiallabocca:«Oh,maionondovrei dirvicertecose!Nonglielodirete,vero?Mi ucciderebbe…»eraimpaurita,«…oqualcosa delgenere. Nonsocosamifarebbe.Maèiltipocapacedi qualsiasicosa.» «Naturalmente,nonglidirònulla.Maquesta nonèvitapervoi.Perchèlofate?» Risposesecca:«Centosterlinelasettimanae tuttoquesto…»siguardòintorno,«…nonsono cosechecadonodalcielo.Mettodaparteisoldi. Quandoavròrisparmiatoabbastanza,mene andrò.» BondsidomandòseGoldfingerl’avrebbe lasciataandarevia.Nonsapevatroppecose? Guardòquelbelvisoequelcorpostupendo.Forse leinonlosospettavanemmeno,maperisoldi,si eramessainunbruttoimpiccio. Laragazzaerainquieta.Disseconunarisatina imbarazzata:«Noncredodiesserevestitamolto correttamente.Possoandareamettermiqualcosa addosso?» Bondnonerasicurodipotersifidare.Infondo noneraluichepagavacentosterlinealla settimana. Disseallegramente:«Statebenissimocosìeil vostroabbigliamentoèaltrettantocorrettodi quellodituttaquellagenteintornoallapiscina.E poiègiuntoilmomentodiscambiaredueparole conMrGoldfinger.» DitantointantoBondavevagettato un’occhiataaiduechegiuocavanosullaterrazza. Lapartitasembravaprocederenormalmente. Bondsiavvicinòalbinocolo.MrDuPont sembravaunaltrouomo,facevagrandigestied eramoltoanimato.MentreBondloosservava posòsultavolounmucchiettodicarteeleaprì: unacanastapuradire.Bondalzòleggermenteil binocolo.Lagrossafacciacolorbronzoera impassibile.MrGoldfingeraspettava pazientementechelafortunatornassedallasua parte.MentreBondlostavaosservandositoccò l’amplificatoreeseloaggiustòmeglio nell’orecchio.Eraprontoaricevereisegnali. Bondsivoltòversolaragazza.«Bella macchinetta,»commentò.«Suqualefrequenza trasmettete? » «Mel’hadetto,manonloricordo.»Socchiuse gliocchi.«Centosettanta…qualcosacome mega…» «Megacicli.Puòessere,manonmi sorprenderebbeseinsiemeallevostreparolegli arrivasseroancheunsaccodichiamateperitassì edimessaggidellapolizia.Deveavereunpotere diconcentrazioneveramentediabolico.»Bond rise.«Allora,pronti?Sipuòcominciare.» Improvvisamentelaragazzaglimiseunamano sulbraccio.Alditomedioportavaunanello,due manined’orointrecciateintornoauncuore.La voceletremava.«proprionecessario?Nonpotete lasciarloandare?Nonsocosamifarà.Viprego.» Esitava.Eratuttarossa.«Epoi,mipiacete.Era tantotempochenonincontravounuomocome voi.Nonpoteterimanerequiconmeancoraun po’? »Abbassògliocchi.«Selolasciateandare, io…»pronunciòleparoletutted’unfiato«io sonodispostaafarequalsiasicosa.» Bondsorrise.Preselamanodellaragazzaela strinseleggermente.«Midispiace,masono pagatoperfarequestolavoroedebbofarlo. Eppoi…»lavoces’indurì,«desiderofarlo.E’ tempochequalcunodiaunalezioncinaaMr Goldfinger.Pronti?» Senzaattendereunarispostasichinòdinuovo sulbinocolo.Sischiarìlagola.Osservò attentamentequelfaccionepoicercòilbottone delmicrofonoelopremette. Goldfingerdovevaaversentitoqualcosa all’amplificatoreperchè,purrimanendo impassibile,avevaalzatogliocchieliaveva riabbassaticomearingraziareilcielo. LavocediBondsuonòbassaeminacciosa.« Ascoltatemibene,Goldfinger.»Feceunapausa. Goldfingernonavevabattutociglio,avevasolo abbassatoleggermentelatesta.Studiavalesue carteconattenzione,tenendolestrettenellemani ferme. «E’JamesBondcheparla.Viricordatedime? Ilgiuocoèfinito,oraètempodipagare.Houna fotografiadituttol’insieme:bionda,binocolo, microfono,evoieilvostroapparecchioacustico. Sefaretequellochevidirò,quellidiScotland Yardedell’FBInonlavedrannomai.Seavete capito,fateuncennoconlatesta.» Lentamenteilvisosenzaespressionesiabbassò perunattimo,poisirialzò. «Mettetelecartesullatavola…scoperte.» Abbassòlemani,leaprìelecartescivolarono sullatavola. «Tiratefuoriillibrettodegliassegnie riempiteneunopercinquantamiladollari.Di questicinquanta,trentacinquemilasonoquelliche avetespillatoaMrDuPont,diecimilavannoame eglialtricinquemilasonounamultaperaver fattosprecareaMrDuPontilsuotempo prezioso.» BondcontrollòalbinocoloseGoldfinger eseguivaisuoiordini.Detteun’occhiataaMrDu Pont:eratuttoprotesoinavanti,forseavevala boccaaperta. MrGoldfingerstaccòlentamentel’assegnoelo firmò. «Bene.Eoraannotatequantovidiròebadate dinonsbagliare.Prenotateamionomeuno scompartimentosulSilverMeteordiquestanotte perNewYork.Nelloscompartimentovoglio trovareunabottigliadichampagneedeisandwich alcaviale.Enessungiochetto.Spediscosubitola fotoeunrapportocompletodiquantoèaccaduto allapoliziaconistruzionicheapranolabustae procedanosenonarriveròaNewYorkentro domani,sanoesalvo.Seavetecapitofateun cennoconlatesta.» Ancoraunavoltailgrossotestonesipiegòin avanti.Qualchegocciolinadisudoreeraapparsa sullafronte. «Beneeoradatel’assegnoaMrDuPonte fateglilevostrescuse.Ditegli:”Vichiedo umilmentescusa,hocercatodiimbrogliarvi“, poipoteteandare.» BondvidelamanochesiallungavaversoMr DuPontelelabbrachesimuovevano.Goldfinger eratornatotranquillo.Sitrattavasolodidenaro, infondo.Comealsolitoerariuscitoacavarsela. «Unmomentoancora,Goldfinger,nonèfinito. »Bonddetteunosguardoallaragazza.Era accantoaluielofissava.Neisuoiocchic’era pauraesgomento,maancheunalucedi sottomissioneedesiderio. «Comevichiamate?» «JillMasterton.» Goldfingersieraalzatoinpiediestava allontanandosi.Bonddisseseccamente:« Fermatevi.» Goldfingersifermò.Alzògliocchialbalcone. Liavevaspalancati,comelaprimavoltache Bondloavevaincontrato.Ilsuosguardoduro, fermo,sembròindividuarelelentidelbinocolo, attraversarle,foraregliocchidiBondetrapanare ilsuocranio.Sembròchedicesse:«Miricorderò divoi,MrBond.» Bonddisseabassavoce:«Avevodimenticato un’ultimacosa.Porteròconmeunostaggiofinoa NewYork. MissMasterton,Fateinmodochesitrovial trenoquestasera.Oh,naturalmentelacabina dovràessereriservata.E’tutto.» 5Turnodinotte UnasettimanapiùtardiBonderaaffacciatoad unafinestradelsettimopianodelpalazzoin Regent’sParkdovesitrovailquartiergenerale delServizioSegreto.Londradormivasottola lunapienachecorrevavelocenelcielo,sparendo eriapparendodietrolenubi. Quando,tregiorniprima,Mgliavevadettoche avrebbedovutofareilturnodinotte,l’ideanon erapiaciutamoltoaBond.Avevarispostoche nonsapevaassolutamentenulladiquelgeneredi servizio,cheeraunpostoditropparesponsabilità perunocheerastatoperseianninellaSezione« 00»echeavevacompletamentedimenticato quelpocochesapevadiquellavoro.«Vedrete cheandràbene,007,»avevadettoMsecco.«Se trovatequalchedifficoltà,poteterivolgerviagli agentidiservizio,alcaposezioneoame.»(Bond avevasorrisoall’ideadisvegliareMnelcuore dellanotteperchèunuomoalCairooaTokyosi trovavaneiguai.)«Epoi,hodeciso.Desideroche tuttigliagentianzianifaccianoilloroturnodi servizio.»Loavevaguardatogelidamente.«Se voletepropriochevelodica,007,mihanno chiamatoquellidelMinisterodelTesoro.Dicono chelaSezione00ormaièsuperflua.Diconoche nonservepiù.Erainutilediscutere,»lavocedi Msieraaddolcita,«glihosolodettochesi sbagliavano.»Bondpotevaimmaginarelascena. «Noncredochevifaràmalesvolgerequalche lavorettoextraorachesieteaLondra.Vi manterràinforma.» Eranopassatetrenottiefinoadalloratuttoera filatoliscio.ABondpiacevastarseneinpace nellastanzasilenziosa,sapereisegretidituttie mangiarsiognitantoqualchepaninoconuna tazzadicaffèchegliportavaunadellegraziose ragazzedelbar.Fud’improvvisochequellanotte glivenneinmenteGoldfinger.Vollevederese all’Archivioavevanonientecheloriguardava. Bondsollevòilricevitoreverdeechiamò l’Archivio. «Controllosubitoevirichiamo.» Bondriattaccò. Avevafattounviaggiopiacevolissimoquella nottedaMiamiaNewYork.Avevanomangiatoi sandwichebevutolochampagne,poiavevano fattol’amore.Alungo,lentamente.Laragazza sembravaaffamatadiamore.Perduevoltelo avevasvegliatodurantelanottechiedendogli dolcementecarezze,senzadirenullasolotenendo lamanoversoilcorposolidoesnellodilui.Il giornodopoavevachiusoperduevolteletendine delfinestrino,loavevapresopermanoegli avevadetto:«Amami,James»comeuna bambinachechiedelecaramelle. JillMastertongliavevariferitocheGoldfinger eracalmo,pernullaturbatoperlasconfitta. AvevadettoallaragazzadiricordareaBondche entrounasettimanasarebbearrivatoinInghilterra echeglisarebbepiaciutofarequellapartitaagolf aSandwich.Nientealtro,nessunaminaccia, nessunaimprecazione.Avevadettochelaragazza sarebbedovutatornareindietrocoltreno successivo.JillavevadettoaBondcheloavrebbe fatto.Neavevanodiscussoalungo.Maleìnon avevapauradiGoldfinger.Checosalepoteva fare?Epoieraunbuonposto.Bondavevadeciso didarleidiecimiladollaricheMrDuPontgli avevacacciatoinmanobalbettandounasequela diringrazia-mentiedicomplimenti.Laobbligò adaccettarlidicendole:«Iononlivoglio,non sapreicosafarne. Tienilidiriservanelcasodecidessidi venirteneviaall’improvviso.Vorreichefosseun milione. Nondimenticheròmaiquesteorepassate insieme.»Bondl’avevaaccompagnataalla stazione,l’avevabaciataalungoun’ultimavolta eseneeraandato.Nonc’erastatosentimento.Gli eravenutoinmenteundetto:«L’amorepuò esserefuoco,l’amorepuòesserecenere,ma l’amorepiùbelloepiùpulitoèquellodeisensi.» Nonavevanemmenorimorsi.Avevapeccato?E controchecosa?Avevapeccatocontrolacastità? Bondsorrisetrasè.C’eraunaltrodettoederadi unsanto,S.Agostino:« OhMioDio,fammidonodellacastità,manon subito!» Iltelefonoverdesquillò.«Hotrovatotre Goldfinger,maduesonomorti.Ilterzoèun agenterussoaGinevra.Failparrucchiere.Fa scivolareimessagginellatascadestradeiclienti quandospazzolaicappottiprimachesene vadano.HaperdutounagambaaStalingrado.Vi interessa?Possotrovarealtrenotiziesudilui.» «No,grazie.Nonèilmiouomo.» «Possiamocercarenell’archiviodelCriminal InvestigationDepartmentdomanimattina.Avete unafotografiadiquestotipo?» BondsiricordòdellapellicolanellaLeica.Non avevapensatonemmenoasvilupparla.Sarebbe statopiùsempliceepiùrapidoricostruirelasua facciaconl’Identicast.Disse:«Èliberalastanza dell’Identicast?» «Sì.Sevoletepossoaiutarviio.» «Grazie,scendosubito.» Dissealcentralinistadovepotevaessere rintracciatoincasodibisogno,uscìdallastanzae sceseinascensorealprimopiano.Ilgrande edificioeraimmersonellaquietenotturna.Nel silenzios’indovinavanoditantointantoisegnidi unacontinuaesommessaattività:ilsuono smorzatodiunamacchinadascriveredietrouna porta,lescaricheintermittentidiunimpianto radio,ilronziodeicondizionatorid’aria. Sembravadiesseresudiunanaveda combattimentoall’ancorainunporto. L’agentediservizioalrepartoarchivieragià nellastanzadell’Identicast.DisseaBond:« Potetedirmiitrattiprincipalidelviso?Cosìtolgo lediapositivechesicuramentenonservono.» Bondcominciòadenumerarlimentreseduto guardavaloschermoilluminato. L’Identicastèunamacchinachepermettedi ricostruireconunacertaapprossimazionela facciadiunindividuosospetto,diqualcunocheè statovistosolodisfuggitainunastrada,inun trenoosuunamacchinaincorsa.Funzionasul principiodellalanternamagica.L’operatore proiettasulloschermovaritipidiformeditesta, finoaquandosiarrivaaquellagiustacheviene lasciatainproiezione.Poisiprocedeconvaritipi dicapelliequindiconlealtrecaratteristiche facciali,occhi,naso,mento,bocca,sopracciglia, guance,orecchie.Allafinesulloschermoappare lafacciacompletachevienefotografatae archiviata.Civolleunpo’ditempopermettere insiemelafacciastraordinariadiGoldfinger,ma ilrisultatofinaleeraabbastanzasomigliante. Bonddettòdueotrenotesulcoloritoabbronzato dell’uomo,ilcoloreel’espressionedegliocchie ilcoloredeicapelli.Illavoroerafatto. «Nonvorreiincontrareuntiposimiledinotte, »fuilcommentodell’agente.«Appenaarrivano quellidelCIDpassolafotoaloro.Pensoche potrannodarviunarispostaperl’oradicolazione. » Bondrisalìalsettimopiano.Dall’altraparte delmondoeracircamezzanotte.Leemittenti orientalitacevano.C’erailrapportodastendere. Poivenneroleotto.Bondtelefonòalbarchegli portasserolacolazione.Avevaappenafinitodi mangiarequandogracchiòiltelefonorosso.M! Chediavolocifacevainufficiomezz’oraprima delsolito? «Pronto!» «Venitenelmioufficio,007.Desideroparlarvi primacheandiatevia.» «Vabene.»Bondriattaccòilricevitore. S’infilòilcappotto,sipassòlamanosuicapelli, dissealcentralinistadoveandava,preseil rapportoesalìall’ottavoedultimopiano.Nè l’appetitosaMissMoneypenny,nèilcaposezione eranoancoraarrivati.Bondbussòallaporta dell’ufficiodiMedentrò. «Sedete,007.»Mstavacelebrandoilsolito ritodell’accensionemattutinadellapipa.Avevail visoroseoelustro.Lasuafacciasegnatada vecchiomarinaioeramaledettamentesvegliaed allegrasoprailrigidocollettocandidoela cravattadalnodoallentato.Bonderaconscio dell’ombrascuradelsuomentoedell’aspetto trasandatodeisuoivestiti. «Tuttocalmoquestanotte?»Erafinalmente riuscitoadaccenderelasuapipa.FissòsuBondil suosguardopenetrante. «Abbastanza.L’emittenteH…» Mfeceuncennoconlamanosinistra.« Lasciateandare.Leggeròtuttosulrapporto.Qua, datemelo. » Bondgliporselacartellacheportavalascritta «TopSecret».Mlamisedapartesullascrivania. Ebbeunodeisuoirarisorrisettiironici:«C’è uncambiamento,007.Visospendodalturnodi notte,perora.» IlsorrisodiBonderapiuttostoforzato.Sentì cheilsuocuoreacceleravaibattiticomegliera spessocapitatoinquellastanza.Maveva qualcosaperlui.Disse:«Cominciavoappenaora asbrigarmelaabbastanzabene.» «Bene.Inseguitovicapiteràancora.È successoqualcosadinuovo.Unaffarestrano.Non èproprioilvostrogenere,salvodaunpuntodi vistaparticolare…» Bondsiappoggiòalloschienaledellasedia senzadirenulla.Aspettava. «HocenatoconilGovernatoredellaBancaieri sera.Unohasemprequalcosadaimparare. Questoperesempioiononlosapevo.Oro,eccodi cosasitratta.Contrabbando,falsificazioni, eccetera,eccetera.Nonmieromaiimmaginato chelaBancad’Inghilterrafossecosìben informatasuitruffatori.Pensochefacciaparte deicompitidellaBancaproteggerelanostra valuta.»Malzòunsopracciglio.«Vene intendetedioro?» «No,signore.» «Bene,questopomeriggiodiventereteun esperto.AveteunappuntamentoconilColonnello SmithersallequattroallaBancad’Inghilterra. Avetetempodiriposarviunpo’prima?» «Si,signore.» «Bene.SembrachequestoSmitherssiailcapo delrepartoricerchedellaBanca.Daquantomiha dettoilGovernatoredeveessereunveroeproprio sistemadispionaggio.Èlaprimavoltachesento direchenehannouno.Questodimostracheil nostrolavorosisvolgeincompartimentistagni. Comunque,Smitherseisuoiragazzitengono d’occhioilmondobancario.Eparticolarmente stannoattentichenessunofacciascherzetticonla nostravalutaeconlenostreriserved’oroecose delgenere.L’altrogiornoc’èstatoquell’affaredi quegliitalianichefalsificavanolesterline.Le facevanod’oro.Tuttoaposto,icaratiecosìvia. Masembracheunasterlinaounnapoleone francesevalganomoltodipiùdellorovalorein orofuso.Nonchiedetemiperchè.Velopotràdire Smitherssequestoviinteressa.Comunque,la Bancasièaffidataadun’interabatteriadi avvocati,perchètecnicamenteillorononeraun reato,edopoaverpersoneitribunaliitaliani,è riuscitaainchiodarliinSvizzera.Forseneavete sentitoparlare.Poic’èstatoquell’affaredei dollariaBeirut. Suigiornalic’eranocertititolonigrossicosì.Io noncihocapitoniente.Dovevaesserequalcosa comeunafallanellabarrierachemettiamo intornoallanostravaluta.Beh,ilcompitodi Smithersèproprioquellodifiutareilpericolodi questiimbrogli.Laragioneperlaqualeil GovernatoremihachiamatoècheSmithersha individuatodaanni,paredallafinedellaguerra, unagrossafugad’orodall’Inghilterra.Sitratta soprattuttodideduzioniediunacertadosedi istinto.Smithersammettecheèriuscitoasapere benpocofinoadora,mahaconvintoil GovernatorechehachiestoalPrimoMinistro l’autorizzazioneavalersidelnostroaiuto.»M feceunapausa,poi,guardandoBondconun sorrisettodivertito,glichiese:«Visietemai domandatochisianoipiùricchid’Inghilterra?» «No,signore.» «Beh,provateadirnequalcuno.» Bondsimiseapensare.C’eraunsaccodi personecheeranoriccheocheigiornalidicevano chelofossero.Machiavevaveramenteisoldi,i liquidiinbanca?Dovevadirequalcosa.Disse esitando: «Beh,c’èSassoon.Poic’èquell’armatore, quel…Ellerrnan.DiconoanchecheLord Cowdraysiamoltoricco.Poicisonoibanchieri Rothschild,Baring,Hambro.C’èWilliamson, quellodeidiamanti.InSudAfricac’è Oppenheimer.Puòdarsichequalcheducaabbia ancoramoltodenaro…» «Nonc’èmale,proprionientemale.Maavete lasciatofuoriilpezzopiùimportante.Untipoa cuinonavreimaipensatosenonmeloavesse dettoilGovernatore.E’ilpiùriccoditutti.Un tipochiamatoGoldfinger.AuricGoldfinger.» Bondnonpotèfareamenodiscoppiarea ridere. «Chesuccede?»Merastizzito.«Chediavolo c’èdaridere?» «Scusatemi,signore,»Bondsieraripreso.«Il fattoècheproprioquestanottehoricostruitola suafacciaconl’Identicast.»Detteunosguardoal suoorologio,poiconvocestrozzatadalriso disse:« Aquest’oralafotodovrebbeessereall’archivio delCID.» Msistavaarrabbiandodavvero.«Chediavolo visuccede?Smettetedicomportarvicomeun dannatoscolaretto.» Bonddisseserio:«Beh,signore,èsuccesso che…»egliraccontòtuttalastoria,senza tralasciarenulla. IlvisodiMsirischiarò.Ascoltavacon attenzionetuttoprotesoinavanti.QuandoBond ebbefinito,Msiriappoggiòalloschienaledella sedia.Disse:«Bene,bene…bene,»diminuendo ognivoltailtonodellavoce.Intrecciòlemani dietrolanucaesimiseafissareilsoffitto. Bondfacevasforzienormipernonscoppiarea rideredinuovo.Comeselasarebberopresaquelli delCID?LeparolediMloriportaronoallarealtà. «Apropositocomesonofinitiidiecimila dollari?» «Lihodatiallaragazza,signore.» «Mano!EperchènonliavetedatiallaCroce Bianca?» IlfondodellaCroceBiancaservivaperaiutare ifamiliaridegliagentidelServizioSegreto, uominiedonne,uccisidurantelemissioni. «Midispiace,signore.»Bondnonera preparatoadiscuterequellaquestione. «Hum.»Mnonavevamaiapprovatolesue conquistefemminili.Eranounaffrontoallasua coscienzadivittoriano.Questavoltadecisedi farglielapassareliscia.Disse:«Beh,questoè tuttoperora,007.Sapreteilrestoquesto pomeriggio.Buffoquellochemiaveteraccontato diGoldfinger.Stranotipo.L’hovistounavoltao dueaBlades.QuandostainInghilterravienelàa giocareabridge.E’luiiltipochelaBanca d’Inghilterratiened’occhio.»Mfeceunapausa, guardòBonderiprese:«Edaquestomomentolo terreted’occhioanchevoi.» 6Unachiacchieratasull’oro BondsalìigradinidellaBancad’Inghilterra, attraversòiportalidibronzoedentrònellagrande hall. Unodeiportierivestiticonlamarsinarossagli siavvicinò:«Desiderate,signore?» «IlColonnelloSmithersmiattende.» «SieteilComandanteBond?Daquestaparte, prego.» Ilportieresiavviòversol’ascensoredalle portieredibronzochestavasulladestra.Salirono alprimopiano.Ilpavimentodellungocorridoio erainteramentericopertodauntappetobeige.Il portierebussòall’ultimadellenumeroseporte intagliatediquercia.Sedutadietrounascrivania c’eraunadonnadaicapelligrigiconl’ariada primadellaclasse.Leparetidellastanzaerano copertedaschedarimetallici.Ladonnastava scrivendosuunfogliettogiallodimemorandum. Glisorriseconun’ariadicomplicità,poisollevò ilricevitorediuntelefonoefeceunnumero.«Il ComandanteBondèarrivato.»Riattaccòil ricevitoreesialzò.«Voleteseguirmi,prego?» Attraversòlastanzadirettaversounaportaverde imbottita,l’aprìesifecedaparteperfarpassare Bond. IlColonnelloSmitherserainpiediaccantoalla suascrivania.Dissegravemente:«Graziedi esserevenuto.Voletesedervi?»Bondpreseuna sedia.«Fumate?»IlColonnelloSmithersgli avvicinòunportasigaretted’argento,poisedettee cominciòariempirsiunapipa.Bondpreseuna sigarettael’accese. IlColonnelloSmithersavevaesattamente l’aspettodiunochesichiamiColonnello Smithers.Erachiarocheerastatounmilitare,e probabilmentedicarriera;avevalemaniere cerimonioseeseriechesiaddicevanoalsuo nome.Maisuoiocchialicerchiatid’ossolo facevanopiuttostosomigliareadunuomodicorte diunacasareale,zelanteeunpo’malnutrito. Bondpercepìlanoiaannidataagliangolidella stanza.Disseincoraggiante:«Sembrache dobbiateraccontarmituttosull’oro.» «Cosìcredo.HounbigliettodelGovernatore. Midicechenondevonascondervinulla! «Quandosilavorainunabancasiprende l’abitudineadessereeccessivamenteprudenti. Alloraparliamounpo’diquestooro.Misembra dicapirechenonnesapetemolto,vero?» «Selovedo,loriconosco.» «Ah,ah,certo…bene,dunque…laprimacosa daricordareèchel’oroèilbenepiùpreziosoe piùcommerciabiledelmondo.Poteteandarein qualsiasicittà,direipersinoinqualsiasivillaggio, mostrareunpezzod’oroericevereincambio qualsiasicosa.Giusto?»LavocedelColonnello Smithersavevaoraunavivacitàcheprimanon aveva.Gliocchibrillavano.Davantialuiaveva alcunifogliettidiappunti.Bondsiappoggiòallo schienaledellasediaErasempreprontoad ascoltarechiunques’intendesseveramentedi qualcosa,qualsiasicosa.«Un’altracosada ricordareèchel’orononèidentificabile.Per esempiolesterlined’orononhannonumeridi serie,seilingottid’orohannoimpressoil marchiodellaZecca,ilmarchiosipuòfacilmente cancellareoilingottisipossonofondere.Tutto questorendepraticamenteimpossibile individuarel’originedell’orooisuoispostamenti nellevariepartidelmondo.InInghilterra,ad esempio,quiallaBancapossiamocontaresolo l’orocontenutoneinostrisotterranei,nei sotterraneidellealtrebancheeallaZecca,efare uncalcoloapprossimativodiquelloinpossesso deigioiellieriedellesocietàdipegno.» «Maperchècitenetetantoasaperequantooro c’èinInghilterra?» «Perchèl’oroelavalutasonolabasedel creditointernazionale.Ognipaesepuòcalcolare qualesial’effettivaforzadellapropriamoneta soloinbaseallaquantitàdioroesistente.Eilmio compito,MrBond…»gliocchimitidel ColonnelloSmithersdiventarono inaspettatamentepenetranti,«èquellodi sorvegliarechenonsiverifichinessunafugadi orodall’Inghilterraodaqualsiasialtraparte dell’areadellasterlina.Equandoindividuoun casodelgenere,unafugad’oroversounaltro paesedoveessopuòesserecambiatopiù vantaggiosamentechealnostroprezzoufficiale d’acquisto,devoincaricareilCIDdirintracciare l’oro,cercarediriportarloinInghilterra,chiudere lafallaearrestareiresponsabili.Ilguaioè,Mr Bond…»ilColonnelloSmitherssistrinse sconsolatonellespalle,«… chel’oroattraeipiùgrossieipiùingegnosi criminali.Edèmolto,veramentemoltodifficile pescarli.» «Nonpuòesseresolounafasepasseggera? Nonèpossibilechequestascarsezzadioro finisca? Nelleminiereafricanemiparechecenesia ancoramolto.Nonbasta?Nonèpossibileche succedacomeperqualsiasialtromercatoneroche siesauriscenonappenal’offertasuperala domanda,comeèavvenutoperlapenicillinadopo laguerra?» «Temodino,MrBond.L’orohadelle straordinarieproprietàevieneutilizzatosempre piùinognicampo.brillante,malleabile,duttile, quasideltuttoinalterabileesicuramentepiù densodiqualsiasialtrometallo,sesieccettuail platino.Mahaduedifetti:nonèabbastanzaduro, siconsumarapidamente,ancheacontattodelle foderedellenostretascheedelsudoredellapelle. Ogniannoleriserved’orovengono impercettibilmenteridottedall’usura.Hodetto chel’orohaduedifetti.»IlColonnelloSmithers sembravaproprioafflitto.«L’altrodifettoèdi granlungailpiùimportante:l’oroèiltalismano controlapaura.E’lapaura,MrBond,chetoglie l’orodallacircolazioneelonascondeinattesadi giornipeggiori.Sipuòdirecheunabuonaparte dell’orochevienescavatoognigiornodalle miniereèrisotterratodaqualchealtraparte.» L’eloquenzadelColonnellofecesorridere Bond.Quell’uomovivevaperl’oro,pensavasolo all’oro,sognaval’oro.Beh,eraunsoggetto interessante.Potevabenissimosguazzarcianche lui.Glieragiàcapitataun’esperienzadelgenere, aitempidellalottacontroicontrabbandieridi diamanti,allorasitrattavadell’affascinantemito dellepietrepreziose.Disse:«Chealtrodevo sapereprimadiarrivarealproblemaveroe propriocheciinteressaattualmente?» «SfortunatamenteleriserveaureedellaTerra sistannoesaurendo.Forsepensatechecisono ancoravastezonedaesplorare,mavisbagliate.Si puòdirecherimanganosololeterresommersee ilmarestesso,checomeènotoèriccodioro.Gli uominihannoscavatolaterraincercadioroper decinedimillenni.»IlColonnelloSmithers allargòlebraccia.«L’orooggivieneestrattoad unritmotalechel’interaproduzionedel Klondike,dell’Homestakeedell’Eldorado,che venivanoconsideratilemeravigliedelmondo, equivarrebbesolamenteallaquantitàd’oro estrattaoggiindueotreannidaigiacimenti dell’Africa!Tantoperfarviunesempio,dal1500 al1900intuttoilmondosisonoestrattecirca diciottomilatonnellated’oro.Dal1900adoggila produzioneèstatadiquarantunmilatonnellate!A questoritmo,MrBond…»IlColonnello SmitherssichinòinavantifissandoBond.« Vipregodinonriferirequesto,fracinquanta annileriserveaureedellaTerrapotrebberoessere completamenteesaurite!» Bond,travoltodaquestavalangadinotizie sull’oro,nonebbedifficoltàadassumere un’espressionealtrettantopreoccupatadiquella delColonnello.Disse:«Miavetedettodellecose veramenteinteressanti.Maforselasituazioneè menogravediquellochepensate.Infondostanno giàestraendopetroliodalfondodelmare,perchè dunquenondovrebberotrovareunsistemaper estrarrel’oro?Adesso,parlatemiunpo’della questionecontrabbando.» Squillòiltelefono.IlColonnelloSmithers afferròilricevitoreconungestoimpaziente.« ParlaSmithers.»Mentreascoltavaleparoledel suointerlocutorelasuairritazionecrebbe.«Sono sicuro,MissPhilby,diavervigiàdatol’elenco delcalendarioestivodellepartite.Ilprossimo incontrosaràsabatocontroiGrandiMagazzini… Hum…SeMrsFlakenonvuolegiuocareinporta, temochedovràstareindifesa.Èl’unicoruolo chepossoaffidarle.Nontuttipossonogiocarea centroavanti. Sì,perfavore,ditelechelesaròmoltogratose perquestavolta…Sonosicurocheandrà benissimo,fisicoadatto…eccetera,eccetera. Grazie,MissPhilby.» IlColonnelloSmitherstiròfuoriilfazzolettoe siasciugòlafronte.«Scusatemi.Losportele attivitàsocialistannodiventandodavverotroppo importantiquiallaBanca.Mihannoappena affidatol’organizzazionedellasquadrafemminile dihockey,comesenonavessigiàabbastanzada fareconlagimcanachesiavvicina.Dunque, dicevamo…ahsì,parliamounpo’del contrabbando. Bene,tantopercominciareprendiamoin considerazionesolol’Inghilterrael’areadella sterlina.IlpersonaledellaBancaèditremila personeediquestenonmenodimillelavorano nelrepartocontrollocambio.Diquestemille, almenocinquecento,mecompreso,hanno l’incaricodicontrollareognimovimentoillecito divalutaeitentatividicontrabbandoodieludere iRegolamentisulControllodiCambio.» «Unabellaorganizzazione.»Bondparagonòle cifrechegliavevadettoilColonnello all’effettivodelServizioSegreto:appenaduemila persone.«Potetedarmiunesempiopraticodi contrabbando? Contrabbandod’oro.Nonsonomairiuscitoa capireilmeccanismodiquestotipoditruffa.» «Vabene.»IlColonnelloSmithersparlavaora coltonobassoestancodell’uomosovraccaricodi lavoroalserviziodelGoverno.Eralavocetipica dichihailcompitodifarrispettaredeterminate leggi.Iltonosottointendevacheinquelcampo nonc’eranosegretiperlui.Bondconoscevabene queltipodivoce.Eraquelladiunimpiegato statalediprimacategoria.Nonostantelasua eccessivaverbositàilColonnelloSmithers cominciavaapiacergli.«Vabene,supponiamo cheabbiateintascaunavergad’oro,all’incirca delledimensionididuepacchettidisigarette Players,delpesodicircaduechili.Nonimporta comevelasieteprocurata,sel’aveterubatao l’aveteereditataoaltro.È oroaventiquattrocarati,quellochenoi chiamiamoorofino.Oralaleggedicechepotete venderlasoloallaBancad’Inghilterra,alprezzo controllatodidodicisterlineall’oncia,ilchefa circamillesterline.Mavoisieteingordoenonvi contentate.Aveteunamicochedeveandarein Indiaosieteinbuonirapporticonunpilotaouno stewarddiqualchesocietàaereaperl’Estremo Oriente.Tuttoquellochedovetefareèditagliare lavostravergainfoglisottiliolamine,troverete subitochivifaràquestaoperazione,poicucirete lelamine,chesarannopiùpiccoledicarteda giuoco,dentrounacinturaditelaepaghereteil vostroamicoperchèlaindossi.Centosterline basteranno.IlvostroamicoarriveràaBombaye andràdalprimoricettatorechetrovanelbazar. Glidarannoincambiomillesettecentosterlinee voiciavreteguadagnato.Ebadate…»Il Colonnelloagitòlapipa,«sitrattasolodel settantapercentoinpiù.Subitodopolaguerrasi potevaarrivarealtrecentopercento.Sefarete questapiccolaoperazioneunamezzadozzinadi volteall’annodopounpo’vipotresteritirarea vitaprivata.» «PerchèilprezzoècosìaltoinIndia?»In fondoaBondnonimportavasaperlo,mapensò cheM glieloavrebbechiesto. «Èunalungastoria.Dettaindueparole, l’Indianonhamoltooro,soprattuttoperil commerciodigioielli.» «Qualisonoledimensionidiquestotraffico?» «Enormi.Perdarviun’idea,l’Intelligence Bureauindianoeiloroufficididoganahanno sequestratoquarantatremilaonced’oronel1955. Pensochequestorappresentialmassimol’uno percentodeltrafficototale.L’oroarrivain Indiadaognipartedelmondo.L’ultimatrovata èdicaricarlosudiunaereoaMacaoe paracadutarloinunpuntodellaregionedovec’è, chiamiamolacosì,unacommissionedi ricevimento…unatonnellataallavolta,comesi facevadurantelaguerraperrifornirela Resistenzaneipaesioccupati.» «Vabene,»disseBond,«misembradiaverle ideepiùchiareadesso.Qualèesattamenteil problemadarisolvere?»Siappoggiòallo schienaledellasediaeacceseunasigaretta.Era veramenteansiosodisentirelastoriadiMrAuric Goldfinger. L’espressionedegliocchidelColonnello Smitherscambiò,divennedura,scaltra.Disse:« C’èunuomo,unrifugiatodiRiga,giuntoin Inghilterranel1937.IlsuonomeèAuric Goldfinger.Quandoarrivòquiavevasoloventi anni,madovevaessereuntiposveltoperchè avevafiutatocheirussiavevanol’intenzionedi papparsiilsuopaesedilìanonmolto.Era gioielliereedoreficepertradizionefamiliare,lo eranostatisuopadreesuononnocheaveva lavoratoperFabergé.Avevaunpo’disoldie forseunadiquellecintureimbottited’orodicui vihoparlatoprima,chepensoavesserubatoasuo padre.Bene,pocodopoaverottenutola naturalizzazione,cheglidovetteesserecon-cessa conunacertafacilità,poichèerasolounragazzo efacevaunmestiereutile,cominciòarilevare piccoleagenziedipegnosparseintuttoilpaese. Cimisesuoiuominidifiduciaecambiòilnome deinegoziin”Goldfinger“.Poicambiòattività,i negozivendevanogioielli,gioiellidapoco s’intendeecompravanoorovecchio…ilgenere diposticonquell’insegnetipo”Iprezzimigliori perl’orovecchio.Nienteditroppogrande,niente ditroppopiccolo“.Luiavevaunsuoslogan particolare:”Compratel’anellodifidanzamento perleiconilmedaglionedinonnina.”Lecosegli andaronobene.Piazzavasempreisuoinegozinei puntimigliori,propriosulconfinetralezone signoriliequellepiccoloborghesiooperaie.Non toccòmaioggettirubatiesifecebenvolereper questodallapolizia.VivevaaLondraefacevail girodeisuoinegoziunavoltaalmeseperritirare glioggettidiorovecchio.Igioiellinongli interessavano,lasciavaaigerentideisuoinegozi lapiùampialibertàinquestosettore.»Il ColonnelloSmithersguardòBondconaria interrogativa.«Forsestaretepensandochequesti medaglioniequestecrocetted’orosonorobetta daniente.Infatti,madiventanoqualcosaquando sihannoventinegozietti,ognunodeiquali compraognisettimanaunamezzadozzinadi questioggettini.Bene,scoppiòlaguerra,e Goldfinger,cometuttiglialtrigioiellieridel resto,dovettedichiararequaleeralasuascorta d’oro.Sonoandatoacercareneinostriarchivie hotrovatochepertuttieventiinegozi, Goldfingerdichiaròcinquantaonced’oro! Appenailnecessariopermantenereisuoinegozi fornitidianellidifidanzamentoecosedel genere,insommaunascortaminima. Naturalmentequell’oroglifulasciato.Duranteil periododellaguerraseneandòalavorareinuna fabbricanelGalles,benlontanodallalineadel fuoco,macercòdimantenereinfunzionepiù negozichepotè.Deveaverfattobuoniaffariconi soldatiamericanicheingeneretengonointasca unamonetadadiecidollariodacinquantapesos messicanicomeultimarisorsa.Finitalaguerra, Goldfingercominciòaviaggiare.Sicompròuna casa,unadiquellevillettepretenziose,aReculver vicinolafocedelTamigi.Acquistòancheun pescherecciobenattrezzatoeunavecchiaRolls RoyceSilverGhostblindatacheerastata costruitaperunpresidentesudamericano,che avevanoammazzatoprimachepotesseritirarla. Impiantòunapiccolafabbrica,laThanetAlloy Research,neiterreniviciniallasuacasaeassunse unoperaiometallurgicotedesco,unprigionierodi guerrachenonvolevatornareinGermaniaeuna mezzadozzinadiscaricatoricoreanicheaveva pescatoaLiverpool.Nonconoscevanounaparola dinessunalinguacivileequindinon presentavanorischi.Poi,perdiecianni,tutto quellochesappiamodiluièchehafattoun viaggiol’annoinIndiacolsuopeschereccioetre oquattroviaggil’annoinSvizzeraconlasua auto.Hacreatounafilialedellasuasocietàa Ginevra.Isuoinegozicontinuavanol’attività,ma nonerapiùluicheandavaaritirarel’oro.Aveva incaricatounodeicoreani,acuiavevainsegnatoa guidarelamacchina.Dunque,forseMr Goldfingernonèdeltuttoonesto,masicomporta beneenonhanienteachefareconlapoliziae contuttiitruffatorieifalsificatorichecisonoin giro;nessunogliprestavaalcunaattenzione.» IlColonnellofeceunapausa.GuardandoBond conariadiscusadisse:«Nonvistoannoiando? Ilfattoèchedesiderochecomprendiate esattamenteconchetipod’uomoabbiamoache fare:calmo,prudente,ligioalleleggiein possessodiunataleenergiaechiarezzadiidee chetuttiammiriamo. Nonavremmomaisentitoparlarediluisenon glifossecapitatounpiccologuaio.Nell’estatedel 1954ilsuopescherecciodiritornodaunviaggio inIndia,s’incagliònellesecchediGoodwingelui vendetteperunasciocchezzailrelittoallaDover SalvageCompany.QuandolaCompagnia cominciòl’operadismantellamento,scoprirono cheletravidellastivaeranoimpregnatediuna polveremarroneacuinonsepperodareunnome. Mandaronouncampioneadunchimicolocalee qualenonfulalorosorpresaquandosisentirono direcheeraoro.Nonvoglioannoiarvicon formulechimiche,madovetesaperechel’orosi puòridurreaunamisceladiacidocloridricoe acidonitrico,eiriducenti,anidridesolforosao acidoossalico,fannoprecipitareilmetallosotto formadiunapolveremarrone.Questapolvere puòesserericostituitainlingottid’orofacendola fondereacircamillegradicentigradi.Bisogna stareattentiaigasdicloro,maperilrestoèun procedimentomoltosemplice.Unodeisoliti chiacchieronidellaCompagniariferìlacosaa qualcunodelladogana.Pianopianolanotizia filtròattraversolapoliziaeilCIDfinoame.Mi giunseunrapportocorredatodaunacopiadei documentidicaricoperciascunviaggiocheil pescherecciodiGoldfingeravevafattoinIndia. Ognivoltaerastatodichiaratocheilcarico consistevadipolveremineraleperfertilizzanti agricoli.Lacosaeraperfettamentecredibile, perchèeffettivamenteinquestifertilizzanti modernicisonotraccedivariminerali.Ilquadro erachiarissimo.Goldfingerriducevailsuooro vecchioaquellatalpolveremarroneelaspediva inIndiacomefertilizzante.Potevamopizzicarlo? No. Indagaisenzadarenell’occhiosulsuocontoin bancaeall’ufficiotasse.Ventimilasterline depositateallaBarclaysaRamsgate.Pagavaogni annoletassesenzafarsipregare.Lecifre parlavanosolodiun’attivitàcommercialeben organizzataeinottimosviluppo.Nientealtro. Mandammoduedellanostrasquadraabussare allaportadellafabbricadiGoldfingeraReculver. ”Buongiorno,siamodellaSezionePiccole IndustriedelMinisterodelLavoro.Dobbiamo effettuareun’ispezionepercontrollareche venganorispettatiiregolamentidisicurezzaper gliimpiantieperilpersonale.”” Avanti,avanti,prego.”MrGoldfingerli ricevettecongrandecordialità.Potevaaver saputoqualcosadaldirettoredellasuabancaoda qualcunaltro,mainognimodolafabbricaera attrezzatapereffettuarericerchesuunalega moltoeconomicaperl’oreficeria;facevanoprove conmetalliinsoliticomel’alluminioelostagno invecedelrameedelnichelchevengono generalmenteusatinelleleghed’oro.C’eranoin girotracced’oro,naturalmente,ec’eranofornaci capacididuemilaepiùgradicentigradi,madopo tuttoGoldfingereraunoreficeeunfonditore, anchesesupiccolascala,equesteattrezzature eranoassolutamentenormali.Gliagentisi ritiraronosconfitti,einostrilegalideciseroche lapolveremarroneritrovatanelletravidellastiva delpescherecciononrap-presentavaunaprova sufficiente.Questoètutto,soloche…»il Colonnelloagitòleggermentelapipa,…ioho tenutolapraticaapertaehocominciatoafare delleindagininellevariebanchedelmondo.» IlColonnelloSmitherstacque.Ilfrastuono dellaCityarrivòfinoaloroattraversolagrande finestrasemiapertachesiaprivaaltasullaparete dietrolascrivania.Bondguardòfurtivamenteil suoorologio.Lecinque.IlColonnellosialzòin piedi,poggiòambeduelemanicolpalmoaperto sullascrivaniaesichinòinavanti.Micisono voluticinqueanni,MrBond,perscoprirecheMr Goldfingerèl’uomopiùriccod’Inghilterrain denaroliquido.Haventimilionidisterlinein verghed’orodepositateincassettedisicurezzaa Zurigo,Nassau,PanamaeNewYork.Enonsono verghedellaZecca,MrBond,nonhannonessun segnochepossaaiutareadidentificareilloro luogodiorigine.SonoverghecheGoldfingersiè fusodasè.SonoandatoaNassauehodato un’occhiataaicinquemilionidisterlineinverghe cheGoldfingertieneindepositoneisotterranei dellaRoyalBankofCanada.Comeogniartista, nonharesistitoallatentazionedifirmarelesue opereoriginali. Civuoleunmicroscopioperriuscirea individuarla,masuognivergaGoldfingerha incisounaminuscolaZ.Etuttoquell’oro,oquasi tutto,appartieneall’Inghilterra,MrBond.La Bancanonpuòfarenulla,perquestoabbiamo chiamatovoi,MrBond,perchèmettiateMr Goldfingerconlespallealmuroeriportiate quell’oroalnostropaese.Sieteaconoscenzadella attualecrisidellasterlinael’altotassodisconto? Naturalmente.Bene,l’Inghilterrahabisognodi queldenaro,estremobisogno…ealpiùpresto possibile.» 7RiflessionisuunaD.B.III QuandoBondcomed’accordoentrò nell’ufficiodiMperilrapporto,lafacciadel Capononerapiùroseaelustra.Lalungagiornata dilavoro,l’avevaresatirataegrigia,quasi raggrinzita.Mentresisedevadavantialla scrivania,BondnotòlosforzodiMperliberarela mentedaglialtripensieriperaffrontareilnuovo problema.Msiraddrizzòsullasediaepresela pipa.«Allora?»Bondconoscevabeneiltono falsamenteaggressivodiquelruggito.Riferìil succodellaconversazioneconilColonnello Smithersinmenodicinqueminuti.Quandoebbe finito,Mdissepensieroso:« Suppongochedovremooccuparcene.Non capiscounaccidentedellesterline,deltasso bancarioedituttequellefaccende,masembra cheglialtrileprendanomaledettamentesulserio. Personalmenteavreipensatochelaforzadella sterlinadipendessedall’impegnoconcuilavorano icittadinipiuttostochedaquantooroc’ènelle cassedelloStato.Itedeschinonneavevanomolto dopolaguerra,eppureguardatedovesonoarrivati dopodiecianni.Comunque,forsequestaèuna rispostatroppofacilepergliuominipolitici,opiù probabilmentetroppodifficile.Avetenessuna ideadicomemetterviincontattoconquesto tipo…questoGoldfinger?Pensatedioffrirglii vostriservigiperqualchelavorettopocopulitoo qualcosadelgenere?» Bonddisse:«Nonconcludereiniente leccandogliipiediochiedendoglilavoroo qualcosadelgenere.Credochesiailtipod’uomo cherispettasolochièpiùduroopiùintelligente dilui.Glihogiàdatounalezioneel’unicacosa chemihadettoècheglisarebbepiaciuto giuocareagolfconme. Forsesarebbebenecheioloaccontentassi.» «Belmododipassareiltempoperunodei mieiuominimigliori.»Mailsarcasmonella vocediM erastanco,rassegnato.«Vabene.Procedete pure.Masequantoditeèvero,saràmeglioche vinciate.Cosagliracconteretedivoi?» Bondsistrinsenellespalle.«Noncihoancora pensato.Forsechestoprogettandodilasciarela UniversalExport.Nonmidàpossibilitàdi carriera.Chesonoinvacanzaperguardareunpo’ ingirochepossibilitàcisono.Forsechepensodi emigrareinCanada.Chenehoabbastanza dell’Inghilterra.Qualcosadelgenere.Maforseè megliochedecidaalmomentoasecondadicome vannolecose.CredocheGoldfingernonsiaun tipofaciledaingannare.» «Vabene.Tenetemiinformato.Enonpensiate chelacosanonmiinteressi.»LavocediMera cambiataecosìlasuaespressione.Isuoiocchisi eranofattiduri,decisi.«Oravidiròunacosache laBancanonvihadetto.Succedecheanch’io sappiacomesonoleverghediGoldfinger.Anzi neabbiaavutaunainmanopropriooggi…conla Zetuttoilresto.L’abbiamopresaconlaretata cheabbiamofattolascorsasettimanaquando l’ufficiodeldirettoredellaRedlandaTangeriha presofuoco.Neavreteavutonotizia.Bene,questa eralaventesimavergadiqueltipocheabbiamo trovatodallafinedellaguerra.» Bondlointerruppe.«MalavergadiTangeri eranellacassafortedellaSMERSH.» «Esatto.Hocontrollato.Anchetuttelealtre verghecheportanoincisaunaZsonostateprese adagentidellaSMERSH.»Mfeceunapausa,poi continuò:«Sapete,007,nonsareiaffattosorpreso sesivenisseascoprirecheGoldfingerèil banchiere,iltesorierepercosìdire,della SMERSH.» _______________ BondlanciòlaD.B.IIIperl’ultimomigliodi stradadirittapoicambiòinterzaequindiin secondaperaffrontarelaleggerasalitaprimadi ingorgarsinell’inevitabiletrafficodiRochester. Attanagliatodaiguantidivellutodeidischi anteriori,ilmotoreborbottòlasuaprotestacon unleggerobrontoliodeiduetubidiscappamento. Bondinnestòdinuovolaterza,superòil semaforoaipiedidellacollinaesiallineòdietro lafiladimacchinecheperunquartod’ora,se tuttoandavabene,avrebberoprocedutoapasso d’uomoattraversoRochestereChatham.Bond innestòlasecondaelasciòcheilmotore riposasse.Presedallascatoladimetallouna sigarettaMorlandel’acceseconl’accendinodel cruscotto. PerandareaSandwichavevapreferitofarela A2invecedellaA20perchèvolevadar un’occhiataaReculvereallemalinconicherive delTamigicheGoldfingeravevaelettoasuo domicilio.AvrebbepoiattraversatolaIsleof ThanetperRamsgate,avrebbelasciatolavaligia alChannelPacket,mangiatoqualcosaesarebbe ripartitosubitoperSandwich.Lamacchinaera unadiquelledelServizioSegreto.Aveva preferitoprendereunaD.B.IIIinvecediuna AstonMartinodiunaJaguar3.4.Anchelealtre duesarebberostateadattealtipodiuomoche avrebbeimpersonato:ungiovanottoabbastanzain soldi,piuttostoavventuroso,conunaspiccata tendenzaagoderelebellecosechelavitagli offriva.MalaD.B.IIIpresentavaalcunivantaggi, uncoloresobrioealcuniparticolariche avrebberopotutoeventualmentetornareutili.Tra questi,unmeccanismopercambiareiltipoeil coloredellelucianteriorieposteriorinelcasoche inseguisseofosseinseguitodinotte,paraurti rinforzatiinacciaio,nell’eventualitàchedovesse speronareun’altramacchina,unaColt45acanna lunganascostainunoscompartimentosegreto sottoilsedilediguida,unapparecchioradio ricevente,undispositivochiamatoHomer,eun saccodiripostiglinascostichesarebberopassati inosservatiallamaggiorpartedegliagentidi dogana. Bondguadagnòunacinquantinadimetri infilandosiinunvuotodidiecimetrilasciato liberodaunmacchinonedairiflessilenti.Il guidatorecheavevaildistintivodelpessimo guidatore,uncappellopiazzatoesattamenteal centrodellatesta,suonòripetutamenteilclacson fuoridisèdallarabbia. Bondabbassòilfinestrinoemisefuoriil pugno.Ilclacsontacque.Allora,eraquestala teoriadiM? Sì,erapossibile.Erarisaputocheirussierano deicattivipagatori.Ilorocentrieranosemprea cortodisoldi,eilorouominisilamentavano continuamenteconMoscachenonpotevano permettersimaiunpastosostanzioso.Forsela SMERSHnonriuscivaafartirarefuoriisoldial MinisterodellaSicurezzaInterna.Oforseil MinisterodellaSicurezzaInternanonriuscivaa farselidaredalMinisterodelleFinanze. Comunqueerasemprestatalastessacosaela mancanzadifondiavevaportatospessoa occasionimancate,promessenonmantenutee unosprecodisegnaliradiopericolosi.Non sarebbestataunacattivaideaavereun intelligentefinanziatorefuoridallaRussiache potesse,nonsolotrasmettereidenariaivari centri,maancheriuscireafardeiguadagni talmentenotevolicheglipermettesserodi organizzareemantenereicentridellaSMERSH all’esterosenzanessunaiutofinanziarioda Mosca.Enonsoloquesto.Nelfrattempo Goldfingerdanneggiavalavalutadiunpaese nemico.Setuttoquestocorrispondevaaverità, erauntipicoesempiodell’attivitàdella SMERSH,un’organizzazionebrillantecomandata daunuomoeccezionale.E questo—riflettevaBondmentrerisalivala collinaversoChathamsorpassandounamezza dozzinadimacchine—spiegavainpartelafame didenarodiGoldfinger.Ladevozioneallacausa, allaSMERSH,eforsel’agognatopremio dell’OrdinediLenin,eranolamollachelo spingevaaintascarediecioventimiladollari quandolafortunaeradallasuaparteoriuscivaa farlaandaredallasuaparte.Ifondiperla RivoluzioneRossa,perladisciplinadellapaura cheeralaspecialitàdellaSMERSH,nonerano maiabbastanza.Goldfingernonfacevaisoldiper sè.Lifacevaperconquistareilmondo!Ilrischio diesserescoperto,comeeraavvenutoconBond, nonavevaalcunaimportanza.Checosapoteva farelaBancad’Inghilterraseavessescoperto tuttelesueoperazioniillecite?Gliavrebberodato dueannidigalera.Forsetre. NeipressidiGillinghamiltrafficoeraminore. Bondaumentòlavelocità,masenzaforzare.Le manieipiedicompivanoimovimenti automaticamentementreseguivailfilodeisuoi pensieri. Ecosì,versoilmillenovecentotrentasettela SMERSHavevaspeditoinInghilterrailgiovane Goldfingerconunacinturad’orointornoallavita. ForseallascuoladispionaggiodiLeningradosi eranoaccortidellesueparticolariattitudini,gli avevanodettochecisarebbestataunaguerrae chedovevatrovarsiunposticinotranquillodove accumularesoldisenzadarenell’occhio.Non dovevamaisporcarsilemani,nondovevamai incontrarenessunodeiloroagenti,nèricevereo trasmetteremessaggi.Permantenereicontatti avevanoideatounmetodosicuro.«Vauxhalldel 1939dìsecondamano.Primaofferta1000 sterline»,«Rovercomenuova,2000sterline»,« Bentley,5000 sterline».Sitrattavasemprediun’inserzione chenonattiraval’attenzionenèdellapolizianèdi eventualiacquirenti.Iprezzieranotroppoaltiola descrizioneinsufficiente.Oforsenellapaginadei necrologidelTimes.EGoldfingerubbidiente lasciavaleduemilaolecinquemilasterlinein verghed’oroinunodeipuntiprestabilitiaMosca. Unponte,uncavodiunalbero,sottounarocciain unruscelloinqualchepartedell’Inghilterra.Ein nessuncasosarebbemaitornatoinquelposto. ToccavaaMoscafaresìcheunagente incaricatotrovasseilnascondiglio.Inseguito quandoGoldfingerdopolaguerradisponeva ormaidiunafortunanonusòpiùcavidialberoo ponti,orasiservivadicassettedisicurezzae degliarmadiettiaibagagliai.Maeraancora validoperluiildivietoditornareduevoltenello stessopostopernoncompromettersi. Probabilmentericevevaistruzionisolounavolta all’anno,incontrandosicomepercasocon qualcunoinunparcoosuuntreno.Maleverghe d’orosarebberosemprestatelestesse,anonime,e irriconoscibilisesequestrate,sesieccettuava quellaminuscolaZchelasuavanitàglifaceva incideresullesueopereechenonerasfuggitaad unuomopignoloetestardochiamatoColonnello Smithers. Oralastradaattraversavaladistesa interminabiledegliortidiFaversham.Ilsoleera finalmentespuntatodadietrolacappadismog cheavvolgevaLondra.SullasinistrailTamigi luccicavalontano.Anchesullaviad’acquac’era traffico;lunghibarconicisterna,tozzenavi mercantili,Schuytolandesiantidiluviani.Bond lasciòlastradadiCanterburyesiinoltròsu quell’assurdaautostradacheattraversalazona residenzialeformicolantedibungalowpacchiani. Whitstable,HerneBay,Birchington,Margate. Mantennelavelocitàsugliottanta;sedeva rilassato,lemanisulvolante,cercandodi ricomporreconisuoipensieriunintarsio,come avevafattoduenottiprimaconilvisodi Goldfingersull’Identicast. Epurpompandounmilioneoduedisterline l’annonellefaucisanguinosedellaSMERSH, riflettevaBond,Goldfingererariuscitoad accumulareun’enormequantitàdidenaroin attesadelgiornoincuisarebberosuonatele trombedelCremlinoeogniuomosarebbestato mobilitatoeogniparticellad’orosarebbeservita altrionfodellacausa.NessunofuoridiMoscasi eraaccortodinulla,nessunoavevasospettatoche Goldfinger,ilgioielliere,ilmetallurgico, l’abitantediReculvereNassau,ilrispettabile membrodeiclubdiBladesedelRoyalSt.Marks diSandwich,eraunodeimaggioricospiratoridi tuttiitempi,cheavevafinanziatol’assassiniodi centinaia,forsemigliaiadivittimedella SMERSHintuttoilmondo!SMERSH,Smiert Spionam»,MortealleSpie,l’Organizzazione Criminaledell’AltoPresidio.SoloMaveva sospettatoesoloBondsapeva.Bond,cheuna seriediimprevistiedicoincidenzeavevano portatodifronteaquest’uomo.Tuttoera cominciatoconunguastoadunaereodall’altra partedelmondo.Bondsorrisetrasè.Quantevolte eraaccadutalamedesimacosa.Quantevoltela minuscolaghiandadelcasoeracresciutafinoa diventarelapossentequerciaicuirami oscuravanoilcielo.Edora,ancoraunavolta, Bonderaprontoadabbatterelapiantaspaventosa. Conchecosa?Conibastonidagolf? Percorsealtrecinquemiglia,Bondsitrovòa HerneBay.Allasuadestraunaformazioneditre SuperSabrestavaatterrandoall’aeroportodi Manston;itreaereisfioraronol’orizzontecome sesprofondasseronellaterra.Bondsentìil ruggitodeimotoriareazione,quandogiàgliaerei eranoatterratiestavanoormaientrandonegli hangar.Arrivòaunincrocio,lafrecciaasinistra indicavaRECULVERe,sotto,ilsegnaledi monumentonazionaleperl’anticachiesadi Reculver.Bondrallentò,manonsifermò.Meglio nonperderetempo.Procedevalentamente tenendogliocchiaperti.Laspiaggiaeratroppo espostaperchèunpescherecciopotessefare qualcosadipiùcheattraccareostareall’ancora. ProbabilmenteGoldfingersierasempreservito deltranquilloporticciuolodiRamsgate,dove quellidelladoganaedellapoliziaeranotroppo indaffaraticonilcontrabbandodelcognacdalla Francia.Tralastradaelaspiaggiac’eraunafitta distesadialberi,tracuispuntavaqualchetettoe unaciminieraconunsottilefilodifumoodi vapore.Sì,dovevaessereilregnodiGoldfinger. Infattidopopochimetriungrandecancellocon unagrandeplaccachedicevaTHANETALLOYS epiùsottoVIETATOL’INGRESSO.Tuttomolto rispettabile.Bondcontinuòaguidarelentamente; nonc’eranientealtrodavedere.Voltòallaprima stradasulladestrache,attraversol’altipianodi Manston,portavaaRamsgate. Eramezzogiorno.Bondesaminòlasuastanza, unacameraadueletticonbagno,disfecela valigiaesceseallosnackbardovemangiòdue eccellentipaninialprosciuttocosparsi abbondantementedimostardaebevveunavodka conacquatonica.Poirisalìinmacchinaesiavviò lentamenteversoilRoyalSt.MarksdiSandwich. Bondpreselasaccadeibastonidagolfesi diresseversoillaboratoriodiriparazioni.Alfred Blackingstavarimettendol’impugnaturaaun« driver». «Ciao,Alfred.» L’uomoalzòdiscattolatesta.Lasuafaccia abbronzata,colorcuoio,siaprìinunsorriso.« ChemivengaunaccidentesenonèMrJames!» Sistrinserolamano.«Èunsecolochenonsifa vedere. Chebuonventoviportaquaggiù?L’altro giornoqualcunomistavadicendochelavoratenel serviziodiplomaticooqualcosadelgenere, insommasietesempreinviaggio.Maguardaun po’,chiseIosarebbeaspettato!Semprelostesso tiroradente,Mr.James?»AlfredBlacking intrecciòlemaniefeceungestolentoefiacco. «Hopauradisì,Alfred.Nonhomaiavuto tempopercorreggermi.Comestannotuamogliee Cecil?» «Noncipossiamolamentare.Cecilèarrivato secondonelcampionatodelKentdell’anno scorso. Quest’annodovrebbefarcelaavincerese riusciràadallenarsiunpo’piùspesso.» Bondappoggiòisuoibastonicontroilmuro. Eracontentodiritrovarsilì.Tuttoerarimastotale equale.Quandoeraragazzoc’erastatoun periodoincuiognigiornosenevenivaalRoyal St.Markspergiuocarealmenoduepartite. Blackinglospronavasempreadallenarsi.«Con unpo’dipratica,MrJames,potrestediventareun giocatore”scratch“.Nonstoscherzando,parlo sulserio.Giuocatebene,dovetesolocorreggere loslancioeilviziodicolpirelapallaquandonon c’ènessunaragionedifarlo.Aveteil temperamentodelgiocatore.Inunpaiod’anni, forseinunosolo,potrestediventareunbuon dilettante.» MaqualcosaavevadettoaBondchenellasua vitanoncisarebbestatotroppopostoperilgolfe cheseglipiacevagiuocareeramegliochelo facessequandopoteva,senzafareprogetti.Sì, eranopassatiquasiventiannidaquandoaveva giuocatol’ultimavoltaalRoyalSt.Marks.Non c’eramaitornato,nemmenoquandoavevaavuto quellabruttaavventuraconDraxaKingsdown,’ distanteappenatremiglia.Forsesieratrattatodi sentimentalismo.Quandoeradiservizioal QuartierGenerale,Bondavevagiuocatospessoa golfduranteiweekend,masempreneicampi intornoaLondra,Huntercombe,Swinley, Sunningdale,ilBerkshire.Ilsuohandicapera scesoanove.Enonpotevaesserediversamente conlepartitechegiuocava,peresempioconquei buontemponichevolevanoperforzaoffrirtidue doppikummeldopocolazione. «Nessunasperanzadifareunapartita,Alfred? » AlfredBlacking,ilprofessionista,detteuno sguardofuoridellafinestrasullospiazzodel parcheggio.Scosselatesta.«Pensodino,Mr James.Inquestoperiodononvienemoltagente durantelasettimana.» «Etunonpuoifareunapartitina? «Midispiace,masonoprenotato.Devo giuocareconunsocio.Lofacciotuttiigiornialle due.E CecilèandatoaPrincesafareunpo’dipratica perilcampionato.Cheterribileseccatura!» Alfrednonusavamaiparolepiù«forti»di queste.«Propriooggi!Quantovitrattenete,Mr James?» «Poco,manonimporta.Faròqualchetirocon uncaddie.Chièquestotipoconcuidevi giuocare?» «UncertoMrGoldfinger.»Alfrednon sembravamoltosoddisfatto. «Ah,Goldfinger.Loconosco.L’hoincontrato l’altrogiornoinAmerica.» «Davvero?»EraevidentecheadAlfred sembravaimpossibilechequalcunoconoscesse MrGoldfinger.Osservòattentamentelafacciadi Bond. «Comegiuoca?» «Così,così,MrJames,abbastanzabeneoltre leprimenove.» «Deveprenderlosulserioilgolf,segiuocacon tetuttiigiorni.» «Beh,sì…»Lafacciadelprofessionistaaveva assuntoun’espressionecheBondricordavabene. SignificavacheBlackingnonavevaunabuona opinionediunodeisoci,macheeratroppo educatoperdichiararloapertamente. Bondsorriseedisse:«Nonseicambiato affatto,Alfred.Avanti,confessachenessunaltro vuolegiuocareconlui.TiricordidiFarquharson? Ilgiuocatorepiùlentod’Inghilterra.Tivedo ancoragirareegirareperilcampoconlui, vent’annifa.Avanti,chec’èchenonvacon questoGoldfinger? » Blackingscoppiòaridere.«Sietevoichenon sietecambiato,MrJames.Sietesempre terribilmentecurioso.»Glisiavvicinòeabbassò iltonodellavoce.«Laveritàèchealcunisoci pensanocheMrGoldfingersiaunpo’prepotente. Vogliodire,MrJames,checercasempredi migliorarelaposizionedellapallaaterra,ecose diquestogenere.»Blackingpreseil«driver» chestavaaggiustando,simiseinposizione, guardòunabucaimmaginariaebattèlatestadel bastoneinterracomesesistessepreparandoa colpireunapalla.«Vediamo,èuncolpoper brassiè?Chenepensi,tu?»AlfredBlacking scoppiòaridere.«Enaturalmente,quandosmette dimartellareilterrenovicinoallapalla,lapalla sièspostataqualchecentimetro,edèdavveroun brassiè.»LafacciadiBlackingtornòseria.Disse: «Masonosolopettegolezzi,MrJames.Iononmi sonomaiaccortodiniente.E’unsignore tranquillo.AbitaaReculver.Primavenivamolto spessoqui,madaunpo’diannisifermain Inghilterrasoloqualchesettimanaepoiriparte. QuandoèaReculvertelefonapersaperesec’è nessunochevuolegiuocareequandononc’è nessunogiuocaconmeoconCeci!.Hatelefonato questamattinaehachiestosec’eranessunoin giro.Qualchevoltac’èqualcunodipassaggio.» AlfredBlackingguardòinterrogativamenteBond. «Nonvidispiacerebbegiuocareconluioggi? Ormaisietequienonavetenessunoconcui giuocareepoiloconoscete.Potrebbepensareche cercodiaccaparrarmelooqualcosadelgenere. Nonstarebbebene.» «Chesciocchezza,Alfred.Tudevipure guadagnartidavivere,Perchènongiuochiamoin tre?» AMrGoldfingernonpiace.Dicecheèun giuocotroppolentoeiosonod’accordo.Manon vipreoccupateperme,cisonomolteriparazioni dafareenonmidispiacerebbeavereun pomeriggioliberoperlevarmeledimezzo.» AlfredBlackingdetteunosguardoalsuo orologio. «Saràquiamomenti.Comecaddievidarò Hawker.Viricordatedilui?»AlfredBlacking riseindulgente.«Semprelostessovecchio Hawker.Ancheluisaràcontentodirivedervi.» Bonddisse:«Beh,alloragrazie,Alfred.Mi interessavederecomegiuocaquestotipo.Ma facciamocosì:diglichesonoquiperfarmi aggiustareunbastone.Diglichesonounvecchio socio,chevenivoagiuocarequiprimadella guerra.Etral’altrohodavverobisognodiun quattronuovo,quellovecchiochemihaidatotu sistaallentandounpo’allegiunture.Nonglidire cheiosocheluistapervenire.Iorimangoqui, cosìluipuòdecideresevuolegiuocareconmeo no,senzatimoredioffendermi.Puòdarsichenon glisiasimpaticooqualcosadelgenere.Vabene? » «Ottimamente,MrJames.Lasciatefareame. Ecco,staarrivando.»Blackingindicòlafinestra. Unamacchinadicoloregiallochiaroaveva appenalasciatolastradaprovincialeestava percorrendoilvialediaccessoalclub. «Chebuffa,sembraunoscaldabagno.Èiltipo diautomobilechevedevoingiroquandoero ragazzo.» BondosservòlaSilverGhostavanzare maestosamenteversoilclub.Ilsolefaceva scintillareilradiatored’argento,lerifinituredel grandeparabrezzadicristallo.Ilportabagaglisul tettoelapesantecarrozzeria,cosìbruttaventi annifaecosìstranamentebellaora,sembravano diottonelucido,comeiduefarideltipo«King oftheRoad»elaboccaapertadellatrombadel clacsonchesembravaquelladiunboa constrictor.Aeccezionedeltettoedellelineedi carrozzeriacheeranoneri,lamacchinaeratutta colorgialloprimula.ABondvenneinmenteche ilpresidentesudamericanodovevaaverlacopiata dallafamosaautogiallaconcuiLordLonsdale andavaaDerbyedaAscot.Alpostodiguida,un uomoconunsoprabitocaffelatte,lafaccia rotondanascostadaunpaiodigrossiocchiali cerchiatidinero.Accantoaluis’intravedevauna figuratarchiatainunabitoneroconunabombetta piazzataesattamentealcentrodellatesta.Ledue figureeranostranamenteimmobili,congliocchi fissidavantialoro.Sembravaquasichestessero guidandouncarrofunebre. Lamacchinasistavaavvicinando.Seipaiadi occhi,quellideidueuominielegrandiorbite gemelledeifari,sembravanofissareattraversoi vetridellafinestragliocchidiBond. IstintivamenteBondfeceunpassoindietro.Poisi resecontodelsuogestoesorrisetrasè.Preseun bastonedagolf,sichinòeconmoltaattenzione miròaunnododelpavimentodilegno. 8Unapartitadadiecimiladollari «Buonasera.Blacking.Tuttopronto?»Iltono dellavoceerafreddo,deciso.«Hovistochec’è unamacchinaquifuori.Èqualcunochevuole giuocarepercaso?» «Nonnesonosicuro,signore.Èunvecchio sociocheèvenutoperfarsiriparareunbastone. Voletecheglielochieda?» «Chiè?Comesichiama?» «UncertoMrBond,signore. Cifuunmomentodisilenzio.«Bond?»la vocenoneracambiata,avevasolamente un’inflessionedicorteseinteresse.«Ho conosciutounochesichiamavaBondpochi giornifa.Comesichiamadinome?» «James,signore.» «Ah,sì,»dinuovounmomentodisilenzio; maquestavoltafupiùlungo.«Sacheiosono qui?» BondpotevasentireleantennediGoldfinger chesondavanolasituazione. Oraènellaboratoriodiriparazione,signore. Forsehavistoarrivarelamacchina.»Bond pensò:Alfrednonhamaidettounabugiainvita suaenonhacertol’intenzionedicominciare proprioora. «Potrebbeessereun’idea.»Lavocedi Goldfingersiabbassò,mentrechiedevaadAlfred qualcheinformazione.«Comegiuocaquesto tipo?Chehandicapha?» «Daragazzoandavaabbastanzabene,signore. Madaalloranonl’hopiùvistogiuocare.» «Hum…» Goldfingerstavaconsiderandolasituazione. Avrebbeabboccatoall’amo?Bondpresedalla saccailsuodriverecominciòastrofinare l’impugnaturaconunpezzodigommalacca. Megliofarsivedereindaffarato.Unassedel pavimentoscricchiolò.Bondcontinuòastrofinare vigorosamenteconlespallerivolteallaporta. «Pensochecisiamogiàconosciuti.»Lavoce erabassa,senzainflessioni. Bondvoltòlatestadiscatto.«Accidenti,mi avetemessopaura.Ah,sì…»lentamente ricordava,« sieteGold,Goldman…ehm…Goldfinger.»Si auguròdinonaveresagerato.Poi,conunapunta diostilitàsospettosanellavoceglidomandò:« Dadovesietespuntato?» «VidissiaMiamichevenivoagiuocarequi. Nonviricordate?»Goldfingerloguardavafisso, congliocchispalancati.IraggiXtrapanarono ancoraunavoltailcraniodiBond. «No.» «MissMastertonnonvihariferitoqualcosada partemia?» «No,cosadovevadirmi?» «L’avevoincaricatadidirvichesareivenuto quiechemisarebbepiaciutofareunapartitaa golfconvoi.» «Ah,bene…»lavocediBonderacortese,ma fredda,ungiornool’altrocapiteràl’occasione.» «AvreidovutogiuocareconBlacking,ma preferiscogiuocareconvoi.»Eradunque un’affermazione,nonunadomanda. Nonc’eradubbio,Goldfingeravevaabboccato. OraBonddovevafarsidesiderare. «Perchènonfacciamoun’altravolta?Sono venutoperordinareunbastone,epoinonsonoin forma.Probabilmentenoncisaràuncaddielibero perme.»Bondcercavadicomportarsiilpiù scortesementepossibile.Dovevadare l’impressionechel’ultimacosachevolevafare eragiuocareconGoldfinger. «Anch’ionongiuocodaunpo’ditempo.» Maledettobugiardo,pensòBond.«Perordinare unbastonenonvicivorràpiùdiunminuto.»Si voltòindietro.«Blackingc’èuncaddieperMr Bond? » «Sì,signore.» «Alloratuttoèaposto.» Bondficcòilsuodrivernellasaccaconun gestostizzosoedisse:«Evabene,allora.»Fece unultimotentativoperdissuadereGoldfinger. Disserudemente:«Badateperòcheamepiace giuocareasoldi.Nonsonoiltipochevaaspasso dietrounapallasoloperilpiaceredifarlo.» Bondsentivacheilpersonaggiochesistava costruendocominciavaapiacergli. Sisbagliavaoperunattimounlampodi trionfo,prontamentedissimulato,eraapparso negliocchidiGoldfinger?Disseintono indifferente:«Permevabene.Comepreferite. Fuorihandicap,naturalmente;misembracheil vostrosianove.» «Sì.» Goldfingerdomandòinteressato:«Posso chiedervisuqualecampo?» «Huntercombe.»Bondavevalostesso handicapanchesulcampodiSunningdale,ma Huntercombeeraunpercorsopiùfacileeun handicapdinoveaHuntercombenonavrebbe preoccupatoGoldfinger. «Anch’iohonove.QuiaSt.Marks.Èanche registratosulletabelledelclub.Cosìsaràuna partitaadarmipari,no?» Bondsistrinsenellespalle.«Sietesicuramente piùbravodime.» «Nonnesonotantosicuro.Comunque…» Goldifingerparvesoddisfattodell’ideachegliera venuta.«Facciamocosì.Viricordatediquel mucchiettodisoldichemiaveteportatoviaa Miami? Miparechediecimilavelisiateintascativoi. Vogliofareunascommessa:sevinceretevoi,vi daròaltridiecimiladollari,sevincoio,mi riprenderòimiei.» Bonddisseapatico:aÈtroppo.»Poi,comese ciavesseripensato,comesepensassechein fondopotevavincere,dissedosandoesattamente lesfumature,tantodadarel’impressionecheda unaparteeraindecisoedall’altravolevafareil furbo:«Certo,voidiretechequeisoldisono piovutidalcieloecheioinognicasononci perdereinulla…Beh,d’accordo.Isoldivannoe vengono.Alloravadaperdiecimiladollari.» Goldfingersivoltòedisse:«Alloratuttoèa posto,Blacking.Grazie.Segnatepureilvostro compensoperlapartitadioggisulmioconto.Mi dispiacenongiuocareconvoi,masaràper un’altravolta.Vadoapagarelequoteperi caddie. AlfredBlackingentrònellaboratorioepresei bastonidiBond.Guardandolofissodisse:« Ricordateviquellochevihodetto,signore.» Strizzòunocchio.«Apropositodelvostroswing radente.E’necessariochestiateattento.Molto attento.» Bondglisorrise.Alfredavevaleorecchie lunghe.Forsenonavevasentitoqualeeralaposta ingiuoco,madovevaavercapitochesarebbe stataunapartitaimportante.«Grazie,Alfred.Me nericorderò.DammiquattroPenfolds,marcatea cuorieunadozzinaditees.» Bonduscìdallaboratorioeandòallamacchina. L’autistadalcappellodurostavalucidandocon unpannolerifinituremetallichedellaRolls Royce.Bondsiaccorsechel’uomointerrompeva ilsuolavoroeloosservavamentreprendevadalla macchinalaborsaditelaerientravanelclub. L’uomoavevaunafacciapiattaesquadratadi coloritogiallo.Erauncoreano? Bondpagòlaquotaperl’usodelcampoa Hampton,l’economo,edentrònellospogliatoio. Erasempreuguale,lostessoodorepersistentedi scarpevecchie,calziniesudorestagionato.Ma perchèeratradizionedeipiùfamosiclubdigolf inglesichel’igienedelleattrezzaturefosseancora quelladiunascuoladell’epocavittoriana?Bond sicambiòlecalzeeindossòunpaiodivecchie scarpechiodate.Sitolselagiaccaditweedbianca enerachesistavaingiallendoeindossòuna giaccaaventoneraescolorita.Sigarette? Accendino?Tuttoaposto,potevaandare.Bondsi avviòapassolento,preparandosimentalmente allapartita.Conpremeditazioneavevaindotto Goldfingeragiocareperchèl’opinioneche GoldfingeravevadiBondfosseconfermata.Che Bondcioèeraunavventurierosenzascrupoliche potevaessergliutile.Bondsieraimmaginatoche lapartitaavrebbeavutounapostadicento sterline,madiecimiladollari!Probabilmentenon c’eramaistatonellastoriadelgolfunmatchcon unapostapiùalta,eccettoforseallefinalidei campionatiamericanioaicampionatidilettantidi Calcutta.Malìeranoitifosiascommettere,noni giocatori.Nellaprecedentescaramucciailconto privatodiGoldfingeravevasubitounbelcolpo,e questonondovevaesserglipiaciuto.Avrebbe fattodituttoperriavereindietroilsuodenaro. QuandoBondavevadettochevolevagiuocare forte,Goldfingeravevaintuitochepotevaessere l’occasionefavorevoleperrifarsi.Ecosìlapartita stavapercominciare.Maunacosaeracerta: Bondnonpotevapermettersidiperdere,per molteragioni.EntrònellaboratorioeAlfred Blackingglidettelepalleeitee. «Hawkerhagiàpresoibastoni,signore.» Bondattraversòlentamenteicinquecentometri dipratorasatocheconducevanoalteedi partenza. Goldfingersistavaesercitandosulgreen d’allenamento.Ilsuocaddieeraaccantoaluie glipreparavalepalledacolpire.Goldfinger battevasecondoilnuovostile:fralegambecon unputteramaglio.Bondsisentìincoraggiato, noncredevainquelsistema.Nonc’eraalcun bisognocheancheluisimettesseafaretiridi prova.Avevadeigiornibuoniedeigiornicattivi, enonc’eranientedafareperrimediare.Epoi sapevabenissimocheilgreend’allenamentodel St.Marksnonavevanienteachevedereconil percorsodelcampoveroeproprio. Bondvidevenireversodiluilafigura zoppicanteedinoccolatadelsuocaddieche somministravacolpettiadunapallaimmaginaria conilblasterdiBond.«Buongiorno,Hawker.» «Buongiorno,signore.»Hawkergliporseil blasteregettòaterratrepalleusate.Lasuafaccia svegliaedall’espressioneperennementeironicasi aprìinunsorrisodibenvenuto.«Comeva, signore?Avetemaigiuocatoagolfinquesti ultimiventianni?Riusciteancoraamandarela pallasultettodellacapannadellostarter?» HawkersiriferivaalgiornoincuiBondcercando difareproprioquello,primadiunapartita,aveva mandatoafinireduepalledentrolafinestradello starter, «Vediamo.»Bondpreseilblaster,losoppesò, misurandoladistanza.Sulcampetto d’allenamentononsisentivapiùilrumoredelle pallebattute.Bondsimiseinposizione preparatoria,sollevòvelocementeilbastone,alzò latestaecolpìlapallacolmanicodelbastone quasiadangoloretto. Provòdinuovo.Questavoltadetteunazappata, unazolladiterravolòinaria.Lapallafecenon piùdiottometri.BondsivoltòversoHawker,che loguardavapiùironicochemai.«Allora, Hawker,questeeranoperdarespettacolo,adesso uncolpotuttoperte.»Siavvicinòallaterza palla,mosselentamenteindietroilbastonee diedeuncolposeccoconlatestadirettaallapalla, chesialzòinariapercircatrentametri,perse velocità,caddeventicinquemetripiùinlàsul tettodipagliadellacapannadellostartererotolò interra. BonddetteilbastoneadHawkerchelo guardavaconespressioneinterrogativa,divertita. Manondissenulla,tiròfuoridallasaccaildriver eloporseaBond.Siavviaronoinsiemeversoil poggiodipartenza,parlandodellafamigliadi Hawker.Goldfingersiunìaloro,calmoe impassibile.BondsalutòilcaddiediGoldfinger, unomettoossequiosoechiacchierone,chiamato Foulks,chenonglieramaipiaciuto.Detteuno sguardoaibastonidiGoldfinger.EranodeiBen Hogansamericaninuovidizeccaeilegni avevanoelegantifodereinpelle.Lasaccaerauno diqueglizainidipelleneracucitiamanoche usanoiprofessionistiamericani.Lasaccaera divisainvariscomparticosìcheibastonisi potesseroestrarrepiùfacilmente.Eraun equipaggiamentounpo’pretenzioso,ma indubbiamenteilmigliore. «Tiriamoasorteperl’onore?»Goldfinger fecesaltellareunamonetasulpalmodellamano. «Croce.» Vennetesta.Goldfingerpreseilsuodrivere scartòunapallanuova.Disse:«Dunlop65, numerouno.Adoperosemprequeste.Qualetipo usatevoi?» «Penfold.Cuori.» GoldfingerguardòfissoBond.«Ciatteniamo strettamentealleregoledelgolf?» «Naturalmente.» «Bene.»Goldfingersiavvicinòalprimoteee preparòlapalla.Siconcentròunattimoefecedue otrecolpidiprova.Erauntipodiswingche Bondconoscevabene,loswingmeccanicoe precisodichihastudiatoilgiuococongrande attenzione,lettotuttiimanualiespeso cinquemilasterlineperfarepraticaconìmigliori professionisti.Eraunottimoswingchenon sarebbepeggioratoanchesel’atmosferasifosse fattatesa.Bondglieloinvidiò.Goldfingersimise inposizione,siassestò,fecepercorrere lentamenteallatestadelbastoneunampio semicerchioecongliocchisempreincollatialla palla,iniziòlatraiettoriadiscendente,colpìla pallameccanicamente,senzasforzo,continuòlo swingeterminòilcolpoinposizioneperfetta,da manuale.Lapallafilòdrittapercircacentottanta metrisulpercorsoregolare. Erauncolpoeccellentecheperòlasciava freddi.BondcapivacheGoldfingersarebbestato capacediripeterelostessoswingconidiversi bastonipertuttelediciottobuchedelpercorso. AdessotoccavaaBond.Preseunteepiùbasso, preparòlapallaconcuraedeseguìunoswing radentedagiuocatoredipelota,forseunpo’ troppoenergico.Erastatounbuondrive,percosì dire,d’attacco,chefeceatterrarelapallauna cinquantinadimetripiùlontanodiquelladi Goldfinger. Mac’erastatounpo’dieffettoelapallaera finitasull’orlodell’erbaaltaasinistra. Eranostatiduebuonidrive.Bonddetteil bastoneaHawkeresiavviòlentamentenellascia delpiùimpazienteGoldfinger.Giàsentivache stavaperiniziarelapiùappassionantedelle partitedigolf,inunabellissimagiornatadi maggio,conleallodolechecantavanosulcampo digolfpiùgrandedelmondo.Laprimabucadel RoyalSt.Marksèdiquattrocentoundicimetri; quattrocentoundicimetridipercorsoondulatocon unabanchinacentraleperintrappolareunapalla colpitamaleeunacatenadibanchineatrequarti delpercorsoperintrappolareunapallacolpita bene.Sipuòtentarediinfilareilquartoditerreno libero,mapropriolìilterrenodegradaverso destraedèmoltoprobabilechelapallasparisca nell’erbaalta.Goldfingererapiazzatobeneper tentaredipassaredilì.Bondloosservòprendere unbastone,forseuno«spoon»,fareisolitidue swingdipreparazioneemirareallapalla. Goldfingereseguìilsuodrivemeccanicamente ecorrettamente.Lapallavolòdritta,mariuscìad evitareilpendio,deviòadestraefinìsull’erba bassa.Unbelcinque.Conun«chippoteva diventareunquattro,madovevaessereunbuon« chip». Bondsiavvicinòallasuapalla.Eraben visibile,appenafuoridelpercorsoregolare.Bond preseilbastonenumeroquattro.Civolevaun« aliairroute»,uncolpoascendentecheportassela pallaaldilàdellebanchineeglidessela possibilitàdiandareinbucaconduecolpi.Bond siricordòdiquellochediconoiprofessionisti.« Nonèmaitroppotardipercominciareavincere. »Bonderacalmo,decisoanonforzaretroppo. AppenaebbeeseguitoilcolpoBondcapìchenon sarebberiuscito.Ladifferenzafraunbuoncolpo euncattivocolpoèlastessachepassafrauna belladonnaeunadonnacomune:èunaquestione dimillimetri.Inquestocaso,latestadelbastone avevacolpitolapallaunmillimetrotroppoin bassoederastatosufficiente.L’arcodella traiettoriafualtoedebole.Perchèdiavolonon avevaadoperatolo«spoon»ounferrodue?La pallacolpìl’orlodellabanchinapiùlontanae rimbalzòindietro.Oradovevausareil«blaster» edarsidafareperpareggiarelabuca. Bondnonsisoffermavamaiarimuginaresui colpifatti,buoniocattivichefossero.Seli buttavadietrolespalleepensavaalcolpo successivo.Siavvicinòallabanchina,preseil blasterecalcolòladistanzadall’astachesegnava labuca.Circadiciottometri.Lapallaerasul fondodellabanchina. Eramegliofarlaschizzarviafralegambe divaricateconunoslancioavanti-indietroofarla saltarfuoriinsiemeaunmucchiodisabbia? Megliofarlasaltarfuori,erapiùsicuro.Bond scesenellabanchina.Abbassalatestaguardala palla.E’untirofacilissimo.Avanti,colpiscial puntogiusto.Ametàdellatraiettoriaascendente ildesideriodinonsbagliareglifeceaffrettareil colpo.Lapallanonriuscìasuperarel’orlodella banchinaerotolòindietro.Maledettocretino, mandalafuorieimbuca! OraBondalzòunpo’troppasabbia.Lapalla schizzòvia,masifermòappenafuoridella banchina. Goldfingerchinòlatestabattèlasuapalla.La pallasifermòacircaottocentimetridallabuca. Senzanemmenoaspettarecheglifosse riconosciutalabuca,Goldfingervoltòlespallea Bondesiavviòversoilsecondorialzo.Bond raccolselasuapallasifecedaredaHawkeril driver.Hawkerdisseincoraggiante:«C’ètempo ancora,signore.» Bondsapevachenoneravero.E’sempre troppoprestopercominciareaperdere. Goldfingeravevagiàmessolapallasultee. BondglisiavvicinòseguitodaHawker.Sifermò allesuespalleeappoggiandosialsuodriver disse:«Misembravadiavercapitocheci saremmoattenutistrettamentealleregoledel golf.Comunqueviconcedolabuca.Unabucain piùpervoi. Goldfingerannuìbrevemente.Comealsolito provòduevolteloslancioedeseguìilsuoottimo drive.Lasecondabucaèditrecentotrentotto metriostacolatadabanchineprofondeeinsidiose. Maquelgiornoc’eraunleggeroventochespirava afavore.PerilsecondocolpoGoldfingeravrebbe sicuramenteusato,datalaposizionedellapalla, unferrocinque.Bonddecisechegliconveniva tentaredifarpassarelapallafralebanchinein direzionedellapiazza.Siconcentròperunattimo ecolpìlapallaconforza.Ilventofacilitòla traiettoriaelapallacaddenell’ultimabanchinaa pocadistanzadalgreen.Quattrocolpi.Conunpo’ difortuna,tre. Goldfingerdeviòadestra.Lanciòunosguardo allabandierinaches’intravedevaindistanza, calcolandocomegliconvenivacolpirelapalla. Preseilcinqueebattèunbuoncolpo.Invicinanza dellapiazzaperòlapalladeviòescomparvein mezzoall’erbaaltasullasinistra.Bondconosceva queltratto.Goldfingerpotevaritenersifortunato seriuscivaaduscirneconduecolpi.Bondsi avvicinòallasuapalla,preseil«wedge»elanciò lapallasullapiazza.Lapallasuperòlabucaesi fermòacircaunmetro.Goldfingereseguìun ottimocolpo,mamancòlabucadicircaquattro metri. Bondavevaadisposizioneduecolpiper imbucaredaunmetro.Manonaspettòchegli concedesserolabuca,colpìdinuovolapallache sifermòatrecentimetri.Goldfingersiallontanò dallapiazza.Bondmandòlapallainbuca. Pareggio. 9Duegentiluomini Inaspettatamentementrecamminavano sull’erbaGoldfingerdisse:«Conqualesocietà lavorate?» «LaUniversalExport.» «Dov’èlasede?» «ALondra.Regent’sPark.» «Cosaesportate?» Bondsiscosse.Attenzione.Quisitrattadi lavoro,nonèungiuoco.D’accordot’hafatto sbagliareil «drive»,matudevipensareallatuastoria. Nonlasciarecheriescaafartitradire.Inventati unastoriachesireggainpiedi.Bonddissecon noncuranza:«Oh,ditutto,dallemacchineda cucireaicarriarmati.» «Evoidicosavioccupate?» BondsentivagliocchidiGoldfingerchelo fissavano.Disse:«Iomiinteressodelsettore armidipiccolotaglio.Passocioèiltempoa vendereferraglieasceicchierajà,achiunque insommasecondoilForeignOfficenonvuole comprarearmiperadoperarlecontrodinoi.» «Unlavorointeressante.»Iltonodi Goldfingereraindifferente,annoiato. «Nonmolto.Anzistopensandodicambiare. Misonopresounasettimanadivacanzaesono venutoquiperprendereunadecisione. L’Inghilterranonoffremoltepossibilità.Nonmi dispiacerebbeandareinCanada.» «Davvero?» Bondpreparòdinuovolapalla.Ecco,rilassati. All’infernoGoldfinger!Sbattiquestapallasulla piazza.Rimaniimmobileecolpisci.Cifuun attimoincuituttoilmondointornoaluisembrò fermarsi…poiBondcolpì:unatraiettoriabassa chesialzòleggermentepersuperarelebanchine. Lapallacaddenell’ultimabanchinasottola piazza,rimbalzòaltaesparìdallavistarotolando sullospiazzoerbosointornoall’astadellabuca. Hawkerglisiavvicinòepreseildriver. S’incamminaronoinsieme.Hawkerdisseserio:« E’unodeicolpimiglioricheabbiavistoin trent’anni.»Poiavocepiùbassa:«Perun momentohopensatopropriochenonriuscistepiù arifarvi,signore.» «Anch’io,Hawker.MaèstatoAlfredBlacking abatterequelcolpo,nonio.» Bondpreseunasigaretta,neoffrìunaaHawker eacceselasua.Dissetranquillo:«Siamoparieci sonoancoratrebuchedagiuocare.Dobbiamo stareattenti.Haicapitoquellochevogliodire?» «Nonvipreoccupate,signore.Terrògliocchi aperti. Arrivaronoallapiazza.Goldfingererariuscito afararrivarelapallasullapiazza,madoveva stareattentosevolevaimbucareconquattro colpi,mentrelapalladiBonderaadappena cinquecentimetridallabuca.Goldfingerraccolse lasuapallaesiallontanò.Lasedicesimafudivisa intrecolpi.Oramancavanosoloduebuchealla finedellapartita.Bondbattèunbuondrive, mentreGoldfingersbagliòilcolpoelapallasparì inmezzoall’erbaaltasulladestra.Bond s’incamminòcercandodinondimostrarsitroppo giubilante.Nondirequattrosenonl’hainel sacco.Sevincevaquestabucaglisarebbebastato dividerel’ultimaperaverepartitavinta.Si auguròchelapalladiGoldfingerfosse ingiocabile,omeglioancora,perduta. Hawkereraandatoavanti,avevapoggiatola saccadeibastoniinterraesistavadandodafare, controppoimpegnopensòBond,acercarela palladiGoldfmger. L’erbaerafittaelussureggiante,amenodiuna fortunasfacciatanonpotevanosperareditrovare lapalla.DopoalcuniminutiGoldfingereilsuo caddiesiallontanarono,ancoraamanivuote, versodovel’erbasidiradavaincespugliisolati. Bene,pensòBond,vannoproprionelladirezione sbagliata.Improvvisamentesentìqualcosasottoi piedi.Morteedannazione!Chefare?Calpestarla? Sistrinsenellespalle,sichinòescostòl’erba condelicatezzapernonspostarelapalla.Sì,era unaDunlop65.«Eccola,» grugnì.«Ahno,misembrachevoigiuochiate conlanumerouno,vero?» «Sì,»risposeGoldfingerimpaziente. «Questaèunanumerosette.»Bondraccolsela pallaelaporseaGoldfinger. Goldfingergettòunosguardoallapalla.«Non èlamia,»econtinuòatastareicespugliconil suodriver. Eraunabuonapalla,quasinuova.Bondsela miseintascaeripreselericerche.Guardò l’orologio.Icinqueminutiregolamentarierano quasitrascorsi.Unaltromezzominutoe, perdiana,avrebbereclamatol’assegnazionedella buca.Atteniamocistrettamentealleregoledel golf,avevadettoGoldfinger.Ottimamente, amico,sonod’accordo! GoldfingerstavatornandoindietroversoBond. Nonavevadesistitodallesuericerchee continuavaatastareilterrenoeascansarel’erba conilsuobastone. Bonddisse:«Iltempoèquasiscaduto.» Goldfingergrugnì.Stavaperdirequalcosa, quandoilsuocaddiegridò:«Eccolavostrapalla, signore.Dunlopnumerouno.» BondseguìGoldfingerversounpiccolo spiazzochesiergevapocodistante.Ilcaddie indicavacolditounpuntodelterreno.Bondsi chinòeosservòlapalla.Nonc’eradubbio,una Dunlopnumerounoquasinuovaeinuna posizionesorprendentementefavorevole.Eraun miracolo,anzipiùdiunmiracolo.Guardando fissoGoldfingerepoiilsuocaddie,dissecalmo: «Deveaverlepropriodatouncalciolafortunaa questapalla.» Ilcaddiesistrinsenellespalle.Imperturbabile Goldfingerrispose:«Sembrerebbepropriodisì. »Sivoltòversoilsuocaddieedisse:«Pensoche perquestocolpoprenderòlo”spoon“,Foulks.» Bondsiallontanòpensieroso,poisifermòa osservareiltirodiGoldfinger.Perfetto.Lapalla superòleggeral’ultimotrattodierbaaltae scomparveindirezionedellapiazza.Infondo, potevaancheesserefinitanellabanchinadi destra. BondsidiresseversoHawkercheconunfilo d’erbainboccastavaosservandodallapistala traiettoriafinaledeitiri.Bondglilanciòun sorrisoacidoeglidomandòcercandodi controllarsi:«Ilmiocaroamicohamandatoa finirelapallanellabanchina,oquelbastardoè riuscitoainfilarelapiazza?» «Lapiazza,signore,»risposeHawker impassibile. Bondsiavvicinòallasuapalla.Lecosesi stavanomettendodinuovomale.Ancorauna voltadovevalottareperpareggiare,quandoaveva credutodiaverelavittoriaintasca.Lanciòuno sguardoallabandierinapercalcolareladistanza. Nonerauntirotropposemplice.GuardòHawker. «Ilcinqueoilsei?» «Conilseidovrestefarcela,signore.Unbel tirodeciso,»risposeHawkerporgendogliil bastone. Allora,cercadinonpensareaniente.Fa’ movimentilentiedecisi.Èuntirofacile.Devi solocercaredidarglilaforzanecessariaperchèla pallariescaasuperarelebanchineeatterrisulla piazza. Rimanifermoetienilatestabassa.Via!La palla,colpitanelpuntogiusto,seguìesattamente latraiettoriacheBondavevaprevisto.Scomparve aldilàdellabanchina.Perfetto.No,accidenti! Avevarimbalzatosull’orlodellabanchina,si erafermata,avevaesitatoepoieraricaduta indietro. Maledizione!Cercareditirareinbucada quellaposizioneeramaledettamentedifficile. Bondpreseunasigarettael’accese,preparandosi mentalmentealtirosuccessivo.Dovevariuscirea salvarelabuca,amenochequelbastardodi Goldfingernonfosseriuscitoadandareinbucada novemetri! Hawkers’incamminòalsuofianco.Bonddisse: «Chefortunaritrovarecosìlapalla.» «Noneralasuapalla,signore,»rispose Hawkercalmo.«Chevuoidire?»lavocediBond eratesa. «C’èstatounpassaggiodidenaro,signore.Un bigliettobianco,forsecinquesterline.Foulks deveaverlasciatocaderelapallalungolagamba deipantaloni.» «Hawker!»Bondsifermò.Siguardòintorno. Goldfingereilsuocaddieeranounaquarantinadi metripiùavantichesidirigevanolentamente versolapiazza.Bonderafurioso.«Puoigiurarlo? Comefaiadesseresicuro?» Hawkersorriseconfuso,magliocchivivaci ebberounlampodifurbizia.«Perchèlasuapalla stavasottolamiasaccadibastoni,signore.» Quandovidel’espressionestupefattadiBond, aggiunseintonodiscusa:«Midispiace,signore. Dovevofarlodopotuttoquellochevistavaf acendolui.Nonavreidovutodirvelo,mapenso chesiamegliochesappiatechevihaimbrogliato dinuovo.» Bondfucostrettoaridere.Esclamòammirato: «Be’,seidavverounasso,Hawker!Ecosìse vincevolapartitaeratuttopermeritotuo!»Poi aggiunsefurioso:«Ma,perdio,quell’uomoha passatoognilimite.Devodargliunalezione, perdiana.Vediamounpo’cosapossiamofare.» S’incamminaronolentamente. Bondtenevalamanosinistraintascae giocherellavadistrattoconlapallacheaveva raccoltopocoprimanell’erbaalta. Improvvisamenteebbeunlampo.Trovato!Si avvicinòaHawkertenendod’occhioglialtridue. Goldfingersierafermatoestavaprendendoil« putter»dallasacca.BondtoccòHawkercol gomito.«Tieni,prendiquesta.»Fecescivolarela pallanellamanonodosa,dicendovelocementea bassavoce:«Stammibeneasentire.Quando raccoglilepalledallapiazza,chiunquedinoisi siaaggiudicatolabuca,da’aGoldfingerquesta. Haicapito?» Hawkercontinuòacamminaresenzabattere ciglio.«Hocapito,signore.»Poiparlando normalmente.«Prendeteil”putter”perquesto tiro?» «Sì.»Bondsiavvicinòallasuapalla.« Dammiladirezionedeltiro,perfavore.» Hawkersalìsullapiazza,sidiresseversola buca,laaggiròesiaccovacciòaccantoadessa. Poisirialzòinpiedi.«Devotoglierela bandierina,signore?» «No,lascialapurealsuoposto.» Hawkersiallontanòdiqualchepasso. Goldfingerstavainpiediaccantoallasuapalla sullatodestrodellapiazza,ilsuocaddiesiera fermatoaipiedidelpendio.Bondsichinòin avantiprontoabattere.Avanti,CalamityJane! Devimandarelapallainbucaotispezzoindue. Ecco,fermo.Latestadelbastonedeveseguire unatraiettoriabreveedecisaindirezionedella buca.Possofarcela. Via!Lapallacolpitaesattamentedallaparte medianadellatestadelbastone,avevarisalitoil costanedellabanchinaefilavadirittaversola buca.Maledizione,andavatroppoveloce!Va’a batterecontrol’asta!Ubbidiente,lapalladeviò, picchiòcontrol’astaerimbalzòindietrofinendo inbucadrittacomeunfuso. Bondrespiròdisollievoeraccolselasigaretta cheavevagettatointerraprimadibattereil colpo. GuardòGoldfinger.Allora,chenedici, bastardo?Oratoccaate.Sudatelaanchetuquesta buca. Vogliopropriovedereseciriesci.Lapalladi Goldfingermancòlabucadiunbuonmezzo metro.« Vabene,vabene,»disseBondgeneroso.« Pareggioeunabucadagiuocare.»Eranecessario chefosseHawkeraraccoglierelepalle.Seavesse obbligatoGoldfingeramandareinbucadalla distanzadisolomezzometro,Goldfingerstesso avrebbeestrattolapalladallabuca.E,comunque, BonddesideravacheGoldfingernonperdesse quellabuca.Facevapartedelsuopiano.Hawker sichinòeraccolselepalle.Nefecerotolareuna versoBondeporsel’altraaGoldfinger.Si allontanòdallapiazzaconGoldfingerintesta, comealsolito.BondnotòcheHawkermetteva qualcosaintasca.Erafatta!PurchèGoldfinger nonsifosseaccortodinullaquandoavrebbe messolapallasulsostegno. Maconunpareggioeunabucadagiuocare, unononperdetempoadosservarelapropria palla.Imovimentidiventanopiùomeno automatici.Unopensaqualesial’effettomigliore dadareallapalla,qualèladirezionedelvento,se battereuncolpochemandilapallainposizione favorevolecosìdaraggiungerelapiazzaal secondoosemiraresubitoalbordo. ConsiderandocheBondstavasullespineperchè dopodiluiGoldfingeravrebbebattutoquella Dunlopnumerosette,cosìsimileaunaDunlop numerouno,bisognadirecheilsuodrivenonfu affattodisprezzabile.Seavessevoluto,alsecondo colpoavrebbeanchepotutoraggiungereil green…seavessevoluto!Ecco,oraGoldfingersi eraavvicinatoalsostegno;sichinavainavanti. Lapallastavasulsupportoconilnumero traditorerivoltoversol’alto.MaGoldfingersi rialzava,rimanevadiritto,provavaloslancio. Siavvicinavadinuovoallapallalentamente condecisione.Alzavailbastone,fissandolapalla conattenzione.Erainevitabilechesiaccorgesse ditutto!All’ultimomomentosisarebbefermato, avrebbeosservatolapalla.Quelloswingnon sarebbefinitomai?Maecco,latestadelbastone andavaindietro,ritornavainavanti,ilginocchio sinistrosipiegavacorrettamente,eilbraccio sinistrorimanevadirittoeteso.Colpita!Lapalla s’innalzòleggeraefilòdrittaversolapista.Un drivespettacoloso. Bondebbeuntuffoalcuore.Tihogiuocato, bastardo!Tihogiuocato!Canticchiando s’incamminòlungolapistaprogettandolemosse successive.Orapotevapermettersidiessere diabolicoestravagantequantoavessevoluto. OrmaiavevagiàbattutoGoldfinger,loaveva fattosaltareconlasuastessamiccia!Adesso potevadivertirsiadarrostirlolentamente.Bond nonavevanessunrimorso.Goldfingerloaveva imbrogliatoduevolteel’avevafattafranca.Ma perquellocheavevafattoallabucadellaVergine ealladiciassettesimabuca,pernonparlaredi quandoavevamiglioratolaposizionedellapalla allaterzabucaediquandoavevatentatodifar sbagliareBond,pertuttequesteragioniinsomma sarebbestatobattuto.Seeranecessariocheper unavoltatantofosseBondabararepercorreggere unpunteggiochenonrispecchiavalaverità,be’, noneraaltrocheunattodigiustiziapoetica. Inoltrequestaeraqualcosadipiùdiunasemplice partitaagolf.Bondavevaildoveredivincere.Da quantoavevacapitodiGoldfinger,doveva assolutamentevincere.Sesifosselasciato battere,sarebberostatipari.Seinveceavesse vinto,eormailoavevadavverovinto,avrebbe avutoduepuntidivantaggiosuGoldfinger.E Bondindovinavacheunacosadelgeneresarebbe stataintollerabileperunuomochesiconsiderava onnipotente.Quest’uomo—sisarebbedetto Goldfinger—èuntipoingamba.Hadellequalità cheiopossosfruttareamiovantaggio.È unavventurieroconmoltiassinellamanica.È proprioiltipodicuihobisognoper…Perche cosa? Bondnonlosapevaancora.Forseniente.Forse BondnonavevacapitonientediGoldfinger.Ma diunacosaeracerto,chequestoeral’unicomodo perscoprirlo. Goldfingersipreparòconattenzionealsecondo colpochedovevafarsuperareallapallalalinea dellebanchineedirigerlaversolostretto passaggiocheportavaallapiazza.Provòloswing trevolte,unapiùdelsolito,equindibattèuno« spoon»precisoesicuro.Sarebberiuscito sicuramenteadandareinbucaconcinquecolpi, forsequattro.Perquellocheglisarebbeservito! Bonddopoaverfattograndemostradiaffannarsi perdecidereilcolpogiusto,nellabattutadeviò deliberatamenteilbastonediqueipochi millimetrinecessariasmorzareilcolpo,cosìla pallariuscìamalapenaarimbalzarefuoridelle banchine.Alsecondocolpobattèconunpo’ troppafogaelapallafilòoltrel’astadellabucadi seimetribuoni.Erariuscitoapiazzarelapalla esattamentedoveavevavoluto:inunaposizione abbastanzadifficiledafarassaporarea Goldfingerl’ebbrezzadellavittoriaeabbastanza favorevoledacostringerloasudaresettecamicie permetterinbucaconquattrocolpi. EGoldfingersudavadavvero.C’erasulsuo visounasmorfiadiselvaggiadeterminazione, mentresiconcentravaabattereilterzocolpo, quellodecisivo.Nontroppoforte,nontroppo debole.Bondpotevaleggeretuttiipensieriche passavanoperlamentediGoldfinger.Poi Goldfingersiraddrizzò,esidiresselentamente versolabucapercontrollareladirezione,girò intornoall’astaetornòindietrolungola traiettoriacheavrebbedovutoseguirelapalla, togliendoconcuraqualsiasipiccoloimpedimento cheavrebbepotutoostacolarelacorsadellapalla, unciuffettod’erba,unpezzettinodiconcime.Poi sichinòdinuovosullapalla,provòunaodue volteloslancioesipreparòabattere.Levene delletempieglipulsavanoefralesopracciglia eraapparsounprofondosolco. Goldfingercolpìlapallaconesattezzae precisione.Lapallasiarrestòdopoaversuperato l’astadicircaquindicicentimetri.Ormai Goldfingerdovevasentirsisicurodellavittoria,a menocheBondnonfosseriuscitoadandarein bucadaseimetriconunsolocolpo. Bondinscenòunalungacommediafacendo fintadistudiareilcolpo.Selapresecomoda, lasciandochelatensioneincombessesull’ultimo attodellapartitacomeunanuvolaglia minacciosa. «Vialabandierina,perfavore.Questala mandodrittainbuca.»Bondcaricòleparoledi unacertezzaassoluta,mentrefrasèeraindeciso semancarelabucasulladestraosullasinistrao farfermarelapallaqualchecentimetroprima. Battèilcolpoelapallafilòdirittasulladestra dellabuca. «Maledizione,hosbagliato!»esclamòBond fingendosidelusoefurioso.Andòallabucae raccolseleduepalletenendolebeneinvista. Goldfingerglisiavvicinòtrionfante:«Be’, alloragrazieperlapartita.Dopotuttosembrache iosiadavveropiùbravodivoi.» «Sì,sieteunbuonhandicapnove,»disseBond acido.Guardòlepallecheavevainmanoperdare aGoldfingerlasua. Detteinunaesclamazionedisorpresa:«Ehi! VoigiuocateconunaDunlopnumerouno,no?» «Sì,certo.»UnsestosensoavvertìGoldfinger chequalcosadispiacevolestavaperaccadergli,il suovisopersel’espressionetrionfante.«Perchè, chec’èchenonva?» «Be’,»disseBondintonodiscusa,«temoche abbiategiuocatoconlapallasbagliata.Questaè lamiaPenfoldequest’altraèunaDunlopnumero sette.»PorselepalleaGoldfingerchegliele strappòletteralmentedimanoelerigirò osservandolefebbrilmente. IlsangueaffluìalvisodiGoldfingerche rimaseimpietritoaguardareoralepalle,ora Bond.Bonddissedolcemente:«Purtroppo abbiamodecisodigiuocaresecondoleregole. Temoquindichequestosignifichicheavete perdutolabucaenaturalmentelapartita.»Bond osservavaGoldfingerimpassibile. «Ma,ma…» QuestoeraquellocheBondavevavoluto:che Goldfingervedesselavittoriasfuggirglidimano. RimasefermodavantiaGoldfingersenzadire unaparola. ImprovvisamentelacolleradiGoldfinger esplosecomeunabomba.«Sietestatovoia trovareunaDunlopnumerosettenell’erbaalta. Edèstatoilvostrocaddieadarmelaquandoha raccoltolepallealladiciassettesimabuca.Miha datolapallasbagliatadiproposito,quel maledettoba…» «Unmomento,calmatevi,»disseBond tranquillo.«Senonstateattentoviarriveràuna querelaperdiffamazione.Hawker,haidatoaMr Goldfingerquestapallapersbaglio?» «No,signore.»LafacciadiHawkerera impassibile.Dissetranquillo:«Seposso esprimerelamiaopinione,signore,losbaglioè statofattoalladiciassettesimabucaquandoil signorehatrovatolasuapallacosìlontanoda dovenoituttipensavamochefossecaduta.Un settesipuòfacilmentescambiareperununo.Io pensochesiaandatacosì.Sarebbestatounvero miracolochelapallafossefinitadoveèstata ritrovata.» «Sonotuttemaledetteballe!»Goldfingerfece unasmorfiadidisgusto,poisivoltòdiscatto versoBond.«Epoi,anchevoiavetevistochela pallachehatrovatoilmioportabastonierauna numerouno.» Bondscosselatestadubbioso:«Ioveramente nonhoguardatobene,midispiace.Comunque… » tonodellavocediBonddivennesbrigativoe deciso,«…ècompitodelgiocatoreassicurarsi chestagiuocandolapallagiusta.Nonècosì?Non vedoconchivelapossiateprendere,sesietestato voiabatteretrevoltelastessapallasenza accorgervidiniente.»Fecequalchepasso,poisi fermò:«Inognimodograzieperlapartita. Dobbiamofarneun’altrapresto.» Conicapellirossisplendentisottoilsoleal tramonto,maconunalungaombraneraaisuoi calcagni,GoldfingerseguìlentamenteBond, fissandopensierosolesuespalle. 10Unavisitadicortesia Qualcunobussòallaportadellacamera.Bond siavvolsenell’asciugamanodabagno,attraversò lastanzaeaprì.Eraunfattorino:«Sì?» «UnmessaggiotelefonicodapartediMr Goldfinger,signore.Vimandaisuoisalutievi pregadicenareconluiquestaseraacasasua.La villasichiamaLaFattoria“,vicinoReculver. Allediciottoetrentaperl’aperitivo.Vipregadi nonpreoccuparvidivestirviperilpranzo.» «RingraziateamionomeMrGoldfingere diteglichesaròfelicediaccettareilsuoinvito.» Bondrichiuselaporta,siavvicinòallafinestra apertaerimaseinpiediaguardareladistesa tranquilladelmaresottoilcieloazzurrinodella sera.«Bene,bene!»Bondsorrise.«Parlavodel diavolo,eoravadoacenaredalui!» AlleseiBondscesealbareordinòvodkacon acquatonicaeunascorzadilimone.Ilbarera deserto,soloungruppettodiufficialidiaviazione americanivenutidaManstonsedevainunangolo. Bondguidòlentamenteindirezionedi Reculver,assaporandol’ariadellaseraelavodka chegliscaldavalostomaco,cullandosial borbottiosommessodeiduetubidiscappamento. Promettevadiessereunpartydavvero interessante.Eragiuntoilmomentodientrare definitivamentenellegraziediGoldfinger.Se facevaunpassofalso,eraperdutoeilcompitodel suoeventualesuccessoresarebbestatomoltopiù difficile.Nonavevaarmiconsè,guaise Goldfingerloavessepescatoconqualche aggeggioindosso.Perunattimoprovòuna sensazionedidisagio.Mano,stavacorrendo troppoconlafantasia.Nonsieranoancora dichiaratiguerra,casomaiilcontrario.Quandosi eranosalutatialclub,Goldfingererastatomolto cordiale,ancheseinmanieraunpo’forzata, untuosa.Gliavevachiestodoveavrebbedovuto mandarelasommacheBondgliavevavintoe Bondgliavevadatol’indirizzodell’Universal Export.Poisierainformatosudovealloggiassee Bondglieloavevadettoeavevaancheaggiunto chesisarebbefermatoaRamsgatesolopochi giorni,iltempodiprendereconcalmauna decisionesulsuofuturo.Goldfingeravevadetto chesperavadiprendersiunarivincitaungiornoo l’altro,machepurtroppoilgiornodoposarebbe partitoperlaFranciaenonsapevaquando sarebbestatodiritorno.Inaereo?Sì,avrebbe presol’AirFerrydaLydd.Beh,alloragrazieper lapartita.Grazieavoi,MrBond.Gliocchidi GoldfingeravevanosottopostoBondadunultimo trattamentoairaggiX,comeperfissarebenela suaimmaginenelloschedario;poiilmacchinone gialloerascivolatovia. Bondlasciòlastradaes’inoltròlungoilviale fiancheggiatodisempreverdicheconducevafino alpiazzaleghiaiosoantistantelacasa.Era esattamenteiltipodiabitazionechepoteva chiamarsi«LaFattoria»:unacostruzione pesante,sgraziata,stileprimidelnovecento,con unporticoavetrieunaverandasullafacciata. Primaancoradispegnereilmotore,aBond sembrògiàdisentirel’odorespiacevoleche aleggiavainquell’ambiente,fattodicalore, piantediserraemoschemorte.Bondscese lentamentedallamacchinaerimaseinpiediad osservarelacasa.Dallaparteposterioredella villavenivaunrumoreritmico,comel’ansaredi unanimalemostruoso.Bondimmaginòche provenissedallafabbrica,lacuiciminiera impennacchiataspuntava,simileadungigantesco ditoindice,fraleconifereadestradellacasa, dovenormalmentesisarebberodovutetrovarele scuderieeilgarage.Lafacciatadellacasa, silenziosaeattenta,sembravaaspettarecheBond facessequalcosa,unamossaostilecuisarebbe prontamenteseguitaunarisposta.Bondsiscosse dallesuefantasieesalìigradinifinoallaporta daipannellidivetroopaco.Premetteil campanello.Nonsisentìalcunsuono,malaporta lentamentesiaprì.L’autistacoreanoportava ancoralabombettanera. GuardòBondsenzaespressioneerimase immobile,lamanosinistraappoggiataalla manigliainternadellaportaeladestraallungata adindicarel’ingressobuio. Bondglipassòaccanto,vincendoildesideriodi pestarequelleimmacolatescarpenereodi sferrareunpugnosullostomacoimpeccabilmente abbottonato.Quelcoreanocorrispondeva esattamenteall’ideacheBondsierafattadeisuoi connazionaliecomunquel’atmosferaelettricae pesantedellacasaloavevainnervosito.Laporta d’ingressodavadirettamentenelsalonedi soggiornoimmersonellapenombra.Qualche pallidafiammellatremolavadietrolagratadi ferrodell’ampiocamino. Dueenormipoltroneeundivanosembravano fissareilfuoco;inmezzoaloro,poggiatosuuna panchettaimbottita,s’intravedevaunvassoioben fornitodiliquori.Lavastasalaerastipatadi mobilimassicci,stileSecondoImpero,elevolute dibronzodorato,gliintarsiditartarugaedi madreperlaluccicavanoalladeboleluce. Quell’ordinatomuseoeradominatodauna balconatachecorrevatutt’intornoallepareti copertedipannellidilegnoeacuisiaccedeva permezzodíunamassicciarampadigradinisulla sinistradelsalone.L’altosoffittoacassettoniera intarsiatosecondoilgustodell’epoca. MentreBond,inpiedi,osservavaiparticolari dell’insolitoambiente,ilcoreanoriapparve silenziosamentealsuofianco;senzaaprirebocca gliindicòconilbracciodestrotesoilvassoioele poltrone.Bondannuìerimasedov’era.Ilcoreano siallontanòescomparveattraversounaportache Bondpensòdovessedarenellazonadiservizio.Il ticchettiometallicodiunimponenteorologioa pendolorendevaancorpiùpalpabileilsilenzio assolutocheincombevasullastanza.Bond attraversòilsaloneeandòamettersiconlespalle alcamino.Guardòdisgustatolastanza.Cheroba! Chepostoorribileperviverci.Comesipoteva abitareinquelsontuosoobitoriofraleconifereei sempreverdi,quandoapocadistanzailsole splendeva,l’ariaeracosìfrescael’orizzontecosì vasto? Bondpreseunasigarettael’accese.Pensava maiGoldfingeradistrarsi,adivertirsi,pensava maialledonne?Forseno,forsequestecosenonlo interessavano,forsesolol’ororiuscivaad appagarlo. Daqualcheparteuntelefonosquillòduevolte, poitacqueSisentìilmormoriodlunavoce, un’ecodipassilungouncorridoio,poiunaporta sottolarampadiscalesiaprì.Goldfingerentrò nellastanza,echiuselaportadietrodisè. Indossavaunagiaccadapranzodivellutocolor prugna. Attraversòlentamentelastanzaindirezionedi Bond.Senzaporgerglilamanodissesorridendo: « Grazieperaveraccettatouninvitofatto all’ultimomomento,MrBond.Eravamotuttie duesoli,cosìhopensatocheavremmopotuto pranzareinsiemeediscuteredelprezzodel granturco.»Erailgeneredispiritosagginechei milionarisidiconofraloroeilfattodiessere temporaneamenteammessoafarpartedi quell’olimpo,fecesorridereBond.Disse:«Sono statoveramentefelicediricevereilvostroinvito. Mierogiàstancatodistarearifletteresuimiei problemieRamsgateoffrepochedistrazioni.» «Èvero.Ora,però,MrBond,debbochiedervi scusa.Horicevutopocofaunatelefonata.Unodei mieidipendenti,tutticoreanitraparentesi,siè cacciatoinqualcheimpiccioaMargate.Mihanno telefonatodallapolizia.Sonocostrettoad occuparmeneiostesso.Daquantohocapito,deve avercombinatoqualcosaalparcodei divertimenti.Questagenteperdefacilmentela testa.Mifaccioaccompagnaredalmioautista,in mezz’orasaremodiritorno.Nelfrattempo, dovreterimaneresoloecercaredipassareil tempo.Servitevipuredabere.Quicisonoalcune riviste.Sperochemiscuserete.Nonmicivorrà piùdimezz’ora,viassicuro.» «Nonvipreoccupateperme.»Bondfiutòuna trappolainquestaimprovvisapartenza,manon riuscivaancoraacapirequale. «Allora,aurevoir»Goldfingersidiresseverso laportad’ingresso.«Maquiètroppobuio,oravi accendolaluce.»Siavvicinòadunpannelloa muro,giròalcuniinterruttorieall’improvvisola stanzafuinondatadiluce.Lampadeastelo, appliquealleparetiequattrograndilampadari chependevanodalsoffitto;lastanzaeraorapiù illuminatadiunostudiocinematografico.Un cambiamentostraordinario.Bond,mezzo abbagliato,osservòGoldfingeraprirelaporta d’ingressoeuscire.Dopoqualcheattimosentì avviareunmotore,nonquellodellaRollsRoyce, cambiaremarciaeilrumorediunamacchinache siallontanavavelocementelungoilviale. IstintivamenteBondattraversòlastanzaeaprì laportad’ingresso.Inlontananzavideifanalini dicodadellamacchinavoltareasinistrae immettersisullastradaindirezionediMargate. Rientròincasaechiuselaporta.Rimasefermo, inascolto.Ilsilenzio,adeccezionedelticchettio dell’orologio,eracompleto.Attraversòlastanzae aprìlaportadiservizio.Unlungocorridoiobuio portavasulretrodellacasa.Bondrimasefermoin ascolto.Silenzio,silenziomortale.Richiusela portaeosservòpensierosoilgrandesalone illuminato.Goldfingerloavevalasciatosoloin casasua,solocontuttiisuoisegreti.Perchè? Siavvicinòalvassoioesiversòungin abbondanteappenaallungatoconacquatonica. C’erastatadavverounatelefonata,mapotevano benissimoaverchiamatodallafabbrica.Lastoria delcoreanocheavevacombinatounpasticcioera plausibileederaanchenormalecheGoldfingersi preoccupassedifarlorilasciareechesifacesse accompagnaredall’autista.Perbenduevolte GoldfingeravevadettocheBondsarebberimasto soloperunamezz’oradurantelaquale«doveva cercaredipassareiltempo».Potevaessere un’osservazionedeltuttoinnocente,mapoteva ancheessereinterpretatacomeuninvitoa mostrarelesuecarte,commettendoqualche indiscrezione.C’eraqualcunochelosorvegliava? Quantieranoicoreanichelavoravanoper Goldfingerecosafacevanoinquelmomento? Bondguardòilsuoorologio.Eranopassaticinque minuti.Sidecise:trappolaonontrappola,questa eraun’occasionetroppobuonaperandare perduta.Avrebbedatoun’occhiataingiro,ma dovevacercareunastoriaconvincenteperpoter eventualmentegiustificarediaverlasciatoil salone.Dadovepotevacominciare?Dalla fabbrica.Chescusapotevadare?Chevenendoa« LaFattoria»sieraaccortochenellamacchina c’eraqualcosachenonandava,sieraingolfatoil carburatore,echeeraandatoavederesec’eraun meccanicochepotessedargliunamano. Debolucciacomescusa,mapotevaandare. Bondpoggiòilsuobicchieresulvassoio,andò decisoversolaportadiservizioel’aprì. Giròl’interruttoredellaluceepercorsea lunghipassiilcorridoio.Infondoc’eranodue soleporte,unaadestraeunaasinistra.Rimase perunattimoinascoltovicinoallaportadi sinistra;gliarrivaronosoloisuonitipicidiuna cucina.Aprìlaportaadestrae,comeavrebbe dovutoaspettarsi,siritrovònellospiazzodavanti algarage.Locolpìilfattochefossefortemente illuminatodalampadeadarco.Sullatooppostosi alzavailmurodellafabbricaedorailrumore ritmicodellemacchine,cheprimasiavvertiva appena,erafortissimo.Attraversòlospiazzo, dirigendosiversounaportadilegnochesiapriva suunadelleestremitàdelmurodellafabbrica. Nonerachiusaachiave,l’aprìconprudenzaed entrò,lasciandolasocchiusa.Siritrovòinuna stanzettaadibitaadufficio,illuminatadauna semplicelampadinachependevadalsoffitto. C’eraunascrivaniacondellecartesparse,un orologioperlatimbraturadeicartellini,unpaio diarmadietti-schedarioeuntelefono.Un’altra portasullaparetedifrontedavanellafabbrica veraepropria;accantoallaportaunafinestraper tenered’occhioglioperai.Dovevaesserel’ufficio delcapoofficina.Bondsiavvicinòallafinestrae guardò. NemmenoBondsapevachecosasifosse aspettatodivedere,malìdentrononc’eranoaltro chelesoliteattrezzaturediunapiccolaofficina meccanica.Difrontealuilefauciapertedidue altiforni,oraabassoregime.Daunaparteunafila diforniperilmetallofusoealcunelastredi metallodivariemisureedidiversicolori poggiateallaparete.Piùinlà,ilpianolucidodi acciaiodiunasegacircolare,probabilmenteuna segaapuntadidiamante,pertagliarelelamieree sullasinistraunmotorecollegatoadun generatorepulsavaininterrottamente.Adestra, sottolalucedialcunelampadeadarco,cinque uominiintuta,quattrodeiqualicoreani,eranoal lavorointornoallaRollsRoycediGoldfinger.La macchinasplendevaallalucedellelampade;la portieradestraerastatasmontataedorapoggiava duepanche,privadelpannelloesterno.Mentre Bondosservavalascena,dueuominipreseroun nuovopannelodimetallocoloralluminioelo poggiaronosull’intelaiaturadellaportiera.In terrac’eranodueribaditriciamaneBondpensò cheoraidueuominiavrebberoassicuratoil pannelloalsuopostoverniciandolopoicomeil restodellacarrozzeria.Tuttoregolare,nientedi losco.Losportellosieraammaccatoquel pomeriggioeGoldfingeravevaordinatoche glieloriparasseroinfrettainprevisionedel prossimoviaggio.Bonddetteunultimosguardo intorno,deluso,siallontanòdallafinestraeuscì dallaportadellafabbrica,chiudendola silenziosamentedietrodisè.Niente,maledizione. Edorachescusapotevadare?Chenonaveva volutodisturbareglioperaiallavoro;dopocena forse,seunodiloroeralibero. Bondrifecesenzafrettalostessopercorsodi quandoeravenuto,senzaincontrarenessunoe ritornònelsalone.Detteunosguardoalsuo orologio.Avevaancoradieciminutiditempo. Adessoalpianosuperiore.Isegretidiunacasa sonosemprenascostinellacameradalettoenel bagno.Gliarmadiettidellemedicine,itavolinida toletta,icomodinirivelanosempreledebolezzee iparticolariintimidichiviabita.Avrebbedetto cheglieravenutounfortemalditestaecheera andatoacercareun’aspirina.Recitòlasuaparte perunaplateainvisibile:simassaggiòletempie, lanciòunosguardoallabalconata,attraversòa lunghipassiilsaloneesalìlescale.Dalla balconatasiarrivavaaduncorridoiofortemente illuminato.Bondcominciòadapriretutteleporte perguardarenell’interno.Maeranotuttecamere vuote;sisentivaunodoredimuffaedifinestre chiuse. Ungrossogattorossicciospuntòfuori improvvisamentedalnullaeloseguimiagolando estrofinandosiaisuoipantaloni.L’ultimastanza eraquellabuona.Bondentròelasciòlaporta socchiusa. Tuttelelucieranoaccese,forseunodei camerierieranelbagno.Bondattraversòdecisola stanzaversolaportadicomunicazioneela spalancò.Ancoraluciaccese,manonc’eraanima viva.Eraunastanzadabagnomoltovasta,forse erastataunacamerapoitrasformatainbagno. Oltreallavascaeaglialtriserviziigienici, c’eranonumerosiattrezzidaginnastica,una biciclettasurulli,remidavogatore,delleclavee unmassaggiatoreelettrico.L’armadiettodelle medicinecontenevasolounagrandevarietàdi purganti,senna,cortecciasacra,oliodiricinoe variaggeggiperlostessoscopo. Nonc’eranoaltremedicineetantomeno un’aspirina.Bondtornòincameradaletto,ma anchelìnontiròfuoriunragnodaunbuco.Era unatipicacameradalettomaschile,comoda, vissuta,tappezzatadiscaffaliearmadietti.Nonsi sentivanemmenounodoreparticolare.Vicinoal lettoc’eraunapiccolalibreriapienadivolumidi storiaebiografiecelebri,tuttiininglese.Soloil cassettodelcomodinorivelòunparticolaredella vitaintimadiGoldfinger,unlibrodaldorso giallo,Segretevisionid’amore,edizioni Palladium,Parigi. Bondguardòl’orologio.Mancavanosolo cinqueminutialritornodiGoldfinger.Eratempo ditornarenelsalone.Detteunultimosguardo circolareallastanzaesiavviòversolaporta.Si fermòdiscatto.C’eraqualcosanellastanzache nonandava.Seneeraaccortoquasi inconsciamentedaquandoeraentrato.Cos’era? Cercòdiconcentrarsi.Uncolore?Unoggetto?Un suono?Ecco,sì,eraunsuono.Dalpuntoincuisi trovavagligiungevaalleorecchieunronzioquasi impercettibile.Dadoveveniva?Cosalo produceva?C’eraqualcosad’altroinquella stanzaora,qualcosacheBondconoscevafin troppobene,odoredipericolo.Coninervitesi Bondsiavvicinòall’armadioaccantoallaportae delicatamenteloaprì.Sì,ilronziovenivadilì,da dietrounafiladigiacchesportivechependevano dallegruccefinoalpianodeicassetti.Bond scostòlegiacche.Quellochevideglifece stringerelemascelle. Datreforinelmurotrepellicoledasedici millimetriscendevanolentamente,andandoa cadereinunoscompartodietrolafacciatadifinti cassetti.Loscompartoeraormaiquasipienodi queisottiliserpentellidicelluloide.Gliocchidi Bondsiindurironomentreosservavaquelle spiralichesisnodavanolente.Eccodicosasi trattava,tremacchinedapresa,unanelsalone, unanellospiazzodelgarageeunainquella camera,avevanoseguitoognisuomovimentodal momentoincuiGoldfingerseneeraandato.Ma certo!Quandoavevaaccesolelucigiùinsalone avevaanchemessoinfunzionelemacchineda presa!MacomeavevafattoBondanon accorgersidelsignificatodiquelleluci?Come avevafattoanonimmaginarsiinqualetrappola stavacadendo?Sierapreparatodelle giustificazioni…perquellocheglisarebbero servite!Chesenefacevaoradiquellestorielle, oracheavevamessoilnasodappertuttoper mezz’orasenzariuscireatrovarenulla?Civoleva anchequesta!Nonesserriuscitoacavareun ragnodaunbuco,nonriuscireascoprireniente! Nonerastataaltrocheunastupidaperditadi tempo.EadessoGoldfingerloavevainpugno. Erafinito,fuoricombattimento,C’erauna manieraqualsiasipersalvarequalcosa?Bondera rimastoinchiodatodavantiall’armadioaperto, congliocchifissisuquellelentecaterattedi pellicola. Vediamo.Bondcercòdisperatamenteunavia diuscita,unascusaplausibile,scartandolepoi tutte. Be’,perlomenoquandoavevaapertol’armadio, unpo’dipellicolaavevapresoluce.Allora perchènonfarprendereluceanchealresto? Certo,macome?Comesisarebbepotuto giustificarel’armadioapertosenonconlasua presenza?Attraversolaportasocchiusagiunseun miagolio.Ilgatto!Nonpotevaesserestatoil gatto?Nonsireggevamolto,maalmenoera qualcosa,eral’ombradiunalibi. Bondaprìlaportaepreseilgattofralebraccia. Loaccarezzòequellocominciòafarelefusa. Bondsichinòsulmucchiodipellicolaelotiròsu amanciateesponendoloallaluce.Poi,quandofu sicurochenoncifossepiùuncentimetrodi pellicolabuona,larimiseapostoevipoggiò soprailgatto.Labestiolanonsarebberiuscitaa districarsifacilmente,anziconunpo’difortuna, avrebbefinitoconl’accomodarsisuimucchiodi pellicolaefareunsonnellino.Bondlasciòlo sportellodell’armadioapertodiqualche centimetroinmodocheprendesseluceanchela pellicolachecontinuavaascendere.Uscìdalla stanzasenzachiuderedeltuttolaportaesiavviò lungoilcorridoio.Quandoarrivòall’iniziodella scalinata,rallentòilpassoecercòdiassumere un’ariadisinvolta.Ilsalonevuoto,unico spettatoredellasuacommedia,sbadigliò.Andòal camino,siversòancoradabereepreseinmano unarivista.Cercòl’articolosulgolfdiBernard Darwin,loscorseinfrettaperrendersicontodi cosatrattava,poisiaccomodòinunapoltronae acceseunasigaretta. Checosaavevascoperto?Qualivantaggiaveva ricavatodaquellapericolosascorribanda?Molto poco:cheGoldfingersoffrivadistitichezza,che eraunosporcaccioneecheavevavolutometterlo allaprova.Eloavevafattocongrandeastuzia. Noneraundilettante.Latecnicausatasi accordavaperfettamenteconimetodidella SMERSH,echil’avevausatadovevaavere indubbiamentemoltecosedanascondere.Edora cosasarebbeaccaduto?Perchèl’alibidelgattosi reggesseinpiedi,Goldfingeravrebbedovuto lasciaredueportesocchiuseeilgattoavrebbe dovutoesserestatoattrattodalronziodelle macchinedapresa.Tuttopocoprobabile,quasi impossibile.Goldfingersarebbestatosicuroal novantapercentodellacolpevolezzadiBond.Ma soloalnovantapercento.Cisarebbesemprestato ildiecipercentodidubbio.Cosaavrebbe scopertoGoldfingerdipiùdiquantogiàsapeva, cheBondcioèerauntiposcaltroepienodi risorse,untipocuriosoeforseunladro? AnchesefosseriuscitoadindovinarecheBond erastatonellasuacamera,glialtrimovimentidi Bondsarebberorimastiunsegretosullapellicola ormaiinservibile.Bondsialzò,presequalche altrarivistaelagettòinterraaccantoalla poltrona.L’unicacosacheglirimanevadafare ora,eradiinalberareunabellafacciadibronzoe diricordarsiperilfuturo,secisarebbestatoun futuro,chedovevastaresveglioedevitarealtri sbagli.Nonavrebbetrovatosempregattirossia portatadimanochelotirasserofuoridagli impicci. Nonsentìarrivarelamacchina,nèaprirela porta.Gliarrivòallespalleilventofrescodella sera,capìalloracheGoldfingereratornato. 11Oddjob Bondlasciòcaderelarivistaesialzòinpiedi. Laportad’ingressosichiuserumorosamente. Bondsivoltò.«Salve,»atteggiòilsuovisoad un’espressionesorpresa.Nonvihosentito arrivare.Com’èandata?» Anchel’espressionediGoldfingereracordiale. Sembravanoduevecchiamici,vicinidicasa, abituatiacapitareall’improvvisoperbereun bicchiereinsieme.Oh,sonoriuscitoasbrogliare lafaccenda.Ilmioragazzohafattobaruffacon unamericanoperchèquelloloavevachiamato sporcogiapponese.Hospiegatoallapoliziacheai coreaninonpiaceesserechiamatigiapponesi.Lo hannolasciatodietrocauzione.Midispiacedi avervifattoaspettare.Sperochenonvisiate annoiato. Beveteancoraqualcosa.» «Grazie.Maviassicurochenonmisono annoiatoaffatto. HolettoquellochediceDarwinsullatecnica delloslancio.Interessanteilsuopuntodivista… equiBondsilanciòinunadisquisizione sull’articoloaggiungendoviqualcosadisuo. Goldfingerascoltòpazientementetuttala tirata,poidisse:«Sì,piuttostocomplicato.Voi fateungiuocodiversodalmio,andatedrittoal sodosenzatanteraffinatezze.Datoilmiotipodi slancio,invece,iodebbopotersceglierefratuttii bastoniregolamentari.Scusatemiancoraun momento,vadoalavarmilemani.Tornosubito, cosìpotremopranzare.» Bondsiversòancoradabere,sisedetteeprese inmanoCountryLife.OsservòGoldfingersalire lescaleesparirenelcorridoio.Riuscivaad immaginareognisuomovimento.Siaccorseche larivistachestavafingendodileggere,eraa rovescio.Lagiròerimaseafissaresenzavederla, unabellafotografiadiBlenheimPalace.Dal pianosuperiorenonvenivailminimosuono.Poi inlontananzasisentìilrumoredìunacatenadi gabinettochevenivatirata,eilsuonoseccodi unaportachesichiudeva.Bondallungòlamano versoilbicchiere,loportòallelabbraingoiòuna lungasorsata,poiappoggiòilbicchiereinterra accantoallapoltrona.Goldfingerstavascendendo lescale.Bondsfogliòlepaginedellarivistae scosselaceneredellasigaretta. Goldfingerstavaattraversandoilsaloneverso dilui.Bondabbassòilgiornaleealzògliocchi. DisottoilbracciodiGoldfingerspuntavailgatto rosso.Siavvicinòalcaminoesuonòun campanello. PoisigiròversoBond. «Vipiaccionoigatti?»Loguardòdistratto, indifferente.«Abbastanza.» Laportadiserviziosiaprìecomparve l’autista.Portavaancoralabombettaeindossavai suoilucentiguantineri.Rimaseimmobilea fissareGoldfinger.Goldfingerglifececennodi avvicinarsi. L’autistavenneavantiesifermòapoca distanzadaloro.GoldfingersirivolseaBond. «Questoèilmiobracciodestro,anzidovrei direlamiamanodestra,»sorrise.«E’ungiuoco diparole.Oddjob,fa’vederelemaniaMrBond. » Ilcoreanosisfilòlentamenteiguanti,si avvicinòaBondeglimostròlemaniconle palmerivolteinsu.Bondsialzòeleosservò. Eranogrosseemuscolose.Ledita,tuttedella stessalunghezza,finivanoaspatolaelepunte eranolustrecomesefosserod’osso. «Giraleefa’vedereaMrBondildorso.» Nonavevaunghie,alloropostolostesso carapacegiallastro.L’uomogiròancoralemani mettendoinevidenzailtagliolaterale.Lungo tutteeduelemanilastessasostanzacallosa formavaunaspeciedicrostonedurissimo. BondguardòGoldfingerconariainterrogativa. «AdessoOddjobvidaràunadimostrazione.» Puntòilditoversolamassicciabalaustradi querciachecorrevalungolescale,largaquindici centimetriealtadieci.Obbediente,ilcoreanosi avvicinòallarampaesalìalcunigradini.Rimase immobile,conlebraccialungoifianchi,fissando Goldfingernegliocchicomeuncanedariporto. Goldfingerfeceuncennoconlatesta.Impassibile ilcoreanoalzòlamanodestradrittasopralasua testa,poil’abbassòditagliocomeun’ascia colpendolapesantebalaustra.Cifuunrumore sordodilegnocheandavainfrantumiela ringhieracedette.Lamanosialzòancorauna voltaepiombògiùcomeunmasso.Questavolta unamiriadedischeggevolòperlastanza, lasciandosullabalaustraunalargafessura frastagliata.Ilcoreanosiraddrizzòerimase immobileinattesadialtriordini.Sulsuoviso nonc’eraombradisforzo,nèunlampodi orgoglioperquellocheavevafatto. Goldfingerfeceuncenno.L’uomovenneavanti versodiloro.Goldfingerdisse:«Ipiedisono comelemani.Oddjob,lacappadelcamino.» Goldfingerindicòlatravemassicciadilegno intagliatosopraiocamino.Eraapiùdiduemetri daterra,quindicicentimetribuonipiùinalto dellacimadellabombettadelcoreano. llcoreanoemisedeisuonigutturali indecifrabili. «Sì,toglitilagiaccaeilcappello.»Goldfinger sivolseversoBond.Poverettohailpalatofesso. Noncredoche,oltreme,cisianoaltrepersone ingradodicapirlo.» Unoschiavo,pensòBond,chepoteva comunicareconilrestodelmondosoloattraverso ilsuointerprete;piùsicuro,piùlegatoalsuo padronedeisordomutidegliharem.Oddjobsiera toltogiaccaecappelloeliavevapoggiaticon curasulpavimento.Siarrotolòipantalonifinoal ginocchioerimasefermoinpiedinellaposizione dellottatoredijudo.Davalasensazioneche nemmenolacaricadiunelefanteavrebbepotuto fargliperderel’equilibrio. «Viconsigliodifarviindietro,MrBond.»I dentidiGoldfingerbrillavanofralelabbra socchiuse. «Questocolpopotrebbespezzareilcollodiun uomocomeilgambodiunagiunchiglia.» Goldfingerspostòlapanchettaconilvassoio dellabevande.Frailcoreanoeilcaminooranon c’eranessunostacolo,maladistanzaeradisoli trepassi,piuttostolunghi.Comepotevariuscirea raggiungerelacappaaquell’altezza? Bondosservavalascena,affascinato.Oragli occhiobliquinellapiattamascheragialla mandavanobaglioridiferoceconcentrazione. Difronteaduntiposimile,pensòBond,unonon potevafarealtrocheinginocchiarsieaspettarela morte.Goldfingeralzòlamano.Leditapossenti nellemorbidescarpedivernicesembrarono attanagliareilpavimento.Ilcoreanofeceun lungopassoinavantirannicchiatosulle ginocchia,poiconunoscattodireniroteòinaria. Ipiediuniticomequellidiunballerino arrivaronopiùinaltodiquantounballerinosia mairiuscitoadarrivare,poiilcorpopossente s’inclinòdaunaparteeilpiededestrosiproiettò inavanticonlaforzadiunproiettile.Sisentìuno schiantosordo.Congraziailcoreanoricaddea terrasullemani,siallungòsulpavimentoconi gomitipiegatipersostenereilpesodelcorpo,poi discattosiraddrizzòsullegambe. Oddjobrimaseimmobileinattesadiordini. Questavoltaisuoiocchiebberounlampodi trionfo,mentreguardavanoilgrossopezzodi legnoscheggiatocheilsuopiedeavevastaccato dinettodallatravedellacappa.Bondguardò l’uomocontimorosorispetto.Nonc’eraniente, assolutamentenienteintuttoquellocheaveva visto,olettochepotesseessereparagonatoa quantosierasvoltosottoisuoiocchi.Ilcoreano noneraunuomodicarneeossa.Eraunadava vivente,forsel’animalepiùpericolosoche esistessesullafacciadellaTerra.Bondsentìche dovevafarlo,chedovevarendereomaggioa questouomounicodallapotenzaspaventosa.Gli teselamano. «Piano,Oddjob,»lavocediGoldfinger sembravailsibilodiunafrustata.Ilcoreano chinòilcapoepreselamanodiBondnellasua. Lasciòleditadellamanotese,piegando solamenteilpolliceinunastrettaleggera.ABond sembròdistringereunpezzodilegno.Poiil coreanosiallontanòeraccolselagiaccaeil cappello. «Hoapprezzatoilvostrogesto,MrBond,» l’espressionedìGoldfingereraveramente compiaciuta, «mahodovutoavvertireOddjob.Nonè coscientedellasuaforza,soprattuttoseèeccitato. Equellemanisonodeiveritritatutto.Avrebbe potutoridurvilamanoinpoltigliasenzaaverne l’intenzione. Oddjobsierarivestitoestavarispettosamente sull’attentiinattesacheGoldfingersirivolgesse alui. «TiseicomportatobeneOddjob.Mifapiacere constatarecheseiinforma.Tieni…»Goldfinger preseilgattoelolanciòalcoreanocheloafferrò alvolo,«…misonostancatodivedermiintorno questabestia.Puoifartelocucinareperpranzo.» Gliocchidelcoreanobrillarono.«Avvertiche possonoservireilpranzo.» Ilcoreanofeceunbrevecennod’assensoesi avviòversolaportadiservizio. Bondcercòdinascondereilsuoprofondo disgusto.Capìchetuttaquestaesibizioneera semplicementeunmessaggiodirettoalui,un avvertimento,unatiratinad’orecchi. Bondchiesedisinvolto:«Perchèquell’uomo portasemprelabombettaintesta?» «Oddjob!»Ilcoreanostavaormaisullaporta. «Ilcappello.»Goldfingerindicòunpannello accantoalcamino. Tenendoancorailgattosottoilbraccio sinistro,Oddjobtornòindietrodirigendosiverso diloro. Quandofuametàstrada,senzaunattimodi esitazioneesenzaprenderelamira,alzòil braccio,afferròilcappelloperlafaldaelo scagliòconforzacontroilpannello.Dang!Un suonometallicoecheggiòpertuttalastanza.La faldadellabombettarimaseperunattimo conficcatanelpannellodilegno,poiilcappello caddesulpavimentocongrandefracasso. GoldfingersorrisecortesementeaBond.«Si trattadiunalegaleggera,mamoltoresistente,Mr Bond.Temoabbiarovinatoilrivestimentodi feltrodelpannello;maOddjobloripareràappena possibile.E’bravissimoancheacucire.Come poteteimmaginare,MrBond,quelcolpoavrebbe potutofracassareuncranioostaccaredinettouna testadalcorpo.Un’armasempliceedingegnosa, nontrovate?» «Nonc’èchedire.»IlsorrisodiBondera altrettantocortese.«Untipoutiledatenereper casa,quelcoreano.» Oddjobavevaraccoltoilsuocappelloesene eraandato.Sisentìilsuonodiungong.«Ah,il pranzo!Vogliamoandare?»Goldfingersi avvicinòadunodeipannelliadestradelcaminoe spinseunbottonedissimulatonegliintarsidi legno.Siaprìunaporta. Lapiccolasaladapranzoeraaltrettanto sontuosacheilsalone.Erailluminatadaun candelabroavaribraccichependevadalsoffittoe danumerosecandeledispostesullatavolarotonda chefacevanoluccicareicristalliel’argenteria. Sedetterounodifronteall’altro.Duecamerieri coreaniingiaccabiancacominciaronoaservire. Laprimaportataeraunpasticciodiqualcosacon delriso. Goldfingernotòl’esitazionediBond. Ridacchiò.«Mangiatepure,MrBond.Sono gamberi,nonèilgatto.» «Ah,»silimitòadireBond. «VipregodiassaggiareilvinodellaMosella. Miaugurochevipiaccia.E’unabottigliadi PiesporterGoldtröpfchendel1953.Servitevipure dasolo.Questicoreaninonsannosevelodevono versarenelpiattoonelbicchiere.» DifronteaBondc’eraunasottilebottiglia immersainunsecchiellodighiaccio.Siversòun po’divinoel’assaggiò.Eranettare.Bondsi complimentòconilsuoospite.Goldfinger ringraziòconuncennodelcapo. «Iononbevoenonfumo,MrBond.Ritengo cheilfumosialacosapiùridicolachegliuomini abbianoescogitato.E’contronatura.Riuscitead immaginarviunamuccaoqualsiasialtroanimale prendereunamanciatadipaglia,darglifuoco, aspirareilfumoesoffiarlofuoridallenarici? Puah! Goldfingererainunodeisuoirarimomentidi animazione.«Èun’abitudineveramente disdicevole. Quantoalbere,iomiintendounpo’dichimica edevoancoratrovareunliquorechenonpresenti traccediveleni,alcunideiqualimortali,come l’alcoolamilico,l’acidoacetico,l’etereacetico, l’acetaldeideel’aldeidefuranica.Moltediqueste sostanzevelenose,sepreseallostatopuro, causanolamorte.Letracceminimepresentiin unabottigliadiliquoreproduconoeffettidannosi, generalmentedescritticomepostumidella sbornia.» «Grazie.Neterròconto.Forseèproprioquesta laragionepercuidaunpo’ditempononbevo chevodka.Hosentitodirecheessendofiltrata attraversocarbonedolceattivato,presentadei vantaggiinconfrontoadaltrialcoolici.»Bond erapiuttostosoddisfattodiaverpotutoribattere alladottadisquisizionediGoldfingerconuna nozionepescatanellanebbiadiricordivaghidelle sueletture. Goldfingerglilanciòun’occhiatainquisitiva.« Misembradicapirecheviintendetediqueste cose. Avetestudiatochimica?» «Hosoloun’infarinatura.»Eraoradifareuna mossa.«Sonorimastoveramentecolpito dall’abilitàdelvostroautista.Dadoveviene? Dovehaimparatoquelmetododicombattimento fantastico?E’ usatogeneralmentedaicoreani?» Goldfingersiasciugòlelabbraconil tovagliuolo.Schioccòledita.Iduecamerieri tolseroipiattiormaivuotieportaronointavola arrostodianatraeunabottigliadiMouton Rothschild1947perBond.Quandoidueuomini siimmobilizzaronodinuovociascunoaduna delledueestremitàdeltavolodiservizio, Goldfingerdisse:«Avetemaisentitoparlaredel karatè?Bene,quell’uomoèunodeitreuominial mondochesiariuscitoadiventareunaCintura Neranelkaratè.Ilkaratèèunavariazionedel judo,mastaaljudocomeunacatapultastaaduna fionda.» «Menesonoresoconto.» «Quelloeraunesercizioelementare,Mr Bond…»Goldfingeralzòinarialacoscia d’anatrachestavarosicchiando.«Vipossodire cheseOddjobviavessecolpitoconunodeisuoi colpiinunadellesettepartivitalidelvostro corpo,aquest’orasarestemorto.»Goldfinger detteunmorsoallacosciad’anatraconevidente soddisfazione. Bonddisseconmoltaserietà:«Interessante.Io conoscosolocinquemodiperammazzareOddjob conuncolposolo.» Goldfingersembrònonaverudito.Poggiòla coscianelpiatto,bevveunalungasorsata d’acqua,siappoggiòalloschienaledellasediae ripreseaparlare,mentreBondcontinuavaa gustareilciboeccellente.«Ilkaratè,MrBond,si basasullateoriacheilcorpoumanopossiede cinqueparticontundentietrentasettepunti vulnerabili…vulnerabili,s’intende,perun espertodikaratèchehalepuntedelledita,il tagliodellamanoelaparteesternadeipiedi trasformateinunamassacallosadurissima,di granlungapiùresistenteepiùflessibiledell’osso. Oddjobfatuttiigiorniun’oradiesercizio colpendounsaccopienodirisogreggiooun’asta rigidaavvoltavarievolteconunarobustacorda, poiun’altraoradiginnasticachesomigliapiùa quellachesifanellescuolediballocheagli esercizidellepalestre.» Bondbevveunalungasorsatadeldelizioso chiaretto.«Misembraperòchecivadanodi mezzoivostrimobili.» Goldfingeralzòlespalle.«Questacasanonmi servepiù.Hopensatocheunadimostrazionedella suaabilitàviavrebbeinteressato.Sperocheanche voisiated’accordocheOddjobsièmeritatoil gatto.»PerunattimogliocchidiGoldfinger trafisseroBondconilororaggiX. «Fannopartedellasuadieta?» «Neèghiotto.Sièabituatoamangiarlida ragazzoquandonelsuopaesecifuunaterribile carestia. » Bondpensòcheeragiuntoilmomentodi scavareunpo’piùinprofondità.aAcheviserve untipodelgenere?Noncredochesiadigran compagnia.» «MrBond…»Goldfingerfececennoai camerieriditogliereipiatti,«sidàilcasocheio siaricco,moltoricco,epiùunoèriccopiùha bisognodiessereprotetto.Ingenereleguardie delcorpooidetectivesonopoliziottiinpensione. Gentedinessunautilità.Hannoiriflessilenti, usanometodiantiquatiepossonoessere facilmentecorrotti.Inoltrerispettanolavita umana.Equestononfaperme,perchèiotengo allamiavita.Icoreaniinvecenonhannodiquesti scrupoli.E’questalaragionepercuidurantela guerraigiapponesilimiseroaguardiadeicampi diprigionia.Icoreanisonogliuominipiùcrudeli epiùspietatidelmondo.Eimieiragazziliho sceltiunoperunoproprioperquestequalità.Mi hannoservitobene.Sonocontentodiloroeloro losonodime.Hannounabuonapaga,vittoe alloggio.Quandovoglionounadonna,faccio veniredelleprostitutedaLondra,pagoleloro prestazionielerimandoindietro.Questedonne nonsonocertodellebellezze,masonobianchee questoètuttoquellocheicoreanidesiderano, oltraggiarelarazzabianca.Avoltecapitaqualche incidente,ma…»ipallidiocchicelestifissarono latavola,«…ildenaroèunsudariocheriescea coprirequalsiasicadavere.» Bondsorrise. «Vipiacequestoaforisma?Èmio.» Venneservitouneccellentesoufflédi formaggio,seguitodaunottimocaffè. Mangiaronoinsilenzio,quelleconfidenze sembravanoaverlimessiaproprioagio.EBond loeradavvero,Goldfingerstavaintenzionalmente scoprendolepropriecarte,nontutte,soloquelle cheglifacevanocomodo.Stavamostrandoa Bondunadellesuefaccesegrete,quellache secondoluiavrebbefattopresasuBond,il miliardariospietato,freddo,abile.Forse,dopo tutto,lospiarecheBondavevafattonellacasa,e dicuiGoldfingernondubitavaaffatto,aveva rivelatocheinBondc’eraunlatodisonesto, avevadimostratocheeraun«gentlemansoloin apparenza.Elacosanondovevaessere dispiaciutaaGoldfinger.OraBonddoveva sondareancoraunpo’ilterrenoepoi,conun pizzicodifortuna,avrebbericevutolatantoattesa proposta.Siappoggiòalloschienaledellasediae acceseunasigaretta.Disse:«Hovistocheavete unabellamacchina.Dovrebbeessereunadelle ultimediqueltipo.Del1925circa,misbaglio? Dueblocchiditrecilindriciascunocondue candeleperognicilindro,unadellequaliriceve l’accensionedalmagneteel’altradallabobina. Nonècosì?» «Esatto.Mahodovutoapportarealcune modifiche.Hofattoaggiungerealtrecinquefoglie allebalestreedeifreniadiscoalleruote posterioriperaumentarelapotenzadellafrenata. Ilservofrenodelleruoteanteriorinonera sufficiente.» «Eperchèno?Lavelocitàmassimanon dovrebbesuperaregliottantachilometriall’orae lacarrozzerianonpuòesseretantopesante.» Goldfingeralzòlesopracciglia.«Pensate davverodino?Unatonnellatadicorazzaturaedi vetriblindatifaunagrossadifferenza!» Bandsorrise.«Ah,capisco!Nonsipuòdire chenonprendiatetutteleprecauzioni.Macome fateatrasportarlainaereo?Nonsfonda l’aeroplanoquell’aggeggio?» «Affittounaereospeciale.LasocietàSilver Cityconoscelamacchina.Faccioregolarmente questoviaggioduevolteall’anno.» «Ungiroperl’Europa?» «Unavacanzachemiconsentedigiuocaresui miglioricampidigolf.» «Splendido.Hosempredesideratofarlo.» Goldfingernonabboccò.«Adessovelopotete permettere.» Bondsorrise.«Oh,intendeteparlarediquei diecimiladollariextra.Maquellipossonofarmi comodosedecidoditrasferirmiinCanada.» «Pensatedipoterfarsoldilaggiù?Volete diventarericco?» Bondrisposeconimpeto:«Moltoricco.Non hoaltroscoponellavita.» «Sfortunatamenteperò,peraccumulareuna grossafortunacivuoleingenereunsaccodi tempo.E unosiritrovariccoquandoèormaitroppo vecchiopergodersiisoldi.» «Questoèilguaio.Infattiiosonosemprein cercadioccasionibuonechemifacciano accorciareitempi.Dellescorciatoie,percosì dire,mainInghilterranonsitrovano.Letasse sonotroppoforti.» «Giusto.Eleleggimoltorigide.» «Sì.Menesonoaccortoamiespese.» «Davvero?» «Misonoimpegolatoneltrafficodell’eroina. Masonoriuscitoacavarmelasenzascottarmile dita. Naturalmentequestodeverimaneretranoi.» Goldfingersistrinsenellespalle.«MrBond, qualcunohadettoche”lelegginonsonoaltro chepregiudizicristallizzati“.Iosonod’accordo. Equestadefinizionesiadattasoprattuttoal trafficodelladroga.Eanchesenonfossecosì, aiutarelapolizianonrientranellemieabitudini. » «Be’,èandatacosì…»Bondcominciòa raccontarelasuaavventuramessicana, scambiandoilsuoruoloconquellodiBlackwell. Eterminò:«Sonostatofortunatoacavarmelacon cosìpoco,malacosanonèpiaciutatroppoalla UniversalExport.» «Locredo.Unastoriainteressante.Misembra cheabbiatedimostratodiaveredellerisorse.Non sietetentatodicontinuaresullastessastrada?» Bondsistrinsenellespalle.«Unpo’troppo pericoloso.Agiudicaredaquelmessicano, quandoc’èqualchedifficoltàigrossicalibrinon sonopoicosìingambacomesembrano.Quando lecosesisonomessemale,quellosièdatoda faresoloachiacchiere.» «Bene,MrBond.Goldfingersialzòdatavolae Bondloimitòsubito.«E’stataunaseratamolto interessante.Nonsoseiotornereiancora all’eroina.Esistonomanierepiùsicureperfar soldi. Bisognaesseresicurichelafortunaèdalla nostraparteepoisipuòancherischiaretutto. Raddoppiareilpropriodenarononècosìfacile eleoccasionibuoneperfarlononsonomolte. Voletesentireunaltrodeimieiaforismi?» «Sì.» «Bene,MrBond,»Goldfingerloguardò, sorridendo,«ilmodopiùsicurodiraddoppiarei proprisoldièquellodiripiegarliduevolteedi rimetterseliintasca.» Bond,l’impiegatucciocheascoltariverentei consiglideldirettore,sorriserispettosamentee nonaprìbocca.Lecosenonsimettevanobene. Nonerariuscitoacombinarenulla,mal’istinto glidissecheeramegliononforzaretroppo. Attraversaronoilsalone.Bondteselamano:« Allora,grazieperl’ottimopranzo.Èoracheme nevadaadormire.Miaugurocheciincontreremo dinuovoungiornool’altro.» GoldfingerstrinsebrevementelamanodiBond el’allontanòdasè.Disseenigmaticamente:«La cosanonmisorprenderebbeaffatto,MrBond.» Mentretornavainalbergopercorrendol’Isleof Thanetsottolaluna,Bondrimuginòalungo sull’ultimafrasediGoldfinger.Sispogliòeandò alettocontinuandoapensareaquelleparole,ma senzariuscireadarlorounsignificato.Potevano volerdirecheGoldfingeraveval’intenzionedi mettersiincontattoconBond,oancheche toccavaaBondprenderel’iniziativa.Testa,la primaipotesi,crocelaseconda.Bondsialzò, preseunamonetadalpianodellatolettaelagettò inaria. Croce.Toccavaalui!Bondtornòalettoesi addormentòdicolpo. 12Cacciaallavolpe AllenoveinpuntodellamattinadopoBond telefonòalcaposezione:«SonoJames.Hodato unosguardoallaproprietà.L’hogiratatutta.Ieri serahopranzatocolproprietario.Sonosicuroche ilpuntodivistadeldirettoreèesatto.C’è qualcosachenonva,manonhoelementi sufficientiperstendereunrapporto.Il proprietariolascial’Inghilterraoggiconunaereo inpartenzadaFerryfield. Vorreisapereacheora.Mipiacerebbedare un’occhiataallasuaRolls.Hopensatodi regalargliunaradioportatile.Iopartiròunpo’più tardi.PuoidireaMissPonsonbydiprenotarmiun posto?Peroranonsoladestinazione.Miterròin contatto.Hainientedadirmi?» «Comeèandatalapartitadigolf?» «Hovintoio.» Dall’altrapartedelfilogligiunseunarisata.« Meloeroimmaginato.Lapostaeragrossetta,no? » «Chenesai?» «IeriseraèvenutoatrovarciMrScotland.Ha dettochequalcunoloavevaavvertitopertelefono cheunacertapersonacoltuonomeerain possessodiunagrossasommaindollarichenon erastatadichiarata.Cihachiestoseavevamoalle dipendenzequestapersonaeseeravero.Quel tipoeranuovoenonconosceval’Universal.Gli hodettodiparlarecolnostrorappresentantee questamattinacihannotelefonatoleloroscuse propriomentrelatuasegretariatrovavauna letteracontenentediecimiladollarifralatua posta!Furboiltuouomo,no?» Bondsorrise.EratipicodiGoldfingeraver cercatodimetterloneiguaiperidiecimiladollari chegliavevavinto.Eraprobabilecheavesse telefonatoaScotlandYardappenafinitala partita.VolevadimostrareaBondchenonsi lasciavabattereimpunemente.Bonddisse:« Volevafarmela,quelmascalzone!Di’aldirettore chequestavoltaisoldivannoallaCroceBianca, Puoiinteressartitudituttoilresto?» «Certo.Tirichiamofracinqueminuti.Ma all’esterostaiattentoaquellochefaiesetiannoi evuoichequalcunotivengaafarecompagnia, faccelosapere.Stammibene.» «Ciao.»Bondmisegiùilricevitore.Sialzòe cominciòafarelevaligie.Potevabenissimo immaginarsilascenachesistavasvolgendo nell’ufficiodelcaposezione.Ilnastrocheaveva registratolaconversazionetelefonicaripeteva fedelmentequantoerastatodettoeilcaposezione spiegavaaMissMoneypenny:«Dicediessere sicurocheGoldfingerhaperlemaniqualcosadi grosso,manonsaancoradicosasitratta.G.parte oggiinaereodaFerryfieldconlasuaRolls.007 vuoleseguirlo.DiciamodueoredopocheG.è partito.Occupatevivoidellaprenotazioneper favore.Cipregadiavvertireladoganachevuole dareun’occhiataallaRollsemettereunHomer nelportabagagli.Occupatevianchediquesto,per favore.Dicechesiterràincontattoradioconnoi nelcasoabbiabisognodiaiuto…» Ecosìdiseguito.Eraun’organizzazionemolto efficiente.Bondfinìdifarelevaligiee,dopoaver ricevutolatelefonatadaLondra,scesenellahall, pagòilconto,salìinmacchinaepreselastradadi Canterbury.DaLondragliavevanodettoche Goldfingersarebbepartitoamezzogiorno.Bond arrivòaFerryfieldalleundici,sifecericonoscere dagliagentidell’ufficiopassaportiedaquelli delladogana,nascoselamacchinainunhangar vuoto,acceseunasigarettaesisedettea chiacchierare. LoavevanoscambiatoperunodiScotland Yardeluiglielolasciòcredere.No,disse,non c’eranientecontroGoldfinger.Sospettavanoche unodeisuoiuominicercassedicontrabbandare qualcosafuoridelpaese.Unacosapiuttosto confidenziale.Potevanopermetterglididare un’occhiataallamacchina?Volevaesaminarela cassettadegliattrezzi.Eloropotevanodareil nullaostaperl’espatriodellamacchina?Certo, conpiacere. Amezzogiornomenounquartounodegli agentidelladoganasiaffacciòsullaportae strizzòl’occhioaBond.«Staarrivandoora.C’è anchel’autista.Oralipregheremodiimbarcarsi primadellamacchina.Glidiremocheè necessariopercalcolareladistribuzionedelpeso. Einfondononèunascusa.Conosciamobene questavecchiacarcassa.E’corazzataepesacirca tretonnellate.Quandosiamoprontivichiamo.» «Grazie.»Uscironotuttidallastanza.Bond tiròfuoridallatascaunpacchettinofragilissimo; contenevaunabatteriaaseccocollegataconun minuscolotuboelettronico.Esaminòrapidamente l’apparecchioeselomiseintasca.A mezzogiornomenocinquesiaprìlaporta. L’agenteglifeceuncenno.«Venitepure.Sono giàsull’aereo.» L’enormeRollsRoycelucente,parcheggiata nelrecintodelladogana,noneravisibile dall’aereo. Nelparcheggioc’erasolamenteun’altra macchina:unaTriumphTR3grigiotortora,con lacappottaabbassata.Bondsiavvicinòallaparte posterioredellaRolls.Gliagentidelladogana avevanogiàsvitatoilpannellodelvano contenentelepartidiricambio.Bondtiròfuorila cassettadegliattrezziefecefintadiesaminare attentamenteipezziunoperunoel’internodella cassettastessa. S’inginocchiòeconlascusadifrugarenel vanodellamacchina,riuscìafarscivolarela batteriaeiltubonelfondodelvano.Rimisea postolacassettadegliattrezzi.Entrava perfettamente.Siraddrizzòstrofinandosilemani. «Niente,»disseagliagentidelladogana. L’agenterimiseilpannelloalsuopostoelo riavvitòconlachiaveinglese.«L’autotelaioela lastraturadellascoccasonoaposto.Bisognerebbe inveceguardareneltelaioenelrivestimento interno,maèunlavorocherichiedeunsaccodi tempo.Possiamocaricarlasull’aereo?» «Sìegrazieditutto.»Bondtornònell’ufficio. Gligiunsealleorecchieilsuonolamentosodel vecchioautostarter.Unminutodopo,lamacchina uscìfuoridalrecintodelladoganaesiavviò maestosaversolarampadicarico.Legrossifauci delBristolFreightersirichiuserofragorosamente dietrodilei.Tolseroviaitacchieil«dispatcher »alzòilpollice.Iduemotoriruggironoe lanciaronofiamme;poilagrossalibellula d’argentorullòversolapistadidecollo. Quandol’aeroplanogiunsesullapista,Bond uscìdall’ufficioesidiresseversolasua macchina.Sisedettealpostoguidaespinseun interruttoresottoilcruscotto.Cifuunattimodi silenzio,poidall’altoparlantenascostosisentìun fischioacutochesitrasformòinunronzioappena Bondgiròunamanopola.Bondattesecheil Bristoldecollasse.Appenal’aereosifualzato dirigendosiversolacosta,ilronziodiminuìfinoa scompariredeltuttodopocinqueminuti.Bond sintonizzòl’apparecchioerestòinascoltofinoa chel’aereononebbeattraversatolaManica,poi spense. Avvisòchesarebbestatodiritornoall’unae mezzointempoperilvolodelledue,poisiavviò senzafrettaversoun«pub»diRyeche conosceva.Daquelmomentoinpoil’Homer,il piccoloapparecchioradiotrasmittentecheaveva infilatonelvanodellamacchinadiGoldfinger, sarebberimastoincontattoconl’apparecchio riceventediBond,purchèladistanzafraledue automobilinonavessesuperatoicento chilometri.Tuttoquellochedovevafareeradi sorvegliareidecibelenonfarsvanireilsuono. Eraunaformamoltosemplicediorientamento chepermettevaadunamacchinadiseguirele traccediun’altraautosenzaesserneindividuata. Unavoltaarrivatodall’altrapartedellaManica, Bondavrebbedovutoperprimacosascoprire qualestradaavessepresoGoldfingerlasciandoLe Touquet,mantenersisempreadunadistanzadi sicurezzaepossibilmenteavvicinarsiin prossimitàdigrossicentriodiincroci.Ese qualchevoltasceglievaladirezionesbagliata dovevaaccelerareperriprendercontatto.Maper questonondovevapreoccuparsi,ciavrebbe pensatolaD.B.III.Sarebbestataunaspeciedi cacciaallavolpeattraversol’Europa.Piuttosto emozionante.PerunattimoBondsentìunbrivido correrglilungolaspinadorsale.Unsorrisofreddo ecrudeleglipassòsullabocca.Goldfinger,pensò, perlaprimavoltanellatuavitaseineiguai,guai grossi. ____________________ All’incrociodovelatranquillastradaN.38di LeTouquets’incontraconiltrafficoturbolento dellastataleN.1c’èsempreunagentcycliste. AvevasicuramentenotatolaRollsRoyce.Non potevapassareinosservata,unamacchinadavvero principesca.Adestra,monsieur,indirezionedi Abbeville.Avràun’oradivantaggio,macol vostrobolide…! Appenauscitodall’aeroportol’Homer cominciòdinuovoacaptareilronziodellaRolls. EraimpossibileperòdistinguereseGoldfingersi stavadirigendoanord,versoiPaesiBassi, l’AustriaolaGermania,oversosud.Perriuscire aquestosarebberostatenecessarieduemacchine. Bondringraziòconuncennodellamanol’agente epartìrombando.Dovevacercarediraccorciare ladistanzaperchèaquest’oraGoldfingerdoveva giàaveroltrepassatoAbbevilleeaverproseguito sullaN.1perParigioaverdeviatosullaN.28per Rouen.SeBondavessesbagliatoavrebbeperso unsaccoditempoprezioso. Lastradaeratuttacurveepurnonsuperando maiilimitidellaprudenza,Bondriuscìa percorrereiquarantatrèchilometrichelo separavanodaAbbevilleinunquartod’ora.Orail ronzioeramoltoforte.Goldfingernonpoteva essereapiùditrentachilometrididistanza,main qualedirezione? BonddeciseperParigi.Forzòlamacchinaal massimo.Perunpo’ilronziorimaseinalterato, poi,impercettibilmente,cominciòadiminuire d’intensità.Dannazione!Chefareora?Tornare indietrooaccelerareancoraperprendereuna dellestradesecondarieperRouennellasperanza diraggiungerelaRolls?Bonddetestavadover tornareindietro.Diecichilometriprimadi Beauvaisvoltòadestra. Dovetterallentareperchèilfondostradalenon erabuono,mapois’immisesullaveloceN.30e potèdirigersiversoRouenaforteandatura, guidatodalronziodell’Homer.Fermòla macchinaallaperiferiadellacittàerimasein ascoltoconsultandonelfrattempolasuaguida Michelin.Capìchedovevaaversuperato Goldfingerperchèilronzioaumentava d’intensità.Maoradovevaaffrontareunaltro incrociodivitaleimportanzaesesbagliava questavoltasarebbestatomoltodifficilepotervi rimediare.Goldfingerpotevaprenderelastrada perAlençon-LeMansToursasud,odirigersia sud-est,evitandoParigi,attraversoEvreux, ChartreseOrléans.Bondnonpotevaavvicinarsi alcentrodiRouenpercercaredivederpassarela macchinaecapirechedirezioneavrebbepreso. Dovevaaspettarecheilronziodell’Homer cominciasseadiminuireepoiprendereuna decisione. Solounquartod’oradopoBondpotèessere sicurochelaRollsloavevasuperato.All’incrocio preseasinistra.Schiacciòilpedale dell’acceleratore.Sì,questavoltailronzio cresceva,quindierasullapistagiusta.Rallentò l’andaturaasettanta,abbassòiltono dell’apparecchioriceventeesirilassò. ChissàqualeeralametadiGoldfinger?Le cinque,lesei,lesette.Ilsoleeraormai tramontatonellospecchiettoretrovisorediBond, malaRollscontinuavalasuamarciaveloce. AttraversaronoDreuxeChartresedoracorrevano sullalungafettucciadiottantachilometriin direzionediOrléans.SeGoldfingeravevadeciso difermarsilàperlanotte,laRollsavevafatto davverounbuonlavoro,piùdiquattrocento chilometriinseiore.InfattodiguidaGoldfinger noneracertol’ultimovenuto. DovevaaverspintolavecchiaSilverGhostal massimofuorideicentriabitati.Bondcominciò lamarciadiavvicinamento. Davantialuispuntaronoinlontananzadue fanaliniposterioriilluminatidebolmente.Bond marciavaconifariantinebbia,accesegli abbaglianti.Eraunamacchinasportiva.Bond accelerò.UnaMG? UnaTriumph?UnaAustinHealey?Erauna Triumphgrigiochiaroadueposticonlacappotta alzata.Bondlampeggiòesorpassòlamacchina. Oradavantialuisivedevailchiarorediun’altra macchina.Bondabbassòifarieproseguìcon quelliantinebbia.Lamacchinaeraacircaun chilometroemezzo.Bondaccorciòladistanza; quandofuacircaquattrocentometrilampeggiòi fari.Sì,eralaRollsRoyce.Bondrallentò, mettendodinuovofraluieGoldfingerun chilometroemezzo.Nellospecchiettoretrovisore notòdistrattamenteledebolilucidellaTR3alle suespalle.InprossimitàdiOrléans,Bondrallentò esiaccostòallatodellastrada.LaTriumphlo sorpassòrombando. OrléansnoneramaipiaciutaaBond.Erauna cittàschiavadelmitoedominatadaipreti, malinconicaesenzaattrattiva.Vivevaallespalle diGiovannad’Arcoesicircondavadiun’aureola dimisticismoincassandoperòisoldideituristi. BondconsultòlaguidaMichelin.Goldfinger,ne eracerto,sisarebbefermatoinunodeglialberghi segnatoconcinqueasterischieavrebbemangiato filettidisogliolaepolloarrosto.Avrebbe alloggiatoall’ArcadesoforsealModerne.A Bondsarebbepiaciutorimanerefuoricittàe dormireall’AubergedelaMontespan,lungole rivedellaLoira,conlostomacopienodi quenellesdebrochet.Mapurtroppononpoteva allontanarsidallasuavolpe,deciseperciòdi fermarsiall’HôteldelaGareedicenareal ristorantedellastazione. Ilronziodelricevitoreerarimastocostanteper dieciminuti.ConmoltacircospezioneBond s’inoltròneltrafficocittadino.Seguìilcorso dellaLoiralungoiquaisilluminati.Nonsiera sbagliato.LaRollseraparcheggiatadavanti all’Arcades.Bondtornòversoilcentrodellacittà dirigendosiallastazionedelaGareeraproprio comesieraaspettato:modico,antiquatoe confortevole.Bondpreseunbagnocaldo,risalìin macchinaperassicurarsichelaRollsnonsifosse mossa,equindisceseedentrònelristorantedella stazione.Ordinòduedellesuepietanzefavorite, dueoeufscocotteàlacrèmeeunagrossasole meunière,eunabuonaporzionediCamembert. BevveunapintadiRoséd’Anjoughiacciatoe dopoilcaffèunHennessyTreStelle.Allediecie mezzouscìdalristorante,controllòlaRollseper un’oragironzolòperlestradevirtuose.Unultimo controlloallaRollsepoialetto. Lamattinadopoallesei,laRollsnonsiera ancoramossa.Bondpagòilconto,fececolazione conuncafécomplet,siavviòlentamentelungoil quaiesifermòall’angolodiunatrasversale. Questavoltanonpotevapermettersidisbagliare. Goldfingerpotevaprenderevariestrade: attraversareilfiumeedirigersiversoilsudper prenderepoilaN.7perlaRiviera,oseguirela Loiraperdirigersiancheinquestocasoversola Riviera,maanchevolendoversolaSvizzerae l’Italia.Bondscesedimacchinaesiappoggiòal parapettodelfiume,osservandolafacciata dell’Arcadesattraversoitronchideiplatani.Alle ottoetrentaduefigureuscironodall’albergo.La Rollssimosse.Bondlaseguìconlosguardoela videavviarsilungoilquaifinoaspariredalla vista;allorarisalìsullaD.B. IIIesimiseall’inseguimento. BondguidavalungolaLoiracrogiolandosial primosoledelmattino.Questoeraunodeisuoi angolipreferiti.Inmaggio,conglialberidafrutta splendentidibiancoeilfiumelentoancora grossoperlepioggeinvernali,lavallataeraverde egiovanevestitaafestapergliinnamorati.Stava immersoinquestefantasticheriequando,poco primadiChàteauneuf,sentìilsuonostridulodi unatrombad’automobileelapiccolaTriumphlo sorpassòatuttavelocità.Lacappottaera abbassataeperunattimoBondebbelavisionedi unvisinograziosonascostodagrossiocchiali azzurricerchiatidibianco.Sebbenetuttoquello cheerariuscitoavederefossestatoappenalo sfrecciarediunprofilo,unaboccarossaeuna massadicapellinerisottounfazzolettorosaa bollibianchi,Bonderasicurochelaragazzaera belladalmodoconcuitenevaerettalatesta.Era ilportamentodiunadonnaabituata all’ammirazionedeglialtri,coscientediessere solaallaguidaedistaresorpassandounuomosu unabellamacchinasportiva.Bondpensò:Sentivo chesarebbesuccessooggi!LaLoiraèvestitaa festaproprioperquesto:orasisarebbelanciatoal suoinseguimentoel’avrebberaggiuntaall’oradi colazione;ilcontattodellesuemaninelristorante desertolungoilfiume,sedutiaduntavolo all’apertosottounpergolato.Lafritureeil Vouvrayghiacciato,ledomandediscreteepoile duemacchinechecorrevanoinsiemementre scendevalasera.Esarebberoarrivatiinsiemeal luogocheavevanoscelto:alsud,alberidiolivo,i grillinelcrepuscoloindaco.Avrebberoscoperto chesipiacevanoechelelorodestinazioni potevanoaspettare.Poi,ilgiornodopo:«No,non stasera,tiprego.Ancoranonticonoscobeneepoi sonostanca»,avrebberolasciatolamacchinadi leinelgaragedell’albergo,sarebberosalitisulla macchinadiluielentamente,sapendochenon c’erafretta,sisarebberodirettiversoest, percorrendostradetranquilleesolitarie,lontane daltraffico.Comesichiamavaquelpostoche avevasempredesideratovisitareattrattosolodal suonome?Ah,sì,Entre-Deux-Seins,unvillaggio vicinoaLesBaux.Maforsenonc’eranemmeno unalocanda.Nonimporta,sarebberoandatiaLes Baux,alleBouches-du-Rhô-nedovecominciava laCamargue. Avrebberopresoduestanzecomunicanti,non unastanzaadueletti,eratroppoprestoper questo,nelfavolosoBaumanière,l’unicoalbergo ristoranteinFranciaacuilaguidaMichelin dedichilamassimasegnalazione.Avrebbero mangiatoilgratindelangousteeforse,datoche eratradizionaleinoccasionidelgenere,bevuto champagne.Epoi… Bondsorrisedellesuefantasticherieedei puntinidisospensionefinali.Nonoggi.Oggidevi lavorare.OggidevipensareaGoldfinger,non all’amore.L’unicoprofumodacuioggipuoi permetteredifartiinebriareèquellodellalozione dopobarbadiGoldfinger,nonquellodi…che profumouserà?Leragazzeinglesiingenerenon sannoscegliereilloroprofumo.Bondsperòche fosseunprofumofrescoeleggero. VentVertdiBalmainoMuguetdiCaron.Alzò iltonodell’apparecchioriceventeperessere sicurodellaposizionedellaRollsRoyce,poilo spenseecontinuòaguidaretranquillo fantasticandoancorasullaragazzaericamando suiparticolari.Certo,erapossibilechel’avrebbe incontratadinuovo.Glisembravachestessero facendolastessastrada.Anchelaragazzadoveva averpassatolanotteaOrléans.Dove?Che occasionesprecata!Ma…unmomento!Dicolpo Bondsiscossedallesuefantasticherie.La cappottaabbassataloavevacolpito.Sì,certo avevagiàvistoquellaTriumph.Erastatoa Ferryfield.Dovevaaverpresol’aereosuccessivo aquellodiGoldfinger.Anchesenonavevavisto laragazzaall’aeroportoenonavevanotatoil numerodellatarga,erasicurochedovevatrattarsi dellastessamacchina.Selecosestavanocosìil fattochelaragazzafosseancoraallecalcagnadi Goldfingerdopotrecentomigliaeramoltopiùdi unasemplicecoincidenza.Elaseraprimaaveva guidatoconleluciabbassate!Ehi,chestava succedendo? Bondpremettel’acceleratore.OrmaiNevers dovevaesserevicinaeluiavrebbedovuto comunqueavvicinarsiallaRollsinvistadel prossimoincrocio.Avrebbepresoduepiccioni conunafava.Selaragazzacontinuavaatenersi fraluieGoldfingerlacosaavrebbecominciatoad impensierirlo.Oltretuttosarebbestatauna maledettaseccatura.Eragiàdifficilemantenersi incontattoconlaRolls,maconun’altra macchinapiazzatainmezzodiventavaunacosa dapazzi.Laragazzaeraancoralì,acircatre chilometrididistanzadallaRolls.Appenafuin vistadellamacchinettascintillante,Bond rallentò.Bene,bene!Chieraquellaragazza?Che significavatuttoquesto?Bondcontinuòaguidare serioepensieroso. Ilpiccoloconvoglioproseguìsenzasostelungo ilnastroneronellaN.7cheattraversa,similead ungrossonervo,ilcuoredellaFrancia.Main prossimitàdiMoulins,Bondquasiperdeva Goldfingerdefinitivamente.Dovettetornare indietrovelocementeeimboccarelaN.73.La Rollsavevacambiatostradaadangolorettoed oracorrevaindirezionediLioneedell’Italiaodi MàconeGinevra.Perriguadagnarelosvantaggio Bondavevadovutoandareatuttavelocitàe questoperpocononlomiseneiguai.Bondnon avevafattocasoall’intensitàdelronziodel ricevitorepensandodirallentarequandoavesse vistolaTriumph.All’improvvisosireseconto cheilronzioeradiventatoassordante.Senon avessefrenato,diminuendolavelocitànelpiù brevetempopossibile,avrebbetamponatola RollsRoyce.Ma,perfortuna,quandogiunseal culminediunasalitaevideilgrossomacchinone giallofermoallatodellastradaanonpiùdiun chilometroemezzodidistanza,procedevaormai apassod’uomo.Benedisseilsentierochesi aprivasullatodellastradaproprioinquelpunto. Sterzòdicolpoefermòlamacchinaalriparodi unasiepe.Aprìloscompartimentoportaguantie tiròfuoriunpiccolobinocolo,scesedimacchina esifermòsulcigliodellastrada.Sì,maledizione! Goldfingerstavasedutosottounponticello sull’arginediuntorrente.Indossavauno spolverinobiancoeuncascoditelabianca, secondolostiledeituristitedeschi.Stava mangiando,facevaunospuntino.Quellavistagli fecevenirefame.Quandoavrebbepotutofare colazioneanchelui?OsservòlaRolls.Attraverso ilcristalloposterioreintravidelasagomascura delcoreanosedutoalpostodiguida.Nessuna tracciadellaTriumph.Seeraancorasulletracce diGoldfingernondovevaessersiaccortachela Rollsrallentavaesifermavaequindiallaragazza nonerarimastoaltrocheabbassarelatestae premeresull’acceleratore.Probabilmenteorasi erafermataqualchechilometropiùavantiesiera nascostainattesadellaRollsRoyce.Oforseno? ForseBondfacevacorreretroppolasua immaginazione.Probabilmentelaragazzastava andandoinItaliaperincontrareunazia,odegli amiciounamante. OraGoldfingersieraalzatoinpiedi.Cheuomo ordinato!Bravo,ipezzidicartasiraccolgonoesi ripongonoconcurasottoilponte.Eperchènon gettarliinvecenell’acqua?DicolpoBondserròle mascelle.Cosagliricordavanoqueimovimentidi Goldfinger?Bondfacevaancoracorrerelasua immaginazioneoquelponteeraunnascondiglio? Goldfingeravevaricevutoistruzionidilasciare qualcosa,unadellesueverghe,propriosottoquel ponte?Francia,Svizzera,Italia.Forselavergaera destinataallacellulacomunistadiLioneche venivaconsideratalapiùfortedituttalaFrancia. Eilnascondiglioeraottimoperchèdilìsipoteva sorvegliarelastradaintutteedueledirezioni. Goldfingersiarrampicòsull’argine.Bondsi riparòdietrolasiepe.Sentìinlontananzail raschiodell’autostarter.Rimaseseminascosto finoachenonvidelaRollsscomparireinfondo allastrada. Eraunbelponticellosuunbelruscelletto. Incisosull’arcatac’eraunnumero,79/6—il sestoponteapartiredaunacertacittàsullaN.79. Faciledatrovare.Bondsilasciòscivolare lentamentelungol’argine.Sottol’arcatadel ponteeraumidoebuiopesto.Nell’acquachiarae lentadalfondociottolososivedevanoguizzarei pesci.Bondesaminòlaparetedimattoni. Esattamentealcentro,sottolastrada,c’eraun grossociuffod’erbachespuntavadalmuro.Bond scostòl’erba.C’eraunmucchiettoditerraappena smossa.Bondlagrattòviaconleunghie.Cen’era unasola.Eralisciaeaformadimattone.Dovette fareuncertosforzoperrimuoverla.Bondripulìil bloccodimetallogialloopacodellaterraeio avvolsenelsuofazzoletto.Nascoselavergasotto ilsoprabitoerisalìl’arginefinoallastrada deserta. 13«Semitoccatelì…» Bonderamoltosoddisfattodisestesso.Chissà quantepersoneselasarebberopresacon Goldfinger. Conventimilasterlinesipossonofareunsacco disporchilavori.Oraperòavrebberodovuto cambiareipiani,rimandareiprogettieforse qualcunodestinatoamoriresarebberiuscitoa salvarsi. EselaSMERSHavessecercatodiindagare sullascomparsadellaverga—cosapoco probabileinquantoquellagenteavevaunospirito moltopraticoedavaperscontatocheditantoin tantocifosserodelleperdite—sarebbedovuta arrivareallaconclusionechelavergaerastata trovataeintascatadaqualchevagabondoincerca diuncomodoriparo.Bondaprìilripostiglio segretosottoilsedilediguidaevifecescivolare laverga.Robettapericolosa.Megliomettersial piùprestoincontattoconl’emittentepiùvicina delServizioSegretoeaffidarlaaloro.Laverga sarebbetornataaLondrainunavaligia diplomatica. Dovevafareunrapportosubito.Quantoaveva scopertoconfermavaconfermavamoltecose. ForseMavrebbedecisodichiederela collaborazionedellaDeuxièmeperfarsorvegliare ilponteesorprenderel’incaricatochesarebbe venutoaritirarelaverga.Bondperòsperavache questononsarebbeaccaduto.Nonvolevache smuovesseroleacqueproprioorachestavaper avereinpugnoGoldfinger.Volevachel’orizzonte diGoldfingerfosseserenoelimpido. Bondavviòlamacchina.Oradovevapensarea variecose.DovevacercarediraggiungerelaRolls primadiMâconenonprendereunadecisione sbagliataalprossimobivio,GinevraoLione. Dovevarisolvereilproblemadellaragazzae possibilmentecercareditoglierladimezzo. Graziosaono,eraunacomplicazioneche bisognavaeliminare.Poidovevafermarsia comprarequalcosadamangiareedabere.Era l’unaelavistadiGoldfingerchemangiavagli avevafattovenirefame.Infinedovevafare benzinaecontrollarel’acquael’olio.Ilronzio dell’Homeraumentòd’intensità.Ormaieranoin prossimitàdiMâcon.Dovevaaccorciarele distanzeanchecolrischiodiessereindividuato, maneltrafficointensononsarebbestatofacile notarelaD.B.IIIdallasagomabassaelunga.Era divitaleimportanzasapereselaRolls attraversavalaSaonaperprenderelastradadi Bourgoseall’altezzadelpontevoltavaadestrae prendevalaN.6perLione.InfondoallaRue Rambuteauvideunluccichiogiallo.Soprail pontedellaferroviaeattraversolapiazzetta.Il grossoscatolonegiallosidirigevaversoilfiume. Bondvedevaipassantivoltarelatestaeseguire conlosguardolalucenteRollsRoyce.Ilfiume. Avrebberovoltatoadestraoattraversatoilponte? LaRollspuntòdrittaversoilponte.Ecosìsi andavainSvizzera!Bondproseguìsullasciadella RollsfinoalsobborgodiSt.Laurent.Oraunsalumiere,unfornaioeun vinaio.Uncentinaiodimetripiùavantivide l’insegnadiunsalumiere.Bondguardònello specchiettoretrovisore.Mabene!Lapiccola Triumphloseguiva. Daquantotempoglistavadietro?Bondera statocosìintentoaseguirelaRollschenonaveva guardatonellospecchiettoretrovisoredaquando eraentratoincittà.Laragazzadovevaessersi nascostainunastradatrasversale.Dunqueormai nonsipotevaparlaredicoincidenza.Bisognava farequalcosa.Midispiace,tesoro,matidevo dareunospintone.Lofaròilpiùdelicatamente possibile.Tienitiforte.Bondbloccòdicolpola macchinadifrontealnegoziodisalumeria. Innestòvelocementelamarciaindietro.Sisentìil rumoreassordantedilamiereschiacciateevetri infranti. Bondspenseilmotoreescesedimacchina. Laragazza,conlafacciatesadall’ira,aveva tiratofuoriunadellesuebellegambecalzatedi seta;Bondebbeunafuggevolevisionedicosce bianche.Laragazzasistrappòviagliocchialie rimaseinpiedidavantialuiconlemanisui fianchi.Labellaboccaeraserrataedura.Il paraurtidellaD.B.IIIeraincastratofrairottami deifanaliedellacuffiadelradiatoredella Triumph.Bonddisseamabilmente:«Semi toccatelìun’altravolta,saretecostrettaa sposarmi.» Avevaappenafinitodiparlarechelamano apertadellaragazzagliarrivòconviolenzasul viso. Bondsistrofinòlaguancia.Intornoalorosi eraradunataunaverafolla.Cifuunmormoriodi approvazioneequalchecommentodivertito.« Allezylagosse!Maintenantleknock-out! Loschiaffononavevasbollitol’iradella ragazza.«Maledettocretino!Machecosavi credetedifare!» Bondpensò:seleragazzeappenagraziose fosserosemprearrabbiate,sarebberotuttebelle. Disse:« Ivostrifreninonvannomoltobene,misembra. » «Imieifreni?!Chediavolovoletedire?Siete statovoiavenirmiaddosso.» Hosbagliatoadinnestarelamarcia.Nonmiero accortocheeravateacosìpocadistanza.»Adesso dovevacercaredicalmarla:«Sonoterribilmente spiacente.Virimborseròidanniallamacchinae tuttoilresto.Èstataveramenteunasfortuna. Vediamoqualisonoidanni.Provateafaremarcia indietro.Nonmisembracheiparaurtisisiano incastrati.»Bondpoggiòunpiedesulparaurti anterioredellaTriumphelafeceballare. «Nontoccatelamiamacchina!Lasciatela stare!»Furiosalaragazzarisalìalpostodiguida. Premettel’auto-starter.Ilmotoresiavviò.Dal cofanouscìunrumoremetallico.Laragazza spenseilmotoreescesedimacchina.«Ecco, idiota!Miaveterottoilventilatore.» Bondavevapropriosperatodiriuscirvi.Salì sullaD.B.IIIelaspostòlentamenteinavanti. PezzettidiTriumphcadderotintinnandosul selciato.Scesedinuovodimacchina.Lafollaera aumentata. C’eraancheunuomointutadameccanico.Si offrìdichiamareuncarroattrezziesiallontanò. BondsiavvicinòallaTriumph.Laragazzaerain piediaccantoallamacchinaelostavaaspettando. Lasuaespressioneeracambiata.Sembravapiù calma.Bondnotòcheisuoiocchiblulo osservavanoconattenzione. Bonddisse:«Nonègrave.Probabilmenteil ventilatoresièsemplicementespostato.Vi monterannodeifanaliprovvisorieraddrizzeranno lelamiere.Domanimattinapotreteripartire.» Bondtiròfuoriditascailportafogli:«Capisco chepervoièunagrossaseccaturaericonoscoche lacolpaètuttamia.Questisonocentomila franchipercoprireidanni,ilvostro pernottamentoeletelefonateaivostriamici,e tuttoilresto.Prendeteliesiamopari.Sarei veramentefelicedipoterrimanereanch’iocon voifinoadomanimattinaevederviripartiresana esalva,mapurtroppoquestaserahoun appuntamentoenonpossoassolutamente mancare.» «No,»iltonononammettevarepliche.La ragazzamiselemanidietrolaschienaeattese. «Ma…»Checosavolevaadesso,chiamarela polizia?Accusarlodiguidapericolosa? «Anch’iohounappuntamentoquestasera. Anch’iononpossoassolutamentemancare.Devo andareaGinevra.Poteteportarmilàperfavore? Nonèlontano,solouncentinaiodimiglia.Indue orecelapossiamofareconquella»,eindicòla D.B.«Lofarete?Perfavore!» Eraunappellodisperato.Nessunamoina, nessunaminaccia,solol’espressionediuna necessitàassoluta.PerlaprimavoltaBondnonla osservòsolocomeunagraziosaragazzache probabilmente —eranolesolespiegazionicheBondaveva trovato—volevaadescareGoldfingerovoleva ricattarlo.Maoraguardandola,siaccorsechenon erailtipodiragazzacapacediquestecose.Ilsuo visoesprimevatroppafermezza,troppocandore. Enoneravestitacomeunaseduttrice.Indossava unacamicettabiancadisetapesantedaltaglio piuttostomaschile,apertasulcollo,ma all’evenienzaavrebbepotutoabbottonarsialla militare.Lacamicettaavevaampiemaniche lunghearricciateaipolsi.Leunghienonerano laccateel’unicogioielloerauncerchiettod’oro all’anularesinistro.Invitaavevaunacintanera impunturataconunagrossafibbia,piùaltadietro persostenerelerenidurantelaguida.Unagonna cortaapieghegrigioferro.L’abbigliamentoera completatodaunpaiodicostosisandalineri, comodipermanovrarebeneipedali.L’unico toccodicoloreeradatodalfazzolettorosache orasieratoltaetenevainmanoinsiemeagli occhiali.L’insieme,puressendomoltoattraente, gliricordavapiùunadivisacheunvestitoda donna.Laragazzaaveval’aspettoeimodi leggermentemascolini.Sembrava,pensòBond, unadellecomponentilasquadradiscifemminile oinognimodounadonnamoltosportiva. Sebbenefossemoltobella,erailtipodidonna chenonsicuradelproprioaspetto.Nonaveva nemmenotentatodiravviarsiicapellieoraessi avevanol’aspettochedovrebberosempreaverei capellidiunaragazza:spettinati,conleciocche scomposteelarigastorta.Lacorniceirregolare deicapelliscuriformavauncontrastopiacevole conlapallidasimmetriadelvoltodominatoda dueocchiblusottolesopraccigliascureedauna boccadesiderabileeacuiglizigomialtieil mentodelicatoconferivanoun’espressione risolutaedecisa. Anchedallasuafiguraemanavalastessaaria dispavaldasicurezza.Ilcorpoeretto,coni piccolisenidrittiesfacciatisottolacamicetta aderente,lelunghegambeleggermentescostatee lemanidietrolaschiena,inunaposizionedisfida provocante. Bondvalutòlarichiesta.Quantanoiapoteva darglilaragazza?Quandosisarebbepotuto liberaredileiperdedicarsidinuovoaisuoi affari?Lacosapresentavadeirischi?Maa compensaretuttiglisvantaggic’eralasua curiositàdiconoscerequellaragazzaedisaperea cosamirasse.Bonddissegentilmente:«Sarò lietodiportarviaGinevra,»apriilportabagagli dellasuamacchina.«Mettiamoquilevostre cose.Iovadoaprendereaccordiperlasciarela vostramacchinainungarage,voiintantoper favoreandateacomprarequalcosadamangiare. Eccoisoldi.Pervoi,prendetepurequelloche preferite;perme,invece,quindicicentimetridi salsiccialionese,unapagnottadipaneeuna bottigliadamezzolitrodiMâcon…fatevi togliereiltappo.» Laragazzapreseisoldi.«Grazie.Prenderòle stessecoseancheperme.»Andòalbagagliaio dellaTriumpheloaprì.«No,nonvidisturbate, possofaredame.»Tiròfuoriunasaccadagolf conlacernieralampochiusaeunapiccola valigia,moltoelegante.Letrasportòfinoalla D.B.IIIe,rifiutandoilsuoaiuto,leaccomodò accantoallavaligiadiBond.Sifermòaguardarlo mentrechiudevaachiaveilbagagliaioetornò versolaTriumphperprenderedalsedile un’ampiaborsaatracollanera. Bondledomandò:«Chenomeecheindirizzo devodare?» «Come?» Bondripetèladomanda,chiedendosisela ragazzaavrebbedatounnomefalsoounindirizzo falso,otuttiedue. «Veramenterimarròinviaggioperunpo’di tempo.Megliodarel’indirizzodell’Hòteldes BerguesaGinevra.IlnomeèSoames,Tilly Soames.»Nonc’erastatanessunaesitazione.La ragazzaentrònelnegoziodisalumeria. Unquartod’oradopoeranogiàsullastrada.La ragazzasedevaerettacongliocchifissisulla strada. Ilronziodell’Homereraappenapercettibile. LaRollsdovevaaverguadagnatoperlomeno ottantachilometri.Bondaccelerò.Sfrecciarono attraversoBourgeattraversaronoilfiumeaPont d’Aia.OrasitrovavanoaipiedidelGiuraeli attendevanolecurveaSdellaN.84.Bondle affrontòcomesestessegareggiandoinqualche trofeoautomobilisticoalpino.Dopoessergli cadutaaddossoduevolte,laragazzasiaggrappò allamanigliaeseguìimovimentidellamacchina comeunsecondopilota.Dopounadellecurveche lamacchinaavevaaffrontatoslittandocol pericolodiandarefuoristrada,Bondlelanciòuno sguardo.Avevalelabbrasocchiuse,lenarici frementi,egliocchiscintillanti.Sistava divertendo. Furonobenprestoincimaalpasso,edoragiù lungoladiscesavertiginosaversoilconfine svizzero. Ilronzioeraaumentatod’intensità.Bond pensò:E’megliochemelaprendacomoda, altrimenticorroilrischiodiincontrarlialla dogana!Allungòunamanosottoilcruscottoe abbassòiltonodell’Homer.Siaccostòallato dellastrada.Rimaseroasederenellamacchinae consumaronolalorocolazioneinsilenzio,senza chenessunodeiduefacessealcuntentativodi conversazione.Sembravachetuttiedue pensasseroaqualcosad’altro.Dopodieciminuti Bondrimiseinmoto.Sedevarilassato,guidando calmolungolastradasinuosaattraversoiboschi dipinibisbiglianti. Laragazzadisse:«Cos’èquestorumore?» «E’ilmagnete.Quandoaccelerosisentedi più.E’cominciatoaOrléans.Bisogneràchelo facciacontrollarequestaseraaGinevra.» Laragazzasembròsoddisfattadellarisposta. Disse:«Dovestateandando?Sperodinonavervi costrettoafareunagrossadeviazione.» Bondrisposeintonoamichevole.«Niente affatto.Anch’iodevoandareaGinevra.Mapuò darsichedebbaproseguirequestanottestessa. Tuttodipendedall’appuntamentocheho. Quantotempovitratterretevoi?» «Nonso.Sonovenutaquipergiocareagolf.A Divonnec’èunagaradicampionatofemminile. Ioveramentenonsonoaquell’altezza,maho pensatochevalevalapenadiprovare.Poiandròa giocaresuqualchealtrocampo. AbbastanzaverosimileNonc’eraalcuna ragioneperdubitareilcontrario.MaBondera sicurochenoneratuttalaverità.Disse:«Giocate moltoagolf?Ingeneresuqualecampo?» «Sì,giocomoltospesso,aTemple.» Lasuaerastataunadomandaovvia.Larisposta erasincera,oTempieerailprimocampodigolf cheleeravenutoinmente?«Abitatedaquelle parti?» «HounaziacheabitaaHenley.Evoichesiete venutoafareinSvizzera?Sieteinvacanza?» «Affari.Importazionieesportazioni.» «Oh.» Bondsorrisetrasè.Eraunaconversazioneda commedia,anchelelorovocieranoeducate, teatrali. Ladiscesaerafinita.Davantialorolastrada correvadirittaeinfondogiàs’intravedevanoi fabbricatidelladoganafrancese.Laragazzanon glidettelapossibilitàdidareun’occhiataalsuo passaporto.AppenaBondfermòlamacchinalei glidissequalcosacome«mettersiinordine»e sparìdietrolaportaconlascritta«Dames». Bondintantopassòalcontrolloestavaalleprese conidoganieriquandolaragazzariapparveconil passaportogiàtimbrato.Alladoganasvizzera trovòlascusadidovertirarefuoriqualcosadalla valigia.Bondnonebbeiltempodiseguirla. InbrevearrivaronoaGinevraesifermaronodi fronteall’ingressoimponentedelBergues.Il facchinopreselavaligiaelasaccadeibastonida golf.Rimaseroinpiedisuigradini.Laragazza teselamano:«Arrivederci.»Icandidiocchiblu rimaserofreddi.«Egrazie.Guidatesplendidamente.»Sorrise.«Misorprendecheabbiate ingranatolamarciasbagliataaMâcon.» Bondsistrinsenellespalle.«Nonmisuccede spesso,infatti.Masonocontentochesiaandata così. Seriusciròaliberarmideimieiimpegniin tempo,forsepotremorivederci.» «Nesareifelice.»Iltonodellavocediceva chenonlosarebbestataaffatto.Laragazzasi voltòeentrònell’albergo. Bondrisalìinmacchina.All’infernoquella ragazza!OradovevapensareaGoldfingerepoi recarsialpiccoloufficiosulQuaiWilson. Sintonizzòl’Homererimaseinascoltopercirca dueminuti. Goldfingereravicino,masistava allontanando.Avrebbepotutoseguiresialariva sinistrachelarivadestradelfiume.Agiudicare dall’intensitàdelronziodovevatrovarsiacirca duechilometrifuoridellacittà.Dacheparte?A sinistra,versoLosanna,oadestraversoEvian? LaD.B.IIIsitrovavagiàindirezionediLosannae Bonddecisediproseguire.Bondraggiunseil macchinonegialloappenaprimadiCoppet,il piccolovillaggiosullerivedellagocheMadame deStadiavevaresofamoso.Siaccodòadun camion.AllasecondaricognizionelaRollsera scomparsa.Bondproseguìlentamenteosservando illatosinistrodellastrada.All’entratadel villaggio,unasolidacancellatadiferrochiudeva unmuroaltoemassiccio.Nell’ariasisentiva odoredipolvere.Affissoalmurouncartello scoloritodiceva:ENTREPRISESAURICA.G.La volpeeraentratanellatana! Bondproseguìlungolastradafinoaquando nontrovòunastradachevoltavaasinistra.La seguì,pois’inoltròperunvialettochetornava indietrofraivigneties’inoltravaneiboschi dietroCoppeteportavaalcastellodiMadamede Staël.Bondsifermòinmezzoaglialberi.Ora avrebbedovutotrovarsipropriosopra l’EntreprisesAuric.Preseilbinocolo,scesedalla macchinaeseguiunsentieroindirezionedel villaggio.Allasuadestracominciavaunrecinto inferrosormontatodafilospinato.Dopoun centinaiodimetriilrecintolasciavailpostoal muroaltoemassiccio.Bondtornòindietrolungo ilsentierocercandocongliocchiilpassaggioche iragazzinidiCoppetsieranosicuramentefatti perpoterarrivareaglialberidicastagnedentrola proprietà.Lotrovò,duesbarredelrecintoerano statescostatequeltantochepermettevail passaggiodiunbambino.Bondsimiseinpiedi sullasbarrainferioreeallargòilvarcodialtri cinqueoseicentimetripoistrisciòdentro. S’inoltròconcircospezionefraglialberi, attentoanoncalpestareramisecchi.Glialberisi andavanodiradando.Ditantointanto s’intravedevaungruppodifabbricatidietroun piccolomanoir.Bondscelseiltroncorobustodi unabeteesinascosedietrodiesso.Dilì dominavatuttiifabbricati;ilpiùvicinoeraa un’ottantinadimetrienelmezzodelcortile troneggiavalaSilverGhostpolverosa. Bondpreseilbinocoloeosservòconattenzione tuttiiparticolari. Ilcaseggiatoeraunbloccoquadrato,ben proporzionato,divecchimattonirossiecoltetto diardesia.Avevaduepianieunpianodisoffitte, forsecomprendevaintuttoquattrocamereda lettoeduesaloni.Imuriesternierano parzialmentericopertidiunvecchissimoglicine inpienafioritura. Eraunabellacasa.Laportaposterioredava sull’ampiocortilelastricatodoveera parcheggiatalaRolls.Ilcortileeraapertosullato indirezionediBondechiusosuglialtridueda duecapannoniinlamiera;nell’angoloun’alta ciminieradizinco,conunfumaiolopureinzinco sormontatodaunaspeciediimbutoquadrato rotantechesomigliavaaunDeccaNavigator,il radarchesivedespessoinstallatosuipontidelle navi.L’apparecchioruotavasusestessoconun motolentoecontinuo. Bondnonriuscìaimmaginareloscopodi queol’aggeggiosultettodiunapiccolafabbrica fraglialberi. All’improvvisoilsilenzioel’immobilitàdella scenafuronorotti,comeseBondavesseinfilato unpennyinundioramaagettonisulmolodi Brighton.Daqualcheparteunacampanasuonòle cinque,aquelsegnalelaportadellacasachedava sulcortilesiaprìeapparveGoldfinger,ancora vestitodaviaggio,masenzacasco.Dietrodilui camminavaunbizzarroomettoossequioso,con ballettiaspazzolinoeocchialiconlamontatura incorno.Goldfingerapparivasoddisfatto;si avvicinòallaRollsedetteuncolpettosulcofano. L’omettorisegarbatamente.Tiròfuoriun fischiettodaltaschinodelpanciottoecisoffiò dentro.Unaportadelcapannoneadestrasiaprìe neuscironoquattrouominiintutabluchesi diresseroversolamacchina.Dallaportache avevanolasciataapertavenneunsibilo,poiil rumorediungrossomotorechevenivaazionatoe cheproducevaquelrumoreritmico,comeun ansareaffannoso,simileaquellocheBondaveva sentitoaReculver.Iquattrouominisidisposero intornoallamacchinae,aduncennodell’ometto, cheevidentementeerailcaposquadra, cominciaronoasmontarelamacchina. Quandoglioperaiebberotoltolequattro portieredaicardini,rimossoilcofanoesistavano apprestandoasvitareunodeiparafanghi,Bondsi resecontochequeiquattrononfacevanoaltroche spogliaremetodicamentelamacchinadituttala suacorazzatura.Aquestopunto,lasagomanera diOddjobapparvesullaportadellacasae richiamòl’attenzionediGoldfinger,chedettauna parolaalcaposquadra,rientròincasa,lasciando cheglioperaiproseguisseroillorolavoro.Eraora diandarsene;Bonddetteunultimoattento sguardointornoperfissarsiinmentelageografia delluogoedindietreggiòlentamentenelfitto deglialberi. _________ «SonodellaUniversalExport.» «Ahsì?»Dietrolascrivaniac’erauna riproduzionedelritrattodellareginadipintoda Annigoni;sullealtreparetimanifestipubblicitari peritrattoriFergusonedaltremacchineagricole. Dall’ampiafinestravenivailfrusciodeltraffico nelQuaiWilson.Sisentìilfischiodiun vaporetto.Bondguardòattraversoivetridella finestraelovidedirigersilentamenteversoil centrodellago,lasciandodietrodisèunascia incantatasullasuperficielevigatadellago.Bond volsedinuovolosguardosulvisoplacido, comune,dauomodiaffarichelostavafissando conariaeducatamenteinterrogativa. «Speravamoditrattaredegliaffariconvoi.» «Chegenerediaffari?» «Affariimportanti.» Lafacciadell’uomosiaprìinunlargosorriso. Disseallegramente:«Siete007,vero?Miè sembratodiriconoscervi.Allora,cosapossofare pervoi?»Lavocepreseuntonocauto.«Una cosasoltanto:megliofarelecoseinfrettae separarci.Dopol’affareDumonthoavutodei guai.Hannomessounregistratorenelmio ufficio,quellidiquieirossi.Sisonolimitatia questo,manonvorreichesimettesseroalle vostrecalcagna.» «Avevoimmaginatoqualcosadelgenere.E’ moltosemplice…»Bondsbottonòlacamiciae tiròfuorilapesantevergad’oro,«…mandatela indietro,perfavore.Etrasmettetequesto,appena possibile.»L’uomopreseunfogliodicartae stenografòquellocheBondgliandavadettando. Quandoebbefinito,miseilfogliointasca.« Bene,bene!Robachescotta,eh?Potrò trasmetterloamezzanotte.Questo…»disse indicandol’oro,«…iolomanderòaBerna perchèproseguaperLondrainvaligia.Niente altro?» «Avetemaisentitoparlaredell’Entreprises AuricaCoppet?Sapetecosaproduce?» «Soqualèl’attivitàdituttelesocietà industrialidellazona.E’necessariochelosappia. Hocercatodivenderglialcuneribaditriciamano, loscorsoanno.Fannoarredamentimetallici. Robabuona. Servonoinparteleferrovieealcunelinee aeree.» «Sapetequali?» L’uomosistrinsenellespalle.«Hosentitodire chelaloroproduzioneèquasiinteramente assorbitadallaMecca,lagrandecompagniadi noleggioaereochefaconcorrenzaall’AllIndia. Lalorostazioneditesta,diciamocosì,èGinevra. LaMeccaèunasocietàprivata.Anzi,hosentito anchedirechelaAuric&Co.èunadelle azioniste.Nonc’èdameravigliarsisesono riuscitiadaccaparrarsilafornituradeisedili.» Manoamanochel’uomoparlava,unsorriso trucesiandavalentamentedisegnandosulle labbradiBond.Sialzòeteselamano:«Voinon potetesaperlo,mainmenodiunminutosiete riuscitoarisolvereunenigmaaintarsio.Grazie mille.Ebuonafortunaconivostritrattori.Spero checiincontreremodinuovo.» Unavoltainstrada,Bondsalìvelocementein macchinaesidiresseversoilBergues.Ecosì questoerailquadrocompletodellasituazione! PerduegiorniavevainseguitounaSilverGhost attraversol’Europa.UnaSilverGhostcorazzata. Avevavistomontarel’ultimalastradimetallonel KentesmontarlaaCoppet.Adessoquellelastre eranogiàstatemessedentrolefornaci,pronteper esseremodellateinsettantasediliperun ConstellationdellaMecca.Inpochigiorniquei sedilisarebberostatismontatidall’aeroplanoin Indiaesostituiticonaltridialluminio.E Goldfingerquantoavrebbeguadagnato?Mezzo milionedisterline?Unmilione? PerchèlaSilverGhostnoneraaffattod’argento comedicevailsuonome.EraunaGoldenGhost, erad’oro.Duetonnellated’oro.Orobianco, massiccio,adiciottocarati. 14Nellatana JamesBondpreseunastanzaall’Hôteldes Bergues,feceunbagnoeunadocciaesicambiò d’abito. SoppesòinmanolasuaWaltherPPKesi domandòsefossemeglioportarseladietroono. Decisedilasciarlainalbergo.Nonavevaalcuna intenzionedifarsivederequandosarebbetornato all’EntreprisesAuric.Esepermalasortelo avesserovisto,nongliconvenivausarelemaniere forti. Avevapreparatounastoriacheavrebbe giustificatolasuapresenzalà;unpo’debole,ma siadattavaall’identitàcheavevaassuntocon Goldfinger.Dovevafareassegnamentosolosu quella.Adognibuonconto,però,Bondindossò unpaiodiscarpemoltopiùpesantidiquelloche potevanosembrareall’apparenza. InportineriachieseselasignorinaSoames fosseinalbergo.Nonfuaffattosorpresoquandoil portiereglidissechenell’albergononc’era nessunasignorinaSoames.Bondsidomandòsela ragazzaavesselasciatol’albergo,nonappenalui avevavoltatol’angolo,oseavessedatounaltro nome.BondattraversòilbelPontduMontBlanc esiinoltròlungoilquaiilluminatoversoil Bavaria,unamodestabirreriaalsazianacheera statailluogodiritrovodeigrandialtempodella LegadelleNazioni.Sedetteaduntavolovicino allavetrataebevveEnzianallungatoconuna pallidaLöwenbrau.Ilsuoprimopensierofuper Goldfinger.Ormainonc’erapiùalcundubbiosu qualefosselasuaattività.Finanziavaunaretedi spionaggio,forselaSMERSH,eammassavauna fortunacontrabbandandol’oroinIndia,ilpaese dovepotevaricavareilprofittomaggiore.Dopola perditadelpeschereccio,Goldfingeraveva escogitatounnuovosistema.Perprimacosasi erapreoccupatodifarsapereingirocheaveva un’automobilecorazzata.Lacosasarebbestata consideratasoloun’eccentricità.Molticarrozzieri inglesiesportanoquestotipodimacchine,prima levendevanoairajàindiani,oraaglisceicchi arabieaipresidentidellerepubblichedel SudAmerica.GoldfingeravevasceltounaSilver Ghostperchèiltelaioeramoltorobusto,eil rivestimentocorazzatopotevaesserefattosu dellepartimoltoampie.Eraprobabileche Goldfingerfosseandatoall’esteroconla macchinaunaoduevolteinmodochea Ferryfieldcifacesserol’occhio.Poialviaggio successivoavevafattotoglierelacorazzatura nellasuaofficinadiReculverel’avevasostituita conorobiancoadiciottocarati.Lalegadinichel eargentoerasufficientementerobustae,anchese glifossecapitatounincidenteosifossegraffiata lacarrozzeria,ilcoloredelmetallononlo avrebbetradito.Poi,viaversolaSvizzeraegli impiantidiCoppet.Glioperaiscelticonlastessa cauteladiquellidiReculversmontavanolelastre, lefondevanoelerimodellavanoinsedilidiaereo chevenivanopoiimbottitieinstallatisugli apparecchidellaMeccaAirlines,diretta probabilmentedaqualcheuomodipagliadi Goldfingerchericevevauncompensoperogni viaggio. Quandogliapparecchivolavanoconisedili d’oro,lasocietàaccettavasolopochipasseggerie uncaricoleggero.ABombayoaCalcuttal’aereo avevabisognodiunarevisioneedinuove attrezzature.Nell’hangardellaMeccasi procedevaallasostituzionedeisedilieivecchi, quellid’oro,andavanoairicettatori.Ildenaro venivaversatoall’ordinediGoldfingeraNassau oinqualunquealtropostoluivolesse.Riusciva cosìaricavareunprofittodelcentooduecento percentoepoiricominciavailciclo,dainegozi« Comprasiorovecchio»inInghilterra,aReculver, Ginevra,Bombay. Sì,pensòBond,fissandoillagochebrillava sottolestelle,sitrattavapropriodiquesto: contrabbandodiprimaseriechepresentavail minimorischioeilmassimoprofitto.Come dovevasorridereGoldfingerquandosuonavala trombadelvecchioclacsonesfrecciavasottogli occhiammiratideipoliziottiditrepaesi!Aveva trovatolapietrafilosofale,eraunsecondore Mida!Senonfossestatounuomocosì spiacevole,senonavessefattoquestoper finanziarelaSMERSH,Bondavrebbeprovato ammirazioneperquelgigantescomalfattoreche erariuscitoapreoccupareperfinolaBanca d’Inghilterra.Malabramad’orodiGoldfinger eratroppoforte,troppospietata,troppo pericolosa.Eranoleotto.L’Enzian,illiquore distillatodallagenziana,responsabile dell’alcoolismocronicodeglisvizzericominciava ascaldarelostomacodiBondeadallentarela suatensione.OrdinòancoraundoppioEnzian,un po’dichoucrouteeunacaraffadiFondant. Elaragazza,quellagraziosaimbrogliona dall’ariadecisachesieraimprovvisamente trovatodifronte?Chec’entravainquestoaffare? Chec’eradiveronellasuastoriadelgolf?Bond sialzòesidiresseversolacabinatelefonica. TelefonòalJournaldeGenèveechiesedel redattoresportivo. L’uomofumoltogentilemarimasesorpreso delladomandadiBond.No,naturalmenteivari campionatisitenevanod’estatequandoera possibileattirareunabuonapartecipazione straniera. Succedevacosìancheneglialtripaesieuropei. Piùstranieric’erano,piùnumerosieranogli spettatoripaganti.«Pasdequoi,monsieur.» Bondtornòaltavoloecominciòamangiare.Se lecosestavanocosì,chiunquefosselaragazza, eraunadilettante.Nessunprofessionistasi sarebbeservitodiunalibichepotevaessere distruttoconunasemplicetelefonata.Bondaveva anchepensato,conunacertariluttanzaperchèla ragazzaglipiacevaeloeccitava,cheleipotesse essereunagentedellaSMERSHincaricatodi tenerd’occhioGoldfinger,oBond,otuttiedue. Laragazzaavevaalcunedellequalità caratteristichedell’agente,lospiritodi indipendenza,ladecisione,lacapacitàdi cavarseladasola.Maormaiquestasupposizione nonreggevapiù,perchèlaragazzanonaveva o’esperienza,nèl’addestramentodiunagente. Bondordinòunafettadigrovieraconpanenero ecaffè.No,laragazzarimanevaunenigma.Bond siauguròchenonstessemacchinandoqualcosadi suainiziativacontroGoldfingerocontrodilui cheavrebbemandatoall’ariaisuoiprogrammi. Ormailasuamissionepotevadirsicompiuta. Tuttoquellocheglirimanevadafareeradi vedereconipropriocchichequantoimmaginava suGoldfingeresullasuaRollsRoycerispondeva averità.Un’occhiataagliimpiantidiCoppet,un granellodipolvered’oro,equellanottestessa potevaandareaBernaerecarsidall’ufficialedi servizioall’Ambasciata.Poi,discretamente, senzaclamore,laBancad’Inghilterraavrebbe congelatoicapitalidiGoldfingerintuttoil mondoeforsedomanistessoagentidellaSezione Specialedellapoliziasvizzeraavrebberobussato allaportadellaEntreprisesAuric.Goldfinger sarebbestatoestradatoecondottoaBrixton. Sarebbeseguitoinsordinaunprocessopiuttosto complessoinunadellecorticompetenti,per esempioMaidstoneoLewes.Goldfingersarebbe statocondannatoaqualcheannodiprigione,gli sarebbestatarevocatalanaturalizzazioneelasua montagnad’oro,esportataillegalmente,sarebbe statariportataneisotterraneidellaBanca d’Inghilterra.LaSMERSH avrebbedigrignatoisuoidentimacchiatidi sangueeBondavrebbeaggiuntounaltrosuccesso alsuocurriculumprofessionalegiàpiuttosto rispettabile. Eragiuntoilmomentodiconcludere.Bond pagòilconto,uscìdallabirreriaesalìin macchina. AttraversòlaRhônees’incanalòneltraffico dellaseralungoilquaiscintillantediluci.La notteeraabbastanzafavorevoleaisuoidisegni. C’eranotrequartidilunachegliavrebbero permessounabuonavisibilità,mapurtropponon c’eraunalitodiventocheavrebbepotutocoprire ilfrusciodeisuoipassiattraversoilbosco.Be’, nonavevafretta:probabilmenteavrebbero lavoratotuttalanotte. Dovevafarelecoseconcalmaecon attenzione.Ripassòmentalmentelatopografiadel luogoequellocheavevadecisodifare,mentre continuavaautomaticamenteaguidare,comeogni buonpilotadevesaperfare,lungol’autostrada biancasullerivedellagoaddormentato.Bond rifecelostessopercorsocheavevaseguitopoche oreprima.Appenalasciatalastradaprincipaoe, spenseifariecontinuòamarciaresoloconleluci diposizione.Quandovideunpiccolospiazzofra glialberiaccantoalsentierovis’infilòespenseil motore.Rimasesedutoinascolto.Nelprofondo silenziodellaseraudìsololosfregolioleggero delmetallosurriscaldatosottoilcofanoeil ticchettiodell’orologiodelcruscotto.Scesedi macchina,chiusedolcementelaportiera,e s’incamminòapassileggerilungolostretto sentierofraglialberi. Gligiunsealleorecchiesoffocatoilrumore ritmicodelgeneratore…tatapum…tatapum… tatapum. Eraunsuonominaccioso.Trovòilvarcofrale sbarrediferro,s’infilòdentroerimaseinpiedi, contuttiisensiall’erta.TATAPUM… TATAPUM…TATAPUM…sentivaquelrespiro affannososopralasuatesta,dentroilsuo cervello.Bondsentìunbrividoall’inguine,Io stessobrividochesihaquandoperlaprimavolta sigiocaanascondinonelbuio.Sorriseaquesta suasensazionedianimaleinpericolo.Quale cordaprimordialeerariuscitoatoccarequesto rumoreinnocentechevenivasudall’alta ciminieradizinco?L’ansarediundinosauronella suatana?Bondstrinseidentieavanzò lentamenteunpassoallavolta,spostandocon attenzionetuttiiramisecchiepoggiandoun piededopol’altroconlastessacautelache avrebbeusatoseavessecamminatosuuncampo minato. Glialberisiandavanodlradando.Pochimetri piùavantic’erailtroncodiabetedietrocuisiera nascostolavoltaprecedente.Locercòconlo sguardo.Rimaseimmobilementreunsudore freddoglibagnavalafronteeilcuoreglipulsava freneticamente.Dietroqueltronco,stesointerra abracciaaperte,c’erauncorpo.Bondspalancòla bocca,inspiròedespiròlentamenteperdiminuire latensione.Adagiosistrofinòlemanisudate lungoipantaloni.Sipiegòlentamenteinavanti poggiandolemaniinterra,erimasecosìfissando davantialuicongliocchispalancaticomelelenti diunobiettivo. Accantoall’alberoilcorposimosseprendendo un’altraposizione.Unsoffiodiventofece sussurrarelecimedeglialberi.Iraggidellaluna danzaronoperunattimosulcorpodistesopoi scomparverodinuovo.Inquell’attimoBond avevaintravistodeicapellineri,unmaglionenero edeipantalonineri,equalcosad’altro…illampo diunoggettometaolicoallungato,che cominciavadisottolamassadeicapellinerie scomparivaaldilàdeltroncofral’erbadelprato. Eralaragazza,Tilly.Stavasorvegliandoi fabbricatisottostanti.Impugnavaunacarabina, unacarabinachedovevaavernascostofrai bastonidagolf,prontaasparare.Stupidacagna maledetta! Bondsirilassò.Nongliimportavachifossenè qualifosserolesueintenzioni.Calcolòla distanza,misuròipassi,latraiettoriadello slanciofinale,lamanosinistrasulcollodella ragazza,ladestrasulfucile.Via! IlpettodiBondslittòsullenatichedella ragazzaefinìconuntonfosordosullaschiena esile. All’urtoiltoracedellaragazzasivuotò dell’ariaconunleggerogrugnito.Leditadella manosinistradiBondafferraronolagoladella ragazzaecercaronolacarotide,lamanodestra afferròlacarabina,sentìchelasicuraeraalsuo postoel’allontanòdasè.Bondsisollevò leggermenteeallentòlapresaallagola, spostandolamanosullaboccadellaragazza. Sottodiluisentìilcorposollevarsiperlosforzo deipolmoniincercadiaria.Laragazzaera ancorasvenuta.CondelicatezzaBondpresele duemanidellaragazzaeglielepoggiòsulla schienatenendoleconladestra.Sottodiluile natichecominciaronoasussultare.Laragazza dimenòlegambe.Bondletennefermeaterracon l’addome. Sentivailrespirodellaragazzapassarglifrale dita.Laragazzagliaddentòlamano.Lentamente Bondavanzòlungoilcorpodellaragazza.Gli scostòicapellieleappoggiòlabocca sull’orecchio. Lesussurrò:«Tilly,peramordelcielo.Sta’ ferma!Sonoio,Bond.Sonounamico.Devodirti unacosaimportantissima,qualcosachenonsai. Vuoistarefermaedascoltarmi?» Identiallentaronolapresa.Ilcorposirilassòe giacquemorbidosottodilui.Dopounattimola testaaccennòdisì.Bondsitiròdaunlatoe rimasesdraiatoaccantoaleitenendoleancorale maniimprigionatedietrolaschiena.Bond sussurrò:«Prendifiato.Madimmi,volevivedere Goldfinger? » Ilvisopallidosivoltòperunattimoversodi lui,poisinascosedinuovofral’erba.«Volevo ammazzarlo.» UnaragazzacheGoldfingeravevamessonei guai.BondlasciòandarelemanidiTilly.La ragazzaleincrociòeviappoggiòilcapo.Ilcorpo ebbeunbrividodispossatezza.Lespalledella ragazzacominciaronoasussultare.Bondallungò unamanoecarezzòisuoicapellimorbidi.Girò intornoIosguardo.C’eraqualcosadicambiato laggiù.Sì,quell’aggeggiosullaciminieranon ruotavapiù.Sierafermatoconlabocca dell’imbutodirettaversodiloro.Bondnongli detteimportanza.Oralaragazzanonpiangeva più.Bondavvicinòlaboccaalsuoorecchio.I suoicapelliodoravanodigelsomino.Lesussurrò: «Sta’calma.Anch’iosonoquiperlui.Eiogli faròpiùmalediquantoavrestipotutofargliene tu.MihannoincaricatodiriportarloaLondra. Checosatihafatto?» Laragazzamormoròquasiasestessa:«Ha ammazzatomiasorella.Laconoscevate…Jill Masterton.»Bonddomandòconvocetesa:« Comeèaccaduto?» «Goldfingerprendeunadonnaunavoltaal mese.MelodisseJillquandoandòalavorareper lui. Leipnotizzaepoi…epoi…ledipinged’oro.» «Cristo!Eperchè?» «Nonloso.Jillmidissechevapazzoper l’oro.Maforsecapiscocosahainmente…vuole possederel’oro.Vogliodire…sposarlo.Lefa dipingeredaunservocoreanosututtoilcorpo, menolaschiena.Jillnonmiseppespiegareil perchè,maiol’hoscopertoinseguito.Pernon farlemorire. Seilcorpofossecompletamentericoperto d’oro,iporidellapellenonpotrebberorespiraree loromorirebbero.Dopo,ilcoreanolelavacon unaresinaoqualcosadelgenerechetogliel’oro. Goldfingerdàloromilledollarielemandavia. » Bondvidel’orribileOddjobconilsuosecchio diverniced’oro,egliocchidiGoldfingerche fissavanobramosilastatuasfavillante.«Cheè accadutoaJill?»«Mitelegrafòdiandaredalei. Stavaricoverataalprontosoccorsodiun ospedalediMiami.Goldfingerl’avevacacciata via.Stavamorendo.Idottorinonriuscivanoa scoprirelacausadelsuomale.Jillmiraccontò quellocheleerasuccesso,cosaluileavevafatto. Morìquellanottestessa.»Lavocedellaragazza eradura,distaccata.«Quandosonotornatain InghilterrasonoandatadaTrain,ildermatologo. E’statoluiaspiegarmil’affaredeiporidella pelle.Eragiàsuccessoaqualcheballerinache avevadovutoesibirsicomeunastatuavivente. Trainmihamostratotuttiirefertimediciei risultatidell’autopsia.Allorahocapitocosaera successoaJill.Goldfingerl’avevafattaricoprire tuttad’oro.L’avevaassassinata. DeveaverlofattopervendicarsiperchèJillera venutaconvoi.»Cifuunapausa.Laragazza continuò:«MiavevaparlatodivoiJill…gli piacevate.Midissechesemaiviavessi incontratoavreidovutodarviquestoanello.» Bondchiusegliocchi,lottandocontro un’ondatadinauseamentale.Ancoramorte! Ancorasanguesullesuemani!Equestavoltala causaerastatalasuasventatezza,unabravatache gliavevadatoventiquattroorediestasiconuna bellaragazzacheglierapiaciuta,oforsequalcosa dipiùchepiaciuta.Equestocolpoalsuoorgoglio Goldfingerglieloavevafattoripagaremille,un milionedivolte.LeunghiediBondsi conficcarononelpalmodellemani.Perdio, avrebbefattoripagarequestodelittoaGoldfinger, dovesseancheesserel’ultimoattodellasuavita. Elui?…Bondconoscevalarisposta.Nonpoteva darelacolpadiquestamortealsuolavoro. Questamortesarebberimastasullasuacoscienza persempre.Laragazzastavasfilandosiqualcosa daldito,l’anelloCladdagh,lemaniintrecciate intornoaduncuored’oro.Sibagnòlanoccacon lasalivapertoglierepiùfacilmentel’anello.Lo porseaBond.Ilminuscolocerchiettodorato brillònelbuiocontrolasagomascuradell’albero. Ilsuonofuqualcosatraunsibiloeunfischio lacerante,poiuntintinniometallico.Lacodadi alluminiodiunafrecciad’acciaiotremòcome unacodadiuccellodavantiagliocchidiBond. L’anellod’orotintinnòintornoallafrecciafino altroncodell’albero.Lentamente,quasisenza curiositàBondvoltòlatesta. Adiecimetridaloro,metàallalucedellaluna, metàinombra,scorselamoleneraaccovacciata conlegambeapertenellaposizionedeljudo.Il bracciosinistro,protesoinavanticontroil semicerchioscintillantedell’arco,eradrittoe fermocomequellodiunduellante.Lamano destrachetenevalacodadellasecondafreccia, erarigidaaccantoallaguancia,ilgomitopiegato all’indietro. Bondmormoròinunsoffio:«Nonmuovertidi unmillimetro»,eavocealta:«Ehilà,Oddjob. Untiromaledettamentepreciso.» Oddjobalzòlafrecciaversol’alto. Bondsialzòinpiedi,facendoscudoalla ragazza.Dissepiano,parlandoamezzabocca:« Bisognachenonvedailfucile.»Poiparlandoin tonoamichevole,tranquillo:«Unbelposticinosi èsceltoGoldfinger,eh?Volevoparlargli,ma pensochestaserasiaunpo’tardi.Puoidirgliche ripasseròdomani.»Bonddisserivoltoalla ragazza:«Andiamo,cara.Lanostrapasseggiata nelboscol’abbiamofatta,adessoèoraditornare inalbergo.»Bondfeceunpassoinavantiin direzionedelrecinto. Oddjobbattèpesantementeinterrailpiede, puntandolafrecciacheavevanell’arcodrittain mezzoallostomacodiBond. «Oargn»,econlatestaaccennòlacasa. «Oh,credicheglifarebbepiacerevederciora? Vabene.Nonpensichelodisturberemo?Vieni, cara.»Bonds’incamminòsullasinistra dell’alberoallontanandosidallacarabinanascosta fral’erba. Mentrescendevanoilpendioversoil caseggiato,Bondparlòabassavoceallaragazza dandoleistruzioni:«Tuseilamiaragazza.Sei venutaconmedall’Inghilterra.Cercadisembrare sorpresaeinteressatadiquestaavventura.Siamo inunbruttopasticcio.Nontentarenessuno scherzo.»Bondaccennòindietroconlatesta:« Quest’uomoèunassassino.» Laragazzadissefuriosa:«Senonvifoste messofraipiedi…» «Anch’iopotreidirelostesso,»disseBond tagliandocorto.Poisipentì:«Scusami,Tilly. Nonvolevodirquesto,manoncredochesaresti riuscitaacavartela.» «Avevoilmiopiano.Amezzanottesareistata giàaldilàdellafrontiera.» Bondnonrispose,qualcosaavevaattrattola suaattenzione.Sullacimadell’altaciminiera, quell’aggeggioaformadiimbutochesembrava unradarstavaruotandodinuovo.Eccocome eranostatiindividuati.Dovevaessereunaspecie dirivelatoreacustico.Cheuomodallemille risorseeraquestoGoldfinger!Bondnonavrebbe dovutosottovalutarlo.Forse,seavesseavutola suapistola,adesso…No,Bondsapevache nemmenoconlasuavelocitàfulminea nell’estrarrelapistolasarebberiuscitoabattereil coreano.Quest’uomoeraunesseremicidiale. PocoimportavacheBondfossearmatoo disarmato,sarebbesemprestatounuomoche combattevacontrouncarroarmato. Nonappenaarrivarononelcortile,laportadi serviziosiaprìeapparveroaltriduecoreani, forseduediquellicheavevavistoaReculver. Venneroversodilorolungolastrisciadiluce proiettatadallaportaaperta.Inmanoportavano deibastonilucidiemoltopocopiacevolia vedersi.«Alt!»Tuttiedueavevanosulviso inespressivolasmorfiaselvaggiachegliuomini dell’emittenteJavevanode-scrittoaBonddopo esserestatineicampidiprigioniagiapponesi.« Viperquisiamo.Nessunoscherzoo…»L’uomo cheavevaparlato,sferzòl’ariaconilsuobastone. «Maniinalto!» Mentrealzavalentamentelemani,Bonddisse allaragazza:«Nonreagire…qualunquecosa facciano.» Oddjobsimisedavantialoroeosservò minacciosolaperquisizione.Gliuominifurono moltoaccurati.Bondliosservòfreddamenteche mettevanolemanisullaragazzaconlefacce ghignanti. Vabene.Avanti!» Lisospinseroattraversolaportaapertaelungo uncorridoiodalleparetidipietrafinoall’ingresso sullatoprincipaledellacasa.ComeBondsiera immaginato,lacasaeraodorosadimuffaedi caldo. Leporteeranoapannellidilegnobianchi. Oddjobbussòadunadiesse. «Sì?» Oddjobaprìlaportaelispinsedentro. Goldfingererasedutodietrounagrande scrivaniaingombradipileordinatedidocumenti. Aiduelatidellascrivaniadeglischedaridi metallogrigio;accantoadessa,aportatadimano diGoldfinger,unapparecchioradioaondecortee unamacchinacheemettevaunticchettiovelocee cheaveval’aspettodiunbarografo.Bondpensò chedovesseaverequalcosaachefareconil rivelatorecheliavevaintercettati. Goldfingerindossavalasuagiaccadacasain vellutocolorprugnasopraunacamiciadiseta biancadalcolloaperto,dacuispuntavaunciuffo dipeliarancione.Sedevaerettonellasedia dall’altoschienale.Guardòappenalaragazza;i suoiocchicelestidiporcellanaeranofissisu Bond.Nonesprimevanonessunasorpresa,anzi nonavevanoaltraespressionechequelladiuna durezzapenetrante. Bondfuriososcoppiò:«Statemiasentire, Goldfinger. Chediavolostasuccedendo?Avetedettoalla poliziacheavevoqueidiecimiladollarieiomi sonomessosullevostretracceconlamiaragazza, MissSoames,perscoprirechediavoloavetein mente. Abbiamoscavalcatolosteccatoesochequesto vuoldireviolazionedellaproprietàprivata,maio volevobloccarviprimacheveneandastein qualchealtroposto.Poièarrivatoquesto scimmioneeperpocononciammazzavaconle suefrecce.Altriduedeivostrimaledettissimi coreanicihannoperquisito.Chediavolosta succedendo?Senonmidateunarisposta soddisfacenteenonmipresentatelescusevi denunceròallapolizia. GoldfingercontinuòafissareBondsenza battereciglio,comesenonavessenemmeno sentitolasfuriatadagentiluomooffesofattada Bond.LelabbrasottilisischiuseroeGoldfinger disse:«C’èundettoaChicago,MrBond,che dice:”Laprimavoltaèuncaso,lasecondaèuna coincidenza,laterzaèpremeditazione!”Miami, SandwichedoraGinevra.Hointenzionedi strapparvilaverità.» 15Latortura LareazionediBondfuautomatica.Senza pensare,feceunpassoavantiesislanciòsopra Goldfinger.Ilsuocorposlittòsullascrivania mandandoall’arialepileordinatedicarteelasua testacolpìconunsuonosordoilpettodi Goldfingerchedondolòpesantementesullasedia. Bondripreseloslancioappoggiandosiconle maniallascrivaniaecolpìdinuovo.Lasedia caddeall’indietroeiduecorpirotolaronointerra inmezzoallescheggedilegno.LeditadiBond afferraronolagoladiGoldfingereilpollice premettedisperatamentesullacarotide.Poitutta lacasasprofondòsuBondeunatravedilegnolo colpìallabasedelcollo.Bondabbandonòlapresa ecaddeinertesulpavimento. _____________________ IlvorticediluceincuiruotavaBond, lentamentesitrasformòappiattendosiinundisco, unagrossalunagialla,epoiinunocchio ciclopicofiammeggiante.Intornoalglobodi fuococ’erascrittoqualcosa.Eraunmessaggio,un messaggioimportanteperlui.Dovevaleggerlo. LentamenteBondsillabòleminuscolelettereuna peruna,ilmessaggio diceva:SOCIÉTÉANONYMEMAZDA.Che volevadire?Unamassad’acqualocolpìinviso, appiccicandogligliocchieriempiendoglila bocca.Glivenneroconatidivomitoecercò disperatamentedimuoversi.Manonciriuscì. Riuscìadapriregliocchieglisischiarìlamente. Sopradiluiungrossoglobosmaltatoconuna lampadinapotente.Erasdraiatosuunaspeciedi tavolaconipolsielecaviglielegatiaglispigoli. Tastòconleditailegami.Metallo. Unavoce,lavocediGoldfinger,piatta, disinteressatadisse:«Possiamocominciare.» Bondvoltòlatestaindirezionedellavoce.Gli occhieranoancoraabbagliati.Liserròforteepoi liriaprì.Goldfingerstavasedutosuunasediadi tela;sieratoltolagiaccaederainmanichedi camicia.Allabasedellagolasinotavanosegni rossi.Suuntavolopieghevoledavantialuierano poggiativariattrezziestrumentidimetalloeun quadrodicomandi.Dall’altrolatodellatavola c’eraTillyMastertonsedutasudiun’altrasedia, conlecaviglieeconipolsilegati.Stavaseduta erettaecompostacomesefosseascuola.Era incredibilmentebella,maavevaun’espressione attonita,lontana.FissavaBondsenzavederlo. Dovevaesseredrogataoipnotizzata. Bondvoltòlatestaversodestra.Apoca distanzadaluic’erailcoreano.Avevaancorail cappelloduro,maeranudofinoallacintola.La pellegialladelsuoenormetorsoglabroeralucida disudore. Imuscolipettoralieranolarghicomeduepiatti diportataelostomacos’incavavasottoil possentearcodellecostole.Ibicipitiegli avambracci,puresenzapeli,eranomassiccicome cosce.Gliocchiobliquibrillavanocrudeli, bramosi. Bondlanciòunosguardoallatavolasucui giacevaabracciaaperte.Lasciòricaderelatesta all’indietroconunsospiro.Lungoilcentrodella tavoladiacciaioc’eraunastrettafessuraallafine dellaquale,comeunmirinoincorniciatonellaV formatadaisuoipiedi,avevavistoidenti scintillantidiunasegacircolare.Bondrimase immobileafissareilmessaggiostampigliato sullalampadaelettrica.Goldfingercominciòa parlareintonotranquillo.Bondscacciòdalla mentelevisionispaventosecreatedallasua immaginazioneesimiseadascoltare. «MrBond,iningleselaparoladolorevienedal latinopoenachesignificapena,quellocioèche deveesserepagato.Oravoidovetepagareperla vostracuriositàche,lavostraaggressionecontro dimelohaprovato,nonèaffattoamichevole.La curiositàhaammazzatoilgatto,comesidice. Questavoltainveceammazzeràduegattiperchè iotemochedovròconsiderareunanemicaanche laragazza.MihadettochealloggiavaalBergues. E’bastataunatelefonataaprovarecheerafalso. Oddjobèandatoaperlustrarel’angolodovevi eravatenascostiehatrovatolacarabinaeun anellochesidàilcasoioconosca.Ipnotizzata,la ragazzahatiratofuoriilresto.Eravenutaper uccidermieforseanchevoisietevenutoconlo stessoscopo.Avetefallitoilcolpotuttiedue.Ora verràlapoena.MrBond…»lavoceerastanca, annoiata,«…nellamiavitahoavutomolti nemici.Iosonounuomodisuccessoesono immensamentericcoelericchezze— perdonatemiseviaffliggoconunaltrodeimiei aforismi—forsenoncreanoamici,ma aumentanolavarietàelaqualitàdeinemici.» «Moltobendetto.» Goldfingerignoròl’interruzione.«Sevoifoste libero,conilvostrotalentoinvestigativo riusciresteatrovareirestidicolorochehanno desideratolamiamorteochehannocercatodi contrastarmi. Sonostatimolti,comevihogiàdetto,evoi scoprireste,MrBond,cheilororestisomigliano aquellidellelucertoleschiacciatesullestrade d’estate.» «Unparagonemoltopoetico.» «Èuncaso,MrBond.Iofacciodellapoesia conleazioni,nonconleparole.Iomipreoccupo diorganizzarelemieazionisecondoschemi appropriatiedefficaci.Maquestoèunaltro discorso. Desiderodirvi,MrBond,cheèstatodavvero ungiornosfortunatopervoiquandoci incontrammoperlaprimavoltaevoiostacolaste unminuscoloprogettoacuimistavodedicando. Inquell’occasionequalcunaltrohasoffertola poenachedovevaessereinflittaavoi.Occhioper occhio,maalloranonfuilvostro.Sietestato fortunatoeseavestepotutoconsultareunoracolo, visarestesentitodire:”MrBond,sietestato fortunato.TenetevilontanodaMrAuric Goldfinger.E’ unuomomoltopotente.SeMrGoldfinger vuoleschiacciarvi,nondevefarealtrochegirarsi nelsonno.”» «Viesprimeteinmodomoltocolorito.»Bond giròlatesta.Ilgrossotestonearancionee marroneeraleggermentetesoinavanti. L’espressionedellafacciadalunapienaera calma,indifferente. Lentamente,unamanosiallungòversoil quadrodeicomandiepremetteunbottone.Dalla estremitàdellatavolasucuigiacevaBondvenne uncigoliometaloicochesitrasformò rapidamenteinunronzioraucoequindiinun fischioacutissimoappenapercettibile.Bondgirò dinuovolatesta.Quantociavrebbemessoa morire?C’eraqualchemodoperaffrettarela morte?Unamicocheerasopravvissutoalle seviziedellaGestapo,gliavevaraccontatoilsuo tentativodiuccidersltrattenendoilrespiro.Con unosforzodivolontàinumanoerariuscitoanon respirareperalcuniminuti.Avevapersola conoscenza,maaltempostessoanchelavolontà eladecisione.Laragionenonesistevapiùe l’istintodellasopravvivenzaavevamessoinmoto ipolmonieilcorpoavevaricominciatoa respirare.MaBondpotevatentare.Nonc’era nientealtrochepotesseaiutarloasuperarela barrieradeldoloreprimadellabenedizionedella morte.Lamorteerailsuounicoscampo.Bond sapevachenonsarebbemaiuscitovivodalle manidiGoldfinger,anchenell’ipotesiassurda chesifossedecisoaraccontarglilaverità.No, dovevaattenersiallastoriacheavevaraccontato, anchesedebole,esperarechechiloavrebbe seguitosulletraccediGoldfingeravesse maggiorefortuna.ChiavrebbesceltoM? Probabilmente008,ilsecondodeitreagenticon lalicenzadiuccidere.Eraunuomoingambae piùprudentediBond.MsapendocheGoldfinger avevauccisoBond,avrebbedatoa008il permessodiuccidereGoldfinger.AGinevra258 loavrebbemessosulletracce,raccontandogliche BondavevafattodelledomandesullaEntreprises Auric.Sì,Goldfingersarebbecadutonellarete, maBonddovevatenerelaboccachiusa.Sesi lasciavasfuggireilminimoaccenno,Goldfinger sarebberiuscitoatrovarescampo.Equestonon dovevaaccadere. «Allora,MrBond,»lavocediGoldfinger avevauntonovivace.«Bastaconqueste smancerie. ComediconoimieiamicidiChicago:”Canta emorirairapidamenteesenzadolore.”Anchela ragazza.Noncantareelatuamortesaràunsolo lungogrido.Inquestocasodaròlaragazzaa Oddjob,comefeciperilgatto.Allora,cosa decidete?» Bonddisse:«Stateattento,Goldfinger.Imiei amiciallaUniversalsannodovestavoandandoe perchè.Igenitoridellaragazzasannocheè venutaconme.Primadivenirequihochiesto informazionisuquestafabbrica.Troveranno facilmentelenostretracce.LaUniversalè potente. Avretelapooiziaallecalcagnainpochigiorni. Vipropongounoscambio.Lasciateciandaree nessunosaprànientedituttalafaccenda.Mi prendoiolaresponsabilitàperlaragazza.State facendounostupidosbaglio.Siamotuttiedue completamenteinnocenti.» Goldfingerdisseannoiato:«Temochenonmi abbiatecapito,MrBond.Qualsiasicosasiate riuscitoascopriresudime,eiopensochesia moltopoco,nonècheungranellodituttala verità.Iomiinteressodiimpresegigantesche. Correreilrischiodilasciarvivounodivoidue sarebbesemplicementeassurdo.fuoriquestione. Inquantoallapossibilitàdiessereimportunato dallapolizia,saròfelicediriceverli,severranno. Iosonoperfettamentealsicuro,icoreaniche sannoparlarenonparleranno,nèlofarannole bocchedellemiefornacielettrichecheavranno polverizzatovoidueetuttelevostrecosea duemilagradicentigradi.No,MrBond,fatela vostrascelta.Forsepossodarviun incoraggiamento…»sisentìilrumorediuna leva.«Lasegasistaoraavvicinandoalvostro corpoallavelocitàdicircaduecentimetrie mezzoalminuto.Nelfrattempo…»lanciòuno sguardoaOddjobealzòundito,«Oddjobvifarà unpiccolomassaggio.Solodiprimogrado,tanto percominciare.Ilsecondoeilterzosonoancora piùpersuasivi.» Bondchiusegliocchi.L’odorenauseante, bestialediOddjobloavvolse.Legrossedita rasposecominciaronoamuoversisulsuocorpo concura,condelicatezza.Unapressionequi, combinataconunapressionelà,unastrizzata improvvisa,unapausa,epoiunrapidocolpo secco.Legrossemanidureeranoprecisecome quellediunchirurgo.Bonddigrignòidentifinoa temerecheglisispez-zassero.Ilsudoregli gocciolònellefossedegliocchi.Ilfischioacuto dellasegasierafattopiùalto. «MrBond.»LavocediGoldfingeravevauna leggerasfumaturaditensione.«Èproprio necessario?Ditemilaverità.Chisiete?Chiviha mandatoqui?Cosasapete?Semidiretetutto,poi saràsemplice.Daròatuttiedueunapillola.Non sentiretealcundolore.Saràcomeprendereun sonnifero.Altrimentisaràveramentepenoso.E poivisembradicomportarvibeneneiriguardi dellaragazza?Ècosìchesicomportaun gentiluomoinglese?» Oddjobavevasmessoditormentarlo.Bondgirò lentamentelatestaindirezionedellavoceeaprì gliocchi.Disse:«Goldfinger,nonhonientealtro dadire,perchènonc’ènientealtro.Senonvolete accettarelapropostachevihofattoprima,vene faròun’altra.Ioelaragazzalavoreremopervoi. Chenedite?Siamogenteingamba.Potremmo esserviutili.» «Perritrovarmiuncoltello,omagaridue, infilatinellaschiena?Grazieno,MrBond.» Bonddecisecheeratempodismetteredi parlare.Eratempodicominciareadavvolgerela molladellavolontàchenondovevaallentarsifino achenonfossemorto.Disseeducatamente:« Alloravattia…dasolo.»Espiròtuttal’ariache avevaneipolmoniechiusegliocchi. «Nemmenoiosonocapaceditanto,MrBond, »disseGoldfingerdibuonumore.«Allora,dato cheavetesceltolastradadifficile,cercheròdi cavarvifuoriquellochepossorendendovelailpiù difficilepossibile.Oddjob,secondogrado.» Lalevasullatavolasimossedinuovo.Ora Bondpotevasentirel’ariasmossadallasegafrai suoiginocchi.LemanidiOddjobfuronodinuovo sopradilui.Bondcontòibattiticheglipulsavano lentiintuttoilcorpo.Somigliavanoall’ansare chesisentivadall’altrapartedellafabbrica,mail suoandavalentamentescemando.Sesoloavesse rallentatopiùpresto.Cos’eraquestoridicolo desideriodiviverechesirifiutavadidareascolto alcervello?Chifacevaandarelamacchina,anche seilserbatoioeravuotodicarburante?Doveva svuotarelasuamentedeipensieri,comeaveva svuotatoilsuocorpod’ossigeno.Doveva trasformarsiinunrecipientevuoto,inun fantocciosenzaconoscenza. Maattraversolesuepalpebrelalucebrillava ancorarossa.Masentivaancoracheletempiegli battevanofinoascoppiare.Maillentotamburo dellavitaglibattevaancoranelleorecchie.Un urlocercòdifarsistradatraidentiserrati.Muori maledettomuorimaledettomuorimaledetto muorimaledettomuorimaledetto.. . 16Ruberemol’arcobaleno Lealidiunacolomba,ilcoroceleste,ascolta gliAngelidelSignorechecantano…chealtro dovevaricordaredelParadiso?Erapropriocome gliavevanoraccontatodabambino:lasensazione divolareeilsuonodimilionidiarpe.Doveva cercarediricordarequalchealtracosa. Tornòinsèconlasensazionepiacevoledi dondolare.Aprìgliocchi.Laluceloaccecò.Li richiuse. Unavocesopradilui,all’altezzadellasuatesta disse:«Sta’attento,bello.Larampaèpiùripida diquellochesembra.»Subitodopounforte scossone.Davantialuiunavocerabbiosadisse:« Cristo,hairagione.Perchèdiavolononcimettono dellagomma?» Bondpensòirato:«Chebelmododiparlare hannoquassù.Questoperchèsononuovoe credonochenessunolistiaascoltando.» Sisentìilrumorediunaportaamolla. QualcosacolpìduramenteungomitodiBond. Gridò:«Ehi! »ecercòdiallungareunamanoperstrofinarsi ilgomito,manonciriuscì. «Ehi,Sam,megliochiamareildottore.Questo quiètornatoinsè.» «Subito!Adessomettiamoloaccantoall’altra. »Bondebbelasensazionedivenireabbassato. Adessofacevapiùfresco.Aprìgliocchi.Un faccionerotondodiBrooklynerachinosudilui. Gliocchiincontraronoisuoiesorrisero.I supportimetallicidellabarellatoccaronoterra. L’uomodisse: «Comevisentite,signore?» «Dovemitrovo?»C’eradelpaniconellavoce diBond.Cercòdisollevarsi,manonciriuscì. Sentìilsudoreinondargliilcorpo.Dio!Era ancorainvita?Aquestopensieroun’ondatadi dolorelopercorse.Lelacrimeglibruciaronogli occhieglicorserogiùperleguance. «Ehi!Ehi!Calmatevi,signore.State benissimo.SiamoadIdlewild,NewYork.Ora sieteinAmerica.Sonofinitiiguai.»L’uomosi raddrizzò.PensavacheBondfosseunrifugiatoda qualchepartedelmondo.«Sam,fa’presto. Questotipohaunoshock.» «Vabene,vabene.» Leduevocisiallontanaronomormorando qualcosa,preoccupate. Bondscoprìchepotevamuoverelatesta.Si guardòintorno.Sitrovavainunastanzaconle paretidipintedibianco,probabilmentepartedel repartosanitariodell’aeroporto.C’eraunafiladi lettini.Ilsoleinondavalastanzaentrandodalle altefinestre,mal’internoerafresco,adaria condizionata. Bondgiacevasudiunabarellapoggiatasul pavimento.Accantoaluicen’eraun’altra.Torse latestadaunlato.EraTilly.Incosciente.Ilsuo visopallido,incorniciatodaicapellineri,era rivoltoall’insù. Laportainfondoallacorsiasiaprì silenziosamente.Apparveundottoreconil camicebiancocherimasefermosullaporta, tenendolaaperta.Goldfinger,allegroevivace, attraversòvelocementelacorsiatraleduefiledi lettini,seguitodaOddjob.Bondchiuse stancamentegliocchi.Cristo!Lecoseallora stavanocosì! Deipassisiavvicinaronoallabarella. Goldfingerdisse:«Bene,misembracheabbiano unbuonaspetto,verodottore?Eccounodei vantaggidiesserericco.Quandounvostroamico ounvostrodipendentesiammala,voipotetefarlo curarenelmigliormodopossibile.Esaurimento nervoso,tuttiedue.Enellastessasettimana!Voi noncicredete.Malacolpaèmiachelihofatti lavoraretroppoedoraèmioprecisodovere rimetterliinpiedi.IldottorFoch,traparentesi,è ilmigliorediGinevra,èstatomoltopreciso.Mi hadetto:”Hannobisognodiriposo,Mr Goldfinger.Riposo,riposoeancorariposo.”Ha datolorodeisedativiedoralistoportandoal PadiglioneHarknessdell’OspedalePresbiteriano. »Goldfingerridacchiò:«Comesidicedottore? Chisemina,raccoglie. QuandoregalaialPadiglioneHarkness un’attrezzaturaperiraggiXdaunmilionedi dollari,nonmiaspettavocertonienteincambio. Maorainvecemièbastatofareunatelefonatae cisonoduebellecamerepronteperloro… Allora…»sisentìunfrusciodibanconote,«vi ringrazioperilvostroaiuto.Perfortunatuttie dueavevanoivistinecessarieiopensocheil ServiziodiImmigrazionesifidiseMrAuric Goldfingergarantiscechenessunodeidueha intenzionedirovesciareconlaforzailGoverno degliStatiUniti,no?» «Nonc’èdubbio.Grazie,MrGoldfinger. Qualsiasicosaiopossafarepervoi…Misembra diavercapitochec’èun’autoambulanzaprivata cheviattendeall’uscitadell’aeroporto.» Bondaprìgliocchieguardòindirezionedella voce.Videungiovanedall’aspettopiacevolee serio,congliocchialiagiornoeicapellitagliati aspazzola.Bonddissecalmo,conunaccentodi disperatasincerità:«Dottore,ioelaragazza stiamobenissimo.Siamostatidrogatieportati quicontrolanostravolontà.Nessunodinoidue lavoraohamailavoratoperGoldfinger.Vi avvertochesiamostatirapiti.Esigodivedereil CapodelServizioImmigrazione.Hoamicia WashingtoneaNewYorkchegarantirannoper me.Vipregodicredermi.»Bondrimasecongli occhifissiinquellidell’uomocercandodi imporglidicredereallesueparole. Ildottoresembròperplesso.Sivoltòverso Goldfingerchescosselatesta,leggermente,per nonfarsivederedaBond.Alzòlesopracciglia:« Vedetecosaintendodire,dottore?E’cosìda giorniegiorni. Totalecedimentodeinerviunitoamaniadi persecuzione.IldottorFochdicechenonèraroil casoincuileduecosesiverificanoinsieme. Forsecivorrannosettimaneesettimanediriposo aHarkness.Malorimetteròinsesto,fossequesta l’ultimacosachefarò.Adessodeveesserescosso dalnuovoambiente.Forsesarebbemegliofarlo dormire.» Ildottoresichinòsullavaligettanera.«Penso cheabbiateragione,MrGoldfinger.Poici penserannoaHarkness.»Sisentìuntintinniodi strumenti. Goldfingerdisse:«E’veramenteterribile vedereunuomocrollarecosì,unuomocheèstato unodeimieimiglioriassistenti.»Sichinòverso Bondsorridendoglipaternamente;Bondcomprese chevolevafarglicapirequalcosa.«Vedraiche prestostaraibene,James.Rilassatiefattiuna buonadormita.Temevocheilvoloavrebbe potutoscuoterti.Maadessorilassatielasciafare ame.» Sentìiltamponed’ovattasulbraccio.S’irrigidì econtrolasuavolontàunfiottodiparolaccegli uscìdibocca.Poisentìlapunturadell’ago,allora aprìoaboccaeurlòeurlòmentreildottore, inginocchiatoaccantoalui,conpazienzaecon delicatezzagliasciugavalafrontebagnatadi sudore. ___________________ Adessositrovavainunastanzettadipintadi grigio.Nonc’eranofinestre.L’unicafontediluce eraunalampadaalcentrodellastanza.Intorno allalampadac’eranodellefessureconcentrichee nell’arial’odoreneutroeilronziodell’aria condizionata.Bondscoprìchepotevamettersia sedere. Sisentivaintontito,mastavabene.Dicolposi resecontocheavevaunafameeunaseteterribili. Quandoavevamangiatol’ultimavolta?Due, tregiorniprima?Poggiòipiediinterra.Era completamentenudo.Siosservòilcorpo.Oddjob avevafattolecoseconcura.Nonc’eranessun segno,adeccezionedellepunturediagosul bracciodestro.Sialzò,vincendoilcapogiro,e fecequalchepassonellastanza.Erastatosdraiato suunlettoaformadicuccettadinavecondei cassetti. L’arredamentodellastanzaeracompletatoda unatavolaedaunasedia.Tuttoerapulito, funzionale,spartano.Bondsiinginocchiòdavanti allacuccettaeaprìicassetti.C’eratuttoil contenutodellasuavaligia,menol’orologioela pistola.C’eranoperfinolescarpepesantiche portavalanottedellasuaspedizione all’EntreprisesAuric.Bondgiròunodeitacchie tirò.Illargocoltelloaduelamescivolòfuoridal suofoderonellasuola.Bondverificòseanche l’altrocoltelloeraalsuoposto,poirimiseitacchi aposto.Tiròfuoridegliindumentiesivestì. Trovòilsuoportasigaretteel’accendino.Si acceseunasigaretta.Nellastanzac’eranodue portedicuiunasolaavevaunamaniglia.Bond l’aprìesitrovòinunbagnobeneattrezzato.I suoioggettidatolettaedabarbaeranodisposti concura;accantoaquellieranodeglioggettida tolettafemminili.Bondaprìdelicatamentel’altra portachedavanelbagnoedentròinunastanza deltuttosimileallasua.TillyMastertonera sdraiatasullacuccettaconicapellinerisparsisul cuscino.InpuntadipiediBondsiavvicinòal lettoesichinòsudilei.Dormiva tranquillamente,conlabellaboccaatteggiataaun lievesorriso.Bondtornònelbagnoechiuse dolcementelaporta.Andòallospecchiosoprail lavandinoesiosservò.Lasuaeraunabarbaditre giornipiùchedidue.Cominciòasbarbarsi. Mezz’orapiùtardiBondstavasedutosull’orlo dellacuccettaapensare,quandolaportasenza manigliasiaprìall’improvvisoeapparveOddjob. GuardòBondsenzacuriosità.Isuoiocchi osservaronoattentamenteogniangolodella stanza.Bonddisseseccamente:«Oddjob,voglio qualcosadamangiare,subito.Eunabottigliadi bourbonconghiaccioesoda.Unpacchettodi sigaretteChesterfield,kingsize,eilmioorologio ounaltroaltrettantobuono.Svelto,marsch!Sciò, sciò!Edi’aGoldfingerchevogliovederlo,ma primavogliomangiare.Avanti!Dicorsa!Non starelìimpalato.Hofame.» Oddjobloguardòconocchidifuoco,comese sistessedomandandodachepartedovesse cominciareperfarloapezzi.Aprìlabocca,emise unsuonochestavafraunringhioeunrutto,sputò interraeuscìdallastanzasbattendolaporta. Invecedichiudersiconviolenza,ametàcorsala portarallentòdicolpoesichiusedolcementecon dueclicsecchi.L’incontroconOddjobaveva messoBonddibuonumore.Perqualche misteriosaragioneGoldfingeravevadecisodi nonucciderli.Livolevavivi.PrestoBondavrebbe saputoilperchè,mafintantochesarebberimasto invita,volevadettareluilecondizioni.Queste condizioniincludevanocheOddjobequalsiasi altrocoreanodovevanorestarealloropostoche, secondol’opinionediBond,eradimoltigradini piùinbassodiquellodellescimmieneloa gerarchiadeimammiferi. Gliportaronouneccellenteciboetuttoquanto avevachiesto,compresoilsuoorologio,maera fermo,equandoavevachiestocheorafosse,non gliavevanorisposto.Bondnonerariuscitoa scoprirenulladelluogodovesitrovava,senon cheeravicinoaduncorsod’acquaenonlontano daunponteferroviario.Supponendoditrovarsia NewYork,dovevaesserevicinoall’Hudsono all’EastRiver.Laferroviaeraelettricae sembravaunasotterranea,maBondnon conoscevaabbastanzalatopografiadiNewYork perorizzontarsi. Finitodimangiare.Bondsiacceseuna sigarettaestavasorseggiandounbuonbourbone soda,quandolaportasiaprìecomparve Goldfinger.Solo.Indossavauntipicovestitoda uomod’affarieapparivariposatoedibuon umore.Chiuselaportaallesuespalleerimasein piedivicinoadessa. ScrutòBondconattenzione.Bondricambiòlo sguardo.Goldfingerdisse:«Buongiorno,Mr Bond. Vedochesietetornatoinvoi.Miauguroche preferiatetrovarviquicheesseremorto.Per evitarviilfastidiodifareunsaccodidomande,vi diròiodovesieteecosaèsuccesso.Poivifarò unapropostaedesigochemidiateunarisposta precisa.Voimisembratepiùragionevoledimolti altri,cosìpensochemibastidarviun avvertimento.Nontentatenessungesto drammatico.Nonattaccatemiconilcoltello,con laforchettaoconquellabottiglia.Selofate,vi spareròconquesta. Unapistoladipiccolocalibrospuntòcomeun pollicenerodalpugnodestrodiGoldfinger.Infilò dinuovoilpugnoconlapistolanellatascadella giacca.«Usomoltoraramentequestioggetti. Quandovisonocostretto,mibastaunproiettiledi calibro25peruccidere.Miroall’occhiodestro, MrBond. Enonsbagliomai.» Bonddisse:«Nonvipreoccupate.Conquesta bottigliaiononsonoaltrettantopreciso.»Tiròsu ipantaloniaiginocchieaccavallòlegambe.Era tranquillo.«Andateavanti.» «MrBond,»disseGoldfingerintonoamabile, «oltrechenelcampodeimetalliiohounavasta esperienzamoltialtricampieapprezzomolto qualsiasicosachesiapuraalmillepermille, comesidicedell’orofino.Paragonatoaquesto gradodipurezza,ilmaterialeumanohaunvalore moltobasso.Maqualchevoltapuòcapitaredi trovarequalcosachepuòessereinqualchemodo utilizzato. Oddjobèunesempiodiquestotipodi materialeumano:sempliceargillaallostato naturalechepermetteperòunosfruttamento limitato.All’ultimomomentolamiamanoha esitatoadistruggereunutensiledellavostra resistenza.Forsehosbagliatoatrattenerelamia mano,mainognicasohopresotuttele precauzioniperproteggermicontroleeventuali conseguenzedelmioimpulso.E’statoqualcosa cheavetedettovoiasalvarvilavita.Miavete propostodilavorarperme,voieMissMasterton. Normalmentenessunodivoiduemisarebbestato dialcunautilità,masidàilcasocheiostiaper intraprenderequalcosaincuivoiduepotreste essermidiuncertoaiuto,seppureminimo. Cosìhogiocatod’azzardo.Vihodatodei sedativi,hopagatoivostricontid’albergoeho fattoritirarelevostrecosedalBerguesdoveho scopertocheMissMastertoneraregistratacol suoveronome.Homandatoavostronomeun telegrammaallaUniversalExport,dicendochevi avevanooffertounlavoroinCanadaechevi recavatelàperesaminarelaproposta;portavate convoiMissMastertoncomesegretaria;avreste scrittoperdareulterioridettagli.Questoètutto. Untelegrammaunpo’goffo,maserviràalsuo scopoperilbreveperiodoincuiavròbisognodi voi.»Nonservirà,pensòBond,amenochenon abbiateinclusoneltestoqualcunadiquellefrasi innocenticheproverebberoaMcheil telegrammaèautentico.Giàadesso,ilServizio Segretoèaconoscenzachesonoinmanonemica, eilmeccanismosimetteràrapidamenteinmoto. «Enelcasovoipensiate,MrBond,chele precauzionichehopresosianoinsufficientieche possiateessererintracciato,èbenechesappiate cheamenoninteressaaffattolavostraidentità, lepossibilitàelapotenzadelvostrodatoredi lavoro.VoieMissMastertonsietescomparsi,Mr Bond,cosìcomelosiamoioetuttiimiei dipendenti.L’aeroportoindirizzeràlericerche all’OspedalePresbiteriano,mal’ospedalenon avràmaisentitoparlarediMrGoldfingernèdei suoiamici.L’FBIelaCIAnonhannonientedi me,neiloroschedari.LeautoritàdelServiziodi Immigrazioneavrannocertamentetuttiidati relativiaimieiviaggiinAmerica,manon sarannodinessunautilità.Inquantoalluogoin cuicitroviamoora,MrBond,viinformocheèil depositodellaHi-speedTruckingCorporation,un temposocietàrispettabilissimacheoraio possiedoattraversodeiprestanomeecheèstata attrezzatacomequartiergeneralesegretoper l’impresadicuivihoparlato.VoieMiss Mastertonsareteconfinatiquidentro.Quivivrete, lavorereteeforse,sebbenepersonalmenteritenga cheMissMastertonnonabbiamoltainclinazione perquestogeneredicose,eforsedicevo,farete l’amore.» «Equalesaràilnostrolavoro?» «MrBond…»Perlaprimavoltadaquandolo avevaconosciuto,lagrossafacciainespressivadi Goldfingerebbeunguizzodivivacità,gliocchi avevanounosguardorapidoesullelabbrasottili passòunsorrisobeato.«MrBond,intuttalamia vitahoavutounsoloamore.L’oro.Amoilsuo colore,lasuabrillantezza,lasuadivina pesantezza.Amoiltessutodell’oro,quella delicataviscositàcheiohoimparatoavalutare contantaprecisionealsolotatto.Iosonoingrado divalutarelafinezzadiunavergad’orocon l’approssimazionediunsolocarato.Eamoil gustocaldocheemanaquandolofondoinunvero epropriosciroppodorato.Masoprattutto,Mr Bond,amoilpoterechesolol’oropuòdareachi lopossiede:lamagiadicontrollare,diesigere,di soddisfarequalsiasidesiderio,qualsiasivoglia,e, quandoènecessario,dicomprarecorpi,mentie perfinoanime.Sì,MrBond,pertuttalamiavita holavoratoperl’oro,eincambiol’oroha lavoratopermeepertuttequelleattivitàcheho intrapreso.Iovidomando…»Goldfingerfissò intensamenteBond,…c’èsullaTerrauna qualunquealtracosachericompensicosìilsuo possessore?» Moltepersonesonodiventatericcheepotenti senzapossedereungrammodiquellaroba.Mavi capisco.Quantosieteriuscitoadaccumularee cosafatecontuttoquestooro?» Possiedoventimilionidisterlineinoro, all’incircaleriservediunapiccolanazione.Oraè tuttoaNewYork.Lotengosempredoveneho bisogno.Ilmiotesoroècomeunmucchiodi concime.Lospostoquaelàsullafacciadella Terra,edovunquelometta,quell’angolodi mondofiorisceedàfrutti.Iomietoilgranoeme nevado.Inquestomomentomipropongodifar fiorireunacertaimpresaamericanaconilmio concimed’oro.Perquestolemieverghesonoa NewYork.» Inbaseachecosasceglietequesteimprese?» Iointraprendoqualsiasiattivitàchepossafar aumentarelamiariservadioro.Investo, contrabbando,rubo.Seriusciteaseguireil paragone,consideratelastoriacomeuntrenoche correlungoiltempo.Gliuccellieglialtri animali,impauritidalrumoreedallostrepitodel trenochepassa,volanoviaoscappanoosi accovaccianopensandocosìdinascondersi.Io sonocomeilfalcochesegueiltrenoprontoa piombaresuqualsiasianimalestanatodal passaggiodeltreno,dalpassaggiodellastoria. Perdarviunesempio:ilprogressodellastoria produceunuomocheinventalapenicillina.Nello stessomomento,lastoriacreaunaguerra mondiale.Moltepersonemuoionoohannopaura dimorire.Lapenicillinalipuòsalvare. CorrompendoalcunicomandimilitariinEuropa, comprounacertaquantitàdipenicillina.Poila allungoconunliquidooconunapolvereinnocua elarivendoacolorocheimploranoquestaroba ricavandoneunguadagnoenorme.Avetecapito quellochevogliodire,MrBond?Bisognasaper attenderelapreda,osservarlaattentamenteepoi balzargliaddosso.Ma,comevihogiàdetto,io nonvadoincercadiquesteoccasioni,aspettoche iltrenodellastorialestaniperme.» «Equalèquest’ultimaimpresacheavete intenzionedicompiere?Echecosadovremmo fareioeMissMasterton?» «Questasaràlamiaultimaimpresa,MrBond, eanchelapiùimportante.»Adessogliocchidi Goldfingereranoassenti,concentrati;lasuavoce avevaassuntountonopacato,quasiriverenziale. «L’uomohascalatol’Everestehatoccatole profonditàdell’oceano.Halanciatorazzinello spazioehascissol’atomo.Hainventato,ideato, creatointuttiisettoridell’attivitàumana,e semprehatrionfato,habattutodeiprimati,ha fattodeimiracoli.Hodettointuttiisettori,mane èstatotrascuratouno,MrBond.Ecioèl’attività umanacomunementeconosciutasottoilnomedi crimine. Icosiddettigrandicriminicommessidagli individui…nonparlonaturalmentedelleloro stupideguerre,quell’assurdodistruggersil’un l’altro…icosiddettigrandicrimini,dicevo,non sonochemiserabilisciocchezze:minuscole rapineinbanca,truffedinessunaimportanza, falsificazionidiqualchesoldino.Eppure,a portatadimano,apochecentinaiadimigliada qui,esistel’occasioneperilpiùgrandecrimine dellastoria.Lascenaèpronta,ilpremio gigantescoattendeilvincitore,mancanosologli attori.Mafinalmenteègiuntoilregista,Mr Bond…»Goldfingersibattèl’indicesulpetto,« …ehagiàsceltoilsuocomplesso.Ilcopione verràlettooggipomeriggioagliattoriprincipali, poicomincerannoleproveeinunasettimanasi alzeràìlsiparioperl’unicarappresentazionedello spettacolo.Poiverrannogliapplausi,gliapplausi perilpiùgrandecolpodituttiitempi.Eper secoli,MrBond,l’ecodiquegliapplausi risuonerànelmondo.» IgrandiocchicelestidiGoldfingersembravano dibraceeleguanceabbronzateavevanouna sfumaturarossastra.Eppureeraancoracalmo, rilassato,profondamenteconvintodiquelloche diceva.Inlui,pensòBond,nonc’eranessuna tracciadelpazzo,delvisionario.Goldfinger avevainmentequalcosadigrandioso,aveva valutatotuttelepossibilitàeavevavistochegli eranofavorevoli.Bonddisse:«Bene,avanti.Di checosasitrattaecosadobbiamofareioeMiss Masterton?» «Sitrattadiunarapina,MrBond.Unarapina chenontroveràalcunaopposizione,macheavrà bisognodiunapreparazioneediunaesecuzione moltoaccurata.Sarànecessariomoltolavorodi tavolinoebisogneràcontrollaremoltidettagli. Pensavodifarloiostessofinoaquandononvi sieteoffertodilavorareperme.Oravene occuperetevoieMissMastertonvifaràda segretaria.Perquestolavorosietegiàstatoin parterimuneratoconlavostravita,maquando l’operazionesaràstataportataaterminecon successo,ricevereteunmilionedisterlineinoroe MissMastertonnericeveràmezzomilione.» Bondesclamòconentusiasmo:«Adesso cominciateaparlarebene!Checosadobbiamo fare? Rubarel’arcobaleno?» «Sì,»Goldfingeraccennòcolcapo.«Faremo esattamentequesto.Ruberemoquindicimiliardi didollariinlingottid’oro,circalametàdituttele riserveaureedellaTerra.Sì,MrBond,ci impadroniremodiFortKnox.» 17Verticedellamalavita «FortKnox,eh?»Bondscosselatesta pensieroso,«manonèunpo’troppoperdue uominisolieunaragazza?» Goldfingerfeceungestod’impazienza.«Mr Bond,perunasettimanamettetedaparteilvostro sensoumoristico.Poipotreteriderequantovi piacerà.Almiocomandocisaràcircaun centinaiofrauominiedonne.Hosceltoqueste personeunaperuna,nelleseiassociazionipiù potentidellamalavitadegliStatiUniti.Sarà l’unitàdicombattimentopiùforteepiùcompatta checisiamaistataintempodipace.» «Hocapito.Quantiuominicisonodiguardia aisotterraneidiFortKnox?» Goldfingerscosselentamentelatesta.Battèun colposullaportaallesuespallechesiaprìdi colpo. ComparveOddjobchesifermòsullasoglia prontoascattare.Quandovidechel’atmosfera eratranquillasiraddrizzòerimaseinattesa. Goldfingerdisse:«Avretemoltedomandeda fare,MrBond.Avrannotutteunarispostaoggi pomeriggio.Sicominciaalledueemezzo. Adessoèmezzogiornoesatto.»Bondregolòil suoorologio.«VoieMissMasterton partecipereteallariunionedurantelaquale esporròilprogettoaicapidelleseiorganizzazioni dicuivihoparlato. Nonc’èdubbiochequestepersoneavrannoda farmilestessedomandecheaveteinmentevoi. Cisaràunaspiegazionepertutto,dopodichevi mettereteallavoroinsiemeaMissMasterton. Chiedetepurequalsiasicosadicuiabbiate bisogno.Oddjobsiprenderàcuradivoieviterrà d’occhio.Nonfatescherziosareteucciso all’istante.Enonperdetetempoacercaredi fuggireodimetterviincontattoconl’esterno.Vi hooffertounlavoroedovreteeseguirloalla perfezione. D’accordo?» Bondrisposesecco:«Hosempredesideratodi diventarericco.» Goldfingernonloguardò;sistavaosservando leunghie.Poilanciòunultimosguardo inquisltoreeuscìdallastanza,chiudendolaporta allesuespalle. Bondrimasesedutoafissarelaportachiusa.Si passòlemanisulvisoesuicapellidicendoad altavoce:«Bene,bene»,poisialzò,attraversòil bagnoebussòallaportadellaragazza. «Chiè?» «Sonoio.Sietepresentabile?» «Sì,»nellavocenonc’eratracciadi entusiasmo.«Avanti.» Sedevasull’orlodelletto,esistavainfilando unascarpa.Indossavaglistessivestiticheaveva quandoBondl’avevavistaperlaprimavolta. Apparivafredda,tranquilla,affattosorpresadal nuovoambiente.AlzòversoBondgliocchigelidi esprezzanti.Dissefreddamenteecondecisione: «Sietestatovoiamettermiinquestopasticcio, oratoccaavoitirarmenefuori.» Bonddisseintonoamabile:«Puòdarsicheci riesca.Inognimodovihogiàtiratofuoridalla tomba.»«Sì,dopoavermicimessodentro.» Bondguardòlaragazzapensieroso.Deciseche nonsarebbestatobellosculacciarlaastomaco, chiamiamolocosì,vuoto.Disse:«Queste chiacchierenonciporterannoaniente.Ormaici siamo,checipiacciaono.Chevoleteper colazioneoperpranzo?Sonoledodicieun quarto.Iohogiàmangiato.Ordinopervoiepoi tornoindietroevidicocomestannolecose.C’è unasolaviadiuscitadiquieOddjob,quello scimmione,stadiguardiaallaporta.Allora, colazioneopranzo?» Laragazzaabbassòlatesta.«Grazie.Uova strapazzateecaffè,perfavore…untoaste marmellatadiarance.»«Sigarette?» «No,grazie.Nonfumo.» Bondtornòincamerasuaebussòallaportache siaprìdipochicentimetri. Bonddisse:«Tuttobene,Oddjob.Hodecisodi nonammazzarti,perora.» Laportasiaprìancoradiqualchecentimetro.Il voltodiOddjoberaimpassibile.Bondgliordinò lacolazioneperTilly.Laportasirichiuse.Bond siversòunbourbonconsoda.Simiseasedere sull’orlodellettoecominciòapensarecome avrebbepotutoconvincerelaragazza.Finda principioloavevatrattatoconmoltafreddezza.Si comportavacosìsoloacausadellasorella? PerchèGoldfingeravevafattoquellastrana osservazionesulle«inclinazioni»diTilly?Che c’erainleidistranocheancheBondavvertiva? Durezza,ostilità.Erabellaedesiderabile,ma avevaunfondodifreddezzacheBondnon riuscivaacapirenèadefinire.Ohbene,adessola cosapiùimportanteeradiconvincerlaa collaborareconlui.Altrimentiquestagalera sarebbestataintollerabile. Bondtornònellastanzadellaragazza, lasciandotutteedueleporteaperteperpoter sentireOddjobquandosarebberientratoconla colazione.Tillystavaancorasedutasulletto, immobile.OsservòattentamenteBond.Bondsi appoggiòallostipitedellaportaedetteunalunga sorsatadiwhisky. Disseguardandolafissa:«Èmeglioche sappiatecheiosonounagentediScotlandYard. Stiamodandolacacciaaquest’uomo,questo Goldfinger.Luinonsenepreoccupa.Pensache nessunopotràtrovarciperalmenounasettimanae forseharagione.Cihasalvatolavitaperchè vuolechelavoriamoperluiinun’impresa criminosa.Èungrossoaffare;magariunpo’ balordo.Mapereffet-tuarloènecessariounsacco dilavoroatavolinoecenedovremooccupare noi.Sapetescrivereamacchinaestenografare? «Sì,»avevalosguardoacceso.«Dicosasi tratta?» Bondglielodisse.«Certolacosasembraun po’ridicolaepensochepochedomande dimostrerannoaquestigangster,senonproprioa Goldfinger,cheèunprogettoimpossibile.Main fondononnesonosicuronemmenoio.Goldfinger èunuomostraordinarioeperquantoneso,nonfa maiunpassoseprimanonècertodellariuscita.E noncredochesiapazzo,operlomenononèpiù pazzodiquantononlosianoigeni,gliscienziati eglialtri.Enonc’èdubbiochenelsuocampo Goldfingersiaungenio.» «Ecosìcosafarete?» Bondabbassòlavoce;disse:«Cosafaremo, voletedire.Noistaremoalgiuoco.Fino all’ultimo. Lavoreremosodosenzafarenessuno scherzetto.Saremoavidididenaroed efficientissiminelnostrolavoro.Aparteilfatto checosìsalveremolavita,cheluiconsiderameno diniente,èl’unicasperanzacheabbiamo,oper megliodirecheioho,diromperglileuovanel paniere.» Ecosaaveteintenzionedifare?» Nonneholaminimaidea.Qualcosasalterà fuori.»«Eviaspettatecheiocollaboriconvoi? » Eperchèno?Avetealtrisuggerimentidafare? »Laragazzaserròlelabbrainunasmorfia ostinata: «Eperchèdovreifarequellocheditevoi?» Bondsospirò.«Ècompletamentefuoriposto cheoravimettiateafarelasuffragetta.Lecose stannocosì,ocollaborateodopocolazionevi ammazzano.Avoiladecisione.» Laragazzaebbeunasmorfiadidisgusto.Si strinsenellespalleedissedimalagrazia:« Allora,vabene.»Poicongliocchi fiammeggiantiaggiunse:«Manonosatetoccarmi oviammazzo.» Sisentìilrumorediunaportachesiapriva. BondguardòtranquilloTillyMasterton:«La sfidaèmoltoattraente,manonvipreoccupate, nonlaraccoglierò»,euscìdallastanza. Incontròunodeicoreanicheportavala colazionedellaragazza.Nellasuastanzatrovòun altrocoreanocheavevaportatountavolinetto, unasediaeunamacchinadascrivereportatile Remingtonelistavadisponendonell’angolo oppostoaquelloincuisitrovavailletto.Oddjob stavaimpalatosullasogliaetendevaunfogliodi carta.Bondglisiavvicinòeglielotolsedimano. Eraunfogliodicartaprotocollare.Lascrittura eraordinata,precisa,leggibileemoltocomune. Diceva: Preparatediecicopiediquestomemorandum RiunionesottolaPresidenzadiMrGold Segretari:J.BondMissTillyMasterton Partecipanti: HelmutM.Springer ThePurpleGang.Detroit JedMidnight ShadowSyndicate.MiamieAvana Billy(Ghigno)Ring TheMachine.Chicago JackStrap TheSpangledBob.LasVegas MrSolo UnioneSiciliana MissPussyGaloreTheCementMixers. Harlem.NewYorkCityOrdinedelgiorno Discussionesulprogettodenominato OPERAZIONEKNOX (Rinfresco) Infondoerascritto:«VoieMissMasterton sareteprelevatialle14,20.Portateilnecessario perprendereappunti.Perfavoreabitoscuro.» Bondsorrise.Icoreaniuscironodallastanza. Bondsisedettedavantiallamacchinadascrivere, infilòifoglielacartacarbonenelrulloe cominciòabattere.Almenoavrebbedimostrato allaragazzacheluieraprontoaeseguireil compitocheglierastatoassegnato.Accidentiche marma-glia!C’eraperfinolaMafia.Comeaveva fattoGoldfingerapersuaderlidiveniretutti?E chierainnomedelcieloMissPussyGalore? AlledueBondavevafinito.Andònellastanza dellaragazzaeledettelecopieinsiemeaun bloccoperappuntistenograficieunamatita.Le lessel’annotazionediGoldfinger.Disse:«È megliochevimettiatebeneintestaquestinomi. Probabilmentenonsaràdifficilericonoscerli,in ognimodosesiamoindubbiopossiamo chiederglielo.Adessovadoamettermiilvestito scuro.»Lesorrise.«Fraventiminutisiparte.» Laragazzaannuìconlatesta. ________________ MentreseguivaOddjoblungoilcorridoio, Bondsentivaisuonidelfiume,ilfischiolugubre diuntraghettoeindistanzailrumoredeimotori diesel.Daqualchepartesottodiluiuncamionsi miseinmoto,ingranòlamarciaesiallontanò, probabilmenteindirezionedell’autostradaovest. Dovevatrovarsialpianosuperiorediunlungo edificioaduepiani.Lavernicegrigiadellepareti delcorridoioodoravadifresco;nonc’eranoporte elalucevenivadalampadeappesealsoffitto. Arrivatiinfondoalcorridoio,Oddjobbussò all’unicaporta.Sisentìilrumorediunachiave yalechegiravanellaserraturaeduecatenacciche venivanotirati.Entraronoinunastanzapienadi sole.Lastanzaerasituatasull’estremitàdel depositoeunagrandefinestraavetri,che riempivaquasituttalaparetedifondo, incorniciavailfiumeeindistanzalasagoma scuraenebulosadiJerseyCity.Lastanzaera stataattrezzataperlaconferenza.Goldfinger sedeva,conlespallerivolteallafinestra,aduna grandetavolarotondaricopertadipannoverde. Sullatavolaeranopoggiatecaraffed’acqua, blocchiperappuntiematite.Intornoaltavolo novecomodepoltrone;davantiaseidiessec’era unpacchettobiancodiformaallungataconun sigillodiceralaccarossa.Adestra,controil muro,unlungotavolosplendentediargenteriae dicristalli;neisecchiellidaghiacciospuntavano dellebottigliedichampagneeaccantounalunga filadialtriliquori. TraivaripiattiBondnotòdelcavialeBelugae parecchieterrinedifoiegras.Sullapareteopposta c’eraunalavagnaappesasoprauntavolopienodi carte,sucuierapoggiataunagrossascatola. Goldfingerliosservòmentresidirigevano versodiluicamminandosulsofficetappetorosso vino. ConungestoindicòaTillyMastertonlasedia allasuasinistraeaBondquellaallasuadestra. Sedettero. «Ilmemorandum?»Goldfingerpreselecopie, lesselaprimaeleporsedinuovoallaragazza. Feceungestocircolareintornoallatavolaela ragazzasialzòedistribuìlecopieaivariposti. Goldfingermiseunamanosottoilpianodel tavoloepremetteunbottone.Laportasiaprìe comparveuncoreano.«E’tuttopronto?» L’uomoannuì.«Haibencompresocheinquesta stanzadevonoentraresololepersonesegnate sullatualista?Bene.Alcunidiloro,forsetutti, verrannoaccompagnatidaun’altrapersona. Questagentedovràrimanerenell’anticamera. Badacheabbianotuttoquellochedesiderano.Ci sonolecarteeidadi?Oddjob…»Goldfinger guardòilcoreanocheerarimastodrittodietrola sediadiBond.«Vaipurealtuoposto.Qualèil segnale?»Oddjobalzòduedita.«Giusto. Duesquillidicampanello.Puoiandare.Guarda chetuttiglialtrieseguanoilorocompitialla perfezione. Bondchieseconnoncuranza:«Quantiuomini aveteallevostredipendenze?» «Venti.Diecicoreaniediecitedeschi.Sono tuttielementieccellentichehoscelto personalmente.» Goldfingerpoggiòlemaniconlepalmeaperte sultavolodavantialui.«Edoraivostricompiti. MissMasterton,voidovreteprenderenotadi ogniquestionediunacertaimportanza,qualsiasi cosachepossainseguitorichiedereilmio intervento.Nonperdetetempoconlediscussioni elechiacchiere.Capito?» BondfucontentodivederecheTillyMasterton sicomportavainmodopraticoedefficiente. Annuìprontamente:«Certo.» «MrBond,vorreichevoiosservaste attentamenteipartecipantiaquestariunione.So moltecosesuquestepersone.Nellelorozonedi azionesonodeicapiassoluti.Vengonoquiperchè iolihopagatiperchèlofacessero.Loronon sannonientedimeeiodevopersuaderlicheso quellochedicoecheliporteròalsuccesso.La loroaviditàfaràilresto.Mapuòdarsicheunodi loro,opiùdiuno,vogliafaremarciaindietro.Lo dirannochiaramente;percostorohogiàpreso delleprecauzioni.Macisaràanchequalcunodi cuinonsiriusciràfacilmenteacapireseèproo controilprogetto.Mentrediscuteremovoi scarabocchiereteconlamatitasuquesto memorandum.Fareteunacrocettaounsegno menoaccantoaivarinomiasecondache giudichiatelapersonafavorevoleono.Iodaqui potròvederechesegnoavetefatto.Levostre opinionipotrannoessermiutili.Enon dimenticate,MrBond,chesec’èunsolotraditore tradiloroounochesitiraindietroall’ultimo momento,noiciritroveremomortioingaleraa vita.» «ChièquestaPussyGalorediHarlem?» «Èl’unicadonnachesiaacapodiunabanda negliStatiUniti.Èunabandaformata completamentedadonneeioavròbisognodi alcunedonneperquestaoperazione.Pussyera unatrapezistaelavoravaingruppoconaltre ragazze;mailnumerononavevasuccesso,cosìsi sonotrasformateinscassinatrici.Lalorobandaè unadellepiùspietate.E’unaorganizzazionedi lesbichechehapresoilnomedi”TheCement Mixers“.TuttelebandedegliStatiUnitila rispettano.Éunadonnanotevole.» Sisentìunronzioproveniredisottolatavola. Goldfingersiraddrizzò.Laportasullaparetedi fondosiaprìedentraronocinqueuomini. Goldfingersialzòinpiediechinòlatestain segnodisaluto. Disse:«IlmionomeèGold.Sedete,prego.» Cifuuncautomormorio.Silenziosamentegli uominisiavvicinaronoallatavola,scostaronole sedieesisedettero.Cinquepaiadiocchifreddie diffidentifissaronoGoldfinger.Goldfingersi sedetteedissecalmo:«Signori,nelpacchettodi fronteaciascunodivoitrovereteunavergad’oro aventiquattrocaratidelvalorediquindicimila dollari.Viringrazioperavercortesemente accettatoilmioinvito.Ilmemorandumcheavete davantiavoinonhabisognodispiegazioni. MentreaspettiamochearriviMissGalore,vorrei presentarviimieisegretari,MrBondeMiss Masterton. Nessunappuntosaràpresodiquestoincontro adeccezionedieventualivostrisuggerimenti,evi possoassicurarecheinquestastanzanoncisono microfoni.Dunque,MrBond,allavostradestra c’èMrJedMidnightdelloShadowSyndicateche operaaMiamieall’Avana.» MrMidnighteraunomonedall’espressione gioviale,madallosguardoattentoecontrollato. Indossavaunvestitoditelaazzurrosoprauna camiciabiancaornatadipiccolepalmeverdi.Il complicatissimoorologiod’orocheportavaal polsodovevapesareaimenodueetti.Conun sorrisotiratodisse:«Comeva?» «PoiabbiamoMrBillyRingchecontrollala famosa”Machine”diChicago.» QuestoBillyavevaunafacciachesembrava uscitadaunincubonotturno.Quandosivoltò versoBond,eracoscientedell’impressioneche avrebbefattoeosservòlereazioni.Eraunafaccia infantile,pallida,aformadipera,conlapelle lanuginosaesottilicapellicolorpaglia.Magli occhi,cheavrebberodovutoesserecelesti,erano diunmarronescuro;ilbiancodell’occhiomolto visibile,davaallosguardoduroeintensouna potenzamagnetica,resapiùfortedaunticdella palpebradestrachefacevabatterel’occhioad ognipulsazionedelcuore.Agliinizidellasua carrieraqualcunogliavevatagliatoillabbro inferioreeperquestolasuaboccaeraatteggiata adunperpetuofintosorriso.Dovevaaverecirca quarant’anni.Bondlocatalogòcomeunospietato assassino.Bondsorriseallegramenteallampo durodell’occhiosinistrodiMrRingepassòad osservarel’uomocheGoldfingerglistava presentandocomeMrHelmutSpringerdella PurpleGangdiDetroit. MrSpringeravevalosguardoassentedichiè moltoriccoomoltomorto.Gliocchieranodue pezzettidimarmocelestechedegnaronoBonddi unbrevesguardoechepoisiassentaronodi nuovo,completamenteassorbitidalproprioio. PerilrestoMrSpringereraunuomodiclasse, conunelegantevestitoarighe,unacravatta Hathaway,eduegoccedicoloniaAcquaVelva. Daval’impressionediqualcunocheavesse sbagliatocompagnia,unospettatorediprimafila chepersbagliofossestatofattosederesuuno strapuntinoinfondoallasala. MrMidnightmiseunamanodavantiallabocca edissesottovoceaBond:«Nonlasciatevi impressionaredalDuca.IlmioamicoHelmutsi dàunpo’diarie,maètaleequaleanoi.Lafiglia frequentailcollegioVassar,malarettaluila pagaconisoldidelleestorsioni.»Bondringraziò conuncennodelcapo. «EquestoèMrSolodell’UnioneSiciliana.» MrSoloavevaunafacciascuraemassiccia,e lacoscienzadeimoltipeccaticommessiglìdava un’espressionetetra.Isuoispessiocchiali cerchiatiditartarugalampeggiaronoperun attimoindirezionediBond,poisiriabbassarono perportareaterminel’operazionecheMrSolo stavaeseguendo,pulirsileunghieconun temperino.Eraunuomogrossoetarchiato,a metàfraunpugilatoreeuncapocameriere.Non siriuscivaacapireinchecosaconsistesselasua forzaoqualefosselasuaintelligenza.Mac’era unsolocapodellaMafiainAmericae,seMr Sololoeradiventato,pensòBond,dovevaesserci riuscitograzieallapotenzachenascedalterrore. «Comeva?»MrJackStrapdellaSpangled Mobavevailfascinosinteticodell’uomodi rappresentanzadeicasinòdiLasVegas.MaBond immaginòcheerasuccedutoaicompiantifratelli Spanggrazieabenaltrequalità.Eraunuomodi circacinquant’anni,vestitovistosamente.Stava fumandounsigaro,mapiùchefumarlosembrava lomangiasse,tantolomasticavarabbiosamente. Ditantointantogiravalatestadaunlatoe sputavaunpezzettoditabaccosultappetodietroa lui. Dovevaesseremoltonervoso.MrStrapaveva losguardoacutodell’illusionistaedoveva rendersicontocheisuoiocchiincutevanoterrore perchè,perquantononintendessespaventarlo, guardandoBondlisocchiuserendendolipiù penetranti. Laportainfondoallastanzasiaprì.Sulla sogliaapparveunadonnavestitadiunabitonero ditagliomaschileconunojabotdipizzocolor caffè.Attraversòdisinvoltalastanzaesifermò davantiall’unicasediavuota.Goldfingersiera alzatoinpiedi.Ladonnaloesaminòattentamente epoifececorrerelosguardointornoaltavolo. Conunannoiato«ciao»sedettealsuoposto.Mr Strapdisse: «CiaoPussy»eglialtri,adeccezionediMr. Springerchesilimitòadinchinarelatesta, borbottaronoparoledisaluto. Goldfingerdisse:«Buonasera,MissGalore. Abbiamoappenaterminatolepresentazioni. Davantiavoic’èl’ordinedelgiornoeunlingotto d’orodelvalorediquindicimiladollaricheiovi pregodiaccettareperesservidisturbataa partecipareaquestariunione.» MissGalorepreseilpacchettoel’aprì. Soppesòilmattonescintillanteinmano.Fissò Goldfingerconunosguardodiffidente:«E’tutto oro?» «E’tuttooro.» MissGalorenondistolselosguardoda Goldfinger.«Scusateladomanda,»disseconil tonofreddamentecortesediunadonnaalbancodi unnegozio. MissGalorepiacqueaBond.Sentiva quell’implicitasfidasessualecontrogliuomini cheemananotuttelelesbichebelle.Bondsidisse chedovevaaversuperatodapocoitrenta.Aveva ilvisopallido,conglizigomialtielemascelle delicate.AvevadueocchiviolacomeBondnon avevamaivistoprima.Eranoesattamentedel coloredellevioletteeguardavanoconespressione candidailmondodasottoduesopraccigliadritte escure.Isuoicapelli,nericomequellidiTilly Masterton,eranotagliaticorti,allagarçon.Aveva unaboccavermigliadaltagliodeciso.Bondpensò cheeramagnificaenotòcheTillyMasterton dovevaesseredellastessaopinioneperchèstava fissandoMissGaloreconocchiadorantieuna boccachesistruggevadidesiderio.Bondpensò cheormaieratuttochiarosuTillyMasterton. Goldfingerdisse:«Edoratoccaame presentarmi.IlmionomenonèGold.Lemie credenzialisonoleseguenti.Grazieavarie operazioni,lamaggiorpartedellequaliillegali, hoaccumulatoinventianniunagrossasommadi denaro.Talesommaèoradisessantamilionidi dollari.»(Unmormoriorispettososilevòdalla tavola.)«Hosvoltoingenerelamiaattivitàin Europa,maviinteresseràsaperechehofondatoe successivamenteholiquidatolaGoldenPoppy DistributorscheoperavaaHong-Kong.»(Mr JackStrapemiseunleggerofischio.)«LaHappy LandingsTravelAgencydicuiforsequalcunodi voisisaràservitoincasodiemergenza,èstata organizzatadameedèrimastadimiaproprietà finoaquandohodecisodisbarazzarmene.»(Mr HelmutSpringers’infilòunmonocoloinun occhioperosservareGoldfingerpiù attentamente.)«Homenzionatoquestesocietàdi second’ordineperdimostrarviche,sebbenevoi nonmiconosciate,inpassatohoinuncertosenso contribuitoallevostrefortune.»«Be’,chi l’avrebbedetto!»mormoròMrJedMidnightcon unasfumaturadirispettonellavoce.«Edècosì, signorie…ehm…signoracheiovihoconosciuti edèperquestochehoinvitatoquiquestasera quellachelamiaesperienzapersonalemiportaa considerarel’aristocrazia,sepossochiamarla così,dellacriminalitàamericana.» Bonderastupefatto.Inappenatreminuti Goldfingererariuscitoadimporsiatutti.Non c’eranessunochenonseguisseGoldfingercon profondaattenzione.PerfinoMissGaloreaveva un’espressioneintenta.Bondnonavevamai sentitoparlaredellaGoldenPoppyDistributorso dellaHappyLandingsTrave!Angency,madalle reazionideiloroexclientidovevanoaver funzionatocomeorologi.Oratuttipendevano dallelabbradiGoldfingercomesefossestato Einstein.Lui,Goldfinger,eracalmissimo. Continuò:«Hoparlatodiduemieimpreseche hannoavutouncertosuccesso.Cenesonostate altredibenaltrocalibroenessunahafallitoilsuo scopo.Perquantoneso,innessunpaeseilmio nomeèsuglischedaridellapolizia.Vidico questoperdimostrarvicheconoscoperfettamente ilmio…ilnostromestiere.Edora,signorie signora,vipropongodipartecipareadun’impresa cheinunasettimanaaggiungeràallevostre cassefortiunmiliardodidollari.»MrGoldfinger alzòlamano.«Laparolamiliardopuòcreare confusioni,datalasuadiversaaccezioneinGran BretagnaenegliStatiUniti;vichiariscoperciò cheintendoparlaredimillemilionididollari.Mi sonospiegatoasufficienza?» 18«CrimedelaCrime» Unrimorchiatorefischiòsulfiume.Unaltro rispose.Unrumoredimotorichesi allontanavano.MrJedMidnight,alladestradi Bond,sischiarìlagola,edisseconenfasi:«Mr Gold,ocomevichiamate,nonstatea preoccuparvidelledefinizioni.Unmiliardodi dollarièunmucchiodidenaroinqualunque modoviesprimiate.Continuate.» MrSoloalzòlentamenteisuoiocchinerie guardòGoldfingerattraversolatavola.Disse:« E’ moltissimodenaro,sì.Maqualèlavostra parte?» «Cinquemiliardi.» JackStrapdiLasVegasscoppiòinunagrossa risata.«Sentite,amici,noncimetteremoadessoa discutereperpochimiliardididollari.Se Mister…ehm…Come-si-chiamamifa guadagnareunmiliardodidollari,iosarò felicissimodiallungargliuncinqueoancheun cinquoneperildisturbo. Nonstiamoafareitirchi,eh?» MrHelmutSpringerbattèilmonocolosul lingottod’orodavantialui.Tuttigliocchisi posaronosudilui.«Mister…ehm…Gold.» Avevailtonogravedell’avvocatodifamiglia.« Stateparlandodigrossecifre.Sehoben compreso,sitrattadiuntotalediundicimiliardi didollari.» MrGoldfingerdisseconprecisione:«Lacifra esattasarebbedicircaquindicimiliardi.Per comoditàiomisonoattenutosoloallasommache ritengocisaràpossibiletrasportare.» MrBillyRingridacchiòtuttoeccitato. «Hocapito,Mr.Gold.MrSpringersimisedi nuovoilmonocoloperosservaremegliole reazionidiGoldfinger.«Maunatalequantitàdi denaro,sottoformadiverghed’oroodibiglietti dibanca,sipuòtrovaresolointrepostidegli StatiUniti,ecioèlaZeccaFederalea Washington,laFederalReserveBankaNewYork eaFortKnoxnelKentucky.Intendetedireche noidovremo…ehm… svuotareunodiquestidepositi?Eseècosì, qualedeitre?» «FortKnox.» Frailcorogeneraledidisapprovazione,Mr Midnightdisserassegnato:«Signore,nonhomai incontratofuoridiHollywooduntipocheavesse quellocheavetevoi.Laggiùlechiamano”visioni “,esignificascambiarepercosefavolosedelle macchiechesihannodavantiagliocchi.Dovreste fareunachiacchieratacolvostropsicanalistao prendereunabuonadoseditranquillanti.»Mr Midnightscosselatestadesolato.«Peccato.Quel miliardomelosentivogiàintasca.» MissPussyGaloredisseintonoannoiato:«Mi dispiace,malemieforcellenonservonoa scassinarequellabancagravida»,efeceper alzarsi. Goldfingerdisseintonoamabile:«Adesso ascoltatemibene,signorie…ehm…signora.Mi aspettavoquestereazionidapartevostra. Mettiamolacosì:FortKnoxèunabancacome tuttelealtre;soloèmoltopiùgrandeedi conseguenzaidispositividiprotezionesonopiù potentiepiùingegnosi,quindicivorrannopiù forzaepiùingegnopersuperarli.Questaèlasola novitàdelmioprogetto:èungrossoprogetto. Nientealtro.FortKnoxnonèpiùimprendibiledi altrefortezze.Tuttipensavamoperesempioche laorganizzazioneBrinkfosseimbattibilefinoa quandonel1950unamezzadozzinadiuomini decisinonrapinòuncarroblindatodellaBrinkdi unmilionedidollari.È impossibilefuggiredaSingSing,eppuredegli uominihannotrovatoilmododifarlo.No,no, signori.FortKnoxèunmitocomeglialtri.Posso procedereconilmioprogetto?» ParlandoBillyRingfischiavafraidenticome fannoigiapponesi.Dissesecco:«Sssentite, sssapientone,forsevoinonlossapete,mala TerzaArmataèdislocataaFortKnox.Sseanche quesstoèunmito,perchèirussinoninvadonogli StatiUnitilaprossimavoltachemandanoa giocarequilalorossquadradihockeyssu ghiaccio?» Goldfingersorrise.«Sepossopermettermidi correggervi,MrRing,senzadiminuireaffattola validitàdellavostraosservazione,viprecisoche leunitàmilitariattualmentepresentiaFortKnox sonoleseguenti:dellaTerzaDivisionecorazzata c’èsolounbattaglione,macisonoancheilSesto ReggimentodiCavalleriaCorazzata,il QuindicesimoReggimentoCorazzato,il CentosessantesimoReggimentodelGenioecirca mezzadivisioneformatadatutteleunità dell’esercitodegliStatiUnitichefrequentanoil CentrodiAddestramentoeilCentrodiRicerche N.1.C’èinoltreunfortecontingentediuomini delComandoCorazzatoContinentaleN.2e ancoraunaforzadipoliziadiventiufficialie quattrocentoagenti.Insomma,suunapopolazione disessantamilapersone,circaventimilasono truppedicombattimento.» «Echiècheglivaafarebuh!aquesti?»disse intonocanzonatorioMrJackStrapconilsigaro traidenti.Senzaattendererisposta,sistrappò disgustatodiboccailmozziconedisigaroelo sbriciolònelportacenere. AccantoaluiMissPussyGaloreglidisse:« Va’acomprartideisigarimigliori,Jacko.Quella robapuzzacomeduechefannol’amore.» MrMidnightscoppiòarideresonoramente,e MrRingghignò. Goldfingerbattèleggermentelamanosul tavoloperrichiamareall’ordinel’uditorio.Disse intonopaziente:«Orasignori,vipregodidarmi ascolto.»Sialzò,siavvicinòallalavagnae srotolòunamappa.Eralapiantadettagliatadella cittàdiFortKnox,checomprendeval’aeroporto militareGodman,lestradeelelineeferroviarie checonducevanoincittà.Quellisedutisulla destradellatavolagiraronolesedie.Goldfinger indicòildeposito.Erasituatonell’angolo inferioresinistrodiuntriangoloformatodalla DixieHighway,dalBullionBoulevardedaila VineGroveRoad.«Vimostreròunapianta dettagliatadeldepositoalmomentoopportuno.» Feceunapausa.«Edora,signori,permettetemidi istruirvisulleprincipalicaratteristichediquesta città.Qui…»fececorrereilditodall’altodella mappafinoalfondo,«…passalalinea ferroviariaprovenientedaLouisville,situataa cinquantachilometrianord,cheattraversalacittà egiungefinoadElizabethtown,atrenta chilometripiùasud.Anoinoninteressala BrandenburgStationalcentrodellacittà,ma piuttostotuttoilcomplessodibinaridiraccordo adiacentialdepositodovevengonocaricatee scaricatelevergheprovenientidallaZeccadi Washington.Iltrasportodelleverghevieneanche effettuatoneiseguentimodi:convoglidi automezzilungolaDixieHighwayeconaereida caricofinoall’aeroportoGodman.Comepotete osservare,ildepositoèinposizioneisolata,senza alcunaprotezionenaturale,alcentrodiun’areadi circacinquantaacriditerrenoaprato.Unasola stradaconducealdeposito:unvialelungocirca quarantacinquemetrichiusosulBullion Boulevarddapesanticancellidiferro.Unavolta dentrolapalizzatablindata,gliautomezzi procedonosuquestovialecircolarechegira intornoaldepositoescaricanoleverghe all’entrataposteriore.Questovialecircolare, signori,ècostruitoinlastrediacciaiomontatesu cardinieincasodiemergenzatuttalasuperficie dellastradapuòesseresollevataidraulicamente percreareunasecondapalizzatad’acciaio.Quello èuntunnelsotterraneosegreto,madicuiio conoscol’esistenza,checongiungeilBullion BoulevardelaVineGroveRoadeservecome ulterioremezzodiaccessoaldeposito.Attraverso uncancellodiacciaiosipassadaltunnelalprimo pianosotterraneodeldeposito.» Goldfingerfeceunapausaesiallontanòdalla lavagna.Detteunosguardocircolareintornoalla tavola.«Bene,signori.Questoèildepositoe quellechevihodettosonoleprincipaliviedi accesso,escludendol’entrataprincipalecheporta semplicementeallasaladiingressoeagliuffici. Nessunadomanda? Nessunadomanda.Tuttigliocchieranopuntati suGoldfinger.Ancoraunavoltaconl’autorità dellasuaparolaerariuscitoafermarelaloro attenzione.Quell’uomosembravaesserea conoscenzadeisegretidiFortKnoxpiùdi qualsiasialtrapersonaalmondo. Goldfingertornòallalavagnaesrotolòun’altra mappasopralaprima.Eraunapiantadettagliata delsotterraneodeldeposito.Disse:aBene, signori,comevedetequestoèunfabbricatoadue pianisolidissimo,qualcosacomeunatorta quadrataaduestrati.Noteremocheìltettoèstato costruitoagradiniperlaprotezioneantiaerea.Le quattrocasematteagliangolidellacostruzione sonodiacciaioesonocollegateconl’interno.Le dimensioniesternedeldepositosonotrentuno metripertrentasei;l’altezzadaterra,dodici metri.LacostruzioneèingranitodelTennessee, rinforzatoinacciaio.Leproporzionidelleparti costituentisonocomesegue:centosettanta tonnellatedigranito,duemilatrecentosessanta metricubidicemento,settecentocinquanta tonnellatediacciaiodirinforzoesessanta tonnellatediprofilatidiacciaio.Giusto?Dunque, all’internodelfabbricatoc’èlacameradeltesoro. Duepianiincementoarmato,divisiinvari compartimenti.Laportadellacamerapesapiùdi ventitonnellate.Lacameraèrivestitadilastredi acciaio,traviadoppioTecilindridiacciaio tenutidacerchionieaffogatinelcemento.Iltetto, dellostessomateriale,èindipendentedaltettodel fabbricato.Uncorridoiocorreintornoallacamera sututtiedueipianiedàaccessosìaallacamera cheagliufficieaimagazziniricavatinello spessoredelmuroesterno.Nessunoèa conoscenzadellacombinazioneperaprirelaporta dellacamera.Uncertonumerodipersonedeve formaredellecombinazioninotesoloaciascuno diloro.Naturalmentenelfabbricatosonoistallati ipiùrecentieipiùefficacidispositividi protezione.C’èunfortecontingentediuomini all’internodell’edificioeinqualsiasimomento puòesseremoltiplicatoconirinforzidelCentro diAddestramentodelleForzeArmateamenodi unmigliodidistanza.Miseguite?Quanto all’ammontareeffettivodeltesorocontenuto nellacamera,essoè,comevihodettoprima,di quindicimiliardididollariinverghed’oroal millepermille.Leverghehannodimensioni doppiediquellacheaveteoradavantiavoie pesanodiciassettechiliemezzo.Essesono disposteunasopral’altraneivaricompartimenti dellacamera.»Goldfingergiròlosguardo intornoallatavola:«Equesto,signoriesignora, »conclusedecisamente,«ètuttoquellochevi possodireetuttoquellocheritengosia necessariosaperesuFortKnox.Seaquestopunto nonavetedomandedafare,proseguirò spiegandovibrevementecomepotremopenetrare neldepositoeimpadronircidelsuocontenuto. Silenzio.Gliocchidituttieranointenti,assorti. NervosamenteMrStraptiròfuoridallatascadel panciottounsigaroeseloficcònell’angolodella bocca.PussyGaloredisseseccamente:«Se accendiquellaroba,giurochetitirointesta questa»,eafferròminacciosalavergad’oro. «Calmati,pupa,»disseMrStrapconl’angolo dellabocca. MrMidnightcommentòintonodeciso:« Signore,sesapetecomefarsaltarequella catapecchia,vimeritateun”summacumlaude“. Andateavanti.Icasisonodue,oèunoscherzoo ilCrimedelaCrime.» Goldfingerdissetranquillo:«Vabene,signori. Vidiròilmiopiano.»Feceunapausaefissòuno perunoisuoiinterlocutori.«Ma,iosperoche comprendiatecheènecessarialamassima segretezza.Sequantohodettofinoravenisse ripetutosarebbepresoperilvaneggiamentodiun pazzo.Quantostoperdirviorainvececi coinvolgetuttinellapiùgrandiosacospirazione dellastoriadegliStatiUniti.Possofidarmiche manterretelapiùassolutasegretezzasuquanto stoperdirvi?» QuasiistintivamenteBondosservògliocchidi MrHelmutSpringerdiDetroit.Mentreglialtrisi limitaronoaemetteresuoniaffermatividivario genere,ilsuosolenne:«Vidolamiaparola d’onore »,suonòesagerato.Quellaostentatasincerità sembròaBondpiùfalsadiquelladiun rivenditoredimacchineusate.Senzadare nell’occhiofeceunpiccolosegnomenoaccanto alnomediSpringersulfogliocheavevadavanti. «Bene,allora.»Goldfingertornòasedereal suoposto.Preseinmanolamatitaerivolgendosi adessacominciòaparlare:«Primadituttoc’èil problemadeltrasporto,cheinuncertosensoèil piùdifficile.Unmiliardodidollariinverghe d’oropesacircamilletonnellate.Pertrasportare tuttoquestoorocivoglionocentocamiondadieci tonnellateoalmenoventiautotrenipesantiatre assi. Secondomesonopreferibiliisecondi.Hocon meunalistadellesocietàditrasportoche affittanoaterziquestotipodiveicoloese accetteretelamiapropostavisuggeriscodi rivolgervisubitoadesseperprenderegli opportuniaccordi.Perovvieragioni,ognunodi voipreferiràcheiveicolisianoguidatidaautisti divostrafiducia,quindiquestoèunparticolare chelasciorisolvereavoi.Inognimodola Teamsters’Unionpuòessereun’ottimafontedi reclutamentoepensochepotreteanche considerarelapossibilitàdiimpiegaregliex autistidellaNegroRedBallExpresschedurante laguerrafuronoarruolatinell’esercitoamericano. Questiperòsonodettaglichedovrannoessere attentamenteesaminatiecoordinatialla perfezione.Cisaràancheilproblemadel controllodeltrafficoedovretemettervi d’accordoperdividerefravoilestrade disponibiliperiltrasportodelmateriale.Come successivamentedislochereteleverghesarà naturalmenteaffarvostro.Quantoame…» Goldfingerguardòfreddamenteintornoalla tavola,«all’iniziodell’operazionemiservirò dellaferroviaedatalamaggioremoledelmio materiale,ritengochenonabbiatenullain contrariosemiriserveròquestomezzodi trasporto.»SenzaaspettarerispostaGoldfinger continuòsullostessotono:«Paragonatiaquello deltrasporto,glialtriproblemisono relativamentefacili.Percominciare,suggerisco dimetteretemporaneamentefuoricombattimento tuttalapopolazionemilitareecivilediFortKnox sindalGiornoX-1.Sonogiàstatipresituttii provvedimentinecessariesiattendesolounmio segnale.Inbreve,ilrifornimentodiacquaalla città,potabileenonpotabile,èassicuratodadue pozziedueimpiantidifiltraggiocheproducono circaventiseimilionidilitrialgiorno.Questi impiantisonodirettidauningegnerechesiè dettofelicissimodiriceverelavisitadel SoprintendenteedelViceSoprintendentedegli AcquedottiMunicipalidiTokyochedesiderano studiaregliimpiantiperchèprogettanodi costruirneunosimileinunnuovoquartierealla periferiadiTokyo.L’ingegneresièdetto lusingatodellarichiestaemetteràgliimpiantia disposizionedegliospiti.Questiduesignori,che naturalmentefannopartedellamia organizzazione,porterannoconlorodellepiccole quantitàdinarcoticoaltamenteconcentrato, ideatodaalcunitecnicitedeschi,cheèstatousato perilmedesimoscopodurantel’ultimoconflitto. Questasostanza,diluitanelvolumediacquache vihodetto,hal’effettodinarcotizzare istantaneamenteperuncertoperiododitempo chiunquenebevamezzobicchiere.Ilrisultatoè unsonnoistantaneoeprofondodacuilavittima sisvegliafrescaeriposatadopocircatregiorni. Signori…»Goldfingeralzòunamanoconil palmorivoltoversol’alto,«…iodubito fortementechenelmesedigiugnonelKentucky cisiaunasolapersonachenonbevaalmeno mezzobicchiered’acquadurantelagiornata.Può darsichenelGiornoXcisiaqualcheubriacone impenitenteancorainpiedi,maprevedochenoi entreremoinunacittàincuipraticamentel’intera popolazionesaràcadutainunsonnoprofondo.» «Comesichiamaquellafavoladovec’èuna cosadelgenere?»GliocchidiMissGaloreerano brillanti. «Lagattaconglistivali,»disseMrStrap sgarbato.«Andateavanti,signore.Finorava bene,macomeentreremoincittà?» «Ciarriveremosuuntrenospecialechepartirà daNewYorklanotteprecedentealGiornoX. Saremocircacentopersonevestitedamembri dellaCroceRossa.SperocheMissGaloreci forniràilnumeronecessariodiinfermiere.E’ questalaragionepercuièstatainvitataalla riunione.» MissGaloreesclamòentusiasta:«Eccome!Ci pensoio!Lemieragazzefarannounfigurone tutteinamidate.ChenediciJacko?»Siavvicinò aMrStrapeglidetteunagomitatanelfianco. «Iodicochestarebberomeglioconunbei cappottodicemento,»risposeMrStrap impaziente.« Perchèdiavolocontinuiainterrompere? Andateavanti,signore.» «ALouisville,iostessoeunmioaiutante chiederemodipoterproseguireilviaggionella locomotivaditesta.Diremodiaveredegli strumentimoltodelicatipersaggiarel’arianelle vicinanzediFortKnox,datocheormailanotizia dellamisteriosaepidemiacheavràcolpitoquella cittàsisaràsparsaintuttoilpaese.E’probabile cheall’albaalcuniaeroplanidisoccorsoarrivino all’aeroportoGodman,quindiunadelleprime cosedafaresaràdiimpadronircidellatorredi controlloedicomunicarechel’aeroportoè chiusoaltraffico,facendodirottaretuttigliaerei aLouisville.Facciamounpassoindietro:appena lasciataLouisvilleioeilmioassistenteci libereremodelconducenteedelfuochistailpiù umanamentepossibile…»(Potetestaresicuri, pensòBond),«…poiiostessomiporròalla guidadeltrenochecondurròfinoaibinaridi raccordopressoildeposito.Possoassicurarviche sonoperfettamenteingradodiguidarequesto tipodilocomotiva. »Goldfingerfeceunapausaegiròlentamente losguardointornoaltavolo.Soddisfattodiquanto avevavisto,continuòsullostessotono:«A questopunto,signoriesignora,ivostriconvogli dovrannoesserearrivatisulposto.Lapersona prepostaalcontrollodeltrafficofaràinmodoche gliautomezzisidisponganointornoaldeposito, quelliinvececheavrannoilcompitodi impadronirsidellatorredicontrollo,si dirigerannosuunautotrenoversol’aeroporto.Noi entreremoneldepositosenzapreoccuparcidei corpideidormientiche…ehm…decorerannoil paesaggio.Tutto,benefinora?» GliocchidiMrSololampeggiaronoattraverso latavola.Disseabassavoce:«Sicuro,finora tuttobene.Oraforsevoi…»gonfiòleguancee soffiòconforzaindirezionediGoldfinger,«così elaportadiventitonnellatecadegiù.Eh?» «Sì,»disseGoldfinger,«propriocosì.»Si alzòesiavvicinòdinuovoallatavolasottola lavagna,preseloscatoloneeconmoltacautelalo appoggiòsultavolodavantiasè.Sembravache fossemoltopesante. Sedettealsuopostoecontinuò:«Mentredieci deimieiuominifarannoipreparativinecessari peraprirelacamerablindata,squadredibarellieri entrerannoneldepositoetrasporterannoalsicuro quantepiùpersoneaddormentatepotranno,»a Bondsembròdiavvertireunanotafalsanelle parolecheseguirono.«Sonosicurosignorie signora,chesaretetuttid’accordosulfattoche dovremofareinmododievitareinutiliperditedi vite.Finora,avretenotatochenoncisonostate perdite,seeccettuiamoiduedipendentidelle ferroviechesonostatitramortiti.»Goldfinger proseguìsenzaaspettarerisposta.«Ora…» allungòunamanoelaappoggiòsulloscatolone,« …quandoaveteavutobisognodiarmichenon fosseroquellesolitedipiccolaportata,dovevele sieteprocurate?Leavetecompratedaicapi fureriadellebasimilitari,no?Ecisieteriusciti conlaforza,colricattooconlacorruzione.Bene, iohofattolastessacosa.C’erasoloun’arma abbastanzapotenteperfarsaltarelacamera blindatadiFortKnoxeiodopomoltericerche sonoriuscitoatrovarlainunacertabasemilitare alleatainGermania.Miècostataesattamenteun milionedidollari.Questa,signori,èunatestata atomicastudiataperimissilitelecomandatidi portataintermedia.» «GesùCristo.»JedMidnightsiaggrappò all’orlodellatavola. Tuttieranoimpalliditi.Bondperallentarela suatensiones’infilòunamanointasca,preseuna Chesterfieldel’accese.Soffiòsull’accendinoese lorimiseintasca.DioOnnipotente!Dovesiera cacciato?Bondtornòconlamenteindietro.La primavoltacheavevavistoGoldfingersulla terrazzadelCabanaClubdelFloridiana.Lo scherzettochegliavevagiocatoconquel binocolo.LaconversazioneconM,equellacol ColonnelloSmithersdurantelequalisiera parlatodismascherareuncontrabbandiered’oro. Certo,ungrossocontrabbandierechelavoravaper irussi,mapursempreuncriminalecomeunaltro acuiBondavevadatolacacciaattraverso l’Europa.Eora! Orascoprivachenoneraunconiglio,nemmeno unavolpe,erauncobra,l’esserepiùpericoloso chevivessesuquestaterra!Bondsospirò.Questa voltasitrattavapropriodiSanGiorgioeilDrago. MaSanGiorgiosidovevasbrigareafare qualcosaprimacheilpiccolouovocheorail dragostavacovandocontantafiduciosacurasi schiudesse.Mafareche?Chepotevafare,in nomedelcielo? Goldfingeralzòunamano:«Signoriesignora, vipregodicredermi:questooggettononèaffatto pericoloso.Nonèinnescato.Seiolobattessicon unmartello,nonesploderebbe.Nientepotrebbe farloesploderefintantochenonsaràinnescatoe questoverràfattoilGiornoX.» LafacciapallidadiMrRingeralucidadi sudore.Colsuofintosorrisostampatosulle labbrabalbettòfischiando:«Ssignore,e…e quellacossachechiamanopioggiaradioattiva?» «Saràdiproporzioniminime,MrRing,e moltolocalizzata.Questoordignoèdeltipopiù recente,ilcosiddettoordignoatomico”pulito“. Inognimododelletutediprotezionesaranno distribuiteacolorocheperprimientreranno nell’edificioechecostituirannoilprimoanello dellacatenaumanachedimanoinmanosi passeràl’oropercaricarlosugliautomezziin attesa.» «Eleschegge,signore?Ipezzidicemento armatoediacciaiochesalterannoperaria?»La vocediMrMidnightsembròuscirglidal profondodelleviscere. «Ciripareremodietrolapalizzatadiacciaio deldeposito,MrMidnight.Tuttigliuomini porterannodeitappiagliorecchi.Forsealcuni automezzisarannodanneggiati,madovremo correrequestorischio.» «Equellichedormono?»GliocchidiMrSolo avevanoun’espressioneingorda.«Forsechesi farannounadormitaunpo’piùlunga?»Era evidentecheaMrSolononinteressavanoaffatto quellichedormivano. «Cercheremodiportarnealsicuroquantipiù saràpossibile.Temoperòchenonpotremo evitarequalchedannoallacittà.Pensochele perditefralapopolazionenonsupererannoquelle chesipotrebberoverificareintregiornisulle stradediFortKnox.Lanostraoperazione contribuiràamantenerestazionarialapercentuale degliincidentistradali.» «Perdiana,cidovrebberodareunamedaglia.» MrMidnightavevaripresoilcontrollodeisuoi nervi. «Nessun’altradomanda?»Goldfingerera tranquillo.Avevalettolecifre,spiegatoil meccanismodelprogetto,adessoeragiuntoil momentodellevotazioni.«Rimangonoda stabilireconesattezzaidettagli.Inquestolavoro saròaiutatodaimieisegretari…»sivolseprima versoBond,poiversoTilly.«Questastanzasarà ilnostroquartiergeneraleevoituttiviavrete accessoinqualsiasioradelgiornoedellanotte.Il codicecifratoperquestopianoè”Operazione lappa”ed’orainpoidovremousarequestasigla ognivoltacheciriferiremoalprogetto.Propongo chechidivoidecideràdiassociarsiame,mettaa partedelpianosolounodeisuoiluogotenentipiù fidati.IlGiornoX-1sarànaturalmentenecessario informarneunmaggiornumerodipersone.Soche possofidarmidivoi,signoriesignora.Se decideretediparteciparealprogetto,vipregodi considerarlocomeun’operazionediguerra. Qualsiasicasodiinefficienzaodimancanzadella necessariasegretezzadovràessereaffrontatocon decisione.Edora,signoriesignora,vichiedodi darmiunarispostaanomedellevostrerispettive organizzazioni.Chidivoidesideraparteciparea questagara?Ilpremioèfavolosoeirischisono minimi.MrMidnight?»Goldfingergiròdi qualchecentimetrolatestaversodestra.Bond videlosguardoairaggiXdivorareilsuovicino ditavolo.«Sì?…»cifuunapausa,«…ono?» 19Appendicesegreta «MrGold,»esordìJedMidnightadaltavoce, probabilmentesieteilpiùgrandecriminaledella storiadaquandoCainoinventòl’omicidioelo sperimentòlaprimavoltasuAbele.»Feceuna pausapoiaggiunseconenfasi: Considereròunonoreesserevostrosocioin questaimpresa.» «Grazie,MrMidnight.Evoi,MrRing? BondnonerasicurosuMrRing.Aveva scarabocchiatodeisegnipiùaccantoatuttiinomi menoquellidiRingediHelmutSpringer.Aveva lasciatoMrRinginsospesoeavevadatounsegno menoaMrSpringer.Eragiuntoaqueste conclusioniosservandoattentamenteognigesto, ognisguardoeognimovimentodellelabbra,ma ilfintosorrisostampatosullaboccadiGhigno nongliavevarivelatonulla.Ilticall’occhio destroavevamantenutolostessoritmo,comeun metronomo,elemanieranostatepertuttoil temponascostesottolatavola. BillyRingappoggiòlemanisullatavolaele intrecciò.Perqualcheistantecontinuòagirarei pollicifissandoli,poialzòilvisodaincuboverso Goldfinger.laticall’occhiodestrosieracalmato deltutto.Leduefiledidenticominciaronoa muoversicomequellediunpupazzodiun ventriloquo.« MrGold…»avevadifficoltànelpronunciare leb»ele«m»ecercavadiemetterequesti suoniabbassandoillabbrosuperioresuidenti, comefauncavalloquandoafferraunazollettadi zuccherosulpalmodiunamano.«E’molto tempoormaicheimieiamiciediosiamotornati nellalegalità. Quellochevogliodireècheivecchitempi, quandosilasciavanoicadaverisparpagliatiun po’ dappertutto,sonofinitidopolaguerra.Ioei mieisocifacciamobuoniaffariconleragazze,la marijuana,econlecorsedicavalli,equandogli affarivannomale,cisonoinostribuoniamicidei Sindacatichecidannounamano.Vedete…» Ghignoalzòlemaniepoileappoggiòdinuovo sultavoloallacciate,«…secondonoiivecchi tempisonopassati.BigJimColossimo,Johnny Torno,DionO’Bannion,AlCapone…dove stannoadesso,eh?Stannotuttiafareterraperi ceci.Forsevoinonc’eravatequandodurantele lottefralebandeandavamoanasconderciaLittle BohemiavicinoaMilwaukee,vero?Be’,aquei tempilagentesisparavacontantafacilitàche avresteavutobisognodiconsultareun programmapercapirechieranogliattoriechigli spettatori.Poisisonostufati,intendoquelliche nonsieranoancorastufatiamorte,secapite quellochevogliodire,equandosiamoarrivatial millenovecentocinquantaeiosonodiventatoil capodelmiogruppo,abbiamolasciatol’industria deifuochiartificiali.Eorachesuccede?Ora venitevoiechiedeteameeaimieiamicidi aiutarvinelcolpopiùgrossodellastoria!Così cosadovreirispondereallavostraproposta,Mr… eh….Comevichiamate?Bene,velodicoio, signore.Tuttohaunprezzo,vero?Eunmiliardo didollarièunbuonaffare.Mettiamovialebiglie divetroetiriamofuorilefionde.Cistiamo.» «Senti,Ghigno,cenemettideltempoperdire disì,»commentòMrMidnightacido. Goldfingerdissecordialmente:«Viringrazio perlevostreinteressantissimedichiarazioni,Mr Ring. Sonofelicedidareilbenvenutoavoieai vostriamici.MrSolo?» Primadirispondere,MrSoloinfilòlamano nellatascadelsoprabito,tiròfuoriunrasoioa batteriaelomiseinfunzione.Unronziodiapi furioseriempìlastanza.MrSoloalzòilcapo all’indietroecominciòapassarsil’apparecchio sullapartedestradelviso,pensieroso,congli occhialsoffitto. All’improvvisospenseilrasoio,lopoggiòsulla tavoladavantialui,esivoltòdiscattoafissare Goldfinger.Isuoiocchisipuntaronosulfaccione dilunapienadiGoldfingercomedueboccheda fuoconereeneosservaronoattentamenteogni particolare.MetàfacciadiMrSolosembrava nuda,l’altrametàeraancoraricopertadall’ombra fittaescuradellabarba.Bondpensòche probabilmenteeracostrettoasbarbarsiognitreo quattroore.PoiMrSolosideciseaparlareelo feceinuntonocheriempìdigelolastanza.Disse abassavoce:«Signore,vihoosservato.Sieteun tipomoltocalmoperunocheparladicosecosì grosse.L’ultimapersonachehoconosciutocalma comevoi,sicalmòdeltuttoconunabellaraffica difucilemitragliatore.Vabene,vabene…»Mr Solosiappoggiòalloschienale,alzòlemaniin gestodiresa,«ecosìancheiocisto,sì.Ma…» feceunapausaperdareenfasialleparole seguenti,«…duesonolecoseocidaretequel miliardoocreperete. Sieted’accordo?» LelabbradiGoldfingersiatteggiaronoadun sorrisettodivertito.«Grazie,MrSolo.Accettole vostrecondizioni.Hotutteleintenzionidi rimanereinvita.MrHelmutSpringer?» GliocchidiMrSpringeravevano un’espressionepiùassentechemai.Disse ampollosamente:« Vorreiancoraconsiderareattentamentela questione.Vipregodiconsultareimieicolleghi mentreioprendounadecisioneinmerito.» IlcommentoimpazientediMrMidnightfu:« Semprelostesso.Aspettaquellacheluichiama ispirazione.Èguidato…messaggi dall’Onnipotentesullalunghezzad’ondadegli angeli.Pensocheinvent’anninonhamaidato ascoltoaunavoceumana.» «MrStrap?» JackStrapsocchiusegliocchiindirezionedi Goldfinger,poidisseintonoestremamente cortese:« Immaginochevoiabbiateattentamente studiatoilcasoesappiatequalisonoirischi, inoltreoffritelasommapiùaltachemisia capitatodisentirparlaredaquandounadelle nostremacchinetteaLasVegass’inceppòe continuòavomitaregettoni.Pensochesenoi forniremogliuominielearmi,questafollia riuscirà.Potetecontaresudime.»MrStraptornò serio.Isuoiocchi,dinuovoconl’espressione feroce,sivolsero,insiemeaquellidiGoldfinger, versoMissPussyGalore. MissGaloreabbassòlepalpebresugliocchi violapernonesserecostrettaaguardareunodei due. Disseintonoindifferenteallastanzain generale:«Dallemiepartiinquestiultimitempi gliaffarinonsonoandatitantobene.»Picchiò sullavergad’orodavantialeiconunadellesue unghielaccated’argento.«Badate,nondicoche hoilcontoinbancascoperto.Diciamochela situazionenonèdellepiùbrillanti.Ecomeno? Certochecistoanch’io.Ioelemieragazze dobbiamopurmangiare. » Goldfingerleconcesseunsorrisettodi comprensione. «Ottimamente,grazie,MissGalore.Edora… »guardòattraversolatavola,«MrSpringer, possiamochiederviseavetepresounadecisione? » LentamenteMrSpringersialzòinpiedi.Fece unpiccolosbadiglioeducatodaspettatoredi un’operalirica,seguitodaunleggerorutto.Tirò fuoriunelegantefazzolettodibatistaeselo passòdelicatamentesullelabbra.Fecescorrerei suoiocchidipietraduraintornoaltavololifermò suGoldfinger.Mosselentamentelatestadauna parteedall’altra,comesestesseesercitandoi muscolidelcollo.Poidissegravementecomeun direttoredibancacherifiutaunprestito:«Mr Gold,temochelavostrapropostanon incontrerebbeilfavoredeimieicolleghidi Detroit.»Feceunleggeroinchinocheincludeva tutti.«Mirimanesolodiringraziarviperavermi offertoun’occasioneveramenteinteressante. Buonasera,signoriesignora.»Nelsilenziodi tombacheseguìlesueparole,MrSpringersi infilòilfazzolettoconcuranelpolsino immacolatodellacamicia,sigiròesiavviò lentamenteversolaporta,l’aprìescomparve. Laportasichiuseconunsuonosecco.Bond notòcheGoldfingerfacevascivolarecon noncuranzaunamanosottoiltavolo.Inquel momentoOddjobstavaricevendoilsegnale.Per farechecosa? MrMidnightdisseintonocattivo:«Meno malecheseneèandato.E’proprioilclassico tipoconquattroulcere.Allora…»sialzòdi colpoesivolseversoBond,«cheneditediun bicchierino?» Sialzaronotuttiesiavvicinaronoalbuffet. BondsiritrovòfraMissPussyGaloreeTilly Mastertoneoffrìlorodellochampagne.Miss Galoreloguardòfreddamenteedisse:eLevatidi mezzo,bello. Noiragazzedobbiamoconfidarcideisegreti. Vero,tesoro?»MissMastertonarrossìepoi impallidì. Sospiròadorante:«Ohsì,perfavore,Miss Galore!» BondsorriseacidoaTillyMastertonesi allontanò.JedMidnightavevaassistitoallascena. SiavvicinòaBondeglidisseserio:«Sentite,se èlavostraragazza,èmegliochelateniate d’occhio. Pussysiprendetutteleragazzechevuole.Le consumaagrappoli,comel’uva,nonsosemi spiego. aMrMidnightsospiròdisgustato:«Gesù, comemiannoianoquestelesbiche!Vedrete,fra cinqueminutiquellaragazzasaràdispostaafare qualsiasicosaperPussy.» Bonddisseallegramente:«Staròaosservare. Manonpossofarcinulla.Tillyèunaragazza indipendente.» «Ahsì?»chieseMrMidnightconunascintilla diinteressenellavoce.«Be’,allora…»si raddrizzòilnododellacravatta.«Quella Mastertonmivaagenio.Nonc’èdubbioche abbiaeccellentirisorsenaturali.Civediamo.» SorriseaBondesiallontanò. Bondstavamangiandocavialeebevendo champagneeriflettevasull’abilitàcheaveva dimostratoGoldfingernelcondurrelariunione, quandolaportainfondoallastanzasiaprìe comparveunodeicoreanichesiaffrettòverso Goldfinger.Goldfingerascoltòconlatesta piegatainavantileparolechel’uomogli sussurrò.Divenneserio. «Signoriesignora.»Girògravementegli occhisututtoilgruppo.«Horicevutocattive notizie.Ilnostroamico,MrHelmutSpringerha avutounincidente.E’cadutoperlescale.La morteèstataistantanea.» «Oh!Oh!»LarisatadiMrRingnonerauna risata,eraunbuconellafaccia.«Echenedicela suaguardiadelcorpo,SlappyHapgood? «Ahimè,ancheMrHapgoodècadutoperle scaleedèdecedutoperleferiteriportate.MrSolo guardòGoldfingerconnuovorispetto:«Signore, èmegliochefacciateaggiustarequellescale primacheioeilmioamicoGiulioscendiamo.» Goldfingerdisseserio:«Ilpuntopericolosoè giàstatoindividuatoesonoiniziatiilavoridi riparazione.»Divennepensieroso:«Temochea Detroitpossanointerpretaremalequesto incidente. » JedMidnightdisseallegramente:«Non pensatecinemmeno.Lassùvannomattiperi funerali.Epoidarannounsospirodisollievo.Il vecchioHelmutnonsarebbeduratoalungo.In questiultimimesinonhannofattoaltroche ammucchiarepetardisottolasuasediaperfarlo saltare.»SirivolseaMrStrapcheerainpiedi accantoalui:«NonèveroJacko?» «Giusto,Jed,»disseMrStrap,«hai perfettamenteragione.MrHelmutM.Springer dovevaessereeliminato.» _______________ QuandoBondfinalmenteandòalettoquella notte,nonriuscivaatogliersiquellaparoladalla mente. Oddjobavevaricevutoilsegnale,duesquilli,e MrSpringerelasuaguardiadelcorpoeranostati eliminati.Nonc’eraassolutamentenienteche Bondpotessefare,ancheseavessevoluto,e probabilmenteMrSpringermeritavacomunque diessereeliminato.Maorac’eranoaltre59.998 personechestavanoperessereeliminate,a menochelui,esoltantolui,riuscisseafare qualcosaperevitarlo. Quandolariunionedeicapisupremidella malavitafusciolta,Goldfingeravevacongedato laragazzaetrattenutoBondnellastanza.Perdue oreavevacontinuatoadettargliappuntisul programmadelleoperazioni,finoaiminimi particolari.Quandoarrivaronoalparticolaredei dueserbatoidadrogare,Bondchiese informazionisultipodinarcoticoesullarapidità deisuoieffetti. «Diquestononvidovetepreoccupare.» «Eperchè?Tuttodipendedaquesto.» «MrBond,»gliocchidiGoldfingeravevano un’espressionedistratta,lontana.«Vidiròla veritàperchènonavretenessunapossibilitàdi rivelarlaadaltri.Daquestomomentoinpoi Oddjobstaràsemprealvostrofiancoedavrà ordiniprecisi.Cosìmisentosicurodipotervidire chel’interapopolazionediFortKnoxentrola mezzanottedelGiornoX-1saràmortaoresa inabile.Lasostanzachesaràdiluitaneiserbatoi d’acqua,èGBinformaaltamenteconcentrata.» «Mavoisietepazzo!Nonavreteveramente l’intenzionediammazzaresessantamilapersone! » «Eperchèno?Gliautomobilistiamericanine ammazzanoaltrettanteognidueanni.IlGBèil piùpotentedeivelenicheagisconosuicentri nervosi.E’statoperfezionatodallaWehrmacht nel1943,manonèstatomaiusatoperpauradi rappresaglie.Vidiròcheèun’armadidistruzione piùefficacedellabombaall’idrogeno,l’unico svantaggioèladifficoltàdisomministrarloalla popolazione.Irussisisonoimpadronitidituttala scortadiquestovelenoaDyhernfurthsulconfine conlaPolonia. Attraversoalcuniamicisonoriuscitoad ottenerneunaquantitàsufficienteaimieiscopi. Diluirlonell’acquapotabileèilmetodoidealedi somministrazioneinzoneconunadensitàdi popolazionemoltoelevata.» Bonddisse:«Goldfinger,sieteunosporco bastardo.» «Nonfateilbambino,abbiamomoltolavoro dafare.» Piùtardi,quandoarrivaronoalproblemadi cometrasportareletonnellated’orofuoridella città,Bondfeceunultimotentativo.«Goldfinger nonriusciretemaiaportareviatuttaquellaroba. Nessunoriusciràaportarefuoridellacittà centotonnellated’oro,figuriamocicinquecento tonnellate.Viritrovereteadarrancarelungola DixieHighwaysuuncamionconpocheverghe d’orocarichediraggigammaeconl’esercito americanoallevostrecalcagna.Eavrete ammazzatosessantamilapersonesoloperquesto? E’tuttaunafarsasenzasenso.Ancheseriusciste aportarviaunatonnellataodue,dovepensatedi nasconderle?» «MrBond,»lapazienzadiGoldfingerera infinita.«Sidàilcasocheunincrociatore sovieticodeltipoSverdlovskabbiainprogramma diarrivareaNorfolk,Virginia,proprioinquesti giorniedisalparedaNorfolkilGiornoX. Trasportatoprimaperferrovia,poiperautotreno, ilmiooroarriveràabordodellanaveentro mezzanottedelGiornoX.Anch’iomiimbarcherò sullanavechesidirigeràaKronstadt.Ognicosaè stataattentamentestudiataeogniostacolo previsto.Hovissutopercinqueannipensandoa questaimpresa.Oraègiuntoilmomentodella rappresentazione. HoliquidatotuttelemieattivitàinInghilterra einEuropa.Irimasuglidellamiavitapassata andrannoaglispazzinicheinbrevetempo seguirannolemietracce.Iononcisaròpiù.Avrò giàemigratoeavròportatoconmeilcuored’oro dell’America.Naturalmente…»proseguì Goldfingerintonoindulgente,«…questa rappresentazioneunicanonsaràperfetta.Nonc’è statotemposufficienteperleprove.Hobisogno diquestistupidigangster,deilorouominiedelle loromitragliatrici,mahodovutochiamarlisolo all’ultimomomento.Farannosicuramentedegli sbagli,enonriuscirannomaiametterealsicuroil lorobottino.Qualcunodilorosaràpreso,altri verrannouccisi.Questecosenonmiinteressano. Questepersonenonsonochelecomparse necessarie,percosìdire,perlescenedimassa. Comparse,MrBond,presedallastrada.Quelche saràdiloro,unavoltafinitalarappresentazione, nonèaffarmio.Eoramettiamociallavoro. Vogliosettecopiediquellochevihodettato entroquestasera.Doveeravamo?…» Ecosì,pensavafebbrilmenteBond,questanon èsemplicementeun’impresaappoggiatadalla SMERSH,questavoltac’èingiuocoanchel’Alto Presidium.QuestavoltasitrattadellaRussia control’America.Rubarequalcosaaun’altra nazionepotevaconsiderarsiun’azionediguerra? Machiavrebbesaputochel’orosarebbefinitoin Russia?Nessuno,seilprogettodiGoldfinger fosseriuscitocomeeranellesueintenzioni. Nessunodeigangsteravevailminimosospetto sull’identitàdiGoldfinger,loconsideravano semplicementeunodiloro,unaltrogangster, anchesediproporzioniquasiinumane.Ei dipendentidiGoldfinger?Gliautistiche avrebberoguidatoilconvogliod’oro? BondeTillyMasterton?Qualcunosarebbe statoucciso,luielaragazzacompresi.Altri,i coreaniadesempio,sarebberostatiimbarcati. Nonavrebbelasciatonessunatraccia,nessun testimone.Eraunattodipirateriamoderna,con tuttiivecchitrucchidelmestiere.Goldfinger avrebbesaccheggiatoFortKnox,comeMorganil PirataavevasaccheggiatoPanama.Nonc’era alcunadifferenzasenonchelearmieletecniche usateeranodell’ultimotipo. Ec’eraunsolouomoalmondochepoteva fermarlo.Macome? Ilgiornodopofuuncarosellocontinuodi lavoroamacchina.Ognimezz’oraarrivavauna notadiGoldfingerdovesichiedevanoorari, copie,preventivi,liste.Portarononellastanzadi Bondun’altramacchinadascrivere,carte geografiche,libridaconsultareequalsiasicosa Bondchiedesse.EderasempreOddjobcheapriva laportaquandoBondbussava,entrandonon staccavamaigliocchidaBondeseguivaattento ognisuomovimento.PerluiBondelaragazza nonfacevanopartedell’organizzazione,erano soloschiavipericolosichebisognavatenere d’occhio. TillyMastertoneraaltrettantoriservata. Facevailsuolavorocomeunamacchina,veloce, accurata,volenterosa,mataciturna.Reagìcon freddacortesiaaitentatividiBonddicreare un’atmosferaamichevole,diconfidarleisuoi pensieri.Intuttoilgiornoriuscìsoltantoasapere chefacevalasegretariaperl’Unilever,cheera unadiscretapattinatricesulghiaccio,cheaveva giàpartecipatoaspettacoli,cheilsuohobbyerail tiroalbersaglioconlapistolaelacarabinaeche avevafattopartedidueclubditiratoriscelti. Avevapochiamici,noneramaistatainnamorata ofidanzata,vivevasolainunappartamentinodi duestanzeaEarlsCourt.Avevaventiquattroanni. Sì,sieraresacontochestavanoinunabrutta situazione,maqualcosasarebbesuccesso.Questo affarediFortKnoxeraunapazzia,sarebbe sicuramenteandatomale.ConsideravaMiss PussyCaloresemplicemente« divina».Sembravachesifidassedileiper uscirefuoridaquelpasticcio.Ledonneconun po’diintuitoriuscivanomeglionellecoseche richiedevanoabilità.L’istintodicevaloroquello chedovevanofare.Bondnondovevapreoccuparsi perlei.Leinonerainpericolo.Bondgiunsealla conclusionecheTillyMastertoneraunadiquelle ragazzecongliormonifuoriposto.Conosceva beneiltipoepensavachequestedonneeleloro bruttecopiealmaschileeranolaconseguenzadel votoalledonneedellauguaglianzadeisessi. Dopocinquantaannidiemancipazionelequalità femminiliandavanoscomparendoosi trasferivanoaimaschi.Gli«incerti»deidue sessiandavanoaumentando,noneranoancoradel tuttoomosessuali,manonsapevanopiùnemmeno lorocosaeranoesattamente.Ilrisultatoerauna massadispostati,infelici,aridiepienidi frustrazioni,ledonnecoldesideriodidominaree gliuominidiesserecoccolati.Glifacevanopena, manonavevatempodaperdereconloro.Bond sorriseacidoricordandolesuefantasiesulla ragazzalungolavalledellaLoira.EntreDeuxSeins…sìproprio! L’ultimomessaggiodiGoldfingerdiceva: «Ioeicinquecapipartiremodomanimattina dall’aeroportoLaGuardiaalle11suunaereoda noleggioguidatodamieipilotiperun’ispezione aereadellazonadelleoperazioni.Verreteanche voi.Mastertonrimarràqui.G. Bondsisedettesull’orlodellettoerimasea fissareilmuro.Poisialzòeandòallamacchina dascrivere.Lavoròperun’orariempiendoledue facciatediunfogliocontuttiidettaglidel programmadelleoperazioni.Piegòilfoglioelo arrotolòinunpiccolocilindrodellagrandezzadel suomignoloeloincollòlungoilmargine.Poisu unastrisciadicartascrisse:________ URGENTEEIMPORTANTISSIMO.SI GARANTISCECHESARÀDATAUNA RICOMPENSADI5000DOLLARIECHENON SARANNOFATTEDOMANDEACHI CONSEGNERÀ QUESTOMESSAGGIOSIGILLATOAFELIX LEITERPRESSOAGENZIAINVESTIGATIVA PINKERTON,154NASSAUSTREET,NEW YORKCITY.IDENARISARANNODATIIN CONTANTIALMOMENTODELLA CONSEGNA. ______________ Bondarrotolòquestomessaggiointornoal cilindretto,scrisse5000ininchiostrorosso sull’esternoeattaccòilpacchettinoalcentrodi unpezzodinastroadesivolungoottocentimetri. Sisedettedinuovosulbordodellettoesiattaccò l’estremitàdelnastroadesivoall’internodiuna coscia. 20Viaggioversol’olocausto «Signore,ilControlloAereocistachiamando. Voglionosaperechisiamo.Diconochestiamo sorvolandounazonamilitare.»Goldfingersialzò dalsuosedileedentrònellacarlinga.Bondlo osservòmentreprendevainmanoilmicrofono. Lasuavocesiudìchiarasoprailronzio dell’aereo. «Buongiorno.QuièMrGolddellaParamount PicturesCorporation.Stiamoeffettuandouna ricognizionedelterritorioperprepararegli esternidiunapellicolacheentreràprestoin lavorazionesulfamosoattaccodeiConfederali cheportòallacatturadelGeneraleShermana MuldraughHill. Sì,propriocosì.CaryGranteElizabethTaylor sononelcast.Checosa?Ilpermesso?Certoche abbiamoilpermesso.Vediamo…»Goldfinger nonconsultòassolutamenteniente,«eccolo. FirmatodalCapodeiServiziSpecialidel Pentagono.Certo,ilComandantedelCentrodelle ForzeArmateneavràsicuramenteunacopia. Grazie.Sperocheilfilmvipiacerà.Arrivederci. » L’espressionegiovialescomparvedallafaccia diGoldfingerchepassòilmicrofonoalsecondo pilotaetornònellacabina.Rimaseinpiedia gambeleggermentedivaricateguardandoisuoi passeggeri:«Bene,signoriesignora,pensatedi avervistoabbastanza?Credochesareted’accordo conmecheètuttochiaroechelecopiecheviho datodellapiantadellacittàsonoesatte.Preferisco nonscenderepiùinbassodimillecinquecento metri.Adessofacciamounaltrogiroepoici allontaniamo.Oddjobportadabere.» Cifuunariddadicommentiedidomandealle qualiGoldfingerrisposeconcalma.Oddjobsi alzòdalsuopostoaccantoaBondesidiresse versoilfondodell’aereo.Bondloseguìesottoi suoiocchisospettosientrònellatolettaechiusela porta.Sisedetteecominciòapensareconcalma. Duranteiltragittoversol’aeroportoLaGuardia nonavevaavutoalcunapossibilitàdidisfarsidel messaggio. Loavevanofattosaliresulsedileposterioredi unaBuickberlinaeOddjobsieramessoaccantoa lui.L’autistaavevachiusoachiaveleportiere dopoaveraccuratamentealzatoivetridei finestrini. Goldfingererasalitodavanti.Oddjobstava sedutoleggermenteditraversosulsedile,conle grossemanonepoggiatesullecosceprontea scattare.Nonavevatoltogliocchididossoa Bondfinoachelamacchinanoneraentrata nell’hangardegliaereidanoleggio. ImpacchettatofraOddjobeGoldfinger,Bondnon avevaavutoaltraalternativachequelladisalire lascalettadell’aereoemettersisedutoaccantoa Oddjob.Dieciminutipiùtardieranoarrivatitutti glialtri.Cifuunsemplicescambiodifreddi saluti.Sicomportavanotuttiinmodo completamentediversodalgiornoprima,nonci furonochiacchiereinutilinèosservazioni spiritose;ormaieranoinguerra.PerfinoPussy Galoreconunimpermeabiledidacronnero strettoinvitadaunacinturainpelle,aveva l’aspettodiunufficialedelleSS.Sull’aereosiera voltataunaoduevolteaguardareBond,manon avevarispostoalsuosorriso.Forsenonriuscivaa capirequalefosseilruolodiBond,chifosse esattamente.Unavoltatornatiall’aeroportoLa Guardiasarebbestatalastessacosa.Adessoomai più.Madove?Traifogliettidellacartaigienica? Mapotevanovenirusatitroppoprestoosolofra settimane.Avrebberovuotatosubitoil portacenere?Forseno,mac’eraunacosache avrebberofattoimmediatamente. Sisentìunmaneggioallamanigliadellaporta. Oddjobcominciavaadimpazientirsi.Bonddisse: « Vengo,scimmione.»Sialzòesollevòla ciambelladelcoperchio.Sistrappòilpacchettino dall’internodellacosciaeloattaccòsottola ciambella.Appenal’aereofosserientrato nell’hangarsisarebberosubitopreoccupatidi andareapulire. LascrittaCINQUEMILADOLLARIDI RICOMPENSAeravisibilissima.Nemmeno l’inservientepiùfrettolosoavrebbepotutonon accorgersene.Amenochequalcunononavesse precedutol’inserviente.MaBondpensòcheera moltopocoprobabilecheunodeipasseggeri alzasseilsedile. Riabbassòcondelicatezzalaciambellaefece scorreredell’acqua,poisilavòilviso,siravviòi capellieuscì. Oddjoblostavaaspettandofurioso.Spinseda parteBond,infilòlatestanellatolettaeosservò attentamenteingiro,poirichiuselaporta.Bond tornòalsuoposto.OraavevamessoilsuoSOS nellabottigliael’avevaaffidataalleacque.Chi l’avrebbetrovato?Equando? Primachel’aereotoccasseterra,tutti,da Goldfingeralpilotaealsecondopilota,si andaronoachiudereinquellamaledettatoletta. Ognivoltacheunoneusciva,Bondsiaspettavadi sentireilfreddodiunapistolasulcollo.Ma finalmentefuronodinuovosullaBuickdirettia grandevelocitàversoManhattan,epoilungoil fiumeversoildepositodoveliattendevaun’altra moledilavoro.Eraunacorsaachiarrivava primo:lamacchinaperfettaedefficientedi Goldfingerolapiccolamicciacheavevaacceso Bond?Checosastavasuccedendofuoridilì? Duranteitregiornisuccessivi,Bondcercavadi seguireconlasuaimmaginazionequelloche probabilmentestavasuccedendo:Leiterche informavailsuocapo,lariunione,Washington, l’FBI,Hoover,l’esercito,ilPresidente. LeitercheinsistevachelecondizionidiBond dovevanoessererispettate,chenonbisognava prenderedeiprovvedimentisospetti,noniniziare nessunaricerca,chenessunodovevamuoversise nonilGiornoXconun’azionemassicciache avrebbepermessodicatturaretuttalabandasenza chenessunoriuscisseasfuggire.Avrebbero accettatolecondizionidiBondononsela sarebberosentitadicorrererischi?Avevano parlatoconM?Mavevaforseinsistitoche dovevanocercaredisalvareBond?No, sicuramenteMavrebbecompresoqualeerala situazione.AvrebbecapitochelavitadiBond noncontava,chenientedovevametterea repentagliolariuscitadelleoperazioni. Naturalmenteavrebberodovutoimpadronirsidei due«giapponesi»ecercaredistrapparloroil messaggiocifratocheGoldfingeravrebbeatteso ilGiornoX-1.Lecosestavanoandandocosì oppure…Leiternonerainsede?«Chièquesto 007?Chesignifica?Deveesserequalchematto visionario.Senti,Smith,controllaunpo’questo. Va’giùaqueldepositoadareun’occhiata.Mi dispiace,nientecinquebigliettoni.Questovi rimborseràperilritornoall’aeroportoLa Guardia.Hopauracheviabbianogiocatountiro. »Opeggioancora,nonerasuccessonientee l’aereostavaancorainunangolodell’aeroportoe nessunovisarebbesalitopergiorni? Notteegiorno,questipensieritormentarono Bondmentreillavorocontinuavaintenso,leore passavanolenteelamacchinazionemortalesi avvicinavaallafine.IlGiornoX-1arrivòepassò inunlamponegliultimipreparativifebbrili.Poi allaseragiunseunmessaggiodaGoldfinger. «Laprimafasedelleoperazionihaavuto successo.Partenzaamezzanotte,comestabilito. Portatecopiedituttelepiante,orarieprogrammi. G.» IlcontingentediGoldfingermarciòin formazionechiusa,conBondeTillyMasterton nelmezzo,attraversol’atriosemidesertodella PennsylvaniaStationelungoibinariversoil trenospecialecheliattendeva.Tutti,Goldfinger compreso,indossavanoicamicibianchielefasce albracciodeirepartimedicidisoccorso.La piattaformalungoiltrenoeraaffollatadalle figurespettralideicapigangster. Ilsilenzioelatensioneeranoquelliche accompagnanounaforzadiemergenzache accorreversoilluogodeldisastro,elebarellee letutedidecontaminazionechevenivanocaricate sultrenorendevanolascenaancorpiù drammatica.Ilcapostazionestavaparlandocon ungruppodimedicipiùanzianiconlefaccedi Midnight,Strap,SoloeRing.AccantoaloroMiss Galoreconunadozzinadiinfermieredaivisi pallidiattendevanoinpiedicongliocchibassi comesestesserointornoadunatombaaperta. Senzatruccoeconicapellinascostidallecuffie bluscurodellaCroceRossa,eranoperfette. Recitavanoinmodoeccellente,premurose, pietose,votateadalleviarelesofferenzeumane. Quandoilcapostazionevidearrivare Goldfingereilsuogrupposiaffrettòloro incontro.«MrGold?»lasuaespressioneera grave.«Temochelenotizienonsianotroppo buone.Pensochesaràsututtiigiornaliquesta notte.TuttiitrenivengonofermatiaLouisville,e daldepositodiFortKnoxnongiungenessun segnale.Mailvostrotrenohailpermessodi proseguire.Innomedelcielo,dottore,checosa stasuccedendolaggiù?Lagentechearrivada Louisvilledicecheirussidevonoaverbuttato qualcosadall’aria.Naturalmente…»il capostazionefissavaintensamenteGoldfinger,« …iononcredoaquestestorie.Madichecosasi tratta?» L’espressionediGoldfingererasolenne.Disse intonogentile:«Miocaroamico,èproprio questochevogliamoscoprire.Èquestalaragione percuicimandanolaggiù.Sevoletesaperelamia opinionepersonale,mabadateèsolouna opinione,èunaformadimalattiadelsonno,tripanosomiasi,comevienechiamata.» «Davvero?»Ilcapostazioneerarimasto impressionatodalnomedelmorbo.«Credetemi, dottore,siamotuttimoltoorgogliosidivoiedi tuttiivostriuomini.»Glistrinselamano.« Buonafortuna,dottore.Orafatesaliretuttoil personalesultrenoeiodaròsubitoilsegnaledi partenza.» «Grazie.Ioeimieicolleghinon dimenticheremolavostrapreziosa collaborazione.»Feceunbreveinchinoe s’incamminòseguitodaglialtri. «Signori,incarrozza!» BondsiritrovòsuunacarrozzaconTilly Mastertonsulsedileaccantocircondatodatuttii coreaniedaitedeschi.Goldfingereraseduto qualchesedilepiùavantiechiacchierava animatamenteconisuoisatrapi.MissPussy Galoresiavvicinòversodiloro.Ignorando l’espressioneansiosadiTillyMasterton,rivolsea Bondunlungosguardoinquisitore.Sisentìun rumorediportieresbattute. PussyGaloresifermòconunbracciopoggiato sullaspallieradelsediledifronteaBond.Lo guardònegliocchi:«Ciao,bello.Èunpo’che noncivediamo.Misembracheloziocitenga moltoate.» Bonddisse:«Salve,bellezza.Questadivisati donamolto.Misentounpo’debole.Perchènon micuriunpo’tu?» Gliocchiviolaloesaminaronoattentamente. Disseintonosommesso:«Vuoisapereunacosa, MisterBond?Holasensazionechec’èqualcosa chenonvaconte.Iohouncertointuito,sai?Che cifatetuequellabambola,»accennòconlatesta aTilly,«…inquestoaffare?» «Facciamotuttoillavoro.» Iltrenocominciòamuoversi.PussyGaloresi raddrizzòedisse:«Puòdarsi.Masequalchecosa vastortoinquestoaffare,perlamiapartene risponderaitu,bello.Intesi?» Nonaspettòrispostaesidiresseversoilgruppo deiCapidiStatoMaggiore.Fuunanotteconfusa, agitata.Sidovevanomantenereleapparenze davantiagliocchicuriosiecomprensividel personaleferroviario.Leriunionidell’ultimaora dovevanosembraresericonclavimedici;niente sigarette,nienteimprecazioni,nientesputiper terra.Legelosieelerivalitàfralevariebande dovevanoesserescrupolosamentetenutesotto controllo.Lafreddasuperioritàdeicomponentila Mafia,specialmenteneiconfrontidiJackStrape deisuoiuominiraffinatieindolenti,avrebbe avutosicuramentedelleconseguenzesanguinose, seicapinonavesseroprevistoquestopericoloe nonfosserostatisempreall’erta.Goldfinger avevaprevistoquestifattoripsicologicieaveva presotutteleprecauzioninecessarie.Ledonne dellaCementMixersviaggiavanoisolatesuun vagonespeciale,eraproibitobereeicapibanda avevanol’ordineditenereilorouominioccupati dandolorogliultimiavvertimenti,istruendoli conlepiantedellacittàeintrattenendoliin lunghediscussionisuipianidifuga.Goldfingerfu chiamatovarievolteagiudicarechidovesse averel’esclusivadiunacertastradaversoil confinemessicano,versoildeserto,versoil Canada.Erasorprendentecheuncentinaiofrai piùtemibilidelinquentidegliStatiUniti,pur sottolaspintadell’eccitazioneedell’avidità, potesseroesseremantenuticalmietranquilli.Ed eraGoldfingercheavevacompiutoilmiracolo.A partelacalmaelapericolositàdell’individuoin sè,eranolaminuziaconcuierastatopreparatoil colpo,elafiduciacheluidimostravache tranquillizzavanotuttiecheriuscivanoacreare unaspeciedispiritodisquadrafralebanderivali. Mentreiltrenoattraversavalepianuredella Pennsylvania,tuttiipasseggericaddero lentamenteinunsonnoinquieto,agitato.Tutti, menoGoldfingereOddjobcherimaserosveglie vigili.BenprestoBondrinunciòall’ideachegli eravenutadiusareunodeisuoicoltellinascosti nellescarpesuOddjobeditentarelafuga, quandoiltrenoavesserallentatonellevicinanze diunastazioneonell’affrontareunasalita.Bond sonnecchiava,rompendosiilcervellosulleparole delcapostazione. Ilcapostazioneliavevacertamentecreduti dellaCroceRossaesapevacheFortKnoxerain statodiemergenza.Lenotiziecheglierano arrivatedaLouisvilleeranolaveritàofacevano partedelgigantescopianodidifesa?Seeracosì, ilpianoerastatopreparatoconcurasufficiente? Sarebbeandatotuttoliscio?Sarebbesuccesso nientecheavrebbemessoinguardiaGoldfinger? Eseinvecelenotizieeranoesatte,eilveleno avevaavutoeffetto,aBondcherestavadafare? CifuunacosaperòcheBonddecisedifare. Nell’eccitazionedell’OraX,sisarebbeavvicinato aGoldfingeregliavrebbetagliatolagolaconuno deisuoicoltelli.Maquestoattoavrebbeavuto altrosignificatochequellodiunavendetta personale?LasquadradiGoldfingeravrebbe accettatounaltrocapochedessel’ordinedi innescarelatestataatomicaedifarlasaltare?Chi sarebbestatoabbastanzaenergicoeabbastanza freddodaprendereinmanolasituazione?Mr Solo?Eraprobabile.Ilcolposarebberiuscito forsesoloametà,sarebberoriuscitiad allontanarsiconunacertaquantitàdioro,meno gliuominidiGoldfingerchesarebberostati perdutisenzalasuaguida.Eintanto,qualsiasi cosapotessefareoraBond,sessantamilapersone forseeranogiàmorte.C’erastatonientecheBond avrebbepotutofareperevitarlo?Avevamaiavuto l’occasionediuccidereGoldfinger?Sarebbe riuscitoaqualchecosaseavessefattounascena allaPennsylvaniaStation? Fissandolasuaimmagineriflessasulvetrodel finestrino,Bondtendeval’orecchioalsuono allegrodeicampanellideipassaggialivello,al fischiodeltrenoesitorturavailcervelloconuna riddadidubbi,domande,rimproveri. 21L’uomopiùriccodituttiitempi Lentamenteun’albarossarischiaròladistesa senzafinedierbanerachegradatamentepreseil famosocolorbludellepianuredelKentucky, manoamanocheilsolespazzavavialeombre dellanotte.Alleseiiltrenocominciòadiminuire lavelocitàepocodopoattraversaronolaperiferia diLouisvilleperfermarsipoialfischiodeifreni idraulicinellastazionesemidesertaepienadi echi. Unpiccologruppodipersoneerainattesadel loroarrivo.Goldfingercongliocchicerchiatiper lastanchezza,fececennoadunodeitedeschi, preselasuavaligettaneraescesedaltreno.Cifu unbreveconciliabolotrailcapostazionedi LouisvilleeGoldfingercheannuivagravementea quellocheglivenivadetto.Poilentamentesi avvicinòaltreno.MrSoloerainpiedisullaporta delvagoneinattesadiistruzioni.Bondsentì Goldfingerdiretristemente:«Purtroppo,dottore, lasituazionesembraesseregravecome temevamo.Adessomirecheròconquesti strumenti…»alzòlavaligetta, «…sullalocomotivaanterioreeci addentreremolentamentenellazonainfetta.Dite perfavoreatuttoilpersonalediprepararsiad indossarelemaschere.Ionehodueperil macchinistaeilfuochista.Tuttoilrestodel personaleferroviariodevelasciareiltrenoquia Louisville.» MrSoloannuìgravemente:«Certo,professore. »Chiuselaportiera.Goldfingers’incamminò lungolapiattaformaseguitodalsuogiannizzero tedescoedalgruppettodipersoneche continuavanoascuoterelatestaconespressione grave.Dopoqualcheminuto,iltrenosiavviò lentamenteesilenziosamentefuoridellastazione, lasciandodietrodisèilgruppettodipersoneora infittitodaiquattrocontrolloripiuttostoconfusi, conlemanialzateinsegnodisaluto. Ancoracinquantaseichilometri,mezz’ora!Le infermierefecerocircolarecaffèe«krapfen»e, perquellicheneavesserobisogno,duepilloledi tranquillante(Goldfingeravevadavveropensatoa tutto!).Leragazzeeranopallide,silenziose. Nessunoscherzavaofacevacommentispiritosi.Il trenosieraquasifermato,poiconunostrattone ricominciòaguadagnarevelocità.Ilmacchinista eracambiato. Qualcheminutopiùtardi,MrStrappercorse tuttoiltrenogridando:«Fradieciminutisi arriva. Svelta,gente!LesquadreA,BeCsipreparino. Tuttoprocedebene.Statecalmi.Ricordatei vostricompiti.»Proseguìversoilvagone successivoeBondloudìripetereleistruzioni. BondsivoltòversoOddjob:«Stammia sentire,scimmione.Iovadoallatolettaeforse ancheMissMastertoncideveandare.»Sigirò versolaragazza:«Chenedite,Tilly?» «Sì,»disseleiintonoindifferente,«penso chesiameglio.» Bonddisse:«Bene,andateavanti.» Ilcoreanosedutoaccantoallaragazzalanciò unosguardointerrogativoaOddjobchescossela testa. Bonddisse:«Senonlalasciateandaresola comincioamenarbotteenoncredochea Goldfingerlacosapiacerebbe.»Sivoltòversola ragazza:«Andatepure,Tilly,aquestiscimmioni cipensoio.» Oddjobemiseunaseriedilatratiediringhiche glialtricoreaniparverocapire.Unodilorosialzò edisse:«Vabene,masenzachiuderelaportaa chiave.»Seguìlaragazzaversoilfondodel vagoneesimisediguardiadavantiallaporta. OddjobfecelostessoconBond.Unavolta entratonellatoletta,Bondsitolselascarpa destra,estrasseilcoltelloeseloinfilònella cinturadeipantaloni.Lascarpasarebberimasta senzatacco,manessunoloavrebbenotatoquel giorno.Poisilavò.Ilvisoriflessonellospecchio erapallidoegliocchigrigio-azzurrierano incupitidallatensionenervosa.Tornòasedereal suoposto. Adestra,inlontananza,qualcosaluccicava,poi lesagomedialcunicaseggiatibassicominciarono asorgeredallanebbiolinadelmattino. Lentamentesirivelaronocomealcunihangare unatorredicontrollo.L’aeroportoGodman!Il ritmodelleruotedeltrenorallentò.Lungola ferroviacominciaronoascorrerealcunevillette moderne,tutteuguali.Sembravanodisabitate.A sinistrailnastroscurodellaBrandenburgStation Road.Bondsisporsedalfinestrino.FortKnoxsi stendevatranquillanellanebbiolina.Sopralecase l’ariaeratersacomecristallo,nessunatracciadi fumo. Nessunostavapreparandolacolazione!Iltreno andavaoraquasiapassod’uomo.SullaStation Roadc’erastatounincidente.Leduemacchine sembravanoessersiscontratefrontalmente.Il corpodiunuomopenzolavafuoridalfinestrino diunamacchinafracassata.L’altraautoera rovesciataconleruoteall’insùcomeuninsetto morto.IlcuorediBondcominciòabattereforte. Sorpassaronolacabinadisegnalazione.Sulle leveeradrappeggiatoqualcosa.Eraunacamicia dauomoedentrolacamiciailcorpopenzolava conlatestaall’ingiù.Unafiladivillette.Un corpoinmagliettaepantaloncinigiacevafacciaa terrainmezzoadunprato.L’erbaerastata tagliataaperfezionefinoachelafalciatricenon avevadisegnatounbruttoghirigoroesiera arrestata.Unacordapienadipannistesisiera rottasottoilpesodiunadonnaaggrappataad essa.Ladonnagiacevasuunapiladipanni bianchiaccantoadun’estremitàdellacordarotta dallaqualepenzolavaancorapartedelbucato. Orailtrenostavalentamenteattraversandola cittàedovunque,inognistrada,suogni marciapiede,sivedevanofigureaterra,isolate, ammucchiateinsieme,sullesedieadondolo all’ombradeiportici,nelmezzodegliincroci doveisemaforicontinuavanoamandareiloro segnalicolorati,dentrolemacchinecheerano riusciteafermarsieinquellecheavevano cozzatocontrolevetrinedeinegozi.Morti!Morti dappertutto.Nessunmovimento,nessunsuono, salvoilritmaredeipassidiacciaiodell’assassino cheattraversailcimiterodellesuevittime. Sisentìuntramestiodipassi.BillyRingarrivò ghignandoallegramente.Sifermòaccantoal sedilediBond. «Accidenti,ragazzi!»esclamò,«ilvecchio Goldhafattoproprioprenderelasbronzaatutti! Peccatochequalcunostesseinmacchina quandoècrollato.Macos’èchediconosulla frittata?Ahsì,nonsipuòfaresenzarompere qualcheuovo.Nonècosì?» Bondfeceunasmorfia:«Propriocosì.» BillyRingfecelasuarisatasilenziosaesi allontanò. IltrenoentrònellaBrandenburgStation. Decineedecinedimortigiacevanounpo’ dappertutto,uomini,donne,bambini,soldati.Le piattaformeformicolavanodicorpi,supini, bocconi,raggomitolatisusestessi.Bondcercò disperatamenteunsegnodivita,unbattitodi ciglia,unmovimentodiunamano.Niente!Un momento!Checos’eraquestosuono?Attraversoi finestrinichiusigiungevaunlamentodebole.Tre carrozzineeranofermedavantiaglisportellidella biglietteriaelemadrigiacevanoaterravicino alleruote.Macerto!Ineonatiavevanobevuto latte,nonl’acquamortale. Oddjobsialzòinpiedi,imitatodatuttala squadradiGoldfinger.Lefaccedeicoreanierano privediespressione,sologliocchisbattevanodi continuocomequellidianimalinervosi.I tedeschieranopallidi,torvi.Tuttievitavanodi guardarsi.Insilenziosiavvicinaronoall’uscitae rimaseroinfilaadaspettare. TillyMastertontoccòunamanicadiBond.La voceletremava.«Sietesicurochesonosolo addormentati?Mièsembratodivedereuna speciedi…unaspeciedischiumasullaboccadi qualcuno.» Bondavevanotatolastessacosa.Laschiuma avevaunasfumaturarossastra.Disse:«Pensoche qualcunostessesucchiandounacaramellao qualcosadelgenerequandoècaduto addormentato. Sapetebenecomesonoquestiamericani, masticanosemprequalchecosa.»Poiavoce bassissima. «Tenetevilontanadame.Forsecisaràuna sparatoria.»Laguardòfissapervedereseaveva capito. Tillyfeceuncennoconlatestasenza guardarlo.Poiglisussurròdall’angolodella bocca:«IostaròvicinaaPussy.Leisiprenderà curadime.» Bondlesorriseeledisseincoraggiante:« Bene.» Iltrenorallentòfinoafermarsi.Sisentìil fischiodellalocomotiva.Leportesiaprironodi colpoeivarigruppidiuominisceserosulla piattaformadelbinariodiraccordodeldeposito. Daquelmomentoinpoituttoprocedettecon precisionemilitare.Levariesquadrepreserola formazionedibattaglia,primaungruppodi assaltoconfucilimitragliatori,poiibarellieriper mettereinsalvoilpersonaledeldeposito(una raffinatezzainutile,pensòBond),poilasquadra didemolizione(dieciuominiconilgrosso scatoloneavvoltointelacerata),quindiungruppo mistodiautistiedicontrollorideltraffico,infine ilgruppodelleinfermierecheoraimpugnavano tutteunapistola.Leragazzedovevanorimanere nelleretrovieaccantoadungruppodiriserva munitodiarmipesanticheavevailcompitodi intervenireincasochequalcuno,comesiespresse Goldfinger,«sifossesvegliato». BondeTillyfacevanopartedelComandoche comprendevaGoldfinger,Oddjobeicinque capibanda.Dovevanoappostarsisuitettipiatti delleduelocomotivedaiqualisidominavala zonadelleoperazioni.Bondelaragazzaavevano ilcompitodioccuparsidellecarte,degliorarie deicronometri,inoltreBonddovevaosservare chenonfosserofattisbagliononsiverificassero ritardiedeventualmenteinformarneGoldfinger cheavrebbepresoiprovvedimentinecessari attraversolaradioportatile.Giuntoilmomentodi faresploderelabomba,sisarebberoriparati dietrolelocomotive. SisentironoduefischiementreBondeTillysi arrampicavanosultettodellaprimalocomotiva, lasquadrad’assaltosilanciòattraversoipochi metriditerrenoscopertotralaferroviaeil BullionBoulevard.Bondsitenevailpiùvicino possibileaGoldfinger.Goldfingerteneva costantementeunbinocolodavantiagliocchieun microfonovicinoallabocca.MatraluieBond c’erasempreOddjob,quellamontagnamassiccia dicarne,chedisinteressandosicompletamentedi quellochestavaaccadendo,nonstaccavamaigli occhidaBondedallaragazza. Colpretestodiesaminareunamappaetenere d’occhioilcronometro,Bondcercavadimisurare ledistanzeediprepararsialcolpo.Detteuno sguardoalgruppodeicinquegangsteraccantoa loro. Eranotesi,congliocchifissiallascenachesi stavasvolgendodavantialoro.JackStrap esclamòeccitato:«Hannosuperatoiprimi cancelli.Continuandoapensarecomeattuareil suopiano,Bonddetteun’occhiataalcampodi battaglia. Eraunascenastraordinaria.Alcentrosiergeva ilmausoleodigranito,tozzoepoderoso,che brillavaalsole.Allimitedelladistesaapertain mezzoallaqualesiergevailfabbricato, correvanolestrade(laModeHighway,laVine GroveeilBullionBoulevard)sullequalierano allineatisuduefileicamionegliautotreni distintiasecondadeidiversiconvoglidaalcune bandierine.Iconducentistavanoappostatial riparodelmurodiprotezionedeldepositomentre lesquadreprovenientidaltrenocontinuavanoad affluiredisciplinateattraversoicancelli.Tuttosi svolgevainunacalmaassolutaeinunsilenzio mortale,comesetuttal’Americatrattenesseil respiromentrevenivacommessoquestocrimine gigantesco.Dappertuttosivedevanocorpidi soldati,immobilidoveeranocaduti,lesentinelle accantoallegaritte,conancorainpugnolepistole automatiche,eall’internodelmurodiprotezione, duesquadredisoldatiintenutada combattimento,giacevanoingruppidisordinati, ripiegatisusestessiobuttatisuicorpideiloro compagni.SulBullionBoulevard,invicinanza deicancelli,duecarriarmatisieranoscontratie oraeranolì,immobili,eattanagliatil’unocontro l’altro,conunamitragliatricepuntataaterrae l’altraversoilcielo.Ilcorpodiunsoldato spuntavadaunadelletorrette. Bondcercòdisperatamenteunsegnodivita, qualcosacheglifacessesperarechequestonon eracheun’imboscata.Niente!Tuttoeraimmobile esilenzioso.Lesquadreeseguivanorapidamente gliordiniricevutierimanevanoinattesadopo averpresoposizione. Goldfingerparlòconvocefermaalmicrofono. «Fuorituttiibarellieri.Prontalasquadradi demolizione.Mettetevituttialriparo.» Tuttisiaffrettaronoaripararsidietroilmurodi protezione.Cisarebberostaticinqueminutidi intervalloperdaretempoatuttidiallontanarsi dallazonapericolosa,primachelasquadradi demolizione,cheoraattendevaalcancello principale,eseguisseilsuocompito. Bonddissezelante:«Sonoinanticipodiun minuto.»Goldfingerlofissòconocchi fiammeggianti,elaboccacontortainunasmorfia crudele.Dissefraidenti:«Allora,MrBond.Voi avevatetortoedioragione.Fradieciminutisarò l’uomopiùriccodituttiitempi!Chenedite?» Pronunciavaleparoleconviolentodisprezzo. Bondrisposetranquillo:«Velosapròdirefra dieciminuti,nonprima.» «Comevolete.»Detteunosguardoalsuo orologioeparlòrapidamentealmicrofono.La squadradidemolizionesimosselentaattraverso ilcancello,quattrouominiportavanoaspallail grossoinvolucro. GoldfingerguardòsopralaspalladiBond versoilgruppodipersonesultettodellaseconda locomotiva.Esclamòtrionfante:«Fracinque minuti,signori,dovremomettercialriparo,» volsegliocchiaBondeaggiunsesottovoce: «epoicidiremoaddio,MrBond.Grazieper l’aiutochemiavetedato,voielaragazza.» Conl’angolodell’occhioBondvidequalcosa chesimuoveva…chesimuovevanelcielo.Era unpuntolinonerochevolteggiava.Raggiunse l’apicedellasuatraiettoria,sifermò,poigiunseil rumoreassordantediunabombaasalve. IlcuorediBonddetteunbalzo.Inunattimo videlefiledisoldatimortibalzareinpiedi,le mitragliatricideiduecarriarmatiruotaredicolpo epuntarsiversoicancelli.Unavoceingigantita dall’altoparlanterisuonòdalnulla. «Rimanetedovesieteedeponetelearmi.»Si sentìuncrepitioproveniredaunadellesquadre dellaretroguardiaallorascoppiòl’inferno. BondafferròTillyperlavitaesaltòdaltetto dellalocomotiva.Unsaltoditremetrisulla piattaforma.Bondattutìilcolpoconlamano sinistraerimiselaragazzainpiediconuncolpo d’anca.Mentrecominciavaacorrerelungoil treno,sentìGoldfingergridare:«Prendilie ammazzali. »Uncrepitiodipallottoledellapistola automaticasferzòilcementodietroaBond.Ma Goldfingereracostrettoasparareconlasinistra. EraOddjobcheBondtemeva.Mentrecorreva freneticamentelungolapiattaformatenendoper manolaragazza,sentivaicolpisordideisuoi passidietrodilui. Laragazzacercavadidivincolarelamano. Strillavafuriosa:«Lasciatemiandare!Voglio starevicinoaPussy.Vogliosalvarmiconlei!» Bondleurlò:«Sta’zitta,stupida!Corri!»Ma leisilasciavatrascinare,impedendoglidicorrere. ImprovvisamenteBondlasciòandarelamano diTillyesislanciòversounaportadelvagone aperta. Cristo,pensòBond,nonpossolasciareche l’ammazzi!Sfidòilcoltellodallacinturaesi voltòdiscattoperaffrontareOddjob. DiecimetripiùindietroOddjobrallentòappena lasuacorsa,conunamanoafferròquelsuo ridicolocappello,inunattimopreselamirae l’ordignomortaletagliòsibilandol’aria.L’ala taglientecolpìlaragazzapropriosullanuca. SenzaunlamentoTillycaddeall’indietrosulla piattaformasullatraiettoriadellacorsadiOddjob. L’ostacoloimprovvisocostrinseOddjobafrenare ilcalciopoderosochestavasferrandoallatestadi Bond.TrasformòilcalcioinunsaltoeBondsentì lamanosinistradiOddjobfenderel’ariacome unaspada.Bondscartòdaunaparteefece scattareilcoltello. Riuscìacolpirlodaqualchepartevicinoalle costole,mailcontraccolpodiquelcorpopossente glifecesaltareilcoltellodimano.Sisentìun tintinniodimetallosulcemento.Oddjobsistava dinuovolanciandoversodilui,apparentemente disarmato,conlebracciaallargateeipiedipronti ascattareinunaltrocalciooinunaltrosalto.Era unafuria,congliocchiiniettatidisangueeun grumodisalivasullaboccaapertadalrespiro affannoso. Soprailcrepitareeilfragoredel combattimentosisentironotrefischidella locomotiva.Oddjobemiseunringhiodirabbiae saltò.Bondsituffòcontuttelesueforzedaun lato.Uncolpotremendogliarrivòsullespallee lomandòaterra.Adesso,pensòmentrebattevain terra,ilcolpomortale! Arrancòdisperatamentesuiginocchiconla testaincassatafralespalleperattutireilcolpo. Manonsentìnulla,alzògliocchiimbambolatie videlasagomamassicciadiOddjobchesi allontanavacorrendolungolapiattaforma. Lalocomotivaditestasistavagiàmuovendo. Oddjoblaraggiunseesaltòsulpredellino.Perun momentorimaseafferratoallamaniglia scalciandoconipiediincercadiunappiglio,poi scomparvenellacabina,elagrossalocomotiva aumentòlavelocità. AllespallediBondunaportadiunufficiosi spalancò.Sisentìuncalpestiodipiediche correvano,poiun’esclamazione: «Santiago!»SanGiacomo,ilgridodibattaglia diCortezcheunavoltaLeiteraveva scherzosamenteattribuitoaBond. Bondsivoltòdiscatto.Iltexanodaicapelli colorpaglia,vestitoconladivisadeimarines, correvalungolapiattaformaseguitodauna decinadiuominiinkaki.Conl’uncinocheaveva alpostodellamanodestrasostenevaunbazooka. Bondglicorseincontro:«Nonspararealmio uomo,bastardo. Da’qua.»StrappòilbazookadimanoaLeiter esislanciòlungolapiattaforma.Lalocomotiva eraormaiacircaduecentometriestavaper infilareilpontesullaDixieHighway.Bondgridò: « Levatevidimezzo!»perallontanaregliuomini dallalineadellatraiettoria,tolselasicuraeprese lamira.Ilbazookasussultòeilproiettiledi quattrochilifilòindirezionedelbersaglio.Cifu unlampoeunosbuffodifumorossastro.Alcune scheggedimetallosaotaronoviadallaparte posterioredellalocomotiva.Maormaila macchinaavevasuperatoilponte,presolacurva ederascomparsa. «Nientemaleperunarecluta,»fuil commentodiLeiter.«Potevianchemetterefuori usolamacchinaposteriore,maquegliaffarine hannodueepossonofilareconquellaanteriore.» Bondsirialzòinpiedi.Sorriseaffettuosamente agliocchigrigidifalco:«Sentiunpo’,pallone gonfiato,»glidisseintonosarcastico,«perchè diavolononhaibloccatolalineaferroviaria?» «Stammiasentire,spione.Sehaiqualche reclamodafaresulladirezionedelleoperazioni, puoirivolgertidirettamentealPresidente.Ha presopersonalmenteilcomandodelleoperazioni esel’ècavataabbastanzabene.C’èunaeroplano daricognizionechesorvolalazona. Individuerannolalocomotivaevedraicheentro mezzogiorno”ricciolid’oro”staràingabbia. Comefacevamoasaperechesarebberimastosul treno?»Tacqueebattèunamanosullaspalladi Bond.«Perdiana,sonocontentodivederti.Ioe questiragazziavevamol’incaricodiproteggerti. Abbiamocontinuatoasaltarequaelàfradue fuochicercandodistanarti.»Sivoltòversoi soldati.«Nonèvero,ragazzi?» Quellirisero:«Certo,capitano.» Bondguardòaffettuosamenteiltexanocol qualeavevadivisotanteavventure.Disseserio:« CheDiotibenedica,Felix.Seiriuscitosemprea salvarmilavita.Questavoltaperòc’èmancato pocochearrivassitroppotardi.Hopaurache TillyMasterton…»Siavviòlungoiltreno seguitodaFelix. Lafigurettagiacevaimmobiledoveeracaduta. Bondlesiinginocchiòaccanto.Ilcolloda bambolarottagliconfermòisuoitimori.Lesentì ilpolso.Poisialzò.Disseabassavoce:« Poveretta.Nonlepiacevanogliuomini.»Guardò Leitercomeadiscolparsi.«Felix,avreipotuto salvarla,sesolomiavesseseguito.» Leiternoncapì.Poggiòunamanosulbracciodi Bonddicendo:«Certo,certo.Nontelaprendere. » Sivoltòversoisuoiuomini.«Duedivoi portinolaragazzadentrol’ufficiodellafureria. O’Brien,tuva’achiamarel’autoambulanza. DopofermatialpostodiComandoeriferiscii fatti.Di’cheabbiamotrovatoBondeche andiamolàsubito.» Bondrimaseinpiediafissarequelgrovigliodi vestitiedimembravuote.Rividelasplendida ragazzaorgogliosaconilfazzolettoabolliche sfrecciavasullarombanteTR3.Oranonc’era più.Inalto,sopraleloroteste,unpuntolino volteggiònell’aria.Raggiunseilculminedella suatraiettoriaesifermò.Sisentìunboato.Erail segnaledicessateilfuoco. 22L’ultimotiro DuegiornipiùtardiFelixLeitercorrevaveloce sullasuaStudillacattraversoiltrafficocaotico delTriboroughBridge.Mancavaancoramolto allapartenzadelvoloBOACperLondrasucui eraprenotatoBond,maLeitervolevafarricredere ilsuoamicosullemacchineamericane.L’uncino d’acciaiospostòlalevadelcambiosullaseconda elalungamacchinaneraconunbalzos’inserìtra ungigantescocarrofrigoriferoeunaOldsmobile dairiflessitardiconlalunettaposteriorequasi completamentericopertadalletarghettediluoghi turistici.Ilcontraccolpodellafrenataproiettò Bondall’indietroeglifecebattereidenticon violenza.Quandolamanovrafucompletataele gridairatedietrodilorosiaffievolirono,Bond dissetranquillo: «Misembracheormaipotrestismetterladi andareingiroconquesteautomobilineapedalee comprartiun’autodagrande.Tuttoquesto pedalaretifamale.Unodiquestigiorniti fermeraideltuttoequandounosifermasignifica checominciaamorire.» Leiterriseedisse:«Vediquelsemaforolaggiù chestaalverde?Ciscommetticheriescoa superarloprimachediventirosso?»Lamacchina balzòinavanticomesegliavesserodatoun calcio.NellavitadiBondcifuunattimodi interruzione,lasensazionediunvoloinpicchiata, el’impressionecheilmurodiacciaioformato dallemacchinesiaprissemiracolosamente all’ululatodeitreclacsondiLeiter;uncentinaio dimetriduranteiqualiiltachimetrotoccòi centocinquanta. Poi,superatoilsemaforo,siritrovaronoa viaggiareavelocitàdicrocierasullacorsia centrale. Bonddissecalmo:«Seincontriunvigileun po’pignolo,quellatesserinadiPinkertonnonti serviràaniente.Tidarannounamultanontanto perchèvaipiano,maperchèostacoliiltraffico. PertecivuoleunabellaRollsRoyceSilverGhost conifinestrinimoltoampi,cosìtipuoigoderele bellezzedellanatura.»Bondindicòsulladestra unimmensodepositodimacchinefracassate.« Velocitàmassimaottantachilometriall’ora, clacsonatromba.Guarda,andrebbeproprioa pennelloperuntipoposatoetranquillocomete. Anzitiavvisochesulmercatocenesaràpresto una…quelladiGoldfinger.Apropositocheneè dilui?Sonoriuscitiaprenderlo?» Leiterdetteun’occhiataalsuoorologioesi immisesullacorsiaesternarallentandoa sessanta.Eradiventatoserio:«Perdirtilaverità, siamotuttiunpo’preoccupati.Igiornali continuanoadattaccarcicomeindemoniati,o meglioadattaccarequellidiEdgarHoover.Prima hannofattounputiferioperchètiabbiamotenuto nascostoenonabbiamorivelatolatuaidentità. Noinonpotevamodirlorochenoneracolpa nostra,machequalcunoaLondra,untipo chiamatoM,avevainsistitosuquestopunto.E adessosistannorifacendocontrodinoi.Dicono cheandiamoarilento,eccetera,eccetera.Eti devoconfessare,James,»iltonodiLeiterera tetro,depresso,«nonabbiamonemmenoun indizio.Hannoritrovatolalocomotiva. Goldfingeravevafissatoicomandidicontrolloa cinquantachilometriall’ora.Poi,nonsodovelui eicoreanisonsaltatigiùeanchequellaMiss Galoreeglialtriquattroperchèsonotutti scomparsi.Abbiamotrovatoancheilsuo convogliodiautotreniinattesasull’autostradaest diElizabethville.Nessunatracciadegliautisti però. Goldfingereglialtristannonascostida qualcheparte.Nonsonosalitiabordodello SverdlovskaNorfolk.Avevamoappostatoalcuni uominialportoecihannoriferitochelanaveè salpatainorariosenzachenessunestraneosi imbarcasse.Nessunosièavvicinatoaldeposito sull’EastRiver,nessunosièvistoadIdlewildo hatentatodipassarelefrontieredelMessicoedel Canada.Secondome,quelJedMidnightèriuscito nonsocomeaportarliaCuba.Sesisono impadronitididueotreautomezzidelconvoglio ehannocorsocomemattiforsesonoriuscitia raggiungerelaFlorida,qualchepostoforse DaytonaBeach,all’albadelGiornoX1.E Midnightèmaledettamentebenorganizzatoda quelleparti.LaGuardiaCostierael’Aviazione hannofattodelloromeglio,mafinoadoraniente dinuovo.Quelliperòpotrebberoessererimasti nascostiduranteilgiornoedesserepartitiper Cubalanotteseguente.Stiamotuttisullespinee ilPresidentedàfuoridamatto.» IlgiornoprimaBondnonavevafattoche camminaresusofficielussuositappetirossi. Avevaavutodelleconversazioniagliuffici centralidellaZecca,avevafattocolazionecondei pezzigrossidelPentagono,edavevatrascorsoun imbarazzantequartod’oracolPresidente.Aveva passatoilrestodellagiornataconunasquadradi stenografinegliufficidiEdgarHoover.Infine avevaparlatopercircaunquartod’oraconMal telefonodell’Ambasciata.Mgliavevaraccontato quellocheerasuccessoinEuropa.ComeBondsi eraaspettato,iltelegrammadiGoldfingeralla UniversalExportavevamessoinmotoilServizio Segreto.Avevanoperquisitoilaboratoridi ReculverediCoppettrovandoaltreprove sull’attivitàdiGoldfingercomecontrabbandiere d’oro.IlGovernoIndianoerastatoavvertitosulle caratteristichedell’aereodellaMeccagiàinvolo perBombayedaquellatoleoperazionistavano giungendoaltermine.IntantolaSquadraSpeciale dellaPoliziaSvizzeraavevarintracciatola macchinadiBondedavevascopertocheBonde laragazzaeranostatiportatiinAmerica.Ma proprioadIdlewildl’FBIavevapersoletracce.M sembravasoddisfattodicomeBondavevarisolto l’OperazioneKappa,madissecheifunzionari dellaBancad’Inghilterranonglidavanotregua perchèeranopreoccupatisullasortedeiventi milionidisterlineinverghed’oroinpossessodi Goldfinger.Goldfingeravevadepositatol’intera sommaalParagonSafeDepositCo.diNewYork, mal’avevaritiratailGiornoX-1,caricandolasu unfurgonechiuso.LaBancad’Inghilterraaveva giàprovvedutoadunordinedisequestroditutto l’oroappenafossestatoritrovato.Sarebbequindi seguitouncomplicatoprocedimentoperprovare chel’oroerastatofattousciredall’Inghilterradi contrabbando,operlomenocheunacertaquantità d’oroerastatainoriginecontrabbandata dall’Inghilterra,ilcuivaloreerastatoquindi accresciutopermezzodioperazioniillegali.Di questosistavanoorainteressandoilMinisterodel Tesoroamericanoel’FBI,edatocheMnon potevaintervenireinnessunmodonegliStati Uniti,eraconsigliabilecheBondtornassesubito inInghilterraperaiutarliarisolveregliultimi dettagli.Ahsì…(allafinedellaconversazionela vocediMavevaassuntountonoburbero)…il PrimoMinistroerastatopregatodiconcederea BondilpermessodiaccettarelaMedagliaal MeritodegliStatiUniti.ManaturalmenteMera statocostrettoaspiegare,sempreattraversoil PrimoMinistro,cheilServizioSegretopreferiva evitarecosedelgenere,specialmentesevenivano daunpaesestraniero,perquantoamicofosse. Peccato,maBonddovevaaspettarselo.Sapeva qualieranoleregole.Bonddissechesì,certoe graziedituttoecheprendevailprossimoaereo perl’Inghilterra.Ora,mentrepercorrevano lentamentelaVanWyckExpressway,Bondsi sentivavagamenteinsoddisfatto.Nonglieramai piaciutolasciarelecosefatteametà.Nessunodei gangstereracadutonellareteeluinonera riuscitoaportareatermineiduecompitichegli eranostatiassegnati,prendereGoldfingere recuperareleverghed’oro. L’OperazioneKappaerafallitasoloperun miracolo.L’aereodanoleggioerastato revisionatosoloduegiorniprimael’inserviente cheavevatrovatoilmessaggioeraarrivato all’agenziaPinkertonappenamezz’oraprimache LeiterpartisseperlaCostadelPacifico.Mada quelmomentoLeiternonavevaavutounattimo disosta;primaneavevainformatoilsuocapo, poil’FBIequindiilPentagono.Idatichel’FBI avevasull’attivitàdiBondedicontatticonM attraversolaCentralIntelligenceAgencyerano statisufficientiaportarelaquestionesulla scrivaniadelPresidenteinpocopiùdiun’ora. Dopodichesieramessainmoto l’organizzazionedellagigantescaimboscataacui avevapiùomenopartecipatotuttalapopolazione diFortKnox.Idue«giapponesi»eranostati catturatiegliespertiavevanoconfermatochele trepintediGBcheidueportavanonelleloro borsedaviaggiodentrobottigliediGinsarebbero statesufficientiaducciderel’interapopolazione diFortKnox.Idueuominieranostaticostretti conlaforzaarivelareiltestodeltelegrammache avrebberodovutomandareaGoldfingerseil pianoavesseavutosuccesso.Quindil’esercitoera entratoinstatodiemergenza.Eranostati effettuatiblocchistradalieferroviaricheavevano dirottatodallazonadiFortKnoxtuttoiltraffico, conlasolaeccezionedelconvogliodeigangster. Ilrestoerastatotuttaunagrossacommedia,dalla schiumarossastrasullelabbradelle«vittime»,ai neonatiurlantichesierapensatoavrebbedato l’ultimotoccodiverisimiglianzaallascena.Sì, Washingtonpotevadavveroritenersisoddisfatta, manonsipotevadirealtrettantodiLondra.Chisi sarebbedavveropreoccupatoinAmericadell’oro dellaBancad’Inghilterra?Achisarebbe importatochenelcorsodelleoperazionidue ragazzeinglesieranostateuccise?Echisi sarebberealmentepreoccupatocheGoldfingerera ancorainlibertà,oracheleriserved’oro americaneeranoalsicuro? AttraversaronolapiattadistesadiIdlewild, passandoaccantoaglischeletridiacciaioe cementodidiecimioionididollaricheungiorno sarebberodiventatiilveroaeroportoegiunsero davantiagliscatolonidicalcestruzzoprovvisori cheBondconoscevacosìbene.Subitogli giunserolevocieducatedeglialtoparlanti.«La PanAmericanWorldAirwaysannunciala partenzadelVoloPresidenzialePA100».«La TransWorldAirwayschiamailcapitanoMurphy. CapitanoMurphy,prego».Eladizioneflautata dell’annunciatricedellaBOAC:«LaBOAC annuncial’arrivodelVoloBermudaBA491.I passeggerisbarcherannoalcancellonumeronove. » BondpreselasuavaligiaesalutòLeiter dicendo:«Be’,grazieditutto,Felix.Scrivimi tuttiigiorni. » Leiterglistrinsefortelamano:«Sta’sicuro, vecchio.Enonprendertelatanto.Di’aquel vecchiobastardodiMdirispedirtiquipresto.La prossimavoltaciteniamounpo’fuoridal baccano. SarebbeorachevenissinelTexas.Mi piacerebbepresentartiilmiopozzopetrolifero. Be’,ciaoperora.» Leiterrisalìinmacchinaesiallontanò dall’areadiparcheggio.Bondalzòlamano.La macchinas’inoltròsulvialed’accesso.Cifuun lampodell’uncinod’acciaiodiLeiteragitato fuoridelfinestrinoepoilamacchinascomparve ingoiatadaltraffico. Bondsospirò.Preselavaligiaesidiresseverso losportellodellaBOAC. ABondgliaeroportinondispiacevano,purchè fossesolo.Avevamezz’oraditempoedera contentodipotergironzolarefralafolla disordinata,ordinareunbourbonesodaal ristoranteepassareunpo’ditempoascegliere qualcosadaleggere.SicompròIfondamentidel golfmodernodiBenHoganel’ultimoromanzo giallodiRaymondChandler,poigirellòperi negozidiregalipervedereseriuscivaatrovare qualcosadidivertentedaportareallasua segretaria. AdessogliannuncidellaBOACvenivanodati daunavoced’uomo.Elencòunalungalistadi nomidipasseggeridelMonarchchedovevano presentarsiallosportello.Dieciminutipiùtardi, mentrestavacomprandol’ultimomodelloeilpiù costosodipennaasfera,Bondudìl’altoparlante fareilsuonome.«MrJamesBond,passeggero delVoloMonarchn.510dellaBOACperGander eLondraèpregatodipresentarsiallosportello. MrJamesBond,perfavore.»Indubbiamentesi trattavadiquell’infernalemodulodelletasseper dimostrarequantoavevaguadagnatoduranteil suosoggiornoinAmerica.PerprincipioBondnon andavamaiall’ufficiotassediNewYorkper avereidocumentinecessariesolounavoltagli eracapitatodidoverfareunalungadiscussione all’aeroporto.Uscìdalnegozio,dirigendosiallo sportello.Ilfunzionarioglichieseintonogentile: « Voletemostrarmiilvostrocertificatomedico, MrBond?» Bondpreseilmodulodalpassaportoeglielo porse. L’uomoloesaminòattentamente.Disse:«Mi dispiace,signore,mac’èstatouncasoditifoa Gandereinsistonoperchètuttiipasseggeriin transitochenonsonostativaccinatinegliultimi seimesisianoimmunizzatisubito.Capiscocheè unacosaseccante,signore,maquellidiGander sonomoltopignoliinquestecose.Purtropponon abbiamopotutoeffettuareunvolodirettoperchè c’èunforteventocontrario.» Bonddetestavaleiniezioni.Disseirritato:« Maguardatequi,mihannoriempitodiiniezioni dituttiigeneri.Pervent’annisonostato punzecchiatodicontinuoperunaragioneoper l’altra.»Bondsiguardòintorno.Lazonaintorno alcancellodipartenzadellaBOACera stranamentedeserta. Domandò:«Eglialtripasseggeri?Dovesono? » «Hannotuttiaccettatodiesserevaccinati.In questomomentosonotuttidaldottore.Civorrà unminuto,signore.Prego,daquestaparte.» «Evabene.»Bondebbeungestodi impazienza.Seguìl’uomodietroilbancoe attraversounaporta.C’erailsolitodottorein camicebiancoconunamascherinadigarzasul visoelasiringaprontainmano.«E’l’ultimo?» domandòalfunzionariodellaBOAC. «Sì,dottore.» «Vabene.Toglietevilagiaccaearrotolatevila manicadellacamicia.Midispiace,maaGander citengonomoltoaquestecose.» «Accidenti,»disseBond.«Machehanno paura?Dellapestenera?» Sentìl’odoreintensodell’alcoolelapuntura dell’ago. «Grazie,»disseBondbrusco.Sitirògiùla manicaefeceperprenderelagiaccadalla spallieradellasedia.Nonciriuscì,lamano sembravaaffondare,affondare.Epoituttoil corposeguìlamano,affondando,affondando, affondando… ________________ Sull’aereotuttelelucieranoaccese.Sembrava checifosseromoltipostivuoti.Maperchèsiera messosedutoaccantoaunpasseggeromaleducato cheoccupavacolbracciotuttoilbracciuolo centrale?Bondfeceperalzarsiecambiareposto. Sentìun’ondatadinausea.Chiusegliocchie attese.Chestrano!Nonavevamaisoffertoilmal d’aria.Sentìunsudorefreddosulviso. Fazzoletto. Asciugati.Aprìgliocchiesiguardòlebraccia. Avevaipolsilegatiaibracciuoli.Cheera accaduto? Gliavevanofattol’iniezioneepoierasvenuto. Eradiventatoviolento?Chediavolostava succedendo?Detteunosguardoallasuadestrae rimasecongliocchisbarrati.Oddjobstavaseduto accantoalui.Oddjob!Oddjobconun’uniforme dellaBOAC! Oddjobloguardòsenzalaminimacuriositàe premetteilcampanelloperchiamarelahostess. Bondsentìunfrusciodiunagonnaaccantoalui. Alzògliocchi.EraPussyGalore,frescaed elegantenell’uniformebludellehostessdella BOAC!Disse:«Ciao,bello.»Glilanciòillungo sguardoinquisitorecheBondricordavacosìbene. Daquando?Dasecoli,daun’altravita. Bonddisseconvocedisperata:«Mainnome delcielo,chestasuccedendo?Dadovespuntate voi? » Laragazzasorriseallegramente.«Stavo mangiandocavialeebevendochampagne.Voi inglesivitrattatebenequandostateaseimila metri.NessunatracciadicavolettidiBruxellese sec’èdeltèiononl’hoancoratrovato.Orastai calmo.Loziotivuoleparlare.»Siallontanò lungolacorsia,agitandoifianchi,escomparve attraversolaportachedavanellacabinadel pilota. AdessonientepotevapiùsorprendereBond. NemmenolavistadiGoldfingervestito nell’uniformediCapitanodellaBOACchegli andavapiuttostolargaeconilberrettodrittosulla testa,cheuscivadallacabinadipilotaggio chiudendolaportadietrodisèes’incamminava versodilui. SifermòaccantoaBondeloguardòtruce.« Bene,MrBond.Ecosìilfatocihaconcessodi portareaterminelanostrapartita.Maquesta voltanonpotretenasconderenessunassonella manica.Eh?» L’esclamazioneeraunmistodirabbia,di rassegnazioneedirispetto.«Nonc’èdubbioche visiaterivelatounserpeinagguatoneimiei pascoli.»Scosselentamenteilsuotestone.« Perchènonvihoammazzatosubito?Perchènon vihoschiacciatocomeuninsetto?Voiela ragazzamisietestatiutili,certo,avevoragionea pensarlo,masonostatounpazzoacorrereil rischio.Sì,unpazzo.» Abbassòiltonodellavoceedisselentamente: «Edoraditemi,MrBond.Comeavetefatto? Comesieteriuscitoacomunicareconl’esterno?» Bondrisposecalmo:«Cifaremouna chiacchierata,Goldfinger,evidiròalcunecose. Maprimadovetetogliermiquestecinghie, portarmiunabottigliadibourbon,ghiaccio,soda eunpacchettodiChesterfield.Poi,dopochevoi miavretedettotuttoquellochevogliosapere, decideròiochecosadirvi.Lamiasituazionenon èmoltofavorevole,oalmenononsembraesserlo. Cosìiononhonulladaperdereelecondizionile dettoio.» Goldfingerloguardògravemente:«Nonho nessunaobiezione.Comericonoscimentodella vostraabilità,viconcederòdifareilvostro ultimoviaggiocontuttelecomodità.Oddjob…» lavoceeratagliente,«…chiamaMissGaloree sciogliquestilacci.Sieditisulsediledifronte. Bondnonpotràfarenessundannoamenochenon entrinellacabinadipilotaggio,quindista’di guardia.Seènecessarioammazzalo,ma preferireichearrivassevivoadestinazione. Capito?» CinqueminutidopoBondavevatuttoquello cheavevachiesto.Siversòunbourbonliscio. Goldfingerstavasedutoinattesasulsedile accantoalsuodall’altrolatodellacorsia.Bond preseilsuowhiskyeloassaggiò.Stavaperdare unasorsatapiùlunga,quandovidequalcosa.Posò dinuovoilbicchieresulvassoio,attentoanon muovereilsottobicchieredicartacheerarimasto attaccatoalfondodelbicchiere.Siacceseuna sigaretta,ripreseilbicchiereetolseicubettidi ghiacciorimettendolinelsecchiello.Bevvequasi tuttoilwhisky.Orariuscivaaleggereleparole attraversoilfondodelbicchiere.Rimiseil bicchieresulvassoio.Ilmessaggiodiceva:«Sono conte. XXX.P.» Bondsivoltòprendendounaposizione comoda.Disse:«Dunque,Goldfinger.Primadi tutto,chestasuccedendo?Comevisiete impadronitodiquestoaereoedovestiamo andando?» Goldfingeraccavallòlegambe.Senzaguardare Bondcominciòaparlaretranquillo:«Hopreso trecamionehoattraversatoilpaesefinoaCape Hatteras.Unodeicamioncontenevailmiotesoro personalediverghed’oro.Suglialtridue viaggiavanoimieiautisti,personalevarioei gangster.IoavevobisognosolodiMissGalore. Hotrattenutouncertonumerodeimiei dipendenti,hopagatofortisommeaglialtrieli hofattiscendereunoallavoltalungolastrada. Quandosiamoarrivatisullacostahoavutouna riunionesegretaconiquattrogangsterinun luogodeserto,lasciandoMissGaloresulcamion conunpretesto.Hoeliminatoiquattrouomini secondoilmetodochesonosolitousare: semplicementeunapallottolaperciascuno. Tornatoagliautomezzihospiegatocheiquattro avevanopreferitoprenderedeisoldiecercaredi cavarseladasoli.Eroquindirimastoconsei uomini,laragazzael’oro.Hoaffittatounaereo finoaNewark,NewJersey,facendopassarele cassed’orocomepiomboperlastreradiografiche. DilìhoproseguitodasoloperNewYork,mi sonorecatoaduncertoindirizzodadoveho potutoparlareviaradioconMoscaespiegarele ragionidelfallimentodell’OperazioneKappa. Nelcorsodellaconversazionehofattoilvostro nome.Imieiamici,checredovoiconosciate…» GoldfingerguardòfissoBond,«…passanosotto ilnomegenericodiSMERSH.Hanno riconosciutoilnomeBondemihannodettochi siete.Allorahocapitoinunattimomoltecose. Mihannodettocheavrebberovolutointerrogarvi. Iohoconsideratoattentamentelaquestioneedho concepitoilpianocheoravoivedeteinfunzione. Fingendomiunvostroamico,nonhoavuto difficoltàascoprireconqualeaereosareste partito.Tredeimieiuominihannoservitonella Luftwaffeemihannoassicuratocheavrebbero potutopilotarequestotipodiaereo.Ilrestoè statosemplice.AtuttoilpersonaledellaBOACdi Idlewild,l’equipaggiodiquestoaereoetuttii passeggerièstatainiettataunadosedisonnifero edorasistarannogiàriprendendo. Abbiamocambiatoinostrivestiticonquelli deicomponentil’equipaggio,abbiamocaricato l’oro,abbiamoportatoabordovoisuunabarella, decollandoalcompleto.» Goldfingerfeceunapausa.Alzòunamanoin gestodirassegnazione:«Naturalmentecisono statedellepiccoledifficoltà,comequandociè statodettodi”seguirelapistadirullaggioAlfa perlapistadidecolloquattro”enoicisiamo riuscitisoloaccodandociadunaereodellaKLM. Pensocheabbiamodatol’impressionediessere unpo’goffiepiuttostoinesperti,ma,MrBond, conunacertadosedisicurezza,nervisaldieun po’digrintanonèmaidifficileaverelameglio sullamentalitàimpiegatiziadicertagente.Il radio-operatoremidicechehannogiàcominciato lericerchediquestoaereo.Hannocominciatoa farcidomandequandoancoraeravamonelraggio delletrasmissioniadaltissimafrequenzaa Nantucket.Maquestononmipreoccupa. Abbiamocarburanteasufficienza. DaMoscacihannogiàdatoilpermessodi atterrareaBerlinoEst,aKievoaMurmansk. Possiamoscegliereunadiquestetrerotte indifferentemente,asecondadellecondizioni atmosferiche.Nonavremonessunadifficoltà.Se inveceriuscirannoadintercettarci,detteròlemie condizioniperradio. Nessunodecideràdiabbattereuncostosoaereo dellaBOAC.Ilmisteroelaconfusioneci proteggerannofinoaquandononsaremoentroil territoriosovieticoedaquelmomento scompariremosenzalasciaretraccia.» Daquandoeravenutoaconoscenzadei particolaridell’OperazioneKappa,nonc’era nientecheBondritenesseimpossibiledapartedi Goldfinger.Ilfurtodell’aereo,secondoquanto avevadettoGoldfinger,potevasembrareassurdo, manonloerapiùdeisuoimetodiper contrabbandarel’orooperacquistareunabomba atomica.Seunoesaminavaattentamentequeste cosedovevariconoscerechepuravendountocco dimagia,perfinodigenio,rientrava perfettamentenellalogica.Eranoassurdesoloper leloroproporzioni.Nonc’eraalcundubbio: Goldfingereraunartista,unoscienziatodel crimine. «Edora,MrBonddelServizioSegreto Britannico,dovetestareaipatti.Checosaavete dadirmi? Chivihamessosullemietracce?Comesiete riuscitoasconvolgereimieipiani?»Goldfinger siappoggiòalloschienaledelsedile,incrociòle bracciaesimiseafissareîlsoffitto. BonddetteaGoldfingerunaversioneriveduta ecorrettadeifatti.Nonfecealcunaccennoalla SMERSHenondissenullasull’Homer,un apparecchiocheforseirussinonconoscevano ancora. Concluse:«Ecosìpoteterenderviconto, Goldfinger,chesieteriuscitoascamparlaperil rottodellacuffia.SenonfossestatoperTilly Mastertonadessosaresteingabbia.Stareste sedutoapassarviunostecchinofraidentiinuna prigionesvizzerainattesadiesseremandatoin Inghilterra. Voisottovalutategliinglesi.Puòdarsiche sianounpo’lenti,maarrivanoinfondo.Voi credetecheinRussiasareteinsalvo,vero?Ionon nesareialtrettantosicuro.Siamoriuscitiatirar fuoridellagenteperfinodilàprimadiora.Vi daròunultimoaforismaperlavostraraccolta:” Nonstuzzicaremaiunorsoinglese.” 23UncorsodiT.T.A. l’aeroplanocontinuòavibrarealtosoprale nuvolesottolaluna.Lelucieranotuttespente. Bondsedevasilenziosonelbuio,sudandodipaura alpensierodiquellochestavaperfare.Un’ora primalaragazzagliavevaportatoilpranzo.Nel tovagliuoloc’eranascostaunamatita.Laragazza loavevatrattatocondurezzadifronteadOddjob eseneeraandata.Bondavevamangiucchiato qualcosaebevutounadoseabbondantedi bourbonmentresidomandavafebbrilmenteche cosapotevafarepercostringerel’aereoadun atterraggioforzatoaGanderoinqualsiasialtro postonellaNuovaScozia. Potevadarfuocoall’aereo?Pensòalungoa questapossibilitàeaquelladiaprireilportello. Ambedueleideesembravanoimpossibilida attuareedinaturasuicida.Adevitargliilfastidio didoverrompersilemeningisulproblema,arrivò unodeitedeschi,l’uomocheBondavevavisto dietrolosportellodellaBOACadIdlewild,esi fermòaccantoalsuosedile. GuardòBondghignando:LaBOACvitratta bene,misembra.MrGoldfingerpensache possanovenirvidelleideebalorde.Cosìmiha mandatoatenered’occhiolacoda dell’apparecchio.Statedunquesedutoquietoe tranquilloegodeteviilviaggio.» Bondnonrisposeel’uomosiallontanò.C’era qualcosacheglironzavanelcervello,qualcosa collegatoaquellochestavapensandoprima.Sì, quell’ideadiforzareilportello.Checosaera successoaquell’aeroplanochevolavasullaPersia nel1957?Bondrimaseimmobileafissareil sediledifrontealuisenzavederlo.Poteva funzionare!Sì,potevafunzionare!Bondscrisse all’internodeltovagliuolodicarta:«Faròdel miomeglio.Allacciatevilacinturadisicurezza. XXX J.» Quandolaragazzavennearitirareilvassoio, Bondfececadereiltovagliuoloaterra,lo raccolseeloporseallaragazza.Letrattenneun attimolamanoelaguardòsorridendonegli occhi.Leisichinòperprendereilvassoioelo baciòbrevementesuunaguancia.Poiglidisse fredda:«Tivedròneimieisogni,bello»,esi allontanòversoladispensa. OrmaiBondavevadeciso.Avevastudiato attentamentequellochedovevafare.Aveva calcolatoledistanze,avevanascostoilcoltello sottolagiaccaedavevaattorcigliatolapartepiù lungadellacinturadisicurezzaintornoalpolso sinistro.Adessodovevaaspettareilmomentoin cuiOddjobnonfossevoltatoversoilfinestrino. AspettarsicheOddjobsiaddormentasseera pretenderetroppo,maforsesisarebbealmeno messoinunaposizionepiùcomodaperpassarela notte.BondcontinuòafissareilprofilodiOddjob riflessonelfinestrinodiPerspexdelsedile davantialsuo,maOddjobcontinuavaasedere diritto,sottolalucedellalampadinacheaveva prudentementelasciataaccesa,congliocchial soffitto,laboccaleggermenteapertaelemani poggiatesuibracciuolipronteascattare.Un’ora, dueore.Bondcominciòarussare,ritmicamentee, sperava,inmodoipnotico.LemanidiOddjobsi spostaronodaibracciuoliericadderosulgrembo. Ilcapocaddeinavantiunavoltaesirialzò, spostandosipertrovareunaposizionepiù comoda,sigiròperevitarelalucefastidiosadella lampadinaerimasecosì,ripiegatosullaspalla sinistra,conlanucarivoltaalfinestrino. Bondcontinuòarussare.Sfuggirealla vigilanzadelcoreanoeraaltrettantodifficileche attraversareuncancelloguardatodaunmastino affamato.Lentamente,centimetrodopo centimetro,Bondsicurvòinavanti,insinuandola manodestracheimpugnavailcoltellofrala pareteeloschienalediOddjob.Ecco,c’era riuscito.Lapuntaacuminatadelcoltelloera puntataesattamentealcentrodelfinestrino.Bond afferròsaldamentelacimadellasuacinturadi sicurezza,allontanòilcoltellodalfinestrinodi qualchecentimetroesferròilcolpo. Bondnonavevanessunaideadiquelloche sarebbeaccadutounavoltadatoilcolpo.Tutto quellochesapevaloavevalettosuigiornaliche riportavanol’incidenteavvenutoinPersia:il risucchiod’ariadentrolacabinapressurizzata avevaattiratoilpasseggerocheviaggiavaaccanto alfinestrinocatapultandolonellospazio.Ora, mentresfilavarapidamenteilcoltellodallo squarcio,sentìunululatoterribile,comeunurlo d’aria,esisentìproiettareviolentementein avanticontroloschienalediOddjobconuna forzatalechedovetteallentarelapresadella cintura.Daquellaposizioneassistetteaqualcosa difantastico.IlcorpodiOddjobsembrò allungarsiversol’aperturaneraurlante. Latestasfondòilfinestrinoconunfracasso assordanteelespallesbatteronocontro l’intelaiatura. Poiilcorpodelcoreanofusucchiato centimetropercentimetroattraversol’apertura, comesefossepastadentifricia.AdessoOddjob erafuorifinoallavita,legrossenaticheoffrivano resistenzaelapastaumanaavanzavalentamente. Infine,conunboatopauroso,lenatichefurono risucchiatefuorieOddjobscomparve,sparato fuoricomeilproiettilediunarivoltella. Dopocifulafinedelmondo.Conunfrastuoso assordante,l’aeroplanoprecipitòinpicchiata. L’ultimacosadicuiBondsiresecontoprima diperderelaconoscenza,ful’urlodeimotori attraversoilfinestrinoapertoeunturbinaredi cusciniecoperte.Poisoffocatodallamancanzadi ossigeno,Bondricaddeesaustoinavanti. Laprimacosachesentìfuuncalciofrale costole.Inboccasentivasaporedisangue.Bond gemette. Dinuovoilpiedelocolpìconviolenza.Riuscì faticosamenteasollevarsiinginocchiofraisedili ealzògliocchi.Tuttelelucieranoaccese.Nella cabinac’eraunaleggeranebbiolina.Larapida depressurizzazioneavevaportatolatemperatura sottoilpuntodicondensazione.Ilruggitodei motorichearrivavadalfinestrinoapertoera mostruoso.Unventogelidolosferzò.Goldfinger erainpiedidavantialuiconunaespressione ferocesottolalucegialladellelampadine.Serrata inpugnolamortaleautomatica,Goldfingerlo colpìancoraconuncalcio.Bonddivenneuna furia.Afferròilpiedeelotorseviolentementefin quasiaspezzarelacaviglia.Goldfingercacciòun urloerotolòinterra.Bondbalzòinavantiesi buttòsudilui.Sentìun’esplosioneapochi centimetridalsuoviso. ColginocchiocolpìGoldfingerall’inguinee conlasinistraafferròlarivoltella. Bondcontinuavaamartellaredipugniedi ginocchiateilcorpochesidibattevasottodilui. Larivoltellavibròdinuovoversodilui.Lamano diBondscattòrigidaesiudìilsuonodell’oggetto dimetallochecadevafraisedili.Lottaronoa terraavvinghiatil’unoallagoladell’altro.I pollicidiBondspingevanosemprepiùsulle arteriediGoldfinger.Silasciòandarecontuttoil pesodelcorpofacendosforzidisperatiper respirare.Avrebbepersolaconoscenzaprimache Goldfingerfossemorto?Avrebberesistitoalla pressionedellemanipoderosediGoldfinger?La facciadilunapienastavacambiandoespressione. Sottol’abbronzaturacominciavaadaffiorareun colorepaonazzo.Gliocchispalancati cominciavanoadappannarsi.Lapressionesulla goladiBonddiminuì.Lemaniricadderoinerti. Lalinguapenzolòfuoridellaboccaapertaei polmonigorgogliarono.Bondsedetteacavalcioni delcorpoprivodivitaelentamente,unaperuna, allentòleditairrigidite. Bondrespiròprofondamente,s’inginocchiòcon lemanipoggiateinterraepoilentamentesi rialzòinpiedi.Inebetito,fececorrerelosguardo lungol’aereoilluminato.Accantoalladispensa, PussyGaloreaccartocciatasulsuosedile sembravaunmucchiodipannistrizzati.Piùgiù, iltedescoeraappiattitointerrainmezzoalla corsiaconunbraccioelatestapiegatiinmodo strano.Senzalacinturadisicurezzaatrattenerlo quandol’aeroplanoavevapicchiato,dovevaaver battutosulsoffittocomeunabamboladistracci. Bondsipassòlemanisullafaccia.Sentìle bruciaturesulleguanceesulpalmo. S’inginocchiòdinuovostancamenteecercòla pistola.EraunaColt25automatica.Aprìil caricatore,c’eranoancoratreproiettiliedunogià incanna.Percorsequasiatentonilacorsiafinoal sediledovegiacevalaragazza.Lesbottonòla giaccaepoggiòlamanosulsenotiepido.Sottoil suopalmoilcuorepalpitavacomeunuccellino impaurito.SciolselacinturaedistesePussy bocconisulpavimentoesiinginocchiòsopradi lei.Percinqueminuticontinuòapremere ritmicamentesullespalleall’altezzadeipolmoni. Quandolasentìgemere,sialzòesiavvicinòal corpodeltedesco.PreselaLugercaricadalla fondina.Tornandoindietrovidefralerovinedella dispensaunabottigliadibourbonintattache rotolavaavantieindietrosulpavimento.La raccolse,lastappòedetteunalungasorsata. Illiquoreglibruciòlagolacomedisinfettante. Riattappòlabottigliaeproseguì.Sifermòfuori dellaportadellacarlingaariflettere.Poi,conuna pistolaperognimanoabbassòlalevaedentrò. Lecinquefacceilluminatedallaluceazzurrina deglistrumentidibordosivoltaronoversodilui. Leboccheeranodeibuchineriegliocchi brillavanobianchinellapenombra.Quiilruggito deimotorieramenointenso.L’ariaera impregnatadiunodoredisudorefreddoedi fumodisigarette.Bondrimasefermoagambe divaricateconlepistolepuntate.Disse:« Goldfingerèmorto.Seunodivoifaun movimentoodisubbidisceaimieiordini,lo ammazzo.Pilota,qualèlaposizione,larotta, l’altezzaelavelocità?» Ilpilotainghiottì.Primadiparlaresiinumidì lelabbra:«Siamoacircacinquecentomigliada GooseBay.MrGoldfingeravevadettoche dovevamoammarareilpiùvicinopossibilealla costasettentrionale.Dovevamoritrovarcia MontrealeMrGoldfingeravevadettoche saremmotornatiindietroperrecuperarel’oro. Velocitàduecentocinquantamigliaall’ora, altitudine600metri.» «Quanteoredivolocirimangono?Pensoche stiamoconsumandomoltocarburante.» «Sissignore.Pensocheavremoancoradueore divoloaquestavelocitàeaquestaaltezza.» «Trovamiunsegnaleorario.» L’ufficialedirottarisposepronto:«Ne abbiamoincettatoappenaunodaWashington. Cinqueminutiallecinque.Aquestaaltezzal’alba sorgeràfracircaun’ora.» «DovesitrovalanavemeteorologicaCharlie? » «Acircatrecentomigliaanord-est,signore.» «PensidipoterraggiungereGooseBay?» «No,signore,noncelafaremo.Potremo raggiungeresololacostaanord.» «Vabene.Cambiarottaindirezionedella Charlie.Tu,chiamaliedammiilmicrofono. «Sissignore.» Mentrel’aereoeffettuavaun’ampiacurva, Bondsentivaifischielevocicherisuonavano attraversol’altoparlantesopralasuatesta. Lavocedell’operatoregligiunsealleorecchie. «StazioneOceanicaCharlie.QuièSpeedbird 510. G-ALGYchiamaCharlie.G-ALGYchiama Charlie.G-ALGY…» All’improvvisounavocesisovrappose.«GALGYdatelavostraposizione.G-ALGYdatela vostraposizione.Quièlatorredicontrollodi Gander.Emergenza.G-ALGY… SisentìLondradebolmente.Unavoceeccitata cominciòaparlarefitto.Oralevocisi sovrapponevanodatutteledirezioni.Bondpoteva immaginarequellochestavasuccedendo.Tuttele stazionidicontrollorapidamentecoordinavanola loroposizione,gliuominilavoravano febbrilmentesottolelampadeadarco, conversazionialtelefono,vocieccitatechesi parlavanodalleduespondedell’Atlantico.La vocepotentedellatorredicontrollodiGander soffocòtuttelealtre.« AbbiamolocalizzatoG-ALGY.50N70E. Interrompetetutteletrasmissioni.Precedenza assoluta. Ripetoabbiamolocalizzato » GiunsenitidalavocedellaCharlie.«Quièla StazioneOceanicaCharliechechiamaSpeedbird 510,CharliechiamaG-ALGY.Misentite?» Bonds’infilòlapiccolaautomaticaintascae afferròilmicrofono.Spinseilbottonedicontatto ecominciòaparlaretranquillotenendod’occhio l’equipaggioattraversoilfinestrinodiplastica. «CharliecomeCquièG-ALGYSpeedbird rubatoieriseraadIdlewild.Houccisoil responsabileehomessoparzialmentefuoriuso l’aereodepressurizzandolacabina.Tengo l’equipaggiosottoiltirodellapistola.Non abbiamocarburantesufficienteperraggiungere GooseBay,pensoperciòdiammarareilpiù vicinopossibileavoi.Accendetesegnali luminosi.» Un’altravoce,daltonoautoritario,forsequella delcomandante,arrivòattraversol’altoparlante.« SpeedbirdquièCharliecomeC.Messaggio ricevutoecompreso.Chiècheparla?Ripetochiè cheparla?Passo.» Bondsorriseimmaginandolasensazioneche avrebberocausatolesueparole.«Speedbirda CharliecomeC.Quièl’AgentedelServizio SegretoBritanniconumero007ripetonumero 007.ChiedereconfermaallaCasaBianca.Ripeto chiedereconfermaallaCasaBianca.Passo.» Seguìunsilenziosbalordito.Cifuronovari tentatividialtrestazioniradiodiinterferire.Una stazionedicontrollo,probabilmenteGander,le interruppe.CharliecomeCriprese.«Speedbird, quièCharliecomeCaliasl’ArcangeloGabriele okayperlaCasaBiancaeperlesegnalazioni luminose,maLondraeGandervoglionoaltri particolari…» Bondinterruppe:«MidispiaceCharliecomeC manonpossotenered’occhiocinqueuominie intantoscambiareconvenevolidatemile condizionidelmarecontinueremoavolarefinoal momentodiammarare.Passo.» «OkaySpeedbirdhocapitoquiventoforzadue condizionidelmareondelungheeliscedovreste farcelafrapocoviintercetteremosulradar intantocimanterremoincontattoradio prepariamowhiskyperunapersonaeferriper cinquebuonafortunapasso.» Bonddisse:«GrazieCharliecomeC aggiungeteunatazzaditèall’ordinazioneper favoreabordodelloSpeedbirdc’èancheuna bellaragazzapassoechiudo.» Bondgiròl’interruttoreedetteilmicrofonoal radio-operatore.Disse:«Pilota,metterannodei segnaliluminosierimarrannosullanostra lunghezzad’onda.Ventoforzadue,ondelunghee lisce. Adessofacciamolecoseconcalmae cerchiamodiuscirnevivi.Appenatocchiamo l’acquaioapriròilportello.Finoaquelmomento spareròachiunqueapralaportadellacarlinga. D’accordo?» Dadietrolaportaallesuespallegliarrivòla vocedellaragazza.«Stavoperentrareper partecipareallariunione,maadessomeneguardo bene.Nonmivadiricevereunbucoinpancia. Poteteperòrichiamarequell’uomoeordinaredue whisky.Iltèmifavenireilsinghiozzo.» Bonddisse:«Pussy,tornaneltuocestino.» Detteunultimosguardocircolareallacarlingae indietreggiòfuoridellaporta. _____________ Dueorepiùtardi,odueanni?Bondstava sdraiatosullacuccettadiunacomodacabinasulla Charlieascoltandobeatounprogrammadi musichediradioCanada.Sentivatuttoilcorpo dolorante.Eraandatoincodaall’aereoeaveva fattoinginocchiarelaragazzaconlatestaraccolta fralebracciaepoggiatasudiunsedile;poisiera messofralaragazzaeloschienaledelsedile anterioreconlebracciastrettamenteallacciate intornoalcorpodiPussy.Laragazzaaveva continuatoafareosservazionischerzosesulla loroposizionesconvenientefinoaquandola panciadell’aereononavevacolpitoconun rumoresordolasuperficiedelmareallavelocità dicentomigliaall’ora.L’aeroplanoaveva sobbalzatoeconunfragoreassordantesiera infilatodimusoinunmurod’acqua. L’urtoavevaspezzatolacodadell’aereo.Il pesoenormedelleverghenelbagagliaioaveva letteralmentetagliatoinduel’aereo,proiettando Bondelaragazzanell’acquagelidailluminata dallelucirossedellesegnalazioni.Avevano galleggiatomezzointontitinellelorocinturedi salvataggiofinoacheunascialuppanonliaveva raccolti.Sullasuperficiedelmaresivedevano soloalcunirelittisparsiel’equipaggiocontre tonnellated’orointornoalcollostava sprofondandoversoilfondodell’Atlantico.La scialuppaerarimastasulpostoperdieciminuti, mavedendochenessuncorpovenivaalla superficie,avevaabbandonatolericercheesiera direttaseguendolafiladellelucirossedi segnalazione,versolamuratadellavecchia fregatabenedetta.Eranostatitrattaticomese fosserounmistodialtezzerealiemarziani.Bond avevarispostoalleprimeepiùurgentidomande, poiall’improvvisoisuoinerviavevanoceduto. Orastavasdraiatogodendosilapaceeilcaldodel whiskydentrolostomacoedomandandosiperchè PussyGaloreavevapreferitorifugiarsisottola suaalapiuttostochesottoquelladiGoldfinger. Laportadicomunicazioneconlacabinavicina siapriedentròlaragazza.Indossavasoloun maglionedapescatoregrigiochenonera indecentesoloperuncentimetro.Lemaniche eranoarrotolate.SembravaunquadrodiVertes. Disse:«Questagentecontinuaadomandarmise vogliounmassaggioconl’alcooleioho continuatoarisponderechesec’eraqualcunoche midovevafareunmassaggioerituesemi dovevofaremassaggiareconqualchecosa,eri sempretudacuivolevoesseremassaggiata.» Finìínunsoffio.«Cosìeccomiqui. Bonddissecondecisione:«Chiudiquella porta,Pussy,toglitiilmaglioneevienialetto.Ti prenderaiunraffreddore.» Fecequellocheluileavevadettocomeuna bambinaobbediente.Siaccucciònelcavodelle bracciadiBondealzògliocchiversodilui.Con unavocechenoneraquelladiungangster,nè quelladiunalesbica,maquelladiunaragazzagli disse:«MiscriveraiaSingSing?» Bondfissògliocchiviolettichenoneranopiù durieimperiosi.Sichinòelibaciòdolcemente.« Miavevanodettochetipiacevanosololedonne. » Leidisse:«Nonavevomaiincontratounuomo prima.»Lasuavocedivennedinuovodura.«Io sonodelSud.Saicomedefinisconolaggiùuna vergine?Be’,èunaragazzachecorrepiùveloce disuofratello.Nelmiocasoiononsonoriuscita acorrerepiùvelocedimiozio.Avevododici anni. Midispiace,James,avrestidovutocapirloda solo.» Bondguardòsorridendoilbelvisopallido, dicendo:«TuhaibisognodiuncorsodiT.T.A. «Ecos’èilT.T.A.?» «E’lasigladiTrattamentoTenerezza Amorevole.Sidicediqueibambiniabbandonati chevengonoricoveratinegliistitutiper l’infanzia.» «Mipiace.»Guardòlaboccaappassionatae crudeleinattesasopradilei.Alzòlamanoesi scostòunacioccadicapellineridallafronte, Guardògliocchigrigichesembravanodue fessureardenti.« Quandocomincia?» LamanodiBondrisalìlentamentelungole coscesalde,ifianchisofficifinoalseno.Il capezzoloerainduritodaldesiderio.Dissepiano: «Ora»,elesuelabbrasipoggiaronoavidamente suquelledilei.