Agente 007 Missione Golfinger - Suggerimenti? Critiche? Consigli?

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Agente 007 Missione Golfinger - Suggerimenti? Critiche? Consigli?
Agente007missioneGoldfinger
diIanFleming
1Riflessionidavantiaundoppiobourbon
JamesBondstavasedutonellasalad’aspetto
dell’aeroportodiMiami.Avevagiàbevutodue
bourbondoppieorariflettevasullavitaela
morte.Ancheseammazzarelagentefacevaparte
dellasuaprofessione,lacosanonglieramai
piaciuta.Quandovieracostretto,cercavadifarlo
comemegliopotevaepoisenedimenticava.
Comeagentesegretoinpossessodelraroprefisso
«00»—
l’autorizzazioneaucciderenelServizio
Segreto—erasuodoveremantenersidifronte
allamortefreddocomeunchirurgo.Sedoveva
succedere,succedeva.Recriminarenonrientrava
nelsuomestiere.Peggio,erauntarlocherodeva
ilcervello.
Eppurec’eraqualcosachel’avevacolpitonella
mortediquelmessicano.Nonchenonavesse
meritatodimorire.Eraunpocodibuono,unodi
quellicheinMessicochiamanocapungo.Un
capungoèunbanditodispostoadammazzare
chiunqueperquarantapesos;eraprobabileperò
cheperfarfuoriBondgliavesserooffertomolto
dipiù.Agiudicaredalsuoaspetto,dovevaaver
passatounavitadisofferenzeedimiserie.
Certamente,seloerameritato,mache
differenzaenormetrauncorpopienodivitaeuno
inanimato!
Oraèqualcunoeunattimodopo,nessuno.
C’erastatounmessicanoconunnomeeunacasa,
unlibrettodilavoroeforseunapatentediguida.
Poiqualcosaerauscitodalui,dall’involucrodi
carneedivestitiabuonmercato,edoraera
ridottoaunsacchettovuotoprontoperilbidone
dellaspazzatura.Maladifferenza,lacosache
avevaabbandonatoilluridobanditomessicano,
erapiùgrandedituttoilMessico.
Bondguardòl’armacheavevacompiuto
l’opera.Iltagliodellasuamanodestraerarossoe
gonfio,prestosarebbeapparsolivido.Bondflettè
lamanomassaggiandoselaconlasinistra.Per
tuttoilviaggiosull’aereoavevacompiutolo
stessomovimento.Certo,eradoloroso,mase
riuscivaamantenerelacircolazionedelsangue,
lamanosarebbeguaritapiùpresto.Glipoteva
capitaredidoverlausaredinuovo.Unsorrisetto
cinicoaffioròagliangolidellaboccadiBond.
LaAirlineoftheStarsannuncialapartenzadel
voloNA106perl’aeroportoLaGuardiadiNew
York.Ipasseggerisonopregatidiportarsi
all’ingressonumerosette,prontipersalirea
bordo.»
L’altoparlantetacque.Bondgettòunosguardo
alsuoorologio.Fradieciminuticircaavrebbero
annunciatolapartenzadelvolodella
Transamerica.Chiamòunacamerieraeordinòun
altrobourbondoppioconghiaccio.Quandoebbe
ilbicchierebassoepanciutofralemaniloagitò
lentamenteperchèilghiacciosisciogliesse,poi
detteunalungasorsata.Schiacciòilmozziconedi
sigaretta,appoggiòilmentosullamanosinistrae
guardòpensosooltrelapistascintillantedove
l’ultimametàdelsoles’inabissavanelleacque
delgolfo.Lamortedelmessicanoerastata
l’ultimoattodiunadellesuemissionipiù
squallideepericolose.L’unicolatopositivoera
chel’avevatenutolontanodalquartiergenerale.
C’erainMessicountipochecoltivavacampi
dipapaveri.Maifiorinoneranodestinatiascopi
decorativi,neestraevaoppiochevenivasubito
venduto,piuttostoabuonmercato,daicamerieri
diunpiccolocaffèdiCittàdelMessico,chiamato
MadredeCacao.Ilcaffègodevadiunabuona
protezione.Chivolevadell’oppio,entravaelo
ordinavainsiemeaunabibita.Poiandavaa
pagareeilcassiereglidicevaquantizeridoveva
aggiungerealconto.Erauncommerciotranquillo
esicurochenoninteressavanessunofuoridei
confinidelMessico.Poi,nellalontana
Inghilterra,ilgoverno,sollecitatodalleNazioni
Unite,cheavevanointrapresolacampagnacontro
iltrafficodelladroga,avevaproibitol’eroinain
tuttoilterritoriodellanazione.L’allarmesi
sparseaSohoeanchetramoltirispettabili
medici,preoccupatidialleviarel’agoniadeiloro
pazienti.Laproibizionefecescattareil
meccanismodelcrimine.Benprestoicanalidel
trafficodelladroga,Cina,TurchiaeItaliafurono
quasiprosciugatidallescorteaccumulate
illecitamenteinInghilterra.ACittàdelMessico
vivevauncertoBlackwell,titolarediunadittadi
importazioneedesportazione.Blackwellavevain
Inghilterraunasorellachesidrogavacon
l’eroina.Leeramoltoaffezionatoequando
ricevetteunaletteraincuileiglidicevachese
qualcunononl’aiutavasarebbedicertomorta,le
credetteciecamenteecominciòadarsidafareper
mettersiincontattoconitrafficantimessicani.
Dopounpo’ditempo,tramiteamicidiamicidi
amici,arrivòalMadredeCacaoedilìal
coltivatoremessicano.Blackwellintantosiera
resocontodeivantaggiditalecommercioe
decisechesepotevaalleviareimalidell’umanità
sofferenteealtempostessocrearsiunafortuna
potevabendirediavertrovatoilsegretodella
vita.Blackwellsioccupavadifertilizzanti;
disponevadiunmagazzino,unlaboratorioetre
impiegati.Nonglifuquindidifficileconvincere
ilcoltivatoremessicanoche,protettidalnome
rispettabiledelladitta,potevanomettersia
estrarreeroinadall’oppio.Ilproblemadicome
farentrarel’eroinainInghilterrafuprontamente
risoltodalmessicano.Perdiecimilasterlineuno
deicorrieridiplomaticidelMinisterodegliEsteri
portavaognimeseunavaligiaaLondra.Ilprezzo
eraragionevole.Unavoltacheilcorriereaveva
depositatolavaligiaallaStazioneVittoriae
avevaspeditoloscontrinoauncertosignor
Schwab,pressoBoox-an-Pix,Ltd.W.C.1,il
contenutovalevaventimilasterline.
SfortunatamenteSchwaberaundisonestochenon
sipreoccupavaminimamentedell’umanità
sofferente.Glivenneinmentecheseiminorenni
americaniconsumavanoogniannomilionidi
dollaridieroina,altrettantopotevanofareiloro
cuginettiinglesi.InduestanzetteaPimlico,
cominciòamischiarel’eroinaconunapolvere
digestivaeadistribuirelebustinenellesaleda
balloeneilocalididivertimento.
QuandogliagentidelCriminalInvestigation
Departmentloindividuarono,Schwabsieragià
fattounapiccolafortuna.AScotlandYard
deciserodilasciargliguadagnareunaltropo’di
soldi,mentrelorocercavanodirisalireallafonte
deisuoirifornimenti.Glimiserounagentealle
calcagnaeinbrevetempoarrivaronoalcorriere
diplomaticoeallavaligiadepositataallaStazione
Vittoria.Aquestopunto,datocheentravainballo
unpaesestraniero,l’affareriguardavailServizio
Segreto.
ChiamaronoBondegliordinaronodi
individuarechirifornivailcorrierediplomaticoe
didistruggerelafontedeltraffico.Bondfece
comegliavevanoordinato.
L’altoparlantegracidòdinuovo:La
Transamericaèspiacentedidoverannunciareche
ilvoloTR
618perNewYorkdovràsubireunritardoa
causadiunguastomeccanico.Lapartenzaè
quindirimandataalleoreottodidomanimattina.
Ipasseggerisonopregatidipresentarsiallo
sportellodellasocietàperprenderegliopportuni
accordiperilpernottamento.Grazie.»
Mabene!Cimancavaanchequesto!Chefare?
Prendereunaltroaereoopassarelanottea
Miami?
Bondsiricordòdelsuobourbon.Alzòil
bicchiere,piegòlatestaall’indietroescolòil
liquidofinoall’ultimagoccia.Ilghiacciotintinnò
allegramentecontroisuoidenti.Sì.Eraun’idea.
AvrebbepassatolanotteaMiamiesisarebbe
ubriacato.Certo,ubriacofradicio,tantoubriaco
cheunaputtanaqualunqueavrebbedovuto
letteralmenteportarloaletto.Eranoannichenon
siubriacava.
Eraorachelofacesse.Quellaeraunanotte
speciale,unanottecadutadalcielo,liberada
impegni,unanotteperduta.L’avrebbeimpiegata
comesideve.Eratempochesilasciasseunpo’
andare.
Stavadiventandonervosoepoipensavatroppo.
Chediavolosignificavaquestorimuginaresulla
mortediquelmessicano,quelcapungopagatoper
ammazzarlo?Uccidereoessereucciso.Epoiogni
momentoc’ègentecheammazzaaltragente.Con
leautomobili,adesempio,conlemalattie
infettive,alitandomicrobiinfacciaadaltri,
dimenticandoirubinettidelgasapertiincucina,
pompandoossidodicarbonioneigaragechiusi.E
quantepersone,daiminatoricheestraggono
uranio,agliazionistidellaminiera,sono
coinvoltenellafabbricazionedibombe
all’idrogeno?Maesistequalcunoalmondoche,
magarisolosottoilprofilostatistico,non
collaboriadammazzareilsuoprossimo?
L’ultimalucedelgiornoerascomparsa.La
superficieoleosadellepisteriflettevaleluci
gialleeverdidellesegnalazionisottoilcielo
indaco.UnDC7siabbassòsullapistacentrale
conunromboassordante.Levetratedellasala
d’aspettotintinnarono.Tuttisialzaronodailoro
postiperandareaguardare.Bondcercòdi
interpretareleloroespressioni.Speravanoche
l’aereoprecipitasseperaverequalcosadavedere,
qualcosadaraccontare,qualcosacheriempissela
lorovitasenzasignificato?O
siauguravanochetuttoandassebene?Quale
deiduepensieripassavaperlamentedeisessanta
passeggeri?Vitaomorte?
Bondfeceunasmorfiadidisgusto.Basta.
Smettiladiesserecosìmaledettamentemorboso.
Infondolatuanonèchelareazionediunuomo
normaleadunasporcamissione.Seistufo,stufo
didovertisemprecomportaredaduro.Civuole
uncambiamento.Bastaconquestodoverstare
semprefacciaafacciaconlamorte.Tiandrebbe
unpezzettodivitafacile,allegra,spensierata?
Bondascoltavaipassichesistavano
avvicinando.Sifermaronoaccantoalui.Alzògli
occhi.Unsignoredistintodimezzaetà,conl’aria
dichinonèafflittodapreoccupazionifinanziarie,
loguardavaimbarazzato.
«Scusatemi,mavoisieteMrBond…Mr
ehm…JamesBond?
2Undesideriosoddisfatto
Bondamaval’anonimo,perciòilsuo«Sì,sono
io»,suonòscoraggiante.
«Bene,alloraèpropriounacoincidenza
fortunata!»Bondsialzòlentamente,strinseper
unattimolamanograssocciaemollechel’uomo
gliporgeva.Sembravaunguantodigomma
gonfiod’aria.«
MichiamoDuPont.JuniusDuPont.Forsenon
viricorderetedime,macisiamogiàincontrati
unavolta.Vidispiacesemisiedoalvostro
tavolo?»
Quellafacciaequelnome.Sì,avevanodavvero
qualcosadifamiliare.Moltotempoprima.Nonin
America.Bondpassòmentalmenteinrassegnail
suoschedariomentreosservaval’individuo.Mr
DuPontdovevaaverecircacinquant’anni.Era
roseo,bensbarbatoevestivacomeunosi
immaginadebbanovestireimilionariamericani.
Indossavaunvestitoditelamarronescuroaun
pettoeunacamiciabiancacolcollodallepunte
arrotondate.Sottoilnododellacravattaarighe
biancheerossespuntavaunaspillad’oro,aipolsi
dellacamiciaavevadeigemellidiquarzo.I
calzinieranodisetagrigioantraciteelescarpe
colormoganoeranolustreemorbide.Tenevain
manounpanamascuroconlafaldastrettaeuna
altafasciagranata.
MrDuPontsisedettedifronteaBondetirò
fuoriunpacchettodisigaretteeunaccendino
d’oro.
Bondnotòchesudavaleggermente.Pensòche
MrDuPontdovevaessereproprioquelloche
sembrava:unricconeamericanoleggermente
imbarazzato.Sapevadiaverlogiàincontrato,ma
nonriuscivaaricordarenèdove,nèquando.
«Fumate?»
«Sì,grazie.»EraunaParliament.Fecefintadi
nonnotarel’accendinocheglivenivaofferto.
Detestavaaccenderelasigarettainquelmodo,
preferivausareilsuo.
«Francia,1951.RoyalelesEaux,»MrDuPont
fissòansiosamenteBond.«Alcasinò.Ethel,
vogliodiremiamoglieedioeravamoseduti
accantoavoiquellaserachegiuocasteconquel
francese.»
Ecco,oraricordava.Sì,certo,iDuPont
avevanoilquattroeilcinquealtavolodibaccarat
eluiavevailsei.Glieranosembratitipiinnocui
ederastatocontentodiavereallasuasinistraun
cosìsolidobaluardo,quellafamosanotteincui
avevabattutoLeChiffre.OraBondrivedeva
perfettamentelascena.Ilcerchiobrillantediluce
sultappetoverdeequellemanicheafferravanole
cartecomeartigli.Glisembròdisentireancora
l’odoreacredelsuosudore.Chenotteerastata
quella!BondguardòMrDuPontesorriseal
ricordo.«Sì,certo,rammentobenissimo.Vi
pregodiscusarmisenonmisonoricordatosubito
divoi,maquellaseranonavevoocchicheperle
carte.»
MrDuPontricambiòilsorrisofelicee
sollevato.
«Macerto,MrBond.Perdianasecapiscoe
sperochemiperdonereteperavervidisturbato.
Dovetesapere…»Schioccòleditaperrichiamare
l’attenzionediunacameriera.«Dobbiamobere
qualcosaperfesteggiarel’incontro.Cosa
preferite?»
«Unbourbonconghiaccio,grazie.»
«…eunHaigallungatoconacqua.»La
camerierasiallontanò.
MrDuPontsichinòversoBondsorridendo.
Odoravadisaponettaodilozionedopobarba,
pensòBond.«Sapevochedovevateesserevoi.Vi
horiconosciutoappenavihovisto.Misonodetto,
Junius,sochenontisuccedespessodisbagliare,
peròprimaassicuratichesiapropriolui.Beh,
dovevoprenderel’aereodellaTransamericae
quandohannoannunciatoilritardovihoguardato
e,scusatemiMrBond,masiècapitobenissimo
dallavostraespressionecheanchevoidovevate
prenderelostessoaereo.»AttesecheBond
facesseuncennodiassenso,poiproseguì:«Sono
andatoallabiglietteriaemisonofattomostrarela
listadeipasseggeri.Comeprevedevo,holettoil
vostronome.»
MrDuPontsiappoggiòalloschienaledella
sedia,evidentementesoddisfattodellasua
perspicacia.
Tornòlacameriera.DuPontalzòilbicchiere:«
Allavostrasalute.Questopermeèproprioun
giornofortunato!»
Bondsilimitòasorridereebevve.MrDuPont
siguardòintorno,poisichinòdinuovoinavanti.
Aitavolivicininonc’eranessuno,maluiabbassò
ugualmentelavoce.«Sonosicurocheoravistate
dicendo:behanch’iosonocontentodirivedereil
vecchioJuniusDuPont,maquestoètutto.Perchè
luidicediesserecosìfelicediavermiincontrato
propriostasera?»MrDuPontalzòlesopracciglia
comesestesserecitandolapartediBond.Bonda
suavoltaassunseun’ariadicorteseinteresse.Mr
DuPontsichinòancoradipiùversodilui.«
Sperochemiperdonerete,MrBond.Nonèmia
abitudineimpicciarmideisegre…ehm…affari
deglialtri…madopoquellapartitaalRoyale,ho
sentitodirechevoinonsietesoltantounottimo
giuocatore,ma…ehm…comedire,unaspeciedi
investigatore…vogliodireunagentesegreto.»
Lasuastessaaudacialofecearrossire.Si
appoggiòalloschienale,tiròfuoriunfazzolettoe
siasciugòlafronte.PoilanciòaBonduno
sguardoansioso.
Bondsistrinsenellespalle.Isuoiocchigrigio
azzurrifissavanoconun’espressionedicandore
ironicoquellidiDuPontche,nonostantelasua
ariaimbarazzata,sieranofattidurieinquisitori.
«
Sì,unavoltamioccupavodiquestecose.
Conseguenzedellaguerra.Pensavoancorache
fossedivertentegiuocareaguardieeladri.Main
tempodipacelacosanonrende.»
«Certo,certo.»MrDuPontaccompagnòle
paroleconungestodellamanochereggevala
sigaretta.IsuoiocchievitaronoquellidiBond
mentrefacevalasecondadomandaeaspettavala
secondabugia.
Bondpensòchesottoquelvestitodamilionario
dovevaesserciunavecchiavolpe.«Eorache
lavorofate?»MrDuPontsorrideva
paternamente.«Dicosavioccupate,senonsono
indiscreto?»
«Importazioniedesportazioni.Lavoroperla
societàUniversal.Forseneavetesentitoparlare.
»
MrDuPontstavaalgiuoco.«Ehm…
Universalavetedetto…Vediamo…sì,certo,ne
hosentitoparlare.Nonricordosehotrattatodegli
affariconloro,mapensochenonèmaitroppo
tardi.»
Ridacchiò.«Hounmucchiodiinteressiinun
saccodiposti.Lasolacosaincuionestamente
nonsonointeressatosonoiprodottichimici.
Forseèunasfortuna,MrBond,maiononsono
unodeiDuPontdelleindustriechimiche.»
BondconclusecheMrDuPontsiriteneva
completamentesoddisfattodiquellocheera,ma
nonfecealcuncommento.Gettòunosguardo
distrattoall’orologioperchèl’altrosiaffrettassea
concludere.
Decisediesserecauto.MrDuPontaveva
un’espressionedolceeinfantileeunabocca
corrucciata,quasifemminea;aveval’aspetto
innocuodituttigliamericanidimezzaetàconla
macchinafo-tograficaatracollachestazionanodi
fronteaBuckinghamPalace,maBondsentivache
quell’ariapaciocconanascondevabenaltre
qualità.
MrDuPontavevacoltol’occhiatadiBond
all’orologioeguardòilsuo.«Poverome!Sono
giàlesetteeiononsonoancoraarrivatoalpunto.
Dunque,statemiasentire,MrBond.Vorreiil
vostroaiutoperrisolvereunproblema.Seavete
tempoedavetedecisodipassarelanottea
Miami,visareiveramentegratosevoleste
accettarelamiaospitalità.»MrDuPontalzòla
mano.«Vipossoassicurarechevitroveretebene.
Sidàilcasocheiosiacomproprietariodel
Floridiana.Forseavetesentitodirechel’abbiamo
inauguratoaNatale.Unacosettaveramentefatta
bene.Abbiamosurclassatoanchelavecchia
FontanaBlu.»MrDuPontebbeunarisatina
indulgente.«E’cosìchechiamiamo
Fontainebleauquaggiù.Allorachenedite,Mr
Bond?
Vifaròdarel’appartamentomigliore,anchese
perquestoqualcheottimoclientepagantedovrà
esseresbattutofuoriadormiresulmarciapiede.
Visaròdavveroriconoscenteseaccettate»,e
lanciòaBondunosguardoimplorante.
MaBondavevagiàdecisodiaccettare.
Qualunquefossestatoilproblemache
preoccupavaMrDuPont,ricatto,gangster,donne,
erasicuramenteunodeisolitiimpicciincui
cadonoiricchi.Eccocheglisioffrivailpezzetto
divitafacileeallegracheavevadesiderato.
Meglioapprofittaredell’occasione.Bond
cominciòadirequalcosa,schermendosi
educatamente,maMrDuPontlointerruppe:«
Prego,prego,MrBond,credetemi,visono
veramentegrato!»Schioccòleditaindirezione
dellacameriera.Quandoebbeilconto,sigiròin
modocheBondnonvedessequantopagava.
Comemoltiricchi,pensavachefaremostradel
propriodenaroelasciarvederequantodavadi
mancia,fosseunacosasconveniente.Infilòil
rotolodeisoldinellatascadeipantalonieprese
Bondperilbraccio,maavvertìlaresistenzadi
Bondalcontattoetolselamano.Sceseronella
hall.
«Oramettiamoapostolavostraprenotazione.
»MrDuPontsidiresseallosportellodella
Transamerica.Conpochefrasisecchediedeuna
dimostrazionedelsuopoteteeautorità.
«Sì,MrDuPont.Certo,MrDuPont.Non
dubitate,MrDuPont.»
Appenauscitidall’aeroportounalucente
ChryslerImperialsiaccostòsilenziosaal
marciapiedeeunautistadall’uniformecolor
biscottosiaffrettòadaprirelaportiera.Bond
s’infilòdentroesiaccomodòsulsedilesoffice.
L’internodellamacchinaeradeliziosamente
fresco,quasifreddo.Unimpiegatodella
TransamericacorsefuoriconlavaligiadiBonde
laconsegnòall’autista,poiconunmezzoinchino
rientrònell’edificio.
«Andiamoda”BillontheBeach“,»disseMr
DuPontall’autistaeilmacchinonescivolòvia
attraversoilparcheggioaffollatoversolastrada.
MrDuPontsiadagiòalloschienale.«Spero
chevipiaccianoigranchidiscoglio,MrBond.Li
avetemaiassaggiati?»
Bondrisposechesì,liavevaassaggiatiegli
piacevanomoltissimo.MrDuPontcontinuòa
parlarediBillontheBeacheadisquisiresulla
differenzadellecarnideivaritipidigranchi,
mentrelaChryslerImperialfilavasilenziosa
lungoilByscaineBoulevard.Bondsilasciava
cullaredallechiacchierediMrDuPont,
limitandosiademetterediquandoinquando
qualchemonosillabodiassenso.Sifermarono
davantiaunfabbricatoinstilereggenzadalla
facciatadistuccobianco.Unascrittarosaalneon
dicevaBillontheBeach.Mentrescendevadi
macchinasentìMrDuPontdireall’autista:«
Ricordati,l’AlohaSuite»e«Sec’èqualcosain
contrariodigliditelefonarmiqui.Capito?»
Salironoigradiniedentrarono.All’internola
vastasalaeradecoratainbiancoelefinestre
eranoincorniciatedatendineinmussolarosa.
Lucirosasuitavoli.Eristoranteeraaffollatodi
genteabbronzataevestitavistosamenteall’uso
tropicale.Camiciedaicoloribrillanti,bracciali
d’oro,occhialiscuridallemontatureingioiellate,
cappellidipagliadallefoggepiùastruse.L’aria
erasaturadiprofumiedeltipicoodoredicorpi
espostilungamentealsole.
Bill,unitalianoeffeminato,venneloro
incontro.«MrDuPont,èunpiacererivedervi.
Unpo’
affollatoquestasera.Manonvipreoccupate,ci
pensoio.Daquestaparte,prego.»L’uomo
sollevòunmenurilegatoinpelleeliprecedette
attraversoilsalonefinoaduntavolod’angoloper
sei.Lifecesedere,chiamòconuncennoilcapo
cameriereel’addettoaivini,miselorodifronte
duemenuaperti,scambiòalcunicomplimenticon
MrDuPontesiallontanò.
MrDuPontchieseilsuomenuconuncolpo
seccoedisserivoltoaBond:«Allora,lasciatea
meilcompitodiordinare?Sec’èqualcosache
nonvipiace,rimandatelapureindietro»,e
rivoltoalcameriere:«Granchidiscoglio.Non
quelliconservati,freschi.Burrofusoetoast.Emi
raccomandocheitoastnonsianosottili.Capito?
»
«Moltobene,MrDuPont.»Stropicciandosile
manil’addettoaivinipreseilpostodelcapo
cameriere.
«Champagnerosa.Pommery1950.Coppe
d’argento.Capito?»
«Moltobene,MrDuPont.Uncocktailper
cominciare?»
MrDuPontsivoltòversoBondconaria
interrogativa.Bonddisse:«UnMartinicon
vodka,perfavore,eunabucciadilimone.»
«Portanedue,»disseMrDuPont.«Doppi.»
L’addettoaivinisiallontanò.MrDuPontsi
adagiòsulloschienaledellasediaetiròfuori
sigaretteedaccendino.Detteunosguardo
circolareallasala,contraccambiòalcunisaluti
conunsorrisoeungestodellamano,poiavvicinò
lasediaaquelladiBond.«C’èunpo’dichiasso,
èsemprecosì,»disseintonodiscusa.«Sono
venutoquisoloperigranchi.Sperochenonne
abbiatel’allergia!Unavoltahoportatoquiuna
ragazza.Sièrimpinzatadigamberiedopounpo’
lelabbralesonodiventategonfiecomedue
gommedibicicletta.»
IlcambiamentosubitodaMrDuPontlo
divertivamoltissimo.Cheparlantinasicuraeche
modiautoritariavevasfoderatoappenasiera
convintocheBondavrebbelavoratoperlui.Era
completamentediversodall’uomotimidoe
imbarazzatocheloavevaavvicinato
all’aeroporto.ChevolevaMrDuPontdalui?La
propostasarebbesicuramentevenutadaun
momentoall’altro.«No,nonsoffrodiallergie,»
disseBond.
«Benissimo!»
Unapausadisilenzio.MrDuPontaprìechiuse
piùvoltel’accendino,poisiresecontocheil
rumoredovevaessereirritanteesifermò.Poggiò
l’accendinosultavolo.Sieradeciso.Guardandosi
lemanidisse:«Avetemaigiuocatoacanasta,Mr
Bond?»
«Sì,èungiuocoabbastanzainteressante.Mi
piace.»«Indue?»
«Sì,anche.Manonèdivertentecomequellain
quattro.Seuno,omegliosenessunodeidue
giuocatorifagrossisbagli,finiscequasisempre
allapari.Leggedelleprobabilità.Nonc’èmaiun
grossoscartofraipunteggideiduegiuocatori.»
MrDuPontannuìconenfasi:«Propriocosì.
Sonod’accordoanch’io.Suuncentinaiodi
partite,duegiocatoridellastessaabilitàfiniscono
sempreallapari.Nessunrischioquindi,maforse
mipiaceproprioperquesto.E’unmodoper
passareiltempo.Sigiuocamolto,cisonoaltie
bassi,manessunoneescemalconcio.Nonècosì?
»
Bondannuì.EranoarrivatiiMartini.MrDu
Pontdissealcameriere:«Portanealtriduefra
dieciminuti.»Bevvero.MrDuPontguardò
Bond.Lasuaespressioneeratesa.«Chedireste
sevidicessichehopersoventicinquemiladollari
inunasettimanagiuocandoacanasta?»Bond
stavaperrispondere,maMrDuPontlofermòcon
ungestodellamano.«Ebadatechesonounbuon
giuocatore.SonoanchemembrodelRegency
Club.GiuocospessocongentecomeCharlie
GoreneJohnnyCrawford…abridges’intende,
mavogliodirechesocavarmelaaltavoloda
giuoco.»
«Seavetegiocatosempreconlastessa
persona,pensoallorachevihaimbrogliato.»
«E-sat-ta-men-te,»MrDuPontsbattèil
tovagliuolosultavolo.Siappoggiòalloschienale
dellasedia.«E-sat-ta-men-te.Èproprioquello
chemisonodettoanch’io,dopoaverperdutoper
quattrogiornidifila.Epoimisonodetto,questo
bastardomistaimbrogliandoe,perdiana,voglio
scoprirecomefaepoilofacciocacciareda
Miami.Cosìhoraddoppiatolepuntateepoileho
raddoppiateancora.Eluieratuttocontento.Ho
osservatoattentamenteognicartachehagiocato,
hoseguitoognisuamossa.Niente!Nonsono
riuscitoavedereniente.Lecartenonerano
segnate,giuocavamoconunnuovomazzoogni
voltacheiolodesideravo…abbiamogiocato
perfinoconlemiecarte!
Eravamosempresedutidifronte,quindinon
potevavederechecarteavevoinmano.Nessuno
cheglifacessecennioglidesseindicazioni.
Nessuno.Equellohacontinuatoavincere.Ho
persoquestamattinaeancoraquestopomeriggio.
Eropropriofuoridime,anchesecercavodi.non
darloavedere.Hosaldatoilmiodebito,poiho
fattolevaligie,sonoandatoall’aeroportoeho
prenotatounpostosulprimoaereoperNewYork.
Pensateunpo’!»MrDuPontalzòlebraccia.«
Scapparviacosì!Maventicinquebigliettoni,
sonoventicinquebigliettoni.Esenonlasmettevo
potevanodiventarecinquanta,ocento.Epoi,non
potevopiùsopportareun’altradiquellemaledette
partite,enonpotevosopportaredinonriuscirea
coglierequeltipoconlemaninelsacco,Cosìme
nesonoandato.Chenedite?JuniusDuPontche
gettalaspugna!»
Bondfeceungrugnitodicomprensione.
ArrivaronoglialtriMartini.IlproblemadiMrDu
Pontlointeressava,qualsiasicosacheavessea
chefareconlecartelointeressava.
Evidentementec’eraqualcosasotto.Bonddisse:«
Venticinquemiladollarisonounabellasomma.
Quantogiocavatealpunto?»
MrDuPontloguardòimpacciato.Unquartodi
dollaro,poicinquantacentepoiundollaro.Un
po’
troppodatochelepartitefinivano
regolarmenteconunoscartodicircaduemila
puntiasuofavore.
Ancheaventicinquecent,facinquantadollaria
partita,aundollaropoidiventaunverosuicidio.
»
«Avretepurvintoqualchevoltaanchevoi,no?
»
«Oh,certo.Manonsocome,quandoioavevo
lecartepronteperchiudere,quelfigliodiputtana
riuscivasemprealiberarsidiquasituttelesue.
Hovintosoloqualchespicciolo,masoloquando
luidovevaaprireacentoventieioavevotuttele
pinelle.Sapreteanchevoicheacanasta
l’importanteèscartarebene.Unocercadifarein
modochel’altrogliregaliilpozzo.Behquel
bastardosembravachemileggessenelpensiero!
Ognivoltachecercavodiintrappolato,fiutavail
pericoloelafacevafranca.Iononriuscivomaia
prendereilpozzo,eppureluicertevoltescartava
cartechenoneranomaiuscite,perfinoassi,ma
gliandavasemprebene.Sembravachesapesse
qualicarteavevoinmano.»
«C’eranospecchinellastanza?»
«Mano!Abbiamosempregiocatoall’aperto.
Dicechevuoleabbronzarsi.Ec’èriuscito…è
rossocomeungambero.Giuocasolodimattinao
dipomeriggio;perchèdicechesegiuocassedi
sera,nonandrebbemaiadormire.»
«Comesichiamaquestotipo?»
«Goldfinger.»
«Edinome?»
«Auric.Noncicrederete,maèinglese.
DomiciliatoaNassau.Dalnomesipotrebbe
pensarechesiaebreo,manonnehal’aspetto.Al
Floridianastannomoltoattentiaquestecose,se
fosseebreononloavrebberoaccettato.Ha
quarant’anni,scapolo,professione:agente.Queste
notizievengonodalsuopassaporto.Hodettoal
detectivedell’albergodidareun’occhiataquando
hocominciatoagiuocareconlui.»
«Chetipodiagente?Dicosasioccupa?»
DuPontsorrisetruce.«Gliel’hochiesto
anch’io.Hadetto:”Oh,ditutto.Qualsiasicosa
micapiti.”
Untipopiuttostoevasivo,comevedete.Seuno
glifaqualchedomandadiretta,sichiudecome
un’ostrica.Cambiadiscorsoconmoltaabilità.»
«Asoldicomesta?»
«Ah!»esploseMrDuPont.«Questoèproprio
ilfattopiùstrano.E’riccosfondato,proprio
sfondato!Hofattocontrollaredallamiabancaa
Nassau.Laggiùimilionarivannoaunsoldola
dozzina,maluiparechesiailprimooilsecondo
ingraduatoria.Parecheabbiailsuocapitalein
verghed’oro.Lespostacontinuamentedauna
nazioneall’altrapersfruttarelevariazioninel
prezzodell’oro.Agiscecomeunabancafederale.
Sivedechenonhafiducianellavalutaenonsi
puòdirecheabbiatorto.Datocheèconsiderato
unodegliuominipiùricchidelmondo,ilsuo
sistemadevepuraverequalcosadibuono,mi
sembra.Maallora,seècosìricco,chebisognoha
difarmifuoriventicinquemilapidocchiosi
dollari?»
Unosciamaredicamerieriintornoalloro
tavoloevitòaBondlafaticaditrovareuna
risposta.Congesticerimoniosiuncameriere
poggiòsullatavolaungrandevassoiod’argento
pienodigrossigranchi,unasalsieracolmafino
all’orlodiburrofusoeduepiattiditoast.La
spumadellochampagnemandavariflessirosati.
Conunsorrisountuosoilcapocameriereallacciò
alcollodiBonduntovagliuolodisetabiancache
gliarrivòsinoaiginocchi.MrDuPont,anchelui
bardatocomeBond,esclamò:«Ognunopersè,
Diopertutti!»,siriempìilpiattodigranchi,li
ricoprìabbondantementediburrofusoecominciò
aingozzarsi.Bondseguìilsuoesempioesi
preparòamangiare,omegliodivorare,lapiù
squisitacenadellasuavita.Lacarnedeigranchi
eraquantodipiùteneroedelicatoavessemai
assaggiato.Ilsaporesiaccompagnava
perfettamenteconquellodeitoastcroccantiecon
l’aromaleggermenteaffumicatodelburrofuso.
Lochampagnesapevadifragola.Eragelatoe
dopoognibocconenettavailpalatoelopreparava
allaseguentedelizia.
Mangiaronotalmenteassorticheamalapena
scambiaronounaparolafinoacheilvassoionon
fucompletamentevuoto.
RuttandoleggermenteMrDuPontsipulìper
l’ultimavoltailmentountodiburroconil
tovagliuolodisetaesiappoggiòalloschienale
dellasedia.Erarossoecongestionato.Guardò
Bondsoddisfattoedisseintonoriverente:«
Penso,MrBond,chequestaseranessunoal
mondoabbiamangiatoqualcosadipiùbuono.
Chenedite?»
«Sulrestodelmondononmipronuncio,certo
peròcheèstatotuttomoltobuono,»disseBond.
LarispostasembròsoddisfareMrDuPontche
ordinòilcaffè.Bondacceseunasigarettaeattese
cheMrDuPontglifacesselasuaproposta.Era
sicurochegliel’avrebbefatta.Eraevidentechela
cenaneerastatalapreparazione.Beh,luiera
pronto.
MrDuPontsischiarìlagola:«Eora,Mr
Bond,hounapropostadafarvi.»FissòBond
cercandodidecifrarequalesarebbestatalasua
risposta.
«Sì?»
«E’statadavverounafortunaincontrarvi
all’aeroporto.»Erasincero.«Nonhomai
dimenticatoilnostroprimoincontroalRoyale.
Ricordoogniparticolare.Lavostrafreddezza,il
vostrocoraggio,lavostraabilitàconlecarte.»
Bondabbassògliocchiesimiseafissarela
tovaglia,maMrDuPontavevafinitoconi
complimentiestavaarrivandoalsodo.Aggiunse
infretta:«MrBond,vidaròdiecimiladollarise
accettatedirimaneremioospitefinoaquando
nonavretescopertocomequeltiporiescea
vincermiacanasta.»
Bondrispose:«unapropostadavvero
allettante,maiodevotornareaLondraequindi
entroquarantottooredevoessereaNewYorkper
prenderel’aereo.Sedomanigiuocateconquel
tipocomeavetefattofinoadoggi,avròtempoa
sufficienzaperscoprirequalcosa.Madomani
sera,cheiovisiariuscitoono,devopartire.
D’accordo?»
«D’accordo,»disseMrDuPont.
3L’uomochesoffrivadiagorafobia
Bondfusvegliatodalrumoredelletendeche
sbattevano.Sialzòeattraversòlastanza
camminandosulsofficetappetochericopriva
tuttoilpavimento,finoallagrandefinestrache
occupaval’interaparete.Tiròletendeeuscìsul
balconepienodisole.Lepiastrellebiancheenere
eranocaldesottoisuoipiedi,quasiscottavano,
eppurenondovevanoessereancoraleotto.La
leggerabrezzaumidaesalmastrachesoffiavadal
marefacevasventolarelebandieremulticolori
issatesulleimbarcazioninelporticciuoloprivato.
Bondpensòchedovevaessereproprioiltipodi
ventocheituristiadoranoechegliabitantidel
luogodetestanoperchèarrugginiscegliinfissi
metallicidellelorocase,fascolorirelepaginedei
libri,rovinalacartadaparatieiquadriefa
ammuffireilorovestiti.
Dodicipianipiùinbassosistendevailgrande
giardinopunteggiatodipalmeeaiuolefioritee
intersecatodavialettidighiaiafiancheggiatidi
bouganvillee.Congestilenti,quasiletargici,i
giardinierinegrirastrellavanoivialetti,
raccoglievanolefoglieseccheefalciavanoiprati.
Leggerispruzzidiacquaimperlavanol’erba
appenatagliata.PropriosottoilbalconediBond
ilCabanaClubs’incurvavaversolaspiaggia:una
lungacostruzioneaduepianidicabineconla
terrazzapunteggiatadisedieasdraio,tavolinie
ombrelloniarighebiancheerosse.Pocodistante,
ladistesaverdeebrillantedellapiscina
olimpionica.Intornoaibordifiledimaterassini
digommasucui,frabreve,iclientidell’albergo
sisarebberoadagiatiperprenderelaloro
tintarelladacinquantadollarialgiorno.Uomini
ingiaccabiancasiaggiravanointornoallapiscina
allineandoimaterassiniespazzandoviai
mozziconidisigarettadelgiornoprima.Piùoltre,
lalungastrisciadisabbiadorataeilmare.Ancora
uominicherastrellavanolarena,piantavano
ombrelloni,stendevanomaterassini.
Nessunameravigliaseuncartellinoaffisso
nell’armadiodiBondavvisavachel’AlohaSuite
costavaduecentodollarialgiorno.Bondcalcolò
cheseavessedovutopagareilcontoditascasua,
intresettimaneavrebbespesotuttoquelloche
guadagnavainunanno.Sorrisedivertito.Rientrò
incamera,sollevòilricevitoredeltelefonoe
ordinòun’abbondanteprimacolazione,un
pacchettodisigaretteeigiornali.
Quandoebbeterminatodisbarbarsi,lavarsie
vestirsieranoormaileotto.Nonriuscivaacapire.
Icasieranodue:oMrDuPontnoneraquelgran
giuocatorechecredevadiessere,ilcheera
improbabile,oMrGoldfinger
eraunbaro.Sebaravapuressendoricco
sfondato,certamenteavevafattoisoldibarando
suvastascalaodedicandosiaqualchealtra
attivitàillecita.Igrossitruffatoriloavevano
sempreinteressato.
Nonvedeval’oradiincontrarsiconquesto
Goldfingerediscoprirequalefosseilsuo
misteriosoefortunatometodoperspennareMr
DuPont.Lagiornatapromettevadiessere
divertenteeBondsisentivainforma.
Erad’accordoconMrDuPontchesisarebbero
incontratialledieciingiardino.Avrebberofinto
cheBondfossearrivatodaNewYorkpercercare
diconvincereMrDuPontacompraredelleazioni
diunasocietàinglesechepossedevaun
giacimentodimetanoinCanada.Trattandosidi
unaffarestrettamenteconfidenziale,Goldfinger
nonavrebbefattodomande.Tuttoquelloche
Bonddovevaricordareera:azioni,metano,
Canada.Poisarebberoandatiinsiemesulla
terrazzadelCabanaClub,dovesisvolgevala
partitaeBondavrebbelettoigiornalieosservato
ilgiuoco.Dopocolazione,durantelaquale
avrebberoparlatodi«affari»,lapartitasarebbe
ricominciata.BondavevachiestoaMrDuPont
qualefosseilnumerodell’appartamentodi
Goldfingeresefossepossibileavereun
passepartout.AvevaspiegatocheseGoldfinger
eraunbarodiprofessioneoanchesolounabile
dilettante,viaggiavasicuramentemunitodituttii
ferridelmestiere.MrDuPontavevarispostoche
nonavrebbeavutonessunadifficoltàafarsidare
ilpassepartoutdaldirettoredell’albergoeglielo
avrebbeconsegnatoquandosisarebbero
incontratiingiardino.
AllenoveemezzoBonduscìdalsuo
appartamentoegirellòpericorridoicercandodi
studiareladisposizionedellecamere.Quando
incontròlasecondavoltalastessacameriera,le
chiesedovefossel’ascensoreediscesealpiano
terreno.Sisoffermòalcuniminutinellahall,poi
uscìingiardino.
MrDuPontlostavaaspettandoinperfetta
tenutadaspiaggia.Gliconsegnòilpassepartoute
insiemesiavviaronoversolaterrazzadelCabana
Club.LavistadiMrGoldfingerlolasciò
interdetto.Nell’angolopiùlontanodellaterrazza
unuomoerasdraiatosuldorsoconlegambe
poggiatesuunasedia.Avevaindossosolouno
slipgiallo,occhialiscurieunpaiodiampieali
sottoilmento.Sembravanofissateintornoal
colloesiallungavanosullespallecurvandosi
all’insùinduepuntearrotondate.
Bonddisse:«Chediavoloportaintornoal
collo?»
«Nonavetemaivistoquell’aggeggio?»MrDu
Pontsembravasorpreso.«Serveperprendere
un’abbronzaturauniforme.Sonodialluminioe
riflettonoilsolesulcolloedietroleorecchie…i
puntidelcorpochenormalmentenonprendonoil
sole.»
«Capisco,»disseBond.
«Buongiorno!»esclamòallegramenteMrDu
Pontquandofuronoapochimetridall’uomo.
Bondsichiesechebisognocifossediurlarea
quelmodo.
MrGoldfingernonsimosse.
VolgendosiaBondconvocenormale,MrDu
Pontdisse:«Èsordocomeunacampana.»Erano
ormaiaunpassodallafigurasdraiata.MrDu
Pontripetèilsaluto.
MrGoldfingersisollevòasedereesitolsegli
occhiali.
Ehilà,buongiorno!»Sislacciòlealidalcolloe
lepoggiòconcurainterra,poisialzòinpiedi.
LanciòaBondunlungosguardoinquisitore.
«VorreipresentarviMrBond,MrJamesBond,
unmioamicodiNewYork.Èancheluidelle
vostreparti.Èvenutoperparlarmidiunaffare.»
«Piacere,MrBond,»disseMrGoldfinger
tendendolamano.Bondlastrinsebrevemente.
Eraduraedasciutta.Perunattimoipallidiocchi
celestidiMrGoldfingersispalancaronoelo
fissarono,penetrandoglinelcranioescrutandogli
îlcervello.Poil’obiettivosirichiuseeMr
Goldfingerinserìlalastraimpressionatanelsuo
schedario.
«Così,nientepartitaoggi,»disseintono
incolore.Erapiùun’affermazionecheuna
domanda.
«Eperchè,nientepartita?»esclamò
impetuosamenteMrDuPont.«Nonpensereteche
vilasciandarecosìdopochemiavetespennato
comeunpollo!Devorivincerviimieisoldi,
altrimentinonsocomepagarel’albergo,»rise
divertitodellasuabattuta.«DiròaSamdi
preparareiltavolo.IlmioamicoJameshadetto
chenonsagiuocareacarte,mavorrebbe
imparare.Vero,James?»SivolseversoBond.«
Seisicurodinonannoiarti?»
«Certo,miallettal’ideadistarsedutoafar
niente,»risposeBond.«Hoviaggiatotropponei
giorniscorsi.»
GliocchidiGoldfingerlotrapanaronodi
nuovo,poisirichiusero.«Vadoamettermi
qualcosaaddosso.Avevodecisodiprendereuna
lezionedigolfdaMrArmouraBocaRaton.Ma
cirinunciovolentieri.Lecartesonoilmiohobby
preferito.»SivolseaBond:«Giuocateagolf,Mr
Bomb?»
Bondalzòleggermenteiltonodellavoce.«
Qualchevolta,quandomitrovoinInghilterra.»
«Dovegiuocate?»
«AHuntercombe.»
«Ah…unbelcampetto.Iomisonoiscrittoda
pocoalRoyalSt.Marks.Loconoscete?»
«Cihogiuocatoqualchevolta.»
«Qualèilvostrohandicap?»
«Nove.»
«Checoincidenza,ancheilmioènove.
Dobbiamofareunapartitainsiemeungiornoo
l’altro.»Sichinòaraccoglierelealierivoltoa
MrDuPontdisseserio:«Saròdiritornofra
cinqueminuti.»
Poisiallontanòdirigendosiversolascalinata.
Bondsistavadavverodivertendo.Mr
Goldfingergliavevaparlatocoltonocortesee
distrattoconcuilepersonericchehanno
l’abitudinedirivolgersialprossimo.Erachiaro
chenongliimportavaminimamentecheBondci
fosseononcifosse,madatocheeralìerameglio
classificarloconqualcheetichetta.MrDuPont
ordinòaduncamerieredipreparareiltavoloda
giuoco.Bondsiaffacciòallaringhiera.Guardava
ilgiardinoeintantopensavaaMrGoldfinger.Sì,
MrGoldfingereraunodegliuominipiùpadroni
disècheavessemaiconosciuto.Lodimostravano
isuoimovimentilenti,precisi,ilsuomododi
parlare,lesueespressioni.MrGoldfingerera
sempreperfettamentecalmoecontrollato,eppure
siindovinavainluiqualcosadicompresso,pronto
ascattaredaunmomentoall’altro.
Quandosieraalzatoinpiedilaprimacosache
avevacolpitoBonderastatalamancanzadi
proporzionidituttalafigura.Erabasso,forse
pocopiùdiunmetroemezzo,eincimaalcorpo
tozzoepesantepiantatosuduegamberobusteda
contadino,lasuagrossatestaperfettamente
rotondastavaincassatafralespalle.Dava
l’impressionediesserestatomessoinsiemecon
pezzitoltiadaltrepersone.Levariepartidel
corpononlegavanofraloro.Forse,pensòBond,
erapropriopercercaredidissimularelasua
bruttezza,cheGoldfingertenevatantoalla
tintarella.Pallido,quelsuocorpomalfatto
sarebbestatogrottesco.Ilviso,sottoicorti
capellirossi,eraaltrettantosorprendentedel
corpo,benchènoncosìbrutto.Lafronteera
spaziosael’arcodellesopraccigliacolorsabbia
eramoltoaltosopragliocchicelestifrangiatidi
pallideciglia.Avevaunnasocarnosoeaquilino,
glizigomialtieleguancepiùmuscoloseche
grasse.Laboccaerasottileediritta,maben
modellata,ilmentodecisoelemascelleforti.
Insomma,pensòBond,quellaavrebbepotuto
esserelafacciadiunpensatore,forsediuno
scienziato,spietato,sensuale,stoicoesenza
scrupoli.Unabenstranacombinazione.
Chealtropotevadire?Bondnonsieramai
fidatodegliuominibassi.Generalmentesono
vittimesindall’infanziadiuncomplessodi
inferioritàepertuttalavitacercanodidiventare
grandi,piùgrandidituttiquellichelihanno
derisidabambini.NapoleoneeHitlererano
piccoletti.Sonosemprestatideipiccolettia
scatenaredisastrinelmondo.Equestoeraun
piccoletto,malfatto,conicapellirossieuna
facciabizzarra.ForseBondsitrovavadifrontead
unospostatoeccezionale.Siavevalasensazione
cheinluicifossequalcosadirepresso.Come
sfogavaGoldfingerquestasuaformidabile
vitalità?Nellaconquistadellaricchezza?Nel
sesso?Neldesideriodipotenza?Forseintuttee
treledirezioni.Qualepotevaesserelastoriadella
suavita?Eracittadinoinglese,madoveeranato?
Noneraebreo,sebbeneforseavessesangueebreo
nellevene.Sicuramentenoneraunlatino,nonera
slavo…forsetedesco,no…unnordico…ecco,
forsevenivadaunadellevecchieprovince
baltiche,forseerafuggitoprimadell’occupazione
russa.Epoi?Comeerariuscitoadiventareuno
degliuominipiùricchidelmondo?Sarebbestato
interessantescoprirlo.Maperquelgiornodoveva
limitarsiascoprirecomediavolofacevaavincere
acarte.
«Pronto?»chieseMrDuPontaMrGoldfinger
chestavaattraversandolaterrazzadirigendosi
versodiloro.Congliabitiindosso,unvestitoblu
scuroeunacamiciabiancaapertasulcollo,
Goldfingereraquasipassabile,manonriusciva
peròadissimularequellasuagrossatestarotonda,
el’apparecchioacusticoinfilatonell’orecchio
sinistrononmiglioravacertolecose.
MrDuPontsisedettealtavolovolgendole
spalleall’albergoeGoldfingerpreseposto
davantialui.
Alzaronolecarte,toccavaaGoldfinger
distribuire,MrDuPontspinseversol’avversario
unaltromazzodicartedandouncolpettosulla
prima,comeadirechelecarteeranogià
mischiateesipotevacominciare.
Bondsiavvicinòaltavolo,preseunasediaesi
accomodòaccantoaMrDuPont.Siappoggiòallo
schienale,aprìilgiornaleallapaginasportivaesi
miseadosservareilgiuoco.Comesiera
aspettato,Goldfingerdistribuivalecartecon
maestria,manontenevailmazzoconlapresa
tipicadelbaro,ilmignolo,l’anulareeilmedio
ripiegatisulmarginelungodelmazzoeildito
indicepoggiatosullatocortosuperiore;non
avevanessunanelloperinciderelecarte,nèalcun
cerottopersegnarle.
MrDuPontsivolseversoBondspiegando:«
Sidannoquindicicarte,senepescanodueesene
scartauna.Perilrestoseguiamoleregole
Regency,perciònessunodiqueigiuochettiche
usanoinEuropa,comeperesempioitrerossiche
valgonouno,tre,cinque,otto.»
MrDuPontraccolselesuecarte.Bondnotò
cheledisponevaconperizia;nonleordinava
secondoilvaloredasinistraadestra,nè
raggruppavalepinelle(neavevadue)asinistra
—unadisposizionequestacheavrebbepotuto
aiutareunavversarioosservatore—ma
concentravalecartebuonenelmezzoedisponeva
lealtreailati.Lapartitacominciò.MrDuPont
pescòperprimo:duepinelle.
Rimaseimpassibileescartòsenzaesitazione.
Glisarebbebastatopescarealtreduevoltedelle
buonecarteperriuscireachiudereinmano.Ma
avevabisognodiunpo’difortuna,perchèse
pescareduecarteraddoppialapossibilitàdi
trovarequellochesidesidera,raddoppiaancheil
rischiodivedersiinmanounmucchiodicarte
inutili.IlgiuocodiGoldfingereramoltopiù
cauto,diunalentezzaquasiirritante.Dopoaver
pescato,ripassòattentamentelesuecartedue
volteprimadidecidersiascartare.
AlterzogiroDuPontavevamiglioratolasua
posizionealpuntochegliservivaunasolacarta
perriuscireachiudereesorprenderecosìilsuo
avversariocontuttelecarteinmano.Ma
Goldfinger,comeseavesseintuitoilpericolo,
aprìconcinquantapuntiecompletòunacanasta
dicinquecontrepinelle,misegiùanchequalche
triserimaseconquattrocartesoltantoinmano.
Incircostanzediversesarebbestatoungiuoco
sbagliato,mainquell’occasioneglipermisedi
realizzarequattrocentopuntiinvecediandarea
menocento,perchèMrDuPontaprìechiuse
avendorealizzatoinmanoleduecanaste
necessarie.Mailsuotrionfoerastatoingran
partesciupatodall’abilemossadiGoldfinger.
«Perdiana,eroquasiriuscitoafarvelaquesta
volta,»lavocediMrDuPontavevaunaleggera
sfumaturadiesasperazione.«Chidiavoloviha
suggeritodimettergiùlecarte?»
«Hofiutatoilpericolo,»risposeintono
indifferenteGoldfinger.Contòisuoipunti,li
annunciòadaltavoce,liannotòsultaccuinoe
rimaseinattesacheMrDuPontcalcolasseilsuo
punteggio.Poialzòlecarte,siappoggiòallo
schienaledellasediaerivolselasuaattenzione
versoBond.
«Sifermeràalungoqui,MrBomb?»
Bondsorrise:«MichiamoBond.B-O-N-D.
No,devorientrareaNewYorkstasera.»
«Chepeccato!»Goldfingeratteggiòlelabbra
aunasmorfiadicorteserammarico.Raccolsele
suecarteelapartitacontinuò.Bondpreseil
giornaleefecefintadileggereipunteggidelle
partitedibaseball,mentreseguivaconl’orecchio
tesol’andamentodelgiuoco.Goldfingervinse
quellamanoeleduemanisuccessive.Allafine
dellapartitaavevaunvantaggiodi
millecinquecentopuntisuMrDuPont,ilche
equivalevaamillecinquecentodollari.
«Ancora!»silamentòMrDuPont.
Bondpiegòilgiornale.«Perchèancora?Mr
Goldfingervincespesso?»
«Spesso?»noneraunaparola,eraunruggito.
«Sempre.»
AlzaronodinuovolecarteeMrGoldfinger
cominciòadistribuirle.Bonddomandò:«Non
cambiateposto?Ingeneresidicechequestoaiuti
unpo’lafortuna.»
Goldfingersmiseperunattimodidarelecarte
eguardògravementeBond.«Purtroppo,Mr
Bond,nonèpossibile.Altrimentisareicostrettoa
rinunciareagiocare.ComehogiàspiegatoaMr
DuPont,soffrodiagorafobia,nonpossocioè
sopportarelavistadellospazioaperto.Sono
quindiobbligatoasedererivoltoversol’albergo.
»Ripreseadarelecarte.
«Oh,midispiace!»lavocediBonderapiena
diinteresse.«Èunaformadiinsofferenzamolto
rara.Avevosentitoparlarespessodi
claustrofobia,maidelcontrario.Qualèlacausa?
»
Goldfingerstavaraccogliendolesuecarte.«
Nonhoidea,»risposetranquilloecominciòa
riordinarle.
Bondsialzò.«Bene,pensochemisgranchirò
unpo’legambe.Vadoadareun’occhiataalla
piscina.
»
«Faipure,»disseintonocordialeMrDuPont.
«Prenditelacomoda,James.Potremodiscutere
d’affariacolazione.Vogliovedereseriescoa
ripulireilpiattodelmioamicoGoldfingerquesta
volta,invecedicontinuareafarmimangiaretutto
dalui.Civediamodopo.»
Goldfingernonalzònemmenogliocchidalle
suecarte.Bondattraversòlentamentelaterrazza
finoallaringhierachedavasullapiscina.Rimase
perqualchemomentoadosservarelefiledicorpi
bianchi,rosaemarroneallineatisuimaterassini
digomma.L’odorepenetrantedeglioliisolarigli
arrivòallenarici.Alcunibambinieragazzi
nuotavanonellapiscina.Inpiedisultrampolino
piùaltoc’eraunuomo,evidentementeun
tuffatoreprofessionista,forsel’istruttoredinuoto
dell’albergo.
Sembravaungiovanediogreco,biondoe
muscoloso.Feceunpiccolobalzoinaltoevolò
giùconlebracciaspalancatecomedueali,poile
disteselentamentesopralatestaperfendere
l’acqua.Ilcorposparìsottolasuperficieche
s’increspòappena,poiriapparvepochimetripiù
inlà.Sisentìqualcheapplauso.L’uomo
attraversòlapiscinaalunghebracciatetenendola
testaimmersanell’acqua.
Bondsivoltòindietroeguardòiduegiocatori
dicanastasedutiallorotavolo.EcosìGoldfinger
volevastaresemprerivoltoversol’albergo.
OppurelaveraragioneerachedesideravacheMr
DuPontrivolgesselespalleallafacciata?E
perchè?Qualerailnumerodell’appartamentodi
Goldfinger?N.200,l’HawaliSuite.Quellodi
Bond,all’ultimopiano,erailN.1200.Dunque,
datocheognipianoavevalastessadisposizione,
l’appartamentodiGoldfingerdovevaessere
propriosottoilsuo,alsecondopiano.Una
quindicinadímetrisopralaterrazzadelCabana
Club,unaquindicinadimetridaltavoloda
giuoco.Bondindividuòlefinestre.Ilbalconeera
vuotoeassolato.
Laporta-finestraeraapertaedavasull’interno
completamentebuio.Bondmisuròledistanzee
calcològliangoli.Sì,dovevaesserecosì.Furbo
quelGoldfinger!
4Lemaninelsacco
Dopocolazione—ilsolitococktaildigamberi,
pesceconsalsatartara,costatadimanzoaujuse
ananassurprise—c’erailtempodifareun
sonnellino.Lapartitanonsarebbericominciata
chealletre.MrDuPont,cheavevapersoaltri
diecimiladollari,confermòaBondche
Goldfingeravevaunasegretaria.«Nonl’homai
vista.Stasemprechiusaincamera.Forseèsolo
unaballerinettacheGoldfingersièportatodietro
pernonstaresolo…»scoppiòinunarisata
grassa,«…dinotte!
Perchèmelochiedete?Avetescoperto
qualcosa?»
Bondfuevasivo.«Nonpossodirvinientedi
precisoancora.Èprobabilechequesto
pomeriggioiononmifacciavedere.Ditechemi
sonostancatodistareaguardarevoidueche
giuocateesonoandatoafareungiroincittà.»
Dopounattimoproseguì:«Masequelloche
pensoègiusto,nonsorprendetevidiquelloche
accadrà.SeGoldfingercominciaacomportarsiin
modostrano,rimanetecalmoeosservate.Nonvi
stopromettendoniente.Pensodiavercapito.»
«Bene,perdiana!»esclamòMrDuPont.«
Nonvedol’oradipescarequelbastardoconle
maninelsacco.Luiequeisuoiocchimaledetti!»
Bondsalìinascensorealsuoappartamento.
TiròfuoridallavaligiaunaLeicaM3,un
esposimetroMC,unfiltroK2eunflash.Uscìsul
balconeeosservòilsolepercalcolaredovesi
sarebbetrovatoversoletreemezzo.Rientrònella
stanza,simisesullaporta-finestrapermisurare
l’intensitàdellaluce.L’esposizioneeradiun
centesimodisecondo.Regolòl’otturatorea
undici,eladistanzaaquattrometri.Coprì
l’obiettivoconunamanoepremetteilpulsante
percontrollarechetuttofosseaposto.Poiinserì
lapellicola,infilòilflashnelsupportoepoggiòla
macchinasultavolo.
Riaprìlavaligiaepreseunlibrovoluminoso,
LaBibbiacomeoperaletteraria,loaprìetirò
fuorilasuaWaltherPPKnellafondinaBerns
Martin.Infilòlafondinanellacinturadei
pantaloni,dallapartesinistra.Provòdueotre
volteadestrarrevelocementelapistola.Poteva
andare.Esaminòattentamenteladisposizionedel
suoappartamento,nellasperanzachequellodi
Goldfingerfosseugualealsuo.Cercòdi
immaginarsilascenachesisarebbesicuramente
presentataaisuoiocchiunavoltaentrato
nell’appartamentoalsecondopiano.Provòil
passepartoutintutteleserratureecercòdiaprire
leportesenzafarrumore.Poispinseunapoltrona
davantiallafinestra,acceseunasigarettae
cominciòapensarecosaavrebbedettoa
Goldfingerquandosarebbevenutoilmomento.
Alletreeunquartosialzò,uscìsulbalconee
stetteperqualchemomentoadosservareledue
figuresedutesullaterrazzadelCabanaClub.
Rientrònellastanzaecontrollòl’esposimetro.La
lucenoneracambiata.Siinfilòlagiacca,si
aggiustòilnododellacravattaesipassòla
cinghiadellaLeicaintornoalcollo.Lamacchina
glipendevaall’altezzadelpetto.Detteunultimo
sguardocircolareallastanzaesiavviòverso
l’ascensore.Scesealpianoterrenoesimisea
guardarelevetrinettenellahall.Quandoleporte
dell’ascensoresirichiuserosidiresseversole
scaleesalìalsecondopiano.Ladisposizione
degliappartamentieraidenticaaquelladel
dodicesimo.L’appartamentoN.200eraproprio
doveluisieraaspettatochefosse.Nelcorridoio
nonc’eranessuno.Tiròfuoriilpassepartout,aprì
laportaconcautelaelarichiusedietrodisè.
Nell’ingresso,appesiall’attaccapannivideun
impermeabile,unsoprabitodipelodicammello,
euncappellogrigiochiaro.Bondafferrò
saldamentelasuaLeicaconladestra,lasollevò
davantialviso.Giròlamanigliadellaportache
davanelsalottino.Nonerachiusaachiave.L’aprì
lentamente.
Primaancoradivederequellochesiaspettava,
sentìlavoce.Eraunavocedidonna,unavoce
bassa,attraente,dallapronunciainglese.Stava
dicendo:«Hapescatouncinqueeunquattro.Ha
completatolacanastadicinqueconduepinelle.
Scartaunquattro.Inmanohaunre,unfante,un
noveeunsette.»
Bondscivolònellastanza.Laragazzastava
sedutasuduecuscinipoggiatisuuntavoloa
mezzometrodallaporta-finestra.Facevamolto
caldoelaragazzaindossavasolounpaiodi
mutandineeunreggisenoneri.Dondolavale
gambe,annoiata.Avevaappenafinitodilaccarsi
leunghiedellamanosinistra:allungòilbraccio
peresaminarel’effetto,poiavvicinòlamanoalla
boccaesoffiòsulleunghie.Allungòlamanoe
infilòdinuovoilpennellonellabottigliettadello
smalto.All’altezzadeisuoiocchic’eraunpotente
binocolosorrettodauntreppiedichepoggiavasul
pavimento.
Attaccatoalbinocolo,unpiccolomicrofonoda
cuipartivanodeifilicheportavanoadunascatola
dellagrandezzadiunregistratoreportatileedilì
proseguivanofinoadun’antennapiazzatasuun
cassettone.
Quandolaragazzasipiegòinavantiper
metteregliocchialbinocololemutandinenerele
aderironoalcorpoabbronzato.Hapescatouna
reginaeunre.Combinazionediregine.Dueree
unjolly.Scartasette.»Chiuseilmicrofono.
Mentrelaragazzaeraassortaaguardare,Bond
attraversòsilenziosamentelastanzaesipiazzò
quasiallesuespalle.Salìsudiunasedia,
augurandosichenonscricchiolasse.Orastava
all’altezzagiustaperriprenderetuttalascena.
Guardònelmirino.Sì,eratuttoafuoco.Latesta
dellaragazza,ilbordosuperioredelcannocchiale,
ilmicrofonoequindicimetripiùsottoiltavolo
dagiuoco.MrDuPontdispalleavevainmanole
suecarte.Bondpotèdistinguerelecartediseme
rossoequelledisemenero.Premetteilpulsante.
Allampodelflashlaragazzacacciòunurloe
sivoltòdiscatto.
Bondsceselentamentedallasedia.Buonasera.
»C-c-chisiete?Cosavolete?»avevaunamano
sullaboccaegliocchispalancati.Era
terrorizzata.
«Hogiàavutoquellochevolevo.Nonabbiate
paura,ètuttofinito.MichiamoBond,James
Bond.»
Bondposòlamacchinasullasediaelesi
avvicinò.Potevasentireilsuoprofumo.La
ragazzaeramoltobella.Avevaunamassadi
capellibiondissimichelescendevanosulle
spalle,gliocchiazzurririsaltavanosulla
carnagioneappenaabbronzataelelabbraerano
pieneearcuate.Dovevaavereunbelsorriso.
Scesedaltavoloerimaseinpiediaccantoalui.
Eraalta,forseunmetroesettantacinque,aveva
bracciaegambelungheeaffusolate,da
nuotatrice.Ilsenoeraaltoeletendevalaseta
neradelreggiseno.
Nonerapiùterrorizzata.Mormorò:«Eora
cosafarete?»
«Avoiniente.Midivertiròunpo’con
Goldfinger.Sudabrava,scostatevi,vogliodare
un’occhiata.
»
Bondsiavvicinòalcannocchialeeguardò.Il
giuocoprocedevanormalmente.Goldfingernon
davasegnidinervosismo.
«Nonlopreoccupailfattochenongliarrivino
piùlevostreindicazioni?Chefaràora,smetterà
digiuocare?»
Laragazzarisposeesitando:«E’giàaccaduto
altrevolte,quandosièstaccatalaspinao
qualcosadelgenere.Aspettacheiomirimettain
contatto.»
Bondlesorrise.«Alloralasciamolofriggere
perunpo’.Fumateunasigarettaerilassatevi.»
Leporseilpacchettodisigaretteelaragazzane
preseuna.«Edoramettetevilosmaltoalle
unghiedellamanodestra.»
Unleggerosorrisolefecetremarelelabbra.«
Daquantotemposietequinellastanza?Quando
vihovisto,miavetefattovenireunaccidente.»
«Sonoentratopochiminutifa.Midispiacedi
avervimessopaura,maGoldfingerèuna
settimanachestafacendovenirecontinui
accidentiaMrDuFont.»
«E’vero,»risposeincerta,«pensochesiaun
bruttoscherzoperquelpoveretto.MaDuPontè
moltoricco,vero?»
«Sì.Iononmipreoccupotantoperlui,ma
Goldfingerpotrebbescegliereperisuoischerzi
qualcunaltrochenonpuòpermetterselo.Epoimi
sembracheancheluinonselapassimale.Perchè
bara,senuotanell’oro?»
L’espressionedellaragazzasianimò.«Loso.
Nonriescoacapireneanch’ioperchèlofaccia.E’
unaspeciedimania,quelladifarsoldi.Nonpuò
smettere.Glihochiestoilperchèeluimiha
rispostocheèdastupidinonapprofittarequando
lafortunaèdallapartenostra.Eluicontinuaad
averesemprefortuna.Quandomihapropostodi
farequesto,»agitòlasigarettaindirezionedel
binocolo,
«ioglihochiestoperchèsimettevaacorrere
tuttiquestirischi,eluimiharisposto:”Questaè
lasecondalezione:quandolafortunanonèdalla
tuaparte,fa’inmodochecivenga.”»
Bonddisse:«Beh,buonperluicheiononsia
uninvestigatoreounagentedellapolizia.»
Laragazzasistrinsenellespalle.«Oh,nonse
nesarebbepreoccupatoaffatto.Viavrebbe
comprato.
Puòcomprarechiunque.Nessunoresiste
all’oro.»
«Chevoletedire?»
Laragazzadisseintonoindifferente:«Porta
sempreconsèunmilionedidollariinoro,a
menochenondebbaattraversarelafrontiera.Se
vaall’esterosimetteunacinturapienadimonete
d’oro,oppuremettedellelastred’orosulfondoe
sulcoperchiodellavaligia.Sonodelleveree
proprievaligied’ororicopertedicuoio.»
«Peserannounatonnellata.»
«Viaggiasempreinunamacchinacon
sospensionispeciali.L’autistaèunomone;le
valigieletoccasololui.»
«Perchèvaingirocontuttoquell’oro?»
«Nelcasocheneabbiabisogno.Luisache
l’oroglipuòprocurarequalsiasicosa.Ètuttooro
aventiquattrocarati.EpoiGoldfingeramal’oro,
loamacomeglialtriamanoigioielli,oi
francobollio…beh,ledonne.»
Bondsorrise.«Edamavoi?»
Arrossìerisposetuttaindignata.«Certoche
no!»Poiproseguìpiùcalma:«Naturalmente
aveteildirittodipensarequellochevolete,mala
veritàècheluinonmiama.Vogliodirecheglifa
piacerecheglialtripensinochenoi…cheio…
insommachesitrattidiamore,eccetera,eccetera.
Luinonèmoltoattraenteeiopensochesiauna
questionedi…vanitàoqualcosadelgenere.»
«Sì,capisco.Cosìsietesolounaspeciedi
segretaria?»
«No,unaspeciedidamadicompagnia,»lo
corresselei.«Nondevobattereamacchinaofare
cosedelgenere.»Improvvisamentesimiseuna
manodavantiallabocca:«Oh,maionondovrei
dirvicertecose!Nonglielodirete,vero?Mi
ucciderebbe…»eraimpaurita,«…oqualcosa
delgenere.
Nonsocosamifarebbe.Maèiltipocapacedi
qualsiasicosa.»
«Naturalmente,nonglidirònulla.Maquesta
nonèvitapervoi.Perchèlofate?»
Risposesecca:«Centosterlinelasettimanae
tuttoquesto…»siguardòintorno,«…nonsono
cosechecadonodalcielo.Mettodaparteisoldi.
Quandoavròrisparmiatoabbastanza,mene
andrò.»
BondsidomandòseGoldfingerl’avrebbe
lasciataandarevia.Nonsapevatroppecose?
Guardòquelbelvisoequelcorpostupendo.Forse
leinonlosospettavanemmeno,maperisoldi,si
eramessainunbruttoimpiccio.
Laragazzaerainquieta.Disseconunarisatina
imbarazzata:«Noncredodiesserevestitamolto
correttamente.Possoandareamettermiqualcosa
addosso?»
Bondnonerasicurodipotersifidare.Infondo
noneraluichepagavacentosterlinealla
settimana.
Disseallegramente:«Statebenissimocosìeil
vostroabbigliamentoèaltrettantocorrettodi
quellodituttaquellagenteintornoallapiscina.E
poiègiuntoilmomentodiscambiaredueparole
conMrGoldfinger.»
DitantointantoBondavevagettato
un’occhiataaiduechegiuocavanosullaterrazza.
Lapartitasembravaprocederenormalmente.
Bondsiavvicinòalbinocolo.MrDuPont
sembravaunaltrouomo,facevagrandigestied
eramoltoanimato.MentreBondloosservava
posòsultavolounmucchiettodicarteeleaprì:
unacanastapuradire.Bondalzòleggermenteil
binocolo.Lagrossafacciacolorbronzoera
impassibile.MrGoldfingeraspettava
pazientementechelafortunatornassedallasua
parte.MentreBondlostavaosservandositoccò
l’amplificatoreeseloaggiustòmeglio
nell’orecchio.Eraprontoaricevereisegnali.
Bondsivoltòversolaragazza.«Bella
macchinetta,»commentò.«Suqualefrequenza
trasmettete?
»
«Mel’hadetto,manonloricordo.»Socchiuse
gliocchi.«Centosettanta…qualcosacome
mega…»
«Megacicli.Puòessere,manonmi
sorprenderebbeseinsiemeallevostreparolegli
arrivasseroancheunsaccodichiamateperitassì
edimessaggidellapolizia.Deveavereunpotere
diconcentrazioneveramentediabolico.»Bond
rise.«Allora,pronti?Sipuòcominciare.»
Improvvisamentelaragazzaglimiseunamano
sulbraccio.Alditomedioportavaunanello,due
manined’orointrecciateintornoauncuore.La
voceletremava.«proprionecessario?Nonpotete
lasciarloandare?Nonsocosamifarà.Viprego.»
Esitava.Eratuttarossa.«Epoi,mipiacete.Era
tantotempochenonincontravounuomocome
voi.Nonpoteterimanerequiconmeancoraun
po’?
»Abbassògliocchi.«Selolasciateandare,
io…»pronunciòleparoletutted’unfiato«io
sonodispostaafarequalsiasicosa.»
Bondsorrise.Preselamanodellaragazzaela
strinseleggermente.«Midispiace,masono
pagatoperfarequestolavoroedebbofarlo.
Eppoi…»lavoces’indurì,«desiderofarlo.E’
tempochequalcunodiaunalezioncinaaMr
Goldfinger.Pronti?»
Senzaattendereunarispostasichinòdinuovo
sulbinocolo.Sischiarìlagola.Osservò
attentamentequelfaccionepoicercòilbottone
delmicrofonoelopremette.
Goldfingerdovevaaversentitoqualcosa
all’amplificatoreperchè,purrimanendo
impassibile,avevaalzatogliocchieliaveva
riabbassaticomearingraziareilcielo.
LavocediBondsuonòbassaeminacciosa.«
Ascoltatemibene,Goldfinger.»Feceunapausa.
Goldfingernonavevabattutociglio,avevasolo
abbassatoleggermentelatesta.Studiavalesue
carteconattenzione,tenendolestrettenellemani
ferme.
«E’JamesBondcheparla.Viricordatedime?
Ilgiuocoèfinito,oraètempodipagare.Houna
fotografiadituttol’insieme:bionda,binocolo,
microfono,evoieilvostroapparecchioacustico.
Sefaretequellochevidirò,quellidiScotland
Yardedell’FBInonlavedrannomai.Seavete
capito,fateuncennoconlatesta.»
Lentamenteilvisosenzaespressionesiabbassò
perunattimo,poisirialzò.
«Mettetelecartesullatavola…scoperte.»
Abbassòlemani,leaprìelecartescivolarono
sullatavola.
«Tiratefuoriillibrettodegliassegnie
riempiteneunopercinquantamiladollari.Di
questicinquanta,trentacinquemilasonoquelliche
avetespillatoaMrDuPont,diecimilavannoame
eglialtricinquemilasonounamultaperaver
fattosprecareaMrDuPontilsuotempo
prezioso.»
BondcontrollòalbinocoloseGoldfinger
eseguivaisuoiordini.Detteun’occhiataaMrDu
Pont:eratuttoprotesoinavanti,forseavevala
boccaaperta.
MrGoldfingerstaccòlentamentel’assegnoelo
firmò.
«Bene.Eoraannotatequantovidiròebadate
dinonsbagliare.Prenotateamionomeuno
scompartimentosulSilverMeteordiquestanotte
perNewYork.Nelloscompartimentovoglio
trovareunabottigliadichampagneedeisandwich
alcaviale.Enessungiochetto.Spediscosubitola
fotoeunrapportocompletodiquantoèaccaduto
allapoliziaconistruzionicheapranolabustae
procedanosenonarriveròaNewYorkentro
domani,sanoesalvo.Seavetecapitofateun
cennoconlatesta.»
Ancoraunavoltailgrossotestonesipiegòin
avanti.Qualchegocciolinadisudoreeraapparsa
sullafronte.
«Beneeoradatel’assegnoaMrDuPonte
fateglilevostrescuse.Ditegli:”Vichiedo
umilmentescusa,hocercatodiimbrogliarvi“,
poipoteteandare.»
BondvidelamanochesiallungavaversoMr
DuPontelelabbrachesimuovevano.Goldfinger
eratornatotranquillo.Sitrattavasolodidenaro,
infondo.Comealsolitoerariuscitoacavarsela.
«Unmomentoancora,Goldfinger,nonèfinito.
»Bonddetteunosguardoallaragazza.Era
accantoaluielofissava.Neisuoiocchic’era
pauraesgomento,maancheunalucedi
sottomissioneedesiderio.
«Comevichiamate?»
«JillMasterton.»
Goldfingersieraalzatoinpiediestava
allontanandosi.Bonddisseseccamente:«
Fermatevi.»
Goldfingersifermò.Alzògliocchialbalcone.
Liavevaspalancati,comelaprimavoltache
Bondloavevaincontrato.Ilsuosguardoduro,
fermo,sembròindividuarelelentidelbinocolo,
attraversarle,foraregliocchidiBondetrapanare
ilsuocranio.Sembròchedicesse:«Miricorderò
divoi,MrBond.»
Bonddisseabassavoce:«Avevodimenticato
un’ultimacosa.Porteròconmeunostaggiofinoa
NewYork.
MissMasterton,Fateinmodochesitrovial
trenoquestasera.Oh,naturalmentelacabina
dovràessereriservata.E’tutto.»
5Turnodinotte
UnasettimanapiùtardiBonderaaffacciatoad
unafinestradelsettimopianodelpalazzoin
Regent’sParkdovesitrovailquartiergenerale
delServizioSegreto.Londradormivasottola
lunapienachecorrevavelocenelcielo,sparendo
eriapparendodietrolenubi.
Quando,tregiorniprima,Mgliavevadettoche
avrebbedovutofareilturnodinotte,l’ideanon
erapiaciutamoltoaBond.Avevarispostoche
nonsapevaassolutamentenulladiquelgeneredi
servizio,cheeraunpostoditropparesponsabilità
perunocheerastatoperseianninellaSezione«
00»echeavevacompletamentedimenticato
quelpocochesapevadiquellavoro.«Vedrete
cheandràbene,007,»avevadettoMsecco.«Se
trovatequalchedifficoltà,poteterivolgerviagli
agentidiservizio,alcaposezioneoame.»(Bond
avevasorrisoall’ideadisvegliareMnelcuore
dellanotteperchèunuomoalCairooaTokyosi
trovavaneiguai.)«Epoi,hodeciso.Desideroche
tuttigliagentianzianifaccianoilloroturnodi
servizio.»Loavevaguardatogelidamente.«Se
voletepropriochevelodica,007,mihanno
chiamatoquellidelMinisterodelTesoro.Dicono
chelaSezione00ormaièsuperflua.Diconoche
nonservepiù.Erainutilediscutere,»lavocedi
Msieraaddolcita,«glihosolodettochesi
sbagliavano.»Bondpotevaimmaginarelascena.
«Noncredochevifaràmalesvolgerequalche
lavorettoextraorachesieteaLondra.Vi
manterràinforma.»
Eranopassatetrenottiefinoadalloratuttoera
filatoliscio.ABondpiacevastarseneinpace
nellastanzasilenziosa,sapereisegretidituttie
mangiarsiognitantoqualchepaninoconuna
tazzadicaffèchegliportavaunadellegraziose
ragazzedelbar.Fud’improvvisochequellanotte
glivenneinmenteGoldfinger.Vollevederese
all’Archivioavevanonientecheloriguardava.
Bondsollevòilricevitoreverdeechiamò
l’Archivio.
«Controllosubitoevirichiamo.»
Bondriattaccò.
Avevafattounviaggiopiacevolissimoquella
nottedaMiamiaNewYork.Avevanomangiatoi
sandwichebevutolochampagne,poiavevano
fattol’amore.Alungo,lentamente.Laragazza
sembravaaffamatadiamore.Perduevoltelo
avevasvegliatodurantelanottechiedendogli
dolcementecarezze,senzadirenullasolotenendo
lamanoversoilcorposolidoesnellodilui.Il
giornodopoavevachiusoperduevolteletendine
delfinestrino,loavevapresopermanoegli
avevadetto:«Amami,James»comeuna
bambinachechiedelecaramelle.
JillMastertongliavevariferitocheGoldfinger
eracalmo,pernullaturbatoperlasconfitta.
AvevadettoallaragazzadiricordareaBondche
entrounasettimanasarebbearrivatoinInghilterra
echeglisarebbepiaciutofarequellapartitaagolf
aSandwich.Nientealtro,nessunaminaccia,
nessunaimprecazione.Avevadettochelaragazza
sarebbedovutatornareindietrocoltreno
successivo.JillavevadettoaBondcheloavrebbe
fatto.Neavevanodiscussoalungo.Maleìnon
avevapauradiGoldfinger.Checosalepoteva
fare?Epoieraunbuonposto.Bondavevadeciso
didarleidiecimiladollaricheMrDuPontgli
avevacacciatoinmanobalbettandounasequela
diringrazia-mentiedicomplimenti.Laobbligò
adaccettarlidicendole:«Iononlivoglio,non
sapreicosafarne.
Tienilidiriservanelcasodecidessidi
venirteneviaall’improvviso.Vorreichefosseun
milione.
Nondimenticheròmaiquesteorepassate
insieme.»Bondl’avevaaccompagnataalla
stazione,l’avevabaciataalungoun’ultimavolta
eseneeraandato.Nonc’erastatosentimento.Gli
eravenutoinmenteundetto:«L’amorepuò
esserefuoco,l’amorepuòesserecenere,ma
l’amorepiùbelloepiùpulitoèquellodeisensi.»
Nonavevanemmenorimorsi.Avevapeccato?E
controchecosa?Avevapeccatocontrolacastità?
Bondsorrisetrasè.C’eraunaltrodettoederadi
unsanto,S.Agostino:«
OhMioDio,fammidonodellacastità,manon
subito!»
Iltelefonoverdesquillò.«Hotrovatotre
Goldfinger,maduesonomorti.Ilterzoèun
agenterussoaGinevra.Failparrucchiere.Fa
scivolareimessagginellatascadestradeiclienti
quandospazzolaicappottiprimachesene
vadano.HaperdutounagambaaStalingrado.Vi
interessa?Possotrovarealtrenotiziesudilui.»
«No,grazie.Nonèilmiouomo.»
«Possiamocercarenell’archiviodelCriminal
InvestigationDepartmentdomanimattina.Avete
unafotografiadiquestotipo?»
BondsiricordòdellapellicolanellaLeica.Non
avevapensatonemmenoasvilupparla.Sarebbe
statopiùsempliceepiùrapidoricostruirelasua
facciaconl’Identicast.Disse:«Èliberalastanza
dell’Identicast?»
«Sì.Sevoletepossoaiutarviio.»
«Grazie,scendosubito.»
Dissealcentralinistadovepotevaessere
rintracciatoincasodibisogno,uscìdallastanzae
sceseinascensorealprimopiano.Ilgrande
edificioeraimmersonellaquietenotturna.Nel
silenzios’indovinavanoditantointantoisegnidi
unacontinuaesommessaattività:ilsuono
smorzatodiunamacchinadascriveredietrouna
porta,lescaricheintermittentidiunimpianto
radio,ilronziodeicondizionatorid’aria.
Sembravadiesseresudiunanaveda
combattimentoall’ancorainunporto.
L’agentediservizioalrepartoarchivieragià
nellastanzadell’Identicast.DisseaBond:«
Potetedirmiitrattiprincipalidelviso?Cosìtolgo
lediapositivechesicuramentenonservono.»
Bondcominciòadenumerarlimentreseduto
guardavaloschermoilluminato.
L’Identicastèunamacchinachepermettedi
ricostruireconunacertaapprossimazionela
facciadiunindividuosospetto,diqualcunocheè
statovistosolodisfuggitainunastrada,inun
trenoosuunamacchinaincorsa.Funzionasul
principiodellalanternamagica.L’operatore
proiettasulloschermovaritipidiformeditesta,
finoaquandosiarrivaaquellagiustacheviene
lasciatainproiezione.Poisiprocedeconvaritipi
dicapelliequindiconlealtrecaratteristiche
facciali,occhi,naso,mento,bocca,sopracciglia,
guance,orecchie.Allafinesulloschermoappare
lafacciacompletachevienefotografatae
archiviata.Civolleunpo’ditempopermettere
insiemelafacciastraordinariadiGoldfinger,ma
ilrisultatofinaleeraabbastanzasomigliante.
Bonddettòdueotrenotesulcoloritoabbronzato
dell’uomo,ilcoloreel’espressionedegliocchie
ilcoloredeicapelli.Illavoroerafatto.
«Nonvorreiincontrareuntiposimiledinotte,
»fuilcommentodell’agente.«Appenaarrivano
quellidelCIDpassolafotoaloro.Pensoche
potrannodarviunarispostaperl’oradicolazione.
»
Bondrisalìalsettimopiano.Dall’altraparte
delmondoeracircamezzanotte.Leemittenti
orientalitacevano.C’erailrapportodastendere.
Poivenneroleotto.Bondtelefonòalbarchegli
portasserolacolazione.Avevaappenafinitodi
mangiarequandogracchiòiltelefonorosso.M!
Chediavolocifacevainufficiomezz’oraprima
delsolito?
«Pronto!»
«Venitenelmioufficio,007.Desideroparlarvi
primacheandiatevia.»
«Vabene.»Bondriattaccòilricevitore.
S’infilòilcappotto,sipassòlamanosuicapelli,
dissealcentralinistadoveandava,preseil
rapportoesalìall’ottavoedultimopiano.Nè
l’appetitosaMissMoneypenny,nèilcaposezione
eranoancoraarrivati.Bondbussòallaporta
dell’ufficiodiMedentrò.
«Sedete,007.»Mstavacelebrandoilsolito
ritodell’accensionemattutinadellapipa.Avevail
visoroseoelustro.Lasuafacciasegnatada
vecchiomarinaioeramaledettamentesvegliaed
allegrasoprailrigidocollettocandidoela
cravattadalnodoallentato.Bonderaconscio
dell’ombrascuradelsuomentoedell’aspetto
trasandatodeisuoivestiti.
«Tuttocalmoquestanotte?»Erafinalmente
riuscitoadaccenderelasuapipa.FissòsuBondil
suosguardopenetrante.
«Abbastanza.L’emittenteH…»
Mfeceuncennoconlamanosinistra.«
Lasciateandare.Leggeròtuttosulrapporto.Qua,
datemelo.
»
Bondgliporselacartellacheportavalascritta
«TopSecret».Mlamisedapartesullascrivania.
Ebbeunodeisuoirarisorrisettiironici:«C’è
uncambiamento,007.Visospendodalturnodi
notte,perora.»
IlsorrisodiBonderapiuttostoforzato.Sentì
cheilsuocuoreacceleravaibattiticomegliera
spessocapitatoinquellastanza.Maveva
qualcosaperlui.Disse:«Cominciavoappenaora
asbrigarmelaabbastanzabene.»
«Bene.Inseguitovicapiteràancora.È
successoqualcosadinuovo.Unaffarestrano.Non
èproprioilvostrogenere,salvodaunpuntodi
vistaparticolare…»
Bondsiappoggiòalloschienaledellasedia
senzadirenulla.Aspettava.
«HocenatoconilGovernatoredellaBancaieri
sera.Unohasemprequalcosadaimparare.
Questoperesempioiononlosapevo.Oro,eccodi
cosasitratta.Contrabbando,falsificazioni,
eccetera,eccetera.Nonmieromaiimmaginato
chelaBancad’Inghilterrafossecosìben
informatasuitruffatori.Pensochefacciaparte
deicompitidellaBancaproteggerelanostra
valuta.»Malzòunsopracciglio.«Vene
intendetedioro?»
«No,signore.»
«Bene,questopomeriggiodiventereteun
esperto.AveteunappuntamentoconilColonnello
SmithersallequattroallaBancad’Inghilterra.
Avetetempodiriposarviunpo’prima?»
«Si,signore.»
«Bene.SembrachequestoSmitherssiailcapo
delrepartoricerchedellaBanca.Daquantomiha
dettoilGovernatoredeveessereunveroeproprio
sistemadispionaggio.Èlaprimavoltachesento
direchenehannouno.Questodimostracheil
nostrolavorosisvolgeincompartimentistagni.
Comunque,Smitherseisuoiragazzitengono
d’occhioilmondobancario.Eparticolarmente
stannoattentichenessunofacciascherzetticonla
nostravalutaeconlenostreriserved’oroecose
delgenere.L’altrogiornoc’èstatoquell’affaredi
quegliitalianichefalsificavanolesterline.Le
facevanod’oro.Tuttoaposto,icaratiecosìvia.
Masembracheunasterlinaounnapoleone
francesevalganomoltodipiùdellorovalorein
orofuso.Nonchiedetemiperchè.Velopotràdire
Smitherssequestoviinteressa.Comunque,la
Bancasièaffidataadun’interabatteriadi
avvocati,perchètecnicamenteillorononeraun
reato,edopoaverpersoneitribunaliitaliani,è
riuscitaainchiodarliinSvizzera.Forseneavete
sentitoparlare.Poic’èstatoquell’affaredei
dollariaBeirut.
Suigiornalic’eranocertititolonigrossicosì.Io
noncihocapitoniente.Dovevaesserequalcosa
comeunafallanellabarrierachemettiamo
intornoallanostravaluta.Beh,ilcompitodi
Smithersèproprioquellodifiutareilpericolodi
questiimbrogli.Laragioneperlaqualeil
GovernatoremihachiamatoècheSmithersha
individuatodaanni,paredallafinedellaguerra,
unagrossafugad’orodall’Inghilterra.Sitratta
soprattuttodideduzioniediunacertadosedi
istinto.Smithersammettecheèriuscitoasapere
benpocofinoadora,mahaconvintoil
GovernatorechehachiestoalPrimoMinistro
l’autorizzazioneavalersidelnostroaiuto.»M
feceunapausa,poi,guardandoBondconun
sorrisettodivertito,glichiese:«Visietemai
domandatochisianoipiùricchid’Inghilterra?»
«No,signore.»
«Beh,provateadirnequalcuno.»
Bondsimiseapensare.C’eraunsaccodi
personecheeranoriccheocheigiornalidicevano
chelofossero.Machiavevaveramenteisoldi,i
liquidiinbanca?Dovevadirequalcosa.Disse
esitando:
«Beh,c’èSassoon.Poic’èquell’armatore,
quel…Ellerrnan.DiconoanchecheLord
Cowdraysiamoltoricco.Poicisonoibanchieri
Rothschild,Baring,Hambro.C’èWilliamson,
quellodeidiamanti.InSudAfricac’è
Oppenheimer.Puòdarsichequalcheducaabbia
ancoramoltodenaro…»
«Nonc’èmale,proprionientemale.Maavete
lasciatofuoriilpezzopiùimportante.Untipoa
cuinonavreimaipensatosenonmeloavesse
dettoilGovernatore.E’ilpiùriccoditutti.Un
tipochiamatoGoldfinger.AuricGoldfinger.»
Bondnonpotèfareamenodiscoppiarea
ridere.
«Chesuccede?»Merastizzito.«Chediavolo
c’èdaridere?»
«Scusatemi,signore,»Bondsieraripreso.«Il
fattoècheproprioquestanottehoricostruitola
suafacciaconl’Identicast.»Detteunosguardoal
suoorologio,poiconvocestrozzatadalriso
disse:«
Aquest’oralafotodovrebbeessereall’archivio
delCID.»
Msistavaarrabbiandodavvero.«Chediavolo
visuccede?Smettetedicomportarvicomeun
dannatoscolaretto.»
Bonddisseserio:«Beh,signore,èsuccesso
che…»egliraccontòtuttalastoria,senza
tralasciarenulla.
IlvisodiMsirischiarò.Ascoltavacon
attenzionetuttoprotesoinavanti.QuandoBond
ebbefinito,Msiriappoggiòalloschienaledella
sedia.Disse:«Bene,bene…bene,»diminuendo
ognivoltailtonodellavoce.Intrecciòlemani
dietrolanucaesimiseafissareilsoffitto.
Bondfacevasforzienormipernonscoppiarea
rideredinuovo.Comeselasarebberopresaquelli
delCID?LeparolediMloriportaronoallarealtà.
«Apropositocomesonofinitiidiecimila
dollari?»
«Lihodatiallaragazza,signore.»
«Mano!EperchènonliavetedatiallaCroce
Bianca?»
IlfondodellaCroceBiancaservivaperaiutare
ifamiliaridegliagentidelServizioSegreto,
uominiedonne,uccisidurantelemissioni.
«Midispiace,signore.»Bondnonera
preparatoadiscuterequellaquestione.
«Hum.»Mnonavevamaiapprovatolesue
conquistefemminili.Eranounaffrontoallasua
coscienzadivittoriano.Questavoltadecisedi
farglielapassareliscia.Disse:«Beh,questoè
tuttoperora,007.Sapreteilrestoquesto
pomeriggio.Buffoquellochemiaveteraccontato
diGoldfinger.Stranotipo.L’hovistounavoltao
dueaBlades.QuandostainInghilterravienelàa
giocareabridge.E’luiiltipochelaBanca
d’Inghilterratiened’occhio.»Mfeceunapausa,
guardòBonderiprese:«Edaquestomomentolo
terreted’occhioanchevoi.»
6Unachiacchieratasull’oro
BondsalìigradinidellaBancad’Inghilterra,
attraversòiportalidibronzoedentrònellagrande
hall.
Unodeiportierivestiticonlamarsinarossagli
siavvicinò:«Desiderate,signore?»
«IlColonnelloSmithersmiattende.»
«SieteilComandanteBond?Daquestaparte,
prego.»
Ilportieresiavviòversol’ascensoredalle
portieredibronzochestavasulladestra.Salirono
alprimopiano.Ilpavimentodellungocorridoio
erainteramentericopertodauntappetobeige.Il
portierebussòall’ultimadellenumeroseporte
intagliatediquercia.Sedutadietrounascrivania
c’eraunadonnadaicapelligrigiconl’ariada
primadellaclasse.Leparetidellastanzaerano
copertedaschedarimetallici.Ladonnastava
scrivendosuunfogliettogiallodimemorandum.
Glisorriseconun’ariadicomplicità,poisollevò
ilricevitorediuntelefonoefeceunnumero.«Il
ComandanteBondèarrivato.»Riattaccòil
ricevitoreesialzò.«Voleteseguirmi,prego?»
Attraversòlastanzadirettaversounaportaverde
imbottita,l’aprìesifecedaparteperfarpassare
Bond.
IlColonnelloSmitherserainpiediaccantoalla
suascrivania.Dissegravemente:«Graziedi
esserevenuto.Voletesedervi?»Bondpreseuna
sedia.«Fumate?»IlColonnelloSmithersgli
avvicinòunportasigaretted’argento,poisedettee
cominciòariempirsiunapipa.Bondpreseuna
sigarettael’accese.
IlColonnelloSmithersavevaesattamente
l’aspettodiunochesichiamiColonnello
Smithers.Erachiarocheerastatounmilitare,e
probabilmentedicarriera;avevalemaniere
cerimonioseeseriechesiaddicevanoalsuo
nome.Maisuoiocchialicerchiatid’ossolo
facevanopiuttostosomigliareadunuomodicorte
diunacasareale,zelanteeunpo’malnutrito.
Bondpercepìlanoiaannidataagliangolidella
stanza.Disseincoraggiante:«Sembrache
dobbiateraccontarmituttosull’oro.»
«Cosìcredo.HounbigliettodelGovernatore.
Midicechenondevonascondervinulla!
«Quandosilavorainunabancasiprende
l’abitudineadessereeccessivamenteprudenti.
Alloraparliamounpo’diquestooro.Misembra
dicapirechenonnesapetemolto,vero?»
«Selovedo,loriconosco.»
«Ah,ah,certo…bene,dunque…laprimacosa
daricordareèchel’oroèilbenepiùpreziosoe
piùcommerciabiledelmondo.Poteteandarein
qualsiasicittà,direipersinoinqualsiasivillaggio,
mostrareunpezzod’oroericevereincambio
qualsiasicosa.Giusto?»LavocedelColonnello
Smithersavevaoraunavivacitàcheprimanon
aveva.Gliocchibrillavano.Davantialuiaveva
alcunifogliettidiappunti.Bondsiappoggiòallo
schienaledellasediaErasempreprontoad
ascoltarechiunques’intendesseveramentedi
qualcosa,qualsiasicosa.«Un’altracosada
ricordareèchel’orononèidentificabile.Per
esempiolesterlined’orononhannonumeridi
serie,seilingottid’orohannoimpressoil
marchiodellaZecca,ilmarchiosipuòfacilmente
cancellareoilingottisipossonofondere.Tutto
questorendepraticamenteimpossibile
individuarel’originedell’orooisuoispostamenti
nellevariepartidelmondo.InInghilterra,ad
esempio,quiallaBancapossiamocontaresolo
l’orocontenutoneinostrisotterranei,nei
sotterraneidellealtrebancheeallaZecca,efare
uncalcoloapprossimativodiquelloinpossesso
deigioiellieriedellesocietàdipegno.»
«Maperchècitenetetantoasaperequantooro
c’èinInghilterra?»
«Perchèl’oroelavalutasonolabasedel
creditointernazionale.Ognipaesepuòcalcolare
qualesial’effettivaforzadellapropriamoneta
soloinbaseallaquantitàdioroesistente.Eilmio
compito,MrBond…»gliocchimitidel
ColonnelloSmithersdiventarono
inaspettatamentepenetranti,«èquellodi
sorvegliarechenonsiverifichinessunafugadi
orodall’Inghilterraodaqualsiasialtraparte
dell’areadellasterlina.Equandoindividuoun
casodelgenere,unafugad’oroversounaltro
paesedoveessopuòesserecambiatopiù
vantaggiosamentechealnostroprezzoufficiale
d’acquisto,devoincaricareilCIDdirintracciare
l’oro,cercarediriportarloinInghilterra,chiudere
lafallaearrestareiresponsabili.Ilguaioè,Mr
Bond…»ilColonnelloSmitherssistrinse
sconsolatonellespalle,«…
chel’oroattraeipiùgrossieipiùingegnosi
criminali.Edèmolto,veramentemoltodifficile
pescarli.»
«Nonpuòesseresolounafasepasseggera?
Nonèpossibilechequestascarsezzadioro
finisca?
Nelleminiereafricanemiparechecenesia
ancoramolto.Nonbasta?Nonèpossibileche
succedacomeperqualsiasialtromercatoneroche
siesauriscenonappenal’offertasuperala
domanda,comeèavvenutoperlapenicillinadopo
laguerra?»
«Temodino,MrBond.L’orohadelle
straordinarieproprietàevieneutilizzatosempre
piùinognicampo.brillante,malleabile,duttile,
quasideltuttoinalterabileesicuramentepiù
densodiqualsiasialtrometallo,sesieccettuail
platino.Mahaduedifetti:nonèabbastanzaduro,
siconsumarapidamente,ancheacontattodelle
foderedellenostretascheedelsudoredellapelle.
Ogniannoleriserved’orovengono
impercettibilmenteridottedall’usura.Hodetto
chel’orohaduedifetti.»IlColonnelloSmithers
sembravaproprioafflitto.«L’altrodifettoèdi
granlungailpiùimportante:l’oroèiltalismano
controlapaura.E’lapaura,MrBond,chetoglie
l’orodallacircolazioneelonascondeinattesadi
giornipeggiori.Sipuòdirecheunabuonaparte
dell’orochevienescavatoognigiornodalle
miniereèrisotterratodaqualchealtraparte.»
L’eloquenzadelColonnellofecesorridere
Bond.Quell’uomovivevaperl’oro,pensavasolo
all’oro,sognaval’oro.Beh,eraunsoggetto
interessante.Potevabenissimosguazzarcianche
lui.Glieragiàcapitataun’esperienzadelgenere,
aitempidellalottacontroicontrabbandieridi
diamanti,allorasitrattavadell’affascinantemito
dellepietrepreziose.Disse:«Chealtrodevo
sapereprimadiarrivarealproblemaveroe
propriocheciinteressaattualmente?»
«SfortunatamenteleriserveaureedellaTerra
sistannoesaurendo.Forsepensatechecisono
ancoravastezonedaesplorare,mavisbagliate.Si
puòdirecherimanganosololeterresommersee
ilmarestesso,checomeènotoèriccodioro.Gli
uominihannoscavatolaterraincercadioroper
decinedimillenni.»IlColonnelloSmithers
allargòlebraccia.«L’orooggivieneestrattoad
unritmotalechel’interaproduzionedel
Klondike,dell’Homestakeedell’Eldorado,che
venivanoconsideratilemeravigliedelmondo,
equivarrebbesolamenteallaquantitàd’oro
estrattaoggiindueotreannidaigiacimenti
dell’Africa!Tantoperfarviunesempio,dal1500
al1900intuttoilmondosisonoestrattecirca
diciottomilatonnellated’oro.Dal1900adoggila
produzioneèstatadiquarantunmilatonnellate!A
questoritmo,MrBond…»IlColonnello
SmitherssichinòinavantifissandoBond.«
Vipregodinonriferirequesto,fracinquanta
annileriserveaureedellaTerrapotrebberoessere
completamenteesaurite!»
Bond,travoltodaquestavalangadinotizie
sull’oro,nonebbedifficoltàadassumere
un’espressionealtrettantopreoccupatadiquella
delColonnello.Disse:«Miavetedettodellecose
veramenteinteressanti.Maforselasituazioneè
menogravediquellochepensate.Infondostanno
giàestraendopetroliodalfondodelmare,perchè
dunquenondovrebberotrovareunsistemaper
estrarrel’oro?Adesso,parlatemiunpo’della
questionecontrabbando.»
Squillòiltelefono.IlColonnelloSmithers
afferròilricevitoreconungestoimpaziente.«
ParlaSmithers.»Mentreascoltavaleparoledel
suointerlocutorelasuairritazionecrebbe.«Sono
sicuro,MissPhilby,diavervigiàdatol’elenco
delcalendarioestivodellepartite.Ilprossimo
incontrosaràsabatocontroiGrandiMagazzini…
Hum…SeMrsFlakenonvuolegiuocareinporta,
temochedovràstareindifesa.Èl’unicoruolo
chepossoaffidarle.Nontuttipossonogiocarea
centroavanti.
Sì,perfavore,ditelechelesaròmoltogratose
perquestavolta…Sonosicurocheandrà
benissimo,fisicoadatto…eccetera,eccetera.
Grazie,MissPhilby.»
IlColonnelloSmitherstiròfuoriilfazzolettoe
siasciugòlafronte.«Scusatemi.Losportele
attivitàsocialistannodiventandodavverotroppo
importantiquiallaBanca.Mihannoappena
affidatol’organizzazionedellasquadrafemminile
dihockey,comesenonavessigiàabbastanzada
fareconlagimcanachesiavvicina.Dunque,
dicevamo…ahsì,parliamounpo’del
contrabbando.
Bene,tantopercominciareprendiamoin
considerazionesolol’Inghilterrael’areadella
sterlina.IlpersonaledellaBancaèditremila
personeediquestenonmenodimillelavorano
nelrepartocontrollocambio.Diquestemille,
almenocinquecento,mecompreso,hanno
l’incaricodicontrollareognimovimentoillecito
divalutaeitentatividicontrabbandoodieludere
iRegolamentisulControllodiCambio.»
«Unabellaorganizzazione.»Bondparagonòle
cifrechegliavevadettoilColonnello
all’effettivodelServizioSegreto:appenaduemila
persone.«Potetedarmiunesempiopraticodi
contrabbando?
Contrabbandod’oro.Nonsonomairiuscitoa
capireilmeccanismodiquestotipoditruffa.»
«Vabene.»IlColonnelloSmithersparlavaora
coltonobassoestancodell’uomosovraccaricodi
lavoroalserviziodelGoverno.Eralavocetipica
dichihailcompitodifarrispettaredeterminate
leggi.Iltonosottointendevacheinquelcampo
nonc’eranosegretiperlui.Bondconoscevabene
queltipodivoce.Eraquelladiunimpiegato
statalediprimacategoria.Nonostantelasua
eccessivaverbositàilColonnelloSmithers
cominciavaapiacergli.«Vabene,supponiamo
cheabbiateintascaunavergad’oro,all’incirca
delledimensionididuepacchettidisigarette
Players,delpesodicircaduechili.Nonimporta
comevelasieteprocurata,sel’aveterubatao
l’aveteereditataoaltro.È
oroaventiquattrocarati,quellochenoi
chiamiamoorofino.Oralaleggedicechepotete
venderlasoloallaBancad’Inghilterra,alprezzo
controllatodidodicisterlineall’oncia,ilchefa
circamillesterline.Mavoisieteingordoenonvi
contentate.Aveteunamicochedeveandarein
Indiaosieteinbuonirapporticonunpilotaouno
stewarddiqualchesocietàaereaperl’Estremo
Oriente.Tuttoquellochedovetefareèditagliare
lavostravergainfoglisottiliolamine,troverete
subitochivifaràquestaoperazione,poicucirete
lelamine,chesarannopiùpiccoledicarteda
giuoco,dentrounacinturaditelaepaghereteil
vostroamicoperchèlaindossi.Centosterline
basteranno.IlvostroamicoarriveràaBombaye
andràdalprimoricettatorechetrovanelbazar.
Glidarannoincambiomillesettecentosterlinee
voiciavreteguadagnato.Ebadate…»Il
Colonnelloagitòlapipa,«sitrattasolodel
settantapercentoinpiù.Subitodopolaguerrasi
potevaarrivarealtrecentopercento.Sefarete
questapiccolaoperazioneunamezzadozzinadi
volteall’annodopounpo’vipotresteritirarea
vitaprivata.»
«PerchèilprezzoècosìaltoinIndia?»In
fondoaBondnonimportavasaperlo,mapensò
cheM
glieloavrebbechiesto.
«Èunalungastoria.Dettaindueparole,
l’Indianonhamoltooro,soprattuttoperil
commerciodigioielli.»
«Qualisonoledimensionidiquestotraffico?»
«Enormi.Perdarviun’idea,l’Intelligence
Bureauindianoeiloroufficididoganahanno
sequestratoquarantatremilaonced’oronel1955.
Pensochequestorappresentialmassimol’uno
percentodeltrafficototale.L’oroarrivain
Indiadaognipartedelmondo.L’ultimatrovata
èdicaricarlosudiunaereoaMacaoe
paracadutarloinunpuntodellaregionedovec’è,
chiamiamolacosì,unacommissionedi
ricevimento…unatonnellataallavolta,comesi
facevadurantelaguerraperrifornirela
Resistenzaneipaesioccupati.»
«Vabene,»disseBond,«misembradiaverle
ideepiùchiareadesso.Qualèesattamenteil
problemadarisolvere?»Siappoggiòallo
schienaledellasediaeacceseunasigaretta.Era
veramenteansiosodisentirelastoriadiMrAuric
Goldfinger.
L’espressionedegliocchidelColonnello
Smitherscambiò,divennedura,scaltra.Disse:«
C’èunuomo,unrifugiatodiRiga,giuntoin
Inghilterranel1937.IlsuonomeèAuric
Goldfinger.Quandoarrivòquiavevasoloventi
anni,madovevaessereuntiposveltoperchè
avevafiutatocheirussiavevanol’intenzionedi
papparsiilsuopaesedilìanonmolto.Era
gioielliereedoreficepertradizionefamiliare,lo
eranostatisuopadreesuononnocheaveva
lavoratoperFabergé.Avevaunpo’disoldie
forseunadiquellecintureimbottited’orodicui
vihoparlatoprima,chepensoavesserubatoasuo
padre.Bene,pocodopoaverottenutola
naturalizzazione,cheglidovetteesserecon-cessa
conunacertafacilità,poichèerasolounragazzo
efacevaunmestiereutile,cominciòarilevare
piccoleagenziedipegnosparseintuttoilpaese.
Cimisesuoiuominidifiduciaecambiòilnome
deinegoziin”Goldfinger“.Poicambiòattività,i
negozivendevanogioielli,gioiellidapoco
s’intendeecompravanoorovecchio…ilgenere
diposticonquell’insegnetipo”Iprezzimigliori
perl’orovecchio.Nienteditroppogrande,niente
ditroppopiccolo“.Luiavevaunsuoslogan
particolare:”Compratel’anellodifidanzamento
perleiconilmedaglionedinonnina.”Lecosegli
andaronobene.Piazzavasempreisuoinegozinei
puntimigliori,propriosulconfinetralezone
signoriliequellepiccoloborghesiooperaie.Non
toccòmaioggettirubatiesifecebenvolereper
questodallapolizia.VivevaaLondraefacevail
girodeisuoinegoziunavoltaalmeseperritirare
glioggettidiorovecchio.Igioiellinongli
interessavano,lasciavaaigerentideisuoinegozi
lapiùampialibertàinquestosettore.»Il
ColonnelloSmithersguardòBondconaria
interrogativa.«Forsestaretepensandochequesti
medaglioniequestecrocetted’orosonorobetta
daniente.Infatti,madiventanoqualcosaquando
sihannoventinegozietti,ognunodeiquali
compraognisettimanaunamezzadozzinadi
questioggettini.Bene,scoppiòlaguerra,e
Goldfinger,cometuttiglialtrigioiellieridel
resto,dovettedichiararequaleeralasuascorta
d’oro.Sonoandatoacercareneinostriarchivie
hotrovatochepertuttieventiinegozi,
Goldfingerdichiaròcinquantaonced’oro!
Appenailnecessariopermantenereisuoinegozi
fornitidianellidifidanzamentoecosedel
genere,insommaunascortaminima.
Naturalmentequell’oroglifulasciato.Duranteil
periododellaguerraseneandòalavorareinuna
fabbricanelGalles,benlontanodallalineadel
fuoco,macercòdimantenereinfunzionepiù
negozichepotè.Deveaverfattobuoniaffariconi
soldatiamericanicheingeneretengonointasca
unamonetadadiecidollariodacinquantapesos
messicanicomeultimarisorsa.Finitalaguerra,
Goldfingercominciòaviaggiare.Sicompròuna
casa,unadiquellevillettepretenziose,aReculver
vicinolafocedelTamigi.Acquistòancheun
pescherecciobenattrezzatoeunavecchiaRolls
RoyceSilverGhostblindatacheerastata
costruitaperunpresidentesudamericano,che
avevanoammazzatoprimachepotesseritirarla.
Impiantòunapiccolafabbrica,laThanetAlloy
Research,neiterreniviciniallasuacasaeassunse
unoperaiometallurgicotedesco,unprigionierodi
guerrachenonvolevatornareinGermaniaeuna
mezzadozzinadiscaricatoricoreanicheaveva
pescatoaLiverpool.Nonconoscevanounaparola
dinessunalinguacivileequindinon
presentavanorischi.Poi,perdiecianni,tutto
quellochesappiamodiluièchehafattoun
viaggiol’annoinIndiacolsuopeschereccioetre
oquattroviaggil’annoinSvizzeraconlasua
auto.Hacreatounafilialedellasuasocietàa
Ginevra.Isuoinegozicontinuavanol’attività,ma
nonerapiùluicheandavaaritirarel’oro.Aveva
incaricatounodeicoreani,acuiavevainsegnatoa
guidarelamacchina.Dunque,forseMr
Goldfingernonèdeltuttoonesto,masicomporta
beneenonhanienteachefareconlapoliziae
contuttiitruffatorieifalsificatorichecisonoin
giro;nessunogliprestavaalcunaattenzione.»
IlColonnellofeceunapausa.GuardandoBond
conariadiscusadisse:«Nonvistoannoiando?
Ilfattoèchedesiderochecomprendiate
esattamenteconchetipod’uomoabbiamoache
fare:calmo,prudente,ligioalleleggiein
possessodiunataleenergiaechiarezzadiidee
chetuttiammiriamo.
Nonavremmomaisentitoparlarediluisenon
glifossecapitatounpiccologuaio.Nell’estatedel
1954ilsuopescherecciodiritornodaunviaggio
inIndia,s’incagliònellesecchediGoodwingelui
vendetteperunasciocchezzailrelittoallaDover
SalvageCompany.QuandolaCompagnia
cominciòl’operadismantellamento,scoprirono
cheletravidellastivaeranoimpregnatediuna
polveremarroneacuinonsepperodareunnome.
Mandaronouncampioneadunchimicolocalee
qualenonfulalorosorpresaquandosisentirono
direcheeraoro.Nonvoglioannoiarvicon
formulechimiche,madovetesaperechel’orosi
puòridurreaunamisceladiacidocloridricoe
acidonitrico,eiriducenti,anidridesolforosao
acidoossalico,fannoprecipitareilmetallosotto
formadiunapolveremarrone.Questapolvere
puòesserericostituitainlingottid’orofacendola
fondereacircamillegradicentigradi.Bisogna
stareattentiaigasdicloro,maperilrestoèun
procedimentomoltosemplice.Unodeisoliti
chiacchieronidellaCompagniariferìlacosaa
qualcunodelladogana.Pianopianolanotizia
filtròattraversolapoliziaeilCIDfinoame.Mi
giunseunrapportocorredatodaunacopiadei
documentidicaricoperciascunviaggiocheil
pescherecciodiGoldfingeravevafattoinIndia.
Ognivoltaerastatodichiaratocheilcarico
consistevadipolveremineraleperfertilizzanti
agricoli.Lacosaeraperfettamentecredibile,
perchèeffettivamenteinquestifertilizzanti
modernicisonotraccedivariminerali.Ilquadro
erachiarissimo.Goldfingerriducevailsuooro
vecchioaquellatalpolveremarroneelaspediva
inIndiacomefertilizzante.Potevamopizzicarlo?
No.
Indagaisenzadarenell’occhiosulsuocontoin
bancaeall’ufficiotasse.Ventimilasterline
depositateallaBarclaysaRamsgate.Pagavaogni
annoletassesenzafarsipregare.Lecifre
parlavanosolodiun’attivitàcommercialeben
organizzataeinottimosviluppo.Nientealtro.
Mandammoduedellanostrasquadraabussare
allaportadellafabbricadiGoldfingeraReculver.
”Buongiorno,siamodellaSezionePiccole
IndustriedelMinisterodelLavoro.Dobbiamo
effettuareun’ispezionepercontrollareche
venganorispettatiiregolamentidisicurezzaper
gliimpiantieperilpersonale.””
Avanti,avanti,prego.”MrGoldfingerli
ricevettecongrandecordialità.Potevaaver
saputoqualcosadaldirettoredellasuabancaoda
qualcunaltro,mainognimodolafabbricaera
attrezzatapereffettuarericerchesuunalega
moltoeconomicaperl’oreficeria;facevanoprove
conmetalliinsoliticomel’alluminioelostagno
invecedelrameedelnichelchevengono
generalmenteusatinelleleghed’oro.C’eranoin
girotracced’oro,naturalmente,ec’eranofornaci
capacididuemilaepiùgradicentigradi,madopo
tuttoGoldfingereraunoreficeeunfonditore,
anchesesupiccolascala,equesteattrezzature
eranoassolutamentenormali.Gliagentisi
ritiraronosconfitti,einostrilegalideciseroche
lapolveremarroneritrovatanelletravidellastiva
delpescherecciononrap-presentavaunaprova
sufficiente.Questoètutto,soloche…»il
Colonnelloagitòleggermentelapipa,…ioho
tenutolapraticaapertaehocominciatoafare
delleindagininellevariebanchedelmondo.»
IlColonnelloSmitherstacque.Ilfrastuono
dellaCityarrivòfinoaloroattraversolagrande
finestrasemiapertachesiaprivaaltasullaparete
dietrolascrivania.Bondguardòfurtivamenteil
suoorologio.Lecinque.IlColonnellosialzòin
piedi,poggiòambeduelemanicolpalmoaperto
sullascrivaniaesichinòinavanti.Micisono
voluticinqueanni,MrBond,perscoprirecheMr
Goldfingerèl’uomopiùriccod’Inghilterrain
denaroliquido.Haventimilionidisterlinein
verghed’orodepositateincassettedisicurezzaa
Zurigo,Nassau,PanamaeNewYork.Enonsono
verghedellaZecca,MrBond,nonhannonessun
segnochepossaaiutareadidentificareilloro
luogodiorigine.SonoverghecheGoldfingersiè
fusodasè.SonoandatoaNassauehodato
un’occhiataaicinquemilionidisterlineinverghe
cheGoldfingertieneindepositoneisotterranei
dellaRoyalBankofCanada.Comeogniartista,
nonharesistitoallatentazionedifirmarelesue
opereoriginali.
Civuoleunmicroscopioperriuscirea
individuarla,masuognivergaGoldfingerha
incisounaminuscolaZ.Etuttoquell’oro,oquasi
tutto,appartieneall’Inghilterra,MrBond.La
Bancanonpuòfarenulla,perquestoabbiamo
chiamatovoi,MrBond,perchèmettiateMr
Goldfingerconlespallealmuroeriportiate
quell’oroalnostropaese.Sieteaconoscenzadella
attualecrisidellasterlinael’altotassodisconto?
Naturalmente.Bene,l’Inghilterrahabisognodi
queldenaro,estremobisogno…ealpiùpresto
possibile.»
7RiflessionisuunaD.B.III
QuandoBondcomed’accordoentrò
nell’ufficiodiMperilrapporto,lafacciadel
Capononerapiùroseaelustra.Lalungagiornata
dilavoro,l’avevaresatirataegrigia,quasi
raggrinzita.Mentresisedevadavantialla
scrivania,BondnotòlosforzodiMperliberarela
mentedaglialtripensieriperaffrontareilnuovo
problema.Msiraddrizzòsullasediaepresela
pipa.«Allora?»Bondconoscevabeneiltono
falsamenteaggressivodiquelruggito.Riferìil
succodellaconversazioneconilColonnello
Smithersinmenodicinqueminuti.Quandoebbe
finito,Mdissepensieroso:«
Suppongochedovremooccuparcene.Non
capiscounaccidentedellesterline,deltasso
bancarioedituttequellefaccende,masembra
cheglialtrileprendanomaledettamentesulserio.
Personalmenteavreipensatochelaforzadella
sterlinadipendessedall’impegnoconcuilavorano
icittadinipiuttostochedaquantooroc’ènelle
cassedelloStato.Itedeschinonneavevanomolto
dopolaguerra,eppureguardatedovesonoarrivati
dopodiecianni.Comunque,forsequestaèuna
rispostatroppofacilepergliuominipolitici,opiù
probabilmentetroppodifficile.Avetenessuna
ideadicomemetterviincontattoconquesto
tipo…questoGoldfinger?Pensatedioffrirglii
vostriservigiperqualchelavorettopocopulitoo
qualcosadelgenere?»
Bonddisse:«Nonconcludereiniente
leccandogliipiediochiedendoglilavoroo
qualcosadelgenere.Credochesiailtipod’uomo
cherispettasolochièpiùduroopiùintelligente
dilui.Glihogiàdatounalezioneel’unicacosa
chemihadettoècheglisarebbepiaciuto
giuocareagolfconme.
Forsesarebbebenecheioloaccontentassi.»
«Belmododipassareiltempoperunodei
mieiuominimigliori.»Mailsarcasmonella
vocediM
erastanco,rassegnato.«Vabene.Procedete
pure.Masequantoditeèvero,saràmeglioche
vinciate.Cosagliracconteretedivoi?»
Bondsistrinsenellespalle.«Noncihoancora
pensato.Forsechestoprogettandodilasciarela
UniversalExport.Nonmidàpossibilitàdi
carriera.Chesonoinvacanzaperguardareunpo’
ingirochepossibilitàcisono.Forsechepensodi
emigrareinCanada.Chenehoabbastanza
dell’Inghilterra.Qualcosadelgenere.Maforseè
megliochedecidaalmomentoasecondadicome
vannolecose.CredocheGoldfingernonsiaun
tipofaciledaingannare.»
«Vabene.Tenetemiinformato.Enonpensiate
chelacosanonmiinteressi.»LavocediMera
cambiataecosìlasuaespressione.Isuoiocchisi
eranofattiduri,decisi.«Oravidiròunacosache
laBancanonvihadetto.Succedecheanch’io
sappiacomesonoleverghediGoldfinger.Anzi
neabbiaavutaunainmanopropriooggi…conla
Zetuttoilresto.L’abbiamopresaconlaretata
cheabbiamofattolascorsasettimanaquando
l’ufficiodeldirettoredellaRedlandaTangeriha
presofuoco.Neavreteavutonotizia.Bene,questa
eralaventesimavergadiqueltipocheabbiamo
trovatodallafinedellaguerra.»
Bondlointerruppe.«MalavergadiTangeri
eranellacassafortedellaSMERSH.»
«Esatto.Hocontrollato.Anchetuttelealtre
verghecheportanoincisaunaZsonostateprese
adagentidellaSMERSH.»Mfeceunapausa,poi
continuò:«Sapete,007,nonsareiaffattosorpreso
sesivenisseascoprirecheGoldfingerèil
banchiere,iltesorierepercosìdire,della
SMERSH.»
_______________
BondlanciòlaD.B.IIIperl’ultimomigliodi
stradadirittapoicambiòinterzaequindiin
secondaperaffrontarelaleggerasalitaprimadi
ingorgarsinell’inevitabiletrafficodiRochester.
Attanagliatodaiguantidivellutodeidischi
anteriori,ilmotoreborbottòlasuaprotestacon
unleggerobrontoliodeiduetubidiscappamento.
Bondinnestòdinuovolaterza,superòil
semaforoaipiedidellacollinaesiallineòdietro
lafiladimacchinecheperunquartod’ora,se
tuttoandavabene,avrebberoprocedutoapasso
d’uomoattraversoRochestereChatham.Bond
innestòlasecondaelasciòcheilmotore
riposasse.Presedallascatoladimetallouna
sigarettaMorlandel’acceseconl’accendinodel
cruscotto.
PerandareaSandwichavevapreferitofarela
A2invecedellaA20perchèvolevadar
un’occhiataaReculvereallemalinconicherive
delTamigicheGoldfingeravevaelettoasuo
domicilio.AvrebbepoiattraversatolaIsleof
ThanetperRamsgate,avrebbelasciatolavaligia
alChannelPacket,mangiatoqualcosaesarebbe
ripartitosubitoperSandwich.Lamacchinaera
unadiquelledelServizioSegreto.Aveva
preferitoprendereunaD.B.IIIinvecediuna
AstonMartinodiunaJaguar3.4.Anchelealtre
duesarebberostateadattealtipodiuomoche
avrebbeimpersonato:ungiovanottoabbastanzain
soldi,piuttostoavventuroso,conunaspiccata
tendenzaagoderelebellecosechelavitagli
offriva.MalaD.B.IIIpresentavaalcunivantaggi,
uncoloresobrioealcuniparticolariche
avrebberopotutoeventualmentetornareutili.Tra
questi,unmeccanismopercambiareiltipoeil
coloredellelucianteriorieposteriorinelcasoche
inseguisseofosseinseguitodinotte,paraurti
rinforzatiinacciaio,nell’eventualitàchedovesse
speronareun’altramacchina,unaColt45acanna
lunganascostainunoscompartimentosegreto
sottoilsedilediguida,unapparecchioradio
ricevente,undispositivochiamatoHomer,eun
saccodiripostiglinascostichesarebberopassati
inosservatiallamaggiorpartedegliagentidi
dogana.
Bondguadagnòunacinquantinadimetri
infilandosiinunvuotodidiecimetrilasciato
liberodaunmacchinonedairiflessilenti.Il
guidatorecheavevaildistintivodelpessimo
guidatore,uncappellopiazzatoesattamenteal
centrodellatesta,suonòripetutamenteilclacson
fuoridisèdallarabbia.
Bondabbassòilfinestrinoemisefuoriil
pugno.Ilclacsontacque.Allora,eraquestala
teoriadiM?
Sì,erapossibile.Erarisaputocheirussierano
deicattivipagatori.Ilorocentrieranosemprea
cortodisoldi,eilorouominisilamentavano
continuamenteconMoscachenonpotevano
permettersimaiunpastosostanzioso.Forsela
SMERSHnonriuscivaafartirarefuoriisoldial
MinisterodellaSicurezzaInterna.Oforseil
MinisterodellaSicurezzaInternanonriuscivaa
farselidaredalMinisterodelleFinanze.
Comunqueerasemprestatalastessacosaela
mancanzadifondiavevaportatospessoa
occasionimancate,promessenonmantenutee
unosprecodisegnaliradiopericolosi.Non
sarebbestataunacattivaideaavereun
intelligentefinanziatorefuoridallaRussiache
potesse,nonsolotrasmettereidenariaivari
centri,maancheriuscireafardeiguadagni
talmentenotevolicheglipermettesserodi
organizzareemantenereicentridellaSMERSH
all’esterosenzanessunaiutofinanziarioda
Mosca.Enonsoloquesto.Nelfrattempo
Goldfingerdanneggiavalavalutadiunpaese
nemico.Setuttoquestocorrispondevaaverità,
erauntipicoesempiodell’attivitàdella
SMERSH,un’organizzazionebrillantecomandata
daunuomoeccezionale.E
questo—riflettevaBondmentrerisalivala
collinaversoChathamsorpassandounamezza
dozzinadimacchine—spiegavainpartelafame
didenarodiGoldfinger.Ladevozioneallacausa,
allaSMERSH,eforsel’agognatopremio
dell’OrdinediLenin,eranolamollachelo
spingevaaintascarediecioventimiladollari
quandolafortunaeradallasuaparteoriuscivaa
farlaandaredallasuaparte.Ifondiperla
RivoluzioneRossa,perladisciplinadellapaura
cheeralaspecialitàdellaSMERSH,nonerano
maiabbastanza.Goldfingernonfacevaisoldiper
sè.Lifacevaperconquistareilmondo!Ilrischio
diesserescoperto,comeeraavvenutoconBond,
nonavevaalcunaimportanza.Checosapoteva
farelaBancad’Inghilterraseavessescoperto
tuttelesueoperazioniillecite?Gliavrebberodato
dueannidigalera.Forsetre.
NeipressidiGillinghamiltrafficoeraminore.
Bondaumentòlavelocità,masenzaforzare.Le
manieipiedicompivanoimovimenti
automaticamentementreseguivailfilodeisuoi
pensieri.
Ecosì,versoilmillenovecentotrentasettela
SMERSHavevaspeditoinInghilterrailgiovane
Goldfingerconunacinturad’orointornoallavita.
ForseallascuoladispionaggiodiLeningradosi
eranoaccortidellesueparticolariattitudini,gli
avevanodettochecisarebbestataunaguerrae
chedovevatrovarsiunposticinotranquillodove
accumularesoldisenzadarenell’occhio.Non
dovevamaisporcarsilemani,nondovevamai
incontrarenessunodeiloroagenti,nèricevereo
trasmetteremessaggi.Permantenereicontatti
avevanoideatounmetodosicuro.«Vauxhalldel
1939dìsecondamano.Primaofferta1000
sterline»,«Rovercomenuova,2000sterline»,«
Bentley,5000
sterline».Sitrattavasemprediun’inserzione
chenonattiraval’attenzionenèdellapolizianèdi
eventualiacquirenti.Iprezzieranotroppoaltiola
descrizioneinsufficiente.Oforsenellapaginadei
necrologidelTimes.EGoldfingerubbidiente
lasciavaleduemilaolecinquemilasterlinein
verghed’oroinunodeipuntiprestabilitiaMosca.
Unponte,uncavodiunalbero,sottounarocciain
unruscelloinqualchepartedell’Inghilterra.Ein
nessuncasosarebbemaitornatoinquelposto.
ToccavaaMoscafaresìcheunagente
incaricatotrovasseilnascondiglio.Inseguito
quandoGoldfingerdopolaguerradisponeva
ormaidiunafortunanonusòpiùcavidialberoo
ponti,orasiservivadicassettedisicurezzae
degliarmadiettiaibagagliai.Maeraancora
validoperluiildivietoditornareduevoltenello
stessopostopernoncompromettersi.
Probabilmentericevevaistruzionisolounavolta
all’anno,incontrandosicomepercasocon
qualcunoinunparcoosuuntreno.Maleverghe
d’orosarebberosemprestatelestesse,anonime,e
irriconoscibilisesequestrate,sesieccettuava
quellaminuscolaZchelasuavanitàglifaceva
incideresullesueopereechenonerasfuggitaad
unuomopignoloetestardochiamatoColonnello
Smithers.
Oralastradaattraversavaladistesa
interminabiledegliortidiFaversham.Ilsoleera
finalmentespuntatodadietrolacappadismog
cheavvolgevaLondra.SullasinistrailTamigi
luccicavalontano.Anchesullaviad’acquac’era
traffico;lunghibarconicisterna,tozzenavi
mercantili,Schuytolandesiantidiluviani.Bond
lasciòlastradadiCanterburyesiinoltròsu
quell’assurdaautostradacheattraversalazona
residenzialeformicolantedibungalowpacchiani.
Whitstable,HerneBay,Birchington,Margate.
Mantennelavelocitàsugliottanta;sedeva
rilassato,lemanisulvolante,cercandodi
ricomporreconisuoipensieriunintarsio,come
avevafattoduenottiprimaconilvisodi
Goldfingersull’Identicast.
Epurpompandounmilioneoduedisterline
l’annonellefaucisanguinosedellaSMERSH,
riflettevaBond,Goldfingererariuscitoad
accumulareun’enormequantitàdidenaroin
attesadelgiornoincuisarebberosuonatele
trombedelCremlinoeogniuomosarebbestato
mobilitatoeogniparticellad’orosarebbeservita
altrionfodellacausa.NessunofuoridiMoscasi
eraaccortodinulla,nessunoavevasospettatoche
Goldfinger,ilgioielliere,ilmetallurgico,
l’abitantediReculvereNassau,ilrispettabile
membrodeiclubdiBladesedelRoyalSt.Marks
diSandwich,eraunodeimaggioricospiratoridi
tuttiitempi,cheavevafinanziatol’assassiniodi
centinaia,forsemigliaiadivittimedella
SMERSHintuttoilmondo!SMERSH,Smiert
Spionam»,MortealleSpie,l’Organizzazione
Criminaledell’AltoPresidio.SoloMaveva
sospettatoesoloBondsapeva.Bond,cheuna
seriediimprevistiedicoincidenzeavevano
portatodifronteaquest’uomo.Tuttoera
cominciatoconunguastoadunaereodall’altra
partedelmondo.Bondsorrisetrasè.Quantevolte
eraaccadutalamedesimacosa.Quantevoltela
minuscolaghiandadelcasoeracresciutafinoa
diventarelapossentequerciaicuirami
oscuravanoilcielo.Edora,ancoraunavolta,
Bonderaprontoadabbatterelapiantaspaventosa.
Conchecosa?Conibastonidagolf?
Percorsealtrecinquemiglia,Bondsitrovòa
HerneBay.Allasuadestraunaformazioneditre
SuperSabrestavaatterrandoall’aeroportodi
Manston;itreaereisfioraronol’orizzontecome
sesprofondasseronellaterra.Bondsentìil
ruggitodeimotoriareazione,quandogiàgliaerei
eranoatterratiestavanoormaientrandonegli
hangar.Arrivòaunincrocio,lafrecciaasinistra
indicavaRECULVERe,sotto,ilsegnaledi
monumentonazionaleperl’anticachiesadi
Reculver.Bondrallentò,manonsifermò.Meglio
nonperderetempo.Procedevalentamente
tenendogliocchiaperti.Laspiaggiaeratroppo
espostaperchèunpescherecciopotessefare
qualcosadipiùcheattraccareostareall’ancora.
ProbabilmenteGoldfingersierasempreservito
deltranquilloporticciuolodiRamsgate,dove
quellidelladoganaedellapoliziaeranotroppo
indaffaraticonilcontrabbandodelcognacdalla
Francia.Tralastradaelaspiaggiac’eraunafitta
distesadialberi,tracuispuntavaqualchetettoe
unaciminieraconunsottilefilodifumoodi
vapore.Sì,dovevaessereilregnodiGoldfinger.
Infattidopopochimetriungrandecancellocon
unagrandeplaccachedicevaTHANETALLOYS
epiùsottoVIETATOL’INGRESSO.Tuttomolto
rispettabile.Bondcontinuòaguidarelentamente;
nonc’eranientealtrodavedere.Voltòallaprima
stradasulladestrache,attraversol’altipianodi
Manston,portavaaRamsgate.
Eramezzogiorno.Bondesaminòlasuastanza,
unacameraadueletticonbagno,disfecela
valigiaesceseallosnackbardovemangiòdue
eccellentipaninialprosciuttocosparsi
abbondantementedimostardaebevveunavodka
conacquatonica.Poirisalìinmacchinaesiavviò
lentamenteversoilRoyalSt.MarksdiSandwich.
Bondpreselasaccadeibastonidagolfesi
diresseversoillaboratoriodiriparazioni.Alfred
Blackingstavarimettendol’impugnaturaaun«
driver».
«Ciao,Alfred.»
L’uomoalzòdiscattolatesta.Lasuafaccia
abbronzata,colorcuoio,siaprìinunsorriso.«
ChemivengaunaccidentesenonèMrJames!»
Sistrinserolamano.«Èunsecolochenonsifa
vedere.
Chebuonventoviportaquaggiù?L’altro
giornoqualcunomistavadicendochelavoratenel
serviziodiplomaticooqualcosadelgenere,
insommasietesempreinviaggio.Maguardaun
po’,chiseIosarebbeaspettato!Semprelostesso
tiroradente,Mr.James?»AlfredBlacking
intrecciòlemaniefeceungestolentoefiacco.
«Hopauradisì,Alfred.Nonhomaiavuto
tempopercorreggermi.Comestannotuamogliee
Cecil?»
«Noncipossiamolamentare.Cecilèarrivato
secondonelcampionatodelKentdell’anno
scorso.
Quest’annodovrebbefarcelaavincerese
riusciràadallenarsiunpo’piùspesso.»
Bondappoggiòisuoibastonicontroilmuro.
Eracontentodiritrovarsilì.Tuttoerarimastotale
equale.Quandoeraragazzoc’erastatoun
periodoincuiognigiornosenevenivaalRoyal
St.Markspergiuocarealmenoduepartite.
Blackinglospronavasempreadallenarsi.«Con
unpo’dipratica,MrJames,potrestediventareun
giocatore”scratch“.Nonstoscherzando,parlo
sulserio.Giuocatebene,dovetesolocorreggere
loslancioeilviziodicolpirelapallaquandonon
c’ènessunaragionedifarlo.Aveteil
temperamentodelgiocatore.Inunpaiod’anni,
forseinunosolo,potrestediventareunbuon
dilettante.»
MaqualcosaavevadettoaBondchenellasua
vitanoncisarebbestatotroppopostoperilgolfe
cheseglipiacevagiuocareeramegliochelo
facessequandopoteva,senzafareprogetti.Sì,
eranopassatiquasiventiannidaquandoaveva
giuocatol’ultimavoltaalRoyalSt.Marks.Non
c’eramaitornato,nemmenoquandoavevaavuto
quellabruttaavventuraconDraxaKingsdown,’
distanteappenatremiglia.Forsesieratrattatodi
sentimentalismo.Quandoeradiservizioal
QuartierGenerale,Bondavevagiuocatospessoa
golfduranteiweekend,masempreneicampi
intornoaLondra,Huntercombe,Swinley,
Sunningdale,ilBerkshire.Ilsuohandicapera
scesoanove.Enonpotevaesserediversamente
conlepartitechegiuocava,peresempioconquei
buontemponichevolevanoperforzaoffrirtidue
doppikummeldopocolazione.
«Nessunasperanzadifareunapartita,Alfred?
»
AlfredBlacking,ilprofessionista,detteuno
sguardofuoridellafinestrasullospiazzodel
parcheggio.Scosselatesta.«Pensodino,Mr
James.Inquestoperiodononvienemoltagente
durantelasettimana.»
«Etunonpuoifareunapartitina?
«Midispiace,masonoprenotato.Devo
giuocareconunsocio.Lofacciotuttiigiornialle
due.E
CecilèandatoaPrincesafareunpo’dipratica
perilcampionato.Cheterribileseccatura!»
Alfrednonusavamaiparolepiù«forti»di
queste.«Propriooggi!Quantovitrattenete,Mr
James?»
«Poco,manonimporta.Faròqualchetirocon
uncaddie.Chièquestotipoconcuidevi
giuocare?»
«UncertoMrGoldfinger.»Alfrednon
sembravamoltosoddisfatto.
«Ah,Goldfinger.Loconosco.L’hoincontrato
l’altrogiornoinAmerica.»
«Davvero?»EraevidentecheadAlfred
sembravaimpossibilechequalcunoconoscesse
MrGoldfinger.Osservòattentamentelafacciadi
Bond.
«Comegiuoca?»
«Così,così,MrJames,abbastanzabeneoltre
leprimenove.»
«Deveprenderlosulserioilgolf,segiuocacon
tetuttiigiorni.»
«Beh,sì…»Lafacciadelprofessionistaaveva
assuntoun’espressionecheBondricordavabene.
SignificavacheBlackingnonavevaunabuona
opinionediunodeisoci,macheeratroppo
educatoperdichiararloapertamente.
Bondsorriseedisse:«Nonseicambiato
affatto,Alfred.Avanti,confessachenessunaltro
vuolegiuocareconlui.TiricordidiFarquharson?
Ilgiuocatorepiùlentod’Inghilterra.Tivedo
ancoragirareegirareperilcampoconlui,
vent’annifa.Avanti,chec’èchenonvacon
questoGoldfinger?
»
Blackingscoppiòaridere.«Sietevoichenon
sietecambiato,MrJames.Sietesempre
terribilmentecurioso.»Glisiavvicinòeabbassò
iltonodellavoce.«Laveritàèchealcunisoci
pensanocheMrGoldfingersiaunpo’prepotente.
Vogliodire,MrJames,checercasempredi
migliorarelaposizionedellapallaaterra,ecose
diquestogenere.»Blackingpreseil«driver»
chestavaaggiustando,simiseinposizione,
guardòunabucaimmaginariaebattèlatestadel
bastoneinterracomesesistessepreparandoa
colpireunapalla.«Vediamo,èuncolpoper
brassiè?Chenepensi,tu?»AlfredBlacking
scoppiòaridere.«Enaturalmente,quandosmette
dimartellareilterrenovicinoallapalla,lapalla
sièspostataqualchecentimetro,edèdavveroun
brassiè.»LafacciadiBlackingtornòseria.Disse:
«Masonosolopettegolezzi,MrJames.Iononmi
sonomaiaccortodiniente.E’unsignore
tranquillo.AbitaaReculver.Primavenivamolto
spessoqui,madaunpo’diannisifermain
Inghilterrasoloqualchesettimanaepoiriparte.
QuandoèaReculvertelefonapersaperesec’è
nessunochevuolegiuocareequandononc’è
nessunogiuocaconmeoconCeci!.Hatelefonato
questamattinaehachiestosec’eranessunoin
giro.Qualchevoltac’èqualcunodipassaggio.»
AlfredBlackingguardòinterrogativamenteBond.
«Nonvidispiacerebbegiuocareconluioggi?
Ormaisietequienonavetenessunoconcui
giuocareepoiloconoscete.Potrebbepensareche
cercodiaccaparrarmelooqualcosadelgenere.
Nonstarebbebene.»
«Chesciocchezza,Alfred.Tudevipure
guadagnartidavivere,Perchènongiuochiamoin
tre?»
AMrGoldfingernonpiace.Dicecheèun
giuocotroppolentoeiosonod’accordo.Manon
vipreoccupateperme,cisonomolteriparazioni
dafareenonmidispiacerebbeavereun
pomeriggioliberoperlevarmeledimezzo.»
AlfredBlackingdetteunosguardoalsuo
orologio.
«Saràquiamomenti.Comecaddievidarò
Hawker.Viricordatedilui?»AlfredBlacking
riseindulgente.«Semprelostessovecchio
Hawker.Ancheluisaràcontentodirivedervi.»
Bonddisse:«Beh,alloragrazie,Alfred.Mi
interessavederecomegiuocaquestotipo.Ma
facciamocosì:diglichesonoquiperfarmi
aggiustareunbastone.Diglichesonounvecchio
socio,chevenivoagiuocarequiprimadella
guerra.Etral’altrohodavverobisognodiun
quattronuovo,quellovecchiochemihaidatotu
sistaallentandounpo’allegiunture.Nonglidire
cheiosocheluistapervenire.Iorimangoqui,
cosìluipuòdecideresevuolegiuocareconmeo
no,senzatimoredioffendermi.Puòdarsichenon
glisiasimpaticooqualcosadelgenere.Vabene?
»
«Ottimamente,MrJames.Lasciatefareame.
Ecco,staarrivando.»Blackingindicòlafinestra.
Unamacchinadicoloregiallochiaroaveva
appenalasciatolastradaprovincialeestava
percorrendoilvialediaccessoalclub.
«Chebuffa,sembraunoscaldabagno.Èiltipo
diautomobilechevedevoingiroquandoero
ragazzo.»
BondosservòlaSilverGhostavanzare
maestosamenteversoilclub.Ilsolefaceva
scintillareilradiatored’argento,lerifinituredel
grandeparabrezzadicristallo.Ilportabagaglisul
tettoelapesantecarrozzeria,cosìbruttaventi
annifaecosìstranamentebellaora,sembravano
diottonelucido,comeiduefarideltipo«King
oftheRoad»elaboccaapertadellatrombadel
clacsonchesembravaquelladiunboa
constrictor.Aeccezionedeltettoedellelineedi
carrozzeriacheeranoneri,lamacchinaeratutta
colorgialloprimula.ABondvenneinmenteche
ilpresidentesudamericanodovevaaverlacopiata
dallafamosaautogiallaconcuiLordLonsdale
andavaaDerbyedaAscot.Alpostodiguida,un
uomoconunsoprabitocaffelatte,lafaccia
rotondanascostadaunpaiodigrossiocchiali
cerchiatidinero.Accantoaluis’intravedevauna
figuratarchiatainunabitoneroconunabombetta
piazzataesattamentealcentrodellatesta.Ledue
figureeranostranamenteimmobili,congliocchi
fissidavantialoro.Sembravaquasichestessero
guidandouncarrofunebre.
Lamacchinasistavaavvicinando.Seipaiadi
occhi,quellideidueuominielegrandiorbite
gemelledeifari,sembravanofissareattraversoi
vetridellafinestragliocchidiBond.
IstintivamenteBondfeceunpassoindietro.Poisi
resecontodelsuogestoesorrisetrasè.Preseun
bastonedagolf,sichinòeconmoltaattenzione
miròaunnododelpavimentodilegno.
8Unapartitadadiecimiladollari
«Buonasera.Blacking.Tuttopronto?»Iltono
dellavoceerafreddo,deciso.«Hovistochec’è
unamacchinaquifuori.Èqualcunochevuole
giuocarepercaso?»
«Nonnesonosicuro,signore.Èunvecchio
sociocheèvenutoperfarsiriparareunbastone.
Voletecheglielochieda?»
«Chiè?Comesichiama?»
«UncertoMrBond,signore.
Cifuunmomentodisilenzio.«Bond?»la
vocenoneracambiata,avevasolamente
un’inflessionedicorteseinteresse.«Ho
conosciutounochesichiamavaBondpochi
giornifa.Comesichiamadinome?»
«James,signore.»
«Ah,sì,»dinuovounmomentodisilenzio;
maquestavoltafupiùlungo.«Sacheiosono
qui?»
BondpotevasentireleantennediGoldfinger
chesondavanolasituazione.
Oraènellaboratoriodiriparazione,signore.
Forsehavistoarrivarelamacchina.»Bond
pensò:Alfrednonhamaidettounabugiainvita
suaenonhacertol’intenzionedicominciare
proprioora.
«Potrebbeessereun’idea.»Lavocedi
Goldfingersiabbassò,mentrechiedevaadAlfred
qualcheinformazione.«Comegiuocaquesto
tipo?Chehandicapha?»
«Daragazzoandavaabbastanzabene,signore.
Madaalloranonl’hopiùvistogiuocare.»
«Hum…»
Goldfingerstavaconsiderandolasituazione.
Avrebbeabboccatoall’amo?Bondpresedalla
saccailsuodriverecominciòastrofinare
l’impugnaturaconunpezzodigommalacca.
Megliofarsivedereindaffarato.Unassedel
pavimentoscricchiolò.Bondcontinuòastrofinare
vigorosamenteconlespallerivolteallaporta.
«Pensochecisiamogiàconosciuti.»Lavoce
erabassa,senzainflessioni.
Bondvoltòlatestadiscatto.«Accidenti,mi
avetemessopaura.Ah,sì…»lentamente
ricordava,«
sieteGold,Goldman…ehm…Goldfinger.»Si
auguròdinonaveresagerato.Poi,conunapunta
diostilitàsospettosanellavoceglidomandò:«
Dadovesietespuntato?»
«VidissiaMiamichevenivoagiuocarequi.
Nonviricordate?»Goldfingerloguardavafisso,
congliocchispalancati.IraggiXtrapanarono
ancoraunavoltailcraniodiBond.
«No.»
«MissMastertonnonvihariferitoqualcosada
partemia?»
«No,cosadovevadirmi?»
«L’avevoincaricatadidirvichesareivenuto
quiechemisarebbepiaciutofareunapartitaa
golfconvoi.»
«Ah,bene…»lavocediBonderacortese,ma
fredda,ungiornool’altrocapiteràl’occasione.»
«AvreidovutogiuocareconBlacking,ma
preferiscogiuocareconvoi.»Eradunque
un’affermazione,nonunadomanda.
Nonc’eradubbio,Goldfingeravevaabboccato.
OraBonddovevafarsidesiderare.
«Perchènonfacciamoun’altravolta?Sono
venutoperordinareunbastone,epoinonsonoin
forma.Probabilmentenoncisaràuncaddielibero
perme.»Bondcercavadicomportarsiilpiù
scortesementepossibile.Dovevadare
l’impressionechel’ultimacosachevolevafare
eragiuocareconGoldfinger.
«Anch’ionongiuocodaunpo’ditempo.»
Maledettobugiardo,pensòBond.«Perordinare
unbastonenonvicivorràpiùdiunminuto.»Si
voltòindietro.«Blackingc’èuncaddieperMr
Bond?
»
«Sì,signore.»
«Alloratuttoèaposto.»
Bondficcòilsuodrivernellasaccaconun
gestostizzosoedisse:«Evabene,allora.»Fece
unultimotentativoperdissuadereGoldfinger.
Disserudemente:«Badateperòcheamepiace
giuocareasoldi.Nonsonoiltipochevaaspasso
dietrounapallasoloperilpiaceredifarlo.»
Bondsentivacheilpersonaggiochesistava
costruendocominciavaapiacergli.
Sisbagliavaoperunattimounlampodi
trionfo,prontamentedissimulato,eraapparso
negliocchidiGoldfinger?Disseintono
indifferente:«Permevabene.Comepreferite.
Fuorihandicap,naturalmente;misembracheil
vostrosianove.»
«Sì.»
Goldfingerdomandòinteressato:«Posso
chiedervisuqualecampo?»
«Huntercombe.»Bondavevalostesso
handicapanchesulcampodiSunningdale,ma
Huntercombeeraunpercorsopiùfacileeun
handicapdinoveaHuntercombenonavrebbe
preoccupatoGoldfinger.
«Anch’iohonove.QuiaSt.Marks.Èanche
registratosulletabelledelclub.Cosìsaràuna
partitaadarmipari,no?»
Bondsistrinsenellespalle.«Sietesicuramente
piùbravodime.»
«Nonnesonotantosicuro.Comunque…»
Goldifingerparvesoddisfattodell’ideachegliera
venuta.«Facciamocosì.Viricordatediquel
mucchiettodisoldichemiaveteportatoviaa
Miami?
Miparechediecimilavelisiateintascativoi.
Vogliofareunascommessa:sevinceretevoi,vi
daròaltridiecimiladollari,sevincoio,mi
riprenderòimiei.»
Bonddisseapatico:aÈtroppo.»Poi,comese
ciavesseripensato,comesepensassechein
fondopotevavincere,dissedosandoesattamente
lesfumature,tantodadarel’impressionecheda
unaparteeraindecisoedall’altravolevafareil
furbo:«Certo,voidiretechequeisoldisono
piovutidalcieloecheioinognicasononci
perdereinulla…Beh,d’accordo.Isoldivannoe
vengono.Alloravadaperdiecimiladollari.»
Goldfingersivoltòedisse:«Alloratuttoèa
posto,Blacking.Grazie.Segnatepureilvostro
compensoperlapartitadioggisulmioconto.Mi
dispiacenongiuocareconvoi,masaràper
un’altravolta.Vadoapagarelequoteperi
caddie.
AlfredBlackingentrònellaboratorioepresei
bastonidiBond.Guardandolofissodisse:«
Ricordateviquellochevihodetto,signore.»
Strizzòunocchio.«Apropositodelvostroswing
radente.E’necessariochestiateattento.Molto
attento.»
Bondglisorrise.Alfredavevaleorecchie
lunghe.Forsenonavevasentitoqualeeralaposta
ingiuoco,madovevaavercapitochesarebbe
stataunapartitaimportante.«Grazie,Alfred.Me
nericorderò.DammiquattroPenfolds,marcatea
cuorieunadozzinaditees.»
Bonduscìdallaboratorioeandòallamacchina.
L’autistadalcappellodurostavalucidandocon
unpannolerifinituremetallichedellaRolls
Royce.Bondsiaccorsechel’uomointerrompeva
ilsuolavoroeloosservavamentreprendevadalla
macchinalaborsaditelaerientravanelclub.
L’uomoavevaunafacciapiattaesquadratadi
coloritogiallo.Erauncoreano?
Bondpagòlaquotaperl’usodelcampoa
Hampton,l’economo,edentrònellospogliatoio.
Erasempreuguale,lostessoodorepersistentedi
scarpevecchie,calziniesudorestagionato.Ma
perchèeratradizionedeipiùfamosiclubdigolf
inglesichel’igienedelleattrezzaturefosseancora
quelladiunascuoladell’epocavittoriana?Bond
sicambiòlecalzeeindossòunpaiodivecchie
scarpechiodate.Sitolselagiaccaditweedbianca
enerachesistavaingiallendoeindossòuna
giaccaaventoneraescolorita.Sigarette?
Accendino?Tuttoaposto,potevaandare.Bondsi
avviòapassolento,preparandosimentalmente
allapartita.Conpremeditazioneavevaindotto
Goldfingeragiocareperchèl’opinioneche
GoldfingeravevadiBondfosseconfermata.Che
Bondcioèeraunavventurierosenzascrupoliche
potevaessergliutile.Bondsieraimmaginatoche
lapartitaavrebbeavutounapostadicento
sterline,madiecimiladollari!Probabilmentenon
c’eramaistatonellastoriadelgolfunmatchcon
unapostapiùalta,eccettoforseallefinalidei
campionatiamericanioaicampionatidilettantidi
Calcutta.Malìeranoitifosiascommettere,noni
giocatori.Nellaprecedentescaramucciailconto
privatodiGoldfingeravevasubitounbelcolpo,e
questonondovevaesserglipiaciuto.Avrebbe
fattodituttoperriavereindietroilsuodenaro.
QuandoBondavevadettochevolevagiuocare
forte,Goldfingeravevaintuitochepotevaessere
l’occasionefavorevoleperrifarsi.Ecosìlapartita
stavapercominciare.Maunacosaeracerta:
Bondnonpotevapermettersidiperdere,per
molteragioni.EntrònellaboratorioeAlfred
Blackingglidettelepalleeitee.
«Hawkerhagiàpresoibastoni,signore.»
Bondattraversòlentamenteicinquecentometri
dipratorasatocheconducevanoalteedi
partenza.
Goldfingersistavaesercitandosulgreen
d’allenamento.Ilsuocaddieeraaccantoaluie
glipreparavalepalledacolpire.Goldfinger
battevasecondoilnuovostile:fralegambecon
unputteramaglio.Bondsisentìincoraggiato,
noncredevainquelsistema.Nonc’eraalcun
bisognocheancheluisimettesseafaretiridi
prova.Avevadeigiornibuoniedeigiornicattivi,
enonc’eranientedafareperrimediare.Epoi
sapevabenissimocheilgreend’allenamentodel
St.Marksnonavevanienteachevedereconil
percorsodelcampoveroeproprio.
Bondvidevenireversodiluilafigura
zoppicanteedinoccolatadelsuocaddieche
somministravacolpettiadunapallaimmaginaria
conilblasterdiBond.«Buongiorno,Hawker.»
«Buongiorno,signore.»Hawkergliporseil
blasteregettòaterratrepalleusate.Lasuafaccia
svegliaedall’espressioneperennementeironicasi
aprìinunsorrisodibenvenuto.«Comeva,
signore?Avetemaigiuocatoagolfinquesti
ultimiventianni?Riusciteancoraamandarela
pallasultettodellacapannadellostarter?»
HawkersiriferivaalgiornoincuiBondcercando
difareproprioquello,primadiunapartita,aveva
mandatoafinireduepalledentrolafinestradello
starter,
«Vediamo.»Bondpreseilblaster,losoppesò,
misurandoladistanza.Sulcampetto
d’allenamentononsisentivapiùilrumoredelle
pallebattute.Bondsimiseinposizione
preparatoria,sollevòvelocementeilbastone,alzò
latestaecolpìlapallacolmanicodelbastone
quasiadangoloretto.
Provòdinuovo.Questavoltadetteunazappata,
unazolladiterravolòinaria.Lapallafecenon
piùdiottometri.BondsivoltòversoHawker,che
loguardavapiùironicochemai.«Allora,
Hawker,questeeranoperdarespettacolo,adesso
uncolpotuttoperte.»Siavvicinòallaterza
palla,mosselentamenteindietroilbastonee
diedeuncolposeccoconlatestadirettaallapalla,
chesialzòinariapercircatrentametri,perse
velocità,caddeventicinquemetripiùinlàsul
tettodipagliadellacapannadellostartererotolò
interra.
BonddetteilbastoneadHawkerchelo
guardavaconespressioneinterrogativa,divertita.
Manondissenulla,tiròfuoridallasaccaildriver
eloporseaBond.Siavviaronoinsiemeversoil
poggiodipartenza,parlandodellafamigliadi
Hawker.Goldfingersiunìaloro,calmoe
impassibile.BondsalutòilcaddiediGoldfinger,
unomettoossequiosoechiacchierone,chiamato
Foulks,chenonglieramaipiaciuto.Detteuno
sguardoaibastonidiGoldfinger.EranodeiBen
Hogansamericaninuovidizeccaeilegni
avevanoelegantifodereinpelle.Lasaccaerauno
diqueglizainidipelleneracucitiamanoche
usanoiprofessionistiamericani.Lasaccaera
divisainvariscomparticosìcheibastonisi
potesseroestrarrepiùfacilmente.Eraun
equipaggiamentounpo’pretenzioso,ma
indubbiamenteilmigliore.
«Tiriamoasorteperl’onore?»Goldfinger
fecesaltellareunamonetasulpalmodellamano.
«Croce.»
Vennetesta.Goldfingerpreseilsuodrivere
scartòunapallanuova.Disse:«Dunlop65,
numerouno.Adoperosemprequeste.Qualetipo
usatevoi?»
«Penfold.Cuori.»
GoldfingerguardòfissoBond.«Ciatteniamo
strettamentealleregoledelgolf?»
«Naturalmente.»
«Bene.»Goldfingersiavvicinòalprimoteee
preparòlapalla.Siconcentròunattimoefecedue
otrecolpidiprova.Erauntipodiswingche
Bondconoscevabene,loswingmeccanicoe
precisodichihastudiatoilgiuococongrande
attenzione,lettotuttiimanualiespeso
cinquemilasterlineperfarepraticaconìmigliori
professionisti.Eraunottimoswingchenon
sarebbepeggioratoanchesel’atmosferasifosse
fattatesa.Bondglieloinvidiò.Goldfingersimise
inposizione,siassestò,fecepercorrere
lentamenteallatestadelbastoneunampio
semicerchioecongliocchisempreincollatialla
palla,iniziòlatraiettoriadiscendente,colpìla
pallameccanicamente,senzasforzo,continuòlo
swingeterminòilcolpoinposizioneperfetta,da
manuale.Lapallafilòdrittapercircacentottanta
metrisulpercorsoregolare.
Erauncolpoeccellentecheperòlasciava
freddi.BondcapivacheGoldfingersarebbestato
capacediripeterelostessoswingconidiversi
bastonipertuttelediciottobuchedelpercorso.
AdessotoccavaaBond.Preseunteepiùbasso,
preparòlapallaconcuraedeseguìunoswing
radentedagiuocatoredipelota,forseunpo’
troppoenergico.Erastatounbuondrive,percosì
dire,d’attacco,chefeceatterrarelapallauna
cinquantinadimetripiùlontanodiquelladi
Goldfinger.
Mac’erastatounpo’dieffettoelapallaera
finitasull’orlodell’erbaaltaasinistra.
Eranostatiduebuonidrive.Bonddetteil
bastoneaHawkeresiavviòlentamentenellascia
delpiùimpazienteGoldfinger.Giàsentivache
stavaperiniziarelapiùappassionantedelle
partitedigolf,inunabellissimagiornatadi
maggio,conleallodolechecantavanosulcampo
digolfpiùgrandedelmondo.Laprimabucadel
RoyalSt.Marksèdiquattrocentoundicimetri;
quattrocentoundicimetridipercorsoondulatocon
unabanchinacentraleperintrappolareunapalla
colpitamaleeunacatenadibanchineatrequarti
delpercorsoperintrappolareunapallacolpita
bene.Sipuòtentarediinfilareilquartoditerreno
libero,mapropriolìilterrenodegradaverso
destraedèmoltoprobabilechelapallasparisca
nell’erbaalta.Goldfingererapiazzatobeneper
tentaredipassaredilì.Bondloosservòprendere
unbastone,forseuno«spoon»,fareisolitidue
swingdipreparazioneemirareallapalla.
Goldfingereseguìilsuodrivemeccanicamente
ecorrettamente.Lapallavolòdritta,mariuscìad
evitareilpendio,deviòadestraefinìsull’erba
bassa.Unbelcinque.Conun«chippoteva
diventareunquattro,madovevaessereunbuon«
chip».
Bondsiavvicinòallasuapalla.Eraben
visibile,appenafuoridelpercorsoregolare.Bond
preseilbastonenumeroquattro.Civolevaun«
aliairroute»,uncolpoascendentecheportassela
pallaaldilàdellebanchineeglidessela
possibilitàdiandareinbucaconduecolpi.Bond
siricordòdiquellochediconoiprofessionisti.«
Nonèmaitroppotardipercominciareavincere.
»Bonderacalmo,decisoanonforzaretroppo.
AppenaebbeeseguitoilcolpoBondcapìchenon
sarebberiuscito.Ladifferenzafraunbuoncolpo
euncattivocolpoèlastessachepassafrauna
belladonnaeunadonnacomune:èunaquestione
dimillimetri.Inquestocaso,latestadelbastone
avevacolpitolapallaunmillimetrotroppoin
bassoederastatosufficiente.L’arcodella
traiettoriafualtoedebole.Perchèdiavolonon
avevaadoperatolo«spoon»ounferrodue?La
pallacolpìl’orlodellabanchinapiùlontanae
rimbalzòindietro.Oradovevausareil«blaster»
edarsidafareperpareggiarelabuca.
Bondnonsisoffermavamaiarimuginaresui
colpifatti,buoniocattivichefossero.Seli
buttavadietrolespalleepensavaalcolpo
successivo.Siavvicinòallabanchina,preseil
blasterecalcolòladistanzadall’astachesegnava
labuca.Circadiciottometri.Lapallaerasul
fondodellabanchina.
Eramegliofarlaschizzarviafralegambe
divaricateconunoslancioavanti-indietroofarla
saltarfuoriinsiemeaunmucchiodisabbia?
Megliofarlasaltarfuori,erapiùsicuro.Bond
scesenellabanchina.Abbassalatestaguardala
palla.E’untirofacilissimo.Avanti,colpiscial
puntogiusto.Ametàdellatraiettoriaascendente
ildesideriodinonsbagliareglifeceaffrettareil
colpo.Lapallanonriuscìasuperarel’orlodella
banchinaerotolòindietro.Maledettocretino,
mandalafuorieimbuca!
OraBondalzòunpo’troppasabbia.Lapalla
schizzòvia,masifermòappenafuoridella
banchina.
Goldfingerchinòlatestabattèlasuapalla.La
pallasifermòacircaottocentimetridallabuca.
Senzanemmenoaspettarecheglifosse
riconosciutalabuca,Goldfingervoltòlespallea
Bondesiavviòversoilsecondorialzo.Bond
raccolselasuapallasifecedaredaHawkeril
driver.Hawkerdisseincoraggiante:«C’ètempo
ancora,signore.»
Bondsapevachenoneravero.E’sempre
troppoprestopercominciareaperdere.
Goldfingeravevagiàmessolapallasultee.
BondglisiavvicinòseguitodaHawker.Sifermò
allesuespalleeappoggiandosialsuodriver
disse:«Misembravadiavercapitocheci
saremmoattenutistrettamentealleregoledel
golf.Comunqueviconcedolabuca.Unabucain
piùpervoi.
Goldfingerannuìbrevemente.Comealsolito
provòduevolteloslancioedeseguìilsuoottimo
drive.Lasecondabucaèditrecentotrentotto
metriostacolatadabanchineprofondeeinsidiose.
Maquelgiornoc’eraunleggeroventochespirava
afavore.PerilsecondocolpoGoldfingeravrebbe
sicuramenteusato,datalaposizionedellapalla,
unferrocinque.Bonddecisechegliconveniva
tentaredifarpassarelapallafralebanchinein
direzionedellapiazza.Siconcentròperunattimo
ecolpìlapallaconforza.Ilventofacilitòla
traiettoriaelapallacaddenell’ultimabanchinaa
pocadistanzadalgreen.Quattrocolpi.Conunpo’
difortuna,tre.
Goldfingerdeviòadestra.Lanciòunosguardo
allabandierinaches’intravedevaindistanza,
calcolandocomegliconvenivacolpirelapalla.
Preseilcinqueebattèunbuoncolpo.Invicinanza
dellapiazzaperòlapalladeviòescomparvein
mezzoall’erbaaltasullasinistra.Bondconosceva
queltratto.Goldfingerpotevaritenersifortunato
seriuscivaaduscirneconduecolpi.Bondsi
avvicinòallasuapalla,preseil«wedge»elanciò
lapallasullapiazza.Lapallasuperòlabucaesi
fermòacircaunmetro.Goldfingereseguìun
ottimocolpo,mamancòlabucadicircaquattro
metri.
Bondavevaadisposizioneduecolpiper
imbucaredaunmetro.Manonaspettòchegli
concedesserolabuca,colpìdinuovolapallache
sifermòatrecentimetri.Goldfingersiallontanò
dallapiazza.Bondmandòlapallainbuca.
Pareggio.
9Duegentiluomini
Inaspettatamentementrecamminavano
sull’erbaGoldfingerdisse:«Conqualesocietà
lavorate?»
«LaUniversalExport.»
«Dov’èlasede?»
«ALondra.Regent’sPark.»
«Cosaesportate?»
Bondsiscosse.Attenzione.Quisitrattadi
lavoro,nonèungiuoco.D’accordot’hafatto
sbagliareil
«drive»,matudevipensareallatuastoria.
Nonlasciarecheriescaafartitradire.Inventati
unastoriachesireggainpiedi.Bonddissecon
noncuranza:«Oh,ditutto,dallemacchineda
cucireaicarriarmati.»
«Evoidicosavioccupate?»
BondsentivagliocchidiGoldfingerchelo
fissavano.Disse:«Iomiinteressodelsettore
armidipiccolotaglio.Passocioèiltempoa
vendereferraglieasceicchierajà,achiunque
insommasecondoilForeignOfficenonvuole
comprarearmiperadoperarlecontrodinoi.»
«Unlavorointeressante.»Iltonodi
Goldfingereraindifferente,annoiato.
«Nonmolto.Anzistopensandodicambiare.
Misonopresounasettimanadivacanzaesono
venutoquiperprendereunadecisione.
L’Inghilterranonoffremoltepossibilità.Nonmi
dispiacerebbeandareinCanada.»
«Davvero?»
Bondpreparòdinuovolapalla.Ecco,rilassati.
All’infernoGoldfinger!Sbattiquestapallasulla
piazza.Rimaniimmobileecolpisci.Cifuun
attimoincuituttoilmondointornoaluisembrò
fermarsi…poiBondcolpì:unatraiettoriabassa
chesialzòleggermentepersuperarelebanchine.
Lapallacaddenell’ultimabanchinasottola
piazza,rimbalzòaltaesparìdallavistarotolando
sullospiazzoerbosointornoall’astadellabuca.
Hawkerglisiavvicinòepreseildriver.
S’incamminaronoinsieme.Hawkerdisseserio:«
E’unodeicolpimiglioricheabbiavistoin
trent’anni.»Poiavocepiùbassa:«Perun
momentohopensatopropriochenonriuscistepiù
arifarvi,signore.»
«Anch’io,Hawker.MaèstatoAlfredBlacking
abatterequelcolpo,nonio.»
Bondpreseunasigaretta,neoffrìunaaHawker
eacceselasua.Dissetranquillo:«Siamoparieci
sonoancoratrebuchedagiuocare.Dobbiamo
stareattenti.Haicapitoquellochevogliodire?»
«Nonvipreoccupate,signore.Terrògliocchi
aperti.
Arrivaronoallapiazza.Goldfingererariuscito
afararrivarelapallasullapiazza,madoveva
stareattentosevolevaimbucareconquattro
colpi,mentrelapalladiBonderaadappena
cinquecentimetridallabuca.Goldfingerraccolse
lasuapallaesiallontanò.Lasedicesimafudivisa
intrecolpi.Oramancavanosoloduebuchealla
finedellapartita.Bondbattèunbuondrive,
mentreGoldfingersbagliòilcolpoelapallasparì
inmezzoall’erbaaltasulladestra.Bond
s’incamminòcercandodinondimostrarsitroppo
giubilante.Nondirequattrosenonl’hainel
sacco.Sevincevaquestabucaglisarebbebastato
dividerel’ultimaperaverepartitavinta.Si
auguròchelapalladiGoldfingerfosse
ingiocabile,omeglioancora,perduta.
Hawkereraandatoavanti,avevapoggiatola
saccadeibastoniinterraesistavadandodafare,
controppoimpegnopensòBond,acercarela
palladiGoldfmger.
L’erbaerafittaelussureggiante,amenodiuna
fortunasfacciatanonpotevanosperareditrovare
lapalla.DopoalcuniminutiGoldfingereilsuo
caddiesiallontanarono,ancoraamanivuote,
versodovel’erbasidiradavaincespugliisolati.
Bene,pensòBond,vannoproprionelladirezione
sbagliata.Improvvisamentesentìqualcosasottoi
piedi.Morteedannazione!Chefare?Calpestarla?
Sistrinsenellespalle,sichinòescostòl’erba
condelicatezzapernonspostarelapalla.Sì,era
unaDunlop65.«Eccola,»
grugnì.«Ahno,misembrachevoigiuochiate
conlanumerouno,vero?»
«Sì,»risposeGoldfingerimpaziente.
«Questaèunanumerosette.»Bondraccolsela
pallaelaporseaGoldfinger.
Goldfingergettòunosguardoallapalla.«Non
èlamia,»econtinuòatastareicespugliconil
suodriver.
Eraunabuonapalla,quasinuova.Bondsela
miseintascaeripreselericerche.Guardò
l’orologio.Icinqueminutiregolamentarierano
quasitrascorsi.Unaltromezzominutoe,
perdiana,avrebbereclamatol’assegnazionedella
buca.Atteniamocistrettamentealleregoledel
golf,avevadettoGoldfinger.Ottimamente,
amico,sonod’accordo!
GoldfingerstavatornandoindietroversoBond.
Nonavevadesistitodallesuericerchee
continuavaatastareilterrenoeascansarel’erba
conilsuobastone.
Bonddisse:«Iltempoèquasiscaduto.»
Goldfingergrugnì.Stavaperdirequalcosa,
quandoilsuocaddiegridò:«Eccolavostrapalla,
signore.Dunlopnumerouno.»
BondseguìGoldfingerversounpiccolo
spiazzochesiergevapocodistante.Ilcaddie
indicavacolditounpuntodelterreno.Bondsi
chinòeosservòlapalla.Nonc’eradubbio,una
Dunlopnumerounoquasinuovaeinuna
posizionesorprendentementefavorevole.Eraun
miracolo,anzipiùdiunmiracolo.Guardando
fissoGoldfingerepoiilsuocaddie,dissecalmo:
«Deveaverlepropriodatouncalciolafortunaa
questapalla.»
Ilcaddiesistrinsenellespalle.Imperturbabile
Goldfingerrispose:«Sembrerebbepropriodisì.
»Sivoltòversoilsuocaddieedisse:«Pensoche
perquestocolpoprenderòlo”spoon“,Foulks.»
Bondsiallontanòpensieroso,poisifermòa
osservareiltirodiGoldfinger.Perfetto.Lapalla
superòleggeral’ultimotrattodierbaaltae
scomparveindirezionedellapiazza.Infondo,
potevaancheesserefinitanellabanchinadi
destra.
BondsidiresseversoHawkercheconunfilo
d’erbainboccastavaosservandodallapistala
traiettoriafinaledeitiri.Bondglilanciòun
sorrisoacidoeglidomandòcercandodi
controllarsi:«Ilmiocaroamicohamandatoa
finirelapallanellabanchina,oquelbastardoè
riuscitoainfilarelapiazza?»
«Lapiazza,signore,»risposeHawker
impassibile.
Bondsiavvicinòallasuapalla.Lecosesi
stavanomettendodinuovomale.Ancorauna
voltadovevalottareperpareggiare,quandoaveva
credutodiaverelavittoriaintasca.Lanciòuno
sguardoallabandierinapercalcolareladistanza.
Nonerauntirotropposemplice.GuardòHawker.
«Ilcinqueoilsei?»
«Conilseidovrestefarcela,signore.Unbel
tirodeciso,»risposeHawkerporgendogliil
bastone.
Allora,cercadinonpensareaniente.Fa’
movimentilentiedecisi.Èuntirofacile.Devi
solocercaredidarglilaforzanecessariaperchèla
pallariescaasuperarelebanchineeatterrisulla
piazza.
Rimanifermoetienilatestabassa.Via!La
palla,colpitanelpuntogiusto,seguìesattamente
latraiettoriacheBondavevaprevisto.Scomparve
aldilàdellabanchina.Perfetto.No,accidenti!
Avevarimbalzatosull’orlodellabanchina,si
erafermata,avevaesitatoepoieraricaduta
indietro.
Maledizione!Cercareditirareinbucada
quellaposizioneeramaledettamentedifficile.
Bondpreseunasigarettael’accese,preparandosi
mentalmentealtirosuccessivo.Dovevariuscirea
salvarelabuca,amenochequelbastardodi
Goldfingernonfosseriuscitoadandareinbucada
novemetri!
Hawkers’incamminòalsuofianco.Bonddisse:
«Chefortunaritrovarecosìlapalla.»
«Noneralasuapalla,signore,»rispose
Hawkercalmo.«Chevuoidire?»lavocediBond
eratesa.
«C’èstatounpassaggiodidenaro,signore.Un
bigliettobianco,forsecinquesterline.Foulks
deveaverlasciatocaderelapallalungolagamba
deipantaloni.»
«Hawker!»Bondsifermò.Siguardòintorno.
Goldfingereilsuocaddieeranounaquarantinadi
metripiùavantichesidirigevanolentamente
versolapiazza.Bonderafurioso.«Puoigiurarlo?
Comefaiadesseresicuro?»
Hawkersorriseconfuso,magliocchivivaci
ebberounlampodifurbizia.«Perchèlasuapalla
stavasottolamiasaccadibastoni,signore.»
Quandovidel’espressionestupefattadiBond,
aggiunseintonodiscusa:«Midispiace,signore.
Dovevofarlodopotuttoquellochevistavaf
acendolui.Nonavreidovutodirvelo,mapenso
chesiamegliochesappiatechevihaimbrogliato
dinuovo.»
Bondfucostrettoaridere.Esclamòammirato:
«Be’,seidavverounasso,Hawker!Ecosìse
vincevolapartitaeratuttopermeritotuo!»Poi
aggiunsefurioso:«Ma,perdio,quell’uomoha
passatoognilimite.Devodargliunalezione,
perdiana.Vediamounpo’cosapossiamofare.»
S’incamminaronolentamente.
Bondtenevalamanosinistraintascae
giocherellavadistrattoconlapallacheaveva
raccoltopocoprimanell’erbaalta.
Improvvisamenteebbeunlampo.Trovato!Si
avvicinòaHawkertenendod’occhioglialtridue.
Goldfingersierafermatoestavaprendendoil«
putter»dallasacca.BondtoccòHawkercol
gomito.«Tieni,prendiquesta.»Fecescivolarela
pallanellamanonodosa,dicendovelocementea
bassavoce:«Stammibeneasentire.Quando
raccoglilepalledallapiazza,chiunquedinoisi
siaaggiudicatolabuca,da’aGoldfingerquesta.
Haicapito?»
Hawkercontinuòacamminaresenzabattere
ciglio.«Hocapito,signore.»Poiparlando
normalmente.«Prendeteil”putter”perquesto
tiro?»
«Sì.»Bondsiavvicinòallasuapalla.«
Dammiladirezionedeltiro,perfavore.»
Hawkersalìsullapiazza,sidiresseversola
buca,laaggiròesiaccovacciòaccantoadessa.
Poisirialzòinpiedi.«Devotoglierela
bandierina,signore?»
«No,lascialapurealsuoposto.»
Hawkersiallontanòdiqualchepasso.
Goldfingerstavainpiediaccantoallasuapalla
sullatodestrodellapiazza,ilsuocaddiesiera
fermatoaipiedidelpendio.Bondsichinòin
avantiprontoabattere.Avanti,CalamityJane!
Devimandarelapallainbucaotispezzoindue.
Ecco,fermo.Latestadelbastonedeveseguire
unatraiettoriabreveedecisaindirezionedella
buca.Possofarcela.
Via!Lapallacolpitaesattamentedallaparte
medianadellatestadelbastone,avevarisalitoil
costanedellabanchinaefilavadirittaversola
buca.Maledizione,andavatroppoveloce!Va’a
batterecontrol’asta!Ubbidiente,lapalladeviò,
picchiòcontrol’astaerimbalzòindietrofinendo
inbucadrittacomeunfuso.
Bondrespiròdisollievoeraccolselasigaretta
cheavevagettatointerraprimadibattereil
colpo.
GuardòGoldfinger.Allora,chenedici,
bastardo?Oratoccaate.Sudatelaanchetuquesta
buca.
Vogliopropriovedereseciriesci.Lapalladi
Goldfingermancòlabucadiunbuonmezzo
metro.«
Vabene,vabene,»disseBondgeneroso.«
Pareggioeunabucadagiuocare.»Eranecessario
chefosseHawkeraraccoglierelepalle.Seavesse
obbligatoGoldfingeramandareinbucadalla
distanzadisolomezzometro,Goldfingerstesso
avrebbeestrattolapalladallabuca.E,comunque,
BonddesideravacheGoldfingernonperdesse
quellabuca.Facevapartedelsuopiano.Hawker
sichinòeraccolselepalle.Nefecerotolareuna
versoBondeporsel’altraaGoldfinger.Si
allontanòdallapiazzaconGoldfingerintesta,
comealsolito.BondnotòcheHawkermetteva
qualcosaintasca.Erafatta!PurchèGoldfinger
nonsifosseaccortodinullaquandoavrebbe
messolapallasulsostegno.
Maconunpareggioeunabucadagiuocare,
unononperdetempoadosservarelapropria
palla.Imovimentidiventanopiùomeno
automatici.Unopensaqualesial’effettomigliore
dadareallapalla,qualèladirezionedelvento,se
battereuncolpochemandilapallainposizione
favorevolecosìdaraggiungerelapiazzaal
secondoosemiraresubitoalbordo.
ConsiderandocheBondstavasullespineperchè
dopodiluiGoldfingeravrebbebattutoquella
Dunlopnumerosette,cosìsimileaunaDunlop
numerouno,bisognadirecheilsuodrivenonfu
affattodisprezzabile.Seavessevoluto,alsecondo
colpoavrebbeanchepotutoraggiungereil
green…seavessevoluto!Ecco,oraGoldfingersi
eraavvicinatoalsostegno;sichinavainavanti.
Lapallastavasulsupportoconilnumero
traditorerivoltoversol’alto.MaGoldfingersi
rialzava,rimanevadiritto,provavaloslancio.
Siavvicinavadinuovoallapallalentamente
condecisione.Alzavailbastone,fissandolapalla
conattenzione.Erainevitabilechesiaccorgesse
ditutto!All’ultimomomentosisarebbefermato,
avrebbeosservatolapalla.Quelloswingnon
sarebbefinitomai?Maecco,latestadelbastone
andavaindietro,ritornavainavanti,ilginocchio
sinistrosipiegavacorrettamente,eilbraccio
sinistrorimanevadirittoeteso.Colpita!Lapalla
s’innalzòleggeraefilòdrittaversolapista.Un
drivespettacoloso.
Bondebbeuntuffoalcuore.Tihogiuocato,
bastardo!Tihogiuocato!Canticchiando
s’incamminòlungolapistaprogettandolemosse
successive.Orapotevapermettersidiessere
diabolicoestravagantequantoavessevoluto.
OrmaiavevagiàbattutoGoldfinger,loaveva
fattosaltareconlasuastessamiccia!Adesso
potevadivertirsiadarrostirlolentamente.Bond
nonavevanessunrimorso.Goldfingerloaveva
imbrogliatoduevolteel’avevafattafranca.Ma
perquellocheavevafattoallabucadellaVergine
ealladiciassettesimabuca,pernonparlaredi
quandoavevamiglioratolaposizionedellapalla
allaterzabucaediquandoavevatentatodifar
sbagliareBond,pertuttequesteragioniinsomma
sarebbestatobattuto.Seeranecessariocheper
unavoltatantofosseBondabararepercorreggere
unpunteggiochenonrispecchiavalaverità,be’,
noneraaltrocheunattodigiustiziapoetica.
Inoltrequestaeraqualcosadipiùdiunasemplice
partitaagolf.Bondavevaildoveredivincere.Da
quantoavevacapitodiGoldfinger,doveva
assolutamentevincere.Sesifosselasciato
battere,sarebberostatipari.Seinveceavesse
vinto,eormailoavevadavverovinto,avrebbe
avutoduepuntidivantaggiosuGoldfinger.E
Bondindovinavacheunacosadelgeneresarebbe
stataintollerabileperunuomochesiconsiderava
onnipotente.Quest’uomo—sisarebbedetto
Goldfinger—èuntipoingamba.Hadellequalità
cheiopossosfruttareamiovantaggio.È
unavventurieroconmoltiassinellamanica.È
proprioiltipodicuihobisognoper…Perche
cosa?
Bondnonlosapevaancora.Forseniente.Forse
BondnonavevacapitonientediGoldfinger.Ma
diunacosaeracerto,chequestoeral’unicomodo
perscoprirlo.
Goldfingersipreparòconattenzionealsecondo
colpochedovevafarsuperareallapallalalinea
dellebanchineedirigerlaversolostretto
passaggiocheportavaallapiazza.Provòloswing
trevolte,unapiùdelsolito,equindibattèuno«
spoon»precisoesicuro.Sarebberiuscito
sicuramenteadandareinbucaconcinquecolpi,
forsequattro.Perquellocheglisarebbeservito!
Bonddopoaverfattograndemostradiaffannarsi
perdecidereilcolpogiusto,nellabattutadeviò
deliberatamenteilbastonediqueipochi
millimetrinecessariasmorzareilcolpo,cosìla
pallariuscìamalapenaarimbalzarefuoridelle
banchine.Alsecondocolpobattèconunpo’
troppafogaelapallafilòoltrel’astadellabucadi
seimetribuoni.Erariuscitoapiazzarelapalla
esattamentedoveavevavoluto:inunaposizione
abbastanzadifficiledafarassaporarea
Goldfingerl’ebbrezzadellavittoriaeabbastanza
favorevoledacostringerloasudaresettecamicie
permetterinbucaconquattrocolpi.
EGoldfingersudavadavvero.C’erasulsuo
visounasmorfiadiselvaggiadeterminazione,
mentresiconcentravaabattereilterzocolpo,
quellodecisivo.Nontroppoforte,nontroppo
debole.Bondpotevaleggeretuttiipensieriche
passavanoperlamentediGoldfinger.Poi
Goldfingersiraddrizzò,esidiresselentamente
versolabucapercontrollareladirezione,girò
intornoall’astaetornòindietrolungola
traiettoriacheavrebbedovutoseguirelapalla,
togliendoconcuraqualsiasipiccoloimpedimento
cheavrebbepotutoostacolarelacorsadellapalla,
unciuffettod’erba,unpezzettinodiconcime.Poi
sichinòdinuovosullapalla,provòunaodue
volteloslancioesipreparòabattere.Levene
delletempieglipulsavanoefralesopracciglia
eraapparsounprofondosolco.
Goldfingercolpìlapallaconesattezzae
precisione.Lapallasiarrestòdopoaversuperato
l’astadicircaquindicicentimetri.Ormai
Goldfingerdovevasentirsisicurodellavittoria,a
menocheBondnonfosseriuscitoadandarein
bucadaseimetriconunsolocolpo.
Bondinscenòunalungacommediafacendo
fintadistudiareilcolpo.Selapresecomoda,
lasciandochelatensioneincombessesull’ultimo
attodellapartitacomeunanuvolaglia
minacciosa.
«Vialabandierina,perfavore.Questala
mandodrittainbuca.»Bondcaricòleparoledi
unacertezzaassoluta,mentrefrasèeraindeciso
semancarelabucasulladestraosullasinistrao
farfermarelapallaqualchecentimetroprima.
Battèilcolpoelapallafilòdirittasulladestra
dellabuca.
«Maledizione,hosbagliato!»esclamòBond
fingendosidelusoefurioso.Andòallabucae
raccolseleduepalletenendolebeneinvista.
Goldfingerglisiavvicinòtrionfante:«Be’,
alloragrazieperlapartita.Dopotuttosembrache
iosiadavveropiùbravodivoi.»
«Sì,sieteunbuonhandicapnove,»disseBond
acido.Guardòlepallecheavevainmanoperdare
aGoldfingerlasua.
Detteinunaesclamazionedisorpresa:«Ehi!
VoigiuocateconunaDunlopnumerouno,no?»
«Sì,certo.»UnsestosensoavvertìGoldfinger
chequalcosadispiacevolestavaperaccadergli,il
suovisopersel’espressionetrionfante.«Perchè,
chec’èchenonva?»
«Be’,»disseBondintonodiscusa,«temoche
abbiategiuocatoconlapallasbagliata.Questaè
lamiaPenfoldequest’altraèunaDunlopnumero
sette.»PorselepalleaGoldfingerchegliele
strappòletteralmentedimanoelerigirò
osservandolefebbrilmente.
IlsangueaffluìalvisodiGoldfingerche
rimaseimpietritoaguardareoralepalle,ora
Bond.Bonddissedolcemente:«Purtroppo
abbiamodecisodigiuocaresecondoleregole.
Temoquindichequestosignifichicheavete
perdutolabucaenaturalmentelapartita.»Bond
osservavaGoldfingerimpassibile.
«Ma,ma…»
QuestoeraquellocheBondavevavoluto:che
Goldfingervedesselavittoriasfuggirglidimano.
RimasefermodavantiaGoldfingersenzadire
unaparola.
ImprovvisamentelacolleradiGoldfinger
esplosecomeunabomba.«Sietestatovoia
trovareunaDunlopnumerosettenell’erbaalta.
Edèstatoilvostrocaddieadarmelaquandoha
raccoltolepallealladiciassettesimabuca.Miha
datolapallasbagliatadiproposito,quel
maledettoba…»
«Unmomento,calmatevi,»disseBond
tranquillo.«Senonstateattentoviarriveràuna
querelaperdiffamazione.Hawker,haidatoaMr
Goldfingerquestapallapersbaglio?»
«No,signore.»LafacciadiHawkerera
impassibile.Dissetranquillo:«Seposso
esprimerelamiaopinione,signore,losbaglioè
statofattoalladiciassettesimabucaquandoil
signorehatrovatolasuapallacosìlontanoda
dovenoituttipensavamochefossecaduta.Un
settesipuòfacilmentescambiareperununo.Io
pensochesiaandatacosì.Sarebbestatounvero
miracolochelapallafossefinitadoveèstata
ritrovata.»
«Sonotuttemaledetteballe!»Goldfingerfece
unasmorfiadidisgusto,poisivoltòdiscatto
versoBond.«Epoi,anchevoiavetevistochela
pallachehatrovatoilmioportabastonierauna
numerouno.»
Bondscosselatestadubbioso:«Ioveramente
nonhoguardatobene,midispiace.Comunque…
»
tonodellavocediBonddivennesbrigativoe
deciso,«…ècompitodelgiocatoreassicurarsi
chestagiuocandolapallagiusta.Nonècosì?Non
vedoconchivelapossiateprendere,sesietestato
voiabatteretrevoltelastessapallasenza
accorgervidiniente.»Fecequalchepasso,poisi
fermò:«Inognimodograzieperlapartita.
Dobbiamofarneun’altrapresto.»
Conicapellirossisplendentisottoilsoleal
tramonto,maconunalungaombraneraaisuoi
calcagni,GoldfingerseguìlentamenteBond,
fissandopensierosolesuespalle.
10Unavisitadicortesia
Qualcunobussòallaportadellacamera.Bond
siavvolsenell’asciugamanodabagno,attraversò
lastanzaeaprì.Eraunfattorino:«Sì?»
«UnmessaggiotelefonicodapartediMr
Goldfinger,signore.Vimandaisuoisalutievi
pregadicenareconluiquestaseraacasasua.La
villasichiamaLaFattoria“,vicinoReculver.
Allediciottoetrentaperl’aperitivo.Vipregadi
nonpreoccuparvidivestirviperilpranzo.»
«RingraziateamionomeMrGoldfingere
diteglichesaròfelicediaccettareilsuoinvito.»
Bondrichiuselaporta,siavvicinòallafinestra
apertaerimaseinpiediaguardareladistesa
tranquilladelmaresottoilcieloazzurrinodella
sera.«Bene,bene!»Bondsorrise.«Parlavodel
diavolo,eoravadoacenaredalui!»
AlleseiBondscesealbareordinòvodkacon
acquatonicaeunascorzadilimone.Ilbarera
deserto,soloungruppettodiufficialidiaviazione
americanivenutidaManstonsedevainunangolo.
Bondguidòlentamenteindirezionedi
Reculver,assaporandol’ariadellaseraelavodka
chegliscaldavalostomaco,cullandosial
borbottiosommessodeiduetubidiscappamento.
Promettevadiessereunpartydavvero
interessante.Eragiuntoilmomentodientrare
definitivamentenellegraziediGoldfinger.Se
facevaunpassofalso,eraperdutoeilcompitodel
suoeventualesuccessoresarebbestatomoltopiù
difficile.Nonavevaarmiconsè,guaise
Goldfingerloavessepescatoconqualche
aggeggioindosso.Perunattimoprovòuna
sensazionedidisagio.Mano,stavacorrendo
troppoconlafantasia.Nonsieranoancora
dichiaratiguerra,casomaiilcontrario.Quandosi
eranosalutatialclub,Goldfingererastatomolto
cordiale,ancheseinmanieraunpo’forzata,
untuosa.Gliavevachiestodoveavrebbedovuto
mandarelasommacheBondgliavevavintoe
Bondgliavevadatol’indirizzodell’Universal
Export.Poisierainformatosudovealloggiassee
Bondglieloavevadettoeavevaancheaggiunto
chesisarebbefermatoaRamsgatesolopochi
giorni,iltempodiprendereconcalmauna
decisionesulsuofuturo.Goldfingeravevadetto
chesperavadiprendersiunarivincitaungiornoo
l’altro,machepurtroppoilgiornodoposarebbe
partitoperlaFranciaenonsapevaquando
sarebbestatodiritorno.Inaereo?Sì,avrebbe
presol’AirFerrydaLydd.Beh,alloragrazieper
lapartita.Grazieavoi,MrBond.Gliocchidi
GoldfingeravevanosottopostoBondadunultimo
trattamentoairaggiX,comeperfissarebenela
suaimmaginenelloschedario;poiilmacchinone
gialloerascivolatovia.
Bondlasciòlastradaes’inoltròlungoilviale
fiancheggiatodisempreverdicheconducevafino
alpiazzaleghiaiosoantistantelacasa.Era
esattamenteiltipodiabitazionechepoteva
chiamarsi«LaFattoria»:unacostruzione
pesante,sgraziata,stileprimidelnovecento,con
unporticoavetrieunaverandasullafacciata.
Primaancoradispegnereilmotore,aBond
sembrògiàdisentirel’odorespiacevoleche
aleggiavainquell’ambiente,fattodicalore,
piantediserraemoschemorte.Bondscese
lentamentedallamacchinaerimaseinpiediad
osservarelacasa.Dallaparteposterioredella
villavenivaunrumoreritmico,comel’ansaredi
unanimalemostruoso.Bondimmaginòche
provenissedallafabbrica,lacuiciminiera
impennacchiataspuntava,simileadungigantesco
ditoindice,fraleconifereadestradellacasa,
dovenormalmentesisarebberodovutetrovarele
scuderieeilgarage.Lafacciatadellacasa,
silenziosaeattenta,sembravaaspettarecheBond
facessequalcosa,unamossaostilecuisarebbe
prontamenteseguitaunarisposta.Bondsiscosse
dallesuefantasieesalìigradinifinoallaporta
daipannellidivetroopaco.Premetteil
campanello.Nonsisentìalcunsuono,malaporta
lentamentesiaprì.L’autistacoreanoportava
ancoralabombettanera.
GuardòBondsenzaespressioneerimase
immobile,lamanosinistraappoggiataalla
manigliainternadellaportaeladestraallungata
adindicarel’ingressobuio.
Bondglipassòaccanto,vincendoildesideriodi
pestarequelleimmacolatescarpenereodi
sferrareunpugnosullostomacoimpeccabilmente
abbottonato.Quelcoreanocorrispondeva
esattamenteall’ideacheBondsierafattadeisuoi
connazionaliecomunquel’atmosferaelettricae
pesantedellacasaloavevainnervosito.Laporta
d’ingressodavadirettamentenelsalonedi
soggiornoimmersonellapenombra.Qualche
pallidafiammellatremolavadietrolagratadi
ferrodell’ampiocamino.
Dueenormipoltroneeundivanosembravano
fissareilfuoco;inmezzoaloro,poggiatosuuna
panchettaimbottita,s’intravedevaunvassoioben
fornitodiliquori.Lavastasalaerastipatadi
mobilimassicci,stileSecondoImpero,elevolute
dibronzodorato,gliintarsiditartarugaedi
madreperlaluccicavanoalladeboleluce.
Quell’ordinatomuseoeradominatodauna
balconatachecorrevatutt’intornoallepareti
copertedipannellidilegnoeacuisiaccedeva
permezzodíunamassicciarampadigradinisulla
sinistradelsalone.L’altosoffittoacassettoniera
intarsiatosecondoilgustodell’epoca.
MentreBond,inpiedi,osservavaiparticolari
dell’insolitoambiente,ilcoreanoriapparve
silenziosamentealsuofianco;senzaaprirebocca
gliindicòconilbracciodestrotesoilvassoioele
poltrone.Bondannuìerimasedov’era.Ilcoreano
siallontanòescomparveattraversounaportache
Bondpensòdovessedarenellazonadiservizio.Il
ticchettiometallicodiunimponenteorologioa
pendolorendevaancorpiùpalpabileilsilenzio
assolutocheincombevasullastanza.Bond
attraversòilsaloneeandòamettersiconlespalle
alcamino.Guardòdisgustatolastanza.Cheroba!
Chepostoorribileperviverci.Comesipoteva
abitareinquelsontuosoobitoriofraleconifereei
sempreverdi,quandoapocadistanzailsole
splendeva,l’ariaeracosìfrescael’orizzontecosì
vasto?
Bondpreseunasigarettael’accese.Pensava
maiGoldfingeradistrarsi,adivertirsi,pensava
maialledonne?Forseno,forsequestecosenonlo
interessavano,forsesolol’ororiuscivaad
appagarlo.
Daqualcheparteuntelefonosquillòduevolte,
poitacqueSisentìilmormoriodlunavoce,
un’ecodipassilungouncorridoio,poiunaporta
sottolarampadiscalesiaprì.Goldfingerentrò
nellastanza,echiuselaportadietrodisè.
Indossavaunagiaccadapranzodivellutocolor
prugna.
Attraversòlentamentelastanzaindirezionedi
Bond.Senzaporgerglilamanodissesorridendo:
«
Grazieperaveraccettatouninvitofatto
all’ultimomomento,MrBond.Eravamotuttie
duesoli,cosìhopensatocheavremmopotuto
pranzareinsiemeediscuteredelprezzodel
granturco.»Erailgeneredispiritosagginechei
milionarisidiconofraloroeilfattodiessere
temporaneamenteammessoafarpartedi
quell’olimpo,fecesorridereBond.Disse:«Sono
statoveramentefelicediricevereilvostroinvito.
Mierogiàstancatodistarearifletteresuimiei
problemieRamsgateoffrepochedistrazioni.»
«Èvero.Ora,però,MrBond,debbochiedervi
scusa.Horicevutopocofaunatelefonata.Unodei
mieidipendenti,tutticoreanitraparentesi,siè
cacciatoinqualcheimpiccioaMargate.Mihanno
telefonatodallapolizia.Sonocostrettoad
occuparmeneiostesso.Daquantohocapito,deve
avercombinatoqualcosaalparcodei
divertimenti.Questagenteperdefacilmentela
testa.Mifaccioaccompagnaredalmioautista,in
mezz’orasaremodiritorno.Nelfrattempo,
dovreterimaneresoloecercaredipassareil
tempo.Servitevipuredabere.Quicisonoalcune
riviste.Sperochemiscuserete.Nonmicivorrà
piùdimezz’ora,viassicuro.»
«Nonvipreoccupateperme.»Bondfiutòuna
trappolainquestaimprovvisapartenza,manon
riuscivaancoraacapirequale.
«Allora,aurevoir»Goldfingersidiresseverso
laportad’ingresso.«Maquiètroppobuio,oravi
accendolaluce.»Siavvicinòadunpannelloa
muro,giròalcuniinterruttorieall’improvvisola
stanzafuinondatadiluce.Lampadeastelo,
appliquealleparetiequattrograndilampadari
chependevanodalsoffitto;lastanzaeraorapiù
illuminatadiunostudiocinematografico.Un
cambiamentostraordinario.Bond,mezzo
abbagliato,osservòGoldfingeraprirelaporta
d’ingressoeuscire.Dopoqualcheattimosentì
avviareunmotore,nonquellodellaRollsRoyce,
cambiaremarciaeilrumorediunamacchinache
siallontanavavelocementelungoilviale.
IstintivamenteBondattraversòlastanzaeaprì
laportad’ingresso.Inlontananzavideifanalini
dicodadellamacchinavoltareasinistrae
immettersisullastradaindirezionediMargate.
Rientròincasaechiuselaporta.Rimasefermo,
inascolto.Ilsilenzio,adeccezionedelticchettio
dell’orologio,eracompleto.Attraversòlastanzae
aprìlaportadiservizio.Unlungocorridoiobuio
portavasulretrodellacasa.Bondrimasefermoin
ascolto.Silenzio,silenziomortale.Richiusela
portaeosservòpensierosoilgrandesalone
illuminato.Goldfingerloavevalasciatosoloin
casasua,solocontuttiisuoisegreti.Perchè?
Siavvicinòalvassoioesiversòungin
abbondanteappenaallungatoconacquatonica.
C’erastatadavverounatelefonata,mapotevano
benissimoaverchiamatodallafabbrica.Lastoria
delcoreanocheavevacombinatounpasticcioera
plausibileederaanchenormalecheGoldfingersi
preoccupassedifarlorilasciareechesifacesse
accompagnaredall’autista.Perbenduevolte
GoldfingeravevadettocheBondsarebberimasto
soloperunamezz’oradurantelaquale«doveva
cercaredipassareiltempo».Potevaessere
un’osservazionedeltuttoinnocente,mapoteva
ancheessereinterpretatacomeuninvitoa
mostrarelesuecarte,commettendoqualche
indiscrezione.C’eraqualcunochelosorvegliava?
Quantieranoicoreanichelavoravanoper
Goldfingerecosafacevanoinquelmomento?
Bondguardòilsuoorologio.Eranopassaticinque
minuti.Sidecise:trappolaonontrappola,questa
eraun’occasionetroppobuonaperandare
perduta.Avrebbedatoun’occhiataingiro,ma
dovevacercareunastoriaconvincenteperpoter
eventualmentegiustificarediaverlasciatoil
salone.Dadovepotevacominciare?Dalla
fabbrica.Chescusapotevadare?Chevenendoa«
LaFattoria»sieraaccortochenellamacchina
c’eraqualcosachenonandava,sieraingolfatoil
carburatore,echeeraandatoavederesec’eraun
meccanicochepotessedargliunamano.
Debolucciacomescusa,mapotevaandare.
Bondpoggiòilsuobicchieresulvassoio,andò
decisoversolaportadiservizioel’aprì.
Giròl’interruttoredellaluceepercorsea
lunghipassiilcorridoio.Infondoc’eranodue
soleporte,unaadestraeunaasinistra.Rimase
perunattimoinascoltovicinoallaportadi
sinistra;gliarrivaronosoloisuonitipicidiuna
cucina.Aprìlaportaadestrae,comeavrebbe
dovutoaspettarsi,siritrovònellospiazzodavanti
algarage.Locolpìilfattochefossefortemente
illuminatodalampadeadarco.Sullatooppostosi
alzavailmurodellafabbricaedorailrumore
ritmicodellemacchine,cheprimasiavvertiva
appena,erafortissimo.Attraversòlospiazzo,
dirigendosiversounaportadilegnochesiapriva
suunadelleestremitàdelmurodellafabbrica.
Nonerachiusaachiave,l’aprìconprudenzaed
entrò,lasciandolasocchiusa.Siritrovòinuna
stanzettaadibitaadufficio,illuminatadauna
semplicelampadinachependevadalsoffitto.
C’eraunascrivaniacondellecartesparse,un
orologioperlatimbraturadeicartellini,unpaio
diarmadietti-schedarioeuntelefono.Un’altra
portasullaparetedifrontedavanellafabbrica
veraepropria;accantoallaportaunafinestraper
tenered’occhioglioperai.Dovevaesserel’ufficio
delcapoofficina.Bondsiavvicinòallafinestrae
guardò.
NemmenoBondsapevachecosasifosse
aspettatodivedere,malìdentrononc’eranoaltro
chelesoliteattrezzaturediunapiccolaofficina
meccanica.Difrontealuilefauciapertedidue
altiforni,oraabassoregime.Daunaparteunafila
diforniperilmetallofusoealcunelastredi
metallodivariemisureedidiversicolori
poggiateallaparete.Piùinlà,ilpianolucidodi
acciaiodiunasegacircolare,probabilmenteuna
segaapuntadidiamante,pertagliarelelamieree
sullasinistraunmotorecollegatoadun
generatorepulsavaininterrottamente.Adestra,
sottolalucedialcunelampadeadarco,cinque
uominiintuta,quattrodeiqualicoreani,eranoal
lavorointornoallaRollsRoycediGoldfinger.La
macchinasplendevaallalucedellelampade;la
portieradestraerastatasmontataedorapoggiava
duepanche,privadelpannelloesterno.Mentre
Bondosservavalascena,dueuominipreseroun
nuovopannelodimetallocoloralluminioelo
poggiaronosull’intelaiaturadellaportiera.In
terrac’eranodueribaditriciamaneBondpensò
cheoraidueuominiavrebberoassicuratoil
pannelloalsuopostoverniciandolopoicomeil
restodellacarrozzeria.Tuttoregolare,nientedi
losco.Losportellosieraammaccatoquel
pomeriggioeGoldfingeravevaordinatoche
glieloriparasseroinfrettainprevisionedel
prossimoviaggio.Bonddetteunultimosguardo
intorno,deluso,siallontanòdallafinestraeuscì
dallaportadellafabbrica,chiudendola
silenziosamentedietrodisè.Niente,maledizione.
Edorachescusapotevadare?Chenonaveva
volutodisturbareglioperaiallavoro;dopocena
forse,seunodiloroeralibero.
Bondrifecesenzafrettalostessopercorsodi
quandoeravenuto,senzaincontrarenessunoe
ritornònelsalone.Detteunosguardoalsuo
orologio.Avevaancoradieciminutiditempo.
Adessoalpianosuperiore.Isegretidiunacasa
sonosemprenascostinellacameradalettoenel
bagno.Gliarmadiettidellemedicine,itavolinida
toletta,icomodinirivelanosempreledebolezzee
iparticolariintimidichiviabita.Avrebbedetto
cheglieravenutounfortemalditestaecheera
andatoacercareun’aspirina.Recitòlasuaparte
perunaplateainvisibile:simassaggiòletempie,
lanciòunosguardoallabalconata,attraversòa
lunghipassiilsaloneesalìlescale.Dalla
balconatasiarrivavaaduncorridoiofortemente
illuminato.Bondcominciòadapriretutteleporte
perguardarenell’interno.Maeranotuttecamere
vuote;sisentivaunodoredimuffaedifinestre
chiuse.
Ungrossogattorossicciospuntòfuori
improvvisamentedalnullaeloseguimiagolando
estrofinandosiaisuoipantaloni.L’ultimastanza
eraquellabuona.Bondentròelasciòlaporta
socchiusa.
Tuttelelucieranoaccese,forseunodei
camerierieranelbagno.Bondattraversòdecisola
stanzaversolaportadicomunicazioneela
spalancò.Ancoraluciaccese,manonc’eraanima
viva.Eraunastanzadabagnomoltovasta,forse
erastataunacamerapoitrasformatainbagno.
Oltreallavascaeaglialtriserviziigienici,
c’eranonumerosiattrezzidaginnastica,una
biciclettasurulli,remidavogatore,delleclavee
unmassaggiatoreelettrico.L’armadiettodelle
medicinecontenevasolounagrandevarietàdi
purganti,senna,cortecciasacra,oliodiricinoe
variaggeggiperlostessoscopo.
Nonc’eranoaltremedicineetantomeno
un’aspirina.Bondtornòincameradaletto,ma
anchelìnontiròfuoriunragnodaunbuco.Era
unatipicacameradalettomaschile,comoda,
vissuta,tappezzatadiscaffaliearmadietti.Nonsi
sentivanemmenounodoreparticolare.Vicinoal
lettoc’eraunapiccolalibreriapienadivolumidi
storiaebiografiecelebri,tuttiininglese.Soloil
cassettodelcomodinorivelòunparticolaredella
vitaintimadiGoldfinger,unlibrodaldorso
giallo,Segretevisionid’amore,edizioni
Palladium,Parigi.
Bondguardòl’orologio.Mancavanosolo
cinqueminutialritornodiGoldfinger.Eratempo
ditornarenelsalone.Detteunultimosguardo
circolareallastanzaesiavviòversolaporta.Si
fermòdiscatto.C’eraqualcosanellastanzache
nonandava.Seneeraaccortoquasi
inconsciamentedaquandoeraentrato.Cos’era?
Cercòdiconcentrarsi.Uncolore?Unoggetto?Un
suono?Ecco,sì,eraunsuono.Dalpuntoincuisi
trovavagligiungevaalleorecchieunronzioquasi
impercettibile.Dadoveveniva?Cosalo
produceva?C’eraqualcosad’altroinquella
stanzaora,qualcosacheBondconoscevafin
troppobene,odoredipericolo.Coninervitesi
Bondsiavvicinòall’armadioaccantoallaportae
delicatamenteloaprì.Sì,ilronziovenivadilì,da
dietrounafiladigiacchesportivechependevano
dallegruccefinoalpianodeicassetti.Bond
scostòlegiacche.Quellochevideglifece
stringerelemascelle.
Datreforinelmurotrepellicoledasedici
millimetriscendevanolentamente,andandoa
cadereinunoscompartodietrolafacciatadifinti
cassetti.Loscompartoeraormaiquasipienodi
queisottiliserpentellidicelluloide.Gliocchidi
Bondsiindurironomentreosservavaquelle
spiralichesisnodavanolente.Eccodicosasi
trattava,tremacchinedapresa,unanelsalone,
unanellospiazzodelgarageeunainquella
camera,avevanoseguitoognisuomovimentodal
momentoincuiGoldfingerseneeraandato.Ma
certo!Quandoavevaaccesolelucigiùinsalone
avevaanchemessoinfunzionelemacchineda
presa!MacomeavevafattoBondanon
accorgersidelsignificatodiquelleluci?Come
avevafattoanonimmaginarsiinqualetrappola
stavacadendo?Sierapreparatodelle
giustificazioni…perquellocheglisarebbero
servite!Chesenefacevaoradiquellestorielle,
oracheavevamessoilnasodappertuttoper
mezz’orasenzariuscireatrovarenulla?Civoleva
anchequesta!Nonesserriuscitoacavareun
ragnodaunbuco,nonriuscireascoprireniente!
Nonerastataaltrocheunastupidaperditadi
tempo.EadessoGoldfingerloavevainpugno.
Erafinito,fuoricombattimento,C’erauna
manieraqualsiasipersalvarequalcosa?Bondera
rimastoinchiodatodavantiall’armadioaperto,
congliocchifissisuquellelentecaterattedi
pellicola.
Vediamo.Bondcercòdisperatamenteunavia
diuscita,unascusaplausibile,scartandolepoi
tutte.
Be’,perlomenoquandoavevaapertol’armadio,
unpo’dipellicolaavevapresoluce.Allora
perchènonfarprendereluceanchealresto?
Certo,macome?Comesisarebbepotuto
giustificarel’armadioapertosenonconlasua
presenza?Attraversolaportasocchiusagiunseun
miagolio.Ilgatto!Nonpotevaesserestatoil
gatto?Nonsireggevamolto,maalmenoera
qualcosa,eral’ombradiunalibi.
Bondaprìlaportaepreseilgattofralebraccia.
Loaccarezzòequellocominciòafarelefusa.
Bondsichinòsulmucchiodipellicolaelotiròsu
amanciateesponendoloallaluce.Poi,quandofu
sicurochenoncifossepiùuncentimetrodi
pellicolabuona,larimiseapostoevipoggiò
soprailgatto.Labestiolanonsarebberiuscitaa
districarsifacilmente,anziconunpo’difortuna,
avrebbefinitoconl’accomodarsisuimucchiodi
pellicolaefareunsonnellino.Bondlasciòlo
sportellodell’armadioapertodiqualche
centimetroinmodocheprendesseluceanchela
pellicolachecontinuavaascendere.Uscìdalla
stanzasenzachiuderedeltuttolaportaesiavviò
lungoilcorridoio.Quandoarrivòall’iniziodella
scalinata,rallentòilpassoecercòdiassumere
un’ariadisinvolta.Ilsalonevuoto,unico
spettatoredellasuacommedia,sbadigliò.Andòal
camino,siversòancoradabereepreseinmano
unarivista.Cercòl’articolosulgolfdiBernard
Darwin,loscorseinfrettaperrendersicontodi
cosatrattava,poisiaccomodòinunapoltronae
acceseunasigaretta.
Checosaavevascoperto?Qualivantaggiaveva
ricavatodaquellapericolosascorribanda?Molto
poco:cheGoldfingersoffrivadistitichezza,che
eraunosporcaccioneecheavevavolutometterlo
allaprova.Eloavevafattocongrandeastuzia.
Noneraundilettante.Latecnicausatasi
accordavaperfettamenteconimetodidella
SMERSH,echil’avevausatadovevaavere
indubbiamentemoltecosedanascondere.Edora
cosasarebbeaccaduto?Perchèl’alibidelgattosi
reggesseinpiedi,Goldfingeravrebbedovuto
lasciaredueportesocchiuseeilgattoavrebbe
dovutoesserestatoattrattodalronziodelle
macchinedapresa.Tuttopocoprobabile,quasi
impossibile.Goldfingersarebbestatosicuroal
novantapercentodellacolpevolezzadiBond.Ma
soloalnovantapercento.Cisarebbesemprestato
ildiecipercentodidubbio.Cosaavrebbe
scopertoGoldfingerdipiùdiquantogiàsapeva,
cheBondcioèerauntiposcaltroepienodi
risorse,untipocuriosoeforseunladro?
AnchesefosseriuscitoadindovinarecheBond
erastatonellasuacamera,glialtrimovimentidi
Bondsarebberorimastiunsegretosullapellicola
ormaiinservibile.Bondsialzò,presequalche
altrarivistaelagettòinterraaccantoalla
poltrona.L’unicacosacheglirimanevadafare
ora,eradiinalberareunabellafacciadibronzoe
diricordarsiperilfuturo,secisarebbestatoun
futuro,chedovevastaresveglioedevitarealtri
sbagli.Nonavrebbetrovatosempregattirossia
portatadimanochelotirasserofuoridagli
impicci.
Nonsentìarrivarelamacchina,nèaprirela
porta.Gliarrivòallespalleilventofrescodella
sera,capìalloracheGoldfingereratornato.
11Oddjob
Bondlasciòcaderelarivistaesialzòinpiedi.
Laportad’ingressosichiuserumorosamente.
Bondsivoltò.«Salve,»atteggiòilsuovisoad
un’espressionesorpresa.Nonvihosentito
arrivare.Com’èandata?»
Anchel’espressionediGoldfingereracordiale.
Sembravanoduevecchiamici,vicinidicasa,
abituatiacapitareall’improvvisoperbereun
bicchiereinsieme.Oh,sonoriuscitoasbrogliare
lafaccenda.Ilmioragazzohafattobaruffacon
unamericanoperchèquelloloavevachiamato
sporcogiapponese.Hospiegatoallapoliziacheai
coreaninonpiaceesserechiamatigiapponesi.Lo
hannolasciatodietrocauzione.Midispiacedi
avervifattoaspettare.Sperochenonvisiate
annoiato.
Beveteancoraqualcosa.»
«Grazie.Maviassicurochenonmisono
annoiatoaffatto.
HolettoquellochediceDarwinsullatecnica
delloslancio.Interessanteilsuopuntodivista…
equiBondsilanciòinunadisquisizione
sull’articoloaggiungendoviqualcosadisuo.
Goldfingerascoltòpazientementetuttala
tirata,poidisse:«Sì,piuttostocomplicato.Voi
fateungiuocodiversodalmio,andatedrittoal
sodosenzatanteraffinatezze.Datoilmiotipodi
slancio,invece,iodebbopotersceglierefratuttii
bastoniregolamentari.Scusatemiancoraun
momento,vadoalavarmilemani.Tornosubito,
cosìpotremopranzare.»
Bondsiversòancoradabere,sisedetteeprese
inmanoCountryLife.OsservòGoldfingersalire
lescaleesparirenelcorridoio.Riuscivaad
immaginareognisuomovimento.Siaccorseche
larivistachestavafingendodileggere,eraa
rovescio.Lagiròerimaseafissaresenzavederla,
unabellafotografiadiBlenheimPalace.Dal
pianosuperiorenonvenivailminimosuono.Poi
inlontananzasisentìilrumoredìunacatenadi
gabinettochevenivatirata,eilsuonoseccodi
unaportachesichiudeva.Bondallungòlamano
versoilbicchiere,loportòallelabbraingoiòuna
lungasorsata,poiappoggiòilbicchiereinterra
accantoallapoltrona.Goldfingerstavascendendo
lescale.Bondsfogliòlepaginedellarivistae
scosselaceneredellasigaretta.
Goldfingerstavaattraversandoilsaloneverso
dilui.Bondabbassòilgiornaleealzògliocchi.
DisottoilbracciodiGoldfingerspuntavailgatto
rosso.Siavvicinòalcaminoesuonòun
campanello.
PoisigiròversoBond.
«Vipiaccionoigatti?»Loguardòdistratto,
indifferente.«Abbastanza.»
Laportadiserviziosiaprìecomparve
l’autista.Portavaancoralabombettaeindossavai
suoilucentiguantineri.Rimaseimmobilea
fissareGoldfinger.Goldfingerglifececennodi
avvicinarsi.
L’autistavenneavantiesifermòapoca
distanzadaloro.GoldfingersirivolseaBond.
«Questoèilmiobracciodestro,anzidovrei
direlamiamanodestra,»sorrise.«E’ungiuoco
diparole.Oddjob,fa’vederelemaniaMrBond.
»
Ilcoreanosisfilòlentamenteiguanti,si
avvicinòaBondeglimostròlemaniconle
palmerivolteinsu.Bondsialzòeleosservò.
Eranogrosseemuscolose.Ledita,tuttedella
stessalunghezza,finivanoaspatolaelepunte
eranolustrecomesefosserod’osso.
«Giraleefa’vedereaMrBondildorso.»
Nonavevaunghie,alloropostolostesso
carapacegiallastro.L’uomogiròancoralemani
mettendoinevidenzailtagliolaterale.Lungo
tutteeduelemanilastessasostanzacallosa
formavaunaspeciedicrostonedurissimo.
BondguardòGoldfingerconariainterrogativa.
«AdessoOddjobvidaràunadimostrazione.»
Puntòilditoversolamassicciabalaustradi
querciachecorrevalungolescale,largaquindici
centimetriealtadieci.Obbediente,ilcoreanosi
avvicinòallarampaesalìalcunigradini.Rimase
immobile,conlebraccialungoifianchi,fissando
Goldfingernegliocchicomeuncanedariporto.
Goldfingerfeceuncennoconlatesta.Impassibile
ilcoreanoalzòlamanodestradrittasopralasua
testa,poil’abbassòditagliocomeun’ascia
colpendolapesantebalaustra.Cifuunrumore
sordodilegnocheandavainfrantumiela
ringhieracedette.Lamanosialzòancorauna
voltaepiombògiùcomeunmasso.Questavolta
unamiriadedischeggevolòperlastanza,
lasciandosullabalaustraunalargafessura
frastagliata.Ilcoreanosiraddrizzòerimase
immobileinattesadialtriordini.Sulsuoviso
nonc’eraombradisforzo,nèunlampodi
orgoglioperquellocheavevafatto.
Goldfingerfeceuncenno.L’uomovenneavanti
versodiloro.Goldfingerdisse:«Ipiedisono
comelemani.Oddjob,lacappadelcamino.»
Goldfingerindicòlatravemassicciadilegno
intagliatosopraiocamino.Eraapiùdiduemetri
daterra,quindicicentimetribuonipiùinalto
dellacimadellabombettadelcoreano.
llcoreanoemisedeisuonigutturali
indecifrabili.
«Sì,toglitilagiaccaeilcappello.»Goldfinger
sivolseversoBond.Poverettohailpalatofesso.
Noncredoche,oltreme,cisianoaltrepersone
ingradodicapirlo.»
Unoschiavo,pensòBond,chepoteva
comunicareconilrestodelmondosoloattraverso
ilsuointerprete;piùsicuro,piùlegatoalsuo
padronedeisordomutidegliharem.Oddjobsiera
toltogiaccaecappelloeliavevapoggiaticon
curasulpavimento.Siarrotolòipantalonifinoal
ginocchioerimasefermoinpiedinellaposizione
dellottatoredijudo.Davalasensazioneche
nemmenolacaricadiunelefanteavrebbepotuto
fargliperderel’equilibrio.
«Viconsigliodifarviindietro,MrBond.»I
dentidiGoldfingerbrillavanofralelabbra
socchiuse.
«Questocolpopotrebbespezzareilcollodiun
uomocomeilgambodiunagiunchiglia.»
Goldfingerspostòlapanchettaconilvassoio
dellabevande.Frailcoreanoeilcaminooranon
c’eranessunostacolo,maladistanzaeradisoli
trepassi,piuttostolunghi.Comepotevariuscirea
raggiungerelacappaaquell’altezza?
Bondosservavalascena,affascinato.Oragli
occhiobliquinellapiattamascheragialla
mandavanobaglioridiferoceconcentrazione.
Difronteaduntiposimile,pensòBond,unonon
potevafarealtrocheinginocchiarsieaspettarela
morte.Goldfingeralzòlamano.Leditapossenti
nellemorbidescarpedivernicesembrarono
attanagliareilpavimento.Ilcoreanofeceun
lungopassoinavantirannicchiatosulle
ginocchia,poiconunoscattodireniroteòinaria.
Ipiediuniticomequellidiunballerino
arrivaronopiùinaltodiquantounballerinosia
mairiuscitoadarrivare,poiilcorpopossente
s’inclinòdaunaparteeilpiededestrosiproiettò
inavanticonlaforzadiunproiettile.Sisentìuno
schiantosordo.Congraziailcoreanoricaddea
terrasullemani,siallungòsulpavimentoconi
gomitipiegatipersostenereilpesodelcorpo,poi
discattosiraddrizzòsullegambe.
Oddjobrimaseimmobileinattesadiordini.
Questavoltaisuoiocchiebberounlampodi
trionfo,mentreguardavanoilgrossopezzodi
legnoscheggiatocheilsuopiedeavevastaccato
dinettodallatravedellacappa.Bondguardò
l’uomocontimorosorispetto.Nonc’eraniente,
assolutamentenienteintuttoquellocheaveva
visto,olettochepotesseessereparagonatoa
quantosierasvoltosottoisuoiocchi.Ilcoreano
noneraunuomodicarneeossa.Eraunadava
vivente,forsel’animalepiùpericolosoche
esistessesullafacciadellaTerra.Bondsentìche
dovevafarlo,chedovevarendereomaggioa
questouomounicodallapotenzaspaventosa.Gli
teselamano.
«Piano,Oddjob,»lavocediGoldfinger
sembravailsibilodiunafrustata.Ilcoreano
chinòilcapoepreselamanodiBondnellasua.
Lasciòleditadellamanotese,piegando
solamenteilpolliceinunastrettaleggera.ABond
sembròdistringereunpezzodilegno.Poiil
coreanosiallontanòeraccolselagiaccaeil
cappello.
«Hoapprezzatoilvostrogesto,MrBond,»
l’espressionedìGoldfingereraveramente
compiaciuta,
«mahodovutoavvertireOddjob.Nonè
coscientedellasuaforza,soprattuttoseèeccitato.
Equellemanisonodeiveritritatutto.Avrebbe
potutoridurvilamanoinpoltigliasenzaaverne
l’intenzione.
Oddjobsierarivestitoestavarispettosamente
sull’attentiinattesacheGoldfingersirivolgesse
alui.
«TiseicomportatobeneOddjob.Mifapiacere
constatarecheseiinforma.Tieni…»Goldfinger
preseilgattoelolanciòalcoreanocheloafferrò
alvolo,«…misonostancatodivedermiintorno
questabestia.Puoifartelocucinareperpranzo.»
Gliocchidelcoreanobrillarono.«Avvertiche
possonoservireilpranzo.»
Ilcoreanofeceunbrevecennod’assensoesi
avviòversolaportadiservizio.
Bondcercòdinascondereilsuoprofondo
disgusto.Capìchetuttaquestaesibizioneera
semplicementeunmessaggiodirettoalui,un
avvertimento,unatiratinad’orecchi.
Bondchiesedisinvolto:«Perchèquell’uomo
portasemprelabombettaintesta?»
«Oddjob!»Ilcoreanostavaormaisullaporta.
«Ilcappello.»Goldfingerindicòunpannello
accantoalcamino.
Tenendoancorailgattosottoilbraccio
sinistro,Oddjobtornòindietrodirigendosiverso
diloro.
Quandofuametàstrada,senzaunattimodi
esitazioneesenzaprenderelamira,alzòil
braccio,afferròilcappelloperlafaldaelo
scagliòconforzacontroilpannello.Dang!Un
suonometallicoecheggiòpertuttalastanza.La
faldadellabombettarimaseperunattimo
conficcatanelpannellodilegno,poiilcappello
caddesulpavimentocongrandefracasso.
GoldfingersorrisecortesementeaBond.«Si
trattadiunalegaleggera,mamoltoresistente,Mr
Bond.Temoabbiarovinatoilrivestimentodi
feltrodelpannello;maOddjobloripareràappena
possibile.E’bravissimoancheacucire.Come
poteteimmaginare,MrBond,quelcolpoavrebbe
potutofracassareuncranioostaccaredinettouna
testadalcorpo.Un’armasempliceedingegnosa,
nontrovate?»
«Nonc’èchedire.»IlsorrisodiBondera
altrettantocortese.«Untipoutiledatenereper
casa,quelcoreano.»
Oddjobavevaraccoltoilsuocappelloesene
eraandato.Sisentìilsuonodiungong.«Ah,il
pranzo!Vogliamoandare?»Goldfingersi
avvicinòadunodeipannelliadestradelcaminoe
spinseunbottonedissimulatonegliintarsidi
legno.Siaprìunaporta.
Lapiccolasaladapranzoeraaltrettanto
sontuosacheilsalone.Erailluminatadaun
candelabroavaribraccichependevadalsoffittoe
danumerosecandeledispostesullatavolarotonda
chefacevanoluccicareicristalliel’argenteria.
Sedetterounodifronteall’altro.Duecamerieri
coreaniingiaccabiancacominciaronoaservire.
Laprimaportataeraunpasticciodiqualcosacon
delriso.
Goldfingernotòl’esitazionediBond.
Ridacchiò.«Mangiatepure,MrBond.Sono
gamberi,nonèilgatto.»
«Ah,»silimitòadireBond.
«VipregodiassaggiareilvinodellaMosella.
Miaugurochevipiaccia.E’unabottigliadi
PiesporterGoldtröpfchendel1953.Servitevipure
dasolo.Questicoreaninonsannosevelodevono
versarenelpiattoonelbicchiere.»
DifronteaBondc’eraunasottilebottiglia
immersainunsecchiellodighiaccio.Siversòun
po’divinoel’assaggiò.Eranettare.Bondsi
complimentòconilsuoospite.Goldfinger
ringraziòconuncennodelcapo.
«Iononbevoenonfumo,MrBond.Ritengo
cheilfumosialacosapiùridicolachegliuomini
abbianoescogitato.E’contronatura.Riuscitead
immaginarviunamuccaoqualsiasialtroanimale
prendereunamanciatadipaglia,darglifuoco,
aspirareilfumoesoffiarlofuoridallenarici?
Puah!
Goldfingererainunodeisuoirarimomentidi
animazione.«Èun’abitudineveramente
disdicevole.
Quantoalbere,iomiintendounpo’dichimica
edevoancoratrovareunliquorechenonpresenti
traccediveleni,alcunideiqualimortali,come
l’alcoolamilico,l’acidoacetico,l’etereacetico,
l’acetaldeideel’aldeidefuranica.Moltediqueste
sostanzevelenose,sepreseallostatopuro,
causanolamorte.Letracceminimepresentiin
unabottigliadiliquoreproduconoeffettidannosi,
generalmentedescritticomepostumidella
sbornia.»
«Grazie.Neterròconto.Forseèproprioquesta
laragionepercuidaunpo’ditempononbevo
chevodka.Hosentitodirecheessendofiltrata
attraversocarbonedolceattivato,presentadei
vantaggiinconfrontoadaltrialcoolici.»Bond
erapiuttostosoddisfattodiaverpotutoribattere
alladottadisquisizionediGoldfingerconuna
nozionepescatanellanebbiadiricordivaghidelle
sueletture.
Goldfingerglilanciòun’occhiatainquisitiva.«
Misembradicapirecheviintendetediqueste
cose.
Avetestudiatochimica?»
«Hosoloun’infarinatura.»Eraoradifareuna
mossa.«Sonorimastoveramentecolpito
dall’abilitàdelvostroautista.Dadoveviene?
Dovehaimparatoquelmetododicombattimento
fantastico?E’
usatogeneralmentedaicoreani?»
Goldfingersiasciugòlelabbraconil
tovagliuolo.Schioccòledita.Iduecamerieri
tolseroipiattiormaivuotieportaronointavola
arrostodianatraeunabottigliadiMouton
Rothschild1947perBond.Quandoidueuomini
siimmobilizzaronodinuovociascunoaduna
delledueestremitàdeltavolodiservizio,
Goldfingerdisse:«Avetemaisentitoparlaredel
karatè?Bene,quell’uomoèunodeitreuominial
mondochesiariuscitoadiventareunaCintura
Neranelkaratè.Ilkaratèèunavariazionedel
judo,mastaaljudocomeunacatapultastaaduna
fionda.»
«Menesonoresoconto.»
«Quelloeraunesercizioelementare,Mr
Bond…»Goldfingeralzòinarialacoscia
d’anatrachestavarosicchiando.«Vipossodire
cheseOddjobviavessecolpitoconunodeisuoi
colpiinunadellesettepartivitalidelvostro
corpo,aquest’orasarestemorto.»Goldfinger
detteunmorsoallacosciad’anatraconevidente
soddisfazione.
Bonddisseconmoltaserietà:«Interessante.Io
conoscosolocinquemodiperammazzareOddjob
conuncolposolo.»
Goldfingersembrònonaverudito.Poggiòla
coscianelpiatto,bevveunalungasorsata
d’acqua,siappoggiòalloschienaledellasediae
ripreseaparlare,mentreBondcontinuavaa
gustareilciboeccellente.«Ilkaratè,MrBond,si
basasullateoriacheilcorpoumanopossiede
cinqueparticontundentietrentasettepunti
vulnerabili…vulnerabili,s’intende,perun
espertodikaratèchehalepuntedelledita,il
tagliodellamanoelaparteesternadeipiedi
trasformateinunamassacallosadurissima,di
granlungapiùresistenteepiùflessibiledell’osso.
Oddjobfatuttiigiorniun’oradiesercizio
colpendounsaccopienodirisogreggiooun’asta
rigidaavvoltavarievolteconunarobustacorda,
poiun’altraoradiginnasticachesomigliapiùa
quellachesifanellescuolediballocheagli
esercizidellepalestre.»
Bondbevveunalungasorsatadeldelizioso
chiaretto.«Misembraperòchecivadanodi
mezzoivostrimobili.»
Goldfingeralzòlespalle.«Questacasanonmi
servepiù.Hopensatocheunadimostrazionedella
suaabilitàviavrebbeinteressato.Sperocheanche
voisiated’accordocheOddjobsièmeritatoil
gatto.»PerunattimogliocchidiGoldfinger
trafisseroBondconilororaggiX.
«Fannopartedellasuadieta?»
«Neèghiotto.Sièabituatoamangiarlida
ragazzoquandonelsuopaesecifuunaterribile
carestia.
»
Bondpensòcheeragiuntoilmomentodi
scavareunpo’piùinprofondità.aAcheviserve
untipodelgenere?Noncredochesiadigran
compagnia.»
«MrBond…»Goldfingerfececennoai
camerieriditogliereipiatti,«sidàilcasocheio
siaricco,moltoricco,epiùunoèriccopiùha
bisognodiessereprotetto.Ingenereleguardie
delcorpooidetectivesonopoliziottiinpensione.
Gentedinessunautilità.Hannoiriflessilenti,
usanometodiantiquatiepossonoessere
facilmentecorrotti.Inoltrerispettanolavita
umana.Equestononfaperme,perchèiotengo
allamiavita.Icoreaniinvecenonhannodiquesti
scrupoli.E’questalaragionepercuidurantela
guerraigiapponesilimiseroaguardiadeicampi
diprigionia.Icoreanisonogliuominipiùcrudeli
epiùspietatidelmondo.Eimieiragazziliho
sceltiunoperunoproprioperquestequalità.Mi
hannoservitobene.Sonocontentodiloroeloro
losonodime.Hannounabuonapaga,vittoe
alloggio.Quandovoglionounadonna,faccio
veniredelleprostitutedaLondra,pagoleloro
prestazionielerimandoindietro.Questedonne
nonsonocertodellebellezze,masonobianchee
questoètuttoquellocheicoreanidesiderano,
oltraggiarelarazzabianca.Avoltecapitaqualche
incidente,ma…»ipallidiocchicelestifissarono
latavola,«…ildenaroèunsudariocheriescea
coprirequalsiasicadavere.»
Bondsorrise.
«Vipiacequestoaforisma?Èmio.»
Venneservitouneccellentesoufflédi
formaggio,seguitodaunottimocaffè.
Mangiaronoinsilenzio,quelleconfidenze
sembravanoaverlimessiaproprioagio.EBond
loeradavvero,Goldfingerstavaintenzionalmente
scoprendolepropriecarte,nontutte,soloquelle
cheglifacevanocomodo.Stavamostrandoa
Bondunadellesuefaccesegrete,quellache
secondoluiavrebbefattopresasuBond,il
miliardariospietato,freddo,abile.Forse,dopo
tutto,lospiarecheBondavevafattonellacasa,e
dicuiGoldfingernondubitavaaffatto,aveva
rivelatocheinBondc’eraunlatodisonesto,
avevadimostratocheeraun«gentlemansoloin
apparenza.Elacosanondovevaessere
dispiaciutaaGoldfinger.OraBonddoveva
sondareancoraunpo’ilterrenoepoi,conun
pizzicodifortuna,avrebbericevutolatantoattesa
proposta.Siappoggiòalloschienaledellasediae
acceseunasigaretta.Disse:«Hovistocheavete
unabellamacchina.Dovrebbeessereunadelle
ultimediqueltipo.Del1925circa,misbaglio?
Dueblocchiditrecilindriciascunocondue
candeleperognicilindro,unadellequaliriceve
l’accensionedalmagneteel’altradallabobina.
Nonècosì?»
«Esatto.Mahodovutoapportarealcune
modifiche.Hofattoaggiungerealtrecinquefoglie
allebalestreedeifreniadiscoalleruote
posterioriperaumentarelapotenzadellafrenata.
Ilservofrenodelleruoteanteriorinonera
sufficiente.»
«Eperchèno?Lavelocitàmassimanon
dovrebbesuperaregliottantachilometriall’orae
lacarrozzerianonpuòesseretantopesante.»
Goldfingeralzòlesopracciglia.«Pensate
davverodino?Unatonnellatadicorazzaturaedi
vetriblindatifaunagrossadifferenza!»
Bandsorrise.«Ah,capisco!Nonsipuòdire
chenonprendiatetutteleprecauzioni.Macome
fateatrasportarlainaereo?Nonsfonda
l’aeroplanoquell’aggeggio?»
«Affittounaereospeciale.LasocietàSilver
Cityconoscelamacchina.Faccioregolarmente
questoviaggioduevolteall’anno.»
«Ungiroperl’Europa?»
«Unavacanzachemiconsentedigiuocaresui
miglioricampidigolf.»
«Splendido.Hosempredesideratofarlo.»
Goldfingernonabboccò.«Adessovelopotete
permettere.»
Bondsorrise.«Oh,intendeteparlarediquei
diecimiladollariextra.Maquellipossonofarmi
comodosedecidoditrasferirmiinCanada.»
«Pensatedipoterfarsoldilaggiù?Volete
diventarericco?»
Bondrisposeconimpeto:«Moltoricco.Non
hoaltroscoponellavita.»
«Sfortunatamenteperò,peraccumulareuna
grossafortunacivuoleingenereunsaccodi
tempo.E
unosiritrovariccoquandoèormaitroppo
vecchiopergodersiisoldi.»
«Questoèilguaio.Infattiiosonosemprein
cercadioccasionibuonechemifacciano
accorciareitempi.Dellescorciatoie,percosì
dire,mainInghilterranonsitrovano.Letasse
sonotroppoforti.»
«Giusto.Eleleggimoltorigide.»
«Sì.Menesonoaccortoamiespese.»
«Davvero?»
«Misonoimpegolatoneltrafficodell’eroina.
Masonoriuscitoacavarmelasenzascottarmile
dita.
Naturalmentequestodeverimaneretranoi.»
Goldfingersistrinsenellespalle.«MrBond,
qualcunohadettoche”lelegginonsonoaltro
chepregiudizicristallizzati“.Iosonod’accordo.
Equestadefinizionesiadattasoprattuttoal
trafficodelladroga.Eanchesenonfossecosì,
aiutarelapolizianonrientranellemieabitudini.
»
«Be’,èandatacosì…»Bondcominciòa
raccontarelasuaavventuramessicana,
scambiandoilsuoruoloconquellodiBlackwell.
Eterminò:«Sonostatofortunatoacavarmelacon
cosìpoco,malacosanonèpiaciutatroppoalla
UniversalExport.»
«Locredo.Unastoriainteressante.Misembra
cheabbiatedimostratodiaveredellerisorse.Non
sietetentatodicontinuaresullastessastrada?»
Bondsistrinsenellespalle.«Unpo’troppo
pericoloso.Agiudicaredaquelmessicano,
quandoc’èqualchedifficoltàigrossicalibrinon
sonopoicosìingambacomesembrano.Quando
lecosesisonomessemale,quellosièdatoda
faresoloachiacchiere.»
«Bene,MrBond.Goldfingersialzòdatavolae
Bondloimitòsubito.«E’stataunaseratamolto
interessante.Nonsoseiotornereiancora
all’eroina.Esistonomanierepiùsicureperfar
soldi.
Bisognaesseresicurichelafortunaèdalla
nostraparteepoisipuòancherischiaretutto.
Raddoppiareilpropriodenarononècosìfacile
eleoccasionibuoneperfarlononsonomolte.
Voletesentireunaltrodeimieiaforismi?»
«Sì.»
«Bene,MrBond,»Goldfingerloguardò,
sorridendo,«ilmodopiùsicurodiraddoppiarei
proprisoldièquellodiripiegarliduevolteedi
rimetterseliintasca.»
Bond,l’impiegatucciocheascoltariverentei
consiglideldirettore,sorriserispettosamentee
nonaprìbocca.Lecosenonsimettevanobene.
Nonerariuscitoacombinarenulla,mal’istinto
glidissecheeramegliononforzaretroppo.
Attraversaronoilsalone.Bondteselamano:«
Allora,grazieperl’ottimopranzo.Èoracheme
nevadaadormire.Miaugurocheciincontreremo
dinuovoungiornool’altro.»
GoldfingerstrinsebrevementelamanodiBond
el’allontanòdasè.Disseenigmaticamente:«La
cosanonmisorprenderebbeaffatto,MrBond.»
Mentretornavainalbergopercorrendol’Isleof
Thanetsottolaluna,Bondrimuginòalungo
sull’ultimafrasediGoldfinger.Sispogliòeandò
alettocontinuandoapensareaquelleparole,ma
senzariuscireadarlorounsignificato.Potevano
volerdirecheGoldfingeraveval’intenzionedi
mettersiincontattoconBond,oancheche
toccavaaBondprenderel’iniziativa.Testa,la
primaipotesi,crocelaseconda.Bondsialzò,
preseunamonetadalpianodellatolettaelagettò
inaria.
Croce.Toccavaalui!Bondtornòalettoesi
addormentòdicolpo.
12Cacciaallavolpe
AllenoveinpuntodellamattinadopoBond
telefonòalcaposezione:«SonoJames.Hodato
unosguardoallaproprietà.L’hogiratatutta.Ieri
serahopranzatocolproprietario.Sonosicuroche
ilpuntodivistadeldirettoreèesatto.C’è
qualcosachenonva,manonhoelementi
sufficientiperstendereunrapporto.Il
proprietariolascial’Inghilterraoggiconunaereo
inpartenzadaFerryfield.
Vorreisapereacheora.Mipiacerebbedare
un’occhiataallasuaRolls.Hopensatodi
regalargliunaradioportatile.Iopartiròunpo’più
tardi.PuoidireaMissPonsonbydiprenotarmiun
posto?Peroranonsoladestinazione.Miterròin
contatto.Hainientedadirmi?»
«Comeèandatalapartitadigolf?»
«Hovintoio.»
Dall’altrapartedelfilogligiunseunarisata.«
Meloeroimmaginato.Lapostaeragrossetta,no?
»
«Chenesai?»
«IeriseraèvenutoatrovarciMrScotland.Ha
dettochequalcunoloavevaavvertitopertelefono
cheunacertapersonacoltuonomeerain
possessodiunagrossasommaindollarichenon
erastatadichiarata.Cihachiestoseavevamoalle
dipendenzequestapersonaeseeravero.Quel
tipoeranuovoenonconosceval’Universal.Gli
hodettodiparlarecolnostrorappresentantee
questamattinacihannotelefonatoleloroscuse
propriomentrelatuasegretariatrovavauna
letteracontenentediecimiladollarifralatua
posta!Furboiltuouomo,no?»
Bondsorrise.EratipicodiGoldfingeraver
cercatodimetterloneiguaiperidiecimiladollari
chegliavevavinto.Eraprobabilecheavesse
telefonatoaScotlandYardappenafinitala
partita.VolevadimostrareaBondchenonsi
lasciavabattereimpunemente.Bonddisse:«
Volevafarmela,quelmascalzone!Di’aldirettore
chequestavoltaisoldivannoallaCroceBianca,
Puoiinteressartitudituttoilresto?»
«Certo.Tirichiamofracinqueminuti.Ma
all’esterostaiattentoaquellochefaiesetiannoi
evuoichequalcunotivengaafarecompagnia,
faccelosapere.Stammibene.»
«Ciao.»Bondmisegiùilricevitore.Sialzòe
cominciòafarelevaligie.Potevabenissimo
immaginarsilascenachesistavasvolgendo
nell’ufficiodelcaposezione.Ilnastrocheaveva
registratolaconversazionetelefonicaripeteva
fedelmentequantoerastatodettoeilcaposezione
spiegavaaMissMoneypenny:«Dicediessere
sicurocheGoldfingerhaperlemaniqualcosadi
grosso,manonsaancoradicosasitratta.G.parte
oggiinaereodaFerryfieldconlasuaRolls.007
vuoleseguirlo.DiciamodueoredopocheG.è
partito.Occupatevivoidellaprenotazioneper
favore.Cipregadiavvertireladoganachevuole
dareun’occhiataallaRollsemettereunHomer
nelportabagagli.Occupatevianchediquesto,per
favore.Dicechesiterràincontattoradioconnoi
nelcasoabbiabisognodiaiuto…»
Ecosìdiseguito.Eraun’organizzazionemolto
efficiente.Bondfinìdifarelevaligiee,dopoaver
ricevutolatelefonatadaLondra,scesenellahall,
pagòilconto,salìinmacchinaepreselastradadi
Canterbury.DaLondragliavevanodettoche
Goldfingersarebbepartitoamezzogiorno.Bond
arrivòaFerryfieldalleundici,sifecericonoscere
dagliagentidell’ufficiopassaportiedaquelli
delladogana,nascoselamacchinainunhangar
vuoto,acceseunasigarettaesisedettea
chiacchierare.
LoavevanoscambiatoperunodiScotland
Yardeluiglielolasciòcredere.No,disse,non
c’eranientecontroGoldfinger.Sospettavanoche
unodeisuoiuominicercassedicontrabbandare
qualcosafuoridelpaese.Unacosapiuttosto
confidenziale.Potevanopermetterglididare
un’occhiataallamacchina?Volevaesaminarela
cassettadegliattrezzi.Eloropotevanodareil
nullaostaperl’espatriodellamacchina?Certo,
conpiacere.
Amezzogiornomenounquartounodegli
agentidelladoganasiaffacciòsullaportae
strizzòl’occhioaBond.«Staarrivandoora.C’è
anchel’autista.Oralipregheremodiimbarcarsi
primadellamacchina.Glidiremocheè
necessariopercalcolareladistribuzionedelpeso.
Einfondononèunascusa.Conosciamobene
questavecchiacarcassa.E’corazzataepesacirca
tretonnellate.Quandosiamoprontivichiamo.»
«Grazie.»Uscironotuttidallastanza.Bond
tiròfuoridallatascaunpacchettinofragilissimo;
contenevaunabatteriaaseccocollegataconun
minuscolotuboelettronico.Esaminòrapidamente
l’apparecchioeselomiseintasca.A
mezzogiornomenocinquesiaprìlaporta.
L’agenteglifeceuncenno.«Venitepure.Sono
giàsull’aereo.»
L’enormeRollsRoycelucente,parcheggiata
nelrecintodelladogana,noneravisibile
dall’aereo.
Nelparcheggioc’erasolamenteun’altra
macchina:unaTriumphTR3grigiotortora,con
lacappottaabbassata.Bondsiavvicinòallaparte
posterioredellaRolls.Gliagentidelladogana
avevanogiàsvitatoilpannellodelvano
contenentelepartidiricambio.Bondtiròfuorila
cassettadegliattrezziefecefintadiesaminare
attentamenteipezziunoperunoel’internodella
cassettastessa.
S’inginocchiòeconlascusadifrugarenel
vanodellamacchina,riuscìafarscivolarela
batteriaeiltubonelfondodelvano.Rimisea
postolacassettadegliattrezzi.Entrava
perfettamente.Siraddrizzòstrofinandosilemani.
«Niente,»disseagliagentidelladogana.
L’agenterimiseilpannelloalsuopostoelo
riavvitòconlachiaveinglese.«L’autotelaioela
lastraturadellascoccasonoaposto.Bisognerebbe
inveceguardareneltelaioenelrivestimento
interno,maèunlavorocherichiedeunsaccodi
tempo.Possiamocaricarlasull’aereo?»
«Sìegrazieditutto.»Bondtornònell’ufficio.
Gligiunsealleorecchieilsuonolamentosodel
vecchioautostarter.Unminutodopo,lamacchina
uscìfuoridalrecintodelladoganaesiavviò
maestosaversolarampadicarico.Legrossifauci
delBristolFreightersirichiuserofragorosamente
dietrodilei.Tolseroviaitacchieil«dispatcher
»alzòilpollice.Iduemotoriruggironoe
lanciaronofiamme;poilagrossalibellula
d’argentorullòversolapistadidecollo.
Quandol’aeroplanogiunsesullapista,Bond
uscìdall’ufficioesidiresseversolasua
macchina.Sisedettealpostoguidaespinseun
interruttoresottoilcruscotto.Cifuunattimodi
silenzio,poidall’altoparlantenascostosisentìun
fischioacutochesitrasformòinunronzioappena
Bondgiròunamanopola.Bondattesecheil
Bristoldecollasse.Appenal’aereosifualzato
dirigendosiversolacosta,ilronziodiminuìfinoa
scompariredeltuttodopocinqueminuti.Bond
sintonizzòl’apparecchioerestòinascoltofinoa
chel’aereononebbeattraversatolaManica,poi
spense.
Avvisòchesarebbestatodiritornoall’unae
mezzointempoperilvolodelledue,poisiavviò
senzafrettaversoun«pub»diRyeche
conosceva.Daquelmomentoinpoil’Homer,il
piccoloapparecchioradiotrasmittentecheaveva
infilatonelvanodellamacchinadiGoldfinger,
sarebberimastoincontattoconl’apparecchio
riceventediBond,purchèladistanzafraledue
automobilinonavessesuperatoicento
chilometri.Tuttoquellochedovevafareeradi
sorvegliareidecibelenonfarsvanireilsuono.
Eraunaformamoltosemplicediorientamento
chepermettevaadunamacchinadiseguirele
traccediun’altraautosenzaesserneindividuata.
Unavoltaarrivatodall’altrapartedellaManica,
Bondavrebbedovutoperprimacosascoprire
qualestradaavessepresoGoldfingerlasciandoLe
Touquet,mantenersisempreadunadistanzadi
sicurezzaepossibilmenteavvicinarsiin
prossimitàdigrossicentriodiincroci.Ese
qualchevoltasceglievaladirezionesbagliata
dovevaaccelerareperriprendercontatto.Maper
questonondovevapreoccuparsi,ciavrebbe
pensatolaD.B.III.Sarebbestataunaspeciedi
cacciaallavolpeattraversol’Europa.Piuttosto
emozionante.PerunattimoBondsentìunbrivido
correrglilungolaspinadorsale.Unsorrisofreddo
ecrudeleglipassòsullabocca.Goldfinger,pensò,
perlaprimavoltanellatuavitaseineiguai,guai
grossi.
____________________
All’incrociodovelatranquillastradaN.38di
LeTouquets’incontraconiltrafficoturbolento
dellastataleN.1c’èsempreunagentcycliste.
AvevasicuramentenotatolaRollsRoyce.Non
potevapassareinosservata,unamacchinadavvero
principesca.Adestra,monsieur,indirezionedi
Abbeville.Avràun’oradivantaggio,macol
vostrobolide…!
Appenauscitodall’aeroportol’Homer
cominciòdinuovoacaptareilronziodellaRolls.
EraimpossibileperòdistinguereseGoldfingersi
stavadirigendoanord,versoiPaesiBassi,
l’AustriaolaGermania,oversosud.Perriuscire
aquestosarebberostatenecessarieduemacchine.
Bondringraziòconuncennodellamanol’agente
epartìrombando.Dovevacercarediraccorciare
ladistanzaperchèaquest’oraGoldfingerdoveva
giàaveroltrepassatoAbbevilleeaverproseguito
sullaN.1perParigioaverdeviatosullaN.28per
Rouen.SeBondavessesbagliatoavrebbeperso
unsaccoditempoprezioso.
Lastradaeratuttacurveepurnonsuperando
maiilimitidellaprudenza,Bondriuscìa
percorrereiquarantatrèchilometrichelo
separavanodaAbbevilleinunquartod’ora.Orail
ronzioeramoltoforte.Goldfingernonpoteva
essereapiùditrentachilometrididistanza,main
qualedirezione?
BonddeciseperParigi.Forzòlamacchinaal
massimo.Perunpo’ilronziorimaseinalterato,
poi,impercettibilmente,cominciòadiminuire
d’intensità.Dannazione!Chefareora?Tornare
indietrooaccelerareancoraperprendereuna
dellestradesecondarieperRouennellasperanza
diraggiungerelaRolls?Bonddetestavadover
tornareindietro.Diecichilometriprimadi
Beauvaisvoltòadestra.
Dovetterallentareperchèilfondostradalenon
erabuono,mapois’immisesullaveloceN.30e
potèdirigersiversoRouenaforteandatura,
guidatodalronziodell’Homer.Fermòla
macchinaallaperiferiadellacittàerimasein
ascoltoconsultandonelfrattempolasuaguida
Michelin.Capìchedovevaaversuperato
Goldfingerperchèilronzioaumentava
d’intensità.Maoradovevaaffrontareunaltro
incrociodivitaleimportanzaesesbagliava
questavoltasarebbestatomoltodifficilepotervi
rimediare.Goldfingerpotevaprenderelastrada
perAlençon-LeMansToursasud,odirigersia
sud-est,evitandoParigi,attraversoEvreux,
ChartreseOrléans.Bondnonpotevaavvicinarsi
alcentrodiRouenpercercaredivederpassarela
macchinaecapirechedirezioneavrebbepreso.
Dovevaaspettarecheilronziodell’Homer
cominciasseadiminuireepoiprendereuna
decisione.
Solounquartod’oradopoBondpotèessere
sicurochelaRollsloavevasuperato.All’incrocio
preseasinistra.Schiacciòilpedale
dell’acceleratore.Sì,questavoltailronzio
cresceva,quindierasullapistagiusta.Rallentò
l’andaturaasettanta,abbassòiltono
dell’apparecchioriceventeesirilassò.
ChissàqualeeralametadiGoldfinger?Le
cinque,lesei,lesette.Ilsoleeraormai
tramontatonellospecchiettoretrovisorediBond,
malaRollscontinuavalasuamarciaveloce.
AttraversaronoDreuxeChartresedoracorrevano
sullalungafettucciadiottantachilometriin
direzionediOrléans.SeGoldfingeravevadeciso
difermarsilàperlanotte,laRollsavevafatto
davverounbuonlavoro,piùdiquattrocento
chilometriinseiore.InfattodiguidaGoldfinger
noneracertol’ultimovenuto.
DovevaaverspintolavecchiaSilverGhostal
massimofuorideicentriabitati.Bondcominciò
lamarciadiavvicinamento.
Davantialuispuntaronoinlontananzadue
fanaliniposterioriilluminatidebolmente.Bond
marciavaconifariantinebbia,accesegli
abbaglianti.Eraunamacchinasportiva.Bond
accelerò.UnaMG?
UnaTriumph?UnaAustinHealey?Erauna
Triumphgrigiochiaroadueposticonlacappotta
alzata.Bondlampeggiòesorpassòlamacchina.
Oradavantialuisivedevailchiarorediun’altra
macchina.Bondabbassòifarieproseguìcon
quelliantinebbia.Lamacchinaeraacircaun
chilometroemezzo.Bondaccorciòladistanza;
quandofuacircaquattrocentometrilampeggiòi
fari.Sì,eralaRollsRoyce.Bondrallentò,
mettendodinuovofraluieGoldfingerun
chilometroemezzo.Nellospecchiettoretrovisore
notòdistrattamenteledebolilucidellaTR3alle
suespalle.InprossimitàdiOrléans,Bondrallentò
esiaccostòallatodellastrada.LaTriumphlo
sorpassòrombando.
OrléansnoneramaipiaciutaaBond.Erauna
cittàschiavadelmitoedominatadaipreti,
malinconicaesenzaattrattiva.Vivevaallespalle
diGiovannad’Arcoesicircondavadiun’aureola
dimisticismoincassandoperòisoldideituristi.
BondconsultòlaguidaMichelin.Goldfinger,ne
eracerto,sisarebbefermatoinunodeglialberghi
segnatoconcinqueasterischieavrebbemangiato
filettidisogliolaepolloarrosto.Avrebbe
alloggiatoall’ArcadesoforsealModerne.A
Bondsarebbepiaciutorimanerefuoricittàe
dormireall’AubergedelaMontespan,lungole
rivedellaLoira,conlostomacopienodi
quenellesdebrochet.Mapurtroppononpoteva
allontanarsidallasuavolpe,deciseperciòdi
fermarsiall’HôteldelaGareedicenareal
ristorantedellastazione.
Ilronziodelricevitoreerarimastocostanteper
dieciminuti.ConmoltacircospezioneBond
s’inoltròneltrafficocittadino.Seguìilcorso
dellaLoiralungoiquaisilluminati.Nonsiera
sbagliato.LaRollseraparcheggiatadavanti
all’Arcades.Bondtornòversoilcentrodellacittà
dirigendosiallastazionedelaGareeraproprio
comesieraaspettato:modico,antiquatoe
confortevole.Bondpreseunbagnocaldo,risalìin
macchinaperassicurarsichelaRollsnonsifosse
mossa,equindisceseedentrònelristorantedella
stazione.Ordinòduedellesuepietanzefavorite,
dueoeufscocotteàlacrèmeeunagrossasole
meunière,eunabuonaporzionediCamembert.
BevveunapintadiRoséd’Anjoughiacciatoe
dopoilcaffèunHennessyTreStelle.Allediecie
mezzouscìdalristorante,controllòlaRollseper
un’oragironzolòperlestradevirtuose.Unultimo
controlloallaRollsepoialetto.
Lamattinadopoallesei,laRollsnonsiera
ancoramossa.Bondpagòilconto,fececolazione
conuncafécomplet,siavviòlentamentelungoil
quaiesifermòall’angolodiunatrasversale.
Questavoltanonpotevapermettersidisbagliare.
Goldfingerpotevaprenderevariestrade:
attraversareilfiumeedirigersiversoilsudper
prenderepoilaN.7perlaRiviera,oseguirela
Loiraperdirigersiancheinquestocasoversola
Riviera,maanchevolendoversolaSvizzerae
l’Italia.Bondscesedimacchinaesiappoggiòal
parapettodelfiume,osservandolafacciata
dell’Arcadesattraversoitronchideiplatani.Alle
ottoetrentaduefigureuscironodall’albergo.La
Rollssimosse.Bondlaseguìconlosguardoela
videavviarsilungoilquaifinoaspariredalla
vista;allorarisalìsullaD.B.
IIIesimiseall’inseguimento.
BondguidavalungolaLoiracrogiolandosial
primosoledelmattino.Questoeraunodeisuoi
angolipreferiti.Inmaggio,conglialberidafrutta
splendentidibiancoeilfiumelentoancora
grossoperlepioggeinvernali,lavallataeraverde
egiovanevestitaafestapergliinnamorati.Stava
immersoinquestefantasticheriequando,poco
primadiChàteauneuf,sentìilsuonostridulodi
unatrombad’automobileelapiccolaTriumphlo
sorpassòatuttavelocità.Lacappottaera
abbassataeperunattimoBondebbelavisionedi
unvisinograziosonascostodagrossiocchiali
azzurricerchiatidibianco.Sebbenetuttoquello
cheerariuscitoavederefossestatoappenalo
sfrecciarediunprofilo,unaboccarossaeuna
massadicapellinerisottounfazzolettorosaa
bollibianchi,Bonderasicurochelaragazzaera
belladalmodoconcuitenevaerettalatesta.Era
ilportamentodiunadonnaabituata
all’ammirazionedeglialtri,coscientediessere
solaallaguidaedistaresorpassandounuomosu
unabellamacchinasportiva.Bondpensò:Sentivo
chesarebbesuccessooggi!LaLoiraèvestitaa
festaproprioperquesto:orasisarebbelanciatoal
suoinseguimentoel’avrebberaggiuntaall’oradi
colazione;ilcontattodellesuemaninelristorante
desertolungoilfiume,sedutiaduntavolo
all’apertosottounpergolato.Lafritureeil
Vouvrayghiacciato,ledomandediscreteepoile
duemacchinechecorrevanoinsiemementre
scendevalasera.Esarebberoarrivatiinsiemeal
luogocheavevanoscelto:alsud,alberidiolivo,i
grillinelcrepuscoloindaco.Avrebberoscoperto
chesipiacevanoechelelorodestinazioni
potevanoaspettare.Poi,ilgiornodopo:«No,non
stasera,tiprego.Ancoranonticonoscobeneepoi
sonostanca»,avrebberolasciatolamacchinadi
leinelgaragedell’albergo,sarebberosalitisulla
macchinadiluielentamente,sapendochenon
c’erafretta,sisarebberodirettiversoest,
percorrendostradetranquilleesolitarie,lontane
daltraffico.Comesichiamavaquelpostoche
avevasempredesideratovisitareattrattosolodal
suonome?Ah,sì,Entre-Deux-Seins,unvillaggio
vicinoaLesBaux.Maforsenonc’eranemmeno
unalocanda.Nonimporta,sarebberoandatiaLes
Baux,alleBouches-du-Rhô-nedovecominciava
laCamargue.
Avrebberopresoduestanzecomunicanti,non
unastanzaadueletti,eratroppoprestoper
questo,nelfavolosoBaumanière,l’unicoalbergo
ristoranteinFranciaacuilaguidaMichelin
dedichilamassimasegnalazione.Avrebbero
mangiatoilgratindelangousteeforse,datoche
eratradizionaleinoccasionidelgenere,bevuto
champagne.Epoi…
Bondsorrisedellesuefantasticherieedei
puntinidisospensionefinali.Nonoggi.Oggidevi
lavorare.OggidevipensareaGoldfinger,non
all’amore.L’unicoprofumodacuioggipuoi
permetteredifartiinebriareèquellodellalozione
dopobarbadiGoldfinger,nonquellodi…che
profumouserà?Leragazzeinglesiingenerenon
sannoscegliereilloroprofumo.Bondsperòche
fosseunprofumofrescoeleggero.
VentVertdiBalmainoMuguetdiCaron.Alzò
iltonodell’apparecchioriceventeperessere
sicurodellaposizionedellaRollsRoyce,poilo
spenseecontinuòaguidaretranquillo
fantasticandoancorasullaragazzaericamando
suiparticolari.Certo,erapossibilechel’avrebbe
incontratadinuovo.Glisembravachestessero
facendolastessastrada.Anchelaragazzadoveva
averpassatolanotteaOrléans.Dove?Che
occasionesprecata!Ma…unmomento!Dicolpo
Bondsiscossedallesuefantasticherie.La
cappottaabbassataloavevacolpito.Sì,certo
avevagiàvistoquellaTriumph.Erastatoa
Ferryfield.Dovevaaverpresol’aereosuccessivo
aquellodiGoldfinger.Anchesenonavevavisto
laragazzaall’aeroportoenonavevanotatoil
numerodellatarga,erasicurochedovevatrattarsi
dellastessamacchina.Selecosestavanocosìil
fattochelaragazzafosseancoraallecalcagnadi
Goldfingerdopotrecentomigliaeramoltopiùdi
unasemplicecoincidenza.Elaseraprimaaveva
guidatoconleluciabbassate!Ehi,chestava
succedendo?
Bondpremettel’acceleratore.OrmaiNevers
dovevaesserevicinaeluiavrebbedovuto
comunqueavvicinarsiallaRollsinvistadel
prossimoincrocio.Avrebbepresoduepiccioni
conunafava.Selaragazzacontinuavaatenersi
fraluieGoldfingerlacosaavrebbecominciatoad
impensierirlo.Oltretuttosarebbestatauna
maledettaseccatura.Eragiàdifficilemantenersi
incontattoconlaRolls,maconun’altra
macchinapiazzatainmezzodiventavaunacosa
dapazzi.Laragazzaeraancoralì,acircatre
chilometrididistanzadallaRolls.Appenafuin
vistadellamacchinettascintillante,Bond
rallentò.Bene,bene!Chieraquellaragazza?Che
significavatuttoquesto?Bondcontinuòaguidare
serioepensieroso.
Ilpiccoloconvoglioproseguìsenzasostelungo
ilnastroneronellaN.7cheattraversa,similead
ungrossonervo,ilcuoredellaFrancia.Main
prossimitàdiMoulins,Bondquasiperdeva
Goldfingerdefinitivamente.Dovettetornare
indietrovelocementeeimboccarelaN.73.La
Rollsavevacambiatostradaadangolorettoed
oracorrevaindirezionediLioneedell’Italiaodi
MàconeGinevra.Perriguadagnarelosvantaggio
Bondavevadovutoandareatuttavelocitàe
questoperpocononlomiseneiguai.Bondnon
avevafattocasoall’intensitàdelronziodel
ricevitorepensandodirallentarequandoavesse
vistolaTriumph.All’improvvisosireseconto
cheilronzioeradiventatoassordante.Senon
avessefrenato,diminuendolavelocitànelpiù
brevetempopossibile,avrebbetamponatola
RollsRoyce.Ma,perfortuna,quandogiunseal
culminediunasalitaevideilgrossomacchinone
giallofermoallatodellastradaanonpiùdiun
chilometroemezzodidistanza,procedevaormai
apassod’uomo.Benedisseilsentierochesi
aprivasullatodellastradaproprioinquelpunto.
Sterzòdicolpoefermòlamacchinaalriparodi
unasiepe.Aprìloscompartimentoportaguantie
tiròfuoriunpiccolobinocolo,scesedimacchina
esifermòsulcigliodellastrada.Sì,maledizione!
Goldfingerstavasedutosottounponticello
sull’arginediuntorrente.Indossavauno
spolverinobiancoeuncascoditelabianca,
secondolostiledeituristitedeschi.Stava
mangiando,facevaunospuntino.Quellavistagli
fecevenirefame.Quandoavrebbepotutofare
colazioneanchelui?OsservòlaRolls.Attraverso
ilcristalloposterioreintravidelasagomascura
delcoreanosedutoalpostodiguida.Nessuna
tracciadellaTriumph.Seeraancorasulletracce
diGoldfingernondovevaessersiaccortachela
Rollsrallentavaesifermavaequindiallaragazza
nonerarimastoaltrocheabbassarelatestae
premeresull’acceleratore.Probabilmenteorasi
erafermataqualchechilometropiùavantiesiera
nascostainattesadellaRollsRoyce.Oforseno?
ForseBondfacevacorreretroppolasua
immaginazione.Probabilmentelaragazzastava
andandoinItaliaperincontrareunazia,odegli
amiciounamante.
OraGoldfingersieraalzatoinpiedi.Cheuomo
ordinato!Bravo,ipezzidicartasiraccolgonoesi
ripongonoconcurasottoilponte.Eperchènon
gettarliinvecenell’acqua?DicolpoBondserròle
mascelle.Cosagliricordavanoqueimovimentidi
Goldfinger?Bondfacevaancoracorrerelasua
immaginazioneoquelponteeraunnascondiglio?
Goldfingeravevaricevutoistruzionidilasciare
qualcosa,unadellesueverghe,propriosottoquel
ponte?Francia,Svizzera,Italia.Forselavergaera
destinataallacellulacomunistadiLioneche
venivaconsideratalapiùfortedituttalaFrancia.
Eilnascondiglioeraottimoperchèdilìsipoteva
sorvegliarelastradaintutteedueledirezioni.
Goldfingersiarrampicòsull’argine.Bondsi
riparòdietrolasiepe.Sentìinlontananzail
raschiodell’autostarter.Rimaseseminascosto
finoachenonvidelaRollsscomparireinfondo
allastrada.
Eraunbelponticellosuunbelruscelletto.
Incisosull’arcatac’eraunnumero,79/6—il
sestoponteapartiredaunacertacittàsullaN.79.
Faciledatrovare.Bondsilasciòscivolare
lentamentelungol’argine.Sottol’arcatadel
ponteeraumidoebuiopesto.Nell’acquachiarae
lentadalfondociottolososivedevanoguizzarei
pesci.Bondesaminòlaparetedimattoni.
Esattamentealcentro,sottolastrada,c’eraun
grossociuffod’erbachespuntavadalmuro.Bond
scostòl’erba.C’eraunmucchiettoditerraappena
smossa.Bondlagrattòviaconleunghie.Cen’era
unasola.Eralisciaeaformadimattone.Dovette
fareuncertosforzoperrimuoverla.Bondripulìil
bloccodimetallogialloopacodellaterraeio
avvolsenelsuofazzoletto.Nascoselavergasotto
ilsoprabitoerisalìl’arginefinoallastrada
deserta.
13«Semitoccatelì…»
Bonderamoltosoddisfattodisestesso.Chissà
quantepersoneselasarebberopresacon
Goldfinger.
Conventimilasterlinesipossonofareunsacco
disporchilavori.Oraperòavrebberodovuto
cambiareipiani,rimandareiprogettieforse
qualcunodestinatoamoriresarebberiuscitoa
salvarsi.
EselaSMERSHavessecercatodiindagare
sullascomparsadellaverga—cosapoco
probabileinquantoquellagenteavevaunospirito
moltopraticoedavaperscontatocheditantoin
tantocifosserodelleperdite—sarebbedovuta
arrivareallaconclusionechelavergaerastata
trovataeintascatadaqualchevagabondoincerca
diuncomodoriparo.Bondaprìilripostiglio
segretosottoilsedilediguidaevifecescivolare
laverga.Robettapericolosa.Megliomettersial
piùprestoincontattoconl’emittentepiùvicina
delServizioSegretoeaffidarlaaloro.Laverga
sarebbetornataaLondrainunavaligia
diplomatica.
Dovevafareunrapportosubito.Quantoaveva
scopertoconfermavaconfermavamoltecose.
ForseMavrebbedecisodichiederela
collaborazionedellaDeuxièmeperfarsorvegliare
ilponteesorprenderel’incaricatochesarebbe
venutoaritirarelaverga.Bondperòsperavache
questononsarebbeaccaduto.Nonvolevache
smuovesseroleacqueproprioorachestavaper
avereinpugnoGoldfinger.Volevachel’orizzonte
diGoldfingerfosseserenoelimpido.
Bondavviòlamacchina.Oradovevapensarea
variecose.DovevacercarediraggiungerelaRolls
primadiMâconenonprendereunadecisione
sbagliataalprossimobivio,GinevraoLione.
Dovevarisolvereilproblemadellaragazzae
possibilmentecercareditoglierladimezzo.
Graziosaono,eraunacomplicazioneche
bisognavaeliminare.Poidovevafermarsia
comprarequalcosadamangiareedabere.Era
l’unaelavistadiGoldfingerchemangiavagli
avevafattovenirefame.Infinedovevafare
benzinaecontrollarel’acquael’olio.Ilronzio
dell’Homeraumentòd’intensità.Ormaieranoin
prossimitàdiMâcon.Dovevaaccorciarele
distanzeanchecolrischiodiessereindividuato,
maneltrafficointensononsarebbestatofacile
notarelaD.B.IIIdallasagomabassaelunga.Era
divitaleimportanzasapereselaRolls
attraversavalaSaonaperprenderelastradadi
Bourgoseall’altezzadelpontevoltavaadestrae
prendevalaN.6perLione.InfondoallaRue
Rambuteauvideunluccichiogiallo.Soprail
pontedellaferroviaeattraversolapiazzetta.Il
grossoscatolonegiallosidirigevaversoilfiume.
Bondvedevaipassantivoltarelatestaeseguire
conlosguardolalucenteRollsRoyce.Ilfiume.
Avrebberovoltatoadestraoattraversatoilponte?
LaRollspuntòdrittaversoilponte.Ecosìsi
andavainSvizzera!Bondproseguìsullasciadella
RollsfinoalsobborgodiSt.Laurent.Oraunsalumiere,unfornaioeun
vinaio.Uncentinaiodimetripiùavantivide
l’insegnadiunsalumiere.Bondguardònello
specchiettoretrovisore.Mabene!Lapiccola
Triumphloseguiva.
Daquantotempoglistavadietro?Bondera
statocosìintentoaseguirelaRollschenonaveva
guardatonellospecchiettoretrovisoredaquando
eraentratoincittà.Laragazzadovevaessersi
nascostainunastradatrasversale.Dunqueormai
nonsipotevaparlaredicoincidenza.Bisognava
farequalcosa.Midispiace,tesoro,matidevo
dareunospintone.Lofaròilpiùdelicatamente
possibile.Tienitiforte.Bondbloccòdicolpola
macchinadifrontealnegoziodisalumeria.
Innestòvelocementelamarciaindietro.Sisentìil
rumoreassordantedilamiereschiacciateevetri
infranti.
Bondspenseilmotoreescesedimacchina.
Laragazza,conlafacciatesadall’ira,aveva
tiratofuoriunadellesuebellegambecalzatedi
seta;Bondebbeunafuggevolevisionedicosce
bianche.Laragazzasistrappòviagliocchialie
rimaseinpiedidavantialuiconlemanisui
fianchi.Labellaboccaeraserrataedura.Il
paraurtidellaD.B.IIIeraincastratofrairottami
deifanaliedellacuffiadelradiatoredella
Triumph.Bonddisseamabilmente:«Semi
toccatelìun’altravolta,saretecostrettaa
sposarmi.»
Avevaappenafinitodiparlarechelamano
apertadellaragazzagliarrivòconviolenzasul
viso.
Bondsistrofinòlaguancia.Intornoalorosi
eraradunataunaverafolla.Cifuunmormoriodi
approvazioneequalchecommentodivertito.«
Allezylagosse!Maintenantleknock-out!
Loschiaffononavevasbollitol’iradella
ragazza.«Maledettocretino!Machecosavi
credetedifare!»
Bondpensò:seleragazzeappenagraziose
fosserosemprearrabbiate,sarebberotuttebelle.
Disse:«
Ivostrifreninonvannomoltobene,misembra.
»
«Imieifreni?!Chediavolovoletedire?Siete
statovoiavenirmiaddosso.»
Hosbagliatoadinnestarelamarcia.Nonmiero
accortocheeravateacosìpocadistanza.»Adesso
dovevacercaredicalmarla:«Sonoterribilmente
spiacente.Virimborseròidanniallamacchinae
tuttoilresto.Èstataveramenteunasfortuna.
Vediamoqualisonoidanni.Provateafaremarcia
indietro.Nonmisembracheiparaurtisisiano
incastrati.»Bondpoggiòunpiedesulparaurti
anterioredellaTriumphelafeceballare.
«Nontoccatelamiamacchina!Lasciatela
stare!»Furiosalaragazzarisalìalpostodiguida.
Premettel’auto-starter.Ilmotoresiavviò.Dal
cofanouscìunrumoremetallico.Laragazza
spenseilmotoreescesedimacchina.«Ecco,
idiota!Miaveterottoilventilatore.»
Bondavevapropriosperatodiriuscirvi.Salì
sullaD.B.IIIelaspostòlentamenteinavanti.
PezzettidiTriumphcadderotintinnandosul
selciato.Scesedinuovodimacchina.Lafollaera
aumentata.
C’eraancheunuomointutadameccanico.Si
offrìdichiamareuncarroattrezziesiallontanò.
BondsiavvicinòallaTriumph.Laragazzaerain
piediaccantoallamacchinaelostavaaspettando.
Lasuaespressioneeracambiata.Sembravapiù
calma.Bondnotòcheisuoiocchiblulo
osservavanoconattenzione.
Bonddisse:«Nonègrave.Probabilmenteil
ventilatoresièsemplicementespostato.Vi
monterannodeifanaliprovvisorieraddrizzeranno
lelamiere.Domanimattinapotreteripartire.»
Bondtiròfuoriditascailportafogli:«Capisco
chepervoièunagrossaseccaturaericonoscoche
lacolpaètuttamia.Questisonocentomila
franchipercoprireidanni,ilvostro
pernottamentoeletelefonateaivostriamici,e
tuttoilresto.Prendeteliesiamopari.Sarei
veramentefelicedipoterrimanereanch’iocon
voifinoadomanimattinaevederviripartiresana
esalva,mapurtroppoquestaserahoun
appuntamentoenonpossoassolutamente
mancare.»
«No,»iltonononammettevarepliche.La
ragazzamiselemanidietrolaschienaeattese.
«Ma…»Checosavolevaadesso,chiamarela
polizia?Accusarlodiguidapericolosa?
«Anch’iohounappuntamentoquestasera.
Anch’iononpossoassolutamentemancare.Devo
andareaGinevra.Poteteportarmilàperfavore?
Nonèlontano,solouncentinaiodimiglia.Indue
orecelapossiamofareconquella»,eindicòla
D.B.«Lofarete?Perfavore!»
Eraunappellodisperato.Nessunamoina,
nessunaminaccia,solol’espressionediuna
necessitàassoluta.PerlaprimavoltaBondnonla
osservòsolocomeunagraziosaragazzache
probabilmente
—eranolesolespiegazionicheBondaveva
trovato—volevaadescareGoldfingerovoleva
ricattarlo.Maoraguardandola,siaccorsechenon
erailtipodiragazzacapacediquestecose.Ilsuo
visoesprimevatroppafermezza,troppocandore.
Enoneravestitacomeunaseduttrice.Indossava
unacamicettabiancadisetapesantedaltaglio
piuttostomaschile,apertasulcollo,ma
all’evenienzaavrebbepotutoabbottonarsialla
militare.Lacamicettaavevaampiemaniche
lunghearricciateaipolsi.Leunghienonerano
laccateel’unicogioielloerauncerchiettod’oro
all’anularesinistro.Invitaavevaunacintanera
impunturataconunagrossafibbia,piùaltadietro
persostenerelerenidurantelaguida.Unagonna
cortaapieghegrigioferro.L’abbigliamentoera
completatodaunpaiodicostosisandalineri,
comodipermanovrarebeneipedali.L’unico
toccodicoloreeradatodalfazzolettorosache
orasieratoltaetenevainmanoinsiemeagli
occhiali.L’insieme,puressendomoltoattraente,
gliricordavapiùunadivisacheunvestitoda
donna.Laragazzaaveval’aspettoeimodi
leggermentemascolini.Sembrava,pensòBond,
unadellecomponentilasquadradiscifemminile
oinognimodounadonnamoltosportiva.
Sebbenefossemoltobella,erailtipodidonna
chenonsicuradelproprioaspetto.Nonaveva
nemmenotentatodiravviarsiicapellieoraessi
avevanol’aspettochedovrebberosempreaverei
capellidiunaragazza:spettinati,conleciocche
scomposteelarigastorta.Lacorniceirregolare
deicapelliscuriformavauncontrastopiacevole
conlapallidasimmetriadelvoltodominatoda
dueocchiblusottolesopraccigliascureedauna
boccadesiderabileeacuiglizigomialtieil
mentodelicatoconferivanoun’espressione
risolutaedecisa.
Anchedallasuafiguraemanavalastessaaria
dispavaldasicurezza.Ilcorpoeretto,coni
piccolisenidrittiesfacciatisottolacamicetta
aderente,lelunghegambeleggermentescostatee
lemanidietrolaschiena,inunaposizionedisfida
provocante.
Bondvalutòlarichiesta.Quantanoiapoteva
darglilaragazza?Quandosisarebbepotuto
liberaredileiperdedicarsidinuovoaisuoi
affari?Lacosapresentavadeirischi?Maa
compensaretuttiglisvantaggic’eralasua
curiositàdiconoscerequellaragazzaedisaperea
cosamirasse.Bonddissegentilmente:«Sarò
lietodiportarviaGinevra,»apriilportabagagli
dellasuamacchina.«Mettiamoquilevostre
cose.Iovadoaprendereaccordiperlasciarela
vostramacchinainungarage,voiintantoper
favoreandateacomprarequalcosadamangiare.
Eccoisoldi.Pervoi,prendetepurequelloche
preferite;perme,invece,quindicicentimetridi
salsiccialionese,unapagnottadipaneeuna
bottigliadamezzolitrodiMâcon…fatevi
togliereiltappo.»
Laragazzapreseisoldi.«Grazie.Prenderòle
stessecoseancheperme.»Andòalbagagliaio
dellaTriumpheloaprì.«No,nonvidisturbate,
possofaredame.»Tiròfuoriunasaccadagolf
conlacernieralampochiusaeunapiccola
valigia,moltoelegante.Letrasportòfinoalla
D.B.IIIe,rifiutandoilsuoaiuto,leaccomodò
accantoallavaligiadiBond.Sifermòaguardarlo
mentrechiudevaachiaveilbagagliaioetornò
versolaTriumphperprenderedalsedile
un’ampiaborsaatracollanera.
Bondledomandò:«Chenomeecheindirizzo
devodare?»
«Come?»
Bondripetèladomanda,chiedendosisela
ragazzaavrebbedatounnomefalsoounindirizzo
falso,otuttiedue.
«Veramenterimarròinviaggioperunpo’di
tempo.Megliodarel’indirizzodell’Hòteldes
BerguesaGinevra.IlnomeèSoames,Tilly
Soames.»Nonc’erastatanessunaesitazione.La
ragazzaentrònelnegoziodisalumeria.
Unquartod’oradopoeranogiàsullastrada.La
ragazzasedevaerettacongliocchifissisulla
strada.
Ilronziodell’Homereraappenapercettibile.
LaRollsdovevaaverguadagnatoperlomeno
ottantachilometri.Bondaccelerò.Sfrecciarono
attraversoBourgeattraversaronoilfiumeaPont
d’Aia.OrasitrovavanoaipiedidelGiuraeli
attendevanolecurveaSdellaN.84.Bondle
affrontòcomesestessegareggiandoinqualche
trofeoautomobilisticoalpino.Dopoessergli
cadutaaddossoduevolte,laragazzasiaggrappò
allamanigliaeseguìimovimentidellamacchina
comeunsecondopilota.Dopounadellecurveche
lamacchinaavevaaffrontatoslittandocol
pericolodiandarefuoristrada,Bondlelanciòuno
sguardo.Avevalelabbrasocchiuse,lenarici
frementi,egliocchiscintillanti.Sistava
divertendo.
Furonobenprestoincimaalpasso,edoragiù
lungoladiscesavertiginosaversoilconfine
svizzero.
Ilronzioeraaumentatod’intensità.Bond
pensò:E’megliochemelaprendacomoda,
altrimenticorroilrischiodiincontrarlialla
dogana!Allungòunamanosottoilcruscottoe
abbassòiltonodell’Homer.Siaccostòallato
dellastrada.Rimaseroasederenellamacchinae
consumaronolalorocolazioneinsilenzio,senza
chenessunodeiduefacessealcuntentativodi
conversazione.Sembravachetuttiedue
pensasseroaqualcosad’altro.Dopodieciminuti
Bondrimiseinmoto.Sedevarilassato,guidando
calmolungolastradasinuosaattraversoiboschi
dipinibisbiglianti.
Laragazzadisse:«Cos’èquestorumore?»
«E’ilmagnete.Quandoaccelerosisentedi
più.E’cominciatoaOrléans.Bisogneràchelo
facciacontrollarequestaseraaGinevra.»
Laragazzasembròsoddisfattadellarisposta.
Disse:«Dovestateandando?Sperodinonavervi
costrettoafareunagrossadeviazione.»
Bondrisposeintonoamichevole.«Niente
affatto.Anch’iodevoandareaGinevra.Mapuò
darsichedebbaproseguirequestanottestessa.
Tuttodipendedall’appuntamentocheho.
Quantotempovitratterretevoi?»
«Nonso.Sonovenutaquipergiocareagolf.A
Divonnec’èunagaradicampionatofemminile.
Ioveramentenonsonoaquell’altezza,maho
pensatochevalevalapenadiprovare.Poiandròa
giocaresuqualchealtrocampo.
AbbastanzaverosimileNonc’eraalcuna
ragioneperdubitareilcontrario.MaBondera
sicurochenoneratuttalaverità.Disse:«Giocate
moltoagolf?Ingeneresuqualecampo?»
«Sì,giocomoltospesso,aTemple.»
Lasuaerastataunadomandaovvia.Larisposta
erasincera,oTempieerailprimocampodigolf
cheleeravenutoinmente?«Abitatedaquelle
parti?»
«HounaziacheabitaaHenley.Evoichesiete
venutoafareinSvizzera?Sieteinvacanza?»
«Affari.Importazionieesportazioni.»
«Oh.»
Bondsorrisetrasè.Eraunaconversazioneda
commedia,anchelelorovocieranoeducate,
teatrali.
Ladiscesaerafinita.Davantialorolastrada
correvadirittaeinfondogiàs’intravedevanoi
fabbricatidelladoganafrancese.Laragazzanon
glidettelapossibilitàdidareun’occhiataalsuo
passaporto.AppenaBondfermòlamacchinalei
glidissequalcosacome«mettersiinordine»e
sparìdietrolaportaconlascritta«Dames».
Bondintantopassòalcontrolloestavaalleprese
conidoganieriquandolaragazzariapparveconil
passaportogiàtimbrato.Alladoganasvizzera
trovòlascusadidovertirarefuoriqualcosadalla
valigia.Bondnonebbeiltempodiseguirla.
InbrevearrivaronoaGinevraesifermaronodi
fronteall’ingressoimponentedelBergues.Il
facchinopreselavaligiaelasaccadeibastonida
golf.Rimaseroinpiedisuigradini.Laragazza
teselamano:«Arrivederci.»Icandidiocchiblu
rimaserofreddi.«Egrazie.Guidatesplendidamente.»Sorrise.«Misorprendecheabbiate
ingranatolamarciasbagliataaMâcon.»
Bondsistrinsenellespalle.«Nonmisuccede
spesso,infatti.Masonocontentochesiaandata
così.
Seriusciròaliberarmideimieiimpegniin
tempo,forsepotremorivederci.»
«Nesareifelice.»Iltonodellavocediceva
chenonlosarebbestataaffatto.Laragazzasi
voltòeentrònell’albergo.
Bondrisalìinmacchina.All’infernoquella
ragazza!OradovevapensareaGoldfingerepoi
recarsialpiccoloufficiosulQuaiWilson.
Sintonizzòl’Homererimaseinascoltopercirca
dueminuti.
Goldfingereravicino,masistava
allontanando.Avrebbepotutoseguiresialariva
sinistrachelarivadestradelfiume.Agiudicare
dall’intensitàdelronziodovevatrovarsiacirca
duechilometrifuoridellacittà.Dacheparte?A
sinistra,versoLosanna,oadestraversoEvian?
LaD.B.IIIsitrovavagiàindirezionediLosannae
Bonddecisediproseguire.Bondraggiunseil
macchinonegialloappenaprimadiCoppet,il
piccolovillaggiosullerivedellagocheMadame
deStadiavevaresofamoso.Siaccodòadun
camion.AllasecondaricognizionelaRollsera
scomparsa.Bondproseguìlentamenteosservando
illatosinistrodellastrada.All’entratadel
villaggio,unasolidacancellatadiferrochiudeva
unmuroaltoemassiccio.Nell’ariasisentiva
odoredipolvere.Affissoalmurouncartello
scoloritodiceva:ENTREPRISESAURICA.G.La
volpeeraentratanellatana!
Bondproseguìlungolastradafinoaquando
nontrovòunastradachevoltavaasinistra.La
seguì,pois’inoltròperunvialettochetornava
indietrofraivigneties’inoltravaneiboschi
dietroCoppeteportavaalcastellodiMadamede
Staël.Bondsifermòinmezzoaglialberi.Ora
avrebbedovutotrovarsipropriosopra
l’EntreprisesAuric.Preseilbinocolo,scesedalla
macchinaeseguiunsentieroindirezionedel
villaggio.Allasuadestracominciavaunrecinto
inferrosormontatodafilospinato.Dopoun
centinaiodimetriilrecintolasciavailpostoal
muroaltoemassiccio.Bondtornòindietrolungo
ilsentierocercandocongliocchiilpassaggioche
iragazzinidiCoppetsieranosicuramentefatti
perpoterarrivareaglialberidicastagnedentrola
proprietà.Lotrovò,duesbarredelrecintoerano
statescostatequeltantochepermettevail
passaggiodiunbambino.Bondsimiseinpiedi
sullasbarrainferioreeallargòilvarcodialtri
cinqueoseicentimetripoistrisciòdentro.
S’inoltròconcircospezionefraglialberi,
attentoanoncalpestareramisecchi.Glialberisi
andavanodiradando.Ditantointanto
s’intravedevaungruppodifabbricatidietroun
piccolomanoir.Bondscelseiltroncorobustodi
unabeteesinascosedietrodiesso.Dilì
dominavatuttiifabbricati;ilpiùvicinoeraa
un’ottantinadimetrienelmezzodelcortile
troneggiavalaSilverGhostpolverosa.
Bondpreseilbinocoloeosservòconattenzione
tuttiiparticolari.
Ilcaseggiatoeraunbloccoquadrato,ben
proporzionato,divecchimattonirossiecoltetto
diardesia.Avevaduepianieunpianodisoffitte,
forsecomprendevaintuttoquattrocamereda
lettoeduesaloni.Imuriesternierano
parzialmentericopertidiunvecchissimoglicine
inpienafioritura.
Eraunabellacasa.Laportaposterioredava
sull’ampiocortilelastricatodoveera
parcheggiatalaRolls.Ilcortileeraapertosullato
indirezionediBondechiusosuglialtridueda
duecapannoniinlamiera;nell’angoloun’alta
ciminieradizinco,conunfumaiolopureinzinco
sormontatodaunaspeciediimbutoquadrato
rotantechesomigliavaaunDeccaNavigator,il
radarchesivedespessoinstallatosuipontidelle
navi.L’apparecchioruotavasusestessoconun
motolentoecontinuo.
Bondnonriuscìaimmaginareloscopodi
queol’aggeggiosultettodiunapiccolafabbrica
fraglialberi.
All’improvvisoilsilenzioel’immobilitàdella
scenafuronorotti,comeseBondavesseinfilato
unpennyinundioramaagettonisulmolodi
Brighton.Daqualcheparteunacampanasuonòle
cinque,aquelsegnalelaportadellacasachedava
sulcortilesiaprìeapparveGoldfinger,ancora
vestitodaviaggio,masenzacasco.Dietrodilui
camminavaunbizzarroomettoossequioso,con
ballettiaspazzolinoeocchialiconlamontatura
incorno.Goldfingerapparivasoddisfatto;si
avvicinòallaRollsedetteuncolpettosulcofano.
L’omettorisegarbatamente.Tiròfuoriun
fischiettodaltaschinodelpanciottoecisoffiò
dentro.Unaportadelcapannoneadestrasiaprìe
neuscironoquattrouominiintutabluchesi
diresseroversolamacchina.Dallaportache
avevanolasciataapertavenneunsibilo,poiil
rumorediungrossomotorechevenivaazionatoe
cheproducevaquelrumoreritmico,comeun
ansareaffannoso,simileaquellocheBondaveva
sentitoaReculver.Iquattrouominisidisposero
intornoallamacchinae,aduncennodell’ometto,
cheevidentementeerailcaposquadra,
cominciaronoasmontarelamacchina.
Quandoglioperaiebberotoltolequattro
portieredaicardini,rimossoilcofanoesistavano
apprestandoasvitareunodeiparafanghi,Bondsi
resecontochequeiquattrononfacevanoaltroche
spogliaremetodicamentelamacchinadituttala
suacorazzatura.Aquestopunto,lasagomanera
diOddjobapparvesullaportadellacasae
richiamòl’attenzionediGoldfinger,chedettauna
parolaalcaposquadra,rientròincasa,lasciando
cheglioperaiproseguisseroillorolavoro.Eraora
diandarsene;Bonddetteunultimoattento
sguardointornoperfissarsiinmentelageografia
delluogoedindietreggiòlentamentenelfitto
deglialberi.
_________
«SonodellaUniversalExport.»
«Ahsì?»Dietrolascrivaniac’erauna
riproduzionedelritrattodellareginadipintoda
Annigoni;sullealtreparetimanifestipubblicitari
peritrattoriFergusonedaltremacchineagricole.
Dall’ampiafinestravenivailfrusciodeltraffico
nelQuaiWilson.Sisentìilfischiodiun
vaporetto.Bondguardòattraversoivetridella
finestraelovidedirigersilentamenteversoil
centrodellago,lasciandodietrodisèunascia
incantatasullasuperficielevigatadellago.Bond
volsedinuovolosguardosulvisoplacido,
comune,dauomodiaffarichelostavafissando
conariaeducatamenteinterrogativa.
«Speravamoditrattaredegliaffariconvoi.»
«Chegenerediaffari?»
«Affariimportanti.»
Lafacciadell’uomosiaprìinunlargosorriso.
Disseallegramente:«Siete007,vero?Miè
sembratodiriconoscervi.Allora,cosapossofare
pervoi?»Lavocepreseuntonocauto.«Una
cosasoltanto:megliofarelecoseinfrettae
separarci.Dopol’affareDumonthoavutodei
guai.Hannomessounregistratorenelmio
ufficio,quellidiquieirossi.Sisonolimitatia
questo,manonvorreichesimettesseroalle
vostrecalcagna.»
«Avevoimmaginatoqualcosadelgenere.E’
moltosemplice…»Bondsbottonòlacamiciae
tiròfuorilapesantevergad’oro,«…mandatela
indietro,perfavore.Etrasmettetequesto,appena
possibile.»L’uomopreseunfogliodicartae
stenografòquellocheBondgliandavadettando.
Quandoebbefinito,miseilfogliointasca.«
Bene,bene!Robachescotta,eh?Potrò
trasmetterloamezzanotte.Questo…»disse
indicandol’oro,«…iolomanderòaBerna
perchèproseguaperLondrainvaligia.Niente
altro?»
«Avetemaisentitoparlaredell’Entreprises
AuricaCoppet?Sapetecosaproduce?»
«Soqualèl’attivitàdituttelesocietà
industrialidellazona.E’necessariochelosappia.
Hocercatodivenderglialcuneribaditriciamano,
loscorsoanno.Fannoarredamentimetallici.
Robabuona.
Servonoinparteleferrovieealcunelinee
aeree.»
«Sapetequali?»
L’uomosistrinsenellespalle.«Hosentitodire
chelaloroproduzioneèquasiinteramente
assorbitadallaMecca,lagrandecompagniadi
noleggioaereochefaconcorrenzaall’AllIndia.
Lalorostazioneditesta,diciamocosì,èGinevra.
LaMeccaèunasocietàprivata.Anzi,hosentito
anchedirechelaAuric&Co.èunadelle
azioniste.Nonc’èdameravigliarsisesono
riuscitiadaccaparrarsilafornituradeisedili.»
Manoamanochel’uomoparlava,unsorriso
trucesiandavalentamentedisegnandosulle
labbradiBond.Sialzòeteselamano:«Voinon
potetesaperlo,mainmenodiunminutosiete
riuscitoarisolvereunenigmaaintarsio.Grazie
mille.Ebuonafortunaconivostritrattori.Spero
checiincontreremodinuovo.»
Unavoltainstrada,Bondsalìvelocementein
macchinaesidiresseversoilBergues.Ecosì
questoerailquadrocompletodellasituazione!
PerduegiorniavevainseguitounaSilverGhost
attraversol’Europa.UnaSilverGhostcorazzata.
Avevavistomontarel’ultimalastradimetallonel
KentesmontarlaaCoppet.Adessoquellelastre
eranogiàstatemessedentrolefornaci,pronteper
esseremodellateinsettantasediliperun
ConstellationdellaMecca.Inpochigiorniquei
sedilisarebberostatismontatidall’aeroplanoin
Indiaesostituiticonaltridialluminio.E
Goldfingerquantoavrebbeguadagnato?Mezzo
milionedisterline?Unmilione?
PerchèlaSilverGhostnoneraaffattod’argento
comedicevailsuonome.EraunaGoldenGhost,
erad’oro.Duetonnellated’oro.Orobianco,
massiccio,adiciottocarati.
14Nellatana
JamesBondpreseunastanzaall’Hôteldes
Bergues,feceunbagnoeunadocciaesicambiò
d’abito.
SoppesòinmanolasuaWaltherPPKesi
domandòsefossemeglioportarseladietroono.
Decisedilasciarlainalbergo.Nonavevaalcuna
intenzionedifarsivederequandosarebbetornato
all’EntreprisesAuric.Esepermalasortelo
avesserovisto,nongliconvenivausarelemaniere
forti.
Avevapreparatounastoriacheavrebbe
giustificatolasuapresenzalà;unpo’debole,ma
siadattavaall’identitàcheavevaassuntocon
Goldfinger.Dovevafareassegnamentosolosu
quella.Adognibuonconto,però,Bondindossò
unpaiodiscarpemoltopiùpesantidiquelloche
potevanosembrareall’apparenza.
InportineriachieseselasignorinaSoames
fosseinalbergo.Nonfuaffattosorpresoquandoil
portiereglidissechenell’albergononc’era
nessunasignorinaSoames.Bondsidomandòsela
ragazzaavesselasciatol’albergo,nonappenalui
avevavoltatol’angolo,oseavessedatounaltro
nome.BondattraversòilbelPontduMontBlanc
esiinoltròlungoilquaiilluminatoversoil
Bavaria,unamodestabirreriaalsazianacheera
statailluogodiritrovodeigrandialtempodella
LegadelleNazioni.Sedetteaduntavolovicino
allavetrataebevveEnzianallungatoconuna
pallidaLöwenbrau.Ilsuoprimopensierofuper
Goldfinger.Ormainonc’erapiùalcundubbiosu
qualefosselasuaattività.Finanziavaunaretedi
spionaggio,forselaSMERSH,eammassavauna
fortunacontrabbandandol’oroinIndia,ilpaese
dovepotevaricavareilprofittomaggiore.Dopola
perditadelpeschereccio,Goldfingeraveva
escogitatounnuovosistema.Perprimacosasi
erapreoccupatodifarsapereingirocheaveva
un’automobilecorazzata.Lacosasarebbestata
consideratasoloun’eccentricità.Molticarrozzieri
inglesiesportanoquestotipodimacchine,prima
levendevanoairajàindiani,oraaglisceicchi
arabieaipresidentidellerepubblichedel
SudAmerica.GoldfingeravevasceltounaSilver
Ghostperchèiltelaioeramoltorobusto,eil
rivestimentocorazzatopotevaesserefattosu
dellepartimoltoampie.Eraprobabileche
Goldfingerfosseandatoall’esteroconla
macchinaunaoduevolteinmodochea
Ferryfieldcifacesserol’occhio.Poialviaggio
successivoavevafattotoglierelacorazzatura
nellasuaofficinadiReculverel’avevasostituita
conorobiancoadiciottocarati.Lalegadinichel
eargentoerasufficientementerobustae,anchese
glifossecapitatounincidenteosifossegraffiata
lacarrozzeria,ilcoloredelmetallononlo
avrebbetradito.Poi,viaversolaSvizzeraegli
impiantidiCoppet.Glioperaiscelticonlastessa
cauteladiquellidiReculversmontavanolelastre,
lefondevanoelerimodellavanoinsedilidiaereo
chevenivanopoiimbottitieinstallatisugli
apparecchidellaMeccaAirlines,diretta
probabilmentedaqualcheuomodipagliadi
Goldfingerchericevevauncompensoperogni
viaggio.
Quandogliapparecchivolavanoconisedili
d’oro,lasocietàaccettavasolopochipasseggerie
uncaricoleggero.ABombayoaCalcuttal’aereo
avevabisognodiunarevisioneedinuove
attrezzature.Nell’hangardellaMeccasi
procedevaallasostituzionedeisedilieivecchi,
quellid’oro,andavanoairicettatori.Ildenaro
venivaversatoall’ordinediGoldfingeraNassau
oinqualunquealtropostoluivolesse.Riusciva
cosìaricavareunprofittodelcentooduecento
percentoepoiricominciavailciclo,dainegozi«
Comprasiorovecchio»inInghilterra,aReculver,
Ginevra,Bombay.
Sì,pensòBond,fissandoillagochebrillava
sottolestelle,sitrattavapropriodiquesto:
contrabbandodiprimaseriechepresentavail
minimorischioeilmassimoprofitto.Come
dovevasorridereGoldfingerquandosuonavala
trombadelvecchioclacsonesfrecciavasottogli
occhiammiratideipoliziottiditrepaesi!Aveva
trovatolapietrafilosofale,eraunsecondore
Mida!Senonfossestatounuomocosì
spiacevole,senonavessefattoquestoper
finanziarelaSMERSH,Bondavrebbeprovato
ammirazioneperquelgigantescomalfattoreche
erariuscitoapreoccupareperfinolaBanca
d’Inghilterra.Malabramad’orodiGoldfinger
eratroppoforte,troppospietata,troppo
pericolosa.Eranoleotto.L’Enzian,illiquore
distillatodallagenziana,responsabile
dell’alcoolismocronicodeglisvizzericominciava
ascaldarelostomacodiBondeadallentarela
suatensione.OrdinòancoraundoppioEnzian,un
po’dichoucrouteeunacaraffadiFondant.
Elaragazza,quellagraziosaimbrogliona
dall’ariadecisachesieraimprovvisamente
trovatodifronte?Chec’entravainquestoaffare?
Chec’eradiveronellasuastoriadelgolf?Bond
sialzòesidiresseversolacabinatelefonica.
TelefonòalJournaldeGenèveechiesedel
redattoresportivo.
L’uomofumoltogentilemarimasesorpreso
delladomandadiBond.No,naturalmenteivari
campionatisitenevanod’estatequandoera
possibileattirareunabuonapartecipazione
straniera.
Succedevacosìancheneglialtripaesieuropei.
Piùstranieric’erano,piùnumerosieranogli
spettatoripaganti.«Pasdequoi,monsieur.»
Bondtornòaltavoloecominciòamangiare.Se
lecosestavanocosì,chiunquefosselaragazza,
eraunadilettante.Nessunprofessionistasi
sarebbeservitodiunalibichepotevaessere
distruttoconunasemplicetelefonata.Bondaveva
anchepensato,conunacertariluttanzaperchèla
ragazzaglipiacevaeloeccitava,cheleipotesse
essereunagentedellaSMERSHincaricatodi
tenerd’occhioGoldfinger,oBond,otuttiedue.
Laragazzaavevaalcunedellequalità
caratteristichedell’agente,lospiritodi
indipendenza,ladecisione,lacapacitàdi
cavarseladasola.Maormaiquestasupposizione
nonreggevapiù,perchèlaragazzanonaveva
o’esperienza,nèl’addestramentodiunagente.
Bondordinòunafettadigrovieraconpanenero
ecaffè.No,laragazzarimanevaunenigma.Bond
siauguròchenonstessemacchinandoqualcosadi
suainiziativacontroGoldfingerocontrodilui
cheavrebbemandatoall’ariaisuoiprogrammi.
Ormailasuamissionepotevadirsicompiuta.
Tuttoquellocheglirimanevadafareeradi
vedereconipropriocchichequantoimmaginava
suGoldfingeresullasuaRollsRoycerispondeva
averità.Un’occhiataagliimpiantidiCoppet,un
granellodipolvered’oro,equellanottestessa
potevaandareaBernaerecarsidall’ufficialedi
servizioall’Ambasciata.Poi,discretamente,
senzaclamore,laBancad’Inghilterraavrebbe
congelatoicapitalidiGoldfingerintuttoil
mondoeforsedomanistessoagentidellaSezione
Specialedellapoliziasvizzeraavrebberobussato
allaportadellaEntreprisesAuric.Goldfinger
sarebbestatoestradatoecondottoaBrixton.
Sarebbeseguitoinsordinaunprocessopiuttosto
complessoinunadellecorticompetenti,per
esempioMaidstoneoLewes.Goldfingersarebbe
statocondannatoaqualcheannodiprigione,gli
sarebbestatarevocatalanaturalizzazioneelasua
montagnad’oro,esportataillegalmente,sarebbe
statariportataneisotterraneidellaBanca
d’Inghilterra.LaSMERSH
avrebbedigrignatoisuoidentimacchiatidi
sangueeBondavrebbeaggiuntounaltrosuccesso
alsuocurriculumprofessionalegiàpiuttosto
rispettabile.
Eragiuntoilmomentodiconcludere.Bond
pagòilconto,uscìdallabirreriaesalìin
macchina.
AttraversòlaRhônees’incanalòneltraffico
dellaseralungoilquaiscintillantediluci.La
notteeraabbastanzafavorevoleaisuoidisegni.
C’eranotrequartidilunachegliavrebbero
permessounabuonavisibilità,mapurtropponon
c’eraunalitodiventocheavrebbepotutocoprire
ilfrusciodeisuoipassiattraversoilbosco.Be’,
nonavevafretta:probabilmenteavrebbero
lavoratotuttalanotte.
Dovevafarelecoseconcalmaecon
attenzione.Ripassòmentalmentelatopografiadel
luogoequellocheavevadecisodifare,mentre
continuavaautomaticamenteaguidare,comeogni
buonpilotadevesaperfare,lungol’autostrada
biancasullerivedellagoaddormentato.Bond
rifecelostessopercorsocheavevaseguitopoche
oreprima.Appenalasciatalastradaprincipaoe,
spenseifariecontinuòamarciaresoloconleluci
diposizione.Quandovideunpiccolospiazzofra
glialberiaccantoalsentierovis’infilòespenseil
motore.Rimasesedutoinascolto.Nelprofondo
silenziodellaseraudìsololosfregolioleggero
delmetallosurriscaldatosottoilcofanoeil
ticchettiodell’orologiodelcruscotto.Scesedi
macchina,chiusedolcementelaportiera,e
s’incamminòapassileggerilungolostretto
sentierofraglialberi.
Gligiunsealleorecchiesoffocatoilrumore
ritmicodelgeneratore…tatapum…tatapum…
tatapum.
Eraunsuonominaccioso.Trovòilvarcofrale
sbarrediferro,s’infilòdentroerimaseinpiedi,
contuttiisensiall’erta.TATAPUM…
TATAPUM…TATAPUM…sentivaquelrespiro
affannososopralasuatesta,dentroilsuo
cervello.Bondsentìunbrividoall’inguine,Io
stessobrividochesihaquandoperlaprimavolta
sigiocaanascondinonelbuio.Sorriseaquesta
suasensazionedianimaleinpericolo.Quale
cordaprimordialeerariuscitoatoccarequesto
rumoreinnocentechevenivasudall’alta
ciminieradizinco?L’ansarediundinosauronella
suatana?Bondstrinseidentieavanzò
lentamenteunpassoallavolta,spostandocon
attenzionetuttiiramisecchiepoggiandoun
piededopol’altroconlastessacautelache
avrebbeusatoseavessecamminatosuuncampo
minato.
Glialberisiandavanodlradando.Pochimetri
piùavantic’erailtroncodiabetedietrocuisiera
nascostolavoltaprecedente.Locercòconlo
sguardo.Rimaseimmobilementreunsudore
freddoglibagnavalafronteeilcuoreglipulsava
freneticamente.Dietroqueltronco,stesointerra
abracciaaperte,c’erauncorpo.Bondspalancòla
bocca,inspiròedespiròlentamenteperdiminuire
latensione.Adagiosistrofinòlemanisudate
lungoipantaloni.Sipiegòlentamenteinavanti
poggiandolemaniinterra,erimasecosìfissando
davantialuicongliocchispalancaticomelelenti
diunobiettivo.
Accantoall’alberoilcorposimosseprendendo
un’altraposizione.Unsoffiodiventofece
sussurrarelecimedeglialberi.Iraggidellaluna
danzaronoperunattimosulcorpodistesopoi
scomparverodinuovo.Inquell’attimoBond
avevaintravistodeicapellineri,unmaglionenero
edeipantalonineri,equalcosad’altro…illampo
diunoggettometaolicoallungato,che
cominciavadisottolamassadeicapellinerie
scomparivaaldilàdeltroncofral’erbadelprato.
Eralaragazza,Tilly.Stavasorvegliandoi
fabbricatisottostanti.Impugnavaunacarabina,
unacarabinachedovevaavernascostofrai
bastonidagolf,prontaasparare.Stupidacagna
maledetta!
Bondsirilassò.Nongliimportavachifossenè
qualifosserolesueintenzioni.Calcolòla
distanza,misuròipassi,latraiettoriadello
slanciofinale,lamanosinistrasulcollodella
ragazza,ladestrasulfucile.Via!
IlpettodiBondslittòsullenatichedella
ragazzaefinìconuntonfosordosullaschiena
esile.
All’urtoiltoracedellaragazzasivuotò
dell’ariaconunleggerogrugnito.Leditadella
manosinistradiBondafferraronolagoladella
ragazzaecercaronolacarotide,lamanodestra
afferròlacarabina,sentìchelasicuraeraalsuo
postoel’allontanòdasè.Bondsisollevò
leggermenteeallentòlapresaallagola,
spostandolamanosullaboccadellaragazza.
Sottodiluisentìilcorposollevarsiperlosforzo
deipolmoniincercadiaria.Laragazzaera
ancorasvenuta.CondelicatezzaBondpresele
duemanidellaragazzaeglielepoggiòsulla
schienatenendoleconladestra.Sottodiluile
natichecominciaronoasussultare.Laragazza
dimenòlegambe.Bondletennefermeaterracon
l’addome.
Sentivailrespirodellaragazzapassarglifrale
dita.Laragazzagliaddentòlamano.Lentamente
Bondavanzòlungoilcorpodellaragazza.Gli
scostòicapellieleappoggiòlabocca
sull’orecchio.
Lesussurrò:«Tilly,peramordelcielo.Sta’
ferma!Sonoio,Bond.Sonounamico.Devodirti
unacosaimportantissima,qualcosachenonsai.
Vuoistarefermaedascoltarmi?»
Identiallentaronolapresa.Ilcorposirilassòe
giacquemorbidosottodilui.Dopounattimola
testaaccennòdisì.Bondsitiròdaunlatoe
rimasesdraiatoaccantoaleitenendoleancorale
maniimprigionatedietrolaschiena.Bond
sussurrò:«Prendifiato.Madimmi,volevivedere
Goldfinger?
»
Ilvisopallidosivoltòperunattimoversodi
lui,poisinascosedinuovofral’erba.«Volevo
ammazzarlo.»
UnaragazzacheGoldfingeravevamessonei
guai.BondlasciòandarelemanidiTilly.La
ragazzaleincrociòeviappoggiòilcapo.Ilcorpo
ebbeunbrividodispossatezza.Lespalledella
ragazzacominciaronoasussultare.Bondallungò
unamanoecarezzòisuoicapellimorbidi.Girò
intornoIosguardo.C’eraqualcosadicambiato
laggiù.Sì,quell’aggeggiosullaciminieranon
ruotavapiù.Sierafermatoconlabocca
dell’imbutodirettaversodiloro.Bondnongli
detteimportanza.Oralaragazzanonpiangeva
più.Bondavvicinòlaboccaalsuoorecchio.I
suoicapelliodoravanodigelsomino.Lesussurrò:
«Sta’calma.Anch’iosonoquiperlui.Eiogli
faròpiùmalediquantoavrestipotutofargliene
tu.MihannoincaricatodiriportarloaLondra.
Checosatihafatto?»
Laragazzamormoròquasiasestessa:«Ha
ammazzatomiasorella.Laconoscevate…Jill
Masterton.»Bonddomandòconvocetesa:«
Comeèaccaduto?»
«Goldfingerprendeunadonnaunavoltaal
mese.MelodisseJillquandoandòalavorareper
lui.
Leipnotizzaepoi…epoi…ledipinged’oro.»
«Cristo!Eperchè?»
«Nonloso.Jillmidissechevapazzoper
l’oro.Maforsecapiscocosahainmente…vuole
possederel’oro.Vogliodire…sposarlo.Lefa
dipingeredaunservocoreanosututtoilcorpo,
menolaschiena.Jillnonmiseppespiegareil
perchè,maiol’hoscopertoinseguito.Pernon
farlemorire.
Seilcorpofossecompletamentericoperto
d’oro,iporidellapellenonpotrebberorespiraree
loromorirebbero.Dopo,ilcoreanolelavacon
unaresinaoqualcosadelgenerechetogliel’oro.
Goldfingerdàloromilledollarielemandavia.
»
Bondvidel’orribileOddjobconilsuosecchio
diverniced’oro,egliocchidiGoldfingerche
fissavanobramosilastatuasfavillante.«Cheè
accadutoaJill?»«Mitelegrafòdiandaredalei.
Stavaricoverataalprontosoccorsodiun
ospedalediMiami.Goldfingerl’avevacacciata
via.Stavamorendo.Idottorinonriuscivanoa
scoprirelacausadelsuomale.Jillmiraccontò
quellocheleerasuccesso,cosaluileavevafatto.
Morìquellanottestessa.»Lavocedellaragazza
eradura,distaccata.«Quandosonotornatain
InghilterrasonoandatadaTrain,ildermatologo.
E’statoluiaspiegarmil’affaredeiporidella
pelle.Eragiàsuccessoaqualcheballerinache
avevadovutoesibirsicomeunastatuavivente.
Trainmihamostratotuttiirefertimediciei
risultatidell’autopsia.Allorahocapitocosaera
successoaJill.Goldfingerl’avevafattaricoprire
tuttad’oro.L’avevaassassinata.
DeveaverlofattopervendicarsiperchèJillera
venutaconvoi.»Cifuunapausa.Laragazza
continuò:«MiavevaparlatodivoiJill…gli
piacevate.Midissechesemaiviavessi
incontratoavreidovutodarviquestoanello.»
Bondchiusegliocchi,lottandocontro
un’ondatadinauseamentale.Ancoramorte!
Ancorasanguesullesuemani!Equestavoltala
causaerastatalasuasventatezza,unabravatache
gliavevadatoventiquattroorediestasiconuna
bellaragazzacheglierapiaciuta,oforsequalcosa
dipiùchepiaciuta.Equestocolpoalsuoorgoglio
Goldfingerglieloavevafattoripagaremille,un
milionedivolte.LeunghiediBondsi
conficcarononelpalmodellemani.Perdio,
avrebbefattoripagarequestodelittoaGoldfinger,
dovesseancheesserel’ultimoattodellasuavita.
Elui?…Bondconoscevalarisposta.Nonpoteva
darelacolpadiquestamortealsuolavoro.
Questamortesarebberimastasullasuacoscienza
persempre.Laragazzastavasfilandosiqualcosa
daldito,l’anelloCladdagh,lemaniintrecciate
intornoaduncuored’oro.Sibagnòlanoccacon
lasalivapertoglierepiùfacilmentel’anello.Lo
porseaBond.Ilminuscolocerchiettodorato
brillònelbuiocontrolasagomascuradell’albero.
Ilsuonofuqualcosatraunsibiloeunfischio
lacerante,poiuntintinniometallico.Lacodadi
alluminiodiunafrecciad’acciaiotremòcome
unacodadiuccellodavantiagliocchidiBond.
L’anellod’orotintinnòintornoallafrecciafino
altroncodell’albero.Lentamente,quasisenza
curiositàBondvoltòlatesta.
Adiecimetridaloro,metàallalucedellaluna,
metàinombra,scorselamoleneraaccovacciata
conlegambeapertenellaposizionedeljudo.Il
bracciosinistro,protesoinavanticontroil
semicerchioscintillantedell’arco,eradrittoe
fermocomequellodiunduellante.Lamano
destrachetenevalacodadellasecondafreccia,
erarigidaaccantoallaguancia,ilgomitopiegato
all’indietro.
Bondmormoròinunsoffio:«Nonmuovertidi
unmillimetro»,eavocealta:«Ehilà,Oddjob.
Untiromaledettamentepreciso.»
Oddjobalzòlafrecciaversol’alto.
Bondsialzòinpiedi,facendoscudoalla
ragazza.Dissepiano,parlandoamezzabocca:«
Bisognachenonvedailfucile.»Poiparlandoin
tonoamichevole,tranquillo:«Unbelposticinosi
èsceltoGoldfinger,eh?Volevoparlargli,ma
pensochestaserasiaunpo’tardi.Puoidirgliche
ripasseròdomani.»Bonddisserivoltoalla
ragazza:«Andiamo,cara.Lanostrapasseggiata
nelboscol’abbiamofatta,adessoèoraditornare
inalbergo.»Bondfeceunpassoinavantiin
direzionedelrecinto.
Oddjobbattèpesantementeinterrailpiede,
puntandolafrecciacheavevanell’arcodrittain
mezzoallostomacodiBond.
«Oargn»,econlatestaaccennòlacasa.
«Oh,credicheglifarebbepiacerevederciora?
Vabene.Nonpensichelodisturberemo?Vieni,
cara.»Bonds’incamminòsullasinistra
dell’alberoallontanandosidallacarabinanascosta
fral’erba.
Mentrescendevanoilpendioversoil
caseggiato,Bondparlòabassavoceallaragazza
dandoleistruzioni:«Tuseilamiaragazza.Sei
venutaconmedall’Inghilterra.Cercadisembrare
sorpresaeinteressatadiquestaavventura.Siamo
inunbruttopasticcio.Nontentarenessuno
scherzo.»Bondaccennòindietroconlatesta:«
Quest’uomoèunassassino.»
Laragazzadissefuriosa:«Senonvifoste
messofraipiedi…»
«Anch’iopotreidirelostesso,»disseBond
tagliandocorto.Poisipentì:«Scusami,Tilly.
Nonvolevodirquesto,manoncredochesaresti
riuscitaacavartela.»
«Avevoilmiopiano.Amezzanottesareistata
giàaldilàdellafrontiera.»
Bondnonrispose,qualcosaavevaattrattola
suaattenzione.Sullacimadell’altaciminiera,
quell’aggeggioaformadiimbutochesembrava
unradarstavaruotandodinuovo.Eccocome
eranostatiindividuati.Dovevaessereunaspecie
dirivelatoreacustico.Cheuomodallemille
risorseeraquestoGoldfinger!Bondnonavrebbe
dovutosottovalutarlo.Forse,seavesseavutola
suapistola,adesso…No,Bondsapevache
nemmenoconlasuavelocitàfulminea
nell’estrarrelapistolasarebberiuscitoabattereil
coreano.Quest’uomoeraunesseremicidiale.
PocoimportavacheBondfossearmatoo
disarmato,sarebbesemprestatounuomoche
combattevacontrouncarroarmato.
Nonappenaarrivarononelcortile,laportadi
serviziosiaprìeapparveroaltriduecoreani,
forseduediquellicheavevavistoaReculver.
Venneroversodilorolungolastrisciadiluce
proiettatadallaportaaperta.Inmanoportavano
deibastonilucidiemoltopocopiacevolia
vedersi.«Alt!»Tuttiedueavevanosulviso
inespressivolasmorfiaselvaggiachegliuomini
dell’emittenteJavevanode-scrittoaBonddopo
esserestatineicampidiprigioniagiapponesi.«
Viperquisiamo.Nessunoscherzoo…»L’uomo
cheavevaparlato,sferzòl’ariaconilsuobastone.
«Maniinalto!»
Mentrealzavalentamentelemani,Bonddisse
allaragazza:«Nonreagire…qualunquecosa
facciano.»
Oddjobsimisedavantialoroeosservò
minacciosolaperquisizione.Gliuominifurono
moltoaccurati.Bondliosservòfreddamenteche
mettevanolemanisullaragazzaconlefacce
ghignanti.
Vabene.Avanti!»
Lisospinseroattraversolaportaapertaelungo
uncorridoiodalleparetidipietrafinoall’ingresso
sullatoprincipaledellacasa.ComeBondsiera
immaginato,lacasaeraodorosadimuffaedi
caldo.
Leporteeranoapannellidilegnobianchi.
Oddjobbussòadunadiesse.
«Sì?»
Oddjobaprìlaportaelispinsedentro.
Goldfingererasedutodietrounagrande
scrivaniaingombradipileordinatedidocumenti.
Aiduelatidellascrivaniadeglischedaridi
metallogrigio;accantoadessa,aportatadimano
diGoldfinger,unapparecchioradioaondecortee
unamacchinacheemettevaunticchettiovelocee
cheaveval’aspettodiunbarografo.Bondpensò
chedovesseaverequalcosaachefareconil
rivelatorecheliavevaintercettati.
Goldfingerindossavalasuagiaccadacasain
vellutocolorprugnasopraunacamiciadiseta
biancadalcolloaperto,dacuispuntavaunciuffo
dipeliarancione.Sedevaerettonellasedia
dall’altoschienale.Guardòappenalaragazza;i
suoiocchicelestidiporcellanaeranofissisu
Bond.Nonesprimevanonessunasorpresa,anzi
nonavevanoaltraespressionechequelladiuna
durezzapenetrante.
Bondfuriososcoppiò:«Statemiasentire,
Goldfinger.
Chediavolostasuccedendo?Avetedettoalla
poliziacheavevoqueidiecimiladollarieiomi
sonomessosullevostretracceconlamiaragazza,
MissSoames,perscoprirechediavoloavetein
mente.
Abbiamoscavalcatolosteccatoesochequesto
vuoldireviolazionedellaproprietàprivata,maio
volevobloccarviprimacheveneandastein
qualchealtroposto.Poièarrivatoquesto
scimmioneeperpocononciammazzavaconle
suefrecce.Altriduedeivostrimaledettissimi
coreanicihannoperquisito.Chediavolosta
succedendo?Senonmidateunarisposta
soddisfacenteenonmipresentatelescusevi
denunceròallapolizia.
GoldfingercontinuòafissareBondsenza
battereciglio,comesenonavessenemmeno
sentitolasfuriatadagentiluomooffesofattada
Bond.LelabbrasottilisischiuseroeGoldfinger
disse:«C’èundettoaChicago,MrBond,che
dice:”Laprimavoltaèuncaso,lasecondaèuna
coincidenza,laterzaèpremeditazione!”Miami,
SandwichedoraGinevra.Hointenzionedi
strapparvilaverità.»
15Latortura
LareazionediBondfuautomatica.Senza
pensare,feceunpassoavantiesislanciòsopra
Goldfinger.Ilsuocorposlittòsullascrivania
mandandoall’arialepileordinatedicarteelasua
testacolpìconunsuonosordoilpettodi
Goldfingerchedondolòpesantementesullasedia.
Bondripreseloslancioappoggiandosiconle
maniallascrivaniaecolpìdinuovo.Lasedia
caddeall’indietroeiduecorpirotolaronointerra
inmezzoallescheggedilegno.LeditadiBond
afferraronolagoladiGoldfingereilpollice
premettedisperatamentesullacarotide.Poitutta
lacasasprofondòsuBondeunatravedilegnolo
colpìallabasedelcollo.Bondabbandonòlapresa
ecaddeinertesulpavimento.
_____________________
IlvorticediluceincuiruotavaBond,
lentamentesitrasformòappiattendosiinundisco,
unagrossalunagialla,epoiinunocchio
ciclopicofiammeggiante.Intornoalglobodi
fuococ’erascrittoqualcosa.Eraunmessaggio,un
messaggioimportanteperlui.Dovevaleggerlo.
LentamenteBondsillabòleminuscolelettereuna
peruna,ilmessaggio
diceva:SOCIÉTÉANONYMEMAZDA.Che
volevadire?Unamassad’acqualocolpìinviso,
appiccicandogligliocchieriempiendoglila
bocca.Glivenneroconatidivomitoecercò
disperatamentedimuoversi.Manonciriuscì.
Riuscìadapriregliocchieglisischiarìlamente.
Sopradiluiungrossoglobosmaltatoconuna
lampadinapotente.Erasdraiatosuunaspeciedi
tavolaconipolsielecaviglielegatiaglispigoli.
Tastòconleditailegami.Metallo.
Unavoce,lavocediGoldfinger,piatta,
disinteressatadisse:«Possiamocominciare.»
Bondvoltòlatestaindirezionedellavoce.Gli
occhieranoancoraabbagliati.Liserròforteepoi
liriaprì.Goldfingerstavasedutosuunasediadi
tela;sieratoltolagiaccaederainmanichedi
camicia.Allabasedellagolasinotavanosegni
rossi.Suuntavolopieghevoledavantialuierano
poggiativariattrezziestrumentidimetalloeun
quadrodicomandi.Dall’altrolatodellatavola
c’eraTillyMastertonsedutasudiun’altrasedia,
conlecaviglieeconipolsilegati.Stavaseduta
erettaecompostacomesefosseascuola.Era
incredibilmentebella,maavevaun’espressione
attonita,lontana.FissavaBondsenzavederlo.
Dovevaesseredrogataoipnotizzata.
Bondvoltòlatestaversodestra.Apoca
distanzadaluic’erailcoreano.Avevaancorail
cappelloduro,maeranudofinoallacintola.La
pellegialladelsuoenormetorsoglabroeralucida
disudore.
Imuscolipettoralieranolarghicomeduepiatti
diportataelostomacos’incavavasottoil
possentearcodellecostole.Ibicipitiegli
avambracci,puresenzapeli,eranomassiccicome
cosce.Gliocchiobliquibrillavanocrudeli,
bramosi.
Bondlanciòunosguardoallatavolasucui
giacevaabracciaaperte.Lasciòricaderelatesta
all’indietroconunsospiro.Lungoilcentrodella
tavoladiacciaioc’eraunastrettafessuraallafine
dellaquale,comeunmirinoincorniciatonellaV
formatadaisuoipiedi,avevavistoidenti
scintillantidiunasegacircolare.Bondrimase
immobileafissareilmessaggiostampigliato
sullalampadaelettrica.Goldfingercominciòa
parlareintonotranquillo.Bondscacciòdalla
mentelevisionispaventosecreatedallasua
immaginazioneesimiseadascoltare.
«MrBond,iningleselaparoladolorevienedal
latinopoenachesignificapena,quellocioèche
deveesserepagato.Oravoidovetepagareperla
vostracuriositàche,lavostraaggressionecontro
dimelohaprovato,nonèaffattoamichevole.La
curiositàhaammazzatoilgatto,comesidice.
Questavoltainveceammazzeràduegattiperchè
iotemochedovròconsiderareunanemicaanche
laragazza.MihadettochealloggiavaalBergues.
E’bastataunatelefonataaprovarecheerafalso.
Oddjobèandatoaperlustrarel’angolodovevi
eravatenascostiehatrovatolacarabinaeun
anellochesidàilcasoioconosca.Ipnotizzata,la
ragazzahatiratofuoriilresto.Eravenutaper
uccidermieforseanchevoisietevenutoconlo
stessoscopo.Avetefallitoilcolpotuttiedue.Ora
verràlapoena.MrBond…»lavoceerastanca,
annoiata,«…nellamiavitahoavutomolti
nemici.Iosonounuomodisuccessoesono
immensamentericcoelericchezze—
perdonatemiseviaffliggoconunaltrodeimiei
aforismi—forsenoncreanoamici,ma
aumentanolavarietàelaqualitàdeinemici.»
«Moltobendetto.»
Goldfingerignoròl’interruzione.«Sevoifoste
libero,conilvostrotalentoinvestigativo
riusciresteatrovareirestidicolorochehanno
desideratolamiamorteochehannocercatodi
contrastarmi.
Sonostatimolti,comevihogiàdetto,evoi
scoprireste,MrBond,cheilororestisomigliano
aquellidellelucertoleschiacciatesullestrade
d’estate.»
«Unparagonemoltopoetico.»
«Èuncaso,MrBond.Iofacciodellapoesia
conleazioni,nonconleparole.Iomipreoccupo
diorganizzarelemieazionisecondoschemi
appropriatiedefficaci.Maquestoèunaltro
discorso.
Desiderodirvi,MrBond,cheèstatodavvero
ungiornosfortunatopervoiquandoci
incontrammoperlaprimavoltaevoiostacolaste
unminuscoloprogettoacuimistavodedicando.
Inquell’occasionequalcunaltrohasoffertola
poenachedovevaessereinflittaavoi.Occhioper
occhio,maalloranonfuilvostro.Sietestato
fortunatoeseavestepotutoconsultareunoracolo,
visarestesentitodire:”MrBond,sietestato
fortunato.TenetevilontanodaMrAuric
Goldfinger.E’
unuomomoltopotente.SeMrGoldfinger
vuoleschiacciarvi,nondevefarealtrochegirarsi
nelsonno.”»
«Viesprimeteinmodomoltocolorito.»Bond
giròlatesta.Ilgrossotestonearancionee
marroneeraleggermentetesoinavanti.
L’espressionedellafacciadalunapienaera
calma,indifferente.
Lentamente,unamanosiallungòversoil
quadrodeicomandiepremetteunbottone.Dalla
estremitàdellatavolasucuigiacevaBondvenne
uncigoliometaloicochesitrasformò
rapidamenteinunronzioraucoequindiinun
fischioacutissimoappenapercettibile.Bondgirò
dinuovolatesta.Quantociavrebbemessoa
morire?C’eraqualchemodoperaffrettarela
morte?Unamicocheerasopravvissutoalle
seviziedellaGestapo,gliavevaraccontatoilsuo
tentativodiuccidersltrattenendoilrespiro.Con
unosforzodivolontàinumanoerariuscitoanon
respirareperalcuniminuti.Avevapersola
conoscenza,maaltempostessoanchelavolontà
eladecisione.Laragionenonesistevapiùe
l’istintodellasopravvivenzaavevamessoinmoto
ipolmonieilcorpoavevaricominciatoa
respirare.MaBondpotevatentare.Nonc’era
nientealtrochepotesseaiutarloasuperarela
barrieradeldoloreprimadellabenedizionedella
morte.Lamorteerailsuounicoscampo.Bond
sapevachenonsarebbemaiuscitovivodalle
manidiGoldfinger,anchenell’ipotesiassurda
chesifossedecisoaraccontarglilaverità.No,
dovevaattenersiallastoriacheavevaraccontato,
anchesedebole,esperarechechiloavrebbe
seguitosulletraccediGoldfingeravesse
maggiorefortuna.ChiavrebbesceltoM?
Probabilmente008,ilsecondodeitreagenticon
lalicenzadiuccidere.Eraunuomoingambae
piùprudentediBond.MsapendocheGoldfinger
avevauccisoBond,avrebbedatoa008il
permessodiuccidereGoldfinger.AGinevra258
loavrebbemessosulletracce,raccontandogliche
BondavevafattodelledomandesullaEntreprises
Auric.Sì,Goldfingersarebbecadutonellarete,
maBonddovevatenerelaboccachiusa.Sesi
lasciavasfuggireilminimoaccenno,Goldfinger
sarebberiuscitoatrovarescampo.Equestonon
dovevaaccadere.
«Allora,MrBond,»lavocediGoldfinger
avevauntonovivace.«Bastaconqueste
smancerie.
ComediconoimieiamicidiChicago:”Canta
emorirairapidamenteesenzadolore.”Anchela
ragazza.Noncantareelatuamortesaràunsolo
lungogrido.Inquestocasodaròlaragazzaa
Oddjob,comefeciperilgatto.Allora,cosa
decidete?»
Bonddisse:«Stateattento,Goldfinger.Imiei
amiciallaUniversalsannodovestavoandandoe
perchè.Igenitoridellaragazzasannocheè
venutaconme.Primadivenirequihochiesto
informazionisuquestafabbrica.Troveranno
facilmentelenostretracce.LaUniversalè
potente.
Avretelapooiziaallecalcagnainpochigiorni.
Vipropongounoscambio.Lasciateciandaree
nessunosaprànientedituttalafaccenda.Mi
prendoiolaresponsabilitàperlaragazza.State
facendounostupidosbaglio.Siamotuttiedue
completamenteinnocenti.»
Goldfingerdisseannoiato:«Temochenonmi
abbiatecapito,MrBond.Qualsiasicosasiate
riuscitoascopriresudime,eiopensochesia
moltopoco,nonècheungranellodituttala
verità.Iomiinteressodiimpresegigantesche.
Correreilrischiodilasciarvivounodivoidue
sarebbesemplicementeassurdo.fuoriquestione.
Inquantoallapossibilitàdiessereimportunato
dallapolizia,saròfelicediriceverli,severranno.
Iosonoperfettamentealsicuro,icoreaniche
sannoparlarenonparleranno,nèlofarannole
bocchedellemiefornacielettrichecheavranno
polverizzatovoidueetuttelevostrecosea
duemilagradicentigradi.No,MrBond,fatela
vostrascelta.Forsepossodarviun
incoraggiamento…»sisentìilrumorediuna
leva.«Lasegasistaoraavvicinandoalvostro
corpoallavelocitàdicircaduecentimetrie
mezzoalminuto.Nelfrattempo…»lanciòuno
sguardoaOddjobealzòundito,«Oddjobvifarà
unpiccolomassaggio.Solodiprimogrado,tanto
percominciare.Ilsecondoeilterzosonoancora
piùpersuasivi.»
Bondchiusegliocchi.L’odorenauseante,
bestialediOddjobloavvolse.Legrossedita
rasposecominciaronoamuoversisulsuocorpo
concura,condelicatezza.Unapressionequi,
combinataconunapressionelà,unastrizzata
improvvisa,unapausa,epoiunrapidocolpo
secco.Legrossemanidureeranoprecisecome
quellediunchirurgo.Bonddigrignòidentifinoa
temerecheglisispez-zassero.Ilsudoregli
gocciolònellefossedegliocchi.Ilfischioacuto
dellasegasierafattopiùalto.
«MrBond.»LavocediGoldfingeravevauna
leggerasfumaturaditensione.«Èproprio
necessario?Ditemilaverità.Chisiete?Chiviha
mandatoqui?Cosasapete?Semidiretetutto,poi
saràsemplice.Daròatuttiedueunapillola.Non
sentiretealcundolore.Saràcomeprendereun
sonnifero.Altrimentisaràveramentepenoso.E
poivisembradicomportarvibeneneiriguardi
dellaragazza?Ècosìchesicomportaun
gentiluomoinglese?»
Oddjobavevasmessoditormentarlo.Bondgirò
lentamentelatestaindirezionedellavoceeaprì
gliocchi.Disse:«Goldfinger,nonhonientealtro
dadire,perchènonc’ènientealtro.Senonvolete
accettarelapropostachevihofattoprima,vene
faròun’altra.Ioelaragazzalavoreremopervoi.
Chenedite?Siamogenteingamba.Potremmo
esserviutili.»
«Perritrovarmiuncoltello,omagaridue,
infilatinellaschiena?Grazieno,MrBond.»
Bonddecisecheeratempodismetteredi
parlare.Eratempodicominciareadavvolgerela
molladellavolontàchenondovevaallentarsifino
achenonfossemorto.Disseeducatamente:«
Alloravattia…dasolo.»Espiròtuttal’ariache
avevaneipolmoniechiusegliocchi.
«Nemmenoiosonocapaceditanto,MrBond,
»disseGoldfingerdibuonumore.«Allora,dato
cheavetesceltolastradadifficile,cercheròdi
cavarvifuoriquellochepossorendendovelailpiù
difficilepossibile.Oddjob,secondogrado.»
Lalevasullatavolasimossedinuovo.Ora
Bondpotevasentirel’ariasmossadallasegafrai
suoiginocchi.LemanidiOddjobfuronodinuovo
sopradilui.Bondcontòibattiticheglipulsavano
lentiintuttoilcorpo.Somigliavanoall’ansare
chesisentivadall’altrapartedellafabbrica,mail
suoandavalentamentescemando.Sesoloavesse
rallentatopiùpresto.Cos’eraquestoridicolo
desideriodiviverechesirifiutavadidareascolto
alcervello?Chifacevaandarelamacchina,anche
seilserbatoioeravuotodicarburante?Doveva
svuotarelasuamentedeipensieri,comeaveva
svuotatoilsuocorpod’ossigeno.Doveva
trasformarsiinunrecipientevuoto,inun
fantocciosenzaconoscenza.
Maattraversolesuepalpebrelalucebrillava
ancorarossa.Masentivaancoracheletempiegli
battevanofinoascoppiare.Maillentotamburo
dellavitaglibattevaancoranelleorecchie.Un
urlocercòdifarsistradatraidentiserrati.Muori
maledettomuorimaledettomuorimaledetto
muorimaledettomuorimaledetto..
.
16Ruberemol’arcobaleno
Lealidiunacolomba,ilcoroceleste,ascolta
gliAngelidelSignorechecantano…chealtro
dovevaricordaredelParadiso?Erapropriocome
gliavevanoraccontatodabambino:lasensazione
divolareeilsuonodimilionidiarpe.Doveva
cercarediricordarequalchealtracosa.
Tornòinsèconlasensazionepiacevoledi
dondolare.Aprìgliocchi.Laluceloaccecò.Li
richiuse.
Unavocesopradilui,all’altezzadellasuatesta
disse:«Sta’attento,bello.Larampaèpiùripida
diquellochesembra.»Subitodopounforte
scossone.Davantialuiunavocerabbiosadisse:«
Cristo,hairagione.Perchèdiavolononcimettono
dellagomma?»
Bondpensòirato:«Chebelmododiparlare
hannoquassù.Questoperchèsononuovoe
credonochenessunolistiaascoltando.»
Sisentìilrumorediunaportaamolla.
QualcosacolpìduramenteungomitodiBond.
Gridò:«Ehi!
»ecercòdiallungareunamanoperstrofinarsi
ilgomito,manonciriuscì.
«Ehi,Sam,megliochiamareildottore.Questo
quiètornatoinsè.»
«Subito!Adessomettiamoloaccantoall’altra.
»Bondebbelasensazionedivenireabbassato.
Adessofacevapiùfresco.Aprìgliocchi.Un
faccionerotondodiBrooklynerachinosudilui.
Gliocchiincontraronoisuoiesorrisero.I
supportimetallicidellabarellatoccaronoterra.
L’uomodisse:
«Comevisentite,signore?»
«Dovemitrovo?»C’eradelpaniconellavoce
diBond.Cercòdisollevarsi,manonciriuscì.
Sentìilsudoreinondargliilcorpo.Dio!Era
ancorainvita?Aquestopensieroun’ondatadi
dolorelopercorse.Lelacrimeglibruciaronogli
occhieglicorserogiùperleguance.
«Ehi!Ehi!Calmatevi,signore.State
benissimo.SiamoadIdlewild,NewYork.Ora
sieteinAmerica.Sonofinitiiguai.»L’uomosi
raddrizzò.PensavacheBondfosseunrifugiatoda
qualchepartedelmondo.«Sam,fa’presto.
Questotipohaunoshock.»
«Vabene,vabene.»
Leduevocisiallontanaronomormorando
qualcosa,preoccupate.
Bondscoprìchepotevamuoverelatesta.Si
guardòintorno.Sitrovavainunastanzaconle
paretidipintedibianco,probabilmentepartedel
repartosanitariodell’aeroporto.C’eraunafiladi
lettini.Ilsoleinondavalastanzaentrandodalle
altefinestre,mal’internoerafresco,adaria
condizionata.
Bondgiacevasudiunabarellapoggiatasul
pavimento.Accantoaluicen’eraun’altra.Torse
latestadaunlato.EraTilly.Incosciente.Ilsuo
visopallido,incorniciatodaicapellineri,era
rivoltoall’insù.
Laportainfondoallacorsiasiaprì
silenziosamente.Apparveundottoreconil
camicebiancocherimasefermosullaporta,
tenendolaaperta.Goldfinger,allegroevivace,
attraversòvelocementelacorsiatraleduefiledi
lettini,seguitodaOddjob.Bondchiuse
stancamentegliocchi.Cristo!Lecoseallora
stavanocosì!
Deipassisiavvicinaronoallabarella.
Goldfingerdisse:«Bene,misembracheabbiano
unbuonaspetto,verodottore?Eccounodei
vantaggidiesserericco.Quandounvostroamico
ounvostrodipendentesiammala,voipotetefarlo
curarenelmigliormodopossibile.Esaurimento
nervoso,tuttiedue.Enellastessasettimana!Voi
noncicredete.Malacolpaèmiachelihofatti
lavoraretroppoedoraèmioprecisodovere
rimetterliinpiedi.IldottorFoch,traparentesi,è
ilmigliorediGinevra,èstatomoltopreciso.Mi
hadetto:”Hannobisognodiriposo,Mr
Goldfinger.Riposo,riposoeancorariposo.”Ha
datolorodeisedativiedoralistoportandoal
PadiglioneHarknessdell’OspedalePresbiteriano.
»Goldfingerridacchiò:«Comesidicedottore?
Chisemina,raccoglie.
QuandoregalaialPadiglioneHarkness
un’attrezzaturaperiraggiXdaunmilionedi
dollari,nonmiaspettavocertonienteincambio.
Maorainvecemièbastatofareunatelefonatae
cisonoduebellecamerepronteperloro…
Allora…»sisentìunfrusciodibanconote,«vi
ringrazioperilvostroaiuto.Perfortunatuttie
dueavevanoivistinecessarieiopensocheil
ServiziodiImmigrazionesifidiseMrAuric
Goldfingergarantiscechenessunodeidueha
intenzionedirovesciareconlaforzailGoverno
degliStatiUniti,no?»
«Nonc’èdubbio.Grazie,MrGoldfinger.
Qualsiasicosaiopossafarepervoi…Misembra
diavercapitochec’èun’autoambulanzaprivata
cheviattendeall’uscitadell’aeroporto.»
Bondaprìgliocchieguardòindirezionedella
voce.Videungiovanedall’aspettopiacevolee
serio,congliocchialiagiornoeicapellitagliati
aspazzola.Bonddissecalmo,conunaccentodi
disperatasincerità:«Dottore,ioelaragazza
stiamobenissimo.Siamostatidrogatieportati
quicontrolanostravolontà.Nessunodinoidue
lavoraohamailavoratoperGoldfinger.Vi
avvertochesiamostatirapiti.Esigodivedereil
CapodelServizioImmigrazione.Hoamicia
WashingtoneaNewYorkchegarantirannoper
me.Vipregodicredermi.»Bondrimasecongli
occhifissiinquellidell’uomocercandodi
imporglidicredereallesueparole.
Ildottoresembròperplesso.Sivoltòverso
Goldfingerchescosselatesta,leggermente,per
nonfarsivederedaBond.Alzòlesopracciglia:«
Vedetecosaintendodire,dottore?E’cosìda
giorniegiorni.
Totalecedimentodeinerviunitoamaniadi
persecuzione.IldottorFochdicechenonèraroil
casoincuileduecosesiverificanoinsieme.
Forsecivorrannosettimaneesettimanediriposo
aHarkness.Malorimetteròinsesto,fossequesta
l’ultimacosachefarò.Adessodeveesserescosso
dalnuovoambiente.Forsesarebbemegliofarlo
dormire.»
Ildottoresichinòsullavaligettanera.«Penso
cheabbiateragione,MrGoldfinger.Poici
penserannoaHarkness.»Sisentìuntintinniodi
strumenti.
Goldfingerdisse:«E’veramenteterribile
vedereunuomocrollarecosì,unuomocheèstato
unodeimieimiglioriassistenti.»Sichinòverso
Bondsorridendoglipaternamente;Bondcomprese
chevolevafarglicapirequalcosa.«Vedraiche
prestostaraibene,James.Rilassatiefattiuna
buonadormita.Temevocheilvoloavrebbe
potutoscuoterti.Maadessorilassatielasciafare
ame.»
Sentìiltamponed’ovattasulbraccio.S’irrigidì
econtrolasuavolontàunfiottodiparolaccegli
uscìdibocca.Poisentìlapunturadell’ago,allora
aprìoaboccaeurlòeurlòmentreildottore,
inginocchiatoaccantoalui,conpazienzaecon
delicatezzagliasciugavalafrontebagnatadi
sudore.
___________________
Adessositrovavainunastanzettadipintadi
grigio.Nonc’eranofinestre.L’unicafontediluce
eraunalampadaalcentrodellastanza.Intorno
allalampadac’eranodellefessureconcentrichee
nell’arial’odoreneutroeilronziodell’aria
condizionata.Bondscoprìchepotevamettersia
sedere.
Sisentivaintontito,mastavabene.Dicolposi
resecontocheavevaunafameeunaseteterribili.
Quandoavevamangiatol’ultimavolta?Due,
tregiorniprima?Poggiòipiediinterra.Era
completamentenudo.Siosservòilcorpo.Oddjob
avevafattolecoseconcura.Nonc’eranessun
segno,adeccezionedellepunturediagosul
bracciodestro.Sialzò,vincendoilcapogiro,e
fecequalchepassonellastanza.Erastatosdraiato
suunlettoaformadicuccettadinavecondei
cassetti.
L’arredamentodellastanzaeracompletatoda
unatavolaedaunasedia.Tuttoerapulito,
funzionale,spartano.Bondsiinginocchiòdavanti
allacuccettaeaprìicassetti.C’eratuttoil
contenutodellasuavaligia,menol’orologioela
pistola.C’eranoperfinolescarpepesantiche
portavalanottedellasuaspedizione
all’EntreprisesAuric.Bondgiròunodeitacchie
tirò.Illargocoltelloaduelamescivolòfuoridal
suofoderonellasuola.Bondverificòseanche
l’altrocoltelloeraalsuoposto,poirimiseitacchi
aposto.Tiròfuoridegliindumentiesivestì.
Trovòilsuoportasigaretteel’accendino.Si
acceseunasigaretta.Nellastanzac’eranodue
portedicuiunasolaavevaunamaniglia.Bond
l’aprìesitrovòinunbagnobeneattrezzato.I
suoioggettidatolettaedabarbaeranodisposti
concura;accantoaquellieranodeglioggettida
tolettafemminili.Bondaprìdelicatamentel’altra
portachedavanelbagnoedentròinunastanza
deltuttosimileallasua.TillyMastertonera
sdraiatasullacuccettaconicapellinerisparsisul
cuscino.InpuntadipiediBondsiavvicinòal
lettoesichinòsudilei.Dormiva
tranquillamente,conlabellaboccaatteggiataaun
lievesorriso.Bondtornònelbagnoechiuse
dolcementelaporta.Andòallospecchiosoprail
lavandinoesiosservò.Lasuaeraunabarbaditre
giornipiùchedidue.Cominciòasbarbarsi.
Mezz’orapiùtardiBondstavasedutosull’orlo
dellacuccettaapensare,quandolaportasenza
manigliasiaprìall’improvvisoeapparveOddjob.
GuardòBondsenzacuriosità.Isuoiocchi
osservaronoattentamenteogniangolodella
stanza.Bonddisseseccamente:«Oddjob,voglio
qualcosadamangiare,subito.Eunabottigliadi
bourbonconghiaccioesoda.Unpacchettodi
sigaretteChesterfield,kingsize,eilmioorologio
ounaltroaltrettantobuono.Svelto,marsch!Sciò,
sciò!Edi’aGoldfingerchevogliovederlo,ma
primavogliomangiare.Avanti!Dicorsa!Non
starelìimpalato.Hofame.»
Oddjobloguardòconocchidifuoco,comese
sistessedomandandodachepartedovesse
cominciareperfarloapezzi.Aprìlabocca,emise
unsuonochestavafraunringhioeunrutto,sputò
interraeuscìdallastanzasbattendolaporta.
Invecedichiudersiconviolenza,ametàcorsala
portarallentòdicolpoesichiusedolcementecon
dueclicsecchi.L’incontroconOddjobaveva
messoBonddibuonumore.Perqualche
misteriosaragioneGoldfingeravevadecisodi
nonucciderli.Livolevavivi.PrestoBondavrebbe
saputoilperchè,mafintantochesarebberimasto
invita,volevadettareluilecondizioni.Queste
condizioniincludevanocheOddjobequalsiasi
altrocoreanodovevanorestarealloropostoche,
secondol’opinionediBond,eradimoltigradini
piùinbassodiquellodellescimmieneloa
gerarchiadeimammiferi.
Gliportaronouneccellenteciboetuttoquanto
avevachiesto,compresoilsuoorologio,maera
fermo,equandoavevachiestocheorafosse,non
gliavevanorisposto.Bondnonerariuscitoa
scoprirenulladelluogodovesitrovava,senon
cheeravicinoaduncorsod’acquaenonlontano
daunponteferroviario.Supponendoditrovarsia
NewYork,dovevaesserevicinoall’Hudsono
all’EastRiver.Laferroviaeraelettricae
sembravaunasotterranea,maBondnon
conoscevaabbastanzalatopografiadiNewYork
perorizzontarsi.
Finitodimangiare.Bondsiacceseuna
sigarettaestavasorseggiandounbuonbourbone
soda,quandolaportasiaprìecomparve
Goldfinger.Solo.Indossavauntipicovestitoda
uomod’affarieapparivariposatoedibuon
umore.Chiuselaportaallesuespalleerimasein
piedivicinoadessa.
ScrutòBondconattenzione.Bondricambiòlo
sguardo.Goldfingerdisse:«Buongiorno,Mr
Bond.
Vedochesietetornatoinvoi.Miauguroche
preferiatetrovarviquicheesseremorto.Per
evitarviilfastidiodifareunsaccodidomande,vi
diròiodovesieteecosaèsuccesso.Poivifarò
unapropostaedesigochemidiateunarisposta
precisa.Voimisembratepiùragionevoledimolti
altri,cosìpensochemibastidarviun
avvertimento.Nontentatenessungesto
drammatico.Nonattaccatemiconilcoltello,con
laforchettaoconquellabottiglia.Selofate,vi
spareròconquesta.
Unapistoladipiccolocalibrospuntòcomeun
pollicenerodalpugnodestrodiGoldfinger.Infilò
dinuovoilpugnoconlapistolanellatascadella
giacca.«Usomoltoraramentequestioggetti.
Quandovisonocostretto,mibastaunproiettiledi
calibro25peruccidere.Miroall’occhiodestro,
MrBond.
Enonsbagliomai.»
Bonddisse:«Nonvipreoccupate.Conquesta
bottigliaiononsonoaltrettantopreciso.»Tiròsu
ipantaloniaiginocchieaccavallòlegambe.Era
tranquillo.«Andateavanti.»
«MrBond,»disseGoldfingerintonoamabile,
«oltrechenelcampodeimetalliiohounavasta
esperienzamoltialtricampieapprezzomolto
qualsiasicosachesiapuraalmillepermille,
comesidicedell’orofino.Paragonatoaquesto
gradodipurezza,ilmaterialeumanohaunvalore
moltobasso.Maqualchevoltapuòcapitaredi
trovarequalcosachepuòessereinqualchemodo
utilizzato.
Oddjobèunesempiodiquestotipodi
materialeumano:sempliceargillaallostato
naturalechepermetteperòunosfruttamento
limitato.All’ultimomomentolamiamanoha
esitatoadistruggereunutensiledellavostra
resistenza.Forsehosbagliatoatrattenerelamia
mano,mainognicasohopresotuttele
precauzioniperproteggermicontroleeventuali
conseguenzedelmioimpulso.E’statoqualcosa
cheavetedettovoiasalvarvilavita.Miavete
propostodilavorarperme,voieMissMasterton.
Normalmentenessunodivoiduemisarebbestato
dialcunautilità,masidàilcasocheiostiaper
intraprenderequalcosaincuivoiduepotreste
essermidiuncertoaiuto,seppureminimo.
Cosìhogiocatod’azzardo.Vihodatodei
sedativi,hopagatoivostricontid’albergoeho
fattoritirarelevostrecosedalBerguesdoveho
scopertocheMissMastertoneraregistratacol
suoveronome.Homandatoavostronomeun
telegrammaallaUniversalExport,dicendochevi
avevanooffertounlavoroinCanadaechevi
recavatelàperesaminarelaproposta;portavate
convoiMissMastertoncomesegretaria;avreste
scrittoperdareulterioridettagli.Questoètutto.
Untelegrammaunpo’goffo,maserviràalsuo
scopoperilbreveperiodoincuiavròbisognodi
voi.»Nonservirà,pensòBond,amenochenon
abbiateinclusoneltestoqualcunadiquellefrasi
innocenticheproverebberoaMcheil
telegrammaèautentico.Giàadesso,ilServizio
Segretoèaconoscenzachesonoinmanonemica,
eilmeccanismosimetteràrapidamenteinmoto.
«Enelcasovoipensiate,MrBond,chele
precauzionichehopresosianoinsufficientieche
possiateessererintracciato,èbenechesappiate
cheamenoninteressaaffattolavostraidentità,
lepossibilitàelapotenzadelvostrodatoredi
lavoro.VoieMissMastertonsietescomparsi,Mr
Bond,cosìcomelosiamoioetuttiimiei
dipendenti.L’aeroportoindirizzeràlericerche
all’OspedalePresbiteriano,mal’ospedalenon
avràmaisentitoparlarediMrGoldfingernèdei
suoiamici.L’FBIelaCIAnonhannonientedi
me,neiloroschedari.LeautoritàdelServiziodi
Immigrazioneavrannocertamentetuttiidati
relativiaimieiviaggiinAmerica,manon
sarannodinessunautilità.Inquantoalluogoin
cuicitroviamoora,MrBond,viinformocheèil
depositodellaHi-speedTruckingCorporation,un
temposocietàrispettabilissimacheoraio
possiedoattraversodeiprestanomeecheèstata
attrezzatacomequartiergeneralesegretoper
l’impresadicuivihoparlato.VoieMiss
Mastertonsareteconfinatiquidentro.Quivivrete,
lavorereteeforse,sebbenepersonalmenteritenga
cheMissMastertonnonabbiamoltainclinazione
perquestogeneredicose,eforsedicevo,farete
l’amore.»
«Equalesaràilnostrolavoro?»
«MrBond…»Perlaprimavoltadaquandolo
avevaconosciuto,lagrossafacciainespressivadi
Goldfingerebbeunguizzodivivacità,gliocchi
avevanounosguardorapidoesullelabbrasottili
passòunsorrisobeato.«MrBond,intuttalamia
vitahoavutounsoloamore.L’oro.Amoilsuo
colore,lasuabrillantezza,lasuadivina
pesantezza.Amoiltessutodell’oro,quella
delicataviscositàcheiohoimparatoavalutare
contantaprecisionealsolotatto.Iosonoingrado
divalutarelafinezzadiunavergad’orocon
l’approssimazionediunsolocarato.Eamoil
gustocaldocheemanaquandolofondoinunvero
epropriosciroppodorato.Masoprattutto,Mr
Bond,amoilpoterechesolol’oropuòdareachi
lopossiede:lamagiadicontrollare,diesigere,di
soddisfarequalsiasidesiderio,qualsiasivoglia,e,
quandoènecessario,dicomprarecorpi,mentie
perfinoanime.Sì,MrBond,pertuttalamiavita
holavoratoperl’oro,eincambiol’oroha
lavoratopermeepertuttequelleattivitàcheho
intrapreso.Iovidomando…»Goldfingerfissò
intensamenteBond,…c’èsullaTerrauna
qualunquealtracosachericompensicosìilsuo
possessore?»
Moltepersonesonodiventatericcheepotenti
senzapossedereungrammodiquellaroba.Mavi
capisco.Quantosieteriuscitoadaccumularee
cosafatecontuttoquestooro?»
Possiedoventimilionidisterlineinoro,
all’incircaleriservediunapiccolanazione.Oraè
tuttoaNewYork.Lotengosempredoveneho
bisogno.Ilmiotesoroècomeunmucchiodi
concime.Lospostoquaelàsullafacciadella
Terra,edovunquelometta,quell’angolodi
mondofiorisceedàfrutti.Iomietoilgranoeme
nevado.Inquestomomentomipropongodifar
fiorireunacertaimpresaamericanaconilmio
concimed’oro.Perquestolemieverghesonoa
NewYork.»
Inbaseachecosasceglietequesteimprese?»
Iointraprendoqualsiasiattivitàchepossafar
aumentarelamiariservadioro.Investo,
contrabbando,rubo.Seriusciteaseguireil
paragone,consideratelastoriacomeuntrenoche
correlungoiltempo.Gliuccellieglialtri
animali,impauritidalrumoreedallostrepitodel
trenochepassa,volanoviaoscappanoosi
accovaccianopensandocosìdinascondersi.Io
sonocomeilfalcochesegueiltrenoprontoa
piombaresuqualsiasianimalestanatodal
passaggiodeltreno,dalpassaggiodellastoria.
Perdarviunesempio:ilprogressodellastoria
produceunuomocheinventalapenicillina.Nello
stessomomento,lastoriacreaunaguerra
mondiale.Moltepersonemuoionoohannopaura
dimorire.Lapenicillinalipuòsalvare.
CorrompendoalcunicomandimilitariinEuropa,
comprounacertaquantitàdipenicillina.Poila
allungoconunliquidooconunapolvereinnocua
elarivendoacolorocheimploranoquestaroba
ricavandoneunguadagnoenorme.Avetecapito
quellochevogliodire,MrBond?Bisognasaper
attenderelapreda,osservarlaattentamenteepoi
balzargliaddosso.Ma,comevihogiàdetto,io
nonvadoincercadiquesteoccasioni,aspettoche
iltrenodellastorialestaniperme.»
«Equalèquest’ultimaimpresacheavete
intenzionedicompiere?Echecosadovremmo
fareioeMissMasterton?»
«Questasaràlamiaultimaimpresa,MrBond,
eanchelapiùimportante.»Adessogliocchidi
Goldfingereranoassenti,concentrati;lasuavoce
avevaassuntountonopacato,quasiriverenziale.
«L’uomohascalatol’Everestehatoccatole
profonditàdell’oceano.Halanciatorazzinello
spazioehascissol’atomo.Hainventato,ideato,
creatointuttiisettoridell’attivitàumana,e
semprehatrionfato,habattutodeiprimati,ha
fattodeimiracoli.Hodettointuttiisettori,mane
èstatotrascuratouno,MrBond.Ecioèl’attività
umanacomunementeconosciutasottoilnomedi
crimine.
Icosiddettigrandicriminicommessidagli
individui…nonparlonaturalmentedelleloro
stupideguerre,quell’assurdodistruggersil’un
l’altro…icosiddettigrandicrimini,dicevo,non
sonochemiserabilisciocchezze:minuscole
rapineinbanca,truffedinessunaimportanza,
falsificazionidiqualchesoldino.Eppure,a
portatadimano,apochecentinaiadimigliada
qui,esistel’occasioneperilpiùgrandecrimine
dellastoria.Lascenaèpronta,ilpremio
gigantescoattendeilvincitore,mancanosologli
attori.Mafinalmenteègiuntoilregista,Mr
Bond…»Goldfingersibattèl’indicesulpetto,«
…ehagiàsceltoilsuocomplesso.Ilcopione
verràlettooggipomeriggioagliattoriprincipali,
poicomincerannoleproveeinunasettimanasi
alzeràìlsiparioperl’unicarappresentazionedello
spettacolo.Poiverrannogliapplausi,gliapplausi
perilpiùgrandecolpodituttiitempi.Eper
secoli,MrBond,l’ecodiquegliapplausi
risuonerànelmondo.»
IgrandiocchicelestidiGoldfingersembravano
dibraceeleguanceabbronzateavevanouna
sfumaturarossastra.Eppureeraancoracalmo,
rilassato,profondamenteconvintodiquelloche
diceva.Inlui,pensòBond,nonc’eranessuna
tracciadelpazzo,delvisionario.Goldfinger
avevainmentequalcosadigrandioso,aveva
valutatotuttelepossibilitàeavevavistochegli
eranofavorevoli.Bonddisse:«Bene,avanti.Di
checosasitrattaecosadobbiamofareioeMiss
Masterton?»
«Sitrattadiunarapina,MrBond.Unarapina
chenontroveràalcunaopposizione,macheavrà
bisognodiunapreparazioneediunaesecuzione
moltoaccurata.Sarànecessariomoltolavorodi
tavolinoebisogneràcontrollaremoltidettagli.
Pensavodifarloiostessofinoaquandononvi
sieteoffertodilavorareperme.Oravene
occuperetevoieMissMastertonvifaràda
segretaria.Perquestolavorosietegiàstatoin
parterimuneratoconlavostravita,maquando
l’operazionesaràstataportataaterminecon
successo,ricevereteunmilionedisterlineinoroe
MissMastertonnericeveràmezzomilione.»
Bondesclamòconentusiasmo:«Adesso
cominciateaparlarebene!Checosadobbiamo
fare?
Rubarel’arcobaleno?»
«Sì,»Goldfingeraccennòcolcapo.«Faremo
esattamentequesto.Ruberemoquindicimiliardi
didollariinlingottid’oro,circalametàdituttele
riserveaureedellaTerra.Sì,MrBond,ci
impadroniremodiFortKnox.»
17Verticedellamalavita
«FortKnox,eh?»Bondscosselatesta
pensieroso,«manonèunpo’troppoperdue
uominisolieunaragazza?»
Goldfingerfeceungestod’impazienza.«Mr
Bond,perunasettimanamettetedaparteilvostro
sensoumoristico.Poipotreteriderequantovi
piacerà.Almiocomandocisaràcircaun
centinaiofrauominiedonne.Hosceltoqueste
personeunaperuna,nelleseiassociazionipiù
potentidellamalavitadegliStatiUniti.Sarà
l’unitàdicombattimentopiùforteepiùcompatta
checisiamaistataintempodipace.»
«Hocapito.Quantiuominicisonodiguardia
aisotterraneidiFortKnox?»
Goldfingerscosselentamentelatesta.Battèun
colposullaportaallesuespallechesiaprìdi
colpo.
ComparveOddjobchesifermòsullasoglia
prontoascattare.Quandovidechel’atmosfera
eratranquillasiraddrizzòerimaseinattesa.
Goldfingerdisse:«Avretemoltedomandeda
fare,MrBond.Avrannotutteunarispostaoggi
pomeriggio.Sicominciaalledueemezzo.
Adessoèmezzogiornoesatto.»Bondregolòil
suoorologio.«VoieMissMasterton
partecipereteallariunionedurantelaquale
esporròilprogettoaicapidelleseiorganizzazioni
dicuivihoparlato.
Nonc’èdubbiochequestepersoneavrannoda
farmilestessedomandecheaveteinmentevoi.
Cisaràunaspiegazionepertutto,dopodichevi
mettereteallavoroinsiemeaMissMasterton.
Chiedetepurequalsiasicosadicuiabbiate
bisogno.Oddjobsiprenderàcuradivoieviterrà
d’occhio.Nonfatescherziosareteucciso
all’istante.Enonperdetetempoacercaredi
fuggireodimetterviincontattoconl’esterno.Vi
hooffertounlavoroedovreteeseguirloalla
perfezione.
D’accordo?»
Bondrisposesecco:«Hosempredesideratodi
diventarericco.»
Goldfingernonloguardò;sistavaosservando
leunghie.Poilanciòunultimosguardo
inquisltoreeuscìdallastanza,chiudendolaporta
allesuespalle.
Bondrimasesedutoafissarelaportachiusa.Si
passòlemanisulvisoesuicapellidicendoad
altavoce:«Bene,bene»,poisialzò,attraversòil
bagnoebussòallaportadellaragazza.
«Chiè?»
«Sonoio.Sietepresentabile?»
«Sì,»nellavocenonc’eratracciadi
entusiasmo.«Avanti.»
Sedevasull’orlodelletto,esistavainfilando
unascarpa.Indossavaglistessivestiticheaveva
quandoBondl’avevavistaperlaprimavolta.
Apparivafredda,tranquilla,affattosorpresadal
nuovoambiente.AlzòversoBondgliocchigelidi
esprezzanti.Dissefreddamenteecondecisione:
«Sietestatovoiamettermiinquestopasticcio,
oratoccaavoitirarmenefuori.»
Bonddisseintonoamabile:«Puòdarsicheci
riesca.Inognimodovihogiàtiratofuoridalla
tomba.»«Sì,dopoavermicimessodentro.»
Bondguardòlaragazzapensieroso.Deciseche
nonsarebbestatobellosculacciarlaastomaco,
chiamiamolocosì,vuoto.Disse:«Queste
chiacchierenonciporterannoaniente.Ormaici
siamo,checipiacciaono.Chevoleteper
colazioneoperpranzo?Sonoledodicieun
quarto.Iohogiàmangiato.Ordinopervoiepoi
tornoindietroevidicocomestannolecose.C’è
unasolaviadiuscitadiquieOddjob,quello
scimmione,stadiguardiaallaporta.Allora,
colazioneopranzo?»
Laragazzaabbassòlatesta.«Grazie.Uova
strapazzateecaffè,perfavore…untoaste
marmellatadiarance.»«Sigarette?»
«No,grazie.Nonfumo.»
Bondtornòincamerasuaebussòallaportache
siaprìdipochicentimetri.
Bonddisse:«Tuttobene,Oddjob.Hodecisodi
nonammazzarti,perora.»
Laportasiaprìancoradiqualchecentimetro.Il
voltodiOddjoberaimpassibile.Bondgliordinò
lacolazioneperTilly.Laportasirichiuse.Bond
siversòunbourbonconsoda.Simiseasedere
sull’orlodellettoecominciòapensarecome
avrebbepotutoconvincerelaragazza.Finda
principioloavevatrattatoconmoltafreddezza.Si
comportavacosìsoloacausadellasorella?
PerchèGoldfingeravevafattoquellastrana
osservazionesulle«inclinazioni»diTilly?Che
c’erainleidistranocheancheBondavvertiva?
Durezza,ostilità.Erabellaedesiderabile,ma
avevaunfondodifreddezzacheBondnon
riuscivaacapirenèadefinire.Ohbene,adessola
cosapiùimportanteeradiconvincerlaa
collaborareconlui.Altrimentiquestagalera
sarebbestataintollerabile.
Bondtornònellastanzadellaragazza,
lasciandotutteedueleporteaperteperpoter
sentireOddjobquandosarebberientratoconla
colazione.Tillystavaancorasedutasulletto,
immobile.OsservòattentamenteBond.Bondsi
appoggiòallostipitedellaportaedetteunalunga
sorsatadiwhisky.
Disseguardandolafissa:«Èmeglioche
sappiatecheiosonounagentediScotlandYard.
Stiamodandolacacciaaquest’uomo,questo
Goldfinger.Luinonsenepreoccupa.Pensache
nessunopotràtrovarciperalmenounasettimanae
forseharagione.Cihasalvatolavitaperchè
vuolechelavoriamoperluiinun’impresa
criminosa.Èungrossoaffare;magariunpo’
balordo.Mapereffet-tuarloènecessariounsacco
dilavoroatavolinoecenedovremooccupare
noi.Sapetescrivereamacchinaestenografare?
«Sì,»avevalosguardoacceso.«Dicosasi
tratta?»
Bondglielodisse.«Certolacosasembraun
po’ridicolaepensochepochedomande
dimostrerannoaquestigangster,senonproprioa
Goldfinger,cheèunprogettoimpossibile.Main
fondononnesonosicuronemmenoio.Goldfinger
èunuomostraordinarioeperquantoneso,nonfa
maiunpassoseprimanonècertodellariuscita.E
noncredochesiapazzo,operlomenononèpiù
pazzodiquantononlosianoigeni,gliscienziati
eglialtri.Enonc’èdubbiochenelsuocampo
Goldfingersiaungenio.»
«Ecosìcosafarete?»
Bondabbassòlavoce;disse:«Cosafaremo,
voletedire.Noistaremoalgiuoco.Fino
all’ultimo.
Lavoreremosodosenzafarenessuno
scherzetto.Saremoavidididenaroed
efficientissiminelnostrolavoro.Aparteilfatto
checosìsalveremolavita,cheluiconsiderameno
diniente,èl’unicasperanzacheabbiamo,oper
megliodirecheioho,diromperglileuovanel
paniere.»
Ecosaaveteintenzionedifare?»
Nonneholaminimaidea.Qualcosasalterà
fuori.»«Eviaspettatecheiocollaboriconvoi?
»
Eperchèno?Avetealtrisuggerimentidafare?
»Laragazzaserròlelabbrainunasmorfia
ostinata:
«Eperchèdovreifarequellocheditevoi?»
Bondsospirò.«Ècompletamentefuoriposto
cheoravimettiateafarelasuffragetta.Lecose
stannocosì,ocollaborateodopocolazionevi
ammazzano.Avoiladecisione.»
Laragazzaebbeunasmorfiadidisgusto.Si
strinsenellespalleedissedimalagrazia:«
Allora,vabene.»Poicongliocchi
fiammeggiantiaggiunse:«Manonosatetoccarmi
oviammazzo.»
Sisentìilrumorediunaportachesiapriva.
BondguardòtranquilloTillyMasterton:«La
sfidaèmoltoattraente,manonvipreoccupate,
nonlaraccoglierò»,euscìdallastanza.
Incontròunodeicoreanicheportavala
colazionedellaragazza.Nellasuastanzatrovòun
altrocoreanocheavevaportatountavolinetto,
unasediaeunamacchinadascrivereportatile
Remingtonelistavadisponendonell’angolo
oppostoaquelloincuisitrovavailletto.Oddjob
stavaimpalatosullasogliaetendevaunfogliodi
carta.Bondglisiavvicinòeglielotolsedimano.
Eraunfogliodicartaprotocollare.Lascrittura
eraordinata,precisa,leggibileemoltocomune.
Diceva:
Preparatediecicopiediquestomemorandum
RiunionesottolaPresidenzadiMrGold
Segretari:J.BondMissTillyMasterton
Partecipanti:
HelmutM.Springer
ThePurpleGang.Detroit
JedMidnight
ShadowSyndicate.MiamieAvana
Billy(Ghigno)Ring
TheMachine.Chicago
JackStrap
TheSpangledBob.LasVegas
MrSolo
UnioneSiciliana
MissPussyGaloreTheCementMixers.
Harlem.NewYorkCityOrdinedelgiorno
Discussionesulprogettodenominato
OPERAZIONEKNOX
(Rinfresco)
Infondoerascritto:«VoieMissMasterton
sareteprelevatialle14,20.Portateilnecessario
perprendereappunti.Perfavoreabitoscuro.»
Bondsorrise.Icoreaniuscironodallastanza.
Bondsisedettedavantiallamacchinadascrivere,
infilòifoglielacartacarbonenelrulloe
cominciòabattere.Almenoavrebbedimostrato
allaragazzacheluieraprontoaeseguireil
compitocheglierastatoassegnato.Accidentiche
marma-glia!C’eraperfinolaMafia.Comeaveva
fattoGoldfingerapersuaderlidiveniretutti?E
chierainnomedelcieloMissPussyGalore?
AlledueBondavevafinito.Andònellastanza
dellaragazzaeledettelecopieinsiemeaun
bloccoperappuntistenograficieunamatita.Le
lessel’annotazionediGoldfinger.Disse:«È
megliochevimettiatebeneintestaquestinomi.
Probabilmentenonsaràdifficilericonoscerli,in
ognimodosesiamoindubbiopossiamo
chiederglielo.Adessovadoamettermiilvestito
scuro.»Lesorrise.«Fraventiminutisiparte.»
Laragazzaannuìconlatesta.
________________
MentreseguivaOddjoblungoilcorridoio,
Bondsentivaisuonidelfiume,ilfischiolugubre
diuntraghettoeindistanzailrumoredeimotori
diesel.Daqualchepartesottodiluiuncamionsi
miseinmoto,ingranòlamarciaesiallontanò,
probabilmenteindirezionedell’autostradaovest.
Dovevatrovarsialpianosuperiorediunlungo
edificioaduepiani.Lavernicegrigiadellepareti
delcorridoioodoravadifresco;nonc’eranoporte
elalucevenivadalampadeappesealsoffitto.
Arrivatiinfondoalcorridoio,Oddjobbussò
all’unicaporta.Sisentìilrumorediunachiave
yalechegiravanellaserraturaeduecatenacciche
venivanotirati.Entraronoinunastanzapienadi
sole.Lastanzaerasituatasull’estremitàdel
depositoeunagrandefinestraavetri,che
riempivaquasituttalaparetedifondo,
incorniciavailfiumeeindistanzalasagoma
scuraenebulosadiJerseyCity.Lastanzaera
stataattrezzataperlaconferenza.Goldfinger
sedeva,conlespallerivolteallafinestra,aduna
grandetavolarotondaricopertadipannoverde.
Sullatavolaeranopoggiatecaraffed’acqua,
blocchiperappuntiematite.Intornoaltavolo
novecomodepoltrone;davantiaseidiessec’era
unpacchettobiancodiformaallungataconun
sigillodiceralaccarossa.Adestra,controil
muro,unlungotavolosplendentediargenteriae
dicristalli;neisecchiellidaghiacciospuntavano
dellebottigliedichampagneeaccantounalunga
filadialtriliquori.
TraivaripiattiBondnotòdelcavialeBelugae
parecchieterrinedifoiegras.Sullapareteopposta
c’eraunalavagnaappesasoprauntavolopienodi
carte,sucuierapoggiataunagrossascatola.
Goldfingerliosservòmentresidirigevano
versodiluicamminandosulsofficetappetorosso
vino.
ConungestoindicòaTillyMastertonlasedia
allasuasinistraeaBondquellaallasuadestra.
Sedettero.
«Ilmemorandum?»Goldfingerpreselecopie,
lesselaprimaeleporsedinuovoallaragazza.
Feceungestocircolareintornoallatavolaela
ragazzasialzòedistribuìlecopieaivariposti.
Goldfingermiseunamanosottoilpianodel
tavoloepremetteunbottone.Laportasiaprìe
comparveuncoreano.«E’tuttopronto?»
L’uomoannuì.«Haibencompresocheinquesta
stanzadevonoentraresololepersonesegnate
sullatualista?Bene.Alcunidiloro,forsetutti,
verrannoaccompagnatidaun’altrapersona.
Questagentedovràrimanerenell’anticamera.
Badacheabbianotuttoquellochedesiderano.Ci
sonolecarteeidadi?Oddjob…»Goldfinger
guardòilcoreanocheerarimastodrittodietrola
sediadiBond.«Vaipurealtuoposto.Qualèil
segnale?»Oddjobalzòduedita.«Giusto.
Duesquillidicampanello.Puoiandare.Guarda
chetuttiglialtrieseguanoilorocompitialla
perfezione.
Bondchieseconnoncuranza:«Quantiuomini
aveteallevostredipendenze?»
«Venti.Diecicoreaniediecitedeschi.Sono
tuttielementieccellentichehoscelto
personalmente.»
Goldfingerpoggiòlemaniconlepalmeaperte
sultavolodavantialui.«Edoraivostricompiti.
MissMasterton,voidovreteprenderenotadi
ogniquestionediunacertaimportanza,qualsiasi
cosachepossainseguitorichiedereilmio
intervento.Nonperdetetempoconlediscussioni
elechiacchiere.Capito?»
BondfucontentodivederecheTillyMasterton
sicomportavainmodopraticoedefficiente.
Annuìprontamente:«Certo.»
«MrBond,vorreichevoiosservaste
attentamenteipartecipantiaquestariunione.So
moltecosesuquestepersone.Nellelorozonedi
azionesonodeicapiassoluti.Vengonoquiperchè
iolihopagatiperchèlofacessero.Loronon
sannonientedimeeiodevopersuaderlicheso
quellochedicoecheliporteròalsuccesso.La
loroaviditàfaràilresto.Mapuòdarsicheunodi
loro,opiùdiuno,vogliafaremarciaindietro.Lo
dirannochiaramente;percostorohogiàpreso
delleprecauzioni.Macisaràanchequalcunodi
cuinonsiriusciràfacilmenteacapireseèproo
controilprogetto.Mentrediscuteremovoi
scarabocchiereteconlamatitasuquesto
memorandum.Fareteunacrocettaounsegno
menoaccantoaivarinomiasecondache
giudichiatelapersonafavorevoleono.Iodaqui
potròvederechesegnoavetefatto.Levostre
opinionipotrannoessermiutili.Enon
dimenticate,MrBond,chesec’èunsolotraditore
tradiloroounochesitiraindietroall’ultimo
momento,noiciritroveremomortioingaleraa
vita.»
«ChièquestaPussyGalorediHarlem?»
«Èl’unicadonnachesiaacapodiunabanda
negliStatiUniti.Èunabandaformata
completamentedadonneeioavròbisognodi
alcunedonneperquestaoperazione.Pussyera
unatrapezistaelavoravaingruppoconaltre
ragazze;mailnumerononavevasuccesso,cosìsi
sonotrasformateinscassinatrici.Lalorobandaè
unadellepiùspietate.E’unaorganizzazionedi
lesbichechehapresoilnomedi”TheCement
Mixers“.TuttelebandedegliStatiUnitila
rispettano.Éunadonnanotevole.»
Sisentìunronzioproveniredisottolatavola.
Goldfingersiraddrizzò.Laportasullaparetedi
fondosiaprìedentraronocinqueuomini.
Goldfingersialzòinpiediechinòlatestain
segnodisaluto.
Disse:«IlmionomeèGold.Sedete,prego.»
Cifuuncautomormorio.Silenziosamentegli
uominisiavvicinaronoallatavola,scostaronole
sedieesisedettero.Cinquepaiadiocchifreddie
diffidentifissaronoGoldfinger.Goldfingersi
sedetteedissecalmo:«Signori,nelpacchettodi
fronteaciascunodivoitrovereteunavergad’oro
aventiquattrocaratidelvalorediquindicimila
dollari.Viringrazioperavercortesemente
accettatoilmioinvito.Ilmemorandumcheavete
davantiavoinonhabisognodispiegazioni.
MentreaspettiamochearriviMissGalore,vorrei
presentarviimieisegretari,MrBondeMiss
Masterton.
Nessunappuntosaràpresodiquestoincontro
adeccezionedieventualivostrisuggerimenti,evi
possoassicurarecheinquestastanzanoncisono
microfoni.Dunque,MrBond,allavostradestra
c’èMrJedMidnightdelloShadowSyndicateche
operaaMiamieall’Avana.»
MrMidnighteraunomonedall’espressione
gioviale,madallosguardoattentoecontrollato.
Indossavaunvestitoditelaazzurrosoprauna
camiciabiancaornatadipiccolepalmeverdi.Il
complicatissimoorologiod’orocheportavaal
polsodovevapesareaimenodueetti.Conun
sorrisotiratodisse:«Comeva?»
«PoiabbiamoMrBillyRingchecontrollala
famosa”Machine”diChicago.»
QuestoBillyavevaunafacciachesembrava
uscitadaunincubonotturno.Quandosivoltò
versoBond,eracoscientedell’impressioneche
avrebbefattoeosservòlereazioni.Eraunafaccia
infantile,pallida,aformadipera,conlapelle
lanuginosaesottilicapellicolorpaglia.Magli
occhi,cheavrebberodovutoesserecelesti,erano
diunmarronescuro;ilbiancodell’occhiomolto
visibile,davaallosguardoduroeintensouna
potenzamagnetica,resapiùfortedaunticdella
palpebradestrachefacevabatterel’occhioad
ognipulsazionedelcuore.Agliinizidellasua
carrieraqualcunogliavevatagliatoillabbro
inferioreeperquestolasuaboccaeraatteggiata
adunperpetuofintosorriso.Dovevaaverecirca
quarant’anni.Bondlocatalogòcomeunospietato
assassino.Bondsorriseallegramenteallampo
durodell’occhiosinistrodiMrRingepassòad
osservarel’uomocheGoldfingerglistava
presentandocomeMrHelmutSpringerdella
PurpleGangdiDetroit.
MrSpringeravevalosguardoassentedichiè
moltoriccoomoltomorto.Gliocchieranodue
pezzettidimarmocelestechedegnaronoBonddi
unbrevesguardoechepoisiassentaronodi
nuovo,completamenteassorbitidalproprioio.
PerilrestoMrSpringereraunuomodiclasse,
conunelegantevestitoarighe,unacravatta
Hathaway,eduegoccedicoloniaAcquaVelva.
Daval’impressionediqualcunocheavesse
sbagliatocompagnia,unospettatorediprimafila
chepersbagliofossestatofattosederesuuno
strapuntinoinfondoallasala.
MrMidnightmiseunamanodavantiallabocca
edissesottovoceaBond:«Nonlasciatevi
impressionaredalDuca.IlmioamicoHelmutsi
dàunpo’diarie,maètaleequaleanoi.Lafiglia
frequentailcollegioVassar,malarettaluila
pagaconisoldidelleestorsioni.»Bondringraziò
conuncennodelcapo.
«EquestoèMrSolodell’UnioneSiciliana.»
MrSoloavevaunafacciascuraemassiccia,e
lacoscienzadeimoltipeccaticommessiglìdava
un’espressionetetra.Isuoispessiocchiali
cerchiatiditartarugalampeggiaronoperun
attimoindirezionediBond,poisiriabbassarono
perportareaterminel’operazionecheMrSolo
stavaeseguendo,pulirsileunghieconun
temperino.Eraunuomogrossoetarchiato,a
metàfraunpugilatoreeuncapocameriere.Non
siriuscivaacapireinchecosaconsistesselasua
forzaoqualefosselasuaintelligenza.Mac’era
unsolocapodellaMafiainAmericae,seMr
Sololoeradiventato,pensòBond,dovevaesserci
riuscitograzieallapotenzachenascedalterrore.
«Comeva?»MrJackStrapdellaSpangled
Mobavevailfascinosinteticodell’uomodi
rappresentanzadeicasinòdiLasVegas.MaBond
immaginòcheerasuccedutoaicompiantifratelli
Spanggrazieabenaltrequalità.Eraunuomodi
circacinquant’anni,vestitovistosamente.Stava
fumandounsigaro,mapiùchefumarlosembrava
lomangiasse,tantolomasticavarabbiosamente.
Ditantointantogiravalatestadaunlatoe
sputavaunpezzettoditabaccosultappetodietroa
lui.
Dovevaesseremoltonervoso.MrStrapaveva
losguardoacutodell’illusionistaedoveva
rendersicontocheisuoiocchiincutevanoterrore
perchè,perquantononintendessespaventarlo,
guardandoBondlisocchiuserendendolipiù
penetranti.
Laportainfondoallastanzasiaprì.Sulla
sogliaapparveunadonnavestitadiunabitonero
ditagliomaschileconunojabotdipizzocolor
caffè.Attraversòdisinvoltalastanzaesifermò
davantiall’unicasediavuota.Goldfingersiera
alzatoinpiedi.Ladonnaloesaminòattentamente
epoifececorrerelosguardointornoaltavolo.
Conunannoiato«ciao»sedettealsuoposto.Mr
Strapdisse:
«CiaoPussy»eglialtri,adeccezionediMr.
Springerchesilimitòadinchinarelatesta,
borbottaronoparoledisaluto.
Goldfingerdisse:«Buonasera,MissGalore.
Abbiamoappenaterminatolepresentazioni.
Davantiavoic’èl’ordinedelgiornoeunlingotto
d’orodelvalorediquindicimiladollaricheiovi
pregodiaccettareperesservidisturbataa
partecipareaquestariunione.»
MissGalorepreseilpacchettoel’aprì.
Soppesòilmattonescintillanteinmano.Fissò
Goldfingerconunosguardodiffidente:«E’tutto
oro?»
«E’tuttooro.»
MissGalorenondistolselosguardoda
Goldfinger.«Scusateladomanda,»disseconil
tonofreddamentecortesediunadonnaalbancodi
unnegozio.
MissGalorepiacqueaBond.Sentiva
quell’implicitasfidasessualecontrogliuomini
cheemananotuttelelesbichebelle.Bondsidisse
chedovevaaversuperatodapocoitrenta.Aveva
ilvisopallido,conglizigomialtielemascelle
delicate.AvevadueocchiviolacomeBondnon
avevamaivistoprima.Eranoesattamentedel
coloredellevioletteeguardavanoconespressione
candidailmondodasottoduesopraccigliadritte
escure.Isuoicapelli,nericomequellidiTilly
Masterton,eranotagliaticorti,allagarçon.Aveva
unaboccavermigliadaltagliodeciso.Bondpensò
cheeramagnificaenotòcheTillyMasterton
dovevaesseredellastessaopinioneperchèstava
fissandoMissGaloreconocchiadorantieuna
boccachesistruggevadidesiderio.Bondpensò
cheormaieratuttochiarosuTillyMasterton.
Goldfingerdisse:«Edoratoccaame
presentarmi.IlmionomenonèGold.Lemie
credenzialisonoleseguenti.Grazieavarie
operazioni,lamaggiorpartedellequaliillegali,
hoaccumulatoinventianniunagrossasommadi
denaro.Talesommaèoradisessantamilionidi
dollari.»(Unmormoriorispettososilevòdalla
tavola.)«Hosvoltoingenerelamiaattivitàin
Europa,maviinteresseràsaperechehofondatoe
successivamenteholiquidatolaGoldenPoppy
DistributorscheoperavaaHong-Kong.»(Mr
JackStrapemiseunleggerofischio.)«LaHappy
LandingsTravelAgencydicuiforsequalcunodi
voisisaràservitoincasodiemergenza,èstata
organizzatadameedèrimastadimiaproprietà
finoaquandohodecisodisbarazzarmene.»(Mr
HelmutSpringers’infilòunmonocoloinun
occhioperosservareGoldfingerpiù
attentamente.)«Homenzionatoquestesocietàdi
second’ordineperdimostrarviche,sebbenevoi
nonmiconosciate,inpassatohoinuncertosenso
contribuitoallevostrefortune.»«Be’,chi
l’avrebbedetto!»mormoròMrJedMidnightcon
unasfumaturadirispettonellavoce.«Edècosì,
signorie…ehm…signoracheiovihoconosciuti
edèperquestochehoinvitatoquiquestasera
quellachelamiaesperienzapersonalemiportaa
considerarel’aristocrazia,sepossochiamarla
così,dellacriminalitàamericana.»
Bonderastupefatto.Inappenatreminuti
Goldfingererariuscitoadimporsiatutti.Non
c’eranessunochenonseguisseGoldfingercon
profondaattenzione.PerfinoMissGaloreaveva
un’espressioneintenta.Bondnonavevamai
sentitoparlaredellaGoldenPoppyDistributorso
dellaHappyLandingsTrave!Angency,madalle
reazionideiloroexclientidovevanoaver
funzionatocomeorologi.Oratuttipendevano
dallelabbradiGoldfingercomesefossestato
Einstein.Lui,Goldfinger,eracalmissimo.
Continuò:«Hoparlatodiduemieimpreseche
hannoavutouncertosuccesso.Cenesonostate
altredibenaltrocalibroenessunahafallitoilsuo
scopo.Perquantoneso,innessunpaeseilmio
nomeèsuglischedaridellapolizia.Vidico
questoperdimostrarvicheconoscoperfettamente
ilmio…ilnostromestiere.Edora,signorie
signora,vipropongodipartecipareadun’impresa
cheinunasettimanaaggiungeràallevostre
cassefortiunmiliardodidollari.»MrGoldfinger
alzòlamano.«Laparolamiliardopuòcreare
confusioni,datalasuadiversaaccezioneinGran
BretagnaenegliStatiUniti;vichiariscoperciò
cheintendoparlaredimillemilionididollari.Mi
sonospiegatoasufficienza?»
18«CrimedelaCrime»
Unrimorchiatorefischiòsulfiume.Unaltro
rispose.Unrumoredimotorichesi
allontanavano.MrJedMidnight,alladestradi
Bond,sischiarìlagola,edisseconenfasi:«Mr
Gold,ocomevichiamate,nonstatea
preoccuparvidelledefinizioni.Unmiliardodi
dollarièunmucchiodidenaroinqualunque
modoviesprimiate.Continuate.»
MrSoloalzòlentamenteisuoiocchinerie
guardòGoldfingerattraversolatavola.Disse:«
E’
moltissimodenaro,sì.Maqualèlavostra
parte?»
«Cinquemiliardi.»
JackStrapdiLasVegasscoppiòinunagrossa
risata.«Sentite,amici,noncimetteremoadessoa
discutereperpochimiliardididollari.Se
Mister…ehm…Come-si-chiamamifa
guadagnareunmiliardodidollari,iosarò
felicissimodiallungargliuncinqueoancheun
cinquoneperildisturbo.
Nonstiamoafareitirchi,eh?»
MrHelmutSpringerbattèilmonocolosul
lingottod’orodavantialui.Tuttigliocchisi
posaronosudilui.«Mister…ehm…Gold.»
Avevailtonogravedell’avvocatodifamiglia.«
Stateparlandodigrossecifre.Sehoben
compreso,sitrattadiuntotalediundicimiliardi
didollari.»
MrGoldfingerdisseconprecisione:«Lacifra
esattasarebbedicircaquindicimiliardi.Per
comoditàiomisonoattenutosoloallasommache
ritengocisaràpossibiletrasportare.»
MrBillyRingridacchiòtuttoeccitato.
«Hocapito,Mr.Gold.MrSpringersimisedi
nuovoilmonocoloperosservaremegliole
reazionidiGoldfinger.«Maunatalequantitàdi
denaro,sottoformadiverghed’oroodibiglietti
dibanca,sipuòtrovaresolointrepostidegli
StatiUniti,ecioèlaZeccaFederalea
Washington,laFederalReserveBankaNewYork
eaFortKnoxnelKentucky.Intendetedireche
noidovremo…ehm…
svuotareunodiquestidepositi?Eseècosì,
qualedeitre?»
«FortKnox.»
Frailcorogeneraledidisapprovazione,Mr
Midnightdisserassegnato:«Signore,nonhomai
incontratofuoridiHollywooduntipocheavesse
quellocheavetevoi.Laggiùlechiamano”visioni
“,esignificascambiarepercosefavolosedelle
macchiechesihannodavantiagliocchi.Dovreste
fareunachiacchieratacolvostropsicanalistao
prendereunabuonadoseditranquillanti.»Mr
Midnightscosselatestadesolato.«Peccato.Quel
miliardomelosentivogiàintasca.»
MissPussyGaloredisseintonoannoiato:«Mi
dispiace,malemieforcellenonservonoa
scassinarequellabancagravida»,efeceper
alzarsi.
Goldfingerdisseintonoamabile:«Adesso
ascoltatemibene,signorie…ehm…signora.Mi
aspettavoquestereazionidapartevostra.
Mettiamolacosì:FortKnoxèunabancacome
tuttelealtre;soloèmoltopiùgrandeedi
conseguenzaidispositividiprotezionesonopiù
potentiepiùingegnosi,quindicivorrannopiù
forzaepiùingegnopersuperarli.Questaèlasola
novitàdelmioprogetto:èungrossoprogetto.
Nientealtro.FortKnoxnonèpiùimprendibiledi
altrefortezze.Tuttipensavamoperesempioche
laorganizzazioneBrinkfosseimbattibilefinoa
quandonel1950unamezzadozzinadiuomini
decisinonrapinòuncarroblindatodellaBrinkdi
unmilionedidollari.È
impossibilefuggiredaSingSing,eppuredegli
uominihannotrovatoilmododifarlo.No,no,
signori.FortKnoxèunmitocomeglialtri.Posso
procedereconilmioprogetto?»
ParlandoBillyRingfischiavafraidenticome
fannoigiapponesi.Dissesecco:«Sssentite,
sssapientone,forsevoinonlossapete,mala
TerzaArmataèdislocataaFortKnox.Sseanche
quesstoèunmito,perchèirussinoninvadonogli
StatiUnitilaprossimavoltachemandanoa
giocarequilalorossquadradihockeyssu
ghiaccio?»
Goldfingersorrise.«Sepossopermettermidi
correggervi,MrRing,senzadiminuireaffattola
validitàdellavostraosservazione,viprecisoche
leunitàmilitariattualmentepresentiaFortKnox
sonoleseguenti:dellaTerzaDivisionecorazzata
c’èsolounbattaglione,macisonoancheilSesto
ReggimentodiCavalleriaCorazzata,il
QuindicesimoReggimentoCorazzato,il
CentosessantesimoReggimentodelGenioecirca
mezzadivisioneformatadatutteleunità
dell’esercitodegliStatiUnitichefrequentanoil
CentrodiAddestramentoeilCentrodiRicerche
N.1.C’èinoltreunfortecontingentediuomini
delComandoCorazzatoContinentaleN.2e
ancoraunaforzadipoliziadiventiufficialie
quattrocentoagenti.Insomma,suunapopolazione
disessantamilapersone,circaventimilasono
truppedicombattimento.»
«Echiècheglivaafarebuh!aquesti?»disse
intonocanzonatorioMrJackStrapconilsigaro
traidenti.Senzaattendererisposta,sistrappò
disgustatodiboccailmozziconedisigaroelo
sbriciolònelportacenere.
AccantoaluiMissPussyGaloreglidisse:«
Va’acomprartideisigarimigliori,Jacko.Quella
robapuzzacomeduechefannol’amore.»
MrMidnightscoppiòarideresonoramente,e
MrRingghignò.
Goldfingerbattèleggermentelamanosul
tavoloperrichiamareall’ordinel’uditorio.Disse
intonopaziente:«Orasignori,vipregodidarmi
ascolto.»Sialzò,siavvicinòallalavagnae
srotolòunamappa.Eralapiantadettagliatadella
cittàdiFortKnox,checomprendeval’aeroporto
militareGodman,lestradeelelineeferroviarie
checonducevanoincittà.Quellisedutisulla
destradellatavolagiraronolesedie.Goldfinger
indicòildeposito.Erasituatonell’angolo
inferioresinistrodiuntriangoloformatodalla
DixieHighway,dalBullionBoulevardedaila
VineGroveRoad.«Vimostreròunapianta
dettagliatadeldepositoalmomentoopportuno.»
Feceunapausa.«Edora,signori,permettetemidi
istruirvisulleprincipalicaratteristichediquesta
città.Qui…»fececorrereilditodall’altodella
mappafinoalfondo,«…passalalinea
ferroviariaprovenientedaLouisville,situataa
cinquantachilometrianord,cheattraversalacittà
egiungefinoadElizabethtown,atrenta
chilometripiùasud.Anoinoninteressala
BrandenburgStationalcentrodellacittà,ma
piuttostotuttoilcomplessodibinaridiraccordo
adiacentialdepositodovevengonocaricatee
scaricatelevergheprovenientidallaZeccadi
Washington.Iltrasportodelleverghevieneanche
effettuatoneiseguentimodi:convoglidi
automezzilungolaDixieHighwayeconaereida
caricofinoall’aeroportoGodman.Comepotete
osservare,ildepositoèinposizioneisolata,senza
alcunaprotezionenaturale,alcentrodiun’areadi
circacinquantaacriditerrenoaprato.Unasola
stradaconducealdeposito:unvialelungocirca
quarantacinquemetrichiusosulBullion
Boulevarddapesanticancellidiferro.Unavolta
dentrolapalizzatablindata,gliautomezzi
procedonosuquestovialecircolarechegira
intornoaldepositoescaricanoleverghe
all’entrataposteriore.Questovialecircolare,
signori,ècostruitoinlastrediacciaiomontatesu
cardinieincasodiemergenzatuttalasuperficie
dellastradapuòesseresollevataidraulicamente
percreareunasecondapalizzatad’acciaio.Quello
èuntunnelsotterraneosegreto,madicuiio
conoscol’esistenza,checongiungeilBullion
BoulevardelaVineGroveRoadeservecome
ulterioremezzodiaccessoaldeposito.Attraverso
uncancellodiacciaiosipassadaltunnelalprimo
pianosotterraneodeldeposito.»
Goldfingerfeceunapausaesiallontanòdalla
lavagna.Detteunosguardocircolareintornoalla
tavola.«Bene,signori.Questoèildepositoe
quellechevihodettosonoleprincipaliviedi
accesso,escludendol’entrataprincipalecheporta
semplicementeallasaladiingressoeagliuffici.
Nessunadomanda?
Nessunadomanda.Tuttigliocchieranopuntati
suGoldfinger.Ancoraunavoltaconl’autorità
dellasuaparolaerariuscitoafermarelaloro
attenzione.Quell’uomosembravaesserea
conoscenzadeisegretidiFortKnoxpiùdi
qualsiasialtrapersonaalmondo.
Goldfingertornòallalavagnaesrotolòun’altra
mappasopralaprima.Eraunapiantadettagliata
delsotterraneodeldeposito.Disse:aBene,
signori,comevedetequestoèunfabbricatoadue
pianisolidissimo,qualcosacomeunatorta
quadrataaduestrati.Noteremocheìltettoèstato
costruitoagradiniperlaprotezioneantiaerea.Le
quattrocasematteagliangolidellacostruzione
sonodiacciaioesonocollegateconl’interno.Le
dimensioniesternedeldepositosonotrentuno
metripertrentasei;l’altezzadaterra,dodici
metri.LacostruzioneèingranitodelTennessee,
rinforzatoinacciaio.Leproporzionidelleparti
costituentisonocomesegue:centosettanta
tonnellatedigranito,duemilatrecentosessanta
metricubidicemento,settecentocinquanta
tonnellatediacciaiodirinforzoesessanta
tonnellatediprofilatidiacciaio.Giusto?Dunque,
all’internodelfabbricatoc’èlacameradeltesoro.
Duepianiincementoarmato,divisiinvari
compartimenti.Laportadellacamerapesapiùdi
ventitonnellate.Lacameraèrivestitadilastredi
acciaio,traviadoppioTecilindridiacciaio
tenutidacerchionieaffogatinelcemento.Iltetto,
dellostessomateriale,èindipendentedaltettodel
fabbricato.Uncorridoiocorreintornoallacamera
sututtiedueipianiedàaccessosìaallacamera
cheagliufficieaimagazziniricavatinello
spessoredelmuroesterno.Nessunoèa
conoscenzadellacombinazioneperaprirelaporta
dellacamera.Uncertonumerodipersonedeve
formaredellecombinazioninotesoloaciascuno
diloro.Naturalmentenelfabbricatosonoistallati
ipiùrecentieipiùefficacidispositividi
protezione.C’èunfortecontingentediuomini
all’internodell’edificioeinqualsiasimomento
puòesseremoltiplicatoconirinforzidelCentro
diAddestramentodelleForzeArmateamenodi
unmigliodidistanza.Miseguite?Quanto
all’ammontareeffettivodeltesorocontenuto
nellacamera,essoè,comevihodettoprima,di
quindicimiliardididollariinverghed’oroal
millepermille.Leverghehannodimensioni
doppiediquellacheaveteoradavantiavoie
pesanodiciassettechiliemezzo.Essesono
disposteunasopral’altraneivaricompartimenti
dellacamera.»Goldfingergiròlosguardo
intornoallatavola:«Equesto,signoriesignora,
»conclusedecisamente,«ètuttoquellochevi
possodireetuttoquellocheritengosia
necessariosaperesuFortKnox.Seaquestopunto
nonavetedomandedafare,proseguirò
spiegandovibrevementecomepotremopenetrare
neldepositoeimpadronircidelsuocontenuto.
Silenzio.Gliocchidituttieranointenti,assorti.
NervosamenteMrStraptiròfuoridallatascadel
panciottounsigaroeseloficcònell’angolodella
bocca.PussyGaloredisseseccamente:«Se
accendiquellaroba,giurochetitirointesta
questa»,eafferròminacciosalavergad’oro.
«Calmati,pupa,»disseMrStrapconl’angolo
dellabocca.
MrMidnightcommentòintonodeciso:«
Signore,sesapetecomefarsaltarequella
catapecchia,vimeritateun”summacumlaude“.
Andateavanti.Icasisonodue,oèunoscherzoo
ilCrimedelaCrime.»
Goldfingerdissetranquillo:«Vabene,signori.
Vidiròilmiopiano.»Feceunapausaefissòuno
perunoisuoiinterlocutori.«Ma,iosperoche
comprendiatecheènecessarialamassima
segretezza.Sequantohodettofinoravenisse
ripetutosarebbepresoperilvaneggiamentodiun
pazzo.Quantostoperdirviorainvececi
coinvolgetuttinellapiùgrandiosacospirazione
dellastoriadegliStatiUniti.Possofidarmiche
manterretelapiùassolutasegretezzasuquanto
stoperdirvi?»
QuasiistintivamenteBondosservògliocchidi
MrHelmutSpringerdiDetroit.Mentreglialtrisi
limitaronoaemetteresuoniaffermatividivario
genere,ilsuosolenne:«Vidolamiaparola
d’onore
»,suonòesagerato.Quellaostentatasincerità
sembròaBondpiùfalsadiquelladiun
rivenditoredimacchineusate.Senzadare
nell’occhiofeceunpiccolosegnomenoaccanto
alnomediSpringersulfogliocheavevadavanti.
«Bene,allora.»Goldfingertornòasedereal
suoposto.Preseinmanolamatitaerivolgendosi
adessacominciòaparlare:«Primadituttoc’èil
problemadeltrasporto,cheinuncertosensoèil
piùdifficile.Unmiliardodidollariinverghe
d’oropesacircamilletonnellate.Pertrasportare
tuttoquestoorocivoglionocentocamiondadieci
tonnellateoalmenoventiautotrenipesantiatre
assi.
Secondomesonopreferibiliisecondi.Hocon
meunalistadellesocietàditrasportoche
affittanoaterziquestotipodiveicoloese
accetteretelamiapropostavisuggeriscodi
rivolgervisubitoadesseperprenderegli
opportuniaccordi.Perovvieragioni,ognunodi
voipreferiràcheiveicolisianoguidatidaautisti
divostrafiducia,quindiquestoèunparticolare
chelasciorisolvereavoi.Inognimodola
Teamsters’Unionpuòessereun’ottimafontedi
reclutamentoepensochepotreteanche
considerarelapossibilitàdiimpiegaregliex
autistidellaNegroRedBallExpresschedurante
laguerrafuronoarruolatinell’esercitoamericano.
Questiperòsonodettaglichedovrannoessere
attentamenteesaminatiecoordinatialla
perfezione.Cisaràancheilproblemadel
controllodeltrafficoedovretemettervi
d’accordoperdividerefravoilestrade
disponibiliperiltrasportodelmateriale.Come
successivamentedislochereteleverghesarà
naturalmenteaffarvostro.Quantoame…»
Goldfingerguardòfreddamenteintornoalla
tavola,«all’iniziodell’operazionemiservirò
dellaferroviaedatalamaggioremoledelmio
materiale,ritengochenonabbiatenullain
contrariosemiriserveròquestomezzodi
trasporto.»SenzaaspettarerispostaGoldfinger
continuòsullostessotono:«Paragonatiaquello
deltrasporto,glialtriproblemisono
relativamentefacili.Percominciare,suggerisco
dimetteretemporaneamentefuoricombattimento
tuttalapopolazionemilitareecivilediFortKnox
sindalGiornoX-1.Sonogiàstatipresituttii
provvedimentinecessariesiattendesolounmio
segnale.Inbreve,ilrifornimentodiacquaalla
città,potabileenonpotabile,èassicuratodadue
pozziedueimpiantidifiltraggiocheproducono
circaventiseimilionidilitrialgiorno.Questi
impiantisonodirettidauningegnerechesiè
dettofelicissimodiriceverelavisitadel
SoprintendenteedelViceSoprintendentedegli
AcquedottiMunicipalidiTokyochedesiderano
studiaregliimpiantiperchèprogettanodi
costruirneunosimileinunnuovoquartierealla
periferiadiTokyo.L’ingegneresièdetto
lusingatodellarichiestaemetteràgliimpiantia
disposizionedegliospiti.Questiduesignori,che
naturalmentefannopartedellamia
organizzazione,porterannoconlorodellepiccole
quantitàdinarcoticoaltamenteconcentrato,
ideatodaalcunitecnicitedeschi,cheèstatousato
perilmedesimoscopodurantel’ultimoconflitto.
Questasostanza,diluitanelvolumediacquache
vihodetto,hal’effettodinarcotizzare
istantaneamenteperuncertoperiododitempo
chiunquenebevamezzobicchiere.Ilrisultatoè
unsonnoistantaneoeprofondodacuilavittima
sisvegliafrescaeriposatadopocircatregiorni.
Signori…»Goldfingeralzòunamanoconil
palmorivoltoversol’alto,«…iodubito
fortementechenelmesedigiugnonelKentucky
cisiaunasolapersonachenonbevaalmeno
mezzobicchiered’acquadurantelagiornata.Può
darsichenelGiornoXcisiaqualcheubriacone
impenitenteancorainpiedi,maprevedochenoi
entreremoinunacittàincuipraticamentel’intera
popolazionesaràcadutainunsonnoprofondo.»
«Comesichiamaquellafavoladovec’èuna
cosadelgenere?»GliocchidiMissGaloreerano
brillanti.
«Lagattaconglistivali,»disseMrStrap
sgarbato.«Andateavanti,signore.Finorava
bene,macomeentreremoincittà?»
«Ciarriveremosuuntrenospecialechepartirà
daNewYorklanotteprecedentealGiornoX.
Saremocircacentopersonevestitedamembri
dellaCroceRossa.SperocheMissGaloreci
forniràilnumeronecessariodiinfermiere.E’
questalaragionepercuièstatainvitataalla
riunione.»
MissGaloreesclamòentusiasta:«Eccome!Ci
pensoio!Lemieragazzefarannounfigurone
tutteinamidate.ChenediciJacko?»Siavvicinò
aMrStrapeglidetteunagomitatanelfianco.
«Iodicochestarebberomeglioconunbei
cappottodicemento,»risposeMrStrap
impaziente.«
Perchèdiavolocontinuiainterrompere?
Andateavanti,signore.»
«ALouisville,iostessoeunmioaiutante
chiederemodipoterproseguireilviaggionella
locomotivaditesta.Diremodiaveredegli
strumentimoltodelicatipersaggiarel’arianelle
vicinanzediFortKnox,datocheormailanotizia
dellamisteriosaepidemiacheavràcolpitoquella
cittàsisaràsparsaintuttoilpaese.E’probabile
cheall’albaalcuniaeroplanidisoccorsoarrivino
all’aeroportoGodman,quindiunadelleprime
cosedafaresaràdiimpadronircidellatorredi
controlloedicomunicarechel’aeroportoè
chiusoaltraffico,facendodirottaretuttigliaerei
aLouisville.Facciamounpassoindietro:appena
lasciataLouisvilleioeilmioassistenteci
libereremodelconducenteedelfuochistailpiù
umanamentepossibile…»(Potetestaresicuri,
pensòBond),«…poiiostessomiporròalla
guidadeltrenochecondurròfinoaibinaridi
raccordopressoildeposito.Possoassicurarviche
sonoperfettamenteingradodiguidarequesto
tipodilocomotiva.
»Goldfingerfeceunapausaegiròlentamente
losguardointornoaltavolo.Soddisfattodiquanto
avevavisto,continuòsullostessotono:«A
questopunto,signoriesignora,ivostriconvogli
dovrannoesserearrivatisulposto.Lapersona
prepostaalcontrollodeltrafficofaràinmodoche
gliautomezzisidisponganointornoaldeposito,
quelliinvececheavrannoilcompitodi
impadronirsidellatorredicontrollo,si
dirigerannosuunautotrenoversol’aeroporto.Noi
entreremoneldepositosenzapreoccuparcidei
corpideidormientiche…ehm…decorerannoil
paesaggio.Tutto,benefinora?»
GliocchidiMrSololampeggiaronoattraverso
latavola.Disseabassavoce:«Sicuro,finora
tuttobene.Oraforsevoi…»gonfiòleguancee
soffiòconforzaindirezionediGoldfinger,«così
elaportadiventitonnellatecadegiù.Eh?»
«Sì,»disseGoldfinger,«propriocosì.»Si
alzòesiavvicinòdinuovoallatavolasottola
lavagna,preseloscatoloneeconmoltacautelalo
appoggiòsultavolodavantiasè.Sembravache
fossemoltopesante.
Sedettealsuopostoecontinuò:«Mentredieci
deimieiuominifarannoipreparativinecessari
peraprirelacamerablindata,squadredibarellieri
entrerannoneldepositoetrasporterannoalsicuro
quantepiùpersoneaddormentatepotranno,»a
Bondsembròdiavvertireunanotafalsanelle
parolecheseguirono.«Sonosicurosignorie
signora,chesaretetuttid’accordosulfattoche
dovremofareinmododievitareinutiliperditedi
vite.Finora,avretenotatochenoncisonostate
perdite,seeccettuiamoiduedipendentidelle
ferroviechesonostatitramortiti.»Goldfinger
proseguìsenzaaspettarerisposta.«Ora…»
allungòunamanoelaappoggiòsulloscatolone,«
…quandoaveteavutobisognodiarmichenon
fosseroquellesolitedipiccolaportata,dovevele
sieteprocurate?Leavetecompratedaicapi
fureriadellebasimilitari,no?Ecisieteriusciti
conlaforza,colricattooconlacorruzione.Bene,
iohofattolastessacosa.C’erasoloun’arma
abbastanzapotenteperfarsaltarelacamera
blindatadiFortKnoxeiodopomoltericerche
sonoriuscitoatrovarlainunacertabasemilitare
alleatainGermania.Miècostataesattamenteun
milionedidollari.Questa,signori,èunatestata
atomicastudiataperimissilitelecomandatidi
portataintermedia.»
«GesùCristo.»JedMidnightsiaggrappò
all’orlodellatavola.
Tuttieranoimpalliditi.Bondperallentarela
suatensiones’infilòunamanointasca,preseuna
Chesterfieldel’accese.Soffiòsull’accendinoese
lorimiseintasca.DioOnnipotente!Dovesiera
cacciato?Bondtornòconlamenteindietro.La
primavoltacheavevavistoGoldfingersulla
terrazzadelCabanaClubdelFloridiana.Lo
scherzettochegliavevagiocatoconquel
binocolo.LaconversazioneconM,equellacol
ColonnelloSmithersdurantelequalisiera
parlatodismascherareuncontrabbandiered’oro.
Certo,ungrossocontrabbandierechelavoravaper
irussi,mapursempreuncriminalecomeunaltro
acuiBondavevadatolacacciaattraverso
l’Europa.Eora!
Orascoprivachenoneraunconiglio,nemmeno
unavolpe,erauncobra,l’esserepiùpericoloso
chevivessesuquestaterra!Bondsospirò.Questa
voltasitrattavapropriodiSanGiorgioeilDrago.
MaSanGiorgiosidovevasbrigareafare
qualcosaprimacheilpiccolouovocheorail
dragostavacovandocontantafiduciosacurasi
schiudesse.Mafareche?Chepotevafare,in
nomedelcielo?
Goldfingeralzòunamano:«Signoriesignora,
vipregodicredermi:questooggettononèaffatto
pericoloso.Nonèinnescato.Seiolobattessicon
unmartello,nonesploderebbe.Nientepotrebbe
farloesploderefintantochenonsaràinnescatoe
questoverràfattoilGiornoX.»
LafacciapallidadiMrRingeralucidadi
sudore.Colsuofintosorrisostampatosulle
labbrabalbettòfischiando:«Ssignore,e…e
quellacossachechiamanopioggiaradioattiva?»
«Saràdiproporzioniminime,MrRing,e
moltolocalizzata.Questoordignoèdeltipopiù
recente,ilcosiddettoordignoatomico”pulito“.
Inognimododelletutediprotezionesaranno
distribuiteacolorocheperprimientreranno
nell’edificioechecostituirannoilprimoanello
dellacatenaumanachedimanoinmanosi
passeràl’oropercaricarlosugliautomezziin
attesa.»
«Eleschegge,signore?Ipezzidicemento
armatoediacciaiochesalterannoperaria?»La
vocediMrMidnightsembròuscirglidal
profondodelleviscere.
«Ciripareremodietrolapalizzatadiacciaio
deldeposito,MrMidnight.Tuttigliuomini
porterannodeitappiagliorecchi.Forsealcuni
automezzisarannodanneggiati,madovremo
correrequestorischio.»
«Equellichedormono?»GliocchidiMrSolo
avevanoun’espressioneingorda.«Forsechesi
farannounadormitaunpo’piùlunga?»Era
evidentecheaMrSolononinteressavanoaffatto
quellichedormivano.
«Cercheremodiportarnealsicuroquantipiù
saràpossibile.Temoperòchenonpotremo
evitarequalchedannoallacittà.Pensochele
perditefralapopolazionenonsupererannoquelle
chesipotrebberoverificareintregiornisulle
stradediFortKnox.Lanostraoperazione
contribuiràamantenerestazionarialapercentuale
degliincidentistradali.»
«Perdiana,cidovrebberodareunamedaglia.»
MrMidnightavevaripresoilcontrollodeisuoi
nervi.
«Nessun’altradomanda?»Goldfingerera
tranquillo.Avevalettolecifre,spiegatoil
meccanismodelprogetto,adessoeragiuntoil
momentodellevotazioni.«Rimangonoda
stabilireconesattezzaidettagli.Inquestolavoro
saròaiutatodaimieisegretari…»sivolseprima
versoBond,poiversoTilly.«Questastanzasarà
ilnostroquartiergeneraleevoituttiviavrete
accessoinqualsiasioradelgiornoedellanotte.Il
codicecifratoperquestopianoè”Operazione
lappa”ed’orainpoidovremousarequestasigla
ognivoltacheciriferiremoalprogetto.Propongo
chechidivoidecideràdiassociarsiame,mettaa
partedelpianosolounodeisuoiluogotenentipiù
fidati.IlGiornoX-1sarànaturalmentenecessario
informarneunmaggiornumerodipersone.Soche
possofidarmidivoi,signoriesignora.Se
decideretediparteciparealprogetto,vipregodi
considerarlocomeun’operazionediguerra.
Qualsiasicasodiinefficienzaodimancanzadella
necessariasegretezzadovràessereaffrontatocon
decisione.Edora,signoriesignora,vichiedodi
darmiunarispostaanomedellevostrerispettive
organizzazioni.Chidivoidesideraparteciparea
questagara?Ilpremioèfavolosoeirischisono
minimi.MrMidnight?»Goldfingergiròdi
qualchecentimetrolatestaversodestra.Bond
videlosguardoairaggiXdivorareilsuovicino
ditavolo.«Sì?…»cifuunapausa,«…ono?»
19Appendicesegreta
«MrGold,»esordìJedMidnightadaltavoce,
probabilmentesieteilpiùgrandecriminaledella
storiadaquandoCainoinventòl’omicidioelo
sperimentòlaprimavoltasuAbele.»Feceuna
pausapoiaggiunseconenfasi:
Considereròunonoreesserevostrosocioin
questaimpresa.»
«Grazie,MrMidnight.Evoi,MrRing?
BondnonerasicurosuMrRing.Aveva
scarabocchiatodeisegnipiùaccantoatuttiinomi
menoquellidiRingediHelmutSpringer.Aveva
lasciatoMrRinginsospesoeavevadatounsegno
menoaMrSpringer.Eragiuntoaqueste
conclusioniosservandoattentamenteognigesto,
ognisguardoeognimovimentodellelabbra,ma
ilfintosorrisostampatosullaboccadiGhigno
nongliavevarivelatonulla.Ilticall’occhio
destroavevamantenutolostessoritmo,comeun
metronomo,elemanieranostatepertuttoil
temponascostesottolatavola.
BillyRingappoggiòlemanisullatavolaele
intrecciò.Perqualcheistantecontinuòagirarei
pollicifissandoli,poialzòilvisodaincuboverso
Goldfinger.laticall’occhiodestrosieracalmato
deltutto.Leduefiledidenticominciaronoa
muoversicomequellediunpupazzodiun
ventriloquo.«
MrGold…»avevadifficoltànelpronunciare
leb»ele«m»ecercavadiemetterequesti
suoniabbassandoillabbrosuperioresuidenti,
comefauncavalloquandoafferraunazollettadi
zuccherosulpalmodiunamano.«E’molto
tempoormaicheimieiamiciediosiamotornati
nellalegalità.
Quellochevogliodireècheivecchitempi,
quandosilasciavanoicadaverisparpagliatiun
po’
dappertutto,sonofinitidopolaguerra.Ioei
mieisocifacciamobuoniaffariconleragazze,la
marijuana,econlecorsedicavalli,equandogli
affarivannomale,cisonoinostribuoniamicidei
Sindacatichecidannounamano.Vedete…»
Ghignoalzòlemaniepoileappoggiòdinuovo
sultavoloallacciate,«…secondonoiivecchi
tempisonopassati.BigJimColossimo,Johnny
Torno,DionO’Bannion,AlCapone…dove
stannoadesso,eh?Stannotuttiafareterraperi
ceci.Forsevoinonc’eravatequandodurantele
lottefralebandeandavamoanasconderciaLittle
BohemiavicinoaMilwaukee,vero?Be’,aquei
tempilagentesisparavacontantafacilitàche
avresteavutobisognodiconsultareun
programmapercapirechieranogliattoriechigli
spettatori.Poisisonostufati,intendoquelliche
nonsieranoancorastufatiamorte,secapite
quellochevogliodire,equandosiamoarrivatial
millenovecentocinquantaeiosonodiventatoil
capodelmiogruppo,abbiamolasciatol’industria
deifuochiartificiali.Eorachesuccede?Ora
venitevoiechiedeteameeaimieiamicidi
aiutarvinelcolpopiùgrossodellastoria!Così
cosadovreirispondereallavostraproposta,Mr…
eh….Comevichiamate?Bene,velodicoio,
signore.Tuttohaunprezzo,vero?Eunmiliardo
didollarièunbuonaffare.Mettiamovialebiglie
divetroetiriamofuorilefionde.Cistiamo.»
«Senti,Ghigno,cenemettideltempoperdire
disì,»commentòMrMidnightacido.
Goldfingerdissecordialmente:«Viringrazio
perlevostreinteressantissimedichiarazioni,Mr
Ring.
Sonofelicedidareilbenvenutoavoieai
vostriamici.MrSolo?»
Primadirispondere,MrSoloinfilòlamano
nellatascadelsoprabito,tiròfuoriunrasoioa
batteriaelomiseinfunzione.Unronziodiapi
furioseriempìlastanza.MrSoloalzòilcapo
all’indietroecominciòapassarsil’apparecchio
sullapartedestradelviso,pensieroso,congli
occhialsoffitto.
All’improvvisospenseilrasoio,lopoggiòsulla
tavoladavantialui,esivoltòdiscattoafissare
Goldfinger.Isuoiocchisipuntaronosulfaccione
dilunapienadiGoldfingercomedueboccheda
fuoconereeneosservaronoattentamenteogni
particolare.MetàfacciadiMrSolosembrava
nuda,l’altrametàeraancoraricopertadall’ombra
fittaescuradellabarba.Bondpensòche
probabilmenteeracostrettoasbarbarsiognitreo
quattroore.PoiMrSolosideciseaparlareelo
feceinuntonocheriempìdigelolastanza.Disse
abassavoce:«Signore,vihoosservato.Sieteun
tipomoltocalmoperunocheparladicosecosì
grosse.L’ultimapersonachehoconosciutocalma
comevoi,sicalmòdeltuttoconunabellaraffica
difucilemitragliatore.Vabene,vabene…»Mr
Solosiappoggiòalloschienale,alzòlemaniin
gestodiresa,«ecosìancheiocisto,sì.Ma…»
feceunapausaperdareenfasialleparole
seguenti,«…duesonolecoseocidaretequel
miliardoocreperete.
Sieted’accordo?»
LelabbradiGoldfingersiatteggiaronoadun
sorrisettodivertito.«Grazie,MrSolo.Accettole
vostrecondizioni.Hotutteleintenzionidi
rimanereinvita.MrHelmutSpringer?»
GliocchidiMrSpringeravevano
un’espressionepiùassentechemai.Disse
ampollosamente:«
Vorreiancoraconsiderareattentamentela
questione.Vipregodiconsultareimieicolleghi
mentreioprendounadecisioneinmerito.»
IlcommentoimpazientediMrMidnightfu:«
Semprelostesso.Aspettaquellacheluichiama
ispirazione.Èguidato…messaggi
dall’Onnipotentesullalunghezzad’ondadegli
angeli.Pensocheinvent’anninonhamaidato
ascoltoaunavoceumana.»
«MrStrap?»
JackStrapsocchiusegliocchiindirezionedi
Goldfinger,poidisseintonoestremamente
cortese:«
Immaginochevoiabbiateattentamente
studiatoilcasoesappiatequalisonoirischi,
inoltreoffritelasommapiùaltachemisia
capitatodisentirparlaredaquandounadelle
nostremacchinetteaLasVegass’inceppòe
continuòavomitaregettoni.Pensochesenoi
forniremogliuominielearmi,questafollia
riuscirà.Potetecontaresudime.»MrStraptornò
serio.Isuoiocchi,dinuovoconl’espressione
feroce,sivolsero,insiemeaquellidiGoldfinger,
versoMissPussyGalore.
MissGaloreabbassòlepalpebresugliocchi
violapernonesserecostrettaaguardareunodei
due.
Disseintonoindifferenteallastanzain
generale:«Dallemiepartiinquestiultimitempi
gliaffarinonsonoandatitantobene.»Picchiò
sullavergad’orodavantialeiconunadellesue
unghielaccated’argento.«Badate,nondicoche
hoilcontoinbancascoperto.Diciamochela
situazionenonèdellepiùbrillanti.Ecomeno?
Certochecistoanch’io.Ioelemieragazze
dobbiamopurmangiare.
»
Goldfingerleconcesseunsorrisettodi
comprensione.
«Ottimamente,grazie,MissGalore.Edora…
»guardòattraversolatavola,«MrSpringer,
possiamochiederviseavetepresounadecisione?
»
LentamenteMrSpringersialzòinpiedi.Fece
unpiccolosbadiglioeducatodaspettatoredi
un’operalirica,seguitodaunleggerorutto.Tirò
fuoriunelegantefazzolettodibatistaeselo
passòdelicatamentesullelabbra.Fecescorrerei
suoiocchidipietraduraintornoaltavololifermò
suGoldfinger.Mosselentamentelatestadauna
parteedall’altra,comesestesseesercitandoi
muscolidelcollo.Poidissegravementecomeun
direttoredibancacherifiutaunprestito:«Mr
Gold,temochelavostrapropostanon
incontrerebbeilfavoredeimieicolleghidi
Detroit.»Feceunleggeroinchinocheincludeva
tutti.«Mirimanesolodiringraziarviperavermi
offertoun’occasioneveramenteinteressante.
Buonasera,signoriesignora.»Nelsilenziodi
tombacheseguìlesueparole,MrSpringersi
infilòilfazzolettoconcuranelpolsino
immacolatodellacamicia,sigiròesiavviò
lentamenteversolaporta,l’aprìescomparve.
Laportasichiuseconunsuonosecco.Bond
notòcheGoldfingerfacevascivolarecon
noncuranzaunamanosottoiltavolo.Inquel
momentoOddjobstavaricevendoilsegnale.Per
farechecosa?
MrMidnightdisseintonocattivo:«Meno
malecheseneèandato.E’proprioilclassico
tipoconquattroulcere.Allora…»sialzòdi
colpoesivolseversoBond,«cheneditediun
bicchierino?»
Sialzaronotuttiesiavvicinaronoalbuffet.
BondsiritrovòfraMissPussyGaloreeTilly
Mastertoneoffrìlorodellochampagne.Miss
Galoreloguardòfreddamenteedisse:eLevatidi
mezzo,bello.
Noiragazzedobbiamoconfidarcideisegreti.
Vero,tesoro?»MissMastertonarrossìepoi
impallidì.
Sospiròadorante:«Ohsì,perfavore,Miss
Galore!»
BondsorriseacidoaTillyMastertonesi
allontanò.JedMidnightavevaassistitoallascena.
SiavvicinòaBondeglidisseserio:«Sentite,se
èlavostraragazza,èmegliochelateniate
d’occhio.
Pussysiprendetutteleragazzechevuole.Le
consumaagrappoli,comel’uva,nonsosemi
spiego.
aMrMidnightsospiròdisgustato:«Gesù,
comemiannoianoquestelesbiche!Vedrete,fra
cinqueminutiquellaragazzasaràdispostaafare
qualsiasicosaperPussy.»
Bonddisseallegramente:«Staròaosservare.
Manonpossofarcinulla.Tillyèunaragazza
indipendente.»
«Ahsì?»chieseMrMidnightconunascintilla
diinteressenellavoce.«Be’,allora…»si
raddrizzòilnododellacravatta.«Quella
Mastertonmivaagenio.Nonc’èdubbioche
abbiaeccellentirisorsenaturali.Civediamo.»
SorriseaBondesiallontanò.
Bondstavamangiandocavialeebevendo
champagneeriflettevasull’abilitàcheaveva
dimostratoGoldfingernelcondurrelariunione,
quandolaportainfondoallastanzasiaprìe
comparveunodeicoreanichesiaffrettòverso
Goldfinger.Goldfingerascoltòconlatesta
piegatainavantileparolechel’uomogli
sussurrò.Divenneserio.
«Signoriesignora.»Girògravementegli
occhisututtoilgruppo.«Horicevutocattive
notizie.Ilnostroamico,MrHelmutSpringerha
avutounincidente.E’cadutoperlescale.La
morteèstataistantanea.»
«Oh!Oh!»LarisatadiMrRingnonerauna
risata,eraunbuconellafaccia.«Echenedicela
suaguardiadelcorpo,SlappyHapgood?
«Ahimè,ancheMrHapgoodècadutoperle
scaleedèdecedutoperleferiteriportate.MrSolo
guardòGoldfingerconnuovorispetto:«Signore,
èmegliochefacciateaggiustarequellescale
primacheioeilmioamicoGiulioscendiamo.»
Goldfingerdisseserio:«Ilpuntopericolosoè
giàstatoindividuatoesonoiniziatiilavoridi
riparazione.»Divennepensieroso:«Temochea
Detroitpossanointerpretaremalequesto
incidente.
»
JedMidnightdisseallegramente:«Non
pensatecinemmeno.Lassùvannomattiperi
funerali.Epoidarannounsospirodisollievo.Il
vecchioHelmutnonsarebbeduratoalungo.In
questiultimimesinonhannofattoaltroche
ammucchiarepetardisottolasuasediaperfarlo
saltare.»SirivolseaMrStrapcheerainpiedi
accantoalui:«NonèveroJacko?»
«Giusto,Jed,»disseMrStrap,«hai
perfettamenteragione.MrHelmutM.Springer
dovevaessereeliminato.»
_______________
QuandoBondfinalmenteandòalettoquella
notte,nonriuscivaatogliersiquellaparoladalla
mente.
Oddjobavevaricevutoilsegnale,duesquilli,e
MrSpringerelasuaguardiadelcorpoeranostati
eliminati.Nonc’eraassolutamentenienteche
Bondpotessefare,ancheseavessevoluto,e
probabilmenteMrSpringermeritavacomunque
diessereeliminato.Maorac’eranoaltre59.998
personechestavanoperessereeliminate,a
menochelui,esoltantolui,riuscisseafare
qualcosaperevitarlo.
Quandolariunionedeicapisupremidella
malavitafusciolta,Goldfingeravevacongedato
laragazzaetrattenutoBondnellastanza.Perdue
oreavevacontinuatoadettargliappuntisul
programmadelleoperazioni,finoaiminimi
particolari.Quandoarrivaronoalparticolaredei
dueserbatoidadrogare,Bondchiese
informazionisultipodinarcoticoesullarapidità
deisuoieffetti.
«Diquestononvidovetepreoccupare.»
«Eperchè?Tuttodipendedaquesto.»
«MrBond,»gliocchidiGoldfingeravevano
un’espressionedistratta,lontana.«Vidiròla
veritàperchènonavretenessunapossibilitàdi
rivelarlaadaltri.Daquestomomentoinpoi
Oddjobstaràsemprealvostrofiancoedavrà
ordiniprecisi.Cosìmisentosicurodipotervidire
chel’interapopolazionediFortKnoxentrola
mezzanottedelGiornoX-1saràmortaoresa
inabile.Lasostanzachesaràdiluitaneiserbatoi
d’acqua,èGBinformaaltamenteconcentrata.»
«Mavoisietepazzo!Nonavreteveramente
l’intenzionediammazzaresessantamilapersone!
»
«Eperchèno?Gliautomobilistiamericanine
ammazzanoaltrettanteognidueanni.IlGBèil
piùpotentedeivelenicheagisconosuicentri
nervosi.E’statoperfezionatodallaWehrmacht
nel1943,manonèstatomaiusatoperpauradi
rappresaglie.Vidiròcheèun’armadidistruzione
piùefficacedellabombaall’idrogeno,l’unico
svantaggioèladifficoltàdisomministrarloalla
popolazione.Irussisisonoimpadronitidituttala
scortadiquestovelenoaDyhernfurthsulconfine
conlaPolonia.
Attraversoalcuniamicisonoriuscitoad
ottenerneunaquantitàsufficienteaimieiscopi.
Diluirlonell’acquapotabileèilmetodoidealedi
somministrazioneinzoneconunadensitàdi
popolazionemoltoelevata.»
Bonddisse:«Goldfinger,sieteunosporco
bastardo.»
«Nonfateilbambino,abbiamomoltolavoro
dafare.»
Piùtardi,quandoarrivaronoalproblemadi
cometrasportareletonnellated’orofuoridella
città,Bondfeceunultimotentativo.«Goldfinger
nonriusciretemaiaportareviatuttaquellaroba.
Nessunoriusciràaportarefuoridellacittà
centotonnellated’oro,figuriamocicinquecento
tonnellate.Viritrovereteadarrancarelungola
DixieHighwaysuuncamionconpocheverghe
d’orocarichediraggigammaeconl’esercito
americanoallevostrecalcagna.Eavrete
ammazzatosessantamilapersonesoloperquesto?
E’tuttaunafarsasenzasenso.Ancheseriusciste
aportarviaunatonnellataodue,dovepensatedi
nasconderle?»
«MrBond,»lapazienzadiGoldfingerera
infinita.«Sidàilcasocheunincrociatore
sovieticodeltipoSverdlovskabbiainprogramma
diarrivareaNorfolk,Virginia,proprioinquesti
giorniedisalparedaNorfolkilGiornoX.
Trasportatoprimaperferrovia,poiperautotreno,
ilmiooroarriveràabordodellanaveentro
mezzanottedelGiornoX.Anch’iomiimbarcherò
sullanavechesidirigeràaKronstadt.Ognicosaè
stataattentamentestudiataeogniostacolo
previsto.Hovissutopercinqueannipensandoa
questaimpresa.Oraègiuntoilmomentodella
rappresentazione.
HoliquidatotuttelemieattivitàinInghilterra
einEuropa.Irimasuglidellamiavitapassata
andrannoaglispazzinicheinbrevetempo
seguirannolemietracce.Iononcisaròpiù.Avrò
giàemigratoeavròportatoconmeilcuored’oro
dell’America.Naturalmente…»proseguì
Goldfingerintonoindulgente,«…questa
rappresentazioneunicanonsaràperfetta.Nonc’è
statotemposufficienteperleprove.Hobisogno
diquestistupidigangster,deilorouominiedelle
loromitragliatrici,mahodovutochiamarlisolo
all’ultimomomento.Farannosicuramentedegli
sbagli,enonriuscirannomaiametterealsicuroil
lorobottino.Qualcunodilorosaràpreso,altri
verrannouccisi.Questecosenonmiinteressano.
Questepersonenonsonochelecomparse
necessarie,percosìdire,perlescenedimassa.
Comparse,MrBond,presedallastrada.Quelche
saràdiloro,unavoltafinitalarappresentazione,
nonèaffarmio.Eoramettiamociallavoro.
Vogliosettecopiediquellochevihodettato
entroquestasera.Doveeravamo?…»
Ecosì,pensavafebbrilmenteBond,questanon
èsemplicementeun’impresaappoggiatadalla
SMERSH,questavoltac’èingiuocoanchel’Alto
Presidium.QuestavoltasitrattadellaRussia
control’America.Rubarequalcosaaun’altra
nazionepotevaconsiderarsiun’azionediguerra?
Machiavrebbesaputochel’orosarebbefinitoin
Russia?Nessuno,seilprogettodiGoldfinger
fosseriuscitocomeeranellesueintenzioni.
Nessunodeigangsteravevailminimosospetto
sull’identitàdiGoldfinger,loconsideravano
semplicementeunodiloro,unaltrogangster,
anchesediproporzioniquasiinumane.Ei
dipendentidiGoldfinger?Gliautistiche
avrebberoguidatoilconvogliod’oro?
BondeTillyMasterton?Qualcunosarebbe
statoucciso,luielaragazzacompresi.Altri,i
coreaniadesempio,sarebberostatiimbarcati.
Nonavrebbelasciatonessunatraccia,nessun
testimone.Eraunattodipirateriamoderna,con
tuttiivecchitrucchidelmestiere.Goldfinger
avrebbesaccheggiatoFortKnox,comeMorganil
PirataavevasaccheggiatoPanama.Nonc’era
alcunadifferenzasenonchelearmieletecniche
usateeranodell’ultimotipo.
Ec’eraunsolouomoalmondochepoteva
fermarlo.Macome?
Ilgiornodopofuuncarosellocontinuodi
lavoroamacchina.Ognimezz’oraarrivavauna
notadiGoldfingerdovesichiedevanoorari,
copie,preventivi,liste.Portarononellastanzadi
Bondun’altramacchinadascrivere,carte
geografiche,libridaconsultareequalsiasicosa
Bondchiedesse.EderasempreOddjobcheapriva
laportaquandoBondbussava,entrandonon
staccavamaigliocchidaBondeseguivaattento
ognisuomovimento.PerluiBondelaragazza
nonfacevanopartedell’organizzazione,erano
soloschiavipericolosichebisognavatenere
d’occhio.
TillyMastertoneraaltrettantoriservata.
Facevailsuolavorocomeunamacchina,veloce,
accurata,volenterosa,mataciturna.Reagìcon
freddacortesiaaitentatividiBonddicreare
un’atmosferaamichevole,diconfidarleisuoi
pensieri.Intuttoilgiornoriuscìsoltantoasapere
chefacevalasegretariaperl’Unilever,cheera
unadiscretapattinatricesulghiaccio,cheaveva
giàpartecipatoaspettacoli,cheilsuohobbyerail
tiroalbersaglioconlapistolaelacarabinaeche
avevafattopartedidueclubditiratoriscelti.
Avevapochiamici,noneramaistatainnamorata
ofidanzata,vivevasolainunappartamentinodi
duestanzeaEarlsCourt.Avevaventiquattroanni.
Sì,sieraresacontochestavanoinunabrutta
situazione,maqualcosasarebbesuccesso.Questo
affarediFortKnoxeraunapazzia,sarebbe
sicuramenteandatomale.ConsideravaMiss
PussyCaloresemplicemente«
divina».Sembravachesifidassedileiper
uscirefuoridaquelpasticcio.Ledonneconun
po’diintuitoriuscivanomeglionellecoseche
richiedevanoabilità.L’istintodicevaloroquello
chedovevanofare.Bondnondovevapreoccuparsi
perlei.Leinonerainpericolo.Bondgiunsealla
conclusionecheTillyMastertoneraunadiquelle
ragazzecongliormonifuoriposto.Conosceva
beneiltipoepensavachequestedonneeleloro
bruttecopiealmaschileeranolaconseguenzadel
votoalledonneedellauguaglianzadeisessi.
Dopocinquantaannidiemancipazionelequalità
femminiliandavanoscomparendoosi
trasferivanoaimaschi.Gli«incerti»deidue
sessiandavanoaumentando,noneranoancoradel
tuttoomosessuali,manonsapevanopiùnemmeno
lorocosaeranoesattamente.Ilrisultatoerauna
massadispostati,infelici,aridiepienidi
frustrazioni,ledonnecoldesideriodidominaree
gliuominidiesserecoccolati.Glifacevanopena,
manonavevatempodaperdereconloro.Bond
sorriseacidoricordandolesuefantasiesulla
ragazzalungolavalledellaLoira.EntreDeuxSeins…sìproprio!
L’ultimomessaggiodiGoldfingerdiceva:
«Ioeicinquecapipartiremodomanimattina
dall’aeroportoLaGuardiaalle11suunaereoda
noleggioguidatodamieipilotiperun’ispezione
aereadellazonadelleoperazioni.Verreteanche
voi.Mastertonrimarràqui.G.
Bondsisedettesull’orlodellettoerimasea
fissareilmuro.Poisialzòeandòallamacchina
dascrivere.Lavoròperun’orariempiendoledue
facciatediunfogliocontuttiidettaglidel
programmadelleoperazioni.Piegòilfoglioelo
arrotolòinunpiccolocilindrodellagrandezzadel
suomignoloeloincollòlungoilmargine.Poisu
unastrisciadicartascrisse:________
URGENTEEIMPORTANTISSIMO.SI
GARANTISCECHESARÀDATAUNA
RICOMPENSADI5000DOLLARIECHENON
SARANNOFATTEDOMANDEACHI
CONSEGNERÀ
QUESTOMESSAGGIOSIGILLATOAFELIX
LEITERPRESSOAGENZIAINVESTIGATIVA
PINKERTON,154NASSAUSTREET,NEW
YORKCITY.IDENARISARANNODATIIN
CONTANTIALMOMENTODELLA
CONSEGNA.
______________
Bondarrotolòquestomessaggiointornoal
cilindretto,scrisse5000ininchiostrorosso
sull’esternoeattaccòilpacchettinoalcentrodi
unpezzodinastroadesivolungoottocentimetri.
Sisedettedinuovosulbordodellettoesiattaccò
l’estremitàdelnastroadesivoall’internodiuna
coscia.
20Viaggioversol’olocausto
«Signore,ilControlloAereocistachiamando.
Voglionosaperechisiamo.Diconochestiamo
sorvolandounazonamilitare.»Goldfingersialzò
dalsuosedileedentrònellacarlinga.Bondlo
osservòmentreprendevainmanoilmicrofono.
Lasuavocesiudìchiarasoprailronzio
dell’aereo.
«Buongiorno.QuièMrGolddellaParamount
PicturesCorporation.Stiamoeffettuandouna
ricognizionedelterritorioperprepararegli
esternidiunapellicolacheentreràprestoin
lavorazionesulfamosoattaccodeiConfederali
cheportòallacatturadelGeneraleShermana
MuldraughHill.
Sì,propriocosì.CaryGranteElizabethTaylor
sononelcast.Checosa?Ilpermesso?Certoche
abbiamoilpermesso.Vediamo…»Goldfinger
nonconsultòassolutamenteniente,«eccolo.
FirmatodalCapodeiServiziSpecialidel
Pentagono.Certo,ilComandantedelCentrodelle
ForzeArmateneavràsicuramenteunacopia.
Grazie.Sperocheilfilmvipiacerà.Arrivederci.
»
L’espressionegiovialescomparvedallafaccia
diGoldfingerchepassòilmicrofonoalsecondo
pilotaetornònellacabina.Rimaseinpiedia
gambeleggermentedivaricateguardandoisuoi
passeggeri:«Bene,signoriesignora,pensatedi
avervistoabbastanza?Credochesareted’accordo
conmecheètuttochiaroechelecopiecheviho
datodellapiantadellacittàsonoesatte.Preferisco
nonscenderepiùinbassodimillecinquecento
metri.Adessofacciamounaltrogiroepoici
allontaniamo.Oddjobportadabere.»
Cifuunariddadicommentiedidomandealle
qualiGoldfingerrisposeconcalma.Oddjobsi
alzòdalsuopostoaccantoaBondesidiresse
versoilfondodell’aereo.Bondloseguìesottoi
suoiocchisospettosientrònellatolettaechiusela
porta.Sisedetteecominciòapensareconcalma.
Duranteiltragittoversol’aeroportoLaGuardia
nonavevaavutoalcunapossibilitàdidisfarsidel
messaggio.
Loavevanofattosaliresulsedileposterioredi
unaBuickberlinaeOddjobsieramessoaccantoa
lui.L’autistaavevachiusoachiaveleportiere
dopoaveraccuratamentealzatoivetridei
finestrini.
Goldfingererasalitodavanti.Oddjobstava
sedutoleggermenteditraversosulsedile,conle
grossemanonepoggiatesullecosceprontea
scattare.Nonavevatoltogliocchididossoa
Bondfinoachelamacchinanoneraentrata
nell’hangardegliaereidanoleggio.
ImpacchettatofraOddjobeGoldfinger,Bondnon
avevaavutoaltraalternativachequelladisalire
lascalettadell’aereoemettersisedutoaccantoa
Oddjob.Dieciminutipiùtardieranoarrivatitutti
glialtri.Cifuunsemplicescambiodifreddi
saluti.Sicomportavanotuttiinmodo
completamentediversodalgiornoprima,nonci
furonochiacchiereinutilinèosservazioni
spiritose;ormaieranoinguerra.PerfinoPussy
Galoreconunimpermeabiledidacronnero
strettoinvitadaunacinturainpelle,aveva
l’aspettodiunufficialedelleSS.Sull’aereosiera
voltataunaoduevolteaguardareBond,manon
avevarispostoalsuosorriso.Forsenonriuscivaa
capirequalefosseilruolodiBond,chifosse
esattamente.Unavoltatornatiall’aeroportoLa
Guardiasarebbestatalastessacosa.Adessoomai
più.Madove?Traifogliettidellacartaigienica?
Mapotevanovenirusatitroppoprestoosolofra
settimane.Avrebberovuotatosubitoil
portacenere?Forseno,mac’eraunacosache
avrebberofattoimmediatamente.
Sisentìunmaneggioallamanigliadellaporta.
Oddjobcominciavaadimpazientirsi.Bonddisse:
«
Vengo,scimmione.»Sialzòesollevòla
ciambelladelcoperchio.Sistrappòilpacchettino
dall’internodellacosciaeloattaccòsottola
ciambella.Appenal’aereofosserientrato
nell’hangarsisarebberosubitopreoccupatidi
andareapulire.
LascrittaCINQUEMILADOLLARIDI
RICOMPENSAeravisibilissima.Nemmeno
l’inservientepiùfrettolosoavrebbepotutonon
accorgersene.Amenochequalcunononavesse
precedutol’inserviente.MaBondpensòcheera
moltopocoprobabilecheunodeipasseggeri
alzasseilsedile.
Riabbassòcondelicatezzalaciambellaefece
scorreredell’acqua,poisilavòilviso,siravviòi
capellieuscì.
Oddjoblostavaaspettandofurioso.Spinseda
parteBond,infilòlatestanellatolettaeosservò
attentamenteingiro,poirichiuselaporta.Bond
tornòalsuoposto.OraavevamessoilsuoSOS
nellabottigliael’avevaaffidataalleacque.Chi
l’avrebbetrovato?Equando?
Primachel’aereotoccasseterra,tutti,da
Goldfingeralpilotaealsecondopilota,si
andaronoachiudereinquellamaledettatoletta.
Ognivoltacheunoneusciva,Bondsiaspettavadi
sentireilfreddodiunapistolasulcollo.Ma
finalmentefuronodinuovosullaBuickdirettia
grandevelocitàversoManhattan,epoilungoil
fiumeversoildepositodoveliattendevaun’altra
moledilavoro.Eraunacorsaachiarrivava
primo:lamacchinaperfettaedefficientedi
Goldfingerolapiccolamicciacheavevaacceso
Bond?Checosastavasuccedendofuoridilì?
Duranteitregiornisuccessivi,Bondcercavadi
seguireconlasuaimmaginazionequelloche
probabilmentestavasuccedendo:Leiterche
informavailsuocapo,lariunione,Washington,
l’FBI,Hoover,l’esercito,ilPresidente.
LeitercheinsistevachelecondizionidiBond
dovevanoessererispettate,chenonbisognava
prenderedeiprovvedimentisospetti,noniniziare
nessunaricerca,chenessunodovevamuoversise
nonilGiornoXconun’azionemassicciache
avrebbepermessodicatturaretuttalabandasenza
chenessunoriuscisseasfuggire.Avrebbero
accettatolecondizionidiBondononsela
sarebberosentitadicorrererischi?Avevano
parlatoconM?Mavevaforseinsistitoche
dovevanocercaredisalvareBond?No,
sicuramenteMavrebbecompresoqualeerala
situazione.AvrebbecapitochelavitadiBond
noncontava,chenientedovevametterea
repentagliolariuscitadelleoperazioni.
Naturalmenteavrebberodovutoimpadronirsidei
due«giapponesi»ecercaredistrapparloroil
messaggiocifratocheGoldfingeravrebbeatteso
ilGiornoX-1.Lecosestavanoandandocosì
oppure…Leiternonerainsede?«Chièquesto
007?Chesignifica?Deveesserequalchematto
visionario.Senti,Smith,controllaunpo’questo.
Va’giùaqueldepositoadareun’occhiata.Mi
dispiace,nientecinquebigliettoni.Questovi
rimborseràperilritornoall’aeroportoLa
Guardia.Hopauracheviabbianogiocatountiro.
»Opeggioancora,nonerasuccessonientee
l’aereostavaancorainunangolodell’aeroportoe
nessunovisarebbesalitopergiorni?
Notteegiorno,questipensieritormentarono
Bondmentreillavorocontinuavaintenso,leore
passavanolenteelamacchinazionemortalesi
avvicinavaallafine.IlGiornoX-1arrivòepassò
inunlamponegliultimipreparativifebbrili.Poi
allaseragiunseunmessaggiodaGoldfinger.
«Laprimafasedelleoperazionihaavuto
successo.Partenzaamezzanotte,comestabilito.
Portatecopiedituttelepiante,orarieprogrammi.
G.»
IlcontingentediGoldfingermarciòin
formazionechiusa,conBondeTillyMasterton
nelmezzo,attraversol’atriosemidesertodella
PennsylvaniaStationelungoibinariversoil
trenospecialecheliattendeva.Tutti,Goldfinger
compreso,indossavanoicamicibianchielefasce
albracciodeirepartimedicidisoccorso.La
piattaformalungoiltrenoeraaffollatadalle
figurespettralideicapigangster.
Ilsilenzioelatensioneeranoquelliche
accompagnanounaforzadiemergenzache
accorreversoilluogodeldisastro,elebarellee
letutedidecontaminazionechevenivanocaricate
sultrenorendevanolascenaancorpiù
drammatica.Ilcapostazionestavaparlandocon
ungruppodimedicipiùanzianiconlefaccedi
Midnight,Strap,SoloeRing.AccantoaloroMiss
Galoreconunadozzinadiinfermieredaivisi
pallidiattendevanoinpiedicongliocchibassi
comesestesserointornoadunatombaaperta.
Senzatruccoeconicapellinascostidallecuffie
bluscurodellaCroceRossa,eranoperfette.
Recitavanoinmodoeccellente,premurose,
pietose,votateadalleviarelesofferenzeumane.
Quandoilcapostazionevidearrivare
Goldfingereilsuogrupposiaffrettòloro
incontro.«MrGold?»lasuaespressioneera
grave.«Temochelenotizienonsianotroppo
buone.Pensochesaràsututtiigiornaliquesta
notte.TuttiitrenivengonofermatiaLouisville,e
daldepositodiFortKnoxnongiungenessun
segnale.Mailvostrotrenohailpermessodi
proseguire.Innomedelcielo,dottore,checosa
stasuccedendolaggiù?Lagentechearrivada
Louisvilledicecheirussidevonoaverbuttato
qualcosadall’aria.Naturalmente…»il
capostazionefissavaintensamenteGoldfinger,«
…iononcredoaquestestorie.Madichecosasi
tratta?»
L’espressionediGoldfingererasolenne.Disse
intonogentile:«Miocaroamico,èproprio
questochevogliamoscoprire.Èquestalaragione
percuicimandanolaggiù.Sevoletesaperelamia
opinionepersonale,mabadateèsolouna
opinione,èunaformadimalattiadelsonno,tripanosomiasi,comevienechiamata.»
«Davvero?»Ilcapostazioneerarimasto
impressionatodalnomedelmorbo.«Credetemi,
dottore,siamotuttimoltoorgogliosidivoiedi
tuttiivostriuomini.»Glistrinselamano.«
Buonafortuna,dottore.Orafatesaliretuttoil
personalesultrenoeiodaròsubitoilsegnaledi
partenza.»
«Grazie.Ioeimieicolleghinon
dimenticheremolavostrapreziosa
collaborazione.»Feceunbreveinchinoe
s’incamminòseguitodaglialtri.
«Signori,incarrozza!»
BondsiritrovòsuunacarrozzaconTilly
Mastertonsulsedileaccantocircondatodatuttii
coreaniedaitedeschi.Goldfingereraseduto
qualchesedilepiùavantiechiacchierava
animatamenteconisuoisatrapi.MissPussy
Galoresiavvicinòversodiloro.Ignorando
l’espressioneansiosadiTillyMasterton,rivolsea
Bondunlungosguardoinquisitore.Sisentìun
rumorediportieresbattute.
PussyGaloresifermòconunbracciopoggiato
sullaspallieradelsediledifronteaBond.Lo
guardònegliocchi:«Ciao,bello.Èunpo’che
noncivediamo.Misembracheloziocitenga
moltoate.»
Bonddisse:«Salve,bellezza.Questadivisati
donamolto.Misentounpo’debole.Perchènon
micuriunpo’tu?»
Gliocchiviolaloesaminaronoattentamente.
Disseintonosommesso:«Vuoisapereunacosa,
MisterBond?Holasensazionechec’èqualcosa
chenonvaconte.Iohouncertointuito,sai?Che
cifatetuequellabambola,»accennòconlatesta
aTilly,«…inquestoaffare?»
«Facciamotuttoillavoro.»
Iltrenocominciòamuoversi.PussyGaloresi
raddrizzòedisse:«Puòdarsi.Masequalchecosa
vastortoinquestoaffare,perlamiapartene
risponderaitu,bello.Intesi?»
Nonaspettòrispostaesidiresseversoilgruppo
deiCapidiStatoMaggiore.Fuunanotteconfusa,
agitata.Sidovevanomantenereleapparenze
davantiagliocchicuriosiecomprensividel
personaleferroviario.Leriunionidell’ultimaora
dovevanosembraresericonclavimedici;niente
sigarette,nienteimprecazioni,nientesputiper
terra.Legelosieelerivalitàfralevariebande
dovevanoesserescrupolosamentetenutesotto
controllo.Lafreddasuperioritàdeicomponentila
Mafia,specialmenteneiconfrontidiJackStrape
deisuoiuominiraffinatieindolenti,avrebbe
avutosicuramentedelleconseguenzesanguinose,
seicapinonavesseroprevistoquestopericoloe
nonfosserostatisempreall’erta.Goldfinger
avevaprevistoquestifattoripsicologicieaveva
presotutteleprecauzioninecessarie.Ledonne
dellaCementMixersviaggiavanoisolatesuun
vagonespeciale,eraproibitobereeicapibanda
avevanol’ordineditenereilorouominioccupati
dandolorogliultimiavvertimenti,istruendoli
conlepiantedellacittàeintrattenendoliin
lunghediscussionisuipianidifuga.Goldfingerfu
chiamatovarievolteagiudicarechidovesse
averel’esclusivadiunacertastradaversoil
confinemessicano,versoildeserto,versoil
Canada.Erasorprendentecheuncentinaiofrai
piùtemibilidelinquentidegliStatiUniti,pur
sottolaspintadell’eccitazioneedell’avidità,
potesseroesseremantenuticalmietranquilli.Ed
eraGoldfingercheavevacompiutoilmiracolo.A
partelacalmaelapericolositàdell’individuoin
sè,eranolaminuziaconcuierastatopreparatoil
colpo,elafiduciacheluidimostravache
tranquillizzavanotuttiecheriuscivanoacreare
unaspeciedispiritodisquadrafralebanderivali.
Mentreiltrenoattraversavalepianuredella
Pennsylvania,tuttiipasseggericaddero
lentamenteinunsonnoinquieto,agitato.Tutti,
menoGoldfingereOddjobcherimaserosveglie
vigili.BenprestoBondrinunciòall’ideachegli
eravenutadiusareunodeisuoicoltellinascosti
nellescarpesuOddjobeditentarelafuga,
quandoiltrenoavesserallentatonellevicinanze
diunastazioneonell’affrontareunasalita.Bond
sonnecchiava,rompendosiilcervellosulleparole
delcapostazione.
Ilcapostazioneliavevacertamentecreduti
dellaCroceRossaesapevacheFortKnoxerain
statodiemergenza.Lenotiziecheglierano
arrivatedaLouisvilleeranolaveritàofacevano
partedelgigantescopianodidifesa?Seeracosì,
ilpianoerastatopreparatoconcurasufficiente?
Sarebbeandatotuttoliscio?Sarebbesuccesso
nientecheavrebbemessoinguardiaGoldfinger?
Eseinvecelenotizieeranoesatte,eilveleno
avevaavutoeffetto,aBondcherestavadafare?
CifuunacosaperòcheBonddecisedifare.
Nell’eccitazionedell’OraX,sisarebbeavvicinato
aGoldfingeregliavrebbetagliatolagolaconuno
deisuoicoltelli.Maquestoattoavrebbeavuto
altrosignificatochequellodiunavendetta
personale?LasquadradiGoldfingeravrebbe
accettatounaltrocapochedessel’ordinedi
innescarelatestataatomicaedifarlasaltare?Chi
sarebbestatoabbastanzaenergicoeabbastanza
freddodaprendereinmanolasituazione?Mr
Solo?Eraprobabile.Ilcolposarebberiuscito
forsesoloametà,sarebberoriuscitiad
allontanarsiconunacertaquantitàdioro,meno
gliuominidiGoldfingerchesarebberostati
perdutisenzalasuaguida.Eintanto,qualsiasi
cosapotessefareoraBond,sessantamilapersone
forseeranogiàmorte.C’erastatonientecheBond
avrebbepotutofareperevitarlo?Avevamaiavuto
l’occasionediuccidereGoldfinger?Sarebbe
riuscitoaqualchecosaseavessefattounascena
allaPennsylvaniaStation?
Fissandolasuaimmagineriflessasulvetrodel
finestrino,Bondtendeval’orecchioalsuono
allegrodeicampanellideipassaggialivello,al
fischiodeltrenoesitorturavailcervelloconuna
riddadidubbi,domande,rimproveri.
21L’uomopiùriccodituttiitempi
Lentamenteun’albarossarischiaròladistesa
senzafinedierbanerachegradatamentepreseil
famosocolorbludellepianuredelKentucky,
manoamanocheilsolespazzavavialeombre
dellanotte.Alleseiiltrenocominciòadiminuire
lavelocitàepocodopoattraversaronolaperiferia
diLouisvilleperfermarsipoialfischiodeifreni
idraulicinellastazionesemidesertaepienadi
echi.
Unpiccologruppodipersoneerainattesadel
loroarrivo.Goldfingercongliocchicerchiatiper
lastanchezza,fececennoadunodeitedeschi,
preselasuavaligettaneraescesedaltreno.Cifu
unbreveconciliabolotrailcapostazionedi
LouisvilleeGoldfingercheannuivagravementea
quellocheglivenivadetto.Poilentamentesi
avvicinòaltreno.MrSoloerainpiedisullaporta
delvagoneinattesadiistruzioni.Bondsentì
Goldfingerdiretristemente:«Purtroppo,dottore,
lasituazionesembraesseregravecome
temevamo.Adessomirecheròconquesti
strumenti…»alzòlavaligetta,
«…sullalocomotivaanterioreeci
addentreremolentamentenellazonainfetta.Dite
perfavoreatuttoilpersonalediprepararsiad
indossarelemaschere.Ionehodueperil
macchinistaeilfuochista.Tuttoilrestodel
personaleferroviariodevelasciareiltrenoquia
Louisville.»
MrSoloannuìgravemente:«Certo,professore.
»Chiuselaportiera.Goldfingers’incamminò
lungolapiattaformaseguitodalsuogiannizzero
tedescoedalgruppettodipersoneche
continuavanoascuoterelatestaconespressione
grave.Dopoqualcheminuto,iltrenosiavviò
lentamenteesilenziosamentefuoridellastazione,
lasciandodietrodisèilgruppettodipersoneora
infittitodaiquattrocontrolloripiuttostoconfusi,
conlemanialzateinsegnodisaluto.
Ancoracinquantaseichilometri,mezz’ora!Le
infermierefecerocircolarecaffèe«krapfen»e,
perquellicheneavesserobisogno,duepilloledi
tranquillante(Goldfingeravevadavveropensatoa
tutto!).Leragazzeeranopallide,silenziose.
Nessunoscherzavaofacevacommentispiritosi.Il
trenosieraquasifermato,poiconunostrattone
ricominciòaguadagnarevelocità.Ilmacchinista
eracambiato.
Qualcheminutopiùtardi,MrStrappercorse
tuttoiltrenogridando:«Fradieciminutisi
arriva.
Svelta,gente!LesquadreA,BeCsipreparino.
Tuttoprocedebene.Statecalmi.Ricordatei
vostricompiti.»Proseguìversoilvagone
successivoeBondloudìripetereleistruzioni.
BondsivoltòversoOddjob:«Stammia
sentire,scimmione.Iovadoallatolettaeforse
ancheMissMastertoncideveandare.»Sigirò
versolaragazza:«Chenedite,Tilly?»
«Sì,»disseleiintonoindifferente,«penso
chesiameglio.»
Bonddisse:«Bene,andateavanti.»
Ilcoreanosedutoaccantoallaragazzalanciò
unosguardointerrogativoaOddjobchescossela
testa.
Bonddisse:«Senonlalasciateandaresola
comincioamenarbotteenoncredochea
Goldfingerlacosapiacerebbe.»Sivoltòversola
ragazza:«Andatepure,Tilly,aquestiscimmioni
cipensoio.»
Oddjobemiseunaseriedilatratiediringhiche
glialtricoreaniparverocapire.Unodilorosialzò
edisse:«Vabene,masenzachiuderelaportaa
chiave.»Seguìlaragazzaversoilfondodel
vagoneesimisediguardiadavantiallaporta.
OddjobfecelostessoconBond.Unavolta
entratonellatoletta,Bondsitolselascarpa
destra,estrasseilcoltelloeseloinfilònella
cinturadeipantaloni.Lascarpasarebberimasta
senzatacco,manessunoloavrebbenotatoquel
giorno.Poisilavò.Ilvisoriflessonellospecchio
erapallidoegliocchigrigio-azzurrierano
incupitidallatensionenervosa.Tornòasedereal
suoposto.
Adestra,inlontananza,qualcosaluccicava,poi
lesagomedialcunicaseggiatibassicominciarono
asorgeredallanebbiolinadelmattino.
Lentamentesirivelaronocomealcunihangare
unatorredicontrollo.L’aeroportoGodman!Il
ritmodelleruotedeltrenorallentò.Lungola
ferroviacominciaronoascorrerealcunevillette
moderne,tutteuguali.Sembravanodisabitate.A
sinistrailnastroscurodellaBrandenburgStation
Road.Bondsisporsedalfinestrino.FortKnoxsi
stendevatranquillanellanebbiolina.Sopralecase
l’ariaeratersacomecristallo,nessunatracciadi
fumo.
Nessunostavapreparandolacolazione!Iltreno
andavaoraquasiapassod’uomo.SullaStation
Roadc’erastatounincidente.Leduemacchine
sembravanoessersiscontratefrontalmente.Il
corpodiunuomopenzolavafuoridalfinestrino
diunamacchinafracassata.L’altraautoera
rovesciataconleruoteall’insùcomeuninsetto
morto.IlcuorediBondcominciòabattereforte.
Sorpassaronolacabinadisegnalazione.Sulle
leveeradrappeggiatoqualcosa.Eraunacamicia
dauomoedentrolacamiciailcorpopenzolava
conlatestaall’ingiù.Unafiladivillette.Un
corpoinmagliettaepantaloncinigiacevafacciaa
terrainmezzoadunprato.L’erbaerastata
tagliataaperfezionefinoachelafalciatricenon
avevadisegnatounbruttoghirigoroesiera
arrestata.Unacordapienadipannistesisiera
rottasottoilpesodiunadonnaaggrappataad
essa.Ladonnagiacevasuunapiladipanni
bianchiaccantoadun’estremitàdellacordarotta
dallaqualepenzolavaancorapartedelbucato.
Orailtrenostavalentamenteattraversandola
cittàedovunque,inognistrada,suogni
marciapiede,sivedevanofigureaterra,isolate,
ammucchiateinsieme,sullesedieadondolo
all’ombradeiportici,nelmezzodegliincroci
doveisemaforicontinuavanoamandareiloro
segnalicolorati,dentrolemacchinecheerano
riusciteafermarsieinquellecheavevano
cozzatocontrolevetrinedeinegozi.Morti!Morti
dappertutto.Nessunmovimento,nessunsuono,
salvoilritmaredeipassidiacciaiodell’assassino
cheattraversailcimiterodellesuevittime.
Sisentìuntramestiodipassi.BillyRingarrivò
ghignandoallegramente.Sifermòaccantoal
sedilediBond.
«Accidenti,ragazzi!»esclamò,«ilvecchio
Goldhafattoproprioprenderelasbronzaatutti!
Peccatochequalcunostesseinmacchina
quandoècrollato.Macos’èchediconosulla
frittata?Ahsì,nonsipuòfaresenzarompere
qualcheuovo.Nonècosì?»
Bondfeceunasmorfia:«Propriocosì.»
BillyRingfecelasuarisatasilenziosaesi
allontanò.
IltrenoentrònellaBrandenburgStation.
Decineedecinedimortigiacevanounpo’
dappertutto,uomini,donne,bambini,soldati.Le
piattaformeformicolavanodicorpi,supini,
bocconi,raggomitolatisusestessi.Bondcercò
disperatamenteunsegnodivita,unbattitodi
ciglia,unmovimentodiunamano.Niente!Un
momento!Checos’eraquestosuono?Attraversoi
finestrinichiusigiungevaunlamentodebole.Tre
carrozzineeranofermedavantiaglisportellidella
biglietteriaelemadrigiacevanoaterravicino
alleruote.Macerto!Ineonatiavevanobevuto
latte,nonl’acquamortale.
Oddjobsialzòinpiedi,imitatodatuttala
squadradiGoldfinger.Lefaccedeicoreanierano
privediespressione,sologliocchisbattevanodi
continuocomequellidianimalinervosi.I
tedeschieranopallidi,torvi.Tuttievitavanodi
guardarsi.Insilenziosiavvicinaronoall’uscitae
rimaseroinfilaadaspettare.
TillyMastertontoccòunamanicadiBond.La
voceletremava.«Sietesicurochesonosolo
addormentati?Mièsembratodivedereuna
speciedi…unaspeciedischiumasullaboccadi
qualcuno.»
Bondavevanotatolastessacosa.Laschiuma
avevaunasfumaturarossastra.Disse:«Pensoche
qualcunostessesucchiandounacaramellao
qualcosadelgenerequandoècaduto
addormentato.
Sapetebenecomesonoquestiamericani,
masticanosemprequalchecosa.»Poiavoce
bassissima.
«Tenetevilontanadame.Forsecisaràuna
sparatoria.»Laguardòfissapervedereseaveva
capito.
Tillyfeceuncennoconlatestasenza
guardarlo.Poiglisussurròdall’angolodella
bocca:«IostaròvicinaaPussy.Leisiprenderà
curadime.»
Bondlesorriseeledisseincoraggiante:«
Bene.»
Iltrenorallentòfinoafermarsi.Sisentìil
fischiodellalocomotiva.Leportesiaprironodi
colpoeivarigruppidiuominisceserosulla
piattaformadelbinariodiraccordodeldeposito.
Daquelmomentoinpoituttoprocedettecon
precisionemilitare.Levariesquadrepreserola
formazionedibattaglia,primaungruppodi
assaltoconfucilimitragliatori,poiibarellieriper
mettereinsalvoilpersonaledeldeposito(una
raffinatezzainutile,pensòBond),poilasquadra
didemolizione(dieciuominiconilgrosso
scatoloneavvoltointelacerata),quindiungruppo
mistodiautistiedicontrollorideltraffico,infine
ilgruppodelleinfermierecheoraimpugnavano
tutteunapistola.Leragazzedovevanorimanere
nelleretrovieaccantoadungruppodiriserva
munitodiarmipesanticheavevailcompitodi
intervenireincasochequalcuno,comesiespresse
Goldfinger,«sifossesvegliato».
BondeTillyfacevanopartedelComandoche
comprendevaGoldfinger,Oddjobeicinque
capibanda.Dovevanoappostarsisuitettipiatti
delleduelocomotivedaiqualisidominavala
zonadelleoperazioni.Bondelaragazzaavevano
ilcompitodioccuparsidellecarte,degliorarie
deicronometri,inoltreBonddovevaosservare
chenonfosserofattisbagliononsiverificassero
ritardiedeventualmenteinformarneGoldfinger
cheavrebbepresoiprovvedimentinecessari
attraversolaradioportatile.Giuntoilmomentodi
faresploderelabomba,sisarebberoriparati
dietrolelocomotive.
SisentironoduefischiementreBondeTillysi
arrampicavanosultettodellaprimalocomotiva,
lasquadrad’assaltosilanciòattraversoipochi
metriditerrenoscopertotralaferroviaeil
BullionBoulevard.Bondsitenevailpiùvicino
possibileaGoldfinger.Goldfingerteneva
costantementeunbinocolodavantiagliocchieun
microfonovicinoallabocca.MatraluieBond
c’erasempreOddjob,quellamontagnamassiccia
dicarne,chedisinteressandosicompletamentedi
quellochestavaaccadendo,nonstaccavamaigli
occhidaBondedallaragazza.
Colpretestodiesaminareunamappaetenere
d’occhioilcronometro,Bondcercavadimisurare
ledistanzeediprepararsialcolpo.Detteuno
sguardoalgruppodeicinquegangsteraccantoa
loro.
Eranotesi,congliocchifissiallascenachesi
stavasvolgendodavantialoro.JackStrap
esclamòeccitato:«Hannosuperatoiprimi
cancelli.Continuandoapensarecomeattuareil
suopiano,Bonddetteun’occhiataalcampodi
battaglia.
Eraunascenastraordinaria.Alcentrosiergeva
ilmausoleodigranito,tozzoepoderoso,che
brillavaalsole.Allimitedelladistesaapertain
mezzoallaqualesiergevailfabbricato,
correvanolestrade(laModeHighway,laVine
GroveeilBullionBoulevard)sullequalierano
allineatisuduefileicamionegliautotreni
distintiasecondadeidiversiconvoglidaalcune
bandierine.Iconducentistavanoappostatial
riparodelmurodiprotezionedeldepositomentre
lesquadreprovenientidaltrenocontinuavanoad
affluiredisciplinateattraversoicancelli.Tuttosi
svolgevainunacalmaassolutaeinunsilenzio
mortale,comesetuttal’Americatrattenesseil
respiromentrevenivacommessoquestocrimine
gigantesco.Dappertuttosivedevanocorpidi
soldati,immobilidoveeranocaduti,lesentinelle
accantoallegaritte,conancorainpugnolepistole
automatiche,eall’internodelmurodiprotezione,
duesquadredisoldatiintenutada
combattimento,giacevanoingruppidisordinati,
ripiegatisusestessiobuttatisuicorpideiloro
compagni.SulBullionBoulevard,invicinanza
deicancelli,duecarriarmatisieranoscontratie
oraeranolì,immobili,eattanagliatil’unocontro
l’altro,conunamitragliatricepuntataaterrae
l’altraversoilcielo.Ilcorpodiunsoldato
spuntavadaunadelletorrette.
Bondcercòdisperatamenteunsegnodivita,
qualcosacheglifacessesperarechequestonon
eracheun’imboscata.Niente!Tuttoeraimmobile
esilenzioso.Lesquadreeseguivanorapidamente
gliordiniricevutierimanevanoinattesadopo
averpresoposizione.
Goldfingerparlòconvocefermaalmicrofono.
«Fuorituttiibarellieri.Prontalasquadradi
demolizione.Mettetevituttialriparo.»
Tuttisiaffrettaronoaripararsidietroilmurodi
protezione.Cisarebberostaticinqueminutidi
intervalloperdaretempoatuttidiallontanarsi
dallazonapericolosa,primachelasquadradi
demolizione,cheoraattendevaalcancello
principale,eseguisseilsuocompito.
Bonddissezelante:«Sonoinanticipodiun
minuto.»Goldfingerlofissòconocchi
fiammeggianti,elaboccacontortainunasmorfia
crudele.Dissefraidenti:«Allora,MrBond.Voi
avevatetortoedioragione.Fradieciminutisarò
l’uomopiùriccodituttiitempi!Chenedite?»
Pronunciavaleparoleconviolentodisprezzo.
Bondrisposetranquillo:«Velosapròdirefra
dieciminuti,nonprima.»
«Comevolete.»Detteunosguardoalsuo
orologioeparlòrapidamentealmicrofono.La
squadradidemolizionesimosselentaattraverso
ilcancello,quattrouominiportavanoaspallail
grossoinvolucro.
GoldfingerguardòsopralaspalladiBond
versoilgruppodipersonesultettodellaseconda
locomotiva.Esclamòtrionfante:«Fracinque
minuti,signori,dovremomettercialriparo,»
volsegliocchiaBondeaggiunsesottovoce:
«epoicidiremoaddio,MrBond.Grazieper
l’aiutochemiavetedato,voielaragazza.»
Conl’angolodell’occhioBondvidequalcosa
chesimuoveva…chesimuovevanelcielo.Era
unpuntolinonerochevolteggiava.Raggiunse
l’apicedellasuatraiettoria,sifermò,poigiunseil
rumoreassordantediunabombaasalve.
IlcuorediBonddetteunbalzo.Inunattimo
videlefiledisoldatimortibalzareinpiedi,le
mitragliatricideiduecarriarmatiruotaredicolpo
epuntarsiversoicancelli.Unavoceingigantita
dall’altoparlanterisuonòdalnulla.
«Rimanetedovesieteedeponetelearmi.»Si
sentìuncrepitioproveniredaunadellesquadre
dellaretroguardiaallorascoppiòl’inferno.
BondafferròTillyperlavitaesaltòdaltetto
dellalocomotiva.Unsaltoditremetrisulla
piattaforma.Bondattutìilcolpoconlamano
sinistraerimiselaragazzainpiediconuncolpo
d’anca.Mentrecominciavaacorrerelungoil
treno,sentìGoldfingergridare:«Prendilie
ammazzali.
»Uncrepitiodipallottoledellapistola
automaticasferzòilcementodietroaBond.Ma
Goldfingereracostrettoasparareconlasinistra.
EraOddjobcheBondtemeva.Mentrecorreva
freneticamentelungolapiattaformatenendoper
manolaragazza,sentivaicolpisordideisuoi
passidietrodilui.
Laragazzacercavadidivincolarelamano.
Strillavafuriosa:«Lasciatemiandare!Voglio
starevicinoaPussy.Vogliosalvarmiconlei!»
Bondleurlò:«Sta’zitta,stupida!Corri!»Ma
leisilasciavatrascinare,impedendoglidicorrere.
ImprovvisamenteBondlasciòandarelamano
diTillyesislanciòversounaportadelvagone
aperta.
Cristo,pensòBond,nonpossolasciareche
l’ammazzi!Sfidòilcoltellodallacinturaesi
voltòdiscattoperaffrontareOddjob.
DiecimetripiùindietroOddjobrallentòappena
lasuacorsa,conunamanoafferròquelsuo
ridicolocappello,inunattimopreselamirae
l’ordignomortaletagliòsibilandol’aria.L’ala
taglientecolpìlaragazzapropriosullanuca.
SenzaunlamentoTillycaddeall’indietrosulla
piattaformasullatraiettoriadellacorsadiOddjob.
L’ostacoloimprovvisocostrinseOddjobafrenare
ilcalciopoderosochestavasferrandoallatestadi
Bond.TrasformòilcalcioinunsaltoeBondsentì
lamanosinistradiOddjobfenderel’ariacome
unaspada.Bondscartòdaunaparteefece
scattareilcoltello.
Riuscìacolpirlodaqualchepartevicinoalle
costole,mailcontraccolpodiquelcorpopossente
glifecesaltareilcoltellodimano.Sisentìun
tintinniodimetallosulcemento.Oddjobsistava
dinuovolanciandoversodilui,apparentemente
disarmato,conlebracciaallargateeipiedipronti
ascattareinunaltrocalciooinunaltrosalto.Era
unafuria,congliocchiiniettatidisangueeun
grumodisalivasullaboccaapertadalrespiro
affannoso.
Soprailcrepitareeilfragoredel
combattimentosisentironotrefischidella
locomotiva.Oddjobemiseunringhiodirabbiae
saltò.Bondsituffòcontuttelesueforzedaun
lato.Uncolpotremendogliarrivòsullespallee
lomandòaterra.Adesso,pensòmentrebattevain
terra,ilcolpomortale!
Arrancòdisperatamentesuiginocchiconla
testaincassatafralespalleperattutireilcolpo.
Manonsentìnulla,alzògliocchiimbambolatie
videlasagomamassicciadiOddjobchesi
allontanavacorrendolungolapiattaforma.
Lalocomotivaditestasistavagiàmuovendo.
Oddjoblaraggiunseesaltòsulpredellino.Perun
momentorimaseafferratoallamaniglia
scalciandoconipiediincercadiunappiglio,poi
scomparvenellacabina,elagrossalocomotiva
aumentòlavelocità.
AllespallediBondunaportadiunufficiosi
spalancò.Sisentìuncalpestiodipiediche
correvano,poiun’esclamazione:
«Santiago!»SanGiacomo,ilgridodibattaglia
diCortezcheunavoltaLeiteraveva
scherzosamenteattribuitoaBond.
Bondsivoltòdiscatto.Iltexanodaicapelli
colorpaglia,vestitoconladivisadeimarines,
correvalungolapiattaformaseguitodauna
decinadiuominiinkaki.Conl’uncinocheaveva
alpostodellamanodestrasostenevaunbazooka.
Bondglicorseincontro:«Nonspararealmio
uomo,bastardo.
Da’qua.»StrappòilbazookadimanoaLeiter
esislanciòlungolapiattaforma.Lalocomotiva
eraormaiacircaduecentometriestavaper
infilareilpontesullaDixieHighway.Bondgridò:
«
Levatevidimezzo!»perallontanaregliuomini
dallalineadellatraiettoria,tolselasicuraeprese
lamira.Ilbazookasussultòeilproiettiledi
quattrochilifilòindirezionedelbersaglio.Cifu
unlampoeunosbuffodifumorossastro.Alcune
scheggedimetallosaotaronoviadallaparte
posterioredellalocomotiva.Maormaila
macchinaavevasuperatoilponte,presolacurva
ederascomparsa.
«Nientemaleperunarecluta,»fuil
commentodiLeiter.«Potevianchemetterefuori
usolamacchinaposteriore,maquegliaffarine
hannodueepossonofilareconquellaanteriore.»
Bondsirialzòinpiedi.Sorriseaffettuosamente
agliocchigrigidifalco:«Sentiunpo’,pallone
gonfiato,»glidisseintonosarcastico,«perchè
diavolononhaibloccatolalineaferroviaria?»
«Stammiasentire,spione.Sehaiqualche
reclamodafaresulladirezionedelleoperazioni,
puoirivolgertidirettamentealPresidente.Ha
presopersonalmenteilcomandodelleoperazioni
esel’ècavataabbastanzabene.C’èunaeroplano
daricognizionechesorvolalazona.
Individuerannolalocomotivaevedraicheentro
mezzogiorno”ricciolid’oro”staràingabbia.
Comefacevamoasaperechesarebberimastosul
treno?»Tacqueebattèunamanosullaspalladi
Bond.«Perdiana,sonocontentodivederti.Ioe
questiragazziavevamol’incaricodiproteggerti.
Abbiamocontinuatoasaltarequaelàfradue
fuochicercandodistanarti.»Sivoltòversoi
soldati.«Nonèvero,ragazzi?»
Quellirisero:«Certo,capitano.»
Bondguardòaffettuosamenteiltexanocol
qualeavevadivisotanteavventure.Disseserio:«
CheDiotibenedica,Felix.Seiriuscitosemprea
salvarmilavita.Questavoltaperòc’èmancato
pocochearrivassitroppotardi.Hopaurache
TillyMasterton…»Siavviòlungoiltreno
seguitodaFelix.
Lafigurettagiacevaimmobiledoveeracaduta.
Bondlesiinginocchiòaccanto.Ilcolloda
bambolarottagliconfermòisuoitimori.Lesentì
ilpolso.Poisialzò.Disseabassavoce:«
Poveretta.Nonlepiacevanogliuomini.»Guardò
Leitercomeadiscolparsi.«Felix,avreipotuto
salvarla,sesolomiavesseseguito.»
Leiternoncapì.Poggiòunamanosulbracciodi
Bonddicendo:«Certo,certo.Nontelaprendere.
»
Sivoltòversoisuoiuomini.«Duedivoi
portinolaragazzadentrol’ufficiodellafureria.
O’Brien,tuva’achiamarel’autoambulanza.
DopofermatialpostodiComandoeriferiscii
fatti.Di’cheabbiamotrovatoBondeche
andiamolàsubito.»
Bondrimaseinpiediafissarequelgrovigliodi
vestitiedimembravuote.Rividelasplendida
ragazzaorgogliosaconilfazzolettoabolliche
sfrecciavasullarombanteTR3.Oranonc’era
più.Inalto,sopraleloroteste,unpuntolino
volteggiònell’aria.Raggiunseilculminedella
suatraiettoriaesifermò.Sisentìunboato.Erail
segnaledicessateilfuoco.
22L’ultimotiro
DuegiornipiùtardiFelixLeitercorrevaveloce
sullasuaStudillacattraversoiltrafficocaotico
delTriboroughBridge.Mancavaancoramolto
allapartenzadelvoloBOACperLondrasucui
eraprenotatoBond,maLeitervolevafarricredere
ilsuoamicosullemacchineamericane.L’uncino
d’acciaiospostòlalevadelcambiosullaseconda
elalungamacchinaneraconunbalzos’inserìtra
ungigantescocarrofrigoriferoeunaOldsmobile
dairiflessitardiconlalunettaposteriorequasi
completamentericopertadalletarghettediluoghi
turistici.Ilcontraccolpodellafrenataproiettò
Bondall’indietroeglifecebattereidenticon
violenza.Quandolamanovrafucompletataele
gridairatedietrodilorosiaffievolirono,Bond
dissetranquillo:
«Misembracheormaipotrestismetterladi
andareingiroconquesteautomobilineapedalee
comprartiun’autodagrande.Tuttoquesto
pedalaretifamale.Unodiquestigiorniti
fermeraideltuttoequandounosifermasignifica
checominciaamorire.»
Leiterriseedisse:«Vediquelsemaforolaggiù
chestaalverde?Ciscommetticheriescoa
superarloprimachediventirosso?»Lamacchina
balzòinavanticomesegliavesserodatoun
calcio.NellavitadiBondcifuunattimodi
interruzione,lasensazionediunvoloinpicchiata,
el’impressionecheilmurodiacciaioformato
dallemacchinesiaprissemiracolosamente
all’ululatodeitreclacsondiLeiter;uncentinaio
dimetriduranteiqualiiltachimetrotoccòi
centocinquanta.
Poi,superatoilsemaforo,siritrovaronoa
viaggiareavelocitàdicrocierasullacorsia
centrale.
Bonddissecalmo:«Seincontriunvigileun
po’pignolo,quellatesserinadiPinkertonnonti
serviràaniente.Tidarannounamultanontanto
perchèvaipiano,maperchèostacoliiltraffico.
PertecivuoleunabellaRollsRoyceSilverGhost
conifinestrinimoltoampi,cosìtipuoigoderele
bellezzedellanatura.»Bondindicòsulladestra
unimmensodepositodimacchinefracassate.«
Velocitàmassimaottantachilometriall’ora,
clacsonatromba.Guarda,andrebbeproprioa
pennelloperuntipoposatoetranquillocomete.
Anzitiavvisochesulmercatocenesaràpresto
una…quelladiGoldfinger.Apropositocheneè
dilui?Sonoriuscitiaprenderlo?»
Leiterdetteun’occhiataalsuoorologioesi
immisesullacorsiaesternarallentandoa
sessanta.Eradiventatoserio:«Perdirtilaverità,
siamotuttiunpo’preoccupati.Igiornali
continuanoadattaccarcicomeindemoniati,o
meglioadattaccarequellidiEdgarHoover.Prima
hannofattounputiferioperchètiabbiamotenuto
nascostoenonabbiamorivelatolatuaidentità.
Noinonpotevamodirlorochenoneracolpa
nostra,machequalcunoaLondra,untipo
chiamatoM,avevainsistitosuquestopunto.E
adessosistannorifacendocontrodinoi.Dicono
cheandiamoarilento,eccetera,eccetera.Eti
devoconfessare,James,»iltonodiLeiterera
tetro,depresso,«nonabbiamonemmenoun
indizio.Hannoritrovatolalocomotiva.
Goldfingeravevafissatoicomandidicontrolloa
cinquantachilometriall’ora.Poi,nonsodovelui
eicoreanisonsaltatigiùeanchequellaMiss
Galoreeglialtriquattroperchèsonotutti
scomparsi.Abbiamotrovatoancheilsuo
convogliodiautotreniinattesasull’autostradaest
diElizabethville.Nessunatracciadegliautisti
però.
Goldfingereglialtristannonascostida
qualcheparte.Nonsonosalitiabordodello
SverdlovskaNorfolk.Avevamoappostatoalcuni
uominialportoecihannoriferitochelanaveè
salpatainorariosenzachenessunestraneosi
imbarcasse.Nessunosièavvicinatoaldeposito
sull’EastRiver,nessunosièvistoadIdlewildo
hatentatodipassarelefrontieredelMessicoedel
Canada.Secondome,quelJedMidnightèriuscito
nonsocomeaportarliaCuba.Sesisono
impadronitididueotreautomezzidelconvoglio
ehannocorsocomemattiforsesonoriuscitia
raggiungerelaFlorida,qualchepostoforse
DaytonaBeach,all’albadelGiornoX1.E
Midnightèmaledettamentebenorganizzatoda
quelleparti.LaGuardiaCostierael’Aviazione
hannofattodelloromeglio,mafinoadoraniente
dinuovo.Quelliperòpotrebberoessererimasti
nascostiduranteilgiornoedesserepartitiper
Cubalanotteseguente.Stiamotuttisullespinee
ilPresidentedàfuoridamatto.»
IlgiornoprimaBondnonavevafattoche
camminaresusofficielussuositappetirossi.
Avevaavutodelleconversazioniagliuffici
centralidellaZecca,avevafattocolazionecondei
pezzigrossidelPentagono,edavevatrascorsoun
imbarazzantequartod’oracolPresidente.Aveva
passatoilrestodellagiornataconunasquadradi
stenografinegliufficidiEdgarHoover.Infine
avevaparlatopercircaunquartod’oraconMal
telefonodell’Ambasciata.Mgliavevaraccontato
quellocheerasuccessoinEuropa.ComeBondsi
eraaspettato,iltelegrammadiGoldfingeralla
UniversalExportavevamessoinmotoilServizio
Segreto.Avevanoperquisitoilaboratoridi
ReculverediCoppettrovandoaltreprove
sull’attivitàdiGoldfingercomecontrabbandiere
d’oro.IlGovernoIndianoerastatoavvertitosulle
caratteristichedell’aereodellaMeccagiàinvolo
perBombayedaquellatoleoperazionistavano
giungendoaltermine.IntantolaSquadraSpeciale
dellaPoliziaSvizzeraavevarintracciatola
macchinadiBondedavevascopertocheBonde
laragazzaeranostatiportatiinAmerica.Ma
proprioadIdlewildl’FBIavevapersoletracce.M
sembravasoddisfattodicomeBondavevarisolto
l’OperazioneKappa,madissecheifunzionari
dellaBancad’Inghilterranonglidavanotregua
perchèeranopreoccupatisullasortedeiventi
milionidisterlineinverghed’oroinpossessodi
Goldfinger.Goldfingeravevadepositatol’intera
sommaalParagonSafeDepositCo.diNewYork,
mal’avevaritiratailGiornoX-1,caricandolasu
unfurgonechiuso.LaBancad’Inghilterraaveva
giàprovvedutoadunordinedisequestroditutto
l’oroappenafossestatoritrovato.Sarebbequindi
seguitouncomplicatoprocedimentoperprovare
chel’oroerastatofattousciredall’Inghilterradi
contrabbando,operlomenocheunacertaquantità
d’oroerastatainoriginecontrabbandata
dall’Inghilterra,ilcuivaloreerastatoquindi
accresciutopermezzodioperazioniillegali.Di
questosistavanoorainteressandoilMinisterodel
Tesoroamericanoel’FBI,edatocheMnon
potevaintervenireinnessunmodonegliStati
Uniti,eraconsigliabilecheBondtornassesubito
inInghilterraperaiutarliarisolveregliultimi
dettagli.Ahsì…(allafinedellaconversazionela
vocediMavevaassuntountonoburbero)…il
PrimoMinistroerastatopregatodiconcederea
BondilpermessodiaccettarelaMedagliaal
MeritodegliStatiUniti.ManaturalmenteMera
statocostrettoaspiegare,sempreattraversoil
PrimoMinistro,cheilServizioSegretopreferiva
evitarecosedelgenere,specialmentesevenivano
daunpaesestraniero,perquantoamicofosse.
Peccato,maBonddovevaaspettarselo.Sapeva
qualieranoleregole.Bonddissechesì,certoe
graziedituttoecheprendevailprossimoaereo
perl’Inghilterra.Ora,mentrepercorrevano
lentamentelaVanWyckExpressway,Bondsi
sentivavagamenteinsoddisfatto.Nonglieramai
piaciutolasciarelecosefatteametà.Nessunodei
gangstereracadutonellareteeluinonera
riuscitoaportareatermineiduecompitichegli
eranostatiassegnati,prendereGoldfingere
recuperareleverghed’oro.
L’OperazioneKappaerafallitasoloperun
miracolo.L’aereodanoleggioerastato
revisionatosoloduegiorniprimael’inserviente
cheavevatrovatoilmessaggioeraarrivato
all’agenziaPinkertonappenamezz’oraprimache
LeiterpartisseperlaCostadelPacifico.Mada
quelmomentoLeiternonavevaavutounattimo
disosta;primaneavevainformatoilsuocapo,
poil’FBIequindiilPentagono.Idatichel’FBI
avevasull’attivitàdiBondedicontatticonM
attraversolaCentralIntelligenceAgencyerano
statisufficientiaportarelaquestionesulla
scrivaniadelPresidenteinpocopiùdiun’ora.
Dopodichesieramessainmoto
l’organizzazionedellagigantescaimboscataacui
avevapiùomenopartecipatotuttalapopolazione
diFortKnox.Idue«giapponesi»eranostati
catturatiegliespertiavevanoconfermatochele
trepintediGBcheidueportavanonelleloro
borsedaviaggiodentrobottigliediGinsarebbero
statesufficientiaducciderel’interapopolazione
diFortKnox.Idueuominieranostaticostretti
conlaforzaarivelareiltestodeltelegrammache
avrebberodovutomandareaGoldfingerseil
pianoavesseavutosuccesso.Quindil’esercitoera
entratoinstatodiemergenza.Eranostati
effettuatiblocchistradalieferroviaricheavevano
dirottatodallazonadiFortKnoxtuttoiltraffico,
conlasolaeccezionedelconvogliodeigangster.
Ilrestoerastatotuttaunagrossacommedia,dalla
schiumarossastrasullelabbradelle«vittime»,ai
neonatiurlantichesierapensatoavrebbedato
l’ultimotoccodiverisimiglianzaallascena.Sì,
Washingtonpotevadavveroritenersisoddisfatta,
manonsipotevadirealtrettantodiLondra.Chisi
sarebbedavveropreoccupatoinAmericadell’oro
dellaBancad’Inghilterra?Achisarebbe
importatochenelcorsodelleoperazionidue
ragazzeinglesieranostateuccise?Echisi
sarebberealmentepreoccupatocheGoldfingerera
ancorainlibertà,oracheleriserved’oro
americaneeranoalsicuro?
AttraversaronolapiattadistesadiIdlewild,
passandoaccantoaglischeletridiacciaioe
cementodidiecimioionididollaricheungiorno
sarebberodiventatiilveroaeroportoegiunsero
davantiagliscatolonidicalcestruzzoprovvisori
cheBondconoscevacosìbene.Subitogli
giunserolevocieducatedeglialtoparlanti.«La
PanAmericanWorldAirwaysannunciala
partenzadelVoloPresidenzialePA100».«La
TransWorldAirwayschiamailcapitanoMurphy.
CapitanoMurphy,prego».Eladizioneflautata
dell’annunciatricedellaBOAC:«LaBOAC
annuncial’arrivodelVoloBermudaBA491.I
passeggerisbarcherannoalcancellonumeronove.
»
BondpreselasuavaligiaesalutòLeiter
dicendo:«Be’,grazieditutto,Felix.Scrivimi
tuttiigiorni.
»
Leiterglistrinsefortelamano:«Sta’sicuro,
vecchio.Enonprendertelatanto.Di’aquel
vecchiobastardodiMdirispedirtiquipresto.La
prossimavoltaciteniamounpo’fuoridal
baccano.
SarebbeorachevenissinelTexas.Mi
piacerebbepresentartiilmiopozzopetrolifero.
Be’,ciaoperora.»
Leiterrisalìinmacchinaesiallontanò
dall’areadiparcheggio.Bondalzòlamano.La
macchinas’inoltròsulvialed’accesso.Cifuun
lampodell’uncinod’acciaiodiLeiteragitato
fuoridelfinestrinoepoilamacchinascomparve
ingoiatadaltraffico.
Bondsospirò.Preselavaligiaesidiresseverso
losportellodellaBOAC.
ABondgliaeroportinondispiacevano,purchè
fossesolo.Avevamezz’oraditempoedera
contentodipotergironzolarefralafolla
disordinata,ordinareunbourbonesodaal
ristoranteepassareunpo’ditempoascegliere
qualcosadaleggere.SicompròIfondamentidel
golfmodernodiBenHoganel’ultimoromanzo
giallodiRaymondChandler,poigirellòperi
negozidiregalipervedereseriuscivaatrovare
qualcosadidivertentedaportareallasua
segretaria.
AdessogliannuncidellaBOACvenivanodati
daunavoced’uomo.Elencòunalungalistadi
nomidipasseggeridelMonarchchedovevano
presentarsiallosportello.Dieciminutipiùtardi,
mentrestavacomprandol’ultimomodelloeilpiù
costosodipennaasfera,Bondudìl’altoparlante
fareilsuonome.«MrJamesBond,passeggero
delVoloMonarchn.510dellaBOACperGander
eLondraèpregatodipresentarsiallosportello.
MrJamesBond,perfavore.»Indubbiamentesi
trattavadiquell’infernalemodulodelletasseper
dimostrarequantoavevaguadagnatoduranteil
suosoggiornoinAmerica.PerprincipioBondnon
andavamaiall’ufficiotassediNewYorkper
avereidocumentinecessariesolounavoltagli
eracapitatodidoverfareunalungadiscussione
all’aeroporto.Uscìdalnegozio,dirigendosiallo
sportello.Ilfunzionarioglichieseintonogentile:
«
Voletemostrarmiilvostrocertificatomedico,
MrBond?»
Bondpreseilmodulodalpassaportoeglielo
porse.
L’uomoloesaminòattentamente.Disse:«Mi
dispiace,signore,mac’èstatouncasoditifoa
Gandereinsistonoperchètuttiipasseggeriin
transitochenonsonostativaccinatinegliultimi
seimesisianoimmunizzatisubito.Capiscocheè
unacosaseccante,signore,maquellidiGander
sonomoltopignoliinquestecose.Purtropponon
abbiamopotutoeffettuareunvolodirettoperchè
c’èunforteventocontrario.»
Bonddetestavaleiniezioni.Disseirritato:«
Maguardatequi,mihannoriempitodiiniezioni
dituttiigeneri.Pervent’annisonostato
punzecchiatodicontinuoperunaragioneoper
l’altra.»Bondsiguardòintorno.Lazonaintorno
alcancellodipartenzadellaBOACera
stranamentedeserta.
Domandò:«Eglialtripasseggeri?Dovesono?
»
«Hannotuttiaccettatodiesserevaccinati.In
questomomentosonotuttidaldottore.Civorrà
unminuto,signore.Prego,daquestaparte.»
«Evabene.»Bondebbeungestodi
impazienza.Seguìl’uomodietroilbancoe
attraversounaporta.C’erailsolitodottorein
camicebiancoconunamascherinadigarzasul
visoelasiringaprontainmano.«E’l’ultimo?»
domandòalfunzionariodellaBOAC.
«Sì,dottore.»
«Vabene.Toglietevilagiaccaearrotolatevila
manicadellacamicia.Midispiace,maaGander
citengonomoltoaquestecose.»
«Accidenti,»disseBond.«Machehanno
paura?Dellapestenera?»
Sentìl’odoreintensodell’alcoolelapuntura
dell’ago.
«Grazie,»disseBondbrusco.Sitirògiùla
manicaefeceperprenderelagiaccadalla
spallieradellasedia.Nonciriuscì,lamano
sembravaaffondare,affondare.Epoituttoil
corposeguìlamano,affondando,affondando,
affondando…
________________
Sull’aereotuttelelucieranoaccese.Sembrava
checifosseromoltipostivuoti.Maperchèsiera
messosedutoaccantoaunpasseggeromaleducato
cheoccupavacolbracciotuttoilbracciuolo
centrale?Bondfeceperalzarsiecambiareposto.
Sentìun’ondatadinausea.Chiusegliocchie
attese.Chestrano!Nonavevamaisoffertoilmal
d’aria.Sentìunsudorefreddosulviso.
Fazzoletto.
Asciugati.Aprìgliocchiesiguardòlebraccia.
Avevaipolsilegatiaibracciuoli.Cheera
accaduto?
Gliavevanofattol’iniezioneepoierasvenuto.
Eradiventatoviolento?Chediavolostava
succedendo?Detteunosguardoallasuadestrae
rimasecongliocchisbarrati.Oddjobstavaseduto
accantoalui.Oddjob!Oddjobconun’uniforme
dellaBOAC!
Oddjobloguardòsenzalaminimacuriositàe
premetteilcampanelloperchiamarelahostess.
Bondsentìunfrusciodiunagonnaaccantoalui.
Alzògliocchi.EraPussyGalore,frescaed
elegantenell’uniformebludellehostessdella
BOAC!Disse:«Ciao,bello.»Glilanciòillungo
sguardoinquisitorecheBondricordavacosìbene.
Daquando?Dasecoli,daun’altravita.
Bonddisseconvocedisperata:«Mainnome
delcielo,chestasuccedendo?Dadovespuntate
voi?
»
Laragazzasorriseallegramente.«Stavo
mangiandocavialeebevendochampagne.Voi
inglesivitrattatebenequandostateaseimila
metri.NessunatracciadicavolettidiBruxellese
sec’èdeltèiononl’hoancoratrovato.Orastai
calmo.Loziotivuoleparlare.»Siallontanò
lungolacorsia,agitandoifianchi,escomparve
attraversolaportachedavanellacabinadel
pilota.
AdessonientepotevapiùsorprendereBond.
NemmenolavistadiGoldfingervestito
nell’uniformediCapitanodellaBOACchegli
andavapiuttostolargaeconilberrettodrittosulla
testa,cheuscivadallacabinadipilotaggio
chiudendolaportadietrodisèes’incamminava
versodilui.
SifermòaccantoaBondeloguardòtruce.«
Bene,MrBond.Ecosìilfatocihaconcessodi
portareaterminelanostrapartita.Maquesta
voltanonpotretenasconderenessunassonella
manica.Eh?»
L’esclamazioneeraunmistodirabbia,di
rassegnazioneedirispetto.«Nonc’èdubbioche
visiaterivelatounserpeinagguatoneimiei
pascoli.»Scosselentamenteilsuotestone.«
Perchènonvihoammazzatosubito?Perchènon
vihoschiacciatocomeuninsetto?Voiela
ragazzamisietestatiutili,certo,avevoragionea
pensarlo,masonostatounpazzoacorrereil
rischio.Sì,unpazzo.»
Abbassòiltonodellavoceedisselentamente:
«Edoraditemi,MrBond.Comeavetefatto?
Comesieteriuscitoacomunicareconl’esterno?»
Bondrisposecalmo:«Cifaremouna
chiacchierata,Goldfinger,evidiròalcunecose.
Maprimadovetetogliermiquestecinghie,
portarmiunabottigliadibourbon,ghiaccio,soda
eunpacchettodiChesterfield.Poi,dopochevoi
miavretedettotuttoquellochevogliosapere,
decideròiochecosadirvi.Lamiasituazionenon
èmoltofavorevole,oalmenononsembraesserlo.
Cosìiononhonulladaperdereelecondizionile
dettoio.»
Goldfingerloguardògravemente:«Nonho
nessunaobiezione.Comericonoscimentodella
vostraabilità,viconcederòdifareilvostro
ultimoviaggiocontuttelecomodità.Oddjob…»
lavoceeratagliente,«…chiamaMissGaloree
sciogliquestilacci.Sieditisulsediledifronte.
Bondnonpotràfarenessundannoamenochenon
entrinellacabinadipilotaggio,quindista’di
guardia.Seènecessarioammazzalo,ma
preferireichearrivassevivoadestinazione.
Capito?»
CinqueminutidopoBondavevatuttoquello
cheavevachiesto.Siversòunbourbonliscio.
Goldfingerstavasedutoinattesasulsedile
accantoalsuodall’altrolatodellacorsia.Bond
preseilsuowhiskyeloassaggiò.Stavaperdare
unasorsatapiùlunga,quandovidequalcosa.Posò
dinuovoilbicchieresulvassoio,attentoanon
muovereilsottobicchieredicartacheerarimasto
attaccatoalfondodelbicchiere.Siacceseuna
sigaretta,ripreseilbicchiereetolseicubettidi
ghiacciorimettendolinelsecchiello.Bevvequasi
tuttoilwhisky.Orariuscivaaleggereleparole
attraversoilfondodelbicchiere.Rimiseil
bicchieresulvassoio.Ilmessaggiodiceva:«Sono
conte.
XXX.P.»
Bondsivoltòprendendounaposizione
comoda.Disse:«Dunque,Goldfinger.Primadi
tutto,chestasuccedendo?Comevisiete
impadronitodiquestoaereoedovestiamo
andando?»
Goldfingeraccavallòlegambe.Senzaguardare
Bondcominciòaparlaretranquillo:«Hopreso
trecamionehoattraversatoilpaesefinoaCape
Hatteras.Unodeicamioncontenevailmiotesoro
personalediverghed’oro.Suglialtridue
viaggiavanoimieiautisti,personalevarioei
gangster.IoavevobisognosolodiMissGalore.
Hotrattenutouncertonumerodeimiei
dipendenti,hopagatofortisommeaglialtrieli
hofattiscendereunoallavoltalungolastrada.
Quandosiamoarrivatisullacostahoavutouna
riunionesegretaconiquattrogangsterinun
luogodeserto,lasciandoMissGaloresulcamion
conunpretesto.Hoeliminatoiquattrouomini
secondoilmetodochesonosolitousare:
semplicementeunapallottolaperciascuno.
Tornatoagliautomezzihospiegatocheiquattro
avevanopreferitoprenderedeisoldiecercaredi
cavarseladasoli.Eroquindirimastoconsei
uomini,laragazzael’oro.Hoaffittatounaereo
finoaNewark,NewJersey,facendopassarele
cassed’orocomepiomboperlastreradiografiche.
DilìhoproseguitodasoloperNewYork,mi
sonorecatoaduncertoindirizzodadoveho
potutoparlareviaradioconMoscaespiegarele
ragionidelfallimentodell’OperazioneKappa.
Nelcorsodellaconversazionehofattoilvostro
nome.Imieiamici,checredovoiconosciate…»
GoldfingerguardòfissoBond,«…passanosotto
ilnomegenericodiSMERSH.Hanno
riconosciutoilnomeBondemihannodettochi
siete.Allorahocapitoinunattimomoltecose.
Mihannodettocheavrebberovolutointerrogarvi.
Iohoconsideratoattentamentelaquestioneedho
concepitoilpianocheoravoivedeteinfunzione.
Fingendomiunvostroamico,nonhoavuto
difficoltàascoprireconqualeaereosareste
partito.Tredeimieiuominihannoservitonella
Luftwaffeemihannoassicuratocheavrebbero
potutopilotarequestotipodiaereo.Ilrestoè
statosemplice.AtuttoilpersonaledellaBOACdi
Idlewild,l’equipaggiodiquestoaereoetuttii
passeggerièstatainiettataunadosedisonnifero
edorasistarannogiàriprendendo.
Abbiamocambiatoinostrivestiticonquelli
deicomponentil’equipaggio,abbiamocaricato
l’oro,abbiamoportatoabordovoisuunabarella,
decollandoalcompleto.»
Goldfingerfeceunapausa.Alzòunamanoin
gestodirassegnazione:«Naturalmentecisono
statedellepiccoledifficoltà,comequandociè
statodettodi”seguirelapistadirullaggioAlfa
perlapistadidecolloquattro”enoicisiamo
riuscitisoloaccodandociadunaereodellaKLM.
Pensocheabbiamodatol’impressionediessere
unpo’goffiepiuttostoinesperti,ma,MrBond,
conunacertadosedisicurezza,nervisaldieun
po’digrintanonèmaidifficileaverelameglio
sullamentalitàimpiegatiziadicertagente.Il
radio-operatoremidicechehannogiàcominciato
lericerchediquestoaereo.Hannocominciatoa
farcidomandequandoancoraeravamonelraggio
delletrasmissioniadaltissimafrequenzaa
Nantucket.Maquestononmipreoccupa.
Abbiamocarburanteasufficienza.
DaMoscacihannogiàdatoilpermessodi
atterrareaBerlinoEst,aKievoaMurmansk.
Possiamoscegliereunadiquestetrerotte
indifferentemente,asecondadellecondizioni
atmosferiche.Nonavremonessunadifficoltà.Se
inveceriuscirannoadintercettarci,detteròlemie
condizioniperradio.
Nessunodecideràdiabbattereuncostosoaereo
dellaBOAC.Ilmisteroelaconfusioneci
proteggerannofinoaquandononsaremoentroil
territoriosovieticoedaquelmomento
scompariremosenzalasciaretraccia.»
Daquandoeravenutoaconoscenzadei
particolaridell’OperazioneKappa,nonc’era
nientecheBondritenesseimpossibiledapartedi
Goldfinger.Ilfurtodell’aereo,secondoquanto
avevadettoGoldfinger,potevasembrareassurdo,
manonloerapiùdeisuoimetodiper
contrabbandarel’orooperacquistareunabomba
atomica.Seunoesaminavaattentamentequeste
cosedovevariconoscerechepuravendountocco
dimagia,perfinodigenio,rientrava
perfettamentenellalogica.Eranoassurdesoloper
leloroproporzioni.Nonc’eraalcundubbio:
Goldfingereraunartista,unoscienziatodel
crimine.
«Edora,MrBonddelServizioSegreto
Britannico,dovetestareaipatti.Checosaavete
dadirmi?
Chivihamessosullemietracce?Comesiete
riuscitoasconvolgereimieipiani?»Goldfinger
siappoggiòalloschienaledelsedile,incrociòle
bracciaesimiseafissareîlsoffitto.
BonddetteaGoldfingerunaversioneriveduta
ecorrettadeifatti.Nonfecealcunaccennoalla
SMERSHenondissenullasull’Homer,un
apparecchiocheforseirussinonconoscevano
ancora.
Concluse:«Ecosìpoteterenderviconto,
Goldfinger,chesieteriuscitoascamparlaperil
rottodellacuffia.SenonfossestatoperTilly
Mastertonadessosaresteingabbia.Stareste
sedutoapassarviunostecchinofraidentiinuna
prigionesvizzerainattesadiesseremandatoin
Inghilterra.
Voisottovalutategliinglesi.Puòdarsiche
sianounpo’lenti,maarrivanoinfondo.Voi
credetecheinRussiasareteinsalvo,vero?Ionon
nesareialtrettantosicuro.Siamoriuscitiatirar
fuoridellagenteperfinodilàprimadiora.Vi
daròunultimoaforismaperlavostraraccolta:”
Nonstuzzicaremaiunorsoinglese.”
23UncorsodiT.T.A.
l’aeroplanocontinuòavibrarealtosoprale
nuvolesottolaluna.Lelucieranotuttespente.
Bondsedevasilenziosonelbuio,sudandodipaura
alpensierodiquellochestavaperfare.Un’ora
primalaragazzagliavevaportatoilpranzo.Nel
tovagliuoloc’eranascostaunamatita.Laragazza
loavevatrattatocondurezzadifronteadOddjob
eseneeraandata.Bondavevamangiucchiato
qualcosaebevutounadoseabbondantedi
bourbonmentresidomandavafebbrilmenteche
cosapotevafarepercostringerel’aereoadun
atterraggioforzatoaGanderoinqualsiasialtro
postonellaNuovaScozia.
Potevadarfuocoall’aereo?Pensòalungoa
questapossibilitàeaquelladiaprireilportello.
Ambedueleideesembravanoimpossibilida
attuareedinaturasuicida.Adevitargliilfastidio
didoverrompersilemeningisulproblema,arrivò
unodeitedeschi,l’uomocheBondavevavisto
dietrolosportellodellaBOACadIdlewild,esi
fermòaccantoalsuosedile.
GuardòBondghignando:LaBOACvitratta
bene,misembra.MrGoldfingerpensache
possanovenirvidelleideebalorde.Cosìmiha
mandatoatenered’occhiolacoda
dell’apparecchio.Statedunquesedutoquietoe
tranquilloegodeteviilviaggio.»
Bondnonrisposeel’uomosiallontanò.C’era
qualcosacheglironzavanelcervello,qualcosa
collegatoaquellochestavapensandoprima.Sì,
quell’ideadiforzareilportello.Checosaera
successoaquell’aeroplanochevolavasullaPersia
nel1957?Bondrimaseimmobileafissareil
sediledifrontealuisenzavederlo.Poteva
funzionare!Sì,potevafunzionare!Bondscrisse
all’internodeltovagliuolodicarta:«Faròdel
miomeglio.Allacciatevilacinturadisicurezza.
XXX
J.»
Quandolaragazzavennearitirareilvassoio,
Bondfececadereiltovagliuoloaterra,lo
raccolseeloporseallaragazza.Letrattenneun
attimolamanoelaguardòsorridendonegli
occhi.Leisichinòperprendereilvassoioelo
baciòbrevementesuunaguancia.Poiglidisse
fredda:«Tivedròneimieisogni,bello»,esi
allontanòversoladispensa.
OrmaiBondavevadeciso.Avevastudiato
attentamentequellochedovevafare.Aveva
calcolatoledistanze,avevanascostoilcoltello
sottolagiaccaedavevaattorcigliatolapartepiù
lungadellacinturadisicurezzaintornoalpolso
sinistro.Adessodovevaaspettareilmomentoin
cuiOddjobnonfossevoltatoversoilfinestrino.
AspettarsicheOddjobsiaddormentasseera
pretenderetroppo,maforsesisarebbealmeno
messoinunaposizionepiùcomodaperpassarela
notte.BondcontinuòafissareilprofilodiOddjob
riflessonelfinestrinodiPerspexdelsedile
davantialsuo,maOddjobcontinuavaasedere
diritto,sottolalucedellalampadinacheaveva
prudentementelasciataaccesa,congliocchial
soffitto,laboccaleggermenteapertaelemani
poggiatesuibracciuolipronteascattare.Un’ora,
dueore.Bondcominciòarussare,ritmicamentee,
sperava,inmodoipnotico.LemanidiOddjobsi
spostaronodaibracciuoliericadderosulgrembo.
Ilcapocaddeinavantiunavoltaesirialzò,
spostandosipertrovareunaposizionepiù
comoda,sigiròperevitarelalucefastidiosadella
lampadinaerimasecosì,ripiegatosullaspalla
sinistra,conlanucarivoltaalfinestrino.
Bondcontinuòarussare.Sfuggirealla
vigilanzadelcoreanoeraaltrettantodifficileche
attraversareuncancelloguardatodaunmastino
affamato.Lentamente,centimetrodopo
centimetro,Bondsicurvòinavanti,insinuandola
manodestracheimpugnavailcoltellofrala
pareteeloschienalediOddjob.Ecco,c’era
riuscito.Lapuntaacuminatadelcoltelloera
puntataesattamentealcentrodelfinestrino.Bond
afferròsaldamentelacimadellasuacinturadi
sicurezza,allontanòilcoltellodalfinestrinodi
qualchecentimetroesferròilcolpo.
Bondnonavevanessunaideadiquelloche
sarebbeaccadutounavoltadatoilcolpo.Tutto
quellochesapevaloavevalettosuigiornaliche
riportavanol’incidenteavvenutoinPersia:il
risucchiod’ariadentrolacabinapressurizzata
avevaattiratoilpasseggerocheviaggiavaaccanto
alfinestrinocatapultandolonellospazio.Ora,
mentresfilavarapidamenteilcoltellodallo
squarcio,sentìunululatoterribile,comeunurlo
d’aria,esisentìproiettareviolentementein
avanticontroloschienalediOddjobconuna
forzatalechedovetteallentarelapresadella
cintura.Daquellaposizioneassistetteaqualcosa
difantastico.IlcorpodiOddjobsembrò
allungarsiversol’aperturaneraurlante.
Latestasfondòilfinestrinoconunfracasso
assordanteelespallesbatteronocontro
l’intelaiatura.
Poiilcorpodelcoreanofusucchiato
centimetropercentimetroattraversol’apertura,
comesefossepastadentifricia.AdessoOddjob
erafuorifinoallavita,legrossenaticheoffrivano
resistenzaelapastaumanaavanzavalentamente.
Infine,conunboatopauroso,lenatichefurono
risucchiatefuorieOddjobscomparve,sparato
fuoricomeilproiettilediunarivoltella.
Dopocifulafinedelmondo.Conunfrastuoso
assordante,l’aeroplanoprecipitòinpicchiata.
L’ultimacosadicuiBondsiresecontoprima
diperderelaconoscenza,ful’urlodeimotori
attraversoilfinestrinoapertoeunturbinaredi
cusciniecoperte.Poisoffocatodallamancanzadi
ossigeno,Bondricaddeesaustoinavanti.
Laprimacosachesentìfuuncalciofrale
costole.Inboccasentivasaporedisangue.Bond
gemette.
Dinuovoilpiedelocolpìconviolenza.Riuscì
faticosamenteasollevarsiinginocchiofraisedili
ealzògliocchi.Tuttelelucieranoaccese.Nella
cabinac’eraunaleggeranebbiolina.Larapida
depressurizzazioneavevaportatolatemperatura
sottoilpuntodicondensazione.Ilruggitodei
motorichearrivavadalfinestrinoapertoera
mostruoso.Unventogelidolosferzò.Goldfinger
erainpiedidavantialuiconunaespressione
ferocesottolalucegialladellelampadine.Serrata
inpugnolamortaleautomatica,Goldfingerlo
colpìancoraconuncalcio.Bonddivenneuna
furia.Afferròilpiedeelotorseviolentementefin
quasiaspezzarelacaviglia.Goldfingercacciòun
urloerotolòinterra.Bondbalzòinavantiesi
buttòsudilui.Sentìun’esplosioneapochi
centimetridalsuoviso.
ColginocchiocolpìGoldfingerall’inguinee
conlasinistraafferròlarivoltella.
Bondcontinuavaamartellaredipugniedi
ginocchiateilcorpochesidibattevasottodilui.
Larivoltellavibròdinuovoversodilui.Lamano
diBondscattòrigidaesiudìilsuonodell’oggetto
dimetallochecadevafraisedili.Lottaronoa
terraavvinghiatil’unoallagoladell’altro.I
pollicidiBondspingevanosemprepiùsulle
arteriediGoldfinger.Silasciòandarecontuttoil
pesodelcorpofacendosforzidisperatiper
respirare.Avrebbepersolaconoscenzaprimache
Goldfingerfossemorto?Avrebberesistitoalla
pressionedellemanipoderosediGoldfinger?La
facciadilunapienastavacambiandoespressione.
Sottol’abbronzaturacominciavaadaffiorareun
colorepaonazzo.Gliocchispalancati
cominciavanoadappannarsi.Lapressionesulla
goladiBonddiminuì.Lemaniricadderoinerti.
Lalinguapenzolòfuoridellaboccaapertaei
polmonigorgogliarono.Bondsedetteacavalcioni
delcorpoprivodivitaelentamente,unaperuna,
allentòleditairrigidite.
Bondrespiròprofondamente,s’inginocchiòcon
lemanipoggiateinterraepoilentamentesi
rialzòinpiedi.Inebetito,fececorrerelosguardo
lungol’aereoilluminato.Accantoalladispensa,
PussyGaloreaccartocciatasulsuosedile
sembravaunmucchiodipannistrizzati.Piùgiù,
iltedescoeraappiattitointerrainmezzoalla
corsiaconunbraccioelatestapiegatiinmodo
strano.Senzalacinturadisicurezzaatrattenerlo
quandol’aeroplanoavevapicchiato,dovevaaver
battutosulsoffittocomeunabamboladistracci.
Bondsipassòlemanisullafaccia.Sentìle
bruciaturesulleguanceesulpalmo.
S’inginocchiòdinuovostancamenteecercòla
pistola.EraunaColt25automatica.Aprìil
caricatore,c’eranoancoratreproiettiliedunogià
incanna.Percorsequasiatentonilacorsiafinoal
sediledovegiacevalaragazza.Lesbottonòla
giaccaepoggiòlamanosulsenotiepido.Sottoil
suopalmoilcuorepalpitavacomeunuccellino
impaurito.SciolselacinturaedistesePussy
bocconisulpavimentoesiinginocchiòsopradi
lei.Percinqueminuticontinuòapremere
ritmicamentesullespalleall’altezzadeipolmoni.
Quandolasentìgemere,sialzòesiavvicinòal
corpodeltedesco.PreselaLugercaricadalla
fondina.Tornandoindietrovidefralerovinedella
dispensaunabottigliadibourbonintattache
rotolavaavantieindietrosulpavimento.La
raccolse,lastappòedetteunalungasorsata.
Illiquoreglibruciòlagolacomedisinfettante.
Riattappòlabottigliaeproseguì.Sifermòfuori
dellaportadellacarlingaariflettere.Poi,conuna
pistolaperognimanoabbassòlalevaedentrò.
Lecinquefacceilluminatedallaluceazzurrina
deglistrumentidibordosivoltaronoversodilui.
Leboccheeranodeibuchineriegliocchi
brillavanobianchinellapenombra.Quiilruggito
deimotorieramenointenso.L’ariaera
impregnatadiunodoredisudorefreddoedi
fumodisigarette.Bondrimasefermoagambe
divaricateconlepistolepuntate.Disse:«
Goldfingerèmorto.Seunodivoifaun
movimentoodisubbidisceaimieiordini,lo
ammazzo.Pilota,qualèlaposizione,larotta,
l’altezzaelavelocità?»
Ilpilotainghiottì.Primadiparlaresiinumidì
lelabbra:«Siamoacircacinquecentomigliada
GooseBay.MrGoldfingeravevadettoche
dovevamoammarareilpiùvicinopossibilealla
costasettentrionale.Dovevamoritrovarcia
MontrealeMrGoldfingeravevadettoche
saremmotornatiindietroperrecuperarel’oro.
Velocitàduecentocinquantamigliaall’ora,
altitudine600metri.»
«Quanteoredivolocirimangono?Pensoche
stiamoconsumandomoltocarburante.»
«Sissignore.Pensocheavremoancoradueore
divoloaquestavelocitàeaquestaaltezza.»
«Trovamiunsegnaleorario.»
L’ufficialedirottarisposepronto:«Ne
abbiamoincettatoappenaunodaWashington.
Cinqueminutiallecinque.Aquestaaltezzal’alba
sorgeràfracircaun’ora.»
«DovesitrovalanavemeteorologicaCharlie?
»
«Acircatrecentomigliaanord-est,signore.»
«PensidipoterraggiungereGooseBay?»
«No,signore,noncelafaremo.Potremo
raggiungeresololacostaanord.»
«Vabene.Cambiarottaindirezionedella
Charlie.Tu,chiamaliedammiilmicrofono.
«Sissignore.»
Mentrel’aereoeffettuavaun’ampiacurva,
Bondsentivaifischielevocicherisuonavano
attraversol’altoparlantesopralasuatesta.
Lavocedell’operatoregligiunsealleorecchie.
«StazioneOceanicaCharlie.QuièSpeedbird
510.
G-ALGYchiamaCharlie.G-ALGYchiama
Charlie.G-ALGY…»
All’improvvisounavocesisovrappose.«GALGYdatelavostraposizione.G-ALGYdatela
vostraposizione.Quièlatorredicontrollodi
Gander.Emergenza.G-ALGY…
SisentìLondradebolmente.Unavoceeccitata
cominciòaparlarefitto.Oralevocisi
sovrapponevanodatutteledirezioni.Bondpoteva
immaginarequellochestavasuccedendo.Tuttele
stazionidicontrollorapidamentecoordinavanola
loroposizione,gliuominilavoravano
febbrilmentesottolelampadeadarco,
conversazionialtelefono,vocieccitatechesi
parlavanodalleduespondedell’Atlantico.La
vocepotentedellatorredicontrollodiGander
soffocòtuttelealtre.«
AbbiamolocalizzatoG-ALGY.50N70E.
Interrompetetutteletrasmissioni.Precedenza
assoluta.
Ripetoabbiamolocalizzato
»
GiunsenitidalavocedellaCharlie.«Quièla
StazioneOceanicaCharliechechiamaSpeedbird
510,CharliechiamaG-ALGY.Misentite?»
Bonds’infilòlapiccolaautomaticaintascae
afferròilmicrofono.Spinseilbottonedicontatto
ecominciòaparlaretranquillotenendod’occhio
l’equipaggioattraversoilfinestrinodiplastica.
«CharliecomeCquièG-ALGYSpeedbird
rubatoieriseraadIdlewild.Houccisoil
responsabileehomessoparzialmentefuoriuso
l’aereodepressurizzandolacabina.Tengo
l’equipaggiosottoiltirodellapistola.Non
abbiamocarburantesufficienteperraggiungere
GooseBay,pensoperciòdiammarareilpiù
vicinopossibileavoi.Accendetesegnali
luminosi.»
Un’altravoce,daltonoautoritario,forsequella
delcomandante,arrivòattraversol’altoparlante.«
SpeedbirdquièCharliecomeC.Messaggio
ricevutoecompreso.Chiècheparla?Ripetochiè
cheparla?Passo.»
Bondsorriseimmaginandolasensazioneche
avrebberocausatolesueparole.«Speedbirda
CharliecomeC.Quièl’AgentedelServizio
SegretoBritanniconumero007ripetonumero
007.ChiedereconfermaallaCasaBianca.Ripeto
chiedereconfermaallaCasaBianca.Passo.»
Seguìunsilenziosbalordito.Cifuronovari
tentatividialtrestazioniradiodiinterferire.Una
stazionedicontrollo,probabilmenteGander,le
interruppe.CharliecomeCriprese.«Speedbird,
quièCharliecomeCaliasl’ArcangeloGabriele
okayperlaCasaBiancaeperlesegnalazioni
luminose,maLondraeGandervoglionoaltri
particolari…»
Bondinterruppe:«MidispiaceCharliecomeC
manonpossotenered’occhiocinqueuominie
intantoscambiareconvenevolidatemile
condizionidelmarecontinueremoavolarefinoal
momentodiammarare.Passo.»
«OkaySpeedbirdhocapitoquiventoforzadue
condizionidelmareondelungheeliscedovreste
farcelafrapocoviintercetteremosulradar
intantocimanterremoincontattoradio
prepariamowhiskyperunapersonaeferriper
cinquebuonafortunapasso.»
Bonddisse:«GrazieCharliecomeC
aggiungeteunatazzaditèall’ordinazioneper
favoreabordodelloSpeedbirdc’èancheuna
bellaragazzapassoechiudo.»
Bondgiròl’interruttoreedetteilmicrofonoal
radio-operatore.Disse:«Pilota,metterannodei
segnaliluminosierimarrannosullanostra
lunghezzad’onda.Ventoforzadue,ondelunghee
lisce.
Adessofacciamolecoseconcalmae
cerchiamodiuscirnevivi.Appenatocchiamo
l’acquaioapriròilportello.Finoaquelmomento
spareròachiunqueapralaportadellacarlinga.
D’accordo?»
Dadietrolaportaallesuespallegliarrivòla
vocedellaragazza.«Stavoperentrareper
partecipareallariunione,maadessomeneguardo
bene.Nonmivadiricevereunbucoinpancia.
Poteteperòrichiamarequell’uomoeordinaredue
whisky.Iltèmifavenireilsinghiozzo.»
Bonddisse:«Pussy,tornaneltuocestino.»
Detteunultimosguardocircolareallacarlingae
indietreggiòfuoridellaporta.
_____________
Dueorepiùtardi,odueanni?Bondstava
sdraiatosullacuccettadiunacomodacabinasulla
Charlieascoltandobeatounprogrammadi
musichediradioCanada.Sentivatuttoilcorpo
dolorante.Eraandatoincodaall’aereoeaveva
fattoinginocchiarelaragazzaconlatestaraccolta
fralebracciaepoggiatasudiunsedile;poisiera
messofralaragazzaeloschienaledelsedile
anterioreconlebracciastrettamenteallacciate
intornoalcorpodiPussy.Laragazzaaveva
continuatoafareosservazionischerzosesulla
loroposizionesconvenientefinoaquandola
panciadell’aereononavevacolpitoconun
rumoresordolasuperficiedelmareallavelocità
dicentomigliaall’ora.L’aeroplanoaveva
sobbalzatoeconunfragoreassordantesiera
infilatodimusoinunmurod’acqua.
L’urtoavevaspezzatolacodadell’aereo.Il
pesoenormedelleverghenelbagagliaioaveva
letteralmentetagliatoinduel’aereo,proiettando
Bondelaragazzanell’acquagelidailluminata
dallelucirossedellesegnalazioni.Avevano
galleggiatomezzointontitinellelorocinturedi
salvataggiofinoacheunascialuppanonliaveva
raccolti.Sullasuperficiedelmaresivedevano
soloalcunirelittisparsiel’equipaggiocontre
tonnellated’orointornoalcollostava
sprofondandoversoilfondodell’Atlantico.La
scialuppaerarimastasulpostoperdieciminuti,
mavedendochenessuncorpovenivaalla
superficie,avevaabbandonatolericercheesiera
direttaseguendolafiladellelucirossedi
segnalazione,versolamuratadellavecchia
fregatabenedetta.Eranostatitrattaticomese
fosserounmistodialtezzerealiemarziani.Bond
avevarispostoalleprimeepiùurgentidomande,
poiall’improvvisoisuoinerviavevanoceduto.
Orastavasdraiatogodendosilapaceeilcaldodel
whiskydentrolostomacoedomandandosiperchè
PussyGaloreavevapreferitorifugiarsisottola
suaalapiuttostochesottoquelladiGoldfinger.
Laportadicomunicazioneconlacabinavicina
siapriedentròlaragazza.Indossavasoloun
maglionedapescatoregrigiochenonera
indecentesoloperuncentimetro.Lemaniche
eranoarrotolate.SembravaunquadrodiVertes.
Disse:«Questagentecontinuaadomandarmise
vogliounmassaggioconl’alcooleioho
continuatoarisponderechesec’eraqualcunoche
midovevafareunmassaggioerituesemi
dovevofaremassaggiareconqualchecosa,eri
sempretudacuivolevoesseremassaggiata.»
Finìínunsoffio.«Cosìeccomiqui.
Bonddissecondecisione:«Chiudiquella
porta,Pussy,toglitiilmaglioneevienialetto.Ti
prenderaiunraffreddore.»
Fecequellocheluileavevadettocomeuna
bambinaobbediente.Siaccucciònelcavodelle
bracciadiBondealzògliocchiversodilui.Con
unavocechenoneraquelladiungangster,nè
quelladiunalesbica,maquelladiunaragazzagli
disse:«MiscriveraiaSingSing?»
Bondfissògliocchiviolettichenoneranopiù
durieimperiosi.Sichinòelibaciòdolcemente.«
Miavevanodettochetipiacevanosololedonne.
»
Leidisse:«Nonavevomaiincontratounuomo
prima.»Lasuavocedivennedinuovodura.«Io
sonodelSud.Saicomedefinisconolaggiùuna
vergine?Be’,èunaragazzachecorrepiùveloce
disuofratello.Nelmiocasoiononsonoriuscita
acorrerepiùvelocedimiozio.Avevododici
anni.
Midispiace,James,avrestidovutocapirloda
solo.»
Bondguardòsorridendoilbelvisopallido,
dicendo:«TuhaibisognodiuncorsodiT.T.A.
«Ecos’èilT.T.A.?»
«E’lasigladiTrattamentoTenerezza
Amorevole.Sidicediqueibambiniabbandonati
chevengonoricoveratinegliistitutiper
l’infanzia.»
«Mipiace.»Guardòlaboccaappassionatae
crudeleinattesasopradilei.Alzòlamanoesi
scostòunacioccadicapellineridallafronte,
Guardògliocchigrigichesembravanodue
fessureardenti.«
Quandocomincia?»
LamanodiBondrisalìlentamentelungole
coscesalde,ifianchisofficifinoalseno.Il
capezzoloerainduritodaldesiderio.Dissepiano:
«Ora»,elesuelabbrasipoggiaronoavidamente
suquelledilei.