Testo modificato a seguito delle
Transcript
Testo modificato a seguito delle
1 di 40 COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO PIANO STRUTTURALE REVISIONE GENERALE PIANO STRUTTURALE Adottata con Del. CC n° 9 del 31.03.2014 TESTO MODIFICATO A SEGUITO DELLE IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO (ADOZIONE DCR 2 LUGLIO 2014, N.58) Dicembre 2014 COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 2 di 40 COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 3 di 40 Articoli Articolo 37. Definizione Articolo 38. Integrazione del paesaggio nelle politiche territoriali Articolo 42. Disposizioni per i beni paesaggistici Articolo 52. Definizione e finalità Articolo 68. Salvaguardie e interventi fatti salvi Articolo 69. Progetti di infrastrutture Allegati ALLEGATO 2: Pit Con Valenza Di Piano Paesaggistico - Ricognizione delle prescrizioni relative ai beni paesaggistici di cui al Dlgs 42/2004, articolo 134 COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 4 di 40 COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 5 di 40 PARTE SECONDA “Statuto del territorio” Titolo III – Disciplina per l’uso durevole delle risorse patrimoniali Capo IV- Paesaggio: attuazione della disciplina paesaggistica del piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana (PIT) Articolo 37. Definizione 1. La disciplina del paesaggio costituisce articolazione e specificazione della disciplina paesaggistica del Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico della Regione Toscana (PIT)1. Essa persegue gli obiettivi di qualità, individuati dalla sezione 3 4 delle schede allegate al PIT, relative all’Ambito di paesaggio n. 11 18, “Valdarno superiore”, articolandoli e specificandoli con riferimento ai sistemi territoriali definiti dal Piano strutturale. La disciplina del paesaggio recepisce comunque, prioritariamente, le prescrizioni del PIT con valenza di piano paesaggistico relative al suddetto ambito di paesaggio e ai beni paesaggistici presenti al suo interno. 2. Il PS assume il paesaggio come risorsa essenziale del territorio, ai sensi della LR 01/2005, e come componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, bene comune e risorsa patrimoniale complessa, frutto della stratificazione storica delle interazioni in continuo divenire tra uomo e natura, ai sensi della Convenzione europea del paesaggio2 e del Codice dei beni culturali e del paesaggio3. La 1 Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico della Regione Toscana,adottato con Deliberazione del Consiglio Regionale 2 luglio 2014, n. 58 approvato con Deliberazione CR 24 luglio 2007, n. 72, e implementato con la Disciplina paesaggistica adottata con Deliberazione CR 16 giugno 2009, n. 32 2 Ratificata con Legge 9 gennaio 2006, n.14, “Ratifica ed esecuzione della Convenzione Europea sul Paesaggio, fatta a Firenze il 20 ottobre 2000”. 3 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio” e smi COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 6 di 40 disciplina del paesaggio in esso contenuta ha natura eminentemente relazionale e definisce criteri qualitativi che guidano le trasformazioni territoriali in relazione ai caratteri costitutivi del paesaggio: fisiconaturali, storico-culturali, visuali. Essa è pertanto complementare alla disciplina delle risorse patrimoniali, di cui alla Parte Seconda, Titolo III, Capo II e Capo III, delle presenti norme4, e riguarda le conformazioni paesaggistiche che derivano dalla combinazione, strutturale e funzionale, delle suddette risorse. E’ altresì presupposto delle strategie per lo sviluppo durevole del territorio, di cui alla Parte Terza delle presenti norme. 4 Titolo III “Disciplina per l’uso durevole delle risorse patrimoniali”: Capo II “Componenti fisiche e naturali”, Capo III “Componenti antropiche e storico-culturali” COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 7 di 40 Articolo 38. Integrazione del paesaggio nelle politiche territoriali 1. Per integrare il paesaggio nelle politiche territoriali, il PS, in applicazione degli obiettivi di qualità indicati dalla sezione 4 3 delle schede allegate al piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana (PIT)5 e relative all’Ambito di paesaggio n. 11 18, “Valdarno superiore”, definisce specifici obiettivi di qualità paesaggistica per il governo del territorio comunale e li persegue attraverso specifiche misure per la qualità del paesaggio, così come specificato, rispettivamente, agli articoli 40 e 41 delle presenti norme. 2. Gli obiettivi di qualità paesaggistica definiscono le caratteristiche paesaggistiche dell’ambiente di vita della popolazione. Essi sono riferiti: - all’intero territorio comunale: per quanto concerne i sistemi naturali che costituiscono le matrici originarie del paesaggio; - ai singoli sistemi territoriali6: per quanto concerne la stratificazione storica delle modificazioni antropiche apportate alle matrici naturali originarie del paesaggio. 3. Le misure per la qualità del paesaggio definiscono le modalità con le quali si perseguono gli obiettivi di qualità paesaggistica: - misure di salvaguardia; - misure di evoluzione coerente; - misure di trasformazione sostenibile. 4. Le strategie per lo sviluppo durevole del territorio comunale, di cui alla Parte Terza delle presenti norme, assumono gli obiettivi di qualità paesaggistica e le misure per la qualità del paesaggio come riferimento costante delle politiche e delle azioni presupposte. 5 Piano di indirizzo territoriale della Toscana, approvato con Deliberazione C.R. 24 luglio 2007, n. 72, e implementato con la Disciplina paesaggistica adottata con Deliberazione CR 16 giugno 2009, n. 32 6 Così come definiti nella Parte Seconda, Titolo I, delle presenti norme COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 8 di 40 Articolo 42. Disposizioni per i beni paesaggistici 1. Costituiscono beni paesaggistici gli immobili e le aree di cui all’articolo 134 del D.Lgs 42/20047. 2. Ad essi si applica la disciplina generale del paesaggio di cui alle presenti norme, come implementata dalle specifiche disposizioni di cui al presente articolo, che recepiscono la specifica Disciplina dei beni paesaggistici contenuta nel piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana (PIT)8. Tali disposizioni non si applicano agli interventi che non comportano alterazione allo stato dei luoghi e/o all’aspetto esteriore delle costruzioni, che saranno specificatamente individuati dal RU. Gli interventi che interessano i beni paesaggistici sono comunque soggetti, prioritariamente, alle prescrizioni contenute nel PIT con valenza di Piano paesaggistico 9, riportate, a titolo ricognitivo, nell’Allegato 2 alle presenti norme. Qualora, alla definitiva approvazione del PIT con valenza di Piano paesaggistico, dovessero intervenire modifiche alle suddette prescrizioni, l’Allegato 2 viene conseguentemente modificato con Deliberazione del Consiglio Comunale, senza che ciò costituisca variante al PS. 3. I progetti relativi agli interventi di trasformazione dei beni paesaggistici evidenziano prioritariamente, attraverso un apposito studio, i valori paesaggistici riconosciuti dal D.Lgs 42/200410 e sono corredati, con diversa gradualità in relazione alla tipologia dell’intervento proposto, dalla specifica definizione dei caratteri costitutivi del paesaggio (fisico-naturali, storicoculturali, visuali), con particolare attenzione alle risorse patrimoniali di cui alla Parte Seconda, Titoli II e III, delle presenti norme. Tali caratteri sono individuati e descritti nelle condizioni precedenti e successive agli interventi di trasformazione territoriale, con riferimento anche alle aree limitrofe a quelle interessate dall’intervento e con particolare riguardo ai seguenti aspetti: - sistemi fisico-naturali (morfologico, idrografico, idrogeologico, vegetazionale) e storico-culturali (agricolo, insediativo, infrastrutturale), che devono essere descritti, interpretati e riproposti dal progetto secondo nuove configurazioni compiute, capaci di garantire coerenza e continuità strutturale, formale e funzionale con l’intorno territoriale; - semiologia del paesaggio, con evidenziazione delle prevalenti tessiture territoriali di valore ecologico e/o storico - culturale; - relazioni visuali con le strade e i luoghi di maggiore frequentazione pubblica, con la individuazione delle principali visuali panoramiche, anche a distanza. 7 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio” 8 Piano di indirizzo territoriale della Toscana, approvato con Deliberazione C.R. 24 luglio 2007, n. 72, e implementato con la Disciplina paesaggistica adottata con Deliberazione CR 16 giugno 2009, n. 32 9 Adottato dalla Regione Toscana con Deliberazione del Consiglio Regionale 2 luglio 2014, n.58 10 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio” COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 9 di 40 4. I progetti relativi agli interventi di trasformazione dei beni paesaggistici evidenziano la compatibilità con la tutela dei valori riconosciuti dal D.Lgs 42/200411 e con i caratteri ecologici e ambientali del sito. Essi esprimono coerenza formale nelle aree interessate dall’intervento, oltre che compatibilità semiologica e visuale nei confronti dell’intorno. Provvedono, in particolare, alla valorizzazione delle principali visuali panoramiche, anche alla distanza. 11 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio” COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 10 di 40 PARTE TERZA “Strategie per lo sviluppo durevole del territorio” Articolo 52. Definizione e finalità 1. Strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio e disciplina delle unità territoriali organiche elementari. Il PS, attraverso la Parte Terza delle presenti norme, definisce una strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio, che interessa le politiche di settore con riflessi territoriali, e una disciplina delle unità territoriali organiche elementari (UTOE), che interessa le trasformazioni territoriali rese operative dal RU. 2. Strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio. Il PS, attraverso la Parte Terza, Titolo I, delle presenti norme, definisce una strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio, che presuppone il coordinamento delle politiche di settore e che si fonda sulle seguenti opzioni di base: a. integrità fisica del territorio quale presupposto ineliminabile delle politiche territoriali, con priorità per il risanamento idraulico del Fosso di Castiglionchio (anche con spostamento delle strutture produttive di Molinuzzo e creazione di un canale diversivo a monte del centro abitato di Rosano) e regimazione idraulica del Fiume Arno tra Pian dell’Isola e Rignano; b. territorio comunale quale “porta” del Valdarno superiore da/verso l’area fiorentina, attraverso: o la linea ferroviaria lenta Roma – Firenze (fermata ferroviaria di Rignano, suscettibile di qualificazione e potenziamento nell’ambito del futuro servizio di trasporto integrato metropolitano); o il corridoio infrastrutturale di Troghi-San Donato (SP n. 1 “Aretina” e Autostrada del Sole, connessa al territorio attraverso la ex Montecchi di Troghi); o le piste ciclabili per San Donato e lungo il corso dell’Arno; COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 11 di 40 o i raccordi tra le suddette infrastrutture e il territorio comunale, così come specificato ai successivi articoli delle presenti norme. c. Arno e aree rivierasche quali ambiti sperimentali di politiche anticipatrici del parco fluviale metropolitano, trait d’union tra insediamenti frontistanti (Rosano-Pontassieve, Rignano-San Clemente, Pian dell’Isola di Rignano e Incisa) e direttrici di raccordo (mobilità ciclopedonale e idrovia per fini turistici) tra Rignano (fermata ferroviaria) ed outlet di Pian dell’Isola e LeccioMandò (Reggello); d. area artigianale e industriale di Pian dell’Isola, organizzata sotto forma di area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) e aperta a nuove attività ricreative, ricettive, commerciali e di servizio, quale componente propulsiva dell’economia comunale e polo integrato, con accessi preferenziali dal casello autostradale di Incisa e dalla SP n.1 “Aretina”, attraverso il potenziamento della viabilità carrabile (traffici pesanti su gomma), nonché dalla fermata ferroviaria di Rignano, attraverso collegamenti fluviali e rivieraschi (turismo outlet); e. aree rurali della collina, incentrate su una moderna agricoltura polifunzionale integrata con attività turistiche, escursionistiche, ricreative, culturali e sociali compatibili, capaci di generare un’offerta territoriale articolata e di salvaguardare o riprodurre la qualità del paesaggio, inteso quale componente fondamentale che garantisce la qualità della vita degli abitanti e che accresce l’attrattività del territorio comunale, sia ai fini turistici che degli investimenti nei diversi settori economici; f. accrescimento della capacità insediativa del territorio comunale, soddisfacendo parte della domanda di abitazioni originata da fenomeni migratori, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riorganizzazione ecologica, morfologica e funzionale dei centri abitati, evitando ulteriori crescite insediative negli insediamenti accentrati del territorio rurale. 3. Disciplina delle unità territoriali organiche elementari (UTOE) Il PS, attraverso la Parte Terza, Titolo II, delle presenti norme, definisce una disciplina delle unità territoriali organiche elementari (UTOE), così come individuate ai sensi della LR 01/2005, che ne prefigura assetti programmatici coerenti con lo statuto del territorio12 e con la strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio13. 12 Vedi Parte Seconda delle presenti norme 13 Vedi Parte Terza, Titolo Primo, delle presenti norme COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 12 di 40 4. Qualità paesaggistica come invariante prestazionale Le politiche di settore, che compongono la strategia integrata per lo sviluppo durevole, e la disciplina delle UTOE, che prefigura i futuri assetti territoriali, presuppongono il rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto del territorio14 e, in particolare, delle prescrizioni contenute nel PIT con valore di piano paesaggistico, richiamate nell’Allegato 2 alle presenti norme, cui vanno sempre riferite le valutazioni preventive dei relativi piani e programmi, così come le verifiche di fattibilità dei progetti. 14 Vedi Parte Seconda delle presenti norme COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 13 di 40 Parte Quarta “Disposizioni transitorie e finali” Articolo 68. Salvaguardie e interventi fatti salvi 1. Ferme restando le prescrizioni dettate dal PIT con valenza di piano paesaggistico richiamate nell’Allegato 1, dalla Dalla data di adozione delle presenti norme, fino all’approvazione della revisione generale del RU e comunque per un periodo non superiore a tre anni15, in tutto il territorio comunale valgono le disposizioni RU vigente con le precisazioni e/o le limitazioni che seguono: - - 15 sul patrimonio edilizio esistente, ove ammessi dal RU vigente, sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia con l’eccezione di: o edifici matrice dell’identità storico-culturale, così come definiti dall’articolo 29 delle presenti norme e individuati dalla Tavola n. 1.3.2, per i quali sono consentiti interventi non eccedenti il restauro e il risanamento conservativo; o edifici di interesse architettonico e/o storico culturale, così come definiti dall’articolo 30 delle presenti norme e individuati dalla Tavola n. 1.3.2, per i quali sono consentiti interventi di ristrutturazione edilizia interna, senza modifica dei fronti esterni e delle coperture; sono sospesi gli interventi di nuova costruzione con le seguenti eccezioni: o interventi previsti da piani attuativi approvati, ancorché non convenzionati; o interventi previsti da Programmi aziendali di miglioramento agricolo e ambientale approvati, ancorché non convenzionati; o interventi di cui alla LR 24/200916 o interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche. LR 01/2005, articolo 53, comma 2h, e articolo 61 16 Legge regionale 8 maggio 2009, n. 24, “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 14 di 40 - sono fatti salvi gli interventi relativi a: o edifici ricadenti in aree soggette a pericolosità geologica e idraulica molto elevata, con particolare riferimento a quelli ricadenti nelle aree produttive artigianali e industriali di Molinuzzo e Pian dell’Isola, per i quali, fermo restando il rispetto delle disposizioni statutarie di cui alla Parte Seconda delle presenti norme, sono consentiti tutti gli interventi finalizzati al superamento delle condizioni di pericolo, nonché gli interventi con queste compatibili; o permessi di costruire già rilasciati, o per i quali sia già stata formalizzata dal responsabile del procedimento la proposta di provvedimento favorevole all’istanza, e interventi per i quali sia già intervenuta la validità della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA); o servizi e attrezzature pubbliche se e in quanto non in contrasto con le presenti norme e, in particolare, con le disposizioni di cui alla Parte Seconda “Statuto del territorio”. 2. Dalla data di adozione delle presenti norme, fino all’approvazione della revisione generale del RU e comunque per un periodo non superiore a tre anni17, in tutto il territorio comunale è pertanto sospesa ogni determinazione sulle domande di permesso di costruire e sulle SCIA che prevedano interventi diversi da quelli di cui al punto 1 del presente articolo, nonché sui Piani attuativi non ancora approvati e convenzionati. 3. I Programmi di miglioramento agricolo ambientale, presentati successivamente alla data di adozione delle presenti norme, sono suscettibili di approvazione se e in quanto coerenti con la presente Disciplina, con particolare riguardo alla Parte Seconda “Statuto del territorio”. 4. Le varianti ai piani attuativi e ai Programma di miglioramento agricolo ambientale approvati e convenzionati, così come quelle di natura sostanziale ai permessi di costruire già rilasciati e alle SCIA che abbiano già acquisito validità, sono consentite se e in quanto coerenti con le presenti norme e comunque non comportanti incrementi di superficie utile lorda e di volumetria. 5. I Piani complessi di intervento, di cui agli articoli 56 e 57 della LR n. 01/2005, sono consentiti se coerenti sia con le disposizioni del PS vigente sia con le disposizioni della presente Revisione generale. 17 LR 01/2005, articolo 53, comma 2h, e articolo 61 COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 15 di 40 6. Resta ferma la possibilità di sottoporre a varianti, anche parziali, il RU vigente per anticipare, ove necessario, l’operatività di parti statutarie e/o strategiche significative della presente Revisione generale del PS. In tali casi, le varianti al RU vigente sono concepite nel pieno rispetto delle disposizioni statutarie e strategiche delle presenti norme. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 16 di 40 Articolo 69. Progetti di infrastrutture 1. Ferme restando le prescrizioni dettate dal PIT con valenza di piano paesaggistico richiamate nell’Allegato 2, i I progetti di infrastrutture per i quali, alla data di adozione delle presenti norme, risulti già formalmente avviato il procedimento relativo a: a. progetto preliminare: proseguono il loro iter procedimentale sulla base delle condizioni elencate al punto 2 del presente articolo, che dovranno risultare soddisfatte quanto meno alla approvazione del progetto definitivo; b. progetto definitivo: proseguono il loro iter procedimentale sulla base delle condizioni elencate al punto 2, lettere b) e c) del presente articolo, che dovranno risultare soddisfatte quanto meno alla approvazione del progetto esecutivo; c. progetto esecutivo: sono definitivamente approvati se e in quanto risultino soddisfatte le condizioni elencate al punto 2, lettera c), del presente articolo. In presenza di progetti di infrastrutture, o loro varianti, che non incidano, direttamente o indirettamente, sulle risorse essenziali del territorio18 e in particolare sulle risorse patrimoniali del territorio comunale19, le suddette condizioni potranno motivatamente perdere efficacia, in tutto o in parte. L’approvazione dei progetti di infrastrutture e/o di opere pubbliche (e delle relative varianti) dovrà esplicitare il rispetto delle suddette condizioni, ovvero le ragioni per le quali tali condizioni hanno perso, in tutto o in parte, la loro efficacia. 2. Le condizioni cui dovranno riferirsi i progetti di infrastrutture di cui al punto 1 del presente articolo sono le seguenti: a. acquisizione adeguate conoscenze analitico-diagnostiche relative al territorio interessato, che faranno riferimento, specificandole e implementandole, a quelle contenute nel Quadro conoscitivo di riferimento del Piano strutturale; b. specifica considerazione dei caratteri qualitativi del paesaggio (ecologici e formali, strutturali e funzionali), che dovranno essere individuati e descritti nelle condizioni precedenti e successive agli interventi di trasformazione territoriale, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: - ricognizione dei principali sistemi naturali (morfologico, idrografico, idrogeologico, vegetazionale) e artificiali (insediativo e infrastrutturale), che dovranno essere descritti, interpretati e riproposti dal progetto secondo nuove configurazioni compiute, capaci di garantire coerenza e continuità strutturale, formale e funzionale con l’intorno territoriale; - coerenza semiologica con le prevalenti tessiture territoriali; 18 Così come definite dall’articolo 3 della LR n. 01/2005 19 Parte Seconda, Titolo III, delle presenti norme COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 17 di 40 - verifica delle relazioni visuali con le strade e i luoghi di maggiore frequentazione pubblica. c. adeguata attività comunicativa, finalizzata a coinvolgere la popolazione locale nelle scelte di governo del territorio e a motivare esaurientemente le determinazioni assunte. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 18 di 40 ALLEGATO 2 PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO Ricognizione delle prescrizioni relative ai beni paesaggistici di cui al Dlgs 42/2004, articolo 134 1. Immobili e aree di notevole interesse pubblico: 1.1. Vincolo dell’Autostrada Vincolo 182/1967 DM 23.06.1967 “Zona ai lati dell’Autostrada del Sole nei comuni di Calenzano, Barberino di Mugello, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Rignano, Incisa Val d’Arno, Bagno a Ripoli, Impruneta, Figline Val d’Arno, Scandicci, Firenze” 1.2. Vincolo di Via Aretina Vincolo 182/1967 DM 23.06.1967 “Zona ai lati della Strada Provinciale Aretina nel Comune di Rignano sull’Arno” 1.3. Vincolo di Bombone, Pagnana e Volognano Vincolo 286/1974b DM 30.07.1974 “Area panoramica verso la media Valle dell’Arno e verso il Pratomagno nel Comune di Rignano sull’Arno” 2. Aree tutela per legge 2.1. I fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal R.D. 11 dicembre 1933, n 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna 2.2. I territori coperti da foreste e da boschi ancorchè percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227 2.3. Le zone di interesse archeologico COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 19 di 40 Premessa Per una compiuta lettura delle prescrizioni contenute nel PIT con valenza di piano paesaggistico si rinvia a: - - immobili e aree di notevole interesse pubblico: Allegato 3B, Sezione 4 delle relative schede20, che, definendo anche gli obiettivi di qualità paesaggistica, consentono di comprendere meglio le prescrizioni di seguito riportate; aree tutelate per legge: Allegato 8B, Disciplina dei beni paesaggistici ai sensi degli articoli 134 e 157 del DLgs 42/2004 20 PIT con valenza di piano paesaggistico , adottato con Deliberazione del Consiglio Regionale 2 luglio 2014, n. 58: Allegato 3B, “Schede relative agli immobili ed aree di notevole interesse pubblico” COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 20 di 40 1. Immobili e aree di notevole interesse pubblico: 1.1. Vincolo dell’Autostrada Vincolo 182/1967 DM 23.06.1967 “Zona ai lati dell’Autostrada del Sole nei comuni di Calenzano, Barberino di Mugello, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Rignano, Incisa Val d’Arno, Bagno a Ripoli, Impruneta, Figline Val d’Arno, Scandicci, Firenze” Motivazione: “… la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché, per le più varie formazioni orografiche, agrarie e forestali, unite a ricordi storici, alle espressioni architettoniche dei secoli passati che lasciarono nelle costruzioni, sia modeste che monumentali, documenti insostituibili della nostra vita nazionale, forma una serie di quadri naturali di compiuta bellezza godibili dall'intero percorso dell'Autostrada del Sole che l'attraversa.” Struttura del paesaggio e relative componenti C. prescrizioni 1 - Struttura idrogeomorfologica - Geomorfologia - Idrografia naturale - Idrografia artificiale COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 21 di 40 Conservare il mosaico di agroecosistemi e boschi caratteristico dell’area di vincolo. Tutelare la vegetazione ripariale e l’integrità degli ecosistemi torrentizi intersecati dall’asse stradale. Ridurre l’effetto di barriera ecologica realizzato dall’asse stradale e mitigare l’impatto dell’asse stradale su aree umide di pianura e su habitat forestali appenninici. Conservare i valori naturalistici ed i caratteri costitutivi del sistema di Siti Natura 2000 ed ANPIL presenti nell’area buffer vincolata. 2.c.1. 2 – Struttura eco sistemica/ambientale Non sono ammessi interventi sulla vegetazione ripariale e sugli ecosistemi fluviali in contrasto con la specifica normativa in materia. Eventuali interventi in tale contesto dovranno porsi l’obiettivo della salvaguardia della vegetazione ripariale, della continuità longitudinale e trasversale degli ecosistemi fluviali valorizzando le tecniche di ingegneria naturalistica, fatti salvi gli interventi per la messa in sicurezza idraulica delle sponde. Detti interventi dovranno garantire la conservazione degli habitat faunistici presenti. - Componenti Naturalistiche - Aree di riconosciuto valore naturalistico (Aree Protette e Siti Natura 2000) 2.c.2. Eventuali azioni di manutenzione ed ampliamento dell’asse stradale sono vincolati alla realizzazione di opportuni interventi di mitigazione degli effetti negativi sulla continuità ecologica. 2.c.3. Non sono ammessi interventi che compromettano l’efficienza dell’infrastrutturazione ecologica costituita da elementi vegetali lineari (siepi, siepi alberate, vegetazione ripariale) e puntuali (piccoli nuclei forestali, grandi alberi camporili, piccoli laghetti e pozze). 2.c.4. Non sono ammessi interventi in contrasto con: le misure di conservazione riguardo la normativa vigente definite per le ZPS e ZSC; la disciplina dei Regolamenti delle ANPIL interessate. Tutelare gli assetti figurativi del paesaggio agrario tradizionale 3 - Struttura antropica - Insediamenti storici 3.c.1. Gli interventi incidenti sull’assetto idrogeologico che comportano trasformazioni della maglia agraria e dei suoli agricoli sono ammessi a condizione che: sia tutelata l’efficienza dell’infrastrutturazione ecologica, ove presente, costituita da elementi vegetali lineari, (siepi, siepi alberate, vegetazione ripariale) e puntuali (piccoli nuclei forestali, grandi alberi camporili, piccoli laghetti e pozze); - Insediamenti contemporanei - Viabilità storica - Viabilità contemporanea, impianti ed Infrastrutture siano evitati i rimodellamenti orografici che possono provocare il danneggiamento delle opere di sistemazione e regimazione dei suoli. - Paesaggio agrario 3.c.2. Gli interventi di trasformazione del patrimonio edilizio rurale e delle relative aree pertinenziali sono ammessi a condizione che: venga mantenuta la relazione spaziale funzionale e percettiva tra insediamento e paesaggio agrario circostante, storicamente COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 22 di 40 strutturante il contesto territoriale; sia mantenuta l’unitarietà percettiva delle aree e degli spazi pertinenziali comuni evitandone la frammentazione con delimitazioni fisiche, con pavimentazioni non omogenee; nella realizzazione di tettoie, recinzioni, garages e schermature, viabilità di servizio, corredi vegetazionali, elementi di arredo nelle aree pertinenziali, sia garantito il mantenimento dei caratteri di ruralità, delle relazioni spaziali, funzionali e percettive con l’edificato e con il contesto. 3.c.3. Per gli interventi relativi a edifici di valore storico, tipologico e architettonico appartenenti ad un sistema storicamente consolidato è prescritto il mantenimento del carattere distintivo del rapporto di gerarchia tra edifici principali e di pertinenza attraverso la conservazione dei caratteri estetico-percettivi che contraddistinguono tale sistema; non sono ammesse demolizioni e relativi accorpamenti dei volumi costituenti il sistema storicamente consolidato che ne comportino la destrutturazione. 3.c.4. Non sono ammessi gli interventi che trasformino le serre esistenti e i manufatti temporanei in volumetrie edificate. Garantire che gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia non compromettano la leggibilità dei quadri naturali godibili dall’intero percorso dell’Autostrada del Sole e i valori da essi espressi assicurino qualità architettonica e rappresentino progetti di integrazione paesaggistica. 3.c.5. Gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia sono ammessi a condizione che: siano mantenuti i coni e i bersagli visivi (fondali, panorami e skylines); siano mitigati gli effetti di frattura sul paesaggio indotti dagli interventi infrastrutturali; siano armonici per forma, dimensioni, orientamento, caratteristiche morfologiche proprie del contesto territoriale. con le 3.c.6. Non sono ammesse demolizioni e relativi accorpamenti dei volumi costituenti il sistema storicamente consolidato che ne comportino la destrutturazione. 4 - Elementi della percezione - Visuali panoramiche ‘da’ e ‘verso’ (percorsi e punti di vista), percorsi e punti di vista panoramici e/o di belvedere Salvaguardare e valorizzare le visuali panoramiche che si aprono dell’Autostrada del Sole verso le più varie formazioni orografiche, agrarie e forestali e verso il paesaggio silvano arricchito da borghi o emergenze o semplici costruzioni rurali, che rappresentano documenti insostituibili della nostra vita nazionale. - Strade di valore paesaggistico 4.c.1. Gli interventi di trasformazione sono ammessi a condizione che: non interferiscano negativamente con le visuali panoramiche, COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 23 di 40 limitandole o occludendole e sovrapponendosi in modo incongruo con gli elementi significativi del paesaggio; recuperino e riqualifichino le qualità percettive delle visuali verso i contesti di valore paesaggistico; riqualifichino le aree di pertinenza delle strutture commerciali e industriali che fiancheggiano l’infrastruttura autostradale; gli interventi volti a migliorare la fruibilità e la salubrità di locali interrati o seminterrati siano realizzati evitando sbancamenti di terreno tali da alterare la tipologia dell’edificio, la corografia dei luoghi e l’aumento dei piani visibili dell’edificio, pur in assenza di un innalzamento della quota assoluta; i cartelloni, i totem e le altre strutture di varia tipologia a carattere pubblicitario non interferiscano negativamente con le visuali principali e/o panoramiche e non siano collocati in prossimità dei beni architettonici tutelati; la cartellonistica e i corredi agli impianti stradali siano compatibili (per dimensione, tipologia e materiali) coi caratteri dei luoghi, garantendo il mantenimento e il miglioramento delle visuali principali e/o panoramiche; i sistemi e i metodi di illuminazione pubblica e privata prospicienti la pubblica via e gli spazi pubblici in generale garantiscano la qualità e la compatibilità con il contesto. 4.c.2. Gli interventi che prevedono la realizzazione di nuove addizioni edilizie e/o espansione edilizie sono ammessi a condizione che: siano mantenuti e riqualificati i contesti interessati dall’intervento, evitando la modifica dei caratteri connotativi della trama viaria, del patrimonio edilizio, dei manufatti che costituiscono valore storicoculturale; siano caratterizzati da una qualità progettuale adeguata ai valori paesaggistici di riferimento; eventuali impianti fotovoltaici con funzione di frangisole siano parte integrante di progetti architettonici integrati di autosufficienza complessiva del fabbricato, di alta qualità tecnologica, con l’esclusione dei criteri di mera sovrapposizione e/o aggiunta, con preferenza per quelli di tipo orientabile e/o aderenti alle superfici dei fronti. 4.c.3. Non sono consentiti interventi che: comportino la realizzazione di nuovi depositi a cielo aperto, compreso l’ampliamento di quelli esistenti, che interferiscano negativamente con le visuali panoramiche, ad eccezione di quelli esito di soluzioni progettuali integrate o riconducibili ad attività di cantiere. comportino l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabile per la sicurezza stradale, con particolare riferimento a quelle luminosa) che possano interferire negativamente o limitare le visuali panoramiche che si aprono verso le aree a maggiore intervisibilità e le emergenze di valore storico-architettonico; trasformino le serre esistenti e i manufatti temporanei in volumetrie edificate; prevedano interventi di nuova edificazione che costituiscano nuclei COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 24 di 40 isolati rispetto al territorio urbanizzato; prevedano l’inserimento di muri di recinzione o altre barriere visive, tali da occludere i varchi visuali verso le emergenze valoriali riconosciute dalla scheda di vincolo. 4.c.4. Le barriere antirumore di nuova previsione devono essere realizzate con soluzioni tecnologiche innovative, che consentano di minimizzare l’interferenza visiva con il valore estetico-percettivo del vincolo, garantendo altresì l’ottimizzazione delle prestazioni antirumore, con priorità per l’impiego di materiali trasparenti. 4.c.5. I progetti relativi agli interventi infrastrutturali e alle opere connesse devono garantire soluzioni tecnologiche che assicurino la migliore integrazione paesaggistica rispetto agli assetti morfologici dei luoghi e alla trama consolidata della rete viaria esistente, minimizzando l’interferenza visiva con il valore estetico-percettivo del vincolo, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni tecnologiche e di materiali innovativi in grado di favorire la maggiore armonizzazione delle opere con il contesto. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 25 di 40 1.2. Vincolo di Via Aretina Vincolo 182/1967 DM 23.06.1967 “Zona ai lati della Strada Provinciale Aretina nel Comune di Rignano sull’Arno” Motivazione: “… la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché la strada provinciale che si svolge sulle colline meridionali ed in riva sinistra dell'Arno, è per tutto il suo percorso un belvedere costruito dall'uomo sullo scenario della valle fiorentina e sul medio corso del fiume. La strada si snoda quasi sul culmine dei dossi, e quindi offre dai due lati la vista sulle valli laterali. Percorrendo la strada verso Arezzo, dopo aver sorpassato il paese di S. Donato in Collina, e l'antica villa di Torre a Cona, lo scenario più interessante è dato dalle alture appenniniche del Pratomagno e della Vallombrosa che appaiono a sinistra del viaggiatore.” Struttura del paesaggio e relative componenti C. prescrizioni 1 - Struttura idrogeomorfologica - Geomorfologia - Idrografia naturale COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 26 di 40 - Idrografia artificiale 2 – Struttura eco sistemica/ambientale - Componenti Naturalistiche - Aree di riconosciuto valore naturalistico (Aree Protette e Siti Natura 2000) Conservare e valorizzare i percorsi della viabilità storica, quali elementi di connessione tra insediamenti, beni culturali, ed il territorio aperto, con particolare riferimento alla via Aretina. 3.c.1. Gli interventi che interessano i percorsi della viabilità storica, sono ammessi a condizione che: non alterino o compromettano l’intorno territoriale, i tracciati di collegamento nella loro configurazione attuale, evitando modifiche degli andamenti altimetrici (fatta eccezione per gli interventi necessari per la messa in sicurezza idraulica), delle sezioni stradali e degli sviluppi longitudinali e che per l’eventuale messa in sicurezza, i cui interventi sono fatti salvi, sia privilegiato l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica nel rispetto dei caratteri tipologici, storici e paesaggistici; 3 - Struttura antropica - Insediamenti storici siano conservate le opere d’arte (muri di contenimento, ponticelli,…) e i manufatti di corredo (pilastrini, edicole, marginette, cippi, ...) di valore storico-tradizionale; - Insediamenti contemporanei - Viabilità storica - Viabilità contemporanea, impianti ed sia conservato l’assetto figurativo delle dotazioni vegetazionali di corredo di valore storico-tradizionale, con particolare riferimento ai filari alberati; Infrastrutture - Paesaggio agrario la realizzazione di aree di sosta e di belvedere non comprometta i caratteri dei luoghi, i caratteri strutturali/tipologici della viabilità storica e non comporti significativo aumento della superficie impermeabile; il trattamento degli spazi interclusi nelle rotatorie sia coerente con il valore paesaggistico del contesto; la cartellonistica e i corredi agli impianti stradali siano congrui, per dimensione, tipologia e materiali, ai caratteri di ruralità dei luoghi, ai caratteri strutturali/tipologici della viabilità storica, garantendo l’intervisibilità e l’integrità percettiva delle visuali panoramiche. 4 - Elementi della percezione - Visuali panoramiche ‘da’ e ‘verso’ (percorsi e punti di vista), percorsi e punti di vista panoramici e/o di belvedere - Strade di valore paesaggistico Salvaguardare e valorizzare le visuali panoramiche che si aprono dalla via Aretina verso la valle fiorentina, il medio corso dell’Arno, la Villa di Torre a Cona con parco, il Convento di Rosano, il Pratomagno e la Vallombrosa . 4.c.1. Gli interventi di trasformazione sono ammessi a condizione che: non interferiscano negativamente con le visuali panoramiche, limitandole o occludendole e sovrapponendosi in modo incongruo con gli elementi significativi del paesaggio; recuperino e riqualifichino le qualità percettive delle visuali verso i contesti di valore paesaggistico, quali la valle fiorentina, il medio corso COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 27 di 40 dell’Arno, la Villa di Torre a Cona con parco, il Convento di Rosano, il Pratomagno e la Vallombrosa; non incrementino l’attuale ingombro visivo nell’ambito degli interventi edilizi con particolare riferimento alle demolizioni e ricostruzioni. 4.c.2. I progetti relativi agli interventi infrastrutturali e alle opere connesse devono garantire soluzioni tecnologiche che assicurino la migliore integrazione paesaggistica rispetto agli assetti morfologici dei luoghi e alla trama consolidata della rete viaria esistente, minimizzando l’interferenza visiva con il valore estetico-percettivo del vincolo. 4.c.2.1. Inoltre si fa condizione che: i cartelloni, i totem e le altre strutture di varia tipologia a carattere pubblicitario non interferiscano negativamente con le visuali principali e/o panoramiche e non devono essere collocati in prossimità dei beni architettonici tutelati; la cartellonistica e i corredi agli impianti stradali siano compatibili (per dimensione, tipologia e materiali) coi caratteri dei luoghi, garantendo il mantenimento e il miglioramento delle visuali principali e/o panoramiche; i sistemi e i metodi di illuminazione pubblica e privata prospicienti la pubblica via e gli spazi pubblici in generale garantiscano la qualità e la compatibilità con il contesto evitando l’esaltazione scenografica del singolo edificio, a favore di una luce diffusa e soffusa. 4.c.3. Non sono consentiti interventi che comportino: l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabile per la sicurezza stradale) che possano interferire negativamente o limitare le visuali panoramiche che si aprono da e verso le colline e la campagna; la privatizzazione dei punti di vista (belvedere) accessibili e godibili alla pubblica fruizione; la trasformazione delle serre esistenti e dei manufatti temporanei in volumetrie edificate; la realizzazione di nuovi depositi a cielo aperto, compreso l’ampliamento di quelli esistenti, che interferiscano negativamente con le visuali panoramiche, ad eccezione di quelli esito di soluzioni progettuali integrate o riconducibili ad attività di cantiere. 4.c.4. Sono da escludere inoltre gli interventi di trasformazione, compresi i muri di recinzione o altre barriere visive, tali da occludere i varchi visuali verso le emergenze valoriali riconosciute dalla scheda di vincolo. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 28 di 40 1.2. Vincolo di Bombone, Pagnana e Volognano Vincolo 286/1974b DM 30.07.1974 “Area panoramica verso la media Valle dell’Arno e verso il Pratomagno nel Comune di Rignano sull’Arno” Motivazione: “La zona predetta ha notevole interesse pubblico perché presenta varietà di colture avendosi a contatto zone boscose e zone agricole, esistendo in essa monumenti insigni per nobiltà di forme la Villa di Torre a Cona ed il suo parco, o luoghi di eccezionale interesse storico quale il convento di Rosano legato alle vicende toscane dei secoli primi del Medioevo. Trattasi di un'ampia vallata che si apre a ventaglio: il terreno è mosso da lievi ondulazioni e solcato dagli impluvi dei torrentelli che confluiscono al fiume sottostante. Gran parte del terreno è utilizzato per colture agricole, vigna per lo più, ma vi sono anche larghe superfici ad oliveto, mentre le zone meno fertili e più acclivi sono coperte di ceduo di roverella, cerro con qualche pino marittimo e cipresso. La zona inoltre presenta la caratteristica di costituire un belvedere verso la media valle dell'Arno di cui scopre la quasi totalità e offre il godimento della totale vista verso il Pratomagno che le si stende di fronte” Struttura del paesaggio e relative componenti C. prescrizioni 1 - Struttura idrogeomorfologica - Geomorfologia - Idrografia naturale COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 29 di 40 - Idrografia artificiale Conservare gli agroecosistemi caratterizzati da elevato valore naturalistico e paesaggistico. Tutelare e migliorare il valore ecologico della matrice forestale. Conservare il caratteristico rapporto tra ambienti forestali ed agroecosistemi. Mantenere la vegetazione igrofila ripariale e l’integrità degli ecosistemi torrentizi e fluviali. Conservare il paesaggio agricolo e l’integrità della pianura alluvionale del Fiume Arno presso Rosarno. 2 – Struttura eco sistemica/ambientale - Componenti Naturalistiche - Aree di riconosciuto valore naturalistico (Aree Protette e Siti Natura 2000) 2.c.1. Non sono ammessi interventi sulla vegetazione ripariale e sugli ecosistemi fluviali in contrasto con le specifiche norme in materia. Eventuali interventi in tale contesto dovranno porsi l’obiettivo della salvaguardia della vegetazione ripariale, della continuità longitudinale e trasversale degli ecosistemi fluviali valorizzando le tecniche di ingegneria naturalistica, fatti salvi gli interventi per la messa in sicurezza idraulica delle sponde. Detti interventi dovranno garantire la conservazione degli habitat faunistici presenti. 2.c.2. Gli eventuali interventi in ambito agricolo sono vincolati alla realizzazione di interventi di ricostituzione degli elementi lineari e puntuali del paesaggio agricolo (siepi, siepi alberate, boschetti, filari alberati). 2.c.3. Divieto di abbattimento o danneggiamento degli alberi e del complessivo disegno dei parchi storici, ad eccezione degli interventi legati a problematiche di stabilità o fitosanitarie. Nei parchi storici sono ammessi interventi volti alla sostituzione degli individui arborei certificati come staticamente pericolosi o morti con esemplari adulti di identica specie. Tutelare gli edifici, i complessi architettonici e i manufatti di valore storico e architettonico ivi inclusa l’edilizia rurale sparsa. 3 - Struttura antropica - Insediamenti storici - Insediamenti contemporanei - Viabilità storica - Viabilità contemporanea, impianti ed Infrastrutture - Paesaggio agrario 3.c.1. Gli interventi che interessano gli edifici, i complessi architettonici e i manufatti di valore storico, architettonico e testimoniale ivi inclusa l’edilizia rurale, sono ammessi a condizione che: siano conservati gli aspetti esteriori, utilizzando soluzioni formali, materiali e cromie compatibili e coerenti e mantenendo l’unitarietà delle aree libere; inoltre siano preservate le opere complementari (percorsi, serre, limonaie, grotte, fontane, muri di perimetrazione e di sistemazione del terreno, opere di regimentazione delle acque, aiuole, giardini, annessi e quant’altro concorre a definirne il valore identitario); l’installazione di nuovi impianti, l’adeguamento e/o rifacimento di quelli preesistenti siano previsti secondo soluzioni di adeguata qualità COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 30 di 40 progettuale, con l’adozione di soluzioni tecnologiche compatibili con i valori paesaggistici, privilegiando i sistemi di tipo centralizzato; gli interventi per il miglioramento del risparmio energetico, con particolare riferimento ai fronti e alle falde di copertura con orditura lignea, siano realizzati nel rispetto dei profili e quote iniziali, privilegiando soluzioni che inseriscano i nuovi spessori a ridosso di pareti interne e all’intradosso di solai; in presenza di un resede originario o comunque storicizzato, sia mantenuta l’unitarietà percettiva delle aree e degli spazi pertinenziali comuni evitandone la frammentazione con delimitazioni fisiche, con pavimentazioni non omogenee, e l’introduzione di elementi di finitura e di arredo in contrasto con la leggibilità del carattere strutturante del sistema; 3.c.2. Gli interventi volti a migliorare la fruibilità e la salubrità di locali interrati o seminterrati siano realizzati evitando sbancamenti di terreno tali da alterare la tipologia dell’edificio, la corografia dei luoghi e l’aumento dei piani visibili dell’edificio, pur in assenza di un innalzamento della quota assoluta. 3.c.3. Le serre solari e le verande non alterino le caratteristiche tipologiche e la qualità architettonica degli immobili, non siano poste a chiusura di logge o porticati di elevato valore architettonico, non interferiscano con visuali di particolare pregio e quindi con i valori paesaggistici. Conservare i caratteri morfologici, tipologici, architettonici delle ville e dei complessi monumentali, nelle loro configurazioni storiche, quali eccellenze di valore universalmente riconosciuto, e conservare altresì l'intorno territoriale ad essi adiacente mantenendo inalterati la leggibilità dell'impianto morfologico, il sistema degli accessi e le relazioni con l’intorno territoriale. 3.c.4. Gli interventi che interessano le ville, i complessi monumentali e relativi parchi, orti e giardini di valore storico-architettonico, compresi gli edifici storici di pertinenza quali fattorie, case coloniche e annessi agricoli, sono ammessi a condizione che: sia garantita la compatibilità tra destinazioni d’uso prescelta con il valore storico-architettonico dell’immobile; sia mantenuta l’unitarietà delle aree libere e degli spazi pertinenziali; siano conservati gli aspetti esteriori, utilizzando soluzioni formali, materiali e cromie compatibili e coerenti e mantenendo l’unitarietà delle aree libere; inoltre siano preservate le opere complementari (percorsi, serre, limonaie, grotte, fontane, muri di perimetrazione e di sistemazione del terreno, opere di regimentazione delle acque, aiuole, giardini, annessi e quant’altro concorre a definirne il valore identitario); l’installazione di nuovi impianti, l’adeguamento e/o rifacimento di quelli preesistenti siano previsti secondo soluzioni di adeguata qualità progettuale, con l’adozione di soluzioni tecnologiche compatibili con i valori paesaggistici, privilegiando i sistemi di tipo centralizzato; COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 31 di 40 gli interventi per il miglioramento del risparmio energetico, con particolare riferimento ai fronti e alle falde di copertura con orditura lignea, siano realizzati nel rispetto dei profili e quote iniziali, privilegiando soluzioni che inseriscano i nuovi spessori a ridosso di pareti interne e all’intradosso di solai; in presenza di parco o giardino o resede, originario o comunque storicizzato, sia mantenuta l’unitarietà percettiva delle aree, degli spazi pertinenziali comuni e dei percorsi, evitandone la frammentazione con delimitazioni fisiche, con pavimentazioni non omogenee, e l’introduzione di elementi di finitura e di arredo in contrasto con la leggibilità del carattere strutturante del sistema; siano garantiti il recupero e il mantenimento della viabilità storica 3.c.5. Per gli interventi relativi a edifici di valore storico, tipologico e architettonico appartenenti ad un sistema storicamente consolidato è prescritto il mantenimento del carattere distintivo del rapporto di gerarchia tra edifici principali e di pertinenza attraverso la conservazione dei caratteri estetico-percettivi che contraddistinguono tale sistema; non sono ammesse demolizioni e relativi accorpamenti dei volumi costituenti il sistema storicamente consolidato che ne comportino la destrutturazione; 3.c.6. Gli interventi volti a migliorare la fruibilità e la salubrità di locali interrati o seminterrati siano realizzati evitando sbancamenti di terreno tali da alterare la tipologia dell’edificio, la corografia dei luoghi e l’aumento dei piani visibili dell’edificio, pur in assenza di un innalzamento della quota assoluta. 3.c.7. Le serre solari e le verande non alterino le caratteristiche tipologiche e la qualità architettonica degli immobili, non siano poste a chiusura di logge o porticati di elevato valore architettonico, non interferiscano con visuali di particolare pregio e quindi con i valori paesaggistici; Garantire che gli interventi di trasformazione urbanistica e edilizia non compromettano la leggibilità della forma e l’immagine degli insediamenti storici presenti e concorrano alla riqualificazione del sistema insediativo, assicurino qualità architettonica e rappresentino progetti di integrazione paesaggistica. 3.c.8. Gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia sono ammessi a condizione che: siano mantenuti i caratteri connotativi della trama viaria storica, e i manufatti che costituiscono valore storico-culturale; siano mantenuti i coni e i bersagli visivi (fondali, panorami e skylines); siano mitigati gli effetti di frattura indotti dagli interventi infrastrutturali, sul paesaggio; siano armonici per forma, dimensioni, orientamento, caratteristiche morfologiche proprie del contesto territoriale; con le le nuove aree di sosta e parcheggio, elaborate sulla base di progetti di COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 32 di 40 integrazione paesaggistica, non compromettano l’integrità della percezione visiva da e verso la città storica e le emergenze, garantendo il mantenimento di ampie superfici permeabili; sia garantita qualità insediativa attraverso un’articolazione equilibrata tra spazi aperti e costruito con particolare riferimento alla qualità progettuale degli spazi di fruizione collettiva; eventuali impianti fotovoltaici con funzione di frangisole sono consentiti solo quando sono parte integrante di progetti architettonici integrati di autosufficienza complessiva del fabbricato, di alta qualità tecnologica, con l’esclusione dei criteri di mera sovrapposizione e/o aggiunta, con preferenza per quelli di tipo orientabile e/o aderenti alle superfici dei fronti. 3.c.9. Non sono ammessi gli interventi che trasformino le serre esistenti e i manufatti temporanei in volumetrie edificate. 3.c.10. Non sono ammesse previsioni di nuova edificazione che costituiscano nuclei isolati rispetto al territorio urbanizzato. Salvaguardare e valorizzare l’integrità visiva e l’elevato valore culturale del paesaggio agrario espressione della stretta relazione con un insediamento storico diffuso e di eccellenza (ville, case coloniche, fattorie e poderi sparsi o in forma aggregata). 3.c.11. Gli interventi incidenti sull’assetto idrogeologico che comportano trasformazioni della maglia agraria e dei suoli agricoli sono ammessi a condizione che: garantiscano l’assetto idrogeologico e si accordino con le caratteristiche morfologiche proprie del contesto quanto a forma, dimensioni, orientamento; sia garantita la continuità della viabilità interpoderale sia per finalità di servizio allo svolgimento delle attività agricole sia per finalità di fruizione del paesaggio rurale; gli eventuali nuovi percorsi dovranno essere coerenti con il contesto paesaggistico per localizzazione, dimensioni, finiture, equipaggiamento vegetale, evitando la banalizzazione dell'uso del cipresso e l'utilizzo di specie non compatibili con il contesto rurale di riferimento; siano limitati i rimodellamenti della configurazione orografica preesistente, che possano provocare l'eliminazione delle opere di sistemazione e regimazione dei suoli. 3.c.12. Gli interventi di trasformazione del patrimonio edilizio rurale e delle relative aree pertinenziali sono ammessi a condizione che: venga mantenuta la relazione spaziale funzionale e percettiva tra insediamento (piccolo nucleo di crinale o di poggio, villa-fattoria,…) e paesaggio agrario circostante, storicamente strutturante il contesto territoriale; eventuali progetti di recupero devono garantire la conservazione dei COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 33 di 40 valori della tipologia storica di riferimento; siano conservati gli aspetti esteriori, utilizzando soluzioni formali, materiali e cromie compatibili e coerenti e mantenendo l’unitarietà delle aree libere; inoltre siano preservate le opere complementari, compresi gli annessi e quant’altro concorre a definirne il valore identitario); l’installazione di nuovi impianti, l’adeguamento e/o rifacimento di quelli preesistenti siano previsti secondo soluzioni di adeguata qualità progettuale, con l’adozione di soluzioni tecnologiche compatibili con i valori paesaggistici, privilegiando i sistemi di tipo centralizzato; gli interventi per il miglioramento del risparmio energetico, con particolare riferimento ai fronti e alle falde di copertura con orditura lignea, siano realizzati nel rispetto dei profili e quote iniziali, privilegiando soluzioni che inseriscano i nuovi spessori a ridosso di pareti interne e all’intradosso di solai; nella realizzazione di tettoie, recinzioni, garages e schermature, viabilità di servizio, corredi vegetazionali, elementi di arredo nelle aree pertinenziali, sia garantito il mantenimento dei caratteri di ruralità, delle relazioni spaziali, funzionali e percettive con l’edificato e con il contesto. l’installazione degli impianti per la produzione di energia da pannelli fotovoltaici e solari sia progettata in relazione alle caratteristiche dell’immobile e alle visuali intercettate; interessi falde di copertura secondarie; non preveda il mero appoggio di elementi sulla copertura, a favore di una confacente integrazione, impiegando adeguate soluzioni tecnologiche, predisponendo la mascheratura di eventuali telai, con la priorità per forme e materiali di adeguata valenza estetica; i serbatoi o altri accessori siano posti all’interno dei volumi costruiti; siano garantiti il recupero e il mantenimento della viabilità storica. 3.c.13. I nuovi edifici rurali a carattere residenziale siano realizzati: in coerenza con le modalità insediative storicamente consolidate lette nelle componenti e relazioni principali (allineamenti, gerarchie dei percorsi, relazioni tra percorsi, edificato e spazi aperti) e con le tipologie edilizie appartenenti alla tradizione dei luoghi; privilegiando la semplicità delle soluzioni d’impianto, le proporzioni degli edifici tradizionali riferibili a modelli locali e assecondando la morfologia del terreno limitando gli interventi di sbancamento, privilegiando l'utilizzo della viabilità esistente. 3.c.14. I nuovi annessi agricoli, compresi quelli per l’agricoltura amatoriale, siano realizzati: assecondando la morfologia del terreno e limitando gli interventi di sbancamento; non interferendo visivamente con i manufatti di valore storico e architettonico e loro aree di pertinenza; con il ricorso a soluzioni tecnologiche e materiali che assicurino la migliore integrazione paesaggistica privilegiando edilizia ecocompatibile e favorendo la reversibilità dell’installazione, la riciclabilità delle componenti riutilizzabili e il risparmio energetico relativo all’intero ciclo di vita. 3.c.15. Gli interventi volti a migliorare la fruibilità e la salubrità di locali interrati o COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 34 di 40 seminterrati siano realizzati evitando sbancamenti di terreno tali da alterare la tipologia dell’edificio, la corografia dei luoghi e l’aumento dei piani visibili dell’edificio, pur in assenza di un innalzamento della quota assoluta. 3.c.16. Per gli interventi relativi a edifici di valore storico, tipologico e architettonico appartenenti ad un sistema storicamente consolidato è prescritto il mantenimento del carattere distintivo del rapporto di gerarchia tra edifici principali e di pertinenza attraverso la conservazione dei caratteri estetico-percettivi che contraddistinguono tale sistema; non sono ammesse demolizioni e relativi accorpamenti dei volumi costituenti il sistema storicamente consolidato che ne comportino la destrutturazione; Conservare l’integrità percettiva degli scenari che si aprono dalla rete viaria verso la media valle dell'Arno e verso il Pratomagno. 4.c.1. Gli interventi di trasformazione sono ammessi a condizione che non interferiscano negativamente con le visuali panoramiche, limitandole o occludendole e sovrapponendosi in modo incongruo con gli elementi significativi del paesaggio. 4.c.1.1. Inoltre si fa condizione che: i cartelloni, i totem e le altre strutture di varia tipologia a carattere pubblicitario non interferiscano con le visuali principali e/o panoramiche e non devono essere collocati in prossimità dei beni architettonici tutelati; la cartellonistica e i corredi agli impianti stradali siano compatibili (per dimensione, tipologia e materiali) coi caratteri dei luoghi, garantendo il mantenimento e il miglioramento delle visuali principali e/o panoramiche; 4 - Elementi della percezione - Visuali panoramiche ‘da’ e ‘verso’ (percorsi e punti di vista), percorsi e punti di vista panoramici e/o di belvedere i sistemi e i metodi di illuminazione pubblica e privata prospicienti la pubblica via e gli spazi pubblici in generale garantiscano la qualità e la compatibilità con il contesto evitando l’esaltazione scenografica del singolo edificio, a favore di una luce diffusa e soffusa. - Strade di valore paesaggistico 4.c.2. Non sono consentiti interventi che comportino: la rimozione lungo tutti i percorsi storici, dei muri di pietrame a secco e di tutte le sistemazioni di varia natura di matrice storica rilevante, compresi i manufatti di corredo, quali elementi fondamentali di caratterizzazione degli assetti paesaggistici; l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabile per la sicurezza stradale) che possano interferire o limitare le visuali panoramiche che si aprono che si aprono dai principali tracciati verso la valle di Reggello e le primi pendici del Pratomagno; la privatizzazione dei punti di vista (belvedere) accessibili e godibili alla pubblica fruizione; la realizzazione di nuovi depositi a cielo aperto, compreso l’ampliamento di quelli esistenti, che interferiscano negativamente COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 35 di 40 con le visuali panoramiche, ad eccezione di quelli esito di soluzioni progettuali integrate o riconducibili ad attività di cantiere. 4.c.3. Sono da escludere interventi di trasformazione, compresi i muri di recinzione o altre barriere visive, tali da occludere i varchi visuali verso le emergenze valoriali riconosciute dalla scheda di vincolo. 4.c.4. La realizzazione di piscine potrà avvenire solo in spazi liberi o comunque privi di alberature d’alto fusto di pregio, dovrà prevedere l’impiego di materiali tradizionali, di interventi di mitigazione; gli apparati tecnici dovranno essere completamente interrati. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 36 di 40 2. Immobili e aree di notevole interesse pubblico: 2.1. I fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal R.D. 11 dicembre 1933, n 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna Prescrizioni a - Fermo restando il rispetto dei requisiti tecnici derivanti da obblighi di legge relativi alla sicurezza idraulica, gli interventi di trasformazione dello stato dei luoghi sono ammessi a condizione che: 1) non compromettano la vegetazione ripariale, i caratteri ecosistemici caratterizzanti il paesaggio fluviale e i loro livelli di continuità ecologica; 2) non impediscano l’accessibilità al corso d’acqua, la sua manutenzione e la possibilità di fruire delle fasce fluviali; 3) non impediscano la possibilità di divagazione dell’alveo, al fine di consentire il perseguimento di condizioni di equilibrio dinamico e di configurazioni morfologiche meno vincolate e più stabili; 4) non compromettano la permanenza e la riconoscibilità dei caratteri e dei valori paesaggistici e storico- identitari dei luoghi, anche con riferimento a quelli riconosciuti dal Piano Paesaggistico. b - Le trasformazioni sul sistema idrografico, conseguenti alla realizzazione di interventi per la mitigazione del rischio idraulico, necessari per la sicurezza degli insediamenti e delle infrastrutture e non diversamente localizzabili, sono COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 37 di 40 ammesse a condizione che sia garantito, compatibilmente con le esigenze di funzionalità idraulica, il mantenimento dei caratteri e dei valori paesaggistici, anche con riferimento a quelli riconosciuti dal Piano Paesaggistico. c - Gli interventi di trasformazione, compresi quelli urbanistici ed edilizi ove consentiti, sono ammessi a condizione che: 1) mantengano la relazione tra il corpo idrico e il territorio di pertinenza; 2) siano coerenti con le caratteristiche morfologiche proprie del contesto e garantiscano l’integrazione paesaggistica, il mantenimento dei caratteri e dei valori paesaggistici, anche con riferimento a quelli riconosciuti dal Piano Paesaggistico; 3) non compromettano le visuali connotate da elevato valore estetico percettivo; 4) non modifichino i caratteri tipologici e architettonici del patrimonio insediativo di valore storico ed identitario; 5) non occludano i varchi e le visuali panoramiche, da e verso il corso d’acqua, che si aprono lungo le rive e dai tracciati accessibili al pubblico e non concorrano alla formazione di fronti urbani continui. d - Le opere e gli interventi relativi alle infrastrutture viarie, ferroviarie ed a rete (pubbliche e di interesse pubblico), anche finalizzate all’attraversamento del corpo idrico, sono ammesse a condizione che il tracciato dell’infrastruttura non comprometta i caratteri morfologici, idrodinamici ed ecosistemici del corpo idrico e garantiscano l’integrazione paesaggistica, il mantenimento dei valori identificati dal Piano paesaggistico e il minor impatto visivo possibile; e - Le nuove aree destinate a parcheggio fuori dalle aree urbanizzate sono ammesse a condizione che gli interventi non comportino aumento dell’impermeabilizzazione del suolo e siano realizzati con tecniche e materiali ecocompatibili evitando l’utilizzo di nuove strutture in muratura; f - La realizzazione di nuove strutture a carattere temporaneo e rimovibili, ivi incluse quelle connesse alle attività turistico-ricreative e agricole, è ammessa a condizione che gli interventi non compromettano la qualità percettiva, dei luoghi, l'accessibilità e la fruibilità delle rive, non comportino l’impermeabilizzazione del suolo e prevedano altresì il ricorso a tecniche e materiali eco-compatibili, garantendo il ripristino dei luoghi e la riciclabilità o il recupero delle componenti utilizzate; g - Non sono ammesse nuove previsioni, fuori dal territorio urbanizzato, di attività produttive industriali/artigianali, di medie e grandi strutture di vendita, di depositi a cielo aperto di qualunque natura ad eccezione di quelli esito di soluzioni progettuali integrate e di quelli riconducibili ad attività di cantiere, di impianti per la produzione di energia, ad esclusione di quelli idroelettrici, di impianti per smaltimento dei rifiuti e per di depurazione di acque reflue, ad eccezione di quelli realizzati con sistemi di affinamento delle acque reflue attraverso tecniche di lagunaggio e fitodepurazione; h - Non è ammesso l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabili per la sicurezza stradale) che possano interferire o limitare le visuali panoramiche. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 38 di 40 2.2. I territori coperti da foreste e da boschi ancorchè percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227 Prescrizioni a- Gli interventi di trasformazione, compresi quelli urbanistici ed edilizi, ove consentiti, sono ammessi a condizione che: 1) non comportino l’alterazione significativa permanente, in termini qualitativi e quantitativi, dei valori ecosistemici e paesaggistici (con particolare riferimento alle aree di prevalente interesse naturalistico e delle formazioni boschive che “caratterizzano figurativamente” il territorio), e culturali e del rapporto storico e percettivo tra ecosistemi forestali, agroecosistemi e insediamenti storici; 2) non modifichino i caratteri tipologici-architettonici del patrimonio insediativo di valore storico ed identitario, mantenendo la gerarchia tra gli edifici (quali ville, fattorie, cascine, fienili, stalle); 3) garantiscano il mantenimento, il recupero e il ripristino dei valori paesaggistici dei luoghi, anche tramite l’utilizzo di soluzioni formali, finiture esterne e cromie compatibili con i caratteri del contesto paesaggistico. b- Non sono ammessi: 1) nuove previsioni edificatorie che comportino consumo di suolo all’interno delle formazioni boschive costiere, in quelle che “caratterizzano figurativamente” il territorio e in quelle planiziarie, così come individuate dal Piano Paesaggistico ad eccezione delle infrastrutture per la mobilità e di strutture a carattere temporaneo e rimovibile; COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 39 di 40 2) l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabili per la sicurezza stradale) che possano interferire o limitare le visuali panoramiche. 2.3. Le zone di interesse archeologico Prescrizioni a – Non sono ammessi interventi di trasformazione territoriale, compresi quelli urbanistici ed edilizi, che compromettano le relazioni figurative tra il patrimonio archeologico e il contesto di giacenza e la relativa percettibilità e godibilità, nonché la conservazione materiale e la leggibilità delle permanenze archeologiche. b – Nelle aree e nei parchi archeologici le attrezzature, gli impianti e le strutture necessari alla fruizione e alla comunicazione devono essere esito di una progettazione unitaria fondata su principi di integrazione paesaggistica e di minima alterazione dei luoghi ed assicurare la valorizzazione del contesto paesaggistico. c – Per i beni archeologici sottoposti alle disposizioni di cui alla Parte seconda del D.lgs 42/2004 e s.m.i. restano ferme tutte le disposizioni ivi previste. 15.4. Nelle zone di cui all’art. 11.3, lettere a) e b) del documento denominato “Ricognizione, delimitazione e rappresentazione in scala idonea all’identificazione delle aree tutelate per legge ai sensi dell’art. 142 del Codice “, allegato 7B alla disciplina del piano oltre a quanto previsto ai punti 15.1, 15.2 e 15.3 del presente articolo, si COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014 40 di 40 perseguono gli obiettivi, si applicano le direttive, si rispettano le prescrizioni di cui alle singole schede dell’Allegato H, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente disciplina. Allegato H Zone di interesse archeologico Nel territorio del Comune di Rignano sull’Arno, Risulta cartografata la seguente area: Codice FI9 - “Zona comprendente viabilità antica di epoca etrusca e siti archeologici di età protostorica, etrusca e romana in prossimità e a controllo della viabilità stessa” L’area in questione rientra nella tipologia delle aree archeologiche ex 431/1985. È ricompresa interamente all’interno del Sistema territoriale n. 5 “Alta collina di Poggio Casalmonte e Poggio Firenze, a prevalente copertura boschiva, con insediamenti episodici di impianto storico ed elevato valore naturalistico” Prescrizioni derivanti dal Piano Pesaggistico: 1c – Non sono ammesse le trasformazioni territoriali che compromettano le relazioni figurative tra il patrimonio archeologico e il contesto territoriale di giacenza e la relativa percettibilità e godibilità, nonché la conservazione materiale e la leggibilità delle permanenze archeologiche e del sistema costituito dalla viabilità antica, dal sito rupestre del Sasso scritto e dai siti archeologici collocati in prossimità della strada e siti d'altura a controllo della strada stessa. 2c – Gli interventi sulla viabilità antica di epoca etrusca sono ammessi a condizione che: - siano conservati i tracciati nella loro consistenza materiale e configurazione, evitando modifiche degli sviluppi longitudinali e trasversali; - siano conservate le opere e i manufatti di corredo di valore storico culturale e documentale; - sia mantenuto l’assetto figurativo delle aree a margine dei tracciati antichi e le alberature a corredo di valore paesaggistico, verificandone la compatibilità con la conservazione della stratificazione archeologica. 3c – L’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili è consentita a condizione che sia conforme alle “Norme comuni per l’inserimento paesaggistico degli impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili e l’individuazione dei limiti localizzativi per l’installazione dei medesimi impianti, nelle aree tutelate ai sensi dell’art. 142, comma 1 del D.lgs. 42/2004” (quale mera estrapolazione, dal documento avente come oggetto: “Collaborazione nella definizione di atti in materia di installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili. Contributo della Direzione Regionale MiBAC, Allegato alla nota prot. 5169 del 23/03/2012 e nota prot.5656 del 30/03/2012”). 4c – Non sono ammessi nuovi siti estrattivi e l’ampliamento di quelli esistenti nei beni archeologici sottoposti alle disposizioni di cui alla parte seconda del D.lgs. 42/2004 e s.m.i. COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO (FI) – PIANO STRUTTURALE – IMPLEMENTAZIONI CONSEGUENTI ALL’ADOZIONE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO - DICEMBRE 2014