Lattuga da fumare - Corpo Forestale dello Stato
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Lattuga da fumare - Corpo Forestale dello Stato
ERBE / Nuove droghe LATTUGA DA FUMARE Arrivano le droghe derivate da essenze vegetali, purtroppo legali e diffuse sempre più via Internet di Goffredo Filibeck, disegni di Concetta Flore n’improvvisa visita delle Forze dell’Ordine induce chiunque ad un rapido esame di coscienza, ma la mia preoccupazione si trasformò rapidamente in stupore, quando l’ispettore di polizia venuto a cercarmi nel mio dipartimento universitario mi mostrò una foglia che ricordava vagamente la lattuga, chiedendomi se potevo aiutarlo a identificare la pianta di appartenenza. “Un losco personaggio coltiva questa roba di nascosto, ma non ci sembra la solita marijuana”, mi spiega. Devo convenire anch’io che la solita marijuana non è di sicuro. Impiego un pò a venirne a capo, poi ecco la soluzione: Lactuca virosa è il suo nome scientifico, in italiano “lattuga velenosa”, una pianta tossica, che cresce allo stato spontaneo nel nostro Paese. Fumato, il suo lattice produce effetti simili a quelli dell’hascisc; ma la pianta e i suoi derivati sono perfettamente legali in Italia, come pure nel resto dell'Unione europea e negli Stati Uniti. Un esempio classico fra le smart drugs: con questo nome, letteralmente “droghe furbe”, vengono chiamate le piante, o le sostanze di origine vegetale, che pur avendo azione stupefacente non sono (ancora) vietate dalla legge e che quindi possono essere liberamente commercializzate. Sono in vendita negli smart shops, negozietti specializzati ormai diffusi U 24 - Il Forestale n. 43 anche in Italia: ce ne sarebbero più di un centinaio a livello nazionale, ed aumentano in modo esponenziale, come ha recentemente dichiarato la Commissione Sicurezza del Comune di Roma, che sta monitorando il fenomeno sul territorio capitolino. Ma soprattutto, si acquistano con estrema facilità su Internet. Un vero e proprio marketing, questo sì decisamente “furbo” (ma ai danni dell’acquirente), le reclamizza sul web come naturali, alternative e... innocue. In realtà – come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, che ha preparato un manuale in materia, distribuito anche a tutti gli ospedali d’Italia – naturale non significa affatto innocuo. Non dimentichiamoci che anche la micidiale cocaina ha origine vegetale... E i danni per la salute di chi fa uso di queste sedicenti “eco-droghe” si stanno spesso rivelando devastanti. Infatti, se esse non sono vietate, non è per innocuità dei loro principi attivi, contrariamente a quanto pensano o vogliono pensare molti acquirenti, ma semplicemente perché molte di queste piante non sono ancora state studiate approfonditamente sotto il profilo tossicologico, nè sono ancora passate attraverso il complesso iter prima scientifico e poi politico che porta alla messa al bando. Tra l’altro, la continua offerta di novità è una delle caratteristiche del mercato delle smart drugs. E poiché il mondo vegetale presenta una serie infinita di molecole psicoattive, spesso ignote alla scienza, chi le commercia ha un buon margine di tempo prima che ogni nuovo prodotto immesso sul mercato venga dichiarato fuori legge. Ma le conseguenze sono drammatiche: i casi di danni permanenti o morte legati all'uso di molte delle “droghe naturali” hanno portato recentemente il ministro della Salute, con un decreto entrato in vigore a Ottobre 2007, ad includere nella Tabella 1 degli stupefacenti (cioè nella lista delle sostanze sintetiche o naturali e delle piante di cui è penalmente perseguita la detenzione e la vendita) i semi delle specie sudamericane Argyreia nervosa, Ipomoea violacea e Rivea corymbosa. Essi contengono una sostanza simile all'Lsd, e venivano venduti su Internet con la improbabile dicitura “semi da collezione”. Analogo provvedimento, ma riferito all’intera pianta, era stato già preso nel 2005 contro la Salvia divinorum, anch’essa originaria del continente americano: gravemente allucinogena, aveva un grande successo di vendita su Internet e negli smart shops, che ufficialmente la reclamizzavano come... essenza di profumo per ambienti domestici! La guida alle smart drugs l manuale dell’Istituto Superiore di Sanità, che contiene descrizioni e illustrazioni utili per l'identificazione delle smart drugs più comuni, nonché una dettagliata analisi delle loro caratteristiche tossicologiche, è scaricabile in formato pdf dall'indirizzo: www.iss.it/binary/ofad/cont/smart%20completo.1162288091.pdf La Tabella 1 degli stupefacenti, di cui al DPR 309/90 e successive integrazioni, nell'ultima versione aggiornata dal D.M. del 25/09/07, è scaricabile dall'indirizzo: http://www.ministerosalute.it/medicinaliSostanze/medicinaliSostanze.jsp I