01. Allegato I.1_Specifica Tecnica - Progetto rimozione serbatoi fv1.0

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01. Allegato I.1_Specifica Tecnica - Progetto rimozione serbatoi fv1.0
Rimozione Serbatoi Via Esperia
Procedura N. JRC IPR 2014 C.4 0045 OC
BONIFICA, RIMOZIONE E SMALTIMENTO DI DUE SERBATOI INTERRATI CONTENENTI OLIO
COMBUSTIBILE DA RISCALDAMENTO MISTO AD ACQUA E RIMOZIONE E SMALTIMENTO DEL
TERRENO CONTAMINATO
ALLEGATO I.1 - SPECIFICHE TECNICHE
COMMISSIONE EUROPEA
CENTRO COMUNE DI RICERCA
ISPRA
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INDICE
Procedura N. JRC IPR 2014 C.4 0045 OC
ALLEGATO I.1 - SPECIFICHE TECNICHE ....................................... 1
1
INTRODUZIONE .............................................................. 4
2
RACCOLTA DEI DATI ESISTENTI ................................. 5
2.1
Inquadramento geografico .................................................. 5
2.2
Caratteristiche del sito ........................................................ 5
2.3
Strumenti urbanistici .......................................................... 6
2.4
Inquadramento geologico e idrogeologico generale ............. 6
3
INDAGINI PRELIMINARI ................................................ 6
3.1
Indagini di caratterizzazione ............................................... 6
3.2
Scavi esplorativi .................................................................. 7
3.2.1
Risultati scavi esplorativi ...................................................... 7
3.3
Prove SPT (Standard Penetration Test) .............................. 8
4
MODELLO CONCETTUALE ........................................... 8
5
STRATEGIA DI INTERVENTO ........................................ 9
6
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ........................... 10
6.1
Opere di sostegno dello scavo ............................................ 10
6.2
Rimozione strutture fuori terra......................................... 10
6.3
Bonifica serbatoi ............................................................... 10
6.4
Estrazione serbatoi e tubazioni ......................................... 11
6.5
Escavazione terreni ........................................................... 11
6.6
Ripristino degli scavi......................................................... 12
6.7
Gestione rifiuti .................................................................. 12
6.8
Verifiche analitiche di collaudo ......................................... 12
6.8.1
Campionamento terreni scavo ............................................ 12
7
CRITERI DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA
POPOLAZIONE .............................................................. 13
8
TEMPISTICHE DELLE ATTIVITÀ................................ 14
9
CONCLUSIONI ............................................................... 15
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TAVOLE
TAVOLA 1 – Layout del sito
TAVOLA 2 – Ubicazione delle indagini eseguite
TAVOLA 3 – Ubicazione superamenti CSC e area di scavo
TAVOLA 4 – Ubicazione punti di campionamento e sondaggi di collaudo
ALLEGATI
Allegato 1 – Documentazione fotografica
Allegato 2 – Cronoprogramma attività
Allegato 3 – Stratigrafia e risultati sondaggio SPT
1
INTRODUZIONE
Il presente documento costituisce il progetto per la rimozione di due serbatoi interrati, utilizzati in
passato per lo stoccaggio dell’olio combustibile per il riscaldamento degli stabili limitrofi, e delle linee
di adduzione dei carburanti alla centrale termica, attualmente dismessa, ubicati nelle aree di pertinenza
Joint Research Center situate in via Esperia nel Comune di Ispra (VA).
Le attività di dismissione comprenderanno anche la demolizione della piastra in cemento attiguo ai
serbatoi, la demolizione della cameretta pompe situata a sud dei serbatoi e la rimozione di una vasca di
livello presente nel locale caldaia.
L’area è stata oggetto di indagini ambientali preliminari nel settembre 2013, finalizzate a fornire una
prima valutazione sullo stato qualitativo dei terreni e di attività di scavi esplorativi per la verifica
dell’esatta posizione dei serbatoi e delle tubazione nel marzo 2014.
A seguito delle indagini preliminari è stata riscontrata presenza di contaminazione dei terreni fino ad
una profondità di circa 5,5 m da piano campagna. A seguito dell’estrazione dei serbatoi si provvederà
allo scavo e smaltimento della porzione di terreno contaminato.
Considerando l’entità dello scavo e le caratteristiche dell’area, nel maggio 2014 sono state eseguite
prove geotecniche atte alla progettazione di opere di sostegno, da installare preliminarmente
all’estrazione dei serbatoi, lungo la via Esperia e in prossimità del muro di confine con il piazzale
dell’edificio sito a Ovest dell’area di interesse.
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RACCOLTA DEI DATI ESISTENTI
2.1
Inquadramento geografico
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L’area oggetto di studio, in parte di proprietà del JRC-CCR, è ubicata nel Comune di Ispra, in via
Esperia ad una quota di circa 215 m s.l.m.
Nelle vicinanze si trova l’ingresso di via Fermi del JRC-CCR, le abitazioni ad uso residenziale che in
passato utilizzavano i serbatoi per lo stoccaggio di olio combustibile per il riscaldamento dello stabile e
la centrale termica.
2.2
Caratteristiche del sito
I manufatti presenti nell’area che dovranno essere rimossi sono i seguenti:
•
n°2 serbatoi interrati da 80.000 litri ciascuno;
•
n°1 piastra in calcestruzzo armato;
•
n°1 cameretta pompe a servizio della ex centrale termica.
•
Tubazioni di adduzione carburante dai serbatoi alla centrale termica.
•
Vasca di livello interna alla centrale termica
Figura 1 – Foto sito
Nella Tavola 1 viene riportato il layout del sito con tutte le strutture da rimuovere.
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2.3
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Strumenti urbanistici
Secondo gli accordi intercorsi con la Commissione Europea e come riportato nel PGT del Comune di
Ispra, l’area, di proprietà del JRC-CCR, è considerata area extra- territoriale.
2.4
Inquadramento geologico e idrogeologico generale
Il territorio del Comune di Ispra rientra, in senso geologico-strutturale, nel dominio delle Alpi
Meridionali, caratterizzate, nel settore del varesotto, da strutture compresse di età alpina le quali
formano una serie di pieghe e pieghe con faglie embricate con direzione ENE-WSW (Bigioggero et al.,
1981), esterne al territorio comunale.
In base alla Carta Tettonica delle Alpi Meridionali (F. 31 - Varese; Bigioggero et Al., 1981) l'unico
elemento strutturale di una certa importanza presente nel territorio è costituito da un sistema di
paleofaglie con direzione N-S (Sistema di faglie del lago Maggiore), su cui si sarebbe impostato il ramo
meridionale del lago Maggiore. Tale sistema, delimiterebbe a est il rilievo isolato della punta di Ispra.
L’area di indagine si colloca nella fascia medio-bassa del pendio che dall’alto morfologico posto in
località Roccolo (dosso a quota 418 m s.l.m.) degrada verso valle (località Prati Magri a quota 209,7 m
s.l.m.).
Dal punto di vista stratigrafico, l’area è caratterizzata da un substrato costituito da dolomie, calcari
dolomitici e brecce dolomitiche di colore biancastro di età Norica, discontinuamente ricoperte da
depositi glaciali e post-glaciali di età Quaternaria.
Nell’area sono stati distinti i seguenti depositi:
•
depositi glaciali - diamicton massivi a prevalente supporto di matrice sabbiosa e limoso
sabbiosa con clasti poligenici, eterometrici ad arrotondamento variabile;
•
depositi fluvioglaciali - sabbie limose con clasti eterometrici subordinate a orizzonti ghiaiosi;
•
depositi lacustri - sabbie fini e limi stratificati/laminati, sovraconsolidati, di colore bruno;
•
depositi post-glaciali - sabbie e limi con contenuto clastico scarso di origine fluviolacustre.
Per quanto riguarda l’idrogeologia dell’area, i dati riportati nel P.G.T. del Comune di Ispra indicano una
direzione di flusso della falda prevalentemente SE-NW verso il Lago Maggiore. La superficie di falda si
trova ad una quota di circa 210 m s.l.m. e risulta essere localmente affiorante nel settore SE del lago.
3
INDAGINI PRELIMINARI
3.1
Indagini di caratterizzazione
Nel settembre 2013 l’area di proprietà del JRC-CCR confinante con via Esperia è stata oggetto di
indagini ambientali volte a effettuare una prima valutazione sullo stato di contaminazione del sito.
Le attività di campo sono state condotte dalla ditta Geoprogram Due S.r.l. su incarico del JRC-CCR.
In particolare, sono stati eseguiti:
•
n°12 sondaggi geognostici verticali ad una profondità variabile tra 5 m e 8 m da p.c.;
•
n°4 sondaggi geognostici con una inclinazione compresa tra 15° e 25° dalla verticale, ad una
profondità variabile tra 7 m e 8 m da p.c.;
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•
prelievo, in corso di esecuzione dei sondaggi, di complessivi 48 campioni di terreno;
•
rilievo topografico dell’area.
La descrizione delle attività, è riportata nel documento “Indagine di caratterizzazione preliminare dei
terreni in area circostante i serbatoi interrati in via Esperia del Comune di Ispra (VA)” del 22 Ottobre
2013.
Nella Tavola 2 (Allegato I.1.TAVOLA 02) è riportata la planimetria con la posizione dei sondaggi
geognostici eseguiti.
3.2
Scavi esplorativi
Nel marzo 2014, a seguito dell’incontro tecnico avvenuto presso il CCR, sono stati eseguiti 3 scavi
esplorativi con il fine di definire:
-
la corretta posizione e l’ingombro dei serbatoi, in particolar modo in prossimità del lato strada di
via Esperia;
-
l’eventuale presenza di sottoservizi nell’area dei serbatoi e nelle aree interessate dalle attività;
-
la corretta posizione dei tubi di collegamento tra serbatoi, cameretta pompe e centrale termica;
-
l’eventuale presenza di materiali coibentanti contenenti fibre di amianto;
Nella Tavola 2 (Allegato I.1.TAVOLA 02) è riportata la planimetria con la posizione degli scavi
esplorativi eseguiti.
3.2.1
Risultati scavi esplorativi
A seguito delle attività esplorative è stato possibile definire quanto segue:
-
non è stato possibile portare alla luce lo spigolo Ovest del serbatoio lato strada a causa della
presenza di un massetto in calcestruzzo presumibilmente atto alla protezione dei cavi elettrici
relativi all’illuminazione stradale. È stato però possibile stimare la posizione del suddetto serbatoio
che non dovrebbe ingombrare l’area sottostante la carreggiata ma si presume posizionato a confine
tra il sito di proprietà CCR e la via Esperia. Per quanto riguarda il serbatoio lato piazzale, risulta
essere posizionato a circa 80 cm dalla recinzione dell’edificio confinante;
-
è stata riscontrata la presenza di numerosi sottoservizi. In particolare sono stati individuati i cavi
elettrici dell’illuminazione stradale e del piazzale e due cavi adiacenti al lato Nord dei serbatoi
provenienti dalla centrale termica risultati dismessi e scollegati. Inoltre a seguito dell’apertura dei
pozzetti presenti sulla carreggiata stradale a circa 80 cm dal confine di proprietà CCR, sono stati
individuati i cavi della media tensione;
-
sono state individuate le tubazioni di adduzione dell’olio combustibile alla cameretta pompe e alla
centrale elettrica che risultano essere di materiale metallico senza alcun elemento coibentante; è
stata pertanto esclusa la presenza di elementi contenenti fibre di amianto;
-
All’interno dei serbatoi è stata riscontrata la presenza di fondami di olio combustibile.
In Allegato 1 (Allegato I.1.1 – Documentazione fotografica) la documentazione fotografica relativa al
sopralluogo e agli scavi esplorativi effettuati.
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Prove SPT (Standard Penetration Test)
Al fine di definire le caratteristiche geotecniche specifiche del sito necessarie alla progettazione delle
opere atte al sostegno dello scavo e delle strutture adiacenti, nell’aprile 2014 sono state eseguite prove
penetrometriche standard.
Questa prova consiste nel far penetrare nel terreno un campionatore standardizzato (campionatore a
pareti grosse Raymond) sotto i colpi di un maglio con peso di 63,5 kg e da un'altezza di 76 cm. Il
maglio, battendo a caduta libera sulle aste standard che prolungano il campionatore, infigge l'attrezzo
nel terreno. Le misure vengono effettuate per tre avanzamenti consecutivi di 15 cm ciascuno, contando
il numero di colpi necessari (Nspt) per ogni avanzamento. La resistenza alla penetrazione del terreno è
caratterizzata dalla somma del numero di colpi per il secondo e terzo avanzamento, cioè N=N2+N3. La
prova viene eseguita al fondo di un foro di sondaggio (possibilmente alterando il meno possibile il
terreno), scavato in precedenza alla profondità desiderata.
Nel caso specifico sono state eseguite 9 prove, una ogni 1,5 metri di avanzamento del sondaggio fino
alla profondità di 13,5 metri da piano campagna. Durante l’esecuzione del sondaggio è stata intercettata
la falda acquifera ad una profondità di circa 8,3 m da p.c..
In Allegato I.2.2a e I.2.2b la stratigrafia del sondaggio eseguito ed i risultati delle prove geotecniche.
4
MODELLO CONCETTUALE
Sulla base delle informazioni contenute nella relazione geologica di caratterizzazione relativa alle
indagini ambientali effettuate a settembre 2013 e dei risultati dei recenti scavi esplorativi, si riportano
nel seguito i principali elementi del modello concettuale del sito.
L’area oggetto di studio, in parte di proprietà del JRC-CCR, è ubicata nel Comune di Ispra, in via
Esperia ad una quota di circa 215 m s.l.m. Nel sito in esame sono presenti due serbatoi interrati, della
capacità complessiva di 160 mc e posati a circa 3,5 m da p.c., in passato contenenti olio combustibile a
servizio dell’impianto di riscaldamento degli edifici residenziali circostanti. I serbatoi sono
parzialmente sovrastati da una piastra in calcestruzzo armato e sono collegati alla centrale termica
attraverso tubazioni metalliche passanti dalla cameretta pompe seminterrata.
A settembre 2013 sono state eseguite indagini di caratterizzazione finalizzate alla determinazione
litostratigrafiche e idrogeologiche del sito di interesse e alla verifica della qualità delle matrici
ambientali, preliminari alla dismissione del vecchio sistema di alimentazione del suddetto impianto di
riscaldamento.
L’indagine è consistita nell’esecuzione di 16 sondaggi, di cui 12 verticali a 4 inclinati, eseguiti a
carotaggio continuo (diametro 101 mm) spinti a profondità variabili tra 5 e 8 metri da piano campagna.
Durante i carotaggi sono stati prelevati 31 campioni di terreno sottoposti a specifiche analisi chimiche di
laboratorio.
I sondaggi effettuati hanno mostrato un assetto litostratigrafico caratterizzato da una successione di
depositi a granulometria decrescente con la profondità costituito da uno strato superficiale di terreno
vegetale dello spessore di circa 0,6 m poggiante su sabbie ghiaiose passanti a sabbie fini da poco limose
a limose fino a circa 5 m da p.c. a limi sabbiosi fino alla profondità investigata.
Durante l’esecuzione dei sondaggi eseguiti a settembre 2013 non sono state riscontrate acque
sotterranee nell’ambito delle profondità investigate, mentre durante l’esecuzione del sondaggio per le
prove SPT, la falda acquifera è stata intercettata ad una profondità di circa 8,3 m da p.c..
In corso di esecuzione dei sondaggi, nell’ area prossima ai serbatoi è stata osservata evidente presenza
di contaminazione da idrocarburi indicativamente tra 1,7 e 4,2 metri da piano campagna. I risultati delle
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analisi effettuate sui campioni di terreno prelevati durante le attività hanno confermato la presenza di
contaminazione, mostrando elevati valori di idrocarburi pesanti C>12 e concentrazioni modeste di
idrocarburi leggeri C<12, Pirene, Benzo[a]antracene, Benzo[a]pirene, Etilbenzene e Xilene con
superamenti delle concentrazioni limite di legge (CSC) stabilite dal D.lgs. 152/06 (allegato 5 al titolo V
tab. A) per le aree ad uso verde-residenziale in 11 campioni su 31 analizzati, prelevati ad una profondità
compresa tra 1,5 e 5,5 m da p.c..
Sulla base delle analisi chimiche effettuate, è stato possibile ipotizzare l’estensione verticale della
contaminazione per uno spessore di circa 1,5 m sotto il piano di posa dei serbatoi ovvero fino ad una
profondità di circa 5 m da piano campagna. Per quanto riguarda l’estensione orizzontale, le indagini
hanno permesso di delimitare l’estensione dell’area contaminata solo a Est e a Sud dei serbatoi interrati
dove i sondaggi denominati S7, S8, S9, S14 ed S15, non hanno presentano superamenti delle CSC di
riferimento. Mentre per quanto riguarda l’area a Nord-Ovest lungo la via Esperia e a Ovest in prossimità
della piastra in calcestruzzo, la contaminazione non risulta essere delimitata in quanto si potrebbe essere
estesa oltre i sondaggi S2, S3, S4 ed S16 che presentano superamenti delle CSC di riferimento.
A seguito delle prime evidenze di contaminazione emerse durante le indagini preliminari, si è
provveduto allo svuotamento dei serbatoi che presentavano un livello di circa 1,7 m di acqua mista ad
olio combustibile. Dopo lo svuotamento si è osservata la ricomparsa della miscela acqua-olio fino ad
un livello di circa 0,17 m. Durante i saggi esplorativi il livello dei liquidi all’interno dei serbatoi era di
circa 1,5 m e in fase di escavazione dei terreni adiacenti alla parete ovest del serbatoio lato strada, si è
osservata la fuoriuscita della miscela acqua-olio dai serbatoi all’interno dello scavo. Da tali osservazioni
si è pertanto ipotizzata la presenza di forature in almeno uno dei due serbatoi.
5
STRATEGIA DI INTERVENTO
Sulla base delle informazioni ottenute è stato possibile definire la strategia di intervento da seguire
finalizzata alla rimozione di tutte le strutture presenti in sito, dei serbatoi interrati e del terreno
contaminato. Tale strategia può essere esplicitata nelle seguenti fasi:
1.
fase iniziale di preparazione del cantiere:
- intercettazione e deviazione sottoservizi;
- opere di sostegno dello scavo;
- rimozione strutture fuori terra;
- bonifica serbatoi e tubazioni;
2.
fase di scavo e di collaudo:
- scavo e rimozione tubazioni interrate;
- scavo e rimozione serbatoi;
- scavo e smaltimento terreni contaminati;
- campionamento terreni da pareti e fondi scavo, comprensivo di analisi;
- ripristino area di cantiere;
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DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
6.1
Opere di sostegno dello scavo
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Considerata la profondità della contaminazione e le caratteristiche dell’area (confinante sul lato NordOvest con la via Esperia e sul lato Est con il piazzale dell’edificio) dovranno essere previste opere di
sostegno dello scavo.
Nel seguito vengono elencati i principali accorgimenti da attuare in fase realizzativa.
Allo stato attuale l’intervento più adeguato viene considerato l’installazione di una berlinese di
micropali. Si è pertanto considerato di realizzare un’opera di sostegno definitiva lungo due lati dello
scavo (per uno sviluppo lineare calcolato in 12 m circa lato strada e 14 m circa lato piazzale) fino alla
profondità di 9 m da p.c.. In Allegato 2 il progetto definitivo dell’opera di sostegno.
L’installazione della berlinese sarà eseguita previa verifica della presenza di eventuali sottoservizi. Tale
verifica sarà eseguita attraverso sopralluoghi con gli enti gestori delle varie forniture (elettriche, gas,
telefono, fognatura) e attraverso l’esecuzione di eventuali trincee che si spingeranno fino a 2 metri di
profondità da piano campagna.
6.2
Rimozione strutture fuori terra
Le attività prevedranno la rimozione di tutte le strutture fuori terra:
-
Piastra in calcestruzzo sovrastante i serbatoi
-
Piastra in cemento armato di alloggiamento dei passi d’uomo
-
Cameretta pompe
-
Pozzetti vari
-
Vasca di livello interna alla centrale termica
I rifiuti derivanti dalla demolizione delle suddette strutture verranno caratterizzati e inviati a centri di
raccolta autorizzati. (Il tutto come da normative vigenti).
6.3
Bonifica serbatoi
Preliminarmente all’estrazione andranno eseguite le bonifiche dei serbatoi e delle tubazioni da
rimuovere e i test "Gas Free" che garantiranno l’assenza di vapori esplosivi durante le attività. In
particolare i lavori saranno articolati nel modo seguente:
-
apertura e lavaggio del pozzetto PDU;
-
apertura coperchio PDU;
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-
asportazione dei fondami dei serbatoi;
-
pulizia e bonifica dei serbatoi;
-
bonifica delle tubazioni;
-
raccolta, trasporto e smaltimanto dei fondami e delle acque di lavaggio
-
ventilazione forzata dei serbatoi
-
rilascio certificato Gas Free con validità 24 ore (nel caso le attività di estrazione prevedessero tempi
superiori alle 24 ore, i test Gas Free andranno ripetuti).
Le attività di bonifica dei serbatoi andranno eseguite con sistema robotizzato. In caso venga riscontrata
l’impossibilità di eseguire tale intervento, si valuterà, salvo autorizzazione da parte del Coordinatore
della Sicurezza (CSE), l’ingresso di personale all’interno dei serbatoi.
6.4
Estrazione serbatoi e tubazioni
A seguito delle attività di bonifica e Gas Free dei serbatoi e delle tubazioni si procederà con la
rimozione del terreno necessario mediante escavatore meccanico. I serbatoi andranno estratti con
l’ausilio di autogru ed eventualmente tagliati per ridurne il volume e consentirne il trasporto.
6.5
Escavazione terreni
Nella Tavola 3 viene riportata l’ipotetica estensione planimetrica dei terreni contaminati stimata sulla
base dei risultati delle analisi effettuate sui campioni di terreno prelevati in sede di indagine.
Alla luce dei risultati delle analisi effettuate nella campagna d’indagine e sulla base di incertezze
sull’estensione laterale ai serbatoi (considerando uno spessore verticale di terreno di circa 5,5 m e una
superfice di 130 mq ) si ipotizza che dovrà essere rimosso e smaltito un quantitativo di terreno pari a
circa 600 mc.
Si ritiene di poter intervenire con escavatore a braccio rovescio con un raggio d’azione che permetta di
raggiungere una profondità di scavo indicativamente pari a 5,5 m dal p.c.. In presenza di evidenze di
contaminazione gli scavi saranno estesi rispettando, comunque, le esigenze di sicurezza e di stabilità
delle strutture circostanti.
In fase di escavazione i terreni asportati saranno direttamente collocati su autocarri omologati per il
trasporto dei rifiuti e inviati ad impianto di smaltimento autorizzato.
Le attività di scavo verranno eseguite in presenza di laboratorio mobile per l’esecuzione di analisi atte
all’emissione delle omologhe per il trasporto dei terreni.
Il laboratorio mobile dovrà essere utilizzato anche per l’esecuzione di analisi speditive per la verifica
della qualità dei terreni sulle pareti e sul fondo dello scavo.
Al termine di ciascuno scavo si procederà al prelievo di campioni di terreno sul fondo scavo e sulle
pareti, utilizzando lo stesso escavatore per il prelievo del terreno.
Per tutta la durata dell’intervento l’area di scavo dovrà essere recintata al fine di impedire l’accesso di
personale non autorizzato.
Oltre a quanto specificato, saranno messe in opera tutte le attività e le prescrizioni, sia in termini di
accorgimenti ingegneristici che di salvaguardia della salute dei lavoratori, al fine di minimizzare il
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possibile impatto sull’ambiente e sugli operatori durante le fasi di scavo, movimentazione e trasporto
dei terreni contaminati
6.6
Ripristino degli scavi
A completata bonifica dell'area, prima del riempimento dello scavo, al fine di mantenere un marker
dell’operazione effettuata, sarà posato un telo di geotessuto.
Le aree di scavo verranno quindi ripristinate, sino al raggiungimento dell’attuale piano campagna, a
formare una superficie piana regolare.
Il ripristino degli scavi avverrà con materiale naturale (fornito da una cava di prestito che rilascerà
idonea certificazione) opportunamente costipato.
6.7
Gestione rifiuti
I materiali di risulta dovranno essere sottoposti a campionamento ed analisi di caratterizzazione per
definirne la destinazione finale.
I materiali così caratterizzati saranno smaltiti presso centri di recupero o discariche esterne autorizzate.
I codici CER attribuibili a tali materiali sono i seguenti:
• Liquidi provenienti dalla bonifica dei serbatoi:
-
CER 05.01.03 "morchie depositate sul fondo dei serbatoi"
-
CER 16.07.08 "rifiuti contenenti olio derivanti dal lavaggio dei serbatoi"
• Materiali di risulta prodotti dalle demolizioni:
-
Codice CER 17 09 04 “rifiuti misti dalle attività di costruzione e demolizione”;
-
Codice CER 17 04 05 “ferro e acciaio”;
• Terre e rocce da scavo:
6.8
-
Codice CER 17 05 03* “Terre e rocce contenenti sostanze pericolose”;
-
Codice CER 17 05 04 “Terre e rocce diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03”.
Verifiche analitiche di collaudo
6.8.1
Campionamento terreni scavo
Al termine dello scavo per l’estrazione dei serbatoi saranno eseguite le seguenti indagini ambientali:
-
esame dei terreni affioranti durante la realizzazione dello scavo;
-
misura dei VOC tramite l’utilizzo di un fotoionizzatore digitale (PID) dei terreni escavati;
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campionamento delle pareti e del fondo scavo.
Il campionamento dei terreni sarà effettuato secondo il criterio di seguito indicato:
-
prelievo di campioni di terreno sul fondo dello scavo in corrispondenza di ciascun serbatoio;
-
prelievo di campioni lungo le pareti di scavo;
-
durante la rimozione delle tubazioni interrate si provvederà ad effettuare un campionamento di
terreno sottostante le stesse nella misura di un campione ogni 10 metri lineari, soffermandosi in
particolare nei punti critici (giunti) e/o nei punti in cui si riscontrano evidenze organolettiche.
Qualora si evidenzino nello scavo delle porzioni con evidenze organolettiche di contaminazione, si
dovrà provvedere al prelievo di ulteriori campioni di terreno.
Ciascun campione prelevato sarà sottoposto al seguente set analitico:
•
BTEXS (EPA 5021A 2003 + EPA 8260C 2006);
•
IPA (EPA 3541 1994 + EPA 8270D 2007);
•
idrocarburi C<12 (EPA 5021A 2003 + EPA 8015D 2003);
•
idrocarburi C>12 (EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003)
Il campionamento dei terreni sarà effettuato utilizzando una spatola in acciaio inox opportunamente
decontaminata dopo ogni singola operazione. Il tecnico incaricato utilizzerà, durante il campionamento,
guanti monouso che provvederà a sostituire dopo ogni singola operazione di campionamento.
I campioni prelevati saranno raccolti in contenitori in vetro, dopo omogeneizzazione adottando il
metodo della quartatura, immediatamente chiusi e conservati in frigo box portatili alla temperatura di
4°C fino alla consegna al Laboratorio certificato Accredia.
L'elenco dei campioni inviati al laboratorio, le informazioni ad essi relativi riportati su ciascuna
etichetta e l'elenco delle analisi chimiche previste saranno riportati su un'apposita scheda (catena di
custodia) che accompagnerà i campioni durante la spedizione.
Nella Tavola 4 (Allegato I.1.TAVOLA 4) vengono riportati i punti di campionamento dei terreni dello
scavo.
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CRITERI DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA POPOLAZIONE
Nell’ambito dei lavori dovrà essere adeguatamente affrontato il tema della sicurezza per i lavoratori e
per i fruitori delle aree influenzate dal cantiere.
Le misure a protezione dei lavoratori relativamente alle attività saranno riportate nel Piano Operativo di
Sicurezza redatto ai sensi del D.Lgs. 81/08. La valutazione dei rischi sarà associata alle specifiche
attività svolte in sito, prescrivendo le misure di protezione da attuare per ridurre al minimo il rischio per
il personale.
Le attività specifiche previste dal progetto saranno, in sintesi, le seguenti:
• installazione opere di sostegno scavi
• demolizione strutture fuori terra
FP: B05.04
FN: 01. Allegato I.1_Specifica Tecnica - Progetto rimozione serbatoi fv1.0.docx
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Rimozione Serbatoi Via Esperia
Procedura N. JRC IPR 2014 C.4 0045 OC
• rimozione strutture interrate
• scavo terreni contaminati;
• prelievo di campioni di terreno;
• esecuzione sondaggi di collaudo;
• ripristino aree di lavoro.
Queste attività comportano alcuni rischi potenziali, riassunti nella tabella seguente, dove sono indicate
anche le azioni di riduzione o mitigazione di tali rischi. L’elenco è puramente indicativo e non deve essere
considerato esaustivo:
Area di rischio
Spazi e ambienti di lavoro
Demolizione, escavazione e
perforazione
Rischio
Contatto con sostanze
nocive
Programma di comunicazione
Piano di sicurezza
Dispositivi di protezione individuale
Passaggio automezzi
Delimitazione e segnalazione dell’area di lavoro
Caduta oggetti dall’alto
Verifica della efficienza della attrezzatura di
scavo e perforazione e dei sistemi di sicurezza
Procedure operative
Casco di protezione
Restrizione di accesso all’area di lavoro
Contusioni e
schiacciamento degli arti
Procedure operative
Dispositivi di protezione individuale
Protezione degli organi meccanici in movimento
e delle leve di manovra
Abbigliamento idoneo
Caduta nello scavo
Delimitazione e segnalazione dell’area di lavoro
Restrizione di accesso all’area di lavoro
Rumore
Strumenti di misura e
attrezzature di campionamento
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Azioni Preventive
Contatto con sostanze
nocive
Dispositivi di protezione individuale
Dispositivi di protezione individuale
Procedure operative atte a minimizzare i contatti
TEMPISTICHE DELLE ATTIVITÀ
L’inizio delle attività sarà preventivamente concordato ed approvato dal JRC-CCR.
Per il completamento delle attività saranno necessari circa 2 mesi. In allegato 4 il cronoprogramma
indicativo delle lavorazioni.
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FN: 01. Allegato I.1_Specifica Tecnica - Progetto rimozione serbatoi fv1.0.docx
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Rimozione Serbatoi Via Esperia
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Procedura N. JRC IPR 2014 C.4 0045 OC
CONCLUSIONI
II presente documento costituisce il progetto per la demolizione delle strutture fuori terra, la rimozione
dei serbatoi e delle tubazioni interrate e l’escavazione/smaltimento dei terreni contaminati presso il sito
in oggetto. A tal fine, si propone di realizzare preliminarmente un'opera di sostegno permanente dello
scavo, che si spingerà fino alla profondità di circa 5,5 m, per evitare cedimenti della sede stradale di via
Esperia e del piazzale dell’edificio adiacente. La seconda fase consisterà nella demolizione di tutte le
strutture fuori terra (cameretta pompe, piastra in cls, pozzetti vari, piastra passi d’uomo) e la rimozione
dei serbatoi e tubazioni interrate. Una volta estratti i serbatoi si provvederà alla completa escavazione e
smaltimento dei terreni contaminati. Al termine degli scavi verranno eseguiti i campionamenti di
collaudo dei terreni delle pareti e del fondo dello scavo stesso comprensivi delle relative analisi di
laboratorio. Al termine di tali attività saranno effettuati tutti gli interventi di ripristino dei luoghi.
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FN: 01. Allegato I.1_Specifica Tecnica - Progetto rimozione serbatoi fv1.0.docx
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