CITY+ Rassegna Web e Stampa

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CITY+ Rassegna Web e Stampa
CITY+
Rassegna Web e Stampa
23 maggio 2012
Dalle ore 15.00 del 22/05 alle 15.00 del 23/05
Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
Sommario
Executive Summary
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EXPO
IL MINISTERO BLOCCA TUTTO: «NIENTE METRÒ PER IL PAPA» / Corriere Milano
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CASE, TRASPORTI, OCCUPAZIONE DUE MILIARDI IL CONTO DA PAGARE… / Repubblica Milano
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PIÙ ABITANTI E 21 NUOVI QUARTIERI APRE IL CANTIERE DELLA CITTÀ FUTURA / Repubblica Milano
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L’AMBASCIATRICE DI NAMIBIA FRIEDA ITHETE IN VISITA A MILANO / infonotizie.com
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ePAYMENT
REGGIO: ARRIVA IL TELEPARK PER GESTIRE LE SOSTE A PAGAMENTO DIRETTAMENTE DAL CELLULARE / strill.it
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SE IL TELEFONINO SI TRASFORMA IN PORTAFOGLIO ELETTRONICO / repubblica.it
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RESEARCHFARM: APPLE IWALLET UTILIZZERÀ BLUETOOTH / melablog.it
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ECOSOSTENIBILITÀ
CO2: PROVINCIA SASSARI, -20% EMISSIONI NEI PROSSIMI OTTO ANNI / agi.it
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SHELL ECO-MARATHON EUROPE, PREMIATO IL POLITECNICO DI TORINO / ecoditorino.org
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INCLUSIONE DIGITALE
RIPARTE DA REGGIO EMILIA IL CAMPER… CHE HA GIÀ DIGITALIZZATO 2700 PERSONE / informazione.it
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DIDATTICA INTERATTIVA
NIENTE E-BOOK SIAMO STUDENTI / la Repubblica
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IMPERIA: I RAGAZZI DEGLI ISTITUTI 'RUFFINI' E 'EDILE' VANNO A SCUOLA CON IL 'TABLET' / sanremonews.it
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A LEZIONE STANDO A CASA UTILIZZANDO IL TABLET / trentinocorrierealpi.gelocal.it
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FORUMPA, ALLA LOMBARDIA IL PREMIO PER L'INNOVAZIONE NELLA DIDATTICA / impresacity.it
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AUTO ELETTRICA
MANTOVA, DIECI SCUOLE DI DESIGN PER LA NUOVA ECO-PAPAMOBILE / Corriere Milano
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SMART MOBILITY: I NUOVI SERVIZI INTELLIGENTI PER LE AUTO ELETTRICHE IN EUROPA / yeslife.it
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
HAI UN'AUTO ELETTRICA? NON PAGHI LA SOSTA / ilgiorno.it
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AUTO ELETTRICHE, LE CITTÀ CHE CREDONO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE / ecoo.it
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MOBILITÀ SOSTENIBILE: DA NAIROBI A JOHANNESBURG CON L’AUTO ELETTRICA / gogreen.virgilio.it
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DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI
SALUTE: SAN RAFFAELE LANCIA 'APP' PER PAZIENTI SCLEROSI MULTIPLA / agi.it
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SMART CITY
IL MODELLO SALERNO CONQUISTA GLI IMPRENDITORI LOMBARDI… / salernonotizie.it
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NELL'EX WESTINGHOUSE NASCE IL POLO PER L'ENERGIA / lastampa.it
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LE SMART CITY AVRANNO SISTEMI DI TELEMEDICINA ED ILLUMINAZIONI A LED / adnkronos.com
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ALTRE NOTIZIE RILEVANTI
LE IMPRESE FANNO SISTEMA PER COMPETERE / il Sole24Ore
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MOBILE BROADBAND: IL 4G PUNTA AL PRIMO MILIARDO DI UTENTI… / key4biz.it
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ISTAT: LE IMPRESE ITALIANE NON RINNOVANO I BUSINESS MODEL E NON INVESTONO IN ICT / key4biz.it
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CHROME È IL PRIMO BROWSER AL MONDO / itespresso.it
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Calendario Eventi
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
Executive Summary
ePayment: presentato stamattina a Reggio Calabria il nuovo sistema telematico di accesso alla
sosta a pagamento. Dal prossimo giugno il sistema consentirà di gestire le soste a pagamento nella
zona urbana direttamente dal proprio cellulare tramite una app. Reggio si inserisce così in una rete
di altre 40 città italiane che già lo utilizzano da tempo.
Smart City: annunciato da Massimo Giordano, Assessore Regionale all’Innovazione, la nascita di un
energy center sull’area ex Westinghouse di Torino. Con un investimento di venti milioni (15
regionali e 5 della Compagnia di San Paolo) e la collaborazione del Politecnico di Torino, si tratta di
un centro di ricerca, progettazione e sperimentazione di innovazione nel campo dei veicoli
industriali, nel risparmio energetico e nel settore edilizio.
Didattica Interattiva: secondo la fotografia scattata dall´Associazione Italiana Editori (Aie) gli
studenti universitari preferiscono i libri di carta agli ebook. I manuali infatti continuano ad essere
usati dall´81.4 per cento degli universitari, mentre gli e-book vengono letti solo dal 19.9 per cento.
Dai dati emerge come il 99.5 per cento degli intervistati possieda un computer e il 48.9 per cento
uno smartphone, solo l´11.5 un e-reader e il 13.5 per cento un tablet.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
EXPO
IL MINISTERO BLOCCA TUTTO: «NIENTE METRÒ PER IL PAPA» / Corriere Milano
Fonte: Corriere Milano
Data: 23 maggio 2012
Autore: Armando Stella
I pellegrini del Papa non viaggeranno sulle carrozze della metropolitana 5. La Commissione interministeriale sui
trasporti ha negato ieri il nullaosta alla linea «lilla» e così vietato l'inaugurazione dei treni in occasione del VII Incontro
mondiale delle famiglie in programma tra il 31 maggio e il 3 giugno con Benedetto XVI. Parere negativo: i tempi dei
collaudi sono troppo stretti, appena 20 giorni di test, e la manifestazione troppo imponente (un milione di visitatori
attesi) per consentire l'apertura della M5 in condizioni di piena affidabilità. Una bocciatura che ha «sorpreso» Giuliano
Pisapia: «La decisione è incomprensibile, spero che possa essere modificata». Perché? Il Comune aveva ricevuto
«rassicurazioni che tutti i livelli di sicurezza erano garantiti». Il riferimento è all'autorizzazione preliminare rilasciata
nella riunione sulla sicurezza del 10 maggio a Milano (i tecnici del ministero e i funzionari vigili del fuoco avevano
analizzato tutti gli «eventuali imprevisti» e consegnato un pacchetto di «prescrizioni operative» ad M5, Mm e Atm) è
stata ribaltata nel vertice romano di ieri.
Dodici giorni di collaudi sono stati ritenuti insufficienti. Il consorzio M5 aveva avviato le prove di pre esercizio l'11
maggio, in vista del debutto anticipato a fine mese: «Ora — sottolinea Pisapia — faremo tutte le verifiche per
accertare le eventuali responsabilità. Nel caso, saranno presi opportuni provvedimenti. Bisogna però capire se la
commissione ha preso la decisione su un terreno esclusivamente precauzionale o se possano essere state eseguite
verifiche in maniera non corretta». Sanzioni? «Non all'interno del Comune». Il ruolo di alta sorveglianza dell'opera in
project financing è svolto dalla municipalizzata Mm. Anche il suo presidente, Lanfranco Senn, è stato spiazzato dalla
retromarcia del governo: «Lo stupore nasce dal fatto che le opere completate sono state positivamente verificate
dalla Commissione del 10 maggio». E tuttavia, il professor Senn auspica «che ci siano ancora margini per rivedere la
decisione. Possiamo ribattere alle osservazioni del ministero con risposte adeguate e puntuali». Il destino del metrò 5
appare però segnato: i test in galleria proseguiranno, ma l'inaugurazione sarà rinviata a ottobre-novembre.
Lo stop al metrò scatena dure polemiche politiche. Il consigliere pdl Carlo Masseroli: «Si accertino tutte le
responsabilità». L'assessore regionale Raffaele Cattaneo: «L'indisponibilità del metrò 5 è un fatto grave». La
Fondazione del Family 2012 rassicura i fedeli in arrivo: «Anche senza l'apertura straordinaria della M5, non ci sarà
nessun problema organizzativo». La linea «lilla» avrebbe trasportato un massimo di 16 mila pellegrini-pendolari nelle
quattro ore di afflusso al sito di Bresso, una minoranza rispetto alla massa di persone attese. Il piano di potenziamento
del servizio predisposto da Atm prevede una flotta di treni straordinari sulle linee M1 ed M3 (compresa la notte tra il 2
e il 3 giugno) e tremila corse giornaliere in più di autobus e tram. Comune e Atm si sono opposti al biglietto unico
integrato con Trenord: «Una scelta discutibile», sbotta l'assessore Cattaneo. Ferrovie e tram andranno per conto loro,
e i binari si ritroveranno dal Papa.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
CASE, TRASPORTI, OCCUPAZIONE DUE MILIARDI IL CONTO DA PAGARE PER DARE
UN FUTURO ALLA CITTÀ / Repubblica Milano
Fonte: Repubblica Milano
Data: 23 maggio 2012
Autore: Alessia Gallione e Oriana Liso
Le priorità sono state definite: da un piano per le case popolari agli interventi per le scuole che cadono a pezzi, dalle
politiche per il lavoro alla mobilità fino all´eterna promessa di un´opera che imbrigli il Seveso. Quasi due miliardi di
investimenti in tre anni. È per trasformarle in realtà e dare forma alla Milano di Pisapia, che si è scelta la strada della
vendita Sea.
Per la giunta non c´è alternativa. Bisogna trovare risorse vere, non spiccioli: 1 miliardo e 850 milioni, è la necessità che
verrà indicata nel bilancio triennale delle opere pubbliche. E da Sea, Palazzo Marino si attende di incassarne almeno
750. La città - è il ragionamento dell´amministrazione - ha bisogno di un rilancio e, con le entrate ordinarie, non si
potrà volare troppo alto. Anzi. Nelle tabelle dei tecnici il trend "storico" è chiaro: gli investimenti per il funzionamento
di Milano nell´ultimo quinquennio si sono più che dimezzati, passando da 467 milioni nel 2008 a 219 quest´anno.
Tagliare ancora vorrebbe dire rinunciare a rattoppare le strade. Eppure non è a questo che vuole limitarsi la giunta. Le
priorità indicate dal sindaco sono altre.
[le vie d´acqua]
Una lista c´è già, e comprende voci spesso in attesa da anni di uscire dalla carta: è il piano triennale delle opere
impostato dalla giunta Moratti e modificato lo scorso ottobre dal centrosinistra, che dimezzò la cifra complessiva
arrivando a 3,7 miliardi. Ma quello è il libro dei sogni, un calderone dove finisce tutto; anche capitoli, tuttavia, che
adesso Palazzo Marino vuole concretizzare. È lì, ad esempio, che giace l´eterna promessa della messa in sicurezza del
Seveso per cui servirebbero almeno 68 milioni. Insieme a lavori simbolo come la riqualificazione della Darsena (26 i
milioni preventivati) che partiranno assieme al progetto delle Vie d´acqua di Expo e che, per Pisapia, dovranno
rimanere come eredità del 2015 per la città.
[I trasporti]
Nella città di Area C, però, è la mobilità un primo capitolo ritenuto fondamentale. È su quello che si vorrebbero
investire diverse risorse della vendita Sea. Nella lista dei desiderata che compongono il miliardo e 800 milioni di
investimenti da qui al 2014 ci sono i nuovi treni della metropolitana in vista di Expo: 300 milioni per "svecchiare" il
parco convogli della Rossa. Ma non solo. Il piano dovrà dare corpo anche alle promesse verdi dei referendum
ambientali: 300 chilometri di percorsi ciclabili nel biennio 2015-2016, ma per farlo servirebbero finanziamenti per
almeno 10 milioni l´anno. Anche per raddoppiare le aree pedonali servirebbero 5 anni e altri 8-10 milioni per ogni
anno. Fanno parte del capitolo ecologico anche gli interventi per il risparmio energetico degli edifici.
[L´edilizia]
Case popolari da buttare giù e rifare, o da costruire ex novo. E poi scuole, alcune - almeno quattro o cinque - che
vanno abbattute e ricostruite per la sicurezza degli studenti. Dalla campagna elettorale in poi, la promessa di una
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
Milano più a misura delle esigenze dei suoi cittadini non è mai cambiata. Ma i conti sono presto fatti: almeno 200
milioni per ristrutturare o rifare da zero 26 scuole cittadine, vecchi prefabbricati degli anni Sessanta ormai arrivati alla
fine di un ciclo. I 200 milioni previsti nel bilancio 2012 per la manutenzione ordinaria non permettono grandi imprese,
forse non bastano neanche per togliere tutto l´amianto che ancora resiste in molti edifici. Ed è proprio un serio
programma di lavori sulle strade e sui marciapiedi della città, invece, quello che si ritiene di dover programmare. Per
fare in modo che, in caso di una pioggia più forte del previsto, Milano non finisca sott´acqua.
[Il lavoro]
Segni materiali e segni immateriali: nella seconda categoria, in un certo senso, si deve includere il capitolo di
investimenti sulle politiche economiche e per l´occupazione. Il Fondo per lo sviluppo annunciato dall´assessore
Cristina Tajani ha un bilancio a salire. Per il 2012 servono almeno dieci milioni per finanziare iniziative rivolte alle
imprese che nascono ora o che vogliono assumere; ma se il tavolo di confronto inaugurato dieci giorni fa con
commercianti e imprenditori dovesse andare avanti, le necessità di investimenti si irrobustirebbero molto. E
ruoterebbero anche attorno a quell´Agenzia dello Sviluppo indicata nel programma dei cinque anni.
[Il landmark]
Quello che ancora manca, a un anno dall´insediamento della giunta Pisapia, è un segno distintivo, il landmark che
l´amministrazione arancione lascerà alla città. Questo hanno chiesto, nelle riunioni serali delle ultime settimane,
anche alcuni consiglieri della maggioranza: qual è il grande progetto per la città che giustificherebbe - anche agli occhi
dei cittadini - una rinuncia importante come quella al controllo della Sea? La risposta, per ora, non è data. Ma la
ricerca è aperta.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
PIÙ ABITANTI E 21 NUOVI QUARTIERI APRE IL CANTIERE DELLA CITTÀ FUTURA /
Repubblica Milano
Fonte: Repubblica Milano
Data: 23 maggio 2012
Autore: Teresa Monestiroli
Dopo sedici sedute in Consiglio comunale e quasi 55 ore di dibattito in aula, da oggi Milano ha un nuovo Piano di
governo del territorio. Nuove regole nel Pgt per disegnare la città del futuro che, promette Palazzo Marino, avrà più
verde e meno cemento, più case a basso costo e meno flessibilità nelle destinazioni d´uso. Molto soddisfatto il sindaco
Pisapia che dice: «Finalmente la città ha gli strumenti per quel cambiamento da tanti auspicato, anche nel rapporto
con i cittadini dal momento che sono state accolte molte osservazioni».
La città del 2030, che la giunta Moratti immaginava ripopolata di quasi 500mila nuovi abitanti, si fermerà a un milione
e 500mila persone: 155mila cittadini in più rispetto a oggi, compresi però quei 94mila che nei prossimi anni andranno
ad abitare nei quartieri già in costruzione (da Citylife a porta Nuova). L´espansione si riduce, grazie a una drastica
revisione degli indici di edificabilità e allo stralcio di intere aree di trasformazione urbana come il carcere di San Vittore
e i binari di Cadorna, viale Forlanini, Cascina Monluè e una parte di Porto di Mare dove si costruirà solo in quella fetta
di territorio che non rientra nel Parco Sud. La cintura verde che abbraccia Milano a sud è stata esclusa dalla regola
della perequazione che permette di trasferire le volumetrie da una parte all´altra della città. I nuovi quartieri
passeranno da 26 a 21 (con 27mila abitanti), il tunnel Expo-Linate viene archiviato per sempre, il distretto economico
di via Stephenson (sulle aree di proprietà di Salvatore Ligresti) molto ridimensionato così come gli ex scali ferroviari il
cui indice di edificabilità scenderà allo 0,70, compresa la parte da destinare all´housing sociale.
La lunga maratona in aula per rivedere il Piano urbanistico, approvato il 4 febbraio 2010 dalla precedente
amministrazione con i soli voti dell´allora maggioranza di centrodestra, è iniziata nel novembre 2011 con la revoca
dell´approvazione da parte della giunta Pisapia e l´avvio di una seconda valutazione di tutte le 5mila osservazioni
presentate da cittadini e associazioni. Un´analisi durata settimane che ha portato le richieste di modifica accolte da
350 (giunta Moratti) a oltre 2mila. Il dibattito in consiglio sulle osservazione è partito il 20 febbraio scorso e si è
concluso ieri sera alle 20 con il voto dopo 16 sedute, il doppio rispetto al 2010: 27 i consiglieri favorevoli, tutti di
centrosinistra, contrario Mattia Calise del Movimento cinque stelle, mentre l´opposizione è uscita dall´aula.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
L’AMBASCIATRICE DI NAMIBIA FRIEDA ITHETE IN VISITA A MILANO /
infonotizie.com
Fonte: infonotizie.com
Data: 22 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.infonotizie.com/articolo/1933:lambasciatrice_di_namibia_frieda_ithete_in_visita_a_milano
L’economia della Namibia è buona, stabile e in costante crescita. Il bilancio dello stato è in attivo e il debito pubblico è
solo il 25 % del PIL. Questo è quanto emerso durante gli incontri in occasione della visita a Milano dell’Ambasciatrice
di Namibia Frieda Ithete, accompagnata dal primo segretario dell’Ambasciata Bernadette Iipinge e dal responsabile
dell’ufficio commerciale Mohamed Saleh.
L'ambasciatrice, nel corso della visita, ha incontrato rappresentanti della Camera di Commercio di Milano, dell’Expo
2015 e della Regione Lombardia, dal Presidente della Fiera di Milano Michele Perini al Direttore rapporti internazionali
del Comune di Milano Roberto Santaniello al Presidente della Provincia di Milano Guido Potestà, con i quali si è
discussa l’opportunità per la Namibia di partecipare all’EXPO 2015 ed alla prossima fiera dell’Artigianato di dicembre
2012 a Milano. Partecipazioni forse troppo impegnative per uno Stato ha ministeri con budget annuali limitati.
Gli incontri dell'Ambasciatrice della Namibia in Italia sono stati molto cordiali e Milano ha offerto la sua bella
immagine di dinamica città europea.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
ePAYMENT
REGGIO: ARRIVA IL TELEPARK PER GESTIRE LE SOSTE A PAGAMENTO
DIRETTAMENTE DAL CELLULARE / strill.it
Fonte: strill.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: Stefano Perri
Link: http://tinyurl.com/c55gczz
Dal prossimo giugno i cittadini di Reggio avranno a disposizione un nuovo sistema telematico che consentirà di gestire
le soste a pagamento nella zona urbana direttamente dal proprio cellulare.
E' stato presentato stamane il nuovo sistema telematico di accesso alla sosta a pagamento, che si affiancherà al
tradizionale uso dei gratta e sosta, realizzato dall'Atam di Reggio Calabria in collaborazione con il Consorzio Telepark.
Un'importante innovazione che consentirà ai cittadini di gestire le proprie soste pagando per il tempo effettivo di
parcheggio senza la difficoltà di dover inseguire gli operatori Atam o recarsi al Parkometro per l'acquisto dei titoli di
sosta.
A presentare l'importante innovazione l'Amministratore Delegato dell'Atam Vincenzo Filardo che ha introdotto i lavori
spiegando i tratti fondamentali della importante novità che sta per essere introdotta nel circuito di gestione della
mobilità cittadina. "Si tratta di un sistema - ha spiegato Filardo - che consente di mettere in rete Reggio con altre 40
città italiane che già lo utilizzano da tempo". In sostanza chi sottoscrive un piano prepagato a Reggio Calabria può
utilizzare lo stesso titolo anche nelle altre città che utilizzano lo stesso servizio. "Una grande comodità - prosegue
Filardo - alla quale i cittadini di Reggio possono accedere con un semplice clic o una telefonata dal proprio cellulare,
evitando di correre su e giù per acquistare i gratta e sosta o cercare gli operatori dell'Atam".
Il sistema funzionerà prevalentemente con una semplice app da installare sui dispositivi cellulari, ma potrà essere
utilizzato anche da coloro che non possiedono uno smartphone. Il cittadino potrà acquistare direttamente dal
cellulare con la carta di credito un titolo prepagato il cui tagliando cartaceo andrà sempre esposto sul cruscotto
dell'auto. Al momento della sosta si invierà un input col cellulare (ma basta anche una semplice telefonata) indicando
lo spot di parcheggio in cui si intende lasciare l'auto. Il sistema inizierà a quel punto a registrare la sosta fino a quando,
al momento della ripartenza, il cittadino invierà un nuovo input di fine parcheggio. Il sistema andrà a scalare il credito
prepagato fino ad un massimo di dafault di 5 euro che consente di evitare di prosciugare completamente il credito nel
caso in cui l'utente dimenticasse di segnalare la fine della sosta. In questo modo si pagheranno i minuti effettivi di
sosta. Il costo del servizio prevede un canone di 1 euro al mese (che consente la registrazione all'interno del sistema) e
una maggiorazione del 10% sul costo del parcheggio. In sostanza per utilizzare un credito di preparato effettivo di 25
euro (valido per 25 ore effettive di parcheggio) si dovrà spendere un totale 27,5 Euro (10% in più rispetto ai costi di
sosta). Un corrispettivo che consente in ogni caso di godere della comodità di evitare l'esposizione dei "grattini" orari,
di evitare delle multe qualora la sosta si dovesse protrarre più del previsto nonché di pagare il tempo effettivo di sosta
(ad esempio nei casi di sosta inferiore ad un'ora).
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
"Il nuovo sistema telematico di gestione delle soste a pagamento - spiega il Sindaco di Reggio Demi Arena - consentirà
inoltre di favorire le categorie professionali che operano nella zona del centro". "Abbiamo individuato - spiega Arena alcune fasce di lavoratori che utilizzano costantemente l'automobile. Abbiamo ritenuto opportuno di consentire una
serie di facilitazioni per i lavoratori della pubblica amministrazione, della scuola e e del commercio che operano nella
zona centrale della città. Si verificherà per loro un grande abbattimento consistente rispetto alle tariffe ordinarie".
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto è il Comandante della Polizia Municipale Alfredo Priolo a
illustrare le caratteristiche di pianificazione della sosta a pagamento all'interno della normativa nazionale che
disciplina tutti i meccanismi di gestione nel settore. "La sosta a pagamento - ha spiegato Priolo - non è una strumento
finanziario dell'ente comunale perché incide pochissimo sui bilanci pubblici ma uno uno strumento di gestione della
mobilità urbana che consente un'alta rotazione dei veicoli in sosta, la tutela della sosta dei residenti, l'incentivo all'uso
del trasporto pubblico locale".
Presente all'iniziativa anche il Professore Antonino Vitetta dell'Università Mediterranea che ha illustrato le
caratteristiche tecniche dei sistemi progettati in ambito nazionale ed internazionale rispetto all'integrazione tra
dispositivi telematici.
A concludere i lavori dell'iniziativa di presentazione è il Dottor Giovanni Ferraro, Amministratore Delegato Telepark
Italia. "Oggi presentiamo questo sistema - ha dichiarato Ferraro - anche nella città di Reggio, allargando il network di
territori nei quali è possibile utilizzare questa importante innovazione. Al centro dei nostri obiettivi c'è sempre la
mobilità urbana, che è possibile garantire attraverso una serie di strumenti innovativi che da oggi anche a Reggio
saranno messi a disposizione dei cittadini".
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
SE IL TELEFONINO SI TRASFORMA IN PORTAFOGLIO ELETTRONICO / repubblica.it
Fonte: repubblica.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: Christian Bennand
Link: http://tinyurl.com/cas28fb
L’iPhone 5 avrà a bordo tecnologia Nfc. Gli esperti, e soprattutto i venture capitalist che stanno investendo milioni
nelle start up del settore, sono pronti a scommetterci. Il telefonino intelligente di prossima generazione sposerà la
Near field communication, sdoganando definitivamente il protocollo hi-tech che permette di effettuare pagamenti di
prossimità in modalità wireless tra due dispositivi oppure tra un dispositivo ed un tag. Uno smartphone con supporto
Nfc può essere usato come biglietto dei mezzi pubblici di trasporto, come identificativo, come badge, come scheda
elettronica di accesso o come biglietto da visita. Le stime più prudenti parlano di un mercato che nel 2015 varrà più di
600 milioni di dollari. Visiongain parla invece di un giro d’affari che si impennerà nei prossimi dieci anni fino a 10
miliardi di dollari. Melafonino a parte, gli smartphone di ultima generazione, come Samsung Galaxy s2 e Nokia Lumia
610, sono dotati di tecnologia Nfd. Secondo un report Digitimes, basato sui dati dei produttori di smartphone di
Taiwan, il numero di dispositivi abilitati all’Nfc crescerà dal 10% di quest’anno a oltre il 50% nei prossimi tre anni.
Intanto in Italia si registrano alcune sperimentazioni: il progetto dell’azienda dei trasporti ATM di Milano, in
collaborazione con Telecom Italia, consente di pagare l’abbonamento ai trasporti pubblici con Paypal su sito
ottimizzato per Mobile e di accedere ai mezzi avvicinando il telefono ai tornelli - e la sperimentazione "Move and Pay"
avviata da Intesa Sanpaolo basata su cellulari Nfc. Per l’osservatorio Nfc e Mobile Paymente del Politecnico di Milano,
lo sviluppo di questa tecnologia in Italia dipenderà «dalla capacità degli esercenti di includere il canale Mobile nelle
loro strategie di vendita e di sfruttare al massimo le peculiarità del canale, ovvero ubiquità spaziale, disponibilità
temporale e semplicità di fruizione».
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
RESEARCHFARM: APPLE IWALLET UTILIZZERÀ BLUETOOTH / melablog.it
Fonte: melablog.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.melablog.it/post/17887/researchfarm-apple-iwallet-utilizzera-bluetooth
L’esperto di Retail industry della ResearchFarm, Pablo Saez Gil, afferma che il servizio di pagamento elettronico in fase
di studio a Cupertino -il cosiddetto iWallet- si avvarrà del protocollo Bluetooth 4.0 e non della tecnologia Near Field
Communication (NFC). E questo, nonostante NFC sia probabilmente destinato a diventare lo standard del settore.
Il ragionamento è semplice. Nonostante le scelte operate da colossi come Google o dagli intermediari finanziari del
calibro di MasterCard (Paypass Wallet), Visa (PayWave) e Barclays (Barclaycard), Apple andrà come al solito per la sua
strada, almeno a dire dell’analista. Nella sua visione delle cose, infatti, c’è una ragione ben precisa se la mela sta
spingendo fortemente sul protocollo Bluetooth Low Energy (BLE) nell’intero portfolio di dispositivi mobili:
[Bluetooth Low Energy] ai chip a basso consumo di agire passivamente sotto forma di sticker, con modalità non
dissimili dai tag NFC, grazie ai quali i dispositivi possono automaticamente e passivamente connettersi e trasferire
fluidamente informazioni. La tecnologia inoltre consente connessioni a lunga distanza tra i dispositivi fino a 50 metri.
tale feature potrebbe rendere fattibile i pagamenti in mobilità senza la necessità di Postazioni POS fisse o di casse
tradizionali.
Insomma, si tratta d’una tecnologia basata su Cloud che rende obsoleti e non necessari gli upgrade hardware per
attrezzarsi ai nuovi sistemi di pagamento:
Le soluzioni di pagamenti su Cloud produrranno il maggior numero di benefici per i venditori e i consumatori.
Sebbene NFC goda ancora di una certa accelerazione, sta chiaramente perdendo spinta. Gli incumbent dei pagamenti
cercano di spingere NFC semplicemente perché rappresenta un aggiornamento dei propri servizi esistenti, piuttosto
che una minaccia al modello di business. Gli innovatori invece sono focalizzati su soluzioni che possano essere lanciate
sul mercato subito. E non c’è niente, riteniamo, che oggi risulti più ubiquo e pronto all’uso del Cloud.
Eh già, perché invece di passare per hardware specifico (e magari proprietario, come sperano gli intermediari
finanziari), il portafoglio digitale con la mela sfrutterebbe una connessione ad Internet, i server iCloud e una
volgarissima app per iOS. C’è un solo un punto che sfugge a Pablo Saez Gil: il costo che Apple addebiterebbe ai
negozianti. Ma per quello c’è ancora tempo.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
ECOSOSTENIBILITÀ
CO2: PROVINCIA SASSARI, -20% EMISSIONI NEI PROSSIMI OTTO ANNI / agi.it
Fonte: agi.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/752sl6h
Il nordovest della Sardegna registra una quota di CO2 pro capite di 18,3kg, maggiore rispetto alla media regionale pari
a 17 kg. Il dato è condizionato dalla presenza di importanti insediamenti industriali, in particolare di produzione di
energia elettrica da fonti tradizionali, in particolare l'olio combustibile usato nella centrale termoelettrica E.On di
Fiumesanto, fortemente inquinante.
La Provincia stilerà entro pochi mesi il resoconto con i progetti di riduzione che ognuno dei 66 Comuni predisporrà
entro il 29 novembre prossimo, a un anno esatto dal Patto dei sindaci siglato a Bruxelles. I Paes, Piani di azione delle
energie sostenibili, sono frutto di quell'accordo, che prevede anche l'incremento del 300% di energie rinnovabili in
dieci anni, dal 2010 al 2020. Secondo Edo Ronchi, l'ex ministro dell'Ambiente e attuale presidente della Fondazione
sviluppo sostenibile, per raggiungere gli obiettivi si dovrà lavorare su tre azioni: "Una produzione diffusa dalle energie
rinnovabili, una mobilità sostenibile, non solo coi progetti delle 'smart cities', e la riduzione dei consumi degli edifici
pubblici, tra i consumatori maggiori di energia in particolare di origine fossile".
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
SHELL ECO-MARATHON EUROPE, PREMIATO IL POLITECNICO DI TORINO /
ecoditorino.org
Fonte: ecoditorino.org
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/ctrq3lx
Grande successo anche quest’anno per la Shell Eco-marathon Europe, che ha visto 181 team provenienti da 20 Paesi
in gara a Rotterdam, Paesi Bassi. Le squadre si sono confrontate con veicoli ad elevata efficienza energetica, con
l’obiettivo di percorrere quanta più distanza possibile con il minor consumo di carburante. Nonostante la complessità
tecnica di questa edizione -per la prima volta la competizione si è svolta su un circuito cittadino- sono stati stabiliti ben
tre nuovi record, due nella categoria UrbanConcept e uno nei Prototipi.
La scelta di correre a Rotterdam, caso emblematico di sviluppo urbano orientato alla sostenibilità, su un circuito
aperto al pubblico si è rivelata vincente: oltre 40.000 visitatori e studenti sono accorsi ad Ahoy per seguire la gara e
partecipare alle attività pensate per le famiglie e i ragazzi. Particolarmente apprezzato The Lab, con tante attrazioni
ispirate ai temi dell’innovazione e dell’energia.
I primati dell’edizione 2012
Tra gli UrbanConcept, il team francese Electricar Solution del Lycee des metiers Charles Privat ha percorso 262.6 Km
con 1 solo kWh di energia, migliorando di 29.6 Km per kWh il precedente risultato della classe dei veicoli alimentati a
batteria elettrica. Eccellente anche la prestazione della Technical University of Denmark, il cui team DTU Roadrunners
ha migliorato il proprio risultato dell’anno scorso di 102.1 Km per litro, percorrendo 611.1 Km con l’equivalente di 1
litro di carburante.
Nella categoria Prototipi si è distinto il team MAC Eco dell’istituto olandese ROC ter Aa, con un veicolo alimentato a
GTL che ha corso 416.3 Km con l’equivalente di 1 litro di carburante, battendo il record fissato nel 2011 con 138 Km
per litro.
Il team Microjoule de La Joliverie, già noto per gli straordinari risultati delle scorse edizioni, ha gareggiato con un
Prototipo alimentato a gasolio e ha percorso ben 2.832,8 Km con l’equivalente di 1 litro di carburante. Gli ungheresi
del Kecskemet College, per la prima volta da molti anni, si sono avvicinati a questo risultato e per poco non sono
riusciti a battere il pluripremiato team francese.
“La competizione quest’anno è stata davvero avvincente, come non accadeva da diverse edizioni”, ha commentato
Norman Koch, direttore tecnico della Shell Eco-marathon. “Il nuovo record con batteria elettrica nella categoria
Prototipi è davvero eccezionale, considerando anche la sfida più impegnativa che il circuito urbano ha rappresentato
per tutti i partecipanti”.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
I risultati dei team italiani
Alla Shell Eco-marathon Europe hanno corso 12 squadre italiane in rappresentanza di 9 università e istituti tecnici.
Decisamente positivo il bilancio, come ha sottolineato Patrizia Sferrazza, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne
di Shell Italia: “Studenti e docenti si sono preparati e hanno vissuto questa sfida per la mobilità sostenibile con
passione, applicando soluzioni davvero innovative ai loro veicoli per ridurre il più possibile i consumi. Da italiana è un
onore che il Technical Innovation Award sia andato ad una nostra squadra perché innovazione e tecnologia possono
davvero aiutare a trovare soluzioni sostenibili per la mobilità di domani. La Shell Eco-marathon negli anni sta sempre
più diventando una piattaforma interessante per confrontarsi sui temi dell’innovazione e dell’energia”.
Tra i riconoscimenti off-track, il team Zero C dell’I.T.I.S. Leonardo da Vinci di Carpi (Modena) ha vinto il Technical
Innovation Award per l’innovativo sistema in grado di ottimizzare l’utilizzo della fuel cell. Grazie a questa tecnologia,
quando il pilota frena, l’energia viene immagazzinata e successivamente rilasciata al motore. Benché il freno
rigenerativo non sia una novità assoluta, il livello di efficienza raggiunto dal veicolo modenese ha impressionato la
giuria.
Il team H2politO del Politecnico di Torino è stato invece premiato con il Communication Award per la capacità di
coinvolgere un ampio pubblico e suscitare grande interesse per il proprio progetto. Gli studenti hanno messo a punto
una campagna di comunicazione su radio, TV, carta stampata, Internet e social media. Il loro sito web ha totalizzato, in
un solo mese, oltre 16.000 visitatori unici.
Informazioni sulla Shell Eco-marathon
La Shell Eco-marathon è la più importante e innovativa competizione per studenti che si svolge ogni anno in Europa,
America e Asia. Studenti degli istituti superiori e delle università vengono invitati a progettare, realizzare e testare
veicoli ad elevata efficienza energetica. Vince il team che riesce a percorrere la maggiore distanza con l’equivalente di
1 kWh o 1 litro di carburate.
La Shell Eco-marathon è un’occasione di dialogo e confronto per i leader di oggi e domani, ma anche per tutti coloro
che vogliono proporre soluzioni sostenibili alla sfida energetica. La Shell Eco-marathon rappresenta una dimostrazione
tangibile dell’impegno di Shell a trovare nuove e più responsabili modalità per soddisfare l’aumento del fabbisogno
globale di energia.
La 28ma edizione della Shell Eco-marathon Europe si è svolta dal 17 al 19 maggio 2012 a Rotterdam, Paesi Bassi.
Analoghi eventi sono in programma nelle Americhe (l’edizione 2012 è stata ospitataa Houston, USA, dal 29 marzo al 1°
aprile) e in Asia, dove la competizione è in fase di preparazione a Kuala Lampur, Malesia, dal 4 al 7 luglio 2012.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
INCLUSIONE DIGITALE
RIPARTE DA REGGIO EMILIA IL CAMPER DI PANE E INTERNET CHE HA GIÀ
DIGITALIZZATO 2700 PERSONE / informazione.it
Fonte: informazione.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/7ckvq7f
Il camper di 'Pane e Internet' fa tappa alla 19° Festa di LiberEtà, organizzata dalla omonima rivista ufficiale dello SPI
CGIL, il 24 e il 25 maggio a Reggio Emilia con la partecipazione del segretario nazionale della CGIL Susanna Camusso e
del segretario generale dello SPI Carla Cantone.
'Pane e Internet' è un progetto della Regione Emilia-Romagna, in accordo operativo con Province e Comuni, con
l'obiettivo di accrescere la fruizione dei nuovi servizi pubblici offerti per via telematica; per questo si pone lo scopo di
creare o aumentare le competenze digitali dei cittadini, soprattutto le fasce della popolazione più lontane dalla
tecnologia per età o condizione sociale.
Nata nell’ambito del Piano telematico Emilia-Romagna (PITER), l'iniziativa ha già alfabetizzato 2.700 persone tra il
2009 e il 2010. Il camper, una vera aula d'informatica con postazioni PC, si ferma nelle piazze invitando i cittadini a
provare di persona come si può comunicare in un secondo con una email o quanto è divertente stare su Facebook o
vedere un film o scaricare un gioco. Inoltre vengono proposti veri e propri corsi – gratuiti – che si tengono in aule
attrezzate.
L'edizione 2012/2013 di 'Pane e Internet' è partita a novembre, rinnovando il successo: in meno di sei mesi il camper
ha visitato più di 40 comuni, le persone che hanno concluso il corso sono state 2300 e ci sono già 3800 iscritti per le
prossime tappe; la lista d'attesa, per le sedi già complete o per Comuni dove non sono al momento previsti corsi,
conta 2700 persone. L'accoglienza nelle piazze è ottima tanto che, a ogni appuntamento, si formano file di cittadini
che vogliono iscriversi e coinvolgere i loro cari in quest'esperienza utile e insieme divertente.
La realizzazione del progetto è stata assegnata al raggruppamento d’impresa con_ISMO (ISMO e SIMKI) e AECA. AECA
(Associazione Emiliano-Romagnola Centri Autonomi) cura lo svolgimento dei corsi con il partner con_ISMO, team nato
appunto dalla lunga esperienza di ISMO nella formazione manageriale e di SIMKI nella formazione tecnica. Nell’ambito
di ”Pane e Internet”, con_ISMO si occupa quindi dell’organizzazione dei corsi, della docenza, del sistema di
valutazione, della progettazione e gestione del sito www.paneeinternet.it oltre che della promozione dell’iniziativa. “Il
camper- spiega Marco Briolini, responsabile di 'Pane e Internet' per con_ISMO e AECA- si è rivelato un mezzo molto
efficace perché permette di portare il messaggio anche nei piccoli borghi in modo simpatico e familiare. Le persone
sono invitate a entrare e a provare il PC, ricevono il programma dei corsi e possono iscriversi direttamente. Le lezioni
si svolgono in spazi quali scuole, biblioteche, centri sociali, etc...”
Il team con_ISMO, accreditato per le attività di formazione anche presso la Regione Lombardia e la Provincia
Autonoma di Trento, tra il 2009 e il 2010 ha realizzato proprio a Trento un altro importante progetto, a favore di
disoccupati italiani e stranieri, coinvolgendo oltre 600 persone su temi quali informatica, lingua e cultura italiana,
lingua inglese, attività amministrativa, attività commerciale e di vendita. I risultati, riportati nel volume “Stranieri per
apprendere: la formazione per l’inserimento lavorativo”, sono stati molto positivi grazie a una nuova metodologia
messa a punto per la specifica situazione.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
DIDATTICA INTERATTIVA
NIENTE E-BOOK SIAMO STUDENTI / la Repubblica
Fonte: la Repubblica
Data: 23 maggio 2012
Autore: Jaime D´Alessandro
Nativi digitali, ma fino a un certo punto. Ventenni che posseggono sempre il pc, la metà ha uno smartphone ma quasi
mai un iPad e quando si tratta di studiare preferiscono di gran lunga i libri di carta agli ebook. Molti poi sono lettori
forti che consumano più di 9 romanzi l´anno. Altri al contrario la narrativa non la sfiorano nemmeno sotto tortura. Luci
e ombre della fotografia dall´Associazione Italiana Editori (Aie) fatta agli studenti universitari, che viene presentata
oggi a Roma nella sede della Facoltà di Architettura a Piazza Fontanella Borghese durante la premiazione del concorso
è-book. Indagine condotta su poco più di duemila persone equamente distribuite fra gli atenei del nord, del centro,
del sud e delle isole, intitolata Passare la notte sull´ebook? Studenti universitari, manuali per lo studio e nuove
tecnologie. E la risposta alla domanda sembra essere no. Nel senso che gli interpellati, l´età media è di 23 anni, non
ama particolarmente leggere su schermo.
«I veri nativi digitali arriveranno, ma per ora non frequentano l´università», spiega Mirka Daniela Giacoletto Papas,
presidente dei Gruppo Accademico Professionale di Aie, il ramo dell´associazione che raccoglie i 140 editori di testi per
gli atenei italiani. «Chi studierà su display per conseguire una laurea è chi oggi sta imparando su tablet alle medie e
familiarizza con la tecnologia fin da piccolo. È un modo di apprendere completamente diverso. Non a caso gli studenti
che abbiamo intervistato stampano sempre su carta quel che prendono dal digitale».
I manuali infatti continuano ad essere usati dall´81.4 per cento degli universitari. Seguono poi gli appunti presi durante
le lezioni, strumento adoperato dal 63.8 per cento e le immancabili fotocopie sulle quali si forma il 41.5 per cento
degli intervistati. Pratica illegale, ci tiene a sottolineare la Aie. La novità, rispetto al passato, è l´uso del materiale
didattico messo online dagli atenei e adoperato da poco meno del 60 per cento degli studenti. Gli e-book? Solo il 19.9
per cento li legge. La centralità della carta quindi, fotocopie incluse, è un dato di fatto. «La tecnologia in generale è
destinata all´intrattenimento e alla socializzazione», continua Mirka Daniela Giacoletto Papas. Il 99.5 per cento ha il
computer, il 48.9 per cento lo smartphone. Solo l´11.5 possiede un e-reader e il 13.5 il tablet. Ma sono tutti sui social
network, iniziando da Facebook che può contare sull´86.9 per cento degli intervistati, seguito da Twitter con il 40.8 e
Google+ con il 29.1. Appena il 7.9 per cento dichiara di non esser iscritto a nessun social network, contro il 4.4 che è
presente in tutti.
L´altro dato interessante, come dicevamo all´inizio, è che gli studenti sono lettori forti. Anzi, fortissimi. Quasi un terzo
legge fra i cinque e gli otto libri l´anno oltre ai testi per lo studio. Il 18 per cento si spinge fino a 12 romanzi o saggi,
poco meno del 20 per cento va addirittura dai 13 ai 24 libri, e l´11.6 ne consuma ancora di più. Al contrario due su
dieci dichiarano candidamente di non aprire mai un volume che non sia testo di esame. La media, comunque, è 12 libri
l´anno. Quando circa il 55 per cento della popolazione adulta non legge mai. «Questa sarà la classe dirigente di
domani, 12 libri l´anno sono pochi», fa notare la presidente dei Gruppo Accademico Professionale di Aie. «In
Inghilterra e in Francia gli indici di lettura sono più elevati». Ma qui siamo al solito bicchiere mezzo pieno o mezzo
vuoto. Insomma, nel campo dei punti di vista.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
IMPERIA: I RAGAZZI DEGLI ISTITUTI 'RUFFINI' E 'EDILE' VANNO A SCUOLA CON IL
'TABLET' / sanremonews.it
Fonte: sanremonews.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: Carlo Alessi
Link: http://tinyurl.com/7aqnf7u
Come saranno i nostri studenti degli anni che verranno? Forse una novità sempre più coinvolgente sarà per loro
costituita dal mondo della tecnologia e dell’informatica. Già oggi i ragazzi della 2a D e della 3a B Igea, che frequentano
il percorso ‘Amministrativo Segretariale Marittimo Portuale’, progetto triennale consolidato tra gli Istituti Ruffini di
Imperia e Scuola Edile di Imperia, finanziato dalla Regione Liguria e gestito dall’Amministrazione Provinciale di
Imperia, sono stati dotati di un tablet che permetterà loro di proiettarsi in diverse attività di apprendimento oltre le
pareti dell’aula. Il progetto che già sperimenta varie e diversificate forme di apprendimento che affiancano quello
tradizionale, ha raggiunto la massima espressione didattica attraverso l’approdo dei tablet in aula. Resta inteso che il
sapere tradizionale rimane la base per lo sviluppo della conoscenza e dell’apprendimento e purtuttavia l’avanzamento
tecnologico non poteva rimanere fuori dalla scuola, palestra di vita dei giovani studenti.
Oggi il tablet può diventare lo strumento giusto per un diverso approccio didattico che può permettere la
sperimentazione di nuovi metodi di ‘teaching and learning’ con enormi potenzialità nell’attività didattica. I ragazzi
‘nativi digitali’ sono ovviamente entusiasti. Per loro questo strumento è la realtà quotidiana. La riflessione che
possiamo fare è che oggi la scuola, se utilizza la tecnologia giusta, può diventare un luogo dove si può respirare un’aria
di futuro, di sperimentazione, di curiosità e cultura.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
A
LEZIONE
STANDO
A
trentinocorrierealpi.gelocal.it
CASA
UTILIZZANDO
IL
TABLET
/
Fonte: trentinocorrierealpi.gelocal.it
Data: 22 maggio 2012
Autore: Roberto Gerola
Link: http://tinyurl.com/72kufzq
PERGINE. Più ricca e soprattutto completa, la proposta che il “Marie Curie” intende offrire non solo ai giovani, ma
anche agli adulti. «Viene in sostanza attuato - ci dice la dirigente Sandra Boccher - l’obiettivo che ci eravamo posti e
cioè di essere più vicino al territorio, alla comunità e quindi alle esigenze attuali del lavoro e nello stesso tempo di
completare una sorta di filiera didattica con nuovi corsi, ma anche migliorando l’offerta principale della scuola». E
inizia dai corsi per adulti.
Attualmente si sta svolgendo il corso “tecnico tecnologico” per informatica e telecomunicazione. Un corso altamente
professionalizzante che fornisce competenze nel campo dell’informatica e dell’elettronica; è completato dalle lingue
(italiano e inglese) e da conoscenze storico-sociale. La novità è invece rappresentata dal corso “tecnico economico”
per sistemi informativi aziendali: fornisce competenze specifiche nel campo dell’economia aziendale e
dell’informatica, attualmente molto richieste dal mondo del lavoro. Tra l’altro sono previsti anche moduli formativi a
distanza e gli studenti avranno a disposizione un “tablet” in comodato d’uso gratuito; avranno le caratteristiche per
ottenere la patente europea del computer riconosciuta anche in diversi percorsi universitari. I due corsi hanno in
comune alcuni aspetti: 28 ore la settimana (sabato libero), materie suddivise in moduli (l’ordine di adesione è libero) e
al termine ci sarà una certificazione per ogni modulo, anni di studio pregressi saranno riconosciuti insieme alle
esperienze professionali inerenti l’indirizzo, corsi speciali per quelli senza terza media prima di partecipare ai corsi veri
e propri, possibilità di approfondimenti (o recuperi) individuali o per piccoli gruppi con insegnanti ad hoc, per ogni
classe verrà nominato un tutor , punto di riferimento. In definitiva, ci saranno varie possibilità: accedere a corsi di
laurea, partecipare a concorsi pubblici, avere diplomi qualificati.
L’altra novità riguarda il Centro Eda: il percorso didattico non cambia, ma è stato trasferito al Comprensivo Pergine 1
al Curie. Sono corsi di alfabetizzazione, diploma di scuola media, corsi Pdi lingue, informatica. La sede (700 gli iscritti in
maggioranza stranieri) è nell’edificio comunale a fianco della casa di riposo in via Pive. Poi, saranno al Curie che
assorbirà personale, esperienza e competenza maturate in questi anni. Attualmente ci sono 5 classi. C’è tuttavia un
passaggio obbligato, per altro deciso da tempo: recupero dell’ex convento da adibire a uffici amministrativi, con
conseguente disponibilità di nuovi locali lasciati liberi, compresa la sede del Museo della Scuola che entro giugno si
trasferirà al piano interrato del nuovo teatro comunale in piazza Garibaldi.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
FORUMPA, ALLA LOMBARDIA IL PREMIO PER L'INNOVAZIONE NELLA DIDATTICA /
impresacity.it
Fonte: impresacity.it
Data: 22 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/buamyby
Va alla Lombardia il premio per l'innovazione nella didattica. Questo il responso al termine della ventitreesima
edizione del Forum della Pubblica amministrazione.
La regione, infatti, conquista un importante riconoscimento nell'ambito di "Innovascuola", l'iniziativa promossa dal
Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione e dal Ministero dell'Istruzione, in collaborazione con
ForumPA, con l'obiettivo di promuovere, di valorizzare e diffondere i migliori siti web realizzati nelle scuole italiane.
Il progetti vincitori sono tre:
SCUOLE PRIMARIE 1° Classificato: Istituto Comprensivo Statale Don Lorenzo Milani
(http://www.comprensivoturbigo.gov.it) - Turbigo, Milano.
SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO 1° Classificato: Liceo Artistico Statale Caravaggio
(http://www.liceocaravaggio.gov.it ) - Milano.
2° Classificato: Direzione Didattica Statale Mortara (http://www.ddmortara.it/wordpress ) - Mortara, Pavia.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
AUTO ELETTRICA
MANTOVA, DIECI SCUOLE DI DESIGN PER LA NUOVA ECO-PAPAMOBILE / Corriere
Milano
Fonte: Corriere Milano
Data: 23 maggio 2012
Autore: Luca Angelini
MANTOVA — «L'ecologia umana è un imperativo. Adottare stili di vita rispettosi dell'ambiente e sostenere la ricerca e
lo sfruttamento di energie che siano in grado di salvaguardare il patrimonio del creato e siano senza pericolo per
l'uomo, devono costituire priorità politiche ed economiche». Così parlò Papa Ratzinger, l'8 giugno 2011, a un gruppo di
nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. E chi parla da un tale pulpito, figurarsi se può razzolare peggio di
quanto predichi.
Oltre alle parole, serviva dunque l'esempio (che, come diceva Albert Schweitzer, «non è la cosa che influisce di più
sugli altri: è l'unica»). Se il fine è incolonnare le plebi sulla retta via ecologica, devono essersi detti in Vaticano, anche il
mezzo magari ha la sua importanza. Il mezzo di trasporto, intendiamo. Quindi, ecco l'illuminazione: far viaggiare il
Santo Padre su un'eco-Papamobile. A motore ibrido, garanzia di basse emissioni inquinanti.
Ma siccome un'auto così, pur se si vanta qualche corsia preferenziale, mica può piovere dal Cielo, serviva qualcuno
che la progettasse. Menti fresche, idee nuove. Dove trovarle? Le vie del Signore sono notoriamente infinite e le strade
di San Pietro hanno finito per incrociare quelle che portano alla millenaria abbazia di San Benedetto Po, nel
Mantovano. Dove, nelle ultime edizioni, ha traslocato Autostyle, uno dei più importanti concorsi internazionali di car
design, organizzato dalla «Berman» di Roberto Artioli, azienda leader del ramo accessori auto e componenti di
carrozzeria (con sede proprio a San Benedetto Po). Dopo vari incontri al vertice (ivi compreso il pontificio ufficio della
motorizzazione civile), il concorso, in calendario l'11 e 12 ottobre, ha preso forma e sarà ufficialmente presentato
sabato prossimo alla rassegna «Mantova creativa». Per farla breve, a sfidarsi saranno gli studenti di dieci scuole di
design (dallo Ied di Torino e dal Politecnico di Milano fino al britannico Royal College of Art e allo svedese Umeå
Institute od Design). Ciascun istituto lavorerà su un modello d'auto assegnato (già in produzione o ancora a livello di
prototipo), di alcune delle marche più note: Mercedes, Audi, Volkswagen, Citroën, Land Rover, Infiniti, Lexus.
«Gli studenti dovranno concentrarsi su materiali innovativi, eco-sostenibilità ed energie alternative — spiegano alla
"Berman" —. Non potranno modificare la parte anteriore della carrozzeria, mentre per quella posteriore dovranno
preoccuparsi di garantire la visibilità del Santo Padre e la facilità di accesso e uscita dalla Papamobile».
Quanto al colore, ai giovani progettisti dell'eco-Papamobile è concesso il medesimo libero arbitrio dei clienti della
leggendaria Ford T: potrà essere di qualsiasi tinta, purché bianca. Al più, con qualche finitura gialla, giusto per
ricordare la bandiera vaticana.
I migliori studenti (quelli in gara quest'anno arrivano da Brasile, Canada, Colombia, Corea, Egitto, Francia, Italia,
Polonia, Serbia e Venezuela), in attesa di quelle ultraterrene, si giocano possibili, laute ricompense terrene: è già
successo che Autostyle abbia aperto ai ragazzi le porte di paradisi delle quattro ruote come Ferrari e Bugatti.
Quanto ai migliori progetti, verranno alla fine pubblicati in un volume della Libreria Editrice Vaticana. Quello vincente
diventerà davvero la nuova Papamobile? Può essere, i contatti in tal senso parlano chiaro. E alla Divina Provvidenza, si
sa, non vanno posti limiti. Nemmeno di velocità.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
SMART MOBILITY: I NUOVI SERVIZI INTELLIGENTI PER LE AUTO ELETTRICHE IN
EUROPA / yeslife.it
Fonte: yeslife.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: Luigi Gaudio
Link: http://www.yeslife.it/smart-mobility-in-europa-auto-elettriche-2467
E’ questione ormai evidente che, per favorire l’esplosione del fenomeno del trasporto urbano ed extraurbano su
veicoli elettrici, sia necessario offrire agli utenti una serie di servizi ed infrastrutture che rendano l’acquisto dei veicoli
conveniente e congeniale.
Servizi come l’interconnessione tra i veicoli stessi, le stazioni di ricarica sparse per le città e gli schemi complessivi di
mobilità non possono non mancare se si vuole spingere il mercato delle auto elettriche come alternativa sostenibile a
benzina e diesel. E' da qui che deve partire la creazione di una smart mobility, una mobilità intelligente a misura
d'uomo, e di ambiente.
Ebbene, all'inzio di quest'anno è stato presentato un progetto Europeo mirato proprio a riempire il vuoto tecnologico
ce finora non ha permesso il decollo di auto elettriche e più in generale, appunto, la creazione di una mobilità "smart".
La sperimentazione, finanziata sotto il programma FP7 della Commissione Europea, avverrà in tre centri pilota:
Barcellona, Berlino e l’area di Parigi. Il progetto, denominato Molecules (MObility based on eLEctric Connected
vehicles in Urban and interurban smart, cLean EnvironmentS) testerà servizi ICT urbani e interurbani per facilitare e
migliorare l'esperienza dell’utente nell’utilizzo di veicoli elettrici.
Come funziona questo progetto? I servizi creati supporteranno l’interazione in tempo reale tra il conducente, il veicolo
e le infrastrutture energetiche e dei trasporti. Questo comprende, ad esempio l’intera fase che precede l’utilizzo del
veicolo, la pianificazione dei viaggi e l’ottimizzazione degli stessi, compresi l'uso di energia e la gestione della carica.
Sistemi di supporto ICT per facilitare il car-sharing per le auto elettriche nelle aree urbane, favorire modelli di business
associati, metodi di fatturazione e, forse ancora più importante, l’integrazione con altre forme di trasporto intelligenti
e sostenibili.
Pensate che solo per l'avvio di questo progetto di smart mobility si prevede la mobilitazione di più di 10000 veicoli
elettrici (comprese e-bikes) a disposizione di cittadini e turisti ansiosi di godere di una grande capitale europea nel
pieno rispetto per l’ambiente.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
HAI UN'AUTO ELETTRICA? NON PAGHI LA SOSTA / ilgiorno.it
Fonte ilgiorno.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: Tiziano Troianello
Link: http://tinyurl.com/bw3gl6t
Chi avrà un’auto elettrica potrà non pagare il ticket dei parcheggi a striscia blu. L’ipotesi è al vaglio
dell’Amministrazione comunale ed è stata resa nota ieri sera in Consiglio comunale dall’assessore alla Mobilità Simone
Uggetti in risposta a una interrogazione presentata da Angelo Milani, consigliere di maggioranza. Milani si è detto
preoccupato per la situazione dell’inquinamento e ha chiesto se era intenzione della Amministrazione installare una o
più colonnine di carico per favorire l’uso delle auto elettriche in punti strategici della città. L’assessore Uggetti ha
ribadito che nel patto dei sindaci stipulato recentemente dal Comune di Lodi è presente l’incentivazione dell’auto
elettrica e si sta ragionando sui punti ideali in cui installare le colonnine. «Di certo — ha aggiunto — non vorremmo
più fare pagare la sosta a rotazione a chi ha un’auto elettrica».
In Consiglio poi il capogruppo della Lega Nord Alberto Segalini ha proposto alla Giunta il coinvolgimento dei pensionati
in attività utili in campo sociale, sportivo, culturale e scolastico. «In alcune realtà — ha detto — come ad esempio a
Bellano, nel Lecchese, i pensionati svolgono attività sociali e vengono anche pagati 7,50 euro lordi all’ora. A Lodi
potrebbero collaborare con i vigili urbani, accompagnare persone in difficoltà, distribuire materiale culturale».
L’assessore comunale ai Servizi sociali Silvana Cesani ha riconosciuto che «il tema è di profonda attualità». «In futuro
— ha aggiunto — potremmo coinvolgere i pensionati nel “progetto Pedibus. Io però sono contraria al pagamento».
Subito dopo Antonio Bagnaschi (Federazione della sinistra) si è scagliato contro l’acquisto del Governo di 131
cacciabombardieri F35. Per Paolo Tansini (Lega Nord) ok all’acquisto, magari con un numero ridotto di aerei.
Nettamente contrario David Bosoni (Pd). Salvatore Zireddu (Insieme per il Lodigiano) ha difeso invece il ruolo delle
forze armate italiane.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
AUTO ELETTRICHE, LE CITTÀ CHE CREDONO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE / ecoo.it
Fonte: ecoo.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.ecoo.it/articolo/auto-elettriche-le-citta-che-credono-alla-mobilita-sostenibile/20603/
Non c’è l’Italia all’interno del nuovo rapporto EV CityCasebook messo a punto dall’Agenzia Internazionale per l’Energia
(Iea). Nessuna delle città della nostra Penisola è citata tra i luoghi del mondo che stanno cercando di prendere le
misure adatte per accogliere al meglio le auto elettriche e di conseguenza il settore della mobilità sostenibile. L’Italia
crede poco ai veicoli ecologici e non sta facendo molto per favorire la diffusione delle auto elettriche, che sicuramente
potrebbero essere un modo ottimo per la tutela ambientale e per la riduzione delle emissioni di CO2.
Ma quali sono, nel mondo, i luoghi in cui si cerca di favorire il più possibile la diffusione delle auto elettriche, con
l’impegno per la realizzazione di iniziative ad esse dedicate? L’Iea svela che le città virtuose nel pianeta sono 16:
Amsterdam, Barcellona, Berlino, BrabantStadt, Goto Island-Nagasaki, Amburgo, Helsinki, la Prefettura di Kanagawa,
Los Angeles, New York, North East England, Portland, l’area del Research Triangle, Rotterdam, Shanghai e Stoccolma.
In questi centri si costruiscono sempre più centri per la ricarica delle auto elettriche, si mettono a punto incentivi e
sconti per l’acquisto dei veicoli elettrici, si studiano bonus sul costo delle bollette elettriche e si convertono auto delle
amministrazioni locali.
Ad Amsterdam, ad esempio, l’amministrazione ha scelto di imboccare una strada ben precisa: si vogliono avere 10.000
auto elettriche in circolazione nel giro di tre anni, con l’obiettivo di arrivare ad una conversione totale entro il 2040.
Nel rapporto viene spiegato: “Con una rete elettrica moderatamente pulita, i veicoli elettrici possono raggiungere i 50
grammi di CO2 emessa per ogni chilometro percorso, un valore di gran lunga inferiore ai 100-150 emessi dagli attuali
modelli di auto più efficienti e anche dei circa 90 grammi di CO2 emessi dalle ibride“.
Perché le auto elettriche non funzionano?
Le auto elettriche rappresentano una strategia efficace in vista della sostenibilità ambientale. Diverse città si sono
attrezzate per supportare i servizi connessi all’uso delle automobili green, in primo luogo per la ricarica dei veicoli
elettrici. Ma tutto ciò funziona davvero o si riscontrano difficoltà? Per meglio dire, è possibile usare le auto elettriche
nelle città italiane, potendo contare su un servizio efficiente in tutto e per tutto? La situazione appare composta da
differenti sfaccettature, anche in base alla città presa in considerazione.
Le auto elettriche a Roma offrono numerosi vantaggi: si può entrare anche nelle zone soggette ai blocchi stradali, si
può parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu e si può usufruire di un’autonomia pari a 130 chilometri.
A Roma noleggiare un’auto elettrica costa 16 euro per un’intera giornata e si può contare su 56 colonnine per la
ricarica. Apparentemente sembrerebbe tutto perfetto, ma non tutte le colonnine riconoscono la tessera e quindi si
finisce con il restare a piedi.
A Milano le colonnine per la ricarica sono addirittura 200. Ma anche in questo caso i problemi non mancano perché in
alcuni casi manca il lettore di carte di credito e quindi bisogna ricorrere ad una carta con abbonamento a tempo
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
determinato. Già con una specifica inchiesta condotta su Ecoo, alla quale è seguita una replica da parte di A2A,
avevamo dimostrato come a Milano le colonnine per le auto elettriche non funzionano.
A Milano la difficoltà consiste nel come pagare, perché mancano anche le fessure per immettere le banconote e tra
l’altro non ci sono numeri di telefono per l’assistenza. Bisogna arrangiarsi telefonando al Comune o ai vigili urbani. In
molti casi se le auto elettriche non convincono gli Italiani un motivo ci sarà.
A Monza è disponibile un punto di ricarica che funziona inserendo la tessera sanitaria regionale. Tutto appare
piuttosto facile e veloce e non bisogna ricorrere ad abbonamenti o alla compilazione di moduli online.
A Firenze il problema viene risolto in un altro modo: ci sono 120 punti di ricarica gratuita con delle prese ricoperte da
uno sportello di plastica. Per aprire lo sportello ci si deve far consegnare dal Comune un’apposita chiave.
In Emilia ci si può ricaricare senza limiti invece grazie all’utilizzo di una smart card da 25 euro al mese. In sostanza
qualche esempio positivo nel nostro Paese si registra.
Le auto elettriche interessano ai nostri connazionali, ma ci devono essere le condizioni per un servizio ad hoc. Solo in
questo caso ci si può dimenticare del fatto che le auto elettriche sono troppo care.
Esiste sicuramente una correlazione fra auto elettriche e smog, un rapporto inversamente proporzionale. In ogni caso
occorre che in generale in Italia i servizi vengano migliorati proprio in vista della promozione e della diffusione su larga
scala della mobilità elettrica.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
MOBILITÀ SOSTENIBILE: DA NAIROBI A JOHANNESBURG CON L’AUTO ELETTRICA /
gogreen.virgilio.it
Fonte gogreen.virgilio.it
Data: 22 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/buxqdeo
La rivoluzione “verde” passa anche dall’Africa. Secondo il prossimo rapporto Unep sullo stato dell’ambiente, l'attuale
sistema dei trasporti basato sui carburanti fossili incide su un quarto delle emissioni globali di gas serra, una cifra
destinata ad aumentare di almeno un terzo nei prossimi decenni.
E sono numeri che saliranno anche a causa dello sviluppo del sistema dei trasporti nei paesi in via di sviluppo. Ecco
perché risulta importante, a partire già da ora, spostare il focus sulla mobilità sostenibile.
Xavier Chevrin e Vivien Floris – pilota lui, operatrice video lei – hanno intrapreso una nuova avventura che è stata
adottata dal programma Onu per l’ambiente (Unep).
Il progetto, finanziato dalla Fondazione del principe Alberto II di Monaco, si chiama “Missione Africa” e prevede di
percorrere 4.800 km dal Kenya al Sudafrica a bordo di un’auto elettrica.
Obiettivo dell’iniziativa è quella di dimostrare l’affidabilità e l’efficienza energetica dei veicoli elettrici anche in
condizioni estreme e di porre l’attenzione sull’assenza di corrente elettrica in tante comunità africane.
Il viaggio, che si può seguire sul blog missionafrica.fr, durerà un mese e mezzo, circa. L’auto è partita dall’Unep di
Nairobi e prosegue per i grandi parchi e le riserve naturali di Tanzania, Zambia, Zimbabwe, Botswana e Sudafrica fino
alla destinazione finale: Johannesburg. La domanda ricorrente, «Non è “mostrate i vostri documenti – ha raccontato
Chevrin sul sito – ma “aprite il cofano» e, una volta aperto, decine di persone accorrono per vedere com’è fatto
l’“auto pulita”.
Il veicolo è una versione rivisitata di quelli utilizzati dal servizio postale francese. Non è fornita di un generatore di
emergenza e, quindi, non può permettersi di rimanere a corto di energia. Per questo motivo ha tre batterie (due di
riserva) per un’autonomia di 500 km (una ricarica completa è di circa sette ore) e una velocità massima di 100 km/h.
«Nel giro di pochi decenni sarà logico per tutti avere un'auto elettrica – ha detto il pilota – perché risponde alla
filosofia di avere più cura di come usiamo l'energia. Vogliamo dimostrare che l'elettricità è una fonte di energia
alternativa che può essere usata nei trasporti».
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI
SALUTE: SAN RAFFAELE LANCIA 'APP' PER PAZIENTI SCLEROSI MULTIPLA / agi.it
Fonte: agi.it
Data: 22 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/6wyvj3q
Parte dal San Raffaele di Milano il progetto 'YouAnd', un'applicazione per tablet che ha l'obiettivo di migliorare
l'accoglienza dei pazienti affetti da sclerosi multipla, soprattutto di coloro che vengono curati con il 'Fingolimod',
farmaco di recente approvazione da parte dell'Ema (l'agenzia europea del farmaco) che ha raccomandato un
monitoraggio in struttura ospedaliera per le prime sei ore, dopo aver riscontrato possibile bradicardia come effetto
collaterale. Al Centro sclerosi multipla del San Raffaele e in altri 20 centri specializzati sul territorio nazionale si sono
attrezzati con una sala wifi con tablet per ottimizzare il tempo dei pazienti.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
SMART CITY
IL MODELLO SALERNO CONQUISTA GLI IMPRENDITORI LOMBARDI, DE LUCA LI
INCONTRA NEL CORSO DEL GREEN ECONOMY NETWORK DI MILANO /
salernonotizie.it
Fonte: salernonotizie.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.salernonotizie.it/notizia.asp?ID=29451
Il modello-Salerno conquista gli imprenditori lombardi. Il Sindaco Vincenzo De Luca ha incontrato martedì pomeriggio,
a Milano, presso la sede di Assolombarda, un nutrito gruppo di imprese del Green Economy Network, guidate dal
Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini e da Roberto Testore, Presidente del Consiglio Direttivo Green
Economy Network. per presentare l'esperienza di Salerno come modello di riferimento volto ad invertire il trend
economico negativo in atto nel nostro Paese. Il Sindaco ha illustrato le caratteristiche principali della trasformazione
consapevole in corso nella città di Salerno, soffermandosi in modo particolare sulle eccellenze conseguite nel campo
delle politiche ambientali, della grande architettura, delle nuove tecnologie, della cultura. Un capitolo speciale è stato
dedicato al Fronte di Mare, del quale il Sindaco De Luca ha descritto gli asset infrastrutturali, ambientali, economici,
imprenditoriali ed occupazionali più rilevanti.
Gli interlocutori presenti hanno rimarcato consenso e ammirazione per il modello amministrativo di una città che
rappresenta un’eccellenza nazionale per i risultati conseguiti, per l'esperienza di una media realtà meridionale che non
si piega sotto il peso della recessione e che, nel clima di pesantezza che si respira oggi in Italia, intende lanciare un
messaggio si speranza all'intero Paese. Dall'incontro è emersa anche la possibilità di organizzare un direttivo, da
svolgere nei prossimi mesi in città, che consentirebbe agli imprenditori interessati di prendere contatto diretto con la
realtà salernitana.
"In un periodo di profonda crisi economica - ha dichiarato il Sindaco De Luca - il canale istituzionale dei Comuni resta
quello principale per stimolare ed attivare l’economia. Mi riferisco agli interventi di manutenzione del tessuto urbano
come ai grandi progetti di trasformazione urbanistica. Noi, a Salerno, abbiamo scelto di non rinunciare ad investire per
crescere, perché siamo convinti che, se non si investe, sarà la paralisi.
E ora, in tutta Italia, è ormai noto che Salerno è diventato un territorio urbano altamente attrattivo. Oggi nella nostra
città si ritrovano tre condizioni essenziali per gli investitori: sicurezza, umanizzazione della città, sburocratizzazione
amministrativa. A queste tre necessarie precondizioni abbiamo associato la definizione di un progetto consapevole di
città, che nel tempo stiamo costruendo pezzo per pezzo.
Siamo convinti che esistono campi nei quali si può eccellere anche se si è una media realtà del Sud Italia. Partendo da
questo presupposto, siamo riusciti a divenire una città all’avanguardia nelle politiche ambientali. In pochi anni
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
abbiamo raggiunto percentuali di raccolta differenziata superiori al 70%, conseguendo il primato tra le città
capoluogo.
Abbiamo realizzato in tempi brevissimi un moderno impianto di compostaggio e un impianto fotovoltaico tra i più
grandi d'Italia. E presto in città nascerà un centro di formazione su tematiche ambientali, un altro punto di eccellenza
e originalità di una realtà che si caratterizza sempre più per l'attenzione alle energie alternative.
Raggiungeremo presto i vertici anche nel campo della grande architettura: siamo partiti dall’elaborazione di un preciso
ed organico progetto urbanistico, per arrivare poi ad avere il contributo delle più grandi firme dell'architettura
mondiale, le cui creazioni, che saranno la nuova immagine di Salerno, contribuiranno a consolidarne la dimensione
internazionale, stimolando lo sviluppo del turismo culturale. Puntiamo presto, inoltre, ad essere la sola città con
copertura totale di wi-fi libero e, più in generale, ad essere una città all'avanguardia nel campo delle nuove tecnologie.
Siamo, infine, un modello anche nel campo della cultura, in particolare grazie allo straordinario successo delle stagioni
liriche del nostro Teatro Verdi, divenuto ormai un importante attrattore turistico, al pari di "Luci d'Artista", un evento
che da anni attira in città centinaia di migliaia di visitatori.
Tutto questo - ha concluso il Sindaco De Luca - segue un asse principale su cui pensiamo che si possa creare sviluppo,
ovvero il turismo basato sulla valorizzazione dell’economia del mare in ogni suo aspetto: portualità commerciale e
turistica, turismo crocieristico, cantieristica nautica, balneazione con la creazione di una spiaggia lungo l’intero litorale
cittadino. È così che intendiamo fare di Salerno la capitale di un distretto turistico di valore mondiale, che tenga
insieme le meraviglie storiche e paesaggistiche di un territorio il cui patrimonio artistico, ambientale ed
enogastronomico non ha eguali al Mondo".
Soddisfatto il Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini che ha apprezzato "non solo l’impegno
dell’amministrazione salernitana, che realizzerà infrastrutture importanti per lo sviluppo dell’economia e del mercato
del lavoro, ma anche la sua volontà nel condividere direttamente con gli operatori del settore i progetti futuri". Per
Meomartini, dunque, quello di Salerno è "scuramente un esempio virtuoso per tutti, che testimonia la possibilità di
una svolta nello sviluppo del Sud, indispensabile per la crescita di tutto il Paese”.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
NELL'EX WESTINGHOUSE NASCE IL POLO PER L'ENERGIA / lastampa.it
Fonte: lastampa.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: MAURIZIO TROPEANO
Link: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/economia/articolo/lstp/455273/
Regione e comune di Torino hanno deciso di puntare sul settore energetico per come possibile volano per lo sviluppo
economico. Si spiega così la nascita di un energy center sull’area ex Westinghouse con un investimento di venti milioni
(quindici regionali e 5 della Compagnia di San Paolo e la collaborazione del Politecnico di Torino. Si tratta di un centro
di ricerca, progettazione e sperimentazione di innovazione nel campo dei veicoli industriali, nel risparmio energetico e
nel settore edilizio.
Massimo Giordano, assessore regionale all’Innovazione, sceglie la conferenza stampa di presentazione di Energeticha,
il salone della green economy in programma al Lingotto, per annunciare l’accordo tra gli enti locali e la nascita «di una
struttura unica in Italia che si metterà al servizio delle imprese private». L’investimento su Torino da parte della
Regione fa parte di una strategia che «punta a creare le condizioni per far nascere una filiera in questo settore che va
oltre le energie rinnovabili ma punta decisamente sul risparmio energetico».
Nel suo intervento, però, Giordano non nasconde le sue perplessità sul progetto Smart City portato avanti con forza
dalla giunta Fassino: «Un sistema che funziona meglio se arricchiscono la comunità e non se si prendono modelli che il
Nord Europa sperimenta da vent’anni per importarli senza molta fantasia».
Poco più in là c’è l’assessore all’Ambiente della città. Enzo Lavolta, però, lascia cadere nel vuoto la polemica. Del resto
il comune ha appena vinto uno dei bandi europei: 350 mila euro per realizzare un progetto di risparmio energetico
sulle rete semaforica della città. «Faremo un bando per sostituire i semafori a lampadine ad incandescenza con
semafori a lampadine a LED, senza necessariamente cambiare tutta la lanterna, ma spingendo il mercato a proporre
soluzioni che mirino alla sostituzione del solo corpo illuminante».
La giunta Fassino, poi, ha deciso di scendere in campo per incentivare l’uso delle auto elettriche con la concessione
gratuita del permesso di circolazione nella Ztl centrale. Il tagliando rosso costa 100 euro e sarà concesso
gratuitamente a chi acquisterà fino al 5 giugno 2013, Giornata Mondiale dell’Ambiente, un’auto elettrica. La decisione
è stata concertata tra l’assessorato all’Ambiente e quello ai Trasporti guidato da Claudio Lubatti: «In questo modo la
città vuole premiare la scelta di privati cittadini che optano per forme di mobilità sostenibile in un momento in cui
anche l’Amministrazione guarda alla mobilità elettrica come una concreta opportunità per Torino». Nelle prossime
settimane, grazie al contributo di Iren, dieci stazioni di car sharing saranno dotate di una colonnina di ricarica per auto
e veicoli industriali elettrici.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
LE SMART CITY AVRANNO SISTEMI DI TELEMEDICINA ED ILLUMINAZIONI A LED /
adnkronos.com
Fonte: adnkronos.com
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/c6nwz8j
Le smart city avranno illuminazioni a led e sistemi di tele medicina. Sono queste le principali soluzioni per un futuro
più sostenibile che Philips proporrà in occasione di 'Dal Dire al Fare'', il Salone dedicato alla Responsabilita' sociale
d'impresa giunto alla ottava edizione, che si svolgerà il 30 e 31 maggio presso l'Università Bocconi di Milano.
Per migliorare la qualità della vita ''un'azienda, che dichiara di essere sostenibile, ha il dovere di proporre soluzioni,
investendo in ricerca e sviluppo come sta facendo Philips'' commenta all'Adnkronos, Sergio Tonfi, corporate marketing
& communication manager della Philips. In tema di risparmio energetico, ad esempio, ''la nostra soluzione è il Led''.
Basti pensare, sottolinea Tonfi, che ''la sostituzione delle lampade ad incandescenza permetterebbe un risparmio
energetico del 70-80%''. Ma l'illuminazione a Led non è esente da polemiche. C'è, infatti, chi accusa le nuove
apparecchiature di non aver un impatto positivo sull'inquinamento luminoso ma per Tonfi, ''i problemi, sempre se
esistono, sono di gran lunga inferiori ai vantaggi'' che vanno dai bassi costi di manutenzione alla possibilità di poter
controllare da remoto i fasci di luce. Ad esempio, spiega Tonfi, ''è possibile regolare l'illuminazione aumentandola
quando c'è più traffico e viceversa''.
Il Led, dunque, resta la soluzione più gettonata ai problemi di illuminazione. ''La settimana scorsa il sindaco di Catania
ha annunciato che rivoluzionerà l'illuminazione pubblica sostituendo 30 mila punti luci già nel 2012. Alemanno ha
promesso una città a led entro il 2020. Inoltre, stiamo lavorando molto con Genova e Firenze a dimostrazione che il
Led, già diffuso all'estero, è una soluzione che funziona''.
Il secondo progetto che intende migliorare la qualità della vita delle persone riguarda l'assistenza sanitaria. Philips,
infatti ''propone metodologie medicali direttamente da casa. Stare in ospedale ha un costo sociale molto elevato, per
questo stiamo sollecitando la discussione su un sistema di tele medicina''.
''La nostra soluzione si chiama 'Motiva' ed è un sistema di monitoraggio che passa attraverso il canale televisivo in
digitale e che permette non solo di inviare dati ma anche di riceverli. Un sistema utile per quei pazienti che
necessitano di essere monitorati'' come ad esempio i cardiopatici. Le risposte, dunque, "ci sono. Adesso il problema è
trovare chi si prende cura di questi strumenti. Per questo - conclude Tonfi - è importante avviare quanto meno il
dialogo".
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
ALTRE NOTIZIE RILEVANTI
LE IMPRESE FANNO SISTEMA PER COMPETERE / il Sole24Ore
Fonte: il Sole24Ore
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Puntare sull'innovazione e sul network tra le aziende dell'information technology presenti sul territorio. Per favorire
internazionalizzazione, scambio di competenze e sviluppo di nuovi modelli organizzativi. Sono gli obiettivi intorno a cui
è nato il Polo Ict abruzzese: partito lo scorso dicembre, riunisce già 55 imprese del settore con circa 7.500 addetti.
A fare da propulsore alla creazione del distretto è stata la Micron, multinazionale statunitense specializzata in
memorie e sensori d'immagine, presente ad Avezzano - 1.700 dipendenti e fatturato oltre 200 milioni - sin dal 1998,
anno in cui ha acquisito il sito dalla Texas Instruments (lì dal 1989). «Da allora – spiega Fabrizio Famà, general affairs
director Micron Technology Italia – abbiamo investito oltre un miliardo di euro, per ammodernare la linea produttiva e
consolidarci nel settore dei semiconduttori, dove è fortissima la concorrenza asiatica. Dal 2005 siamo entrati nel
business dei sensori, utilizzati in tablet, smartphone, automotive, per il quale si prevede un trend positivo nei prossimi
anni». Lo scenario per l'Ict in Abruzzo sembra quindi destinato a cambiare, dopo le difficoltà legate al terremoto e i
contraccolpi della crisi. «Tra il 2009 e il 2010 – conferma Famà – siamo ricorsi per la prima volta alla Cig, che ha
coinvolto fino a mille persone. Ora stiamo riprendendo. Nel settore, va detto, occorre una continua innovazione
tecnologica. Ed è necessaria una logica di sviluppo industriale».
Per questo è nata l'idea del Polo, su iniziativa della stessa Micron, attraverso la fondazione Mirror, in convenzione con
la Regione. «In Abruzzo – osserva Famà – esistono imprese d'eccellenza in segmenti Ict anche molto diversi dal nostro,
ma propense all'innovazione. Il polo serve a fare sistema, in stretto contatto con il mondo universitario. Per le aziende
più piccole, poi, è l'opportunità di fare progettualità insieme, favorendo anche l'internazionalizzazione». A confermare
in prospettiva la tenuta e, in alcuni casi, possibilità di leggera ripresa per il settore è Giuseppe D'Amico, direttore
Confindustria Abruzzo: «L'Ict, pur avendo tenuto meglio di altri comparti in regione, ha subito in modo evidente i
contraccolpi della crisi. Le imprese sul territorio, però, hanno continuato a investire: una su due incrementa la
capacità, più di un terzo punta sull'innovazione. A dare sostegno sono sopratutto le esportazioni, con previsioni di
flussi stabili e una lieve tendenza all'aumento».
Tra le aziende del Polo ci sono quelle del gruppo Finmeccanica: Telespazio (servizi satellitari) e Selex Elsag (soluzioni hitech in informatica, sicurezza e sistemi di comunicazione/navigazione). Ma anche realtà come Technolabs, (soluzioni
telecom e It), e imprese di servizi come Reiss Romoli, attiva in formazione e consulenza Ict. Sono una quarantina,
infine, le Pmi abruzzesi, che spaziano dalla produzione di software e dispositivi elettronici alla teleassistenza, fino a
sistemi wireless e rubinetteria elettronica.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
MOBILE BROADBAND: IL 4G PUNTA AL PRIMO MILIARDO DI UTENTI. LA CINA
DRIVER DELLA CRESCITA / key4biz.it
Fonte: key4biz.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: Antonino Caffo
Link: http://tinyurl.com/cqw3p9b
Se il GSM ha impiegato 12 anni per raggiungere il primo miliardo di utenti, il 4G potrebbe raggiungere questa quota
molto più rapidamente, nel giro di 5 anni. Secondo le previsioni della società di ricerca Strategy Analytics, grazie a un
contesto favorevole e trainate dal crescente successo di smartphone e tablet, le tecnologie 4G passeranno da 90
milioni di utenti alla fine di quest’anno a 1 miliardo entro il 2017.
Quando il 3G è stato lanciato, la diffusione di dispositivi compatibili era molto scarsa e i servizi pressoché inesistenti. È
stato, insomma, necessario creare un mercato. Al contrario, col successo degli smartphone e di internet mobile, gli
utenti sono arrivati in massa e così i servizi, dallo streaming video ai social network.
Gli operatori, dal canto loro, sono consapevoli che la banda larga mobile è un importantissimo volano per valorizzare
gli investimenti nelle nuove reti e aumentare i ricavi medi per utente.
Ci sono, quindi, tutte le condizioni perché il 4G raggiunga il successo molto prima delle tecnologie che lo hanno
preceduto.
Tra i mercati più ‘attivi’ in questo senso, c’è la Cina che, con 152 milioni di utenti 3G e 370 milioni di abbonati a
internet mobile, si conferma una vera potenza mondiale anche nel settore delle telecomunicazioni mobili.
Secondo i dati resi noti dal ministero dell’Industria e dell’Informazione tecnologica del Paese (MIIT), gli utenti 3G sono
cresciuti del 10% negli ultimi due anni, mentre le persone che accedono a internet dal cellulare sono ormai più del
70% degli utenti totali del paese.
A corollario di questa espansione, lo sviluppo di nuovi settori che rappresentano nuova linfa per l’economia nazionale
e lo sviluppo sociale, come il commercio elettronico e i pagamenti via cellulare. Nonostante le restrizioni che il
governo di Pechino impone sull’uso del web,la Cinasi prepara a diventare anche il primo paese al mondo per numero
di abbonati alla banda ultra larga.
Secondo la società di ricerca americana CRU,la Cina ha già installato 30 milioni di chilometri di fibra ottica, contro gli 8
milioni degli Usa e i 5 milioni dispiegati nei 5 principali paesi europei.
Alla fine del 2011,la Cina contava 156 milioni di abbonati alla banda larga, di cui 11,5 milioni con accesso
all’ultrabroadband via fibra ottica o cavo.
Come sempre succede nel paese, l’impulso è venuto dal Governo, che nel suo piano quinquennale varato nel 2010 si è
posto obiettivi molto ambiziosi, anche più della Digital Agenda europea: nel 2015 – secondo questo piano – tutti i
cinesi avranno dovranno avere accesso a internet a 20 Mbps e 250 milioni di case dovranno essere connesse alla
banda larga, di cui 100 milioni all’ultrabroadband.
Un mercato gigantesco di cui si avvantaggeranno sicuramente i vendor locali come Huawei e ZTE: sul versante
mobile,la Cina sarà quest’anno il paese in cui si venderanno più smartphone, almeno secondo le previsioni di IDC, e
ZTE conta di riuscire a venderne almeno 100 milioni.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
Buone nuove, comunque, anche per Microsoft che a due mesi dall’arrivo di Windows Phone in Cina ha annunciato di
aver raggiunto già il 7% del mercato, superando per diffusione anche l’iOs di Apple che è al 6%.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
ISTAT: LE IMPRESE ITALIANE NON RINNOVANO I BUSINESS MODEL E NON
INVESTONO IN ICT / key4biz.it
Fonte: key4biz.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/74lytvp
Forte contrazione della crescita negli ultimi dieci anni legata a una scarsa dinamicità. A dirlo è l’Istat nel suo Rapporto
annuale dove si evidenzia anche che in Italia gli investimenti pubblici, importante fattore di crescita economica, sono
inferiori alla media europea.
La conclusione è preoccupante: le imprese italiane, a differenza di quelle dei principali paesi europei, non rinnovano
abbastanza i propri modelli organizzativi e non investono in nuove tecnologie.
“L’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) e le attività innovative rappresentano due aspetti
cruciali, spesso tra loro interconnessi, per la crescita e la competitività delle imprese”, sottolinea l’Istat.
Il progetto europeo denominato Esslimit, al quale partecipano gli Istituti nazionali di statistica di 15 paesi europei
(compreso l’Istat) apre una prospettiva di analisi microeconomica del fenomeno attraverso la predisposizione di basi
informative a livello di impresa e modelli di analisi che danno conto di alcuni importanti aspetti, non desumibili da
statistiche aggregate.
Un primo rilevante risultato riguarda il rapporto tra l’adozione di tecnologie dell’informazione e comunicazione e la
realizzazione di attività innovative. Per l’insieme dei paesi considerati, le imprese innovative dispongono con maggior
frequenza di un collegamento a banda larga rispetto a quelle non innovative. Questo è confermato per tutti i tipi di
innovazione (nei prodotti realizzati, nei processi produttivi, nell’organizzazione d’impresa) e nei diversi macro-settori
d’attività, nonostante la connessione a banda larga rappresenti ormai un servizio di base, per il quale non dovrebbero
più esservi differenze significative tra le imprese. Se si considera lo stesso indicatore misurato per gli addetti
dell’impresa, indicatore che incorpora indirettamente alcune informazioni sull’organizzazione d’impresa e la
ripartizione del personale tra le diverse funzioni aziendali, il differenziale a favore delle imprese innovatrici cresce
notevolmente, soprattutto con riferimento all’innovazione di prodotto.
Tutte e tre le forme di innovazione, inoltre, risultano positivamente correlate con altre variabili sull’uso delle Ict. In
particolare, considerando il commercio elettronico, la percentuale di imprese con vendite e, soprattutto, acquisti
online, risulta significativamente maggiore tra quelle innovative.
Per le vendite online, le differenze maggiori rispetto alle imprese non innovatrici si hanno per le imprese che
realizzano innovazioni di processo; per gli acquisti, tra le imprese che hanno intrapreso innovazioni organizzative. I
maggiori divari nelle vendite si hanno per le imprese manifatturiere non-Ict con innovazioni organizzative; per gli
acquisti, per le imprese innovatrici nell’aggregato delle produzioni Ict e dei servizi di mercato. Nella maggioranza dei
paesi, compresa l’Italia, si osserva un differenziale positivo a favore delle imprese innovatrici rispetto a quelle non
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
innovatrici superiore al 10 per cento per la realizzazione di acquisti o line (con un picco di oltre il 25 per cento per i
Paesi Bassi) e inferiore a tale valore (in particolare in Finlandia e Italia) per le vendite.
Guardando ai rapporti tra la crescita d’impresa (in termini di fatturato e addetti) e l’uso delle tecnologie
dell’informazione, quest’ultimo è nettamente superiore tra le imprese ad alta crescita (definite in ambito europeo
come le imprese con almeno 10 addetti con tassi di crescita del fatturato o degli addetti superiori al 20 per cento
annuo per un triennio) rispetto al resto delle imprese.
Nei paesi considerati si osservano differenze statisticamente significative nella diffusione dei principali strumenti Ict
nelle imprese e, in particolare, per l’adozione di sistemi informatici di enterprise resource planning (che integrano la
gestione dei processi d’impresa, dalle vendite, agli acquisti, alla gestione di magazzino, alla contabilità) per tutti i
macro-settori considerati.
In Italia, l’incidenza è generalmente più bassa che nelle economie più avanzate, con differenze di ordine analogo,
significative con un margine dell’uno per cento, per tutte le variabili di diffusione considerate. I differenziali
nell’incidenza dell’attività innovativa a favore delle imprese ad alta crescita rispetto alle altre imprese – pur se in
media appaiono tutti significativamente positivi – sono, invece, molto diversificati per tipologia di innovazione tra
macro-settori d’attività e tra paesi.
Le differenze sono particolarmente significative nell’aggregato Ict e nella manifattura. Nel caso dell’Italia, tra le
imprese a rapida crescita l’incidenza di imprese innovative è decisamente minore nel settore Ict, e anche nella
manifattura quelle con innovazioni di prodotto e processo sono meno rappresentate. Per l’aggregato dei servizi di
mercato, invece, in tutti i paesi tutte le forme di innovazione risultano significativamente più diffuse nelle imprese ad
alta crescita, con alcune eccezioni per Norvegia, Regno Unito e Paesi Bassi.
L’uso delle tecnologie ICT appare, quindi, generalmente connesso con attività innovative. In particolare, le prime
evidenze riscontrate segnalano nel gruppo delle imprese più dinamiche per crescita dimensionale una maggiore
presenza di imprese che fanno un uso intensivo delle Ict e che realizzano innovazioni (sia pure con maggiori differenze
tra le economie e le aree d’attività). Inoltre, le stime econometriche mostrano la presenza di un effetto generalmente
positivo delle variabili d’uso delle tecnologie utilizzate sulla produttività. Per l’Italia, in particolare, risultano produrre
un effetto significativo sulla produttività l’adozione di sistemi di gestione delle relazioni coi clienti (Customer
relationship management) e di condivisione delle informazioni coi fornitori, la dotazione di connettività in mobilità e,
in particolare, l’incidenza della connettività (in banda larga) tra gli addetti, che, come accennato sopra, rappresenta un
indicatore indiretto della struttura d’impresa in termini di qualifiche del personale impiegato.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
CHROME È IL PRIMO BROWSER AL MONDO / itespresso.it
Fonte: itespresso.it
Data: 23 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.itespresso.it/chrome-e-il-primo-browser-al-mondo-65668.html
Ancora non sono le statistiche di Net Applications a certificare il sorpasso. Ma, secondo Stat Counter, Chrome, su scala
mondiale, ha superato Internet Explorer, dopo il sorpasso su Firefox avvenuto solo lo scorso dicembre. A sua volta
Firefox aveva già superato Internet Explorer, ma solo in Europa, dove per altro mantiene il dominio, con Chrome alle
spalle. Invece, secondo Stat Counter , è Chrome il primo browser al mondo.
A marzo, per solo 24 ore, Chrome aveva staccato il browser di Microsoft, per poi ripiombare in seconda posizione. Ma
ora quello di Google è il browser più popolare al mondo. Per una settimana, dal 14 al 20 maggio, le statistiche di
StatCounter hanno dato Chrome al 32,76%, contro il 31,47% di Internet Explorer.
A livello geografico, il Nord America vede Internet Explorer ancora in testa per numero di utenti, mentre in Europa il
browser più usato rimane Firefox (che adesso è scivolato al terzo posto nella classifica mondiale, dietro a Chrome e
Internet Explorer), mentre Chrome in Europa si ferma al secondo posto, dietro a Firefox. In Europa ai vertici si
contendono lo scettro due browser Open source.
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Rassegna Web e Stampa – 23 maggio 2012
Calendario Eventi

"Digital Experience Festival", Torino
25 maggio-2 giugno 2012
http://tinyurl.com/crbjsf6

“Le città visibili”, Torino
23 maggio-5 giugno 2012
http://www.lecittavisibili.eu/smart-city-festival/

“Energethica 2012”, Torino
24-26 maggio 2012
http://www.energethica.it/index_EE_fiera_it.htm

“Terra Futura”, Firenze
25-27 maggio 2012
http://www.terrafutura.it/

“RIGENERGIA”, Pollein
25-27 maggio 2012
http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=137075

“Digital Experience Festival”, Torino
25 maggio – 2 giugno 2012
http://www.digitalfestival.net/

“Le opportunità della banda larga e ultralarga per le imprese lucane”, Potenza
28 maggio 2012
http://tinyurl.com/boafxxq

“III Osservatorio Deloitte dell’Auto Elettrica”, Milano
29 maggio 2012
http://www.assolombarda.it/servizi/ambiente/informazioni/e-car-2012-anno-della-svolta-elettrica

“Mobility e innovazione: un'opportunità per rilanciare l'impresa attraverso l'IT”, Milano
30 maggio 2012
http://tinyurl.com/d6odjyq
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