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a g g e t t i, p r o g e t t a z i o n i, p r o i e z i o n i, p r o m i n e n z e, p r o t u b e r a n z e, s p o r g e n z e
allsopp & weir | alighiero boetti | carola bonfili | natasha bowdoin | joe duggan
masashi echigo | laurent grasso | pieter hugo | lorenzo lupano | mike pratt
13 dicembre 2010 - 12 febbraio 2011
“Jeder tiefe Geist braucht eine Maske: mehr noch, um jeden tiefen Geist wächst fortwährend eine Maske, dank
der beständig falschen, nämlich flachen Auslegung jedes Wortes, jedes Schrittes, jedes Lebens-Zeichens, das er
gibt.” (Friedrich Nietzsche, Jenseits von Gut und Böse, Zweites Hauptstück. Der freie Geist). *
Allsopp & Weir (Londra, 1977|1973) dichiarano l’ambizione impegnativa di vedere collassare tutto Il Tempo
nell’attimo presente e chiedono al collaboratore Michael Taylor di visualizzare questo intento con disegni rituali,
sistematici e ossessivi di triangoli a vortice. Apparizioni grottesche affiancano queste specie di mandala nel
tentativo di distrarre i cattivi spiriti (o i non credenti?) dai loro riti.
Quasi a voler parafrasare il titolo di un suo lavoro del 1979, Alighiero Boetti (Torino, 1940 - Roma, 1994)
“ammazza il tempo”, in un giorno all’inizio degli anni novanta, costruendo un aeroplanino di carta piegata
colorato ad acquarello.
Forme sinusoidali si alzano come fiamme dai disegni assonometrici di Carola Bonfili (Roma, 1981). Camini
accesi o sacri cuori? I titoli tengono la passione sotto controllo: Ipocalorico; Ipocondriaco; Ipometrico.
La sua installazione Kipplelake è attualmente esposta al MACRO di Roma.
Natasha Bowdoin (West Kennebunk, USA, 1981) è affascinata dalla figura del “trickster” che conosce
attraverso le narrazioni dei nativi americani: un essere che ha l’abilità di trasformarsi assumendo diverse forme
fisiche diventa la metafora della creatività artistica. Nel collage Flock, si presenta in forma di uno stormo di
frammenti di carta.
La zampa che spunta da un sacchetto nello scatto da morgue di Joe Duggan (Limerick, Irlanda, 1973) è
quella di un tacchino. Duggan propone di farne a meno per questo Natale in tempo di crisi e di accontentarci
della sua fotografia.
Spazi vuoti come ombre, silhouette nella mente dell'artista sono le sculture di Masashi Echigo (Toyama,
Giappone, 1982), ricavate da mobili per archivi dismessi, ridotti da lui a volumi di pura “immanenza” (così il
titolo) per la sua recente installazione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma.
La sagoma della nuvola al neon con la scritta “Projection” di Laurent Grasso (Mulhouse, Francia, 1972),
richiama quella di un cervello mentre la scritta si riferisce al sistema di proiezione delle immagini mentali che
costituiscono il fondamento dell’esperienza reale e della coscienza. Le possibili traduzioni del termine
projection (aggetto, progettazione, proiezione, prominenza, protuberanza, sporgenza) ci portano al titolo
della mostra. L’opera Projection è stata esposta nella mostra Notre Histoire al Palais de Tokyo, Parigi.
Il letto di cartone nella fotografia scattata da Pieter Hugo (Johannesburg, 1976) nel 2006 a Musina rispecchia
la situazione di questa città settentrionale del Sudafrica al confine con lo Zimbabwe, come di ogni comunità
che attraversa una drammatica fase di transizione, e diventa simbolo della sua capacità di progettare nel
precario.
* Friedrich Nietzsche sostiene in Al di là del Bene e del Male (capitolo secondo – Lo spirito libero) che “ogni
spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce
continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni
parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà.”
Ecco che Lorenzo Lupano (Roma, 1970) si traveste da testa di Rapa (Raphanus sativum).
Le maschere da “understatement” usate da Mike Pratt (Sunderland, Gran Bretagna, 1987) sono invece le
scritte che spesso appaiono nei suoi quadri di grande formato, come ad esempio I’m With Stupid. Nei suoi studi
su carta in mostra, Reclining Figure 1, 2 e 3, i personaggi, più che adagiati, sembrano inquieti meccanismi
pronti a scattare come pop-up.
Peter Allsopp (nato a Londra nel 1977) e Andy Weir (nato a Londra nel 1973), insieme dal 2003, vivono e lavorano a
Londra. Tra le loro mostre personali ricordiamo: Some Time Repeating An Embarassed Word, studio 1.1, Londra
(2007); allsopp&weir: and while we were on air, Goethe2, Bolzano (2005); tra le collettive: Remote Vision, Arts Santa
Monica, Barcellona (2010); Bloomberg New Contemporaries 2008, A Foundation, Liverpool (2008); Real Estate: Art in
a Changing City, ICA, Londra (2005); Videokunstwoche, Neuer Berliner Kunstverein, Berlino (2005).
Alighiero Boetti è nato a Torino nel 1940 e morto a Roma nel 1994. Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie
di tutto il mondo e sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche e private. Tra le numerose mostre
retrospettive a lui dedicate ricordiamo: ALIGHIERO & BOETTI. Mettere all'Arte il Mondo, MADRE, Napoli (2009); Quasi
Tutto, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (2004) ; Alighiero Boetti. Niente da vedere niente da
nascondere, XLIX Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia (2001).
Carola Bonfili è nata a Roma nel 1981. Vive e lavora a New York. Fra le sue mostre personali ricordiamo: Millenium
Combo (2008) e shit & shine (2006), e x t r a s p a z i o, Roma. Tra le mostre collettive a cui ha preso parte citiamo:
Rommates|Coinquilini, MACRO, Roma (2010, attualmente in corso); La Danse Macabre, Nomas Foundation, Roma
(2010); Interplay. Premio Termoli 2009, Galleria Civica d’Arte contemporanea, Termoli (2009); Emerging Talents,
Strozzina – Centro di cultura contemporanea, Firenze (2009); Iscrizioni, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo,
Guarene d’Alba (2007).
Natasha Bowdoin è nata a West Kennebunk (USA) nel 1981. Vive e lavora nel New Jersey. Tra le sue mostre personali
citiamo: Panta rei, e x t r a s p a z i o, Roma (2008) e Myths and Fables, Julie Chae Gallery, Boston (2007); tra le
collettive: 2010 Core Exhibition, Laura Lee Blanton Gallery, The Glassell School of Art, Houston (2010); A Torrent of
Words: Contemporary Art and Language, John Michael Kohler Arts Center, Sheboygan, USA (2010); 2009 Core
Exhibition, Museum of Fine Arts , Houston (2009); 2007 Joan Mitchell MFA Grant Recipient Show, The Cue Art
Foundation, New York (2008); Paper [space], Philadelphia Art Alliance, Philadelphia (2008).
Joe Duggan è nato a Limerick, Irlanda nel 1973. Vive e lavora a Londra. Tra le sue mostre personali ricordiamo:
Dear God (2009) e Joe Duggan (2005), e x t r a s p a z i o, Roma; The Family Man, Limerick City Gallery of Art, Limerick
(2007). Le principali mostre collettive a cui ha partecipato sono: Noughties but Nice: 21st Century Irish Art, Limerick
City Gallery of Art, Limerick e altre sedi in Irlanda (2009); Welcome to the Neighborhood, Askeaton Contemporary
Art, Limerick (2009); Failure, Kilkenny Arts Festival 2006, St Francis Abbey Brewery, Kilkenny, Irlanda (2006); Short Stories,
FotoMuseum, Antwerp, Belgio (2004); Public Image, MOCA, Washington D.C. (2003).
Masashi Echigo è nato a Toyama, Giappone nel 1982. Vive e lavora a Tokyo. Tra le sue mostre personali ricordiamo:
Stories, e x t r a s p a z I o, Roma (2010); Immanence, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2010); The absence,
Lokaal 01, Antwerp, Belgio (2010); Masashi Echigo, De Overslag, Eindhoven, Olanda (2009); Appearance, Factory
Kunsthalle Krems, Austria (2009); Encounter, Kusthuise SYB, Beeterzwaag, Olanda; Tra le sue mostre collettive
ricordiamo: The Fifth Element, Gdansk, Polonia (2010); Watou kunst en Poezie Zomer: Past in Present, Watou, Belgio
(2010); Guest ROOM #10, Museum Het Domein, Sittard, Olanda (2010); The Morning News, BE- PART Platform voor
actuele kunst, Waregem, Belgio (2010).
Laurent Grasso è nato a Mulhouse, Francia, nel 1972. Vive e lavora a Parigi. Tra le sue mostre personali citiamo:
NOMIYA, Palais de Tokyo, Parigi (2010); The Horn Perspective, Espace 315, Centre Pompidou, Parigi (2009); GAKONA,
Palais de Tokyo, Parigi (2009); Laurent Grasso, Prefix, Institute of contemporary Art, Toronto (2008); L’atelier d’hiver de
Laurent Grasso, Domaine Pommery, Reims (2008); Neurocinéma, Akbank Sanat, Istanbul | Musée de Rochechouart,
Rochechouart, Francia (2008); Laurent Grasso, e x t r a s p a z i o, Roma (2005); Radio color studio, De Appel
Foundation, Amsterdam (2005). Tra le collettive: Dreamlands, Centre Georges Pompidou, Parigi (2010); Fiction vs
Réalité, Fondation Calouste Gulbenkian, Lisbona (2007); Notre histoire, Palais de Tokyo, Parigi (2006).
Pieter Hugo è nato a Johannesburg nel 1976. Vive e lavora a Cape Town. Tra le sue mostre personali ricordiamo: On
reality and Other Stories, Brass, Bruxelles e Galerie Municipale du Château d'Eau, Tolosa (2010); Nollywood, Institute
of Modern Art, Brisbane (2010) | e x t r a s p a z i o, Roma | Australian Centre for Photography, Sydney (2009); The
Hyena and Other Men, Herzliya Museum of Contemporary Art, Israele (2010) | Foam_Fotografiemuseum, Amsterdam
(2008); Messina|Musina, National Gallery, Cape Town | Standard Bank Gallery, Johannesburg (2008) |
e x t r a s p a z i o, Roma (2007). Tra le mostre collettive a cui ha preso parte: Breaking News, Ex Ospedale
Sant’Agostino, Modena (2010); Disquieting Images, Triennale di Milano (2010); A Life Less Ordinary: Performance and
display in South African art, FFotogallery, Cardiff (2010); Street & Studio: An Urban History of Photography, Tate
Modern, Londra (2008).
Lorenzo Lupano è nato a Roma nel 1970. Vive e lavora a Roma. Tra le sue mostre personali ricordiamo: Tendre
Torture, True Hate, La Rochelle (2008); Hai visto mai, Officina 14, Roma (2007); Terrapieno, L’Affiche, Anteprima, Miart,
Milano (2006). Tra le collettive a cui ha preso parte: Hangar .09 Flying Circus, Creative Room, Roma (2009); 2Video
ad Altomonte, Palazzo Battaglia, Altomonte (2009); Roma Caput Pop, Mondopop, Roma (2008); Lorenzo Lupano,
Lucio Mele, Fabio Viale, Il Segno, Roma (2006); Il museo dei balocchi, GAMUD, Udine (2006).
Mike Pratt è nato nel 1987 a Sunderland, Gran Bretagna. Vive e lavora a Newcastle. Tra le sue mostre personali
ricordiamo: Cumberland Sausage, e x t r a s p a z i o, Roma (2010); HUBBA HUBBA, Satellite, Newcastle (2009);
Paint It Black and Give It a Name Show, Fourth Floor Gallery, Northumbria University, Newcastle (2008); tra le sue
mostre collettive: Captain of all Pleasures, EMBASSY Gallery, Edinburgo (2010); Psychic Geography, Workplace
Gallery, Gateshead, GB (2010); Some People Deserve Everything They Get, Royal Standard, Liverpool (2009).