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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA PIACENZA UNA REALTA’ DA SCOPRIRE Obiettivo 2020 per la Piacenza che guarda al futuro e ai giovani Si è rimesso in moto il cantiere del piano strategico: quindici progetti per dare un volto nuovo alla città uindici progetti a medio-lungo termine, per cercare di plasmare la Piacenza del 2020: da individuare secondo una graduatoria di priorità, entro l’appuntamento degli stati generali fissati a dopo le elezioni politiche di aprile. Attraverso il coinvolgimento dei soggetti “pensanti” nella Foto Cravedi Q tempo maturata, la ripresa dello spirito e del metodo del patto è stata accompagnata da un lavoro di manutenzione straordinaria e di aggiornamento dei suoi contenuti. E’ stata innanzitutto aggiornata la visione strategica di fondo, che viene riferita ad un orizzonte di lungo periodo. Le domande alle quali ro di Piacenza e di alcune strategie di sviluppo, oltre che da alcune regole: i soggetti che vi aderiranno si impegneranno ad operare in coerenza con la visione delineata a sviluppare progetti per la sua attuazione. In particolare le amministrazioni locali sono tenute, oltre che a presentare il proprio contributo scritto alla stesura finale del documento da presentare agli stati generali, ad indicare, sulla base di una scheda progetto (come quelle in uso nei bandi dell’Unione Europea) i propri Progetti a medio-lungo termine, per cercare di plasmare la Piacenza del 2020 progetti strategici, cosiddetti “bandiera”. Il presidente dell’amministrazione provinciale Gian Luigi Boiardi ha sostenuto più volte l’esigenza di fissare “criteri uniformi ai quali ricondurre l’attività amministrativa dei vari enti”. “L’obiettivo è mettere in atto – viene affermato – politiche concrete per garantire un futuro sostenibile: penso ad esempio alla necessità di concertare la progressiva riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera”. L’assessore allo sviluppo economico del comune di Piacenza, Ernesto Carini, ha spiegato come “non sia utile esagerare nell’inserire elementi di concretezza, visto che dobbiamo mantenere visioni lunghe 15 anni”. “Il tema cruciale – ha affermato – è quello di rendere omogenei e dialoganti progetti di amministrazioni diverse, per evitare di perdere pezzi lungo la strada”. Gli stati generali, programmati per la primavera prossima, dopo la scadenza elettorale, saranno preceduti da una serie di incontri in città, sotto forma di contraddittorio, tra esponenti portatori di opinioni diverse su temi specifici. Nella provincia sono previsti occasioni di confronto a Fiorenzuola e Castel San Giovanni, per le rispettive vallate di riferimento, e uno in montagna. Nel frattempo proseguirà il coinvolgimento dei giovani alla elaborazione del Piano strategico, allargandolo anche ad altri organismi rappresentativi della realtà giovanile, come i consigli comunali dei ragazzi. n decisa controtendenza rispetto alla media delle città del centro nord Italia, e anche nei confronti degli altri capoluoghi emiliani: a Piacenza la spesa destinata agli interventi sociali negli ultimi anni è andata aumentando. Nonostante i tagli ai trasferimenti finanziari dallo Stato e i vincoli alle uscite imposti dalle recenti leggi finanziarie, le risorse per i servizi ad anziani, minori, disabili, adulti in difficoltà e volontariato sono passate dai 8,6 milioni di euro del 2002, ai 10,6 milioni previsti nel bilancio preventivo del 2005. L’assessore comunale ai Servizi Sociali Leonardo Mazzoli, fa notare come l’amministrazione ha perseguito una politica coerente sin dal suo insediamento: “La scelta di aumentare la pressione tributaria, con le manovre sull’Ici, ha reso disponibili i fondi per potenziare e migliorare i servizi sociali. Un grosso passo in avanti fu compiuto nel 2002, con il primo bilancio e da allora l’incremento delle risorse destinate al welfare cittadino è stato costante. Malgrado tutti i vincoli subentrati negli anni alla spesa e i tagli ai trasferimenti economici da I Convegno “Vision 2020” Università Cattolica di Piacenza società, e soprattutto dei giovani. Sono passati oltre tre anni dalla firma del patto per Piacenza, successivamente denominato piano strategico per Piacenza, ed è già scattata una nuova fase di quella concertazione territoriale che punta a staccarsi dalla contingenza amministrativa, per cercare di porsi obiettivi di trasformazione di ampio respiro. Per tenere conto di ciò che è già stato fatto in questi anni, oltre che per mettere a frutto l’esperienza nel frat- il territorio sarà chiamato a rispondere sono molteplici: come vediamo Piacenza nel 2020? Secondo quali assi di sviluppo? Quali le priorità sul fronte infrastrutturale? Le emergenze in tema di coesione sociale, quali spinte all’innovazione tecnologica e produttiva, le nuove azioni di riqualificazione urbana e territoriale, le priorità in tema di compatibilità ambientale, le alleanze territoriali e istituzionali? Il piano sarà così costituito da una visione del futu- Roma”. “La quota di stanziamenti per i servizi alla persona, – prosegue – al netto dei proventi che giungono dal fondo sanitario, ha avuto un trend di crescita: nel 2002 sono stati investiti 8,6 milioni di euro, nel 2003 9,2 milioni, nel 2004 10,2 e nel 2005 le uscite previste ammontano a 10,6 milioni di euro”. Quanto alla capacità dei singoli comuni di autofinanziare attraverso ticket e tariffe le diverse prestazioni, anche in questo caso Piacenza, con un 16,7 per cento di incidenza dei prelievi locali, si colloca sopra una media del centro nord del 11,35 per cento. “Dobbiamo anche considerare – conclude Mazzoli – che la maggior parte dei nostri servizi non è in gestione diretta del Comune, ma è già stata esternalizzata, attraverso convenzioni e appalti”. La fetta più consistente di denaro pubblico è quella dedicata agli anziani: dal 2002 al 2005 le erogazioni sono passate da 3,3 milioni di euro a 4,3, con un aumento di circa un milione di euro. Questi soldi per la terza età risultano poi ripartiti in più voci: “La più onerosa è quella relativa – viene spiegato – all’assisten- za domiciliare, per la quale Piacenza va in stanziamo un milione e mezcontrotendenza zo, poi ci sono gli assegni di e investe cura ed altri sull’assistenza: contributi economici di varia si estendono le natura”. Attualmente sono protezioni per gli 250 gli anziani anziani che fruiscono dell’as siste nza domiciliare: una serie di supporti, dalla spesa alla gestione della casa, fino all’igiene personale in caso di necessità, garantiti per consentire alle persone di restare a vivere nella propria abitazione senza ricorrere a strutture di accoglienza esterne. Da 3 anni a questo servizio si affianca il “Sollievo domiciliare”: per 2 pomeriggi alla settimana un assistente di base fornisce aiuto diretto a 25 anziani con problemi cognitivi. Esiste poi da 3 anni a questa parte l’offerta dei pasti a do- Foto Cravedi Più risorse ai servizi sociali, nonostante la stretta alla spesa imposta dal governo Roberto Reggi. Sindaco di Piacenza micilio: a beneficiarne sono 30 persone (raddoppiate dall’avvio del servizio). In convenzione con l’Ivri è a disposizione il telesoccorso al quale sono iscritti 110 anziani. Le integrazioni economiche per coprire le rette in strutture protette erogate dall’amministrazione nel 2005 sono 190, mentre esistono 50 posti nei due centri diurni comunali e in quello in convenzione. Gli altri interventi finanziari a favore della terza età effettuati nel 2004 sono stati 373, mentre gli assegni di cura elargiti nel distretto cittadino sono stati 550. ELIT srl: l’Azienda specializzata in Elettronica di Potenza ELIT Srl produce, con proprio know-how, gruppi di continuità (UPS), convertitori di frequenza a 60Hz e 400Hz per impiego sia civile che militare, regolatori di flusso luminoso sia per illuminazione stradale che per piste aeroportuali e apparecchiature per il collaudo dei servizi delle carrozze ferroviarie a 1000V 16Hz e 2/3, a 1500V 50Hz, e 1500V e 3000V in corrente continua. ELIT a garanzia del cliente si è certificata ISO 9001 2000 Nata nel 1987, ELIT ha iniziato producendo Gruppi di Continuità di media e grande potenza basandosi su una esperienza di oltre 15 anni nel settore dell’elettronica di potenza ed in quello specifico. Con il tempo il gruppo di continuità è diventato di impiego generalizzato: importanti società multinazionali sono entrate nel settore assorbendo aziende di medie dimensioni e cancellandone i marchi che pure erano noti. L’utilizzo del gruppo di continuità non è più ritenuto un fatto in cui prevalga l’aspetto tecnico, ma quello economico. Mancando una normativa precisa sulla definizione delle prestazioni tecniche ed in particolare per le autonomie delle batterie, le vendite si prestano a facili fraintendimenti ed è più sicuro per il cliente appoggiarsi a Marchi di prestigio. Malgrado questo, anche nel settore degli UPS, ELIT è presente ed aumenta costantemente la propria fetta di mercato acquisendo clienti prestigiosi quali le Ferrovie Nord di Milano. Pur non possedendo l’appeal delle grandi aziende, le capacità tecniche e il servizio pronto nelle risposte rendono competitiva la ELIT anche con clienti molto esigenti. Date le dimensioni aziendali, è impossibile misurarsi, a tutto campo, con questi colossi e considerato che la ELIT è da sempre orientata a produrre apparecchiature specialistiche, l’Azienda si è concentrata nella produzione di convertitori di frequenza a 400Hz per impiego civile e militare. In particolare nel settore militare ha ricevuto il codice NATO quale riconoscimento della qualità ed affidabilità dei suoi prodotti. Altro settore in cui ELIT sta entrando con le proprie apparecchiature, è quello dell’illuminazione pubblica di tipo serie. Anche qui è richiesta qualità ed affidabilità, ma ELIT ha superato brillantemente la sperimentazione in città come Palermo dove altre marche hanno avuto notevoli problemi dovuti sia alle tensioni elevate che alle condizioni climatiche gravose. Nel settore ferroviario, ELIT è ormai da diversi anni che produce alimentatori pluritensione per il collaudo delle carrozze ferroviarie di tipo europeo. I vari paesi dell’Europa, infatti hanno, in campo ferroviario, differenti tensioni di alimentazione: si va dai 1000V a 16 2/3Hz ai 1500V 50Hz, ed ai 1500 e 3000V in corrente continua. In questo ambito ELIT ha realizzato anche degli inverter da 30-50kW alimentati a 3000V in corrente continua, adatti ad alimentare i servizi ed il condizionamento delle carrozze ad una tensione trifase di 400V 50Hz. CONVERTITORI STATICI D’ENERGIA ELETTRICA Via Machiavelli, 63/65 - 29100 Piacenza Italy Tel. 0523.497119 - 497231 - Fax 0523.497853 www.elit-ups.com - e-mail: [email protected]