Central Asia

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Central Asia
Asia centrale:
nuove opportunità
per gli investitori europei
Settembre 2016
INDICE:
Introduzione
pag. 3
25 anni di investimenti europei in Asia centrale
pag. 4
Perché investire in Asia centrale, e perché ora?
pag. 6
Alla scoperta del potenziale non sfruttato dell’Asia centrale
pag. 12
A) Sviluppo di infrastrutture: infrastrutture che collegano l’Asia all’Europa
B) Innovazioni, start-up ed energia pulita: verso un futuro sostenibile
C) Astana: una città intelligente, simbolo della rapida crescita dell’Asia centrale
pag. 13
pag. 17
pag. 19
Allegati
pag. 21
Cos’è l’ECFA
pag. 29
2 Introduzione
Nei primi mesi del 2016, l’attenzione di tutto il mondo è ritornata sull’Asia centrale in virtù
dell’apertura delle prime filiali della grande catena di supermercati francese Carrefour ad
Almaty1 e del celebre colosso mondiale di fast-food McDonalds ad Astana2. L’ingresso di queste
multinazionali nel mercato dell’Asia centrale è un ulteriore prova del processo di integrazione
che oramai la regione va compiendo nel mercato globale, nonché del forte fascino che essa
esercita sempre di più sugli investitori esteri.
La mancanza di sbocco sul mare aperto e l’impellente bisogno di risanare l’economia, in seguito
al crollo dell'Unione Sovietica avvenuto nel 1991, hanno convinto da tempo le cinque
repubbliche dell'Asia centrale dell’importanza di attirare investimenti esteri nella regione, al fine
di promuovere la crescita economica e stabilire collegamenti con la catena globale del valore.
Nonostante ciò, l'Asia centrale rimane un'entità quasi sconosciuta per gran parte dell’Europa, e
numerose opportunità che caratterizzano la regione devono ancora essere del tutto scoperte e
sfruttate.
Con il crollo dell'Unione Sovietica, nuovi mercati si sono aperti agli investitori internazionali, e
in Asia centrale si è incominciato a registrare l’afflusso di investimenti diretti esteri (IDE). Nella
regione, gli IDE continuano a crescere costantemente, soprattutto dal 2003, e solo nel 2009
hanno visto un rallentamento a seguito della crisi finanziaria mondiale.3 Gli IDE hanno favorito
fortemente il consolidamento e la crescita delle economie dell’Asia centrale, a seguito della loro
trasformazione in economie di mercato.4
Secondo l’Asian Development Bank (ADB), attualmente il Kazakistan, l'Uzbekistan e il
Turkmenistan – le tre economie regionali più sviluppate in Asia centrale – “presentano notevoli
risparmi nazionali, dunque la ragione che li porta ad attrarre gli IDE è principalmente quella di
poter beneficiare delle competenze e delle tecnologie degli investitori".5 Poiché il trasferimento
di tecnologia per gli stati dell'Asia centrale è stato limitato fino ad oggi, la loro priorità è quella
di attirare gli IDE in settori con maggiore impatto sull'occupazione e sul know-how.6
L’agricoltura e l’attività manifatturiera ad alta intensità di manodopera sono esempi di settori
economici che hanno ricevuto poca attenzione da parte degli investitori esteri, nonostante le
favorevoli condizioni offerte dalla regione. Oltre a questi settori tradizionali dell’economia,
anche le energie rinnovabili, lo sviluppo delle infrastrutture, il turismo, la realizzazione di città
intelligenti e di centri finanziari sembrano essere settori di interesse per gli investimenti futuri.
1
D. Saadi (2016). Maf opens Carrefour in Kazakhstan, with more Planned. The National. [Disponibile presso]
http://www.thenational.ae/business/retail/maf-opens-carrefour-in-kazakhstan-with-more-planned
2
http://globalnews.ca/news/2564777/mcdonalds-opens-first-restaurant-in-kazakhstan/
3
Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD), 2011. Competitiveness and Private Sector
Development: Central Asia, pp. 126-127. [Disponibile presso] http://www.keepeek.com/Digital-AssetManagement/oecd/finance-and-investment/competitiveness-and-private-sector-development-central-asia2011_9789264097285-en#page128
4
Cfr., per esempio, United Nations Conference on Trade And Development (UNCTAD), 2015. World Investment
Report 2015. United Nations Publications, Geneva, pp. 85-86. [Disponibile presso]
http://unctad.org/en/PublicationsLibrary/wir2015_en.pdf
5
ADB, 2014. Connecting Central Asia with Economic Centres, p. xviii. [Disponibile presso]
http://www.adb.org/sites/default/files/publication/159307/adbi-connecting-central-asia-economic-centers-finalreport.pdf
6
Ibidem, pp. xviii-xix.
3 Molteplici fattori indicano che l'Asia centrale è diventata una proposta sempre più attraente per
gli investitori, e che ora è un momento particolarmente favorevole per investire in una vasta
gamma di settori all’interno delle economie della regione. L’Asia centrale, che si trova in una
posizione strategica tra Oriente e Occidente, al confine con i grandi mercati di Cina, Russia,
Turchia e Iran, offre un mercato regionale particolarmente promettente. L’alto tasso di
alfabetizzazione, i costi competitivi del lavoro, la stabilità politica e sociale, i regimi fiscali
favorevoli e i significativi miglioramenti nel quadro giuridico e normativo in relazione agli
investimenti esteri ottenuti negli ultimi anni, in diverse misure, in varie nazioni dell'Asia
centrale, ne fanno una regione ricca di nuove opportunità per gli investitori europei alla ricerca di
attività strategiche.7
Dopo una panoramica introduttiva sui principali investimenti europei fatti in Asia centrale
durante i primi 25 anni di indipendenza, la presente relazione si concentrerà su alcuni dei
vantaggi significativi legati alla possibilità di investire in Asia centrale, per poi evidenziare le più
interessanti opportunità di investimento che la regione offre.
25 anni di investimenti europei in Asia centrale
L’Asia centrale sta diventando un mercato sempre più attraente per gli IDE; tuttavia, dovettero
passare dieci anni dall’indipendenza prima che nella regione incominciassero a crearsi le
condizioni favorevoli per gli investimenti su larga scala. Durante la cosiddetta "terza ondata" di
IDE nello spazio post-sovietico, in particolare dal 2005 al 2009, gli IDE nella regione
aumentarono da 3 a 19 miliardi di dollari.8
Negli ultimi due decenni, l'Unione Europea (UE) è stato uno dei principali investitori nella
regione dell'Asia centrale, e a fare la parte del leone sono i Paesi Bassi, la Francia, la Germania e
il Regno Unito.
I maggiori destinatari di IDE nella regione sono il Kazakistan e il Turkmenistan, con
rispettivamente 7,597 milioni di dollari e 3,163 milioni di dollari ricevuti nel 2014; tra i cinque
stati, il Kirghizistan è quello che riceve meno IDE, registrando 210 milioni di dollari nel 2014.9
Il più alto tasso di rendimento derivante dagli IDE (pari al 25%) si registra in Kazakistan.10
Tuttavia, finora i flussi di IDE sono stati destinati a settori specifici delle economie regionali, in
primis il settore minerario, petrolifero e del gas. Nel 2013, in Kazakistan circa un terzo degli IDE
è stato indirizzato al settore minerario e quello petrolifero, e un altro terzo ai servizi professionali
e tecnici riguardanti soprattutto le industrie estrattive,11 mentre in Kirghizistan la maggior parte
degli IDE è stato destinato alla realizzazione di un singolo progetto, la miniera d'oro di Kumtor.12
Per converso, le industrie ad alta intensità di manodopera, quali il turismo, l'agricoltura e
7
UNCTAD, 2014. Investment Guide to the Silk Road. United Nations Publications, Geneva, pp. 13-29.
OECD, 2011. Competitiveness and Private Sector Development: Central Asia, pp.5. [Disponibile presso]
https://www.oecd.org/globalrelations/46973993.pdf
9
http://data.worldbank.org/indicator/BX.KLT.DINV.CD.WD
10
ADB, 2014. Connecting Central Asia with Economic Centres, pp. 43-61.
11
World Bank (WB), 2015 Kazakhstan’s Economic Update - Adjusting to Lower Oil Prices; Challenging Times
Ahead. N. 2, p. 18. [Disponibile presso] http://wwwwds.worldbank.org/external/default/WDSContentServer/WDSP/IB/2015/12/07/090224b083c36a17/2_0/Rendered/P
DF/Kazakhstan000a0c0update00Fall020150.pdf
12
N. Paswan (2013). Investment Cooperation in Central Asia: Prospects and Challenges. India Quarterly, 69, 1, pp.
13-33.
8
4 l'industria tessile sono state in parte ignorate,13 poiché fino a poco tempo fa l’ambiente veniva
percepito come poco favorevole alle imprese.
Negli ultimi 25 anni, diversi stati membri dell’UE hanno investito in vari settori in Asia centrale,
quali l’energia, le telecomunicazioni, l’edilizia e i trasporti.
Nel settore delle risorse naturali, la Finlandia, la Francia, i Paesi Bassi, l’Italia, il Regno Unito e
la Norvegia sono tra i principali investitori. British Gas, Royal Dutch Shell, Eni e Total sono i
principali attori, e quest’ultimo possiede una quota nella North Caspian Operating Company
(NCOC), società che sfrutta l’enorme giacimento petrolifero offshore di Kashagan in Kazakistan.
Anche Eni e Shell sono azionisti della NCOC insieme a KazMunaiGas, che è la compagnia
nazionale petrolifera e del gas del Kazakistan; mentre ENI, insieme a BG, possiede il 32,5%
della Karachaganak Petroleum Operating Company, una società creata per sviluppare il
giacimento di petrolio, gas e condensati di Karachaganak, nella parte occidentale del
Kazakistan.14 Le immense risorse di gas naturale del Turkmenistan sono nel mirino di società
norvegesi come la Statoil, che ha ampliato le sue operazioni e aperto nuovi uffici sia in
Kazakistan che in Turkmenistan,15 sebbene le operazioni nel primo di questi due Paesi furono
chiuse nel 2015. Il Belgio, nonostante non sia uno dei principali investitori nel settore energetico,
ha una forte presenza in Turkmenistan grazie alla Enex Process Engineering Company, la quale
realizza progetti di investimento su larga scala nell’industria del gas.16 Allo stesso modo, le
aziende finlandesi quali Outotec e Metso forniscono apparecchiature e tecnologie per le imprese
kazake metallurgiche ed estrattive.17 Ultimo ma non meno importante, nel 2009 l'ENI si è
aggiudicato il secondo contratto onshore in Turkmenistan, firmando un memorandum d'intesa al
fine di promuovere e rafforzare la cooperazione nel settore energetico.18
Pionieri nel settore delle telecomunicazioni sono la Francia e i Paesi scandinavi. La società di
telecomunicazioni di origine norvegese Telenor è il maggiore azionista della società russa
Vimpelcom, che a sua volta possiede azioni di alcune società in Kazakistan e Uzbekistan,19
mentre la società svedese-finlandese Telecommunications Corporation TeliaSonera opera in
Kazakistan da oltre 15 anni. Il coinvolgimento francese nel settore spaziale ha gettato le basi per
una cooperazione tra Kazakistan Garysh Sapary e EADS Astrium, oltre alla partecipazione della
Thalès Alenia Space e la joint venture Galam per lo sviluppo del progetto del satellite di
telecomunicazioni e broadcasting televisivo KazSat-3 in Kazakistan, lanciato nell’aprile 2014.20
Vari Paesi europei sono profondamente coinvolti nel settore delle costruzioni in Asia centrale; ad
esempio, in Kazakistan operano da diversi anni la società di costruzioni finlandese Honka 21 e le
società italiane Todini Costruzioni Generali e Italcementi Group, quest’ultima produttrice di
13
ADB, 2014. Connecting Central Asia with Economic Centres, p. 53
F. Indeo (2012). Italy and Central Asia. EUCAM. [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/PB2_Italy.pdf
15
K. Fjaestad, I. Overland (2013). Norway and Central Asia. EUCAM. [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB16-NO.pdf
16
F. Bossuyt (2013). Belgium-Luxembourg and Central Asia. EUCAM. [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB13-BELUX.pdf
17
T. Lipiäinen (2012). Finland and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB10-FN.pdf
18
F. Indeo (2012). Italy and Central Asia. EUCAM.
19
K. Fjaestad, I. Overland (2013). Norway and Central Asia. EUCAM.
20
S. Peyrouse (2012). France and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB9-FR.pdf
21
T. Lipiäinen (2012). Finland and Central Asia. EUCAM.
14
5 cemento. Bouygues è la principale società di costruzioni francese in Turkmenistan, facendo
concorrenza ad alcune società turche,22 mentre in Tagikistan la società francese Vinci Airports ha
partecipato alla costruzione di un nuovo terminal presso l’aeroporto di Dushanbe, un progetto
costato circa 27 milioni di euro e consegnato nel settembre 2014.23
Il settore dei trasporti ha offerto opportunità di investimento per le società tedesche, olandesi,
svedesi, francesi e spagnole, soprattutto in Kazakistan.
Un esempio emblematico è quello della società spagnola Talgo, che si occupa di fabbricazione
nel settore ferroviario e opera con successo in Kazakistan dal 2003. Nel 2010, i legami e i
rapporti economici tra Spagna e Kazakistan si sono ulteriormente rafforzati grazie alla creazione
di una joint venture tra Talgo e Temir Zholy (KTZ), la società ferroviaria nazionale del
Kazakistan, che ha portato alla nascita di un nuovo stabilimento ad Astana, il quale produce 150
vagoni all’anno. Talgo è presente anche in Uzbekistan per la vendita e la manutenzione di treni
per il collegamento ferroviario tra Tashkent e Samarcanda, grazie ad un accordo firmato nel
dicembre 2009.24
Settori ad alta intensità di manodopera, come il turismo, l’agricoltura, l’imprenditoria agricola,
l'industria tessile e anche l’istruzione, hanno generalmente registrato uno scarso afflusso di IDE;
tuttavia, negli ultimi anni, hanno incominciato a ricevere una considerevole attenzione da parte
dell’UE grazie ai persistenti sforzi dei governi dell'Asia centrale, volti a migliorare il contesto
imprenditoriale dei loro rispettivi paesi. A tal proposito, un esempio è il crescente interesse della
Finlandia nello sviluppo tecnologico del Kazakistan, come dimostra l’aumento di investimenti da
parte di imprese finlandesi in tecnologie pulite. Nel frattempo, British Gas e Shell stanno
finanziando programmi post-laurea breve presso la Kazakh-British Technical University, e la
Westminster University ha aperto una sede a Tashkent nel 2002.25
Un altro paese impegnato a investire nel capitale umano in Asia centrale è la Germania,
soprattutto in Kazakistan e in Uzbekistan, dove le imprese tedesche cercano di investire in settori
di infrastrutture di medie dimensioni, quali l'industria automobilistica, l'industria elettronica, il
settore agricolo, il settore farmaceutico, l’industria tessile, nonché nell’ambito della gestione e
formazione di specialisti qualificati.26
Negli ultimi anni, la capacità dell’Asia centrale di attrarre e assorbire gli IDE è cresciuta in modo
esponenziale, e ciò merita l’attenzione non solo dell'Unione europea ma dell’intera comunità
internazionale.
Perché investire in Asia centrale, e perché ora?
Il forte calo dei prezzi delle materie prime nel corso del 2015 ha spinto le cinque nazioni
dell'Asia centrale verso la promozione della diversificazione economica e a cercare di attrarre
22
S. Peyrouse (2012). France and Central Asia. EUCAM.
F. Indeo (2012). Italy and Central Asia. EUCAM.
24
N. de Pedro (2012). Spain and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB8-SP.pdf
25
A. Walker (2012). The United Kingdom and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso]
http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/PB3_UK.pdf
26
S. Peyrouse (2009). Business and Trade Relationships between the EU and Central Asia, p.5, EUCAM.
[Disponibile presso] http://fride.org/descarga/EUCAM_WP1_Business_tradeIII_ENG_jun09.pdf
23
6 nuovi IDE. Gli stati dell'Asia centrale considerano la fortuna delle loro rispettive economie come
legata, direttamente o indirettamente, alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime sui mercati
internazionali, poiché le loro economie sono fortemente dipendenti sia dalle esportazioni di
materie prime sia dalla performance economica dei paesi vicini esportatori di petrolio.27 Nei
capoluoghi regionali, varie misure sono state recentemente adottate per favorire un nuovo
afflusso di IDE, sulla base dei vantaggi preesistenti per gli investitori esteri.
Il 2015 ha visto la salita dei cinque stati dell'Asia centrale in molte classifiche internazionali
riguardanti la libertà economica e la facilità di fare impresa. Nel Global Competitiveness Report,
pubblicato dal World Economic Forum28, il Kazakistan è al 42° posto, su 140 paesi, nella
classifica 2015-2016, salendo dal 72° posto raggiunto nella classifica 2011-2012 e occupando
così una posizione superiore rispetto a qualsiasi altro paese CSI, e soprattutto rispetto ad alcuni
paesi dell'Europa occidentale tra cui l'Italia. Anche il Tagikistan è in ripresa, salendo di 21
posizioni fino a raggiungere il 70° posto.29
Nel rapporto Doing Business, pubblicato dalla Banca Mondiale (BM) e incentrato sulle
normative che aiutano lo sviluppo del settore privato, il Kazakistan e l’Uzbekistan sono tra i
dieci paesi che hanno dimostrato il più grande miglioramento nel 2015. Secondo il suddetto
rapporto, il Kazakistan è stato tra i primi cinque paesi al mondo in termini di riforme rivolte alla
facilità di fare impresa realizzate nel corso del 2015, e ha scalato la classifica di 12 posizioni
arrivando al 41° posto; mentre l'Uzbekistan è salito di 16 posizioni classificandosi al 87° posto.
30;31
Le aree in cui questi due paesi hanno mostrato i maggiori progressi riguardano: "le
procedure per avviare una nuova attività economica", "ottenere credito" e “proteggere gli
investitori di minoranza".
La corruzione è stata a lungo vista come uno dei problemi principali dell’Asia centrale, e ha
spesso scoraggiato gli investitori esteri a condurre affari in questa regione; tuttavia, i recenti
sforzi del governo per combattere la corruzione hanno prodotto notevoli risultati. Secondo
l’Indice di Percezione della Corruzione (Corruption Perception Index - CPI), nel 2015 le cinque
repubbliche dell’Asia centrale hanno compiuto progressi significativi nella lotta alla corruzione.
Nella classifica regionale fornita dall’organizzazione Transparency International, il
Turkmenistan e l’Uzbekistan hanno scalato rispettivamente 15 e 13 posti; il Tagikistan 16; il
Kirghizistan 13; e il Kazakistan – che occupa la posizione più alta assieme al Kirghizistan – ne
ha scalati 3 (2014-126° posto, 2015-123a posizione).32
Il corpus di leggi che regola l’attività imprenditoriale in Asia centrale è stato costantemente
migliorato, e anche i governi della regione si sono impegnati incrementando i loro sforzi per
27
Kirghizistan e Tagikistan non esportano petrolio o gas, ma sono fortemente dipendenti dalla performance
dell'economia russa e dalle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, poiché quasi la metà del loro PIL è costituito dalle
rimesse dei lavoratori migranti che lavorano in Russia.
28
World Economic Forum (WEF), 2015. Global Competitiveness Report 2015-2016, pp.43-44. [Disponibile presso]
http://www3.weforum.org/docs/gcr/2015-2016/Global_Competitiveness_Report_2015-2016.pdf
29
Ibidem.
30
WB, 2015. Doing Business 2016: Measuring Regulatory Quality and Efficiency. [Disponibile presso]
http://www.doingbusiness.org/~/media/GIAWB/Doing%20Business/Documents/Annual-Reports/English/DB16Full-Report.pdf
31
M. Witte, 2015. Kazakhstan Leaps 12 Places to 41st in World Bank Doing Business Report. Astana Times.
[Disponibile presso] http://astanatimes.com/2015/10/kazakhstan-leaps-12-places-to-41st-in-world-bank-doingbusiness-report/
32
Transparency International, 2016. Corruption Perception Index 2015. [Disponibile presso]
http://www.transparency.org/cpi2015#downloads
7 attrarre IDE. Nel dicembre 2015, il Kazakistan è diventato il 162° paese membro
dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), unendosi ai vicini Kirghizistan e
Tagikistan.33 In molti pensano che l’ingresso della più grande economia dell’Asia centrale nella
OMC contribuirà a sostenere l’integrazione internazionale del Paese e ad aumentare la
competitività. In riferimento agli impegni assunti dal Kazakistan dopo il suo ingresso nella
OMC,34 esso abbasserà la tariffa media ponderata in funzione degli scambi commerciali e
provvederà alla liberalizzazione di segmenti afferenti al settore dei servizi; pertanto,
aumenteranno la mobilità del lavoro e l’accesso a esperti tecnici e manageriali all’estero.35;36
Gli altri paesi dell’Asia centrale devono ancora adottare riforme legislative radicali; tuttavia,
come dimostrano i risultati ottenuti nelle classifiche internazionali e la recente crescita degli IDE
in Turkmenistan, il quale è considerato generalmente come il paese avente le condizioni meno
favorevoli per gli investitori esteri nella regione,37 si registra una tendenza molto positiva.
In Asia centrale, i regimi fiscali variano da paese a paese, ma sono generalmente favorevoli agli
investitori, come indicato nella tabella A di seguito.
TABELLA A: Le principali aliquote fiscali in Asia centrale
Contributi
previdenziali a
carico del datore
di lavoro
11%
19%
Paese
Imposta sul Valore
Aggiunto (VAT)
Imposta sul Reddito
della Società (IRES)
Kazakistan
Kirghizistan
12%
12%
Tagikistan
18%
Turkmenistan
15%
Uzbekistan
20%
20%
10%
15% per le imprese
che producono beni, il 25%
25% per le altre
20% (per le società
20%
estere)
Stabilito annualmente
(pari al 7,5% per le
25%
imprese, nel 2015)
Fonte: PWC Tax Summaries: http://taxsummaries.pwc.com/; PWC, 2014. Social Security Systems around the
Globe. https://www.pwc.com/gx/en/hr-management-services/pdf/social-security-country-profiles-march-2014.pdf;
Santander Bank Establish Overseas Database, https://en.santandertrade.com/establish-overseas
33
WTO, 2015. Kazakhstan Joins the WTO as 162nd Member. [Disponibile presso]
https://www.wto.org/english/news_e/news15_e/acc_kaz_30nov15_e.htm
34
Per un elenco completo degli impegni assunti dal Kazakistan, si veda: WTO, 2015. Overview of Kazakhstan’s
Commitments. [Disponibile presso] https://www.wto.org/english/news_e/news15_e/kazakhannex_e.pdf
35
WB, 2015. Kazakhstan: Adjusting to Lower Oil Prices; Challenging Times Ahead. Kazakhstan Economic Outlook
N.2, Fall, pp.12-13. [Disponibile presso] http://wwwwds.worldbank.org/external/default/WDSContentServer/WDSP/IB/2015/12/07/090224b083c36a17/2_0/Rendered/P
DF/Kazakhstan000a0c0update00Fall020150.pdf
36
Per uno studio più approfondito dei cambiamenti legislativi avvenuti in Kazakistan nel 2015-2016, si veda:
GRATA Finance & Securities Group Legal Alert, 2016. Major Kazakhstan Legislation Changes in 2015.
[Disponibile presso] http://www.gratanet.com/en/news/recent_publications/major_Kazakhstan_legislation
37
H. Hasanov, 2015. Turkmenistan Claims to Be in Top 10 for Attracting Direct Foreign Investments. Trend News.
[Disponibile presso] http://en.trend.az/casia/turkmenistan/2465514.html
8 Nella regione esistono diverse Zone Economiche Speciali (ZES), le quali offrono condizioni
vantaggiose per gli investitori esteri, come viene illustrato nella Tabella B di seguito.
TABELLA B: Principali benefici delle Zone Economiche Speciali (ZES) in Asia centrale
Paese
Kazakistan
(11 ZES)
Kirghizistan
(4 ZES)
Tagikistan
(4 ZES)
Turkmenistan
(10 ZES)
Uzbekistan
(3 ZES)
Condizioni speciali
IVA 0% (per le merci consumate nell'ambito delle operazioni ZES);
IRES 0%; Imposta sul valore fondiario 0%; Tassa sugli immobili 0%.
Concessione gratuita di terreni nella zona economica speciale per un
periodo di 10 anni a partire dal momento della registrazione come
residente della medesima zona; procedura semplificata per l'assunzione di
manodopera straniera; le merci che entrano ed escono dalle zone
economiche speciali sono esenti da dazi doganali.
IRES 0%; IVA 0% in alcune zone economiche speciali; processo
accelerato per l’ottenimento della registrazione delle imprese; le merci
che entrano ed escono dalle zone economiche speciali sono esenti da dazi
doganali.
IRES 0% per i primi 7 anni; le merci che entrano ed escono dalle zone
economiche speciali sono esenti da dazi doganali. IVA 0% su alcune
merci importate.
IRES 0% (per i primi 3-5 anni); Imposta sugli immobili 0% (per i primi
3-5 anni); esenzione dall'imposta sul reddito se i profitti vengono
reinvestiti in imprese ad alta tecnologia orientate all’esportazione; rientro
degli utili al netto delle imposte; IVA 0% in alcune ZES.
IRES 0%; Imposta sugli immobili 0%; Imposta sul reddito 0%; Imposta
sulle infrastrutture sociali 0%; esenzione da pagamenti al Republican
Road Fund e al Republican School Education Fund (tutte le esenzioni per
3-7 anni). Merci importate esenti da dazi doganali. Regime valutario e
procedure di ottenimento del visto speciali.
Tabella compilata dall'autore sulla base dei dati provenienti da: Colibri Kazakhstan Legal Firm, 2015. 2015 FDI
and Investor Incentives, Kazakhstan. 28th LAWASIA Conference, Sydney, Australia November 6-9, 2015; United
Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD), 2014. Investment Guide to the Silk Road;
UZInfoInvest
http://www.uzinfoinvest.uz/eng/investment_guide/business_expenses/taxes_and_dues/navoi_free_industrial_and_ec
onomic_zone/; T. Balco, 2012. Tax Incentives in Russia, Kazakhstan and Central Asia. KIMEP University, Central
Asian Tax Research Center. http://www.ibdt.com.br/material/arquivos/Palestras/Tomas%20Balco.pdf
Per facilitare gli IDE, in Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan38 sono state realizzate agenzie
speciali per la promozione di investimenti, che forniscono supporto e informazioni agli
investitori. In Kazakistan e Uzbekistan, la Kazakhstan National Export and Investment Agency
(KAZNEX) 39e Uzinfoinvest40 (l’agenzia uzbeka di supporto informativo e di promozione degli
investimenti esteri) agiscono come fornitori di servizi "one-stop-shop", sostenendo gli investitori
esteri nelle procedure connesse all’avvio e alla conduzione di affari nel Paese, e aiutandoli a
stabilire contatti con le amministrazioni pubbliche locali.
38
Nel 2014, il Kirghizistan ha creato la propria agenzia per la promozione di investimenti. Per ulteriori
informazioni, si veda: http://www.invest.gov.kg/
39
http://www.kaznexinvest.kz/
40
http://www.uzinfoinvest.uz/
9 Di recente, il governo del Kazakistan ha fatto un passo importante per la realizzazione di un
ambiente più sicuro per gli investitori, ufficializzando la posizione di ombudsman in materia di
investimenti. L’ombudsman gestirà un gruppo di lavoro incaricato di affrontare tutte le questioni
relative agli investimenti e procedere alla regolamentazione delle controversie al fine di tutelare i
diritti degli investitori.41 Il Kazakistan ha, inoltre, recentemente ottenuto l'accesso al meccanismo
di risoluzione delle controversie dell'OMC, un'ulteriore garanzia per gli investitori esteri che
copre anche il Tagikistan e Kirghizistan.42
Le agenzie per la promozione degli investimenti sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale
volto a garantire il successo della realizzazione di grandi piani di privatizzazione lanciati dal
Kazakistan e dall’Uzbekistan, in risposta alla crisi economica causata dal crollo dei prezzi delle
materie prime e dalla crisi economica globale. Il Kazakistan punta a privatizzare 129 maggiori
imprese statali43 per mezzo di vendita diretta o IPO, incluse aziende del settore delle energie
rinnovabili, tra cui Astana Solar e Kazakistan Solar Silicon.44 L’Uzbekistan è impegnato a
vendere 56 maggiori aziende statali45 del valore di oltre 915 milioni di dollari, al fine di attrarre
investimenti esteri e nuove tecnologie.46 In occasione di un forum di discussione sugli
investimenti tenutosi a Tashkent nel novembre 2015, una delegazione uzbeka ha firmato più di
100 accordi sull'acquisto di beni dello Stato da parte di investitori esteri, per un valore totale di
12 miliardi di dollari.47
La disponibilità di forza lavoro qualificata e a basso costo attira inevitabilmente l’afflusso di
IDE, e l’Asia centrale, con una popolazione giovane e sempre più numerosa, soddisfa le esigenze
degli investitori. Il tasso di alfabetizzazione nella regione, pari al 99%, supera la media mondiale
del 85%48; anche la partecipazione femminile alla forza lavoro è superiore alla media globale. Vi
è una connessione tra un alto livello di istruzione nella forza lavoro e i costi della manodopera
competitivi, i quali si sono ridotti in seguito alla svalutazione di tutte le monete regionali dovuta
al recente calo dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime.
In una recente relazione, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
(OCSE) ha sottolineato che il Kazakistan “può operare con una tecnologia più sofisticata e
innovativa (superiore alla catena del valore) rispetto a paesi come la Federazione Russa, la Cina
o l’Indonesia [...]; tuttavia, il livello dei salari rispetto a quello di tali paesi è ancora basso.”49 A
41
M. Orazgaliyeva (2015). Issekeshev Appointed Investment Ombudsman, One Stop Shop for Investors Expands.
Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/01/issekeshev-appointed-investment-ombudsmanone-stop-shop-for-investors-expands-2/
42
https://www.wto.org/english/thewto_e/whatis_e/tif_e/disp1_e.htm
43
Un elenco completo delle società che verranno privatizzate a partire dal 2016 può essere consultato al seguente
indirizzo internet: http://economy.gov.kz/upload/Files/Celevie_indikat_real_komp_plana_privatiz_na_20162020g_ru.doc
44
E. Kosolapova (2016). Kazakhstan Discloses List of State Enterprises for Privatization. Trend News Agency.
[Disponibile presso] http://en.trend.az/casia/kazakhstan/2477453.html
45
Un elenco completo delle società che saranno privatizzate in Uzbekistan è disponibile al seguente indirizzo
internet: https://www.gkk.uz/en/2014-07-03-10-34-14/novosti-komiteta/159-for-the-investors/1745-to-the-attentionof-all-foreign-investors
46
http://ria.ru/economy/20160401/1401215298.html
47
http://www.timesca.com/news/15960-deals-worth-12-billion-inked-at-investment-forum-inuzbekistan?utm_source=Subscribers&utm_campaign=5d139acf15RSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_f95a626cec-5d139acf15-188463601
48
UNESCO, 2015. Adult and Youth Literacy. [Disponibile presso]
http://www.uis.unesco.org/literacy/Documents/fs32-2015-literacy.pdf
49
OECD, 2016. Multi-Dimensional Review of Kazakhstan: An Initial Assessment. Vol.1, p. 124.
10 partire dagli anni ‘90, l’Asia centrale ha assistito all’impennata della flessibilità del mercato del
lavoro e della produttività del lavoro, quest’ultima in costante crescita dal 1999, collocandosi ben
al di sopra della media mondiale.50;51
I fattori geopolitici potrebbero contribuire ad attirare gli investitori europei verso l’Asia centrale.
Sebbene senza sbocchi sul mare, i paesi dell’Asia centrale sono situati strategicamente in
prossimità delle più grandi e in più rapida crescita economie al mondo, tra cui la Cina, l’India e
anche l’Iran, godendo attualmente di una parziale revoca delle sanzioni da parte della comunità
internazionale. Due stati dell'Asia centrale, Kazakistan e Kirghizistan, sono membri dell'Unione
Economica Eurasiatica (UEE), organizzazione relativa a un mercato comune di cui fa parte
anche la Russia; e grazie ad aliquote di imposte inferiori rispetto a quelle della Russia, essi
possono fungere da punto di accesso per gli investitori esteri interessati a raggiungere il più
ampio mercato UEE e la sua popolazione di 170 milioni di abitanti.52 Inoltre, Kazakistan e
Kirghizistan hanno regimi d’ingresso senza visto per i cittadini di molti paesi europei.53
Ad eccezione del Turkmenistan, dove è in vigore solo un accordo interinale, tutti i paesi
dell’Asia centrale hanno firmato Accordi di Partenariato e di Cooperazione (APC) con l’Unione
europea. Durante una visita ufficiale nel dicembre 2015 in Kazakistan, Federica Mogherini,
l’Alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, ha firmato l’Accordo
di Partenariato e Cooperazione Avanzato (APCA) con il governo kazako – il più alto livello di
accordo raggiungibile nel quadro della cooperazione bilaterale con un paese non confinante.54
Tali APC facilitano il commercio e gli investimenti tra UE e Asia centrale.55
L'UE ha espresso la sua disponibilità a stimolare ulteriormente gli IDE verso l’Asia centrale e
dare priorità agli investimenti volti ai nuovi settori dell’economia. Ciò viene chiaramente
sottolineato all’interno di una relazione del Consiglio dell’UE sulle strategie per l’Asia centrale,
il principale meccanismo di impegno dell’UE all’interno della regione, dove i decisori politici
suggeriscono che:
“si dovrebbe instaurare un dialogo specifico con le società dell’UE che investono
in Asia centrale per discutere di come i paesi di questa regione possono diventare
più attraenti per gli investimenti provenienti dalle imprese europee, e di come l’UE
può promuovere una condotta di business responsabile e una buona governance
aziendale. Il Consiglio ha anche ribadito il bisogno di rafforzare lo scambio di
know-how ed esperienze in materia di tecnologie innovative, in particolare nel
50
OECD, 2011. Competitiveness and Private Sector Development Central Asia: Key Findings, p. 4. [Disponibile
presso] https://www.oecd.org/globalrelations/46973993.pdf
51
The Conference Board, 2015. Productivity Brief 2015. [Disponibile presso] https://www.conferenceboard.org/retrievefile.cfm?filename=The-Conference-Board-2015-Productivity-Brief.pdf&type=subsite
52
D. Satpayev, 2015. Kazakhstan and the Eurasian Economic Union: The View from Astana. European Council on
Foreign Relations. [Disponibile presso]
http://www.ecfr.eu/article/commentary_kazakhstan_and_the_eurasian_economic_union_view_from_astana395
53
Attualmente, il governo del Kazakistan ha stabilito per i cittadini di 13 stati europei la possibilità di soggiornare
nel Paese senza visto per un periodo massimo di 15 giorni, e punta a stabilire questo regime senza visto per tutti i
cittadini dei paesi membri dell’OCSE entro il 2017, quando la capitale, Astana, ospiterà l’esposizione internazionale
EXPO 2017. Il Kirghizistan ha introdotto il regime d’ingresso senza visto fino a 60 giorni per i cittadini di 34 paesi
europei.
54
A. Turebekova, 2015. Kazakhstan, EU Sign Landmark Agreement. Astana Times. [Disponibile presso]
http://astanatimes.com/2015/12/kazakhstan-eu-sign-landmark-agreement/
55
http://ec.europa.eu/trade/policy/countries-and-regions/regions/central-asia/
11 settore dell’efficienza energetica, dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, al fine di
favorire lo sviluppo sostenibile della regione.” 56
Alla scoperta del potenziale non sfruttato dell’Asia centrale
“La regione richiede un certo impegno, […] ma allo stesso tempo è una terra molto promettente.
Il significativo bisogno di investimenti dell’Asia centrale può trasformarsi in grandi
opportunità”57: con queste parole Suma Chakrabarti, il Presidente della Banca Europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo(BERS), si è rivolto al pubblico del primo “Central Asia Investment
Forum”, organizzato dal Financial Times e dalla BERS ad Istanbul, lo scorso febbraio. La BERS
si sta battendo molto sulle opportunità non sfruttate dell'Asia centrale. Solo lo scorso anno, la
banca ha investito circa 1,4 miliardi di dollari in Asia centrale,58 un record storico per l’istituto,
dichiarando che il suo impegno a sostenere la diversificazione economica continua attraverso il
finanziamento di progetti nell’agricoltura, nel settore bancario, nelle telecomunicazioni e in
materia di efficienza energetica e cambiamento climatico, in tutta la regione.59
Attualmente, la sfida per la regione consiste nell'attrarre maggiori volumi di IDE di tipo
efficiency-seeking, i quali “hanno il potenziale più trasformativo di qualsiasi altro tipo di
investimento estero, grazie alla capacità di trasferire tecnologie e competenze e di stimolare la
diversificazione attraverso l’aumento di collegamenti con le catene del valore globali e
regionali."60 Gli investimenti di tipo efficiency-seeking sfruttano costi del lavoro più bassi,
maggiore produttività del lavoro, un accesso più facile o persino preferenziale ai mercati esteri,
l'accesso ai principali fattori e componenti"61 – condizioni che attualmente l'Asia centrale offre in
abbondanza.
Con una delle più grandi aree coltivabili al mondo e 25,6 milioni di tonnellate di grano prodotto
nel 2008 – il 4% dell'intera produzione mondiale – l’Asia centrale ha un enorme potenziale
ancora non sfruttato per lo sviluppo dell’agricoltura, soprattutto per accrescere la produttività dei
raccolti. L'uso delle nuove tecnologie e tecniche moderne è ancora molto limitato, e nuovi
investimenti non solo contribuirebbero ad aumentare la produttività, ma consentirebbero anche
di ridurre l'uso eccessivo di acqua per l'agricoltura, un problema serio nella regione.62;63
L’Asia centrale ha piani ambiziosi per lo sviluppo dell’agricoltura per i prossimi anni. Il governo
del Kazakistan ha approvato il programma “Agribusiness 2020", volto a modernizzare
l'agricoltura fornendo sussidi agli investimenti, compensazione dei tassi di interesse e prestiti, e
un rimborso del 50% per le spese sostenute come quelle, ad esempio, relative all’acquisto di
56
EU Council, 2015. Council Conclusions on the EU Strategy for Central Asia, p.5. [Disponibile presso]
http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-10191-2015-INIT/en/pdf
57
http://www.inform.kz/eng/article/2872757
58
S. Pyrkalo. EBRD Investment in Central Asia Reaches Record €1.4 Billion in 2015. EBRD. [Disponibile presso]
http://www.ebrd.com/news/2016/ebrd-investment-in-central-asia-reaches-record-14-billion-in-2015.html
59
C. Valache, 2016. Conference Call: Central Asia Vows to Reform to Offset Commodity Bust. BNE IntelliNews.
[Disponibile presso] http://www.intellinews.com/conference-call-central-asia-vows-to-reform-to-offset-commoditybust-91437/?source=kyrgyzstan&_eid=e70b19b6a1fa899713a67ae3082c9efd
60
WB, 2015 Kazakhstan’s Economic Update - Adjusting to Lower Oil Prices; Challenging Times Ahead, p. 21
61
Ibidem.
62
F. Farra; C. Burgio; M. Cernov (2011). The Competitiveness Potential of Central Asia. In OECD,
Competitiveness and Private Sector Development: Central Asia 2011, p. 12.
63
O. Varis, 2014. Resources: Curb Vast Water Use in Central Asia. Nature. [Disponibile presso]
http://www.nature.com/news/resources-curb-vast-water-use-in-central-asia-1.16017
12 mangimi e carburante, al fine di attirare investimenti nel settore agricolo.64 Tashkent ha anche
elaborato un piano nazionale che mira a ridurre i raccolti di cotone e ad accrescere la produzione
di altri prodotti agricoli, come i raccolti di grano, di cui ci si aspetta una crescita del 16,4% entro
il 2020, grazie all'introduzione di tecnologie moderne.65 Va, inoltre, segnalato che i paesi
dell'Asia centrale producono ed esportano molti prodotti agricoli, ma ne lavorano solo una
minima parte prima dell'esportazione o del consumo; dunque, le opportunità di investire
nell’imprenditoria agricola sono numerosissime.66
Il turismo, e in particolare l’eco-turismo, possono diventare dei punti di forza per la creazione di
un’economia diversificata in una regione in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di
viaggiatore: dalla storia della antica Via della Seta, alle spiagge del Mar Caspio; dalle piste da
sci, montagne e ghiacciai del Kazakistan e del Kirghizistan ad alcuni dei più panoramici dei
paesaggi dell’Asia, diffusi in tutte le cinque repubbliche dell’Asia centrale.67;68 Varie ZES
dedicate al turismo sono state istituite nel Nord del Kazakistan e nel Turkmenistan, sul Mar
Caspio.
Gran parte degli aiuti in Asia centrale forniti dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI)
sono volti a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture. La costruzione di una nuova Via della Seta,
che collega la Cina all'Europa passando per l’Asia centrale, è stata a lungo discussa dai decisori
politici, e nuove strade e ferrovie si stanno costruendo in tutta la regione.
Investire nel settore delle energie rinnovabili è un'altra priorità sia per la regione dell’Asia
centrale che per le IFI. Il potenziale della regione per la produzione di energia pulita è immenso,
sebbene in gran parte ancora non sfruttato. L'esposizione internazionale Expo 2017 si terrà in
Kazakistan, ad Astana, e avrà come tema “L’energia del futuro" – un evento unico per l'Asia
centrale, l’Eurasia post-sovietica o i paesi a maggioranza musulmana. Astana sarà una
piattaforma per attirare e mettere in contatto gli investitori internazionali con partner dell'Asia
centrale, aumentando così lo sviluppo del settore dell’energia pulita. La città ospitante
dell’EXPO 2017, Astana, offre un primo esempio del rapido processo di modernizzazione che è
attualmente in corso in Asia centrale, ed è alla ricerca di investitori internazionali al fine di
sostenere lo sviluppo del concetto di "città intelligente" adottato dall’amministrazione della città.
Nei tre paragrafi riportati di seguito verranno analizzate nel dettaglio le opportunità di
investimento nei settori delle infrastrutture, dell’innovazione e delle energie rinnovabili, e,
infine, lo sviluppo di un centro finanziario internazionale ad Astana, la "città intelligente”.
A)
Sviluppo di infrastrutture: infrastrutture che collegano l’Asia all’Europa
Nel corso degli ultimi due decenni, una serie di fattori hanno portato alla ripresa del commercio
via terra attraverso il continente eurasiatico. L’apertura della Cina al mondo attraverso la sua
politica di investimenti nel commercio e la connettività lungo i suoi confini occidentali, il crollo
dell'Unione Sovietica, la caduta dei talebani in Afghanistan e la normalizzazione delle relazioni
64
Kazakhstan: the World’s Potential Food Bowl? In “Invest in Kazakhstan”, 2015 ed., pp. 112-117.
D. Azizov, 2016. Uzbekistan to Decrease Cotton Production. Trend News Agency. [Disponibile presso] http://en.trend.az/casia/uzbekistan/2481269.html
66
UNCTAD, 2014. Investment Guide to the Silk Road.
67
Developing a Hub for Tourism in Central Asia. In “Invest in Kazakhstan”, 2015 ed., pp. 130-135.
68
UNCTAD, 2014. Investment Guide to the Silk Road.
65
13 tra India e Pakistan, tra le altre cose, hanno creato ulteriori condizioni favorevoli per
l’integrazione dell’Asia centrale, regione senza sbocchi sul mare, nell’economia mondiale.69
A tal fine, gli stati dell'Asia centrale hanno iniziato a realizzare piani e strategie nel settore dei
trasporti che hanno determinato un miglioramento della connettività all'interno della regione e
nuovi collegamenti con l'UE, la Cina, l’Iran, e anche l'Afghanistan e l'India. Ridurre i costi e il
tempo impiegati per il trasporto è di fondamentale importanza per le aziende che esportano
prodotti provenienti dall’Europa e dalla Cina, e che attualmente si basano sul trasporto via mare
e aereo non passando per l'Asia centrale. Nei capoluoghi di regione, le strategie a sostegno
dell'Asia centrale sono volte al miglioramento delle infrastrutture di trasporto – tra cui gasdotti,
ferrovie, strade, porti e centri logistici – ottenendo una maggiore efficienza ai valichi di frontiera
e creando un trasporto intermodale, integrato e competitivo, assieme a reti logistiche in tutta la
regione.70
A tal proposito, il programma di sviluppo "Nurly Zhol" del Kazakistan è l'esempio più
significativo. Secondo il programma, verranno riparati 7.000 km di autostrade e verrà istituito
un Corridoio intercontinentale eurasiatico multimodale per favorire l'integrazione del Paese nei
flussi di comunicazione-trasporto internazionali, assicurando allo stesso tempo il transito
illimitato di merci dall'Asia verso l'Europa e viceversa.71
L’assistenza da parte di partner internazionali è vitale per questi progetti, e di conseguenza, i
paesi dell’Asia centrale sono coinvolti in una serie di programmi di sviluppo internazionali
attualmente già in corso. Il più importante di questi è il programma per la “Cooperazione
Economica Regionale in Asia Centrale” (CAREC). I principali partner finanziari di questo
progetto sono l’ADB, la BERS, l’UNDP, la BM, l’FMI, e la Banca islamica per lo sviluppo. 72;73
CAREC ha investito in sei principali corridoi di trasporto, estendendo i collegamenti sia ad estovest sia a nord-sud, e comprendendo 4.000 km di nuove strade, 3.200 km di nuove ferrovie e
2.400 km di linee di trasmissione.
L'UE è uno dei maggiori investitori negli sforzi volti a migliorare i collegamenti commerciali e il
sistema dei trasporti nell'Eurasia. Con il progetto TRACECA, per lo sviluppo del corridoio di
trasporto Europa–Caucaso–Asia, l'UE ha stanziato circa 120 milioni di euro per il trasporto
marittimo, rotte aeree, strade e ferrovie, infrastrutture dei trasporti e sicurezza dei trasporti.74
“The Reorganization of Transport Network by Advanced Rail Freight Concepts” (RETRACK) e
“Silk Wind” sono tra queste iniziative. Il primo è uno studio volto a individuare i principali
corridoi ferroviari via terra che collegano il Mare del Nord con il Mar Nero, mentre la finalità del
secondo progetto è quella di creare una rotta commerciale di treni blocco (container) che colleghi
il Kazakistan, la Cina e l’Azerbaigian. Dal porto di Aktau, porto principale del Kazakistan che si
trova sulle rive del Mar Caspio, le merci provenienti dalla Cina possono viaggiare con il
traghetto fino al Porto di Baku, ad Alyat, e poi essere trasportate in treno fino in Europa
69
S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade.
Central Asia-Caucasus Institute, pp.14-40. [Disponibile presso] http://www.isdp.eu/images/stories/isdp-mainpdf/2015-starr-cornell-norling-eu-central-asia-transport.pdf
70
Ibidem.
71
http://kazinform.kz/eng/article/2857256
72
S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade.
73
B. Demir, 2015. CAREC Corridors for Regional Integration in Eurasia, November 11, 2015 [Disponibile presso]
http://www.hazar.org/analizdetail/analysis/carec_corridors_for_regional_integration_in_eurasia_1406.aspx
74
S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade.
14 passando per la Turchia, con la linea ferroviaria Kars-Akhalkalaki-Tbilisi-Bakuvia, impiegando
14 giorni.75;76
Anche la Cina ha ideato un progetto molto articolato volto a incrementare il commercio e la
connettività con l’Europa attraverso l’Asia centrale. Il progetto della Cina, noto come “One Belt
One Road” (OBOR), comprende quattro rotte terrestri e una rotta marittima che collegano la
Cina all’Europa. La Cina è interessata al trasporto di merce di alto valore e di piccole
dimensioni, come l'elettronica, tramite la rete ferroviaria attraverso l'Eurasia, in quanto questo
tragitto è molto più breve rispetto a qualsiasi altro via mare.77 Il Kazakistan e la sua compagnia
ferroviaria nazionale KTZ sostengono fortemente la politica della Cina per il trasporto di merci
per via ferroviaria verso l'Europa attraverso il Kazakistan, e puntano a ospitare l'8% delle merci
spedite in tutta l’Eurasia, prevedendo un aumento dagli 800 miliardi di dollari del 2014 a 1,2
miliardi di dollari entro il 2020.78
Secondo quanto riportano i media kazaki, Pechino ha proclamato di essere pronta a coordinare i
suoi progetti all’interno del programma “Nurly Zhol”. Di recente, Baiterek Holding e CITIC
Group hanno raggiunto un accordo per investire oltre 300 milioni di dollari destinati a progetti
infrastrutturali in Kazakistan, e la Cina ha confermato il suo impegno a investire oltre 600
milioni di dollari per la realizzazione di un centro logistico nonché Zona Economica Speciale, il
“Khorgos-Eastern Gate”. Questa Zona Economica Speciale, posta sul confine kazako-cinese,
mira a promuovere gli scambi commerciali tra i due paesi confinanti e ad attrarre IDE. La ZES
Khorgos includerà un centro finanziario internazionale, infrastrutture per l’interscambio delle
merci, un aeroporto, un centro turistico e strutture sportive, trasformando Khorgos nella “Nuova
Dubai”, come ha dichiarato Karl Gheysen, Direttore generale della Khorgos Gateway SEZ.79
In questo contesto, inoltre, i commercianti possono entrare e soggiornare nel territorio per un
periodo massimo di 30 giorni senza bisogno di visto, e i potenziali investitori non sono tenuti a
pagare al Khorgos International Cross-Border Cooperation Center (ICBCC) alcuna tassa o dazio
doganale. Le condizioni di stoccaggio delle merci, le operazioni finanziarie e il trasferimento
tecnologico creano condizioni favorevoli per attirare investimenti.80
Iniziative come la realizzazione della Zona Economica Speciale Khorgos offrono un quadro
dell’attuale dinamismo della regione, nonché della determinazione dei capi di governo impegnati
verso il cambiamento del Paese. Ulteriori esempi sono due collegamenti ferroviari
recentemente inaugurati in Kazakistan, Zhezkazgan-Beyneu e Arkalyk-Shubarkol, per una spesa
complessiva di 2,7 miliardi di dollari.
Il Kazakistan è leader nel settore della logistica con la sua società ferroviaria statale KZT
(Kazakhstan Temir Zholy), che gestisce le reti ferroviarie nazionali e alcuni altri progetti
75
J. Noonan, 2015. The Caspian Connection. Silk Road Reporters [Disponibile presso]
http://www.silkroadreporters.com/2015/08/23/caspian_connection/
76
S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade.
77
J.C.K. Daly, (2015). Kazakh Rail Company Aims to Link Up Central Asia. Silk Road Reporters [Disponibile
presso] http://www.silkroadreporters.com/2015/09/04/kazakh-rail-company-aims-to-link-up-centralasia/?utm_source=Subscribers&utm_campaign=0893ec9d0bRSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_f95a626cec-0893ec9d0b-188463601
78
Ibidem.
79
A. Nurbekov, 2015. “New Dubai” on Kazakh-Chinese Border Set to Change Trans-Eurasian Trade. Astana
Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2015/10/new-dubai-on-kazakh-chinese-border-set-to-changetrans-eurasian-trade/
80
http://astanatimes.com/2015/10/why-khorgos-is-a-timely-investment/
15 connessi, i quali di recente hanno portato all’inaugurazione del più grande centro di trasporto e di
logistica della regione ad Astana. Il centro logistico di Astana è dotato di impianti di stoccaggio a
secco, un magazzino climatizzato, un centro di distribuzione e un deposito per i container. Come
parte del programma volto a creare reti di terminali esterni ed interni, saranno costruiti centri di
trasporto e di logistica anche in altre città principali del Kazakistan.81
81
http://inform.kz/eng/article/2838829?utm_source=Subscribers&utm_campaign=e43adaa96dRSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_f95a626cec-e43adaa96d-188463601
16 B) Innovazioni, start-up ed energia pulita: verso un futuro sostenibile
Sulla scia della diversificazione economica lanciata nella regione, i governi dell'Asia centrale e
le imprese si stanno impegnando sempre di più nello sviluppo dell’innovazione. In una sua
relazione complessiva sull’economia del Kazakistan, la OCSE dichiara che “ innovatori che
facciano da punti di ancoraggio è una sfida urgente, e ciò è stato riconosciuto dal Presidente, il
quale ha posto per l’Investment Promotion Agency Kaznex Invest l’obiettivo di attirare dieci
imprese multinazionali nei prossimi due anni.”82
Il Kazakistan ha lanciato una serie di iniziative a sostegno dello sviluppo dell'innovazione, tra cui
un Piano nazionale per l’innovazione e un Programma statale di accelerazione dello sviluppo
industriale e innovativo (State Programme of Accelerated Industrial and Innovative
Development – SPAIID 2014-2020), e ha istituito il “Council of Technology Policy”, presieduto
dal Primo Ministro.83 Parchi scientifici e tecnologici stanno nascendo in gran parte della regione
e sono alla ricerca di esperti che vantino competenze e know-how a livello internazionale, al fine
di portare avanti innovazioni che contribuiranno ad aumentare l’efficienza e la produttività dei
settori tradizionali dell’economia, ad esempio l’agricoltura.
Si è assistito a un boom anche nel settore delle start-up, grazie al fatto che molti imprenditori
centroasiatici avviano nuove e innovative imprese che vengono riconosciute a livello
internazionale. La start-up kazaka EcoSocket, che ha sviluppato un’app capace di effettuare un
controllo remoto di tutti i dispositivi elettronici presenti in casa, è stata elencata tra le dieci
migliori start-up presenti all’Echelon Asia Summit84; e la start-up Art Asian del Kirghizistan, che
ha consentito ai produttori dell'Asia centrale di vendere online oggetti di artigianato tradizionale
in aree isolate e remote, ha di recente vinto il terzo premio al più grande congresso nel mondo
per l’industria mobile, il GSMA a Barcellona.85
Tuttavia, il settore che sembra suscitare maggiore interesse in Asia centrale è lo sviluppo delle
fonti di energia rinnovabili, nel quale si concentrano grandi volumi di investimenti da parte delle
IFI.
Fino ad oggi, poco è stato fatto per sfruttare al meglio tutte le opportunità di questa
regione, che è sempre stata nota agli investitori internazionali quasi esclusivamente per la sua
ricchezza di risorse minerarie. Attualmente, "la quota di energia rinnovabile nella produzione di
elettricità varia da meno dell’1% in Kazakistan e Turkmenistan, a un massimo del 3% in
Uzbekistan e Tagikistan."86
Il Kirghizistan e il Tagikistan, posizionate nella classifica dei 10 paesi con il più alto potenziale
di energia idroelettrica, hanno finora sviluppato solo grandi centrali idroelettriche, molte delle
quali costruite durante il periodo sovietico. Al contrario, il potenziale di sviluppo di piccole
centrali idroelettriche – con energia generata da piccoli fiumi e torrenti per servire le comunità
più piccole – è ancora in gran parte non sfruttato in questi paesi. Il Kirghizistan sfrutta solo l'1%
del suo potenziale di piccolo idroelettrico, e il Tagikistan solo il 5% del suo potenziale
82
OECD, 2016. Multi-Dimensional Review of Kazakhstan: An Initial Assessment. Vol.1, p. 153.
http://www.kazembassy.ru/en/presssluzhba/newsen/6-ekonoika/5868-----1584
http://kazsocial.com/?p=1678
85
http://rus.azattyk.org/archive/ky_News_in_Russian_ru/20160225/4795/4795.html?id=27572577
86
K. Nabieva, 2015. Renewable Energy and Energy Efficiency in Central Asia: Prospects for German Engagement.
Marion Dönhoff Working Paper 2015. Michael Succow Foundation, p.4. [Disponibile presso] http://succowstiftung.de/tl_files/pdfs_downloads/MDF%20Working%20Paper/MDF%20Paper_RE%20and%20EE%20in%20Ce
ntral%20Asia_Kominla%20Nabiyeva_2015.pdf
83
17 idroelettrico complessivo.87;88 Il Turkmenistan, l'unico paese della regione a non far parte
dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (International Renewable Energy Agency IRENA) e senza diritto primario sulle energie rinnovabili, mostra un enorme potenziale per la
produzione di energia solare ed eolica, ma deve avviare ancora la produzione di energia da fonti
alternative.89;90 L’Uzbekistan ha di recente intensificato gli sforzi per promuovere lo sviluppo
delle fonti di energia rinnovabili nel Paese, soprattutto per la produzione di energia solare,
poiché esso gode di circa 320 giorni di sole all’anno.91 Esso fornisce incentivi per condurre affari
nei settori delle energie rinnovabili, tra cui numerose esenzioni fiscali, e il governo mira a
produrre il 21% di tutta la sua energia da fonti di energia rinnovabili entro il 2031.92;93 Di
recente, il Paese ha completato la costruzione del più grande impianto fotovoltaico nell’ex
Unione Sovietica, un impianto della potenza di 1,2 MW che sarà utilizzato per alimentare un
giacimento di gas naturale.94 Gli scienziati uzbeki stimano che il potenziale delle energie
rinnovabili del Paese “è tre volte più grande della domanda annuale di risorse energetiche.”95
In Asia centrale, il Kazakistan è il paese leader nelle politiche che riguardano l’energia pulita, ed
è stato il primo paese della regione ad adottare tariffe incentivanti per le energie rinnovabili. Nel
2013, il Kazakistan ha lanciato il “Green Bridge Partnership Programme”96, un’iniziativa con
l’obiettivo di unire i governi dell’Asia e dell’Europa al fine di sviluppare il settore dell’energia
pulita (o energia verde, ‘green energy’), attraverso il sostegno delle principali istituzioni
internazionali e del settore privato. Avendo adottato un piano nazionale a favore della transizione
verso un'economia verde, il Kazakistan intende avviare più di 100 impianti a energia rinnovabile
entro il 2020, con fonti energetiche alternative che, secondo le previsioni, forniranno il 50% di
tutta l'elettricità prodotta nel Paese entro il 2050, come indicato nel "Kazakhstan 2050
Strategy”.97 Il Kazakistan, assieme agli investitori locali e internazionali, intende dedicare una
media di 3,2 miliardi di dollari all'anno per raggiungere i suoi obiettivi in materia di energia
87
Ibidem, pp. 7-9.
N. Kyshtobayev, 2016. Financing Renewable Energy Projects in Kyrgyzstan and Tajikistan: Key Legal Aspects.
GRATA. [Disponibile presso]
http://www.gratanet.com/uploads/user_11/files/GRATA%20Financing%20of%20Renewable%20Energy%20Project
s%20in%20Kyrgyzstan%20and%20Tajikistan%20-%20Key%20Legal%20Aspects%20(March%202016).pdf
89
K. Nabieva, 2015. Renewable Energy and Energy Efficiency in Central Asia: Prospects for German Engagement.
Marion Dönhoff Working Paper 2015. Michael Succow Foundation, p. 9.
90
G. Gonul, 2014. Renewable Energy in Central Asia. International Renewable Energy Agency (IRENA).
“Sustainable Energy in Central Asia: Business Opportunities and Technology Transfer”, conference, European
Commission, Brussels. [Disponibile presso] https://ec.europa.eu/energy/en/events/sustainable-energy-central-asiabusiness-opportunities-and-technology-transfer
91
J. Lillis, 2016. Uzbekistan: Future Dim for Solar Power. EurasiaNet [Disponibile presso]
http://www.eurasianet.org/node/78131
92
Ministry of Economy of Uzbekistan, 2014. Sustainable Energy Development in Uzbekistan: Outlook and
Possibilities. “Sustainable Energy in Central Asia: Business Opportunities and Technology Transfer”, conference,
European Commission, Brussels. [Disponibile presso] https://ec.europa.eu/energy/en/events/sustainable-energycentral-asia-business-opportunities-and-technology-transfer
93
http://www.gopa-intec.de/news/one-further-major-renewable-energy-project-uzbekistan-samarkand-solar-powerproject
94
J. Lillis, 2016. Uzbekistan: Future Dim for Solar Power. Eurasianet.
95
R. A. Zakhidov; S. L. Lutpullayev, 2015. Global Trends in Alternative Energies and Problems in Uzbekistan for
the Development of Renewable Energy Sources. Applied Solar Energy. Vol. 51, N. 1, pp. 50-61.
Cit. in J. Lillis, 2016. Uzbekistan: Future Dim for Solar Power. Eurasianet.
96
http://gbpp.org/en/
97
N. Nazarbayev, 2012. Address of President of the Republic of Kazakhstan N. Nazarbayev to the People of
Kazakhstan. Strategy Kazakhstan-2050: New Political Course of the Established State. [Disponibile presso]
http://ortcom.kz/en/program/program-2050/text/show
88
18 pulita entro il 2050.98;99 Il Paese, che gode di 3.000 ore di sole all'anno, nel 2014 ha inaugurato il
suo primo impianto fotovoltaico, con più di 20 progetti sull’energia solare da realizzare entro la
fine del 2020.
In un incontro con il presidente kazako Nursultan Nazarbayev, tenutosi lo scorso marzo a
Bruxelles, il presidente dell'Unione europea Jean-Claude Juncker ha accolto con soddisfazione
l'impegno del Kazakistan verso un futuro energetico sostenibile e, a nome dell'Unione europea,
ha espresso il sostegno per EXPO 2017, promettendo di portare società europee, decisori politici
e scienziati all’esibizione internazionale.100;101
C) Astana: una città intelligente, simbolo della rapida crescita economica dell’Asia
centrale
Nel 1997, Astana ha sostituito Almaty come capitale del Kazakistan ed è stata definita la "Dubai
della steppa" per le sue caratteristiche architettoniche futuristiche. La sua popolazione è salita
alle stelle da 280.000 abitanti nel 1997 a 866.000 nel 2015102, fino a 1.000.000 a luglio 2016103.
Astana, che in kazako significa "capitale", è stata costruita e sviluppata secondo un preciso piano
realizzato con cura. Un pilastro della strategia di sviluppo di Astana è il completamento del
progetto "Smart Astana", che mira a portare la capitale tra le prime 50 città intelligenti nel
mondo entro il 2017, quando ospiterà l’EXPO.104 Questa strategia ha già dato risultati
impressionanti: Astana compare tra le 21 città intelligenti presenti nell’elenco del 2015 stilato
dall’Intelligent Community Forum, grazie al miglioramento della qualità di vita nella città
mediante l’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in settori quali
l’assistenza sanitaria, l'istruzione, il trasporto pubblico e l’e-government.105 Il concetto “Smart
Astana” include anche altre iniziative, ad esempio provvedere al miglioramento del sistema delle
infrastrutture idriche per ridurre gli sprechi e raggiungere l’efficienza energetica.106
Il progetto "Smart Astana" ha un enorme potenziale ad attrarre gli IDE, ma le opportunità per gli
investimenti esteri non si limitano alla capitale kazaka; infatti, sempre più città in Asia centrale
stanno seguendo l'esempio di Astana. Di recente, più di sei città nella regione si sono unite
all’iniziativa “Il Patto dei Sindaci” (“Covenant of Mayors”), lanciata dall’Unione Europea,107 che
mira a coinvolgere le amministrazioni locali e regionali perché si impegnino ad aumentare
l’efficienza energetica e l’uso di fonti di energia rinnovabili.108
L’approccio "Smart City" di Astana ha anche portato a un piano coerente per quanto riguarda la
costruzione, attualmente in corso, delle strutture per EXPO 2017. Conclusa l’esibizione
internazionale, il sito dell’EXPO diventerà la sede del nuovo Centro finanziario internazionale di
Astana. I decisori politici kazaki puntano a trasformare Astana nel principale centro
finanziario dell'Asia centrale e a costruire un centro finanziario a metà strada tra Londra e Hong
Kong, con un sistema giudiziario indipendente basato sul diritto inglese, un trattamento fiscale
preferenziale con 50 anni di sgravi fiscali, sedi gratuite per gli uffici, la possibilità di soggiornare
nel Paese fino ad un periodo di 5 anni senza visto, un regime fiscale di attrazione per i lavoratori
98
K. Nabieva, 2015. Renewable Energy and Energy Efficiency in Central Asia: Prospects for German Engagement.
Marion Dönhoff Working Paper 2015. Michael Succow Foundation, pp. 6-7.
99
Kazakhstan’s Green Energy Revolution, 2015. In “Invest in Kazakhstan”, 2015 ed., pp. 72-75.
100
http://www.brusselstimes.com/eu-affairs/5393/kazakh-president-nazabayev-furthers-eu-kazakhstan-partnershipand-cooperation-during-recent-visit-to-brussels
101
M. Orazgaliyeva (2016). Nazarbayev Discusses EU-Kazakhstan Partnership and Cooperation with Senior
European Officials on Visit in Brussels. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/03/1/
19 stranieri, e una corte arbitrale indipendente.109;110 L’inglese sarà la lingua ufficiale del Centro
finanziario internazionale di Astana, e le controversie saranno risolte in inglese da giudici
stranieri.111 Il centro è già stato fondato e si sta sviluppando in collaborazione con la Borsa di
Londra; si prevede una crescita del PIL dell’1%, grazie all’afflusso di IDE nel mercato dei
capitali del Kazakistan.112;113
I diversi tentativi del Kazakistan volti a creare un centro finanziario di importanza mondiale ad
Astana rappresentano un esempio di come l’Asia centrale si sta sviluppando molto velocemente,
allontanandosi dalla "maledizione" di essere unicamente un esportatore di materie prime.
I successi futuri dipendono dalla determinazione dei paesi a tenere il ritmo delle riforme e dalla
volontà di aprire ulteriormente il loro potenziale non ancora sfruttato al mondo, attirando una
nuova ondata di IDE in diversi settori da quello estrattivo. L’EXPO 2017 rappresenta
un’eccellente opportunità per la regione per far conoscere le sue non ancora sfruttate opportunità.
102
http://astana.gov.kz/en/modules/material/9079
http://en.interfax.com.ua/news/general/354638.html
104
Astana: A Smart City Template for Kazakhstan, 2015. In “Invest in Kazakhstan” 2015, pp. 93-95. [Disponibile
presso]
http://kazakhstan.newsdeskmedia.com/Images/Upload/Kazakhstan_2015/PDFs/Astana_a_smart_city_template_for_
Kazakhstan.pdf
105
http://www.intelligentcommunity.org/index.php?src=news&refno=1589&category=Community&prid=1589
106
Astana: A Smart City Template for Kazakhstan, 2015. In “Invest in Kazakhstan” 2015, pp. 93-95.
107
http://www.eumayors.eu/participation/covenant_map_en.html
108
http://www.eumayors.eu/The-Covenant-of-Mayors-for-Climate.html
109
K.J. Tokayev, 2016. Kazakhstan amidst Four Major Transformations in Eurasia. Astana Times. [Disponibile
presso] http://astanatimes.com/2016/04/kazakhstan-amidst-four-major-transformations-in-eurasia/
110
Colibri Kazakhstan Legal Firm, 2015. 2015 FDI and Investor Incentives, Kazakhstan. 28th LAWASIA
Conference, Sydney, Australia November 6-9, 2015.
111
GRATA Finance & Securities Group Legal Alert, 2016. Major Kazakhstan Legislation Changes in 2015.
112
N. Nazarbayev, 2016. National Plan - Road to Kazakhstan's Dream. Kazinform. [Disponibile presso]
http://kazinform.kz/eng/article/2857256
113
A. Turebekova, 2016. British Government, Business Leaders Briefed on Progress of Astana Int’l Financial
Centre. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/03/british-government-business-leadersbriefed-on-progress-of-astana-intl-financial-centre/
103
20 Allegati
Allegato A: IDE, Afflussi netti (Bilancia dei pagamenti, USD al valore attuale)
Fonte: Banca Mondiale, http://data.worldbank.org/indicator/NE.CON.PETC.ZS
http://beta.data.worldbank.org/?end=2014&indicators=BX.KLT.DINV.CD.WD&locations=KZ-KG-UZ-TJTM&start=1992&view=chart&year=2010
21 Allegato B: Indice di facilità di fare impresa Asia centrale 2005 - 2015*
Nome del
paese
Kazakistan:
Repubblica
del
Kirghizistan
Tagikistan
Uzbekistan
Nome della
sequenza
Indice di
facilità di fare
impresa (da
1=più facile a
185=più
difficile)
Procedure
richieste per
avviare
un’impresa (in
cifre)
Tempo
necessario per
avviare
un’impresa (in
giorni)
Indice di
facilità di fare
impresa (da
1=più facile a
185=più
difficile)
Procedure
richieste per
avviare
un’impresa (in
cifre)
Tempo
necessario per
avviare
un’impresa (in
giorni)
Indice di
facilità di fare
impresa (da
1=più facile a
185=più
difficile)
Procedure
richieste per
avviare
un’impresa (in
cifre)
Tempo
necessario per
avviare
un’impresa (in
giorni)
Indice di
facilità di fare
impresa (da
1=più facile a
185=più
difficile)
Procedure
richieste per
avviare
un’impresa (in
cifre)
Tempo
necessario per
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
..
..
..
..
..
..
..
..
..
53
41
8
8
8
8
7
6
6
6
6
6
4
25
21
21
21
20
19
19
19
12
10
5
..
..
..
..
..
..
..
..
..
67
67
9
9
9
6
5
4
4
4
4
4
4
21
21
21
19
15
14
14
14
10
10
10
..
..
..
..
..
..
..
..
..
138
132
14
14
13
13
12
8
5
5
5
4
4
79
79
66
66
42
16
13
13
22
28
11
..
..
..
..
..
..
..
..
..
103
87
11
11
10
10
10
10
9
9
7
7
5
29
29
15
15
15
15
14
12
8.5
8.5
6.5
22 avviare
un’impresa (in
giorni)
* Non ci sono dati disponibili per il Turkmenistan
Fonte: Indice di facilità di fare impresa/Banca mondiale:
http://databank.worldbank.org/data/reports.aspx?source=doing-business#
23 Allegato C: Livelli di produttività del lavoro in Asia centrale rispetto al resto del mondo
Nota: (1) crescita PIL per lavoratore meno crescita PIL per lavoratore; (2) Variazione (%) PIL per lavoratore a
confronto con la media mondiale. Il PIL è calcolato in base a un valore costante di 2.000 dollari.
Fonte: F. Farra; C. Burgio; M. Cernov (2011). The Competitiveness Potential of Central Asia, p. 14.
24 Allegato D:
Mappa dei progetti ferroviari esistenti e in programma in Asia centrale
Fonte: http://www.isdp.eu/images/stories/isdp-main-pdf/2015-starr-cornell-norling-eu-central-asia-transport.pdf
25 Allegato E: Gli investimenti del Kazakistan nel settore dei trasporti per il periodo 2015 2020
26 Fonte: Kazakhstan Temir Zholy JSC “NC KTZ” [Disponibile presso]
http://www.hazar.org/content/publications/transportation_sector_of_kazakhstan_1328.aspx
Allegato F: Corridoi della Cooperazione Economica Regionale dell'Asia Centrale
(CAREC)
Fonte:
http://www.hazar.org/content/publications/central_asia_regional_economic_cooperation_carec_corridors_1385.aspx
27 Allegato G: Energie rinnovabili in Asia centrale: divario tra capacità tecnica e capacità
installata
Fonte: K. Nabiyeva, 2015. First Steps towards Energy Transition in Central Asia: Opportunities for German and
EU Engagement. Michael Succow Foundation.
http://www.iea.org/media/workshops/2015/platformistanbul2015/First_Steps_towards_Energy_Transition_in_Centr
al_Asia__Opportunities_for_German_and_EU_Engagement.pdf
28 Cos’è l’ECFA
L’Asia centrale è una regione più estesa dell’Europa occidentale e al suo interno sono presenti
cinque paesi: Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Potendo contare
su alcune delle risorse più ricche e diversificate al mondo, negli ultimi vent’anni questa regione
si è impegnata a fondo per diventare un affidabile partner a lungo termine dell’Occidente.
Il Kazakistan è il motore della crescita economica dell’Asia centrale e il Governo del Kazakistan
ha assunto un ruolo guida nello sviluppo dei rapporti con l’Unione europea. Nel suo impegno
volto al processo di approfondimento delle relazioni politiche ed economiche con l’Unione
europea, il Kazakistan sta partecipando alla creazione dell’Eurasian Council on Foreign
Affairs (ECFA), che rappresenta un nuovo e dinamico “think tank”.
Il primo Presidente onorario dell’Eurasian Council on Foreign Affairs è Sua Eccellenza Erlan
Idrissov, Ministro degli Affari esteri della Repubblica del Kazakistan.
L’Eurasian Council on Foreign Affairs è stato modellato sugli esempi vincenti del Council on
Foreign Relations degli Stati Uniti; del Royal Institute of International Affairs del Regno Unito
con sede presso la Chatham House; e dell’European Council on Foreign Relations dell’UE. Si
prevede che, nel corso del tempo, l’Eurasian Council on Foreign Affairs diventerà una preziosa
fonte indipendente di ricerche, pubblicazioni e informazioni di alta qualità, che terrà l’Europa
aggiornata sullo sviluppo in rapida evoluzione della regione dell’Asia centrale. Si tratta di un
lavoro ancora in corso che richiederà dedizione e impegno da parte del team di ricercatori e
scrittori dell’ECFA.
La sovvenzione per i costi relativi alla creazione dell’ECFA è stata garantita dal Ministro degli
Affari esteri della Repubblica del Kazakistan. L’ECFA e il suo staff sono riconoscenti per questa
generosa donazione e ringraziano il Ministro degli Affari esteri. Si prevede che, come avviene
per gli enti simili di altri paesi, i governi della regione così come gli sponsor aziendali e i privati
andranno ad ampliare, sul lungo periodo, la base dei finanziatori dell’ECFA.
Un elenco delle prossime pubblicazioni è disponibile qui. Il lancio ufficiale dell’ECFA è
avvenuto nel novembre 2014, alla presenza degli illustri membri del suo Consiglio consultivo. Il
primo Direttore dell’ECFA, Rauan Kenzhekhanuly, ha fornito regolari aggiornamenti
informativi sulla regione nel suo Blog, mentre il nuovo Direttore, Zhanbolat Ussenov, è salito in
carica all’inizio del 2015 per continuare a gestire la nuova organizzazione e ha incominciato a
dare il suo punto di vista. È possibile registrarsi qui per ricevere regolarmente tutti gli
aggiornamenti informativi, così come la newsletter e i bollettini dell’ECFA.
Disclaimer importante: Si informano i lettori che le opinioni espresse nella nostra serie di
Occasional Paper non rappresentano le opinioni del Presidente onorario Sua Eccellenza Erlan
Idrissov, del Ministero degli Affari esteri della Repubblica del Kazakistan, né l’opinione di alcun
membro del Consiglio consultivo dell’ECFA. Lo scopo di queste relazioni di ricerca è quello di
promuovere il dibattito e la discussione in merito agli importanti sviluppi che si verificano in
Asia centrale.
29