Central Asia
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Asia centrale: nuove opportunità per gli investitori europei Settembre 2016 INDICE: Introduzione pag. 3 25 anni di investimenti europei in Asia centrale pag. 4 Perché investire in Asia centrale, e perché ora? pag. 6 Alla scoperta del potenziale non sfruttato dell’Asia centrale pag. 12 A) Sviluppo di infrastrutture: infrastrutture che collegano l’Asia all’Europa B) Innovazioni, start-up ed energia pulita: verso un futuro sostenibile C) Astana: una città intelligente, simbolo della rapida crescita dell’Asia centrale pag. 13 pag. 17 pag. 19 Allegati pag. 21 Cos’è l’ECFA pag. 29 2 Introduzione Nei primi mesi del 2016, l’attenzione di tutto il mondo è ritornata sull’Asia centrale in virtù dell’apertura delle prime filiali della grande catena di supermercati francese Carrefour ad Almaty1 e del celebre colosso mondiale di fast-food McDonalds ad Astana2. L’ingresso di queste multinazionali nel mercato dell’Asia centrale è un ulteriore prova del processo di integrazione che oramai la regione va compiendo nel mercato globale, nonché del forte fascino che essa esercita sempre di più sugli investitori esteri. La mancanza di sbocco sul mare aperto e l’impellente bisogno di risanare l’economia, in seguito al crollo dell'Unione Sovietica avvenuto nel 1991, hanno convinto da tempo le cinque repubbliche dell'Asia centrale dell’importanza di attirare investimenti esteri nella regione, al fine di promuovere la crescita economica e stabilire collegamenti con la catena globale del valore. Nonostante ciò, l'Asia centrale rimane un'entità quasi sconosciuta per gran parte dell’Europa, e numerose opportunità che caratterizzano la regione devono ancora essere del tutto scoperte e sfruttate. Con il crollo dell'Unione Sovietica, nuovi mercati si sono aperti agli investitori internazionali, e in Asia centrale si è incominciato a registrare l’afflusso di investimenti diretti esteri (IDE). Nella regione, gli IDE continuano a crescere costantemente, soprattutto dal 2003, e solo nel 2009 hanno visto un rallentamento a seguito della crisi finanziaria mondiale.3 Gli IDE hanno favorito fortemente il consolidamento e la crescita delle economie dell’Asia centrale, a seguito della loro trasformazione in economie di mercato.4 Secondo l’Asian Development Bank (ADB), attualmente il Kazakistan, l'Uzbekistan e il Turkmenistan – le tre economie regionali più sviluppate in Asia centrale – “presentano notevoli risparmi nazionali, dunque la ragione che li porta ad attrarre gli IDE è principalmente quella di poter beneficiare delle competenze e delle tecnologie degli investitori".5 Poiché il trasferimento di tecnologia per gli stati dell'Asia centrale è stato limitato fino ad oggi, la loro priorità è quella di attirare gli IDE in settori con maggiore impatto sull'occupazione e sul know-how.6 L’agricoltura e l’attività manifatturiera ad alta intensità di manodopera sono esempi di settori economici che hanno ricevuto poca attenzione da parte degli investitori esteri, nonostante le favorevoli condizioni offerte dalla regione. Oltre a questi settori tradizionali dell’economia, anche le energie rinnovabili, lo sviluppo delle infrastrutture, il turismo, la realizzazione di città intelligenti e di centri finanziari sembrano essere settori di interesse per gli investimenti futuri. 1 D. Saadi (2016). Maf opens Carrefour in Kazakhstan, with more Planned. The National. [Disponibile presso] http://www.thenational.ae/business/retail/maf-opens-carrefour-in-kazakhstan-with-more-planned 2 http://globalnews.ca/news/2564777/mcdonalds-opens-first-restaurant-in-kazakhstan/ 3 Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD), 2011. Competitiveness and Private Sector Development: Central Asia, pp. 126-127. [Disponibile presso] http://www.keepeek.com/Digital-AssetManagement/oecd/finance-and-investment/competitiveness-and-private-sector-development-central-asia2011_9789264097285-en#page128 4 Cfr., per esempio, United Nations Conference on Trade And Development (UNCTAD), 2015. World Investment Report 2015. United Nations Publications, Geneva, pp. 85-86. [Disponibile presso] http://unctad.org/en/PublicationsLibrary/wir2015_en.pdf 5 ADB, 2014. Connecting Central Asia with Economic Centres, p. xviii. [Disponibile presso] http://www.adb.org/sites/default/files/publication/159307/adbi-connecting-central-asia-economic-centers-finalreport.pdf 6 Ibidem, pp. xviii-xix. 3 Molteplici fattori indicano che l'Asia centrale è diventata una proposta sempre più attraente per gli investitori, e che ora è un momento particolarmente favorevole per investire in una vasta gamma di settori all’interno delle economie della regione. L’Asia centrale, che si trova in una posizione strategica tra Oriente e Occidente, al confine con i grandi mercati di Cina, Russia, Turchia e Iran, offre un mercato regionale particolarmente promettente. L’alto tasso di alfabetizzazione, i costi competitivi del lavoro, la stabilità politica e sociale, i regimi fiscali favorevoli e i significativi miglioramenti nel quadro giuridico e normativo in relazione agli investimenti esteri ottenuti negli ultimi anni, in diverse misure, in varie nazioni dell'Asia centrale, ne fanno una regione ricca di nuove opportunità per gli investitori europei alla ricerca di attività strategiche.7 Dopo una panoramica introduttiva sui principali investimenti europei fatti in Asia centrale durante i primi 25 anni di indipendenza, la presente relazione si concentrerà su alcuni dei vantaggi significativi legati alla possibilità di investire in Asia centrale, per poi evidenziare le più interessanti opportunità di investimento che la regione offre. 25 anni di investimenti europei in Asia centrale L’Asia centrale sta diventando un mercato sempre più attraente per gli IDE; tuttavia, dovettero passare dieci anni dall’indipendenza prima che nella regione incominciassero a crearsi le condizioni favorevoli per gli investimenti su larga scala. Durante la cosiddetta "terza ondata" di IDE nello spazio post-sovietico, in particolare dal 2005 al 2009, gli IDE nella regione aumentarono da 3 a 19 miliardi di dollari.8 Negli ultimi due decenni, l'Unione Europea (UE) è stato uno dei principali investitori nella regione dell'Asia centrale, e a fare la parte del leone sono i Paesi Bassi, la Francia, la Germania e il Regno Unito. I maggiori destinatari di IDE nella regione sono il Kazakistan e il Turkmenistan, con rispettivamente 7,597 milioni di dollari e 3,163 milioni di dollari ricevuti nel 2014; tra i cinque stati, il Kirghizistan è quello che riceve meno IDE, registrando 210 milioni di dollari nel 2014.9 Il più alto tasso di rendimento derivante dagli IDE (pari al 25%) si registra in Kazakistan.10 Tuttavia, finora i flussi di IDE sono stati destinati a settori specifici delle economie regionali, in primis il settore minerario, petrolifero e del gas. Nel 2013, in Kazakistan circa un terzo degli IDE è stato indirizzato al settore minerario e quello petrolifero, e un altro terzo ai servizi professionali e tecnici riguardanti soprattutto le industrie estrattive,11 mentre in Kirghizistan la maggior parte degli IDE è stato destinato alla realizzazione di un singolo progetto, la miniera d'oro di Kumtor.12 Per converso, le industrie ad alta intensità di manodopera, quali il turismo, l'agricoltura e 7 UNCTAD, 2014. Investment Guide to the Silk Road. United Nations Publications, Geneva, pp. 13-29. OECD, 2011. Competitiveness and Private Sector Development: Central Asia, pp.5. [Disponibile presso] https://www.oecd.org/globalrelations/46973993.pdf 9 http://data.worldbank.org/indicator/BX.KLT.DINV.CD.WD 10 ADB, 2014. Connecting Central Asia with Economic Centres, pp. 43-61. 11 World Bank (WB), 2015 Kazakhstan’s Economic Update - Adjusting to Lower Oil Prices; Challenging Times Ahead. N. 2, p. 18. [Disponibile presso] http://wwwwds.worldbank.org/external/default/WDSContentServer/WDSP/IB/2015/12/07/090224b083c36a17/2_0/Rendered/P DF/Kazakhstan000a0c0update00Fall020150.pdf 12 N. Paswan (2013). Investment Cooperation in Central Asia: Prospects and Challenges. India Quarterly, 69, 1, pp. 13-33. 8 4 l'industria tessile sono state in parte ignorate,13 poiché fino a poco tempo fa l’ambiente veniva percepito come poco favorevole alle imprese. Negli ultimi 25 anni, diversi stati membri dell’UE hanno investito in vari settori in Asia centrale, quali l’energia, le telecomunicazioni, l’edilizia e i trasporti. Nel settore delle risorse naturali, la Finlandia, la Francia, i Paesi Bassi, l’Italia, il Regno Unito e la Norvegia sono tra i principali investitori. British Gas, Royal Dutch Shell, Eni e Total sono i principali attori, e quest’ultimo possiede una quota nella North Caspian Operating Company (NCOC), società che sfrutta l’enorme giacimento petrolifero offshore di Kashagan in Kazakistan. Anche Eni e Shell sono azionisti della NCOC insieme a KazMunaiGas, che è la compagnia nazionale petrolifera e del gas del Kazakistan; mentre ENI, insieme a BG, possiede il 32,5% della Karachaganak Petroleum Operating Company, una società creata per sviluppare il giacimento di petrolio, gas e condensati di Karachaganak, nella parte occidentale del Kazakistan.14 Le immense risorse di gas naturale del Turkmenistan sono nel mirino di società norvegesi come la Statoil, che ha ampliato le sue operazioni e aperto nuovi uffici sia in Kazakistan che in Turkmenistan,15 sebbene le operazioni nel primo di questi due Paesi furono chiuse nel 2015. Il Belgio, nonostante non sia uno dei principali investitori nel settore energetico, ha una forte presenza in Turkmenistan grazie alla Enex Process Engineering Company, la quale realizza progetti di investimento su larga scala nell’industria del gas.16 Allo stesso modo, le aziende finlandesi quali Outotec e Metso forniscono apparecchiature e tecnologie per le imprese kazake metallurgiche ed estrattive.17 Ultimo ma non meno importante, nel 2009 l'ENI si è aggiudicato il secondo contratto onshore in Turkmenistan, firmando un memorandum d'intesa al fine di promuovere e rafforzare la cooperazione nel settore energetico.18 Pionieri nel settore delle telecomunicazioni sono la Francia e i Paesi scandinavi. La società di telecomunicazioni di origine norvegese Telenor è il maggiore azionista della società russa Vimpelcom, che a sua volta possiede azioni di alcune società in Kazakistan e Uzbekistan,19 mentre la società svedese-finlandese Telecommunications Corporation TeliaSonera opera in Kazakistan da oltre 15 anni. Il coinvolgimento francese nel settore spaziale ha gettato le basi per una cooperazione tra Kazakistan Garysh Sapary e EADS Astrium, oltre alla partecipazione della Thalès Alenia Space e la joint venture Galam per lo sviluppo del progetto del satellite di telecomunicazioni e broadcasting televisivo KazSat-3 in Kazakistan, lanciato nell’aprile 2014.20 Vari Paesi europei sono profondamente coinvolti nel settore delle costruzioni in Asia centrale; ad esempio, in Kazakistan operano da diversi anni la società di costruzioni finlandese Honka 21 e le società italiane Todini Costruzioni Generali e Italcementi Group, quest’ultima produttrice di 13 ADB, 2014. Connecting Central Asia with Economic Centres, p. 53 F. Indeo (2012). Italy and Central Asia. EUCAM. [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/PB2_Italy.pdf 15 K. Fjaestad, I. Overland (2013). Norway and Central Asia. EUCAM. [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB16-NO.pdf 16 F. Bossuyt (2013). Belgium-Luxembourg and Central Asia. EUCAM. [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB13-BELUX.pdf 17 T. Lipiäinen (2012). Finland and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB10-FN.pdf 18 F. Indeo (2012). Italy and Central Asia. EUCAM. 19 K. Fjaestad, I. Overland (2013). Norway and Central Asia. EUCAM. 20 S. Peyrouse (2012). France and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB9-FR.pdf 21 T. Lipiäinen (2012). Finland and Central Asia. EUCAM. 14 5 cemento. Bouygues è la principale società di costruzioni francese in Turkmenistan, facendo concorrenza ad alcune società turche,22 mentre in Tagikistan la società francese Vinci Airports ha partecipato alla costruzione di un nuovo terminal presso l’aeroporto di Dushanbe, un progetto costato circa 27 milioni di euro e consegnato nel settembre 2014.23 Il settore dei trasporti ha offerto opportunità di investimento per le società tedesche, olandesi, svedesi, francesi e spagnole, soprattutto in Kazakistan. Un esempio emblematico è quello della società spagnola Talgo, che si occupa di fabbricazione nel settore ferroviario e opera con successo in Kazakistan dal 2003. Nel 2010, i legami e i rapporti economici tra Spagna e Kazakistan si sono ulteriormente rafforzati grazie alla creazione di una joint venture tra Talgo e Temir Zholy (KTZ), la società ferroviaria nazionale del Kazakistan, che ha portato alla nascita di un nuovo stabilimento ad Astana, il quale produce 150 vagoni all’anno. Talgo è presente anche in Uzbekistan per la vendita e la manutenzione di treni per il collegamento ferroviario tra Tashkent e Samarcanda, grazie ad un accordo firmato nel dicembre 2009.24 Settori ad alta intensità di manodopera, come il turismo, l’agricoltura, l’imprenditoria agricola, l'industria tessile e anche l’istruzione, hanno generalmente registrato uno scarso afflusso di IDE; tuttavia, negli ultimi anni, hanno incominciato a ricevere una considerevole attenzione da parte dell’UE grazie ai persistenti sforzi dei governi dell'Asia centrale, volti a migliorare il contesto imprenditoriale dei loro rispettivi paesi. A tal proposito, un esempio è il crescente interesse della Finlandia nello sviluppo tecnologico del Kazakistan, come dimostra l’aumento di investimenti da parte di imprese finlandesi in tecnologie pulite. Nel frattempo, British Gas e Shell stanno finanziando programmi post-laurea breve presso la Kazakh-British Technical University, e la Westminster University ha aperto una sede a Tashkent nel 2002.25 Un altro paese impegnato a investire nel capitale umano in Asia centrale è la Germania, soprattutto in Kazakistan e in Uzbekistan, dove le imprese tedesche cercano di investire in settori di infrastrutture di medie dimensioni, quali l'industria automobilistica, l'industria elettronica, il settore agricolo, il settore farmaceutico, l’industria tessile, nonché nell’ambito della gestione e formazione di specialisti qualificati.26 Negli ultimi anni, la capacità dell’Asia centrale di attrarre e assorbire gli IDE è cresciuta in modo esponenziale, e ciò merita l’attenzione non solo dell'Unione europea ma dell’intera comunità internazionale. Perché investire in Asia centrale, e perché ora? Il forte calo dei prezzi delle materie prime nel corso del 2015 ha spinto le cinque nazioni dell'Asia centrale verso la promozione della diversificazione economica e a cercare di attrarre 22 S. Peyrouse (2012). France and Central Asia. EUCAM. F. Indeo (2012). Italy and Central Asia. EUCAM. 24 N. de Pedro (2012). Spain and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/National-PB8-SP.pdf 25 A. Walker (2012). The United Kingdom and Central Asia. EUCAM [Disponibile presso] http://www.eucentralasia.eu/uploads/tx_icticontent/PB3_UK.pdf 26 S. Peyrouse (2009). Business and Trade Relationships between the EU and Central Asia, p.5, EUCAM. [Disponibile presso] http://fride.org/descarga/EUCAM_WP1_Business_tradeIII_ENG_jun09.pdf 23 6 nuovi IDE. Gli stati dell'Asia centrale considerano la fortuna delle loro rispettive economie come legata, direttamente o indirettamente, alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, poiché le loro economie sono fortemente dipendenti sia dalle esportazioni di materie prime sia dalla performance economica dei paesi vicini esportatori di petrolio.27 Nei capoluoghi regionali, varie misure sono state recentemente adottate per favorire un nuovo afflusso di IDE, sulla base dei vantaggi preesistenti per gli investitori esteri. Il 2015 ha visto la salita dei cinque stati dell'Asia centrale in molte classifiche internazionali riguardanti la libertà economica e la facilità di fare impresa. Nel Global Competitiveness Report, pubblicato dal World Economic Forum28, il Kazakistan è al 42° posto, su 140 paesi, nella classifica 2015-2016, salendo dal 72° posto raggiunto nella classifica 2011-2012 e occupando così una posizione superiore rispetto a qualsiasi altro paese CSI, e soprattutto rispetto ad alcuni paesi dell'Europa occidentale tra cui l'Italia. Anche il Tagikistan è in ripresa, salendo di 21 posizioni fino a raggiungere il 70° posto.29 Nel rapporto Doing Business, pubblicato dalla Banca Mondiale (BM) e incentrato sulle normative che aiutano lo sviluppo del settore privato, il Kazakistan e l’Uzbekistan sono tra i dieci paesi che hanno dimostrato il più grande miglioramento nel 2015. Secondo il suddetto rapporto, il Kazakistan è stato tra i primi cinque paesi al mondo in termini di riforme rivolte alla facilità di fare impresa realizzate nel corso del 2015, e ha scalato la classifica di 12 posizioni arrivando al 41° posto; mentre l'Uzbekistan è salito di 16 posizioni classificandosi al 87° posto. 30;31 Le aree in cui questi due paesi hanno mostrato i maggiori progressi riguardano: "le procedure per avviare una nuova attività economica", "ottenere credito" e “proteggere gli investitori di minoranza". La corruzione è stata a lungo vista come uno dei problemi principali dell’Asia centrale, e ha spesso scoraggiato gli investitori esteri a condurre affari in questa regione; tuttavia, i recenti sforzi del governo per combattere la corruzione hanno prodotto notevoli risultati. Secondo l’Indice di Percezione della Corruzione (Corruption Perception Index - CPI), nel 2015 le cinque repubbliche dell’Asia centrale hanno compiuto progressi significativi nella lotta alla corruzione. Nella classifica regionale fornita dall’organizzazione Transparency International, il Turkmenistan e l’Uzbekistan hanno scalato rispettivamente 15 e 13 posti; il Tagikistan 16; il Kirghizistan 13; e il Kazakistan – che occupa la posizione più alta assieme al Kirghizistan – ne ha scalati 3 (2014-126° posto, 2015-123a posizione).32 Il corpus di leggi che regola l’attività imprenditoriale in Asia centrale è stato costantemente migliorato, e anche i governi della regione si sono impegnati incrementando i loro sforzi per 27 Kirghizistan e Tagikistan non esportano petrolio o gas, ma sono fortemente dipendenti dalla performance dell'economia russa e dalle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, poiché quasi la metà del loro PIL è costituito dalle rimesse dei lavoratori migranti che lavorano in Russia. 28 World Economic Forum (WEF), 2015. Global Competitiveness Report 2015-2016, pp.43-44. [Disponibile presso] http://www3.weforum.org/docs/gcr/2015-2016/Global_Competitiveness_Report_2015-2016.pdf 29 Ibidem. 30 WB, 2015. Doing Business 2016: Measuring Regulatory Quality and Efficiency. [Disponibile presso] http://www.doingbusiness.org/~/media/GIAWB/Doing%20Business/Documents/Annual-Reports/English/DB16Full-Report.pdf 31 M. Witte, 2015. Kazakhstan Leaps 12 Places to 41st in World Bank Doing Business Report. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2015/10/kazakhstan-leaps-12-places-to-41st-in-world-bank-doingbusiness-report/ 32 Transparency International, 2016. Corruption Perception Index 2015. [Disponibile presso] http://www.transparency.org/cpi2015#downloads 7 attrarre IDE. Nel dicembre 2015, il Kazakistan è diventato il 162° paese membro dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), unendosi ai vicini Kirghizistan e Tagikistan.33 In molti pensano che l’ingresso della più grande economia dell’Asia centrale nella OMC contribuirà a sostenere l’integrazione internazionale del Paese e ad aumentare la competitività. In riferimento agli impegni assunti dal Kazakistan dopo il suo ingresso nella OMC,34 esso abbasserà la tariffa media ponderata in funzione degli scambi commerciali e provvederà alla liberalizzazione di segmenti afferenti al settore dei servizi; pertanto, aumenteranno la mobilità del lavoro e l’accesso a esperti tecnici e manageriali all’estero.35;36 Gli altri paesi dell’Asia centrale devono ancora adottare riforme legislative radicali; tuttavia, come dimostrano i risultati ottenuti nelle classifiche internazionali e la recente crescita degli IDE in Turkmenistan, il quale è considerato generalmente come il paese avente le condizioni meno favorevoli per gli investitori esteri nella regione,37 si registra una tendenza molto positiva. In Asia centrale, i regimi fiscali variano da paese a paese, ma sono generalmente favorevoli agli investitori, come indicato nella tabella A di seguito. TABELLA A: Le principali aliquote fiscali in Asia centrale Contributi previdenziali a carico del datore di lavoro 11% 19% Paese Imposta sul Valore Aggiunto (VAT) Imposta sul Reddito della Società (IRES) Kazakistan Kirghizistan 12% 12% Tagikistan 18% Turkmenistan 15% Uzbekistan 20% 20% 10% 15% per le imprese che producono beni, il 25% 25% per le altre 20% (per le società 20% estere) Stabilito annualmente (pari al 7,5% per le 25% imprese, nel 2015) Fonte: PWC Tax Summaries: http://taxsummaries.pwc.com/; PWC, 2014. Social Security Systems around the Globe. https://www.pwc.com/gx/en/hr-management-services/pdf/social-security-country-profiles-march-2014.pdf; Santander Bank Establish Overseas Database, https://en.santandertrade.com/establish-overseas 33 WTO, 2015. Kazakhstan Joins the WTO as 162nd Member. [Disponibile presso] https://www.wto.org/english/news_e/news15_e/acc_kaz_30nov15_e.htm 34 Per un elenco completo degli impegni assunti dal Kazakistan, si veda: WTO, 2015. Overview of Kazakhstan’s Commitments. [Disponibile presso] https://www.wto.org/english/news_e/news15_e/kazakhannex_e.pdf 35 WB, 2015. Kazakhstan: Adjusting to Lower Oil Prices; Challenging Times Ahead. Kazakhstan Economic Outlook N.2, Fall, pp.12-13. [Disponibile presso] http://wwwwds.worldbank.org/external/default/WDSContentServer/WDSP/IB/2015/12/07/090224b083c36a17/2_0/Rendered/P DF/Kazakhstan000a0c0update00Fall020150.pdf 36 Per uno studio più approfondito dei cambiamenti legislativi avvenuti in Kazakistan nel 2015-2016, si veda: GRATA Finance & Securities Group Legal Alert, 2016. Major Kazakhstan Legislation Changes in 2015. [Disponibile presso] http://www.gratanet.com/en/news/recent_publications/major_Kazakhstan_legislation 37 H. Hasanov, 2015. Turkmenistan Claims to Be in Top 10 for Attracting Direct Foreign Investments. Trend News. [Disponibile presso] http://en.trend.az/casia/turkmenistan/2465514.html 8 Nella regione esistono diverse Zone Economiche Speciali (ZES), le quali offrono condizioni vantaggiose per gli investitori esteri, come viene illustrato nella Tabella B di seguito. TABELLA B: Principali benefici delle Zone Economiche Speciali (ZES) in Asia centrale Paese Kazakistan (11 ZES) Kirghizistan (4 ZES) Tagikistan (4 ZES) Turkmenistan (10 ZES) Uzbekistan (3 ZES) Condizioni speciali IVA 0% (per le merci consumate nell'ambito delle operazioni ZES); IRES 0%; Imposta sul valore fondiario 0%; Tassa sugli immobili 0%. Concessione gratuita di terreni nella zona economica speciale per un periodo di 10 anni a partire dal momento della registrazione come residente della medesima zona; procedura semplificata per l'assunzione di manodopera straniera; le merci che entrano ed escono dalle zone economiche speciali sono esenti da dazi doganali. IRES 0%; IVA 0% in alcune zone economiche speciali; processo accelerato per l’ottenimento della registrazione delle imprese; le merci che entrano ed escono dalle zone economiche speciali sono esenti da dazi doganali. IRES 0% per i primi 7 anni; le merci che entrano ed escono dalle zone economiche speciali sono esenti da dazi doganali. IVA 0% su alcune merci importate. IRES 0% (per i primi 3-5 anni); Imposta sugli immobili 0% (per i primi 3-5 anni); esenzione dall'imposta sul reddito se i profitti vengono reinvestiti in imprese ad alta tecnologia orientate all’esportazione; rientro degli utili al netto delle imposte; IVA 0% in alcune ZES. IRES 0%; Imposta sugli immobili 0%; Imposta sul reddito 0%; Imposta sulle infrastrutture sociali 0%; esenzione da pagamenti al Republican Road Fund e al Republican School Education Fund (tutte le esenzioni per 3-7 anni). Merci importate esenti da dazi doganali. Regime valutario e procedure di ottenimento del visto speciali. Tabella compilata dall'autore sulla base dei dati provenienti da: Colibri Kazakhstan Legal Firm, 2015. 2015 FDI and Investor Incentives, Kazakhstan. 28th LAWASIA Conference, Sydney, Australia November 6-9, 2015; United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD), 2014. Investment Guide to the Silk Road; UZInfoInvest http://www.uzinfoinvest.uz/eng/investment_guide/business_expenses/taxes_and_dues/navoi_free_industrial_and_ec onomic_zone/; T. Balco, 2012. Tax Incentives in Russia, Kazakhstan and Central Asia. KIMEP University, Central Asian Tax Research Center. http://www.ibdt.com.br/material/arquivos/Palestras/Tomas%20Balco.pdf Per facilitare gli IDE, in Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan38 sono state realizzate agenzie speciali per la promozione di investimenti, che forniscono supporto e informazioni agli investitori. In Kazakistan e Uzbekistan, la Kazakhstan National Export and Investment Agency (KAZNEX) 39e Uzinfoinvest40 (l’agenzia uzbeka di supporto informativo e di promozione degli investimenti esteri) agiscono come fornitori di servizi "one-stop-shop", sostenendo gli investitori esteri nelle procedure connesse all’avvio e alla conduzione di affari nel Paese, e aiutandoli a stabilire contatti con le amministrazioni pubbliche locali. 38 Nel 2014, il Kirghizistan ha creato la propria agenzia per la promozione di investimenti. Per ulteriori informazioni, si veda: http://www.invest.gov.kg/ 39 http://www.kaznexinvest.kz/ 40 http://www.uzinfoinvest.uz/ 9 Di recente, il governo del Kazakistan ha fatto un passo importante per la realizzazione di un ambiente più sicuro per gli investitori, ufficializzando la posizione di ombudsman in materia di investimenti. L’ombudsman gestirà un gruppo di lavoro incaricato di affrontare tutte le questioni relative agli investimenti e procedere alla regolamentazione delle controversie al fine di tutelare i diritti degli investitori.41 Il Kazakistan ha, inoltre, recentemente ottenuto l'accesso al meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC, un'ulteriore garanzia per gli investitori esteri che copre anche il Tagikistan e Kirghizistan.42 Le agenzie per la promozione degli investimenti sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale volto a garantire il successo della realizzazione di grandi piani di privatizzazione lanciati dal Kazakistan e dall’Uzbekistan, in risposta alla crisi economica causata dal crollo dei prezzi delle materie prime e dalla crisi economica globale. Il Kazakistan punta a privatizzare 129 maggiori imprese statali43 per mezzo di vendita diretta o IPO, incluse aziende del settore delle energie rinnovabili, tra cui Astana Solar e Kazakistan Solar Silicon.44 L’Uzbekistan è impegnato a vendere 56 maggiori aziende statali45 del valore di oltre 915 milioni di dollari, al fine di attrarre investimenti esteri e nuove tecnologie.46 In occasione di un forum di discussione sugli investimenti tenutosi a Tashkent nel novembre 2015, una delegazione uzbeka ha firmato più di 100 accordi sull'acquisto di beni dello Stato da parte di investitori esteri, per un valore totale di 12 miliardi di dollari.47 La disponibilità di forza lavoro qualificata e a basso costo attira inevitabilmente l’afflusso di IDE, e l’Asia centrale, con una popolazione giovane e sempre più numerosa, soddisfa le esigenze degli investitori. Il tasso di alfabetizzazione nella regione, pari al 99%, supera la media mondiale del 85%48; anche la partecipazione femminile alla forza lavoro è superiore alla media globale. Vi è una connessione tra un alto livello di istruzione nella forza lavoro e i costi della manodopera competitivi, i quali si sono ridotti in seguito alla svalutazione di tutte le monete regionali dovuta al recente calo dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime. In una recente relazione, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha sottolineato che il Kazakistan “può operare con una tecnologia più sofisticata e innovativa (superiore alla catena del valore) rispetto a paesi come la Federazione Russa, la Cina o l’Indonesia [...]; tuttavia, il livello dei salari rispetto a quello di tali paesi è ancora basso.”49 A 41 M. Orazgaliyeva (2015). Issekeshev Appointed Investment Ombudsman, One Stop Shop for Investors Expands. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/01/issekeshev-appointed-investment-ombudsmanone-stop-shop-for-investors-expands-2/ 42 https://www.wto.org/english/thewto_e/whatis_e/tif_e/disp1_e.htm 43 Un elenco completo delle società che verranno privatizzate a partire dal 2016 può essere consultato al seguente indirizzo internet: http://economy.gov.kz/upload/Files/Celevie_indikat_real_komp_plana_privatiz_na_20162020g_ru.doc 44 E. Kosolapova (2016). Kazakhstan Discloses List of State Enterprises for Privatization. Trend News Agency. [Disponibile presso] http://en.trend.az/casia/kazakhstan/2477453.html 45 Un elenco completo delle società che saranno privatizzate in Uzbekistan è disponibile al seguente indirizzo internet: https://www.gkk.uz/en/2014-07-03-10-34-14/novosti-komiteta/159-for-the-investors/1745-to-the-attentionof-all-foreign-investors 46 http://ria.ru/economy/20160401/1401215298.html 47 http://www.timesca.com/news/15960-deals-worth-12-billion-inked-at-investment-forum-inuzbekistan?utm_source=Subscribers&utm_campaign=5d139acf15RSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_f95a626cec-5d139acf15-188463601 48 UNESCO, 2015. Adult and Youth Literacy. [Disponibile presso] http://www.uis.unesco.org/literacy/Documents/fs32-2015-literacy.pdf 49 OECD, 2016. Multi-Dimensional Review of Kazakhstan: An Initial Assessment. Vol.1, p. 124. 10 partire dagli anni ‘90, l’Asia centrale ha assistito all’impennata della flessibilità del mercato del lavoro e della produttività del lavoro, quest’ultima in costante crescita dal 1999, collocandosi ben al di sopra della media mondiale.50;51 I fattori geopolitici potrebbero contribuire ad attirare gli investitori europei verso l’Asia centrale. Sebbene senza sbocchi sul mare, i paesi dell’Asia centrale sono situati strategicamente in prossimità delle più grandi e in più rapida crescita economie al mondo, tra cui la Cina, l’India e anche l’Iran, godendo attualmente di una parziale revoca delle sanzioni da parte della comunità internazionale. Due stati dell'Asia centrale, Kazakistan e Kirghizistan, sono membri dell'Unione Economica Eurasiatica (UEE), organizzazione relativa a un mercato comune di cui fa parte anche la Russia; e grazie ad aliquote di imposte inferiori rispetto a quelle della Russia, essi possono fungere da punto di accesso per gli investitori esteri interessati a raggiungere il più ampio mercato UEE e la sua popolazione di 170 milioni di abitanti.52 Inoltre, Kazakistan e Kirghizistan hanno regimi d’ingresso senza visto per i cittadini di molti paesi europei.53 Ad eccezione del Turkmenistan, dove è in vigore solo un accordo interinale, tutti i paesi dell’Asia centrale hanno firmato Accordi di Partenariato e di Cooperazione (APC) con l’Unione europea. Durante una visita ufficiale nel dicembre 2015 in Kazakistan, Federica Mogherini, l’Alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, ha firmato l’Accordo di Partenariato e Cooperazione Avanzato (APCA) con il governo kazako – il più alto livello di accordo raggiungibile nel quadro della cooperazione bilaterale con un paese non confinante.54 Tali APC facilitano il commercio e gli investimenti tra UE e Asia centrale.55 L'UE ha espresso la sua disponibilità a stimolare ulteriormente gli IDE verso l’Asia centrale e dare priorità agli investimenti volti ai nuovi settori dell’economia. Ciò viene chiaramente sottolineato all’interno di una relazione del Consiglio dell’UE sulle strategie per l’Asia centrale, il principale meccanismo di impegno dell’UE all’interno della regione, dove i decisori politici suggeriscono che: “si dovrebbe instaurare un dialogo specifico con le società dell’UE che investono in Asia centrale per discutere di come i paesi di questa regione possono diventare più attraenti per gli investimenti provenienti dalle imprese europee, e di come l’UE può promuovere una condotta di business responsabile e una buona governance aziendale. Il Consiglio ha anche ribadito il bisogno di rafforzare lo scambio di know-how ed esperienze in materia di tecnologie innovative, in particolare nel 50 OECD, 2011. Competitiveness and Private Sector Development Central Asia: Key Findings, p. 4. [Disponibile presso] https://www.oecd.org/globalrelations/46973993.pdf 51 The Conference Board, 2015. Productivity Brief 2015. [Disponibile presso] https://www.conferenceboard.org/retrievefile.cfm?filename=The-Conference-Board-2015-Productivity-Brief.pdf&type=subsite 52 D. Satpayev, 2015. Kazakhstan and the Eurasian Economic Union: The View from Astana. European Council on Foreign Relations. [Disponibile presso] http://www.ecfr.eu/article/commentary_kazakhstan_and_the_eurasian_economic_union_view_from_astana395 53 Attualmente, il governo del Kazakistan ha stabilito per i cittadini di 13 stati europei la possibilità di soggiornare nel Paese senza visto per un periodo massimo di 15 giorni, e punta a stabilire questo regime senza visto per tutti i cittadini dei paesi membri dell’OCSE entro il 2017, quando la capitale, Astana, ospiterà l’esposizione internazionale EXPO 2017. Il Kirghizistan ha introdotto il regime d’ingresso senza visto fino a 60 giorni per i cittadini di 34 paesi europei. 54 A. Turebekova, 2015. Kazakhstan, EU Sign Landmark Agreement. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2015/12/kazakhstan-eu-sign-landmark-agreement/ 55 http://ec.europa.eu/trade/policy/countries-and-regions/regions/central-asia/ 11 settore dell’efficienza energetica, dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile della regione.” 56 Alla scoperta del potenziale non sfruttato dell’Asia centrale “La regione richiede un certo impegno, […] ma allo stesso tempo è una terra molto promettente. Il significativo bisogno di investimenti dell’Asia centrale può trasformarsi in grandi opportunità”57: con queste parole Suma Chakrabarti, il Presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo(BERS), si è rivolto al pubblico del primo “Central Asia Investment Forum”, organizzato dal Financial Times e dalla BERS ad Istanbul, lo scorso febbraio. La BERS si sta battendo molto sulle opportunità non sfruttate dell'Asia centrale. Solo lo scorso anno, la banca ha investito circa 1,4 miliardi di dollari in Asia centrale,58 un record storico per l’istituto, dichiarando che il suo impegno a sostenere la diversificazione economica continua attraverso il finanziamento di progetti nell’agricoltura, nel settore bancario, nelle telecomunicazioni e in materia di efficienza energetica e cambiamento climatico, in tutta la regione.59 Attualmente, la sfida per la regione consiste nell'attrarre maggiori volumi di IDE di tipo efficiency-seeking, i quali “hanno il potenziale più trasformativo di qualsiasi altro tipo di investimento estero, grazie alla capacità di trasferire tecnologie e competenze e di stimolare la diversificazione attraverso l’aumento di collegamenti con le catene del valore globali e regionali."60 Gli investimenti di tipo efficiency-seeking sfruttano costi del lavoro più bassi, maggiore produttività del lavoro, un accesso più facile o persino preferenziale ai mercati esteri, l'accesso ai principali fattori e componenti"61 – condizioni che attualmente l'Asia centrale offre in abbondanza. Con una delle più grandi aree coltivabili al mondo e 25,6 milioni di tonnellate di grano prodotto nel 2008 – il 4% dell'intera produzione mondiale – l’Asia centrale ha un enorme potenziale ancora non sfruttato per lo sviluppo dell’agricoltura, soprattutto per accrescere la produttività dei raccolti. L'uso delle nuove tecnologie e tecniche moderne è ancora molto limitato, e nuovi investimenti non solo contribuirebbero ad aumentare la produttività, ma consentirebbero anche di ridurre l'uso eccessivo di acqua per l'agricoltura, un problema serio nella regione.62;63 L’Asia centrale ha piani ambiziosi per lo sviluppo dell’agricoltura per i prossimi anni. Il governo del Kazakistan ha approvato il programma “Agribusiness 2020", volto a modernizzare l'agricoltura fornendo sussidi agli investimenti, compensazione dei tassi di interesse e prestiti, e un rimborso del 50% per le spese sostenute come quelle, ad esempio, relative all’acquisto di 56 EU Council, 2015. Council Conclusions on the EU Strategy for Central Asia, p.5. [Disponibile presso] http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-10191-2015-INIT/en/pdf 57 http://www.inform.kz/eng/article/2872757 58 S. Pyrkalo. EBRD Investment in Central Asia Reaches Record €1.4 Billion in 2015. EBRD. [Disponibile presso] http://www.ebrd.com/news/2016/ebrd-investment-in-central-asia-reaches-record-14-billion-in-2015.html 59 C. Valache, 2016. Conference Call: Central Asia Vows to Reform to Offset Commodity Bust. BNE IntelliNews. [Disponibile presso] http://www.intellinews.com/conference-call-central-asia-vows-to-reform-to-offset-commoditybust-91437/?source=kyrgyzstan&_eid=e70b19b6a1fa899713a67ae3082c9efd 60 WB, 2015 Kazakhstan’s Economic Update - Adjusting to Lower Oil Prices; Challenging Times Ahead, p. 21 61 Ibidem. 62 F. Farra; C. Burgio; M. Cernov (2011). The Competitiveness Potential of Central Asia. In OECD, Competitiveness and Private Sector Development: Central Asia 2011, p. 12. 63 O. Varis, 2014. Resources: Curb Vast Water Use in Central Asia. Nature. [Disponibile presso] http://www.nature.com/news/resources-curb-vast-water-use-in-central-asia-1.16017 12 mangimi e carburante, al fine di attirare investimenti nel settore agricolo.64 Tashkent ha anche elaborato un piano nazionale che mira a ridurre i raccolti di cotone e ad accrescere la produzione di altri prodotti agricoli, come i raccolti di grano, di cui ci si aspetta una crescita del 16,4% entro il 2020, grazie all'introduzione di tecnologie moderne.65 Va, inoltre, segnalato che i paesi dell'Asia centrale producono ed esportano molti prodotti agricoli, ma ne lavorano solo una minima parte prima dell'esportazione o del consumo; dunque, le opportunità di investire nell’imprenditoria agricola sono numerosissime.66 Il turismo, e in particolare l’eco-turismo, possono diventare dei punti di forza per la creazione di un’economia diversificata in una regione in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di viaggiatore: dalla storia della antica Via della Seta, alle spiagge del Mar Caspio; dalle piste da sci, montagne e ghiacciai del Kazakistan e del Kirghizistan ad alcuni dei più panoramici dei paesaggi dell’Asia, diffusi in tutte le cinque repubbliche dell’Asia centrale.67;68 Varie ZES dedicate al turismo sono state istituite nel Nord del Kazakistan e nel Turkmenistan, sul Mar Caspio. Gran parte degli aiuti in Asia centrale forniti dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI) sono volti a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture. La costruzione di una nuova Via della Seta, che collega la Cina all'Europa passando per l’Asia centrale, è stata a lungo discussa dai decisori politici, e nuove strade e ferrovie si stanno costruendo in tutta la regione. Investire nel settore delle energie rinnovabili è un'altra priorità sia per la regione dell’Asia centrale che per le IFI. Il potenziale della regione per la produzione di energia pulita è immenso, sebbene in gran parte ancora non sfruttato. L'esposizione internazionale Expo 2017 si terrà in Kazakistan, ad Astana, e avrà come tema “L’energia del futuro" – un evento unico per l'Asia centrale, l’Eurasia post-sovietica o i paesi a maggioranza musulmana. Astana sarà una piattaforma per attirare e mettere in contatto gli investitori internazionali con partner dell'Asia centrale, aumentando così lo sviluppo del settore dell’energia pulita. La città ospitante dell’EXPO 2017, Astana, offre un primo esempio del rapido processo di modernizzazione che è attualmente in corso in Asia centrale, ed è alla ricerca di investitori internazionali al fine di sostenere lo sviluppo del concetto di "città intelligente" adottato dall’amministrazione della città. Nei tre paragrafi riportati di seguito verranno analizzate nel dettaglio le opportunità di investimento nei settori delle infrastrutture, dell’innovazione e delle energie rinnovabili, e, infine, lo sviluppo di un centro finanziario internazionale ad Astana, la "città intelligente”. A) Sviluppo di infrastrutture: infrastrutture che collegano l’Asia all’Europa Nel corso degli ultimi due decenni, una serie di fattori hanno portato alla ripresa del commercio via terra attraverso il continente eurasiatico. L’apertura della Cina al mondo attraverso la sua politica di investimenti nel commercio e la connettività lungo i suoi confini occidentali, il crollo dell'Unione Sovietica, la caduta dei talebani in Afghanistan e la normalizzazione delle relazioni 64 Kazakhstan: the World’s Potential Food Bowl? In “Invest in Kazakhstan”, 2015 ed., pp. 112-117. D. Azizov, 2016. Uzbekistan to Decrease Cotton Production. Trend News Agency. [Disponibile presso] http://en.trend.az/casia/uzbekistan/2481269.html 66 UNCTAD, 2014. Investment Guide to the Silk Road. 67 Developing a Hub for Tourism in Central Asia. In “Invest in Kazakhstan”, 2015 ed., pp. 130-135. 68 UNCTAD, 2014. Investment Guide to the Silk Road. 65 13 tra India e Pakistan, tra le altre cose, hanno creato ulteriori condizioni favorevoli per l’integrazione dell’Asia centrale, regione senza sbocchi sul mare, nell’economia mondiale.69 A tal fine, gli stati dell'Asia centrale hanno iniziato a realizzare piani e strategie nel settore dei trasporti che hanno determinato un miglioramento della connettività all'interno della regione e nuovi collegamenti con l'UE, la Cina, l’Iran, e anche l'Afghanistan e l'India. Ridurre i costi e il tempo impiegati per il trasporto è di fondamentale importanza per le aziende che esportano prodotti provenienti dall’Europa e dalla Cina, e che attualmente si basano sul trasporto via mare e aereo non passando per l'Asia centrale. Nei capoluoghi di regione, le strategie a sostegno dell'Asia centrale sono volte al miglioramento delle infrastrutture di trasporto – tra cui gasdotti, ferrovie, strade, porti e centri logistici – ottenendo una maggiore efficienza ai valichi di frontiera e creando un trasporto intermodale, integrato e competitivo, assieme a reti logistiche in tutta la regione.70 A tal proposito, il programma di sviluppo "Nurly Zhol" del Kazakistan è l'esempio più significativo. Secondo il programma, verranno riparati 7.000 km di autostrade e verrà istituito un Corridoio intercontinentale eurasiatico multimodale per favorire l'integrazione del Paese nei flussi di comunicazione-trasporto internazionali, assicurando allo stesso tempo il transito illimitato di merci dall'Asia verso l'Europa e viceversa.71 L’assistenza da parte di partner internazionali è vitale per questi progetti, e di conseguenza, i paesi dell’Asia centrale sono coinvolti in una serie di programmi di sviluppo internazionali attualmente già in corso. Il più importante di questi è il programma per la “Cooperazione Economica Regionale in Asia Centrale” (CAREC). I principali partner finanziari di questo progetto sono l’ADB, la BERS, l’UNDP, la BM, l’FMI, e la Banca islamica per lo sviluppo. 72;73 CAREC ha investito in sei principali corridoi di trasporto, estendendo i collegamenti sia ad estovest sia a nord-sud, e comprendendo 4.000 km di nuove strade, 3.200 km di nuove ferrovie e 2.400 km di linee di trasmissione. L'UE è uno dei maggiori investitori negli sforzi volti a migliorare i collegamenti commerciali e il sistema dei trasporti nell'Eurasia. Con il progetto TRACECA, per lo sviluppo del corridoio di trasporto Europa–Caucaso–Asia, l'UE ha stanziato circa 120 milioni di euro per il trasporto marittimo, rotte aeree, strade e ferrovie, infrastrutture dei trasporti e sicurezza dei trasporti.74 “The Reorganization of Transport Network by Advanced Rail Freight Concepts” (RETRACK) e “Silk Wind” sono tra queste iniziative. Il primo è uno studio volto a individuare i principali corridoi ferroviari via terra che collegano il Mare del Nord con il Mar Nero, mentre la finalità del secondo progetto è quella di creare una rotta commerciale di treni blocco (container) che colleghi il Kazakistan, la Cina e l’Azerbaigian. Dal porto di Aktau, porto principale del Kazakistan che si trova sulle rive del Mar Caspio, le merci provenienti dalla Cina possono viaggiare con il traghetto fino al Porto di Baku, ad Alyat, e poi essere trasportate in treno fino in Europa 69 S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade. Central Asia-Caucasus Institute, pp.14-40. [Disponibile presso] http://www.isdp.eu/images/stories/isdp-mainpdf/2015-starr-cornell-norling-eu-central-asia-transport.pdf 70 Ibidem. 71 http://kazinform.kz/eng/article/2857256 72 S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade. 73 B. Demir, 2015. CAREC Corridors for Regional Integration in Eurasia, November 11, 2015 [Disponibile presso] http://www.hazar.org/analizdetail/analysis/carec_corridors_for_regional_integration_in_eurasia_1406.aspx 74 S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade. 14 passando per la Turchia, con la linea ferroviaria Kars-Akhalkalaki-Tbilisi-Bakuvia, impiegando 14 giorni.75;76 Anche la Cina ha ideato un progetto molto articolato volto a incrementare il commercio e la connettività con l’Europa attraverso l’Asia centrale. Il progetto della Cina, noto come “One Belt One Road” (OBOR), comprende quattro rotte terrestri e una rotta marittima che collegano la Cina all’Europa. La Cina è interessata al trasporto di merce di alto valore e di piccole dimensioni, come l'elettronica, tramite la rete ferroviaria attraverso l'Eurasia, in quanto questo tragitto è molto più breve rispetto a qualsiasi altro via mare.77 Il Kazakistan e la sua compagnia ferroviaria nazionale KTZ sostengono fortemente la politica della Cina per il trasporto di merci per via ferroviaria verso l'Europa attraverso il Kazakistan, e puntano a ospitare l'8% delle merci spedite in tutta l’Eurasia, prevedendo un aumento dagli 800 miliardi di dollari del 2014 a 1,2 miliardi di dollari entro il 2020.78 Secondo quanto riportano i media kazaki, Pechino ha proclamato di essere pronta a coordinare i suoi progetti all’interno del programma “Nurly Zhol”. Di recente, Baiterek Holding e CITIC Group hanno raggiunto un accordo per investire oltre 300 milioni di dollari destinati a progetti infrastrutturali in Kazakistan, e la Cina ha confermato il suo impegno a investire oltre 600 milioni di dollari per la realizzazione di un centro logistico nonché Zona Economica Speciale, il “Khorgos-Eastern Gate”. Questa Zona Economica Speciale, posta sul confine kazako-cinese, mira a promuovere gli scambi commerciali tra i due paesi confinanti e ad attrarre IDE. La ZES Khorgos includerà un centro finanziario internazionale, infrastrutture per l’interscambio delle merci, un aeroporto, un centro turistico e strutture sportive, trasformando Khorgos nella “Nuova Dubai”, come ha dichiarato Karl Gheysen, Direttore generale della Khorgos Gateway SEZ.79 In questo contesto, inoltre, i commercianti possono entrare e soggiornare nel territorio per un periodo massimo di 30 giorni senza bisogno di visto, e i potenziali investitori non sono tenuti a pagare al Khorgos International Cross-Border Cooperation Center (ICBCC) alcuna tassa o dazio doganale. Le condizioni di stoccaggio delle merci, le operazioni finanziarie e il trasferimento tecnologico creano condizioni favorevoli per attirare investimenti.80 Iniziative come la realizzazione della Zona Economica Speciale Khorgos offrono un quadro dell’attuale dinamismo della regione, nonché della determinazione dei capi di governo impegnati verso il cambiamento del Paese. Ulteriori esempi sono due collegamenti ferroviari recentemente inaugurati in Kazakistan, Zhezkazgan-Beyneu e Arkalyk-Shubarkol, per una spesa complessiva di 2,7 miliardi di dollari. Il Kazakistan è leader nel settore della logistica con la sua società ferroviaria statale KZT (Kazakhstan Temir Zholy), che gestisce le reti ferroviarie nazionali e alcuni altri progetti 75 J. Noonan, 2015. The Caspian Connection. Silk Road Reporters [Disponibile presso] http://www.silkroadreporters.com/2015/08/23/caspian_connection/ 76 S. E. Cornell et al., 2015. The EU, Central Asia, and the Development of Continental Transport and Trade. 77 J.C.K. Daly, (2015). Kazakh Rail Company Aims to Link Up Central Asia. Silk Road Reporters [Disponibile presso] http://www.silkroadreporters.com/2015/09/04/kazakh-rail-company-aims-to-link-up-centralasia/?utm_source=Subscribers&utm_campaign=0893ec9d0bRSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_f95a626cec-0893ec9d0b-188463601 78 Ibidem. 79 A. Nurbekov, 2015. “New Dubai” on Kazakh-Chinese Border Set to Change Trans-Eurasian Trade. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2015/10/new-dubai-on-kazakh-chinese-border-set-to-changetrans-eurasian-trade/ 80 http://astanatimes.com/2015/10/why-khorgos-is-a-timely-investment/ 15 connessi, i quali di recente hanno portato all’inaugurazione del più grande centro di trasporto e di logistica della regione ad Astana. Il centro logistico di Astana è dotato di impianti di stoccaggio a secco, un magazzino climatizzato, un centro di distribuzione e un deposito per i container. Come parte del programma volto a creare reti di terminali esterni ed interni, saranno costruiti centri di trasporto e di logistica anche in altre città principali del Kazakistan.81 81 http://inform.kz/eng/article/2838829?utm_source=Subscribers&utm_campaign=e43adaa96dRSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_f95a626cec-e43adaa96d-188463601 16 B) Innovazioni, start-up ed energia pulita: verso un futuro sostenibile Sulla scia della diversificazione economica lanciata nella regione, i governi dell'Asia centrale e le imprese si stanno impegnando sempre di più nello sviluppo dell’innovazione. In una sua relazione complessiva sull’economia del Kazakistan, la OCSE dichiara che “ innovatori che facciano da punti di ancoraggio è una sfida urgente, e ciò è stato riconosciuto dal Presidente, il quale ha posto per l’Investment Promotion Agency Kaznex Invest l’obiettivo di attirare dieci imprese multinazionali nei prossimi due anni.”82 Il Kazakistan ha lanciato una serie di iniziative a sostegno dello sviluppo dell'innovazione, tra cui un Piano nazionale per l’innovazione e un Programma statale di accelerazione dello sviluppo industriale e innovativo (State Programme of Accelerated Industrial and Innovative Development – SPAIID 2014-2020), e ha istituito il “Council of Technology Policy”, presieduto dal Primo Ministro.83 Parchi scientifici e tecnologici stanno nascendo in gran parte della regione e sono alla ricerca di esperti che vantino competenze e know-how a livello internazionale, al fine di portare avanti innovazioni che contribuiranno ad aumentare l’efficienza e la produttività dei settori tradizionali dell’economia, ad esempio l’agricoltura. Si è assistito a un boom anche nel settore delle start-up, grazie al fatto che molti imprenditori centroasiatici avviano nuove e innovative imprese che vengono riconosciute a livello internazionale. La start-up kazaka EcoSocket, che ha sviluppato un’app capace di effettuare un controllo remoto di tutti i dispositivi elettronici presenti in casa, è stata elencata tra le dieci migliori start-up presenti all’Echelon Asia Summit84; e la start-up Art Asian del Kirghizistan, che ha consentito ai produttori dell'Asia centrale di vendere online oggetti di artigianato tradizionale in aree isolate e remote, ha di recente vinto il terzo premio al più grande congresso nel mondo per l’industria mobile, il GSMA a Barcellona.85 Tuttavia, il settore che sembra suscitare maggiore interesse in Asia centrale è lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, nel quale si concentrano grandi volumi di investimenti da parte delle IFI. Fino ad oggi, poco è stato fatto per sfruttare al meglio tutte le opportunità di questa regione, che è sempre stata nota agli investitori internazionali quasi esclusivamente per la sua ricchezza di risorse minerarie. Attualmente, "la quota di energia rinnovabile nella produzione di elettricità varia da meno dell’1% in Kazakistan e Turkmenistan, a un massimo del 3% in Uzbekistan e Tagikistan."86 Il Kirghizistan e il Tagikistan, posizionate nella classifica dei 10 paesi con il più alto potenziale di energia idroelettrica, hanno finora sviluppato solo grandi centrali idroelettriche, molte delle quali costruite durante il periodo sovietico. Al contrario, il potenziale di sviluppo di piccole centrali idroelettriche – con energia generata da piccoli fiumi e torrenti per servire le comunità più piccole – è ancora in gran parte non sfruttato in questi paesi. Il Kirghizistan sfrutta solo l'1% del suo potenziale di piccolo idroelettrico, e il Tagikistan solo il 5% del suo potenziale 82 OECD, 2016. Multi-Dimensional Review of Kazakhstan: An Initial Assessment. Vol.1, p. 153. http://www.kazembassy.ru/en/presssluzhba/newsen/6-ekonoika/5868-----1584 http://kazsocial.com/?p=1678 85 http://rus.azattyk.org/archive/ky_News_in_Russian_ru/20160225/4795/4795.html?id=27572577 86 K. Nabieva, 2015. Renewable Energy and Energy Efficiency in Central Asia: Prospects for German Engagement. Marion Dönhoff Working Paper 2015. Michael Succow Foundation, p.4. [Disponibile presso] http://succowstiftung.de/tl_files/pdfs_downloads/MDF%20Working%20Paper/MDF%20Paper_RE%20and%20EE%20in%20Ce ntral%20Asia_Kominla%20Nabiyeva_2015.pdf 83 17 idroelettrico complessivo.87;88 Il Turkmenistan, l'unico paese della regione a non far parte dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (International Renewable Energy Agency IRENA) e senza diritto primario sulle energie rinnovabili, mostra un enorme potenziale per la produzione di energia solare ed eolica, ma deve avviare ancora la produzione di energia da fonti alternative.89;90 L’Uzbekistan ha di recente intensificato gli sforzi per promuovere lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili nel Paese, soprattutto per la produzione di energia solare, poiché esso gode di circa 320 giorni di sole all’anno.91 Esso fornisce incentivi per condurre affari nei settori delle energie rinnovabili, tra cui numerose esenzioni fiscali, e il governo mira a produrre il 21% di tutta la sua energia da fonti di energia rinnovabili entro il 2031.92;93 Di recente, il Paese ha completato la costruzione del più grande impianto fotovoltaico nell’ex Unione Sovietica, un impianto della potenza di 1,2 MW che sarà utilizzato per alimentare un giacimento di gas naturale.94 Gli scienziati uzbeki stimano che il potenziale delle energie rinnovabili del Paese “è tre volte più grande della domanda annuale di risorse energetiche.”95 In Asia centrale, il Kazakistan è il paese leader nelle politiche che riguardano l’energia pulita, ed è stato il primo paese della regione ad adottare tariffe incentivanti per le energie rinnovabili. Nel 2013, il Kazakistan ha lanciato il “Green Bridge Partnership Programme”96, un’iniziativa con l’obiettivo di unire i governi dell’Asia e dell’Europa al fine di sviluppare il settore dell’energia pulita (o energia verde, ‘green energy’), attraverso il sostegno delle principali istituzioni internazionali e del settore privato. Avendo adottato un piano nazionale a favore della transizione verso un'economia verde, il Kazakistan intende avviare più di 100 impianti a energia rinnovabile entro il 2020, con fonti energetiche alternative che, secondo le previsioni, forniranno il 50% di tutta l'elettricità prodotta nel Paese entro il 2050, come indicato nel "Kazakhstan 2050 Strategy”.97 Il Kazakistan, assieme agli investitori locali e internazionali, intende dedicare una media di 3,2 miliardi di dollari all'anno per raggiungere i suoi obiettivi in materia di energia 87 Ibidem, pp. 7-9. N. Kyshtobayev, 2016. Financing Renewable Energy Projects in Kyrgyzstan and Tajikistan: Key Legal Aspects. GRATA. [Disponibile presso] http://www.gratanet.com/uploads/user_11/files/GRATA%20Financing%20of%20Renewable%20Energy%20Project s%20in%20Kyrgyzstan%20and%20Tajikistan%20-%20Key%20Legal%20Aspects%20(March%202016).pdf 89 K. Nabieva, 2015. Renewable Energy and Energy Efficiency in Central Asia: Prospects for German Engagement. Marion Dönhoff Working Paper 2015. Michael Succow Foundation, p. 9. 90 G. Gonul, 2014. Renewable Energy in Central Asia. International Renewable Energy Agency (IRENA). “Sustainable Energy in Central Asia: Business Opportunities and Technology Transfer”, conference, European Commission, Brussels. [Disponibile presso] https://ec.europa.eu/energy/en/events/sustainable-energy-central-asiabusiness-opportunities-and-technology-transfer 91 J. Lillis, 2016. Uzbekistan: Future Dim for Solar Power. EurasiaNet [Disponibile presso] http://www.eurasianet.org/node/78131 92 Ministry of Economy of Uzbekistan, 2014. Sustainable Energy Development in Uzbekistan: Outlook and Possibilities. “Sustainable Energy in Central Asia: Business Opportunities and Technology Transfer”, conference, European Commission, Brussels. [Disponibile presso] https://ec.europa.eu/energy/en/events/sustainable-energycentral-asia-business-opportunities-and-technology-transfer 93 http://www.gopa-intec.de/news/one-further-major-renewable-energy-project-uzbekistan-samarkand-solar-powerproject 94 J. Lillis, 2016. Uzbekistan: Future Dim for Solar Power. Eurasianet. 95 R. A. Zakhidov; S. L. Lutpullayev, 2015. Global Trends in Alternative Energies and Problems in Uzbekistan for the Development of Renewable Energy Sources. Applied Solar Energy. Vol. 51, N. 1, pp. 50-61. Cit. in J. Lillis, 2016. Uzbekistan: Future Dim for Solar Power. Eurasianet. 96 http://gbpp.org/en/ 97 N. Nazarbayev, 2012. Address of President of the Republic of Kazakhstan N. Nazarbayev to the People of Kazakhstan. Strategy Kazakhstan-2050: New Political Course of the Established State. [Disponibile presso] http://ortcom.kz/en/program/program-2050/text/show 88 18 pulita entro il 2050.98;99 Il Paese, che gode di 3.000 ore di sole all'anno, nel 2014 ha inaugurato il suo primo impianto fotovoltaico, con più di 20 progetti sull’energia solare da realizzare entro la fine del 2020. In un incontro con il presidente kazako Nursultan Nazarbayev, tenutosi lo scorso marzo a Bruxelles, il presidente dell'Unione europea Jean-Claude Juncker ha accolto con soddisfazione l'impegno del Kazakistan verso un futuro energetico sostenibile e, a nome dell'Unione europea, ha espresso il sostegno per EXPO 2017, promettendo di portare società europee, decisori politici e scienziati all’esibizione internazionale.100;101 C) Astana: una città intelligente, simbolo della rapida crescita economica dell’Asia centrale Nel 1997, Astana ha sostituito Almaty come capitale del Kazakistan ed è stata definita la "Dubai della steppa" per le sue caratteristiche architettoniche futuristiche. La sua popolazione è salita alle stelle da 280.000 abitanti nel 1997 a 866.000 nel 2015102, fino a 1.000.000 a luglio 2016103. Astana, che in kazako significa "capitale", è stata costruita e sviluppata secondo un preciso piano realizzato con cura. Un pilastro della strategia di sviluppo di Astana è il completamento del progetto "Smart Astana", che mira a portare la capitale tra le prime 50 città intelligenti nel mondo entro il 2017, quando ospiterà l’EXPO.104 Questa strategia ha già dato risultati impressionanti: Astana compare tra le 21 città intelligenti presenti nell’elenco del 2015 stilato dall’Intelligent Community Forum, grazie al miglioramento della qualità di vita nella città mediante l’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in settori quali l’assistenza sanitaria, l'istruzione, il trasporto pubblico e l’e-government.105 Il concetto “Smart Astana” include anche altre iniziative, ad esempio provvedere al miglioramento del sistema delle infrastrutture idriche per ridurre gli sprechi e raggiungere l’efficienza energetica.106 Il progetto "Smart Astana" ha un enorme potenziale ad attrarre gli IDE, ma le opportunità per gli investimenti esteri non si limitano alla capitale kazaka; infatti, sempre più città in Asia centrale stanno seguendo l'esempio di Astana. Di recente, più di sei città nella regione si sono unite all’iniziativa “Il Patto dei Sindaci” (“Covenant of Mayors”), lanciata dall’Unione Europea,107 che mira a coinvolgere le amministrazioni locali e regionali perché si impegnino ad aumentare l’efficienza energetica e l’uso di fonti di energia rinnovabili.108 L’approccio "Smart City" di Astana ha anche portato a un piano coerente per quanto riguarda la costruzione, attualmente in corso, delle strutture per EXPO 2017. Conclusa l’esibizione internazionale, il sito dell’EXPO diventerà la sede del nuovo Centro finanziario internazionale di Astana. I decisori politici kazaki puntano a trasformare Astana nel principale centro finanziario dell'Asia centrale e a costruire un centro finanziario a metà strada tra Londra e Hong Kong, con un sistema giudiziario indipendente basato sul diritto inglese, un trattamento fiscale preferenziale con 50 anni di sgravi fiscali, sedi gratuite per gli uffici, la possibilità di soggiornare nel Paese fino ad un periodo di 5 anni senza visto, un regime fiscale di attrazione per i lavoratori 98 K. Nabieva, 2015. Renewable Energy and Energy Efficiency in Central Asia: Prospects for German Engagement. Marion Dönhoff Working Paper 2015. Michael Succow Foundation, pp. 6-7. 99 Kazakhstan’s Green Energy Revolution, 2015. In “Invest in Kazakhstan”, 2015 ed., pp. 72-75. 100 http://www.brusselstimes.com/eu-affairs/5393/kazakh-president-nazabayev-furthers-eu-kazakhstan-partnershipand-cooperation-during-recent-visit-to-brussels 101 M. Orazgaliyeva (2016). Nazarbayev Discusses EU-Kazakhstan Partnership and Cooperation with Senior European Officials on Visit in Brussels. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/03/1/ 19 stranieri, e una corte arbitrale indipendente.109;110 L’inglese sarà la lingua ufficiale del Centro finanziario internazionale di Astana, e le controversie saranno risolte in inglese da giudici stranieri.111 Il centro è già stato fondato e si sta sviluppando in collaborazione con la Borsa di Londra; si prevede una crescita del PIL dell’1%, grazie all’afflusso di IDE nel mercato dei capitali del Kazakistan.112;113 I diversi tentativi del Kazakistan volti a creare un centro finanziario di importanza mondiale ad Astana rappresentano un esempio di come l’Asia centrale si sta sviluppando molto velocemente, allontanandosi dalla "maledizione" di essere unicamente un esportatore di materie prime. I successi futuri dipendono dalla determinazione dei paesi a tenere il ritmo delle riforme e dalla volontà di aprire ulteriormente il loro potenziale non ancora sfruttato al mondo, attirando una nuova ondata di IDE in diversi settori da quello estrattivo. L’EXPO 2017 rappresenta un’eccellente opportunità per la regione per far conoscere le sue non ancora sfruttate opportunità. 102 http://astana.gov.kz/en/modules/material/9079 http://en.interfax.com.ua/news/general/354638.html 104 Astana: A Smart City Template for Kazakhstan, 2015. In “Invest in Kazakhstan” 2015, pp. 93-95. [Disponibile presso] http://kazakhstan.newsdeskmedia.com/Images/Upload/Kazakhstan_2015/PDFs/Astana_a_smart_city_template_for_ Kazakhstan.pdf 105 http://www.intelligentcommunity.org/index.php?src=news&refno=1589&category=Community&prid=1589 106 Astana: A Smart City Template for Kazakhstan, 2015. In “Invest in Kazakhstan” 2015, pp. 93-95. 107 http://www.eumayors.eu/participation/covenant_map_en.html 108 http://www.eumayors.eu/The-Covenant-of-Mayors-for-Climate.html 109 K.J. Tokayev, 2016. Kazakhstan amidst Four Major Transformations in Eurasia. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/04/kazakhstan-amidst-four-major-transformations-in-eurasia/ 110 Colibri Kazakhstan Legal Firm, 2015. 2015 FDI and Investor Incentives, Kazakhstan. 28th LAWASIA Conference, Sydney, Australia November 6-9, 2015. 111 GRATA Finance & Securities Group Legal Alert, 2016. Major Kazakhstan Legislation Changes in 2015. 112 N. Nazarbayev, 2016. National Plan - Road to Kazakhstan's Dream. Kazinform. [Disponibile presso] http://kazinform.kz/eng/article/2857256 113 A. Turebekova, 2016. British Government, Business Leaders Briefed on Progress of Astana Int’l Financial Centre. Astana Times. [Disponibile presso] http://astanatimes.com/2016/03/british-government-business-leadersbriefed-on-progress-of-astana-intl-financial-centre/ 103 20 Allegati Allegato A: IDE, Afflussi netti (Bilancia dei pagamenti, USD al valore attuale) Fonte: Banca Mondiale, http://data.worldbank.org/indicator/NE.CON.PETC.ZS http://beta.data.worldbank.org/?end=2014&indicators=BX.KLT.DINV.CD.WD&locations=KZ-KG-UZ-TJTM&start=1992&view=chart&year=2010 21 Allegato B: Indice di facilità di fare impresa Asia centrale 2005 - 2015* Nome del paese Kazakistan: Repubblica del Kirghizistan Tagikistan Uzbekistan Nome della sequenza Indice di facilità di fare impresa (da 1=più facile a 185=più difficile) Procedure richieste per avviare un’impresa (in cifre) Tempo necessario per avviare un’impresa (in giorni) Indice di facilità di fare impresa (da 1=più facile a 185=più difficile) Procedure richieste per avviare un’impresa (in cifre) Tempo necessario per avviare un’impresa (in giorni) Indice di facilità di fare impresa (da 1=più facile a 185=più difficile) Procedure richieste per avviare un’impresa (in cifre) Tempo necessario per avviare un’impresa (in giorni) Indice di facilità di fare impresa (da 1=più facile a 185=più difficile) Procedure richieste per avviare un’impresa (in cifre) Tempo necessario per 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 .. .. .. .. .. .. .. .. .. 53 41 8 8 8 8 7 6 6 6 6 6 4 25 21 21 21 20 19 19 19 12 10 5 .. .. .. .. .. .. .. .. .. 67 67 9 9 9 6 5 4 4 4 4 4 4 21 21 21 19 15 14 14 14 10 10 10 .. .. .. .. .. .. .. .. .. 138 132 14 14 13 13 12 8 5 5 5 4 4 79 79 66 66 42 16 13 13 22 28 11 .. .. .. .. .. .. .. .. .. 103 87 11 11 10 10 10 10 9 9 7 7 5 29 29 15 15 15 15 14 12 8.5 8.5 6.5 22 avviare un’impresa (in giorni) * Non ci sono dati disponibili per il Turkmenistan Fonte: Indice di facilità di fare impresa/Banca mondiale: http://databank.worldbank.org/data/reports.aspx?source=doing-business# 23 Allegato C: Livelli di produttività del lavoro in Asia centrale rispetto al resto del mondo Nota: (1) crescita PIL per lavoratore meno crescita PIL per lavoratore; (2) Variazione (%) PIL per lavoratore a confronto con la media mondiale. Il PIL è calcolato in base a un valore costante di 2.000 dollari. Fonte: F. Farra; C. Burgio; M. Cernov (2011). The Competitiveness Potential of Central Asia, p. 14. 24 Allegato D: Mappa dei progetti ferroviari esistenti e in programma in Asia centrale Fonte: http://www.isdp.eu/images/stories/isdp-main-pdf/2015-starr-cornell-norling-eu-central-asia-transport.pdf 25 Allegato E: Gli investimenti del Kazakistan nel settore dei trasporti per il periodo 2015 2020 26 Fonte: Kazakhstan Temir Zholy JSC “NC KTZ” [Disponibile presso] http://www.hazar.org/content/publications/transportation_sector_of_kazakhstan_1328.aspx Allegato F: Corridoi della Cooperazione Economica Regionale dell'Asia Centrale (CAREC) Fonte: http://www.hazar.org/content/publications/central_asia_regional_economic_cooperation_carec_corridors_1385.aspx 27 Allegato G: Energie rinnovabili in Asia centrale: divario tra capacità tecnica e capacità installata Fonte: K. Nabiyeva, 2015. First Steps towards Energy Transition in Central Asia: Opportunities for German and EU Engagement. Michael Succow Foundation. http://www.iea.org/media/workshops/2015/platformistanbul2015/First_Steps_towards_Energy_Transition_in_Centr al_Asia__Opportunities_for_German_and_EU_Engagement.pdf 28 Cos’è l’ECFA L’Asia centrale è una regione più estesa dell’Europa occidentale e al suo interno sono presenti cinque paesi: Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Potendo contare su alcune delle risorse più ricche e diversificate al mondo, negli ultimi vent’anni questa regione si è impegnata a fondo per diventare un affidabile partner a lungo termine dell’Occidente. Il Kazakistan è il motore della crescita economica dell’Asia centrale e il Governo del Kazakistan ha assunto un ruolo guida nello sviluppo dei rapporti con l’Unione europea. Nel suo impegno volto al processo di approfondimento delle relazioni politiche ed economiche con l’Unione europea, il Kazakistan sta partecipando alla creazione dell’Eurasian Council on Foreign Affairs (ECFA), che rappresenta un nuovo e dinamico “think tank”. Il primo Presidente onorario dell’Eurasian Council on Foreign Affairs è Sua Eccellenza Erlan Idrissov, Ministro degli Affari esteri della Repubblica del Kazakistan. L’Eurasian Council on Foreign Affairs è stato modellato sugli esempi vincenti del Council on Foreign Relations degli Stati Uniti; del Royal Institute of International Affairs del Regno Unito con sede presso la Chatham House; e dell’European Council on Foreign Relations dell’UE. Si prevede che, nel corso del tempo, l’Eurasian Council on Foreign Affairs diventerà una preziosa fonte indipendente di ricerche, pubblicazioni e informazioni di alta qualità, che terrà l’Europa aggiornata sullo sviluppo in rapida evoluzione della regione dell’Asia centrale. Si tratta di un lavoro ancora in corso che richiederà dedizione e impegno da parte del team di ricercatori e scrittori dell’ECFA. La sovvenzione per i costi relativi alla creazione dell’ECFA è stata garantita dal Ministro degli Affari esteri della Repubblica del Kazakistan. L’ECFA e il suo staff sono riconoscenti per questa generosa donazione e ringraziano il Ministro degli Affari esteri. Si prevede che, come avviene per gli enti simili di altri paesi, i governi della regione così come gli sponsor aziendali e i privati andranno ad ampliare, sul lungo periodo, la base dei finanziatori dell’ECFA. Un elenco delle prossime pubblicazioni è disponibile qui. Il lancio ufficiale dell’ECFA è avvenuto nel novembre 2014, alla presenza degli illustri membri del suo Consiglio consultivo. Il primo Direttore dell’ECFA, Rauan Kenzhekhanuly, ha fornito regolari aggiornamenti informativi sulla regione nel suo Blog, mentre il nuovo Direttore, Zhanbolat Ussenov, è salito in carica all’inizio del 2015 per continuare a gestire la nuova organizzazione e ha incominciato a dare il suo punto di vista. È possibile registrarsi qui per ricevere regolarmente tutti gli aggiornamenti informativi, così come la newsletter e i bollettini dell’ECFA. Disclaimer importante: Si informano i lettori che le opinioni espresse nella nostra serie di Occasional Paper non rappresentano le opinioni del Presidente onorario Sua Eccellenza Erlan Idrissov, del Ministero degli Affari esteri della Repubblica del Kazakistan, né l’opinione di alcun membro del Consiglio consultivo dell’ECFA. Lo scopo di queste relazioni di ricerca è quello di promuovere il dibattito e la discussione in merito agli importanti sviluppi che si verificano in Asia centrale. 29