Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA
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Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO REGIONALE PRESTAZIONI RELATIVE A: File ‘B’ (assistenza medica di base); File ‘C’ (specialistica ambulatoriale); File ‘D’ (farmaceutica); File ‘E’ (cure termali); File ‘F’ (erogazione diretta farmaci); File ‘G’ (ambulanza ed elisoccorso); File ‘H’ (strutture residenziali e semiresidenziali) Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO REGIONALE ASSISTENZA MEDICA DI BASE COSTRUZIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO ASSISTENZA MEDICA DI BASE ( FILE B) Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 2 2 2.1 DATI OGGETTO DEL FLUSSO INFORMATIVO E CALENDARIO TRASMISSIONI I dati rilevati con questo flusso informativo sono quelli relativi all’assistenza di medicina di base a soggetti domiciliati in asl diversa da quella di residenza. Il flusso non è stato modificato per cui valgono tutte le normative precedenti (D.G.R.C. 1200/06). Calendario di invio dei record relativi al flusso informativo della specialistica ambulatoriale I file relativi alle prestazioni di cui sopra devono essere trasmessi all’Arsan, dalle strutture aziendali deputate a ciò entro il giorno 25 del mese successivo a quello di erogazione della prestazione. 2.2 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. 3 SCHEMA FUNZIONALE DEL FLUSSO INFORMATIVO ASSISTENZA MEDICA DI BASE SW CONTROLAMB Punto di Accoglienza della ASL ( Livello 2) Ufficio Compensazione Arsan DataWareHouse per Analisi Multidimensionali Utilizzatori Nodo Assessorato alla Sanità Internet 4 Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI - S.I.A COSTRUZIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE ( FILE C) Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 3 5 3.1 DATI OGGETTO DEL FLUSSO INFORMATIVO E CALENDARIO TRASMISSIONI I dati rilevati con questo flusso informativo sono quelli relativi alle prestazioni specialistiche ambulatoriali ed alle prestazioni di day service ambulatoriale (queste ultime per le sole strutture che, in base alla vigente normativa, possono erogare il day service) erogate da: • strutture specialistiche ambulatoriali private provvisoriamente accreditate • strutture ambulatoriali pubbliche distrettuali e ospedalieri • strutture ambulatoriali appartenenti ad Aziende ospedaliere, universitarie e IRCCS. Le prestazioni che devono essere rilevate sono le prestazioni specialistiche prescritte su ricetta rossa a carico del servizio sanitario incluse nel nomenclatore regionale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali nel rispetto del tracciato record e del relativo disciplinare tecnico. Calendario di invio dei record relativi al flusso informativo della specialistica ambulatoriale I file relativi alle prestazioni specialistiche ambulatoriali erogate devono essere trasmessi all’Arsan, dalle strutture aziendali deputate a ciò entro il giorno 25 del mese successivo a quello di erogazione della prestazione. Pertanto Gli erogatori pubblici, equiparati e privati accreditati dovranno trasmettere, mensilmente, alle strutture aziendali di competenza, i file delle prestazioni erogate nel mese precedente in tempo utile (il calendario sarà definito con l’ Aziende di competenza) a garantire il rispetto della scadenza di trasmissione dei file all’Arsan. Al punto di accoglienza dei records, 2°livello (in base alle modalità organizzative dell’azienda il 2° livello potrebbe coincidere con il 3° livello), verranno eseguiti i controlli logico formali sui file ricevuti mediante lo specifico SW regionale di controllo denominato Controlamb. Nella fase di avvio del nuovo flusso informativo, in presenza di record che non superano i controlli logico formali, il punto di accoglienza restituirà tutti i record ricevuti all’erogatore accompagnati da un file in formato xls nel quale saranno elencati gli identificativi dei record che risultano errati ed i relativi codici di errore. Le strutture aziendali competenti, a loro volta, trasmetteranno all’Arsan i files, come già detto, entro il giorno 25 di ciascun mese. La trasmissione dei dati all’Arsan sarà eseguita attraverso un protocollo WEB di trasmissione dati che, prima di accettare la trasmissione dei records, effettuerà tutti i controlli logico formali previsti e accetterà la trasmissione, attribuendo un numero di protocollo, solo se tutti i records superano il controllo logico-formale. Qualora risultassero record errati la procedura di ricezione non accetterà la trasmissione e invierà al mittente un file contenente l’elenco dei record errati con la segnalazione dei rispettivi codici di errore. Sarà a cura dell’Arsan l’emanazione e la diffusione di ulteriori specifiche inerenti le modalità operative di gestione e trasmissione degli Archivi. 4.2 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. 6 4.3 ARCHITETTURA DEL FLUSSO INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI – SIA 1) 2) 3) 4) 5) ATTORI Erogatore Punto di ricezione Aziendale Referente Aziendale SIA Arsan Sistema di interrogazione del data base presso gli Uffici dell’Assessorato alla sanità LIVELLO 1 2 3 4 5 Livello 1 - EROGATORE Per “Erogatore” si intende il soggetto che fornisce una prestazione e genera i relativi dati. Nel caso del SIA gli Erogatori sono le strutture specialistiche ambulatoriali private provvisoriamente accreditate, gli ambulatori specialistici pubblici distrettuali e ospedalieri e gli ambulatori delle Aziende ospedaliere, universitarie e IRCCS. Le prestazioni che devono essere rilevate sono le prestazioni specialistiche ambulatoriali prescritte su ricetta rossa a carico del servizio sanitario nel rispetto del tracciato record e del relativo disciplinare tecnico. Gli erogatori temporaneamente accreditati e gli erogatori pubblici registrano i dati di tutte le prestazioni erogate utilizzando proprie procedure di archiviazione curandone la conformità, in formato e contenuto, alla normativa regionale e li avviano al 2° livello, secondo la tempistica stabilita. Agli erogatori pubblici che non dispongono di proprie procedure di archiviazione dati della verrà fornita, dall’Arsan, una specifica procedura di data entry Si sottolinea che gli erogatori, attualmente, oltre a registrare i dati relativi alle prestazioni erogate nel formato previsto dalla DGRC 1200/2006 e trasmetterli all’ Asl, sono tenuti a trasmettere, analoghi dati, anche al Ministero dell’economia e Finanze (MEF) secondo uno specifico tracciato record che chiameremo, da ora in poi, tracciato record MEF ( art. 50 della l. n.326 del 24.11.2003 di conversione del D.L. 269/2003 e successive integrazioni e modifiche). Il nuovo tracciato record per le prestazioni specialistiche ambulatoriali di cui al presente provvedimento oltre a comprendere tutti i campi previsti dal tracciato record MEF, prevede altre informazioni di carattere amministrativo e sanitario (in gran parte già presenti nel tracciato del file C della DGRC 1200/2006). Al fine di garantire che le informazioni inviate al MEF siano, per le variabili comuni, identiche a quelle registrate nel tracciato record regionale delle prestazioni specialistiche si richiede agli erogatori di registrare le prestazioni rispettando il presente tracciato record regionale (File C) e di estrarre, dal suddetto tracciato, le informazioni per la compilazione del tracciato record da trasmettere al MEF. Livello 2 - PUNTO DI RICEZIONE AZIENDALE Per punto di ricezione aziendale s’ intende il luogo dove convergono i dati delle prestazioni inviate dagli erogatori per essere controllati e validati. Tenuto conto del diverso assetto organizzativo che caratterizza ciascuna azienda, i punti di ricezione possono essere decentrati a livello di distretto sanitario o centralizzati a livello aziendale. Ai punti di ricezione gli erogatori del livello 1 trasmetteranno, con le modalità previste, i records relativi a tutte le prestazioni erogate nel mese precedente; l’archivio verrà sottoposto a tutti i 7 controlli logico-formali previsti attraverso una specifica procedura informatica regionale fornita dall’Arsan denominata CONTROLAMB che garantirà l’omogeneità dei controlli su tutto il territorio regionale e consentirà la validazione dei records. Nella fase di avvio del nuovo flusso informativo qualora parte dei record (anche un solo record) inviati mensilmente dal livello 1 non dovessero superare i controlli logico formali il punto di ricezione non acquisirà nessun record e restituirà all’erogatore un file contenete l’elenco dei record (identificativo record) risultati errati ed i codici di errore rilevati. L’erogatore dovrà, quindi, provvedere alla correzione dei records errati e ritrasmettere l’intero archivio al punto di ricezione. Gli archivi che supererano i controlli logico formali dovranno essere inviati dal livello 2 al Servizio Centrale del sistema informativo aziendale. che rappresenta il collettore di tutti i records che, dopo aver rieseguito i controlli mediante il Sw CONTROLAMB, trasmette i record corretti all’Arsan (livello 4). Nelle Asl in cui il punto di ricezione dei dati è centralizzato molto probabilmente i livelli 2 e 3 coincidono. E’ bene sottolineare che l’avvenuta validazione dei dati è elemento indispensabile nel modello studiato. Da un punto di vista informatico la “validazione” si realizza con l’utilizzo del “Bollino blù”, che deve essere inteso come un “marcatore” apposto dal programma Controlamb agli insiemi di dati in maniera del tutto trasparente e non individuabile dall’utente e riconosciuto dai programmi di livello superiore in maniera univoca. La definizione di “Bollino Blù” è l’unico limite al grado di libertà utilizzabile dalle Aziende concorrenti nella sua realizzazione. La funzione del livello 2 è quella di assicurare la completezza della raccolta e, soprattutto, di garantire la conformità del contenuto informativo dei record inviati dal livello 1 con le regole regionali del Flusso informativo della specialistica ambulatoriale Se l’organizzazione aziendale prevede che i punti 2 e 3 siano distinti, CONTROLAMB deve essere utilizzato anche al livello 3. Livello 3 REFERENTE AZIENDALE DEL S.I.A Al livello 3 sono collocate le funzioni del referente aziendale del Sistema informativo della specialistica ambulatoriale (il cui nominativo e recapiti dovranno essere formalmente comunicati all’Arsan). Il referente aziendale diventa l’unico interlocutore di tutti i livelli rispetto al flusso informativo della specialistica ambulatoriale e rappresenta il solo “mittente”, abilitato alla trasmissione dei dati verso l’Arsan. Il referente aziendale è preposto alla promozione e corretta applicazione, all’interno dell’Azienda, di tutte le disposizioni inerenti il flusso informativo della specialistica ambulatoriale. La struttura organizzativa del sistema informativo aziendale deputata alla tenuta dell’archivio aziendale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali collaborerà con il referente aziendale svolgendo le seguenti funzioni: diffusione (ed installazione) del software di gestione del flusso, ove necessario; raccolta delle informazioni dai livelli precedenti; validazione dei dati; trasmissione dei dati al 4° livello Arsan; Trasmissione a tutti gli uffici interni all’Azienda che lavorano dati delle prestazioni specialistiche ambulatoriali (Ufficio compensazione dati relativi ai non residenti Accesso al datawarehouse aziendale da parte delle strutture aziendali Il referente aziendale partecipa alle riunioni del tavolo tecnico presso Arsan e l’Assessorato alla Sanità. La struttura organizzativa del sistema informativo aziendale deputata alla tenuta dell’archivio aziendale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali sarà dotata di una versione di 8 CONTROLAMB più articolata di quella del Livello 2, che dovrà implementare tutte le funzioni esposte nei punti precedenti. La postazione del Livello 3 dovrà essere dimensionata opportunamente e dovrà avere un accesso alla rete pubblica (internet) di velocità adeguata alla trasmissione di documenti anche voluminosi. Il Livello 3 interagisce con il livello 2 ponendosi come interfaccia organizzativa ed informativa tra questo ed il livello 4 (ARSAN), con il quale comunica, via Web, per trasmettere al Livello 4 i record della Specialistica Ambulatoriale utilizzando una procedura apposita detta “PROTOCOLLOAMBWEB”. I compiti del livello ARSAN (livello 4) Governa il Flusso informativo Tiene i rapporti ed colloquia con i referenti aziendali Cura la profilazione di tutti gli utenti di livello 3 del sistema stabilendone i compiti, funzioni e permessi di accesso ai dati E’ responsabile della custodia e del trattamento dei dati; assume la responsabilità delle banche dati in quanto ad integrità e consistenza; amministra ed attua le politiche di sicurezza e di conservazione opportune ed in conformità alle vigenti normative in materia di trattamento dei dati personali e sensibili; Raccoglie i dati della Specialistica Ambulatoriale inviati dai Servizi centrali del SIA e, dopo ulteriori controlli, li consolida nell’archivio regionale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali Sviluppa attività di elaborazione, analisi, valutazione e reporting orientati a descrivere il fenomeno della domanda di prestazioni specialistiche ambulatoriali a supporto delle attività regionali ed aziendali; formula proposte a supporto delle funzioni decisionali del 5° livello. Garantisce, agli Uffici regionali, l’accesso al proprio datawarehouse per la navigazione nel data base della specialistica ambulatoriale. Presso l’Arsan dovranno essere presenti i seguenti moduli software: a. PROTOCOLLOAMB-WEB. Procedura di gestione del colloquio con le Aziende per lo scambio dei file contenenti le prestazioni ambulatoriali. b. CONTR-ANAGRA. Procedura di controllo sull’Anagrafe regionale degli assistiti, esistente presso l’ARSAN, di presenza degli Assistiti fruitori di prestazioni ambulatoriali. c. CONTROLAMB. Procedura gestionale delle varie funzioni di competenza dell’ARSAN. d. AMMINISTRAZIONE. Procedura di amministrazione del Dbase, dei Metadati, dei backup, degli accessi e della sicurezza. 9 Livello 5 Assessorato alla Sanità Ha la possibilità di interrogare tutte le banche dati attraverso strumenti di analisi e supporto direzionale; Guida e commissiona i processi di analisi dei dati, fruendo anche dei risultati delle analisi sviluppate dal livello 4; Valuta e promuove le proposte di aggiornamento delle regole e delle modalità di funzione del Sistema. E’ presente nei tavoli tecnici dei Referenti. 10 SCHEMA FUNZIONALE DEL FLUSSO INFORMATIVO SPECIALISTICA AMBULATORIALE Produzione Strutture ambulatoriali pubbliche distrettuali e ospedaliere ( P.O. a gestione diretta e Osp.religiosi) Livello 1 Produzione Strutture ambulatoriali private accreditate (Livello 1) Produzione Strutture ambulatoriali di AA.OO – AA.OO.UU. – IRCCS ( Livello 1 -2-) SW CONTROLAMB SW CONTROLAMB Punto di Accoglienza della ASL ( Livello 2) Referenta Aziendale SIA (Livello 3) Data base aziendale Ufficio Compensazione altri Utilizzatori Arsan DataWareHouse per Analisi Multidimensionali Utilizzatori Nodo Assessorato alla Sanità Internet 11 Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI FARMACEUTICHE EROGATE DALLE FARMACIE CONVENZIONATE COSTRUZIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI FARMACEUTICHE EROGATE DALLE FARMACIE CONVENZIONATE Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 4 12 4.1 RIFERIMENTI NORMATIVI (Tratta dal documento “PRESTAZIONI FARMACEUTICHE - Nucleo Informativo per la rilevazione delle prestazioni farmaceutiche redatto dal gruppo ristretto del “Mattone 10 del NSIS Prestazioni farmaceutiche” e diffuso a cura del Ministero della Salute – Direzione Generale del Sistema Informativo nel febbraio del 2008) Con i termini “farmaceutica convenzionata” si intende l’erogazione a carico del SSN di medicinali da parte delle farmacie aperte al pubblico, sulla base di presentazione di ricetta medica SSN. Rientrano quindi nella farmaceutica convenzionata: 1) i farmaci di classe A; 2) eventuali farmaci di fascia C che le singole Regioni o Province Autonome rendano concedibili a seguito di innalzamento dei LEA (rilevati separatamente dai medicinali di fascia C erogati agli invalidi di guerra e vittime del terrorismo). Tra le tre tipologie di prestazioni che concorrono alla determinazione della spesa farmaceutica SSN (distribuzione diretta, consumi ospedalieri, convenzionata), la convenzionata è quella che, a livello regionale, viene rilevata in modo più puntuale e sufficientemente omogeneo. Infatti sulla base dei risultati della ricognizione effettuata nelle varie realtà regionali, è emerso che la quasi totalità delle Regioni che hanno risposto ai questionari, rilevano, per il tramite delle ASL almeno i dati necessari alla corretta spedizione ai sensi del DPR 371 del 1998 [estremi identificativi del paziente e del prescrittore, farmaci erogati, costo della prestazione, prezzo del farmaco, eventuale compartecipazione del paziente, sconti L. 662/96 e s.m.i., sconto DL 156/2004 o eventuali altri provvedimenti amministrativi adottati a livello centrale, struttura erogante (farmacia), struttura pagante (azienda sanitaria), identificativo della ricetta e quindi del ricettario]. In generale controlli sulla correttezza della spedizione delle ricette, vengono eseguiti in maniera informatizzata su tutte le ricette in tutte le regioni; i dati raccolti in generale confluiscono in un database statistico-epidemiologici regionale o aziendale. La frequenza delle rilevazioni dei dati della farmaceutica convenzionata, secondo quanto emerso dai questionari analizzati, è mensile per tutte le Regioni, coerentemente con la frequenza di rimborso delle farmacie da parte delle Aziende sanitarie. La registrazione delle informazioni relative alle prestazioni assistenziali della farmaceutica convenzionata tende ad individuare : a) colui che riceve la prestazione (l’assistito utilizzatore del farmaco) e questo per poter conteggiare i pazienti utilizzatori, il livello di consumo di determinati farmaci, associare le informazioni di questo archivio a quelle registrate in altre basi dati sanitarie; b) la struttura erogatrice (la farmacia pubblica convenzionata) e la struttura pagante la prestazione (azienda sanitaria di competenza dell’assistito); c) il medico prescrittore, ed eventualmente il medico che ha suggerito la prescrizione; d) il farmaco erogato, individuato in modo univoco con il codice AIC che consente di riconoscere criteri di rimborsabilità, eventuali note AIFA, i prezzi, la classe ATC, informazioni posologiche, ditta produttrice. All’atto di avvio del flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche convenzionate, l’ARSAN si è dotata di abbonamento alla Banca Dati Farmadati quale fonte di riferimento certificata per caratterizzare i farmaci erogati. Nel lavoro svolto dal gruppo regionale ristretto di aggiornamento del tracciato record del file D presentato nella DGRC 1200/06, si è reso necessario tener conto dei tracciati record utilizzati per la 13 trasmissione dei dati al Ministero delle Finanze, come disposto dall’articolo 50 della legge 326/03, e delle informazioni presenti e rilevabili sulla nuova ricetta come da decreti di modifica del 17/03/08 (Applicazione delle disposizioni di cui al comma 2 dell’articolo 50 legge 24 novembre 2003, n. 326, revisione del decreto ministeriale del 18 maggio 2004, concernente il modello di ricettario medico a carico del Servizio sanitario nazionale - Modello della nuova ricetta) e del 18/03/08 (Applicazione delle disposizioni di cui al comma 5 dell’articolo 50 legge 24 novembre 2003, n. 326, revisione del decreto ministeriale 27 luglio 2005, concernente i parametri tecnici per la trasmissione telematica delle ricette). Il contesto regionale Sull’attività assistenziale con somministrazione dei medicinali attraverso le farmacie convenzionate la Giunta Regionale della Campania è intervenuta con diversi atti normativi collegati al DPR 371/98 con cui è attualmente formalizzata la convenzione delle farmacie con il SSN. In particolare è data molta attenzione alle informazioni attinenti la spesa sostenuta per questo tipo di prestazioni assistenziali e, nell’ottica della riqualificazione del SSR e della razionalizzazione delle spese, si sono operati interventi per aumentare conoscenze e momenti di controllo delle Aziende Sanitarie Locali. Si sono sviluppati gli archivi delle prestazioni farmaceutiche territoriali in ciascuna ASL che sono stati popolati con l’intervento dai service esterni per la digitalizzazione delle informazioni contenute nelle ricette trasmesse mensilmente dalle farmacie. I dati inseriti sono oggetto di controlli, favoriscono le verifiche contabili e consentono elaborazioni, sia di tipo epidemiologico che per valutazioni economiche. Nel corso del 2008 le farmacie territoriali, per quanto disposto dall’art. 50 della legge 326/03, inviano direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati delle ricette che hanno trattato, andando a costituire un altro database, mantenuto dalla SOGEI. Questa azienda rimanda le informazioni ricevute sia all’erogatore, sia all’ASL nel cui territorio è ubicata la farmacia, sia, con dati meno esaustivi, al livello regionale, consentendo di effettuare verifiche sulle modalità di input ed invio dei dati. Come per gli altri flussi informativi, anche in questo caso presso l’Agenzia Sanitaria Regionale della Campania viene predisposto il contenitore dei dati regionali, disponibili per valutazioni ed analisi relative a queste attività. 4.2 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. 4.3 L’ARCHITETTURA DEL FLUSSO. Nella figura seguente è illustrato lo schema logico del flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche erogate in convenzione, disegnato per la regione Campania. Gli attori del flusso sono: 1) le farmacie convenzionate; 2) i servizi farmaceutici delle Aziende Sanitarie Locali, con il personale dedicato all’attività assistenziale territoriale, che ricevono le impegnative 14 3) i service che operano per la digitalizzazione, il controllo e la contabilizzazione delle ricette acquisite dai Servizi Farmaceutici Aziendali 4) l’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania. 5) le Aree 19 e 20 dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania. 6) gli Operatori delle Aziende autorizzati ad utilizzare i dati presenti nei Data Base dell’Agenzia Attualmente le ASL ricevono i dati delle ricette, computerizzati dalle specifiche ditte di service, entro 90 giorni dopo il mese di erogazione del farmaco, per cui va prospettato un termine per la centralizzazione dei dati raccolti, nel contenitore regionale ubicato presso l’ARSAN; entro i 120 giorni dal mese di acquisizione del farmaco da parte del cittadino. 15 SCHEMA FUNZIONALE DEL FLUSSO INFORMATIVO FARMACEUTICA CONVENZIONATA M. E. F. Sogei AZIENDE Servizi Farmaceutici Aziendali Programma regionale di Controllo Logico Formale (DGRC 1200/06) Flussi Validati dal Controllo Regionale Database Aziendali Servizio Aziendale Compensazione Interaziendale Interregionale ARSan DataWareHouse per Analisi Multidimensionali Nodo Assessorato alla Sanità Utilizzatori Internet 16 Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO PER LE CURE TERMALI COSTRUZIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO PER LE CURE TERMALI ( FILE E) Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 5 17 5.1 DATI OGGETTO DEL FLUSSO INFORMATIVO E CALENDARIO TRASMISSIONI I dati richiesti sono relativi al set di informazioni legate alle prestazioni di cura termale erogate da: • strutture termali pubbliche; • strutture termali private accreditate. Le prestazioni che devono essere rilevate sono le prestazioni di cura termale prescritte su ricetta rossa a carico del servizio sanitario incluse nel nomenclatore regionale delle prestazioni termali nel rispetto del tracciato record e del relativo disciplinare tecnico. Calendario di invio dei record relativi al flusso informativo della specialistica ambulatoriale I file relativi alle prestazioni di cura termale erogate devono essere trasmessi all’Arsan, dalle strutture aziendali deputate a ciò entro il giorno 25 del mese successivo a quello di erogazione della prestazione. Pertanto Gli erogatori pubblici, equiparati e privati accreditati dovranno trasmettere, mensilmente, alle strutture aziendali di competenza, i file delle prestazioni erogate nel mese precedente in tempo utile (il calendario sarà definito con l’ Aziende di competenza) a garantire il rispetto della scadenza di trasmissione dei file all’Arsan. Al punto di accoglienza dei records, 2°livello (in base alle modalità organizzative dell’azienda il 2° livello potrebbe coincidere con il 3° livello), verranno eseguiti i controlli logico formali sui file ricevuti mediante lo specifico SW regionale di controllo denominato Controlamb. Nella fase di avvio del nuovo flusso informativo, in presenza di record che non superano i controlli logico formali, il punto di accoglienza restituirà tutti i record ricevuti all’erogatore accompagnati da un file in formato xls nel quale saranno elencati gli identificativi dei record che risultano errati ed i relativi codici di errore. Le strutture aziendali competenti, a loro volta, trasmetteranno all’Arsan i files, come già detto, entro il giorno 25 di ciascun mese. La trasmissione dei dati all’Arsan sarà eseguita attraverso un protocollo WEB di trasmissione dati che, prima di accettare la trasmissione dei records, effettuerà tutti i controlli logico formali previsti e accetterà la trasmissione, attribuendo un numero di protocollo, solo se tutti i records superano il controllo logico-formale. Qualora risultassero record errati la procedura di ricezione non accetterà la trasmissione e invierà al mittente un file contenente l’elenco dei record errati con la segnalazione dei rispettivi codici di errore. Sarà a cura dell’Arsan l’emanazione e la diffusione di ulteriori specifiche inerenti le modalità operative di gestione e trasmissione degli Archivi. 5.2 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. 18 5.3 ARCHITETTURA DEL FLUSSO INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI DI CURA TERMALE 1) 2) 3) 4) 5) ATTORI Erogatore Punto di ricezione Aziendale Servizio di compensazione. Arsan Sistema di interrogazione del data base presso gli Uffici dell’Assessorato alla sanità LIVELLO 1 2 3 4 5 19 SCHEMA FUNZIONALE DEL FLUSSO INFORMATIVO CURE TERMALI Produzione Strutture termali private accreditate (Livello 1) Produzione Strutture termali pubbliche Livello 1 SW CONTROLAMB Punto di Accoglienza della ASL ( Livello 2) Database Aziendali altri Utilizzatori Arsan DataWareHouse per Analisi Multidimensionali Utilizzatori Nodo Assessorato alla Sanità Internet 20 Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI FARMACEUTICHE EROGATE IN DISTRIBUZIONE DIRETTA E PER CONTO Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 6 21 PREMESSA (Tratta dal documento “LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE E LA TRASMISSIONE DEI FILE AL NSIS V2_0” redatto e diffuso a cura del Ministero della Salute – Direzione Generale del Sistema Informativo nel febbraio del 2008) La distribuzione diretta è intesa come la dispensazione, per il tramite delle strutture ospedaliere e dei presidi delle aziende sanitarie locali, di medicinali ad assistiti per la somministrazione al proprio domicilio. La distribuzione diretta può avvenire anche attraverso specifici accordi con le farmacie territoriali, pubbliche e private (distribuzione per conto). Tale forma di erogazione si è sviluppata in modo consistente, nell’arco di un decennio, a seguito di diverse disposizioni legislative volte a: • • • • garantire la continuità assistenziale, mediante la creazione di un’area terapeutica tra la terapia intensiva (ospedale) e la cronicità (medicina territoriale); monitorare l'appropriatezza di utilizzo di determinati farmaci; agevolare l'accesso ai farmaci da parte di specifiche categorie di pazienti; salvaguardare la gestione finanziaria del sistema sanitario nazionale, mediante il contenimento della spesa farmaceutica. In base a quanto previsto dalla normativa vigente, la distribuzione diretta può essere organizzata secondo due modelli. Il primo modello consiste nella erogazione del farmaco al paziente attraverso le strutture delle Aziende Sanitarie (distribuzione diretta propriamente detta): in tal caso, le Aziende Sanitarie Locali e le Aziende Ospedaliere acquistano i farmaci, secondo le condizioni di norma previste per il Servizio Sanitario Nazionale, e li distribuiscono, mediante le proprie strutture, direttamente ai pazienti per il consumo al proprio domicilio. Il secondo modello si basa, invece, su un accordo tra Regione/ASL e distributori (grossista e/o farmacia) per la distribuzione del farmaco al paziente (distribuzione per conto): in tal caso i farmaci sono acquistati dalla ASL/Regione e vengono distribuiti al paziente dalle farmacie territoriali aperte al pubblico, per conto di detta ASL/Regione. In questo caso sono stipulati accordi con le farmacie in cui generalmente è prevista la remunerazione del servizio di distribuzione sulla base di una percentuale sul prezzo al pubblico del farmaco o di una commissione per confezione o ricetta. Figura 1: Modelli organizzativi per la distribuzione diretta 22 Rientrano nella distribuzione diretta le prestazioni farmaceutiche, destinate al consumo al domicilio, erogate: • ai pazienti alla dimissione da ricovero o visita specialistica, limitatamente al primo ciclo terapeutico completo; • ai pazienti cronici e/o soggetti a piani terapeutici; • ai pazienti in assistenza domiciliare, residenziale o semiresidenziale; • ai pazienti detenuti presso strutture carcerarie. La distribuzione per conto è prevista per le stesse tipologie di pazienti ed è effettuata da parte di farmacie convenzionate, pubbliche e private, per conto delle Aziende Sanitarie Locali. Con il DM 31 luglio 2007 è stata istituita, nell’ambito del NSIS una banca dati finalizzata a rilevare le prestazioni farmaceutiche erogate in distribuzione diretta. Il decreto, inoltre, mira a disciplinare il flusso informativo di alimentazione di tale banca dati. La disponibilità delle informazioni sulla distribuzione diretta nell’ambito del NSIS consentirà di aggiungere un ulteriore elemento nella ricostruzione del percorso seguito dal farmaco lungo la catena distributiva. In particolare, esse saranno integrate con quelle relative alla distribuzione ed al consumo di farmaci disponibili, quali i dati delle prescrizioni farmaceutiche raccolti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’attuazione dell’art. 50 (distribuzione dei farmaci attraverso la rete delle farmacie convenzionate territoriali) ed i dati sulla distribuzione dei medicinali rilevati con il progetto “Tracciabilità del farmaco”. Figura 2: il percorso di distribuzione del farmaco e sistemi informativi Ai sensi dell’art. 1, comma 2 del DM del 31/07/07, la rilevazione delle prestazioni in distribuzione diretta si applica a: 1. tutti i medicinali per uso umano dotati di codice di autorizzazione all’immissione in commercio in Italia, ai sensi dell’articolo 6 del Decreto Legislativo 219 del 2006; 23 2. 3. 4. medicinali preparati in farmacia in base ad una prescrizione medica destinata ad un determinato paziente, detti «formule magistrali»; medicinali preparati in farmacia in base alle indicazioni della Farmacopea europea o delle Farmacopee nazionali in vigore negli Stati membri dell'Unione europea, detti «formule officinali»; medicinali esteri non autorizzati all’immissione in commercio in Italia, utilizzati ai sensi del decreto ministeriale 11 febbraio 1997. Le confezioni di prodotti medicinali di cui al punto 1 sono univocamente identificate dal bollino unico, di cui al Decreto Ministeriale del 2 agosto 2001, riportato sulla confezione e recante il codice di autorizzazione all’immissione in commercio ed un numero progressivo numerico. L’identificazione di tali medicinali, per il flusso informativo sulla distribuzione diretta, può, tuttavia, avvenire mediante la rilevazione del codice di AIC del medicinale e della relativa quantità espressa in confezioni o in unità posologiche. I medicinali esteri non registrati in Italia, le formule magistrali ed officinali e i gas medicali non dotati di AIC sono identificati attraverso il codice Anatomico - Terapeutico - Chimico (ATC), di massimo dettaglio disponibile, a partire dal III livello. Tutte le informazioni relative alle prestazione farmaceutiche erogate in distribuzione diretta devono essere trasmesse al NSIS in file predisposti secondo il formato specificato nel documento “Specifiche funzionali dei tracciati”. I documenti relativi al flusso informativo in oggetto sono disponibili per la consultazione e scaricabili dal sito tematico NSIS del Ministero della Salute. 6.1 I DATI OGGETTO DEL FLUSSO INFORMATIVO DELLA DISTRIBUZIONE DIRETTA E PER CONTO DEI FARMACI IN REGIONE CAMPANIA Il flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche erogate in distribuzione diretta e per conto contiene i dati relativi all’assistenza effettuata con medicinali destinati al consumo al domicilio, per i pazienti descritti nel paragrafo precedente. Il flusso informativo del file F della regione Campania inoltre accoglie i dati di prestazioni terapeutiche erogate in regime di ricovero; la rendicontazione di queste prestazioni è regolamentata dalle DGRC n. 1034 del 28 luglio 2006 (Farmaci oncologici ad alto costo) e n. 2250 del 21 24 dicembre 2007 (Erogazione di farmaci per la terapia sostitutiva dei pazienti con emofilia e coagulopatie congenite). Le tipologie di medicinali che costituiscono la prestazione oggetto del flusso informativo, sono indicate nel precedente paragrafo. Il file F regionale accoglie i dati con le informazioni delle prestazioni farmaceutiche effettuate in distribuzione diretta e per conto, per: • popolare l’archivio regionale di queste prestazioni assistenziali; • trasmettere i dati al Ministero della Salute, come previsto dal DM 31/07/07 e successive integrazioni e modifiche; • operare gli scambi informativi relativi alla compensazione interaziendale ed interregionale della mobilità sanitaria. Nell’archivio dei dati di queste prestazioni si riconoscono in via prioritaria le dimensioni elencate di seguito che devono consentirne l’identificazione univoca: “cittadino”, le informazioni sono raccolte per: o riconoscere l’individuo che ha ricevuto la prestazione, o analizzare la domanda sul territorio, o analizzare statisticamente la domanda per età e sesso, o rilevare informazioni di tipo economico (tipo di esenzione); “prescrittore” per collegare la domanda a chi la genera; “prestazione farmaceutica”; “erogatore”, per poterlo individuare in modo univoco. 6.2 IL CONTESTO NORMATIVO Il contesto nazionale La distribuzione diretta è stata prevista dalla Legge 405/2001: In particolare nell’art. 8 “Particolari modalità di erogazione di medicinali agli assistiti” si indica che “le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, anche con provvedimenti amministrativi, hanno facoltà di: a) stipulare accordi con le associazioni sindacali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private, per consentire agli assistiti di rifornirsi delle categorie di medicinali che richiedono un controllo ricorrente del paziente anche presso le farmacie predette con le medesime modalità previste per la distribuzione attraverso le strutture aziendali del Servizio sanitario nazionale, da definirsi in sede di convenzione; b) assicurare l'erogazione diretta da parte delle aziende sanitarie dei medicinali necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale; c) disporre, al fine di garantire la continuità assistenziale, che la struttura pubblica fornisca direttamente i farmaci, limitatamente al primo ciclo terapeutico completo, sulla base di direttive regionali, per il periodo immediatamente successivo alla dimissione dal ricovero ospedaliero o alla visita specialistica ambulatoriale.” Nella Determinazione dell’AIFA del 29 ottobre 2004, si è “ritenuto di dover specificare in apposito elenco (Allegato 2) i medicinali per i quali sussistono le condizioni di impiego clinico e di setting assistenziale compatibili con la distribuzione diretta ovvero con forme alternative di distribuzione che garantiscono uno specifico monitoraggio dei consumi e la cui adozione, per entità e modalità, 25 dipende dall'assetto normativo, dalle scelte organizzative e dalle strategie assistenziali definite e assunte da ciascuna Regione e Provincia Autonoma”. Il PH-T, Prontuario della Distribuzione Diretta viene istituito come strumento di erogazione dei farmaci con forme di distribuzione alternativa, che garantiscono uno specifico monitoraggio dei consumi e la presa in carico e la continuità assistenziale H (Ospedale) - T (Territorio). Il PH-T parte dall’osservazione della modifica concettuale e strutturale dei servizi assistenziali, con la trasformazione dell’organizzazione dell'ospedale, concepito come area della terapia intensiva e della criticità, rispetto alla medicina territoriale cui viene affidata la gestione della cronicità: Il PH-T è uno strumento generato per assicurare tale continuità, colloca il paziente al centro della strategia assistenziale in cui c’è criticità diagnostica e terapeutica, si riconosce la necessità di periodici follow-up nella struttura specialistica. In questo contesto, il PH-T non scaturisce da peculiari necessità di controllo della spesa, ma dall’esigenza di adeguare le strategie assistenziali ai processi di trasformazione in sanità, senza stravolgere il sistema distributivo intermedio e finale. Con il DM 31/07/07 viene definitivamente avviato il flusso informativo ministeriale della distribuzione diretta. Il contesto regionale In materia di somministrazione diretta dei farmaci la Giunta Regionale della Campania ha emanato norme sin dal luglio 2001, con l’approvazione della DGRC n. 3513/01 “Provvedimenti urgenti per il miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie e per il contenimento della spesa regionale” cui ne sono seguiti una serie di altri, quali la DGRC n. 4063/01 “Assistenza farmaceutica al pazienti dimessi da presidi sanitari” e la DGRC n. 4064/01 “Distribuzione diretta, anche da parte delle strutture pubbliche, dei farmaci ex D.M. 22.12.2000 allegato 2. Direttive”. In questo contesto rientra il Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale - PTOR, predisposto in seguito alla delibera 4734/99 e di cui sono stati pubblicati periodici aggiornamenti. Dal 2006 il Settore Farmaceutico dell’Assessorato alla Sanità ha posto in essere un flusso informativo dei dati globali di spesa farmaceutica di distribuzione diretta, per struttura aziendale, con il quale nel 2007 sono stati rilevati i dati di circa il 60% delle ASL ed AO della regione. Va aggiunto che, con la DGRC 1034/06, per rendicontare l’uso di farmaci oncologici ad alto costo somministrati in regime di ricovero è stato previsto di utilizzare lo stesso tracciato record del flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche erogate in somministrazione diretta (file F), attivo per lo scambio di informazioni relative alla compensazione interaziendale. Con la delibera 516/07 sono state adottate misure per intensificare le attività di distribuzione diretta dei farmaci attraverso l'apertura al pubblico di farmacie ospedaliere e di unità operative farmaceutiche territoriali. Nel dicembre 2007, con la collaborazione del Settore Farmaceutico dell’Assessorato regionale alla Sanità e dell’ARSAN, viene elaborato il piano di attuazione del flusso informativo della somministrazione diretta e per conto dei farmaci ai sensi del decreto del Ministero della Salute del 31.07.2007) che è approvato dalla Cabina di Regia nazionale nel gennaio del 2008 in cui si fissano le tappe, le modalità ed i tempi per rendere operativa la raccolta, l’archiviazione e la trasmissione al Ministero della Salute dei dati relativi alla distribuzione diretta di tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere della regione Campania. 26 6.3 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. 6.4 L’ARCHITETTURA DEL FLUSSO. Nella figura seguente è illustrato lo schema logico del Flusso informativo delle prestazioni farmaceutiche a somministrazione diretta e per conto, così come disegnato dalla regione Campania. Gli attori del flusso sono: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Le Aziende Sanitarie Locali. I Presidi Ospedalieri delle Aziende Sanitarie Locali. Le Aziende Ospedaliere. Gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Le Aziende Universitarie Policlinico. Le Unità Operative Farmaceutica di ciascuno dei 5 precedenti attori. L’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania. Le Aree 19 e 20 dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania. Gli Operatori delle Aziende autorizzati ad utilizzare i dati presenti nei Data Base dell’Agenzia Calendario di invio dei record relativi al flusso informativo del file F (assistenza farmaceutica diretta e per conto) L’andata a regime di questo flusso informativo consentirà di interrompere l’invio dei dati delle prestazioni assistenziali di erogazione dei farmaci in diretta e per conto richiesti dal DM 31/07/07 e ad oggi trasmessi al Ministero della Salute secondo il tracciato di fase 2 ed attivare la trasmissione prevista per la fase 3. Ciascuna Azienda Sanitaria ed Ospedaliera dovrà inviare i dati relativi a questo flusso informativo con cadenza mensile, entro il 10° giorno del mese successivo a quello cui si riferiscono le prestazioni (sono ammesse integrazioni e modifiche ai dati inviati entro il 30 giorno del mese successivo), con il software reso disponibile dall’ARSAN e operante presso gli uffici aziendali per la compensazione interaziendale. Come indicato nel Piano di adeguamento della regione Campania al Decreto Ministeriale 31/07/07, al livello regionale l’ARSAN distinguerà i dati da trasmettere al Sistema Informativo del Ministero della Salute da quelli trasmessi dalle Aziende con il file F per motivi diversi (vedi farmaci oncologici somministrati a pazienti ricoverati in regime di DH). In ciascuna Azienda sono già attivi i referenti indicati dalle Direzioni Generali che sono stati coinvolti nella trasmissione dei dati previsti per le fasi 1 e 2 del DM 31/07/07. E’ tuttora necessario avvalersi della loro collaborazione per poter rispondere ai quesiti specifici di questa materia assistenziale e per acquisire in modo corretto e completo i dati delle prestazioni farmaceutiche somministrate in diretta, presenti negli archivi aziendali. 27 SCHEMA FUNZIONALE DEL FLUSSO INFORMATIVO “SOMMINISTRAZIONE DIRETTA E PER CONTO” AZIENDE Aziende senza Sistema Informativo Aziende con proprio Sistema Informativo Programma regionale Immissione dati (DGRC 1200/06) Servizi Farmaceutici Aziendali Servizi Farmaceutici Aziendali Programma regionale di Controllo Logico Formale (DGRC 1200/06) Flussi Validati dal Controllo Regionale Database Aziendali Servizio Aziendale Compensazione Interaziendale Interregionale ARSan DataWareHouse per Analisi Multidimensionali Nodo Assessorato alla Sanità Utilizzatori Internet 28 Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO REGIONALE AMBULANZE ED ELISOCCORSO COSTRUZIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO AMBULANZE ED ELISOCCORSO ( FILE G) Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 7 29 7.1 DATI OGGETTO DEL FLUSSO INFORMATIVO E CALENDARIO TRASMISSIONI I dati rilevati con questo flusso informativo sono quelli relativi all’invio di ambulanze e/o elisoccorso a soggetti domiciliati in asl diversa da quella di residenza. Il flusso non è stato modificato per cui valgono tutte le normative precedenti (D.G.R.C. 1200/06). Calendario di invio dei record relativi al flusso informativo della specialistica ambulatoriale I file relativi alle prestazioni di cui sopra devono essere trasmessi all’Arsan, dalle strutture aziendali deputate a ciò entro il giorno 25 del mese successivo a quello di erogazione della prestazione. 7.2 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. Ad oggi tale flusso non risulta essere ancora operativo. 30 Regione Campania Assessorato alla Sanità SISTEMA INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI RESIDENZIALI, SEMIRESIDENZIALI, DOMICILIARI E AMBULATORIALI NELL’AMBITO DELLA RIABILITAZIONE ESTENSIVA E DI MANTENIMENTO COSTRUZIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI RESIDENZIALI, SEMIRESIDENZIALI, DOMICILIARI E AMBULATORIALI NELL’AMBITO DELLA RIABILITAZIONE ESTENSIVA E DI MANTENIMENTO ( FILE H) Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Allegato 8 31 8.1 dati oggetto del flusso e calendario Il contesto normativo nazionale Le prestazioni residenziali per disabili sono erogate in Italia da un’ampia varietà di strutture. Il Decreto sulla Integrazione Socio-Sanitaria (DPCM 14 febbraio 2001) consente di classificare queste prestazioni, in ragione del diverso impegno per interventi di tipo sanitario in: - Prestazioni Sanitarie a rilevanza Sociale (art. 3, comma 1) - Prestazioni Sociali a rilevanza Sanitaria (art. 3, comma 2). In questa ultima categoria sono ricomprese le Prestazioni ad elevata Integrazione Socio-Sanitaria (art. 3, comma 3) a totale carico del SSN. Rientrano nel SSN le prestazioni Sanitarie a valenza Sociale e quelle Socio-Sanitarie ad Elevata Integrazione Sanitaria. Il Decreto sui Livelli Essenziali di Assistenza (DPCM 29 novembre 2001) individua come “Livello Essenziale di Assistenza” la assistenza territoriale semiresidenziale e residenziale riferibile ad “attività sanitaria e socio-sanitaria nell’ambito di programmi riabilitativi a favore di disabili fisici, psichici e sensoriali” erogata con le caratteristiche “dei presidi di riabilitazione extra-ospedaliera a ciclo diurno o continuativo e delle RSA per disabili”, così come definiti dalla Linee Guida sulla Riabilitazione del 7 maggio 1998 (Allegato 1.B. attività territoriali residenziali e semiresidenziali). Individuando le prestazioni ad Integrazione Sociosanitaria il Decreto prevede inoltre, per il macrolivello assistenza territoriale residenziale, che le attività riferibili a “prestazioni terapeutiche e socio-riabilitative in regime residenziale” comportino per gli utenti una partecipazione alla spesa pari al 30% per i disabili gravi e al 60% per i disabili semplicemente privi di sostegno familiare. Restano invece escluse dalla partecipazione le prestazioni erogate in favore di persone in programmi diagnostico-terapeutici con responsività minimale, o di minori con disturbi comportamentali o con patologie di interesse neuropsichiatrico (Allegato 1.C. punto 9, disabili, livelli a) e b) ). Questa classificazione delle tipologie di prestazione, con riferimento al loro inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza ed alla copertura da parte del SSN, suppone la definizione di un flusso informativo capace di distinguere le diverse tipologie di prestazioni, in grado di ricostruire almeno i principali elementi del percorso clinico-assistenziale delle persone, i Livelli Essenziali di Assistenza effettivamente garantiti, i trend di utilizzo delle prestazioni residenziali anche in rapporto agli altri sistemi di offerta. Le modalità del mandato ed i tempi assegnati al gruppo tecnico non consentono tuttavia, come pure sarebbe invece auspicabile, la definizione di un nuovo modello di flusso informativo che utilizzi strumenti oggettivi di Valutazione Multidimensionale dai quali siano ricavabili anche strumenti e pesi per la valutazione del carico assistenziale e per l’analisi del case-mix assistenziale delle strutture (strumenti testati dal Mattone 12: VAOR/RUG, SOSIA, SVAMA, AGED) nonché, tramite dati relativi agli obiettivi riabilitativi e socio-relazionali raccolti ed analizzati attraverso la scheda ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health, WHO 2002) valutazioni di esito e di efficacia delle prestazioni riabilitative. Il contesto normativo regionale Con la Circolare n. 5152 del 04.06.1997, l’Assessorato alla Sanità della Regione Campania ha identificato il set minimo di dati utili per la compensazione interaziendale delle prestazioni residenziali e semiresidenziali nell’ambito della riabilitazione extra-ospedaliera. Successivamente, con la DGRC 1200/2006 ha potenziato e revisionato il flusso informativo relativamente all’assistenza extra-ospedaliera. Il piano di attuazione del flusso informativo qui revisionato fissa al 1° gennaio 2009 l’entrata a regime dei nuovi tracciati e del disciplinare tecnico. 32 A partire da quella data tutte le Aziende Sanitarie Locali invieranno i tracciati record, d’ora in poi denominati semplicemente “File H” all’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania (ARSAN) mensilmente entro il giorno 25 di ogni mese successivo a quello dell’avvenuta erogazione delle prestazioni. I dati oggetto del flusso informativo Le Linee-guida del Ministro della Salute per le attività di riabilitazione (GU 30 maggio 1998, n. 124) forniscono indirizzi per la organizzazione della rete dei servizi di riabilitazione e criteri generali per gli interventi di assistenza riabilitativa attivabili all'interno dei livelli uniformi di assistenza previsti dal Piano Sanitario Nazionale (PSN), adottando quale riferimento un modello di percorso integrato socio-sanitario, ferma restando l'autonomia delle Regioni e delle Province autonome nell'adottare le soluzioni organizzative più idonee in relazione alle esigenze della propria programmazione. Nella prassi, si sono applicati tre modelli riabilitativi, variamente integrati tra loro: - Un modello prettamente “ospedaliero”, nel quale la riabilitazione si inserisce nella fase postacuzie, ha una durata di tempo limitata e si concentra su obiettivi di recupero e rieducazione funzionale. - Un modello di tipo “extra-ospedaliero” fortemente orientato al recupero della abilità in senso ampio, allo sviluppo di ausili e strategie adattative, al reinserimento psico-sociale e lavorativo, a problematiche di tipo educativo e relazionale. - Un modello di tipo “residenziale”, generalmente orientato all’anziano, che si presenta come una rieducazione funzionale residuale in soggetti con patologie minori o con modeste aspettative di recupero. Il flusso informativo della riabilitazione intensiva viene alimentato dalle SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) attraverso i codici di disciplina n. 56 (Recupero e Rieducazione Funzionale), n. 75 (Neuroriabilitazione), n. 28 (Unità Spinale) mentre la Lungodegenza è identificata dal codice di attività n. 60 ma per le prestazioni connesse alla cd. “fase estensiva e di mantenimento” indicata nel paragrafo dei LEA dedicato all’assistenza in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, diurna, domiciliare, non esiste un flusso informativo unico oltre a quello legato ai flussi ministeriali annuali (RIA 11 “Attività degli Istituti di Riabilitazione ex art. 26/833” e STS 24 “Attività delle Strutture Residenziali e Semiresidenziali”). Secondo il Mattone 12 “Prestazioni Residenziali e Semiresidenziali” (vedi Progetto Mattoni del SSN), si intendono per prestazioni residenziali e semiresidenziali il complesso integrato di prestazioni socio-sanitarie erogate a persone non autosufficienti non assistibili a domicilio all’interno di nuclei accreditati per la specifica funzione. La prestazione non è quindi un singolo atto assistenziale, ma il complesso dell’assistenza erogata. La prestazione si caratterizza di norma come prestazione di assistenza a lungo termine a persone non autosufficienti in condizioni di cronicità e/o relativa stabilizzazione delle condizioni cliniche, distinguendosi quindi dalle prestazione di “terapia post-acuzie” (Riabilitazione e Lungodegenza post-acuzie) svolte di norma in regime ospedaliero o in strutture extra-ospedaliere specializzate per la riabilitazione. I dati richiesti sono relativi al set di informazioni legate alle prestazioni residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari negli ambiti della riabilitazione estensiva e di mantenimento extra-ospedaliera: Il flusso informativo prevede la compilazione, per ogni utente, di una scheda contenente dati anagrafici ed amministrativi, il tipo di assistenza erogata dalla struttura, la classe di menomazione (solo per Assistenza riabilitativa ex art. 26 L. 833/78), il codice ICD-9 relativo alla diagnosi principale che genera la necessità di trattamento (per Assistenza riabilitativa ex art. 26 L. 833/78 e per Salute Mentale), i codici di prestazione (residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, diurna, domiciliare) ed ulteriori caratteristiche (vedi tracciato record file H). 33 La rilevazione si applica alle prestazioni erogate: 1. in Strutture di Riabilitazione ex art. 26 della L. 833/78 pubbliche e private in regime di accreditamento; 2. in Comunità alloggio ed in altre Strutture Residenziali compreso quelle Intermedie; 3. a favore di tossicodipendenti in Comunità Terapeutiche; 4. a favore di Anziani in RSA. 5. a favore di Disabili in RSA e Centri diurni. 8.2 TRACCIATI RECORD E DISCIPLINARE TECNICO I tracciati record, le regole di convalida e la definizione dell’elenco degli errori logico formali per ogni singolo campo sono riportati nell’Allegato 1. 6.3 Architettura del flusso informativo Nella figura seguente è illustrato lo schema logico del Flusso informativo delle prestazioni residenziali e semiresidenziali, così come modellizzato dalla Regione Campania. Gli Attori del Flusso sono: 1) 2) 3) 4) 5) Gli Istituti e i Centri erogatori pubblici e privati accreditati; Le Aziende Sanitarie Locali tramite le Unità Operative deputate; L’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania; Le Aree 19 e 20 dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania; Gli Operatori delle Aziende, Agenzia e Assessorato autorizzati ad utilizzare i dati presenti nei Data Base dell’ARSAN. 34 SCHEMA FUNZIONALE DEL FLUSSO INFORMATIVO “STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI” Istituto o Centro Erogatore Pubblico AZIENDE Istituto o Centro Erogatore Privato accreditato Programma regionale Immissione dati (DGRC 1200/06) ASL territorialmente competente ASL addebitante Programma regionale di Controllo Logico Formale (DGRC 1200/06) Flussi Validati dal Controllo Regionale Database Aziendali Servizio Aziendale Compensazione Interaziendale Interregionale Arsan DataWareHouse per Analisi Multidimensionali Nodo Assessorato alla Sanità Utilizzatori Internet 35