biometeorologia umana
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biometeorologia umana
I cambiamenti meteoclimatici nel tempo, dendroclimatologia e internet Il Biometeolab DENDROCLIMATOLOGIA e DENDROCRONOLOGIA La dendrocronologia (dal greco dendron = albero, kronos = tempo, e logos = discorso) è un sistema di datazione assoluta messo a punto dall'americano Andrew Ellicott Douglass nel 1906, utilizzata in archeologia. La dendrocronologia si basa su tre principi: 1. gli alberi, nelle regioni in cui vi è una netta distinzione tra la stagione estiva e quella invernale, producono un nuovo anello di accrescimento ogni anno, facilmente visibile nella sezione trasversale del tronco. 2. alberi della stessa specie legnosa, viventi nella medesima area geografica, producono nello stesso periodo di tempo, serie anulari simili: infatti lo spessore di questi anelli varia ogni anno a seconda delle condizioni climatiche. 3. è possibile confrontare le sequenze anulari di alberi vissuti nella stessa area geografica nello stesso periodo di tempo (cross-dating). La prima fase dell'indagine dendrocronologica consiste ovviamente nel prelievo dei campioni legnosi, sia da alberi viventi che da legni antichi. Per ogni singolo albero si ricava quindi un diagramma (curva dendrocronologica) che indica lo spessora degli anelli nel passare degli anni. Confrontando queste sequenze con altre ricavate da legni antichi è possibile creare una sequenza continua (curva standard) che può risalire indietro nel tempo per centinaia e a volte migliaia di anni. Per l'Italia le curve standard più antiche sono quelle del Larice, che arrivano a datare fino al 756 d.C., ma in Germania si è arrivati fino all' 8480 a.C. con la Quercia. Un manufatto in legno può dunque venire datato determinando l'anno di abbattimento della pianta, tramite il confronto della sua sequenza di anelli con quella ricostruita nella regione. Sezione di Pino d’Aleppo. Le variazioni di colorazione all’interno di uno stesso anello indicano che l’albero registra gli effetti dell’influenza dell’ambiente nel corso dell’anno. Una cronologia ottenuta analizzando le cerchie annuali di alberi di Pinus pinea della Pineta di Ravenna. Gli asterischi evidenziano anelli corrispondenti ad inverni particolarmente rigidi registrati nelle cronache storiche. La foresta fossile di Dunarobba in Umbria. I suoi tronchi costituiscono un prezioso archivio di dati sull’ambiente di 1.300.000 anni fa. Foresta Fossile di Dunarobba - Avigliano Umbro L'eccezionalità del ritrovamento è dovuta al fatto che i tronchi della foresta fossile mantengono la posizione eretta e sono a struttura lignea non pietrificata. Risalgono a circa 3 milioni di anni fa e hanno oltre 1,5 metri di diametro. Il territorio, abitato fin dall'epoca preistorica, è stato culla di splendide civiltà: quelle degli Umbri e degli Etruschi prima e poi dei Romani. Gli Umbri e gli Etruschi, abitando rispettivamente la riva sinistra e destra del Tevere, trovarono nel fiume la naturale linea di confine e sviluppando ciascuno una propria identità con caratteri, usi, costumi, riti, manifestazioni d'arte diverse. A queste due civiltà si sovrapposero i Romani. Lo studio del clima attraverso le carote di ghiaccio Con trivellazioni al oltre tre chilometri di profondità, sono stati raggiunti strati formatici circa 900 mila anni fa che faranno luce sulle condizioni dell'epoca per quanto riguarda i cambiamenti climatici Parla anche italiano il grande impegno scientifico internazionale di base al Polo Sud. Le attività di perforazione profonda (EPICA, European Project for ice coring in Antarctica) realizzata da ricercatori e tecnici italiani, francesi, svizzeri e danesi si sono concluse con lo straordinario risultato di quota -3.270 metri. I ricercatori dispongono ora del ghiaccio più antico mai studiato: una "carota" che contiene la registrazione dettagliata e continua della storia del clima e dell'atmosfera terrestre da circa 900.000 anni fa ad oggi. "Dallo studio dei campioni -secondo il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) - si otterranno ulteriori informazioni sul ruolo che i gas serra e le polveri atmosferiche hanno avuto nei cambiamenti climatici". Posta sul plateau antartico a 3.230 metri di quota, sul sito di Dome C, la stazione Concordia è stata realizzata nel corso delle ultime cinque stagioni dell'estate australe, durate 10 settimane ciascuna, ed è il risultato di una collaborazione paritaria, iniziata nel 1993 tra l'Istituto Polare Francese Paul-Emile Victor (IPEV) e il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Nel preparare il primo inverno nella stazione Concordia è stata posta una particolare attenzione ai sistemi di sicurezza, considerando l'isolamento estremo e l'ambiente particolarmente ostile, nel quale le temperature possono andare oltre i -80 gradi. Ad affrontare questo primo inverno nella nuova stazione sarà una squadra italo-francese composta da 13 membri, dei quali nove tecnici e quattro ricercatori. NEWTON 25 febbraio 2005 Una carota di ghiaccio della stazione antartica Dome Concordia per lo studio del paleoclima Antartide Una carota di 3 km rivela il clima degli ultimi 740mila anni È la più lunga e antica registrazione climatica mai ricavata con questa metodologia. Per ottenerla l'Idpa-Cnr ha esaminato le impurità – sale marino e polvere continentale – contenute nei ghiacci antartici Le variazioni climatiche degli ultimi 740mila anni non sono più un segreto. Le hanno svelate i ghiacci della calotta polare dell'Antartide. O meglio, le tracce di sale marino e di polvere continentale in essi custodite. A dare la sorprendente notizia, pubblicata sulla rivista scientifica Nature, è il consorzio Epica (Progetto europeo di perforazione in Antartide), formato dai ricercatori di 10 nazioni europee (Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna), che nel Circolo Polare Antartico hanno estratto una carota di ghiaccio (cilindri di 10 cm di diametro, estratti in sezioni di 3 m di lunghezza per volta) di 3 km, ottenendo così la più lunga e antica registrazione climatica mai ricavata tramite questa tecnica. DOME CONCORDIA INTERNET E LA BIOMETEOCLIMATOLOGIA Il progresso della meteorologia è sempre stato legato al progresso della tecnologia in modo particolare quella digitale miniaturizzata In questi ultimi anni i progressi in campo biometeoclimatologico sono stati molto ampi L’avvento di Internet ha reso poi disponibili a tutti dati meteorologici e climatici con cartine e foto dai numerosi satelliti meteorologici che prima erano riservate solamente a pochi enti specializzati tramite abbonamenti anche molto costosi Indispensabili le cartine del Met-Office con i fronti di perturbazione fino a dieci giorni - per formulare una previsione attendibile anche in campo biometeorologico Una mappa di previsione per il 5 Aprile 2006 Le cartine di previsione a nove giorni si rivelano di grande utilità per la previsione delle sindromi meteoropatiche Carta della temperatura e delle nubi del pianeta Carta di previsione delle precipitazioni Una breve presentazione del BIOMETEOLAB unico del suo genere in Europa http://www.naturmed.unimi.it/meteolab.html BIOMETEOLAB Dipartimento di Morfologia Umana Direttore Prof. Chiarella Sforza Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali Direttore - Prof. Umberto Solimene Responsabile - Dott. Vincenzo Condemi Esperto esterno - Prof. Angelico Brugnoli Il Laboratorio di Bometeorologia (Biometeolab) nasce dalla esperienza pluridecennale del Centro di Ricerche di Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali, istituito dall’Università degli Studi di Milano nel 1969. Attualmente, il Centro è anche struttura collaborante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO - OMS) Il Biometeolab è impostato su una base ampiamente interdisciplinare e vi convergono ricerche di tipo tecnico scientifico e biomediche che consentono di verificare le strette relazioni tra le variazioni meteorologiche e climatiche (climate change) e le diverse patologie umane. Ci riferiamo, tra l'altro, ai campi della neuropsicoimmunoendocrinologia (PNEI), alle malattie artroreumatiche, alle affezioni dell'apparato respiratorio e alle malattie cardiovascolari. Un deficit nella capacità di adattamento dell'organismo, dovuto a varie cause ambientali esterne, può portare a vere e proprie sindromi meteoropatiche. Numerose sono le scuole di farmacologia, in particolare quelle israeliane e svizzere che hanno indagato sui meccanismi d'azione del rapporto climauomo e che sembrano coinvolgere complesse reazioni neurormonali. Il BIOMETEOLAB costituisce una realtà unica ed originale in ambito universitario medico italiano e vanta una media di 50.000 accessi al giorno da tutto il mondo Responsabile del Biometeolab è il Dr. Vincenzo Condemi con la consulenza esterna del Prof. Angelico Brugnoli e del Prof. Sergio Borghi. BIOMETEOLAB - RESEARCHES CAMBIAMENTI CLIMATICI E SALUTE UMANA bioclimatologia teleconnettiva e salute umana bioclimatologia tropicale bioclimatologia medica ed eventi estremi paleobioclimatologia bioclimatologia storica BIOMETEOROLOGIA UMANA analisi degli eventi estremi ed impatto sulla salute umana Climatoterapia innovativa Revisione dei concetti classici di climatoterapia cambiamenti climatici e climatoterapia Meteoropatologia meteo-ambientale Urban bioclimatology research Studi sull'isola di calore urbana ed impatto sulla salute BIOMETEOLAB - RESEARCHES Mediante stazioni meteorologiche urbane ed extraurbane Sviluppo di una Rete di Stazioni meteorologiche finalizzata ad analisi e studi nel campo della biometeoclimatologia Sperimentazione di sistemi complessi bioprevisionali Analisi del clima di alta montagna Impatto dei cambiamenti climatici in alta quota e conseguenze sulla salute umana Ion measurements in Milan Center background and analysis biometeorological cases BIOMETEOLAB Le bioprevisioni giornaliere “ on line” al servizio della persona umana, in modo particolare i bambini, gli anziani, i disabili e tutti i soggetti portatori di malattie croniche. L’ultima frontiera della bioclimatologia medica al servizio del sociale. Un approccio scientifico con un importante lavoro di equipe tra medici ed esperti in biometeorologia. Un farmaco ormai indispensabile contro la variabilità degli elementi meteorici e dei mutamenti climatici Sito http://www.naturmed.unimi.it/previ.html Previsioni biometeo Le sette zone in cui è stato diviso il territorio italiano per maggiore comodità dell’utente I Link del Biometeolab • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Bioprevisioni Stazione Meteo Milano Rete Stazioni Meteo Cenni sui bioclimi d'Italia Indici biometeoclimatici Attività di ricerca e didattica Ambiente e salute umana Biometeoclimatologia medica - Bibliografia Heat waves - Onde di calore - Cool waves - Onde di freddo Climate Change and Human Health Meteoropatologia Climatoterapia Meteoropatie e stress Meteoropatie e medicine non convenzionali Meteoclimatopatie e termalismo Cronobiologia Urban bioclimatology Biometeorology and Aerobiology Bioclimatologia e turismo Perturbazioni • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Temporali Temperature Umidità Water Pressione Atmosferica Ionizzazione Ossigeno Venti Radiazioni solari Anidride carbonica ed altri gas serra Ozono Nubi Fenomeni estremi Satelliti Modelli Fisico-Matematici Radiosondaggi Biometeoclinic Link Meteo Glossario Eventi Contatti Alcuni testi di consultazione pubblicati per conto del Biometeolab l’ SITI INTERNET AFFIDABILI - METEOROLOGIA http://www.westwind.ch http://www.eurometeo.com http://www.europameteo.com http://www.meteo.fr/ http://www.meteo.it/ http://www.centrometeolombardo.com http://wmo.ch - http://ecmwf.int/ http://dwd.de/ http://meteosvizzera.ch/ http://weatherlabs.com/ http://wetterzentrale.de/ http://www.sat.dundee.ac.uk/ SITI AFFIDABILI CLIMATOLOGIA http://www.minambiente.it/st/default.aspx http://www.isao.bo.cnr.it/ http://unfccc.int/2860.php http://www.cru.uea.ac.uk/cru/cru.htm http://www.ncdc.noaa.gov/oa/ncdc.html http://grads.iges.org/pix/head.html http://www.unep.ch/iuc/ http://www.ipcc.ch/ http://www.who.int/globalchange/publications/ http://www.bbc.co.uk/climate/impact/human_health.shtml Con questa rarissima e spettacolare nube lenticolare ringrazio per la cortese attenzione