Giugno 2010 - Belluno Magazine

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Giugno 2010 - Belluno Magazine
Il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Giugno 2010
aggiornnaetio contenuti
rinnovato
nella grafica
Anno II n. 3 - Editrice Media Belluno srl
Autorizzazione Tribunale di Belluno n. 691/2009 del 26/08/09
> Il lavoro deve sfidare la crisi
> Il realismo concettuale di Tomè
tra spazio e idea
C’è un po’ di luce in fondo al
www.bellunomagazine.it - www.newsbelluno.it
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Belluno Magazine
ne
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
> Il maestro del Nirvana
> Nel futuro solo la passione?
> Saldi: istruzioni per l’uso
1
In questo numero
Giugno 2010
Anno II n. 3 - Editrice Media Belluno srl
Autorizzazione Tribunale di Belluno
n. 691/2009 del 26/08/09
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EDITORIALE
3
Migliorare si può, sempre
TURISMO
Il periodico gratuito di informazione
ed attualità della Provincia di Belluno
ATTUALITÀ
C’è un po’ di luce in fondo al tunnel?
6
Una crisi che continua a mordere
7
Il lavoro deve sfidare la crisi
8
La congiuntura economica in provincia di Belluno
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IL PERSONAGGIO
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Il maestro del Nirvana
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ARTE
Il realismo concettuale di Tomè tra spazio e idea
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CURIOSITÀ
Hanno collaborato a questo numero:
Ivan Borsato, Renato Bressan, Maurizio Colussi,
Gianluca D’Incà Levis, Paolo Doglioni, El Gianluchinho,
Stefania Mafalda, Mirko Mezzacasa, Gianluca Nicolai,
Federico Olivieri, Lucia Olivotto, Stefano Perale,
Chiara Reolon, Ettore Saronide, Giuseppe Secchi,
Nick Simcock, Primo Torresin, Chiara Vaccari
Si ringrazia per le foto: Settimo Rizzotto
Restate on-air!
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SPORT
Sfida personale, festa collettiva
Nel futuro solo la passione?
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POESIA
Ogni mattina - Esperimenti
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A 60 km da Natal...
LEGGI E NORMATIVE
24
Saldi: istruzioni per l’uso
Per segnalazioni, consigli ed informazioni
scrivi a [email protected]
CUCINA & SALUTE
L’utilizzo delle piante spontanee nella cultura popolare bellunese
BM è anche su
Iscriviti al gruppo per condividere le tue opinioni
ed essere sempre aggiornato sulle novità.
a pg
16
ECONOMIA
Dichiarazioni fiscali e imposte
26
STORIA
Numeri precedenti
28
La storia ferroviaria a Belluno inizia con un ritardo
GESTIONE SINISTRI
GIESSE e la responsabilità sanitaria
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LEGGI E NORMATIVE
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UNI - Classificazione acustica degli edifici
ENGLISH? YES, PLEASE!
Anno I - n. 0
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Go with the flow! Canoeing on the Waterways of Britain
I NOSTRI SOLDI
Titoli in perdita, è meglio vendere?
LA POSTA DEI LETTORI
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Lo studio a Belluno
LETTO PER VOI
Altai, tra storia e religione
$PODFTTJPOBSJB#.8#BUUJTUPO7JB.BTJ4JNPOFUUJ5FM#&--6/0
Anno I - n. 1
Anno II - n. 2
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L’OROSCOPO
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40
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
GIORNALISTA PER UN GIORNO
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Belluno Magazine
Direttore responsabile
Andrea Ferrazzi
Direzione redazione e amministrazione
Via Montegrappa, 346 - 32100 Belluno
Editore
Media Belluno srl
Stampa
Tipografia Nero su Bianco - Pieve d’Alpago
Concept ed impaginazione
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Contatti
Tel. 347 6773331 - Fax 0437 1830108
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4
Quattro femmine per cinque stambecchi
> Editoriale
Migliorare
si può,
sempre
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Adesso la sfida raddoppia. Perché la società editrice di
Belluno Magazine ha preso in gestione anche il sito di
informazione newsbelluno.it nella convinzione
che l’accoppiata tra il periodico di approfondimento e il
sito di informazione possa essere davvero vincente.
Sotto tutti i punti di vista.
Questa è la nostra scommessa: continuare ad offrire
un’informazione di qualità sulla provincia. Notizie e approfondimenti. Sulla rete o sulle care vecchie pagine di carta.•
Belluno Magazine
Questa è la terza uscita, la quarta se si conta anche il numero zero. E mai il nostro periodico è rimasto uguale a se
stesso. È sempre cambiato. Nell’aspetto e nei contenuti.
In meglio, si spera.
Siamo passati dal bianco e nero alle pagine a colori.
Adesso abbiamo già rivisto la grafica, più vivace e al passo
con i tempi. La sensazione, dunque, è di un giornale sempre nuovo. Che cresce.
Anche se stiamo attraversando un periodo di difficoltà
economica diffusa, anche se i soldi da investire in pubblicità sono sempre meno, anche se l’offerta è tanta e
la concorrenza agguerrita, Belluno Magazine sta
riscuotendo un inatteso successo. È apprezzato
dal pubblico, come confermano i dati in mano alla distribuzione. Ma anche dagli inserzionisti, che lo valutano un
efficace strumento di promozione.
Con le sue ventimila copie distribuite in tutta
la provincia, e anche nelle zone di confine come il Primiero e l’Alto Trevigiano, è sicuramente uno dei giornali più
diffusi. Poi è gratuito, il che non guasta. Ha contenuti giornalistici che lo rendono interessante e un formato grafico
che piace.
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Belluno Magazine
è in continua evoluzione.
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3
per
di Mirko Mezzacasa
> turismo
> turismo
Quattro femmine
www.
cinque
STAMBECCHI
Tutte le notizie...
a portarta di mouse!
4 Tieniti sempre aggiornato su quello che accade
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nella tua città
4 In un attimo top news di cronaca, attualità,
4
foto di Settimo Rizzotto - www.settimorizzotto.it
4 Approfondimenti, rubriche e notizie da
Alcuni momenti della liberazione degli stambecchi alle Marmarole
Provincia e Regione
4 Invia le tue opinioni e partecipa ai nostri
sondaggi per vivere veramente la tua città!
“Un evento che ha coinvolto molta
gente - ha detto Leandro Grones, presidente del distretto venatorio dell’Agordino - che ha seguito la liberazione e la
corsa degli stambecchi. E’ un momento
importante per la nostra terra, per la
nostra fauna ed anche di grande emozione”.
Nell’anno dedicato alla “biodiversità”
Belluno e Trento hanno dato
un grande esempio riportando il re delle cime dolomitiche
(dal punto di vista altimetrico)
in una zona che lo vede presente da oltre 800 anni.
L’assessore provinciale, Silver De Zolt
aggiunge: “È un momento importante
per il territorio. Noi abbiamo trattato
con il Parco e siamo riusciti a coinvolgere sia i cacciatori delle Marmarole che
quelli in zona Parco di Paneveggio. Gli
animali rilasciati sono dotati di collari
e questo ci permetterà di controllare
tutti i loro movimenti. Siamo entranti a
far parte dell’Unesco come patrimonio
dell’umanità ed avere questa “materia
prima” nei nostri boschi è motivo di orgoglio”.
Franco De Bon, responsabile dell’ufficio tutela della fauna in Provincia ha
seguito tutta l’operazione, dal prelievo nelle Marmarole alla liberazione a
Malga Cavallera: “C’è bisogno di avere
popolazione ben strutturate perché episodi come una malattia (la rogna ndr)
dimostra che può decimare la specie.
Abbiamo dimostrato l’importanza di
fare squadra con un progetto molto importante. Gli stambecchi da una zona di
“Abbiamo dimostrato
l’importanza di fare
squadra con un progetto
molto importante.
Gli stambecchi da una zona
di caccia sono oggi in
una zona protetta e
questo è senza dubbio
sinonimo di maturazione”
Franco De Bon
caccia sono oggi in una zona protetta e
questo è senza dubbio sinonimo di maturazione”.
Ettore Sartori, direttore del Parco di
Paneveggio ricorda che il progetto di
riproduzione dello stambecco nella
zona protetta risale a 10 anni fa. “A suo
tempo abbiamo rilasciato 30 animali in
Val Canali e la popolazione è cresciuta
fino a 60 unità. La rogna ha decimato la
popolazione ed eravamo arrivati al punto di non ritorno con soli 12 animali. Il
rinforzo garantisce la sopravvivenza della colonia. E’ un momento importante,
l’operazione cattura nelle Marmarole
e successiva liberazione si è svolta nel
modo migliore”.
L’operazione sarà conclusa nel momento in cui sarà liberata anche una
quinta femmina di stambecco per riportare il massimo equilibrio e garantire il
proliferare della razza. •
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Crisi, c’è un po’ di luce in fondo al tunnel?
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Agli inizi degli anni ‘80, grazie a
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Nel nuovo habitat sono stati portati
dalla Provincia, dopo il prelievo in zona
Marmarole, Comune di Calalzo di Cadore. Obiettivo: ripopolare la colonia
presso il Parco di Paneveggio dopo che
un’epidemia ha decimato il numero di
stambecchi presenti nella zona. A questa
prima parte del progetto, condotto in
sinergia dal Parco di Paneveggio, province di Belluno e Trento, seguirà la prossima primavera l’introduzione di altri
dieci capi, così da concludere il ripopolamento dello stambecco. La liberazione
dei nove esemplari è stata seguita ed applaudita da un esercito di bambini delle
scuole locali e non ha mancato di attirare l’attenzione dei media, locali, regionali
e nazionali.
politica, economia, sport, cultura e spettacoli
Belluno Magazine
Belluno Magazine
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Nove stambecchi, cinque
maschi e quattro femmine,
da fine aprile scorrazzano
nella zona delle Pale di San
Martino, sopra Gosaldo.
5
di luce
in fondo al
tunnel?
crisi
che continua
a mordere
> attualità
> attualità
C’è un po’
Una
di Renato Bressan
6
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Attualmente siamo arrivati a 445 lavoratori inseriti
nelle liste di mobilità con
un aumento del 51% rispetto i primi 5 mesi del 2008.
La crisi, quindi, continua a mordere come
lo stesso andamento delle ore autorizzate di cassa integrazione dimostra. Il primo
quadrimestre del 2010 si è chiuso con
2.709.737 ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga che sono
state autorizzate dall’Inps a seguito di
decine e decine di aziende che ne hanno
fatto richiesta. È a dir poco sorprendente
come qualcuno continui nella teoria che
la crisi, tutto sommato, sia conclusa ed è
in atto la ripresa. Forse costoro non sanno che le stesse ore autorizzate di cassa
integrazione nel primo quadrimestre del
2008, quando si cominciò ad avvertire i
primi segnali della crisi, furono esattamente 499.211 cioè 2.200.000 ore di meno.
La cosa più preoccupante però, non è
solo il saldo che registriamo da 2 anni a
questa parte tra il numero di assunzioni e
cessazioni che si è attestato in termini negativi per circa 2.000 posizione lavorative
sia nel 2008 che nel 2009, ma la drastica
riduzione delle assunzioni di questi ultimi 2 anni. Siamo, infatti passati dai 40.061
avviamenti effettuati nel 2007 a 35.518
nel 2008 e poco più di 30.000 nel 2009.
Questo fenomeno ci dice che a rischio
c’è un’intera generazione che non
trova possibilità di collocamento
nel mondo del lavoro, con tutte
le conseguenze territoriali, sociali
e familiari del caso. Per questo dobbiamo lavorare per creare le migliori condizioni di accesso al lavoro e di consolidamento dello stesso.Vanno quindi costruite
le opportunità di lavoro più che tentare di
edulcorare una situazione particolarmente grave che costringe già oggi tanti giovani a ricercare opportunità lavorative fuori
provincia.
Serve un’azione congiunta di sostegno
tra chi Governa la provincia, la Regione e
il Paese. Invece ci troviamo di fronte ad
una filiera politica che parte da questi territori fino al Governo centrale per passare attraverso quello regionale che con
il consenso di Confindustria e delle altre
Organizzazioni Sindacali hanno deciso di
introdurre la possibilità di licenziare verbalmente i lavoratori assunti con Contratto a termine (per lo più giovani) togliendo
l’obbligatorietà che oggi vige della forma
scritta. Non è solo un problema di natura
formale, ma anche e soprattutto sostanziale. Infatti un licenziamento verbale è
difficilmente dimostrabile sia nei motivi
che nel momento in cui è stato effettuato
rendendo pertanto del tutto inefficace la
legislazione di tutela a favore di questi lavoratori. Così, di fatto, non si accolgono le
preoccupate osservazioni del Presidente
della Repubblica con le quali aveva rinviato
il D.D.L. 1167-b che prevede la devoluzione ad arbitri delle controversie di lavoro
sottraendo alla giurisdizione ordinaria la
tutela dei diritti dei lavoratori introduce
l’arbitrato.
Si prevede, cioè, un meccanismo di
certificazione, da inserire nel momento
dell’instaurazione del rapporto di lavoro,
cioè quando il lavoratore si trova in una
fase di oggettiva debolezza negoziale e
non nel momento dell’insorgenza della
controversia, che potrà riguardare singoli aspetti del rapporto di lavoro, anche in
deroga alle norme dei Contratti Nazionali
di Lavoro. Del resto non c’è da sorprenderci di questi indirizzi legati alle politiche
economiche e del lavoro. Infatti, dopo aver
negato per 2 anni la crisi oggi, gli stessi di
cui sopra, si preparano ad introdurre una
manovra finanziaria da 28 miliardi di euro
tentando di farci credere che la pagheranno i ricchi evasori e i politici versando il
5% o il 10% del loro reddito.
A parte le contraddizioni legate ai
provvedimenti precedenti con i quali si è
concessa l’impunità agli evasori attraverso l’introduzione dello scudo fiscale, non
saranno certo queste briciole a colmare la
manovra. •
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Qual è la situazione economica della provincia? Dobbiamo essere ottimisti o pessimisti per il prossimo futuro? Assisteremo alla tanto agognata ripresa? I primi
segnali già si avvertono o le imprese bellunesi
sono ancora in grave sofferenza? Belluno
Magazine ha rivolto questi interrogativi Renato Bressan, Segretario della
Cgil di Belluno, a Primo Torresin,
ex Segretario provinciale della
Cisl e a Stefano Perale, Direttore di Confindustria
Belluno Dolomiti. Tre interventi, altrettanti punti
di vista sulla crisi che si
è abbattuta, e pesantemente, anche sul
tessuto produttivo
bellunese. Ai nostri
lettori trarre le loro
conclusioni sulle tre
prospettive illustrate. Come redazione
possiamo solo augurarci che la crisi sia
finalmente giunta ad
un punto si svolta.
Belluno Magazine
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Segretario Generale CGIL Belluno
7
di Primo Torresin
già Segretario Generale CISL Belluno
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Tralasciando l’analisi
dell’economia globale e
cercando invece di capire la nostra economia
provinciale senza voler
essere depositario della
verità assoluta,
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credo si possa innanzitutto affermare che l’ultimo anno ha segnato certamente una grave crisi economica
legata soprattutto all’export con una
conseguente sofferenza del sistema
produttivo provinciale, specialmente sotto il profilo occupazionale. Di
analisi sono state riempite le cronache locali di quest’ultimo anno. Evito
l’esposizione di una miriade di dati che
poi, a seconda del punto di vista dal
quale vengono guardati, sono soggetti
a correzioni più o meno condivisibili.
Potremmo invece distinguere il nostro
ragionamento su due filoni: il mondo
... è finita l’epoca in cui
ognuno fa da sé,
lo dimostrano
imprenditori, industriali,
artigiani, società ed enti
sempre più impegnati
ad unirsi e fondersi ...
dell’impresa e quello dei lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda il primo
dobbiamo abbandonare la sensazione
che ci viene offerta da comunicazioni
a volte sensazionali: con l’eccezione
dell’edilizia, che sta attraversando una
crisi (peraltro annunciata) forse senza
precedenti nel dopoguerra, penso si
nella foto Primo Torresin, già Segretario Generale CISL di Belluno
possa affermare che complessivamente
il nostro sistema locale ha retto. Questa affermazione trova riscontro nella
pubblicazione che il Servizio di Studi e
Statistica della Camera di Commercio
di Belluno ha divulgato in occasione
della ottava giornata dell’economia.Altri dati in tal senso si trovano sul sito
della Provincia. Preciso che l’analisi di
tali dati va fatta complessivamente e
non per singolo comparto produttivo.
Per quanto riguarda il secondo filone,
e cioè quello dell’occupazione, le conseguenze della crisi si sono fatte sentire e sono state in parte mitigate da un
sistema di ammortizzatori sociali che,
pur in presenza di una straordinarietà,
hanno retto per gli interventi straordinari nazionali e regionali ad essi dedicati. Quindi abbiamo assistito ad un
accesso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria senza
precedenti. Il problema vero è quando
le imprese torneranno a riassumere a
tempo indeterminato e quando le imprese inizieranno ad assumere nuovi
lavoratori, unici segnali di una crisi in
fase di allentamento. Ecco, io credo
che oggi debba cambiare la discussione presente nel nostro territorio, che
vede spesso contrapposti lavoratori
e mondo dell’impresa. Serve capire
invece quanto concreta sia l’esigenza di essere a fianco dei lavoratori,
degli imprenditori e delle famiglie in
questo particolare momento di difficoltà, momento al quale tutti devono
necessariamente dare il proprio contributo. Serve un’azione globale
da portare avanti assieme con
forza di volontà, superando le
difficoltà, le diversità ideologiche o di provenienza, gli interessi di parte, in nome dello sviluppo, di quello sviluppo
economico, sociale, culturale
e umano che vogliamo resti-
> attualità
La parola d’ordine
deve essere “tutti
insieme”, con obiettivo
il lavoro, per trovare le
giuste soluzioni, quelle
che effettivamente
producono risultati reali.
mediazione e riconoscere il conseguente apporto delle parti sociali, che
è il contrario dell’odierno bipolarismo
antagonista, bloccato dalle risse e dalla
reciproca delegittimazione.
La parola d’ordine deve essere “tutti insieme”, con obiettivo il
lavoro, per trovare le giuste soluzioni,
quelle che effettivamente producono
risultati reali. Il 2010 deve essere l’anno nel quale dovranno essere messe in
campo tutte le azioni possibili, mirate,
concordate e soprattutto coordinate
e collegate, per creare lavoro, posti di
lavoro, tutele nel lavoro. Ma oltre al
potenziamento degli strumenti finora
utilizzati (cig e mobilità) serviranno
anche i contratti di solidarietà, che
andranno potenziati per dare risposte
concrete, rapidi ed efficaci. L’ interesse
è di tutti. Pessimismo e passività sono nemici, perchè l’obiettivo di uscire dalla crisi al più
presto è tutt’altro che irraggiungibile, ma va perseguito
con una strategia che pone al
centro la persona, una persona
inserita nella società e che sta
vivendo la crisi, ma che non si
sente abbandonata. •
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
lavoro deve
sfidare la crisi
Belluno Magazine
> attualità
il
tuire al nostro territorio. La
realtà odierna non lascia scampo: è
finita l’epoca in cui ognuno fa da sé,
lo dimostrano imprenditori, industriali, artigiani, società ed enti sempre più
impegnati ad unirsi e fondersi. Non c’è
neanche più tempo da perdere: i troppi disoccupati e cassintegrati, le tante
aziende in crisi, le troppe tasse, il lungo
elenco di progetti da realizzare attendono la “vera impresa”, cioè quella che
un territorio deve saper fare unendosi, creando le sinergie da canalizzare in
accordi e in azioni utili. Ovviamente
vanno chiamati a raccolta anche altri
soggetti in questo disegno, a cominciare dal sistema bancario e finanziario, ma anche la politica, oggi presa
da una continua e frenetica campagna
di proposte e di impegni e che deve
abbandonare il gioco dello scontro distruttivo per riscoprire il valore della
9
in
provincia di BELLUNO
di Stefano Perale
www.assind.bl.it
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Nel 2010 dovrebbe consolidarsi quel lento processo
di recupero che ha dato i
primi segnali nella seconda
metà del 2009, dopo che,
invece, la recessione era
proseguita per tutta la prima parte dell’anno.
10
Da sottolineare che in provincia di Belluno la situazione è negativa, ma non
come si era temuto, non in tutti i settori industriali nella stessa misura e meno
che in altre aree della nostra regione.
Per esempio il calo che si registra indubbiamente nel settore
dell’occhialeria è meno forte di
quanto i primi darti facessero
presupporre, il settore meccanico ha dato qualche buon
segnale di ripresa nel secondo
semestre del 2009, in considerazione degli andamenti rilevati nel primo semestre, così come il settore dei
trasporti, del tessile e del legno.
Le previsioni per il primo semestre
2010 sono improntate alla massima
cautela e indicano una variazione del
fatturato contenuta nel + 0,4%, con
larga prevalenza, in tutti i segmenti di
impresa, delle aspettative di stabilità:
solo il 20,3% delle aziende prevede di
aumentare il proprio fatturato. Nello
stesso tempo però scende al 19% la
quota di quelle che prevedono diminuzioni.
Le vicende internazionali degli ultimi
giorni, con l’ennesima crisi finanziaria,
i forti rincari delle materie prime e la
debolezza manifestata dall’Euro, pesano
anch’esse sull’economia della nostra
provincia, lo ricordiamo, votata in gran
parte all’export e quindi sottoposta ai
repentini mutamenti del mercato che
non fanno che accrescere il senso di
incertezza. Per esempio, la debolezza
dell’Euro, per qualche settore può an-
I settori che producono
beni di consumo, proprio
per essere player
internazionali, hanno avvertito
per primi la situazione di crisi,
registrando il calo
mondiale della domanda.
Ma saranno anche i primi
a cogliere i segnali di ripresa...
che essere letta come un temporaneo
vantaggio per le aziende che esportano,
ma alla lunga potrebbe pesare soprattutto sul rincaro dei costi dei prodotti
energetici.
I settori che producono beni di consumo, proprio per essere player internazionali, hanno avvertito per primi la
situazione di crisi, registrando il calo
mondiale della domanda. Ma saranno
anche i primi a cogliere i segnali di ripresa: su alcuni mercati, come l’Estremo Oriente, il Brasile o anche gli Sta-
ti Uniti, questi segnali di ripresa sono
sicuramente più definiti e dovrebbero
essere avvertiti dalle nostre imprese
già nel 2010.
Anche dal punto di vista occupazionale, la flessione del secondo semestre
è più ridotta di quanto registrato durante i primi sei mesi del 2009, ma si
conferma che sono le aziende di minori dimensioni a segnare le maggiori
riduzioni di forza lavoro, mentre queste
sono decisamente più contenute nelle
grandi e nelle medie imprese.
Un dato che invece può addirittura
essere letto come un segno di fiducia
è l’utilizzo della cassa integrazione da
parte delle imprese bellunesi. Il fatto
che da noi il ricorso alla cassa
integrazione straordinaria incida di gran lunga in maniera
inferiore rispetto a quella or-
Le previsioni per il
primo semestre 2010 sono
improntate alla massima
cautela e indicano una
variazione del
fatturato contenuta nel
+0,4%, con larga
prevalenza delle
aspettative di stabilità
Le aspettative per il primo semestre 2010 sono quindi quelle di un consolidarsi dei primi
accenni di ripresa. I segnali che
ci arrivano dai mercati internazionali sono un dato per noi
positivo, specie se riguardano
un incremento dei consumi.
Anche una ritrovata stabilità finanziaria contribuirebbe notevolmente, così
come il non venir meno del sostegno
delle istituzioni, sia sotto la forma degli
incentivi ai consumi sia sotto quella degli ammortizzatori sociali.
Ciò che ci sembra in via di miglioramento è anche il modo con cui gli imprenditori sentono la crisi economica,
con qualche spiraglio in più che si apre
verso una possibilità di ripresa e di ritrovata fiducia. •
> attualità
economica
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congiuntura
Società
Belluno Magazine
> attualità
La
dinaria, come avviene invece
nel resto del Veneto, probabilmente indica che le aziende
non stanno procedendo a significative riorganizzazioni; ma significa che molte mantengono
compatta la loro organizzazione produttiva e non disperdono professionalità.
Per quanto riguarda il credito, i dati
del secondo semestre 2009 confermano le tendenze che emergono in molte
rilevazioni. Il protrarsi della crisi economica e finanziaria ha reso l’accesso al
credito sempre più difficile e selettivo,
pur se non si può parlare di un vero
e proprio “credit crunch” cioè di una
frenata totale e generalizzata nella concessione dei finanziamenti.
Ancora una particolarità della nostra
provincia: l’apporto all’azienda di risorse finanziarie che provengono dall’imprenditore, anche se non per investire
in sviluppo ma per sostenere l’azienda
in questo periodo di necessità. A ribadire una sostanziale tenuta della struttura finanziaria media della nostra imprenditoria.
11
[email protected]
Roberto Totaro, in arte TOT, è un fumettista bellunese, che vanta un copioso curriculum, con numerose opere al suo attivo
e collaborazioni internazionali.
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha iniziato
da ghost-drawer realizzando tavole per “Topolino” e successivamente
ha collaborato con il mercato tedesco con “Fix und Foxi” e con quello
francese, dove per otto anni, ha disegnato per “Pif ” , “Super Hercule” e
“Bulles”. In Italia è diventato famoso con le vignette de “I Tecnocratici”,
“Piero Angelo: i grandi appuntamenti scientifici di Comix” , “Il giornalino
della giungla” e “Nirvana”. Roberto è oggi un artista del fumetto e
umorista affermato soprattutto in ambito internazionale. Umile, genuino e con la sempre battuta pronta, è sicuramente un personaggio
tutto da scoprire.
12
BM. Come è cominciata la tua passione per il fumetto?
TOT. Sin da ragazzino consideravo il fumetto il mezzo espressivo
per eccellenza. Già a sei anni leggevo moltissimi fumetti ed ero
abbonato al Corriere dei Piccoli: ricordo come fosse adesso la
trepidante attesa settimanale per conoscere il seguito delle varie
storie a puntate. Inoltre disegnavo molto, passavo intere giornate
a disegnare le mie prime storie a fumetti.
BM. Con quali fumetti sei cresciuto e
quali ti hanno ispirato nel cominciare la tua carriera?
TOT. Oltre al già citato Corriere dei
Piccoli, ero un divoratore di Tex e
di Zagor. In quest’ultimo, in particolare, convergevano due mie passioni: l’umorismo e l’horror. In seguito ho compreso che dietro ogni fumetto
si nascondono disegnatori professionisti e
ho cominciato a studiare la loro tecnica. Purtroppo a Belluno nessuno poteva aiutarmi. Ho
cominciato allora a scrivere agli editori per avere qualsiasi informazione
in merito, dalla carta da usare al tipo
di matite. Domande ingenue ma dalle
quali ricevevo sempre risposte cortesi
e per me utilissime. A quindici anni ho
avuto la “folgorazione”: sul giornale “Il
Mago” ho visto i lavori di Quino e Mordillo, rimanendone molto colpito. Da lì
in poi ho compreso che il fumetto umoristico sarebbe stata la mia strada.
NIRVANA © Comix Franco Cosimo Panini Editore
© SAF Strip Art Features
Mi piace raccontare nelle mie
tavole tutto quello che vedo, i rapporti
uomo-donna, l’amore, i disastri
umani e tutto ciò con l’unico mezzo che mi
diverte e padroneggio: l’umorismo.
BM. Non è da tutti trovare sin da giovanissimi la giusta strada per
il proprio futuro: tu sei stato fortunato o solo caparbio?
TOT. Penso entrambe le cose. Il fattore fortuna è sempre indispensabile ma non puoi prevedere se e quando arriverà, bisogna
quindi puntare tutto sulla determinazione e sulla convinzione che
quella che stai percorrendo è proprio la tua strada.
BM. Quanto difficile è stato farsi conoscere, soprattutto provenendo da una piccola città di provincia?
TOT. Ho affrontato molte difficoltà, soprattutto all’inizio, collezionando una serie di “NO” da guinness dei primati. Finita l’Accademia mi ero fatto conoscere da diversi disegnatori di fumetti
veneziani. Il primo che mi fece lavorare fu Vladimiro Missaglia,
alias Miro. Lo aiutavo a ripassare a china i suoi lavori. Fu lui a
consigliarmi di dedicarmi al disegno umoristico e mi presentò ad
alcuni disegnatori della Disney. Da quel momento la mia carriera,
come
disegnatore realista, prese un’altra direzione:
realizzai centinaia di tavole di Topolino,
ma sempre come ghost-drawer, un disegnatore fantasma, le cui opere sono
firmate da altri. Cominciai anche ad
autopromuovermi in numerose fiere: in
una di queste, Claudio Nizzi, sceneggiatore di Tex, vide un personaggio umoristico
da me ideato per “Il Piccolo Missionario”
e mi presentò all’editore francese Vaillant, con cui avviai una collaborazione di
otto anni in terra francese, disegnando
per “Pif”, una delle più importanti riviste
per ragazzi europee.
Nel frattempo accadde uno degli episodi
professionalmente per me più dolorosi:
perdetti il lavoro per la Disney. Il figlio
del disegnatore con cui lavoravo era tornato dal servizio militare e non avevano,
quindi, più bisogno di me. Ricordo ancora
che quel giorno, appresa la cattiva notizia,
feci il viaggio di ritorno a Belluno nella
disperazione, anche perché ero sposato,
con una figlia da mantenere e, soprattutto,
fino ad allora ero stato un “disegnatorefantasma” e non avevo agganci diretti con
alcun editore.
> il personaggio
NIRVANA © Comix Franco Cosimo Panini Editore C. SAF Strip Art Features
BM. Sei da poco ritornato da Lucca Comics dove hai presentato
il quinto episodio di” Nirvana”. Oltre all’Italia, quanti altri paesi
pubblicano i tuoi lavori?
TOT. Una quindicina di paesi. Ho pubblicato un volume di tavole
umoristiche anche negli Stati Uniti, paese che notoriamente non
ama materiale umoristico non autoctono.
BM. Sicuramente nella tua vita di fumettista avrai fatto morire
qualche personaggio, ti piacerebbe farne resuscitare qualcuno?
TOT. Mi piacerebbe far resuscitare molti di quei personaggi che
ho dovuto far morire perché non era economicamente vantaggioso per me, portarli avanti. Purtroppo se un fumetto non mi
rende abbastanza, sono costretto a chiuderlo. Detto questo, mi
piacerebbe far resuscitare “I Tecnocratici”, “Bulles”, “I grandi appuntamenti scientifici di Piero Angelo” che pubblicai sulla rivista
COMIX, “Antonella” l’unica serie che ho dedicato ai bambini sotto i 6 anni e che ho interrotto per dedicarmi a “Nirvana” e “Roby
e Poppi” che ho dovuto interrompere quando ho cominciato a
collaborare con PIF.
BM. Cosa prevedi in futuro per il mondo del fumetto e quali sono
le tue ambizioni?
TOT. Il fumetto è ormai nelle mani di pochi appassionati acquirenti, non è più un prodotto popolare. Quindi spero che continuino
a comprare quello che viene prodotto e anche i miei lavori. Da
umorista, ho l’ambizione di beccarmi una bella denuncia, segno
inequivocabile che hai messo il dito nella piaga. Purtroppo, non
avendo più il fumetto tirature elevate, non fa più paura a nessuno.
Alcune delle cose che dico in “Nirvana” se fossero dette in televisione, mi sarebbero già costate diffide e minacce.
BM. Di quale famoso personaggio dei fumetti ti piacerebbe essere stato l’ideatore?
TOT. Corto Maltese come personaggio d’avventura e Calvin e
Hobbes come fumetto umoristico. Ma sono molto più contento
di aver generato le mie due figlie: loro sì che sono due personaggi
non da poco. •
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
di Chiara Reolon
Nirvana
IL GIORNALINO DELLA GIUNGLA
© Il Giornalino S. Paolo Edizioni © Strip Art Features
Belluno Magazine
> il personaggio
il maestro
del
BM. Come nascono i personaggi e le storie di Nirvana e del
Giornalino della Giungla?
TOT. Nella prima parte della mia carriera disegnavo soprattutto
storie scritte da altri e, col tempo, la cosa mi è divenuta insopportabile Adesso faccio esattamente quello che mi piace, cioè
scrivere e disegnare i miei fumetti.Tutti i personaggi che ora creo
hanno una caratteristica comune: nascono per caso e li accantono per qualche giorno sul tavolino. Poi a mente fresca, li riguardo
e, se intravedo un futuro, li porto avanti e li propongo agli editori.
Per il mercato francese ho inventato “Bulles” ,”L’humour des ordinateurs”, conosciuto in Italia come “I Tecnocratici”, “Nirvana”,
la mia striscia di maggior successo e molte altre serie tutte caratterizzate dal mio tipico umorismo: cattivo, politicamente scorretto, misogino oltre il buon senso e violento, ma sempre con un
filo di speranza. Mi piace raccontare nelle mie tavole o nelle mie
strisce tutto quello che vedo, i rapporti uomo-donna, l’amore,
i disastri umani e tutto ciò con l’unico mezzo che mi diverte e
padroneggio: l’umorismo.
BM. Quali sono le tue fonti di ispirazione?
TOT. Innanzitutto la mia stessa vita: molte volte faccio vivere ai
miei personaggi episodi accadutimi davvero. Poi le persone che
incontro con i loro problemi, i giornali, i libri, la storia. In sintesi: il
comportamento umano e i misteri in esso racchiusi. Siamo capaci
di meraviglie e di orrori inimmaginabili, passando dagli uni agli
altri, così, come se niente fosse.
BM. Che impressione hai dei giovani artisti che incontri anche nei
corsi di fumetto e di disegno che organizzi? Ti rivedi in qualcuno
di loro?
TOT. Io mi rivedo nella passione. Quando uno è appassionato in
quello che fa e, vi posso assicurare che si vede lontano un chilometro, certamente mi rivedo e mi ritrovo ed è una bella sensazione. Mi piacciono gli artisti determinati ma pieni di dubbi. Per
me deve essere così un artista. In un artista devono convivere
questi due aspetti anche se così diversi tra loro.
14
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Belluno Magazine
Belluno Magazine
> arte
> arte
Il realismo concettuale
di
Tomè
tra spazio e idea
di Gianluca D’Incà Levis
www.gabls.it
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Annotazioni tratte dal libro del Ricovero Medassa, tracciatura a terra con magnesio, 2009
Autoritratto (fienile),
fotografia 1986-2007
Mario Tomè ed un masso-boulder
trasportato nella Galleria
Semplicemente Contemporaneo
Padova 2009
Tomè applica lo stesso tipo
Tra gli artisti che lavorano in Gabls,
alcuni operano nell’ambito concetdi procedimento, che
tuale.
Uno di essi è Mario Tomè (Agor- consiste nel creare un rapporto
do, 1980). In ogni suo intervento,
Tomè applica lo stesso tipo di procesignificativo tra l’elemento
dimento, che consiste nel creare un
biografico ed il tema, o
rapporto significativo tra l’elemento
biografico (taluni aspetti della propria
l’oggetto, con cui egli di
vita d’uomo e d’artista) ed il tema, o
l’oggetto, con cui egli di volta in volta
volta in volta
entra in contatto.
Tomè pratica l’arrampicata. Abita
entra in contatto.
tra le Dolomiti, e
vive il proprio ambiente, quello della
montagna, della roccia, dell’ascensione,
come uno spazio di
ricerca.
Questo fatto personale, biografico,
determina una parte sostanziale della
sua identità, lo definisce, costruisce
la sua esperienza Pinkrope, photo installazione, 2006
personale. Scalare è un atto del corpo, potremmo dire performativo. Ed è anche un modello mentale, emotivo, psichico, esistenziale.
Nei suoi video, fotografie, installazioni, performances, mentre si muove tra minimal art e poverismo, è spesso l’ambiente montano, la croda, la parete, la linea di salita, a stimolare
la riflessione correlativa dell’artista, spingendolo a produrre lavori che sono le testimonianze del proprio rapporto,
fisico e di senso, con lo spazio entro cui egli si muove.
I lavori sono quindi, in realtà, estremamente aderenti a fatti,
alla concretezza di un vissuto che viene indagato, scompo-
Stahlwille, installazione (particolare), 2009
sto, rappresentato, nella pratica artistica.
Ecco dunque i bivacchi urbani, rifugi minimi in cui l’artista
vive, mangia, dorme. Ecco le performances, nelle quali egli
mette in scena, all’interno della galleria, situazioni proprie
dell’arrampicata, del bouldering.
Ecco i video, le fotografie d’ambiente alpino, protagonista
la parete, o la corda. O il fienile di montagna, dall’interno
del quale, appena visibile, l’artista stesso guarda fuori, verso
di noi, e ci osserva, offrendoci il proprio sguardo, che è
reale ed interrogativo, lasciandolo spaziare nell’ambiente, e
nell’idea, ed attendendone uno nostro in risposta.•
Ti parlo del mio lavoro, still da video, 2007
Bivacco Marmol, Schiara, fotografia, 2006
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
L’Arte Contemporanea propone molte forme d’espressione,
che vengono realizzate attraverso differenti mezzi artistici. Accanto a quelli più tradizionali (pittura, scultura), che
pure evolvono continuamente, altri modelli vi sono, come
ad esempio l’installazione, la
performance, i quali contengono ed esprimono un nucleo
concettuale rilevante, talvolta
predominante.
L’arte concettuale, sviluppatasi a partire dagli anni ’60, dichiara il primato dell’idea sulla
pratica realizzativa. Il lavoro
consiste nell’idea, nella sua
novità critica, mentre l’abilità
tecnica è spesso considerata
una prassi ridondante, artigianale, storicizzata, non contemporanea, e come tale viene rifiutata.
Naturalmente, l’arte, nel
suo complesso, ha valore per il
proprio carattere esplorativo,
esplosivo e centrifugo. Non ci
sono tecniche, stili, modelli
censurabili in sé, o superati. Ci
sono solo opere buone ed opere cattive, all’interno di generi differenti. Inoltre, nessuna
opera, nemmeno la più istintiva o automatica, può essere
del tutto priva di “concetto”.
A cambiare è la proporzione
in cui gli elementi -ideale e fisico- vengono combinati.
Belluno Magazine
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Nei prossimi numeri, BM continuerà
a proporre uno sguardo sul mondo
dell’arte contemporanea attraverso
il lavoro di alcuni degli artisti di Gabls.
17
nella foto Martina Dell’Osbel
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
“Un fulmine a ciel sereno”. Così definirei l’entrata nella mia vita della Radio, RADIO PIÙ.
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Mi chiamo Martina Dell’Osbel e stare rilassata, tendevo a correre
dall’autunno del 2005 inizia la mia molto mentre parlavo ed odiavo riavventura. Ricevo l’invito da un sentire la mia voce registrata (non
mio compagno di classe di andare
a visitare la Radio, e così accetto,
LA PROGRAMMAZIONE DI RADIO PIÙ
accompagnata da una mia amica,
I GIORNALI RADIO
- Giornali Radio Nazionali
spinta forse dalla curiosità che una
(Agenzia Easy News_Roma), ogni ora dalle 6
del mattino alle 22 della sera.
ragazza di 17 anni può avere. Arri-Spettacoli: ore 6, 14:45, 22
vata comincio subito ad osservare
- Sport: ore 16.45, 21
-Cronaca: ore 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 16, 17, 18,
tutto: ogni stanza, ogni computer, e
19, 21.
più guardo più mi accorgo che in me
GIORNALI RADIO LOCALI (direttore, Mirko
sta succedendo qualcosa. Riesco
Mezzacasa)
solo il giorno dopo a metabolizzaore 9:30 (gr mattina), 12:30 (gr principale),
14:30 (gr regione e viabilità), 15:00 (meteo),
re quelle sensazioni e a prendere
16:30 (pomeriggio), 18:30 (gr sera e viabilità),
il coraggio di chiedere a Mirko: “E’
00:30 (gr notte).
possibile fare un programma con la
RASSEGNA STAMPA LOCALE, ogni giorno dal
lunedì al sabato alle ore 8:05.
mia amica Valentina?” E così, il 17
Ottobre 2005, va in onda la prima
GLI APPROFONDIMENTI
- LUNEDI ore 10:30 (replica 18:30) notiziario
puntata del
nostro proLadino, “Intra la nostra Dente”.
gramma. Era
- MERCOLEDI ore 10:30 (replica 19:00) Codice
Aperto con l’avvocato Michele Fusina.
un impegno,
- GIOVEDI ore 10:30 (replica 18:30) Cisl
soprattutLa voce dei lavoratori con Aldemar Soccol
(Rsu Luxottica Agordo).
to perché
all’inizio
GLI SPECIALI DEL POMERIGGIO
- LUNEDI dalle 15:05 Le interviste della
non riuDomenica Più Sport, con Marco Gaz.
- MARTEDI, dalle 15:05 Sotto ad un cielo di
scivo a
stelle, astrofilia con Claudio Pra.
- MERCOLEDI, dalle ore 15:05 (replica 21)
Campo Base, montagna con Claudio Fontanive,
Giorgio Farenzena, Antonello Cibien, Michele
Costantini.
- GIOVEDI, dalle 15:05 (replica il lunedi ore 21)
A Spasso tra le malghe, le malghe di montagna
con Renato Da Ronch e Claudio Fontanive.
- VENERDI, dalle 15:05 (replica ore 21) Amici
in Bici, ciclismo con Nadia Adami, Mario De
Biasio, Roberto Tomè
- VENERDI, dalle 15:05 (replica ore 21)
On Sight, il primo programma di arrampicata
alla radio con Alice Prete, Marcello Luciani,
Stefano Dell’Osbel
LO SPORT
- DOMENICA, dalle 15:00 Domenica Più Sport,
Campionato Agordino di Calcio, Agordina Calcio,
Basket Aba, Hockey su ghiaccio e molto altro...
con Marco Gaz
- LUNEDI, dalle 20 Campionato Agordino di
Calcio show con Marco Gaz, Marco Lorenzi,
Daniele De Dea.
MUSICA
- Ogni giorno dal lunedi al sabato alle 8:30 il Giro
di Boa, da 27 anni con Mirko Mezzacasa la musica
degli ascoltatori e i saluti di primo mattino, come
tanti anni fa...
- Ogni giorno dal lunedi al sabato alle 11:00
Martina Dell’Osbel con Varie ed Eventuali.
- Ogni giorno alle 14, 17:20, 23:20 Maurizio Melita
con le classifiche.
- Ogni giorno alle 17 la striscia quotidiana di
Dj Athos (David Ben).
- Ogni giorno alle 18 Moreno Tocchetto con le
selezioni Ottanta e Novanta.
- Ogni giorno alle 6 e alle13 Country con Alex
Nascimben.
- Ogni giorno alle 13:30 Planet Rock.
- Ogni giorno alle 12:00 Liscio non ti lascio (liscio
e ballabili).
INTRATTENIMENTO
- Favola Più con Alice, Elena e Romeo, le favole e
la musica per i piccoli: 7:15, 18:45, 22:45 esclusa
la domenica.
- Le poesie di Jonh Francis Della Pietra alle 7,
14:45, 23:15, esclusa la domenica.
- Oroscopo 23:30 (di domani), 6:45, 8:20.
- Almanacco, tutti i giorni alle 7 con Claudio.
- Cinema “A qualcuno piace prima” venerdi 17:20,
sabato 15, domenica 13:30
- Cinema “Oggi nelle sale”, tutti i giorni a rotazione.
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> curiosità
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
on-air!
mento, quello della diretta, ma come? Tutti quei cursori, quei bottoni…l’on air… il mio cuore batte forte e
mi dico: “Su Martina, c’è la puoi fare!”.
E così fu.
Riesco a dare in diretta la notizia e per me quel momento è l’ ‘iniziazione’. Di istanti e frangenti come questi
potrei raccontarvene a bizzeffe. Vivere a contatto
con la Radio vuol dire molte cose: impegno,
passione, creatività, voglia di mettersi in
gioco per superare i propri limiti. Sono ormai
quasi 5 anni che lavoro a Radio Più e per me è stata
una grande palestra.
Ho imparato molte cose e sono felice di aver avuto
il coraggio di credere nella mia passione, supportata
dalle persone che mi vogliono bene e che in me hanno
sempre creduto, ma anche e soprattutto superando e
traendo insegnamento dalle critiche. La Radio, è vita!•
Belluno Magazine
> curiosità
Restate
a caso quando qualcuno accendeva la Radio e c’ero
io, correvo in un’altra stanza!). Intanto passano i mesi.
Valentina se ne va ed io rimango. Ricordo che in quel
periodo l’essere in Radio mi permetteva di essere
molto creativa e realizzo “Mondo a Colori”, un concorso con i temi di italiano. Arriva l’estate del 2006 e
il sogno si realizza; “assunta a libro paga..”, passo tutta
l’estate in Radio, vivo a 360 gradi questo mondo ma
anche le persone, tra cui Mirko e Claudio che vedo
tutti i giorni e mi danno consigli sul come migliorare
la voce, ed il modo di esprimermi. Ci sono stati molti
momenti cruciali, ma quello che ricordo con maggior
chiarezza è quando arrivò l’improvvisa diretta… per
la prima volta.
Mirko mi chiama e mi dice che bisogna dare la notizia
che c’è un incidente lungo la regionale 203 agordina,
da li, in una frazione di secondo capisco che è il mo-
19
> sport
> sport
Sfida personale,
festa
collettiva
di Chiara Vaccari
[email protected]
Belluno Magazine
Gianni Zampin
che sostiene progetti rivolti ai
più giovani; dall’assistenza sociale, socio-sanitaria, all’istruzione e alla formazione.
L’organizzatore e ideatore della Monte
Grappa Challenge, nonché sostenitore
del progetto SadVe Onlus è Ivan Contiero, appassionato ciclista amatore. Aiutato da familiari, parenti, amici e un pizzico di follia è riuscito a realizzare una
manifestazione unica nel suo genere.
Fabio Feltrin, tra gli ‘Strong Man’, che
sono riusciti ad affrontare tutti e 5 i
versanti si esprime così: “Però che sensazione, pensare di aver pedalato
quando al mattino tutti erano
ancora a letto, di essere stato a
cavallo della bici quando il sole
cuoceva e infine, quando i grilli
facevano il loro classico cri cri e
le lucciole lampeggiavano. E che
bello quando uscendo dalla montagna ci
si affaccia sul versante che da sulla pianura e rendersi conto che si passa nel
giro di qualche centinaio di metri da una
zona fredda a una zona più tiepida, oltre
allo splendido luccichio delle città viste
dalla montagna”.
Stefano Faustini al termine di 14 ore e
40 minuti trascorsi in bici: “Abbiamo vinto, è incredibile cosa la forza di volontà
aggiunta alla resistenza fisica riesce a
A destra Ivan Contiero, ideatore e promotore della Monte Grappa Challenge - foto di Chiara Vaccari
foto di Settimo Rizzotto - www.settimorizzotto.it
farti realizzare, cose quasi impensabili”.
Il Monte Grappa da scoprire attraverso le sue salite,
dalla splendida e difficile ascesa da Paderno del Grappa, immersi nel bosco e con alle spalle l’immensa pianura, alla costante asprezza del versante di Semonzo, al micidiale muro
Chi volesse aiutare la causa sostenuta dalla
Monte Grappa Challenge può farlo attraverso
una donazione alla Società di ADolescentologia
della Regione VEneto (SADVE) Onlus:
IBAN IT37J0200862520000040938052
DALLO STATUTO SADVE ONLUS
Art. 4 - L’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, non
ha fini di lucro ed ha per oggetto lo svolgimento di attività nei settori dell’assistenza
sociale e socio-sanitaria, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione e della formazione
rivolta agli adolescenti. In particolare l’associazione realizza la promozione della salute del giovane.
www.montegrappachallenge.org
dell’ascesa di Seren del Grappa, all’infinita lunghezza del versante di Caupo, al fascino della classicissima Cadorna. Tutto in
un giorno, tutto dall’alba al tramonto, passando attraverso boschi, pascoli, malghe, testimonianze di guerra e panorami mozzafiato.Tutto in sella alla propria bici, spinti dalle proprie forze
fisiche e morali, una giornata all’insegna dello Sport Vero.
Appuntamento per tutti gli appassionati a Romano d’Ezzelino sabato 17 luglio 2010, pronti ad una nuova sfida
sportiva e umana. •
Il laghetto della Valle delle Mure - foto di Chiara Vaccari
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL GIOVANE
1. il diritto ad una alimentazione sana e sufficiente per potere pensare, studiare,
lavorare e comunicare. Il diritto ad un alloggio sano e confortevole dove poter vivere
in modo dignitoso;
2. il diritto alla libertà di religione, pensiero, parola, informazione, associazione, movimento e il dovere di rispettare e difendere tali libertà;
4. il diritto allo studio e il dovere di impegnarsi nello studio per poter sviluppare le
proprie risorse creative per il benessere individuale e sociale;
7. dovere di mantenere il proprio stato di salute, evitando e ostacolando nel proprio
ambiente la diffusione di ogni comportamento e di ogni mezzo che possa danneggiare la propria salute e quella altrui;
8. il diritto di essere assistiti e curati nello stato di malattia. Il dovere di aiutare, con le
proprie possibilità, le persone di ogni età in stato di svantaggio umano e sociale;
12.- il dovere di promuovere, conservare e difendere la libertà, la giustizia, la fratellanza e la pace universale tra le persone, i popoli e le nazioni con la cooperazione,
l’impegno affettivo, il coraggio morale e intellettuale, il lavoro, nello spirito dell’Amore
universale ed eterno.
SIMONE DA SOIS
P.zzetta Bivio n. 1
Ponte nelle Alpi (BL)
Cell. 327 2399568
[email protected]
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Nasce, quasi per scherzo in un clima
familiare, nel 2009 con l’obiettivo di sfidare una montagna ricca di paesaggi, di
storia, di suggestione e di salite degne
dei più sfegatati ‘salitomani’. Quella che
si affronta è una sfida personale, contro
sé stessi e non contro gli altri, per mettere alla prova i propri limiti e le proprie
capacità.
Monte Grappa Challenge significa affrontare nell’arco di una giornata da un
minimo di 2 ad un massimo di 5 versanti
che portano a Cima Grappa (1775 m
slm).
In poche parole l’obiettivo è quello di
portare a termine un percorso minimo di 111 km con 3.265 m
di dislivello, affrontando salite con un massimo del 20% di
pendenza.
Il percorso denominato Extra Strong,
solo per veri ‘salitomani’, è scalare per 5
volte il Monte Grappa, per un totale di
271 km e 8129 m di dislivello.
Nemmeno una tappa del Giro d’Italia o
del Tuor de France arriva a simili dislivelli!
Affrontare una tale impresa è per i partecipanti una sfida con se stessi, contro
la capacità fisica e morale di soffrire e
di non mollare quando la salita sembra
infinita e il traguardo impossibile da raggiungere.
Tutto il ricavato della manifestazione e della vendita delle
divise ufficiali va all’Associazione di ADolescientologia della
20 Regione VEneto (SADVE) Onlus
... la “sfida”, quella sana ed
equilibrata non conosce
differenze, ha unita’ di
misura diverse per ognuno,
ma regole simili per
tutti, purché la si
affronti conoscendo i
propri limiti, provando a
considerarli un punto di
partenza per spostarli un po’
piu in là senza mai
perderli di vista, passo-passo ...
Quante prove affrontiamo e
superiamo con lo stesso
spirito, spostando i limiti in là ...
Belluno Magazine
Sport e beneficenza, sfida personale e sfida collettiva, tutto questo è la
Monte Grappa Challenge, manifestazione ciclistica non competitiva.
21
Ad immergersi nel tuo amore,
non si riceve
alcuna spinta verso l’alto
né, gettandoci nel vuoto,
ci siamo schiantati assieme.
Da tempo vivo
annerito da una folgore,
scesa un giorno d’estate
lungo un aquilone
mentre inviavo dispacci
al tuo corpo senza fili.
Ho scisso le parole
col freddo delle mani,
ho fuso i miei occhi
coi nuclei del tuo seno,
t’ho classificato
assegnandoti un regno
un ordine, una famiglia.
Ho trapiantato
un cuore in due cervelli,
applicando elettrodi
ai tuoi giorni morti.
Tutto inutile.
Non rimango che
l’incauto fondatore
di una colonia di ratti
dagli occhi rossi.
[email protected]
Classe 1973, nasce a Belluno, ma
non si sente montanaro.
Nell’attesa di trovare impiego come
guardiano di un faro, campa con il
mestiere di avvocato.
Ogni tanto evade dalla prosa giuridica per dedicarsi alla poesia.
Conscio del fatto che quest’ultima è
uno strumento espressivo alquanto
démodé, ha finora evitato di rubare
spazio, negli scaffali delle librerie, a
chi ha reali possibilità di essere letto.
Al suo attivo ha la partecipazione ad alcuni concorsi di poesia, sia
in ambito nazionale, primo premio
alla XXXV edizione del Premio Poesia Marega, segnalato nella XXXVI
edizione; finalista alla IX edizione
del Premio De Palchi Raiziss; sia in
ambito provinciale, terzo premio IV
edizione Concorso Versi Liberi.
SCUOLA DI MOUNTAIN-BIKE
La Valle Agordina - Belluno - Dolomiti - Italia
CALENDARIO 2010
3-4 luglio.......................................... ALPE DI SIUSI (BZ)
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> giornalista per un giorno
Ogni mattina apro
il serraglio dei miei sogni,
bestie dignitose e
mal addomesticate.
Sgusciano dal sonno
risalgono gli occhi e
colano lungo gli zigomi
afflosciati.
Migranti spaesati
a branchi
a stormi a sciami
assediano la mia veglia.
Ogni mattina fuggo
e mi schianto contro il sole.
Tra le lamiere del giorno
attendo paziente
un coraggio qualsiasi
una scia nel cielo
un pronto soccorso in versi,
ma non giunge
che quella nota sempre uguale
in quella chiave strana.
Ricado su una città
che non ho mai più trovato,
rapita un giorno
di primavera made in china
mentre inseguiva l’ombra
dei suoi campanili.
Ogni mattina decido
che è soltanto mattina,
la prima a passare
e l’ultima da scordare.
Poesie di Ivan Borsato
...A 60 km
da
Natal...
di Federico Olivieri
[email protected]
Giusto a maggio 2009 ripartivo per un villaggio di 1200 anime nel nord est del Brasile: Pititinga.
A volte mi chiedo chi abbia inventato questo nome; in realtà è il nome di un pesce presente in queste acque nella costa a ovest di Natal,
stato di Rio grande do Norte.
Avevo sempre avuto il desiderio di vivere al mare e quindi ho colto
questa opportunità lavorativa e sono venuto ad esplorare questi
luoghi ancora incontaminati dove un noto comico con la sua compagna hanno deciso di mettere radici e di portare qualche sorriso
in questo piccolo villaggio nordestino.
Devo dire che quando mi sono recato a Milano per i colloqui non
ero proprio convinto della scelta ma ero molto curioso di sapere di
che cosa mi sarei dovuto occupare e quali erano le reali possibilità
di successo di questo progetto.
Il comico in questione è Enrico Bertolino e la sua compagna è
Edna Galvão, due “personaggi” molto particolari ma con molta
determinazione voglia di fare. Visitando questa regione ci si rende
conto delle difficoltà e diversità ambientali, con una vegetazione e
ricchezze del sottosuolo molto eterogenee tra la costa e l’interno.
E’ proprio in questa regione che Bertolino e la sua compagnia
hanno deciso di fermarsi con il profondo desiderio di entrare in
contatto con la popolazione locale e cercare di creare qualcosa che
potesse durare nel tempo. A questo scopo sono state create due
strutture: una a Milano l’Associazione Vida a Pititinga Onlus che si
occupa principalmente di raccogliere i fondi necessari attraverso
manifestazioni e spettacoli per sostenere il progetto in Brasile e
la Fundação Vida a Pititinga, che ha la sua sede in Brasile e gestisce
attraverso i suoi collaboratori le risorse che arrivano dall’ Italia.
La fondazione Vida a Pititinga si occupa di bambini.
È un asilo con circa 35 bambini da 0 a 6 anni che viene
gestito da personale locale: quattro educatrici, una segretaria, due
cuoche, un autista tuttofare più il mitico Don Silverio, un simpatico
ex funzionario del Banco do Brasil ora in pensione, deciso a trascorrere la sua seconda giovinezza in questo spaccato del Brasile
mettendosi in gioco e portando la sua esperienza pratica e contabile al servizio delle attività della Fondazione. A completare il tutto un
allenatore di calcio che segue le vicende del progetto Intercampus,
una delle tante scuole calcio all’estero della Fondazione Giacinto
Facchetti e infine un insegnante di Capoeira, uno sport a metà tra
la danza e le arti marziali praticata in tutto il Brasile.
All’interno di questa struttura, oltre alle sale con i bagni per i
bambini, c’è una piccola biblioteca aperta alla popolazione, altre due
sale dove svolgere attività di sostegno scolastico ai ragazzi più grandi e una sala con sette computer dove vengono svolte delle lezioni
di informatica che in orario serale diventa un internet point aperto
a tutti.
Oltre alla struttura, che fa anche da sede alla Fundação Vida, voglio ricordare che con varie donazione private sono state costruite nove casette in muratura che sono state
donate a quelle famiglie numerose che si trovavano in
situazioni di estrema povertà.
Ecco dentro tutto questo “la dirigenza” di Vida a Pititinga Onlus ha
deciso di metterci pure il sottoscritto in qualità di project manager.
In sostanza il mio compito era quello di gestire tutte le attività
della Fondazione, dal personale agli acquisti seguendo anche i futuri
progetti che da li a poco sarebbero stati avviati: la costruzione di un
campo da calcio con una palestra multifunzionale e la ristrutturazione dell’unico ambulatorio medico presente in paese.
Devo dire che l’impatto con Pititinga è stato molto forte da subito
soprattutto perché sono arrivato durante la stagione delle piogge;
quindi fiumi d’acqua che scorrevano per il paese fino al mare, difficoltà negli spostamenti e nelle attività quotidiane. Con il passare
del tempo ho cominciato a conoscere la realtà locale, la gente e il
loro modo di vivere, oltre ai due, tre italiani che da queste parti si
sono stabiliti. La mia esperienza è stata positiva, anche se breve, ma
posso affermare tranquillamente che il posto magnifico, un clima
temperato tutto l’anno, la tranquillità, fanno di questo piccolo villaggio un paradiso dove ancora si può vivere a misura d’uomo sempre
nel rispetto del luogo come ha fatto fino ad oggi la Fundação Vida
a Pititinga. •
www.pititinga.org
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pubblicati. Tutti i materiali pervenuti non saranno restituiti.
Belluno Magazine
> poesia
il periodico gratuito di informazione ed attualità
ità della Provincia d
di Bellunoo
Belluno Magazine
22
Ogni mattina
23
nella cultura
popolare bellunese
Avvocato del Foro di Belluno
di Ettore Saronide
Nel periodo dei saldi (che ricordiamo, in veneto scatteranno a partire dal 13 luglio e
dureranno fino al 31 agosto),
occorre tenere a mente alcune
regole di base o suggerimenti determina a tutti gli effetti la conclusione del essere oggettivamente impossibile o eccespratici, idonei ad aiutare il cittadino-con- contratto. Pertanto il venditore sarà tenuto sivamente oneroso per il negoziante.
ad applicare il prezzo (o lo sconto, nel secondo caso) dichiarato; se alla cassa, invece,
venisse praticato un prezzo o uno sconto
diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso
di difficoltà, a contattare l’ufficio di Polizia
Locale del Comune.
È bene, a questo punto, sgomberare il
campo da alcuni equivoci che possono verificarsi all’atto pratico.
Consentire la prova dei capi non è un
diritto del consumatore, ma una
semplice facoltà, rimessa alla discrezionalità del negoziante. È ovvio
che quest’ultimo avrà un interesse a soddisfare il possibile acquirente e, pertanto,
quando fosse possibile, sarebbe opportuno
provare l’articolo scelto, ricordando che, in
assenza di difetti, la possibilità di cambiare il
capo o il prodotto non è imposta dalla legge, né durante i saldi né durante le vendite
normali, ma è anch’essa rimessa alla discrezionalità del commerciante.
Un ulteriore accorgimento è quello di conservare lo scontrino, perché se si dovesse riscontrare un difetto dopo l’acquisto,
anche nel periodo dei saldi la legge garantirà
allo stesso il diritto di cambiare la merce difettosa. Il D. Lgs. 24/2002 afferma che ogni
bene acquistato da un consumatore per uso
proprio e della propria famiglia gode di una
garanzia piena ed assoluta di due anni, e di
almeno un anno quando si tratta di un bene
usato.
Alcuni servizi giornalistici apparsi sulle
televisioni nazionali hanno correttamente
posto l’accento sull’obbligatorietà di tale garanzia. Il negoziante è quindi obbligato a sostituire l’articolo difettoso (e a nulla valgono,
cartelli ed avvisi in senso opposto). Qualora
per motivi “tecnici” (ad es. assenza di quel
prodotto ed impossibilità del riordino), il
cliente avrà diritto di scegliere se richiedere
la riparazione del bene (ove possibile) senza
alcuna spesa accessoria, ovvero una riduzione proporzionale del prezzo o addirittura la
risoluzione del contratto.
La scelta del cliente non è completamente
vincolante per il venditore dal momento
che, ovviamente, il rimedio scelto non dovrà
L’art. 132 del “Codice del Consumo” prevede la responsabilità del venditore allorché
il difetto di conformità si manifesti entro il
termine di 2 anni dalla consegna del bene.
Il consumatore, tuttavia, decadrà dai diritti
sopra descritti qualora non denunci al venditore tale difetto entro il termine di 2 mesi
dalla data in cui egli lo abbia scoperto. La denuncia non sarà ovviamente necessaria nel
caso in cui il venditore abbia riconosciuto
l’esistenza del difetto o lo abbia occultato.
Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità manifestatisi entro 6 mesi
dalla consegna del bene esistessero già a tale
data, salvo che tale ipotesi risulti incompatibile con la natura del bene o con la natura
del difetto di conformità.
L’azione diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore è soggetta, infine, a prescrizione, che opererà decorsi
26 mesi dalla consegna del bene; il consumatore, che sia convenuto per l’esecuzione del
contratto, potrà tuttavia far valere sempre
(senza limiti di tempo) i diritti di cui al già
citato articolo 130, comma 2, purché il difetto di conformità sia stato denunciato entro
2 mesi dalla scoperta e prima della scadenza
del già citato termine di 26 mesi.
Qualora per motivi “tecnici” (ad es. assenza
di quel prodotto ed impossibilità del riordino) egli si trovasse nell’impossibilità di farlo,
il cliente avrà diritto di scegliere se richiedere la riparazione del bene (ove possibile)
senza alcuna spesa accessoria, ovvero una
riduzione proporzionale del prezzo o addirittura la risoluzione del contratto.
In generale poi, tornando al contenuto del
contratto, va ricordato come il venditore
abbia l’obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita,
ovvero beni conformi alle descrizioni fatte
ed utilizzabili per gli scopi dichiarati; in caso
contrario si potrà chiedere il rimborso della
spesa sostenuta. A tale proposito, va detto
che anche la pubblicità è considerata una
dichiarazione efficace ai sensi di questa normativa, e quindi anche una promessa fatta
attraverso la pubblicità e non corrispondente alla realtà, potrà essere fonte di problemi
per i venditori.•
[email protected]
Lo scopo di queste brevi ricerche è quello
di insegnare e stimolare un ritorno alla vita
semplice e sana di un tempo quando un
passatempo utile, oltre che divertente, era
quello di raccogliere e conservare i doni della ricca e generosa natura. E’ infatti un vero
peccato rinunciare, per ignoranza o pigrizia, a uno dei piaceri più genuini, anche se
estremamente semplice, come quello di raccogliere i primi cespi ancora freschi e teneri
di soffione, di radicchio selvatico o di borsa
del pastore durante una scampagnata, oppure le foglie di alloro o i semi di finocchio
selvatico durante una gita al mare o ancora
i frutti di lampone, mora e mirtillo o i germogli di cicerbita alpina durante un’escursione in montagna e poter così gustare quei
piatti semplici e naturali che aiutarono i nostri vecchi a vivere serenamente.
Andare a erbe selvatiche e a frutti
spontanei è un po’ come andare a funghi:
servono molta pazienza e tanta voglia di
camminare; si può infatti cercare anche per
ore senza trovare una sola bacca o un solo
germoglio, mentre a volte, in pochi minuti,
si può riempire un intero canestro. L’appassionato cercatore e raccoglitore di erbe e frutti è senza dubbio un romantico, non può non esserlo;
chi infatti si sottoporrebbe a ore di marcia
in luoghi generalmente impervi e scoscesi,
fra rovi e arbusti spinosi, con risultati spesso
deludenti, se non ci fosse qualche altro stimolo oltre ai vantaggi puramente materiali?
Il vero ricercatore è infatti stimolato da una
scoperta ancora più eccitante: l’incantesimo
della natura.
Nelle ricerche che saranno proposte, per
ogni specie, vi è anche una foto e un disegno con il suo nome scientifico secondo la
nomenclatura corrente; per ognuna di esse,
inoltre, è stato designato l’appropriato uso
in cucina, riportando sia ricette della tradizionale cucina popolare, sia i segreti dei
piatti più sofisticati.
In poche parole si è voluto semplicemente
suggerire di provare l’esperienza, sicuramente positiva, di gustare il piacere della
natura. Le erbe spontanee e i frutti selvatici
non sono naturalmente vistosi come quelli
coltivati, a volte non hanno di esse neppure
il gusto delicato in quanto il loro sapore è
spesso più forte e aromatico; superata però
la prima sensazione strana dovuta alla novità esse costituiranno un vero piacere per
il palato.
UN MINESTRONE ALLA PRATOLINA
Bellis in pratis nascitur flore albo...,
scriveva Plinio (Nat. Hist. XXVI,26)
ancora nel primo secolo dopo Cristo.
In latino bellis significa “grazioso” o
“leggiadro” e sicuramente è un termine che si addice alla piccola e leggiadra
Bellis più nota con il nome di pratolina. Una pianta che - come molte altre
del resto - usa difendersi dal freddo e
dalle intemperie chiudendo il suo fiore e proteggendo così il suo prezioso
polline. Questo fiore, che in realtà è
una infiorescenza, si presenta con i
fiori tubulosi del disco di un bel giallo
dorato e con quelli ligulati del raggio
di colore bianco e a volte porporino
nella pagina inferiore.
Pare che le foglie della pratolina si
mangiassero nella minestra anche nei
tempi antichi; a dirlo è il Mattioli nel
XVI secolo, il quale aggiunge che detta minestra risulta essere anche una
“purga”. Non sappiamo con quante
foglie fosse fatta la minestra del Mattioli, ma sicuramente quella che ora
viene proposta non è certamente un
purgante.
Si prepara pulendo, lavando e tagliando a
pezzetti una carota, una cipolla, una zucchina, una patata e un gambo di sedano
unendoli a 50 gr di fagioli sgranati, 50 gr
di fagiolini, 50 gr di piselli sgranati, un po’
di basilico, una foglia di salvia e 100 gr di
foglioline di pratolina intere.
Il tutto va rosolato con un po’ d’olio in
una casseruola e allungato con un’abbondante quantità d’acqua. Salata e pepata la minestra, si coprirà la casseruola
facendo cuocere il tutto a fuoco lento
per almeno due ore.
Mentre la minestra si cucina si prepareranno delle polpettine mettendo un
panino raffermo a mollo nel latte per alcuni minuti, strizzandolo poi molto bene
e unendolo a 200 gr di carne tritata, un
uovo e un cucchiaino di prezzemolo tritato.
Questi ingredienti - opportunamente salati - andranno amalgamati bene e
ridotti in polpettine grandi come una
noce che, infarinate, andranno fritte in
abbondante olio profumato con un ra-
metto di rosmarino.
Sgocciolate dall’olio e disposte in una
carta assorbente da cucina, le polpettine
finiranno nel minestrone un momento
prima di toglierlo dal fuoco.
Il vino più indicato per questo piatto è
un bianco secco come il Pinot grigio a
10-12 gradi, meglio se di cantina o di frigorifero. •
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Be
Bell
Belluno
llllun
unoo
di Avv. Gianluca Nicolai
sumatore a giovarsi di una reale opportunità
di risparmio, piuttosto che essere spettatore-vittima di possibili comportamenti irregolari da parte di alcuni esercenti.
A proposito delle cautele e delle tutele
riservate al consumatore, la normativa di riferimento in materia, è costituita dal D.Lgs.
114/98, dal D.Lgs. 24/02, nonché dal c.d. “Codice del Consumo” di cui al D. Lgs. 206/2005.
Tanto premesso, va sottolineato come sia
sempre opportuno seguire alcune regole di
base per “avvicinarsi” ai saldi in maniera coscienziosa ed attenta.
In una tale ottica va vista l’opportunità che
l’acquirente monitori i prezzi dei prodotti alcuni giorni prima della data di inizio dei saldi
in modo da evitare spiacevoli situazioni; ciò
sia per evitare di acquistare “fondi di magazzino”, sia per verificare e confrontare i prezzi prima e dopo l’inizio dei saldi.
Va, altresì, ricordato come i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo
quelli di carattere stagionale e
quelli suscettibili di notevole deprezzamento se venduti durante una
certa stagione o entro un breve periodo di
tempo, in quanto fortemente legati alla moda
(art. 15 D. Lgs. 114/98). Anche per questo è
opportuno che i negozianti separino nelle
esposizioni i prodotti in saldo da quelli non
scontati al fine di ingenerare una possibile
confusione nella clientela.
Lo sconto va sempre espresso in
percentuale e il cartellino deve indicare il prezzo normale di vendita
(che avremo avuto modo di verificare mediante le nostre precedenti “visite”). Non è
infrequente, purtroppo, che in alcuni negozi
il prezzo “originario” riportato sia più alto
rispetto a quello effettivamente esposto nelle settimane precedenti ai saldi.
Vale la pena di ricordare quindi un principio
generale, valido sia per i capi in saldo che per
quelli venduti a prezzo pieno. Il negoziante,
esponendo la merce con l’indicazione di un
prezzo, pone in essere una vera e propria
“offerta al pubblico” ai sensi dell’art. 1336
codice civile che, se accettata sic et simpliciter dall’acquirente (il quale si dichiara disponibile, alla cassa, a pagare il prezzo indicato),
> cucina & salute
piante spontanee
istruzioni per l’uso
Belluno Magazine
> nel nome della legge
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Belluno Magazine
24
L’utilizzo delle
SALDI:
25
Tecnologia del
di dott.ssa Lucia Olivotto
SILENZIO
quadro RW. Spesso i contribuenti non
sono consapevoli della vigenza anche
nel nostro ordinamento del principio della world wide taxation, sulla base del quale ogni
soggetto paga al proprio Paese di appartenenza le impoInnanzitutto ricordiamo le scaden- ste su tutto il proprio reddito
ze: entro il 16 giugno (oppure entro ovunque prodotto. Pertanto un
il 16 luglio con la maggiorazione del- residente in Italia deve qui dichiarare
lo 0,40%) vanno versate le imposte, anche ad esempio i fitti percepiti su
mentre entro il 30 settembre va invia- immobili detenuti all’estero, così pure
to telematicamente il modello Unico. I redditi di lavoro dipendente prestato
ritardatari ricordino che: per gli omessi versamenti esiste il ravvedimento
Un residente in Italia deve
operoso che consiste nella possibilità
qui dichiarare i fitti
di pagare le somme dovute entro 30
giorni dalla scadenza con la sanzione
percepiti su immobili detenuti
del 2,5% oppure entro la presentaall’estero, così pure
zione della dichiarazione per l’anno
successivo (verosimilmente entro il 30
redditi di lavoro
settembre 2011) con la sanzione del
dipendente prestato
3% e sempre maggiorando gli importi degli interessi legali. L’omessa preall’estero...
sentazione della dichiarazione invece
può essere sanata entro 90 giorni
dalla scadenza. Gli errori che hanno all’estero e così via. Attraverso il meccomportato un versamento in ecces- canismo del credito di imposta ogni
so (errori a sfavore del contribuente) contribuente recupera, dalle imposte
possono essere corretti attraverso la dovute in Italia, quanto già pagato in
presentazione di una dichiarazione in- via definitiva allo Stato estero per il
tegrativa: entro il 10 novembre il 730 reddito ivi prodotto. Questo
integrativo, entro il 30 settembre 2011 meccanismo elimina il
il modello Unico. Infine va ricordato problema della dopche tutta la documentazione utilizzata pia imposizione sul
per la compilazione della dichiarazione medesimo reddito
non va più allegata alla stessa, ma sem- che viene tassato sia
plicemente conservata per eventuali all’estero che in Italia.
La produzione di redcontrolli fino al 31 dicembre 2014.
Tralascio volutamente approfondi- dito all’estero spesso
menti su oneri deducibili e detraibili si collega all’obbligo di
dei quali la stampa parla sempre diffu- compilazione del quasamente (spese mediche, interessi su dro RW, che riepiloga
mutui, spese di ristrutturazione) per i movimenti di danaro
evidenziare invece quella che, a mio non transitati attraverparere, è una delle principali critici- so le banche residenti
tà delle dichiarazioni di quest’anno e da e verso l’estero, così
cioè la dichiarazione dei redditi pro- pure la detenzione di
dotti all’estero e la compilazione del attività all’estero (so-
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Belluno Magazine
26
prattutto conti correnti ed immobili).
Chiunque sia intestatario di un
conto corrente su una banca
estera ha l’obbligo di effettuare la segnalazione nel quadro
RW, indicando lo Stato ove si
trova il conto e la consistenza
dello stesso a fine anno. Anche
i detentori di immobili all’estero devono compilare il quadro RW, a meno
che l’immobile sia stato oggetto di
regolarizzazione con lo scudo fiscale.
L’esonero però è limitato solo ad Unico 2010, mentre dal prossimo anno
anche queste attività dovranno essere
dichiarate. Da quest’anno inoltre tutti
gli immobili posseduti all’estero vanno
indicati in RW, anche quelli non produttivi di reddito, nè soggetti a tassazione nello Stato estero. Va ricordato
che l’omessa compilazione del
quadro RW è sanzionata in
modo pesante: dal 10 al 50%
degli importi non dichiarati fino alla confisca di beni di
corrispondente valore. Chi ha
presentato il modello 730 oppure è
esonerato dalla dichiarazione dei redditi ed è tenuto alla compilazione del
quadro RW, presenta il modello Unico
solo a questo fine. Consiglio, per ogni
dubbio, di rivolgersi
senza esitazione al proprio commercialista di
fiducia. •
e del
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tutta rivolta alla compilazione delle dichiarazioni
fiscali ed al conseguente
versamento delle imposte.
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Dichiarazioni fiscali
27
di Stefania Mafalda
di Paolo Doglioni
Correva l’anno 1876… A sfogliare le pagine di un periodico dell’epoca, sembra che
niente sia cambiato da allora: la viabilità
della nostra provincia, in particolare il sistema ferroviario, ancora oggi non è sicuramente un esempio di modernità. La ferrovia arrivò per la prima volta a Belluno
mercoledì 10 novembre 1886, per
la tratta Treviso-Feltre-Belluno. Secondo
l’avviso pubblicato dal Comitato Provinciale, il treno inaugurale sarebbe
dovuto arrivare alle ore 14,40, invece arrivò alle 15,30. Le molte persone, accorse per l’inaugurazione, furono
testimoni del primo di una lunga serie di
ritardi. Solo nel 1938 si inaugurò poi la
tratta Conegliano-Vittorio Veneto-Belluno.
Il primo convoglio importante di questa
linea fu quello, che in quell’anno, portò a
Belluno Benito Mussolini per il famoso discorso “Burro o cannoni?”.
Articolo tratto da
‘La Provincia di Belluno’
del 13 maggio 1876
“L’Italia, malgrado le sue difficoltà finanziarie, procede d’anno in
anno nello estendere il suo sistema ferroviario… Ciò servirà alla
unificazione economica del nostro
paese, alla distribuzione del lavoro
su tutto il territorio, allo scambio
interno, all’unione politica, civile, militare, amministrativa. È una bella
cosa, della quale l’Italia può rallegrarsi e di cui la parte più giovane
di noi dovrà ricavarne non piccolo
profitto…
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
PRIMA del trattamento
28
A ciò hanno contribuito e contribuiscono tutti gli italiani, e tra questi anche
gli abitatori di quelle Province che non
hanno ancora veduto la locomotiva
percorrere il loro territorio, com’è il
caso per esempio della Provincia di
Belluno. Noi potremmo domandare:
perché agli altri tutti i benefizi, a noi
tutti i pesi? Perché un lusso di comunicazioni per altre regioni, tanta scarsezza per la nostra?”
DOPO il trattamento
Soluzioni
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In Italia il numero delle denunce e delle pratiche
di risarcimento danni da
responsabilità medica (che
coinvolgono ASL, strutture
ospedaliere, equipe mediche,
singoli medici, personale
ausiliario e paramedico) è
passato da 9.567 del 1994 a
29.543 del 2007, con un incremento del 200%.
Questi e altri dati eccezionali, anche relativi all’aumento dei premi assicurativi
pagati da ALS e medici cresciuti di circa 12 volte nell’arco di un anno, sono
stati oggetto del recente convegno organizzato a Roma e riportati dall’Ania
(Associazione Nazionale fra le Imprese
Assicuratrici). Le richieste di risarcimento di danni per casi, veri o presunti, di
malpractice sanitaria hanno avuto negli
ultimi anni un costante e progressivo
aumento e si stima che ogni anno i casi
siano circa 15 mila. L’Osservatorio Pit
Salute di Cittadinanzattiva (Associazione
per la promozione e la tutela dei diritti
dei cittadini e dei consumatori) segnala un aumento del 18% delle denunce
verso i singoli medici nel 2008, quando
già si era registrato qualcosa di simile
nel 2007 con un 18,2% in più rispetto
all’anno precedente. I cittadini puntano il dito prevalentemente su
errori durante lo svolgimento
di interventi chirurgici (il 53%)
piuttosto che errata diagnosi
(26%). Il 12 % segnala invece casi
di errata terapia.
In questo ambiente di raggiunta consapevolezza dei diritti del paziente, delle
necessarie competenze che medici e
staff infermieristico devono in ogni caso
avere, e dell’efficiente organizzazione
che le strutture sanitarie, siano esse
pubbliche o private, devono garantire,
spicca l’esigenza di rivolgersi a professionisti come Giesse Gestione Sinistri,
che possano informare, valutare, consigliare e tutelare chi subisce un danno da
malpractice.
Nei casi di risarcimento per
responsabilità medica e per responsabilità sanitaria, dei quali
Giesse Gestione Sinistri si occupa da oltre 15 anni, rientrano le
situazioni in cui un professionista nel campo medico-sanitario
(medico, paramedico, infermiere, ecc.) commette un errore
per imperizia, negligenza e imprudenza causando un danno
ingiusto.
reperire la documentazione sanitaria indispensabile per valutare correttamente
l’operato dei medici, e, infine, la mancanza di punti di riferimento: Giesse
Gestione Sinistri è in grado di
fornire una valutazione medico-legale preventiva per avere
un parere scientifico di “fattibilità”, necessario presupposto
per poter intraprendere una
qualsiasi azione, evitando così
al danneggiato di esporsi a voci
di spesa considerevole. Attraverso
fondati pareri scientifici sulla sussistenGiesse si schiera dalla
za o meno della responsabilità sanitaria, si può determinare anche il tipo
parte del danneggiato
di strategia da adottare nella gestione
per ottenere il giusto
della pratica. Anche in questo settore di
intervento, come per ciò che succede
riconoscimento del
nei casi di incidenti stradali o infortuni
sul lavoro, Giesse si schiera dalla parte
danno subito
del danneggiato per ottenere il giusto
In genere ci si trova a dover affronta- riconoscimento del danno subito e di
re momenti difficili, sia perché questo conseguenza il più equo risarcimento,
tipo di danni tocca una sfera personale assumendo nei confronti dei clienti un
e intima come la salute propria o di un obbligo di risultato, ovvero richiedendo
famigliare, sia perché c’è poca disponi- un compenso solo a risarcimento ottebilità di informazioni, c’è la difficoltà nel nuto. •
foto
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
ritardo
sanitaria
> gestione sinistri
e la responsabilità
Belluno Magazine
> storia
GIESSE
La storia ferroviaria
a Belluno inizia con un
29
> leggi e normative
UNI - CLASSIFICAZIONE
ACUSTICA DEGLI EDIFICI:
una norma moderna per le esigenze
dell’abitare contemporaneo
di Giuseppe Secchi
[email protected]
Le nuove normative, in campo
edilizio che riguardano, tra l’altro, il risparmio energetico e la
recentissima norma UNI sulla
classificazione acustica, obbligano i costruttori a rivedere il loro
“modus operandi” nella realizzazione di edifici che possano offrire,
alla loro clientela, unità immobiliari con un comfort abitativo in
linea con le esigenze dell’abitare
contemporaneo.
Belluno Magazine
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Il DPCM 5.12.1997, Decreto che stabilisce i
requisiti acustici passivi degli edifici, operativo da oltre 12 anni, ha certamente dato un notevole impulso all’innovazione nel settore ma ha
anche determinato, nel contempo, un notevole
aumento del numero di contenziosi tra
costruttori ed acquirenti degli immobili anche per effetto di alcuni aspetti controversi
e per la mancanza di una adeguata conoscenza
delle specifiche problematiche tecnologiche e costruttive.
Anche in Italia, in analogia con quanto già avvenuto in altri paesi europei, si sono recentemente
conclusi, da parte dell’UNI, Ente nazionale
di italiano di unificazione, i lavori per la
redazione della norma per la classificazione
della qualità acustica degli edifici. Il documento è stato portato in inchiesta pubblica il
28.01.2010 e probabilmente, dopo un’ultima riunione per la definizione di eventuali modifiche,
verrà pubblicata la versione definitiva.
È a tutti noto come la qualità della vita,
all’interno di un ambiente, dipenda, in
parte, dall’isolamento acustico dell’edificio che ci protegge, in maniera adeguata o
meno, dal rumore proveniente da sorgenti sonore indesiderate sia esterne che interne all’edificio
stesso.
La pubblicazione di una norma, interamente
dedicata alla classificazione acustica dei
complessi edilizi, avrà certamente una grande ripercussione nel settore immobiliare e consentirà di affiancare agli obblighi normativi
un processo volontario di qualificazione
acustica che permetterà di arrivare ad una progressiva e condivisa crescita degli standard qualitativi di comfort acustico in linea con gli standard
di qualità già in vigore nella quasi totalità dei paesi
europei.
Uno dei principali vantaggi della classificazione acustica di un sistema edilizio è quello
di consentire una corretta ed esauriente
informazione, ai fruitori dell’immobile, sulle
caratteristiche acustiche dell’edificio e
quindi del suo valore commerciale e di
tutelare i vari soggetti che intervengono nel processo edilizio (proprietari, progettisti, costruttori,
venditori, produttori, ecc.) da possibili successive
contestazioni.
Altro aspetto altamente qualificante della norma è certamente quello che prevede un sistema di classificazione che si basa su
misure fonometriche in opera eseguite
da un “soggetto terzo tecnico compe30 tente in acustica” ai sensi della legge
447/95; è responsabilità del tecnico acustico,
che determina la classe di una o più unità immobiliari, applicare correttamente ed integralmente
la norma di classificazione e questo dovrebbe
offrire sufficienti garanzie, a chi si accinge ad acquistare un immobile, che lo
stesso risponda ai requisiti previsti.
Per la classificazione vengono presi in
considerazione gli indici che caratterizzano l’isolamento acustico aereo e di calpestio fra
ambienti di diverse unità immobiliari, l’isolamento di facciata che protegge l’abitazione
dai rumori provenienti dall’esterno (infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali, agricole, ecc.) e
la rumorosità degli impianti tecnologici
dell’edificio a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, servizi igienici) e continuo
(impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento).
Sulla base delle risultanze fonometriche
dell’edificio e/o della unità immobiliare verrà attribuita una classe acustica delle
quattro previste dalla norma; la classe I
verrà attribuita all’immobile con le caratteristiche acustiche migliori mentre
la IV a quello con prestazioni acustiche
modeste.
La classe III corrisponde sostanzialmente ai limiti attualmente vigenti
mentre per la classe I e II sono migliorativi; leggermente inferiori agli attuali
sono invece quelli relativi alla classe IV.
Dalle singole classi dei vari descrittori si può ricavare l’indice globale dell’unità immobiliare.
Per gli alberghi, gli ospedali e le scuole, oltre ai
cinque requisiti sopra enunciati, sono stati individuati requisiti di isolamento acustico fra ambienti
interni (per esempio per camere d’albergo, camere di degenza, aule).
La norma fornisce inoltre indicazioni per il
trattamento acustico di ambienti dove
è fondamentale garantire una buona intelligibilità del parlato (aule scolastiche, asili,
ambienti espositivi, sale da conferenza, mense,
ristoranti, ecc.) e/o dove il controllo dell’assorbimento acustico risulta essere critico (palestre,
piscine, ambienti per lo sport in genere, ecc.). Una
cattiva acustica delle aule scolastiche rende infatti
molto difficoltoso l’apprendimento degli alunni e, nello stesso tempo, ha effetti sullo
sforzo vocale degli insegnanti. Recenti indagini
fonometriche, eseguite in Italia, hanno evidenziato che una gran parte delle aule scolastiche non
risponde ai requisiti di legge; è auspicabile che
tale norma contribuisca a sensibilizzare
i committenti, sia pubblici che privati,
ed i progettisti su questi fondamentali
aspetti e dell’acustica delle sale in generale.
Un altro aspetto importante che la norma evidenzia è la correlazione tra classificazione
e qualità acustica attesa; è evidente come,
a parità delle caratteristiche dell’edificio e quindi
della classe acustica di appartenenza, il comfort
acustico, all’interno dell’edificio stesso,
vari in funzione del “clima acustico” della zona.
Questo, in pratica, dovrebbe far riflettere chi
si accinge ad acquistare un immobile, a valutare
attentamente, tra l’altro, anche lo “scenario acustico” ante e post operam dell’area dove sorgerà l’immobile. •
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Tra gli anni Ottanta e
Novanta a contendersi lo scudetto di massima serie dell’hockey
su ghiaccio c’erano le
squadre bellunesi: Alleghe, Cortina, Auronzo,
Zoldo e Feltreghiaccio.
Nello stesso periodo l’Agordo militava
del campionato di serie B2, il Belluno
stava crescendo con il suo palaghiaccio in centro città e le donne spopolavano con le squadre femminili in ogni
angolo della vallata agordina, ma anche
a Belluno e Feltre.
Oggi il Cortina e l’Alleghe
sono le uniche realtà rimaste
nel campionato di serie A ed
hanno appena chiuso la stagione agli
ultimi posti della classifica. Tutte le altre compagini sono scomparse dalla
carta dell’hochey provinciale. A Feltre
resiste qualche squadra giovanile, a
Belluno il palaghiaccio è stato definitivamente chiuso, lo stadio di Forno di
Zoldo è crollato dopo l’ultima grande
nevicata. L’hockey femminile in Valbelluna e nel feltrino è ormai un lontano
ricordo mentre l’Agordo dopo aver
vinto una decina di scudetti guarda
con preoccupazione al futuro per i
costi di gestione degli impianti, la mancanza di atlete, soprattutto l’assenza
di squadre in Italia, agli ultimi campionati hanno partecipato solo quattro
formazioni.
Il movimento hockeystico bellunese
è stato gestito nel peggior modo possibile.
32
Il periodico gratuito di informazione
ed attualità della Provincia di Belluno
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La formazione dell’Alleghe - foto Zanfron
LA MASSIMA SERIE
Si diceva: Cortina ultimo, Alleghe penultimo. La bandiera Gigi Da Corte in
semifinale con il Val Pusteria (Brunico),
lontano dal suo Cadore e non si sa
quanto sia un bene o un male. Nella
nazionale Under 20 un unico orgoglio bellunese, l’allenatore Fabio Polloni che ha colto un risultato storico.
Nella nazionale maggiore resistono
Giorgio De Bettin (Cadore), Nicola
Fontanive, Manuel De Toni (entrambi
di Alleghe), ma non c’è più spazio per
Lorenzi, Lino De Toni, Fabrizio Fontanive, Veggiato (tutti di Alleghe). Ecco
perchè c’è poco di che sorridere. Il
pubblico latita negli stadi, gli sponsor
diminuiscono, qualcuno ipotizza di ri-
tornare in A2 per far quadrare i bilanci
(Cortina ndr).
Anno nero il 2010, stagione da dimenticare, comunque nel decennio
da ricordare per la finale dell’Alleghe
a Milano, il ritorno del Cortina con il
suo scudetto (2007) e alcuni storici
playoff con l’asso da Nhl Mat Cullen.
I tempi sono cambiati, gli interessi dei
tanti che seguivano l’hockey pure. Ai
quarti di finale ad Alleghe tolti i 300
pusteresi e gli abbonati (si calcolano
sempre tutti presenti) in tribuna c’erano forse 600 tifosi e non parliamo
delle mancate presenze di pubblico
a Cortina nell’ultimo incontro con il
Renon testimoniate dalle telecamere
della televisione nazionale.
Cosa si salva di questa stagione? Sicuramente il secondo posto del
Cortina Under 17, la convocazione del portiere Simone Lorenzini (Alleghe) in nazionale
e le nostre due terne arbirtali
(Pianezze, Soia, De Toni-Cassol, Biacoli, Zatta) e salviamo
almeno la passione di chi ancora resiste. •
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Belluno Magazine
> sport
Nel futuro solo
33
Canoeing on the Waterways of Britain
di Nick Simcock
[email protected]
In questo articolo Nick Simcock, lo speaker inglese di Radio Belluno, racconta la
sua vacanza in canoa lungo alcuni canali e fiumi inglesi in compagnia del suo
papà.
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
I recently spent three days canoeing in
England with my Dad. Before you start
imagining white water rapids I must
point out this was quite the opposite,
we were gently exploring a small part
of Britain’s beautiful Inland Waterways.
Slow moving water, the green and pleasant land and the great British pub!
For as long as I can remember my
Dad has always been around water.
He was a member of a sailing club for
many years, has owned various small
boats and has been on many watery
adventures. Not long ago he bought
a second hand two man Canadian
canoe, which he spent many hours
renovating to near perfection. It was
obvious that a canoe adventure with
my Dad was an opportunity too good
to miss, so I booked a cheap flight and
made it home to Stoke on Trent for
four days.
Siamo stati così fortunati con il tempo! Cieli puliti, i
canti degli uccelli, gli alberi e i
campi in piena fioritura.
We were so lucky with the weather!
The clear skies were full of birdsong
and all the trees and flowers were in
full bloom. In three days we paddled
our canoe along two different sections of the Trent and Mersey Canal,
part of the Caldon Canal, a section of
the River Trent and a section of the
River Sow.
Now for some history: The Inland
Waterways of Britain were constructed over 200 years ago and include the
canals and many rivers. These water
highways made the Industrial Revolution possible by allowing goods and
materials to be transported between
34 factories and consumers. About 100
Belluno Magazine
> english?yes, please!
flow!
Posso dire
onestamente che
la canoa è uno dei mezzi
migliori per esplorare
i canali inglesi.
Un mezzo silenzioso
per godere
pienamente la natura.
Nick Simcock è nato a
Stoke on Trent in Inghilterra nel 1971. Vive e lavora a Belluno dal 2002.
Si può ascoltare la sua
voce sulle frequenze di
Radio Belluno www.radiobelluno.it
Il suo sito personale è
www.nicksimcock.com
spectators alongside the canal often
with a pint of beer in hand! It is not
permitted for a small canoe to use
the locks as it would be a big waste
of water, so you simply take the canoe out before the lock, walk around
and get back in on the other side (if
you don’t stop at the pub first!). You
are always sure to meet people walking alongside the canals. At the time
of the industrial revolution many canal
barges were pulled by horse and today
years ago Britain entered the age of the pathways once used by the horses
the train and the canals and rivers fell are frequented by millions of nature
into disuse. Today, boats have returned lovers and ramblers every year. Anoto the waterways as canal boat holi- ther beautiful aspect of the canals are
days have become very popular. Ho- the narrow boats themselves. Once
wever, my Dad and I were struck by designed for their ability to carry heahow few canal boats we encountered, vy loads on narrow stretches of water,
possibly a result of the financial crisis. they are now homes for eccentrics
L’af f ascinanate processo and holiday makers.They are often bedi azionare manualmente la autifully painted following traditional
chiusa di un canale per far pas- colours and designs.
sare una barca è uno spettacoPosso dire onestamente che
lo che tanti amano osservare, la canoa è uno dei mezzi mispesso con una pinta di birra gliori per esplorare i canali inin mano.
glesi. Un mezzo silenzioso per
One of the most beautiful and inte- godere pienamente la natura.
resting features of the canals in Britain
I can honestly say that the canoe has
are the numerous locks all perfectly to be one of the best ways to explopainted in black and white. This an- re the canals. With two of us paddling
cient and ingenious system of locking I was surprised how little effort was
in a section of water to carry boats up needed to move us through the water
or down hill is a delightful reminder of at a running speed. The other beauty
the incredible engineering of the indu- is that you are silently powered and so
strial revolution. Many of these locks you get to fully enjoy the sounds and
still have the original houses alongside sights of nature.
them and quite a few of these antique
We also canoed two sections of riproperties have become great British ver, which intersected with the canal.
pubs. The fascinating process of ope- Unlike the man-made canals the rivers
rating the lock by hand with all the take a natural and sometimes unpremechanical systems to enable the safe dictable course. The parts we navipassage of a boat is enjoyed by many gated were quite narrow and twisty,
often shallow and sometimes partly obstructed by trees.
The absence of other boats, locks, pubs and footpaths meant we did not meet anybody for long periods of time as
we passed through woods and valleys. The water wasn’t
very fast flowing, but the sense of never knowing what was
around the next bend was very exciting. After stretches of
faster water and sunken trees came a great sense of achievement that we had conquered another section of the river without getting wet! Here I run the risk of exaggerating
the danger level for greater effect, but I will point out that
we were wearing life jackets and just in case we capsized
we had our belongings in a waterproof bag, none of these
measures were put to the test!
Once you relax into the flow of a canoe trip you begin to
see things in a completely new way. Some of the sections
we canoed are areas that I already knew very well from my
childhood, but from the canoe I got to know these places
from a different perspective, all the while spending quality
time with my Dad. It was one of the most rewarding and
relaxing breaks I’ve had for a long time and I would say to
anyone who is interested “pick up ya paddle and go with
the flow!” •
sabato 17 luglio
giovedì 22 e 29 luglio - 5, 12 e 19 agosto
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
the
Belluno Magazine
> english?yes, please!
Go with
35
> i nostri soldi
Salve, ho 44 anni e detengo azioni acquistate negli anni 2000, ma anche più di recente. Purtroppo sono fortemente in perdita
visto che diversi di questi titoli non hanno fatto altro che deprezzarsi. Cosa dovrei
fare, liquidare tutto o tenerli come ho fatto fino ad ora con la speranza che prima o
poi si rivalutino?
dagni) derivanti da altri titoli. Questo in pratica significa che se
vendo oggi e realizzo 1000 euro di perdita, ho tutto
quest’anno più i prossimi 4 anni solari per far sì che
io non debba pagare il 12,5% sui prossimi 1000 euro
di plusvalenza realizzata; insomma la banca nel suo ruolo
di sostituto d’imposta (svolto nel caso si sia optato per il regime
amministrato), su quel profitto di 1000 euro non me ne tratterrà
125. La cosa però funziona solo se ho minusvalenze da far valere
e non sono scadute. Pertanto se quei titoli li vendo di volta in
volta, giusto per effettuare la compensazione con le eventuali
plusvalenze da altri titoli, ecco che almeno eviterò di pagare imposte sui futuri guadagni sino ad esaurimento delle minusvalenze
sia effettive che potenziali. Sarebbe anche opportuno unificare
eventuali dossier titoli detenuti presso più istituti dove in uno si
hanno solo plusvalenze e nell’altro magari solo minusvalenze, non
riuscendo altrimenti a compensarle tra loro (sempreché non si
sia optato su entrambi per il regime dichiarativo). Vale la pena di
prestare attenzione a questi aspetti e sollecitare il proprio consulente o la propria banca qualora vi fossero dubbi.
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disperatamente coccole
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Maurizio Colussi
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il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Gentile lettore, grazie del quesito che ci
pone; anticipo peraltro che la situazione
in cui si trova è piuttosto diffusa.
In questi casi è necessario agire su due
fronti: da un lato va ponderato il da farsi a
danno purtroppo avvenuto, ma dall’altro,
sul fronte della prevenzione, è indispensabile mettere in discussione le motivazioni
originarie d’acquisto dei titoli e adottare in
futuro misure per il controllo del rischio.
Qui ora esamineremo la prima questione mentre la prevenzione
sarà oggetto di una futura trattazione.
Premesso che sarebbe necessario valutare, titolo per titolo, e
prospettive, l’entità della perdita di ciascuno, così di primo acchito risulta comunque penalizzante procedere alla vendita indiscriminata; una manovra di questo tipo, se messa in atto, sembrerebbe dettata più da aspetti emotivi che da logiche razionali.
Studi di finanza comportamentale indicano che vendere titoli in
forte perdita produrrebbe una sensazione di sollievo, anche se
derivante da rassegnazione; ci si mette una pietra sopra e non
ci si pensa più. Sarebbe opportuno però fare i conti anche con
l’aspetto tributario; da quando si vende un titolo in perdita, parte
il conto alla rovescia per poter usufruire della facoltà che il fisco,
bontà sua, ci offre per compensare le future plusvalenze (i gua-
Belluno Magazine
> i nostri soldi
il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di Belluno
Belluno Magazine
36
Titoli in perdita,
è meglio vendere?
37
Minor consumo : oltre l’80% di energia consumata in meno
Lung a du rata : fino a 10 volte di più
Studiare a Belluno
Intercambiabili con le lampade tradizionali ad incandescenza
Caro BM,
sono una studentessa universitaria di Belluno
ed approfitto delle pagine del vostro giornale
per evidenziare alcune delle difficoltà di noi
studenti bellunesi. Chi abitualmente si serve della Biblioteca Civica sa bene che vi è
un flusso abbastanza consistente di persone
che giornalmente frequentano le sale studio
di Palazzo Crepadona. Nulla da obiettare per
quanto riguarda il personale ed il servizio
prestiti che, a mio parere, funziona adeguatamente. Ciò che più mi sorprende sono invece
gli orari di apertura al pubblico, che
per una città capoluogo di provincia
come Belluno, mi sembrano molto
ridotti.
La biblioteca è aperta dal lunedì al sabato con
il seguente orario: mattina 9.00-13.00, pomeriggio 15.00-19-00, rimanendo poi chiusa due
mattine a settimana (martedì e giovedì), il sabato pomeriggio e la domenica.
Questa lettera non vuol essere polemica ma
solo fornire alcuni suggerimenti che spero
vengano presi in considerazione da chi di
dovere magari a partire dal nuovo anno scolastico. Per esempio, nelle giornate di chiusura mattutina si potrebbe prolungare l’orario
pomeridiano. Sono molti gli studenti che, in
particolare durante il periodo pre-esami,
studiano dopo cena. Molto probabilmente
se tutti sapessero che esiste una sala studio
aperta anche dopo le sette di sera, la utilizzerebbero, in quanto invoglierebbe gli studenti
a mangiare uno snack veloce in centro (per
chi vive distante) e poi tornare a studiare in
un ambiente silenzioso e che ti porta a concentrarti.
Opportuno potrebbe essere anche
mantenere alcuni giorni a settimana l’orario continuato per permettere
agli studenti che abitano nei distretti limitrofi,
terminata la scuola, di pranzare e poi andare
subito a studiare senza dover aspettare l’orario di apertura. Per non parlare della domenica: purtroppo quando ci si deve preparare
ad un esame o compito, la domenica non si fa
vacanza, si studia.
Per capire se tale cambiamento d’orario sia
conveniente, si potrebbe - attraverso un questionario distribuito all’interno della biblioteca - chiedere ai frequentatori un loro parere,
informandosi sugli orari di maggiore affluenza
e suoi bisogni della collettività. Attraverso i risultati si potrebbe gestire il tutto in base alle
necessità emerse, senza sprechi di costo del
personale non necessario.
Eco compatibili : più rispetto per l’ambiente
Certificazione CE
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bulbo 230Vac 1,4W
LS112 U
GU5,3
spot
LS114 U
GU10
spot 230Vac 3,5W
Ubianco freddo UWW = bianco caldo
Certificazione CE e TUV
LB120 U
E27
bulbo 230Vac 3,3W
LB120WWU
E27
bulbo 230Vac 3,3W
Ubianco freddo UWW = bianco caldo
Certificazione CE e TUV
LB130 U
LB130WWU
Ubianco freddo
E27
bulbo 230Vac 6W
E27
bulbo 230Vac 6W
12Vac 3,5W
Ubianco freddo
UWW = bianco caldo
LS210 U E27
spot 230Vac 4W
LS212 U GU5,3 spot
LS214 U
GU10
Ubianco freddo
JO350
Fissaggio con biadesivo
Alimentazione 12V
Lunghezza 5m
300 Led
12Vac 4W
spot 230Vac 4W
UWW = bianco caldo
UWW = bianco caldo
JO350
JO350/R
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JO350/WW
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JO350/Y
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Installazione facile e immediata
Certificazione CE
KIT 20W
Modello: KIT20FVN-12
Contenuto del kit
UÊ*annello MM020-12
UÊ,i}œ>̜ÀiÊ, £äɣӇÓ{
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KIT 40W
KIT 55W
KIT 80W
Modello: KIT40FVN-12
Contenuto del kit
Modello: KIT55FVN-12
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UÊ*annello MM055-12
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I nostri sapori
Il profumo della genuinità della natura, delle nostre terre.
Siamo ispirati, dalla tradizione, i nostri prodotti sono a
base di mais sponcio di Cesiomaggiore, burro di
malga, liquori di Frescura, lieviti naturali,
senza aggiunta di coloranti ne conservanti.
Come da tradizione, i mastri fornai delle
Fornerie Rudy realizzano tutto a mano,con
la pazienza e l'amore di chi sa produrre una
delizia genuina, perfetta per la prima colazione,
il pranzo, la merenda, il dopo pasto ecc,
insomma per tutti quei momenti in cui ci
concediamo un momento di cura per noi
stessi e i nostri cari. I prodotti di
Profumo Dolomiti per loro intrinseca natura sono amici della salute, lo testimoniano
gli ingredienti ed il lavoro con cui sono prodotti.
Il cereale locale che nei secoli si è adattato alla natura e
con essa si è armonizzato ed ha prolificato, rinforzandosi
rendendosi corposo e ricco, Il territorio,
il suo equilibrio, le persone sono per noi
la chiave di volta dei prodotti che solo
qui si possono trovare.
La voglia di condividere questa tradizione
con altri territori e prodotti ospitati nei nostri
prodotti, noci, mandorle, uve sultanine, ed altre delizie,
distinte e garbate compagne di binomi eleganti e indissolubili.
Alessandra, studentessa di Belluno
in collaborazione con
Profumo Dolomiti - Sedico (BL) - Via Zona Gresal, 2
Tel. e fax 0437 838281 - [email protected]
BELLUNO - P.le Resistenza, 64 - Tel. 0437/939337
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inviando una mail a:
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Belluno Magazine
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39
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Altai è un maestoso falco predatore, originario degli omonimi monti
dell’Asia centrale: affidato ad abili
falconieri, si rivela un ausilio infallibile nella caccia ai volatili. Da questo rapace prende il titolo l’ultima
opera di Wu Ming, il collettivo di
scrittori bolognese, autori di vari
romanzi storici di successo, tradotti in numerose lingue e pubblicati in diversi paesi del mondo.
Con l’originario pseudonimo di
Luther Blisset, nel 1999 il collettivo pubblicò Q, forse la sua opera
più famosa, sicuramente quella che
lo ha fatto scoprire al grande pubblico dando vita a un nuovo fenomeno editoriale. Il primo romanzo, ambientato tra gli anni ‘20 e ‘50 del XVI secolo, narra la lotta
a distanza, protrattasi per decenni, tra Q, misteriosa ed abilissima
spia dell’Inquisizione Romana, e il protagonista dell’opera, inquieto
personaggio dai molti nomi, eretico anabattista da sempre in fuga,
alla perenne ricerca di qualcosa che mai riesce ad afferrare. Fanno
da sfondo i conflitti, religiosi, ma soprattutto economici e politici,
sottostanti alla Riforma luterana ed alla Controriforma cattolica.
La storia di Altai, che di Q può considerarsi il secondo capitolo,
comincia quindici anni dopo nel luogo dove il primo romanzo terminava: Venezia, la Serenissima Repubblica, all’apice della propria
potenza politica e commerciale e già in odore di un lento ed inesorabile declino. Protagonista è un altro fuggitivo, Emanuele De
Zante, alias Manuel Cardoso, ebreo convertito al Cristianesimo.
Costretto a fuggire da Venezia, trova rifugio a Costantinopoli, capitale cosmopolita dell’Impero Ottomano, lo spauracchio di tutte
le potenze occidentali e cristiane. Qui verrà assoldato proprio da
quel Giuseppe Nasi, ritenuto dai Veneziani, a torto o a ragione, il
più pericoloso nemico della Serenissima. Nasi coinvolge il protagonista in un utopico progetto d’emancipazione del popolo ebreo,
attraverso il quale conosce le personalità più influenti dell’impero
e partecipa ad alcuni degli eventi storici più cruenti dell’epoca: la
guerra di Cipro, la presa di Famagosta e la battaglia navale di Lepanto. Lungo questo percorso accidentato, Manuel riscopre le proprie
origini, la religiosità che credeva perduta, il proprio essere ebreo.
Forse meno coinvolgente di Q, del quale non ha la potenza, l’intreccio e la suspance, Altai, appassiona comunque grazie all’abilità
narrativa dei suoi autori, che rivelano un’attenzione ai personaggi
ancora sconosciuta in Q: di notevole impatto il tratteggio dei due
“cattivi” gli spregiudicati burocrati delle due contrapposte potenze: il Veneziano Bartolomeo Nordio, personaggio di fantasia, ed il
realmente esistito Gran Visir Sokollu Memet Pascià, primo ministro dell’impero ottomano.
Notevoli anche gli spunti di riflessione. Nel sedicesimo secolo gli
ottomani, di religione musulmana, erano il popolo più tollerante nei
confronti delle diversità: alla corte del sultano erano accolti ebrei e
cristiani, scelti per le loro capacità e non per la loro appartenenza
religiosa. Costantinopoli era un crogiolo di culture e civiltà, rifugio
per i reietti del tempo, che solcavano l’adriatico in cerca di fortuna
da ovest verso est, in direzione opposta rispetto agli odierni migranti. Le donne musulmane, cosa oggi impensabile, ricoprivano un
ruolo fondamentale: nell’harem del sultano si decidevano le sorti
dell’impero ottomano forse più che nelle sale dei potenti. Altai
in definitiva è un invito a giudicare la realtà contemporanea con occhio diverso, prescindendo dai pregiudizi, traendo insegnamento dalla nostra storia.
Per saperne di più su Altai, i Wu Ming e le altre loro opere:
www.wumingfoundation.com
BM
a cura del MAGO YAMIL - [email protected]
Mese non proprio positivo per la sfera affettiva dove saranno possibili i malintesi. Fate un quadro della situazione e portate pazienza.
Questo periodo che vi vede un po’ troppo insofferenti potrebbe
far nascere spiacevoli discussioni con i colleghi di lavoro, ricordate,
PAZIENZA. Qualche buona tisana è di supporto. Problemi circolatori in agguato? Non è proprio periodo, non strafate.
Per voi amici del Toro il richiamo alla calma è il motto per questo mese: niente decisioni affrettate, siate più naturali e accettate
quello che vi arriva, consapevoli che vi ci vuole ancora un po’ di
tempo per sistemare le cose, in particolare nel lavoro. La paura che
vi crolli la terra sotto i piedi accantonatela, vi costerà meno fatica
e scoprirete, sapendo mantenere la calma, che anche le persone a
voi più care vi apprezzano e vi comprendono per quello che siete.
Per voi è giunto il momento di tirar fuori la parte più dolce e
comprensiva, dovete dimostrare di esserne capaci e tante tensioni
spariranno, sia nel lavoro che nelle relazioni.Abbiate fiducia del suggerimento, è una fase dove per ricevere, bisogna prima saper dare,
anche se vi sembra di aver già dato tanto. Può esservi utile una sana
e liberatoria attività sportiva all’aperto come antistress.
Stelle favorevoli per voi del Cancro, i cambiamenti in positivo vi
mettono di ottimo umore, sarete più dolci e disponibili del solito
e vi sentite ricambiati dal vostro partner e dagli amici. Una piccola
nota negativa potrebbe nascondersi dietro un collega notoriamente invidioso, fatevi consigliare da una persona di fiducia. Ottimo
periodo anche per rimettersi in forma per la spiaggia.
RISPARMIO SICURO
PROTEZIONE COMPLETA
GENERALI PROTEZIONE SATELLITARE è una speciale formula assicurativa di Generali Sei In Auto dedicata a tutti gli automobilisti, che comprende le garanzie RCAuto, Incendio, Furto e Kasko, e permette di risparmiare
sul premio finale offrendo anche, gratuitamente, servizi di assistenza telematica.
sulla R.C. Auto
su strada soccorso
immediato
La R.C. Auto è la copertura che risarcisce i danni recati a terzi (sia
trasportati che eventuali veicoli coinvolti). Generali Protezione Satellitare ti assicura un risparmio sulla componente RC Auto del
10% da subito e negli anni futuri, per qualsiasi classe di merito
CU (sia che diminuisca in assenza di sinistri, sia che aumenti in
caso contrario).
In caso di incidente, se la tua auto non può ripartire, ti basta premere il pulsante GPS inserito vicino al volante per attivare la centrale operativa e ricevere assistenza immediata. Avrai a disposizione
il soccorso stradale per rimorchiare la tua auto. Grazie alla localizzazione GPS la centrale operativa ti invierà i soccorsi immediatamente, senza perdite di tempo. Inoltre l’attivazione dei soccorsi sarà
automatica in caso di impatti di forte entità.
Per voi Amici della Vergine il richiamo ad essere propositivi, evitate
se potete di lamentarvi, può aiutarvi guardare al lato positivo delle
cose. Quest’attenzione vi porterà certamente vantaggi nei rapporti con gli altri. Nel lavoro saprete trovare un buon equilibrio per
il proseguimento dell’attività come da programma. Buona la forma
fisica, quasi esuberanti.
su incendio e furto
la tua auto rubata è qui
Mese all’insegna del nervosismo? Per fortuna saprete accorgervi e
compensare con attenzioni chi vi sta vicino. Inutile dirvi di prestare
attenzione, in questo periodo vi accorgerete solo dopo l’azione di
essere stati irruenti. Certo l’idea di un viaggio, anche di carattere
professionale, vi farebbe staccare la spina: accettate l’opportunità
vi sarà utile. Attenzione agli sbalzi di temperatura, il mal di gola è
in agguato.
La copertura Incendio e Furto ti risarcisce il valore commerciale
del veicolo in caso di incendio o furto totale, e i danni in caso di
incendio o furto parziale. Generali Protezione Satellitare ti assicura
un risparmio del 50% sulla componente Incendio e Furto subito e
anche negli anni futuri.
La tua auto è “sparita”? Per ritrovarla, devi semplicemente allertare la centrale operativa al numero verde, che provvederà
all’eventuale tracking per facilitarne il ritrovamento e a segnalare
alle forze dell’ordine la sua esatta posizione per il recupero.
Amici del Leone per voi qualche temporale primaverile offusca serenità e intuito, intendendo con questo qualche alto e basso negli
influssi astrali, è il momento per riflessioni razionali e non istintuali,
chiudete pure con cose ristagnanti, vecchie e logore ma valutate
ogni aspetto prima di agire, in particolare nel lavoro. Ricaricate il
vostro serbatoio di energia con sane dormite, riposatevi.
Vi sentirete spronati nell’agire in ogni campo, ma tutto sembrerà
stagnare intorno a voi. Prendete questa situazione come richiamo
per capire voi stessi e cosa volete, non è il momento per fare cambiamenti. Se non avete mai fatto qualche pratica di meditazione è
tempo per iniziare, un modo differente per riconquistare fiducia,
voi la state cercando nel prossimo, la troverete in voi stessi.
Buona intesa con il partner, sfruttate il bel momento per rimanere
di più con la persona amata. Fatelo e vivrete istanti meravigliosi di
unione. Anche il lavoro richiede dinamismo, osate nell’esternare le
vostre idee, probabilmente saranno utilissime per superare qualche
tematica ostica che rallenta l’attività. Voglia di stare all’aria aperta?
Assicuratevi che il tempo sia stabile altrimenti meglio tenere a portata di mano qualcosa per coprirvi.
Probabilmente avvertirete una voglia di cambiamento tale da
esternarla un po’ troppo, non cercate aiuto dagli altri perché non
potranno aiutarvi anche se ve lo promettono, rischiate di rimanerci molto male. Siate propositivi in particolare negli affetti, lasciatevi
alle spalle eventuali dissapori, sta a voi dare una sferzata di energia
positiva. Prestate inoltre attenzione se qualche dolorino o fastidio
si rifà vivo, un controllo specialistico per fugare dubbi è il suggerimento.
Per voi dell’Acquario la naturale tendenza ad essere selettivi nelle
amicizie è quanto mai al suo apice in questo mese, togliete pure la
maschera esprimetevi, qualche sorpresa arriva.
Nella sfera lavorativa la vostra acutezza selettiva sarà altrettanto
utile, anche se i colleghi vi daranno contro andate avanti, avete
ragione voi. Se poi tanta attenzione e tensione vi fanno sentire un
po’ sotto stress, concedetevi piacevoli pause con tisane rilassanti,
funzionano.
Vi sentirete sotto pressione e cercherete sempre di fare la cosa
giusta, ma attenti però, la fretta è cattiva consigliera, agite quindi
con calma e siate il più possibile naturali. Ponete attenzione sia con
il partner sia nel lavoro, dove, non mancheranno momenti di tensione. Probabilmente sarete chiamati a prendere decisioni, prendetevi tutto il tempo per riflettere, inventatevi pure qualche scusa
per farlo. Un po’ di musica rilassante può essere d’aiuto.
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di El Gianluchinho
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sulla
componente Kasko
la sicurezza è sempre on-line
La Kasko è la copertura che risarcisce i danni derivanti da tua
colpa, come ad esempio la collisione con il veicolo che ti precede
o, nella forma più completa, anche senza il coinvolgimento di altri
veicoli (urto o ribaltamento per uscita di strada ecc). Generali Protezione Satellitare ti assicura, su una delle componenti Kasko a tua
scelta, un risparmio del 10% da subito e negli anni futuri.
Hai a disposizione un’area web personalizzata, dove puoi consultare da casa i dati e le percorrenze suddivise per tragitti urbani,
extraurbani e autostradali, e i dati degli eventuali sinistri da utilizzare a tua discrezione per far valere le tue ragioni. Ad esempio, nel
caso di multe inviate erroneamente o sinistri non effettuati, potrai
richiedere la certificazione del posizionamento del tuo veicolo.
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> letto per voi
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ALTAI, tra storia e religione l’Oroscopo
P.zza S. Stefano, 21 - Tel. 0437 941645 - Fax 0437 944877 - [email protected]
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