Rapporto annuale - Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum

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Rapporto annuale - Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum
Rapporto annuale 2014 | 15
Contenuto
3
Prefazione
Felix Addor
sostituto direttore
5
L’era Grossenbacher
Il capitano cede
il timone
11
Rapporto d’attività 2014/2015
Compendio del 19o anno
d’esercizio
25
Organigramma
Consiglio d’Istituto
e organo di revisione
27
Conto annuale 2014/2015
Si conferma
il trend positivo
Prefazione
Felix Addor,
sostituto direttore
Colophon
Editore: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia
Concetto, redazione, traduzione e coordinazione del
progetto: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Autore dell’articolo a pagina 5 segg.: Jost Dubacher,
Journalistenbüro Luzern
Fotografie
Le immagini dedicate alle indicazioni geografiche
ritraggono i collaboratori dell’IPI. Trovate un elenco dei
prodotti a pagina 34. Si ringrazia il Museo svizzero
all’aperto di Ballenberg per la cortese collaborazione.
•S
imon Strecker, specialista di sistema, Divisione
Informatica (interno copertina, pagina 2)
La 22a sessione del Comitato permanente
lata, ma occorre inserirle in contesti più
servirebbe unicamente a preservare lo statu
per il diritto dei brevetti dell’OMPI si è con­
ampi come la salute pubblica, i cam­
quo. Ed è quel che sta accadendo in que­
clusa con un consenso in merito al pro­
biamenti climatici, la sicurezza alimentare
sto momento: passiamo il tempo a litigare
gramma del prossimo incontro. Si tratta
o la politica di sviluppo. Un altro motivo
sui temi da trattare e a mercanteggiare.
di un risultato migliore, seppur modesto,
potrebbe risiedere nell’aumento delle parti
Ciò serve probabilmente gli interessi delle
di quello ottenuto nella sessione prece­
che chiedono di essere coinvolte. Nell’era
par ti che speculano sui vantaggi derivanti
dente chiusasi senza che i Paesi membri
della globalizzazione è impossibile avere
dal quadro giuridico attuale. A lungo ter­
trovassero un accordo sul programma
una visione d’insieme del numero delle parti
mine questo atteggiamento è rischioso. Se
di lavoro. Il rischio è, tuttavia, che, in occa­
alla ricerca di consensi in gioco. A maggior
non continuiamo a curare i sistemi di pro­
sione del prossimo incontro, i membri che
ragione è quindi impossibile pensare di coin­
tezione della proprietà intellettuale e ad
si sono sentiti trascurati cerchino di rinego­
volgere tutti gli interessati nelle trattative.
adeguarli in funzione delle evoluzioni e delle
ziare l’ordine del giorno. Questo è solo un
In aggiunta, il divario tra le posizioni difese
esigenze di tutte le parti interessati, prima
esempio del clima che attualmente domina
diventa sempre più ampio: la protezione
o poi imploderanno o impietriranno, il
le trattative internazionali. L’OMPI è una
del diritto d’autore nell’era digitale e la pro­
che non ser ve gli interessi di nessuno.
scelta casuale, anche se va detto che nel
tezione delle risorse genetiche e del sapere
suo caso almeno una volta ogni tanto si
tradizionale sono esempi di ambiti in cui
Tutti i Paesi dovrebbero partecipare in modo
riesce a organizzare una conferenza diplo­
una soluzione a lungo termine deve essere
costruttivo allo sviluppo periodico del qua­
matica con esito positivo. Ne è un esem-
per forza cercata sul piano internazionale.
dro regolamentare in vigore e cercare le
pio l’Atto di Ginevra relativo all’Accordo di
Al giorno d’oggi questo equivale alla quadra­
soluzioni alle nuove problematiche in seno
Lisbona che rende possibile la registra­
tura del cerchio.
alle istituzioni internazionali preposte, in
zione internazionale di indicazioni geografi­
par ticolare l’OMPI. Questo presuppone
che come seta thai, cioccolata svizzera,
Immaginate uno stagno. In mezzo allo sta­
soprattutto l’esistenza di un clima di fidu­
porcellana di Limoges e tappeti Gabbeh. Le
gno c’è una ninfea. I partecipanti alle trat­
cia tra le parti, un interesse condiviso
immagini del presente rappor to mi fanno
tative si dispongono attorno allo stagno.
nei confronti delle esigenze di base degli
quindi particolarmente piacere.
Il compito è lo stesso per tutti: soffiare la
altri, sincerità ed empatia nella comuni­
ninfea verso la sponda opposta. Una volta
cazione, affidabilità e resilienza. Si tratta
dato il via tutti iniziano a soffiare a pieni
di elementi indispensabili affinché la pro­
Impostazione: Beat Brönnimann, grafonaut, Wabern
• Ingrid B. Müller, esperta in brevetti (pagina 4)
Nonostante questo successo non si può
Immagine e fotografia: Andreas Greber, Berna
(fotografie alle pagine 3 e 5: © Remo Eisner)
lina Villard, impiegata di commercio in formazione
•E
(pagina 9)
negare che le discussioni serie in merito
polmoni. Il risultato? A fine giornata la nin­
tezione della proprietà intellettuale resti
agli aspetti centrali della proprietà intel­
fea è ancora in mezzo allo stagno e nes­
credibile, funzionale e rispettata a lungo ter­
Composizione e lettorato: Typopress Bern AG, Berna
avid Stärkle, giurista, Servizio giuridico Diritto
•D
generale, Design e attuazione del diritto (pagina 10)
lettuale scarseggiano, per non parlare dei
suno ha raggiunto i propri obiettivi. Se chie­
mine. Questo servirebbe sicuramente gli
negoziati internazionali a riguardo. Nei
derete ai par tecipanti di esprimersi in
interessi di noi tutti!
• Virginia Streit, esaminatrice di marchi (pagina 13)
pochi casi in cui questa tendenza non è
merito al risultato è probabile che la mag­
• Bernhard Schmid, segretario, Contabilità (pagina 19)
confermata poi, le decisioni adottate sono
gioranza si dirà soddisfatta per essere
eatrice Stirner, giurista, Diritti di proprietà indu­
•B
striale (pagina 26)
osservate da un numero sempre minore
riuscita a impedire agli altri di raggiungere
di Paesi. Lo stesso destino toccherà
il loro scopo. Ma il punto è che lo scopo
min Schaller, collaboratore Operazioni IS, Divisione
•A
Informatica (pagina 29)
forse all’Accordo di Lisbona. Una ragione
non era questo.
Stampa: Paulusdruckerei, Friborgo
© Copyright
Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Stauffacherstrasse 65/59 g, CH-3003 Berna
Tel. +41 (0)31 377 77 77
Fax +41 (0)31 377 77 78
www.ipi.ch
Il presente rapporto annuale è pubblicato in italiano,
francese, tedesco e inglese. È ottenibile gratuitamente e può essere scaricato come file PDF dal sito
www.ipi.ch (rubrica Profilo/Istituto/Rapporto annuale).
Per favorire la leggibilità si è rinunciato alla forma
femminile. Si ringraziano le lettrici per la comprensione.
La riproduzione è ammessa su indicazione della fonte.
È gradito il deposito di una copia.
Novembre 2015
potrebbe essere che le tematiche e le
possibili soluzioni diventano sempre più
In una trattativa bisogna per definizione
complesse. Spesso non è inoltre più pos­
dare per avere. Non tutti possono dare e
sibile trattare le problematiche legate
avere in ugual misura, ciò non avrebbe
alla proprietà intellettuale in maniera iso­
senso perché il risultato sarebbe nullo e
5
L’era Grossenbacher
Il capitano
cede il timone
6
La carriera di Roland Grossenbacher è
iniziata presso l'ex Ufficio federale della
proprietà intellettuale (UFPI) nella
funzione di esperto di diritto d'autore.
Tredici anni più tardi è stato nominato
direttore e ha trasformato l'UFPI in un istituto indipendente. Il cerchio si è chiuso
il 29 maggio 2O15 con la sua partenza.
Cogliamo l'occasione per ripercorrere
la sua carriera.
Le raccomandazioni del gruppo di lavoro
diritti d’autore risale al 1922 e va rivista.
sul diritto d’autore (AGUR12) saranno sotto­
Quando Roland Grossenbacher entra
poste al Consiglio nazionale e al Consiglio
a far parte della divisione Diritto d’autore
degli Stati in un futuro forse non troppo
dell’UFPI, nel 1976, sono già iniziati i
lontano. Il Consiglio federale ha preso atto
lavori per una revisione totale.
del rapporto finale del gruppo AGUR12 e
Il 29 agosto 1984 il Consiglio federale
nell’estate del 2014 ha accolto favorevol­
approva un messaggio all’attenzione del
mente gran parte delle proposte formu-
Parlamento. Il messaggio è accurato dal
late sotto l’egida di Roland Grossenbacher.
profilo giuridico e tiene conto degli sviluppi
Si chiude così un’era. Roland Grossen­
internazionali rilevanti in materia di pro­
bacher continuerà la sua attività in seno a
prietà intellettuale. Roland Grossenbacher,
organi internazionali, tra l’altro in veste di
nel frattempo divenuto responsabile della
rappresentante della Svizzera nel Consiglio
divisione Diritto d’autore, è convinto di avere
di amministrazione dell’Organizzazione
trovato una soluzione valida.
europea dei brevetti (EPO).
Proprio a questo punto, invece, subisce il
A livello nazionale, tuttavia, sta volgendo al
primo contraccolpo: il Consiglio degli Stati
termine una carriera di quasi quarant’anni
respinge il progetto e un anno più tardi
che ha lasciato il segno nel diritto svizzero
il Consiglio nazionale fa lo stesso. Le voci
in materia di proprietà intellettuale.
critiche, provenienti da tutte le fazioni,
Ma facciamo qualche passo indietro. Gli
ritengono il progetto troppo favorevole agli
anni ’70 sono un periodo avvincente per
autori.
questo giurista giovane e ambizioso. La
Si ricomincia da capo: Elisabeth Kopp, Con­
legge in vigore in materia di protezione dei
sigliera federale e presidente del Diparti­
7
L’era Grossenbacher
mento federale di giustizia e polizia (DFGP),
in occasione della sua partenza ha risposto
riconoscere e cogliere quest’opportunità».
1996. Roland Grossenbacher ha raggiunto
volezza dell’importanza della protezione
istituisce una commissione di esperti
semplicemente che la politica deve sem-
Il capo dell’UFPI ha quattro obiettivi: l’indi­
il suo obiettivo. Da funzionario capo è
della proprietà intellettuale e l’aumento
presieduta da François Dessemontet con
pre poter fare affidamento su un’ammi­ni-
pendenza finanziaria, un controlling interno,
diventato direttore di un istituto indipen­
degli Stati contraenti comportano una pro­
l’obiettivo di convincere autori, interme-
stra­zione altamente efficiente, «sebbene
un nuovo statuto del personale e la se­pa­
dente. «È impossibile entrare nella mente
gressione percentuale annua a due cifre
diari e utenti d’opere a trovare un compro­
lo stesso processo politico sia spesso inef­
razione dei ser vizi informatici da quelli
di un’altra persona», commenta Reto M.
delle domande di brevetto. Tra il 1996 e il
messo. Ma anche Dessemontet, che è
ficiente».
dell’Amministrazione federale. Un progetto
Hilty, «ma credo che lui abbia cercato que­
2004 il numero dei collaboratori dell’Ufficio
«A Roland Grossenbacher piaceva
professore di diritto, incassa una sconfitta,
Sarebbe tuttavia falso affermare che il
ambizioso, che non manca di suscitare
sto nuovo ruolo».
europeo dei brevetti (UEB) passa da 4000
fare il capo. Si notava. Ha contribuito
poiché in particolare secondo la SRG
tira e molla sulla revisione totale del diritto
resistenze.
A questo punto il realismo e la celebre agi­
a 7000. Al contempo vengono trattate
a creare l'IPI che conosciamo oggi e
SSR, che rappresenta gli intermediari, le
d’autore non abbia avuto un impatto su
I dipendenti si oppongono ad esempio al
lità intellettuale del direttore danno inizio
questioni in parte tuttora attuali, quali la
ha fatto molto per l'Istituto».
sue pro­poste sono ancora troppo favore-
Roland Grossenbacher. Con il senno di poi,
nuovo regolamento del personale e di remu­
all’era Grossenbacher, caratterizzata dalla
creazione di un brevetto unico europeo.
voli agli autori.
sembrerebbe che questi eventi abbiano
nerazione. Sono in particolare criticate
ricerca di autonomia nella definizione degli
Ingo Kober, presidente dell’UEB dal 1996
La questione torna nelle mani di Roland
consolidato la sua predisposizione per le
l’abolizione dello statuto di funzionario e
obiettivi e di flessibilità e consenso nella
al 2004, ricorda bene Roland Grossen­
Grossenbacher, ormai 37enne, che racco­
questioni politiche e sociali. E poco dopo
l’introduzione di una componente sala-
scelta dei mezzi.
bacher: «Ha aiutato il management in un
glie la sfida mettendo in pratica la filoso­-
ha nuovamente la possibilità di sfruttare
riale al merito.
Per Roland Grossenbacher l’IPI rappre­
periodo difficile». Inoltre, in qualità di pre­
fia su cui è impostata tutta la sua carriera:
questo suo talento.
Roland Grossenbacher non si lascia tutta­
senta l’interesse della collettività. La pro­
sidente del CdA impone la semplificazione
un’autorità deve eseguire la volontà degli
Nel 1989 il Consiglio federale lo nomina
via scoraggiare e riesce a imporre il
prietà intellettuale è caratterizzata da
dell’organigramma dell’UEB e l’introdu-
Reto M. Hilty, dal 1994 al 1997
organi a cui è subordinata. Predispone un
direttore dell’UFPI, funzione nella quale dà
suo approccio pioneristico. Nel frattempo
posizioni estreme. Inventori, artisti, utenti,
zione di principi di management moderni,
membro della direzione dell’Istituto
progetto che corrisponde rigorosamente
avvio al suo più grande progetto: la tra­
l’Amministrazione federale ha adeguato
consumatori, economia e politica perse­
ottenendo ad esempio l’introduzione degli
federale della Proprietà Intellet-
alle esigenze formulate dal Parlamento e
sformazione dell’UFPI in uno stabilimento
più volte la propria legislazione in materia
guono obiettivi diametralmente opposti.
International Financial Reporting Standard
tuale e oggi direttore del Max-Planck-
consolida i diritti degli intermediari e dei
indipendente dall’Amministrazione fede­
di personale a quella dell’attuale IPI.
Tenendo conto di ciascuna parte in causa,
(IFRS).
Institut für Wettbewerb und Innova-
con­sumatori.
rale, l’attuale Istituto della Proprietà Intel­
La trasformazione da Ufficio federale a sta­
è riuscito a rendere l’IPI un’istanza di
Con il nuovo sistema le tasse previste non
tion.
Il Consigliere federale Arnold Koller sotto­
lettuale (IPI).
bilimento di diritto pubblico sul modello
mediazione rispettata da tutti.
sono più iscritte in dare, il che sulla carta
pone il dossier alle Camere. Roland Gros­
All’inizio degli anni ’90 anche a Berna va di
della Suva o della SRG SSR non ha prece­
Ha visto nello sviluppo di questa funzione
porta a un deterioramento della situazione
senbacher e i suoi collaboratori prendono
moda il concetto di «New Public Manage­
denti. Si tratta di un’operazione rischiosa
il suo compito principale e ne ha delegato
finanziaria dell’UEB. «Voleva frenare la
posto al «banco degli imputati» alla sinistra
ment». In una mozione, il Consigliere nazio­
ad esempio a causa delle forze all’interno
la messa in pratica: non è mai stato un
cupidigia degli Stati membri», commenta
del Governo e assistono di persona all’in­
nale Jean-Pierre Bonny chiede al Consiglio
dell’Amministrazione federale opposte
sostenitore del micromanagement, ma ha
Ingo Kober, «una mossa molto astuta».
«Di Roland Grossenbacher ammiro
versione di rotta del Parlamento: a seguito
federale di elaborare un rapporto «sulla
all’approccio centrifugo del «New Public
sempre puntato sulla fiducia reciproca.
Questo cambiamento è tuttavia criticato dal
soprattutto la sua capacità di
della pressione pubblica degli autori, che
possibilità e sull’opportunità di privatizzare
Management».
Con il passare degli anni, questa filosofia
personale dell’UEB. L’unione sindacale
concentrarsi sul mandato senza mai
hanno mobilitato luminari del calibro di Emil
determinati settori dell’Amministrazione
Tuttavia l’operazione si conclude con un
lo ha reso il capo che conoscono soprat­
dell’UEB, in particolare, teme svantaggi nelle
cedere alle lusinghe».
Steinberger e Friedrich Dürrenmatt, il Par­
federale e delle regie federali».
successo e gli ex collaboratori come Reto
tutto i collaboratori più recenti e che tutti
trattative salariali. In un’intervista a Roland
lamento sancisce nella nuova legge proprio
Nella sua risposta il Consiglio federale
M. Hilty non hanno dubbi su chi bisogna
ricorderanno.
Grossenbacher, un giornalista della rivista
i principi che quattro anni prima avevano
riconosce la problematica, allineandosi così
ringraziare. «È stato un dirigente in grado
«L’Institut, c’est nous», diceva quando par­
dell’unione sindacale dell’UEB gli fa notare
condotto alla decisione di non entrata in
con il gruppo di lavoro incaricato della
di prevedere gli ostacoli e impedire che
lava pro domo. E questa sensibilità per
che la situazione finanziaria dell’UEB non è
materia, quali ad esempio la tassa sulle
riforma delle istituzioni di direzione dello
si tramutassero in conflitti».
ciò che oggigiorno viene definito «corporate
più rappresentata in maniera adeguata.
cassette vergini o l’inserimento della pira­
Stato, che già un anno prima aveva con­
Il progetto relativo alla legge federale
identity» si riflette anche nell’edificio in
Roland Grossenbacher gli risponde con fine
teria tra i reati perseguibili d’ufficio.
statato la possibilità di aumentare il mar­
sullo statuto e sui compiti dell’Istituto fede­
cui i 250 collaboratori si sono trasferiti nel
ironia: il CdA, afferma, sarà perfettamente
Carlo Govoni, per anni responsabile
«Quattro anni di lavoro andati in fumo»,
gine di manovra segnatamente dell’UFPI.
rale della proprietà intellettuale supera
2007. Nella nuova sede di Stauffacher­
in grado di «tenere adeguatamente conto
della divisione Diritto d’autore e
ricorda Carlo Govoni, al tempo stretto col­
Non da ultimo per la sua capacità di auto­
la consultazione degli uffici, la procedura
strasse si può toccare con mano l’impronta
delle entrate previste».
oggi osser vatore dei provvedimenti
laboratore di Roland Grossenbacher e
finanziarsi con le tasse e versare ogni anno
di corapporto e la procedura di consulta­
data da Roland Grossenbacher all’im­
Verso la fine del suo terzo e ultimo man­
tecnici.
oggi osservatore dei provvedimenti tecnici
contributi nelle casse della Confederazione.
zione senza modifiche di rilievo. «L’orien­
magine dell’IPI: elegante, ma non boriosa.
dato come presidente del CdA dell’OEB,
eletto dal Consiglio federale. E ammette:
Nel 1994 Reto M. Hilty, oggi direttore
tamento generale del progetto è stato
In parallelo alla conduzione del nuovo
in Svizzera Roland Grossenbacher si trova
«Ero frustrato».
del Max-Planck-Institut für Wettbewerb und
accettato dalla maggior parte delle cerchie
istituto, Roland Grossenbacher si dedica
confrontato con una tematica che cono-
Carlo Govoni non sa dire come si è sentito
Innovation, è prima impiegato dall’UFPI
consultate», si legge nel messaggio del
vieppiù alla rappresentanza della Svizzera
sce bene: il diritto d’autore. Nel 2007 è pre­
il suo capo: «Non ha mai lasciato trape-
come assistente personale del direttore e
30 maggio 1994.
in seno a organi internazionali. Nel 2000
vista una revisione parziale incentrata
lare nulla». In effetti, Roland Grossenbacher
poi incaricato dell’organizzazione del pro­
Poco meno di un anno più tardi, il 24 marzo
è eletto presidente del CdA dell’OEB.
principalmente sull’espansione di Inter-
non ha mai commentato l’agire del Parla­
getto dedicato alla trasformazione. «Roland
1995, il Parlamento licenzia la nuova legge
Giunge a Monaco durante un periodo di
net. E questa volta il dossier, affidato
crescita marcata: la crescente consape­
al Con­sigliere federale Christoph Blocher,
8
mento. Anche in un’inter vista con la NZZ
Grossenbacher», ricorda, «ha saputo
o
sull’IPI, che entra in vigore il 1 gennaio
9
L’era Grossenbacher
è approvato celermente dalle Camere.
«Per usare la terminologia ‹Swiss-
«È stato un colpo da maestro, che ha
ness›: Roland Grossenbacher
fatto conoscere l’IPI anche a livello inter­
ha sempre lavorato impegnandosi
nazionale», afferma Emanuel Meyer, oggi
al 100 per cento e garantendo lo
responsabile del Servizio giuridico Diritto
stesso livello di qualità».
d’autore.
Tuttavia anche questa revisione ha vita
breve. Si riaccende infatti il dibattito in Par­
lamento, segnatamente in merito al pro­
liferare della pirateria legato alla diffusione
in Internet di materiale cinematografico e
discografico. Sono necessarie nuove dispo­
10
Simonetta Sommaruga, presidente
sizioni di legge. Nel 2012 la ministra della
della Confederazione e capo del
giustizia Simonetta Sommaruga ordina per­
Dipartimento federale di giustizia e
tanto l’istituzione del gruppo AGUR12,
polizia (DFGP).
guidato da Roland Grossenbacher.
«È stato la voce della ragione del gruppo»,
«In veste di presidente del Con­siglio
ricorda Michel Rudin, rappresentante del
d’amministrazione dell’Organizza-
Forum dei consumatori in seno ad AGUR12.
zione europea dei brevetti Roland
E ciò che più lo colpisce del comporta­
Grossenbacher ha fatto più di tutti
mento del decano della proprietà intellet­
i suoi predecessori».
tuale svizzera tanto stimato è che: «Nono­
stante fossi uno sbarbatello di 28 anni mi
ha sempre trattato da pari».
Roland Grossenbacher non ha mai lasciato
trapelare le emozioni, neppure quando
il 9 ottobre 1992 il Consiglio nazionale
approva finalmente la revisione totale
Ingo Kober, dal 1996 al 2004 presi­
del diritto d’autore. Carlo Govoni racconta:
dente dell’Ufficio europeo dei brevetti.
«Quando siamo usciti da Palazzo federale
mi ha invitato al ristorante. Siamo andati a
«È una persona estremamente
La Neuveville sul lago di Bienne e abbiamo
competente, ma mai presuntuosa.
brindato con un bicchiere di vino bianco.
Sa ascoltare e accettare anche
Nulla di più».
le opinioni altrui».
Il 29 maggio 2015 il personale dell’IPI ha
festeggiato la partenza di Roland Grossenbacher sul Gurten. Anche il suo discorso
di commiato è stato conciso: senza dilun­
garsi ha ceduto il timone dell’Istituto a
cui ha dato un’impronta tanto profonda ai
suoi collaboratori augurandosi che con­
Michel Rudin, dal 2012 al 2015
tinuino a occuparsene con altrettanta pre­
direttore del Forum dei consumatori
mura, ricordando che: «L’Institut, c’est
e membro del gruppo AGUR12.
vous».
Rapporto d’attività 14/15
Compendio del 19o anno
d’esercizio
Durante l'anno in rassegna sono stati
nuovamente affrontati numerosi temi relativi
alla proprietà intellettuale sia sul piano
nazionale sia su quello internazionale. Il
progetto «Swissness» si avvicina alla fine con
la messa in consultazione delle ordinanze
di esecuzione. Uno studio esterno sul potenziale di miglioramento del sistema brevettuale svizzero ha dato il via a una discussione
fondamentale sugli sviluppi in questo ambito.
Altre informazioni: www.ipi.ch.
Nell’anno considerato sono state evase
Divisione dei marchi
15 877 domande, il 5 % in meno rispetto
all’anno precedente (16 708). La quota di
domande presentate tramite la piattaforma eTrademark (https://e-trademark.
Rimane alto il numero di domande
di registrazione di marchi
Delle 16 202 domande di registrazione di
marchi presentate nell’anno in rassegna,
il 6 % sono domande di esame accelerato.
Ciò corrisponde a un calo dell’1 % rispetto
all’anno precedente. L’esame accelerato
costa 400 franchi ed è por tato a termine
entro un mese. Se il richiedente seleziona
i termini per i prodotti e i ser vizi dalla
banca dati dell’IPI, la sua domanda è esa­
minata ancor più rapidamente, entro sei
giorni feriali. Circa il 41 % di tutte le domande
di registrazione rientrano così nel cosiddetto esame anticipato. Qualora non sus­
sistano problematiche evidenti, il marchio
è registrato immediatamente senza
tasse supplementari. Questo concerne
circa la metà delle domande presentate.
ige.ch) è stabile al 95 % da diversi anni.
Sono stabili anche il numero di domande
di registrazione internazionale presentate
secondo il Sistema di Madrid (in leggero
aumento da 3128 a 3133 nell’anno in ras­
segna) e il numero di nuove opposizioni
presentate contro nuove registrazioni (da
605 a 602 nell’anno in rassegna). Comples­
sivamente sono stati evasi 632 dossier.
Dopo la riduzione del 10 % del numero di
proroghe di marchi svizzeri nell’esercizio
precedente, nell’anno in rassegna è stato
registrato un aumento pari al 18 % (da 9524
a 11 263). Sono inoltre state eseguite
22 504 modifiche di registro (p. es. trasfe­
rimenti, cambiamenti di rappresentante, di
indirizzo, della ditta, della sede, ecc.). Una
cifra che si situa ben al di sotto di quella
eccezionale dell’anno precedente (39 058).
13
Rapporto d’attività 14/15
14
La comunicazione elettronica mediante
decidere in merito alle modifiche dell’elenco
non esiste una prassi unitaria in merito alla
e-mail si conferma uno strumento apprez­
alfabetico, dei termini generali e delle note
sua ammissione o al suo rifiuto a livello
zato e molto utilizzato. A sei anni dalla
esplicative relative alla classificazione di
internazionale. La proposta di modifica pre­
sua introduzione la tendenza è nuovamente
Nizza. Dal 27 aprile al 1o maggio 2015 la
sentata dall’IPI al Comitato d’esperti aveva
crescente. Nell’anno considerato l’IPI ha
Svizzera, rappresentata dall’IPI, ha parte­
quindi lo scopo di definire e meglio circo­
ricevuto e trattato quasi 44 000 e-mail, di
cipato attivamente alle discussioni sulla
scrivere il servizio in questione. La modifica,
cui oltre 29 000 riguardavano il settore
classificazione e sulla relativa prassi. Le
adottata all’unanimità e la cui entrata in
dei marchi. Ciò corrisponde a un nuovo
discussioni hanno portato all’adozione di
vigore è fissata al 1° gennaio 2016, signi­
aumento del 12 % rispetto all’anno pre­
diverse decisioni.
fica che l’attività del depositante che pro­
cedente.
La decisione più importante per l’IPI, adot­
duce o realizza merce per conto di terzi, su
tata su proposta svizzera, riguarda la modi­
comanda e in funzione del suo elenco degli
fica delle note esplicative della classe 40
obblighi, potrà essere considerata un ser­
in merito all’introduzione del termine «rea­
vizio della classe 40. Nelle note esplicative
lizzazione su misura». L’IPI ha constatato
si precisa ormai anche che determinati
che il servizio non è compreso allo stesso
uffici chiedono che i prodotti fabbricati su
modo da tutte le par ti interessate e che
misura siano menzionati.
Unione di Nizza
Come ogni anno il Comitato d’esper ti
dell’Unione di Nizza si è incontrato presso
la sede dell’Organizzazione mondiale della
proprietà intellettuale (OMPI) a Ginevra per
Evoluzione nell’ambito dei marchi
Il numero di domande di registrazione
Domande di registrazione e registrazioni
Opposizioni
di marchi è rimasto stabile nell’anno
in rassegna.
Domande di registrazione nazionali
Registrazioni nazionali
Opposizioni presentate
20 000
2000
18 000
1800
16 000
1600
14 000
1400
12 000
1200
10 000
1000
8000
800
6000
600
4000
400
2000
200
0
0
05–06 06–07 07–08 08–09 09– 10 10–11 11–12 12–13 13–14 14–15
Compendio statistico
Esercizi
Marchi
Anni civili
Variazione in %
rispetto all’anno
precedente
2012/13
2011/12
2010/11
2014
2013
Variazione in %
rispetto all’anno
precedente
2012
2011
2010
15 447
2014/15
2013/14
16 202
16 053
0,9
15 938
15 284
15 972
16 097
16 053
0,3
15 649
15 432
968
1 141
–15,2
1 167
1 243
1 396
1 101
1 197
–8,0
1 143
1 294
1 317
– di cui per via elettronica
15 440
15 291
1,0
15 140
14 296
14 724
15 294
15 285
0,1
14 800
14 202
14 334
Registrazioni
14 351
15 168
–5,4
14 439
14 348
14 154
14 946
14 780
1,1
13 725
14 525
14 540
5 913
5 546
6,6
6 179
6 139
6 701
5 601
5 933
–5,6
6 233
5 819
6 627
11 263
9 524
18,3
10 618
9 359
9 928
10 263
10 424
–1,5
9 662
9 202
10 155
–
–
–
–
–
–
224 000
218 000
2,8
214 000
212 000
209 800
Nuove procedure
602
605
–0,5
652
639
635
572
668
–14,4
625
626
668
Procedure concluse
632
675
–6,4
630
781
727
651
596
9,2
749
748
655
Procedure pendenti 2
721
731
–1,4
786
765
895
760
820
–7,3
747
851
976
A livello nazionale
Domande di registrazione di marchi
– di cui con procedura accelerata
Domande pendenti 2
Proroghe
Marchi in vigore
Opposizioni
A livello internazionale
16
Un’altra impor tante modifica riguardante
11 titoli di classe (e diversi termini subor­
dinati a quelli generali) nonché le relative
note esplicative è stata adottata nella
stessa occasione. Si tratta di una modifica
proposta dall’Ufficio per l’Armonizzazione
nel Mercato Interno (UAMI) perlopiù in linea
con l’esito delle discussioni nel quadro
del «programma di convergenza» dell’UAMI
finalizzato all’armonizzazione della prassi
Registrazioni internazionali con estensione
della protezione alla Svizzera 1
13 794
12 602
9,5
14 013
12 873
13 256
12 759
13 215
–3,5
13 464
13 695
12 477
in determinati settori.
Rinnovi 1
12 974
12 133
6,9
11 687
11 458
12 451
12 479
11 861
5,2
11 480
11 942
12 388
Una terza impor tante modifica riguarda il
–
–
–
–
–
–
252 900
254 600
–0,7
255 100
256 400
258 800
Marchi in vigore
tra i diversi uffici nazionali dell’UE e l’UAMI
terà un cambiamento di classe per deter­
Brevetti
minati prodotti. L’entrata in vigore della
Domande di brevetto e brevetti nazionali
Domande di brevetto presentate
2 016
1 973
2,2
3 269
1 880
2 229
2 062
2 172
–5,1
3 002
2 063
2 192
– di cui provenienza Svizzera
1 482
1 502
–1,3
1 502
1 512
1 694
1 494
1 540
–3,0
1 494
1 616
1 645
– di cui provenienza estera
534
471
13,4
* 1 767
368
535
568
632
–10,1
** 1 508
447
547
Brevetti rilasciati
748
581
28,7
475
433
628
677
534
26,8
455
464
768
Domande di brevetto evase
2 323
2 220
4,6
3 477
1 619
1 896
2 383
3 204
–25,6
2 241
1 561
2 202
Domande di brevetto pendenti 3
7 180
7 383
–2,7
7 552
7 568
7 252
7 266
7 496
–3,1
8 441
7 602
7 035
Brevetti in vigore 3
7 540
7 298
3,3
7 062
7 138
7 230
7 630
6 986
9,2
7 130
7 179
7 232
83
127
–34,6
154
163
203
93
145
–35,9
129
180
251
–
–
–
–
–
–
64 613
66 717
–3,2
65 679
62 120
58 108
Brevetti europei rilasciati con validità per
la Svizzera e il Liechtenstein 1
58 226
56 521
3,0
54 907
50 167
43 053
58 066
56 550
2,7
51 957
46 433
40 669
Brevetti europei in vigore con validità per
la Svizzera e il Liechtenstein 3
97 804
94 614
3,4
92 565
90 521
88 317
96 554
93 691
3,1
91 416
89 206
86 915
Domande di brevetto e brevetti europei
Presentate all’Istituto e trasmesse all’UEB
Totale brevetti europei rilasciati 1
Totale domande trasmesse dagli uffici riceventi
all’Ufficio internazionale dell’OMPI 1
proposta (attualmente fissata al 1o gennaio
2017) seguirà quindi con l’undicesima
edizione della classificazione di Nizza. In
pratica si tratta di attribuire alla classe 29
tutti i tipi di «latte» e di «latticini», a pre­
scindere dall’origine animale o vegetale.
La misura consente di risolvere una situa­
zione che mette in difficoltà sia i deposi­
tanti sia gli uffici.
Oltre a decidere in merito a numerose pro­
poste di principio il Comitato d’esper ti
ha esaminato 660 denominazioni di pro­
dotti e servizi in inglese e 550 denomina­
zioni in francese. Questo lavoro ha in par­
ticolare comportato la cancellazione di
75 termini (p. es. «prodotti contro l’emicra­
Domande di brevetto internazionali (PCT)
Presentate all’Istituto quale ufficio ricevente
e trasmesse all’OMPI
settore delle derrate alimentari e compor­
nia» nella classe 5, ritenuto troppo vago)
186
196
–5,1
238
304
319
–
–
–
–
–
–
181
231
–21,6
270
312
328
e l’introduzione di 200 nuovi termini (p. es.
«orologi intelligenti» nella classe 9). La
210 575
192 621
9,3
178 209
163 628
151 520
maggior parte di queste modifiche entre­
ranno in vigore il 1o gennaio 2016. Nel frat­
Design
tempo l’IPI collaborerà con gli uffici di lin­
gua tedesca e italiana per tradurre i nuovi
Numero di depositi
833
801
4,0
1 003
905
1 008
807
897
–10,0
947
968
956
– numero di oggetti
3 162
2 633
20,1
3 310
3 127
3 309
2 700
2 925
–7,7
3 136
3 296
3 009
Numero di seconde proroghe
551
517
6,6
591
657
599
520
563
–7,6
634
607
626
ché tutti gli strumenti a disposizione degli
Numero di terze proroghe
402
324
24,1
277
213
185
371
303
22,4
252
196
209
utenti siano aggiornati tempestivamente.
Numero di quarte proroghe
117
118
–0,8
132
124
136
108
122
–11,5
131
130
135
Per gli utenti svizzeri si tratta in particolare
Numero di quinte proroghe
81
54
50,0
59
47
35
69
58
19,0
42
48
38
dell’assistenza alla classificazione dell’IPI
798
860
–7,2
848
704
774
804
909
–11,6
738
741
814
9 686
9 639
0,5
9 697
9 533
9 332
9 624
9 617
0,1
9 618
9 407
9 177
Cancellazioni
Design in vigore 4
Sono possibili variazioni nella metodologia applicata per il rilevamento dei dati.
1 Fonti: UEB, OMPI
3 Al 01.05.2015, risp. 29.07.2015
2 Al 05.01.2015, risp. 06.07.2015
4 Al 31.12.2014, risp. 30.06.2015
*Da luglio 2012 a gennaio 2013 il numero di depositi in tedesco è stato superiore alla media.
Ciò è riconducibile a un unico depositante che ha presentato 1456 domande.
** Da luglio a dicembre 2012 il numero di depositi in tedesco è stato superiore alla media.
Ciò è riconducibile a un unico depositante che ha presentato 1205 domande.
termini della classificazione di Nizza, affin­
e del Madrid Goods & Services Manager
dell’OMPI.
17
Rapporto d’attività 14/15
18
Unione di Madrid
Il gruppo di lavoro sullo sviluppo giuridico
del Sistema di Madrid relativo alla registra­
zione internazionale dei marchi (di seguito
«gruppo di lavoro») si è riunito a Ginevra dal
20 al 24 ottobre 2014. Il gruppo di lavoro
si propone di semplificare il Sistema di
Madrid e di renderlo più allettante per gli
utenti. Questa 12a riunione è in particolare stata dedicata alla possibile introdu­
zione di un meccanismo per la divisione
delle registrazioni internazionali nel Sistema
di Madrid. Con il volgere degli anni il mec­
canismo, fortemente voluto da tutti gli utenti
del sistema, è stato oggetto di numerose
discussioni. In occasione dell’ultimo incon­
tro del gruppo di lavoro le parti interessate
rilevanti hanno sostenuto la controproposta
presentata dalla Svizzera. In occasione
della 13a riunione del gruppo di lavoro l’Uf­
ficio internazionale presenterà un docu­
mento con i relativi principi.
Sulla base di alcune proposte dell’Ufficio
internazionale il gruppo di lavoro ha inco­
raggiato l’Assemblea dell’Unione di Madrid
ad approvare le modifiche del Regolamento
di esecuzione comune all’Accordo di Madrid
per la registrazione internazionale dei mar­
chi e del Protocollo relativo a tale Accordo.
Tutte le proposte sono finalizzate a una sem­
plificazione del Sistema di Madrid che con­
sentirebbe, ad esempio, a un depositante di
chiedere il proseguimento della procedura in
caso di inosservanza di un termine.
Il gruppo di lavoro si è inoltre occupato
delle problematiche relative alla dipen­
denza e alla trasformazione delle registra­
zioni internazionali.
Formazione continua a Ginevra
Il 23 aprile 2015 si è tenuto a Ginevra il
13o seminario dedicato agli sviluppi più
recenti nel diritto dei marchi, come sempre
organizzato in collaborazione con l’Asso­
ciazione professionale per le licenze, il tra­
sferimento tecnologico e la proprietà
intellettuale (LES-CH). All’evento si sono
insieme agli esper ti dell’Ufficio euro-
zione, ha subito modifiche tese a semplifi­
peo dei brevetti. Le misure adottate sono
care il lavoro dei ricercatori. Anche l’ambito
seminario ci si è chinati sulla recente giuri­
finalizzate a lasciare aperte alle istitu-
della documentazione e della gestione
sprudenza dei tribunali svizzeri e della
zioni politiche tutte le vie possibili di otti­
delle conoscenze è stato ottimizzato. L’en­
Corte europea di giustizia. Il secondo inter­
mizzazione del sistema brevettuale
ciclopedia interna (Wiki) è stata ulterior­
iscritti oltre 60 partecipanti, facendo regi­
strare il tutto esaurito. In occasione del
Divisione dei brevetti
vento è stato dedicato all’utilizzo dei mar­
Nel maggio 2015 l’Istituto ha pubblicato
nazionale.
mente ampliata ed è ormai uno strumento
chi in Internet e ai casi in cui questo utilizzo
uno studio indipendente di Polynomics
Nell’esercizio 14/15 la migliorata situazione
centrale di gestione delle conoscenze e
può essere problematico. È poi stato illu­
e Frontier Economics sul potenziale di otti­
finanziaria dell’Istituto ha consentito un
della documentazione per tutta la Divisione.
strato l’utilizzo del marchio nella prassi
mizzazione del sistema dei brevetti svizzero
impegno più importante a favore dell’inizia­
Nell’ambito dell’esame dei brevetti sono
dell’IPI. La giornata si è conclusa con un
da cui sono scaturite le seguenti racco­
tiva di crescita per PMI dello Swiss Econo­
stati reintrodotti gli incontri tra specialisti
intervento incentrato sugli effetti dell’uti­
mandazioni:
mic Forum. Concretamente gli esperti in
dedicati ai singoli casi, è stata intensifi-
lizzo parziale del marchio nella procedura
1. no all’abolizione del brevetto svizzero
brevetti dell’IPI mettono a disposizione le
cata la formazione interna e sono state
di opposizione e sulle probabili conse­
2. no a una modifica sostanziale della
loro conoscenze specialistiche e il loro
adottate alcune misure di ottimizzazione
know how per assistere il gruppo interdisci­
della comunicazione interna in funzione
guenze sulla futura procedura di cancella­
por tata e delle misure di protezione
zione dell’IPI per mancato uso del marchio.
3. n
o a una modifica del sistema di bre­
plinare incaricato di certificare le aziende
delle esigenze dei clienti.
vetto svizzero attuale senza esame
con il label di qualità «High Potential» per
L’attuazione delle misure proposte ha deter­
completo come l’introduzione di un
PMI. Le aziende che ottengono il label
minato la fine temporanea del progetto.
periodo di tolleranza per la novità
beneficiano di un accesso semplificato al
La semplificazione dei processi e degli stru­
o di un modello di utilità
Ricerche sui marchi ip-search
Chi lavora con i marchi sa bene che per
elaborare una strategia di deposito è indi­
spensabile verificare se il marchio può
essere confuso con una registrazione ante­
riore (ricerca di marchi anteriori). Per tute­
lare il proprio titolo è parimenti indispensa­
bile accertarsi che nessuna registrazione
successiva entri in conflitto con il marchio
registrato (monitoraggio). Non sorprende
quindi il successo delle ricerche sui marchi
di ip-search. I clienti sono in particolare
soddisfatti dell’ottima qualità delle ricerche,
fondata sul profondo know how e sulla
grande esperienza dei ricercatori in materia
di procedura di opposizione.
Anche la disponibilità, flessibilità e compe­
tenza dei ricercatori di marchi sono qualità molto apprezzate e contraddistinguono
i servizi proposti dall’IPI.
Rispetto all’anno precedente il fatturato è
rimasto stabile e anche nell’anno in rasse­
gna è perlopiù riconducibile a una ventina
di clienti. Si tratta essenzialmente di spe­
cialisti in materia di diritto dei marchi e di
collaboratori di grandi aziende o di uffici di
avvocatura. Il fatturato ha compor tato
un avanzo che renderà possibili altri inve­
stimenti nella formazione dei collaboratori
e negli strumenti tecnici utilizzati a garan­
zia della qualità dei servizi proposti.
capitale, di una maggiore protezione contro
menti resta, tuttavia, una priorità dei respon­
4. sì all’introduzione di un esame completo
i rischi e assicurativa e di altre agevola­
sabili della Divisione dei brevetti.
(in combinazione con la possibilità di
zioni. L’iniziativa contribuisce in questo
ottenere un modello d’utilità e la par te­
modo concretamente al consolidamento
cipazione al programma di cooperazione
dell’economia svizzera.
internazionale PPH, ma senza periodo
Come illustrato nel rapporto relativo all’eser­
di tolleranza per la novità)
cizio 12/13, il campo di attività degli esperti
5. dallo studio è emerso anche che per un
in brevetti diventa sempre più complesso.
brevetto esaminato completamente i
Questo vale anche per l’amministrazione
titolari sarebbero disposti a pagare anche
dei brevetti e per il team che si occupa di
il doppio rispetto alla tassa riscossa oggi
design dell’Istituto, confrontati con un
per i brevetti. Per quel che concerne il
numero crescente di strumenti informatici,
modello di utilità la tassa dovrebbe corri­
banche dati e processi. Per non deludere
spondere a quella riscossa attualmente
le attese dei clienti e continuare al con­
per i brevetti.
tempo a semplificare i processi, nell’anno
in rassegna la Divisione dei brevetti ha
Un’indagine interna ha rilevato che l’esame
dato il via a un progetto, gestito da un gruppo
completo potrebbe essere introdotto anche
di collaboratori organizzato in maniera effi­
senza un aumento delle tasse. L’Istituto
ciente, teso a indi­viduare le possibilità di
dispone sicuramente del know how neces­
semplificazione e di ottimizzazione di pro­
sario per le ricerche. Al fine di acquisire
cessi, procedure, operazioni, strumenti e
le conoscenze necessarie per l’esame della
mezzi aziendali. Nel risultante rappor to è
novità e dell’attività inventiva e una certa
stato presentato un catalogo di misure da
esperienza pratica, da diversi anni l’IPI ese­
attuare nell’anno in rassegna.
gue le cosiddette ricerche ICE su incarico
La maggior parte dei provvedimenti propo­
dell’OMPI. Si tratta di decisioni d’esame pre­
sti riguarda lo svolgimento dei mandati
liminari per i Paesi in via di sviluppo. Circa
nell’ambito delle ricerche brevettuali e tec­
un terzo degli esperti in brevetti dell’IPI ha
nologiche. L’insieme del processo, dalla
seguito una formazione in questo senso
preparazione di un preventivo alla fattura­
Esame brevettuale
Nell’anno considerato il numero di domande
di brevetto è leggermente aumentato
rispetto all’anno precedente (2016 contro
1973) quando già si era riscontrata una
crescita del 5 %. La tendenza si conferma
anche in altri sistemi nazionali, ma riallac­
ciarla in modo univoco all’introduzione del
brevetto unitario europeo, che sarà una
realtà a par tire dal 2016, non è possibile.
Le importanti oscillazioni mensili rendono
difficile anche prevedere in modo affidabile
il trend a lungo termine.
Nell’esercizio in esame sono stati evasi
867 dossier in attesa di esame (contro i
763 dell’anno precedente). La cifra si situa
leggermente al di sopra del numero di bre­
vetti esaminati necessario per lo smalti­
mento regolare dei dossier. È quindi sceso
il numero di incarti in sospeso e, in deter­
minati settori, è stato possibile accorciare
i termini per l’avvio dell’esame relativo al
contenuto. Nei limiti della ragionevolezza e
del possibile, l’Istituto auspica una stabi­
lizzazione della tendenza nel prossimo eser­
cizio.
19
Rapporto d’attività 14/15
20
Ricerche brevettuali e tecnologiche
Oltre il 70 % del fatturato delle ricerche
commerciali è riconducibile a mandati di
clienti europei. L’abolizione della soglia
minima di cambio franco/euro da parte
della Banca nazionale nel gennaio 2015 ha
avuto un impatto particolarmente incisivo
su questo ambito. Grazie alla sua posizione
chiara di leader svizzero nel settore delle
ricerche brevettuali e tecnologiche e agli
investimenti finalizzati al miglioramento
della qualità delle ricerche, l’IPI è nondi­
meno riuscito ad arginare le perdite in ter­
mini di clienti e fatturato nella zona euro.
In contropar tita i vantaggi di cambio gene­
rati dalla consultazione di banche dati
localizzate all’estero sono condivisi con
i clienti. Concentrandosi sulla qualità,
sull’innovazione e sull’efficienza l’IPI è
quindi riuscito ad affermarsi in un contesto di mercato competitivo nonostante
la pressione del cambio, realizzando,
nell’esercizio in rassegna, un utile record
di 4,65 milioni di franchi.
Tra le novità più impor tanti introdotte
nell’anno considerato ci sono sicuramente
i miglioramenti nell’ambito delle informa­
zioni sullo stato giuridico finalizzati a pro­
porre ricerche di libertà di attuazione più
complete e complesse. I ricercatori hanno
ormai la possibilità di integrare alcune
semplici informazioni relative allo stato giu­
ridico, identificate con colori diversi, come
«pubblicato», «rilasciato», «nullo», ecc.
già nella selezione di documenti. Le infor­
mazioni sullo stato giuridico sono incluse
anche nel rapporto di ricerca dove sono
presentate in forma tabellare, agevolando
un’analisi rapida ed efficace dei risultati.
Grazie all’integrazione di un link lo stato giu­
ridico aggiornato è consultabile in qualsiasi
momento. Anche nell’utilizzazione delle
informazioni brevettuali finalizzata allo svi­
luppo aziendale strategico sono stati fatti
dei progressi. È nuovamente aumentata la
domanda relativa alle cosiddette analisi
contestuali. Grazie all’introduzione di nuovi
strumenti di analisi e a un approfondimento
lari di tenere in vigore i titoli di protezione
del know how in questo ambito l’IPI ha con­
per periodi più lunghi.
solidato la sua posizione in qualità di for­
Negli scorsi anni è stata intensificata la co-
nitore di analisi complesse per le grandi
operazione con l’Ufficio per la registrazione
aziende e le PMI.
dei marchi, disegni e modelli dell’Unione
Nell’anno considerato si è registrato un
europea (UAMI) con sede ad Alicante che
nuovo netto aumento della domanda nel
apprezza la partecipazione attiva della
settore dei servizi pubblici di informazione.
Svizzera nel quadro dei due progetti sulla
L’Istituto ha eseguito 367 ricerche assi­
rappresentazione grafica dei design e
stite di mezza giornata per PMI e inventori
sull’armonizzazione delle indicazioni sui
indipendenti (contro le 325 dell’anno
prodotti. I risultati raggiunti sono signifi­
scorso, +13 %) e 216 ricerche assistite di
cativi.
una giornata intera per istituti di ricerca
L’adesione negli scorsi mesi di Corea del
(contro le 189 dell’anno scorso, +14 %). La
Sud, Giappone e Stati Uniti all’Accordo
crescita della domanda relativa a questo
internazionale dell’Aja comporterà verosi­
servizio particolarmente apprezzato è ricon­
milmente un aumento delle domande di
ducibile alla mediazione dei consulenti in
registrazione internazionale. Ciò si tradurrà
brevetti e degli enti di trasferimento tecno­
in un aumento del volume di lavoro relativo
logico, nonché all’intensificazione della
all’esame materiale dei dossier con desi­
cooperazione con la Commissione per la
gnazione della Svizzera.
tecnologia e l’innovazione (CTI) e con altri
partner selezionati nell’ambito della pro­
mozione dell’innovazione e del trasferimento
tecnologico.
Nell’esercizio in esame le richieste di ricer­
che relative a una domanda CH sono state
223. Una cifra in linea con quella registrata
nell’anno precedente. Il rappor to di ricerca
fornisce al depositante una solida base
decisionale, all’occorrenza addirittura entro
l’anno di priorità. Le informazioni dettagliate
concernenti le citazioni menzionate nei
rapporti di ricerca relativa a una domanda
CH sono ora integrate nelle banche dati
internazionali gestite dall’Ufficio europeo
dei brevetti. Ciò consente a terzi di con­
sultare i dati citati e di utilizzarli nella cosid­
detta analisi delle citazioni.
Design
Dopo il netto calo nell’esercizio precedente,
nell’anno considerato il numero di design
svizzeri registrati è tornato a salire legger­
mente. L’aumento del 4 % è ancora margi­
nale, ma la tendenza sembra confermata.
Sono in crescita anche le cifre relative ai
rinnovi, il che conferma il desiderio dei tito­
Rapporto d’attività 14/15
deve essere realizzato in Svizzera e una
nell’ottobre del 2014. Le impressionanti
tappa significativa del processo di fabbrica­
immagini della distruzione di 15 000 orologi
zione deve svolgersi nel Paese. La preci­
e di due tonnellate di medicinali contraf-
sazione delle disposizioni legali comporta
fatti hanno riportato il tema della contraffa­
necessariamente una rielaborazione del
zione e della pirateria al centro dell’atten­
diritto di esecuzione. Sono quindi stati pre­
zione dei media. Contemporaneamente STOP
occupa in primo luogo della preparazione
parati quattro progetti di ordinanza e i rela­
ALLA PIRATERIA ha lanciato la campagna
di progetti politici per la Confederazione. Il
tivi rapporti esplicativi messi poi in consul­
nazionale «Aiutiamo i criminali». Con una
seguente resoconto non può fornire che
tazione. Concretamente è stata modificata
serie di cartelloni e approfondimenti sul
una panoramica generale degli sviluppi più
l’ordinanza sulla protezione dei marchi
sito web l’associazione è riuscita ad attirare
importanti in questo campo. Per saperne
e sono state elaborate un’ordinanza sugli
l’attenzione del pubblico sui retroscena e
di più sui diversi dossier è possibile consul­
stemmi pubblici, un’ordinanza sull’utilizzo
sulla vastità del fenomeno.
tare la pagina Internet dell’Istituto (www.ipi.
di indicazioni di provenienza svizzere per le
ch/Info giuridiche), abbonarsi alla newslet­
derrate alimentari e un’ordinanza sul regi­
ter elettronica oppure consultare la «Pagina
stro delle denominazioni d’origine e delle
dell’Istituto» («Seite des Instituts») sulla
indicazioni geografiche per i prodotti non
rivista di diritto della proprietà intellettuale,
agricoli. Cerchie interessate e Cantoni si
dell’informazione e della concorrenza, sic!.
sono in prevalenza espressi in merito all’or­
Diritto & Affari internazionali
La Divisione Diritto & Affari internazionali si
22
dinanza sulle derrate alimentari. L’IPI, in-
Swissness
La nuova legislazione «Swissness» è finaliz­
zata a migliorare la protezione dell’indica­
zione di provenienza «Svizzera» e della croce
svizzera e a tutelarne il valore a lungo ter­
mine.
Il 21 giugno 2013 il Parlamento ha adottato
le necessarie modifiche della legge sulla
protezione dei marchi e della legge sugli
stemmi pubblici. Il progetto definisce soprat­
tutto nuove regole, ancorate nella legge
sulla protezione dei marchi, che stabili­
scono a quali condizioni un prodotto o un
servizio può essere definito «svizzero».
Il rispetto delle regole definite consentirà
l’utilizzo della croce svizzera anche sui
prodotti (e non più solo per i ser vizi); lo
stemma nazionale continuerà invece a
essere riser vato alla collettività. Per quel
che concerne le derrate alimentari l’80 %
del peso delle materie prime deve essere di
provenienza svizzera e la trasformazione
che conferisce al prodotto le sue caratteri­
stiche essenziali deve svolgersi in Svizzera
(per il latte e i latticini la quota richiesta è
del 100 %). Per gli altri prodotti, in partico­
lare per i prodotti industriali come gli
orologi, il 60 % dei costi di produzione
caricato del dossier «Swiss­ness», e l’Ufficio
federale dell’agricoltura (UFAG), responsa­
bile dell’ordinanza sulle derrate alimentari,
hanno attuato le proposte nel quadro delle
basi legali. Nei mesi di aprile/maggio 2015
sono infine state eseguite indagini cono­
scitive in seno a tre commissioni parlamen­
tari (CAG-S, CET e CAG-N). L’entrata in
vigore del pacchetto «Swiss­ness» (leggi
e ordinanze) è fissata al 1o gennaio 2017.
Le aziende avranno però tempo fino al
31 dicembre 2018 per conformarsi alle
nuove disposizioni.
Lotta alla contraffazione e alla pirateria
Anche nell’anno in rassegna l’associazione STOP ALLA PIRATERIA, co-patrocinata
dall’IPI, si è impegnata con diverse inizia­
tive nella lotta alle contraffazioni e alla pira­
teria. L’associazione ha organizzato due
campagne di sensibilizzazione presso gli
aeroporti di Ginevra e Zurigo nell’estate del
2014 e nella primavera del 2015, ha inoltre partecipato a diverse fiere, tra cui la
Foire de Fribourg e la GEWA Kreuzlingen,
con uno stand informativo. Uno dei momenti
salienti dell’anno in rassegna è sicura­
mente stato l’evento organizzato per i media
Sorveglianza sulle società di gestione
dei diritti d’autore
Durante lo scorso esercizio la sorveglianza
dell’IPI sulle società di gestione è stata
oggetto di verifica da par te del Controllo
federale delle finanze (CFF) che ha appro­
vato l’operato dell’IPI. Su raccomandazione
del CFF si stanno attualmente valutando gli
oneri amministrativi sostenuti dalle società
di gestione. Il CFF ha poi criticato il versa­
mento delle somme di riscatto nella cassa
pensione per il direttore di ProLitteris e
si è espresso a favore di un rimborso della
quota del dipendente. ProLitteris ha impugnato la decisione dell’IPI. Del ricorso si
sta occupando il Tribunale amministrativo
federale. Le restanti raccomandazioni del
CFF sono invece tutte state attuate.
Nell’anno in rassegna l’autorizzazione di
Swissper form è stata rinnovata di cinque
anni fino al 2020. È inoltre stata approvata
la revisione parziale di tre regolamenti
di ripar tizione. L’IPI ha esaminato quattro
denunce per violazione degli obblighi
rivolte contro le società di gestione. Due
procedure si sono concluse senza l’accer­
tamento di violazioni, mentre le due pro­
cedure rimanenti restano in sospeso. I rap­
porti di gestione relativi al 2013 delle
cinque società di gestione sono tutti stati
approvati. In due casi dall’esame dei rap­
porti è emerso un potenziale di migliora­
mento che tuttavia non ne ha pregiudicato
l’approvazione.
Modernizzazione del diritto d’autore
L’estate scorsa il Consiglio federale ha
incaricato il Dipartimento federale di
giu­stizia e polizia (DFGP) di elaborare entro
la fine del 2015 un progetto da mandare
in consultazione fondato sulle raccoman­
dazioni del gruppo di lavoro sul diritto
d’autore (AGUR12). Nell’anno in rassegna
il Servizio giuridico Diritto d’autore e
diritti di protezione affini si è perlopiù
oc­cupato di questo dossier. Il progetto
si sud­divide in due parti con una parte
centrale dedicata all’adempimento delle
rac­comandazioni di AGUR12 e una parte
improntata sui trattati di Pechino del
24 giugno 2012 sulla protezione delle per­
formance audiovisive e di Marrakech del
27 giugno 2013 per faci­litare l’accesso ai
testi pubblicati alle persone cieche, con
incapacità visive o altre difficoltà ad acce­
dere al testo stampato, in attesa di ratifica. Con la ratifica dei due trattati la Sviz­
zera ha la possibilità di dimostrare il
proprio impegno a favore della protezione
dei promotori culturali e di un accesso
possibilmente agevole alla cultura.
Diritto dei brevetti svizzero
La revisione parziale della legge sugli
agenti terapeutici (LATer) ha comportato la
modifica in due punti della legge sui brevetti
(LBI). Da un lato, con l’introduzione di nuove
eccezioni agli effetti del brevetto è tutelata la libertà di prescrizione medica (art. 9
cpv. 1 lett. g e h nLBI), dall’altro proro­
gando, a determinate condizioni, la durata
della protezione dei brevetti di sei mesi si
favorisce lo sviluppo e la disponibilità di
medicinali pediatrici (art. 140a segg. nLBI
«proroga pediatrica»). Il Parlamento ha
Panoramica delle società svizzere di gestione
Società di gestione­
collettiva
SUISA
SUISSIMAGE
PROLITTERIS
SSA
SWISSPERFORM
Anno di fondazione
1923
1981
1974
1986
1993
Repertorio
delle opere
Opere musicali
non teatrali
Opere audiovisive
Opere letterarie,
drammatiche e
delle arti figurative
Opere drammatiche letterarie e
musicali ed opere
audiovisive
Diritti di remune­
razione nell’ambito
dei diritti affini
Membri
Compositori,
autori di testi,
editori di musica
Sceneggiattori,
registi, produttori
e altri titolari di
diritti del settore
cinematografico
Scrittori, giornalisti,
artisti delle arti
figurative, fotografi,
grafici, architetti,
editori di libri, giornali, riviste, nonché
editori d’arte
Drammaturghi,
compositori,
sceneggiatori,
registi
Artisti interpreti,
produttori di supporti
audio e audiovisivi
e organismi di diffu­
sione
Numero di membri
34 294
3146
11 454 (2013)
2712
13 767
2013
135,7
59,4
33,5
21,0
47,6
2014
141,3*
62,9
n/v
21,3
48,7
Entrate conseguite
dalla gestione dei
diritti in milioni di CHF
* Errata corrige del 12.01.2016
23
Rapporto d’attività 14/15
approvato la proposta del Consiglio fede-
unitario deve essere finanziato autonoma­
dei lavori informali si è inoltre impegnato
rale concernente il primo punto nel dicem­
mente senza qualsivoglia sovvenzione tra­
attivamente per il rinnovo del mandato del
bre 2014. Per quel che riguarda il secondo
sversale. Il Comitato si sta ancora consul­
Comitato intergovernativo per il periodo
punto si è resa necessaria una procedura
tando in merito all’ammontare della tassa
2016–2017.
di appianamento delle divergenze prima
annuale per il brevetto unico, alla chiave
che il Consiglio nazionale si esprimesse
di ripartizione degli introiti da tasse tra i
a favore delle modifiche proposte dal Con­
Paesi partecipanti e al regolamento sulle
siglio degli Stati nel maggio del 2015. In
tasse relativo al brevetto unico.
generale la proroga è ormai concessa a
chi contribuisce alla ricerca e allo sviluppo
di nuovi medicinali pediatrici nel rispetto
delle condizioni che il Consiglio federale
24
ha definito nel progetto. Le due possibilità
previste sono la proroga di un certificato
protettivo complementare già rilasciato e
il rilascio di un nuovo certificato di protezione pediatrico che diventa valido allo sca­
dere del brevetto. L’entrata in vigore del
pacchetto di revisione della LATer è previ­
sta per il 2018.
Organizzazione europea dei brevetti
I lavori per l’introduzione di un brevetto euro­
peo con effetto unitario procedono a ritmo
serrato. Il pacchetto entrerà in vigore appena
13 paesi membri dell’UE, tra cui necessa­
riamente i tre membri con il numero mag­
giore di domande di brevetto (Germania,
Francia e Gran Bretagna) avranno ratificato
l’Accordo sul Tribunale unico. Finora l’ac­
cordo è stato ratificato da sette Stati mem­
bri (Austria, Belgio, Danimarca, Francia,
Svezia, Malta e Lussemburgo).
In futuro l’Ufficio europeo dei brevetti (UEB)
si occuperà dell’esame e della concessione
sia per quanto riguarda i brevetti europei
«tradizionali», sia per i brevetti europei con
effetto unitario. I Paesi non partecipanti
come l’Italia e la Spagna, nonché i 13 Paesi
non europei, tra cui la Svizzera, rivestono
il ruolo di osser vatori in seno al Comitato
speciale dell’Organizzazione europea dei
brevetti, incaricato di appurare che l’introdu­
zione del brevetto europeo con effetto uni­
tario non comporti oneri finanziari supple­
mentari per l’Organizzazione europea dei
brevetti. Il brevetto europeo con effetto
Organizzazione mondiale della proprietà
intellettuale
Nel quadro dei lavori svolti in seno all’Orga­
nizzazione mondiale della proprietà intel­
lettuale (OMPI) va segnalata la riuscita revi­
sione dell’Accordo di Lisbona del 1958
sulla protezione delle denominazioni di ori­
gine e sulla loro registrazione internazio­
nale. Grazie alla revisione la protezione è
estesa alle indicazioni geografiche. Per
le denominazioni di origine e le indicazioni
geografiche la rinomanza di un prodotto,
la sua qualità e le sue peculiarità sono
riconducibili alla provenienza. A differenza
delle denominazioni di origine, per le indicazioni geografiche non è necessario che
tutte le tappe di produzione si svolgano
in una determinata regione. Grazie alla revi­
sione dell’Accordo di Lisbona sarà possi­
bile chiedere la protezione per un numero
superiore di specialità. Dopo la revisione
l’accordo è più aperto e flessibile e quindi
più accattivante agli occhi di un numero
maggiore di Stati. In veste di osservatore,
l’Istituto ha rappresentato la Svizzera in
occasione della conferenza diplomatica che
è stata preceduta da sei anni di lavori da
parte di un gruppo di esperti.
In assenza di un accordo relativo a un pro­
gramma di lavoro, nel 2015 non ci sono
state trattative in seno al Comitato intergo­
vernativo della proprietà intellettuale rela­
tiva alle risorse genetiche, ai saperi tradi­
zionali e al folklore. All’argomento è invece
stato per la seconda volta dedicato un
seminario. L’Istituto ha contribuito con un
importo sostanzioso a rendere possibile
la partecipazione di 18 indigeni. Nel quadro
Organizzazione mondiale del commercio/
Accordo TRIPS
L’Organizzazione mondiale del commercio
(OMC) si è in particolare concentrata sulla
prevista conclusione delle trattative del
ciclo di Doha. In vista della 10a conferenza
ministeriale, che si terrà a Nairobi a fine
2015, il Comitato per i negoziati commer­
ciali (Trade Negotiations Committee) è stato
incaricato di presentare un programma di
lavoro. La Svizzera si è impegnata a favore
di diverse importanti questioni in sospeso,
tra cui il rafforzamento della protezione delle
indicazioni geografiche. In virtù dell’Accordo
TRIPS dell’OMC attuale, beneficiano di
una protezione migliorata solo le indicazioni
geografiche relative a vini e bevande spiri­
tose. La Svizzera e un gruppo di 108 dele­
gazioni dell’OMC (su un totale di 161) con
priorità analoghe propongono invece che la
protezione migliorata in virtù dell’Accordo
TRIPS sia estesa a tutti i prodotti.
Il Consiglio per gli aspetti dei diritti di pro­
prietà intellettuale attinenti al commercio
ha portato avanti il dibattito sulla proprietà
intellettuale e l’innovazione e ha trattato
aspetti come la promozione della consape­
volezza, delle donne e dell’innovazione
nonché il ruolo della PI nel finanziamento
delle innovazioni. Ai margini del Consiglio
TRIPS tenutosi in ottobre, in collaborazione
con gli USA e altri co-patrocinatori, la Sviz­
zera ha organizzato una fiera informativa,
la WTO Innovation Fair, e una tavola rotonda
tematica. Alcune aziende e istituzioni sviz­
zere e 14 altri Paesi membri dell’OMC hanno
presentato casi relativi al processo inno­
vativo. Rifacendosi all’esempio di prodotti
innovativi hanno dimostrato il legame tra
ricerca, sviluppo e attuazione sul mercato,
e illustrato il ruolo della protezione della
proprietà intellettuale.
Accordi di scambio plurilaterali
e bilaterali
Nel quadro dell’Associazione europea di
libero scambio (AELS) la Svizzera sta por­
tando avanti le trattative relative alla con­
clusione di accordi di libero scambio con
India, Malaysia e Filippine. Un accordo
esistente con la Turchia è oggetto di nuove
trattative e sono state ufficiosamente
avviate discussioni esplorative preliminari
in merito a un altro accordo in vigore con
il Canada. I negoziati con l’India e l’Indone­
sia non sono ancora stati ripresi dopo le
elezioni del 2014 nei due Paesi, ma c’è la
volontà politica di rilanciare le discussioni
in futuro. Le trattative con l’Unione doga­
nale Russia, Bielorussia e Kazakistan hanno
subito una battuta d’arresto a causa delle
evoluzioni sul piano politico. Nell’ambito
delle trattative di libero scambio, in seno
alla delegazione svizzera e alla delegazione
dell’AELS, l’Istituto si occupa del capitolo
dedicato alla proprietà intellettuale.
Discussioni bilaterali
Anche nell’anno in rassegna l’IPI ha por­
tato avanti il dialogo con la Cina sulla
protezione della proprietà intellettuale. In
occasione dell’ottavo incontro tenutosi a
Pechino nel marzo 2015 si è discusso di
questioni relative a tutti gli ambiti della
proprietà intellettuale. In merito a brevetti
e design è stato avviato un dialogo a
parte con l’ufficio dei brevetti cinese (State
Intellectual Proper ty Office, SIPO). Per
quanto concerne l’applicazione delle leggi
in Internet sono stati rinnovati gli accordi
conclusi in occasione dell’incontro sulla PI
dell’anno scorso. L’ambasciata svizzera
continuerà a raccogliere le segnalazioni con­
crete delle aziende svizzere in collabora­
zione con la camera di commercio e a tra­
smetterle direttamente al Focal Point
cinese preposto. Ai margini delle discussioni
sono stati organizzati due incontri con le
autorità cinesi e due tavole rotonde con
esponenti del mondo economico che hanno
dato a questi ultimi la possibilità di par-
rappor ti con le associazioni e le camere
lare direttamente con le autorità cinesi. Le
di commercio. Per la prima volta l’Isti-
discussioni bilaterali mettono a disposi­
tuto ha organizzato per i suoi clienti semi­
zione della Svizzera e delle aziende svizzere
nari in collaborazione con esper ti esterni.
un canale di comunicazione privi­legiato e
Nel quadro della cooperazione interna­
diretto con le autorità competenti in mate­
zionale il responsabile della formazione ha
ria di proprietà intellettuale in Cina.
tenuto tre con­ferenze in Tagikistan sulla
proprietà intel­lettuale in generale e sulla
Cooperazione internazionale
Sono proseguiti i lavori di concretizzazione
dei progetti finanziati dalla Segreteria di
Stato dell’economia (SECO) con Indonesia,
Colombia e Tagikistan. Si è inoltre conclusa
la pianificazione della seconda fase dei
progetti con Ghana e Serbia che sono entrati
nella fase di attuazione a metà 2015. I lavori
relativi al progetto con il Bangladesh sono
stati interrotti poiché, a tre anni dall’appro­
vazione del progetto, non è stato possibile
firmare un Memorandum of Understanding
tra la Svizzera e il Paese. Le iniziative
nell’ambito della proprietà intellettuale in
Palestina, chieste dall’Associazione euro­
pea di libero scambio, sono state rinviate
all’autunno del 2015 in ragione delle condi­
zioni critiche di sicurezza. Le iniziative di
cooperazione internazionale si concentrano
in particolare sulla protezione delle indi­
cazioni geografiche, sulla consulenza per
l’elaborazione di strategie nazionali relative alla proprietà intellettuale, sullo sviluppo
in termini di personale e organizzazione
delle autorità competenti e sull’appoggio
ai sistemi di trasferimento di conoscenze
e tecnologie.
Formazione
Nell’anno considerato sono state organiz­
zate 118 attività formative dedicate alla
proprietà intellettuale in generale e nello
specifico cui hanno par tecipato oltre
2100 interessati. Tra le altre cose sono
stati proposti corsi, seminari e workshop
rivolti alle grandi aziende, alle PMI, alle
associazioni, alle università, alle scuole
universitarie professionali e ad altre
scuole. Sono inoltre stati intensificati i
gestione dei marchi in funzione dell’identità. In conclusione, nell’anno in rassegna
è stato pro­posto il quarto corso conse­
cutivo in tedesco di preparazione alla parte
svizzera dell’esame per consulenti in
brevetti.
25
Organigramma
Direzione
Consiglio d’Istituto e organo di revisione
Catherine
Chammartin
Direttrice
Diritto &
Affari inter­
nazionali
Brevetti
Marchi
Divisione
di stato
maggiore
Felix Addor
Alban Fischer
Eric Meier
Ueli Buri
Informatica
Alban Fischer
a.i.
26
27
Progetti di gestione
dei diritti di proprietà
intellettuale
Jürgen Horwath
Servizio di stato
maggiore Economia
Hansueli Stamm
Rapporti commerciali
internazionali
Mathias Schäli
Sviluppo sostenibile
e Cooperazione
internazionale
Martin Girsberger
Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto, nominato dal Consiglio federale, è l’organo direttivo supremo nell’ambito della gestione aziendale dell’Istituto.
Esso approva il bilancio preventivo, il rapporto di gestione e il conto annuale. Emana il Regolamento delle tasse dell’IPI e determina
la composizione della direzione (senza il direttore). Il Consiglio d’Istituto è composto dai seguenti membri:
Felix Hunziker-Blum
Presidente, Dott. iur., avvocato, Sciaffusa
Jean-Pierre Maeder
Avvocato, St-Légier
Beatrice Renggli
Lic. iur., Zurigo
Roman Boutellier
Prof. Dott. sc. mat., Professore di gestione
delle innovazioni e delle tecnologie presso
il politecnico di Zurigo, Zurigo
Vincenzo M. Pedrazzini
Lic. iur., Wollerau
Sara Stalder
Direttrice della Fondazione per la protezione
dei consumatori, Sumiswald
François Curchod
Dott. iur., Genolier
Matthias Ramsauer
Avvocato, Segretario generale DFGP,
Berna
Evelyn Zwick
Fis. dipl. PF, MBA, Ebmatingen
L’appartenenza dei membri del Consiglio d’Istituto a organi direttivi superiori di altre imprese e istituti di diritto pubblico o privato
è pubblicata sul sito Internet dell’Istituto (www.ipi.ch, rubrica Profilo > Istituto > Organigramma).
Organo di revisione
Il Consiglio federale ha designato quale organo di revisione il Controllo federale delle finanze, che ha il compito di verificare
la contabilità e di redigere un rapporto all’attenzione del Consiglio d’Istituto.
Stato al 1o novembre 2015
Formazione
Matthias Käch
Servizio giuridico
Diritto generale, Design
e attuazione del diritto
Jürg Herren
Servizio giuridico
Diritto della proprietà
industriale
Alexander Pfister
Servizio giuridico
Diritto d’autore
Emanuel Meyer
Stato maggiore
Theodor Nyfeler
Stato maggiore
Melchior Caduff
Personale
Daniela Pfander
Operazioni IS
Rolf Leuenberger
Responsabili dei processi
Theodor Nyfeler
Pascal Weibel
Ricerca sui marchi
Julie Poupinet
Finanze e contabilità/
controlling
Kerstin Tischler
Sviluppo
software
Christian Zandee
Contact Center
Marco Andreose
Gestione servizi
e applicazioni
Mihail Leontescu
Amministrazione
dei brevetti
Urs Kohler
Esperti in brevetti
gruppo 1
Markus Funk
Esperti in brevetti
gruppo 2
Yvonne Schumacher
Esperti in brevetti
gruppo 3
Peter Bruns
Esperti in brevetti
gruppo 4
Frank Langlotz
Design/Topografie
Beat Schiesser
Amministrazione
dei marchi
Brigitte Bolli Jost
Esame dei marchi 1
Christa Hofmann
Esame dei marchi 2
Stephan von Allmen
Esame dei marchi 3
Marc Burki
Esame dei marchi 4
Jane Bessmann
Procedura
di opposizione
Stefan Fraefel
Segretariato di direzione
e Infrastruttura
Rolf Plattner
Comunicazione
Lorenzetta Zaugg
Servizi linguistici
Natascha Muther
Devaud
Conto annuale 14/15
Si conferma
il trend positivo
Dopo le perdite regolarmente registrate
dal 2OO8, nell'esercizio 13/14 l'Istituto ha
per la prima volta conseguito un risultato
nuovamente positivo. Il risultato dell'anno in
rassegna conferma gli effetti positivi a
lungo termine dell'aumento delle tasse in vigore
dall'inizio del 2O14. Per l'esercizio 14/15
l'utile ammonta a 5,7 mio. di CHF. Un netto aumento
degli impegni previdenziali ha tuttavia
causato una riduzione del capitale proprio
di 8,1 mio. di CHF.
L’aumento delle tasse annuali di brevetto
International Financial Reporting Standard
e della tassa per la proroga di un marchio
(IFRS) ha compor tato un incremento
entrato in vigore il 1o gennaio 2014 ha per
delle spese per il personale pari a 1,4 mio.
la prima volta mostrato i suoi effetti su un
di CHF.
esercizio intero.
Nell’esercizio 2014/15 il contributo a
Rispetto all’anno pre­cedente le entrate
favore del Tribunale federale dei brevetti
generate dalle tasse sono di conseguenza
nell’ambito della garanzia del deficit pre­
nuovamente aumentate in maniera signifi­
vista dalla legge è stato di 0,5 mio. di CHF,
cativa. Tra le entrate la voce più importante
ossia un mezzo milione di franchi in meno
è quella relativa alle tasse per i brevetti
rispetto all’anno precedente. Ciò è ricondu­
europei che ammontano a 45,3 mio. di CHF
cibile al fatto che nel periodo in questione
lordi, di cui, tuttavia, 22,5 mio. di CHF
il Tribunale è riuscito a chiudere diversi casi
sono trasmessi all’Organizzazione europea
per cui le tasse di giustizia sono state supe­
dei brevetti in vir tù dell’ar ticolo 39 della
riori alla media.
Con­venzione sul brevetto europeo.
Dopo la messa in funzione delle principali
Nonostante il franco forte e benché nell’am­
componenti della nuova amministrazione
bito delle ricerche brevettuali e tecnologi­
elettronica dei titoli di protezione dell’Isti­
che oltre la metà delle entrate dell’Istituto
tuto nel maggio del 2015 è emerso che
sono con­seguite all’estero, il relativo fattu­
determinati risultati di fasi di progetto pre­
rato è cresciuto dell’1,5 % attestandosi a
cedenti non saranno definitivamente più
4,6 mio. di CHF.
utilizzati. Ciò ha comportato un ammorta­
Dal lato delle uscite un aumento moderato
mento straordinario di 3,1 mio. di CHF.
del personale e delle spese nette per
Complessivamente nel suo 19 o anno di
le pensioni a seguito dell’adozione degli
attività l’Istituto ha conseguito un utile
29
Conto annuale 14/15
di 5,7 mio. di CHF. A un anno e mezzo dal
L’organo di revisione ha confermato senza
passaggio a un sistema di tasse di bre­
riserve la regolarità del bilancio.
vetto annuali con una struttura progressiva
non è ancora possibile escludere che si
faccia sentire con effetto ritardato una
certa elasticità-prezzo. Ciò significherebbe
che l’aumento delle tasse in funzione
dell’età del brevetto compor terebbe una
riduzione dei brevetti validi. Tuttavia, il
risultato positivo consente di presumere
che, a lungo termine, l’aumento delle
tasse avrà un impatto chiaramente posi30
tivo sulla situazione finanziaria dell’Istituto.
Quest’anno, tuttavia, il capitale proprio
dell’Istituto si è nuovamente ridotto di
8,1 mio. di CHF attestandosi a 37,2 mio.
di CHF a fine esercizio. Nella valutazione
degli impegni previdenziali secondo gli IFRS
il tasso di interesse tecnico deve essere
ridotto all’1,0 % (contro l’1,75 % dell’anno
precedente) a causa delle prospettive a
lungo termine poco incoraggianti per quel
che concerne i mercati finanziari. Il tasso
di interesse tecnico serve a determinare il
valore attuale dei futuri diritti alla pensione
del personale dell’Istituto. Le nuove basi
di valutazione rendono necessario un accan­
tonamento supplementare di 13,8 mio. di
CHF. Pur non influendo sul risultato nel qua­
dro del conto economico dell’Istituto que­
sta perdita attuariale va imputata alla voce
«Other comprehensive Income» nel conto
economico complessivo dell’esercizio
2014/15 incidendo così direttamente sul
montante del capitale proprio a fine eser­
cizio.
Il conto annuale dettagliato conforme agli IFRS è scaricabile dal sito
dell’Istituto su www.ipi.ch (rubrica
«Profilo > Istituto > Rapporto annuale»).
Conto annuale 14/15
Conto economico complessivo
Bilancio
2014/2015
2013/2014
30.06.15
30.06.14
83 102
75 141
820
728
Altri crediti
3 483
856
Ratei e risconti attivi
2 423
2 227
Attivo circolante
89 828
78 951
Immobilizzazioni
23 786
24 874
1 963
4 735
Attivo fisso
25 748
29 609
Totale attivi
115 576
108 560
Impegni per forniture e prestazioni verso terzi
2 106
1 951
Pagamenti anticipati dei clienti (conti correnti)
5 198
5 330
Altri impegni
7 311
8 342
Ratei e risconti passivi
8 571
8 104
Accantonamenti a breve termine
1 668
1 429
Capitale estraneo a breve termine
24 854
25 155
Accantonamenti per gli impegni nei confronti della cassa pensioni
50 254
35 319
3 315
2 861
53 569
38 180
5 744
2 029
56 644
54 615
–25 236
–11 419
(in migliaia di CHF)
Liquidità
Crediti risultanti da prestazioni
Investimenti immateriali
2014/2015
2013/2014
dal 01.07.14
al 30.06.15
dal 01.07.13
al 30.06.14
73 576
60 542
Prestazioni di ser vizi
5 495
5 436
Ricavi diversi
1 919
1 877
574
674
81 564
68 529
–22 508
–17 146
–279
–226
58 777
51 158
(in migliaia di CHF)
Tasse
Prestazioni proprie per software
Ricavo lordo
Quota del 50 % delle tasse annuali per i brevetti europei
con validità per la Svizzera e il Liechtenstein versata dall’OEB
Altre riduzioni del ricavo
Ricavo netto
32
33
Spese per prestazioni di terzi: tasse
–1 181
–906
Spese per prestazioni di terzi: ser vizi
–914
–923
Altre spese per prestazioni di terzi
–964
–484
–3 060
–2 313
Spese per prestazioni di terzi
Spese per il personale
Altri accantonamenti
Capitale estraneo a lungo termine
Risultato di bilancio
Riserve
Altre componenti accumulate
–37 654
–36 228
Spese per l’informatica
–2 293
–2 430
Altre spese di gestione
–4 223
–3 954
Ammortamenti e riduzione durevole di valore
–5 215
–3 509
–513
–965
–49 898
–47 086
5 819
1 759
Tribunale federale dei brevetti
Spese di gestione
Risultato d’esercizio
Reddito finanziario
Oneri finanziari
Capitale proprio
37 153
115 576
349
–78
–75
270
5 744
2 029
–13 817
–4 015
–13 817
–4 015
–8 073
–1 986
45 225
Risultato finanziario
Totale passivi
113
–188
108 560
Utile (+)/Perdita (–)
Altre componenti*
Utile risultante dalla rideterminazione del valore dei programmi
a benefici definiti
Altre componenti
Risultato complessivo
L’utile ammonta a migliaia di CHF 5744 (2029), mentre il risultato complessivo fa registrare una perdita di migliaia
di CHF 8073 (–1986).
* Le Altre componenti includono unicamente le voci che non sono ulteriormente riclassificate nel conto economico complessivo.
Si rinuncia quindi a una distinzione delle componenti.
Conto annuale 14/15
Rendiconto finanziario relativo al risultato operativo
(in migliaia di CHF)
2014/2015
2013/2014
dal 01.07.14
al 30.06.15
dal 01.07.13
al 30.06.14
Capitale proprio
Rivalutazione
degli impegni
previdenziali
Riserve
Totale
capitale
proprio
–7 404
54 615
47 211
0
2 029
2 029
–4 015
0
–4 015
Consistenza finale al 30.06.2014
–11 419
56 644
45 225
–11 419
56 644
45 225
0
5 744
5 744
(in migliaia di CHF)
Consistenza iniziale dopo la rettifica
Flussi da attività operativa
Utile dopo risultato finanziario
5 744
2 029
Ammortamenti (+) delle immobilizzazioni
2 041
2 377
Perdita / Utile
Riduzione durevole di valore delle attività
3 175
1 132
Altre componenti
4
–24
454
–98
Ammortamenti (+)/Rettifiche di valore (–) dei crediti
Altri ricavi (–) e costi (+) non monetari
Incremento/Decremento accantonamenti a lungo termine
1 118
1 831
Consistenza iniziale al 01.07.2014
12 536
7 246
Perdita / Utile
239
–48
Altre componenti
–13 817
0
–13 817
– prestazioni
156
376
Consistenza finale al 30.06.2015
–25 236
62 389
37 153
– ratei e risconti
468
– 433
–1 027
2 955
Flusso di cassa
Incremento/Decremento accantonamenti a breve termine
Incremento/Decremento debiti per forniture e prestazioni
34
Decremento/Incremento altre passività
Decremento/Incremento crediti
– prestazioni
–96
–4
–363
602
–2 632
11
Utili da interessi
74
–270
Proventi da interessi
92
188
9 447
10 622
Investimenti in immobilizzi
– 461
– 702
Investimenti in beni immateriali
– 893
– 752
–1 355
–1 453
Variazione conto corrente
–132
513
Afflussi (deflussi) da attività di finanziamento
–132
513
– ratei e risconti
Decremento/Incremento altri crediti
Afflussi (deflussi) da attività operativa
Flussi da attività d’investimento
Flussi da attività d’investimento
Flussi da attività di finanziamento
Variazione dei mezzi liquidi
7 960
9 682
Disponibilità liquide all’inizio del periodo
75 141
65 459
Disponibilità liquide alla fine del periodo
83 102
75 141
35
1
5
7
Indicazioni geografiche
1
Cristallo di Boemia*, Repubblica ceca (p. 26)
2
Zuger Kirschtorte (torta al kirsch di Zugo), Canton Zugo, Svizzera (p. 26)
3
Poire à Botzi (pera friburghese), Canton Friburgo, Svizzera (p. 2)
4
Homoljski med (miele di Homolje), Serbia (p. 2)
5
Damassine (acquavite di prugna), Canton Giura, Svizzera (p. 10)
6
Jamaica rum (rum di Giamaica), Giamaica (p. 10)
7
Vodka russa, Russia (p. 10)
8
Olio di argan, Marocco (p. 9)
9
Huile de noix vaudoise (olio di noci vodese), Canton Vaud, Svizzera (p. 9)
10
Brienzer Holzschnitzerei (scultura di legno di Brienz), Canton Berna,
Svizzera (p. 29)
11
Scultura di legno palo sangre dell’Amazzonia, Colombia (p. 29)
buibili alla sua origine geografica.
12
Pain de seigle du Valais / Walliser Roggenbrot (pane di segale vallesano),
Canton Vallese, Svizzera (p. 13)
Le immagini ritraggono i collaboratori
13
Tè di Longjing, Cina (p. 13)
14
Glarner Tüechli (fazzoletto di Glarona), Canton Glarona, Svizzera (p. 4)
15
Sikka Ikat (tessuto ikat di Sikka), Indonesia (p. 4)
16
Hessischer Handkäse (formaggio magro di Hessen), Germania (p. 19)
17
Gamalost (formaggio maturo), Norvegia (p. 19)
18
Werdenberger Sauerkäse (formaggio magro di Werdenberg),
Canton San Gallo, Svizzera (p. 19)
Un’indicazione di provenienza rinvia alla
provenienza geografica di un prodotto o di
un servizio, ossia mette in relazione un
prodotto o un servizio con un determinato
luogo o con una determinata regione.
Si distingue tra indicazioni di provenienza
dirette (p. es. verdura svizzera) e indirette
(p. es. Guglielmo Tell). Secondo l’articolo 22
dell’Accordo sugli aspetti dei diritti di pro­
prietà intellettuale attinenti al commercio
36
(Accordo TRIPS) le indicazioni geografiche
sono un tipo particolare di indicazione di
provenienza. L’indicazione geografica indica
un prodotto come originario del territorio
di un Paese, o di una regione o località di
tale territorio, quando una determinata
qualità, la notorietà o altre caratteristiche
del prodotto sono essenzialmente attri­
dell’IPI con prodotti di provenienza svizzera
e prodotti provenienti dai Paesi con cui
la Svizzera ha stipulato accordi di libero
scambio con una protezione rafforzata
delle indicazioni geografiche e di prove­
nienza, accordi bilaterali di protezione delle
indicazioni geografiche e di provenienza o
ha avviato programmi di cooperazione tec­
3
6
2
4
9
8
12
10
13
11
14
nica nell’ambito delle indicazioni geografi­
che. Ciascuno di questi prodotti è dotato di
* L’IPI ringrazia la Mäder Wohnkunst di Berna per il prestito.
16
un’indicazione geografica che ne attesta
una determinata qualità, attribuibile all’ori­
gine geografica, che giustifica la protezione esclusiva della designazione per il
prodotto in questione.
17
15
18
Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum
Stauffacherstrasse 65/59 g | CH-3003 Berna
Institut Fédéral de la Propriété Intellectuelle
T +41 31 377 77 77
Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
F +41 31 377 77 78
Swiss Federal Institute of Intellectual Property
[email protected] | www.ipi.ch