Analisi Della Distribuzione Con Ricezione Perfetta

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Analisi Della Distribuzione Con Ricezione Perfetta
ANALISI DELLA DISTRIBUZIONE NEL VOLLEY CON RICEZIONE
PRECISA ( FASE DI RICEZIONE ATTACCO )
La distribuzione dell'attacco: il "conforto statistico"
Uno degli aspetti più comunemente ricercati in fase di studio dell'avversario o della propria squadra è quello
di individuare statisticamente il numero delle alzate ai vari attaccanti nelle singole rotazioni di gioco da parte
del palleggiatore sia se si tratta del proprio alzatore o di quello avversario. Ciò in quanto si cerca nel conforto
statistico una "tendenza" nello scegliere una combinazione di attacco come preferita dalla squadra in esame
come caratteristica di quella squadra, al fine di predisporre un piano tattico attraverso un efficace sistema di
battuta muro e difesa. Questa ipotetica caratteristica può essere soggetta a molte variabili e, come vedremo
in questa pubblicazione, non sempre si è in grado di valutarne l'esatta consistenza ed influenza di queste.
La fase di ricezione-attacco (fase di cambio palla)
La fase di ricezione attacco era conosciuta, precedentemente
all'introduzione del nuovo sistema di punteggio chiamato "rally
point system", come cambio palla. Questa fase individuava
nell'azione di ricezione-alzata-attacco la conquista della
battuta. In caso di errore da parte della squadra impegnata in
questa fase di gioco si perdeva direttamente un punto. Ora con
l'avvento del nuovo sistema di punteggio anche in questa fase si
ottiene, oltre alla battuta, un punto ad ogni azione conclusa
positivamente, mentre in caso di errore o azione vincente avversaria si ha come in
precedenza il punto per quest'ultima. La denominazione di "cambio palla" viene
ancora oggi usata per identificare questa fase di gioco, da distinguere dalla fase di
difesa-attacco o meglio conosciuta come "contrattacco".
Nello studio della distribuzione delle alzate del palleggiatore in esame, vengono quindi prese in
considerazione tutte le azioni di attacco seguenti ad una ricezione. Per poterle valutare si attribuiscono dei
valori definiti "parametri di valutazione". Questi parametri possono variare da un minimo di due
(vincente/errore, preciso/errore) ad un massimo illimitato per la rilevazione manuale ed un massimo di sei
per quella computerizzata attualmente di maggiore diffusione. Essendo l'analisi della distribuzione una analisi
di tipo quantitativo (numero delle azioni di ricezione e attacco) e qualitativo (valore attribuito ad ogni singola
azione di ricezione e attacco) la valutazione finale deve poter tenere conto di tutte le azioni avvenute, di una
rilevazione precisa ed il meno possibile soggettiva, e di un criterio di analisi efficace.
Proprio su quest'ultimo punto concentreremo il nostro studio.
La valutazione della ricezione e il foglio analisi/rotazione
Negli ultimi anni si è affermato il criterio di valutare la distribuzione facendo riferimento solo agli attacchi
derivanti da una ricezione precisa o positiva. In gergo tecnico ormai diffuso praticamente a tutti i livelli, si
parla di ricezione precisa o positiva come di quelle ricezioni precise in cui l'alzatore è nella posizione ideale di
effettuare qualunque tipo di alzata (valutate comunemente nella rilevazione con il simbolo #) oppure
ricezioni positive in cui l'alzatore non è nella posizione ideale come nelle precedenti ma è ancora in grado di
effettuare tutte le tipologie di alzata (valutate comunemente nella rilevazione con il simbolo +). Prendendo
in esame tutte le ricezioni precise e positive (# e +) si valutano statisticamente attraverso il metodo
percentuale tutte le azioni di attacco divise per zona di attacco: zona 4,3,2, seconda linea, etc. All' interno
di questa zona una ulteriore distinzione evidenzierà chi dei giocatori ha attaccato per valutare la distribuzione
per ruolo e per giocatore.
Questo tipo di analisi/valutazione viene spesso utilizzata ed in molti casi viene fornita ai giocatori a corredo
dei dati nella preparazione della gara. I valori riportati indicano nell'esempio a lato il numero dei colpi totali
e al di sotto la percentuale relativa al tipo di attacco identificato dallo schema. Nel caso dell'attacco del
centrale sarebbe stato necessario sommare le due percentuali per avere la distribuzione per ruolo (in questo
caso l'attacco tratteggiato quantificato nello 0% indica un attacco utilizzato come variante allo schema
principale, linea continua 12%).
es. foglio analisi rotazione
Questo tipo di analisi viene nell'alto livello maggiormente approfondito ma spesso diventa futile e
soprattutto fuorviante, vediamo perchè.
Problemi ed errori nella analisi
I dati oggetto della nostra analisi sono relativi ad una squadra del campionato di serie A1 maschile di
quest'anno, la gara è del girone di andata. Prendendo in considerazione solo le ricezioni positive (+ e #)
senza considerare il totale delle ricezioni ed il totale degli attacchi, spesso si hanno analisi parziali che
possono dare una idea errata della caratteristica che vogliamo rilevare.
Vediamo questo esempio:
In questo esempio il 40% del gioco in questa rotazione, palleggiatore in 6, è distribuito nella zona
centrale. Questa è la più alta percentuale di distribuzione con i centrali di tutte le rotazioni nella partita in
esame, apparentemente quindi in questa fase viene utilizzato molto l'attaccante centrale, più di qualunque
altra rotazione del palleggiatore. Se il dato fosse così fornito alla squadra si farebbe un grave errore e con
esso tutte le possibili tattiche predisposte a muro, difesa, e battuta sarebbero errate! Infatti se andiamo a
vedere i dati della rilevazione scopriremmo alcune cose importanti.
Nella tabella a fianco riportata nella colonna "Rot" sono elencate le posizioni del palleggiatore, nella colonna
"Tot. att" gli attacchi totali su ricezione, nella colonna "Tot. + e #" gli attacchi totali con ricezione positiva,
nell'ultima colonna viene indicata la differenza fra gli ultimi due valori. Quest'ultima differenza è importante:
infatti vediamo che la rotazione 6, presa in esame precedentemente per l'alta distribuzione del gioco con il
centrale, risulta essere una di quelle con la differenza maggiore e con solamente il 55,5 % di attacchi delle
azioni totali. In altre parole la ricezione in questa rotazione è stata negativa non per il numero di errori qui
non riportati ma per il numero delle ricezioni negative che sono la differenza fra le totali e quelle positive. Le
rotazioni 4 e 3 hanno il 60% e il 66,6% di attacchi con ricezione positiva rispetto al totale delle azioni.
Risulta evidente quindi che nella rotazione 6 il palleggiatore ha avuto giocabili agevolmente poco più della
metà dei palloni ricevuti, qualunque palleggiatore di discreto livello sfrutterebbe l'attacco con i centrali in
questa situazione!
La rotazione 5 che ha una differenza minima (1) e quindi un buon livello di ricezione fra quelle controllate dai
ricevitori (ricordiamoci infatti che non sono presi in esame gli errori) e gli attacchi, ha una distribuzione degli
attacchi più equilibrata e quindi meno prevedibile. Vengono utilizzate 4 zone rispetto alle due della rotazione
precedente, e la % dell'attacco dei centrali è dimezzata!
Questo tipo di errore nasce dall'errata analisi di partenza, chi analizza tende a partire dal singolo dato anche
se specifico di per sè, ad "isolare" le analisi. Purtroppo si ignora che il dato numerico è statisticamente
estraneo alla sua stessa natura di fenomeno. Una corretta analisi deve tener conto di come si sia generato il
dato e quindi della successione temporale delle azioni proprie della fase di gioco che analizziamo e delle loro
relazioni.
Conclusioni
Ogni allenatore accorto, ad ogni livello, cerca di "costruire" le rotazioni della sua squadra valutando le
caratteristiche positive e negative , tecniche psicologiche e tattiche dei singoli giocatori a sua disposizione, di
ciò occorre sempre tenerne conto sia quando si studia la propria squadra e sia quando si analizza la squadra
avversaria che affronteremo la prossima gara. Per la natura stessa del gioco della pallavolo nella fase di
ricezione attacco (cambio palla) si cerca di equilibrare la ricezione in modo da consentire la costruzione
dell'attacco successivo, proprio da questa logica dovremo partire per la nostra analisi. Per concludere, non
forniamo dati errati come quelli ora evidenziati ai nostri giocatori se non siamo sicuri della loro origine, ma
non per questo evitiamo di informarli solo perchè siamo noi ad avere delle lacune!
Paolo Sgandurra