guidare la crescita
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IN COLLABORAZIONE CON “GUIDARE LA CRESCITA” PREVENZIONE E CURA DELLE ALTERAZIONI MUSCOLO-SCHELETRICHE NELL'ETA' EVOLUTIVA Mercoledì 1 Febbraio 2012, ore 17.30 Aula Magna Istituto Stefanini - TREVISO GUIDARE LA CRESCITA Marilisa Tognolo Dottore in Scienze Motorie Dottore in pedagogia Massofisioterapista PREVENZIONE "PREVENZIONE" è l'azione tecnico-professionale che mira a ridurre gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio promuovendo la salute ed il benessere individuale e collettivo. CURA • LOMBALGIA • SCOLIOSI • IPERCIFOSI TORACICA • L'informazione…. • La progettazione e corretto utilizzo di ambienti e attrezzature…. • L'evitare situazioni che possano determinare un danno probabile (rischio); • Il controllo dei luoghi e la segnalazione di situazioni di pericolo. Ambito sanitario ed educativo Le attività di prevenzione fanno parte della "tutela della salute" ed utilizzano competenze professionali tipiche delle professioni sanitarie, nei loro diversi ambiti applicativi (medico, psicologico, fisioterapico…) MA FANNO LEVA ANCHE SULLA CONSAPEVOLEZZA INDIVIDUALE SIA DEGLI INSEGNANTI CHE DEI GENITORI! SCUOLA ELEMENTARE • 6-11 ANNI • SVILUPPO PSICO-FISICO • ''LEGGI'' DELLA CRESCITA La legge di Godin Il nostro corpo cresce e si evolve secondo un’alternanza temporale di circa sei mesi, durante i quali, soprattutto le ossa lunghe, tendono a crescere in maniera alterna vale a dire, per sei mesi la parte destra e per i successivi sei la sinistra. La crescita avviene per piccole e grandi alternanze: "piccole" perchè un osso cresce per 6 mesi in larghezza e per 6 mesi in lunghezza "grandi" perchè un anno crescono gli arti e l'anno successivo il busto. Legge di Pende-Stratz la crescita avviene alternando fasi di allargamento/irrobustimento- turgor- e fasi di allungamento staturale- proceritas: proceritas prima fino a 7 anni turgor secundus, fino a 10 anni caratteristiche particolari: turgor si hanno migliori coordinazione e tono muscolare proceritas invece i muscoli si allentano per permettere alle ossa di allungarsi, con un "bombardamento ormonale", un calo di energia, uno ''scombussolamento'' generale, dovuto ai notevoli cambiamenti La legge di Delpech La legge di Delpech ci illustra le differenti conseguenze che una pressione può esercitare a carico di una vertebra . Una leggera pressione sul corpo vertebrale stimola la crescita, una pressione di poco più elevata non da variazioni, una molto elevata ne inibisce la crescita. Una vertebra sottoposta a forti pressioni tende ad assumere la forma di un cuneo e danno luogo all’insorgere di un dismorfismo. DESIDERIAMO RIFLETTERE CON VOI SUL FATTO CHE L’incidenza del mal di schiena in età evolutiva è in continuo aumento. • Indicazioni per comprendere il problema • Cosa fare per prevenirlo o curarlo quando necessario COSA POSSIAMO FARE PER AIUTARE LA CRESCITA? DOBBIAMO EDUCARE... ed educarci! GUIDARE LA CRESCITA Prevenzione e cura delle alterazioni muscolo-scheletriche nell’ età evolutiva. Dr.ssa Flavia Benvegnù Medico Fisiatra Responsabile «Ambulatorio età evolutiva» U.O. Medicina Fisica e Riabilitativa Ospedale Cà Foncello di Treviso, Ulss n° 9 L’incidenza del mal di schiena in età evolutiva è in continuo incremento. Osserviamo infatti che nei nostri ambulatori vanno sempre più aumentando le richieste di visita fisiatrica per lombalgia in bambini e ragazzi in età scolare. Sappiamo che l’uomo, nel corso della sua evoluzione, ha portato la propria colonna vertebrale dalla posizione orizzontale di quadrupede a quella verticale di bipede. Scimmia Uomo di Neanderthal Homo Sapiens Questo cambiamento ha creato dei problemi perché la colonna non è stata progettata per un simile utilizzo… Negli ultimi decenni, inoltre, a madre natura abbiamo aggiunto una ulteriore evoluzione data dal progresso… Homo Sapiens Homo Industrialis Homo Ciberneticus Ecco una delle cause principali delle «algie vertebrali», meglio conosciute come «mal di schiena». E’ GRAVE CHE UN BAMBINO ABBIA MAL DI SCHIENA? Non necessariamente il mal di schiena è causato da patologie serie bensì da stili di vita, posture o abitudini scorrette che vengono adottate nelle attività quotidiane. Nell’età scolare il rapido sviluppo corporeo, inoltre, porta spesso a difficoltà di percezione del proprio corpo nello spazio con relative difficoltà di controllo delle posture. MIO FIGLIO SI LAMENTA PER IL MAL DI SCHIENA: CHE FARE, CHI INTERVIENE? I GENITORI IL PEDIATRA LO SPECIALISTA I GENITORI SE IL MAL DI SCHIENA E’ EPISODICO Nel caso si tratti di un singolo evento saltuario dovete sdrammatizzare la situazione cercando di non preoccupare il bambino. Nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente. SE IL MAL DI SCHIENA E’ RICORRENTE O PERSISTENTE Se il sintomo si ripresenta o non si risolve spontaneamente dovete portare il bambino dal pediatra. IL PEDIATRA Il pediatra provvede a visitare il bambino e se lo ritiene necessario lo indirizza dallo specialista. ATTENZIONE: non tutti i fisiatri e non tutti gli ortopedici sono «specialisti della colonna vertebrale nell’età evolutiva» LO SPECIALISTA Il medico specialista della colonna vertebrale, se rileva segnali patologici, richiede esami specifici per i necessari approfondimenti per la corretta diagnosi. (Esami del sangue, radiografia del rachide, TAC, RMN). ANATOMIA DELLA COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale, detta anche rachide, è il sostegno principale del nostro corpo. E’ formata dalla sovrapposizione di piccole ossa, chiamate vertebre • 7 cervicali • 12 toraciche (dorsali) • 5 lombari • 5 sacrali • 2/5 coccigee che formano una robusta ma flessibile colonna centrale. ANATOMIA DELLA COLONNA VERTEBRALE Vista lateralmente, la colonna vertebrale non è diritta ma presenta tre «curve fisiologiche». • Lordosi cervicale • Cifosi dorsale • Lordosi lombare Queste curve le conferiscono maggiore resistenza e capacità di ammortizzare i carichi che essa riceve quotidianamente. Gruppi di muscoli, elastici e potenti, sorreggono e fanno muovere la colonna vertebrale. La ginnastica, i giochi e lo sport sono i mezzi ideali per sviluppare una buona muscolatura. Tra le vertebre sono presenti i «dischi intervertebrali». Ogni disco è composto da un nucleo polposo circondato da tanti anelli fibrosi concentrici. (A) I dischi funzionano come veri e propri ammortizzatori tra una vertebra e l’altra. (B) A B Quando esponiamo la colonna vertebrale ad un carico, la pressione sui dischi aumenta e si distribuisce su tutta la loro superficie, grazie al liquido in essi contenuto. E’ molto importante far si che la colonna vertebrale venga utilizzata in maniera corretta. Se manteniamo corrette le curve fisiologiche i piatti vertebrali restano paralleli tra di loro, la pressione si distribuisce in modo uniforme su tutta la superficie e la colonna vertebrale risulta più solida. Così facendo, siamo in grado di sopportare carichi anche molto elevati senza inconvenienti. Il nucleo polposo del disco durante la flessione si sposta all’indietro. Mentre durante l’estensione si sposta in avanti. Una postura prolungata nel tempo provoca sensazioni di fastidio e/o dolore Nel bambino che sta seduto a lungo questo si manifesta con irrequietezza e continui cambiamenti di posizione sulla sedia. ESISTONO «MALATTIE DA SCUOLA»? No, esistono solo posture corrette o scorrette. LE PRINCIPALI PATOLOGIE VERTEBRALI NELL’ ETA’ EVOLUTIVA • LA SCOLIOSI • L’ ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO • L’ IPERCIFOSI (o «dorso curvo») • L’ ATTEGGIAMENTO IPERCIFOTICO LA SCOLIOSI E’ una dismorfismo, ossia una deformità della colonna vertebrale caratterizzata da una torsione del rachide nei tre piani dello spazio (frontale, sagittale, assiale). Non è una deviazione spontaneamente correggibile, ma è modificabile con l’ applicazione di corsetti o con la chirurgia. LA SCOLIOSI: cause • In oltre l’80% dei casi la scoliosi viene definita «idiopatica» cioè di origine sconosciuta. • Il restante 20% è di origine «secondaria» cioè dovuta a patologie neurologiche, a malformazioni congenite ossee, a sindromi varie, etc. LA SCOLIOSI: clinica Nelle scoliosi possiamo osservare diverse anomalie morfologiche: • Deviazione laterale del rachide • Asimmetria dei triangoli della taglia • Asimmetria delle spalle • Asimmetria delle scapole • Gibbo • Dismetria degli arti inferiori ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO E’ un paramorfismo, ossia una deviazione laterale del rachide non accompagnata da alterazioni della struttura delle vertebre. Viene considerata meno grave della scoliosi ed è causata da una debolezza dei muscoli della schiena, dall’abitudine ad assumere posizioni scorrette per molte ore, da scarsa attività fisica. All’apparenza può presentare le stesse caratteristiche della scoliosi ma se ne distingue per: • l’assenza di gibbo nella flessione del busto in avanti. • la deviazione laterale del rachide che compare solo in alcune posizioni (es. in piedi). • è completamente correggibile con l’auto-correzione della postura. TRATTAMENTO DELLA SCOLIOSI PATOLOGIA VALUTAZIONE TERAPIA Atteggiamento scoliotico Semplice asimmetria dovuta a postura Osservazione periodica, attività motoria, posture corrette Scoliosi lieve Lieve deformazione del rachide associata alla presenza di gibbo. Osservazione periodica, attività motoria, posture corrette, rieducazione posturale. Scoliosi media/grave Deformazione del rachide oltre i 15° Cobb, con presenza di gibbo. Osservazione periodica, attività motoria, posture corrette, rieducazione posturale, corsetto. Scoliosi grave/gravissima Se non è più possibile fermare l’aggravamento. Chirurgia IPERCIFOSI (o «dorso curvo») E’ una accentuazione della curva fisiologica dorsale (vista di lato). E’ opportuno distinguere tra «dorso curvo» (una vera malattia) e «atteggiamento cifotico» (un semplice difetto di postura). IPERCIFOSI o DORSO CURVO • E’ causato da una alterazione della cartilagine di accrescimento delle vertebre con cuneizzazione anteriore dei corpi vertebrali. • Non è completamente reversibile con la correzione posturale perché presenta una modifica nella struttura della vertebra. Nelle forme gravi, oltre al danno estetico, può provocare problemi respiratori. • ATTEGGIAMENTO IPERCIFOTICO E’ un difetto di postura senza alterazione della struttura delle vertebre. E’ causato da: • posture non corrette mantenute a lungo e trascurate. • scarso esercizio fisico. • motivi psicologici. E’ facilmente reversibile con la correzione delle posture e con il rafforzamento dei muscoli estensori del rachide. TRATTAMENTO DEL DORSO CURVO PATOLOGIA VALUTAZIONE TERAPIA • Atteggiamento ipercifotico • Dorso curvo lieve Lieve accentuazione della curva dorsale. Osservazione periodica, attività motoria, posture corrette , ginnastica medica. Dorso curvo di media gravità Notevole accentuazione della curva dorsale, aggravamento della curva nonostante la terapia precedente. Osservazione periodica, attività motoria, posture corrette, ginnastica medica, Applicazione di corsetto. Dorso curvo grave Ulteriore aggravamento nonostante l’applicazione del corsetto. Chirurgia I CORSETTI Quando le terapie più leggere non hanno dato i frutti sperati si deve ricorrere all’utilizzo del corsetto. E’ l’unico mezzo in grado di garantire un risultato certo prima dell’ intervento chirurgico . Mod. Milwaukee Mod. Cheneau I CORSETTI: considerazioni Sembra una banalità ma è dimostrato che il corsetto funziona solo se viene indossato. Nella malaugurata ipotesi che vostro figlio debba essere costretto a portare un corsetto per un periodo anche lungo è necessario che aiutiate il ragazzo ad accettare la cosa. Spesso sono i genitori stessi che, rifiutando psicologicamente il nuovo ausilio, giustificano o involontariamente inducono il figlio a non rispettare i tempi di applicazione, vanificandone i benefici. Ricordate sempre che 1. un corsetto non indossato o portato troppo poco non serve a nulla. 2. una scoliosi mal curata in gioventù garantirà a vostro figlio il mal di schiena per tutta la vita. NON E’ MAI TROPPO PRESTO • Abbiamo visto come pochi e semplici accorgimenti uniti a una tempestiva diagnosi possano fare la differenza per minimizzare l’evoluzione di questa subdola malattia. • E’ fondamentale quindi che i genitori osservino in famiglia le abitudini di vita dei bambini per cogliere i primi segnali di «allarme scoliosi» e attivarsi subito col pediatra in caso di dubbi. • Gli insegnanti possono (e devono) a loro volta vigilare sulle posture degli scolari sensibilizzando ed educando i ragazzi alla cura della propria schiena fin dai primi anni di scuola. • Non dimenticate mai che l’intervento medico è solo la tappa finale di un «lavoro di squadra» che deve coinvolgere tutti i ruoli fin dai primi anni di vita dei ragazzi. Dr.ssa Flavia Benvegnù Medico Fisiatra Responsabile «Ambulatorio età evolutiva» U.O. Medicina Fisica e Riabilitativa Ospedale Cà Foncello di Treviso, Ulss n°9 RACCOMANDAZIONI PER PREVENIRE LE RACHIALGIE “Si raccomanda, a scopo preventivo primario, di effettuare interventi sulla popolazione scolastica sottolineando i punti seguenti: •è necessario ridurre il peso degli zainetti scolastici,inquantocorrelatialla lombalgia in età evolutiva •si devono indurre i ragazzi a condurre una vita attiva, ridurre i tempi in postura seduta ed effettuare attività sportive ricreative •è utile offrire consigli ergonomici sulle posture corrette •si deve sottolineare l'importanza di non fumare”. SIMFER 2002 Back School La Back school si è dimostrata la metodica più efficace e duratura nel trattamento delle algie vertebrali. Efficace Agisce non solo sul dolore ma sulle cause. BACK SCHOOL NELLA SCUOLA Esistono delle motivazioni molto valide per cui una adeguata azione preventiva è bene che inizi durante l’infanzia: • chi ha mal di schiena durante la crescita molto spesso ne soffre anche in età adulta . riesce a raggiungere in modo capillare tutta la popolazione CONSIGLI PRATICI • Non saltare la ricreazione a scuola. • Prevedere dei momenti di sosta nello studio con piccole attività motorie. • Fare camminare i bambini almeno ad ogni cambio dell’ora. • Abituare i bambini a non trascorrere il tempo libero stando seduti ai videogame, consolle, computer, televisore. IL VERO PROBLEMA: TROPPE ORE SEDUTI!!! Gli studenti si trovano spesso esposti agli stessi fattori di rischio dei lavoratori: come gli impiegati trascorrono molte ore seduti. A scuola la posizione seduta viene mantenuta a lungo sia per scrivere, sia per ascoltare le spiegazioni dell’insegnante. INOLTRE... sollevano e trasportano il loro zaino che spesso è molto pesante. A casa la posizione seduta viene utilizzata per fare i compiti, per leggere. La flessione è ancora più accentuata quando ci si siede a terra per leggere o scrivere. ERGONOMIA Ergon = Lavoro Eneim = Amministrare Disciplina scientifica che si occupa dei problemi relativi al lavoro umano in rapporto al progetto delle macchine ed agli ambienti di lavoro. Elabora ed integra le ricerche e le soluzioni offerte dalla medicina generale e del lavoro, dalla fisiologia, dalla psicologia, fisica e tecnologia. Ergonomia per il bambino • Scelta del letto • Uso corretto della C.V. in stazione eretta (l’altezza del piano di lavoro) • Uso corretto della C.V. in posizione seduta • Tecniche per sollevare e trasportare pesi Sgabello ergonomico Nelle nostre scuole non possiamo permetterci sedie ergonomiche ma sarebbe già molto CAMBIARE POSIZIONE. Meglio ancora, per interrompere l’accumulo di tensione statica e ridurre il dolore, alzarsi e muoversi. Il peso dello zaino scolastico molto spesso raggiunge e, addirittura, supera i 10 chili. Sollevarlo e trasportarlo scorrettamente sottopone a dei carichi elevati i dischi, può provocare una loro usura precoce e mal di schiena. FILMATO per i bambini più piccoli ”COME USARE LO ZAINETTO” FONDAZIONE “DON GNOCCHI” - MILANO Per sollevare correttamente lo zaino: • sistemati vicino allo zaino, di fronte al banco e ricerca una base stabile; • piegagliartiinferiorisenza sollevareitallonidaterra, inclinando leggermente il tronco in avanti,mantenendolalordosi lombare; • impugna, sovrapponendo le due mani, la maniglia dello zaino; • estendi lentamente gli arti inferiori fino ad appoggiare lo zaino sulla scrivania. • Una volta appoggiato lo zaino,girati con il dorso rivolto alla scrivania; • piega leggermente gli arti inferiori in modo da poterlo indossare senza curvare la schiena. La benefica lordosi cervicale Le sette vertebre cervicali formano una curva a concavità posteriore chiamata lordosi. Essa è una curva benefica perché permette alla colonna vertebrale di ammortizzare i numerosi carichi quotidiani. Oppure basta correggere la postura scorretta per eliminare il dolore ESERCIZI DI EDUCAZIONE POSTURALE Gli esercizi di educazione posturale sono fondamentali per coscienza della propria colonna vertebrale, degli eventuali atteggiamenti scorretti, delle zone rigide e dolorose. Inoltre, sono utili per raffinare gradualmente la capacità di controllo, migliorare il portamento e imparareadusarecorrettamentelacolonna vertebrale nei movimenti quotidiani. Dare solo DUE STIMOLI 1. PORTA LA TUA TESTA NEL PUNTO PIU' ALTO 2. IMPARA A MANTENERE LA «GIUSTA LORDOSI» Vediamo le 4 possibilità Cifosi lombare Assenza di lordosi Giusta lordosi Iperlordosi lombare Devi imparare a mantenere le giuste curve fisiologiche anche nei movimenti e soprattutto durante gli sforzi. A questo proposito eseguiamo gli esercizi di stabilizzazione del rachide. Uso corretto della colonna vertebrale Tecniche di rilassamento ATTIVITÀ MOTORIA • Consuetudine ad alternare le ore di studio con il movimento in casa e il gioco !!! • Consuetudine ad alternare le ore di studio con il movimento all’aria aperta. SPORT AGONISTICO ???? Marilisa Tognolo Dottore in Scienze Motorie Dottore in pedagogia Massofisioterapista