Orientamenti per linee guida in materia di Biobanche
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Orientamenti per linee guida in materia di Biobanche
Orientamenti per linee guida in materia di Biobanche Prof. Luca Guerra Seminario di studio sulle biobanche Cremona, 19 settembre 2014 Progetto FIRB (2006): Bioetica e aspetti giuridici a confronto con la ricerca biomedica per la processazione, conservazione e utilizzo di campioni biologici umani. • Centro di bioetica dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano • Centro di Ricerca “Eugenia Menni” Fondazione Poliambulanza di Brescia • l’IRCSS Centro San Giovanni di Dio - Fatebenefratelli di Brescia-. Il valore e la fatica del dialogo I compiti della riflessione bioetica Ridefinire nel contesto biobanca concetti di natura etica Contribuire alla costruzione dell’identità dell’idea di biobanca I COMPITI DELLA RIFLESSIONE BIOETICA Ripensare concetti (donazione) Scarsa appropriatezza: -la motivazione alla partecipazione di pazienti e donatori sani è legata alla speranza di trarre dei benefici dalla ricerca -la possibilità del donatore di mantenere sempre una qualche forma di controllo sul proprio campione (diritto di revoca del consenso) -grandi interessi economici di natura farmaceutica I COMPITI DELLA RIFLESSIONE BIOETICA Ripensare concetti (donazione) Straordinaria aderenza: - donazione di “frammenti del sé biologico” -donazione di informazione significative (individuale e familiare) -donazione da cui probabilmente non si potrà trarre alcun beneficio CHE COSA E’ UNA BIOBANCA? La nebulosa delle biobanche, Il Sole 24h Sanità – 27.4.2010 7 CHE COSA E’ UNA BIOBANCA? – Definizioni e qualificazioni • Biobanche tessutali • Biobanche genetiche • Biobanche di organi • Biobanche di popolazione • Biobanche di sangue • Biobanche di sottinsiemi particolari di individui • Biobanche di malattie • Biobanche di primati • Biobanche di biodiversità • Biobanche di biomonitoraggio • Biobanche diagnostiche • Biobanche di ricerca 8 “Unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, finalizzata alla raccolta, alla conservazione di materiale biologico umano utilizzato per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per la ricerca” (CNBBSV, Linee guida per la certificazione delle biobanche 2006) Le attività della biobanca si svolgono in modo conforme ad un codice interno che ne descriva il significato e ne garantisca l’eticità assicurando il rispetto di tutti i soggetti coinvolti. La biobanca opera tenendo conto della documentazione scientifica ed etica disponibile, in un prospettiva di cooperazione e corresponsabilità tra ricercatori, medici, donatori e pazienti con i rispettivi familiari, istituzioni sociali, aziende farmaceutiche CHE COSA E’ UNA BIOBANCA? – Definizioni e qualificazioni BIOBANCA come solida struttura Presenza di personale qualificato e competente Esistenza un Codice etico e di linee guida ben definite; Costruzione di un sistema di comunicazione e di formazione efficace Progressiva costruzione di un “ambiente biobanca” inteso come nuova “biblioteca del sapere” Codice etico o Consenso informato; Privacy; Restituzione delle informazioni; Condivisione dei benefici; Valutazione dei progetti di ricerca e degli aspetti scientifici ed etico‐normativi della biobanca/ collezione; Accesso/trasferimento dei campioni e dei dati; Durata dello stoccaggio; o Formazione e problemi etico‐giuridici. o o o o o o Codice etico Il consenso…messo alla prova! 1. Le biobanche conservano il campione e le relative informazioni per lungo tempo 2. I progetti di ricerca possono portare a conoscere informazioni estremamente sensibili tanto per il donatore/paziente quanto per i suoi familiari 3. Le biobanche prolematizzano lo stesso concetto di salute (informazioni genetiche) Pensare e ri‐pensare il consenso: per quale consenso? Nuove tutela: modalità di Campione/informazioni Donatore/familiari (vita e post‐mortem) Modelli di consenso Definizioni Consenso specifico Permette l'uso dei campioni e dei dati loro associati solo per una ricerca specifica Immediata proibisce ogni studio futuro che non sia stato previsto al momento del consenso originario Consenso parzialmente ristretto Richiede molte opzioni che debbono essere spiegate al soggetto donatore in forma dettagliata Consenso multi‐opzione Permette l'uso dei campioni e dei dati loro associati per una ricerca immediata specifica ed in investigazioni future associate direttamente od indirettamente a tali campioni Consenso ampio Permette l'uso dei campioni e dei dati loro associati in ricerche presenti e future di ogni tipo Comitato Nazionale di Bioetica, Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita. Raccolta di Campioni biologici a fini di ricerca: consenso informato. 16 febbraio 2009 /p.8/ Pensare e ri‐pensare il consenso… Pensare e ri‐pensare il consenso: criteri generali Il consenso deve garantire al donatore che il campione biologico non verrà mai utilizzato in progetti di ricerca da lui non condivisi Il campione biologico non deve essere completamente anonimizzato Le diverse tipologie di consenso devono essere valutate in base alla chiarezza e completezza delle informazioni, al Codice etico, tipologia di biobanca Quale “idea” di consenso? “processo comunicativo tra il medico/ricercatore e il paziente/donatore ed eventualmente altre figure professionali, che avviene nel tempo secondo metodologie comunicative anche nuove rispetto al passato.” Consenso “dinamico‐partecipativo” Paziente/donatore (volontà di condivisione, di conoscenza, di partecipazione) Biobanca (Brochure, Webpage, consenso interattivo, Newsletter, incontri formativi rivolti al paziente/donatore e alla cittadinanza) Le possibili rivoluzioni copernicane Consenso specifico Consenso parzialmente ristretto Consenso multi‐opzione Consenso ampio Quale proposta? Sistema codifica_____________donatore Prevedere la possibilità di scegliere l’ambito di ricerca dove desidera/non desidera che venga impiegato il proprio materiale La restituzione dei risultati al paziente donatore È compito della biobanca rendere trasparenti ai pazienti/donatori e ai cittadini le proprie attività e i risultati della ricerca brochure informativa di presentazione della biobanca; brochure di presentazione dei singoli progetti di ricerca, sito internet di presentazione della biobanca e delle relative attività, che potrebbe contenere pagine o accessi personalizzati per i singoli pazienti/donatori; newsletter per mantenere informati i soggetti interessati circa le attività e i risultati della ricerca; convegni di restituzione dei risultati ai pazienti/donatori e delle attività di ricerca alla cittadinanza. La restituzione delle informazioni individuali rilevanti per la salute obbliga la comunità scientifica e le scienze umane a riflettere sul valore dell’informazione genetica e sulle sue implicazioni in merito ai concetti di salute e malattia obbliga il destinatario dell’informazione genetica ad interrogarsi circa la scelta di ricevere o meno l’informazione obbliga l’ordinamento giuridico a ripensare i confini di alcuni diritti individuali, come quello alla privacy Esiste un diritto a non conoscere? Angoscia esistenziale - Il timore di un radicale sconvolgimento esistenziale La previsione di dovere sperimentare un vissuto di solitudine e di angoscia Il disagio di confrontarsi con il pensiero della malattia e della morte Angoscia esistenziale CONSULENZA GENETICA “Complesso processo di comunicazione” l’Accordo Stato‐Regioni del 15 luglio 2004, alla luce della complessità del processo comunicativo riguardante la consulenza genetica, prevede l’eventuale partecipazione all’attività di consulenza di figure professionali diverse dal medico o dal biologo genetista Consulenza genetica processo psico-educazionale fondato sulla conoscenza dell’informazione genetica. Il processo è finalizzato in particolare ad aiutare la persona a trovare in se stessa e nel proprio tessuto familiare e sociale quelle risorse psicologiche e relazionali attraverso cui poter affrontare in modo propositivo e non passivo il pensiero di un mutamento, anche radicale, nella propria esistenza, a causa della probabilità di potersi ammalare. La comunicazione dei risultati ai familiari. Chi deve essere tutelato? Tutela del singolo? Tutela del “comunità familiare”? Valorizzazione del senso di responsabilità e di cura tra persone che condividono la stessa “comunità” familiare contesto biologica Il valore di una proposta (1) Il donatore che partecipa ad un progetto di ricerca: ha diritto di ricevere i risultati, se li desidera (diritto di sapere) e di scegliere come riceverli (medico di base, personale del centro di studio, centro di counceling a cui fa riferimento la biobanca) Il valore di una proposta (2) ha anche il diritto di non voler conoscere i risultati (diritto di non sapere). in questo caso: - può non voler essere messo a conoscenza dei risultati in nessun caso - - può scegliere di essere contattato se i risultati inattesi possono fornire positive possibilità di screening/terapia/scelte rilevanti per la salute/benessere inclusa la sfera della sessualità e delle scelte riproduttive - può scegliere di essere contattato nel caso in cui questi risultati coinvolgano potenzialmente la salute dei familiari Il valore di una proposta (3) Alla luce di tale scelta la comunicazione potrebbe allora essere resa possibile, purché siano presenti le seguenti condizioni: ‐ vi deve essere un’elevata probabilità di sviluppo della malattia nei familiari; ‐ la conoscenza deve favorire lo sviluppo di stili di vita che possano prevenire la malattia e/o un percorso terapeutico efficace; ‐ devono essere prese appropriate precauzioni per assicurare che vengano rivelate solo le informazioni genetiche necessarie per la diagnosi e/o trattamento della malattia in questione. Grazie per l’attenzione! Rilevanza delle biobanche negli studi biomolecolari e genetici Paolo Radice Due sono gli elementi fondamentali che hanno contribuito alla rapida diffusione delle biobanche di tessuti umani negli ultimi anni: 1.La disponibilità di metodi analitici su larga scala e ad alta “processività” per la idenficazione e definizione del significato patologico di marcatori bio‐molecolari (biomarkers) TECNOLOGIE “OMICHE” 2.Lo sviluppo di programmi bioinformatici per l’analisi di un numero elevato dei dati “omici” e la loro rappresentazione in modelli integrati (SYSTEMS BIOLOGY) Finalità delle Biobanche BIOBANCHE INFORMAZIONI CLINICHE ED EPIDEMIOLOGICHE ANALISI “OMICHE” E BIOINFORMATICHE RICERCA TRASLAZIONALE MEDICINA PERSONALIZZATA INFORMAZIONI BIOLOGICHE Le biobanche possono essere suddivise relativamente alle loro dimensioni Biobanche su larga‐scala Biobanche su piccola scala • Studi prospettici e longitudinali di epidemiologia molecolare • Approntate per progetti specifici (es. studi caso‐controllo) • Relativamente di recente costituzione • Più comuni • Potere statistico limitato • Risorsa complementare alle biobanche su larga scala Biobanche di popolazione • Finalità principale è l’ identificazione di biomarcatori per suscettibilità ad una patologia all’interno di una specifica popolazione mediante strategie di ricerca prospettica di epidemiologia molecolare • Materiale biologico proviene da donatori sani rappresentativi di una regione, paese o gruppo etnico • Materiale biologico consiste prevalentemente in DNA costitutivo da sangue venoso •Dati associati includono: anamnesi, dati fisici e informazioni epidemiologiche (stili di vita, stato socio‐economico, ecc.) • Le specifiche delle biobanche di popolazioni sono redatte ed analizzate dal consorzio “The Public Population Project in Genomics” Biobanche disease‐oriented • Collezione di materiale biologico raccolto prevalentemente all’interno di un contesto clinico (maggior eterogeneità dei campioni rispetto alle biobanche population‐based) • Materiale biologico proveniente da pazienti con una determinata patologia • Prelievi ai pazienti possono avvenire al momento della diagnosi, dei trattamenti chirurgici e in occasione delle visite di controllo durante i trattamenti • Svariati sottotipi di biobanche disease oriented Biobanche caso‐controllo • Collezione di individui che presentano una data patologia appaiate con individui sani con le stesse caratteristiche (età, sesso, ecc.) • Possono integrare gli studi di coorte su larga scala • Gli studi caso–controllo possono essere estrattoi da biobanche population‐based (studi nested) • In alcuni casi gli individui affetti inclusi in biobanche disease oriented possono esssere appaiati ai controlli reclutati in biobanche di popolazione Banche di tessuti • Si tratta di raccolte eterogenee di materiale tissutale ottenuto in seguito a campionamento standard con procedure mediche invasive (biopsie, prelievi endoscopici, interventi chirurgici, ecc.) • In genere i campioni vengono criopreservati o mantenuti in paraffina (materiale residuale dopo esame isto‐patologico) • Il materiale biologico è associato a informazioni dettagliate sulla natura della patologia al follow‐up clinico del paziente, alla risposta al trattamento ed all’ esito della malattia Biobanche nel contesto di Clinical Trials • Attività di biobanking parallela a studi clinici condotti in centri di ricerca (in molti casi da parte dei promotori dello studio clinico). • Durante lo studio clinico, i centri analizzano dati clinici e di laboratorio e prendono in esame i campioni (sangue,urine, tessuti patologici, ecc.). Questi ultimi possono essere integrati in una biobanca e usati per ulteriori ricerche. • Finalità principale è l’individuazione di biomarcatori associati alla risposta alla terapia oggetto della sperimentazione clinica. Altre forme di biobanche • Guthrie cards: campioni di sangue raccolti durante programmi di screening neonatale • Sangue da cordone ombelicale • Cellule staminali Infectious diseases biobanking as a catalyst towards personalized medicine: Mycobacterium tuberculosis paradigm Betsou et al., Tuberculosis 91 (2011) 524e532 Development of a Pilot Project on Data Sharing among Partners of the Italian Hub of Population Biobanks (HIBP): Association between Lipid Profile and Socio‐Demographic Variables Napolitano M . et al., Biopreserv Biobank 2014 Aug;12(4):225‐33. Protein deep sequencing applied to biobank samples from patients with pancreatic cancer Heat map diagram of proteins and serum samples. Each row represents a protein, and each column represents a sample. The color scale shown in the map illustrates the relative expression level of a protein across all samples: red represents an expression level above the mean; green represents expression lower than the mean. This analysis identified 134 differentially expressed proteins (p < 0.0009). There was clustering of 40 proteins up‐regulated in pancreatic cancer as compared to patients with benign pancreatic disease and healthy controls . pancreatic cancer benign pancreatic disease; healthy Ansari D. et al., J Cancer Res Clin Oncol. 2014 Sep 13. [Epub ahead of print] Identification of genetic variants predisposing to breast cancer http://ccge.medschl.cam.ac.uk/consortia/bcac/ Paul Pharoah, Manjeet Humphreys. Douglas Easton Centre for Cancer Genetic Epidemiology, University of Cambridge, Cambridge, UK 89 study groups from 34 countries Georgia Chenevix‐Trench Queensland Institute of Medical Research, Brisbane, Queensland, Australia Large‐scale genotyping identifies 41 new loci associated with breast cancer risk * 290 cases and 41880 controls *45290 cases and 41880 controls Michailidou K at al., Nat Genet. 2013 Apr;45(4):353‐61, 361e1‐ 2. Human tissue biobanks as instruments for drug discovery and development: impact on personalized medicine Zatloukal K, Hainaut P. Biomark Med. 2010 Dec;4(6):895‐903 BIOBANCHE Aspetti etici e giuridici Patrizia Borsellino 1 BIOBANCHE Definizione «Unità di servizio , senza scopo di lucro diretto, finalizzate alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico umano utilizzato per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per ricerca» (Comitato nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, Linee guida per l’istituzione e l’accreditamento delle biobanche, 2006) 2 BIOBANCHE Un po’ di cronologia Le prime biobanche (e il termine per designarle) fanno la loro comparsa tra l’ultima decade del XX e l’inizio del XXI secolo e conoscono un rapido sviluppo in parallelo con il diffondersi della convinzione che il materiale biologico umano (cellule, tessuti, DNA) rappresenta una risorsa fondamentale per la ricerca biomedica e quindi, in prospettiva, per la cura delle malattie. 3 TIPOLOGIE DI BIOBANCHE Si distinguono in base •Al tipo di materiale raccolto (es. Umbilical Coìrd bb, Cancer Human bb, Stem Cell bb ) • Agli scopi (es. di ricerca, clinici, diagnostici, forensi, militari, ambientali, museali) •Alla struttura organizzativa e alle fonti di finanziamento (pubbliche, private, consorzi) •Ai soggetti coinvolti (intera popolazione, determinati gruppi etnici, pazienti affetti dalla medesima patologia) •L’ampiezza dello spettro temporale di utilizzo (periodo determinato o indeterminato) 4 TIME MAGAZINE 2009: “Ideas changing the world right now“ 5 BIOBANCHE PERCHE’ TEMA BIOETICAMENTE RILEVANTE? 6 BIOBANCHE Un’altra definizione … «Unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, finalizzate alla raccolta e alla conservazione di dati di origine biologica, oppure di materiale biologico umano associato a informazioni cliniche e demografiche sui donatori. Questi dati e materiali vengono utilizzati per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per ricerca» (Commissione europea, Documento sui dati genetici, 2003; Linee guida Telethon, 2008) 7 BIOBANCHE • NON SOLO MATERIALI BIOLOGICI • Bensì anche • DATI/DIMENSIONE INFORMAZIONALE 8 QUALI DATI? • Dati anagrafici e clinici (DATI SENSIBILI) • Dati in grado di svelare caratteristiche genetiche di un individuo e della sua famiglia biologica (DATI ‘’SUPERSENSIBILI’’) 9 ERA POST‐GENOMICA Contesto nel quale va oggi collocata l’analisi dei profili di problematicità etico/giuridica delle Biobanche, e riconsiderata la questione della natura dei campioni biologici, della loro proprietà e circolazione, già emersa sul finire degli anni Ottanta (Caso Moore) 10 GENETICA • Forte impatto sull’opinione pubblica • Trionfalismo • Allarmismo 11 MAPPATURA DEL GENOMA UMANO Human Genome Project (HGP) 2001-2003 12 CLONAZIONE «PLAY GOD»? 13 GENETICA • Quali le promesse che è in grado di mantenere? • Quali i reali pericoli, per prevenire i quali bisogna approntare misure di tutela, ricorrendo anche agli strumenti del diritto? 14 MAPPATURA DEL GENOMA UMANO • Trascrizione dei componenti (nucleotidi) delle catene di DNA e, al loro interno, localizzazione dei GENI • Passo preliminare per la «decifrazione» del ruolo dei geni, vale a dire, della loro correlazione con malattie, non meno che con tratti caratteriali e comportamentali • Creati i presupposti per nuovi approcci alla diagnosi e alla cura di diverse malattie e per nuove possibilità di scelta nella riproduzione • Lunga strada da percorrere, in presenza di un perdurante «therapeutic gap» 15 CLONAZIONE Una demonizzazione impropria • E’ una modalità di riproduzione cellulare (inserimento in una cellula uovo privata del nucleo, del nucleo proveniente da una qualunque altra cellula dello stesso o di un altro individuo) da considerare soprattutto nella sua finalizzazione terapeutica • La riproduzione di esseri umani mediante clonazione non è oggi realistica, ma, quand’anche realizzabile, non esporrebbe necessariamente a rischio l’unicità e la libertà degli individui, così come la varietà genetica della specie umana 16 INFORMAZIONI GENETICHE: IL VERO PROBLEMA Per le loro peculiarità sollevano problemi etici, la cui soluzione chiama in causa anche il diritto Vale a dire •Problemi di tutela degli individui ai quali direttamente le informazioni si riferiscono •Problemi di tutela di altri individui che, rispetto a quelle informazioni, sono «terzi non estranei» e, al limite, di contemperamento con interessi riferibili all’intera «famiglia umana» 17 Patrimonio genetico Tutti gli esseri umani condividono il patrimonio genetico per il 99,9% del loro DNA e gli individui appartenenti allo stesso gruppo biologico anche il restante 0,1%, in misura variabile a seconda del grado di parentela 18 INFORMAZIONI GENETICHE • Sono relative a caratteri strutturali stabili e, al tempo stesso, condivisi, se pur in misura variabile, con il gruppo familiare di appartenenza • Hanno sovente carattere di probabilità e non di certezza • Riguardano talora condizioni patologiche per le quali non vi è alcuna possibilità di cura • Incorporano un potenziale informativo prezioso ad usi investigativi e per l’avanzamento della ricerca biomedica, ma anche in relazione a interessi economici (di datori di lavoro, imprese assicuratrici, industrie farmaceutiche) 19 I DIFFERENTI TIPI DI TEST GENETICI •I TEST DIAGNOSTICI •I TEST DI IDENTIFICAZIONE DEL PORTATORE SANO •I TEST PRESINTOMATICI •I TEST DI PREDISPOSIZIONE O SUSCETTIBILITA’ 20 TEST PRESINTOMATICI E PROFILI DI TUTELA Quando, come, ad esempio, nel caso della «Corea di Hungtington», consentono di diagnosticare con molti anni di anticipo una malattia inevitabile e, a tutt’oggi, inguaribile, assoggettando a un’ineluttabile condanna anche il tratto di vita, spesso assai lungo, che gli individui possono trascorrere esenti da malattia, pongono il problema di preservare i soggetti dai danni che, sul piano psicologico ed esistenziale, possono derivare da informazioni fornite senza cautele e adeguate specificazioni, nonché di preservarli dal danno da stigmatizzazione e da discriminazione 21 TEST PREDITTIVI DI SUSCETTIBILITA’ • Individuano una condizione genetica in presenza della quale è solo probabile, non certo, che, in concomitanza con fattori ambientali, un individuo sviluppi una malattia o manifesti certi tratti comportamentali • «Malati di rischio», «Unpatients» 22 TEST PREDITTIVI DI SUSCETTIBILITA Pongono il problema di tutelate i soggetti, di cui si accertano le predisposizioni, da prassi e politiche discriminatorie, nel campo dell’accesso al lavoro e delle assicurazioni, non meno che in ambito penalistico, poste in essere sul fallace presupposto che le informazioni genetiche ottenute mediante i test, anche se di sola suscettibilità, giustifichino la considerazione della storia personale di ogni individuo in una prospettiva «deterministica» 23 Il nuovo determinismo su base genetica Alla luce delle nuove conoscenze genetiche si fa strada l’idea che escludere dal lavoro o da garanzie assicurative soggetti, di cui siano state accertate alterazioni genetiche, anche solo predisponenti a determinate malattie, sia giustificato, o addirittura dovuto, per alleggerire costi assistenziali troppo gravosi per le imprese e per la società nel suo complesso 24 Informazioni sensibili/supersensibili e valori LA LIBERTA’ INDIVIDUALE IN GIOCO Ma non solo …. 25 I terzi come portatori di interessi meritevoli di tutela • Interesse a scelte riproduttive consapevoli per le quali sia, ad esempio, necessario conoscere i dati sanitari di un genitore • Interesse a essere informati, comunque e a prescindere dall’esistenza di consenso, del rischio di contrarre una patologia ereditaria che ha colpito qualche membro del gruppo familiare • Interesse di appartenenti a specifici sottogruppi e, al limite, all’intera «famiglia umana», all’incremento della sicurezza sociale e allo sviluppo della ricerca, grazie alla più ampia raccolta, nelle biobanche, di informazioni genetiche non assoggettate al vincolo del consenso del soggetto dal cui campione biologico sono state ricavate 26 Una sfida per il diritto Tutelare la libertà dell’individuo, assicurandogli il controllo sulle informazioni che lo riguardano, senza pregiudicare il perseguimento di interessi rilevanti di altri individui direttamente interessati, e, al limite, gli interessi dell’intera collettività umana, a cominciare dall’interesse allo sviluppo della ricerca scientifica 27 Quadro normativo di riferimento • Costituzione italiana , art 32 • Dlgs. 196/2003 (Codice della privacy) • Raccomandazione 3/92 del Consiglio d’Europa (Test e screening genetici a fini di cura) • Raccomandazione 5/97 del Consiglio d’Europa (Protezione dei dati sanitari) • Convenzione di Oviedo (1997), artt. 11 e 12 e Protocollo addizionale sui test genetici • Dichiarazione universale sul genoma umano (Unesco 1998) • Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Nizza 2000), art. 21 • Dichiarazione universale sui dati genetici umani (Unesco 2003) • Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani (Unesco 2005) • Raccomandazione 4/2006 del Consiglio d’Europa(Ricerca sul materiale biologico di origine umana) 28 Quadro normativo di riferimento • Gruppo misto CNB-CNBBSV su Test genetici e assicurazioni del 2008 e sulla Raccolta di campioni biologici a fini di ricerca: consenso informato del 2009 • Codice di deontologia dei biotecnologi (2012) (artt. 4, 7,14,22) • Codice di deontologia medica (2014) (art. 48) 29 Garante per la protezione dei dati personali • Autorizzazione n.8/2013:Autorizzazione generale al trattamento dei dati genetici • Autorizzazione n.9/2013:Autorizzazione generale al trattamento dei dati personali effettuato per scopi di ricerca scientifica 30 N.8/2013 Autorizzazione generale al trattamento dei dati genetici Art. 3.1 Finalità del trattamento Art. 4. 2 Modalità di trattamento Art. 4.3 Misure di sicurezza Art. 5 Informativa Art. 6 Consenso Art. 8.1 Conservazione dei dati e dei campioni a fini di ricerca Art. 9 Comunicazione e diffusione dei dati 31 Art.3.1.c Dati genetici con finalità di ricerca scientifica e statistica, che non possono essere adempiute mediante dati anonimi o dati personali non genetici, possono essere trattati con il CONSENSO DELL’INTERESSATO, con le eccezioni previste al punto 8.1 32 Art.8.1. Conservazione a fini di ricerca • Campioni biologici e dati genetici raccolti per scopi di tutela della salute possono essere conservati e utilizzati per finalità di ricerca scientifica e statistica, ferma restando la necessità di acquisire il consenso, eccetto che nel caso di indagini e ricerche strettamente collegate con quelle per cui è stato ottenuto il consenso. • Consentiti conservazione e utilizzo per progetti diversi, qualora sia impossibile informare gli interessati, nel caso le finalità della ricerca non siano conseguibili con dati di soggetti dei quali può essere o è stato acquisito il consenso • Ma… a condizione che … 33 Art.8.1. Conservazione a fini di ricerca • I campioni e i dati genetici non consentano di identificare gli interessati • Il programma di ricerca abbia parere favorevole del Comitato etico competente e specifica autorizzazione del Garante della Privacy 34 Utilizzo delle informazioni genetiche • Libertà individuale come valore fondamentale da tutelare • Mantenimento delle informazioni nella disponibilità e sotto il controllo degli individui a cui si riferiscono come strategia vincente sia per porre i soggetti al riparo da discriminazioni lesive della loro dignità, sia per consentire agli individui stessi di adottare stili di vita che inibiscono l’instaurarsi delle condizioni sfavorevoli per le quali hanno la predisposizione genetica o, quantomeno, per ridurne l’impatto 35 N.9/2013: Autorizzazione generale al trattamento dei dati personali effettuato per scopi di ricerca scientifica Trattamento di dati idonei a rivelare lo stato di salute e, solo ove indispensabili per il raggiungimento delle finalità della ricerca, di dati idonei a rivelare la vita sessuale e l’origine razziale ed etnica, AUTORIZZATO ANCHE IN ASSENZA DI CONSENSO, per scopi di ricerca scientifica in campo medico, biomedico o epidemiologico, nel rispetto di specificati LIMITI E CONDIZIONI 36 CONDIZIONI (art.2) Dati in precedenza raccolti o ricavati da campioni prelevati per precedenti progetti di ricerca •necessari per la conduzione di studi, non aventi significativa ricaduta personalizzata sull’interessato, e positivamente valutati dal competente Comitato etico •Riguardanti soggetti che non sia possibile contattare al fine di informarli e acquisirne il consenso 37 CATEGORIE DI DATI (art.3) Dati personali strettamente pertinenti a scopi di ricerca non conseguibili mediante l’utilizzo di DATI ANONIMI, con esclusione dei DATI GENETICI 38 Impossibilità di informare gli interessati (art.4) • MOTIVI ORGANIZZATIVI: Soggetti deceduti o non reperiti all’esito di «ogni ragionevole sforzo» compiuto, il mancato utilizzo dei cui dati produrrebbe per lo studio significative alterazioni dei risultati • MOTIVI ETICI: Soggetti che ignorano la propria condizione, a cui la rivelazione di notizie concernenti la conduzione dello studio potrebbe arrecare danno materiale o psicologico 39 Modalità di trattamento • Codici identificativi che rendono i dati non direttamente riconducibili agli interessati, permettendo l’identificazione solo in caso di necessità • Comunicazione dei dati tra i ricercatori per quanto indispensabile per la conduzione dello studio • Divieto di diffusione dei dati se non in forma aggregata 40 Anonimizzazione Quale livello di rintracciabilità può da garantire un adeguato bilanciamento tra diversi interessi in gioco? 1. campione anonimizzato (i dati sono rimossi solo dopo l‘attribuzione di un codice) -2. campione identificabile o anonimizzazione parziale (titolare risulta rintracciabile mediante codice, noto al responsabile della biobanca) 3. campione identificabile completamente (dati identificativi non vengono mai disgiunti dal campione) Quale consenso nell‘ambito delle biobanche? Narrow C: ristretto con ripresentazione del consenso in caso di cambi di policy o del progetto? Broad C: scopi ricerca possono cambiare, limite temporale indefinito? Open C: ammessa diffusione dati sanitari personali dei donatori e di informazioni ottenute in ricerche future sulla base dei loro dati genotipici e fenotipici? Consenso informato Il consenso specifico, prestato a seguito di informazione sulla ricerca per cui viene richiesto, e accompagnato dalla raccolta della volontà dell’interessato in merito anche agli «unespected findings» (consenso stretto) rimane la regola, rispetto alla quale solo nei casi sopra considerati sono ammesse eccezioni 43 BIOBANCHE 44 BioBanche: Aspetti Etici Cremona, 19 settembre 2014 Rilevanza delle Biobanche negli studi biomolecolari e genetici Maria Grazia Daidone Dipartimento di Oncologia Sperimentale & Medicina Molecolare Dipartimento di Medicina Predittiva e Preventiva Number of disease-based biobanks, by therapy area (US, 1995-2008) Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche rappresenta una nuova disciplina… … per la quale stiamo ancora cercando una buona definizione Biobanca di ricerca: unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, organizzata con criteri di qualità, ordine e destinazione, finalizzata a raccolta, conservazione e distribuzione di materiale biologico umano e di dati ad esso afferenti per finalità di ricerca scientifica garantendo i diritti dei soggetti coinvolti Collezione di campioni biologici per ricerca: raccolta di biomateriali generalmente orientata secondo specifici progetti e/o protocolli clinici. Si tratta generalmente di raccolte limitate ad un organo o neoplasia, e per le quali viene raccolto un consenso specifico per una determinata attività di ricerca Archivio di documentazione diagnostica: raccolta di materiale biologico (=raccolta di tessuti effettuata presso le Anatomie Patologiche) conservati a titolo di “documentaione diagnostica” per almeno 20 anni, a norma di legislazione vigente riguardante i materiali prelevati a scopo diagnostico Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche rappresenta una nuova disciplina… … di fondamentale importanza per gli studi futuri, clinici e pre-clinici Percorso clinico: clinico include diagnosi & trattamento, per il beneficio del singolo paziente. richiesta di campioni biologici in condizioni ideali per lo sviluppo di studi di larga scala di significato clinico Percorso di ricerca: ricerca coinvolge ii ricercatori preclinici per incrementare la conoscenza e migliorare il trattamento dei tumori, per il beneficio dell’intera popolazione. richiesta di campioni biologici, anche per piccoli studi di base, di elevata qualità Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche si basa su un forte impegno Le Biobanche si configurano come attività ormai “datate”, ma sono giovani per quanto riguarda le discipline in atto, e quindi è necessario definirne la posizione nell’attuale scenario della ricerca biomedica. Le Biobanche non rappresentano un obiettivo, ma una infrastruttura operativa di conoscenza scientifica L’attività connessa alle Biobanche prevede un quadruplice impegno: sociale, etico, tecnico e scientifico Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche si basa su un forte impegno Le Biobanche si configurano come attività ormai “datate”, ma sono giovani per quanto riguarda le discipline in atto, e quindi è necessario definirne la posizione nell’attuale scenario della ricerca biomedica. Le Biobanche non rappresentano un obiettivo, ma una infrastruttura operativa di conoscenza scientifica L’attività connessa alle Biobanche prevede un quadruplice impegno: sociale, etico, tecnico e scientifico Dimensione sociale: promuovere la conoscenza e la ricerca in campo sanitario e traslazionale Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche si basa su un forte impegno Le Biobanche si configurano come attività ormai “datate”, ma sono giovani per quanto riguarda le discipline in atto, e quindi è necessario definirne la posizione nell’attuale scenario della ricerca biomedica. Le Biobanche non rappresentano un obiettivo, ma una infrastruttura operativa di conoscenza scientifica L’attività connessa alle Biobanche prevede un quadruplice impegno: sociale, etico, tecnico e scientifico Dimensione etica: garantire i diritti del donatore e la sequenza di attività connesse alla custodia e alla protezione dei campioni e dei dati ad essi associati Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche si basa su un forte impegno Le Biobanche si configurano come attività ormai “datate”, ma sono giovani per quanto riguarda le discipline in atto, e quindi è necessario definirne la posizione nell’attuale scenario della ricerca biomedica. Le Biobanche non rappresentano un obiettivo, ma una infrastruttura operativa di conoscenza scientifica L’attività connessa alle Biobanche prevede un quadruplice impegno: sociale, etico, tecnico e scientifico Dimensione tecnica: utilizzo delle metodologie più appropriate per assicurare una più elevata qualità dei servizi Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche si basa su un forte impegno Le Biobanche si configurano come attività ormai “datate”, ma sono giovani per quanto riguarda le discipline in atto, e quindi è necessario definirne la posizione nell’attuale scenario della ricerca biomedica. Le Biobanche non rappresentano un obiettivo, ma una infrastruttura operativa di conoscenza scientifica L’attività connessa alle Biobanche prevede un quadruplice impegno: sociale, etico, tecnico e scientifico Dimensione scientifica: direttamente connessa a sfide, interessi e innovazioni scientifiche Comitato Etico & campioni biologici L’attività connessa alle Biobanche si basa su un forte impegno Queste 4 dimensioni, e l’impegno ad esse connesso, non sono indipendenti, ma necessariamente interconnessi, e da considerare in maniera integrata. Infatti: L’eccellenza tecnico‐scientifica senza la componente etico‐legale e sociale è puro utilitarismo Le riflessioni etico‐legali e sociali sono pura filosofia e/o biopolitica se non finalizzati all’eccellenza tecnico‐scientifica Comitato Etico & campioni biologici Biobanca INT: un work in progress…….. Primo consenso informato approvato dal CEI INT Inizio della raccolta su tutti i tipi tumorali Studio pilota su carcinoma mammario & ovarico 2002 2003 2004 2005 SOP (campionamento , raccolta e conservazione Regole per la distribuzione di campioni ai Ricercatori Tracciabilità dei campioni con RFId 2006 2007 2008 Database per la gestione dei campioni biologici 2009 Documento programmatico e Regolamento 2010 2011 2012 2013 2014 Inizio della raccolta di sangue Completament o della nuova infrastruttura di AmadeoLab Certificazione della Biobanca Istituzionale La Forza dell’Idea: garanzie per gli individui e la collettività Biobanche/Bioteche come organismi terzi e di garanzia 2008 “I campioni biologici nella ricerca clinica oncologica” 1° bozza del documento 2009 Secondo incontro di discussione Rielaborazione della bozza Gli interlocutori coinvolti: Comitati Etici Indipendenti Ricercatori Esperti bi Bioetica Giuristi Workshop pubblico: “Lo studio dei campioni biologici nella ricerca oncologica: verso soluzioni eque e condivise” 2010 Pubblicazione del documento Rappresentanti dei pazienti Esponenti dell’Industria Esperti di attività regolatorie 12 La Forza dell’Idea: garanzie per gli individui e la collettività Biobanche/Bioteche come organismi terzi e di garanzia 13 La Forza dell’Idea: garanzie per gli individui e la collettività Una funzione pubblica, indipendente, di conoscenza 14 Un unico consenso informato, con una procedura decisionale in 2 fasi a rl e e p ale nosi r a i on ater diag d é a c h a il m p o l r e o c P ic e r u o d r si d i i re ch f ic s e i n so à li r t i n Be i l b e i ns zia ss o n o c e P al f id d n o Co ss e c Re 15 Tumor‐Microenvironment related changes as new tools for early detection and assessment of high‐risk disease: studies on clinical samples Plasma collection from HPR (Fenretinide) Phase III study for secondary breast cancer prevention (*primary endpoint: contralateral or ipsilateral breast cancer) 5187 patients contacted Surgically removed T1‐T2N0 or DCIS, no adjuvant systemic therapy, 30‐70 years 827 not eligible 1388 refused consent 1987‐1993 1496 randomly assigned to HPR group 2972 women 1476 randomly assigned to control group Blood withdrawal every 6 months 1998 1432 analyzed for primary endpoint* 1435 analyzed for primary endpoint* Specific aims 2005 Followed at INT, up to 2005 Total: 872 Failures: local:97 distant: 129 contralateral: 71 1739 women continued a regular follow‐up End of follow‐up Followed at INT, up to 2005 Total: 867 Failures: local:115 distant: 125 contralateral: 77 Circulating miRNAs: on plasma samples at relapse (94 pts.) vs plasma samples from 94 NED pts. (after hemolysis check: 56 relapsed vs 55 NED) 16 1)Identification of specific miRNA profiles in plasma samples plasma associated with breast cancer relapse and assessment of their early‐ detection potential value Exploratory studies to identify BREAST CANCER circulating biomarkers in clinical settings: Plasma collection from HPR Phase III study: results from the Control Arm (training set) CLASS COMPARISON: Higher number of detected miRNAs in relapsed patients than in NED* relapse status was significantly associated with number of detected miRNAs compared to NED Differentially expressed miRNAs mainly from patients with distant metastasis compared to NED: miR‐1290 and hsa‐miR‐1246 were the two most up‐regulated microRNAs in patients with distant metastasis Promising performance of metastatis‐associated miRNAs in terms of internal cross validation (Sensitivity=80%; Specificity=85%; 12 ratios containing 11 different miRNAs) TECHNICAL VALIDATION BY RT‐PCR: Association of miR‐1246 and miR‐1290 levels with outcom in 862 ER+HER2‐ cases (METABRIC dataset) p=0.0005 Hazard Ratio for disease‐related death CLASS PREDICTION: p=0.001 miR‐1290 miR‐1246 log2(Intensity) Biobanking negli studi clinici I 4 requisiti principali di un Biobanking Sapere cosa si vuole raccogliere Sapere come farlo Sapere chi deve farlo Sapere perchè Biobanking negli studi clinici Sapere cosa si vuole raccogliere Bulk tissue Cytologic preparations Il materiale Peripheral blood Plasma Urine Biobanking negli studi clinici Sapere cosa si vuole raccogliere Bulk tissue Cytologic preparations Peripheral blood Plasma Urine Outcom e up Dat & Followa Chemo t h e ra p y Data ta Post-o p Manag ement Da Patholo gy Data ta Operat ive Manag ement Da Pre-op an Manag d ement D a ta Pre-op an Imagin d g Data Medica l Histor y Data Il materiale & le informazioni ad esso associate Biobanking negli studi clinici Sapere come farlo Comitato Etico & campioni biologici Sapere chi deve farlo, considerate le discipline coinvolte Laboratory skills Law Pathology engineering Data Protection security Data Analysis Molecular Biology Project Management Business Management Ethics epidemiology ICT Accounting Biobanking negli studi clinici Sapere perchè Bulk tissue frozen Cytologic preparations cryopreserved Peripheral blood Urine paraffin gene expression analysis using antibodies or DNA probes CTC in vivo model DNA Proteins Gastric tumor array DNA: CGH analysis Xenograft RNA: expression profiling Tissue chip Proteins : expression profiling Plasma Selection of tumor types in which the expression of the given gene is altered Selection of altered genes-proteins Enumeration SNP analysis Molecular characterization Mutational analysis markers validation Biobanca INT (campioni tissutali) Materiale raccolto dal 2006 al 2013 (10.945 campioni per un totale di 24.332 aliquote) lympha c system 2% urinary tract 4% male genital organs 2% nervous system 0,3% female genital organs 6% breast 31% thorax 6% teguments 7% head‐neck 8% muscolo‐skeletal 14% abdomen 20% Biobanca INT (campioni ematici) Materiale raccolto dal 2012 al 2013 (3.063 prelievi per un totale di 39.635 aliquote) Sangue Paxgene intero RNA EDTA 4.065 1.052 Siero Plasma Plasma EDTA eparina 5.743 10.439 11.151 Plasma citrato Buffy coat EDTA Buffy coat eparina 143 2.980 2.855 Globuli Globuli rossi rossi EDTA eparina 164 1.043 Comitato Etico & campioni biologici Biobanca INT: un work in progress…….. Primo consenso informato approvato dal CEI INT Inizio della raccolta su tutti i tipi tumorali Studio pilota su carcinoma mammario & ovarico 2002 2003 2004 2005 SOP (campionamento , raccolta e conservazione Regole per la distribuzione di campioni ai Ricercatori Primo censimento delle Biobanche tra i centri ROL Studio pilota ROL sui tumori del colon Condivisione di SOP con alcuni centri ROL 2006 2007 con Regione Lombardia 2008 Database per la gestione dei campioni biologici Tracciabilità dei campioni con RFId 2009 Documento programmatico e Regolamento Raccomandazioni e linee guida da Regione Lombardia 2010 2011 2012 2013 2014 Secondo censimento delle Biobanche tra i centri ROL Completament o della nuova infrastruttura di AmadeoLab Inizio della raccolta di sangue Certificazione della Biobanca Istituzionale ROL Initiative for Biobanking: “High-resolution” Questionnaire to oncologic Institutions/Departments Other information: SOPs for biomaterial life cycle management: 28/30 Staff training : 28/30 Institutional rules/Biobank Scientific Committe: 15/30 Maintenance plans: 28/30 Infrastructures & equipment : 28/30 Safety & contingency plans: 28/30 Back-up/disaster plan: 14/30 Bar code for specimen identification: 14/30 Document & record management : 28/30 Ethics & legal compliance : 23/30 Quality assurance/control: 21/30 Biobanca INT Requisiti per il riconoscimento di Biobanche per diagnosi e ricerca Features of the Biobank ORGANIZATION / LOGISTICS TRACEABILITY QUALIFICATION QUALITY DEDICATED DATABASE SOPs CONTROLLED IN/OUT SERVICE CONTINUITY DEDICATED WEBSITE FEED BACK OF RESULTS DATA / SAMPLE PROTECTION ELSI The different aspects of biobanking, with special reference to integrating biologic material collection principles with trial processes ‘Dependency map’: key factors required for BM collection Key factor (node) Dependency (connection) J. Hall et al., EJC 2011 Biobanking Policy Materiale biologico per studi clinici (utilizzo primario) per ricerca (utilizzo secondario) Custodia del materiale Aspetti etici formulazione del consenso recesso dal consenso ruolo del Comitato Etico Indipendente accesso al materiale Confidenzialità e protezione dei dati Logistica supporto economico mantenimento di una biobanca Criteri per l’identificazione di una biobanca mappatura dei centri qualità: accreditamento & certificazione attivazione del centro e relazione con le reti locali Criteri per l’accesso al materiale studi primari studi secondari studi di intergruppo accesso ristretto, con livelli di privilegio Biobanking negli studi clinici Rilevanza dei campioni biologici Percorso dei Campioni biologici: almeno due, dopo la raccolta Percorso clinico: clinico include diagnosi & trattamento, per il beneficio del singolo paziente. richiesta di campioni biologici in condizioni ideali per lo sviluppo di studi di larga scala di significato clinico Percorso di ricerca: ricerca coinvolge i ricercatori preclinici per incrementare la conoscenza e migliorare il trattamento dei tumorik, per il beneficio dell’intera popolazione. richiesta di campioni biologici anche per piccoli studi di base ad elevata qualità Why is it so important to collect & store human specimens? Phase III clinical trials involve large number of patients High quality, associated data and long term clinical follow-up Cancer treatment moving more towards targeted therapy, but in vivo targets do not always work according to what they should do Understanding biology provides evidence for why some patients respond and others do not To target therapy effectively, need clinically useful markers and need biospecimens to find them For further research and development: ‘Correlative TR’ Aid the development of diagnostics/ assays Answer key questions on cancer and/or drug Necessary for the trial design: ‘Integrated TR’ e.g. ,up-front screening of patients for molecular defect, stratification factor or endpoint Biobanking negli studi clinici Why consider biologic material collection prospectively? 100% samples Challenges in collection : attrition rate of biologic material Statistical sample size considerations? passed QC (‘useful samples’) shipped samples Patient consents study acceptance total patients Retrospectively obtaining biologic material from a closed clinical trial is very challenging Biobanking negli studi clinici Why consider biologic material collection prospectively? 100% samples Reducing the attrition rate Actual sample size passed QC (‘useful samples’) shipped samples Patient consents study acceptance total patients Prospective collection: the best way to secure biologic material collection: secure quantity & quality harmonize the collection and handling of biologic material planning for appropriate logistic & financial support Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: DEFINIZIONE INFRASTRUTTURA ORGANIZZAZIONE ASPETTI ETICI & GIURIDICI CERTIFICAZIONE & ACCREDITAMENTO (a livello regionale) Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: DEFINIZIONE INFRASTRUTTURA Requisiti minimi strutturali e tecnici Logistica Procedure & qualità relativi ai campioni di tessuto relativi ai dati clinico-patologici e di follow-up ORGANIZZAZIONE ASPETTI ETICI & GIURIDICI CERTIFICAZIONE & ACCREDITAMENTO (a livello regionale) Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: i requisiti minimi per la costituzione di una biobanca Appartenenza ad un ente, pubblico e/o privato, riconosciuto a livello nazionale e regionale Definizione di un documento programmatico Definizione di un regolamento Definizione di un modello di consenso informato Definizione della modulistica per la sottomissione dei progetti al CEI Personale qualificato & dedicato Identificazione del Responsabile Utilizzo di un sistema di qualità certificato Infrastruttura informatica dedicata Procedure di Disaster Recovery Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: l’infrastruttura Aspetti logistici: necessità di Accesso autorizzato Capacità di stoccaggio sufficiente Monitorare il corretto funzionamento Procedure di Disaster Recovery Sufficiente disponibilità e capacità per backup Manutenzione periodica della strumentazione Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: l’infrastruttura Aspetti informatici: necessità di definire Sistemi per elaborare tutte le informazioni necessarie Dataset minimo per informazioni cliniche e patologiche Dati associati ai campioni Connessioni con altri sistemi in altri ospedali Procedure di Disaster Recovery Sistemi di protezione di dati e accessi ARC-NET sample banker database Patient consent Patient data Clinical data Interop data Pathological data Sample related data Biobanking negli studi clinici In linea di principio…… La regola d’oro Qualità del campione Qualità della ricerca Una mancata standardizzazione dei fattori coinvolti nel ciclo vitale di campioni biologici compromette qualità e utilità della ricerca e i progressi nel trattamento che dipendono da questa Comitato Etico & campioni biologici Impact of standardization of pre-analytical principles for molecular classifiers Although microarray-based gene expression profiling analysis has been reported as able to provide reasonably reproducible results for molecular classification of breast cancer,[3] and [4] our findings show that without thorough standardisation, these tumours cannot be classified reliably by this approach. As emphasised by Ioannidis and colleagues,35 other investigators might only be able to predict molecular subtypes accurately when a detailed description of data processing and analytical methods is provided. A roadmap similar to the one described for development and validation of therapeutically relevant genomic classifiers36 is needed for introduction of breast cancer molecular taxonomy in clinical practice. Furthermore, careful standardisation of preanalytical variables that have a direct effect on expression profiles, such as stromal component28 and tissue processing,37 are equally crucial for development of reliable and reproducible classifiers. 42 Biobanking negli studi clinici CAMPIONI BIOLOGICI: opportunità di studio senza fine, ma bisogna garantirne la QUALITA’ I campioni devono essere raccolti, documentati e conservati secondo Procedure Operative Standard (SOP) L’ aderenza alle SOP deve essere regolarmente verificata Se non si può controllare la qualità in entrata, bisogna controllarla in uscita Le SOP ci consentono di raccogliere informazioni su come un campione è ottenuto e processato Se le SOP sono troppo rigide o poco applicabili, ….o i campioni non vengono raccolti, o i collaboratori non dicono la verità! Le SOP devono essere sviluppate e condivise da tutti i team coinvolti nelle diverse fasi della raccolta e conservazione del materiale biologico Massimizzare la comunicazione tra chirurghi, anestesisti, patologi, laboratoristi e ricercatori, personale infermieristico, …!!! Biobanking negli studi clinici Il ruolo delle Procedure Operative Standard (SOPs) SOP specificano come un campione è ottenuto e processato valutazione sull’impiego successivo del materiale SOP consentono l’armonizzazione tra gli studi linee-guida per gli standard: IARC Common minimum technical standards Medical Research Council, UK Council of Europe, Committee of Ministers National Cancer Institute, US National Cancer Center, Singapore Australasian Biospecimen Network International Society for Biological and Environmental Biorepositories Organization for Economic Cooperation & Development TUBAFROST, European Union BBMRI Technical Standards& Protocols for Biological Resource Centers RAND Corporation, Inc. CryoBiosystems, Inc. JB Vaught, E Caboux, P Hainaut, Cancer Epidemiol Biomarkers Prev 2010;19:912 Biobanking negli studi clinici Procedure Operative Standard per la gestione della qualità* SOP per la gestione del ciclo vitale del campione biologico Formazione del personale Gestione della struttura Piani di mantenimento Infrastrutture & strumentazioni Sicurezza & piani di contingenza Controlli di qualità casuali del materiale Gestione dei documenti e delle cartelle Aspetti etici e legali *based on OECD & IARC recommendations Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: DEFINIZIONE INFRASTRUTTURA ORGANIZZAZIONE Governance Formazione del personale Regolamento Custodia ASPETTI ETICI & GIURIDICI CERTIFICAZIONE & ACCREDITAMENTO (a livello regionale) Biobanking negli studi clinici Raccogliere e conservare campioni biologici: L’ORGANIZZAZIONE La custodia del materiale biologico Acquisizione Manipolazione & Processamento Conservazione Distribuzione Analisi Conservazione di sottoaliquote Comitato Etico & campioni biologici La Biobanca Istituzionale: organizzazione & Regolamento Dipartimento di Chirurgia Dipartimento di Anestesia & Rianimazione Oncologia Medica ICT ‐ SIA Comitato Etico & campioni biologici Coinvolgimento, Conoscenza e Cooperazione: fondamenti del Biobanking Matrix architecture Thematic and Multispecialty BB Networks Italian Regional Biobank Networks Region 1 Multispecialty bb Oncology bb Archive Tissues Genetic bb Vascular bb Population and Isolates bb Region 2 Region 3 Region 4 Region 5 Region 6 Region n Grazie: a S. Veneroni, F. Pastore, A. Scavo, G. Morandi al Personale delle Sale Congelatori e Criogenica ai Tecnici che intervengono per il disaster plan ai nostri Pazienti al Personale della Patologia al Personale dei Dipartimenti di Chirurgia e di Anestesia & Rianimazione al Personale dell’ICT (M. Torresani) alla Direzione Scientifica alla Direzione Strategica e Amministrativa al Comitato Etico Indipendente a M. Sant, P. Baili e ai loro Collaboratori per il database e grazie a: Ministero della Salute, ACC, Regione Lombardia, Fondazione CARIPLO, e Comuntà Europea (EurocanPlatform) per il supporto economico La Biobanca INT: organizzazione & Regolamento nel Regolamento: Finalità Mansioni & responsabilità del Personale Modalità di ottenimento dei campioni biologici in seguito a procedure chirurgiche/mediche Conservazione & gestione del materiale biologico Raccolta & gestione dei dati associati Modalità per richiesta e distribuzione di materiale biologico Biosicurezza e controlli di qualità