Nestlé e il concetto di Responsabilità Sociale delle Imprese

Transcript

Nestlé e il concetto di Responsabilità Sociale delle Imprese
Nestlé e il concetto di
Responsabilità Sociale delle Imprese
come è stato implementato in America Latina
Indice
Discussione introduttiva
2
Un modello per la Creazione di Valore Condiviso
5
La filosofia di Nestlé: una prospettiva a lungo termine
7
America Latina: sfide e opportunità
9
Quadro generale: Nestlé in America Latina
11
Agricultura
e approvvigionamento
12
Politiche per un approvvigionamento di qualità, sicuro e sostenibile
Ricerca e Sviluppo per raccolti migliori
Trasferimento di competenze e assistenza agli agricoltori
Partnership per un’agricoltura sostenibile
16
17
20
23
Produzione
e distribuzione
26
Sicurezza alimentare grazie a standard operativi ottimizzati
Gestione del rischio di sicurezza alimentare
Sistema di preallarme
Investire nel capitale umano
Politiche del lavoro di interesse comune
Creare opportunità occupazionali e di sviluppo nella comunità
Migliori standard di tutela ambientale
Gestione responsabile delle risorse idriche
30
31
Ricerca a beneficio del consumatore
La nutrizione, la salute e il benessere dei consumatori
Conoscenze ed educazione per un’alimentazione sana
e un corretto stile di vita
52
54
58
Il Futuro di Nestlé in America Latina
62
Prodotti
e consumatori
48
Copertina, interno e retro:
l’agricoltore Rufino Chindicué
(copertina) e suo figlio
Luis (interno) forniscono
latte a Nestlé. 30 anni fa
Nestlé ha creato un’area di
raccolta del latte a Caquetá,
Colombia, per assicurare una
fornitura affidabile e di alta
qualità e creare opportunità
economiche agli agricoltori
locali. In quest’area Nestlé
ha supportato progetti per
l’allevamento di bovini più
forti e lo sviluppo di pascoli
con erba nativa, la brachiaria,
molto nutriente (interno).
Grazie a una migliore
nutrizione, le mucche ora
producono un volume cinque
33
34
38
39
44
volte maggiore di latte.
I redditi degli agricoltori sono
cresciuti e le condizioni delle
infrastrutture locali sono
migliorate. L’area di raccolta
del latte di Caquetá, descritta
in dettaglio a pagina 20,
mostra come Nestlé crea
valore per l’azienda e la
società in cui opera
Discussione
introduttiva
Con Peter Brabeck-Letmathe, Presidente e CEO
di Nestlé e Mark Kramer, Senior Fellow, Centre
for Business and Government, John F. Kennedy School
of Government, Harvard University e Managing Director,
Foundation Strategy Group (FSG)
{{
Crediamo che la prova concreta
per un’azienda responsabile sia
quella di creare valore per la società,
che duri a lungo nel tempo
❜❜
Peter Brabeck-Letmathe,
Presidente e CEO, Nestlé
Mark Kramer: Questo rapporto evidenzia il ruolo fondamentale
della Creazione di Valore Condiviso come chiave di volta
della responsabilità sociale. Perché ritiene questo approccio
appropriato per Nestlé?
Peter Brabeck-Letmathe: Per noi, la responsabilità sociale
d’impresa non è un concetto imposto dall’esterno ma qualcosa
di intimamente collegato alla nostra strategia e ai Principi
Aziendali Nestlé, linee guida per il nostro modo di operare.
Come amministratore del capitale azionario, ho la profonda
convinzione che un’azienda riesca a creare valore a lungo termine
per i propri azionisti solo creando valore per la società. Nella
prima edizione dei Principi di Gestione e Leadership di Nestlé
affermavamo chiaramente che: “i nostri investimenti devono
portare benefici non solo all’azienda, ma anche ai Paesi in cui
siamo presenti”. Pertanto, se da una parte non si può prescindere
dall’applicare principi e politiche di sostenibilità e di responsabilità
sociale d’impresa, dall’altra crediamo che la prova concreta per
un’azienda responsabile sia quella di creare valore per la società,
che duri a lungo nel tempo. Ciò è particolarmente vero per i Paesi
in via di sviluppo, dove spesso il nostro successo aziendale è
frutto del miglioramento delle condizioni imprenditoriali, degli
standard e delle competenze dei lavoratori nonché di intensi
programmi di formazione. Quasi la metà dei nostri stabilimenti
ha sede in Paesi in via di sviluppo: in queste regioni devono
comunque essere soddisfatti gli stessi standard di qualità,
sicurezza alimentare e commercializzazione applicati nei Paesi
più avanzati. Ecco perché il futuro e il successo di Nestlé sono
inscindibili dal futuro degli oltre 100 paesi in cui l’azienda opera
e perché ritengo che il suo lavoro con il Prof. Michael Porter
della Harvard Business School sull’interdipendenza tra sviluppo
aziendale e impatti sociali ci offra una solida base su cui lavorare.
MK: In una prospettiva di sviluppo, l’America Latina ricopre un
ruolo di primo piano: cosa significa questo per Nestlé?
PB-L: L’America Latina rappresenta per noi una grande opportunità
e una sfida; si tratta di un continente complesso, che merita un
plauso per i traguardi raggiunti in termini di sviluppo: per questo ci
impegnamo ad offrire tutto il supporto necessario per un ulteriore
progresso.
Vi abbiamo chiesto di esaminare il nostro lavoro in America Latina
perché è proprio lì che nel 1921 abbiamo inaugurato il nostro
primo stabilimento nelle regioni in via di sviluppo, ed è ancora lì
che ho vissuto e lavorato per 17 anni in qualità di dirigente Nestlé
(in Cile, Ecuador e Venezuela). In quel periodo ho potuto maturare
un’esperienza diretta sul forte legame che unisce progresso sociale
e successo aziendale. Questo continente ha vissuto momenti di
progresso straordinario, alternati a crisi economiche e povertà
diffusa. Nonostante le difficoltà, abbiamo sempre lavorato per
mantenere e aumentare la nostra presenza, a partire dal primo
stabilimento, fino agli attuali 72. Abbiamo investito in molte
generazioni di collaboratori competenti, trasmettendo loro i nostri
valori e la nostra esperienza, garantendo una fonte di reddito stabile
a beneficio delle loro famiglie.
A loro volta, queste persone hanno creato le basi per la nostra crescita
nel territorio, estendendo questi benefici a nuovi collaboratori.
La prima esigenza è stata quella di lavorare con gli agricoltori,
aiutandoli ad essere produttivi ed efficienti, così da poterci fornire
latte, caffè e altre materie prime di elevata qualità.L’attuale area di
raccolta del latte in Brasile, che si estende su un territorio più vasto
della Svizzera, ha giocato un ruolo determinante per lo sviluppo
economico e le condizioni di vita dei coltivatori locali.
Abbiamo investito molto, in termini di energie e risorse
economiche, per consolidare la nostra rete di approvvigionamento
individuando numerose modalità per coniugare le esigenze e le
opportunità locali con gli obiettivi della nostra azienda.
A questo scopo, abbiamo cercato di migliorare gli standard aziendali
e di aumentare il valore creato in ogni fase della nostra attività.
Pensiamo, per esempio, all’invenzione di Nescafé. Negli anni
Trenta, in Brasile si assisteva a una sovrapproduzione di caffè dove
interi raccolti venivano sprecati. Le istituzioni governative, inermi di
fronte alla grave situazione, si sono rivolte a noi. Nestlé ha risposto
mettendo a punto un metodo di lavorazione e conservazione delle
forniture in eccesso. Nescafé ha rappresentato l’ancora di salvezza
per numerosi coltivatori ed ora è diventato uno dei nostri prodotti di
punta. Oggi promuoviamo numerose iniziative a favore di un caffè
sostenibile, che garantiscono materia prima per la produzione di
Nescafé e Nespresso.
Possiamo citare altri esempi più recenti: la costituzione della Dairy
Partners Americas (DPA: una joint venture con Fonterra), questa
struttura ha beneficiato dell’esperienza di oltre 80 anni di Nestlé
nel miglioramento delle tecniche agricole e di raccolta del latte in
tutta la regione. I nostri investimenti nel trattamento delle acque
reflue hanno dettato gli standard del settore elevando la qualità
anche per altre società in America Latina. I nostri nutrizionisti
hanno collaborato con i Ministeri della Salute per combattere la
malnutrizione diffondendo programmi nutrizionali in diversi Paesi,
tra i cui il Cile. Questi sono solo alcuni esempi del nostro impegno:
espressione di decenni di lavoro. Ed è adesso che cominciamo a
raccogliere i frutti dell’investimento lungimirante compiuto in questa
regione in via di sviluppo.
MK: In che modo questo approccio aziendale influenza
l’opinione pubblica su Nestlé?
PB-L: Penso che la modalità con cui questo rapporto quantifica
e approfondisce il concetto di Creazione di Valore Condiviso
sarà per noi motivo di distinzione nell’ampio dibattito sulla
responsabilità di impresa e stimolerà nuove discussioni su questo
tema. Inoltre, ritengo che la responsabilità aziendale debba partire
dall’affermazione di attività economiche capaci di apportare
benessere e benefici alla società tramite lo sviluppo di valore a
lungo termine. A mio parere, il rapporto approfondisce questi
concetti in un modo innovativo. Abbiamo deciso di lasciare
spazio ai risultati di Nestlé piuttosto che a una presa di posizione
su tematiche faziose o a manifestazioni di autocompiacimento.
Dobbiamo continuare su questa strada per capire ancora meglio
in che modo il nostro contributo possa consolidare il nostro
modello imprenditoriale. Per esempio, quando qualcuno ci accusa
di danneggiare la società o l’ambiente, dobbiamo investigare su
queste critiche con obiettività e, se si rivelano fondate, lavorare
per correggere i nostri errori. Verranno sempre sollevate,
da ogni parte, obiezioni e preoccupazioni che richiederanno
di essere analizzate attentamente: la risposta peggiore sarebbe
quella di nascondersi dietro il concetto di Responsabilità Sociale
d’Impresa (RSI) o dietro una campagna di relazioni pubbliche.
Dobbiamo imparare ad affrontare tali problematiche in modo
positivo e consapevole, in linea con i nostri principi aziendali.
Dobbiamo inoltre dare maggiore informazione su ciò
che è parte integrante di Nestlé affinché i consumatori siano
consapevoli che dietro i nostri marchi c’è la creazione
di Valore Condiviso e di responsabilità aziendale. I consumatori
sono emozionalmente coinvolti quando acquistano i nostri
prodotti e non si sentirebbero tranquilli se ci ritenessero
un’azienda scorretta. Al contrario, vogliamo che vedano l’influenza
{{
Abbiamo realizzato forti investimenti
per consolidare la nostra rete di
approvvigionamento ed individuato
numerose modalità per coniugare le
esigenze e le opportunità locali con i
nostri obiettivi aziendali
❜❜
Peter Brabeck-Letmathe,
Presidente e CEO, Nestlé
Peter Brabeck-Letmathe,
Presidente CEO di Nestlé, e i
Senior Governement Leaders
in visita presso il centro di
ricerca del caffè a Veracruz,
Messico
positiva che esercitiamo nel mondo, così come è testimoniato
in questo rapporto, in modo che possano sentirsi ancora più sicuri.
Dopotutto, chi sceglie Nestlé partecipa a tutti gli effetti al processo
di Creazione di Valore Condiviso permettendoci di offrire anche ai
coltivatori delle zone più disagiate del mondo alimenti più sicuri, migliore
nutrizione e qualità di vita. Vogliamo che i consumatori imparino a
riconoscere i benefici sociali che loro stessi contribuiscono a creare e
che si sentano quindi orgogliosi quando scelgono un prodotto Nestlé.
MK: Quali sono le opportunità che il concetto di Creazione di Valore
Condiviso apre per Nestlé?
PB-L: L’America Latina offre un ulteriore potenziale di innovazione
verso tecniche agricole sostenibili e verso la commercializzazione
di nuovi prodotti che soddisfino le esigenze dei consumatori futuri.
Gran parte del nostro lavoro implica collaborazioni con aziende di
diversi settori che sono in grado di coniugare la nostra competenza
tecnica nell’ottimizzazione delle coltivazioni con l’esperienza
dei nostri partner locali. In questo modo aiutiamo i coltivatori ad
aumentare la loro produttività e a garantire alla nostra azienda
forniture di alta qualità. In questa direzione è orientata l’iniziativa per
l’agricoltura sostenibile, la “Sustainable Agriculture Initiative (SAI)”,
che Nestlé ha aiutato a fondare, insieme a molte altre iniziative.
Povertà e malnutrizione sono realtà ancora vive in molti angoli
della regione e la nostra presenza può fare la differenza sia
attraverso le nostre attività che attraverso i nostri programmi
sociali. Impieghiamo oltre 38 000 persone in America Latina, dove
abbiamo creato quasi 10 000 nuovi posti di lavoro negli ultimi
20 anni e aiutato a far nascere nuove attività. Dobbiamo pensare
a come sviluppare i nostri modelli imprenditoriali in modo da
raggiungere con i nostri prodotti le fasce svantaggiate della società
e alleviare le condizioni di vita di chi ne fa parte. Ciò significa che
più persone alla “base della piramide” potranno contare su prodotti
nutrienti. Portiamo avanti il progetto di educazione alimentare in
tutto il continente: abbiamo già avviato un dialogo con centinaia di
migliaia di bambini, le loro famiglie e comunità.
Oltre all’America Latina, auspico che Nestlé diventi ancora più
sistematica e organizzata nella Creazione di Valore Condiviso
per l’azienda e le società nel resto del mondo. I nostri principi
aziendali e la dedizione dei nostri dipendenti ci hanno portato
lontano, ma dobbiamo ancora sviluppare un metodo che ci guidi
nell’ottimizzazione del Valore Condiviso sviluppato in ogni punto
della catena del valore, per ogni prodotto che distribuiamo e
in ogni regione in cui operiamo. La mia speranza è che in futuro
questo modello aiuti Nestlé a creare maggiore valore per tutti
i suoi interlocutori.
Un modello per
la Creazione di
Valore Condiviso
Il recente lavoro di Mark Kramer in collaborazione
con il Professor Michael Porter della Harvard Business
School considera la responsabilità sociale delle imprese
in termini di Creazione di Valore Condiviso.
“La ‘Creazione di Valore Condiviso’ è un approccio
completamente differente dalla Responsabilità
Sociale d’Impresa”, afferma, “perché non si concentra
sulla soddisfazione di criteri standard esterni o sulla
filantropia. Si tratta piuttosto di un approccio attento
alla creazione di benefici sociali e ambientali come
elemento distintivo per rendere un’azienda competitiva
nel lungo periodo. La dicotomia di vincitori e vinti non
collima con questo modello di Responsabilità Sociale
d’Impresa, per il quale l’azienda può sostenere il
progresso della società e ogni settore può contribuire
all’avanzamento e alla prosperità dell’azienda.”
{{
La ‘Creazione di Valore Condiviso’
è un approccio completamente
differente dalla RSI perché non
si concentra sulla soddisfazione
di criteri standard esterni o sulla
filantropia. La dicotomia di vincitori
e vinti non collima con questo
modello di RSI
❜❜
Nessun’azienda riesce a sopravvivere a lungo in una società
malata e nessuna società può sopravvivere a lungo senza
un’economia solida. L’attività economica è l’unica generatrice
di benessere, di redditi e gettiti fiscali, nonché delle donazioni in
beneficienza. Se l’economia è solida, la gente può soddisfare i
propri bisogni e apprezzare i piaceri della vita.
Per il successo di un’azienda sono poi determinanti l’energia e il
livello di istruzione dei collaboratori, istituzioni stabili e trasparenti
nonché l’accesso a risorse naturali sostenibili. Queste dinamiche
sociali e ambientali rappresentano il contesto dal quale le aziende
traggono successi finanziari e vantaggio competitivo.
L’interdipendenza tra azienda e società rappresenta la
logica di partenza per elaborare un modello di responsabilità
aziendale. Ogni giorno le aziende, attraverso la loro catena del
valore, determinano impatti sociali e ambientali, sia positivi che
negativi. Inoltre, hanno l’opportunità di investire al di fuori delle
attività ordinarie destinando risorse ad attività sociali a supporto
del contesto in cui operano. Queste due dimensioni, impatti
della catena del valore e investimenti contestuali, diventano gli
strumenti fondamentali per la responsabilità aziendale: il loro
contributo alla creazione di valore per la società e l’azienda è tanto
più forte quanto più stretto è il loro legame alla strategia aziendale.
Per sviluppare un modello di responsabilità aziendale, pertanto,
occorre studiare la catena del valore di un’azienda e dedurne le
conseguenze sociali e ambientali per poi individuare le risorse
esterne necessarie a svolgere correttamente le proprie attività.
La prospettiva applicata a Nestlé
Nestlé è un’azienda complessa, di dimensioni internazionali.
Vende ogni giorno nel mondo milioni di prodotti attraverso
migliaia di marchi e rappresenta uno dei maggiori acquirenti
di materie prime alimentari come caffè, cacao e latte. Tuttavia,
la catena del valore di questa impresa può essere riassunta in
tre dimensioni: agricoltura e approvvigionamento, produzione
e distribuzione, prodotti e consumatori. Ad ogni livello della
catena del valore, Nestlé può creare benefici per la società.
Grazie alle sue politiche di acquisto, Nestlé agevola le condizioni
economiche di centinaia di migliaia di piccoli coltivatori in
tutto il mondo. Grazie alle sue attività, la società innalza gli
standard di sicurezza alimentare e di politica occupazionale.
Grazie all’impegno nella ricerca e nello sviluppo dei propri
prodotti, consente ai consumatori di soddisfare le esigenze
nutrizionali, contribuendo alla loro salute e al loro benessere.
Naturalmente, ogni fase della catena del valore nasconde il rischio
di conseguenze dannose. Senza tecniche di crescita sostenibile,
le aziende agricole potrebbero esaurire le risorse naturali e i
coltivatori potrebbero essere emarginati. La produzione potrebbe
inquinare e i prodotti per il consumo potrebbero causare danni
alla salute quali l’obesità. Per Nestlé, adempiere alle proprie
responsabilità non significa solo creare benefici per la società
Catena del valore semplificata di Nestlé
Agricoltura e
Produzione
approvvigionamento
e distribuzione
Prodotti
e consumatori
Mark Kramer, Senior Fellow, Center for Business and Government,
John F. Kennedy School of Government, Harvard University e
Managing Director, Foundation Strategy Group (FSG)
ma lavorare assiduamente per scongiurare ogni possibile danno
socio-ambientale che potrebbe derivare dalla propria catena del
valore. Il nostro studio conclude riconoscendo che i considerevoli
investimenti di Nestlé per il miglioramento del contesto
economico e competitivo si sono estesi ben oltre le attività di
produzione ordinaria.
Ad esempio, grazie all’introduzione di integratori alimentari per
il bestiame, Nestlé ha aiutato i produttori di latte della regione di
Caquetá, in Colombia, a quintuplicare la produzione, a migliorare
allo stesso tempo la qualità e ad alzare i loro prezzi oltre la media
di mercato. Migliori tecniche agricole consolidano le attività
principali di Nestlé e aiutano i coltivatori a ottenere condizioni di
vita migliori producendo più alimenti con meno risorse naturali. Si
tratta di un risultato cruciale per una società in cui si stima che il
consumo calorico globale raddoppierà nei prossimi 25 anni.
Un’opinione indipendente sull’approccio di Nestlé alla
Creazione di Valore Condiviso
Nestlé ha incaricato la nostra società di consulenza, FSG, di
studiare le sue pratiche di responsabilità aziendale e di esprimere
un parere per migliorarne l’integrazione nella strategia aziendale.
Inoltre, ci ha chiesto di raccogliere dati che descrivano l’impatto
sociale delle sue attività in America Latina e di documentarne
l’impegno in questo rapporto, come esempio del suo approccio
alla Creazione di Valore Condiviso in tutto il mondo.
Nella stesura di questo rapporto, FSG ha ottenuto accesso a
informazioni interne significative. Abbiamo analizzato le attività
di Nestlé dal punto di vista dell’impatto sociale e ambientale,
innanzitutto sulla base di documenti aziendali e di testimonianze
all’interno e all’esterno dell’azienda. La nostra ricerca dimostra
che Nestlé ha esercitato un profondo e positivo impatto sulle
persone e sull’ambiente in America Latina. Siamo quindi molto
lieti di poterlo raccontare.
L’approccio di Nestlé alla Creazione di Valore Condiviso
e come esso si inserisce nel modello sviluppato da
Mark Kramer e dal Professor Michael Porter
Molte aziende considerano la responsabilità aziendale come
un concetto separato e distinto dalle attività quotidiane.
Al contrario, l’approccio di Nestlé per la Creazione di Valore
Condiviso guarda con attenzione agli impatti sociali di ogni attività
aziendale e per questo è perfettamente in linea con l’analisi della
Agricoltura
e approvvigionamento
Produzione
e distribuzione
Prodotti
e consumatori
Impatti della catena del valore
Politiche di acquisto
●Approvvigionamento mirato alla
qualità e alla sostenibilità
●Ricerca e Sviluppo per raccolti migliori
Politiche ambientali, sul lavoro e
sulla sicurezza
●Sicurezza alimentare grazie a standard
operativi ottimizzati
●Politiche del lavoro di mutuo interesse
●Migliori standard ambientali
Prodotti nuovi/migliorati per la
nutrizione, la salute e il benessere
●Ricerca a beneficio del consumatore
●Nutrizione, salute e benessere del
consumatore
Creare un contesto per la crescita
Sviluppo agricolo e del fornitore
●Trasferimento di competenze e
assistenza agli agricoltori
●Partnership per un’agricoltura
sostenibile
Migliori standard sulla
sicurezza alimentare e sviluppo
della forza lavoro
●Gestione del rischio di sicurezza
alimentare
●Creazione di posti di lavoro nella
comunità
Maggiore conoscenza
e consapevolezza per
un’alimentazione e stili di vita più sani
●Conoscenza ed educazione per
un’alimentazione e stili di vita più sani
Valore per Nestlé
Accesso a materie prime di qualità
specifica e prezzi prevedibili
Produttori alimentari di qualità
Valore per la società
Un modello per la Creazione di Valore Condiviso
Maggiore produzione con meno
risorse
Standard di produzione alimentare
elevati
Crescita proficua grazie a maggiori
benefici dati dai prodotti
Maggiore accesso agli alimenti,
alimentazione e salute migliori
La filosofia di Nestlé:
una prospettiva
a lungo termine
Mark Kramer
I Principi Aziendali di Nestlé
riflettono sia l’impegno per
un’efficiente crescita aziendale
a lungo termine sia l’esigenza
di un miglioramento a breve
termine dei risultati.
Questi principi costituiscono
la base per la Creazione di
Valore Condiviso e riescono
a coniugare l’obiettivo di
soddisfare le esigenze di
consumatori e azionisti
con l’impegno per la tutela
ambientale e il rispetto della
persona. Rappresentano un
punto di riferimento essenziale
per tutti i dipendenti di Nestlé,
in quanto rispondono
a una costante consapevolezza
delle aspettative di evoluzione
sociale. Approviamo
pienamente questi principi
che riassumiamo qui
di seguito.
sicurezza, la comunicazione
ai consumatori, la salute e la
nutrizione infantile, la politica
di marketing dei latti formulati
per l’infanzia, la concorrenza
e le relazioni esterne, la
legislazione nazionale
e le raccomandazioni
internazionali, il rispetto delle
norme e le linee guida per le
donazioni.
Inoltre, il documento
comprende i Principi di
Corporate Governance, che
riguardano quattro aree
fondamentali: i diritti e le
responsabilità degli azionisti,
il loro trattamento equo, i
compiti e le responsabilità del
Consiglio di Amministrazione
e i principi di trasparenza e
informazione.
I Principi di Gestione e
Leadership in Nestlé e i
Principi Aziendali Nestlé
Creare valore per azionisti,
consumatori, dipendenti e
partner commerciali nonché per
le comunità locali e le economie
nazionali in cui Nestlé opera è
il cardine dei Principi Aziendali
Nestlé e dei Principi di Gestione e
Leadership in Nestlé (disponibili
sul sito web www.nestle.com).
La creazione di valore richiede
coraggio, curiosità, flessibilità
e abilità nel far crescere le
persone, intraprendere iniziative
e adattarsi a circostanze
in continua evoluzione. Il
benessere dei consumatori e
dei dipendenti è protagonista
di questi Principi. La forza di
un’azienda è data dalle persone
che con le loro competenze
e la loro dedizione contribuiscono
all’innovazione aziendale, all’alta
qualità di prodotti e marchi e al
miglioramento delle condizioni
di vita per le comunità in tutto
il mondo. Nestlé si affida alla
loro solida etica del lavoro,
all’integrità, all’onestà ed alla
loro eccellenza. La crescita e il
rispetto reciproco sono valori
fondamentali in Nestlé.
Principi aziendali
Il management di Nestlé
segue un insieme di principi
aziendali chiave, che è
chiamato ad osservare in
armonia con la legislazione
locale nonché con la diversità
culturale e religiosa. Gli
elementi fondamentali sono:
lLa soddisfazione delle
esigenze del consumatore
in termini di nutrizione,
gradimento e qualità.
lIl rispetto delle normative
locali e l’eventuale promozione
di ulteriori linee guida dettate
da principi aziendali su
base volontaria, quando gli
standard locali si dimostrano
insufficienti.
I Principi Aziendali Nestlé
regolano le attività della
catena del valore di Nestlé
e comprendono: il rapporto
con i fornitori e i partner
commerciali, compresi
i conflitti di interesse,
l’approvvigionamento di
prodotti agricoli, i diritti
umani, le risorse umane e
i posti di lavoro, il lavoro
minorile, la tutela ambientale,
la politica delle acque,
i consumatori e la loro
Controllo dei principi
aziendali
I principi riescono a fare la
differenza solo se vengono
seguiti. Per questo, i revisori
di Nestlé non si occupano
solo della verifica dei dati
contabili, ma, seguendo
una checklist, controllano
a turno il rispetto dei
Principi Aziendali in tutti
i siti di Nestlé.
Le relazioni vengono poi
presentate ai dirigenti
Nestlé riportando eventuali
segnalazioni al Collegio
Sindacale.
Nestlé ha avviato un
programma di controllo
esterno chiamato CARE,
attraverso il quale revisori
indipendenti verificano
l’applicazione degli standard
aziendali in materia di risorse
umane, sicurezza e salute sul
posto di lavoro e politiche
ambientali sull’intera rete di
produzione mondiale.
Inoltre, Nestlé ha incaricato
revisori sociali indipendenti
di condurre controlli
specifici in determinate
aree di interesse.
catena del valore alla base del nostro modello, utilizzato come guida
per la stesura di questo rapporto. Descriviamo in successione
ogni fase della catena del valore di Nestlé e sulla base di esempi
concreti illustriamo sia l’impatto delle attività interne che la misura
degli investimenti sociali dell’azienda nelle comunità in cui opera.
Ne risulta il quadro di un’azienda che contribuisce quotidianamente
al benessere di milioni di vite, operando con una prospettiva a
lungo termine che si estende ben oltre i convenzionali modelli di
responsabilità aziendale. Naturalmente, le sfide da affrontare sono
ancora molte ma Nestlé riconosce la necessità di coniugare gli
interessi aziendali e quelli della società, coerentemente con il nostro
modello, per creare il migliore Valore Condiviso possibile.
Consigli per il futuro
Nestlé deve proseguire perfezionando il proprio contributo nella
creazione di Valore Condiviso, non limitandosi a singole iniziative,
ma abbracciando l’intera catena del valore delle sue attività.
Crediamo che il primo passo sia quello di stabilire degli obiettivi
e di usarli come unità di misura per il progresso su scala globale
per quanto riguarda lo sviluppo agricolo, l’impatto produttivo
nonché i benefici e l’educazione per il consumatore in modo
da consolidare il legame tra la strategia aziendale e la sua
responsabilità sociale. L’azienda ha già sviluppato le buone
pratiche in diverse regioni e in diversi punti della sua catena del
valore, molte delle quali incluse in questo rapporto.
Convenzione
Globale delle
Nazioni Unite
Nestlé crede fermamente in
tutti i 10 principi delle Nazioni
Unite in materia di diritti umani,
lavoro, ambiente e corruzione.
Questi sono diventati parte
integrante delle rispettive
sezioni dell’ultima edizione
dei Principi Aziendali Nestlé.
Gli esempi riportati in questo
rapporto rappresentano
la prova dell’impegno in
ciascuno di questi principi:
Diritti umani
Nestlé intende: “promuovere
e rispettare i diritti umani
universalmente riconosciuti
nell’ambito della propria sfera
di influenza” (principio 1) e
“garantire che le sue aziende
non si rendano complici di
abusi verso i diritti umani”
(principio 2).
lIn questo rapporto
mostriamo come i progetti
agricoli di Nestlé, ad esempio
quelli descritti a pagina 16 e
20, con i produttori di caffè e
latte, supportano diritti umani
fondamentali quali la sicurezza
e un equo compenso.
Finché questi successi non saranno moltiplicati su tutti i mercati
in cui è presente Nestlé, non è possibile determinare se si tratta
di eccellenti iniziative o se, invece, rappresentano un modus
operandi proprio della strategia aziendale.
Nestlé riconosce che non è sufficiente lavorare da sola: per
questo sta creando una rete di partner per affrontare specifici
problemi sociali che emergono nell’applicare la sua catena
del valore. Ad esempio, l’azienda ha contribuito a costituire
una piattaforma aperta - la “Sustainable Agriculture Iniziative”
– che ora annovera 20 aziende del settore alimentare, unite per
promuovere un’agricoltura sostenibile. Questa iniziativa, che
potrebbe avere importanti sviluppi, dovrebbe essere estesa ad
altre aree, come programmi nutrizionali rivolti ai consumatori, in
cui Nestlé è solo una delle tante aziende coinvolte.
Da ultimo, Nestlé dovrebbe adottare un atteggiamento
più esplicito per quanto riguarda l’impatto sociale auspicato
dall’azienda. L’impegno pubblico a garantire risultati misurabili
sulle maggiori tematiche sociali può regalare enorme credibilità
ad un’azienda e, allo stesso tempo, servire da guida per le risorse
interne che si occupano dell’effettiva messa in pratica.
Questo rapporto dimostra che Nestlé ha già fatto molto per
creare Valore Condiviso per l’azienda e per la società in generale,
ma rimane ancora un grande margine per accrescere il suo
impegno e per moltiplicare i benefici a vantaggio di tutti i suoi
interlocutori.
Lavoro
Nestlé sostiene: “la libertà
di associazione e riconosce
il diritto di contrattazione
collettiva” (principio 3);
“l’eliminazione di ogni forma
di lavoro forzato e coercitivo”
(principio 4); “l’effettiva
abolizione del lavoro minorile”
(principio 5) e “l’eliminazione
di ogni forma di
discriminazione in materia
di assunzione e occupazione”
(principio 6).
lIn questo rapporto, sezioni
di particolare interesse
fanno riferimento alle nostre
politiche sul lavoro in Brasile e
Colombia, pagine da 34 a 39.
Ambiente
Nestlé: “sostiene l’approccio
preventivo verso le sfide
ambientali” (principio 7);
“intraprende iniziative che
promuovono una maggiore
responsabilità ambientale”
(principio 8) e “incoraggia
lo sviluppo e la diffusione di
tecnologie ecocompatibili”
(principio 9).
lNella sezione su Nestlé e
l’ambiente, alle pagine da
39 a 47, si trovano numerosi
esempi in merito ai progressi
di Nestlé rispetto a questi
principi in America Latina.
Un esempio particolarmente
significativo è quello
dell’azienda agricola di
Graneros.
Corruzione
Nestlé: “si impegna a
contrastare la corruzione
in ogni sua forma, incluse
le estorsioni e le tangenti.”
(principio 10) in America
Latina, come in tutto il mondo,
perseguendo una politica di
tolleranza zero.
Nestlé applica i principi di
onestà, integrità e giustizia in
tutti gli aspetti delle sue attività
e si aspetta lo stesso nei propri
rapporti con gli altri partner
commerciali e con i fornitori
di materiali, prodotti e servizi.
America Latina:
sfide e opportunità
Felipe Larraín, Pontificia Universidad Católica de Chile
{{
Una crescita economica costante
è il percorso più efficace per
ridurre la povertà
❜❜
Professor Felipe Larraín,
Pontificia Universidad Católica de Chile
La crescita economica del 6,2% registrata nel 2004 rappresenta il
miglior risultato in America Latina degli ultimi 25 anni. Infatti solo nel
1980 si è assistito ad una crescita simile. E il 1980 preludeva a una crisi
del debito compromettente per le prospettive di sviluppo della regione,
che sarebbe proseguita per tutta la decade successiva. Ora, invece,
il quadro è diverso. Le prospettive di crescita potenziale per il biennio
2005-2006 non sono così eccezionali, tuttavia lasciano prevedere
un incremento del 4% di tutto rispetto. L’attuale disagio economico
è parzialmente dovuto alla fase di ripresa dalla pesante recessione
di alcuni Paesi, soprattutto Argentina, Uruguay e Venezuela, vittime
di un collasso economico agli inizi del 21° secolo, alla dominanza
dell’economia mondiale e ai prezzi record delle materie prime,
soprattutto in seguito alla diffusione della produzione cinese sui
mercati. L’America Latina è una regione fortemente dipendente dalle
esportazioni di materie prime. Paesi come il Messico sono stati capaci
di diversificare le loro esportazioni svincolandosi da questo settore,
ma gran parte delle fortune del continente rimane tenacemente
radicata ai prezzi di alcune materie prime. Basti pensare che anche il
Cile, apparentemente il paese più prospero e l’economia più aperta
dell’America Latina, deve circa il 70% delle sue esportazioni al
commercio di rame, prodotti forestali, frutta fresca, salmone e piatti a
base di pesce. Se l’America Latina vuole progredire su diversi
fronti, dovrebbe cavalcare l’attuale onda economica.
Sebbene con livelli inferiori rispetto all’Africa Subsahariana, la regione
rivela percentuali elevate di povertà: circa il 45% della popolazione
latino-americana vive in condizioni difficili, mentre il 19,4% in
condizioni di indigenza. Naturalmente questa percentuale varia da
regione a regione: il 60% della popolazione di Haiti, Nicaragua e Bolivia
vive sotto la soglia di povertà mentre in Cile la stessa percentuale non
raggiunge il 19%. Una crescita economica costante è il percorso più
efficace per ridurre la povertà. Parallelamente è necessario sviluppare
solide istituzioni pubbliche nonché una rete sociale più efficiente,
spesso carente in molti Paesi. Anche se l’America Latina non può
essere definito l’angolo più povero del mondo, nella regione regna
un forte sbilanciamento nella distribuzione del reddito. In media,
il 20% più ricco della popolazione conta su entrate economiche
20 volte maggiori del quinto più povero. In Brasile, il paese dove ci
sono più iniquità, questo gap raggiunge un rapporto di 1 a 26, un
dato preoccupante se paragonato al 3,4 del Giappone, all’8,4 degli
Stati Uniti e all’8 dell’Europa. Queste differenze nella distribuzione
del reddito si traducono anche in un accesso differenziato ad una
educazione di buon livello, soprattutto per la scuola primaria e
secondaria. L’America Latina è riuscita ad estendere l’accesso
all’educazione primaria, tuttavia la qualità dell’insegnamento rimane
molto bassa. Un altro importante traguardo da raggiungere in questa
regione è quello dell’integrazione economica.
Nel settore del commercio da parte di molti Paesi sono stati ratificati
accordi regionali e bilaterali, di libero scambio, ma il continente non
ha fatto passi avanti verso la costituzione di un’area globale di libero
scambio. Il recente summit dei Presidenti tenutosi a Mar del Plata,
Argentina, ha rivelato divisioni profonde su questo argomento. Se da
un lato la maggioranza dei Paesi si dice favorevole a un’area di libero
scambio in America, una minoranza significativa, che comprende
Brasile, Argentina e Venezuela non intende continuare le negoziazioni
finché gli Stati Uniti non ridurranno i sussidi all’agricoltura. Dall’altra
parte, gli Stati Uniti vorrebbero discutere la questione dei sussidi
all’agricoltura sulla piattaforma del Doha Round dell’Organizzazione
Mondiale per il Commercio. Hanno infatti avanzato un’offerta per
ridurre il supporto all’agricoltura domestica se la stessa iniziativa sarà
intrapresa anche da Europa e Giappone. Una maggiore integrazione
nel continente americano necessita di concessioni da parte di
tutti i Paesi, e a questo proposito l’Europa, in particolare, offre un
insegnamento esemplare all’America. Molte zone dell’America Latina
sono rimaste indietro sul piano dell’informatizzazione perdendo una
importante opportunità che ha rivoluzionato alcuni Paesi di Nord
Europa, Asia e parti dell’India, come dimostrato dalla classifica di
competitività 2005 del Forum dell’economia mondiale. Nell’indice
tecnologico, che misura il livello di innovazione e diffusione tecnologica
nell’economia, l’America Latina cede il passo all’Asia e ai Paesi
industrializzati. Esistono tre sfide principali in questo campo. In primo
luogo i paesi devono migliorare la capacità di incorporare, utilizzare e
applicare nuove tecnologie straniere nei processi produttivi, puntando
Sopra: l’America Latina è
fortemente dipendente da
materie prime come il caffè.
Diversificazione è la parola
d’ordine per consolidare le
economie nazionali.
A destra: investimenti diretti
esteri e nuove tecnologie, come
quelle usate nello stabilimento
Nestlé di lavorazione del latte,
sono la chiave per aumentare
la competitività
10
innanzitutto sugli investimenti diretti esteri. Ma in che modo questo
tipo di investimenti può essere attirato in America Latina? La prova
empirica dimostra come siano indispensabili fattori istituzionali come
l’amministrazione della giustizia, uniti a variabili quali l’apertura degli
scambi, la qualità delle infrastrutture e del capitale umano. La seconda
sfida deve far fronte all’urgenza di innovazione, che non può fare a
meno di maggiori investimenti di ricerca e sviluppo. Attualmente, le
economie dell’America Latina stanziano in media meno dello 0,5% del
PIL in R&S mentre in Paesi tradizionalmente innovatori come la Corea
e la Finlandia questa percentuale raggiunge il 3%. Per aumentare la
produttività e la competitività in America Latina è quindi indispensabile
uno sforzo di R&S significativamente maggiore. L’ultima sfida, ma non
per questo più semplice, fa appello a una maggiore stabilità politica
della regione, un elemento essenziale di sviluppo economico, sociale e
ambientale. L’instabilità politica minaccia gravemente il futuro di alcuni
Paesi della regione andina, i casi più evidenti sono Bolivia, Venezuela
ed Ecuador. La strategia è quella di sfruttare la prosperità attuale per
sancire il progresso delle istituzioni economiche, sociali e politiche
in modo da garantire all’America Latina nel suo insieme un terreno
stabile quando l’attuale congiuntura rallenterà.
Quadro generale:
Nestlé in
America Latina
Marc Pfitzer, Managing Director, FSG, Ginevra
FSG interpreta il punto di vista degli stakeholder di Nestlé
sul beneficio sociale derivante da particolari avanzamenti e
innovazioni della catena del valore e da specifiche iniziative
sociali intraprese dall’azienda per consolidare il proprio contesto
operativo. Tuttavia, queste singole iniziative vanno lette in chiave
d’impatto socio-economico che l’azienda esercita sull’intera
regione: è l’insieme di tutte le attività di Nestlé che dà vigore
alle economie e alle comunità locali. Alcuni indicatori illustrano
i benefici principali derivanti dalle attività e dagli investimenti di
Nestlé in America Latina: opportunità di sviluppo locale grazie
all’approvvigionamento in loco dei beni e dei servizi, opportunità
di educazione e di impiego e prodotti alimentari sicuri
e nutrienti acquistati ogni anno da milioni di abitanti della regione.
Nestlé acquista beni e servizi da fornitori locali per oltre 4
miliardi di CHF sostenendo così indirettamente circa 650 mila
posti di lavoro. Nel continente, Nestlé è a capo di 72 stabilimenti
e di altri uffici in cui trovano impiego oltre 38 000 persone,
remunerate con un salario competitivo. Nestlé raggiunge un
numero stimato di 400 milioni di consumatori. Le vendite
in America Latina e nei Paesi caraibici, non solo del settore
alimentare, si sono attestate a 11,1 miliardi di CHF nel 2005.
{{
È l’insieme di tutte le attività
di Nestlé che dà vigore alle
economie e alle comunità locali
❜❜
Marc Pfitzer, Managing Director,
Foundation Strategy Group, Ginevra
Agricoltura e
approvvigionamento
Produzione
e distribuzione
Prodotti
e consumatori
150 000 fornitori e
sostegno indiretto
a 650 000 posti di
lavoro
38 452
dipendenti
Nestlé
400 milioni di
consumatori
4 miliardi di CHF
in beni e servizi
acquistati
72 fabbriche
attive
Vendite pari a
11,1 miliardi
di CHF nel 2005
11
Agricoltura
e approvvigionamento
“L’esaurimento delle risorse naturali e i problemi
delle comunità rurali influenzano la produttività
agricola. È importante garantire politiche di
agricoltura sostenibile nell’interesse dell’intera
catena alimentare, dal produttore al consumatore.
L’urgenza di questo problema si fa ancora
più sentita se si considerano le previsioni
di un consumo calorico raddoppiato nei prossimi
25 anni, che richiederà una produzione agricola
da due a tre volte maggiore sulla stessa quantità
di terreno coltivato.”
Marc Pfitzer, Foundation Strategy Group
Le pagine successive presentano alcuni esempi
dell’approccio di Nestlé verso un’agricoltura
e un approvvigionamento sostenibili.
Federico Elster Hawkings,
coltivatore di caffè
nicaraguense, esamina
il raccolto della giornata
prima di consegnarlo a uno
stabilimento Nestlé di caffè.
Collaborando con il progetto
di Nestlé Sustainable
Agriculture Initiative (SAI)
12
e con l’esportatore di caffè
ECOM, Federico ha acquisito
nuove capacità di gestione
e sviluppato approcci di
agricoltura sostenibile che
hanno incrementato il suo
business. L’attività di SAI
in Nicaragua è descritta
a pagina 24
13
Agricoltura e approvvigionamento
Creare Valore Condiviso
nell’agricoltura e nell’approvvigionamento
Agricoltura
e approvvigionamento
Produzione
e distribuzione
Impatti della catena del valore
contribuendo allo stesso tempo a implementare
pratiche agricole migliori. Questi sforzi vengono poi
proiettati su scala globale grazie a una partecipazione
attiva in partnership intersettoriali quali la “The
Sustainable Agricultural Initiative Platform”. Intere
regioni hanno visto aumentare la loro produttività
grazie al supporto degli agronomi e degli esperti di
Nestlé. Il prossimo passo per l’azienda sarà quello
di quantificare il contributo dato da quest’impegno
alla soluzione di problematiche fondamentali
dell’agricoltura globale: il potenziamento del reddito
agricolo e dello sviluppo economico in generale,
l’ottimizzazione delle condizioni di lavoro e il
miglioramento della gestione ambientale lungo tutta
la filiera delle materia prime.
Politiche di acquisto
●Approvvigionamento mirato alla qualità e alla sostenibilità
●Ricerca e Sviluppo per raccolti migliori
Creare un contesto per la crescita costante
L’impegno di Nestlé per un’agricoltura sostenibile mira
a ridurre il rischio generato da sostanze contaminanti
già nella fase di approvvigionamento delle materie
prime. Garantisce la qualità e la disponibilità dei
prodotti a prezzi competitivi per i consumatori e fa
appello proprio a quei consumatori che privilegiano
marchi sostenibili e che in tal modo contribuiscono
al progresso sociale, ambientale ed economico.
Questi obiettivi di sostenibilità sono perseguiti
attraverso investimenti volontari e varie attività
svolte nell’ambito della catena del valore di Nestlé.
Gli standard di approvvigionamento aiutano a
mitigare i rischi per la sicurezza. Le attività di ricerca
e l’assistenza diretta ai coltivatori consentono a
Nestlé di soddisfare gli standard di qualità e di brand
Sviluppo agricolo e del fornitore
●Trasferimento di competenze e assistenza agli agricoltori
●Partnership per un’agricoltura sostenibile
14
Prodotti
e Consumatori
Agricoltura e approvvigionamento
MessicoMessico
MessicoMessico
Guatemala
Guatemala
Honduras
Honduras
RegioneRegione
Bolivariana
Bolivariana
El Salvador
Nicaragua
El Salvador
Nicaragua
Costa
Rica
Costa
Panama Panama
Rica
Venezuela
Venezuela
Colombia
Colombia
Centroamerica
Centroamerica
EcuadorEcuador
Brasile Brasile
Perù
Perù
Bolivia Bolivia
Paraguay
Paraguay
AmericaAmerica
australe australe
Cile
Cile
Argentina
Argentina
UruguayUruguay
Brasile Brasile
Numero di agricoltori fornitori di Nestlé*
Coltivatori Coltivatori Produttori
di caffè di cacao del latte
America Australe
Regione Bolivariana
Brasile
Centroamerica
Messico
Totale per coltivazione
3 339
41 310
103 614
29 057
40 655
217 975
721
17 019
7 412
141
6 705
31 996
4 722
9 875
8 556
4 180
7 564
34 897
*Nestlé adotta un sistema di approvvigionamento misto. Il numero degli agricoltori è calcolato dividendo il
numero totale delle tonnellate acquistate per la produzione media per agricoltore per coltivazione
Fonte: Nestlé
15
Agricoltura e approvvigionamento
Politiche per un approvvigionamento
di qualità, sicuro e sostenibile
Le linee guida di Nestlé in materia di
approvvigionamento e i contratti con gli agricoltori
dettano parametri di qualità e metodi di produzione
e fornitura ben precisi. Tali parametri privilegiano,
ad esempio, metodi di agricoltura integrata per
la salvaguardia geologica, idrica, atmosferica,
energetica e della diversità genetica; puntano
a ridurre gli sprechi, sottolineano l’importanza
della tracciabilità delle materie prime nelle
fasi di produzione, logistica e di trasporto e
incoraggiano politiche di prezzo trasparenti. Per
il raggiungimento dei loro obiettivi, i fornitori
ricevono supporto da parte di circa 850 agronomi
aziendali impegnati nel progetto dei servizi
all’agricoltura “Nestlé Agricultural Services” e
da parte di 2 200 buyer di Nestlé, che offrono
assistenza nel processo di approvvigionamento e
supporto diretto ai coltivatori.
Investimenti mirati garantiscono ad alcuni
marchi specifici il riconoscimento di agricoltura
sostenibile. Il programma Partners’ Blend, ad
esempio, aiuta gli agricoltori a coltivare caffè di
elevata qualità, a diversificare le coltivazioni, a
migliorare le loro comunità e i rispettivi standard
di vita. Inoltre, innovando il processo del dopo
raccolto del caffè verde, l’attenzione si concentra
anche sulla tutela ambientale.
El Salvador
Nescafé Partners’ Blend:
Integrare il concetto
di agricoltura sostenibile
nei marchi Nestlé
{{
Il lancio del primo
prodotto equo
e solidale da parte
di Nestlé è un
importante passo
in avanti
❜❜
Ian Bretman, Deputy Director di
Fairtrade Foundation
16
Partners’ Blend, il programma
per un caffè equo e solidale
certificato che applica il suo
approccio sostenibile a comunità
produttive particolarmente
povere in El Salvador ed Etiopia,
va ad aggiungersi ai tanti
programmi di caffè sostenibile
già avviati da Nestlé.
In El Salvador il progetto
è dedicato alle piccole
aziende agricole con meno
di 10 ettari che si trovano ad
affrontare particolari problemi
socioeconomici. I piccoli
proprietari terrieri fanno parte
di quattro cooperative del
commercio equo e solidale
certificate di recente, che
contano una presenza femminile
del 20%. In collaborazione con
ECOM, un esportatore di caffè,
Nestlé offre supporto tecnico,
materiale agricolo e impianti
per aiutare gli agricoltori a
coltivare caffè di alta qualità
e a diversificare le loro attività
estendendole anche alla
produzione di agrumi,
allevamento di pollame, e
piantagioni di alberi.
Sopra: circa il 20% dei
componenti delle cooperative
che forniscono caffè
nell’ambito del programma
Nescafé Partners’ Blend è
rappresentato da donne
Agricoltura e approvvigionamento
Ricerca e sviluppo per raccolti migliori
Quelle del caffè e del cacao sono coltivazioni
importanti per Nestlé. Ecco perché l’azienda ha
investito cospicui capitali in ricerca presso il Centro
di Ricerca di Tours, che ha come scopo quello
di migliorare gli aspetti agronomici, assicurare
raccolti migliori e immuni alle malattie, migliorare
la lavorazione e valorizzare il sapore dei prodotti.
Unitamente a pratiche agricole efficienti, questo
progresso può aiutare i coltivatori a migliorare
il livello della produzione e delle entrate
economiche.
Cacao – piantagioni più produttive grazie
all’embriogenesi somatica
L’identificazione di genotipi superiori, grazie
alle nuove tecniche di selezione delle piante
migliori, è l’elemento chiave per rinnovare le già
impoverite piantagioni di cacao in America Latina
e in altre zone produttrici. Poiché è possibile
lavorare su piante più produttive solo se queste
sono disponibili in grandi quantità, la tecnica di
embriogenesi somatica assume un ruolo rilevante
in quanto consente la derivazione delle piante
partendo da un gruppo di cellule non riproduttive.
Questa tecnica trova già vasta applicazione per il
caffè e altre coltivazioni.
Nel 2000, Nestlé ha iniziato a testarla sul cacao
attraverso progetti in Ecuador e Brasile, con
l’obiettivo di valutare la performance agronomica
e la conformità delle piante Theobroma cacao
A sinistra: i coltivatori delle
cooperative del programma
Partners’ Blend ottengono
accesso a risorse adeguate per
produrre caffè di alta qualità in
modo più efficiente.
Sotto: sono state messe
a disposizione nuove case
ad alcuni lavoratori delle
coperative, una clinica e un
centro di formazione per
migliorare la loro condizione
Ian Bretman, Deputy
Director della Fair Trade
Foundation commenta: “La
portata della crisi globale del
caffè esige una risposta seria
da parte dei grandi torrefattori.
Fairtrade collabora con
organizzazioni di piccoli
proprietari terrieri della
coltivazione del caffè, i più
vulnerabili alle oscillazioni
di mercato, garantendo la
stabilità dei prezzi. Il lancio del primo prodotto
equo e solidale da parte di
Nestlé è un importante passo
in avanti che riconosce il
valore di una certificazione
indipendente secondo
standard internazionali del
commercio equo e solidale, tra
i quali il pagamento dei prezzi
minimi e dei premi sociali
alle organizzazioni agricole.
Siamo ancora agli esordi
ma auspichiamo che Nestlé
estenda questo approccio ad
altri prodotti a base di caffé.”
17
Agricoltura e approvvigionamento
trattate via embriogenesi somatica a confronto con
altri metodi di propagazione delle piante di cacao.
I risultati estremamente promettenti ottenuti nel
periodo 2000-2004 sono stati presentati all’ultima
Conferenza Internazionale del Cacao “International
Cocoa Conference” (Kuala Lumpur, luglio 2005):
lpur mantenendo la stessa architettura
delle piante propagate per seme, queste specie
richiedono circa la metà delle operazioni di
potatura nel corso dei primi tre anni rispetto alle
piante ottenute per innesto o per talea.
lle piante ottenute per embriogenesi somatica
sono più robuste (tronco più largo), anticipano la
produzione di frutti (il primo raccolto avviene con
quattro mesi di anticipo rispetto alle altre specie),
e rivelano una configurazione più uniforme e un
maggiore potenziale produttivo a partire dal terzo
anno dalla piantagione (139 vs. 33 baccelli/20
piante) con chicchi di peso simile.
Caffè – maggiore conoscenza della qualità dei
chicchi e delle caratteristiche sensoriali
Nel 2001, Nestlé e la Cornell University, in
associazione con l’Indonesian Coffee and Cocoa
Research Institute, hanno lanciato un progetto
per tracciare la sequenza dei geni del caffè. Sin
dall’inizio, l’obiettivo era quello di promuovere una
base di conoscenza pubblica immediatamente
accessibile ai coltivatori, per migliorare le
varietà del caffè. Nel 2005, la rivista scientifica
Costa Rica
Il caffè “Grands Crus”
è una realtà fortemente
legata alle piccole
comunità agricole:
il programma Nespresso
AAA programme
A sinistra: Evaristo Sánchez
ha appreso le pratiche di
agricoltura sostenibile
attraverso il Nespresso AAA
programme.
Sotto: il miglioramento
dell’insegnamento scolastico
è un altro obiettivo del
programma.
Pagina a fianco, a sinistra:
Chris Wille della Rainforest
Alliance collabora con Nestlé
e i coltivatori per migliorare la
qualità del caffè.
Pagina a fianco, a destra: le
bacche rosse sono di qualità
AAA, le altre sono di qualità
inferiore
{{
Giorno dopo
giorno ho lavorato
per migliorare
la qualità del mio
caffè applicando
i concetti imparati
❜❜
Evaristo Sánchez,
coltivatore di caffè AAA
18
Secondo uno studio condotto
dalla Banca Mondiale, circa il
10% della produzione globale
di caffè è di ottima qualità: il
cosiddetto “caffè specialità
o gourmet”. Di questa quota,
non più del 10 - 20% soddisfa
gli standard di Nespresso per
i suoi caffè “Grands Crus”.
L’azienda lavora a stretto
contatto con i fornitori di
caffè verde per individuare
caffè di elevata qualità nelle
remote regioni montane dove
operano centinaia, se non
migliaia, di piccoli coltivatori.
Le aziende agricole idonee
per “Grands Crus” vengono
valutate secondo un certo
numero di criteri elaborati
in collaborazione con la
Rainforest Alliance, una ONG
che si dedica alla sostenibilità
della produzione agricola.
Questi parametri comprendono:
laspetti qualitativi come
il ceppo della pianta,
la tipologia del suolo,
le pratiche di raccolta;
lparametri ambientali come
l’utilizzo di fertilizzanti,
la biodiversità e la
conservazione delle acque;
lpolitiche sociali come
abitazioni adeguate, accesso
all’educazione e all’assistenza
sanitaria;
lfattori economici come
i raccolti, la produttività
e i prezzi.
Le aziende agricole idonee
possono diventare Partner
Agricoltura e approvvigionamento
Theoritical and Applied Genetics e la rivista Nature
approfondiscono e sottolineano l’esito della
ricerca, culminata con l’identificazione di 13 000
geni del caffè. La metà di questi era legata a
specifiche funzioni metaboliche che hanno aiutato
a spiegare le diverse fasi di sviluppo delle bacche e
dei chicchi di caffè e la qualità comparativa. Steve
Tanksley, professore di selettocoltura e genomica
presso la Cornell University e co-direttore del
progetto insieme al Dr Vincent Pétiard di Nestlé
Plant Sciences, ha commentato il valore della
ricerca per i Paesi in via di sviluppo: “Questa
ricerca può aiutare i coltivatori e le persone
coinvolte in tutto il mondo nella lavorazione del
caffè a migliorare i livelli di qualità e produttività.”
{{
Sappiamo che
dobbiamo aiutare i
coltivatori a ottenere
raccolti di qualità
superiore
❜❜
Chris Wille,
Rainforest Alliance, Costa Rica
del programma Nespresso
AAA Sustainable Quality. La
conseguente collaborazione
con i fornitori garantisce che
si possa risalire alle singole
aziende agricole produttrici
dei chicchi, consentendo in
questo modo la tracciabilità
fisica ed economica.
I coltivatori di caffè che
partecipano al programma
ricevono non meno del
75% del valore di esportazione
del caffè.
Evaristo Sánchez, un
agricoltore che coltiva caffè
AAA a San Ramón, Costa
Rica, racconta: “Ho iniziato
a comprendere i concetti
di sostenibilità quando ho
cominciato a vendere il mio
caffè a Nespresso.
Giorno dopo giorno ho
lavorato per migliorare
la qualità del mio caffè
applicando i concetti imparati.
Ora capisco che essere
sostenibili, economicamente,
socialmente ed
ecologicamente, è importante
per il futuro dei miei figli.”
Chris Wille, a capo del
programma di sostenibilità
agricola della Rainforest
Alliance “Rainforest Alliance’s
Sustainable Agriculture
Programme” con sede in
Costa Rica, aggiunge:
“L’idea di Nespresso fa
appello a noi. Sappiamo che
dobbiamo aiutare i coltivatori
a ottenere raccolti di qualità
superiore.
Se riusciamo a incoraggiare
approcci ecosostenibili
e allo stesso tempo a
garantire migliori condizioni
di vita per gli agricoltori,
allora avremo ottenuto
un risultato notevole.
La combinazione di qualità e
sostenibilità nella coltivazione
del caffè è un concetto
innovativo ed eccezionale.”
19
Agricoltura e approvvigionamento
Trasferimento di competenze e assistenza
agli agricoltori
Sfruttando la collaborazione con istituti locali,
Nestlé diffonde tecnologie di selezione e
riproduzione nelle regioni produttrici. In Messico,
ad esempio, l’azienda ha fondato INIFAP,
un’agenzia di governo specializzata nello sviluppo
agricolo, che ha implementato un programma
di riproduzione per la coltivazione su vasta scala
delle piante di caffè Robusta.
Piante forti e ben adattate non bastano a
garantire raccolti migliori. Ecco perché gli
agronomi di Nestlé istruiscono i coltivatori sulle
tecniche di trattamento dei campi e di raccolta
così come dei processi del dopo raccolta, quali
la lavorazione del caffè verde, la selezione, la
classificazione, la conservazione e il trasporto.
Colombia
Garantire la fornitura
e contemporaneamente
incentivare le economie
rurali, Caquetá
{{
Il nostro bestiame
produce una media
di 9 o 10 litri di latte
al giorno mentre
30 anni fa non ci
saremmo aspettati
più di 2 litri per capo
❜❜
Rufino Chindicué,
produttore di latte di Caquetá
e fornitore Nestlé
20
Migliore alimentazione
animale
Nestlé e il Centro Internazionale
di Agricoltura Tropicale hanno
promosso la coltivazione di
1,4 milioni di ettari di pascoli
per garantire un sufficiente
apporto di proteine ai bovini.
L’introduzione dell’arachis
pintoi ha arricchito il terreno
di azoto favorendo la crescita
dell’erba nativa, brachiaria.
Per compensare la carenza di
minerali nell’erba, Nestlé ha
sviluppato un sale minerale
ricco di fosforo che viene
oggi usato come integratore
alimentare per i bovini.
In questo modo la produzione
media di latte per capo è
salita di quattro litri al giorno.
SAIN, l’iniziativa per l’agricoltura sostenibile di
Nestlé “Sustainable Agriculture Iniziative Nestlé”
si concentra sull’assistenza ai coltivatori da parte
dell’azienda. Dal punto di vista dei produttori,
SAIN significa consulenza di esperti e accesso
alle agrotecnologie più evolute per aumentare
la produttività, tutelare l’ambiente, ridurre i costi
di produzione e incrementare il reddito agricolo.
Maggiori raccolti implicano anche la possibilità
di diversificare le coltivazioni in modo da limitare
la vulnerabilità degli agricoltori di fronte alle
oscillazioni dei prezzi. A sua volta, un prodotto di
migliore qualità garantisce a Nestlé una maggiore
coerenza qualitativa sul prodotto finito.
L’assistenza prestata da Nestlé ai coltivatori
Miglioramenti grazie
alla genetica
Grazie a una profonda
conoscenza delle condizioni del
suolo, Nestlé ha sviluppato una
specie bovina particolarmente
adatta al clima della regione.
In condizioni di sole cocente
e di lunga esposizione alla
luce, con temperature medie
di 25°C, otto mesi di pioggia
all’anno e la diffusione di
malattie tropicali endemiche,
le ben note mucche da latte
europee, come la Holstein o la
Brown Swiss, non avrebbero
soddisfatto gli standard
di produzione. Nestlé ha
creato una nuova specie
dall’incrocio di Brahman e
Girolando, in grado di adattarsi
perfettamente alle condizioni
climatiche garantendo una
produzione eccellente di latte.
Sviluppo delle
infrastrutture agricole
Attraverso finanziamenti,
Nestlé ha promosso
l’implementazione di recinti
attraversati da corrente
per la suddivisione della
terra in aree più piccole
chiamate “potreros”. Queste
garantiscono che il bestiame
consumi tutto il foraggio
disponibile, aumentando così
la produttività del terreno.
Nestlé ha sostenuto anche la
costruzione di piccoli bacini
idrici, che rappresentano l’unica
fonte in periodi di siccità.
Rufino Chindicué,
agricoltore e fornitore di
Nestlé spiega: “Grazie a
Agricoltura e approvvigionamento
dell’America Latina si basa su decenni di
esperienza, precisamente nello sviluppo delle
aree di raccolta del latte. Oggi si stima che per le
principali materie prime di Nestlé, caffè, cacao e
latte, l’approvvigionamento e/o l’assistenza agli
agricoltori incida sul lavoro e sul reddito di oltre
250 000 famiglie agricole in tutto il continente.
vive in quest’area (455 000 su 44 milioni di abitanti)
e si tratta quasi esclusivamente di allevatori o
produttori di riso, mais, yucca o palme.
La produzione agricola rappresenta solo lo 0,6%
del PIL (2004).
Oltre 30 anni fa, quando Nestlé arrivò in questa
regione, diversi fattori suggerivano la potenzialità
di questa zona per la produzione di latte: oltre1 000
ettari di praterie inadeguate per l’attività agricola,
erba nativa perfetta per il pascolo, la presenza di
zebu e la disponibilità di finanziamenti locali.
Nel 1978, l’azienda ha inaugurato un impianto di
precondensazione in Florencia, al quale è seguito un
impianto di raffreddamento di ampia portata nel 1986
che, dopo i lavori di allargamento nel 1992 in solo 2
Sviluppo dell’area di raccolta del latte
in Colombia
Caquetá è una regione povera della Colombia
vicina al bacino amazzonico e rappresenta un caso
esemplare dell’impegno globale di Nestlé nello
sviluppo delle aree di raccolta del latte.
Poco più dell’1% della popolazione colombiana
Sopra: I contenitori del latte
vengono verificati prima di
raggiungere gli stabilimenti
Nestlé
A destra: mucche da latte
attraversano il fiume Caguán
di Caquetá.
Pagina a fianco, in alto:
Rafael Torrijos è presidente
del Cattle Farming Committee
di Caquetá.
Pagina a fianco, in basso:
il latte viene trasportato
su barche verso il punto
di raccolta Nestlé
tutte queste innovazioni, il
nostro bestiame produce una
media di 9 o 10 litri di latte
al giorno mentre 30 anni fa
non ci saremmo aspettati
più di 2 litri per capo, che
venivano perlopiù usati per
la produzione di formaggio
economico locale. Per noi è
una differenza notevole”.
Rafael Torrijos, presidente
del Cattle Farming Committee
(Comitato per l’allevamento
di bestiame) di Caquetá
aggiunge: “Grazie a una
crescita media del 7% annuo,
oggi produciamo 400 000
litri di latte al giorno.
Questi risultati fanno di Nestlé
il principale promotore e
catalizzatore di sviluppo della
regione.” Quest’opinione
è stata condivisa dal
Governatore del Dipartimento
che, nel marzo 2005, ha
insignito Nestlé con il più alto
riconoscimento, “El Coreguaje
de Oro”, per la sua presenza
costante e il contributo
continuo allo sviluppo della
regione.
21
Agricoltura e approvvigionamento
anni, ha addirittura raddoppiato la sua capacità.
Parallelamente alla diffusione dei punti di
raccolta, sono stati installati numerosi serbatoi di
raffreddamento in tutta la regione. I dati al 1999
indicano che 170 serbatoi di raffreddamento sono
stati acquisiti dagli agricoltori, grazie all’intervento
di istituti di credito come il Banco Agrario e
FINAGRO.
Attualmente, Nestlé raccoglie il 51% del latte
prodotto nei 15 comuni del dipartimento e impiega
28 periti per assistere i coltivatori nell’utilizzo di
nuove tecnologie, nella selezione dei migliori
capi di bestiame, nelle tecniche di alimentazione
animale, nello sviluppo dell’azienda agricola e
nella ricostruzione di strade. Dopo più di 30 anni
di raccolta del latte con tutti i tipi di mezzi possibili,
compresi carri trainati da animali, autocarri e chiatte,
ben 2 500 agricoltori hanno ora consolidato una
delle più promettenti aree di raccolta del latte nella
Colombia meridionale. Sebbene la produzione di
latte in questa zona rappresenti solo il 2% della
produzione totale del Paese, questa rimane una
fonte di reddito essenziale per la regione.
Gli investimenti di Nestlé in quest’area non si
fermano: si progetta di raddoppiare la capacità degli
impianti di precondensazione dello stabilimento di
Florencia, portandola a 400 000 litri giornalieri entro
il 2009, e di aiutare gli allevatori e le cooperative
ad acquisire altri 300 serbatoi per aumentare la
capacità della catena di raffreddamento.
Messico
Intervista ad Alfredo
Zamarripa, INIFAP
coltivazioni di ottima qualità e
aumentare le loro entrate
economiche.
Il fatto che anch’io sia un
coltivatore di caffè è
fondamentale. Se fossi solo
uno studioso rischierei di
perdere alcune sfumature
dell’intero ciclo del caffé.
Ma se si è coltivatori,
e si conoscono i problemi del
settore, è più facile capirne le
esigenze e in che modo si può
trarre vantaggio dalla
tecnologia.”
{{
Il fatto che
anch’io sia un
coltivatore di caffè
è fondamentale.
Se fossi solo uno
studioso rischierei
di perdere alcune
sfumature dell’intero
ciclo del caffé
❜❜
Alfredo Zamarripa,
esperto e studioso INIFAP
22
Alfredo Zamarripa è
responsabile delle coltivazioni
industriali presso l’INIFAP
Institute del Chiapas, Messico.
“Ho condotto ricerche pratiche
con il Centro di Ricerca Nestlé
per il mio PhD (Dottorato di
Ricerca) in Francia. È stato il
mio supervisor a suggerire di
avviare un progetto basato
sulle mie ricerche proprio
qui in Messico. In un breve
incontro abbiamo subito
trovato un accordo sulle
diverse aree di ricerca da
sviluppare in questo progetto,
che ha avuto come esito lo
sviluppo di otto cloni
selezionati di elevata qualità
industriale, immuni a molte
malattie e capaci di produrre un
raccolto quattro volte superiore
alla produzione normale. Sono
fiero di prendere parte a questo
modello di lavoro perché sono
convinto che darà un
contributo rilevante per aiutare
i coltivatori di caffè messicani a
superare la crisi attuale.
Implementando le tecniche che
abbiamo sviluppato, i
coltivatori possono ottenere
Agricoltura e approvvigionamento
Partnership per un’agricoltura
sostenibile
Nestlé condivide le proprie esperienze di sviluppo
agricolo e i propri risultati, ben consapevole
che nessuna azienda può soddisfare da sola le
esigenze globali di produzione alimentare.
Nel 2000, Nestlé ha unito le proprie forze
con quelle di Danone e Unilever per creare la
“Sustainable Agricolture Initiative Platform”:
un’iniziativa del settore che oggi annovera 20
tra le principali aziende del commercio e della
produzione alimentare, tutte unite per lo sviluppo
di un’agricoltura globale sostenibile.
Nel contesto di SAI, Nestlé è attualmente
coinvolta in tre progetti pilota ai quali collaborano
organizzazioni commerciali come ECOM in
Nicaragua, Volcafé in Guatemala e NKG in
Vietnam, con lo scopo di sviluppare un modello
esaustivo per la produzione di caffè sostenibile e
dedicato ai piccoli coltivatori.
Il progetto è partito nel marzo 2004 e vede
coinvolti 175 coltivatori ECOM di caffè Arabica
tradizionale, distribuiti in tre comunità nella riserva
della Biosfera di Bosawas nel nord del Nicaragua.
Questa riserva occupa 1 223 ettari a un’altitudine
che va dai 600 ai 1 200 m.
Questo progetto elabora criteri sostenibili per
i piccoli produttori di caffè considerando dieci
dimensioni, quattro concentrate su standard
ecologici, quattro su criteri sociali e due sui temi
di organizzazione e diversificazione. Il progetto
supporta inoltre la modernizzazione delle
Nel mondo
Intervista con Didier
Lebret, dirigente di SAI
Platform
{{
Il nostro scopo è
quello di rendere
l’agricoltura
sostenibile l’unica
forma di agricoltura
❜❜
Didier Lebret,
dirigente SAI Platform
“Nestlé è uno dei fondatori di
Sustainable Agriculture Iniziative
Platform, un’associazione
del settore alimentare che
promuove l’agricoltura
sostenibile prendendo in
considerazione gli aspetti
economici, ecologici e sociali
della produzione agricola. Come
tutte le aziende alimentari,
Nestlé deve fare affidamento su
una fornitura a lungo termine
di materie prime agricole e ha
capito che l’agricoltura non
è sempre così produttiva ed
efficiente come potrebbe essere.
È un dato di fatto che alcuni
metodi di produzione agricola
accelerano l’esaurimento delle
risorse naturali e che le strutture
poco funzionali e sbilanciate
di alcune forniture alimentari,
come quella del caffè, hanno
impatti sociali ed economici
negativi sulle condizioni di vita
degli agricoltori. Un’azienda
da sola non può diffondere
pratiche sostenibili. Ecco
perché SAI Platform promuove
l’agricoltura sostenibile in
modo precompetitivo e agevola
il dialogo con i produttori e gli
altri stakeholder coinvolti nella
catena alimentare.
Il nostro scopo è quello di
rendere l’agricoltura sostenibile
l’unica forma di agricoltura,
lavorando per il miglioramento
continuo, perfezionando
e portando a compimento
le iniziative esistenti e
producendo secondo modalità
economicamente praticabili.
L’esperienza di Nestlé, in
particolare nel settore del
caffè, è stata di grande aiuto
nell’accelerare il processo di
sviluppo dei ‘Principi e delle
Politiche’ per questa coltivazione
e per tutti i lavoratori coinvolti,
pur partecipando anche
ad altri tipi di produzione,
come ad esempio quella dei
latticini, dei cereali e della frutta.
Nestlé ha avviato numerosi
progetti per testare le pratiche
di SAI Platform in America
Latina nel settore del caffè. Il
prossimo passo sarà quello
di imparare dai risultati di tutti
i progetti pilota, perfezionare
la nostra consulenza ai
lavoratori coinvolti, sviluppare
strumenti pratici e coinvolgere
nell’impegno per una vasta
diffusione delle politiche
sostenibili un ampio gruppo di
stakeholder.”
23
Agricoltura e approvvigionamento
infrastrutture agricole, come l’introduzione di
vasche di trattamento delle acque e una nuova
scuola per i bambini di queste comunità.
Allo stesso modo, Nestlé fa parte del comitato
direttivo delle 4 C, il Codice di Condotta per le
Comunità del Caffè (CCCC) (Common Code for the
Coffee Community): una piattaforma che lavora
sulle linee guida per il commercio e la coltivazione
di caffè sostenibile, ed è membro della Sustainable
Coffee Partnership, un forum di dialogo per
tutti gli stakeholder promosso da UNCTAD
e dall’”International Institute for Sustainable
Development”.
Per quanto riguarda il settore del cacao, Nestlé è
membro della World Cocoa Foundation e supporta
Alleanze e
diversificazione
Varietà e
biodiversità
10
Utilizzo, conservazione
e protezione
risorse idriche
8
Organizzazione
del produttore
6
Gestione
integrata
4
2
0
Gestione
terreno,
sprechi e scarti
Lavoro e
educazione
minorile
Salute
Salari
Condizioni di vita
dei lavoratori agricoli
Nicaragua
Progetto SAI con
l’esportatore di caffè
ECOM
{{
Il progetto
supporta inoltre la
modernizzazione
delle infrastrutture
agricole, come
l’introduzione
di vasche di
trattamento delle
acque e una nuova
scuola per i bambini
❜❜
24
L’impegno di Nestlé con
l’esportatore di caffé verde,
ECOM, e i coltivatori di caffé
in Nicaragua si traduce in un
progetto che si pone diversi
obiettivi:
lconsolidare l’imprenditorialità
e le abilità manageriali dei
produttori;
lstabilire collegamenti
tracciabili e trasparenti tra
produttore ed esportatore;
lpromuovere e agevolare
pratiche sostenibili attraverso
l’assistenza tecnica;
lmigliorare le condizioni
di lavorazione agricola in
sito, i costi di produzione e il
controllo qualità; lelaborare e validare un
sistema effettivamente
praticabile di monitoraggio
dell’adempimento alle linee
guida di SAI Platform.
Sopra: un tecnico di ECOM
mostra al coltivatore Silverio
Hernández Chévez come usare
un erogatore di feromone
per eliminare i parassiti,
come alternativa all’utilizzo di
insetticidi.
A sinistra: il coltivatore di caffè,
Federico Elster Hawkings
discute di gestione agricola con
l’ingegnere di ECOM.
Nella pagina a fianco: Gerardo
Martínez Areas di Waslala,
Nicaragua, testa la qualità del
suo caffè
Agricoltura e approvvigionamento
i progetti di certificazione in collaborazione con
partner di settore, l’OIL, le istituzioni e altri esperti
del lavoro.
Attraverso il loro impegno personale, attivo nei
forum degli stakeholder, come l’Evian Group o
l’International Food and Agriculture Trade Policy
Council, gli esperti di Nestlé mettono la loro
esperienza e professionalità al servizio di strategie
per un sistema globale alimentare più aperto ed
efficiente. Queste piattaforme fanno appello alla
liberalizzazione dell’agricoltura, alla riduzione dei
sussidi iniqui del commercio e a un accesso più
vasto al mercato come variabili per accelerare la
crescita economica nei Paesi in via di sviluppo e,
in definitiva, favorire i consumatori di Nestlé.
25
Produzione
e distribuzione
“La sfida in questa fase della catena del valore,
consiste nel garantire simultaneamente la
sicurezza alimentare, la crescita, la tutela
dei lavoratori e l’elaborazione di solide
pratiche ambientali. Nestlé può determinare
l’elaborazione di procedure operative più severe
e contribuire a una produzione alimentare più
sicura e sostenibile su larga scala.”
Mark Kramer, Foundation Strategy Group
Le pagine seguenti riportano esempi
dell’approccio di Nestlé verso i collaboratori,
le strutture produttive e l’ambiente.
Un dipendente Nestlé
sposta le barrette di
cioccolato Sahne-Nuss nello
stabilimento di Maipú, Cile.
Nell’agosto 2005, durante
una visita allo stabilimento,
l’ex Presidente cileno Ricardo
Lagos descriveva Nestlé come
un “modello di responsabilità
aziendale.” Ulteriori
approfondimenti a pagina 33
26
27
Produzione e distribuzione
Creare Valore Condiviso nella produzione
Circa la metà di tutti gli stabilimenti Nestlé ha
sede nei Paesi in via di sviluppo e l’approccio
generale dell’azienda si concretizza in
investimenti locali, sia per la produzione che
per il consumo. Gli standard aziendali di Nestlé
dettano procedure operative di produzione
principalmente volte a garantire la sicurezza
alimentare, la crescita e la tutela del personale
nonché politiche ambientali rigorose. Nei 72
stabilimenti in America Latina, Nestlé crea
opportunità di sviluppo economico e applica
l’elaborazione di procedure operative più severe
nelle comunità in cui opera.
I costanti progressi di Nestlé in tema di
sicurezza, lavoro e ambiente limitano l’impatto
Impatti della catena del valore
Produzione
e distribuzione
Politiche ambientali, sul lavoro e sulla sicurezza
●Sicurezza alimentare grazie a standard operativi ottimizzati
●Politiche del lavoro di mutuo interesse
●Migliori standard ambientali
Creare un contesto per la crescita costante
Agricoltura
e approvvigionamento
ambientale della produzione alimentare.
Gli ottimi standard riportati di seguito sono
stati sperimentati e applicati nell’ambito di
numerose iniziative in America Latina.
Il rispetto di rigorosi parametri ambientali è
una caratteristica particolarmente visibile nel
corso di tutte le operazioni della Società. La
sfida di Nestlé, nello svolgimento delle proprie
attività, è di dimostrare l’osservanza di ulteriori
parametri senza limitarsi al miglioramento
continuo ma impegnandosi pubblicamente per il
raggiungimento di obiettivi specifici.
Migliori standard sulla sicurezza alimentare e sviluppo
della forza lavoro
●Gestione del rischio di sicurezza alimentare
●Creazione di posti di lavoro nella comunità
28
Prodotti
e consumatori
Produzione e distribuzione
Messico
Guatemala
El Salvador
Honduras
Nicaragua
Costa
Rica
Panama
Venezuela
Colombia
Ecuador
Brasile
Perù
Bolivia
Paraguay
Cile
Argentina
Uruguay
La presenza di Nestlé in America Latina
America Australe
Regione Bolivariana
Brasile
Centroamerica
Messico
Sede centrale regionale
Sede nazionale Nestlé
Stabilimento Nestlé
Stabilimento Nestlé Purina Pet Care
Stabilimento DPA (Dairy Partners Americas)
Fonte: Nestlé
29
Produzione e distribuzione
Sicurezza alimentare grazie a standard
operativi ottimizzati
I sondaggi tra i consumatori e il parere degli analisti
indicano che Nestlé ha chiaramente costruito le
proprie attività basandosi sulla qualità del prodotto
piuttosto che su una politica di abbassamento dei
prezzi. Il marchio Nestlé su un prodotto è garanzia
di sicurezza al consumo, adempimento di tutte le
normative e conformità ai rigorosi standard di qualità.
Il modello aziendale di Nestlé si affida alla qualità
come catalizzatore principale delle preferenze del
consumatore e di redditività. Elevati standard qualitativi
si traducono in minor rischio di errore, minore spreco e
maggiore produttività. Con la stessa attenzione con cui
persegue l’osservanza delle norme, Nestlé non scende
a compromessi nemmeno sul piano della qualità
alimentare. Il passo successivo è la soddisfazione delle
Cile
La sicurezza alimentare
inizia nell’azienda agricola
A destra: l’agronomo di
Nestlé, Mario Vásquez, parla
della qualità del latte con un
coltivatore cileno.
Pagina a fianco, in alto:
l’autista di Nestlé
Roberto Rosas Santana
aiuta a gestire il sistema di
tracciabilità della sicurezza
alimentare raccogliendo
campioni e testando il latte
prima che venga caricato sul
suo autocarro.
Pagina a fianco, in basso:
quando arrivano allo
stabilimento Nestlé di Ocotlán
in Messico, gli autocarri
devono essere puliti e
ispezionati prima di accedere
al perimetro della fabbrica
30
aspettative individuali attraverso l’offerta di prodotti
che rispondano positivamente alle aspettative dei
consumatori in tema di valori nutrizionali, comodità
(ad esempio facilità di preparazione), imballaggio,
dimensioni, scadenza e freschezza del prodotto.
I parametri di sicurezza sono stabiliti per ciascuna
categoria di prodotto in base alle esigenze specifiche
del consumatore finale. I requisiti per i prodotti destinati
ai neonati sono i più severi: devono garantire l’apporto
di tutti i nutrienti indispensabili per ogni fascia di età,
poiché potrebbero essere l’unica fonte di alimentazione
nei primi mesi di vita. Nestlé applica etichette e
istruzioni di preparazione chiare per assicurare che i
prodotti vengano dosati, conservati e usati in modo
corretto dai genitori o da chi ne fa le veci.
Produzione e distribuzione
Gestione del rischio di sicurezza alimentare
Sistema di Preallarme
Nonostante la conoscenza sempre più ampia e
approfondita delle problematiche di sicurezza
alimentare, degli efficaci sistemi di gestione e
modelli normativi più severi e affidabili, è possibile
che emergano ancora problemi imprevisti man
mano che la catena produttiva si fa più complessa.
Per individuare rischi e minacce che potrebbero
insorgere, l’azienda ha costituito Early Warning
System for Food Safety.
Questa unità è rappresentata da un team
centrale composto da otto esperti delle principali
aree di sicurezza alimentare: agricoltura e materie
prime, sicurezza chimica e sostanze contaminanti,
microbiologia, autenticità, sicurezza nutrizionale
e imballaggio. Il team collabora inoltre con
una rete di circa 150 contatti in tutto il mondo,
operativi all’interno di Nestlé e nei laboratori
e istituti indipendenti. La rete svolge compiti
di sorveglianza, raccogliendo informazioni
e prove di potenziali rischi e problematiche.
I dati vengono valutati scientificamente presso
il Centro di Ricerca Nestlé.
Se viene identificato un rischio, Nestlé informa
preventivamente i propri concorrenti di settore e,
ove necessario, avverte le autorità competenti.
Nestlé collabora anche con le istituzioni locali
per migliorare le tecniche di produzione alimentare
e ridurre potenziali rischi alla salute pubblica.
Nestlé Brasile, ad esempio, ha lavorato con la
Federal University di San Paolo per istituire un
{{
Il modello
imprenditoriale
di Nestlé si affida
alla qualità come
catalizzatore
principale delle
preferenze del
consumatore e
di redditività
❜❜
31
Produzione e distribuzione
laboratorio di microbiologia e bromatologia
dedicato alle scienze alimentari. Il laboratorio non
esegue solo ricerche ma svolge anche attività
di consulenza per i venditori ambulanti di generi
alimentari e i piccoli rivenditori brasiliani sulle
buone pratiche di gestione dei generi alimentari.
Sia come singola azienda che come parte di
un’organizzazione di settore, Nestlé riconosce
l’importanza del dialogo con le autorità per la
sicurezza alimentare nazionali e internazionali
come l’Organizzazione Mondiale della Sanità o
l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura
delle Nazioni Unite. Questa cooperazione contribuisce
allo sviluppo di norme di sicurezza alimentare e di
tecniche di analisi più rigorose e precise.
Messico
Standard di sigillo
di garanzia Nestlé:
un esempio in fabbrica
{{
Regolarmente
vengono condotti
controlli interni
per verificare il
rispetto dei Principi
di Produzione Nestlé
❜❜
Sopra: la sicurezza alimentare
dei latti NAN formulati per
l’infanzia viene testata dagli
esperti dello stabilimento
di Ocotlán
32
Lo stabilimento di Ocotlán in
Messico è il nostro maggiore
centro produttivo di latti per
l’infanzia in tutta l’America Latina.
Qui si producono oltre 25 000 t
di latte per la prima infanzia e
di proseguimento NAN. Dalla
sua inaugurazione nel 1935, il
complesso è stato rinnovato
per ridurre i rischi di sicurezza
alimentare. Come in tutti gli
altri stabilimenti, sono state
esaminate le linee di produzione
per identificare eventuali fattori
di rischio. Sono stati poi stabiliti
misure e punti critici di controllo.
Per assicurare l’impegno di tutti
verso gli standard di qualità,
sono stati promossi corsi di
formazione per i dipendenti, i
collaboratori a tempo determinato
e i collaboratori indipendenti.
Regolarmente vengono
condotti controlli interni per
verificare il rispetto dei Principi di
Produzione Nestlé. Infine, prima
di essere distribuito, ogni lotto
di prodotto viene analizzato dal
team di controllo che accerta
la conformità ad altri requisiti
di sicurezza e qualità. Queste
verifiche comprendono la
valutazione microbiologica e un
esame analitico dettagliato dei
micronutrienti e delle vitamine.
Solo a questo punto, e con ogni
unità di consumo contrassegnata
da un numero di lotto indelebile
che codifica tutte le condizioni
del processo e gli ingredienti
usati, il prodotto lascia lo
stabilimento di produzione.
Produzione e distribuzione
Investire nel capitale umano
La capacità competitiva internazionale dell’azienda
dipende fortemente da una forza lavoro qualificata,
formata da Nestlé o proveniente da un contesto
educativo e industriale di prim’ordine.
Il trattamento equo e la crescita professionale
dello staff aziendale e della forza lavoro locale
sono investimenti a lungo termine assolutamente
irrinunciabili perché rinforzano i presupposti di
crescita e di sviluppo economico dei territori in cui
opera Nestlé.
La capacità di assumere migliaia di dipendenti
ogni anno rappresenta un contributo importante
per le generazioni future in quanto garantisce
una fonte di reddito a famiglie e comunità
che possono di conseguenza accedere a una
Cile
L’ex Presidente Lagos
descrive Nestlé come un
“modello di responsabilità
sociale d’impresa”
educazione e a un’assistenza sanitaria migliori,
innalzando i propri standard di vita.
L’ex Presidente Ricardo Lagos
ha sottolineato, nella sua
visita alla fabbrica di Maipú
nell’agosto 2005, le ottime
politiche del lavoro di Nestlé.
In particolare, ha lodato
la creazione di nuovi posti
di lavoro nel Paese e l’elevata
adesione da parte dei
dipendenti alla sottoscrizione
volontaria di un programma
di assistenza per la
disoccupazione.
L’ex Presidente Lagos tiene
un discorso presso la fabbrica
di Nestlé a Maipú
Colombia
Il Presidente Alvaro Uribe
Vélez riconosce l’impegno
di Nestlé nella regione
“L’onorificenza che consegno
oggi a Nestlé a nome del
popolo colombiano è il
riconoscimento dei suoi saldi
valori, dell’etica aziendale,
del lavoro svolto per lo sviluppo
e la crescita del nostro paese
e per aver migliorato la qualità
della vita della sua gente.”
Agosto 2004
Il presidente Alvaro Uribe Vélez
(a sinistra) consegna al Capo
Nestlé per il mercato colombiano,
Juan Carlos Marroquín,
l’”Orden Nacional al Mérito”
nell’agosto 2004
33
Produzione e distribuzione
Politiche del lavoro di interesse comune
I rapporti con i propri collaboratori seguono le
linee guida della Politica delle Risorse Umane di
Nestlé, che si adattano di volta in volta al contesto
legislativo e normativo locale e fanno appello al
buon senso di ciascun individuo coinvolto.
La fiducia e il rispetto reciproco sono alcuni
dei principi fondamentali e non tollerano
discriminazioni o molestie di alcun tipo. I dirigenti
sono responsabili di offrire ai propri collaboratori
una remunerazione equa e competitiva nonché
opportunità di formazione continua. Ogni
dipendente viene stimolato a responsabilizzarsi
sui propri obiettivi di crescita professionale.
Nel caso in cui le operazioni di uno stabilimento
dovessero risultare economicamente insostenibili,
Colombia
La gestione di un’azienda
in zone di conflitto
{{
Nonostante
l’incessante
conflitto armato che
affligge il paese,
Nestlé non
intende rinunciare
al proprio impegno
in Colombia
❜❜
Juan Carlos Marroquín,
Responsabile di mercato
(Colombia, Venezuela ed
Ecuador) regione Bolivariana
34
Juan Carlos Marroquín,
Responsabile di mercato della
regione Bolivariana (Colombia,
Venezuela ed Ecuador), spiega
come Nestlé riesce a esercitare
le proprie attività in un contesto
di incessanti conflitti civili in
Colombia.
“Le prime attività di Nestlé in
Colombia risalgono al 1944 con
lo stabilimento di Bugalagrande.
Oggi gestiamo cinque siti
industriali e vendiamo i nostri
prodotti in ben 12 città. In
tutto il Paese si contano 1400
dipendenti, 7500 fornitori, 3800
dei quali sono piccoli produttori
di latte, che collaborano con
Nestlé. Gli investimenti locali
hanno raggiunto i 17 milioni
di USD negli ultimi tre anni e
sono già stati stanziati altri 20
milioni di USD per aumentare la
capacità produttiva dell’azienda
nei prossimi tre anni.
Nonostante l’incessante
conflitto armato che affligge
il Paese, Nestlé non intende
rinunciare al proprio impegno
in Colombia. Conduciamo le
nostre attività mantenendo una
posizione neutrale e di forte
dedizione all’attività aziendale.
Una delle nostre principali aree
di raccolta del latte si trova in
una zona di conflitto nel sud del
Nestlé si impegna a ridurre il più possibile il disagio
sociale derivante.
Sostegno ai dipendenti e ai diritti umani
I dipendenti di Nestlé sono liberi di unirsi in
qualsiasi forma associativa. Infatti, anche in
periodi di disaccordo, l’azienda ritiene tale libertà
coerente con il suo impegno a sostenere la propria
competitività a lungo termine. Nestlé riconosce
l’importanza di una comunicazione diretta e
frequente con i propri dipendenti, appartenenti
o meno ad associazioni sindacali. I rapporti con i
sindacati sono stabiliti rispettando rigorosamente
la legislazione nazionale, le pratiche locali e le
raccomandazioni alle quali Nestlé ha aderito
Paese (Caquetá). Negli ultimi 30
anni le sue attività non sono mai
state interrotte o prese di mira
né da parte dei guerriglieri né
da parte delle forze paramilitari,
molto attivi nella zona.
Ciononostante, alcuni nostri
dipendenti sono rimasti coinvolti
nel fuoco incrociato, che ha
visto cadere vittime sia tra il
personale dirigente che quello
operaio. Questa situazione ci ha
spinto a rinvigorire i nostri sforzi
di collaborazione con le autorità
e i sindacati per proteggere i
nostri rappresentanti sindacali,
gli operai e dirigenti. “Altro
punto fondamentale per il
mantenimento delle attività è
la nostra posizione favorevole
verso il diritto di associazione
dei lavoratori. I Principi Aziendali
Nestlé appoggiano la Libertà
di Associazione e riconoscono
effettivamente il diritto di
contrattazione collettiva.
La percentuale dei nostri
lavoratori iscritti ai sindacati
in Colombia è quasi del 60%,
rispetto a poco meno del 5%
della media nazionale.
Abbiamo collaborato nella
veste di partner privilegiato
con i sindacati e raggiunto
accordi importanti nelle fasi di
negoziazione di contrattazione
collettiva negli stabilimenti
di Bugalagrande e
Produzione e distribuzione
29 911
38 452
Dati medi principali 2003-2005 per l’America Latina
Occupazione
Formazione continua
Dal 1986 la situazione
occupazionale in America
Latina è cresciuta passando
115 000
da 29 911 a 38 452 posti
di lavoro all’inizio del 2005.
Le donne rappresentano il 29%
Nel corso del 2005, i dipendenti
dei dipendenti: un aumento
Nestlé in America Latina hanno
del 3% rispetto al 2003.
trascorso oltre 115 000
Il 24% delle promozioni di
giornate lavorative assistendo
carriera del 2005 è riferito a
a corsi di formazione: quasi tre
donne.
giornate per ogni dipendente.
I lavoratori dello stabilimento
di Nestlé a Dos Quebradas,
Colombia, prendono una pausa
per fare esercizi di stretching
2005
1400
1986
Retribuzione giusta
e competitiva
In molti Paesi i salari Nestlé
superano di gran lunga
la media nazionale o sono,
come minimo, in linea con la
retribuzione media nazionale.
Inoltre, 1400 dipendenti hanno
seguito corsi virtuali di diverso tipo,
dallo studio dei sistemi alla lingua
inglese.
Dos Quebradas.
Questi accordi hanno
gettato le basi per la creazione
di 250 nuovi posti di lavoro in
fabbrica tra il settembre 2004
e l’ottobre 2005. Tali accordi
prevedono che Nestlé metta a
disposizione pacchetti di benefit
pari a 348 000 USD destinati
ad attività sindacali, tra i quali:
nove contratti per periodi di
aspettativa retribuiti, 3146
giorni di rimborso viaggi, 363
biglietti aerei nazionali e sussidi
finanziari pagati in contante.
Siamo consapevoli che i
sindacati nazionali dei lavoratori
dell’industria alimentare sono
ancora contrariati per gli eventi
volontariamente, come indicato nei Principi
Aziendali Nestlé.1
Salute e sicurezza del personale
Un altro principio importante nella politica
delle risorse umane riguarda l’ambiente di
lavoro in cui deve essere tutelata la salute e il
benessere dei dipendenti, a cui devono essere
garantiti elevatissimi standard sanitari, igienici
e di sicurezza.
Questo approccio invita tutti i dipendenti a
prendersi cura non solo della propria sicurezza
ma anche di quella dei colleghi. Come in altri
stabilimenti nel mondo, Nestlé ha introdotto
un processo per rintracciare comportamenti
che riguardano lo stabilimento
di Valledupar, che abbiamo
ristrutturato nel 2003 per
renderlo economicamente
efficiente.
Poco prima che lo stabilimento
diventasse parte di Dairy
Partners Americas, DPA (una
joint venture con Fonterra, la
New Zealand Diary Cooperative,
Cooperativa per la lavorazione
dei latticini della Nuova Zelanda),
è stato offerto un pacchetto
economico per il distaccamento
di alcuni lavoratori assunti con il
vecchio contratto. 191 dei 192
dipendenti dello stabilimento
hanno accettato l’offerta.
L’accordo di distaccamento
è andato ben oltre quanto
stabilito dalla Normativa
Nazionale sul Lavoro, arrivando
a un totale di 8 milioni di USD
stanziati per i 191 lavoratori.
Lo stabilimento ha così potuto
essere salvato e i lavoratori
sono stati riassunti in base a
un nuovo modello retributivo,
che rende economicamente
possibile la continuazione
delle attività. Il caso è stato
sottoposto al Comitato OIL sulla
Libertà Sindacale e la questione
è stata chiusa nel 2003 senza
che venisse segnalata alcuna
violazione a carico di Nestlé.
La durata media di servizio
del personale a tempo
indeterminato è un dato
eccezionale per la Colombia,
e per molti altri Paesi.
Riteniamo che il motivo che
trattiene i dipendenti così a
lungo in Nestlé Colombia
sia il nostro impegno per un
trattamento della forza lavoro
equo e corretto. Un recente
sondaggio interno rivela
che il 90% dei dipendenti è
contento di lavorare con noi
e ciò è in parte dovuto a una
media salariale tripla rispetto
al salario minimo e del 40%
superiore rispetto ai nostri
concorrenti. Ma potrebbe
anche dipendere dalle 65 000
ore di formazione dedicate alla
forza lavoro nel 2004.
Carlos Rodríguez, Presidente
della Centrale Unitaria dei
Lavoratori (Central Unitaria
de Trabajadores, CUT),
commenta così l’approccio di
Nestlé in materia di rapporti
con i lavoratori: “Poiché il
livello di associazione è il
risultato dell’atteggiamento
democratico di un’azienda
[Nestlé], esso è direttamente
proporzionale al livello di
democrazia presente all’interno
dell’azienda o delle istituzioni.”
35
Produzione e distribuzione
anomali e fornire un feedback sistematico sulla
condotta di sicurezza. Ogni problema rilevato da
un dipendente viene discusso in team in modo
che possa servire d’esempio anche per gli altri e
per incoraggiare tutti a dare il proprio contributo
verso quei colleghi che assumono una condotta
rischiosa.
Grazie al programma Quality of Life di Nestlé
Brasile, i lavoratori possono fare ginnastica e
partecipare a numerose iniziative ricreative e
sportive. Una settimana all’anno è dedicata alle
visite mediche dei dipendenti, in particolare per
il controllo del livello di colesterolo, della vista,
della pressione e di altri indicatori di salute.
I dipendenti possono accedere gratuitamente al
vaccino antinfluenzale e assistere a particolari
sessioni informative su HIV/AIDS e alimentazione.
Nel 2004, nella sede centrale di San Paolo, si sono
tenute ben 1 410 sessioni di fisioterapia che hanno
contribuito a ridurre l’assenteismo di oltre 4 000
ore. In Brasile l’obiettivo è che tutti i dipendenti,
entro il 2006, possano trarre vantaggio da questo
programma. I progressi registrati a oggi sono già
molto significativi.
Colombia
Henrique Flavio Almeida,
Technical Manager
per Colombia, Venezuela
ed Ecuador: educare
i lavoratori su qualità
e sicurezza.
{{
I nostri dati
sulla sicurezza
sono migliorati
notevolmente:
gli incidenti sono
la metà di quelli
registrati due anni fa
❜❜
Henrique Flavio Almeida,
Technical Manager per Colombia,
Venezuela ed Ecuador
36
“Qualità e sicurezza sono aspetti
fondamentali ai quali abbiamo
dedicato specifici programmi
basati su politiche di gruppo
ben definite e su sistemi come
il SQN (Sistema Qualità Nestlé)
e l’OSHR (Operational Safety,
Health and Risk). La sicurezza
si basa, tra l’altro, su linee
guida, sistemi di valutazione
del rischio, corsi di formazione
tecnica, analisi delle funzioni
professionali, aree ad accesso
autorizzato. Abbiamo ottenuto
buoni risultati ma vogliamo fare
di più, dobbiamo andare più
a fondo e trovare una via per
aumentare la consapevolezza
in materia di qualità e sicurezza.
Abbiamo dovuto correggere
alcuni comportamenti, in ogni
livello gerarchico aziendale.
Abbiamo lavorato con
consulenti esterni, psicologi
ed esperti occupazionali a
livello di singolo individuo
e di team, sensibilizzando il
personale e promuovendo
l’aiuto reciproco per migliorare
il lavoro. Abbiamo convinto
il management a concedere
pause durante la produzione
per consentire ai lavoratori un
intervallo attivo (per eseguire
esercizi fisici) due volte al
giorno e per garantire momenti
Sviluppo di nuove competenze
Migliori performance industriali dipendono
direttamente da maggiori competenze del
personale. Nel corso dell’ultimo decennio, Nestlé
ha rivoluzionato il proprio approccio operativo e
Un dipendente verifica il
proprio abbigliamento di
sicurezza prima di accedere
a un’area sterilizzata nello
stabilimento di Dos Quebradas
di incontro, di scambio
di opinioni sul lavoro, per
analizzare i potenziali rischi
e proporre suggerimenti.
Abbiamo lasciato che fossero
quei lavoratori vittime di
incidenti sul lavoro a raccontare
la loro esperienza, constatando
come questo eserciti un
impatto maggiore rispetto alle
direttive dirigenziali. Ora, la
maggior parte dei lavoratori e
dei team segue questo modello
in modo autonomo, senza
sollecitazioni esterne.
I dati sulla sicurezza nei nostri
stabilimenti sono migliorati
significativamente: negli ultimi
due anni abbiamo ridotto
sensibilmente il numero
di incidenti nella regione
Bolivariana, che conta
3 500 impiegati. Dal punto
di vista della qualità, tutti gli
stabilimenti della regione
Bolivariana hanno raggiunto
specifici livelli di padronanza
dei processi (Advanced Level).
Questo progresso ci permette
di esercitare un controllo
diretto sulle linee attraverso
dipendenti più motivati,
coinvolti e formati, che
collaborano alla costruzione
di un luogo di lavoro migliore
e più sicuro.”
Numero di incidenti in America
Latina, *2001 - 2004
15
10
5
0
2001
2002
2003
2004
*Ore perse per incidenti per milione di ore lavorate
Fonte: Nestlé
Produzione e distribuzione
di gestione della qualità in Brasile, attribuendo ai
dipendenti la responsabilità per i risultati e per una
produzione efficiente.
I rapporti gerarchici sono stati ridotti e sono
stati formati e addestrati team specifici per
supervisionare le singole aree di attività.
Le istruzioni e i risultati vengono comunicati
apertamente e i processi ispezionati a intervalli
regolari in base a severi standard interni.
Il processo di formazione è partito, nel corso di
cinque anni, da tematiche tecniche per arrivare a
includere argomenti di leadership, comunicazione
ed economia aziendale. La soddisfazione del
personale ha raggiunto livelli senza precedenti.
Il cosiddetto Circles of Quality sta influenzando
i programmi di responsabilizzazione in tutto il
continente americano. Una prestigiosa rivista
economica brasiliana include Nestlé nell’elenco
delle migliori aziende (degli ultimi nove anni) per
cui lavorare.2
In America Latina, ma non solo, Nestlé ha
implementato la Develop People Initiative. Questo
programma, dedicato alla sfera dirigenziale, aiuta i
dipendenti a stabilire obiettivi personali di crescita
e ad adottare atteggiamenti di leadership in linea
con la cultura e gli obiettivi di Nestlé. Allo stesso
tempo dà indicazioni su come supportare i propri
collaboratori nel raggiungimento dei loro obiettivi.
In America Latina sono oltre 2000 i dirigenti
formati ogni anno nel quadro di questa iniziativa.
Brasile
Luiz Carlos Collino,
dirigente Nestlé in
pensione e consulente
per lo sviluppo del
personale di Nestlé Brasile
{{
Sentirmi in forma
incide anche sul
mio equilibrio
psicologico, e
questo si nota anche
dal mio aspetto
❜❜
Luiz Carlos Collino, dirigente
Nestlé in pensione e consulente
per lo sviluppo del personale
di Nestlé Brasile
“I benefici portati nella mia vita
dal programma Quality of Life
sono molto positivi e possono
essere facilmente illustrati
attraverso alcuni numeri. Ho
perso nove chili e ho ridotto la
mia massa grassa del 13,8%
grazie a una maggiore attività
fisica e a un’alimentazione
bilanciata. La buona forma
fisica incide anche sul mio
stato psicologico, sono meno
stressato e di buon umore e i
tratti del mio viso sono distesi. ”
Sopra: i dipendenti di Nestlé
Brasile vengono informati
in materia di salute
e alimentazione.
Sotto: Luiz Carlos Collino
mette in pratica ciò che predica
Sforzi reali per una migliore
qualità della vita
Numero di dipendenti
interessati: 67%
Numero di stabilimenti
Nestlé: 11
Riduzione delle assenze
per malattie influenzali:
da 504 a 57 giorni all’anno
Riduzione dei casi
di ipertensione: 61%
Riduzione nel numero
di fumatori: 55%
Riduzione dei casi
di obesità: 53%
Riduzione nel numero
di lavoratori sedentari: 62%
Riduzione delle assenze
espresse in ore non
produttive: 7203 ore
37
Produzione e distribuzione
Creare opportunità occupazionali
e di sviluppo nella comunità
Creare un contesto favorevole all’aumento
dell’occupazione stabile in una comunità significa
investire nella forza lavoro locale e non solo in quella
aziendale. In Brasile, ad esempio, il problema della
disoccupazione è una piaga sociale. Circa il 13%
della forza lavoro è attualmente disoccupata, con i
picchi più alti registrati tra i giovani dai 16 ai 24 anni
con formazione di livello inferiore.
Entro il 2006, Nestlé intende creare circa 2000
nuovi posti di lavoro dedicati a giovani a basso
reddito al di sotto dei 24 anni. Quest’iniziativa
fa parte del programma First Job, un progetto
del governo federale per offrire ai giovani
l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro.
Attraverso una partnership con GR Food Services,
i giovani verranno formati per lavorare nel settore
del catering. Dopo due mesi di programma
intensivo, gli apprendisti verranno assunti a
tempo determinato per far parte dello staff di una
multinazionale di rilievo nel settore dei servizi di
catering. I dati al luglio 2005 indicano che sono
state formate 1500 persone e che 1299 hanno già
trovato un’occupazione.
In Venezuela Nestlé ha sviluppato il concetto
Out-of-Home con lo scopo di raggiungere i
consumatori attraverso nuove tecnologie, come
i distributori automatici installati nei minimarket.
Questa strategia di marketing ha aperto nuove
opportunità di impiego come l’apertura di 18
nuove piccole imprese di manutenzione per i
Brasile
I dirigenti Nestlé di tutto
il mondo imitano i modelli
di best practice realizzati
in Brasile
{{
Migliori
comunicazioni
e relazioni con la
sfera dirigenziale
hanno contribuito
a un personale più
informato
e soddisfatto
❜❜
38
Orgogliosi del proprio lavoro:
gli stabilimenti brasiliani di
Nestlé coniugano elevati
standard di efficienza e
soddisfazione del personale
Quelli che seguono sono
commenti di alcuni dirigenti
internazionali di Nestlé sulla
situazione negli stabilimenti
brasiliani:
“I risultati ottenuti negli
stabilimenti, in termini di
efficienza, sono sorprendenti,
in ogni livello gerarchico,
dall’operaio al direttore di
stabilimento. Le condizioni
della struttura erano eccellenti,
caratterizzate da una grande
attenzione all’igiene, alla pulizia
e all’organizzazione degli spazi.
Il coinvolgimento dei lavoratori
era evidente e la performance
giornaliera visibile in ogni
linea o fase produttiva era
accompagnata da un giustificato
sentimento di orgoglio per gli
obiettivi raggiunti a tutti i livelli.”
“Ogni giorno gli operatori
e i meccanici convocavano
riunioni per discutere i risultati
operativi: efficienza di linea
e produttiva, pianificazione
e programmazione della
produzione ecc. In tutti gli
stabilimenti il personale
veniva informato sui risultati
di performance della propria
area e la particolare relazione
operatore/meccanico ha
incentivato la partecipazione
e l’impegno di questo gruppo
nella soluzione dei problemi.“
“Migliori comunicazioni
e relazioni con la sfera
dirigenziale hanno contribuito
a un personale più informato
e soddisfatto. La formazione
e l’educazione fornita
dall’azienda hanno offerto ai
lavoratori opportunità senza
precedenti per sviluppare le
proprie capacità e migliorare
il livello di educazione.
Questo è uno dei motivi che
spiega il loro orgoglio verso il
lavoro e l’azienda.”
Produzione e distribuzione
Migliori standard di tutela ambientale
600 distributori automatici di Nescafé e i 2300
dispositivi elettronici per negozi. La divisione
Nescafé ha lavorato a stretto contatto con gli
operatori del settore per sviluppare i loro piani
imprenditoriali e le loro competenze di marketing.
In Argentina, Nestlé supporta un programma
governativo chiamato “Manos a la Obra”, che aiuta
gli imprenditori ad aumentare l’efficacia dei loro
progetti. Le aziende offrono assistenza tecnica in
diverse aree.
Brasile
Lusilene Farias, 20 anni,
ha partecipato al
programma First Job
{{
Ora per me è più
semplice scegliere
il mio percorso
professionale
❜❜
Lusilene Farias
Argentina
Il Vice Ministro dello Sviluppo
Sociale, Daniel Arroyo, sul
programma “Manos a la Obra”
{{
Il personale di Nestlé
dedica parte del
proprio tempo ad
attività di supporto per
gli imprenditori locali
❜❜
Poiché il futuro di Nestlé dipende dalla qualità
delle risorse naturali, la salvaguardia dell’ambiente
e consolidate pratiche di business assumono
un ruolo quasi scontato lungo tutta la catena di
approvigionamento. Inoltre, la tutela dell’ambiente
ha un effetto positivo anche da un punto di vista
economico poiché implica la riduzione dell’impatto
ambientale degli stabilimenti, ad esempio tramite
un uso idrico oculato o ridotte emissioni di gas serra
attraverso un minor consumo energetico.
In molti casi, come ad esempio quello del
trattamento delle acque reflue, gli standard
Nestlé vanno ben oltre la legislazione locale. La
modernizzazione degli impianti secondo standard
aziendali interni potrebbe apparire in un primo
“Sono fiera di poter raccontare
che la mia prima esperienza
di lavoro mi è stata offerta da
Nestlé attraverso NUTRIR.
Sto partecipando a un processo
di selezione per lavorare in
un’azienda di telemarketing.
L’esperienza maturata presso
Nestlé aggiunge credibilità al
mio curriculum vitae. Prima
di partecipare al programma
“Primeira Emprego”, avevo
perso le speranze di trovare
un lavoro che non fosse
quello di assistente ordinaria
o diverso dai lavoretti saltuari.
Per me è un sogno. Ho
sempre desiderato lavorare in
ufficio. Vivo con mia suocera,
ha studiato solo fino all’8°
anno perché non ha avuto
l’opportunità di proseguire.
Anche se le difficoltà da
affrontare sono molte, io non
vedo limiti e seguo i miei sogni
a qualsiasi costo. Nestlé mi ha
offerto una preziosa esperienza
che conserverò per tutta la
vita. Ringrazio l’azienda per
avermi reso più responsabile e
per avermi dato l’opportunità
di incontrare persone sempre
disposte ad insegnarmi
qualcosa. Ora per me è più
semplice scegliere il mio
percorso professionale. Voglio
lavorare nell’amministrazione o
fare la segretaria.”
mio marito e mia figlia di tre
anni e so che dovrò sempre
lavorare e studiare. Mia madre
è analfabeta e mio padre
“Lavoriamo grazie al
volontariato delle aziende.
Il personale di aziende come
Nestlé dedica volontariamente
parte del proprio tempo
ad attività di supporto
per gli imprenditori locali,
analizzando il progetto in
modo che l’azienda possa
nominare esperti responsabili
di consigliare al meglio
l’imprenditore.
In breve, il loro scopo è
quello di fornire consulenza
all’imprenditore che partecipa
al programma “Manos a la
Obra” su temi quali lo
sviluppo della qualità,
della diffusione e del
marketing dei prodotti.
Nel caso specifico di Nestlé
possiamo sottolineare il
supporto dato agli imprenditori
nel campo alimentare.
Sono stati selezionati tre
progetti: due imprese di
produzione di pane nella
provincia di Buenos Aires
e uno stabilimento di
lavorazione della carne nel
“Manos a la Obra” assiste questo Dipartimento di Lavalle nella
stabilimento a Buenos Aires
provincia di Mendoza.”
39
momento uno svantaggio concorrenziale in termine
di costi. Tuttavia, il Management è convinto che
chi si impone rigorosi standard potrà godere dei
frutti dei propri investimenti a lungo termine, che
andranno anche a vantaggio della comunità locale.
Indicatori di ecocompatibilità per l’America Latina, *
2001-2004
NEMS e un migliore approccio ambientale
La Nestlé Policy on the Environment è stata
pubblicata nel 1991 e successivamente aggiornata
nel 1999 e fa parte di NEMS, Nestlé Environmental
Management System, che fa della conservazione
delle risorse naturali e della riduzione dei rifiuti
e degli sprechi un punto cardine della propria
attività quotidiana. NEMS si basa sullo Standard
Internazionale ISO 14001.
0
-10
-20
-30
-40
-50
%
*Per tonnellata di prodotto
Fonte: Nestlé
In tutto il mondo
Trattamento
delle acque reflue
{{
Nestlé ha investito
in impianti di
trattamento delle
acque reflue
molto prima che
lo imponessero le
legislazioni nazionali
❜❜
40
Po
ac tenz
(kg idific iale d
eq azio i
u iv n e
.S
Ox
)
So
t
t
ge o p
ne rod
rat
i (k otti/s
ca
g)
rt
Ga
(kg s se
CO rra
2)
(G
J)
Ac
ge q ue
ne re
rat flu
e( e
kg
C
Co
e n n su m
erg
e ti o
co
Co
n
id r s u m
ico o
(m 3
)
OD
)
i
Produzione e distribuzione
So
rec ttop
up rod
era ott
ti ( i/sc
kg
) arti
A sinistra: l’impianto di
trattamento delle acque reflue
di Bugalagrande, Colombia
ha ottenuto numerosi
riconoscimenti.
Sotto: un tecnico verifica
la qualità delle acque che
lasciano l’impianto di
Bugalagrande
Per far fede ai propri standard
interni, Nestlé ha investito in
impianti di trattamento delle
acque reflue molto prima che
lo imponessero le legislazioni
nazionali:
lNel 1963 ha installato in
Brasile il primo impianto nello
stabilimento Araçatuba, nello
stato di San Paolo, con 13 anni
di anticipo sulla normativa
ambientale nazionale.
lNel 1992, l’impianto di
Bugalagrande in Colombia ha
ricevuto il premio Ecological Merit
Prize (Premio di merito ecologico)
da parte delle autorità ambientali
di Valle del Cauca. L’impianto
è un punto di riferimento nel
settore ed è preso come modello
nell’educazione ambientale.
lIn Colombia, le acque nere
risultanti dai processi di lavaggio
del caffè vengono scaricate nel
fiume Bugalagrande. Nonostante
questa procedura venga ritenuta
biologicamente innocua, nel 2006
Nestlé Colombia stanzierà
ulteriori 3 milioni di USD per
rinnovare il suo impianto
di trattamento delle acque
ed eliminare la colorazione
marrone.
lNel 1992 nello stabilimento
di Macul in Cile, Nestlé ha
realizzato il primo impianto nel
settore alimentare, quasi dieci
anni prima che lo imponessero
le leggi e le normative.
lUna valutazione interna
svolta nel 2004 sulla
dotazione tecnica per il
trattamento delle acque ha
condotto all’approvazione di
uno stanziamento di 10 milioni
di CHF per la modernizzazione
o l’allargamento dei sistemi
di trattamento delle acque in
America Latina nel periodo dal
2004 al 2006.
Gas serra,* 2001-2004
Scarti di produzione,* 2001- 2004
A
A um e r i
str ca
ale
Re
Bo gio
liv ne
ari
an
a
Br
as
ile
-10
-10
-20
-20
-30
-30
-40
-40
-50
-50
%
*kg CO2 per tonnellata di prodotto
Fonte: Nestlé
Re
Ce gio
ntr ne
oa
me
Me
ric
an
ss
ico
a
Ne
La stlé
tin A
a
me
ric
a
Nell’approvvigionamento di materie prime,
Nestlé preferisce prodotti coltivati o allevati con
metodi ecocompatibili e invita gli agricoltori ad
applicare metodi agricoli sostenibili (si veda a
questo proposito SAI nella sezione “Agricoltura e
approvvigionamento” a pagina 23).
In fase di produzione è importante l’utilizzo
efficiente della materia prima, delle riserve
idriche ed energetiche. Ci si impegna a limitare
l’utilizzo di sostanze critiche per l’ambiente e a
ridurre gli sprechi e le emissioni atmosferiche. Il
personale viene formato per adottare un approccio
conservativo. Gli stabilimenti supervisionano
costantemente la loro ecocompatibilità attraverso
regolari ispezioni condotte da unità interne,
Re
Ce gio
ntr ne
oa
me
Me
ric
an
ss
ico
a
Ne
La stlé
tin A
a
me
ric
a
Produzione e distribuzione
A
A um e r i
str ca
ale
Re
Bo gio
liv ne
ari
an
a
Br
as
ile
%
*kg per tonnellata di prodotto
Fonte: Nestlé
Messico
Tutti gli stabilimenti Nestlé
hanno ricevuto la
certificazione Industria
Limpia da parte del
Ministero dell’Ambiente
{{
L’impegno di queste
aziende nel nostro
programma di
controllo ambientale
ha aggiunto
credibilità al sistema
❜❜
Ignacio Loyola Vera,
Procuratore federale per la
Protezione dell’Ambiente
(PROFEPA)
“Il Gruppo Nestlé è una
delle prime aziende ad aver
ricevuto la Certification of
Clean Industry per tutti i
suoi stabilimenti. È stato il
precursore nello sviluppo di
sistemi ecologici partecipando
all’elaborazione di norme e
regolamenti e allo sviluppo
di tecnologie all’avanguardia
contro il danneggiamento
dell’ambiente. L’impegno di
queste aziende nel nostro
programma di controllo
ambientale ha aggiunto
credibilità al sistema e ci ha
aiutato a promuovere il rispetto
della legislazione per la tutela
dell’ambiente con altre aziende
del Paese e con la società in
generale.”
Ignacio Loyola Vera,
Procuratore federale per la
Protezione dell’Ambiente
(PROFEPA)
41
Produzione e distribuzione
organi indipendenti e governativi.
Nestlé collabora anche con la distribuzione per
ottimizzare l’ubicazione dei magazzini e dei centri di
distribuzione. Migliora inoltre l’utilizzo dei mezzi di
trasporto attraverso la pianificazione delle tratte per
risparmiare sul consumo di carburante. Tale modello
di razionalizzazione ha consentito a Nestlé Waters
Argentina di ridurre il consumo di carburante diesel
di oltre 1 milione di litri e di ridurre sensibilmente le
emissioni di anidride carbonica, la congestione del
traffico e l’inquinamento acustico. Esistono ancora
margini di miglioramento in questa direzione, che
auspicano un coinvolgimento più sistematico degli
appaltatori, del settore produttivo e distributivo.
L’obiettivo dell’azienda è quello di analizzare
meglio i benefici ecologici derivanti dalle principali
innovazioni del prodotto e dei suoi processi.
La sfida ecologica di Nestlé prevede il miglioramento
continuo dell’ecocompatibilità dei prodotti lungo il
loro intero ciclo di vita – dall’approvvigionamento
delle materie prime alla lavorazione dei materiali,
dalla distribuzione del prodotto allo smaltimento dei
materiali di imballaggio.
Cile
Sostituzione del
carburante per ridurre le
emissioni di gas serra nello
stabilimento di Graneros
{{
Nestlé è stata
la prima azienda
del settore ad
applicare questo
modello in Cile
❜❜
Hugo Lavados,
Direttore di ProChile
42
Gas serra
Con gas serra si intendono tutte le emissioni di gas
generate dai processi di combustione applicati nel
ciclo produttivo. Sono normalmente conosciuti
perché incidono sul riscaldamento globale del
pianeta, come evidenziato dal Protocollo di Kyoto.
Produzione e distribuzione
Queste emissioni di gas serra possono essere
generate dalla combustione di carburante nelle
caldaie, nei forni, negli essiccatoi e nei generatori
elettrici. In America Latina, tra il 2001 e il 2004,
Nestlé ha ridotto le emissioni di gas serra per
tonnellata di prodotto del 17%.
Riduzione del materiale di imballaggio
Allo stesso modo e senza compromettere la
qualità del prodotto, Nestlé ha risparmiato 25 000
tonnellate di materiale di imballaggio per un totale
di quasi 60 milioni di CHF nel periodo 2001-2004
solo in America Latina.
Scarti di produzione
Gli scarti di produzione, definiti come quelle
sostanze o quei materiali usati o generati nel
processo di produzione e non inclusi nel prodotto
finale o riciclati, sono stati ridotti del 19% per
tonnellata di prodotto. Nestlé ha scoperto nuovi
modi per riciclare i sottoprodotti, in linea con i
parametri interni in materia di sicurezza e qualità.
Costituito nel 1936 a Graneros,
lo stabilimento di caffè
istantaneo e di cereali per
l’infanzia utilizzava soprattutto
carbone (11 400 tonnellate/
anno) e altro carburante fossile
per generare calore e vapore
utili ai processi di lavorazione.
Nel 2003, Nestlé è passata al
gas naturale per ridurre in modo
significativo le emissioni di
gas serra, come il biossido di
carbonio, il metano e l’ossido
di azoto. Il dato che indica una
riduzione nelle emissioni di
anidride carbonica di quasi
20 000 tonnellate/anno è stato
confermato nel luglio 2005
dalle Nazioni Unite, secondo
la Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sul Cambiamento
Climatico. In base a questa
convenzione, Nestlé ha ricevuto
crediti di carbone che sono stati
successivamente venduti a una
società elettrica giapponese.
Inoltre, la metodologia di base
sviluppata per Nestlé Cile è
stata ufficialmente approvata
dalla convenzione UNFCCC
perchè possa essere applicata
da altre aziende per raccogliere
crediti di carbone. Un terzo
degli stabilimenti in America
Latina utilizza già gas naturale
e la diffusione di questo gas
Riduzione utilizzo del materiale di imballaggio in America Latina,
* 2001-2004
2001
2002
5 558
2003
7 338
2004
4 960
7 893 Totale
25 749
*In tonnellate
Fonte: Nestlé
Pagina a fianco: l’utilizzo
di gas naturale nello
stabilimento Nestlé di
Graneros comporta una
sensibile riduzione delle
emissioni di gas serra.
A sinistra: Hugo Lavados,
Direttore di ProChile, afferma
che Nestlé ha stabilito nuovi
standard per tecnologie
produttive ecocompatibili.
Sotto: un tecnico ispeziona
le condutture di gas naturale
nello stabilimento Nestlé
nell’industria rappresenta una
sfida, in particolare per quanto
riguarda la sua disponibilità.
“La vendita di crediti
derivanti dalla riduzione
delle emissioni di anidride
carbonica da parte di Nestlé
a una società giapponese, la
Electric Power Development,
nel quadro del Protocollo
di Kyoto, e la successiva
conversione a gas naturale
dell’impianto di Graneros sono
prove dell’impegno concreto
di Nestlé verso l’ambiente e
la società in generale, oltre a
dimostrare il suo approccio
ecosostenibile. Nestlé è stata
la prima azienda del settore
ad applicare questo modello
in Cile, che indubbiamente ha
rappresentato un incentivo
e un esempio per aziende
di altri settori ad applicare
tecnologie non inquinanti e
ha consentito al nostro Paese
di entrare nel mercato del
commercio di carbone con un
nuovo e promettente prodotto
innovativo di esportazione.”
Hugo Lavados,
Direttore ProChile
43
Produzione e distribuzione
Gestione responsabile delle risorse idriche
L’acqua è una risorsa naturale indispensabile a
ogni forma di vita. Preservarne sia la quantità che
la qualità è dunque un’assoluta necessità. Ecco
perché Nestlé esegue controlli severi sull’uso delle
risorse idriche durante ogni fase della sua attività
aziendale e si adopera per migliorarne la gestione.
I prelievi idrici in prospettiva futura
Circa il 70% dei prelievi idrici di tutto il mondo è
utilizzato nell’agricoltura.
L’utilizzo nell’industria rappresenta il 20% dei
restanti prelievi mentre l’acqua impiegata per
usi domestici corrisponde al 10%. Nell’industria
alimentare e delle bevande nel suo complesso
viene utilizzato meno dello 0,2% della quantità
Brasile
L’audit di Bureau Veritas
sulla fonte di São Lourenço
in Brasile
{{
Nestlé verifica attentamente
ogni possibile impatto
negativo delle proprie attività
sull’ambiente. Nel caso
della fonte di São Lourenço
e dello Spa Park di Nestlé
Waters in Brasile, si avvertiva
preoccupazione per il possibile
impatto negativo delle attività
di Nestlé Waters. Bureau
Veritas, una società di audit
ambientale e sociale nota a
livello internazionale, ha quindi
preso in esame l’impatto
Nestlé Waters
Brazil ha agito in
conformità con la
legislazione
brasiliana
❜❜
Bureau Veritas
44
di Nestlé Waters su São
Lourenço nel 2005.
La società ha riscontrato
che i risultati dei test di
pompaggio eseguiti dal 1999
e i conseguenti pareri positivi
delle autorità competenti
non fornivano alcun riscontro
alle accuse secondo cui
lo sfruttamento del pozzo
Primavera avrebbe avuto un
impatto negativo sui livelli delle
totale di acqua prelevata. Si calcola che l’intera
industria delle bevande, inclusi i produttori di birra,
di bevande analcoliche e di acqua in bottiglia, siano
responsabili solo dello 0,041% dei prelievi idrici.
E, in questo contesto, Nestlé ne utilizza meno dello
0,005% e Nestlé Waters lo 0,0009%.
Se è vero che si tratta davvero di percentuali
bassissime, l’industria alimentare e delle bevande
possiede però la straordinaria opportunità
di migliorare l’efficienza idrica, in particolare
attraverso i propri processi produttivi e la supply
chain dei prodotti agricoli.
Promuovere prassi agricole ecocompatibili
Nei suoi rapporti con gli agricoltori, Nestlé
Produzione e distribuzione
Prelievi mondiali di risorse idriche, 2005
4 202 000 miliardi di litri (4202 km3) = 100%
Usi domestici
+
10%
Industria
20%
Agricoltura
70%
Nestlé
0,005%
Nestlé Waters
0,0009%
Fonte: Nestlé
A lato e sopra: gli abitanti della
zona si recano allo Spa Park
per bere dalla fonte, riempire
le bottiglie e anche per fare
un po’ di sport.
A destra: l’équipe di Bureau
Veritas ha ispezionato le
attività di Nestlé a São
Lourenço
incoraggia un utilizzo responsabile delle risorse
idriche locali. Ciò è particolarmente importante
perché si prevede a livello mondiale un aumento
esponenziale della domanda alimentare per
l’effetto combinato della crescita demografica e
della maggiore prosperità raggiunta da cui deriva,
per esempio, l’espansione del consumo di carne.
E mentre occorre in media un litro d’acqua per
produrre una caloria di cibo, per produrre una
caloria di carne ne occorrono 10.
Lo Stockholm Environmental Institute
recentemente ha calcolato che per raggiungere
l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio, riducendo a
metà il numero di persone che ancora soffrono
la fame, occorrerà un aumento del 50% dei
falde freatiche della regione
né dimostravano che le attività
di estrazione di Nestlé Waters
Brazil non fossero sostenibili
per l’acquifero. Ciò è
suffragato dai test presentati,
eseguiti dall’autorità statale
competente.
L’audit di Bureau Veritas
“conferma che Nestlé Waters
Brazil ha agito in conformità
con la legislazione brasiliana”
e sottolinea come l’azienda
“abbia collaborato in modo
costante con le autorità
competenti federali, statali
e comunali durante le fasi di
costruzione del pozzo”.
Nonostante le
preoccupazioni iniziali, i
funzionari della città di São
Lourenço hanno espresso
la loro soddisfazione per
il supporto di Nestlé alla
comunità locale. L’impegno
verso gli stakeholder locali
continuerà ad essere per
Nestlé una priorità, così come
garantire il libero accesso
all’acqua potabile della fonte.
L’amministrazione comunale
e la comunità locale hanno
creato con Nestlé Waters una
commissione consultiva che si
occupa delle questioni relative
alla gestione dello Spa Park.
45
Produzione e distribuzione
prelievi idrici destinati all’irrigazione agricola.
Ciò determinerà gravi conseguenze sociali ed
ecologiche se le prassi adottate nell’agricoltura non
cambieranno in modo radicale. Nestlé continuerà
a promuovere tecniche agricole ecocompatibili,
come ad esempio una migliore irrigazione e
pianificazione dei tempi di utilizzo dell’acqua.
trattamenti di depurazione, applicando le norme
più rigide tra quelle stabilite dalla legislazione
locale o dai nostri regolamenti interni.
Attraverso il NEMS, il Nestlé Environmental
Management System, e il coinvolgimento di tutti
i propri dipendenti, negli stabilimenti in America
Latina Nestlé è riuscita a contenere i consumi idrici
per tonnellata di prodotto di oltre il 25% negli ultimi
quattro anni.
Comportamenti responsabili
nei processi produttivi
Nei processi produttivi, l’uso dell’acqua viene
ottimizzato il più possibile. Tutti i consumi idrici
sono severamente monitorati e ci si adopera in
ogni modo per il riutilizzo e il riciclo dell’acqua,
quando ciò è possibile, e per sottoporla a
Messico
Gestione sostenibile
del patrimonio forestale
per tutelare le sorgenti
d’acqua
{{
Dal 1998, sono stati
piantati circa
220 000 pini di
quattro diverse
specie
❜❜
46
L’acqua della fonte nasce dalla
sorgente di Santa Maria, nel
Parco nazionale di Izta-Popo, in
Messico. La copertura forestale
di questa regione montuosa,
costituita soprattutto da pini e
querce, era sempre più messa a
repentaglio dalle attività agricole.
Consapevoli del ruolo
fondamentale della copertura
forestale nel trattenere le risorse
idriche, Nestlé ha introdotto il
Sustainable Maintenance Plan
per aumentare la copertura
forestale, prevenire gli incendi e
preservare il suolo.
Dal 1998, sono stati piantati
circa 220 000 pini di quattro
diverse specie, che sono
sopravissuti al 75%.
60 ettari di erba e terreni agricoli
sono stati convertiti in foresta e
sono stati destinati allo stesso
scopo altri 20 ettari di terreno.
Contemporaneamente è stata
costituita una squadra di vigili del
fuoco, le strade sono state pulite
per impedire la propagazione
delle fiamme e gli agricoltori
sono stati istruiti su come
comportarsi in questi casi. Così si
è scongiurato il rischio di incendi
negli ultimi tre anni. Per evitare il
fenomeno dell’erosione e favorire
la rigenerazione del suolo, gli
agricoltori hanno anche costruito
Gestione sostenibile delle sorgenti
Nestlé Waters promuove la gestione e la tutela
delle fonti che utilizza, ad esempio rispettando i
livelli di riempimento naturale, adoperandosi con
ogni mezzo per assicurare la sicurezza delle aree
In alto: Nestlé ha finanziato la
costituzione e l’addestramento
di una squadra di vigili del fuoco
responsabili della tutela delle
foreste attorno alla fonte di
Santa Maria in Mexico.
Sopra: Alcuni operai
costruiscono una barriera
ignifuga con dei sacchi di
sabbia per impedire alle
fiamme di propagarsi
terrazze e piantato erba. Inoltre, per prevenire il rischio
di contaminazione del suolo,
è consentito solo l’utilizzo di
fertilizzanti biologici e naturali e
per l’irrigazione viene utilizzata
acqua dolce. Si tratta di una
politica obbligatoria per tutti i
terreni di proprietà dell’azienda.
Ecco la nostra sfida: aumentare
la sensibilità alla preservazione
del patrimonio forestale,
preoccuparsi dell’ambiente
che ci circonda e promuovere
questo Programma nelle aree
circostanti.
Produzione e distribuzione
Consumo idrico,* 2001-2004
di approvvigionamento e migliorando i processi
produttivi per ottimizzare l’uso delle risorse
idriche e ridurne gli sprechi. L’acqua in bottiglia,
benché il segmento di mercato delle bevande
sia in espansione, non fa concorrenza all’acqua
di rubinetto che rimane ovunque nel mondo al
primo posto nei consumi. Si presenta comunque
come una sana alternativa ad altre bevande, ed è
spesso preziosa laddove l’acqua disponibile non
è adatta al consumo umano. L’acqua in bottiglia
risponde alle esigenze del consumatore che
chiede praticità e standardizzazione del prodotto
nel gusto e nella qualità.
Ne
La stlé
tin A
me
a
Me
ss
ico
ric
Re
Ce gion
ntr e
oa
me
Br
as
ile
Re
Bo gion
liv e
ari
an
a
Am
Au eri
str ca
ale
an
ric
a
a
-10
-20
-30
-40
%
*m3 per tonnellata di prodotto
Fonte: Nestlé
Messico
José Luis Calderón,
Educatore ambientale,
Stato di Aguascalientes,
ci parla di “Encaucemos
el Agua”
{{
Abbiamo calcolato
che 33 000 studenti
si sono avvicinati alla
cultura dell’acqua
❜❜
José Luis Calderón,
Educatore ambientale,
Stato di Aguascalientes
Mexico
Progetto WET: insegnare
ai bambini la preservazione
dell’acqua
“Grazie alla sua metodologia,
“Encaucemos el Agua”
ha condotto a un grande
coinvolgimento degli insegnanti
nella promozione della cultura
dell’acqua. Propone una struttura
da integrare nei programmi
didattici senza implicare un
ulteriore carico di lavoro. Ha
anche permesso alle autorità
statali, comunali e federali di
collaborare insieme portando
alla creazione di programmi
sistematici e approfonditi.
Attraverso la partecipazione ai
workshop “Encaucemos el Agua”
nello stato di Aguascalientes, di
1 105 insegnanti, amministratori
delle risorse idriche e altri
educatori, abbiamo calcolato
che 33 000 studenti si sono
avvicinati alla cultura dell’acqua.
Siamo certi che questo
contribuirà al raggiungimento
di una stabilizzazione del nostro
patrimonio acquifero e garantirà
che tutti abbiano accesso
all’acqua.”
I bambini apprendono
l’importanza dell’acqua
mentre disegnano paesaggi
e altri soggetti
“Encaucemos el Agua”
è la versione messicana
del Progetto WET, Water
Education for Teachers. Nato
nel 1984 negli USA e finanziato
per la prima volta da Nestlé
Waters nel 1992, ha raggiunto,
con i suoi programmi e
workshop, oltre 25 milioni di
giovani e adulti in 20 diversi
Paesi. Ed è vantando questi
numeri che è stato presentato
al 4° World Water Forum
tenutosi a Città del Messico
dal 16 al 22 marzo 2006.
Un secondo Forum mondiale
sull’acqua riunirà bambini
tra gli 11 e i 15 anni di tutto
il mondo per presentare le
iniziative locali su acqua,
ambiente e igienizzazione
e partecipare ai workshop
tematici. Verranno presentati
strumenti di partecipazione
e attività didattiche per
promuovere e supportare le
iniziative locali dei bambini.
Questi workshop saranno
realizzati dal Progetto WET e
dai partner nel programma,
tra cui l’UNICEF, il Japan Water
Forum, l’UNEP, l’UNESCO e
l’UN-Habitat.
47
Prodotti
e consumatori
“I prodotti alimentari contribuiscono ampiamente
al sostentamento, alla corretta alimentazione,
alla salute e al benessere solo quando
raggiungono tutte le fasce della popolazione e
sono inseriti in una dieta bilanciata.
La competitività di un’azienda alimentare è
pertanto fortemente vincolata al beneficio
apportato ai consumatori.”
Karin Jestin, Foundation Strategy Group
Nelle pagine seguenti verranno illustrati alcuni
esempi dell’approccio di Nestlé ai prodotti e ai
consumatori.
A causa dell’estrema povertà dell’America Centrale, i prezzi
degli alimenti rappresentano
una preoccupazione
fondamentale per i
consumatori. Nestlé propone
una zuppa di pasta e pollo
48
gustosa ed economica, Sopa
Crecimiento, che contiene
anche l’apporto nutritivo di un
bicchiere di latte arricchito.
Questo giovane consumatore è
uno dei tanti a cui piace Sopa
49
Prodotti e consumatori
Creare Valore Condiviso per i consumatori
Produrre alimenti con un elevato apporto
nutrizionale è alla base delle attività di Nestlé e ciò
rappresenta il suo principale contributo alla società.
La competitività di Nestlé è profondamente vincolata
al beneficio apportato ai consumatori. Chi apprezza
i prodotti Nestlé e ne riconosce il sano apporto
nutritivo sostiene le attività dell’azienda rafforzando
così la sua capacità di far fronte alle future esigenze
del consumatore. Queste, siano dovute a gusti
culturali o a preoccupazioni per la salute, danno
l’opportunità di riflettere sulla performance dei
prodotti attuali e di concepire soluzioni migliori.
Le campagne di sensibilizzazione sui temi della
salute e dell’alimentazione di Nestlé rafforzano
i benefici apportati con i prodotti aumentando
la capacità dei consumatori di integrarli in una
dieta equilibrata. Per Nestlé la sfida consiste
nell’individuare il corretto equilibrio tra il lancio
di programmi alimentari destinati a rafforzare i
benefici specifici dei propri prodotti e l’interesse
più largo portato dalle questioni nutrizionali che
interessano l’intero settore. In quest’ultimo caso,
Nestlé potrebbe ricorrere all’esperienza maturata in
campo nutrizionale per intensificare i propri sforzi
orientandoli a un approccio più interattivo. Nestlé
potrebbe inoltre allargare la penetrazione a tutti i
segmenti della popolazione, individuando nuovi
modi per migliorare l’alimentazione delle famiglie
a basso reddito, come ha fatto in America Centrale
con Sopa Crecimiento.
Agricoltura
e approvvigionamento
Prodotti
e consumatori
Impatti della catena del valore
Prodotti nuovi/migliorati per la nutrizione,
la salute e il benessere
●Ricerca a favore del consumatore
●Nutrizione, salute e benessere del consumatore
Creare un contesto per la crescita costante
Produzione
e distribuzione
Maggiore conoscenza e consapevolezza per
un’alimentazione e stili di vita sani
●Conoscenza ed educazione per un’alimentazione
e stili di vita sani
50
Prodotti e consumatori
78%
Messico
62%
Guatemala
El Salvador
78%
82%
90%
99%
90%
Honduras
Nicaragua
Costa
Rica
83%
Panama
Venezuela
75%
Colombia
79%
Ecuador
72%
72%
Perù
Brasile
Bolivia
71%
Paraguay
84%
Cile
94%
Uruguay
Argentina
88%
Percentuale di persone che nel 2004 hanno acquistato
un prodotto Nestlé
Consumatori Popolazione
%
Nestlé
78 265 000
102 108 000 77%
America Australe
77 198 000
81 550 000 95%
Regione Bolivariana
139 265 000
186 120 000 75%
Brasile
29 800 000
40 855 000 73%
Regione Centroamericana
83 000 000
106 203 000 78%
Messico
407 528 000 516 836 000 79%
Totale America Latina
73%
Fonte: stime Nestlé
51
Prodotti e consumatori
Ricerca a beneficio del consumatore
Per oltre un secolo i consumatori hanno potuto
godere dei benefici derivanti dal costante impegno
di Nestlé nella ricerca in campo nutrizionale.
Le pubblicazioni dei ricercatori di Nestlé sono
state oltre 265 nel 2004 così come sono state
frequenti le collaborazioni con altri istituti nel corso
delle ricerche da loro condotte. Questo lavoro
ha contribuito sensibilmente alla creazione di
conoscenze di base sui temi dell’alimentazione e
della salute e al consolidamento della competitività
di Nestlé in quest’area.
Sono circa 3 500 le persone che, distribuite
in un network di 15 centri di ricerca e sviluppo
in tre continenti, lavorano all’innovazione e al
miglioramento dei prodotti. Il Centro di Ricerca
Nestlé e i suoi 600 ricercatori, di concerto con i
Product Technology Centres Nestlé, convertono
i risultati scientifici in prodotti che soddisfano le
esigenze dei consumatori in termini di gusto e
apporto nutritivo e fisiologico.
Il nuovo orientamento di Nestlé su alimentazione,
salute e benessere prevede sforzi costanti per
accrescere la sicurezza e il valore nutrizionale
dei prodotti. Il lavoro di ricerca si basa sulle
innovazioni tecnologiche a livello molecolare
su cibi e ingredienti per migliorare l’interazione
alimento/consumatore e l’apporto nutritivo.
Uno degli obiettivi è individuare e sviluppare
nuovi “branded active ingredients” con
comprovati benefici per la salute.
Cile
La ricerca condotta
in collaborazione
con INTA presso
l’Università del Cile
ha portato alla creazione
di Nutren Optimum
{{
Gli studi di Nestlé
hanno consentito
di determinare il
fabbisogno di micro
e macronutrienti
delle persone
anziane
❜❜
Dr Daniel Bunout,
INTA
52
Lo sviluppo della linea di
prodotti Nutren Optimum
si è basato sugli studi
alimentari condotti dai Centri
di Ricerca Nestlé in stretta
collaborazione con l’Unità
per l’invecchiamento e le
Patologie Alimentari Croniche
e il Food Technology Institute
dell’Università del Cile,
l’INTA e il Dr. Daniel Bunout.
L’équipe ha analizzato gli
effetti di prebiotici, probiotici
e isoflavoni sulle difese
immunitarie e lo stato di
salute.
“Oltre a chiarire gli effetti di
questi alimenti funzionali, gli
studi hanno anche consentito
di determinare il fabbisogno
di micro e macronutrienti
delle persone anziane.
Queste conoscenze non
solo hanno contribuito ad
apportare dei cambiamenti
al Programma alimentare
complementare del Governo
cileno per le persone
anziane, ma hanno condotto
anche allo sviluppo di Nutren
Optimum di Nestlé”, ha
spiegato il Dr Daniel Bunout
dell’INTA.
Prodotti e consumatori
In questo contesto, per Nestlé si stanno
profilando due orientamenti generali, il primo dei
quali è quello di sviluppare prodotti che soddisfino
le esigenze alimentari del singolo consumatore.
Questo approccio richiede una profonda
conoscenza dei gusti e dei costumi locali, dei
modi di cucinare e persino del livello di istruzione
e delle abitudini di spesa. I risultati della ricerca
di Nestlé vengono tradotti in prodotti adattati agli
usi locali. Si pone l’accento sulle preferenze dei
consumatori e su un maggiore valore nutrizionale,
sulla reperibilità, la praticità e, in alcuni mercati, la
convenienza.
Il secondo orientamento si basa sulla
prevenzione e la risoluzione dei problemi sanitari.
Questo approccio nasce da una solida base
scientifica e clinica allo scopo di soddisfare le
esigenze di salute di ogni consumatore. In questa
fase si pone l’accento su sei aree di benefici per
la salute: crescita e sviluppo, protezione (allergie
e difese immunitarie), regolare funzionamento
dell’intestino, energia e bellezza, controllo del peso
e un migliore invecchiamento.
Messico
Sviluppo di conoscenze
alimentari
{{
Nestlé ha contribuito
sensibilmente alla
ricerca di soluzioni
che possano
migliorare la salute
e l’alimentazione del
popolo messicano
❜❜
Dr Julio Frenk,
Ministro della Salute messicano
Dr Julio Frenk, Ministro della
Salute, intervistato sul tema dello
sviluppo di conoscenze alimentari
e sul finanziamento del Mexican
Public Health Institute.
In Messico, Nestlé ha sostenuto
gli sforzi delle autorità pubbliche
per riformare il sistema sanitario
contribuendo a creare una serie
di organismi dedicati alla salute e
all’alimentazione nell’ambito
della Mexican Health
Foundation, la FUNSALUD.
“In 30 anni, il quadro delle
patologie che interessano
la popolazione messicana è
mutato profondamente. Le
patologie infettive che erano
un tempo la prima causa di
morte, specialmente tra i
bambini, hanno lasciato il posto
a patologie croniche, di cui
non si parla, che colpiscono
soprattutto gli adulti e i
bambini. Ci siamo impegnati
seriamente per far fronte a
questa nuova situazione e
Nestlé ci ha particolarmente
aiutato, soprattutto attraverso
il Nestlé Fund for Nutrition.
Creato nel 1993, sotto l’egida
della FUNSALUD, questo
ente sostiene il miglioramento
dell’alimentazione attraverso
attività comprovate
scientificamente, la formazione
di professionisti di alto livello e
la divulgazione di conoscenze
alimentari. Insieme alla
Mexican Association of Schools
of Medicine, ha curato la
redazione di un testo medico
sul tema della nutrizione,
che è stato fondamentale
per l’armonizzazione della
formazione degli insegnanti.
L’ente ha anche contribuito
a far diventare l’educazione
alimentare una materia
obbligatoria negli Istituti di
medicina del Paese. Posso
dire quindi che in 70 anni,
Nestlé ha partecipato non
solo allo sviluppo economico
del Messico, ma ha anche
contribuito alla nostra ricerca di
soluzioni che possano migliorare
la salute e l’alimentazione del
popolo messicano.”
53
Prodotti e consumatori
La nutrizione, la salute e il benessere
dei consumatori
Nel febbraio 2005, su richiesta
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
Nestlé ha presentato un rapporto di sintesi
degli sforzi profusi nei precedenti cinque anni
per migliorare il valore nutrizionale dei propri
prodotti. Il rapporto comprendeva centinaia di
modifiche o innovazioni apportate ai prodotti tra
cui: il contenimento delle calorie, degli zuccheri,
dei lipidi e della quantità di sodio, la riduzione
delle dimensioni delle porzioni, l’arricchimento
con ferro, iodio, vitamine e minerali, l’aggiunta
di frutta e il passaggio dalla farina bianca ai
cereali integrali.
Il rapporto faceva cenno ai grandi progressi
fatti in America Latina. In Cile, Ecuador e
1
3
Paraguay, per esempio, Maggi è stato riproposto
in una linea di maionese e condimenti per
l’insalata a basso contenuto di lipidi e privi di
colesterolo. Nestlé Perù ha fatto altrettanto
introducendo sul mercato D’FIT, un gelato alla
vaniglia senza zucchero e a basso contenuto di
lipidi, che contiene il 42% in meno di calorie e
il 66% in meno di lipidi rispetto a un normale
gelato alla vaniglia. Nestlé Brazil ha messo a
punto un prodotto a base di latte con fiocchi di
riso: proposto in una doppia vaschetta, Chamito
1+1 si presenta come un piccolo vasetto di cereali
ricchi di fibra accompagnati da yogurt contenente
prebiotici che facilitano il mantenimento di una
funzionale flora intestinale. In Messico sono stati
1: la zuppa Nutren Optimum,
Cile. Una linea di prodotti
arricchiti per persone anziane
2: il latte parzialmente scremato
Nutren Optimum, Cile.
3: la barretta di cioccolato
Sahne-Nuss, Cile. Il 100% di
gusto con lo 0% di zuccheri
aggiunti
4: Il prodotto a base di latte
Chamito 1+1 con cereali,
Brasile. Contiene prebiotici che
favoriscono la flora intestinale
5: Galletta Infantil, Colombia.
Cracker arricchito con ferro e
vitamina B
5
54
2
4
Prodotti e consumatori
lanciati anche dei cereali integrali per la colazione,
Cheerios Multi-Grano, composti da mais, avena,
riso e grano con un maggior contributo in
energia e vitamine e che facilitano la digestione.
Anche in America Latina, così come nel resto
del mondo, Nestlé si sta impegnando a rivedere
integralmente i propri prodotti adottando le linee
guida 60/40+. I prodotti vengono scelti da 6
persone su 10 durante i test effettuati in base al
gusto e al piacere che danno, e comprendono
una componente di valore aggiunto in termini di
qualità nutrizionale. Complessivamente, Nestlé
ha già migliorato centinaia di prodotti ricorrendo
a questa metodologia, in America Latina nel 2005
sono stati condotti oltre 100 test di questo tipo.
Pasti convenienti ed equilibrati
Nella regione dell’America Centrale, che comprende
sei Paesi, vivono circa 15 milioni di bambini sotto i
14 anni. Circa il 50% della popolazione vive sotto la
soglia di povertà, guadagnando meno di 4 dollari
al giorno. Maggi Sopa Crecimiento rappresenta
un pasto semplice e conveniente. Si tratta della
prima zuppa di pasta e pollo arricchita del valore
di un bicchiere di latte in polvere fortificato. Nestlé
ha venduto milioni di confezioni fornendo così un
pasto gustoso, caldo, con un contenuto di vitamine,
proteine e calcio essenziali per lo sviluppo infantile.
6
Benefici per la salute
Ninho, una linea di prodotti per la crescita a base
7
8
6: Nihno, Brasile. Una linea di
prodotti per la crescita a base
di latte destinata ai bambini
7: Maggi Sopa Crescimento,
Brasile. Una zuppa di pasta e
pollo arricchita con latte
in polvere Ninho
8: il gelato D’FIT, un gelato
senza zucchero e a basso
contenuto di lipidi, Perù.
9: I cereali per la colazione
Cheerios Multi-Grano,
Messico. Con mais,
avena, riso e grano
10: Maggi Mayonesa Light,
Ecuador. Maionese a basso
contenuto di lipidi e priva di
colesterolo
9
10
55
Prodotti e consumatori
di latte lanciata in Brasile e destinata ai bambini
a partire dal primo anno di età, conosciuta su
altri mercati come Nido, è stata sviluppata per
rispondere alle specifiche esigenze nutrizionali
dei bambini nel periodo più importante per
il loro sviluppo. Gli ingredienti, le vitamine e i
minerali Nestlé sono selezionati per rispondere
alle esigenze di ogni fascia d’età. Per i bambini
intorno al primo anno d’età, Nestlé propone Ninho
1+ che favorisce il corretto funzionamento del
sistema digerente, la crescita e l’adeguata risposta
immunitaria agli agenti patogeni. Ninho 3+, per
i bambini di tre anni, è concepito anch’esso per
favorire il corretto sviluppo delle ossa e comprende
acidi grassi essenziali, iodio e calcio. Ninho 6+,
con Calci-N, contiene invece calcio naturale
proveniente dal latte e contribuisce a garantire una
corretta densità ossea in questa importante fase di
crescita.
Un apporto alimentare non sufficiente o
squilibrato è un fenomeno comune tra le persone
anziane. Indagini condotte in tutto il mondo hanno
dimostrato che una percentuale compresa tra il 15 e
il 60% delle persone anziane ricoverate in ospedale
o in case di riposo è affetta da malnutrizione.
Per rispondere a questo bisogno crescente,
Nestlé ha sviluppato una linea di integratori che
possono essere assunti per prevenire e curare la
malnutrizione. Nutren fornisce calorie, vitamine,
minerali e proteine utili alle persone più anziane.
Brasile
Il programma NUTRIR
{{
Il materiale
pedagogico è ottimo
e le ricette sempre
molto gustose
❜❜
Cristiane Aparecida Gil
Guimarães, coordinatrice delle
Scuole elementari e medie di
Ubatuba, São Paulo
56
Cristiane Aparecida Gil
Guimarães, coordinatrice
delle Scuole elementari e
medie a Ubatuba
“Mettere in pratica il
programma NUTRIR è
fantastico perché coinvolge
cuochi e insegnanti attribuendo
a entrambi la stessa importanza
nell’educazione alimentare.
La prima fase prevede
la sensibilizzazione delle
scuole regionali, che stanno
sviluppando progetti connessi
all’alimentazione. La seconda
fase permette lo scambio
di informazioni, chiarisce
i dubbi e orienta i progetti
verso l’eccellenza. Il materiale
pedagogico è ottimo e le ricette
sempre molto gustose.”
In alto: i bambini che
partecipano al programma
NUTRIR imparano a coltivare
e raccogliere la verdura .
A lato: Maria Benedity
Rodrigues de Olivera conosce
quasi tutti i bambini che
pranzano alla mensa di NUTRIR
Prodotti e consumatori
In Cile, gli anziani rappresentano la fascia della
popolazione in più rapido aumento. Nestlé è stata
la prima azienda del Paese a lanciare una linea di
prodotti specificamente concepita per le persone
appartenenti a questa fascia d’età. La linea
Nutren Optimum comprende latte parzialmente
scremato, crema di cereali con carne, zuppa di
asparagi e purè con carne. Questi piatti pronti
sono arricchiti con 13 vitamine e 9 sali minerali,
ma anche con nutrienti come il calcio e il
fosforo per contribuire a rafforzare ossa e denti.
Contengono anche acidi grassi essenziali, come
gli Omega 3 e 6 che aiutano a prevenire i disturbi
cardiovascolari, nonché prebiotici che facilitano la
digestione e una modesta quantità di sodio.
In Colombia, Nestlé ha lavorato a fianco del
Colombian Institute for Family Welfare (ICBF)
e con l’amministrazione locale dello stato di
Antioquia per sviluppare cracker arricchiti con
ferro e vitamina B così da rendere più ricca la
colazione dei bambini. A oggi sono 641 000 i
bambini tra i sei mesi e i sei anni in oltre 600
comuni che ricevono i cracker. L’obiettivo è
raggiungere, con questo alimento arricchito,
il milione di bambini.
{{
Ogni giorno
cuciniamo per i
bambini ed è bello
vederli crescere forti
e nutriti nel modo
corretto.
❜❜
Maria Benedity Rodrigues de
Oliveira, presidente della Solidarity
Community (Comunità per la
solidarietà) di Vila Paraiso
Maria Benedity Rodrigues
de Oliveira, presidente
della Solidarity Community
di Vila Paraiso
“Questo impegno prosegue
ormai da 30 anni, ma è solo
negli ultimi due anni che il mio
lavoro ha conosciuto una certa
notorietà….e allora è arrivato
NUTRIR. Ogni giorno cuciniamo
per i bambini ed è bello vederli
crescere forti e nutriti nel
modo corretto. Qui si tengono
anche corsi di alfabetizzazione
per adulti, lezioni di danza
e abbiamo persino un’area
in cui i bambini possono
giocare. Usiamo la cucina nel
pomeriggio per fare il pane,
la marmellata e le conserve,
oltre che per i corsi di cucina.
Sono felice di vedere sorridere
i bambini e le persone che
incontro. È molto gratificante.
Dico sempre che ogni volta che
un bambino che incontro per la
strada mi sorride, il mio giorno
diventa subito migliore.”
57
Prodotti e consumatori
Conoscenze ed educazione per un’alimentazione
sana e un corretto stile di vita
Le conoscenze scientifiche che accompagnano le
innovazioni apportate ai prodotti contribuiscono
a migliorare l’informazione pubblica in materia
di alimentazione. Nestlé ha investito attivamente
nel dialogo e nell’educazione della comunità
medico scientifica e dei consumatori. Insieme
alla comunicazione associata ai prodotti Nestlé,
questi sforzi creano maggiore consapevolezza
sul tema della corretta alimentazione e di questa
nuova consapevolezza beneficiano tutti.
I consumatori possono migliorare le loro abitudini
alimentari sulla base di informazioni comprovate
scientificamente.
Nestlé investe su più livelli per stimolare la
domanda di prodotti di qualità superiore. Ciò
implica il coinvolgimento diretto nella creazione
di istituzioni in grado di accrescere le conoscenze
nutrizionali, raggiungere gli opinion leader
e, soprattutto, dialogare direttamente con i
consumatori, in particolar modo con i giovani,
attraverso strumenti di comunicazione diversificati.
Pubblicazioni
Annales Nestlé, una rivista scientifica trimestrale
dedicata ai temi della salute e dell’alimentazione,
viene spedita in spagnolo e in portoghese a oltre
60 000 pediatri in America Latina. The Nest è
invece una pubblicazione periodica per paramedici
e studenti di pediatria, esce due volte all’anno per
una tiratura complessiva di 100 000 copie.
Brasile
Il programma NUTRIR
{{
Queste attività
hanno favorito un
maggior consumo
di verdure e ortaggi
che la maggior
parte dei bambini
fino ad allora aveva
visto solamente al
supermercato
❜❜
Ana Paula Cazali da Silva,
direttrice della Scuola Comunale
Propedeutica e della Scuola
Primaria
58
Ana Paula Cazali da Silva,
direttrice della Scuola
Comunale Propedeutica
della Scuola Primaria
“L’orto biologico è utilizzato
come uno strumento
pedagogico per i bambini delle
scuole primarie. Vi si recano
ogni settimana per imparare
qualcosa di più dell’agricoltura
biologica e per svolgere delle
attività pratiche. Queste
attività hanno favorito un
maggior consumo di verdure
e ortaggi che la maggior
parte dei bambini fino ad
allora aveva visto solamente
al supermercato”. Anche i
genitori dimostrano un grande
interesse per l’orto biologico.
Prodotti e consumatori
Informazione ed educazione alimentari
NUTRIR si annovera tra le iniziative più significative
messe in atto in America Latina contro la
malnutrizione, un problema che colpisce circa otto
milioni di famiglie solo in Brasile. Ad aggravare il
problema contribuiscono altri fattori quali la mancanza
di cibo e del rapporto con la madre, l’incidenza delle
patologie e la scarsa informazione. Oltre a combattere
la malnutrizione, l’iniziativa si propone anche di
debellare l’obesità. Secondo uno studio recente il
40% della popolazione sarebbe in sovrappeso. Il
programma NUTRIR contempla il lavoro volontario di
centinaia di dipendenti Nestlé, educatori, nutrizionisti
e gastronomi che interagiscono direttamente con le
madri e i bambini sul tema della corretta alimentazione
o si occupano della formazione di coordinatori
didattici, insegnanti e cuochi che poi terranno a loro
volta dei corsi. Attraverso questa iniziativa, NUTRIR
ha reso possibile la pubblicazione di un documento
sull’educazione alimentare distribuito a professionisti
sanitari e nutrizionisti, a funzionari pubblici e opinion
leader. I kit di NUTRIR contengono libri, audiocassette,
giochi, ricette e suggerimenti per attività didattiche.
Nel 2004 NUTRIR ha permesso la formazione di 1 720
adulti ed ha raggiunto 82 400 bambini. 315 organismi
e 630 insegnanti in 19 città hanno preso parte al
programma. Grazie al programma sono state inoltre
realizzate, in tre luoghi diversi, cucine e forni comuni.
I volontari e i membri della comunità hanno imparato
a cucinare pasti nutrienti e ad assistere i bambini
A lato: Negli orti NUTRIR
è possibile imparare
divertendosi.
A destra: queste donne
regalano al programma
NUTRIR un piacevole senso
di condivisione
Rosângela Maria Dias
dos Santos, insegnante
al Natércio França Day
Care Center
“Prima vedevamo tantissimi
bambini fortemente anemici.
Ora, grazie all’educazione
alimentare, siamo riusciti
a diminuirne il numero.”
59
Prodotti e consumatori
nella loro alimentazione. Hanno anche seguito dei
corsi per imparare a preparare ricette molto nutrienti
ma economiche, allo scopo di sviluppare nuove
opportunità di reddito. NUTRIR è ora un programma
nazionale, presente in nove stati e nel distretto
federale, con 17 città in cui si trovano uno o più centri.
Parallelamente, in Perù molti bambini soffrono di
malnutrizione cronica, anemia e carenza di vitamina
A mentre altri sono in sovrappeso od obesi. In
risposta a questa situazione, e in seguito alla
positiva implementazione di servizi di mobilità in
molte aree, Nestlé ha lanciato Nutrimovil: un’unità
mobile sull’alimentazione che si reca direttamente
nelle case dei consumatori per fornire informazioni
su misura sul tema della corretta alimentazione. Nel
corso di 50 visite ne hanno beneficiato circa 11 000
persone. L’unità mobile ha scelto come obiettivo
le periferie di Lima, i cui abitanti, che spendono
solitamente metà del proprio reddito nell’acquisto di
cibo, vorrebbero riuscire ad assicurare ai propri figli
un futuro migliore attraverso l’istruzione, il lavoro e
una corretta alimentazione. L’implementazione del
progetto è stata affidata a neolaureati in programmi
alimentari presso le università locali che, dopo un
periodo di formazione sui prodotti Nestlé e sulle
analisi nutrizionali, sono stati incaricati di redigere
delle guide rivolte a specifici sottogruppi della
popolazione, ad esempio i bambini, gli anziani,
le donne incinte e gli adolescenti. Il Progetto ha
aiutato Nestlé Perù a meglio comprendere le
Nel mondo
La Nestlé Foundation:
promozione delle
scienze alimentari in
America Latina
{{
La ricerca di base
sull’alimentazione
riveste un ruolo di
grande importanza
nel contrastare la
malnutrizione
❜❜
Dr Paolo Suter,
Nestlé Foundation
60
La Nestlé Foundation per lo Studio
dei Problemi Nutrizionali nel
Mondo (www.nestlefoundation.
org) è stata istituita nel 1966
in occasione del centenario di
Nestlé. La Fondazione opera in
maniera del tutto indipendente
rispetto a Nestlé, con un proprio
Consiglio Internazionale composto
da eminenti scienziati. La sede
centrale si trova a Losanna,
in Svizzera. Uno dei principali
obiettivi della Fondazione
è trasferire le conoscenze
scientifiche e tecnologiche
disponibili nei Paesi a basso
reddito. La maggior parte dei
progetti di ricerca sponsorizzati
dalla Fondazione vengono
portati avanti in collaborazione
con scienziati delle università e
degli istituti di ricerca locali. In
questi paesi, la ricerca di base
sull’alimentazione riveste un
ruolo di grande importanza nel
contrastare la malnutrizione. Grazie
alla biblioteca elettronica online
della Fondazione, enLINK (www.
enlink.org), gli utenti registrati
possono consultare i testi di dieci
delle principali e più prestigiose
riviste di nutrizione.
In America Latina,
recentemente sono stati
condotti degli studi su temi
quali il metabolismo energetico
(arresto della crescita e obesità),
il fabbisogno di micronutrienti,
l’alimentazione integrativa e
l’interrelazione tra nutrizione e
infezioni. Per esempio, uno studio
condotto sulle “favelas” di São
Paulo ha dimostrato che l’arresto
della crescita infantile è associato
alla irregolare ossidazione degli
Prodotti e consumatori
abitudini alimentari, le convinzioni e le esigenze dei
consumatori in campo nutrizionale.
In Paraguay, Nestlé ha collaborato con
Tierranuestra Foundation alla creazione di un gioco
sulla nutrizione destinato alle scuole delle aree
rurali. Il gioco è nato dalla collaborazione di Nestlé
Marketing, di un nutrizionista, della Fondazione
e di un autore. Tierranuestra lo ha poi distribuito
in 1000 confezioni a 200 scuole spiegandone le
istruzioni e il regolamento.
In Cile Nestlé da decenni collabora con le
autorità sanitarie pubbliche sul tema della corretta
alimentazione. Nel 1966 il 60% dei bambini sotto i
sei anni soffriva di malnutrizione a vari livelli. Oggi
questa cifra non supera l’1%. A partire dai primi
anni ‘70. Nestlé ha preso parte a un programma
nazionale dal nome “mezzo litro al giorno di latte
per ogni bambino”. Nestlé ha fornito prodotti a
base di latte contribuendo anche alla preparazione
e allo sviluppo di prototipi di prodotti speciali come
Fortified Purita Milk e Cereal Purita Milk. Oggi
l’azienda continua a promuovere stili di vita sani
attraverso il programma Vida Chile, un’iniziativa del
Ministero della Salute con il supporto dei membri
di varie università e dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità. Nestlé contribuisce a finanziare il
Nutritional Assessment Technical Standard per
bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni
e fornisce il Nutritional Labelling Manual rivolto ai
professionisti sanitari.
acidi grassi che favorisce il deposito Cile
adiposo. Questo potrebbe in parte Debellare la malnutrizione
spiegare la maggiore prevalenza
di obesi tra gli adolescenti affetti
da arresto della crescita e adulti
nei Paesi a basso reddito, dove la
malnutrizione e l’obesità spesso
coesistono nella stessa famiglia.
Le carenze di micronutrienti
come la vitamina A o il ferro sono
le più diffuse. Secondo molti
studi condotti in Cile e Perù, è
fondamentale l’importanza della
prevenzione della carenza di ferro
durante l’infanzia. Un apporto
Erano molti i punti da
insufficiente di ferro durante
le fasi critiche dello sviluppo
correggere. Tuttavia,
cerebrale nei primi mesi ed anni
poco a poco, siamo
di vita porterà a danni cerebrali
riusciti a superare
irreversibili ed a un handicap
gli ostacoli
psico-neuro-comportamentale
che si protrarrà per tutta la
vita. Un altro studio ha invece
dimostrato che integrare con
Dr Monckeberg,
ferro l’alimentazione delle donne
pediatra
incinte affette da anemia contrasta
l’assorbimento intestinale dello
zinco che può portare a effetti
negativi sulla gravidanza. Questo
indica che lo zinco dovrebbe
essere assunto con il ferro per
far fronte a entrambe le carenze.
Grazie a questi studi, si è conferito
valore scientifico all’efficacia
dell’arricchimento delle farine in
Perù e in altre regioni del mondo.
“Il compito non era semplice.
Erano molti i punti da
correggere in materia di
assistenza sanitaria di base,
educazione e igienizzazione.
Tuttavia, poco a poco,
siamo riusciti a superare gli
ostacoli. Il problema è stato
incluso tra le priorità a livello
nazionale, sono state ottenute
le risorse necessarie e il
Governo e il settore privato
si sono impegnati per la sua
risoluzione. Nestlé ha sfruttato
il ruolo di azienda leader nel
{{
❜❜
settore dei latticini garantendo
la fornitura di latte in polvere,
un alimento fondamentale per
il successo del programma.”
Dr Monckeberg, pediatra
61
Il Futuro di Nestlé
in America Latina
Paul Bulcke, Executive Vice-President
Nestlé negli Stati Uniti, in Canada,
America Latina e nei paesi caraibici
{{
La popolazione dell’America
Latina è convinta che l’aspetti
un futuro migliore.
La globalizzazione, gli accordi di
libero scambio e l’abbattimento
delle frontiere sono tutti elementi
che rafforzano questa convinzione
❜❜
Paul Bulcke, Executive Vice-President Nestlé negli Stati Uniti,
in Canada, America Latina e nei paesi caraibici
62
Creare Valore Condiviso è per Nestlé un concetto globale,
strettamente collegato al core business, ma è anche il faro che
indica la via da seguire per il futuro. Al centro di questo modello ci
sono le persone: tutti i collaboratori di Nestlé sono il motore della
catena del valore e degli investimenti a favore della comunità, che
ne migliorano lo stile di vita e riducono l’impatto ambientale della
produzione alimentare attraverso una maggiore efficienza operativa.
Il Valore Condiviso nasce da ogni dipendente Nestlé, negli uffici
e negli stabilimenti, per poi diffondersi. Il nostro business è fonte
di stabilità e di risorse per i dipendenti e le loro famiglie e nelle
loro vite si riflette il nostro bisogno di sicurezza e continuità. La
priorità è fare in modo che l’azienda continui ad avere successo,
così da garantire questa stabilità anche in momenti di grande
difficoltà, ad esempio quelli vissuti in Cile e Perù quando Nestlé
ha deciso di rimanere nonostante altre aziende abbandonassero
il Paese. La nostra strategia si è dimostrata vincente in quanto in
Cile recentemente, per il secondo anno di seguito, Nestlé è stata
insignita del titolo di “multinazionale più responsabile” a seguito
di un’importante indagine nazionale indipendente.³
Un requisito essenziale per garantire la durata e la stabilità della
nostra imprenditorialità è che i dipendenti siano capaci e motivati.
A questo proposito, vorrei sottolineare che i rapporti di lavoro,
anche in America Latina, sono guidati da solidi principi e politiche
che garantiscono il rispetto dei diritti fondamentali in termini di
retribuzione, associazionismo, formazione e avanzamento nella
carriera su base meritocratica. In questo modo, attribuiamo ai nostri
dipendenti un ruolo chiave nella crescita futura di questa regione.
Secondo me, sono quattro gli ingredienti essenziali per mettere
le persone di Nestlé nelle condizioni di dare vita a un modello
imprenditoriale solido e di successo: valori forti di cui condividono
lo spirito e che sanno essere imprescindibili, radicamento nelle
comunità locali, continuità e orientamento verso strategie vincenti.
Col passare del tempo, dal nostro impegno scaturisce fiducia e con la
fiducia si può dare vita a un nuovo modello di business.
A lato: Paul Bulcke controlla
i prodotti Nestlé durante una
visita al mercato in Brasile.
A destra: Un agronomo di
Nestlé e un coltivatore di caffè
discutono delle strategie di
sostenibilità in Nicaragua.
Sotto: un dipendente di Nestlé
al lavoro nello stabilimento di
Ocotlán in Messico
La popolazione dell’America Latina è convinta che il futuro le riservi
un florido avvenire. La globalizzazione, gli accordi di libero scambio
e l’abbattimento delle frontiere rafforzano questa convinzione. I
redditi aumentano e le persone vogliono costruire un futuro migliore.
E’ possibile aiutare le comunità della regione a realizzare il loro
potenziale di crescita. L’agricoltura è il naturale punto di forza:
collaborando con gli agricoltori è possibile aumentare la produttività
attraverso finanziamenti, trasferimento di conoscenze e di tecnologie,
attività di supporto agli agronomi, che migliorano e orientano anche
la nostra capacità produttiva a livello locale a più alto valore aggiunto.
Nestlé ha molte opportunità di investimento nella regionalizzazione e
nella distribuzione. In Brasile, ad esempio, indirizzare le nostre energie
al soddisfacimento dei bisogni dei consumatori in aree specifiche
sta dando ottimi risultati. In alcune aree, inoltre, come nel nord-est
del Brasile, si parla di 60 milioni di persone. Le famiglie a basso
reddito, che costituiscono un’ampia fascia del mercato, sono molto
sensibili ai temi dell’alimentazione. Riteniamo di poter aumentare la
penetrazione in questa fascia investendo di più nella distribuzione,
creando nuove dinamiche nel settore retail e organizzando
campagne di sensibilizzazione sui corretti principi nutrizionali.
A questo scopo, abbiamo bisogno di persone che sappiano cosa
significhi vivere in comunità povere e che possano quindi adattare
i nostri modelli imprenditoriali. Abbiamo già sul mercato diversi
prodotti destinati alle fasce della popolazione a basso reddito,
ma vorremmo fare di più puntando su zuppe, latticini, prodotti a
base di cereali e pasti che possano fornire ai bambini in età
scolare e alle famiglie i nutrienti essenziali. E non c’è alcun
bisogno di porre troppa attenzione al packaging per raggiungere
questi obiettivi: bastano prodotti di qualità dall’apporto nutritivo
fondamentale.
L’educazione e le conoscenze in campo nutrizionale sono uno
strumento importante di miglioramento dello stile di vita.
In America Latina, come nel resto del mondo, l’educazione
alimentare è insufficiente: sono troppo pochi i corsi sul tema a ogni
livello di istruzione, persino negli Istituti di Medicina. Si tratta di
una lacuna sanitaria a cui la società deve porre rimedio, ma anche
noi, come membri del settore alimentare, possiamo offrire il nostro
contributo attraverso pubblicazioni destinate ai professionisti,
l’allestimento di punti di consulenza alimentare nei negozi in cui i
nutrizionisti si rivolgono direttamente ai consumatori, la creazione
di call centre, l’etichettatura informativa sui prodotti e campagne
di sensibilizzazione su vasta scala, come ad esempio NUTRIR
o Nutrimovil. Possiamo aiutare i consumatori a comprendere i
principi alimentari fondamentali e la terminologia appropriata così
da apprezzare il valore nutrizionale dei nostri prodotti. Si tratta
soprattutto di un’attività di sensibilizzazione a lungo termine che
mira alla creazione di una società sana, in collaborazione con le
aziende del settore e le istituzioni governative.
L’America Latina è una regione in rapido sviluppo e il suo punto di
forza è nello spirito dei suoi popoli. È insieme a loro che possiamo
creare ancora più Valore Condiviso.
63
Coordinamento editoriale
Foundation Stategy Group,
Ginevra, Svizzera e
Nestlé S.A., Public Affairs
Progetto grafico
Nestec Ltd, Corporate
Identity and Design, con
Esterson Associates,
Londra, Regno Unito
Fotografie
Markus Bühler-Rasom,
Zurigo, Svizzera;
Christian Cravo,
Salvador, Brasile;
Sam Faulkner/nb pictures,
Londra, Regno Unito;
Juan Carlos Franco,
Città del Messico, Messico;
Nicolas Goldberg/Panos,
Buenos Aires, Argentina;
Sergio Hernandez,
Città del Messico, Messico;
Harmen Hoogland/Nestec Ltd,
Corporate Identity and Design;
Jesús Angeles Padilla,
Santiago, Cile;
Philippe Prêtre/apg image,
Vevey, Svizzera;
Sergio Santario,
São Paulo, Brasile
Stampa
Grafiche Mazzucchelli
Milano, Italia
Carta
Munken Lynx, totale assenza
di cloro
© Marzo 2006, Nestlé S.A.,
Public Affairs
Nestlé S.A.
Avenue Nestlé 55
1800 Vevey
Svizzera
Edizione a cura
Ufficio Comunicazione
Nestlé Italiana S.p.A.
Viale Giulio Richard, 5
20143 Milano
www.nestle.it
64
Note
1. Si fa riferimento alla Convenzione
Globale delle Nazioni Unite, alle relative
Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO), alle Direttive
dell’Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le
imprese multinazionali.
2. Exame Magazine, la classifica include
le risposte anonime dei dipendenti.
3. Hill and Knowlton Captiva/La Tercera,
Santiago del Cile, Novembre 2005.