Il giardino di Claudia - Marzo

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Il giardino di Claudia - Marzo
“i giardini di
marzo si vestono di nuovi colori…”
Arriva la primavera.
Nel mese del primo equinozio si dà ufficialmente il via alla stagione
dei fiori.
Il giardino di Claudia
Marzo è un mese inaffidabile da un punto di
vista climatico e non devono stupire eventuali
ultime inattese nevicate o giorni di freddo
molto intenso. Questi pericoli sono più alti
nelle regioni settentrionali, dove potrebbe
piovere molto. Nell'Italia del sud marzo è
sicuramente un mese di piena primavera,
molte delle piante che al nord si seminano
ora, dovrebbero già essere in fase di crescita.
E’ il mese in cui dobbiamo rimboccarci le
maniche ed iniziare i lavori necessari per il giardino e per l'orto. In generale ricordiamoci che i lavori del terreno
e le semine vanno comunque eseguiti solo se le condizioni atmosferiche lo consentono. Quest'anno, fino ad ora,
è stato quasi privo di inverno, ci aspettiamo una mite primavera, almeno è quello che ci auguriamo.
Luna calante: è preferibile approfittare dei giorni di luna calante per dedicarsi alla semina di topinambur,
radicchio, lattughino da taglio, bieta, sedano, cipolle e indivia. Prima della semina, preparare l'orto ad accogliere
le nuove piantine rivoltando le zolle ed occupatevi anche di preparare un nuovo cassone per il compostaggio in
giardino e di rimestare quanto già accumulato durante l'inverno. Si consiglia inoltre di seminare le erbe
aromatiche e di procedere alla potatura di viti, meli e peri in questo periodo. Cipolla, aglio, scalogno e tutti gli
ortaggi a bulbo dovrebbero essere preferibilmente raccolti quando la luna è calante.
Luna crescente: la tradizione contadina consiglia di seminare quando la luna è crescente ravanelli, carote,
piselli, prezzemolo, lattuga, lattughino da taglio, basilico, angurie, cetrioli, asparagi, cavoli, compreso il cavolo
cappuccio, e zucchine. Con la luna crescente si possono inoltre trapiantare fragole, patate, cipolle e lattuga.
Approfittare dei giorni di luna crescente per raccogliere le erbe aromatiche e le erbe officinali da essiccare, oltre
che per la raccolta di carote e ravanelli.
In giardino
Piantature: si possono ancora seminare i nuovi tappeti erbosi, se non già fatto in autunno. Si piantano le varietà
rustiche di rose.
Potature: per le piante è il periodo delle potature, sia per quelle che hanno già effettuato la prima fioritura, sia
per quelle che fioriranno in estate-autunno. Nei rosai si potano le piante già esistenti per togliere la vegetazione
in eccesso o malata.
Concimazione: in particolare e Rododendri ed Azalee, prima che inizino la loro fioritura.
Fioriture: marzo coincide con il momento della ripresa vegetativa e, quindi, sono moltissime le specie che
cominciano a fiorire, sia per quanto riguarda gli arbusti e gli alberi, sia per quanto concerne le erbacee annuali,
le biennali o le perenni. Molte fra queste specie sono di tipo spontaneo ed hanno il loro naturale «habitat» fra i
campi e lungo i margini dei boschi; tipiche rappresentanti di questa flora preziosa: le primule veris dal giallo
inconfondibile, le violette mammole, le pratoline, le calendule, gli anemoni.
Cominciano anche a fiorire ovunque gli arbusti e gli alberi, come il gelsomino primolino, la forsizia, le magnolie a
foglia caduca, i meli e i ciliegi da fiore, alcune camelie, i limoni e qualche azalea precoce.
Le bulbose in questa stagione conoscono il loro momento di maggiore splendore: in marzo crochi, narcisi,
chionodoxa, giacinti, e nei mesi successivi tulipani, calle, muscari, e iris adornano i giardini con i loro colori.
Fiorisce a marzo: Crocus vernus. Genere di piante molto antiche e diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. Il
termine "kròke" fu dato da Teofrasto per indicare il filamento e i lunghi stimmi che simboleggiavano un legame
d'amore.
Nella mitologia greca Kròkos era un giovane
innamorato della ninfa Smilax: un amore
destinato a finire perché lui era mortale. Gli
dei impietositi decisero di trasformare
Smilax in Salsapariglia (Smilax aspera) e
Kròkos in un bel fiore. In ricordo di tale
amore impossibile il fiore rappresentò il
"desiderio d'amore".
Il Crocus vernus è una specie originaria
dell’Europa, ancora molto diffusa in natura,
anche in Italia lungo le colline dell’arco alpino e nei pascoli soleggiati montani; i fiori sono di colore bianco, lilla o
striati, le dimensioni sono minute, non superano i 10 cm di altezza, e i fiori sbocciano, assieme alle foglie, a inizio
primavera, a volte anche a fine inverno, quando il clima è mite. Prediligono posizioni soleggiate e sono molto
facili da coltivare, anche in vaso. Si utilizzano molto per la naturalizzazione e l’inselvatichimento, nelle aiuole o
nel tappeto erboso. Esistono varietà di grandi dimensioni, con fiori decisamente molto vistosi.
Nell’appartamento
La ripresa vegetativa è avviata, quindi, può essere opportuno effettuare una fertilizzazione con prodotti adatti al
genere di pianta. Per alcune delle piante è arrivato il momento del rinvaso: utilizzare contenitori solo
leggermente più ampi del precedente.
Nell’orto
Semina: si effettuano quasi tutte le semine delle principali specie: cipolle, bietole, cardi, cicorie, lattughe romane,
piselli, prezzemolo, rapanelli e spinaci. In letto caldo, oppure, con opportuni ripari, si possono seminare anche i
pomodori, il basilico, le melanzane, i peperoni, i cetrioli, i meloni, gli zucchini, così saranno pronti per il trapianto
che si effettuerà nel mese di aprile.
Raccolta: possiamo ancora raccogliere le ultime zucche ed alcuni ortaggi tipici della stagione invernale: cavoli di
Bruxelles, cavoli, cavolfiori, lattughe, cicorie, spinaci, rapanelli e porri.
Piantata a marzo: Luffa cylindrica (zucca spugna). La Luffa appartiene alla famiglia delle
cucurbitacee: nell’aspetto è molto simile alla zucchina, ma è rampicante come una
comune zucca. E’ coltivata principalmente come spugna vegetale, in quanto il frutto, al
momento della completa maturazione, si disidrata, perdendo gran parte del suo peso, ciò
che resta è esclusivamente il corpo fibroso che costituisce la parte spugnosa.
Il periodo ottimale per la semina è tra Marzo e Maggio: per prima cosa procurarsi un vaso di medie dimensioni
ponendo sul fondo uno strato argilloso. Riempirlo di terriccio e aggiungere un po’ di
compost maturo, quindi piantare i semi nei piccoli fori che precedentemente realizzati
con le dita. Coprirli e innaffiarli regolarmente tenendo il vaso in pieno sole per circa una
settimana quando i germogli cominceranno a fare capolino. Durante la loro crescita sarà
meglio aiutare le piantine con un graticcio o delle piccole
canne di bambù. I frutti della Luffa saranno pronti dopo 5
mesi (devono diventare marroncini), quando la pianta
morirà. A quel punto potete dare inizio alla raccolta.
La lavorazione della Luffa inizia con l’eliminazione dei semi:
si incide la parte sottostante con un taglierino. In realtà
questa sorta di “opercolo” si riesce a rimuovere tranquillamente anche a mani nude
se la Luffa è ben essiccata. Si procede eliminando e mettendo la parte (in luogo
asciutto e lontano dalla luce, magari in un piccolo sacco
di juta) i semi per l’anno successivo. L’eliminazione della
buccia è forse la parte più noiosa di tutta la lavorazione,
in quanto richiede un po’ di tempo e pazienza. Una volta sbucciate, vanno tenute in
acqua tiepida e bicarbonato per sbiancarle, in quanto a volte (soprattutto se è stata
un’estate piovosa) alcune spugne risultano leggermente macchiate.
Possono essere usate come spugne (per l’igiene della persona e della casa), come
tessuto, o per imbottiture (per pupazzi, cuscini ...). Nell’uso specifico della pulizia del
corpo, usata bagnata, è molto morbida ed è indicata anche per le pelli delicate; usandola asciutta si ottiene un
massaggio più intenso e vigoroso, ideale per rimuovere dalla pelle impurità e cellule morte.
Nel frutteto
Nel frutteto si impiantano i nuovi esemplari di alberi da frutto; alle piante più vecchie si effettua la potatura
secca, per asportare le parti secche o ammalate. Le stesse operazioni di potatura appena descritte vengono
praticate sulla vite, con l'avvertenza che, specialmente nelle zone più fredde, una potatura troppo precoce induce
le piante ad entrare in vegetazione e le espone così maggiormente ai danni del freddo
Il piccolo miracolo scritto nel DNA dei bulbi da fiore
L'attenzione nei confronti dei cambiamenti climatici e il desiderio di prestare maggiore attenzione alle esigenze
della natura giocano un ruolo importante nella vita di tutti i giorni. Anche il giardinaggio amatoriale può essere
visto in questa nuova ottica e si può ispirare a scelte eco-sostenibili. I bulbi da fiore primaverili sono la soluzione
più appropriata per ottenere risultati straordinari, soprattutto nelle attuali condizioni climatiche, riuscendo anche
a risparmiare fino al 70% di acqua durante il periodo di coltivazione. Inoltre, chi conosce e impiega abitualmente
i bulbi da fiore sa di compiere una scelta eco-sostenibile per altri motivi: la scarsa necessità di fertilizzanti chimici
e il ridotto impiego di antiparassitari. In autunno, quando giunge il momento di decidere i fiori che renderanno
più belli i giardini e i balconi durante la primavera, la scelta può cadere con tutta tranquillità sulle bulbose
primaverili che offrono una gamma pressoché infinita di forme e colori. La ricerca italiana, condotta presso l'Orto
Botanico di Brera, a Milano, ha messo in evidenza come, diverse bulbose, tra le più belle e scenografiche, siano
perfettamente in grado di fiorire per tre anni consecutivi dopo la piantagione autunnale senza bisogno di neppure
un goccio supplementare di acqua rispetto a quella caduta dal cielo tra ottobre e aprile. Il piccolo miracolo è
scritto nel DNA di ognuna delle varietà che così facilmente abbiamo a disposizione: pur essendo attentamente
selezionate, ognuna mantiene inalterato il ricordo dei progenitori e delle zone di origine: Altopiani della Turchia
per i Tulipani; Paesi del bacino Mediterraneo per i Narcisi e i Crochi; Europa sud-orientale e Medio Oriente per i
Muscari e Giacinti…