Programma di Governo - Comune di Campobasso

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Programma di Governo - Comune di Campobasso
COMUNE DI CAMPOBASSO
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO
QUINQUENNIO 2014-2019
(ART. 46 CO. 3 D. LGS. 18.08.2000 N. 267)
I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi
Da “Le città invisibili” di Italo Calvino
1.Premessa
Il programma per il mandato amministrativo 2014 -2019 rappresenta lo sviluppo delle
idee contenute nei programmi elettorali presentati dalla forza di coalizione eletta nelle
elezioni amministrative del 25 maggio scorso.
L’elezione della coalizione significa, in primo luogo, che i cittadini di Campobasso hanno
espresso un giudizio condiviso sul progetto di governance comunicato durante la
campagna elettorale e, quindi, sulle linee di indirizzo e gli obiettivi ivi contenuti.
Le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti, che l’attuale Consiglio
comunale è chiamato ad approvare, costituiscono il documento attraverso il quale
l’Amministrazione definisce la propria identità e la missione da raggiungere durante gli
anni di mandato conferito.
Il cambiamento, per questa Città, è iniziato il 25 maggio 2014: ora occorre dare
concretezza alle idee, ai suggerimenti, alle speranze, alle proposte, alle scelte già pensate,
anche dalla società civile, che già nella fase della campagna elettorale ha attivamente
contribuito, attraverso i forum proposti, alla elaborazione del programma di coalizione.
Come annunciato occorre operare per un “Comune gentile” e costruire le azioni, i
programmi ed i progetti attraverso il metodo del confronto ed interlocutorio affinché
“nessuno si senta escluso”; contribuire ad un modello nuovo di Città cui anche altri
possano guardare: un modello che parta dal voler considerare la comunità civile che qui
vive una realtà vitale, operosa e solidale, una comunità risoluta e pronta.
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Bisogna dare forza al dialogo, all’ ascolto, alla pazienza, alla mediazione, al riscatto, agli
obiettivi, ai progetti, ai modelli, alla gentilezza e alla sobrietà. Serve un’idea della città
che dia senso alle scelte che si faranno. Non basta solo “fare”. Intanto occorre “fare
bene”, ma è oltremodo necessario che al “fare” si anteponga il pensare, il progettare, il
disquisire e lo scegliere insieme a tutta la comunità amministrata allo scopo di ricostruire
il senso reale di COMUNITA’. Campobasso ha bisogno di partecipazione, ha bisogno
di sentire il calore della sua gente, ha bisogno di nuove idee e di persone che si battano
per realizzarle.
Nel contesto dell’attuale sistema sociale la programmazione che l’ente deve assicurare è
quella improntata a scenari ad assetti variabili e pertanto il nostro obiettivo è quello di
rendere gli strumenti amministrativi in processi flessibili ed adattabili, senza perdere però
l’oggettività di situazioni dettate dallo scenario politico-istituzionale e finanziario, sia a
livello locale che nazionale.
Lo strumento quindi che adotteremo sarà quello di una programmazione dinamica e non
statica.
Il momento congiunturale sia economico che di tensione sociale non consente un
aumento della spesa né sul fronte dei consumi né su quello degli investimenti.
In questo momento tutti gli Enti Locali sono chiamati a dare il loro contributo
attraverso azioni tali da orientare i propri interventi conciliando sia le esigenze della
collettività che l’obiettivo di restare all’interno dei parametri fissati dal Patto di Stabilità.
Occorre, quindi, operare per far inserire la nostra Città all’interno delle progettualità
strategiche europee, sfruttando la programmazione comunitaria che privilegia il
partenariato istituzionale nell’ambito delle diverse realtà delle collettività territoriali.
Il ruolo che Campobasso dovrà avere nel futuro, che diventa strategico anche per il
territorio circostante e limitrofo, deve essere proiettato a logiche, per quanto possibile, di
incentivazione macroeconomica degli investimenti pubblici che possano creare uno
“schok” al tessuto economico-imprenditoriale la quale ricaduta potrà determinare
sviluppo degli aggregati di spesa per consumi attraverso la leva dell’occupazione. Con
ciò non ci sogniamo di sostituirci agli organi di politica nazionale ma di renderci parte
sostanziale per aumentare gli sforzi del Governo Centrale nella direzione della ripresa
economica. Tale affermazione può sembrare “ aulica e ridondante” ma se si analizzano
i dati e gli indici macroeconomici, a livello regionale, dai quali risulta una propensione
marginale al consumo di 5/ 7 volte l’input iniziale ben si comprende che spendere
1.000.000,00 di euro significa attivare un volume di flussi pari a 7 milioni. Pertanto la
politica dell’Amministrazione sarà tesa a spendere meno per attività che possono essere
realizzate “ a costo zero” con la collaborazione di tutte le parti sociali e più proiettata a
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spese di grande respiro quale la manutenzione del tessuto cittadino e la ultimazione e
realizzazione di interventi sulle spese di investimento.
Occorrerà aprire anche urbanisticamente la città capoluogo all’inevitabile e fertilissima
idea/realtà di area vasta. II probabile superamento della dimensione amministrativa della
provincia, o comunque il suo depotenziamento, impongono con urgenza visioni unitarie
e sinergiche tra le diverse amministrazioni dell'area limitrofa prima di tutto nella
realizzazione di aree antropizzate tra loro legate/collegate. La collaborazione ed il
dialogo istituzionale può contribuire, in maniera profonda, a fare sistema sulle tematiche
del rilancio territoriale e dello sviluppo sociale; il ruolo che Campobasso intende
esercitare in tal senso sarà quello di promozione e divulgazione del concetto di “area
Vasta” da candidare presso la commissione europea quale territorio di interesse
comunitario. Campobasso dovrà imprimere l’accelerazione necessaria al territorio
centrale del Molise e assumere il ruolo di coagulante per formare le necessarie “masse
critiche” e di riferimento, nonché di riflessione decisionale, in termini sia di popolazione
che di estensione territoriale.
Un discorso a parte merita il rapporto che l’Ente ha intenzione di istaurare con il
massimo organo di formazione scientifica presente sul territorio ossia l’Università degli
Studi del Molise che può e deve svolgere una funzione di impulso non solo alla
formazione specialistica dettata dal territorio ma anche a quei progetti che, calati sulla
realtà territoriale in modo appropriato e sinergico con le istituzioni, possono determinare
un circuito di contatti internazionali atti ad attivare anche investimenti e sviluppo del
territorio in rapporto alle specificità da questo esprimibili
2. La struttura del programma di mandato
Le presenti linee programmatiche sono la naturale e conseguenziale trasformazione del
programma elettorale in programma di governo.
La struttura del documento parte dalle singole linee di programma al cui interno
ritroviamo singoli progetti ed interventi. Il documento è alla base per la definizione e
costruzione delle azioni concrete che stanno alla base della pianificazione dell’ente.
Nel definire tali azioni si devono aver chiari il percorso da seguire e gli “obiettivi” da
raggiungere. E’ strategico non soltanto ciò che è importante che appaia ma ciò che la
collettività indica quale elemento condizionante dell’ente rispetto all’ambiente. L’agire
non deve essere necessariamente ed esasperatamente innovativo, ma deve innanzitutto
rispondere alle esigenze degli attori della società ossia dei cosiddetti portatori di interessi
o steakholders.
Definire la strategia tenendo conto dei portatori di interesse è la metodologia vincente,
ma a questa si arriva Solo attraverso forti momenti di concertazione e confronto tra la
società civile e gli organi gestionali e politici può portare a stabilire il metodo di lavoro
ottimale vincente e che può determinare un posizionamento migliore del Comune di
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Campobasso all’interno delle logiche delle città definibili strategiche o delle aree vaste di
interesse strategico. La programmazione definita nei documenti fondamentali dell’ente,
primo fra tutti il Programma di Mandato troverà puntuale attuazione attraverso le
sinergie tra assessori e dirigenti ottenibile con l’adozione annuale del Piano esecutivo di
gestione (Peg) che definisca in modo preciso gli obiettivi di breve periodo.
In tale contesto occorre tener presente la sempre ed indispensabile separazione e
definizione delle competenze. Ciò è possibile solo in presenza di settori dell’
amministrativi ben organizzati ed integrati, che interagiscano a prescindere dai contenuti
delle deleghe dei singoli assessorati ed in presenza di una politica matura, che si pone il
problema di dotarsi di una buona organizzazione per poter intraprendere un valido
percorso di pianificazione strategica.
Per realizzare una buona organizzazione è opportuno favorire una concentrazione
decisionale a livello di strutture dirigenziali allargando le deleghe gestionali-operative
che, per evitare un effetto dispersivo e ricondurre ad unità le decisioni, verranno
coordinate e controllate da una unità di staff che assumerà la funzione di direzione
gestionale e di “cerniera” tra la struttura burocratica e la struttura politica.
Il reticolo gestionale per programmi e progetti che l’Ente vuole attuare e quello
orientato al processo finalizzato all’obiettivo strategico e ove possibile seguirà il
principio di collegamento tra strumento strategico (Bilancio pluriennale – Relazione
previsionale e programmatica ) e la programmazione operativa (Piano annuale – Piano
esecutivo di gestione) secondo il seguente schema:
PROGRAMMA DI MANDATO LINEE PROGRAMMATICHE
Programmi – Progetti - Interventi
RELAZIONE
PREVISIONALE
E
(TRIENNALE)
Programmi – Obiettivi strategici
PROGRAMATICA
BILANCIO – PIANO ESECUTIVO DI
(ANNUALE)
Obiettivi strategici – Obiettivi gestionali
GESTIONE
Il programma del Sindaco, che delinea l’azione di governo dell’Amministrazione
comunale di Campobasso, parte dalle quattro linee strategiche d’intervento presentate
nel programma elettorale:
1) Campobasso che si rinnova;
2) Campobasso che lavora;
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3) Campobasso da vivere;
4) Campobasso dei flussi.
Le quattro linee strategiche vengono declinate nelle seguenti Linee Programmatiche che
attengono ai vari ambiti di intervento dell’Ente:
N.1 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA GESTIONE URBANISTICA E PER IL
CONTROLLO DEL TERRITORIO;
N.2 LINEE PROGRAMMATICHE PER I LAVORI E LE OPERE PUBBLICHE, LA
MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO COMUNALE E LA PROTEZIONE CIVILE;
N.3 LINEE PROGRAMMATICHE EUROPEE, CULTURALI E GIOVANILI E PER LO
SVILUPPO DEL SISTEMA TURISTICO LOCALE E DEL CENTRO STORICO;
N.4 LINEE PROGRAMMATICHE PER IL SOCIALE, PER LE POLITICHE GIOVANILI,
PER LO SPORT, PER L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’, PER LE PARI
OPPORTUNITA’;
N.5 LINEE PROGRAMMATICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, SICUREZZA E
LEGALITA’ DEL TERRITORIO;
N.6 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA E
TRIBUTARIA, PER LA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO, PER LA
GESTIONE E VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE;
N.7 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA
POTENZIAMENTO DELLA MOBILITA’ URBANA;
RIQUALIFICAZIONE
N.8 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA REALIZZAZIONE
UNIFICATO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA;
DEL
ED
IL
SISTEMA
N.9 LINEE PROGRAMMATICHE PER IL VERDE PUBBLICO, L’ARREDO URBANO E
LA SANITA’ URBANA
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CAMPOBASSO CHE SI RINNOVA (linee programmatiche n. 1, n. 2, n.8 e n.9)
N.1 LINEE PROGRAMMATICHE
CONTROLLO DEL TERRITORIO.
PER LA GESTIONE URBANISTICA E PER IL
Si promuoverà una riflessione sul piano regolatore generale (PRG) strutturandone uno
che, dopo le alterazioni del territorio stratificatesi nel coso degli anni, possa
riprogrammare, all’interno dello stesso PRG attraverso i nuovi strumenti di
pianificazione e le varianti, le eventuali riclassificazioni necessarie per la salvaguardia
ulteriore del suolo e per la qualificazione urbanistica della città.
Si intende prioritariamente mappare la qualità e la quantità del patrimonio edilizio
esistente e disponibile in relazione ai servizi e alle infrastrutture già esistenti sul territorio,
individuando strategie di equilibrio e predisponendo una reale fase di progettazione.
Si costituirà, per questo, un Ufficio di Piano con iniziali compiti di puntuale censimento
del reale sviluppo del territorio; in particolare occorrerà censire cosa sia stato realizzato
in eccedenza e quali infrastrutture manchino per ciascuna area. L’ufficio dovrà
programmare e progettare, con tutti gli strumenti urbanistici a disposizione,
l’adeguamento del piano regolatore alle esigenze della città reale e dei suoi cittadini alla
luce delle nuove condizioni sociali ed economiche, anche modificando interventi previsti
che non rappresenterebbero più oggi una reale necessità per i cittadini. In particolare
occorrerà adeguare lo strumento del Regolamento Edilizio.
Si limiteranno gli interventi in addizione a quelli che realmente e realisticamente
realizzano significativi ritorni in termini di aree e opere pubbliche coerentemente con un
disegno urbano più compatto possibile; bisogna investire nella riqualificazione,
costruzione o integrazione dello spazio pubblico come strumento per il miglioramento
della qualità urbana nei plessi periferici.
Sarà prioritaria la rigenerazione e ricucitura del tessuto urbano. La costruzione di un
nuovo modello di città passa necessariamente attraverso il ripensamento del ruolo che
l’ambiente e il paesaggio assumono in un rinnovato concetto di qualità della vita e di
benessere. Si ricercherà strategicamente un giusto equilibrio fra conservazione e
valorizzazione, fra integrazione e sostituzione, fra riuso e riconnotazione. Ideeremo e
promuoveremo la rifunzionalizzazione degli spazi urbani.
Si completerà l’assegnazione di fondi regionali già assegnati per il recupero, da parte dei
privati nel centro storico cittadino, del patrimonio edilizio. Si programmeranno altre
fonti di finanziamento per ulteriori interventi di restauro o risanamento conservativo, di
ripristino funzionale, di manutenzione straordinaria e di adeguamento alle norme di
sicurezza ed antisismiche. L’obiettivo è contribuire a ridurre il degrado ambientale
rallentando, di conseguenza, i processi di desertificazione urbana e favorendo,
contemporaneamente, l’economia locale. La ricchezza architettonica ed urbanistica del
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centro storico, adeguatamente restaurato, incentiverebbe la realizzazione di strutture di
“albergo diffuso”.
Il rinnovato approccio ai temi della definizione delle caratteristiche dell’insediamento
urbano deve perseguire l’obiettivo dell’ottimizzazione delle tecniche costruttive e
dell’efficientamento energetico ecosostenibile degli edifici (obiettivo edifici classe A, case
passive), mediante l’uso di accorgimenti bioclimatici e l’utilizzazione massima delle fonti
energetiche rinnovabili. L’obiettivo è quello di approdare, tramite incentivi mirati, ad un
sistema costruttivo integrato, sismicamente sicuro, leggero, flessibile, adattabile,
reversibile, confortevole e salubre, un sistema per la riqualificazione e la nuova
edificazione sostenibile.
Si provvederà ad incentivare e coltivare la collaborazione fattiva con tutti gli ordini
professionali, con la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, con l’Università
del Molise e con istituti ed enti che operano sul territorio.
Fondamentale sarà anche il confronto e il dialogo con tutte le associazioni di categoria in
ambito edilizio, nonché con le associazioni ambientaliste presenti sul territorio.
Si promuoveranno, condivideranno, patrocineranno convegni e workshop su tematiche
di gestione del territorio, di politiche urbanistiche, di sostenibilità e di edilizia. Si
progetterà una rete tra città/comuni con caratteristiche urbanistiche simili, si studierà la
fattibilità di partenariati durevoli con città europee.
Si individuerà il patrimonio immobiliare di pregio del Comune e, attraverso il
reperimento di adeguati canali di finanziamento, si provvederà ad ammodernarlo,
valorizzarlo e destinarlo utilmente. Fra questi il mercato coperto di via Monforte è un
intervento da programmare e realizzare sia per il valore architettonico dell’edificio, sia
per il suo ruolo cerniera nel contesto urbanistico del centro città.
Si provvederà a stimare gli effetti ambientali di ogni intervento costruttivo ipotizzando
possibili procedure di dettaglio per la valutazione dell’impatto ecologico di ogni nuova
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edificazione. Si individueranno e sceglieranno delle procedure per il calcolo delle
emissioni di CO2 per ogni progetto che devono essere compensate, in quota parte, con
la piantumazione di essenze arboree autoctone.
Si predisporranno due regolamenti tra loro complementari: quello per il Piano Colore e
quello per l’Arredo Urbano. Ad una prima fase di indagine e censimento della realtà
esistente, seguiranno le proposte e la stesura delle regole, con predisposizione di
incentivi alla riqualificazione.
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N.2 LINEE PROGRAMMATICHE PER I LAVORI E LE OPERE PUBBLICHE, LA
MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO COMUNALE E LA PROTEZIONE CIVILE
Gli interventi nel campo dei Lavori Pubblici, nel prossimo quinquennio, oltre a tenere
conto della programmazione sin qui predisposta, dovranno portare alla riorganizzazione,
messa in sicurezza, potenziamento e valorizzazione del patrimonio pubblico che nel
corso degli anni si è degradato per la carenza di interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria.
Dovranno essere completate le opere ancora in sospeso. In particolare:
Verrà ultimato l’intervento di completamento e gestione della piscina comunale, anche
attraverso procedure coinvolgenti fondi privati.
Verranno potenziate le reti di distribuzione dell’acqua potabile, soprattutto nella zona
industriale, e completati i lavori di ampliamento della rete fognaria con miglioramento
della funzionalità dei depuratori comunali. In special modo si intende riqualificare la rete
di distribuzione ed adduzione dell’acqua potabile tramite efficientamento e riduzione
delle perdite idriche, attualmente presenti.
Verrà assicurata la riqualificazione dei cimiteri della città, attraverso le manutenzioni
straordinarie volte a ripristinare il massimo decoro e con forme di gestione più
opportune per garantire l’efficienza e la rilevanza pubblica di questo servizio. Verrà dato
corso al secondo lotto, con la Ditta Dondi , per la realizzazione ed il completamento del
project financing, finalizzato alla costruzione di ulteriori loculi e cappelle nel cimitero
cittadino.
Per la realizzazione e gestione del forno crematorio, struttura di interesse non solo
cittadino e regionale ma anche extraregionale, verrà espletata la seconda fase della gara
attraverso l’istituto del project financing.
Per l’edilizia scolastica si darà corso alla esecuzione dei lavori di costruzione delle Scuole
materne di Via Crispi – Via Berlinguer e di S. Antonio dei Lazzari, recentemente
aggiudicate. .Non sarà tralasciata la messa in sicurezza degli altri edifici, attraverso azioni
di riqualificazione e ristrutturazione che saranno rivolte al miglioramento sismico
nonché alla prevenzione della sicurezza antincendio e, conseguentemente, all’
acquisizione delle certificazioni mancanti finalizzate alla regolarizzazione degli stessi.
Si procederà, inoltre, ad una razionalizzazione delle strutture esistenti, ridistribuendo la
popolazione scolastica in relazione allo sviluppo territoriale ed a quello demografico del
comune e del bacino d’utenza. E’ intenzione dell’Amministrazione investire per
riattivare gli edifici scolastici attualmente non utilizzati. Con i fondi comunali, verrà
ampliata la capacità ricettiva della Scuola elementare di Via Jezza, e realizzata la messa
in sicurezza della scuola materna di Via Fortunato.
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Saranno realizzati, nell’immediato, altri interventi, recentemente finanziati ai sensi
dell’Art. 48 del D.L. 66/2014 – Delibera CIPE del 30.06.2014 – Regione Molise, recante
“Misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza” in conformità a
quanto previsto dalle norme antincendio.
E’ intenzione di questa Amministrazione proporre la modifica dell’accordo di cui alla
Delibera CIPE n. 91 del 3.8.2012 che prevede la riprogrammazione di 11 milioni di euro
per la mancata realizzazione della galleria di collegamento tra il Terminal bus ed il centro
cittadino. Quota parte della somma sarà impiegata per:





Lavori vari di messa in sicurezza della scuole cittadine;
Realizzazione di una nuova scuola elementare a servizio del quartiere CEP;
Realizzazione scuola elementare contrada Mascione;
Miglioramento della accessibilità e della sicurezza della Scuola Media Petrone;
Interventi di sistemazione del complesso scolastico della scuola elementare di Via
Roma finalizzato sia al recupero scolastico sia al recupero e destinazione
funzionale dell’edificio per altre attività culturali ed anche espositive;
 Adeguamento scuola media d’Ovidio.
La riqualificazione energetica degli edifici, nonché degli impianti, attraverso l’utilizzo
delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea, al fine di ridurre i consumi e
rendere energeticamente efficienti le strutture e la pubblica illuminazione sarà realizzata
su:
- pubblica illuminazione, con la progressiva sostituzione delle lampade attuali
con lampade al LED ad alta efficienza energetica;
- impiantistica sportiva;
- impianti termici e fotovoltaici di alcuni edifici scolastici.
In materia di manutenzione andrà potenziata la capacità di programmare con periodicità
gli interventi ordinari e straordinari sia sulla rete delle infrastrutture viarie, interne ed
esterne al centro cittadino, che sugli edifici pubblici al fine di garantire maggiore
sicurezza alla pubblica viabilità ed agli immobili con conseguenti risparmi di spesa
relativi a richieste di risarcimento danni.
In materia di Protezione civile, l’evoluzione normativa nazionale e le nuove direttive,
anche regionali, muovono sempre di più verso la consapevolezza che le relative attività,
oltre alla gestione dell’emergenza, debbono rivolgersi alla mitigazione dei rischi, alla
limitazione dei danni, al monitoraggio, alla previsione e prevenzione dei fenomeni
calamitosi. Verranno, pertanto, rivisitate, in modo da verificarne la funzionalità, le aree
di emergenza per il ricovero della popolazione in caso di calamità, andrà aggiornato il
Piano di Emergenza Comunale, fermo al 2004, e si procederà all’aggiornamento del
Piano Comunale di Protezione Civile e del relativo Regolamento. Nell’ambito
dell’efficientamento della struttura di intervento in caso di eventi calamitosi, verrà
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potenziata la struttura comunale con particolare riguardo ai rapporti tenuti con le
Associazioni di volontariato che verranno coinvolte nell’organizzazione e nella gestione
dei Piani di interventi e di emergenza predisposti dal Comune.
N.8 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA REALIZZAZIONE
UNIFICATO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA
DEL
SISTEMA
Raccolta differenziata a domicilio
Relativamente al ciclo dei rifiuti il Comune di Campobasso deve recuperare il tempo
perso in questi anni e diventare un ente virtuoso.
Occorre organizzare e far partire la raccolta differenziata dei rifiuti con la quale si
avranno maggiormente due vantaggi:
 risparmio monetario perché si riduce la quantità di rifiuti indifferenziati conferiti
in discarica, che vengono pagati a peso;
 guadagno derivante dalle vendita del materiale differenziato (ad es. al CONAI).
Tali vantaggi prioritari e di impatto immediato devono però evolversi in un contesto di
autoreimpiego delle risorse finalizzate ad investimenti per il raggiungimento di un
risultato sempre più capillare e settorializzato che consenta nel tempo di arrivare ad un
totale riciclo del riciclabile.
La riqualificazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani attraverso la raccolta
differenziata è senza alcun dubbio una importante iniziativa che deve coinvolgerci tutti,
affinché sia possibile migliorare la qualità della vita della nostra città, riducendo gli
sprechi e contribuendo al processo di sviluppo consapevole e sostenibile contro
l’inquinamento e lo spreco delle risorse.
Riqualificare, tuttavia, non può prescindere dal cambiare. Ed è proprio dal cambiamento
che prende piede la programmazione delle raccolta dei rifiuti solidi urbani attuata
attraverso:
 SENSIBILIZZAZIONE & COMUNICAZIONE: L’esperienza raccolta in
questo ultimo decennio dimostra che comunicare al cittadino le politiche
intraprese dall’Amministrazione è il punto di partenza imprescindibile di una
buona campagna di sensibilizzazione.
Implementare la raccolta differenziata non è una scelta è un dovere; un vincolo
per gli organi decisionali ma anche per i cittadini. Salvaguardare il nostro futuro e
il futuro del nostro mondo, seppur “costa” impegno, seppur non porta immediato
guadagno e un obbligo per ciascuno di noi.
Per comprendere e condivider una strategia amministrativa, tuttavia, è
fondamentale conoscerne gli obiettivi, le modalità di attivazione, i vari livelli di
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coinvolgimento del cittadino e così via…affinché la stessa strategia non sia
fagocitata da effimero e demagogico scetticismo.
Per questi motivi, al primo punto della nostra programmazione vi è la
comunicazione.
 GREEN PUBLIC PROCUREMENT: Un piano d’azione volto alla
sostenibilità ambientale non può che vedere l’amministrazione pubblica
avanguardia del buon agire. In questo contesto si inserisce l’iniziativa del c.d.
Green Public Procurement: favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e
servizi a ridotto impatto, razionalizzare acquisti e consumi e ad incrementare la
qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti.
 FORMAZIONE SCOLASTICA: attraverso il coinvolgimento non solo degli
alunni ma soprattutto degli insegnanti.
 STUDIO E ANALISI della situazione e del contesto comunale:
approfondimento sullo stato di avanzamento della raccolta differenziata sul
territorio di Campobasso e implementazione di strategie conformi alle esigenze
del territorio, non escludendo l’attivazione di metodologia di azioni differenti per
“zone”.
N. 9 LINEE PROGRAMMATICHE PER IL CENTRO STORICO, IL VERDE PUBBLICO ,
L’ARREDO URBANO E LA SANITA’ URBANA
Verde pubblico
Costituisce obiettivo impegnativo e fondamentale di questa Amministrazione mantenere
in efficienza le aree verdi cittadine sia sotto il profilo tecnico agronomico, che sotto il
profilo della sicurezza, della funzionalità, dell'igiene, della fruizione e del decoro estetico.
Le aree verdi sono: parchi, giardini, aiuole, viali alberati, fioriere, rotonde, verde di
pertinenza stradale, verde di pertinenza di parcheggi, verde di pertinenza degli edifici
pubblici.
Naturalmente mantenere in buono stato di fruizione il verde pubblico cittadino consente
di migliorare il benessere di tutta la collettività e, quindi, la qualità della vita. Infatti, le
aree verdi urbane hanno una duplice funzione: ecologica e sociale. Hanno una funzione
sociale in quanto consentono di rendere più bello esteticamente l’aspetto della città e,
quindi, più piacevole e accogliente per i suoi abitanti e una funzione ecologica, in quanto
purificano l’area che respiriamo liberandola dallo smog.
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Pertanto, è obiettivo dell’Amministrazione aumentare la dotazione di aree verdi nella
nostra città e di curarle adeguatamente.
Inoltre, per migliorarne lo stato è sicuramente importante tener presente le esigenze
degli anziani e dei bambini, che sono coloro che per la maggior parte della settimana
fruiscono degli spazi verdi comunali.
Al fine di programmare gli interventi da eseguirsi è necessario procedere a un
monitoraggio dell’attuale situazione, a un controllo dello stato dei giochi situati in
queste aree ed a un censimento non solo numerico, ma anche qualitativo, del
soprassuolo arboreo.
Tale censimento dovrà riguardare anche gli alberi di grandi dimensioni, i cosiddetti alberi
monumentali, come contemplato dalla legge dello Stato n. 10 del 14.01.2013.
L’Amministrazione provvederà al mantenimento in stato decoroso di tutte le aree verdi
pubbliche anche mediante il ricorso a convenzioni con Associazioni, Cooperative sociali,
Enti di ricerca e Istituzioni scientifiche. Ci si avvarrà anche di altri strumenti quali i
lavori di pubblica utilità ed i patti sociali.
Si valuterà la possibilità di affidare alcune delle aree verdi pubbliche ai comitati di
quartiere, dando l’opportunità di godere di spazi, fruibili a tutti i cittadini, nei quali
organizzare manifestazioni e attività che diano decoro all’immagine della città e che
consentano di promuovere l’integrazione sociale. Di contro i comitati assicureranno la
manutenzione ordinaria, il servizio di guardiania e di pulizia con risultati di tipo
educativo.
Si incrementerà e valorizzerà la realizzazione di parchi urbani e corridoi verdi,
ipotizzando anche protocolli di intesa con enti ed istituzioni. Si studierà la fattibilità di
parchi tematici nei diversi contesti dei quartieri e delle contrade. Occorrerà aumentare i
comprensori di verde naturale ubicati in citta, rendendoli maggiormente fruibili con
percorsi pedonali e piste ciclabili. Al fine di incentivare la partecipazione di società, enti,
privati cittadini, titolari di esercizi commerciali e ditte nella cura e manutenzione degli
spazi pubblici, l'Amministrazione ha intenzione di chiedere la disponibilità ad “adottare”
un'area verde cittadina, ovvero a farsi carico della gestione ordinaria degli spazi verdi di
arredo, mediante interventi di sistemazione e arricchimento floreale e/o arbustivo
usufruendo delle agevolazioni previste dal regolamento vigente.
Anche le scuole
verranno coinvolte in progetti mirati.
In aree da individuare il Comune procederà, inoltre, alla piantumazione di un albero in
occasione della nascita di ogni bambina/o (legge n. 113 del 29.01.1992).
Si predisporranno bandi per l'assegnazione di appezzamenti per orti urbani da realizzarsi
in alcune aree verdi pubbliche. Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare ed
animare le aree verdi cittadine inutilizzate, favorendo la loro riqualificazione e la
socializzazione fra i cittadini, trasformando alcune periferie e connettendole al tessuto
urbano.
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Nell’ottica di assicurare anche alle aree private la cura e il decoro necessari, si
richiederà l’intervento degli stessi cittadini per mantenere in maniera decorosa le aree di
loro pertinenza (giardini non sfalciati, rami pendenti sui marciapiedi, ecc.), anche
attraverso l’adozione di apposito regolamento.
Sanità urbana
Collegata alle politiche per l’ambiente, per la tematica della sanità urbana
l’Amministrazione si propone di:
 ridurre l’inquinamento atmosferico, promuovendo politiche e progetti concreti di
mobilità sostenibile, valorizzando i luoghi di incontro (piazze, aree verdi),
incrementando lo sviluppo culturale e il miglioramento ecologico della città e
aumentando gli scambi tra i quartieri;
 ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato e promuovere alternative valide
e accessibili;
 incrementare la quota di spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta e con mezzi
pubblici;
 promuovere il passaggio ai veicoli con basse emissioni di scarico;
 promuovere una pianificazione della sanità urbana;
 sensibilizzare gli addetti ai lavori affinché integrino le tematiche della salute nelle
strategie e nelle iniziative di pianificazione urbana.
CAMPOBASSO CHE LAVORA (linee programmatiche n. 3 , n. 5 e n. 6)
N. 3 LINEE PROGRAMMATICHE EUROPEE, CULTURALI, PER L’ISTRUZIONE E
PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA TURISTICO LOCALE
La nostra cultura ed il nostro territorio non sono esportabili e vanno vissuti e visitati.
La cultura, nel suo imprescindibile legame con l’istruzione, è parte integrante dello
sviluppo umano e civile, è fattore di crescita ed emancipazione sociale, significa
trasmissione di valori.
Questa Amministrazione, ritenendo che la cultura rappresenti l’aspetto centrale del
governo della città, ha la consapevolezza della necessità di operare in favore di una
crescita culturale che renda partecipi, oltre che spettatori, i cittadini.
A tal fine, le principali finalità che ci si propone di realizzare sono:
-promuovere attività culturali rivolte a tutte le fasce sociali;
-sostenere ed incentivare
ogni forma di iniziativa culturale, stimolando e
promuovendo l’interesse alla cultura;
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-promuovere e potenziare eventi già consolidati espressione della storia e delle
tradizioni locali;
-valorizzare, anche ai fini dell’offerta turistica, i monumenti, i palazzi, le chiese ed i
musei nonché i centro sociali e culturali presenti nei quartieri;
-accrescere qualitativamente e quantitativamente l’offerta culturale attraverso
l’elaborazione e presentazione di progetti di cooperazione culturale europea, senza
peraltro trascurare eventi della storia e tradizione locali, quali la sfilata dei Misteri, i
Crociati e i Trinitari, le manifestazioni natalizie, estive e religiose.
Particolare attenzione meritano poi la riqualificazione e valorizzazione degli spazi
pubblici della città.
Si promuoveranno e stimoleranno, in collaborazione con Istituzioni ed Enti locali, le
progettualità pubbliche e private che, in linea con gli strumenti comunitari, possono
favorire la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, sia naturale che
antropizzato. In particolare occorrerà valorizzare luoghi e paesaggi cerniera tra i quali la
Villa De Capoa, il Castello e la collina Monforte, Monte Vairano, il parco della Foce e
dello Scarafone, la collina S. Giovannello.
Villa De Capoa e Piazzetta Paolmbo rappresentano, ad oggi, dei luoghi d’incontro
trascurati e raramente proposti come centri per l’aggregazione sociale attraverso
iniziative culturali. L’Amministrazione li considera come spazi strategici per ospitare
iniziative musicali e spettacoli in genere. La riapertura nei giorni festivi della settecentesca
Villa De Capoa è un operazione immediata che dovrà prevedere anche il recupero e la
cura delle specie botaniche presenti all’interno del parco. La collaborazione con il
Comitato Villa De Capoa dovrà permettere, a quest’ultimo, di curarne le iniziative
incentivando i progetti con risorse adeguate e costanti nel tempo. Di particolare aiuto
potrà essere il forum delle associazioni culturali che operano in città.
Piazzetta Palombo è uno spazio ottimale per concentrare iniziative culturali come
spettacoli teatrali, concerti e mostre di vario genere. A tale spazio dovrà essere dedicato
un calendario apposito di eventi e iniziative al quale le associazioni potranno partecipare.
Per incentivare tali iniziative il Comune potrà valutare l’opportunità di consentirne
l’utilizzo a titolo gratuito.
Altro importante pezzo della Città che merita attenzione dopo anni di abbandono e
degrado è la struttura del Mercato Coperto di via Monforte: occorre pensare ad un
recupero funzionale e di socialità.
Centro storico, quartieri esterni, logistica
Nel centro storico e nelle aree centrali permangono situazioni di degrado e di scadente
qualità urbana che costituiscono occasioni di riqualificazione e potenziamento del loro
ruolo direzionale e di snodo dell’intero organismo urbano. La trasformazione del
Mercato coperto, la riqualificazione di Largo S. Leonardo e di Piazzetta Palombo
possono consolidare e qualificare il carattere di centro commerciale naturale del centro
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storico di Campobasso. Così come il recupero combinato delle vecchie carceri e dei
palazzi storici di via Ziccardi e via Cannavina può consolidare una parte importante del
distretto urbano alle funzioni e alle attività culturali che arriva, attraverso percorsi
appositamente strutturati, al culmine della Collina Monforte con il Castello Medievale;
tale maniero deve essere attenzionato sulla possibilità di ripristinare l’originario solaio in
legno al fine di un uso convegnistico, museale e di rappresentanza. La definizione
dell’utilizzo di Corso Vittorio Emanuele con il Distretto militare raccordato con Piazza
Prefettura e Villetta Flora e di Corso Bucci può ulteriormente arricchire l’asse
direzionale delle strutture comunali e giudiziarie con quelle legate ad un interesse
artistico e storico della città.
Particolare attenzione va data al contemperamento delle esigenze dei residenti con quelle
delle attività di ristorazione e ricreative presenti e concentrate nelle vie murattiane del
centro storico. Tale contemperamento va trovato con tutti gli attori attraverso confronti
e discussioni che pongano sul tavolo tutte le problematiche aperte, ma con il buonsenso
di volerle e doverle superare convergendo verso un unico punto d’incontro.
Vanno affrontate le questioni legate alla mobilità, alla viabilità e al possesso di auto,
vanno riprese le politiche di sanificazione edilizia, unitamente all’azione sociale di
prevenzione per la quale vanno previsti sussidi par la video sorveglianza che rendano
sicuri i luoghi tanto per i residenti quanto per i visitatori occasionali. Occorre riportare
all’attenzione di tutti e risolvere la questione della pulizia delle piazzette, dei vicoli, delle
scalinate. Ci saranno certamente investimenti da produrre, ma molto si potrà fare con
politiche di chiaro indirizzo politico.
Istruzione
Per quanto riguarda l’istruzione l’Amministrazione intende garantire il diritto allo studio
attraverso la qualità dei servizi, l’edilizia scolastica, le mense e i trasporti, in un’ottica di
contenimento.
Continueranno, pertanto, ad essere assicurati i seguenti servizi:
 servizio di mensa scolastica alle scuole primarie dell’infanzia e asilo nido;
 servizio di trasporto scolastico per le scuole primarie.
Si provvederà, inoltre, a:
 contribuzione relativa alla fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo nella
scuola secondaria di primo e secondo grado;
 fornitura gratuita di cedole librarie per la scuola primaria;
 fornitura arredi;
 contributo relativo alla assegnazione di borse di studio a sostegno della spesa delle
famiglie per l’istruzione in base alla legge n. 62 /2000.
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Progetto Europa
Come noto, grazie ai contributi comunitari, ad enti pubblici e privati appartenenti ai
Paesi dell’Unione Europea è riconosciuta l’opportunità di costruire progetti di ampio
respiro nelle più varie aree di intervento: dalla cultura all’istruzione, allo sport, alle pari
opportunità, dalle politiche economiche alle politiche sociali e per l’immigrazione, dalle
politiche ambientali ai temi della salute, dalla mobilità alla pianificazione urbana.
E’ intenzione dell’Amministrazione partecipare alla progettazione comunitaria, il che
significa:
-lavorare in una dimensione internazionale;
-confrontarsi con partners stranieri;
-venire a contatto con esperienze innovative a livello europeo;
-trovare soluzioni originali ed innovative per dare più ampio respiro alle politiche e alle
iniziative locali.
Per realizzare tutto ciò è necessario istituire presso il Comune di Campobasso uno
Sportello per l’Europa, cioè una unità organizzativa che operi al servizio della Pubblica
Amministrazione e dei cittadini, orientata alla promozione e allo sviluppo delle politiche
comunitarie, in grado di diffondere sul territorio la cultura europea e consentire la
partecipazione concreta del Comune di Campobasso al processo politico ed istituzionale
comunitario.
In armonia con gli obiettivi del Trattato di Lisbona, della Strategia Europa 2020 e delle
politiche europee in tema di affari sociali, lo Sportello per l’Europa potrebbe
promuovere tutta una serie di attività, qui di seguito elencate:
-monitorare ed informare l’Amministrazione sulle opportunità offerte dall’Unione
Europea;
-promuovere e sostenere la partecipazione degli operatori locali ai programmi europei
nazionali e locali, presentando progetti in linea con le metodologie comunitarie;
-avviare un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni comunitarie;
-valorizzare iniziative, idee e progetti locali attraverso le opportunità comunitarie;
-favorire i collegamenti internazionali, i partenariati europei e lo scambio di buone
pratiche.
N.5 LINEE PROGRAMMATICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, IL SISTEMA
TURISTICO LOCALE, L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Lo sviluppo del sistema turistico locale muove dalla consapevolezza di poter rendere
riconoscibili e appetibili, sotto il profilo turistico, tutte le ricchezze di un territorio:
musei, gallerie d'arte, beni culturali materiali e immateriali, sagre e tradizioni, eventi
religiosi, beni paesaggistici e ambientali, offerta enogastronomica; ma anche eventi di
spettacolo, meeting tematici, fiere espositive, eventi sportivi agonistici e amatoriali.
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La Città di Campobasso, insieme ai comuni che la circondano, è in grado di dare una
proposta turistica completa sotto ogni punto di vista, con una grande propensione al
turismo ambientale, enogastronomico, archeologico, religioso ed escursionistico.
La scommessa che l'Amministrazione comunale intende affrontare è quella di
trasformare le potenzialità, spesso inespresse del nostro territorio, in una solida offerta,
che contempli la partecipazione del settore produttivo locale quale interprete e volano di
una nuova concezione dell'idea stessa di turismo.
L'Amministrazione comunale aprirà per la prima volta un canale di comunicazione con i
settori produttivi collegati al turismo: agenzie di viaggio e tour operators, ristoratori,
albergatori, artigiani e commercianti saranno coinvolti direttamente al fine di sviluppare
un'offerta di marketing territoriale completa, che l'Amministrazione sosterrà e
promuoverà .
Pari attenzione sarà dedicata alle forme di partnership con i Comuni di ambito, per il
corretto e produttivo utilizzo delle risorse finanziarie, con una specifica
programmazione dedicata alle misure e ai finanziamenti comunitari.
La più importante tradizione cittadina, il Corpus Domini, sarà oggetto di una profonda
riprogrammazione, tesa al raggiungimento degli obiettivi turistici esposti.
La rivalutazione del parco intercomunale di Monte Vairano sarà l'obiettivo di medio
periodo, anche per la sua particolare valenza ambientale e storico - archeologica.
Alcune iniziative, tese allo sviluppo del sistema turistico locale in collaborazione con il
settore economico di riferimento, che verranno lanciate nel breve periodo, sono
declinate al fine di promuovere la conoscenza del nostro territorio e della sua offerta,
oltre che la definizione di elevati standard di accoglienza e servizio.
A tre di queste azioni l’Amministrazione darà priorità
Tourist App Campobasso: si tratta di un’applicazione interattiva per smartphone e altri
dispositivi elettronici, contenente tutte le informazioni utili per la promozione del
turismo nella città di Campobasso e nel suo ambito. Ogni luogo di interesse verrà
rilevato e promosso, attraverso la pratica di geo referenza; saranno promossi tutti gli
eventi in corso in città, l'intero panorama degli operatori afferenti l'offerta turistica (
hotel, ristoranti, trattorie, b&b, ma anche produttori locali e artigiani in via
esemplificativa e non esaustiva) avrà la possibilità di partecipare a questa importante
vetrina e ad implementarla attraverso proprie proposte periodiche o speciali.
L'Amministrazione intende, con questo innovativo mezzo sotto il profilo della
comunicazione, rendere fruibile al settore del turismo anche tutte quelle attività di
spettacolo e culturali, oltre che di rilevanza sociale e filantropica, che avranno luogo nella
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città di Campobasso, ma anche nei comuni di ambito, con i quali l'Amministrazione si
propone di stringere un protocollo strutturale dedicato a una proposta di marketing
territoriale di area.
Marchio di qualità comunale: nell'ottica di promuovere la tradizione campobassana
sotto il punto di vista enogastronomico, e più in generale la tradizione dell'ospitalità
molisana, l'amministrazione lancerà i due marchi di qualità comunale, destinati al settore
della ristorazione e a quello della ricezione alberghiera:
 Tradizione del gusto campobassano rivolta ai ristoranti, trattorie e locande:
potranno beneficiare del marchio di qualità comunale quegli esercizi che si
impegneranno nella proposta dei piatti e dei prodotti della tipicità campobassana
e molisana, nelle scelte di prodotti a kilometro zero e nella presentazione di una
significativa selezione di etichette molisane nella carta dei vini.
 Tradizione dell'accoglienza campobassana dedicata a hotel, b&b e affittacamere:
potranno beneficiare del marchio di qualità comunale quegli esercizi che, nelle
rispettive categorie di appartenenza, si impegneranno nel fornire elevati standard
di servizio e accoglienza.
Le procedure saranno aperte all'adesione di tutti quegli operatori che faranno propri i
disciplinari che l'Amministrazione emanerà su ogni singolo settore di riferimento.
Lo sviluppo delle componenti tecnologiche che portano benefici a cittadini ed alle
imprese viene perseguito attraverso alcuni interventi tanto direttamente rivolti all’utenza
esterna, quanto mirati e diffusi sulle funzioni amministrative interne al fine di
migliorarne la velocità ed al tempo stesso la qualità dei risultati prodotti, e dunque, a
beneficio indiretto dei cittadini e delle imprese. Tra questi interventi ci sono:
 l’estensione della rete urbana in banda larga, che ne porti i benefici oltre che alla
zona industriale e,quindi, al mondo produttivo, anche ad utenti svantaggiati tra i
quali, anzitutto, quei giovani cittadini in età scolare costretti per ragioni di salute a
seguire le lezioni da casa con un sostegno domiciliare; ed ancora anziani e
lungodegenti che potranno parimenti essere raggiunti da un collegamento
multimediale ad alta velocità, come forma permanente ed interattiva di
collegamento con i presidi di assistenza;
 la modernizzazione delle funzione degli uffici comunali, a partire da quelli
dell’urbanistica, cruciali per un’amministrazione comunale, sulla base di un
percorso che consenta la completa dematerializzazione delle pratiche( dalla
presentazione dell’istanza in ingresso, fino alle determinazioni di merito in uscita),
anche grazie al coinvolgimento degli ordini professionali pertinenti;
 l’adozione delle più moderne tecniche web, con l’implementazione di un avanzato
supporto per l’accesso a distanza degli sportelli attraverso, ad esempio,
funzionalità di telefonia web, anche video;
 l’implementazione di metodi operativi interni che incrementino in modo drastico
la qualità dei prodotti documentali ufficiali destinati alla pubblicazione (per
affissione, sul web, ecc.).
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N. 6 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA E
TRIBUTARIA, PER LA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO, PER LA
GESTIONE E VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE.
Per il prossimo quinquennio 2014 – 2019 il quadro prospettico e previsionale si presenta
estremamente complesso sotto l’aspetto della programmazione delle risorse, in quanto
risulta essere caratterizzato da numerosi vincoli di finanza pubblica imposti dalla
normativa nazionale ed europea. Tali vincoli limitano fortemente e significativamente
l’autonomia gestionale e decisionale dell’ente con conseguenziali ripercussioni sulla
quantità e sul livello di qualità dei servizi offerti ai cittadini. In particolare, al momento
attuale, le entrate comunali sono influenzate dalle scelte operate in materia di
trasferimenti statali agli enti locali e dal continuo cambio di legislazione in materia di
tributi locali.
La crisi economica, che si manifesta ancora con una previsione di diminuzione del PIL,
ha forti ripercussioni sulla capacità reddituale dei cittadini che, sia a livello di tassazione
sia a livello di pagamento dei tributi e servizi, possono avere serie difficoltà.
Ciò detto, con senso di realtà e responsabilità, è necessario basare sulle stime più accorte
e prudenti possibili le nostre previsioni di flussi finanziari.
Sulla scorta di tali scenari l’impegno dell’Amministrazione è quello di attivare un piano di
razionalizzazione della spesa comunale che porti ad una revisione della stessa in funzione
di un miglior utilizzo delle risorse senza precludere un adeguato livelli di servizi.
Una delle azioni prioritarie e necessarie, in questo contesto, è senza dubbio la ricerca di
materia imponibile che sfugge alla tassazione e danneggia l’intera collettività; un
potenziamento delle strutture preposte all’accertamento e riscossione tributaria sarà lo
strumento indispensabile di tale azione di recupero.
Ma se sul fronte delle entrate tributarie necessita un più attento e puntuale riscontro
dell’oggetto delle imposte, dal lato delle entrate dai servizi occorre, oltre che rivedere il
costo del servizio( es. costo per l’approvvigionamento idrico), necessita intervenire con
azioni mirate ed investimenti calibrati per abbattere l’ammontare della fonte di costo(
es. ricerca ed eliminazione delle perdite idriche). Pertanto in tale ottica si opereranno
interventi di manutenzione che si autofinanziano con i risparmi derivanti dal minor
costo per l’uso del servizio.
In tale contesto assume particolare rilevanza il completamento ed il potenziamento del
Servizio Informativo Territoriale (S.I.T.), sia per il suo fondamentale utilizzo nel
controllo e nella programmazione urbanistica, sia per tutte le altre applicazioni.
Il S.I.T. permette di visualizzare le informazioni territoriali e si dovrà occupare della
gestione della cartografia numerica del Comune e dell'aggiornamento della schedatura
del patrimonio urbanistico. Si propone di coordinare progetti connessi alla gestione dei
dati territoriali, programmando e monitorando le attività dei diversi uffici comunali,
garantendo la coerenza complessiva dei diversi contributi di tali servizi/settori;
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contribuisce alla sovrapposizione delle cartografie digitalizzate con quelle catastali con
indubbio riflesso nel determinare l’oggetto delle imposte comunali; garantisce inoltre
l'accessibilità alle informazioni territoriali e la loro diffusione in ambito interno ed
esterno al Comune. Affiancato a tale strumento non è escluso un censimento in loco
puntuale e preciso dei dati rilevanti per tutti i tributi e servizi erogati dal comune
finalizzato all’aggiornamento della banca dati già in possesso dell’ente.
Si ricercheranno azioni di intervento, compatibili con l’attuale legislazione, sullo stock
del debito che possano consentire risparmi e più agevoli flussi finanziari.
Nei limiti consentiti sia dalla legge che dalle condizioni economiche dell’ente, non sarà
tralasciata la leva dell’indebitamento per finanziare gli investimenti orientati a creare
sviluppo nella città.
Particolare attenzione sarà data sia alle dinamiche che regolano i rapporti con enti e
società collegate al comune al fine di ritrovare sinergie unitarie, che alle gestioni di
attività produttive condotte in economia.
Altrettanta attenzione sarà data alla valorizzazione del patrimonio comunale finalizzata
alla esternalizzazione dello stesso in favore di terzi disposti a renderlo fruttifero per il
Comune attraverso gli strumenti della concessione, del fitto, dell’uso dell’alienazione e di
altri strumenti giuridici che si vanno affacciando sul panorama gestionale degli enti
pubblici.
Sistema Fieristico
Esistono oggi nel Molise alcune piazze fieristiche intese come luoghi in cui si svolge una
certa attività fieristica. Di queste, la quasi totalità dispone di un quartiere limitato e
soffocato, senza prospettive di sviluppo. Campobasso è l’unico polo fieristico che
risponda ai requisiti posti dalla legge quadro-nazionale ed è l’unica ad avere già costituito
una società di gestione. Ne consegue che se la Regione Molise intende con serietà
affrontare la questione dello sviluppo del proprio sistema fieristico, non può non
avvalersi dei punti di forza di cui oggi dispone, e quindi del fatto che la città deve essere
il punto di riferimento per tale politica, intesa non come esautorazione e svilimento delle
potenzialità delle altre piazze regionali, ma come opportunità per progettare un sistema
integrato a rete, finalizzato alla valorizzazione del tessuto produttivo policentrico della
regione coordinato e integrato, che sia strumento di realizzazione di un nuovo modo di
fare politica fieristica da parte del governo regionale.
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CAMPOBASSO DA VIVERE (linea programmatica n. 4)
N. 4
LINEE PROGRAMMATICHE PER IL SOCIALE, PER LE POLITICHE
GIOVANILI, PER LO SPORT, PER L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’, PER LE PARI
OPPORTUNITA’.
‘Welfare comunitario’
L’idea ispiratrice di tutti gli interventi che si cercherà di mettere in campo è quella della
attuazione di un compiuto modello di welfare comunitario, vale a dire un sistema in cui la
parte pubblica promuove ed attua una serie di azioni dirette a migliorare la qualità della
vita nella città e nei quartieri, coinvolgendo la ‘comunità’ e tutti i soggetti e le agenzie del
territorio che la compongono, risvegliando il senso civico e promuovendo le
responsabilità diffuse. Non privatizzazione dei servizi ma socializzazione degli stessi.
Le azioni promosse e messe in campo risponderanno alla logica del duplice piano di
intervento: da un lato misure di contrasto alle situazioni di disagio e marginalità esistenti,
dall’altro misure atte a prevenire il rischio di marginalizzazione.
La struttura amministrativa e la logistica
Obiettivo preliminare sarà quello di trovare soluzioni logistiche che consentano al
personale addetto ai Servizi Sociali, attualmente dislocato su due strutture (Via Cavour e
Via Muricchio), di trovare una collocazione unitaria e spazi adeguati e consoni alle
peculiarità delle attività da svolgere (colloqui con un’utenza vulnerabile ed, a volte, molto
problematica, incontri protetti ecc.); si valuterà anche la possibilità di riportare ad unità,
rispetto alla sede dell’Assessorato alle politiche per il sociale, l’Ufficio di Piano.
Gli strumenti normativi e regolamentari
La base di partenza è costituita dalla modifica degli strumenti normativi e
regolamentari che disciplinano i servizi socio-assistenziali, strumenti ormai datati e non
più coerenti con l’attuale quadro normativo nazionale e regionale.
Si lavorerà alla modifica del:
 del Regolamento socio-assistenziale, con particolare riferimento a tutti quegli
strumenti ed ai dispositivi (ad es. patto sociale), che hanno, con il tempo, tradito la
finalità di promozione sociale e di accompagnamento verso l’autonomia che ne
era stata la ratio ispiratrice;
 dei Regolamenti relativi all’Albo comunale del Volontariato ed alla
Consulta;
 dei Regolamenti relativi all’affido familiare di minori e all’affido di anziani;
 del Regolamento dei Centri Sociali Anziani.
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Minori
La priorità nelle misure di intervento dovrà essere data alle azioni a tutela e salvaguardia
dei minori di tutte le fasce di età. Il disagio dei bambini e dei ragazzi di oggi si tradurrà,
nella maggior parte dei casi, in disagio degli adulti di domani.
Per questa ragione dovranno avere maggior peso gli interventi di prevenzione e quelli di
sostegno alla genitorialità, con l’obiettivo della progressiva riduzione dei provvedimenti
di istituzionalizzazione dei minori, estrema ratio, da praticarsi solo nei casi di abuso,
maltrattamento ed abbandono.
Si cercherà, a tale scopo, di impiegare strumenti di intervento innovativi (ad esempio i
dispostivi del progetto sperimentale P.I.P.P.I. - Programma di Intervento Per la
Prevenzione dell'Istituzionalizzazione), basati sulla figura dell’educatore domiciliare e
della equìpe multidisciplinare (in cui hanno un ruolo attivo tutte le figure di riferimento
istituzionale e non del minore: dall’assistente sociale agli insegnanti, dal pediatra
all’allenatore di basket, ecc.) che andranno a sostenere, con metodi nuovi, nuclei familiari
con minori a rischio di allontanamento e ad evitare, così, l'allontanamento stesso.
Fondamentale sarà anche la promozione dell’istituto dell’affido, con la creazione di
elenchi di famiglie disponibili a diventare affidatarie di minori e la strutturazione di
percorsi di accompagnamento pre-affido e di sostegno post-affido.
Ruolo fondamentale avranno strumenti come l’orientamento al lavoro, la formazione
pratica in impresa ed i corsi professionalizzanti, destinati specificamente ai minori
prossimi alla maggiore età, in carico ai Servizi Sociali, per i quali l’ingresso nel mondo
degli ‘adulti’ non può essere adeguatamente sostenuto senza prospettive di lavoro o di
una formazione professionalizzante.
Indispensabile sarà la individuazione di luoghi dove potere realizzare attività di supporto
scolastico, di socializzazione, di gioco, di aggregazione e di educazione alla legalità ed al
senso civico, garantendo l’accesso soprattutto a bambini ed adolescenti a rischio di
marginalità.
Anziani
Importante sarà la promozione e valorizzazione del servizio di affido degli anziani (e,
in generale, di adulti non autonomi). Tramite un’ azione di informazione e sostegno, si
cercherà di trovare famiglie di supporto che si rendano disponibili ad assicurare a
persone in difficoltà o prive di assistenza il sostegno alla vita quotidiana, in un contesto
relazionale familiare.
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Anche grazie all’attività dei CSA, che saranno punto di riferimento per l’attuazione di
programmi di inclusione e di promozione sociale, interculturale ed intergenerazionale, si
cercherà di promuovere tutte quelle iniziative che favoriscono un invecchiamento attivo
della popolazione cittadina, come nel caso del servizio civile degli anziani. Si cercherà
di offrire l’opportunità ad anziani in pensione di svolgere attività lavorative socialmente
utili, anche con possibilità di integrazione del proprio reddito, e di attivare, così, quelle
risorse fisiche e mentali che contribuiscono a salvaguardare la salute psico-fisica (con
tutte le immaginabili ripercussioni in termini di miglioramento della qualità della vita e
risparmi di spesa sul capitolo sanitario): attività di sorveglianza in musei, parchi,
biblioteche, aree espositive ecc.; vigilanza davanti alle scuole, ecc. Potranno essere
realizzati, tramite la disponibilità di anziani esperti artigiani, laboratori per la
rivalutazione delle arti e dei mestieri in via di estinzione.
Verrà proposto anche il progetto degli orti sociali, intesi come spazi di lavoro e come
luoghi in cui potere creare e rafforzare relazioni sociali.
Verranno realizzati, in collaborazione con ASREM e medici di base, progetti finalizzati
alla informazione della popolazione sana ed attiva circa la messa in atto di semplici
‘strategie’ e l’adozione di stili di vita (anche e soprattutto sul piano alimentare) che
preservino la integrità psichica (memoria e, più in generale, prestazioni cognitive) e quella
fisica di ciascuno.
Disabilità e disagio psichico
Si cercherà di dare continuità a tutti quei progetti (ad es. il progetto del centro di
socializzazione educativo ‘G. Palmieri’ per soggetti con disagio psichico ed il
progetto di mobilità garantita gratuita -tramite la concessione al Comune, in
comodato d’uso gratuito, di due mezzi- per il trasporto di persone svantaggiate) che
mirano al supporto ed alla inclusione di persone con disabilità ed ai loro familiari,
ricercando nuovi luoghi deputati alla integrazione ed alla inclusione.
Si cercherà, al tempo stesso, però, di promuovere la realizzazione di una struttura di
tipo residenziale che risponda al tema del ‘dopo di noi’, così da dare risposte alla
esigenza di garantire un futuro a persone disabili in situazioni di emergenza, in età
avanzata o prive di familiari che possano prendersi cura di loro.
Si cercherà di promuovere anche la realizzazione di gruppi-appartamento, per coloro
che non sono in condizione di gestirsi in totale autonomia ma, al tempo stesso, non
rispondono ai requisiti per essere affidati a comunità o case-famiglia.
Si proverà a mettere a disposizione delle persone affette da demenza o con disturbi
cognitivi o con sindromi depressive un ‘animatore’, che sia in grado di proporre diverse
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attività in relazione all’andamento della malattia e allo specifico vissuto dell’utente,
offrendo sollievo alla persona in difficoltà e, al tempo stesso, la possibilità alle famiglie di
ritrovare un po’di tempo per sé.
Si cercherà di rendere la città fruibile ed accessibile da parte di persone con disabilità
motorie ovvero ipovedenti, mediante l’abbattimento delle barriere architettoniche, la
installazione di segnalatori acustici ecc.; in particolare saranno create guide cartacee ed
online per indicare i luoghi dove tale accessibilità esiste (edifici pubblici, musei, parchi,
luoghi di svago, ristoranti, alberghi ecc.).
Risolte le problematiche esistenti all’interno della struttura, si realizzeranno progetti di
rieducazione dei cani presenti nel canile comunale ed in possesso delle necessarie
caratteristiche e di impiego per la pet-terapy.
Disagio economico - Lotta alla povertà e forme di sostegno economico ad
integrazione del reddito
Si continueranno ad erogare misure di sostegno economico a nuclei familiari e singoli
in condizioni di fragilità economica e sociale, cercando di effettuare interventi mirati e
personalizzati, sulla base delle indicazioni del Servizio Sociale Professionale.
Si cercherà di supportare con maggiore incisività:
 giovani coppie e singoli, con redditi da lavoro precario e discontinuo, che devono
stabilizzare in alcuni periodi le proprie entrate per rendere possibile la continuità
del proprio progetto di vita e il soddisfacimento di bisogni primari;
 nuclei familiari per i quali la fragilità economica non è connessa ad assenza di
lavoro, ma a numerosità del nucleo familiare, insufficienza dei redditi da lavoro o
da pensione percepiti, così da sostenere spese di carattere eccezionale ed
indifferibile (spese per cure particolari, ecc.);
 nuclei familiari e singoli con persone affette da gravi disabilità, il cui reddito è
insufficiente a garantire spese di carattere eccezionale, legate alla situazione di
disabilità.
Si cercherà di favorire - su indicazione del Servizio Sociale Professionale, in raccordo
con tutti i Servizi interessati e previa stipula di convenzioni con imprese private
(soprattutto artigiane) - l’inserimento lavorativo di soggetti in situazione di disagio sociale
e personale, che da soli non riescono ad accedere al normale mercato del lavoro tramite
 la creazione di borse lavoro
 lo strumento della ‘formazione pratica in impresa’, già sperimentata nell’ambito
dei programmi di protezione e reinserimento socio-lavorativo delle vittime di
tratta.
Per dare risposte al crescente disagio abitativo, si cercherà di promuovere:
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 una implementazione nel campo della edilizia residenziale pubblica, anche
attraverso il recupero e la valorizzazione di edifici esistenti;
 la nascita di un servizio di intermediazione tra proprietari di abitazioni sfitte e
nuclei familiari in difficoltà economica, immaginando sgravi fiscali o
esenzioni rispetto alle imposte comunali, per chi concede in locazione l’immobile
a canone agevolato.
Si predisporrà un nuovo programma comunale per l’edilizia residenziale capace di
integrare interventi di housing sociale e di residenza libera che punti al recupero del
patrimonio edilizio esistente, alla riconversione urbana delle aree degradate, alla
riqualificazione dello stock di abitazioni pubbliche non più adeguate.
Si realizzerà un censimento, anche in collaborazione con altri Enti e Agenzie pubbliche,
delle abitazioni sfitte e si lavorerà alla stesura di un Programma di sostegno all’affitto
indispensabile per rendere accessibile il patrimonio disponibile.
Si cercherà di realizzare, nell’ambito dell’attività di segretariato sociale, la “Banca del
Tempo”, destinata alle fasce di popolazione più vulnerabili.
Lotta alla violenza di genere
Verranno promosse azioni di prevenzione della violenza di genere e di tutela delle
vittime, nella consapevolezza della necessità che venga realizzata -non esistendone sul
territorio regionale- una struttura per l’accoglienza, in emergenza, di donne vittime di
violenza e/o maltrattamenti.
Vista la presenza sempre più massiccia di donne migranti, si presterà maggiore
attenzione ai fenomeni -ascrivibili comunque alla più ampia categoria della violenza di
genere- della tratta e del grave sfruttamento, sessuale e lavorativo, delle donne straniere,
per le quali ci si potrà avvalere, tramite il loro potenziamento, dei progetti art. 18 d.lgs.
286/98 e art. 13 L. 228/2003, già operativi in Molise messi in atto dalla associazione ‘On
the road’, che prende in carico la vittima e la trasferisce (ove non sia possibile -per
ragioni di sicurezza- la permanenza in autonomia sul territorio), in proprie strutture (o in
strutture della rete anti-tratta), al di fuori del territorio regionale (nell’ottica
dell’allontanamento della vittima dalla sfera di azione di chi l’ha fatta giungere in Italia e
la controlla).
Lavori di pubblica utilità ex art. 21, co. 4-ter, O.P.
In attuazione di un Protocollo d’Intesa tra ANCI e DAP (Dipartimento per
l’Amministrazione Penitenziaria), si realizzeranno -così come avvenuto nel mese di
agosto 2014, con il Protocollo tra il Comune di Campobasso, l’Istituto Comprensivo “F.
Iovine” di Campobasso, la Casa Circondariale di Campobasso e l’Associazione “Il
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nostro quartiere San Giovanni”- progetti finalizzati allo svolgimento di attività di
utilità sociale da parte di persone in stato di detenzione, ammesse a lavorare,
gratuitamente e volontariamente, all’esterno della struttura carceraria (ai sensi dell’art. 21,
co. 4-ter O.P.).
Migranti e politiche di inclusione ed integrazione socio-lavorative
L’attivazione, presso la struttura comunale in località Feudo, del centro SPRAR (Sistema
di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), consentirà di realizzare, in
collaborazione con l’associazione di quartiere, percorsi di accoglienza ed inclusione nei
confronti di migranti richiedenti asilo e rifugiati, che costituiranno occasioni di crescita e
di arricchimento reciproco tra il tessuto sociale della città e gli ospiti del centro.
Saranno elaborati progetti finalizzati all’inserimento lavorativo o, comunque, alla
formazione dei migranti ospiti della struttura SPRAR ovvero presenti sul territorio
comunale e dell’ambito.
Tutela animali e lotta al randagismo
Prioritaria è la ristrutturazione del canile di S. Stefano, con la creazione, tra le altre cose,
di idonea zona sanitaria.
Parallelamente, saranno attuate, in collaborazione con le associazioni protezionistiche
che daranno la loro disponibilità, una serie di iniziative volte a:
 promuovere l’adozione, anche a distanza, dei cani ivi ospitati (giornate dedicate
alla adozione; attivazione della banca dati online, con le foto, degli amici a quattro
zampe in cerca di famiglia, ecc.);
 sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alle odiose pratiche dell’abbandono e
del maltrattamento degli animali;
 promuovere la cultura del rispetto verso gli animali;
 educare alla ‘gestione’ ed alla cura dell’animale d’affezione accolto in famiglia
(iscrizione all’anagrafe, tutela della salute, corretta tenuta negli spazi privati e nei
luoghi pubblici, raccolta delle feci ecc.);
 favorire la responsabilizzazione del proprietario e agevolare, tramite apposite
campagne realizzate in collaborazione con la ASREM, il ricorso alla
sterilizzazione, rendendola accessibile anche a chi ha un reddito tale da non essere
in condizioni di provvedervi autonomamente.
L’Ambito Territoriale Sociale
Con riferimento alla realtà rappresentata dall’ATS, di cui Campobasso è capofila, occorre
promuovere la collaborazione effettiva, anche su questioni e su Servizi che non
attengono specificamente la pur vasta area di competenza dell’ATS, tra i Comuni
aderenti, facendo del Comitato dei Sindaci il luogo deputato allo scambio di
informazioni e dal quale dipende concretamente l’armonizzazione delle azioni realizzate
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in ciascun Comune, sia pure con le specificità legate alla dimensione ed alle
caratteristiche di ogni singola comunità cittadina.
Barriere architettoniche
Obiettivo generale è quello di coinvolgere e sensibilizzare gli amministratori pubblici, i
funzionari, i professionisti, i costruttori, gli istituti scolastici ed i cittadini tutti al
problema delle barriere, di cui quelle architettoniche sono la manifestazione materiale, al
fine di attivare le risorse culturali, professionali e soprattutto finanziarie atte a porre
argine ad un fenomeno di inciviltà che permea il nostro vivere quotidiano.
Quindi si rende necessario individuare e rendere operativo un metodo di lavoro atto ad
individuare, progettare, realizzare, mantenere e pubblicizzare percorsi cittadini privi di
“barriere architettoniche” per diverse tipologie di handicap (deambulatorio, sensoriale,
visivo) nonché di intraprendere tutte le iniziative formative ed informative (corsi,
seminari, incontri, convegni, pubblicazioni, ecc.) atte a far crescere una nuova cultura che
veda nel superamento delle barriere non un vincolo, ma una opportunità.
In ultimo necessita agire presso gli organi preposti (difensore civico, commissione
urbanistica, procura della repubblica, ordini professionali, collegio costruttori,
assessorati, ecc.) per tutelare i diritti di cittadinanza ed evitare che eludere le norme
vigenti in materia provochi distorsioni sul mercato immobiliare.
Sport
Per quanto riguarda lo sport l’Amministrazione intende promuovere le seguenti azioni:
 valorizzare la pratica sportiva, soprattutto quando coinvolge giovani e bambini, in
relazione ad attività connesse con le scuole;
 sponsorizzare manifestazioni sportive che si tengono in città, soprattutto quelle a
carattere ciclico;
 assicurare il regolare svolgimento delle attività e dei campionati e assicurare il
funzionamento e l’erogazione del servizio per ciascuno degli impianti;
 valorizzare la pratica sportiva a tutti i livelli, confermando manifestazioni ed
appuntamenti annuali, che hanno grande significato per i cittadini;
 riorganizzare e potenziare l’impiantistica sportiva, soprattutto quella all’aperto,
così da migliorare la qualità del servizio reso, assicurando spazi idonei e sicuri al
cittadino singolo o associato.
Politiche giovanili
Le politiche giovanili devono essere intese come ricerche di opportunità a favore delle
nuove generazioni.
In tal senso il lavoro che l’Amministrazione si accinge a realizzare è diretto a:
 ascoltare i giovani e coinvolgerli nelle scelte che li riguardano;
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 creare un dialogo strutturato tra istituzioni e giovani, prevedendo anche una loro
partecipazione politica allo scopo di conferire agli stessi maggiori responsabilità;
 individuare i bisogni dei giovani e, in base a ciò, porre in essere percorsi formativi e di
orientamento al lavoro, avvalendosi della collaborazione di Enti istituzionali (scuola,
Università) e del privato sociale (cooperative, consorzi);
 attivare progetti in grado di prevenire fenomeni di disagio sociale (bullismo,
dipendenze patologiche);
 ricercare le opportunità di lavoro per i giovani non solo in ambito nazionale, ma
anche e soprattutto in ambito europeo, attivando, presso il Comune di Campobasso,
uno sportello per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, tenendo
conto della loro creatività e dei loro bisogni.
 valorizzare con eventi e installazioni di street art zone periferiche o degradate della
città per il recupero delle superfici urbane attraverso la realizzazione di opere
artistiche. Le tecniche della Urban Art permettono di intervenire velocemente ed
accuratamente su tutte quelle superfici grigie ed abbandonate disseminate in città (
anche tabelle pubblicitarie in disuso o abusive). Gli interventi, che saranno tematici e
soggetti di eventi annuali, determineranno la caratterizzazione di un’area o una
superficie attraverso segni e colori che creano una storia e comunicano emozioni .
Pari Opportunità
Il principio delle Pari Opportunità, che si applica alle questioni di genere che vedono
protagoniste le donne, si basa sulla necessità di arrivare alla completa eguaglianza
giuridica e sociale tra uomini e donne, al fine di stabilire un giusto rapporto tra i sessi.
Di qui la necessità di dare alle donne la possibilità di compiere delle scelte consapevoli,
sia relative alla vita privata che a quella professionale, senza che ciò diventi motivo di
discriminazione.
Da tale premessa discende che scopo delle politiche relative alle Pari Opportunità è di
intraprendere iniziative tendenti al superamento di tutti gli ostacoli che si frappongono al
conseguimento di una effettiva parità uomo-donna, in ambito economico, lavorativo,
politico e sociale.
Aderendo agli obiettivi ed alle priorità della Convenzione di Istanbul, tendenti a
prevenire la violenza sulle donne, a favorire la protezione delle vittime, nonché impedire
l’impunità dei colpevoli, ci si propone, in primo luogo, di realizzare convegni ed incontri
sulla prevenzione e la lotta alla violenza domestica.
Oltre a ciò, in conformità alle tematiche proprie delle pari opportunità, questa
Amministrazione si prefigge:
 di promuovere iniziative rivolte alle donne del territorio comunale, attuando misure
ed interventi di politiche attive tendenti ad accertare le discriminazioni, dirette o
indirette, e a reperire i mezzi per poterle efficacemente rimuovere;
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 compiere indagini nel mondo del lavoro concernenti l’inserimento, le discriminazioni
e le molestie sessuali;
 realizzare incontri e convegni sui temi di grande attualità e, in particolare:
a) sul tema della sanità e tutela della qualità della vita, con particolare riferimento a
quegli argomenti che interessano la salute della donna;
b) sull’integrazione e la conoscenza della cultura delle donne immigrate;
c) sulle problematiche dell’handicap vissuto al femminile.
Educazione alla legalità
L’educazione alla legalità ha ad oggetto la natura e la funzione delle regole della vita
sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili, consente
l’acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla
consapevolezza della reciprocità tra soggetti dotati della stessa dignità.
Attraverso una progettazione integrata da proporre soprattutto nelle scuole, si
attueranno le seguenti azioni:
 promuovere la cultura del sociale escludendo la violenza e privilegiando il dialogo e la
solidarietà;
 condividere il concetto di legalità inteso come accettazione di regole e di norme, in
funzione di una reale reciprocità nelle esperienze di relazione e nei rapporti
interpersonali;
 far conoscere le regole della vita collettiva e delle istituzioni pubbliche democratiche;
 far sperimentare nel concreto della vita scolastica i valori della democrazia,
promuovendo atteggiamenti di rapporti trasparenti Stato-cittadino;
 interiorizzare il concetto di cooperazione positiva e solidale, rifiutando ogni
atteggiamento violento e di sopraffazione;
 promuovere la partecipazione alla convivenza civile, pacifica e costruttiva,
accogliendo le differenze di qualsiasi genere, rimuovendo pregiudizi e stereotipi e
rifiutando ogni forma di integralismo;
 permettere agli studenti di appropriarsi del concetto di cittadinanza fondato sul
principio di democrazia, uguaglianza, sussidiarietà e osservanza delle norme
giuridiche;
 sviluppare il rispetto per la storia, al fine di conoscere la realtà attuale e capire cause e
motivazioni dei cambiamento sociali, culturali ed economici.
 realizzare un rapporto interattivo con Enti, Istituzioni, Associazioni, passando da una
logica di sistemi chiusi, isolati, statici, ad una di sistemi aperti in equilibrio dinamico
suscettibili.
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CAMPOBASSO DEI FLUSSI ( linea programmatica n. 7)
N.7 LINEE PROGRAMMATICHE PER LA
POTENZIAMENTO DELLA MOBILITA’ URBANA
RIQUALIFICAZIONE
ED
IL
Occorre potenziare in modo definitivo e incentivante il servizio di trasporto pubblico, in
base alla nuova gara di concessione, che preveda, oltre alla riduzione degli agenti
inquinanti secondo la direttiva europea 20/20, il recupero del terminal, il servizio di
trasporto urbano associato con il bacino dei comuni limitrofi (Ferrazzano, Mirabello,
Oratino, Ripalimosani Campodipietra, Matrice ecc.) , il servizio notturno sul centro
abitato di Campobasso e il servizio con mezzo elettrico per il centro storico.
Si procederà, inoltra, alla realizzazione della viabilità di accesso alla casa dello studente
per i mezzi di soccorso con collegamento su Via Piave.
Si porterà a compimento il collegamento pedonale dal Terminal Bus al centro cittadino,
attraverso la realizzazione di un sottopasso ferroviario, al fine di ridurre notevolmente i
disagi ed i tempi di percorrenza dei cittadini dal Terminal al centro città, garantendo la
sicurezza dei pedoni, in quanto trattasi di un percorso protetto; a corredo, ma non in
maniera subordinata, si provvederà al completamento Terminal bus.
Il miglioramento della viabilità
esterna, con particolare riguardo all’accesso della
Tangenziale ed alla riqualificazione e sistemazione della viabilità interna di collegamento,
completerà il programma finalizzato alla fluidificazione del traffico.
Particolare attenzione sarà data alla grande rete delle strade ex interpoderali, rurali e delle
contrade che hanno assunto connotati di grande importanza del traffico dato
l’insediamento abitativo che si è venuto a determinare nel corso degli anni. Situazione
che rasentano il degrado non solo viario ma idraulico ed ambientale. Resta inteso che gli
interventi in tale direzione saranno soprattutto quelli di rendere sicuri i percorsi ma
anche quelli di sensibilizzare tutti i frontisti ad usare cura e azioni di tutela e
manutenzione del proprio fronte al fine di assicurare il regolare deflusso delle acque ed
evitare quindi smottamenti fangosi.
L’amministrazione, sempre al fine di rendere la circolazione più fluida e meno caotica si
impegna a portare avanti le politiche dei parcheggi reperendo le aree necessarie ed a
ridosso del centro creando aree di snodo e di interscambio studiando opportunamente
un sistema di trasporto pubblico integrato.
Il tentativo di interlocuzione istituzionale che l’Amministrazione porterà avanti è quello
di proporre interventi da inserire in un quadro di ristrutturazione dei corridoi ferroviari
e delle tratte su gomma in un contesto di generale evoluzione delle strategie di
trasporto a livello nazionale ed europeo, con molteplici risvolti per la città. Nelle opere
compensative, in rapporto alla politica regionale, come la realizzazione ad es. della
metropolitana leggera, saranno inserite diverse soluzioni progettuali tese a migliorare la
viabilità cittadina ed intercomunale.
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Conclusioni
L’esposizione delle linee di governo sono la conferma di un impegno di Legge ma
costituiscono anche un dovere da assumere nei confronti dei cittadini.
Il dovere di collocare al centro dell’azione politica il Cittadino e la Persona, per loro e
solo per loro siamo stati chiamati al Governo. Costruire un modello sostenibile di città.
L’ultimo impegno, che significa un richiamo, è alla Politica, con atteggiamenti misurati e
di Fedeltà e lealtà nelle Istituzioni. E le istituzioni che devono agire per affrontare e
risolvere le questioni relative alla società.
Siamo stati chiamati (eletti) per affrontare e risolvere con responsabilità e tenacia i
problemi che fortemente hanno influito e purtroppo influiscono sull’Italia e anche su
Campobasso.
La nostra città i nostri Cittadini, tutti, devono essere convinti di partecipare ad una
azione di cambiamento e le Istituzioni, la nostra Istituzione deve essere capace e
interprete delle volontà popolari.
Noi amministratori con le difficoltà, i disagi, i tagli, le dinamiche legislative in accelerato,
e in talune circostanze, caotico evolversi dobbiamo guardare al futuro con passione,
ottimismo e rinnovata fiducia.
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