RIVESTIRE IL LEGNO CON TESSUTI IN VETRO
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RIVESTIRE IL LEGNO CON TESSUTI IN VETRO
RIVESTIRE IL LEGNO CON UN RINFORZO IN VETRORESINA Il rivestimento di una superficie in legno con vetroresina epossidica rappresenta un modo efficace per rinforzare qualunque struttura in legno, per fornire maggiore resistenza agli urti e all’abrasione, per costituire una barriera robusta e impermeabile. Fra le applicazioni più tipiche, si possono citare il rivestimento di coperte, soffittature oppure di interi scafi in legno. Un'applicazione che sta diventando sempre più comune, riguarda il rivestimento di derive mobili in legno e timoni, effettuato per fornire maggiore solidità e protezione all'anima di legno. COME SCEGLIERE Il MATERIALE ADATTO Per il lavoro di rivestimento si possono usare i seguenti sistemi: RE210 (210 gr/mq) tessuto semplice in vetro E RE292 (290 gr/mq) tessuto tipo Quadran in vetro E Entrambi sono materiali bi-direzionali che differiscono nel peso. nella costruzione e nell'aspetto. Con una speciale finitura chimica, soltanto l'RE210 è adatto per laminati esterni che debbono essere successivamente verniciati. L’RE292 è un materiale più pesante e robusto che ha come caratteristiche la finitura dei bordi, traccianti blu e un tipo di trama che consente di adattarlo a superfici con curvature complesse. Tutti i materiali della gamma SP sono stati trattati in modo da renderli compatibili con sistemi di resine epossidiche o poliestere. COME SCEGLIERE LA GIUSTA MATRICE DI RESINA Affinché ogni resina epossidica formi una efficiente matrice per il rinforzo di vetro, essa deve possedere certi requisiti di lavorazione e meccanici: · Bassa viscosità per una buona penetrazione nel legno e impregnazione delle fibre di vetro. · Scelta dell’ indurente: il tempo di applicabilità del prodotto e il tempo di lavorazione possono essere variabili in base alle esigenze specifiche. · Buone caratteristiche meccaniche per l'ambiente marino. I seguenti sistemi di resina epossidica rispondono a questi criteri: - SP 106 Wood Epoxy System (sistema epossidico multiuso) - SP 320 Di solito per ognuno di questi sistemi viene scelto un indurente “lento” “Slow”.Gli indurenti lenti generalmente conferiscono alla resina una viscosità inferiore e offrono quindi tempi di lavorazione più adatti per la laminazione piuttosto che per l'impiego come adesivo (aumentano il tempo di applicabilità del prodotto e, quindi, ampliano il tempo di lavorazione). AMBIENTE DI LAVORO ADATTO L’importanza di un ambiente di lavoro adatto è fondamentale. Tutti i sistemi di resine epossidiche sono progettati per esprimere le loro migliori caratteristiche di lavorazione quando la temperatura ambiente è fra i 15 e i 25°C. Se la temperatura è troppo bassa, la viscosità della miscela resina/indurente può aumentare, con i seguenti effetti: - i due componenti non si miscelano perfettamente - le fibre di vetro non bagnano correttamente - si usano eccessive quantità di resina - la resina non polimerizza come dovrebbe Le temperature basse, inoltre, prolungano il periodo di polimerizzazione e contribuiscono a rendere più difficoltosa l'eventuale abrasivatura. Per piccole operazioni di rivestimento (timone e derive mobili), si impiega spesso l'indurente rapido, ma visto che la viscosità della miscela sarà in questo caso superiore, è ancora più importante operare a temperature di lavorazione più alte, in modo da limitare gli effetti della maggiore viscosità di lavorazione. PROCESSO DI RIVESTIMENTO DI VETRO 1. PREPARAZIONE.- Sia che occorra rivestire lo scafo sia la coperta, è importante completare innanzitutto le operazioni di stuccatura, cosicché la superficie si presenti liscia e libera da irregolarità e depressioni. E' essenziale utilizzare uno stucco epossidico basato su sistemi come SP120 Spabond, SP106,o SP320 ai quali sono state aggiunte cariche inerti (in genere microsfere in vetro con eventuale addizione di cariche al silicio per incrementarne il volume). In alternativa, si può usare S'Fill 400 bicomponente già miscelato e pronto per l'uso. In nessun caso bisogna usare uno stucco a base poliestere, come ad esempio quelloper auto. Tutti gli spigoli sui quali verrà utilizzato il materiale dovrebbero essere stondati. Dopo aver completato questo lavoro preparatorio e aver asportato l'eccesso di stucco, occorre abrasivare l'intera superficie con carta da 60-180, rimuovere la polvere e pulire accuratamente la superficie con Fast Epoxy Solvent (SP Solvent A). 2. PROCEDIMENTO DI LAVORAZIONE - L'uso di materiali leggeri come SP RE210 permette alla resina di penetrare rapidamente per bagnare il legno sottostante. Perciò molti operatori appoggiano semplicemente il rinforzo sulla superficie di legno e applicano la resina, che viene fatta penetrare mediante un rullo di plastica o di gomma. Questa tecnica, però, può dar luogo a problemi di carenza di resina se il legno è di una specie particolarmente assorbente. La tecnica più comune consiste nell'applicare un sottile strato della resina prescelta sulla superficie in legno con un rullo sottile di spugna, cosicché la resina possa prima penetrare nelle fibre superficiali dei legno. L’area coperta dovrebbe essere approssimativamente quella che l'operatore può completare in 30 minuti con l'indurente raccomandato. Il rinforzo può quindi essere steso sulla superficie umida e fatto aderire con un rullo di spugna asciutto. La successiva bagnatura è raccomandata con un rullo sottile di spugna o mohair. E' consigliabile non aggiungere altra resina fino a quando il tessuto di vetro non è completamente bagnato. Sulla superficie non ci dovrebbe essere in questa fase alcun eccesso di resina, poiché farebbe "fluttuare" il tessuto. Un ulteriore rullatura ha lo scopo di eliminare le chiazze asciutte e di rimuovere l'aria intrappolata. La trama del tessuto, anche se bagnata con resina, non deve essere stuccata. In questa fase è importante mantenere una temperatura ambientale costante. Nel caso in cui il calore aumentasse, l'aria che esce dalle fibre di legno resterebbe intrappolata nel tessuto di vetro, causando la presenza di bolle. Per la maggior parte delle operazioni di rivestimento, non sono necessarie più stratificazioni, visto che servono soltanto ad aumentare il tempo di lavorazione. Giunte di tessuto di vetro possono essere effettuate sovrapponendo il tessuto impregnato di 12-15 mm. Per evitare sovrapposizioni si utilizza un coltello affilato per rifilare i due strati sovrapposti in modo da lasciare i margini coincidenti. Soltanto quando la resina laminata è polimerizzata parzialmente, passando da uno stato “morbido” a uno stato “appiccicoso”, può essere applicato un secondo strato di resina. Tale strato può essere in forma di resina liquida, nel qual caso occorrono due strati, o una miscela di resina caricata alla quale sono aggiunte cariche inerti (di solito Microballoons, o Glass Bubbles). Le cariche sono relativamente poco costose e servono ad aumentare il volume della resina e a fornire una superficie più facile da carteggiare. Naturalmente sono da impiegare soltanto su superfici che andranno verniciate. Una alternativa allo “strato da carteggiare” è l'uso del Peel Ply, che si aggiunge sopra il tessuto di vetro mentre la resina è ancora umida. Quando la resina è indurita, il Peel Ply viene semplicemente strappato via lasciando una superficie liscia che non richiede né carteggio né altra preparazione prima dello strato di fondo. Volendo, si possono applicare strati aggiuntivi di vetro senza nessuna preparazione particolare della superficie. Il costo aggiuntivo dei Peel Ply è compensato da un significativo risparmio di lavoro. Di solito occorre attendere 24 ore prima che la superficie possa essere carteggiata. Se si desidera una finitura perfetta si raccomanda l'applicazione di due strati addizionali di resina (applicati con un rullo di spugna) che, dopo il carteggio, saranno una base eccellente per la verniciatura. SP2000 Ultravar fornirà una superficie che presenterà una resistenza eccezionale alle sostanze chimiche e all'abrasione. Per superfici che debbono essere verniciate, si può applicare uno strato di fondo di Hibuild prima di procedere al ciclo di verniciatura.