DOC. 15 maggio 5 PASTICCERIA

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DOC. 15 maggio 5 PASTICCERIA
Viale Romagnosi, 7 - 43039 Salsomaggiore Terme (Parma) - Telefono (0524) 572270 – Fax (0524) 574401
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a.s. 2015/2016
Classe 5^A
Indirizzo Prodotti dolciari artigianali e
industriali
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO
MATERIE
ITALIANO
DOCENTI
Meneghetti Nicoletta
STORIA
Meneghetti Nicoletta
LINGUA INGLESE
Ugolini Alberto
FRANCESE
Lemmo Lorena
MATEMATICA
Lori Fulvia
DIRIT. e TEC. AMM.VA delle STRUT. RIC.
Poli Antonella
SCIENZA E CULTURA dell’ALIMENTAZ.
ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI
PRODOTTI ALIMENTARI
Pastori Chiara
Pagliari Sara
LAB. PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI
E INDUSTRIALI
TEC. di GEST. ORG. PROCESSI PRODUT.
Njami Noundou Hughes Romeo
EDUCAZIONE FISICA
Pierluigi Concari
RELIGIONE
Italo Rabaglia
Salsomaggiore Terme, 15 Maggio 2016
Fragale Raffaele
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.ssa Rabaiotti Luciana)
INDICE
L’Istituto ed il territorio
Caratteri specifici dell’indirizzo di studio:
il profilo professionale
Elenco alunni
Percorso formativo
Fisionomia della classe
Obiettivi trasversali e strategie per il conseguimento
Valutazione
Attività integrative e valutazione dei crediti
Elenco libri di testo
Programmi a.s. 2015/2016:
Italiano
Storia
Lingua Inglese
Lingua Francese
Diritto e Tecnica Amm. va delle strutture ricettive
Matematica
Scienza e cultura dell’alimentazione
Lab. di prodotti dolciari artigianali e industriali
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari
Tecniche di gestione ed organizzazione dei processi
produttivi
Educazione fisica
Religione
Attività in preparazione all’Esame di Stato
pag 3
pag 3
pag 4
pag 5
pag 6
pag 7
pag 8
pag 9
pag 12
pag 13
pag 15
pag 17
pag 20
pag 23
pag 25
pag 28
pag 32
pag 33
pag 36
pag 38
pag 39
Pag 41
2
L’ISTITUTO E IL TERRITORIO
La sede di grande prestigio che la città termale destina alla scuola manifesta a tutti il ruolo
portante del “Magnaghi” nell’ambito della vocazione territoriale gastronomica da un lato e
dall’altro sottolinea il legame forte tra questa Istituzione formativa ed il suo territorio.
Questo legame, in questi ultimi anni di avvento dell’autonomia scolastica, è stato
rinsaldato dalle tante collaborazioni alla realizzazione di eventi cui la scuola ha partecipato
secondo i propri indirizzi formativi.
PROFILO PROFESSIONALE DI
TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
L’intervento formativo del biennio post-qualifica ha l’obiettivo di innestare su un’ampia
cultura di base un’altrettanto solida cultura professionale, che associa alla conoscenza del
sistema aziendale abilità specifiche per le attività connesse ai servizi di ospitalità, sia sotto
il profilo tecnico che gestionale.
Tale impianto formativo consente l’intervento attivo nell’organizzazione del lavoro nei
settori di competenza, con adeguata valorizzazione delle risorse umane. Inoltre una buona
conoscenza delle tecniche di comunicazione favorisce una buona immagine aziendale e
consente una buona gestione del servizio di ‹‹ ospitalità ››. La padronanza dell’aspetto
merceologico, enologico, dietologico dei prodotti utilizzati, delle tecniche di preparazione di
prodotti da forno, delle tecnologie del settore, consente di fornire risposte adeguate alle
esigenze organizzative e produttive delle diverse strutture.
Il profilo professionale è integrato dalla specializzazione acquisita secondo il progetto
biennale di Alternanza, di cui in allegato.
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ELENCO ALUNNI
1. AMERIO GIORGIA
2. BAZZALI SARA
3. GALLUCCI GIULIO
4. GHIRETTI RICCARDO
5. IOTTI CAMILLA
6. LOOR PIN STEPHANIE MISHELLE
7. MAZZASCHI SARA
8. MONTEVERDI TOMMASO
9. MORINI JASMINE
10. SELLARO GIANMARIA
11. VICTORINO RICA BOOTS
12. ZELI MARTINA
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PERCORSO FORMATIVO
DATI STATISTICI
La classe V A Articolata, Indirizzo Prodotti dolciari, artigianali e industriali, è composta da
12 studenti provenienti dalla provincia di Parma e solo uno da quella di Lodi. Gli alunni
hanno conseguito il diploma di qualifica di Operatore della Ristorazione in questo istituto.
Si segnala la presenza di due studenti dislessici e uno ADHD per i quali il Consiglio di
Classe ha predisposto un piano didattico personalizzato
PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE
La classe ha mantenuto continuità didattica nelle seguenti discipline:
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
LINGUA INGLESE
PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE
ANALISI DEI PRODOTTI CHIMICI
RELIGIONE
Ha, invece, avuto un nuovo docente in:
LINGUA FRANCESE
DIRITTO E TECNICHE AZIENDALI
LABORATORIO SERVIZI (PAST.)
TECNICHE DI GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DEI
PROCESSI PRODUTTIVI
EDUCAZIONE FISICA
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FISIONOMIA DELLA CLASSE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Nella classe V A Articolata, Indirizzo Prodotti dolciari, artigianali e industriali, gli studenti,
nel corso dell’anno scolastico, hanno tenuto un comportamento generalmente corretto con
i compagni e con i docenti. Alcuni allievi hanno mostrato interesse e adeguata
partecipazione al percorso didattico/formativo, altri hanno partecipato in modo discontinuo
a causa di numerose assenze, quasi sempre giustificate da motivi di salute, cercando,
però, di rimettersi al pari con i programmi. Il dialogo con le famiglie non è stato assiduo ed
è avvenuto per un numero esiguo di alunni.
IMPEGNO E METODO DI STUDIO
Alcuni alunni si sono impegnati in modo adeguato per tutto l’anno scolastico e sono riusciti
a migliorare il metodo di studio superando in parte il mero apprendimento nozionistico,
Altri studenti hanno evidenziato difficoltà per: mancanza di un metodo di studio efficace,
lacune pregresse e per la problematicità di rielaborare ed approfondire in modo adeguato i
contenuti proposti. I docenti hanno cercato di compensare queste carenze, con la
ripetizione dei contenuti svolti al fine di un consolidamento dei concetti fondamentali delle
diverse discipline.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO
La classe evidenzia livelli di apprendimento diversi. Alcuni studenti hanno conseguito
costantemente buone valutazioni, mentre la maggioranza presenta una situazione
scolastica discreta o sufficiente. La preparazione resta per alcuni di tipo ripetitivo, con
difficoltà nella rielaborazione personale dei concetti e nell’uso adeguato dei mezzi
espressivi.
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OBIETTIVI TRASVERSALI
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Educare all’ascolto e al rispetto del pensiero
RISULTATI
Buoni
altrui
Rispettare le persone e gli ambienti scolastici
Buoni
Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e
Mediamente sufficienti
responsabile
Educare alla solidarietà e alla tolleranza
OBIETTIVI COGNITIVI
Discreti
RISULTATI
Saper comprendere diverse tipologie di testo ed Nel complesso sufficienti
essere in grado di farne una sintesi adeguata
Saper cogliere gli elementi costitutivi di un testo
Nel complesso sufficienti
in modo autonomo e rielaborarli in modo
proficuo
Operare semplici collegamenti tra le varie
Nel complesso sufficienti
discipline
STRATEGIE ADOTTATE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI
 Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di
valutazione.
 Promuovere la partecipazione attiva degli alunni e incoraggiare la fiducia nelle
proprie possibilità.
 Favorire l’autovalutazione.
 Utilizzare la didattica dell’errore, considerata come risorsa per raggiungere migliori
risultati.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
SCHEDA INDICANTE LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
LIVELLO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE VOTI 1-2
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo non svolge compiti assegnati e si distrae in classe.
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo non è consapevole delle proprie difficoltà e non sa
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
organizzare il lavoro per superarle.
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
L’allievo non ha acquisito gli elementi fondamentali della
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
disciplina.
LIVELLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTI 3-4
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo raramente svolge i compiti assegnati; si distrae in
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
classe.
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo è limitatamente consapevole delle proprie difficoltà e
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
raramente è in grado di organizzare il lavoro per superarle.
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
L’allievo ha acquisito solo in parte gli elementi fondamentali
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
della disciplina.
LIVELLO INSUFFICIENTE VOTO 5
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo non sempre svolge i compiti assegnati, a volte si distrae
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
in classe.
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo è parzialmente consapevole delle proprie difficoltà e
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
non sempre sa organizzare il lavoro per superarle.
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
L’allievo ha acquisito alcuni degli elementi fondamentali della
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
disciplina ed è in grado di applicarli saltuariamente.
LIVELLO SUFFICIENTE VOTO 6
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo solitamente svolge i compiti assegnati ed è motivato a
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
quanto proposto.
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo sa quali sono le proprie difficoltà ed organizza
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
conseguentemente il proprio lavoro.
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
L’allievo ha acquisito i contenuti minimi delle discipline.
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
LIVELLO DISCRETO VOTO 7
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo è costante nello svolgimento delle consegne domestiche
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
ed è attento in classe.
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo elabora in modo autonomo le sue conoscenze e sa
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
effettuare analisi sufficienti.
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
L’allievo ha acquisito conoscenze discrete che applica in modo
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
adeguato.
LIVELLO BUONO VOTO 8
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo diligentemente svolge le consegne assegnate e si
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
impegna nell’approfondimento.
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
personale le conoscenze.
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
L’allievo possiede conoscenze complete che gli permettono di
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
eseguire verifiche sempre corrette.
LIVELLO OTTIMO-ECCELLENTE
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)
AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
superarle)
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
VOTO 9-10
L’allievo è attivo nell’eseguire le consegne, è sempre propositivo
ed interessato.
L’allievo è in grado di effettuare sintesi corrette ed approfondite
e di organizzare il proprio lavoro.
L’allievo possiede conoscenze approfondite ed articolate che sa
sempre utilizzare proficuamente e rielaborare.
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ATTIVITA’ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI
Iniziative a sostegno dell’inserimento lavorativo e negli studi post-secondari
La scuola attiva diverse iniziative atte a favorire il successo post-secondario degli studenti
diplomati, sia in ambito formativo che lavorativo.
Tali azioni hanno principalmente riguardato l’incremento delle competenze professionali e
l’arricchimento del C.V. degli studenti, i contatti e l’organizzazione di incontri con i
referenti delle diverse realtà dell’istruzione post-secondaria e dell’alta formazione,
nonché la diffusione di informazioni utili all’orientamento post-diploma, in organico
raccordo con le iniziative poste in essere dagli atenei.
Tra gli incontri organizzati si ricordano:

Il corso di sommelier finalizzato all’arricchimento del C. V. dei partecipanti;

L’Orientamento universitario <<GLION>>, Svizzera, del 12 novembre 2015;

L’Orientamento universitario <<IULM >>, Milano, del 24 novembre 2015;

L’Orientamento universitario <<UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA>>, dell’ 8
gennaio 2016;

L’Orientamento – alta formazione << CORDON BLEU di Firenze>>, del 3 marzo 2016.
Viaggio d'istruzione a Praga dal 04/04/2016 al 08/04/2016
Classe partecipante: 5°A ART.
Il viaggio d'istruzione proposto alle classi quinte è stato concordato con gli studenti sulla
base degli interessi e motivazioni maturate nel corso dell'anno scolastico.
Il programma effettuato ai luoghi più caratteristichi di Praga e dintorni è stato un
arricchimento culturale collettivo dal punto di vista storico e artistico.
PROGRAMMA
Lunedì 04 Aprile: Visita guidata alla città di Norimberga e in particolare: quartiere delle
parate naziste, tribunale, museo del nazionalsocialismo, visita del castello e della
cattedrale di S.Lorenzo e S.Sebaldo.
Martedì 05 Aprile: Intera giornata dedicata alla visita di Praga, castello Hradcany, Duomo
di S.Vito, chiesa votiva di S.Loreto, Ponte Carlo e Vicolo d'Oro.
Mercoledi 06 Aprile: Intera giornata dedicata alla visita della città e in particolare il
ministero di Strahov, giardino Petri, visita alla Città-Vecchia (Stare Mesto), torre delle
polveri, municipio con orologio astronomico, cattedrale di Tyn, quartiere ebraico (visita alle
sinagoghe e cimitero).
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Giovedì 07 Aprile: Escursione a Kutna Hora, cittadina medioevale inserita nell'elenco del
patrimonio dell'Unesco.
Venerdì 08 Aprile: Nel viaggio di rientro in Italia, sosta a Mauthausen per visita al
tristemente famoso lager nazista.
Durante il soggiorno agli alunni è stata data la possibilità di apprezzare e gustare
specialità gastronomiche tipiche della tradizione praghese.
Nella struttura alberghiera non ci sono stati inconventienti, anche con i docenti si è
instaurato un buon rapporto di fiducia, poiché gli alunni hanno manifestato senso di
responsabilità e correttezza in ogni circostanza.
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CREDITI FORMATIVI
Le caratteristiche formali e sostanziali richieste per i crediti formativi sono quelle indicate
dal D.M. 49/2000 ovvero le esperienze acquisite fuori dalla scuola in ambiti e settori della
società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, alle attività
culturali, artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato e allo sport. Il Collegio dei docenti
ha ritenuto il parametro temporale, per la sua oggettiva rilevazione, un utile indicatore della
qualità dei crediti, deliberando i requisiti temporali così come vengono esplicitati nella
seguente tabella.
TABELLA DEI CREDITI FORMATIVI
TIPOLOGIA
REQUISITI
Attività culturali
Almeno 20 ORE
Attività ricreative artistiche
Attività lavorative nel proprio settore di
studio
Esperienze di formazione e
aggiornamento professionalizzante nel
proprio settore di studio
(corsi, incontri, etc…)
Impegno ambientale
1 ANNO
60 GG
Almeno 20 ORE
1 ANNO
Volontariato
solidarietà cooperazione
1 ANNO
Meriti sportivi
attività agonistica a livello
nazionale/provinciale/regionale.
1 ANNO
La terza Prova scritta
Il consiglio di classe, alla luce delle competenze positive maturate dagli studenti nell’area
professionalizzante, ha individuato quale tipologia della terza prova scritta la tipologia E
“Risoluzione di un caso pratico”.
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I libri in adozione
Materie
Testi
“Chiare lettere” vol. 3
ITALIANO
Autori: P. Di Sacco,
Ed. Scolastiche Bruno Mondadori.
“Spazio Storia. Il Novecento e oggi” vol. 3,
STORIA
Autori: V. Calvani,
Arnoldo Mondadori Scuola
Cook Book Club
LINGUA INGLESE
Autori: Olga Cibelli – Daniela d’Avino,
Ed. CLITT
Métier et saveurs” (vol 1 E 2)
LINGUA FRANCESE
Autori: M. A. Crescitelli e Pascale M.C.Y. De Maio
Ed. CLITT
DIRITTO e TEC. AMM.VA
“Economia e gestione dell'impresa ristorativa”
Autori: C. de Luca e M. T. Fantozzi
DELLESTRUTTURE RICETTIVE
Ed. Liviana
“Matematica Rosso” vol. 4
MATEMATICA
Autori: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi
Ed. ZANICHELLI
SCIENZA E CULTURA
DELL’ALIMENTAZ
LAB. di PRODOTTI DOLCIARI
ARTIGIANALI E INDUSTRIALI
ANALISI E CONTROLLI CHIMICI
"Sicurezza alimentare e dietetica"
Autori: A. Machado
Ed. Poseidonia
Tecniche di pasticceria,
Autore: Alma,
Ed. Alma
Materiali forniti dai docenti
“Nuovo praticamente sport”
EDUCAZIONE FISICA
Autori: Del Nista, Parker, Tasselli
Ed. D’Anna
“105 Schede tematiche per l’IRC/triennio”
RELIGIONE
Autore: Bocchini Sergio
Ed. Dehoniane BO ( Ced )
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PROGRAMMA DI ITALIANO
OBIETTIVI
EDUCAZIONE LINGUISTICA



Sufficiente padronanza della lingua italiana nella sua complessità e nella varietà degli
usi e dei registri,
Padronanza procedurale delle diverse fasi di produzione di un testo informativo o
argomentativo (articolo di giornale, tema, saggio breve, analisi di testi).
Capacità di sostenere una relazione orale su un argomento storico – culturale,
letterario o professionale preparato.
EDUCAZIONE LETTERARIA
Conoscenze




Avvicinare autori ed opere significative della letteratura italiana ( con riferimenti a
quella straniera) di fine Ottocento e Novecento..
Individuare il legame esistente tra le opere considerate ed il clima culturale coevo.
Analizzare le scelte stilistiche individuali.
Capire la funzionalità delle scelte formali rispetto al contenuto poetico dei singoli autori
o dei movimenti esaminati.
Competenze



Saper effettuare analisi tematiche, narratologiche e stilistiche di testi noti e non noti.
Riconoscere le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere.
Aver acquisito un metodo per l’inquadramento e l’approfondimento di testi letterari in
rapporto all’epoca e al contesto sociale e culturale.
Capacità



Abitudine alla lettura autonoma e non solo guidata di testi letterari e non.
Riconoscere l’influenza dei modelli culturali del passato sul nostro presente.
Consolidare la capacità di formulare giudizi critico – interpretativi adeguatamente
motivati.
CONTENUTI:
MODULO 1: I MODELLI CULTURALI DELL’OTTOCENTO
Positivismo, Naturalismo, Verismo
(da p.28 a p. 36, di questa pagina, solo la mappa concettuale).
Cenni sulla vita e sulla poetica di G. Verga: verismo, narratore popolare (“l’artificio della
regressione”), canone dell’impersonalità (p. 104, 105).
 Da Vita dei campi (p.110): La Lupa, Rosso Malpelo.
MODULO 2. I MODELLI CULTURALI DELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO E
DEL PRIMO NOVECENTO
La crisi del razionalismo e la cultura del primo Novecento (da p. 39 a p. 43).
13
Il Decadentismo (da p. 44 a p. 48).
Cenni sulla vita e le opere di C. Baudelaire.
 Da I fiori del male: Corrispondenze (parafrasi sintetica), L’Albatro (fotocopia).
 Gabriele D’Annunzio, da Alcyone: La pioggia nel pineto (p. 232 e seguenti).
Le Avanguardie: Futurismo: I manifesti (fotocopie)
MODULO 3. L’AUTORE: Luigi Pirandello
Cenni sulla vita e la poetica di Luigi Pirandello (fotocopie)
Dal Saggio L’Umorismo: Il sentimento del contrario (fotocopia)
Da Novelle per un anno: Ciaula scopre la luna (fotocopie), Il treno ha fischiato, La signora
Frola e suo genero il signor Ponza (fotocopie) e confronto con l’opera teatrale tratta dalla
novella, Così è se vi pare (vista a teatro da una parte degli studenti).
MODULO 4. I GENERI: La poesia lirica tra Ottocento e Novecento
I caratteri della poesia del secondo Ottocento: Simbolismo (da p. 186 a p. 189, esclusa la
Scapigliatura italiana, Estetismo e società di massa, da studiare).
Cenni sulla vita e la poetica di Giovanni Pascoli (fotocopia, Poeta e società: la diversa
posizione di Pascoli e D’Annunzio, p. 243).
 Da Myricae (p. 244): Novembre, Il lampo, il tuono (di tutte e tre parafrasi e analisi
testuale), X agosto (parafrasi sintetica e analisi testuale);
 da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.
* Cenni sulla vita, opere e poetica di Eugenio Montale (fotocopie) .
 Da Ossi seppia: Non chiederci la parola (parafrasi sintetica e analisi testuale), Spesso
il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto.
 Da Le occasioni: Non recidere, forbice, quel volto.
 Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale.
* Cenni sulla vita e le opere di Umberto Saba.
 Da Il Canzoniere: La capra, Città vecchia.
MODULO 5. I MODELLI CULTURALI DEL NOVECENTO
Il Neorealismo (fotocopia)
La Prefazione di Italo Calvino a Il sentiero dei nidi di ragno (fotocopia).
MODULO 6.TEMI: Letteratura e guerra
Cenni sulla vita e la poetica di Ungaretti.
 Da L’Allegria: I fiumi, San Martino del Carso, Veglia, Fratelli, Sono una creatura,
Soldati.
Cenni sulla vita e le opere di Primo Levi (da p. 709 a p. 714).
 Lettura integrale del romanzo di Se questo è un uomo. In particolare si sono
approfonditi i seguenti capitoli: Sul fondo, I sommersi e i salvati, Esame di chimica, Il
canto di Ulisse.
Cenni sulla vita di Vittorio Sereni (p. 606 e p. 610, 611).
 Da Diario d’Algeria: Non sa più nulla, è alto sulle ali.
Cenni sulla vita di Beppe Fenoglio (da p. 741 a p. 746).
 Da Una questione privata: La fuga di Milton.
MODULO 7. TEMI: La figura dell’inetto.
14


Da Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (da p.443 a p. 445): Adriano Meis (da p. 446 a
p. 450).
Da La coscienza di Zeno di Italo Svevo (fotocopie): Il fumo (da p. 338 a p. 391).
MODULO 8. EDUCAZIONE SCRITTORIA
Educazione all’espressione scritta ed orale.
Preparazione alle tipologie scrittorie dell’esame di Stato.
PROGRAMMA DI STORIA
OBIETTIVI
CONOSCENZE:
 Conoscere i fenomeni trattati.
 Comprendere le cause e le conseguenze dei fatti storici.
 Istituire adeguati collegamenti fra i fatti storici in oggetto.
COMPETENZE:
 Saper individuare le molteplici modalità con le quali i fatti storici del settore si collegano
con i fatti della storia politica, culturale, ideologica generale.
 Essere in grado di adoperare concetti interpretativi adeguati in rapporto a specifici
contesti storici.
 Utilizzare in modo appropriato il linguaggio settoriale specifico.
CAPACITA’
 Saper formulare problemi rispetto ai fenomeni storici.
 Applicare la conoscenza del passato per la comprensione del presente.
CONTENUTI
MODULO 1. L’ETA’ DEI NAZIONALISMI
U. D. 1 Belle époque e società di massa.
U. D. 2 L’età giolittiana (p. 22, da 26 a 31).
U. D. 3 Venti di Guerra.
U. D. 4 La Prima guerra mondiale.
MODULO 2. L’ETA’ DEI TOTALITARISMI
U. D. 1 Una pace instabile: Il primo dopoguerra, trattati e conferenze di pace.
U. D. 2 La rivoluzione russa e lo stalinismo (da p. 98 a p. 102, p. 106 -U.R.S.S.- p. 111,
sintesi p. 112).
U. D. 3 Il fascismo.
U. D. 4 La crisi del ’29
U. D. 5 Il nazismo. La Guerra di Spagna (p. 174, 175).
MODULO 3. I GIORNI DELLA FOLLIA
U. D. 1 La Seconda guerra mondiale
U. D. 2 L’Olocausto: lettura e approfondimento con la classe del dossier su l'olocausto (p.
216, 218, 220, 232).
U. D. 3 La “guerra parallela dell’Italia” e la Resistenza.
15
U. D. 4 Le foibe e l'esodo istriano (p. 256 e 257).
U. D. 5 Il tramonto dell’Europa.
MODULO Io cittadino
Il genocidio degli Armeni (p. 72, 73)
METODOLOGIA
ITALIANO - Il metodo di lavoro ha privilegiato l’affronto diretto e l’interpretazione dei testi
supportato dal manuale in adozione che ha fornito integrazioni informative e raccordi
contestualizzanti.
La lettura è stata svolta soprattutto in classe e individualmente a casa. Le tematiche
affrontate sono state spesso approfondite e riproposte dall’insegnante, per affrontare varie
ipotesi interpretative e colmare le lacune di alcuni studenti, per vari motivi, spesso assenti.
Le esercitazioni scritte svolte a casa sono sempre state corrette ed hanno riguardato le
diverse tipologie di 1^ prova previste dagli attuali esami di Stato.
STORIA - Si è utilizzata prevalentemente la metodologia della lezione frontale e in alcuni
momenti, per coinvolgere maggiormente gli studenti, la lezione dialogata e l’utilizzo di
presentazioni multimediali, documentari e film.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO:
Si è effettuato il recupero in itinere e ripassi curricolari, con lavori di gruppo e lezioni
dialogate per coinvolgere maggiormente la classe.
L’insegnante, eventualmente, effettuerà nel periodo dal 15 al 31 maggio, prove di recupero
e di rinforzo.
STRUMENTI DI VERIFICA
L’insegnante, sia durante lo svolgimento che al termine della trattazione modulare, ha
verificato il raggiungimento degli obiettivi previsti attraverso interrogazioni orali e lezioni
partecipate sui testi del programma. Le verifiche scritte sono state modulate sulle prove
dell’esame di Stato, sia come normali e periodiche esercitazioni che come simulazioni
complessive della prima prova.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione, sempre esplicita, si è espressa in voti attribuiti a interrogazioni, interventi e
contributi al dialogo scolastico.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe.
La docente
Prof. ssa Nicoletta Meneghetti
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PROGRAMMA DI INGLESE
RELAZIONE FINALE di LINGUA E CIVILTÀ INGLESE A.S. 2015-2016
La presente Programmazione didattica ha recepito come propria parte integrante le
indicazioni comuni già espresse nella Programmazione svolta a livello collegiale e di area
disciplinare.
SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
Per la rilevazione della situazione finale della classe sono state valutate le
competenze di comprensione e produzione orali e scritte degli allievi sulla base delle
rispettive prove di verifica svolte durante il corso dell’anno scolastico.
La programmazione iniziale è rimasta sostanzialmente aderente a quanto dichiarato
all’inizio del corrente anno. Tuttavia, l’adozione, da parte del Consiglio di Classe, della
Tipologia E (Casi pratici e professionali) per la Terza Prova Scritta dell’Esame di Stato ha
imposto un lavoro di analisi e descrizione dei piatti a discapito di argomenti più discorsivi.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DISCIPLINARI
Il gruppo classe è composto da allievi con abilità linguistiche scritte e orali
mediamente sufficienti. Un paio di allievi si sono distinti per interesse e partecipazione
attiva alle attività didattiche e per aver conseguito un buon profitto. Nessuno di essi ha
maturato un debito nel corso del primo periodo. In alcuni casi si evidenziano incertezze
espressive e conoscenze non pienamente consolidate.
Quasi tutti gli alunni sanno gestire il lessico tecnico specifico relativo alla
microlingua del settore enogastronomico e ristorativo. Ciò permette loro di affrontare la
lettura e la rielaborazione di un testo scritto o di un dialogo orale di carattere professionale.
L'interesse e la partecipazione sono stati complessivamente buoni.
Gli obiettivi educativi sono stati conseguiti dalla grande maggioranza della classe.
CONTENUTI E SUSSIDI DIDATTICI
 Funzioni comunicative e Lessico relativi all’Inglese per la Ristorazione / Pasticceria
Revisione di Funzioni comunicative e Lessico appresi negli anni precedenti


Module 5 – On the Mission  Unit 2 – Nutrition
 Nutrition
 Macronutrients & Micronutrients
 The Mediterranean Diet
 Healthy Eating
 The Food Pyramid – The Healthy Plate
 Food Panic - Olive Oil - Italian organic farm & Oil mill
 Lifelong Nutrition – The Coeliac Disease
313-325
pp.
Lessico - Food Charts + Class Notes: Cereals, Fruit, Vegetables & Herbs,
Dairy Products, Fish & Shellfish, Poultry and Game,
Meat – Beef – English Cuts, Desserts & Drinks,
17
Conversion Tables – British VS. American Food Terminology (cenni) pp. 348-355

Diets [schede]
 The Mediterranean Diet
 The Vegetarian Diet & Vegan Diet
 The Macrobiotic Diet
 Alternative Diets: Raw Food Diet, Veganism, Dissociated Diet, Fruitarianism
 The Eat Well Plate
 Food Allergies VS Food Intolerances

Pastries Description [lavoro di ricerca e descrizione svolto in aula multimediale]
 Types of Pastries
 Torrone
 Gelato
 Cannoli siciliani
 Duchessa di Parma
 Bigné
 Babà
 Cannoncini
 Crostatine
 Diplomatici
 Fiamme
 Éclair
 Tartelette
 Tranci al limone
 Grammatica:






Revisione delle strutture apprese negli anni precedenti:
Affirmative, Negative, Interrogative forms (including wh-questions);
Past Simple vs. Past Progressive / Past Perfect Tenses (revisione);
If Clause Type 1 (verbal tenses: Present Simple – Future with Will);
If Clause Type 1I (verbal tenses: Past Simple – Conditional with Would);
If Clause Type 1II (verbal tenses: Past Perfect – Perfect Conditional with Would
Have).
18
METODOLOGIE DIDATTICHE
L’approccio comunicativo, nella sua versione umanistico-affettiva, è stato
privilegiato in funzione dello sviluppo delle quattro abilità linguistiche (ascoltare, parlare,
leggere, scrivere) e attuato attraverso l’uso di materiale autentico, centrato sull’interesse e
sulle esperienze degli allievi. Anche la riflessione grammaticale ha preso spunto dai
materiali linguistici di natura comunicativa per essere poi approfondita con esercizi
specifici. Si sono attuate lezioni frontali e dialogate fondate sull’uso di letture di vario
genere.
In merito alla riflessione sulla grammatica, si è puntato all’acquisizione della
capacità di esprimersi al presente, passato e futuro, unitamente all’analisi delle frasi
ipotetiche.
In particolare, lo studio del lessico e delle funzioni comunicative della microlingua
relativa alla professione enogastronomica e ristorativa è stato indirizzato sia all’educazione
alimentare volta, appunto, all’analisi in lingua dei vari tipi di diete nonché delle allergie ed
intolleranze alimentari, sia alla descrizione dei prodotti dolciari e di pasticceria realizzati in
laboratorio.
Tramite la lettrice madrelingua, si è anche accennato a vari aspetti della cultura
britannica.
Il docente si è espresso, di norma, nella lingua straniera.
Il lavoro è stato svolto, fondamentalmente, sul libro di testo in adozione.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di verifica e valutazione sono stati applicati, nel corso delle attività didattiche,
per mezzo di prove di verifiche sia scritte che orali. Sono state valutate la conoscenza dei
contenuti, l’abilità espressiva e le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione.
La tipologia, i tempi, i recuperi, il numero e la valutazione delle prove sono stati
attuati in accordo e nel rispetto sia della programmazione iniziale del docente sia della
programmazione disciplinare e collegiale deliberate all’inizio anno scolastico.
Per le verifiche formative sono state svolte esercitazioni guidate in classe e sono
stati assegnati compiti domestici collettivi e individuali; in entrambi i casi si è sempre
provveduto alla relativa correzione che è stata parte integrante della regolare attività di
sostegno e recupero svolta durante l’intero anno scolastico. Quanto alle verifiche
sommative, sono state somministrate prove scritte e orali (sia di carattere oggettivo che
soggettivo) coerenti con il programma svolto.
In particolare, per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia
indicante la corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento approvata collegialmente.
In occasione delle simulazioni della Terza Prova Scritta dell’Esame di Stato è stato
consentito l’uso del dizionario bilingue.
RINFORZO, RECUPERO e DSA
È stato svolto un percorso di recupero curricolare costante in itinere con revisione di
micro-moduli in funzione delle prove di recupero del debito formativo inerente il primo
periodo del corrente anno.
Il docente ha, altresì, proposto un ripasso funzionale-grammaticale corredato da
esercitazioni specificamente individuate per colmare le lacune pregresse.
Sono state effettuate correzioni di compiti e verifiche sia individuali che collettive.
In ordine ai Disturbi Specifici d’Apprendimento si sono adottati gli strumenti
compensativi e dispensativi previsti dalla normativa in rapporto ai casi specifici.
Il docente
Prof. Alberto Ugolini
19
PROGRAMMA DI FRANCESE
OBIETTIVI DISCIPLINARI
A) CONOSCENZA:
L’allievo conosce le realtà e i temi più attuali attinenti alla sua professione ed è in grado di
esprimerli in modo semplice e corretto. In particolare conosce lessico e fraseologia
convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro, varietà di registro e di contesto.
Inoltre, conosce aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata, con
particolare approfondimento delle tecniche culinarie, all’evoluzione del gusto, passando
per l’arte, la storia e le curiosità nel settore della pasticceria.
B) COMPRENSIONE:
L’allievo comprende le idee principali di testi professionali su argomenti sia concreti sia
astratti, incluse le discussioni tecniche del suo campo di specializzazione.
C) COMPETENZE
L’allievo sa analizzare un testo professionale, seguendo la fase d’analisi testuale lessicale
e semantica, sa rispondere in modo pertinente ed autonomo a domande relative al
contenuto, sa produrre un testo semplice e chiaro esplicitando capacità di sufficiente
rielaborazione.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Sono stati svolti i seguenti moduli del testo in adozione:
“Métier et saveurs” di Maria Alessandra Crescitelli e Pascale M.C.Y. De Maio, ediz. CLITT.
Volume 1 (classi terza e quarta) + Volume 2 (classe quinta)
TRIMESTRE
Da “Métier et saveurs” (vol 1)
MODULE 7: À l’écoute de la clientèle
-
À l’écoute de la clientèle allergique et intolérante
Le respect du développement durable
Zéro Kilomètre
Da “Métier et Saveurs” (vol. 2)
MODULE 1: Les évolutions contemporaines de la cuisine
- Les derniers concepts de restauration et modes de consommation
- La cusine de rue ou… Street food
PENTAMESTRE
Da Métier et Saveurs (vol. 2)
MODULE 1: Les évolutions contemporaines de la cuisine
- Le traiteur
- Le chef à domicile
- La géométrie dans l’assiette (cocottes, verrines et cercles)
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MODULE 2: En restauration
-
Principes de nutrition et de diététique (le Plan alimentaire, la pyramide alimentaire,
le PNNS)
Le rôle de la cuisson sur les aliments
La qualité globale en cuisine
Restos du cœur
Carte /Menu
L’analyse sensorielle
MODULE 3: Pour débuter dans la profession
-
Le CV
Lettre de motivation: commis de cuisine
Les offres d’emploi
MODULE 4: En cuisine
-
Les nouvelles ressources
La table verte
La table bleue
Une ressource à exploiter
MODULE 5: En douceur… et pas seulement
-
Le miel en cuisine (histoire, origine et bienfaits)
Le chocolat en cuisine: Histoire
Le marché du chocolat
Le chocolat en pâtisserie
Chocolat et poids, allergies au chocolat et crises de foie
Le chocolat en Italie
Académie Française du chocolat
MODULE 6: Cuisine et personnages célèbres
-
Pêche Melba, crème Frangipane, Savarin
METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO
 Lezioni frontali e/o interattive con ausilio di strumenti audio-video
 Letture, comprensioni e produzioni di ricette lingua straniera
 Ascolti audio e video in lingua francese collegati alle esercitazioni e agli argomenti
proposti nel testo
 Collegamenti diretti a siti internet di interesse specifico
 Utilizzo di documenti autentici inerenti il settore della pasticceria
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FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEL
PROFITTO
 responsabilizzazione
 partecipazione
 evoluzione cognitiva
NUMERO QUADRIMESTRALE DELLE VERIFICHE ORALI E SCRITTE
Sono state somministrate: una prova scritta e una prova orale nel trimestre; due prove
scritte e due/tre prove orali nel pentamestre. Possibilità di compiti di recupero differenziati.
STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE
 Comprensioni scritte e orali con domande chiuse e aperte
 Letture, comprensioni e produzioni di ricette
 Utilizzo di documenti autentici
 Ascolti audio e video in lingua francese collegati alle esercitazioni e agli argomenti
proposti nel testo
 Collegamenti diretti a siti internet di interesse specifico
STRATEGIE PER RINFORZO E RECUPERO CURRICULARE
 recupero curriculare
 percorsi personalizzati con esercizi a casa
 ripresa di micro- moduli
 esercitazioni guidate
 rimotivazione allo studio
 verifica in itinere e finale
La docente
Prof.ssa. Lorena Lemmo
PROGRAMMA DI
DIRITTO E TECNICA AMM.VA DELLE STRUTTURE RICETTIVE
22
La maggior parte della classe composta da 12 alunni di cui due DSA ha evidenziato un
livello di apprendimento e rendimento scolastico soddisfacenti, per alcuni anche ottimo
accompagnato da impegno e partecipazione costanti. Un numero ristretto di alunni non
sempre si è fatto carico di uno studio costante e proficuo mirato al raggiungimento degli
obiettivi minimi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
o
o
o
o
Conoscere le dinamiche del turismo nazionali e internazionali
Conoscere le principali norme obbligatorie del settore turistico
Conoscere le problematiche relative alla programmazione e al controllo aziendale
Conoscere i principali aspetti del marketing nelle imprese ristorative
PROGRAMMA SVOLTO
Il mercato turistico nazionale e internazionale
 L’evoluzione del mercato turistico
 La politica europea per il turismo
 Le dinamiche del turismo nazionale e internazionale
La legislazione turistica
 Le norme obbligatorie nazionali e comunitarie
 Il TUSL, l’igiene e la sicurezza alimentare
 Il Codice della Privacy
 La disciplina dei contratti del settore ristorativo
 Il contratto di catering e banqueting
 Le norme volontarie
La programmazione aziendale
 La programmazione e la pianificazione aziendale
 Le fasi della pianificazione
 Il piano d’impresa
Il budget delle imprese ristorative
 La struttura e il contenuto del budget
 Il budget economico di un’impresa ristorativa
 Il controllo budgetario
 Vantaggi e limiti del budget
Le politiche di vendita nella ristorazione







L’evoluzione del concetto di marketing
Il marketing turistico e territoriale
Il marketing strategico ed operativo
Il piano di marketing
Il posizionamento del prodotto e l’analisi SWOT
Il ciclo di vita del prodotto
Il marketing mix
23


Le forme di comunicazione
Il controllo e la valutazione dei risultati
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le metodologie didattiche prevalentemente adottate sono le seguenti:
Lezione frontale
Lezione partecipata
Lavoro di gruppo
Esercitazioni individuali
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
Agli allievi con profitto negativo e con debito scolastico è stata offerta l’opportunità di
recupero con interrogazioni orali e verifiche scritte.
STRUMENTI DI VERIFICA
Prove scritte (questionari, test Vero/Falso e domande aperte), verifiche orali con interventi,
domande, interrogazione frontale. Durante il corso dell’anno scolastico sono stati utilizzati
come strumenti didattici il libro di testo in adozione “Diritto e tecnica amministrativa
dell’impresa turistica” di De Luca –Fantozzi, schemi e mappe concettuali fornite alla
lavagna dall’insegnante.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe.
La docente
Prof.ssa A. Poli
24
PROGRAMMA DI MATEMATICA
OBIETTIVI
Obiettivi trasversali







sviluppare capacità logiche
acquisire l’abitudine all’analisi e alla sintesi
stimolare l’intuizione promuovendo lo spirito critico
imparare ad esprimersi con chiarezza di linguaggio
padroneggiare strumenti e tecniche spendibili anche nello studio di altre discipline
sviluppare l’abitudine all’autovalutazione
affinare il metodo di studio
Obiettivi disciplinari








conoscere, a livello intuitivo, il concetto di limite di una funzione
calcolare limiti finiti ed infiniti che si presentano con semplici forme indeterminate
definire la derivata di una funzione, sia dal punto di vista intuitivo, che matematico
calcolare le derivate delle funzioni elementari
individuare gli intervalli di crescenza o di decrescenza di una funzione
individuare e calcolare i massimi e minimi di una funzione
rappresentare graficamente una funzione
interpretare il grafico di una funzione
METODOLOGIA
Si sono svolte sia lezioni frontali che lezioni dialogate, e, quando è stato possibile,
argomenti e concetti sono stati introdotti partendo da un problema reale, generalmente
legato alle discipline di indirizzo; in altri casi si è cercato di vederne successivamente
un’applicazione ad un contesto reale, anche se gli studenti hanno manifestato difficoltà ad
utilizzare quanto studiato nella risoluzione di problemi. Inizialmente i concetti matematici
sono stati presentati a livello intuitivo, per poi essere gradualmente formalizzati, in qualche
caso, in linguaggio matematico. Particolare spazio è stato riservato allo svolgimento di
esercizi, con lo scopo di consolidare i contenuti teorici e le abilità di calcolo, prevedendo
se necessario l’uso della calcolatrice. Il libro di testo, in molte parti eccessivamente
difficile, è stato spesso sostituito con appunti e schede predisposte dal docente.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Le attività di recupero si sono svolte in orario curricolare, per non appesantire il già
pesante carico di lavoro pomeridiano della classe; dopo aver monitorato le difficoltà degli
studenti, si sono ripresi gli argomenti di più difficile comprensione, con esercizi svolti sia
alla lavagna che in gruppi disomogenei per capacità.
STRUMENTI DI VERIFICA
Sono state effettuate verifiche formative e sommative, orali e scritte, di diversa tipologia
(domande aperte, risoluzione di quesiti e semplici problemi, quesiti a scelta multipla,
quesiti vero/falso), per consentire agli studenti di confrontarsi con prove variamente
25
strutturate; inoltre si sono somministrate prove analoghe alla Terza Prova prevista
dall’Esame di Stato. Nella correzione delle verifiche scritte sono state valutate:
 la capacità di ricondurre un problema ad una situazione già nota;
 l’efficienza dell’algoritmo risolutivo scelto;
 la correttezza logica dell’algoritmo scelto;
 la correttezza dei calcoli;
 la capacità di applicare procedimenti conosciuti a situazioni nuove.
Le verifiche orali si sono svolte tramite colloqui programmati e tramite test a risposta
multipla e/o a risposta breve e nella valutazione sono state considerate:
 la padronanza delle nozioni teoriche;
 la chiarezza e l’organicità dell'esposizione;
 la capacità di effettuare collegamenti fra più argomenti.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe e contenuta nel P.O.F..
CONTENUTI
Funzioni
Definizione di funzione e nomenclatura
Classificazione delle funzioni
Funzioni notevoli: funzione lineare e quadratica
Applicazioni della funzione lineare e quadratica
Lettura ed interpretazione di grafici
Studio di funzioni algebriche:
Determinazione del dominio
Determinazione del segno
Determinazione delle intersezioni con gli assi cartesiani
Determinazione di alcuni punti convenienti
Grafico probabile
Obiettivi minimi
 Saper interpretare il grafico di una funzione
 Saper disegnare in un R.C.O. il grafico di semplici funzioni
Limiti
Concetto intuitivo di limite; nomenclatura
Limiti all’infinito
Confronto intuitivo fra i vari ordini d’infinito
Limiti al finito
Concetto e classificazione degli asintoti
Operazioni algebriche fra limiti
Limiti di funzioni continue e tecniche di calcolo
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Forme indeterminate: ∞ - ∞; ∞/∞; 0/0
Applicazioni dei limiti nello studio di funzione
Obiettivi Minimi
 Conoscere il significato di limite all’infinito di una funzione
 Conoscere il significato di limite di una funzione in un punto
 Conoscere il significato intuitivo di continuità
 Saper calcolare limiti al finito e all’infinito che non contengono forme di
indeterminazione
 Saper rappresentare una funzione e i relativi asintoti in un R.C.O.
Funzione Esponenziale
Funzione esponenziale: definizione, grafico, proprietà
Equazioni esponenziali elementari
Applicazioni della funzione esponenziale
Funzione Logaritmo
Funzione logaritmica: definizione,grafico,proprietà.
Confronto con la funzione esponenziale.
Applicazioni della funzione logaritmica
Obiettivi minimi
 Saper riconoscere il grafico delle funzioni esponenziali e logaritmiche
 Saper calcolare il valore di un logaritmo applicando la definizione
Derivate
Definizione di derivata di una funzione in un punto
Significato geometrico della derivata
Derivate fondamentali e regole di derivazione
Test di monotonia per le funzioni derivabili in un intervallo
Test di riconoscimento dei punti critici
Studio completo di funzione
Applicazioni della derivata di una funzione in problemi di vario tipo
Obiettivi minimi
 Conoscere il significato e la definizione di derivata di una funzione
 Saper calcolare la derivata di una semplice funzione (non contenente funzioni
composte)
 Saper determinare punti di massimo e di minimo di semplici funzioni e rappresentarli in
un R.C.O.
La docente
Prof.ssa Fulvia Lori
27
PROGRAMMA DI
“Scienza e Cultura Dell’alimentazione, analisi e controlli microbiologici dei prodotti
alimentari”
PRESENTAZIONE
Sono stata docente della classe sia nell’anno scolastico 2014-15 che nell’attuale. Gli
alunni si mostrano in generale interessati alla disciplina, anche se poco disposti ad
approfondire i concetti attraverso ricerche o studio approfondito.
Un gruppo di studenti ha comunque affrontato con maturità gli impegni scolastici, altri
alunni hanno invece mostrato un comportamento poco responsabile nei confronti dei
propri doveri, impegnandosi poco sia in classe che nello studio domestico.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
















Comprendere il significato simbolico del cibo;
Saper cogliere nelle principali religioni quale ruolo riveste l’alimentazione;
Conoscere gli aspetti fondamentali degli alimenti funzionali;
Conoscere gli aspetti controversi dell’uso degli ogm;
Saper analizzare criticamente i benefici e i problemi correlati all’uso di integratori,
alimenti arricchiti e alleggeriti, novel foods,
Conoscere le variazioni dei bisogni nutrizionali nell’età evolutiva, nell’età adulta,
nell’età avanzata, in gravidanza e nell’allattamento;
Saper evidenziare i possibili errori alimentari e le loro conseguenze nelle diverse
fasi del ciclo vitale e in alcune condizioni fisiologiche particolari;
Conoscere le caratteristiche della dieta dello sportivo;
Conoscere le caratteristiche e i vantaggi nutrizionali della dieta mediterranea;
Saper delineare le linee per una corretta alimentazione nelle principali patologie
Saper indicare il corretto stile di vita per la prevenzione delle “malattie del
benessere”
Conoscere le possibili reazioni avverse al cibo
Comprendere l’importanza della formazione del personale in caso di allergie e
intolleranze
Conoscere le principali cause di contaminazione e di alterazione degli alimenti;
Conoscere gli agenti biologici responsabili di malattie trasmissibili con gli alimenti e
le caratteristiche delle principali tossinfezioni;
Comprendere i fenomeni studiati, riconoscendone analogie e differenze.
ARGOMENTI SVOLTI
 MODULO 1: L’ALIMENTAZIONE NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE
- cibo e religioni:
il valore simbolico degli alimenti
le regole alimentari nelle religioni più diffuse
- nuovi prodotti alimentari:
alimenti destinati ad un’alimentazione particolare
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integratori
alimenti funzionali
novel foods
alimenti geneticamente modificati
 MODULO 2: LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE
- la dieta nelle diverse età:
dieta del neonato e del lattante
alimentazione complementare
dieta del bambino
dieta dell’adolescente
dieta dell’adulto
dieta dell’anziano
- la dieta in particolari condizioni fisiologiche:
dieta in gravidanza
dieta della nutrice
- diete e stili alimentari: dieta mediterranea
dieta e sport
dieta vegetariana
dieta nordica
 MODULO 3: L’ALIMENTAZIONE NELLE PRINCIPALI PATOLOGIE
- la dieta nelle malattie cardiovascolari:
ipertensione
iperlipidemie e aterosclerosi
- la dieta nelle malattie metaboliche: diabete
obesità
iperuricemia
osteoporosi
- la dieta nelle malattie dell’apparato digerente: disturbi gastrointestinali
malattie epatiche
- allergie e intolleranze alimentari:
reazioni avverse al cibo
allergie
intolleranze (al lattosio, celiachia, fauvismo,
fenilchetonuria)
- alimentazione e tumori
 MODULO 4: IL RISCHIO E LA SICUREZZA NELLA FILIERA ALIMENTARE
- contaminazione chimico-fisica degli alimenti:
aspetti generali
micotossine
- contaminazione biologica degli alimenti: i fattori ambientali e la crescita microbica
tossinfezioni alimentari (da salmonelle, da
stafilococchi, da Bacillus cereus, da
Campylobacter, da Cl. Perfringens, da Cl.
Botulinum)
virus (epatiti)
parassitosi
- il sistema HACCP * (cenni)
29
METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO
APPLICATE
-
Dalla programmazione disciplinare, concordata con il gruppo dei docenti di materia, sono
stati scelti moduli che più potessero soddisfare le esigenze degli studenti, sempre
coerentemente con il progetto didattico complessivo del consiglio di classe.
Le metodologie didattiche adottate sono state la lezione frontale, il più possibile interattiva
per stimolare la partecipazione e l’interesse degli alunni. La trattazione è stata impostata
secondo la scansione modulare prevista, adeguando i tempi al livello di approfondimento e
alle capacità evidenziate dagli alunni, individualizzando il più possibile la programmazione.
Durante le lezioni si è cercato di evidenziare le problematiche relative ad ogni disciplina
per promuovere una più attiva partecipazione.
Rendere il più possibile coinvolgente la lezione è stato un obiettivo fondamentale anche
vista la scansione oraria che prevedeva le ore di alimenti sempre alla fine delle attività
scolastiche, per cui la classe era poco propensa ad un lavoro attento e impegnato.
Oltre alla lezione frontale, è stato svolto un lavoro di gruppo con produzione di una
presentazione multimediale, poi esposta a tutta la classe.
Sono state svolte attività in coppia, finalizzate sia la ripasso che all’esercitazione.
Gli studenti il cui livello di interesse personale è stato adeguato hanno conseguito capacità
di applicare e approfondire le conoscenze acquisite riguardanti i nuclei fondanti della
disciplina. Alcuni sono stati in grado di conseguire gli obiettivi cognitivi di tipo superiore,
dimostrando di saper esprimere giudizi critici riguardanti le problematiche della disciplina,
di saper sintetizzare gli aspetti più significativi di ogni argomento traendone i mezzi per
produrre autonomamente un lavoro; di saper collegare i diversi argomenti trattati.
Durante il corso dell’anno scolastico sono stati utilizzati diversi strumenti didattici:
il libro di testo: “ Scienza e cultura dell’alimentazione” di A. Machado, ed. Poseidonia;
lezioni multimediali attraverso l’uso della LIM;
informazioni reperite sul web;
mappe concettuali e schemi forniti agli alunni.
STRUMENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE
Le verifiche del processo di apprendimento sono state articolate in questo modo:
- verifiche formativa mediante conversazione dialogata e risposta a domande
- verifiche sommativa scritta o orale alla fine del modulo.
La verifica mediante prova scritta è stata articolata in diversi quesiti tenendo presenti gli
obiettivi didattici. Ad ogni esercizio è stato attribuito un punteggio in relazione al grado di
difficoltà.
È stata privilegiata la scelta di test semistrutturati: test a scelta multipla, quesiti vero o
falso, domande aperte. La correzione si è effettuata mediante il conteggio delle risposte, la
penalizzazione degli errori in modo differenziato. La valutazione è stata fatta anche in
relazione al contesto della classe. Ogni prova di verifica è stata preceduta dall’indicazione
degli obiettivi da raggiungere, il tempo di esecuzione, i punteggi da assegnare ad ogni
esercizio e il punteggio complessivo per ottenere la sufficienza. Le votazioni sono
comprese tra 1 e 10. La verifica orale, pur risentendo di criteri non così oggettivi come
quella di un test strutturato, è ancora uno strumento che permette di valutare i processi
mentali dell’apprendimento, le capacità espositive e l’utilizzo di un corretto linguaggio
tecnico – scientifico.
30
RECUPERO CURRICOLARE EFFETTUATO
Sono stati effettuati regolarmente interventi di recupero in itinere per gli studenti che man
mano ne manifestavano l’esigenza. Sono stati riproposti gli stessi contenuti ma utilizzando
metodologie diverse così da guidare ogni studente attraverso percorsi specifici e fornire
esercizi personalizzati per sviluppare determinate capacità logiche.
Per alcuni studenti sono stati attivati percorsi specifici, con esercizi personalizzati.
SIMULAZIONI DELLE PROVE
D’ESAME
Ad oggi è stata svolta una simulazione di seconda prova d’esame. Se sarà necessario ne
verrà somministrata un’altra a fine maggio.
La simulazione è quella inviata dal Ministero a fine anno scolastico 2015/16, in allegato.
La docente
Prof. ssa Pastori Chiara
31
PROGRAMMA DI “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
Obiettivi:





sviluppare le capacità di comprensione e di intervento in merito ai problemi
organizzativi gestionali
saper realizzare beni e servizi di elevato valore qualitativo, utilizzando nel modo più
economico possibile le risorse disponibili
conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento
del personale addetto ad un reparto, controllarne il lavoro e favorire la
comunicazione e l'inter-scambio tra i vari membri;
saper adattare l'organizzazione e la produttività dei servizi di pasticceria in funzione
del tipo di azienda in cui sono collocati;
saper realizzare una sintesi concreta, di elevata qualità, tra la creatività e la
standardizzazione.
Contenuti:
Le materie prime:

le uova, i dolcificanti, i lipidi, la frutta secca, le sostanze aromatiche, i lieviti e la
lievitazione, il cacao, il latte, addensanti e stabilizzanti
Le preparazioni di base:

gli impasti di base: la pasta frolla- la pasta sfoglia- il pan di spagna- la pasta chouxle torte farcite - le torte da forno - la biscotteria- il cioccolato
la pasticceria mignon - i meringaggi - le paste lievitate - i dolci fritti - la pasticceria
salata - la pasticceria fredda - la gelateria
Le tecniche di cottura e di conservazione degli alimenti
Metodologia: lezioni frontali, lavori di gruppo, esperienze pratiche nei laboratori
dell’Istituto, partecipazione a manifestazioni gastronomiche.
Attività di recupero e di approfondimento: i recuperi sono stati effettuati in itinere
Strumenti di verifica: Verifiche orali, scritte e pratiche
Criteri di valutazione : capacità organizzative, capacità tecniche, senso estetico,
capacità operative individuali e in gruppo di lavoro.



Durante l’anno scolastico 2015-16 sono state effettuate le seguenti uscite/attività
14.11.2015 preparazione banchetto Lions
10.03.2016 Attività didattica presso Cast Alimenti di Brescia Maestro Pierpaolo
Magni - tema: il cioccolato
10.05.2016 Attività presso Cibus - Stand Prosciutto di Parma
Docente
Prof. Raffaele Fragale
32
PROGRAMMA SVOLTO DI
ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI
A.S. 2015/2016
Testo: Materiali forniti dai docenti
OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI















Saper utilizzare un adeguato linguaggio tecnico.
Conoscere le principali proprietà chimiche dell’acqua.
Conoscere i principali requisiti chimici di un’acqua potabile.
Saper valutare se un’acqua possiede le caratteristiche chimico-fisiche idonee alla
panificazione.
Conoscere le principali caratteristiche chimiche e merceologiche delle farine.
Conoscere i principali parametri per la valutazione chimico-fisica e tecnologica delle
farine.
Individuare l’impiego a cui è destinata una farina sulla base delle relative proprietà
chimico-fisiche e tecnologiche.
Conoscere i principali agenti lievitanti e il loro meccanismo di azione.
Conoscere le principali caratteristiche chimiche e merceologiche delle sostanze
zuccherine.
Conoscere il ruolo svolto dalle sostanze zuccherine nella produzione di prodotti da
forno.
Conoscere le principali caratteristiche chimiche e merceologiche dei grassi alimentari.
Conoscere il ruolo svolto dai grassi alimentari nella produzione di prodotti da forno.
Conoscere le principali caratteristiche chimiche delle proteine.
Conoscere il ruolo svolto dalle proteine nella produzione di prodotti da forno.
Conoscere i principi di alcuni metodi di analisi dei prodotti alimentari.
MEDODOLOGIE DI INSEGNAMENTO









I principali metodi utilizzati sono stati i seguenti:
lezioni frontali con partecipazione attiva della classe;
lezioni con supporti multimediali;
interrogazioni con interventi del resto della classe;
correzione con discussione delle verifiche scritte;
recupero in itinere di eventuali carenze riscontate.
La mancanza di un libro di testo è risultata problematica e si è sopperito con materiali
forniti dalle docenti e messi a disposizione di tutti gli studenti mediante registro
elettronico.
Le verifiche formative sono state effettuate costantemente durante le lezioni al fine di
permettere il controllo/autocontrollo della corretta comprensione degli argomenti.
Sono state effettuate 2 verifiche scritte (valide per l’orale), due simulazioni della terza
prova dell’esame di stato e almeno due verifiche orali per ogni studente. Le prove
scritte presentavano quesiti a risposta aperta. Le prove orali sono state maggiormente
dedicate ad evidenziare la proprietà di esposizione e di linguaggio, lo studio svolto, la
33
corretta comprensione dei vari argomenti e il ragionamento. Inoltre le prove orali sono
state utilizzate anche per offrire occasioni di recupero delle carenze riscontrate
mediante le verifiche scritte.
Per quanto riguarda gli studenti DSA sono state seguite le indicazioni del PDP e in
particolare:
 verifiche orali programmate;
 verifiche scritte con maggior tempo a disposizione oppure più brevi;
 possibilità di utilizzo di mappe concettuali.
NUMERO DELLE VERIFICHE SOMMATIVE ORALI E SCRITTE
I PERIODO
II PERIODO
Verifiche scritte
1
1
Verifiche orali
1
1
Simulazioni III prova
2
VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione ci si è attenuti alla griglia di corrispondenza tra voti e
livelli di apprendimento presente nel P.O.F. 2015/2016 dell’Istituto e allegata al presente
Documento del Consiglio di Classe.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Ogni volta che una verifica sommativa evidenziava carenze da parte degli studenti, si sono
svolte durante le ore curricolari attività di recupero in itinere consistenti in ripetizioni e
approfondimenti dei concetti meno recepiti dagli studenti.
Al termine del I periodo un solo studente presentava il debito formativo nella disciplina,
che ha recuperato nel corso del II periodo.
CONTENUTI
Le acque come ingredienti nell’ambito delle produzioni da forno.
Le proprietà dell’acqua.
La classificazione e potabilizzazione dell’acqua.
L’acqua potabile: parametri chimici e parametri indicatori.
L’impiego dell’acqua nelle produzioni da forno.
Le farine.
I cereali.
Il frumento: struttura e composizione chimica della cariosside.
Classificazione delle farine.
L’amido: gelatinizzazione e retrogradazione.
Il glutine.
34
Le fasi del processo di panificazione.
Le analisi chimico-fisiche degli sfarinati.
La valutazione tecnologica delle farine: le caratteristiche reologiche (alveografo,
farinografo, estensografo), le caratteristiche fermentative (amilografo, falling
number).
Gli agenti lievitanti.
La lievitazione biologica.
La lievitazione chimica.
La lievitazione fisica.
La lievitazione meccanica
Le sostanze zuccherine.
I glucidi: classificazione e proprietà chimiche di monosaccaridi, disaccaridi e
polisaccaridi.
Le funzioni dei glucidi nei prodotti da forno.
I dolcificanti principali utilizzati in pasticceria: glucosio, fruttosio, saccarosio,
sciroppi, miele, zucchero invertito. Dolcificanti di sintesi.
Metodi chimici e fisici di analisi dei glucidi: saggio di Fehling, saggio di Tollens,
densimetria, rifrattometria e polarimetria.
Gli oli e i grass.i
I lipidi: classificazione, lipidi saponificabili e insaponificabili.
Gli acidi grassi saturi e insaturi, gliceridi, fosfolipidi, sfingolipidi, steroli.
Le funzioni dei lipidi nelle produzioni da forno.
L’irrancidimento.
I grassi: burro, strutto, margarina, grassi vegetali solidi.
Gli oli: olio di oliva (composizione e classificazione), olio di semi.
Metodi di analisi dei lipidi e delle emulsioni lipidiche.
Le proteine.
Le proteine: struttura chimica e caratteristiche funzionali.
Il ruolo delle proteine nelle produzioni da forno.
Metodi di analisi delle sostanze proteiche.
Le docenti
Sara Pagliari
Chiara Peretti
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TECNICHE DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI
PRODUTTIVI
Anno Scolastico 2015-2016
1. Condizioni iniziali della classe
La classe non ha avuto docente di ingegneria per quasi tutto il primo quadrimestre. Ho
preso servizio in 5° PAS il 26 Gennaio 2016. Il clima complessivo della classe è stato
abbastanza tranquillo per tutto il periodo scolastico. Non si sono presentate situazioni
particolari da provedimenti disciplinari.
2. Svolgimento del Piano di lavoro
Non è stato possibile completare il piano annuale di lavoro previsto in sede didattica a causa
del tempo a disposizione e anche a causa delle varie uscite guidate, gite, che si sono
sovrapposte con gli orari di lezione. Non sono previste attività di laboratorio per la materia di
Tecniche di Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi.
3. Libri di testo ed altri strumenti didattici utilizzati
Per lo svolgimento del corso Tecniche di Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi
(Da Gennaio fino a fine anno) sono stati utilizzati i seguenti strumenti:
 Libro di testo: Autori : Cataldo V. Biffaro, Rosalba Labile, Raffaella Labile.
 Titolo: “TECNICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI
PRODUTTIVI. Volume 1. Editore HOEPLI
 Dispense redatte dal docente per semplificare gli argomenti trattati.
 dispense scaricate dal web
4. Comportamento della classe dal punto di vista disciplinare e del rendimento
Durante i miei tre mesi di supplenza nell’anno scolastico, non si sono registrati casi
particolarmente gravi da dovere prendere dei provvedimenti disciplinari. La classe 5° A
PAS, è una classe abbastanza tranquilla e vi regna un clima di mutuo rispetto e di
collaborazione. Nel complesso i ragazzi sono dotati di quasi discrete abilità e capacità
cognitive, anche se non è sempre ottimale la disposizione al lavoro scolastico.
Sotto l’aspetto del rendimento la classe risulta essere disomogenea. Infatti mentre un
ragazzo presenta una preparazione discreta e dimostra impegno, il secondo ha una
preparazione sufficiente causa di alcune lacune soprattutto in discipline pregresse.
5. Iniziative di recupero e/o di sostegno
È stata offerta la possibilità di recuperare in itinere ogni qualvolta si è presentata la
necessità
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6. Metodologie adottate per l’insegnamento e la valutazione





Lezioni frontali
Utilizzo di esercizi per la comprensione
Verifiche scritte a risposta chiusa
Verifiche orali
Esercitazione laboratorio
.
7. Programma svolto
 Trasportatori industriali: trasportatori pneumatici, a nastro, a coclea ed elevatori a
tazze
 Calcolo della velocità media (del nastro trasportatore)
 Calcolo del tempo impiegato e calcolo del ricavo di produzione
 Stoccaggio dei prodotti finiti o semilavorati
 Stoccaggio di liquidi, solidi o gas (serbatoi, sili, gasometri e bombole)
 Pneumatica: impianti di produzione per aria compressa
 Descrizione di elementi che costituiscono un impianto pneumatico (compressore,
filtri, compressore, scambiatore di calore, essiccatore, pressostato, separatori di
condensa)
 Portata e potenza di un compressore rotativo o alternativo
 Il condizionamento nei circuiti pneumatici: gruppo FRLM
 Valvole o distributori pneumatici monostabili e bistabili
 Gli attuatori pneumatici (cilindri a semplice o doppio effetto, cilindri a stelo passante,
cilindri in tandem)
Il docente
Prof. NJAMI NOUDOU Hugues Romeo
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
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A.S. 2015/2016 SVOLTO PRESSO PALASPORT
CLASSE 5°A ARTICOLATA Accoglienza Turistica / Pasticceria
Obiettivi disciplinari raggiunti:
 Atteggiamento positivo verso la disciplina,
 Interesse e partecipazione costante all'attività motoria,
 Abituare al rispetto dell'ambiente scolastico (palestra e spogliatoio).
Contenuti quadrimestrali svolti:
 Potenziamento delle capacità condizionali:
 Esercizi per migliorare la resistenza generale,
 Esercizi per migliorare la forza a carico naturale e con piccoli attrezzi,
 Esercitazioni per migliorare la velocità,
 Esercizi per migliorare la flessibilità e la coordinazione,
 Esercizi individuali e a coppie di pre-acrobatica.

Avviamento alle attività sportive di squadra: pallavolo, calcetto e pallacanestro.
Progetto fitness (presso una struttura privata):
La classe ha aderito al progetto fitness nel periodo gennaio/febbraio.
Gli alunni hanno svolto attività motoria con schede personalizzate, individuate e proposte
in base alle esigenze di ogni studente.
La classe è stata seguita da personale specializzato.
Metodologie di insegnamento applicate:
 Lezione frontale,
 Gruppi di lavoro,
Strumenti di verifica:
 Test individuali: resistenza e velocità,
 Test per verificare la forza arti superiori,
 Test per verificare la forza arti inferiori.
Recupero curricolare effettuato:
Il recupero è stato effettuato in itinere.
Il docente
Prof. Pierluigi Concari
Istituto Superiore “G.Magnaghi”
Salsomaggiore
38
Anno scolastico 2015-2016
Relazione finale
Materia: I R C
Docente: Italo Rabaglia
Classe: Quinta A (articolata) Accoglienza Turistica / Pasticceria
- Svolgimento del programma
- Partecipazione all’attività scolastica
- Obiettivi didattici raggiunti
- Criteri e di valutazione
- Programma svolto
Svolgimento del programma
A causa della frequenza irregolare degli alunni alle lezioni la programmazione didattica è
stata sottoposta a reiterati adattamenti che hanno compromesso la linearità e l’omogeneità
del suo svolgimento. Pertanto la trattazione degli argomenti previsti nel piano di lavoro di
inizio anno non risulta sempre esaustiva.
Partecipazione all’attività scolastica
La classe in generale non ha manifestato particolare interesse per la materia, mostrando
la sostanziale debolezza del proprio stato motivazionale. L’applicazione è risultata nel
complesso discontinua e conseguentemente scarsamente produttiva, eccetto che per
l’alunno Gallucci Giulio, il quale si è distinto per l’impegno e il senso di responsabilità
dimostrati nei confronti delle attività scolastiche intraprese.
Obiettivi didattici raggiunti
Complessivamente il livello di preparazione che la classe presenta può essere ritenuto
sufficiente, per quanto permangano evidenti lacune sul piano dell’acquisizione dei concetti
e si riscontrino diffuse difficoltà nell’applicazione delle abilità argomentative ai contenuti
specifici della materia.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione (per i quali si rimanda al documento programmatico di inizio anno)
risultano sufficientemente funzionali ma ulteriormente adattabili per quanto riguarda
l’analisi e la verifica delle capacità critiche.
Programma svolto
Il tramonto dello Stato pontificio.
L'eredità del Risorgimento nei contrasti tra Chiesa e Stato nel periodo dell’unificazione
nazionale: l'enciclica "Quanta cura" di Pio IX (1864) e il "Sillabus".
I cattolici e la vita politica: il “non expedit”( da Pio IX a Benedetto XV).
La rigida politica anticlericale di Cavour (dal 1850 al 1861) e del parlamento piemontese:
l'applicazione delle leggi antianarchiche del 1894 all'associazionismo cattolico.
Le condizioni della Chiesa nei vari stati europei alla fine del XIX secolo.
Le correnti anticristiane e antiecclesiastiche nel complessivo sviluppo culturale e
ideologico internazionale: liberalismo, materialismo, esistenzialismo, comunismo.
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La chiesa e le questioni sociali: il pontificato di Leone XIII e l’enciclica “Rerum novarum”.
La Chiesa e il modernismo.
***
La storia dell'Europa contemporanea come espressione politica dell'orientamento
immanentistico della cultura moderna.
Il riconoscimento delle "causalità ideali" come elementi dinamici interni agli eventi della
storia.
Il fenomeno del totalitarismo come assolutizzazione del processo ideologico.
Il carattere progettuale dell'ideologia.
Il concetto di totalitarismo nelle analisi di Anna Arendt: "Le origini del totalitarismo"(1951).
La distinzione tra dittatura e totalitarismo.
Dal liberalismo al totalitarismo nell'interpretazione storiografica di A. Del Noce:
l'introduzione della categoria della secolarizzazione.
La religione intesa come principio di sintesi. Il concetto di religione civile come fenomeno
tipico della modernità e dei suoi processi di secolarizzazione.
***
Crisi cristiana e profetismo moderno: l'avvento dei nuovi misticismi a sfondo laico.
L'immanentismo escatologico come caratteristica delle ideologie politiche contemporanee.
La posizione della Chiesa nei confronti delle politiche totalitarie.
La rottura dell'unitarietà del potere nell'esperienza storica del cristianesimo.
Il docente
Prof. Italo Rabaglia
ATTIVITA’ IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO
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Le discipline oggetto della I e della II prova e quelle che potrebbero essere interessate dalla III
prova sono state coinvolte in attività di simulazione. Per quanto concerne la terza prova, per la
classe V A pasticceria è stata scelta la tipologia E.
Calendario delle simulazioni
Data
25 Gennaio 2016
22 Marzo 2016
22 Aprile 2016
26 Aprile 2016
16 maggio 2016
20 Maggio 2016
Da definire
Argomento
Simulazione prima prova
Simulazione terza prova
Simulazione seconda prova
Simulazione terza prova
Simulazione prima prova
Simulazione seconda prova
Simulazione colloquio
ORE TOTALI
Ore totali
6
5
6
5
6
6
1
25
La terza Prova scritta
Si rende noto che l’Istituto è orientato tradizionalmente ad abituare gli studenti ad affrontare una
terza prova che coinvolga quattro materie, tuttavia in quest’anno, considerate le difficoltà
interpretative dell’O.M. 11 dello scorso anno, e in particolare il co 3 dell’art. 19, una delle
simulazioni è stata svolta con cinque materie.
A breve verrà simulato anche il colloquio, cercando di riprodurre realisticamente le modalità di
svolgimento dell’esame; infatti i docenti di altre classi assolveranno alla funzione di Commissario
esterno.
I docenti del consiglio di classe hanno svolto e svolgeranno durante il mese di maggio il ripasso
degli argomenti affrontati, inoltre verranno organizzati alcuni interventi di potenziamento.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
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Meneghetti Nicoletta
Alberto Ugolini
Lemmo Lorena
Lori Fulvia
Poli Antonella
Fragale Raffaele
Pagliari Sara
Peretti Chiara
Pastori Chiara
Njami Nandou Hughes Romeo
Pierluigi Concari
Rabaglia Italo
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