Diamo il nostro aiuto con tutto il cuore
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Diamo il nostro aiuto con tutto il cuore
N° 1 I Febbraio 2015 Unterlachenstrasse 12 | CH-6005 Lucerna Tél. 041 249 20 80 | Fax 041 249 20 99 [email protected] | www.kovive.ch Editoriale Rita Borer Amministratrice Cara lettrice, caro lettore Se lei ama Parigi, avrà già avuto modo di salire sulla torre Eiffel, avrà ammirato i monumentali Notre Dame e SacréCœur. Ma sarà stato anche a vedere i quartieri delle banlieue ai bordi della città? Con i loro tristi palazzi prefabbricati e i loro cortili trasandati, essi non brillano proprio per niente come i grandi monumenti della metropoli. In questi luoghi deprimenti vivono i 400 bambini che grazie alla nostra organizzazione trascorrono ogni anno alcune settimane presso una famiglia svizzera, dove ritrovano un po’ di serenità per affrontare la loro quotidianità. I pessimisti diranno che si tratta di una goccia in un mare. Gli ottimisti invece, e fra di loro ci sono le nostre famiglie ospitanti e i nostri volontari, osservano i cambiamenti che avvengono nei bambini che approfondiscono sull’arco di diversi anni in una relazione con una famiglia ospitante. Essi percepiscono la riconoscenza dei bambini per l’amore e per il sostegno che ricevono. E osservano quanto l’autostima di questi piccoli si rafforza portando fra l’altro ad un sostanziale miglioramento delle loro prospettive per il futuro. Non si tratta di ottimismo di facciata e nemmeno di mistificazione, ma risponde alla nostra più profonda convinzione, maturata nel corso di lunghi anni e a seguito di innumerevoli esperienze fatte con bambini la cui vita si è volta decisamente al positivo. Lei, cara donatrice, caro donatore, costituisce la nostra spina dorsale e ci permette di infondere speranza a un numero sempre maggiore di bambini, donando loro un futuro migliore. La preghiamo di voler fare un’offerta. Abbia i nostri più cordiali ringraziamenti! La sua Diamo il nostro Questa è una vera storia d’amore. Ne sono i protagonisti una famiglia svizzera con tre figlie e una bambina proveniente dalle banlieue di Parigi. All’origine dell’incontro con Assétou, stava il desiderio della famiglia di poter far partecipe della loro felicità un bimbo nato in una situazione meno favorevole della loro. Da allora una quarta figlia ha un posto fisso nel cuore e nella casa della famiglia Faoro La storia ha avuto inizio da una conversa- so l’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kozione casuale della famiglia Faoro con una vive, ha dato seguito a tutte le richieste conoscente la quale da qualche anno, os- per la sua ammissione e molto presto ha pita un bambino francese per le vacanze. saputo che una bimba di sei anni, di nome Il racconto della conoscente commosse Assétou, sarebbe venuta per la prima volprofondamente Christine et Daniele Faoro ta da loro in Svizzera, l’estate successiva. e le loro figlie Annina, Linda e Nadine. «Ne Questo accadde tre anni fa. Da allora Assétou ha trascorso tutte derivò un’intensa le sue vacanze estive discussione in famige natalizie a casa della lia, e presto fu presa Assétou non è semplicemente famiglia Faoro. Gli inila decisione di voler la nostra ospite per le vacanze, zi non sono stati privi invitare a nostra volin cuor nostro lei è la nostra di problemi, il primo ta un bambino o una sorellina francese. soggiorno di Assétou bambina per le vafu contrassegnato canze», così ricorda Annina (17), Linda (12) und Nadine (10), dalle conseguenze di Christine Faoro. Menle figlie della famiglia Faoro un’acuta infiammaziotre per le ragazze era ne dentaria. Christine grande la curiosità, Faoro si ricorda delle per i genitori era determinante l’idea di poter aiutare: «Que- difficoltà con cui sono state confrontate sto modo di dare sostegno ci convinceva. sia la piccola che lei stessa: «L’arrivo in un In più desideravamo far capire alle nostre ambiente nuovo, una famiglia sconosciuta figlie quanto stiamo bene e che abbiamo e il doloroso trattamento dal dentista, tutto la possibilità di far partecipare qualcuno questo ha creato non pochi problemi per tutti noi. Per fortuna Assétou ha superaal nostro benessere.» Così la famiglia Faoro si è annunciata pres- to bene l’intervento e dopo alcuni giorni Il padre di famiglia Daniele Faoro (a destra nell’immagine) è un’importante figura di riferimento maschile per Assétou, la piccola vive solo con la mamma e i fratelli ro aiuto con tutto il cuo abbiamo percepito la sua gratitudine.» A partire da quel momento si è sviluppato un rapporto molto intenso. Al termine di questo primo soggiorno, il commiato è risultato difficile per tutti. E per tutti era chiaro: «Desideriamo rinnovare l’invito a Assétou. La sua riconoscenza, i suoi abbracci, i suoi occhi luminosi, la sua gioia nell’attesa, tutto questo era ed è tuttora, la nostra motivazione.» Ora le vacanze di Assétou presso la famiglia Faoro sono un fatto di routine senza problemi o tensioni, arricchenti e piacevoli per tutte persone coinvolte. La bam- Merci, je n'oublierai jamais jamais tout ce que vous faites pour moi et ma famille. da una lettra di Assétou alla famiglia Faoro bina è parte integrante della famiglia e la vita di tutti i giorni non subisce variazioni dovute alla sua presenza. «Certamente ci sono cose che facciamo volentieri quando c’è anche lei e per le quali aspettiamo volentieri quando è di nuovo con noi. Pos- sono essere una gita per andare a pattinare, un’escursione particolare o la visita allo zoo. Ma d’altra parte non occorre prevedere programmi speciali per Assétou. Le piace la vita di famiglia, il gioco con i bambini, insomma la nostra quotidianità delle vacanze», ci racconta Christine Faoro. E così può anche capitare che a seguito dell’insistenza di Assétou, tutte e quattro le ragazzine sono ancora fuori in pigiama a giocare la mattina. Per la famiglia Faoro questi sono «i tipici avvenimenti che si verificano solo in presenza di Assétou». L’unica situazione difficile è sempre il momento dell’addio. «Quando ci dobbiamo separare per molti mesi dalla nostra piccola ospite, scorrono sempre molte lacrime», ci dice la madre ospitante. Il superamento della paura alla natura Dal suo primo soggiorno in Svizzera, Assétou ha superato molte paure. Il primo anno aveva paura degli animali e non conosceva la natura. Una passeggiata nel bosco o un bagno nel lago la facevano andare in panico. Si immaginava che il bosco fosse pieno di lupi pericolosi. Sono indimenticabili i primi passi di Assétou su suolo boschivo, per di più a piedi nudi. Nel frattempo Assétou ha imparato ad amare la natura. Le piace fare il bagno in spiaggia ed è molto orgogliosa di sapersi tuffare ad occhi aperti Espressione di gioia e di affetto all’accoglienza di Assétou al suo arrivo alla stazione di Basilea e di aver compiuto i suoi primi tragitti a nuoto. Con l’aiuto delle sue sorelle per le vacanze, ha imparato anche ad andare in bicicletta. «Per le nostre figlie è una cosa normale fare dei lavoretti tutti assieme, cucinare, preparare torte o suonare uno strumento», dice Christine Faoro, «ma per Non c’è niente di più bello che regalare gioia, felicità, amore e una prospettiva per il futuro a un bambino. Madre ospitante Christine Faoro Assétou erano cose nuove. È bello osservare con quanta gioia e con quanto interesse partecipa a tutte le attività e quanto impara. Dimostra un interesse particolare per la musica e per le lingue. Conosce molte parole e intere frasi del nostro dialetto e sa cantare in dialetto. La sua prima frase in italiano è stata <ti voglio bene>.» Per Assétou le vacanze presso la famiglia Faoro sono più di una vacanza spensierata. Questi soggiorni le danno una prospettiva per una vita determinata in autonomia. Già ora dice di voler frequentare una scuola superiore e diventare insegnante. Assétou e Linda esprimono con gli occhi tutta la loro gioia ore La bimba che proviene da un ambiente dif- ampiamente. Questa piccola così tenera e ficile, trae grande giovamento dal calore affettuosa ci ha toccato il cuore.» La madre umano e dalla sicurezza che le derivano ospitante si rallegra soprattutto per il rapdai soggiorni presso la famiglia Faoro: «È porto di grande amicizia che si è istaurato una grande emozione osservare la spen- tra le sue figlie e questa bambina che viene sieratezza e la gioia di Assétou. La esprime da un mondo così diverso. L’amicizia con Assétou ha permessaltellando allegraso ad Annina, Linda mente attorno alla e Nadine, di capire casa. Le piace anche ed imparare che non molto potersi muoTu sei fortunata perché puoi far tutti hanno una vita vere liberamente nel asciugare il tuo bucato all’aperto. facile come la loro. nostro quartiere ed La mia mamma deve appenderlo Osservano la gioia è felice quando può in cucina e nella nostra stanza. e la riconoscenza di giocare in giardino Assétou (8) Assétou per cose che con le nostre figlie o per loro sono scontacon i bambini del vicite. «Persino la frutta nato.» I suoi abbracci che da noi è una cosa pieni di riconoscenza e i suoi gesti amorevoli dimostrano quan- di tutti i giorni, per Assétou rappresenta to questi soggiorni in Svizzera, ripetuti e una sorta di regalo.» Annina che ormai ha regolari, abbiano effetti positivi. Alla fa- diciassette anni, si ricorda di un momenmiglia Faoro giungono anche i sentimenti to davvero speciale: «Quando Assétou ha di riconoscenza della mamma di Assétou. visto per la prima volta la nostra altalena, L’aiuto che hanno voluto dare, è apprezza- si tolse le sue scarpe e andò lentamente di sasso in sasso, attraversando il prato to e produce un effetto positivo. con una luce negli occhi come se per lei si fosse avverato il più bel sogno. Non me ne Un vantaggio per le persone coinvolte Christine Faoro ci conferma con molta dimenticherò mai per tutta la mia vita.» E convinzione che l’impegno messo in atto Christine Faoro riassume i suoi sentimenti porta vantaggi anche alla famiglia ospi- per Assétou come segue: «Sentire per un tante: «Il fatto che Assétou sia diventata giorno la sua gioia, il suo amore e la sua riparte integrante della famiglia, ci ripaga conoscenza, significa più di mille parole!» Come si potrebbe dire meglio di così «tu sei dei nostri»? Christine Faoro e la sua famiglia danno sostegno e amore alla loro piccola Assétou Ora più che mai: uniti per fare grandi cose Nelle banlieue i bambini non hanno vita facile. La disoccupazione, la trasandatezza urbana e la violenza sono all’ordine del giorno. Gli autori dei terrificanti attacchi di Parigi avvenuti all’inizio di quest’anno, sono giovani cresciuti nelle banlieue. È importantissimo ed è la scelta giusta, cercare di dare una prospettiva e un’altra visione del mondo ai bambini e ai ragazzi che crescono in questi ambienti senza speranza. Ed è proprio quello che fanno le famiglie ospitanti di Kovive da 60 anni e che faranno anche negli anni a venire, con l’aiuto dei nostri donatori. dei bambini francesi di cui ci occupiamo, vive nelle banlieue di Parigi. Si tratta di un ambiente reso difficile dal crogiolo multiculturale. La famiglia allargata va ben oltre a nonni, genitori e fratelli, ne consegue che l’educazione dei figli è ugualmente variabile. La loro casa è un appartamento sociale in un grande blocco di appartamenti e consiste spesso in una o due stanze con la doccia nel corridoio, utilizzata da più famiglie. Quando i bambini accedono al cortile del palazzo di appartamenti, devono fare i conti con determinate regole. La criminalità e la violenza sono all’ordine del giorno. Durante le scorse settimane tutto il mondo era sotto choc per gli attacchi di Parigi. Da tempo ormai assistiamo impotenti alle lotte degli islamisti radicali in Siria e altrove. La nostra tolleranza ha lasciato il posto a rabbia e perplessità. Ma non per molto. Migliaia di persone in Europa sono scese in piazza e scenderanno ancora in piazza, per dimostrare a favore della libertà di espressione, della libertà di religione, per i diritti dell’uomo e per la convivenza pacifica di persone appartenenti a culture diverse. L’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive si adopera da anni per i diritti dei bambini. Ci occupiamo di bambini svizzeri, ma anche di bambini provenienti dalla Germania e dalla Francia. La maggior parte Speranza e prospettive per il futuro Quando questi bambini dopo un lungo viaggio, sono accolti dalla loro famiglia ospitante svizzera, scoprono un nuovo mondo. Essi si meravigliano per molte cose che per noi sono ormai scontate. Correre e giocare a piedi nudi e in pigiama sul prato, raccogliere frutta e verdura nell’orto, incontrare senza paura i bambini del vicinato e parlare con loro. Per noi sono tutte cose normalissime che però i bambini delle banlieue non conoscono. Ma la cosa più importante è questa: la famiglia ospitante svizzera mostra loro una struttura familiare nuova. Essa è per loro un modello e nel contempo fonte di affetto. Se trascorrono ogni anno alcune settimane presso la famiglia ospitante, assistiamo ad un allar- gamento del loro orizzonte che darà loro nuove prospettive. Intrecciare una rete di relazioni al di fuori delle banlieue e avere la certezza che la loro famiglia ospitante si fa carico di loro, li fa sentire forti. Diventano più autonomi e si fanno un’immagine positiva delle persone. Non è infrequente che, una volta cresciuti, discutano con i loro genitori ospitanti le loro scelte di formazione professionale e a volte le realizzino con la loro collaborazione. Le famiglie ospitanti di Kovive sono portatori di speranza e sono anche mediatori di speranza. Aprendo ogni anno la loro casa a 400 bambini delle banlieue, dimostrano molta comprensione interculturale e agiscono a favore di un miglioramento delle pari opportunità. Esse offrono un’alternativa alle difficoltà con cui i bambini si devono quotidianamente confrontare a casa loro. Grazie ai soggiorni ripetuti presso la famiglia ospitante, i bambini modificano il loro modo di vedere le cose e di conseguenza migliorano le loro prospettive per il futuro. Nel contempo si rinforzano la loro autostima e la loro consapevolezza, le basi per un futuro migliore. La famiglia ospitante fa un importante lavoro di prevenzione riguardo all’istruzione e alla formazione professionale dei bambini, procurando loro una vita migliore. Partenariato Il successo decennale di Kovive si basa sulla collaborazione su larga scala e sul partenariato di fiducia. In Svizzera i bambini sono iscritti direttamente dalle loro famiglie oppure da un’istituzione sociale o da un ufficio di consulenza sociale. Per i bambini provenienti dalla Germania e dalla Francia, Kovive collabora da anni con organizzazioni partner riconosciute, quali la Croce Rossa o la Caritas. Queste organizzazioni si occupano dei bambini e delle loro famiglie nella loro regione. La scelta dei bambini a cui offrire i soggiorni di vacanza, è attuata dall’organizzazione partner o con l’aiuto dei sevizi sociali del luogo. ◂ Anne-Marie Rouillon della Croix-Rouge française du 20e arrondissement di Parigi con i bambini delle banlieue, prima della loro partenza per la Svizzera Ecco come aiutare in modo diretto e mirato Offerte singole Il modo più semplice per donare. La sua offerta individuale sarà impiegata laddove l’aiuto è più urgente. Un paese con bambini è un paese che ha un futuro Vogliate aiutare con: Offerte finalizzate a progetti specifici − la vostra offerta − una colletta in occasione di una festa familiare o sociale o di un giubileo − unʼofferta in occasione di un lutto o con il suo legato − veloce e semplicemente: www.kovive.ch Sarà lei a decidere per quale progetto debba essere usata la somma offerta. Per il suo aiuto diretto ci sono le seguenti opzioni: Campi di vacanza per bambini e ragazzi, Vacanze per famiglie, Vacanze per bambini presso famiglie ospitanti. Vacanze per famiglie Offerte raccolte in occasione di manifestazioni private, aziendali o ecclesiastiche Vacanze per bambini in famiglie ospitanti Campi di vacanze per bambini e giovani (Feste familiari o aziendali, giubilei, contributo annuale, collette, dono fatto a nome di qualcuno) Molte persone rinunciano a regali personali in occasione di feste o di altre manifestazioni chiedendo che il denaro sia devoluto a favore di bambini in difficoltà. Offerte in memoria di un defunto Sempre più spesso le famiglie in lutto fanno una colletta o rinunciano ai fiori per donare una somma all’Ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive. Vogliate ordinare la nostra bellissima cartolina di condoglianze gratuita. Ci date una mano? per un’offerta: PC 60-23176-1 Quota annuale Con la sua quota annuale di almeno CHF 30.-, ogni membro della nostra associazione ha la possibilità di sottolineare la propria solidarietà con i bambini svantaggiati. Con il suo contributo sosterrà un aiuto diretto senza burocrazia. Eredità / Legato Voglia regalare un futuro più sereno ai bambini in difficoltà, con un legato. Sia mediante testamento che con un contratto di eredità, Kovive può figurare come erede (o erede parziale) oppure essere favorito con un legato. Platzhalter für FSCGütesiegel Impressum: Pubblicato da Associazione Kovive | Unterlachenstrasse 12 | CH-6005 Lucerna | Tel. 041 249 20 80 | Fax 041 249 20 99 | [email protected] | www.kovive.ch | CP 60-23176-1 | Direzione: Rita Borer | Redazione e grafica: Denise Ammann, Kovive | Traduzione: Elisabetta Thielen | Foto: famiglie ospitanti, archivio Kovive | Impressione: Brunner AG Druck und Medien, Kriens Ambasciatore: Flavio Cotti, ex consigliere federale | Simone Niggli-Luder, atleta | Gardi Hutter, clown | Fredi M. Murer, regista | Stéphane Chapuisat, ex calciatore | Sylviane Berthod, ex sciatrice | Stephan Eicher, musicista | Prof. D r. theol. Hans Ruh, studioso di etica sociale Foto di copertina: Nadine Faoro e Assétou, la sorellina di cuore dalla Francia