Priorità politiche 2010-2012 - Committee of the Regions
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Priorità politiche 2010-2012 - Committee of the Regions
UNIONE EUROPEA Comitato delle Regioni Priorità politiche 2010-2012 Foto in copertina: edificio Jacques Delors © Studio d’architettura Atelier Paul Noel sprl - Art & Build s.a. Fotografo Marc Detiffe Sommario Comitato delle regioni, Priorità politiche 2010-2012 refazione di Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle regioni : P Mettere in luce la nuova statura istituzionale 2 ichiarazione di Ramón Luis Valcárcel Siso, Primo vicepresidente del Comitato delle regioni : D L’Europa si costruisce sulla solidarietà 3 ■■ Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici 4 ■■ 10 priorità d’azione 6 ■■ Le Commissioni del Comitato delle regioni 8 ■■ Le Reti del Comitato delle regioni ■■ ■■ Jerzy Zająkała Flo Clucas Michael Schneider 12 Mercedes Bresso Ramón Luis Valcárcel Siso Karl-Heinz Klär Prefazione di Mercedes Bresso METTERE IN LUCE LA NUOVA STATURA ISTITUZIONALE Gli anni 2011-2012 saranno cruciali nella dinamica dell’integrazione europea, al termine di una crisi dalle conseguenze sociali e finanziarie gravose per i nostri concittadini. Si prospetta un’agenda comunitaria densa di appuntamenti, tra cui il decollo della strategia Europa 2020 per «una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» e i negoziati relativi al futuro bilancio europeo e alle grandi riforme, come quelle della politica di coesione e della politica agricola comune. Queste scadenze offriranno al Comitato delle regioni molteplici occasioni per mettere in luce la nuova statura istituzionale conferitagli dal Trattato di Lisbona e per promuovere la governance multilivello. Da sempre il Comitato ha sostenuto una Commissione forte, motore dell’integrazione europea e custode dell’interesse generale comunitario. Continueremo quindi ad essere un suo alleato imparziale, in misura ancora maggiore nel contesto attuale. Ma dovremo anche rafforzare la cooperazione con il Parlamento europeo e dialogare più regolarmente con il Consiglio, senza ovviamente dimenticare le altre istituzioni. L’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e la nuova organizzazione delle responsabilità all’interno dell’Unione europea sono ora effettive. Occorre che il Comitato eserciti appieno le nuove competenze che gli sono state attribuite ed esplori tutte le possibilità. Nell’immediato, tre ambiti in particolare si presteranno a tale esercizio: la coesione territoriale, l’iniziativa dei cittadini e il controllo del principio di sussidiarietà. In qualità di eletti locali e regionali, dovremo far leva sull’introduzione di un nuovo obiettivo di coesione territoriale per proteggere la politica di coesione dai tentativi di rinazionalizzazione o di indebolimento. Continueremo pertanto a vigilare affinché venga mantenuta una politica regionale a favore di tutte le regioni europee, ed esigeremo valutazioni d’impatto territoriale a monte e a valle dell’adozione di nuove normative comunitarie. D’altro canto, credo sia giunto il momento di mantenere la promessa fatta ai nostri cittadini concretizzando “l’iniziativa dei cittadini”. Sappiamo che i nostri enti locali e regionali possono fungere da catalizzatori e federatori di tali iniziative. Il Comitato delle regioni si impegnerà dunque, con il Parlamento europeo, a farne uno strumento volto a rafforzare la costruzione europea. Da ultimo, per quanto attiene al principio di sussidiarietà, il nostro obiettivo è ricorrere il meno possibile alla dimensione “coercitiva” della sussidiarietà, garantendo invece che la fase a monte di una proposta legislativa risponda già alle esigenze di coinvolgimento partenariale degli enti territoriali. Sono tantissime le tematiche rispetto alle quali dovremo lavorare insieme a tutti i livelli di governance per giungere all’adozione di norme europee più chiare e quindi più facilmente applicabili. Vigileremo, in modo puntiglioso se necessario, per assicurare che gli enti territoriali responsabili della gestione e del finanziamento di aspetti essenziali dei settori contemplati dalle future riforme partecipino alla decisione e alla sua attuazione. In questo senso, la conclusione di Patti territoriali per Europa 2020 costituirà un banco di prova per la nostra capacità di creare un movimento di mobilitazione non soltanto su scala europea ma anche negli Stati membri. Non dobbiamo dimenticare che la governance multilivello costituisce una garanzia di efficienza e di democrazia per l’Unione europea, in un momento in cui quest’ultima ha più che mai bisogno di nuove regole per praticare al suo interno e promuovere nel resto del mondo un modello di sviluppo più sostenibile e più solidale. In quest’ottica, a nome del Comitato delle regioni proseguirò il dialogo politico avviato con i paesi partner dell’UE. Penso in particolare al Patto dei sindaci sul superamento degli obiettivi post-Kyoto, che è stato recentemente esteso alla conferenza dei sindaci americani, e all’Assemblea regionale e locale euromediterranea, grazie alla quale disponiamo di un meccanismo straordinario per illustrare concretamente le solidarietà nel bacino del Mediterraneo al di là della diplomazia degli Stati. Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle regioni, Consigliere regionale del Piemonte (PSE/IT) UNION EUROPÉENNE 2 Comité des Régions Prefazione di Mercedes Bresso : METTERE IN LUCE LA NUOVA STATURA ISTITUZIONALE Dichiarazione di Ramón Luis Valcárcel Siso L’EUROPA SI COSTRUISCE SULLA SOLIDARIETÀ Le priorità politiche del Comitato delle regioni rispecchiano le preoccupazioni degli enti regionali e locali - e di tutti gli europei - per quel che concerne la capacità di stimolare la ripresa economica del nostro continente e di far fronte ai problemi sociali e ambientali, che hanno la priorità nelle nostre agende politiche. La credibilità dell’Unione europea si misura in base alla sua capacità di reazione, soprattutto nei momenti di difficoltà, e gli enti regionali e locali sono pronti, attraverso il CdR, a svolgere il proprio ruolo assieme a Bruxelles, allo scopo di trovare gli strumenti più adeguati per rafforzare il nostro progetto comune, vale a dire un progetto incentrato sullo sviluppo socioeconomico sostenibile ed equilibrato del nostro continente. Nessuna grande riforma dell’Unione europea potrà affermarsi senza un vero “impegno condiviso” tra i diversi livelli di governance esistenti in Europa. Dal quadro finanziario pluriennale fino alla riforma di politiche europee come la PAC o la politica regionale, gli enti regionali e locali, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla strategia Europa 2020, hanno nel loro insieme un ruolo d’iniziativa da svolgere e questo ruolo rappresenta un vero valore aggiunto per l’UE. In particolare, discuteremo del quadro finanziario dell’UE e lotteremo affinché il bilancio dell’Unione sia un bilancio di solidarietà, perché questo principio è al centro del processo d’integrazione europea: la ragion d’essere del passato, il punto di riferimento per il futuro. Dal nostro punto di vista, i fondi per la politica regionale non rappresentano una “spesa” di bilancio, bensì un vero “investimento” strategico rivolto al futuro, specialmente in questa fase di difficoltà economiche. Inoltre esamineremo approfonditamente gli strumenti previsti dal Trattato di Lisbona, in particolare per quel che concerne il miglioramento della governance europea attraverso una legislazione “inclusiva”, ossia rispettosa dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, che promuoveremo con la collaborazione delle assemblee legislative regionali coinvolte nel controllo della sussidiarietà. Questi sono i principi che sosterremo nel nostro compito di analisi territoriale lungo l’intera prima fase di elaborazione degli strumenti legislativi europei. La coesione territoriale rappresenterà il filo conduttore dei nostri lavori e, al tempo stesso, il nostro orizzonte, in modo che costituisca un obiettivo comune per tutti gli enti regionali e locali, capace di creare un valore aggiunto europeo in tutti gli aspetti della cooperazione, sia essa transfrontaliera, interregionale, intereuropea, oppure relativa alle frontiere orientali o mediterranee dell’UE. L’Europa si costruisce sulla solidarietà. Ramón Luis Valcárcel Siso, Primo vicepresidente del Comitato delle regioni, Presidente della Comunità autonoma della Regione Murcia (PPE/ES) Dichiarazione di Ramón Luis Valcárcel Siso : L’EUROPA SI COSTRUISCE SULLA SOLIDARIETÀ3 Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici GROUPE PSE Comité des Régions Gruppo del Partito Socialista Europeo (PSE) Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) Nel 2010 il lancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e le riflessioni sul futuro della politica regionale e del bilancio hanno costituito l’oggetto esclusivo o principale di molte decisioni e importanti proposte dell’Unione europea. Queste iniziative, che si trovano al centro dei piani di rilancio dell’economia europea, devono essere attuate in cooperazione con gli enti regionali e locali dell’UE. Si tratta quindi di un momento decisamente impegnativo e promettente per il gruppo PPE del Comitato delle regioni. Il nostro gruppo si compiace del fatto che sia stato riconosciuto il ruolo svolto dalle città e dalle regioni nel favorire la crescita e lo sviluppo in un periodo in cui l’Europa si sta ancora riprendendo dalla crisi finanziaria. Tuttavia ciò non esaurisce il nostro compito, e noi del gruppo PPE continueremo a proporre le nostre idee sui patti territoriali per l’attuazione della strategia, al fine di garantire che gli enti regionali e locali siano adeguatamente coinvolti. Tra la politica di coesione e la strategia Europa 2020 dev’esserci una relazione ben articolata. La politica di coesione, con il suo approccio decentrato e il suo sistema integrato di governance multilivello, dev’essere considerata un importante strumento finanziario sia per il rilancio dell’economia dopo la crisi che ai fini della garanzia di continuità dello sviluppo e della crescita territoriali. Il gruppo PPE del CdR chiede con forza che la politica di coesione rimanga di per sé una politica forte man mano che prosegue la discussione sul suo futuro al di là del 2013. La crisi finanziaria, economica e sociale che l’Europa sta attraversando dal 2008, e le cui conseguenze dovranno essere affrontate nei prossimi anni, rappresenta un vero e proprio “stress test” per l’integrazione europea. Sono in gioco i progressi compiuti in questo settore negli ultimi 20 anni, a cominciare dall’euro. Incombe il rischio di un ritorno al metodo intergovernativo, in base al quale un gruppo ristretto di capi di Stato o di governo impone accordi conclusi a porte chiuse. Pertanto, oggi più che mai il Comitato delle regioni deve restare fedele ai propri principi fondamentali: dobbiamo continuare ad aumentare il coinvolgimento di politici e cittadini nell’integrazione europea, massimizzando la partecipazione delle regioni e dei comuni al processo decisionale. Dobbiamo poi garantire una politica di coesione forte, al fine di dare visibilità all’Unione europea, far sentire la sua presenza concreta sul territorio e renderla accessibile a tutti gli enti locali o regionali che intendano perseguire il proprio sviluppo in una prospettiva europea. L’attuale situazione rappresenta comunque anche un’occasione per consentire all’Unione europea di compiere progressi qualitativi notevoli, molti dei quali sono evidenziati nella risoluzione relativa alle priorità del 2011 adottata dal CdR il 2 dicembre 2010. Siamo convinti che l’Unione europea debba invertire la tendenza del passato al “laissez-faire” e alla deregolamentazione, per svolgere invece un ruolo di pioniere nella regolamentazione finanziaria; vogliamo che metta al primo posto l’interesse pubblico generale. Abbiamo bisogno di un bilancio europeo che sia all’altezza degli impegni presi con il Trattato di Lisbona; è necessario che l’Unione europea disponga di risorse di bilancio proprie e che non debba dipendere dai mercanteggiamenti nazionali dell’ultimo minuto; dobbiamo portare avanti la riflessione sul nostro modello di crescita orientandolo verso un approccio più sostenibile; infine, vogliamo che l’Unione europea intraprenda azioni concrete per il progresso sociale. Il nostro gruppo assicura, grazie ai suoi eventi e ai suoi seminari esterni nonché alla sua task force Europa 2020 di recente istituita, che le città e le regioni svolgano un ruolo attivo nello sviluppo e nell’attuazione sul campo delle iniziative faro della strategia. Intendiamo inoltre proseguire le attività che richiamano ogni anno al CdR sia altri esponenti politici che giornalisti dei media locali e regionali, studenti, per promuovere i valori della cooperazione territoriale e il coinvolgimento degli enti regionali e locali nel processo decisionale dell’UE. Ciò significa, in particolare, applicare una clausola sociale orizzontale per assicurare che la legislazione UE tenga conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un’adeguata protezione sociale, la lotta contro l’esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana, e non limiti in alcun modo l’esercizio dei diritti fondamentali. Significa adottare un approccio proattivo e territoriale alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale per mezzo dei fondi strutturali. Significa fare chiarezza e creare certezza giuridica per quanto riguarda i servizi di interesse generale, che ancora oggi pare continuino ad essere il “buco nero” dell’UE. Michael SCHNEIDER, Presidente del gruppo PPE del CdR Sottosegretario di Stato agli affari federali e europei del Land Sassonia-Anhalt e rappresentante del Land presso il governo federale (DE) Karl-Heinz KLÄR, Presidente del gruppo PSE del CdR Sottosegretario di Stato agli affari europei e federali del Land Renania - Palatinato (DE) UNION EUROPÉENNE 4 Comité des Régions Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici Alliance of Liberals and Democrats for Europe Alliance des Démocrates et des Libéraux pour l'Europe Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ADLE) Per avere un senso agli occhi dei suoi cittadini, l’Europa deve arrivare fino a loro. Deve diventare il paladino delle comunità territoriali, deve essere una famiglia inclusiva che contribuisce alla realizzazione dei suoi membri anziché limitarli, un’amica che ascolta e non ignora. Perché i cittadini sono l’Europa. Le nostre comunità: rurali e urbane, marittime o montane, grandi o piccole, costituiscono il motore principale del suo successo. Il Comitato delle regioni, i cui membri hanno un contatto diretto e quotidiano con i cittadini, è un ingrediente essenziale del futuro benessere europeo. Noi del gruppo ALDE vogliamo dare risalto a questo contatto e incoraggiare la partecipazione di tutti coloro che sono al di fuori del quadro istituzionale, e a questo fine abbiamo istituito il premio ALDE LeaDeR. Nel corso della serata di premiazione, che ha riunito a Bruxelles un folto gruppo di persone, sono stati celebrati i notevoli risultati conseguiti in numerosi settori di attività. Consiglieri locali e regionali e singoli cittadini hanno ottenuto un riconoscimento per il contributo fornito all’ideale europeo nei rispettivi territori. Tutte le persone premiate vantano esperienze e abilità capaci di promuovere il ruolo del cittadino nelle istituzioni dell’UE. Per far sì che questo patrimonio non vada perduto, il gruppo ALDE intende creare una rete di tutti coloro che sono stati proposti per uno dei premi. Tale rete sarà al servizio del Comitato delle regioni e crescerà di anno in anno. Nella prossima edizione di ALDE LeaDeR verranno premiati anche i cittadini non appartenenti ad alcun partito politico. Gruppo Alleanza europea (AE) Il CdR deve essere innovativo, interattivo e influente In qualità di rappresentanti eletti degli enti regionali e locali dell’Unione europea dobbiamo esprimerci con una voce forte, rappresentativa e influente nel quadro del processo decisionale europeo. Per riuscirci dobbiamo essere innovativi nei nostri metodi di comunicazione, nella formulazione mirata del nostro messaggio e soprattutto nel modo di porci in relazione con i cittadini delle nostre regioni. Nei prossimi anni si terrà un dibattito di fondo su questioni chiave per i nostri cittadini. In futuro il bilancio dovrà essere concepito in modo da contribuire alla riduzione delle disparità interregionali in Europa. La politica agricola comune dovrà garantire l’autosufficienza dell’UE e una vita dignitosa per gli agricoltori e le comunità rurali. L’Unione deve accogliere e promuovere attivamente la diversità culturale e linguistica che la contraddistingue. Per l’effettivo raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi dobbiamo incoraggiare tutti i nostri cittadini, a prescindere dalla loro età, a partecipare attivamente al dibattito sull’Unione europea e sul significato che questa riveste per loro. Dobbiamo riuscire a influenzare i nostri partner nel quadro del processo decisionale dell’UE e il Parlamento europeo, la Commissione e gli Stati membri devono essere disposti ad ascoltare le regioni, gli enti locali, le città e le comunità per avviare un autentico dialogo sul nostro avvenire. Per noi, il cittadino deve essere al centro dell’Europa ma non solo: vogliamo che l’Europa sia, a sua volta, al centro delle nostre comunità territoriali. Nel corso dei dibattiti sulla politica di bilancio, sulla politica di coesione e su quella rurale, che si terranno per lo più nei prossimi due anni, la vicinanza dei cittadini all’Unione europea sarà il fattore che garantirà il sostegno dei cittadini all’UE oppure ne determinerà il rifiuto totale o parziale. Sviluppare la cittadinanza e determinare il posto dei cittadini nella struttura europea sono pertanto elementi di capitale importanza. Flo CLUCAS, Presidente del gruppo ADLE del CdR Vicesindaco di Liverpool, responsabile per lo sviluppo economico e gli affair europei (UK) Jerzy Zająkała, Presidente del gruppo Alleanza europea del CdR Sindaco di Łubianka (PL) Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici5 10 Priorità d’azione 1. Il futuro bilancio europeo Grazie al lavoro della sua commissione ad hoc, il CdR si farà portavoce delle preoccupazioni e delle proposte degli enti regionali e locali in un negoziato cruciale e reso difficile dalla crisi. Il Comitato dovrà lavorare a stretto contatto col Parlamento, e seguire da vicino quanto viene fatto dalla Commissione e dal Consiglio. 2. La governance della strategia Europa 2020 Europa 2020 è il traguardo cui tendere nei prossimi 10 anni, tanto per l’UE quanto per gli enti territoriali. Il CdR metterà l’accento sulla governance della strategia Europa 2020 come condizione per il suo successo: i patti territoriali per la definizione e attuazione dei piani nazionali di riforma e l’integrazione del contributo delle comunità locali alle iniziative faro. La piattaforma Europa 2020 consentirà al CdR di seguire la questione e di partecipare agli scambi di buone pratiche. 3. La politica di coesione I prossimi mesi saranno costellati di una serie di incontri, convegni e pareri, durante i quali si affermeranno definitivamente il nuovo ruolo del CdR e la “lobby delle regioni”, con un accento su proposte precise volte a rendere la politica di coesione ancora più efficace, e con una difesa del suo valore aggiunto nel quadro delle politiche dell’UE. La politica di coesione è un importante motivo di mobilitazione per i membri, a livello locale, regionale e nazionale, e il CdR ne coordinerà gli sforzi a livello europeo. 4. Il cambiamento climatico e l’energia Queste due priorità perseguono lo stesso obiettivo di uno sviluppo più sostenibile. Gli enti regionali e locali sono già molto attivi in questo campo. Per il CdR si tratta di promuoverne il ruolo a livello globale, di dare loro più visibilità e di garantire una maggiore coerenza delle iniziative. Il monitoraggio di questo processo rappresenta il più grande lavoro di coordinamento interno ed esterno portato avanti dal Comitato. 5. La riforma della politica agricola comune (PAC) Il CdR vuole potenziare la dimensione territoriale dei due pilastri della futura PAC e rafforzare le sinergie tra le politiche di sviluppo rurale e di coesione. Esso farà sì che questa grande politica dell’UE sia sempre più orientata verso i bisogni dei nostri concittadini, siano essi produttori o consumatori. UNION EUROPÉENNE 6 Comité des Régions 10 Priorità d’azione 6. Il rilancio del mercato unico Il rilancio del mercato unico avrà importanti ricadute per le comunità locali, in particolare nel settore degli appalti pubblici e dei servizi di interesse generale, nonché per quanto riguarda il tessuto economico delle PMI e dell’economia sociale. 7. La governance multilivello Il Libro bianco ha lasciato un’impronta profonda, e non si contano ormai i casi in cui si constatano progressi della governance multilivello. Il CdR deve impegnarsi per seguire la questione in modo più sistematico, e preparare una carta per coronare il processo. 8. L’iniziativa dei cittadini Questo nuovo strumento introdotto dal Trattato di Lisbona sta decollando lentamente, e il CdR interverrà per aiutare gli enti locali e regionali a svolgere un ruolo di catalizzatore e di unificazione, a tutto vantaggio della costruzione europea. 9. La politica di prossimità Il CdR s’impegnerà con risolutezza per fare dell’ARLEM e del partenariato orientale due strumenti di dialogo e di cooperazione al servizio della solidarietà, a prescindere dalla diplomazia degli Stati. 10. Il vertice 2012 delle regioni e delle città Il vertice si terrà nella primavera del 2012, durante il semestre di presidenza della Danimarca. L’evento, concepito nella prospettiva RIO + 20 e dedicato al tema della qualità urbana, avrà numerose articolazioni, e consentirà di mostrare come gli enti regionali e locali, attraverso le loro scelte architettoniche, energetiche, economiche, culturali e di altro tipo, possano offrire ai cittadini un contesto di vita, lavoro e partecipazione democratica adeguato alle sfide del XXI secolo. 10 Priorità d’azione7 Le Commissioni del Comitato delle regioni Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX) ➔ http ://www.cor.europa.eu/civex or contact [email protected] Presidente : Luc VAN DEN BRANDE (PPE/BE) Presiedente dell’Agenzia di collegamento Fiandre-Europa PrImo vicepresidente : Sonia MASINI (PSE/IT) Presidente della provincia di Reggio Emilia Secondo vicepresidente : Theodoros GKOTSOPOULOS (PSE/EL) Consigliere comunale di Pallini, Attica •Spazio di libertà, sicurezza e giustizia •Politica in materia di immigrazione, asilo e visti •Carta dei diritti fondamentali dell’UE •Cittadinanza attiva •Decentramento •Governance •Legiferare meglio (ivi compresa la riduzione degli oneri amministrativi) •Attuazione del Trattato sull’UE •Politica di vicinato, partenariato orientale e politica mediterranea dell’UE •Cooperazione decentrata allo sviluppo •Allargamento (questioni globali non coperte dai gruppi di lavoro dell’Ufficio di presidenza). Commissione Politica di coesione territoriale (COTER) ➔ http ://www.cor.europa.eu/coter or contact [email protected] Presidente : Michel Delebarre (PSE/FR) Sindaco di Dunkerque Primo vicepresidente : Marek WOŹNIAK (PPE/PL) Presidente della regione Grande Polonia (Wielkopolska) Secondo vicepresidente : Pauliina HAIJANEN (PPE/FI) Membro della giunta comunale di Laitila •Coesione economica e sociale e coesione territoriale •Fondi strutturali •Assetto territoriale •Politica urbana UNION EUROPÉENNE 8 Comité des Régions Le Commissioni del Comitato delle regioni •Alloggi •Trasporti e reti transeuropee di trasporto •Macroregioni •Cooperazione territoriale e GECT Commissione Politica economica e sociale (ECOS) ➔ http ://www.cor.europa.eu/ecos or contact [email protected] Presidente : Arnoldas ABRAMAVICIUS (PPE/LT) Sindaco e consigliere comunale di Zarasai Primo vicepresidente : Nicola BEER (ADLE/DE) Sottosegretario agli Affari europei presso il ministero della Giustizia, dell’integrazione e dell’Europa del Land Assia Secondo vicepresidente : Catarina SEGERSTEN LARSSON (PPE/SE) Membro del Consiglio provinciale del Värmland •Occupazione •Politica sociale •Protezione sociale •Pari opportunità •Politica imprenditoriale, concorrenza e fiscalità •Innovazione •Politica economica e monetaria •Mercato interno •Organizzazione mondiale del commercio (OMC) Commissione Istruzione, gioventù, cultura e ricerca (EDUC) ➔ http ://www.cor.europa.eu/educ or contact [email protected] Presidente : Alin Adrian NICA (ADLE/RO) Sindaco di Dudeştii Noi Primo vicepresidente : Norbert KARTMANN (PPE/DE) Deputato del Parlamento del Land Assia Secondo vicepresidente : Henning JENSEN (PSE/DK) Sindaco di Næstved •Gioventù •Sport •Istruzione •Strategia di comunicazione e d’informazione dell’UE •Apprendimento permanente e formazione •Cultura e diversità culturale •Multilinguismo e promozione delle lingue minoritarie •Ricerca e tecnologia •Società dell’informazione e reti transeuropee nel settore delle telecomunicazioni •Comunicazioni, industria audiovisiva e tecnologie dei media Le Commissioni del Comitato delle regioni9 Commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia (ENVE) ➔ http ://www.cor.europa.eu/enve or contact [email protected] Presidente : Ilmar REEPALU (PSE/SE) Consigliere comunale di Malmö Primo vicepresidente : Ugo CAPPELLACCI (PPE/IT) Presidente della regione Sardegna Secondo vicepresidente : José CORREIA (PPE/PT) Sindaco di Faro •Adattamento ai cambiamenti climatici e attenuazione del loro impatto •Energie rinnovabili •Ambiente •Reti transeuropee nel settore dell’energia •Nuove politiche energetiche •Politica spaziale (Galileo, GMES/ Copernico e questioni collegate) Commissione Risorse naturali (NAT) ➔ http ://www.cor.europa.eu/nat or contact [email protected] Primo vicepresidente e Presidente f.f. : Michael COHEN (PSE/MT) Sindaco di Kalkara Secondo vicepresidente : Ossi MARTIKAINEN (ADLE/FI) Presidente del Consiglio comunale di Lapinlahti •Politica agricola comune e sviluppo rurale •Pesca •Produzione alimentare •Politica marittima •Salute pubblica UNION EUROPÉENNE 10 Comité des Régions Le Commissioni del Comitato delle regioni •Protezione dei consumatori •Silvicoltura •Protezione civile •Turismo Commissione Affari finanziari e amministrativi (CAFA) ➔ http ://www.cor.europa.eu/cafa Presidente : Gábor BIHARY (PSE/HU) Deputato dell’Assemblea generale di Budapest Capitale Primo vicepresidente : Michel LEBRUN (PPE/BE) Deputato del Parlamento della Comunità francese del Belgio Secondo vicepresidente : Agnès DURDU (ADLE/LU) Consigliere comunale di Wincrange •Bilancio: preparazione, esecuzione e scarico •Politica del personale e amministrazione •Politica immobiliare •Regolamenti applicabili ai membri Le Commissioni del Comitato delle regioni11 Le reti del Comitato delle regioni La Piattaforma di monitoraggio “Europa 2020” 1. EUROPE 2020 Monitoring Platform La Piattaforma di monitoraggio Europa 2020 è una rete di regioni e città costituita per monitorare l’attuazione della nuova strategia Europa 2020 e scambiare esperienze e buone pratiche, contribuendo così al dibattito UE per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Inoltre, una volta l’anno il dialogo territoriale offre ai membri della Piattaforma l’opportunità di discutere dell’attuazione della strategia con i più alti rappresentanti politici delle istituzioni dell’UE. La Piattaforma di monitoraggio Europa 2020 persegue i seguenti obiettivi : • verificare che i programmi nazionali di riforma siano attuati in partenariato tra le autorità nazionali, gli enti regionali e quelli locali. Rientrano in questa attività di monitoraggio anche le iniziative faro e l’atto per il mercato unico; • verificare che la politica di coesione sia gestita in modo tale da contribuire al perseguimento degli obiettivi di Europa 2020 senza perdere di vista le aree meno sviluppate dell’UE; • stimolare lo scambio di informazioni, esperienze e buone pratiche per evidenziare le sfide e le opportunità per gli enti regionali e locali nell’attuazione della strategia Europa 2020. I membri della Piattaforma provengono da oltre 145 enti regionali e locali dei 27 Stati membri dell’UE (dati di febbraio 2011) e svolgono le seguenti funzioni : • collaborano al processo di monitoraggio della strategia Europa 2020 ; • si scambiano pareri, esperienze, buone pratiche e apprendono reciprocamente ; • partecipano agli eventi della Piattaforma di monitoraggio Europa 2020 (seminari, convegni politici). I risultati dei lavori della Piattaforma confluiscono nella relazione di monitoraggio annuale del CdR sulla strategia Europa 2020. Due membri del CdR svolgono la funzione di coordinatori politici della Piattaforma: Christine Chapman (PSE/UK, membro dell’Assemblea nazionale del Galles) e Nichi Vendola (PSE/IT, presidente della regione Puglia): essi danno impulso al programma della Piattaforma e riferiscono all’Ufficio di presidenza e ad altre istituzioni in merito alla sua attività. Per maggiori informazioni consultare la pagina http ://www.cor.europa.eu/europe2020 o scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. UNION EUROPÉENNE 12 Comité des Régions Le reti del Comitato delle regioni La rete di controllo della sussidiarietà SUBSIDIARITY 2. NETWORK La rete di controllo della sussidiarietà è stata istituita dal Comitato delle regioni nel 2007. Dal dicembre 2009 essa è diventata ancora più utile in quanto strumento per assistere il CdR e gli enti regionali e locali nell’attuazione delle novità del Trattato di Lisbona riguardanti la sussidiarietà, in particolare grazie : • al diritto ad impugnare atti legislativi dell’UE di fronte alla Corte di giustizia in caso di violazione del principio di sussidiarietà; • all’introduzione della dimensione locale e regionale della sussidiarietà nella definizione del Trattato; • al sistema di allarme rapido. La rete è assoggettata alla responsabilità politica della Presidente e del primo vicepresidente del CdR, il quale ne è anche il coordinatore politico. Una rete con oltre 100 partner. Tra i partner della rete figurano i parlamenti e i governi delle regioni con poteri legislativi, gli enti regionali e locali senza poteri legislativi e le associazioni di enti locali. La rete è aperta anche alle delegazioni nazionali del CdR e ai parlamenti nazionali. Obiettivi La rete è concepita come punto di accesso non soltanto per ottenere informazioni, ma anche per esprimere opinioni sulle politiche e sugli atti legislativi dell’UE prima e durante il processo legislativo. I suoi principali obiettivi sono : • consentire agli enti regionali e locali di contribuire attivamente a controllare l’attuazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità ; • sensibilizzare agli aspetti pratici dell’attuazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità ; • tenere i relatori e i membri del CdR al corrente dei contributi in materia di sussidiarietà e di proporzionalità provenienti da una rete rappresentativa di soggetti regionali e locali ; • individuare le misure necessarie per migliorare l’attività legislativa, ridurre la burocrazia e accrescere il consenso verso le politiche dell’UE da parte dei cittadini. Le reti del Comitato delle regioni13 Attività La rete opera principalmente attraverso il suo sito Internet, www.cor.europa.eu/subsidiarity Consultazioni Consultazioni aperte I partner possono presentare, di propria iniziativa, un’analisi in termini di sussidiarietà di qualsiasi documento politico o legislativo dell’UE. Per fornire un ausilio ai partner della rete è stata elaborata un’apposita griglia di valutazione della sussidiarietà. I contributi vengono trasmessi ai relatori dei pareri del CdR e possono pertanto confluire nei pareri del Comitato. Consultazioni mirate I relatori del CdR impegnati nell’elaborazione di un parere su un’iniziativa dell’UE possono invitare i partner ad esprimere le loro opinioni sugli aspetti relativi alla sussidiarietà e alla proporzionalità o su specifici argomenti. Consultazioni sulle valutazioni d’impatto La rete può anche essere invitata a contribuire alle fasi a monte del processo decisionale nel quadro di consultazioni sulle valutazioni d’impatto, nel cui ambito i dati quantitativi e qualitativi forniti dagli enti regionali e locali possono aiutare a valutare l’impatto territoriale di determinate proposte dell’UE e possono essere utilizzati dalla Commissione per le sue valutazioni d’impatto. Scambio di buone pratiche - Piano d’azione La rete funge da laboratorio per l’individuazione di buone pratiche e di esperienze in merito all’applicazione del principio di sussidiarietà e all’attuazione delle politiche dell’UE a livello locale, e per lo scambio di tali buone pratiche ed esperienze tra enti regionali e locali. In quest’ottica vengono costituiti gruppi tematici, che si occupano di specifici campi di intervento e riferiscono in materia. Eventi Convegni sulla sussidiarietà Il CdR organizza sin dal 2004 dei convegni sulla sussidiarietà, coinvolgendo istituzioni di tutte le sfere di governance coinvolte nel monitoraggio della sussidiarietà. La quinta edizione del convegno, sul tema Controllo della sussidiarietà a un anno dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona: approcci comuni a livello locale e regionale, si svolgerà il 18 marzo 2011 a Bilbao, Paese basco, Spagna. Seminari tematici sulla sussidiarietà – Open Days Per animare il dibattito tra gli enti regionali e locali e le istituzioni dell’UE o gli ambienti accademici vengono organizzati dei seminari, ad esempio nel contesto degli Open Days del CdR. UNION EUROPÉENNE 14 Comité des Régions Le reti del Comitato delle regioni 3. LA Piattaforma del gruppo europeo di cooperazioe territoriale (GECT) Il gruppo europeo di cooperazione territoriale è uno strumento creato dal regolamento (CE) n. 1082/2006 («regolamento GECT») che consente a organismi pubblici di Stati membri diversi di agire insieme tramite un nuovo soggetto dotato di personalità giuridica, e quindi di una propria organizzazione, un proprio bilancio, un proprio patrimonio e un proprio personale. Un GECT può svolgere numerose attività nel campo della cooperazione: attuare programmi e progetti di cooperazione transfrontaliera, transnazionale o interregionale, con o senza finanziamenti da parte dell’UE. Inoltre, esso può svolgere compiti quali la gestione di infrastrutture o la prestazione di servizi di interesse generale. Non può invece occuparsi di polizia, giustizia o politica estera. Il GECT rappresenta una delle priorità politiche del Comitato delle regioni: in base al regolamento GECT, infatti, i soggetti fondatori di un tale gruppo sono tenuti a notificarne l’istituzione al CdR (art. 5 del Regolamento), il quale ha una competenza consultiva specifica in materia di cooperazione transfrontaliera ai sensi dell’articolo 307 del TFUE. Il Comitato delle regioni conduce il dibattito politico sul GECT, e ha adottato un parere consultivo nel 2008 e un parere d’iniziativa nel 2011, in vista della revisione del pertinente quadro normativo. Inoltre, esso appoggia a livello politico la piena attuazione del regolamento GECT, commissiona e pubblica studi, organizza riunioni ad alto livello ed è in costante contatto con tutti i GECT già istituiti o in via di istituzione e con gli esperti in materia. Dal 2006 un gruppo di esperti sul GECT, coordinato dal CdR, fornisce assistenza, assicura il monitoraggio dei GECT e mette a disposizione la sua competenza specifica in questo campo. Nel gennaio 2011 il Comitato delle regioni ha lanciato la Piattaforma GECT, che riunisce i rappresentanti politici e tecnici di tutti i GECT esistenti e i membri del gruppo di esperti sul GECT ma al quale sono invitati a partecipare anche i GECT in via di istituzione, gli esperti esterni in materia, le associazioni specializzate e gli altri soggetti interessati. La piattaforma è coordinata dal Presidente della Commissione COTER Le reti del Comitato delle regioni15 Compiti della piattaforma GECT Monitorare l’adozione e l’attuazione delle norme in materia di GECT a livello europeo e nazionale Agevolare lo scambio di esperienze in fatto di creazione di GECT a livello regionale e locale e condividere la conoscenza delle buone pratiche in materia Promuovere il GECT quale strumento di coesione territoriale e dare visibilità ai GECT già esistenti PIATTAFORMA Fornisce riscontri empirici a sostegno dell’azione politica Migliorare la comunicazione sulle opportunità aperte e le sfide poste dal GECT a livello regionale e locale Far scoprire il potenziale offerto dal GECT in quanto strumento di sviluppo e coesione territoriali Sostenere i lavori consultivi del CdR fornendo informazioni oggettive circa la governance multilivello e gli aspetti transfrontalieri delle norme e delle politiche europee Tutte le informazioni sul GECT sono disponibili sul portale www.cor.europa.eu/egtc UNION EUROPÉENNE 16 Comité des Régions Le reti del Comitato delle regioni e dei lavori consultivi del CdR 4. L’Atlante della cooperazione decentrata L’Atlante della cooperazione decentrata è un sito web (http ://portal.cor.europa. eu/atlas) grazie al quale gli enti regionali e locali europei possono fare conoscere le attività di cooperazione che hanno avviato con i loro partner nei paesi in via di sviluppo. L’Atlante consta anche di una banca dati contenente informazioni sugli interventi di sviluppo sostenuti e/o effettuati da enti regionali e locali dell’UE. L’Atlante raccoglie e organizza i dati disponibili sulla cooperazione decentrata in modo da offrire un quadro generale delle iniziative di cooperazione che gli enti regionali e locali dell’UE portano avanti in tutto il mondo. Sulla base di questi dati l’Atlante mette a disposizione una serie di mappe interattive in cui sono indicati i dati e le cifre più importanti riguardanti le attività di cooperazione decentrata, con informazioni chiare su chi fa cosa, dove e quando. Più in particolare, tali mappe presentano in dettaglio le tendenze delle attività di cooperazione decentrata degli enti regionali e locali dell’UE. Esse indicano anche il partner di sviluppo e il luogo specifico dove tali attività vengono effettuate. Come funziona l’Atlante ? In pratica, tutti gli enti regionali e locali dell’UE possono partecipare all’Atlante registrandosi nell’apposito sito web. Essi sono anche invitati a presentare e condividere informazioni dettagliate sulle loro attività di sviluppo tramite moduli standard da compilare online. Essenzialmente, l’Atlante rappresenta uno strumento comune basato su un processo di autodichiarazione on-line a cura degli enti regionali e locali dell’UE. Le informazioni contenute in tali dichiarazioni vengono quindi inserite in una banca dati, rielaborate e riportate in una serie di mappe presentate in modo dinamico e accessibile. Le mappe mostrano la distribuzione geografica e/o settoriale delle attività di cooperazione decentrata tra gli enti regionali e locali e le loro controparti nei paesi in via di sviluppo. Infine, grazie al sistema di ricerca del sito, i soggetti registrati possono estrarre dalla banca dati diverse informazioni specifiche avvalendosi di determinati criteri di selezione. Tutte le informazioni sull’Atlante della cooperazione decentrata sono disponibili su : portal.cor.europa.eu/atlas Le reti del Comitato delle regioni17 L’ ASSEMBLEA REGIONALE E LOCALE EUROMEDITERRANEA (ARLEM) 5. Assemblée Régionale et Locale Euro-Méditerranéenne Euro-Mediterranean Regional and Local Assembly L’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM) è un’assemblea consultiva mista che riunisce 84 rappresentanti regionali e locali dell’UE e dei suoi 16 partner mediterranei con l’obiettivo di rafforzare il coinvolgimento dei soggetti regionali e locali nell’Unione per il Mediterraneo (UpM), conferire a quest’ultima una dimensione territoriale e promuovere il lancio di progetti. L’Assemblea è copresieduta dalla Presidente del CdR e da un copresidente che rappresenta i partner dell’UpM. L’ARLEM si prefigge di : • fare opera di sensibilizzazione in merito alle azioni compiute dagli enti regionali e locali così come alle loro esigenze, e coinvolgerli nella governance dell’Unione per il Mediterraneo, • garantire che gli enti regionali e locali siano rappresentati alle conferenze ministeriali euromediterranee e negli organi costituenti dell’Unione per il Mediterraneo, • sostenere il lancio di progetti innovativi a livello regionale e locale intesi a contribuire allo sviluppo e agli obiettivi dell’Unione per il Mediterraneo, • favorire il dialogo Nord-Sud e Sud-Sud tra gli enti regionali e locali nonché lo scambio delle migliori pratiche, delle conoscenze e dell’esperienza tecnica su questioni/progetti specifici, • promuovere la democrazia locale, la governance multilivello e la cooperazione decentrata. Attività : I membri dell’ARLEM tengono una sessione plenaria una volta l’anno e, in preparazione della plenaria, si riuniscono in due commissioni: ECOTER (Affari economici, sociali e territoriali) e SUDEV (Sviluppo sostenibile). Nel 2010 l’ARLEM ha affrontato i temi dello sviluppo urbano e della gestione locale delle risorse idriche, adottando su questi argomenti delle relazioni contenenti raccomandazioni per l’UpM. Inoltre l’Assemblea ha adottato una prima relazione generale sulla dimensione territoriale dell’UpM. Nel 2011 i lavori dell’ARLEM verteranno sui cambiamenti climatici e sulla desertificazione, sulle energie rinnovabili, sulle piccole e medie imprese, sulla tutela del patrimonio culturale e sulla gioventù. Per maggiori informazioni sull’ARLEM consultare il sito www.cor.europa.eu/arlem o scrivere all’indirizzo [email protected] UNION EUROPÉENNE 18 Comité des Régions Le reti del Comitato delle regioni The regions of the European Union Canarias Lanzarote La Palma La Gomera Tenerife Fuerteventura Gran Canaria El Hierro Lappi Guyane Guadeloupe Martinique Norrbottens län Pohjois-Suomi PohjoisPohjanmaa Övre Norrland Kainuu Guadeloupe Västerbottens län Itä-Suomi Réunion Pohjois-Savo KeskiPohjanmaa Pohjois-Karjala Mellersta Norrland Pohjanmaa Martinique EteläPohjanmaa Keski-Suomi Jämtlands län Länsi-Suomi Västernorrlands län Etelä-Savo Pirkanmaa PäijätHäme Satakunta Gävleborgs län VarsinaisSuomi Dalarnas län Norra Mellansverige Madeira Itä-Uusimaa Uusimaa Åland Uppsala län PõhjaEesti Västmanlands län Värmlands län Açores EteläKarjala Kymenlaakso Etelä-Suomi KantaHäme KirdeEesti KeskEesti Stockholm Östra Mellansverige Örebro län LääneEesti Södermanlands län LõunaEesti Östergötlands län Vidzeme Västra Götalands län Highlands and Islands North Eastern Scotland Västsverige Eastern Scotland Rīga Gotlands län Kalmar län Jönköpings län Pierīga Kurzeme Småland med öarna Nordjylland Zemgale Kronobergs län Midtjylland Østjylland Cumbria Telšių Vilniaus Sjælland Vest-og Sydsjælland Fyn Tees Valley and Durham Marijampolės Bornholm Gdański North Yorkshire Midland Mid-West Southern and Eastern Cheshire South-East South-West Shropshire and Staffordshire West Wales East and The Valleys Wales Friesland Drenthe East Anglia Inner London Dorset and Somerset Devon Zuid-Holland Hampshire and Surrey, East Isle of Wight and West Sussex Nord Finistère BasseNormandie Côtesd'Armor Manche Bretagne Ille-etVilaine Morbihan Eure EureetLoir Maineet-Loire DeuxSèvres Vendée Cher Dordogne Gironde A Coruña Principado de Asturias Galicia Lugo Pontevedra MinhoLima Álava Palencia Ave Norte Baixo Dâo-Lafôes Vouga Baixo Mondego Pinhal Médio Interior Sul Tejo Oeste Grande Lisboa Centro Pinhal Interior Norte Pinhal Litoral Burgos Cataluña Guadalajara Cáceres Cuenca Ciudad Real Andalucía Málaga Osttirol Oberkärnten Novara Vercelli Savona AlpesMaritimes Brescia Lodi Cremona Piacenza Alessandria LiguriaGenova Parma La Spezia MassaCarrara Vicenza Pordenone HauteCorse CorseduSud Granada BácsKiskun Timiş Siena Eivissa y Formentera Vratsa Călăraşi Dobrich Razgrad Shumen Varna Severoiztochen Pleven Lovech Constanţa Silistra Severen tsentralen Targovishte Veliko Tarnovo Burgas Gabrovo Sliven Ancona Marche Umbria Pernik Macerata Rieti Lazio Roma Pescara Abruzzo Haskovo Evros Anatoliki Makedonia Thraki Campobasso Pella Florina Campania Salerno Bari Kastoria Puglia Potenza Basilicata Taranto Xanthi Kavala Rodopi Ioannina Kozani Ipeiros Preveza Calabria Crotone Catanzaro Vibo Valentia Reggio di Calabria Messina Sicilia Chalkidiki Pieria Grevena Trikala Lesvos Larisa Thessalia Thesprotia Cosenza Thessaloniki Imathia Dytiki Makedonia Brindisi Lecce Matera Kerkyra Cagliari Serres Kilkis Kentriki Makedonia Foggia Avellino Palermo Yuzhen tsentralen Smolyan Kardzhali Drama Chieti Isernia Molise Caserta Benevento Napoli Trapani Plovdiv Pazardzhik Blagoevgrad L'Aquila Frosinone Latina Almería Yambol Stara Zagora Kyustendil under UNSCR 1244/99 Teramo Terni Sofia stolitsa Yugozapaden Ascoli Piceno Perugia Yugoiztochen Sofia Ogliastra Arta Karditsa Evrytania Dytiki Ellada Ionia Nisia Kefallinia Zakynthos Fthiotida Sterea Ellada Aitoloakarnania Lefkada Voreio Aigaio Magnisia Fokida Chios Evvoia Voiotia Samos Attiki Achaia Ileia Korinthia Argolida Kyklades Arkadia Peloponnisos Messinia Enna Notio Aigaio Lakonia Catania Agrigento Ciudad Autónoma de Ceuta Severozapaden Montana Medio Campidano CarboniaIglesias BucureştiIlfov Giurgiu Teleorman Ruse Vidin Rimini Ialomiţa Dâmboviţa Olt Pesaro e Urbino Arezzo Nuoro Oristano Sud-Est Sud-Muntenia Argeş Sud-Vest Oltenia Sardegna Mallorca Vâlcea Gorj Dolj OlbiaTempio Illes Balears Brăila Prahova Vest Mehedinţi Viterbo Tulcea Buzău Ferrara ForlìCesena Galaţi Vrancea Sibiu Caraş-Severin NotranjskoJugovzhodna TriesteObalno-kraška Slovenija kraška Treviso Covasna Braşov Alba Hunedoara Bacău Harghita Mureş Centru Arad Csongrád Baranya Zasavska Vaslui Cluj Bihor Dél-Alföld Iaşi Neamţ Sălaj Békés DélDunántúl Nord-Est Bistriţa-Năsăud Nord-Vest HajdúBihar Gorizia Grosseto Corse Somogy Jász- Suceava Maramureş Bologna Ravenna Livorno Girona Budapest KözépNagykunMagyarország Szolnok Tolna Zala Savinjska Heves Pest Botoşani SzabolcsSzatmárBereg Satu Mare ÉszakAlföld Padova Toscana Pisa Közép-Fejér Dunántúl Košický kraj BorsodAbaújZemplén ÉszakMagyarország Rovigo Firenze Var Veszprém NyugatDunántúl Koroška Vzhodna Slovenija Gorenjska KomáromEsztergom Banskobystrický kraj Nógrád Venezia Verona Mantova Reggio Emilianell' Romagna Emilia Modena Vas Oststeiermark West- und Südsteiermark Pomurska Podravska KlagenfurtVillach Prešovský kraj Východné Slovensko FriuliGoriška Osrednjeslovenska Venezia Giulia Zahodna Slovenija Spodnjeposavska Lucca PistoiaPrato Imperia Südburgenland Unterkärnten Kärnten Udine Veneto Milano Lombardia Pavia Alpes-deHaute-Provence ProvenceAlpesCôte d'Azur Bergamo Varese Como Biella Piemonte Asti Provincia Autonoma Trento Lecco Graz Steiermark Región de Murcia Sevilla Cádiz Tirol Westliche Obersteiermark Nitrianský kraj Západné Slovensko Krośnieński Nowosądecki Stredné Slovensko Trenčianský kraj Trnavský kraj Bratislavský NordMostviertelburgenland Eisenwurzen NiederösterreichBurgenland GyörSteyrSüd MosonKirchdorf Östliche MittelSopron Obersteiermark burgenland Liezen Sassari Alicante Alacant Jaén HautesAlpes Sondrio VerbanoCusioOssola Menorca Albacete Córdoba Huelva Valle d'Aosta Vallée d'Aoste Castellón Castelló Valencia València Baixo Alentejo Algarve Aude PinzgauPongau Salzburg Lungau Innsbruck Tiroler Oberland BludenzBregenzer Wald Cuneo Vaucluse Bouchesdu-Rhône Tiroler Unterland Außerfern Vorarlberg Torino Drôme Gard Comunidad Valenciana CastillaLa Mancha RheintalBodenseegebiet Isère LanguedocRoussillon 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