Priorità politiche 2010-2012 - Committee of the Regions

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Priorità politiche 2010-2012 - Committee of the Regions
UNIONE EUROPEA
Comitato delle Regioni
Priorità politiche
2010-2012
Foto in copertina: edificio Jacques Delors
© Studio d’architettura Atelier Paul Noel sprl - Art & Build s.a.
Fotografo Marc Detiffe
Sommario
Comitato delle regioni, Priorità politiche 2010-2012
refazione di Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle regioni :
P
Mettere in luce la nuova statura istituzionale
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ichiarazione di Ramón Luis Valcárcel Siso, Primo vicepresidente del Comitato delle regioni :
D
L’Europa si costruisce sulla solidarietà
3
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Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici
4
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10 priorità d’azione
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Le Commissioni del Comitato delle regioni
8
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Le Reti del Comitato delle regioni
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Jerzy Zająkała
Flo Clucas
Michael Schneider
12
Mercedes Bresso
Ramón Luis Valcárcel Siso
Karl-Heinz Klär
Prefazione di Mercedes Bresso
METTERE IN LUCE
LA NUOVA STATURA
ISTITUZIONALE
Gli anni 2011-2012 saranno cruciali nella dinamica dell’integrazione europea, al termine di una crisi dalle
conseguenze sociali e finanziarie gravose per i nostri concittadini. Si prospetta un’agenda comunitaria densa di
appuntamenti, tra cui il decollo della strategia Europa 2020 per «una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» e i negoziati relativi al futuro bilancio europeo e alle grandi riforme, come quelle della politica di coesione
e della politica agricola comune. Queste scadenze offriranno al Comitato delle regioni molteplici occasioni
per mettere in luce la nuova statura istituzionale conferitagli dal Trattato di Lisbona e per promuovere la
governance multilivello.
Da sempre il Comitato ha sostenuto una Commissione forte, motore dell’integrazione europea e custode
dell’interesse generale comunitario. Continueremo quindi ad essere un suo alleato imparziale, in misura ancora
maggiore nel contesto attuale. Ma dovremo anche rafforzare la cooperazione con il Parlamento europeo e
dialogare più regolarmente con il Consiglio, senza ovviamente dimenticare le altre istituzioni.
L’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e la nuova organizzazione delle responsabilità all’interno dell’Unione
europea sono ora effettive. Occorre che il Comitato eserciti appieno le nuove competenze che gli sono state
attribuite ed esplori tutte le possibilità. Nell’immediato, tre ambiti in particolare si presteranno a tale esercizio:
la coesione territoriale, l’iniziativa dei cittadini e il controllo del principio di sussidiarietà.
In qualità di eletti locali e regionali, dovremo far leva sull’introduzione di un nuovo obiettivo di coesione territoriale per proteggere la politica di coesione dai tentativi di rinazionalizzazione o di indebolimento. Continueremo pertanto a vigilare affinché venga mantenuta una politica regionale a favore di tutte le regioni europee, ed
esigeremo valutazioni d’impatto territoriale a monte e a valle dell’adozione di nuove normative comunitarie.
D’altro canto, credo sia giunto il momento di mantenere la promessa fatta ai nostri cittadini concretizzando
“l’iniziativa dei cittadini”. Sappiamo che i nostri enti locali e regionali possono fungere da catalizzatori e federatori di tali iniziative. Il Comitato delle regioni si impegnerà dunque, con il Parlamento europeo, a farne uno
strumento volto a rafforzare la costruzione europea.
Da ultimo, per quanto attiene al principio di sussidiarietà, il nostro obiettivo è ricorrere il meno possibile alla
dimensione “coercitiva” della sussidiarietà, garantendo invece che la fase a monte di una proposta legislativa
risponda già alle esigenze di coinvolgimento partenariale degli enti territoriali.
Sono tantissime le tematiche rispetto alle quali dovremo lavorare insieme a tutti i livelli di governance per
giungere all’adozione di norme europee più chiare e quindi più facilmente applicabili. Vigileremo, in modo
puntiglioso se necessario, per assicurare che gli enti territoriali responsabili della gestione e del finanziamento
di aspetti essenziali dei settori contemplati dalle future riforme partecipino alla decisione e alla sua attuazione.
In questo senso, la conclusione di Patti territoriali per Europa 2020 costituirà un banco di prova per la nostra
capacità di creare un movimento di mobilitazione non soltanto su scala europea ma anche negli Stati membri.
Non dobbiamo dimenticare che la governance multilivello costituisce una garanzia di efficienza e di democrazia per l’Unione europea, in un momento in cui quest’ultima ha più che mai bisogno di nuove regole per praticare al suo interno e promuovere nel resto del mondo un modello di sviluppo più sostenibile e più solidale.
In quest’ottica, a nome del Comitato delle regioni proseguirò il dialogo politico avviato con i paesi partner
dell’UE. Penso in particolare al Patto dei sindaci sul superamento degli obiettivi post-Kyoto, che è stato recentemente esteso alla conferenza dei sindaci americani, e all’Assemblea regionale e locale euromediterranea,
grazie alla quale disponiamo di un meccanismo straordinario per illustrare concretamente le solidarietà nel
bacino del Mediterraneo al di là della diplomazia degli Stati.
Mercedes Bresso,
Presidente del Comitato delle regioni, Consigliere regionale del Piemonte (PSE/IT)
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
Prefazione di Mercedes Bresso : METTERE IN LUCE LA NUOVA STATURA ISTITUZIONALE
Dichiarazione di Ramón Luis Valcárcel Siso
L’EUROPA SI COSTRUISCE
SULLA SOLIDARIETÀ
Le priorità politiche del Comitato delle regioni rispecchiano le preoccupazioni degli enti regionali e locali - e
di tutti gli europei - per quel che concerne la capacità di stimolare la ripresa economica del nostro continente e di far fronte ai problemi sociali e ambientali, che hanno la priorità nelle nostre agende politiche.
La credibilità dell’Unione europea si misura in base alla sua capacità di reazione, soprattutto nei momenti
di difficoltà, e gli enti regionali e locali sono pronti, attraverso il CdR, a svolgere il proprio ruolo assieme a
Bruxelles, allo scopo di trovare gli strumenti più adeguati per rafforzare il nostro progetto comune, vale a
dire un progetto incentrato sullo sviluppo socioeconomico sostenibile ed equilibrato del nostro continente.
Nessuna grande riforma dell’Unione europea potrà affermarsi senza un vero “impegno condiviso” tra i
diversi livelli di governance esistenti in Europa. Dal quadro finanziario pluriennale fino alla riforma di politiche europee come la PAC o la politica regionale, gli enti regionali e locali, attraverso gli strumenti messi a
disposizione dalla strategia Europa 2020, hanno nel loro insieme un ruolo d’iniziativa da svolgere e questo
ruolo rappresenta un vero valore aggiunto per l’UE.
In particolare, discuteremo del quadro finanziario dell’UE e lotteremo affinché il bilancio dell’Unione sia un
bilancio di solidarietà, perché questo principio è al centro del processo d’integrazione europea: la ragion
d’essere del passato, il punto di riferimento per il futuro. Dal nostro punto di vista, i fondi per la politica
regionale non rappresentano una “spesa” di bilancio, bensì un vero “investimento” strategico rivolto al futuro,
specialmente in questa fase di difficoltà economiche.
Inoltre esamineremo approfonditamente gli strumenti previsti dal Trattato di Lisbona, in particolare per quel
che concerne il miglioramento della governance europea attraverso una legislazione “inclusiva”, ossia rispettosa dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, che promuoveremo con la collaborazione delle assemblee
legislative regionali coinvolte nel controllo della sussidiarietà. Questi sono i principi che sosterremo nel nostro compito di analisi territoriale lungo l’intera prima fase di elaborazione degli strumenti legislativi europei.
La coesione territoriale rappresenterà il filo conduttore dei nostri lavori e, al tempo stesso, il nostro orizzonte, in modo che costituisca un obiettivo comune per tutti gli enti regionali e locali, capace di creare un valore
aggiunto europeo in tutti gli aspetti della cooperazione, sia essa transfrontaliera, interregionale, intereuropea,
oppure relativa alle frontiere orientali o mediterranee dell’UE.
L’Europa si costruisce sulla solidarietà.
Ramón Luis Valcárcel Siso,
Primo vicepresidente del Comitato delle regioni, Presidente della Comunità autonoma della Regione
Murcia (PPE/ES)
Dichiarazione di Ramón Luis Valcárcel Siso : L’EUROPA SI COSTRUISCE SULLA SOLIDARIETÀ3
Dichiarazioni
dei Presidenti dei
Gruppi politici
GROUPE PSE
Comité des Régions
Gruppo del Partito
Socialista Europeo (PSE)
Gruppo del Partito Popolare
Europeo (PPE)
Nel 2010 il lancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e le riflessioni sul futuro
della politica regionale e del bilancio hanno costituito l’oggetto
esclusivo o principale di molte decisioni e importanti proposte
dell’Unione europea. Queste iniziative, che si trovano al centro
dei piani di rilancio dell’economia europea, devono essere attuate in cooperazione con gli enti regionali e locali dell’UE. Si tratta
quindi di un momento decisamente impegnativo e promettente
per il gruppo PPE del Comitato delle regioni.
Il nostro gruppo si compiace del fatto che sia stato riconosciuto
il ruolo svolto dalle città e dalle regioni nel favorire la crescita e
lo sviluppo in un periodo in cui l’Europa si sta ancora riprendendo dalla crisi finanziaria. Tuttavia ciò non esaurisce il nostro compito, e noi del gruppo PPE continueremo a proporre le nostre
idee sui patti territoriali per l’attuazione della strategia, al fine
di garantire che gli enti regionali e locali siano adeguatamente
coinvolti. Tra la politica di coesione e la strategia Europa 2020
dev’esserci una relazione ben articolata. La politica di coesione,
con il suo approccio decentrato e il suo sistema integrato di
governance multilivello, dev’essere considerata un importante
strumento finanziario sia per il rilancio dell’economia dopo la
crisi che ai fini della garanzia di continuità dello sviluppo e della
crescita territoriali. Il gruppo PPE del CdR chiede con forza che
la politica di coesione rimanga di per sé una politica forte man
mano che prosegue la discussione sul suo futuro al di là del 2013.
La crisi finanziaria, economica e sociale che l’Europa sta attraversando dal 2008, e le cui conseguenze dovranno essere affrontate
nei prossimi anni, rappresenta un vero e proprio “stress test” per
l’integrazione europea. Sono in gioco i progressi compiuti in questo settore negli ultimi 20 anni, a cominciare dall’euro. Incombe il
rischio di un ritorno al metodo intergovernativo, in base al quale
un gruppo ristretto di capi di Stato o di governo impone accordi
conclusi a porte chiuse.
Pertanto, oggi più che mai il Comitato delle regioni deve restare
fedele ai propri principi fondamentali: dobbiamo continuare ad
aumentare il coinvolgimento di politici e cittadini nell’integrazione
europea, massimizzando la partecipazione delle regioni e dei comuni al processo decisionale. Dobbiamo poi garantire una politica
di coesione forte, al fine di dare visibilità all’Unione europea, far
sentire la sua presenza concreta sul territorio e renderla accessibile a tutti gli enti locali o regionali che intendano perseguire il
proprio sviluppo in una prospettiva europea.
L’attuale situazione rappresenta comunque anche un’occasione
per consentire all’Unione europea di compiere progressi qualitativi notevoli, molti dei quali sono evidenziati nella risoluzione
relativa alle priorità del 2011 adottata dal CdR il 2 dicembre
2010. Siamo convinti che l’Unione europea debba invertire la
tendenza del passato al “laissez-faire” e alla deregolamentazione, per svolgere invece un ruolo di pioniere nella regolamentazione finanziaria; vogliamo che metta al primo posto l’interesse pubblico generale. Abbiamo bisogno di un bilancio europeo
che sia all’altezza degli impegni presi con il Trattato di Lisbona; è
necessario che l’Unione europea disponga di risorse di bilancio
proprie e che non debba dipendere dai mercanteggiamenti nazionali dell’ultimo minuto; dobbiamo portare avanti la riflessione
sul nostro modello di crescita orientandolo verso un approccio
più sostenibile; infine, vogliamo che l’Unione europea intraprenda
azioni concrete per il progresso sociale.
Il nostro gruppo assicura, grazie ai suoi eventi e ai suoi seminari
esterni nonché alla sua task force Europa 2020 di recente istituita, che le città e le regioni svolgano un ruolo attivo nello sviluppo
e nell’attuazione sul campo delle iniziative faro della strategia. Intendiamo inoltre proseguire le attività che richiamano ogni anno
al CdR sia altri esponenti politici che giornalisti dei media locali
e regionali, studenti, per promuovere i valori della cooperazione
territoriale e il coinvolgimento degli enti regionali e locali nel
processo decisionale dell’UE.
Ciò significa, in particolare, applicare una clausola sociale orizzontale per assicurare che la legislazione UE tenga conto delle
esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di
occupazione, la garanzia di un’adeguata protezione sociale, la
lotta contro l’esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana, e non limiti in alcun
modo l’esercizio dei diritti fondamentali. Significa adottare un
approccio proattivo e territoriale alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale per mezzo dei fondi strutturali. Significa fare
chiarezza e creare certezza giuridica per quanto riguarda i servizi
di interesse generale, che ancora oggi pare continuino ad essere
il “buco nero” dell’UE.
Michael SCHNEIDER,
Presidente del gruppo PPE del CdR
Sottosegretario di Stato agli affari federali e europei del Land Sassonia-Anhalt e rappresentante del Land presso il governo federale (DE)
Karl-Heinz KLÄR,
Presidente del gruppo PSE del CdR
Sottosegretario di Stato agli affari europei e federali del Land
Renania - Palatinato (DE)
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici
Alliance of Liberals and Democrats for Europe
Alliance des Démocrates et des Libéraux pour l'Europe
Gruppo dell’Alleanza dei
Democratici e dei Liberali
per l’Europa (ADLE)
Per avere un senso agli occhi dei suoi cittadini, l’Europa deve
arrivare fino a loro. Deve diventare il paladino delle comunità
territoriali, deve essere una famiglia inclusiva che contribuisce
alla realizzazione dei suoi membri anziché limitarli, un’amica che
ascolta e non ignora.
Perché i cittadini sono l’Europa. Le nostre comunità: rurali e
urbane, marittime o montane, grandi o piccole, costituiscono il
motore principale del suo successo. Il Comitato delle regioni, i
cui membri hanno un contatto diretto e quotidiano con i cittadini, è un ingrediente essenziale del futuro benessere europeo.
Noi del gruppo ALDE vogliamo dare risalto a questo contatto
e incoraggiare la partecipazione di tutti coloro che sono al di
fuori del quadro istituzionale, e a questo fine abbiamo istituito
il premio ALDE LeaDeR. Nel corso della serata di premiazione,
che ha riunito a Bruxelles un folto gruppo di persone, sono
stati celebrati i notevoli risultati conseguiti in numerosi settori
di attività. Consiglieri locali e regionali e singoli cittadini hanno
ottenuto un riconoscimento per il contributo fornito all’ideale
europeo nei rispettivi territori.
Tutte le persone premiate vantano esperienze e abilità capaci
di promuovere il ruolo del cittadino nelle istituzioni dell’UE. Per
far sì che questo patrimonio non vada perduto, il gruppo ALDE
intende creare una rete di tutti coloro che sono stati proposti
per uno dei premi. Tale rete sarà al servizio del Comitato delle
regioni e crescerà di anno in anno. Nella prossima edizione di
ALDE LeaDeR verranno premiati anche i cittadini non appartenenti ad alcun partito politico.
Gruppo Alleanza europea (AE)
Il CdR deve essere innovativo, interattivo e influente
In qualità di rappresentanti eletti degli enti regionali e locali
dell’Unione europea dobbiamo esprimerci con una voce forte,
rappresentativa e influente nel quadro del processo decisionale europeo. Per riuscirci dobbiamo essere innovativi nei nostri
metodi di comunicazione, nella formulazione mirata del nostro
messaggio e soprattutto nel modo di porci in relazione con i
cittadini delle nostre regioni.
Nei prossimi anni si terrà un dibattito di fondo su questioni
chiave per i nostri cittadini. In futuro il bilancio dovrà essere
concepito in modo da contribuire alla riduzione delle disparità interregionali in Europa. La politica agricola comune dovrà
garantire l’autosufficienza dell’UE e una vita dignitosa per gli
agricoltori e le comunità rurali. L’Unione deve accogliere e promuovere attivamente la diversità culturale e linguistica che la
contraddistingue.
Per l’effettivo raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi dobbiamo incoraggiare tutti i nostri cittadini, a prescindere dalla
loro età, a partecipare attivamente al dibattito sull’Unione europea e sul significato che questa riveste per loro. Dobbiamo
riuscire a influenzare i nostri partner nel quadro del processo
decisionale dell’UE e il Parlamento europeo, la Commissione e
gli Stati membri devono essere disposti ad ascoltare le regioni,
gli enti locali, le città e le comunità per avviare un autentico
dialogo sul nostro avvenire.
Per noi, il cittadino deve essere al centro dell’Europa ma non
solo: vogliamo che l’Europa sia, a sua volta, al centro delle nostre comunità territoriali. Nel corso dei dibattiti sulla politica
di bilancio, sulla politica di coesione e su quella rurale, che si
terranno per lo più nei prossimi due anni, la vicinanza dei cittadini all’Unione europea sarà il fattore che garantirà il sostegno
dei cittadini all’UE oppure ne determinerà il rifiuto totale o
parziale. Sviluppare la cittadinanza e determinare il posto dei
cittadini nella struttura europea sono pertanto elementi di capitale importanza.
Flo CLUCAS,
Presidente del gruppo ADLE del CdR
Vicesindaco di Liverpool, responsabile per lo sviluppo economico e gli affair europei (UK)
Jerzy Zająkała,
Presidente del gruppo Alleanza europea del CdR
Sindaco di Łubianka (PL)
Dichiarazioni dei Presidenti dei Gruppi politici5
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Priorità d’azione
1. Il futuro bilancio europeo
Grazie al lavoro della sua commissione ad hoc, il CdR si farà portavoce delle preoccupazioni e delle proposte degli enti regionali e
locali in un negoziato cruciale e reso difficile dalla crisi. Il Comitato dovrà lavorare a stretto contatto col Parlamento, e seguire da
vicino quanto viene fatto dalla Commissione e dal Consiglio.
2. La governance della strategia Europa 2020
Europa 2020 è il traguardo cui tendere nei prossimi 10 anni, tanto per l’UE quanto per gli enti territoriali. Il CdR metterà l’accento
sulla governance della strategia Europa 2020 come condizione per il suo successo: i patti territoriali per la definizione e attuazione
dei piani nazionali di riforma e l’integrazione del contributo delle comunità locali alle iniziative faro. La piattaforma Europa 2020
consentirà al CdR di seguire la questione e di partecipare agli scambi di buone pratiche.
3. La politica di coesione
I prossimi mesi saranno costellati di una serie di incontri, convegni e pareri, durante i quali si affermeranno definitivamente il nuovo
ruolo del CdR e la “lobby delle regioni”, con un accento su proposte precise volte a rendere la politica di coesione ancora più
efficace, e con una difesa del suo valore aggiunto nel quadro delle politiche dell’UE. La politica di coesione è un importante motivo
di mobilitazione per i membri, a livello locale, regionale e nazionale, e il CdR ne coordinerà gli sforzi a livello europeo.
4. Il cambiamento climatico e l’energia
Queste due priorità perseguono lo stesso obiettivo di uno sviluppo più sostenibile. Gli enti regionali e locali sono già molto attivi
in questo campo. Per il CdR si tratta di promuoverne il ruolo a livello globale, di dare loro più visibilità e di garantire una maggiore
coerenza delle iniziative. Il monitoraggio di questo processo rappresenta il più grande lavoro di coordinamento interno ed esterno
portato avanti dal Comitato.
5. La riforma della politica agricola comune (PAC)
Il CdR vuole potenziare la dimensione territoriale dei due pilastri della futura PAC e rafforzare le sinergie tra le politiche di sviluppo
rurale e di coesione. Esso farà sì che questa grande politica dell’UE sia sempre più orientata verso i bisogni dei nostri concittadini,
siano essi produttori o consumatori.
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
10 Priorità d’azione
6. Il rilancio del mercato unico
Il rilancio del mercato unico avrà importanti ricadute per le comunità locali, in particolare nel settore degli appalti pubblici e dei
servizi di interesse generale, nonché per quanto riguarda il tessuto economico delle PMI e dell’economia sociale.
7. La governance multilivello
Il Libro bianco ha lasciato un’impronta profonda, e non si contano ormai i casi in cui si constatano progressi della governance multilivello. Il CdR deve impegnarsi per seguire la questione in modo più sistematico, e preparare una carta per coronare il processo.
8. L’iniziativa dei cittadini
Questo nuovo strumento introdotto dal Trattato di Lisbona sta decollando lentamente, e il CdR interverrà per aiutare gli enti locali
e regionali a svolgere un ruolo di catalizzatore e di unificazione, a tutto vantaggio della costruzione europea.
9. La politica di prossimità
Il CdR s’impegnerà con risolutezza per fare dell’ARLEM e del partenariato orientale due strumenti di dialogo e di cooperazione
al servizio della solidarietà, a prescindere dalla diplomazia degli Stati.
10. Il vertice 2012 delle regioni e delle città
Il vertice si terrà nella primavera del 2012, durante il semestre di presidenza della Danimarca. L’evento, concepito nella prospettiva
RIO + 20 e dedicato al tema della qualità urbana, avrà numerose articolazioni, e consentirà di mostrare come gli enti regionali
e locali, attraverso le loro scelte architettoniche, energetiche, economiche, culturali e di altro tipo, possano offrire ai cittadini un
contesto di vita, lavoro e partecipazione democratica adeguato alle sfide del XXI secolo.
10 Priorità d’azione7
Le Commissioni del Comitato delle regioni
Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali
ed esterni (CIVEX)
➔ http ://www.cor.europa.eu/civex or contact [email protected]
Presidente : Luc VAN DEN BRANDE (PPE/BE)
Presiedente dell’Agenzia di collegamento Fiandre-Europa
PrImo vicepresidente : Sonia MASINI (PSE/IT)
Presidente della provincia di Reggio Emilia
Secondo vicepresidente : Theodoros GKOTSOPOULOS (PSE/EL)
Consigliere comunale di Pallini, Attica
•Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
•Politica in materia di
immigrazione, asilo e visti
•Carta dei diritti fondamentali dell’UE
•Cittadinanza attiva
•Decentramento
•Governance
•Legiferare meglio (ivi compresa la
riduzione degli oneri amministrativi)
•Attuazione del Trattato sull’UE
•Politica di vicinato, partenariato orientale
e politica mediterranea dell’UE
•Cooperazione decentrata allo sviluppo
•Allargamento (questioni globali
non coperte dai gruppi di lavoro
dell’Ufficio di presidenza).
Commissione Politica di coesione territoriale (COTER)
➔ http ://www.cor.europa.eu/coter or contact [email protected]
Presidente : Michel Delebarre (PSE/FR)
Sindaco di Dunkerque
Primo vicepresidente : Marek WOŹNIAK (PPE/PL)
Presidente della regione Grande Polonia (Wielkopolska)
Secondo vicepresidente : Pauliina HAIJANEN (PPE/FI)
Membro della giunta comunale di Laitila
•Coesione economica e sociale
e coesione territoriale
•Fondi strutturali
•Assetto territoriale
•Politica urbana
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
Le Commissioni del Comitato delle regioni
•Alloggi
•Trasporti e reti transeuropee
di trasporto
•Macroregioni
•Cooperazione territoriale e GECT
Commissione Politica economica e sociale (ECOS)
➔ http ://www.cor.europa.eu/ecos or contact [email protected]
Presidente : Arnoldas ABRAMAVICIUS (PPE/LT)
Sindaco e consigliere comunale di Zarasai
Primo vicepresidente : Nicola BEER (ADLE/DE)
Sottosegretario agli Affari europei presso il ministero della Giustizia, dell’integrazione e dell’Europa del Land Assia
Secondo vicepresidente : Catarina SEGERSTEN LARSSON (PPE/SE)
Membro del Consiglio provinciale del Värmland
•Occupazione
•Politica sociale
•Protezione sociale
•Pari opportunità
•Politica imprenditoriale,
concorrenza e fiscalità
•Innovazione
•Politica economica e monetaria
•Mercato interno
•Organizzazione mondiale
del commercio (OMC)
Commissione Istruzione, gioventù, cultura e ricerca (EDUC)
➔ http ://www.cor.europa.eu/educ or contact [email protected]
Presidente : Alin Adrian NICA (ADLE/RO)
Sindaco di Dudeştii Noi
Primo vicepresidente : Norbert KARTMANN (PPE/DE)
Deputato del Parlamento del Land Assia
Secondo vicepresidente : Henning JENSEN (PSE/DK)
Sindaco di Næstved
•Gioventù
•Sport
•Istruzione
•Strategia di comunicazione e
d’informazione dell’UE
•Apprendimento permanente
e formazione
•Cultura e diversità culturale
•Multilinguismo e promozione
delle lingue minoritarie
•Ricerca e tecnologia
•Società dell’informazione e
reti transeuropee nel settore
delle telecomunicazioni
•Comunicazioni, industria audiovisiva
e tecnologie dei media
Le Commissioni del Comitato delle regioni9
Commissione Ambiente, cambiamenti climatici
ed energia (ENVE)
➔ http ://www.cor.europa.eu/enve or contact [email protected]
Presidente : Ilmar REEPALU (PSE/SE)
Consigliere comunale di Malmö
Primo vicepresidente : Ugo CAPPELLACCI (PPE/IT)
Presidente della regione Sardegna
Secondo vicepresidente : José CORREIA (PPE/PT)
Sindaco di Faro
•Adattamento ai cambiamenti climatici
e attenuazione del loro impatto
•Energie rinnovabili
•Ambiente
•Reti transeuropee nel settore dell’energia
•Nuove politiche energetiche
•Politica spaziale (Galileo, GMES/
Copernico e questioni collegate)
Commissione Risorse naturali (NAT)
➔ http ://www.cor.europa.eu/nat or contact [email protected]
Primo vicepresidente e Presidente f.f. :
Michael COHEN (PSE/MT)
Sindaco di Kalkara
Secondo vicepresidente : Ossi MARTIKAINEN (ADLE/FI)
Presidente del Consiglio comunale di Lapinlahti
•Politica agricola comune e sviluppo rurale
•Pesca
•Produzione alimentare
•Politica marittima
•Salute pubblica
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
Le Commissioni del Comitato delle regioni
•Protezione dei consumatori
•Silvicoltura
•Protezione civile
•Turismo
Commissione Affari finanziari e amministrativi (CAFA)
➔ http ://www.cor.europa.eu/cafa
Presidente : Gábor BIHARY (PSE/HU)
Deputato dell’Assemblea generale di Budapest Capitale
Primo vicepresidente : Michel LEBRUN (PPE/BE)
Deputato del Parlamento della Comunità francese del Belgio
Secondo vicepresidente : Agnès DURDU (ADLE/LU)
Consigliere comunale di Wincrange
•Bilancio: preparazione,
esecuzione e scarico
•Politica del personale e amministrazione
•Politica immobiliare
•Regolamenti applicabili ai membri
Le Commissioni del Comitato delle regioni11
Le reti
del Comitato delle regioni
La Piattaforma di monitoraggio “Europa 2020”
1.
EUROPE 2020
Monitoring Platform
La Piattaforma di monitoraggio Europa 2020 è una rete di regioni e città costituita
per monitorare l’attuazione della nuova strategia Europa 2020 e scambiare esperienze
e buone pratiche, contribuendo così al dibattito UE per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva. Inoltre, una volta l’anno il dialogo territoriale offre ai membri
della Piattaforma l’opportunità di discutere dell’attuazione della strategia con i più alti
rappresentanti politici delle istituzioni dell’UE.
La Piattaforma di monitoraggio Europa 2020 persegue i seguenti
obiettivi :
• verificare che i programmi nazionali di riforma siano attuati in partenariato tra le autorità nazionali, gli enti regionali e
quelli locali. Rientrano in questa attività di monitoraggio anche le iniziative faro e l’atto per il mercato unico;
• verificare che la politica di coesione sia gestita in modo tale da contribuire al perseguimento degli obiettivi di Europa 2020
senza perdere di vista le aree meno sviluppate dell’UE;
• stimolare lo scambio di informazioni, esperienze e buone pratiche per evidenziare le sfide e le opportunità per gli enti
regionali e locali nell’attuazione della strategia Europa 2020.
I membri della Piattaforma provengono da oltre 145 enti regionali e locali dei 27 Stati membri dell’UE (dati di febbraio 2011) e
svolgono le seguenti funzioni :
• collaborano al processo di monitoraggio della strategia Europa 2020 ;
• si scambiano pareri, esperienze, buone pratiche e apprendono reciprocamente ;
• partecipano agli eventi della Piattaforma di monitoraggio Europa 2020 (seminari, convegni politici).
I risultati dei lavori della Piattaforma confluiscono nella relazione di monitoraggio annuale del CdR sulla strategia Europa 2020.
Due membri del CdR svolgono la funzione di coordinatori politici della Piattaforma: Christine Chapman (PSE/UK, membro dell’Assemblea nazionale del Galles) e Nichi Vendola (PSE/IT, presidente della regione Puglia): essi danno impulso al programma della
Piattaforma e riferiscono all’Ufficio di presidenza e ad altre istituzioni in merito alla sua attività.
Per maggiori informazioni consultare la pagina http ://www.cor.europa.eu/europe2020 o scrivere al seguente indirizzo di posta
elettronica: [email protected].
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
Le reti del Comitato delle regioni
La rete di controllo della sussidiarietà
SUBSIDIARITY
2.
NETWORK
La rete di controllo della sussidiarietà è stata istituita dal Comitato delle regioni nel 2007.
Dal dicembre 2009 essa è diventata ancora più utile in quanto strumento per assistere
il CdR e gli enti regionali e locali nell’attuazione delle novità del Trattato di Lisbona
riguardanti la sussidiarietà, in particolare grazie :
• al diritto ad impugnare atti legislativi dell’UE di fronte alla Corte di giustizia in caso di
violazione del principio di sussidiarietà;
• all’introduzione della dimensione locale e regionale della sussidiarietà nella definizione
del Trattato;
• al sistema di allarme rapido.
La rete è assoggettata alla responsabilità politica della Presidente e del primo
vicepresidente del CdR, il quale ne è anche il coordinatore politico.
Una rete con oltre 100 partner.
Tra i partner della rete figurano i parlamenti e i governi delle regioni con poteri legislativi,
gli enti regionali e locali senza poteri legislativi e le associazioni di enti locali. La rete è
aperta anche alle delegazioni nazionali del CdR e ai parlamenti nazionali.
Obiettivi
La rete è concepita come punto di accesso non soltanto per ottenere informazioni, ma anche per esprimere opinioni sulle politiche e sugli atti legislativi dell’UE prima e durante il processo legislativo. I suoi principali obiettivi sono :
• consentire agli enti regionali e locali di contribuire attivamente a controllare l’attuazione dei principi di sussidiarietà e di
proporzionalità ;
• sensibilizzare agli aspetti pratici dell’attuazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità ;
• tenere i relatori e i membri del CdR al corrente dei contributi in materia di sussidiarietà e di proporzionalità provenienti
da una rete rappresentativa di soggetti regionali e locali ;
• individuare le misure necessarie per migliorare l’attività legislativa, ridurre la burocrazia e accrescere il consenso verso le
politiche dell’UE da parte dei cittadini.
Le reti del Comitato delle regioni13
Attività
La rete opera principalmente attraverso il suo sito Internet, www.cor.europa.eu/subsidiarity
Consultazioni
Consultazioni aperte
I partner possono presentare, di propria iniziativa, un’analisi in termini di sussidiarietà di qualsiasi documento politico o legislativo
dell’UE. Per fornire un ausilio ai partner della rete è stata elaborata un’apposita griglia di valutazione della sussidiarietà. I contributi
vengono trasmessi ai relatori dei pareri del CdR e possono pertanto confluire nei pareri del Comitato.
Consultazioni mirate
I relatori del CdR impegnati nell’elaborazione di un parere su un’iniziativa dell’UE possono invitare i partner ad esprimere le loro
opinioni sugli aspetti relativi alla sussidiarietà e alla proporzionalità o su specifici argomenti.
Consultazioni sulle valutazioni d’impatto
La rete può anche essere invitata a contribuire alle fasi a monte del processo decisionale nel quadro di consultazioni sulle valutazioni d’impatto, nel cui ambito i dati quantitativi e qualitativi forniti dagli enti regionali e locali possono aiutare a valutare l’impatto
territoriale di determinate proposte dell’UE e possono essere utilizzati dalla Commissione per le sue valutazioni d’impatto.
Scambio di buone pratiche - Piano d’azione
La rete funge da laboratorio per l’individuazione di buone pratiche e di esperienze in merito all’applicazione del principio di sussidiarietà e all’attuazione delle politiche dell’UE a livello locale, e per lo scambio di tali buone pratiche ed esperienze tra enti regionali
e locali. In quest’ottica vengono costituiti gruppi tematici, che si occupano di specifici campi di intervento e riferiscono in materia.
Eventi
Convegni sulla sussidiarietà
Il CdR organizza sin dal 2004 dei convegni sulla sussidiarietà, coinvolgendo istituzioni di tutte le sfere di governance coinvolte nel
monitoraggio della sussidiarietà. La quinta edizione del convegno, sul tema Controllo della sussidiarietà a un anno dall’entrata in vigore
del Trattato di Lisbona: approcci comuni a livello locale e regionale, si svolgerà il 18 marzo 2011 a Bilbao, Paese basco, Spagna.
Seminari tematici sulla sussidiarietà – Open Days
Per animare il dibattito tra gli enti regionali e locali e le istituzioni dell’UE o gli ambienti accademici vengono organizzati dei seminari,
ad esempio nel contesto degli Open Days del CdR.
UNION EUROPÉENNE
14
Comité des Régions
Le reti del Comitato delle regioni
3.
LA Piattaforma del gruppo europeo
di cooperazioe territoriale (GECT)
Il gruppo europeo di cooperazione territoriale è uno strumento creato dal regolamento
(CE) n. 1082/2006 («regolamento GECT») che consente a organismi pubblici di Stati
membri diversi di agire insieme tramite un nuovo soggetto dotato di personalità
giuridica, e quindi di una propria organizzazione, un proprio bilancio, un proprio
patrimonio e un proprio personale. Un GECT può svolgere numerose attività nel campo
della cooperazione: attuare programmi e progetti di cooperazione transfrontaliera,
transnazionale o interregionale, con o senza finanziamenti da parte dell’UE. Inoltre, esso
può svolgere compiti quali la gestione di infrastrutture o la prestazione di servizi di
interesse generale. Non può invece occuparsi di polizia, giustizia o politica estera.
Il GECT rappresenta una delle priorità politiche del Comitato delle regioni: in base al
regolamento GECT, infatti, i soggetti fondatori di un tale gruppo sono tenuti a notificarne
l’istituzione al CdR (art. 5 del Regolamento), il quale ha una competenza consultiva
specifica in materia di cooperazione transfrontaliera ai sensi dell’articolo 307 del TFUE.
Il Comitato delle regioni conduce il dibattito politico sul GECT, e ha adottato un
parere consultivo nel 2008 e un parere d’iniziativa nel 2011, in vista della revisione del
pertinente quadro normativo. Inoltre, esso appoggia a livello politico la piena attuazione
del regolamento GECT, commissiona e pubblica studi, organizza riunioni ad alto livello
ed è in costante contatto con tutti i GECT già istituiti o in via di istituzione e con gli
esperti in materia. Dal 2006 un gruppo di esperti sul GECT, coordinato dal CdR, fornisce
assistenza, assicura il monitoraggio dei GECT e mette a disposizione la sua competenza
specifica in questo campo.
Nel gennaio 2011 il Comitato delle regioni ha lanciato la Piattaforma GECT, che riunisce
i rappresentanti politici e tecnici di tutti i GECT esistenti e i membri del gruppo di esperti
sul GECT ma al quale sono invitati a partecipare anche i GECT in via di istituzione, gli
esperti esterni in materia, le associazioni specializzate e gli altri soggetti interessati. La
piattaforma è coordinata dal Presidente della Commissione COTER
Le reti del Comitato delle regioni15
Compiti della piattaforma GECT
Monitorare l’adozione e l’attuazione delle norme
in materia di GECT a livello europeo e nazionale
Agevolare lo scambio di esperienze in fatto
di creazione di GECT a livello regionale
e locale e condividere la conoscenza
delle buone pratiche in materia
Promuovere il GECT quale strumento
di coesione territoriale e dare
visibilità ai GECT già esistenti
PIATTAFORMA
Fornisce riscontri
empirici a sostegno
dell’azione politica
Migliorare la comunicazione sulle
opportunità aperte e le sfide poste dal
GECT a livello regionale e locale
Far scoprire il potenziale offerto
dal GECT in quanto strumento di
sviluppo e coesione territoriali
Sostenere i lavori consultivi del CdR fornendo
informazioni oggettive circa la governance
multilivello e gli aspetti transfrontalieri
delle norme e delle politiche europee
Tutte le informazioni sul GECT sono disponibili sul portale www.cor.europa.eu/egtc
UNION EUROPÉENNE
16
Comité des Régions
Le reti del Comitato delle regioni
e dei lavori
consultivi del CdR
4.
L’Atlante della cooperazione decentrata
L’Atlante della cooperazione decentrata è un sito web (http ://portal.cor.europa.
eu/atlas) grazie al quale gli enti regionali e locali europei possono fare conoscere le
attività di cooperazione che hanno avviato con i loro partner nei paesi in via di sviluppo.
L’Atlante consta anche di una banca dati contenente informazioni sugli interventi di
sviluppo sostenuti e/o effettuati da enti regionali e locali dell’UE.
L’Atlante raccoglie e organizza i dati disponibili sulla cooperazione decentrata in modo
da offrire un quadro generale delle iniziative di cooperazione che gli enti regionali e
locali dell’UE portano avanti in tutto il mondo. Sulla base di questi dati l’Atlante mette
a disposizione una serie di mappe interattive in cui sono indicati i dati e le cifre più
importanti riguardanti le attività di cooperazione decentrata, con informazioni chiare su
chi fa cosa, dove e quando.
Più in particolare, tali mappe presentano in dettaglio le tendenze delle attività di
cooperazione decentrata degli enti regionali e locali dell’UE. Esse indicano anche il
partner di sviluppo e il luogo specifico dove tali attività vengono effettuate.
Come funziona l’Atlante ?
In pratica, tutti gli enti regionali e locali dell’UE possono partecipare all’Atlante registrandosi nell’apposito sito web. Essi sono anche
invitati a presentare e condividere informazioni dettagliate sulle loro attività di sviluppo tramite moduli standard da compilare online. Essenzialmente, l’Atlante rappresenta uno strumento comune basato su un processo di autodichiarazione on-line a cura degli
enti regionali e locali dell’UE.
Le informazioni contenute in tali dichiarazioni vengono quindi inserite in una banca dati, rielaborate e riportate in una serie di
mappe presentate in modo dinamico e accessibile. Le mappe mostrano la distribuzione geografica e/o settoriale delle attività di
cooperazione decentrata tra gli enti regionali e locali e le loro controparti nei paesi in via di sviluppo.
Infine, grazie al sistema di ricerca del sito, i soggetti registrati possono estrarre dalla banca dati diverse informazioni specifiche
avvalendosi di determinati criteri di selezione.
Tutte le informazioni sull’Atlante della cooperazione decentrata sono disponibili su : portal.cor.europa.eu/atlas
Le reti del Comitato delle regioni17
L’ ASSEMBLEA REGIONALE E LOCALE
EUROMEDITERRANEA (ARLEM)
5.
Assemblée Régionale et Locale Euro-Méditerranéenne
Euro-Mediterranean Regional and Local Assembly
L’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM) è un’assemblea consultiva
mista che riunisce 84 rappresentanti regionali e locali dell’UE e dei suoi 16 partner
mediterranei con l’obiettivo di rafforzare il coinvolgimento dei soggetti regionali e
locali nell’Unione per il Mediterraneo (UpM), conferire a quest’ultima una dimensione
territoriale e promuovere il lancio di progetti. L’Assemblea è copresieduta dalla
Presidente del CdR e da un copresidente che rappresenta i partner dell’UpM.
L’ARLEM si prefigge di :
• fare opera di sensibilizzazione in merito alle azioni compiute dagli enti regionali e locali così come alle loro esigenze, e
coinvolgerli nella governance dell’Unione per il Mediterraneo,
• garantire che gli enti regionali e locali siano rappresentati alle conferenze ministeriali euromediterranee e negli organi
costituenti dell’Unione per il Mediterraneo,
• sostenere il lancio di progetti innovativi a livello regionale e locale intesi a contribuire allo sviluppo e agli obiettivi dell’Unione per il Mediterraneo,
• favorire il dialogo Nord-Sud e Sud-Sud tra gli enti regionali e locali nonché lo scambio delle migliori pratiche, delle conoscenze e dell’esperienza tecnica su questioni/progetti specifici,
• promuovere la democrazia locale, la governance multilivello e la cooperazione decentrata.
Attività :
I membri dell’ARLEM tengono una sessione plenaria una volta l’anno e, in preparazione della plenaria, si riuniscono in due commissioni: ECOTER (Affari economici, sociali e territoriali) e SUDEV (Sviluppo sostenibile).
Nel 2010 l’ARLEM ha affrontato i temi dello sviluppo urbano e della gestione locale delle risorse idriche, adottando su questi
argomenti delle relazioni contenenti raccomandazioni per l’UpM. Inoltre l’Assemblea ha adottato una prima relazione generale
sulla dimensione territoriale dell’UpM.
Nel 2011 i lavori dell’ARLEM verteranno sui cambiamenti climatici e sulla desertificazione, sulle energie rinnovabili, sulle piccole e
medie imprese, sulla tutela del patrimonio culturale e sulla gioventù.
Per maggiori informazioni sull’ARLEM consultare il sito www.cor.europa.eu/arlem
o scrivere all’indirizzo [email protected]
UNION EUROPÉENNE
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Comité des Régions
Le reti del Comitato delle regioni
The regions of the European Union
Canarias
Lanzarote
La Palma
La Gomera
Tenerife
Fuerteventura
Gran
Canaria
El Hierro
Lappi
Guyane
Guadeloupe
Martinique
Norrbottens län
Pohjois-Suomi
PohjoisPohjanmaa
Övre Norrland
Kainuu
Guadeloupe
Västerbottens län
Itä-Suomi
Réunion
Pohjois-Savo
KeskiPohjanmaa
Pohjois-Karjala
Mellersta Norrland
Pohjanmaa
Martinique
EteläPohjanmaa
Keski-Suomi
Jämtlands län
Länsi-Suomi
Västernorrlands län
Etelä-Savo
Pirkanmaa
PäijätHäme
Satakunta
Gävleborgs län
VarsinaisSuomi
Dalarnas län
Norra Mellansverige
Madeira
Itä-Uusimaa
Uusimaa
Åland
Uppsala län
PõhjaEesti
Västmanlands län
Värmlands län
Açores
EteläKarjala
Kymenlaakso
Etelä-Suomi
KantaHäme
KirdeEesti
KeskEesti
Stockholm
Östra Mellansverige
Örebro län
LääneEesti
Södermanlands län
LõunaEesti
Östergötlands län
Vidzeme
Västra Götalands län
Highlands and Islands
North Eastern
Scotland
Västsverige
Eastern
Scotland
Rīga
Gotlands län
Kalmar län
Jönköpings län
Pierīga
Kurzeme
Småland med öarna
Nordjylland
Zemgale
Kronobergs län
Midtjylland
Østjylland
Cumbria
Telšių
Vilniaus
Sjælland
Vest-og
Sydsjælland
Fyn
Tees Valley
and Durham
Marijampolės
Bornholm
Gdański
North Yorkshire
Midland
Mid-West
Southern and
Eastern
Cheshire
South-East
South-West
Shropshire and
Staffordshire
West Wales East
and The Valleys
Wales
Friesland
Drenthe
East Anglia
Inner London
Dorset and
Somerset
Devon
Zuid-Holland
Hampshire and Surrey, East
Isle of Wight and West Sussex
Nord
Finistère
BasseNormandie
Côtesd'Armor
Manche
Bretagne
Ille-etVilaine
Morbihan
Eure
EureetLoir
Maineet-Loire
DeuxSèvres
Vendée
Cher
Dordogne
Gironde
A Coruña
Principado
de Asturias
Galicia
Lugo
Pontevedra
MinhoLima
Álava
Palencia
Ave
Norte
Baixo
Dâo-Lafôes
Vouga
Baixo
Mondego
Pinhal
Médio Interior Sul
Tejo
Oeste
Grande Lisboa
Centro
Pinhal
Interior Norte
Pinhal
Litoral
Burgos
Cataluña
Guadalajara
Cáceres
Cuenca
Ciudad Real
Andalucía
Málaga
Osttirol Oberkärnten
Novara
Vercelli
Savona
AlpesMaritimes
Brescia
Lodi Cremona
Piacenza
Alessandria
LiguriaGenova
Parma
La
Spezia
MassaCarrara
Vicenza
Pordenone
HauteCorse
CorseduSud
Granada
BácsKiskun
Timiş
Siena
Eivissa y
Formentera
Vratsa
Călăraşi
Dobrich
Razgrad
Shumen
Varna
Severoiztochen
Pleven
Lovech
Constanţa
Silistra
Severen
tsentralen
Targovishte
Veliko Tarnovo
Burgas
Gabrovo
Sliven
Ancona
Marche
Umbria
Pernik
Macerata
Rieti
Lazio
Roma
Pescara
Abruzzo
Haskovo
Evros
Anatoliki Makedonia Thraki
Campobasso
Pella
Florina
Campania
Salerno
Bari
Kastoria
Puglia
Potenza
Basilicata
Taranto
Xanthi
Kavala
Rodopi
Ioannina
Kozani
Ipeiros
Preveza
Calabria
Crotone
Catanzaro
Vibo
Valentia
Reggio
di Calabria
Messina
Sicilia
Chalkidiki
Pieria
Grevena
Trikala
Lesvos
Larisa
Thessalia
Thesprotia
Cosenza
Thessaloniki
Imathia
Dytiki
Makedonia
Brindisi
Lecce
Matera
Kerkyra
Cagliari
Serres
Kilkis
Kentriki Makedonia
Foggia
Avellino
Palermo
Yuzhen
tsentralen
Smolyan Kardzhali
Drama
Chieti
Isernia Molise
Caserta Benevento
Napoli
Trapani
Plovdiv
Pazardzhik
Blagoevgrad
L'Aquila
Frosinone
Latina
Almería
Yambol
Stara Zagora
Kyustendil
under UNSCR 1244/99
Teramo
Terni
Sofia
stolitsa
Yugozapaden
Ascoli
Piceno
Perugia
Yugoiztochen
Sofia
Ogliastra
Arta
Karditsa
Evrytania
Dytiki
Ellada
Ionia
Nisia Kefallinia
Zakynthos
Fthiotida
Sterea Ellada
Aitoloakarnania
Lefkada
Voreio
Aigaio
Magnisia
Fokida
Chios
Evvoia
Voiotia
Samos
Attiki
Achaia
Ileia
Korinthia
Argolida
Kyklades
Arkadia
Peloponnisos
Messinia
Enna
Notio
Aigaio
Lakonia
Catania
Agrigento
Ciudad Autónoma
de Ceuta
Severozapaden
Montana
Medio
Campidano
CarboniaIglesias
BucureştiIlfov
Giurgiu
Teleorman
Ruse
Vidin
Rimini
Ialomiţa
Dâmboviţa
Olt
Pesaro e Urbino
Arezzo
Nuoro
Oristano
Sud-Est
Sud-Muntenia
Argeş
Sud-Vest Oltenia
Sardegna
Mallorca
Vâlcea
Gorj
Dolj
OlbiaTempio
Illes Balears
Brăila
Prahova
Vest
Mehedinţi
Viterbo
Tulcea
Buzău
Ferrara
ForlìCesena
Galaţi
Vrancea
Sibiu
Caraş-Severin
NotranjskoJugovzhodna
TriesteObalno-kraška
Slovenija
kraška
Treviso
Covasna
Braşov
Alba
Hunedoara
Bacău
Harghita
Mureş
Centru
Arad
Csongrád
Baranya
Zasavska
Vaslui
Cluj
Bihor
Dél-Alföld
Iaşi
Neamţ
Sălaj
Békés
DélDunántúl
Nord-Est
Bistriţa-Năsăud
Nord-Vest
HajdúBihar
Gorizia
Grosseto
Corse
Somogy
Jász-
Suceava
Maramureş
Bologna Ravenna
Livorno
Girona
Budapest
KözépNagykunMagyarország Szolnok
Tolna
Zala
Savinjska
Heves
Pest
Botoşani
SzabolcsSzatmárBereg
Satu Mare
ÉszakAlföld
Padova
Toscana
Pisa
Közép-Fejér
Dunántúl
Košický kraj
BorsodAbaújZemplén
ÉszakMagyarország
Rovigo
Firenze
Var
Veszprém
NyugatDunántúl
Koroška
Vzhodna Slovenija
Gorenjska
KomáromEsztergom
Banskobystrický
kraj
Nógrád
Venezia
Verona
Mantova
Reggio Emilianell'
Romagna
Emilia
Modena
Vas
Oststeiermark
West- und
Südsteiermark
Pomurska
Podravska
KlagenfurtVillach
Prešovský
kraj
Východné
Slovensko
FriuliGoriška Osrednjeslovenska
Venezia Giulia Zahodna Slovenija Spodnjeposavska
Lucca PistoiaPrato
Imperia
Südburgenland
Unterkärnten
Kärnten
Udine
Veneto
Milano
Lombardia
Pavia
Alpes-deHaute-Provence
ProvenceAlpesCôte d'Azur
Bergamo
Varese Como
Biella
Piemonte Asti
Provincia
Autonoma
Trento
Lecco
Graz
Steiermark
Región
de Murcia
Sevilla
Cádiz
Tirol
Westliche
Obersteiermark
Nitrianský
kraj
Západné
Slovensko
Krośnieński
Nowosądecki
Stredné
Slovensko
Trenčianský
kraj
Trnavský
kraj
Bratislavský
NordMostviertelburgenland
Eisenwurzen NiederösterreichBurgenland GyörSteyrSüd
MosonKirchdorf
Östliche
MittelSopron
Obersteiermark
burgenland
Liezen
Sassari
Alicante
Alacant
Jaén
HautesAlpes
Sondrio
VerbanoCusioOssola
Menorca
Albacete
Córdoba
Huelva
Valle d'Aosta
Vallée d'Aoste
Castellón
Castelló
Valencia
València
Baixo
Alentejo
Algarve
Aude
PinzgauPongau
Salzburg Lungau
Innsbruck
Tiroler
Oberland
BludenzBregenzer
Wald
Cuneo
Vaucluse
Bouchesdu-Rhône
Tiroler
Unterland
Außerfern
Vorarlberg
Torino
Drôme
Gard
Comunidad
Valenciana
CastillaLa Mancha
RheintalBodenseegebiet
Isère
LanguedocRoussillon
Tarragona
Teruel
Toledo
Badajoz
Lozère
Hérault
Aragón
Comunidad
de Madrid
Traunviertel
Salzburg und
Umgebung
Wien
Wiener Umland
Niederösterreich
Südteil
Oberösterreich
Oberbayern
Provincia Autonoma
Bolzano
Bozen Belluno
Savoie
HauteLoire
Barcelona
Segovia
Ávila
Extremadura
Alentejo
Litoral
Lleida
Zaragoza
Salamanca
Tübingen
Freiburg
HautRhin
Małopolskie
BielskoBialski
Žilinský
kraj
Zlínský
Weinviertel
Wiener Umland
Nordteil
Sankt
Pölten
Rzeszowski Przemyski
Śląskie
Jihomoravský kraj
Waldviertel
Chełmskozamojski
Tarnobrzeski
Podkarpackie
M. Kraków Tarnowski
Rybnicko- Tyski
jastrzębski
Oświęcimski
Jihovýchod
Jihočecký
LinzWels
Sandomiersko-
Olomoucký
Vysočina
Jihozápad
Innviertel
Lubelskie
Puławski
Świętokrzyskie
jędrzejowski
Bytomski
Sosnowiecki
GliwickiKatowicki Krakowski
Moravskoslezsko
Pardubický
Mühlviertel
HauteSavoie
Rhône-Alpes
Ardèche
Częstochowski
Opolski
Severovýchod
Niederbayern
Schwaben
Jura
Rhône
Oberpfalz
Stuttgart
PyrénéesOrientales
Huesca
Alentejo
Alentejo
Central
Ariège
Navarra
Soria
Beira
Interior Norte
Aveyron
Tarn
HauteGaronne
HautesPyrénées
Comunidad
Foral de
Navarra
La Rioja
Valladolid
Beira
Interior Sul
Alto
Alentejo
Leziria
do Tejo
Castilla
y León
Zamora
Serra da
Estrela
Cova da Beira
Lisboa
Península de
Setúbal
Alto
Trás-os-Montes
Douro
Loire
Auvergne
Cantal
Midi-Pyrénées
PyrénéesAtlantiques
País Vasco
Cávado
Grande
Porto Tâmega
Entre
Douro e Vouga
Gers
Vizcaya
Guipúzcoa
Puy-deDôme
Corrèze
Tarn-etGaronne
Landes
Cantabria
León
Ourense
Saôneet-Loire
Ain
Limousin
Opolskie
Královehradecký
Střední Čechy
Lubelski
Radomski
Piotrkowski
Kielecki
Nyski
Praha
Karlovarský
Łomżyński
M. Warszawa
WarszawskiWarszawski- wschodni
Bialskopodloski
zachodni
Łódzkie
Sieradzki
Wałbrzyski
Liberecký
Plzeňský
Karlsruhe
Doubs
Lot
Lot-etGaronne
Alsace
BasRhin
FrancheComté
HauteSaône
Côted'Or
Creuse
HauteVienne
Charente
Aquitaine
Bourgogne
Allier
Oberfranken
Mittelfranken
RheinhessenPfalz
Vosges
Indre
Vienne
Chemnitz
Ústecký
Unterfranken
Kaliski
LegnickoGłogowski Wrocławski
Jeleniogórski
Severozápad
Darmstadt
Moselle
Meurthe-etMoselle
Territoire
de Belfort
Nièvre
PoitouCharentes
CharenteMaritime
Lorraine
HauteMarne
Yonne
Centre
Koblenz
Meuse
Marne
Loiret
LoiretCher
IndreetLoire
Thüringen
Łódzki
M. Łódź
DolnośląskieM. Wrocław
Dresden
Kassel
Gießen
Skierniewicki
Wielkopolskie
Střední Morava
Aube
Pays de
la Loire
Trier
Leipzig
M. Poznań Koniński
Leszczyński
Zielonogórski
Ardennes
ChampagneArdenne
Île de France
Sachsen-Anhalt
Arnsberg
Saarland
Sarthe
LoireAtlantique
Liège
Namur
Aisne
Detmold
Lubuskie
Braunschweig
Luxembourg
Picardie
Oise
Val-d'Oise
Seine-SaintYvelines
Denis
Hauts- Paris
de-Seine Val-deMarne
SeineetMarne
Essonne
Orne
Mayenne
Hainaut
Somme
Włocławski
Berlin
BrandenburgSüdwest
Ostrołęckosiedlecki
Mazowieckie
Poznański
Gorzowski
Hannover
Münster
WestAntwerpen
Limburg Düsseldorf
OostVlaanderenVlaanderen
Limburg
Vlaams-Brabant
Rég. de Bruxelles-Cap.
Brussels Hfst. Gew.
Köln
Brabant Wallon
Nord-
Pas-de-Calais
SeineMaritime
HauteNormandie
Gelderland
NoordBrabant
Zeeland
Kent
Pas-deCalais
Calvados
Utrecht
Białostocki
Ciechanowskopłocki
Pomorskie
Pilski
Stargardzki
Podlaskie
Grudziądzki
BydgoskoToruńskiKujawsko-
Zachodniopomorskie
BrandenburgNordost
Lüneburg
Weser-Ems
Noord-Holland
Flevoland Overijssel
Bedfordshire and
Berkshire, Hertfordshire
Gloucestershire, Buckinghamshire
Essex
Wiltshire and and Oxfordshire
North Somerset
Outer London
Cornwall and
Isles of Scilly
Bremen
Elbląski
Szczeciński
Miasto Szczecin
Groningen
Ełcki
Olsztyński
Koszaliński
MecklenburgVorpommern
Hamburg
Lincolnshire
Suwalski
WarmińskoMazurskie
Starogardzki
Schleswig-Holstein
Derbyshire and
Nottinghamshire
West Midlands Leicestershire,
Rutland and
Herefordshire,
Northamptonshire
Worcestershire
and Warwickshire
Alytaus
Trójmiejski
Pomorskie
Slupski
West
East Riding
Greater Yorkshire and North
Merseyside Manchester
South Lincolnshire
Yorkshire
Mid-East
Utenos
Kauno
Tauragės
Lancashire
Dublin
Panevėžio
Šiaulių
Klaipėdos
Skåne län
Hovedstaden
Københavns
Byen
omegn
Østsjælland København
Syddanmark
Sydjylland
Border, Midland
and Western
West
Nordsjælland
Northumberland
and Tyne and Wear
Blekinge län
Sydsverige
Vestjylland
South Western
Scotland
Northern
Ireland
Border
Latgale
Hallands län
Caltanissetta
Dodekanisos
Siracusa
Ragusa
Chania
Ciudad Autónoma
de Melilla
Gozo and Comino
Ghawdex u Kemmuna
Rethymni Kriti
Irakleio
Lasithi
Malta
R E G IO gis
NUTS Region Boundaries
NUTS 2
NUTS breakdown valid on 01/01/2008
NUTS 3
© EuroGeographics Association for the administrative boundaries
0
Note: NUTS 3 regions in Belgium, Germany, The Nederlands and United Kingdom are not labeled on this map
EUROPEAN UNION
EUROPEAN COMMISSION
DG Regional Policy
Committee of the Regions
500 Km
CDR_960/05-2011/IT
UNIONE EUROPEA
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