Un robot-chirurgo a Villa Toniolo: braccia robotiche più precise della

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Un robot-chirurgo a Villa Toniolo: braccia
robotiche più precise della mano
La precisione della macchina al servizio del chirurgo per garantire maggiori benefici ai
pazienti. Il dottor Valter Cortecchia spiega perchè ci si può fidare della "mano" del nuovo
robot
Erika Bertossi
14 novembre 2016 15:57
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L'intelligenza artificiale al servizio della medicina moderna non è più
fantascienza da un pezzo. Così come il supercomputer HAL 9000 nel film di
Kubrick 2001: Odissea nello spazio guidava la navetta spaziale Discovery, allo
stesso tempo il robot Da Vinci opererà al posto del chirurgo (senza però
pericolo di umanizzazione come nella pellicola ispirata al libro di Arthur C.
Clarke).
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Un robot che permette di eseguire operazioni chirurgiche in urologia,
ginecologia, chirurgia generale e toracica con una maggiore precisione,
facilità di accesso ad anatomie difficoltose, riduzione del dolore postoperatorio, dei rischi di infezione, minori tempi di degenza e recupero,
migliore impatto estetico delle incisioni. E' vero, sembra fantascienza, ma non
lo è: si chiama "Da Vinci" (il nome la dice lunga) ed è il nuovo arrivato alla casa
di cura bolognese Villa Toniolo.
Esso rappresenta l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva (successiva
alla laparoscopia) in cui il chirurgo non opera con le proprie mani ma
manovra un robot a distanza, rimanendo seduto a una consolle dotata di
pedali e controlli manuali per la gestione degli strumenti chirurgici e della fibra
ottica posta all’interno della sala operatoria.
fisiologico o i movimenti involontari, e permette una reale visione
tridimensionale del campo operatorio, con ingrandimento fino a 10 volte. Per
rendere l'idea della precisione di questo robot viene mostrato come riesca a
piegare un minuscolo pezzettino di carta ricavanfone un aeroplanino con la
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che vengono convogliati alle braccia robotiche, eliminando altresì il tremore
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Il sistema computerizzato trasforma il movimento delle mani in impulsi
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tecnica dell'origami giapponese.
"Abbiamo fatto questo grande investimento con l'obiettivo di garantire
maggiore protezione a nostri pazienti - a parlare è Valter Cortecchia,
urologo chirurgo, che insieme al direttore sanitario Teresa Malaguti spiega
quali sono le qualità di questo chirurgo robotico - Tengo a precisare, vista per
altro l'ispirazione cristiana nei servizi e nell’organizzazione di questa
struttura, che per ammortizzare il costo di questa evolutissima macchina,
dovremmo calendarizzare tantissime operazioni ogni anno, mentre per noi
non rappresenta un guadagno, bensì una tutela del paziente non solo nella fase
di intervento, ma anche in quella di guarigione e di ritorno alla vita preoperazione".
Quanti robot "Da Vinci" come questo abbiamo in Italia?
"In Italia ce ne sono 82, ma in Emilia Romagna siamo l'unica clinica privata ad
averlo".
In quali specialità potrà essere utilizzato?
"Certamente in urologia, in ginecologia (pensiamo soltanto ai fibromi),
chirurgia toracica generale. In pratica laddove si pratica normalmente la
chirurgia mini-invasiva laparoscopica. Questi interventi, già di per sè vantano
innegabili benefici per i pazienti, per esempio riducono i traumi, il decorso
post-operatorio e il recupero funzionale. Inoltre è sempre maggiore
l'affidabilità degli strumenti quali ottiche, telecamere, ferri chirurgici...poi con
la robotizzazione aumentano ulteriormente".
Quali saranno i vantaggi in ambito urologico? Quali le procedure che
potranno essere affidate a questo robot?
"I vantaggi sono diversi sia dal punto di vista assistenziale che formativo, ma
anche rispetto alla ricerca scientifica. Nell'ambito della patologia urologica, la
chirurgia robotica sarà utilizzata per procedure quali la prostatectomia
radicale per la cura del tumore alla prostata, per la refrectomia parziale
(chirurgia conservativa del rene) per la cura del tumore renale e per la
pieloplastica, per la cura delle malformazioni delle alte vie escretrici. Per
queste procedure chirurgiche, in cui sono necessarie numerose suture,
anastomosi e dissezioni anatomiche precise e complesse, l'apporto della
chirurgia robotica offre un indiscutibile vantaggio sia in termini di sicurezza
chirurgo?
"La chirurgia mininvasiva robot-assistita consente di ottenere gli stessi risultati
di quella diciamo "manuale", ma con importantissimi vantaggi legati alla libertà
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Quindi in che modo la mano robotica è "migliore" rispetto alla mano del
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che in termini di outcomes oncologici e funzionali".
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di movimento e l'ergonomia degli strumenti, la tridimensionalità della visione
(rispetto alla bidimensionalità dello schermo nel quale guarda il chirurgo).
Inoltre invece che stare in piedi e ingobbiti sul paziente, siamo seduti e
vediamo in uno schermo che ingrandisce 8 volte tanto l'immagine".
Chi è in grado di effettuare un'operazione utilizzando il Da Vinci?
"Certamente un chirurgo, che però non è necassario abbia appreso la
manualità della tecnica mini-invasiva tradizionale; i chirurghi con esperienza 'a
cielo aperto' possono utilizzare rapidamente questa tecnologia robotica e
trasferire la propria esperienza sul campo operatorio, grazie alla facilità di
utilizzo del robot".
E a proposito di sicurezza: cosa succederebbe se per un guasto
improvviso Da Vinci si fermasse nel bel mezzo di un intervento? Chi è
presente in sala operatoria durante un'operazione robotica?
"In questo raro caso non succederebbe nulla, visto che la manovra di
conversione a un intervento senza robot è velocissima. In sala ci sono, oltre al
chirurgo e all'anestesista, anche un tecnico specializzato in
ingegneria biochimica".
Con l’arrivo del robot alla Casa di Cura “Madre Fortunata Toniolo” di
Bologna, salgono a 82 i da Vinci installati in tutto il territorio nazionale (con
un incremento del 70% dal 2010), oltre 3.500 nel mondo. In Italia, nel 2015 si
sono effettuati più di 13.200 interventi con il robot da Vinci, con un
incremento del 20% rispetto al 2014. Dal 1999 i pazienti operati in Italia con il
da Vinci Si è prodotto da Intuitive Surgical Inc. e distribuito in Italia da ab
medica, azienda italiana leader nella produzione e nella distribuzione di
tecnologie medicali, che permetterà di eseguire operazioni chirurgiche in
urologia, ginecologia, chirurgia generale e toracica.
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assistiti da 3.500 tra anestesisti, strumentisti e infermieri. Il sistema robotico
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da Vinci sono oltre 70.000. I chirurghi che lo utilizzano sono circa 400,