DIFETTO DEL MESE

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DIFETTO DEL MESE
DIFETTO DEL MESE • NOIE ALL’IMPIANTO D’INIEZIONE
Contatti
imperfetti
Risponde
A
UNO SOLO
FA LA SPIA
Nelle foto, la centralina
del motore della «Fiesta
1.4 16V». Un contatto
imperfetto causava
l’accensione della
spia di alimentazione.
Quando l’elettronica fa
le bizze, talvolta la
causa è un sensore o un
errore del software della
centralina. Spesso, però,
il problema è più banale,
come un connettore che
non fa il suo dovere: è
successo ad alcune Ford
«Fiesta 1.4» a benzina.
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Luglio 2003 • DIFETTO DEL MESE
T
ROVARSI COL MOTORE
che perde improvvisamente
potenza non è piacevole, e
lo è ancor meno se accade a
bordo della propria macchina nuova. Il
disappunto aumenta quando si scopre
che le officine non sono in grado di risolvere il difetto, che peraltro capita in
qualsiasi momento, senza preavviso.
È quanto può accadere sulle nuove
Ford «Fiesta» a benzina: diversi lettori
ci hanno segnalato il problema e le difficoltà che hanno incontrato, come racconta per esempio Sauro Pacini di Cecina (LI): «Nel luglio 2002 ho acquistato
una “Fiesta” 1400 a benzina... a fine
agosto sono cominciati i guai. Improvvisamente si è accesa la scritta lampeggiante sul cruscotto “EAC FAIL”, e,
come consigliato dal manuale d’istruzioni, mi sono prontamente rivolto alla
più vicina officina Ford, dove hanno riprogrammato la centralina. La mattina
dopo il problema si ripresentava, stessa trafila e di nuovo tutto sembrava a
posto, ma nei giorni seguenti si verificava lo stesso inconveniente. Tutto questo è accaduto almeno una decina di
volte; in più, alla scritta lampeggiante si
era aggiunta una spia gialla che indica
OVVIAMENTE, È TUTTO IN GARANZIA
problemi al motore. Dicono che alla
Ford stanno lavorando a questo problema, ma che ancora non sono in grado di risolverlo... quando si accendono
le spie il motore perde molta potenza al
punto che un falsopiano non è affrontabile se non scalando marcia e riducendo la velocità... mi sono trovato in autostrada a 40 km/h in seconda! Riportata
l’auto in officina, hanno sostituito due
sonde Lambda, il catalizzatore, la pedaliera con il potenziometro dell’acceleratore, ma la macchina ancora non
andava... ho usato un’auto sostitutiva
per tre mesi e alla fine ho cambiato la
mia “Fiesta 1400” con una “1200”».
Quanto descritto dal signor Pacini è
quasi da richiamo ed è successo anche
a diversi altri possessori di «Fiesta» a
benzina prodotte fino a luglio 2002 e tutti
hanno lamentato le difficoltà di soluzione
del problema (anche sulle diesel «TDCi»
si sono manifestati svariati problemi di
alimentazione, imputabili, secondo la
Ford, a cause diverse). Purtroppo, in casi
come questo il lavoro delle officine è
molto difficile, perché l’origine del difetto
non è chiara. Le indicazioni del tester
diagnostico, che dovrebbero consentire
di individuare il guasto, non sempre sono
lcune «Fiesta» a benzina hanno manifestato saltuariamente
una lieve perdita di potenza durante la marcia, evidenziata
dall’accensione della spia motore sul cruscotto e dalla comparsa
della sigla «EAC FAIL» sul display del contachilometri. In questa
circostanza, nella fase di diagnosi da parte del riparatore, viene
rilevato un codice guasto relativo al sistema dell’acceleratore
elettronico (drive by wire). La suddetta perdita di potenza si
verifica quando la centralina rileva un disallineamento tra la
posizione del pedale acceleratore e quella della farfalla che regola
l’ingresso d’aria in aspirazione al motore. Tale circostanza porta la
centralina in modalità di funzionamento «sicurezza» con una
conseguente riduzione della potenza erogata. Dopo accurate
verifiche è stato appurato come tale inconveniente sia causato da
un contatto non appropriato del cablaggio relativo alla centralina.
Per la soluzione di tale inconveniente, Ford ha prodotto una
centralina con un nuovo connettore. I Partner Ford sono già stati
informati mediante una dettagliata informativa interna.
Relativamente alla «Fiesta TDCi» non risulta alcuna casistica
riconducibile a quanto sopra esposto; si sono invece
verificati alcuni casi sporadici relativi a problematiche specifiche.
Da aprile le concessionarie
sanno come ovviare al
difetto della «Fiesta».
utili, perché non è possibile tener conto
di tutti i possibili malfunzionamenti degli
impianti gestiti dall’elettronica e spesso il
responso non è univoco, indicando come potenzialmente difettose più parti o il
loro cablaggio. E se, come sovente accade, per il tester tutto va bene, si deve
per forza andare a tentativi. Ci si trova
così a cambiar pezzi senza sapere esattamente il perché, magari per dimostrare
al cliente che ci si sta dando da fare. Ovviamente, le Case non sono affatto soddisfatte di una simile situazione, che incide pesantemente sui costi in garanzia,
non a caso saliti negli ultimi anni a livelli
molto alti. Per questo, i costruttori si attivano non appena si raccolgono le informazioni su un’anomalia che si ripete
su un certo modello, e studiano a fondo
il problema per individuarne le cause e
approntare una soluzione. Essa va
adottata in fabbrica, per far sì che il difetto non si presenti più sulle vetture
nuove, e messa a disposizione delle officine autorizzate, per poter sistemare
le auto già in circolazione.
Una simile procedura non è, per forza
di cose, rapidissima: anche ammettendo di individuare in fretta le cause del
problema, per la sua soluzione vanno
NON PER LE DIESEL
Nella sua risposta alla nostra richiesta di
chiarimenti la Ford Italia indica qual è la
soluzione ai problemi di alimentazione della
«Fiesta» a benzina, mentre attribuisce a
cause diverse le irregolarità di funzionamento
e gli spegnimenti del propulsore che si sono
verificati su alcune vetture a gasolio.
coinvolti i fornitori, poi va messa a punto, provata e prodotta la modifica. Intanto, passano settimane se non mesi,
con i clienti costretti a continui pellegrinaggi alle officine o, addirittura, a tener
ferma la macchina (la Ford, però, ha
largamente concesso l’auto sostitutiva
ai possessori delle «Fiesta» difettose).
Nel caso della «Fiesta», sembrava che il
colpevole dell’accensione della spia di
malfunzionamento dell’impianto di gestione del motore e dell’attivazione del
programma di emergenza (che riduce
sensibilmente la potenza del motore)
fosse il potenziometro dell’acceleratore. Questo dispositivo è montato su
quasi tutte le vetture attuali, in cui non
c’è collegamento diretto tra pedale e
valvola a farfalla del gas (o sistema
d’iniezione nei diesel), e informa la centralina di quanto il conducente accelera: quest’ultima, di conseguenza, agisce sulla farfalla tramite un motorino
elettrico. Ma le ripetute sostituzioni del
potenziometro non hanno sortito alcun
effetto, così come le riprogrammazioni
della centralina con versioni aggiornate
del software di gestione. Alla fine, dopo
un’analisi approfondita, si è capito che
il difetto aveva un’origine molto più banale: un semplice contatto imperfetto. Il
più classico degli inconvenienti agli impianti elettrici e, soprattutto, elettronici,
l’incubo dei progettisti, che disegnano
per questo connettori a prova di errori
di montaggio, vibrazioni, umidità, polvere... Ma, evidentemente, per la «Fiesta» queste cautele non sono bastate.
Tra i ben 112 terminali (nella foto della
pagina a sinistra) della centralina del
motore, uno poteva non garantire il
contatto perfetto e faceva scattare l’accensione della spia di malfunzionamento e l’attivazione del programma di
emergenza. Individuata finalmente la
causa del problema, la soluzione è stata facile: una centralina modificata con
nuovi terminali, messa a disposizione
delle officine lo scorso aprile.
R.B.
DIFETTO DEL MESE • Luglio 2003
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