Dott. Angelo Caputo

Transcript

Dott. Angelo Caputo
Editoriale
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Cinema: AVATAR
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Teatro: Juan Mayorga, La tartaruga di Darwin
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Libri: Benito Li Vigni, I sentieri della luna
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La campagna Romana dai Bamboccianti alla Scuola Romana
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A spasso per la Tuscia
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Letteratura: Joseph Roth
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Intervista a Umberto Veronesi
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Nucleare, ne varrà la pena?
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La pres. del cons. del Municipio XII informa
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La storia della Ferrari
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Consiglio Regionale Informa
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www.ilperiodico.it
Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO VIII n° 2 febbraio 2010
Editrice: Service & Business 2001
Direttore responsabile: Sergio Di Mambro
Redazione: Viale degli Eroi di Rodi, 214
Tel. 06.5083731
Grafica: Fabio Zaccaria
Stampa: Ripoli snc
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8
Hanno collaborato:
Irene Giarracca, Cristina Cese, Roberta
de Vito, Rossana Bartolozzi, Valerio Alias
Per la pubblicità su “Eur Torrino News”
telefonare al numero: 06.50797732
oppure al 380.3965716 oppure inviare
una e-mail all’indirizzo:
[email protected]
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La direzione si riserva il diritto
di valutare i testi pervenuti.
Il materiale non verrà restituito.
Finito di stampare nel mese di:
febbraio 2010
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Editoriale:
Cari lettori,
Questo mese apriamo con un quesito, in riferimento alla nostra copertina: perché una Nuova Informazione? Perché abbiamo sentito l’esigenza di
innovare un modo di comunicare che ha necessariamente bisogno di essere ripensato per i tempi
moderni. Un’informazione partecipata, nel senso
più autentico del termine, che consenta uno scambio, un circolo virtuoso tra chi comunica e chi usufruisce di notizie che parlano di noi, della gente,
dei fatti che ci accadono attorno, e del modo in
cui essi cambiano le nostre vite. Il meccanismo
che ci consente di offrirvi tutto questo è un sistema integrato, che va dalla carta stampata, con le
nostre riviste, ai portali web (Romalive.org, Laziolive.it, ecc…), fino alla web TV (Romalive.tv) e
ai social media (Italialivetube.it).
Nello specifico, sul numero di questo mese di Eur
Torrino News troverete cinema, teatro, libri, medicina, arte e viaggi, accanto ai consueti spazi di
approfondimento dedicati all’informazione locale,
con le ultime news dal Municipio XII, e regionale,
con lo spazio La Regione Informa. Riprende questo
mese la rubrica dedicata ad un mito della storia
italiana: la Ferrari, una realtà storica ancor prima
che industriale, sportiva e tecnologica del nostro
paese. Un’ultima segnalazione per quanto riguarda
uno spunto di riflessione circa l’eterno dilemma
nucleare/energie rinnovabili, un tema attualissimo che riguarda il futuro di tutti noi, e in particolar modo delle nuove generazioni.
Buona lettura.
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eur torrino news
] a cura di Sergio Di Mambro [
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Intervista
al Dott. Marco Amati,
DIRETTORE DELL’AGENZIA
ITALIANA INVESTIGAZIONI
Il dottor Amati è da sempre uno sponsor del
nostro giornale Eur Torrino News, è proprio
dai lettori del nostro giornale che sono arrivate delle lettere alla nostra redazione indirizzate alla sua attenzione. Ma prima di parlare di queste, ci spiega nuovamente di cosa si occupa la sua agenzia?
Abbiamo deciso di creare una società investigativa nuova, che prendesse atto dei cambiamenti in corso, non ha più senso di esistere la
figura dell'investigatore che sta dietro una scrivania e poco sul territorio. Noi siamo dei professionisti che si rivolgono a persone normali,
che hanno delle problematiche normali. Un
tempo vi era una certa riluttanza ad affidarsi all'investigatore per risolvere gli eventuali problemi, adesso la situazione sta cambiando e
sono sempre di più le persone che si rivolgono
a noi per i motivi più svariati; genitori preoccupati per la strada intrapresa dai propri figli, mariti sospettosi nei confronti della moglie, aziende che temono uno spionaggio interno alla loro
stessa struttura. Noi ci occupiamo, attraverso
un'indagine accurata, che tiene ben presente
anche l'aspetto psicologico di ogni situazione,
di fornire le eventuali prove, così da fugare ogni
dubbio, o nel caso che tali sospetti vengano
confermati, forniamo gli elementi da portare in
giudizio là dove fosse necessario.
Partiamo dalla lettera inviata alla nostra redazione dalla signora Maddalena e indirizzata al Direttore dell'Agenzia Italiana di Investigazioni. La signora ci racconta come
sia sposata da 10 anni e come il suo matrimonio fino all'anno scorso potesse dirsi sereno e appagante.
Aggiunge di non essere mai stata gelosa,
anche se nell'ultimo anno, appunto, il marito le era sembrato cambiato. Ci descrive come questo abbia cominciato a fare tardi nel
rincasare dal lavoro, cosa che prima non faceva, come abbia cominciato a tenere sempre il suo telefonino sotto controllo e a rispondere, in sua presenza, ad alcune telefonate in maniera molto evasiva. Racconta,
inoltre, come una volta, nel rispondere lei
al cellulare del marito, abbia sentito una voce di donna che diceva “Ciao caro come
stai?”, e come, questa donna, resasi conto
che non era una voce maschile a parlare,
abbia riattaccato immediatamente. Conclude dicendo come, purtroppo, anche l'intesa
sessuale non sia più la stessa, come si siano allontanati.
La signora chiede cosa può fare in questa
situazione, lei non ha la possibilità di seguire il marito.
Tutto quello che mi ha esposto in questo momento evidenzia, ancora una volta, come questi errori grossolani siano soliti compierli gli uomini, le donne sono molto più attente nel tradimento, una volta che decidono di farlo, lo fanno
in modo assolutamente differente.
Ma per tornare alla signora Maddalena, io direi
che aspettare un anno prima di far chiarezza su
una situazione come questa, forse, è anche
troppo, anche se capisco che è normale, come prima cosa, mettersi in discussione, valutare gli eventuali errori commessi è sintomo di
una persona seria; tuttavia la lontananza sia fisica che mentale, come in questo caso, nel 90
% delle situazioni attesta, che a monte, c'è
qualcosa che non va.
Prima di arrivare a estreme conseguenze è
meglio fare uno spaccato nella vita di questa
persona, anche perché, in una percentuale
molto alta di casi, la scoperta di un eventuale
tradimento non sempre porta alla separazione;
inoltre bisogna anche considerare come i mariti, normalmente, difronte alle accuse delle mogli reagiscono accusandole di essere delle visionarie.
Quindi la documentazione da noi proposta, nel
caso di un tradimento, ha una doppia valenza;
da una parte può permettere un' onesta discussione tra i coniugi, che porta in molti casi ad
una riappacificazione, dall'altra, nei casi i cui si
decida per la separazione, può fornire elementi utili in sede di giudizio.
La ringrazio per la spiegazione e quindi cosa possiamo dire a questa signora?
Possiamo dirle di contattarci quando desidera
ai nostri numeri di telefono o di venirci direttamente a trovare, ricordo ancora una volta come
i nostri uffici abbiano un ingresso indipendente,
proprio per tutelare la privacy dei nostri clienti
che, normalmente, quando si rivolgono a noi,
non hanno piacere di incontrare nessuno.
] di Irene Giarracca [
L
e risorse della terra sono esaurite
e l’umanità è costretta a viaggi
spaziali per soddisfare le sue esigenze energetiche. Pandora, un
pianeta a 40 anni luce di distanza, si rivela ricco di giacimenti minerari molto
preziosi. Il giacimento più ricco del pianeta è
però sotto l’insediamento di una tribù di Na’vi, la popolazione autoctona. La tribù dovrà
essere sgomberata con le buone o con le cattive. Il compito è inizialmente affidato ad
un’equipe di biologi che tentano di guadagnarsi la fiducia degli indigeni tramite gli Avatar, dei cloni umani dall’aspetto identico alla
popolazione locale. Jake, un ex marine, rimasto costretto su una sedia a rotelle verrà inserito nell’equipe di ricerca e riuscirà a farsi accettare dalla tribù. Ma la diplomazia non sortisce alcun effetto, i Na’vi non sono disposti a
venire a compromessi, e saranno quindi i militari a prendere in mano la situazione. Pandora ha un ecosistema perfetto, i suoi abitanti lo sanno e vivono in completa armonia
con il pianeta che è in grado di soddisfare le
esigenze di tutti gli esseri viventi che vi abitano, ma l’uomo non riesce a comprendere e
dopo aver esaurito le risorse del suo pianeta
si lancia alla conquista e all’esaurimento delle risorse di Pandora. Ma al di là dei riferimenti ecologisti, la trama è la stessa di film
come Balla coi lupi, l’Ultimo samurai, o Braveheart, in cui primeggiano sentimenti patriottici ed anti-imperialisti. Non stupisce la
trama, ma, probabilmente anche per colpa
di occhiali 3D sempre sporchi, stupisce poco
persino la tecnologia di proiezione tridimensionale e, questo sì, lascia sorpresi visto che
per la realizzazione di questo film Cameron
ha impiegato 15 anni. Certo Pandora è bellissima, e la sua rappresentazione è stata realizzata in modo quasi maniacale, ogni singolo essere vivente è stato curato nel dettaglio
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eur torrino news
dando un effetto di insieme veramente affascinante, ma i Na’vi, nonostante un ruolo di
primo piano, lasciano un po’ a desiderare, in
fondo non hanno niente di più di tanti personaggi dei videogiochi: un aspetto sicuramente simpatico ma alquanto inespressivi. Tuttavia, pur trattandosi di una trama già vista, che
viene definita dallo stesso regista “un’avventura vecchio stile”, Avatar riesce a tenere sulla poltrona per quasi tre ore intrattenendo il
pubblico, che fino all’ultimo minuto è immerso a 360° in questo panorama straordinario.
Produzione: Twentieth Century-Fox Film
Corporation, Lightstorm Entertainment,
Giant Studios Inc.
Distribuzione: 20th Century Fox
Regia: James Cameron
Attori: Sam Worthington, Sigourney Weaver,
Giovanni Ribisi, Michelle Rodriguez, Zoe Saldana.
Durata: 166 Min
Paese: USA 2009
TEATRO:
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] di Irene Giarracca [
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I sentieri
della Luna
un romanzo di
Benito Li Vigni
] di Irene Giarracca [
I sentieri della Luna, è l’ultimo romanzo di
Benito Li Vigni, che attraverso un tuffo nei
suoi ricordi di bambino, racconta la Sicilia del
1943, la Sicilia dello sbarco alleato e della
liberazione dal fascismo. La storia si snoda
nei tre mesi che andarono dal luglio al settembre di quell’anno, dal bombardamento di
Palermo al passaggio delle forze alleate. In
questo breve lasso di tempo si intrecciano le
storie di tanti attori che furono protagonisti
del nostro destino: la mafia, quella siciliana e
quella americana, le relazioni con gli Stati
Uniti, gruppi di sindacalisti, di social-comunisti, uomini, che hanno sognato e lottato per
la costruzione di uno Stato nuovo e che diedero la loro vita per combattere il totalitarismo e l’oppressione. Questo racconto ci pre-
senta un’Italia in rivolta contro i soprusi e la
violenza, che nonostante anni di autoritarismo non perde la speranza e non abbandona valori di giustizia, uguaglianza e riscatto
sociale. Dalla seconda guerra mondiale è
passato ormai più di mezzo secolo, ma è
importante che ciascun cittadino continui a
ricordare, perché certi fenomeni non muoiono mai e perché forse sotto altre spoglie continuano a presentarsi, anche se, come ricorda l’autore, ciascuno di noi deve imparare a
misurarvisi senza mai smettere di sognare.
Benito Li Vigni fu stretto collaboratore di
Enrico Mattei ed alto dirigente dell’Eni, giornalista e studioso di storia politica.
Attualmente è libero docente di geopolitica e
membro della Commissione Nazionale Energia. Ha scritto numerosi saggi dedicando
particolare attenzione ai misteri d’Italia e alla
geopolitica del petrolio.
In occasione della presentazione del suo libro
lo abbiamo intervistato ai nostri microfoni.
Siamo qui per la presentazione del suo
ultimo libro, I sentieri della luna, qual è
la trama?
Il romanzo si apre con una fuga, da Palermo,
sotto il fuoco di uno dei bombardamenti più
cruenti della seconda guerra mondiale. I bombardamenti iniziarono il 9 maggio del 1943,
con 300 bombardieri americani che rasero al
suolo la città provocando migliaia di vittime.
Io e la mia famiglia fuggimmo da questo
inferno dirigendoci verso l’entroterra, in un
paese del latifondo, divenuto famoso in seguito perché vi risiedeva uno dei più potenti
mafiosi dell’epoca: Calogero Vizzini. Questo
spaccato della nostra storia è narrato attraverso gli occhi di questo bambino di dieci
anni, che si trova costretto a misurarsi con il
bene e con il male. Sarà testimone di fatti tristi come la guerra o la mafia, ma altrettanto
di atti di coraggio e speranza. Il libro vuole
essere una metafora di quello che è la vita.
Quali sono stati i rapporti fra l’America e
la mafia?
Gli Stati Uniti avevano rapporti principalmente con la mafia americana, e nello specifico
con Lucky Luciano, oltretutto, il paese in cui
io e la mia famiglia ci eravamo rifugiati era il
paese in cui lui era nato. Quando lo Stato
americano aveva deciso di procedere alla
liberazione dell’Italia, chiese l’appoggio di
Luciano, affinché non fossero ostacolati dalla
popolazione locale dopo e durante lo sbarco
L'ASSOINFANZIA è un'associazione di
gestori di vari asili nido privati situati
a Roma. Il rispetto e la tutela dei bambini che ospitiamo, e il miglioramento
continuo dei nostri programmi è una
prerogativa primaria del nostro lavoro.
Purtroppo, senza i mezzi adeguati e
senza il supporto necessario, questi
propositi rischiano di scontrarsi con
ragioni economiche difficili da superare, che però non possiamo esimerci dall'affrontare. Il nostro obiettivo è dialogare con tutti gli organi istituzionali
per tutelare i nostri interessi e per ottenere strumenti concreti che ci permettano di operare bene a vantaggio
della collettività. Per realizzare questo
importante progetto, è fondamentale
innanzitutto attuare alcune modifiche
essenziali all'anacronistica normativa
vigente in materia di asili nido e scuole dell'infanzia. Noi crediamo forte-
mente che l' unione e la collaborazione
di più strutture operanti nel settore
dell'infanzia ci permetterà di raccogliere e confrontare esperienze e sinergie per crescere e per costruire insieme
le condizioni ottimali per l'educazione
e la cura dei bambini, la più preziosa
risorsa della nostra società. Condividendo risorse per la formazione degli
operatori e del personale, vogliamo offrire servizi più ampi ed efficienti anche alle famiglie, per poter rappresentare dei punti di riferimento saldi sul
territorio, nello spirito del principio di
sussidiarietà e di solidarietà sociale.
Servizi ad hoc sono stati organizzati
per gli associati, ed altre valide iniziative sono in programma. Abbiamo idee
ed energie a volontà da mettere al servizio di un'attività tanto delicata e importante proprio perché riguarda i
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in Sicilia. Lucky Luciano fece da tramite con
la mafia siciliana. Infatti nell’area occidentale
della Sicilia non vi fu alcuna reazione all’occupazione americana, cosa che non accadde
nel catanese. Il loro contributo venne successivamente ripagato, con la legittimazione di
molti capi mafia. Alla fine della guerra, gli
americani avallarono la nomina di molti esponenti di cosa nostra come sindaci.
Legittimazione venuta anche dallo Stato
italiano?
No, legittimazione da parte degli americani,
anche se visto il ruolo di contrapposizione al
comunismo avuto nel dopo guerra, attuato
anche per mezzo di gruppi fascisti, vennero
investiti da altre legittimazioni.
Nel libro si parla anche di contrapposizione al fascismo.
Sì, la contrapposizione è venuta dagli stessi
siciliani successivamente allo sbarco. Si iniziò
a parlare della costruzione di un nuovo Stato,
e presero vita molti gruppi social-comunisti,
che poi si riunirono sotto il nome di Blocco
del Popolo. Il movimento assunse nel giro di
pochi anni moltissimi aderenti. I conservatori
e la mafia fecero una forte contrapposizione
a questi gruppi, arrivando persino a com-
mettere delle stragi come quella di Portella
della Ginestra. Poco prima della tragedia, le
elezioni regionali avevano mostrato un netto
vantaggio del Blocco del Popolo, fu probabilmente questa la causa della strage. Molti contadini che quel giorno, il 1° maggio del 1947,
si erano riuniti per festeggiare la festa dei lavoratori, persero la vita. La Sicilia che fino a
quel momento aveva vissuto sotto forme d’autorità fortemente repressive, inizia a sognare
e a lottare per la libertà e l’indipendenza.
Tra le sue opere
ricordiamo:
• I briganti - 1987
• Le Pietre in
tasca - 1989
• Il vicerè - 1992
• Omicidi
eccellenti - 1995
• Il caso Mattei - 2003
La foto di copertina ritrae proprio lei.
La foto venne scattata da Robert Capa, uno
dei più importanti fotoreporter della seconda
guerra mondiale morto in Indocina negli anni
‘50. Al momento dello scatto si trovava al
seguito delle truppe americane, che passarono per il paese in cui mi trovavo. La foto
venne scattata di fronte alla mia casa, l’ho
ritrovata a distanza di molti anni a Siena, in
una mostra antologica su di lui.
Lei ha voluto realizzare un’edizione scolastica del Libro.
Questo libro ha un valore pedagogico, perché parla dell’amore per la propria terra e per
la giustizia, perché descrive con ammirazione
quegli uomini che costruiscono la storia con
• Le guerre del petrolio - 2004
• Poema civile - 2008
in alto:
La copertina dell’ultimo
libro di Benito Li Vigni:
I sentieri della Luna
valori positivi, ed invita a riflettere anche su
quanti invece sono soliti ricorrere alla violenza e ai soprusi. Molti personaggi sono poeti
e sognatori, ce n’è uno che scolpisce dei volti
in una collina di Tufo, quell’uomo ha scolpito
i volti dei rivoluzionari del periodo dei fasci
socialisti dei lavoratori di fine ‘800. Quest’uomo, che io ho conosciuto personalmente, mi diceva di non smettere mai di lottare
per il bene e l’onestà.
FISIONIR CENTRO ORTOPEDICO FISIOKINESITERAPICO
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Cefalee ricorrenti, mal di schiena,
stanchezza, ronzio alle orecchie,
insonnia... potrebbero essere causate da un problema occlusale.
La filosofia di fondo dello Studio di Odontoiatria
Olistica è la ricerca della diagnosi. Si tratta di un
approccio diagnostico terapeutico innovativo,
basato sull’interpretazione dei segnali del nostro
corpo per individuare la causa dei disturbi più
frequenti. Dalle patologie della bocca ai dolori
posturali, la medicina olistica propone una terapia eziologica risolutiva che non si limita alla cura sintomatica, tipica di quella tradizionale, ma
prende in considerazione l’individuo nella sua interezza, eliminandone la causa e di conseguenza
la sintomatologia. Spesso i disturbi più banali
quali mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari, insonnia, vengono sottovalutati: ci si limita
ad eliminare il sintomo con dei semplici analgesici e non si vanno a rimuovere le cause di tali
disturbi, che nella maggior parte dei casi determinano un’alterazione della corretta postura e
l’insorgenza di dolori ricorrenti. È frequente ad
esempio che le cefalee o dolori cervicali possano
essere una conseguenza di contratture dei muscoli masticatori, a loro volta causate da malocclusioni o parafunzioni dentali quali serramento
o arrotamento dentale.
Il nostro approccio olistico diagnostico consiste
in un approfondimento clinico posturale ed occlusale, supportato da esami radiografici digitali,
e soprattutto da una serie di esami computerizzati, quali la valutazione elettronica dell’occlusione, la stabilometria, la posturometria, e soprattutto l’esame Formetric 4D. Quest’ultimo
consiste in una speciale apparecchiatura adibita
alla misurazione statica e dinamica della colonna, ed elabora tridimensionalmente tutti quei
parametri che ci permettono di rapportare una
alterazione posturale con una problematica occlusale. In questi casi uno strumento terapeutico
molto efficace è il bite: un “apparecchio” sottilissimo che viene realizzato per l’arcata dentale
inferiore che “azzera” l’occlusione errata e ne ricrea un’altra corretta, permettendo così di eliminare tutti i disturbi posturali creati dall’occlusione precedente non corretta, o di compensare frequenti problematiche legate allo stress, come il
bruxismo. Il bite viene realizzato spesso dal Dottor Daniele Puzzilli anche per atleti professionisti, non solo per correggere malocclusioni, ma
anche per ottimizzare performance sportive e per
recuperi di infortuni importanti e ricorrenti.
Per eliminare la causa del problema posturale oltre al bite, può essere consigliato un plantare
propriocettivo, un trattamento osteopatico, un
ciclo di sedute di riprogrammazione posturale,
trattamenti craniosacrali, o molto spesso l’integrazione e la collaborazione di diversi specialisti
può offrire la risoluzione a frequenti disturbi. Solo con questo tipo di approccio olistico si possono fornire terapie mirate ad eliminare i disturbi.
Olistica
Odontoiatria
• Formetric 4D
• Esame elettronico
dellʼocclusione
• Esame posturometrico
Studio di Odontoiatria Olistica
Dott. Daniele Puzzilli
Info line 06.5925129
www.olisticsmile.com
28 – 29 Marzo 2010
Luigi Abate
Lei è stato per tanti anni Direttore regionale dei Vigili del
Fuoco nel Lazio. Come mai questa candidatura? Che cosa ha
determinato il passaggio dall’attività da Lei svolta sin’ora a
quella politica?
Sono stato al servizio del cittadino per 35 anni, occupandomi
della tutela sua e dell’ambiente; ora credo di poter reinvestire il
bagaglio di conoscenze ed esperienze da me acquisito nell’ambito
della politica regionale, continuando, così, a lavorare a servizio
della collettività. L’intenzione sarebbe quella di apportare un contributo alla struttura della protezione civile, con l’idea di darle
un’impostazione mirata non più soltanto al pronto intervento in
caso di pericolo, ma anche alla prevenzione. L’obiettivo è, cioè,
quello di evitare che l’eventuale danno si verifichi, intervenendo
nel campo della sicurezza e mediante un’attività di monitoraggio
costante, volta a rintracciare in tempo utile le situazioni a rischio.
Lei immagina, quindi, una prevenzione ad ampio raggio;
come pensa di poterla attuare?
Anzitutto attraverso una riorganizzazione del volontariato che
possa garantire un servizio attivo 365 giorni l’anno e non soltanto
nel momento del bisogno, e questo deve necessariamente passare
anche attraverso un’attività di formazione volta alla creazione di
figure professionali qualificate capaci di intervenire in più settori,
quello sanitario, quello dell’antincendio, etc. Altro passo sarebbe,
poi, quello di intervenire sotto il profilo legislativo con una precisa
regolamentazione che garantisca la sicurezza negli ambienti
domestici; l’attuale legislazione è molto sensibile alla questione
della sicurezza negli ambienti di lavoro, ma, in realtà, si verificano
più incidenti in casa che non in ufficio; è importante, quindi, lavorare su questo fronte.
Ancora è indispensabile tracciare le linee guida di un programma
di controllo continuativo sul territorio per individuare i potenziali
fattori di rischio così da poter intervenire preventivamente, lavoro
che dovrà essere svolto mediante una collaborazione di più soggetti: Vigili del Fuoco, Croce Rossa, etc. Estremamente importante
è anche agire nel campo dell’educazione del cittadino, offrirgli,
cioè, le conoscenze adeguate sul comportamento da tenere in
caso di pericolo. Non a caso il mio programma prevede anche la
formazione di una figura specializzata, il soccorritore civico, che
non andrebbe a sostituirsi alle istituzioni, ma svolgerebbe un ruolo
di mediazione nel rapporto tra cittadino e istituzioni; ruolo che
potrebbe essere ricoperto da soggetti estremamente eterogenei
sotto il profilo formativo; dotati, cioè, ciascuno di un proprio
bagaglio di competenze da spendere al servizio della società.
Che cosa si potrebbe fare sul piano della sicurezza del territorio?
Anche in questo caso torno a mettere l’accento sull’importanza
della prevenzione; per garantire un buon servizio è necessario
organizzare una struttura che sia in grado di individuare e lavorare
in maniera preventiva sulle situazioni di potenziale pericolo. In
qualità di Direttore regionale dei Vigili del Fuoco mi sono occupato della sistemazione dell’alveo dell’Aniene; grazie a questo
importante intervento, durante il periodo delle alluvioni non si
sono verificati problemi. Questo atteggiamento preventivo deve
essere trasferito anche nell’ambito della protezione civile.
Alla luce della drammatica esperienza del terremoto in
Abruzzo, viene naturale pensare che un possibile lavoro di
prevenzione andrebbe svolto anche nel settore delle costruzioni, soprattutto per garantire la sicurezza degli edifici più
vecchi..
Certamente, anche in quest’ambito è importante svolgere un’attività di controllo, rivolta non solo agli edifici pubblici, ma anche
ELEZIONI
REGIONALI
alle abitazioni private. Devo dire, comunque, che oggi c’è, da
questo punto di vista, una cultura generalizzata che scongiura
errori di tipo costruttivo, solitamente quando si verificano danni o
c’è a monte un progetto precario oppure sono subentrate delle
modifiche che hanno compromesso la stabilità della struttura.
Il suo programma prevede anche la realizzazione di un portale web che fornisca un servizio utile al cittadino, parliamone.
Anche in questo caso si tratta di un’esperienza che ho avuto
modo di maturare durante il mio lavoro presso il corpo dei Vigili
del Fuoco. Un’idea che vorrei trasportare anche nell’ambito della
politica regionale; si tratta di attivare un portale che consenta di
rispondere ad eventuali interrogativi posti dal cittadino in tempo
reale. Ancora si potrebbe attivare uno sportello che si occupi del
disbrigo delle pratiche di più facile risoluzione nell’arco di una
stessa giornata.
Lei ha anche in mente un altro progetto: La Cittadella della
Sicurezza, di che cosa si tratta?
È un’area nella quale creare dei veri e propri percorsi formativi,
con delle simulazioni di possibili situazioni di rischio o pericolo,
così da poter proporre un’adeguata preparazione per affrontare le
più diverse situazioni. È, quindi, un progetto volto alla diffusione
di una cultura che possiamo definire di “auto – protezione”.
Perché si è candidato per la lista della Polverini?
Perché mi sento ideologicamente e culturalmente vicino al suo
pensiero; spero, con le mie competenze, di poter apportare un
contributo.
Perché dovrebbero votare proprio Lei?
Perché ho sempre lavorato con onestà e disponibilità a sevizio del
cittadino, e posso dare ancora molto, impiegando le competenze
da me acquisite in tanti anni di lavoro presso il corpo dei Vigili del
Fuoco per metterle nuovamente a servizio della collettività e della
sua sicurezza. L’auspicio è che si possa arrivare a parlare non più
di protezione civile, ma di “sicurezza civile”.
I PUNTI DEL MIO PROGRAMMA
1) Promuovere una legge regionale mirata al contenimento
degli incidenti ed infortuni domestici
2) Coinvolgimento di tutte le categorie professionali che
operano nel settore della sicurezza
3) Politica della preservazione del territorio
4) Ricorso ad incentivi regionali
5) Sostegno regionale alla riqualificazione degli stabili
6) Riorganizzazione del Volontariato
7) Istituzione dello sportello “Rapido e cortese”
8) Istituzione del “soccorritore civico o “di prossimità”
9) Portale web della “Sicurezza Civile”
10) Promozione ed incentivazione del ricorso alle fonti di
energie ecosostenibili
11) Dipartimento Regionale per la prevenzione e mitigazione dei rischi in caso di incidenti rilevanti
12) Cittadella della Sicurezza Civile
La Campagna Romana dai Bamboccianti alla Scuola Romana
• Roma Complesso del Vittoriano – gennaio - febbraio 2010
Questa spinta a viaggiare
condusse in Italia molti stranieri
che portarono una ventata
di diversità di stili e di linguaggi…
C
irca 140 opere in un percorso espositivo che tratta la pittura e l’acquerello nelle vedute della Campagna Romana così come
l’hanno vista e interpretata grandi artisti dal ‘700 fino ai nostri
giorni. Questa superficie che si estende da Civitavecchia lungo tutta
la zona costiera fino a Terracina e nell’entroterra passando per i
Monti Tiburtini, Lepini e Ausoni, ha affascinato nel tempo grandi
personaggi come Stendhal, che descrive quelle campagne deserte
come “immerse in una solitudine immensa”. Quanti pittori, viaggiatori come Goethe del Grand Tour, l’hanno traversata con la scatola
dei colori e i pennelli sulle spalle, per coglierne le immagini più suggestive, cercando, nella ricerca della antica cultura classica romana,
l’essenza profonda dei paesaggi incantatori.
Molti vincitori del Grand Prix de Rome, come Hubert Robert, nelle
loro lunghe incursioni nel paesaggio che si snodava da Roma fino a
Tivoli, hanno lasciato testimonianze della loro ammirazione in olii e
acquerelli, rovine romantiche e aquedotti antichi.
Questa spinta a viaggiare condusse in Italia molti stranieri che portarono una ventata di diversità di stili e di linguaggi, come i Bamboccianti; alcuni di loro sono presenti nella mostra a richiamare alla
memoria storie e scenette di genere, momenti di vita quotidiana,
costumi della vita contadine dell’epoca.
Nasce da lì a poco il “vedutismo”, fenomeno che fa da tramite tra la pittura romantica e quella ottocentesca, che vuole significare la predisposizione dell’artista ad interpretare, in modo spesso romantico e personale,
il paesaggio, a cui si dà un ruolo primario nel significato filologico.
Con queste premesse si forma il gruppo dei quindici della Campagna
Romana, nato nel 1904, composto da artisti che intendevano ritornare alla pittura “dal vero” come già aveva preconizzato Camille Corot
(1796-1870) in Francia; molti di loro sono qui presenti con olii ma
soprattutto aquerelli di notevole livello, con immagini suggestive e
sommamente poetiche.
La mostra prosegue con nomi prestigiosi di artisti vissuti nel lo scorso secolo, da Ugo Attardi, grande disegnatore e scultore nonché pittore, a Giulio Turcato, Giovanni stradone, tutti personaggi che hanno
dato un volto ad una Roma in parte sparita.
Conclude la mostra una bella raccolta di costumi regionali.
20
eur torrino news
] a cura di Rossana Bartolozzi [
] a cura di Roberta de Vito [
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Riserva.
Dall’A1: Uscen
do al casello di
Orte, ci si dirige verso Viterb
o e da lì si perc
orre il tragitto
indicato.
La riserva naturale
del Lago di Vico
La leggenda narra che il lago di Vico ebbe
origine dalla clava che Ercole conficcò nel terreno per sfidare gli abitanti del luogo, nessuno tra loro fu capace di rimuoverla. Solo
Ercole ci riuscì. Da quel foro sgorgò un
fiume d’acqua che andò a riempire la valle
formando così il lago.
In realtà, il Lago di Vico è il risultato di un’antichissima attività vulcanica, caratterizzata da
fenomeni esplosivi, risalente a 4,5 mln di
anni fa circa, ed ha conservato perfettamente la caratteristica forma che ne testimonia
l’origine.
Per le sue speciali caratteristiche naturali l’area del Lago di Vico è inclusa tra le zone di
maggiore valore naturalistico del Lazio e tra i
biotipi di rilevante interesse in Italia.
La Riserva si estende per 3240 ettari, ad una
quota sul livello del mare compresa tra i 510
m ca del lago e i 950 m ca del Monte Fogliano. Comprende una grande varietà di ecosistemi diversi tra loro condensati in un ambito territoriale ristretto e questa è probabilmente la caratteristica più importante di questo territorio. Tra gli ambienti si annoverano
il canneto e il giuncheto che ospitano interessanti specie di uccelli acquatici e una ricca
fauna ittica, la zona palustre delle Pantanacce, noccioleti, e castagneti, il bosco e la faggeta. Quest’ultima nella zona del Monte
Venere è l’elemento più tipico del lago, dove
si trovano meravigliosi faggi plurisecolari.
Nella Riserva sono stati creati alcuni sentieri
che permettono di conoscere i diversi
22
eur torrino news
ambienti del territorio. Tra questi ce n’è uno
apposito per non vedenti dove sono presenti plastici e tabelle in Braille.
Si parte dalle piccole camminate lungo le rive
del Lago, alle più impegnative lungo il sentiero “Pozzo del Diavolo”, quello che resta dell’antico cratere vulcanico. Per i più impavidi ci
sono i tratturi che tagliano i boschi, da cui è
possibile godere di panorami paradisiaci.
Grafica: Romalive
La
salute passa per il corpo
per
la
ma anche
mente…
Ansia e depressione
Ansia e depressione sono emozioni e stati d’animo
universali che appartengono al quotidiano della vita dell’individuo.
La sintomatologia depressiva, dalle sue tinte più
sfumate e lievi alle sue manifestazioni più eclatanti, è sempre legata alla diminuzione del tono di
fondo dell’umore. È sempre presente il calo del livello energetico. È sempre compromessa l’iniziativa nelle relazioni interpersonali e nella partecipazione alla vita.
La depressione è definita come una perdita di interesse e di piacere che pervade l’individuo in
tutte le sue attività in modo insistente e più o
meno duraturo.
Le variazioni del tono dell’umore possono essere
relative a una causa esterna, depressione reattiva,
oppure no, e quindi risultare incomprensibili, depressione endogena.
Le manifestazioni cliniche più sfumate di una depressione del tono dell’umore sono spesso parte
del corredo caratteriale della personalità.
Nella depressione reattiva il paziente vive il proprio
dolore lottando, piangendo, parlando, sfogandosi,
non smette di sperare che qualcosa intervenga, per
cambiare, per riavere un po’ di pace, per riprendere
e partecipare alla vita senza angosce.
La depressione reattiva è correlabile a eventi di
particolare significato, la perdita di una persona
cara, l’abbandono.
Nella depressione endogena, il paziente non lotta,
non piange, non spera, non pensa ad un futuro migliore. È rivolto al proprio passato di cui nulla può
essere modificato, poiché si è interrotto il filo conduttore che dava senso alla vita.
L’ansia è caratterizzata da alterazioni della regolazione dell’umore del comportamento, delle emozioni sempre associati a manifestazioni neurovegetative.
MANIFESTAZIONI ANSIOSE
Attacchi di panico
Disturbi fobici
Patologie dovute a stress
Disturbi ossessivo-compulsavi
La sindrome ansioso-depressiva è il quadro patologico più diffuso nella società occidentale. Molte persone, per abuso di alcool, droghe, farmaci chimici, e
alimentazione non equilibrata soffrono di sintomi
in qualche modo correlati a questa sindrome.
L’omotossicologia svolge un ruolo importante nella
terapia delle forme ansioso-depressive. I risultati
profondi e duraturi, l’assenza di effetti collaterali
sono stati dimostrati da innumerevoli studi clinici.
L’omotossicologia è l’omeopatia delle basse diluizioni che
agiscono a livello tissutale e che non
prescindono dall’azione chimica delle diverse sostanze. I farmaci omotossicologici, composti da
associazioni di rimedi omeopatici in bassa diluizione, sono l’ideale per agire a livello somatopsichico.
CUPRUM è il farmaco dell’ansia con manifestazioni
neurolologiche spasmodiche;
ARGENTUM è il rimedio più profondo dell’ansia anticipatoria con ripercussioni a livello gastroenterico;
AURUM è il rimedio dell’ansia depressiva scompensata, con riflessi a livello Cardiocircolatorio.
Anche i rimedi vegetali possono essere utili: le
piante della famiglia delle SOLANACEE, delle RANUCOLACEE, delle LOGANIACEE, rispettivamente
per depressioni endogene, esogene, e con componente ormonale.
Ancora rimedi omotossicologici NUX VOMICA IGNATIA GELSENIUM hanno effetto ansiolitico e sedativo.
Sarà il medico, con perizia clinica e coscienza, a
scegliere la terapia adatta ad ogni paziente, considerando le tre dimensioni della natura umana: l’aspetto fisico, psichico e spirituale, per addivenire
ad un quadro veramente solistico.
Infine: la partecipazione del paziente che deve
identificare e cambiare comportamenti e stili di vita è fondamentale.
Dott.ssa
Rossana Lembo
Medicina Estetica
V.le degli Astri, 59 Pal C. Int. 9
Tel. 06 5204699
366 1581284
I CONSIGLI DEL DENTISTA
una delle patologie più frequenti:
LA PARADONTITE O PIORREA
Piorrea (travaso di pus) è un nome desueto al quale oggi si pre-
La terapia iniziale mira a migliorare l’igiene orale del paziente
ferisce il termine paradontite, che sta ad indicare una infiamma-
rimuovendo tartaro e placche batteriche. In un secondo momen-
zione del paradonto, cioè dei tessuti che stanno intorno al dente
to, progredendo le tasche, si procede alla levigatura sottogengi-
e che lo sostengono. La piorrea è una infezione cronica delle
vale delle radici finalizzata alla rimozione del tartaro sottogengi-
strutture paradontali causata da batteri soprattutto anaerobici.
vale. Molto utile può essere il trattamento antibiotico soprattut-
Nel nostro cavo orale vivono circa 500 ceppi di batteri tenuti sotto
to se mirato, rivolto cioè contro i germi specifici determinati con un
controllo dal sistema immunitario. Se l’igiene orale è trascurata i
semplice microbiologico (Padotest). Oggi si utilizza anche il laser
batteri si attivano e formano delle placche appiccicose nelle quali
chirurgico che vaporizza tutti i microrganismi che è in grado di
possono moltiplicarsi indisturbati, la famosa placca batterica o
raggiungere. Ricordiamo tra le tecniche più sofisticate, la rico-
placca dentale.
struzione guidata dell’osso (tecnica chirurguca paradontale).
I batteri provocano gengivite che si manifesta con gengive che
sanguinano quando si spazzolano i denti. Perdurando nel tempo
l’infiammazione può estendersi alle strutture circostanti distruggendo le fibre paradontali e l’osso alveolare che sorregge i denti:
ecco comparire la piorrea.
In questo stadio si formano dei solchi o tasche paradontali, delle
fessure dapprima gengivali e poi ossee (perdita di sostanza
ossea) che minano la stabilità del dente portando alla sua perdita. Sintomi significativi di questa patologia sono: l’alitosi, la
tumefazione, l’arrossamento e il sanguinamento delle gengive. Negli stadi conclamati si ha abbondante fuoriuscita di pus.
Ricordiamo che tra le cause principali, oltre alla cattiva igiene
orale (ristagno di residui alimentari fra i denti e tartaro), vi sono
anche la presenza di otturazioni e protesi inadeguate, denti
non perfettamente allineati, quindi malocclusioni e mancanza di
elementi dentali, ma soprattutto gengiviti croniche mal curate.
Tra i fattori di rischio ricordiamo il fumo (la piorrea nei fumatori
avanza più rapidamente con un decorso più aggressivo), lo stress
che indebolisce le difese immunitarie, la gravidanza ed alcune
patologie come il diabete, l’AIDS, alcune malattie su base immunitaria. Ricordiamo altresì una causa genetica, la patologia ha
una certa familiarità. Per la diagnosi si utilizzano radiografie e
sonde paradontali graduate per verificare la profondità delle
tasche paradontali in ogni dente.
Tasche paradontali di profondità superiore ai 4 mm. segnalano
Test di Autovalutazione:
Rispondi alle seguenti domande per
scoprire se hai sintomi della malattia
paradontale:
Hai mai dolore nella tua bocca?
I Le tue gengive sanguinano quando spazzoli i denti o
quando mangi alimenti duri?
I Hai notato degli spazi svilupparsi tra i tuoi denti?
I Senti mai le tue gengive gonfie e tese?
I Hai notato che le tue gengive stanno abbassandosi e
che i tuoi denti appaiono più lunghi di prima?
I Hai un alito cattivo persistente?
I Hai notato del pus tra i tuoi denti e le gengive?
I Hai notato cambiamenti nella sensibilità de i tuoi denti?
I Sviluppi mai ferite in bocca?
I Ti sembrano instabili i tuoi denti quando mastichi?
I Hai notato spostamenti dei tuoi denti, migrazioni?
I
Se hai qualcuno di questi sintomi,
indaga più a fondo e consulta il tuo dentista.
spesso una piorrea già avanzata. La terapia prevede diversi stadi.
Dott. Angelo Caputo medico chirurgo - odontoiatra
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] a cura di Roberta de Vito [
La leggenda del santo bevitore
Nelle librerie è riapparso per l’editore Baldini
e Castoldi Dalai, dopo qualche tempo, un
vecchio titolo del 1939 tradotto in tutto il
mondo e noto anche per il film che ne trasse
nel 1988 Ermanno Olmi che gli valse diversi
premi tra cui il Leone d’Oro a Venezia.
La leggenda del santo bevitore è un racconto autobiografico postumo molto poetico,
strutturato come un racconto di fiabe, di
Joseph Roth che ripercorre tre settimane
della vita di Andreas Kartak.
L’uomo, ex minatore originario dell’Impero
Asburgico orientale, dopo aver ucciso il marito della sua amante fugge a Parigi dove,
alcolizzato, vive alla meglio sotto i ponti della
Senna. Una sera di primavera del 1934 sul
suo cammino incontra un uomo misterioso
che gli affida 200 franchi con la promessa di
restituirli la domenica seguente nella chiesa
di Santa Maria presso la Cappella di Santa
Teresa.
Il racconto, che ha tutte le caratteristiche
della fiaba, prende il via in un serie di rocamboleschi incontri che porteranno alla rinascita, anche in senso lato, del povero Andreas,
non prima di avere attraversato il “bosco”.
Infatti, nonostante i buoni propositi per l’antieroe Kartak non sarà cosa da poco restituire il denaro che, anzi, sarà l’occasione per
continuare a bere.
Molte volte, grazie alla sorte, Andreas avrà a
disposizione il denaro per saldare il debito,
azione che egli stesso considera come riscatto della sua dignità. Ma altrettante volte non
saprà resistere alle tentazioni: amori, vizi,
vecchie amicizie, lo porteranno a ricadere
ancora nel circolo vizioso dell’alcol.
Nelle settimane successive Andreas incontre-
rà nuovamente Caroline, la donna per cui era
stato in prigione, troverà un vecchio compagno di scuola divenuto un pugile famoso e
avrà anche il tempo per un’avventura amorosa con Gabby, una ballerina di varietà, e
sosterà amabilmente con un vecchio compagno di miniera nei bar.
Poi la prova finale, il riscatto. Il rimorso dei
200 franchi è pungente nella mattina della
terza domenica, Andreas si avvia infine a
pagare il suo debito.
Come di consueto si trova, in un bistrot vicino alla Chiesa, e ubriaco viene colto da un
malore. Poco prima di morire vede entrare
nel locale una bambina di nome Teresa e
pensa si tratti di Santa Teresa venuta a cercarlo e perdonarlo. Con l’illusione di essere
stato redento, Andreas muore ai piedi della
Santa, felice.
COME PREVENIRE
I TUMORI
DELLA BOCCA
Abbiamo raccolto il contributo del massimo esperto di oncologia in Italia,
Umberto Veronesi, in merito ad abitudini alimentari e comportamenti
corretti, al ruolo del dentista e, perché no, del sorriso nella prevenzione
Professore, lei da sempre si batte per la pre-
infine sottoporsi con regolarità ai principali
venzione innanzitutto, quali sono i suoi consigli
controlli di prevenzione, quelli indicati per
ai nostri lettori per una miglior prevenzione di
ambo i sessi e quelli specifici per la donna e
tumori in generale e di quelli della bocca in
per l’uomo.
particolare?
Per quanto riguarda i tumori della bocca, que-
Dei pochi e semplici capisaldi della prevenzio-
sti nell’80-90% dei casi sono provocati dal fumo,
ne individuale, il primo è l’educazione a non
non fa differenza se di sigaretta, sigaro o pipa.
fumare: non iniziare e smettere subito, a qual-
Anche l’eccessivo consumo di bevande alcoli-
siasi età. Il secondo caposaldo è il controllo
che è un fattore di rischio. Il vizio del fumo
del peso corporeo: l’obesità è, nei cosiddetti
associato a quello dell’alcol poi aumenta
paesi sviluppati, la causa principale di morbili-
esponenzialmente il rischio di ammalarsi.
tà e mortalità e costituisce, sia per le malattie
Quindi occorre prima di tutto evitare queste
tumorali sia per quelle cardiovascolari, il mag-
abitudini pericolose. In alcuni casi il tumore
gior fattore di rischio dopo il fumo.
può insorgere su una lesione già presente nella
Il terzo caposaldo è dunque la cura dell’ali-
bocca da molti anni. Per questo l’arma più
mentazione, che deve essere prima di tutto
efficace rimane quella della diagnosi preco-
frugale; la moderazione è la regola d’oro per
ce, per la quale è sufficiente una semplice visi-
tutti i tipi di alimenti, salvo che per frutta e ver-
ta periodica presso uno specialista.
dura che devono essere abbondanti e consumati regolarmente. Il quarto caposaldo è
Secondo Lei, quale ruolo potrà avere il denti-
ascoltare e controllare il proprio corpo, cioè
sta nella salute pubblica, soprattutto in azioni
fare attenzione e non sottovalutare i cambia-
di prevenzione delle malattie neoplastiche in
menti o le alterazioni del nostro organismo e
genere, al fine di indirizzare per tempo il
parlarne subito con il proprio Medico. Occorre
paziente allo specialista?
intervista tratta dal n° 02_2008 di
Sorridiamo, il primo periodico dedicato al
sorriso e alla salute orale.
L’odontoiatra può, senza dubbio, svolgere un
per la partecipazione consapevole ai pro-
ruolo di prima linea nella prevenzione e nella
grammi di trattamento. Tuttavia la scienza ci
diagnosi precoce delle neoplasie del cavo
dice che la malattia ha origine da un malfun-
orale. Per questo è importante che riceva una
zionamento o un “inceppamento” (di un orga-
formazione specifica che gli consenta di rico-
no, di una proteina, di un gene) o da un trau-
noscere le lesioni pre-neoplastiche e neoplastiche.
ma. Se dunque l’atteggiamento individuale
Il Dentista poi può anche svolgere l’importantis-
non influisce sulla prognosi finale, tuttavia cer-
simo ruolo di convincere il paziente a smettere
tamente può influire sulla fasi del decorso della
di fumare: non dimentichiamo che di tutti i
malattia.
cosiddetti “fattori ambientali” responsabili del-
La malattia può essere dominata con le tera-
l’insorgenza dei tumori, il fumo è il fattore
pie, ma un atteggiamento psicologico positivo
numero 1.
del malato è l’unico rimedio contro l’ansia e la
Più di un quarto di tutte le forme di cancro nel
sofferenza e spesso migliora anche la risposta
mondo occidentale è causato sicuramente
dell’organismo ai farmaci.
dal fumo. Il fumatore quindi ha bisogno di esse-
L’esperienza clinica ci insegna che un pazien-
re dissuaso dalla sua cattiva abitudine ma
te aiutato da un atteggiamento ottimistico
prima ancora ha bisogno di essere informato
guarisce di più anche perché segue meglio le
da fonti autorevoli sui rischi che corre. In que-
cure, s’impegna a osservare meglio le indica-
st’opera di informazione il dentista ha dunque
zioni del medico, s’impegna a voler guarire.
un ruolo primario, anche perché non c’è prevenzione senza informazione.
Non è dunque scontato, o banale, nella
nostra società di “cibo veloce” e di “vita velo-
Quanto il sorriso, il buon umore, l’ottimismo
ce” imparare a dare valore alle piccole cose
possono influire nella riduzione della comparsa
e partire da lì per grandi e significativi cambia-
di malattie tumorali e quanto l’atteggiamento
menti nella nostra salute e soprattutto nel
mentale positivo è di supporto durante le tera-
nostro benessere: spegnere una sigaretta,
pie di coloro che si sono ammalati?
mangiare una mela, salire le scale invece di
Un atteggiamento positivo del paziente è sicu-
usare l’ascensore, arrabbiarci un po’ di meno,
ramente importante per l’adesione alle cure e
apprezzare la forza di un sorriso
UMBERTO VERONESI è uno dei maggiori esperti di oncologia del mondo.
Pioniere della lotta contro i tumori, ha fondato a Milano e dirige l’Istituto Europeo
di Oncologia. È stato il primo Italiano presidente dell’Unione Internazionale contro
il Cancro e il fondatore della la Scuola Europea di Oncologia.
A lui si deve l’invenzione della chirurgia conservativa per i tumori del seno.
Nucleare, ne varrà veramente la pena?
] di Irene Giarracca [
Il reperimento delle risorse energetiche è una
problematica sempre attuale. Il governo di
centro-destra sta mettendo in atto un programma volto alla costruzione ed attivazione
di 6 o più centrali nucleari, che dovrebbero
essere pronte entro i prossimi 10 anni. Come
noto la regione Basilicata, Campania, e la Puglia, si sono opposte all’installazione delle
centrali nelle loro aree di competenza. Il programma di governo è rivolto all’apertura di
due siti nucleari anche nella nostra regione,
uno si troverà a Montalto di Castro, dove verranno attivati 2 reattori, mentre l’altro, dotato di 1 reattore, potrebbe essere installato a
Borgo Sabotino, dove, dicono i tecnici, sono
presenti sufficienti risorse idriche. Siamo in
campagna elettorale e le due candidate alla
presidenza della Regione sono state interpellate in proposito: entrambe hanno espresso
un chiaro parere di contrarietà circa la realizzazione di questo tipo di centrali.
Di fronte a questo quadro e alla chiara volontà espressa dal governo di attuare al più
presto il progetto nucleare, sorgono alcuni
dubbi, sia in merito alla sua economicità, sia
in merito al rispetto dei princìpi costituzionali. Infatti in conformità a quanto stabilito dall’art.117 Cost. la potestà legislativa circa la
produzione, trasporto e distribuzione dell’e-
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eur torrino news
nergia è di competenza concorrente tra Stato
e Regioni. Nello specifico, alla Regione è conferita la potestà legislativa riguardo la produzione del testo normativo, ma rimane di
esclusiva pertinenza statale la definizione dei
princìpi fondamentali sui quali definirlo. Inoltre, conformemente a quanto sancito dall’articolo 120 della Costituzione lo Stato ha la
facoltà di sostituirsi ai poteri regionali, in riferimento ai princìpi enunciati negli articoli 117
e 118, in nome “della salvaguardia dell’unità
giuridica ed economica, e della salvaguardia
dei diritti civili e sociali dei cittadini, nel rispetto dei princìpi di leale collaborazione e
sussidiarietà”.
Viene quindi spontaneo domandarsi se per
leale collaborazione si intenda anche un intervento di netto contrasto a quanto decretato dell’Organo esecutivo delle regioni. Ci si
chiede inoltre, in che modo intervenire contrariamente a quanto definito dalle istituzioni
regionali, rispetti i princìpi federalisti promossi dal governo. Come specificato precedentemente, allo Stato spetta il compito di
tutelare la salvaguardia dei diritti civili e sociali, dovere realizzato anche attraverso la
promozione dello sviluppo economico. Ma in
quale misura l’utilizzo del nucleare può favorire lo sviluppo economico dei cittadini, visto
che saranno loro a supportare gli elevatissimi
costi di costruzione, gestione, smaltimento
scorie, ammortamento ed usura? È inoltre evidente che l’energia prodotta da 6 centrali non
potrà soddisfare il fabbisogno energetico nazionale, pertanto l’intervento del governo
non darebbe una risposta esaustiva alla problematica energetica. Tuttavia nonostante le
molteplici incertezze dovremo attendere la risposta della Corte costituzionale che in questi
giorni è stata interpellata in merito al contraddittorio sorto tra Stato e Regioni.
ELEZIONI
REGIONALI
Gentili Elettrici, Gentili Elettori
La mia candidatura, che sottopongo alla Vostra attenzione, parte da lontano e nasce da
un legame con il territorio e le persone che vi
abitano. Vivo nel quartiere “Colle di Mezzo”
XII Municipio da quaranta anni. Sono sposato e padre di quattro figli.
Ho lavorato per 35 anni nel Gruppo ENI e ciò
nonostante ho sempre cercato di mantenere
un patto con la presenza nel territorio. Ho
conosciuto i problemi che le persone vivono,
garantendo tutto il mio impegno. Sono
entrato in tante case. Ho conosciuto tante
storie. Ho collaborato con tante donne e
uomini che mi hanno dato fiducia.
Eletto a pieni voti nel 1990 Consigliere Circoscrizionale al Municipio XII nella lista del
PSI, ritenevo di poter dare corso agli impegni
assunti con gli Elettori. In data 07 aprile del
1992, presi carta e penna scrivendo una lettera di dimissioni irrevocabili con cui rimettevo il mandato ricevuto. Le dimissioni si danno
e non si annunciano.
La decisione maturata, scaturiva dal non ruolo delle Circoscrizioni appannato dal mancato
decentramento che ne impediva la possibilità di esercitare un minimo di potere reale e di
intervento.
28 – 29 Marzo 2010
La suddetta motivazione la rendevo pubblica
con una Lettera Aperta ai Cittadini ai quali
comunicavo che “le mie dimissioni” non avevano un significato di rinuncia ma un ritorno
nei ranghi dell’impegno civico.
Infatti, l’esperienza maturata mi ha consentito di affrontare e risolvere molte questioni
del mio quartiere e di quelli limitrofi. Qualche
esempio: accesi i riflettori sui padiglioni ex
scuola media in cemento-amianto, già, nel
1987 con denunce allea Procura della Repubblica, accompagnate dalla raccolta di firme degli abitanti. La rimozione degli stessi,
verso cui non mi sono mai arreso è avvenuta
soltanto nel 2009, grazie al fatto d’aver indetto la elezione democratica del Comitato
di Quartiere la cui azione, finalizzata allo
smantellamento degli stessi, è stata determinante. L’area, finalmente libera sarà destinata a Parco Pubblico.
Per il caso di Vigna Murata raccolsi 2000 firme, presentando un esposto-denuncia al procuratore della Repubblica della Corte dei
Conti – P. Maddalena – contro il Comune,
allo scopo di accertare eventuali risvolti di
carattere penale esistenti sulla vicenda per il
mancato ampliamento della via medesima a
causa di una costruzione definita “monumento dell’abusivismo” (Il Messaggero 11.07.87 e
Paese Sera 26.9.87). Nell’anno 1989 ho promosso una sottoscrizione con circa 1500 firme dalle famiglie di Via Colle di Mezzo, Luca
Gaurico, dei Corazzieri, Armellini, F.lli Laurana, contro l’oscuramento esistente, indirizzata all’Assessore dell’epoca Alberto Quadrana. Quest’ultimo, messo alle strette, intervenne tramite ACEA per la immediata realizzazione degli impianti dei punti luce.
Ho seguito da vicino molte vicende nel quadrante dell’EUR, dal Velodromo alle Torri delle
Finanze e alla salvaguardia delle aree verdi,
per scongiurare la realizzazione di 20 punti di
ristoro lungo il laghetto, avvalendomi della
collaborazione che ho con la Stampa.
In data 06 gennaio 2010 ho segnalato su “Il
Messaggero” la mancanza di illuminazione in
Viale dell’Esercito (Cecchignola) avvolto dalle
tenebre. In data 12 gennaio, come per magìa,
nel Viale ricomparve la luce.
Tralascio altri particolari più o meno rilevanti.
Ecco: mi candido alle Elezioni Regionali del
28-29 Marzo nella lista del PSI per Emma
BONINO senza rinunciare alle mie idee e
poter continuare un nuovo e rinnovato
viaggio con il Vostro aiuto e sostegno.
Ernesto CALLUORI
eur torrino news
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La presidenza del Consiglio del
Municipio roma XII eur informa
] a cura della Redazione [
Sicurezza, Cacciotti – Carpignoli:
Mantenuto impegno
con i cittadini.
“Con l’istituzione nel Municipio XII del “Vigile di
prossimità” l’attuale Amministrazione Municipale mantiene un impegno preciso assunto in campagna elettorale e che costituisce una battaglia
storica del centro destra sin da quando era all’opposizione”.
Lo dichiarano in una nota gli esponenti del PDL,
Marco Cacciotti e Cristiano Carpignoli, rispettivamente Presidente del Consiglio e Presidente della
Commissione Sicurezza del Municipio Roma XII EUR.
“Questo progetto, a cui il Governo Municipale ha
lavorato sin dall’insediamento, mira ad avvicinare
l’Istituzione al cittadino creando così un importante punto di riferimento per i residenti dei quartieri interessati e che prende avvio a Trigoria e a Vitinia, due aree periferiche del Municipio che hanno
fortemente bisogno di controlli sul territorio”
“Inoltre per quanto riguardo il quartiere di Trigoria
l’attivazione di questo servizio costituisce un primo
passo nella direzione di realizzare un presidio vero
e proprio con personale delle forze dell’ordine”.
“Avevamo – concludono Cacciotti e Carpignoli preso nei confronti di questi quartieri un impegno
in occasione di apposite sedute del Consiglio Municipale tenutesi proprio a Trigoria e a Vitinia e oggi finalmente possiamo orgogliosamente rivendicare il raggiungimento di un obiettivo importante
con la determinazione necessaria a proseguire nella direzione di valorizzare questo servizio estendendolo anche ad altri quartieri del Municipio”. Roma, 21/01/2010
Torri Eur, Cacciotti – Carpignoli – Pucci (Pdl): al via cabina di
regia su quartiere Eur
Il Consiglio del Municipio XII EUR ha espresso il
parere in merito alla proposta di deliberazione133
relativa alla demolizione e ricostruzione delle Torri
ex Ministero delle Finanze.
“Con viva soddisfazione annunciamo il recepimento, da parte dell’Assessore Comunale competente Alfredo Antoniozzi, che ha partecipato alla
seduta del Consiglio Municipale, delle osservazioni che insieme al Presidente Calzetta abbiamo
avanzato su questo intervento urbanistico. Lo dichiarano in una nota i Rappresentanti del PDL del
Municipio XII, Marco CACCIOTTI, Presidente del
Consiglio Municipale e i Consiglieri Cristiano CARPIGNOLI e Carlo PUCCI.
“In particolare è estremamente importante l’accoglimento della proposta, a cui la Giunta Calzetta e
la sua maggioranza sta lavorando da tempo e che
oggi inizia a prendere corpo, di istituire una cabina
di regia sull’EUR, un organo che avrà il compito di
coordinare i vari programmi urbanistici previsti nel
quadrante e individuare le opere pubbliche e di mobilità necessarie e prioritarie”.
“Inoltre è stata accolta una ulteriore importante richiesta che riguarda l’impiego degli oneri derivan-
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eur torrino news
ti dal progetto delle Torri, circa 33 milioni di euro,
che saranno utilizzati esclusivamente nel quadrante Eur con priorità per l’interramento della Cristoforo Colombo in corrispondenza di Viale Europa”.
“A questo tema – concludono CACCIOTTI, CARPIGNOLI, PUCCI va aggiunta la necessità di agire al
più presto e con la massima determinazione per
avviare da subito una riqualificazione del quartiere
EUR partendo dallo spostamento del Mercato di
Viale America, fonte da anni di enorme degrado, e
dalla riorganizzazione di altri mercati presenti al fine di migliorare il decoro del quartiere. Su questo
siamo certi non mancherà l’impegno del Presidente
Calzetta e la collaborazione degli Assessorati Comunali competenti”.
Roma, 26/01/2010
Agro Romano, Cacciotti – Carpignoli (Pdl): grave colpo per
sviluppo e edilizia sociale
“Il vincolo posto sull’agro romano colpirà principalmente i piccoli costruttori e i piani urbanistici
destinati all’edilizia sociale. Per questo non possiamo che esprimere un giudizio negativo nella
speranza che questo provvedimento del Ministero
dei Beni Culturali non sia il riflesso di contrasti politici interni alla maggioranza”. Lo dichiarano in
una nota Marco Cacciotti e Cristiano Carpignoli, rispettivamente Presidente del Consiglio del Municipio XII e Consigliere PDL.
“L’attuale Amministrazione Comunale guidata da
Gianni Alemanno sta lavorando affinché in alcune aree dell’Agro vengano attivati progetti per
far fronte al problema dell’emergenza abitativa e
per riqualificare zone prive di servizi pubblici.
Questo vincolo non colpirà le grandi speculazioni
edilizie, ma soltanto quei cittadini che da anni
attendono risposte sul fronte dell’edilizia popolare e quelle piccole realtà imprenditoriali che da
sempre costituiscono la colonna portante dell’economia cittadina”.
“Infine vogliamo ricordare l’impegno del Consiglio
del Municipio XII, il cui territorio è interessato dal
provvedimento del vincolo, che ha approvato a larga maggioranza un Ordine del Giorno con cui si
chiede che il vincolo sia limitato ad aree non interessate da programmi di riqualificazione urbanistica o di edilizia sociale”.
Nuove scuole nel quartiere Mezzocammino
Il Consiglio del Municipio XII ha approvato con Risoluzioni n. 3/2010 e 5/2010 i provvedimenti necessari per l’apertura delle nuove scuole nel quartiere Mezzocammino. Si tratta in particolare di due
asili nido, due scuole dell’infanzia comunale, una
scuola elementare e una media.
Grazie all’impegno del Consorzio, che sta realizzando le opere di urbanizzazione, il nuovo quartiere di Mezzocammino vedrà a breve l’apertura di importanti plessi scolastici destinati all’infanzia e all’istruzione elementare e media.
Contrariamente a quanto avveniva nel passato dichiara Marco Cacciotti - Presidente del Consiglio
del Municipio Roma XII EUR - oggi assistiamo ad
una evidente inversione di tendenza. Infatti in
questo nuovo quartiere della città i servizi pubblici stanno nascendo parallelamente all’insediamento dei nuovi abitanti.
Il Municipio, nell’ambito delle proprie competenze,
è fortemente impegnato per assicurare l’apertura di
questi plessi per l’A.S. 2010-2011.
Al via importanti interventi per
la sicurezza stradale
In questi mesi verranno realizzati alcuni interventi per il miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale. Si tratta dichiara Marco Cacciotti Presidente del Consiglio del Municipio Roma XII
EUR – di opere pubbliche particolarmente richieste
dalla cittadinanza che il Municipio ha accolto e finanziato e che mirano ad assicurare migliori condizioni di sicurezza stradale.
In particolare verranno riassaltate alcune sedi stradali, particolarmente ammalorate nel quartiere di
Mostacciano (Via Umile - Via Vivanti - Via Mendozza - Via Soncelli) e nel quartiere di Spinaceto (Viale Eroi di Rodi e Viale Eroi di Cefalonia e relativi
marciapiedi)
Inoltre in Viale Eroi di Rodi,Viale Eroi di Cefalonia e
Via Don Pasquino Borghi verranno installati semafori a chiamata pedonale per garantire l’attraversamento in sicurezza.
Altri interventi sono previsti e programmati sulle
strade municipali di maggior scorrimento.
Spettacoli all’auditorium Santa
Chiara
La manifestazione di “Musica, teatro & danza”
del Municipio Roma XII Eur è giunta alla 10^ edizione. Per festeggiare il decennale di una rassegna
tanto gradita e attesa, è stato incrementato il numero degli appuntamenti, aggiungendo la domenica pomeriggio, per consentirne e facilitarne la fruizione ad una ulteriore fetta di cittadini e per garantire a tutti una maggiore varietà di spettacoli e
stabilire con maggiore frequenza un rapporto diretto con un pubblico che si è sempre dimostrato
motivato e partecipe.
L’evento ha inizio il 5 febbraio e continuerà fino al
14 maggio 2010 e si terrà come sempre presso l’Auditorium Santa Chiara in Via Caterina Troiani 90.
Gli spettacoli del venerdì inizieranno alle 21,30 e
quelli della domenica alle 17,30. Tutte le informazioni e il programma sono disponibili sul sito
del Municipio XII – www.municipio12.it
• Marco Cacciotti
Presidente del Consiglio del
Municipio Roma XII EUR
[email protected]
] a cura di Valerio Alias [
Una fantastica coppia: Enzo Ferrari e Gilles Villeneuve
regalano emozioni ai fan della rossa
alte ma si conclude tutto in tragedia con la morte del pilota di
punta, il grande Villeneuve, e il durissimo incidente che
costringe il secondo pilota Didier Pironi, ad abbandonare il
mondo della Formula 1. Con il ritiro del suo ultimo campione
del mondo, Jody Scheckter, Ferrari non ha piloti di punta da
far salire sulle proprie vetture e passeranno anni prima che ne
trovino uno. In questo ventennio gli unici anni degni di nota
sono il 1982 e il 1983 quando la scuderia conquista il titolo
costruttori.
Enzo Ferrari non riuscirà più a vedere la sua squadra campione del mondo; muore infatti nel 1988 all’età di 90 anni. La
scuderia continua comunque nell’intento anche grazie a due
grandi nomi, Alain Prost e Nigel Mansell.
Gli anni ‘80
In questi anni la Renault inaugura l’era del
turbo e la Ferrari li segue. Il 12 cilindri aspirato
ha raggiunto la fine del suo ciclo di sviluppo e
viene rimpiazzato dal nuovo 1500 V6 turbo.
Come sempre il motore diventa il punto forte
della vettura a scapito del telaio e dell’aerodinamica sviluppati ancora in maniera antiquata. La brillante guida di Gilles Villeneuve porta
ancora molte vittorie alla Ferrari nel 1981 ma
è evidente che il telaio deve essere completamente ridisegnato per poter competere per il
titolo del mondo. A metà stagione entra nel
team Harvey Postlewaite il cui scopo è quello
di costruire un telaio innovativo per la stagione successiva. Postlewaite vorrebbe costruire
un telaio di fibra di carbonio ma è costretto a
ripiegare su altri materiali a causa dell’inesperienza della Ferrari nella lavorazione di queste
nuove leghe. Anche se con un telaio non del
tutto decente, le aspettative per il 1982 sono
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eur torrino news
Gilles Villeneuve
Gilles Villeneuve nasce in Quebec il 18 gennaio 1950. Cresce tra
gare di Formula Atlantic e di motoslitta. Lui stesso accredita
parte del suo successo a queste gare: “Ogni inverno potevi contare tranquillamente su tre o quattro ribaltamenti - e sto parlando di correre sul ghiaccio a circa 160 kmh. Le gare su queste slitte volanti mi hanno dato una grandissima esperienza nel controllo della vettura. E la visibilità era terribile! A meno che tu non
fossi primo, non riuscivi a vedere nulla a causa di tutta la neve
che sollevava chi ti precedeva. È stata un’ottima esperienza per
velocizzare i miei tempi di reazione; inoltre nelle gare sotto la
pioggia riesco a guidare in maniera abbastanza tranquilla”. Nel
1976 domina il campionato di Formula Atlantic con un team
canadese così povero che è costretto a seguire la gara di
Mosport da semplice spettatore. Ma le sue impressionanti prestazioni gli forniscono una certa fama ed un posto alla McLaren.
La sua prima gara in Formula 1 (che coincide con il debutto del
motore Renault turbo) è a Silverstone nel 1977 come compagno
di James Hunt e Jochen Mass. La sua prestazione in prova è
impressionante e si qualifica decimo con una vettura vecchia di
due anni. La cosa non sfuggì ad Enzo Ferrari che, dopo l’abbandono di Lauda, lo chiama per correre le ultime due gare della stagione.
Enzo Ferrari disse che quando incontrò per la prima volta il piccolo canadese, questi gli ricordò immediatamente il grande
Nuvolari. L’ovvio interesse di Ferrari per Villeneuve fa sì che Gilles inizi la sua corta ma mirabolante carriera in Ferrari. Nella gara
di Mosport deve lasciare la corsa a causa di una perdita di olio.
La gara successiva, al Fuji, lo vede nuovamente fuori, ma questa
volta in modo più drammatico, a causa dell’investimento di alcuni spettatori.
Nonostante questi insuccessi, dichiara che “Se qualcuno mi
dicesse che ho tre desideri, il primo sarebbe quello di poter correre, il secondo di essere in Formula 1 ed il terzo di guidare per
la Ferrari....” La prima delle sei vittorie di Villeneuve arriva l’anno successivo, ed in modo molto combattuto, in Canada. A proposito di vittorie, tutti dicono che ha vinto solo sei Gran Premi.
Occorre però ricordare che 1979 arriva secondo nel Campionato
del Mondo dietro al suo compagno di squadra Jody Scheckter,
per il quale oggi c’è meno considerazione di quanta se ne abbia
per Gilles. Aiutò Jody a conquistare il titolo con la promessa che
l’anno successivo sarebbe stato lui a vincere. La qualità delle
macchine guidate da Villeneuve, però, è sempre stata scadente.
Il suo modo di guidare non teneva in nessun conto la conservazione della vettura, altro particolare che ha contribuito alla scarsità di vittorie. Era difficile vedere una gara nella quale non faceva letteralmente decollare la sua Ferrari. Ma la gara che porta
Gilles nella leggenda, è il Gran Premio di Francia del 1979 a
Digione, la Renault e Jean-Pierre Jabouille segnano la prima vittoria con una moderna macchina turbo. A Rene Arnoux basta
non fare errori per poter arrivare al secondo posto e fare una
doppietta Renault. Ma Villeneuve si fa valere ingaggiando un
duello a colpi di pneumatici, derappate e sgommate con Arnoux
che non è facile da dimenticare. La folle insistenza di Villeneuve,
che la sua meno potente Ferrari vuole a tutti i costi battere la più
veloce Renault di Arnoux, viene ricompensata e finisce la gara
davanti al francese. Si può sicuramente dire che questa fu la battaglia per la seconda posizione più eccitante nella storia della
Formula 1. Come certi altri grandi piloti, e citiamo solo due dei
più grandi, Clark e Senna, Villeneuve aveva due personalità completamente opposte. Lauda scrisse di lui “È stato il più pazzo diavolo che io abbia mai incontrato in Formula 1... la cosa strana è
che, sceso dalla vettura, aveva un carattere amabile e sensibile;
ma quando si infilava il casco diventava tutt’altra persona.”. È
stato un temerario di enormi proporzioni. Tuttavia sulla pista era
scrupolosamente corretto e non faceva mai nulla per mettere in
pericolo la sicurezza di qualcun altro. Questa combinazione di
caratteristiche lo fanno diventare estremamente popolare e benvoluto non solo dai fans ma anche dai suoi avversari. Rimane
tuttora uno dei piloti più amati in Canada, in Italia e nel resto del
mondo della Formula 1. La rottura dell’amicizia con il suo migliore amico può aver contribuito alla sua tragica e prematura scomparsa. Nel giro finale del Gran Premio di Imola del 1982, che
domina fin dal principio, rallenta sapendo di avere ormai la gara
in pugno. Ma viene inaspettatamente sorpassato a tradimento
dal suo compagno di squadra Pironi il quale gli ruba letteralmente la vittoria. Villeneuve è furioso nonostante il suo carattere pacato. Con la ferita che brucia ancora si presenta, due settimane più tardi, al Gran Premio di Zolder. Durante le qualifiche
del sabato, mentre fa il giro veloce, arriva dietro la più lenta
March pilotata da Mass. Gilles tenta il tutto per tutto sperando
she Mass si sposti ma non sarà così. L’impatto fra le due ruote,
fà letteralmente decollare la Ferrari che si disintegra, scagliando
il pilota canadese contro le reti di protezione. La sfortuna vuole
che il pilota Ferrari vada a colpire il palo tra una rete e l’altra. Villeneuve viene soccorso subito ma le sue ferite risultano mortali.
Muore nell’ospedale locale la sera stessa. La sua morte ha lasciato una profondissima tristezza che aleggia tuttora nel mondo
delle corse. Anche Arnoux, il suo avversario nello scontro epico
di Digione ed in molte altre occasioni, ha confessato di aver pianto il giorno in cui Gilles è morto.
Quell’anno suo figlio Jacques aveva undici anni e, nel 1997
coglierà quella vittoria che solo il destino negò al padre.
Oltre al duello di Digione, di Gilles si ricorderà per sempre, il giro
su tre ruote a Zandvoort, le vittorie mitiche del 1981 con la prima
Ferrari con motore turbo, a Monaco ed in Spagna dove tiene
testa per tutta la gara a cinque vetture, più veloci della sua, che
lo seguono in fila indiana. Queste e tante altre imprese hanno
dato vita a quella che era chiamata “febbre Villeneuve”. Nessuno riuscirà più a dare simili emozioni. Gilles Villeneuve è stato il
pilota più popolare che la Ferrari abbia mai avuto rischiando di
offuscarne il mito. Il suo unico scopo era di andare il più veloce
possibile col mezzo a disposizione e, spesso, anche più del possibile. Questo mandava in visibilio le folle e si era meritato il
soprannome di “Aviatore”, soprannome confermato anche dal
suo ultimo tragico e spettacolare volo.
eur torrino news
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Grafica: Romalive
Rigenerazione ossea e trattamento terapeutico
della parodontite (piorrea)
Una tecnica di ricostruzione ossea testata da numerosi anni di attivita' permette di rigenerare osso per
consentire l'inserzione di impianti dove non sarebbe possibile e di apportare osso sui denti affetti
dalla piorrea permettendo la loro permanenza in bocca.
intervista al Dott.
Aldo Casti
Abbiamo intervistato il Dott. Aldo Casti chiedendogli di parlarci dei chirurghi fondatori dell’A.I.P.
Il gruppo di chirurghi che ha fondato l’Aip proviene da una lunga
esperienza ospedaliera, nel corso della quale sono stati effettuati un
numero cospicuo di interventi. L’attività è incentrata sia sull’implantologia classica, sia nell’utilizzo di una tecnica di rigenerazione ossea
con la quale è possibile salvare denti che generalmente vengono
estirpati. Consente inoltre di rigenerare le strutture ossee del mascellare e della mandibola, perdute in seguito a traumi o infiammazioni.
In questi casi, successivamente al riassorbimento della sostanza, che
si trasforma in osso, si può anche procedere all’installazione degli
impianti. È possibile così ottenere ricostruzioni buccali anche complete in situazioni generalmente considerate irreparabili.
Come si ottiene la ricostruzione ossea?
Il problema della ricostruzione ossea è storico, e viene risolto per lo
più con prelievi di osso autologo, prelevato da vari siti donatori della
nostra struttura ossea. È un problema di pertinenza ortopedica, di
pertinenza maxillofacciale, e via dicendo. L’osso autologo viene più
comunemente prelevato dalla cresta iliaca, dal fianco, come consigliato generalmente dai maxillofacciali, ed ha dato buoni risultati, tuttavia dalla cresta iliaca si possono prelevare quantità limitate di osso e
non dà molte possibilità di approvvigionamento, essendo le creste iliache, purtroppo, solo due. Al di là di ciò, questa soluzione puo’ generare molte complicazioni, di cui alcune sono successive al prelievo,
come l’insorgenza di infezioni dell’area interessata, altre sono legate
alla tecnica chirurgica e a fattori estetici.
Qual è la soluzione alternativa?
Si è cercato di ovviare a queste complicazioni utilizzando biomateriali in luogo dell’osso autologo. I biomateriali sono di varia origine, composti prevalentemente da fosfato di calcio, ma sia in sperimentazione che in commercio ne esistono di moltissimi tipi. Noi
utilizziamo da circa 20 anni un sostitutivo d’osso che ci ha dato
risultati superiori alla norma, si tratta di un biomateriale, costituito
da sostanze biologiche tra cui il fosfato di calcio, estratto dal corallo. Il fosfato viene miscelato con un‘altra sostanza chiamata colla
di fibrina, anch’essa biologica ed utilizzata in questo ambito da
circa 40-50 anni da tutti i chirurghi del mondo. Le due sostanze
miscelate insieme danno vita ad un materiale plastico che può
essere modellato, facilitando l’opera del chirurgo, nell’ambito della
ferita e che permette in un determinato periodo di tempo la trasformazione dei sostituti d’osso in osso vero e proprio.
In che modo avviene la trasformazione in osso vero e proprio?
La trasformazione viene facilitata dalla bio-stimolazione che le
sostanze presenti nella colla di fibrina esercitano sui fibroblasti o gli
osteoblasti, ossia le cellule del tessuto connettivale e del tessuto
osseo, che compongono l’insieme delle cellule presenti nel nostro
osso. L’accorrere delle suddette cellule all’interno della sostanza
che apponiamo determina una più rapida trasformazione del sostituto d’osso in osso vero e proprio.
Il materiale in questione, l’idrossiapatite (così si chiama il fosfato di calcio in situazioni biologiche)
e la colla di fibrina, ci permette di agire in tutte le cir800.911.983 - 06.84242545
costanze in cui si verifica una perdita d’osso, come anche, in particolare, nella piorrea o parodontite, un’infezione sotto gengivale che
interessa il periodonto, ossia la struttura che supporta i denti.
Quali sono i batteri che interessano il periodonto?
I batteri responsabili, normalmente sono presenti nella bocca in maniera saprofita, ossia non patogena, ma per varie cause, come malattie o stress diventano patogeni ed aggrediscono la struttura del
dente con la produzione di endotossine. Queste generano un’infiammazione appunto del periodonto, a seguito della quale l’osso si
ritrae. L’osso, infatti, non può stare ad una vicinanza inferiore a due
millimetri da un processo infiammatorio. La reazione ossea può dare
tasche parodontali verticali o retrazioni orizzontali, ossia a tutto spessore dell’osso. La sostanza in questione permette il ripristino della
struttura ossea che è andata perduta nei processi infiammatori. La
miscela plastica si indurisce nel tempo, si amalgama con l’osso presente ancora nella struttura intorno ai denti, andando a formare un
nuovo osso. Così che, un po’ togliendo l’infiammazione, un po’ legandosi al dente stesso, permette il salvataggio dei denti e la loro
permanenza nel tempo.
In quali altre situazioni è possibile utilizzare questa tecnica?
Un’altra situazione importante in cui si utilizza la miscela è nella ricostruzione di osso mandibolare o mascellare distrutto da cisti invasive,
la ricostruzione può essere effettuata sia durante che prima degli
interventi di implantologia. Oltre alla ricostruzione ossea a seguito
dell’asportazione di cisti è possibile effettuare rialzi di seno mascellare o di cresta che trovano l’elezione con questo materiale, poiché grazie alla sua plasticità permette la stabilità dell’innesto, che altrimenti
presentandosi sotto forma di granuli liberi potrebbe andare incontro
ad una perdita meccanica per fuoriuscita meccanica generando la
così detta sindrome del Pop Corn. Viene chiamata così poiché la presenza di granuli fra i denti dà la stessa sensazione data dal Pop Corn.
Possono esserci delle controindicazioni?
Mi piace sottolineare il fatto che si tratta di una sostanza completamente innocua, infatti in nessun paziente sono state riscontrate controindicazioni o rilevati disturbi di alcun genere.
Quali sono i costi di gestione di questi materiali?
La maggior parte dei colleghi si imbatte in problemi economici legati
alla gestione del materiale che presenta un costo leggermente più
elevato di altri, ma con questa tecnica gli interventi possono essere
realizzati anche negli studi privati, mentre generalmente il prelievo di
osso otologo viene effettuato solo nelle strutture ospedaliere.
Per questo qualsiasi professionista ben organizzato dal punto di vista
logistico può farne uso presso la sua attività, oppure in alternativa può
risolvere il problema organizzativo rivolgendosi all’Aip dove, chiunque
voglia, può non solo utilizzare questa sostanza nel miglior modo possibile grazie ai presidi adibiti, ma anche avere delucidazioni in merito
alle modalità di utilizzo essenziali ad una resa ottimale. Ciò che incide
maggiormente nel suo rendimento è l’esperienza, e presso l’Aip è
possibile trovare un servizio di tutor per mezzo del quale i colleghi
possono essere avviati nell’utilizzo di questa tecnica. È prevista inoltre
la possibilità di organizzare corsi volti alla sua diffusione. I
ELEZIONI
REGIONALI
La sua immagine ha ormai raggiunto una certa
celebrità, Roma è invasa dai manifesti pubblicitari con lo spot da Lei lanciato: Parla con me.
Siedo in Consiglio regionale da tre legislature, credo di
aver maturato un’esperienza che ritengo sia giusto
mettere a frutto; lo spot, allora, vuole essere un invito
ai cittadini ad instaurare un rapporto diretto così da
poter impiegare l’esperienza acquisita per dare delle
risposte concrete.
La costiera laziale, che ha un’ampia estensione,
potrebbe rivestire un ruolo importante nell’ambito del turismo regionale, eppure non è sufficientemente valorizzata. Che cosa si potrebbe
fare in tal proposito?
Effettivamente si tratta di circa 400 km di territorio
da valorizzare, e io stesso già in passato mi sono
adoperato molto per questo. Nel 1999 mi sono
preoccupato di far stanziare 100 miliardi delle vecchie lire per ben 24 comuni laziali, soldi impiegati per
garantire la fruibilità degli spazi e la depurazione
delle acque. Ad oggi è stato fatto molto per la balneabilità. Ancora nel 2001 sono stati investiti altri 72
miliardi di euro. Il punto è che oggi per portare avanti un’opera di rinnovamento bisogna passare attraverso il vaglio di 5 assessorati, questo significa che
l’approvazione di qualsiasi intervento richiede tantissimo tempo. L’idea maturata con la Polverini è di concentrare tutte le deleghe sotto un unico assessorato.
Potrebbe trattarsi dell’assessorato al turismo, inutile
dirle che mi piacerebbe potermene occupare io stesso.
Tra gli interventi possibili per accrescere la
competitività del Lazio si dovrebbe fare qualcosa anche nel campo della viabilità e delle
infrastrutture.
Purtroppo negli ultimi 5 anni è stato fatto poco, e questo
perché il centrosinistra ha portato avanti una politica rissosa che non ha permesso di giungere a conclusioni.
Anche adesso ci sono ben 9 partiti a sostenere la Bonino,
forse diventeranno 14, questo è sicuramente un impedimento al raggiungimento di una posizione coerente e di
fatto determina l’impossibilità di dare risposte reali alle
esigenze del territorio. In passato non è stato possibile
arrivare a decisioni importanti proprio a causa dell’atteg-
28 – 29 Marzo 2010
giamento rissoso del centrosinistra. Penso, per esempio,
al progetto per il Corridoio Tirrenico, che garantirebbe
un sistema viario in grado di facilitare l’accesso alla capitale, di far defluire il traffico, riducendo, così, la pericolosità di una strada come la Pontina. È vero che una strada può anche rappresentare una ferita nel territorio, ma
io credo che in certi casi si debba necessariamente fare
un bilancio dei costi e dei benefici; in fondo gli incidenti
o lo scarico delle auto che per ore stanno in fila sono più
dannosi della costruzione di una strada.
Lei non crede che sarebbe necessaria anche
una strategia di marketing per lanciare l’immagine della Regione Lazio anche all’estero?
Ci sono organi precisi deputati a questo, Sviluppo
Lazio e l’Assessorato per le attività produttive. Il punto
è che indispensabile promuovere una buona campagna di comunicazione, ben organizzata e non pensata soltanto all’ultimo momento, così che si possano
mettere in piedi degli eventi che siano in grado di portare l’immagine della Regione all’estero. Altra necessità è quella di assegnare un ruolo importante alle televisioni private, che d’altronde sono proprio quelle che
possono garantire la valorizzazione dei prodotti locali.
Prima si parlava di turismo, il nuovo centro congressi in costruzione all’Eur sarà senz’altro un
importante elemento di richiamo in tal senso.
Certamente sì, ma le iniziative, che sono tante, vanno
collegate, Penso non solo al centro congressi, ma
anche alla nuova fiera di Roma, all’aeroporto; si tratta di creare una rete di collegamento fra i diversi poli
di attrazione; una soluzione potrebbe essere la realizzazione di una ferrovia monorotaia, che permetterebbe di decongestionare strade coma la Colombo o
la Via del Mare, e sarebbe senz’altro meno invasiva di
una metropolitana.
Parliamo adesso delle elezioni, i sondaggi attualmente danno in vantaggio la Bonino.
Sicuramente la Bonino ha un lungo percorso politico
alle spalle, è un personaggio già molto noto presso i
cittadini, ma questo non significa che verrà votata. La
notorietà non necessariamente garantisce il consenso.
Lei assegna grande importanza all’esperienza,
come declinarla per proporre, poi, novità?
intervista all’On.
Luigi Celori
Nel ‘95, quando ero al primo mandato, mi sono battuto perché si arrivasse a Roma Capitale, e cioè perché la
città potesse finalmente accedere a fondi degni di una
capitale; durante la seconda legislatura ho proposto la
legge sulla bio-edilizia, mi sono impegnato nel campo
della raccolta differenziata. Questo è il passato che mi
garantisce esperienza, ma bisogna guardare al futuro, e
allora bisogna intervenire per creare condizioni favorevoli per la piccola e media impresa, è necessario stipulare delle convenzioni con i grandi sistemi bancari affinché garantiscano l’accesso al credito agevolato, e ancora bisogna fare in modo che si investa anche sulle idee.
Che cosa pensa in merito al nucleare?
Ritengo che non sia un’esigenza primaria nel Lazio; noi
abbiamo impianti fotovoltaici, idroelettrici, questo ci
garantisce addirittura un surplus nella produzione.
E sulla privatizzazione della ACEA?
Credo che i servizi essenziali non vadano privatizzati in
toto, piuttosto è necessaria un’attività di controllo; peraltro, anche la dove ci si orienti per la privatizzazione,
bisogna tenere sempre presente che l’obbiettivo è
quello di offrire un buon servizio al cittadino e di garantire un contenimento delle spese, per cui la privatizzazione, ove richiesta, deve avvenire soltanto a certe
condizioni.
Parliamo adesso di una questione di grande
urgenza in questo momento, il problema dell’occupazione, del lavoro. La Bonino parla di
reddito minimo garantito..
Secondo me il provvedimento è equiparabile ad un’elemosina; è senza dubbio fondamentale garantire gli
ammortizzatori sociali, gli incentivi, ma la reale necessità è quella di creare posti di lavoro. A questo proposito mi sento di affermare che la sospensione dell’art.
18 ha avuto ripercussioni negative sulle aziende e soprattutto quelle medio-piccole. Oggi è più facile interrompere un’unione coniugale che un rapporto di lavoro con un dipendente.
Dobbiamo dire che ad oggi il costo del lavoro
è davvero alto.
È proprio per questo che si pone la necessità di una
maggior flessibilità nel mondo del lavoro.
Che cos’è l’A.I.P.?
Come nasce e finalità…
intervista al Dott.
Fabrizio Ferrazza
L’A.I.P., Accademia di Implantologia e Parodontologia è
un’Associazione fondata da cinque chirurghi provenienti da
percorsi diversi che hanno in comune l’aver operato in alcune strutture ospedaliere. Abbiamo incontrato il Dott. Fabrizio Ferrazza che ha risposto ad alcune nostre domande:
Come nasce l’idea di tale servizio?
Attraverso lo svolgimento di questa attività ci siamo resi conto dell’utilità del servizio che stavamo offrendo e del numero di persone
che avesse la necessità di usufruirne.
Come è noto, le operazioni dentistiche ed in particolar modo quelle chirurgiche, hanno costi rilevanti, dovevamo quindi coniugare
necessità terapeutiche del paziente e le sue esigenze economiche
studiando forme che portassero ad un abbattimento dei costi e un
progetto che riuscisse a calamitare interesse e finanziamenti privati. Successivamente, grazie ad un riscontro positivo dei nostri interlocutori, per non disperdere il patrimonio accumulato, abbiamo
ritenuto opportuno fondare l’A.I.P. Attraverso l’Accademia ci siamo
uniti in consorzio, ed abbiamo ricreato quelle condizioni che ci consentono di continuare ad effettuare interventi chirurgici con costi
estremamente ridotti. Ed è grazie a ciò che moltissime persone
hanno avuto accesso alle cure.
Quanti professionisti operano nella struttura?
Come precedentemente accennato siamo cinque chirurghi, la
nostra professionalità è maturata durante l’esperienza ospedaliera,
durante la quale ciascuno di noi effettuava circa 1000 interventi
l’anno.
Che tipo di tecnica adottate?
I trattamenti vengono effettuati per mezzo di una tecnica innovativa di cui si parlerà in seguito che si incentrano prevalentemente
sulla chirurgia ricostruttiva, tecnica poco diffusa in chirurgia orale
ma diffusa gia’ da molti anni in ortopedia.
Nonostante questo, la nostra, è una metodologia che nel corso
degli anni ha dato ottimi risultati e che permette di recuperare
pazienti che necessitano interventi di protesizzazione fissa e supportata da impianti.
Da quanto tempo è attiva la struttura?
La struttura in cui operiamo è attiva da circa 7 mesi, rispetta il protocollo in merito alla normativa vigente, ed è stata organizzata e
strutturata in modo ottimale, permettendoci di avere tempi di attesa estremamente ridotti e di offrire al paziente una ambiente confortevole. Durante l’intervento il paziente può essere supportato da
un’anestesista, questa procedura è attuata sia su i cosìddetti pazienti odontofobici, sia su pazienti che hanno patologie a carattere sistemico che richiedono un monitoraggio.
In che modo avete ottenuto l’abbattimento dei costi?
Il lavoro viene svolto in collaborazione con una Onlus, che supporta la nostra attività eseguendo raccolte fondi che ci permettono di
offrire un servizio a costi estremamente contenuti.
L’economicità del servizio è dovuta anche alle aziende fornitrici con
le quali collaboriamo sin dall’esperienza ospedaliera, e dalle quali
acquistiamo i materiali a prezzi di favore.
Oltre alle cure, l’Accademia fornisce altri servizi?
L’attività principale è quella di cura diretta, tuttavia l’Accademia si
rivolge anche a colleghi, che hanno rinunciato a prendere la strada
dell’implantologia a causa di costi eccessivamente elevati nella
gestione dello strumentario e nel magazzino, ma che se interessati, possono rivolgersi presso di noi ed usufruire di un servizio di
tutoraggio nella gestione del piano di trattamento e nella realizzazione dell’intervento o semplicemente affittare la struttura per eseguire i propri interventi.
Presso di noi il collega ha la possibilità di avere un supporto nello
svolgimento dell’operazione, di utilizzare la sala chirurgica dell’accademia mentre, ad operazione ultimata, il percorso terapeutico
viene concluso nello studio dentistico di provenienza del paziente,
senza quindi “interrompere” il rapporto tra il paziente ed il medico al quale si era originariamente rivolto. Grazie a questi diversi
accorgimenti riusciamo a rendere accessibile a tutti questo tipo di
servizio. Oltre al tutoraggio, offriamo a quanti non hanno nel proprio studio strutture chirurgiche, di eseguire presso di noi gli interventi. Il collega avrà a disposizione tutto il necessario: materiale per
la ricostruzione ossea, diverse tipologie di impianti, il kit chirurgico
o il motore chirurgico.
C’è inoltre la possibilità di utilizzare l’ortopantomografo digitale, a
basse emissioni di radiazioni, per verificare al termine dell’intervento la sua riuscita oppure una ortopanoramica prima dell’inizio dello
stesso qualora si renda necessario.
Dove si trova la struttura?
La struttura si trova in Via Sebino,16, scala 1, interno 2. La strada
è la prosecuzione di Via Tagliamento ed è all’angolo con Via Chiana. La clinica ha una sala d’attesa per i pazienti, una sala in cui vengono svolti gli interventi chirurgici con annessa sala di sterilizzazione, una sala con denta-scan di ultima generazione, dove le immagini escono in maniera tridimensionale, che può essere utilizzata
sia come pre-chirurgica per l’allestimento del piano di trattamento
che come post chirurgica per tac a fine intervento. La sala operatoria è attrezzata con carrellino salva vita, macchinari moderni per
la realizzazione dell’intervento tra cui il piezo- surgery per la chirurgia ad ultrasuoni che consente di operare in sicurezza anche a
ridosso delle strutture nervose (vedi canale alveolare o forame
mentoniero), o della membrana sinusale in caso di grande rialzo
del seno mascellare.
La pompa peristaltica utilizzata per gli interventi di implantologia è
dotata di manipolo a fibre ottiche consentendo un’ottimale illuminazione anche nelle zone più difficili.
Per concludere, i tempi di attesa sono lunghi?
In genere gli appuntamenti per l’operazione vengono dati con una
cadenza abbastanza ampia per evitare che il paziente rimanga
molte ore in sala d’attesa, e per evitare il rischio di ansia pre-operatoria. I
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eur torrino news
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Tecniche operatorie implantologiche
Un'esecuzione impeccabile è la migliore garanzia di successo in implantologia.
intervista al Dott.
Fabrizio Diofebi
Dopo aver ascoltato il Dott. Aldo Casti e il Dott. Fabrizio Ferrazza abbiamo incontrato un altro dei soci AIP, il Dott. Fabrizio Diofebi, che ci parla delle tecniche utilizzate:
Dopo quello che hanno spiegato i miei colleghi non resta che dare
una breve descrizione delle tecniche chirurgiche. Tengo anche a
precisare che, nel caso dell'implantologia, si tratta di tecniche classiche in cui un’esecuzione impeccabile dà una maggiore possibilità
di successo, come ritengo avvenga nel nostro caso. Ad esempio, in
presenza di osso sufficiente, si effettua un’incisione chirurgica per
eseguire un lembo muco-periostale, con esposizione del periostio e
dell’osso, alla quale seguirà una eventuale toilette chirurgica a
mezzo di ultrasuoni.
Successivamente viene praticata l’esecuzione di fori calibrati atti ad
accogliere gli impianti, con eventuale riempimento di deiscenze
ossee attraverso il preparato già descritto dal mio collega, ossia
osso mischiato a colla di fibrina, e chiusura del lembo con sutura.
Come si procede dopo questa prima fase?
Ultimato il procedimento vengono prescritte terapie antibiotiche,
descritte in stampati che vengono rilasciati al paziente. I punti di
sutura vengono rimossi dopo dieci giorni circa, e in seguito il
paziente dovrà attendere un periodo di tempo che va da quattro a
sei mesi per ottenere una buona integrazione degli impianti e per
essere pronto alla protesizzazione.
Cosa accade quando l’osso è compromesso?
Nel caso in cui l’osso sia mancante, sia che si tratti del reparto
mascellare superiore, che della mandibola, eseguiamo delle tecniche per preparare l’osso a ricevere gli impianti. Nell'intervento sul
mascellare superiore effettuiamo rialzi di seno mascellare, utilizzando anche in questa circostanza la tecnica classica: lembo chirurgico, esposizione della membrana di Schneider, scollamento della
membrana e riempimento con osso e colla di fibrina, chiusura ed
attesa di alcuni mesi prima dell'inserimento degli impianti. Se invece lo spessore osseo lo consente, siamo in grado di eseguire un rialzo del seno mascellare con apposizione degli impianti contemporanea, abbreviando molto i tempi di attesa per la protesizzazione.
Quanto al mascellare inferiore, in caso di osso insufficiente, vengono eseguiti rialzi della cresta mandibolare, dopo i quali sarà possibile, a differenza dei protocolli tradizionali, inserire gli impianti
necessari a ripristinare una buona funzionalità masticatoria, il tutto
nel rispetto delle strutture anatomiche “sensibili”, quali l'emergenza del nervo mentoniero e il canale mandibolare. In presenza di piccole deiscenze ossee si effettuano le ricostruzioni anche dopo aver
inserito gli impianti.
Vi limitate esclusivamente ad interventi implantologici?
Quelli descritti sono gli interventi di implantologia, ma non ci limitiamo solo a questo, visto che interveniamo anche con tecniche di
chirurgia parodontale finalizzate alla ricostruzione dell'osso in
seguito a processi degenerativi dell'osso alveolare, con conseguente retrazione gengivale. Anche in questa circostanza usiamo tutte le
soluzioni tecnologiche più avanzate, parlo ultrasuoni chirurgici di
ultima generazione, tecniche radiologiche intra
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operatorie, riuscendo così a salvare denti che in molti studi dentistici vengono considerati irrecuperabili. Il problema del ripristino
della funzionalità dentale e masticatoria in pazienti che hanno bocche parzialmente o completamente dentule viene risolto brillantemente dall’implantologia e consente in pratica di ripristinare una
situazione completamente naturale. Se un paziente completamente edentulo ha un sufficiente substrato osseo, naturale o indotto,
grazie alle nostre tecniche ricostruttive riusciamo addirittura a reinserire ogni singolo dente fino a ricreare una situazione quasi identica a quella che aveva precedentemente, inserendo in ciascun
impianto un dente. Tuttavia spesso, per via del costo, si preferisce
non essere così completi ed inserire un numero inferiore di impianti creando piccoli ponti.
Come è consigliabile agire nel caso di persone in età avanzata?
In bocche completamente dentule ed in persone di età avanzata
non è consigliabile inserire tantissimi impianti, pertanto utilizziamo
un’altra tecnica che consente di metterne tre o quattro per ciascuna arcata e creare delle barre fresate sulle quali vengono costruite
delle protesi che, una volta inserite sono del tutto fisse e consentono a persone di età superiore agli ottanta anni di non avere nelle
loro bocche dentiere traballanti. Insomma siamo in grado di fornire soluzioni ottimali quasi per ogni caso che compare al nostro studio. A concludere quanto detto finora, posso affermare che presso
il nostro Centro e nei nostri Studi privati riusciamo a risolvere la
maggior parte dei problemi di edentulia in modo risolutivo e con
costi estremamente ridotti. I
Soluzioni protesiche su impianti
Protesi su barra fresata.
intervista al Dott.
Enrico Frezza
Con il Dott. Frezza vogliamo parlare delle moderne tecniche
implantologiche che sono rivolte a diversi tipi di riabilitazione.
Prendiamo in esame soprattutto i pazienti edentoli, ai quali, da anni
mancano i denti naturali. Questi hanno un tipo di riabilitazione
removibile, nel senso che, grazie all’utilizzo di impianti endossei, si
riesce a ottenere un stabilizzazione migliore, soprattutto in quei
pazienti in cui l’atrofia ossea si è aggravata. In effetti, in alcuni casi,
è possibile collocare degli impianti endossei nella parte frontale sia
superiore che inferiore, per ovviare alla mobilità che spesso e volentieri i pazienti lamentano, oltre ad altri fastidi come: infiammazioni,
arrossamenti , riassorbimenti e fratture delle stesse protesi, dovute al
fatto che, con il tempo, queste non hanno più un basamento armonioso con la bocca.
Da qui nasce l’utilizzo di questi impianti per aiutare l’inserimento
sociale dei nostri pazienti.
In che cosa vi differenziate rispetto ai protocolli tradizionali?
Normalmente il protocollo tende ad usare, per queste tecniche,
delle barre fresate, che vengono inserite o avvitate su degli impianti; effettivamente mettendo tre o quattro impianti e unendoli con
una barra fresata si riesce a ottenere una stabilità migliore, soprattutto nella zona inferiore, mentre in quella superiore, questa barra
ovvia al problema, lamentato normalmente dai pazienti, dell’eccessivo ingombro della protesi, oltre naturalmente a dare una maggior
stabilità.
L’utilizzo di queste barre, dunque, riesce a risolvere diverse problematiche. Non esiste una sola tecnica per quanto riguarda l’inseri-
mento e lo sviluppo di queste; ci sono pazienti che richiedono più
di un intervento per raggiungere la protesizzazione finale, mentre
altri, in funzione del tipo di osso e di capacità di gestire l’ansia dell’intervento, possono usufruire di un miglior e più veloce approccio
alla protesizzazione.
Cosa ci può dire riguardo la tecnica operativa?
Per quanto riguarda invece la tecnica operativa, possiamo dire che,
rispetto ad altri interventi, è poco invasiva; si interviene facendo un
piccolo lembo sopra la mucosa gengivale, sia nella parte superiore,
che nella parte inferiore. Una volta costituito questo lembo si inseriscono degli impianti endossei, prima ovviamente è stato creato un
alloggio per questi con degli strumenti rotanti, i quali a distanza di
sei, sette mesi possono essere preparati per l’apertura e quindi si può
cominciare a progettare la barra sulla quale verrà inserita la protesi
del paziente.
Come nasce questa tecnica?
Come accennato in precedenza questa tecnica è nata, principalmente, per ovviare al problema dell’ingombro lamentato dai pazienti, soprattutto nella parte superiore, poiché per raggiungere una stabilità con una protesi normale si deve tener conto del palato completo dell’arcata superiore, a differenza di questa tecnica che, come
ho spiegato in precedenza, prevede invece l’utilizzo solo di una parte
di questo. Inoltre la funzionalità di questi impianti che vengono
attaccati a queste barre, ha una durata maggiore nel tempo rispetto alle vecchie soluzioni, senza considerare inoltre che questi impianti permettono al paziente di evitare di dover ricorrere a tutti quei dispositivi per risolvere il problema della mobilità, soprattutto durante i pasti.
Tornando a parlare delle barre fresate, come già detto, la loro collocazione prevede un intervento poco invasivo, possono essere
inseriti dai due ai quattro impianti per arcata, sempre avendo valutato prima il tipo di osso che andiamo a trovare, se il paziente è
motivato o meno ad affrontare più di un intervento o addirittura
un unico intervento.
Cosa ci può dire riguardo la fase post-operatoria?
Per quel che riguarda la fase post operatoria non è assolutamente
traumatica, anche considerando il fatto che, normalmente, la fascia
di età dei pazienti interessata a questo tipo di riabilitazione è relativamente alta, del resto stiamo parlando di pazienti che hanno perso
degli elementi dentali nel corso degli anni. Ne consegue che spesso i nostri pazienti sono affetti da patologie legate all’incedere dell’età, come ad esempio diabetici, ipertesi o con problemi di sanguinamento eccessivo. Questo tipo di intervento ci permette, oltre che
di ridurre la drammaticità dell’operazione, anche di accorciare i
tempi di realizzazione dell’impianto che permetterà al paziente di
avere una stabilità dentale entro 5 o al massimo sei mesi. I
800.911.983 - 06.84242545
OSSIGENO IPERBARICO ESTETICO:
la novita’ del nuovo millennio nel ringiovanimento cutaneo
a cura della Dr.ssa Leda Moro, Medico Estetico di Roma (www.brazilsystem.com)
In un’epoca orientata verso sistemi sempre più evoluti e poco invasivi, l’ingegneria biomedica risponde sfruttando il presidio più naturale che esiste: l’ossigeno.
Dei suoi effetti biologici sui tessuti la scienza parla chiaro: ben 17
sono le patologie attualmente curabili con la terapia di Ossigenazione in camera iperbarica, pressurizzata due o tre volte la pressione
atmosferica normale.
Spostare l’attenzione di questi benefici sul ringiovanimento cutaneo
è stato un passo breve, l’uso dell’ossigeno iperbarico estetico è approdato anche in Europa, dove ha assunto un carattere più “terreno”
e destinato a tutti, dai vip alle persone comuni.
COS’È
L’ossigeno iperbarico estetico è una tecnica di infusione percutanea, tramite un sofisticato apparato costituito da un generatore che
trasforma l’aria (costituita al 21% da ossigeno e al 79% da azoto) in
ossigeno puro, iperbarizzandolo (portandolo cioè ad una pressione
superiore rispetto a quella atmosferica di 1 Bar). Al compartimento
iperbarizzante è collegato un deflussore a manipolo simile ad una
pistola pneumatica che “spara” il gas ottenuto sulla cute, con un
sistema a scansione e di intensità graduabile dal Medico.
MECCANISMO D’AZIONE
Un po’ di storia e cenni di ricerca scientifica: dagli studi del fisico Von Ardenne
(1990), l’invecchiamento è legato al
minor apporto di sangue ai tessuti, a
sua volta conseguenza di un deficit
della circolazione a livello dei tratti
terminali dei capillari. Altri studi
(Stuttgen G.) confermano che il
numero di capillari attivi cutanei
diminuisce con il passare degli
anni. Lavori recenti (Stucker et
al.) mostrano che gli strati
superiori della pelle umana
sono quasi esclusivamente
riforniti di ossigeno dall’ambiente esterno, e i ricercatori della Clinica Universitaria
di Berlino hanno infine dimostrato come l’impiego di
ossigeno attivo topico favorisca la microcircolazione
ed il metabolismo cutaneo.
In termini pratici, invecchiamento, stress, inquinamento, malattie, sono tutti fattori che colpiscono i microcapillari avviando un processo di
degradazione del collagene
e dell’elastina: ossigenare
la pelle vuol quindi dire “rivascolarizzarla” rendendola più sana, tonica, luminosa e morbida. Tuttavia, se il primo beneficio del trattamento topico è una rivitalizzazione diretta degli
strati cutanei, ne esiste un secondo: il
gas iperbarico è
anche un potenziatore metaboli-
co e veicolatore di alcune molecole
attraverso gli strati dermo epidermico.
Se ne deduce che il grande successo
che questa tecnica sta riscuotendo in
tutto il mondo è legato sia al potere
dell’ossigeno stesso che all’azione dei
farmaci antiaging scelti dal Medico e
veicolati.
INDICAZIONI
Invecchiamento cutaneo e non solo: molte patologie dermatologiche del viso e del corpo traggono enormi benefici dall’ossigenazione percutanea (acne in tutte le sue forme, iperpigmentazioni, lassità,
edemi post chirurgici, cellulite, smagliature, ecc…) al punto da rendere questa strategia indicata in molti campi d’azione. La sua assenza totale di effetti collaterali, dolore e traumi la rende peraltro completamente priva di controindicazioni e adatta a qualsiasi età.
PROTOCOLLI INDIVIDUALI
Esistono al momento diversi protocolli, che derivano essenzialmente
dal grado di invecchiamento cutaneo e, soprattutto, dal fatto che il
trattamento venga effettuato da una estetista o da un medico. Nel
caso in cui l’operatore sia un medico, i principi attivi saranno veri e
propri “farmaci” e l’ossigeno iperbarico rappresenterà una sorta di
siringa virtuale con cui iniettare, senza aghi, tossina botulinica, fattori di crescita ed altre molecole “medical device”. I protocolli di trattamento “strong” possono essere articolati in sedute intensive a cadenza mensile, della durata di circa 60 minuti, il cui costo dipende dai
materiali veicolati (dai 200 ai 250 euro a seduta). Lo schema “strong”
mensile è ottimale in abbinamento ad altre strategie antiaging che
ottimizzino il risultato: radiofrequenza bipolare, bioristrutturazione
con polinucleotidi, carbossiterapia, peelings, ecc… Altri protocolli
prevedono invece 4-6 sedute “soft”, di circa trenta minuti, (da 100 a
200 euro a seduta) con cadenza settimanale, e qualche richiamo
mensile. Tale schema è adatto a pelli più giovani e rientra in un programma di prevenzione antiaging o di mantenimento o, ancora, nel
pre e post chirurgico (lifting). In ogni caso, le modalità, i tempi, i farmaci da veicolare e le associazioni con altre terapie saranno quindi
“strettamente personalizzati” e individuati in una valutazione medica essenziale per un risultato visibile e duraturo.
RISULTATI
La tecnica è recente ma le nostre casistiche attuali (condotte nei tre
centri medici pilota di Napoli, Roma e Milano), si fondano su più di
un anno di sperimentazione e su un “Customer Satisfaction” in cui i
pazienti hanno definito il “ringiovanimento ottenuto” superiore alle
aspettative (il 70 % definisce il risultato molto significativo, il 22%
abbastanza significativo, il 6 % risultato mediocre e soltanto il 2%
riferisce risultato nullo). Detti risultati sono così descrivibili: Dopo
circa dieci giorni dalla prima seduta è già molto evidente l’evoluzione di tutti i parametri morfologici cutanei (turgore, elasticità, tessitura) e il miglioramento in termini di luminosità,
tono e spessore della zona trattata. Notevole la diminuzione
delle rughe dinamiche e statiche, il restringimento dei pori
cutanei, l’involuzione dei processi acneici attivi e degli esiti
cicatriziali post acneici. Nel pre e post chirurgico, ottimizzazione del risultato operatorio con regressione veloce degli edemi
e assestamento cutaneo veloce. Tutti i risultati subiscono un
ulteriore incremento al progredire delle sedute e, in follow up
ad un anno, restano stabili e duraturi.
PER INFORMAZIONI:
tel 0666154318, www.brazilsystem.com
VLADI POLO
Italia: nuova frontiera del polo
Il gioco del Polo colpisce anche il Lazio
Roma - La dr.ssa Vladlena Belolipskaia Guerrand Hermès,
ci, dopo l’esclusione avvenuta nel 1936” - sottolinea la
sportiva e prima donna russa a giocare a polo, dopo aver
dr.ssa Hermès.
gareggiato per anni nel salto agli ostacoli e nel dressage in
Italia, nel 1996 viene a contatto con il mondo del Polo ed
Diverse le manifestazioni promosse dalla stessa. Siamo
inizia a frequentare i corsi del Roma Polo Club. Trasferita-
infatti alla V edizione di “Si gioca a Polo in Italia” 1° INTER-
si in Inghilterra nel 2000, è stata accolta dall’Ascot Polo
NATIONAL ROMA CHALLENGE: Italia - Russia - Inghil-
Club divenendo presto “full member” del Royal County of
terra che, attraverso immagini, filmati e grande partecipa-
Berkshire Polo Club.
zione da parte di illustri personaggi politici e dell’imprenditoria nazionale ed internazionale provenienti da
Ma la sua più grande gratificazione personale e professio-
Russia, Inghilterra, Kazakistan e Ucraina, racconteranno la
nale arriva con il torneo internazionale Russian Polo Cup di
grazia, l’originalità e la potenza di questo sport.
Mosca, che la vede partecipe come unica giocatrice russa.
In collaborazione con il Ministero della Gioventù ed il supNel 2007, nasce VLADI POLO Associazione, memorabile
porto di Autorità ed Istituzioni nazionali ed internazionali, la
idea che la vede indossare i panni di Presidente.
manifestazione si svolgerà il 22-23 maggio 2010 nella
splendida cornice della città eterna, presso l’Ippodromo
Obiettivo dell’Associazione è quello di divulgare e pro-
Militare “Generale C.A. Pietro Giannattasio”.
muovere lo sport del Polo, a livello nazionale ed interna-
56
zionale, attraverso vari appuntamenti sportivi ed artistico-
L’evento, unico a livello mondiale, preceduto da una Con-
culturali miranti a far comprendere “come questo gioco sia
ferenza stampa il 20 maggio, si apre ufficialmente il 21
veramente accessibile a tutti, ma in particolare sia da pa-
maggio con una mostra fotografica di carattere socio-cultu-
trocinare un ritorno di questa disciplina tra gli sport olimpi-
rale “Polo & Fashion” del noto Marco Glaviano che farà da
eur torrino news
sfondo alla presentazione di atleti di
de soddisfazione e stimolo di vita. Il
fama internazionale e alla successiva
mio prossimo obiettivo è organizzare
Cena di Gala. Sabato 22 maggio è la
edizioni di Polo non soltanto in aree
volta dell’University Polo Day: appun-
campestri ma anche in quelle maritti-
tamento interamente dedicato alla so-
me ed innevate” - sottolinea la Dr.ssa
cializzazione del pubblico universitario
Hermès.
internazionale nel corso dell’allenamen-
Iniziative che ispirano ottime prospetti-
to delle squadre.
ve future e, chissà, che tra i nostri pic-
Domenica 23 maggio si svolge l’Inter-
coli partecipanti non nasca un “gran-
national Roma Polo Challenge duran-
de” campione di polo.
te il quale i tre Polo Team, Italia - Russia - Inghilterra, appassioneranno il pub-
Sicuramente un meraviglioso avveni-
blico in un coinvolgente match.
re è già segnato per la dolce Vladi B.
La manifestazione coinvolgerà circa
G. Hermès (figlia di Vladlena B. Guer-
10.000 persone, 500 VIP per il Gala
rand Hermès) che a soli 5 anni, con
Dinner e altrettanti per il VIP Marquee.
già tre anni di polo alle spalle, batte di
“Il Polo, per anni confinato e ritenuto er-
gran lunga i “grandi” supereroi di que-
roneamente attività d’elite, sa dare gran-
sta spasmodica disciplina.
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eur torrino news
57
Consiglio Re
] a cura di Cristina Cese [
Smog: Regione e Arpa attivano nuovo modello
di previsione della qualità dell’aria
Un nuovo strumento per misurare l’inquinamento
atmosferico e un sito web (http://www.arpalazio.net/main/aria/) in cui i cittadini della Regione possono visionare i livelli dello smog. A
presentarli sono stati l’assessore all’Ambiente, Filiberto Zaratti, e il commissario straordinario di
Arpa Lazio Corrado Carrubba.
Il nuovo modello previsionale sviluppato da Arpa
Lazio permette di conoscere in anticipo eventuali criticità ambientali, permettendo alle amministrazioni di entrare subito in azione e prendere le
opportune contromisure. Le simulazioni predittive sono costituite da tre insiemi di previsioni
realizzate in parallelo: la prima dedicata all’intero territorio regionale, un’altra riferita alla zona
di Roma e dintorni, e l’ultima relativa all’area di
Frosinone. Il sistema messo a punto da Arpa Lazio è in grado di valutare la distribuzione dei
principali inquinanti a 24, 48 e 72 ore.
“La Regione - ha detto l’assessore Zaratti - è fra
le prime a dotarsi di uno strumento simile. Il si-
stema analizza dati su tutta la Regione, con particolare attenzione alle due aree critiche individuate dal piano di qualità dell’aria approvato recentemente in Regione. In questo modo, Arpa
Lazio potrà comunicare ai Comuni il rischio di
sforamento dei limiti di inquinamento imposti
dalle direttive europee. Questi a loro volta potranno prendere i relativi provvedimenti in maniera tempestiva ed efficace. Inoltre, il sito è accessibile a tutti i cittadini e garantirà la trasparenza dei dati”.
“Il modello - ha detto poi Corrado Carrubba - si
basa su 4 fonti di informazione: la situazione meteo del Lazio e dell’Italia Centrale, le previsioni
meteo a grande scala derivanti da modelli ad area
limitata, le previsioni sulla dispersione degli inquinanti derivanti da modelli che considerino anche il trasporto di particolato a grande distanza e
le numerose reazioni chimiche e fotochimiche e
infine l’evoluzione prevista delle sorgenti di
emissione di inquinanti presenti sul territorio”.
Al via nuovo bando per la partecipazione dei Comuni.
Nieri: "Partecipazione una delle novità più significative degli ultimi anni".
La giunta regionale del Lazio, nella seduta odierna, ha dato il via libera a uno stanziamento di
950.000 euro finalizzato a sostenere le iniziative
di quei Comuni del Lazio e Municipi del Comune
di Roma che intendono sperimentare meccanismi
di coinvolgimento dei cittadini alle decisioni dell'Amministrazione in merito alle proprie scelte
economiche e di bilancio. L'iniziativa, promossa
dall'Assessorato al Bilancio della Regione Lazio,
si inserisce nel più ampio processo di partecipazione che, iniziato nel 2006 con l'approvazione
della specifica una legge regionale, ha visto, sono a oggi, l'adesione di oltre 100 comuni.
Il progetto del comune o del municipio deve prevedere azioni capaci di raggiungere in modo efficace il maggior numero possibile di cittadini. La
consultazione deve garantire un adeguato coinvolgimento della cittadinanza e deve prevedere
la redazione di un documento della partecipazione in cui vengano descritte le fasi e riportati i risultati del percorso partecipativo da trasmettere
al Consiglio Comunale.
L'intero processo dovrà prevedere modalità chiare e trasparenti affinché i cittadini possano verificare l'iter e gli esiti del processo partecipativo.
I Comuni ed i Municipi del Comune di Roma interessati al contributo regionale devono fare domanda e presentarla a mano, oppure inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, allo
sportello dell'Ufficio ricezione della Regione Lazio sito in via R. Raimondi Garibaldi n. 7, 00145
Roma indirizzata a: Regione Lazio -Direzione Regionale Economia e Finanza. La domanda deve
comunque pervenire entro e non oltre le ore
12.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione sul BURL della presente Deliberazione,
pena la non ammissibilità della stessa.
L'entità dei contributi è commisurata al numero
degli abitanti del Comune, secondo i più recenti
dati ISTAT.
"Vogliamo estendere ulteriormente le pratiche di
partecipazione alle scelte economiche, dai piccoli centri della nostra Regione fino alle grandi
città - dichiara l'Assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri - Le voci della democrazia
sono un antidoto alla corruzione e alla negligenza. Tutto sta a far parlare queste voci, intrecciarle in un ascolto reciproco e a tradurle in concreta
realtà. Fino ad assicurare loro effetto deliberativo. La partecipazione rappresenta una delle novità più significative degli ultimi anni in ambito
amministrativo".
Oltre 150 farmacie del Lazio hanno aderito a FARMAReCUP
Sono già più di 150 le farmacie del Lazio che hanno
aderito al servizio FARMAReCUP per la prenotazione
di visite specialistiche ed esami diagnostici. Il servizio permette al cittadino di evitare le code e fare le
prenotazioni negli orari che gli sono più comodi e
direttamente in un luogo che gli è familiare, come la
farmacia più vicina.
In pratica ogni assistito, munito dell'impegnativa
(ricetta rosa) e della tessera sanitaria, può rivolgersi al farmacista che si collega per via telematica al
ReCUP ed effettua la prenotazione, consegnando poi
58
eur torrino news
il relativo modulo di conferma e le eventuali istruzioni per la preparazione agli esami e il pagamento
del ticket.
In questo modo, da qualsiasi luogo di residenza, anche se privo di punti di prenotazione della Asl, sarà
possibile richiedere una prestazione sanitaria, andando in una farmacia che offra il servizio FarmaReCUP. Il tutto senza fare code agli sportelli, in orari
flessibili (quelli di apertura delle farmacie, sabato e
domenica compresi), nelle sedi più comode e senza
alcun costo.
La farmacia rilascia anche uno stampato che indica
l'importo del ticket da pagare, con il quale si può:
- pagare alle casse ticket delle Asl;
- pagare agli sportelli della Sisal;
- pagare direttamente, dove disponibili, alle macchine riscuotitrici collocate nelle strutture sanitarie.
È poi importante sapere che:
- in farmacia non si prenotano gli esami urgenti;
- l'orario dipenderà dalla singola farmacia che aderisce al servizio;
- il servizio è completamente gratuito.
gionale informa
• Augusto Culasso
80 teatri per il Lazio
Presentato il Piano di interventi della Regione Lazio per i teatri
Ottantuno interventi su altrettante strutture teatrali del Lazio - alcune delle quali verranno costruite ex novo - a fronte di un investimento regionale
complessivo di 42 milioni di euro. Il piano, che costituisce il risultato definitivo di un bando regionale emanato lo scorso anno e di altri provvedimenti realizzati in questa legislatura dalla Giunta
della Regione Lazio, è stato illustrato oggi in una
conferenza stampa al Teatro Argentina dall'assessore alla Cultura Spettacolo e Sport della Regione
Lazio, Giulia Rodano, alla presenza del Sindaco di
Frosinone, Michele Marini, del direttore generale
del Teatro di Roma Giovanna Marinelli, del segretario generale dell'A.G.I.S. Pietro Longhi, del presidente dell'A.T.C.L. Alessandro Berdini, e dell'attore
e autore teatrale Moni Ovadia.
"Per la prima volta, l'assessorato alla Cultura della
Regione Lazio interviene con un piano coordinato e
corposo sugli spazi teatrali pubblici e privati del
nostro territorio", dichiara Giulia Rodano, assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione
Lazio. "Un provvedimento che rappresenta non solo uno dei risultati più significativi di questa legislatura regionale, ma anche un contributo pubblico
inedito, di portata storica, per gli spazi di spettacolo dal vivo del nostro territorio". "Perché abbiamo dato il via alla realizzazione del teatro comunale che una città come Frosinone non ha mai avuto",
dichiara Rodano. "Perché abbiamo contribuito in
misura determinante alla ristrutturazione e all'ampliamento delle strutture pubbliche di spettacolo
dei tre capoluoghi di Rieti, Viterbo, Latina. Perché
siamo intervenuti su nuove strutture teatrali in
aree metropolitane deprivate di spazi, come Pomezia, Ladispoli, Passo Corese, Nettuno, e contribuito
in misura determinante al recupero di teatri della
cintura metropolitana di Roma, ovvero Ciampino,
Fiumicino, Guidonia, Ostia, Formello.
Sono settantatre per la precisione, sia pubblici che
privati, i teatri già esistenti su cui siamo intervenuti, dislocati sia nelle cinque province che a Roma
città. E alle comunità del Lazio riconsegneremo, o
consegneremo ex novo, luoghi di identità culturale, di coesione sociale, di lavoro".
La Regione Lazio, che ha portato avanti con grande
determinazione la definizione di questo piano per
le strutture culturali, per far fronte alla mancata
ripartizione dei fondi FAS da parte del CIPE ha poi
deciso di impegnare risorse proprie, garantendo la
disponibilità immediata delle risorse e rendendole
erogabili già da quest'anno. In tal modo, si è consentito ai beneficiari degli interventi di ricevere al
più presto il contributo regionale, a fronte dei lavori già svolti o in via di svolgimento.
"Si tratta di un vero e proprio intervento pilota" ha
detto Moni Ovadia nel suo intervento. "La cultura
produce ricchezza, identità, sicurezza per i territori", ha detto Ovadia "ed a questo, il teatro aggiun-
ge l'elemento dell'aggregazione, della relazione sociale, della formazione dell'individuo. Uno dei punti fondamentali per la cultura di un Paese non è
avere ad un centro lustro, ma delle periferie vive e
pulsanti. Quella che presentiamo oggi è dunque
una vera e propria operazione di civiltà culturale,
come l'investimento sull'economia verde, perché il
teatro è ricchezza e vita, ed appartiene a tutti i
cittadini".
Persi 21.000 posti di lavoro atipici nel 2009
La sempre maggiore precarizzazione nel mercato
del lavoro italiano e laziale, le difficoltà nell'inserimento lavorativo e l'esigenza sempre più
pressante di adeguate politiche di reddito. Questi
i temi al centro della tavola rotonda 'I nuovi
esclusi dal mercato del lavoro: gestione del precariato, transizione nel mercato del lavoro, politiche di reddito', tenutasi oggi nell'ambito della
Conferenza regionale del Lavoro del Lazio, organizzata dall'Assessorato al Lavoro della Regione
Lazio, in corso a Roma allo spazio Etoile.
"Nel Lazio - ha detto Mario Albisinni, responsabile analisi e diffusione dati forze di lavoro Istat,
intervenuto alla tavola rotonda, riferendosi ai da-
ti sulle forze lavoro del terzo trimestre 2009 - all'interno di un calo generale dell'occupazione la
crisi ha colpito di più i lavoratori atipici,
co.co.co e a tempo determinato, che dal terzo
2008 a terzo 2009, sono diminuiti di 21.000 unità. Sono cresciuti i contratti a tempo indeterminato, sorretti dalla componente straniera (colf e
badanti), come anche nel settore della ristorazione". Sempre secondo l'Istat "i 'lavoratori atipici' nel Lazio sono 250 mila, nella maggior parte
(68%) hanno meno di 34 anni".
Albisinni è quindi entrato nello specifico della
situazione dei lavoratori atipici nella Regione.
"Un'altra caratteristica del lavoro atipico è quella durata del contratto. Nel Lazio il rischio di una
lunga 'durata' dello stato di precarietà per il lavoratore è relativamente meno esteso nel Lazio
rispetto al resto d'Italia. Nella Regione infatti il
periodo di precarietà va dai 4 anni per il 64% degli atipici, mentre nel resto d'Italia è del 71%". E
spesso i lavoratori sono costretti a scegliere il
part-time per potere lavorare. "Il part-time 'involontario', nel senso che non è scelto dal lavoratore, è del 67%".
E per Giovanna Altieri dell' Ires, intervenuta anch'essa alla tavola rotonda, la crisi ha prodotto
"effetti devastanti", e oggi il mercato del lavoro
italiano è caratterizzato da "una sempre maggiore segmentazione, iniquità sociale, precarietà e
squilibri territoriali".
Nel corso della tavola rotonda si è parlato anche
di possibili soluzioni alle difficoltà dei giovani
di inserirsi nel mercato del lavoro. Per Piero Lucisano, docente dell'Università 'La Sapienza' di Roma, e responsabile scientifico di Soul (Sistema
orientamento università lavoro) "È necessaria
una grande alleanza, una rete tra istituzioni, università, e forze sociali per realizzare un sistema
che sappia non solo introdurre giovani nel posto
di lavoro, ma capace anche di dare stabilità sociale. E quindi valorizzare il patrimonio di conoscenze che i giovani acquisiscono con lo studio".
eur torrino news
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Politiche abitative - Di Carlo: “Approvati 70 milioni
per l’housing sociale”
“Con la ripartizione dei 70 milioni di euro per
l’attuazione del primo programma per l’housing
sociale, le nuove disposizioni contenute nel Piano Casa del Lazio prendono vita garantendo un
forte impulso alla costruzione, al recupero a all’acquisto di nuovi alloggi da destinare all’edilizia
popolare, per i quali vengono stanziati ben 65
milioni di euro”. Così Mario Di Carlo, assessore
alle politiche Abitative della Regione Lazio, ha
annunciato il contenuto della delibera approvata
oggi dalla Giunta.
“Inoltre abbiamo destinato 2 milioni di euro alle
agevolazioni per favorire l’offerta di alloggi pri-
vati in locazione e 3 milioni agli interventi di auto recupero- aggiunge Di Carlo - lungo queste tre
principali direttrici (costruzione o recupero di alloggi, sostegno agli affitti ed incentivo all’auto
recupero) si sviluppa la strategia della Regione
per il contrasto del disagio abitativo attraverso
l’innovativo strumento dell’housing sociale”.
“Oggi non abbiamo solo ripartito le risorse destinate all’housing sociale- conclude Di Carlo - ma
abbiamo anche stabilito un ordine di priorità che
favorisce i comuni ad alta tensione abitativa ed
approvato lo schema di avviso pubblico per la
presentazione delle proposte di intervento”.
Amministrazione - Montino, realizzati 25 dei 39 punti
Patto anticrisi
“Abbiamo fatto quest’incontro con le tre delegazioni di Cgil, Cisl e Uil che avevano con noi sottoscritto nel 2009 i 39 punti del piano anticrisi. Abbiamo constatato, punto per punto, che 25 dei 39
sono applicati, ci sono già atti deliberativi, ci sono
state decisioni, delibere d’appalto, cantieri in corso”. Così Esterino Montino, vice presidente della
Giunta Regionale del Lazio, al termine dell’incontro
in regione con le delegazioni regionali di Cgil, Cisl
e Uil sul Patto anticrisi sottoscritto nel 2009. “Abbiamo sei punti - ha quindi sottolineato Montino che riguardano questioni aperte con il governo na-
zionale, che sono incagliate per responsabilità del
governo, e penso al Cipe. Non siamo riusciti ad avere l’approvazione del progetto per la Pontina. Come
è incagliata anche la questione della Salaria”.
“Ci sono altri sei punti - ha spiegato il vicepresidente - che riguardano atti legislativi, come la legge sugli appalti, che non sono di competenza della giunta, ma del consiglio regionale, che visto che
siamo nell’ordinaria amministrazione, non si è potuto portare a termine”. All’incontro con Montino
hanno partecipato Claudio Di Berardino, segretario
generale Cgil di Roma e Lazio, Salvatore Biondo,
segretario regionale di Cisl Roma e Lazio e Luigi
Scardaone, segretario generale di Uil Roma e Lazio.
Soddisfatto il segretario generale della Cgil Roma e
Lazio, Claudio Di Berardino. “Abbiamo chiesto alla
regione - ha detto - di dare un segnale evidente
sull’equità sociale, e quindi di sviluppare delle
prossime ore un intervento sul cosiddetto redditometro. Chi ha di più paga di più, chi ha di meno paga di meno. Non si capisce - ha aggiunto - perché
una persona che ha una difficoltà economica, deve
pagare un ticket come una persona che ha una condizione economica diversa, magari più alta. E quindi questo redditometro finirebbe per essere un segnale di equità enorme”.
“Noi nel 2009 - ha spiegato il sindacalista - abbiamo sottoscritto con la regione un protocollo non di
fine legislatura, ma per affrontare la crisi. Quest’incontro è importante perché dimostra che le cose non solo si scrivono, ma si devono anche fare. La
valutazione - ha detto Di Berardino - è positiva
perché i punti attuati, 25, sono più di quelli che
ancora non lo sono. Altri punti hanno avuto dei
problemi perché il consiglio regionale non è più
operativo, altri riguardano il rapporto con il governo e lì abbiamo chiesto alla regione di andare
avanti. I finanziamenti alle infrastrutture - ha concluso Di Berardino - sarebbero uno dei modi in cui
il Governo potrebbe intervenire. Se il Cipe blocca le
opere pubbliche, il Lazio si ferma”.
E il segretario generale di Uil Roma e Lazio, Luigi
Scardaone ha chiesto un intervento sul consorzio
Gaia. “Abbiamo chiesto un intervento a favore del
consorzio Gaia, e abbiamo chiesto che se ci sono
comuni che devono avere finanziamenti regionali,
non li dessero a quei comuni che mettono in crisi
Gaia. E poi ci dovrebbero spiegare - ha concluso come mai un consorzio a totale capitale pubblico
rimane operoso”.
Di Liegro: “2,8 milioni per formazione assistenti familiari”
Su proposta dell’assessore Luigina Di Liegro, la
Giunta della Regione Lazio ha approvato oggi
una delibera che stanzia 2,8 milioni di euro per
progetti sperimentali e interventi per la riqualificazione del lavoro delle assistenti familiari.
Le risorse finanziarie saranno ripartite tra il Comune di Roma e i Comuni o enti capofila di distretto, in base al numero delle persone anziane
e dei disabili residenti.
Il fondo permetterà di finanziare corsi di formazione della durata di 120 ore o di 180 ore destinati a donne e uomini disoccupati, italiani o immigrati (in regola con le norme in materia di im-
60
eur torrino news
migrazione), residenti o domiciliati nella Regione
Lazio.
La frequenza ai corsi, per un ammontare complessivo di 300 ore, permetterà anche di acquisire la qualifica professionale di ‘assistente familiare’.
Inoltre, la delibera prevede l’istituzione presso
ciascun comune capofila di distretto, di un elenco delle assistenti familiari con specifico attestato delle persone qualificate al quale potranno
accedere i cittadini. Nel 2009 con uno stanziamento di pari entità è stato possibile finanziare
un totale di 93 progetti tra formativi e non for-
mativi volti a qualificare il lavoro di cura e di sostegno familiare dell’assistenza familiare privata
a domicilio, con particolare riguardo all’attività
in favore delle persone non autosufficienti.
“La delibera approvata oggi - dichiara l’assessore
alle Politiche sociali e delle sicurezze della Regione Lazio Luigina Di Liegro - è un segno di attenzione importante per far fronte ai bisogni delle persone anziane e dei disabili non autosufficienti. Bisogni che stanno assumendo una dimensione tale da rendere indispensabile una risposta pubblica qualificata che dia sostegno alle
famiglie che, quotidianamente, si trovano a fron-
teggiare i problemi legati alla presenza di una
persona anziana o disabile all’interno del nucleo
familiare.
Lo scopo di questi corsi è quello di qualificare il
lavoro degli assistenti, per favorire la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio
domicilio e con la propria famiglia, ma anche facilitare l’emersione di rapporti di lavoro domestico non contrattualizzati, attraverso agevolazioni sugli oneri fiscali e previdenziali. Spesso,
infatti, a far fronte all’esigenza di assistenza sono proprio donne immigrate e italiane, le badan-
ti, che svolgono un’opera preziosa per i nostri anziani, ma
verso le quali occorre attivare
un’azione di qualificazione, anche nella prospettiva della sicurezza del servizio alla salute.
Anche l’istituzione degli elenchi in ogni distretto è un’iniziativa volta proprio a fornire ai
cittadini personale con competenze specifiche e certificate”.
Agricoltura: oltre 200 orti biologici saranno a disposizione dei
romani
Mettere oltre 200 orti biologici a disposizione dei
cittadini romani che vorranno trascorrere il proprio tempo libero coltivando la terra, nel cuore
della Capitale. È questo l’obbiettivo del protocollo d'intesa siglato da Regione Lazio, Arsial, Roma
Natura (l’ente regionale per la gestione del Sistema delle aree naturali protette nel Comune di
Roma), Legambiente e l’associazione Acqua Sole
Terra per concedere in comodato d'uso gratuito
due ettari di proprietà dell’Arsial, all’interno delle aree protette di Roma, ai cittadini romani che
faranno richiesta, secondo dei requisiti che saranno indicati nel bando che verrà pubblicato in
primavera.
Questi requisiti saranno relativi soprattutto alle
fasce d’età, alla residenza (obbligatoriamente nel
Comune di Roma), al reddito e al nucleo famigliare di appartenenza.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l'idea lanciata
tempo fa da Legambiente e dall'associazione Acqua Sole Terra - ha commentato l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini - perché ci siamo resi conto che la voglia di natura e
di campagna sta crescendo in maniera esponenziale tra i cittadini. E l'orto garantisce non solo
una migliore qualità di vita e di alimentazione,
ma risponde anche al bisogno di aggregazione
che c'è in ognuno di noi. Inoltre, possedere un
orto significa anche spendere meno e questo è un
ulteriore incentivo, in un periodo di crisi come
quello che stiamo vivendo.”
I primi due ettari, che saranno suddivisi in appezzamenti di circa 70 metri quadrati ciascuno, si
trovano all'interno del monumento naturale Quarto degli Ebrei-Tenuta di Mazzalupetto, nel quadrante nord della Capitale.
“Ma l’intento- ha aggiunto l’assessore Valentini è quello di allargare presto anche in altre zone di
Roma e di estendere l’iniziativa ai parchi della
Capitale. Anzi, mi impegno sin d’ora, qualunque
sia il risultato delle elezioni regionali, a stanziare dei finanziamenti nel prossimo bilancio a favore degli orti urbani.”
Il comodato avrà una validità di otto anni (con
un contratto 4+4) e permetterà agli ortisti di col-
tivare qualsiasi prodotto alimentare, purché in
sintonia con le regole del biologico e senza l’uso
di pesticidi.
“L’Arsial - ha commentato il commissario Arsial,
Massimo Pallottini - vede così soddisfatta la propria vocazione naturale, e concedere i nostri terreni in comodato ai cittadini significa tutelare
sia la salute delle persone che la salubrità delle
terre.”
“È fortemente simbolico - spiega Legambiente che si parta dagli immensi spazi agricoli all’interno delle aree protette della campagna romana,
in modo da rilanciare un’agricoltura di qualità,
gestita direttamente dal cittadino, con un obiettivo anche educativo e come risposta al desiderio
sempre più diffuso di ‘sapere cosa si mangia’”.
Siglata intesa tra Regione e Comunità Ebraica sulle inumazioni
Il vicepresidente della Regione Lazio Esterino
Montino e il presidente della Comunità Ebraica
di Roma Riccardo Pacifici hanno firmato, alla presenza del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, un’intesa che promuove l’applicazione in
tutte le Asl e Aziende Ospedaliere del Lazio della
normativa che consente di autorizzare l’inumazione anche prima che siano decorse le 24 ore.
La richiesta di dare piena applicazione alla legge
n° 578 del 29-12-1993 è stata inoltrata dal rabbino capo Di Segni al fine di rispettare le prescrizioni religiose ebraiche che prevedono di procedere alla sepoltura nel più breve tempo possi-
62
eur torrino news
bile. Attualmente la procedura standard in ogni
caso di decesso è quella di attendere 24 ore prima di consentire la sepoltura, al fine di evitare i
casi di morte apparente. Le disposizioni della
legge 578 rendono invece possibile il nulla osta
all’inumazione anche prima delle 24 ore prescritte se il medico procede ad accertare la morte mediante un elettrocardiogramma protratto per venti minuti. Con l’intesa firmata oggi la Regione si
è fatta carico dell’opera di promozione presso le
Asl e le AO (i cui direttori generali erano presenti alla firma e hanno siglato l'intesa) dell’applicazione della norma a chiunque ne faccia richie-
sta, a prescindere dalla fede religiosa.
“Dalla Comunità ebraica era giunta questa sollecitazione, mi sembra un atto di civiltà fare in modo che si possa rispettare questa tradizione rimanendo all'interno del rispetto delle regole” ha
spiegato il vicepresidente Montino al momento
della firma, mentre per il presidente della Comunità Ebraica Pacifici “questo accordo potrà essere utile anche per il mondo islamico, visto che è
anche loro uso seppellire velocemente i defunti.
Siamo contenti – ha concluso – di poter rispettare una nostra tradizione nel pieno rispetto delle
regole dello Stato”.
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