Altrisogni n.3

Transcript

Altrisogni n.3
Rivista digitale di Horror, Sci-Fi e Weird
numero 3
9 inediti
racconti
di fantascienza
horror e weird
Patrizia Birtolo
Mirko Dadich
Simona Gervasone
Roberto Guarnieri
Laura Iuorio
Valentino Peyrano
Daniele Picciuti
Rubrus
Tanja Sartori
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Scrivere scene
d’azione
Stefano
Di Marino
IN ALLEGATO
DBOOKS
NEWS
VAMPIRI D’AUTORE
altrisogni intervista
Claudio Vergnani
...e in aggiunta: notizie, recensioni, suggestioni!
Basta leggere uno solo dei racconti di questo libro per riscoprire
che il vero orrore non si esibisce nel fiotto di sangue o nel primo
piano delle fauci del mostro: si nasconde, ancora e sempre,
dietro una porta. Una banale porta chiusa, che si apre
lenta e ci invita a entrare nell’oscurità...
Compra l’ebook su
www.dbooks.it
versione normale
Editoriale
tre
passi
in avanti
B
envenuti al terzo numero! Un traguardo
importante che fa uscire la nostra testata
dal periodo dell’infanzia e la proietta verso la maturità. Altrisogni cresce, quindi, e
le cose cambiano.
Nel numero che vi apprestate a leggere ci sono almeno tre novità di un certo spessore. Innanzitutto abbiamo introdotto una nuova rubrica, Menzione d’onore,
in cui il nostro editore Dbooks.it elenca i punti forti
di alcuni dei racconti giunti in redazione che, per vari
motivi, non sono stati selezionati. Riteniamo infatti
che un rifiuto non costituisca un segnale negativo in
assoluto, bensì l’inizio di un percorso per migliorarsi.
Poi, ecco il primo concorso targato Altrisogni: Nel buio.
È il doppio concorso letterario/fotografico a tema
realizzato insieme alla redazione di D&N, la rivista
online di ottica e fotografia. A pag. 38 gli estremi per
poter partecipare, a pag. 40 il regolamento completo.
Segnaliamo poi un’importante e inedita collaborazione: Altrisogni sarà membro della giuria del
Margherita Short Movies Festival - festival di
cortometraggi giunto alla sua quarta edizione occupandosi di selezionare e premiare il miglior corto
di genere fantastico.
Se ancora non bastasse, da questo numero iniziamo
ad avere sulle nostre pagine ospiti di rilievo come
Stefano Di Marino, autore di grandissima esperienza e altrettanto talento, che ci illustra come scrivere
scene d’azione. Per fare spazio al suo articolo abbiamo
spostato sul numero 4 la prevista seconda puntata del
pezzo riguardante la scrittura di racconti fantastici,
iniziato su Altrisogni 2. In questo numero ospitiamo
anche Laura Iuorio, autrice di sci-fi e fantasy che ha
all’attivo diversi romanzi pubblicati con Fanucci: potrete conoscerla meglio leggendo sia il suo racconto
inedito Polvere, nella sezione Racconti Lunghi, sia l’intervista presente nell’allegato Dbooks News.
Insomma, come abbiamo detto, continuiamo a crescere. E non abbiamo intenzione di fermarci, anche
perché i riscontri che stiamo ottenendo sono incoraggianti. Professionisti del settore e case editrici hanno
valutato molto positivamente il nostro progetto e la
scrittura dei nostri autori. Prendono vita così interessanti collaborazioni. Un ulteriore, importante riscontro
lo abbiamo grazie alla strada che stanno percorrendo
gli autori da noi selezionati. Provate a “googlare” i loro
nomi: scoprirete che le firme di Altrisogni stanno popolando la Rete. Anche e soprattutto per questo, sentiamo di star facendo la cosa giusta.
Buona lettura
Viss
Altrisogni - Rivista digitale di horror, sci-fi e weird
Pubblicazione aperiodica - aprile 2011
Coordinamento editoriale: Christian Antonini e Vito Di Domenico
Progetto grafico, grafica e impaginazione: Sabrina Rossi
Redazione: Christian Antonini, Vito Di Domenico, Andrea Fattori, Luigi Lo Forti
Copertina e illustrazioni interne: Eliza Bolli
Hanno collaborato: Patrizia Birtolo, Valentino G. Colapinto, Mirko Dadich, Luca
Ducceschi, Simona Gervasone, Roberto Guarnieri, Laura Iuorio, Maurizio “Scarweld”
Landini, Valentino Peyrano, Daniele Picciuti, Alexx Priano, Rubrus, Tanja Sartori
Redazione Altrisogni, dbooks.it
presso Gruppo Orange, via Monfalcone 57/59
20099 Sesto San Giovanni, Milano
www.dbooks.it
[email protected]
3
Sommario
4
Pag. 3 Editoriale
Pag. 4 Sommario
Pag. 6 Notizie
Novità editoriali, eventi e concorsi letterari.
Pag. 12 Racconti brevi
Quattro racconti entro i 10.000 caratteri.
Pag. 30 Le interviste di Altrisogni: Claudio Vergnani
Altrisogni incontra l’autore di Il 18° vampiro e Il 36° Giusto.
Pag. 38 Nel buio, concorso letterario e fotografico
Altrisogni e D&N indicono il primo concorso letterario e fotografico.
Pag. 40 Nel buio, bando di concorso
Regole, modalità e premi per il concorso Nel buio.
Pag. 42 Approfondimento: Scrivere una scena d’azione
Stefano Di Marino ci spiega come raccontare duelli e scontri corpo a corpo.
Pag. 52 Racconti lunghi
Cinque racconti entro i 35.000 caratteri.
Pag. 92 Menzione d’onore
L’editore dbooks.it segnala i più meritevoli tra i racconti rifiutati.
Pag. 94 Eventi: Margherita Short Movies Fest
Altrisogni collabora con il festival del cortometraggio.
Pag. 96 Recensioni
Da scrittore a scrittore: i libri letti dalla redazione.
Pag. 100 Suggestioni
Fonti di ispirazione per chi scrive fantastico.
Pag. 102 Procedura d’invio
Cover: Eliza Bolli
Sul web: www.wix.com/elizabolli/elizabolli
Eliza Bolli è nata a Foligno, in Umbria, nel 1980.
Benchè abbia sempre disegnato, fino ai 21 anni rimane autodidatta: si diploma al
Liceo Classico e frequenta il DAMS a Bologna. Poi si iscrive alla Scuola Internazionale
di Comics e capisce che c’è ancora molto da imparare. Da allora a oggi ha fatto in
tempo a laurearsi in fashion design e a lavorare come grafica e designer, prima di
debuttare con Pavesio Editore nel volume Kill the Granny Comedy Collection.
Collabora con diversi magazine online e lavora come colorista e illustratrice freelance.
RACCONTI BREVI
Pag. 12 Caccia senza tempo, di Daniele Picciuti
Quando le storie di vampiri si incrociano in modo intelligente con la fantascienza, il risultato
può essere decisamente efficace. Un racconto da bere tutto d’un fiato!
Pag. 18 Relatività, di Roberto Guarnieri
La flotta imperiale distrugge l’ennesimo insediamento indigeno e si prepara a colonizzare un
intero sistema solare. La legge del più forte… ma con una diversa prospettiva.
Pag. 22 Hikikomori, di Tanja Sartori
Un ragazzo che rifugge i contatti con la società, un moderno eremita, solo in casa sua, al buio.
Con una macchia sul muro che sembra crescere di giorno in giorno.
Pag. 26 Propositi di rinascita, di Mirko Dadich
C’è stato un bagno di sangue a bordo dell’astronave. Sono morti tutti. Tranne il protagonista,
incastonato in una corazza cibernetica dalla potenza devastante. Ma cosa lo spinge?
RACCONTI LUNGHI
Pag. 52 Polvere, di Laura Iuorio
Il Nord America è ridotto a un deserto sabbioso. Una taverna solitaria sorge tra le dune. Un
luogo di passaggio, di incontro. Dove il passato può tornare a insinuarsi… come polvere.
Pag. 62 Cena romantica, di Simona Gervasone
Lui è affascinante ma fedifrago. Lei è innamorata ma insicura. Si incontrano di nuovo per una
cena riconciliatoria. Un incubo di classe, visto da una prospettiva molto femminile.
Pag. 68 Campo di concentramento, di Valentino Peyrano
Da un incontro fortuito si scatenano eventi che portano a scoprire la più grande delle cospirazioni: un segreto che viene tenuto ben celato da millenni. E adesso...?
Pag. 78 Il tempo di Fausto, di Rubrus
C’è un orologiaio, in centro, con un negozio che sembra sfuggito a un tempo remoto. Potrebbe
essere il posto ideale dove portare a riparare un orologio. Forse.
Pag. 84 Umano, troppo umano, di Patrizia Birtolo
Cosa fare se la famiglia della tua ragazza si oppone al vostro amore? In fondo, tu sei quasi
identico a un vero essere umano. Ti manca solo una cosa per essere accettato.
5
Notizie
6
Il ritorno
dei Corti Viventi
Sono arrivate in Italia
Weird Tales e SciFi Now
Edizioni XII riapre la
selezione editoriale
dedicata a racconti
brevi e brevissimi di
genere fantastico,
horror,
weird,
fantascienza,
thriller, noir, pulp,
azione e avventura.
In palio la pubblicazione nella raccolta Corti - Terza
stagione: Il ritorno dei Corti Viventi.
La prima fase della selezione si apre a maggio e durante
i tre mesi successivi i partecipanti potranno inviare i
propri racconti, nel limite di tre per ogni categoria. Chi
supererà la fase eliminatoria non guadagnerà solo la
pubblicazione, ma parteciperà all’agguerrita fase finale
– prevista a ottobre – nella quale ci si sfiderà con una
terna di racconti, per vincere il titolo di nuovo Re dei
Corti. Il bando completo della nuova selezione editoriale
è qui: www.xii-online.com/corti3.
Weird Tales, storica rivista
americana del fantastico,
è arrivata in edizione
italiana pubblicata da
Fun Factory con cadenza
bimestrale. Acquistabile
da marzo in libreria e
su Mylighstore.it, il n.1
contiene racconti di Tanith
Lee, Michael Bishop e Michael Philips, un’intervista
a Neil Gaiman e altro ancora. Al prezzo di 6,90 €.
Sempre da marzo è sbarcata in edicola anche SciFi
Now, rivista britannica dedicata a fantascienza,
fantasy e horror, con particolare attenzione a
cinema e TV. La cadenza è mensile e il prezzo è di
4,90 €. Sul n.2, in distribuzione dal 26 aprile, una
preziosa intervista a Roger Corman, Grande Vecchio
del B-movie statunitense.
Ulteriori informazioni su www.weirdtales.it.
Ancora il Fantasy
Horror Award
Si terrà a Orvieto dal 3 al
5 giugno 2011 la seconda
edizione del festival del
fantastico e dell’orrore.
Buona parte del programma è
dedicata all’horror di stampo
cinematografico, con ospiti del
calibro di Brian Yuzna, Lloyd
Kaufman, Mick Garris. Tre
giorni di incontri con registi e
autori da tutto il mondo, oltre 30 proiezioni e anteprime
italiane e internazionali. Ma ci sarà spazio anche per serie
TV, fumetti, musica, giochi e letteratura. Tra gli ospiti
letterari anche la “nostra” Anna Giraldo e il suo primo
romanzo: 436. Nella serata finale del 5 giugno si terrà
inoltre la premiazione del concorso letterario Fantastique
per racconti inediti (scaduto il 30 aprile), il cui premio
consiste nella pubblicazione del racconto vincitore
sull’edizione italiana della rivista Weird Tales.
Il sito del festival è www.fantasyhorroraward.com.
Peccati di Gola
Giulio Perrone Editore presenta nella collana Lab la
raccolta di racconti Peccati di gola. I generi spaziano –
non mancano quelli adatti ai lettori di Altrisogni – ma
tutti i racconti sono accomunati in qualche modo dal
tema enogastronomico, con tanto di presentazione
dei vari autori in chiave di biografia culinaria.
Curata da Chiara Bertazzoni e Barbara Balbiano, la
raccolta vede la partecipazione di numerosi membri
del collettivo La Carboneria Letteraria e si suddivide
in una sezione antipasti,
dedicata a racconti dal
sapore fantastico, primi
piatti al gusto del giallonoir, secondi piatti dagli
aromi di terrore e dessert
immancabilmente virati
verso l’erotismo. Il tutto
è annaffiato con vini di
umore brillante.
Il volume è ordinabile
direttamente tramite il
sito web dell’editore.
Concorso letterario
Nero di Puglia 2011
“Il noir in tutte le sue
gradazioni” è lo slogan
di Nero di Puglia 2011, il
nuovo concorso letterario
nazionale dedicato a
racconti inediti di genere
giallo, noir, thriller o
mystery, rigorosamente
ambientati in Puglia.
Si partecipa con testi non più lunghi di 20.000 caratteri
(spazi inclusi), non è richiesta alcuna tassa d’iscrizione
e i primi tre classificati vincono premi in denaro:
1.000 euro al primo, 400 € al secondo, 200 € al terzo.
Presidente di Giuria è lo scrittore Omar Di Monopoli,
autore di una trilogia pulp-noir con cui si è guadagnato
i favori di pubblico e critica. Le opere vanno inviate in
forma anonima (con il nome dell’autore indicato solo
nella lettera di presentazione) entro il 31 maggio 2011.
Per informazioni: http://nerodipuglia.wordpress.com e
[email protected].
Il classico e il moderno
dell’horror italiano
Dardano Sacchetti, uno degli sceneggiatori più prolifici
e rappresentativi del cinema italiano dell’orrore e di
fantascienza (ma anche del poliziottesco), si unisce a
Federico Zampaglione, già regista di The Shadow, per scrivere
il nuovo film horror di quest’ultimo: Tulpa. Sacchetti ha
scritto alcuni dei film più interessanti di Dario Argento, Lucio
Fulci, Umberto Lenzi, Enzo G. Castellari, Michele Soavi, Mario
e Lamberto Bava, attraversando 30 anni di cinema italiano
di genere. Non possiamo che augurarci che la collaborazione
con Zampaglione risulti creativamente proficua.
Maurizio Landini autore Meca
Il corpo della fame è il primo romanzo dedicato a Meca War, gioco di ruolo fantascientifico
edito da Wild Boar. Il gioco parla di una guerra interplanetaria che vede l’Umanità e alcune
razze aliene alleate combattere contro gli insettoidi Antigorion. Il corpo della fame, romanzo
scritto da Maurizio “ScarWeld” Landini, segue le vicende di Mitia Sokolov, un fante gioviano
già protagonista del racconto di fantascienza militare Urla d’Acido, dello stesso Landini.
A detta dell’editore Wild Boar, gran parte del successo del gioco di ruolo sarebbe dovuto
proprio alle atmosfere e allo stile di Urla d’acciaio. In attesa del libro, un volume di circa 150
pagine in uscita a maggio, possiamo scaricare gratuitamente il racconto dal sito dell’editore.
Freaks! La webserie tutta italiana
Il 28 marzo è comparso online il primo episodio di una webserie che strizza un
occhio (anzi due) alla serie TV britannica Misfits. Questa produzione, che mette
dietro e davanti alla videocamera diversi ragazzi italiani cresciuti artisticamente
su YouTube, si chiama Freaks! ed è un prodotto interessante, soprattutto per
l’asfittico panorama video del fantastico nostrano. Si parla di ragazzi comuni che,
apparentemente, sembrano venire dotati di poteri speciali. I primi due episodi,
disponibili su YouTube e sul sito ufficiale, hanno un taglio aggressivo e intrigante
(che in più punti sconfina nell’horror e nel weird), sebbene storia e sceneggiatura
risultino ancora un po’ confuse. Info ed episodi su www.freakstheseries.com.
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racconti brevi
Propositi di rinascita
di Mirko Dadich
M
8
i sveglio al buio
pensando di essere morto. Poi, il
dolore. Il dolore
sciama in tutto il corpo, piantando minuscoli stendardi di agonia, e capisco di
essere vivo. La Corazza mi ha protetto
come sempre. Come sempre.
È semplice, Maggiore Chandra. Il governo terrestre ha avviato una fastidiosa
indagine sulla ExPlan, sulle nostre attività
– diciamo – illecite. Queste indagini non
devono assolutamente avere luogo. Mai.
Quando le dosi di stimolante mi vengono pompate in circolo, il mio cervello
si attiva e lancio uno scan dell’ambiente
circostante: niente aria né gravità, temperatura prossima allo zero assoluto.
Tutto secondo i piani.
Lei è dislocato sulla Miriam, scorta e sicurezza di bordo. Il suo Contratto Affettivo
prevedeva matrimonio e due figli, ma è
stato reciso – vediamo – sei anni fa dalla
sua compagna Yuliya. Nello stesso periodo lei ha accettato l’upload della Corazza
definitiva. Come vede, sappiamo molte
cose sul suo conto Maggiore. Sappiamo
anche che la sua devozione alla causa –
quella che ha fatto in modo che si arruolasse e si facesse innestare nella Corazza
– è andata scemando.
Attivo la visione notturna. È uno sfacelo. I cadaveri smembrati fluttuano sul
soffitto, circondati da anelli di sangue
coagulato. Arti e interiora creano delicati
arabeschi orbitanti.
La mia CPU in tandem mi inonda di
dati sulle identità dei corpi. Sull’HUD appaiono finestre con nomi, età, qualifica.
Le chiudo tutte.
Non si può uscire da una corazza, vero
Maggiore? Si è una cosa sola, indissolubilmente. Per sempre.
Scopro di poter camminare e mi trascino verso un terminale. Mi connetto
usando l’adattatore universale e sono
on-line con la nave. Faccio partire una
diagnostica che richiede qualche minuto. Chiudo gli occhi, pur sapendo
che i sensori della Corazza inviano la
Propositi di rinascita
proiezione dell’ambiente circostante direttamente nel mio nervo ottico. La panoramica all’infrarosso dell’equipaggio
morto aleggia nella mia mente per un
tempo indefinito, come un sogno che
non posso più fare. Le scene del dirotta-
mento si affollano come mosche fameliche: rivedo le mie pallottole corazzate
scavare voragini nei volti che mi avevano
considerato un amico. Un compagno.
Vedo la vita che viene risucchiata via
dalle persone che dovevo proteggere,
9
racconti brevi
in seguito al sabotaggio del sistema di
sopravvivenza.
Non ho provato nulla.
Una luce blu. Il terminale richiama la
mia attenzione.
10
Maggiore, noi possiamo clonarla. Non
ci fermiamo davanti a un ridicolo divieto
del Governo, le nostre tecniche sono molto
avanzate, mi creda. Lei avrà un corpo nuovo, un corpo di carne. Possiamo leggere il
suo schema cerebrale e impiantarlo nel
clone: avrebbe la sua personalità, la sua
intelligenza e i suoi stessi ricordi, fino alla
scansione, naturalmente. Ma non serberebbe alcuna traccia della nostra conversazione, del nostro accordo. Nulla.
In cambio della sua collaborazione, le
offriamo una nuova vita, senza più Corazza, e senza colpa. Riprenderà coscienza su
Zvaleni 3. È un pianeta periferico: piccoli
insediamenti, grandi laghi, parchi. Le piacerà. Yuliya ora vive lì con i vostri due bambini. Sarà sorpresa di vederla senza piastre,
senza elmetto blindato, senza tubi, fulminatori e lanciagranate. Potrà abbracciarla.
Riesce a ricordare la sensazione di una pelle calda, Maggiore Chandra?
La struttura della nave ha subito gravi danni ma la sua integrità non è stata
compromessa. È lanciata attraverso il
sistema solare, velocità 8.9, in accelerazione.
Quando entrerà nell’atmosfera sfrecciando sul continente asiatico, le delicate arcologie, gli archi protesi, i giardini
pensili, scivoleranno sul mio visore. Pochi microsecondi che si imprimeranno
nella mia memoria/strato e, dopo l’impatto, anche quella scomparirà. La Corazza e io, gli archivi, le indagini, le macrostrutture, i milioni di abitanti: tutti fusi
insieme in una nebbia d’atomi.
Che ne dice Maggiore Chandra?
Accetta?
La rotta è inserita.
Punto su Città Centrale.
Mirko Dadich
Nasce per la prima volta a Zadar (Croazia) alcuni decenni fa. Trascorre
la sua adolescenza in un solipsismo agrodolce, spennellando poesie
decadenti in luoghi inaccessibili come fondali oceanici, catene
montuose e parcheggi sotterranei. L’incontro con Philip K. Dick, in
una macelleria di Santa Monica, lo sconvolge a tal punto da spingerlo
alla science fiction. Ogni suo racconto è ispirato a una storia vera.
Su Altrisogni n.2 ha pubblicato il racconto breve Rosso.
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concorso
NEL BUIO
Il primo concorso FOTO-LETTERARIO!
per racconti e fotografie di genere
horror, sci-fi, weird
Il concorso è gratuito e si svolge
in parallelo su entrambe le riviste,
coinvolgendo i rispettivi campi artistici:
è contemporaneamente un concorso
letterario e fotografico. Si può partecipare
a una sola delle sezioni o a entrambe,
inviando racconti e/o fotografie.
12
Il tema da sviluppare è “Nel buio”.
Racconti nel buio
Sei uno scrittore? Puoi partecipare con
un racconto inedito di genere horror,
fantascientifico o weird, non più lungo di
10.000 caratteri (spazi compresi), allegato
in formato .RTF a un’email con oggetto
“Concorso Nel buio”, spedita all’indirizzo
[email protected]. Ogni racconto dovrà
essere accompagnato da un sintetico
profilo dell’autore e da una breve
dichiarazione di inedicità.
Fotografie nel buio
Sei un fotografo? D&N è casa tua! Ogni
partecipante potrà inviare al massimo
tre scatti inediti in formato .JPG che
evidenzino la propria capacità tecnica
e creativa in condizioni di oscurità
(nel buio appunto), a carattere horrorfantascientifico. Le fotografie dovranno
essere spedite all’indirizzo redazione@
denonline.it inserendo come oggetto della
mail “Concorso Nel buio”. Ogni foto dovrà
essere accompagnata dalla descrizione
della tecnica e dell’attrezzatura utilizzata,
da un sintetico profilo dell’autore e da una
breve dichiarazione di proprietà dei diritti.
Risultati e pubblicazione
Lo staff di Altrisogni si occuperà di valutare
i racconti a tema giunti in redazione e
di selezionare i migliori dieci. D&N farà
altrettanto con le dieci migliori fotografie.
Il primo classificato di ogni sezione vedrà
la propria opera pubblicata su entrambe le
riviste. Inoltre, le dieci migliori opere di ogni
sezione verranno inserite in una raccolta
a tema “Nel buio”, pubblicata in formato
ebook dall’editore dbooks.it.
Invio delle prove: entro il 30 giugno 2011.
Un salto nel buio
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo
alla lettura del bando di concorso
nelle prossime pagine, oppure su
www.denonline.it e www.dbooks.it.
Attenzione! La selezione degli elaborati
avverrà a insindacabile giudizio delle
redazioni di D&N e Altrisogni; i partecipanti
conserveranno la proprietà dei diritti
d’autore relativi alle opere inviate.
Obiettivo su
D&N
D&N è la rivista online dedicata all’ottica e
alla fotografia, che tratta di moda, tecnologia,
prove di fotocamere, mostre fotografiche e
molto altro ancora. Possiamo sfogliare le sue
pagine al sito www.denonline.it e conoscerla
meglio scaricandola da www.dbooks.it.
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digi
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La rivis e fotografia
di ottica
Primo concorso
letterario e fotografico
“Nel buio”
Organizzato da Altrisogni e D&N
per la Migliore fotografia a tema e
il miglior racconto a tema
Le riviste digitali Altrisogni e D&N organizzano il primo
concorso letterario e fotografico a tema “Nel buio”
per fotografie digitali e racconti brevi. Ciascuna delle
due riviste gestirà uno dei due aspetti del concorso –
fotografico e letterario – e indicherà le dieci migliori
opere ricevute. Le redazioni, inoltre, individueranno
tra le dieci opere selezionate di ciascuna sezione quella
vincitrice. La migliore fotografia e il miglior racconto
verranno pubblicati entrambi sulle due riviste.
Le dieci opere migliori di entrambe le sezioni,
comprese le vincitrici, saranno poi riunite e pubblicate
in una raccolta digitale in formato ebook, edita da
dbooks.it. La partecipazione al concorso è riservata
a opere inedite (anche online) ed è gratuita.
Bando di concorso
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Il concorso fotografico-letterario “Nel buio” si compone di due sezioni, una fotografica e una letteraria. Ciascun partecipante può inviare opere per
entrambe le sezioni o solo per una. È possibile partecipare con un solo racconto e/o tre scatti fotografici.
1.1La partecipazione al concorso è gratuita e aperta ad autori e fotografi di qualunque età.
Le fotografie potranno essere spedite via email all’indirizzo [email protected] a partire dal 10 Aprile. Le immagini, da una a tre, dovranno
essere allegate al messaggio di posta elettronica, in formato .JPEG. L’oggetto del messaggio dovrà essere “Concorso NEL BUIO”.
2.1Gli scatti dovranno evidenziare la capacità tecnica del fotografo in condizioni di oscurità e dovranno essere a carattere horror-fantascientifico.
2.2Ogni fotografia dovrà essere accompagnata dalla descrizione della tecnica utilizzata e dall’attrezzatura impiegata. In aggiunta, a ogni
fotografia deve essere associata una dichiarazione di inedicità.
2.3L’email con cui vengono inviate le fotografie deve contenere in allegato anche un breve profilo del fotografo, in formato .RTF.
2.3.1 È possibile chiedere di partecipare sotto pseudonimo, ma i propri dati dovranno comunque essere comunicati alla redazione. Senza richiesta
esplicita di pseudonimo la redazione utilizzerà i dati veri del partecipante.
I racconti potranno essere spediti all’indirizzo [email protected] a partire dal 10 Aprile con un messaggio di posta elettronica. L’oggetto del
messaggio dovrà essere “Concorso NEL BUIO”. Il racconto (non più di uno) dovrà essere allegato al messaggio, in formato .RTF.
3.1I racconti dovranno essere di genere horror, fantascientifico oppure weird e non dovranno superare i 10.000 caratteri di lunghezza (spazi
inclusi, titolo escluso).
3.2Oltre al racconto, il messaggio di posta elettronica dovrà avere in allegato un file di testo con una dichiarazione di inedicità (anche online)
dell’opera e un breve profilo biografico dell’autore (500 caratteri al massimo, spazi inclusi).
3.2.1 È possibile chiedere di partecipare sotto pseudonimo, ma i propri dati dovranno comunque essere comunicati alla redazione. Senza richiesta
esplicita di pseudonimo la redazione utilizzerà i dati veri del partecipante.
3.3L’invio di un racconto ad Altrisogni per il concorso “Nel buio” esclude di fatto il racconto dalla normale selezione di opere effettuate da
Altrisogni.
Le fotografie e i racconti dovranno essere inviati entro la mezzanotte del 30 giugno 2011.
La redazione di D&N identificherà le 10 migliori fotografie tra tutte quelle ricevute e provvederà a contattare privatamente gli autori. D&N renderà
noti i nomi degli autori dei 10 scatti tramite i suoi canali. I nomi saranno presentati in ordine alfabetico e non in base a una classifica di merito.
5.1La redazione di D&N stabilirà il miglior scatto tra i dieci classificati.
La redazione di Altrisogni identificherà i 10 migliori racconti tra tutti quelli ricevuti e provvederà a contattare privatamente gli autori. Altrisogni
renderà noti i titoli dei 10 racconti e i nomi degli autori tramite i suoi canali. I nomi saranno presentati in ordine alfabetico e non in base a una
classifica di merito.
6.1La redazione di Altrisogni stabilità il miglior racconto tra i dieci classificati.
La foto vincitrice e il racconto vincitore verranno associati e pubblicati sul numero 11 di D&N e sul numero 5 di Altrisogni, entrambi in uscita
nel mese di Settembre 2011.
7.1Gli autori dello scatto vincitore e del racconto vincitore riceveranno entrambi una copia di D&N e una di Altrisogni su cui compaiono le loro
opere. Nel caso in cui scrittore e fotografo fossero la stessa persona, il vincitore riceverà comunque una copia di D&N e una di Altrisogni.
7.1.1 L’autore dello scatto vincitore e del racconto vincitore cede, alla rivista di competenza, l’esclusiva di pubblicazione dell’opera per il periodo di
un anno, a partire dalla data di pubblicazione. Dopo tale periodo l’esclusiva decade, ma il diritto di pubblicazione elettronica dell’opera permane
in possesso delle testate D&N e Altrisogni fintanto che i numeri su cui l’opera è pubblicata rimarranno in commercio.
I dieci scatti classificati e i dieci racconti classificati verranno riuniti in un volume digitale edito da dbooks.it, secondo le modalità stabilite
dall’editore.
8.1Gli autori degli scatti e dei racconti pubblicati nella raccolta di dbooks.it riceveranno una copia gratuita del volume in formato ebook.
Per ulteriori informazioni relative alla sezione fotografica del concorso è possibile contattare la redazione di D&N: [email protected];
per informazioni in merito alla sezione letteraria del concorso è possibile contattare la redazione di Altrisogni: [email protected].
racconti lunghi
Umano, troppo umano
di Patrizia Birtolo
U
16
n’altra mattina.
Non
aveva
più
scampo, da quando
i suoi colleghi gli
avevano regalato il piumone
elettroluminescente
capace
di
monitorare a che punto era il sonno.
Aggeggio infernale. Così caldo,
comodo e dannatamente invadente.
Cominciava a illuminarsi pian piano,
ricreando sul letto un barbaglio
di brace che fendeva le tenebre.
Un surrogato di alba nascente
che non si poteva ignorare. Di
buono c’era che alla luce artificiale
il suo orologio biologico reagiva
esattamente come a un’alba reale:
miracoli della fototerapia e delle fibre
digitali. Il respiro e il battito cardiaco
aumentavano gradualmente, la
melatonina veniva spazzata via,
i neurotrasmettitori riattivati, la
serotonina rilasciata a tutta birra…
E lui si poteva svegliare, vispo come
un grillo.
Basta scusanti, bioritmi, pretesti
circadiani… Doveva alzare il culo, e
gettarsi nella mischia dello Sprawl.
Quel giorno Leopold Bloom mise
giù i piedi dal letto e decise che non
aveva alcuna voglia di decidere nulla.
Infilò i piedi nelle scarpe e le regolò
sulla funzione “camminate da sole”.
L’avrebbero guidato nella direzione
programmata, e così sia. Non aveva
voglia di fare quel salto in clinica
che ormai da settimane stava
rimandando. Fanculo anche la protesi
robotica sostituibile. Si era accorto di
non riuscire più a controllarla tanto
bene col pensiero, ma perché avrebbe
dovuto desiderare di vivere meglio e
più a lungo, curando ossessivamente
la manutenzione di ogni suo innesto?
Ormai lei lo aveva lasciato.
L’unica cosa che desiderava era
starsene tutto il giorno davanti allo
schermo riavvolgibile del computer,
sintonizzato sul suo Soul Catcher.
Quando si era innamorato di Leyla,
aveva deciso di lasciarsi impiantare
quel microchip nella testa.
Adorava quel “coso” capace di
leggergli dentro. Quando tornava
a casa e si metteva al PC, ecco che
poteva riascoltare quella piccola,
magnifica scatola nera. Ogni suo
Umano, troppo Umano
fremito archiviato; tutti i pensieri,
le sensazioni e le esperienze erano
rimaste registrate. Poteva bearsi nel
riviverle.
Perlomeno a livello virtuale.
I primi tempi dopo che lei l’aveva
mollato aveva persino ricominciato
a drogarsi. Purtroppo lo Speed
passava, ma la malinconia no. E
intanto che l’effetto durava, non
era riuscito nemmeno a schiantarsi
con la macchina: la videocamera
miniaturizzata che gli aveva regalato
lei era restata, sera dopo sera dopo
sera, costantemente puntata verso
l’iride del suo occhio. Il suo grado di
vigilanza era controllato ogni frazione
di secondo, il numero dei battiti di
ciglia erano calcolati al millesimo e i
movimenti oculari scandagliati fino
all’abisso della sua anima inquieta.
Questo, unito ai sensori che
controllavano la posizione della testa,
la pressione sui pedali e la stretta
intorno al volante, faceva sì che la
macchina si rifiutasse di partire.
Non posso neanche ammazzarmi in
fretta e in santa pace, pensò Leopold.
Per sfogare la rabbia che lo
avvelenava, aveva cominciato a
litigare con tutti. Beveva e attaccava
briga, molestava sfacciatamente le
donne degli altri ma soltanto per
guastare le serate altrui. Sapere di
aver da menare le mani era una delle
pochissime cose in grado di dargli
un po’ di sollievo. Tanto, poi, i denti
che saltavano via nelle risse in capo
a qualche giorno cominciavano già a
rispuntare. Merito della rigenerazione
odontoiatrica con cui era stato
pre-impostato.
Cazzo, cazzo, cazzo… Perché mi ha
lasciato, perché?
Si torturava con questa domanda,
ma la risposta la conosceva benissimo.
Le aveva dato tutto quello che un
ragazzo può dare a una ragazza. Per il
primo anniversario le aveva regalato
quel gingillo che le piaceva tanto,
un microgioiello da impiantare nella
cornea. Secondo lui era bellissima
già così, ma Leyla ne aveva fatto una
malattia e Leopold non sapeva dirle
mai di no… E poi, le vacanze sulla
Luna e tutti i sabato sera in aerotaxi,
soli, lassù ad ammirare l’immensa
distesa di luci sfavillanti del Villaggio
Globale dello Sprawl, senza inizio
né fine…
Lassù avevano fatto sesso la prima
volta. Il nero vuoto del cielo scrutava
morboso la nuda schiena di lui, un
arazzo di tatuaggi visibili solo agli
ultravioletti, mentre i dieci frammenti
degli artigli di Leyla ci si conficcavano
dentro, capaci di instillargli un
piacere e un dolore indimenticabili
entrambi… Ora, ogni volta che
bighellonava nelle gallerie del Nuovo
Complesso Commerciale, passando
davanti alle vetrine delle stampanti
per unghie, un sussulto di languoroso,
sofferente calore allo stomaco gli
ricordava che era ancora vivo. Anche
la tendinite acuta da sms – non
spediti, peraltro – gli rammentava la
sua strascicata, patetica traversata
nel mare dell’esistenza.
17
racconti lunghi
18
Perché doveva soffrire così, se non
era nemmeno un umano?
E invece, ogni ologramma, ogni
sensore, ogni informazione nascosta
nell’aria gli ricordava lei.
Gli schermi interattivi dei cartelloni
pubblicitari non mostravano più
le bellezze bioniche prescelte
dalle
grandi
zaibatsu
della
cosmesi internazionale. No no.
Mostravano lei.
E la sera, quando si addormentava
sotto il cielo di Nebula, pensato per
arricchire il sonno di vivide emozioni,
era solo a lei che pensava.
Era persino arrivato a comprarsi
rossetti uguali a quelli che metteva
solitamente lei. Uno al sapore “sogni”
e l’altro al gusto “ricordi”. Poi passava
le ore ad annusarli. Che idiota…
Solo il cyberspazio gli dava ancora
un barlume di speranza.
Là, da qualche parte, c’era la
soluzione al suo problema. Finora gli
era andata male, ma non era ancora
detto.
Se voleva che i genitori della sua
ragazza lo accettassero, se voleva
passare indenne attraverso le sabbie
mobili dei pregiudizi di casta, allora
doveva procurarsi una madre.
Una madre era la sola, inconfutabile
e incontestabile prova che lui fosse
un umano.
E che fosse stato messo al mondo
da una donna.
All’inizio
aveva
pensato
di
rintracciare il suo Creatore per farsi
dare aiuto, poi aveva capito che era
tempo perso. Se la sarebbe dovuta
cavare da solo, come sempre aveva
fatto. Qual era la novità?
Leyla sapeva la verità: la prima sera
che erano usciti le aveva raccontato
tutto.
Ma ai genitori di lei non potevano
raccontare tutto.
Decise che un salto nel cyberspazio
gli avrebbe schiarito le idee. Si mise
davanti all’Osaka, collegò gli elettrodi
alla fronte, inspirò ed entrò.
Sarebbe riuscito a violare l’ICE del
distretto di polizia, avrebbe trovato
i riferimenti dell’organizzazione che
cercava, e sarebbe diventato un
“figlio di”.
A qualsiasi costo…
PROSEGUE SUL NUMERO COMPLETO
Patrizia Birtolo
Classe ’68, laureata in lingue, è un’insegnante. Ha esordito nel 2006
con il volume Lost Highway Motel 2. Suoi racconti sono presenti in
Un Natale diverso, Racconti dall’Oltrecosmo, Vaults 2009, Racconti del
buonumore, Le storie di io racconto, 365 storie cattive, BraviAutori.it 2,
Storie del West, Camera 213 (Onirica) e, presto, 365 racconti horror per
un anno (Delos). Nel web è su Scheletri.com, Sognihorror.com, Terrediconfine.eu, Braviautori.it. Collabora con Andrea Cattaneo a un sequel
del romanzo Carmilla.
19
recensioni
Danilo Arona
PALO MAYOMBE 2011
Danilo Arona è considerato il più importante scrittore horror italiano, per la
prolificità e qualità della sua produzione e per la serietà dell’approccio. Palo
Mayombe è una delle sue opere più complesse e ambiziose, godibilissima per il
lettore e interessante per l’aspirante scrittore. Nata come sviluppo di un singolo
racconto, ha preso la forma di romanzo in 11 capitoli, ognuno dei quali leggibile
anche come storia a sé. L’azione si snoda da Key West alla provincia padana,
dalla Giamaica all’Africa Nera. Ogni capitolo è raccontato in prima persona da
un personaggio diverso, tutti indimenticabili, mai scontati, sempre tormentati
da un lato oscuro che può portare a conseguenze imprevedibili. Raramente uno
scrittore ha descritto con tanta veridicità la vita del chitarrista che non è riuscito
a sfondare, così come i particolari del “Palo”, una delle religioni sincretiche caraibiche più occulte e inquietanti. Arona mescola sapientemente fatti di cronaca
a invenzioni letterarie, rapporti di polizia a deliri splatter, ottenendo un’opera
ben congegnata in ogni dettaglio. Edizione corretta e ampliata rispetto al 2003.
Titolo: Palo Mayombe 2011 Autore: Danilo Arona Editore: Kipple Officina Libraria Pagine: 266 Prezzo: 15,00 euro
Andrea G. Colombo
20
IL DIACONO
Andrea G. Colombo ha compiuto l’esorcismo perfetto, confezionando un ottimo pageturner che viene da lontano. Il Diacono è un personaggio che nasce sulle pagine della
scomparsa rivista Horror Mania: era protagonista di un progetto di scrittura collettiva
affidato a diversi autori. Ora che il suo ideatore ha ripreso le redini del personaggio, lo
ha collocato in un romanzo ex novo.
La trama è presto detta. In tutto il mondo gli esorcisti soccombono di fronte a
indemoniati dotati di forza inaudita. Gli unici a poter contrastare questa escalation
sono i Celati, un misterioso ordine di trentatré monaci tra cui primeggia il Diacono, il
più potente esorcista mai apparso dopo Cristo. Il Diacono e i suoi confratelli dovranno
affrontare una lotta contro il tempo fino al terrificante climax finale. La posta in palio è
la più grande di tutte, il nemico è il Male Assoluto.
Per il suo primo libro Colombo adotta uno stile molto efficace. Frasi corte e incalzanti,
che mantengono il ritmo sempre sostenuto. Capitoli brevi o brevissimi, chiusi da un
cliffhanger, un colpo di scena che tiene col fiato sospeso il lettore, costringendolo a
proseguire la lettura. Sembra facile, ma non lo è affatto. La scrittura è essenziale (non
ci sono mai aggettivi o avverbi di troppo) ma al contempo ricca di particolari realistici,
sensoriali, che danno l’impressione di ritrovarsi nel bel mezzo dell’azione. E tra stragi
sanguinarie e deliri psicotici nulla è risparmiato al lettore, in un’infernale sarabanda
che intreccia flashback e anticipazioni e le cui molteplici sottotrame s’incastrano alla
perfezione, rendendo l’intreccio più vario e meno lineare: in due parole, mai noioso.
Si sente che Andrea G. Colombo ha creduto ciecamente in questo progetto e ci ha messo
l’anima. E ci ha creduto anche Gargoyle Books, casa editrice che fa concretamente
qualcosa per la narrativa horror, investendo nei talenti nostrani. Uno dei migliori
romanzi horror italiani di sempre.
Titolo: Il Diacono
Autore: Andrea
G. Colombo
Editore: Gargoyle
Books
Pagine: 488
Prezzo: 15,00 euro
Il romanzo di esordio di Stefano Di Marino,
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predilige la fantascienza, l’orrore e il weird. Non ha paura di osare,
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News
Informazioni e approfondimenti sul mondo dei libri digitali
ATO
G
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L
A
ITO
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GR OGNI 03
ALTRI
S
Intervista esclusiva
a
Laura Iuorio
L’autrice racconta
la propria eperienza,
i primi passi e la
pubblicazione
con Fanucci
versione normale
l’intervista
ALTRISOGNI INCONTRA:
LAURA IUORIO
2
Laura Iuorio è un’autrice versatile: grande
amante della fantascienza e del noir, le piace
però spaziare tra generi e temi differenti. Proprio
in questi giorni dbooks.it pubblica la sua prima
raccolta di racconti in formato e-book: Schiavi e
androidi. Sette racconti sci-fi, totalmente inediti,
che vanno ad aggiungersi alla già sostanziosa
produzione dell’autrice. Laura ha fatto molta
gavetta, ha vinto concorsi letterari per racconti e
romanzi, è stata pubblicata su riviste, antologie,
in edicola, in libreria. Per farvela conoscere
meglio abbiamo pensato di presentarvela in
queste pagine. Sul n. 3 di Altrisogni, rivista
elettronica di narrativa fantastica, in uscita ai
primi di maggio, potrete invece leggere il suo
racconto inedito Polvere.
a (Altrisogni): Iniziamo con la
domanda di rito. Come e quando ti
sei avvicinata alla scrittura?
L.I. (Laura Iorio): Mi ci sono avvicinata
da bambina, tramite la lettura. Mio
padre aveva l’abitudine di leggermi
delle storie, quando andavo a letto.
Mi comprava anche molti libri, per
cui, appena ne sono stata in grado, ho
proseguito per conto mio. In quinta
elementare, poi, ho deciso di passare
“dall’altra parte della barricata”.
Quell’anno mi sono resa conto che
sarei diventata una scrittrice, e
dalla prima media ho cominciato a
mettermi alla prova con la stesura di
un romanzo.
a: Come autrice sei abituata da
sempre a muoverti tra diversi
generi: il rosa, la fantascienza, il
noir e, più recentemente, il fantasy.
In ogni caso la sci-fi rappresenta
una parte importante e “sentita”
della tua produzione. Come mai?
Scrivere da professionisti
di Stefano Di Marino
I suggerimenti letterari
di Laura Iuorio
“Essendo un’amante della sintesi
e del noir ho ammirato molto il
primo James Ellroy e il suo stile
asciutto, secco, frammentato. La sua
autobiografia, I miei luoghi oscuri, è
uno dei miei libri preferiti, assieme al
commovente Noi vivi di Ayn Rand, al
tesissimo e crudo romanzo-verità di
Truman Capote A sangue freddo e ai
polizieschi a sfondo fantascientifico
del Ciclo dei Robot di Asimov.”
L.I.: Amo
moltissimo
la
fantascienza, in qualunque forma si
presenti: televisiva, cinematografica,
letteraria… È un genere che permette
di spaziare con l’immaginazione, e
allo stesso tempo di restare ancorati
alla realtà. Credo che rifletta due
lati diversi e apparentemente
inconciliabili della mia personalità:
quello concreto, pragmatico e quello
estroso, creativo, sognatore. La
fantascienza è stato anche il primo
genere a darmi qualche soddisfazione,
come scrittrice. Benché sia partita
dal romanzo, considero un racconto
di fantascienza, Polvere, scritto a
diciannove anni, la mia prima opera
degna di pubblicazione. Anche il
primo lavoro per cui abbia ricevuto
un riconoscimento era un racconto
di fantascienza: Ariel, premiato al
Concorso nazionale di letteratura
fantastica Cristalli Sognanti. Nella
stessa edizione mi ritrovai finalista
anche con Il lungo sonno. Tutti
e tre i racconti sono in seguito
entrati a far parte della raccolta
Schiavi e androidi, che dbooks.it sta
pubblicando in formato ebook.
a:
C’è
un
elemento
contraddistingue
la
produzione letteraria?
che
tua
L.I.: L’attenzione per i personaggi,
probabilmente. Non mi piace
che siano macchiette, figurine
unidimensionali. Dal primo editore
a cui abbia mai mandato un libro,
Malipiero, ho ricevuto una risposta
molto gentile e saggia… forse
si sono lasciati intenerire perché
3
l’intervista
Come, dove, quando
scrive Laura Iuorio
4
“Preferisco scrivere la mattina, a
mente fresca, a meno che non abbia
fretta o non sia particolarmente
ispirata. Per lavorare ho bisogno
di silenzio e tranquillità. Dato che
immagino attori nel ruolo dei miei
personaggi, trovo spesso utile tenere
accanto al PC le loro foto, per scivolare
più agevolmente nel mondo che sto
creando. Prima di cominciare un nuovo
romanzo devo averne abbastanza
chiari almeno l’inizio e la fine. Mi
aiuta spesso predisporre una scaletta,
aggiornandola man mano che procedo
e mi vengono nuove idee. Questo
è necessario soprattutto in caso di
romanzi lunghi o che seguono le
vicende di numerosi personaggi.”
avevo quindici anni! In sostanza,
mi dicevano: ricordati che non è la
storia a fare i personaggi, ma sono i
personaggi a fare la storia. Questo
consiglio ha condizionato tutta la
mia produzione successiva.
a: Cosa pensi dell’uso del genere
nella scrittura? A tuo parere, il
genere può aiutare un autore in
crescita a concentrare i propri sforzi
e migliorarsi, o è una nicchia che
rischia di risultare “pericolosa”?
L.I.: Mah, non saprei. Devo dire
Dopo la prima uscita nella collana da
edicola Solaria di Fanucci (2001) il
romanzo Il sicario è stato edito anche
in versione da libreria, nel 2004.
che un agente letterario, quando
facevo l’università, mi consigliò di
concentrarmi su un unico genere,
pena il rischio di disorientare editori e
lettori. Non gli ho dato retta. Mi sono
cimentata in generi diversi perché
sono piuttosto versatile, anche
nelle mie letture e nei miei interessi.
Inoltre, mi annoio facilmente. Non
credo che potrei scrivere sempre
le stesse cose, a meno che non mi
facessero guadagnare milioni, cosa
che comunque è impossibile in
Italia. Allora, tanto vale diversificare.
Però, capisco gli autori che, avendo
successo con un libro, finiscono per
pigiare sempre sullo stesso tasto.
Se poi un autore legge e ama solo il
genere fantasy, ad esempio, non vedo
perché non dovrebbe fare ciò che lo
diverte, e quindi scrivere solo fantasy..
a: Parlando della saga fantasy
degli Eldowin hai dichiarato
di esserti ispirata “alla storia
delle grandi famiglie Rothschild
e Romanov, alle avventurose
vicende finanziarie di John Law,
uno dei padri dell’economia,
e all’interpretazione di Lex
Luthor data dall’attore Michael
Rosenbaum nel serial TV Smallville”.
Quanto è importante per te la
fonte d’ispirazione e quanto
invece il lavoro “quotidiano” sui
personaggi e sulla struttura della
narrazione?
L.I.: L’idea iniziale è importante, e
più è forte, più il libro gode di una
base solida. Moltissimo, quasi tutto,
nasce però durante la stesura del
libro. Posso costruire una scaletta
prima di cominciare, soprattutto
se prevedo una trama complessa,
ma questa è necessariamente
scarna, approssimativa. Cambia e si
sviluppa man mano che scrivo, grazie
all’introduzione di nuovi personaggi,
a svolte inaspettate, a intoppi che
richiedono una deviazione dal
percorso originale.
a: Parlaci un po’ de Il sicario,
romanzo di fantascienza edito da
Fanucci nella collana da edicola
Solaria e poi in edizione da
libreria. Come è stato scriverlo e,
soprattutto, cosa ti ha spinto a
farlo?
L.I.: Lo stimolo è venuto sempre
dal concorso Cristalli Sognanti. Si
vincevano anche premi in denaro, oltre
alla solita targa e alla pubblicazione
in un’antologia. Dopo l’anno di Ariel
e Il lungo sonno, mi ero classificata
ancora con Ricerche di mercato, e
questo mi ha spinto a insistere. Ho
scritto Giustizia esemplare, quello
che sarebbe poi diventato il primo
capitolo de Il sicario, come racconto
a sé stante. Parlava di un uomo
accusato ingiustamente di un delitto,
che finiva per diventare un assassino
dopo essere stato sottoposto a una
terapia rieducativa sperimentale.
Creare questo personaggio mi aveva
divertito molto, forse anche perché
mi permetteva di combinare i due
generi che amo di più, fantascienza
e noir, e presto mi sono resa conto
che, se l’avessi trasformato in un
killer professionista, avrebbe potuto
diventare il protagonista di una
serie di storie. Le ho scritte in modo
che si reggessero da sole, per poterle
mandare eventualmente a Cristalli
Sognanti come racconti, e anche
perché cominciava a piacermi l’idea
di questo personaggio che saltava da
un caso all’altro e da un’avventura
all’altra, come il protagonista di un
5
l’intervista
fumetto o di un telefilm.
Quando ho letto il bando del Premio
Solaria 2000 sulla rivista di Fanucci, ho
deciso di riunire le storie, ovviamente
limandole un po’ per rendere più
fluido il passaggio da una all’altra, e
farne un romanzo a episodi.
a:
Che differenze ci sono
state nell’affrontare invece la
lavorazione del volume successivo:
Trilogia del Sicario? Come senti
di essere cresciuta tra un’opera e
l’altra?
6
L.I.: Come autrice mi sono sempre
concentrata
soprattutto
sui
romanzi: i racconti rappresentavano
per me un piacevole diversivo fra un
romanzo e l’altro, un momento di
relax prima di affrontare l’impegno
seguente. Quando Fanucci si è
dimostrata interessata a un’opera
lunga con lo stesso protagonista
de Il sicario, ho colto la palla al
balzo e ho continuato la saga con
La caccia, e poi con l’altro romanzo
Nel profondo, che assieme al
primo sono stati raccolti, per scelta
editoriale, nel volume unico Trilogia
del Sicario. Trasferire il protagonista
Sol Maio dai racconti a un romanzo
vero e proprio è stato del tutto
naturale.
I due sequel del Sicario mi hanno
consentito di tornare a giocare con
il mondo e i personaggi che amavo,
cimentandomi oltretutto con storie
di più ampio respiro. In quel periodo
ero letteralmente immersa nella
lettura di Ellroy, e credo che questo
abbia lasciato un’impronta sui libri,
soprattutto su La caccia.
a: È davvero necessario per un
autore misurarsi con un’opera
lunga per crescere e affermarsi sul
mercato italiano?
L.I.: Per affermarsi o anche solo
pubblicare in Italia è essenziale
proporre agli editori opere lunghe,
perché la prassi è: niente poesie o
Il sicario, La caccia e Nel profondo sono
raccolti in unico volume (Fanucci, 2009).
a: Qual è la cosa che meno ti piace
dell’attuale
italiano?
mercato
letterario
L.I.: Che è ristretto, sia per il numero
dei lettori che per il genere di opere
proposte e consumate. Inoltre, la
maggior parte degli editori non
ha voglia di rischiare, puntare su
qualcuno o qualcosa di nuovo,
investire in marketing, se non per i
soliti noti.
a: Cosa ne pensi degli ebook
Il destino degli Eldowin (2007) è il
primo capitolo dell’appassionante
saga fantasy edita da Fanucci.
racconti. Almeno, questa è stata
finora. Le storie brevi ti permettono
di partecipare a concorsi, antologie,
riviste (ma qui ce ne sono veramente
poche che pubblichino narrativa di
genere fantastico, come Altrisogni).
Certo è che alcune storie richiedono
necessariamente la forma breve, e
trovo che horror, soprannaturale
e
fantascienza
si
prestino
particolarmente. Come insegna la
famosa serie TV Ai confini della realtà,
una buona idea e un colpo di scena
finale possono restare più impressi di
un film di tre ore.
e dell’evoluzione che l’editoria
tradizionale sta iniziando ad
attraversare? Ritieni che tale
cambiamento possa danneggiare
o rendere migliore la situazione
per chi scrive?
L.I.: C’è il rischio che molti internauti
scarichino le opere senza pagare,
come accade con la musica e i film,
ma in generale penso che questa
evoluzione possa essere positiva,
aumentando le possibilità di
pubblicazione per gli autori, oltre che
la reperibilità e la convenienza per
i lettori, grazie all’abbattimento dei
costi di stampa e distribuzione.
a: È in uscita in questi giorni
Schiavi e androidi, antologia di
racconti di fantascienza inediti
pubblicata da dbooks.it in formato
ebook. Raccontaci qualcosa di
questa opera e di come è nata. A
quale dei racconti sei più legata?
7
l’intervista
8
L.I.: Schiavi e androidi percorre tutto
l’arco della mia carriera letteraria.
Si tratta di storie autonome, ma
ambientate nello stesso universo,
in cui la pratica della schiavitù e la
presenza degli androidi rendono
i rapporti particolarmente tesi,
consentendomi di esplorare gli aspetti
migliori e peggiori della natura
umana. La raccolta si apre con quella
che è praticamente la mia prima
opera, Polvere, e si chiude con l’ultima,
Melli. È ovvio che sia particolarmente
legata a queste due storie, che
dimostrano anche la mia crescita
come scrittrice nel corso degli anni.
In Polvere faccio addirittura uso della
tecnica del narratore onnisciente,
che in seguito ho abbandonato del
tutto. Ariel, come ho detto, è un altro
racconto a cui sono particolarmente
legata, perché mi è valso il primo
riconoscimento e grandi complimenti,
convincendomi a perseguire la mia
carriera letteraria proprio quando
stavo per perdere le speranze. Le
atmosfere sono comunque diverse di
racconto in racconto: quasi western
in Polvere, intimiste ne Il compagno
di studi e Melli, addirittura rosa ne Il
favorito, che potrebbe essere definito
un Harmony spaziale. C’è perfino un
omaggio al Benito Cereno di Mellville,
con Gli schiavi di Gorne. Insomma,
anche qui mi sono divertita a variare.
a:
Per concludere, qualche
anticipazione sui tuoi progetti
futuri? Se un lettore vuole rimanere
aggiornato sulle tue “peripezie”, in
quale modo può farlo?
L.I.: Presso Fanucci sono in lettura un
libro per ragazze e il terzo volume degli
Eldowin. Inoltre, sto scrivendo le prime
pagine di un horror soprannaturale.
Vedremo cosa viene fuori. I lettori
possono restare aggiornati seguendo
il sito www.lauraiuorio.it o la mia
pagina Facebook.
Laura Iuorio
È nata a Cuneo ma vive a Milano, dove si occupa di rassegne
stampa di telegiornali. Laureata in Lingue e letterature straniere
moderne, ha scritto numerosi racconti che hanno ottenuto
riconoscimenti in concorsi di letteratura fantastica, e vinto il primo
premio al concorso di narrativa rosa Grand Hotel con il romanzo
L’autunno di Claudia. Ha pubblicato con la casa editrice Fanucci
tre edizioni del noir fantascientifico Il sicario, vincitore del Premio
Solaria 2000. Nel 2009, il romanzo esce assieme ai due seguiti La
caccia e Nel profondo nel volume unico Trilogia del Sicario. Nello stesso anno pubblica, sempre con Fanucci
Editore, La leggenda degli Eldowin, secondo romanzo della saga fantasy iniziata nel 2007 con Il destino degli
Eldowin. Per dbooks.it è in uscita in questi giorni Schiavi e androidi, antologia di racconti sci-fi inediti in formato
ebook, e il racconto Polvere pubblicato su Altrisogni n.3. Il suo sito è www.lauraiuorio.it.
All Hallows’ Even - 5,80 €
Ogni famiglia ha i propri segreti celati
nelle oscure trame delle proprie origini,
ma il baule nella soffitta di casa Montblanc
racchiude qualcosa di ben più spaventoso.
Brontolo Spaccia... - 4.92 €
I nani hanno preso una brutta piega e
sono diventati spacciatori, in un romanzo
noir cinico sentimental-thriller che alterna
riflessioni profonde all’azione pura.
Dietro la Porta - 4,68 €
Una banale porta chiusa, che si apre
lenta e ci invita a entrare nell’oscurità silenziosa eppure viva - che ci attende
dall’altra parte. Sorridendo famelica.
Duepercento - 6,96 €
Duepercento è un libro su quello
che può (o deve) capitare a un
uomo perché possa (o debba)
essere libero di diventare se stesso.
La Collina di Malakie Dun - 6,96 €
Il fiume scorre lento sotto la collina e le sue
acque non smettono mai di parlare. I loro
racconti sono dolenti e misteriosi: uniscono
i vivi ai morti, l’amore all’abbandono.
Per il Sangue Versato - 6,96 €
Per la prima volta in digitale, torna
a vivere il romanzo di esordio
di Stefano Di Marino, tra i più
grandi autori italiani di gialli.
Incastri Fuorisede - 6,96 €
Il cuore di Napoli che batte. Potente,
preciso, assordante, come un immenso
tamburo, segnando il ritmo di un’umanità
instancabile, variopinta e imprevedibile.
L’Ultimo Incantesimo - gratuito
Diciassette storie brevi, scritte nell’arco
di 23 anni, che spaziano da racconti
“realistici” e autobiografici ad avventure
fantascientifiche, fantasy e horror.
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Non solo viaggi materiali – o meglio
l’aspetto materiale dei viaggi – quanto
viaggi intimi e profondi.
Viaggi alla riscoperta di noi stessi.
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Un modo appassionante per rivivere
tutta la stagione 2010 di F1. Le corse,
le parole, le classifiche, i sogni e gli
incubi di sei campioni.
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La trilogia del mago più crudele e
spietato di Kragmorta, che insieme
ai suoi improbabili compagni deve
affrontare un terribile flagello.
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Una serie di traduzioni dal greco
e dal latino, per una perfetta
esegesi del testo dal punto di vista
grammaticale, utile ausilio di studio.