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L:\parrocchia cittanova\chiesa sisma\progetto riparazione\0_indice e
Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Il complesso architettonico della chiesa di Cittanova pare abbia origini al tempo dei Longobardi. Fondata dal re Liuptrando, come testimonia una lapide rinvenuta nel 1313 ed oggi conservata al Museo Lapidario Estense, la chiesa fu poi probabilmente donata nel 744 dal re Ildebrando, nipote di Liuptrando, al vescovo di Modena Giovanni. Successivamente si ha notizia che intorno all’830 il vescovo di Modena Deodato donò la chiesa a Leone, che fu nominato arciprete di Cittanova. Della chiesa nei secoli seguenti si hanno vaghe notizie, ma si conservano le generalità degli arcipreti succedutesi alla sua guida. Le prime notizie di restauro risalgono al 1480, al tempo di Guidotto Guidoni arciprete, a sua memoria si conserva una lapide posta all’interno della chiesa, ma non si ha notizia dei lavori eseguiti. Tra il 1645 e il 1685, al tempo di Federico Spadai arciprete, pare sia stato invece riedificato il campanile. (P. CRESPOLANI, Memorie storiche sulla chiesa plebana di Cittanova e suoi Arcipreti dall’anno 830 al 1937, Modena 1937) Nel 1708 si ha notizia della costruzione di un nuovo edificio per la canonica probabilmente individuabile nel fabbricato attualmente a sud della chiesa, identificato catastalmente con la particella 63. All’inizio del Settecento, sotto la guida di don Giambattista Golfieri si susseguono altri lavori nell’intero complesso e nel 1715 pare inizino i lavori per una “nuova chiesa” sotto la direzione dell’architetto Giambattista Gallini. La chiesa a quel tempo probabilmente era ad unica navata: in un inventario del 1723 (Inventario Golfieri 1723) abbiamo notizia che nella chiesa ancora all’antica, senza volta e senza soffitto e con le “catene di legno” che reggevano il tetto scoperte, erano stati costruiti otto pilastri dalle fondazioni fino alle “catene” del tetto, e in un altro inventario dello stesso anno si precisa che erano stati “fatti tutti i fondamenti dentro e fuori” da cui si può ipotizzare che i pilastri fossero stati addossati ai muri perimetrali della chiesa ancora esistente, parte all’interno e parte all’esterno. Tuttavia nel 1763, divenuto arciprete don Pellegrino Golfieri, abbiamo notizia che la chiesa fosse “per metà diroccata e l’altra metà minacciante rovina” (Inventario del 21 agosto 1763 formato in occasione della morte di d. Pellegrino Golfieri, c.1., presso Archivio Parrocchiale di Cittanova). Gli arcipreti che seguirono si impegnarono ai lavori di restauro della chiesa; ne rimane memoria in un documento conservato all’archivio di Stato: “Copia dell’estratto e speso seguito nella fabbrica della chiesa di Cittanova che durante l’anno 1781 si è soffittata, ridotta ad ordine dorico, con aver alzati quattro pilastri, fatti di nuovo i cornicioni, i pilastri, i capitelli, e gli stucchi, che al presente esistono nella detta chiesa. Si è pure rifatta verso la via Emilia parte della muraglia esterna della ridetta chiesa nella sommità del quale si è posta la navetta, trasferito il pulpito non meno che il battistero in luoghi più comodi, e fatti altri necessari lavori e lodevoli” (Inventario Cabassi, ASMo, AG, F.52). Relazione storico critica 1 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Tra i doni ricevuti dai fedeli, don Antonio Cabassi indica l’intervento di Giambattista Cortese, che nel 1785 fa decorare l’intera facciata da Ludovico Bosellini, scenografo ufficiale di Casa d’Este, attivo nel Belvedere del Palazzo Ducale di Sassuolo. Negli stessi anni si lavora anche all’inizio della costruzione di una nuova sagrestia autonoma, i cui lavori dovettero protrarsi fino oltre il 1807 (P. CRESPOLANI, 1937) e che dovrebbe corrispondere all’attuale sagrestia a nord‐est della chiesa. Nel 1869 si ha notizia di pratiche presentate al Consiglio Comunale di Modena per la richiesta di un finanziamento per lavori di restauro ma non si sa nulla di certo sull’entità dei lavori eseguiti: l’arciprete Tesini il 6 agosto 1869 inoltrò la domanda in cui ricordava che l’anno precedente l’ing. Pietro Golfieri aveva fatto demolire la soffittatura della chiesa che, per la sconnessione delle “catene del tetto”, minacciava rovina; inoltrava inoltre la “Perizia della spesa occorrente per le riparazioni da eseguirsi alla chiesa parrocchiale di Cittanova” a firma dell’ing. Raisini datata 27 giugno 1869, di cui sottolineava come i lavori di restauro risultassero indifferibili e chiedeva un conveniente sussidio per provvedere all’intervento. A seguito di richieste e carteggi l’amministrazione comunale accordava un prestito di 500 lire, ma nel 1871 l’arciprete che aveva inoltrato la domanda risulta rinunciatario e non si ha nessuna indicazione se gli interventi siano stati eseguiti. Successivamente l’arciprete Simonini pare abbia organizzato lavori importanti facendo rialzare “la chiesa come si trova attualmente nel 1911 riconducendola a stile barocco e romano”, come deduciamo dagli scritti del suo successore, l’arciprete Crespolani, che gli attribuisce il merito di aver fatto rialzare la chiesa nel 1911. (P. CRESPOLANI, 1937). Tra i documenti rintracciati in archivio vi sono due disegni (una pianta e una sezione longitudinale della chiesa) non firmati e non datati ma forse attribuibili all’ing. Barbanti, per analogia con altri disegni forniti per la parrocchia nel 1907, in cui è possibile ipotizzare il progetto di una sopraelevazione della copertura, seppure poi realizzato in maniera differente.(P. CURTI, C. FRANZONI, E. PAGELLA, F.M. POZZI, La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cittanova di Modena, Modena 1996) Figura 1_ Pianta della chiesa, disegno attribuito a D. Barbanti (1907?). ASCMO, Fondo di cartografia, sala IV. In La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cittanova di Modena, p. 21 Relazione storico critica 2 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Figura 2_ sezione longitudinale della chiesa, disegno attribuito a D. Barbanti (1907?). ASCMO, Fondo di cartografia, sala IV. In La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cittanova di Modena, p. 21 Figura 3_ Elaborato grafico rilievo 2014 sezione longitudinale Relazione storico critica 3 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Osservando le murature interne del sottotetto appare evidente la sopraelevazione, databile con ogni probabilità al 1911. Figura 4_ Controfacciata Ovest Figura 5_ Controfacciata Sud Figura 6_ Controfacciata Sud‐Est Relazione storico critica 4 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Al 1936 risale il progetto di sopraelevazione del campanile che aveva ceduto nella parte superiore. Figura 7_ Progetto di sopraelevazione del campanile della chiesa, ASCMo, Ornato particolare, anno 1936, fascicolo 162. In La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cittanova di Modena, p. 21 Il cedimento è forse da attribuirsi agli eventi sismici di quegli anni, nell’elenco dei terremoti storici si ritrovano: 1923 epicentro Formigine di magnitudo stimata 5.21 1928 epicentro Carpi di magnitudo stimata 4.85 1931 epicentro nel modenese di magnitudo stimata 4.84 1934 epicentro Vignola di magnitudo stimata 4.5 E’ probabile che non fosse stato solo il campanile ad essere danneggiato. Osservando le volte al loro estradosso, nel sottotetto, si rileva che la prima volta adiacente alla facciata principale è realizzata in mattoni forati, mentre le successive percorrendo la navata in direzione del presbiterio sono in mattoni pieni. E’ ragionevolmente ipotizzabile che la prima volta, maggiormente sollecitata dagli eventi sismici, possa essere stata danneggiata dal sisma e pertanto ricostruita negli stessi anni, compatibilmente con la tipologia dei laterizi forati utilizzati, anche se non si è rinvenuta documentazione d’archivio attestante tale ipotesi. Relazione storico critica 5 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Figura 8‐9_ Laterizi forati della prima volta adiacente alla facciata principale Del fabbricato annesso alla chiesa, composto di due corpi di fabbrica addossati l’uno all’altro, identificato catastalmente con la particella 57 e prevalentemente adibito a servizi parrocchiali, non si rilevano notizie inerenti l’epoca di costruzione, esistono solamente gli atti che descrivono i lavori probabilmente eseguiti nel 1907, corredati di tavole ad opera dell’ing. Domenico Barbanti. (ASCMo, Anno 1907, Fascicolo 29) Non si sono ritrovate documentazioni di lavori successivi fino al 1987, anno in cui fu fatta denuncia di opere interne al fabbricato di cui al mapp.le 57, per costruzioni di tramezze e aperture e chiusure di porte. Tra il 1989 e il 1990 sono stati eseguiti lavori di restauro della facciata principale della chiesa, e nel 1992 lavori di restauro interni alla stessa, nonché il rifacimento del piazzale antistante la chiesa nel 1996, ad opera dell’ arch. Fabio Massimo Pozzi. Sono attualmente in corso lavori di restauro e risanamento conservativo di parte del fabbricato di cui alla particella 57, che si presentava in stato di evidente degrado. (aut. SBAP prot. 17043 del 09/11/2011) Relazione storico critica 6 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Figura 10_ Schematizzazione delle principali fasi costruttive della chiesa e degli edifici adiacenti Relazione storico critica 7 Chiesa di San Pietro Apostolo – località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale Per maggior chiarezza si allega planimetria catastale con indicazione del complesso vincolato ai sensi degli artt. 10 e 12 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. BIBLIOGRAFIA P. CRESPOLANI, Memorie storiche sulla chiesa plebana di Cittanova e suoi Arcipreti dall’anno 830 al 1937, Modena 1937 P. CURTI, C. FRANZONI, E. PAGELLA, F.M. POZZI, La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cittanova di Modena, Modena 1996 E. Golinelli, A. Leonelli, Modena e le sue chiese, storia e immagini, Artestampa editore, Modena 1991, Modena 1991, p. 192 Modena lì, 01/09/2014 il progettista architettonico ( arch.to Silvia Tosini ) Relazione storico critica 8