Gemellaggio con la Francia: France nous voilà
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Gemellaggio con la Francia: France nous voilà
Gemellaggio con la Francia: France nous voilà! La Scuola Secondaria di 1 grado G. Palmieri è stata promotrice di un progetto innovativo: “Gemellaggio con la Francia”. Ventiquattro alunni dell’ultimo anno sono partiti per affrontare una nuova ed entusiasmante esperienza : uno scambio culturale con una scuola media di Bourg en Bress, una piccola città francese vicino Lion. I ragazzi sono stati accompagnati da 3 docenti della loro scuola, tutti ospitati per una settimana ( dal 13 al 20 marzo) da famiglie di loro coetanei francesi i quali sono stati contattati precedentemente con mail e lettere. Hanno avuto l'occasione di effettuare visite guidate sul territorio e hanno conosciuto da vicino abitudini, culture e tradizioni di un paese diverso dal nostro ma a noi molto vicino. I nostri ragazzi hanno affrontato un indimenticabile esperienza di vita francese vincendo gli inevitabili iniziali disagi, imbarazzi e timidezze, un occasione per mettere alla prova la loro conoscenza della lingua francese, comprendere e farsi comprendere, costruire nuovi rapporti con coetanei e adulti di cultura diversa . Ecco il racconto di Mario, Ludovica e Chiara una rappresentanza della terza H di questa esperienza. La mattina del 13 marzo ci siamo ritrovati alle 5 .00 per iniziare quest’ avventura.......Si parte !!!! Prima tappa Roma Fiumicino ...aereo alle 12.40.......Il viaggio è stato tranquillo, vista spettacolare tra le nuvole ...arrivati puntuali...abbiamo aspettato i corrispondenti inglesi che come noi sono stati ospitati dai francesi. A Bourge en Bress nevicava, la temperatura era molto fredda ma noi italiani abbiamo notato che i nostri corrispondenti indossavano abiti leggeri e questo ci ha lasciato perplessi ma era solo l'inizio di una serie di sorprese inaspettate. Abbiamo trovato disponibilità e gentilezza sin dall'arrivo, aiutandoci nel trasporto dei bagagli nelle rispettive automobili ci siamo salutati con i nostri proff e tra di noi , ognuno si è unito al proprio corrispondente che avevano luoghi diversi di residenza da Bourge en Bress....Mario era a 17 km Ludovica a 7 e Chiara a 50 passi dalla scuola....ragazza fortunata! Una volta giunti nelle loro abitazioni è stato il primo momento in cui eravamo soli con le famiglie e vi assicuriamo che è stato molto duro tanto che ci sono stati dei ragazzi che volevano rinunciare, ma noi no . La terza H non rinuncia mai!!!!!!! Entrati in casa ci hanno mostrato la camera dove avremmo dormito, a Mario hanno dato un cellulare per chiamare casa, a Ludovica non si apriva la valigia e a Chiara invece è andato tutto bene. Il cibo non è stato un buon approccio, i francesi hanno pochi alimenti che sono alla base della loro cucina tra cui il pollo ,formaggi e zuppe di legumi ma confrontandoci abbiamo visto che in ogni famiglia si mangiava diversamente comunque non all'italiana. Dopo cena subito a letto perchè la mattina la sveglia era molto presto. Ognuno di noi arrivava a scuola con mezzi diversi , Mario con l'autobus alle 7.00, Ludo in macchina e Chiara a piedi, ci si incontrava con gli altri italiani e i nostri professori, dobbiamo confessarvi che vederli era una tranquillità. Il primo giorno abbiamo fatto lezione con loro , la scuola era molto organizzata, spazi molto ampi e una differenza molto evidente è stato vedere che al cambio d’ora erano gli alunni che si spostavano nelle aule destinate alla lezione prevista dall’orario, un’altra differenza stava nel modo di contare gli anni scolastici è al contrario.....ad esempio loro iniziano dalla sesta classe per arrivare alla prima. Nelle aule regnava l' assoluto silenzio e i professori erano molto freddi nei rapporti con gli alunni che avevano un piccolo quaderno su cui gli insegnanti scrivevano i richiami nel caso si comportassero male. Immaginate nelle nostre classi questo metodo di segnalazione !!!!!!!! Naturalmente loro hanno un orario scolastico che prevede il pranzo a scuola, visti gli orari di lavoro dei genitori, pensate che alcuni di noi hanno avuto modo di conoscerli insieme solo la domenica, quindi la mensa della scuola per questo tipo di vita è obbligatoria e comunque quel giorno ci hanno servito delle lasagne che non erano male ma che d’italiano avevano soltanto il colore rosso.Il giorno dopo siamo andati a visitare la città di Bourge en Bress guidati dalla professoressa di italiano della scuola francese. Gli abitanti di Bourge sono fortunati perché è come se avessero un museo all’aperto, abbiamo visitato il Monastero Royal de Brou legato alla storia d’amore di Margherita d' Austria per il marito Filippo il bello. Nel tempo libero abbiamo avuto la possibilità di visitare la città. Alle 16:30 siamo tornati a scuola per poi separarci e andare ognuno nelle rispettive case dei corrispondenti naturalmente con i propri disagi (compreso i 30 minuti in autobus quotidiano di Mario per giungere a casa del corrispondente). Il secondo giorno ogni ragazzo è arrivato al luogo d'incontro stabilito con i mezzi messi a disposizione dalle famiglie e diretti a Lione , capoluogo di Rhône-Alpes una città molto artistica. Lione è divisa in 2 parti chiamate: "La collina che lavora e la collina prega”. La collina che prega ha questo nome perchè sono presenti la maggior parte degli edifici religiosi della città; la collina che lavora ha questo nome invece per la presenza di strutture pubbliche principali della città. Successivamente Stavamo siamo andati a visitare la cattedrale prendendo la funivia. dimenticando di dire che lì abbiamo trascorso tutta la giornata e le famiglie ci hanno fornito il pranzo a sacco e anche qui abbiamo avute grandi sorprese......ritorno alle 17.00. Il fine settimana l' abbiamo trascorso in famiglia è stato un weekend francese Mario ha conosciuto il bowling e il museo, Chiara è andata al centro equestre e al bowling mentre Ludovica è andata a vedere una manifestazione di balli latino americani nella città di Colmar a tre ore da Bourg…. Il weekend è stato gradevole e allo stesso tempo diverso dal nostro modo di trascorrere il tempo in famiglia. Resta il fatto che i francesi hanno tempi diversi se teniamo conto che noi italiani in Francia andavamo a letto molto presto. Il lunedì tutti di nuovo insieme direzione "PERUGES", villaggio medievale con 80 abitanti, che da maggio a giugno celebra il festival della primavera e per questo motivo è stato denominato "il villaggio più bello di Francia". La settimana francese si è conclusa a Macon città che si trova fuori la regione di Bourg en Bress, qui abbiamo visto con la guida turistica estese campagne e vigneti che ci hanno ricordato il nostro tavoliere . Il mercoledì 20 marzo alle ore 7 del mattino ci sono stati i saluti di tutti con la promessa di un ritorno francese programmato, magari con molte scorte alimentari italiane in valigia, ragazzi il nostro cibo è sicuramente una cosa preziosa da far conoscere. Mario de Martino Ludovica del Vicario Chiara de Maria