…Spazi di vita, spazi di evasione e di scoperta: dell`aula del mondo
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…Spazi di vita, spazi di evasione e di scoperta: dell`aula del mondo
di Mirko Branni Alessio Limongelli Bruno Marotta IV E L ’istruzione occupa gran parte d ella vita dei ragazzi e la scuola è il luogo dove essi trascorrono molte ore della loro giornata, l’aula è il loro spazio riservato. Secondo me la scuola deve sì preoccuparsi di preparare lo studente a un suo inserimento nel futuro mondo del lavoro attraverso lo studio di varie discipline, ma ritengo che la sua missione debba essere anche offrire tutti quegli strumenti culturali a idonei capire (ed, eventualmente, criticare) il mondo che ci circonda. La scuola, a mio avviso, un è quindi veicolo conoscenze di non solo scolastiche, e che non deve ridursi ovviamente semplicemente allo spazio di un’ aula. Essa diventa solo il primo approccio alle conoscenze della vita e delle scoperte. L’aula scolastica sfortunatamente, non si presenta come ogni alunno desidererebbe, uno spazio dove dare libero sfogo alla fantasia , un’aula perfetta, speciale, quasi futuristica, dotata di tutti gli strumenti per sviluppare creatività. Spesso invece si presenta proprio come quella descritta fa Fred Uhlman. Ne “l’amico ritrovato”, aule con pareti imbrattate, mancanza di materiali e banchi diversi, spesso luogo poco ameno e a volte oppressivo. Sono luoghi freddi ed inospitali che non possono essere spazi di vita, di all’evasione e di scoperta. L’istruzione dovrebbe essere maggiormente curata dai nostri governi, in quanto è proprio grazie ad essa che si divulga la cultura e l’informazione, elementi base e fondamentali per la nostra società. Anche Italo Calvino in “Melania” promuove l’informazione, affermando che “una società senza dialogo non potrà mai crescere in modo omogeneo e positivo”. E proprio a causa di queste barriere che nella società si creano masse di confini limitati. Nella società odierna solo chi emerge riesce ad ottenere corrispettivo che possa permettergli una vita dignitosa e soddisfacente. Ma come riuscire ad emergere ? Una domanda da “un milione di dollari” per la successo deriva dalla capacità quale esiste una sola risposta: il che le persone hanno nel realizzare i propri sogni, andando al di là delle normali aspettative di vita, al di là dei propri limiti, insistendo sulle necessità di spazi di vita e di conferma. L’aula è in realtà il nostro mondo in piccolo, la riproduzione delle società in cui si interagisce, è il “formato ridotto” della nostra quotidianità, è il nostro alter ego con cui ci confrontiamo in un continuo viaggio di vita, di evasione e di scoperte. “Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio.Sempre”[…]. Così asserisce Josè Saramago, spronati sempre verso un universo nuovo per soddisfare il bisogno di evasione che sprona la ricchezza dello spirito, sempre anelante nuove conoscenze e nuove necessità. Come solo il viaggio nella sua dimensione di crescita può realizzare. Distinguere e spiccare sono sinonimi di coraggio e amore per ciò in cui si crede. In virtù di ciò, il viaggio, come diceva Mario Soldati, “è un sentimento e non solo un fatto”. Lo spazio di vita è un limite da superare, fino a diventare spazio di evasione e di scoperta, laddove, poi, si arriva a rispecchiare quello che l’uomo davvero vuole…davvero sente..davvero anela…la vita in cui nessun desiderio va perduto…nessun desiderio viene eluso…ogni dimensione interiore si ritrova con la realtà con cui dovrà inevitabilmente confrontarsi…. IL VIAGGIO" Olio su tela, cm 100x100 1987