se ttembremu sic a

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se ttembremu sic a
Regione
Piemonte
Provincia
di Torino
Comune
di Torino
Settembre
musica
coordina
mento e
organizza
zione
Assessorato
per la
Cultura
del Comune
di Torino
Torino
28 agosto
7 ottobre '78
ogni giorno
un concerto
gratuito
alle 16,30
e alle 21
SETTEMBRE MUSICA
venerdì
In collaborazione con la
1 settem bre Sede Regionale della
ore 21
Radiotelevisione Italiana
Carmine
Coro di Torino
della Radiotelevisione Italian a
Susanna Ghione, soprano
Enrico Lini, pianista
Fulvio Angius, direttore
// Coro di Torino della Radiotelevisione
Italiana fu creato nel 1932 e una delle
sue prime esecuzioni pubbliche fu
quella della « Messa di Requiem »
di Verdi, diretta da Antonio Guarnieri.
Ha spesso partecipato a esecuzioni
di grande impegno e ha ottenuto
lusinghieri riconoscimenti come H
« Viotti d'Oro » nel 1973.
Susanna Ghione si è diplomata presso //
conservatorio « Giuseppe Verdi » di
Torino e ha esordito nel « Don Pasquale »
di Donizetti.
La sua attività è prevalentemente di
cantante Urica, ma notevole è anche il
suo lavoro, in Italia e all'estero, nel campo
della musica da camera.
Enrico Lini, diplomato a pieni voti in
pianoforte presso il conservatorio
« Benedetto Marcello » di Venezia, è dal
1969 pianoforte solista dell'Orchestra
sinfonica della Radio Televisione Italiana.
Ha svolto e svolge intensa attività
concertistica nelle più importanti sale
da concerto italiane e straniere oltre che
alla Radio e alla Televisione.
Fulvio Angius, diplomato in pianoforte
a Bologna, compositore e direttore
d'orchestra, ha diretto l'Orchestra
«A. Mariani » di Ravenna, H
« Collegium Musicum » della
Università di Bologna e, sempre a
Bologna, il Coro del Teatro Comunale.
È direttore del Coro della RAI
da! 1974.
Bruckner
(1824-1896)
Rossini
(1792-1868)
Ave Maria per coro a sette voci
I Gondolieri per coro misto e pianoforte
(n. 1 da «L'Album Italiano»)
La Passeggiata per coro misto e pianofort
(n. 12 da «L'Album Italiano»)
Chabrier
(1841-1894)
A la musique per soprano, coro femminile
e pianoforte
Susanna Ghione, soprano
Schubert
(1797-1828)
Tre cori op. 112 per quattro voci
e pianoforte
Gott im Ungewitter in do minore,
per coro maschile e pianoforte
(su poesia di J. P. Uz)
Gott der Weltschöpfer in do
maggiore, per coro maschile e
pianoforte (su poesia di J. P. Uz,
Hymne an den Unendlichen in
do minore, per coro misto e
pianoforte (su poesia di F. Schiller,
Miriam's Siegesgesang in do maggiore,
per soprano solo, coro misto e pianoforte
(su poesia di Franz Grillparzer)
Susanna Ghione, soprano
C arm in e
La fondazione del Carmine è connessa
col trasferimento dei Carmelitani dal
convento di Santa Maria di Piazza al
nuovo ingrandimento di Torino verso
Porta Susina: l'ideazione della chiesa
fu affidata allo Juvarra che nel 1732 ne
approntò il progetto. La posa della
prima pietra avvenne il 13 maggio
dello stesso anno e la consacrazione
il 26 aprile 1736 proseguendo però
le opere di abbellimento negli anni
successivi: nel 1741, ad es„ l'Immacolata
del Giaquinto nella Cappella della
Concezione, nel 1760 la grande pala
del Beaumont con la Vergine e il beato
Amedeo in coro mentre Benedetto Alfieri
dava inizio due anni dopo all'altar
maggiore che però non piacque al
sovrano il quale impose la sostituzione
del tempietto, compiuto da Ignazio
Birago di Borgaro nel '72.
Aperta ufficialmente al culto il
16 luglio 1773, ai primi dell'800, l'Ordine
soppresso dai francesi, abbandonò il
convento lasciandola in abbandono.
Nel 1870 vennero promossi importanti
lavori di restauro comprendenti
l'erezione della fronte secondo i piani
juvarriani. Scartata tale soluzione
per il costo elevato si commise
all'architetto Carlo Reviglio della
Veneria di fornire un progetto più
semplificato, ma risultando i suoi
disegni troppo ambiziosi si ripiegò su
quello incolore di Carlo Patarelli.
La chiesa subì tremendi danni nel corso
dell'ultimo conflitto riportando il
crollo del tetto e pericolose lesioni
alla facciata. Restaurata a partire dal
1947 fu riaperta al pubblico il
16 ottobre 1955.
L'organo originario, un capolavoro
dell'arte organarla, a trasmissione
pneumatica, costruito da Carlo Vegezzi
Bossi, fu danneggiato irreparabilmente
nel corso del secondo conflitto mondiale.
Rifatto con trasmissione elettrica nel
1963 da Vegezzi Bossi di Centallo,
è forse lo strumento più completo delle
chiese torinesi.
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M o n ti - M o n c a lip ri