A Mirandola sono partiti due nuovi cantieri con opportunità per i

Transcript

A Mirandola sono partiti due nuovi cantieri con opportunità per i
Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 20
Novembre 2013
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
mirandola
Il volley inaugura
la nuova Palestra
Una giovane
promessa
Stadium al
taglio del
nastro
Il Sindaco Benatti: «L'idea dei laboratori sta coinvolgendo numerose aziende»
Avanti con Biblioteca e Tecnopolo
A Mirandola sono partiti due nuovi cantieri con opportunità per i giovani
Il cantiere della Biblioteca
temporanea, in via 29 Maggio
Lo aveva promesso all'incirca un
mese fa, in occasione della presentazione della squadra alla stampa:
domenica 3 novembre Franco Bertoli
è tornato a Mirandola per giocare con i
ragazzi della serie D della Stadium, ma
questa volta ha allargato l'invito alla
Nazionale Over 50, vice campione del
mondo in carica. L'occasione è stata
oltremodo speciale: l’inaugurazione
della nuova Palestra comunale.
A pag. 29
CONVEGNO
Due giornate
su Giovanni Pico
Si svolgeranno il 15 e 16 novembre
una serie di iniziative a 550 anni dalla
nascita di Giovanni Pico e a mezzo
secolo dalle storiche celebrazioni.
Programma completo a pag. 16
Sono partiti nei giorni scorsi
a Mirandola, presso il nuovo polo
scolastico di via 29 Maggio, i lavori
per la Biblioteca temporanea e per il
nuovo Tecnopolo con laboratori. «Entrambe le strutture saranno una grande
opportunità per i nostri giovani e non
solo. – commenta il Sindaco Maino
Benatti – Salvo eventi atmosferici
avversi, la Biblioteca sarà terminata
entro fine 2013 ed operativa all’inizio del nuovo anno, mentre i lavori
al Tecnopolo saranno finiti all’inizio
del 2014».
La Biblioteca temporanea sta sorgendo in un’area di fronte all’Istituto
“Luosi” e di fianco alla nuova palestra.
La struttura provvisoria, di circa 750
mq, sarà composta da spazi con il
bancone del prestito, le postazioni per
l’utilizzo di Internet, la mediateca con
cd e dvd e tablet, l’area per giornali e
riviste, la sezione di narrativa e di sag-
gistica per adulti a scaffale aperto. Vi
saranno locali per due uffici, per le sezioni bambini 0-6 anni e ragazzi da 7 a
14 anni con una trentina di sedute, una
sala di studio per studenti e una saletta
riunioni. Verranno dunque riattivati i
servizi essenziali di prestito, consultazione, consulenza e informazione
per gli utenti; gli spazi della struttura
provvisoria consentiranno anche lo
svolgimento di attività e laboratori per
bambini e ragazzi e la presentazione
di volumi e conferenze per adulti. La
Biblioteca, luogo fondamentale di
cultura, formazione e centro di aggregazione, avrà a disposizione anche
uno spazio esterno, luogo di incontro
e socializzazione, che sarà utilizzabile
anche per iniziative nel periodo estivo.
Ricordiamo che quella di via 29 Maggio sarà comunque una collocazione
provvisoria, in attesa di veder realizzata, tra qualche anno, la Biblioteca
definitiva nell'ex complesso scolastico
di piazza Garibaldi (Biblioteca della
quale nel frattempo è stato pubblicato
il bando per la progettazione).
Il Tecnopolo dedicato al biomedicale sta invece nascendo di fronte
all’Istituto “Galilei”, nell’area occupata in precedenza dal Palatenda Ert.
Sarà un servizio dedicato al biomedicale, alla ricerca e, in particolare, alle
nanotecnologie. «L'idea – prosegue
Benatti – sta coinvolgendo numerose
aziende. Il progetto si inserisce nella
più ampia visione di un ricostruzione
di Mirandola che possa anche migliorare e rilanciare l'economia del
territorio, con progetti di ricerca e
sviluppo, innovazione e incubazione
d’impresa». Il Tecnopolo di Mirandola
diventerà un motivo in più per puntare
sulla zona del distretto e una carta che
il territorio può giocare nel rilancio e
nel sostegno all’economia.
mirandola
è di nuovo Fiera
di Francia Corta
Si svolgerà a Mirandola sabato 16 e
domenica 17 novembre la tradizionale
Fiera Mercato di Francia Corta.
Il programma completo a pag. 23
a medolla
Sei scrittori
e una band
Gli autori della Leone Editore di
Monza sbarcano a Medolla. Sabato 16
novembre, alle 11, presso l’Auditorium
comunale di via Genova, si alterneranno sul palco sei scrittori per un reading
collettivo al quale parteciperanno anche
gli studenti delle locali scuole medie.
Previsto l’intervento musicale del duo
Kimagure. L’iniziativa è organizzata
dalla Leone e dal Comune di Medolla.
A pagina 20
2 · n. 20 - novembre 2013
Tribuna
I lavori del Consiglio
comunale di Mirandola
nell’opinione
dei Capigruppo
convegno
Quelle finestre
di casa nostra
Alla presenza di oltre 120 persone
si è svolto lo scorso 24 ottobre, presso
l’auditorium della scuola media di
Mirandola, il convegno “Finestre
di casa nostra, uno sguardo oltre le
cose - il valore della persona”, organizzato dall’Associazione culturale
“E20 - conoscere per comprendere”
e dalla Consulta del Volontariato
di Mirandola. L’idea di realizzare
il convegno è nata dal desiderio di
aprire una finestra importante verso
la scienza, la tecnica, l'innovazione e
la creatività per richiamare il valore
della persona e il profondo significato
della parola e dello spirito, dimensioni
che tra loro combinate, sono in grado
di fornire un solido puntello sul quale
ancorare la nascita di una nuova economia declinata sulla condivisione
della conoscenza e sul valore etico e
morale delle persone. I relatori hanno
espresso unanime apprezzamento
verso le iniziative che hanno coinvolto tutte le persone e le istituzioni
che si sono prodigate con impegno
e volontà per favorire il ritorno alla
normalità dopo il terremoto. Oliviero
Toscani (nella foto), il fotografo e
pubblicitario di fama internazionale,
ha elogiato lo spirito, l’organizzazione
e la volontà della nostra gente che non
si è fermata di fronte al sisma, ma ha
saputo prontamente reagire lavorando
in condizioni precarie e alto rischio
personale, per mantenere il contatto
con le proprie radici e preservare i
luoghi di lavoro e familiari.
Nel corso del convegno è stato
presentato il libro “Finestre di casa
nostra, immagini e racconti di un anno
diverso, uno sguardo oltre le cose”, di
Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli,
un libro fotografico arricchito di testi
inediti che accompagnano il lettore
nelle quattro stagioni che hanno seguito il sisma del 2012, offrendo, al
tempo stesso, una finestra di speranza
alla rinascita della vita delle persone la
cui identità è stata duramente colpita
dagli imprevisti eventi naturali. Il
libro, edito da Itaca Libri e reperibile
anche in versione e – book nelle brerie
digitali, ha un fine esclusivamente
sociale ed è stato completamente
finanziato da alcune aziende del
territorio. I proventi della vendita del
volume sono interamente devoluti
all’associazione “L’Ancora”, che sostiene i ragazzi diversamente abili, per
la costruzione di una nuova sede e al
Comitato Genitori alunni della scuola
primaria “Muratori” di San Felice
per un progetto di rappresentazioni
teatrali finalizzato all’elaborazione
del trauma dovuto al sisma.
Hanno partecipato al convegno
(moderato da Giampaolo Ziroldi) il
Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, Francesco Baruffi, responsabile
area creazione d’impresa tecnology
transfer officer tecnopolo di Modena e
Mirandola, Gian Luca Tusini, Ricercatore di storia dell’arte contemporanea dell’ Università di Bologna, padre
Emmanuele dei Missionari Servi
dei Poveri. Parroco di San Martino
Carano-Mirandola, Alice Ghidoni,
dell’Associazione “Enea Grilli”,
Oliviero Toscani fotografo. Erano
presenti gli autori, Paolo Rebecchi e
Guido Zaccarelli.
i mirandolesi
l'intervento
«Su Acof si devono chiarire
tutti gli aspetti gestionali»
«Pace e giustizia sociale
si costruiscono dal basso»
Interveniamo su due
questioni che sono state al
centro di discussioni in Consiglio comunale e oggetto
di polemiche sui quotidiani
locali.
Acof
L’azienda comunale
per le Onoranze Funebri è
stata costituita in Società
a responsabilità limitata
dal 2005. Prima il Comune
gestiva direttamente il servizio. Parliamo di un servizio importante
e delicato, caratterizzato di regola positivamente nei giudizi dei cittadini.
I primi bilanci erano in salute per
peggiorare poi nel giro di 3-4 anni. La
situazione negativa a partire dal 2008
era evidente anche ad occhi non esperti. Si è cercato comunque di non far
emergere le perdite economiche che la
gestione produceva, magari sperando
in tempi migliori. Ma la situazione non
è migliorata e i passivi sono apparsi in
tutta la loro entità. Nel bilancio 2012
le perdite sono nell’ordine di 200.000
euro e rappresentano un danno economico rilevante per il Comune. Ora
occorre chiarire bene tutti gli aspetti
gestionali che hanno portato a questa
situazione. Occorrerà definire tutte
le responsabilità affinché non restino
Si è svolta a Mirandola lo scorso
24 ottobre, con una significativa partecipazione, la Staffetta della Pace.
Davanti all’ex scuola elementare di
via Circonvallazione, simbolo per
tutti della nostra recente sofferenza
ma soprattutto della cultura, alle 18 si
è radunata una folla composta da famiglie, giovani e rappresentanti delle
associazioni locali che hanno voluto
testimoniare con la loro presenza i
valori della pace, della tolleranza e
del dialogo. La partecipazione di tanti
giovani dell’Azione Cattolica, di Agesci, degli studenti delle scuole medie
e superiori con i dirigenti scolastici e
vari insegnanti ha dimostrato che la
nostra gioventù testimonia ma anche
reclama la necessità di ricostruire
rapporti di vita basati su una nuova
convivenza civile. I più piccoli con il
braccialettino luminoso ai polsi erano
accompagnati dai genitori. Giovani famiglie, alcune con il passeggino, altre
con il figlio portato come in trionfo
sulle spalle, sono state un monito sia
alle istituzioni che alla scuola, dimostrando che la trasmissione dei valori
civili ha significato se sono testimoniati. Genitori che si sono fatti portavoce
in modo discreto ma incisivo di una
volontà decisa a perseguire il percorso
di civiltà per i propri figli. Il corteo con
dubbi e si faccia piena
chiarezza.
Map
Nei Moduli Abitativi Provvisori in questi
giorni si sta evidenziando
una situazione facilmente
prevedibile sin dall’inizio.
Visto che tutti gli impianti
funzionano a corrente elettrica, compreso il riscaldamento, stanno arrivando
bollette piuttosto elevate.
Questa situazione induce qualcuno a
scagliarsi contro i gestori e i fornitori.
Per chiarezza occorre ribadire che i
Map devono rappresentare situazioni
realmente provvisorie e che a fronte
di nessun canone d’affitto applicato, il
pagamento delle utenze e dei consumi
di energia elettrica è dovuto. Questo
per correttezza ed equità con chi, pure
danneggiato dal terremoto, ha cercato
soluzioni private. Cosa diversa è sostenere che in alcuni casi particolari,
analizzate le situazioni familiari e di
reddito, i servizi sociali possano intervenire. Ma questo non deve essere
generalizzato e scontato perché, se così
fosse, non sarebbe sostenibile economicamente e non corrisponderebbe ad
una buona amministrazione.
Lista civica I Mirandolesi
degiuli-spm
«La Fondazione Its
per il biomedicale»
La Bassa modenese
si avvia alla costituzione
della Fondazione Istituti
Tecnici Superiori (Its) per
il biomedicale, un percorso
formativo biennale il cui accesso sarà possibile dopo il
conseguimento del diploma
di scuola media superiore.
Il Comune interessato sarà
quello di Mirandola, dove
contestualmente nascerà il
Tecnopolo. L’Its permetterà un’alta formazione in
materia di biomedicale consentendo
a tutti i partecipanti di acquisire
competenze e contemporaneamente
interagire con le aziende del settore.
Riteniamo che la Fondazione sia un
ottimo laboratorio, che permetterà
da una parte di creare competenza e
contestualmente ci auguriamo possa
essere un’importante occasione per
molti giovani di inserirsi all’interno
del mondo del lavoro. Tale percor-
so dovrà inoltre essere
indirizzato alle imprese
del biomedicale le quali
oltre ad avere in loco
un ottimo laboratorio di
ricerca nel loro settore,
avranno maggiore facilità nel reperire personale
qualificato. Un’esperienza similare all’Its è già
stata sperimentata nel
territorio del Comune di
Modena nel settore della
meccanica con importanti e soddisfacenti risultati, sia nei
confronti delle imprese che di coloro
che hanno fatto questo percorso di
formazione. Auspichiamo come lista
Sinistra per Mirandola che la costituzione di Fondazione Its e Tecnopolo,
sia un’importante iniziativa che permetterà di rilanciare il territorio locale
e il settore del biomedicale.
Fabio Degiuli , Capogruppo
Sinistra per Mirandola
platis-pdl
«Inutilizzate le nuove sale
operatorie dell'ospedale di Carpi»
Tagliato il nastro è calato il sipario sulle nuove
sale operatorie dell'ospedale
Ramazzini di Carpi. Tre milioni d'euro spesi senza che
operatori e pazienti possano
fruirne. Sono trascorsi 150
giorni da quando, in pompa
magna, il Presidente Errani,
l'Assessore Lusetti ed il
direttore genere dell'Ausl
Martini hanno inaugurato il nuovo
blocco di 4 sale operatorie all'ospedale
Ramazzini di Carpi ed al servizio
dell'intera Area Nord della provincia
di Modena. Quanti interventi chirurgici sono stati fatti nel nuovo centro?
Beh la risposta è tragicomica, zero.
Questa vicenda meriterebbe uno speciale del Gabibbo e di Striscia La Notizia. Non è possibile strumentalizzare
a fini propagandistici la sanità e un
territorio che ha subito un sisma così
violento. Per far credere che in Emilia
tutto si sia ripreso, si fingono inaugurazioni e tagli del nastro. La realtà è
ben diversa. Nessuna attività operatoria, infatti, è stata svolta in queste sale,
in quanto non sono ancora pronte per
l'uso. Come mai? I medici
di Carpi e Mirandola sono
quindi costretti ad operare nel vecchio comparto
operatorio e non utilizzano
quella che l'Ausl definì:
“una struttura innovativa
che garantisce il massimo
livello assistenziale ai pazienti e i migliori strumenti
diagnostici e terapeutici
agli operatori”. Tra i punti di forza
del nuovo “blocco” di sale operatorie
ci sarebbe anche la Recovery room,
direttamente collegata alla Rianimazione, a cui è stato destinato un open
space attrezzato con cinque posti letto
fornito di tutti gli strumenti idonei per
seguire e monitorare costantemente
la ripresa delle funzioni vitali e il
recupero della coscienza dei pazienti
operati. Anche in questo caso le porte
sono chiuse e i letti vuoti. L'investimento complessivo è stato di oltre 3
milioni di euro di cui 400mila donati
dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi.
Antonio Platis
Capogruppo PDL Mirandola
le bandiere arcobaleno, percorrendo la
Circonvallazione, ha raggiunto la piazza e si è fermato davanti al Municipio
altro simbolo caro a tutti i cittadini. Su
un palco veramente insolito (un furgone di Francia Corta) dopo il saluto
del Sindaco Maino Benatti si sono
avvicendati i testimoni dei vari gruppi
giovanili, degli studenti delle scuole
superiori e delle associazioni che
hanno letto i testi che autonomamente
avevano preparato. Cittadini di ogni
età, di ogni provenienza culturale e di
origine ma in sintonia nel proclamare
l’esigenza di riportare al centro della
nostra vita il rispetto della persona, il
valore della famiglia come elemento
fondante della comunità e non ultimo
sottolineare il senso di responsabilità
di ciascuno nella costruzione di una
società civile. Un bellissimo striscione
dei giovani dell’Azione Cattolica ha
riassunto il significato dell’evento.
Un grande lenzuolo multicolore sul
quale erano state impresse le impronte di tante mani. Perché la pace, la
convivenza civile, la giustizia sociale
vanno costruite dal basso attraverso la
testimonianza quotidiana: sono nelle
nostre mani. L’appuntamento prossimo sarà la Perugia Assisi il 19 ottobre
2014. Mirandola ci sarà.
Lara Cavicchioli
mirandola
è iniziata la demolizione
della storica sede del "Galilei"
Ruspe al lavoro alla sede del "Galilei"
Sono cominciati i
lavori di demolizione
della sede storica di
via Barozzi dell’Iss
Galilei di Mirandola,
che era stata inaugurata nell’anno scolastico1974/1975. I più
di mille studenti dei
tre indirizzi (scientifico, tecnico e professionale) sono ospitati
in una costruzione
temporanea in via 29
Maggio, in attesa della ricostruzione
della scuola che avverrà grazie ad un
contributo di 7 milioni di euro.
La struttura gravemente danneggiata dal terremoto del maggio 2012
verrà riedificata grazie all’intervento
economico della Cassa di Risparmio
di Modena, di Mirandola e di Vignola.
La nuova sede del “Galilei” sarà di ben
6.000 mq e sorgerà su quattro piani,
ognuno di un colore, con un grande
vano-scala comune, trasparente per
“aprire” la struttura verso l’esterno.
Verrà messa a norma sismica anche la
restante parte del complesso dedicata
a laboratori, officine e palestre.
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247
del 30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola.
Fotografie:
Archivio Indicatore, P. Bellesia, A. Buoli, V. Calanca, O. Fontana, Foto Attualità Marchi, M. Secchi
Hanno collaborato: Cristina Arbizzani, Laura Beggi, Margherita Bergamaschi, Alberto Bergamini,
Nunzio Borelli, Mirta Braghiroli, Antonio Castellana, Fabio Degiuli, Gianluca Dotti, Corrado Gatto,
Sara Malavasi, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Olga Nigro Murolo, Paolo Neri, Ivo Panzani,
Sergio Piccinini, Antonio Platis, Matteo Silvestri, Cosimo Quarta, Carla Vicenzi.
Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606
Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo)
pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected]
Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 18 Mirandola 41037 tel. 0535/29519,
fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 31 ottobre 2013. Prossimo numero il 21 novembre 2013.
n. 20 - novembre 2013 ·
Nella struttura troveranno occupazione 500 persone
area nord
Al via i lavori del Polo Tecnologico
3
brevi
MANFREDINI GUIDA
INTERMECH MORE
è previsto per gennaio 2014 l'avvio della costruzione del complesso di Concordia
Qui sopra, da sinistra, Ivan Di Federico (Topcon), Adriano Scardellato (Divitech),
Carlo Marchini (Sindaco di Concordia), Maurizio Torreggiani (Presidente Camera
di Commercio di Modena) e Roberto Botti (Topcon Infomibility) accanto al plastico
del Polo. Nell'altra foto, un momento della presentazione: da sinistra Torreggiani,
Marchini, Botti, Massimo Goldoni (Presidente Unacoma), Moretti (Assessorato
regionale programmazione e territorio), e Di Federico
A poca distanza dal nuovo municipio e dalla nuova chiesa parrocchiale
di Concordia, sorgerà il Polo Tecnologico. La realizzazione di questo
progetto sarà coordinata a livello imprenditoriale da Topcon Infomobility
srl e da Topcon Tierra S.p.A (nata dalla
collaborazione tra Topcon e Divitech
S.p.A). Si prevede l’inizio lavori da
gennaio 2014 su un’area di 127 mila
mq, lungo via Valli. Le fasi costruttive
saranno diverse: in primo luogo, verrà
edificato il complesso degli uffici e laboratori occupati da Infomobility e si
verificherà l’approntamento dell’area
prove; seguirà, poi, il completamento
con l’area destinata al Topcon Campus ed ai complessi per la didattica.
Infine, si procederà con la costruzione
di un albergo e i restanti capannoni
industriali. Il progetto, sostenuto dalla
Regione Emilia Romagna, richiederà
cinque anni per il completamento e
un investimento di circa 60 milioni di
euro. Complessivamente, vi troveranno occupazione circa 500 persone, in
gran parte giovani tecnici e laureati: il
progetto si basa sulla stretta collaborazione tra partner privati e centri di
ricerca universitari, che lavoreranno
mirandola
Denunciati due nomadi
con 800 kg di ferro sospetto
Proseguono senza sosta i controlli dei carabinieri nella Bassa. A
Mirandola due nomadi locali, pregiudicati per reati predatori, sono stati
sorpresi in via Farini a bordo di un
autocarro su cui trasportavano 800
chili di ferraglia di varia natura senza
essere stati in grado di specificarne
la provenienza. Non solo sono stati
denunciati per ricettazione non potendo
escludere l’origine delittuosa del materiale ma sono anche stati denunciati
per trasporto di rifiuti speciali senza
la prescritta autorizzazione. Infatti la
normativa sulla tutela dell’ambiente
consente il trasporto dei rifiuti speciali
(cioè quelli non solitamente prodotti
dai nuclei familiari) solo per chi dispone di specifica autorizzazione.
I carabinieri di Medolla invece
hanno denunciato un moldavo 50enne
residente a Mirandola, sorpreso alla
guida di un autocarro, non solo privo di
patente italiana ma soprattutto munito
di patente moldava contraffatta.
In seguito è stato poi denunciato
un 40enne campano residente a Carpi,
perché sorpreso lungo la strada statale
12 alla guida della sua Megane con un
tasso alcolemico due volte superiore
alla media. Infine a San Prospero,
nell’ambito dei controlli alle sale giochi, i carabinieri della locale stazione
hanno denunciato il titolare italiana
di un bar all’interno del quale erano
installate le slot machine ma non era
fornita la prevista comunicazione
obbligatoria dei “giochi proibiti ai
minorenni”. La violazione comporta
una denuncia penale in considerazione
della necessità di tutelare i minori dal
gioco.
sinergicamente per la crescita di una
struttura polifunzionale di avanguardia. Le ricerche di nuove tecnologie
elettroniche e meccaniche, saranno indirizzate al mondo dell’automatismo,
della telematica e dell’infomobility.
L’Amministrazione comunale di
Concordia e la Regione Emilia Romagna hanno già siglato nell’ottobre
2012 un Protocollo di Intenti. “Siamo
molto orgogliosi della realizzazione di
questo polo di meccatronica e tecnologia avanzata nel nostro territorio”,
spiega il Sindaco di Concordia Carlo
Marchini: «Si tratta di un’idea nata
già nel 2007 e che non si è arenata
neanche in seguito ai disastrosi avvenimenti sismici dell’anno appena
passato. Questo investimento è la
dimostrazione che il nostro territorio
presenta ancora caratteristiche e potenzialità spendibili a livello interna-
zionale». L’Amministratore Delegato
di Topcon Inofomobility, Roberto
Botti, continua: «Insieme a Tierra
abbiamo progettato e realizzato dispositivi elettronici e sistemi software che
oggi esportiamo, tra l’altro, anche in
Giappone e che, dal Giappone, sono
poi distribuiti in tutto il mondo. Questo risultato vede la tecnologia italiana
protagonista a livello internazionale. Il
Polo Tecnologico di Concordia nasce
sotto i migliori auspici, e siamo convinti che i nostri partner locali, nazionali ed internazionali parteciperanno
prontamente a questo nostro progetto
che favorirà il rilancio di quest’area
così profondamente colpita. Non sono
escluse collaborazioni con il futuro
Tecnopolo mirandolese, i cui lavori
sono iniziati nei giorni scorsi (vedi
articolo a pag. 1)
Laura Beggi
mercato dell'arte
Il decalogo dei carabinieri
per non acquistare "croste"
Una recente operazione dei carabinieri, che
hanno scoperto opere
futuriste contraffatte
InterMech MO.RE, il centro di
ricerca cuore della rete dei Tecnopoli
delle province di Modena e Reggio
Emilia ha un nuovo direttore. E’ il
prof. Tiziano Manfredini, che succede
nell’incarico al prof. Angelo O. Andrisano, che ha assunto la guida dell’Università degli studi di Modena e Reggio
Emilia. Cinquantacinquenne, Tiziano
Manfredini è professore ordinario di
Scienza e Tecnologia dei Materiali
ed attualmente titolare di numerosi
insegnamenti presso il Dipartimento di
Ingegneria “E. Ferrari” dell’Università
degli studi di Modena e Reggio Emilia
ed è Presidente del corso di laurea
magistrale in Ingegneria dei Materiali.
SGOMBERATA
VIA GALVANI
Come annunciato è stata sgomberata, prima delle festività dedicate alla
commemorazione dei defunti, l’area
sosta di via Galvani, nei pressi del Cimitero cittadino. Dopo una prima fase
di spostamento dei nomadi nel campo
di Santa Giustina, erano rimaste in via
Galvani poche famiglie, per le quali
sono state trovate diverse sistemazioni.
Cresce il mercato delle opere contraffatte, specialmente quelle di artisti
contemporanei. A questo proposito i
carabinieri, raccomandando sempre la
massima prudenza negli acquisti, hanno
diffuso nei giorni scorsi un decalogo di
regole alle quali sarebbe bene attenersi
per evitare brutte sorprese. Verificare
sempre che l'opera sia corredata da
certificati di autenticità o provenienza.
Acquistare con fattura o scontrino con descrizione dell'opera. Prima di acquistare
l’opera d'arte verificare l'autenticità del
certificato presso l'artista, l'archivio o il
soggetto autorizzato ad archiviare le opere. Controllare la corrispondenza tra foto
autenticata e opera originale. Rivolgersi a
venditori inseriti da anni nel mercato preferibilmente che abbiano avuto rapporti
stretti con l'artista. Diffidare di expertise
fornite da persone che non abbiano titolo
a farlo e rivolgersi pertanto a Fondazioni,
Archivi ed esperti con titoli accademici.
Diffidare dell' “affare”. Conoscere l'opera
dell'artista e riferimenti accreditati di
quell'artista. Seguire il mercato e le quotazioni. Evitare intermediari non facenti
parte del settore ufficiale.
4 · n. 20 - novembre 2013
mirandola
La famiglia di allevatori punta ad arrivare a 400 capi
La passione per il latte si fa impresa
Open day all'azienda agricola Valtulini in via Argine Nuovo a Quarantoli
Un esterno e un interno dell'azienda agricola Valtulini. A sinistra, taglio del
nastro all'open day
Un esempio di azienda che, a dispetto del sisma, ha avuto il coraggio
di ampliarsi, effettuando gli investimenti programmati prima del maggio
2012. L’azienda agricola di Apostolo
Valtulini, in via Argine Nuovo a Quarantoli, ha effettuato lo scorso 22 ottobre un open day, nel corso del quale
ha ufficialmente inaugurato la nuova
stalla che dispone di 450 cuccette e
di una sala di mungitura 20 più 20. Si
tratta di una struttura modernissima,
dotata delle più innovative soluzioni
per il benessere degli operatori e
degli animali. La famiglia Valtulini,
di origini bergamasche, è formata dal
padre Santo, deceduto un anno fa,
dalla moglie Lucia, dal figlio Apostolo con la moglie Sabina Ferrara
e dai figli Andrea, Michele e Fabio.
I Valtulini nel 1994 hanno acquistato a
Mirandola l’azienda Villa cominciando la produzione di latte alimentare
con 110 vacche. Dal 2003 la famiglia
ha iniziato il conferimento del latte ad
un caseificio locale per la trasformazione nel Parmigiano Reggiano. Nel
frattempo l’azienda si è ingrandita. Attualmente viene gestita da Apostolo,
dal figlio primogenito Andrea a cui si
sono aggiunti i fratelli Michele e Fabio
che, scuola permettendo, aiutano il
padre nei lavori aziendali supportati
dalla nonna Lucia e dalla mamma
Sabina. La mungitura viene effettuata
con l’ausilio di tre collaboratori indiani. Il ricambio generazionale nella
conduzione dell’azienda è già assicurato, visto che i figli hanno deciso di
lavorare nell’impresa di famiglia che
si pone l’ambizioso obiettivo di arrivare a 400 capi in lattazione nell’arco
di due anni, conservando sempre
l’eccellente qualità del latte prodotto
che viene praticamente conteso dai
caseifici locali.
mirandola
Inaugurata la nuova sede
dello studio dentistico Molinari
Inaugurata a Mirandola lo scorso
26 ottobre la nuova sede dello studio
dentistico del dottor Gianni Molinari, che dal 18 settembre ha riaperto
i battenti all'incrocio tra viale V
Martiri e via San Giovanni. Prima del
sisma lo studio era in via Volturno.
«Dopo la scossa del 29 maggio abbiamo riversato la clientela di Mirandola
nello studio di Bondeno, che non ha
subito danni. – ha detto Molinari – I
pazienti dovevano affrontare uno
spostamento notevole per raggiungerci, ma non ci hanno abbandonato
e di questo li ringraziamo. Dalla fine
del 2012 ci siamo appoggiati ad un
collega di Mirandola. Gli siamo
riconoscenti per averci permesso di
gestire al meglio la nostra clientela».
Molinari ha già ricevuto i fondi della
Provincia per la delocalizzazione e
presto invierà anche le pratiche di
contributo alla Regione. «Crediamo
nella città e nei nostri clienti – ha
detto – da loro abbiamo avuto un
grande supporto. La presenza di oltre
100 persone all’inaugurazione della
nuova sede ne è stata l’ennesima
dimostrazione».
Sergio Piccinini
carabinieri
Un momento dell'open day e,
sotto, la famiglia Valtulini
Arrestato un giovane di Ravarino
con 445 grammi di marijuana
Nella serata del 25 ottobre, a
Ravarino i carabinieri della locale
stazione, nell’ambito delle attività
volte al contrasto dei traffici e del
consumo delle droghe, hanno tratto in
arresto in flagranza di reato il 27enne
A.A., italiano residente a Ravarino,
disoccupato ed incensurato. Il giovane
è accusato di detenzione ai fini spaccio
di sostanze stupefacenti in relazione al
possesso di 445 grammi di marijuana,
che i militari hanno rinvenuto nel
corso di una perquisizione domiciliare
nella sua abitazione e sottoposto a
sequestro. La marijuana recuperata si
trovava distribuita in barattoli e buste
ancora in fase di essicazione. Al giovane è stato contestato anche il reato
di porto di oggetti atti ad offendere,
poiché estendendo le ricerche alla sua
autovettura, i militari hanno scoperto
che custodiva un coltello da 41 cm
all’interno dell’abitacolo. L’arrestato,
su disposizione della Procura della Repubblica di Modena, è stato associato
al locale carcere Sant’Anna in attesa
degli sviluppi processuali.
n. 20 - novembre 2013 ·
area nord
Un buon risultato finanziario grazie a un corretto profilo di rischio
Dalla Fondazione 2,5 milioni nel 2014
Nel Documento Programmatico rimane invariato il Fondo per le erogazioni dell'Ente
5
brevi
IL COMMISSARIATO
TORNA IN CENTRO
La polizia del Commissariato di
Mirandola è tornata in centro, in una
nuova sede collocata al primo piano di
un edificio all’angolo tra via Fulvia e
via Castelfidardo, praticamente sopra
all’ufficio stranieri. Si tratta di una
collocazione provvisoria in attesa della
sistemazione del vecchio commissariato, sempre in via Fulvia, nell’edificio a
fianco. Anche qui con un obiettivo di
lunga gittata: la ristrutturazione dell’ex
Gil (ex scuola Cattaneo) in via Circonvallazione, dove si dovrebbero riunire
tutte le forze di polizia di Mirandola.
UBRIACO DA RECORD
A CONCORDIA
Lo scorso 24
ottobre, poco dopo
mezzogiorno, la
centrale della polizia municipale
dell’Area Nord
ha cominciato a
ricevere segnalazioni che riferivano di un’utilitaria
che procedeva da
Mirandola verso Concordia, sbandando
vistosamente a destra e sinistra. Le ricerche hanno portato una pattuglia della
polizia municipale a trovare il veicolo
fermo in mezzo alla strada a Concordia
in via Don Minzoni con la ruota anteriore destra distrutta. Alla guida c’era
un mantovano di 50 anni in evidente
stato di ebbrezza. Portato in centrale
a Mirandola per la prova dell’etilometro, l’uomo è risultato in uno stato di
ebbrezza superiore a 4, ovvero più di
8 volte oltre il limite di legge. Si è poi
saputo che, per oltre un chilometro, la
vettura aveva circolato sul cerchione
della ruota destra, prima di fermarsi.
Incredibilmente il conducente riusciva
comunque a reggersi in piedi.
L’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola,
nella riunione di martedì 29 ottobre, ha
approvato all’unanimità il Documento
Programmatico Previsionale 2014
(Dpa), predisposto dal Consiglio di
Amministrazione, che definisce le
iniziative progettuali ed erogative per
l’anno a venire. In un periodo fortemente segnato da una perdurante crisi
economico- sociale che sta intaccando
sempre più la coesione sociale facendo
emergere nuove e diverse povertà, la
Fondazione intende confermarsi, anche
per il 2014, come propulsore della
promozione sociale, economica e culturale del territorio. L’operatività della
Fondazione, anche per il prossimo
esercizio, sarà fortemente condizionata
dalle conseguenze degli eventi sismici
del 20 e 29 maggio 2012, e dall’esigenza di contribuire a mitigarne gli
effetti negativi. La Fondazione sosterrà
anche le iniziative di notevole valenza
economico sociale e culturale che avevano connotato e connotano il territorio
dell’Area Nord. La Fondazione intende
operare in questo modo nella convinzione che ogni sollievo alle sofferenze
umane e ai danni arrecati dal terremoto
e dalla grave crisi economico-sociale
serva anche a salvaguardare la coesione
sociale, premessa indispensabile per
rafforzare il senso di comunità. Gli interventi della Fondazione hanno quale
obiettivo lo sviluppo economico del
territorio, in coerenza con l’articolo 3
dello Statuto che al 1° comma recita:
“La Fondazione non ha fini di lucro
e persegue esclusivamente scopi di
utilità sociale e di promozione dello
sviluppo economico”. Lo sviluppo
locale è trasversale a tutti i settori di
intervento della Fondazione, costituendone in definitiva il filo conduttore
che li unisce in una visione unitaria di
rapporto con il territorio. Il previsto
ed auspicato buon risultato finanziario
dell’esercizio in corso, grazie ad un
corretto profilo di rischio complessivo
del portafoglio titoli (minor rischio
concentrazione, maggiore diversificazione degli attivi, gestione attiva
del rischio tasso e del rischio credito),
consente alla Fondazione di svolgere
in maniera adeguata la propria attività
istituzionale. Per l’esercizio 2014,
l’Organo di Indirizzo ha confermato i
Fondi per le Erogazioni a 2,5 milioni
di euro (invariati rispetto al 2013). Le
confermate risorse a disposizione consentono di non deludere le aspettative
della comunità di riferimento e di tutti
coloro che fanno affidamento sul concreto sostegno della Fondazione, ente
annoverato tra i principali attori dello
sviluppo economico, sociale e culturale
del territorio di riferimento.
Cosimo Quarta
mirandola
Arrestati tre ladri nella villa
che stavano svaligiando
Si sono completamente disinteressati al rischio che in casa ci fossero i proprietari e sono entrati nella
tavernetta di una villetta privata di
Mirandola, asportando l’argenteria ed
anche alcune bottiglie di vino pregiate.
I proprietari, al piano superiore, hanno
sentito dei rumori inequivocabili di
più persone che spostavano mobili e
aprivano cassetti e hanno chiamato
subito il 112 avendo ben compreso di
avere i ladri in casa. I carabinieri di
Mirandola, in servizio perlustrativo
notturno, si sono recati immediatamente sul posto e, entrati nella tavernetta,
hanno sorpreso tre magrebini, di età
compresa tra i 30 e i 20 anni, letteralmente con le mani nel sacco: stavano
infatti riempiendo alcune borse di suppellettili in argento ed avevano anche
preso 4 bottiglie di vino pregiato. In
trappola, hanno dovuto arrendersi alla
presenza dei militari. I tre erano arrivati nei pressi dell’abitazione a bordo di
tre biciclette, di cui si sta verificando
se anche queste sono oggetto di furto.
Dagli accertamenti è emerso che due
dei malviventi probabilmente avevano
trovato dimora presso qualche connazionale compiacente.
6 · n. 20 - novembre 2013
aziende/65
Giuseppe Bisi: «La Popolare è sempre stata al nostro fianco»
Hmc ringrazia dipendenti e banche
Pramedical di Mirandola è riuscita a ripartire con un grande lavoro di squadra
commercio
L'Ortofrutta Duomo
supera crisi e terremoto
La Hmc Premedical di Mirandola
si occupa da sempre di materiale plastico destinato alla circolazione sanguigna. E questo fin dal 1996 quando
avviene la sua fondazione, ad opera di
tre soci fra cui il carpigiano Giuseppe Bisi oggi unico titolare, e anche
dopo aver acquisito altre due realtà
del biomedicale, Meditea e Macosta,
rispettivamente nel 2008 e 2011. Ma
all’indomani della seconda scossa del
29 maggio 2012, l’azienda è in ginocchio. Inagibile la sede di Mirandola in
via Volta dove si svolge la produzione,
inagibile lo stabile in via Spallanzani
a Medolla, pesantemente danneggiati
gli uffici e la camera bianca in via
Morandi (angolo via Cazzuoli) sempre
nella città dei Pico. I 116 dipendenti
non hanno più la disponibilità di nessuno dei tre capannoni in cui avevano
lavorato fino a quel momento. E, come
se non bastasse, non era possibile recuperare dagli edifici la maggior parte
delle attrezzature anche costosissime
(nel 2011 l’ampliamento della camera
bianca a Medolla era costato da solo
800 mila euro). «Occorreva delocalizzare quanto prima possibile, tenendo
conto che, il timore ancora forte del
terremoto, spingeva a reperire nuove
sedi non troppo vicine al cratere» spiega Giuseppe Bisi. Ecco che la nuova
mappa in cui le varie attività della Hmc
Premedical vanno a dislocarsi, ha un
raggio molto più ampio rispetto al binomio Mirandola-Medolla attraverso
il quale si era operato fino ad allora.
A Palidano, frazione del Comune di
Gonzaga in provincia di Mantova,
viene trasferita una parte della produzione relativa all’ “assemblaggio”. Un
capannone di 2.000 mq sulla tangenziale di Cavezzo assume le funzioni di
nuovo magazzino. Ma il grosso della
produzione viene spostato in un fabbricato di Rubiera (Reggio Emilia), che
l’Amministrazione comunale provvede a tempo di record ad allacciare alla
rete elettrica, dove viene istallata ex
novo una camera bianca di 1.800 mq.
Il tutto avviene sulla base di un
accordo stretto fra Bisi e i suoi dipendenti. A questi ultimi il titolare garantisce il mantenimento del lavoro e
degli stipendi in cambio del sacrificio a
raggiungere un posto di lavoro distante
dal luogo di residenza. Lavorare a Rubiera può significare, talvolta, alzarsi
alle quattro per arrivare in fabbrica
alle sei. L’azienda mette a disposizione
quattro pullman e alcune automobili
Anche “Ortofrutta Duomo” torna
ad animare la via Pico di Mirandola. Il
negozio di Mara Ganzerla ha riaperto
nella sede storica a giugno, dopo essere
rimasto delocalizzato per
quasi un anno in via per
Concordia. La titolare
non si è mai fermata,
nonostante tutte le difficoltà. «Mi ero dovuta
spostare a causa di un
tipo d'inagibilità indotta
- spiega Mara - La mia
sede era sana, ma gli
edifici adiacenti no. Per
delocalizzare il negozio
in due container ho speso
circa 10 mila euro. Con il
contributo della Provincia
dovrei ottenerne l'80 per
cento». Oggi il negozio
di via Pico è in sicurezza
da mesi, ma la titolare
parla di una perdita minima del 50 per cento di
fatturato rispetto al 2011.
Crisi e terremoto hanno
colpito duramente, ma c'è
dell'altro. I lavori in corso
sulla strada e la difficoltà
nel trovare parcheggio
penalizzano molto gli
affari di Mara. «Voglio
ricordare che in via Pico
c'è il disco orario e deve
essere rispettato - conclude - quanto ai
lavori in corso non devono spaventare.
Al contrario, è un bene che ci siano».
Sergio Piccinini
per il trasporto.«Sono riconoscente ai
miei dipendenti per aver dimostrato
grande disponibilità nell’adattarsi alla
nuova situazione. è grazie a loro, che
hanno lavorato sette giorni su sette,
se siamo potuti ripartire agli inizi di
agosto» ci tiene a sottolineare Bisi.
«Ma sono grato – aggiunge – anche
agli istituiti di credito, in particolare
alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che mi ha sempre assicurato il
sostegno finanziario indispensabile in
un momento tanto difficile». E di soldi
per rimettersi in sella la Hmc Premedical ne ha dovuti sborsare molti: due
milioni solo per la delocalizzazione,
14 milioni di investimenti complessivi di cui solo poco più di un terzo
coperti dalle assicurazioni. Cifre che
evidenziano l’altro grande obiettivo
di Giuseppe Bisi: rientrare nella Bassa.
Obiettivo che si realizzerà a breve: i
due stabilimenti di via Spallanzani a
Medolla e di via Volta a Mirandola
sono stati ricostruiti, nel luogo stesso
in cui si trovavano prima, e stanno
per essere ultimati. Il primo verrà
inaugurato a metà del mese prossimo,
il secondo nel gennaio 2014. Il terzo,
in via Morandi, aveva già riaperto i
battenti nel novembre dello scorso
anno, dopo una breve parentesi in una
tensostruttura. L’Hmc torna quindi
a casa e lo fa nel migliore dei modi,
vale a dire nelle sedi medesime in cui
ha sempre operato. Inutile dire che
tutto ciò ha comportato un esborso
finanziario molto ingente. Da cui si
spera di rientrare, almeno in parte, con
la richiesta di fondi pubblici presentata
in questi giorni. «I nuovi edifici che
abbiamo fatto costruire sono in regola
al 100 per cento con la normativa antisismica ed energetica, contiamo per il
futuro di avere un'unica camera bianca
per ottimizzare il lavoro» sottolinea
Bisi. Anche dopo un evento tragico
come il terremoto, si possono gettare
le basi per un futuro imprenditoriale
il più possibile migliore. Un risultato
ancora più significativo se si pensa che
il gruppo Hmc ha aumentato di una
decina di unità, nel giro di un anno e
mezzo, il numero dei suoi dipendenti.
Giovanni Moi
n. 20 - novembre 2013 ·
aziende/66
L'impresa di Cavezzo produce tapparelle e zanzariere
degli anni, si è estesa anche ai cassonetti
che racchiudono gli avvolgibili e agli
infissi in plastica. A proposito dei quali
tra l’altro è previsto, a beneficio dei
clienti, un rimborso che può essere del
50% per la ristrutturazione o del 65%,
ma solo nel caso che si cambi il “vano
finestra” nella sua totalità.
La primavera e l’estate sono le due
stagioni in cui il lavoro è più intenso.
Anche per questo motivo si può ben
comprendere come il terremoto, proprio
perché avvenuto il 20 e 29 maggio,
abbia costituito da subito un gravissimo
problema.
Dopo la seconda scossa i muri sono
crepati, il tetto si è piegato ed è crollato
in tre punti per fortuna senza danneggiare molto le attrezzature sottostanti.
Racconta Alba Inversani. «Non ci
siamo mai fermati, anche i dipendenti
si sono sempre resi disponibili in condizioni difficili senza mai lamentarsi;
insieme abbiamo portato i macchinari
nel piazzale e continuato a lavorare
sotto i tendoni, siamo stati una vera
squadra nel momento del bisogno».
«Siamo rientrati nel capannone a Natale
del 2012 dopo che era stato completato
il nuovo tetto in legno» continua Mirko
Fregni. Ovviamente l’intera operazione
ha comportato un ingente investimento,
che è stato reso possibile grazie al sostegno delle banche e senza che ci fosse
nessuna copertura di tipo assicurativo.
Ora, nell’azienda di Cavezzo, si
rimane in attesa di sapere se ci sarà
il risarcimento, quando avverrà e che
ammontare avrà. «Se tu hai speso un
importo, e non hai la sicurezza che
torni indietro almeno in parte, come fai
a programmare nuovi investimenti?»
si chiede Mirko Fregni, titolare delle
Avvolgibili Motta. Un interrogativo più
che legittimo soprattutto se si pensa che
siamo ormai a un anno e mezzo dal tragico evento che ha sconvolto la Bassa.
Giovanni Moi
sferruzzare per confezionare maglioni
a beneficio di parenti e amici. Le sue
incursioni nel negozio di Marisa, sotto
il portico di fronte al Teatro, si fanno
sempre più frequenti. Fino a quando,
nel 2003, decide che è arrivato il momento di fare diventare quello il suo lavoro e inizia a collaborare con l’amica.
Ben presto arriva il trasferimento
nella più confortevole sede di via
Cavallotti, dove vengono tenuti corsi
serali di maglieria a cui partecipano
ragazze desiderose di apprendere
un’arte che risale a un lontano passato.
Tradizione però che rischia di perdersi:
non a caso nel negozio ci sono sempre
meno filati e gomitoli ma aumenta
la vendita di maglie fatte a mano o
preconfezionate. è quello il momento
di assecondare le nuove tendenze del
mercato ed Emanuela Trida diviene
concessionaria della linea Penny Black
della Max Mara. Nell’agosto 2011
la vita della sua famiglia d’origine è
funestata dall’improvvisa perdita del
fratello Vittorio. Passano pochi mesi
e a tragedia si aggiunge tragedia: il
terremoto cancella in un sol colpo i due
negozi di Mirandola e Carpi, dove da
due anni Emanuela ha aperto un nuovo
punto vendita in via Sbrillanci. Occorre
reagire in qualche modo. Ma come?
Emanuela carica sulla sua Yaris i capi
d’abbigliamento e va a fare i mercati
ambulanti: ogni giorno in un Comune
diverso. All’occorrenza utilizza come
mezzo di trasporto l’automobile più
spaziosa del padre o la “macchina furgonata” dell’amica che vende i prodotti
Benetton.
Al mercoledì e al venerdì espone
il suo banchetto a Mirandola, visto
che l’Amministrazione comunale ha
concesso due serate ai commercianti
che hanno perso il negozio. «Con mio
marito impossibilitato a lavorare e due
figli da mantenere, le mie erano le
uniche entrate della famiglia» spiega la
titolare di “Officina della maglia”. Ma
a settembre 2012 i due punti vendita
riaprono: a Mirandola nel nuovo centro commerciale “Al Borgo” e a Carpi
nello stesso locale di prima che è stato
recuperato. «Il trasferimento in viale
Gramsci è stata la soluzione migliore,
visto che il vecchio negozio di via Cavallotti è rimasto chiuso fino al marzo
di quest’anno». Nello stesso periodo
a Villa Poma, Emanuela, assieme alla
sorella, ha collaborato a sviluppare
il locale “Torrefazione Vittorio”: un
modo per ricordare il fratello che quel
progetto non ha potuto realizzare.
G.M.
Avvolgibili Motta si allarga
Una nuova struttura in ferro si affianca allo storico capannone della ditta
Entri nell’azienda “Avvolgibili
Motta” di Cavezzo e non trovi uno
spazio libero nemmeno a cercarlo col
lanternino. «Siamo troppo fitti» ammette Romeo Fregni, fondatore della ditta
nel 1964, dopo aver diviso i destini con
il fratello Tonino che invece diede vita,
a pochi metri di distanza, alla Motta
Plast. «Vogliamo rimanere qui ma ci
serve un’altra sede produttiva» conferma Mirko Fregni, figlio di Romeo,
che da sempre lavora nell’impresa con
al fianco la moglie Alba. Nel frattempo
sta per essere portato a termine un ampliamento costituito da una struttura in
ferro che va ad aggiungersi ai 1.200 mq
del capannone, nella quale verrà spostata in toto la produzione del “cassonetto
in Pvc”, una delle ultime idee messe in
pratica all’Avvolgibili Motta. Ad essere
ingombranti nella fabbrica di Cavezzo
sono i macchinari che “sfornano” le
tapparelle e le zanzariere, che hanno
come materia prima rispettivamente
il granulato plastico e l’alluminio. I
dipendenti sono una decina ma solo una
parte lavora all’interno della struttura:
due squadre di operai si muovono invece all’esterno (con l’ausilio di tre furgoni) per l’istallazione presso i clienti di
avvolgibili e infissi. «Il nostro obiettivo
è quello di seguire tutto internamente»
spiega Mirko. In effetti all’Avvolgibili
Motta il ciclo produttivo è completo. In
prima istanza si effettua il sopralluogo e
si prendono le misure sulla base dell’intervento richiesto dal cliente. In ufficio
le impiegate preparano i preventivi
che, in caso di accettazione, passano al
settore produttivo. Una volta ultimato
il materiale, si parte con il montaggio
presso il cliente. Oltre alle tapparelle e
alle zanzariere, la produzione, nel corso
mirandola
L'Officina della Maglia
è ripartita... da una Yaris
Alla domanda classica che si fa
nei temi delle scuole elementari «Che
cosa vuoi fare da grande?», Emanuela
Trida rispondeva immancabilmente la
“magliaia”. Poi, come spesso succede
nella vita quando le aspirazioni giovanili non
sempre trovano
pratica attuazione, si è ritrovata a
fare tutt’altro. Ma
la passione per
l’uncinetto non è
mai venuta meno:
con i primi rudimenti appresi in
casa dalla nonna
e l’amicizia con
Marisa, titolare
di un negozio di
filati a Mirandola
in piazza Costituente. Dopo una
formazione scolastica di tipo umanistico, Emanuela
entra a far parte dell’azienda alimentare
che il padre gestisce a Villa Poma, in
provincia di Mantova, suo paese natale.
Nel frattempo non perde occasione di
7
8 · n. 20 - novembre 2013
lavoro
La ricerca è stata presentata nei giorni scorsi a San Felice
Il sisma si mangia 4.800 posti
Le pesanti conseguenze sull'occupazione secondo uno studio di Ires Cgil
A livello regionale nel 2012 si
sono persi 14.300 posti di lavoro, di
cui circa 9.000 imputabili a fenomeni
pregressi di crisi che hanno a che fare
con la capacità competitiva di sistema.
Quattromila e 800 posti si sono persi
invece a causa del sisma, di cui 2.779
nel solo “cratere”. Altro dato preoccupante è l’aumento della precarietà. Il
calo delle assunzioni nel 2012 è stato
superiore alla media regionale (-4,9%
nel cratere, contro il -4,4% a livello
regionale) dovuto all’incertezza delle
prospettive di mercato. Il terremoto è
stato dunque acceleratore della crisi
e ha colpito in modo differente, sia i
diversi Comuni, sia le grandi imprese
rispetto alle piccole-medie, indubbiamente ancora oggi più in difficoltà
nella ripresa. Colpiti maggiormente
i settori commercio, agroalimentare
e meccanica. Sono questi alcuni dei
risultati dell’indagine conoscitiva realizzata dall’istituto di ricerca Ires Cgil
Emilia-Romagna, presentata nel corso
dell’iniziativa, organizzata dalla Cgil
di Modena, che si è svolta lo scorso 23
ottobre a San Felice, alla quale hanno
preso parte circa 120 fra delegati, attivisti e funzionari sindacali della Cgil
modenese. Molti, del resto, gli spunti
di riflessione emersi dalla ricerca.
L’analisi si basava su elaborazioni di
dati provenienti da diverse fonti: Statistica Emilia Romagna, Siler (Sistema
informativo lavoro Er), InfoCamere,
Asia (Archivio Statistico Imprese
Attive), Smail (Camera di Commercio), dati Sfinge e dati Mude Regione
Emilia Romagna, dati Movimprese.
In aggiunta nel maggio 2013 sono
state realizzate 50 interviste a soggetti
coinvolti a vario titolo nella ricostruzione: delegati sindacali, imprenditori,
sindaci, componenti dei comitati cit-
solidarietà
Un momento
del convegno
della Cgil
Lo Spi Cgil dona 2 mila euro
alle scuole mirandolesi
novi
CASTAGNATA AVIS
A MEDOLLA
Domenica 10 novembre si svolgerà
a Medolla, in via Genova, piazzale
scuole medie, a partire dalle 15, la
castagnata con polenta fritta e vin
brulè. Musica e balli sono offerti da
Monteveglio Country. Per i più piccoli
giochi e trucca bimbi. Organizza la
locale sezione dell’Avis con il patrocino del Comune. Presso l’Auditorim
sarà proiettato alle 14,30 il film “Ralph
Spaccatutto”. In caso di maltempo la
manifestazione sarà rinviata a domenica 17 novembre.
IL CARC DI FINALE
HA TROVATO CASA
tadini, rappresentanti delle istituzioni
sanitarie, psicologi e responsabili degli
uffici tecnici comunali. Tra gli obbiettivi della ricerca, c’era infatti anche
quello di fotografare il protagonismo
dal basso di coloro che sono stati attori nell’affrontare l’emergenza e poi
soggetti importanti della ricostruzione.
Altro punto chiave dell’analisi Ires,
è la conferma che l’integrazione del
sistema socio-sanitario ha consentito
di reagire in modo efficiente al momento dell’emergenza, e per la Cgil
deve rappresentare il modello dell’innovazione del welfare territoriale. Più
in generale, la sfida che lancia la Cgil
di Modena è che la ricostruzione deve
diventare un’occasione per ripensare
in profondità il sistema produttivo e
il modello di sviluppo, senza limitarsi
a ripristinare il sistema com’era,
cogliendo l’opportunità delle risorse
destinate alla ricostruzione. Le parole
chiave uscite dalle oltre 50 interviste
dell’indagine Ires, sono state tempo,
fiducia, partecipazione, comunità.
Il Carc, storico sodalizio culturale
di Finale Emilia, ha finalmente una
nuova sede. Il Centro di Attività Ricreative e Culturali, nato nel 1966, ha
inaugurato lo scorso 26 ottobre la nuova
sede di via Comunale Rovere 31, dove
verranno riunite e svolte tutte le attività
promosse dall'associazione, compresi i
corsi dell’Università della Terza Età che
hanno preso via il 4 novembre.
LA LIBERAZIONE
SU TELERADIOCITTà
Una delegazione dello Spi Cgil
ha consegnato nei giorni scorsi al
Sindaco di Mirandola Maino Benatti 2 mila euro per le scuole mirandolesi, frutto della distribuzione
a sottoscrizione libera e volontaria
delle agende e dei calendari 2013
“Io farò… Donne per la ricostruzione” che contengono testimonianze
scritte e foto di donne residenti nei
Comuni del cratere sismico. L’iniziativa, realizzata da Spi Cgil di
Modena insieme al Coordinamento
Donne, ha consentito di raccogliere
complessivamente ventottomila euro
per le scuole dei Comuni di Carpi e
della Bassa modenese colpite dal
terremoto del maggio 2012.
Dal 5 novembre al 10 dicembre
2013, ogni martedì dalle 9,45 alle
10,15, su TeleRadioCittà (canale 15),
andranno in onda sei trasmissioni realizzate con l’Associazione Nazionale
Partigiani di Modena per parlare di
Resistenza e movimento di Liberazione, di diritti e democrazia, di libertà e
giustizia. Saranno presenti testimoni,
docenti, giovani e meno giovani per
discutere e riflettere sulla situazione
politica attuale. L’iniziativa si prefigge
inoltre di richiamare l’attenzione sul
Novecento perché venga approfondito
il suo studio in tutte le scuole. Ogni
trasmissione sarà replicata al pomeriggio dalle 15.
n. 20 - novembre 2013 ·
Grande festa con zucche di Halloween e sfilata di moda
mirandola
Il Centro in Galleria un anno dopo
Hanno spento la prima candelina i negozianti delocalizzati in viale Gramsci
Il 26 e 27 ottobre a Mirandola, il
Centro in Galleria di viale Gramsci
ha festeggiato il primo anno di apertura. Sabato 26 si è svolto un anticipo
della festa di Halloween con i bimbi
delle scuole elementari e non che,
accompagnati dai genitori, hanno
ammirato il maestro intagliatore
di zucche e a gruppi di 15 hanno
disegnato la propria zucca con tutte
le indicazione per poterla successivamente intagliare a casa. Agli oltre
80 bambini che si erano iscritti e a
quelli che si sono aggiunti “in corsa” sono state regalate 100 zucche.
E per finire la giornata in bellezza
cioccolata calda per tutti. Domenica
27 ottobre si è svolta una sfilata con
le nuove proposte di abbigliamento
e accessori per l’autunno\inverno.
L’iniziativa è stata organizzata dai
negozi della Galleria e presentata
in modo spiritoso e accattivante da
Alberto Guasti. A seguire grande
rinfresco e mega crostata per tutti.
Gli organizzatori della due giorni si
sono detti molto soddisfatti per la
riuscita dell’iniziativa. Tutti i commercianti della Galleria ringraziano
sentitamente l’Amministrazione
comunale, il Sindaco Maino Benatti,
l’Assessore Roberto Ganzerli, il
funzionario comunale Matteo Carletti per la collaborazione ricevuta e,
più in generale, tutti coloro che hanno
contribuito alla riuscita della festa. In
dicembre sono in programma grandi
sorprese al Centro in Galleria con
domeniche scoppiettanti, i mercatini
di Natale e altre iniziative.
mirandola
AAA volontari
per il Piedibus
Il Comune di Mirandola e l’Associazione Genitori “Happy School”
cercano volontari per far partire il
Piedibus, il modo più sano, sicuro,
divertente ed ecologico per andare
e tornare da scuola. Il Piedibus è un
autobus umano, formato da un gruppo
di bambini “passeggeri” e da adulti
“autisti” e “controllori”. Per informazioni telefonare al 338/2642445 (solo
al pomeriggio) oppure e mail: info@
happyschoolmirandola.com.
Nella foto, il Piedibus di Medolla,
esperienza avviata già da qualche
tempo con il gradimento delle famiglie.
solidarietà
Ha aperto la strada che collega La Provincia di Bolzano
la Statale 12 con via Posta
aiuta la scuola media Frassoni
La stretta di mano
tra Ferioli (a sinistra) e Durnwalder
a l l a p re s e n z a d i
Kompatscher
la Tangenziale est, agevolando altresì il
collegamento con il polo scolastico di
via 29 Maggio; dall’altra il collegamento con via Posta, che facilita il percorso
dei residenti nella zona ovest della città.
brevi
PIATTI E BICCHIERI
NELLA PLASTICA
Non più solo gli imballaggi, ma
anche le stoviglie, piatti e bicchieri di
plastica, possono essere conferiti nella
raccolta differenziata della plastica
(cassonetto giallo). Questo a seguito
dell'accordo siglato nel maggio 2012
dal comitato di coordinamento AnciConai. Ovviamente prima di buttare
le stoviglie di plastica, ognuno di noi
dovrà aver cura di ripulirle dai residui
di cibo che vanno invece indirizzati
nei rifiuti organici. Quella di dove
vanno a finire piatti e bicchieri di plastica è una domanda su cui non c'era
chiarezza e molti lettori ci chiedevano
come comportarsi. Per questo abbiamo
chiesto lumi.
bus, aumentati
i PASSEGGERI
Due momenti della prima festa di compleanno
del Centro in Galleria
mirandola
Ha aperto il 30 ottobre a Mirandola
la nuova strada di collegamento tra la
Statale 12 (dalla rotatoria già aperta al
traffico nei giorni scorsi) a via Posta.
La strada è lunga 680 metri e larga
10. Il costo complessivo della rotatoria
(del raggio di 20 metri) è di circa 200
mila euro finanziati dalla Regione;
la realizzazione di parte della strada
(550 metri) è stata effettuata da Frafin
Srl, e ceduta al Comune a seguito di
convenzione urbanistica. L’Assessore
alla Sicurezza e qualità urbana Sauro
Prandi sottolinea l’importanza dei due
interventi: da una parte la rotatoria che
facilita il collegamento di una strada a
grande traffico come è la Statale 12 con
9
300mila passeggeri in più per il
servizio di trasporto pubblico provinciale modenese da gennaio a giugno
2013 rispetto all’analogo periodo
2012. Un aumento del 4,1%. Dopo
un anno di stabilità (il 2012) nel quale
il numero dei viaggiatori era rimasto
pressoché invariato rispetto all’anno
precedente, il trend torna ad essere
in crescita arrivando a registrare 7
milioni e 600mila viaggiatori in 6
mesi. Lo comunica Amo, l’Agenzia
per la mobilità di Modena. Ottima la
performance del servizio urbano di
Modena, che conta da gennaio a giugno
122mila passeggeri in più - + 2,8% per un totale di 4 milioni e mezzo di
timbrature. Molto bene l’extraurbano
con 175mila passeggeri in più rispetto
al primo semestre 2012 - + 6.5% - per
un totale di 2milioni 880mila viaggiatori. Cresce anche il servizio urbano di
Pavullo, mentre si registra un lieve calo
per quello di Carpi.
Saranno circa 500 mila euro che
arrivano dalla Provincia di Bolzano e dal
Consorzio dei Comuni della Provincia
di Bolzano, a permettere il completamento della nuova scuola media Cesare
Frassoni di Finale Emilia. Alla ricerca
dei fondi indispensabili per arrivare in
breve tempo alla conclusione dei lavori
di costruzione del nuovo edificio, che
dovrà sostituire quello lesionato dal
terremoto di maggio 2012, il Sindaco
di Finale Emilia Fernando Ferioli è
arrivato fino a Bolzano, accompagnato
dal progettista dell'opera Albert Ortner,
che proprio nel capoluogo altoatesino
svolge l'attività di architetto. Nella sede
della Provincia di Bolzano, Ferioli ha
incontrato giusto qualche settimana fa
l'allora Presidente Luis Durnwalder e
quello che di lì a breve sarebbe diventato
il suo successore, Arno Kompatscher,
in quel momento Presidente del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, nonché Sindaco di Fiè allo Sciliar.
10 · n. 20 - novembre 2013
mirandola
San Martino si è aggiudicato il premio della giuria popolare
Un successo per il Palio del Pettine
solidarietà
Aiuti concreti
dalla Tzu Chi
Quarantoli trionfa alla prima edizione della manifestazione culinaria
Il popolare attore comico Vito, presidente
della giuria di qualità,
studia i progressi della
preparazione del ragù
Nelle foto di AD99 alcune immagini del Palio
è andata a Quarantoli la prima
edizione del “Palio del Pettine”,
disfida gastronomica tra frazioni
mirandolesi che lo scorso 27 ottobre si sono fronteggiate a “colpi di
maccherone”davanti a quasi 400
commensali. In gara c’erano, oltre a
Quarantoli, anche San Martino Spino
e Gavello. A decretare il successo dei
padroni di casa, la manifestazione si è
svolta infatti nel Centro sociale polivalente di Quarantoli, è stata la giuria
di qualità che all’unanimità ha votato la ricetta
proposta da Quarantoli per equilibrio tra estetica,
gusto e tradizione.
A proclamare il
vincitore il presidente della giuria
Stefano Bicocchi,
in arte Vito, che si è
dimostrato tra l’altro, oltre
che simpaticissimo e disponibile,
anche molto competente in ambito
enogastronomico. E non è escluso
che lo stesso Vito, profondo cultore
della tradizione culinaria emiliana,
possa proporre lo stesso maccherone
al pettine tradizionale proprio nel
ristorante che sta per aprire nella sua
San Giovanni in Persiceto.
Il voto popolare è andato invece
alla frazione di San Martino Spino, che ha raccolto a sua volta una
vittoria schiacciante sulle altre due.
Sopra a ogni aspettativa il successo
della manifestazione: 1.200 piatti
di maccheroni al pettine, e
molte decine di volontari che hanno lavorato duramente per
assicurare all’iniziativa il successo che meritava.
Significativa la
presenza del Sindaco di Mirandola,
Maino Benatti, che ha
rimarcato come questi eventi
rappresentano le occasioni ideali per
aggregare le frazioni e per creare il
presupposto di socializzazione anche
attraverso la riscoperta dei valori e
delle tradizioni. E c’è chi pensa già
alla prossima edizione del Palio del
Pettine, non senza l’idea di poter affiancare a Quarantoli, Gavello e San
Martino Spino anche altre frazioni
di Mirandola, secondo una logica di
maggiore aggregazione e promozione
del territorio. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto alle associazioni
di volontariato delle tre frazioni per
sostenere le attività di socializzazione.
Sono 122 le famiglie di Finale
Emilia che hanno ricevuto contributi
dalla Fondazione Tzu Chi, presente a
Finale Emilia e San Felice il 25 e 26
ottobre. La tensostruttura del Comune
era gremita di genitori e bambini, volontari della Croce Rossa e una trentina
di volontari della Fondazione Tzu Chi.
Le cerimonie si sono svolte in un clima
di grande cordialità e amicizia: 82 famiglie hanno usufruito contributi per i libri
di testo, la mensa e il trasposto scolastici. A San Felice, nella tensostruttura
del Comune, 40 famiglie finalesi hanno
ricevuto buoni spesa del valore di 100
euro per ogni componente. Già a luglio
è stato firmato un protocollo d’intesa
tra la Fondazione Tzu Chi – nata a
Taiwan nel 1966 e ora presente in tutto
il mondo, il Comune di Finale Emilia
e la locale sezione della Croce Rossa
Italiana. Presente a Finale Emilia già a
dicembre 2012, la Fondazione Tzu Chi
ha voluto aggiungere altri aiuti oltre
a quelli già attivati, impegnandosi a
finanziare quattro progetti: libri di testo
per gli studenti della scuola secondaria
di 1° e 2° grado; l’abbonamento del
trasporto scolastico per il percorso
casa-scuola-casa; i buoni pasto per i
più bisognosi, anche qui in aumento.
Il quarto progetto riguarda anziani e
disabili in condizioni di indigenza e non
autosufficienti. La Fondazione buddista
Tzu Chi, una Onlus voluta dalla maestra
Cheng Yen si propone come compito
la divulgazione del “Grande Amore”
nel campo della solidarietà, della medicina, dell’istruzione e della cultura
umanitaria. Tzu Chi è un’organizzazione di volontari sostenuta da liberalità
pubbliche e private. A 47 anni dalla sua
fondazione ha filiali in 51 nazioni ed è
presente con aiuti concreti in 69 Paesi,
tra cui l’Afganistan, il Pakistan, diversi
stati africani, la Siria e la Giordania. A
Taiwan ha realizzato ben sei ospedali,
dove le cure sono gratuite e si fa ricerca
medica, e dato vita a molte scuole di
ogni ordine e grado, fino all’università.
n. 20 - novembre 2013 ·
Il Sindaco: «Vogliamo tornare nel nostro Municipio»
ricostruzione
A San Felice già erogati 40 milioni
A tanto ammontano le pratiche Mude e Sfinge arrivate finora a buon fine
Un momento della conferenza stampa di San Felice
Quasi 19 milioni già erogati per
142 pratiche Mude. Circa 20 milioni
concessi ad una mezza dozzina d'imprese colpite dal terremoto. Oltre 2,2
milioni di euro in donazioni arrivati al
Comune da associazioni o privati. Sono
soltanto alcuni dei numeri emersi dalla
conferenza che si è tenuta il 26 ottobre
nel nuovo Municipio di San Felice.
Nell’occasione il Sindaco Alberto
Silvestri, il Vicesindaco Giovanni
Giovannelli e l'Assessore all'Urbanistica Simone Silvestri hanno fatto il
punto della situazione a 17 mesi dal
terribile sisma del maggio 2012. Da
allora, complessivamente, sono arrivati
a San Felice circa 68 milioni di euro.
Di questi, 11 sono stati investiti per il
nuovo municipio temporaneo, per il
magazzino, per le scuole e per le opere
di urbanizzazione annesse. In merito
alla vecchia sede del Municipio, è
intenzione dell'Amministrazione recuperarla e riportarla alla sua vecchia funzione. «Abbiamo tutta l'intenzione di
ripristinare la struttura e riportare lì la
sede comunale - ha affermato Alberto
Silvestri - Abbiamo finanziato per intero il ripristino dell'edificio ed approfitteremo dell'occasione per migliorarlo,
concorso
"Intraprendere a Modena":
nuova linfa per il progetto
Sostenere e accompagnare le nuove
idee di impresa modenesi attraverso
formazione, assistenza individuale sul
business plan, attività di “tutoring” e
“mentoring”, ricerca di partner e finanziatori, informazioni sui finanziamenti,
promozione territoriale e un concorso
che premia le imprese più innovative. È questo l'obiettivo del progetto
“Intraprendere a Modena. L'idea si fa
impresa” che ha lanciato la sua settima edizione lo scorso 22 ottobre con
l'apertura delle iscrizioni al concorso.
Il progetto, indirizzato alle neo
imprese modenesi di qualunque settore e forma giuridica e agli aspiranti
imprenditori, senza limiti di età, che
abbiano un'idea o un progetto nel
cassetto, si propone anche di rilanciare
un modello integrato di sostegno al
trasferimento tecnologico e di rispondere tempestivamente ed efficacemente
alle esigenze di assistenza e sostegno
dei nuovi imprenditori. Dal 2001, il
progetto “Intraprendere”, che mette in
palio complessivamente nelle diverse
categorie 48 mila euro di premi, ha
intercettato oltre 800 progetti di impresa e il 63 per cento delle imprese
costituite grazie al concorso è ancora
attivo sul mercato. «È proprio tenendo
conto dei risultati concreti conseguiti
in questi anni - spiega Daniela Sirotti
Mattioli, Assessore alle Politiche per
l'Economia Locale della Provincia di
Modena - che abbiamo deciso di dare
continuità al progetto». Fondamentale
per il progetto è la collaborazione con
i principali soggetti economici e della
formazione, pubblici e privati, del
territorio modenese: Camera di Commercio, Democenter-Sipe e Modena
Formazione, Università di Modena e
Reggio Emilia, Comuni, associazioni
dal momento che prima presentava
alcuni aspetti poco funzionali. Quanto
alla nuova sede provvisoria stabiliremo
più avanti quale funzione darle. E' una
struttura antisismica, molto confortevole e garantita per un minimo di 50
anni, anche se è auspicabile che possa
durare molto di più. Ci occorre tempo
per prendere questo tipo di decisioni
ed invitiamo la comunità ad avanzare
suggerimenti». Ancora in divenire la
situazione dei luoghi di culto, ai quali
sta provvedendo la Diocesi. A partire
dalle celebrazioni del defunti la parte
storica del cimitero è di nuovo visitaimprenditoriali e le quattro Fondazioni
bancarie modenesi, Fondazione Cassa
di Risparmio di Modena, Fondazione
Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola,
Fondazione di Vignola. Forniscono il
loro contributo anche Banca Popolare
dell'Emilia Romagna, Banco San Geminiano e San Prospero-Gruppo Banca
Popolare, Cassa di Risparmio di Cento,
Unicredit Banca. «Democenter-Sipe
- afferma il suo direttore Enzo Madrigali - ha messo a disposizione di questa
rinnovata edizione del premio una
competenza forte, cresciuta negli ultimi
anni su start up e sostegno alla nuova
imprenditoria giovanile, realizzando
anche un incubatore e acceleratore
d'impresa nella sede di Spilamberto,
che ospita già dieci imprese e che lavora per connetterle sempre di più al
tessuto produttivo». “Intraprendere”
mette in palio 48 mila euro di premi
per i neo o aspiranti imprenditori che
presenteranno i progetti più innovativi.
I premi, per un massimo di cinquemila
euro, saranno assegnati nelle categorie
“spin off” per l'innovazione scientificoaccademica, high tech industriali, e
bile. Più desolanti le condizioni della
chiesa di San Felice, definita dal Sindaco «la più disastrata di tutto il cratere».
Tornando alle materie di competenza
comunale, diamo una scorsa ai lavori
in corso. Il ripristino e miglioramento
sismico della Scuola Pascoli terminerà
a dicembre e prevede un importo dei
lavori di 1.275.000 euro. Oltre mezzo
milione è stato messo a disposizione
dal Comune grazie alle donazioni
ricevute. Per il completamento delle
opere di urbanizzazione del nuovo
polo scolastico invece la Regione ha
messo a disposizione più di un milione
e altri 2 milioni circa li ha spesi per
l'ampliamento della Scuola Muratori.
L'importo totale del lavoro sui cantieri
aperti supera i 10 milioni. Discorso a
parte per il piano delle opere pubbliche
2013-2014. 8.750.000 è l'importo a
programma per il ripristino della Rocca
Estense, 4.250.000 quello per il Teatro
Comunale e quasi 2,2 milioni saranno
necessari per il Centro Sportivo di via
Garibaldi. L'Amministrazione sta promuovendo un percorso partecipativo
per coinvolgere la cittadinanza nella
redazione di un piano per la ricostruzione. «Raccoglieremo tutte le idee
che ci arriveranno e ne faremo una
sintesi - ha detto Silvestri - Vogliamo
condividere con i cittadini le riflessioni
sul nostro futuro».
Sergio Piccinini
11
brevi
A SAN MARTINO
C'è la sagra
La Parrocchia di San Martino fa
festa il 10 e 11 novembre, in occasione
della ricorrenza del Santo Patrono che
dà il nome alla frazione mirandolese.
La Sagra prende il via domenica 10 con
la giornata del ringraziamento. Alle 11
Messa solenne celebrata dal Vescovo
monsignor Francesco Cavina. A seguire
ci sarà la benedizione dei mezzi agricoli
e di trasporto nell’area di via Mattei. Alle
12,30 pranzo presso il ristorante Sabbioni. (20 euro gli adulti, 10 i bambini).
Prenotazioni entro il 7 novembre presso:
Conad 0535/31700, edicola Daniela
0535/31606, don William 0535/31161.
Lunedì 11 novembre la Sagra si conclude
con la festa del patrono: alle 15 ci sarà la
Messa solenne in onore di San Martino
Vescovo di Tours, celebrata da don Gianni Zini e l’amministrazione dell’unzione
degli infermi. La Sagra è patrocinata dal
Comune di Mirandola.
VINCERE LE PAURE
NEI PIù PICCOLI
“Vincere le paure. Come capire e
interagire con le paure nei più piccoli e
nell’adolescenza” è il titolo della serata
che si svolgerà venerdì 15 novembre
alle 20,45 presso la Saletta comunale
Apofruit di San Martino Spino. Relatrice
sarà la psicologa e psicoterapeuta Jessica
Cenacchi che spazierà dalla paura del
buio fino agli eventi che hanno colpito la
frazione di Mirandola, fornendo gli strumenti adatti ad affrontare e sconfiggere
le paure. L’iniziativa, organizzata dal
Comitato Genitori San Martino Spino,
è gratuita.
Un momento della
premiazione di una
precedente edizione
di "Intraprendere".
A destra, Alberto
Bergamini
nei settori meccanico-manifatturieroartigianato, servizi e commercio, agricoltura e agroalimentare. Premi speciali
saranno attribuiti all'imprenditoria femminile e alla green economy mentre
altri premi, in denaro o in servizi, sono
messi a disposizione dalle associazioni
di categoria. La partecipazione al concorso è riservata alle idee imprenditoriali, innovative per prodotto, servizi,
tecnologie e soluzioni organizzative,
in tutti i settori economici, proposte da
neo imprese di qualunque forma giuridica con sede operativa in provincia
di Modena, costituite dopo l'1 gennaio
2011; agli aspiranti imprenditori senza
limiti di età che abbiano un'idea o un
progetto di impresa. Due le scadenze
previste per iscriversi: dal 22 ottobre
al 31 dicembre 2013 e dall'1 marzo al
30 aprile 2014. Le iscrizioni si possono
effettuare solo on line compilando la
scheda di adesione sul sito www.intraprendereamodena.it.
12 · n. 20 - novembre 2013
campogalliano
Aperto un nuovo
Campo Avventura
Una nuova opportunità nata dal
sisma e dalle possibilità di finanziamento agevolato del Microcredito (di
cui abbiamo parlato sull'Indicatore
n. 19/2013) è quella nuova della società Spirito Libero srl di Carpi. La
ditta ha aperto il Campo Avventura
Jonathan EcoCampus a Campogalliano (in via Albone 14), grazie ad
un finanziamento del Microcredito
di 50 mila euro (sugli oltre 110 mila
di investimento totale). Il Campo
Avventura era il sogno nel cassetto
di Alessandro Marchi, che fino al
2009 aveva un posto di responsabilità
in una catena di grandi magazzini di
prodotti detergenti. Rimasto disoccupato per una riduzione del personale,
Marchi ha lavorato per alcuni anni su
un progetto imprenditoriale nel quale
poteva portare “in dote” le sue grandi
passioni: alpinismo, rafting e canyoning (che consiste nella discesa a piedi
di corsi d'acqua che scorrono tra strette
gole - canyon o forre - caratterizzati
da portata ridotta e forte pendenza).
Senza l’intervento del Microcredito
per l’Italia il progetto sarebbe difficilmente partito, data la condizione
di senza lavoro di Marchi. Insieme al
socio Rossano Razzoli, invece, l’ideatore del Jonathan è riuscito a dar vita
ad un Campo Avventura unico, su un
area di 20 mila metri quadrati e con un
bosco di altri 50 mila. La struttura ha
aperto il 7 luglio scorso ed il riscontro
è stato subito notevole, anche se i soci
sanno che ci vorranno alcuni anni per
affermarsi. Molti ragazzi di diversi
centri estivi modenesi e tante famiglie
di tutto il centro-nord Italia hanno già
apprezzato il servizio, cimentandosi
nelle varie attività, dall’orienteering
al passaggio su ponti sospesi, dal
boulder (arrampicata fino a 3 metri di
altezza) ai labirinti, il tutto in un’ottica
di educazione ambientale. La promozione su Groupon ha poi portato alla
vendita di un totale di circa 700 coupon
pari 2.300 partecipanti alle attività in
pochissimo tempo. Le premesse, insomma, ci sono tutte, per un progetto
che è l’ennesima prova che dalla crisi
e dal terremoto si può emergere, se si
mettono in campo idee valide e non si
ha paura di rischiare. Per informazioni:
328/7576453 o [email protected].
n. 20 - novembre 2013 ·
Erano presenti meno volontari dell'anno scorso ma molto motivati
mirandola
L'Arcobaleno trova la sua mascotte
Il piccolo grande "spazzino" Francesco è un esempio per tutti
Tre immagini dell'Arcobaleno in città 2013
Lo scorso 12 ottobre, armato di
pinze e guanti, tra i 50 volontari che
hanno ripulito i parchi pubblici e le
vie centrali di Mirandola, c’era anche
il piccolo grande “spazzino” Francesco diventato la mascotte di Montese,
dopo che vi si era trasferito insieme a
mamma Linda e a papà Uber, lo scorso
anno a causa del terremoto.
Francesco è un simpatico ed im-
pegnato bambino di 5 anni che a
Montese ha scoperto la passione dello
spazzino, tanto da essere diventato
collega dei dipendenti del Comune
che come ringraziamento gli hanno
regalato l’attrezzatura professionale
da spazzino. Francesco assieme ad
altri bambini e famiglie di Mirandola,
ai volontari dell’Associazione “La
Nostra Mirandola”, ad un gruppo di
in largo sarzi
Inaugurata a Camposanto
la Casa dell'Acqua
Scout del Mirandola 2 e una decina tra
Guardie Giurate Ecologiche Volontarie
e Guardie Ecologiche di Legambiente,
per più di 2 ore hanno raccolto rifiuti
ininterrottamente tra le vie del centro storico, i viali, i giardini e l’area
dell’ospedale, per cercare di rendere
più pulita e più bella la città, ma soprattutto per “risvegliare” il senso civico di
tutti. Sicuramente rispetto alle edizioni
È stata inaugurata lo scorso 31 ottobre a Camposanto, in Largo L. Sarzi, la
Casa dell’Acqua e della Solidarietà. Il
manufatto, installato al centro del parco
del quartiere, è stato donato al Comune
di Camposanto dalla cooperativa Unicapi, proprietaria di due immobili in
Largo Sarzi abitati da circa quaranta
famiglie di soci, entrambi pesantemente
danneggiati dalle scosse di terremoto
dello scorso maggio. Per il Comune di
Camposanto l’installazione della Casa
dell’Acqua e della Solidarietà è un evento importante, poiché dà l’opportunità di
rifornirsi di acqua fresca e frizzante limitando il consumo di materie plastiche
e prevenendo l’incremento dei rifiuti legati a questa filiera. La Casa dell’Acqua
e della Solidarietà non è però solamente
una fontana, ma ambisce a diventare un
punto di incontro e di socializzazione,
che può arricchire i legami sociali tra i
cittadini mediante la condivisione di una
pratica sana come quella del consumo
di acqua del rubinetto. Ad agevolare la
socializzazione degli utenti sarà anche
una panchina donata dalla ditta Sistem,
installata di fronte al manufatto e realizzata in legno di recupero.
precedenti dell’Arcobaleno in città
i volontari presenti erano in numero
minore, ma erano tutti molto motivati
e consapevoli del ruolo importante
13
che hanno avuto. A conclusione della
pulizia, l’Associazione Principato di
Francia Corta ha organizzato un piccolo momento di festa e di ringraziamento
per il lavoro svolto omaggiando i partecipanti all’iniziativa con dei sempre
ben graditi gnocchi fritti. Un sentito
ringraziamento va, quindi, a tutti coloro
che hanno creduto e gestito la realizzazione di questa giornata di pulizia
urbana: Francesco e tutti gli altri bimbi
presenti che hanno
dimostrato come
giocando si impara,
i volontari dell’Associazione “La Nostra Mirandola” e gli
Scout del Mirandola
2 che hanno voluto
dedicare un po’ del
loro tempo per migliorare una città in
crescita, Comune,
Provincia di Modena,
Aimag, ma anche
l’Associazione Francia Corta e il Cea “La
Raganella” che hanno creduto nella collaborazione reciproca
per la costruzione di
una iniziativa semplice, che ha permesso
a 50 volenterosi di
trascorrere un bel
pomeriggio di sole
a rendersi utili e a
credere in un futuro
migliore. Con la speranza che il prossimo
anno altri volontari
si aggiungeranno al
gruppo, allo slogan
dell’Arcobaleno in
città “tutti insieme per l’ambiente”
possiamo sicuramente aggiungere
l’incitazione “tutti per la terra”!
Il Cea “La Raganella”
mirandola
Ant ringrazia Anna e Marcello
per la generosa donazione
Le squadre che hanno dato
vita alla Partita degli angeli
La delgazione Ant Italia Onlus
di Mirandola desidera ringraziare
le “Mamme del giorno dopo” ed in
particolare Anna e Marcello per la
generosa offerta raccolta con la Partita degli angeli in memoria di Biagio
Santucci, il giovane che ha perso la
vita a causa del sisma che ha colpito
la nostra comunità. L'offerta sarà utilizzata per il progetto “Bimbi in Ant”,
per dare la possibilità ai tanti piccoli
sofferenti di tumore di essere assistiti
nella propria casa.
Mariagrazia Zagnoli
presidente delegazione Ant
Italia Onlus Mirandola
14 · n. 20 - novembre 2013
Un successo con oltre 100 cani provenienti da Lecce fino a Padova
mirandola
La passeggiata dei Bull Terrier
San Martino Spino ha ospitato la prima Bully Walk italiana
Lo staff
Si è svolta lo scorso 22 settembre
a San Martino Spino di Mirandola
la prima Bully Walk, organizzata in
Italia dal forum di Facebook Bull'n
Roll e Ironbullgladiators Bull Terriers
di Mirandola. La grande passione che
mirandola
il graffio del gatto
è nato un nuovo doposcuola
che unisce compiti e attività fisica
Ha preso il via a Mirandola
“Aquaschool”, un nuovo dopo scuola realizzato in collaborazione dal
Circolo culturale Aquaragia e Arci
Scuola Modena.
L’iniziativa si svolge presso il
container “ex Croce Blu” in via
Pietri 9/11, di fianco all’ingresso
della piscina. Insegnanti qualificati e
laureandi sono a disposizione dei ragazzi mirandolesi e forniscono aiuto e
supporto per tutte le materie e per tutte
le età. Dalle scuole elementari alle
medie, dalle superiori all’università,
con possibilità di lavorare su tesine
e tesi. Le lezioni sono individuali, di
coppia o in piccoli gruppi di 3-4 studenti e si svolgono tutti i pomeriggi,
dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 fino
alle 18.30. Il progetto è patrocinato dal
Comune di Mirandola e dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Inoltre, grazie alla collaborazione
con il Centro nuoto Mirandola, c’è
anche l’opportunità di usufruire di
una nuova formula di dopo scuola:
“Scuola&Sport” che prevede l’esecuzione guidata dei compiti e una
unisce i membri del forum e l'ausilio
del social network ha permesso il passaparola e la grande riuscita della giornata che ha contato una partecipazione
effettiva di oltre 100 Bull Terrier, dando
all'evento una forte risonanza sul web e
tra gli appassionati. Erano presenti Bull
Terrier da ogni parte d'Italia: Lecce,
Padova, Milano, Genova, Roma eccetera. Bully Walk significa in inglese
“passeggiata coi bulli”, è stata in effetti
una giornata all'insegna dell'amicizia,
della condivisione e una occasione per
onorare questa splendida razza, spesso
discriminata, e si è data occasione ai
partecipanti non solo di conoscersi e di
dare un volto ad un avatar di Facebook,
ma di scambiare esperienze, confrontarsi e raccontarsi. Erano presenti al
ritrovo anche il Bull Terrier Rescue
(associazione no-profit per il recupero
dei bulli in difficoltà), l'addestratore
Marcello Messina, e i sostenitori Hooli, 4Bullies e Trainer. Gli organizzatori
ringraziano Eros Fabbri, presidente
della Cooperativa Focherini (che ha
messo a disposizione il meraviglioso
spazio del Barchessone Vecchio di San
Martino Spino), l'agriturismo Arginone, i gestori del bar “Barcson Vecc” e
il Comune di Mirandola. L'entusiasmo
che ha suscitato l'evento avrà sicuramente un seguito e si sta già pensando
all'edizione 2014.
qualificata attività fisica come il nuoto. Gli operatori sono a disposizione
nella sede, tutti i pomeriggi per fornire
informazioni. “Aquaschool” è anche
su Facebook.
Alba d'oro
Il cielo è lo specchio della terra.
Una terra senza alberi ha un cielo senza nuvole.
Una terra senza fiori ha un cielo senza colori.
La nostra terra ha un cielo dorato.
Questo cielo rispecchia la nostra terra.
Siamo orgogliosi di avere questo cielo.
Corrado Gatto
n. 20 - novembre 2013 ·
Il sodalizio è reduce da un'estate di grandi soddisfazioni
associazioni
l'intervista
Cambio della guardia per il Coro
Cultura e pratica
infermieristica
Barbara Bonfatti subentra a Ivo Paradisi nella presidenza del Città di Mirandola
Un momento del concerto del Coro
Città di Mirandola a Roncole Busseto, davanti alla casa natale di Verdi
la lettera
«Cantare con Riccardo Muti:
un'esperienza indimenticabile»
Il coro nel Concerto di Riccardo Muti
(foto di Pietro Bellesia)
è stata un’estate veramente intensa
e ricca di grandi soddisfazioni per il
Coro Città di Mirandola. Oltre all’indimenticabile partecipazione al concerto
Le Vie dell'Amicizia del Maestro Muti,
il Coro è stato invitato a prendere parte
all'esecuzione dei Carmina Burana
di C. Orff in occasione dell'evento
musicale Opera in Piazza della città
di Oderzo (Treviso) e al Requiem di
G. Verdi al Tuscia Opera Festival di
Viterbo. Lo scorso 20 luglio, infine,
il Coro Città di Mirandola si è esibito
a Echi Notturni ed Incanti Verdiani a
Roncole Busseto (Parma), regia di Cristina Muti, eseguendo il Va Pensiero
davanti alla casa natale di Verdi. Per
questa meravigliosa opportunità il Coro
ringrazia il maestro Mirco Besutti che
si è adoperato perché il Coro partecipasse al concerto. La nuova stagione
del Coro inizia all'insegna del rinnovamento. Barbara Bonfatti (foto sotto),
mirandolese 44 enne attiva da tempo
nel mondo del volontariato, si avvicenda a Ivo Paradisi alla presidenza del
consiglio direttivo. In una nota inviata
alla redazione dell’Indicatore il Coro
rivolge: «un grazie di cuore a Ivo per
l'impegno e l'attaccamento dimostrato
nei confronti della nostra associazione,
oltre che per gli ottimi risultati ottenuti,
e un bocca al lupo a Barbara che con
il suo entusiasmo e la sua energia
saprà senz'altro accompagnarci verso
nuove sfide e, ci auguriamo, momenti
indimenticabili come quelli appena
trascorsi. A distanza di alcuni mesi dal
concerto a cui abbiamo avuto il grande
privilegio di partecipare nella nostra
piazza gremita, insieme a oltre trecento
artisti, sotto la direzione di un personaggio che si è rivelato fenomenale da
più punti di vista, anche noi coristi del
Coro Città di Mirandola desideriamo
condividere le nostre emozioni ancora
vivide ed esprimere almeno in parte
come abbiamo vissuto questa irripetibile esperienza. Per farlo inviamo la
lettera (pubblicata a fianco) scritta da
Francesca Silvestri a nome del Coro e
che abbiamo spedito al Maestro Muti,
alla Signora Cristina Mazzavillani
Muti e con lei all'organizzazione del
Ravenna Festival. Tutti noi non ci
stancheremo mai di ringraziare chi ha
permesso che la serata del 4 luglio 2013
ci abbia visto tra i protagonisti».
mirandola
Il 10 dicembre concerto natalizio
nella Sala di comunità di via Posta
Il Coro Città di Mirandola sarà
protagonista, martedì 10 dicembre alle
21, del Concerto di Natale, presso la
Sala della Comunità in via Posta 55
a Mirandola. Saranno eseguite Misa
Criolla e Navidad Nuestra di Ariel
Ramirez. Voce recitante: Alessandra
Mantovani. L’iniziativa, realizzata con
il contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola, è promossa
dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola.
«Carissimo Maestro Muti, gentilissima Signora Cristina,
sono ormai trascorse due settimane dal nostro concerto, ma ancora
vibrano potenti in noi le emozioni di
una tre giorni musicale che resterà
per sempre impressa nella nostra
mente e nel nostro cuore.
Quando ci dissero che avremmo
cantato sotto la direzione di Muti ci
siamo sentiti onorati, grati, trepidanti, entusiasti di quello che avremmo
vissuto, ma mai, e parlo a nome di
tutti i coristi, avremmo immaginato
un'esperienza tanto intensa, alta e
coinvolgente sotto tutti i punti di
vista. Le prove al teatro Alighieri
di Ravenna ci hanno immerso in
una dimensione di assoluto piacere
artistico ma anche umano, quel
piacere luminoso che viene dalla
consapevolezza di condividere
qualcosa di irripetibile e magico.
Ci siamo sentiti dei privilegiati ed è
un po’ che qui da noi non si respira
questa sensazione e abbiamo davvero percepito la forza prorompente
della musica come consolazione,
scudo, spinta. L'abbiamo già fatto di
persona, almeno qualcuno di noi, ma
ci teniamo a ripetere il nostro grazie
per il regalo grande che avete voluto
fare a tutta la nostra cittadinanza e a
noi coristi per passione, che per tre
giorni abbiamo vestito i panni dei
veri artisti. Grazie Maestro per tutto
quanto è riuscito a trasmetterci nel
15
tempo che ha avuto a disposizione,
con le parole durante le prove, i
gesti e gli sguardi dal podio, grazie
per la sua assoluta professionalità
che ha messo anche a nostro servizio, grazie della disponibilità e
della verace simpatia. Un grazie
di cuore Signora Cristina, a lei e a
tutta l'organizzazione del Ravenna
Festival, semplicemente per aver
pensato a noi, alla nostra situazione
e per aver voluto far sentire con
forza la vostra presenza nella nostra
terra ferita. Non dimenticheremo la
vostra spontaneità e il vostro essere
persone vere, non personaggi. Gli
emiliani sono uomini e donne forti,
dalle radici robuste, dicono tutti. E'
vero, ma il terremoto ci ha obbligato
a tirare fuori anche la forza che non
c'era e a piantare ancora più in profondità le nostre radici in una terra
dalla quale ci siamo sentiti traditi,
ma che amiamo. Ma tutti noi, coristi
e spettatori, avevamo bisogno di
una serata come quella del 4 luglio,
che ci staccasse da terra e ci facesse
volare sulle ali di una musica eterna. Adesso tutti possono tornare
a lavorare, ricostruire, rimettere
insieme i pezzi della nostra storia,
ma forse qualcuno, e non solo noi
del Coro, nel farlo canticchierà le
arie di Verdi e si sentirà meno solo
e anche migliore.
Grazie di cuore per tutto questo».
Dal 2010 opera a Mirandola
l'Associazione
Scienza e Ricerca Infermieristica
(SeRI), che si sta
impegnando nella diffusione sul
territorio della cultura e della pratica
infermieristica. Al fondatore, il mirandolese Mirco Magri (foto) abbiamo
rivolto alcune domande.
Magri, di cosa si occupa esattamente l'Associazione?
«L'Associazione culturale “Scienza
e Ricerca Infermieristica (SeRI)”, regolarmente istituita secondo le normative
vigenti in materia di associazioni no
profit, si occupa di proporre la qualificazione della scienza e della ricerca infermieristica attraverso lo svolgimento di
attività di interessi a valenza collettiva
e si propone di eseguire attività di tipo
educativo, culturale, sociale di pubblica
utilità».
A chi vi rivolgete?
«L’Associazione si rivolge alla collettività. Per lo svolgimento delle nostre
attività, ci avvaliamo prevalentemente
di volontari».
Qual è stato il vostro impegno
durante l'emergenza terremoto?
«Il legame dell’Associazione SeRI
con il territorio colpito dalla tragedia
del terremoto è stato molto forte.
Nell'emergenza e nella ricostruzione,
lo spirito col quale noi di SeRI ci siamo
mossi, è stato quello della solidarietà,
dell’impegno comune e condiviso con
altre associazione della zona, mettendo
a disposizione le competenze tecniche
organizzative e relazionali infermieristiche e creando eventi pubblici di raccolta
fonti e di generi di prima necessità, che
poi sono stati distribuiti alla popolazione. Siamo stati inoltre a disposizione
per rassicurazioni e indicazioni di
tipo socio-sanitarie per la collettività.
L'infermiere, del resto, in situazioni di
emergenza-urgenza, presta soccorso e
si attiva per garantire l'assistenza necessaria ed in caso di calamità si mette a
disposizione dell'autorità competente».
Cosa direbbe ad un giovane che
volesse intraprendere la sua
professione?
«Direi che l’infermiere gioca un
ruolo positivo nella sanità attuale e può
essere uno dei principali protagonisti
della buona sanità del futuro. Questa
professione riscontra un appeal molto
elevato, e oggi la Scienza Infermieristica è considerata utile agli altri e
consente di trovare lavoro rapidamente.
Inoltre una good social reputation ed
una elevata “occupabilità” spiegano la
scelta di un numero crescente di giovani
nel voler diventare dottori in scienze
infermieristiche, anche se, il percorso
degli studi è molto impegnativo e, ad
alto livello».
4 novembre
Inaugurata alle scuole medie
la mostra sulla Grande Guerra
La preside
Campagnoli e
il Sindaco tagliano il nastro
della mostra,
visitabile alle
scuole medie
"Montanari"
è stata inaugurata lo scorso 4 novembre alle
scuole medie "Montanari" di via Dorando Pietri
4 la mostra "Modena e provincia nella Grande
Guerra". Si tratta di una parte della grande
esposizione realizzata nel 2008 in Castello Pico
in occasione del 90esimo anniversario della fine
della prima guerra mondiale. All'inaugurazione
sono intervenuti il Sindaco Maino Benatti, la
preside Paola Campagnoli e due degli autori
dei pannelli in mostra, Fabio Montella e
Giannalberto Tommasino. Nell'occasione è
stato ricordato anche il mirandolese Fabrizio
Pacchioni, appassionato cultore delle vicende
della prima guerra mondiale e coautore della
mostra del 2008, oggi scomparso. La mostra
rimarrà allestita per alcune settimane.
16 · n. 20 - novembre 2013
nino vicenzi
Addio al Signore
delle filastrocche
Se ne è andato lo scorso 1
novembre Nino
Vicenzi (foto), “Il
signore delle filastrocche”. Una
persona buona e
gentile, un uomo
d’altri tempi. Ha
collaborato per
tanti anni con Avis e Avo, regalando a
tante persone un sorriso. Proprietario
dello storico “Mulino Vicenzi”, è stato
un pilastro degli “Amici della Musica”
di Mirandola. Lo ricorderemo sempre
con affetto. Ci farebbe piacere se questa
volta la filastrocca fosse dedicata a lui.
Per Nino: ultimo viaggio
Educato e intelligente
hai aiutato tanta gente,
dall’Arena all’ospedale
hai avuto un bel da fare.
Questo viaggio di commiato
ci ha davvero rattristato,
sei volato e lo sappiamo
in un luogo assai lontano
dove certo ad aspettarti
ci saranno tutti quanti.
Con il classico sorriso
sei arrivato in Paradiso.
Caro Nino, devo dire
già ci manchi da morire,
col tuo grande altruismo
fai in modo da lassù
di aiutare noi quaggiù.
Tra Angeli e Arcangeli
un concerto senza pari
ti accompagni lungamente
fino all’Eternità.
Ciao Nino! Buon viaggio e grazie
di tutto.
Carla Vicenzi
Alla famiglia vanno le condoglianze del Sindaco Maino Benatti
e dell’Amministrazione comunale.
Condoglianze anche dalla redazione
dell’Indicatore Mirandolese con cui
Nino aveva collaborato in diverse
occasioni, inviando le sue filastrocche
sempre tanto apprezzate dai lettori.
l'incontro
L'esperienza
di Egicon Srl
“Mission Critical device: dalla progettazione alla produzione. L’esperienza di Egicon Srl” è il titolo dell’incontro
che si svolgerà martedì 12 novembre
alle 17 nella sede di Mirandola di
Democenter (via Maestri del Lavoro,
38). L’appuntamento rientra nel ciclo di
iniziative “Collaborare per Competere”
del Quality Center Network.
n. 20 - novembre 2013 ·
Esposte anche tele recuperate a San Felice, Medolla e Concordia
arte
In mostra le opere salvate dal sisma
17
mirandola
Viesi espone
al Caffé Busuoli
A Sassuolo fino al 24 novembre sono visibili i dipinti restaurati
“Oltre l’emergenza. L’attività del
Centro di raccolta di Sassuolo e del
cantiere di primo intervento per il Sisma 2012″ è il titolo della mostra che
potrà essere visitata fino al 24 novembre nel Palazzo Ducale di Sassuolo.
L’iniziativa si propone di illustrare,
mediante l’esposizione di otto opere
significative provenienti dalle aree del
territorio più colpite dal sisma 2012, i
risultati raggiunti e le complesse attività di recupero e messa in sicurezza
che i restauratori, i funzionari storici
dell’arte e il personale di assistenza del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo stanno svolgendo
presso il Centro di Raccolta e cantiere
di primo intervento, allestito negli
ambienti del pianterreno del Palazzo
Ducale di Sassuolo da ormai oltre un
anno. L’esposizione delle opere, scelte
per offrire al visitatore una casistica
variegata della complessità e delle
diverse tipologie di intervento effettuate dai restauratori, è accompagnata
da apparati fotografici e spiegazioni
volte a fornire un quadro generale del
lavoro svolto: dal recupero delle opere
sul territorio alla messa in sicurezza,
dall’archiviazione e schedatura informatica della documentazione allo
stoccaggio nei depositi. Le opere in
mostra sono il Trittico del Loschi (San
Felice sul Panaro), il Sant’Antonio
da Padova di Gennari e Guercino,
la scultura della Madonna di Loreto
di Mirandola, la tela di San Carlo
Borromeo e San Francesco di Sante
Peranda della chiesa di Fossa di Con-
cordia, la scultura della Madonna del
Rosario di Finale, il ciborio del Settecento della chiesa di Sant’Agostino
(Fe), il copri fronte battesimale della
chiesa di Santa Maria Maggiore di
Mirandola e il Paliotto della chiesa di
San Bartolomeo di Medolla. La mostra
è organizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della Regione Emilia Romagna e dalla
fotografia
Il Sindaco Antonella
BUna delle foto di
Franco Bentivoglio
esposti fino al 1°
dicembre presso la
Galleria commerciale "Al Borgo".
La mostra racconta
come è cambiata
Berlino in 20 anni
Una mostra su Berlino al Borgo
testimonia 20 anni di cambiamenti
“Berlino 1989-2009: vent'anni dopo
la caduta del muro” è il titolo della mostra fotografica di Franco Bentivoglio,
che potrà essere visitata fino al 1 dicembre presso la Galleria Commerciale “Al
Borgo” di viale Gramsci a Mirandola. «Il
9 novembre 1989 cadde il Muro di Ber-
lino – spiega Bentivoglio – alcuni mesi
dopo andai a visitare questa città rimasta
isolata dall'occidente per quasi 30 anni.
Sono tornato nel 2009, dopo vent'anni,
in occasione dei festeggiamenti della caduta del Muro. Con le mie foto ho voluto
documentare come è cambiata Berlino».
convegni
Per il Rotaract in novembre
un doppio appuntamento
“Da giovani promesse a professionisti affermati” è il titolo del congresso
organizzato dal Rotaract Emilia Romagna in programma per il pomeriggio
di sabato 16 novembre alla Camera
di Commercio di Modena, in via Ganaceto 134. Come ogni anno, anche
quest’autunno l’associazione giovanile
promossa dal Rotary International e
composta da giovani volontari fra i 18 e
i 30 anni vuole dare vita a un momento
di riflessione, confronto e crescita.
Obiettivo dell’evento è coinvolgere
professionisti affermati e giovani talenti per discutere di etica professionale,
di qualifica morale e di leadership. Si
parlerà della dignità e del valore sociale
del lavoro, ma anche di come prestare
le proprie capacità professionali per
contribuire ad affrontare i problemi e
le esigenze della società. Tra i miti che
il congresso tenterà di sfatare ci sono
l’idea che l’etica abbia a che vedere
solo con le regole e con la repressione,
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena
e Reggio Emilia, in collaborazione con
la Soprintendenza per i Beni Storici,
Artistici ed Etnoantropologici di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna
e Rimini, l’Istituto Superiore per la
Conservazione e il Restauro di Roma e
l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
che le norme scritte siano sufficienti
per rendere tutti etici e anche che l’etica
possa essere solamente bianca o nera,
giusta o sbagliata. Due settimane dopo
il congresso, nella mattina di sabato
30 novembre, si terrà poi a Mirandola
un convegno su “Rischio sismico e
prevenzione”, organizzato congiuntamente dal Rotary e dal Rotaract Club
di Mirandola, in collaborazione con
l’Enea e con la Commissione Ambiente
del distretto Rotary 2072. Interverranno personalità del mondo scientifico,
accademico e rappresentanti delle
istituzioni, con lo scopo di informare
e sensibilizzare la nostra comunità sul
tema della prevenzione sismica.
@Gianluca_Dotti
Rotaract Club Mirandola
Roberto Viesi di Bergamo è l'attuale protagonista della rassegna
“Mirandola-Arte 2013/2014”. Il pittore
espone le proprie opere presso la saletta
interna della Caffetteria Busuoli fino al
9 novembre. Viesi, dopo aver conseguito nel '71 la maturità artistica, inizia
l'attività di illustratore e cartoonist
per note case editrici. Parallelamente
intraprende uno studio artistico con la
produzione di oli e disegni. Nel 1980
consegue un diploma di grafica pubblicitaria presso la Scuola degli Artefici in
Brera. L'attività di grafico nei decenni
successivi occupa quasi completamente
il tempo e la creatività di Viesi. Nel
2010 pubblica “Francesco e il Lupo” a
fumetti per bambini, l'anno successivo
“La terra non gira, o bestie!” sempre a
fumetti, dedicato a Giovanni Paneroni
astronomo dilettante. Dal 2011 pubblica la strip comica “Ürgot, l'ultimo
degli antichi Camuni” sul quindicinale
“Giornale della Valcamonica”.
Dal 2012 inizia uno studio che lo
porta a realizzare nuove grafiche: una
tecnica mista che comprende disegno
manuale, elaborazione digitale, rifinitura a mano con acrilico, smalti dorati e
pastelli. In questi lavori sono contenute
e riassunte parecchie esperienze professionali di Viesi: il racconto illustrato, la
sensibilità cromatica, la sintesi grafica,
l'eleganza e l'equilibrio richiesti ed
espressi nella creazione di un simbolo,
di un logotipo. Il figurativo si traduce in
icona e in codice grafico, privilegiando
la libera dinamicità del tratto.
Antonio Castellana
polizia
è deceduto Bruno Ramagli
già vicario della Questura
Nella mattinata del 28 ottobre è
deceduto, dopo una lunga malattia, il
dott. Bruno Ramagli (foto), già vicario
della questura di Modena. Nato a Napoli
il 6 luglio1948, Ramagli è stato trasferito
alla questura di Modena nel 1985 dove
ha diretto la divisione di polizia amministrativa e sociale per dieci anni. Nel gennaio del 1996 è stato inviato a dirigere
il commissariato di pubblica sicurezza
di Carpi sino al 1999 quando è stato
trasferito alla questura di Ferrara per
dirigere la divisione di
polizia amministrativa
e sociale. Nel 2002 è
stato nominato vicario del questore della
provincia di Mantova
e nel 2004 è stato, infine, trasferito in città.
Dal 1° agosto 2008,
Ramagli era stato collocato a riposo
per limiti di età. Profondo il cordoglio
a Modena e provincia.
18 · n. 20 - novembre 2013
Con il patrocinio del
brevi
POSTA MIRANDOLA
PREMIATA A BOLOGNA
Grazie ai risultati di eccellenza
raggiunti, la Filiale di Modena ha
ottenuto importanti riconoscimenti in
occasione del Meeting di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti che si
è tenuto a Bologna nei giorni scorsi.
Nella classifica assoluta, che ha premiato i successi conseguiti dagli uffici
dell’Area Centro Nord (Emilia Romagna e Marche), i primi posti sono andati
a Vignola, Mirandola e San Michele
dei Mucchietti. Presenti all’evento,
oltre al responsabile Area Territoriale
Doriano Bolletta, 15 direttori di Filiale
e numerosi collaboratori selezionati
tra le strutture di staff e commerciali,
circa 300 direttori degli uffici postali
più rappresentativi dell’intera Area.
Per un totale di circa 400 invitati. Per
la provincia di Modena erano presenti,
oltre alla responsabile Patrizia Zagnoli
e al suo staff direzionale, 31 direttori
degli uffici postali che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro
svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela. La
Filiale di Modena abbraccia un bacino
territoriale in cui sono presenti complessivamente 132 uffici postali (di cui due
interamente dedicati a professionisti e
imprese), distribuiti nelle varie località
della provincia, e 54 sportelli automatici
Postamat, in funzione 24 ore su 24.
Il successo riportato dai tre uffici del
Modenese, arricchito dai secondi posti
di Modena Centro, Carpi e Castelvetro, è stato determinato dallo spirito di
squadra che ha permesso di raggiungere
risultati e obiettivi prefissati.
LA SETTIMANA
DEL BARATTO B&B
Si svolgerà da lunedì 18 a domenica 24 novembre la Settimana del
Baratto, evento di punta del portale
www.bed-and-breakfast.it. Sono 2.100
i bed and breakfast in Italia che partecipano all’iniziativa e sono disponibili
per offrire l'alloggio e la colazione in
cambio di beni o servizi. Info: www.
settimanadelbaratto.it; www.facebook.
com/settimanadelbaratto; www.facebook.com/events/653766594635259.
ANCHE VILLANOVA
AIUTA FINALE EMILIA
Il Comune di Villanova d'Asti, ha
consegnato nei giorni scorsi alla comunità finalese, per mano del giovane
Sindaco Christian Giordano, la somma
di 3 mila euro raccolti tra le associazioni e l'Amministrazione del centro
dell'astigiano, da destinare a interventi per i giovani e le scuole finalesi.
Nell'incontro con il Sindaco di Finale
Fernando Ferioli è stato sancito anche
un patto d'amicizia tra i due Comuni
che verrà stipulato prossimamente.
n. 20 - novembre 2013 ·
scuole medie montanari
19
All'inaugurazione interverrà anche il console olandese
In mostra il simbolo della Shoah
A Mirandola dal 22 novembre un'esposizione sulla storia di Anne Frank
Sarà inaugurata venerdì 22
novembre a Mirandola, alle 11,
presso l’atrio della scuola media
“Montanari”di via Pietri 4, la mostra
internazionale di Anne Frank, la
ragazza ebrea tedesca, divenuta un
simbolo della Shoah per il suo diario
scritto nel periodo in cui lei e la sua
famiglia si nascondevano dai nazisti
e per la sua tragica morte nel campo
di concentramento di Bergen-Belsen.
L’esposizione potrà essere visitata fino al 12 gennaio 2014. All’inaugurazione parteciperà anche il console olandese di Firenze Nico Kamp,
egli stesso vittima della persecuzione
degli ebrei. I suoi genitori erano sullo
stesso treno che ha portato Anne
Frank e famiglia ad Auschwitz, dove
il padre è morto mentre la madre
è sopravvissuta. Lui stesso e suo
fratello (all’epoca 7 e 10 anni) sono
sopravvissuti, passando per 14 diversi
nascondigli.
La mostra racconta la persecuzione degli ebrei durante la Seconda
Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank: le fotografie,
molte delle quali scattate dal padre
Otto Frank e in gran parte inedite, le
immagini e le citazioni delle pagine
del diario di Anne fanno emergere le
condizioni in cui una famiglia ebrea
fu costretta a vivere durante il periodo
nazista.
La storia di Anne Frank e della
sua famiglia mette in luce temi quali
il fanatismo politico e la ricerca di
un capro espiatorio, le epurazioni,
l’atteggiamento nei confronti degli
ebrei, la Shoah e le violazioni dei
diritti umani. Ideata e prodotta dalla
Fondazione Anne Frank di Amster-
Anne Frank
dam, si compone di 34 pannelli di
foto e testi, alcuni dei quali relativi
al periodo successivo alla Seconda
Guerra Mondiale, in cui l’attenzione
si focalizza sull’attività dei Tribunali
Internazionali e sulla difesa dei diritti
umani. La storia della vita di Anne
Frank rappresenta il filo conduttore
dell’esposizione, che è suddivisa in
cinque periodi che corrispondono a
cinque tematiche principali.
La mostra, già allestita in più
di cento luoghi in tutto il mondo, si
rivolge soprattutto ai giovani, stimando una riflessione sul significato di
ideali quali la tolleranza, il rispetto
reciproco e la democrazia, valori
fondamentali per il mantenimento di
una società democratica e pluralista.
Nel percorso della mostra sarà proiettato il documentario La breve vita di
Anne Frank (20´). Attraverso incisive
immagini dell'epoca il documentario
illustra le origini e gli sviluppi della
Seconda Guerra Mondiale. La vicenda di Anne Frank è narrata attraverso
le citazioni dal diario e da fotografie
e filmati di famiglia. Il film contiene
le uniche immagini video di Anne
Frank, tratte da un filmato originale.
Il sito web della Casa di Anne
Frank (www.annefrank.org) contiene
inoltre un ricco archivio fotografico
e documentario sulla storia della
famiglia Frank e una panoramica del
contesto storico oltre a spazi virtuali
interattivi, quali Anne Frank: guida
alla ricerca (www.annefrankguide.
com) e l'Albero di Anne Frank (www.
annefranktree.nl). Questi strumenti,
pensati soprattutto per gli studenti,
consentono di realizzare ricerche
su Anne Frank e la Seconda Guerra
Mondiale, di esprimere riflessioni e
pensieri sulla storia di Anne Frank
e di accedere ai testi scritti da altri ragazzi. La mostra è promossa
dall'Ambasciata del Regno dei Paesi
Bassi in Italia in collaborazione con
la Casa di Anne Frank di Amsterdam
e con il Comune di Mirandola.
Info: Comune di Mirandola –
Ufficio Cultura: 0535/29624, 29782;
[email protected].
mo.it.
la poesia
«Nel Signore ho trovato
la forza per andare avanti»
Pubblichiamo una
poesia di Olga Nigro
Murolo (nella foto),
scrittrice e poetessa
mirandolese, che racconta dello sgomento
provocato dal terremoto, ma anche della volontà di guardare
avanti con speranza, lasciandosi alle
spalle quei drammatici giorni.
Grazie… o Signore… 2012/2013
Grazie…Signore
perché mi hai dato la Vita…
perché il Sole splende ancora sulle
mie rose…
perché il Cielo è tornato azzurro dopo
la tempesta
perché il pianto si è allontanato dal
mio cuore…
perché provo questo intenso sentimento di gratitudine.
La mia chiesa era crollata con un
terribile boato
fra nuvole di polvere…
le pareti slabbrate… gli arredi caduti
e rotti…
l’altare…
le figure degli affreschi spezzate…
l’orrore della distruzione da terremoto…
ovunque uno spettacolo di scempio e
di rovina.
Questo inverno si è detta Messa sotto
a un tendone in un campo…
le panche senza schienale dure e
scomode…
la pioggia… il vento… il freddo…
ma il tendone in qualche misura ci ha
offerto riparo.
E il Santo Matrimonio e il Battesimo
Santo…
e l’ultimo saluto l’ultimo onore…
l’ultima benedizione agli scomparsi…
l’ultima Preghiera
tutti i nostri Sacramenti
non sono mancati.
Grazie di tutto questo… o Signore…
Perché oltre al dolore per i caduti
e per le case e le cose distrutte
hai posto nel nostro cuore
il Seme della Ricostruzione…
la Forza
…talora imposta dall’inevitabile
sacrificio…
di andare avanti…
non piegati e vinti
Ma Fiduciosi e Forti…
Perché il tuo amore ci ha sorretti
finora
e…ci guiderà…ancora…!
Olga Nigro Murolo
20 · n. 20 - novembre 2013
associazioni
Tanti progetti
per il Lions
Presso il ristorante “La Cantina” di
Medolla, il presidente Walter Belluzzi
ha aperto nei giorni scorsi il 48° anno
sociale del Lions Club Mirandola,
alla presenza della presidente di Zona
Vanda Menon, dei rappresentanti dei
Club di Carpi (Host e Alberto Pio),
Finale, Castelfranco, Sassuolo, Modena
Romanica e Rotary Mirandola, nonché
dei sei Comuni del territorio del Club
e di numerosi soci. Il presidente ha
dapprima presentato il nuovo consiglio,
auspicando che il significativo motto
scelto per l’annata (“Trovarsi insieme è
un inizio, restare insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo” di
Henry Ford) diventi realtà nella vita
del Club, dove dovrà prevalere lo spirito di servizio, in controtendenza con
l’egoismo crescente dell’epoca attuale.
Ha proseguito spiegando che gli invitati
stanno ad esprimere gli stretti legami
che il Club intende mantenere con le
istituzioni del territorio e con i Club
vicini, guardando al futuro fiduciosi,
perché, nonostante tutto, «ce la faremo». Tra le iniziative più importanti
appoggiate dal Club quest’anno ci sarà
il programma “Leggere e scrivere tutti
insieme”, teso ad individuare precocemente eventuali difficoltà legate a
disturbi specifici dell'apprendimento e
rivolto a circa 6.300 alunni della provincia fino alla terza media. Nel segno
dell’attenzione al futuro che avanza, la
serata è stata allietata dall’esibizione
dell’Orchestra di chitarre classiche e
moderne “Lavori in Corso”, diretta
da Annalisa Lugari e composta da
una quindicina di giovani dai 14 ai 17
anni, allievi della Fondazione Scuola
di Musica “Andreoli”, che ha eseguito
con estrema bravura alcuni pezzi. E’ poi
avvenuta la consegna di una consistente
donazione, frutto di un’asta benefica,
del Lions Club Sassuolo alla scuola
materna Adani di Mirandola. Infine,
lo scambio delle insegne fra il neo
presidente Belluzzi e il past-president
Isa Tirabassi ha concluso la piacevole
serata. Il Club si ritroverà a breve per
dare corso ad un ricco programma di
attività di servizio.
Ivo Panzani
Nella foto, da sinistra il past-president Isa Tirabassi, il neo presidente
Walter Belluzzi ed il presidente di Zona
Vanda Menon
n. 20 - novembre 2013 ·
sullo scaffale/1
Lo studioso dirada la nebbia che circondava l'episodio
e locali, oltre che di una componente
miracolistica. Una tradizione dai contorni incerti e rivendicata da più parti, a
cui Calzolari (uno dei maggiori ricerca-
tori dell'area padano-emiliana) fornisce
risposte, basate su riscontri storici,
topografici e addirittura antropologici,
come le cronache popolari e le ricor-
renze paesane. Calzolari, professore a
contratto all’Università degli Studi di
Ferrara ed insegnante alle scuole medie
“Montanari” di Mirandola, prosegue
dunque nella sua lunga ed infaticabile
produzione scientifica, che conta ormai
quasi 150 titoli. La sua ricerca unisce
sempre il massimo rigore nello studio
dei documenti alla capacità divulgativa.
Tra i suoi ultimi volumi ricordiamo gli
interessanti Toponomastica urbana a
Modena dal 1818 al 2009 (Modena,
Colombini, 2011) e I nomi delle vie di
Nonantola dal 1300 al 2011 (Modena,
Artestampa, 2012), due opere imprescindibili per conoscere la storia del
territorio modenese, le modificazioni
culturali e le scelte che stanno alla
base della denominazione di vie e
piazze. Una storia che a prima vista può
apparire secondaria ma che invece è
fondamentale per comprendere le radici
della nostra identità. Laureato nel 1979
con 110 e lode in Storia alla Facoltà
di Lettere e Filosofia dell’Università
di Bologna, Calzolari ha conseguito
il titolo di Dottore di Ricerca in Archeologia (Topografia) nel 1987, alle
Università di Bologna e “La Sapienza” di Roma. Ha partecipato a molti
convegni ed è socio Corrispondente
della Deputazione di Storia Patria di
Modena, di quella per la Romagna e
dell’Accademia Nazionale di Scienze,
Lettere e Arti di Modena.
mo crescente alcool. La stampa, i
medici e, in seguito, anche la politica, si accorsero che gli italiani, in
campagna ma soprattutto in città,
nelle fabbriche, avevano iniziato ad
abusare di alcoolici, spesso di qualità scadente, e a popolare le osterie.
Ciò comportava problemi di ordine
pubblico, danni economici (ne risentiva la produttività dei lavoratori),
ma anche un problema medico:
l'alcoolismo, specie quello cronico,
poteva condurre gli uomini (si trattava di una malattia essenzialmente
maschile) tanto in carcere quanto in
manicomio. Ma in manicomio non
si guariva dall'alcoolismo: si poteva
ottenere soltanto una momentanea
disintossicazione fisica, ma era
alta la probabilità di ricadere nella
malattia – e spesso, specie in campagna, il vino e i liquori servivano per
ingannare lo stomaco, erano sostituti
del pane che non c'era. Anche nel
mantovano ci fu un notevole incremento delle “psicosi alcooliche” sul
finire dell'Ottocento, con un netto
prevalere di ricoverati provenienti
dal medio mantovano (in pratica
dal comune capoluogo), mentre
l'alto e il basso mantovano avevano
percentuali più o meno equivalenti».
Lei ha studiato approfonditamente molti archivi manicomiali. Dei pazienti modenesi
cosa può dirci?
«Modena non ha avuto un proprio manicomio. Il “San Lazzaro” di
Reggio Emilia è stato, e ben da prima dell'unità nazionale, il luogo di
ricovero per i modenesi che dessero
segno di squilibrio mentale. Oggi
l'archivio clinico dell'ex ospedale
psichiatrico si presenta come una
vera e propria “miniera” di informazioni sulla vita in provincia di
Modena, soprattutto a partire dalla
prima metà dell'Ottocento. Anche
e soprattutto sulle condizioni di
vita di masse di persone povere ed
emarginate. Le cartelle cliniche,
infatti, non parlano soltanto delle
diverse patologie e della vita in
manicomio, ma anche sulla realtà
sociale da cui i malati provenivano.
Non è raro trovare tutta una serie di
documenti (lettere, certificati ecc.)
redatti dai familiari e dalle autorità
locali (sindaci, parroci, carabinieri).
Per ciò che riguarda i ricoveri dalla
provincia di Modena, sui quali mi è
capitato di lavorare anni fa, il quadro
non è molto diverso da quello delle
altre province emiliane: in manicomio finivano in massa persone
provenienti dalle campagne e sofferenti di quelle “malattie sociali”
che imperversavano in un mondo
dominato dalla miseria».
Più in generale, come si è modificato, nel Novecento, l'atteggiamento verso i pazienti
dei manicomi?
«La storia della psichiatria e, in
particolare, la storia del superamento dei manicomi (un superamento
ancora incompleto, visto che ancora
oggi “resistono” gli Opg, i vecchi
manicomi criminali, e uno di essi
si trova proprio a Reggio), hanno
evidentemente molto a che fare con
la percezione, nelle singole famiglie
come nel dibattito pubblico, della
malattia mentale. Il cammino verso
la chiusura (cioè verso l'apertura)
dei manicomi è stata anche un
cammino per il riconoscimento del
“malato di mente” come persona a
cui riconoscere il diritto a essere
curato, e non soltanto come un individuo scandaloso e/o pericoloso.
Il cosiddetto stigma, il catalogo di
pregiudizi sulla “follia”, richiede
ancora una forte attenzione. Non
è facile occuparsi di persone che
hanno problemi di questo tipo, così
come chi ha una dipendenza (da
sostanze, ma non soltanto, pensiamo
per esempio al gioco d'azzardo).
Credo che studiare le vite di uomini e donne richiusi in manicomio
semmai più di un secolo fa, far
riemergere per quanto possibile la
loro voce, sia anche un modo per
avvicinare i “sani” a questo che, per
molti verso, sembra ancora un altro
mondo, lontanissimo e pericoloso».
A tu per tu con Attila al Mincio
Un nuovo volume di Mauro Calzolari sullo storico incontro di Papa Leone I
L'incontro di papa Leone I e Attila
nel 452 d. C. rappresenta un avvenimento storico dai contorni sfumati
e incerti, ma capace ancora oggi di
stimolare l'immaginario comune con
racconti, studi e ricerche sul territorio,
rievocazioni e feste locali. Il fulcro di
un tale interesse ruota intorno al re degli
Unni: una figura epocale, ben presto
avvolta nella leggenda, che in Italia
gli attribuisce il ruolo di condottiero
efferato e violento, che travolge le città
delle Venezie e della Pianura Padana,
senza che nessuno lo fermi: se non al
fiume Mincio, dove si arrende all’autorità del pontefice, andatogli incontro
per salvare Roma e l'Italia. Di questo
famoso incontro si vuole rendere conto
nel nuovo volume di Mauro Calzolari intitolato Papa Leone e Attila al
Mincio. Il percorso di una tradizione
(Mantova, Editoriale Sometti, 2013,
13 euro). Il volume (presentazione
l'8 novembre a San Felice) prende in
esame quanto ci è stato trasmesso dalla
tradizione colta e popolare, arricchita
nel corso del tempo di risvolti singolari
sullo scaffale/2
La storia di pellagra e alcolismo
piaghe delle nostre campagne
Francesco Paolella è autore,
insieme a Luciano Fornari e Donatella Zanoni, del volume “La vita
degli esclusi” (Viadana, 2013), su
pellagra e alcolismo nel Mantovano
tra il 1808 ed il 1930. Molti sono
i riferimenti al basso mantovano
in quest'opera che ha come fonte
principale la ricchissima documentazione prodotta dal Manicomio
Provinciale di Mantova (ed oggi
conservata nell'Archivio di Stato di
quella città).
La scelta degli autori è stata
quella di mettere a fuoco, in particolare, due malattie (pellagra e
alcolismo) diffuse anche nel Modenese tra gli strati sociali più poveri
e all'estremità inferiore della scala
sociale, quindi destinati “naturalmente” al manicomio che, dalle
sue origini fino alla sua abolizione
legale, ha svolto la funzione di “contenitore” di ceti sociali emarginati.
Paolella, che malattie erano
pellagra e alcolismo a cavallo
tra Otto e Novecento?
«Per questo volume abbiamo
deciso di concentrarci su pellagra
e alcoolismo perché si tratta di due
malattie che colpivano, in momenti
diversi, gli strati più poveri della
popolazione. Dallo studio delle
cartelle cliniche è emerso anzitutto
il peso quantitativo del numero
dei pellagrosi e degli alcoolisti sul
totale dei ricoverati in manicomio.
In particolare, poi, la pellagra è stata
una malattia tipicamente contadina
e dovuta, oggi lo sappiamo bene,
alla monoalimentazione (soltanto
polenta) e in particolare causata
dalla carenza di vitamina PP. Una
malattia che nelle forme più gravi
portava a terribili disturbi psichici,
e alla morte. Come per altri versi
per l'alcoolismo, è stata una vera e
propria malattia della miseria. Dalla
nostra ricerca, che ha riguardato
più di diecimila persone, ricoverate
nei manicomi di Mantova, Reggio
Emilia e Venezia, sono emersi alcuni
dati caratteristici: la pellagra colpiva
di più nell'alto rispetto ai paesi del
basso mantovano, mentre era pressoché assente in città».
Nel suo saggio parla di una
vera e propria "questione
alcoolica" e cita diversi casi
tratti da cartelle cliniche. Quale quadro emerge per il basso
mantovano?
«In Italia, più in ritardo rispetto
agli altri paesi europei che avevano
già conosciuto il processo di industrializzazione, è esplosa nell'ultimo
quarto dell'Ottocento una vera e
propria emergenza legata al consu-
21
scuola
Si chiama "Acqua da mangiare"
il nuovo concorso del Burana
È “Acqua da mangiare” il tema della 6°
edizione del concorso promosso dal Consorzio della Bonifica Burana in collaborazione
con Urber (Unione Regionale delle Bonifiche
Emilia-Romagna) per la diffusione e sensibilizzazione dei valori dei Consorzi di Bonifica
nelle scuole primarie e secondarie di primo
grado emiliano romagnole. Dopo il successo
dell’ultima edizione, che ha visto radunati
insieme a Mirandola centinaia di studenti
provenienti da tutta la regione in segno di solidarietà alle comunità colpite dal sisma, il tema
per quest’anno sarà legato all’apporto idrico in
agricoltura, con la finalità ultima, come sempre, di approfondire i temi del valore dell’acqua
e l’importanza vitale delle opere di bonifica.
Agli alunni il compito di spiegare dunque:
«Come racconteresti ad un visitatore straniero
la stretta relazione tra l'acqua e il cibo prodotto
dal tuo territorio nel rispetto dell'ambiente?»
per far emergere il rapporto inscindibile e
spesso sottovalutato, tra l’acqua e ciò di cui
ci nutriamo e utile a meglio comprendere la
funzione imprescindibile della gestione delle
acque per la nostra vita.
Le classi dovranno elaborare e produrre
un progetto interattivo, attraverso la creatività
multimediale, che veicoli un messaggio diretto ed efficace in grado di far comprendere
ad un ipotetico visitatore straniero quanto sia
fondamentale la risorsa “esauribile” acqua per
la produzione di tutto ciò che quotidianamente
troviamo sulla nostra tavola. Cinque le sezioni
in concorso: Migliore Progetto Multimediale
2.0, Migliore Slogan, Migliore Logo; Migliore
video (scelto tra le scuole elementari) e Migliore video (scelto tra le scuole medie). La
Commissione Regionale del concorso assegnerà inoltre anche due premi speciali: Migliore
fotografia (scelto tra le scuole elementari) e
Migliore fotografia (scelto tra le scuole medie).
La cerimonia di premiazione dei vincitori regionali si svolgerà nel mese di maggio 2014,
in occasione della “Settimana della Bonifica
2014”. Il bando di concorso e le modalità di
presentazione alle scuole sono scaricabili anche
sul sito del Burana www.consorzioburana.it o
sul sito http://www.urber.it/ e sono da inviare
entro il 15 febbraio 2014 al Consorzio della
Bonifica Burana, Corso Vittorio Emanuele II,
107, 41121 Modena, 059-416511 segreteria@
consorzioburana.it.
22 · n. 20 - novembre 2013
mirandola
Le poesie dialettali
di Brunetta Panzani
Giovedì 28 novembre alle ore
15,30 presso la sala della Canonica del
Duomo di Mirandola sarà presentato
“Foli in scapèn”, il nuovo libro di poesie in dialetto mirandolese di Brunetta
Panzani, già autrice di “Al calendàri
di mirandulés 2008” e di “La coa dal
gatt”, pubblicato nel 2004. Come in
precedenza, anche questa volta tutto il
ricavato sarà devoluto in beneficenza,
in particolare alla Associazione Onlus
Ant- delegazione di Mirandola, che
generosamente opera sul nostro territorio con assistenza socio-sanitaria
gratuita ai sofferenti e con progetti di
prevenzione oncologica.
Ma la finalità del libro non è soltanto questa: l'autrice, con le sue trenta
poesie in dialetto mirandolese (corredate di traduzione e di alcune foto con
scorci di Mirandola), vuole mettere in
risalto la necessità di salvaguardare la
nostra lingua e la nostra cultura locale,
che purtroppo vanno lentamente ed
inesorabilmente spegnendosi. “Foli in
scapèn” sono le storie silenziose, umili
e semplici, tratte dal grande libro della
memoria, che parlano di una quotidianità lontana dai rumori di oggi, ma
ancora viva nel cuore di tanti non più
giovanissimi; sono anche le piccole storie del tempo presente, a volte rivisitate
con occhio ironico e sorridente, oppure
con un velo di malinconia. Ci sono
le storie delle nonne che facevano la
calza accanto al camino, delle vecchie
e belle panchine di pietra che rendevano
vivo e vissuto il nostro “circondario”,
della “campagna dello zucchero”, dei
“preti” che si mettevano nei letti gelidi,
dei nostri angoli più cari ed amati che
ancora fanno capolino tra le macerie
delle chiese e le crepe dei bei palazzi
antichi e delle nostre case. Il racconto
si perde nel tempo e cerca le parole
famigliari del nostro dialetto ormai
quasi dimenticato.
Il libro è disponibile presso tutte
le cartolerie e le rivendite di giornali
della zona, inoltre presso alcuni negozi
di Mirandola.
n. 20 - novembre 2013 ·
biblioteca "garin"
Nuova iniziativa del Sistema bibliotecario dei Comuni dell'Unione
Gli studenti si danno alla lettura
23
mirandola
Torna la Fiera
di Francia Corta
Con il progetto Xanadu finanziato dalle donazioni e dalla Fondazione Crm
Le biblioteche
del Sistema Bibliotecario Territoriale
dell’Unione Comuni
Modenesi Area Nord,
in particolare quelle
di Mirandola, Camposanto, Medolla,
San Felice Sul Panaro
e San Prospero, grazie
alle donazioni ricevute per il terremoto
tramite il Cedoc della
Provincia di Modena, e a un contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio
di Mirandola, hanno
proposto alle classi
terze medie e del biennio delle superiori
del territorio il progetto di promozione
alla lettura “Xanadu. Comunità di Lettori Ostinati”. Il progetto è elaborato
dall’Associazione Culturale Hamelin di
Bologna, da anni impegnata in attività
di valorizzazione del libro per bambini
e adolescenti, ed ha ricevuto numerosi
premi e riconoscimenti, fra i quali si
segnala quello del Ministero per i Beni
Culturali. Giunto alla sua decima edizione, dal titolo “Sulle orme del vento”,
quest’anno Xanadu ha come argomento
conduttore la libertà ed i libri, film e
fumetti che ne trattano. Sono ventinove
le classi coinvolte, tredici terze medie
dei diversi Comuni e sedici del biennio
L'AUTORE DEL MESE
50 anni fa moriva Huxley
prolifico scrittore inglese
degli Istituti “Luosi” e “Cattaneo”
di Mirandola, che, all’interno di una
corposa bibliografia, diversificata per
tipologia di classe, dovranno leggere
almeno tre titoli ed esprimere il proprio giudizio su un sito appositamente
predisposto, sul quale confluiranno i
giudizi di tutte le classi coinvolte nel
progetto a livello nazionale. Alla fine
dell’anno scolastico le classi partecipanti verranno invitate a Bologna ad
incontrare gli scrittori che avranno
ricevuto i maggiori consensi. In corso
d’anno scolastico poi gli operatori di
Hamelin terranno alle classi un apposito
laboratorio di approfondimento sui testi
e sugli autori delle bibliografie.
il libro del mese
Un volume dei Meridiani
per la maestra del racconto breve
Uscito da alcuni mesi nella collana
dei Meridiani di Mondadori, Racconti
di Alice Munro (foto), da poco insignita del Nobel per la Letteratura in qualità
di “maestra del racconto breve contemporaneo”, contiene una selezione dei
racconti dell’autrice canadese, nella
traduzione di Susanna Basso, a cura e
con un saggio introduttivo di Marina
Caramella. Da Danza delle ombre
felici del 1968, fino a Uscirne vivi del
2012, sono tredici le raccolte di racconti
dalle quali sono stati selezionati i cinquantacinque pubblicati in quest’opera,
che intende fornire un corposo spaccato
della produzione dell’autrice e della sua
predilezione per questa forma narrativa.
Costanti sono nella narrazione la componente autobiografica, l’attenzione
all’universo femminile, la descrizione
dei sentimenti. La società canadese
contemporanea e non, in particolare
quella di alcune regioni rurali, oltre,
sporadicamente, a quella delle metropoli, viene descritta con uno stile che
non lascia spazio alla retorica. Questa
pubblicazione fornisce, soprattutto a chi
non conosca la produzione dell’autrice
canadese, un assaggio del meglio della
sua opera, anche e soprattutto alla luce
delle sue recenti dichiarazioni di voler
abbandonare il mestiere di scrittrice.
A. Munro, Racconti, Mondadori,
2013
Cinquant’anni fa, il 22 novembre 1963, moriva a Hollywood lo
scrittore inglese Aldous Huxley.
Nato nel 1894, a sedici anni perde
quasi completamente la vista per una
grave forma di cheratite e completa
gli studi imparando il braille. Svanita
la speranza di diventare medico, nel
1915 si laurea in Letteratura inglese e
Filologia, e durante la Prima Guerra
Mondiale pubblica numerose recensioni letterarie e teatrali e un suo primo
romanzo. Viaggia a lungo in Europa,
India, dove scrive una delle sue opere
migliori, Punto contro punto (ispirandosi alla tecnica di James Joyce del
“flusso di coscienza”) e Stati Uniti,
dove si trasferirà definitivamente nel
1938. Durante la sua permanenza
fra Francia ed Inghilterra, nel 1932,
scrive il suo romanzo più popolare,
Il mondo nuovo, col quale acquisisce
fama internazionale ed inaugura il
filone della letteratura distopica. Nel
1937 riacquista quasi completamente
la vista grazie ad un’ apposita terapia.
Nel 1944 si dedica alla stesura di
La filosofia perenne, una raccolta di
saggi filosofici nei quali sono messi
a confronto religione, sesso, arte,
scienza, politica, falso misticismo.
Affascinato dal misticismo e dagli
studi storici scrive nel 1952 I diavoli
di Loudun, considerata una delle sue
opere migliori, ricostruzione storica
di un processo per stregoneria nella
Francia del XVII secolo. Sempre negli
anni ’50 darà alle stampe due importanti saggi, Le porte della percezione e
Paradiso e Inferno, nei quali tratta dif-
fusamente della sua sperimentazione
dell’utilizzo di droghe, in particolare
Lsd e mescalina, e della consapevolezza “dell’esistenza di un mondo
ulteriore” che tale sperimentazione
comporterebbe. In seguito riesaminerà
le profezie de Il mondo nuovo alla luce
degli avvenimenti contemporanei e
nel 1962 tornerà alla narrativa con il
romanzo utopico L’isola, ultima opera
scritta prima della morte.
Opere di Aldous Huxley disponibili tramite prestito interbibliotecario
nelle biblioteche del Polo modenese,
delle quali molte anche in lingua originale: L’arte di vedere; Il banchetto
di Tillotson e altri racconti; La catena
del passato; La condizione umana; I
corvi; I diavoli di Loudoun; Divorante, irriducibile Perla; Dopo i fuochi
d’artificio e altri racconti; Dopo molte
estati; Due o tre grazie; L’eminenza
grigia; La filosofia perenne; Fini e
mezzi; Foglie secche; Il genio e la dea;
Giallo cromo; L’isola; Letteratura e
scienza e altri saggi; Limbo; Lungo
la strada; Le mani di Jacob; Il mondo nuovo; Oltre la baia del Messico;
Paradiso e Inferno; Passo di danza;
Il Piccolo Archimede e altri racconti;
Le porte della percezione; La prima
ed ultima libertà; Punto contro punto;
Riflessioni sulla luna; Ritorno al mondo nuovo; Scienza, libertà e pace; La
scimmia e l’essenza; Il sorriso della
Gioconda e altri racconti; Il tempo si
deve fermare; Tutti i racconti; Tutto
il mondo è paese; L’uomo e Dio; La
volgarità in letteratura.
Si svolgerà a Mirandola sabato 16 e
domenica 17 novembre la tradizionale
Fiera Mercato di Francia Corta, organizzata dal Principato di Francia Corta
e divenuta un consueto appuntamento
dell’autunno cittadino, capace di richiamare migliaia di visitatori. Sabato alle
13,30 ci sarà l’apertura della cucina
del Principato con le specialità tipiche:
maccheroni al pettine, polenta con ragù,
“zampone dei Pico” (marchio registrato), stracotto con polenta e gnocco
fritto. Alle 14,30 esposizione in piazza
Costituente dei dipinti del 25° concorso
di pittura per ragazzi “A. Aleotti”.
Sempre alle 14,30 apertura del luna
park nel piazzale Atcm e del mercato
straordinario degli ambulanti con oltre
200 espositori provenienti da tutta
Italia. La manifestazione prosegue alle
15,30 con l’inaugurazione ufficiale della Fiera del Principato di Francia Corta,
alla presenza delle autorità. Alle 16 è
prevista la sfilata della Corte di Francia
Corta con spettacolo degli sbandieratori
della Contrada Santa Maria in Vado di
Ferrara. Alle 16,30 ci sarà la presentazione e l’incoronazione della nuova
principessa di Francia Corta. Alle 18,30
i principi offriranno la cena al popolo
affamato: allo stand gastronomico ci
saranno “fasulada, pulenta imbrucada,
e ven brulè”.
La Fiera prosegue domenica 17
novembre alle 8 con la riapertura del
mercato straordinario degli ambulanti e
l’esposizione del 25° concorso di pittura per ragazzi. Alle 9 dal piazzale della
stazione Atcm, ci sarà la partenza della
corsa podistica non competitiva “28°
Trofeo Francia Corta” in collaborazione con il Gruppo Podisti Mirandolesi.
Alle 14,30 si svolgerà la premiazione
del concorso di pittura per ragazzi e
alle 15,30 è in programma il concerto
per le vie del Principato del corpo
bandistico di Povegliano Veronese
(Verona). Infine alle 16,30 dal palco
dei proclami in piazza Costituente,
saluto di Mirandolina, sproloquio di
Sandrone e della famiglia Pavironica e
discorso del Principe di Francia Corta.
Da mezzogiorno funzionerà lo stand
gastronomico del Principato.
24 · n. 20 - novembre 2013
sullo scaffale/1
Un viaggio appassionante nella cucina della tradizione
A tavola con duchi e duchesse
E’ un viaggio appassionante attraverso la nostra cucina tradizionale
quello che ci propone il volume “A
tavola con… Duchi e Duchesse” di
Giovanna Guidetti, chef del ristorante “Osteria La Fefa” di Finale
Emilia. Il libro è corposo, bilingue
(italiano e inglese), magnificamente
illustrato e con una sezione finale dedicata alla tradizione culinaria ebraica. Un volume di cucina, dunque,
in una edizione raffinata, nato dalla
felice collaborazione di Giovanna
Guidetti e di Emanuele Luzzato,
famoso illustratore e scenografo genovese di origine ebraica, scomparso
qualche tempo fa. Le ricette di cibi
e bevande (dal nocino al limoncello)
che sfilano nel libro, una per pagina
in doppia lingua, rimangono sì legate
alla tradizione che ci accomuna e ci
dà un senso di identità e di appartenenza, ma al tempo stesso interpretata con un sensibilità moderna.
Comunque sia anche la più semplice
e povera ricetta come quella delle
classiche frittelle, può far scattare,
immancabile e struggente, il ricordo
di lontane sere d’inverno in cui una
madre ancora giovane, viso accaldato
e maniche rimboccate, preparava le
frittelle per una “masnada” di figli ragazzini in ansiosa attesa. Nel ricordo
il cibo cambia natura e diventa “cibo
dell’anima” come è stato detto. Nella
parte introduttiva del libro si cercano
radici e origini della nostra cucina e
si legge tra l’altro: “…si racconta
che l’80 per cento delle vivande preparate per un banchetto ritornavano
in cucina senza essere state toccate.
Dall’abbondanza di avanzi sono nati
i tortelli, i tortellini, le polplette, le
torte salate. Inoltre per la necessità
di conservare le carni del maiale
non utilizzate nei banchetti, nacquero cotechino e zampone”. Ecco
dunque come hanno avuto origine
alcuni pezzi forti della nostra cucina
ed ecco perché in qualche modo noi
partecipiamo al banchetto dei duchi
come titola il libro. L’ultima sezione
dell’opera è dedicata alla cucina
ebraica. Gli ebrei sono vissuti per
molto tempo numerosi e attivi a Finale, lasciando il ricordo di un piccolo
cimitero, di una cultura affascinante
e di diverse ricette di cucina in cui
appaiono ingredienti certamente non
locali come sesamo e datteri; alcune
incuriosiscono come “la zuppa” di
Esaù o “la ruota del faraone” in cui
si incrociano curiosamente storia e
religione. Il pregio del libro, oltre
che alla presentazione chiara di
ottime ricette, è anche affidato alle
illustrazioni di Emanuele Luzzati.
Godibilissime. Un’umanità, la sua,
sempre o quasi intenta a banchettare. Uomini e donne nei costumi
dell’epoca con improbabili cappelli,
visi spesso ridenti o sorridenti, le
guance chiazzate di rosso. Un’umanità festosa e felice di vivere e di
mangiare. Qua e là appaiono a piè di
pagina, anche piccole figure dall’aria
arguta che portano vassoi o cesti
pieni di vivande. Figure coloratissime, allegre, ironiche, gioiose. Nella
sezione ebraica, Luzzati trionfa con
la sua luminosa, isolata figura femminile che richiama l’idea del sole,
della gioia di vivere in netto contrasto
con le figure tristi e un po’ cupe di
alcuni rabbini. I pasti ebraici sono
più sobri, le figure più contegnose,
gli abiti più scuri. Un mondo diverso.
“A tavola con Duchi e Duchesse” è
un libro complesso che deve essere
costato a autrice e illustratore un
lungo periodo di preparazione e
che Giovanna Guidetti ha sognato
e tenacemente voluto. Lei che, per
amore della cucina, ha ignorato la
sua laurea in giurisprudenza e si è
lasciata alle spalle una carriera sicura
in banca per vivere a modo suo, tra
i fornelli e le ricette della nonna. Ha
frequentato corsi di cucina e seguito
l’attività di cuochi famosi e infine
ha avuto il coraggio di aprire con
successo un ristorante nel suo paese.
Una bella storia di donna determinata
e che ha saputo realizzare un sogno e
infine pubblicare un bellissimo libro
di cucina.
Mirta Braghiroli
di immagini documentarie: dalle
fotografie ai quadri, al plastico
realizzato dal Gruppo Culturale R
6j6, senza trascurare nemmeno gli
avveniristici progetti realizzati dagli
studenti dell'Università di Napoli
per riportare il fiume nel centro.
Accompagnano le immagini oltre
alle specifiche note commentate
realizzate dai curatori, un'antologia
di testi di “Autore” pubblicati nel
corso degli anni e che vengono qui
raccolti insieme.
Vi sono contributi di Pier Lujigi
Cervellati, Berto Ferraresi, Piero
Gigli, Stefano Marchetti, Mirella
Grossi, Gianluca Bonfatti, Umberto Moretti, ciascuno dei quali
si è occupato di un argomento in un
qualche modo collegato alla finale
“marinara”. L'artista Mario Cavani
ha poi realizzato appositamente per
questa pubblicazione due pregevoli
illustrazioni di grande bellezza. In
definitiva ci sentiamo di poter dire
che si tratta di un libro davvero da
non perdere.
sullo scaffale/3
Quando Finale Emilia
era una piccola Venezia
Sarà presentato giovedì 21
novembre, alle 21, a Finale Emilia,
presso il ristorante pub “La Baia” il
volume di Celso Malaguti e Gianluca Borgatti “Quando a Finale
c’era il mare” (Cdl edizioni, 112
pagine, 25 euro). Nel corso della
serata è prevista la proiezione di
immagini commentate dagli autori
e la presenza di ospiti a sorpresa.
Accompagnamento musicale di Leonardo Merighi. Ingresso libero.
La nuova strenna natalizia finalese curata da Celso Malaguti (già
comandante della polizia municipale finalese e ben noto agli appassionati di storia locale e dialetto)
e Gianluca Borgatti quest'anno ha
per tema la Finale attraversata dal
fiume Panaro nel suo centro storico.
è sentita l'esigenza di offrire una
documentazione ai nuovi finalesi
e ai visitatori per mantenere viva
l'attenzione sulla storia locale,
specialmente in questo momento di
ricostruzioni.
Non va dimenticato infatti che il
periodo aureo di Finale corrisponde
proprio all'epoca nel quale il fiume
era protagonista della vita quotidiana. Si pensi, ad esempio, che nella
metà dell'Ottocento, nel censimento
del Ducato Austro-Estense, Finale
Emilia era la terza città del terri-
torio modenese dopo il capoluogo
e Carpi (oggi è al 12° posto!). I
curatori hanno raccolto ogni tipo
I contadini
si raccontano
è stato pubblicato dalle
Edizioni
Cdl di
Finale
a cura
di Sara
Prati e
Giorgio
Rinaldi,
due insegnati che
da anni
animano un gruppo denominato Folclore Contadino, un volume il cui titolo
è già un programma: “I contadini si
raccontano”(96 pagine, 21 euro). Si
tratta di una raccolta di testimonianze
di vita vissuta relative ai diversi aspetti
della quotidiana esistenza del passato,
ciascuna delle quali riporta il nome di
battesimo e la data di nascita dell'estensore. Si tratta di storie vere raccontate in
presa diretta che hanno il pregio di farci
rivivere emozioni e sensazioni, facendoci percepire, quasi respirare, lo spirito
del tempo. Vicende ora commoventi,
ora divertenti e curiose, che intrecciate
insieme costituiscono una sorta di fresco
e godibile romanzo popolare. C'è poi un
motivo di interesse ulteriore costituito
dalle meravigliose fotografie che accompagnano i racconti e illustrano l'opera. Gli scatti sono di Roberto Bertoni,
socio del fotoclub mirandolese “Leica”
e di Vasco Pedrazzi che ha operato a
Finale agli inizi del Novecento le cui
lastre di vetro al bromuro d'argento ci
restituiscono un'immagine non solo autentica delle campagne e delle famiglie
che le abitavano, ma anche molto belle
per delicatezza e ispirazione poetica.
Una pubblicazione che è un'ottima idea
regalo per le prossime festività.
La chef della "Fefa" Giovanna Guidetti ha scritto un libro di ricette
Giovanna Guidetti
ai fornelli. A destra, la copertina
del suo volume
sullo scaffale/2
26 · n. 20 - novembre 2013
«Quella volta che tornammo da San Giacomo Roncole dopo il ballo»
amarcord
«In retromarcia per non pagare»
i "classici" giovani
«All'Arena uno
splendido Verdi»
Proseguono le avventure dei giovani mirandolesi degli anni del dopoguerra
Il tempo purtroppo passa per tutti
e siamo ormai al 1960. Il sabato sera
si faceva qualche festicciola a casa di
amici, oppure si andava nei locali della
zona come la Vallechiara di Medolla o
gli altri che c’erano a Cavezzo, Concordia, Fossa, San Felice. Come già detto in
precedenza qualche lira l’avevamo, ma
non certo in abbondanza. Basta pensare
che molte volte aspettavamo l’uscita
di qualcuno dal locale per acquistare a
poco prezzo la “contromarca”. Una sera
andiamo da Aldo Spaggiari che era
meccanico di biciclette e proprietario di
un’auto a nolo. La tariffa del noleggio
della vettura era stabilita sulla base dei
chilometri percorsi e del tempo di utilizzo dell’auto. Eravamo in cinque: io,
Quirino
Mantovani, autore
dell'articolo, in una
foto da
giovane
Francesco e Germano Maini, Angelo
e Nunzio Bertacchini e Franco Incerti. La squadra era sempre numerosa
amarcord/1
In Fonderia si lavorava tanto
ma si rideva anche di gusto
Immagini di lavoro alla Fonderia
Ghisa di Mirandola
In Fonderia a Mirandola si lavorava molto, si mangiava polvere,
ma si rideva anche tanto e gli scherzi
erano all’ordine del giorno. Vi parlo
di due personaggi: Tonino detto “Al
Sucon” e Francesco Tinchelli chiamato “Checco”, il primo juventino
sfegatato, l’altro accanito milanista.
Arriva la domenica dello scontro
tra Milan e Juve, con i rossoneri che
sconfiggono seccamente la squadra
di Torino. Il lunedì seguente cominciano gli sfottò tra tifosi. Francesco,
infatti, indica con le dita a Tonino, il
numero dei goal che la sua squadra
ha incassato il giorno precedente dal
Milan. Tonino, già imbufalito per la
sconfitta della Juve, la prende malissimo e comincia ad offendere Checco
che sulle prime incassa gli insulti.
Ma quando Tonino se la prende con
i genitori del tifoso avversario, la
madre di Checco in quel momento
è per giunta malata, è il rossonero a
perdere il lume della ragione. Con il
badile colpisce Tonino e la “sbadilata” lo manda ko. I dirigenti, informati
dall’accaduto, convocano i due in
ufficio per sottoporli a una sorta di
processo. L’improvvisata “giuria” è
composta dal direttore Zanasi, dal
segretario Ribuoli, dagli impiegati
Olivo Basaglia e Cesare Castorri.
Gli “imputati” si difendono spiegando
le rispettive ragioni, sapendo benissimo che venire alle mani in fabbrica,
comporta il licenziamento immediato.
La “sentenza” arriva subito: «Dav la
man, un basen e turna subit a lavurar,
par stavolta av la cava agh se! (Datevi
la mano, un bacino e tornate subito
al lavoro, per stavolta ve la cavate
così!)». I due escono soddisfatti, a
braccetto, mentre i “giudici” se la
ridono per tutta la giornata.
Q.M.
perché più si era e meno si spendeva e
poi perché in caso di rissa ce la cavavamo meglio. In genere si ballava fino
alle 24 e poi tutti a letto. Quella sera
però, dopo avere noleggiato l’auto, al
momento di tornare a casa, qualcuno
chiede preoccupato quanti soldi abbiamo. Da un rapido conteggio emerge
che tutti insieme arriviamo a 3.500 lire
che sono troppo poche però per pagare
il noleggio! E allora ne inventiamo una
delle nostre. Ritorniamo a Mirandola
da San Giacomo Roncole in… retromarcia! Arriviamo davanti al negozio
di Spaggiari che ci sta aspettando con
aria truce. «E’ questa l’ora di tornare?»
chiede seccato. Noi gli rispondiamo con
grande indifferenza che non è successo
nulla di strano. Lui allora si avvicina
alla vettura, guarda il contachilometri
e fa una smorfia: «An ni minga fat chilometri! (Non avete fatto chilometri)».
E noi gli rispondiamo prontamente
che siamo andati lì vicino a trovare un
amico. Spaggiari guarda di nuovo il
contachilometri, sempre più perplesso.
«La spia dice che è senza benzina – dice
– eppure mi sembrava di averne messa».
Scuote la testa. Poi fa i conti: «Sono tre
mila e trecento lire… più il tempo». Noi
non lo lasciamo nemmeno finire e gli
consegniamo tutti i nostri soldi, ovvero
3.500 lire, dicendogli di tenerli tutti.
Poi corriamo a casa mentre lo sentiamo
brontolare alle nostre spalle…
Quirino Mantovani
In occasione del centenario
dell’Arena e del bicentenario della
nascita di Giuseppe Verdi la Fondazione Arena di Verona ha proposto
un programma estivo tutto verdiano,
comprendente le tre grandi opere
della Trilogia popolare (Il Trovatore, Rigoletto e La Traviata) con le
quali il musicista raggiunse la piena
maturità artistica, e fu riconosciuto
come il massimo compositore italiano
dell'Ottocento. L‘Associazione Amici
della Musica di Mirandola, come tutti
gli anni, si è impegnata a organizzare
pullman per tutti i mirandolesi, e
non, che volevano godersi una serata
all’Arena. Il Trovatore è andato in
scena sabato 20 luglio, sotto la guida
del regista Zeffirelli che ha creato un
impatto scenico estremamente denso
e ridondante: tra due enormi statue
di uomini in armi, fermati nell'atto
di una lotta cruenta, che restano perennemente ai lati della scena, è un
tripudio di alabarde, scudi, armature,
con luci che si proiettano fino alla
gradinate dell'anfiteatro.
Moltissimi sono gli effetti di
movimento delle masse nell'accampamento degli zingari, dove ovunque
ballano danzatori di flamenco con le
loro nacchere. Fino ad arrivare a una
delle scene, visivamente parlando,
più toccanti, quando la torre centrale
della scenografia si apre, trasformandosi in un immenso tabernacolo dove
viene rappresentato lo scontro tra
Manrico (il trovatore) e il Conte di
Luna. La Traviata è andata in scena
il 28 giugno, vestita con abiti moderni
per celebrare una tradizione che ogni
anno si rinnova e non cessa di ammaliare. Ispirata all’opera di Alexandre
Dumas “La signora delle camelie”,
Verdi ha saputo tramutare in grandi
musiche, canti e balli le emozioni
che suscita la lettura stessa: Violetta
fa promettere ad Alfredo che non la
dimenticherà mai e muore tra le sue
braccia. Un amore travolgente che
ormai da duecento anni fa sognare
e commuovere generazioni, che
contribuisce a diffondere l’amore per
l’opera lirica e per l’arte.
Matteo Silvestri
Sara Malavasi
n. 20 - novembre 2013 ·
27
mirandola
Al via il cinema
del Pacchioni
A Mirandola autunno al cinema,
tra realtà e finzione. Grazie all’impegno delle associazioni e del Comune
spettacolo e svago non vengono a
mancare neanche in questa stagione.
Il Circolo Cinematografico Italo
Pacchioni di Mirandola infatti ha
voluto offrire alla cittadinanza la
possibilità di godersi una rassegna
tutta nuova, garantendo come sempre uno spettacolo intelligente, fatto
d’intrattenimento, ma anche di riflessioni. L’associazione prosegue così la
sua opera di divulgazione culturale
inerente alla settima arte. Il Circolo
Pacchioni è una delle poche realtà
della zona (e l’unica a Mirandola)
che consente ai cittadini di gustarsi un
buon film in sala. Un fatto che non è di
poco conto se si considera la scarsità
di sale cinematografiche della Bassa.
Filo conduttore di questo nuovo ciclo
sarà il sogno, elemento che richiama
due componenti centrali del cinema:
la fantasia e l’illusione. «La rassegna
è resa possibile grazie al prezioso
contributo del Comune di Mirandola
– ha dichiarato il nuovo presidente
del circolo Paolo Righini – s’intitola
“Tra sogno e realtà” ed è dedicata al
rapporto tra cinema e sogno. Apriremo il 12 novembre con Amarcord di
Federico Fellini. Il nostro intento è
rendere omaggio al grande regista
romagnolo, scomparso vent’anni fa».
Poco dopo l’arrivo nelle sale italiane
del tributo che Ettore Scola ha fatto al
Maestro in occasione del ventennale
della sua scomparsa, anche il Circolo
Pacchioni omaggia il regista con uno
dei suoi capolavori più amati. Verità
e finzione, realtà filtrata dai ricordi
d’infanzia dell’autore si mescolano
dando vita ad uno dei più grandi successi commerciali di Fellini, un cult
che, grazie al suo equilibrio perfetto
tra comicità ed amarezza, continua
ad essere amatissimo anche oggi da
un pubblico di tutte le età. Righini ha
assicurato che la rassegna sarà molto
variegata ed accontenterà tutto il pubblico. Visti gli altri titoli in programma, c’è da credergli. Il secondo film in
cartellone infatti è Inception, thriller
fantascientifico con un cast stellare
capitanato da Leonardo Di Caprio
e che sarà proposto il 19 novembre.
Inception, record d’incassi per oltre
825 milioni di dollari, narra di una
squadra di ladri che penetrano nei
sogni di coloro a cui vogliono rubare
informazioni od innestare nuove idee.
Toni più agrodolci per Se mi lasci ti
cancello, in programma per il martedì
successivo: Jim Carrey, per dimenticare l’ex fidanzata Kate Winslet, se
la farà cancellare dalla memoria. Una
commedia romantica anticonvenzionale, scritta da uno dei più originali
sceneggiatori statunitensi, che ha
vinto il premio Oscar grazie a questa
pellicola. Ultimo, ma non ultimo Midnight in Paris di Woody Allen (foto)
parla di un viaggio immaginario a ritroso nel tempo alla riscoperta dell’età
d’oro degli anni ’20. Nel cast Owen
Wilson, Marion Cotillard ed un
irresistibile Adrien Brody nei panni
di Salvador Dalì. Tutte le proiezioni
si terranno alle ore 21 nell’Auditorium
delle Scuole “Francesco Montanari”
di via Dorando Pietri.
Sergio Piccinini
28 · n. 20 - novembre 2013
sport
Le lezioni per bimbi e adulti si svolgono il martedì e giovedì
A Medolla è scattata l'ora del judo
In via Matteotti 83 ha aperto una palestra diretta dall'insegnante Marco Magri
finale emilia
Riattivata
la piscina
Ha di recente aperto una palestra
a Medolla in via Matteotti 83, nei
pressi del distributore di benzina,
l’associazione sportiva Judo Ikebana che opera da oltre 20 anni a
Poggio Rusco ed è attualmente diretta dall'insegnante Marco Magri
campione nazionale anno 2007 Opes,
2008 Endas (cintura nera 3° dan di
Judo e 2° dan di Jujitsu). Praticare
Judo significa migliorare la postura,
l'equilibrio psico-fisico, la socializzazione, la disponibilità al progresso
e al bene comune. Inoltre è inserita
nella pratica la difesa personale
(Goshin-jitsu). La società insieme
ad altre palestra della zona (Nogara,
Melara, Occhiobello eccetera) si
ritrova periodicamente organizzando
lezioni collettive, solitamente nel
week end, uno stage invernale ed
uno primaverile tenute da autorevoli
maestri. Durante lo scorso anno scolastico Judo Ikebana ha tenuto più
di 20 ore di lezione presso l'Istituto
Comprensivo di Poggio Rusco ed ha
partecipato con spirito collaborativo
a diverse iniziative promosse dal
Comune. L’ultima novità è proprio
l’apertura a Medolla. Le lezioni si
svolgono il martedì e giovedì dalle
18,30 alle 19,30 (per i bambini a
partire dai 5 anni) e dalle 20 alle
21,30 per gli adulti. La Judo Ikebana
propone lezioni di prova gratuite
per chi volesse avvicinarsi a questa
disciplina.
Per informazioni aggiuntive
sulle iscrizioni potete contattare
l'insegnante, Marco Magri (cellulare
349/3752809 oppure via e-mail: [email protected]).
Da lunedì 14 ottobre la piscina comunale coperta di Finale Emilia è stata
riattivata. La Asd Bondeno Nuoto è il
nuovo gestore dell'impianto e si occupa
anche dei corsi. Le attività agonistiche
sono svolte dal Team Futura. Le iscrizioni sono iniziate il 30 settembre e da
subito si è notata una forte affluenza. Per
17 mesi la struttura è rimasta inattiva ed
i circa 400 iscritti ad oggi rappresentano
circa il 50% delle affluenze precedenti
al sisma. La Bondeno Nuoto gestisce
altre due piscine (Hangar e Bondeno)
ed offre la possibilità di nuotare e fare
fitness indistintamente sui tre impianti
con un abbonamento unico.
medolla
Nuovi aiuti di Happy Children
alla missione di Butea
Volontari al
lavoro
Continua il lavoro di Happy Children Onlus, l’associazione medollese
impegnata da diversi anni nel sostegno
di diversi progetti di cooperazione
internazionale. Nei giorni scorsi i
volontari dell’associazione hanno consegnato aiuti umanitari alla missione
di Butea nella Moldova rumena. Entro
Natale vorrebbero fare altre consegne
e chiedono l’aiuto di tutti. Happy Children accetta aiuti umanitari di prima
necessità nonché donazioni deducibili dalla denuncia dei redditi (D.L.
460/97). Conto corrente bancario Iban
IT 09 A 05034 66840 000000112233
oppure conto n. 34575506, entrambi
intestati ad Happy Children Onlus.
Per ulteriori informazioni è possibile
contattare il presidente Iago Fregni al
348/8893588.
n. 20 - novembre 2013 ·
29
L'Assessore allo Sport: «La pallavolo ha aiutato la ripresa»
eventi
I campioni inaugurano la Palestra
La Nazionale over 50 di volley ha "battezzato" l'impianto di via 29 Maggio
due ruote
Al Megaraduno di Spezzano
anche i Bikers per l'Emilia
L'impianto si trova in via 29 maggio, a fianco del polo scolastico costruito dopo il sisma e mentre la mattina
ospiterà gli studenti per le lezioni di
educazione fisica, nel pomeriggio
diventerà, per questa stagione, la casa
della pallavolo mirandolese. «Lo scorso
anno abbiamo dato la precedenza alla
ricostruzione delle scuole – ha dichiarato il Sindaco Maino Benatti durante
la cerimonia di inaugurazione – ma
subito dopo ci siamo concentrati sugli
impianti sportivi, perché crediamo nello sport e nei valori che può trasmettere
ai nostri giovani». E’ stata una grande
giornata per lo sport mirandolese, ma
è stata prima di tutto una festa, nonché
l’ennesima testimonianza di affetto e
vicinanza dell’intero movimento pallavolistico nei confronti della Città dei
Pico. Ma deve essere stata certamente
anche una grande emozione per questi
ragazzi sentire suonare l’inno nazionale
all’inizio della partita e vedere Bertoli,
Dametto, Lanfranco e Lucchetta
dall’altra parte della rete. «Questo
evento ha rivestito per la Stadium una
duplice importanza. – ha commentato
il presidente della Stadium, Fabrizio
Silvestri – Per prima cosa abbiamo
dato il giusto premio ai nostri atleti più
giovani, che lo scorso anno non hanno
mai mollato di fronte alle difficoltà
ed hanno conquistato una magnifica
promozione. In secondo luogo, la presenza di tutti questi campioni ci ha
consentito di tenere ancora una volta
i riflettori puntati su Mirandola, per
sottolineare a tutti che qui l'emergenza
non è ancora finita». Soddisfatto anche
sport
La Scuola di Nordic Walking
in evidenza a Skipass
La giornata conclusiva di Skipass,
la Fiera dello sci e del turismo che si
è svolta a Modena dal 31 ottobre al 3
novembre, è stata l’occasione per far
conoscere ulteriormente la Scuola
Italiana Nordic Walking. Infatti, dopo
le tre giornate precedenti dove, le asd
Scuola Sci Boscoreale e Nordic Wal-
king Live di Modena avevano allestito
un apposito angolo per far conoscere e
provare la camminata con i bastoncini
ai visitatori, il 3 novembre si è tenuta
la conferenza stampa nello stand della
rivista Sciare. Moderatore Marco Di
Marco, direttore responsabile della
rivista leader del mondo dello sci,
il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport,
Enrico Dotti: «Questa giornata è stata
una ulteriore testimonianza della vicinanza del volley nazionale alla nostra
comunità. Ricordo, infatti, la visita
della Nazionale maschile di coach
Berruto nel luglio 2012 al Campo
Tenda Friuli 1 e la solidarietà di Julio
Velasco che ha contribuito alla ripresa
delle attività di alcune associazioni
sportive mirandolesi». Per la cronaca,
la partita è terminata 2-1 per gli azzurri
con i parziali di 16-25; 25-15 e 15-11,
ma quel che era importante, almeno per
questa volta, non era certo la vittoria.
Quel che contava era esserci con gli
amici, i parenti ed i tanti concittadini
che assiepavano gli spalti a testimoniare
che la voglia di ricominciare aveva
prevalso su tutto, anche sul terremoto.
che ha saputo tener alto l’interesse del
pubblico per i trenta minuti a disposizione della Scuola Italiana. Pino Dellasega, fondatore con Fabio Moretti
della Scuola, ha fatto un panorama a
360 gradi sul Nordic Walking, evidenziando i grandi vantaggi per la salute,
parlando dei suoi 2.100 istruttori tra i
quali vi sono, legati con il mondo della
neve, cinque campioni olimpici tra i
quali Deborah Compagnoni, Marco
Albarello, Franco Nones, Pietro
Piller Cottrer e Stefania Belmondo
e, non ultimo, del giusto e importante
riconoscimento arrivato dalla Fidal,
che ha riconosciuto la Scuola Italiana
come unica partner per la promozione
federale del Nordic Walking. Il maestro mirandolese Raffaele Forapani
ha fatto una panoramica sul Nordic
Walking nella provincia di Modena,
con un continuo aumento di praticanti,
mentre l’istruttore e maestro di sci
di fondo Stefano Vignocchi ha fatto
capire l’importanza della tecnica e ha
consigliato per chi inizia, di cominciare con l’istruttore ed inoltre ha portato
la sua esperienza su come i maestri
di sci di fondo possano abbracciare il
Nordic Walking come giusto proseguo
della stagione invernale.
C’erano anche i Bikers per l’Emilia, i ciclisti della Bassa modenese,
tra gli oltre 350 partecipanti, domenica 20 ottobre, ad uno dei raduni di
Mtb ormai diventati un’istituzione
e una certezza di ottimi percorsi e
divertimento assicurato. L’evento,
con partenza a Spezzano, è stato
organizzato dal Megateam, gruppo
che unisce gran parte dei team di
Mtbikers della zona modenese, ed è
per questo denominato Megaraduno.
Una giornata di sport e divertimento
adatta a ogni livello di abilità e allenamento. Erano infatti tre i percorsi
a disposizione dei partecipanti: corto,
per bikers neofiti, che misurava 11
km per un dislivello complessivo di
200 metri; medio, 23 km e 700 metri
di dislivello, e infine il percorso per
mtbikers esperti, 32 km per 1.100
metri di dislivello. «Davvero un
ottimo risultato – commenta Andrea
Baricchi, uno degli organizzatori –
soprattutto calcolando che la grigia
giornata autunnale non invogliava a
mettersi in sella alla propria mountain
bike. Il colpo d’occhio per chi ci
vedeva sfilare era impressionante,
“un’orda” di coloratissimi ciclisti
che sfilavano per i sentieri sterrati
delle Salse di Nirano. Quest’anno il
raduno era dedicato al nostro amico
Corrado Testi, biker modenese,
scomparso lo scorso anno in un incidente stradale». Presenti, come detto,
anche i Bikers per l'Emilia che lo
scorso anno hanno portato a termine
il Mirandola-l'Aquila per raccogliere
fondi a favore della ricostruzione
degli asili terremotati, e sono tuttora
impegnati in numerose iniziative
di beneficenza. «Non era il primo
evento organizzato dal MegaTeam
a cui prendevamo parte – spiega
Monica Tommasini, dei Bikers per
l’Emilia – ma questo raduno è stato
davvero una notevole prova di ottima
capacità organizzativa: delineare il
tracciato e calcolare i giusti tempi per
condurre un serpentone di 350 ciclisti
sulle splendide colline delle Salse di
Nirano non è cosa da poco». Visto il
grande afflusso di pubblico di tutte
le età l’organizzazione di altri eventi
è già al vaglio del MegaTeam. Tutte
le info sui prossimi raduni su: www.
megateam-mtb.blogspot.com.
n. 20 - novembre 2013 ·
sport
31
I due portacolori della Persicetana risiedono nella Bassa
Riccò e Maini campioni d'Italia
Successo iridato a Roma nella categoria C over 60 di bocce a coppie
corso
Volontari della Bassa formati
all'uso del defibrillatore
Un momento del corso
a Quarantoli
Adriano Riccò di Mirandola e
Giovanni Maini di San Felice si sono
laureati campioni nazionali di bocce
a coppie, nella categoria C, lo scorso
20 ottobre a Roma, ai Campionati
nazionali over 60 che si sono svolti
presso il Centro tecnico federale,
organizzati dalla Federazione Italiana
Bocce. Riccò e Maini, portacolori
della Persicetana di San Giovanni in
Persiceto (Bo), hanno sbaragliato 128
coppie arrivate da tutta Italia. Una
grande soddisfazione per i due che
hanno confermato di non aver perso il
tocco magico che nella stagione 2008/
2009, quando militavano nella Massese, aveva consentito loro di laurearsi
prima campioni provinciali e poi regionali. Dopo uno stop di quattro anni
per motivi personali e famigliari, Riccò
e Maini hanno ripreso nei mesi scorsi
a calcare i bocciodromi, racimolando
il punteggio che ha spalancato loro le
porte dei Campionati nazionali in cui
hanno trionfato.
«Per noi è stata una vittoria magnifica e un’esperienza esaltante. Vorrei
ringraziare a nome mio e di Giovanni
Maini – ha detto Adriano Riccò – la
Qui accanto,
da sinistra,
il mirandolese Adriano
Riccò con il
sanfeliciano
Giovanni
Maini, freschi campioni d'Italia ai
campionati
nazionali over 60
di bocce a
coppie, che
si sono svolti presso il
Centro tecnico federale di Roma
società Montesacro Alto di Roma per
l’ospitalità, il pubblico che ci ha accolti
con calore, la coppia con cui ci siamo
allenati e che poi abbiamo battuto nel
corso della competizione e infine il
direttore di bocce di Montesacro che ci
ha accompagnati nella struttura in cui
si disputavano i Campionati».
Sabato 26 ottobre si è tenuto
presso il Centro Sportivo di Quarantoli un mega-retraining per tutti i volontari delle Pubbliche Assistenze di
Mirandola, Concordia, Cavezzo, San
Prospero e Camposanto, sull’utilizzo
del defibrillatore. Tutti i volontari
che quotidianamente svolgono servizi non solo di emergenza, ma anche
di trasporto per conto dell’Azienda
Usl, sono tenuti almeno una volta
all’anno a svolgere un corso di
aggiornamento sull’utilizzo del
defibrillatore, apparecchiatura salvavita presente su ogni ambulanza. I
corsi e la formazione di quasi tutte le
Pubbliche della provincia di Modena
sono da oltre dieci anni organizzati
e tenuti in stretta collaborazione
tra l’Azienda Usl e la Segreteria
Provinciale per la Formazione delle
Pubbliche Assistenze di Modena e
nonostante questa prima giornata
tenutasi a Mirandola, nel mese di
novembre se ne svolgeranno altre a
Sestola ed a Modena, per i volontari
delle zone centrali ed appenniniche
della provincia. Questo a significare che il volontario lo si fa si
per passione prima di tutto, ma ne
segue anche una specifica ed idonea
formazione necessaria per svolgere
al meglio i trasporti socio-sanitari e
di emergenza.