A Mirandola sono partiti due nuovi cantieri con opportunità per i
Transcript
A Mirandola sono partiti due nuovi cantieri con opportunità per i
Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 20 Novembre 2013 www.indicatoreweb.it MIRANDOLESE mirandola Il volley inaugura la nuova Palestra Una giovane promessa Stadium al taglio del nastro Il Sindaco Benatti: «L'idea dei laboratori sta coinvolgendo numerose aziende» Avanti con Biblioteca e Tecnopolo A Mirandola sono partiti due nuovi cantieri con opportunità per i giovani Il cantiere della Biblioteca temporanea, in via 29 Maggio Lo aveva promesso all'incirca un mese fa, in occasione della presentazione della squadra alla stampa: domenica 3 novembre Franco Bertoli è tornato a Mirandola per giocare con i ragazzi della serie D della Stadium, ma questa volta ha allargato l'invito alla Nazionale Over 50, vice campione del mondo in carica. L'occasione è stata oltremodo speciale: l’inaugurazione della nuova Palestra comunale. A pag. 29 CONVEGNO Due giornate su Giovanni Pico Si svolgeranno il 15 e 16 novembre una serie di iniziative a 550 anni dalla nascita di Giovanni Pico e a mezzo secolo dalle storiche celebrazioni. Programma completo a pag. 16 Sono partiti nei giorni scorsi a Mirandola, presso il nuovo polo scolastico di via 29 Maggio, i lavori per la Biblioteca temporanea e per il nuovo Tecnopolo con laboratori. «Entrambe le strutture saranno una grande opportunità per i nostri giovani e non solo. – commenta il Sindaco Maino Benatti – Salvo eventi atmosferici avversi, la Biblioteca sarà terminata entro fine 2013 ed operativa all’inizio del nuovo anno, mentre i lavori al Tecnopolo saranno finiti all’inizio del 2014». La Biblioteca temporanea sta sorgendo in un’area di fronte all’Istituto “Luosi” e di fianco alla nuova palestra. La struttura provvisoria, di circa 750 mq, sarà composta da spazi con il bancone del prestito, le postazioni per l’utilizzo di Internet, la mediateca con cd e dvd e tablet, l’area per giornali e riviste, la sezione di narrativa e di sag- gistica per adulti a scaffale aperto. Vi saranno locali per due uffici, per le sezioni bambini 0-6 anni e ragazzi da 7 a 14 anni con una trentina di sedute, una sala di studio per studenti e una saletta riunioni. Verranno dunque riattivati i servizi essenziali di prestito, consultazione, consulenza e informazione per gli utenti; gli spazi della struttura provvisoria consentiranno anche lo svolgimento di attività e laboratori per bambini e ragazzi e la presentazione di volumi e conferenze per adulti. La Biblioteca, luogo fondamentale di cultura, formazione e centro di aggregazione, avrà a disposizione anche uno spazio esterno, luogo di incontro e socializzazione, che sarà utilizzabile anche per iniziative nel periodo estivo. Ricordiamo che quella di via 29 Maggio sarà comunque una collocazione provvisoria, in attesa di veder realizzata, tra qualche anno, la Biblioteca definitiva nell'ex complesso scolastico di piazza Garibaldi (Biblioteca della quale nel frattempo è stato pubblicato il bando per la progettazione). Il Tecnopolo dedicato al biomedicale sta invece nascendo di fronte all’Istituto “Galilei”, nell’area occupata in precedenza dal Palatenda Ert. Sarà un servizio dedicato al biomedicale, alla ricerca e, in particolare, alle nanotecnologie. «L'idea – prosegue Benatti – sta coinvolgendo numerose aziende. Il progetto si inserisce nella più ampia visione di un ricostruzione di Mirandola che possa anche migliorare e rilanciare l'economia del territorio, con progetti di ricerca e sviluppo, innovazione e incubazione d’impresa». Il Tecnopolo di Mirandola diventerà un motivo in più per puntare sulla zona del distretto e una carta che il territorio può giocare nel rilancio e nel sostegno all’economia. mirandola è di nuovo Fiera di Francia Corta Si svolgerà a Mirandola sabato 16 e domenica 17 novembre la tradizionale Fiera Mercato di Francia Corta. Il programma completo a pag. 23 a medolla Sei scrittori e una band Gli autori della Leone Editore di Monza sbarcano a Medolla. Sabato 16 novembre, alle 11, presso l’Auditorium comunale di via Genova, si alterneranno sul palco sei scrittori per un reading collettivo al quale parteciperanno anche gli studenti delle locali scuole medie. Previsto l’intervento musicale del duo Kimagure. L’iniziativa è organizzata dalla Leone e dal Comune di Medolla. A pagina 20 2 · n. 20 - novembre 2013 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nell’opinione dei Capigruppo convegno Quelle finestre di casa nostra Alla presenza di oltre 120 persone si è svolto lo scorso 24 ottobre, presso l’auditorium della scuola media di Mirandola, il convegno “Finestre di casa nostra, uno sguardo oltre le cose - il valore della persona”, organizzato dall’Associazione culturale “E20 - conoscere per comprendere” e dalla Consulta del Volontariato di Mirandola. L’idea di realizzare il convegno è nata dal desiderio di aprire una finestra importante verso la scienza, la tecnica, l'innovazione e la creatività per richiamare il valore della persona e il profondo significato della parola e dello spirito, dimensioni che tra loro combinate, sono in grado di fornire un solido puntello sul quale ancorare la nascita di una nuova economia declinata sulla condivisione della conoscenza e sul valore etico e morale delle persone. I relatori hanno espresso unanime apprezzamento verso le iniziative che hanno coinvolto tutte le persone e le istituzioni che si sono prodigate con impegno e volontà per favorire il ritorno alla normalità dopo il terremoto. Oliviero Toscani (nella foto), il fotografo e pubblicitario di fama internazionale, ha elogiato lo spirito, l’organizzazione e la volontà della nostra gente che non si è fermata di fronte al sisma, ma ha saputo prontamente reagire lavorando in condizioni precarie e alto rischio personale, per mantenere il contatto con le proprie radici e preservare i luoghi di lavoro e familiari. Nel corso del convegno è stato presentato il libro “Finestre di casa nostra, immagini e racconti di un anno diverso, uno sguardo oltre le cose”, di Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli, un libro fotografico arricchito di testi inediti che accompagnano il lettore nelle quattro stagioni che hanno seguito il sisma del 2012, offrendo, al tempo stesso, una finestra di speranza alla rinascita della vita delle persone la cui identità è stata duramente colpita dagli imprevisti eventi naturali. Il libro, edito da Itaca Libri e reperibile anche in versione e – book nelle brerie digitali, ha un fine esclusivamente sociale ed è stato completamente finanziato da alcune aziende del territorio. I proventi della vendita del volume sono interamente devoluti all’associazione “L’Ancora”, che sostiene i ragazzi diversamente abili, per la costruzione di una nuova sede e al Comitato Genitori alunni della scuola primaria “Muratori” di San Felice per un progetto di rappresentazioni teatrali finalizzato all’elaborazione del trauma dovuto al sisma. Hanno partecipato al convegno (moderato da Giampaolo Ziroldi) il Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, Francesco Baruffi, responsabile area creazione d’impresa tecnology transfer officer tecnopolo di Modena e Mirandola, Gian Luca Tusini, Ricercatore di storia dell’arte contemporanea dell’ Università di Bologna, padre Emmanuele dei Missionari Servi dei Poveri. Parroco di San Martino Carano-Mirandola, Alice Ghidoni, dell’Associazione “Enea Grilli”, Oliviero Toscani fotografo. Erano presenti gli autori, Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli. i mirandolesi l'intervento «Su Acof si devono chiarire tutti gli aspetti gestionali» «Pace e giustizia sociale si costruiscono dal basso» Interveniamo su due questioni che sono state al centro di discussioni in Consiglio comunale e oggetto di polemiche sui quotidiani locali. Acof L’azienda comunale per le Onoranze Funebri è stata costituita in Società a responsabilità limitata dal 2005. Prima il Comune gestiva direttamente il servizio. Parliamo di un servizio importante e delicato, caratterizzato di regola positivamente nei giudizi dei cittadini. I primi bilanci erano in salute per peggiorare poi nel giro di 3-4 anni. La situazione negativa a partire dal 2008 era evidente anche ad occhi non esperti. Si è cercato comunque di non far emergere le perdite economiche che la gestione produceva, magari sperando in tempi migliori. Ma la situazione non è migliorata e i passivi sono apparsi in tutta la loro entità. Nel bilancio 2012 le perdite sono nell’ordine di 200.000 euro e rappresentano un danno economico rilevante per il Comune. Ora occorre chiarire bene tutti gli aspetti gestionali che hanno portato a questa situazione. Occorrerà definire tutte le responsabilità affinché non restino Si è svolta a Mirandola lo scorso 24 ottobre, con una significativa partecipazione, la Staffetta della Pace. Davanti all’ex scuola elementare di via Circonvallazione, simbolo per tutti della nostra recente sofferenza ma soprattutto della cultura, alle 18 si è radunata una folla composta da famiglie, giovani e rappresentanti delle associazioni locali che hanno voluto testimoniare con la loro presenza i valori della pace, della tolleranza e del dialogo. La partecipazione di tanti giovani dell’Azione Cattolica, di Agesci, degli studenti delle scuole medie e superiori con i dirigenti scolastici e vari insegnanti ha dimostrato che la nostra gioventù testimonia ma anche reclama la necessità di ricostruire rapporti di vita basati su una nuova convivenza civile. I più piccoli con il braccialettino luminoso ai polsi erano accompagnati dai genitori. Giovani famiglie, alcune con il passeggino, altre con il figlio portato come in trionfo sulle spalle, sono state un monito sia alle istituzioni che alla scuola, dimostrando che la trasmissione dei valori civili ha significato se sono testimoniati. Genitori che si sono fatti portavoce in modo discreto ma incisivo di una volontà decisa a perseguire il percorso di civiltà per i propri figli. Il corteo con dubbi e si faccia piena chiarezza. Map Nei Moduli Abitativi Provvisori in questi giorni si sta evidenziando una situazione facilmente prevedibile sin dall’inizio. Visto che tutti gli impianti funzionano a corrente elettrica, compreso il riscaldamento, stanno arrivando bollette piuttosto elevate. Questa situazione induce qualcuno a scagliarsi contro i gestori e i fornitori. Per chiarezza occorre ribadire che i Map devono rappresentare situazioni realmente provvisorie e che a fronte di nessun canone d’affitto applicato, il pagamento delle utenze e dei consumi di energia elettrica è dovuto. Questo per correttezza ed equità con chi, pure danneggiato dal terremoto, ha cercato soluzioni private. Cosa diversa è sostenere che in alcuni casi particolari, analizzate le situazioni familiari e di reddito, i servizi sociali possano intervenire. Ma questo non deve essere generalizzato e scontato perché, se così fosse, non sarebbe sostenibile economicamente e non corrisponderebbe ad una buona amministrazione. Lista civica I Mirandolesi degiuli-spm «La Fondazione Its per il biomedicale» La Bassa modenese si avvia alla costituzione della Fondazione Istituti Tecnici Superiori (Its) per il biomedicale, un percorso formativo biennale il cui accesso sarà possibile dopo il conseguimento del diploma di scuola media superiore. Il Comune interessato sarà quello di Mirandola, dove contestualmente nascerà il Tecnopolo. L’Its permetterà un’alta formazione in materia di biomedicale consentendo a tutti i partecipanti di acquisire competenze e contemporaneamente interagire con le aziende del settore. Riteniamo che la Fondazione sia un ottimo laboratorio, che permetterà da una parte di creare competenza e contestualmente ci auguriamo possa essere un’importante occasione per molti giovani di inserirsi all’interno del mondo del lavoro. Tale percor- so dovrà inoltre essere indirizzato alle imprese del biomedicale le quali oltre ad avere in loco un ottimo laboratorio di ricerca nel loro settore, avranno maggiore facilità nel reperire personale qualificato. Un’esperienza similare all’Its è già stata sperimentata nel territorio del Comune di Modena nel settore della meccanica con importanti e soddisfacenti risultati, sia nei confronti delle imprese che di coloro che hanno fatto questo percorso di formazione. Auspichiamo come lista Sinistra per Mirandola che la costituzione di Fondazione Its e Tecnopolo, sia un’importante iniziativa che permetterà di rilanciare il territorio locale e il settore del biomedicale. Fabio Degiuli , Capogruppo Sinistra per Mirandola platis-pdl «Inutilizzate le nuove sale operatorie dell'ospedale di Carpi» Tagliato il nastro è calato il sipario sulle nuove sale operatorie dell'ospedale Ramazzini di Carpi. Tre milioni d'euro spesi senza che operatori e pazienti possano fruirne. Sono trascorsi 150 giorni da quando, in pompa magna, il Presidente Errani, l'Assessore Lusetti ed il direttore genere dell'Ausl Martini hanno inaugurato il nuovo blocco di 4 sale operatorie all'ospedale Ramazzini di Carpi ed al servizio dell'intera Area Nord della provincia di Modena. Quanti interventi chirurgici sono stati fatti nel nuovo centro? Beh la risposta è tragicomica, zero. Questa vicenda meriterebbe uno speciale del Gabibbo e di Striscia La Notizia. Non è possibile strumentalizzare a fini propagandistici la sanità e un territorio che ha subito un sisma così violento. Per far credere che in Emilia tutto si sia ripreso, si fingono inaugurazioni e tagli del nastro. La realtà è ben diversa. Nessuna attività operatoria, infatti, è stata svolta in queste sale, in quanto non sono ancora pronte per l'uso. Come mai? I medici di Carpi e Mirandola sono quindi costretti ad operare nel vecchio comparto operatorio e non utilizzano quella che l'Ausl definì: “una struttura innovativa che garantisce il massimo livello assistenziale ai pazienti e i migliori strumenti diagnostici e terapeutici agli operatori”. Tra i punti di forza del nuovo “blocco” di sale operatorie ci sarebbe anche la Recovery room, direttamente collegata alla Rianimazione, a cui è stato destinato un open space attrezzato con cinque posti letto fornito di tutti gli strumenti idonei per seguire e monitorare costantemente la ripresa delle funzioni vitali e il recupero della coscienza dei pazienti operati. Anche in questo caso le porte sono chiuse e i letti vuoti. L'investimento complessivo è stato di oltre 3 milioni di euro di cui 400mila donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Antonio Platis Capogruppo PDL Mirandola le bandiere arcobaleno, percorrendo la Circonvallazione, ha raggiunto la piazza e si è fermato davanti al Municipio altro simbolo caro a tutti i cittadini. Su un palco veramente insolito (un furgone di Francia Corta) dopo il saluto del Sindaco Maino Benatti si sono avvicendati i testimoni dei vari gruppi giovanili, degli studenti delle scuole superiori e delle associazioni che hanno letto i testi che autonomamente avevano preparato. Cittadini di ogni età, di ogni provenienza culturale e di origine ma in sintonia nel proclamare l’esigenza di riportare al centro della nostra vita il rispetto della persona, il valore della famiglia come elemento fondante della comunità e non ultimo sottolineare il senso di responsabilità di ciascuno nella costruzione di una società civile. Un bellissimo striscione dei giovani dell’Azione Cattolica ha riassunto il significato dell’evento. Un grande lenzuolo multicolore sul quale erano state impresse le impronte di tante mani. Perché la pace, la convivenza civile, la giustizia sociale vanno costruite dal basso attraverso la testimonianza quotidiana: sono nelle nostre mani. L’appuntamento prossimo sarà la Perugia Assisi il 19 ottobre 2014. Mirandola ci sarà. Lara Cavicchioli mirandola è iniziata la demolizione della storica sede del "Galilei" Ruspe al lavoro alla sede del "Galilei" Sono cominciati i lavori di demolizione della sede storica di via Barozzi dell’Iss Galilei di Mirandola, che era stata inaugurata nell’anno scolastico1974/1975. I più di mille studenti dei tre indirizzi (scientifico, tecnico e professionale) sono ospitati in una costruzione temporanea in via 29 Maggio, in attesa della ricostruzione della scuola che avverrà grazie ad un contributo di 7 milioni di euro. La struttura gravemente danneggiata dal terremoto del maggio 2012 verrà riedificata grazie all’intervento economico della Cassa di Risparmio di Modena, di Mirandola e di Vignola. La nuova sede del “Galilei” sarà di ben 6.000 mq e sorgerà su quattro piani, ognuno di un colore, con un grande vano-scala comune, trasparente per “aprire” la struttura verso l’esterno. Verrà messa a norma sismica anche la restante parte del complesso dedicata a laboratori, officine e palestre. Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Fotografie: Archivio Indicatore, P. Bellesia, A. Buoli, V. Calanca, O. Fontana, Foto Attualità Marchi, M. Secchi Hanno collaborato: Cristina Arbizzani, Laura Beggi, Margherita Bergamaschi, Alberto Bergamini, Nunzio Borelli, Mirta Braghiroli, Antonio Castellana, Fabio Degiuli, Gianluca Dotti, Corrado Gatto, Sara Malavasi, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Olga Nigro Murolo, Paolo Neri, Ivo Panzani, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Matteo Silvestri, Cosimo Quarta, Carla Vicenzi. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 18 Mirandola 41037 tel. 0535/29519, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 31 ottobre 2013. Prossimo numero il 21 novembre 2013. n. 20 - novembre 2013 · Nella struttura troveranno occupazione 500 persone area nord Al via i lavori del Polo Tecnologico 3 brevi MANFREDINI GUIDA INTERMECH MORE è previsto per gennaio 2014 l'avvio della costruzione del complesso di Concordia Qui sopra, da sinistra, Ivan Di Federico (Topcon), Adriano Scardellato (Divitech), Carlo Marchini (Sindaco di Concordia), Maurizio Torreggiani (Presidente Camera di Commercio di Modena) e Roberto Botti (Topcon Infomibility) accanto al plastico del Polo. Nell'altra foto, un momento della presentazione: da sinistra Torreggiani, Marchini, Botti, Massimo Goldoni (Presidente Unacoma), Moretti (Assessorato regionale programmazione e territorio), e Di Federico A poca distanza dal nuovo municipio e dalla nuova chiesa parrocchiale di Concordia, sorgerà il Polo Tecnologico. La realizzazione di questo progetto sarà coordinata a livello imprenditoriale da Topcon Infomobility srl e da Topcon Tierra S.p.A (nata dalla collaborazione tra Topcon e Divitech S.p.A). Si prevede l’inizio lavori da gennaio 2014 su un’area di 127 mila mq, lungo via Valli. Le fasi costruttive saranno diverse: in primo luogo, verrà edificato il complesso degli uffici e laboratori occupati da Infomobility e si verificherà l’approntamento dell’area prove; seguirà, poi, il completamento con l’area destinata al Topcon Campus ed ai complessi per la didattica. Infine, si procederà con la costruzione di un albergo e i restanti capannoni industriali. Il progetto, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, richiederà cinque anni per il completamento e un investimento di circa 60 milioni di euro. Complessivamente, vi troveranno occupazione circa 500 persone, in gran parte giovani tecnici e laureati: il progetto si basa sulla stretta collaborazione tra partner privati e centri di ricerca universitari, che lavoreranno mirandola Denunciati due nomadi con 800 kg di ferro sospetto Proseguono senza sosta i controlli dei carabinieri nella Bassa. A Mirandola due nomadi locali, pregiudicati per reati predatori, sono stati sorpresi in via Farini a bordo di un autocarro su cui trasportavano 800 chili di ferraglia di varia natura senza essere stati in grado di specificarne la provenienza. Non solo sono stati denunciati per ricettazione non potendo escludere l’origine delittuosa del materiale ma sono anche stati denunciati per trasporto di rifiuti speciali senza la prescritta autorizzazione. Infatti la normativa sulla tutela dell’ambiente consente il trasporto dei rifiuti speciali (cioè quelli non solitamente prodotti dai nuclei familiari) solo per chi dispone di specifica autorizzazione. I carabinieri di Medolla invece hanno denunciato un moldavo 50enne residente a Mirandola, sorpreso alla guida di un autocarro, non solo privo di patente italiana ma soprattutto munito di patente moldava contraffatta. In seguito è stato poi denunciato un 40enne campano residente a Carpi, perché sorpreso lungo la strada statale 12 alla guida della sua Megane con un tasso alcolemico due volte superiore alla media. Infine a San Prospero, nell’ambito dei controlli alle sale giochi, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato il titolare italiana di un bar all’interno del quale erano installate le slot machine ma non era fornita la prevista comunicazione obbligatoria dei “giochi proibiti ai minorenni”. La violazione comporta una denuncia penale in considerazione della necessità di tutelare i minori dal gioco. sinergicamente per la crescita di una struttura polifunzionale di avanguardia. Le ricerche di nuove tecnologie elettroniche e meccaniche, saranno indirizzate al mondo dell’automatismo, della telematica e dell’infomobility. L’Amministrazione comunale di Concordia e la Regione Emilia Romagna hanno già siglato nell’ottobre 2012 un Protocollo di Intenti. “Siamo molto orgogliosi della realizzazione di questo polo di meccatronica e tecnologia avanzata nel nostro territorio”, spiega il Sindaco di Concordia Carlo Marchini: «Si tratta di un’idea nata già nel 2007 e che non si è arenata neanche in seguito ai disastrosi avvenimenti sismici dell’anno appena passato. Questo investimento è la dimostrazione che il nostro territorio presenta ancora caratteristiche e potenzialità spendibili a livello interna- zionale». L’Amministratore Delegato di Topcon Inofomobility, Roberto Botti, continua: «Insieme a Tierra abbiamo progettato e realizzato dispositivi elettronici e sistemi software che oggi esportiamo, tra l’altro, anche in Giappone e che, dal Giappone, sono poi distribuiti in tutto il mondo. Questo risultato vede la tecnologia italiana protagonista a livello internazionale. Il Polo Tecnologico di Concordia nasce sotto i migliori auspici, e siamo convinti che i nostri partner locali, nazionali ed internazionali parteciperanno prontamente a questo nostro progetto che favorirà il rilancio di quest’area così profondamente colpita. Non sono escluse collaborazioni con il futuro Tecnopolo mirandolese, i cui lavori sono iniziati nei giorni scorsi (vedi articolo a pag. 1) Laura Beggi mercato dell'arte Il decalogo dei carabinieri per non acquistare "croste" Una recente operazione dei carabinieri, che hanno scoperto opere futuriste contraffatte InterMech MO.RE, il centro di ricerca cuore della rete dei Tecnopoli delle province di Modena e Reggio Emilia ha un nuovo direttore. E’ il prof. Tiziano Manfredini, che succede nell’incarico al prof. Angelo O. Andrisano, che ha assunto la guida dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Cinquantacinquenne, Tiziano Manfredini è professore ordinario di Scienza e Tecnologia dei Materiali ed attualmente titolare di numerosi insegnamenti presso il Dipartimento di Ingegneria “E. Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed è Presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali. SGOMBERATA VIA GALVANI Come annunciato è stata sgomberata, prima delle festività dedicate alla commemorazione dei defunti, l’area sosta di via Galvani, nei pressi del Cimitero cittadino. Dopo una prima fase di spostamento dei nomadi nel campo di Santa Giustina, erano rimaste in via Galvani poche famiglie, per le quali sono state trovate diverse sistemazioni. Cresce il mercato delle opere contraffatte, specialmente quelle di artisti contemporanei. A questo proposito i carabinieri, raccomandando sempre la massima prudenza negli acquisti, hanno diffuso nei giorni scorsi un decalogo di regole alle quali sarebbe bene attenersi per evitare brutte sorprese. Verificare sempre che l'opera sia corredata da certificati di autenticità o provenienza. Acquistare con fattura o scontrino con descrizione dell'opera. Prima di acquistare l’opera d'arte verificare l'autenticità del certificato presso l'artista, l'archivio o il soggetto autorizzato ad archiviare le opere. Controllare la corrispondenza tra foto autenticata e opera originale. Rivolgersi a venditori inseriti da anni nel mercato preferibilmente che abbiano avuto rapporti stretti con l'artista. Diffidare di expertise fornite da persone che non abbiano titolo a farlo e rivolgersi pertanto a Fondazioni, Archivi ed esperti con titoli accademici. Diffidare dell' “affare”. Conoscere l'opera dell'artista e riferimenti accreditati di quell'artista. Seguire il mercato e le quotazioni. Evitare intermediari non facenti parte del settore ufficiale. 4 · n. 20 - novembre 2013 mirandola La famiglia di allevatori punta ad arrivare a 400 capi La passione per il latte si fa impresa Open day all'azienda agricola Valtulini in via Argine Nuovo a Quarantoli Un esterno e un interno dell'azienda agricola Valtulini. A sinistra, taglio del nastro all'open day Un esempio di azienda che, a dispetto del sisma, ha avuto il coraggio di ampliarsi, effettuando gli investimenti programmati prima del maggio 2012. L’azienda agricola di Apostolo Valtulini, in via Argine Nuovo a Quarantoli, ha effettuato lo scorso 22 ottobre un open day, nel corso del quale ha ufficialmente inaugurato la nuova stalla che dispone di 450 cuccette e di una sala di mungitura 20 più 20. Si tratta di una struttura modernissima, dotata delle più innovative soluzioni per il benessere degli operatori e degli animali. La famiglia Valtulini, di origini bergamasche, è formata dal padre Santo, deceduto un anno fa, dalla moglie Lucia, dal figlio Apostolo con la moglie Sabina Ferrara e dai figli Andrea, Michele e Fabio. I Valtulini nel 1994 hanno acquistato a Mirandola l’azienda Villa cominciando la produzione di latte alimentare con 110 vacche. Dal 2003 la famiglia ha iniziato il conferimento del latte ad un caseificio locale per la trasformazione nel Parmigiano Reggiano. Nel frattempo l’azienda si è ingrandita. Attualmente viene gestita da Apostolo, dal figlio primogenito Andrea a cui si sono aggiunti i fratelli Michele e Fabio che, scuola permettendo, aiutano il padre nei lavori aziendali supportati dalla nonna Lucia e dalla mamma Sabina. La mungitura viene effettuata con l’ausilio di tre collaboratori indiani. Il ricambio generazionale nella conduzione dell’azienda è già assicurato, visto che i figli hanno deciso di lavorare nell’impresa di famiglia che si pone l’ambizioso obiettivo di arrivare a 400 capi in lattazione nell’arco di due anni, conservando sempre l’eccellente qualità del latte prodotto che viene praticamente conteso dai caseifici locali. mirandola Inaugurata la nuova sede dello studio dentistico Molinari Inaugurata a Mirandola lo scorso 26 ottobre la nuova sede dello studio dentistico del dottor Gianni Molinari, che dal 18 settembre ha riaperto i battenti all'incrocio tra viale V Martiri e via San Giovanni. Prima del sisma lo studio era in via Volturno. «Dopo la scossa del 29 maggio abbiamo riversato la clientela di Mirandola nello studio di Bondeno, che non ha subito danni. – ha detto Molinari – I pazienti dovevano affrontare uno spostamento notevole per raggiungerci, ma non ci hanno abbandonato e di questo li ringraziamo. Dalla fine del 2012 ci siamo appoggiati ad un collega di Mirandola. Gli siamo riconoscenti per averci permesso di gestire al meglio la nostra clientela». Molinari ha già ricevuto i fondi della Provincia per la delocalizzazione e presto invierà anche le pratiche di contributo alla Regione. «Crediamo nella città e nei nostri clienti – ha detto – da loro abbiamo avuto un grande supporto. La presenza di oltre 100 persone all’inaugurazione della nuova sede ne è stata l’ennesima dimostrazione». Sergio Piccinini carabinieri Un momento dell'open day e, sotto, la famiglia Valtulini Arrestato un giovane di Ravarino con 445 grammi di marijuana Nella serata del 25 ottobre, a Ravarino i carabinieri della locale stazione, nell’ambito delle attività volte al contrasto dei traffici e del consumo delle droghe, hanno tratto in arresto in flagranza di reato il 27enne A.A., italiano residente a Ravarino, disoccupato ed incensurato. Il giovane è accusato di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti in relazione al possesso di 445 grammi di marijuana, che i militari hanno rinvenuto nel corso di una perquisizione domiciliare nella sua abitazione e sottoposto a sequestro. La marijuana recuperata si trovava distribuita in barattoli e buste ancora in fase di essicazione. Al giovane è stato contestato anche il reato di porto di oggetti atti ad offendere, poiché estendendo le ricerche alla sua autovettura, i militari hanno scoperto che custodiva un coltello da 41 cm all’interno dell’abitacolo. L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Modena, è stato associato al locale carcere Sant’Anna in attesa degli sviluppi processuali. n. 20 - novembre 2013 · area nord Un buon risultato finanziario grazie a un corretto profilo di rischio Dalla Fondazione 2,5 milioni nel 2014 Nel Documento Programmatico rimane invariato il Fondo per le erogazioni dell'Ente 5 brevi IL COMMISSARIATO TORNA IN CENTRO La polizia del Commissariato di Mirandola è tornata in centro, in una nuova sede collocata al primo piano di un edificio all’angolo tra via Fulvia e via Castelfidardo, praticamente sopra all’ufficio stranieri. Si tratta di una collocazione provvisoria in attesa della sistemazione del vecchio commissariato, sempre in via Fulvia, nell’edificio a fianco. Anche qui con un obiettivo di lunga gittata: la ristrutturazione dell’ex Gil (ex scuola Cattaneo) in via Circonvallazione, dove si dovrebbero riunire tutte le forze di polizia di Mirandola. UBRIACO DA RECORD A CONCORDIA Lo scorso 24 ottobre, poco dopo mezzogiorno, la centrale della polizia municipale dell’Area Nord ha cominciato a ricevere segnalazioni che riferivano di un’utilitaria che procedeva da Mirandola verso Concordia, sbandando vistosamente a destra e sinistra. Le ricerche hanno portato una pattuglia della polizia municipale a trovare il veicolo fermo in mezzo alla strada a Concordia in via Don Minzoni con la ruota anteriore destra distrutta. Alla guida c’era un mantovano di 50 anni in evidente stato di ebbrezza. Portato in centrale a Mirandola per la prova dell’etilometro, l’uomo è risultato in uno stato di ebbrezza superiore a 4, ovvero più di 8 volte oltre il limite di legge. Si è poi saputo che, per oltre un chilometro, la vettura aveva circolato sul cerchione della ruota destra, prima di fermarsi. Incredibilmente il conducente riusciva comunque a reggersi in piedi. L’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, nella riunione di martedì 29 ottobre, ha approvato all’unanimità il Documento Programmatico Previsionale 2014 (Dpa), predisposto dal Consiglio di Amministrazione, che definisce le iniziative progettuali ed erogative per l’anno a venire. In un periodo fortemente segnato da una perdurante crisi economico- sociale che sta intaccando sempre più la coesione sociale facendo emergere nuove e diverse povertà, la Fondazione intende confermarsi, anche per il 2014, come propulsore della promozione sociale, economica e culturale del territorio. L’operatività della Fondazione, anche per il prossimo esercizio, sarà fortemente condizionata dalle conseguenze degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, e dall’esigenza di contribuire a mitigarne gli effetti negativi. La Fondazione sosterrà anche le iniziative di notevole valenza economico sociale e culturale che avevano connotato e connotano il territorio dell’Area Nord. La Fondazione intende operare in questo modo nella convinzione che ogni sollievo alle sofferenze umane e ai danni arrecati dal terremoto e dalla grave crisi economico-sociale serva anche a salvaguardare la coesione sociale, premessa indispensabile per rafforzare il senso di comunità. Gli interventi della Fondazione hanno quale obiettivo lo sviluppo economico del territorio, in coerenza con l’articolo 3 dello Statuto che al 1° comma recita: “La Fondazione non ha fini di lucro e persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico”. Lo sviluppo locale è trasversale a tutti i settori di intervento della Fondazione, costituendone in definitiva il filo conduttore che li unisce in una visione unitaria di rapporto con il territorio. Il previsto ed auspicato buon risultato finanziario dell’esercizio in corso, grazie ad un corretto profilo di rischio complessivo del portafoglio titoli (minor rischio concentrazione, maggiore diversificazione degli attivi, gestione attiva del rischio tasso e del rischio credito), consente alla Fondazione di svolgere in maniera adeguata la propria attività istituzionale. Per l’esercizio 2014, l’Organo di Indirizzo ha confermato i Fondi per le Erogazioni a 2,5 milioni di euro (invariati rispetto al 2013). Le confermate risorse a disposizione consentono di non deludere le aspettative della comunità di riferimento e di tutti coloro che fanno affidamento sul concreto sostegno della Fondazione, ente annoverato tra i principali attori dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento. Cosimo Quarta mirandola Arrestati tre ladri nella villa che stavano svaligiando Si sono completamente disinteressati al rischio che in casa ci fossero i proprietari e sono entrati nella tavernetta di una villetta privata di Mirandola, asportando l’argenteria ed anche alcune bottiglie di vino pregiate. I proprietari, al piano superiore, hanno sentito dei rumori inequivocabili di più persone che spostavano mobili e aprivano cassetti e hanno chiamato subito il 112 avendo ben compreso di avere i ladri in casa. I carabinieri di Mirandola, in servizio perlustrativo notturno, si sono recati immediatamente sul posto e, entrati nella tavernetta, hanno sorpreso tre magrebini, di età compresa tra i 30 e i 20 anni, letteralmente con le mani nel sacco: stavano infatti riempiendo alcune borse di suppellettili in argento ed avevano anche preso 4 bottiglie di vino pregiato. In trappola, hanno dovuto arrendersi alla presenza dei militari. I tre erano arrivati nei pressi dell’abitazione a bordo di tre biciclette, di cui si sta verificando se anche queste sono oggetto di furto. Dagli accertamenti è emerso che due dei malviventi probabilmente avevano trovato dimora presso qualche connazionale compiacente. 6 · n. 20 - novembre 2013 aziende/65 Giuseppe Bisi: «La Popolare è sempre stata al nostro fianco» Hmc ringrazia dipendenti e banche Pramedical di Mirandola è riuscita a ripartire con un grande lavoro di squadra commercio L'Ortofrutta Duomo supera crisi e terremoto La Hmc Premedical di Mirandola si occupa da sempre di materiale plastico destinato alla circolazione sanguigna. E questo fin dal 1996 quando avviene la sua fondazione, ad opera di tre soci fra cui il carpigiano Giuseppe Bisi oggi unico titolare, e anche dopo aver acquisito altre due realtà del biomedicale, Meditea e Macosta, rispettivamente nel 2008 e 2011. Ma all’indomani della seconda scossa del 29 maggio 2012, l’azienda è in ginocchio. Inagibile la sede di Mirandola in via Volta dove si svolge la produzione, inagibile lo stabile in via Spallanzani a Medolla, pesantemente danneggiati gli uffici e la camera bianca in via Morandi (angolo via Cazzuoli) sempre nella città dei Pico. I 116 dipendenti non hanno più la disponibilità di nessuno dei tre capannoni in cui avevano lavorato fino a quel momento. E, come se non bastasse, non era possibile recuperare dagli edifici la maggior parte delle attrezzature anche costosissime (nel 2011 l’ampliamento della camera bianca a Medolla era costato da solo 800 mila euro). «Occorreva delocalizzare quanto prima possibile, tenendo conto che, il timore ancora forte del terremoto, spingeva a reperire nuove sedi non troppo vicine al cratere» spiega Giuseppe Bisi. Ecco che la nuova mappa in cui le varie attività della Hmc Premedical vanno a dislocarsi, ha un raggio molto più ampio rispetto al binomio Mirandola-Medolla attraverso il quale si era operato fino ad allora. A Palidano, frazione del Comune di Gonzaga in provincia di Mantova, viene trasferita una parte della produzione relativa all’ “assemblaggio”. Un capannone di 2.000 mq sulla tangenziale di Cavezzo assume le funzioni di nuovo magazzino. Ma il grosso della produzione viene spostato in un fabbricato di Rubiera (Reggio Emilia), che l’Amministrazione comunale provvede a tempo di record ad allacciare alla rete elettrica, dove viene istallata ex novo una camera bianca di 1.800 mq. Il tutto avviene sulla base di un accordo stretto fra Bisi e i suoi dipendenti. A questi ultimi il titolare garantisce il mantenimento del lavoro e degli stipendi in cambio del sacrificio a raggiungere un posto di lavoro distante dal luogo di residenza. Lavorare a Rubiera può significare, talvolta, alzarsi alle quattro per arrivare in fabbrica alle sei. L’azienda mette a disposizione quattro pullman e alcune automobili Anche “Ortofrutta Duomo” torna ad animare la via Pico di Mirandola. Il negozio di Mara Ganzerla ha riaperto nella sede storica a giugno, dopo essere rimasto delocalizzato per quasi un anno in via per Concordia. La titolare non si è mai fermata, nonostante tutte le difficoltà. «Mi ero dovuta spostare a causa di un tipo d'inagibilità indotta - spiega Mara - La mia sede era sana, ma gli edifici adiacenti no. Per delocalizzare il negozio in due container ho speso circa 10 mila euro. Con il contributo della Provincia dovrei ottenerne l'80 per cento». Oggi il negozio di via Pico è in sicurezza da mesi, ma la titolare parla di una perdita minima del 50 per cento di fatturato rispetto al 2011. Crisi e terremoto hanno colpito duramente, ma c'è dell'altro. I lavori in corso sulla strada e la difficoltà nel trovare parcheggio penalizzano molto gli affari di Mara. «Voglio ricordare che in via Pico c'è il disco orario e deve essere rispettato - conclude - quanto ai lavori in corso non devono spaventare. Al contrario, è un bene che ci siano». Sergio Piccinini per il trasporto.«Sono riconoscente ai miei dipendenti per aver dimostrato grande disponibilità nell’adattarsi alla nuova situazione. è grazie a loro, che hanno lavorato sette giorni su sette, se siamo potuti ripartire agli inizi di agosto» ci tiene a sottolineare Bisi. «Ma sono grato – aggiunge – anche agli istituiti di credito, in particolare alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che mi ha sempre assicurato il sostegno finanziario indispensabile in un momento tanto difficile». E di soldi per rimettersi in sella la Hmc Premedical ne ha dovuti sborsare molti: due milioni solo per la delocalizzazione, 14 milioni di investimenti complessivi di cui solo poco più di un terzo coperti dalle assicurazioni. Cifre che evidenziano l’altro grande obiettivo di Giuseppe Bisi: rientrare nella Bassa. Obiettivo che si realizzerà a breve: i due stabilimenti di via Spallanzani a Medolla e di via Volta a Mirandola sono stati ricostruiti, nel luogo stesso in cui si trovavano prima, e stanno per essere ultimati. Il primo verrà inaugurato a metà del mese prossimo, il secondo nel gennaio 2014. Il terzo, in via Morandi, aveva già riaperto i battenti nel novembre dello scorso anno, dopo una breve parentesi in una tensostruttura. L’Hmc torna quindi a casa e lo fa nel migliore dei modi, vale a dire nelle sedi medesime in cui ha sempre operato. Inutile dire che tutto ciò ha comportato un esborso finanziario molto ingente. Da cui si spera di rientrare, almeno in parte, con la richiesta di fondi pubblici presentata in questi giorni. «I nuovi edifici che abbiamo fatto costruire sono in regola al 100 per cento con la normativa antisismica ed energetica, contiamo per il futuro di avere un'unica camera bianca per ottimizzare il lavoro» sottolinea Bisi. Anche dopo un evento tragico come il terremoto, si possono gettare le basi per un futuro imprenditoriale il più possibile migliore. Un risultato ancora più significativo se si pensa che il gruppo Hmc ha aumentato di una decina di unità, nel giro di un anno e mezzo, il numero dei suoi dipendenti. Giovanni Moi n. 20 - novembre 2013 · aziende/66 L'impresa di Cavezzo produce tapparelle e zanzariere degli anni, si è estesa anche ai cassonetti che racchiudono gli avvolgibili e agli infissi in plastica. A proposito dei quali tra l’altro è previsto, a beneficio dei clienti, un rimborso che può essere del 50% per la ristrutturazione o del 65%, ma solo nel caso che si cambi il “vano finestra” nella sua totalità. La primavera e l’estate sono le due stagioni in cui il lavoro è più intenso. Anche per questo motivo si può ben comprendere come il terremoto, proprio perché avvenuto il 20 e 29 maggio, abbia costituito da subito un gravissimo problema. Dopo la seconda scossa i muri sono crepati, il tetto si è piegato ed è crollato in tre punti per fortuna senza danneggiare molto le attrezzature sottostanti. Racconta Alba Inversani. «Non ci siamo mai fermati, anche i dipendenti si sono sempre resi disponibili in condizioni difficili senza mai lamentarsi; insieme abbiamo portato i macchinari nel piazzale e continuato a lavorare sotto i tendoni, siamo stati una vera squadra nel momento del bisogno». «Siamo rientrati nel capannone a Natale del 2012 dopo che era stato completato il nuovo tetto in legno» continua Mirko Fregni. Ovviamente l’intera operazione ha comportato un ingente investimento, che è stato reso possibile grazie al sostegno delle banche e senza che ci fosse nessuna copertura di tipo assicurativo. Ora, nell’azienda di Cavezzo, si rimane in attesa di sapere se ci sarà il risarcimento, quando avverrà e che ammontare avrà. «Se tu hai speso un importo, e non hai la sicurezza che torni indietro almeno in parte, come fai a programmare nuovi investimenti?» si chiede Mirko Fregni, titolare delle Avvolgibili Motta. Un interrogativo più che legittimo soprattutto se si pensa che siamo ormai a un anno e mezzo dal tragico evento che ha sconvolto la Bassa. Giovanni Moi sferruzzare per confezionare maglioni a beneficio di parenti e amici. Le sue incursioni nel negozio di Marisa, sotto il portico di fronte al Teatro, si fanno sempre più frequenti. Fino a quando, nel 2003, decide che è arrivato il momento di fare diventare quello il suo lavoro e inizia a collaborare con l’amica. Ben presto arriva il trasferimento nella più confortevole sede di via Cavallotti, dove vengono tenuti corsi serali di maglieria a cui partecipano ragazze desiderose di apprendere un’arte che risale a un lontano passato. Tradizione però che rischia di perdersi: non a caso nel negozio ci sono sempre meno filati e gomitoli ma aumenta la vendita di maglie fatte a mano o preconfezionate. è quello il momento di assecondare le nuove tendenze del mercato ed Emanuela Trida diviene concessionaria della linea Penny Black della Max Mara. Nell’agosto 2011 la vita della sua famiglia d’origine è funestata dall’improvvisa perdita del fratello Vittorio. Passano pochi mesi e a tragedia si aggiunge tragedia: il terremoto cancella in un sol colpo i due negozi di Mirandola e Carpi, dove da due anni Emanuela ha aperto un nuovo punto vendita in via Sbrillanci. Occorre reagire in qualche modo. Ma come? Emanuela carica sulla sua Yaris i capi d’abbigliamento e va a fare i mercati ambulanti: ogni giorno in un Comune diverso. All’occorrenza utilizza come mezzo di trasporto l’automobile più spaziosa del padre o la “macchina furgonata” dell’amica che vende i prodotti Benetton. Al mercoledì e al venerdì espone il suo banchetto a Mirandola, visto che l’Amministrazione comunale ha concesso due serate ai commercianti che hanno perso il negozio. «Con mio marito impossibilitato a lavorare e due figli da mantenere, le mie erano le uniche entrate della famiglia» spiega la titolare di “Officina della maglia”. Ma a settembre 2012 i due punti vendita riaprono: a Mirandola nel nuovo centro commerciale “Al Borgo” e a Carpi nello stesso locale di prima che è stato recuperato. «Il trasferimento in viale Gramsci è stata la soluzione migliore, visto che il vecchio negozio di via Cavallotti è rimasto chiuso fino al marzo di quest’anno». Nello stesso periodo a Villa Poma, Emanuela, assieme alla sorella, ha collaborato a sviluppare il locale “Torrefazione Vittorio”: un modo per ricordare il fratello che quel progetto non ha potuto realizzare. G.M. Avvolgibili Motta si allarga Una nuova struttura in ferro si affianca allo storico capannone della ditta Entri nell’azienda “Avvolgibili Motta” di Cavezzo e non trovi uno spazio libero nemmeno a cercarlo col lanternino. «Siamo troppo fitti» ammette Romeo Fregni, fondatore della ditta nel 1964, dopo aver diviso i destini con il fratello Tonino che invece diede vita, a pochi metri di distanza, alla Motta Plast. «Vogliamo rimanere qui ma ci serve un’altra sede produttiva» conferma Mirko Fregni, figlio di Romeo, che da sempre lavora nell’impresa con al fianco la moglie Alba. Nel frattempo sta per essere portato a termine un ampliamento costituito da una struttura in ferro che va ad aggiungersi ai 1.200 mq del capannone, nella quale verrà spostata in toto la produzione del “cassonetto in Pvc”, una delle ultime idee messe in pratica all’Avvolgibili Motta. Ad essere ingombranti nella fabbrica di Cavezzo sono i macchinari che “sfornano” le tapparelle e le zanzariere, che hanno come materia prima rispettivamente il granulato plastico e l’alluminio. I dipendenti sono una decina ma solo una parte lavora all’interno della struttura: due squadre di operai si muovono invece all’esterno (con l’ausilio di tre furgoni) per l’istallazione presso i clienti di avvolgibili e infissi. «Il nostro obiettivo è quello di seguire tutto internamente» spiega Mirko. In effetti all’Avvolgibili Motta il ciclo produttivo è completo. In prima istanza si effettua il sopralluogo e si prendono le misure sulla base dell’intervento richiesto dal cliente. In ufficio le impiegate preparano i preventivi che, in caso di accettazione, passano al settore produttivo. Una volta ultimato il materiale, si parte con il montaggio presso il cliente. Oltre alle tapparelle e alle zanzariere, la produzione, nel corso mirandola L'Officina della Maglia è ripartita... da una Yaris Alla domanda classica che si fa nei temi delle scuole elementari «Che cosa vuoi fare da grande?», Emanuela Trida rispondeva immancabilmente la “magliaia”. Poi, come spesso succede nella vita quando le aspirazioni giovanili non sempre trovano pratica attuazione, si è ritrovata a fare tutt’altro. Ma la passione per l’uncinetto non è mai venuta meno: con i primi rudimenti appresi in casa dalla nonna e l’amicizia con Marisa, titolare di un negozio di filati a Mirandola in piazza Costituente. Dopo una formazione scolastica di tipo umanistico, Emanuela entra a far parte dell’azienda alimentare che il padre gestisce a Villa Poma, in provincia di Mantova, suo paese natale. Nel frattempo non perde occasione di 7 8 · n. 20 - novembre 2013 lavoro La ricerca è stata presentata nei giorni scorsi a San Felice Il sisma si mangia 4.800 posti Le pesanti conseguenze sull'occupazione secondo uno studio di Ires Cgil A livello regionale nel 2012 si sono persi 14.300 posti di lavoro, di cui circa 9.000 imputabili a fenomeni pregressi di crisi che hanno a che fare con la capacità competitiva di sistema. Quattromila e 800 posti si sono persi invece a causa del sisma, di cui 2.779 nel solo “cratere”. Altro dato preoccupante è l’aumento della precarietà. Il calo delle assunzioni nel 2012 è stato superiore alla media regionale (-4,9% nel cratere, contro il -4,4% a livello regionale) dovuto all’incertezza delle prospettive di mercato. Il terremoto è stato dunque acceleratore della crisi e ha colpito in modo differente, sia i diversi Comuni, sia le grandi imprese rispetto alle piccole-medie, indubbiamente ancora oggi più in difficoltà nella ripresa. Colpiti maggiormente i settori commercio, agroalimentare e meccanica. Sono questi alcuni dei risultati dell’indagine conoscitiva realizzata dall’istituto di ricerca Ires Cgil Emilia-Romagna, presentata nel corso dell’iniziativa, organizzata dalla Cgil di Modena, che si è svolta lo scorso 23 ottobre a San Felice, alla quale hanno preso parte circa 120 fra delegati, attivisti e funzionari sindacali della Cgil modenese. Molti, del resto, gli spunti di riflessione emersi dalla ricerca. L’analisi si basava su elaborazioni di dati provenienti da diverse fonti: Statistica Emilia Romagna, Siler (Sistema informativo lavoro Er), InfoCamere, Asia (Archivio Statistico Imprese Attive), Smail (Camera di Commercio), dati Sfinge e dati Mude Regione Emilia Romagna, dati Movimprese. In aggiunta nel maggio 2013 sono state realizzate 50 interviste a soggetti coinvolti a vario titolo nella ricostruzione: delegati sindacali, imprenditori, sindaci, componenti dei comitati cit- solidarietà Un momento del convegno della Cgil Lo Spi Cgil dona 2 mila euro alle scuole mirandolesi novi CASTAGNATA AVIS A MEDOLLA Domenica 10 novembre si svolgerà a Medolla, in via Genova, piazzale scuole medie, a partire dalle 15, la castagnata con polenta fritta e vin brulè. Musica e balli sono offerti da Monteveglio Country. Per i più piccoli giochi e trucca bimbi. Organizza la locale sezione dell’Avis con il patrocino del Comune. Presso l’Auditorim sarà proiettato alle 14,30 il film “Ralph Spaccatutto”. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 17 novembre. IL CARC DI FINALE HA TROVATO CASA tadini, rappresentanti delle istituzioni sanitarie, psicologi e responsabili degli uffici tecnici comunali. Tra gli obbiettivi della ricerca, c’era infatti anche quello di fotografare il protagonismo dal basso di coloro che sono stati attori nell’affrontare l’emergenza e poi soggetti importanti della ricostruzione. Altro punto chiave dell’analisi Ires, è la conferma che l’integrazione del sistema socio-sanitario ha consentito di reagire in modo efficiente al momento dell’emergenza, e per la Cgil deve rappresentare il modello dell’innovazione del welfare territoriale. Più in generale, la sfida che lancia la Cgil di Modena è che la ricostruzione deve diventare un’occasione per ripensare in profondità il sistema produttivo e il modello di sviluppo, senza limitarsi a ripristinare il sistema com’era, cogliendo l’opportunità delle risorse destinate alla ricostruzione. Le parole chiave uscite dalle oltre 50 interviste dell’indagine Ires, sono state tempo, fiducia, partecipazione, comunità. Il Carc, storico sodalizio culturale di Finale Emilia, ha finalmente una nuova sede. Il Centro di Attività Ricreative e Culturali, nato nel 1966, ha inaugurato lo scorso 26 ottobre la nuova sede di via Comunale Rovere 31, dove verranno riunite e svolte tutte le attività promosse dall'associazione, compresi i corsi dell’Università della Terza Età che hanno preso via il 4 novembre. LA LIBERAZIONE SU TELERADIOCITTà Una delegazione dello Spi Cgil ha consegnato nei giorni scorsi al Sindaco di Mirandola Maino Benatti 2 mila euro per le scuole mirandolesi, frutto della distribuzione a sottoscrizione libera e volontaria delle agende e dei calendari 2013 “Io farò… Donne per la ricostruzione” che contengono testimonianze scritte e foto di donne residenti nei Comuni del cratere sismico. L’iniziativa, realizzata da Spi Cgil di Modena insieme al Coordinamento Donne, ha consentito di raccogliere complessivamente ventottomila euro per le scuole dei Comuni di Carpi e della Bassa modenese colpite dal terremoto del maggio 2012. Dal 5 novembre al 10 dicembre 2013, ogni martedì dalle 9,45 alle 10,15, su TeleRadioCittà (canale 15), andranno in onda sei trasmissioni realizzate con l’Associazione Nazionale Partigiani di Modena per parlare di Resistenza e movimento di Liberazione, di diritti e democrazia, di libertà e giustizia. Saranno presenti testimoni, docenti, giovani e meno giovani per discutere e riflettere sulla situazione politica attuale. L’iniziativa si prefigge inoltre di richiamare l’attenzione sul Novecento perché venga approfondito il suo studio in tutte le scuole. Ogni trasmissione sarà replicata al pomeriggio dalle 15. n. 20 - novembre 2013 · Grande festa con zucche di Halloween e sfilata di moda mirandola Il Centro in Galleria un anno dopo Hanno spento la prima candelina i negozianti delocalizzati in viale Gramsci Il 26 e 27 ottobre a Mirandola, il Centro in Galleria di viale Gramsci ha festeggiato il primo anno di apertura. Sabato 26 si è svolto un anticipo della festa di Halloween con i bimbi delle scuole elementari e non che, accompagnati dai genitori, hanno ammirato il maestro intagliatore di zucche e a gruppi di 15 hanno disegnato la propria zucca con tutte le indicazione per poterla successivamente intagliare a casa. Agli oltre 80 bambini che si erano iscritti e a quelli che si sono aggiunti “in corsa” sono state regalate 100 zucche. E per finire la giornata in bellezza cioccolata calda per tutti. Domenica 27 ottobre si è svolta una sfilata con le nuove proposte di abbigliamento e accessori per l’autunno\inverno. L’iniziativa è stata organizzata dai negozi della Galleria e presentata in modo spiritoso e accattivante da Alberto Guasti. A seguire grande rinfresco e mega crostata per tutti. Gli organizzatori della due giorni si sono detti molto soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa. Tutti i commercianti della Galleria ringraziano sentitamente l’Amministrazione comunale, il Sindaco Maino Benatti, l’Assessore Roberto Ganzerli, il funzionario comunale Matteo Carletti per la collaborazione ricevuta e, più in generale, tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della festa. In dicembre sono in programma grandi sorprese al Centro in Galleria con domeniche scoppiettanti, i mercatini di Natale e altre iniziative. mirandola AAA volontari per il Piedibus Il Comune di Mirandola e l’Associazione Genitori “Happy School” cercano volontari per far partire il Piedibus, il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. Il Piedibus è un autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da adulti “autisti” e “controllori”. Per informazioni telefonare al 338/2642445 (solo al pomeriggio) oppure e mail: info@ happyschoolmirandola.com. Nella foto, il Piedibus di Medolla, esperienza avviata già da qualche tempo con il gradimento delle famiglie. solidarietà Ha aperto la strada che collega La Provincia di Bolzano la Statale 12 con via Posta aiuta la scuola media Frassoni La stretta di mano tra Ferioli (a sinistra) e Durnwalder a l l a p re s e n z a d i Kompatscher la Tangenziale est, agevolando altresì il collegamento con il polo scolastico di via 29 Maggio; dall’altra il collegamento con via Posta, che facilita il percorso dei residenti nella zona ovest della città. brevi PIATTI E BICCHIERI NELLA PLASTICA Non più solo gli imballaggi, ma anche le stoviglie, piatti e bicchieri di plastica, possono essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (cassonetto giallo). Questo a seguito dell'accordo siglato nel maggio 2012 dal comitato di coordinamento AnciConai. Ovviamente prima di buttare le stoviglie di plastica, ognuno di noi dovrà aver cura di ripulirle dai residui di cibo che vanno invece indirizzati nei rifiuti organici. Quella di dove vanno a finire piatti e bicchieri di plastica è una domanda su cui non c'era chiarezza e molti lettori ci chiedevano come comportarsi. Per questo abbiamo chiesto lumi. bus, aumentati i PASSEGGERI Due momenti della prima festa di compleanno del Centro in Galleria mirandola Ha aperto il 30 ottobre a Mirandola la nuova strada di collegamento tra la Statale 12 (dalla rotatoria già aperta al traffico nei giorni scorsi) a via Posta. La strada è lunga 680 metri e larga 10. Il costo complessivo della rotatoria (del raggio di 20 metri) è di circa 200 mila euro finanziati dalla Regione; la realizzazione di parte della strada (550 metri) è stata effettuata da Frafin Srl, e ceduta al Comune a seguito di convenzione urbanistica. L’Assessore alla Sicurezza e qualità urbana Sauro Prandi sottolinea l’importanza dei due interventi: da una parte la rotatoria che facilita il collegamento di una strada a grande traffico come è la Statale 12 con 9 300mila passeggeri in più per il servizio di trasporto pubblico provinciale modenese da gennaio a giugno 2013 rispetto all’analogo periodo 2012. Un aumento del 4,1%. Dopo un anno di stabilità (il 2012) nel quale il numero dei viaggiatori era rimasto pressoché invariato rispetto all’anno precedente, il trend torna ad essere in crescita arrivando a registrare 7 milioni e 600mila viaggiatori in 6 mesi. Lo comunica Amo, l’Agenzia per la mobilità di Modena. Ottima la performance del servizio urbano di Modena, che conta da gennaio a giugno 122mila passeggeri in più - + 2,8% per un totale di 4 milioni e mezzo di timbrature. Molto bene l’extraurbano con 175mila passeggeri in più rispetto al primo semestre 2012 - + 6.5% - per un totale di 2milioni 880mila viaggiatori. Cresce anche il servizio urbano di Pavullo, mentre si registra un lieve calo per quello di Carpi. Saranno circa 500 mila euro che arrivano dalla Provincia di Bolzano e dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, a permettere il completamento della nuova scuola media Cesare Frassoni di Finale Emilia. Alla ricerca dei fondi indispensabili per arrivare in breve tempo alla conclusione dei lavori di costruzione del nuovo edificio, che dovrà sostituire quello lesionato dal terremoto di maggio 2012, il Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli è arrivato fino a Bolzano, accompagnato dal progettista dell'opera Albert Ortner, che proprio nel capoluogo altoatesino svolge l'attività di architetto. Nella sede della Provincia di Bolzano, Ferioli ha incontrato giusto qualche settimana fa l'allora Presidente Luis Durnwalder e quello che di lì a breve sarebbe diventato il suo successore, Arno Kompatscher, in quel momento Presidente del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, nonché Sindaco di Fiè allo Sciliar. 10 · n. 20 - novembre 2013 mirandola San Martino si è aggiudicato il premio della giuria popolare Un successo per il Palio del Pettine solidarietà Aiuti concreti dalla Tzu Chi Quarantoli trionfa alla prima edizione della manifestazione culinaria Il popolare attore comico Vito, presidente della giuria di qualità, studia i progressi della preparazione del ragù Nelle foto di AD99 alcune immagini del Palio è andata a Quarantoli la prima edizione del “Palio del Pettine”, disfida gastronomica tra frazioni mirandolesi che lo scorso 27 ottobre si sono fronteggiate a “colpi di maccherone”davanti a quasi 400 commensali. In gara c’erano, oltre a Quarantoli, anche San Martino Spino e Gavello. A decretare il successo dei padroni di casa, la manifestazione si è svolta infatti nel Centro sociale polivalente di Quarantoli, è stata la giuria di qualità che all’unanimità ha votato la ricetta proposta da Quarantoli per equilibrio tra estetica, gusto e tradizione. A proclamare il vincitore il presidente della giuria Stefano Bicocchi, in arte Vito, che si è dimostrato tra l’altro, oltre che simpaticissimo e disponibile, anche molto competente in ambito enogastronomico. E non è escluso che lo stesso Vito, profondo cultore della tradizione culinaria emiliana, possa proporre lo stesso maccherone al pettine tradizionale proprio nel ristorante che sta per aprire nella sua San Giovanni in Persiceto. Il voto popolare è andato invece alla frazione di San Martino Spino, che ha raccolto a sua volta una vittoria schiacciante sulle altre due. Sopra a ogni aspettativa il successo della manifestazione: 1.200 piatti di maccheroni al pettine, e molte decine di volontari che hanno lavorato duramente per assicurare all’iniziativa il successo che meritava. Significativa la presenza del Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, che ha rimarcato come questi eventi rappresentano le occasioni ideali per aggregare le frazioni e per creare il presupposto di socializzazione anche attraverso la riscoperta dei valori e delle tradizioni. E c’è chi pensa già alla prossima edizione del Palio del Pettine, non senza l’idea di poter affiancare a Quarantoli, Gavello e San Martino Spino anche altre frazioni di Mirandola, secondo una logica di maggiore aggregazione e promozione del territorio. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto alle associazioni di volontariato delle tre frazioni per sostenere le attività di socializzazione. Sono 122 le famiglie di Finale Emilia che hanno ricevuto contributi dalla Fondazione Tzu Chi, presente a Finale Emilia e San Felice il 25 e 26 ottobre. La tensostruttura del Comune era gremita di genitori e bambini, volontari della Croce Rossa e una trentina di volontari della Fondazione Tzu Chi. Le cerimonie si sono svolte in un clima di grande cordialità e amicizia: 82 famiglie hanno usufruito contributi per i libri di testo, la mensa e il trasposto scolastici. A San Felice, nella tensostruttura del Comune, 40 famiglie finalesi hanno ricevuto buoni spesa del valore di 100 euro per ogni componente. Già a luglio è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Fondazione Tzu Chi – nata a Taiwan nel 1966 e ora presente in tutto il mondo, il Comune di Finale Emilia e la locale sezione della Croce Rossa Italiana. Presente a Finale Emilia già a dicembre 2012, la Fondazione Tzu Chi ha voluto aggiungere altri aiuti oltre a quelli già attivati, impegnandosi a finanziare quattro progetti: libri di testo per gli studenti della scuola secondaria di 1° e 2° grado; l’abbonamento del trasporto scolastico per il percorso casa-scuola-casa; i buoni pasto per i più bisognosi, anche qui in aumento. Il quarto progetto riguarda anziani e disabili in condizioni di indigenza e non autosufficienti. La Fondazione buddista Tzu Chi, una Onlus voluta dalla maestra Cheng Yen si propone come compito la divulgazione del “Grande Amore” nel campo della solidarietà, della medicina, dell’istruzione e della cultura umanitaria. Tzu Chi è un’organizzazione di volontari sostenuta da liberalità pubbliche e private. A 47 anni dalla sua fondazione ha filiali in 51 nazioni ed è presente con aiuti concreti in 69 Paesi, tra cui l’Afganistan, il Pakistan, diversi stati africani, la Siria e la Giordania. A Taiwan ha realizzato ben sei ospedali, dove le cure sono gratuite e si fa ricerca medica, e dato vita a molte scuole di ogni ordine e grado, fino all’università. n. 20 - novembre 2013 · Il Sindaco: «Vogliamo tornare nel nostro Municipio» ricostruzione A San Felice già erogati 40 milioni A tanto ammontano le pratiche Mude e Sfinge arrivate finora a buon fine Un momento della conferenza stampa di San Felice Quasi 19 milioni già erogati per 142 pratiche Mude. Circa 20 milioni concessi ad una mezza dozzina d'imprese colpite dal terremoto. Oltre 2,2 milioni di euro in donazioni arrivati al Comune da associazioni o privati. Sono soltanto alcuni dei numeri emersi dalla conferenza che si è tenuta il 26 ottobre nel nuovo Municipio di San Felice. Nell’occasione il Sindaco Alberto Silvestri, il Vicesindaco Giovanni Giovannelli e l'Assessore all'Urbanistica Simone Silvestri hanno fatto il punto della situazione a 17 mesi dal terribile sisma del maggio 2012. Da allora, complessivamente, sono arrivati a San Felice circa 68 milioni di euro. Di questi, 11 sono stati investiti per il nuovo municipio temporaneo, per il magazzino, per le scuole e per le opere di urbanizzazione annesse. In merito alla vecchia sede del Municipio, è intenzione dell'Amministrazione recuperarla e riportarla alla sua vecchia funzione. «Abbiamo tutta l'intenzione di ripristinare la struttura e riportare lì la sede comunale - ha affermato Alberto Silvestri - Abbiamo finanziato per intero il ripristino dell'edificio ed approfitteremo dell'occasione per migliorarlo, concorso "Intraprendere a Modena": nuova linfa per il progetto Sostenere e accompagnare le nuove idee di impresa modenesi attraverso formazione, assistenza individuale sul business plan, attività di “tutoring” e “mentoring”, ricerca di partner e finanziatori, informazioni sui finanziamenti, promozione territoriale e un concorso che premia le imprese più innovative. È questo l'obiettivo del progetto “Intraprendere a Modena. L'idea si fa impresa” che ha lanciato la sua settima edizione lo scorso 22 ottobre con l'apertura delle iscrizioni al concorso. Il progetto, indirizzato alle neo imprese modenesi di qualunque settore e forma giuridica e agli aspiranti imprenditori, senza limiti di età, che abbiano un'idea o un progetto nel cassetto, si propone anche di rilanciare un modello integrato di sostegno al trasferimento tecnologico e di rispondere tempestivamente ed efficacemente alle esigenze di assistenza e sostegno dei nuovi imprenditori. Dal 2001, il progetto “Intraprendere”, che mette in palio complessivamente nelle diverse categorie 48 mila euro di premi, ha intercettato oltre 800 progetti di impresa e il 63 per cento delle imprese costituite grazie al concorso è ancora attivo sul mercato. «È proprio tenendo conto dei risultati concreti conseguiti in questi anni - spiega Daniela Sirotti Mattioli, Assessore alle Politiche per l'Economia Locale della Provincia di Modena - che abbiamo deciso di dare continuità al progetto». Fondamentale per il progetto è la collaborazione con i principali soggetti economici e della formazione, pubblici e privati, del territorio modenese: Camera di Commercio, Democenter-Sipe e Modena Formazione, Università di Modena e Reggio Emilia, Comuni, associazioni dal momento che prima presentava alcuni aspetti poco funzionali. Quanto alla nuova sede provvisoria stabiliremo più avanti quale funzione darle. E' una struttura antisismica, molto confortevole e garantita per un minimo di 50 anni, anche se è auspicabile che possa durare molto di più. Ci occorre tempo per prendere questo tipo di decisioni ed invitiamo la comunità ad avanzare suggerimenti». Ancora in divenire la situazione dei luoghi di culto, ai quali sta provvedendo la Diocesi. A partire dalle celebrazioni del defunti la parte storica del cimitero è di nuovo visitaimprenditoriali e le quattro Fondazioni bancarie modenesi, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Fondazione di Vignola. Forniscono il loro contributo anche Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banco San Geminiano e San Prospero-Gruppo Banca Popolare, Cassa di Risparmio di Cento, Unicredit Banca. «Democenter-Sipe - afferma il suo direttore Enzo Madrigali - ha messo a disposizione di questa rinnovata edizione del premio una competenza forte, cresciuta negli ultimi anni su start up e sostegno alla nuova imprenditoria giovanile, realizzando anche un incubatore e acceleratore d'impresa nella sede di Spilamberto, che ospita già dieci imprese e che lavora per connetterle sempre di più al tessuto produttivo». “Intraprendere” mette in palio 48 mila euro di premi per i neo o aspiranti imprenditori che presenteranno i progetti più innovativi. I premi, per un massimo di cinquemila euro, saranno assegnati nelle categorie “spin off” per l'innovazione scientificoaccademica, high tech industriali, e bile. Più desolanti le condizioni della chiesa di San Felice, definita dal Sindaco «la più disastrata di tutto il cratere». Tornando alle materie di competenza comunale, diamo una scorsa ai lavori in corso. Il ripristino e miglioramento sismico della Scuola Pascoli terminerà a dicembre e prevede un importo dei lavori di 1.275.000 euro. Oltre mezzo milione è stato messo a disposizione dal Comune grazie alle donazioni ricevute. Per il completamento delle opere di urbanizzazione del nuovo polo scolastico invece la Regione ha messo a disposizione più di un milione e altri 2 milioni circa li ha spesi per l'ampliamento della Scuola Muratori. L'importo totale del lavoro sui cantieri aperti supera i 10 milioni. Discorso a parte per il piano delle opere pubbliche 2013-2014. 8.750.000 è l'importo a programma per il ripristino della Rocca Estense, 4.250.000 quello per il Teatro Comunale e quasi 2,2 milioni saranno necessari per il Centro Sportivo di via Garibaldi. L'Amministrazione sta promuovendo un percorso partecipativo per coinvolgere la cittadinanza nella redazione di un piano per la ricostruzione. «Raccoglieremo tutte le idee che ci arriveranno e ne faremo una sintesi - ha detto Silvestri - Vogliamo condividere con i cittadini le riflessioni sul nostro futuro». Sergio Piccinini 11 brevi A SAN MARTINO C'è la sagra La Parrocchia di San Martino fa festa il 10 e 11 novembre, in occasione della ricorrenza del Santo Patrono che dà il nome alla frazione mirandolese. La Sagra prende il via domenica 10 con la giornata del ringraziamento. Alle 11 Messa solenne celebrata dal Vescovo monsignor Francesco Cavina. A seguire ci sarà la benedizione dei mezzi agricoli e di trasporto nell’area di via Mattei. Alle 12,30 pranzo presso il ristorante Sabbioni. (20 euro gli adulti, 10 i bambini). Prenotazioni entro il 7 novembre presso: Conad 0535/31700, edicola Daniela 0535/31606, don William 0535/31161. Lunedì 11 novembre la Sagra si conclude con la festa del patrono: alle 15 ci sarà la Messa solenne in onore di San Martino Vescovo di Tours, celebrata da don Gianni Zini e l’amministrazione dell’unzione degli infermi. La Sagra è patrocinata dal Comune di Mirandola. VINCERE LE PAURE NEI PIù PICCOLI “Vincere le paure. Come capire e interagire con le paure nei più piccoli e nell’adolescenza” è il titolo della serata che si svolgerà venerdì 15 novembre alle 20,45 presso la Saletta comunale Apofruit di San Martino Spino. Relatrice sarà la psicologa e psicoterapeuta Jessica Cenacchi che spazierà dalla paura del buio fino agli eventi che hanno colpito la frazione di Mirandola, fornendo gli strumenti adatti ad affrontare e sconfiggere le paure. L’iniziativa, organizzata dal Comitato Genitori San Martino Spino, è gratuita. Un momento della premiazione di una precedente edizione di "Intraprendere". A destra, Alberto Bergamini nei settori meccanico-manifatturieroartigianato, servizi e commercio, agricoltura e agroalimentare. Premi speciali saranno attribuiti all'imprenditoria femminile e alla green economy mentre altri premi, in denaro o in servizi, sono messi a disposizione dalle associazioni di categoria. La partecipazione al concorso è riservata alle idee imprenditoriali, innovative per prodotto, servizi, tecnologie e soluzioni organizzative, in tutti i settori economici, proposte da neo imprese di qualunque forma giuridica con sede operativa in provincia di Modena, costituite dopo l'1 gennaio 2011; agli aspiranti imprenditori senza limiti di età che abbiano un'idea o un progetto di impresa. Due le scadenze previste per iscriversi: dal 22 ottobre al 31 dicembre 2013 e dall'1 marzo al 30 aprile 2014. Le iscrizioni si possono effettuare solo on line compilando la scheda di adesione sul sito www.intraprendereamodena.it. 12 · n. 20 - novembre 2013 campogalliano Aperto un nuovo Campo Avventura Una nuova opportunità nata dal sisma e dalle possibilità di finanziamento agevolato del Microcredito (di cui abbiamo parlato sull'Indicatore n. 19/2013) è quella nuova della società Spirito Libero srl di Carpi. La ditta ha aperto il Campo Avventura Jonathan EcoCampus a Campogalliano (in via Albone 14), grazie ad un finanziamento del Microcredito di 50 mila euro (sugli oltre 110 mila di investimento totale). Il Campo Avventura era il sogno nel cassetto di Alessandro Marchi, che fino al 2009 aveva un posto di responsabilità in una catena di grandi magazzini di prodotti detergenti. Rimasto disoccupato per una riduzione del personale, Marchi ha lavorato per alcuni anni su un progetto imprenditoriale nel quale poteva portare “in dote” le sue grandi passioni: alpinismo, rafting e canyoning (che consiste nella discesa a piedi di corsi d'acqua che scorrono tra strette gole - canyon o forre - caratterizzati da portata ridotta e forte pendenza). Senza l’intervento del Microcredito per l’Italia il progetto sarebbe difficilmente partito, data la condizione di senza lavoro di Marchi. Insieme al socio Rossano Razzoli, invece, l’ideatore del Jonathan è riuscito a dar vita ad un Campo Avventura unico, su un area di 20 mila metri quadrati e con un bosco di altri 50 mila. La struttura ha aperto il 7 luglio scorso ed il riscontro è stato subito notevole, anche se i soci sanno che ci vorranno alcuni anni per affermarsi. Molti ragazzi di diversi centri estivi modenesi e tante famiglie di tutto il centro-nord Italia hanno già apprezzato il servizio, cimentandosi nelle varie attività, dall’orienteering al passaggio su ponti sospesi, dal boulder (arrampicata fino a 3 metri di altezza) ai labirinti, il tutto in un’ottica di educazione ambientale. La promozione su Groupon ha poi portato alla vendita di un totale di circa 700 coupon pari 2.300 partecipanti alle attività in pochissimo tempo. Le premesse, insomma, ci sono tutte, per un progetto che è l’ennesima prova che dalla crisi e dal terremoto si può emergere, se si mettono in campo idee valide e non si ha paura di rischiare. Per informazioni: 328/7576453 o [email protected]. n. 20 - novembre 2013 · Erano presenti meno volontari dell'anno scorso ma molto motivati mirandola L'Arcobaleno trova la sua mascotte Il piccolo grande "spazzino" Francesco è un esempio per tutti Tre immagini dell'Arcobaleno in città 2013 Lo scorso 12 ottobre, armato di pinze e guanti, tra i 50 volontari che hanno ripulito i parchi pubblici e le vie centrali di Mirandola, c’era anche il piccolo grande “spazzino” Francesco diventato la mascotte di Montese, dopo che vi si era trasferito insieme a mamma Linda e a papà Uber, lo scorso anno a causa del terremoto. Francesco è un simpatico ed im- pegnato bambino di 5 anni che a Montese ha scoperto la passione dello spazzino, tanto da essere diventato collega dei dipendenti del Comune che come ringraziamento gli hanno regalato l’attrezzatura professionale da spazzino. Francesco assieme ad altri bambini e famiglie di Mirandola, ai volontari dell’Associazione “La Nostra Mirandola”, ad un gruppo di in largo sarzi Inaugurata a Camposanto la Casa dell'Acqua Scout del Mirandola 2 e una decina tra Guardie Giurate Ecologiche Volontarie e Guardie Ecologiche di Legambiente, per più di 2 ore hanno raccolto rifiuti ininterrottamente tra le vie del centro storico, i viali, i giardini e l’area dell’ospedale, per cercare di rendere più pulita e più bella la città, ma soprattutto per “risvegliare” il senso civico di tutti. Sicuramente rispetto alle edizioni È stata inaugurata lo scorso 31 ottobre a Camposanto, in Largo L. Sarzi, la Casa dell’Acqua e della Solidarietà. Il manufatto, installato al centro del parco del quartiere, è stato donato al Comune di Camposanto dalla cooperativa Unicapi, proprietaria di due immobili in Largo Sarzi abitati da circa quaranta famiglie di soci, entrambi pesantemente danneggiati dalle scosse di terremoto dello scorso maggio. Per il Comune di Camposanto l’installazione della Casa dell’Acqua e della Solidarietà è un evento importante, poiché dà l’opportunità di rifornirsi di acqua fresca e frizzante limitando il consumo di materie plastiche e prevenendo l’incremento dei rifiuti legati a questa filiera. La Casa dell’Acqua e della Solidarietà non è però solamente una fontana, ma ambisce a diventare un punto di incontro e di socializzazione, che può arricchire i legami sociali tra i cittadini mediante la condivisione di una pratica sana come quella del consumo di acqua del rubinetto. Ad agevolare la socializzazione degli utenti sarà anche una panchina donata dalla ditta Sistem, installata di fronte al manufatto e realizzata in legno di recupero. precedenti dell’Arcobaleno in città i volontari presenti erano in numero minore, ma erano tutti molto motivati e consapevoli del ruolo importante 13 che hanno avuto. A conclusione della pulizia, l’Associazione Principato di Francia Corta ha organizzato un piccolo momento di festa e di ringraziamento per il lavoro svolto omaggiando i partecipanti all’iniziativa con dei sempre ben graditi gnocchi fritti. Un sentito ringraziamento va, quindi, a tutti coloro che hanno creduto e gestito la realizzazione di questa giornata di pulizia urbana: Francesco e tutti gli altri bimbi presenti che hanno dimostrato come giocando si impara, i volontari dell’Associazione “La Nostra Mirandola” e gli Scout del Mirandola 2 che hanno voluto dedicare un po’ del loro tempo per migliorare una città in crescita, Comune, Provincia di Modena, Aimag, ma anche l’Associazione Francia Corta e il Cea “La Raganella” che hanno creduto nella collaborazione reciproca per la costruzione di una iniziativa semplice, che ha permesso a 50 volenterosi di trascorrere un bel pomeriggio di sole a rendersi utili e a credere in un futuro migliore. Con la speranza che il prossimo anno altri volontari si aggiungeranno al gruppo, allo slogan dell’Arcobaleno in città “tutti insieme per l’ambiente” possiamo sicuramente aggiungere l’incitazione “tutti per la terra”! Il Cea “La Raganella” mirandola Ant ringrazia Anna e Marcello per la generosa donazione Le squadre che hanno dato vita alla Partita degli angeli La delgazione Ant Italia Onlus di Mirandola desidera ringraziare le “Mamme del giorno dopo” ed in particolare Anna e Marcello per la generosa offerta raccolta con la Partita degli angeli in memoria di Biagio Santucci, il giovane che ha perso la vita a causa del sisma che ha colpito la nostra comunità. L'offerta sarà utilizzata per il progetto “Bimbi in Ant”, per dare la possibilità ai tanti piccoli sofferenti di tumore di essere assistiti nella propria casa. Mariagrazia Zagnoli presidente delegazione Ant Italia Onlus Mirandola 14 · n. 20 - novembre 2013 Un successo con oltre 100 cani provenienti da Lecce fino a Padova mirandola La passeggiata dei Bull Terrier San Martino Spino ha ospitato la prima Bully Walk italiana Lo staff Si è svolta lo scorso 22 settembre a San Martino Spino di Mirandola la prima Bully Walk, organizzata in Italia dal forum di Facebook Bull'n Roll e Ironbullgladiators Bull Terriers di Mirandola. La grande passione che mirandola il graffio del gatto è nato un nuovo doposcuola che unisce compiti e attività fisica Ha preso il via a Mirandola “Aquaschool”, un nuovo dopo scuola realizzato in collaborazione dal Circolo culturale Aquaragia e Arci Scuola Modena. L’iniziativa si svolge presso il container “ex Croce Blu” in via Pietri 9/11, di fianco all’ingresso della piscina. Insegnanti qualificati e laureandi sono a disposizione dei ragazzi mirandolesi e forniscono aiuto e supporto per tutte le materie e per tutte le età. Dalle scuole elementari alle medie, dalle superiori all’università, con possibilità di lavorare su tesine e tesi. Le lezioni sono individuali, di coppia o in piccoli gruppi di 3-4 studenti e si svolgono tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 fino alle 18.30. Il progetto è patrocinato dal Comune di Mirandola e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Centro nuoto Mirandola, c’è anche l’opportunità di usufruire di una nuova formula di dopo scuola: “Scuola&Sport” che prevede l’esecuzione guidata dei compiti e una unisce i membri del forum e l'ausilio del social network ha permesso il passaparola e la grande riuscita della giornata che ha contato una partecipazione effettiva di oltre 100 Bull Terrier, dando all'evento una forte risonanza sul web e tra gli appassionati. Erano presenti Bull Terrier da ogni parte d'Italia: Lecce, Padova, Milano, Genova, Roma eccetera. Bully Walk significa in inglese “passeggiata coi bulli”, è stata in effetti una giornata all'insegna dell'amicizia, della condivisione e una occasione per onorare questa splendida razza, spesso discriminata, e si è data occasione ai partecipanti non solo di conoscersi e di dare un volto ad un avatar di Facebook, ma di scambiare esperienze, confrontarsi e raccontarsi. Erano presenti al ritrovo anche il Bull Terrier Rescue (associazione no-profit per il recupero dei bulli in difficoltà), l'addestratore Marcello Messina, e i sostenitori Hooli, 4Bullies e Trainer. Gli organizzatori ringraziano Eros Fabbri, presidente della Cooperativa Focherini (che ha messo a disposizione il meraviglioso spazio del Barchessone Vecchio di San Martino Spino), l'agriturismo Arginone, i gestori del bar “Barcson Vecc” e il Comune di Mirandola. L'entusiasmo che ha suscitato l'evento avrà sicuramente un seguito e si sta già pensando all'edizione 2014. qualificata attività fisica come il nuoto. Gli operatori sono a disposizione nella sede, tutti i pomeriggi per fornire informazioni. “Aquaschool” è anche su Facebook. Alba d'oro Il cielo è lo specchio della terra. Una terra senza alberi ha un cielo senza nuvole. Una terra senza fiori ha un cielo senza colori. La nostra terra ha un cielo dorato. Questo cielo rispecchia la nostra terra. Siamo orgogliosi di avere questo cielo. Corrado Gatto n. 20 - novembre 2013 · Il sodalizio è reduce da un'estate di grandi soddisfazioni associazioni l'intervista Cambio della guardia per il Coro Cultura e pratica infermieristica Barbara Bonfatti subentra a Ivo Paradisi nella presidenza del Città di Mirandola Un momento del concerto del Coro Città di Mirandola a Roncole Busseto, davanti alla casa natale di Verdi la lettera «Cantare con Riccardo Muti: un'esperienza indimenticabile» Il coro nel Concerto di Riccardo Muti (foto di Pietro Bellesia) è stata un’estate veramente intensa e ricca di grandi soddisfazioni per il Coro Città di Mirandola. Oltre all’indimenticabile partecipazione al concerto Le Vie dell'Amicizia del Maestro Muti, il Coro è stato invitato a prendere parte all'esecuzione dei Carmina Burana di C. Orff in occasione dell'evento musicale Opera in Piazza della città di Oderzo (Treviso) e al Requiem di G. Verdi al Tuscia Opera Festival di Viterbo. Lo scorso 20 luglio, infine, il Coro Città di Mirandola si è esibito a Echi Notturni ed Incanti Verdiani a Roncole Busseto (Parma), regia di Cristina Muti, eseguendo il Va Pensiero davanti alla casa natale di Verdi. Per questa meravigliosa opportunità il Coro ringrazia il maestro Mirco Besutti che si è adoperato perché il Coro partecipasse al concerto. La nuova stagione del Coro inizia all'insegna del rinnovamento. Barbara Bonfatti (foto sotto), mirandolese 44 enne attiva da tempo nel mondo del volontariato, si avvicenda a Ivo Paradisi alla presidenza del consiglio direttivo. In una nota inviata alla redazione dell’Indicatore il Coro rivolge: «un grazie di cuore a Ivo per l'impegno e l'attaccamento dimostrato nei confronti della nostra associazione, oltre che per gli ottimi risultati ottenuti, e un bocca al lupo a Barbara che con il suo entusiasmo e la sua energia saprà senz'altro accompagnarci verso nuove sfide e, ci auguriamo, momenti indimenticabili come quelli appena trascorsi. A distanza di alcuni mesi dal concerto a cui abbiamo avuto il grande privilegio di partecipare nella nostra piazza gremita, insieme a oltre trecento artisti, sotto la direzione di un personaggio che si è rivelato fenomenale da più punti di vista, anche noi coristi del Coro Città di Mirandola desideriamo condividere le nostre emozioni ancora vivide ed esprimere almeno in parte come abbiamo vissuto questa irripetibile esperienza. Per farlo inviamo la lettera (pubblicata a fianco) scritta da Francesca Silvestri a nome del Coro e che abbiamo spedito al Maestro Muti, alla Signora Cristina Mazzavillani Muti e con lei all'organizzazione del Ravenna Festival. Tutti noi non ci stancheremo mai di ringraziare chi ha permesso che la serata del 4 luglio 2013 ci abbia visto tra i protagonisti». mirandola Il 10 dicembre concerto natalizio nella Sala di comunità di via Posta Il Coro Città di Mirandola sarà protagonista, martedì 10 dicembre alle 21, del Concerto di Natale, presso la Sala della Comunità in via Posta 55 a Mirandola. Saranno eseguite Misa Criolla e Navidad Nuestra di Ariel Ramirez. Voce recitante: Alessandra Mantovani. L’iniziativa, realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, è promossa dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola. «Carissimo Maestro Muti, gentilissima Signora Cristina, sono ormai trascorse due settimane dal nostro concerto, ma ancora vibrano potenti in noi le emozioni di una tre giorni musicale che resterà per sempre impressa nella nostra mente e nel nostro cuore. Quando ci dissero che avremmo cantato sotto la direzione di Muti ci siamo sentiti onorati, grati, trepidanti, entusiasti di quello che avremmo vissuto, ma mai, e parlo a nome di tutti i coristi, avremmo immaginato un'esperienza tanto intensa, alta e coinvolgente sotto tutti i punti di vista. Le prove al teatro Alighieri di Ravenna ci hanno immerso in una dimensione di assoluto piacere artistico ma anche umano, quel piacere luminoso che viene dalla consapevolezza di condividere qualcosa di irripetibile e magico. Ci siamo sentiti dei privilegiati ed è un po’ che qui da noi non si respira questa sensazione e abbiamo davvero percepito la forza prorompente della musica come consolazione, scudo, spinta. L'abbiamo già fatto di persona, almeno qualcuno di noi, ma ci teniamo a ripetere il nostro grazie per il regalo grande che avete voluto fare a tutta la nostra cittadinanza e a noi coristi per passione, che per tre giorni abbiamo vestito i panni dei veri artisti. Grazie Maestro per tutto quanto è riuscito a trasmetterci nel 15 tempo che ha avuto a disposizione, con le parole durante le prove, i gesti e gli sguardi dal podio, grazie per la sua assoluta professionalità che ha messo anche a nostro servizio, grazie della disponibilità e della verace simpatia. Un grazie di cuore Signora Cristina, a lei e a tutta l'organizzazione del Ravenna Festival, semplicemente per aver pensato a noi, alla nostra situazione e per aver voluto far sentire con forza la vostra presenza nella nostra terra ferita. Non dimenticheremo la vostra spontaneità e il vostro essere persone vere, non personaggi. Gli emiliani sono uomini e donne forti, dalle radici robuste, dicono tutti. E' vero, ma il terremoto ci ha obbligato a tirare fuori anche la forza che non c'era e a piantare ancora più in profondità le nostre radici in una terra dalla quale ci siamo sentiti traditi, ma che amiamo. Ma tutti noi, coristi e spettatori, avevamo bisogno di una serata come quella del 4 luglio, che ci staccasse da terra e ci facesse volare sulle ali di una musica eterna. Adesso tutti possono tornare a lavorare, ricostruire, rimettere insieme i pezzi della nostra storia, ma forse qualcuno, e non solo noi del Coro, nel farlo canticchierà le arie di Verdi e si sentirà meno solo e anche migliore. Grazie di cuore per tutto questo». Dal 2010 opera a Mirandola l'Associazione Scienza e Ricerca Infermieristica (SeRI), che si sta impegnando nella diffusione sul territorio della cultura e della pratica infermieristica. Al fondatore, il mirandolese Mirco Magri (foto) abbiamo rivolto alcune domande. Magri, di cosa si occupa esattamente l'Associazione? «L'Associazione culturale “Scienza e Ricerca Infermieristica (SeRI)”, regolarmente istituita secondo le normative vigenti in materia di associazioni no profit, si occupa di proporre la qualificazione della scienza e della ricerca infermieristica attraverso lo svolgimento di attività di interessi a valenza collettiva e si propone di eseguire attività di tipo educativo, culturale, sociale di pubblica utilità». A chi vi rivolgete? «L’Associazione si rivolge alla collettività. Per lo svolgimento delle nostre attività, ci avvaliamo prevalentemente di volontari». Qual è stato il vostro impegno durante l'emergenza terremoto? «Il legame dell’Associazione SeRI con il territorio colpito dalla tragedia del terremoto è stato molto forte. Nell'emergenza e nella ricostruzione, lo spirito col quale noi di SeRI ci siamo mossi, è stato quello della solidarietà, dell’impegno comune e condiviso con altre associazione della zona, mettendo a disposizione le competenze tecniche organizzative e relazionali infermieristiche e creando eventi pubblici di raccolta fonti e di generi di prima necessità, che poi sono stati distribuiti alla popolazione. Siamo stati inoltre a disposizione per rassicurazioni e indicazioni di tipo socio-sanitarie per la collettività. L'infermiere, del resto, in situazioni di emergenza-urgenza, presta soccorso e si attiva per garantire l'assistenza necessaria ed in caso di calamità si mette a disposizione dell'autorità competente». Cosa direbbe ad un giovane che volesse intraprendere la sua professione? «Direi che l’infermiere gioca un ruolo positivo nella sanità attuale e può essere uno dei principali protagonisti della buona sanità del futuro. Questa professione riscontra un appeal molto elevato, e oggi la Scienza Infermieristica è considerata utile agli altri e consente di trovare lavoro rapidamente. Inoltre una good social reputation ed una elevata “occupabilità” spiegano la scelta di un numero crescente di giovani nel voler diventare dottori in scienze infermieristiche, anche se, il percorso degli studi è molto impegnativo e, ad alto livello». 4 novembre Inaugurata alle scuole medie la mostra sulla Grande Guerra La preside Campagnoli e il Sindaco tagliano il nastro della mostra, visitabile alle scuole medie "Montanari" è stata inaugurata lo scorso 4 novembre alle scuole medie "Montanari" di via Dorando Pietri 4 la mostra "Modena e provincia nella Grande Guerra". Si tratta di una parte della grande esposizione realizzata nel 2008 in Castello Pico in occasione del 90esimo anniversario della fine della prima guerra mondiale. All'inaugurazione sono intervenuti il Sindaco Maino Benatti, la preside Paola Campagnoli e due degli autori dei pannelli in mostra, Fabio Montella e Giannalberto Tommasino. Nell'occasione è stato ricordato anche il mirandolese Fabrizio Pacchioni, appassionato cultore delle vicende della prima guerra mondiale e coautore della mostra del 2008, oggi scomparso. La mostra rimarrà allestita per alcune settimane. 16 · n. 20 - novembre 2013 nino vicenzi Addio al Signore delle filastrocche Se ne è andato lo scorso 1 novembre Nino Vicenzi (foto), “Il signore delle filastrocche”. Una persona buona e gentile, un uomo d’altri tempi. Ha collaborato per tanti anni con Avis e Avo, regalando a tante persone un sorriso. Proprietario dello storico “Mulino Vicenzi”, è stato un pilastro degli “Amici della Musica” di Mirandola. Lo ricorderemo sempre con affetto. Ci farebbe piacere se questa volta la filastrocca fosse dedicata a lui. Per Nino: ultimo viaggio Educato e intelligente hai aiutato tanta gente, dall’Arena all’ospedale hai avuto un bel da fare. Questo viaggio di commiato ci ha davvero rattristato, sei volato e lo sappiamo in un luogo assai lontano dove certo ad aspettarti ci saranno tutti quanti. Con il classico sorriso sei arrivato in Paradiso. Caro Nino, devo dire già ci manchi da morire, col tuo grande altruismo fai in modo da lassù di aiutare noi quaggiù. Tra Angeli e Arcangeli un concerto senza pari ti accompagni lungamente fino all’Eternità. Ciao Nino! Buon viaggio e grazie di tutto. Carla Vicenzi Alla famiglia vanno le condoglianze del Sindaco Maino Benatti e dell’Amministrazione comunale. Condoglianze anche dalla redazione dell’Indicatore Mirandolese con cui Nino aveva collaborato in diverse occasioni, inviando le sue filastrocche sempre tanto apprezzate dai lettori. l'incontro L'esperienza di Egicon Srl “Mission Critical device: dalla progettazione alla produzione. L’esperienza di Egicon Srl” è il titolo dell’incontro che si svolgerà martedì 12 novembre alle 17 nella sede di Mirandola di Democenter (via Maestri del Lavoro, 38). L’appuntamento rientra nel ciclo di iniziative “Collaborare per Competere” del Quality Center Network. n. 20 - novembre 2013 · Esposte anche tele recuperate a San Felice, Medolla e Concordia arte In mostra le opere salvate dal sisma 17 mirandola Viesi espone al Caffé Busuoli A Sassuolo fino al 24 novembre sono visibili i dipinti restaurati “Oltre l’emergenza. L’attività del Centro di raccolta di Sassuolo e del cantiere di primo intervento per il Sisma 2012″ è il titolo della mostra che potrà essere visitata fino al 24 novembre nel Palazzo Ducale di Sassuolo. L’iniziativa si propone di illustrare, mediante l’esposizione di otto opere significative provenienti dalle aree del territorio più colpite dal sisma 2012, i risultati raggiunti e le complesse attività di recupero e messa in sicurezza che i restauratori, i funzionari storici dell’arte e il personale di assistenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo stanno svolgendo presso il Centro di Raccolta e cantiere di primo intervento, allestito negli ambienti del pianterreno del Palazzo Ducale di Sassuolo da ormai oltre un anno. L’esposizione delle opere, scelte per offrire al visitatore una casistica variegata della complessità e delle diverse tipologie di intervento effettuate dai restauratori, è accompagnata da apparati fotografici e spiegazioni volte a fornire un quadro generale del lavoro svolto: dal recupero delle opere sul territorio alla messa in sicurezza, dall’archiviazione e schedatura informatica della documentazione allo stoccaggio nei depositi. Le opere in mostra sono il Trittico del Loschi (San Felice sul Panaro), il Sant’Antonio da Padova di Gennari e Guercino, la scultura della Madonna di Loreto di Mirandola, la tela di San Carlo Borromeo e San Francesco di Sante Peranda della chiesa di Fossa di Con- cordia, la scultura della Madonna del Rosario di Finale, il ciborio del Settecento della chiesa di Sant’Agostino (Fe), il copri fronte battesimale della chiesa di Santa Maria Maggiore di Mirandola e il Paliotto della chiesa di San Bartolomeo di Medolla. La mostra è organizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Emilia Romagna e dalla fotografia Il Sindaco Antonella BUna delle foto di Franco Bentivoglio esposti fino al 1° dicembre presso la Galleria commerciale "Al Borgo". La mostra racconta come è cambiata Berlino in 20 anni Una mostra su Berlino al Borgo testimonia 20 anni di cambiamenti “Berlino 1989-2009: vent'anni dopo la caduta del muro” è il titolo della mostra fotografica di Franco Bentivoglio, che potrà essere visitata fino al 1 dicembre presso la Galleria Commerciale “Al Borgo” di viale Gramsci a Mirandola. «Il 9 novembre 1989 cadde il Muro di Ber- lino – spiega Bentivoglio – alcuni mesi dopo andai a visitare questa città rimasta isolata dall'occidente per quasi 30 anni. Sono tornato nel 2009, dopo vent'anni, in occasione dei festeggiamenti della caduta del Muro. Con le mie foto ho voluto documentare come è cambiata Berlino». convegni Per il Rotaract in novembre un doppio appuntamento “Da giovani promesse a professionisti affermati” è il titolo del congresso organizzato dal Rotaract Emilia Romagna in programma per il pomeriggio di sabato 16 novembre alla Camera di Commercio di Modena, in via Ganaceto 134. Come ogni anno, anche quest’autunno l’associazione giovanile promossa dal Rotary International e composta da giovani volontari fra i 18 e i 30 anni vuole dare vita a un momento di riflessione, confronto e crescita. Obiettivo dell’evento è coinvolgere professionisti affermati e giovani talenti per discutere di etica professionale, di qualifica morale e di leadership. Si parlerà della dignità e del valore sociale del lavoro, ma anche di come prestare le proprie capacità professionali per contribuire ad affrontare i problemi e le esigenze della società. Tra i miti che il congresso tenterà di sfatare ci sono l’idea che l’etica abbia a che vedere solo con le regole e con la repressione, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. che le norme scritte siano sufficienti per rendere tutti etici e anche che l’etica possa essere solamente bianca o nera, giusta o sbagliata. Due settimane dopo il congresso, nella mattina di sabato 30 novembre, si terrà poi a Mirandola un convegno su “Rischio sismico e prevenzione”, organizzato congiuntamente dal Rotary e dal Rotaract Club di Mirandola, in collaborazione con l’Enea e con la Commissione Ambiente del distretto Rotary 2072. Interverranno personalità del mondo scientifico, accademico e rappresentanti delle istituzioni, con lo scopo di informare e sensibilizzare la nostra comunità sul tema della prevenzione sismica. @Gianluca_Dotti Rotaract Club Mirandola Roberto Viesi di Bergamo è l'attuale protagonista della rassegna “Mirandola-Arte 2013/2014”. Il pittore espone le proprie opere presso la saletta interna della Caffetteria Busuoli fino al 9 novembre. Viesi, dopo aver conseguito nel '71 la maturità artistica, inizia l'attività di illustratore e cartoonist per note case editrici. Parallelamente intraprende uno studio artistico con la produzione di oli e disegni. Nel 1980 consegue un diploma di grafica pubblicitaria presso la Scuola degli Artefici in Brera. L'attività di grafico nei decenni successivi occupa quasi completamente il tempo e la creatività di Viesi. Nel 2010 pubblica “Francesco e il Lupo” a fumetti per bambini, l'anno successivo “La terra non gira, o bestie!” sempre a fumetti, dedicato a Giovanni Paneroni astronomo dilettante. Dal 2011 pubblica la strip comica “Ürgot, l'ultimo degli antichi Camuni” sul quindicinale “Giornale della Valcamonica”. Dal 2012 inizia uno studio che lo porta a realizzare nuove grafiche: una tecnica mista che comprende disegno manuale, elaborazione digitale, rifinitura a mano con acrilico, smalti dorati e pastelli. In questi lavori sono contenute e riassunte parecchie esperienze professionali di Viesi: il racconto illustrato, la sensibilità cromatica, la sintesi grafica, l'eleganza e l'equilibrio richiesti ed espressi nella creazione di un simbolo, di un logotipo. Il figurativo si traduce in icona e in codice grafico, privilegiando la libera dinamicità del tratto. Antonio Castellana polizia è deceduto Bruno Ramagli già vicario della Questura Nella mattinata del 28 ottobre è deceduto, dopo una lunga malattia, il dott. Bruno Ramagli (foto), già vicario della questura di Modena. Nato a Napoli il 6 luglio1948, Ramagli è stato trasferito alla questura di Modena nel 1985 dove ha diretto la divisione di polizia amministrativa e sociale per dieci anni. Nel gennaio del 1996 è stato inviato a dirigere il commissariato di pubblica sicurezza di Carpi sino al 1999 quando è stato trasferito alla questura di Ferrara per dirigere la divisione di polizia amministrativa e sociale. Nel 2002 è stato nominato vicario del questore della provincia di Mantova e nel 2004 è stato, infine, trasferito in città. Dal 1° agosto 2008, Ramagli era stato collocato a riposo per limiti di età. Profondo il cordoglio a Modena e provincia. 18 · n. 20 - novembre 2013 Con il patrocinio del brevi POSTA MIRANDOLA PREMIATA A BOLOGNA Grazie ai risultati di eccellenza raggiunti, la Filiale di Modena ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del Meeting di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti che si è tenuto a Bologna nei giorni scorsi. Nella classifica assoluta, che ha premiato i successi conseguiti dagli uffici dell’Area Centro Nord (Emilia Romagna e Marche), i primi posti sono andati a Vignola, Mirandola e San Michele dei Mucchietti. Presenti all’evento, oltre al responsabile Area Territoriale Doriano Bolletta, 15 direttori di Filiale e numerosi collaboratori selezionati tra le strutture di staff e commerciali, circa 300 direttori degli uffici postali più rappresentativi dell’intera Area. Per un totale di circa 400 invitati. Per la provincia di Modena erano presenti, oltre alla responsabile Patrizia Zagnoli e al suo staff direzionale, 31 direttori degli uffici postali che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela. La Filiale di Modena abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 132 uffici postali (di cui due interamente dedicati a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 54 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24. Il successo riportato dai tre uffici del Modenese, arricchito dai secondi posti di Modena Centro, Carpi e Castelvetro, è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi prefissati. LA SETTIMANA DEL BARATTO B&B Si svolgerà da lunedì 18 a domenica 24 novembre la Settimana del Baratto, evento di punta del portale www.bed-and-breakfast.it. Sono 2.100 i bed and breakfast in Italia che partecipano all’iniziativa e sono disponibili per offrire l'alloggio e la colazione in cambio di beni o servizi. Info: www. settimanadelbaratto.it; www.facebook. com/settimanadelbaratto; www.facebook.com/events/653766594635259. ANCHE VILLANOVA AIUTA FINALE EMILIA Il Comune di Villanova d'Asti, ha consegnato nei giorni scorsi alla comunità finalese, per mano del giovane Sindaco Christian Giordano, la somma di 3 mila euro raccolti tra le associazioni e l'Amministrazione del centro dell'astigiano, da destinare a interventi per i giovani e le scuole finalesi. Nell'incontro con il Sindaco di Finale Fernando Ferioli è stato sancito anche un patto d'amicizia tra i due Comuni che verrà stipulato prossimamente. n. 20 - novembre 2013 · scuole medie montanari 19 All'inaugurazione interverrà anche il console olandese In mostra il simbolo della Shoah A Mirandola dal 22 novembre un'esposizione sulla storia di Anne Frank Sarà inaugurata venerdì 22 novembre a Mirandola, alle 11, presso l’atrio della scuola media “Montanari”di via Pietri 4, la mostra internazionale di Anne Frank, la ragazza ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. L’esposizione potrà essere visitata fino al 12 gennaio 2014. All’inaugurazione parteciperà anche il console olandese di Firenze Nico Kamp, egli stesso vittima della persecuzione degli ebrei. I suoi genitori erano sullo stesso treno che ha portato Anne Frank e famiglia ad Auschwitz, dove il padre è morto mentre la madre è sopravvissuta. Lui stesso e suo fratello (all’epoca 7 e 10 anni) sono sopravvissuti, passando per 14 diversi nascondigli. La mostra racconta la persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank: le fotografie, molte delle quali scattate dal padre Otto Frank e in gran parte inedite, le immagini e le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista. La storia di Anne Frank e della sua famiglia mette in luce temi quali il fanatismo politico e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l’atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah e le violazioni dei diritti umani. Ideata e prodotta dalla Fondazione Anne Frank di Amster- Anne Frank dam, si compone di 34 pannelli di foto e testi, alcuni dei quali relativi al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, in cui l’attenzione si focalizza sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani. La storia della vita di Anne Frank rappresenta il filo conduttore dell’esposizione, che è suddivisa in cinque periodi che corrispondono a cinque tematiche principali. La mostra, già allestita in più di cento luoghi in tutto il mondo, si rivolge soprattutto ai giovani, stimando una riflessione sul significato di ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista. Nel percorso della mostra sarà proiettato il documentario La breve vita di Anne Frank (20´). Attraverso incisive immagini dell'epoca il documentario illustra le origini e gli sviluppi della Seconda Guerra Mondiale. La vicenda di Anne Frank è narrata attraverso le citazioni dal diario e da fotografie e filmati di famiglia. Il film contiene le uniche immagini video di Anne Frank, tratte da un filmato originale. Il sito web della Casa di Anne Frank (www.annefrank.org) contiene inoltre un ricco archivio fotografico e documentario sulla storia della famiglia Frank e una panoramica del contesto storico oltre a spazi virtuali interattivi, quali Anne Frank: guida alla ricerca (www.annefrankguide. com) e l'Albero di Anne Frank (www. annefranktree.nl). Questi strumenti, pensati soprattutto per gli studenti, consentono di realizzare ricerche su Anne Frank e la Seconda Guerra Mondiale, di esprimere riflessioni e pensieri sulla storia di Anne Frank e di accedere ai testi scritti da altri ragazzi. La mostra è promossa dall'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia in collaborazione con la Casa di Anne Frank di Amsterdam e con il Comune di Mirandola. Info: Comune di Mirandola – Ufficio Cultura: 0535/29624, 29782; [email protected]. mo.it. la poesia «Nel Signore ho trovato la forza per andare avanti» Pubblichiamo una poesia di Olga Nigro Murolo (nella foto), scrittrice e poetessa mirandolese, che racconta dello sgomento provocato dal terremoto, ma anche della volontà di guardare avanti con speranza, lasciandosi alle spalle quei drammatici giorni. Grazie… o Signore… 2012/2013 Grazie…Signore perché mi hai dato la Vita… perché il Sole splende ancora sulle mie rose… perché il Cielo è tornato azzurro dopo la tempesta perché il pianto si è allontanato dal mio cuore… perché provo questo intenso sentimento di gratitudine. La mia chiesa era crollata con un terribile boato fra nuvole di polvere… le pareti slabbrate… gli arredi caduti e rotti… l’altare… le figure degli affreschi spezzate… l’orrore della distruzione da terremoto… ovunque uno spettacolo di scempio e di rovina. Questo inverno si è detta Messa sotto a un tendone in un campo… le panche senza schienale dure e scomode… la pioggia… il vento… il freddo… ma il tendone in qualche misura ci ha offerto riparo. E il Santo Matrimonio e il Battesimo Santo… e l’ultimo saluto l’ultimo onore… l’ultima benedizione agli scomparsi… l’ultima Preghiera tutti i nostri Sacramenti non sono mancati. Grazie di tutto questo… o Signore… Perché oltre al dolore per i caduti e per le case e le cose distrutte hai posto nel nostro cuore il Seme della Ricostruzione… la Forza …talora imposta dall’inevitabile sacrificio… di andare avanti… non piegati e vinti Ma Fiduciosi e Forti… Perché il tuo amore ci ha sorretti finora e…ci guiderà…ancora…! Olga Nigro Murolo 20 · n. 20 - novembre 2013 associazioni Tanti progetti per il Lions Presso il ristorante “La Cantina” di Medolla, il presidente Walter Belluzzi ha aperto nei giorni scorsi il 48° anno sociale del Lions Club Mirandola, alla presenza della presidente di Zona Vanda Menon, dei rappresentanti dei Club di Carpi (Host e Alberto Pio), Finale, Castelfranco, Sassuolo, Modena Romanica e Rotary Mirandola, nonché dei sei Comuni del territorio del Club e di numerosi soci. Il presidente ha dapprima presentato il nuovo consiglio, auspicando che il significativo motto scelto per l’annata (“Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo” di Henry Ford) diventi realtà nella vita del Club, dove dovrà prevalere lo spirito di servizio, in controtendenza con l’egoismo crescente dell’epoca attuale. Ha proseguito spiegando che gli invitati stanno ad esprimere gli stretti legami che il Club intende mantenere con le istituzioni del territorio e con i Club vicini, guardando al futuro fiduciosi, perché, nonostante tutto, «ce la faremo». Tra le iniziative più importanti appoggiate dal Club quest’anno ci sarà il programma “Leggere e scrivere tutti insieme”, teso ad individuare precocemente eventuali difficoltà legate a disturbi specifici dell'apprendimento e rivolto a circa 6.300 alunni della provincia fino alla terza media. Nel segno dell’attenzione al futuro che avanza, la serata è stata allietata dall’esibizione dell’Orchestra di chitarre classiche e moderne “Lavori in Corso”, diretta da Annalisa Lugari e composta da una quindicina di giovani dai 14 ai 17 anni, allievi della Fondazione Scuola di Musica “Andreoli”, che ha eseguito con estrema bravura alcuni pezzi. E’ poi avvenuta la consegna di una consistente donazione, frutto di un’asta benefica, del Lions Club Sassuolo alla scuola materna Adani di Mirandola. Infine, lo scambio delle insegne fra il neo presidente Belluzzi e il past-president Isa Tirabassi ha concluso la piacevole serata. Il Club si ritroverà a breve per dare corso ad un ricco programma di attività di servizio. Ivo Panzani Nella foto, da sinistra il past-president Isa Tirabassi, il neo presidente Walter Belluzzi ed il presidente di Zona Vanda Menon n. 20 - novembre 2013 · sullo scaffale/1 Lo studioso dirada la nebbia che circondava l'episodio e locali, oltre che di una componente miracolistica. Una tradizione dai contorni incerti e rivendicata da più parti, a cui Calzolari (uno dei maggiori ricerca- tori dell'area padano-emiliana) fornisce risposte, basate su riscontri storici, topografici e addirittura antropologici, come le cronache popolari e le ricor- renze paesane. Calzolari, professore a contratto all’Università degli Studi di Ferrara ed insegnante alle scuole medie “Montanari” di Mirandola, prosegue dunque nella sua lunga ed infaticabile produzione scientifica, che conta ormai quasi 150 titoli. La sua ricerca unisce sempre il massimo rigore nello studio dei documenti alla capacità divulgativa. Tra i suoi ultimi volumi ricordiamo gli interessanti Toponomastica urbana a Modena dal 1818 al 2009 (Modena, Colombini, 2011) e I nomi delle vie di Nonantola dal 1300 al 2011 (Modena, Artestampa, 2012), due opere imprescindibili per conoscere la storia del territorio modenese, le modificazioni culturali e le scelte che stanno alla base della denominazione di vie e piazze. Una storia che a prima vista può apparire secondaria ma che invece è fondamentale per comprendere le radici della nostra identità. Laureato nel 1979 con 110 e lode in Storia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, Calzolari ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Archeologia (Topografia) nel 1987, alle Università di Bologna e “La Sapienza” di Roma. Ha partecipato a molti convegni ed è socio Corrispondente della Deputazione di Storia Patria di Modena, di quella per la Romagna e dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. mo crescente alcool. La stampa, i medici e, in seguito, anche la politica, si accorsero che gli italiani, in campagna ma soprattutto in città, nelle fabbriche, avevano iniziato ad abusare di alcoolici, spesso di qualità scadente, e a popolare le osterie. Ciò comportava problemi di ordine pubblico, danni economici (ne risentiva la produttività dei lavoratori), ma anche un problema medico: l'alcoolismo, specie quello cronico, poteva condurre gli uomini (si trattava di una malattia essenzialmente maschile) tanto in carcere quanto in manicomio. Ma in manicomio non si guariva dall'alcoolismo: si poteva ottenere soltanto una momentanea disintossicazione fisica, ma era alta la probabilità di ricadere nella malattia – e spesso, specie in campagna, il vino e i liquori servivano per ingannare lo stomaco, erano sostituti del pane che non c'era. Anche nel mantovano ci fu un notevole incremento delle “psicosi alcooliche” sul finire dell'Ottocento, con un netto prevalere di ricoverati provenienti dal medio mantovano (in pratica dal comune capoluogo), mentre l'alto e il basso mantovano avevano percentuali più o meno equivalenti». Lei ha studiato approfonditamente molti archivi manicomiali. Dei pazienti modenesi cosa può dirci? «Modena non ha avuto un proprio manicomio. Il “San Lazzaro” di Reggio Emilia è stato, e ben da prima dell'unità nazionale, il luogo di ricovero per i modenesi che dessero segno di squilibrio mentale. Oggi l'archivio clinico dell'ex ospedale psichiatrico si presenta come una vera e propria “miniera” di informazioni sulla vita in provincia di Modena, soprattutto a partire dalla prima metà dell'Ottocento. Anche e soprattutto sulle condizioni di vita di masse di persone povere ed emarginate. Le cartelle cliniche, infatti, non parlano soltanto delle diverse patologie e della vita in manicomio, ma anche sulla realtà sociale da cui i malati provenivano. Non è raro trovare tutta una serie di documenti (lettere, certificati ecc.) redatti dai familiari e dalle autorità locali (sindaci, parroci, carabinieri). Per ciò che riguarda i ricoveri dalla provincia di Modena, sui quali mi è capitato di lavorare anni fa, il quadro non è molto diverso da quello delle altre province emiliane: in manicomio finivano in massa persone provenienti dalle campagne e sofferenti di quelle “malattie sociali” che imperversavano in un mondo dominato dalla miseria». Più in generale, come si è modificato, nel Novecento, l'atteggiamento verso i pazienti dei manicomi? «La storia della psichiatria e, in particolare, la storia del superamento dei manicomi (un superamento ancora incompleto, visto che ancora oggi “resistono” gli Opg, i vecchi manicomi criminali, e uno di essi si trova proprio a Reggio), hanno evidentemente molto a che fare con la percezione, nelle singole famiglie come nel dibattito pubblico, della malattia mentale. Il cammino verso la chiusura (cioè verso l'apertura) dei manicomi è stata anche un cammino per il riconoscimento del “malato di mente” come persona a cui riconoscere il diritto a essere curato, e non soltanto come un individuo scandaloso e/o pericoloso. Il cosiddetto stigma, il catalogo di pregiudizi sulla “follia”, richiede ancora una forte attenzione. Non è facile occuparsi di persone che hanno problemi di questo tipo, così come chi ha una dipendenza (da sostanze, ma non soltanto, pensiamo per esempio al gioco d'azzardo). Credo che studiare le vite di uomini e donne richiusi in manicomio semmai più di un secolo fa, far riemergere per quanto possibile la loro voce, sia anche un modo per avvicinare i “sani” a questo che, per molti verso, sembra ancora un altro mondo, lontanissimo e pericoloso». A tu per tu con Attila al Mincio Un nuovo volume di Mauro Calzolari sullo storico incontro di Papa Leone I L'incontro di papa Leone I e Attila nel 452 d. C. rappresenta un avvenimento storico dai contorni sfumati e incerti, ma capace ancora oggi di stimolare l'immaginario comune con racconti, studi e ricerche sul territorio, rievocazioni e feste locali. Il fulcro di un tale interesse ruota intorno al re degli Unni: una figura epocale, ben presto avvolta nella leggenda, che in Italia gli attribuisce il ruolo di condottiero efferato e violento, che travolge le città delle Venezie e della Pianura Padana, senza che nessuno lo fermi: se non al fiume Mincio, dove si arrende all’autorità del pontefice, andatogli incontro per salvare Roma e l'Italia. Di questo famoso incontro si vuole rendere conto nel nuovo volume di Mauro Calzolari intitolato Papa Leone e Attila al Mincio. Il percorso di una tradizione (Mantova, Editoriale Sometti, 2013, 13 euro). Il volume (presentazione l'8 novembre a San Felice) prende in esame quanto ci è stato trasmesso dalla tradizione colta e popolare, arricchita nel corso del tempo di risvolti singolari sullo scaffale/2 La storia di pellagra e alcolismo piaghe delle nostre campagne Francesco Paolella è autore, insieme a Luciano Fornari e Donatella Zanoni, del volume “La vita degli esclusi” (Viadana, 2013), su pellagra e alcolismo nel Mantovano tra il 1808 ed il 1930. Molti sono i riferimenti al basso mantovano in quest'opera che ha come fonte principale la ricchissima documentazione prodotta dal Manicomio Provinciale di Mantova (ed oggi conservata nell'Archivio di Stato di quella città). La scelta degli autori è stata quella di mettere a fuoco, in particolare, due malattie (pellagra e alcolismo) diffuse anche nel Modenese tra gli strati sociali più poveri e all'estremità inferiore della scala sociale, quindi destinati “naturalmente” al manicomio che, dalle sue origini fino alla sua abolizione legale, ha svolto la funzione di “contenitore” di ceti sociali emarginati. Paolella, che malattie erano pellagra e alcolismo a cavallo tra Otto e Novecento? «Per questo volume abbiamo deciso di concentrarci su pellagra e alcoolismo perché si tratta di due malattie che colpivano, in momenti diversi, gli strati più poveri della popolazione. Dallo studio delle cartelle cliniche è emerso anzitutto il peso quantitativo del numero dei pellagrosi e degli alcoolisti sul totale dei ricoverati in manicomio. In particolare, poi, la pellagra è stata una malattia tipicamente contadina e dovuta, oggi lo sappiamo bene, alla monoalimentazione (soltanto polenta) e in particolare causata dalla carenza di vitamina PP. Una malattia che nelle forme più gravi portava a terribili disturbi psichici, e alla morte. Come per altri versi per l'alcoolismo, è stata una vera e propria malattia della miseria. Dalla nostra ricerca, che ha riguardato più di diecimila persone, ricoverate nei manicomi di Mantova, Reggio Emilia e Venezia, sono emersi alcuni dati caratteristici: la pellagra colpiva di più nell'alto rispetto ai paesi del basso mantovano, mentre era pressoché assente in città». Nel suo saggio parla di una vera e propria "questione alcoolica" e cita diversi casi tratti da cartelle cliniche. Quale quadro emerge per il basso mantovano? «In Italia, più in ritardo rispetto agli altri paesi europei che avevano già conosciuto il processo di industrializzazione, è esplosa nell'ultimo quarto dell'Ottocento una vera e propria emergenza legata al consu- 21 scuola Si chiama "Acqua da mangiare" il nuovo concorso del Burana È “Acqua da mangiare” il tema della 6° edizione del concorso promosso dal Consorzio della Bonifica Burana in collaborazione con Urber (Unione Regionale delle Bonifiche Emilia-Romagna) per la diffusione e sensibilizzazione dei valori dei Consorzi di Bonifica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado emiliano romagnole. Dopo il successo dell’ultima edizione, che ha visto radunati insieme a Mirandola centinaia di studenti provenienti da tutta la regione in segno di solidarietà alle comunità colpite dal sisma, il tema per quest’anno sarà legato all’apporto idrico in agricoltura, con la finalità ultima, come sempre, di approfondire i temi del valore dell’acqua e l’importanza vitale delle opere di bonifica. Agli alunni il compito di spiegare dunque: «Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l'acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio nel rispetto dell'ambiente?» per far emergere il rapporto inscindibile e spesso sottovalutato, tra l’acqua e ciò di cui ci nutriamo e utile a meglio comprendere la funzione imprescindibile della gestione delle acque per la nostra vita. Le classi dovranno elaborare e produrre un progetto interattivo, attraverso la creatività multimediale, che veicoli un messaggio diretto ed efficace in grado di far comprendere ad un ipotetico visitatore straniero quanto sia fondamentale la risorsa “esauribile” acqua per la produzione di tutto ciò che quotidianamente troviamo sulla nostra tavola. Cinque le sezioni in concorso: Migliore Progetto Multimediale 2.0, Migliore Slogan, Migliore Logo; Migliore video (scelto tra le scuole elementari) e Migliore video (scelto tra le scuole medie). La Commissione Regionale del concorso assegnerà inoltre anche due premi speciali: Migliore fotografia (scelto tra le scuole elementari) e Migliore fotografia (scelto tra le scuole medie). La cerimonia di premiazione dei vincitori regionali si svolgerà nel mese di maggio 2014, in occasione della “Settimana della Bonifica 2014”. Il bando di concorso e le modalità di presentazione alle scuole sono scaricabili anche sul sito del Burana www.consorzioburana.it o sul sito http://www.urber.it/ e sono da inviare entro il 15 febbraio 2014 al Consorzio della Bonifica Burana, Corso Vittorio Emanuele II, 107, 41121 Modena, 059-416511 segreteria@ consorzioburana.it. 22 · n. 20 - novembre 2013 mirandola Le poesie dialettali di Brunetta Panzani Giovedì 28 novembre alle ore 15,30 presso la sala della Canonica del Duomo di Mirandola sarà presentato “Foli in scapèn”, il nuovo libro di poesie in dialetto mirandolese di Brunetta Panzani, già autrice di “Al calendàri di mirandulés 2008” e di “La coa dal gatt”, pubblicato nel 2004. Come in precedenza, anche questa volta tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza, in particolare alla Associazione Onlus Ant- delegazione di Mirandola, che generosamente opera sul nostro territorio con assistenza socio-sanitaria gratuita ai sofferenti e con progetti di prevenzione oncologica. Ma la finalità del libro non è soltanto questa: l'autrice, con le sue trenta poesie in dialetto mirandolese (corredate di traduzione e di alcune foto con scorci di Mirandola), vuole mettere in risalto la necessità di salvaguardare la nostra lingua e la nostra cultura locale, che purtroppo vanno lentamente ed inesorabilmente spegnendosi. “Foli in scapèn” sono le storie silenziose, umili e semplici, tratte dal grande libro della memoria, che parlano di una quotidianità lontana dai rumori di oggi, ma ancora viva nel cuore di tanti non più giovanissimi; sono anche le piccole storie del tempo presente, a volte rivisitate con occhio ironico e sorridente, oppure con un velo di malinconia. Ci sono le storie delle nonne che facevano la calza accanto al camino, delle vecchie e belle panchine di pietra che rendevano vivo e vissuto il nostro “circondario”, della “campagna dello zucchero”, dei “preti” che si mettevano nei letti gelidi, dei nostri angoli più cari ed amati che ancora fanno capolino tra le macerie delle chiese e le crepe dei bei palazzi antichi e delle nostre case. Il racconto si perde nel tempo e cerca le parole famigliari del nostro dialetto ormai quasi dimenticato. Il libro è disponibile presso tutte le cartolerie e le rivendite di giornali della zona, inoltre presso alcuni negozi di Mirandola. n. 20 - novembre 2013 · biblioteca "garin" Nuova iniziativa del Sistema bibliotecario dei Comuni dell'Unione Gli studenti si danno alla lettura 23 mirandola Torna la Fiera di Francia Corta Con il progetto Xanadu finanziato dalle donazioni e dalla Fondazione Crm Le biblioteche del Sistema Bibliotecario Territoriale dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, in particolare quelle di Mirandola, Camposanto, Medolla, San Felice Sul Panaro e San Prospero, grazie alle donazioni ricevute per il terremoto tramite il Cedoc della Provincia di Modena, e a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, hanno proposto alle classi terze medie e del biennio delle superiori del territorio il progetto di promozione alla lettura “Xanadu. Comunità di Lettori Ostinati”. Il progetto è elaborato dall’Associazione Culturale Hamelin di Bologna, da anni impegnata in attività di valorizzazione del libro per bambini e adolescenti, ed ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, fra i quali si segnala quello del Ministero per i Beni Culturali. Giunto alla sua decima edizione, dal titolo “Sulle orme del vento”, quest’anno Xanadu ha come argomento conduttore la libertà ed i libri, film e fumetti che ne trattano. Sono ventinove le classi coinvolte, tredici terze medie dei diversi Comuni e sedici del biennio L'AUTORE DEL MESE 50 anni fa moriva Huxley prolifico scrittore inglese degli Istituti “Luosi” e “Cattaneo” di Mirandola, che, all’interno di una corposa bibliografia, diversificata per tipologia di classe, dovranno leggere almeno tre titoli ed esprimere il proprio giudizio su un sito appositamente predisposto, sul quale confluiranno i giudizi di tutte le classi coinvolte nel progetto a livello nazionale. Alla fine dell’anno scolastico le classi partecipanti verranno invitate a Bologna ad incontrare gli scrittori che avranno ricevuto i maggiori consensi. In corso d’anno scolastico poi gli operatori di Hamelin terranno alle classi un apposito laboratorio di approfondimento sui testi e sugli autori delle bibliografie. il libro del mese Un volume dei Meridiani per la maestra del racconto breve Uscito da alcuni mesi nella collana dei Meridiani di Mondadori, Racconti di Alice Munro (foto), da poco insignita del Nobel per la Letteratura in qualità di “maestra del racconto breve contemporaneo”, contiene una selezione dei racconti dell’autrice canadese, nella traduzione di Susanna Basso, a cura e con un saggio introduttivo di Marina Caramella. Da Danza delle ombre felici del 1968, fino a Uscirne vivi del 2012, sono tredici le raccolte di racconti dalle quali sono stati selezionati i cinquantacinque pubblicati in quest’opera, che intende fornire un corposo spaccato della produzione dell’autrice e della sua predilezione per questa forma narrativa. Costanti sono nella narrazione la componente autobiografica, l’attenzione all’universo femminile, la descrizione dei sentimenti. La società canadese contemporanea e non, in particolare quella di alcune regioni rurali, oltre, sporadicamente, a quella delle metropoli, viene descritta con uno stile che non lascia spazio alla retorica. Questa pubblicazione fornisce, soprattutto a chi non conosca la produzione dell’autrice canadese, un assaggio del meglio della sua opera, anche e soprattutto alla luce delle sue recenti dichiarazioni di voler abbandonare il mestiere di scrittrice. A. Munro, Racconti, Mondadori, 2013 Cinquant’anni fa, il 22 novembre 1963, moriva a Hollywood lo scrittore inglese Aldous Huxley. Nato nel 1894, a sedici anni perde quasi completamente la vista per una grave forma di cheratite e completa gli studi imparando il braille. Svanita la speranza di diventare medico, nel 1915 si laurea in Letteratura inglese e Filologia, e durante la Prima Guerra Mondiale pubblica numerose recensioni letterarie e teatrali e un suo primo romanzo. Viaggia a lungo in Europa, India, dove scrive una delle sue opere migliori, Punto contro punto (ispirandosi alla tecnica di James Joyce del “flusso di coscienza”) e Stati Uniti, dove si trasferirà definitivamente nel 1938. Durante la sua permanenza fra Francia ed Inghilterra, nel 1932, scrive il suo romanzo più popolare, Il mondo nuovo, col quale acquisisce fama internazionale ed inaugura il filone della letteratura distopica. Nel 1937 riacquista quasi completamente la vista grazie ad un’ apposita terapia. Nel 1944 si dedica alla stesura di La filosofia perenne, una raccolta di saggi filosofici nei quali sono messi a confronto religione, sesso, arte, scienza, politica, falso misticismo. Affascinato dal misticismo e dagli studi storici scrive nel 1952 I diavoli di Loudun, considerata una delle sue opere migliori, ricostruzione storica di un processo per stregoneria nella Francia del XVII secolo. Sempre negli anni ’50 darà alle stampe due importanti saggi, Le porte della percezione e Paradiso e Inferno, nei quali tratta dif- fusamente della sua sperimentazione dell’utilizzo di droghe, in particolare Lsd e mescalina, e della consapevolezza “dell’esistenza di un mondo ulteriore” che tale sperimentazione comporterebbe. In seguito riesaminerà le profezie de Il mondo nuovo alla luce degli avvenimenti contemporanei e nel 1962 tornerà alla narrativa con il romanzo utopico L’isola, ultima opera scritta prima della morte. Opere di Aldous Huxley disponibili tramite prestito interbibliotecario nelle biblioteche del Polo modenese, delle quali molte anche in lingua originale: L’arte di vedere; Il banchetto di Tillotson e altri racconti; La catena del passato; La condizione umana; I corvi; I diavoli di Loudoun; Divorante, irriducibile Perla; Dopo i fuochi d’artificio e altri racconti; Dopo molte estati; Due o tre grazie; L’eminenza grigia; La filosofia perenne; Fini e mezzi; Foglie secche; Il genio e la dea; Giallo cromo; L’isola; Letteratura e scienza e altri saggi; Limbo; Lungo la strada; Le mani di Jacob; Il mondo nuovo; Oltre la baia del Messico; Paradiso e Inferno; Passo di danza; Il Piccolo Archimede e altri racconti; Le porte della percezione; La prima ed ultima libertà; Punto contro punto; Riflessioni sulla luna; Ritorno al mondo nuovo; Scienza, libertà e pace; La scimmia e l’essenza; Il sorriso della Gioconda e altri racconti; Il tempo si deve fermare; Tutti i racconti; Tutto il mondo è paese; L’uomo e Dio; La volgarità in letteratura. Si svolgerà a Mirandola sabato 16 e domenica 17 novembre la tradizionale Fiera Mercato di Francia Corta, organizzata dal Principato di Francia Corta e divenuta un consueto appuntamento dell’autunno cittadino, capace di richiamare migliaia di visitatori. Sabato alle 13,30 ci sarà l’apertura della cucina del Principato con le specialità tipiche: maccheroni al pettine, polenta con ragù, “zampone dei Pico” (marchio registrato), stracotto con polenta e gnocco fritto. Alle 14,30 esposizione in piazza Costituente dei dipinti del 25° concorso di pittura per ragazzi “A. Aleotti”. Sempre alle 14,30 apertura del luna park nel piazzale Atcm e del mercato straordinario degli ambulanti con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia. La manifestazione prosegue alle 15,30 con l’inaugurazione ufficiale della Fiera del Principato di Francia Corta, alla presenza delle autorità. Alle 16 è prevista la sfilata della Corte di Francia Corta con spettacolo degli sbandieratori della Contrada Santa Maria in Vado di Ferrara. Alle 16,30 ci sarà la presentazione e l’incoronazione della nuova principessa di Francia Corta. Alle 18,30 i principi offriranno la cena al popolo affamato: allo stand gastronomico ci saranno “fasulada, pulenta imbrucada, e ven brulè”. La Fiera prosegue domenica 17 novembre alle 8 con la riapertura del mercato straordinario degli ambulanti e l’esposizione del 25° concorso di pittura per ragazzi. Alle 9 dal piazzale della stazione Atcm, ci sarà la partenza della corsa podistica non competitiva “28° Trofeo Francia Corta” in collaborazione con il Gruppo Podisti Mirandolesi. Alle 14,30 si svolgerà la premiazione del concorso di pittura per ragazzi e alle 15,30 è in programma il concerto per le vie del Principato del corpo bandistico di Povegliano Veronese (Verona). Infine alle 16,30 dal palco dei proclami in piazza Costituente, saluto di Mirandolina, sproloquio di Sandrone e della famiglia Pavironica e discorso del Principe di Francia Corta. Da mezzogiorno funzionerà lo stand gastronomico del Principato. 24 · n. 20 - novembre 2013 sullo scaffale/1 Un viaggio appassionante nella cucina della tradizione A tavola con duchi e duchesse E’ un viaggio appassionante attraverso la nostra cucina tradizionale quello che ci propone il volume “A tavola con… Duchi e Duchesse” di Giovanna Guidetti, chef del ristorante “Osteria La Fefa” di Finale Emilia. Il libro è corposo, bilingue (italiano e inglese), magnificamente illustrato e con una sezione finale dedicata alla tradizione culinaria ebraica. Un volume di cucina, dunque, in una edizione raffinata, nato dalla felice collaborazione di Giovanna Guidetti e di Emanuele Luzzato, famoso illustratore e scenografo genovese di origine ebraica, scomparso qualche tempo fa. Le ricette di cibi e bevande (dal nocino al limoncello) che sfilano nel libro, una per pagina in doppia lingua, rimangono sì legate alla tradizione che ci accomuna e ci dà un senso di identità e di appartenenza, ma al tempo stesso interpretata con un sensibilità moderna. Comunque sia anche la più semplice e povera ricetta come quella delle classiche frittelle, può far scattare, immancabile e struggente, il ricordo di lontane sere d’inverno in cui una madre ancora giovane, viso accaldato e maniche rimboccate, preparava le frittelle per una “masnada” di figli ragazzini in ansiosa attesa. Nel ricordo il cibo cambia natura e diventa “cibo dell’anima” come è stato detto. Nella parte introduttiva del libro si cercano radici e origini della nostra cucina e si legge tra l’altro: “…si racconta che l’80 per cento delle vivande preparate per un banchetto ritornavano in cucina senza essere state toccate. Dall’abbondanza di avanzi sono nati i tortelli, i tortellini, le polplette, le torte salate. Inoltre per la necessità di conservare le carni del maiale non utilizzate nei banchetti, nacquero cotechino e zampone”. Ecco dunque come hanno avuto origine alcuni pezzi forti della nostra cucina ed ecco perché in qualche modo noi partecipiamo al banchetto dei duchi come titola il libro. L’ultima sezione dell’opera è dedicata alla cucina ebraica. Gli ebrei sono vissuti per molto tempo numerosi e attivi a Finale, lasciando il ricordo di un piccolo cimitero, di una cultura affascinante e di diverse ricette di cucina in cui appaiono ingredienti certamente non locali come sesamo e datteri; alcune incuriosiscono come “la zuppa” di Esaù o “la ruota del faraone” in cui si incrociano curiosamente storia e religione. Il pregio del libro, oltre che alla presentazione chiara di ottime ricette, è anche affidato alle illustrazioni di Emanuele Luzzati. Godibilissime. Un’umanità, la sua, sempre o quasi intenta a banchettare. Uomini e donne nei costumi dell’epoca con improbabili cappelli, visi spesso ridenti o sorridenti, le guance chiazzate di rosso. Un’umanità festosa e felice di vivere e di mangiare. Qua e là appaiono a piè di pagina, anche piccole figure dall’aria arguta che portano vassoi o cesti pieni di vivande. Figure coloratissime, allegre, ironiche, gioiose. Nella sezione ebraica, Luzzati trionfa con la sua luminosa, isolata figura femminile che richiama l’idea del sole, della gioia di vivere in netto contrasto con le figure tristi e un po’ cupe di alcuni rabbini. I pasti ebraici sono più sobri, le figure più contegnose, gli abiti più scuri. Un mondo diverso. “A tavola con Duchi e Duchesse” è un libro complesso che deve essere costato a autrice e illustratore un lungo periodo di preparazione e che Giovanna Guidetti ha sognato e tenacemente voluto. Lei che, per amore della cucina, ha ignorato la sua laurea in giurisprudenza e si è lasciata alle spalle una carriera sicura in banca per vivere a modo suo, tra i fornelli e le ricette della nonna. Ha frequentato corsi di cucina e seguito l’attività di cuochi famosi e infine ha avuto il coraggio di aprire con successo un ristorante nel suo paese. Una bella storia di donna determinata e che ha saputo realizzare un sogno e infine pubblicare un bellissimo libro di cucina. Mirta Braghiroli di immagini documentarie: dalle fotografie ai quadri, al plastico realizzato dal Gruppo Culturale R 6j6, senza trascurare nemmeno gli avveniristici progetti realizzati dagli studenti dell'Università di Napoli per riportare il fiume nel centro. Accompagnano le immagini oltre alle specifiche note commentate realizzate dai curatori, un'antologia di testi di “Autore” pubblicati nel corso degli anni e che vengono qui raccolti insieme. Vi sono contributi di Pier Lujigi Cervellati, Berto Ferraresi, Piero Gigli, Stefano Marchetti, Mirella Grossi, Gianluca Bonfatti, Umberto Moretti, ciascuno dei quali si è occupato di un argomento in un qualche modo collegato alla finale “marinara”. L'artista Mario Cavani ha poi realizzato appositamente per questa pubblicazione due pregevoli illustrazioni di grande bellezza. In definitiva ci sentiamo di poter dire che si tratta di un libro davvero da non perdere. sullo scaffale/3 Quando Finale Emilia era una piccola Venezia Sarà presentato giovedì 21 novembre, alle 21, a Finale Emilia, presso il ristorante pub “La Baia” il volume di Celso Malaguti e Gianluca Borgatti “Quando a Finale c’era il mare” (Cdl edizioni, 112 pagine, 25 euro). Nel corso della serata è prevista la proiezione di immagini commentate dagli autori e la presenza di ospiti a sorpresa. Accompagnamento musicale di Leonardo Merighi. Ingresso libero. La nuova strenna natalizia finalese curata da Celso Malaguti (già comandante della polizia municipale finalese e ben noto agli appassionati di storia locale e dialetto) e Gianluca Borgatti quest'anno ha per tema la Finale attraversata dal fiume Panaro nel suo centro storico. è sentita l'esigenza di offrire una documentazione ai nuovi finalesi e ai visitatori per mantenere viva l'attenzione sulla storia locale, specialmente in questo momento di ricostruzioni. Non va dimenticato infatti che il periodo aureo di Finale corrisponde proprio all'epoca nel quale il fiume era protagonista della vita quotidiana. Si pensi, ad esempio, che nella metà dell'Ottocento, nel censimento del Ducato Austro-Estense, Finale Emilia era la terza città del terri- torio modenese dopo il capoluogo e Carpi (oggi è al 12° posto!). I curatori hanno raccolto ogni tipo I contadini si raccontano è stato pubblicato dalle Edizioni Cdl di Finale a cura di Sara Prati e Giorgio Rinaldi, due insegnati che da anni animano un gruppo denominato Folclore Contadino, un volume il cui titolo è già un programma: “I contadini si raccontano”(96 pagine, 21 euro). Si tratta di una raccolta di testimonianze di vita vissuta relative ai diversi aspetti della quotidiana esistenza del passato, ciascuna delle quali riporta il nome di battesimo e la data di nascita dell'estensore. Si tratta di storie vere raccontate in presa diretta che hanno il pregio di farci rivivere emozioni e sensazioni, facendoci percepire, quasi respirare, lo spirito del tempo. Vicende ora commoventi, ora divertenti e curiose, che intrecciate insieme costituiscono una sorta di fresco e godibile romanzo popolare. C'è poi un motivo di interesse ulteriore costituito dalle meravigliose fotografie che accompagnano i racconti e illustrano l'opera. Gli scatti sono di Roberto Bertoni, socio del fotoclub mirandolese “Leica” e di Vasco Pedrazzi che ha operato a Finale agli inizi del Novecento le cui lastre di vetro al bromuro d'argento ci restituiscono un'immagine non solo autentica delle campagne e delle famiglie che le abitavano, ma anche molto belle per delicatezza e ispirazione poetica. Una pubblicazione che è un'ottima idea regalo per le prossime festività. La chef della "Fefa" Giovanna Guidetti ha scritto un libro di ricette Giovanna Guidetti ai fornelli. A destra, la copertina del suo volume sullo scaffale/2 26 · n. 20 - novembre 2013 «Quella volta che tornammo da San Giacomo Roncole dopo il ballo» amarcord «In retromarcia per non pagare» i "classici" giovani «All'Arena uno splendido Verdi» Proseguono le avventure dei giovani mirandolesi degli anni del dopoguerra Il tempo purtroppo passa per tutti e siamo ormai al 1960. Il sabato sera si faceva qualche festicciola a casa di amici, oppure si andava nei locali della zona come la Vallechiara di Medolla o gli altri che c’erano a Cavezzo, Concordia, Fossa, San Felice. Come già detto in precedenza qualche lira l’avevamo, ma non certo in abbondanza. Basta pensare che molte volte aspettavamo l’uscita di qualcuno dal locale per acquistare a poco prezzo la “contromarca”. Una sera andiamo da Aldo Spaggiari che era meccanico di biciclette e proprietario di un’auto a nolo. La tariffa del noleggio della vettura era stabilita sulla base dei chilometri percorsi e del tempo di utilizzo dell’auto. Eravamo in cinque: io, Quirino Mantovani, autore dell'articolo, in una foto da giovane Francesco e Germano Maini, Angelo e Nunzio Bertacchini e Franco Incerti. La squadra era sempre numerosa amarcord/1 In Fonderia si lavorava tanto ma si rideva anche di gusto Immagini di lavoro alla Fonderia Ghisa di Mirandola In Fonderia a Mirandola si lavorava molto, si mangiava polvere, ma si rideva anche tanto e gli scherzi erano all’ordine del giorno. Vi parlo di due personaggi: Tonino detto “Al Sucon” e Francesco Tinchelli chiamato “Checco”, il primo juventino sfegatato, l’altro accanito milanista. Arriva la domenica dello scontro tra Milan e Juve, con i rossoneri che sconfiggono seccamente la squadra di Torino. Il lunedì seguente cominciano gli sfottò tra tifosi. Francesco, infatti, indica con le dita a Tonino, il numero dei goal che la sua squadra ha incassato il giorno precedente dal Milan. Tonino, già imbufalito per la sconfitta della Juve, la prende malissimo e comincia ad offendere Checco che sulle prime incassa gli insulti. Ma quando Tonino se la prende con i genitori del tifoso avversario, la madre di Checco in quel momento è per giunta malata, è il rossonero a perdere il lume della ragione. Con il badile colpisce Tonino e la “sbadilata” lo manda ko. I dirigenti, informati dall’accaduto, convocano i due in ufficio per sottoporli a una sorta di processo. L’improvvisata “giuria” è composta dal direttore Zanasi, dal segretario Ribuoli, dagli impiegati Olivo Basaglia e Cesare Castorri. Gli “imputati” si difendono spiegando le rispettive ragioni, sapendo benissimo che venire alle mani in fabbrica, comporta il licenziamento immediato. La “sentenza” arriva subito: «Dav la man, un basen e turna subit a lavurar, par stavolta av la cava agh se! (Datevi la mano, un bacino e tornate subito al lavoro, per stavolta ve la cavate così!)». I due escono soddisfatti, a braccetto, mentre i “giudici” se la ridono per tutta la giornata. Q.M. perché più si era e meno si spendeva e poi perché in caso di rissa ce la cavavamo meglio. In genere si ballava fino alle 24 e poi tutti a letto. Quella sera però, dopo avere noleggiato l’auto, al momento di tornare a casa, qualcuno chiede preoccupato quanti soldi abbiamo. Da un rapido conteggio emerge che tutti insieme arriviamo a 3.500 lire che sono troppo poche però per pagare il noleggio! E allora ne inventiamo una delle nostre. Ritorniamo a Mirandola da San Giacomo Roncole in… retromarcia! Arriviamo davanti al negozio di Spaggiari che ci sta aspettando con aria truce. «E’ questa l’ora di tornare?» chiede seccato. Noi gli rispondiamo con grande indifferenza che non è successo nulla di strano. Lui allora si avvicina alla vettura, guarda il contachilometri e fa una smorfia: «An ni minga fat chilometri! (Non avete fatto chilometri)». E noi gli rispondiamo prontamente che siamo andati lì vicino a trovare un amico. Spaggiari guarda di nuovo il contachilometri, sempre più perplesso. «La spia dice che è senza benzina – dice – eppure mi sembrava di averne messa». Scuote la testa. Poi fa i conti: «Sono tre mila e trecento lire… più il tempo». Noi non lo lasciamo nemmeno finire e gli consegniamo tutti i nostri soldi, ovvero 3.500 lire, dicendogli di tenerli tutti. Poi corriamo a casa mentre lo sentiamo brontolare alle nostre spalle… Quirino Mantovani In occasione del centenario dell’Arena e del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi la Fondazione Arena di Verona ha proposto un programma estivo tutto verdiano, comprendente le tre grandi opere della Trilogia popolare (Il Trovatore, Rigoletto e La Traviata) con le quali il musicista raggiunse la piena maturità artistica, e fu riconosciuto come il massimo compositore italiano dell'Ottocento. L‘Associazione Amici della Musica di Mirandola, come tutti gli anni, si è impegnata a organizzare pullman per tutti i mirandolesi, e non, che volevano godersi una serata all’Arena. Il Trovatore è andato in scena sabato 20 luglio, sotto la guida del regista Zeffirelli che ha creato un impatto scenico estremamente denso e ridondante: tra due enormi statue di uomini in armi, fermati nell'atto di una lotta cruenta, che restano perennemente ai lati della scena, è un tripudio di alabarde, scudi, armature, con luci che si proiettano fino alla gradinate dell'anfiteatro. Moltissimi sono gli effetti di movimento delle masse nell'accampamento degli zingari, dove ovunque ballano danzatori di flamenco con le loro nacchere. Fino ad arrivare a una delle scene, visivamente parlando, più toccanti, quando la torre centrale della scenografia si apre, trasformandosi in un immenso tabernacolo dove viene rappresentato lo scontro tra Manrico (il trovatore) e il Conte di Luna. La Traviata è andata in scena il 28 giugno, vestita con abiti moderni per celebrare una tradizione che ogni anno si rinnova e non cessa di ammaliare. Ispirata all’opera di Alexandre Dumas “La signora delle camelie”, Verdi ha saputo tramutare in grandi musiche, canti e balli le emozioni che suscita la lettura stessa: Violetta fa promettere ad Alfredo che non la dimenticherà mai e muore tra le sue braccia. Un amore travolgente che ormai da duecento anni fa sognare e commuovere generazioni, che contribuisce a diffondere l’amore per l’opera lirica e per l’arte. Matteo Silvestri Sara Malavasi n. 20 - novembre 2013 · 27 mirandola Al via il cinema del Pacchioni A Mirandola autunno al cinema, tra realtà e finzione. Grazie all’impegno delle associazioni e del Comune spettacolo e svago non vengono a mancare neanche in questa stagione. Il Circolo Cinematografico Italo Pacchioni di Mirandola infatti ha voluto offrire alla cittadinanza la possibilità di godersi una rassegna tutta nuova, garantendo come sempre uno spettacolo intelligente, fatto d’intrattenimento, ma anche di riflessioni. L’associazione prosegue così la sua opera di divulgazione culturale inerente alla settima arte. Il Circolo Pacchioni è una delle poche realtà della zona (e l’unica a Mirandola) che consente ai cittadini di gustarsi un buon film in sala. Un fatto che non è di poco conto se si considera la scarsità di sale cinematografiche della Bassa. Filo conduttore di questo nuovo ciclo sarà il sogno, elemento che richiama due componenti centrali del cinema: la fantasia e l’illusione. «La rassegna è resa possibile grazie al prezioso contributo del Comune di Mirandola – ha dichiarato il nuovo presidente del circolo Paolo Righini – s’intitola “Tra sogno e realtà” ed è dedicata al rapporto tra cinema e sogno. Apriremo il 12 novembre con Amarcord di Federico Fellini. Il nostro intento è rendere omaggio al grande regista romagnolo, scomparso vent’anni fa». Poco dopo l’arrivo nelle sale italiane del tributo che Ettore Scola ha fatto al Maestro in occasione del ventennale della sua scomparsa, anche il Circolo Pacchioni omaggia il regista con uno dei suoi capolavori più amati. Verità e finzione, realtà filtrata dai ricordi d’infanzia dell’autore si mescolano dando vita ad uno dei più grandi successi commerciali di Fellini, un cult che, grazie al suo equilibrio perfetto tra comicità ed amarezza, continua ad essere amatissimo anche oggi da un pubblico di tutte le età. Righini ha assicurato che la rassegna sarà molto variegata ed accontenterà tutto il pubblico. Visti gli altri titoli in programma, c’è da credergli. Il secondo film in cartellone infatti è Inception, thriller fantascientifico con un cast stellare capitanato da Leonardo Di Caprio e che sarà proposto il 19 novembre. Inception, record d’incassi per oltre 825 milioni di dollari, narra di una squadra di ladri che penetrano nei sogni di coloro a cui vogliono rubare informazioni od innestare nuove idee. Toni più agrodolci per Se mi lasci ti cancello, in programma per il martedì successivo: Jim Carrey, per dimenticare l’ex fidanzata Kate Winslet, se la farà cancellare dalla memoria. Una commedia romantica anticonvenzionale, scritta da uno dei più originali sceneggiatori statunitensi, che ha vinto il premio Oscar grazie a questa pellicola. Ultimo, ma non ultimo Midnight in Paris di Woody Allen (foto) parla di un viaggio immaginario a ritroso nel tempo alla riscoperta dell’età d’oro degli anni ’20. Nel cast Owen Wilson, Marion Cotillard ed un irresistibile Adrien Brody nei panni di Salvador Dalì. Tutte le proiezioni si terranno alle ore 21 nell’Auditorium delle Scuole “Francesco Montanari” di via Dorando Pietri. Sergio Piccinini 28 · n. 20 - novembre 2013 sport Le lezioni per bimbi e adulti si svolgono il martedì e giovedì A Medolla è scattata l'ora del judo In via Matteotti 83 ha aperto una palestra diretta dall'insegnante Marco Magri finale emilia Riattivata la piscina Ha di recente aperto una palestra a Medolla in via Matteotti 83, nei pressi del distributore di benzina, l’associazione sportiva Judo Ikebana che opera da oltre 20 anni a Poggio Rusco ed è attualmente diretta dall'insegnante Marco Magri campione nazionale anno 2007 Opes, 2008 Endas (cintura nera 3° dan di Judo e 2° dan di Jujitsu). Praticare Judo significa migliorare la postura, l'equilibrio psico-fisico, la socializzazione, la disponibilità al progresso e al bene comune. Inoltre è inserita nella pratica la difesa personale (Goshin-jitsu). La società insieme ad altre palestra della zona (Nogara, Melara, Occhiobello eccetera) si ritrova periodicamente organizzando lezioni collettive, solitamente nel week end, uno stage invernale ed uno primaverile tenute da autorevoli maestri. Durante lo scorso anno scolastico Judo Ikebana ha tenuto più di 20 ore di lezione presso l'Istituto Comprensivo di Poggio Rusco ed ha partecipato con spirito collaborativo a diverse iniziative promosse dal Comune. L’ultima novità è proprio l’apertura a Medolla. Le lezioni si svolgono il martedì e giovedì dalle 18,30 alle 19,30 (per i bambini a partire dai 5 anni) e dalle 20 alle 21,30 per gli adulti. La Judo Ikebana propone lezioni di prova gratuite per chi volesse avvicinarsi a questa disciplina. Per informazioni aggiuntive sulle iscrizioni potete contattare l'insegnante, Marco Magri (cellulare 349/3752809 oppure via e-mail: [email protected]). Da lunedì 14 ottobre la piscina comunale coperta di Finale Emilia è stata riattivata. La Asd Bondeno Nuoto è il nuovo gestore dell'impianto e si occupa anche dei corsi. Le attività agonistiche sono svolte dal Team Futura. Le iscrizioni sono iniziate il 30 settembre e da subito si è notata una forte affluenza. Per 17 mesi la struttura è rimasta inattiva ed i circa 400 iscritti ad oggi rappresentano circa il 50% delle affluenze precedenti al sisma. La Bondeno Nuoto gestisce altre due piscine (Hangar e Bondeno) ed offre la possibilità di nuotare e fare fitness indistintamente sui tre impianti con un abbonamento unico. medolla Nuovi aiuti di Happy Children alla missione di Butea Volontari al lavoro Continua il lavoro di Happy Children Onlus, l’associazione medollese impegnata da diversi anni nel sostegno di diversi progetti di cooperazione internazionale. Nei giorni scorsi i volontari dell’associazione hanno consegnato aiuti umanitari alla missione di Butea nella Moldova rumena. Entro Natale vorrebbero fare altre consegne e chiedono l’aiuto di tutti. Happy Children accetta aiuti umanitari di prima necessità nonché donazioni deducibili dalla denuncia dei redditi (D.L. 460/97). Conto corrente bancario Iban IT 09 A 05034 66840 000000112233 oppure conto n. 34575506, entrambi intestati ad Happy Children Onlus. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il presidente Iago Fregni al 348/8893588. n. 20 - novembre 2013 · 29 L'Assessore allo Sport: «La pallavolo ha aiutato la ripresa» eventi I campioni inaugurano la Palestra La Nazionale over 50 di volley ha "battezzato" l'impianto di via 29 Maggio due ruote Al Megaraduno di Spezzano anche i Bikers per l'Emilia L'impianto si trova in via 29 maggio, a fianco del polo scolastico costruito dopo il sisma e mentre la mattina ospiterà gli studenti per le lezioni di educazione fisica, nel pomeriggio diventerà, per questa stagione, la casa della pallavolo mirandolese. «Lo scorso anno abbiamo dato la precedenza alla ricostruzione delle scuole – ha dichiarato il Sindaco Maino Benatti durante la cerimonia di inaugurazione – ma subito dopo ci siamo concentrati sugli impianti sportivi, perché crediamo nello sport e nei valori che può trasmettere ai nostri giovani». E’ stata una grande giornata per lo sport mirandolese, ma è stata prima di tutto una festa, nonché l’ennesima testimonianza di affetto e vicinanza dell’intero movimento pallavolistico nei confronti della Città dei Pico. Ma deve essere stata certamente anche una grande emozione per questi ragazzi sentire suonare l’inno nazionale all’inizio della partita e vedere Bertoli, Dametto, Lanfranco e Lucchetta dall’altra parte della rete. «Questo evento ha rivestito per la Stadium una duplice importanza. – ha commentato il presidente della Stadium, Fabrizio Silvestri – Per prima cosa abbiamo dato il giusto premio ai nostri atleti più giovani, che lo scorso anno non hanno mai mollato di fronte alle difficoltà ed hanno conquistato una magnifica promozione. In secondo luogo, la presenza di tutti questi campioni ci ha consentito di tenere ancora una volta i riflettori puntati su Mirandola, per sottolineare a tutti che qui l'emergenza non è ancora finita». Soddisfatto anche sport La Scuola di Nordic Walking in evidenza a Skipass La giornata conclusiva di Skipass, la Fiera dello sci e del turismo che si è svolta a Modena dal 31 ottobre al 3 novembre, è stata l’occasione per far conoscere ulteriormente la Scuola Italiana Nordic Walking. Infatti, dopo le tre giornate precedenti dove, le asd Scuola Sci Boscoreale e Nordic Wal- king Live di Modena avevano allestito un apposito angolo per far conoscere e provare la camminata con i bastoncini ai visitatori, il 3 novembre si è tenuta la conferenza stampa nello stand della rivista Sciare. Moderatore Marco Di Marco, direttore responsabile della rivista leader del mondo dello sci, il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport, Enrico Dotti: «Questa giornata è stata una ulteriore testimonianza della vicinanza del volley nazionale alla nostra comunità. Ricordo, infatti, la visita della Nazionale maschile di coach Berruto nel luglio 2012 al Campo Tenda Friuli 1 e la solidarietà di Julio Velasco che ha contribuito alla ripresa delle attività di alcune associazioni sportive mirandolesi». Per la cronaca, la partita è terminata 2-1 per gli azzurri con i parziali di 16-25; 25-15 e 15-11, ma quel che era importante, almeno per questa volta, non era certo la vittoria. Quel che contava era esserci con gli amici, i parenti ed i tanti concittadini che assiepavano gli spalti a testimoniare che la voglia di ricominciare aveva prevalso su tutto, anche sul terremoto. che ha saputo tener alto l’interesse del pubblico per i trenta minuti a disposizione della Scuola Italiana. Pino Dellasega, fondatore con Fabio Moretti della Scuola, ha fatto un panorama a 360 gradi sul Nordic Walking, evidenziando i grandi vantaggi per la salute, parlando dei suoi 2.100 istruttori tra i quali vi sono, legati con il mondo della neve, cinque campioni olimpici tra i quali Deborah Compagnoni, Marco Albarello, Franco Nones, Pietro Piller Cottrer e Stefania Belmondo e, non ultimo, del giusto e importante riconoscimento arrivato dalla Fidal, che ha riconosciuto la Scuola Italiana come unica partner per la promozione federale del Nordic Walking. Il maestro mirandolese Raffaele Forapani ha fatto una panoramica sul Nordic Walking nella provincia di Modena, con un continuo aumento di praticanti, mentre l’istruttore e maestro di sci di fondo Stefano Vignocchi ha fatto capire l’importanza della tecnica e ha consigliato per chi inizia, di cominciare con l’istruttore ed inoltre ha portato la sua esperienza su come i maestri di sci di fondo possano abbracciare il Nordic Walking come giusto proseguo della stagione invernale. C’erano anche i Bikers per l’Emilia, i ciclisti della Bassa modenese, tra gli oltre 350 partecipanti, domenica 20 ottobre, ad uno dei raduni di Mtb ormai diventati un’istituzione e una certezza di ottimi percorsi e divertimento assicurato. L’evento, con partenza a Spezzano, è stato organizzato dal Megateam, gruppo che unisce gran parte dei team di Mtbikers della zona modenese, ed è per questo denominato Megaraduno. Una giornata di sport e divertimento adatta a ogni livello di abilità e allenamento. Erano infatti tre i percorsi a disposizione dei partecipanti: corto, per bikers neofiti, che misurava 11 km per un dislivello complessivo di 200 metri; medio, 23 km e 700 metri di dislivello, e infine il percorso per mtbikers esperti, 32 km per 1.100 metri di dislivello. «Davvero un ottimo risultato – commenta Andrea Baricchi, uno degli organizzatori – soprattutto calcolando che la grigia giornata autunnale non invogliava a mettersi in sella alla propria mountain bike. Il colpo d’occhio per chi ci vedeva sfilare era impressionante, “un’orda” di coloratissimi ciclisti che sfilavano per i sentieri sterrati delle Salse di Nirano. Quest’anno il raduno era dedicato al nostro amico Corrado Testi, biker modenese, scomparso lo scorso anno in un incidente stradale». Presenti, come detto, anche i Bikers per l'Emilia che lo scorso anno hanno portato a termine il Mirandola-l'Aquila per raccogliere fondi a favore della ricostruzione degli asili terremotati, e sono tuttora impegnati in numerose iniziative di beneficenza. «Non era il primo evento organizzato dal MegaTeam a cui prendevamo parte – spiega Monica Tommasini, dei Bikers per l’Emilia – ma questo raduno è stato davvero una notevole prova di ottima capacità organizzativa: delineare il tracciato e calcolare i giusti tempi per condurre un serpentone di 350 ciclisti sulle splendide colline delle Salse di Nirano non è cosa da poco». Visto il grande afflusso di pubblico di tutte le età l’organizzazione di altri eventi è già al vaglio del MegaTeam. Tutte le info sui prossimi raduni su: www. megateam-mtb.blogspot.com. n. 20 - novembre 2013 · sport 31 I due portacolori della Persicetana risiedono nella Bassa Riccò e Maini campioni d'Italia Successo iridato a Roma nella categoria C over 60 di bocce a coppie corso Volontari della Bassa formati all'uso del defibrillatore Un momento del corso a Quarantoli Adriano Riccò di Mirandola e Giovanni Maini di San Felice si sono laureati campioni nazionali di bocce a coppie, nella categoria C, lo scorso 20 ottobre a Roma, ai Campionati nazionali over 60 che si sono svolti presso il Centro tecnico federale, organizzati dalla Federazione Italiana Bocce. Riccò e Maini, portacolori della Persicetana di San Giovanni in Persiceto (Bo), hanno sbaragliato 128 coppie arrivate da tutta Italia. Una grande soddisfazione per i due che hanno confermato di non aver perso il tocco magico che nella stagione 2008/ 2009, quando militavano nella Massese, aveva consentito loro di laurearsi prima campioni provinciali e poi regionali. Dopo uno stop di quattro anni per motivi personali e famigliari, Riccò e Maini hanno ripreso nei mesi scorsi a calcare i bocciodromi, racimolando il punteggio che ha spalancato loro le porte dei Campionati nazionali in cui hanno trionfato. «Per noi è stata una vittoria magnifica e un’esperienza esaltante. Vorrei ringraziare a nome mio e di Giovanni Maini – ha detto Adriano Riccò – la Qui accanto, da sinistra, il mirandolese Adriano Riccò con il sanfeliciano Giovanni Maini, freschi campioni d'Italia ai campionati nazionali over 60 di bocce a coppie, che si sono svolti presso il Centro tecnico federale di Roma società Montesacro Alto di Roma per l’ospitalità, il pubblico che ci ha accolti con calore, la coppia con cui ci siamo allenati e che poi abbiamo battuto nel corso della competizione e infine il direttore di bocce di Montesacro che ci ha accompagnati nella struttura in cui si disputavano i Campionati». Sabato 26 ottobre si è tenuto presso il Centro Sportivo di Quarantoli un mega-retraining per tutti i volontari delle Pubbliche Assistenze di Mirandola, Concordia, Cavezzo, San Prospero e Camposanto, sull’utilizzo del defibrillatore. Tutti i volontari che quotidianamente svolgono servizi non solo di emergenza, ma anche di trasporto per conto dell’Azienda Usl, sono tenuti almeno una volta all’anno a svolgere un corso di aggiornamento sull’utilizzo del defibrillatore, apparecchiatura salvavita presente su ogni ambulanza. I corsi e la formazione di quasi tutte le Pubbliche della provincia di Modena sono da oltre dieci anni organizzati e tenuti in stretta collaborazione tra l’Azienda Usl e la Segreteria Provinciale per la Formazione delle Pubbliche Assistenze di Modena e nonostante questa prima giornata tenutasi a Mirandola, nel mese di novembre se ne svolgeranno altre a Sestola ed a Modena, per i volontari delle zone centrali ed appenniniche della provincia. Questo a significare che il volontario lo si fa si per passione prima di tutto, ma ne segue anche una specifica ed idonea formazione necessaria per svolgere al meglio i trasporti socio-sanitari e di emergenza.