Parrocchia S. Maria della Rotonda

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Parrocchia S. Maria della Rotonda
Via Pietro Castellino 67 - 80128 - Napoli tel. 0815607226
www.parrocchiarotonda.org - [email protected]
MAROCCO: LE CITTÀ IMPERIALI
(Casablanca, Rabat, Meknes, Fes, Erfoud, Tinghir, Ouarzazate, Marrakech, El Jadida)
Il Marocco è un susseguirsi di porte che si spalancano a mano a mano che si avanza. E non si
può avanzare se non visitandolo assiduamente, e conservando in sé il desiderio dello stupore, la
curiosità di conoscere e di assimilare".
Quali parole possono penetrare più intensamente l'anima del Paese se non queste di Tahar Ben Jelloun, il
più grande scrittore marocchino contemporaneo?
Suggestivo, incantato, ricco di testimonianze di splendori passati, avvolto in ritmi di vita antichi, il
Marocco offre al moderno viaggiatore una possibilità ormai difficile da trovare altrove: quella di sognare.
CASABLANCA ha origini antiche (X sec. a. C.) ma la moderna Casablanca nacque dopo il terremoto del
1755 che distrusse l'insediamento portoghese di Casa Branca ( branca in portoghese significa bianco), in
arabo Dar el-Beida. Megalopoli priva di grande fascino, consente tuttavia di farsi un'idea di quello che
potrebbe essere il futuro sviluppo non solo della città, ma di tutto il Marocco, in bilico tra tradizione e
modernità, islamismo ed economia capitalistica. Da visitare è senz'altro la Moschea di Hassan II che sorge
su uno sperone della Corniche e che è la più grande moschea al mondo dopo quella della Mecca.
Inaugurata nel 1992 e capace di accogliere 25.000 fedeli, comprende un complesso di cui fanno parte
anche una medersa, sale per abluzioni e sale per conferenze. Sul suo minareto un raggio laser indica, nella
notte, la direzione della Mecca. A breve distanza la Place del Nations-Unies immette nella suggestiva
medina vecchia, un reticolo di vicoli in cui si ritrovano gli abitanti della capitale per i loro acquisti a buon
mercato.
Solo 90 km separano Casablanca da RABAT, la capitale del Marocco. Il centro della città si è sviluppato tra
la torre Hassan, il Palazzo reale e la Bab er-Rouah (porta dei venti). La Torre Hassan (in realtà minareto)
è quanto resta dell'immensa moschea che Yacoub el-Mansour diede ordine di costruire verso la fine
dell'XI sec.. Nove secoli più tardi il complesso viene completato dal Mausoleo di Mohammed V, opera
del vietnamita Vo Toan. All'entrata della spianata e davanti al Mausoleo le guardie reali montano la
guardia mentre i venditori d'acqua si aggirano tra i turisti facendo brillare al sole le loro ciotole dorate. In
auto si raggiunge poi il Palazzo reale (non visitabile) dove altre guardie reali ben poco marziali accettano
volentieri di farsi fotografare, e la necropoli di Chellah. Il termine necropoli non deve ingannare: Chellah
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è infatti un luogo magico ed estremamente suggestivo, quasi fiabesco, nel quale si passeggia tra una
natura rigogliosa e splendide rovine mentre, alzando gli occhi, si vedono volteggiare le cicogne che, a
decine, nidificano sugli alberi. La decorativa porta degli Oudaya immette nella kasba degli Oudaya
circondata da poderosa mura: E' piacevole aggirarsi tra i vicoli bianchi e blu della kasba tra ragazzine che
cercheranno in tutti i modi di tatuarvi le mani con l'henne. Un salto a Salé, 3 km circa da Rabat, per
visitare la bella medersa della Grande Moschea e per vedere Rabat da una prospettiva diversa.
Lungo il percorso da Rabat a Meknes, ai lati della strada, noterete vari alberi tra i quali alcuni particolari
perchè decorticati fino a un metro, un metro e mezzo dal suolo: sono querce da sughero che si
estendono per circa 55.000 ettari formando la foresta della Mamora.
"MEKNES degli ulivi", così è chiamata quella che fu la prima capitale del Marocco. E Meknes è davvero
adagiata in una splendida posizione che non fa che esaltare le sue bellezze architettoniche: la Bab elMansour, forse la più bella porta di tutto il Marocco, la sua triplice cerchia di mura, la medersa Bou
Inania, il mausoleo di Moulay Ismail e poi ancora il Dar el-Ma, il Palazzo dell'acqua, con i suoi immensi
edifici in cui si conservava il grano e quelle che forse erano le scuderie del re dove, secondo la leggenda,
venivano accuditi i suoi 12.000 cavalli. Da non perdere un giro nella medina e nei suq. Tintori, lattonieri,
cestai, venditori di ferro battuto, di tessuti, di sete, di carne: ogni corporazione ha il suo spazio ben
definito in un universo solo in apparenza caotico, ricchissimo di vita e di colore, un universo dal sapore
medioevale che la civiltà occidentale ha ormai irrimediabilmente perdu
Lungo la strada per Fes, ecco apparire le rovine della città romana di VOLUBILIS, adagiata in una fertile
pianura. Il sito archeologico è ricco di bellissimi mosaici, di rovine di case e di palazzi, di un arco di
trionfo, di una Basilica e di un Campidoglio sulle cui colonne fanno il nido le cicogne. Si prosegue per
Fes tra campi di grano e campi coltivati in un'alternanza di verdi e gialli assai pittoreschi.
Due giorni rappresentano il minimo indispensabile per visitare FES, la più antica delle città imperiali, una
città aristocratica che solo poco alla volta fa conoscere i suoi tesori a chi abbia la voglia e il tempo di
scoprirli. Suggestivo il giro delle mura raggiungendo, dopo aver costeggiato il cimitero di Bab Ftouh, il
Bordj sud, un complesso fortificato dai cui bastioni si ha una splendida panoramica su Fes e, in
particolare, su Fes el-Bali. Interessante la visita di Fes el-Jedid (Fes la Nuova; nuova rispetto a Fes el-Bali
ossia la Vecchia anche se Fes el-Jedid tanto nuova non è essendo stata fondata nel XIII sec. dai Merinidi).
Su Places des Alaouites si affaccia il Palazzo reale dalle grandi porte dorate che brillano alla luce del sole. Il
Palazzo non si può visitare mentre a pochi passi si può visitare il mellah ossia il quartiere ebraico,
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riconoscibile dai balconi in legno decorati in ferro battuto. Il mellah è un quartiere molto attivo e vivace
ed è piacevole dare un'occhiata alle decine di botteghe che vendono di tutto. Interessante, se si ha
tempo, la visita al Museo Dar el-Batha dedicato alle arti e tradizioni della zona. Un'intera giornata si
dovrà dedicare a Fes el Bali: la visita dei monumenti della medina richiederebbe anche solo mezza
giornata, ma è fuori di dubbio che un'altra mezza giornata la passerete a girare per il suq che è davvero
irresistibile. La Bab Boujeloud smalatata di blu (il colore di Fes) all'esterno e di verde (il colore dell'Islam)
all'interno, segna l'ingresso nella medina (appena oltrepassata la porta, sulla destra, vedrete un palazzetto
con una bella terrazza in cima: è un ottimo punto di sosta se volete rifocillarvi o anche solo riposarvi: per
pochi dirham potrete sia mangiare un'ottima taijne sia rinfrescarvi con un altrettanto ottimo tè alla
menta). A pochi passi la bellissima medersa Bou Inania (1350-1357), splendido esempio di architettura
ispano moresca. Proseguendo si entra nel suq el-Attarin, mercato delle spezie, e nel suq dell'henne, dove
le donne vengono a comprare le foglie di questa pianta con cui colorare i capellie curare il corpo.
Descrivere lo snodarsi delle stradine del suq sarebbe troppo complicato e non servirebbe a granchè perchè
sicuramente non seguirete un itinerario prestabilito ma vi farete trasportare dalla frenesia di curiosare
nella miriade di di bottegucce che vi si pareranno davanti agli occhi man mano che avanzerete.
L'importante è non dimenticarsi di visitare, in place en-Nejjarin, la bella fontana e il founduk ora adibito
a museo, la zaouia di Moulay Idriss (ingresso proibito ai non musulmani), la medersa el-Attarin,
capolavoro dell'arte merinide a Fes, la moschea el-Qaraouiyyn, il suq dei conciatori di pelli. Come ben
presto vi renderete conto la medina di Fes è sì l'anima di Fes ma è anche la più grande del Marocco: un
dedalo di stradine, piazzette, vicoli ciechi in cui è facile perdere l'orientamento. Pertanto ricordate di
inoltrarvi o con una guida a fianco o con una buona cartina che evidenzi chiaramente i percorsi
principali. Evitate di girarla con il buio, ma per il resto non abbiate timore: se vi perdete c'è sempre
qualcuno disposto ad aiutarvi (magari dietro piccola mancia). E state attenti a buttarvi raso muro non
appena sentirete gridare balek, balek (attenzione!): i muli costituiscono il solo mezzo di trasporto merci
all'interno dei suq e i mulattieri non vanno tanto per il sottile quando si tratta di far avanzare l'animale
carico
L'unico posto per capire in brevissimo tempo l’anima di MARRAKECH è l'enorme Djemaa el-Fna. Non è
una piazza nel senso stretto che a tale termine attribuiamo noi europei; è piuttosto uno spiazzo il cui
nome significa raduno degli impiccati. Un tempo qui, infatti, avvenivano le esecuzioni pubbliche.
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Per comprendere in maniera più completa ciò che la Djemaa el-Fna rappresenta per la vita cittadina
bisognerebbe venirci in vari momenti nell'arco della giornata: lo spettacolo è mutevole, e raggiunge il
suo culmine nel tardo pomeriggio, quando qui si danno convegno cantastorie ed incantatori di serpenti,
ciarlatani e danzatori, portatori d'acqua e ammaestratori di scimmie, mangiatori di spade e centinaia di
spettatori che sono al tempo stesso attori e spettatori di uno spettacolo antico e affascinante, vitale e
magico. Prima di lanciarvi nell'esplorazione della medina e delle centinaia di negozietti che la animano,
recatevi a vedere la moschea e il minareto Koutoubia. L'alto minareto, a due passi dalla piazza Djemaa elFna, risale al XII sec. ed è il simbolo di Marrakech. Altri monumenti da non perdere: il palazzo della
Bahia, lussuosa dimora aristocratica; il Dar Si Said, ora sede del Museo dell'arte marocchina; le tombe
saadiane (fine del XVI sec.), splendidi esempi di architettura marocchina; la moschea della kasba; la
magnifica madrasa di Ben Youssef, uno dei più splendidi edifici di Marrakech; la cinta muraria della città,
da ammirare comodamente seduti in calesse; e ancora, i giardini dell'Agdal, della Menara e di Majorelle.
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PROGRAMMA DI VIAGGIO
18 AGOSTO (sabato) - 1° GIORNO: PARTENZA – Italia/Casablanca
Incontro alle ore 12.00 e partenza da Napoli per Roma Fiumicino alle ore 12.30 in pullman
G.T.. Operazioni di imbarco e volo di linea Royal Air Maroc per Casablanca. Arrivo e incontro
con l'assistente. Durante il trasferimento in hotel breve giro panoramico della città.
Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
HOTEL KENZI BASMA 4* - CASABLANCA
19 AGOSTO (domenica) - 2° GIORNO: CASABLANCA - RABAT
Prima colazione. Visita panoramica di Casablanca con il mercato centrale, il quartiere di Habous,
il Palazzo Reale, la piazza Mohamed V, il quartiere residenziale di Anfa e la stupenda moschea
Hassan II (esterno). Pranzo in ristorante. Partenza per Rabat (Km. 95) e visita della capitale con
il Palazzo Reale (Mechouar), la casbah di Oudaya, lo splendido Mausoleo Mohamed V e la torre
di Hassan. Arrivo in hotel, sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
HOTEL CHELLAH/OUMLIL - RABAT
20 AGOSTO (lunedì) - 3°GIORNO: RABAT – MEKNES – VOLUBILIS - FES
Prima colazione. Partenza per Meknes (Km.175) famosa per i suoi 40 km di mura che la
cingono, ancora perfettamente conservati. Si visiterà Bab Mansour, la più importante porta di
entrata, il quartiere ebraico e le stalle Reali. Dopo pranzo proseguimento per Moulay Idriss (Km.
25), città santa. Nel tardo pomeriggio passaggio per Volubilis (Km. 5), città romana e
proseguimento per Fes (Km. 85). Arrivo in hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e
pernottamento.
HOTEL VOLUBILIS/MENZEH ZALAGH - FES
21 AGOSTO (martedì) - 4° GIORNO: FES
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Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita della "capitale culturale", la più antica delle
Città Imperiali. La visita inizierà con la vecchia Medina con le sue università (Medersa) Bounania
e Attarine. Si proseguirà con la fontana Nejjarine, il Mausoleo di Moulay Idriss e la Moschea
Karaouine. Seconda colazione nella Medina in ristorante tipico. Nel pomeriggio proseguimento
della visita di Fes Jdid. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
HOTEL VOLUBILIS/MENZEH ZALAGH - FES
22 AGOSTO (mercoledì) - 5° GIORNO: FES – MIDELT - ERFOUD
Prima colazione. Partenza per Erfoud, attraverso montagne e boschi di cedro e Ifrane (in lingua
berbera significa Caverne) è una città del Marocco, nella provincia omonima, nella regione di
Meknès-Tafilalet. È soprannominata la "Piccola Svizzera". Sosta a Midelt per il pranzo.
Proseguimento per Erfoud attraversando ancora la valle del Ziz con le sue palme, principali
protagoniste del Festival che prende parte ad Erfoud. Arrivo, sistemazione in hotel. Cena e
pernottamento.
HOTEL KASBAH XALUCA - ERFOUD
23 AGOSTO - 6° GIORNO (giovedì): ERFOUD – TINGHIR - OUARZAZATE
Al mattino presto possibilità di vedere l’alba tra le dune di Merzouga (escursione facoltativa a
pagamento). Partenza per Rissani, città santa dove è sepolto Moulay Ali Cherif , antenato della
dinastia Alawita. Visita della Kasbah 17° secolo e le rovine Abbar Ksar, proseguimento per
Tinghir. Visita del canyon Todgha, magnifiche rocce che raggiungono l’altitudine di 250 metri.
Pranzo in ristorante situato ai piedi del canyon. Nel pomeriggio partenza per le gole del Dades
per una sosta. Prosecuzione per Ouarzazate attraverso la strada delle mille kasbah . Arrivo a
Ouarzazate. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.
HOTEL KARAM - OUARZAZATE
24 AGOSTO - 7° GIORNO (venerdì): OUARZAZATE – AIT BENHADOU - MARRAKECH
Prima colazione. Visita delle Kasbah di Taouirt Tiffeltout e Ait Benhaddou, la fortezza più
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spettacolare nel sud del Marocco, famosa nel film "Laurence d'Arabia". Pranzo in ristorante.
Partenza per Marrakech attraverso il passo di Tichka che offre un paesaggio suggestivo nel cuore
della montagna Atlas. Arrivo, sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel
HOTEL ATLAS ASNI – MARRAKECH
25 AGOSTO - 8° GIORNO (sabato): MARRAKECH
Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Marrakech. Si potrà ammirare il giardino e
il bacino della Menara, le Tombe Saadiane, la Koutoubia e il palazzo della Bahia. Pranzo in
ristorante. Nel pomeriggio si visiteranno i suq nella Medina e la stupenda ed unica Piazza
"Djemaa El Fna", teatro naturale per ciarlatani, incantatori di serpenti e venditori d'acqua. Cena
in ristorante con spettacolo. Al termine rientro in hotel per il pernottamento.
HOTEL ATLAS ASNI – MARRAKECH
26 AGOSTO - 9° GIORNO (domenica): MARRAKECH – EL JADIDA
Prima colazione in hotel. Partenza per El Jadida. Arrivo. Pranzo in ristorante. Pomeriggio a
disposizione per attività balneare. Cena e pernottamento in hotel.
HOTEL IBIS MOUSSAFIR – EL JADIDA
27 AGOSTO - 10° GIORNO (lunedì): EL JADIDA – OUALIDIA – EL JADIDA
Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata all’attività balneare. Pranzo in ristorante. Nel
pomeriggio partenza per un’escursione a Oualidia , affascinante stazione balneare. Un sito
superbo, rimasto naturale, bella spiaggia ad ansa, protetta dall'oceano da una barriera di isolotti,
dove e' piacevole bagnarsi (restando nelle acque calme) e praticare il surf. Gli amanti dei volatili
avranno l'occasione di ammirare i fenicotteri e molteplici specie di trampolieri. Cena in
ristorante ad Oualidia. Rientro a El Jadida. Pernottamento in hotel.
HOTEL IBIS MOUSSAFIR – EL JADIDA
28 AGOSTO - 11° GIORNO (martedì): EL JADIDA
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Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata all’attività balneare Pranzo in ristorante.
Pomeriggio dedicato alla visita di El Jadida, dichiarata dall'UNESCO nel 2004 Patrimonio
dell'Umanità, come eccezionale esempio di interscambio culturale tra la cultura europea e quella
marocchina. Visita alla cittadella. Rientro in hotel. Cena e pernottamento in hotel.
HOTEL IBIS MOUSSAFIR – EL JADIDA
29 AGOSTO - 12° GIORNO (mercoledì): EL JADIDA - CASABLANCA
Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata all’attività balneare. Pranzo in ristorante. Rientro a
Casablanca. Pomeriggio a disposizione. Cena e pernottamento in hotel.
HOTEL KENZI BASMA – CASABLANCA
30 AGOSTO - 13° GIORNO (giovedì): CASABLANCA/Roma/Napoli
Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto e partenza per l'Italia con voli di linea
Royal Air Maroc. Rientro in Italia a Roma Fiumicino. Ritorno a Napoli in pullman G.T.. Fine dei
servizi.
OPERATIVO VOLI
AT 941
18AUG
FCO CMN 1750 2005
18/08/2012 Roma Fiumicino/Casablanca 17.50 – 20.05
AT 940
30AUG
CMN FCO 1240 1640
30/08/2012 Casablanca/Roma Fiumicino 12.40 – 16.40
[AT = Royal Air Maroc]
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RIEPILOGO ALBERGHI (4*)
CASABLANCA:
Hotel Kenzi Basma
1 NOTTE
RABAT
Hotel Chellah/Oumlil
1 NOTTE
FES
Hotel Volubilis/Menzeh Zalagh
2 NOTTI
ERFOUD
Hotel Kasbah Xaluca
1 NOTTE
OUARZAZATE
Hotel Karam
1 NOTTE
MARRAKECH
Hotel Atlas Asni
2 NOTTI
EL JADIDA
Hotel Ibis Moussafir
3 NOTTI
CASABLANCA:
Hotel Kenzi Basma
1 NOTTE
Quota netta per persona: € 1.650,00
(quota calcolata su un numero di 30 partecipanti)
Supplemento singola: € 250,00
LA QUOTA COMPRENDE:
- Transfer in pullman G.T. da Napoli - Roma Fiumicino - Napoli
- Voli di linea Royal Air Maroc da/per Roma Fiumicino incluse tasse aeroportuali
- Trasporto in franchigia di 20 kg di bagaglio
- Trasporti interni in pullman come da programma
- Sistemazione in camere doppie con servizi, in hotel della categoria prescelta
- Pasti come da programma
- Visite guidate con assistenza (durante il tour) di tour escort locale parlante italiano
- Ingressi inclusi come da programma
- Tassa d'iscrizione, assicurazione infortunio/malattia/bagaglio (Allegata polizza “Prenota
Sereno”)
- Borsa da viaggio.
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LA QUOTA NON COMPRENDE:
- Bevande
- Mance, facchinaggi, extra personali in genere
- Eventuali tasse di ingresso richieste in frontiera;
- Tutto quanto non espressamente indicato nel programma e nella voce "la quota comprende".
NOTE
- Gli hotel previsti possono essere sostituiti con altri di pari categoria
- L’itinerario e l’ordine di effettuazione delle visite potrebbe subire variazioni per ragioni
tecniche, pur rispettandone il contenuto
- Le tasse aeroportuali, soggette a continue variazioni da parte delle compagnie aeree, verranno
confermate/quantificate al momento dell’emissione dei biglietti
DOCUMENTI PER L’ESPATRIO
Per i cittadini italiani è sufficiente la Carta d'identità oppure il Passaporto, entrambi con validità residua di minimo 6
mesi. La Carta d'identità con l'estensione della validità, apposta sulla stessa oppure su foglio a parte, molto spesso
non viene riconosciuta valida dalle autorità di frontiera. Si consiglia di utilizzare il Passaporto oppure richiedere una
Carta d'identità completamente nuova con validità decennale.
Bambini/Minori: Dal 13/05/2011 i bambini possono avere la Carta d'identità. La validità varia a seconda dell'età del
minore ed è la stessa di quella prevista per il Passaporto. Dal 26.06.2012 tutti i minori potranno viaggiare in Europa
e all'estero soltanto con un documento di viaggio individuale. Ne consegue che da quella data non sono più valide
tutte le iscrizioni dei minori sul passaporto dei genitori. Al contempo i passaporti dei genitori con iscrizioni di figli
minori rimangono validi per il solo titolare fino alla naturale scadenza. Si fa notare che, i minori che utilizzano il
Passaporto oppure la Carta d'identità, fino a 15 anni devono sempre viaggiare accompagnati da un adulto, genitore
o da chi ne fa le veci. È necessario, nel caso di utilizzo della Carta d'identità oppure di Passaporto del minore dove a
pag. 5 non sono indicate le generalità dei genitori, essere in possesso di una documentazione da cui risultino le
generalità dell’accompagnatore, pertanto nel caso di genitore “estratto di nascita”, mentre nel caso di terza persona
“atto di accompagno” vidimato dalla Questura e “atto notorio” del comune di residenza con il quale i genitori
autorizzano la persona designata ad accompagnare il minore. Per i cittadini di altra nazionalità esiste una casistica
molto variegata per cui è necessario assumere le informazioni dovute di volta in volta.
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INFORMAZIONI UTILI
Lingua: La lingua ufficiale è l'arabo. Il francese è parlato e capito dalla stragrande maggioranza della
popolazione, qualche difficoltà potreste averla solo negli sperduti paesini di montagna. Conosciuto e
parlato lo spagnolo e talvolta anche l'italiano, per lo meno il sufficiente a rispondere alle domande che
può fare un turista; più difficoltoso trovare invece chi sappia l'inglese a meno di non rivolgersi al
personale dei grandi alberghi o dei negozi più importanti.
Valuta: L’unità monetaria è il Dirham (Dh) (diramo) che equivale a circa 0,0907 euro (Fonte Ufficio
Italiano Cambi – 08.06.2012 – € 100 equivalgono ad € 1102,28 Dirham marocchini).
Il valore delle banconote è scritto in arabo e francese, quello delle monete solo in arabo. E'
assolutamente vietato importare ed esportare valuta marocchina mentre non vi sono restrizioni per
quanto riguarda la quantità e il tipo di valuta straniera che si può portare con sé.
Per cambiare è necessario rivolgersi alle banche o agli uffici di cambio autorizzati (tutti i giorni con
orario 10-14,16-20; è necessario conservare la ricevuta). E' illegale cambiare il denaro per strada. Le carte
di credito sono accettate nei grandi alberghi, ristoranti, negozi e spesso persino nei souk. Con quelle
dotate di codice PIN si può prelevare dagli sportelli automatici anche se è sempre preferibile rivolgersi alle
banche. Non ci sono problemi a cambiare euro, moneta che viene anche accettata direttamente in
moltissimi negozi per pagare i vostri acquisti.
Attenzione: sono ancora in circolazione banconote da 10 dh ormai fuori corso. Non accettatele e fatevi
dare invece la corrispettiva moneta metallica.
Fuso orario: Un’ora indietro rispetto all’Italia, due quando nel nostro Paese vige l’ora legale. Il Marocco
adotta l’ora legale ma al momento della stampa non sono conosciute le date di inizio/fine.
Telecomunicazioni: Gli uffici postali sono aperti dal lunedì al venerdì con orario 8.30-11.45, 14.30-18.30.
Usare il servizio e-mail è molto economico e comodo in quanto in tutto il Paese sono stati aperti
svariati internet cafè. Per telefonare in Italia dal Marocco bisogna comporre lo 0039 seguito dal il
numero dell'abbonato completo di prefisso.
Tariffe ridotte del 40% il sabato dopo le 12.30, la domenica e i giorni festivi. Nei giorni feriali, dalle 20
alle 24 riduzione del 20%.
Le cabine telefoniche (teleboutique) funzionano con monete o schede in vendita da tabaccai e uffici
postali; anche nei paesi più piccoli non avrete inoltre difficoltà a telefonare dai telefoni pubblici installati
lungo le strade.
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I telefoni cellulari GSM funzionano in buona parte del territorio, qualche difficoltà potreste averla solo in
alcune zone desertiche del sud.
Vaccinazioni: Per entrare in Marocco non è necessaria alcuna vaccinazione. Nel caso di escursioni nelle
zone meno turistiche è bene vaccinarsi contro il tetano, il tifo, l'epatite A e l'epatite B (2-5% di portatori
del virus HBV). Il rischio di malaria esiste, da maggio a ottobre, esclusivamente nella forma benigna da
Plasmodium vivax, in certe aree rurali di alcune province. Non è necessaria alcuna profilassi. Si segnala
una recrudescenza di casi di rabbia.
Clima: periodi migliori per recarsi in Marocco sono rappresentati dalle stagioni intermedie: primavera e
autunno. Non fa ancora molto caldo e il cielo è terso; ottobre e novembre sono poi i mesi più asciutti
dell'anno e quindi i più consigliabili se si prevedono lunghi percorsi su strada. Da dicembre a marzo le
montagne sono innevate: è un buon periodo se si intende sciare, meno se si intendono attraversare i
passi dell'Atlante. La fascia costiera, sia atlantica che mediterranea, gode di un clima caratterizzato da
estati temperate ed inverni miti. Il periodo più indicato è da fine maggio a settembre; tra febbraio e
marzo ad Agadir ci sono alte possibilità di nebbia. Nelle zone atlantiche si ha un clima temperato, umido
nel periodo invernale e caldo nel periodo estivo. All’interno il clima è caldo e secco in estate (spesso
sopra i 40°), ma con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Da mettere in valigia: abbigliamento comodo, più formale se si intende frequentare hotel e ristoranti di
lusso. Una maglia pesante per la sera. Se è previsto un soggiorno in zone di montagna o il
pernottamento nel deserto dove fortissima può essere l'escursione termica l'abbigliamento deve essere
adeguato. Costume da bagno, occhiali da sole, creme solari, farmacia da viaggio, un sacco lenzuolo se si
intende frequentare alberghetti economici.
Elettricità: Il voltaggio più diffuso è 220 v ma in alcune zone c'è ancora la corrente a 110 v. Spesso le
prese hanno solo due buchi, mancando quello di messa a terra: prestate quindi attenzione quando usate
gli apparecchi elettrici. Non è necessario l'adattatore. É da tenere presente che gli adattatori non
modificano in alcun modo la tensione o la frequenza della presa ma si limitano ad adattarne fisicamente
l'ingresso alle spine italiane. In questo paese ( Marocco) abbiamo un voltaggio di 127/220 V con una
frequenza di 50 Hz , e le seguenti prese:
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(europea a 2 poli)
(francese a 2 poli con contatto di terra femmina)
Cucina: Come per il dormire, la scelta è estremamente ampia: dai ristoranti di lusso con spettacoli di
musica e di danze ai piccoli locali dove l'unico piatto da ordinare è costituito dal kebab. Di conseguenza i
prezzi sono assai variabili anche se, di solito, la cucina è ovunque buona (max 300 dh, min 20 dh, pasto
medio 60-80 dh). La cucina marocchina è una delle migliori e più variate del mondo e non è
particolarmente grassa nè speziata. Del tajine e del cuscus, piatti che compaiono nella tavola di ogni
ristorante, esistono innumerevoli varianti a seconda delle zone. Il tajine è uno stufato di carne o pesce e
verdure cucinato lentamente in una caratteristica pentola conica in coccio che ne prende il nome: è
ottimo e costituisce spesso un piatto completo così come il cuscus (che si dovrebbe mangiare con le
mani). Ottimo anche il pesce che si trova soprattutto nelle località di mare e viene spesso cucinato
appena pescato sulle bancarelle che si trovano sui moli. Squisiti i dolci, in genere dolcissimi poichè
prevedono impasti di mandorle, miele e farina. Se ne avete l'occasione, accettate l'invito a casa di qualche
marocchino così da aver l'opportunità di assaggiare i piatti migliori. Magari potete farvi fare la pastilla, un
piatto complicato che richiede un'intera giornata di preparazione e che consiste in strati di pasta farcita di
carne di piccione o di pollo e di mandorle, il tutto ricoperto di zucchero o cinnamomo. Quando si è
stanchi della cucina marocchina si può ripiegare sulla quella europea
Sanità: L'acqua è potabile in tutto il Marocco e in teoria si potrebbe bere senza preoccupazioni; per
evitare noiose diarree che potrebbero compromettere il viaggio è comunque consigliabile bere acqua
minerale imbottigliata e non mangiare verdura cruda, frutti di mare e frutta non sbucciata. Evitare di
bagnarsi in fiumi e laghi spesso infestati da parassiti. E' bene sapere che l'assistenza sanitaria per i cittadini
italiani è a pagamento, per avere una copertura meglio stipulare un'assicurazione privata. Le strutture
medico-sanitarie pubbliche sono di livello insoddisfacente, solo nelle maggiori città esistono adeguate
strutture private. Le farmacie sono aperte da lunedì a venerdì con orario 8-12, 14-18 (il venerdì la pausa
di metà giornata è più lunga). Ogni farmacia reca all'esterno l'elenco delle farmacie di turno, elenco
reperibile anche alla reception degli alberghi.
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Sicurezza: Il Marocco è un Paese che non presenta particolari problemi dal punto di vista della sicurezza
anche se ultimamente è da segnalare un incremento di scippi e rapine nella città di Casablanca.
Comportamenti: Il Marocco è un paese musulmano e quindi è bene prestare attenzione
all'abbigliamento soprattutto nelle zone non altamente turistiche (evitare vestiti succinti e scollati per le
donne, per gli uomini sarebbe più opportuno indossare pantaloni lunghi). Le manifestazioni di affetto
tra uomini e donne, anche se sposati, sono disapprovate. Durante il Ramadan è bene non mangiare, bere
e fumare in pubblico durante le ore diurne. Chiedere sempre il permesso prima di fotografare qualcuno,
soprattutto le donne, e non fotografare potenziali obiettivi strategici. In Marocco è vietato l'accesso alle
moschee ai non musulmani ad eccezione della moschea Hassan II di Casablanca. Non usare mai la mano
sinistra per toccare il cibo, per accarezzare i bambini o per consegnare regali o denaro. Per girare nelle
medine, veri labirinti, il consiglio è quello di avvalersi di una guida almeno alla vostra prima uscita.
Considerato che, in quanto stranieri, sarete comunque circondati da una moltitudine di persone che vi
offriranno i loro servigi il nostro consiglio è il seguente: rivolgetevi a una guida autorizzata (le tariffe
sono di 15 euro per mezza giornata, 25 euro per la giornata intera) o alla persona che vi da più
affidamento e otterrete il duplice scopo di sbarazzarvi di tutte le altre (ci penserà lei stessa in modo
molto convincente) e di girare tra i negozi senza paura di perdervi. E' comunque bene precisare che,
rispetto a qualche anno fa,si è ridotta moltissimo la presenza di questi improvvisati "aiutanti" anzi, nei
suq di Fes e Marrakech potete girare tranquillamente per ore senza che nessuno vi dia il minimo fastidio;
al tempo stesso, se doveste avere necessità che qualcuno vi indichi la strada si faranno in quattro per
aiutarvi.
Religione: La quasi totalità della popolazione del Marocco è di religione islamica con la presenza di un
ramo fortemente mistico che ha trovato terreno fertile nelle tradizioni e superstizioni berbere. I
musulmani ortodossi, residenti soprattutto nelle città, considerano devianti questi culti e non li
guardano con simpatia. Durante la dominazione romana il Cristianesimo si era diffuso notevolmente in
tutto il Nord Africa per poi estinguersi; al giorno d'oggi i cristiani in Marocco sono assai pochi,
soprattutto europei lì residenti. Circa 30.000 sono gli ebrei.
Un po’ di storia: All'inizio dell'età storica la popolazione autoctona stabilita in Marocco era quella dei
Berberi, chiamati libici dai greci e suddivisi dai romani nei gruppi dei Getuli, Numidi e Mauri; quest'ultimi
soprattutto ebbero scambi commerciali sempre più frequenti con i Fenici (che fondarono le città di
Melilla, Tetouan, Tangeri, Chellah, Casablanca, Larache) e poi, verso il V sec. a.C., con i Cartaginesi. Le
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tribù berbere federate raccoltesi nel Regno di Mauritania caddero, dal I sec. a.C. al I sec. d.C., sotto il
dominio dei Romani che crearono una nuova provincia imperiale suddivisa in Mauritania Cesariana e
Mauritania Tingitana (Tingis, l'attuale Tangeri, ne divenne la capitale). Caduto l'Impero romano, tra il V
e il IX sec. d.C. cominciò l'espansione dell'islamismo che porterà alla dominazione araba; ai governatori
inviati dagli Omayyadi nel 786 si sostituì la dinastia Idrisside che fond Fes quale capitale del proprio
regno. Dal 1061 al 1147 tribù originarie del Sahara estesero la loro influenza sull'elemento berbero dando
origine alla dinastia Almoravide che, nel 1070, fondò Marrakech. Nel corso dei secc.XII-XVIII agli
Almoravidi successero via via le dinastie Almohade, Merinide, Wattaside, Sadiana e Alaouita.
Tra il 1845 e il 1912 si svolsero i negoziati che trasformarono il Marocco in un protettorato francese
mentre la Spagna si insediava nella parte meridionale del Paese. Solo nel 1956 il Marocco conquistò
l'indipendenza: il sultano destituito e mandato in esilio dai francesi 3 anni prima tornò trionfalmente a
Rabat e salì al trono col nome di Mohammed V. Alla sua morte gli successe il figlio maggiore che
regnerà per 38 anni con il nome di Hassan II. Morto Hassan il 23 luglio 1999, sale al trono il figlio
Mohammed VI attuale re del Marocco.
Regime/situazione politica: Il Marocco è una monarchia costituzionale. La nuova Costituzione del 1972
ha istituito un governo unicamerale. Mohammed VI è il 18° monarca della dinastia alaouita che occupa il
trono del Marocco dalla metà del sec. XVII, e il 36° discendente diretto del profeta Maometto. In quanto
tale il re è anche il capo religioso del Paese. In risposta alla crescente domanda di modernizzazione delle
istituzioni, re Mohammed VI ha annunciato una legge per trasferire parte dei suoi poteri assoluti al
Parlamento e al governo e per conferire al berbero, cultura a cui appartiene la maggioranza dei
marocchini, lo status di lingua ufficiale della al fianco dell’arabo. A luglio 2011 oltre il 98% degli elettori
ha votato per il sì al referendum sul progetto di revisione costituzionale. Quando, nel marzo 1961, morì
improvvisamente l'allora re Mohammed V, salì al trono il principe Mulai Hassan che, con il nome di
Hassan II governerà il Paese per ben 38 anni. Nell'agosto 1984 Hassan stipulò con il colonnello libico
Gheddafi un trattato grazie al quale Marocco e Libia si univano in una confederazione; come immediata
conseguenza la Libia sospese gli aiuti al Fronte di Liberazione Popolare Polisario impegnato da anni a
combattere l'occupazione marocchina nell'ex Sahara spagnolo. I rapporti tra i due paesi si ruppero
quando Hassan riconobbe lo Stato di Israele. Per quanto riguarda il Sahara occidentale una soluzione
definitiva è arrivata forse alla fine dell'estate dell'88 con una risoluzione che prevede l'organizzazione di
un referendum in cui gli abitanti dell'ex colonia spagnola potranno scegliere tra l'indipendenza pilotata
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dall'Algeria e l'integrazione con il Marocco. A seguito della morte di Hassan II avvenuta il 23 luglio 1999,
sul trono del Marocco è salito il figlio Mohammed VI nelle cui mani si concentra non solo il potere
politico e religioso ma anche quello economico, militare e legislativo dell'intero Paese.
Economia: La composita civiltà rurale marocchina vede dispiegarsi un complesso di attività che vanno da
quelle più tradizionali sino alle moderne produzioni industriali e specializzate. L'economia agricola è tesa
per lo più al soddisfacimento delle esigenze di autoconsumo della popolazione. Considerato che più della
metà del territorio è occupata da regioni improduttive, risulta che la superficie produttiva supera di poco
i 5.300.000 ettari, cioè circa la nona parte del Paese. Attuato in vaste aree è ancora l'allevamento del
bestiame ovino e caprino. A partire dal secolo scorso, l'importanza delle rotte carovaniere su cui era
incentrato un sistema economico autonomo si è andata affievolendo sempre più mentre è aumentata
quella legata a un'economia mercantile e di esportazione rappresentata soprattutto da fosfati, agrumi e
primizie orticole mentre le importazioni riguardano principalmente cereali, idrocarburi, prodotti
siderurgici e chimici, legname e beni strumentali. In costante aumento l'economia legata al turismo.
Curiosità: Il Marocco è stato il set di numerosi film. Tra i più famosi Lawrence d'Arabia (Gole del Todra),
Gesù di Nazareth, Il tè nel deserto, Il gladiatore (Ait Benhaddou), Il pasto nudo (kasbe del Sud), L'uomo
che volle farsi re (Atlante), Kundum, La mummia (Studios di Ouarzazate).
LE PRENOTAZIONI SI EFFETTUANO IMMEDIATAMENTE
CON UN ANTICIPO DI € 300,00
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