Incontinenza urinaria nel cane

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Incontinenza urinaria nel cane
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International Congress of
the Italian Association of Companion
Animal Veterinarians
May 19 – 21 2006
Rimini, Italy
Next Congress :
62nd SCIVAC International Congress
&
25th Anniversary of the SCIVAC Foundation
May 29-31, 2009 - Rimini, Italy
Reprinted in IVIS with the permission of the Congress Organizers
53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
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Incontinenza urinaria nel cane:
indagine clinica e diagnosi differenziale
Susanna Arnold
Prof Dr Med Vet, Dipl ECAR, Zurigo, Svizzera
Reichler Iris,
Med Vet, Zurigo, Svizzera,
Hubler Madeleine, Med Vet, Dipl ECAR Zurigo, Svizzera
Col termine “continenza” si indica la situazione che si ha
durante la fase di riempimento della vescica. La condizione
fisica necessaria per la continenza richiede che la pressione
di chiusura dell’uretra sia superiore a quella vescicale. Ne
deriva che nella situazione inversa, in cui la pressione vescicale supera quella di chiusura uretrale, si ha una perdita di
urina. È quello che si verifica durante la minzione. Invece, se
la pressione vescicale supera quella di chiusura uretrale
durante la fase di riempimento della vescica, si ha una perdita di urina incontrollabile, cioè l’incontinenza urinaria.
Se le condizioni anatomiche sono normali, l’incontinenza
urinaria può essere dovuta a due meccanismi fisiopatologicamente differenti: l’aumento della pressione vescicale con normale funzione di chiusura uretrale oppure l’insufficiente funzione di chiusura uretrale con normale pressione vescicale
(incompetenza dello sfintere). Rosin e Barsanti1 hanno dimostrato per la prima volta che l’incontinenza urinaria dopo la
sterilizzazione è causata dall’incompetenza dello sfintere.
La continenza urinaria è la capacità di controllare la
minzione volontariamente. Perché un animale sia continente, è necessario il coordinamento di parecchie funzioni differenti del sistema nervoso e del tratto urinario secondo lo
schema seguente2:
1. Gli ureteri devono sboccare nella vescica
2. La vescica deve fungere da serbatoio ed essere in grado di
espandersi senza determinare un innalzamento della pressione intravescicale
3. L’uretra deve generare la necessaria “pressione a riposo”
per prevenire la perdita di urina durante la fase di riempimento della vescica
4. Una volta che la vescica ha raggiunto il limite della propria capacità, i neuroni efferenti devono inviare un segnale al midollo spinale e da qui al sistema nervoso centrale
5. Il sistema nervoso centrale deve reagire con un appropriato segnale di ritorno
6. L’impulso deve essere trasmesso attraverso il midollo spinale ai neuroni efferenti che, a loro volta, avviano la contrazione dei muscoli addominali e del muscolo detrusore
7. Non appena la vescica si contrae, il collo vescicale si deve
rilassare e deve iniziare il riflesso che porta ad una riduzione del tono uretrale.
Il requisito per la continenza è un sistema complesso e
funzionalmente coerente. Esistono molte possibili cause
dell’incontinenza urinaria. Questa viene distinta in neurogena o non neurogena. Tuttavia, in molti casi questo raggruppamento è inadeguato. Ad esempio, l’incontinenza uri-
naria nelle cagne dopo la sterilizzazione viene classificata
come non neurogena, perché l’esame neurologico è normale. Nonostante ciò, la maggior parte dei casi risponde al
trattamento con agenti alfa-adrenergici, che agiscono come
un neurotrasmettitore.
Anche se l’incompetenza dello sfintere dovuta alla sterilizzazione è la causa più comune, in tutti gli animali incontinenti è necessario effettuare un esame approfondito. In primo luogo, bisogna raccogliere un’anamnesi dettagliata, che
fornisca importanti indicazioni sul tipo di incontinenza ed
aiuti a decidere come proseguire l’indagine diagnostica. Se
l’incontinenza urinaria era presente prima dell’intervento, si
deve prendere in considerazione un’insufficiente educazione
dell’animale oppure una malformazione congenita del tratto
urogenitale (ectopia degli ureteri, uraco persistente, intersessualità). Se l’insorgenza dell’incontinenza urinaria si è verificata immediatamente dopo l’intervento, la causa potrebbe
essere una fistola ureterovaginale iatrogena. Se il problema
si riscontra esclusivamente dopo una passeggiata, si deve
pensare ad un’urovagina. Le cagne colpite perdono urina
principalmente quando si siedono. L’urovagina può anche
essere causata da una neoplasia vaginale, che impedisce il
passaggio dell’urina attraverso il vestibolo. In molti casi, l’urina si raccoglie nella vagina durante la minzione della
cagna, in assenza di una condizione patologica. Se, secondo
l’anamnesi, la cagna è incontinente dopo lunghe passeggiate, la causa sottostante potrebbe essere un’instabilità del
detrusore. Questa può essere dovuta ad uraco persistente,
che impedisce una completa retrazione della vescica vuota.
Quindi, l’organo viene forzato in una determinata posizione
che può esitare in un’instabilità transitoria del detrusore, in
particolare dopo un esercizio intenso. Se l’incontinenza si
riscontra esclusivamente durante il sonno ed il letto è bagnato, molto probabilmente si tratta di un’incompetenza dello
sfintere uretrale. Se si trovano macchie di urina lontane dal
letto si deve piuttosto pensare ad una minzione da emergenza, che non ha nulla a che fare con l’incontinenza. I cani con
poliuria e polidipsia sono più predisposti ad urinare durante
la notte e vengono erroneamente portati alla visita come
incontinenti. Quindi, è necessario informarsi sulla quantità
di acqua assunta giornalmente. In molti casi, una cistite batterica provoca delle contrazioni del detrusore durante la fase
di riempimento della vescica, con conseguente perdita involontaria di urina. Poiché l’incompetenza dello sfintere predispone la cagna ad una cistite batterica, l’incontinenza urinaria può persistere anche nonostante il successo del tratta-
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mento della cistite. Nelle cagne molto giovani che vengono
portate alla visita per un’incontinenza urinaria si deve effettuare un esame con mezzo di contrasto endovenoso, al fine
di escludere la presenza di malformazioni congenite. Un’uretrocistografia associata ad una pielografia consente di
escludere l’esistenza di fistole ureterovaginali iatrogene nelle cagne che sono diventate incontinenti immediatamente
dopo l’intervento. Le possibili neoplasie del tratto urinario
delle cagne anziane di solito possono venire accertate
mediante endoscopia o radiografia.
Se l’anamnesi o l’esame clinico è indicativo di un problema neurologico, si deve condurre un’approfondita valutazione neurologica. A seconda della localizzazione della lesione,
sono indicate delle procedure radiologiche oppure l’analisi
del liquor per determinare la causa sottostante (degenerazione, neoplasia o infiammazione).
Se una cagna incontinente ed ovariectomizzata viene portata alla visita con un’anamnesi tipica (perdita di urina mentre dorme) ed è possibile escludere le cause sopracitate dell’incontinenza, la diagnosi più probabile è l’incompetenza
del meccanismo dello sfintere uretrale (USMI) dovuta alla
sterilizzazione.
I dati minimi di base da raccogliere in una cagna che presenta incontinenza urinaria sono:
• Esame clinico (compresa l’accurata valutazione della
colonna lombare!)
• Esame neurologico (in particolare dei riflessi anale e rotuleo)
• Vaginoscopia
• Profilo biochimico
• Ematologia
• Coltura batterica dell’urina
• Analisi dell’urina
• (Se necessario, esame radiologico)
Inoltre, nei cani maschi:
• Approfondito esame della prostata (palpazione digitale,
ecografia, radiografia)
• Esclusione dell’ectopia degli ureteri (a qualsiasi età, anche
i maschi sessualmente interi!)
Il rischio generale dell’incontinenza urinaria è basso
(0,1%) nelle cagne intere3-5. Al contrario, la condizione rappresenta un problema comune nelle cagne sterilizzate, arrivando a colpire fino al 20% dei soggetti6.
Il meccanismo fisiopatologico sottostante è una riduzione della funzione della chiusura uretrale dopo la sterilizzazione7-9. Si ritiene che esista una correlazione diretta fra la
rimozione delle ovaie e l’incontinenza urinaria10. Ciò è stato chiaramente dimostrato dallo studio epidemiologico di
Thrusfield11.
Bibliografia
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Indirizzo per la corrispondenza:
Prof. Dr. Susi Arnol
Dept. of Animal Reproduction
Vetsuisse-faculty University of Zurich
Winterthurerstr, 260
8057 Zurich - Switzerland
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