A piedi nudi sul palco - Accademia Drosselmeier

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A piedi nudi sul palco - Accademia Drosselmeier
DANZA E INFANZIA
A piedi nudi
sul palco
La danza, non solo quella classica,
negli albi illustrati e nella letteratura per l’infanzia.
di David Tolin
Parafrasando una dive rtente
commedia americana del 1967 (A
piedi nudi nel parc o, tit. orig.
Barefoot in the Park, regia di Gene
Saks) proviamo a tracciare un piccolo percorso bibliografico sulla
danza nell’illustrazione e nella letteratura per ragazzi. Nel film, tratto
dall’omonima commedia di Neil
Simon, i piedi nudi nel parco sono
quelli di Paul (Ro b e rt Redford),
marito più posato e razionale della
giovane Corie (Jane Fonda) effervescente figlia degli anni ‘60. In questo testo invece i piedi sono quelli,
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ancora spesso avvolti nelle scarpine
rosa, delle ballerine classiche tra le
pagine che prenderemo in considerazione.
La danza nei libri per ragazzi, e
spesso non solo in quelli, almeno
nel nostro paese, è sinonimo di
danza classica. Si è parlato molto
più in questi mesi di Pina Bauch, in
seguito all’uscita della superba pel-
“
In ogni gesto di un danzatore
è l’universo intero che si mette in moto.
(Amanda Coomara Swamy)
”
licola di Wim Wenders (Pi n a,
2010), che non nell’estate del
2009: come la sua, passava infatti
quasi del tutto inosservata, anche la
scomparsa di un altro “mostro”
della danza contemporanea americana, quella di Me rce Cunningham. Nel panorama editoriale italiano (ma citeremo anche libri stranieri) di questi ultimi quindici
anni, Tersicore è la protagonista di
diversi albi illustrati e di molti
romanzi. Numerose serie sono fiorite in casa EL, Einaudi, Piemme,
De Agostini: tradizione inaugurata
con le storie di Nina la ballerina
della francese Anne-Marie Pol
(serie “Danza”, Edizioni E/O).
Minore è stata la produzione nell’ambito della divulgazione. Nel
viaggio, assolutamente non esaustivo, che tracceremo in queste righe,
non si vuole detronizzare né demonizzare la danza classica, centrale
nella nostra tradizione artistica e di
cui inevitabilmente tratteremo, ma
si vogliono evidenziare anche altre
tipologie della coreutica.
Tra gli albi per i più piccoli, la
danza accademica è presentata spesso come un sogno quasi irraggiungibile. Lilli e Angelina (quest’ultima più giocosa e tenera), protagoniste di due albi usciti una decina di
anni fa (rispettivamente per Mondadori e Fabbri), vogliono assolutamente salire su un palco e attraverso la loro grazia e l’armonia dei loro
m ovimenti illuminare tutti. Lo
stesso accade anche nel recentissimo e spassoso albo I cani non sono
ballerine (Nord-Sud, 2011), tradotto da Marinella Barigazzi, in cui il
cagnetto Biff riesce addirittura a
rubare il costume alla padroncina e
a esibirsi in teatro.
Nell’albo Le ballerine di Miss
Lina (Il Castoro, 2011), le giovanissime ragazze protagoniste hanno
invece acquisito lo status di allieve.
Il testo in rima serve a Martina,
Paolina, Sabrina, Giustina, Cristina, Romina, Bettina e Marina, per
imparare a far spazio alla nuova
venuta, Regina, il cui arrivo scombussola un po’ il lavoro in coppia.
La passione per la danza travolge anche figure tipiche della favolistica (inutile citare le Scarpette Rosse
di Andersen). Anche se inizialmente gli obiettivi erano tutt’altro che
artistici, nelle magnifiche tavole di
Maurice Sendak per Il lupo ballerino (Babalibri, 2001), il vecchio
lupo è totalmente preso dalla musica, dalla storia, Il lago dei Suini
della compagnia del Porscioi, e
dalla leggiadria dei ballerini, le cui
carni tenere e succulente passano in
secondo piano: l’affamato lupo balzerà sul palco con un unico scopo,
quello di danzare.
Seppur straniero e pubblicato
nel 1989 (centenario della nascita
d e l l’ a rtista), l’albo della grande
illustratrice inglese Catherine
Brighton dedicato a Vaslav
Nijinsky non può essere dimenticato quando si parla di danza. Con
Nijinsky. Scenes from the chilhood of
the great dancer ( Me t h u e n
Children Books), nel quale si racconta l’infanzia difficile del grande
ballerino di origine polacca che
arrivò a ballare per lo zar Nicola e
che segnò l’inizio del secolo scorso
rivoluzionando il vocabolario di
quest’arte, diamo il via a quei
pochi esempi di libri in cui la
danza è altro da quella accademica.
In Italia solo nel 2008 è stato
pubblicato il libro La storia della
rana ballerina del maestro Quentin
Blake (edito da Jonathan Cape,
1984) che commuove e dive rte
allo stesso tempo raccontandoci la
vita di Gert rude Graziadei, della
sua triste storia d’amore salvata da
una grande amicizia con un’e s u b erante Rana ballerina che oltre al
grand-jeté è a suo agio anche quando esegue passi di flamenco, tip-
tap o can-can.
Solo francese è invece, Le roi
penché, titolo di Actes Sud Junior
che Marie Desplechin ha scritto,
Chen Jiang Hong illustrato, René
Au b ry musicato e Carolyn Carlson,
altra icona della danza contemporanea mondiale, core o g r a f a t o. La
pièce per bambini è stata creata per
il Centre Choreographique National di Roubaix dove l’anziana direttrice della Biennale danza di Venezia attualmente lavora.
Nell’ambito della letteratura in
Italia è stata Giana Anguissola nel
In queste pagine: a sinistra e in
alto a destra, Angelina ballerina
(Fabbri 2003) di Helen Craig;
a destra in basso, La storia della
rana ballerina (Interlinea 2008)
di Quentin Blake.
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“
Non danzo l’onda, io sono l’onda
e sono la schiuma sulle rocce. […]
Se smettessi di danzare, ne morirei.
(Carolyn Carlson)
”
1958, con Priscilla, l’allieva della
scuola del Teatro alla Scala, a dare
il via alle danze. Il testimone è poi
recentemente passato a Beatrice
Masini, il cui debutto nel genere è
splendidamente segnato da Olga in
punta dei piedi. Nel romanzo, ora
un einaudiano “Storie e rime”, la
giovinetta è combattuta nella scelta
di seguire un severo corso di ballo
oppure di abbandonare la pratica.
Nel 2000 esce al cinema il film
Billy Elliot (regia di Stephen Da ldry). L’inglese Melvin Burgess, autore poco incline a fru - f ru e crinoline, trascrive la sceneggiatura portando negli scaffali una storia di
pove rtà, scioperi, machismo, in cui
un ragazzino sceglie di abbandonare la boxe e dedicarsi alla danza.
Altro romanzo privo di cover b i a nco/rosa o illustrazioni affettate,
spendibile anche presso un pubblico maschile (“qual è la ragione che
la danza sia un tema esclusiva m e nte proposto alle ragazzine!”), è
Da n c e ! ( Mondadori, 2005) di
Paola Zannoner. Lei, Robin, fa dell’hip-hop, lui, Guido, segue corsi
di classica: una storia d’amicizia, in
cui, la passione comune del ballo,
segna l’adolescenza della giovane
che vive una non facile situazione
familiare.
Altre splendide pagine le propone Sabina Colloredo, in uno
degli ultimi titoli della collana
“ Si re n e”, presentandoci un’altra
stella della danza del ‘900: Isadora
Duncan, una delle prime artiste a
smettere le punte e i tutù, a danzare la natura, il mare, il sole, a fare
della danza la propria energia oltre
che ragione di vita.
Terminiamo segnalando un
particolare binomio, molto presente anche nello “scaffale” di divulgazione soprattutto d’oltralpe, che lega l’ a rte figurativa alla danza. Ad
i n t rodurla, Olivia (Giannino Stoppani, 2001) di Ian Falconer, la passionaria maialina che adora De g a s
e si spende senza remore in salti e
arabesque, acquisendone in grazia.
Degas è il protagonista anche
di un elegante albo della Kite in cui
Eva Montanari mette in scena una
giovane danzatrice che scambia
erroneamente con il pittore parigino la saccoccia degli attrezzi del
mestiere. Dopo una “corsa” tra i
quadri di alcuni esponenti
dell’Im p ressionismo, assistiamo
allo spettacolo finale in cui, De g a s
all’opera, la giovane diventa anche
soggetto di un dipinto.
Tra le immagini di Monique
Felix, su testo di Jean Wahl, aleggia
invece Peter Bruguel. Danza, orso!
è un poeticissimo albo in cui la
danza è sinonimo di assoluta
l i b e rtà. Catturato per le sue doti di
danzatore, il plantigrado riuscirà
infine a spezzare le catene e fuggire
lontano, per ricominciare a ballare
al chiaro di luna.
Arte e danza sono in “cartellone” (ancora per pochissimo, fino al
2 aprile) a Parigi, nelle sale del
Centre Pompidou, con la mostra
Danser ma vie, curata da Christine
Macel e Emma Lavigne. La mostra
permette di scoprire un secolo di
storia della danza, un secolo di pittura e movimento, narrata attraverso la pluralità delle voci che hanno
vivacizzato il secolo appena trascorso. 
In questa pagina: in alto, la copertina di Nijinsky (Mathuen 1989) di
Catherine Brighton; in basso, immagine tratta da Rap a Tap Tap: here’s
bojangles-Think of that! (The Blue Sky 2002) di Leo & Diane Dillon.
Nella pagina a fianco: in alto, un’immagine tratta da Inseguendo Degas
(Kite 2010) di Eva Montanari; in basso, un’immagine tratta da Il sogno
di Lilli (Mondadori 2002) di Claudio Muñoz.
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Bibliografia sulle punte...
Albi:
Il lupo ballerino / James Marshall, Maurice Sendak, Babalibri, 2001
Ballerina! / Peter Sis, Greenwillow books, 2001
Rap a Tap Tap: here’s bojangles-think of that / Leo & Diane Dillon, The
Blue Sky Press, 2002
*Il sogno di Lilli / Jill Newsome; ill. Claudio Muñoz, Mondadori, 2002
*Angelina ballerina / Katharine Holabird; ill. Helen Craig, Fabbri, 2003
La storia della rana ballerina / Quentin Blake, Interlinea, 2008
Ella Bella Ballerina e la Bella Addormentata / James Mayhew, E m m e, 2008
Le roi penché / Carolyn Carlson, Marie Desplechin; ill. Chen Jiang
Hong, Actes Sud, 2009
F i rst Ballet / Deanna Caswell; ill. Elizabeth Matthews, Hyperion Book,
2009
Ballet for Martha. Making Appalachian Spring / J. Greenberg, S. Jordan;
ill. Brian Floca, Roaring Brook Press, 2010
Inseguendo Degas / Eva Montanari, Kite, 2010
Danza, orso! / Jan Wahl; ill. Monique Felix, La Margherita, 2011
Le ballerine di Miss Lina / Grace Maccarone, ill. Christine Davenier, Il
Castoro, 2011
Le dodici principesse danzanti / Fratelli Grimm, Brigitte Barrager,
Gallucci, 2011
I cani non sono ballerine / Anna Kemp, Sara Ogilvie, Nord-Sud, 2011
Olivia / Ian Falconer, Giannino Stoppani, 2001
Nijinsky. Scenes from the chilhood of the great dancer / Catherine
Brighton, Mathuen Children’s Books, 1989
Because... / Mikhail Baryshnikov-Vladimir Radunsky,Simon&Schuster,2007
Hip Hop Dog / Chris Raschka - Vladimir Radunsky, HarperCollins 2010
“
Il mimo è la prosa del movimento,
la danza ne è la poesia.
(Rudolf von Laban)
”
Romanzi:
Priscilla / Giana Anguissola; ill. Gastone Regosa, Mursia, 1988 (13. ed.)
Billy Elliot / Melvin Burgess, Fabbri, 2002
Olga in punta di piedi / Beatrice Masini; ill. Serena Riglietti, Einaudi
ragazzi, 2003
Da grande fa rò la ballerina / Aurora Marsotto; ill. Desideria
Guicciardini, Piemme junior, 2003
*Il lago dei cigni e altre storie dai balletti / Geraldine McCaughrean,
Einaudi ragazzi, 2004
*La danza è la mia vita / a cura di Darcey Bussell; ill. Serena Riglietti,
Einaudi ragazzi, 2005
Ballerina... si diventa! / Aurora Marsotto; ill. Desideria Guicciardini,
Piemme junior, 2005
Dance! / Paola Zannoner, Mondadori, 2005
Isadora Duncan / Sabina Colloredo; ill.Anna e Elena Balbusso, EL, 2006
Contraddanza, Chiara Simonetti, Salani, 2006
Ballerina in palcoscenico / Aurora Marsotto; ill. Desideria Guicciardini,
Piemme junior, 2007
*Cenerentola e altre storie dai balletti / Geraldine McCaughrean,
Einaudi ragazzi, 2007
La ballerina di Bagdad / Gemma Pasqual I Escriva, San Paolo, 2010
Serie, i primi titoli:
*Nina polvere di stelle / Anne-Marie Pol, E/O, 2002 (serie “Danza”)
A passo di danza / Beatrice Masini, EL, 2005 (collana “Scarpette rosa”)
Il sogno di Ellie / Alexandra Moss, Einaudi ragazzi, 2007 (collana “I diari
della Royal Ballet School”)
Un sogno sulle punte / Aurora Marsotto, Piemme junior, 2008 (collana
“Scuola di danza”)
Le scarpette magiche / Darcey Bussel, De Agostini, 2010 (collana
“Magic Ballerina”)
Divulgazione:
On danse? / Nathalie Collantes, Julie Salgues, Autrement, 2002
Dico de la danse / Jacqueline Vallon, de La Martinière, 2005
Il grande libro della danza / Roberto Baiocchi, Giunti junior, 2006
Il mondo del balletto / Beatrice Masini, ill. Sara Not, EL, 2006
Je danse donc je suis / Alain Fox; ill. El Don Guillermo, GallimardGiboulées, 2007
Hip Hop / Frank Provvedi, G. Catania; ill. M. Chiacchiera, Giunti, 2008
Les Z’arts et la danse / Frédérique Jacquemin, Editions Belize, 2010
Danser le monde / Nouchka Cauwet, Editions Belize, 2011
(* il simbolo indica i volumi fuori catalogo)
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