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estratto da dday.it
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Nei momenti di crisi le quote
di mercato sono più volatili: le
aziende in maggiore sofferenza finiscono per concentrarsi
sui problemi di finanza interna
trascurando la sfide “esterne”
di un mercato sempre più
difficile; le aziende più in
salute, o perché stra-leader o
perché emergenti, possono così
approfittarne e spostare ancora
più velocemente gli equilibri.
Proprio come è accaduto nelle
recenti elezioni politiche.
Da un lato c’è la “radicalizzazione” di alcune leadership:
Samsung e Apple, sul fronte
mobile, appiono sempre più
forti; nel mercato dei TV cambia
qualche nome ma la musica è
la stessa: un oligopolio sempre
più stretto. Un numero più contenuto di produttori è per certi
versi preferibie: investimenti in
ricerca e sviluppo più concentrati, prodotti meglio progettati
e magari - date le economie di
scala - anche costi di produzione più contenunti (che però
non è datto che si trasformino
in prezzi più bassi). Dall’altro
- ragionando per estensione da
altri ambiti - si sente il bisogno
di una certa “biodiversità”,
garanzia di rinnovamento e
miglioramento della specie. I
giapponesi, che hanno fatto la
storia del nostro mercato, sembrano lenti, stanchi, burocratizzati, non in grado di rispondere
alla voglia di novità di utenti e
negozianti. La “biodiversità”
potrebbe arrivare invece dalla
Cina, quella Cina capace di
produrre bene e sdoganata dalla
stessa Apple: i nomi da tenere
d’occhio sono ZTE, Huawei,
Haier, Hisense, magari anche
Foxconn, se mai decidesse di
fare un brand proprio. E c’è da
credere che la distribuzione, che
inizia a patire il giogo di pochi
super-leader industriali, possa
spingere e sostenere la crescita
dei nuovi player. La crisi non è
finita e i prossimi saranno mesi
di grandi cambiamenti.
Gianfranco GIardina
Office 2013 e la
Sardegna zona
Surface RT, in
licenza che non si franca: via al
prova il tablet Win
può trasferire 17 turismo Hi-Tech 20 RT di Microsoft 36
Samsung Galaxy Note 8
Le nostre impressioni in fiera
Al MWC 2013 abbiamo toccato con mano il tablet da 8”
Telefona, ha la S-Pen e fa diretta concorrenza all’iPad mini
02
Firefox OS alla
conquista dei
mercati emergenti
03
Ci sono già i primi accordi
per smartphone e operatori
Nel mirino Apple e Google
Nokia punta alla gamma media 04
Ecco i Lumia 720 e 520 con WP8
Presentati al MWC 2013 due nuovi Lumia
destinati a un pubblico giovane, attento a design e
prestazioni, senza dimenticare però il prezzo
Asus Padfone
Infinity e Fonepad
14
05
La presentazione di
Sony PlayStation 4
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Voglia
di novità
n. 64 / 27 febbraio 2013
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE Uno smartphone cresciuto, un tablet che telefona con in più la S-Pen per scrivere
Galaxy Note 8: le prime impressioni
Samsung presenta il nuovo tablet da 8” che telefona e diventa taccuino
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amsung e Apple guidano il
mercato mobile, e senza Apple
al Mobile World Congress di
Barcellona è Samsung la regina della
scena. L’azienda coreana è cambiata
in questi anni, ha imparato molto dai
suoi errori passati e ha scelto di focalizzare tutta l’attenzione del pubblico
sul nuovo Galaxy Note 8. Si parlava
di tanti tablet, nuovi Galaxy Tab da
7”, nuovi tablet da 10” con schermi
ad alta definizione eppure qui a Barcellona si è visto un solo protagonista, quello che noi di DDay.it avevamo già svelato in esclusiva. Abbiamo
avuto modo di giocare un po’ con il
Galaxy Note 8 e senza troppe sorprese Samsung è riuscita ancora una
volta a sfornare un ottimo prodotto.
Il concetto di Note è ben chiaro: si
può fare tutto con le dita, come un
normale touch, ma solo grazie a SPen si aprono possibilità interessanti
legate appunto all’uso del pennino.
Nel caso del Note 8 la funzionalità
nuova è il Dual View, che permette
di dividere lo schermo da 8” in due
per vedere e fare due cose in contemporanea. Il Dual View funziona sia
in modalità portrait che landscape e
anche durante le chiamate: permette
quindi di fare una videoconferenza
prendendo appunti con il pennino.
Abbiamo parlato anche di telefonate perché come gli altri prodotti
della famiglia Note il tablet telefona.
Purtroppo non ci sarà una versione
solo Wi-Fi, cosa che potrebbe tenere il prezzo un po’ più alto della diretta concorrenza, cioè l’iPad mini.
Inoltre, chi vuole telefonare deve
considerare nel tablet un vero piano telefonico, opzione più costosa
della sola SIM dati. La miopia degli
operatori italiani purtroppo limita la
diffusione di più SIM agganciate allo
stesso piano, operazione questa che
con prodotti come la Galaxy Camera e il Note 8 sarebbe davvero utile.
Samsung ha sicuramente realizzato
un tablet intelligente: la cornice è
spessa il giusto per evitare di toccare
torna al sommario
Samsung inizia a
diventare un partner
ingombrante per Google
che non vuole trovarsi
davanti a un altro
fenomeno Amazon
con il palmo lo schermo e di afferrar- sarà allineato con le soluzioni della
lo anche con una mano sola; il tasto sua più diretta concorrenza, ovvero
fisico è più immediato di quello a con l’iPad mini versione 3G: stiamo
schermo e soprattutto permette di quindi parlando di una forbice che
poter usufruire di uno schermo più va dai 400 ai 430 euro.
ampio. Decisamente intelligente anche l’integrazione
della tecnologia Wacom sui
tasti menù e back: se impugniamo il Note con una
mano e il pennino dall’altra non dobbiamo tutte le
volte appoggiare la penna
per premere i tasti. Ancora non è stato fissato un
prezzo di lancio. Samsung
Le caratteristiche principali
assicura che, comunque,
Samsung Galaxy Note 8
di Roberto PEZZALi
Samsung è troppo forte nel mondo
Android e Google inizia a preoccuparsi. Lo rivela una fonte del Wall
Street Journal vicino a Google,
che riporta un po’ di malumore per
la continua crescita del produttore
nel mercato degli smartphone e
dei tablet. Una crescita che mette Samsung nella posizione di
chiedere e pretendere sempre di
più da Google e che, nel peggiore
dei casi, potrebbe anche portare
l’azienda coreana a sviluppare una
sua versione del sistema operativo
e staccarsi definitivamente da Big
G. Abbiamo ipotizzato la possibilità di un passaggio a Tizen e
Samsung stessa ci ha confermato
che ci saranno prodotti flagship
con a bordo il nuovo OS. Tuttavia
non è Tizen a preoccupare Google
ma Android: Samsung potrebbe
infatti prendere la strada di Amazon e realizzare il proprio “fork”
di Android, cioè creare un sistema
operativo basato su Android ma
scollegato dal mondo Google. Uno
scenario che porterebbe Samsung
ad avere il suo market, gli utenti e
tutti i guadagni derivanti dall’ecosistema. Forse per Google è giunto
il momento di giocare la carta Motorola, di sua proprietà: fino a oggi
non ha voluto spingere il proprio
brand affidandosi a produttori terzi per realizzare i suoi Nexus, ma
dopo Asus, HTC, LG e Samsung
potrebbe decidere che è arrivato
il tempo di un Motorola Nexus, il
tanto atteso Nexus X-Phone che,
venduto a un prezzo competitivo,
potrebbe rimettere tutto in gioco.
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S
di Roberto PEZZALI
Samsung
troppo leader
Google è
preoccupata
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
mobile Mozilla parte all’attacco del duopolio Google-Apple e punta con decisione ai mercati emergenti con il suo Firefox OS
Firefox OS è il sistema operativo open-source per tutti
Lanciato Firefox OS con i primi smartphone e accordi: nel mirino i “giardini dorati” di Apple e Google
I
completa libertà. Firefox OS si presenta come una piattaforma con in
mente gli sviluppatori, perché chi oggi
sviluppa già per il web, può senza ulteriori risorse lanciare le proprie web
app anche su Firefox OS. Mozilla ha
realizzato diverse nuove API per gestire l’hardware di uno smartphone, web
API che sono state sviluppate in collaborazione con il W3C così che possano essere implementate anche in
altri browser diventando il più possibile universali. Obiettivo di Firefox OS
non sono al momento gli smartphone
top di gamma, per quanto non ci sono
controindicazioni in questo senso, ma
la fascia più bassa del mercato, per-
Bob Ishida, Executive VicePresident
di Sony Mobile ha lasciato trapelare
oltre ad un certo entusiasmo anche
la sensazione che Sony è già oltre una
fase iniziale e che probabilmente sta
già provando un primo prototipo di
hardware. La fascia bassa e i mercato
in via di sviluppo sono troppo importanti per i produttori.
mobile Un set-top-box con funzionalità Smart molto evolute: Samsung si fa la guerra in casa sul versante Smart TV
HomeSync: Samsung adesso ha due Smart TV?
HomeSync porta Android sui TV rendendoli Smart, anche più della stessa piattaforma dei TV Samsung
S
di Roberto PEZZALI
amsung si è presentata al Mobile World Congress con due
soli prodotti: il Galaxy Note 8
e HomeSync, un piccolo set-top-box
dalle mille funzionalità. HomeSync è
l’anello di congiunzione tra il mondo
Galaxy e i TV, tutti i TV: è un sistema
di backup, una Smart TV basata su
Android e un Media Player efficace e
veloce. Di HomeSync, che abbiamo
potuto provare rapidamente, ci ha
stupito proprio la velocità, la facilità
d’uso e l’interfaccia in stile Touchwiz
che lo rende un prodotto estremamente intuitivo per chi ha già uno
smartphone Android. HomeSync è
anche un dispositivo molto intelligente e Samsung potrebbe riuscire
dove molti con i NAS hanno fallito:
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l messaggio forte e chiaro che è arrivato dal palco di Mozilla al MWC
2013 è che peggio di un monopolio
c’è solo il duopolio, una situazione
dannosa per il mercato e i consumatori. Il riferimento è ad Apple e Google
e all’App Store e a Play Store, i due
market che monopolizzano il mondo
delle app mobile. Ma in gioco non c’è
solo il fatto che le piattaforme siano
chiuse e che a guadagnarci siano i
due colossi americani, ma il problema che, legando la distribuzione del
software al possesso di una carta di
credito, questo modello di business
non è adatto per raggiungere i due
miliardi di potenziali utenti di Internet e smartphone. Per questo Mozilla
lancia Firefox OS, sistema operativo
basato su tecnologie HTML aperte,
una piattaforma sulla quale chiunque
può portare un’applicazione passando
per il marketplace di Mozilla o no, in
ché la sfida è portare sulla rete quei
miliardi di persone che ancora oggi
non sono connesse. Un mercato potenzialmente enorme che fa gola a
produttori di smartphone e operatori
telefonici equamente rappresentati, sul quale figurava anche Franco
Bernabé di Telecom Italia, uno dei
principali partner di Mozilla, con cui
abbiamo scambiato qualche battuta
(clicca qui per vedere l’intervista).
Per quanto riguarda l’hardware sono
stati annunciati i primi smartphone
che arriveranno sul mercato targati
ZTE, LG, Alcatel OneTouch, ma come
scritto in questa news anche Sony è
della partita. L’azienda giapponese ha
infatti annunciato ufficialmente che
un team di ingegneri sta sviluppando
l’hardware per far girare Firefox OS
e che i prodotti arriveranno sul mercato nel 2014. L’annuncio è parte di
una partnership strategica firmata da
Sony e dall’operatore Telefonica che
distribuirà inizialmente i terminali.
torna al sommario
far capire alla gente che le foto, i
video e i ricordi sono tra i beni più
preziosi e vanno messi al sicuro.
Samsung ha parlato di cloud ma
forse ha sbagliato termine: HomeSync non è cloud, non carica nulla
sul web e non condivide niente con i
social network. Quello che è cloud è
la logica: condivisione dei contenuti
sui dispositivi dell’utente con una
sicura connessione Wi-Fi domestica. HomeSync, paradossalmente,
è anche più completo delle Smart
TV che Samsung vende e promuove re anche le app particolari che Samda tempo: fa poche cose utili senza sung ha sviluppato come Movie Hub
troppi fronzoli. Non promette con- per i film e Music Hub per la musica.
trollo gestuale e vocale, non ha una Non mancano, infine, le funzioni di
videocamera, ma grazie all’hard disk Media Server e Media Player con
da 1 Terabyte integrato mantiene possibilità anche di fare mirroring
dati, foto, video e backup dei termi- tramite quella funzione che Samnali Android di otto diversi utenti. Il sung chiama Allshare Play e che a
backup e la sincronizzazione avven- tutti gli effetti è simile a Miracast.
gono non appena si entra
in casa con l’applicazione
che lavora in background:
tutto quello che teniamo
sul nostro smartphone o
tablet sarà sempre al sicuro. Grazie ad Android,
poi, HomeSync permette
di lanciare nativamente in
modalità tablet tutte le app
presenti sul Play Store, alle
Come funziona il set-top-box Smart TV
quali si possono aggiunge-
Samsung HomeSync

di Roberto PEZZALI
Speciale 2013
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE Asus rilancia lo smartphone trasformabile in tablet e il Fonepad, tablet che telefona
Asus lancia due nuovi device mobili
Ecco Padfone Infinity e il Fonepad
Spicca la novità Fonepad, il tablet da 7 pollici con CPU Intel che telefona
A
sus ha presentato due nuovi
prodotti a Barcellona che sembrano un gioco di parole: il Padfone Infinity e Fonepad. Partiamo
dal primo, nuova evoluzione del Padfone con caratteristiche tecniche tutte al top. Come prima si tratta di uno
smartphone che si trasforma in un vero
e proprio tablet da 10.1 pollici con risoluzione di 1.920x1.200 pixel. Tutta la
tecnologia è però custodita all’interno
dello smartphone, realizzato con guscio posteriore in alluminio e costruito
intorno al display da 5” con risoluzione Full HD. Sotto lo schermo troviamo il potente processore quad core
di Qualcomm Snapdragon 600 a 1.7
GHz, oltre a quello che sta diventando
ormai uno standard, la fotocamera da
ben 13 MP con apertura F2.0 e sensore BSI Sony. Asus ha lavorato per ottimizzare al meglio l’esperienza di utilizzo, riducendo il tempo di accensione
del display ogni qualvolta rimuoviamo
lo smartphone dallo schermo tablet: il
passaggio da una modalità all’altra è
praticamente istantaneo. Il dispositi-
vo è dotato di connettività LTE, Bluetooth 4.0, NFC, Wi-Fi n e integra una
batteria da 2.400 mAh. Per l’NFC Asus
ha sfruttato un’idea ingegnosa integrando l’antenna nel logo Padfone posto sul retro dello smartphone. L’autonomia chiaramente aumenta grazie
alla dock/tablet che integra una batteria da ben 5000 mAh. Evidentemente caratteristiche tecniche al massimo
si rispecchiano in un prezzo di listino
che si fa notare: 999 euro con disponibilità a partire da aprile. L’altra novità è Fonepad, con cui Asus cerca di
porre l’accento sulla parte telefonica, anche se si tratta a tutti gli effetti
di un tablet da 7 pollici con connettività 3G. Certo telefona, e può essere
utilizzato come smartphone, ma siamo chiaramente più dalle parti di un
Asus Padfone Infinity
Asus Fonepad
Nexus 7 che di un Galaxy Note II. Detto questo, il punto di forza del Fonepad è innanzitutto il prezzo, perché il
tablet con display da 7 pollici con risoluzione di 1.280x800 pixel avrà infatti
un costo in Europa di 219 euro, senza
fotocamera posteriore. Questo perché
ci sarà anche una versione con fotocamera da 3 MP in alcuni mercati. In
questo caso le caratteristiche tecniche
non sono evidentemente al top, ma il
Fonepad spicca per un altro motivo: è
infatti basato su processore Intel Atom
2420 da 1.2 GHz che, con la batteria da
4.200 mAh, Asus dice assicuri un’autonomia di circa 9 ore di navigazione
web. Anche Fonepad sarà disponibile
a partire da aprile.
MOBILE È l’evoluzione della versione per smartphone
Ecco Ubuntu OS per tablet
Estratto dal quotidiano online
www.dday.it
Registrazione Tribunale di Milano
n. 416 del 28 settembre 2009
direttore responsabile
Gianfranco Giardina
editing
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progetto grafico
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Editore
Scripta Manent Servizi Editoriali srl
via Gallarate, 76 - 20151 Milano
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di Roberto PEZZALI
torna al sommario
C
di Paolo CENTOFANTI
anonical ha svelato oggi Ubuntu per tablet, un nuovo sistema operativo che porta la stessa esperienza di utilizzo che abbiamo visto per lo
smartphone, sui dispositivi con schermo più grande. Gli elementi che
rendono interessante già la versione per smartphone ci sono tutti: multi-tasking
con visione direttamente sulla homescreen di tutte le app aperte, barra laterale
con le app più frequenti, interfaccia completamente basata su intuitive gesture
multi-touch. La novità più importante è che su Ubuntu per tablet sarà possibile,
tramite Side Stage, utilizzare in uno spazio laterale a destra, richiamabile con un
semplice swipe, le app native per Ubuntu per smartphone nel loro formato originale e visualizzarle side-by-side con le app native per tablet. Un concept interessante specie per app di messagistica e social networking, come ben illustrato
dal patron di Canonical Mark Shuttleworth. Il video è esaustivo già di suo, ma la
notizia è che la developer preview del nuovo sistema operativo è già disponibile
per tablet Nexus 7 e Nexus 10.
Bill Gates fa
“mea culpa”
su WinPhone
Microsoft ammette di
aver sbagliato strategia
con l’entrata nel mondo
dei cellulari; ed è il
presidente Bill Gates
ad ammettere l’errore
di Vittorio Romano BARASSI
Nonostante gli elogi riservati
alla divisione Bing, a Xbox e a
Windows 8, Bill Gates ha voluto
esprimere molte perplessità su
come l’azienda in passato abbia
sottovalutato l’incredibile ascesa
del mercato dei telefoni cellulari/smartphone. In Microsoft nessuno si sarebbe mai aspettato un
iPhone così forte da scombussolare ogni equilibrio e l’aver “perso il treno” è stato solo il primo
passaggio negativo che ha portato
all’attuale situazione: Microsoft
con Windows Phone è costretta a inseguire e lo stesso Gates
nutre diversi dubbi sul fatto che
l’azienda riesca a recuperare quel
ruolo da protagonista assoluto
che vorrebbe. Windows Phone 8
è un gran bel sistema operativo
ma, rispetto alla concorrenza, è
ancora giovane e sia Android sia
iOS hanno “clientele affezionate”
che Microsoft può solo sognare.
Ora che le cose vanno meglio,
l’azienda dovrà lavorare duro per
riguadagnare importanti fette di
mercato e l’idea di un unico “ecosistema” fatto di desktop, tablet,
smartphone e anche console è
ciò a cui Microsoft può aggrapparsi. Almeno su questo Gates e
Ballmer, cui il presidente non ha
risparmiato qualche critica, sono
completamente d’accordo.
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estratto da dday.it
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE Due Lumia pensati per un’utenza giovane, attenta al prezzo ma anche alla qualità. Un toccasana per WP8
Belli, colorati ed economici: ecco i Lumia 520 e 720
Nokia porta al Mobile World Congress due Lumia con Windows Phone 8 per aggredire la fascia media
Nokia Lumia 720
Nokia Lumia 520
Nokia Lumia 720 e 520
MOBILE Apple cerca nuove vie per aumentare l’autonomia della batteria durante l’uso
Apple brevetta il touchpad con celle solari
La casa della mela registra il brevetto del pannello touch con celle solari integrate
L’
di Roberto PEZZALI
ufficio brevetti americano è
uno degli amici più intimi di
Apple, che non perde tempo
per brevettare ogni idea possibile, sperando che prima o poi possa
venire in qualche modo realizzata.
Recentemente l’azienda californiana
ha registrato uno dei brevetti forse
più interessanti dell’ultimo periodo,
ovvero la possibilità di integrare un
pannello solare all’interno di un display touchscreen. L’autonomia è
uno dei punti chiave per i device del
futuro: anno dopo anno aumentano
potenza e dimensioni dei display ma
l’approccio alla sezione energetica è
sempre piuttosto conservativo, ovvero si tende a mantenere quell’au-
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okia ha completato la gamma
Lumia con due nuovi modelli
che vanno a coprire nuove fasce di prezzo soprattutto per quanto
riguarda quella medio/bassa. Con il
Lumia 520, che sarà disponibile indicativamente intorno ai 199 euro in Italia, Windows Phone 8 diventa ancora
più economico ma senza rinunciare a
tutte le funzionalità più importanti. È
forse questo il vero punto di forza della
piattaforma: il Lumia 520 è un prodotto che ha tutte le app esclusive di
Nokia, un’interfaccia fluida e reattiva
e rinuncia unicamente alla fotocamera frontale e all’NFC. La piattaforma
hardware è però la stessa del Lumia
620 e del nuovo Lumia 720, processore dual core da 1 GHz, 512 MB di
RAM e 8 GB di storage espandibili via
microSD, quindi con prestazioni mol-
to interessanti per la fascia di
prezzo. Il design è più netto e
spigoloso di quello del Lumia
620 ma la qualità costruttiva
ci è parsa molto buona e la
scelta dei colori è decisamente azzeccata. Il display
da 4 pollici e 800x480 non è
però ClearBlack e si vede, sia
nel contrasto che nell’angolo
di visione. Il Lumia 720 è un
Il nostro hands-on sui due nuovi Lumia
altro smartphone che spicca
in primo luogo per il bel design: molto cover che consentono di utilizzare lo
sottile, linee morbide, struttura unibo- stesso wireless charging dei modelli
dy e soprattutto il bel vetro arrotondato superiori. La nostra prima impressiosui bordi. In questo caso il display è da ne è che il bilanciamento tra design e
4.3 pollici (la risoluzione non cambia) prestazioni di questo Lumia 720 sia
e con filtro ClearBlack per migliorare molto interessante e se non si cade nel
il contrasto. Il prezzo per l’Italia non tranello del gioco delle pure specifiche
è ancora stato confermato ma si parla tecniche, il rapporto qualità prezzo è
indicativamente di una fascia intorno buono. Alla fine anche il Lumia 720 a
ai 349 euro. Il Lumia 720 è dotato di livello di funzionalità ha tutto quello
NFC ed è compatibile con delle nuove che Windows Phone 8 ha da offrire.
torna al sommario
tonomia che viene ritenuta ormai
sufficiente: un giorno. Apple, con
il brevetto numero 8,368,654, ha
messo in cassaforte una tecnologia
che permetterà di creare pannelli
touch dove gli elettrodi possono essere usati sia per il controllo sia per
raccogliere e accumulare energia. I
nuovi pannelli sono addirittura più
evoluti dei touchscreen capacitivi attuali e dovrebbero riuscire a rilevare
i movimenti anche senza tocco diretto, ma mediante “optical touch”. Per
migliorare l’efficienza del pannello è
previsto anche un sofisticato algoritmo in grado di convertire l’uso degli
elettrodi da sensori di tocco a celle
solari. Trattandosi di un brevetto
non è certo sapere se si trasformerà
in un prodotto, ma questa sarebbe
davvero una di quelle tecnologie
“Wow” che riporterebbe gli appassionati, delusi da qualche scivolone
di Apple nell’ultimo periodo, ai fasti
dell’era Jobs.
MOBILE
Da Marvell
smartphone
quad-core
a 100 euro
Marvell, fornitore di processori per produttori molto famosi,
ha presentato XA1088, un SoC
quad-core che diventerà la
base di partenza per prodotti
che non costeranno più di
100 euro. Quad-core ovunque
quindi, anche se non si sa
bene con quali prestazioni.
L’XA1088, infatti, è basato su
quattro CPU Cortex A7 da 1.2
Ghz, un’architettura non recentissima ma efficace se gestita bene. Al suo interno, per fornire una soluzione completa,
si trovano anche il modem per
la connettività HSPA+ da 21
Mbps e un chipset che gestisce
Wi-Fi , Bluetooth e Radio FM.
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N
di Paolo CENTOFANTI
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
mobile Tanta potenza al servizio di funzioni evolute legate al video streaming, anche in 4K. Incerto l’arrivo in Europa
LG Optimus G Pro: è lui lo smartphone più veloce
Abbiamo provato il top di gamma LG: impressionanti le performance grazie alla CPU Snapdragon 600
MOBILE
Il Galaxy S IV
verrà presentato
il 14 marzo
Samsung toglierà i veli al nuovo Samsung Galaxy S IV a New
York il prossimo 14 marzo. La
data è ufficiale, e lo ha confermato il presidente della divisione mobile di Samsung, JK Shin
alla stampa coreana. Dopo il
lancio lo scorso anno a Londra,
quest’anno Samsung ha deciso
di spostarsi sull’altra sponda
dell’oceano per soddisfare le
richieste di tutti gli operatori
americani, un mercato che
dopo anni di monopolio Apple
sta diventando interessante.
Nelle prossime settimane
dobbiamo quindi aspettarci
un’impennata di rumors,
indiscrezioni e apparizioni sul
web, anche se difficilmente il
nuovo smartphone riuscirà
a stupire per caratteristiche
tecniche. Da Samsung ci aspettiamo però nuove funzionalità
e nuovi livelli di interazione
uomo/smartphone.
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
urtroppo non arriverà in Italia,
almeno per il momento, ma il
nuovo Optimus G Pro è uno degli smartphone che più ci ha impressionato a Barcellona. Sorvolando sul
design, che ricorda davvero troppo il
Galaxy Note II di Samsung, LG ha deciso di puntare sul nuovo processore
Qualcomm Snapdragon 600 e ha fatto
bene. La reattività è davvero impressionante, difficilmente abbiamo visto
uno smartphone con questa velocità e
con questa fluidità. I benchmark non
mentono: Snapdragon 600 è davvero
un grande passo avanti rispetto al già
ottimo S4 Pro e segna di fatto un nuovo riferimento. Tornando all’Optimus
G Pro, LG ha utilizzato uno schermo
torna al sommario
IPS da 5.5” con una buona luminosità
e un eccelso angolo di visione: la risoluzione è 1080p ma possiamo dire
che non si vede e non si sente neppure. Il processore, infatti, è talmente
potente che spinge uno schermo così
risoluto senza il minimo problema
e, su uno schermo da 5.5”, è già difficile vedere i pixel con un pannello
720p. LG ha personalizzato molto il
sistema operativo ma non ha molto senso parlarne: trattandosi di un
prodotto che verrà venduto in Giappone e Corea molte app sono dedicate ai loro servizi. Interessante però
quella che gestisce lo streaming verso
i TV 4K con upscaling dei contenuti
dal Full HD e il widget per la gestione dei device esterni tramite porta IR
integrata nella parte alta. Curioso ve-
dere come le porte IR stiano tornando di moda: il telecomando non muore mai.
Optimus G Pro è completo
anche sul segmento video
e foto: la fotocamera da 13
MP posteriore e quella da
2 MP frontale possono lavorare anche insieme. Inoltre, dispone di funzione di
ripresa video ad alta dinaTutta le potenza del top di gamma LG
mica con due esposizioni
contemporanee, una funzione identica a quella HDR Video dei competitor ma che LG ha deciso di chiamare
più correttamente Dual Exposure Recording. Per vedere Optimus G Pro in
Europa e in Italia dovremo aspettare
probabilmente altri sei mesi, sempre
che LG decida di importarlo.
LG Optimus G Pro
mobile Svelato il primo processore per smartphone con LTE integrato di NVIDIA
NVIDIA Tegra 4i, il chip all-in-one con l’LTE
Presentato il processore per smartphone Tegra 4i con modem LTE integrato
N
di Roberto pezzali
VIDIA ha recentemente presentato Tegra 4i, nome in
codice Gray, il suo primo processore realizzato espressamente per
smartphone con integrato il modem
multibanda programmabile i500. Tegra 4i deriva direttamente dal Tegra
4 presentato al CES di Las Vegas ma è
molto più piccolo e, considerando che
integra anche il modem, ciò significa
che NVIDIA ha dovuto fare davvero i
sacrifici e rinunciare a qualcosa. Tegra
4i è realizzato utilizzando un processo
produttivo a 28 nm ma non utilizza
una CPU quadcore Cortex A15 da 1.9
GHz come Tegra 4, bensì una nuova
CPU realizzata ad hoc per questo prodotto denominata R4, realizzata partendo da un’architettura Cortex A9 e
spinta a 2.3 GHz. Qualche sacrificio
anche per quanto riguarda la parte
video: la GPU a 72 Core di Tegra 4
diventa una GPU a 60 core su Tegra
4i, riduzione necessaria per liberare
lo spazio per il modem. Una riduzione che porta la dimensione massima
dello schermo gestibile a 1920 x 1080
al posto dei 4K di Tegra 4, ma dobbiamo sempre considerare che siamo
di fronte a un prodotto nato per gli
smartphone. NVIDIA sottolinea le dimensioni del chip: è decisamente più
piccolo rispetto ai processori della concorrenza e riesce a esprimere (in proporzione) più potenza. Il riferimento
diretto è allo Snapdragon 800, il SoC
di Qualcomm che sta guadagnando
rapidamente terreno in ambito mobile. NVIDIA, parlando di prestazioni, è
molto sibillina: Tegra 4i ha prestazioni
superiori per mm2 rispetto a S800, ma
S800 è più grande quindi ipotizziamo
che possa andare leggermente più veloce. NVIDIA ha anche mostrato altre
funzionalità del processore fotografico
computazionale integrato in Tegra 4i:
oltre alla ripresa video HDR “Always
On” c’è anche la possibilità di tracciare
un soggetto in tempo reale e di realizzare scatti panoramici in HDR. NVIDIA ha ribattezzato questo processore Chimera, e promette funzionalità
fotografiche uniche sui prodotti che
sfrutteranno al meglio questo elemento integrato nel chip. Per agevolare,
infine, lo sviluppo di smartphone con
Tegra 4i a bordo, NVIDIA ha realizzato Phoenix, un reference smartphone
con display da 5” Full HD spesso solo
8 mm. Una base di partenza per tutti
coloro che vogliono prendere qualcosa
di già “pronto” e ottimizzato per realizzare uno smartphone da zero, cambiando solo software e design.

P
di Roberto PEZZALI
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILe Un tablet low cost dalle poche pretese ma HP poteva sicuramente fare di più
Slate 7, HP torna sui tablet con Android
Costa 149 euro, ha uno schermo da 7” con processore dual-core da 1 GHz
MOBILE
Addio Bada
è l’ora di Tizen
Samsung ha deciso di mettere
la parola fine a Bada, facendo
confluire molte delle caratteristiche più apprezzate (non
si sa ancora quali) in quel che
sarà Tizen OS. In attesa di
vedere i primi prodotti basati
su Tizen, Samsung - tramite
il presidente della divisione
Samsung Media Solutions
Center - ha fatto sapere che,
nonostante Bada sia giunto al
termine del proprio ciclo vitale, le app saranno compatibili
con Tizen. Inoltre, nessun
dispositivo equipaggiato
con una versione di Bada
avrà la possibilità di essere
aggiornato a Tizen. Si tratta
di una mossa interessante
che conferma le intenzioni
di Samsung: puntare su una
piattaforma software fatta in
casa. Con la compatibilità tra
le app Bada e quelle Android,
Samsung potrebbe diventare
un produttore completo con i
vantaggi e i rischi del caso.


P torna a realizzare tablet
consumer: al Mobile World
Congress l’azienda americana ha presentato il suo primo
tablet Android da 7”, l’HP Slate 7.
Un prodotto, però, senza troppe
pretese: il prezzo di 149 euro, infatti, lo identifica subito come uno
dei possibili concorrenti di prodotti
come Acer B1, tablet low cost che
forti di un nome conosciuto cercano di rosicchiare un po’ di mercato
a tablet di marche meno note, ed è
ad esempio il caso di Mediacom in
Italia. Slate 7 offre uno schermo da
1.024x600 pixel di risoluzione con
un buon angolo di visione, un processore dual core da 1 GHz e 1 GB
di RAM: davvero poco se si pensa
che per qualche decina di euro in
torna al sommario
più possiamo portare
a casa un quad core.
La memoria interna è
di soli 8 GB (espandibile), non c’è NFC ma
c’è una doppia camera
con la posteriore da 3
Megapixel. Due le note
distintive: la presenza
dell’audio Beats (che
sta diventando più un
marchio di cui fregiarsi che una vera sicurezza di qualità audio)
ed ePrint, un’applicazione per stampare
documenti su stampanti HP senza
fili. L’autonomia dichiarata è di 5
ore di riproduzione video, e anche
qui non stiamo certo parlando di
autonomia record. Il prezzo è basso, certo, ma HP poteva fare sicura-
ZTE ha presentato
al MWC il primo
smartphone con CPU
Qualcomm Snapdragon
800: peccato si sia
rivelata una bugia
mente di più. Abbiamo avuto modo
di giocarci un po’ e dobbiamo dire
che lo schermo ha effettivamente
un buon angolo di visione, ma l’interfaccia non è sempre velocissima
e impeccabile.
MOBILE Kit fotografico per effettuare scatti di vero impatto
Olliclip, obiettivi di qualità
Foto super con l’iPhone 5
di Roberto PEZZALI
O
lliclip ha presentato la nuova
versione del suo “parco ottiche” per iPhone. Il modello
è compatibile con iPhone 5 e con
iPod touch (tramite adattatore) e
permette di agganciare un piccolo
gruppo che integra tre obiettivi di
qualità: un grandangolo, un fisheye
e un macro. Una soluzione che abbiamo potuto provare (foto a fianco) e che funziona abbastanza bene:
in modalità Wide e Macro le lenti
aggiuntive permettono scatti che
normalmente lo smartphone non
potrebbe fare. D’impatto anche il
fish-eye, ma il tipo di foto realizzata
con questo obiettivo è utile solo in
particolari occasioni. Olliclip è disponibile anche per iPhone 4 e 4S
e viene venduto a 69 euro.
di Roberto PEZZALI
Grand Memo, Grand Balla. Forse questo sarebbe il titolo più azzeccato per quello che ha fatto la
grossa azienda di telefonia cinese
al Mobile World Congress 2013.
Per attirare l’interesse del pubblico e delle community di super appassionati attenti a ogni dettaglio
tecnico, dal processore alla RAM,
l’azienda cinese ha presentato
il nuovo Grand Memo come lo
smartphone più potente al mondo, il primo con all’interno il super processore Snapdragon 800
di Qualcomm. Una caratteristica
questa evidenziata anche nei comunicati rilasciati dall’azienda,
ma che all’atto pratico si è rivelata
totalmente falsa. Qualcomm stessa, infatti, al suo stand dimostrava
lo Snapdragon 800 all’interno di
un reference tablet, e Sebastiano di Filippo, Director Business
Development di Qualcomm ci ha
confermato che per lo Snapdragon 800 su uno smartphone avremo molto presto delle novità (14
marzo, Samsung Galaxy S IV?).
Cosa c’è quindi dentro il Grand
Memo che ZTE aveva allo stand?
Probabilmente non c’è neppure
uno Snapdragon 600, già usato su
HTC One e LG Optimus G Pro, ma
solo un normale S4 Pro, un processore eccellente ma che come
prestazioni si colloca un gradino
più in basso del nuovo 600. ZTE,
secondo alcune fonti, avrebbe anche imbrogliato sulla RAM del dispositivo, che nel modello esposto
in fiera non era di 2 GB ma di solo
1 GB. La corsa alle prestazioni,
ormai ingiustificata, sta davvero
facendo brutti scherzi.

H
di Roberto PEZZALI
ZTE furbetta
Il Grand Memo
non esiste
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
people & market L’azienda coreana vuole diventare un punto di riferimento in ogni settore dell’elettronica di consumo
Samsung: “Il primo smartphone Tizen sarà un top di gamma”
Più attenzione al consumatore, all’esperienza d’uso e spazio ai nuovi OS come Tizen con prodotti top
Non sono esclusi anche futuri Samsung Store. L’intervista con Carlo Carollo, Marketing Director
amsung ha le idee chiare per il
futuro: diventare leader in ogni
settore, dal mobile ai TV. E i
fatti dimostrano che ci sta riuscendo: le quote di mercato parlano da
sole. Abbiamo incontrato a Barcellona Carlo Carollo, Sales & Marketing
Director Telecom & Network Division di Samsung.
DDay.it: “L’idea è buona ma, appunto, un video non è come provare il prodotto.”
Carollo: Certamente, sono due
momenti diversi ma pensiamo siano entrambi importanti: da un lato
c’è la scoperta concettuale del prodotto, che può avvenire via rete o
anche tramite le parole di un amico,
dall’altro c’è l’esperienza fisica, anche qui tramite un amico o diretta-
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
DDay.it: “Ultimamente Samsung
è cambiata molto: da azienda focalizzata sui prodotti ad azienda che
parla principalmente di esperienza
d’uso. Come farete a trasmettere
questo concetto al pubblico italiano,
visto che dimostrare i prodotti è tutt’altro che semplice?”
Carlo Carollo: Per prima cosa ti
confermo il trend in atto: Samsung
va sempre più verso l’esperienza
d’uso e l’ecosistema. Entrambi questi aspetti per noi sono essenziali ma
anche molto difficili da trasmettere,
soprattutto in un contesto commerciale. Stiamo lavorando in due direzioni: innanzitutto vogliamo creare
aree “esperienziali” Samsung nel
massimo numero possibile, parliamo di migliaia, e se abbiamo già fatto tanto nel 2012, nel 2013 le triplicheremo. Inoltre, stiamo lavorando
molto sulla parte digitale: tutorial e
video tutorial, che pubblichiamo sul
sito Samsung ma anche altrove, di
modo tale che i consumatori possano farsi un’opinione prima di toccare con mano il prodotto.
torna al sommario
mente in punto vendita, che diventa fondamentale quando il prodotto
è una novità. Sono entrambi aspetti
molto importanti.
DDay.it: “Vedremo mai un Samsung Store, un luogo in cui si concentra tutta l’esperienza di Samsung, o preferite continuare ad
operare come fatto finora?”
Carollo: Al momento il nostro interesse è di aumentare il Retail space all’interno dei canali in cui già
operiamo e quindi di sfruttare al
meglio e sviluppare sempre più la
collaborazione con i nostri partner,
operatori e retailer. Il tema dello
spazio esclusivo del brand viene affrontato a livello strategico globale
quindi le cose potrebbero cambiare,
ma per il 2013 ti confermo la nostra
attuale strategia.
DDay.it: “Parlando di ecosistema,
HomeSync ci sembra un prodotto
interessante ma che di fatto “pesta
i piedi” ai prodotti della divisione
TV: è uno Smart TV integrato con
gli strumenti mobili e fa tutto quello
che, di fatto, fa un TV Samsung di
ultima generazione. Paradosso o
semplicemente primo passo verso
l’unificazione delle varie divisioni?”
Carollo: Sì, i confini tra le divisioni
si stanno lentamente assottigliando: ormai cerchiamo di vendere un
ecosistema completo, e ragionare
per silos non fa bene a nessuno.
Poi tra l’altro è il mercato stesso
ad abbattere le barriere tra le divisioni: la gente vuole un’esperienza
semplice e unificata, e HomeSync
ti permette di avere Android sul
TV, un media server e l’esperienza
Smart TV su TV non Smart. Ciò non
toglie focus e importanza al lavoro
che stiamo facendo sugli Smart TV,
pensiamo di poter portare queste
due proposte in modo assolutamente parallelo.
DDay.it: “Al giorno d’oggi la gente

S
di Roberto PEZZALI
compra l’esperienza d’uso del Galaxy, non è così interessata a sapere
che alla base di tutto c’è Android.
Questo vi permette, potenzialmente, di allontanarvi da Google e
di puntare su qualcosa di vostro,
come per esempio Tizen: uno scenario possibile?”
Carollo: In realtà penso che la conoscenza dei sistemi operativi e del
modo in cui hardware e software si
fondono in un solo apparecchio sta
crescendo. Il sistema operativo è un
fattore di scelta, molti consumatori vogliono proprio un ecosistema
aperto ed enorme come Android.
Sta però anche crescendo la consapevolezza che non tutte le esperienze Android sono uguali: Samsung
offre l’esperienza migliore perché
ottimizzata rispetto al sistema operativo puro e semplice. La partnership tra Samsung e Android è più
salda che mai perché siamo ancora
in fase di accelerazione: al momento non avrebbe nessun senso metterla in discussione. È peraltro vero
che ci si debba interrogare anche
su un piano temporale più ampio:
Samsung sta lanciando Tizen e ve-
drà i primi dispositivi entro la fine
dell’anno. In questo modo Samsung
si troverà ad operare su tre diverse
piattaforme software ma Android
continuerà a rappresentare la stragrande maggioranza.
DDay.it: “Cioè in pratica Android
per i top di gamma, Windows Phone e Tizen per le fasce più basse del
mercato?”
Carollo: In realtà, osservando
l’assetto attuale e la direzione intrapresa, è più la fascia entry level
a essere predominio di Android; il
portafoglio Microsoft, per esempio,
ha un prodotto da 599 euro, e anche
per Tizen è stato annunciato che il
primo prodotto sarà un flagship.
L’obiettivo è ottenere l’eccellenza
su tutti i sistemi operativi, per poi
scendere verso fasce di prezzo più
basse e più accessibili.
DDay.it: “Galaxy Note 8 telefona
in Italia? E quanto costerà?”
Carollo: Sì telefona. Il prezzo non
è stato ancora fissato, ma il suo
range sarà in linea con i dispositivi
concorrenti, e in particolare con “il”
dispositivo concorrente.
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE Uno smartphone a 399 euro che punta molto anche sul risparmio energetico
Huawei P2: l’LTE più veloce al mondo
Un terminale con LTE da 150 Mb/s, display da 4,7’’ e un’interfaccia rivista
L’azienda coreana
ha presentato alcuni
prototipi di telefoni in
grado di effettuare lo
streaming 4K su un TV
di Vittorio Romano BARASSi
più sottile dei competitor, mentre per
quanto concerne la sicurezza, si segnala il Gorilla Glass di seconda generazione e il Magic Touch; in pratica, il
telefono funziona con tutti i guanti e
non solo con quelli ad hoc. La scelta di
un display 720p è legata, ci dicono, ai
consumi, ma anche al fatto che proprio
non si vedono le differenze tra un Full
HD e un 720p. Il processore è realizzato da Huawei, quad core, mentre la
fotocamera è da 13 Megapixel BSI con
HDR sia per foto che per video. Legato
alla fotocamera, ma chiaramente imputabile al software, è una tecnologia
di Face Recognition che riconosce i
volti degli amici e ha senso soprattutto
per lo sharing dei contenuti nei social
network. C’è un pulsante dedicato per
la fotocamera, NFC, una batteria da
2.420 mAh, e svariate tecnologie di ri-
sparmio energetico come ADRX, che
attiva la connessione radio solo quando necessario: per questo Huawei dichiara per il P2 un’efficienza del 30%
superiore rispetto al passato, oltre al
fatto che il terminale è del 25% più
veloce nella ricarica. Non mancano le
novità sotto il profilo software: basato
su Android 4.1.2, Huawei P2 può avvalersi di diverse “personalizzazioni”
che confluiscono nell’Emotion UI, con
transizioni personalizzate, possibilità
di cambiare la lockscreen, animazioni ad hoc, un nuovo Power Manager
e Traffic & Permission Manager, il
pieno supporto cloud (anche per il
backup), il Phone Finder, la gestione
avanzata dell’autonomia e della carica, ecc. Huawei P2 sarà disponibile in
Europa nel secondo trimestre dell’anno a 399 euro.
MOBILE Intel mira con decisione al mercato mobile con la nuova piattaforma Clover Trail+
Intel contro guerra Qualcomm e NVIDIA
Presentati tre CPU dual-core per smartphone e tablet con grafica PowerVR
di Roberto PEZZALI
I
ntel intensifica gli sforzi per entrare
nel mercato degli smartphone: dopo
i primi processori Medifield della
passata generazione, quest’anno al
Mobile World Congress 2013 Intel svela il nuovo dual-core Clover Trail in tre
diverse versioni. Si parte dallo Z2580
a 2 GHz per i tablet per arrivare fino

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a conferenza stampa di Huawei
è stata la prima dell’edizione
2013 del Mobile World Congress.
In apertura, Amy Lou, global brand
director di Huawei, ha illustrato il
cammino dell’azienda nelle ultime
decadi, dal terreno del b2b fino all’ingresso e al proprio consolidamento
all’interno del mercato consumer, un
mercato nel quale Huawei ha fatto
strada puntando su tecnologia, design,
valore e convenienza. I risultati sono
stati eccellenti: nel 2012 l’azienda ha
ottenuto la terza posizione globale in
termini di market share, con un valore
complessivo di 7,5 miliardi di dollari.
A Barcellona Huawei ha presentato
Ascend P2, quello che l’azienda dichiara essere lo smartphone più veloce
al mondo; Ascend P2 è il primo smartphone con LTE a 150 Mbit/s, un dato
eccellente se si considera che iPhone 5
e Galaxy S III LTE raggiungono i 100
Mb/s. Per quanto concerne il design,
area in cui Huawei deve ancora fare
un po’ di strada, l’azienda propone
l’Infinite Edge Display, una linea standard ma impreziosita dalle linee arrotondate con texture e da uno spessore
di 8,4 mm. Discreta attenzione è stata dedicata al display, un LCD IPS da
4,7’’ 720p che è il primo con tecnologia in-cell: questo lo rende fino al 30%
torna al sommario
agli 1.6 GHz e agli 1.2 GHz di Z2560
e Z2520. La parte interessante non è
tanto quella legata alla CPU, ma l’inserimento di una sezione grafica con due
GPU PowerVR SGX 544, aspetto che la
rende decisamente appetibile. Il nuovo processore Intel integra anche una
parte radio HSPA a 42 Mbps, ma l’LTE
è separato: i produttori devono acquistare l’XMM 7160, un processore radio
che supporta 15 bande LTE. Entro fine
anno dovrebbe arrivare la versione a
22 nm con modem integrato, soluzione
abbastanza interessante. Intel ha anche
svelato una nuova reference platform
da utilizzare come base per lo sviluppo:
a bordo ha lo Z2580, 2 GB di RAM, 256
GB di memoria, supporto per schermi
fino a 1.920 x 1.080 e una fotocamera
posteriore da 16 Megapixel.
LG punta tutto sulla sinergia tra i propri dispositivi e al
Mobile World Congress 2013
l’azienda coreana ha voluto dimostrare come l’interoperabilità tra smartphone e Smart TV
sia ancora un mondo da esplorare a fondo. Il colosso asiatico
ha presentato un prototipo di
smartphone in grado di effettuare lo streaming di contenuti Ultra HD su un televisore
capace di riprodurre filmati in
risoluzione 4K. L’azienda non
ha rivelato molti dettagli al
riguardo ma ha spiegato come
tutto ciò sia possibile semplicemente facendo viaggiare un
segnale “con lag e perdita di
dati minimi” su una comune
connessione Wi-Fi; per arrivare al risultato attuale, LG ha
ottimizzato il consumo di CPU
riducendo a meno della metà
il quantitativo di energia che
sarebbe necessario per effettuare un’operazione simile con
le tecnologie attualmente sul
mercato. C’è, però, il trucco:
il video originale è 1080p e lo
smartphone effettua l’upscaling. Una limitazione che, però,
finirà con l’affermarsi dell’H.265. Nessuna informazione
sui tempi di arrivo di tale tecnologia “nel mondo reale”; del
resto che senso ha lo streaming
4K se i TV Ultra HD venduti permetteteci l’estremizzazione
del concetto - sono poco più di
una manciata?

L
di Emanuele VILLA
LG sperimenta
lo streaming
in Ultra HD
da smartphone
al televisore
Speciale 2013
estratto da dday.it
Annunciate le
versioni Windows 8 e
Windows Phone 8 del
navigatore satellitare
di ALK Technologies;
arriverà in estate a un
prezzo allineato alle
attuali versioni
di V. Romano BARASSi
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
Dopo essere approdato su
Android e iOS, il famoso navigatore satellitare CoPilot sbarca
anche sulle nuove piattaforme
Microsoft. ALK Technologies
ha annunciato che entro l’estate
2013 il software di navigazione
GPS, da essa distribuito, sarà disponibile anche per tutti i dispositivi mobile Windows Phone 8 e,
un po’ a sorpresa, anche per Windows 8. Nessuna grossa novità
tecnica è stata annunciata; ALK
ha promesso una politica simile
a quella attuata finora sulle altre
piattaforme la quale è sviluppata
in un’offerta free molto basilare
(ma espandibile tramite acquisti
in-app) e una premium che, a
fronte di un pagamento iniziale,
garantirà tutte le caratteristiche
immancabili per un navigatore
satellitare che si rispetti (tanto
per citare qualcosa: navigazione
vocale turn-by-turn, 12 mesi di
ActiveTraffic, segnalazione dei limiti di velocità e integrazione con
Google, Yelp e Wikipedia). Anche
i prezzi saranno allineati alle esistenti versioni iOS e Android.
torna al sommario
MOBILE Con Ford Sync si potrà controllare l’app con la voce senza togliere le mani dal volante
Ford e Spotify per la musica in auto
Spotify sarà una delle prime app compatibili AppLink per il mercato europeo
di Roberto Pezzali
S
potify approda sulle automobili Ford dotate di sistema Sync.
Ford ha aperto anche in Europa la sua piattaforma sviluppatori e
Spotify è uno dei primi content provider a realizzare un’applicazione che
può interagire con il sistema montato
sulle autovetture Ford permettendo il
controllo vocale. L’app resta sempre
sullo smartphone, ma grazie a Sync
sarà possibile richiamare le playlist,
le canzoni e interi album chiedendoli a voce, tutto senza staccare le mani
dal volante. Ricordiamo che Ford ha
scelto di produrre le sua piattaforma
di Voice Control perchè necessitava di
un qualcosa che funzionasse sempre e
non di un servizio come Siri o Google
Voice che richiedono un collegamen-
to web: questo ha dei vantaggi, ma anche dei limiti: Siri e
S-Voice sono sicuramente più
“intelligenti” anche se da Ford
promettono netti miglioramenti nel software e nel vocabolario
delle prossime versioni. Spotify
e la piattaforma AppLink faranno il loro debutto sul nuovo Suv compatto EcoSport ma
è previsto un aggiornamento
anche per le attuali vetture. “Il SYNC
con AppLink apre un nuovo mondo
ai clienti Ford, che potranno accedere, in auto e tramite comandi vocali,
a una serie di contenuti mantenendo
le mani sul volante e lo sguardo sulla
strada,” ha dichiarato Paul Mascarenas, Chief Technical Officer e Vice
Presidente Ricerca e Innovazione di
Ford. “Spotify è uno dei più apprez-
zati servizi di streaming musicale al
mondo, ed è il partner perfetto per
mostrare le caratteristiche avanzate
del sistema Ford SYNC con AppLink”.
Sempre in Europa arriveranno altre
app come Kaliki, un lettore di news
audio che permette la riproduzione
vocale in auto degli articoli di giornale
e Glympse che permette di condividere l’orario stimato di arrivo a seconda
del traffico.
MOBILE Dispositivi social pensati per quei 2 miliardi di persone che non hanno un cellulare
Nokia 301 e 105: bastano solo 15 euro di listino
Un feature phone da 65 euro e un cellulare da 15: Nokia non è solo Lumia
L
di Emanuele VILLA
’obiettivo di Nokia non è solo
quello di estendere le proprie
tecnologie di alta gamma verso
la fascia media del mercato (Lumia
720 e 520, nella fattispecie), ma
anche di allargare il più possibile la
propria offerta entry level: lo stesso
Stephen Elop ha dichiarato che più
di 2 miliardi di persone al mondo
non hanno ancora un cellulare, e
in quest’ottica si innesta la presentazione di un feature phone chiaramente orientato all’impiego social,
Nokia 301, e un cellulare dal prezzo
incredibilmente contenuto: Nokia
105 che costa appena 15 euro. Nokia
301, disponibile in Italia a partire
dal secondo trimestre dell’anno per
65 euro, è un terminale 3G “fotografico”, vale a dire che deriva parte
delle specifiche e delle caratteristiche fotografiche dai modelli di gamma più alta. In tal senso si segnala
la fotocamera da 3,2 Megapixel e le
funzionalità di sharing via Bluetooth
(funzione Slam), ma anche lo scatto a raffica fino a 5 fotogrammi, una
funzionalità panorama e l’autoscatto “assistito” (il telefono riconosce il
volto e segnala all’utente dove spostarsi). Nel telefono sono integrate le
app social più importanti, come Facebook e Twitter, oltre alla possibilità di accedere ai principali provider
di posta (Gmail, Yahoo, Outlook..) e
di chattare con Whatsapp e eBuddy.
Disponibile in cinque colori, Nokia
301 fa uso della tecnologia HD voice
per la riduzione del rumore di fondo
durante le telefonate, ha un display
da 2,4’’ da 320x240 pixel, 64 MB di
RAM ed è dotato di micro-SD, uscita
cuffie, Bluetooth 3.0 e offre un’autonomia in stand by di oltre 900
ore. Dedicato ai mercati emergenti,
Nokia 105 è invece un cellulare entry level proposto a 15 euro di listino, un terminale basic in tutto e per
tutto ma con una discreta attenzione
al design, anche in questo caso coloratissimo, e comunque, con funzionalità quali la radio FM, alcuni
giochi preinstallati e la calcolatrice:
infinita, dato il tipo di apparecchio,
l’autonomia dichiarata. In pratica,
Nokia 105 può essere ricaricato una
volta al mese. La sua disponibilità, al
momento, è prevista per Cina, Nigeria, India e Indonesia.

CoPilot ora
naviga anche
su Windows
n. 64 / 28 febbraio 2013
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE Google svela quella che dovrebbe essere l’esperienza d’uso di Google Glass
La vera interfaccia di Google Glass
Tecnologia rivoluzionaria o tecnofollia? Le premesse sono interessanti
on un video su YouTube, Google
ci dà la possibilità di vedere il
mondo attraverso le lenti di
Google Glass, il visore che vorrebbe rivoluzionare il computing in mobilità.
Il video mostra situazioni non esattamente all’ordine del giorno, ma offre
un’anteprima più realistica di quello
che potremo aspettarci dall’interfaccia. Google Glass sovrappone un piccolo OSD al nostro campo visivo per
permetterci di ricevere informazioni

L’interfaccia di Google Glass
Qualcomm
presenta
Snapdragon
200 e 400

Qualcomm annuncia il lancio dei
processori Snapdragon 200 e 400,
pensati per offrire prestazioni di
ultima generazione ad apparecchi entry level o di fascia media.
Snapdragon 200 è basato su
quattro CPU Cortex A5 operanti
fino a 1.4 GHz, mentre come
GPU abbiamo l’Adreno 203 ed è
garantito il supporto per il video
HD e per fotocamere fino a 8MP,
GPS e versioni multiSIM. Il SoC
superiore, Snapdragon 400, ha
senz’altro una marcia in più e ne
esistono due versioni: quella basata su CPU Krait dual core fino a
1.7 GHz, e quella basata su Cortex
A7 quad-core con frequenza fino
a 1.4 GHz, ma in entrambi i casi
la GPU è la Adreno 305, un buon
processore anche per gli “impegni
più onerosi”. Altre caratteristiche
sono il supporto nativo per la
tecnologia Miracast, Dual SIM e
per fotocamere fino a 13,5MP.
torna al sommario
La serie L di LG
si aggiorna a Jelly Bean
e propone qualche
miglioramento sotto
il profilo hardware
geolocalizzate e non, ed effettuare diverse operazioni utilizzando i controlli
vocali. Quali attività possiamo svolgere? Scattare fotografie, riprendere filmati, inviare SMS, ricevere chiamate,
effettuare ricerche sul web.
Google Now avrà una parte
importante con la sua capacità di fornirci informazioni
rilevanti in modo automatico
in base alla nostra posizione, i
nostri appuntamenti e abitudini. L’interfaccia è minimale,
pulita e semplice, caratteristi-
che indispensabili per non affaticare la
vista e non rendere l’utilizzo di Glass
pericoloso. La vera domanda è se davvero vogliamo diventare una società
di individui che camminano parlando
ai propri occhiali. Di certo non mancano situazioni in cui un prodotto del
genere può essere d’aiuto, ma indossarlo per sostituirlo allo smartphone è
un altro paio di maniche. In ogni caso,
Google vuole estendere la fase di test
e reclutare nuovi Glass Explorer negli
USA, che potranno ricevere un kit per
1500 dollari tasse escluse.
MOBILE Convenienza al top per i nuovi terminali LG
LG lancia Optimus F5 e F7
Fascia media ma con LTE
L
di Emanuele VILLA
G presenta Optimus F5 e F7, due terminali Android di fascia media dalle caratteristiche tecniche interessanti e dedicati a chi chiede un prodotto
di ultimissima generazione senza dover per forza “ricorrere” a un costoso
top di gamma. Sotto il profilo delle specifiche tecniche, Optimus F5, basato su
Android 4.1.2 Jelly Bean, incorpora un processore dual-core da 1.2 GHz ed è basato su 1 GB di RAM e 8 GB di memoria interna espandibile con microSD fino
a 32 GB. Il display è un IPS da 4,3’’ con risoluzione di 800x480 pixel (256ppi),
mentre sotto il profilo fotografico segnaliamo la presenza di una camera posteriore da 5MP e anteriore da 1,3MP per le
videochiamate. Completa il quadro la connettività LTE e la batteria da 2.150 mAh.
Optimus F7 ha caratteristiche un gradino
superiori: processore dual core da 1.5 GHz,
display con risoluzione HD (720) da 4.7’’,
2 GB di RAM e 8 GB di memoria interna
espandibile fino a 32 GB. Non manca la fotocamera da 8MP, mentre quella frontale,
da 1.3MP, è la stessa del modello inferiore.
Stesso sistema operativo, ma cambia la batteria, che qui è da 2.540 mAh.
di Emanuele VILLA
La serie Optimus L giunge alla
seconda generazione con tre nuovi innesti: L7 II, L5 II e L3 II, le
versioni aggiornate dei terminali
attuali, che hanno riscosso un
notevole successo. È una seconda generazione a tutti gli effetti,
come testimoniato dai “nomi in
codice” dei tre modelli, che però
mostrano novità interessanti
sotto il profilo hardware. In particolare, il top di gamma L7 II
ha un display IPS da 4,3 pollici
con 800x480 pixel di risoluzione ed è basato su un processore
Qualcomm MSM 8225 quad-core
da 1 GHz con 768 MB di RAM e
4 GB di memoria di storage, che
possono essere ovviamente ampliati con l’immancabile scheda
SD. Sotto il profilo fotografico,
abbiamo una camera “main” da
8MP e la consueta VGA frontale
per le videochiamate; il sistema
operativo è Android 4.1 Jelly
Bean. A scendere, le caratteristiche degli altri due modelli: L5 II
avrà un display da 4’’ con la medesima risoluzione del modello
superiore, mentre per L3 II avremo un 3,2’’ con 320x240 pixel, un
entry level a tutti gli effetti. Non
ancora noti i prezzi di listino e le
disponibilità: i modelli vedranno
però una prima commercializzazione in Russia.

C
di Paolo CENTOFANTI
LG presenta
Optimus
L7 II, L5 II
e L3 II
Speciale 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
people & market Proiettata sempre più verso il futuro, Ford vede nella tecnologia una risorsa per viaggiare sicuri e sereni
Ford: “Le nostre auto, intelligenti ma non guideranno da sole”
Paul Mascarenas è l’uomo che sta costruendo, in un centro ricerca nella Silicon Valley, le auto del futuro
DDay.it: “Ford nella top 50 delle
aziende più innovative al mondo.
Come è riuscita un’azienda nota per
le auto a finire di fianco a Google,
Apple e Amazon?”
Paul Mascarenas: Ovviamente la
cosa ci rende molto orgogliosi, un
giusto riconoscimento per il lavoro
che abbiamo fatto in questi anni. Con
Sync e Applink abbiamo dimostrato


correndo l’elenco delle 50
aziende più innovative del pianeta pubblicato annualmente
da Fastcompany, non bisogna sorprendersi se, dopo nomi che hanno
fatto la storia dell’innovazione come
Google, Apple e Amazon, troviamo
un’azienda automobilistica, Ford.
L’apertura di un centro di ricerca nella
Silicon Valley, a Palo Alto, e l’aver saputo trasformare l’auto da un mezzo
di trasporto a un perfetto sistema di
integrazione tra elettronica, comfort
e sicurezza, ha valso a Ford l’ambito e prestigioso riconoscimento. Un
premio anche al lungo percorso che
Ford ha iniziato qualche anno fa con
la partecipazione alle più impostanti
fiere di settore, dal CES di Las Vegas
all’IFA, per arrivare al Mobile World
Congress. Ed è proprio tra i padiglioni della fiera di Barcellona, di fianco a
Intel e di fronte a Qualcomm, che abbiamo incontrato il padrone di casa,
Paul Mascarenas, Chief Technology
Officer di Ford Motor Company. Le
auto un giorno guideranno da sole?
Gliel’abbiamo chiesto di persona.
torna al sommario
che si può davvero fondere la tecnologia all’interno di un veicolo, e non
stiamo parlando della classica tecnologia legata alla sicurezza e alla guida
ma anche di tecnologie “smart” che
rendono il viaggio un piacere, senza
ovviamente trascurare la parte sicurezza, che è sempre in primo piano.
DDay.it: “La sicurezza è fondamentale quando siamo in strada,
e proprio per questo motivo avete
scelto con Sync di controllare le applicazioni e la tecnologia di bordo
con la voce. Ma non siete soli: lo
fanno anche Apple e Google. Non
c’è i rischio che sistemi più avanzati
in qualche modo possano essere più
“smart” di Sync?”
Mascarenas: Crediamo sia un approccio diverso. Sync è un sistema
embedded, il riconoscimento vocale
funziona sempre anche quando non
c’è copertura o una persona viaggia
all’estero. Sistemi come Siri o SVoice, anche loro funzionano all’interno delle nostre auto, ma si tratta
comunque di sistemi proprietari. Ci
piace pensare a Sync come ad un sistema aperto, un sistema che strizza
l’occhio a Windows Phone come ad
Android o agli altri prodotti che arriveranno in futuro.
DDay.it: “Non possiamo però nascondere che Siri o Google Voice
hanno un’intelligenza che i sistemi
integrati non hanno: posso chiedere
in cento diversi modi una canzone e
il risultato è sempre quello.”
Mascarenas: Oggi è ovviamente
impossibile raggiungere il livello di riconoscimento vocale di
un sistema cloud con
riconoscimento vocale
elaborato lato server
come Siri, tuttavia
sappiamo che dei miglioramenti enormi si
possono fare. Basta
guardare come siamo riusciti ad evolvere Sync in questi
anni: più vocaboli, molte lingue e
differenti strutture grammaticali ci
hanno dato la possibilità di parlare
alla macchina come facciamo di solito con una persona. E nei prossimi
anni potremo fare ancora meglio.
DDay.it: “Si parla molto di Sync,
tuttavia dietro Sync c’è un sistema
operativo Microsoft integrato. La
stessa Microsoft che oggi sta facendo interfacce touch per smartphone
e tablet che in ambito mobile potrebbero trovare uno sbocco davvero
interessante. Questa collaborazione
con Microsoft porterà mai ad avere
una macchina con Windows e le sue
apps a bordo?”
Mascarenas: Microsoft ha realizzato un sistema integrato flessibile
che ci ha permesso di realizzare una
piattaforma semplice e facilmente
gestibile dagli sviluppatori che lavorano con noi. Tuttavia non credo ci
siano possibilità di vedere l’interfaccia touch di Microsoft sulle nostre
auto: vogliamo continuare a sviluppare il nostro sistema di entertainment, sarà sempre più integrato e
con un numero sempre maggior di
apps ma avrà sempre un look & feel
disegnato da noi.
DDay.it: “Qual è il sogno di Paul
Mascarenas, quella tecnologia che
vorresti vedere su un’auto ma che
al momento non è realizzabile per i
limiti della tecnologia attuale?”
Mascarenas: Senza dubbio la sicurezza. Credo che per ogni ingegnere
che crea auto il sogno sia quello di
realizzare un’auto che non può fare
incidenti e vittime. E piano piano ci
stiamo arrivando, anche se la strada
da fare è ancora lunga. Il primo passo sarà creare una sorta di cloud tra
veicoli, una rete in mobilità dove ogni
veicolo sa esattamente dov’è l’altro
veicolo, dove sta andando e a che velocità sta andando, e si adatta così di
conseguenza.
DDay.it: “Vedremo mai una macchina Ford che guida da sola?”
Mascarenas: Ford continuerà a
inserire e sviluppare la tecnologia
del veicolo per renderla più intelligente e più utile al guidatore, una
sorta di assistente sempre presente
e pronto a correggere eventuali errori di un guidatore stanco, maldestro, sbadato o anche sfortunato. Le
tecnologie già usate sulle auto più
avanzate di oggi, se combinate insieme e integrate con altri sensori possono davvero creare una situazione
che è molto vicina alla macchina che
guida da sola: pensiamo ad esempio
all’adattamento della velocità a seconda del traffico e del veicolo che ci
precede, oppure alla frenata assistita e automatica di fronte a un ostacolo. Ma il guidatore, per Ford, sarà
sempre la cosa più importante e non
crediamo che sia possibile cedere
controllo totale alla macchina.

S
di Roberto PEZZALI
PREPARATI A QUALCOSA
DI STRAORDINARIO
Tieniti pronto! Gestire contemporaneamente più
applicazioni in un’unica schermata sarà possibile
grazie alla nuova funzione QSlide.
Potrai prendere appunti e tenerli sempre in
vista con QuickMemo 2.0. Rimarrai colpito da
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LG Optimus G: l’unico modo per scoprirlo
veramente sarà provarlo.
Live without boundaries.
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estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
game & movie Caratteristiche particolari della console: potente, semplice da programmare e fortemente social
Sony svela PlayStation 4: ecco i primi dettagli
La PS4 non delude le aspettative: la prima console next-gen è social e cloud, con APU AMD e pad touch
di Roberto Pezzali
i chiamerà PlayStation 4: Sony sfida anche
la cabala e sceglie il “4” per la console di
nuova generazione. Una scelta non troppo scontata visto che il numero 4 in Giappone è
considerato sfortunato, ma per fortuna ha vinto il
buon senso. La nuova PlayStation conferma praticamente tutti i rumors delle ultime settimane:
è potentissima, ha un processore APU AMD con
architettura X86, è connessa al cloud e ha una
forte valenza social. Non è una sorpresa neppure il controller: rivisto con il touchpad integrato,
minore latenza e una luce che funziona sia come
identificativo del giocatore sia come riferimento per il sensore “stile Kinect” che sostituisce la
piccola camera usata sulla PlayStation 3. Ma andiamo con ordine. Sony ha realizzato una console
più flessibile di PlayStation 3, basata proprio su
una architettura universale che permetterà agli
sviluppatori di spingere il sistema al massimo
sfruttando le analogie tra le diverse piattaforme.
Sony non ha snocciolato i dati precisi, ha solo
parlato di processore unificato alla GPU con 8
GB di memoria GDDR5 e 170 Gbps di banda passante (immagine 1). Nuovo anche il controller,
ridisegnato interamente e più largo per ospitare
non solo il touch (immagine 2) ma anche qualche novità come la presa cuffie e nuovi tasti, incluso il tanto atteso pulsante share che permette
di condividere filmati e foto di gioco con un semplice click (immagine 3). PlayStation 4 sarà infatti una console fortemente connessa e con una
solida valenza social, una sorta di nodo cruciale
per intrecciare le esperienze di gioco personali
con quelle degli amici. Per fare questo è stato integrato in Playstation un engine di compressione
e decompressione in real time con un sistema di
editing video integrato che permette di catturare
clip dei giochi, sistemarle e condividerle con la
priopria rete di amicizie in pochi secondi. Sony ha
S

1
torna al sommario
aggiunto anche alcune tecnologie per migliorare
l’esperienza di gioco: una di queste è il salvataggio della sessione di gioco in RAM: la console non
sarà più spenta, ma sarà una una sorta di stato di
sospensione in RAM dal quale si può risvegliare
in una frazione di secondo ed essere pronta per
tornare a giocare, ovviamente dal punto esatto
in cui eravamo rimasti. Il nuovo sistema operativo permette anche altre funzionalità legate al
gaming e al download: i giochi infatti possono
essere giocati anche a download appena iniziato (un po’ come avviene per lo streaming con il
buffer) e i livelli successivi verranno poi scaricati
durante il gioco o durante le fasi di sospensione.
PlayStation 4 sarà una console che impara anche
le abitudini del giocatore: memorizza i gusti in
fatto di gaming e scarica automaticamente i giochi che potrebbero piacere. L’obiettivo è arrivare
ad un livello di efficienza tale per cui ogni giocatore avrà sempre pronto, già scaricato, il gioco
a cui vuole giocare. Rivisto interamente anche il
2
PlayStation Network: grazie all’integrazione con
i social network i profili dei giocatori verranno
arricchiti con i loro dati reali e sempre grazie alla
rete sarà possibile inviare in streaming le proprie
sessioni, farsi aiutare dagli amici aprendo anche un canale di “accesso remoto” alla console e
commentare livelli di gioco, tattiche e soluzioni.
PlayStation 4 sposa anche Gaikai: Sony ha acquistato l’azienda di cloud gaming e ha integrato la
sua tecnologia all’interno della console. Non solo
sarà possibile tramite Gaikai provare ogni gioco
in cloud gaming prima di acquistarlo, ma sarà
anche possibile giocare a tutti i giochi di PlayStation, PlayStation 2 e PlayStation 3. Una possibilità questa che verrà estesa in futuro anche ad altri
dispositivi, dai tablet alle TV. Sempre tramite la
tecnologia Gaikai, Sony permetterà di giocare con
la PS Vita ai giochi di PlayStation 4: il server sarà
integrato all’interno della console e il client all’interno della piccola console portatile. In questo
segue a pagina 15 
3
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estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
game & movie Alla conferenza di presentazione di PlayStation 4, non potevano mancare anche i primi giochi
Ecco i giochi per PS4: Killzone, Destiny & Co.
Anche se in versione embrionale, di molti (promettenti) titoli è già presente il trailer di presentazione
1
Killzone: Shadow Fall
game & movie
Sony svela PlayStation 4
segue Da pagina 14 
caso per il collegamento si userà il Wi-Fi. La tecnologia cloud di Gaikai sarà integrata su PlayStation 4 in diverse fasi, anche perchè per rendere al
meglio serve una rete decisamente veloce, cosa che
in molti paesi va proprio creata da zero (ed è il nostro caso). Sony ha mostrato anche alcuni giochi, e
durante l’evento grazie al tasto “Share” ha condiviso su Facebook una clip di Killzone: Shadow Fall.
Le potenzialità del sistema sono ovviamente altissime, e lo dimostra Quantic Dream con una demo
sorprendente di modellazione del viso, qualcosa
che va oltre la demo di Kara vista qualche anno
fa. La nuova PlayStation 4 arriverà nella prossima
stagione natalizia: la presentazione è stata solo un
assaggio delle potenzialità della console ma tra le
righe si è capito che il lavoro da fare è ancora lungo.
Sony non solo non ha mostrato la console ma non
ha neppure parlato di quelle che sono le funziona-


na macchina da gioco come PS4 non servirebbe a nulla senza una line-up di giochi in
grado di sfruttarla al 100%; ecco perché, alla
conferenza di presentazione di PS4, è stato dato
spazio alle software house più titolate, alcune delle quali hanno presentato progetti per la console
next-gen di casa Sony. Si tratta, nella stragrande
maggioranza dei casi, di primissime immagini e
trailer di presentazione, ma più che sufficienti per
far venire l’acquolina in bocca gli appassionati. La
maggior parte dei commentatori ha dato ampio
spazio a Killzone: Shadow Fall, considerandolo di
fatto il titolo “top” per il debutto di PS4. Il trailer
mostra quelli che saranno gli ingredienti del titolo: azione, adrenalina e armi di ogni genere e natura (video 1). Molto interessante la proposta di
Capcom, che ha approfittato della convention PlayStation per presentare il nuovo engine Pantha Rei,
che permetterà agli sviluppatori di raggiungere livelli di realismo grafico ineguagliati. Lo vedremo in
torna al sommario
azione nel gioco Deep Down (il titolo è ancora provvisorio) (video 2). Chi ama i giochi di guida potrà
provare DriveClub, un’esclusiva PS4 realizzata da
MotorStorm: lo sviluppatore promette corse mozzafiato e adrenalina a fiumi, ma anche una spiccata
componente social, che presumibilmente si manifesterà in un’area multiplayer ben strutturata (video 3). Inoltre Ubisoft ha confermato Watch Dogs
per PS4 e mostrato una demo sul palco del meeting PlayStation che promette bene e che permette
ai giocatori di addentrarsi nel mondo (pericoloso)
di Aiden Pearce, l’hacker antieroe per eccellenza
(video 4). Inoltre, Square Enix ha presentato un
nuovo motore Luminous Engine per PS4 e, contestualmente, annunciato un nuovo progetto della
serie Final Fantasy, ma per il momento non sono
disponibili dettagli, che arriveranno solo all’E3.
Stesso discorso per Diablo III di Blizzard, che esce
dal mondo PC per approdare su PS4 e per Destiny,
del quale sono state mostrate le prime immagini e
promessi contenuti esclusivi per PS4 (video 5).
2
Deep Down
lità multimediali di PlayStation 4, e questo forse è
stato il vero punto debole dell’evento: non un rendering, non una foto... all’evento di lancio di PlayStation 4 la PlayStation 4 non c’era. Larry Hyrb,
meglio noto come MajorNelson e responsabile del
team di Xbox non ha infatti perso troppo tempo e
si è subito precipitato su Twitter per lanciare una
piccola frecciata. Gli appassionati resteranno così
con il fiato sospeso almeno fino al prossimo E3 di
Los Angeles dove Sony terrà una seconda presentazione più dettagliata. Molte domande sono ancora senza risposta, come ad esempio l’eventuale
presenza del 4K. Al termine della conferenza stampa Sony ha comunque rilasciato alcuni dati tecnici
preliminari del sistema definitivo:
•Processore single chip custom che integra
una CPU AMD Jaguar con 8 core x86-64 e
una GPU Radeon da 1.84 Teraflops
•Memoria 8GB GDDR5
•Hard disk integrato
•Blu-ray 6x con DVD 8x
•USB 3.0
3
DriveClub
4
Watch Dogs
5
Destiny
•Gigabit Ethernet, 802.11 b/g/n e Bluetooth
•HDMI, uscita AV analogica, uscita audio
ottica
•Controller dual shock con touchpad capacitivo a due punti, giroscopio a tre assi, speaker
mono, porta micro USB, uscita stereo per le
cuffie e porta di espansione
•PlayStation 4 Eye camera, doppia videocamera da 1280x800 pixel con lenti a fuoco
fisso f/2.0, 85° di angolo di visione e array di
microfoni a quattro canali
Confermato quindi il Blu-ray, e un’altra buona notizia è che un portavoce di Sony ha confermato che
non ci sarà alcun sistema di blocco dei giochi usati.
Il primo assaggio è sicuramente buono: Sony ha
realizzato una console facile da programmare basata su una architettura PC e dalle demo mostrate
le potenzialità per un ottimo livello di gioco ci sono
tutte, ma quello che Sony ha mostrato è solo un
pezzo della nuova PlayStation. Per dare un giudizio
aspettiamo di vederla intera.

U
di Emanuele villa
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE BlackBerry annuncia l’arrivo in Italia di Z10, il primo smartphone BlackBerry 10. Ecco le impressioni a caldo
BlackBerry Z10, le primissime impressioni
Molti spunti interessanti e un’interfaccia fluida e reattiva. Sufficienti per conquistare il mercato?
di Paolo CENTOFANTI
È
Hub e abbiamo una visuale di tutti gli appuntamenti sul calendario della giornata. Tutto molto
intuitivo fin dai primi minuti di utilizzo. L’altro
aspetto molto interessante, specie per le aziende, è
la funzionalità BlackBerry Balance: con uno swipe
da qualsiasi punto della homescreen verso il basso
accediamo a un selettore che ci fa passare agevolmente dall’ambiente privato a quello di lavoro.
Applicazioni e soprattutto dati sono mantenuti divisi sulla memoria del telefono. L’area lavoro accede ai servizi enterprise e protegge con crittografia
i dati aziendali, e c’è una versione del BlackBerry
World appositamente dedicata alle app professionali. Con uno swipe verso l’alto si accede comunque sempre a tutte le app recenti, con quelle “lavorative” che rimangono identificate da un’icona
con la valigetta. Infine, la tastiera. BlackBerry ha
introdotto anche in questo caso una serie di gesture touch per migliorare l’esperienza di utilizzo.
La tastiera è ben disegnata con tasti (virtuali) della
dimensione giusta per permettere una digitazione
agevole. La particolarità è data però dalla tecnologia di predizione che da una parte riconosce auto-
maticamente la lingua in cui scriviamo, dall’altra
ci suggerisce in modo molto puntuale le parole che
stiamo per utilizzare: basta uno swipe verso l’alto
sul tasto che ci suggerisce la parola per completarla. Per cancellare del testo, basta uno swipe con il
dito sullo schermo da destra a sinistra. Per cambiare il set di caratteri (maiuscole, punteggiature),
basta scorrere il dito sulla tastiera verso il basso. Il
sistema di predizione è sicuramente ben fatto ma
se siamo già abituati a scrivere velocemente sulla
tastiera touch, ci vuole un po’ per prendere confidenza con il sistema. Di certo è molto utile nel
caso si impugni lo smartphone con una sola mano.
Complessivamente la piattaforma BlackBerry 10
ha sicuramente diversi spunti interessanti e l’interfaccia su Z10 è fluida e reattiva. Basterà tutto
questo per riagguantare il mercato? Lo Z10 arriva
sul mercato in un momento in cui di certo non primeggia per caratteristiche tecniche, con un prezzo
di listino piuttosto alto se lo guardiamo solo da
questo punto di vista: 699 euro per processore
dual core e schermo da 4.2 pollici sono un po’ tantini, anche considerando la connettività LTE.
BlackBerry Z10

prime impressioni d’uso
torna al sommario


disponibile in Italia tramite tutti i principali operatori BlackBerry Z10, il primo
smartphone BlackBerry basato sulla nuova
piattaforma Z10. Eravamo alla presentazione e
abbiamo avuto modo di utilizzarlo per qualche
minuto, abbastanza per farci una prima impressione. Partendo dall’hardware dobbiamo dire che
la prima impressione è che se dalle immagini il
design appare piuttosto curato, lo Z10 è realizzato
completamente in plastica con materiali che non
danno quella sensazione di pregio che il prezzo di
listino di 699 euro lascia intendere. Lo smartphone è sicuramente bello a livello di design, molto
leggero, con il retro ruvido per una presa solida,
ma appunto il guscio in plastica ci ha lasciati un
po’ l’amaro in bocca con la sensazione di stringere
in mano un prodotto di fascia più bassa. Decisamente più convincente il bel display con diagonale di 4.2 pollici e risoluzione di 1280x768 pixel.
Lo smartphone è basato su processore dual core
da 1.5 GHz, è dotato di connettività LTE, NFC e
fotocamera da 8 MP. La parte più interessante è
quella software. BlackBerry 10 è il nuovo sistema
operativo sviluppato partendo dal lavoro svolto su
QNX con il tablet PlayBook, che presenta diversi
aspetti interessanti. Il cuore di tutto è l’interfaccia
grafica studiata per essere navigabile con semplice gesture e il solo utilizzo del pollice. Dopo pochi
minuti ci si prende subito la mano ed è in effetti
molto pratica. Con uno swipe verso l’alto accediamo immediatamente alle ultime applicazioni
aperte e attive in background. Completando il gesto spostando il pollice verso destra, richiamiamo
il BlackBerry Hub, centro di raccolta per tutti gli
strumenti di comunicazione del nostro smartphone. Qui troviamo le notifiche delle chiamate, SMS,
social network, email, BBM. Un ulteriore swipe da
sinistra e possiamo andare a selezionare i singoli
servizi. Uno swipe verso il basso del BlackBerry
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
pc e multimedia Microsoft sotto attacco per una questione legata alla gestione delle licenze e alla non trasferibilità di esse
Office: licenza trasferibile con PC in garanzia
Secondo la licenza, Office 2013 si può installare su un solo PC e non si può trasferire su altri
Se il PC si rompe? Si deve comprare un’altra licenza. Ma questo non vale se il PC è in garanzia
stesso contratto di licenza che finora
aveva applicato solo agli OEM, per
i quali è sempre valso il divieto di
installazione del prodotto su più di
una macchina. Interrogata in merito, Microsoft (dopo varie peripezie,
che consigliamo di leggere in questo
articolo) ha risposto che la licenza
perpetua di Office 2013 è vincolata a
un solo personal computer e che, nel
caso di un crash di sistema, l’utente
è autorizzato a reinstallarlo su quel
PC. Ma se questo si rompe definitivamente? Se qualcuno porta in
assistenza il Surface e Microsoft lo
sostituisce con un nuovo prodotto?
A livello puramente logico, la licenza verrebbe meno: se il PC muore, lo
stesso destino tocca alla licenza e se
ne deve comprare un’altra. E questa
sembrerebbe anche la logica conseguenza dell’affermazione di Microsoft secondo cui la licenza d’utilizzo
non è trasferibile da un PC all’altro.
Abbiamo quindi contattato l’azienda, ed ecco che cosa è venuto fuori.
La risposta di Microsoft
a DDay.it
Microsoft Italia ci conferma la limitazione, ma ci chiarisce anche che
non si tratta di una novità. Le stesse
condizioni erano presenti anche nella versione di Office 2010 venduta
con Product Code e non su DVD.
La versione Product Code, infatti,
era abbinata ai computer in fase di
acquisto e poteva essere utilizzata
solo su quel singolo computer. La
versione su DVD, invece, poteva essere installata su più computer trasferendo la licenza. Con Office 2013,
però, la versione su DVD non esiste
più, e quella che viene venduta tramite Product Code (con programma


ffice 2013 è sotto attacco, ma
non per problemi legati a
funzionalità e potenziali bug
di sistema, bensì per una gestione
delle licenze che fa registrare, in assenza di interventi diretti da parte di
Microsoft, un passo indietro rispetto
alle precedenti edizioni della suite.
All’estero, infatti, più fonti (InfoWorld, The Age) si sono soffermate sul
rapporto tra i neonati Office 365 e
Office 2013, rilevando le differenze
e scoprendo particolari interessanti,
soprattutto nei contratti di licenza.
Com’è noto, Office 2013 e Office 365
differiscono principalmente per le
modalità di fruizione del prodotto:
Office 2013 si compra, è il “classico”
Office cui siamo abituati e ne esistono più versioni tra cui quelle dedicate a clienti aziendali; mentre Office
365 è fornito con formula di abbonamento e permette l’accesso anche
alle future versioni dei programmi.
Office 365 può essere installato
fino a 5 PC o Mac; se uno di questi
si “rompe”, è relativamente semplice usarlo su un altro computer.
Discorso diverso per Office 2013: a
fronte di una licenza d’uso perpetua
(quella di Office 365 è annuale), il
contenuto può essere installato su
un solo computer, e la licenza non è
trasferibile ad altre macchine. Questo segna un passo indietro rispetto
ai termini di Office 2010 retail, che
prevedevano la possibilità di installazione su 2 o 3 PC (cosa che era
particolarmente utile per installare
il programma su desktop, notebook
e, magari, su netbook Windows).
In pratica, The Age ha scoperto che
Microsoft non ha fatto altro che applicare a tutti, privati compresi, lo
torna al sommario
da scaricare dal web) ha le stesse limitazioni di licenza di Office 2010,
anche se questa volta non viene più
venduta in abbinamento a un PC.
Una situazione abbastanza strana
che potrebbe essere anche una svista
da parte di Microsoft: sarebbe abbastanza assurdo non poter aggiornare
il computer o cambiarlo perché si
perde irrimediabilmente la licenza
di Office. O forse Microsoft vuole
spingere solo Office 365?
L’intervento di Microsoft
sul suo blog ufficiale
Poco dopo che il caso è “scoppiato”
in rete, Microsoft è intervenuta sul
suo blog ufficiale estendendo la questione e proponendo un’eccezione
alla regola ferrea della “non trasferibilità” della licenza. Per prima cosa,
i colleghi americani confermano
quanto già comunicato a DDay.it
dalla filiale italiana di Microsoft, ovvero che le restrizioni dell’attuale
versione Office 2013 sono di fatto le
stesse di Office 2010 PKC, e poi confermano che la licenza di Office 2013
si estende a 1 solo PC e non è trasferibile. Ma con un’eccezione: se il PC
(su cui è installato Office) si rompe
ed è in garanzia, il cliente può contattare l’assistenza Microsoft e ricevere un’eccezione ad attivare Office
2013 su un PC sostitutivo.
In pratica, Microsoft conferma la regola ma propone un’eccezione, che
lungi dal risolvere il problema (se il
PC che si rompe non è più in garanzia, Office va riacquistato? A questo
punto pare proprio di sì), quanto
meno dà soddisfazione a chi ha appena acquistato un PC, una licenza
regolare di Office e vorrebbe poterne
usufuire a lungo.
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O
di Emanuele VILLA
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
MOBILE One punta tutto su display Full HD e fotocamera, che vuole essere la risposta di HTC al PureView di Nokia
HTC annuncia il nuovo One con UltraPixel
Svelato lo smartphone top di gamma di HTC: display da 4.7 pollici Full HD e fotocamera UltraPixel
que una sorpresa: HTC si allinea sia alla concorrenza sia al prezzo che aveva scelto per il lancio
lo scorso anno di One X. Un prezzo come in tutti
i casi “politico”: l’asticella di prezzo per la fascia
alta degli smartphone è stata fissata a 700 euro
ed è più facile che venga alzata ulteriormente piuttosto che abbassata ai vecchi 499 / 599
euro. In ogni caso HTC One sarà disponibile in
vendita con tutti gli operatori telefonici abbinati
ai normali piani abbonamento o ricaricabile con
vincolo a 30 mesi: Wind, Tim, Vodafone e Tre
lo hanno già inserito a listino con disponibilità
prevista per metà marzo.
MOBILE Analizziamo nel dettaglio la tecnologia UltraPixel dell’HTC One per capirne la portata nella fotografia mobile
Approfondimento UltraPixel: si tratta di vera rivoluzione?
Meno pixel per fare foto migliori: vediamo se HTC con l’UltraPixel ha davvero creato qualcosa di nuovo
di Roberto Pezzali
HTC punta tutto su audio e video: il nuovo HTC
One, infatti, è una vera scommessa per l’azienda di Taiwan che deve ripartire per continuare a
crescere dopo mesi un po’ incerti. HTC ha puntato sul segmento audio e soprattutto su quello
fotografico, identificando nella fotocamera uno
degli elementi più importanti dello smartphone;
per vincere, l’azienda ha puntato tutto su un concetto nuovo, gli UltraPixel. Cosa sono gli UltraPixel? Molto semplice, sono pixel più grandi. Lo
scorso anno, quando presentò il Titan II con la
fotocamera da 16 Megapixel, HTC affermò che i
Megapixel erano importantissimi; ora, con HTC
One rimette tutto in discussione e riduce il nu-

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e indiscrezioni delle scorse settimane avevano svelato quasi tutto. HTC One è il nuovo smartphone Android top di gamma di
HTC, che sfoggia un nuovo design e caratteristiche hardware d’eccellenza. Il nuovo smartphone è basato su Android 4.1.2 (ancora una versione indietro quindi) ma con HTC Sense 5 che
presenta una nuova funzionalità denominata
BlinkFeed che aggrega widget, social network,
news e notifiche con un’interfaccia grafica alla
Flipboard. Prima di passare alle caratteristiche
tecniche dettagliate, l’aspetto più interessante
dell’HTC One è senza dubbio la fotocamera che,
come già anticipato, utilizza il termine UltraPixel
per rispondere alla tecnologia PureView di Nokia. HTC One integra, infatti, un sensore CMOS
BSI custom da 4 Megapixel (probabilmente derivato dall’OmniVision OV4688) ma che occupa
però lo spazio di uno da 8 Megapixel: ciascun
pixel è più largo consentendo di raccogliere il
300% in più di luce rispetto a un sensore tradizionale usualmente impiegato all’interno di
uno smartphone, da qui appunto il termine di
UltraPixel. A ciò si aggiunge anche lo stabilizzatore ottico di immagine, assistito da un giroscopio, e non solo per la fotocamera posteriore ma
persino per quella anteriore. Per portare ancora
di più al limite le prestazioni della fotocamera,
HTC ha implementato l’ImageChip 2 che permette di offrire la modalità HDR anche per il
video a 1080p a 60 Hz. HTC One come da indiscrezioni è basato su un display da 4.7 pollici
con risoluzione di 1920x1080 pixel, il che porta
la densità al valore record di 468 punti per pollice (quanto serva davvero raggiungere una tale
risoluzione è da vedere, ma il valore è davvero
impressionante). Il processore è invece il nuovo
Qualcomm Snapdragon 600, quad core da 1.7
GHz, 2 GB di RAM, NFC, Bluetooth 4.0, Wi-Fi
fino a 802.11ac, LTE, 32 o 64 GB di memoria integrata, IR blaster per l’uso come telecomando
con l’app esclusiva HTC Sense TV, GPS e GLONAS. Insomma HTC One ha di tutto e di più,
tranne lo slot per schede di memoria microSD.
Infine il design, completamente in alluminio,
elegante e con due larghi diffusori che in modalità landscape offrono audio stereo. Completano il quadro il supporto per le cuffie Beats e il
doppio microfono per le registrazioni audio di
qualità in HDR (stesso concetto della fotografia, qui in chiave audio). Il giorno seguente la
presentazione ufficiale HTC ha poi annunciato
il prezzo per l’Italia di 699 euro, la disponibilità di una versione rossa e del supporto alle reti
LTE grazie al modem integrato all’interno del
SoC Snapdragon 600. Il prezzo non è comun-
torna al sommario
mero di Megapixel per tornare a parlare di luce
e sensibilità. La base di partenza è, infatti, un
sensore da 1/3” con 4 Megapixel di risoluzione,
un sensore realizzato su specifiche HTC attorno al quale il produttore ha costruito anche un
sistema con ottica luminosa, stabilizzazione su
due assi e processore dedicato: non si tratta di
un sensore Foveon (stacked) come qualcuno aveva pensato e neppure di un sensore più grande
con pixel ricampionati; sono proprio 4 milioni
di pixel in configurazione Bayer, che producono una fotografia da 4 Megapixel di risoluzione.
Una scelta coraggiosa, anche se dobbiamo dire
che alla fine 4 Megapixel sono più che sufficienti:
al giorno d’oggi pochi stampano foto fatte con lo
smartphone e queste vengono viste su monitor o
TV, che solitamente hanno risoluzioni inferiori.
HTC, in ogni caso, predica bene e razzola male:
da una parte fa bene a dire che il mito dei Megapixel serve solo a far vendere più fotocamere, ma
segue a pagina 19 

L
di Paolo CENTOFANTI
MOBILE
Tecnologia UltraPixel
segue Da pagina 18 
dall’altro ha dovuto inventare gli Ultrapixel, che è
marketing al 100%. Il sensore utilizzato da HTC,
infatti, non è più grande del sensore usato anche
dagli altri smartphone, ma con un numero inferiore di pixel HTC può contare su pixel più grandi
(2 micron di lato contro gli 1.4 micron di lato del
sensore da 8 Megapixel usato sull’iPhone).
Meno pixel = più qualità?
La domanda a questo punto è: a parità di dimensioni del sensore, quanto influisce la dimensione
dei pixel? La dimensione del sensore ancora incide, soprattutto per gamma dinamica e per quantità di luce catturata, anche se su sensori di queste
dimensioni le differenze potrebbero essere anche
minime. Sono tantissimi i fattori da considerare,
e tra questi ci sono anche l’ottica (HTC ha scelto
un’ottima molto luminosa, F2) e lo stesso pro-


torna al sommario
n. 64 / 28 febbraio 2013
cessore: il discorso non è semplice da affrontare,
comunque, basta vedere quello che succede in ambito fotografico. La Nikon D700, con il suo sensore
Full Frame 12 Megapixel, secondo questo principio dovrebbe scattare meglio della D800 che ha
un sensore Full Frame da 36 Megapixel, eppure
la prova finale dà ragione alla nuova Nikon D800
anche in condizioni di bassa luminosità. Ci sarebbero poi da fare molte altre considerazioni: HTC
usa un sensore BSI, quindi ogni pixel è composto
da una zona sensibile e da parte di circuito, mentre i nuovi sensori Sony sono “stacked” e sfruttano
tutta la superficie per i fotodiodi, cosa che dovrebbe portare notevoli vantaggi.
Non c’è solo il sensore
Il sensore non è tutto, è il sistema che fa la differenza ed è proprio contro il sistema Ultrapixel
di HTC che si è scagliato l’ex capo dell’imaging
di Nokia, Damian Dinning, famoso per aver
realizzato l’808 PureView e per avere messo le
basi per il Lumia 920. Secondo Dinning, infatti,
HTC non ha presentato
nulla di rivoluzionario e il
PureView 920 è ancora un
passo avanti grazie a una
stabilizzazione più sofisticata: con gli smartphone
dotati di un sensore grosso
quanto la capocchia di un
fiammifero è importante permettere al sensore
stesso di catturare più
luce, e per farlo Nokia aumenta l’esposizione grazie
alla stabilizzazione più efficiente. Un risultato che
HTC vuole invece ottenere
usando pixel più grandi,
strada comunque percorribile ma che porta poi a
foto con risoluzione minore. Lo stabilizzatore
ottico lavora poi solo sulla rotazione di due assi
(compensa Pitch e Yaw) e non corregge oscillazioni più complesse e il processore d’immagine
ImageChip 2x, è l’evoluzione di quello dello scorso anno ma non interviene in fase di creazione
del file finale: gestisce la messa a fuoco continua,
il video HDR, la compensazione della vignettatura della lente (una luminosa F2) e della riduzione
in tempo reale del rumore. Non gestisce però la
compressione, il processo più delicato e quello
che alla fine in molti casi (ed è il caso di molti
Xperia) ha penalizzato la resa della parte foto sugli smartphone Android: Google ha strutturato il
processo di gestione delle immagini lasciando ai
produttori poco margine di controllo sulla fase
finale di compressione.
Soluzione intrigante
ma che andava veicolata meglio
Difficile dire se l’Ultrapixel sia fumo o arrosto,
certo non è la rivoluzione fotografica che molti si aspettavano. HTC però poteva essere più
coraggiosa, e se voleva davvero far passare il
messaggio che non è il numero dei megapixel
la cosa più importante poteva evitare di creare
l’Ultrapixel. Siamo in un mercato difficile, con
tecnologie sempre più complesse e difficili da
spiegare: l’Ultrapixel è davvero qualcosa di cui
potevamo fare a meno.

estratto da dday.it
estratto da dday.it
Nikon continuerà a
sviluppare fotocamere
con sistema operativo
Android ed è entrata
così nel gruppo dei
produttori che paga
royalties a Microsoft
di Roberto PEZZALI


Nikon continuerà a supportare
Android e la S800C, la prima
Coolpix con sistema operativo
Android, sarà probabilmente
la prima di una serie. Nikon ha
infatti firmato un accordo con
Microsoft per lo sfruttamento
di tecnologie inserite in alcuni
brevetti Microsoft inclusi nel sistema operativo di Google. Non
è una cosa nuova ovviamente:
ricordiamo infatti che Microsoft
guadagna moltissimo ogni volta che viene venduto un device
Android, e anche se mancano le
cifre precise si stima che nelle
casse dell’azienda possano entrare fino a 5 dollari per device.
L’accordo con Nikon in ogni
caso è decisamente importante:
se il famoso produttore di fotocamere ha deciso di firmare questo agreement è proprio perché
nel futuro della fotografia vede
comunque una convergenza
con il mondo degli smartphone
e ha ritenuto importante anticipare i tempi. La prima Nikon
con Android non è stata, a dire
il vero, un grandissimo successo
ma siamo certi che Nikon stia
già correndo ai ripari con un
modello ancora più avanzato.
torna al sommario
PEOPLE & MARKET Tecnologia senza IVA per la Sardegna che diventa così meta ambita
Sardegna zona franca: via al turismo Hi-Tech?
Secondo alcuni mezzi d’informazione entro fine giugno la Sardegna sarà NO TAX
S
di Roberto pezzali
econdo il settimanale Panorama
tra qualche mese la Sardegna
dirà addio all’Iva diventando
una zona franca, ovvero una regione
Tax Free. “Entro il termine perentorio
del 24 giugno la Regione Autonoma
Sardegna ha stabilito l’attivazione del
regime doganale di zona franca” riporta la documentazione ufficiale inviata
da Ugo Cappellacci alla Commissione
Europea, al Consiglio dei Ministri e alle
Dogane. Manca solo la ratifica ufficiale, che coincide con il riconoscimento
delle dogane, per tagliare del tutto i
prezzi e le accise sul carburante. Una
situazione questa che il comune di Portoscuso, diventato zona franca qualche
mese fa, sta già provando: il prezzo per
il gasolio è infatti pari a 0,830 euro al
litro mentre per la benzina di 0,871 al
litro. “L’istituzione della zona franca
– scrive nella delibera il presidente
Cappellacci – consente di compensare
lo svantaggio relativo alla natura in-
sulare e ultraperiferica della Sardegna,
di limitare il fenomeno dello spopolamento dell’isola e di
mantenere la pace
sociale”. Zona franca però vuol dire anche niente IVA, con
il risultato che tutti
i prodotti tecnologici
in Sardegna costeranno molto meno di
quanto li pagheremo noi sul territorio
italiano continentale (che hanno iva al
21%). Il rischio, quindi, che la Sardegna
diventi una regione non solo appetibile
per il normale turismo ma anche per il
turismo tecnologico è altissimo: è vero
che ci saranno le dogane, ma chi resiste
alla tentazione di tornare da una vacanza con una fotocamera nuova o con un
iPhone fiscalmente scontato? Un volo
andata a ritorno in giornata Milano
Olbia costa 50 euro, davvero poco se
andiamo a prendere un MacBook Pro
da 1.600 euro pagandolo solo 1.350. Se
poi prendiamo anche un Galaxy SIII
e un iPhone 5 per l’amico, la spesa è
ancora più conveniente. La situazione
non vale, comunque, per l’e-commerce
ma l’assenza di tassazione in un’intera
regione italiana potrebbe comunque
portare a una crescita di “contrabbando tecnologico” sulla tratta Genova-Olbia e Cagliari-Civitavecchia, anche se
come già succede a Livigno ci saranno
comunque i controlli doganali. La fonte della notizia sembra autorevole, tuttavia non si capisce come mai una notizia di questo tipo non abbia avuto una
grande risonanza a livello mediatico.
PEOPLE & MARKET Grandi performance di vendita dell’ultimo smartphone di Apple
iPhone 5 di Apple è il più venduto di fine 2012
Lo rivela una ricerca di Strategy Analytics. Secondo iPhone 4S, terzo Galaxy SIII
L’
di Emanuele VILLA
ultimo trimestre del 2012 è, in
realtà, il primo interamente
“vissuto” dall’iPhone 5 di Apple.
iPhone 5 che, secondo una ricerca di
Strategy Analytics, si è imposto come
lo smartphone più venduto al mondo,
surclassando tutti i concorrenti in un
periodo cruciale come quello natalizio. Più in dettaglio, secondo la ricerca
iPhone 5 ha venduto 27,4 milioni di
esemplari, al secondo posto si posiziona il “fratello minore” 4S con 17,4 milioni di pezzi e, al terzo posto, il Galaxy
S III con 15,4 milioni. Da notare che,
mentre i due prodotti Apple hanno
venduto di più rispetto al trimestre
precedente (scontato per iPhone 5,
meno per iPhone 4S),
Galaxy S III ha subìto
una riduzione in volume, da 18 milioni a
15,4 milioni. Secondo
Strategy
Analytics,
iPhone 5 avrebbe acquisito nel trimestre
un eccezionale 13%
del mercato ma molti
commentatori pongono piuttosto l’accento
su iPhone 4S, che a un
anno dalla presentazione ha ancora l’8% del mercato: in
pratica, 1 telefono su 5 di quelli venduti nel periodo natalizio è marchiato
Apple. Sempre ottime le performance
di Galaxy S III ma chiaramente in calo
rispetto al competitor più agguerrito:
Samsung starà sicuramente meditando di tornare alla pari con Galaxy S
IV, il cui lancio è previsto per il 14 di
marzo. Stay Tuned!
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Anche Nikon
paga l’obolo
Android a
Microsoft
n. 64 / 28 febbraio 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
game & movie Abbiamo provato il titolo per PS3 realizzato da Level 5 in collaborazione dello storico Studio Ghibli
La prova di Ni No Kuni: il gioco che mancava
Dopo molte, molte ore di gioco, possiamo darvi il nostro parere su Ni No Kuni: un capolavoro
Parte piano, ma ben presto
diventa appassionante
Protagonista dell’avventura è Oliver, un ragazzino di tredici anni che ha da poco perso la madre.
Dopo qualche giorno passato a piangere, facen-
do cadere qualche lacrima su un pupazzo regalatogli qualche anno prima dalla defunta madre,
il giovane Oliver “risveglia” Lucciconio, nientemeno che Signore delle Fate proveniente da un
mondo parallelo e imprigionato con un incantesimo malvagio nel pupazzo stesso. Sarà proprio
Lucciconio a spiegare ad un sorpreso Oliver - e
quindi al giocatore - la sua provenienza e il perchè del suo esilio; sarà sempre Lucciconio a convincere Oliver a seguirlo nel suo mondo (fatto di
anime connesse con il mondo di Oliver), dandogli la speranza di poter riabbracciare la mamma.
Dopo aver trovato una rudimentale bacchetta
magica, Oliver e Lucciconio si trasferiranno in
uno spettacolare mondo parallelo, che sin dai
primi minuti di gioco si dimostrerà splendidamente disegnato e che col passare delle ore si
confermerà essere un vero e proprio capolavoro
grafico. Oliver, che ben presto sarà “accompagnato” da un paio di amici, viaggerà in lungo e
in largo in questo mondo, affrontando nemici di
tutti i generi e acquistando poteri magici sempre
più impressionanti che saranno fondamentali
per il resto dell’avventura. Fondamentali saranno anche i “famigli” che Oliver dovrà reclutare,
far crescere e utilizzare nei combattimenti; ce ne
sono davvero a centinaia, diversi per caratteristiche e qualità fisiche, quasi come fossero dei
Pokemon che il protagonista si porterà sempre
dietro e che, nel momento opportuno, gli verranno in soccorso previa “evocazione”. Sarà possibile far crescere, evolvere e specializzare i famigli
come meglio si preferisce, ottenendo vere e proprie creature ad-hoc da utilizzare nei (fin troppo?) frequenti combattimenti che si andranno
ad affrontare durante la lunga avventura.
I combattimenti?
Sempre più difficili
Sono proprio i combattimenti a rappresentare
il vero cardine del gioco: il combat system è all’apparenza molto semplice ma col passare delle
ore tutti saranno in grado di apprezzare una profondità inaspettata. Oliver e i famigli condividono la stessa energia vitale e i punti “mana”, con
una sola barra di “energia” che indicherà quando
questi ultimi saranno stanchi; toccherà al giocatore decidere il momento giusto per lanciare un
segue a pagina 22 
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viluppato da Level 5 in collaborazione con
lo storico Studio Ghibli, che ha realizzato le
animazioni e supervisionato tutta la parte
artistica del titolo, Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea è il gioco di ruolo che tutti gli
appassionati del genere stavano aspettando da
tanto, troppo tempo. Rilasciato in Giappone nel
2010 per Nintendo DS e nel 2011 per PlayStation
3, il videogame è finalmente uscito dai confini del
Paese del Sol Levante e l’ha fatto in grande stile. La critica lo attendeva al varco e Ni No Kuni
non ha deluso le attese: in molti si aspettavano
un gioco diverso, un capolavoro, e il duo Level 5Studio Ghibli (il publisher è Namco-Bandai) ha
saputo soddisfare ogni palato. Ni No Kuni è un
gioco proprio per tutti. Ai più giovani luccicheranno gli occhi alla visione delle splendide e sapientemente colorate animazioni, mentre i meno
giovani - che a primo acchito potrebbero non vedere di buon occhio lo stile cartoonesco del gioco
- dopo poche ore apprezzeranno appieno meccaniche di gioco nuove ai più, ma che i “vecchi
lupi” del genere non faranno fatica a ricondurre
alla quintessenza dei veri GdR del passato (impossibile non “scomodare” un mostro sacro come
Final Fantasy VII, risalente al lontano 1997).
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
S
di Vittorio Romano Barassi
game & movie
Ni No Kuni
segue Da pagina 21 
attacco e quello adatto a ripararsi in una difesa. A
seconda dell’avversario, Oliver - quindi il player
- dovrà essere bravo a capire quali sono i punti
deboli dell’avversario di turno e, una volta scoperti, potrà con facilità scegliere il famiglio giusto
con cui attaccare. Nei boss fight poi, la strategia
e la pianificazione saranno gli elementi più importanti; come già accennato in precedenza, ben
presto alla nostra avventura si aggregheranno
due compagni di viaggio, non proprio delle “volpi” sul fronte dell’IA ma comunque abbastanza
bravi a recepire le nostre direttive strategiche.
L’uso dei famigli sarà fondamentale e con il pro-

seguire dell’avventura ci si renderà presto conto
che non sarà affatto possibile prescindere da questi; nonostante i notevoli poteri che Oliver riuscirà ad evocare grazie all’aiuto dell’Abbecedario,
una vera e propria enciclopedia della magia cui il
protagonista entrerà subito in possesso, il giusto
famiglio sarà sempre la vera arma in più.
Manca il doppiaggio italiano
ma meglio così
L’Abbecedario è la testimonianza di quanto bene
n. 64 / 28 febbraio 2013
abbia lavorato il team di localizzazione italiano;
tutto il libro è stato completamente tradotto nella
nostra lingua, un lavoro davvero incredibile che
merita un plauso incondizionato. Riguardo alla
localizzazione dell’avventura vera e propria, si è
deciso di preservare la lingua giapponese (sicuramente l’idioma “parlato” da scegliere per godersi
al massimo dell’avventura) e quella inglese; curiosa la scelta di Level-5 di far parlare Lucciconio
in un uno slang della regione del Kansai oppure
in scozzese, decisione che noi italiani assorbiremo dedicandoci alla lettura di sottotitoli in romanesco i quali, ogni tanto, distolgono l’attenzione
del giocatore (leggendo i sottotitoli capita di perdersi alcune animazioni). Può piacere oppure no:
a noi non ha convinto fino in fondo, anche perchè
spesso, se non si è romani, è abbastanza difficile interpretare alcuni dialoghi.
L’accompagnamento musicale del
maestro Joe Hisaishi è poi sempre
piacevole e dona al titolo un pizzico di magia in più. Esplorare in
lungo e in largo l’Altro Mondo di
Ni No Kuni è un’esperienza unica che vi porterà via moltissimo
tempo ma solo una volta ottenuto
il Drago, gli spostamenti saranno
più rapidi e piacevoli poichè potrete ammirare dall’alto tutto lo
splendore della creazione di Studio Ghibli. Si fa molta fatica a stimare una durata media del gioco poichè esistono un’infinità di
quest secondarie che possono “alterare” - e non
di poco - il conteggio finale; detto questo, in linea di massima, è giusto mettere in conto almeno
23-25 ore solo per la storia principale. La prima
ora e mezza sarà essenzialmente il “tutorial” che
aiuterà a capire tutte le meccaniche di gioco; col
passare delle ore le cose si faranno sempre più
complesse e non di rado si sarà costretti a ripetere più di una volta alcuni combattimenti cardine.
Ha tutto per essere definito
un vero capolavoro
Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea è
un gioco che consigliamo vivamente; che siate
amanti dei giochi di ruolo oppure no, il titolo di
Level 5 è un vero capolavoro che merita di essere giocato almeno una volta. La parte tecnica è
di livello assoluto, mentre quella artistica non
ha eguali. Lo Studio Ghibli è riuscito nell’impresa di rendere tutto incredibilmente bello:
con animazioni ricche di colori, ambientazioni
uniche e personaggi stravanganti non sparirà
mai la voglia di andare avanti nell’avventura
che, col passare delle ore, si farà sempre più
appassionante. I giocatori più lontani dal genere GdR potranno storcere il naso dopo un
paio di ore di gioco; noi consigliamo a tutti di
cercare di superare le perplessità iniziali poichè in men che non si dica il titolo acquisterà
una profondità tale da riuscire a conquistare
anche i più scettici. Attualmente non esistono
videogiochi paragonabili a Ni No Kuni; si tratta
di una perla “inaspettata” che si merita il massimo dei voti. E se non fosse per la scelta di localizzazione e per l’intelligenza artificiale non
proprio eccelsa dei nostri compagni di viaggio
(dettaglio che comunque non rovinerà affatto
l’avventura), avrebbe facilmente potuto ottenere anche la lode virtuale. Difficilmente in questa generazione ci ritroveremo dinanzi ad altri
titoli come questo.
Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea
La scheda di DDay.it
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Prezzo: 64,99 euro
Studio: Level 5
Distributore: Namco-Bandai
Giocatori: 1
Multiplayer: assente
PEGI dichiarato: 12
Disponibile per: PS3
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Longevità
Più di venti ore, ma solo se siete bravi e se
lasciate stare le quest secondarie.
chiaro o scuro?
Colorato; non c’è bisogno di dire altro.
Curva di
apprendimento
La difficoltà cresce gradualmente e c’è tutto
il tempo per familiarizzare con le meccaniche di gioco.
qualità/prezzo
Anche se fosse costato 200 euro...
ambientazione
L’Altro Mondo, un mondo parallelo disegnato alla perfezione da uno Studio Ghibli in
grande spolvero.
acquisto usato
Nessuna controindicazione. Ma ci sarà
qualcuno che lo venderà?
tv o monitor?
Assolutamente TV; il gioco è una gioia per
gli occhi e più grande è il TV, meglio è.
PEGI: 12
Ni No Kuni è un titolo per tutti e anche i più
piccoli possono affrontarlo senza problemi;
alla difficoltà più bassa...
stereo o 5.1?
5.1 per godere al massimo delle piacevoli
musiche e del fantastico giapponese di
Lucciconio.
per lui o per lei?
Non fa differenza; magari lui apprezzerà più
le dinamiche da GdR e lei impazzirà per le
splendide animazioni.
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estratto da dday.it
estratto da dday.it
Se ne parla da mesi,
finalmente è realtà:
NVIDIA ha presentato
GTX Titan, scheda
video dedicata agli
hardcore gamer:
potenza mostruosa,
prezzo… anche
di Emanuele villa


Lo scorso novembre NVIDIA
ha presentato Tesla K20, scheda basata su chip GK110, una
scheda hi-end dedicata al segmento professionale (server),
e oggi tocca alla versione desktop, che si chiama GTX Titan, sale sul gradino più alto
del podio nell’offerta NVIDIA
e vuole diventare il nuovo riferimento da battere nel mondo gaming. Le caratteristiche
sono impressionanti: 837 MHz
di clock, 2,688 core CUDA, 6
GB di RAM GDDR5 (frequenza
di clock di 6.008 MHz e bus a
384bit) e 7.1 miliardi di transistor, per una potenza pari a
4500 Gigaflop. Potenza che
si paga molto cara, senz’altro
in termini di consumo energetico, ma anche di prezzo di
listino, che in USA è di 1.000
dollari tondi tondi: la scheda si
indirizza quindi a un pubblico
da gamer hardcore di altissimo
profilo, e può essere anche impiegata (come nella presentazione fatta da NVIDIA in USA)
in configurazione SLI a tre vie,
raggiungendo livelli prestazionali (e di costo) immensi. La
scheda sarà disponibile in USA
(a seguire nel resto del mondo)
a partire da fine mese.
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pc e multimedia Google lancia Pixel, il Chromebook touchscreen con display da 13”
Google Chromebook Pixel a 1200$
Processore i5, 32 GB o 64 GB di RAM e anche LTE. Dubbi sul prezzo
di Roberto pezzali
G
oogle ha il suo Chromebook,
Pixel. Le scorse settimane era
apparso online un video relativo a questo particolare progetto
di Google: la stampa mondiale scettica aveva prematuramente bollato
il Pixel come bufala, ma come sempre più spesso accade si sbagliava.
Google ha presentato oggi Pixel, il
Chromebook touchscreen progettato e realizzato direttamente da lei.
Un Chromebook particolarissimo,
realizzato in alluminio e con uno
schermo touchscreen da 12.85” a risoluzione elevatissima, 2560x1700
pixel. Uno schermo che, come suggerisce la risoluzione stessa, non ha
formato 16:9 ma 3:2, un formato
“fotografico” che permette secondo Google una perfetta visualizzazione sia delle foto sia delle pagine
web. Uno schermo molto luminoso,
400 nits, con una risoluzione pari
a 239 ppi, un record per un notebook. Pixel si differenzia dagli altri
Chromebook anche per l’adozione
di un processore Core i5 a 1.8 GHz
con GPU HD4000, una soluzione
più potente delle soluzioni Atom o
ARM scelte invece per i modelli più
economici. Due le soluzioni di disco
fisso: 32 GB o 64 GB SSD con uno
spazio di 1 Terabyte su Google Drive
per tre anni. Pixel è un prodotto curato sotto ogni punto di vista: per
migliorare la resa audio sono stati
inseriti tre microfoni con un sistema di cancellazione ambientale, la
videocamera è HD
ed è stato rivisto
anche il trackpad
con l’adozione di
un nuovo materiale.
Sotto il profilo delle connessioni non
mancano due porte
USB, il Wi-Fi con
Bluetooth e uscite e
ingressi audio: non
c’è la porta di rete.
Google ha dichiarato 5 ore di autonomia, ma il valore
è come sempre da
verificare. Chromebook Pixel è disponibile al momento in
preorder negli Stati
Uniti a 1299$ per
la versione Wi-Fi da
32 GB e a 1449$ nella versione da 64 GB
con LTE a bordo:
questa versione verrà consegnata che giustificano l’acquisto di un tale
ad aprile. A prescindere dall’ottima prodotto. Il Chromebook era il comqualità costruttiva del prodotto la puter per tutti, fatto per navigare
prima cosa che viene da chiedersi è sul web, leggere la posta e guardare
a cosa serva un Chromebook touch i video. Il Chromebook piace, però
da oltre 1000€. Google ha mostrato costa meno di 300 dollari. Pixel è
una nuova applicazione fotografica bello, sottile, costruito alla perfezioche beneficia dello schermo ad ele- ne e con un display magnifico ma al
vata risoluzione, ma tolto questo il tempo stesso, a oltre 1000 euro, è
Pixel come piattaforma ha davvero davvero difficile da collocare (e propoco senso al momento. Non sap- babilmente anche da vendere).
piamo quali siano i
progetti di Google per
il futuro, ma se Pixel
vuole essere una alternativa al MacBook
Pro Retina, deve avere
anche i programmi di
produttività che Apple (e anche gli UltraChromebook Pixel
book Windows) ha e
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NVIDIA GTX
Titan: il top
per il gamer
n. 64 / 28 febbraio 2013
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
tv e video I filtri economici per bloccare le interferenze potrebbero non essere sufficienti
LTE e TV, i filtri forse non bastano
Il rischio in certe zone è quello di trovarsi comunque la televisione oscurata
di Roberto FAGGIANO
I
tv e video
LG compra
WebOS per i
suoi Smart TV
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LG ha comprato da HP un
pezzo di WebOS, il sistema
operativo che HP aveva a sua
volta rilevato da Palm. Un accordo di una certa importanza
che prevede l’utilizzo da parte
di LG del sistema operativo
sugli Smart TV di prossima
generazione. Secondo alcuni
magazine, il produttore
coreano ha messo le mani su
dipendenti, codice sorgente e
brevetti dell’interessante OS,
stabilendo un nuovo quartiere
operativo in Silicon Valley.
LG, che fa parte della Smart
TV Alliance, ha capito che
uniformare le piattaforme di
TV connesse sotto un unico
ecosistema è praticamente impossibile e quindi preferisce
viaggiare da sola, abbandonando la Google TV.
torna al sommario
Disponibile un’app per
tablet e smartphone per
facilitare la calibrazione
dei TV Panasonic
grado di fare il loro lavoro nelle zone
interessate dalle interferenze. Il problema è soprattutto dovuto all’enorme potenza dei segnali LTE, che in
alcuni casi potrebbero entrare non
solo dai centralini e antenne ma anche attraverso i cablaggi o addirittura
nel sintonizzatore del tv. Sarebbe il
caso di quelle abitazioni poste a meno
di 250 metri da un’antenna telefonica, dove l’attenuazione di 30 dB tipica dei filtri più economici potrebbe
essere del tutto inutile. Le frequenze
dtt più a rischio sono le ultime dedicate alle trasmissioni televisive, cioè
la 58, 59 (mux locali) e 60 (mux Timb
2) che potrebbero risultare del tutto
oscurate. Molto dipenderà da dove
verranno irradiati i segnali LTE a
800 MHz: se verranno accese tutte le postazioni i problemi saranno
moltissimi, se invece verranno accese
solo postazioni secondarie per coprire le zone dove non è già disponibile
il segnale a 1.800 MHz la situazione
potrebbe essere meno drammatica.
Al momento l’unica scelta sicura è
quella di non correre ad aggiornare
gli impianti con filtri che potrebbero
rivelarsi inutili o insufficienti.
tv e video Nuova esclusiva Sky dedicata allo sport
Sky: i test della F1 sono in 3D
N
di Emanuele VILLA
uova esclusiva Sky dedicata a tutti gli appassionati di Formula 1: grazie
all’accordo con BSkyB, i test invernali di Barcellona (28 febbraio/3 marzo, Autodromo di Catalunya) saranno trasmessi in diretta esclusiva e in
3D su Sky 3D. Gli appassionati avranno, quindi, a disposizione due ore e mezza
di diretta per ognuno dei 4 giorni di test, dalle 15 alle 17,30, su Sky 3D e, in simulcast, su Sky Sport F1 HD, il neonato canale Sky dedicato esclusivamente al
campionato di Formula 1 2013. Il commento dei test invernali è affidato a Carlo
Vanzini, coadiuvato da Jacques Villeneuve, dal pilota Ferrari Marc Gené e da
Sarah Winkhaus. Le prove saranno seguite da 20 minuti (anche in 3D) con interviste ai piloti e analisi, mentre sotto il profilo tecnico, le telecamere impiegate
per la produzione 3D saranno 8, tra cui una dedicata al super slow motion e la
beauty-cam dedicata alle riprese dall’alto, mentre la linea di partenza e il Paddock saranno sempre coperti da ulteriori due camere 3D. Per quanto riguarda
l’audio, confermata la doppia traccia Dolby 5.1, con e senza commento.
di Roberto Pezzali
Calibrare un TV Panasonic è
molto più facile se si possiede
un tablet o uno smartphone.
Panasonic, infatti, sulla gamma
di TV 2013 ha aggiunto un’opzione davvero interessante per
gli appassionati che vogliono
spremere al massimo il loro TV.
Tramite la nuova applicazione
infatti è possibile agire con una
interfaccia grafica molto ben
fatta su tutte le opzioni di regolazione del TV, salvando una serie di preset e caricandone altri.
Niente di esclusivo, sia chiaro:
tutte le opzioni regolabili sono
disponibili anche da menu a
schermo, tuttavia tramite iPad o
tablet si possono fare le regolazioni con un segnale video a tutto schermo (e senza OSD) e c’è il
vantaggio di poter salvare i banchi di calibrazione richiamandoli per dei confronti rapidi. La
funzionalità di calibrazione sarà
disponibile per tutti i modelli
dotati di sistema di regolazione ISF. Ecco di seguito alcune
schermate dell’interfaccia.


l tema delle interferenze sul digitale terrestre dei segnali LTE a
800 MHz sta suscitando allarme
nell’opinione pubblica e sta creando
un vero mercato dei filtri anti interferenze. Il web è già pieno di prodotti
ultra economici (anche a 10 euro) da
sistemare nelle abitazioni, lungo il
cavo d’antenna, mentre i produttori
specializzati sono già prontissimi con
sofisticati filtri per i centralini condominiali da centinaia di euro (più
manodopera). Però non tutti i filtri
sono uguali ed è bene fare ordine
in materia. Secondo gli esperti dell’Iplab-Rener (scuola di formazione
antennisti riconosciuta da Eutelsat,
CNA e Confartigianato), i modelli più
economici sarebbero del tutto inefficaci per risolvere il problema. Solamente i modelli di filtro rispondenti
alla normativa CEI 100-7 saranno in
Panasonic:
i TV si
calibrano
con il tablet
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
tv e video Annunciati quattro nuovi lettori (tre 3D) e due registratori Blu-ray Disc
Panasonic: Blu-ray più vivo che mai
Restano in gamma BDT500 e BBT01, i modelli di maggior successo del 2012
Sharp annuncia quali
novità porterà anche
nel nostro Paese.
Il 4k è ovviamente il
fiore all’occhiello
P
Sony R4 è
il Full LED entry
level che piace
Tra i TV presentati da Sony a
Las Vegas mancava una serie
che sicuramente verrà molto
apprezzata, la nuova R4. Anche
Sony ha puntato sulla retroilluminazione Full LED per la
sua serie entry level, seguendo un po’ quello che ha fatto
Samsung lo scorso anno: tre
modelli da 32” (KDL‑32R4), 40”
(KDL‑40R4) e 46” (KDL‑46R4)
con processore X-Reality, Motionflow a 50 Hz e funzionalità
Smart TV. La novità della nuova
serie Smart Entry level, oltre al
costo contenuto, sarà la compatibilità piena con MKV anche
tramite DLNA e la gestione del
file system NTFS tramite USB.
Sony Italia ci ha confermato
che questa serie arriverà anche
da noi, ma alcuni dati non
corrispondono con quelli dei TV
che verranno commercializzate
in Italia: la data di introduzione
non è ancora certa (aprile o
maggio) così come i prezzi.


torna al sommario
soluzioni avanzate per le esigenze dei
consumatori più esigenti”. BDT330
e BDT230 portano in dote il supporto a Miracast e dispongono di Wi-Fi
integrato, possibilità di conversione
2D-3D, web browser con puntatore e
VIERA Connect, piattaforma IPTV di
Panasonic. Il modello BDT330, rispetto al fratello minore, offre all’utente
anche la possibilità di upscaling 4K.
Panasonic ha poi presentato due soluzioni destinate alla registrazione dei
contenuti: DMR-BWT735 (con doppio tuner HD e Wi-Fi integrato) è una
soluzione all-in-one che permette di
registrare sia su supporti Blu-ray che
su Hard Disk mentre DMR-PWT535
è in grado di leggere dischi Blu-ray e
di archiviare le registrazioni su disco
rigico. Entrambi i modelli dispongono
della modalità Pure Sound la quale,
una volta attivata, permette di ridurre
al minimo il rumore di funzionamento dei dispositivi. I prezzi saranno di
89 euro per il BD79, 129 euro per il
BD130, 149 euro per il BD230 e 229
euro per il BD330 con Miracast. Per i
recorder invece si sale a 449 euro per
il PWT535 e a 649 euro per il top di
gamma con Blu-ray recorder.
tv e video Inizia la distribuzione coreana dei TV OLED
Finalmente arriva l’OLED
In Italia però solo a giugno
L
di Roberto Pezzali
G ha finalmente iniziato a distribuire i primi TV OLED. Il comunicato,
emesso direttamente dall’azienda coreana e riportato da Reuters, apre di
fatto l’epoca delle TV OLED. LG ha annunciato che le spedizioni inizieranno lunedì e che ci sono già circa 100 preordini per il TV “delle meraviglie” che
ricordiamo costa ben 11 milioni di Won, circa 7500 euro. LG continuerà comunque a spingere sulle Smart TV tradizionali, segmento per il quale si aspetta
una crescita delle vendite del 15% rispetto allo scorso anno. Cosa succederà in
Italia? Al momento non c’è ancora un prezzo ufficiale, ma LG ci ha confermato l’arrivo nel secondo semestre dell’anno, data indicativa che potrebbe voler
dire giugno così come settembre. C’è inoltre il dubbio sul modello che arriverà
in Italia: inizialmente
si pensava potesse arrivare il modello presentato a Montecarlo
lo scorso anno (quello che sta per essere
venduto in Corea),
ma considerati i tempi di introduzione potrebbe arrivare subito
il modello successivo.
di Emanuele VILLA
Le novità più interessanti che
Sharp ha presentato allo scorso
CES di Las Vegas stanno per arrivare in Europa. A proposito dei
nuovi TV, Alberico Lissoni, Vice
President Consumer Electronics
di Sharp Electronics Europe, ha
annunciato: “Dai bellissimi prodotti Ultra HD alle TV a grande
schermo, le novità che porteremo
quest’anno sul mercato europeo
cambieranno il modo in cui le
persone usufruiscono della TV,
offrendo loro immagini chiare
e vivide e una facilità di utilizzo
straordinariamente
semplice
[...]”. In pratica, Sharp conferma
l’arrivo del 4K anche in Italia, che
si somma a una nuova gamma
LED con una dozzina di modelli
e dimensioni di 50, 60, 70, 80 e
90 pollici. La nuova gamma di
televisori LED sarà guidata dalla
serie LE8, le cui caratteristiche
salienti sono la tecnologia Quattron e l’Active Motion 800 Hz, oltre a un nuovo design con cornice
in alluminio: sarà disponibile in
formati da 60, 70 e 80 pollici. In
primavera arriveranno anche le
serie LE7 ed LE6, con dimensioni
dai 39 ai 90 pollici. Tra le caratteristiche, il pannello Sharp UV2A
e l’Active Motion 200 Hz; al di
sotto queste, arriveranno anche
le serie entry level LE3 e LE2.

di Vittorio Romano BARASSI
anasonic ha annunciato l’arrivo
di cinque nuovi modelli di lettori
Blu-ray che andranno ad affiancarsi a DMP-BDT500 e DMP-BBT01,
i due modelli “superstiti” della gamma
2012. Tre avranno la possibilità di riprodurre supporti con contenuti in
3D (DMP-BDT330, DMP-BDT230 e
DMP-BDT130) mentre uno (DMPBD79) sarà esclusivamente capace di
leggere contenuti 2D. “I lettori BluRay appena presentati sono al vertice
per design, performance e connettività”, ha dichiarato Michael Friedrich,
Senior Product Marketing Manager
Europe Home AV. “Grazie a funzionalità quali la piattaforma VIERA
Connect ulteriormente implementata, connessione al web veloce e possibilità di interazione con smartphone
e tablet. Panasonic continua a offrire
TV Sharp
per l’Europa
c’è anche il 4k
n. 64 / 28 febbraio 2013
GAME & MOVIE Secondo la software house il tempo in più servirà a perfezionare il titolo
The Last of Us rimandato al 14 giugno
Naughty Dog ha deciso di posticipare l’uscita dell’attesissimo gioco per PS3
di Vittorio Romano BARASSI
B
Il 14 febbraio è stato
rilasciato Steam per
Linux. L’offerta è
ottima ma il catalogo
ancora un po’ ristretto
di Vittorio Romano BARASSI
circostanza. Ormai è diventata una brutta - abitudine e non possiamo far
altro che rassegnarci; in questo caso si
tratta solo di un mese e una settimana,
ma in passato c’è chi ha fatto peggio.
Speriamo ne valga davvero la pena.
GAME & MOVIE Potrebbe essere un problema serio per il gamng on line multiplayer
Nuove console, addio retro-compatibilità
Secondo Jorgensen di EA con le nuove console si perderà la retrocompatibilità
B
di Roberto Pezzali
lake Jorgensen, CFO di EA,
dal palco della Goldman Sachs
Technology and Internet Conference di San Francisco ha espresso alcune opinioni sulle nuove console in uscita da parte di Microsoft
e Sony. Il punto caldo, secondo
quanto riportato dal magazine Gamasutra, riguarda la compatibilità
con le piattaforme attuali: secondo
Jorgensen le console di prossima
generazione non saranno compatibili con le attuali, sarà un vero e
proprio punto di partenza nuovo.
Una notizia questa non certo inedita: le piattaforme next-gen basate
su piattaforma AMD Jaguar difficilmente potranno far girare giochi
realizzati su architettura PowerPC e
Cell, e anche pensare ad una emulazione potrebbe diventare non
solo oneroso in termini hardware


rutte notizie per tutti coloro che
stanno aspettando con ansia
il prossimo titolo in sviluppo
presso gli studi Naughty Dog: la software house “madre” di Uncharted ha
annunciato che The Last of Us subirà
un ritardo di qualche settimana e arriverà sugli scaffali solo il 14 giugno.
L’uscita del tanto atteso titolo postapocalittico, esclusiva PlayStation 3,
era originariamente prevista per il 7
maggio ma Naughty Dog ha deciso
di prendersi poco più di un mese per
limare alcuni dettagli sul gioco. È Nick
Druckmann, Creative Director della
software house ad annunciare lo slittamento: “Ora che siamo entrati nella
fase finale dello sviluppo di The Last
of Us, abbiamo realizzato quanto sia
grande l’avventura di Joel ed Ellie.
Invece di fare dei
tagli o di compromettere la nostra
visione, siamo giunti alla decisione che
il gioco si merita
qualche settimana
di sviluppo in più,
per fare in modo
che ogni dettaglio
sia degno degli altissimi
standard
interni di Naughty
Dog. L’attesa in più
sarà poca e la vostra pazienza verrà
ricompensata. Aggiornate i vostri calendari, non dovrete nemmeno cambiare stagione. The Last of Us sarà
disponibile il 14 giugno 2013”. Siamo
alle solite: l’annuncio del ritardo è
accompagnato dalle classiche frasi di
torna al sommario
ma anche costoso. Un problema
questo che incide
con le strategie di
gaming online:
sarà difficile secondo Jorgensen
pensare a giochi
multiplayer che
supportino diverse generazione di
console, e questo per gruppi di amici
che giocano allo stesso gioco diventa un problema, visto che sarebbero
costretti tutti a passare alla next gen
contemporaneamente. Electronic
Arts comunque ha già ben chiaro
quello che possono dare le prossime
console, le gen-four: tanta grafica
ma il punto chiave sarà la connettività con altri devices come smartphone e tablet, e qui crediamo che
il remote play da console verso un
tablet sia la soluzione che Micro-
Arriva Steam
per Linux
Grandi sconti
soft e Sony adotteranno per contrastare Android e iOS. Ma non solo:
l’esperienza di gioco continuerà a
console spenta, con giochi quindi
che integreranno parti da giocare a
schermo e parti che possono essere
giocate anche da tablet o smartphone (ad esempio la compravendita di
giocatori in un Football Manager).
La data di uscita, come già si vociferava, sembra anche questa certa:
Electronic Arts si aspetta le nuove
console per il prossimo Natale.
Il grande giorno è arrivato: nella serata del 14 febbraio, Steam
è stato rilasciato in veste definitiva sul sistema operativo del
pinguino. Un evento per molti
versi storico che “chiude” anni
e anni di diatribe e apre ufficialmente - o meglio, avvicina
ulteriormente - Linux a quel
mondo dei videogiochi che solo
un lustro fa sembrava lontanissimo. Steam per Linux, al momento, è scaricabile solamente
dagli utilizzatori del sistema
operativo Ubuntu attraverso
l’apposito Software Center; Valve ha deciso di rivolgersi prima
alla più grande comunità Linux
del mondo per poi, presumibilmente, estendere la compatibilità anche ad altre distribuzioni.
Ad accompagnare il rilascio di
Steam per Linux sono arrivati
immediatamente tanti sconti
su tutto il catalogo dei giochi
disponibili per il sistema operativo del pinguino: ogni gioco
scaricabile è stato infatti scontato, fino al 21 febbraio, dal 50
all’80%, percentuale decisamente interessante che aveva
l’intento di avvicinare anche i
più scettici “linuxiani” a Steam.
Sia chiaro, il catalogo non è affatto vasto ma questa non è di
certo una novità. Ci sono comunque titoli interessanti come
i “classici” Half Life (1,99€) e
Counter Strike Source (3,74€),
Serious Sem 3 BFE (5,49€),
Darwinia (2,49€) o Crusader
Kings II (9,99€). Per avere
un’idea completa del catalogo e
degli sconti vi rimandiamo direttamente alla pagina web che
Valve ha dedicato all’offerta.

estratto da dday.it
UN PICCOLO GESTO
E IL TUO MONDO DIVENTA GRANDE
Nuovi TV Smart VIERA. Un piccolo gesto e le tue immagini, i filmati e i contenuti web passano
dal tuo smartphone o tablet al grande schermo, con una qualità straordinaria. An idea by Panasonic.
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da Android Market o App Store
Zeppelin Air
Stream your music with AirPlay®
Zeppelin Air
estratto da dday.it
Stream your music with AirPlay®
n. 64 / 28 febbraio 2013
tV & VIDEO Dopo il CES, Panasonic annuncia quelli che saranno i TV LED per l’Europa: gli schermi vanno dai 19“ ai 60”
Panasonic: ecco i TV LED pensati per l’Europa
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
In totale la gamma è composta da 28 modelli suddivisi in nove serie, e sono tutti rigorosamente LED
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
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di Claudio STELLARI
D
Serie WT60
Dimensioni: 47” e 55”
Full HD 3D
Schermo IPS LED, 3600 Hz
Processore Hexa-processing
Contrasto infinito
Clear Panel Pro
Telecamera incorporata
VIERA Connect
my Home Screen
Interazione Vocale
Swipe and Share 2.0
Registrazione su HDD USB
Serie DT60

Dimensioni: 42”, 47”, 50”, 55” e
60” Full HD 3D
schermo IPS LED, 1600 Hz
Processore Hexa-processing
Clear Panel Pro
VIERA Connect
My Home Screen
torna al sommario
intuitivo: la funzione My Home Screen consente
di personalizzare la schermata iniziale, in questo
modo ciascun componente della famiglia avrà a
disposizione un ambiente più amichevole, personalizzato in base alla proprie preferenze. Swipe
and Share 2.0 è, invece, una nuova funzionalità
di connessione che trasforma il TV in un hub per
lo streaming e la condivisione immediata di foto
e video con lo smartphone o il tablet: basta uno
swipe sullo schermo per trasferire immagini, foto
o video dai dispositivi Android o iOS al grande
schermo del TV. Per rendere più semplice l’inte-
razione con il TV è prevista anche una funzione
di interazione vocale, compatibile con 18 lingue
europee. Per quanto riguarda il networking, la
piattaforma VIERA Connect è stata potenziata
con opzioni per lo streaming di contenuti video
e funzioni per i social network, dispone di app
completamente integrate, offre un browser web
ottimizzato per il TV e nuove caratteristiche di
ricerca intuitive. La LAN Wireless è incorporata.
Non sono stati comunicati per ora i prezzi, ma di
seguito i dettagli delle nuova gamma, estrapolati
direttamente dal comunicato Panasonic.
Interazione Vocale
Swipe and Share 2.0 e registrazione su HDD USB
VIERA Connect
My Home Screen
Swipe and Share 2.0
Serie FT60
Serie E6
Dimensioni schermo: 42” e 47”
Full HD 3D, schermo IPS LED,
1600 Hz
Clear Panel Pro
Processore Hexa-processing
VIERA Connect
My Home Screen
Interazione Vocale
Swipe and Share 2.0
Registrazione su HDD USB
Dimensioni 32”, 39”, 42” 50”;
Full HD 3D
Retroilluminazione Black Light
Blinking a 100 Hz
Ottimizzatore dei contenuti Web
VIERA Connect, My Home Screen
e Swipe and Share 2.0
Serie ET60
Dimensioni schermo: 42”, 47”,
50” e 55”
Full HD 3D, schermo IPS LED,
600 Hz, Angolazione visuale di
178°, Contrasto brillante
Serie EM6
Dimensioni: 32”, 39” e 50”
TV Full HD LED
Retroilluminazione Black Light
Blinking (BLB) a 100 Hz
V-audio
Media Player: riproduce foto,
video e musica da una sorgente
USB
Serie X6
Dimensioni schermo: 24’’
Pannello LED ad alta definizione
Design sottile
VIERA Connect
V-audio
Serie XM6
Dimensioni: 19”, 24” e 32”
Design a bordi smussati sottili e
pannello ad alta definizione
Contrasto elevato
Media Player: riproduce foto,
video e musica da una sorgente
USB
Serie B6
Dimensioni: 32”, 39”, 42” e 50”
Contrasto elevato
Media Player: riproduce foto,
video e musica da una sorgente
USB


opo il CES è finalmente giunto il momento della presentazione ufficiale dei TV
Panasonic LCD destinati al mercato europeo. I nuovi modelli puntano su funzioni di personalizzazione avanzate, connettività migliorata,
efficienza energetica (consumo ridotto del 15%),
design moderno con spigoli smussati e piedistallo minimalista, oltre che ovviamente sulla qualità
dell’immagine: in poche parole tutti gli aspetti
principali sono stati migliorati rispetto alla scorsa generazione. Andiamo con ordine e partiamo
dalla qualità dell’immagine: i TV LCD LED Smart
VIERA 2013, come vi avevamo anticipato, utilizzano pannelli IPS LED di nuova generazione che
promettono angoli di visione estremamente ampi.
Panasonic ha inoltre migliorato la tecnologia di
retroilluminazione (BLS) portando la scansione
a 3600 Hz utilizzando un’avanzata tecnologia di
interpolazione dei frame che dovrebbe consentire di annullare le sfocature e la perdita di dettagli
nelle immagini in movimento. La nuova generazione di TV Panasonic si avvale di una tecnologia
di local dimming a 16 aree e di un nuovo controllo del gamma per aumentare il contrasto e offrire
un livello del nero più profondo e una migliore
gradazione delle sfumature. Dal punto di vista
dell’interfaccia, la gamma 2013 è stata progettata per offrire un ambiente Smart TV più facile e
18-07-2012
15:32
Pagina 1
133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-
Air your tunes
WD My Book
AV-TV è l’hard
disk nato
Zeppelin
per
il PVR Air
TP Vision presenta i nuovi TV Philips
Svelata la gamma di TV Philips per il 2013: cinque serie per tutte le esigenze
Focus
su Smart TV,
Zeppelin
Air3D, sharing con Miracast e un design ancora più raffinato
Stream your music with AirPlay®
C
Stream your music with AirPlay®
Western Digital lancia
My Book AV-TV,
un hard disk USB 3.0
pensato per essere
usato come sistema
di storage delle
registrazioni PVR
sui nuovi TV
di Roberto PEZZALI
inque serie di TV, in vendita come sempre nel secondo
di Apple vi permette di trasfeLa tecnologia la
AirPlay proposta
orna Zeppelin e questa volta consemestre:
prestazioni ancora
ecco
rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZepiPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
di TP Vision perpurelada ungamma
di TV
2013 marchiate ovviamente Philips.
Ricordiamo che, come sempre, il
produttore olandese/cinese sceglie
www.audiogamma.it
di non mostrare nella prima parte
dell’anno il modello top di gamma,
la serie 9000: per questa si dovrà
aspettare l’IFA di Berlino. Ecco le
cinque serie di TV che arriveranno
nei prossimi mesi sul mercato.
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
®
®
®
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
con design frameless, ovvero con
cornice molto sottile. Su questa serie Philips usa il nuovo processore
d’immagine con 500Hz Perfect Motion Rate e Perfect 3D Natural Motion. Non mancano 3D polarizzato,
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri pae
di Roberto PEZZALI
design line dello scorso anno. Disponibile con finitura silver o black.
La serie 7008 rispetto alla 6008 integra anche la videocamera frontale
nello chassis. Sarà disponibile nei
tagli da 42”, 47” e 55”.
Philips PFL8008
è la serie entry level per i modelli
di piccolo taglio, 22” e 24”. Schermo LED, Wi-Fi integrato e Smart
TV anche su queste dimensioni, e
per la prima volta anche collegamento USB per un’eventuale videocamera Skype.
Philips PFL5008
Smart TV e telecomando con tastiera qwerty integrato. Sulla serie
6 Philips supporta anche Miracast
per lo streaming e il mirroring da
dispositivi Android.
Philips PFL7008
è la serie entry level che copre tutti
i formati dal 32” per passare al 42”,
al 47” e al 50”. Ambilight, Edge LED
e sistema 3D polarizzato. Non mancano tre ingressi HDMI, la Smart
TV con Wi-Fi e la funzione PVR.
Philips PFL6008
La serie 6000 è la classica serie di
fascia media: 42”, 47”, 55” e 60”
torna al sommario
La serie 7 è molto simile alla serie
6 ma il design subisce un’ulteriore
evoluzione: oltre all’Ambilight a tre
lati, infatti, sul frontale c’è un unico
vetro che copre tutta la cornice, un
design edge to edge che ricorda la
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe
rire la musica direttamente dal vostro computer, op
pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fil
www.audiogamma.it
Philips PFL4208


Pagina 1
n. 64 / 28 febbraio 2013
TV & VIDEO Hi-Tech ed equilibrati i TV del 2013 targati Philips, con il plus Ambilight
™
15:32
Air your tunes
estratto da dday.it
™
18-07-2012
Come negli anni scorsi, la serie 8
è quella che racchiude tutte le tecnologie Philips più avanzate: processore dual-core, videocamera
integrata e driver del pannello con
funzionalità 1400Hz Perfect Motion Rate e Super 3D Resolution.
Design senza bordi, Ambilight a 3
lati e questa volta 3D attivo completano la dotazione. La serie 8000
sarà disponibile solo nei tagli da
46” e 55”.
Nelle prossime settimane dovremmo avere maggiori dettagli e probabilmente riusciremo anche a fare
una breve anteprima dei modelli
più interessanti presentati sin qui
da TP Vision.
Western Digital ha presentato
My Book AV-TV, un hard disk
pensato espressamente per il
collegamento ai televisori dotati
di funzionalità PVR integrato.
Apparentemente My Book AVTV può sembrare un normale disco USB 3.0 esterno, ma Western
Digital assicura che sono stati
fatti piccoli cambiamenti per
adattarlo al meglio a un ambito
consumer. Tre le particolarità: la
prima è l’alimentazione esterna
che assicura il funzionamento
anche con quei televisori e decoder (ad esempio il TS900 Telesystem) che non dispongono di
porte USB in grado di pilotare un
disco fisso; la seconda è un particolare firmware che ottimizza
il processo di lettura e scrittura
dei grossi file (solitamente le registrazioni), la terza è l’adozione
di un disco GreenPower studiato
per funzionare 24 ore su 24 senza riscaldarsi e senza consumare
troppo. La connessione USB 3.0
assicura poi la velocità necessaria per quei TV, ed è il caso degli
ultimi Panasonic, che registrano contemporaneamente due
flussi grazie a un doppio tuner
integrato. Invitante il prezzo: 69
euro iva inclusa per la versione
da 1 Terabyte.

n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-
Zeppelin Air
Zeppelin Air
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
people & market Il programma consentirà anche di studiare l’intelligenza artificiale
Un computer per imitare il cervello
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
H
uman Brain Project è il nome
dell’ambizioso progetto di ricerca che ha come obiettivo
quello di realizzare un supercomputer di nuova generazione che sappia
imitare il cervello umano sotto ogni
aspetto, sia logico che emotivo. L’intento è quello di mettere insieme tutte le conoscenze disponibili a livello
molecolare e neuronale all’interno di
un “supercomputer da cento miliardi di neuroni”, cosicché possa essere
in grado di simulare l’intera attività
del nostro cervello e permettere di
studiare l’evoluzione e le possibili terapie per contrastare malattie
neurodegenerative quali Alzheimer
e Parkinson, ma anche epilessia e
schizofrenia. Lo studio potrebbe,
inoltre, avere risvolti in campo informatico, dando il via alla creazione di macchine superintelligenti. La
Commissione Europea ha espresso
molta fiducia nel progetto, stanzian-
Skype da
record: fa 1/3
del traffico
internazionale
Mentre Microsoft starà senz’altro
lavorando per incrementare le performance commerciali di Windows
8 e Surface, una cosa che dà grande
soddisfazione c’è: Skype. Secondo
una ricerca di TeleGeography, disponibile qui, Skype avrebbe fatto
un 2012 da record incrementando
il proprio traffico internazionale
del 44% (167 miliardi di minuti di
telefonate), una cifra astronomica
se si pensa che è il doppio dell’incremento di tutti gli operatori telefonici internazionali sommati tra
di loro. Sempre secondo lo studio,
se il traffico di Skype fosse stato
incluso nelle statistiche del traffico
internazionale degli operatori telefonici tradizionali, questo sarebbe
cresciuto, globalmente, del 13%
anziché del 5% rispetto al 2011.
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di Giuseppe landolfi
torna al sommario
Con 3 il 4G
è quasi gratis
1 euro in più
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
Il progetto è nato per curare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer
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Stream your music with AirPlay®
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
do un finanziamento record di
quasi 2 miliardi
di euro, cifra
che ha sollevato
numerose polemiche tra i neuroscienziati più
scettici, convinti che questo sia
solo uno spreco
di soldi e tempo. Al programma di ricerca,
diretto da Henry Markram del
Politecnico di Losanna, partecipano
ricercatori di 87 Istituti di ricerca
europei e internazionali, tra cui alcuni italiani, che avranno un ruolo
determinante: il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare
(Lens) dell’Università di Firenze,
il Politecnico di Torino, l’Università di Pavia, l’Istituto di Ricovero e
Cura a Carattere Scientifico Fatebe-
Tre Italia svela le sue
tariffe per la rete 4G
LTE: si dovrà pagare
solo 1 euro in più al
mese per navigare con
il proprio piano dati
www.audiogamma.it
di Roberto Pezzali
nefratelli di Milano e il Consorzio
Interuniversitario Cineca di Bologna. Il supercervellone dovrebbe
essere pronto entro il 2020, anche
se si spera di ottenere risultati importanti già nelle tappe intermedie
del progetto e il patrimonio di dati,
messi a disposizione su piattaforme
avanzate, sarà offerto agli scienziati
di tutto il mondo.
people & market Produzione di massa entro il 2014?
LG Display crede nell’OLED
500 mln di euro da investire
di Emanuele Villa
G Display ha annunciato di avere
in programma un
investimento di circa
500 milioni di euro
(706 miliardi di won)
nella produzione dei
pannelli OLED, investimento che permetterebbe all’azienda di
estendere il range di
prodotti e di giungere alla produzione di
massa entro la prima metà del 2014. Un investimento del genere, oltre alla
chiara rilevanza strategica nei confronti dei competitor, dimostra in modo
inequivocabile la volontà di LG Display di rendere l’OLED un prodotto
“mainstream” in tempi relativamente brevi. Staremo a vedere...
L
Così come era stata aggressiva
con l’arrivo del 3G in Italia, H3G
si dimostra la più conveniente
con la nuova rete superveloce
4G. L’operatore, infatti, ha comunicato la sua offerta LTE 4G
al costo di 1 euro al mese in più
rispetto a quanto si paga normalmente per l’abbonamento. Una
cifra simbolica, una promozione
che vale fino a fine 2013 e dalla quale potranno ovviamente
trarre vantaggio solo coloro che
abitano a Milano, Roma o Frosinone. I clienti H3G che vogliono
sottoscrivere l’opzione possono
farlo già da ora gratuitamente,
i clienti consumer tramite chiamata al 408540 oppure dal portale Tre, i clienti business scaricando un modulo sempre dal
sito e inviandolo via fax al numero 800179800. Ricordiamo che
fino a fine marzo l’LTE sarà comunque gratuito. L’opzione è incompatibile con i piani di navigazione a tempo (SuperWeb Time,
Web 60, Tre.Time Small, Tre.
Time Medium, Tre.Time Large).
Abbiamo avuto modo di provare
la rete LTE di Tre a Milano e i
risultati sono davvero buoni, soprattutto nelle zone periferiche:
30 Mb/s sia in download che in
upload. Non male.
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Stream your music with AirPlay®
18-07-2012
15:32
Pagina 1
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Air your tunes
Lybra, quando il dosso produce elettricità
Una startup italiana ha ideato un sistema green per produrre elettricità
Zeppelin
di Vittorio Romano Air
barassi
U
Stream your music with AirPlay®
n progetto italiano punta a rivoluzionare il modo di ottenere energia elettrica; l’idea è di
sfruttare l’energia meccanica ottenuLa tecnologia
AirPlay di Apple vi permette
orna Zeppelin e questa
volta conpassaggio
prestazioni ancora
ta dal
dirire
un’automobile
su di trasfela musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
quello che potrebbe
sembrare un comune dosso alto circa 12 centimetri.
Andrea Pirisi, Ceo di Underground
Power, ha spiegato a Wired come il
www.audiogamma.it
sistema sia in grado di produrre una
quantità smisurata di energia elettrica
qualora fosse adottato, ad esempio,
dai varchi Telepass del casello di Mi- sistema non sopporterebbe a lungo il
lano Sud della tangenziale: in un anno “carico” di un casello autostradale),
si produrrebbero circa 6 milioni di l’idea è ottima e nei prossimi mesi verkWh (che in “soldoni” equivalgono a rà sperimentata sul campo: a giugno,
650mila euro). Sebbene Lybra, questo infatti, partirà un test pilota presso la
 il nome del progetto, sia ben lungi dal- sede milanese di una grande multinal’essere pronta (al momento, infatti, il zionale che in Italia conta oltre mille
®
®
Indiscrezioni non
verificate vogliono
Apple interessata ad
acquisire il produttore
tedesco di TV. E le
azioni di Loewe fanno
un balzo del 43%
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
®
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
PEOPLE & MARKET
Telefono: 300€
in meno con la
tariffa giusta

Se è vero che l’italia è uno dei
Paesi in cui si spende più per
internet e telefono fisso (rapporto 2012 di Ofcom, Authority
inglese delle TC), è anche vero
che scegliere la tariffa migliore
telefono + Internet sulla base
delle proprie esigenze può
portare a forti risparmi. È
quanto dichiara l’Osservatorio di
SuperMoney, che tra l’altro ha
stilato una classifica delle regioni in cui si spende di più per
il telefono in Italia. Secondo
il comunicato: “Tra le regioni
che puntano al risparmio ci
sono, invece, Basilicata, Molise
e Abruzzo, dove la maggior
parte degli utenti spende fino a
35 €”. Restringendo ulteriormente l’indagine, si scopre che
a Biella, Verbania e Nuoro gli
utenti sono disposti a spendere
di più per chiamate e adsl,
mentre gli abitanti di Bolzano,
Campobasso e Imperia sono
più “risparmiosi”.
torna al sommario
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe
rire la musica direttamente dal vostro computer, op
pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fil
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri pae
www.audiogamma.it
di Roberto Pezzali
dipendenti. Se la sperimentazione andrà bene saranno raccolti altri finanziamenti per portare avanti un progetto che interessa già a molti e che fuori
dal nostro Paese in tanti stanno già
tentando di replicare, ma non con lo
stesso successo.
people & market Tra i prodotti e-book, audio e film
Saturn, novità sul sito online
Il portale ospita più contenuti
I
Apple compra
Loewe?
Le azioni
Air
siZeppelin
impennano
Stream your music with AirPlay®
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Pagina 1
n. 64 / 28 febbraio 2013
people & market A giugno partirà il test pilota nella sede milanese di una multinazionale
™
15:32
Air your tunes
estratto da dday.it
™
18-07-2012
di Emanuele Villa
l sito di e-commerce di Saturn, accessibile all’indirizzo
www.saturnonlineshop.it, apre a nuovi servizi digitali, che si affiancano alla tradizionale attività di vendita online dei prodotti. Il punto
di partenza è il Download Shop, che dà accesso a una ricca library di
libri digitali, musica e film, con contenuti italiani e internazionali. L’area
E-book ha un catalogo di 21.000 titoli; l’area Musica, invece, offre oltre
130.000 titoli di circa 150.000 artisti italiani e stranieri. Infine, quella
Film permette di scegliere se scaricare o noleggiare i video scegliendo tra
un catalogo di 1.500 titoli disponibili per lo streaming e il download.
A volte basta un sussurro per fare
infiammare i mercati. È quello
che è capitato nei giorni scorsi a
Loewe che, a seguito di una nuova indiscrezione che la vedrebbe
nel mirino di un’acquisizione da
parte di Apple, ha visto le proprie
azioni arrivare a toccare un picco
del +43% nel corso della stessa
giornata (dopo aver toccato un
massimo di 3.93 euro ad azione
il titolo è sceso poi a 3.5 euro).
L’indiscrezione non è confermata da parte di Loewe, che si dice
all’oscuro di una qualsiasi offerta,
né tanto meno da Apple che declina ogni commento, ma stando
al report dell’agenzia di stampa
Reuters, le voci di corridoio in
borsa sono che Apple voglia acquistare Loewe per 4 dollari ad
azione. Solo speculazioni? Sta di
fatto che il mercato almeno un
giorno ci ha creduto. Già lo scorso anno era emersa una voce del
genere senza evidentemente alcun seguito. Loewe è partecipata
in primo luogo da Sharp, che ha
il 28% delle azioni, e da LaCie per
l’11%. Il 13% è in mano al managment di Loewe scrive Reuters,
mentre il resto delle azioni è sul
mercato.

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Zeppelin Air
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
digital imaging Costerà meno, ma non si sa ancora quanto, si parla forse di 100 dollari
In arrivo la Galaxy Camera Wi-Fi Only
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
di Emanuele Villa
I
n casa Samsung devono aver
pensato che se i tablet sono disponibili in versione Wi-Fi e
Wi-Fi+3G/4G, perché non fare lo
stesso con le fotocamere? La prima
della lista è ovviamente la Galaxy
Camera, finora

digital imaging
Adobe “libera”
Photoshop 1.0

Scaricare Photoshop gratuitamente? Da oggi si può, ma
non l’ultima versione, bensì
la prima: grazie a un accordo
con Adobe, il Computer
History Museum, ha messo a
disposizione per il download
tutte le 128000 linee di
codice che compongono
Photoshop 1.0.1, rilasciato
nel 1990. Il software, originariamente solo per Apple,
venne scritto nel 1987 da uno
studente dell’Università del
Michigan, e poi commercializzato in 200 copie, prima
di essere definitivamente
venduto ad Adobe. Il resto,
è storia del digital imaging.
Questo il link per scaricare il
codice.
torna al sommario
Sony la vuole
fare piccola
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La fotocamera è identica alla versione regolare ma senza connettività 3G/4G
www.audiogamma.it
Stream your music with AirPlay®
disponibile in una sola versione con
doppia connettività Wi-Fi e 3G/4G,
e da oggi presente a catalogo (per il
momento, americano) anche in versione Wi-Fi Only: questo modello è
dedicato a chi non vuole rinunciare
alla versatilità della macchina, ma
non ha neppure bisogno di connettività costante e continua. Costerà di meno,
senz’altro, ma al momento Samsung non
ha annunciato uno
street price:
alcuni siti
parlano
di
100$
in meno
della versione regolare, ma si tratta
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Sony vuole produrre e commercializzare Cyber-shot WX300, la
fotocamera più piccola e leggera al
di dati assolutamente non ufficiali.www.audiogamma.it
mondo nella sua categoria (comPer quanto concerne la macchina,
patte con zoom ottico 20x in su).
riassumiamo le caratteristiche tecDotata di ottica zoom grandandoniche principali: la Galaxy Camera
lare 25-500mm (20x), di un sensoè basata su Android 4.1 Jelly Bean
re Exmor R BSI da 18,2 Megapixel
e un sensore CMOS BSI da 16 MP,
e di un nuovo sistema SteadyShot
con ottica zoom 21x grandangolare
ottico. Il controllo avviene tramite
(23mm) e un display di controllo
il display LCD da 3’’ con 460.000
da 4,8’’ e 308 ppi, rigorosamente
pixel ed è supportata la ripresa
touch. La macchina incorpora un
video in Full HD. Sul fronte della
connettività si segnala il supporprocessore quad core da 1,4 GHz e
to Wi-Fi integrato. Infine, Sony
8GB di memoria, espandibile con
dichiara per WX300 un’autonomia
slot microSD; per personalizzare gli
fino a 500 foto con una carica,
scatti ci sono 19 smart mode, oltre
mentre nelle funzionalità vanno
a svariate possibilità di condivisiosegnalate il Superior Auto, che imne delle immagini e dei video, rigoposta automaticamente i parametri
rosamente Full HD. Ma soprattutdi scatto, la funzione Picture Effect
to, ci sono le centinaia di migliaia
per aggiungere un tocco artistico
di app di Google Play, molte delle
a foto e filmati e Beauty Effect,
quali in grado di personalizzare ulche ritocca i ritratti eliminando le
imperfezioni della pelle.
teriormente l’esperienza d’uso.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
digital imaging La reflex di gamma medio/alta di Nikon sarà disponibile da marzo
Presentata la Nikon D7100, bella senza filtro
Tra le novità: ISO fino a 25.600, processore Expeed 3, niente filtro lowpass
di Gianfranco GIARDINA
Q
ualche giorno fa avevamo dato
le prime anticipazioni relative
alla D7100, la nuova reflex di
casa Nikon. In queste ore la nuova arrivata è stata presentata ufficialmente
in una conferenza stampa tenutasi a
Milano, che ci ha permesso di avere
tutti i dettagli sulla macchina e fare
anche qualche scatto (non pubblicabile, purtroppo, visto che il firmware è
ancora beta). E si tratta effettivamente
dei primi prototipi, visto che neppure
sono riportate le serigrafie sul frontale con il nome del modello. Malgrado
ciò le nostre prime impressioni sono
decisamente entusiastiche. Infatti la
macchina ha un piglio professionale,
con gli stessi controlli che possiamo
trovare sulla D800 (una macchina
che costa più del doppio e si rivolge a
un target ben più evoluto), una densità di pixel del sensore eccellente, con
24 megapixel sul formato APS-C, e
alcune scelte progettuali
ambiziose, che in qualche
modo ne fanno un prodotto
pressoché unico. Prima fra
tutte quella di non avere
affatto il filtro passa basso davanti al sensore, che
in tutti gli altri modelli di
tutti i produttori è previsto,
tra le altre cose, per ridurre il rischio di moiré. Con
questa densità di pixel, più
alta delle macchine precedenti della stessa fascia (la D7000 ha
16 megapixel sul medesimo formato),
il rischio di moiré - secondo Nikon - è
assolutamente contenuto; ma il vantaggio di non avere il filtro è netto,
per avere il microdettaglio in grado di
enfatizzare i vantaggi del sensore così
risoluto. La macchina appare piccola e
leggera (circa 650 grammi), malgrado
parte del telaio sia in lega di magnesio;
la versatilità eccellente, con doppio slot
SD card e la disponibilità di ingresso
microfonico e uscita cuffia per il monitoraggio durante la ripresa. Discorso
prezzo: ancora non è stato annunciato
il prezzo della D7100 per l’Italia, ma
crediamo che non possa essere molto
lontano dal 1399 euro annunciato in
Germania per la versione in kit con il
18-105 VR, forse una cinquantina di
euro in più per le differenze di IVA tra i
due Paesi; sempre in Germania, il solo
corpo macchina è stato annunciato a
un listino di 1179 euro.

Zeppelin Air
Stream your music with AirPlay®
18-07-2012
15:32
Pagina 1
133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-
Air your tunes
L’incasso di Whirlpool si rinnova
Tre nuove linee: spiccano il forno a induzione, i nuovi lavelli e i miscelatori
Zeppelin
Air
di Simona zucca
Whirlpool continua a puntare molto
i chiamano Fusion, Ambient sull’iXelium, un particolare tipo di
e Square le tre nuove linee di acciaio ideato dall’azienda che, inielettrodomestici da incasso di zialmente utilizzato solo per i piani
Whirlpool, accomunate da un con- cottura (Fusion GMF 7522/IXL), ora
di Apple
vi permette di trasfeLa tecnologia
AirPlaydai
orna Zeppelin e questa
volta con
ancora totale,
si ritrova anche sulle porte di forni
cetto
diprestazioni
design
che
materire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
riali alle finiture accompagna
i diversi (Fusion AKZM 6560/IXL) e miprodotti della singola gamma. Forni, croonde (Fusion AKZM 848/IXL) e
forni a microonde, piani cottura a gas sui gocciolatoi dei lavelli. Questo grae a induzione, lavastoviglie, frigorife- zie alla sua resistenza ai graffi, all’inwww.audiogamma.it
ri, cappe: la proposta Whirlpool si ar- giallimento e alla facilità di pulizia.
ricchisce anche di lavelli e miscelato- I prodotti che utilizzano questo mari, disponibili da luglio di quest’anno. teriale costano circa il 10-15% in più
Tra i prodotti, degno di nota è il forno rispetto a quelli che usano l’acciaio
a induzione. Sarà presentato al pros- tradizionale, ma l’azienda garantisimo Salone del Mobile e per questo sce che il risultato vale l’aumento di
non si conoscono dettagli precisi, ma spesa. Tra le novità, la lavastoviglie
si sa che è un forno tradizionale che con tecnologia 6° Senso Power Clean
 dispone anche della tecnologia 6° (WP108), classe energetica A+, 13
Senso Induction. Un ripiano indut- coperti, funzione di consumo d’actore, infatti, può essere collocato nel qua ridotto a soli 6 litri e 3 cestelli; il
vano del forno e regalare i vantaggi di frigorifero Everest che con un’altezza
questo innovativo sistema di cottura. di 193 cm e 310 litri di capacità offre
S
Stream your music with AirPlay®
®
®
Con SoShare
condividi fino
a 1 TB gratis
Zeppelin
Air
I creatori
di BitTorrent,
Stream your music with AirPlay
il noto protocollo di
file sharing, lanciano
SoShare, servizio
gratuito che permette di
condividere fino a 1 TB
®
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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Un MacBook
Air Retina
dopo l’estate

Dall’Asia arriva la notizia che
i fornitori di Apple si stanno
attrezzando per un lancio del
nuovo modello indicativamente verso il terzo trimestre del 2013. Ma stavolta il
capostipite degli Ultrabook
verrà ridisegnato anche
fuori. A livello hardware è
scontato il passaggio da Ivy
Bridge alla nuova architettura Intel Haswell (che dovrebbe arrivare entro l’estate),
ma secondo l’indiscrezione il
nuovo MacBook Air presenterà un nuovo
design per
accogliere un
display con
risoluzione
Retina.
torna al sommario
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri pae
www.audiogamma.it
una capienza del 10% in più rispetto
ai frigo combinati tradizionali. La
lavastoviglie 6° Senso PowerClean
è già disponibile; le linee Ambient e
Fusion composte dai piani cottura,
i forni e i microonde in iXelium saranno disponibili da maggio; la linea
Square in acciaio è già disponibile,
mentre le nuove versioni in vetro saranno disponibili da maggio.
pc e multimedia Addio Hotmail, si passa ad Outlook
È il momento di Outlook.com
di Paolo centofanti
n nuovo importante tassello
verso
l’armonizzazione dei
prodotti Microsoft è
andato oggi al suo posto con il lancio ufficiale di Outlook.com.
Si tratta del nuovo
servizio di posta web
che integra anche la
gestione dei contatti, lo spazio cloud SkyDrive con la possibilità di aprire, creare ed editare documenti Office con le apposite web app. La preview di Outlook.com ha raggiunto quota 60 milioni di utenti in sei mesi
e nelle prossime settimane Microsoft inizierà la migrazione degli account
Hotmail che verranno tutti convertiti al nuovo servizio. E-mail, caselle di
posta, impostazioni, password, verranno mantenuti nel passaggio da un
servizio all’altro ma l’indirizzo di posta cambierà da @hotmail.com a @
outlook.com (chiramente sarà attivo un redirect automatico dal vecchio
indirizzo al nuovo). Spariranno così anche i domini geografici, per cui da
.it si passerà a .com. Il servizio rimarrà naturalmente gratuito.
U
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe
rire la musica direttamente dal vostro computer, op
pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fil
di Emanuele villa
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
pc e multimedia
Pagina 1
n. 64 / 28 febbraio 2013
smarthome Design, materiali pregiati e finiture accurate per Fusion, Ambient e Square
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15:32
Air your tunes
estratto da dday.it
™
18-07-2012
Lo storage e il trasferimento di
file via cloud inizia finalmente
a prendere piede anche da noi.
Ma restano dei limiti: intanto, ci
sono i limiti di banda in upload,
tipici delle connessioni ADSL, e
in più la capacità di storage gratuito offerta dai vari operatori
è, per forza di cose, limitata. Al
fine di risolvere questo secondo
inconveniente, BitTorrent presenta SoShare, un servizio gratuito di sharing di file di grandi
dimensioni (fino a 1 TB) finalizzato a permettere alle piccole e
medie aziende il trasferimento
di contenuti del tutto gratuito.
Come funziona il servizio? Non
sono trapelati molti dettagli in
merito, ma parrebbe che i file da
condividere, una volta caricati
nel cloud, impieghino il protocollo BitTorrent per lo sharing
con i destinatari, che non devono
essere iscritti al servizio per usufruirne (ricevono semplicemente
un’email con le istruzioni per
il download): trattandosi di un
servizio rivolto principalmente
alle aziende, si suppone che la
banda in upload non sia un problema. Non resta che provarlo:
l’indirizzo di registrazione (e scaricamento del plug-in relativo) è
https://soshareit.com/signup

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Zeppelin Air
Stream your music with AirPlay®
Zeppelin Air
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
smarthome Tecnologie all’avanguardia per elettrodomestici sempre più efficienti
Panasonic si concentra sul suo “bianco”
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Lavatrici, asciugatrici e microonde: c’è attenzione dell’azienda per il settore
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Dopo i TV, i telefoni
e gli elettrodomestici,
a breve anche i vetri
diventeranno “smart”
www.audiogamma.it
di Emanuele villa
A++, compressore Inverter, da poco
disponibile). Entrambi gli apparecchi
dispongono di una serie di programmi
a vapore, di cui sfruttano i vantaggi:
capi pronti da stirare, capi meno stropicciati, funzione “refresh”. Tra le novità in cucina, invece, Panasonic presenta il microonde NN-DF383B, un
combinato compatto (483 x 396 x 310
mm) con una particolarità, l’assenza
del piatto rotante: la tecnologia di distribuzione delle onde permette infatti di eliminare il piatto girevole, e dà
quindi la possibilità di inserire piatti
di forme e dimensioni diverse. Dotato
anch’esso di tecnologia Inverter, dispone anche di un sensore di cottura
che, rilevando l’umidità, regola tempo
e potenza in base al tipo di alimento
scelto da cucinare. Sarà disponibile a
partire dal mese di maggio.
smarthome Tecnologia e scrittura a mano libera convivono nella penna Lernstift
Lernstift, la penna che corregge i tuoi errori
Ecco la penna che avvisa nel caso di errori di calligrafia o grammaticali
È
di Emanele villa
un’idea curiosa quella che “alimenta” Lernstift, la prima penna
ad alto contenuto tecnologico:
apparentemente è una penna comune,
solo un po’ più grande e voluminosa,
scrive su carta e quindi non è una penna “capacitiva” di quelle che si usano
con smartphone e tablet. Ma in realtà
è poco meno di un computer: grazie
ai sensori di movimento, la penna è
in grado di “capire” ciò che stiamo
scrivendo e come lo stiamo scrivendo;
grazie al confronto con un database
interno (localizzato in diverse lingue,
torna al sommario
non ancora annunciate),
la penna rileva all’istante
errori di calligrafia e vibra per permetterci una
correzione immediata.
Sono previste due modalità: “calligrafia”, che
valuta la leggibilità delle
lettere e delle parole, e
“ortografia”, che rileva errori grammaticali e ortografici. L’azienda, una
start-up tedesca, ha già annunciato i
passi successivi: una volta che la prima penna sarà in commercio (agosto
2013, con possibilità di prenotarne
una già attiva), il secondo passo sarà
l’inserimento di sensori di pressione,
un modulo Wi-Fi per il collegamento
al PC e lo sviluppo di una piattaforma
“open” per le app. L’idea è utile, soprattutto ai fini didattici: se funzionerà
bene, come promesso, potrebbe essere
davvero una piacevole sorpresa.
Una delle feature particolarmente hi-tech del Boeing 787 è
il sistema di dimming elettrochimico che agisce sui vetri dei
finestrini previo “tocco”: il passeggero tocca il finestrino e questo diventa più o meno opaco.
I limiti sono due: per cambiare
stato, queste Smart Window impiegano 30 secondi e non possono diventare completamente
riflettenti. Il Japan’s National
Institute of Advanced Industrial
Science and Technology (AIST)
ha annunciato un’evoluzione
che non solo potrà portare benefici ai frequent flyer, ma anche
(in futuro) agli utenti domestici:
una nuova Smart Window che
cambia stato quando le viene
applicata una bassa tensione e
passa in 5 secondi da trasparente a completamente riflettente.
Questa tecnologia sembrerebbe
low cost e impiegabile anche su
finestre di ampie dimensioni:
la riflessione della luce impedirebbe al vetro di surriscaldarsi
evitando l’eccessivo surriscaldamento estivo, con risparmio
di corrente dedicata al condizionamento.

D
di Simona zucca
ue lavatrici della serie VX4, una
lavatrice e un’asciugatrice con
funzione vapore e un forno a
microonde senza piatto rotante. Sono
alcune delle novità presentate da Panasonic, a conferma dell’interesse
della società per il settore dei grandi e
piccoli elettrodomestici.Iniziamo con
la serie di lavatrici VX4, NA-140VX4
e NA-168VX4, con capacità di carico
rispettivamente di 10 e 8 kg e classe
di efficienza A+++. Panasonic conferma nella 10 kg alcune delle tecnologie
di cui ha dotato anche le sue lavatrici
precedenti, come il cestello Sazanami,
il compressore Inverter, la tecnologia
HydroActive e la funzione Stain Master per l’eliminazione di 23 macchie
senza necessariamente pretrattare i
capi. Saranno entrambe disponibili
dal prossimo mese di marzo. Panasonic crede nel vapore e immette sul
mercato una lavatrice e un’asciugatrice con tecnologia Steam Action:
NA-140VS4 (10 kg, classe A+++,
compressore Inverter, disponibile
da marzo) e NH-P80S1 (8 kg, classe

Smart Window
da trasparente
a opaco in 5’
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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Air your tunes
Zeppelin Air
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-
18-07-2012
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Air your tunes
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Air your tunes
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
tEST Alternativa agli Ultrabook? O ai netbook? La risposta per chi pensa che l’iPad sia un giocattolo? L’abbiamo provato
Prova Surface RT, un tablet in cerca di autore
Il tablet è completamente sviluppato in casa e ha un nuovo sistema operativo per i processori ARM
Zeppelin Air
Zeppelin Air
Stream your music
with centofanti
AirPlay®
di Paolo
S
Stream your music with AirPlay®
urface è arrivato in Italia: il primo tablet
Microsoft con sistema Windows RT con cui
l’azienda lancia la sua sfida ad iOS e Android.
Apple vi permette di trasfeLa tecnologia AirPlay
orna Zeppelin e questa
con prestazioni ancora
Unvoltaprodotto
annunciato
a disorpresa,
spiazzando
rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepda un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
i partner storici dipureMicrosoft,
un tablet completamente sviluppato in casa e che vuole essere l’esempio da seguire per quanto riguarda l’esperienza
di Windows RT e 8 oltre il PC. Windows RT in
www.audiogamma.it
particolare rappresenta lo storico passo con cui
Microsoft porta il suo sistema operativo (o meglio
una sua grossa fetta) su architettura ARM, una
mossa fondamentale per poter competere con le
piattaforme mobile di Apple e Google, ma che ha
richiesto anche qualche difficile compromesso: su
Windows RT non girano i software per Windows 7
e 8 per architettura Intel e questo può essere fonte
 di confusione per i consumatori che guardano Surface e la sua interfaccia a prima vista indistinguibile
da quella di Windows 8. Ma andiamo con ordine.
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Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Robusto e leggero

Surface è un tablet disegnato intorno a un display
LCD in formato 16:9 con diagonale di 10.6” e risoluzione di 1366x768 pixel. La risoluzione non è elevatissima considerando le dimensioni dello schermo
e lo standard imposto dai tablet con display Full
HD e oltre, ma nonostante lo schermo non possa
definirsi “retina” (i pixel si vedono eccome), si tratta comunque di un buon display. Il guscio è stato
realizzato in una particolare lega di magnesio (con
un processo denominato VaporMG) che conferisce
maggiore robustezza rispetto all’alluminio mantenendo però una buona leggerezza. Nel complesso
Surface pesa poco più dell’ultimo iPad (680 gr contro 652 gr), ma è leggermente più sottile (9.3
mm rispetto ai 9.4 dell’iPad). Il design è piuttosto pulito, sobrio, con
la particolarità di avere
una staffa retrattile direttamente integrata sul
retro. Questa è studiata
per l’utilizzo di Surface
in combinazione con le
due tastiere disponibili
come accessori, TouchCover e TypeCover.
Entrambe funzionano
sia come tastiera che
come custodia protetti-
torna al sommario
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe
rire la musica direttamente dal vostro computer, op
pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fil
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri pae
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va per il frontale. La prima si distingue per il suo
ridottissimo spessore, appena 3 mm, per i tasti a
sfioramento e i colori sgargianti. La seconda è più
spessa perché offre i classici tasti meccanici a pressione. Entrambe le cover sono opzionali, e hanno
un costo rispettivamente di 120 euro e 130 euro, ma
è disponibile anche un bundle con la TouchCover
nera nella confezione a 587 euro che permette di
risparmiare una decina di euro. Surface RT è basato su processore Tegra 3 di NVIDIA, assistito da 2
GB di RAM. Il tablet è dotato di connettività Wi-Fi,
Bluetooth 4.0 e al momento non è disponibile una
versione con modulo 3G. Sotto il cavalletto, troviamo uno slot per schedine microSD che soprattutto
nella versione da 32 GB di memoria potrebbe tornare molto utile. Surface RT infatti è disponibile con
memoria da 32 o 64 GB ma il sistema operativo si
tiene per sé 16 GB di memoria, per cui sul modello
base sono 16 i GB effettivamente utilizzabili. Surface è dotato di due fotocamere, entrambe con capacità di ripresa a 720p, una frontale e una posteriore.
Quella posteriore ha l’obiettivo inclinato di 22 gradi
per permettere un’inquadratura centrata quando il
tablet è appoggiato su un piano tramite il cavalletto
integrato. Infine, per quanto riguarda le connessioni, Surface RT è dotato di una porta USB 2.0 host,
alla quale possiamo collegare accessori di ogni tipo.
È possibile trasferire file utilizzando normali chiavette o hard disk USB, un’impostazione che rende
il tablet più simile a un notebook come utilizzo,
per cui non è previsto il collegamento diretto a un
PC per il trasferimento di file. Sul lato destro, oltre
alla porta USB, troviamo la connessione per l’alimentazione che utilizza una presa proprietaria con
connettore magnetico, e l’uscita micro HDMI per il
collegamento a monitor esterni.
La doppia anima di Windows RT
Surface RT è basato su sistema operativo Windows
RT, la versione di Windows pensata per dispositivi
ARM. Un po’ come la gamma Nexus di Google per
Android, Surface vuole presentare la pura esperienza Windows RT, per cui troviamo il sistema
operativo così come Microsoft l’ha pensato e con
la dotazione base di programmi, quindi tutte le
app native per quanto riguarda la parte touch del
sistema operativo, a cui si aggiungono Office 2013
RT, Internet Explorer e alcune utilità per la parte
desktop della piattaforma. Da questa doppia anima nasce il difficile posizionamento di Surface e
dei tablet Windows RT in generale. Microsoft prosegue a pagina37 
Zeppelin Air
Zeppelin Air
estratto da dday.it
tEST
Microsoft Surface RT
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
segue Da pagina 36 
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
pone Surface RT come il primo tablet dedicato anche a chi cerca la produttività, questo per via della
presenza di Office 2013 RT, ma allo stesso tempo
Surface RT punta molto sugli aspetti più consumer
per contendersi la stessa fetta di mercato di iPad
e tablet Android. La presenza però del desktop è
fonte di confusione, non solo per chi si aspetta di
vederci girare i programmi per Windows 7 e 8,
che comunque su un dispositivo touch di queste
dimensioni dubitiamo possano essere utilizzabili,
ma anche perché molte funzioni base (risparmio
energetico ad esempio) sono accessibili unicamente da qui. Alla prima accensione occorre selezionare la lingua e creare un utente. La soluzione ideale
è quella di procedere alla creazione di un account
Microsoft, se già non ne abbiamo uno, visto che
questo sarà necessario per poi scaricare app dallo
store e accedere a SkyDrive e ad altri servizi (XBox
Live, Xbox Music, ecc). L’installazione è piuttosto
lunga per un tablet: siamo abituati a metterci pochi
secondi quando accendiamo la prima volta un iPad
o un tablet Android, con Windows RT ci vogliono
diversi minuti. Completata l’installazione siamo
pronti a partire. Le applicazioni base sono la posta
(Exchange, Microsoft, IMAP e POP), il calendario
(solo account Exchange e Microsoft), contatti, le
mappe di Bing, Internet Explorer, SkyDrive e poi
ancora gli aggregatori di Bing notizie, finanza, meteo, sport, viaggi e le app musica, video, giochi, foto
a cui si aggiunge un lettore di PDF e file OneNote.
Qui si esaurisce la dotazione per quanto riguarda
l’interfaccia “Metro”. Musica e video, in particolare, sono organizzate come in Windows 8 per mettere l’accento sui contenuti disponibili sullo store e
per quanto riguarda Xbox Music, Microsoft offre ai
possessori di Surface RT l’accesso gratuito al servizio di streaming musicale illimitato per 6 mesi
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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n. 64 / 28 febbraio 2013
(poi scatta il limite di 10 ore mensili). Il resto sono
utility per l’ambiente desktop, come la calcolatrice, il blocco note, desktop remoto fino al prompt
dei comandi. È tutta questa area che a nostro avviso “rompe l’incantesimo” e rende Surface RT più
complicato del previsto. Se vogliamo scrivere una
nota, out of the box, non abbiamo scelta che passare per il blocco note del desktop o utilizzare Office.
Alcune impostazioni base del tablet sono disponibili solo tramite il pannello di controllo classico di
Windows. Tutte le volte che veniamo portati sul
desktop ci ritroviamo in un ambiente che, nonostante gli aggiustamenti apportati da Microsoft (un
po’ più di spazio tra icone e caselle di testo), non è
pensato per l’utilizzo touch, il tutto a scapito dell’esperienza di utilizzo. Se tutto ciò può avere un
senso su tablet Windows 8 che comunque deve far
girare programmi per ambiente Windows classico,
su Windows RT non se ne sentiva la mancanza, visto che il valore aggiunto è nullo. Il sospetto è che
sia rimasto unicamente per far girare Office 2013
in assenza (per il momento) di una versione appositamente studiata per “Metro”. Tornando invece
all’utilizzo come dispositivo touch, il Windows
Store è in espansione, ma al momento mancano
ancora applicazioni di un certo peso. Se è vero che,
come in Windows Phone, l’hub contatti può gestire
i nostri account Twitter e Facebook, al momento
nessuno dei due social network è disponibile con
un’app ottimizzata per il touch. Google ha un rapporto conflittuale con Microsoft in questa fase e
ha annunciato che, al momento, non ha alcuna intenzione di sviluppare app apposite per Windows
Phone o Windows 8/RT. La lista di applicazioni
che mancano in questi primi mesi di vita della
piattaforma rispetto ad Android e iOS è piuttosto
lunga. Anche nell’app Tegra Zone che raccoglie i
migliori giochi per sfruttare il processore NVIDIA,
nel momento in cui scriviamo, i titoli più interessanti sono ancora con lo stato “prossimamente”.
Interfaccia fluida
ma non con tutte le app
Per quanto riguarda le prestazioni, le app già installate presentano tutte una grande fluidità. L’interfaccia animata di Windows RT ricorda quella di Windows Phone non solo a livello di design, ma anche
come prestazioni e reattività. Qualche piccolo rallentamento si osserva solo quando sono aperte molte app in background oppure nell’utilizzo di Office
2013 che in effetti appare comunque un po’ pesante
sul piccolo tablet. A questo proposito va aggiunto
che, nonostante le ottimizzazioni per il touchscreen
(minime), il pacchetto può essere seriamente utilizzato unicamente con tastiera e mouse e qui il limite
è la dimensione dello schermo. Altre app, i giochi
in particolare, offrono qualche calo di frame rate,
anche nel caso di quelli scaricati da Tegra Zone.
Reckless Racing e Pinball FX 2, ad esempio, mostrano spesso dei cali di fluidità abbastanza percepi-
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Stream your music with AirPlay®
bili. Chiaramente questo è un discorso che varia da
applicazione
a applicazione, ma adLaesempio
anche
tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
rire la musica direttamente dal vostro computer, opRadicali innovazioni rendono il nuovo Zepl’app de Ilmigliori.
Fatto
che
non
particolarpure daè
un iPhone
, iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir
più cheQuotidiano,
mai il miglior diffusore per iPod
.
mente complessa, ci è parsa a livello grafico poco
reattiva. Le due fotocamere non sono molto performanti e vanno bene più che altro per le funziowww.audiogamma.it
ni di videochiamata
con Skype o altri programmi.
Per quanto riguarda le due tastiere, TouchCover è
sicuramente la più pratica soprattutto come cover
oltre che la più piacevole: con TypeCover quando
utilizziamo il tablet in modalità touch e la cover
completamente ribaltata, le mani schiacciano tutti
i tasti sul retro il che non è esattamente il massimo
(i tasti sono chiaramente disattivati). La TypeCover
è sicuramente la migliore per scrivere, con la versioen Touch specie quando occorre fare delle combinazioni di tasti (vedi le maiuscole) spesso il tocco
non viene registrato. Viceversa nella TypeCover è il
trackpad a essere meno convincente. Buone le prestazioni della batteria, il che non sorprende visto
l’utilizzo del processore NVIDIA. In generale abbiamo sperimentato un’autonomia perfettamente in linea a quella di altri tablet Android o l’iPad. Arrivare
fino a sera non è certo un problema e si riescono ad
ottenere circa 8 ore di utilizzo effettivo.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Ci voleva più coraggio
Surface RT è un buon prodotto a livello hardware,
penalizzato da una piattaforma software che non
si capisce bene a chi si rivolge. Chi cerca un tablet
nell’accezione “post PC” del termine, quindi come
un’alternativa ad Android o iOS, troverà in Surface RT molte delle complicazioni e legnosità di un
PC Windows con il solo vantaggio di poter avere
a disposizione Office 2013, software che comunque necessita di tastiera e mouse per poter essere
utilizzato per davvero. La parte se vogliamo consumer, pur con molte potenzialità, al momento è
limitata dalle applicazioni disponibili nello store.
Viceversa chi cerca un vero PC Windows 8 in formato ridotto non lo troverà certo in Windows RT
che paga l’impossibilità di lanciare software per
Windows 7 o 8 e un Windows Store al momento
ancora poco fornito se raffrontato alle proposte
della concorrenza. Se il Windows Store potrà
anche espandersi sempre di più, la presenza dell’ambiente desktop continua a rimanere un peso
per l’intuitività e l’esperienza di utilizzo.
Microsoft Surface RT
Il video di DDay.it sul tablet di Microsoft
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Stream your music with AirPlay®
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Air your tunes
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Air your tunes
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
tEST Abbiamo provato il modello d’ingresso della gamma HTC che integra il nuovo sistema operativo di Microsoft
HTC 8S, il WP8 entry-level che punta in alto
Lo smartphone Windows Phone 8 stupisce per design, prestazioni e convenienza, pur con qualche limite
Zeppelin Air
Zeppelin Air
di Vittorio
Romano
Stream your
music with
AirPlay®barassi
D
opo aver testato sul campo Nokia Lumia
920 e HTC 8X, è giunto il momento di
esplorare quello che offre la fascia media
di trasfeLa tecnologia
AirPlay di Apple
orna Zeppelin e questa
con prestazioni ancora
delvolta
mercato
Windows
Phone
8.vi permette
In questa
prova
rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
andiamo alla scoperta
di HTC 8S, fratello minore del già citato 8X, dal quale eredita moltissime
scelte di stile. La prima cosa che ci colpisce è la
sua leggerezza: 113 grammi di peso - distribuiti
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molto bene - rendono questo HTC 8S uno dei
dispositivi più leggeri della categoria; la scocca
è solida e, se si esclude la piccola porzione inferiore posteriore “sganciabile” (per l’inserimento
della micro SIM e della scheda di memoria microSD), il telefono è praticamente unibody: HTC
ha fatto un ottimo lavoro sul fronte dell’assemblaggio. Il lato sinistro del dispositivo è sgombro
 da pulsanti mentre quello destro presenta il bilanciere del volume e il tasto di accensione/scatto della fotocamera; nella parte superiore c’è il
tasto di sblocco affiancato dal jack da 3.5mm per
le cuffie, nella porzione inferiore troviamo il microfono e il connettore micro USB per la ricarica
o il collegamento al computer. Infine, sulla copertura “morbida” posteriore, oltre a fotocamera e relativo flash, vi è l’altoparlante di sistema,
quest’ultimo forse posizionato in modo non eccelso, poiché quando il telefono è appoggiato su
un piano, il suono esce molto compresso.
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Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Hardware dignitoso
ma poco spazio di archiviazione
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All’interno di HTC 8S batte un cuore Qualcomm
dual core da 1 GHz di clock, accompagnato da
512 MB di memoria RAM e 4 GB di memoria fisica; nonostante la possibilità di espansione della
memoria (il telefono supporta microSD fino a 32
GB di capacità), il quantitativo base si è ben presto rivelato insufficiente: con un paio di giochi
“pesanti” lo spazio a disposizione finisce rapidamente e l’impossibilità di portare le app sulla
scheda di memoria emerge particolarmente in
questo dispositivo. Il sistema operativo occupa
2,02 GB di spazio, lasciando all’utente circa 1,6
GB per applicazioni o dati vari; si tratta di una
limitazione importante che Microsoft e/o HTC
dovrebbero risolvere nel più breve tempo possibile. Nessun problema per musica e video ma,
ripetiamo, per giochi e app (si pensi anche a navigatori satellitari offline) si è sempre al limite. Il
display da 4 pollici di diagonale con risoluzione
WVGA da 480 x 800 pixel offre buone prestazioni: nonostante non sia in grado di offrire neri
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La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri pae
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profondissimi e angoli di visione da primato,
grazie alla sua brillantezza si sposa alla perfezione con l’interfaccia colorata di Windows Phone
8. Certo, non si è ai livelli del top-di-gamma 8X,
ma lo schermo di HTC 8S si difende bene, soprattutto se ci si ricorda che quello in oggetto è
un dispositivo entry level. Come per il fratello
maggiore, non è difficile constatare una saturazione eccessiva dei colori, elemento su cui forse
Microsoft spinge molto per esaltare l’interfaccia
di Windows Phone 8. Ammirevole, infine, la
scelta di HTC di dotare questo smartphone di un
Gorilla Glass.
Poca potenza in gioco?
No, più che sufficiente
Nonostante qualche perplessità iniziale derivante dalla “poca potenza” in gioco (per avviarsi
completamente il device ci mette dai 50 ai 55
secondi) , ben presto ci siamo dovuti ricredere
sulle potenzialità di HTC 8S. Il sistema operativo, anche in questo caso, si dimostra fulmineo,
senza palesare in alcun momento incertezze di
qualsiasi tipo; la navigazione tra i menù è sempre immediata e solo il lancio di alcune applicazioni molto onerose, il multitasking (che richiama i programmi attivi a seguito di una pressione
prolungata della freccia “back”) oppure qualche
- raro - inceppamento della schermata di blocco
scalfiscono la fluidità dell’esperienza d’uso. Si
tratta comunque di micro-incertezze, rilevabili solo dopo alcune ore - o giorni - di utilizzo e
di cui nessuno mai potrà lamentarsi; Windows
Phone 8 si dimostra quindi eccellente anche sui
“piccoli” che, sotto questo aspetto, non hanno da
invidiare nulla ai dispositivi più potenti e costosi. Inoltre, ci ha colpito positivamente il browser
Internet Explorer, capace di assicurare una navigazione web di qualità: anche in questo caso
la fluidità è notevole e sono davvero rarissime
le indecisioni (i classici “microscatti”) riscontrabili, la quasi totalità dei quali solo durante il
caricamento delle pagine. Perfetta anche la leggibilità delle mail: lo schermo a risoluzione standard non causa alcun limite sotto questo profilo, e la buona impaginazione dell’interfaccia di
Windows Phone 8 rende la lettura delle email un
piacere e la scrittura semplice e immediata.
Batteria “così così”
ma è un problema comune
Se sul fronte delle prestazioni il sistema operativo ha saputo offrire risultati degni di nota, non si
può dire lo stesso sull’autonomia di utilizzo.
Windows Phone 8 necessita di energia in abbondanza e i 1700 mAh della batteria di HTC
8S consentono di arrivare con l’acqua alla gola
a fine giornata; accendendo lo smartphone alle
8 in punto e facendone un uso “normale” (qualche chiamata, qualche SMS, una trentina di
messaggi su WhatsApp, una ventina di minuti
di navigazione web, qualche scatto con la fotocamera e diversi download dal Marketplace), con
luminosità del display al massimo, connessione
segue a pagina 39 
Zeppelin Air
Zeppelin Air
estratto da dday.it
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Smartphone HTC 8S
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali segue
innovazioni
il nuovo
Zep- 
Darendono
pagina
38 
pelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
dati, Bluetooth, Wi-Fi e GPS sempre attivi, difficilmente dopo le 22.00 ci si ritroverà con più
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del 10-15% di carica residua. La situazione, ovviamente, migliora sensibilmente andando a disabilitare alcune delle impostazioni sopra citate
e/o attivando l’apposita opzione per il risparmio
energetico. Dopo aver ridotto la luminosità del
display e aver spento sia Bluetooth che GPS, siamo riusciti a spuntare quasi mezza giornata in
più; non si tratterà di un risultato stupefacente
ma è pur sempre un dato significativo. La ricarica della batteria è piuttosto lunga: in media ci
sono volute quasi tre ore per portare la carica al
100% (tramite presa di corrente); è da segnalare
inoltre che lo stand-by dello smartphone è abbastanza “dispendioso”: una notte (con Wi-Fi
sempre acceso), quando va bene, porta via oltre
il 10% della carica.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
La parte telefonica è apprezzabile e garantisce
una buona qualità delle chiamate sia in entrata
che in uscita. L’audio percepito è sempre chiaro
e corposo: è possibile regolare il volume sfruttando una scala da 1 a 10, ma già a quota 5 il suono
risulta essere perfettamente udibile. Meno soddisfacente, se paragonata a quella in entrata, è la
qualità della voce in uscita: ascoltandola da altri
terminali, è evidente una sensazione di attenuazione del rumore che, pur eseguendo a dovere il
proprio compito, finisce col rendere le conversazioni un po’ ovattate. Detto questo, possiamo
assicurare che non vi saranno mai problemi nelle conversazioni, soprattutto perché il telefono
è in grado di assicurare un’ottima ricezione del
segnale. Differentemente dal modello superiore,
HTC 8S non dispone di modulo LTE; la velocità di connessione dati 3G è comunque sempre
molto elevata e, come già detto in precedenza,
la penetrazione del segnale è buonissima anche
in zone critiche. HSDPA e HSUPA, per ora, bastano e avanzano. Molto buona anche la gestione
dei contatti e degli account; il telefono è in grado
di supportare “nativamente” account Microsoft
(Outlook e Hotmail), Google e i vari Facebook,
Twitter, LinkedIn e - principalmente per utenti
cinesi - Weibo. Si tratta senza dubbio di un’ottima cosa considerando che, al momento, le applicazioni ufficiali dei più famosi social network non
sono al livello delle controparti iOS o Android.
Tanta musica, con passione
Sul versante della multimedialità, HTC 8S non
delude le attese e supporta appieno il buon lavoro fatto da Microsoft sotto questo profilo:
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E se non bastasse, è anche un
ottimo telefono...
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n. 64 / 28 febbraio 2013
notevole l’integrazione con l’account Xbox, l’organizzazione dei
giochi scaricati dal MarketPlace
e davvero apprezzabile il lettore
multimediale. Quest’ultimo offre
performance di tutto rispetto, soprattutto quando si vanno ad inserire le cuffie (appena sufficiente,
però, la qualità di quelle offerte in
dotazione) nell’apposito connettore da 3.5mm: a quel punto si attiva
automaticamente l’ottimizzazione
Beats Audio (disattivabile qualora non fosse gradita) che rende il suono molto
coinvolgente. Gli appassionati non rimarranno
delusi, ma per ottenere il massimo è consigliabile utilizzare cuffie di miglior qualità. Per quanto
riguarda le prestazioni in ambito gaming, il test
con qualche gioco in 3D evidenzia da un lato
prestazioni di buon livello (è tutto molto fluido
e dettagliato), ma anche una non piacevole propensione a scaldarsi, problema che si ripresenta
anche in caso di massiccio uso della connettività
3G e amplificata dal materiale morbido che contraddistingue il retro del dispositivo. Succedeva
su HTC Hero e accade anche ora. La riproduzione dei filmati è generalmente fluida ma HTC 8S
entra in difficoltà con molti flussi a 1080 linee:
alcuni partono e vanno a scatti, altri non partono
proprio, e questo è forse uno dei pochi casi in cui
emergono i limiti prestazionali del processore e
della GPU Adreno 305 Nessun problema, invece,
con filmati 720p registrati dal dispositivo stesso.
Migliorabile la fotocamera:
Un punto debole di questo HTC 8S è senza dubbio rappresentato dal comparto foto/video; la
fotocamera da 5 Megapixel non si rivela all’altezza delle migliori soluzioni presenti sul mercato
ed è un peccato che l’azienda taiwanese abbia deciso di risparmiare proprio sotto questo aspetto.
Nonostante l’apertura pari a f/2.8 e un obiettivo
da 35mm, le foto scattate dallo smartphone non
stupiscono mai per qualità: di giorno la resa è
discreta ma non appena inizia a calare il sole il
risultato finisce per peggiorare in modo evidente, sia sotto il profilo della rumorosità che delle percezione di dettaglio. Inoltre, premendo il
tasto di scatto, in molte occasioni si ottengono
fotografie mosse; bisogna riprovare più volte,
cercando di premere il pulsante il più delicatamente possibile, prima di ottenere una ripresa
buona. Il bilanciamento automatico del bianco è
quello che è (da notare la dominante rosa della
foto scattata all’interno del centro commerciale)
e la messa a fuoco non soddisfa per rapidità; in
pratica, di giorno può anche andar bene per una
fotografia “casual”, ma si poteva senz’altro scegliere una soluzione migliore per soddisfare gli
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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utenti più attenti alla qualità. Sono risultati più
soddisfacenti i video: di giorno, alla risoluzione
massima di 720p@30fps, non sono mai emersi
grossi problemi e, se si tralasciano piccole indecisioni da attribuirsi sempre alla messa a fuoco e
al bilanciamento del bianco, la qualità finale non
ha nulla da invidiare a dispositivi ben più blasonati. Buono il feeling del pulsante di accensione/
scatto presente sul lato destro dello smartphone
mentre è criticabile l’impossibilità di zoomare
durante la registrazione dei filmati. Manca una
fotocamera frontale, scelta piuttosto discutibile,
che limita molto le possibilità di videochiamata.
Mettiamo a disposizione un paio di video scaricabili realizzati con il terminale HTC, disponibili
a questi link: video diurno, video notturno.
Poche rinunce, pochi fronzoli e
tanta sostanza
HTC 8S offre tutto quello che un utente medio
cerca in questa tipologia di dispositivo: è un
prodotto funzionale, facile da usare, scattante e
anche molto bello dal punto di vista estetico. La
potenza non è un problema e il sistema operativo
Microsoft svolge con disinvoltura il proprio compito. Ci sono anche dei limiti: sulla qualità della
fotocamera, visto il carattere entry level del telefono, si può anche chiudere un occhio, ma sulla
scarsa dotazione di memoria fisica è difficile passarci sopra; si tratta di una limitazione importante, ma se non siete “app dipendenti” potete
stare tranquilli. La palla passa ora a Nokia che,
con il suo Lumia 620, punta a insidiare la posizione di mercato attualmente occupata dall’8S,
già in vendita al prezzo di listino di 299 euro.
HTC 8S
Scopri le caratteristiche di HTC 8S
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18-07-2012
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Air your tunes
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Air your tunes
estratto da dday.it
n. 64 / 28 febbraio 2013
tEST Una macchina fotografica perfetta per chi vuole gettarsi nel mondo delle compatte a ottiche intercambiabili
Olympus E-PM2: la mirrorless pronta a tutto
Evoluzione naturale della specie: con la mirrorless E-PM2, Olympus migliora la prima Pen Mini
Zeppelin Air
Zeppelin Air
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Stream your music
with AirPlay
di Cristian
Viarisio
isponibile in 4 colori diversi (rosso, nero, silver e bianco), la nuova Pen Mini di Olympus
(E-PM2) ha un corpo parzialmente in metalApplequalità
vi permette di trasfeLa tecnologia
AirPlay diLa
orna Zeppelin e questa
con prestazioni
ancoramolto
lo evoltadal
design
curato.
costruttiva
rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
è elevata e, prendendola
in mano, dà sensazioni
positive, anche grazie ad un corretto bilanciamento dei pesi (almeno con l’ottica in dotazione col kit)
e alla sagomatura gommata frontale che garantiwww.audiogamma.it
sce una presa abbastanza sicura e comoda. Sul
corpo della E-PM2 ci sono pochi tasti e, in genere, questi hanno una sola funzione, ma sono quasi
tutti riprogrammabili. La piccola Olympus vuole
essere facile da usare e si pone a metà strada fra
le “punta e scatta” e le fotocamere più complesse.
Per assicurare la giusta ergonomia in qualsiasi situazione, molte funzioni e modalità di scatto sono
 diventate semplici voci di menù. Le uniche due
ghiere disponibili sono quella piccolina intorno al
tasto a croce posteriore e quella intorno all’ottica
che però riguarda esclusivamente la regolazione
del fuoco quando siamo in modalità manuale. La
Pen Mini è una mirrorless: rimuovendo l’ottica è
immediatamente visibile il sensore (immagine 1)
in formato micro quattro-terzi (e anche purtroppo
abbastanza esposto alla polvere). Micro quattroterzi è lo standard voluto da Panasonic e Olympus
e che ricorre a un sensore in formato 4:3 (e non 3:2
come ormai è lo standard fotografico delle reflex)
con una risoluzione di 16 Megapixel.
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Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Soluzioni interessanti per
ottica e funzionalità
L’ottica zoom in dotazione è una Zuiko 14-42mm
f/3.5-5.6, che quindi rappresenta un medio zoom
28-84mm equivalenti sufficientemente luminoso.
In posizione grandangolo riesce a mettere a fuoco a
25 cm dal piano focale e non è prevista una funzionalità macro specifica (è disponibile una modalità
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La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe
rire la musica direttamente dal vostro computer, op
pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fil
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri pae
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scena macro ma richiede una lente venduta a parte). L’ottica è costruita in plastica, ed è parzialmente collassabile: in posizione di riposo l’estensione è
quasi dimezzata e solo ruotandone l’anello di zoom
(manuale) si sblocca uscendo tutta. Per evitare di
chiuderla inavvertitamente, c’è un fermo con un
interruttore meccanico da sbloccare per collassare
l’ottica. L’ottica è stabilizzata e, ci pare utile come
impostazione, è possibile scegliere l’intervento di
stabilizzazione su entrambi gli assi (verticale e orizzontale), o solo su uno di essi. Dati i pochi tasti presenti (immagine 2), il controllo della E-PM2 può
avvenire anche attraverso lo schermo touch. Icone
e slide che però non sembrano ottimizzati per il
controllo touch e a volte sono un po’ troppo piccoli
e scomodi. In modalità touch è possibile anche scegliere liberamente il punto di messa a fuoco o fare in
modo che al nostro tocco venga effettuato lo scatto.
Immaginiamo, ad esempio, di avere la Olympus sul
cavalletto e alcuni bambini che corrono davanti all’obiettivo: basterà toccarli sullo schermo per averli a
2
fuoco e “catturati” in quel istante. I connettori sono
sul fianco destro (immagine 3) e sono protetti da
uno sportellino in gomma. Il connettore HDMI è di
tipo standard C, mentre l’uscita audio/video analogica condivide un connettore proprietario anche per
la connessione USB. Ciò obbliga a portare il cavetto
dedicato sempre con noi. La batteria ricaricabile LiIon è da 1150mAh e garantisce buona autonomia.
Sulla Olympus non ci sono connessioni per alimentazione esterna, e la ricarica della batteria avviene
col caricabatterie esterno. Il corpo della Mini Pen è
anche privo di flash integrato, ma in dotazione troviamo un compattissimo illuminatore da inserire
nella slitta standard. Sulla stessa slitta, e sfruttando
il medesimo connettore aggiuntivo è possibile inserire una serie di accessori che vanno dal mirino ottico
grandangolare (di cui la Pen è priva, basando tutto
sul display posteriore), a microfoni stereo per le riprese video a vari tipi di flash fino a un trasmettitore
Bluetooth per interfacciarsi con gli smartphone.
segue a pagina 41 
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Stream your music with AirPlay®
Zeppelin Air
Stream your music with AirPlay®
Zeppelin Air
estratto da dday.it
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Olympus E-PM2
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni
il nuovo
Zep- 
segue Darendono
pagina
40 
pelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Ricchezza di funzioni
nell’uso pratico
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
Qualsiasi regolazione fotografica va fatta attraverso l’interfaccia di gestione della Pen, richiamabile
col tasto Menu sul dorso. Le modalità di scatto
sono divise in 4 macro aree più una dedicata ai video, in colonne verticali. La più classica di queste
sezioni è quella PASM, e una volta scelta la colonna dedicata, sceglieremo la sotto-modalità. Entrati in una di esse, poi eseguiremo la regolazione
desiderata con la piccola ghiera posteriore. Nel
caso di doppia regolazione (come per il modo M),
si può scegliere quale parametro regolare con la
Stream your music with AirPlay®
n. 64 / 28 febbraio 2013
Grana della pellicola (immagine 5) e quelli Key
Line che fumettano la foto. Sono però difficilmente interpretabili e regolabili solo col display dietro:
si va un po’ a fiducia. Altre volte i filtri possono
risultare eccessivi e solarizzare qualche particolare come con i Toni Drammatici (immagine 4).
Convincente, invece, l’uso dei Colori Vividi che
sembra quasi un filtro polarizzatore. Accanto al
tasto di scatto troviamo un tasto Funzione che di
default porta a Live Guide, ma che, potendo essere riprogrammato, abbiamo subito impostato
come Valore ISO. Live Guide non fa altro che intervenire su parametri di saturazione, nitidezza,
luminosità per tarare la foto durante lo scatto.
In alternativa è possibile avere dei suggerimenti
su come realizzare determinate foto, ma questi
suggerimenti sono poco utili (per fotografare un
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5
in sequenza e in una sola direzione ma almeno
ad occhioTornaciZeppelin
sembra
anche senza Laindecisioni.
In
tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfee questa volta con prestazioni ancora
rire la musica direttamente dal vostro computer, opRadicali innovazioni rendono il nuovo Zepmodalità migliori.
video
è daleggermente
pure
un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir
più chela
mai ilmessa
miglior diffusorea
per fuoco
iPod .
meno decisa. Di assoluto livello professionale
è la possibilità di forzare la messa a fuoco dopo
l’intervento automatico: a fuoco confermato, col
www.audiogamma.it
tasto di scatto
premuto a metà è possibile intervenire sull’anello intorno all’obiettivo per focheggiare a gusto nostro. In completo automatismo e
in piena luce la E-PM2 cattura tutti i dettagli e le
sfumature anche nelle ombre, bilanciando i forti contrasti. In questa foto la piccola Olympus è
stata un po’ tratta in inganno dal controluce delle
nuvole e ha enfatizzato un po’ troppo i contrasti.
Si nota un po’ di rumore su tutta la foto e un po’
di dithering in basso a sinistra (dal RAW esportato senza intervento). Di solito i rossi e i viola
così accesi sono la dannazione di molti sensori.
Apprezzabile invece come la E-PM2 riesca a contenere anche il fiore più acceso senza sbavare. La
E-PM2 ha la scala delle sensibilità ISO che parte
da 200 per arrivare fino ai 25.600. Abbiamo fatto
alcuni scatti di prova col cavalletto a varie sensibilità: ISO 200, ISO 800, ISO 1.600, ISO 25.600.
Già ai 200 ISO, complice anche un po’ l’esposizione lunga, il sensore genera una patina di rumore. Ma questo rumore poi rimane contenuto
e coerente almeno fino ai 1600 ISO. Il motore di
riduzione del rumore è molto aggressivo e per
pulire l’immagine perde però i dettagli più fini: la
rugosità della superfice svanisce e i colori diventano tutti un po’ troppo compatti. In questi casi
partendo dal RAW si salva molto più del dettaglio
originale. Per puro gusto abbiamo provato anche
i 25.600 e se nel RAW il rumore è veramente al
limite del recuperabile e i colori sono addirittura virati al violaceo, il trattamento ricevuto dalla
versione in Jpeg ha dello stupefacente e il risultato è quasi pienamente godibile da subito. Qui
trovate tutte le immagini di esempio e una selezione di scatti che illustra, a vari livelli di sensibilità ISO, come si comporta il sensore (RAW) e
la riduzione rumore/compressione JPEG. In sostanza, Olympus E-PM2 è indubbiamente una fotocamera versatile. Ha sia la completa manualità,
seppur raggiungibile solo via menù, che diverse
modalità automatiche e artistiche per stuzzicare
i neofiti. L’ottica in kit è un po’ ingombrante anche in posizione di riposo e, così facendo, perde
parte della tascabilità del micro-quattro terzi, ma
è anche comoda da usare durante lo scatto, bilanciando tutta la presa. La qualità delle foto è
sempre elevata, e il poco rumore anche a bassi
ISO è ampiamente gestibile, garantendo dettagli e colori fedeli. Gli automatismi si sono quasi
sempre comportati correttamente nell’interpretare la scena e la messa a fuoco è molto rapida.
Un’ottima scelta per chi vuole gettarsi nel mondo
mirrorless a ottiche intercambiabili partendo dal
formato micro-quattro terzi.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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Effetto Grana della pellicola
ghiera. Ci sono poi ben 23 modalità scena per coprire qualsiasi esigenza. Le ultime sono dedicate
a chi usa lenti aggiuntive per fisheye, grandangolo, macro e 3D. Interessanti le due modalità High
Key e Low Key, grazie alle quali è possibile sbilanciare la luminosità della foto in un senso o nell’altro facendo sbucare i soggetti chiari dalla luce o
viceversa i soggetti scuri dal buio e concentrando
le sfumature solo in un range ristretto. C’è poi la
modalità completamente automatica (chiamata
iAuto) e quella dedicata ai filtri artistici. Nella
modalità iAuto è comunque lasciata all’utente la
scelta se agganciare o meno il flash e soprattutto
se abilitarlo. Le modalità artistiche sono ben 13,
ognuna con diverse varianti disponibili o con altri filtri da aggiungere. L’ultima ricorre anche al
bracketing e scatta più foto per creare delle immagini ad alta dinamica (HDR). Se si sta scattando in RAW, la piccola Olympus al momento dello
scatto salverà un file .ORF (il RAW di casa) senza
filtro applicato e la versione Jpeg trattata. Dato
che la E-PM2 è in grado anche di elaborare le foto
Jpeg o Raw successivamente, è anche possibile scattare senza filtri attivati e aggiungerli dopo
con più calma (ma siamo sempre dell’idea che
una seria post-produzione possa essere fatta solo
su computer). Fra i vari filtri applicabili ci sono
sembrati particolarmente belli quelli dedicati alla
cucciolo, per esempio, suggerisce di inquadrarne
gli occhi attirandolo con del cibo). Concludiamo
l’esame delle funzionalità con il menu dedicato
alle riprese video. Gran parte degli effetti artistici applicabili alle foto è direttamente applicabile
anche al video (tranne quelli che prevedono ovviamente il ricorso al flash, all’esposizione lunga
o ai multiscatto), ma entrando nella modalità dei
filtri per il video possiamo ulteriormente virare i
colori per renderli più vividi o più naturali o monocolore, ecc. Si può iniziare a riprendere video
in qualsiasi momento grazie al tasto dedicato a
portata di pollice. Durante una ripresa video è
anche possibile fare degli scatti fotografici ma in
questo caso il video registrato si ferma per poi ripartire dopo.
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Effetto Toni Drammatici
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Qualità fotografica: niente male!
La Olympus E-PM2 è un’ottima compagna e non
tradisce mai. È subito pronta all’accensione ed è
velocissima e sicura nella messa a fuoco, anche
quando la luce non è tantissima. Avendo il flash
separabile, la luce di assistenza all’autofocus è
a parte ma in una posizione un po’ infelice che
rischia di finire dietro le dita durante l’impugnatura. Bisogna stare attenti perché altrimenti la
messa fuoco può essere più problematica. L’aggancio del fuoco avviene per velocissimi tentativi