Fabio Massimo Hotel Design, Roma

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Fabio Massimo Hotel Design, Roma
Urban Hotels
Fabio Massimo Hotel Design,
Roma
Piccolo
Esclusivo
Centrale
Anna Maria Fonzari
Il Fabio Massimo Hotel Design occupa
l’intero quarto piano di uno stabile umbertino nel cuore del rione Prati, tra il
Vaticano a Est e Castel S. Angelo e il
centro storico a Sud, con le vicine fermate
di Ottaviano e Lepanto della metropolitana (linea A), il tutto nel raggio di poche
centinaia di metri. 9 camere confortevoli
ed eleganti, una qualità del servizio assai
attenta ai desideri degli ospiti, minibar
e connessione Internet gratuiti
location dell’albergo. Esiste poi un altro parametro, non meno fondamentale degli altri, ma che anzi li racchiude tutti: la qualità umana
e professionale del personale che non solo deve essere coerente con
l’intero progetto ma che può fornire un quid in più rispetto agli eventuali limiti oggettivi dell’albergo.
L’avvocato Elio Blasio è un noto tributarista di Roma con la passione
per il turismo. La sua prima avventura nel settore è avvenuta a Campagnano, a una ventina di chilometri a Nord della capitale, in quella
splendida campagna ondulata che divide l’urbe da Viterbo, dove amavano farsi eleggere i papi alcuni secoli fa. A Campagnano Elio Blasio
assieme alla moglie Arianna aveva acquistato una villa che successivamente trasformò in albergo, il Relais Tre Acri, dal nome che gli aveva dato il primo proprietario inglese (Three Acres). L’albergo fu inaugurato nell’inverno del 2010 (lo abbiamo descritto su Hotel Domani
di maggio 2011). Avvocato con i piedi per terra, Elio Blasio ha evitato
di impegnarsi in un secondo lavoro, quello dell’albergatore, che non
aveva mai fatto con il rischio di far male anche il primo. Si è rivolto a
Francesco Dicuonzo, uno dei migliori prodotti non solo della Scuola
alberghiera di Spoleto ma soprattutto di un maestro di vita oltre che
di lavoro, il professor Domenico Gioia. A Francesco mancano ancora un paio di anni per raggiungere la soglia dei trenta eppure, come
accadeva all’epoca della rivoluzione francese, ha già l’esperienza e le
qualità di un generale di divisione, quelli che Napoleone poneva alla
testa delle sue truppe. I più fortunati diventavano marescialli di Francia, gli altri ricevevano commossi encomi… alla memoria. Dicuonzo
si è fatto le ossa a Terni, la sua città natale, dove ha alternato scuola e
lavoro con grande entusiasmo; poi ha accettato la scommessa di misu-
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uali sono le regole fondamentali da cui partire
per progettare un albergo oggi? La location, che
determina la categoria alberghiera della nuova
struttura; il comfort del letto, che incide sul livello di soddisfazione del cliente che vi ha soggiornato; le dimensioni della televisione, responsabili della qualità dell’intrattenimento in camera; il bagno,
che influisce in modo determinante sulla qualità del ricordo
del soggiorno in hotel.
Ciò se l’albergo non ha altri servizi: ristorante, centro benessere, sale
riunioni. L’estetica dell’hotel, degli spazi comuni come della camera,
è funzionale ai parametri descritti e deve essere coerente con le aspettative create nell’ospite a seconda per esempio della categoria e della
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Accanto alla reception
si trovano l’area bar,
contraddistinta da
due poltrone scultura
assai originali, e la sala
breakfast
SCHEDA ALBERGO
rarsi con la capitale, terreno di battaglia indubbiamente più ostico ma
anche l’ideale per un giovane professionista ambizioso. Una campagna
Francesco l’ha già vinta, quella del Relais Tre Acri di Campagnano,
che sta mietendo ottimi risultati. Mentre procedeva la prima campagna, l’avvocato Blasio ha impegnato Dicuonzo in un secondo progetto, ancora più ambizioso, aprire un albergo assai originale a Roma, il
Fabio Massimo Hotel Design, in viale Giulio Cesare 71, a 10 minuti
a piedi dalla Basilica di San Pietro, tra le fermate Ottaviano e Lepanto della Linea A della Metropolitana, con alle spalle Castel S. Angelo e l’omonimo ponte che scavalca il Tevere a poche decine di metri
da piazza Navona, il Pantheon, i luoghi della politica romana (il Par-
Fabio Massimo Design Hotel
Viale Giulio Cesare, 71 – 00192 Roma
Tel. + 39 06 3213044
Fax + 39 06 32628872
[email protected]
www.hotelfabiomassimo.com
Direttore: Francesco Dicuonzo
Camere: 9
sala colazioni
Da sinistra, il direttore
Francesco Dicuonzo con
Renato Andreoletti
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Le camere,
tutte nei toni del
bianco, rosso e
di un raffinato e
morbido testa di
moro, rispecchiano
l’elegante
e moderno
design che
contraddistingue
ogni ambiente
trettanti villini. La costruzione del rione Prati si concluse nella prima
metà del ventesimo secolo dandogli quel carattere umbertino e liberty che ancora lo caratterizza. Al civico numero 71 di viale Giulio Cesare, in un palazzo umbertino di 5 piani, la famiglia Blasio acquistò
l’intero quarto piano, vale a dire una superficie complessiva di 500
metri quadrati. Gli altri residenti del palazzo sono liberi professionisti con l’ufficio in loco e le abitazioni altrove. “Il progetto è partito da
un attento studio di fattibilità che ci ha impegnato sia nell’analisi della location in cui ci troviamo che dei competitor che abbondano nel
quartiere e attorno al Vaticano” spiega Francesco Dicuonzo. “Ci siamo resi conto delle indubbie opportunità legate alla posizione, così
baricentrica rispetto sia al centro storico che alla Città del Vaticano,
ma anche della necessità di caratterizzarci con un prodotto originale
sia nella forma che nella sostanza. Abbiamo optato per un prodotto
ricettivo di alta gamma, superiore alla categoria delle 3 stelle che ci
è stata assegnata per la mancanza della reception al piano terra, rivolgendoci a un designer sperimentato come Carlo Flores, che vanta
una notevole esperienza nel settore alberghiero. Abbiamo creato un’offerta ricettiva assai funzionale quanto qualificata sia per la gamma di
servizi e la qualità della loro offerta che per la qualità estetica del prodotto. L’ospite che sbarca al piano con l’ascensore trova immediatamente la reception alla sua sinistra dove viene accolto con grande empatia, con l’offerta di un caffè o di una bevanda, con consigli professionali su dove recarsi e cosa visitare in città. Durante la fase del progetto di fattibilità ho approfittato del mio status di forestiero per visitare il quartiere, conoscere l’offerta enogastronomica dei dintorni, rendermi conto dei percorsi ideali per raggiungere il Vaticano piuttosto
che il centro o la metropolitana. Queste esperienze le abbiamo ribaltate nell’accoglienza dei nostri ospiti, che deve essere cordiale ma anche informata perché troppo spesso chi è alla reception dà per scontato ciò che per l’ospite non lo è affatto. Non basta indicare dove ci sono buoni ristoranti, bisogna saper entrare nel dettaglio a seconda del
tipo di ristorazione che l’ospite ricerca in quel momento o nei giorni
successivi. Lo stesso vale per le indicazioni sui musei più importanti
o curiosi della città. Di fianco alla reception l’ospite trova due salette
dove può soggiornare, la prima munita di un bar del tutto efficiente, la
seconda dedicata alla prima colazione del mattino.
Questa ala dell’albergo è
interamente riservata agli
spazi comuni evitando
qualsiasi incrocio con la zona notte, dedicata alle nove
tra camere, junior e suite
del Fabio Massimo Hotel
Design. L’area bar si caratterizza anche per la presenza di due poltrone assai originali con lo schienale a
forma di volto, vere opere
di design assai popolari tra
i nostri ospiti che vi si accomodano più che volentieri. Il resto dell’arredo, assai
lineare e funzionale, si concentra soprattutto su agili
lamento) ma vicino anche a due simboli della controversa storia del
papato in epoca moderna: Campo dei fiori, dove fu bruciato Giordano
Bruno, e la chiesa di San Luigi dei Francesi con le tre stupende tavole
del Caravaggio, il pittore ribelle rispetto alle convenzioni dell’epoca.
Siamo nel quartiere Prati, una zona di vigneti e canneti all’epoca
dell’impero romano, urbanizzata solo dopo l’acquisizione di Roma come capitale d’Italia (1870) ma soprattutto nel primo quindicennio del
1900 quando sindaco di Roma era Ernesto Nathan (1907-1914). Il rione Prati è del 1921. I nomi delle vie si rifanno all’antica Roma (nonostante la vicinanza del Vaticano) o a eroi delle repubbliche romane
ogni tanto sorte contro il papa re (come Cola di Rienzo) a testimonianza dell’acredine che ha diviso la Santa Sede dal Regno d’Italia fino
alla firma dei patti lateranensi del 1929. Nel 1898 fu inaugurato il
Teatro Adriano su Piazza Cavour, e tra il 1888 e il 1911 fu completato il maestoso Palazzo di Giustizia, progettato dall’architetto Calderini, ispirato all’architettura neobarocca subito ribattezzato “il palazzaccio”. Tra viale delle Milizie e viale Giulio Cesare vennero costruite le caserme dell’Esercito e dei Carabinieri. Tra queste e via Cola di
Rienzo sorsero inizialmente una decina di case a cinque piani e al28
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tavolini dove gli ospiti possono accomodarsi per gustare un tè, un caffè, una bibita approfittando della tranquillità e della privacy di cui godiamo nello stabile e nel quartiere. Le camere occupano le ali laterali
e opposte rispetto alla zona ricevimento. L’accesso è regolato in modalità domotica con schede elettroniche che vanno riposte nell’apposito
marsupio in camera per attivare tutte le funzioni elettriche. I pavimenti sono coperti con moquette a pelo raso stesa su un materassino imbottito per migliorarne ulteriormente le doti insonorizzanti, mentre le
zone comuni sono state pavimentate con parquet. Le camere, tutte nei
toni del bianco, rosso e di un raffinato e morbido testa di moro, rispecchiano l’elegante e moderno design che contraddistingue ogni ambiente, mantenendo un concept del tutto innovativo. Dispongono di un vestiario a vista, con grucce appese dal design assai particolare e poggiavaligie al piede. Il letto king size bianco vanta un materasso di particolare comfort assistito da un piumone non meno confortevole. La
parete retrostante al letto, che funge da testiera, è stata ricoperta con
un’originale carta da parati che presenta delle iperboliche rose color
testa di moro, le stesse applicate anche sulla parete opposta lungo la
quale è stato appoggiato il lungo piano di lavoro che accoglie
anche la televisione lcd da 32
pollici. Il minibar e la cassaforte sono state installate nell’armadio a muro che divide la zona notte dalla piccola anticamera. Il minibar è del tutto gratuito così come il collegamento a
Internet in modalità wireless.
Sono due servizi assai apprezzati dai nostri ospiti. I bagni sono il nostro orgoglio: sono molto
luminosi, come la camera, con grandi box doccia a tutta parete. Sono
fasciati da terra fino al soffitto con gres porcellanato candido, mentre
il pavimento è rivestito in gres porcellanato testa di moro. L’igiene è
uno dei nostri punti di forza: paghiamo assai caro il servizio in
outsourcing affinché la cura della pulizia dell’albergo sia pressoché
perfetta e costante. L’igiene, come la qualità del servizio, sono elementi strategici per un albergo che voglia conquistarsi un posto al sole e
mantenerlo presso una fascia di clientela di elevato profilo. Il Fabio
Massimo Hotel Design è stato inaugurato il 27 dicembre del 2010 e
nel suo primo anno di vita ha raggiunto oltre l’80 per cento di tasso di
occupazione su base annua con punte del 98 per cento nei mesi di
maggior affluenza. Anche il tasso di fidelizzazione è risultato assai elevato a dimostrazione della coerenza tra progetto e gestione su cui abbiamo puntato tutte le nostre carte. Comunicazione e promozione sono
altri strumenti che abbiamo curato con grande attenzione ponendo
molta cura da un lato a Internet e al nostro sito, che abbiamo sviluppato con la necessaria creatività, dall’altro al passa parola soddisfatto
dei nostri ospiti per raggiungere in un solo anno il break even che di
solito si programma su un arco temporale di almeno tre anni.” Le due
camere d’angolo hanno una piccola anticamera esterna in comune chiudibile con una porta per essere trasformate all’occorrenza in una Family Suite dotata di doppia camera da letto e doppi servizi. “Io mi occupo del Marketing, della comunicazione e del personale” spiega Francesco Dicuonzo. “Arianna Blasio mi affianca per la gestione. Lo staff
ammonta a sette persone. Se aggiungiamo anche gli addetti
dell’outsourcing che si occupano della pulizia delle camere, abbiamo
un rapporto tra camere e personale di uno a uno, decisamente elevato
a dimostrazione dell’importanza che diamo alla qualità del servizio. Il
nostro personale inoltre è altamente qualificato.” Per chi preferisca dedicarsi nel tempo libero ad attività sportive, il Fabio Massimo Hotel
Design mette a disposizione gratuitamente la possibilità di usufruire
dei servizi della vicinissima palestra Dabliu (a 50 metri dall’hotel), con
oltre 1300 mq di spazi dedicati allo sport e al fitness. Chi invece preferisce rilassarsi in una Spa, può usufruire dell’accordo di partnership
stretto con la El Spa, prestigioso centro benessere nei pressi dell’hotel
e godere di tariffe agevolate.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
fornitori
Building Automation System: Innova, Assa Abloy
Software di gestione:Leonardo
Televisori:Samsung
Porte:Pietrelli
Climatizzazione:Daikin
Sanitari:Althea
Rubinetteria:Grohe
Spugne e lenzuola:
La Tuscia
Materassi e divano letto:Dormiflex
Linea cortesia:Eurocosmesi
Telefoni:Siemens
Lampade:Zonca
Phon:
Linea Beta
Frigobar:Dometic
Spugne e lenzuola :Napolillo
Mobili:
disegnati su misura da Carlo
Flores e realizzati da Pro-Gema 2
Outsourcing:
Global Outsourcing
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La moquette
a pavimento è
stata posata su
un materassino
imbottito
per garantire
una maggiore
insonorizzazione