Reportage da Tolentino

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Reportage da Tolentino
ANNO 14 - N. 131 -
1,00
Direzione: via Mattia Preti, 7 - 87040 Castrolibero (Cs) Telefono 0984.4550100 - 852828 • Fax 0984.853893 Amministrazione: via Rossini, 2 - Castrolibero (Cs)
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Mercoledì 14 maggio 2008
www.ilquotidianodellacalabria.it
Nel mirino del pm di Catanzaro professionisti e dirigenti della Regione
Il voto di fiducia
Sorical, perquisizioni e avvisi
Nuovo ciclone De Magistris
Berlusconi
punta
al dialogo
con il Pd
Governo off limits
per i calabresi
è ancora polemica
Indagata anche la moglie di Longo, l’imprenditore ucciso
TERESA ALOI e STEFANIA PAPALEO a pagina 9
Luigi De Magistris
alle pagine 4 e 5
Manifestazione organizzata da “Riferimenti” nelle strade del paese insanguinato dalla faida
Legalità, i due volti di San Luca
Da una parte il corteo antimafia, dall’altra la protesta dei parenti degli arrestati
C’E’ la parte di San Luca che
si batte contro l’immagine
dominante di un paese di
’ndrangheta e quella che
chiede giustizia per le vittime
ma anche per gli arrestati
della faida culminata il 15
agosto scorso con i sei morti
di Duisburg. E un’immagine complessa quella che è venuta fuori ieri con la manifestazione antindrangheta organizzata dal coordinamento
di Riferimenti cui ha partecipato il procuratore nazionale
antimafia, Piero Grasso. Al
corteo organizzato nell’ambito della manifestazione,
aperto proprio dal procuratore Grasso, hanno partecipato
centinaia di studenti insieme
a sindaci ed amministratori
della Locride e della Calabria. Le donne del paese, peraltro, hanno voluto preparare il pranzo da offrire al
procuratore Grasso ed a tutti
i partecipanti alla manifestazione. Quando il corteo è
giunto a piazza della Resistenza ad attendere i partecipanti c'erano i parenti delle
persone accusate della strage di Duisburg.
INSERRA, LOMBARDO
PICCOLO e TIZIANO
alle pagine 6, 7 e 8
Il Giro sbarca in Calabria
L’arrivo in volata della tappa calabrese del Giro (Foto Raffaele Montepaone)
Festa di popolo e arrivo in volata
ACETO, GALIMI, GUALTIERI, VERDUCI e ZAMPINA
da pagina 10 a pagina 13
ciol luogo” passa,
E' VERO che in fonper la prima volta,
do il tempo non
il Giro d'Italia. Gli
passa, e certe volte
di VITO TETI
scrittori e i grandi
hai come l'impressione di restare bambino. Torno giornalisti che hanno seguito e
bambino la mattina che dal mio “pic- scritto del Giro conoscevano questa
continua a pagina 57
VAI E VINCI
La protesta di alcuni parenti degli arrestati per la faida (Foto Adriana Sapone)
Ancora una tragedia sui luoghi di lavoro: inutili i tentativi di prestare soccorso a Ferdinando Vescio
Sombrero
di Franco Dionesalvi
Epurazione
FORSE non lo ricordate, ma tutto cominciò
con Travaglio. Fu intervistato in Rai da Luttazzi; e poi partì “l'editto
bulgaro”, con cui Berlusconi chiedeva la loro
testa insieme a quelle di
Biagi e Santoro. Ora, da
Fazio, Travaglio ha parlato di presunte schifezze di Schifani. E ci risiamo, il pretesto è trovato.
A sentire le dichiarazioni, però, la sensazione è
che stavolta non c'è
neanche bisogno che
Berlusconi apra bocca.
A cacciare i Santoro rimasti ci penseranno i
suoi uomini insieme ai
deputati del Partito Democratico.
Lamezia, operaio cade da un’impalcatura e muore
UN palazzone a sei piani, in
pieno centro di Lamezia, costruito alla fine degli anni ’70
dove ha sede lo storico mobilificio De Caro. In questo posto
ha trovato la morte Ferdinando Vescio, 42 anni, muratore
lametino della frazione Piano
Luppino, precipitando da
un’impalcatura.
PASQUALINO RETTURA
a pagina 17
da pagina 48 a pagina 51
2
In Italia e nel Mondo
Mercoledì 14 maggio 2008
Brevi dal mondo
Brasile, si dimette
Marina Silva
SAN PAOLO – La ministra
dell’ambiente del Brasile,
Marina Silva (nella foto),
figlia di raccoglitori di
caucciù amazzonici, si è dimessa ieri a sorpresa dal
suo incarico che deteneva
dal 2003, anno in cui Luiz
Inacio Lula da Silva ha assunto la presidenza brasiliana. Marina Silva era en-
trata in conflitto con altri
ministri, a cominciare da
quello
dell’agricoltura,
Reinhold Stephanes. La
ministra aveva criticato il
collega per aver rotto una
lancia a favore delle piantagioni di canna da zucchero per l’etanolo anche
in
regioni
protette
dell’Amazzonia.
Francia, in treno
si balla di notte
PARIGI – Viaggio notturno in Tgv, da Parigi verso
la costa atlantica, ed è subito festa. Spostarsi in treno
di notte, per raggiungere
le località balneari e specialmente nel weekend,
può essere un’occasione di
divertimento con la nuova
iniziativa delle ferrovie
francesi che vede carrozze
dei Tgv trasformate in discoteca, lounge, bar con
servizio WiFi per guardare video e ascoltare musica. E tutto 'low cost’.
Olmert e Mazen
si accordano
GERUSALEMME – Il primo ministro israeliano
Ehud Olmert ha detto ieri
che lui e il presidente palestinese
Abu
Mazen
(Mohammud Abbas) hanno raggiunto «intese e
punti di accordo» su pquestioni chiave nei colloqui
di pace supportati dagli
Stati uniti, senza però fornire particolari.
Sarkò: «Non credo
sia fottuto»
PARIGI – «Non credo che
sia fottuto» ha detto ieri il
presidente francese, Nicolas Sarkozy, riferendosi al
potere d’acquisto dei suoi
concittadini, mentre cercava di restituire entusiasmo parlando a una tavola
rotonda con operai e commercianti di Vienne, nel
centro della Francia.
Cade dal balcone
per gara di sputi
GINEVRA – Un giovane è
precipitato dal balcone di
un albergo ed è morto
mentre partecipava ad una
gara di sputi con un amico. L’episodio risale a venerdì notte, riferisce la
stampa svizzera. Il giovane di 29 anni, residente nel
canton Zurigo, è caduto
dal balcone di una stanza
del primo piano di un albergo di Lamone-Cadempino (canton Ticino), mentre stava facendo una gara
di sputi con uno dei due
amici con cui si accompagnava. Non avrebbe controllato la rincorsa presa
per sputare più lontano.
CALTANISSETTA - Era
scomparsa da Niscemi, in
provincia di Caltanissetta, il
30 aprile Lorena Cultraro,
studentessa 14enne. I carabinieri l'hanno trovata morta
in un pozzo ad un paio di chilometri da casa, nelle campagne di contrada Giummarro.
Intorno alla vita aveva una
fune che, all'altra estremità,
teneva legato un grosso masso, probabilmente per tenere
il corpo sott'acqua. Il cadavere, recuperato in serata, presenta alcune bruciature, ed è
stato portato all'ospedale di
Niscemi dove sarà effettuata
l'autopsia. Lorena Cultraro
sarebbe stata uccisa prima in
un casolare, probabilmente
strangolata. Secondo la ricostruzione degli inquirenti
poi il suo assassino (o i suoi
assassini) avrebbero tentato
di eliminare le tracce dell'omicidio dando fuoco alla ra-
Caltanissetta, trovata la ragazzina
scomparsa: uccisa e gettata nel pozzo
gazzina. I vestiti sono scomparsi tra le fiamme ma il corpo si è solo bruciato qua e là e
allora l'omicida ha legato il
cadavere con una corda ad un
masso e l'ha gettato nell'acqua sperando che rimanesse
sul fondo.
I carabinieri hanno interrogato alcuni giovani, conoscenti della vittima che frequentava l'Istituto tecnico
commerciale. Secondo gli inquirenti, il delitto potrebbe
essere stato compiuto da più
di una persona: un'ipotesi avvalorata da alcune impronte
rinvenute tra il casolare e il
pozzo. Dalle indagini era
emerso che la ragazzina, il
giorno della sua scomparsa,
si era incontrata con un uomo che sarebbe passato a
prenderla vicino a scuola, in
via Bandiera. Tre amici l'avevano sentita parlare al telefono con un misterioso interlocutore. "Sbrigati a venirmi a
prendere", disse Lorena. Da
quel momento, il telefono cellulare era stato spento. Dai
primi accertamenti di polizia
giudiziaria, sembra che la ragazzina, prima di essere gettata nel pozzo, sia stata uccisa in un casolare disabitato lì
vicino. Uscita di casa per andare a far visita alla nonna, a
quell'indirizzo non è mai arrivata. "Era una ragazza alle-
gra e tranquilla", ricorda il
padre Giuseppe, 36 anni, vigile del fuoco volontario. "Lorena sembrava non avere
problemi". Erano stati i genitori a denunciare la scomparsa della figlia, studentessa al
primo anno di ragioneria
presso l'istituto commerciale
di Niscemi. Già dalle prime
ore, il padre aveva espresso il
timore che quello della figlia
non fosse un allontanamento
volontario. La foto di Lorena
era stata appesa in tutti i negozi di Niscemi e nel paese vicino, Vittoria, dove la quattordicenne aveva alcuni amici. Una segnalazione della
sua scomparsa era passata
anche in tv durante la trasmissione Chi l'ha visto?
Dapprima i genitori avevano pensato alla classica "fuitina". Alcune compagne di
scuola della studentessa, avevano riferito ai carabinieri
che Lorena spesso si incontrava con un ragazzo più
grande di lei. Ma il ragazzo,
rintracciato, aveva detto di
non sapere nulla. Ieri il ritrovamento del corpo in fondo
ad un pozzo.
Decine di persone decise a mandare via i nomadi
L’esperimento alla Cornell
Napoli, esplode la protesta
incendiato un campo rom
Usa, costruito
e distrutto
ogm umano
NAPOLI – Fare terra bruciata,
letteralmente, intorno ai rom
che vivono nella periferia est di
Napoli. Decine di persone, ma c'è
chi ne stima almeno cinquecento, sono scese in azione nel pomeriggio di ieri per costringere alla
fuga i nomadi, con un crescendo
di azioni intimidatorie: lancio di
bottiglie molotov, irruzione e
lancio di sassi tra le baracche,
minacciose esibizioni di spranghe e mazze.
Vistisi alle strette i nomadi sono fuggiti verso l’insediamento
più grande, quello di via Malibran, sorvegliato dalla polizia:
nei due campi più piccoli appena
lasciati sono entrate le «ronde»
degli abitanti di Ponticelli, che
hanno incendiato tutto.
A tre giorni dal fermo della sedicenne rom accusata di aver
tentato di rapire una bimba di sei
mesi, ieri nel quartiere di Ponticelli è improvvisamente esplosa
la tensione accumulata per anni
contro i nomadi. Una sola la parola d’ordine, tra i cittadini che
sono scesi in strada: i rom devono andarsene per sempre. E allora ecco le bottiglie incendiarie, le
irruzioni nei campi, il vero e proprio assedio per indurre i nomadi alla fuga.
Polizia e carabinieri sono riusciti, fino a ieri sera, a evitare il
peggio: non si ha notizia di feriti
o di aggressioni fisiche. Restano
però le irruzioni e le fiamme nei
due campi e in un altro edificio,
villa Tropeano, dove vivevano alcune famiglie, subito dopo la fuga degli occupanti: l’assessore
alle politiche sociali del Comune
di Napoli, Giulio Riccio, parla di
«aggressioni criminali».
Marco
Nieli,
dirigente
WASHINGTON – In sordina, senza che quasi
nessuno se ne accorgesse, è già stato creato e
peraltro distrutto il primo embrione umano
geneticamente modificato: il primo passo
tangibile verso la messa a punto del 'bambino
su misura' è stato compiuto nei laboratori della Cornell university di New York circa un anno orsono.
Della ricerca presentata al congresso scientifico della 'Società americana per la medicina
riproduttiva' lo scorso autunno, se ne ha avuta notizia solo ora. E a confermare l'avvenuto
esperimento al New York Times, sia pure tentando di limitarne la portata, è stato lo stesso
autore dello storico test, Zev Rosenwaks, direttore del Centro per la medicina riproduttiva della Cornell University.
Rosenwaks ha fatto presente che l’esperimento è stato condotto su di «un embrione
inutilizzabile per le tecniche di fecondazione
assistita, che cioè non avrebbe mai potuto diventare un «bambino vero», ed ha detto che
l’obiettivo della sua ricerca era relativo semplicemente all’utilizzo di cellule staminali.
Inoltre, il comitato di esperti della Cornell
University aveva approvato lo studio che era
stato finanziato privatamente e perciò – sempre secondo il suo autore – non avrebbe violato la legge federale statunitense che restringe
il campo dei possibili test su embrioni umani.
Di fatto, il team della Cornell ha inserito il
gene di una proteina fluorescente nell’embrione umano unicellulare per poter verificare se il gene sarebbe stato ereditato dalle cellule formatesi successivamente. Come nelle
premesse, a tre giorni dall’avvio del test, Rosenwaks ha osservato che «tutte le cellule
dell’embrione emanavano luce fluorescente».
Secondo i portavoce dell’Istituto nazionale
per la salute Usa, il lavoro condotto alla Cornell non aveva bisogno di approvazione del
governo in quanto un embrione in provetta
non è considerato una persona. Ma sono già
molti i bioetici che hanno fatto suonare il campanello d’allarme, rilevando che le tecniche
utilizzate potrebbero venire sfruttate da altri
per creare bambini 'modificati' più belli, sani,
alti e non si sa cosa.
Il campo nomadi incendiato ieri pomeriggio a via Malibran a Napoli
dell’Opera Nomadi di Napoli, già
prima di questi episodi aveva denunciato «nei confronti dei rom
un clima pesantissimo, con pestaggi e incendi agli accampamenti. Due donne – raccontava
ieri mattina – sono state aggredite e allontanate in malo modo
mentre facevano la spesa in un
supermercato di via Argine a
Ponticelli».
Questa mattina è in programma un vertice in prefettura, per
affrontare la situazione. Il sindaco Rosa Iervolino, parlando prima delle notizie sull'incendio dei
campi, aveva definito «facili e a
tratti comprensibili» le reazioni
della gente al tentato sequestro
della bambina di sei mesi, esortando comunque a «non enfatizzare l’intolleranza». Lei, la nomade di secici anni che con il suo
gesto ha fatto da detonatore alle
tensioni che covavano da anni,
ieri si è vista convalidare il fermo
da parte del gip, che ha confer-
Catania, sciami sismici
l’Etna erutta cenere lavica
CATANIA – Diversi sciami sismici di forte intensità nella
zona sommitale, con punte di una decina di scosse comprese tra 2.7 e 3.9 di magnitudo, una violenta esplosione accompagnata da emissioni di cenere lavica dal cratere di
Sud-Est e movimenti frenetici nei condotti interni del vulcano con il magma incandescente in risalita.
È un risveglio brusco quello dell’Etna tre giorni dopo l'eruzione 'lampo' di sabato scorso durata poco meno di 5 ore,
che è sotto sorveglianza perchè il sistema è «fortemente carico di energia». Alla stato, dicono i vulcanologi, non ci sono pericoli per cose o persone ma intanto, a scopo precauzionale, il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha mandato sul posto una propria squadra di esperti e ha proclamato l’allerta 1. Quello
che si conosce sulla situazione dell’Etna è, al momento,
fortemente legato all’attività strumentale registrata dalla
rete di monitoraggio della sezione di Catania dell’ Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia. La visibilità sul vulcano è minima a causa del maltempo con nuvole che lo nascondono e anche le osservazioni dirette sono difficili. Ma
una colata che emerge dalla base del cratere di Sud-Est, a
quota 2.900 metri, con il braccio lavico che si dirige verso
la zona della desertica Valle del bove è stata osservata nella
serata di ieri dalla guide dell’Etna e da militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi.
mato l’accusa di sequestro di
persona formulata dal pm e ha
fatto trasferire la ragazza nel
carcere minorile di Nisida.
Il cardinale Angelo Bagnasco,
presidente della Cei, che si trovava occasionalmente a Napoli, ha
ammonito: mai lasciarsi andare
a «reazioni inconsulte», sia pure
dettate dalla paura. Bagnasco
partecipava alla presentazione
del libro del cardinale Crescenzio Sepe. Bagnasco ha detto:
«Certamente la paura e il timore
da parte della gente possono essere compresi, però questo non
deve assolutamente mai portare
a reazioni inconsulte. Bisogna
che tutte le istituzioni, tutti i cittadini, tutti noi cerchiamo di coltivare una educazione più profonda ai valori della legalità, della tolleranza, della legalità nella
giustizia, nella solidarietà, che
fanno parte della cultura italiana e della cultura di Napoli».
Miriana Sterpetti
FLASH
Elisabetta accolta ad Ankara con toast e champagne
LA regina Elisabetta d’Inghilterra ed il marito principe Filippo di Edimburgo sono arrivati ieri pomeriggio ad Ankara per una visita di Stato su invito del presidente della
Repubblica turca Abdullah Gul, la prima dopo quella da loro compiuta nell’ottobre del
1971. Nella foto il brindisi di benvenuto seguito da un regale toast al prosciutto cotto.
In Italia e nel Mondo
La città, meta del turismo mondiale, colpita da sei esplosioni in venti minuti
India, bombe su Jaipur, uccise 60 persone
Spunta il nome
del gruppo terroristico
del Bangladesh
Lashkar-e-Taiba
Uno dei luoghi degli attentati
NEW DELHI – Una raffica di
attentati ha colpito ieri Jaipur, meta del turismo mondiale e capitale del Rajasthan,
nell’India nord-occidentale,
uccidendo almeno 60 persone
e ferendone altre 150.
La 'città rosa', come è soprannominata Jaipur, è stata
scossa nella serata di ieri da
almeno sei esplosioni nel giro
di una ventina di minuti, alcune delle quali in un’area di
un chilometro quadrato nel
centro storico. Secondo fonti
di polizia, le bombe, di medio e
alto potenziale, sono state fabbricate con esplosivo Rdx e
cuscinetti a sfera di ferro,
azionati da timer. L’ultimo bi-
lancio è stato fornito in una
conferenza stampa dal primo
ministro dello stato del Rajasthan, Vasundhara Raje, una
esponente del partito nazionalista. Fonti del ministero
dell’interno, citate dalla televisione indiana, puntano il dito contro un gruppo terrorista originario del Bangladesh, Harkut-ul-Jehadi Islami(HuJI), che avrebbe organizzato nei dettagli gli attentati, ma spunta pure il nome
del gruppo terrorista kashmiro del Lashkar-e-Taiba,
responsabile di numerosi attacchi molto cruenti nel paese. Oltre ai sei (alcune fonti
parlano di sette) ordigni, altri
tre sono stati trovati inesplosi
e disinnescati. Le bombe sono
state piazzate nei luoghi più
affollati della città, colpendo
anche zone con i monumenti
più noti ai turisti, come il Palazzo dei Venti, l’Hawa
Mahal, simbolo della città.
Erano circa le 19.30 ora locale, le 16 in Italia, quando la
prima bomba è esplosa nei
pressi della stazione di polizia
di Manas Chowk. Nel giro di
pochi minuti gli altri ordigni,
uno posizionato in un auto,
altri su biciclette e ciclorisciò,
sono esplosi in altre zone del
centro storico colpendo mercati affollati di turisti.
Nello Del Gatto
Mercoledì 14 maggio 2008
3
Birmania, Bruxelles preme
per inviare gli aiuti umanitari
La Spagna propone
di accusare la giunta
di crimini contro
l’umanità
Gli aiuti bloccati in India
BRUXELLES – Francia,
Germania e Gran Bretagna
hanno chiesto alla comunità internazionale di usare
tutti i mezzi disponibili per
imporre l’arrivo e la distribuzione in Birmania degli
aiuti umanitari necessari a
far fronte ai bisogni delle
vittime del ciclone Nargis. E
la Spagna ha anche ipotizzato la possibilità di lanciare verso la giunta militare
birmana, qualora continuasse ad essere ostile
all’accesso degli operatori
internazionali, l’accusa di
crimine contro l’umanità. I
grandi paesi europei si sono
mobilitati ieri a Bruxelles.
Il senatore nero punta la prua sul voto di novembre
Hillary vince in Virginia
e tratta la “resa” con Obama
NEW YORK – Hillary Clinton e
West Virginia: una vittoria annunciata per trattare la resa.
Mentre in Missouri Barack Obama punta la prua verso il voto di
novembre, la senatrice fa affidamento su un largo successo in
extremis per dare alla sua traballante campagna elettorale
l’ultima chance di alterare – o
quantomeno mettere a tacere –
l'inevitabilità della nomination
del rivale.
Terra di boschi e di miniere di
carbone, la West Virginia al 96
per cento di razza bianca ha dato
all’America la eroina 'buona'
della guerra in Iraq Jessica Lynch. Solo la Florida ha una percentuale più alta di anziani.
Quanto ai giovani, uno su
quattro non ha finito il liceo e
solo 16 su cento è andato al college: si arruolano nell’esercito
per sfuggire alla povertà (il reddito prò capite è il terzo più basso in America), salvo poi lasciare la pelle, o un braccio o una
gamba, nel deserto iracheno o
tra le montagne dell’Afghanistan.
Mancano tre settimane al traguardo di una corsa cominciata
il 3 gennaio con la vittoria a sorpresa di Obama nei caucus (le
assemblee di partito) dell’Iowa.
Il senatore, con la candidatura in tasca e ieri un altra manciata di superdelegati transitati
nelle sue fila, ha snobbato gli
elettori degli Appalachi e fatto
campagna in Missouri, stato
'swing' nelle elezioni di novembre.
La matematica è sempre più
contro Hillary e i 28 delegati in
palio in West Virginia non hanno cambiato l’equazione, ma
Barack Obama
«vincere qui è importante perchè lo stato ha votato repubblicano nelle ultime due presidenziali dopo aver puntato negli anni Novanta su Bill Clinton», ha
dichiarato ieri alla Nbc Howard
Wolfson, il portavoce della senatrice. Ed ecco dunque che ancora una volta la campagna di Hillary ha puntato i riflettori sui
'Reagan Democrats', i democratici col cuore a destra che negli
anni Ottanta si sono fatti incantare dal miraggio di ripresa reaganiano per poi tornare all’ovile
con la svolta centrista di Clinton
e sterzare di nuovo a destra
Superenalotto, nessun 6 e nessun 5+1
ROMA – Nessun 6, nè
5+1 sono stati realizzati al concorso di ieri
sera (n. 58) del Superenalotto. I 5 realizzati sono stati 10, ciascuno dei quali vince
55.446,88 euro. Per il
Superstar nessun vincitore per il 6, il 5+ e il
5. Per il prossimo concorso, il jackpot stimato per il 6 sarà di
euro 9.300.000,00.
Ai 1.005 vincitori
con punti 4 vanno
551,71
euro.
Ai
38.882 vincitori con
punti 3 14,26 euro.
QUOTE
SUPERSTAR: Ai 174 vincitori con punti 3 vanno
1.426,00 euro. Ai
2.266 vincitori con
punti 2 vanno 100,00
euro. Ai 15.159 vincitori con punti 1 10,00
euro.
ilLotto
Nazionale
Bari
Cagliari
Firenze
Genova
Milano
Napoli
Palermo
Roma
Torino
Venezia
estrazione del 13 maggio 2008
12
33
43
80
23
89
39
28
40
49
82
32
27
48
28
18
78
26
56
43
81
17
8
35
88
8
83
81
51
42
84
14
90
55
13
58
32
7
39
52
50
2
90
12
5
8
55
14
87
58
29
36
52
32
31
ilSuperEnalotto
Montepremi 2.772.343,95 euro
28 - 33 - 39 - 40 - 80 - 89
numero jolly 82
punti 6 jackpot 8.227.607,55 punti 4
551,71
14,26
punti 5+1
- punti 3
punti 5
55.446,88 Num. Superstar 12
quando i candidati del partito
sono stati Al Gore o l’elitario
John Kerry. L’affluenza alle urne è stata record: tra il 50-60 per
cento atteso alle urne contro il
39 per cento del 2004. I sondaggi della vigilia – 36 punti di divario su Obama nel rilevamento
della Suffolk University – sono
tutti dalla parte di Hillary che si
fa ascoltare da questo tipo di
elettori come da quello delle tute
blu afflitte dalla recessione in
Ohio, Pennsylvania, Indiana, la
prossima settimana nel confinante Kentucky. Obama ha incassato il vantaggio della rivale
e ha alzato la posta: «Bill Clinton
dice che possono vincere 80 a
20». Basta di meno a Hillary per
far contare la vittoria: un’affermazione con buon margine in
West Virginia e in Kentucky potrebbero costringere Obama a
venire a patti sull'opportunità
di far partecipare alla Convention i delegati di Florida e Michigan, una battaglia che la senatrice ha sposato da mesi. Accumulando vittorie in coda alla
stagione delle primarie Hillary
potrebbe inoltre rafforzare le
sue chance di puntare alla vicepresidenza (non è chiaro se le interessi e men che meno se interessi a Obama ma il 58 per cento
degli americani sarebbe contento secondo un sondaggio Gallup/UsaToday), o ad altre importanti cariche istituzionali: presidente del Senato, governatore
di New York e – la voce è cominciata a circolare ieri – perfino
sindaco della Grande Mela
quando il prossimo anno
Bloomberg dovrà ritirarsi per
scaduti termini del mandato.
Alessandra Baldini
Caserta, sorprende
i ladri nel bar
e ne uccide uno
CASERTA – Rumori sospetti lo hanno svegliato in piena notte. Ha scoperto tre ladri che erano entrati nel suo
bar-ristorante, a poche settimane da un precedente furto andato a buon fine. M. A.,
50
anni,
proprietario
dell’esercizio, ha preso il suo
revolver e ha fatto fuoco:
«Volevo farli fuggire», ha
detto alla polizia, ma uno dei
proiettili ha centrato al torace il pregiudicato Francesco
Gagliardi, 43 anni, uccidendolo. Ora il commerciante è
indagato per eccesso colposo di legittima difesa. L’episodio è accaduto poco dopo
l’una della notte di lunedì a
Ischitella, località del comune di Castelvolturno, sul litorale casertano. Il titolare
dell’esercizio, che abita al
piano superiore, è sceso attraverso una scala interna.
Monsignor Alessandro Maggiolini
Como, il vescovo Maggiolini accusato
di aver favorito prete pedofilo
COMO- Favoreggiamento personale. È questa l'ipotesi di reato che vede accusato l'ex vescovo di Como,
monsignor Alessandro Maggiolini, iscritto nel registro degli indagati della Procura di Como. Secondo l'accusa, il vescovo emerito
avrebbe aiutato don Mauro Stefanoni, l'ex parroco di Laglio (Como) attualmente a processo per violenza
sessuale. Nel novembre 2004, Maggiolini avrebbe dunque convocato
in Curia don Stefanoni per raccontargli dell'esistenza di un'indagine
penale nei suoi confronti per violenza sessuale. Dell'iscrizione sul
registro degli indagati, che non si
sa a quando risale, si è saputo a
margine del processo a carico di
don Stefanoni.
Lunedì scorso il pubblico ministero Vittoria Isella ha chiesto nei
confronti del sacerdote di Laglio
una condanna a otto anni di reclusione. Il prete è accusato di violenza
sessuale nei confronti di un ex parrocchiano, all'epoca dei fatti minorenne e colpito da un lieve ritardo
mentale, che lo denunciò nel 2004.
L'imputato ha sempre respinto
ogni accusa, ma stando a quanto ricostruito in aula dal magistrato, "la
videocassetta
omopornografica
trovata nella casa parrocchiale, la
tipologia dei film acquistati sulla tv
via satellite, i siti internet navigati,
le chat line frequentate, i soprannomi utilizzati per farlo, e i rapporti
intrattenuti con un suo ex parrocchiano di Ponte Tresa costituiscono
una cornice perfetta per il quadro
dipinto dalla vittima". Nella sua ricostruzione, il magistrato ha ripercorso la vicenda, sostenendo che
l'inchiesta è nata sostanzialmente
zoppa, visto che durante la fase delle indagini preliminari l'imputato
era stato avvisato dell'esistenza delle stesse.
Brunella Collini
Intercettazioni abusive, i giudici
romani smantellano una “rete”
ROMA – Un duro colpo ai fenomeni
delle intercettazioni abusive, degli
accessi abusivi alle banche dati, delle collocazioni illecite di microspie e
della costruzione di false testimonianze. Lo hanno sferrato i magistrati della procura di Roma ed i carabinieri del nucleo investigativo.
Diciassette le ordinanze di custodia in carcere ed ai domiciliari
emesse nei confronti di investigatori privati, tecnici esperti di intercettazioni, uomini delle forze dell’ordine ed anche di un funzionario
dell’Agenzia delle Entrate. L’operazione, denominata «Alligatore», si è
snodata tra la capitale, Torino,
L’Aquila ed Arezzo, con perquisizioni anche in Emilia-Romagna.
Pesanti le accuse, a seconda delle
posizioni, contestate agli indagati:
associazione per delinquere (ad otto
di essi), corruzione, intralcio alla
giustizia, falsa testimonianza, rive-
lazione aggravata di segreti d’ufficio, accesso abusivo a sistemi informatici, illecite interferenze nella vita privata tramite intercettazioni
abusive, violazione della privacy e
violazione dello statuto dei lavoratori.
Gli indagati sono complessivamente una trentina, e tra loro due
avvocati, mentre le vittime delle attività illecite sarebbero circa 50.
L’inchiesta dei pm Pietro Saviotti e
Franco Ionta nonchè degli uomini
diretti dal colonnello Vittorio Tomasone ha consentito di sgominare
una rete di investigatori privati, e
loro complici, senza scrupoli. Si è
così scoperta la collocazione di 'cimicì in abitazioni e vetture, l’esistenza di telefoni cellulari modificati con il metodo software dello
«spyphone», il piazzamento di sistemi video in appartamenti e luoghi
di lavoro.
Vibo
19
Mercoledì 14 maggio 2008
REDAZIONE: corso V. Emanuele III, 58 - Vibo Valentia - Tel. 0963/471595- Fax 472059 -E-mail: [email protected]
Centrodestra
Aggressione di studenti allo School Day
Mimmo Basile
replica a Miceli
Piero Muscari
respinge le accuse
a pagina 20
a pagina 22
Provincia. Tra i futuri assessori Vito Teti, Damiano Silipo, Maria Salvia e Gianluca Callipo
Sorpresa De Nisi: giunta tecnica
La decisione al termine di una accesa riunione notturna
di ANTONINO SCHINELLA
LA politica decide di non decidere. Per l'ennesima volta. Un'altra
lunga, estenuante, riunione, protrattasi fino a tarda notte nei locali di Palazzo ex-Enel tra i consiglieri di maggioranza e il presidente Francesco De Nisi, che finalmente ha prodotto un risultato: una giunta tecnica. Il tutto
mentre il mondo politico locale resta in fibrillazione e incapace di
trovare un accordo che possa portare al varo di una giunta squisitamente interna alla politica.
E’ stato De Nisi nella tarda serata di ieri a proporre una giunta
tecnica che a conti fatti significa il
collasso della politica vibonese,
che pare non voglia perdere occasione di manifestare il proprio
fallimento.
Ci sono poltrone da occupare e
posti da assegnare ad amici che
possono tornare buoni per le
prossime elezioni, per quelle Regionali che non si sa ancora quando si terranno. I capicorrente, insomma, hanno pensato a tutto.
Ecco, perché, il varo della giunta
si è complicato. Fino all'ultimo c'è
chi ha pensato fosse meglio anteporre le proprie ambizioni personali alle aspirazioni di avere una
Provincia migliore. Non si è discusso di deleghe, di competenze
specifiche. Si è pensato solamente
alle postazioni da occupare. C'è
chi ne avrebbe voluto due subito,
chi si accontentava di una per poi
magari riceverne tre e chi puntava ad una per poi rivendicarne
due. Il resto pare sia interessato
davvero poco. Almeno fino a ieri,
a tarda notte. Quando dopo circa
un mese dalle elezioni finalmente
Il presidente Francesco De Nisi
è stato raggiunto l’accordo per un
esecutivo che paradossalmente
appare di rottura proprio quando
la rottura con il passato sembrava
essere un criterio superato. A Vibo Valentia per otto assessori si è
dovuti ricorrere ad una dozzina di
incontri, interminabili riunioni,
migliaia di telefonate. Scontato in
un luogo in cui per otto assessorati da assegnare ci sono altrettanti
capicorrente del solo Partito democratico da accontentare. Insomma, la sintesi non è una virtù
che hanno i politici vibonesi. D'altronde la recente storia dalle Primarie in poi, lo conferma.
LE ULTIME MANOVRE.Chiaro che in queste situazioni non sarebbe stato facile per Francesco
De Nisi addivenire ad una soluzione largamente condivisa e che
lo assecondasse nelle ambizioni
della vigilia. Voleva dare rappresentanza a tutte le forze politiche
presenti in Consiglio. Magari,
avrebbe voluto anche qualche
donna. Avrebbe desiderato dare
segnali di discontinuità rispetto
al passato, quella discontinuità
per la quale, almeno all'inizio, si
era addirittura candidato. Invece, alla fine ha dovuto fare i conti
con le ingerenze che sono state
davvero troppe. Persino una da
Agazio Loiero. Intromissioni in
quella che è la prerogativa del
presidente, riconosciuta da tutti,
ma solo a parole. I fatti, poi, sono
eloquenti. Eppure c'è stato un
momento, tra mercoledì e giovedì, in cui De Nisi sembrava già
aver preso una decisione. Fuori
tutti gli uscenti e dentro Peppino
Romano come anticipato dal
Quotidiano. Spazio anche per il
sindaco di San Nicola da Crissa,
Pasquale Fera. Ma il successivo
incontro ha messo, per l'ennesima volta, tutto in discussione. Domenica scorsa, infatti, a Filadelfia, De Nisi ha incontrato i capicorrenti del Pd. C'erano tutti. Presenti Michele Soriano, Franco De
Luca, Pino Romano, Gaetano
Bruni, Pietro Giamborino, Lidio
Vallone, Paolo Barbieri, Paolino
Lopreiato e Bruno Censore. Per
un incontro che si è mostrato infruttuoso. Qualcuno ha sponsorizzato con veemenza l'ingresso
in giunta di qualche uscente. Altri, invece, chiedevano il rinnovamento totale e poi c'è chi, come
Censore, ha rivendicato anch'esso due posti in giunta. De Nisi,
dunque, dopo aver preso atto delle richieste degli alleati ha convocato un vertice di maggioranza
per lunedì pomeriggio. Che si è
poi protratto, senza risultati, fino
a notte inoltrata. Tutto rimandato a ieri, dunque, per l'ennesimo,
lungo e tormentato incontro fino
al tiro ad effetto, alla pennellata
d’autore, al colpo di reni che De
Nisi è riuscito a piazzare nella
stretta finale.
LA GIUNTA TECNICA. Si era
capito subito che sarebbe stato
difficile trovare un'intesa. Per
questo, già nel primo pomeriggio, qualcuno aveva avanzato l'ipotesi di una giunta tecnica. Una
soluzione che De Nisi ha proposto
con forza agli alleati, intorno alle
22 di ieri sera e poi riproposto
un’ora dopo, quando giungere ad
un'intesa sembrava impossibile.
Alla fine l’idea è stata accettata,
anche se mal digerita, dai consiglieri. Questi i nomi dei futuri assessori ai quali De Nisi oggi assegnerà le deleghe Raffaele Gallucci (ex questore), Vito Teti e Damiano Silipo (docenti universitari),
Enzo Morelli (commercialista),
Francesco Marcianò (ex tecnico
Nautilus), Maria Salvia (presidente provinciale Croce Rossa),
Gianluca Callipo (imprenditore),
e Domenico Pallaria (ingegnere).
OGGI IL RITORNO IN AULA.
All’ordine del giorno: surroga del
consigliere Francesco Bilotta
(Udc) in sostituzione del dimissionario Francescantonio Stillitani,
discussione e approvazione degli
indirizzi generali di governo e la
comunicazione dei componenti
della giunta provinciale.
Appello alle persone oneste a contrastare «personaggi con pochi scrupoli e spesso scadenti»
Regione e Provincia, duro l’Ambrosoli
«LASCIA davvero sgomenti la lettura del libro “La deriva” di Gian Antonio Stella che descrive un paese allo sfacelo per la gestione
incompetente, intrallazzista, incapace, corrotta e collusa. Senza andare lontano, basta
guardare alle realtà a noi più vicine, Regione, Provincia, ecc. per prendere atto che
quanto lì si afferma è cosa tangibile e fa parte
della nostra vita di tutti i giorni».
Impietosa l’analisi del direttivo del Circolo
politico “Giorgio Ambrosoli – Per il Partito
Democratico” guidato dal presidente Ignazio Vasapollo. Impietosa e amara. Quanto alla Regione vengono richiamati il buco della
sanità, il porto di Gioia Tauro che perde posizioni su posizioni nello scacchiere internazionale, «la gestione clientelare dell’aeroporto dello Stretto, il crollo del turismo, conseguenza di una dissennata gestione della
politica ambientale», i sistemi di depurazione assenti o inadeguati o inefficienti e via
elencando.
Di fronte a questo sfascio, annota polemicamente il circolo Ambrosoli, «a leggere la
stampa sembra che l’unico problema sia la
conta politica per l’affermazione in tutti i
partiti di leadership vecchie, scontate e riproposte fino alla noia. La competenza, la
coerenza dei comportamenti e la trasparen-
za dei personaggi in gioco rappresentano
optional non richiesti». E in questa situazione deprimente e mortificante il Pd si distingue ma in negativo. «Già l’analisi del voto
d’aprile, per come si è potuto evincere dai titoli dei giornali, gettava ombre sinistre sui
maggiorenti del partito per presunte fronde
e vendette reciproche».
E ancora: Minniti va a fare il ministro nel
governo ombra, «lasciandosi dietro il dubbio
se il ruolo di segretario regionale è incompatibile col nuovo incarico, l’ex assessore Lo
Moro viene attaccata quotidianamente, si
cena tra gli ulivi e si discute, tra abbondanti
libagioni, sul come far fuori gli esponenti
della linea di Veltroni in Calabria e restaurare nuovi assi di potere che poi sarebbero i vecchi». Non va certo meglio, prosegue il corposo documento dell’Ambrosoli, alla Provincia, dove il Pd, «passato dal 33% delle politiche al 58%, non riesce a trovare la quadratura del cerchio per la formazione della giunta.
Purtroppo, l’invito da noi rivolto al presidente De Nisi a non essere ostaggio di nessuno e
a dare prova di una reale volontà di cambiamento, sembra caduto, almeno finora, nel
vuoto: continuano le trattative tra i capi cordata, invece che tra gli ulivi magari in pizzeria, ma i conti non tornano lo stesso. E, stan-
do sempre a notizie di stampa, qualcuno lascia intendere che se non si chiude in un certo modo anche il Comune potrebbe entrare in
fibrillazione». Né maggiore ascolto, viene
ancora lamentato, ha registrato la «nostra
proposta di una particolare attenzione alla
sinistra che con il suo 7% ha ottenuto un eccellente risultato e merita una sua visibilità.
Se queste sono le premesse, cosa succederà
quando si passerà ad amministrare?».
Quella delineata appare al Circolo Ambrosoli una realtà difficile e, a tratti, sconfortante. Il Pd ha tuttavia ha l’opportunità di mostrarsi in tutto il suo potenziale di innovazione e di progresso. Da qui l’appello conclusivo
alle tante persone oneste e capaci, che lavorano in silenzio nella vita quotidiana, «che
consentono alla società di sopravvivere alle
orde barbariche della corruzione e del malaffare, affinché escano dall’ombra e divengano finalmente protagonisti, rivendicando il
ruolo e la funzione oggi svolta da personaggi con pochi scrupoli e spesso scadenti, che
si auto cooptano alla guida della politica e,
sempre più spesso, delle Istituzioni».
Una denuncia forte, molto forte, come si
vede, che crediamo non resterà senza risposta.
f. p.
De Sossi potrebbe contestare i dati
Risultati elettorali
Valia (Pd) primo
dei non eletti
FILIPPO Valia o Daniele De Sossi? In tanti, in quest'ultime ore, si saranno chiesti
chi dei due fosse davvero il primo dei non
eletti per la lista ufficiale del Partito democratico. All'indomani del voto nessuno ebbe dubbi nell'indicare in De Sossi il primo
degli eletti. Eppure, pare che al Tribunale
ci sarebbe stato un errore di trascrizione,
che avrebbe permesso a Valia di risultare
il primo dei non eletti. Infatti, stando ai risultati della Prefettura, Valia avrebbe
conquistato il 14,20 per cento dei voti validi, al cospetto del 14,71 di De Sossi. Però,
per quello che sembrerebbe un errore di
trascrizione le cose si sono cambiate. Infatti, nel collegio Vibo 1 i voti validi sono
stati 4.072, mentre la commissione elettorale del Tribunale ne ha tenuti in considerazione solamente 4.012, che di conseguenza hanno determinato un incremento della percentuale di Valia che si è visto
assegnato, anziché il 14,20, il 14,81 per
cento, una percentuale superiore al 14,71
di De Sossi, che, a questo punto, sta meditando di inoltrare il ricorso al Tar.
GLI ALTRI RICORSI. La distribuzione
dei seggi ha destato molte perplessità a
Udc e Ps, che si sentono detratti di un posto in consiglio provinciale. Bruno Manduca, infatti, in contestazione alla nomina degli eletti, ha già inoltrato un ricorso
al Tar Calabria, mentre lo scudocrociato,
che ha tempo fino al 18 maggio, questa
mattina deciderà se avanzare l'istanza o
meno. Entrambe le forze politiche, infatti,
ritengono singolare che alla maggioranza siano andati 16 seggi. Infatti, in virtù
della distribuzione con il metodo D'Hondt, alla coalizione di centrosinistra spetterebbero 15 seggi, ben oltre il 60 per cento
del totale (pari al 14,4 dei seggi).
Ecco, perché, dunque, non solo a Manduca e a Stillitani appare singolare che alla maggioranza siano andati 16 seggi,
uno in più rispetto al previsto. Ma, come
detto, non è soltanto il sedicesimo seggio
conquistato dal Pd (Rocco Pistininzi per i
Riformisti, che per l'Udc doveva spettare
a Mario Aloi, sindaco di Fabrizia) l'oggetto della contestazione. Viene confutato
anche il sesto seggio conquistato dal Pdl
(Forza Vibo). Infatti, la legge vigente prevede che in caso di collegamento di più
gruppi con il candidato alla carica di presidente della provincia non eletto (Francesco Miceli), il seggio spettante a quest'ultimo è detratto dai seggi complessivamente attribuiti ai gruppi di candidati
collegati. Pertanto, se il ricorso di Manduca dovesse trovare l'avallo del Tar, cambierebbero gli scenari politici in seno al
consiglio provinciale. Oltre alla maggioranza, anche il gruppo di opposizione del
Pdl si ridurrebbe di un'unità. Infatti, tendendo fede al metodo d'Hondt, in base ai
quozienti elettorali, alle liste riconducibili al Popolo delle libertà spetterebbero 5
seggi (3 al Pdl e uno a testa ai Circoli e a
Forza Vibo), e a Miceli dovrebbe entrare in
Consiglio a discapito dell'ultimo degli
eletti della lista a lui collegata che ha ottenuto il quoziente elettorale più basso.
ant. sch.
20
Vibo
«Il candidato alla presidenza della Provincia non doveva farsi coinvolgere nelle accuse dei suoi detrattori»
Mercoledì 14 maggio 2008
E’ lui il meno responsabile
Intervista a Domenico Basile che risponde a Francesco Miceli
di DOMENICO MOBILIO
NON si è fatta attendere più
di tanto la risposta di Mimmo Basile all'intervista che
Francesco Miceli ha rilasciato domenica al nostro giornale. Il candidato del Pdl alla
presidenza della Provincia
in quella sede ne ha avuto
per tutti gli appartenenti del
centrodestra vibonese, formulando accuse precise e
chiamando in causa persone
che a suo avviso, in vari modi, hanno decretato la sua
sonora sconfitta elettorale.
Tra queste persone ha messo in prima fila l'on. Basile,
prossimo parlamentare europeo, il quale ha accettato
di buon grado di rispondere
alle nostre domande.
Lei pensa, onorevole, che
Miceli con le
sue dichiarazioni abbia sbagliato?
«Secondo
me il dott.
Miceli
ha
commesso
un solo, anche se per me
gravissimo, errore: essersi
lasciato coinvolgere nell'infimo livello delle accuse
mossegli dai suoi detrattori.
Una volta risucchiato nel
vortice del confronto personale si è ritrovato ovviamente imbrigliato in una trama,
per la verità già vista come
avrebbero dovuto insegnare
le vicende del Consiglio comunale di Filadelfia, immediatamente ed opportunisticamente predisposta dal
Centro-Sinistra».
Dunque, insiste nella richiesta di dimissioni di Miceli da vicepresidente del
Consiglio provinciale?
«A questo punto, il problema è ben altro. Io ho invitato
Miceli alle dimissioni offrendogli una prospettiva
diversa dallo scontro personale e queste avrebbero avuto un senso (quello appunto
di riportare il dibattito, soprattutto quello interno al
Centro-Destra, sul terreno
politico) solo se le avesse presentate nell'immediatezza
della sua elezione a vicepresidente del Consiglio, mentre oggi non farebbero altro
che rinfocolare lo scontro
sul piano personale. Sotto
quest'ultimo aspetto, peraltro, non mi sembra che il
dott. Miceli, per quanto riguarda torti subiti, sia secondo ad altri. Pertanto quel
che è fatto è fatto. Solo col
tempo, e con l'innalzamento
del livello del dibattito, si potrà ridisegnare l'assetto del
Consiglio anche perché ritengo che il ruolo che il dott.
Miceli è chiamato ad interpretare in quella sede è politico e non già istituzionale».
Ma, comunque, spero che
non voglia anche smentire
che la colpa del disastro
elettorale sia da attribuire, quanto meno principalmente se non esclusivamente, alla candidatura di
Miceli.
«Questa è un'affermazione temeraria, che non richiede alcuna smentita da
parte mia, in quanto sono i
fatti stessi a dimostrarne
l'assoluta erroneità solo se si
volesse andare a rileggere la
recente storia elettorale del
Centro-Destra (ovviamente
depurato della componente
riconducibile a Casini) in
provincia di Vibo Valentia:
nelle Provinciali 1999 perde
con poco più del 21 %; nelle
Provinciali 2004 si ferma
appena oltre il 26 %; nelle
Provinciali odierne non supera il 25 %. Anche nelle Regionali 2004, nel Vibonese,
idem con patate: i partiti dell'odierna coalizione non andarono oltre il 24%. Ciò significa che, come nel 1999
non è stata colpa di Vallone,
come nel 2004 non è stata
colpa di Mancini, neanche
oggi è colpa di Miceli. Per di
più, alle Comunali della Città capoluogo del 2005 le liste
di An e Fi non superarono il
20 % e non è stata nemmeno
in quel caso colpa dell'allora
candidato a Sindaco Grillo.
Pensi che nella tornata amministrativa del 2006, in
provincia di Vibo, si è votato
per il rinnovo dei Consigli in
sette comuni, cinque dei
quali con popolazione superiore ai 5.000 abitanti; l'esito
per il Centro-Destra è stato
questo: a Tropea ed a Mileto
non è nemmeno riuscito a
presentare
una lista; a
Pizzo, sostanzialmente nella stessa condizione a livello di coalizione, gli esponenti provinciali hanno
preso posizioni differenziate, lasciando
praticamente ad iscritti e
simpatizzanti libertà di voto; a Filadelfia ha perso 10 a
90 mentre a Serra San Bruno ha conseguito il miglior
risultato perdendo comunque per 40 a 60. Mi dica Lei
se sono queste le premesse
sulle quali si poteva pensare
di fare una figura migliore
alla Provinciali 2008. La responsabilità, l'ho già detto
ma approfitto volentieri della Sua intervista per ripeterlo, è di mali ormai storici: incapacità di dialogo, carenza
di radicamento, assenza di
iniziativa politica, spaccature e divisioni interne sostanzialmente di tipo personale
rese fin troppo manifeste all'esterno».
Insomma, la Sua è una
completa retromarcia rispetto a quanto ha detto di
Miceli nei giorni scorsi.
«Fin dall'inizio ho reso nota questa mia analisi e quindi oggi non sto operando alcuna inversione, chi pensa
diversamente farebbe bene a
rileggersi le mie dichiarazioni. Rispetto, pur non condividendole, le altre posizioni e sono pronto a confrontarmi, sul piano politico, con
chi la pensa diversamente,
anche se con qualche eccezione. Non mi riferisco né al
Sen. Bevilacqua, né ai Consiglieri provinciali eletti Bertucci, Crupi, Macrì, Rosi, Pititto, lo stesso Miceli, né a chi
altro, da candidato o da militante, abbia dato col massimo impegno il proprio contributo alla campagna elettorale, anche se rilevo che
qualche lista provinciale
avrebbe dovuto dare un risultato migliore».
Allora, a chi si riferisce?
«Mi riferisco a tutti quei
sedicenti esponenti moderati che nel periodo elettorale
sono completamente scomparsi per farsi vedere solo
non in occasione di qualche
passerella, quando non hanno addirittura organizzato e
sostenuto lo scientifico boicottaggio della coalizione, e
che, una volta incassato l'unico risultato che si poteva
ottenere, e cioè l'ulteriore affermazione
dell'inconsistenza del Centro-Destra vibonese a livello di elezioni
amministrative, come tanti
sciacalli vanno oggi ringhiando nello squallido proposito di azzannare il candidato a Presidente (che, in definitiva, è il meno responsabile di tutti), verosimilmente
per cercare di allontanare al-
«Non ho partecipato
al tavolo
che ha scelto Miceli«
tre e più pesanti responsabilità».
Ad esempio?
«Ad esempio a Vibo Marina, non mi pare di aver udito
gli odierni censori condannare il comportamento inaccettabile di quanti, all'ultimo minuto, hanno ritirato
la propria candidatura precedentemente
assicurata
obbligando i responsabili
delle liste ad arrampicarsi
sugli specchi per trovare degli improbabili sostituti, o di
quant'altri, dopo aver seminato critiche e polemiche,
hanno preferito traghettare
dal Centro-Destra per imbarcarsi sul carro dei prevedibili vincitori, o ancora di
quanti, pur ostentando gradi, medaglie e benemerenze
hanno attivamente remato
contro partecipando
finanche a riunioni per invitare a non votare Miceli.
Ma situazioni
del genere si
sono verificate in ogni ambito territoriale, a partire dal Capoluogo laddove si è assistito alla
“sparizione” di molti importanti “soggetti sensibili”, a
partire dai consiglieri comunali del c.d. “Gruppo delle Libertà”. Non erano certamente queste le basi che
avrebbero potuto portarci
ad un successo elettorale».
Almeno confessi da aver
partecipato alla ormai famosa cena per scegliere il
nome di Miceli.
«Smentisco decisamente
anche questa capziosa, ed
assolutamente fantasiosa,
ricostruzione dei fatti, per
almeno due buoni motivi: In
primis, è risaputo che, per
quanto riguarda la scelta
del candidato alla Presidenza, è stato formato un tavolo
interpartitico a livello provinciale al quale, lo ripeto
per l'ennesima volta a costo
di apparire monotono, non
ho mai partecipato così come non ho mai partecipato a
tavoli o a tavolini collaterali.
La responsabilità della scelta del dott. Miceli ricade, interamente, su detto tavolo e
se, come da più parti viene
vociferato, la scelta fosse
stata inopinatamente effettuata in altra e diversa sede,
non per questo viene a cadere la responsabilità dei partecipanti al tavolo provinciale che, invece, sarebbe ancora più grave.
In
secondo
luogo,
da
sempre - e sfido chiunque a
dimostrare il
contrario
uso trattare
temi politici
solo nelle sedi
proprie (riunioni, incontri, dibattiti, comizi, ecc.) e nel pieno rispetto delle procedure, specie
per quanto riguarda le garanzie di informativa e di
presenza; non amo gli incontri segreti né ho mai partecipato, a nessun livello, a
congiure politiche o a cene o
cenette con simili finalità
anche perché preferisco scegliermi le persone con le
quali pranzare quando invece il confronto politico, alle
volte, impone la presenza di
soggetti che non incarnano
certamente il mio tipo ideale
«Non amo
congiure politiche
cene e cenette»
Domenico Antonio Basile
di commensale».
Insomma lei in questa
scelta non c’entra?
«E’ così. Ma ricordo a me
stesso che tra gli ultimi Catoni riapparsi dopo il lungo
silenzio elettorale, e proprio
fra quelli che maggiormente sbraitano di prepotenza
per la presunta lesione delle
forme di partecipazione democratica alle scelte operate
dai partiti, figurano i princi-
pali protagonisti di quella
sordida congiura, ancora in
verità tutta da sviscerare,
che a suo tempo venne perpetrata ai danni del CentroDestra e degli elettori vibonesi e che ha determinato la
caduta dell'Amministrazione Costa e la consequenziale
consegna alla Sinistra della
Città. Forse non guasterebbe un po' di obiettività e di autocritica».
Mario Mazzeo e Sabrina Caglioti (An) condividono l’analisi di Bevilacqua
«Poste le basi per la costruzione
del nuovo partito nel Vibonese»
Formalizzate le dimissioni
di GIANLUCA PRESTIA
I CONTENUTI esposti in
una recente conferenza
stampa dal senatore Franco Bevilacqua e dai consiglieri Nino Macrì, Rinaldo
Bertucci, Nico Crupi, eletti
con il Popolo delle libertà,
hanno trovato pienamente
d’accordo Mario Mazzeo,
presidente del circolo cittadino di Alleanza nazionale
e Sabrina Caglioti, componente provinciale del partito, i quali ritengono che si
siano concretamente poste
le basi per la costruzione
del nuovo partito nel territorio vibonese.
Vista la partenza, considerata giusta dagli esponenti di An, e vista la carica
istituzionale che ciascuno
dei componenti sopra citati
ricopre, Mazzeo e la Caglioti invitano i dirigenti di
partito, i presidenti di circolo e gli iscritti a lavorare
unitamente al Senatore Bevilacqua ed ai consiglieri
Crupi, Bertucci e Macrì affinché per realizzare il progetto di un partito unico
che unisca le anime di Forza Italia e Alleanza nazionale, vista anche l'assemblea nazionale tenutasi domenica scorsa con il passaggio del testimone da Fini a La Russa e con la nomina di un ufficio politico
composto da Gianni Alemanno, Matteoli, Gasparri, Ronchi, La Malfa.
«Nella relazione - hanno
asserito i due - il ministro
Filippo Curtosi
lascia la Uil-Fpl
Mario Mazzeo
Sabrina Caglioti
La Russa ha sottolineato
che si andrà a formare un
grande partito della destra
moderna, come voluto da
presidente Fini, all'interno
del quale ciascun partito
avrà pari dignità, mantenendo ferme le idee, le radici e la propria identità, poichè ormai come ha proferito lo stesso Fini" non siamo
figli di un Dio minore" L'elettorato di centro destra si
aspetta un futuro migliore,
con una classe dirigente
Doc che invece di litigare,
opera concretamente divenendo un laboratorio di
idee per lo sviluppo socioeconomico del territorio in
modo da dare una speranza
ai nostri giovani».
Per Mazzeo e la Caglioti il
territorio vibonese non ha
bisogno solo di belle parole
«poste a scudo di anni di
politica malsana che ha
portato la nostra provincia
ad essere il fanalino di coda
ma una politica che punti il
dito verso la trasparenza e
la meritocrazia capace di
sconfiggere il clientelismo.
Le sfide che ci aspettano
pertanto saranno non facili di certo ma solo con il lavoro di tutti i dirigenti di
partito tutti i presidenti di
circolo tutti gli iscritti e
tutte le persone che vorranno sposare il nuovo progetto politico ognuno in base
alle proprie potenzialità e
capacità si potrà far vedere
la luce al territorio dopo
anni di buio e vincere le
prossime battaglie che ci
aspettano».
CON una lettera inviata al
segretario regionale della
Uil Fpl e a quello provinciale
della stessa categoria, Filippo Curtosi (foto), ha reso
nota la sua intenzione di lasciare la carica che ha ricoperto fino a ieri, comunicando, pertanto, le dimissioni
da ogni incarico organizzativo dalla categoria e dalla
Uil regionale e provinciale.
Filippo Curtosi, sindacalista di vecchia data, nel corso
della sua carriera all’interno della Uil Funzione pubblica aveva ricoperto diversi
ruoli: componente della segreteria regionale e provinciale Uil Fpl, componente
comitato centrale Uil Calabria, componente probiviri
Uil Calabria e componente
direttivo Uil Vibo Valentia.
Vibo
21
Ospedale. Finora la funzionalità è stata garantita ma nessuno dei 4 sanitari venuti meno è stato sostituito
Mercoledì 14 maggio 2008
E’ Ortopedia la cenerentola
L’unico reparto mai ristrutturato. Pochi medici, turni impossibil
di FRANCESCO PRESTIA
QUELLO di ortopedia
dell’ospedale civile è, a detta dello stesso personale
che vi lavora, è un reparto
che quasi mai ha goduto di
sufficiente considerazione
da parte delle varie dirigenze che si sono susseguite alla guida dell’azienda sanitaria vibonese.
Un’affermazione difficilmente contestabile, rileggere per credere le numerose cronache ospedaliere
che da anni il vostro cronista va pubblicando sul
Quotidiano.
Eppure medici, infermieri e ausiliari rilevano
che, dati alla mano il loro
reparto è tra quelli dello
Jazzolino uno tra i più “frequentati” dai pazienti, se
non il primo in assoluto. I
“clienti” insomma non
mancano, anzi spesso sono
anche troppi.
Ciò nonostante, le condizioni di lavoro, sul piano
logistico ma anche relativamente alle dotazioni di
attrezzature e perfino di
materiale di consumo,
nonché alle unità di personale impiegato, non sono
delle migliori. Eppure nessuno di coloro che potrebbero intervenire sembra
preoccuparsene.
Una
mancanza di attenzione
che viene vissuta qui come
una vera e propria maledizione, visto che il trend
non è mutato nemmeno
con l’arrivo del manager
Stalteri
alla
guida
dell’Azienda sanitaria.
Ad ulteriore riprova di
tale lamentata disattenzione vi sono vari elementi, alcuni dei quali recenti, che
lasciano indubbiamente
perplessi.
Partiamo
dall’ultima “perla”, da noi
stessi notata in occasione
di una visita ad un amico
ricoverato: per un paio di
La “Vibo in miniatura” dell’artista
Conclusa la mostra
di Pietro Fantasia
di DANILA TAVELLA
Il reparto di Ortopedia e il dg dell’Asp, Domenico Stalteri
giorni nella grande vetrata della sala gessi hanno
fatto bella mostra di sé (si
fa per dire, naturalmente)
due finestre particolari. Sì,
perché non avevano, come
tutte le altre, i vetri bensì
dei grandi fogli di cartongesso dai quali, evidentemente, la luce non passa di
certo.
Era accaduto che sabato
scorso a causa del forte
vento i vetri sono andati in
frantumi e il cartongesso,
stante il fine settimana, è
sembrato, a ragione, il rimedio più rapido per evitare disagi ai pazienti. Ieri
mattina comunque gli operai hanno provveduto a rimuovere i pannelli e rimettere i vetri. Un episodio
certamente di non grosso
rilievo, l’abbiamo raccontato solo perché, come detto, s’inserisce in un contesto non esaltante, vissuto
dal personale in maniera
molto critica. Molto più
grave infatti, sul piano
dell’operatività, e della
qualità alberghiera, è la
constatazione che, a differenza degli altri reparti
che, quale più quale meno,
sono stati rimessi a nuovo
o hanno goduto comunque
di una qualche ristrutturazione, ad ortopedia, ieri
come oggi, di lavori seri
non se ne sono mai visti.
C’è di più: quattro medici
sono venuti meno e non sono stati sostituiti. A parte
il compianto Enzo Pacilè,
prematuramente
scomparso l’anno scorso per un
male incurabile, sono stati
infatti destinati ad altri
servizi, su loro richiesta,
Spinelli, Curatolo e Petraglia. Attualmente dunque
sono in servizio appena
quattro sanitari e il primario Soriano, un numero di
unità che, secondo gli stessi interessati, non è più in
grado di garantire i turni e
la reperibilità. Finora si è
riusciti ad andare avanti a
prezzo della rinuncia delle
ferie estive ma fino a quando si potrà continuare così? Lo abbiamo chiesto al
primario Soriano, di solito
abbastanza disponibile a
parlare quando c’è in gioco
il “suo” reparto, ma l’interessato questa volta ha
glissato, invitandoci a rivolgerci alla dirigenza. Cosa che, se ci sarà possibile,
faremo oggi stesso.
Fino a quando, dunque?
E’ un interrogativo al quale è indispensabile che il
management
risponda
con estrema sollecitudine,
se non si vuole che il problema deflagri da qui a
qualche settimana sulla
pelle dei pazienti. Il disastrato pianeta sanità vibonese non ha certo bisogno
di ulteriori polemiche e ritardi.
ba, San Michele, il Rosario,
la piccola chiesetta della
SI è conclusa domenica Madonnella. Luoghi sacri
scorsa l'esposizione del no- ma non solo, si ripercorroto pittore Pietro Fantasia no le piccole vie del centro
che dal primo maggio ha storico, la Cerasarella, la
messo in mostra alcune Terravecchia, si passa dasue opere presso la sede vanti ai vecchi palazzi nobiliari, codella Socieme palaztà operaia
zo Romei
vibonese.
ed il suo
Una mobellissistra dal titomo e calo “Vibo in
ratteristiminiatura”,
co pozzo
trenta opeinterno
re raffigualla sua
ranti piccocorte, per
li scorci di
proseguiVibo Valenre fino al
tia tutti reacastello
lizzati con
Normanla tecnica
no-Svevo
dell'acquee poi di
rello. Tinte
nuovo
lievi, colori
giù per le
pastello, depiccole
licati tocchi
vie per fadel pennelre
una
lo che, timipassegdamente ri- Un’opera di Pietro Fantasia
giata luncreano luoghi conosciuti da tutti i vi- go viale Regina Margheribonesi ma che riportano ta ed ammirare il vecchio
alla luce anche antichi ri- teatro oramai scomparso e
cordi di un fasto perduto che rivive solo nelle menti
che il pittore ha riportato di chi ha avuto la fortuna
in auge con sapienti mani. di poterlo ammirare dal viTante le chiese riprodotte vo, e non solo in foto come
in questi piccoli, ma solo molti dei giovani vibonesi,
riferendoci alle misure, la- in tutto il suo splendore ed
vori. Si ripercorre una via ancora avanti fino ad arrisacra come quando nel pe- vare dentro il chiostro del
riodo pasquale si vanno a Valentianum ed assaporavisitare i Sepolcri e così ec- re la calma e la tranquillità
coci davanti alla chiesa di di questo antico luogo di
San Giuseppe, a Santa Ru- preghiera.
Appuntamento il 19 maggio Donatella Bruni: «All’ente di Vibo non c’è stata alcuna stabilizzazione»
In scena Prometeo
ai fuochi di Beltane
DOPO il grande successo romano, arriva anche a Vibo Valentia lo spettacolo “Prometeo
ai Fuochi di Beltane” scritto e
diretto da Anna Rita Luongo,
con musiche originali di Bernardo Nardini e coreografie
di Santa Borriello. Lo spettacolo, che andrà in scena
il 19 maggio prossimo al cinema teatro
Moderno,
sarà anche
l'unico previsto in Calabria. “Prometeo
ai
fuochi
di
Beltrame” è
l'ultimo lavoro di una
quadrilogia
dedicato ai
quattro elementi naturali iniziata
nel
2003
con “tutte le Anna Rita Luongo
cose sono
Acqua” e che è proseguita negli anni successivi con “Angeli carezze d'aria” e “Terra…Madre”. Dopo acqua, aria
e terra ecco quindi il fuoco elemento da sempre considerato
ambivalente per le sue proprietà benefiche e distruttrici
al contempo. Il fuoco viene visto dall'autrice della quadrilogia Anna Rita Luongo, come «elemento legato all'amore. Fuoco come amore forza e
passione perché l'amore è un
grande fuoco». non è questo
comunque uno spettacolo che
si basa solo
sull'amore
corporale o
tra uomo e
donna ma,
anche dell'amore delle divinità
per gli uomini come
Prometeo
che rubò il
fuoco Sacro
al dio Vulcano per donarlo agli
uomini e poter permettere loro di
scaldarsi e
avere luce
durante la
notte. Il fuoco in questo
spettacolo viene legato soprattutto alla popolazione celtica e alle feste del fuoco di Beltane, dove, afferma la regista,
nonché autrice dell'opera, «ci
sono le unioni, nascono le famiglie e le nuove vite».
d. t.
Una visione alquanto distorta
Caso Aterp: la Cgil sulla valutazione fatta dalla Ielasi
di GIANLUCA PRESTIA
QUELLA che Daniela Ielasi ha dimostrato di avere è
una visione non corretta
della situazione relativa
all’Aterp di Vibo. E’ questo,
in estrema sintesi, il pensiero di Donatella Bruni,
segretario provinciale della Cgil, sulle dichiarazioni
che la coordinatrice dei
Co.Co.Co. calabresi aveva
reso note ieri nelle quali
dava atto all’assessore regionale ai Lavori Pubblici,
Luigi Incarnato, di aver risolto la situazione delle stabilizzazioni dei precari in
seno all’Aterp vibonese e
catanzarese.
La Bruni, dunque, dopo
aver letto le affermazioni
della Ielasi, ha ritenuto
«opportuno e doveroso fare delle precisazioni allo
scopo di fornire una chiave
di lettura corretta ed evitare di ingenerare confusione negli stessi lavoratori
dell'Azienda. La signora lelasi, non essendo mai stata
presente ad alcuna delle
trattative sindacali sulla
stabilizzazione dei precari,
seguite da Cgil, Cisl e Uil,
non può probabilmente, essere a conoscenza dei percorsi sin qui seguiti. Purtroppo la situazione dei 29
I lavoratori dell’Aterp in protesta
precari Aterp, lungi dall'essere stata risolta, ha registrato, qualche mese fa,
un brusco freno».
Ad oggi, infatti, non risulta che alcun lavoratore,
dei 29 precari, sia stato assunto a tempo indeterminato (tipologia di contratto
che sancisce la stabilizzazione di un lavoratore precario). «Di stabilizzazione
nell'Aterp di Vibo Valentia
- ha aggiunto la Bruni - finora si è sentito, solo vagamente l'odore. Manca ancora la sostanza».
Avviata nel gennaio
2007, con l'espletamento
di una prova selettiva ad
evidenza pubblica e proseguita nel mese successivo
(nel febbraio dello scorso
anno) con la trasformazione dei contratti interinali
in contratti a tempo determinato, la stabilizzazione
dei 29 lavoratori doveva
concludersi nel gennaio
2010, con la definitiva trasformazione dei contratti
in tempo indeterminato. I
29 precari avrebbero dovuto raggiungere l'agognato
requisito dei tre anni a
tempo determinato lavorando nell'Ente attraverso
la proroga "ex lege" (prevista dalla Direttiva n.7 del
30104/07, dell'allora Ministro Nicolais) dei contratti
in essere.
Dall' 1 aprile scorso, come ben si sa, i contratti non
sono stati invece prorogati
e la Cgil ha aperto un contenzioso con l'Aterp, ritenendo gravemente lesiva
del diritto dei lavoratori, la
sospensione del contratto a
tempo determinato che
l'Ente aveva avviato nel
febbraio 2007, in applicazione dei commi 519 e 560
della legge 296/06 (Finanziaria 2007), nelle more
della stabilizzazione. «Il risultato - ha concluso la sindacalista della Cgil - è che
oggi i lavoratori precari
dell'Aterp hanno meno certezze di ieri e c'è quindi poco da gioire. Ci auguriamo,
invece, che l'assessore Incarnato, anche perchè più
volte sollecitato, intervenga presto sull'Aterp di Vibo Valentia per ripristinare quel clima di certezza
che le intese siglate nel
2007 tra le organizzazioni
sindacali. e dirigenza dell'Ente avevano contribuito
a creare».
22
Vibo
School day. L’organizzatore dell’evento replica alle proteste dopo l’aggressione di 2 studenti crotonesi
Mercoledì 14 maggio 2008
Piero Muscari respinge le accuse
La città jonica proposta come sede per la finale del 2009
di DOMENICO MOBILIO
NON si attenua, anzi prende
vigore la polemica successiva all'aggressione subita sabato scorso in piazza Municipio dai due studenti crotonesi mentre era in corso lo
"School Day". Alle proteste
provenienti dalla città jonica
attraverso le dichiarazioni
del sindaco Peppino Vallone
e la nota di una testimone
oculare dell'episodio pubblicata su un sito web, abbiamo
ieri registrato la risposta di
Piero Muscari ideatore ed organizzatore della manifestazione.
«L'aggressione - ha esordito - subita dai ragazzi del
“Pitagora” ha lasciato tutto
il team scosso ed amareggiato. Da 19 anni lavoriamo su
un territorio difficile come
quello calabrese, nel quale
mancano totalmente le opportunità di aggregazione
per i giovani, proprio per
unire gli studenti attraverso
un gioco, un momento di
confronto leale in cui viene
valorizzato il talento individuale ma anche il senso di
appartenenza ad una squadra. E proprio l'episodio di
sabato dimostra, una volta
di più, quanto sia necessario
- osserva Muscari - far riscoprire il valore dell'incontro
ai nostri giovani, che troppo
spesso sono ingabbiati in logiche di contrapposizione a
tutti i livelli, politico, calcistico e di campanile».
Al rimprovero di non aver
sospeso la manifestazione, il
noto promoter e conduttore
televisivo risponde che una
tale decisione «avrebbe dato
un segnale di sconfitta, di resa totale nei confronti di questi atti di bullismo che, invece, vanno combattuti proprio promuovendo iniziative
come questa». Ricorda giustamente, peraltro cosa questa riconosciutagli anche da
Crotone, di aver immediatamente condannato dal palco
l'aggressione solidarizzando con la scuola, con i ragazzi e con le loro famiglie e di
aver chiesto scusa sia a nome dell'organizzazione dello
School Day, sia come cittadino vibonese. «E' inesatto dire
Piero Muscari, organizzatore dello School Day
- precisa Muscari - che la
squadra di Crotone sia stata
squalificata dall'organizzazione della manifestazione:
il Preside Esposito ha deciso
autonomamente di ritirare i
ragazzi del “Pitagora” dalla
competizione ed io non ho
potuto far altro che prendere
atto della decisione com-
prendendone le motivazioni, ma ho ritenuto opportuno, per i motivi espressi precedentemente, di dover continuare con il regolare svolgimento dell'evento».
Avviandosi alla conclusione Piero Muscari invita
quindi il sindaco Vallone di
Crotone ed il sindaco Sammarco di Vibo ad un incontro chiarificatore e ad un dibattito pubblico, nel corso
del quale, «se lo vorranno,
avremo modo di dibattere temi così delicati per lo sviluppo civico e sociale dei nostri
giovani».
Dà inoltre notizia che la
commissione tecnica dello
School Day ha deciso all'unanimità di qualificare direttamente alla finale regionale del prossimo anno il Liceo Classico “Pitagora”,
«proprio per ribadire con
fermezza il merito guadagnato sul campo e la nostra
volontà di continuare insieme un proficuo percorso di
crescita ed invita fin da ora il
sindaco Vallone, se lo vorrà,
ad accogliere nella sua città
la finale dello School Day del
prossimo anno, proprio per
dare un segnale forte di unità e collaborazione a tutta la
società giovanile calabrese».
Alcuni giovani ballerini a colloquio con l’artista Salvo Ferrara
Un weekend a ritmo di hip hop
di FRANCESCO GIACCO
E’ STATO un weekend con una colonna
sonora hip hop quello concluso la settimana scorsa tra le casse audio del "centro studi danza Arabesque" di Vibo Marina e San Calogero, grazie allo stage organizzato dalla scuola con uno dei più
importanti esponenti in Italia di questo
stile. Si chiama Salvo Ferrara, e negli ultimi due anni è arrivato primo classificato in tutti i concorsi di danza hip hop che
si sono svolti in territorio nazionale. Un
vero e proprio talento della danza che
sembra non aver rivali. Lo scorso fine
settimana Salvo Ferrara ha incontrato i
tanti appassionati calabresi di questo
stile, direttamente nella nostra provincia grazie ad uno stage organizzato dal-
la scuola di danza Arabesque, un evento
unico in Calabria. Un incontro che si è
svolto sabato e domenica scorsi caratterizzato dall’entusiasmo dei ragazzi.
La cultura hip hop nasce tra gli afroamericani del Bronx, noto quartiere di
New York e si sviluppa poi in tutto il continente, ad oggi in Italia esistono tanti
giovani che seguono questo stile, ma sono pochi quelli che ne conoscono il vero
spirito, proprio perché oltre che uno stile, l'hip hop è una vera è propria corrente di protesta nata tra le persone di colore costrette a subire le varie discriminazioni degli anni 70, grazie ad incontri
come questi tanti giovani si possono accostare a questo stile con lo spirito giusto, e non solo per il gusto di portare i
pantaloni con qualche taglia in più.
TELEFONI UTILI
SOS EMERGENZE
CARABINIERI Pronto intervento
POLIZIA
VIGILI DEL FUOCO
ACI Soccorso stradale
GUARDIA DI FINANZA
PRONTO SOCCORSO
POLIZIA MUNICIPALE
POLIZIA STRADALE
SOCCORSO IN MARE
CORPO FORESTALE
SCUOLA ALLIEVI AGENTI DI POLIZIA
AMBULANZE MIMMO POLISTENA ONLUS
112
113
115
116
117
118
0963-599606
996611
1530
1515
0963-479111
0963/94420
MUSEI & BIBLIOTECHE
MUSEO ARCHEOLOGICO STATALE 43350
MUSEO STATALE DI MILETO
337015
MUSEO DELL’ARTE SACRA
42040
MUSEO DELLA CERTOSA
70608
MUSEO DEL MARE
534903
CASTELLO NORMANNO
43350
BIBLIOTECA CALABRESE
351275-352363 (FAX)
CENTRO SISTEMA BIBLIOTECARIO
547557
BIBLIOTECA COMUNALE
599278
NUMERI UTILI
FFSS Informazione viaggiatori
892021
PRO LOCO
45300
MUNICIPIO (Centralino)
599111
“
(Numero Verde)
167-276400
(Uff.rela. con il pubblico) 800-237391
CORPO FORESTALE DI STATO
311022
AEROPORTO di Lamezia Terme
0968/414111
CAPITANERIA DI PORTO
572004
QUESTURA
965111
CARABINIERI
592404
GUARDIA DI FINANZA
42160
PREFETTURA
965111
NUOVO COMPLESSO PENITENZIARIO
262122
SERVIZIO GUASTI
ACQUA
42991 - 599261
ENEL
800 900800
ITALGAS
800 900999
TELECOM ITALIA
182
UTILITA’ SOCIALE
CONSULTORIO FAMILIARE Viale Matteotti 0963-42014/472105
TELEFONO AZZURRO linea di emergenza
19696
SER.T. (ospedale Tropea)
962884/5
SER. T. (Pizzo Calabro)
0963-533571
COMUNITÀ TOSSICODIPENDENTI MARANATHA’
336566
AVIS
43069
C
INEMA
MODERNO via E. Gagliardi
41173
Iron Man
16-30-19,00-21,30
Saw 4
19,50-21,30
3Ciento chi l’ha duro...la vince 16,30-18,10-19,50-21,30
La volpe e la bambina
16,30-18,15
LA DOMANDA
Dov’erano il sindaco
e il presidente della Provincia?
di PINO TASSI*
MA in che città viviamo
dove nessuno si indigna di
fronte
all'aggressione
brutale subita da due ragazzi di Crotone durante
lo School Day ?
Dov'è il Sindaco della città ? Dov'è il Presidente della Provincia? Dove sono le
scuole e le
Istituzioni
scolastiche ?
Tutto tace.
Assistiamo
al paradosso
che sui giornali si leggono le reazioni
indignate
delle autorità
e dei ragazzi
nelle pagine
dedicate alle
cronache di
Crotone mentre nelle pagine di Vibo Valentia ci si de- Pino Tassi
dica poco spazio o per nulla (evidentemente non si riferiva al
Quotidiano ndr). Come se
ci trovassimo di fronte ad
un fatto marginale, ad un
episodio che riguarda ragazzi figli di un “ Dio minore”. Eppure questo è
l'ennesimo atto di aggressione che avviene nella nostra città. In pochi mesi si
è passati dall'aggressione
di un ragazzo al Liceo
Scientifico, all'aggressione ad un dirigente scolastico, a tanti piccoli segnali di un malessere che colpisce il mondo giovanile.
C'è un tessuto civile, culturale, sociale allarmante
e devastante. In una parte
della nostra gioventù prevale la logica del branco,
l'inno della violenza, la
cultura della forza e dell'imposizione. Prevale la
legge del taglione, dell'occhio per occhio e dente per
dente. C'è una cultura mafiosa che pervade e impregna una parte non trascurabile della nostra società.
A questa situazione
drammatica non si reagisce girando la testa dall'altra parte e facendo finta di
non sapere e
non vedere.
Il mondo degli adulti è
corresponsabile
di
questo degrado culturale.
Ci aspettiamo un segnale forte
di risposta
da parte delle Istituzioni democratiche. I colpevoli vanno identificati e puniti
duramente anche con l'esclusione dall'anno scolastico.
E' troppo chiedere al sindaco di Vibo Valentia di
porgere le scuse della città
ai ragazzi e alla città di
Crotone?
E' troppo chiedere al
presidente della Provincia
di organizzare una giornata di riflessione e di mobilitazione contro la violenza coinvolgendo le istituzioni delle due province,
il mondo scolastico, l'associazionismo, il mondo della cultura ?
Serve una reazione forte
e immediata oppure si preferisce aspettare che si verifichino episodi gravi come quello di Verona per
aprire gli occhi e reagire ?
*Coordinatore di Sinistra
Democratica Vibo
PRONTO SOCCORSO
OSPEDALE JAZZOLINO
PRONTO SOCCORSO
CENTRALINO
PORTINERIA
SUEM
RIANIMAZIONE
POSTO DI POLIZIA
GUARDIE MEDICHE
VIBO VALENTIA
AMBULANZE
CROCE ROSSA ITALIANA
SOCCORSO GENNY
FARMACIE
ARIGANELLO via Mesima, 21
CENTRALE c.so Vittorio Emanuele
DAVID via Scannapieco (Vena Superiore)
DEPINO piazza San Leoluca
BUCCARELLI via Popilia (turno sett.)
IORFIDA via V. Industria
MONTORO via Luigi Razza, 66
962235
962111
962337
118 - 962518
962230 - 962229
962238
118 - 0963-41774
43843
43999
596494
42042
263124
42183
592402
572581
41551
Tanti auguri…
(Se avete da segnalare un lieto evento (ricorrenze, lauree,
nozze, nascite, successi in carriera) da pubblicare in questa rubrica, inviate un fax al numero 0963/472059 o una
breve nota per posta alla redazione de “Il Quotidiano”, corso Vittorio Emanuele III, 58 - 89900 - Vibo Valentia, indicando il vostro preciso recapito).
Vibo provincia
23
Soriano. Il giovane era scomparso il 27 gennaio scorso. Il cadavere trovato nella sua auto a febbraio
Mercoledì 14 maggio 2008
Il corpo carbonizzato è di Giurlanda
L’esame del Dna ha confermato i timori dei familiari
di NANDO SCARMOZZINO
SORIANO - Apparteneva a
Francesco Antonio Giurlanda il corpo ritrovato carbonizzato venerdì 22 febbraio 2008 in località “Cuturelli Signoretta” di Gerocarne. A stabilirlo è stato il
Dna, disposto all'indomani
dell'esame autoptico per accertare l'identità dei resti
carbonizzati trovati nel bagagliaio di un'auto Fiat
Punto amaranto, pure bruciata. La notizia, comunicata giorni addietro dai carabinieri ai genitori del giovane 29enne di Soriano scomparso in circostanze misteriose domenica 27 gennaio
di quest'anno, sta circolando in queste ore con insistenza in paese.
L'esito del Dna allevia, sia
pure di poco, il grande dolore della famiglia che finalmente potrà dare degna sepoltura ai resti carbonizzati
del giovane 29enne. Bisognerà tuttavia attendere
ancora dei giorni prima che
ciò possa avvenire. Nessuna novità, invece, sul fronte
delle indagini, forse anche
per la loro natura complessa, come era stato annunciato dalle stesse forze dell'ordine. Una fine orrenda,
tuttavia, è stata quella ri-
Jonadi
Tentata
rapina
alle Poste
JONADI - Due individui a viso coperto, uno armato di
mazzata ferrata, l’altro di
pistola, ieri mattina verso le
11.00 hanno fatto irruzione
nell’ingresso dell’ufficio postale di Jonadi ed hanno
tentato di spaccare il vetro
per accedere alla cassaforte.
I due malviventi, constatata
la resistenza del vetro e la risolutezza
dell’impiegato,
hanno desistito e si sono dati alla fuga, sparando qualche colpo di arma da fuoco
in aria. Nell’ufficio postale
c'era un solo cliente che non
ha subito violenze, ma che
comunque è rimasto ugualmente scioccato. Scattato
l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri della
vicina stazione di Filandari
e subito dopo gli agenti della polizia di Stato che, con
l'ausilio di un elicottero,
hanno setacciato l’intera zona senza però rintracciare i
banditi.
Francesco Giurlanda
servata a Francesco Antonio Giurlanda, lavoratore
saltuario, conosciuto e benvoluto da tutti, soprattutto
da anziani e bambini, a Soriano. La vicenda della
scomparsa prima e successivamente della barbara
esecuzione del giovane, in
procinto di avviare una piccola impresa di pulizia, ha
sempre mobilitato la gente
del popoloso centro.
Il 16 febbraio 2008, essendo trascorsi oramai 17
giorni senza che di lui si sapesse più nulla, organizza-
ta dalla parrocchia guidata
da don Pino Sergio, dalle
istituzioni e dalle associazioni operanti sul territorio, si svolse infatti una
fiaccolata silenziosa “per
non vivere - fu detto - nell'indifferenza” e per esprimere
solidarietà e vicinanza alla
famiglia.
Del giovane soprannominato “sei un mito” dagli scolari che più volte lo avevano
sentito cantare durante il
trasporto scolastico, servizio che gli era stato affidato
in modo saltuario, si erano
perse le tracce dopo che
quella domenica pomeriggio di fine gennaio, ricevuta una chiamata sul proprio
telefonino, Francesco Antonio era salito a bordo della
sua autovettura, una Fiat
Punto amaranto, e non aveva fatto più ritorno a casa.
Avrebbe manifestato un
certo nervosismo e una
gran fretta di andare via.
Elementi di lieve entità che
non hanno finora permesso
agli inquirenti di risolvere
un vero mistero, che gettò
nell'angoscia i genitori, il
padre Vincenzo e la madre
Mariangela Grillo, ma non
solo. Nel vuoto finirono gli
appelli di quest'ultima, così
come il tentativo di approdare a qualche verità trami-
te “Chi l'ha visto”.
Purtroppo mattina di venerdì 22 febbraio scorso la
raccapricciante,
invece,
scoperta dai carbinieri su
segnalazione di un boscaiolo che si era trovato a transitare in località “Cuturelli
Signoretta”. Secondo quanto stabilì due giorni dopo
l'autopsia eseguita dal medico legale Katiuscia Bisogni, Francesco Antonio
Giurlanda fu ucciso con
due colpi di pistola, uno alla
testa e uno all'addome, prima che il suo assassino (che
potrebbe non avere agito da
solo, stando alle ipotesi fatte dagli inquirenti) decidesse di darne alle fiamme il
corpo chiuso nel portabagagli dell'autovettura. Non essendo rimasti che i resti
carbonizzati l'esame autoptico non è valso a sciogliere
tutti i dubbi, in particolare
non fu possibile stabilire se
il cadavere appartenesse al
giovane che era scomparso
circa un mese addietro. Il risultato del Dna adesso ha risolto ogni dubbio. Resta, però, da sciogliere tutto quanto ancora, invece, il “giallo”
legato alla scomparsa del
giovane e all'efferato omicidio, il cui movente appare
difficile tuttora da decifrare.
Simbario. Alcuni elementi in pietra erano stati trafugati
Ripristinata l’antica
fontana di Monte Cucco
di GIOVAN BATTISTA GALATI
SIMBARIO - Finalmente
dopo oltre quattro anni le
antiche e caratteristiche
vasche in pietra che ornavano la fontana presso il bivio per Chiaravalle, lungo
l'antica strada borbonica,
sono tornate al loro posto.
Erano state trafugate da
ignoti e subito ritrovate.
Grazie all'impegno e alla
sensibilità degli amministratori comunali di Simbario e alla collaborazione
dell'A.Fo.R. di Mongiana
che ha messo a disposizione gli operai idraulico forestali, sono state risistemate
sul posto originario.
Realizzate probabilmente agli inizi del secolo scorso a ridosso della vecchia
casa cantoniera, lungo
l'antica strada borbonica
voluta e realizzata dal re
Ferdinando II, con lo scopo
di rendere più agevole il
trasporto dei prodotti delle
reali ferriere di Mongiana
al vicino porto di Pizzo
nonché per facilitare il
transito verso la tenuta
reale di Ferdinandea, le
fontane erano e sono un
punto di riferimento e di
sosta per gli antichi viaggiatori e per gli attuali automobilisti. L'area appositamente sistemata è costituita da una fontana centrale e due vasche laterali
addossati ad un muro in
pietra a faccia vista ornato
da semplici ma caratteristici elementi architettonici che si sono magnificamente conservati nel tempo. All'origine erano destinate a dare ristoro ai commercianti di passaggio che
sostavano per riposarsi e
per abbeverare gli animali
utilizzati per il traino dei
carri, col passare degli anni divennero luogo di sosta
per gli automobilisti che
ancora oggi sono soliti fermarsi per gustare la limpida acqua che proviene dalla montagna.
I blocchi di pietra granitica delle due vasche laterali e la fontana centrale con
il biviere anch'esso in pietra testimoniano i capolavori dell' artigianato locale
sicuramente ad opera di
maestri scalpellini della zona che hanno operato specialmente a Serra San Bruno e dintorni.
Modeste ricchezze che
andrebbero valorizzate e
tutelate come i maestosi e
secolari alberi di tiglio
messi a dimora per abbellire l'antica strada e che
spesso l'incuria dell'uomo
deturpa e devasta cancellando un'importante testimonianza storica a dimostrazione di quanto è assente oggi la cultura della
conservazione e il rispetto
verso l'ambiente.
Tropea. La proposta del sindaco Euticchio ai commercianti
Aprire un tavolo di confronto
di EDUARDO MELIGRANA
Antonio Euticchio
TROPEA - «Come amministrazione vogliamo
con determinazione riaprire un dialogo serio,
costruttivo e sistematico con i commercianti e
con l'associazione di categoria Ascot», così il
sindaco di Tropea, Antonio Euticchio, intende impostare per l'immediato futuro i rapporti con i titolari delle numerose attività commerciali della “Perla del Tirreno”. Rapporti da
tempo non sereni che nei giorni scorsi avevano visto gli stessi commercianti, riuniti nell'Ascot (Associazione commercianti Tropea),
guidati da Deborah Valente, manifestare nella centralissima piazza Vittorio Veneto. In
questa recente occasione, l'Ascot aveva allestito un apposito gabezo per raccogliere i messaggi dei cittadini indirizzati all'Amministrazione Euticchio. «Ho dato mandato al vicesindaco Sandro Cortese - aggiunge il sindaco Euticchio - affinchè si apra un tavolo di confron-
to che parta da sabato prossimo, che vuole essere l'avvio di una nuova stagione di relazioni
con i commercianti riuniti in categoria e con
quelli che non lo sono. Vogliano lasciarci alle
spalle polemiche che non servono a risolvere i
problemi e che non servono soprattutto a Tropea ed alle sue prospettive di sviluppo e di crescita». In precedenza, la stessa Ascot aveva
proceduto ad una clamorosa serrata, quando,
per qualche ora, i negozi decisero di sospendere ogni attività e abbassare le serrande. In
quell'occasione, la presidente Valente aveva
sottolineato come non fosse “importante il colore politico, ci sono problemi che vanno affrontati insieme da tutti i tropeani, i commercianti non sono il “nemico” ma una risorsa su
cui contare ed investire». L'auspicio di un rinnovato dialogo è stato saluto con «molta soddisfazione e forte speranza, nell'interesse della promozione della città di Tropea» dagli aderenti alla categoria e dall'Ascot.
L’associazione culturale cittadina
“Filadelfia nostra”
sempre attiva
Alcune delle attività dell’associazione “Filadelfia nostra”
di CATERINA PELLEGRINO
FILADELFIA - Continua
con fervore l'attività di
“Filadelfia Nostra”, associazione culturale presieduta da Maurizio L'Abbate, che nei giorni scorsi
ha convocato l'assemblea
dei soci presso la sede di
via Anile per discutere la
pianificazione delle iniziative da concretizzare
nei prossimi mesi.
La relazione introduttiva del presidente ha tracciato un bilancio più che
positivo sulle manifestazioni realizzate dall'associazione nell'ultimo anno, dalla festa dei nonni
alla seconda edizione di
“Note sul pentagramma”,
al convegno “Donne e Volontariato”
tenutosi lo
scorso
8
marzo presso la biblioteca comunale in occasione della
Festa della
Donna. Ricca la programmazione messa in
cantiere dal team “Filadelfia Nostra”: è da poco
iniziato primo Corso di
Italiano per immigrati'
che sta coinvolgendo diverse donne straniere
presenti sul territorio filadelfiese e che si protrarrà fino a fine giugno, per
30 ore complessive di lezione frontale e verifica
finale.
Fondamentale e lodevole per la realizzazione del
corso la collaborazione
volontaria delle insegnanti Lina Amalfitani e
Giulia Costa, coadiuvate
da membri del consiglio
direttivo dell' associazione, Maria Amalfitani e
Rosetta Chiaravalloti.
Le lezioni non avranno
soltanto lo scopo di erudire sulla lingua italiana,
ma serviranno anche a
fornire validi strumenti
finalizzati ad una maggiore integrazione degli
immigrati nella società
civile. Obiettivi del corso
saranno infatti l'abbattimento della barriera linguistica che spesso rende
difficile un pieno inserimento nella collettività, e
l'elaborazione di un confronto serrato tra culture
diverse che possa sfociare
in una maggiore recipro-
ca comprensione restringendo gli spazi di emarginazione sociale che
spesso caratterizzano la
presenza degli immigrati.
Come riscontrato durante le lezioni ad oggi
svolte, le partecipanti
stanno dimostrando notevole interesse e curiosità verso la lingua e la cultura italiana, a testimonianza della loro aspirazione ad una piena integrazione ed a conferma
dell'utilità del corso. Ma
le novità dell'associazione non si fermano qui, in
programma anche attraenti viaggi culturali
come la visita alle città etnee di Siracusa e Catania.
Per rinnovare l'appuntamento con
il teatro antico di Siracusa avviato
l'anno
scorso,
quest'anno
si assisterà
alla rappresentazione
dell'“Agamennone” di Eschilo.
Per giugno poi è prevista l'escursione a Rossano e al castello di Corigliano che segnerà l'avvio delle visite ai meravigliosi castelli calabresi.
In sede d'assemblea si è
inoltre deliberato per il
rinnovo della festa dei
nonni ad ottobre e di una
manifestazione da realizzare nel periodo delle festività natalizie 2008.
L'associazione “Filadelfia
Nostra”, nata nel 2006, si
è attestata da subito come
eccellente laboratorio di
idee e progetti sempre
nuovi e interessanti, sia
nell'ambito culturale che
sociale, ma purtroppo risente di una situazione
economica precaria non
essendo essa supportata
da alcun contributo comunale, provinciale o di
altri enti. Il mantenimento della sede e le attività
stesse sono il frutto di
contributi degli associati,
e non solo in termini di
tempo e lavoro. Per ovviare a questa situazione il
direttivo e i soci sperano
di poter contare sul sostegno dei cittadini che vogliano
destinare
il
5x1000 all'associazione,
il cui codice fiscale è
96021890791.
Tracciato un bilancio
più che positivo
delle manifestazioni
24
Vibo provincia
Tropea. Riconoscimento durante l’evento al grande musicista tropeano Vincenzo Fazzari
Mercoledì 14 maggio 2008
Il successo di “Onde mediterranee”
Riuscita la manifestazione di premiazione delle opere vincitrici
di FLAVIA MAMONE
TROPEA - Un successo senza precedenti ha caratterizzato l'ultima edizione del
Premio Internazionale di
Poesia Tropea Onde mediterranee, testimoniato non
solo dalla mole di opere pervenute, dall'Italia e dall'
Estero e poste nei mesi scorsi al vaglio della commissione esaminatrice, ma anche
per la grande partecipazione di un pubblico particolarmente nutrito e coinvolto alla cerimonia di premiazione
avvenuta nei giorni scorsi a
Tropea. Questi i nomi dei
vincitori delle varie sezioni
partendo dalla prima posizione: per la Poesia Giovane,
settore a, la classe V della
scuola primaria di Brattirò
di Drapia, composta da Roberta Pulicari, Roberta Pugliese, Anna Rombolà,
Francesco Rombolà e Michele Rombolà con la poesia
Shoah, Luana Grillo della
Scuola primaria di Daffinà
di Zambrone con A voi uomini, ed Elena Micali della
scuola primaria G. Paolo II
di Tropea con I sogni di un
bimbo. Per il settore b Silenzio autunnale di Alberto
Conforti, scuola secondaria
di Tavernelle Val di Pesa, La
penisola italiana di Giuseppe La Torre, Scuola secondaria Don Francesco Mottola
di Tropea, e Che mondo è? di
Giovanni Lico, Convitto Nazionale G. Filangieri di Vibo
Valentia.
Per il settore C i premiati
sono stati Mariaelisa Giocondo dell' Istituto Magistrale Statale di Locri al primo posto con Emigrazione,
Mariarosa Franco del Liceo
scientifico Vianeo di Tropea
seconda classificata con Ed è
amore, e Maurizio Pantano
proveniente dallo stesso istituto con Dormi. Passando
alla sezione adulti al primo
posto Pierino Pini con Volo
di gabbiani, a seguire Iqbal
Masih di Adolfo Silveto ed
Egidio De Luca con la poesia
Auschwitz, 27 Gennaio
2008. Per la sezione Poesia
in Vernacolo Raffaele Tomeo si è aggiudicato la prima posizione con Minatori a
Marcinelli, seguito da Michele Celano con U palcuscenicu da vita e da Paolo Landrelli con il componimento
Riflessioni i nu cinquantenni. Per la poesia edita: Maschere di sale di Romano Cajelli, Poemetti di Rosa Minei
Astarita e Tra sentimenti ed
incanti di Edda Ghilardi
Vincenti.
Tra i componimenti in lingua straniera il primo posto
è andato a Las almas de los
justos estàn en las manos de
Dios di Teresa Scialpi, seconda classificata Pasqualina Scrugli con il componimento Pour un sourire, e
terzo arrivato Gianni Gliatas con Talassa. Infine premiata come migliore poesia
del primo lustro Omaggio a
Tropea di Antonella De Luca.
Una manifestazione, quella del Premio Onde Mediterranee presentato da Rossella Laria, che si è tradotta come ogni anno in una grande
festa dedicata agli artisti e a
chi ama l'arte nelle sue molteplici espressioni. Oltre alla poesia, ampio spazio è stato infatti dedicato alla musica, con le apprezzate esibizioni dei maestri Elisa e Salvatore Laureana rispettivamente al piano e al clarinetto
e del coro polifonico don Giosuè Macrì; ormai consolidata la collaborazione tra il
concorso e l'associazione
Tropea Musica che il presidente Ottavio Scrugli ha de-
I componenti della giuria del premio “Onde mediterranee”
finito “foriera di grandi successi e soddisfazioni” esprimendo il proposito che il felice connubio prosegua ancora negli anni. Poesia, musica ma anche pittura. Suggestive le tele di artisti locali
esposte in sala e di grande
vanto la presenza dell' artista Giuseppe Vitetta, autore
del logo del concorso e dell'opera messa in riffa.
Insieme a queste personalità di spicco, appartenenti
al panorama culturale tropeano, seduti al tavolo della
commissione esaminatrice
Gaetano Antonio Bursese,
presidente, Giuseppe Meligrana editore e segretario
del Premio, la professoressa
Lilly Pagano e l'esperta in
storia dell'arte Ilaria Mamone. Particolarmente gradita
al pubblico la lettura dei
componimenti vincitori e
delle motivazioni critiche,
quest'ultime opera della
professoressa Maria Domenica Ruffa. Un momento di
grande commozione si è vissuto durante l'attribuzione
di un premio di riconoscimento al grande artista tropeano Vincenzo Fazzari,
una delle figure più rappresentative di Tropea, persona
di grandi qualità artistiche e
doti umane. Nato nel 1922,
Vincenzo Fazzari si sentì
spinto sin da piccolo verso la
musica sacra e già da piccolo
lasciava di tanto in tanto la
bottega del padre calzolaio
per raggiungere la vicina
cattedrale, attratto dalle sinfonie che da li provenivano.
Fu così che il conte Antonino
Scrugli, che all'epoca suonava nella Cattedrale, intuendone il grande talento, gli
impartì alcune lezioni di piano, contemporaneamente,
all'età di soli dieci anni Fazzari entrò a far parte della
Banda musicale della Città.
Alla morte dell'organista,
nel 1942, l'allora ventenne
Fazzari venne scelto dal Sagrestano Maggiore, don
Francesco Baldanza, con il
parere favorevole del Vescovo Cribellati, come Maestro
di Cappella della Concattedrale. Dopo la scomparsa,
nel '48, del Conte Scrugli, rimase il solo organista e negli anni cinquanta, divenne
unico cantore, com'è tuttora, accompagnato semplicemente dalle voci dei fedeli.
Anche molti parroci locali si
rivolgevano spesso a Fazzari perchè accompagnasse le
più svariate funzioni religiose che scandiscono l'anno liturgico.
Il talento dell'artista deve
molto anche al Canonico
Don Giuseppe Macrì, grande compositore, nativo di
Limbadi. Tra i due nacque,
al ritorno in patria di quest'ultimo dall' America, una
grande amicizia sfociata in
un perfetto sodalizio artistico dovuto all'apprezzamento e al riconoscimento delle
reciproche doti musicali. Il
Maestro Vincenzo Fazzari
ha raggiunto un'età veneranda, dopo aver trascorso
una vita ricca di soddisfazioni musicali e di affetto da
parte della gente di Tropea,
questo il senso del riconoscimento che l'organizzazione
del concorso, in primis nella
persona del presidente Pasquale De Luca, ha voluto attribuirgli.
Presenti, tra gli altri, all'evento culturale anche il sindaco di Tropea Antonio Euticchio, l'assessore alla viabilità Nino Valeri e gli assessori al turismo e alla cultura
dei comuni di Tropea, Drapia e Ricadi Michele Accorinti, Rodolfo Mamone e
Giulia Russo.
Filadelfia. «Non siamo i responsabili della sconfitta del centrodestra alle elezioni provinciali»
La Fiamma volge lo sguardo al futuro
La replica di Salvatore Restuccia al consigliere comunale Ivan Donato
FILADELFIA - «Rispondere una
volta per tutte al signor Donato che
per l'ennesima volta chiama in causa il Movimento Sociale - Fiamma
Tricolore, pur senza fame parte».
Questo lo scopo di un comunicato
stampa con il quale il segretario
provinciale del Movimento sociale
Fiamma Tricolore, Salvatore Restuccia, replica alle dichiarazioni
del consigliere comunale di opposizione Ivan Donato, accusato di avere usato “parole poco rispettose
verso la Fiamma, affermazioni del
tutto gratuite”.
Dopo avere messo in chiaro che la
Fiamma, con la sua storia e il suo
simbolo può definirsi un partito
(“lo stesso non può dirsi un partito
che in realtà è un'aggregazione di
persone senza nessuna storia, senza aver celebrato nessun congresso, nato appena sei mesi fa con nomine calate dall'alto e formato da
transfughi alla ricerca di un posto
al sole”), Restuccia prosegue: “Lei
si arroga il diritto di disprezzare la
nostra struttura e la nostra organizzazione di partito che voi non
avete, e commentare il nostro programma nonostante lo ignori totalmente. Non immagina nemmeno a
quale brutta figura va incontro
quando dice che la Fiamma guarda
al passato! Mutuo Sociale, progetto
H20, Ici, reddito minimo di inserimento: lei non sa proprio nulla di
tutto ciò”. Altro che guardare al
passato, insomma. E a testimonianza dell'attualità del suo partito, il segretario della Fiamma ricorda le denunce, in tempi non sospet-
Salvatore Restuccia
ti, nei confronti della Parmalat e le
sue lotte nelle vertenza dei lavoratori della Nostromo e sul degrado e
l'abbandono della cappella del cimitero di Vibo e del monumento eretto
a Piazza San Leoluca al ministro
dei Lavori pubblici Luigi Razza.
Ricordate, quindi, le lusinghiere
affermazioni, alle elezioni del
1999, di due candidati alle Provinciali di Filadelfia (Servello e Michienzi). “In questa tornata elettorale - scrive Restuccia - si è registrato più o meno lo stesso dato delle ul-
time elezioni in cui si parla di "presunto successo" senza tenere conto
che quelli presi sono i voti che la
Fiamma ha sempre avuto”. Dati
che vengono messi, quindi, a confrontato con il partito socialista
“che - ricorda - non ha raggiunto
neanche l'1 %. Come pensavate voi chiede -di prendere al senato il 10%
e il 5-6% alla Camera, come profetizzato dal vostro leader Francesco
Storace, quando in realtà eravate
senza una struttura partitica e senza una organizzazione radicata sul
territorio”.
Rigettata, dunque, l'accusa di responsabilità politica per la sconfitta del centrodestra. “Nessuno di voi
possiede questi titoli - fa sapere perché la vostra destra è una destra
solamente di aggregazione di persone per saziare i vostri appetiti di
potere. Raggiunto questo obiettivo
si esaurirà la vostra ragione d'essere. Dove eravate voi- domanda Restuccia - quando al 501 hotel si cercava il candidato del centrodestra
alle Provinciali? Perché la vostra
delegata amatissima, con tanto di
arroganza e prepotenza, ha difeso a
spada tratta la candidatura di Miceli, perdente in partenza?”.
Dopo avere ribadito che la Fiamma ha preso le distanze dalla candidatura di Miceli Con questo vostro
atteggiamento folle avete tolto
quella speranza di opportunità che
c'è stata in tutta Italia compresa
nella la città di Roma, che ha saputo uscire dopo 14 anni di amministrazione di sinistra disastrosa e
fallimentare. Con questo vostro
metodo avete tradito i cittadini vibonesi che aspettavano una candidatura all'altezza di sentirsi rappresentati degnamente per la loro
storia e tolto quella speranza di rinnovamento. Nonostante tutto ciò
abbiamo portato il nostro contributo importante e i miei 35 voti che lei
cita sono la conseguenza della mia
candidatura in un collegio rimasto
vacante e per il quale, da uomini responsabili quali siamo, ho accettato di sacrificarmi perché vi siete
presi tutte le candidature alla Camera e al Senato, mentre avete abbandonato sulle mie spalle un collegio blindato dal centrosinistra. Che
queste parole poi provengano da
un candidato in un collegio dove il
centro-destra tutto insieme ha racimolato appena 1'8% contro 1'86%
della sinistra ci fa quantomeno ridere. La Fiamma è in veloce espansione in tutta la Calabria, vibonese
compreso. Forse non potremo aspirare a posti di comando ma la gente
sa bene che scegliendo noi si sarà
messa al fianco di gente onesta, che
non vive e non intende vivere di politica. Sarà per questo nostro piacere invitarla alle nostre future manifestazioni in modo da toccare con
mano quanto affermiamo. Intanto
le diamo appuntamento tra cinque
anni: ci sarà cosi modo di misurarci
nuovamente. Ovviamente noi saremo sempre e comunque da questa
parte. A differenza del signor Donato noi non faremo il salto della
quaglia. Ci sarà modo e tempo per
avviare un confronto basato sulla
saggezza e sull'intelligenza.
Vibo provincia
Mercoledì 14 maggio 2008
25
Mileto. La Provincia ha concesso il nulla osta alla Pro loco. Fervono i preparativi per l’estate
Ufficio di informazione e assistenza turistica
Francesco Ciccone
MILETO - La Provincia ha concesso il nulla
osta per l’istituzione presso la Proloco Mileto, diretta da Francesco Ciccone, dell’ufficio
Informazione e assistenza turistica (Iat) con
correlativa possibilità di uso della denominazione. Si tratta di un importante riconoscimento attribuito al sodalizio che dal 1975
opera nel sociale distinguendosi anche e soprattutto nella promozione del territorio sia
sotto il profilo culturale che turistico. La decisione dell’amministrazione provinciale,
formalizzata dal dirigente Ferdinando Barilaro, è stata presa in virtù della richiesta
avanzata lo scorso 12 marzo dalla stessa
Proloco ma anche in considerazione dei sopralluoghi fatti dalla stessa amministrazione provinciale presso la sede dell’associazione turistica.
«E’ certamente una decisione che riconosce l’impegno che da decenni questa associazione mette in campo per promuovere la
città normanna e le sue frazioni». E’ soddisfatto il presidente del sodalizio, Francesco
Ciccone, che nell’annunciare il nulla osta
concesso dalla Provincia ha voluto ricordare come «è un successo che va indubbiamente condiviso con l’amministrazione comunale, con le associazione e con tutti coloro
che con passione si sono spesi in questi anni
per realizzare sul territorio iniziative che
certamente hanno contribuito alla valorizzazione di quanto questa città e le sue frazioni offre a chi sceglie di visitarla».
Nel frattempo, annunciata la costituzione dell’ufficio Iat, Ciccone ha reso note anche le iniziative che nel corso dell’estate saranno programmate e realizzate dall’ente
turistico. Come ogni anno il sodalizio punterà molto sulla cultura con l’attribuzione del
premio della “Pergamena normanna” a chi
si è particolarmente distinto nel sociale, nella cultura o nel mondo dell’occupazione e
dello sviluppo del territorio. Ma alla Pergamena normanna si aggiungeranno anche
altre manifestazioni fra le quali spicca la seconda edizione del premio De André riservato a giovani artisti provenienti dalla provincia e anche da extra-provincia. Il primo ap-
puntamento che si svolgerà già il prossimo
18 maggio è “il pomeriggio in festa” durante il quale un gruppo di animatori e artisti di
strada si esibirà vestendo a festa la villa comunale. Nel mese di giugno è, inoltre, prevista l’organizzazione di una gita con l’obiettivo di consolidare i rapporti con la comunità
di Bivongi. Ma l’attività della Pro Loco si
concentrerà anche sullo scambio turistico
con la città di Tropea. «E in fase di studio - ha
concluso Ciccone - il progetto per l’estate che
sta per arrivare volto a riproporre il bus del
mare che in passato, grazie anche all’importante collaborazione con l’amministrazione
comunale, guidata dal sindaco Condoleo e,
in particolare con l’assessore Annadelia
Massara, ha riscosso notevole successo fra i
cittadini di Mileto e delle sue frazioni che
hanno apprezzato con una partecipazione
costante e massiccia all’iniziativa». Un ultimo pensiero va agli Europei di calcio che la
Proloco intende proporre all’aperto nel corso del prossimo mese di giugno.
f. r.
Serra. Lo Iacono difende l’accordo sull’orario lavorativo. Domani la protesta dello Slai Cobas
Lsu e Lpu, la replica del sindaco
«Si è inteso contemperare diritto di sciopero e servizi essenziali»
di SERGIO PELAIA
SERRA SAN BRUNO «L'amministrazione
comunale non ha inteso
adottare alcun atto di precettazione. I dirigenti si sono limitati ad applicare
quanto previsto dall'accordo collettivo nazionale in
materia di norme di garanzia del funzionamento dei
servizi pubblici essenziali,
destinando un contingente minimo di lavoratori a
copertura di alcuni servizi
essenziali».
E' il sindaco Raffaele Lo
Iacono a rispondere alle accuse riguardanti la vicenda dello sciopero di Lsu e
Lpu indetto dallo Slai Cobas per domani. Sia il sindacato di base sia il consigliere di minoranza Mirko
Tassone avevano parlato
di comportamenti antisindacali per alcuni ordini di
servizio mirati, a loro dire,
ad impedire lo sciopero.
Tutto è cominciato con l'accordo che il Comune ha
sottoscritto con Cgil e Cisl
il 20 marzo. Un'intesa che
per lo Slai Cobas aumenta
la flessibilità dell'orario lavorativo e riduce i diritti
dei precari.
«Trattandosi di accordi
aziendali - specifica Lo Iacono in un comunicato
stampa - sono state convocate le organizzazioni sindacali sottoscrittrici dei
contratti collettivi nazionali di lavoro e del vigente
disciplinare di utilizzo per
l'utilizzo di Lsu e Lpu».
Quindi lo Slai Cobas, non
avendo sottoscritto tali accordi, per il sindaco «non
aveva alcun titolo per essere convocato».
Entrando nel merito degli accordi contro cui i lavoratori protestano, l'amministrazione precisa che
gli stessi «non diminuiscono affatto i diritti dei lavoratori, anzi contribuiscono a creare un quadro di
maggiore certezza nell'impiego dei lavoratori medesimi e sono propedeutici al
riconoscimento effettivo
delle loro professionalità».
L'accordo sull'orario di
lavoro consentirebbe di
«definire dei turni coerenti
con l'esigenza di garantire
alla collettività l'efficienza
nell'erogazione dei servizi
pubblici senza pregiudicare i diritti dei lavoratori».
Inoltre non verrebbe imposto il lavoro domenicale,
ma «è solo previsto che si
possano impiegare dei la-
voratori in alcuni servizi
essenziali, adeguatamente
compensati, solo in casi eccezionali e di urgenza». Al
riguardo il sindacato aveva sottolineato come di fatto le situazioni di emergenza fossero divenute ormai
la regola.
«Il Comune di Serra scrive ancora Lo Iacono ha sempre tenuto un comportamento di massimo rispetto per Lsu e Lpu. Ciò è
dimostrato dall'attenzione
con cui sono pagate le
mensilità dei lavoratori di
pubblica utilità, assicurandone priorità rispetto
agli stipendi del personale
di ruolo. Senza dimenticare che questa è stata una
delle due amministrazioni
nella provincia che ha curato le pratiche per l'erogazione dell'assegno al nucleo familiare agli Lpu che
in questi giorni è in pagamento».
Tornando poi ai famigerati ordini di servizio, il
sindaco spiega che «si è in-
Il sindaco Raffaele Lo Iacono
teso contemperare il diritto allo sciopero con il diritto dei cittadini a ricevere
l'erogazione dei servizi
pubblici».
Un atteggiamento «di responsabilità» anche verso i
cittadini, a cui è stata data
informazione della giorna-
ta di sciopero. «Nessuno
ha inteso impedire l'esercizio del diritto di sciopero.
Su circa 70 lavoratori è stato individuato con gli ordini di servizio un contingente - spiega il sindaco - di
appena 14 lavoratori, che
avrebbero potuto chiedere
entro 24 ore dalla comunicazione la volontà di aderire allo sciopero chiedendo
la sostituzione ove possibile».
Poi specifica che «non
esistono rappresentanti
aziendali per Lsu e Lpu, in
quanto agli stessi non è riconosciuto il diritto ad
eleggere le proprie rappresentanze sindacali aziendali».
Per ciò che riguarda invece la richiesta di conciliazione, nella nota si rileva che «la competenza ad
espletare le procedure è del
Prefetto, il quale, vista la
mancata convocazione entro 3 giorni lavorativi dalla comunicazione della formale proclamazione dello
stato di agitazione e della
richiesta della procedura
conciliativa, ha ritenuto di
applicare quanto previsto
dall'Accordo del 29 settembre 2002».
Tutto ciò insomma per
sottolineare che l'atteggiamento dell'amministrazione comunale è stato «assolutamente rispettoso del
diritto allo sciopero dei lavoratori e di quello dei cittadini al godimento dei
servizi pubblici».
Infine, il sindaco Raffaele Lo Iacono afferma che
sono stati attivati i meccanismi previsti dalla normativa vigente in materia
«a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione e della successiva
proclamazione dello sciopero da parte dello Slai Cobas. Diverso sarebbe stato
se i lavoratori avessero
chiesto un incontro per discutere delle diverse problematiche, richiesta che
sarebbe stata subito accolta».
Tropea. Dopo la pesante sconfitta alle provinciali stoccate a Grillo e Basile
«Serve puntare sul nuovo»
Alfredo Tranfo (Cdl) ribadisce la necessità di rilanciare il Pdl
TROPEA - Il Circolo della
Libertà “Tropea” e il suo
presidente, Alfredo Tranfo, a circa un mese dal voto
che ha sancito la sconfitta
del centrodestra e del suo
candidato
presidente
Francesco Miceli nella
competizione per la conquista di palazzo ex Enel
hanno voluto fare una analisi approfondita dell'attuale momento in cui si
trova il Partito della libertà
nel territorio provinciale .
Una analisi che arriva,
quindi, «dopo che le recenti elezioni provinciali - si
legge in una nota diramata dal circolo - hanno scavato, con la pesantissima
perdita di consensi registrata, un solco profondo
tra le varie anime del centro destra, facendo venire
alla luce quel malessere
nascosto che, pur presente
da tempo immemorabile,
non era stato mai affrontato e che ci ha portati nelle
precedenti tornate elettorali locali a ripetute sconfitte».
Valerio Grillo
Per Tranfo e gli esponenti del Circolo della libertà
cittadino si tratta di «una
malattia che tutti conoscevano e che è sempre più degenerata perché mai nessuno è stato in grado di curarla, tagliando cellule
malate là dove era necessario».
Il presidente del Cdl di
Tropea ha rivendicato come «siamo stati i primi a
contestare i vertici provinciali del Pdl sulla designazione unilaterale, per nulla democratica e arrogante
con cui è stato scelto il candidato a presidente della
Provincia di Vibo Valentia
e i fatti ci hanno dato ragione con un minimo storico di consensi per il Pdl
vibonese».
Gli stessi «vertici del Pdl
che ora dopo la sonora
sconfitta cercano di scaricare il loro candidato a presidente. Finalmente adesso è arrivato il momento di
fare chiarezza, non dobbiamo avere paura né dei confronti e né degli scontri,
perché solo facendo chiarezza una volta per tutte si
può ricostruire e, oggi, la
base del centro destra della
provincia di Vibo Valentia,
dopo anni di silenzio, si è
svegliata dal lungo torpore in cui era caduta».
Rivolgendosi a Domenico Basile e Valerio Grillo,
«ormai riconosciuti da tut-
ti come gli autori di questa
ennesima sconfitta», Tranfo invita entrambi «a fare
un passo indietro e lasciare che il vento del rinnovamento che spira dalla base,
si realizzi intorno ai nuovi
soggetti istituzionali che
sono i consiglieri provinciali appena eletti, carichi
di idee, determinazione e
di quella passione politica
da tempo assente fra i “vecchi” rappresentanti», senza dimenticare «la collaborazione determinante del
senatore Franco Bevilacqua appena rieletto».
In conclusione, quindi, il
Circolo della Libertà di
Tropea dà la propria massima disponibilità a questa
azione di rilancio del Pdl
annunciata da Bevilacqua
e annuncia che «anche noi
sabato, saremo a Vibo Valentia al tavolo del cambiamento, che deve essere un
momento di incontro dal
quale ripartire per gettare
le basi della rinascita del
Pdl vibonese.
f. r.
Nicotera
Saccomanno
premiato
dal Rotary
NICOTERA - Il Rotary International Club di Nicotera
Medma, del distretto 2100,
ha conferito al proprio vice
presidente, Giacomo Saccomanno l'onorificenza più alta e prestigiosa: la “Fellow
Paul Harris”, che viene consegnata a chi si è distinto
nell’attività sociale e rotariana. In particolare, nella
motivazione del riconoscimento si legge che lo stesso
è stato attribuito «in segno
di apprezzamento e riconoscenza per il tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra popoli
di tutto il mondo».
La consegna dell’onorificenza è stata portata a termine dal past president Antonino Di Certo, alla presenza di Beniamino Donnici e
di un folto pubblico che ha
riservato all’evento un lungo applauso e con un abbraccio al socio.
Saccomanno, da oltre
venti anni, si è interessato
delle iniziative rotariane
spendendosi per portare
avanti proposte e progetti,
con ricadute rilevanti sul
territorio. Da 11 anni presiede l'Associazione “La Città del Sole”, composta da
ben 12 Club rotariani Calabresi: Amantea, Castrovillari Pollino, Cosenza, Florense di San Giovanni in
Fiore, Lametia Terme, Locri, Nicotera Medma, Petilia
Policastro Valle del Tacina
Centenario, Reggio Calabria Sud, Soverato, Tropea e
Vibo Valentia. In questo suo
ruolo ha svolto progetti
educativi nelle scuole, percorsi di legalità, tavole rotonde, pubblicazioni di volumi su esperienze calabresi, il premio omonimo che
ha dimostrato le grandi capacità dei calabresi nel fare
impresa anche in un territorio così difficile. Ultima fra
le attività messe in campo
da Saccomanno lo sportello
alimentare, che in poco più
di due settimane ha distribuito oltre 300 pacchi nel
territorio della Piana di
Gioia Tauro alle famiglie bisognose e disagiate.
26
Vibo provincia
Il percorso comune delle associazioni culturali “Gioacchino Murat” e “Tolentino 815”
Mercoledì 14 maggio 2008
Siglato il gemellaggio con Tolentino
Il Comune di Pizzo presente alla rievocazione storica
PIZZO - Ha avuto luogo, nei
giorni scorsi a Tolentino,
presso le sale del Castello
della Rancia, come annunciato nei giorni scorsi, la firma del patto di gemellaggio
tra due delle associazioni
murattiane più qualificate
ed attive sul territorio nazionale: la “Gioacchino Murat
Onlus” di Pizzo e la “Tolentino 815” di Tolentino.
L'evento si è incastonato
nelle manifestazioni organizzate in occasione della
XIII edizione della rievocazione storica della battaglia
combattuta a Tolentino,
(MC) il 2 e 3 maggio 1815 tra
l'esercito di Gioacchino Murat, re di Napoli, e quello austriaco del barone Federico
Bianchi, considerata da vari
storici come la prima battaglia per l'indipendenza italiana.
Alla firma del patto di gemellaggio tra le due associazioni, avvenuta nelle persone di Giuseppe Pagnotta,
presidente della “G. Murat
Onlus” di Pizzo, e di Paolo
Scisciani, presidente della
“Tolentino 815”, hanno presenziato una delegazione
del comune di Pizzo rappresentata dal sindaco Fernando Nicotra e una delegazione della comunale di Tolentino nelle persone del vice
sindaco Goffredo Nobili e
dell'assessore alla cultura
Paolo Ruggeri.
La cerimonia ha, altresì,
visto la partecipazione entusiastica di S.A.R il principe
Murat giunto da Parigi per
presenziare agli eventi della
rievocazione e molto vicino
alle associazioni gemellate,
nonché dei rappresentanti
delle delegazioni italiane del
“Souvenir
Napoleonien”
Massimo Carducci, delegato per il centro Italia, e Paolo
Foramitti, delegato per il
nord Italia.
Inoltre, hanno presenziato all'evento: i membri del
“Reale Gruppo Storico
Gioacchino Murat” istituito
in seno all'associazione presieduta da Giuseppe Pagnotta, Ruggero Antonio
Ceravolo direttore del gruppo storico, Giuseppe Bruzzese direttore artistico del
Corteo Storico Murattiano
realizzato a cura della Murat Onlus, Achille Concerto
autore del copione cinematografico sulla figura di Murat di prossima realizzazione e una rappresentanza del
corpo docente e degli alunni
dell'Istituto Tecnico Nautico - sezione commerciale - di
Pizzo nelle persone dei docenti Vito Boragina e Domenico Sorace che hanno accompagnato
numerosi
alunni dell'ITN alla manifestazione a fronte dell'entusiasmo di adesione all'iniziativa espresso della preside Elena De Filippis.
Col patto di gemellaggio i
due enti culturali, legati da
una stretta, fattiva e costruttiva collaborazione sin
dal 2004 (che ha portato all'istituzione, assieme ad altri, della “Rete Murat” - organizzazione internazionale di associazioni ed enti murattiani - e del “Comitato Bicentenari Murattiani”) si sono impegnati ufficialmente
e permanentemente a favorire gli scambi reciproci finalizzati allo sviluppo del
più ampio sentimento di fratellanza nello spirito di libertà, nonché al successo
della pace e della libertà.
Forte è stato l'entusiasmo
e l'orgoglio espressi dai sindaci delle due cittadine, i
quali fortemente intenzionati a rafforzare l'asse storico - culturale sviluppatosi e
suggellatosi nel gemellag-
Alcune fasi della rievocazione storica della battaglia di Tolentino e il momento
della sigla del patto di gemellaggio tra le associazioni “Gioacchino Murat” e
“Tolentino 815”, alla presenza del sindaco di Pizzo, Ferdinando Nicotra
gio tra le due associazioni,
hanno avviato in occasione
di questo incontro un processo di integrazione culturale finalizzato al gemellaggio tra i due comuni in nome
di Gioacchino Murat.
Il sindaco di Pizzo Fernando Nicotra, nel suo intervento immediatamente successivo alla firma dell'atto di
gemellaggio, ha espresso
con fierezza la sua ammirazione per l'operato dell'asso-
ciazione presieduta da Giuseppe Pagnotta definita “un
vero fiore all'occhiello per la
città nonché un importante
motivo di lustro per la stessa”, annunciando il più ampio impegno dell'ammini-
strazione comunale a supportare e sostenere la prossima edizione della “Rievocazione storica dello sbarco,
arresto condanna e fucilazione del Re Gioacchino Murat a Pizzo” che come an-
nunciato avrà luogo nel
prossimo mese di ottobre
nel suo format originale e
ufficiale pensato e realizzato a cura dell'associazione
culturale “G. Murat Onlus”.
a. m. p.
I ragazzi napitini protagonisti attivi del ricordo della battaglia di Tolentino del 1815
Ampi consensi per il “Reale gruppo storico”
PIZZO - Alla manifestazione
di Tolentino protagonista è
stato il “Reale Gruppo Storico Gioacchino Murat” che ha
ricevuto ampi consensi.
Il gruppo nato nel 2004 in
seno all'associazione culturale “G. Murat Onlus” presieduta da Giuseppe Pagnotta, si è trovato in quel della
cittadina marchigiana a vivere il suo esordio fuori regione. Questo è costituito da
oltre 40 figuranti abbigliati
in raffinati ed eleganti abiti
ottocenteschi di manifattura artigianale molti dei quali
- tra cui quello del re Murat e
quello prezioso della consorte Carolina - realizzati dal celebre atelier teatrale di Giuseppe Bruzzese “Stile d'epoca S.r.l.” di Reggio Calabria.
Il gruppo, diretto da Ruggero Antonio Ceravolo e al
I ragazzi del “Reale gruppo storico”
quale per l'occasione hanno
aderito alcuni studenti dell'Istituto nautico napitino,
nel riprodurre la corte murattiana vanta al suo interno
le figure del re Gioacchino
Murat, impersonato dal giovane pizzitano Claudio Solano, della regina Carolina Bonaparte, nella persona della
splendida Maria Elena Riga,
dei figli della coppia reale, di
Luciano Bonaparte, impersonato da Giuseppe Pagnotta, di tre ministri del Regno
Murattiano, di un drappello
di soldati e di diverse nobildonne e dame di corte.
Il contributo del gruppo
ha alimentato il fascino storico, culturale e folkloristico
della rievocazione marchigiana la quale, per la prima
volta, ha vantato sul campo
di battaglia la figura del Re
Murat che ha condotto l'esercito in campo.
Forte entusiasmo e grande apprezzamento sono stati
manifestati nei confronti del
“Reale Gruppo Storico
Gioacchino Murat” non solo
dall'organizzazione
ospitante ma anche da parte degli altri gruppi storici che,
grazie alle profonde e sincere relazioni umane svilup-
patesi, hanno già invitato il
gruppo storico diretto da
Ruggero Antonio Ceravolo
ad una fitta serie di avvenimenti che si svolgeranno sul
territorio nazionale da qui al
2015.
Grande è la soddisfazione
espressa dal presidente Pagnotta che, nel manifestare
il suo orgoglio per questo
importante ed onorevole risultato raggiunto dal gruppo storico, e nel constatare la
sua crescita esponenziale, il
grande entusiasmo creatosi
al suo interno ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di
questa meravigliosa e qualificante esperienza grazie alla costante dedizione e al
grande spirito di iniziativa
manifestati.
a. m. p.
Vibo speciale Giro
Alle 12.30 la partenza dei ciclisti alla volta di Catanzaro
Mercoledì 14 maggio 2008
27
Pizzo si tinge di rosa
Tanto entusiasmo per il Giro d’Italia
di ENZO CALLIPO
PIZZO - Ore 8:30, in una Piazza della Repubblica occupata
da gazebo e automobili sponsorizzate ,in uno dei storici
bar del centro napitino, incontriamo nientemeno che
Francesco Moser. Cogliendo
l'occasione scambiamo due
battute con il campionissimo
che, con un sorriso sincero, si
complimenta per lo spettacolare scorcio offerto allo
sguardo dall'affaccio e per la
calorosa accoglienza offerta
dai presenti, che lo avevano
salutato con un applauso.
Succede a Pizzo di incontrare
un mito del ciclismo e, succede a Pizzo di aver la possibilità
di vedere la partenza della IV
tappa del 91° Giro d'Italia ,la
prima sul continente, un
evento storico fortemente voluto dall'amministrazione locale e dal sindaco Fernando
Nicotra che si è detto «orgoglioso e soddisfatto di aver ottenuto di ospitare questo
evento sportivo di rilevanza
nazionale e non solo a Pizzo”,
ricordando che “moltissimi
erano i comuni che aspiravano ad accogliere il cosiddetto
“circo rosa” e che di conseguenza il coefficiente di difficoltà per ottenerlo nel nostro
è stato elevatissimo. Un altro
mattone è stato posto nella ricostruzione dell'immagine di
Pizzo come cittadina d'eccellenza nel settore del turismo,
ma un mattone in più e non
l'ultimo mattone in quanto la
via della rinascita e della riaffermazione non è affatto completa». Alle belle parole del
sindaco hanno fatto eco quelle di alcuni dei 2500 addetti ai
lavori che si sono detti soddisfatti
dell'organizzazione,
dell'accoglienza e dell'affascinante bellezza dei luoghi.
Il rito della punzonatura,
cioè la firma dei corridori che
attesta la loro partecipazione
alla tappa, è stato preceduto
da mini-premiazioni nei confronti di alunni delle scuole
medie di Serra San Bruno e
Pizzo che hanno partecipato
al concorso - Bici Scuola: pedalare verso il meglio - patrocinato dalla Polizia di Stato e
dal Ministero della pubblica
istruzione rappresentati in
loco dal vice-questore aggiunto Caliano e dalla dottoressa Falduto. Il tema del concorso, incentrato sull'educazione stradale, affrontato con
e per i giovani da chi ogni
giorno vigila affinché le strade siano più sicure,vale a dire
la Polizia Stradale. Le scolaresche premiate hanno avuto
l'onore di seguire la tappa del
giro sul Pullman azzurro assieme agli agenti.
Di seguito la Città di Pizzo
ha reso omaggio a Francesco
Moser con una targa che ,come ha sottolineato lo speaker
della manifestazione :ha sancito l'amicizia tra il Giro d'Italia e la cittadina calabrese”.
Sono stati premiati inoltre
vecchie e nuove glorie del ciclismo italiano da diverse personalità della politica della
provincia e della regione,tra i
quali il premio dell'onorevole
Censore a Paolo Bettini.
Nel frattempo sul podio-firma sfilavano tutti i circa 150
corridori che venivano ad apporre la loro firma prima di
incamminarsi verso la linea
di partenza predisposta in via
Nazionale.
Tutti questi eventi hanno
visto la partecipazione di tantissimi napitini che, nonostante i notevoli disagi derivanti del blocco quasi totale
delle principali vie, hanno risposto con spirito congeniale
a queste manifestazioni, con
gioia e con sportività, pre-
Alcuni momenti del Giro e un simpatico cartellone
miando con applausi sia i
campioni affermati che i gregari,questi ultimi certamente meno conosciuti, ma non
per questo meno meritevoli.
La “Prima” è stata un successo in attesa di una possibile replica.
Pizzo. Malumori da parte di molti cittadini per i provvedimenti adottati in questi due giorni
Una grande festa nonostante i disagi
La chiusura al traffico di alcune arterie necessaria per far transitare il Giro
di ORLANDO ACCETTA
PIZZO - La quarta tappa del
Giro
d'Italia,
edizione
2008, che è partita da Pizzo
per
concludersi
sullo
splendido lungomare di
Catanzaro Marina, dopo un
percorso di 183 chilometri,
è stata vinta dal 21enne britannico Mark Cavendish
della High Road conquista
la sua sesta vittoria stagionale, la prima nella corsa
Rosa che oggi disputava
una frazione interamente
in terra calabrese, vincendo in volata precedendo Daniele Bennati della Liquigas, vincitore della terza
tappa. Oggi la quinta tappa
di 203 chilometri da Belvedere Marittimo a Contursi
Terme.
La cittadina napitina per
due interi giorni è stata
completamente
isolata,
perché l'organizzazione ha
sequestrato tutti i possibili
accessi al centro storico e
alla Marina, nonché i pochi
parcheggi esistenti, per cui
i disagi cui sono andati incontro i residenti sono stati
davvero tanti, alcuni anche
ingiustificati, tenuto la copertura delle buche col bi-
I corridori transitano per le vie della cittadina
tume poteva farsi nei mesi
passati, gradualmente alternando il senso di marcia, senza necessariamente
dover isolare gli abitanti
della Nazionale, della Marinella, della Pietà, di Trentacapilli e di Mazzotta.
Altro gravissimo errore,
secondo quanto hanno riferito alcuni abitanti, è stato
quello di aprire i plessi della scuola elementare nella
giornata di sabato, così costringendo genitori e nonni a fare il giro dell'Angitola o di Vibo Marina per
prendere i bambini all'uscita delle 13,30. Diversi sono
stati costretti a scendere a
piedi.
Di certo la giornata del
13 è stata unica ed originale, caratterizzata da tanta
allegria, vivacità, colori,
ma non si può proprio af-
fermare che Pizzo fosse città idonea ad accogliere una
tappa della”corsa rosa”,
poiché priva di strutture di
accoglienza adeguata, di
strade, di piazze e di altro
per accogliere centinaia e
centinaia di persone, tanto
che alcune, che abbiamo
personalmente sentite, si
sono espresse in modo non
certo lusinghiero per i disagi cui sono andate incontro. E’ stata una grande festa dello sport che ha dato a
Pizzo la possibilità di avere
una risonanza nazionale e
internazionale, questo è sicuro, cui però ha fatto da
contraltare un certo malumore dei napitini proprio a
causa dei provvedimenti
adottati.
La prima fase della gara è
stata caratterizzata dalla
lunga fuga di Rik Verbrugghe, della Cofidis, che scatta già da Pizzo al primo chilometro, nei pressi del cimitero comunale, guadagnando circa 11 minuti sul
gruppo dopo 110 chilometri, transitando da solo sui
1353 metri del Passo di Pietra Spada, unico Gran Premio della Montagna della
gara, per essere poi ripreso
a circa venti chilometri
dall’arrivo.
La maglia rosa è sempre
Franco Pellizotti, che la dovrà difendere oggi nella
quinta tappa, di 203 km,
che da Belvedere Marittimo
arriva fino a Contursi Terme. Quindi, Bennati non è
riuscito a bissare la vittoria
di Milazzo. L'unico Gran
Premio della montagna è
stato quello del Passo di
Pietro Spada a 1353 metri,
a 64 km dalla partenza.
Una curiosità: i simboli
dei Giochi del Mediterraneo, organizzati dalla città
di Pescara, erano presenti
nella tappa napitina ed accompagneranno il Giro d'Italia per sette tappe.
Infatti, oltre alla tappa di
Pizzo, l'auto di Pescara
2009 sarà al seguito della
corsa rosa a partire dalla
quarta tappa (Pizzo Calabro-Catanzaro Lungomare) fino alla decima (la cronometro individuale da Pesaro a Urbino), passando
per quelle di Belvedere Marittimo-Contursi Terme,
Potenza - Peschici, Vasto Pescocostanzo, Rivisondoli
- Tivoli e Civitavecchia - San
Vincenzo.
La quarta tappa ha visto la carovana rosa transitare da Serra San Bruno, Spadola, Simbario e San Nicola Da Crissa
Sulle strade delle Serre i corridori si danno battaglia
di MIRKO TASSONE
SERRA SAN BRUNO - Giornata storica per la cittadina
della certosa. Alla sua novantunesima edizione il giro d'Italia approda nel borgo bruniano dopo aver solcato buona parte del territorio delle
Serre. Per gli appassionati, i
curiosi, gli scettici e gli indifferenti la giornata rosa segnerà a lungo la memoria collettiva di quanti hanno assistito ad un evento unico,
straordinario. La lunga attesa è finita. Fin dalle prime ore
della mattinata si respira l'aria delle grandi occasioni.
Un frizzante via vai. L'insolita frenesia di operai, forze
dell'ordine e addetti all'orga-
nizzazione fin da subito da il
segno che si sta per vivere un
momento speciale. All'operosità delle ultime ore, nel corso
delle quali si è cercato di presentare il volto diverso del territorio, quello forse che ognuno avrebbe il diritto di vivere,
magari ogni giorno, si è lentamente sostituto il nervosismo dell'ultima ora. Fin da
Simbario, Spadola, Serra e via
via verso il valico di Passo Pietra Spada gli appassionati
prendono posto, si dispiegano le bandiere, si srotolano gli
striscioni. Intanto in anticipo
sull'arrivo della carovana ciclistica i tanti addetti alla vendita di gadget contribuiscono
a colorare di rosa il verde volto delle Serre. Ai capannelli
dei giorni scorsi, tutti intenti,
nel bene e nel male, a commentare l'evento, si sostituisce l'irrequieta curiosità della
vigilia. Anche i poco interessarti, i critici e addirittura i
meno entusiasti fanno di tutto pur di accaparrarsi un posto in prima fila. Gli appassionati, invece, di buon ora, preferiscono respirare l'aria fresca della montagna.
Gli amanti dei grimper, degli scalatori, del ciclismo eroico d'altri tempi conquistano
un posto in vetta ai 1353 s.l.m
di Passo Pietra Spada dove è
possibile assistere alla fase
più dura della gara. I curiosi,
al contrario, prendono posto
lungo il tragitto che sfiora i
centri abitati. A Spadola sulla
provinciale, rifatta di fresco,
molti attendono, alcuni sbuffano, altri ancora protestano
per i disagi alla circolazione.
Nel paese della Minerva, con
fare sardonico, qualche
buontempone trova il tempo
per posizionare un eloquente
cartello di ringraziamento all'indirizzo del giro che ha
compiuto il miracolo di far
asfaltare strade.
A Serra, invece, con grande
anticipo si sono spiegate due
lunghe ali di spettatori. Una
folla composta che, pur di non
perdersi il passaggio dei corridori, sfrutta ogni spazio.
Piazza Azaria Tedeschi, dove
sorge il monumento ai Caduti, piazza Tucci sede del palazzo municipale, si popolano di
un pubblico entusiasta, a tratti appassionato. E così mentre con alcuni striscioni i più
giovani ricordano l'indimenticato “Pirata”, Marco Pantani, altri preferiscono approntare le apparecchiature fotografiche ed immortalare l'evento. Con il passare dei minuti le informazioni diventano numerose. La voce, come
se scandisse il divenire della
tappa, si fa strada serafica,
sono a Simbario, dice, sono
arrivati a Spadola, aggiunge
un'altra poco lontana. E così
con il lento ma inesorabile accavallarsi di indicazioni, alle
14,10 fa ingresso sul pavè di
corso Umberto la maglia rossa della Cofidis. Radio corsa,
informa: il corridore in testa è
il belga Rich Verbruegghe.
Quel nome fiammingo, che ai
più non dice assolutamente
nulla, precede di 9 minuti il
gruppo. Poco prima del viale
che conduce alla certosa, il
battistrada taglia in solitario
il traguardo volante.
La lunga fuga è però destinata a spegnersi, dopo ben
164 chilometri, sul colle di Catanzaro. Intanto l'attesa dura
un attimo ed alla testa della
corsa segue il gruppo. Il ritmo è sostenuto, c'è giusto il
tempo di veder sfrecciare la
maglia rosa di Franco Pellizzoli. Velocemente l'insolita
carovana sfila tra gli applausi
degli spettatori che assaporano il gusto di aver vissuto una
giornata indimenticabile.
28
Mercoledì 14 maggio 2008
Provincia di Catanzaro
Taverna. Sarà inaugurata sabato al complesso monumentale la mostra Lucio Parrillo
“L’arte dei videogame” sbarca al Civico
TAVERNA - S'inaugura sabato 17 maggio alle 18 (con
apertura straordinaria fino
alle 24 ), alla presenza di addetti ai lavori - critici, artisti
e operatori culturali - nello
storico Complesso monumentale di San Domenico,
sede del Museo e della galleria d'arte contemporanea di
Taverna, la mostra Lucio
Parrillo - “L'arte dei comics e
videogames”, promossa ed
organizzata,
nell'ambito
della quarta edizione della
manifestazione europea “La
notte dei Musei 2008”.
Manifestazione che prevede inoltre, la presentazione
del video installazione
“Tempo poetico - relatività
ed eternità” ideato da Vincenzo Caroleo e Rosanna Papaianni con musiche di
Gianni Tirelli e Andrea Gallelli, produzione Immagine
Latente.
Il doppio evento curato da
Giuseppe Valentino, direttore del Museo civico di Taverna con il contributo di Fiorentino Sarro, è patrocinato
dal Ministero della Cultura e
della Comunicazione francese; dalla direzione dei Musei di Francia; dal Consiglio
d'Europa; dal Ministero per i
Beni e le Attività Culturali;
dall'Icom International e dal
Comune di Taverna. A corredo della mostra di Lucio Parrillo è stato pubblicato, per le
edizioni “I Quaderni del Museo” un catalogo che annovera note introduttive del
sindaco di Taverna, del Direttore del Museo e di Fiorentino Sarro; apparato iconografico e biografia essenziale dell'artista invitato.
La mostra resterà aperta
sino all'8 luglio e sarà visitabile tutti i giorni, da martedì
a domenica, dalle 9.30 alle
12.30 e dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì.
Lo Spiderman 2008 di Lucio Parrillo
Girifalco. Siniscalco accusa: «Il tempo della meditazione è finito»
Immobilismo al Comune
La denuncia di “Progetto”
di MASSIMO PINNA
GIRIGALCO - Ad un mese
dalle elezioni amministrative che hanno sancito la
vittoria della lista “Girifalco Democratica” a sostegno del sindaco Rocco Signorello, “Progetto Girifalco” di Maurizio Siniscalco, attacca sul presunto
immobilismo amministrativo che sta vivendo Girifalco.
«L'immobilismo dell'amministrazione, a cosa le
cause? - la domanda che
apre il lungo comunicato
stampa redatto dal gruppo
“Progetto Girifalco” - Inutile dire e ripetere che l’
Amministrazione comunale non sta guardando al
futuro di Girifalco e che
tutto ciò che riesce a fare è
a malapena l'ordinaria amministrazione. A malapena ben inteso. Non è un voler rigirare il coltello nella
piaga: perché sappiamo
che non servirebbe a nulla».
Ciò che spinge i sostenitori della lista sconfitta nel
corso delle ultime elezioni
amministrative, è «il bisogno di capire - si legge ancora nella nota - perché
questa compagine nuova
di zecca, salvo qualche
brontosauro della politica,
nella quale tanta speranza
era stata riposta dalla stragrande maggioranza dei
cittadini di Girifalco, una
volta messa alla prova dei
fatti, non funziona. O almeno: fino ad oggi non ha
funzionato. Certo, a giustificazione di tale sgradevole situazione si potrebbe invocare l'inesperienza dei
neofiti
amministratori.
Ma, per quanto inesperti -
continua la nota - i nuovi
amministratori comunali
di Girifalco, possono contare su una azienda con oltre 40 dipendenti, bene organizzati e competenti:
dunque hanno ottimi maestri se vogliono imparare
qualche cosa della complessa macchina che è la
pubblica amministrazione». Una situazione che
tuttavia a ben guardare farebbe sorgere molte domande.
«L'esperienza dei brontosauri della politica che
sono presenti nelle loro file, dove la mettiamo?
Avranno esperienza. O no?
Forse dunque l'inesperienza non giustifica del tutto
la situazione di stallo che
tutti osserviamo, impotenti, in paese. Dunque, che
cosa c'è che non va nella
idee guida condivise e discusse con la gente, alla
quale invece nulla si comunica (a proposito: dov'è finita la partecipazione e
l’iniziativa
denominata
“Comune Aperto” tanto
sbandierato nei pubblici
comizi?».
«Domande sostanziali
perché -afferma la nota - al
punto in cui siamo, trovare
le cause dell'immobilismo
diventa un imperativo categorico, non solo per noi
di minoranza, bensì soprattutto per Rocco Signorello e maggioranza: e una
volta trovate quelle cause,
tocca a lui eliminarle con
sollecitudine».
Quello che Girifalco non
può permettersi è «di perdere tempo sul piano della
competitività e dello sviluppo. La nuova ammini-
Mimmo Defilippo
Maurizio Siniscalco
strazione potrà contare su
un “fascicolo” di progetti
ereditati e consegnati pubblicamente durante il consiglio dalla precedente amministrazione». «Abbiamo
riconosciuto immediatamente la sconfitta elettorale, tanto è vero - dichiara
l'ex assessore Mimmo Defilippo, candidato di “Progetto Girifalco” - che già
martedì 15 aprile, subito
dopo la proclamazione degli eletti hanno avuto le
consegne».
«Tutto questo perché - si
legge in conclusione nella
nota - la disponibilità immediata alle consegne era
dovuta alla consapevolezza e allo scrupolo di fare ripartire immediatamente la
macchina burocratica cittadina nell'esclusivo interesse della comunità».
Borgia. I cittadini chiedono che si intervenga sullo stabile all’incrocio di via XX Settembre
Pericolo costante per il palazzo “decadente”
di SALVATORE GUERRIERI
BORGIA - Sembra proprio che si
corra un pericolo costante all'incrocio di via XX Settembre con
Corso Matteotti a Borgia. Un pericolo denunciato da alcuni passanti per la continua caduta di calcinacci e listarelle di infissi che sistematicamente e ultimamente
spesso sembra si siano staccati
dal palazzo che su quelle vie si erge da oltre cento anni investendo
i passanti.
Un palazzo storico costruito subito dopo il terremoto del 28 marzo 1783 come da progetto dell'ar-
Borgia. Poca trasparenza a danno soprattutto degli anziani
Al mercato rionale del sabato
frutta e verdura “orfane” di prezzi
BORGIA - Perché al mercatino settimanale del sabato
non vengono esposte le tabelle dei prezzi dei prodotti
di frutta e verdura?
Una cosa strana e inconsueta che cozza con la trasparenza e con la possibilità per gli acquirenti di rendersi conto dei prezzi dei
prodotti esposti senza dover chiedere al rivenditore.
Una trasparenza che
non c'è o che è rispettata
solamente da pochissimi
rivenditori, si lamentano i
molti avventori che affollano settimanalmente il
mercatino, e che spesso penalizza proprio i più deboli, gli anziani. Ma sarebbe
opportuno che venisse rispettata anche la normati-
nuova Giunta di Girifalco?
Potrebbe essere che la
squadra di Rocco Signorello, il sindaco e i suoi assessori, abbiano qualche
“problemino” di rodaggio
fra di loro, viste le differenze sostanziali di visione politica che la caratterizzano» è l'accusa poi neppure
tanto velata che “Progetto
Girifalco” rivolge alla neo
compagine amministrativa.
«Il tempo delle mediazioni dovrebbe essere finito! O
no? Noi della lista “Progetto Girifalco” ci stiamo
preoccupando, di fronte all'immobilismo, e cerchiamo di individuare le cause
di quanto "non" sta avvenendo e cioè di un governare acuto e proiettato verso
il futuro, con idee guida da
perseguire ostinatamente,
va in materia di igiene a cominciare dal non far toccare con le mani i prodotti e a
pretendere che alcuni alimenti delicati vengano
adeguatamente tutelati da
polvere, mosche e quant'altro con teli o retine adeguate. Questo non per essere contro nessuno, dicono i cittadini, ma per una
garanzia e una tutela reciproca sul prodotto. Se le
norme ci sono è giusto che
vengano rispettate e si facciano rispettare.
L'appuntamento del sabato è importante e i borgesi che aspettano il mercatino per le spese settimanali,
e non solo, vogliono comprare in tutta tranquillità
e guardando i prezzi.
s. g,
chitetto Ferraresi e che oggi
avrebbe necessità e urgenza di un
intervento di restauro, perché
non si perda la struttura originaria, da salvaguardare, e perché
continuando a perdere pezzi non
metta a rischio l'incolumità dei
passanti, che ignari anche qualche giorno fa sono stati investiti
proprio da un pezzo di manufatto
caduto dallo stabile. Qualcuno intervenga, chiedono i cittadini e
ultimamente i malcapitati, per la
messa in sicurezza dello stabile
trovandosi su una strada di transito non solo pedonale ma anche
automobilistico significativo.
Lo stabile
decadente
posto
all’incrocio
di via XX
Settembre
con corso
Matteotti a
Borgia
Andrà in scena sabato prossimo la festa della solidarietà
A Squillace “I colori del Senegal”
SQUILLACE - “I colori del
Senegal” è il titolo della festa
della solidarietà organizzata a Squillace lido dalla Fondazione “Città Solidale”, dall'Associazione delle donne
senegalesi in Calabria, dall'Associazione “Spazio Aperto”.
Tre organizzazioni che si
propongono di promuovere
l'integrazione e la reciproca
accoglienza dei popoli, fondate tra il 1999 e il 2007. In
particolare, l'Associazione
delle donne senegalesi in Calabria è un'associazione senza scopo di lucro fondata a
Squillace nel 2007 da un
gruppo di senegalesi ed italiani e si propone di favorire
sul territorio locale, regionale, nazionale, la promozione della conoscenza e della
solidarietà verso i paesi del
terzo Mondo, soprattutto del
Senegal. La Fondazione Città Solidale è un'organizzazione non a scopo di lucro,
nata nel 1999, e si occupa di
accoglienza e sostegno di
persone in difficoltà, informazione, formazione. Da anni gestisce servizi ed organizza attività per la piena integrazione sociale e culturale delle persone straniere.
L'Associazione Spazio Aperto, infine, è un'associazione
di volontariato nata nel
2003. Essa si propone la realizzazione di iniziative finalizzate alla promozione umana di persone in situazione
di disagio o a rischio di emarginazione sociale.
La festa prenderà il via alle
9 di sabato 17 nel piazzale
della Parrocchia di San Nicola in Squillace lido con la speranza che essa possa diventare la prima di una serie di
iniziative di sensibilizzazione sulla realtà dei paesi africani.
Nutrito il carnet dove si
annota in serata un'esibizione di musicisti senegalesi e
di giovani musicisti italiani;
una
mostra
fotografica/multimediale sulla realtà
dell'Africa, del Senegal ed in
generale sull'integrazione
inter-culturale; la possibilità di gustare piatti tipici senegalesi ed italiani; un'esposizione di prodotti artigianali tipici del Senegal. Il ricavato sarà devoluto ad iniziative
in favore di persone in difficoltà in Africa ed in Italia.
s. g.
Il 17 maggio a Petronà
Ricordando
Borsellino
PETRONA' - Per sconfiggere la mafia servono sicuramente norme e pene severe
ma senza prevenire spesso
tutto ciò si rivela insufficiente. Ecco perché l'Istituto
comprensivo “Corrado Alvaro” anche quest'anno ha
focalizzato la sua attenzione
sul tema della legalità con lo
scopo di inculcare nelle
nuove generazioni quei valori forti di onestà che sanno respingere l'amo della
mafia. È in questo contesto
che, nel pomeriggio del 17
maggio prossimo, un'iniziativa pubblica dal titolo
“Ricordando Borsellino: il
mio no alla mafia” ospiterà
proprio Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato
ucciso in Sicilia.
an. sc.
Soverato
Mercoledì 14 maggio 2008
29
Animata riunione del circolo, alla presenza del docente dell’Unical Mario Alcaro
La sinistra riparte dal “Berlinguer”
«Necessario selezionare una nuova classe politica»
di FABIO GUARNA
IL TENTATIVO di riorganizzare
la sinistra soveratese, dopo la debacle elettorale, partendo dal costituendo circolo Enrico Berlinguer non sembra affatto destinato
a cadere nel vuoto.
Un sospetto che si avvalora osservando il pieno ottimismo manifestato da Pasquale Alcaro al
termine dell'incontro che si è tenuto nei giorni scorsi fra simpatizzanti e militanti della sinistra
della cittadina jonica e del comprensorio.
Un'iniziativa, nata per porre la
base di futuri incontri e promuovere la nascita del circolo “Enrico
Berlinguer” che, come sottolineava qualcuno, “per il solo nome
rappresenta una garanzia”.
All'incontro, riuscito grazie ad
un tam tam di inviti e all'effetto calamita prodotto da uno dei relatori, ovvero Mario Alcaro, docente
di storia e filosofia dell'Unical,
hanno partecipato anche alcuni
amministratori locali.
Il leit motiv del dibattito è stato
la necessità della sinistra di selezionare una nuova classe politica
capace di intercettare nella maniera migliore le esigenze di una
società senza più il muro di Berli-
Enrico Berlinguer
no.
Muro che, pur se non come
quello caduto il 9 novembre 1989,
secondo Adriana Lerro, esperta
della realtà cubana «andrebbe
rialzato per mettersi al riparo dagli effetti negativi della globalizzazione così come avviene nel paese di Castro».
L'incontro, dopo una interessante analisi di Mario Alcaro sulla
situazione politica attuale e su ciò
che la sinistra italiana dovrebbe
fare e non fare, cominciando con
l'evitare le continue autolimitazioni della sua essenza, (se così
può essere sintetizzato il pensiero
di Alcaro), ha registrato interventi stuzzicanti.
Gerardo Pagano, parlando di
giovani e lavoro ha proposto l'abolizione delle prebende dei politici.
«Come si può sentire - ha detto l'ex
sindaco di Soverato degli anni '80
- un giovane laureato che non riesce ad arrivare ai mille euro al mese, quando vede persone meno
meritevoli di lui andare avanti e
farsi strada solo perché legate ai
carrozzoni dei politici?».
Durante l'incontro si è anche discusso di sicurezza. «E' possibile ha detto qualcuno - che l'allarme
sicurezza, meriti un'attenzione
maggiore di quello della criminalità organizzata che giornalmente
colpisce? Non c'è, forse un tentativo di strumentalizzazione nel non
dare una giusta proporzione ai
fatti?».
Tante domande che hanno fatto
da cornice ad un dibattito che non
ha dovuto registrare l'assenza di
parole chiavi importanti: tutela
dell'ambiente e del territorio, valorizzazione delle energie naturali e
garanzie sociali.
Un obbligo per chi vuole interessarsi della Calabria.
La Tecnovese e i familiari della vittima hanno promosso un incontro per il 26
«Non si dimentichi il delitto
dell’imprenditore Antonio Longo»
SI torna a parlare del delitto di
Antonio Longo, l’imprenditore
di Satriano caduto sotto i colpi
del braccio armato della ‘ndrangheta la mattina dello scorso 26
marzo.
Lo faranno i familiari e gli
esponenti dell’azienda abilmente guidata dalla vittima, la “Tecnovese spa”, nel corso di una
conferenza stampa indetta per
il prossimo 26 maggio alle 16.
L’incontro sarà, appunto, dedicato alla memoria dell'imprenditore, che aveva perso la
vita in un attentato sulla strada
statale 280, all’altezza del bivio
per Maida.
L’obiettivo, spiegano i promotori dell’iniziativa (Nicola Longo, Gianluca Longo, Rosalba
Carone, Stefania Calabretta),
sarà quello di “smuovere le coscienze pubbliche e private, di
fronte al silenzio sceso su quanto successo, nonchè esortare al
L’imprenditore Antonio Longo
dibattito sulla mafia in generale
e con particolare attenzione sugli ultimi eventi che hanno
scosso la città di Soverato, rivelatasi centro di preoccupanti
“attenzioni” di stampo mafioso”.
Davoli. Il sindaco riconfermato consigliere provinciale
Tutti in festa per Femia
di FRANCO LAGANA’
DAVOLI - Molto partecipata
la festa organizzata dal sindaco di Davoli Cosimo Femia, per la seconda volta
eletto consigliere provinciale del Partito democratico
nel collegio che comprende i
comuni di Davoli, S. Sostene, S. Andrea, Isca.
Nel suo intervento, Femia
ha ringraziato i suoi elettori,
puntualizzando come consigliere di minoranza, il suo
impegno per i problemi del
territorio del basso jonio. «E'
stata una campagna eletto-
rale molto difficile, peccato
che non siamo riusciti al ballottaggio a strappare al Pdl,
la provincia di Catanzaro. Il
nostro ruolo di minoranza
sarà di controllo sull'operato del governo di Wanda Ferro, ma anche propositivo,
quando si andranno ad affrontare le problematiche di
questo territorio. Considerando le nuove competenze
che la regione ha dato alla
provincia. Come centro sinistra, metteremo in campo
tutte le iniziative necessarie
a bloccare i centri di potere
che in questi anni hanno ca-
ratterizzato i precedenti governi, non ultimo quello di
Michele Traversa. Il nostro
territorio, da oltre15 anni è
stato abbandonato dai governi di centro destra. Vorrei ricordare, la poca attenzione sulla viabilita di questo comprensorio. Il precedente governo nazionale di
Prodi, ha lasciato in eredità
alle province calabresi e siciliane enorme risorse per la
messa in sicurezza della viabilità sulle strade secondarie provinciali. Utilizzeremo
il nostro ruolo di consiglieri
d'opposizione per garantire
ai nostri territori quella attenzione che fino ad oggi
non c'è stata. In vista dell'arrivo della stagione estiva,
solleciteremo la maggioranza ad interventi immediati
per quanto riguarda i depuratori, e i rifiuti, per evitare
che anche la Calabria diventi
come la Campania».
I sindaci di Guardavalle,
Antonio Tedesco, di Satriano Michele Drosi, di Badolato Nicola Parretta, e il presidente della comunità montana “Fossa del Lupo” di Chiaravalle, Enzo Bruno, hanno,
nei loro interventi espresso
Un momento della festa organizzata per Cosimo Femia
la loro soddisfazione per l'elezione di Femia. Alla festa,
erano presenti anche dirigenti del partito di S. Caterina, Isca, S, Andrea, Soverato.
Enzo bruno in particolare,
ha evidenziato le difficoltà
che sta incontrando il presidente Wanda Ferro, sulla
composizione della giunta.
«Un segnale questo certamente negativo per il Pdl, costretto a fare i conti con i rappresentati dei vari partiti. A
questa maggioranza noi
non faremo sconti, ma li incalzeremo sui problemi dei
cittadini, dei territori della
provincia».
30
Mercoledì 14 maggio 2008
Soverato e dintorni
Il personaggio
Michelino
tra i primi spettatori
ad attendere i ciclisti
L’arrivo della carovana rosa a Soverato
Il sindaco: «Evento storico
che ha meritato
la risposta della gente»
di ANGELA ROSA PAONE
“GIRO bagnato, Giro fortunato!” Soverato lo aveva annunciato e atteso con entusiasmo il 91° Giro d'Italia e,
tra nuvole e pioggia, lo
straordinario evento è arrivato. Erano davvero in molti ad aspettarlo con tanto di
cappellini e gadget rigorosamente “in rosa”. La celebre corsa ciclistica a tappe
per professionisti, iscritta
nel calendario dell'Unione
Ciclistica Internazionale e
organizzata
dalla
Rcs
Sport, è partita da Palermo
il 10 maggio scorso e culminerà a Milano il prossimo 1
giugno.
L'attesa IV tappa “Pizzo
Calabro- Catanzaro Lungomare” ha quindi attraversato Soverato varcando il traguardo volante su Corso
Umberto I tra il fervore di
tutti. Ventuno squadre di
nove corridori ciascuna
hanno rappresentato venti
Nazioni.
L'intera manifestazione,
che ha comportato la chiusura al traffico fino al passaggio di “Fine Corsa”, è
stata scortata dalla polizia
stradale e ha visto la presenza di addetti all'organizzazione e l'assistenza sanitaria di pronto soccorso.
Grande soddisfazione da
parte dell'Amministrazione
comunale.
Il sindaco, Raffaele Mancini, ha parlato di «evento
storico che ha meritato la risposta entusiasta della gente e confermato la capacità
di Soverato di essere all'altezza delle situazioni». Ha
quindi ricordato lo sforzo
notevole di tutta l'Amministrazione per un evento che
«è anche di rilancio di un
territorio che costituisce
una parte d'Italia importante che non vuole e non può
essere emarginata». Soddisfatto anche l'assessore allo
sport, Antonio Matozzo, che
Tappa bagnata nel Soveratese per la carovana rosa
Giro sotto la pioggia
Passaggio in volata per Rik Verbrugghe
ha sottolineato la bontà dell'iniziativa non solo per la
città ma anche per l'intera
Provincia. «Una manifestazione notevole- ha aggiunto
Matozzo- anche al fine di dare un'immagine diversa della nostra Provincia, nonché
un messaggio incisivo: lo
sport può assumere grande
rilievo sociale- culturale e
tracciare un senso di appartenenza ad una terra che
merita». Cosi quando Rik
Verbrugghe della Cof, maglia numero 59, ha varcato
il traguardo concentrato
nella gara dentro la lestezza
di chi insegue un sogno, la
gente, entusiasta, lo ha inseguito con lo sguardo applaudendolo
incessantemente. Subito dopo Jérémy
Roy della Fdj, maglia numero 87, accolto con lo stesso
calore, così come successivamente Alessandro Vanotti della Liquigas, maglia numero 128, che ha continuato a ricevere gli applausi festanti. Grande fervore per
tutti gli altri corridori che
hanno colorato il traguardo
volante di quella sana euforia che ha coinvolto i presenti intenti ad immortalare, nella memoria o dentro
uno scatto fotografico, una
giornata storica per la città
di Soverato che neppure il
brutto tempo è riuscita a
scalfire.
di GIANNI ROMANO
AD assistere alla carovana
rosa non poteva mancare
un conosciutissimo personaggio storico di Soverato, Michelino (nella foto
in alto), grande appassionato di calcio e di tutto lo
sport in genere. Il primo a
transitare per il traguardo
volante è stato proprio lui
di buon mattino bicicletta
da corsa, maglietta rosa e
cappellino di ordinanza
pronto a raccogliere gli applausi dei presenti. Anche
questo serve per fare veicolare il messaggio “Soverato città dello sport”
Vetrine pink per salutare
i propri beniamini
di ANNAMARIA BUTTIGLIERI
In attesa, per strada e affacciati ai balconi, per assistere alla corsa
“BENVENUTI a Soverato”, così recita il cartello
che ha salutato il passaggio della 4° tappa del
91° giro d'Italia nella cittadina ionica. C'era tutta la cittadinanza, ieri pomeriggio, su Corso
Umberto 1°, ad applaudire e incoraggiare i loro
beniamini. La manifestazione ha coinvolto proprio tutti, che hanno atteso, con entusiasmo ed
allegria, il passaggio dei ciclisti.
Il passaggio è stato preceduto dall'arrivo della lunga carovana degli sponsor, allegra e festosa, che, tra balli e canti ha coinvolto grandi e piccini, distribuendo gadget di ogni tipo e colorando il corso di rosa. L'aria di festa ha coinvolto anche i diversi esercizi commerciali presenti sul
corso, che hanno addobbato le vetrine con maglie e accessori rosa. Presenti all'evento anche
molti ciclisti amatoriali, che anche se per poco,
hanno vissuto l'emozione della gara e visto i loro favoriti. Tutto si è svolto nel migliore dei modi.
La cittadinanza ha risposto in modo ineccepibile a tutte le esigenze che una gara di questa
portata richiede, si è lasciata coinvolgere dall'atmosfera di festa e dalla gara.
Nessun disagio è stato creato ai tutori dell'ordine e ai volontari che si sono impegnati per garantire la buona riuscita della manifestazione.
Un pomeriggio all'insegna del divertimento e di
una passione, quella per il ciclismo, che ha coinvolto e trascinato tutti e che sicuramente, grazie
al passaggio nella città, entusiasmerà nuove leve.
Badolato. Il coordinatore del “Comitato di lotta” chiede più impegno
L’ammodernamento della statale106
nelle proteste di Franco Nisticò
di FRANCO LAGANA’
BADOLATO - Il passaggio
del Giro d'Italia nel centro
abitato di Badolato Marina,
ha visto protagonista i numerosi bambini che hanno
salutato la carovana con
palloncini rosa.
Ma ha visto protagonista
anche il vulcanico Franco
Nisticò, coordinatore del
Comitato di Lotta per i problemi relativi all'ammodernamento della Statale 106,
ferrovia jonica , e l'abbandono in cui versa il territorio del basso Ionio soveratese.
Nisticò, con un cartello
al collo, tra gli applausi dei
cittadini, ha percorso il
centro abitato lungo la Sta-
tale 106 per essere ripreso
dalle telecamere al seguito
del giro. «La mia protesta
ai bordi della strada - ha
precisato Nisticò - è stata
una forte denuncia per sollecitare l'inizio dei lavori
per la messa in sicurezza
del tratto Soverato - Guardavalle, per la cui realizzazione sono previsti 34 milioni di euro. Spesso le promesse in passato sono cadute nel dimenticato. Il mio
augurio che le televisioni
al seguito del giro, diano
risalto alla mia iniziativa».
Il passaggio del giro è
servito a provvedere alla
sistemazione dell'importante arteria?
«Solo in Calabria succedono cose incredibili. Da
diversi anni denunciamo la
pericolosità di questa arteria, buche sull'asfalto, arcate dei ponti pericolanti,
vedi il Ponte Gallipari di
Badolato, muretti laterali
pericolosi, erbacce ai bordi
della strada, tutte cause in
passato di incidenti anche
mortali. Oggi, dopo 25 anni dal passaggio dell'ultimo Giro d'Italia, con la bacchetta magica, si sono fatti
interventi relativi alla bitumazione, e al taglio delle
erbacce, con grande celerità, come d'altronde era doveroso fare, per evitare cadute dei ciclisti, e dare
un'immagine positiva del
territorio. Siamo orgogliosi del passaggio della carovana del Giro. Ma dopo
questo grande evento sportivo, cosa succederà? Inizieranno i lavori per la
messa in sicurezza della
106? Si elimineranno i
ponti, si darà corso alla
realizzazione della metropolitana di superficie, Catanzaro - Guardavalle? Sono questi gli interrogativi
che si pongono gli abitanti
di questo territorio, che da
oltre 50 anni aspettano
questi interventi, promessi
dai governi di centro destra e centro sinistra, ma
mai realizzati. Ripeto la
mia è stata una protesta civile e democratica, che non
ha intralciato la corsa. Per
pochi minuti ho bloccato la
106 prima dell'arrivo della
carovana. Mi ha fatto pia-
La protesta di Franco Nisticò in occasione del Giro d’Italia
cere che anche i ciclisti, e le
macchine al seguito hanno
letto i miei cartelloni di
protesta».
Intanto qualcuno durante la notte ha scritto sull'asfalto frasi emblematiche
come “Statale 106 strada
della morte”o “ Politici calabresi, aspettiamo fatti
concreti non parole”, sperando che le scritte venissero riprese dall'elicottero
del Giro d'Italia.
Soverato e dintorni
31
Chiaravalle Centrale. È calato il sipario sull’undicesima stagione teatrale
Mercoledì 14 maggio 2008
Il Tempo nuovo chiude con Brecht
In scena l’opera “La eccezione e la regola”
di VIVIANA SANTORO
CHIARAVALLE
CENTRALE - Umberto Palmieri (il mercante), Pierpaolo
Macrì (il portatore ), Nicola
Corrado (la guida), Enza
Malocco (moglie del portatore), Francesco Iezzi (l'albergatore), Francesca Borrello (il giudice), Anna Maria Taverna (giudice aggiunto), Francesca Staglianò (giudice aggiunto),
Paola e Sergio Sangiuliano
(musica e canto).
Questa la giovane squadra del Laboratorio teatrale di Tempo Nuovo che ha
portato in scena, chiudendo brillantemente l'undicesima stagione teatrale,
un testo non certo facile di
Bertolt Brecht, “La eccezione e la regola”, adattato
e diretto da Franco Candiloro.
Le due parole scelte da
Brecht per titolo della sua
opera fanno capire la sua
finalità paradossale: l'eccezione si può definire dopo aver definito la regola,
non viceversa.
Un mondo diviso in due
classi che sono inseparabili, gli sfruttatori o datori di
lavoro, e gli sfruttati che
per riuscire a sopravvivere
devono aiutarli, in questo
caso nella ricerca del petrolio: un circolo vizioso,
in cui le due classi non si
avvicineranno mai, le regole del sistema hanno
creato un equilibrio destinato a durare..
«Nel sistema che hanno
costruito, l'essere umano è
una eccezione perciò chi si
dimostra umano ne paga
lo scotto».
Sono parole dell'autore
tedesco che presentando la
storia di un viaggio, in cui
Gli attori sul palco del teatro “Tempo nuovo” di Chiaravalle Centrale
sfruttatori e sfruttati sono
soli nel deserto per cercare
l'oro nero, il petrolio, in
lontananza il fiume della
pace, ha voluto scrivere un
dramma, che lui stesso
considerò “didattico”.
“La eccezione e la regola”
ha come protagonisti le
contraddizioni di una società, nella quale i rapporti
tra le persone sono contagiati dall'alienazione ed
ogni comportamento è sottoposto al duro calcolo delle conseguenze, la perenne
inimicizia, il non vedere,
Chiaravalle Centrale. Il presidente Franco Candiloro traccia il bilancio
Umanità e giustizia sotto i riflettori
di MARIA PATRIZIA SANZO
CHIARAVALLE CENTRALE- «La tematica dei rapporti umani, filo conduttore della stagione teatrale 2008
di “Tempo nuovo”, si lega alla tematica della giustizia ne “L'eccezione e
la regola” di Bertolt Brecht”, come illustra il presidente del sodalizio culturale chiaravallese, Franco Candiloro.
A portare in scena la rappresentazione è la Compagnia di “Tempo nuovo”, «una formazione - spiega Candiloro - avviatasi l'anno scorso con “Il
Cilindro” di Eduardo De Filippo.
Sono i ragazzi con più anni di laboratorio alle spalle, con più “scuola” e
che quindi si prestano meglio a interpretare determinati lavori, specialmente come quello di quest'anno che
richiede grande impegno e grande
dedizione al testo».
“L'eccezione e la regola” si sviluppa su una metafora, agli estremi della quale si pongono un avido e spietato mercante e dall'altro un portatore.
«Il mio ruolo - commenta Umberto
Palmeri che ne “L'eccezione e la regola” veste i panni del primo - rappresenta ciò che non di deve fare, in questo dualismo di servi e padroni, di
buoni e cattivi. Spero possa muovere
la sensibilità di chi ci guarda e far riflettere».
Pierpaolo Macrì, il portatore, evidenzia le caratteristiche del suo personaggio che «mantiene la propria
dignità e un grande umanità nonostante ciò che subisce». A metà tra
queste due figure: la guida, interpretata da Nicola Corrado, «che da una
parte deve sottostare al mercante,
ma che dall'altra alla fine cerca di
mettere in guardia il portatore, purtroppo non riuscendovi, dai pericoli
del viaggio».
Nella dinamica dei rapporti e delle
situazioni che si susseguono, compiano sulla scena a dar corpo e vita
all'opera di Brecht, ancora: l'albergatore, la moglie del portatore e i giudici.
Al termine della rappresentazione
ignorandola, l'azione degli
altri.
Lavoro impegnativo e
fortemente educativo che i
giovani del Laboratorio
teatrale di Tempo Nuovo di
Chiaravalle Centrale hanno portato in scena con impegno e professionalità lodevoli.
Francesca Borello, attrice e direttore artistico, e
Franca Florio, realizzatrice delle scene hanno contribuito alla riuscita del lavoro.
Prima dell' apertura del
sipario il socio Mauro Bittone ha ringraziato gli abbonati, i numerosi sponsor, gli Enti patrocinanti
(Amministrazione provinciale di Catanzaro, Comuni
di San Vito Jonio, Olivadi,
Cenadi, Torre di Ruggero,
Cardinale, Petrizzi), senza
la collaborazione dei quali
non sarebbe stato possibile
realizzare il prestigioso
cartellone 2008 e le iniziative collaterali
L'Associazione culturale
di Chiaravalle Centrale
“Tempo Nuovo”, di cui è
presidente
l'infaticabile
amante del teatro, Franco
Candiloro, in undici anni
ne ha fatto davvero tanto
di cammino!
La sfida ardua di coinvolgere il territorio nella
cultura del teatro si può dire vinta, stando ai consensi venuti anche da fuori.
L’associazione di Chiaravalle Centrale Tempo Nuovo è una realtà positiva che
ha interessato anche l’Università Bocconi di Milano,
dove un team di studiosi
sta studiando in maniera
capillare la realtà del territorio chiaravallese, dal
punto di vista socio culturale.
Lamezia
Mercoledì 14 maggio 2008
32
Ufficio di corrispondenza: via Virgillo, 3 - 88046 Lamezia Terme - Tel. e Fax 0968/201015 E-mail: [email protected]
Si sollecita ancora Speranza a requisire l’impianto mai consegnato al nuovo gestore
Depuratore, sindaco debole
Sinistra Critica : «Garantisca le condizioni igienico sanitarie»
di RAFFAELE SPADA
«VERGOGNOSA appare la situazione degli operai ex Gerica» che stanno facendo uno sciopero della fame
da una settimana presso l'impianto
di depurazione di S. Pietro Lametino, secondo Sinistra Critica, che ieri
con una propria delegazione ha portato la sua solidarietà ai lavoratori,
«riscontrando la completa solitudine in cui versano e l'enorme sforzo
in atto per garantire, nonostante
tutto, un minimo di funzionamento
dell'impianto ed evitare con ciò la
completa paralisi della piattaforma
depurativa».
Sinistra Critica osserva che «da
quelle parti latitano in maniera
scandalosa i sindacati confederali
che non hanno reputato in nessun
modo dare risonanza e forza alla
vertenza di questi operai che non
percepiscono il salario da ormai 8
mesi; così come appare altrettanto
debole l'affermazione del sindaco
Speranza il quale reputa illegale requisire l'impianto e impossibile assorbire gli operai nell'organico comunale».
Sinistra Critica si chiede se «è illegale requisire l'impianto, sarebbe
forse legale allora non pagare gli
operai, che nonostante tutto conti-
La foce del Turrina inquinata
nuano comunque a lavorare? E se il
sindaco Speranza è la massima autorità sanitaria e deve garantire ai
cittadini le condizioni igienico-sanitarie necessarie alla libera fruizione
delle spiagge pubbliche, non sarebbe questo, ad avviso di Sinistra Critica, un valido motivo per “disobbedire” alla legge e per dare una risposta
agli operai in lotta che chiedono gli
arretrati ed un lavoro garantito!
Insomma cosa sta accadendo?».
Ci si rende conto che ormai il conto
alla rovescia verso l'estate è già iniziato? La situazione sembra paralizzata e non si riesce a comprendere
come mai se lo scorso 19 marzo si era
sottoscritto un accordo tra la Provincia di Catanzaro, con il Commissario Prefettizio, il rappresentante
della Gerica Bertoncello e i funzionari dell'Ato2 (l'ufficio operativo
della provincia per la gestione del
servizio della depurazione), per il riconoscimento dei debiti contratti fin
dal 1 novembre 2007, ancora non si
sia proceduto alla consegna degli
impianti lametini, dopo che anche
gli altri impianti della provincia sono stati consegnati alla nuova ditta
che si è aggiudicato l'appalto della
gara-ponte della durata di un anno,
ovvero consorzio Sige. Sappiamo intanto che l'impianto di Botricello è
ancora sequestrato, e quello di Montepaone ancora non hanno consegnato i lavori di manutenzione.
Cosa sarà accaduto allora che ha
impedito la consegna del depuratore lametino? Perché non c'è stata la
consegna?
Sembra che il problema riguarda
gli aspetti finanziari e il passaggio
di consegne tra la Gerica, alias Dondi Ibi di Rovigo, e la nuova ditta, ovvero la definizione delle somme e le
date da cui partono i conteggi.
Visita di Lugi Cantafora ai lavoratori ex Gerica
Il vescovo dagli operai
UNA benedizione speciale, con
parole di conforto e sostegno,
quella del vescovo di Lamezia,
Luigi Cantafora, agli operai della Gerica, che ieri mattina si è recato presso l'impianto di depurazione. Il prelato ha affrontato tematiche delicate quali la sicurezza sui posti di lavoro, specie riguardo il tragico evento in cui ieri ha perso la vita un operaio di
una ditta edile a Lamezia.
E lunedì sera, per la seconda
volta, hanno palesato il loro sostegno gli esponenti dell'associazione “Il cerchio e la croce”: «Non
possiamo che stare vicino ai lavoratori, cercando di dare un contributo fattivo alla risoluzione
del problema, lottando al fianco
di chi ha fame di giustizia sociale. Una situazione angoscianteafferma il “Cerchio e la croce”che vede padri di famiglia non
percepire il loro stipendio per
perversi giochi economici e poli-
tici. Padri che hanno intrapreso
la lotta per la sopravvivenza pur
non astenendosi dal lavoro per il
forte senso di responsabilità». E
criticano le istituzioni che «si limitano a dare solidarietà, rimanendo però nelle loro abitazioni», nonché i sindacati che «hanno abbandonato le loro posizioni».
Ma il segretario generale Catanzaro-Lamezia della Cgil, Alfredo Iorno, assicura l'impegno
del sindacato, evidenziando che
sono stati inviati decreti accertativi alla direzione regionale del
lavoro affinchè i soldi possano finire nelle tasche dei lavoratori e
non in quelle delle ditta. «E domani attiveremo ulteriori strumenti poiché questa situazione è
ai limiti della tolleranza, sia per i
lavoratori che per i cittadini, a
fronte di una grave situazione
ambientale».
e.c.
Lamezia Terme e Piana
BILANCIO approvato, nuove finalità per potenziare
l'area, e riacquisire i terreni Biofata: questi alcuni dei
tanti punti discussi dall'assemblea ordinaria degli
azionisti della LameziaEuropa con l'impegno di una
nuova strategia di sviluppo
dell'area industriale ex Sir
in funzione della nuova
programmazione
Por
2007-2013.
Il bilancio si è chiuso per
il settimo anno consecutivo
con un utile di esercizio di
12.175 euro al netto delle
imposte per 87.986 euro su
un valore della produzione
di 1.872.042 euro.
Una discussione che ha
esaminato l'operato della
Lameziaeuropa nel 2007
che ha proseguito l'attività
di alienazione delle aree, in
particolare 91.000 mq con
61 lotti industriali per un
totale di 690.000 mq.
Nel 2007, inoltre, la società ha altresì avviato la
realizzazione di interventi
Mercoledì 14 maggio 2008
Approvato il bilancio della società guidata dal presidente Vasta
Ex Sir, priorità della Regione
Gli azionisti di Lamezia Europa sollecitano il rilancio dell’area
mirati al miglioramento
dei servizi per le imprese
insediate e alla competività
dell'area, tra cui avanzati
servizi di telecomunicazioni, ed è in fase di implementazione il progetto “Lameziaeuropa Renergy” che riguarda l'utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili. In
particolare la società si è
posta l'obiettivo di creare le
condizioni per sviluppare
un'attività d'impresa nella
filiera strategica del solare
fotovoltaico per la produzione di energia pulita e per
il risparmio energetico, che
può abbattere i costi per le
imprese.
Ed attualmente sono in
fase di progettazione tre
impianti mentre stanno
per essere avviati i lavori di
realizzazione del primo impianto fotovoltaico.
Il
presidente di Lameziaeuropa, Domenico Vasta ha
sottolineato
la necessità
di «definire
una nuova
strategia di sviluppo complessivo dell'area e di programmare una serie di incontri di lavoro con gli azio-
nisti e con tutti i soggetti
locali dello sviluppo per
analizzare le nuove linee
guida del Por Calabria
2007-2013 e per elaborare
proposte progettuali concrete finalizzate alla realizzazione di
nuovi interventi infrastrutturali
sull'area e di
iniziative mirate alla promozione ed attrazione di
nuovi investimenti produttivi capaci di creare indotto
e opportunità occupaziona-
Presto i lavori
per il primo impianto
fotovoltaico
li».
Gli azionisti hanno evidenziato la necessità che la
Regione inserisca fra le
priorità di sviluppo regionale l'area industriale di
Lamezia per avviare il processo di rilancio produttivo
delle aree dismesse ex Sir,
della dinamicità imprenditoriale dimostrata e delle
ulteriori potenzialità di sviluppo presenti sul territorio lametino.
Il presidente provinciale
della Cia, Franco Lucia, ha
evidenziato la necessità di
definire un tavolo di lavoro
con la Regione per il riconoscimento di Area di inte-
33
resse regionale per attrarre nuovi investimenti e realizzare nuove infrastrutture, per far compiere all'area
un ulteriore salto di qualità
mentre il vicepresidente
dell'Asi, Mario Paraboschi,
ha comunicato l'impegno
dell'Asi ad accelerare l'iter
per l'approvazione della variante urbanistica legata
alla operazione di riacquisizione delle aree ex Biofata. Per Cristoforo dell'agenzia nazionale (ex Sviluppo
Italia) bisogna individuare
nuove linee strategiche per
l'area anche tramite l'elaborazione di un piano marketing e sviluppo locale.
Ed in questo contesto
l'assessore alle attività produttive del Comune di Lamezia, Palmieri, ha chiesto
un confronto operativo tra
Lameziaeuropa e Comune
per avere una visione strategica sinergica dello sviluppo del territorio lametino.
e.c.
Costerà 450.000 euro andata e ritorno. Dagli aeroporti si partirà una volta a settimana
Dal 13 giugno Russia più vicina
Presentato il nuovo volo diretto Lamezia - Mosca
di EUGENIA CATALDI
ATTERRANO i russi a Lamezia e si apre una rilevante opportunità per il turismo di tutta la Calabria: decollerà il 13 giugno prossimo il primo volo diretto “Lamezia Terme- Mosca” con la
compagnia
“Gazprom
Avia”. Con 450 euro si potrà
andare e ritornare da Mosca, con frequenza settimanale, grazie all'accordo sottoscritto da Sacal, Regione
ed il tour operator russo
“Mc travel”.
Dal 13 giugno sino al 26
settembre, sarà possibile
raggiungere Mosca in sole
tre ore e 40 minuti, con partenza da Lamezia alle ore 12
e arrivo alle 18, e dall'aeroporto di “Vnukovo” a Mosca
alle ore 9 ed arrivo a Lamezia alle 11, (comprendendo
il fuso orario). Il volo viene
operato dalla Compagnia
“Gazprom Avia” con i Boeing 737 da 120 posti (classe business ed economy), e
da Mc Travel, uno dei maggiori tour operators russi.
Un ulteriore tassello che
arricchisce l'operato e l'offerta della Sacal, presentato
ieri mattina in una conferenza alla presenza del presidente Sacal, Eugenio Ripepe, del direttore generale
Clericò, dal dirigente Spa-
Da sinistra: Scarfò, Dobrovolskaya, Ripepe
gnoli, dal direttore del dipartimento turismo della
Regione, Anastasi, e dalla
manager di Mc Travel, Olga Dobrovolskaya unitamente a Scarfò che ha curato l'incuming: Presenti il
presidente della Camera di
commercio, Abramo, ed al
vicesindaco di Lamezia,
Falvo.
«Questo volo è stato cercato con fermezza. E' il frutto di un concreto un impe-
gno sinergico con la Regione,- ha affermato il presidente della Sacal, Ripepe - e
rappresenta un nuovo ed
importante flusso turistico
di particolare interesse
commerciale, turistico e
culturale».
«E' dal '97 che proviamo a
concretizzare questo collegamento con la Russia- afferma il dirigente della Regione, Anastasi- ed il dipartimento turismo della Re-
gione punta molto sul trasporto aereo perché è una
carta vincente per lo sviluppo del turismo. Giungono,
intanto, segnali di interesse da parte di altri mercati
esteri, tra cui un collegamento con Montreal. Ci lavoreremo». Ed ha però auspicato che «tutto il sistema
delle autonomie locali e
quello ricettivo «sappiano
rispondere alle esigenze del
mercato russo».
La manager di Mc Travel,
Dobrovolskaya, ha sottolineato l'altà qualità del vettore e dei servizi offerti dalla compagnia e dal tour operator russi, specie per i servizi a bordo, aggiungendo
che «la clientela russa non
ha solo bisogno di vacanze
prettamente
turistiche
quanto culturali». Ed in
questo contesto si apre un
ventaglio di opportunità
laddove è stato annunciato
che molti insegnanti russi
verranno in Calabria per itinerari formativi e settimane di aggiornamento. Ed oltre agli insegnanti, si prevede l'atterraggio in Calabria di molti studenti russi
delle scuole alberghiere con
il fine di scambi culturali e
gastronomici tra le due
realtà del mondo, oltre che
per attuare stage formativi.
Monito a Wanda Ferro dalla segretaria cittadina di Forza Italia Patrizia Nicolazzo
Provincia, per le scelte coinvolgere il partito
UN dialogo democratico ed un confronto tra tutte le componenti del Pdl
per scelte condivise al fine di combattere ogni forma di antipolitica: un auspicio, velato con toni da monito, della
coordinatrice cittadina di FI, Patrizia
Nicolazzo, che rammenta come in campagna elettorale la neo presidente
Wanda Ferro aveva infatti ricordato
l'importanza ed il ruolo istituzionale
dei partiti nonché il personale rispetto
verso le decisioni prese da ciascuna forza politica, relativamente all'indicazione dei nominativi da inserire in giunta.
«Oggi, più che mai, è importante ribadire l'importanza del confronto e del
dialogo nei partiti- afferma Patrizia Nicolazzo- soprattutto in occasioni di momenti decisionali così importanti, come l'indicazione dei propri rappresentanti nelle istituzioni». E aggiunge:
«Scelte che non devono essere decise da
singoli dirigenti- sordi alle tante e legittime richieste di ascolto- ma che devono essere condivise dal partito inte-
Patrizia Nicolazzo
ro, inteso come gruppo e squadra allargata». Sarebbe sbagliato, secondo la
Nicolazzo, se le scelte più importanti
per l'ente provinciale e per la nostra società venissero prese tra “quattro mura” di una segreteria politica, chiudendo le porte al resto del partito e apren-
dole solo per le campagne elettorali». E
sottolinea che Forza Italia ha investito
tutto il direttivo di questo percorso politico alimentato dal confronto, ed ha
discusso e deciso quali scelte prendere
in merito alle diverse questioni e problematiche della città. Ed auspica che
«il direttivo e tutti i componenti siano
protagonisti delle future scelte della
politica», nonché che «venga accolto e
rispettato come regola fondamentale
l'appello del neo presidente Wanda Ferro ossia di dare ascolto ai partiti all'insegna del dialogo e del dibattito tra le
varie forze politiche, avviando quindi
un nuovo percorso di amministrazione
provinciale. Mi auguro che con la nascita del Pdl, si continui a garantire l'unica possibilità di vita del futuro partito e in generale della politica, attraverso il confronto e il dialogo democratico
tra tutti i componenti che lo rappresentano: le scelte più giuste e incisive sono
proprio quelle condivise e che combattono ogni forma di antipolitica».
e. c.
De Biase: «Chiarella
contro i lametini»
di PASQUALE ROPPA
IL PDL bacchetta Egidio
Chiarella sulla politica sanitaria. Il tutto dopo un suo
intervento sul problema sanità a Lamezia. A criticare
aspramente il consigliere
regionale del PD ci pensa
Salvatore De Biase. «E' pura
fantasia! La prova di tutto
ciò - evidenzia - è che un progetto di riforma merita uno
studio preliminare, concertazione, ed opportuni tempi
di attuazione. Nel nostro caso né l'uno né l'altro». Infatti - annota - «ancora oggi,
siamo nel caos e nell'incertezza più assoluta».
L'esponente del coordinamento dei berlusconiani
mette anche nel conto il fatto che «è trascorso più di un
anno e ancora non si capisce
che fine ha fatto il piano sanitario». L'unica cosa certa commenta «sono le proteste
che in Calabria sono state
attuate dal Pollino all'intera
Locride, e che la spesa sanitaria regionale, nella previsione fatta dall'assessorato
alla salute, è più del doppio
dello scorso anno. Oltre che
l'emigrazione regionale è
notevolmente aumentata».
Il caso Lamezia viene individuato, poi, come emblematico. Infatti - dice De Biase «con l'assessore Lo Moro,
Chieffallo e Chiarella, abbiamo toccato il fondo sulla
sanità». A tal proposito viene rammentato che «la città
intera si è ribellata, con raccolta di firme, accompagnate da proteste che hanno visto migliaia di cittadini sui
binari, manifestazioni varie, per le quali il Presidente
Loiero è rimasto sordo e distante». De Biase si sostiene
ancora: «Oggi addirittura
dovremmo stare tranquilli
perché, come dice l'onorevole Chiarella, non si perdono posti e nessuno verrà
trasferito a Catanzaro. Ma
perché pure questo dovevamo subire ?». Poi l'esponente del centrodestra lascia
partire un altro fendente rivolto a Chiarella: «Da quando Lei ha abbandonato la postazione televisiva di mera
protesta quotidiana, i lametini non se la sentono più di
adottarlo come loro riferi-
mento!». Altra frecciata:
«Non dica neanche che il
suo voto contro Lamezia,
(l'accorpamento dell’As,)
era un atto necessario per
migliorare la qualità della
vita della comunità. Ma è
forse cieco?». Non è neanche tenero De Biase quando
ricorda a Chiarella: «In questo lungo e destabilizzante
anno trascorso, da quando
cioè Lei assieme agli altri
“carnefici della sanità lametina”, hanno votato la fine
della nostra autonomia, viviamo nell'incertezza, nell'approssimazione, senza
riferimenti certi, con continui ricambi al vertice, ovvero Commissari, Direttori
Generali, che avviano la loro azione, nel precariato più
assoluto, che provoca naturalmente costi elevati di gestione, che vanno al di là di
ogni umana previsione. Altro che chiacchiere. E per
fortuna che ancora esistiamo grazie alla professionalità dei nostri operatori e
grazie anche all'iniziativa
dei singoli dirigenti». Lo
stesso De Biase rimarca come anche i sindacati non
passa giorno in cui non fanno sentire la loro voce e
quindi bolla le affermazioni
di Chiarella laddove quest'ultimo sostiene «sarò vigile, perché non tollero che
Lamezia venga punita nel
campo sanitario, solo perché manca un piano organico in grado di definire la
riorganizzazione della sanità calabrese dopo l'accorpamento». Il tutto non reggerebbe perché secondo l'esponente del PDL «Chiarella è fautore di questo scempio e non può oggi, proclamarsi difensore di un suo
delitto». Sotto i fari dunque
la credibilità. «Cosa dirà all'intera Calabria, ed ai lametini nello specifico - conclude De Biase- quando e se nell'assemblea Regionale si discuterà della riforma sulla
sanità, e del nuovo piano sanitario ? Sarò vigile ? Non la
crederanno !! Perché si ricorderanno sempre, del famoso blitz, praticato da Lei e
dagli altri nella fatidica notte, che ha cancellato ogni
speranza
autonomistica
per Lamezia».
34
Mercoledì 14 maggio 2008
“DAL consenso informato alla
decisione consensuale”: è il tema
che sarà affrontato nel corso di
un evento formativo che si terrà il
15 e 16 maggio presso la sala convegni della ex azienda sanitaria
di Lamezia Terme.
Il corso, programmato dall'unità operativa formazione e qualità, diretta da Clementina Fittante, tratterà il problema della
responsabilità del medico e dell'infermiere.
«Il consenso informato - spiega
Clementina Fittante - costituisce
il fondamento della liceità dell'attività sanitaria, in assenza del
quale l'attività stessa costituisce
reato. Il fine della richiesta del
consenso informato è, dunque,
quello di promuovere l'autonomia dell'individuo nell'ambito
delle decisioni mediche. Il malato
Lamezia Terme e Piana
L’iniziativa tratterà la responsabilità del medico e dell’infermiere
Consenso informato, corso dell’Asp
può decidere se vuole essere curato per una malattia e ha il diritto/dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili sulla propria salute, chiedendo al medico
ciò che non è chiaro; inoltre deve
avere la possibilità di scegliere, in
modo informato, se sottoporsi ad
una determinata terapia o esame
diagnostico».
Il consenso deve essere scritto
nei casi in cui l'esame clinico o la
terapia medica possano comportare gravi conseguenze per la salute e l'incolumità della persona.
Se il consenso è rifiutato, il medico ha l'obbligo di non eseguire o
di interrompere l'esame clinico o
la terapia in questione. Il consenso scritto è anche obbligatorio,
per legge quando si dona o si riceve sangue, si partecipa alla sperimentazione di un farmaco o negli accertamenti di un'infezione
da HIV.
Negli altri casi, soprattutto
quando è consolidato il rapporto
di fiducia tra il medico e l'ammalato, il consenso può essere solo
verbale, ma deve essere espresso
direttamente al medico. In ogni
caso, il consenso informato dato
dal malato deve essere attuale,
deve cioè riguardare una situa-
zione presente e non una futura
(per questo, la legge non riconosce la validità dei testamenti biologici).
Il consenso può essere revocato
in ogni momento dal paziente e,
quindi, gli operatori sanitari devono assicurarsi che rimanga
presente per tutta la durata del
trattamento: se la cura considerata prevede più fasi diverse e separabili, la persona malata deve
dare il suo consenso per ogni singola parte di cura.
L'obiettivo dell'iniziativa dell'Azienda Sanitaria Provinciale è,
quindi, quella di formare il per-
sonale sulle tecniche di gestione
del consenso informato e promuovere l'autonomia dell'individuo nell'ambito delle decisioni
mediche.
Il corso, accreditato dal Ministero della Salute con 11 Crediti
Formativi per Dirigenti Medici e
17 Crediti per gli Infermieri, è tenuto dal professor Sandro Spinsanti, Direttore dell'Istituto Giano per la Medical Humanities di
Roma, già Membro del Comitato
Nazionale per la bioetica, attualmente Presidente del Comitato
etico dell'Ospedale Riuniti di Bergamo e Modena.
Analoga iniziativa si terrà il 16
e 17 Giugno e il 24 e 25 Settembre
2008.
Eventuali informazioni possono essere richieste all'Unità Operativa Formazione e Qualità.
Iniziativa su “Depressione e gravidanza” al centro pastorale
Umanizzare il parto
di LINA LATELLI NUCIFERO
LA gravidanza rappresenta per la donna un periodo
ristrutturante a livello psichico e fisico ed in questo
periodo la donna risulta
particolarmente recettiva
e sensibile alle dinamiche
interiori e ambientali.
E, pertanto, come ha sostenuto Angela Di Tommaso, commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro nel corso del convegno
“Depressione e gravidanza” organizzato dalle associazioni “Sinergie culturali” e “Italia Nostra” presso
il centro pastorale e coordinato dalla professoressa
Carmela Dromì, necessita
di particolare attenzione
per prevenire la depressione di cui soffre 1/3 delle
donne in gravidanza, per
lo più giovani, anche 12
mesi dopo il parto.
«Già da un anno - ha proseguito - è stato avviato un
progetto screening:
“Depressione nella gravidanza e nel puerperio”
presso l' unità operativa di
ginecologia ed ostetricia
del presidio ospedaliero di
Lamezia Terme, per cercare di identificare i soggetti
a rischio di questa patologia e cercare di sostenere le
donne che hanno questo
problema.
Le donne interessate avvertono una serie di disturbi come senso di stanchezza, di incapacità ad affrontare la situazione, cambiamento di umore, mancanza di concentrazione, diminuzione di memoria, e in
alcuni casi la depressione
ha portato a casi drammatici fino anche alla morte
del bambino».
Nel delicato periodo della gravidanza, le donne do-
vrebbero concentrare le
energie sulla propria vita
interiore per impegnarsi a
favore del proprio benessere psichico-fisico e del proprio bimbo.
«Ma spesso ciò non è
sempre possibile.
A volte, subito dopo il
parto - ha asserito Domenico Crea, direttore unità
operativa ginecologia ed
ostetricia del presidio
ospedaliero di Lamezia
Terme anche un fatto emotivo
può provocare scompensi
psichici soprattutto in
quelle donne che sono predisposte alla depressione e
alla psicosi puerperale, e
che vivono disagi familiari
o di altro tipo e, quindi, il
nostro l' obiettivo è quello
di individuare precocemente queste persone in
modo tale da prevenire l'
insorgenza di patologie
più gravi e di umanizzare il
parto.
Di qui - ha aggiunto una serie di iniziative quali
il corso di preparazione
per il parto, una particolare attenzione rivolta alla
comunicazione, all' accoglienza verso la paziente,
pur nei limiti strutturali e
delle risorse di cui disponiamo.
Così facciamo in modo
che l' esperienza del parto
venga ricordato dalla donna con gioia ed entusia-
smo».
Molta attenzione richiede la donna in gravidanza
che presenta disagi ma ancora di più la donna in gravidanza se è epilettica in
quanto, secondo Caterina
Ermio, neurologa del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, «l' epilessia
comporta altre problematiche neurobiologiche che
devono essere affrontate in
maniera adeguata.
La donna epilettica deve
programmare la sua gravidanza e ciò vuol dire decidere insieme al neurologo
e portare a termine la gravidanza.
Ci sono anche delle cure
preliminari da fare un me-
Da sinistra: Ermio, Dromì, Di Tommaso, Corea e Amato
se prima del concepimento
e strumenti che il neurologo possiede per affrontare
insieme al ginecologo il
problema della gravidanza».
Molto interessante l' intervento di Mariannnina
Amato, psicologa dell' unità operativa ginecologia ostetricia
dell’ospedale
“Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, che ha relazionato sui fattori di rischio rendendo noti dati e
numeri che ha rilevato dallo studio che ha condotto
su parecchie centinaia di
donne che si sono sottoposte allo screening all' ospedale di Lamezia dopo il parto.
Incontro di socializzazione promosso dal servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale di Lamezia
Salute mentale, sostenere la legge 180
“Incontro di primavera”: è il titolo di
una iniziativa di socializzazione,
promossa dal servizio psichiatrico
di diagnosi e cura (SPDC) della ex
Azienda Sanitaria n. 6, che si terrà
oggi pomeriggio a partire dalle ore
17. 30, presso l'ospedale “Giovanni
Paolo II” di Lamezia Terme.
Dopo i saluti di Mario Caserta, assistente sociale del dipartimento di
salute mentale, interverranno nell'ordine: Maria Antonietta Massimo
(direttore SPDC), Angela Di Tommaso (commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale, che
ha sponsorizzato l'iniziativa), Gianni Speranza (sindaco di Lamezia Terme), Elvira Falvo (assessore alle politiche sanitarie e sociali della città),
Rosina Manfredi (direttore del Centro di salute mentale del Lametino),
Antonio Lucchino (responsabile del
Centro di salute mentale del Reventino), Anna Lucà (psicologo del dipartimento di salute mentale) e Caterina
Amendola (capo sala SPDC).
La legge 180 compie trent'anni.
E' la legge che ha istituito dignità
e diritti alla persona che soffre di
ogni forma di disturbo mentale.
E' la legge che individua nella prevenzione e nella cura, nella riabilitazione e nel reinserimento sociale,
l'impegno dell'intervento professionale.
Promuovere la partecipazione del
singolo e delle associazioni dei familiari, nella collaborazione tra servizi
ed enti sanitari e locali, il volontariato e l'associazionismo sociale, per affrontare così insieme i problemi ed
individuare le soluzioni positive.
«E' necessario - afferma Mario Caserta - continuare e sostenere la legge 180, impegnandosi ad ogni livello per applicarla, superando le difficoltà ed ostacoli di ogni natura, nell'interesse assoluto delle persone e
delle famiglie che vivono il loro disagio.
L’ospedale di Lamezia
La consapevolezza dei propri diritti, la sicurezza di avere accanto operatori e Servizi, ci impegna a garantire la tutela della salute».
La manifestazione si concluderà
con la rappresentazione teatrale
“Paradiso, andata e ritorno” a cura
della Compagnia del teatro Instabile
, promossa dalla cooperativa sociale
“Città del Sole” di Reggio Calabria.
Terza categoria. Spareggi girone G. Frassati - Acconia e Avis - Platania
Definita la griglia play off
di BRUNO SODARO
CON la promozione conquistata da qualche settimana
dal Serrastretta, ultima
giornata del girone G di terza categoria doveva chiarire le squadre partecipanti
alla fase finale dei play off.
Tutto è rimasto invariato,
come la settimana precedente.
Ansel Acconia, Platania,
Avis Nocera e Oratorio Beato Frassati. La San Pietrese,
pur vincendo con una secca
cinquina contro l'Accaria
Galli, non è riuscita ad agganciare la zona spareggi.
Nel dettaglio delle gare.
L'Ansel di Acconia conquista i tre punti in casa dell'Excalibur (3-5) e mantiene la
seconda posizione in classifica. Per i vincitori realizzano Angotti, Gallo e tripletta
di Perri F. Per i perdenti
Mastroianni e doppietta di
Villella.
Pareggio con una rete
per parte fra Libertas Curinga e Oratorio Beato
Frassati. Frija, il marcatore per i locali. Altro pareggio fra Platania e Nocera (11). Le reti di Di Cello per i locali e Spizzirri per gli ospiti.
Da segnalare un rigore
fallito dalla squadra di casa
e il buon arbitraggio.
Infine le due gare non disputate. Feroleto - Serrastretta per la mancanza del
numero minimo di giocatori dei locali. Per i falernesi
solo sei atleti, non sufficienti per l'incontro. Gara
vinta a tavolino al Serrastretta. Fronti- A. Decollatura. Le due squadre hanno
disertato la gara.
I primi per i problemi di
morosità nei confronti della Lega Calcio. Sconosciuta
la motivazione degli ospiti.
In ogni caso, gara persa ad
entrambe e penalizzazione
di un punto in classifica.
Gli accoppiamenti play off
dopo la classifica avulsa:
Oratorio Beato FrassatiAnsel Acconia e Avis Nocera-Platania.
Classifica finale: 54 punti
Serrastretta; 47 punti Ansel Acconia; 45 punti Platania, Avis Nocera e Oratorio
Beato Frassati; 44 punti
La formazione del Serrastretta
San Pietrese; 36 punti L.
Curinga; 34 punti A. Decollatura; 32 punti Excalibur;
24 punti Accaria Galli; 7
punti Fronti; 6 punti Feroleto; 0 punti Falerna.
Penalizzazioni: 4 punti
Feroleto. 3 punti il Fronti. 2
punti A. Decollatura. 1
punto L. Curinga. Marcatori: 21 reti Villella (Excalibur); 16 reti Di Cello (Platania); 15 reti Perri F. (A.Acconia); 13 reti Cappello
(Platania); 12 reti Afteni
(Serrastretta),
Filandro
(Nocera), Torchia (Or. B.
Frassati); 11 reti Gallo L.
(Accaria); 10 reti Perri G.
(A.Acconia) e Maruca (San
Pietrese);
Crotone
35
Mercoledì 14 maggio 2008
REDAZIONE: piazza Pitagora,19 - 88900 Crotone - Tel. 0962/901334 - Fax 0962/905185 - e-mail: [email protected]
Il consiglio comunale ha approvato la costruzione di 1.200 nuovi appartamenti
Via libera a sette lottizzazioni
Parte della maggioranza e opposizione non partecipano al voto
di GAETANO MEGNA
VIA LIBERA del consiglio comunale a sette lottizzazioni
(circa 1200 appartamenti) e
al Piano delle spiagge. Al momento del voto erano presenti 21 consiglieri, più il sindaco: 17 rappresentanti del
Partito democratico, tre
dell’Udeur e uno del Partito
dei comunisti italiani L’opposizione ha abbandonato la seduta per protesta, insieme ai
due rappresentanti dello Sdi
e a Ottavio Rizzuto di Progetto Crotone ed altri consiglieri. Tutto è filato liscio sino
all’undicesimo punto dell’ordine del giorno quello relativo al Piano delle spiagge. Le
prime dieci proposte sono
state approvate in tempo brevi e senza intoppi, compreso
il regolamento cimiteriale
che consente di avere ben
4.200 loculi in più. Prima di
aprire la discussione sull’undicesimo punto il capogruppo del Pd, Giuseppe Mercurio, ha chiesto la parola per
proporre l’inversione dell’ordine del giorno, giustificando la sua proposta con la richiesta di due rappresentan-
L’aula consiliare con la scarsa presenza dei consiglieri
ti del suo gruppo che si erano
dovuti momentaneamente
assentare e che avrebbero voluto partecipare al dibattito.
Alla proposta di Mercurio
hanno chiesto di parlare il capogruppo di Alleanza nazionale, Gianfranco Marino,
Rizzuto e Salvatore Pacenza.
Mercurio ha chiesto al presidente del Consiglio, Giancarlo Sitra, di applicare il regola-
mento: C’è stato un battibecco vivace e alla fine, regolamento alla mano, Sitra ha
chiarito che solo un consigliere comunale poteva intervenire per dichiararsi
contrario. La parola è stata
data, quindi, a Marino che,
dopo avere chiarito le ragioni
della contrarietà a passare il
punto all’ultima casella
dell’ordine del giorno, ha an-
nunciato che, in caso di voto
favorevole da parte del Consiglio, l’opposizione avrebbe
abbandonato la seduta. Su richiesta di Rizzuto si è votato
per appello nominale. Insieme all’opposizione hanno votato contro la proposta alcuni
consiglieri di maggioranza:
Giuseppe Aracri (Pd), Antonio Comberiati e Luigi Laporta (Sdi), Antonio Pristerà (Pd)
e Rizzuto. Si sono astenuti
Fabio Lucente e Sitra. Alla ripresa del dibattito Marino ha
chiesto la verifica del numero
legale (al momento del voto
era assente) e sono risultati
presenti in 23. Il numero legale c’era. Prima di avviare il
dibattito sulle lottizzazioni
Sergio Contarino a, nome del
gruppo del Pd, ha presentato
una mozione che prevede
l’adeguamento del Prg alla
legge finanziaria del 2008.
Su proposta di Mercurio si è
deciso che il Consiglio, per le
lottizzazioni, avrebbe tenuto
conto del voto all’unanimità
espresso dalla seconda commissione consiliare e del parere del dirigente. L’unica fibrillazione che si è registrata
in questa fase è stata l’annun-
cio del presidente della seconda commissione consiliare, Salvatore Frisenda, che
questa mattina avrebbe rassegnato le dimissioni dall’incarico, non avendo condiviso
il comportamento di alcuni
consiglieri di abbandonare
l’aula. Frisenda ce l’aveva con
quei consiglieri della seconda commissione che, in Consiglio, hanno cambiato parere sul Piano delle spiagge. La
commissione,
infatti,
all’unanimità si era espressa
a favore. Le lottizzazioni approvare sono: “Piccolo ed altri”; scheda grafica 8.3.1 presentato dalla Pentagono Immobiliare Spa; scheda 4.12 ditta Berlingieri ed altri;
scheda grafica 5,2 - ditta Domus Kr; scheda grafica 5,7 Maiorano Ovest - ditta impresa costruzioni Michele Muscò e figli srl; complesso residenziale tra le Via Finlandia,
Polonia e Russia ricadente
nella scheda grafica 4,8 Maiorano est presentato dalla ditta Balestrieri Salvatore,
Amministratore Unico della
Edilizia Moderna srl; approvazione piano di lottizzazione per la realizzazione di un
complesso residenziale Via
Unione Europea ricadente all'interno del comparto 4,3 denominato “concessione verde area direzionale Peep parco attrezzato” in località foglio 2 della scheda grafica
prescrittivi di Prg località
Tufolo presentato dalla ditta
Covelli Luigi.
Il Consiglio ha approvato
22 dei 23 punti posti all’ordine del giorno. Uno è stato ritirato. All’inizio di seduta Frisenda ha annunciato al Consiglio di avere presentato
una querela nei confronti del
segretario regionale del Prc,
Michelangelo Tripodi, perché lo scorso 11 dicembre a
Roma, nella stanza dell’allora vice ministro all’Interno,
Marco Minniti, «alla presenza di altre autorità politiche
(l’allora parlamentare Marilina Intrieri, ndr)» avrebbe
detto che «se quella sera fosse
stata votata la revoca del presidente, lui avrebbe fatto
sciogliere il consiglio comunale per infiltrazione mafiosa». L’episodio è quello relativo alla sfiducia contro Sitra,
che era stata chiesta da otto
consiglieri.
Si difende Muscari dopo l’aggressione subita dai liceali di Crotone a Vibo
School day, l’organizzatore
invita i sindaci al confronto
STUDENTI aggrediti. L'organizzatore dello School
Day risponde alle proteste
provenienti da Crotone
Muscari respinge le accuse. Non si attenua, anzi
prende vigore la polemica
successiva all'aggressione
subita sabato scorso in piazza Municipio dai due studenti crotonesi mentre era
in corso lo "School Day". Alle
proteste provenienti dalla
città jonica attraverso le dichiarazioni del sindaco Peppino Vallone e la nota di una
testimone oculare dell'episodio pubblicata su un sito
web, abbiamo ieri registrato
la risposta di Piero Muscari
ideatore ed organizzatore
della manifestazione. «L'aggressione - ha esordito - subita dai ragazzi del “Pitagora” ha lasciato tutto il team
scosso ed amareggiato. Da
19 anni lavoriamo su un ter-
ritorio difficile come quello
calabrese, nel quale mancano totalmente le opportunità di aggregazione per i giovani, proprio per unire gli
studenti attraverso un gioco, un momento di confronto leale in cui viene valorizzato il talento individuale
ma anche il senso di appartenenza ad una squadra».
Per
l’organizzatore
dell’incontro inoltre l'episodio di sabato dimostra quanto sia necessario far riscoprire i valori ai giovani.
Al rimprovero di non aver
sospeso la manifestazione, il
noto promoter e conduttore
televisivo risponde che una
tale decisione «avrebbe dato
un segnale di sconfitta, di
resa totale nei confronti di
questi atti di bullismo che,
invece, vanno combattuti
proprio promuovendo iniziative come questa». Ricor-
da di aver immediatamente
condannato dal palco l'aggressione solidarizzando
con la scuola, con i ragazzi e
con le loro famiglie e di aver
chiesto scusa sia a nome dell'organizzazione
dello
School Day, sia come cittadino vibonese. «E' inesatto dire - precisa Muscari - che la
squadra di Crotone sia stata
squalificata dall'organizzazione della manifestazione:
il Preside Esposito ha deciso
autonomamente di ritirare i
ragazzi del “Pitagora” dalla
competizione ed io non ho
potuto far altro che prendere atto della decisione comprendendone le motivazioni, ma ho ritenuto opportuno, per i motivi espressi precedentemente, di dover continuare con il regolare svolgimento dell'evento».
Avviandosi alla conclusione Piero Muscari invita
quindi il sindaco Vallone di
Crotone ed il sindaco Sammarco di Vibo ad un incontro chiarificatore e ad un dibattito pubblico, nel corso
del quale, «se lo vorranno,
avremo modo di dibattere temi così delicati per lo sviluppo civico e sociale dei nostri
giovani». Dà inoltre notizia
che la commissione tecnica
dello School Day ha deciso
all'unanimità di qualificare
direttamente alla finale regionale del prossimo anno il
Liceo Classico “Pitagora”,
«proprio per ribadire con
fermezza il merito guadagnato sul campo e la nostra
volontà di continuare insieme un proficuo percorso di
crescita ed invita fin da ora il
Sindaco Vallone, se lo vorrà,
ad accogliere nella sua città
la finale dello School Day del
prossimo anno, proprio per
dare un segnale forte di uni-
Lo School day a Vibo
tà e collaborazione a tutta la
società giovanile calabrese».
Inoltre sulla vicenda si registra anche un altro intervento, quello di Pino Tassi,
coordinatore della Sinistra
Democratica di Vibo che si
chiede: «Ma in che città viviamo dove nessuno si indigna di fronte all'aggressione brutale subita da due ragazzi di Crotone durante lo
School Day? Dov'è il Sindaco
della città ? Dov'è il Presi-
dente della Provincia? Dove
sono le scuole e le Istituzioni
scolastiche ? Tutto tace.
Assistiamo al paradosso che
sui giornali si leggono le
reazioni indignate delle autorità e dei ragazzi nelle pagine dedicate alle cronache
di Crotone mentre nelle pagine di Vibo Valentia ci si dedica poco spazio o per nulla
(non si riferiva al Quotidiano ndr). Come se ci trovassimo di fronte ad un fatto marginale».
Dopo il Vittoriano i gioielli dell’orafo gireranno l’Italia e l’America La proposta avanzata al consiglio della Camera di Commercio
La mostra di Sacco in viaggio Uscire dal Consorzio industriale
«PER L’AZIENDA calabrese
Gerardo Sacco si sta vivendo
un momento importante, non
ancora concluso, dopo il successo della Mostra al Vittoriano, ove si è saputo coniugare
con sapienza: arte, tradizione
e cultura, attraverso la produzione di gioielli e da qui il titolo della mostra «Racconti
Preziosi»; sono arrivate altre
importanti richieste per poter
far diventare la mostra del
Vittoriano un itinerante viaggio di gioielli per l’Italia ed il
mondo». E' quanto si legge in
una nota dell’orafo crotonese.
«L'evento Vittoriano – evidenzia la nota – è stato raccontato
dalle maggiori testate giornalistiche e di costume, e ripreso da molte Tv». Intanto il
sindaco di Reggio Calabria ha
già chiesto se si potrà portare
l’evento a Reggio Calabria e
più precisamente a Villa Zerbi; ancora il sindaco di Roma
ha chiesto di trovare un’altra
location e replicare a Roma.
La fine di maggio le opere ar-
tistiche firmate Sacco partiranno per Las Vegas. L’evento - continua la nota – è stato
curato da una giovane leva
dell’azienda, Andrea Sacco,
che avrà l’incarico manageriale di curare il marketing
dell’azienda. «In questo maggio - prosegue la nota – nuovi
elementi si sono aggiunti al
Lavoro dell’86 dell’orafo Gerardo Sacco che realizzò la
Rizza della famosa icona crotonese, lo stellario con 12 stelle in oro bianco e giallo».
LA CAMERA di commercio
potrebbe uscire dal Consorzio per lo sviluppo industriale. La proposta è stata fatta ieri, durante la riunione del
consiglio camerale, da Nicola
Cappa. Una proposta che ha
trovato la condivisione del vicepresidente della Camera di
commercio, Roberto Salerno,
che già al momento dell’elezione del rappresentante di
Confindustria, durante l’assemblea dei soci del Csi, per
protesta aveva abbandonato
la seduta. Secondo quanto riferito i due non hanno condiviso sia le scelte fatte dalla Regione Calabria, che si sono
nominati due membri del direttivo del Csi su tre posti disponibili (il presidente Mario
Cimino e il consigliere Pietro
Secreti), e sia il voto a favore
del rappresentante di Confindustria in quanto rappresenterebbe una parte marginale dell’assemblea. La stessa Confindustria è una componente della Camera di com-
mercio che non ha nessun
rappresentante. L’unico ad
avere espresso perlessità sulla giustezza della proposta di
uscire dal Csi è stato Antonio
Carella, di Confesercenti. Secondo Carella non si può
uscire da un consorzio così
importante per l’economia
del territorio, anche se ha
chiesto di controllare la politica che ha messo in atto una
strategia per commissariare
tutto.
g. m.
36
Crotone
Le reazioni del presidente dell’associazione, del sindaco e dell’assessore Scalise
Mercoledì 14 maggio 2008
Metano, Legambiente attacca
Le polemiche per l’estrazione del gas naturale
di ANDREANA ILLIANO
«L’IMPATTO ambientale per
la manutenzione delle piattaforme di metano? Certo si
tratta di un problema d’ordine ambientale, ma forse dovremo chiederci in che cosa
sono utili tali piattaforme», a
parlare è Antonio Tata, presidente di Legambiente. «Ci sono città che dall’estrazione di
metano hanno avuto grandissimi benefici - dice Tata Cosa che non è accaduto a
Crotone. Prima che le amministrazioni si attrezzino per
questo però bisogna pensare
alla sicurezza del territorio.
È necessario uno studio sulla
subsidenza. Alla città a dire il
vero nessuno ha chiesto il
permesso di installare qui le
piattaforme, questo accadeva trent’anni fa. E invece tutto ciò non ha portato nulla in
termini di investimenti per la
città», conclude Tata.
La protesta intanto si è diffusa anche tra i pescatori e
così l’assessore Provinciale
Santino Scalise interviene
pure lui sula vicenda: «Sono
intervenuto alla riunione
sulla costruzione della nuova piattaforma di estrazione,
Vallone
Scalise
Tata
di proprietà dell'Eni. La piattaforma dovrebbe essere
provvisoria ed a soli fini manutentivi», dice Scalise che
però in fondo da’ ragione ai
pescatori che temono che
quella piattaforma diventi
definitiva. «Il delicato equilibrio biologico del nostro mare è già minato da diverse forme di accanimento, dovute
ad eccessivi fenomeni di antropizzazione,
ulteriori
strutture rischierebbero di
danneggiare definitivamen-
te questo, già precario, equilibrio», dice Scalise che condivide in pieno la proposta
avanzata dalle associazioni
di categoria, e non vedrebbe
di cattivo auspicio l'utilizzare una parte corposa delle
Royalty a favore dei pescatori locali.
Anche il sindaco Peppino
Vallone è intervenuto sulla
vicenda che rassicura: «Le attività programmate nell'area
dell'offshore crotonese a partire da maggio 2008, rientra-
no nella campagna di attività
manutentive straordinarie
effettuate sui pozzi già perforati che l'Eni esegue periodicamente nelle diverse realtà
produttive in tutta Italia, utilizzando impianti che verranno impiegati per le operazioni previste sulle piattaforme di produzione denominate Hera Lacina e Luna A». Per
il primo cittadino si tratta di
interventi che hanno carattere di assoluta temporaneità e
provvisorietà su pozzi già da
LA SFIDA SPORTIVA
tempo perforati e produttivi.
Per il primo cittadino, che
ha anche partecipato alla riunione, l'impianto impiegato
lascerà l'area interessata e le
due piattaforme torneranno
al loro assetto standard.
Di tale attività l'Eni aveva
preventivamente informato
tutte le autorità locali ed in
particolare la Capitaneria di
porto di Crotone che coordina gli interventi dal punto di
vista della sicurezza della navigazione e dei controlli su
eventuali danni al patrimonio ittico.
Intanto per domani il prefetto ha convocato un apposito tavolo informativo dove
sarà ulteriormente ribadita
la temporaneità delle attività
in oggetto.
I pescatori e gli armatori
intanto protestano perché
per tre mesi il loro spazio di
azione sarà limitato, non potranno infatti avvicinarsi alla zona dove ci sono i lavori
della piattaforma per almeno
500 metri. I lavori in pratica
tra una piattaforma e l’altra
dureranno quasi un anno.
Ecco come sarà l’estate a Crotone, all’insegna di un mostro d’acciaio.
Premio Biagi
Il sindaco
plaude
a Pierpaolo
Bruni
IL PREMIO “Enzo Biagi”
al Procuratore di Crotone, applicato alla Dda,
Pierpaolo Bruni. Lo abbiamo già detto nel’edizione dell’altro giorno,
ora però il sidnaco di Crotone, Peppino Vallone,
saputa la notizia si congratula conil magistrato: «Esprimo le personali
congratulazioni e quelle
dell’Amministrazione
comunale al sostituto
procuratore della repubblica di Crotone, Pierpaolo Bruni per l’attribuzione del premio 'Enzo Biagì».
È quanto afferma, in
una nota, il sindaco di
Crotone, Peppino Vallone. «Si tratta di un riconoscimento importante –
prosegue Vallone – al lavoro che il magistrato
crotonese compie al servizio della nostra comunità».
Di Bruni sono le più
importanti inchieste giudiziarie che ci sono state a
Crotone negli ultimi tempi e si è occupato soprattutto di ‘ndrangheta.
IL VIAGGI SU DUE RUOTE
Ecco il torneo nazionale
di calcetto per gli avvocati
SARÀ Crotone ad ospitare la quinta edizione
del campionato nazionale di calcio a cinque
per avvocati.
Con il patrocinio del Comune di Crotone e
dell'Ordine degli Avvocati di Crotone, dal 3
al 7 settembre 2008 sedici rappresentative
di avvocati provenienti da tutta Italia si disputeranno il trofeo “Avvocati a 5” campionato nazionale di calcio a cinque.
Dopo Milano Marittima nel 2004, Porec
(Croazia) nel 2005, Palermo nel 2006, Follonica nel 2007 toccherà a Crotone accogliere
gli oltre duecento avvocati pronti a contendersi il titolo attualmente detenuto dagli avvocati di Palermo.
L'albo d'oro oltre alle tre vittorie di Palermo (2004, 2005, 2007) ha visto primeggiare
gli avvocati di Catanzaro nel 2006.
Si prevede la presenza di almeno cinquecento persone tra “atleti-avvocati”, familiari
ed accompagnatori che per qualche giorno
avranno l'occasione, oltre che gareggiare o
assistere alla competizione agonistica, di visitare la nostra città.
Il Sindaco, Peppino Vallone, guarda con
soddisfazione a questo evento che promuove
l'immagine del territorio e ringrazia l'ordine degli Avvocati di Crotone, il suo presidente, avvocato Salvatore Iannotta ed in particolare l'avvocato Giuseppe Gallo che ha contribuito in modo significativo affinché l'iniziativa si svolgesse nella città di Crotone.
L'avvocato Carlo Malossi di Modena, organizzatore del torneo, sostiene che la scelta di
Crotone da parte di così tanti professionisti è
Giocatori che si sfidano a calcetto
legata alla volontà degli stessi far visita alle
bellezze della nostra città e sottolinea l'ospitalità che la gente di Calabria e di Crotone, in
particolare, offre.
L'amministrazione comunale coglie anche il significato di affermazione della legalità che traspare da questo tipo di eventi e
che la parte sana di questa città merita.
La compagine forense di Crotone si augura di migliorare l'8° posto della scorsa edizione e comunque, nonostante, si tratti di
avvocati promette un gioco non “difensivo”.
Strade blu, in centinaia
al tour motociclistico
GRANDE successo al II° Motoincontro
“Strade Blu, Tour Motociclistico
nella Marca Turistica Crotonese”
Domenica si è svolto a Crotone il II° Motoincontro regionale “Strade Blu, Tour Motociclistico nella Marca Turistica Crotonese”, manifestazione a
carattere mototuristico-culturale riservata alle moto d'epoca.
L'iniziativa è stata
organizzata dal Moto
Club Ugo Gallo di Crotone e dalla Provincia
di Crotone con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Crotone, del
Comitato Regionale
C.O.N.I., del Comune
di Santa Severina, del
Museo Diocesano e della Banca Popolare di
Crotone.
Al Motoincontro erano presenti circa 60
motociclisti provenienti da varie località
della regione, tra i quali quelli appartenenti ai moto club: Santo Ianni di Catanzaro,
D'Epoca S. Elia di Pentone (Cz), Sharks di
San Ferdinando (Rc), Bikers Corigliano
(Cs), Makalla di Strongoli (Kr).
L'evento ha preso il via a Crotone domenica mattina con l'arrivo dei centauri in
sella a meravigliose moto d'epoca: Mv Augusta, Vespa Piaggio, Lambretta Innocen-
ti, Moto Guzzi, Ducati, Bmw, Gilera,
Triumph, Norton, Bianchi, Mondial. Alle
ore 10.30 il gruppo motociclistico è partito
per il giro turistico della città di Crotone,
da dove ha raggiunto Santa Severina. Nel
èpomeriggio sono seguite le varie premiazioni con le creazioni
del maestro orafo Michele Affidato.
Il “I° Trofeo Banca
Popolare di Crotone”,
che prevedeva la premiazione del conduttore con la moto più
antica, è stato consegnato a Luigi Russo
del Moto Club Makalla di Strongoli in sella ad una splendida
Vespa Sidecar 125 cc.
del 1951.
Il premio riservato
al conduttore più giovane è stato vinto da
Paolo Troilo di Crotone, mentre quello riservato al conduttore più anziano è stato
assegnato a Don Andrea Bruno, parroco di
Soveria Simeri, noto alle cronache motociclistiche quale fondatore del Museo della
Lambretta e autore del libro “Museo della
Lambretta. La bellezza che resiste nel tempo!”. Il premio riservato al gruppo pervenuto dalla località più distante è stato attribuito al Moto Club Sharks di San Ferdinando (RC) mentre il gruppo più numeroso è
risultato il Moto Club Ugo Gallo Crotone.
APPUNTI E APPUNTAMENTI
Al Castello di Carlo V
la lettura interpretativa
Oggi alle ore 16.30 presso la
biblioteca comunale sita nel
Castello di Carlo V sarà presentato il corso universitario di perfezionamento “Lettura interpretativa per la
formazione dei mediatori
della comunicazione” istituito presso il Dipartimento
di Scienze dell'Educazione
dell'Università della Calabria ed i cui corsi si terranno
a Crotone.
Presenteranno le attività
l'assessore comunale alla
Cultura - Giovanni Capocasale e il professore Cesare
Pitto docente presso l'Università della Calabria. È insomma questa un’occasione
per poter scoprire una parte
del territorio e stare insieme
con tutti quelli che amano le
letture al Castello di Carlo V.
Alla Pinacoteca
la mostra di pittura
Si terrà dal prossimo 17
maggio, dalle 16 alle
20,nella pinacoteca comunale del bastione Toledo,
l’esposizione delle opere di
pittur nell’ambito del XXV
premio nazionale “Espressione e ispirazione”, organizzato dal Comitato Feste
mariane in collaborazione
con l’amministrazione comunale. L’inaugurazione s
terrà il 17 alle 18 e la cerimonia di premiazione avrà
luogo il 24 maggio, sempre
alle 18, alla presenza dell’arcivescovo di Crotone e Santa
Severina, monsignor Domenico Graziani.
Lo hanno reso noto il presidente del comitato, Domenico Ruggiero, e il rettore
della basilica cattedrale,
mons. Pancrazio Limina.
Al Comune i premi
per i poeti di Loria
La manifestazione conclusiva nell’ambito del premio
Nazionale di poesia Franco
Loria, giunto alla sesta edizione, si svolgerà il prossimo 17 maggio, alle ore
10,30, presso la sala consiliare del Comune di Crotone.
Durante la manifestazione saranno lette le poesie
vincitrici, consegnati gli at-
testati a tutti i partecipanti
ed i premi ai vincitori.
La giuria del premio è
composta da Luigina Rizzuto Loria, Bruno Tassone
e Mimmo Stirparo, che ha
attribuito il primo premio
alla poesia “Nostalgia
dell’unità infranta” di Sabina Scala, del liceo classico
“Pasquale Galluppi” di Catanzaro.
Piana
37
Seminara. Alterazione e detenzione illegale di due pistole semiautomatiche con canne modificate
Mercoledì 14 maggio 2008
Fabbrica di armi in un’officina
Nel laboratorio rinvenuto altro materiale pericoloso: un arresto
SEMINARA - Di mestiere
fa il fabbro, ma il «ferro»
che amava maneggiare e
modellare non era solo
quello delle incudini e degli
attrezzi.
Se ne sono accorti anche i
carabinieri della Compagnia di Palmi guidata dal
capitano Pasquale Sasso
Iovene, che ieri mattina durante uno dei consueti servizi di controllo operati su
tutto il territorio e finalizzati alla prevenzione e alla
repressione di reati in materia di armi, hanno scoperto che all'interno della
sua officina da fabbro ferraio situata in località
«Sant'Anna» del comune di
Seminara, Vincenzo Romeo, 47 anni, residente del
luogo, deteneva due pistole
che dalla loro originaria tipologia «con canne a salve»
(qualcosa di simile alle cosiddette «scacciacani») erano state abilmente modificate per essere pronte ad
esplodere invece colpi calibro 6,35 e trasformate dunque a tutti gli effetti in delle
«semiautomatiche».
I militari dell'Arma, dentro il laboratorio di Romeo,
hanno rinvenuto anche
un'ulteriore canna ritoccata e alterata e già pronta
per essere installata su una
arma da fuoco, un'altra
bacchetta in acciaio «grezza» ancora da lavorare
(praticandole gli appositi
fori necessari), un caricatore modificato ed un
proiettile calibro 6,35 blindato.
Un vero e proprio assortimento insomma, da «fabbricante di armi».
E per i carabinieri non
dovrebbero esserci dubbi:
dagli elementi di prova raccolti ieri, tutto lascia pensare che sia stato proprio
Romeo a modificare, utiliz-
Incontro a Varapodio
Apertura della giunta. Ma resta il problema delle risorse
Terza età
e tecnologie
informatiche
Scontro tra due consiglieri e il sindaco
Cittanova, l’Mpa
rimette le deleghe
Le armi sequestrate
Vincenzo Romeo
zando la sua arte da fabbro,
le due pistole sequestrate
in un'officina che evidentemente offriva altre «prestazioni», a parte quelle tradizionali della lavorazione di
ferro e acciaio per infissi e
utensili vari.
L'uomo, che dalle verifiche è risultato non avere a
carico altre sentenze di
condanna passate in giudicato, è stato tratto dunque
in arresto con il capo d'accusa di «alterazione e detenzione illegale di armi» e
condotto
direttamente
presso il carcere di Palmi,
dietro disposizione del sostituto procuratore della
Repubblica, Eliana Franco.
Nel corso della battuta effettuata in tutto il circondario, compresi i dintorni
della vicina Seminara, i carabinieri di Palmi hanno
controllato diversi mezzi e
numerose persone, eseguendo decine di perquisizioni, anche presso i luoghi
di lavoro, di soggetti considerati dagli inquirenti «di
interesse operativo».
fra. con.
Rizziconi, spiragli di luce
per Lsu e Lpu del Comune
di ANGELA GARIBALDI
di ANGELO GIOVINAZZO
VARAPODIO - "Il fenomeno del digital divide ed i
nuovi sistemi voip e adsl
wireless" sono stati argomenti di discussione all'Università della Terza Età e
del Tempo Libero di Varapodio.
A dissertare sull'attuale
ed importante argomento
lo studente universitario,
originario di Bagnara,
Vincenzo Calabrò, laureando in Scienze della comunicazione e Tecnologie
Informatiche.
Supportato da immagini
video proiettate su un megaschermo, il relatore ha
spiegato, all'attento uditorio, che cos'è il "digital divide", fenomeno molto diffuso in Italia, che non permette ad una parte della
popolazione di usufruire
dei servizi a banda larga
(impedendo a piccole e
grandi realtà di crescere e
svilupparsi), e come combatterlo: vale a dire con le
connessioni "wireless", che
non hanno bisogno della
linea telefonica tradizionale ma attraverso un'apposita antenna la quale si
può collegare al servizio ed
avere l'Adsl a casa o in ufficio.
Calabrò ha poi spiegato
la nuova tecnologia "Voip"
(Voice Over Internet Protocol) che permette di telefonare a costi molto bassi,
in qualsiasi parte del mondo, utilizzando la connessione internet a banda larga (Adsl o Hdsl) e come ormai questi servizi siano alla portata di tutti , con una
spesa non eccessiva e vantaggiosa.
La conferenza si è conclusa con le consuete domande al relatore poste
prevalentemente dai giovani presenti fra il pubblico.
RIZZICONI - Spiraglio di
luce per la stabilizzazione
dei lavoratori socialmente
utili e di pubblica utilità
del Comune di Rizziconi.
La Giunta municipale ha
deliberato di modificare la
dotazione organica del Comune portandola da 39 a
60 unità lavorative seguendo determinati propositi.
Intenderebbe coprire i
posti apicali vacanti in organico prevedendo la collocazione dei precari in attività, soltanto, però, di
fronte alla presenza delle
necessarie risorse finanziarie.
Infatti da palazzo San
Teodoro fanno sapere che
le casse del Comune non
riuscirebbero a reggere da
sole la spesa per i lavoratori lsu/lpu, senza che subentri, però, l'aiuto di provvidenze esterne, siano esse,
provenienti, dal ministero
del Lavoro o dalla Regione
Calabria. Al di là della questione economico-finanziaria, a quanto pare il Comune di Rizziconi è in possesso dei presupposti giusti per poter sperare di
aprire ai diciotto lavoratori precari, oramai martoriati da oltre undici anni
da questa condizione di
umiliante instabilità.
Infatti per poter procedere alla loro stabilizzazione, oltre a provvedere all'ampliamento dell'organico, il Comune di Rizziconi
non presenta una situazione strutturalmente deficitaria e poi il rapporto dipendenti abitanti non è superiore a quello determinato per gli enti in condizioni di dissesto finanziario.
Sembrerebbe, pertanto,
che palazzo San Teodoro
abbia tutte le carte in regola per restituire dignità a
tanti giovani che da oltre
undici anni sperano di es-
sere stabilizzati nella pubblica amministrazione. Ma
per raggiungere l'obiettivo e pur riconoscendo le
difficoltà alle quali andrebbe incontro, il Comune ha
previsto posti di categoria
A e B, che gli permetterebbero di partecipare a bandi
per la stabilizzazione, appunto, dei suoi precari,
qualora, però, vi sia un forte intervento finanziario
della Regione e dello Stato.
D'altra parte la legge Finanziaria 2008 sia pure
confusamente
consente
ancora di procedere alla
stabilizzazione dei precari,
tra i quali figurano i lavoratori socialmente utili e di
pubblica utilità, anche se
non indica espressamente
tra i destinatari diretti delle provvidenze i Comuni
con più di 5.000 abitanti
(Rizziconi ne conta 7.985),
ma rimanda a convenzioni
che la Regione dovrà stipulare con il ministero del
Lavoro.
La Compagnia teatrale deliese in scena presenta una nuova commedia
Dopo la pausa si torna a ridere
di TULLIA MORABITO
DELIANUOVA - Dopo alcuni
mesi di pausa la Compagnia Teatrale Deliese ha presentato la
scorsa domenica il suo nuovo lavoro, la commedia “Mio marito
… cocco di mammina!” (foto),
commedia in due atti di Calogero Maurici rielaborata e tradotta in vernacolo da Giovanni Palumbo, che è anche il regista ed
attore. E la presentazione di
questo nuovo lavoro ha permesso anche di vedere il Teatro della
Scuola nella sua nuova veste visto che, per alcuni mesi, è stato
completamente chiuso per lavori di ristrutturazione.
La commedia ha visti impegnati sulla scena quelli che ormai, soprattutto in quanto a
spontaneità e naturalezza, sono
le colonne portanti di questa
compagnia, ovvero Caterina Demarte, Nadia Scriva e Antonino
Trafiletti, a cui si sono aggiunte
le new entry, nonché sorelle, Caterina e Francesca Battista. Quasi invariato anche il restante
staff della compagnia: Rosa Capitò, Giuseppe Carbone, Antonino
Sculli e Franco Magazzù per la
scenografia, Caterina Demarte
anche in veste di costumista, Leo
Sculli tecnico audio e luci, Atonia
Cataldo direttrice di scena, nonché Arcangelo Carbone alla presidenza della Compagnia.
Sopra, il Municipio di Cittanova e sotto, Alessandro Cannatà
di FRANCESCO CONDOLUCI
CITTANOVA - E' scontro
aperto a Cittanova tra il sindaco targato Udc Alessandro Cannatà e il gruppo consiliare del Movimento Per
l'Autonomia che appena un
paio di settimane fa, aveva
formalizzato la sua nascita
in seno al civico consesso
cittanovese, rompendo, con
questa scelta, l'omogeneità
della maggioranza, espressione di una lista civica vicina al centrodestra, che sostiene il primo cittadino.
I due consiglieri comunali Francesco Sgambetterra e
Biagio «Gino» Catania che,
con il primo nelle vesti di capogruppo in aula, hanno
aderito, dopo le ultime elezioni politiche, al soggetto
politico autonomista il cui
leader è il presidente della
Regione Sicilia Raffaele
Lombardo, ieri hanno rimesso nelle mani di Cannatà le deleghe assessorili
«fuori giunta» che erano
state loro affidate nel mese
di agosto dello scorso anno.
I due «lombardiani», pur
non facendo formalmente
parte dell'esecutivo, secondo una prassi ormai radicata negli enti locali benché
non contemplata dalle normativa vigente, da quasi 9
mesi gestivano infatti, dietro «mandato fiduciario»
dello stesso primo cittadino, due settori amministrativi: Sgambetterra le «problematiche relative alle aree
rurali» e Catania «lo sport».
Attribuzioni che da ieri sono senza titolarità, vista la
decisione drastica dei due
consiglieri comunali dell'Mpa di non voler più detenere cariche di natura amministrativa. Secondo i “rumors” che ieri sono rimbalzati dai corridoi di Palazzo
Cannatà, prima della missiva con cui hanno formalizzato il loro forfait, Sgambetterra e Catania si erano resi
protagonisti di un infuocato carteggio privato con il
sindaco: un «botta e risposta» epistolare al veleno che,
alla fine, ha indotto i due
consiglieri a riconsegnare
al mittente le deleghe fuori
giunta. Sgambetterra e Catania non hanno ancora ufficializzato i motivi di questo «strappo», ma sono in
molti, negli ambienti politici locali, a giurare che la
causa del braccio di ferro innescatosi con Cannatà potrebbe aver avuto origine
proprio dalla loro recente
decisione di indossare una
casacca propriamente «politica» e diversa da tutto il
resto del gruppone della
maggioranza che invece
continua a riconoscersi nelle insegne civiche con cui è
stato eletto alla guida del comune di Cittanova, lo scorso anno. Una «lacerazione»,
quella provocata dall'Mpa,
che malgrado la rassicurazioni del sindaco (il quale ha
cercato di raffreddare il clima, definendo questi movimenti «normale dialettica
tra le forze che sostengono
la compagine amministrativa» e mettendo così la sordina ad ogni illazione su
presunte verifiche o crisi intestine) potrebbe anche avere ripercussioni sulla composizione della giunta, sulla quale da tempo spirano
venti di rimpasto. Di sicuro
c'è, che nella giornata di oggi non mancheranno le reazioni - in primis quella del
sindaco - a questo che assomiglia molto da vicino ad un
accenno di «fronda» interna
alla maggioranza.
Tanti Auguri a...
Il Dirigente del Commissariato di Polizia di Taurianova, Andrea Ludovico, si è unito in matrimonio nei giorni scorsi con
Sonia Prochilo. La cerimonia nuziale si è celebrata a Catanzaro
partecipata da tanti amici e dai parenti della coppia. A due sposi
giungano gli auguri più sinceri anche da “Il Quotidiano”
Melito
Mercoledì 14 maggio 2008
38
ae Area Grecanica
Motta. Si lavora a una manifestazione estiva nell’incantevole Castello di San Niceto
Progetti in grande per la Pro loco
Parla il ventunenne vicepresidente, Armando Astolfi
di PAOLO VACALEBRE
MOTTA SAN GIOVANNI Ventuno anni appena ma
già fa le cose in grande. Nel
nuovo corso della Pro loco
del comune di Motta San
Giovanni, Armando Astolfi,
infatti, ricopre la carica di
vicepresidente: senza dubbio un incarico stimolante
ma non privo di responsabilità.
«Sono consapevole - sono
le sue riflessioni - di ricoprire un ruolo prestigioso all'interno della Pro loco,
un’esperienza che alla mia
età non sempre si ha la possibilità di fare. Ho la fortuna
di lavorare con persone che,
come me, amano dedicarsi
al sociale e credono fermamente in quello che fanno.
So, anche, di poter contare
sull'esperienza e sulla collaborazione di chi mi ha preceduto e, con tutte queste componenti, spero di riuscire a
dare il mio contributo ad un
territorio che amo ed a cui
sono molto affezionato».
Quali idee, progetti e
suggerimenti pensa di
portare all'interno dell'associazione turistica?
«Spero di portare quell'entusiasmo e quella voglia di
fare che possiedono tutti i
giovani che amano mettersi
in gioco. Indubbiamente,
per me, sarà anche un'occasione di crescita e di apprendimento non solo sociale,
ma anche personale. Mi auguro un percorso intenso e
ricco di esperienze, basato
sulla collaborazione reciproca, che ci porti a giungere ad un miglioramento concreto del nostro territorio».
Pro loco e Comune, è un
binomio che può aiutare a
favorire lo sviluppo del territorio di Motta San Giovanni?
«Sicuramente sì. Sono
certo che, in un territorio
molto variegato come quello
di Motta San Giovanni, la base su cui iniziare un percorso di sviluppo, turistico e
culturale, parta proprio dalla collaborazione che deve
instaurarsi tra le associazioni ed i vari enti pubblici. Il
Comune, come la Provincia
e la Regione, sono i princi-
Il Municipio di Motta e a destra Armando Astolfi
pali interlocutori con i quali
si deve iniziare un dialogo
intenso e concreto. Tra questi aggiungerei anche la
Chiesa, con la quale diventa
necessario intraprendere
un percorso nuovo e di condivisione, per poter smuovere un territorio che da tempo aspetta un risveglio che
gli permetta di vedere nuove
prospettive.»
Il sindaco Paolo Laganà
vuole che le associazioni
facciano parte integrale
dell'attività dell'amministrazione comunale: è un
progetto fattibile?
«Credo che la collaborazione tra associazioni e Comune possa realmente dare
un contributo concreto non
solo all'attività dell'amministrazione, ma anche e soprattutto a quella delle piccole e grandi associazioni.
Ci troviamo dinanzi ad una
situazione in cui vi è una certa difficoltà ad interagire oltre che con l'ente, anche tra
associazioni stesse. Per questo motivo, vista la disponibilità del sindaco, noi della
Pro loco siamo voluti diventare i promotori di questo
progetto su cui, io sono molto fiducioso e convinto che
col tempo si potrà giungere
ad ottenere traguardi ambi-
ziosi ed importanti».
Intanto, la stagione estiva è ormai alle porte: qual è
il cartellone delle iniziative che ha in cantiere la Pro
loco?
«La prima cosa, su cui
stiamo concentrando le nostre forze, è quella di riunire
in un unico calendario tutte
le innumerevoli manifestazioni patrocinate dalle varie
associazioni, con l'intento di
dare un ordine ed una costanza alle serate mottesi.
Seguono poi le iniziative della Pro loco, come ricordare
l'anniversario del centenario del terremoto e maremoto, attraverso una serie di
convegni e manifestazioni;
le Contrade in Sagra, nelle
quali metteremo in evidenza
le caratteristiche gastronomiche dei vari rioni del comune; offriremo la possibilità agli appassionati di musica e di balli di potersi dilettare con serate di danza e karaoke e, dulcis in fundo stiamo preparando un'incantevole serata nel nostro meraviglioso ed affascinante Castello di San Niceto».
San Lorenzo. Iniziativa benefica Bova Marina. Nei paesi ellefoni Condofuri. Corso di formazione
Cassetta medica Viceministro greco Appalti e mafia
in ogni scuola in visita ufficiale senza la legalità
SAN LORENZO - Ovatta, cerotti e tutto quanto serve in
caso di piccole emergenze,
condensato ed accorpato in
una cassettina sanitaria. Il
Comitato per i diritti di San
Lorenzo ha pensato di offrire un aiuto alle scuole del
comprensorio ed ha donato
a tutti i plessi dell'Istituto
guidata dalla dirigente scolastica, Lilly Manganaro,
un set completo di pronto intervento. Un'iniziativa che
va ad inquadrarsi nell'ambito di una serie di piccoli interventi volti a sostenere il
territorio laurentino e le sue
risorse umane e materiali.
Un piccolo gesto dai grandi
significati che mira a richiamare l'attenzione sui due
importanti valori garantiti
dalla Costituzione.
“Eravamo al corrente spiega Saverio Zuccalà, portavoce del Comitato per i Diritti di San Lorenzo ed ex
sindaco del comune grecanico - di questo bisogno da
parte degli istituti scolastici
del nostro comune. In virtù
di ciò, si è pensato che potevamo dare una mano alla
scuola, con l'acquisto di alcune cassettine contenenti
l'occorrente per il pronto intervento per tutti i plessi
dell'Istituto comprensivo.
La causa è apparsa da subito
nobile e si è provveduto a
stretto giro di posta all'acquisto ed alla consegna”.
g. c.
BOVA MARINA - Dal 22 al 24
maggio nei paesi ellenofoni
della Calabria, effettuerà una
visita il viceministro degli
Affari Esteri della Repubblica Ellenica Theodoros Kassimis accompagnato dall'Ambasciatore di Grecia a Roma
Charalambos Rocanas, dall'ambasciatore greco presso
la Santa Sede Miltiadis Hiskakis, da altri funzionari
del Ministero degli Affari
Esteri Ellenico e dal console
generale di Grecia a Napoli
Athanassios Ioannou. Durante la visita, il viceministro
incontrerà gli esponenti istituzionali ed amministrativi, i
presidenti delle associazioni
e gli ellenofoni della Bovesia.
e. c.
di GIUSEPPE CILIONE
Theodoros Kassimis
Motta. Successo di presenze alla manifestazione che raccoglie fondi per la ricerca
L’azalea contro il cancro nella piazza di Lazzaro
MOTTA SAN GIOVANNI “Contro il cancro la nostra
forza sei tu. Anche quando
regali un'azalea”. E' stato
questo il messaggio che, domenica scorsa, in occasione
della Festa della Mamma,
l'associazione italiana per la
ricerca sul cancro ha portato nelle piazze con le azalee.
La manifestazione, giunta
alla sua ventiquattresima
edizione, è un appuntamento ormai storico che da sempre vuole sensibilizzare alla
ricerca sul cancro. E, anche
Lazzaro, frazione del comune di Motta San Giovanni, è
stata, come ormai avviene
da 12 anni, una delle tremila
piazze dove sono state distribuite le azalee. “Anche quest'anno - è il commento di
Pasquale Irto, responsabile
di Airc di Lazzaro - ci siamo
ritrovati sempre più numerosi in piazza Madonna delle
Grazie condividendo come
volontari, quella lotta che
un giorno ci porterà a sconfiggere il cancro. E, in occasione della festa della mamma, regalando un'azalea, oltre a fare un gesto d'amore
verso la persona a noi tutti
tanto cara, abbiamo aiutato
la ricerca”.
L'Azalea della Ricerca, è
tornata, quindi, anche quest'anno in occasione della
Festa della Mamma regalando un modo unico e ricco
di significati per festeggiare. Domenica scorsa , l'Azalea della Ricerca di Airc, è
stata presente in più di tremila piazze di tutta Italia: è
bastato un contributo associativo minimo di 14 euro,
per ricevere in omaggio
un'azalea contrassegnata
dal marchio dell'associazione, e contribuire, così, attivamente alla ricerca contro
il cancro. Grazie ai numerosi volontari, l'Airc è riuscita
anche quest'anno a raggiungere tantissime piazze.
I fondi raccolti saranno
destinati alla ricerca sui tumori femminili. Inoltre quest'anno l'Airc ha deciso di
dare in omaggio il numero
speciale del notiziario fondamentale “La prevenzione
è giovane”, dedicato alle
adolescenti. L'obiettivo, è
stato quello di invitare le
giovani donne ad avere un
occhio di riguardo per il proprio corpo e adottare uno stile di vita volto a prevenire
possibili malattie. Domenica scorsa, nel piazzale della
chiesa delle Madonna delle
Grazie di Lazzaro, tante sono state le persone che, acquistando un'azalea, hanno
contributo concretamente
alla lotta contro il cancro.
p. v.
Pasquale Irto
CONDOFURI - “Si può fare
molto di più rispetto a quello che in genere si pensa che
si possa o si debba fare, le
leggi sono importanti ma
non possono garantire la
qualità, l'efficacia e l'efficienza ma solo i contenuti
dei contratti e la loro gestione trasparente e responsabile possono garantire la
qualità dei risultati, solo la
cultura della legalità e la volontà di realizzarla ci può
consentire di sconfiggere le
mafie e la corruzione”. Sono
queste le conclusioni rassegnate da Ivan Cicconi a
margine dell'incontro su
“appalti e subappalti: trasparenza ed efficienza,
strumenti legislativi e buone prassi” promosso nell'ambito della seconda edizione del Corso di formazione socio-politica avviato dal
Centro Giovanile di Condofuri Marina. Ivan Cicconi,
componente di Avviso Pubblico, autore di saggi e ricerche sul settore delle costruzioni e sul tema degli
appalti, è stato professore a
contratto in note università
nonché capo della Segreteria Tecnica del Ministro dei
Lavori Pubblici, Nerio Nesi.
Dopo l'introduzione del
padre marinista, Damiano
Tonello, la parola è passata
all'esponente di spicco di
Avviso Pubblico il quale ha
evidenziato come, oggi, “la
produzione si fonda sulla
frantumazione ed il decentramento dei cicli di lavorazione affidati con contratti
di appalto a subfornitori autonomi e dotati di un sistema di qualità”, da qui discende che il cantiere diventa una fitta ragnatela di appalti e subappalti con forti
difficoltà di controllo e
maggiori rischi di irregolarità ed illegalità. L'occasione è stata lo spunto per parlare di mafia ed appalti. “I
Carabinieri di Partinico, nel
1982 - chiosa il relatore scrivevano che Giuseppe Finazzo, componente del clan
mafioso capeggiato dal noto Tano Badalamenti, era
l'uomo di fiducia più vicino
al capo. Grazie alla sua attività, ha avuto la possibilità
di adoperare grossi quantitativi di esplosivo, non certo
impiegato solo nelle cave,
ma anche, presumibilmente, per favorire i vari mafiosi a lui associati nella consumazione di attentati dinamitardi. Il più grave di
questi delitti, che nella voce
pubblica gli addebita, è la
soppressione di Giuseppe
Impastato che ebbe il grave
torto di avere organizzato,
il 7 maggio 1978, per le
strade di Cinisi, una mostra
sulle cave della mafia. Due
giorni dopo la manifestazione vengono ritrovati i resti del cadavere di Impastato, dilaniato dal tritolo, proveniente, come attesta la
sentenza, dalle cave di Giuseppe Finazzo”.
Cicconi, parlando di cave,
ha rammentato le intuizioni del giudice Francesco
Neri in un'intervista di alcuni anni fa in cui il business futuro della mafia veniva individuato nei rifiuti
tossici radioattivi e scorie
chimiche. Si è evidenziato
come il noto magistrato abbia denunciato che nei minuscoli moli della costa jonica, navi con carichi di scorie attraccavano di notte riversando su tir già pronti i
rifiuti che venivano seppelliti in una cava in montagna con le forze dell'ordine
quasi impossibilitate a scoprirli una volta interrati nei
meandri aspromontani.
Sport
JUVE. «OBIETTIVO SCUDETTO»
TORINO. Nuovo presidente dell’Ifil e
da sempre innamorato della Juventus,
John Elkann fissa gli obiettivi del club
bianconero per la prossima stagione.
«Come tifoso sono soddisfatto di questa annata – ha dichiarato Elkann -, ci
auguriamo Credo che per noi lo scudetto è l’obiettivo più importante».
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Mercoledì 14 maggio 2008
REDAZIONE: via Mattia Preti, 7 - 87040 Castrolibero (CS) - Tel. (0984) 852828 - Fax (0984) 853893 - E-mail: [email protected]
Volata scudetto
I neroazzurri in silenzio preparano la sfida decisiva di domenica al Tardini
L’Inter riscopre anche Ibra
A sorpresa il bomber potrebbe giocare con il Parma
MILANO - Anche Zlatan
Ibrahimovic per la partita
scudetto di Parma. Per ora
è un’idea, diciamo un progetto: da verificare. Però
non è più utopia, se mai lo è
stata, ma semmai una possibilità: vuole almeno provarci.
Ieri il centravanti, di riposo come il resto della
squadra, era in Svezia per
partecipare a un programma tv: la sua rincorsa inizierà oggi, come quella
dell’Inter, perché una partita così val bene uno sforzo, purché non sia un azzardo. E già la ripresa degli allenamenti potrà dire
qualcosa in più sulla possibilità di vedere lo svedese
in campo domenica, almeno per una frazione di gara.
Anche da questa ultima
possibilità, è evidente che
come in casa Inter, oltre alle difficoltà specifiche della gara, ci sia anche un
quoziente di ansia che rivela come l’ultima gara di
Parma si molto difficile.
Un crocevia per lo scudetto
e per il futuro interista.
MARIO AFFATICATO Anche perché una carta in
più in attacco per Mancini
potrebbe essere importante, visto che l’uscita dal
campo di Balotelli, l’altro
ieri dopo aver avvertito dei
crampi, non è stata casuale: il ragazzo già da qualche tempo è affaticato a livello muscolare e anche
quella appena iniziata potrebbe essere per lui una
settimana di lavoro da affrontare dosando un po’
gli sforzi.
CON IL GRUPPO - La
volontà dello svedese è indiscutibile. Ibrahimovic
non vorrebbe concludere
la stagione lasciando un ricordo di sé così lontano nel
tempo: domenica ci tiene a
esserci, per aiutare la
Matarrese cerca la mediazione
Stop ai romanisti
Giallo per i tifosi
Ibrahimovic esce dal campo sotto lo sguardo di Mancini: una metafora del torneo neroazzurro
squadra a dare lo strappo
decisivo verso lo scudetto;
magari per metterci di suo
un’altra firma importante.
La variabile è ovviamente
il lavoro con la squadra,
perché è imprescindibile
— per rendere possibile un
suo ritorno fra i convocati
— che Ibra si alleni in
gruppo almeno questa settimana: il suo digiuno da
qualunque impegno agonistico, che dura ormai da
un mese e mezzo (ha giocato l’ultima partita il 29
marzo, a Roma contro la
Lazio), già di per sé rende
molto difficile il pensare ad
un impegno full time ed è
chiaro che alcuni giorni di
allenamenti non differenziati diventano una condizione più necessaria che
sufficiente.
SENZA DOLORE, PIU'
FIDUCIA - Ibrahimovic,
per ora, ha il conforto del
primo allenamento con il
pallone di fine settimana
scorsa: nel calciare non ha
sentito troppo fastidio e
questo, psicologicamente,
può aiutarlo a non avere
remore nel forzare. Non a
caso, nei giorni il centravanti ha comunicato il suo
ottimismo anche al professor Hakan Alfredsson, lo
specialista svedese che lo
ha visitato più volte negli
ultimi tempi e che ha preparato per lui il programma di lavoro per superare
il problema al tendine rotuleo. Da oggi proverà ad
accelerare: il mirino è puntato su domenica, il resto
lo diranno i prossimi giorni.
LE ULTIME - Ibrahimovic nel pomeriggio si è allenato, ed ha partecipato alla
partitella con i compagni,
episodio che induce all'ottimismo. Il presidente
Massimo Moratti era presente alla Pinetina per assistere al primo allenamento di questa settimana
di fuoco della squadra nerazzurra.
Sarà una settimana di
fuoco quella che andrà agli
archivi solo domenica sera. Con una delle due duellanti che avrà lo scettro del
campionato e l’altra che
dovrà mangiare cenere.
Così sia l’Inter che la Roma
fanno gli scongiuri per un
tricolore ambitissimo.
ROMA - Niente trasferta per i
tifosi romanisti a Catania, ok
per quella degli interisti a
Parma. È quanto ha deciso
l’Osservatorio nazionale per
le manifestazioni sportive in
relazione alle sfide scudettosalvezza in programma domenica: Catania-Roma e Parma-Inter. «Alla luce delle valutazioni della riunione di
oggi -si legge nella nota l’Osservatorio ha deciso di
invitare le Autorità provinciali di pubblica sicurezza di
Catania (Catania-Roma), Roma (Lazio-Napoli), Lecce
(Lecce-Bari), Verona (Verona Hellas-Pro Patria e Chievo
Verona-Vicenza) e Perugia
(Perugia-Ancona) ad adottare ogni iniziativa ritenuta
necessaria, anche esaminando l'opportunità di disporre
limitazioni nella vendita dei
tagliandi ai tifosi ospiti».
«Nel contempo -si legge ancora-, sono stati invitati gli
organismi sportivi ad assicurare il massimo sforzo organizzativo da parte delle società interessate in termini
di comunicazione con le rispettive tifoserie ed impiego
di risorse presso gli stadi, cosi da sostenere il compito delle forze dell’ordine chiamate
a predisporre ed attuare un
articolato piano di sicurezza
tanto nelle città che ospiteranno le gare maggiormente
ritenute a rischio quanto in
quelle che, comunque, siano
interessate agli eventi in
questione». Intanto, la riunione si è conclusa con l’intesa che l’Osservatorio rimarrà in seduta permanente sino
Matarrese
alla conclusione della giornata calcistica di domenica.
In vista della decisione finale di giovedì, la Federcalcio è al lavoro perchè nelle
trasferte delle tifoserie di Inter e Roma, rispettivamente
a Parma ed a Catania, sia raggiunta la 'par condiciò, mentre al momento l'Osservatorio presso il Viminale ha stabilito che i primi potranno seguire la propria squadra ed i
secondi no. Il presidente
Giancarlo Abete fin dal mattino si è tenuto in contatto
con il responsabile dell’Osservatorio nazionale per le
manifestazioni sportive, Felice Ferlizzi, e con il presidente della Lega Antonio Matarrese. L’indicazione giunta
dalla Figc è stata per la parità
di trattamento. E tutti i rappresentanti delle componenti sportive presenti nell’Osservatorio hanno votato contro il divieto della trasferta
per i sostenitori della Roma.
Abete ha confermato a Ferlizzi che la Federcalcio è
dell’opinione che le due partite debbano essere trattate allo stesso modo.
« Abbiamo ancora una possibilità». Spalletti a un passo dall’apoteosi
Totti manda in campo l’ultima chance
Il capitano della Roma Francesco Totti
ROMA - E' arrivato alla Roma
che sembrava una polveriera
e si stava giocando la permanenza in A. Adesso è il punto
di riferimento dei tifosi, dopo
Francesco Totti. La sua normalità ha risollevato una
squadra trovata sull'orlo di
una crisi di nervi. Luciano
Spalletti, nato a Certaldo 49
anni fa, è giunto nella capitale
senza troppe pretese, forse
con la convinzione di dover
guidare la Roma e galleggiare tra zona Uefa e Champions,
ma passando dai preliminari.
Invece ha conquistato subito
lo spogliatoio con i suoi modi
decisi e diretti, l’ha preso per
mano, ha eliminato gli elementi che, secondo lui, creavano disturbo e ha saputo
compattare un gruppo e dei
giocatori che l’anno prima a
stento si parlavano. Perchè i
calciatori hanno stima degli
allenatori che insegnano calcio. Spalletti evidentemente
ha saputo convincere subito
tutti che quella stessa squadra, che nella stagione precedente aveva visto lo spettro
della retrocessione, avrebbe
potuto lottare per traguardi
importanti. E così è stato. Ha
lavorato sulla psicologia di
molti giocatori (come Perrotta e lo stesso Mexes), trovati
con il morale a terra per le
contestazioni della piazza. Ha
saputo conquistarsi la fiducia
di Totti e ridargli il ruolo di capitano, svanito nel nulla nella
stagione del cambio continui
di allenatori. Insomma ha ricostruito la squadra sotto
ogni punto di vista, conquistando sul campo un quinto
posto alla prima stagione (poi
trasformato in secondo dalle
sentenze di calciopoli), i quarti di finale di Champions, il record di vittorie consecutive e
altri due secondi posti. Quello
dello scorso anno e questo già
sicuro (con ancora lo scudetto
in ballo).
TOTTI. Tutti zitti, parla
Totti. Pur non potendo partecipare attivamente alla rimonta, il capitano giallorosso
lancia la Roma. "Abbiamo
un’altra piccola possibilità —
dice ai microfoni di Sky —.
Anche quando eravamo a 11
punti di distanza, penso che
tutta la squadra credesse alla
rimonta, ora che siamo a -1 ci
crediamo ancora di più, ma
vincerà sicuramente l’Inter".
Roma a Catania, il capitano
non ha ancora deciso se se-
guire la squadra. "Non so se
andrò a Catania o meno, valuterò in questi giorni, però finora anche senza di me si sono comportati bene. La scaramanzia è l’unica arma in più
adesso".
40
Sport
Serie A. Dopo l’ennesima salvezza. Cozza: «Non è stato un brutto campionato»
Mercoledì 14 maggio 2008
Reggina, spazio alle polemiche
Amoruso: «Il mio futuro? Dovrò valutare bene tante cose»
di RINO TEBALA
REGGIO CALABRIA – Tutti
hanno festeggiato la salvezza della Reggina. Tifosi, giocatori e dirigenti si sono ritrovati in campo in un abbraccio totale, ma negli spogliatoi, al termine della gara, non sono mancati i toni
velatamente polemici durante le interviste di rito. Polemica che non si riferiva
certo alle vicende strettamente calcistiche di una intera stagione.
Il primo a parlare è stato il
capitano Ciccio Cozza, il quale col sorriso tra le labbra, ai
giornalisti ha detto: «Ci avete contestato tutto l'anno,
ora festeggiate con noi.
Scherzi a parte non è stato
un brutto campionato, nelle
prime giornate non siamo
stati molto fortunati. Quando si va sotto e non si riesce a
recuperare, oppure si va in
vantaggio e sistematicamente si viene raggiunti per
motivi diversi anche esterni,
cominci a capire che non è
l'anno giusto, ma la Reggina ha saputo reagire alla
malasorte iniziale e grande
merito va oltre alla squadra,
all'allenatore e soprattutto,
al presidente Lillo Foti. Questa, comunque, è andata, la
salvezza più bella sarà quella del prossimo anno…».
Ciccio Cozza ha prima bacchettato i giornalisti, ma
sorridendo, poi ha auspicato
una nuova stagione importante per la Reggina e per lui
stesso che ha un contratto
anche per la prossima stagione e potrebbe restare.
Di tutt'altro tenore il discorso di Nicola Amoruso a
cui tutti rivolgono la domanda sul suo futuro. Sarà in
amaranto? Il giocatore ha risposto 'ni', vuole vederci
chiaro, la polemica riguarda
qualche dissapore con la società, prontamente rientrato durante la fase centrale
del campionato.
Sarai ancora della Reggina nella prossima stagione?
“Vedremo, io sono molto
legato a questa città, i tifosi e
la stessa città mi vorrebbero
trattenere, lo so, per quanto
mi riguarda dovrò valutare
bene la situazione. Deciderò
insieme alla società che consulterò nei prossimi giorni e
decideremo quello che è giu-
Nicola Amoruso esulta dopo il gol al Torino
sto per la Reggina Calcio e
per me».
Sono parole di commiato?
Qualcuno dice di si, i soliti
bene informati lo danno per
certo partente con tante società che lo cercano. Il pubblico, però, ha gridato a lungo 'Nicola Amoruso resta
con noi….': «Si, ho sentito i
cori quando sono uscito dal
campo e mi sono accomodato in panchina. Per questo li
ringrazio, sono stati sempre
carini con me. Non vi dico,
inoltre, le manifestazioni
d'affetto durante l'anno ed
anche al termine della dura
gara con l'Empoli. Mi hanno
accolto festosamente in
campo e all'uscita dal 'Granillo' per strada dove ho tro-
A Cagliari, vetrina per i giovani
REGGIO CALABRIA – La Reggina che riprenderà domani
la preparazione, si allenerà fino a sabato mattina, giorno
della rifinitura e nel pomeriggio partirà per Cagliari. L'ultima giornata sarà platonica, entrambe le formazioni sono
già salve. E' probabile, quindi, che questa gara diventi
un’occasione per i giovani che potranno fare passerella cercando di guadagnarsi un posto per la prossima stagione.
La Reggina ha un motivo in più per fare risultato: centrare l'obiettivo del 16° posto che non è un record dopo il 13° del
primo anno di A o dopo il 10° con Mazzarri, ma migliora la
performance di piazzamento della scorsa stagione che è stata la migliore come punti perché la Reggina partiva da -11.
r. t.
Il Milan lavora pensando al Torino
Galliani: «Quarto posto e mercato»
MILANO – A tre giorni di
distanza, provare a spiegarsi i motivi della disfatta del
San Paolo è tanto difficile
quanto inutile. C’è poco da
fare per il Milan, se non
mettersi al lavoro per preparare al meglio gli ultimi
90’ da cui, al di là dei proclami, sicuramente dipenderà
molto del futuro rossonero.
E infatti il vicepresidente
Adriano Galliani non si sofferma molto a guardare indietro: «Non so se la sconfitta di Napoli sia la più brutta
della stagione, ma certamente è arrivata abbastanza inaspettata. Non ci sono
spiegazioni, la squadra arrivava da tre giornate molto
positive e sono rimasto stupito perchè mai eravamo
stati così sovrastati e dominati nel gioco. Comunque ha continuato - aspettiamo,
perchè manca ancora una
giornata alla fine. E poi cominceremo il mercato».
A vedere come sono andate le ultime giornate, è as-
Adriano Galliani
surdo aspettarsi una partita facile domenica, neanche
da un Torino matematicamente salvo, e Galliani lo sa:
«Non speriamo nel regalo
di nessuno, nessuno fa regali a nessuno. Stanno succedendo risultati finalmente in linea con i campionati
del nord Europa e questo è
molto positivo».
Allora spetterà solo a Carlo Ancelotti e ai suoi giocatori, per quanto nelle loro
mani, fare passare l’arrabbiatura al patron Berlusconi. Le speranze saranno affidate ancora una volta alla
coppia Kakà-Inzaghi, che
da un po’ di tempo ha messo
in ombra il giovane Pato.
«E’ una novità tattica - ha
spiegato Galliani - che vale
anche per l’anno prossimo:
Kakà vuole giocare, e secondo noi a ragione, da seconda punta. E’ una soluzione ottima, ma davanti a
lui può giocare una punta
sola, e Inzaghi è in grande
condizione, quindi Pato si
alterna a lui».
E proprio Inzaghi, assieme all’obiettivo di squadra,
punta a quota 100 gol. «Mi
piacerebbe raggiungerla,
me ne manca uno e mi
sbloccherei da quota 17 in
stagione che non porta bene».
vato tanta gente affettuosa,
amici ed estimatori».
Polemiche velate, quindi,
ma tutti vogliono godersi,
intanto, la salvezza, per parlare di mercato c'è tempo.
Amoruso che stima Orlandi,
afferma ancora: «E' stata
una stagione molto dura,
ma nell'ultima fase, mister
Orlandi è stato molto bravo a
gestire il gruppo. Ha saputo
trasmettere tranquillità nei
momenti di difficoltà e tutti
ci siamo sentiti protetti. Sono anche stanco, la notte prima delle partite ho sempre
dormito poco per la tensione, adesso è venuto il momento di riposare un po'. Godiamo questa salvezza e non
parliamo d'altro, poi decideremo sul da farsi».
Il premio dei cento gol è
stato gradito?
«Me lo ha consegnato il
presidente in prima persona, sono contento, mi ha
commosso. E' stato un momento di emozione, il gol segnato in partita è stata la
mia ricompensa».
Un gesto consueto per la
Reggina nei confronti dei
suoi giocatori, in precedenza era stato premiato anche
Modesto.
E' stato anche un modo
per ringraziarti e chiederti
di restare?
«Credo di no, la società è
stata spontanea. Sarebbe anche un bel gesto, ma credo
che decideremo insieme, come sempre, cosa sia giusto
per me e per la Reggina».
L'ultima polemica è del
buon Bruno Cirillo che ha
imperato in campo nel girone di ritorno, prendendo la
squadra per mano in difesa
con la sua personalità e conducendola alla salvezza. Cirillo però, ha polemizzato
con Giovinco: «Ha cercato
solo il rigore, non ha trovato
nulla e Campagnolo è dovuto intervenire una volta sola.
Ricordo le cadute in area
proprio dei giocatori dell'Empoli nella gara di andata quando ho esordito con la
maglia della Reggina».
In effetti, Cirillo al 'Castellani' ha provocato due rigori. Veri o presunti, l'arbitro
di quella gara li ha concessi
entrambi e Cirillo ha subito
voluto mettere le cose in
chiaro con Giovinco che aveva cominciato a tuffarsi in
area.
CALCIO MERCATO
Bianconeri impegnati su più fronti
Juventus, Nedved
rinnova per un anno
Amauri più lontano
(TORINO – Fumata bianca
per il rinnovo del contratto
di Pavel Nedved: il giocatore ceco giocherà un’altra
stagione con la maglia della Juventus. Il nuovo accordo è stato siglato ieri pomeriggio, al termine dell’allenamento al centro sportivo
di Vinovo (Torino). «Alla
base della mia scelta - sottolinea Nedved sul sito internet del club bianconero - ci
sono la consapevolezza di
aver vissuto sette anni
straordinari e la voglia di
rivivere l’esperienza europea con una squadra alla
quale sono profondamente
legato».
Il nuovo contratto lega
Nedved alla Juventus sino
al 20 giugno 2009. «E’ il
modo migliore - dice soddisfatto l’ad del club Jean
Claude Blanc - per cominciare la campagna di rafforzamento in vista della prossima stagione».
Intanto, per il presidente
del Palermo, Maurizio
Zamparini, il rischio che il
trasferimento di Amauri
alla Juventus salti è molto
alto. Secondo il numero 1
del club rosanero, la Juve
avrebbe cambiato i termini
della trattativa e adesso il
brasiliano sarebbe più lontano dai bianconeri. Delle
complicazioni che sarebbero nate lunedì, ne ha parlato ieri il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli
Gilgi, al suo arrivo in Lega
Calcio. «Lunedì non c’ero,
ma credo che sia stato uno
degli incontri che avvicineranno noi e il Palermo, a
prendere una decisione su
Amauri. In questo momento non si è né sul sì né sul no,
perchè come sempre nelle
trattative si inseriscono
elementi nuovi, altre possibilità», spiega Cobolli Gigli
facendo riferimento all’interessamento di altri club.
«Non so i nomi, Amauri è
un giocatore appetito e noi
siamo interessati, abbiamo
iniziato un discorso serio
con il Palermo, Blanc ha visto lungamente Foschi e si
rivedranno. Mi pare che Foschi - ha proseguito Cobolli
gigli - abbia dichiarato
all’uscita che la riunione è
stata interlocutoria e che si
continuerà a trattare, io
spero che si possa procedere. L’inserimento di Milan e
Real? Può esserci il Milan, il
Real, il West Ham, ma a me
interessa che ci siano le possibilità per noi e per il Palermo di trovare una strada
per arrivare a un accordo».
«E' normale che ci siano
altre società - continua Cobolli Gigli -, se uno si arrabbiasse per cose del genere
non lavorerebbe né nel
mondo del calcio né in altri
ambienti».
Non solo l’accordo tra le
due società, la Juventus e
Amauri devono ancora trovare l’intesa sull’ingaggio.
«Dipende in primo luogo
dalle società, senza togliere
nulla al giocatore e ai procuratori - chiarisce Cobolli
Gigli -. In primo luogo le
due società devono trovare
un cammino comune».
E dire che la trattiva sembrava ormai chiusa, l’altra
volta Zamparini parlava di
un affare ormai fatto. «Aveva detto che era fatta al
98%, mancava un 2%...», è il
commento di Cobolli Gigli.
Uno dei punti che avrebbe
bloccato la trattativa è Sebastian Giovinco, talento che
la Juve vuole riportare a casa, ma che il Palermo sogna
di avere in rosanero inserendolo nella trattativa per
Amauri. «Giovinco è un
giocatore che intendiamo
riportare alla Juventus dopo la proficua stagione che
ha fatto nell’Empoli», spiega secco Cobolli Gigli.
L’ex ct bacchetta anche il Milan: «Deve rinnovarsi»
Sacchi esalta il Napoli
NAPOLI – Complimenti al
Napoli, bacchettate e consigli al Milan ed elogi alla
Fiorentina. Arrigo Sacchi
parla di questo finale di
campionato. «Il Napoli ha
battuto meritatamente il
Milan, che si è presentato
al San Paolo in ottima forma e con motivazioni importanti - spiega l’ex ct -.
Gli azzurri hanno disputato una gara coraggiosa e
aggressiva, grazie anche e
soprattutto alla propria
sfrontata gioventù. Entusiasmo e determinazione
sono state le armi del Napoli».
Tutto il contrario di un
Milan che, invece, avrebbe
bisogno di qualche giovane in più. «In questo momento ha bisogno di un
cambiamento radicale spiega Sacchi -. La riconoscenza ha un limite, i giocatori, equiparati a vere e
proprie bandiere, sono
sempre dei dipendenti,
dunque non bisogna obbli-
Arrigo Sacchi
gatoriamente legarsi a loro
se si vuole riaprire un ciclo».
Il Milan probabilmente,
per quanto riguarda l’Europa, dovrà ripartire dalla
Coppa Uefa, visto che il
quarto posto sembra ormai
della Fiorentina. «Prandel-
li ha svolto un eccezionale
lavoro, la sua squadra merita assolutamente la qualificazione in Champions
League», dice Sacchi che
poi torna sul campionato
del Napoli e sul progetto
che De Laurentiis e Marino
stanno portando avanti. «Il
Napoli è una squadra in costante crescita, non vorrei
però che nel prossimo anno ci sia una sorta di imborghesimento - dice Sacchi -.
Gli azzurri devono avere
pazienza, inserire qualche
nuovo giocatore, magari
sulle fasce e poi proseguire
con il lavoro duro sul campo. Hamsik è un giocatore
straordinario, da centrocampista ha già segnato 9
gol, l’anno scorso giocava a
Brescia e molti club del
Nord se lo sono fatti sfuggire. Il merito è tutto di Marino che lo ha portato a Napoli dimostrando ancora
una volta di essere un
grande dirigente, serio e
preparato».
Sport
41
Play Off serie C1. Cauto ottimismo per Galardo, ma si è fermato Figliomeni
Mercoledì 14 maggio 2008
Crotone, la società fa quadrato
I Vrenna, Gualtieri e Marino danno la carica alla squadra
di FRANCESCO SIBILLA
CROTONE – Che sia arrivato il momento decisivo è del
tutto evidente. Alla ripresa
degli allenamenti il Crotone
si compatta, società e squadra. I giocatori tornano al
lavoro dopo due giorni di riposo e allo stadio “Ezio Scida” trovano la dirigenza al
completo: lo stato maggiore
rossoblù è arrivato a dare la
carica alla vigilia delle due
semifinali contro il Taranto. C’erano Raffaele e Gianni Vrenna, i fratelli Gualtieri, Raffaele Marino. Sono
frangenti che del resto il
presidente comprende benissimo, intuendone il carico di tensione, attesa, voglia, impazienza, stress nervoso: per fortuna il Crotone
negli ultimi dieci anni si è
abituato a circostanze come
questa, ambiente compreso,
e anzi, a differenza del passato, sembra che la cosa sia
gestita con maggiore (apparente?) tranquillità.
La visita dei dirigenti e il
colloquio con tecnici e squadra, rigorosamente al chiuso delle mura degli spogliatoi e lontano da occhi e orecchie indiscrete, hanno fatto
slittare un poco l’inizio del
lavoro vero e proprio. Indiani e i suoi collaboratori hanno dapprima intensificato
la preparazione atletica, e
poi curato la parte tecnica.
Per Galardo c’è cauto ottimismo: il centrocampista,
che nei due giorni di riposo
aveva continuato il programma di cure fisioterapiche, ieri si è ripresentato in
campo ed ha lavorato a parte, correndo comunque con
sufficiente scioltezza. E’
presto per parlare di recupero, anche se il giocatore ci
vuole provare, i medici ne
appoggiano le intenzioni e
Indiani sarebbe felicissimo
di poterlo schierare, sempre
patto che stia bene. Al momento le possibilità che Galardo giochi sono non superiori al cinquanta per cento:
L’AVVERSARIO
Taranto, tanto entusiasmo
Migliaccio: «Vincere e basta»
di FULVIO PAGLIALUNGA
Il presidente Raffaele Vrenna
comunque non poco, se si
tiene conto che dopo l’infortunio muscolare patito nella
gara contro il Sorrento di
dieci giorni fa sembrava impensabile che il giocatore
potesse farcela.
Piuttosto, ieri si è fermato
Figliomeni. Il difensore ha
smesso di allenarsi dopo
aver subito un colpo sotto il
ginocchio sinistro. Niente
di grave, ma per precauzione i medici hanno scelto di
farlo uscire anzitempo. Oggi doppia seduta, sempre allo “Scida”, dove si continuerà a lavorare malgrado il
maltempo degli ultimi due
giorni.
PREVENDITA DA OGGI.
Il Giro d’Italia posticipa
l’inizio della prevendita dei
biglietti di Crotone-Taranto. E’ successo, infatti, che
l’ispettore di Lega che ieri
mattina avrebbe dovuto
aprire i plichi con all’interno i tagliandi della gara sia
stato bloccato a Catanzaro
nelle operazioni riguardanti la corsa rosa. Dato che i
primi due giorni sono riservati all’esercizio del diritto
di prelazione questo vuole
anche dire che oggi e domani la prevendita riguarderà
esclusivamente gli abbonati, e che pertanto ci sarà
quasi un giorno in meno per
la vendita libera, che sarà
possibile da giovedì pomeriggio in poi. Botteghini
dello stadio aperti a partire
dalle 10 alle 13, e poi dalle
17 alle 19.
TARANTO – Il termometro sono le file
davanti alle biglietterie. Il responso è
inequivocabile: Taranto ha la febbre da
playoff. Perché le code chilometriche
non sono per i tagliandi della partita di
andata (esauriti quarantacinque minuti dopo la messa in vendita), ma per
quella di ritorno: gli abbonati, che hanno diritto di prelazione, sono in coda da
due giorni per strappare un biglietto
nonostante siano di fronte a un diritto
acquisito. Gente in attesa, sorvegliata
dalle forze dell'ordine per evitare tensioni: bigliettini alla mano, come in un
supermercato nel giorno delle offerte
in volantino. L’attesa è così tanta che
dalle strade finisce in campo: «Con tanta gente che ci ferma mentre camminiamo - spiega il difensore Vincenzo
Migliaccio - non può sfuggirci l’importanza di quello che stiamo facendo».
Effetto, anche, della decisione di
Marco Cari: il tecnico non ha voluto
portare la squadra in ritiro, preferendo far vivere i giocatori a contatto con
la città. La vigilia è un gioco di piccole
psicologiche: il Taranto ha deciso di
non farsi mancare niente, nemmeno
un pranzo. Lunedì la squadra è stata a
tavola con il presidente Blasi: un boccone insieme e gli ultimi stipendi da saldare. E, come contorno, prime promesse di un premio promozione che si andrà stabilendo in questi giorni. Il Taranto vuole vincere. Perché ha fatto un
grande girone di ritorno e non vuole
sprecarlo: «Ho perso tante volte i playoff - dice Migliaccio, alla sesta partecipazione agli spareggi promozione, vinti solo con il Savoia - e ho capito una cosa: arrivarci non conta nulla, non basta. Penso al nostro miracolo, alla
grande rimonta che ci ha portato fin
qui: se non dovessimo vincere alla fine
non se ne ricorderà nessuno. E tutto
Vincenzo Migliaccio
sarà stato inutile».
Utili, invece, sono le prove tecniche
di semifinale: l’ultima tentazione di Cari è schierare Prosperi come esterno sinistro di difesa. Il tecnico vorrebbe un
elemento bloccato in più per tenere a
bada il tridente di Indiani. In rampa di
lancio c’è Manuel Mancini, ma Zito - costretto a lavorare a parte la scorsa settimana - è regolarmente rientrato in
gruppo. L’unico dubbio, per il momento, è legato a Luca Cavallo, alle prese
con un’infiammazione al tendine
d’Achille. Il mediano continua a svolgere lavoro differenziato.
E da ieri con lui corre anche Davide
Dionigi, rientrato dopo tre mesi di stop
e un intervento al crociato.
L’AVVERSARIO
Play Out serie C2. La punta, che finora ha relizzato 10 gol: «Sto bene»
Andria, sono tre gli assenti
La Vibonese si affida a Mastrolilli
di VITTORIO MASSARO
ANDRIA – Il conto alla rovescia è cominciato. Il momento della verità per l’Andria Bat si avvicina a grandi passi. Ma in città la temperatura non sembra segnare “febbre”. In giro, sui
muri delle strade del centro, si vedono i consueti volantini che invitano la cittadinanza a riempire lo
stadio degli Ulivi, ma la vera novità è un manifesto
con sfondo bianco e azzurro fatto affiggere dal locale
Juventus club. Due date
campeggiano in testa ed al
piede: 1984 - 2008. Nel
1984 quella che allora era
la Fidelis Andria portò i colori e il nome della città nel
professionismo del calcio
con la storica promozione
in C2. Oggi, 24 anni dopo,
quella società non esiste
più e il calcio professionistico dell'Andria Bat rischia di sprofondare
nell’oblio. Il cuore dei tifosi
è commovente, ma il confronto tra “questa” società
e quella che conquistò la
C2 rasenta il grottesco.
La Fidelis, prima di proprietà della famiglia degli
industriali casari Asseliti e
poi degli imprenditori edili
Fuzio, riuscì in pochi anni
a raggiungere perfino la
serie B, per disputarvi
complessivamente 6 campionati. L’Andria Bat, “ripescata” in C2 grazie al “lodo Petrucci”, ha ottenuto
un nono e un ottavo posto
nelle scorse stagioni e ha
vissuto un’annata tremenda in quella appena conclusa, con quattro allenatori
diversi in panchina. L’estate scorsa le dimissioni, poi
rientrate, del presidente
Attimonelli per forti divergenze con uno degli altri
tre soci e a marzo lo stesso
presidente rimette la società nelle mani del sindaco di
Andria per protesta dopo
presunti torti arbitrali subiti a Melfi. Per non dire dei
quattromila spettatori di
media della Fidelis a fronte
del migliaio scarso che registra l’Andria. Insomma,
la città e le sue circa centomila anime hanno ben altro cui pensare.
Sul fronte tecnico, si fa la
conta degli indisponibili.
Loconte quasi sicuramente dovrà rinunciare a Sportillo, Ciullo, De Santis,
mentre Catania potrebbe
recuperare in extremis.
Per ipotecare la salvezza,
gli azzurri puntano a vincere con più gol di scarto
proprio il match interno.
di ANTONINO SCHINELLA
VIBO VALENTIA – Una
doppietta che, seppur non
sia servita alla Vibonese
per il raggiungimento
dell’obiettivo stagionale,
ha saputo evidenziare lo
stato di forma che sta attraversando Mattia Mastrolilli.
Il centravanti rossoblù,
all’ultima giornata di campionato, con due gol di pregevole fattura, ha piegato
il Pescina, toccando quota
10 gol in campionato.
Adesso, però, dovrà ripetersi contro l’Andria. Anche perché mancherà per
squalifica Alessio Galantucci, e, di conseguenza, il
peso dell’attacco tornerà a
pesare tutto sulle spalle
dell’ex Cagliari e Benevento. «Peccato per l'assenza
di Alessio (Galantucci,
ndr) che, fortunatamente,
recupereremo per la gara
di ritorno. Comunque, io
sto bene - ha ammesso Mastrolilli - così come il resto
della squadra, ed è già un
bel segnale considerando
che, per avere la meglio
sull’Andria, è necessario
scendere in campo nelle
migliori condizioni mentali e fisiche».
E l’attaccante indica anche la strada da seguire ai
Mattia Mastrolilli
suoi compagi di squadra.
«Io ho una certa esperienza di spareggi - ha riferito
ancora Mastrolilli - e posso
dire che in queste gare la
tecnica conta davvero poco. Serve invece - ha spie-
gato - la necessaria cattiveria agonistica, perché incontreremo una formazione agguerrita, in un ambiente caldissimo».
Fiducia assoluta, dunque. «Certo - ha proseguito
Mattia Mastrolilli - le mie
impressioni sono positive,
anche perché non bisogna
dimenticare che abbiamo
chiuso il campionato con 8
punti
di
vantaggio
sull’Andria: un margine
notevole che ribadisce come la Vibonese abbia qualcosa in più rispetto ai pugliesi».
Tuttavia, appena l’arbitro decreterà l’avvio delle
ostilità, quel vantaggio di
otto punti finirà di esistere. «Si è vero - ha aggiunto
il centravanti della Vibonese - ma se dovessimo giocare questo doppio confronto
confermando quel qualcosa in più che abbiamo dimostrato di avere rispetto
all’Andria credo che la
squadra che avrà più
chance si salvarsi sia proprio la Vibonese».
Insomma, per Mastrolilli è l’Andria che deve temere la Vibonese e non viceversa. «Nell'ultimo periodo abbiamo confermato di
star bene. Credo dobbiamo
giocare così come sappiamo, senza farci prendere
dalla paura di sbagliare.
Occorre stare tranquilli ha concluso l’attaccante ed evitare le polemiche che
possono destabilizzare la
tranquillità dell’ambiente».
42
Sport
Play Off serie C2. I biancoverdi hanno ripreso. Domani test contro la Mediabet Fronti
Mercoledì 14 maggio 2008
Vigor, si va verso il tutto esaurito
Biglietti da oggi in prevendita. Grande entusiasmo
di PASQUALINO RETTURA
LAMEZIA TERME - HA ripreso ieri pomeriggio la
Vigor Lamezia. Una settimana intensa per il gruppo di Ammirata in vista
della prima sfida play off
contro il Real Marcianise
al “Guido D’Ippolito” che si
preannuncia una bolgia.
Sta salendo infatti l’entusiamo in città e per domenica si prevede il tutto
esaurito.
La richiesta dei biglietti è
enorme e quindi è probabile che i biglietti che saranno messi in prevendita da
oggi stesso, andranno sicuramente a ruba, compresi i tagliandi della nuova
curva Sud che appunto è
agibile per la gara uno play
off.
A proposito di biglietti e
quant’altro, ieri la società
biancoverde, per fare definitivamente chiarezza, ha
diffuso un comunicato
stampa in cui ribadisce che
l'organizzazione delle gare
di play off e play out compete solo ed esclusivamente alla Lega Professionisti
Serie C che, nel corso di
una riunione tenutasi a Firenze il 6 maggio scorso ha
adottato diverse decisioni.
E cioé: il servizio di biglietteria sarà espletato dalla
società Ticket One che
provvederà all'emissione
dei tagliandi di ingresso;
per i tifosi ospiti è stato
messo a disposizione un
numero complessivo di
200 biglietti, acquistabili
solo ed esclusivamente on
line sul sito www.ticketone.it al costo di 10.00 euro
più diritto di prevendita, la
cui vendita cesserà automaticamente alle ore 19 di
sabato 17 maggio. Disposizioni che saranno valide
Raffaele
Battisti e
Vincenzo
Maisto, i
perni del
centrocampo
della Vigor
Lamezia in
allenamento
L’AVVERSARIO
Galizia: «Marcianise
non facciamo calcoli»
di PASQUINO CORBELLI
anche per la gara di ritorno a Marcianise, per la
quale sarà possibile acquistare solo 200 biglietti per i
sostenitori lametini e solo
on line con termine ultimo
le ore 19 di sabato 24 maggio.
La Lega ha stabilito inoltre gli ordini di posto con i
relativi prezzi per la gara
dal “D’Ippolito” di domenica 18 maggio.
Tribuna d’onore 25 euro,
tribuna centrale 14.00 euro, distinti 10.00 euro e
curva Sud (destinata ai tifosi lametinii) 10.00 euro.
Disposizioni precise anche per le richieste di accredito che dovranno pervenire alla sede della Vigor
entro domani, anche per ti-
Stancato ed Elia valutano i vari aspetti
Corigliano e Rossanese
Ora si studia la fusione
Nascerebbe la “Sibaritide”
tolari di tessere Coni, e che
il loro rilascio sarà subordinato al parere dei funzionari di lega preposti.
La società lametina ricorda ancora che non sono
previsti biglietti ridotti e
omaggio;
La prevendita dei tagliandi inizierà dunque
oggi presso il Bar Falvo di,
via Aldo Moro; Bar “Il Miraggio in piazza della Repubblica; Bar “Blue Moon
in corso Giovabnni Nicotera (isola pedonale).
A tal proposito, in previsione di una massiccia affluenza di pubblico, e al fine di fruire di un migliore
servizio, la società vigorina invita la tifoseria a volersi munire con largo an-
Serie C2. Ingaggi alti, società in cerca di partner e ruoli tecnici da definire
Catanzaro ridimensionato
Futuro di incognite su tutti i fronti: l’esito è scontato
di CRISTIAN FIORENTINO
di ANTONIO CIAMPA
CORIGLIANO – Potrebbe esserci un vento di novità per la
prossima stagione sul versante jonico a carattere calcistico. L’idea sembrerebbe essere quella di una squadra
unica che prenderebbe il nome di Sibaritide. Il titolo in
questione sarebbe quello di
eccellenza della Rossanese
del patron Dino Stancato che
in questi giorni si è incontrato con il dirigente del Corigliano calcio Cosimo Elia. Sul
tavolo proposte di una squadra unica che includerebbero
anche altri imprenditori già
pronti a investire in questa
causa. Stadio delle dispute casalinghe resterebbe quello del
Corigliano per cui vi è già
l’idea di avviare le pratiche
per intitolarlo alla memoria
del compianto giovane tifoso
ausonico Giuseppe Paolo Pagnotta. Progetto quest’ultimo per cui i compagni di tifo
“Skizzati Group”, tutti gli
amici e altre componenti, non
solo calcistiche cittadine, si
stanno già muovendo affinché divenga realtà.
Tornando al possibile neo
club nascente della Sibaritide
va aggiunto che proprio la denominazione sociale resterebbe aperta a tutti gli altri
paesi della piana jonica e alle
zone limitrofe, comprese
quelle montane e arbereshe.
Lo stesso dirigente Elia ha
CATANZARO – Si vivono
ore di attesa in casa giallorossa. Con i giocatori e il tecnico ormai partiti per le vacanze di fine stagione, l’attenzione è tutta rivolta verso la questione del rafforzamento della compagine societaria.
I due unici azionisti giallorossi Pasquale Bove e Giuseppe Soluri attendono inutilmente ormai da mesi che
qualcuno si possa fare
avanti per adiuvarli in un
compito che, anche dalle ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex dg Carmine Longo
al nostro giornale, sembra
ogni giorno che passa sempre più gravoso a causa del
grave handicap lasciato sulle casse sociali dalla gestione di Giancarlo Pittelli.
Non ultima è la questione
legata agli onerosissimi ingaggi di alcuni giocatori
della stagione appena trascorsa. In rosa, infatti, esistono atleti che quest’anno
appena trascorso hanno
avuto riconosciuti ingaggi
assolutamente non in linea
con le medie di una categoria come la C2 quali Ferrigno, Caccavale, Di Meglio,
Mancinelli e via discorrendo, con l’aggravante, per alcuni di questi, di non avere
offerto prestazioni tali da
giustificare un impegno di
Cosimo Elia
spiegato che si stanno vagliando varie possibilità e che
bisognerà valutare tutte le varie componenti del caso prima di passare ai fatti. Di certo
prima di approntare un così
robusto progetto le parti torneranno a incontrarsi per fare il punto della situazione e
per analizzare tecnicamente
entrambe le posizioni. Inoltre, in caso di nascita della Sibaritide calcio l’attuale titolo
di promozione del Corigliano
potrebbe essere ceduto ad altri acquirenti.
Sono tanti gli sportivi e tifosi in generale della Sibaritide
e nella fattispecie del Corigliano che restano alla finestra in attesa di novità.
ticipo dei biglietti di ingresso, evitando così code
ai botteghini.
Intanto, oggi la squadra
sosterrà l’allenamento nel
pomeriggio sempre al
“Carlei” e da domani trasferimento al “Guido D’Ippolito” per l’amichevole
con la Mediabet Fronti che
milita in seconda categoria.
Ammirata farà lavorare
il gruppo anche venerdì e
sabato mattina al “D’Ippolito”.
Tutti sono a disposizione
per il tecnico vigorino che
giovedì dovrà provare l’undici che inizialmente affronterà il Real Marcianise
per questa sfida molto attesa.
MARCIANISE – A Marcianise è partito il conto alla
rovescia. Sono quattro, infatti, i giorni che separano
i gialloverdi di Sasà Vullo
dal primo storico appuntamento con i play off che
li vedrà impegnati nella
gara di andata con la Vigor Lamezia in trasferta,
grazie all’invidiabile terzo
posto conquistato nella regular season che dà il vantaggio, appunto, di giocare tra le mura amiche il
match di ritorno, quello
che in pratica potrebbe
ipotecare il passaggio alla
finale promozione. Il Real
Marcianise, dopo le due
amichevoli disputate nella
scorsa settimana contro il
San Giorgio e l’Ortese e i
due giorni di riposo concessi da Vullo, è tornato ieri sul terreno di gioco per
prepararsi al meglio a
questa doppia sfida con i
calabresi.
Non sarà sicuramente
una passeggiata poiché
nell’ambiente casertano la
Vigor Lamezia è considerata, tra le squadre ammesse ai play off, la più in
forma e quella più difficile
da battere. «E’ inutile star
qui a nascondersi dietro il
solito dito - ha dichiarato
Sasà Galizia al termine
della seduta di allenamento - dobbiamo andare a Lamezia senza pensare assolutamente a quanto di
buono il Real Marcianise è
riuscito a fare in campionato. Dobbiamo necessariamente dimenticare la
conquista dello storico terzo posto ed essere consapevoli che le quattro squadre ammesse ai play off
partono tutte dallo stesso
piano. E’ vero anche - aggiunge il talentuoso attaccante - che noi rispetto a loro abbiamo la chance di
passare anche con due pareggi, questo però non deve farci cullare sugli allori: a Lamezia ci aspetta
una partita vera, combattuta, e noi dobbiamo affrontarla nei migliori dei
modi, senza fare alcun calcolo».
I gialloverdi a Lamezia
non saranno soli: oltre
duecento persone sono
pronte a seguire i propri
beniamini in questa primo
match play off. Un primo
torpedone, messo a disposizione da alcuni sponsor,
è già esaurito: sono già
partite le prenotazioni per
un altro pullman di tifosi
pronto a partire alla volta
di Lamezia Terme con raduno fissato per domenica
prossima alle ore 9.30. Intanto mister Vullo ha stilato il programma di lavoro in vista di questo importante appuntamento: oggi
doppia seduta, domani pomeriggio amichevole al
“Progreditur” con una tra
Battipagliese,
Viribus
Unitis e Pomigliano.
Pasquale Bove
spesa reso ancora più gravoso dalla pluriannualità
del loro contratto. Proprio
dalle posizioni contrattuali
di costoro sarà quindi necessario cominciare a sforbiciare per cercare di dare
continuità a un progetto
che, nonostante un Lodo Petrucci azionato solo due stagioni orsono, con quel che
ne consegue in ordine alla
mancanza di situazioni debitorie pregresse, sembra
già gravemente pregiudicato.
Non è infatti un caso che
si moltiplichino le prese di
posizione che vogliono, per
l’anno prossimo, vigente un
sistema quasi di assoluta
autarchia
incentrato
sull’innesto in rosa di giovani speranze che faccia salve
le prerogative sportive della
città con relativo lancio alle
ortiche di tutti i sogni di rinascita del calcio catanzarese proclamati solo qualche
mese orsono.
Ulteriore problema è dato
dal fatto che l’incertezza della attuale situazione si riflette sui programmi tecnici
del futuro campionato. In
stand-by la posizione del
tecnico che ha concluso la
stagione, non sono stati ancora chiarite neanche le posizione dei due dirigenti addetti all’area tecnica della
società giallorossa. La sussistenza contemporanea di
Pasquale Logiudice e Gianni Improta comporta infatti
una duplicazione di ruoli
ben difficile da comprendere ancora di più in un momento congiunturale di
grave crisi economica della
società ed ecco perché, anche in questo versante, sarebbe il caso di tracciare un
netto segnale di discontinuità con il passato.
D’altronde la figura del
direttore generale, che in
teoria avrebbe avuto il compito di gestire l’aspetto legato ai rapporti tra società e
squadra e che infine si è rivelato solo un inutile doppione del direttore tecnico,
non ha davvero motivo di
sussistere in una realtà come quella dell’attuale Catanzaro essendo invece preferibile (ed economicamente più valido) inquadrare
tutte le funzioni in un’unica
figura sul modello in vigore
nella vicina Lamezia con
Carmine Donnarumma solitario responsabile dell’intera area tecnica e organizzativa della società biancoverde.
58
Rubriche
Mercoledì 14 maggio 2008
l’Oroscopo
ilMeteo
Fonte: www.meteocal.it
ARIETE
21/3 - 20/4
Sul lavoro potrete contare su buoni appoggi ma dovrete impegnarvi e dimostrare spirito d'iniziativa.
Svolta nella vita affettiva.
oggi
domani
dopodomani
CONDIZIONI: giornata caratterizzata dal cielo
nuvoloso per nubi cumuliformi anche compatte
su tutto il settore centro-settentrionale.
CONDIZIONI: giornata caratterizzata dal cielo
irregolarmente nuvoloso per nubi cumuliformi
anche estese in prevalenza sul del settore centrosettentrionale e della fascia tirrenica.
CONDIZIONI: giornata caratterizzata dal cielo
irregolarmente nuvoloso per nubi stratificate anche compatte su tutto il settore centro-meridionale.
FENOMENI: condizione di moderata variabilità
pomeridiana sul medio ed alto settore tirrenico
ove saranno possibili dei piovaschi, più accentuati su rilievi ed entroterra.
FENOMENI: condizione di assenza di fenomeni
TEMPERATURE: valori in crescita prossimi ai 24°
sulle coste.
VENTI: Tirreno: da SW 3 localmente superiori al
largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. . Jonio: da S SE 4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina.
TORO
21/4 - 20/5
Le cose nel lavoro si stanno mettendo decisamente meglio dopo
un periodo caotico e frustrante. In
amore non fatevi sottovalutare.
GEMELLI
21/5 - 21/6
Un equivoco con un collaboratore
potrebbe avere contraccolpi negativi sul lavoro: chiarite in fretta.
Riflettete sui vostri reali sentimenti.
CANCRO
22/6 - 22/7
Per sfondare nella vostra attività
dovete tirare fuori tutto il vostro
acume e un pizzico di diplomazia.
L'amore va sempre meglio.
LEONE
23/7 - 23/8
Cercate di trarre il massimo vantaggio dalla vostra attuale attività,
scegliendo un valido collaboratore. Intensa vita affettiva.
VERGINE
24/8 - 22/9
Non lasciatevi tentare da proposte di collaborazione che sembrano tanto vantaggiose: scoprire se
c'è qualcosa sotto. Incontro fulminante.
FENOMENI: condizione di generale variabilità
con precipitazioni a carattere sparso in parziale
accentuazione dal pomeriggio su tutto il territorio
TEMPERATURE: valori in leggero aumento, prossimi ai 24° sulle coste.
VENTI: Tirreno: da NW 4 localmente superiori al
largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. . Jonio: da NW 3-4 localmente superiori al
largo della costa crotonese e reggina.
MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0
metri, localmente superiore al largo della costa
cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio;
mosso con onda di altezza 1.0 metri, superiore
al largo della costa crotonese e reggina.
ilCruciverba
VENTI: Tirreno: da NW 4 localmente superiori al
largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. Jonio: da NW 3-4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina.
MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0
metri, localmente superiore al largo della costa
cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio;
molto mosso con onda di altezza 1.0 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina.
TEMPERATURE: valori in leggero aumento, prossimi ai 24° sulle coste.
MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0
metri, localmente superiore al largo della costa
cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio;
molto mosso con onda di altezza 1.5 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina.
Tendenza bel tempo a seguire
ilRebus
BILANCIA
23/9 - 22/10
Il vostro pessimismo non vi aiuta
ad affrontare nel modo giusto l'emergenza nel lavoro. Ottime
chances in amore.
SCORPIONE
23/10 - 22/11
Per ottenere buoni risultati nella
professione non basta avere esperienza: occorrono le idee chiare.
Cuore in subbuglio.
SAGITTARIO
23/11 - 21/12
Fate la massima attenzione a tutto
ciò che dite: la situazione nel lavoro è delicata. In amore non fate voi
il primo passo.
CAPRICORNO
22/12 - 20/1
Tenete a bada le vostre insicurezze: i superiori hanno bisogno che
vi dimostriate determinati. Mettete
ordine nella vita affettiva.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo
schema
inserendo in
ogni casella
vuota un
numero da 1 a
9, in modo tale
che ogni riga ,
ogni colonna e
ogni riquadro
di 3x3 caselle,
contengano, in
qualunque
ordine, tutti i
numeri dall’ 1
al 9.
ACQUARIO
21/1 - 19/2
Non avete ancora dato il massimo
nel vostro lavoro: i superiori lo
sanno e vi metteranno alla prova.
Un buon inizio per una storia d'amore.
leSoluzioni
PESCI
20/2 - 20/3
REBUS:
D, I sposi; zio N è; S è vera 0 Disposizione severa
I risultati nel lavoro arrivano lentamente, ma non per questo dovete
gettare la spugna. Il cuore comincia a battere forte.
Televisioni
GIOCO
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13.30 -RubricaTg 2 Costume e società
13.50 -RubricaTg 2 Salute
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18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S.
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18.30 -TelegiornaleTg 2
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20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30
21.05 -VarietàScommettiamo che...?
23.05 -TelegiornaleTg 2
23.20 -RubricaLa storia siamo noi
00.25 -AttualitàMagazine sul Due
00.55 -RubricaTg Parlamento
01.05 -Real TvX Factor
01.35 -RubricaReparto corse
02.05 -RubricaAlmanacco
02.10 -Previsioni del tempoMeteo 2
02.15 -RubricaAppuntamento al cinema
02.25 -RubricaTg 2 Costume e società
02.40 -MiniserieLa stagione dei delitti
03.10 -RubricaTrasgressioni
03.50 -VideoframmentiGli Antennati
04.10 -RubricaGli occhi dell'anima
04.15 -RubricaNET.T.UN.O
05.45 -RubricaTg 2 Costume e società
06.00 -AttualitàRai News 24
08.05 -RubricaLa storia siamo noi
09.05 -RubricaVerba volant
09.15 -RubricaCominciamo bene - Prima
10.05 -RubricaCominciamo bene
10.55 -DocumentiCominciamo bene - Indice di gradimento
12.00 -TelegiornaleTg 3
12.25 -RubricaSi gira
12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano
13.10 -TelefilmWind at my Back
14.00 -TelegiornaleTg Regione
14.20 -TelegiornaleTg 3
14.50 -RubricaTGR Leonardo
14.55 -RubricaTGR Neapolis - di media e
comunicazione
15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS
15.05 -Sport91° Giro d'Italia - Ciclismo
18.10 -GiocoCose dell'altro Geo
18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3
18.20 -RubricaGeo & Geo
19.00 -TelegiornaleTg 3
19.30 -TelegiornaleTg Regione
20.00 -NewsRai Tg Sport
20.05 -RubricaTGiro
20.20 -AttualitàBlob
20.30 -TeleromanzoUn posto al sole
21.05 -Serie TvLa nuova squadra
22.55 -TelegiornaleTg 3
23.00 -TelegiornaleTg Regione
23.10 -AttualitàTg 3 Primo piano
23.30 -Telefilm3 libbre
00.05 -TelegiornaleTg 3
00.15 -RubricaGiro notte
00.45 -RubricaLa storia siamo noi
01.45 -RubricaAppuntamento al cinema
01.55 -DocumentiFuori orario. Cose (mai)
viste - Vent'anni prima
02.00 -AttualitàRai News 24
13.40
SOAPOPERA
Mercoledì 14 maggio 2008
21.10
Katherine
Kelly Lang
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina
08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina
08.50 -AttualitàMattino Cinque
11.00 -RubricaForum
13.00 -TelegiornaleTg 5
13.40 -Soap OperaBeautiful
14.10 -TeleromanzoCentoVetrine
14.45 -Talk ShowUomini e donne
16.15 -Real TvL'album di Amici
16.55 -TelegiornaleTg5 minuti
17.00 -Film TvDue valigie per un amore Commedia
18.50 -Quiz50 - 50
20.00 -TelegiornaleTg 5
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della persistenza
21.10 -FilmPrime
con Uma Thurman, Bryan Greenberg, Meryl Streep, Jon Abrahams,
John Rothman - regia di Ben Younger (USA) - 2005
23.30 -AttualitàMatrix
01.20 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.50 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della persistenza
02.20 -TelevenditaMediashopping
02.35 -Real TvL'album di Amici
03.15 -TelevenditaMediashopping
03.25 -TelefilmTre nipoti e un maggiordomo
03.55 -TelevenditaTre minuti con Mediashopping
04.00 -TelegiornaleTg 5
04.30 -TelefilmHighlander
05.25 -TelevenditaTre minuti con Mediashopping
05.30 -TelegiornaleTg 5
SHOW
14.30
Stranamore
06.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa
06.15 -RubricaSecondo voi
06.20 -RubricaPeste e corna e gocce di
storia
06.25 -TelefilmKojak
07.30 -TelefilmMagnum P.I.
08.30 -TelefilmNash Bridges
09.30 -TelefilmHunter
10.30 -Soap OperaSentieri
11.30 -TelegiornaleTg 4
11.40 -Soap OperaFebbre d'amore
12.00 -TeleromanzoVivere
12.30 -TELENOVELA Bianca
13.30 -TelegiornaleTg 4
14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il
tribunale di Forum
15.35 -TelefilmDetective Monk
16.35 -FilmQuello strano sentimento
con Bobby Darin, Sandra Dee, Donald O'Connor, Leo G. Carroll - regia
di Richard Thorpe (USA) - 1965
18.40 -Soap OperaTempesta d'amore
18.55 -TelegiornaleTg 4
19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
21.10 -ShowStranamore
23.40 -RubricaI bellissimi di Rete 4
23.45 -FilmBionda naturale
con Matthew Modine, Catherine
Keener, Maxwell Caulfield - regia di
Tom DiCillo (USA) - 1998
01.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa
02.15 -FilmLa collina del demonio
con Lou Diamond Phillips, Gary Farmer - regia di Errol Morris (USA) 1991
04.15 -RubricaPeste e corna e gocce di
storia
04.20 -TelefilmUn dottore tra le nuvole
05.15 -TELENOVELA Il segreto della nostra
vita
leTrame
CARTONI
20.30
I Simpson
06.35 -Cartoni
09.05 -TelefilmHappy Days
10.00 -Sit ComDharma & Greg
10.30 -Sit ComHope & Faith
11.00 -TelefilmA casa con i tuoi
11.25 -Sit ComWill & Grace
12.15 -RubricaSecondo voi
12.25 -TelegiornaleStudio Aperto
13.00 -NewsStudio Sport
13.35 -QuizMotoGP - Quiz
13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon
Ball
14.05 -CartoniNaruto
14.30 -CartoniI Simpson
15.00 -TelefilmO.C.
15.55 -TelefilmH2O: Just Add Water
16.25 -TelefilmZoey 101
16.50 -Sit ComLizzie McGuire
17.15 -CartoniMermaid Melody - Principesse sirene
17.30 -CartoniSugar Sugar
17.45 -CartoniYu-gi-oh GX
18.00 -CartoniUna spada per lady Oscar
18.30 -TelegiornaleStudio Aperto
19.05 -ShowCandid Camera
19.35 -Sit ComBelli dentro
20.05 -Sit ComLove Bugs
20.30 -RubricaRTV - La Tv della realtà
21.10 -FilmIl tesoro dell'Amazzonia
con The Rock (Dwayne Johnson),
Seann William Scott, Ewen Bremner, Rosario Dawson - regia di Peter
Berg (USA) - 2003
23.20 -TelefilmThe Closer
00.15 -TelefilmSaving Grace
01.15 -NewsStudio Sport
01.45 -TelegiornaleStudio Aperto - La
giornata
02.00 -MusicaleTalent 1 Player
02.40 -TelefilmTru Calling
03.40 -Film TvAgguato nel buio - Thriller
59
SPORT
Zenit S.
Pietroburgo - R.
Glasgow
06.00 -TelegiornaleTg La7
07.00 -AttualitàOmnibus La7
09.15 -TelegiornalePunto Tg
09.20 -RubricaDue minuti un libro
09.30 -DocumentiLe vite degli altri
10.30 -TelefilmIl tocco di un angelo
11.30 -TelefilmMatlock
12.30 -TelegiornaleTg La7
12.55 -NewsSport 7
13.00 -TelefilmAlla conquista del West
14.00 -FilmDue settimane in un'altra città
con Kirk Douglas, Edward G. Robinson, Cyd Charisse, George Hamilton, Claire Trevor, Rosanna Schiaffino, Daliah Lavi - regia di Vincente
Minnelli (USA) - 1962
16.00 -DocumentarioAtlantide. Storie di
uomini e di mondi
18.00 -TelefilmDue South - Due poliziotti a
Chicago
19.00 -TelefilmStargate SG-1
20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -SportCoppa Uefa - Calcio
23.05 -RubricaSpeciale Uefa
23.35 -ShowChiambretti Speciale
23.50 -Talk ShowMarkette - Tutto fa brodo
in tv
01.05 -TelegiornaleTg La7
01.30 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine
02.30 -RubricaDue minuti un libro
02.35 -AttualitàCNN News
I programmi
più visti
LA 7
ORE 14.00
DUE SETTIMANE IN
UN’ALTRA CITTÀ
con G. Hamilton, R. Schiaffino, E. G.
Robinson, K. Douglas - regia di Vincente Minnelli (Usa) - 1962
Reduce da un incidente e piuttosto
depresso, l'attore Jack Andrews va
a Roma per il suo nuovo film. Qui finisce per prendere il posto del regista, ammalato, ma questo non si
traduce per lui in una nuova sicurezza dei propri mezzi, anzi. Arriva a
Roma anche la moglie di Jack, alla
ricerca di una riconciliazione...
CANALE 5
ORE 21.10
RETE 4
ORE 16.35
ITALIA 1
ORE 21.10
QUELLO STRANO SENTIMENTO
IL TESORO DELL’AMAZZONIA
con B. Darin, D. O'Connor, S. Dee, L.
Storch - regia di Richard Thorpe (Usa) 1965
con S. W. Scott, R. Dawson, C. Walken,
The Rock - regia di Peter Berg (Usa) 2003
Joan è un'aspirante attrice, ma per
tirare avanti fa la donna delle pulizie
in un appartamento di cui non ha
mai conosciuto il proprietario. Un
giorno incontra un certo Tom, e tra i
due nasce un sentimento che si trasforma presto in una relazione d'amore. Approfittando del fatto che il
padrone di casa è in viaggio, Joan
invita Tom nell'appartamento...
Beck, un cacciatore di taglie molto
quotato, viene ingaggiato per recuperare Travis, un ragazzo scomparso da mesi in Brasile. Il recupero,
apparentemente semplice, catapulta Beck in un’avventura incredibile
nella foresta amazzonica, dove incrocerà tra gli altri la bella barista
Mariana e lo spietato Hatcher...
RETE 4
ORE 23.45
RETE 4
ORE 2.15
PRIME
BIONDA NATURALE
LA COLLINA DEL DEMONIO
con U. Thurman, M. Streep, B. Greenberg, J. Abrahams - regia di Ben Younger (Usa) - 2005
con D. Hannah, M. Modine, C. Keener regia di Tom DiCillo (Usa) - 1998
con F. Ward, L. Diamond Phillips, G.
Farmer - regia di Errol Morris (Usa) 1991
Rafi ha 37 anni e sta cercando di superare il fallimento del suo matrimonio grazie anche all'aiuto della dottoressa Lisa, la sua terapista. Quando incontra David, un giovane pittore ebreo amante dell'hip-hop, scatta
la scintilla e Rafi s'innamora di nuovo. La passione tra i due è molto forte e tutto andrebbe bene se non fosse che David ha 14 anni meno e...
Due amici attori delusi dal mondo
del cinema sbarcano il lunario come
camerieri: Joe aspetta la grande occasione, mentre Bob riesce a esordire in una soap di successo. I due
condividono una vita sentimentale
insoddisfacente; il primo fedele a
una donna che vive in modo conflittuale il rapporto con il maschio, l'altro alla ricerca di una bionda naturale con cui fare sesso...
In una riserva indiana dell'Arizona,
dove gli Hopi convivono con i Navajo, viene ritrovato un cadavere appartenente a quest'ultima etnia. L'omicidio parrebbe rituale, ma il ritrovamento di un aereo, schiantatosi
con due trafficanti di droga all'interno, fa intervenire l'Fbi e strappa l'indagine al poliziotto Jim Chee...
“Mogli a pezzi”
non decolla
RAI UNO
Affari tuoi
Alta tensione
La partita del cuore
Alta tensione II
ora
20.42
19.50
21.16
18.49
ascolto
5.907
5.042
4.981
3.195
RAI DUE
Voyager ai confini
Tg2-costume e societa'
Tg2-salute
Pres.voyager
21.12
13.33
13.49
21.03
2.830
2.080
1.500
1.393
RAI TRE
Chi l'ha visto ?
Un posto al sole
Blob di tutto di piu'
Tgsport
21.05
20.33
20.23
20.00
2.811
2.646
1.652
1.497
CANALE 5
Striscia la notizia
Mogli a pezzi
Beautiful
Cento vetrine
20.45
21.17
13.43
14.12
6.700
4.656
4.401
3.834
ITALIA 1
Le iene show
I simpson
Rtv
Love bugs
21.13
14.32
20.32
20.09
2.890
2.163
1.990
1.854
RETE 4
Walker texas ranger
Tempesta d'amore
Commissario navarro
Tempesta d'amore
20.23
19.41
21.13
18.38
2.961
2.327
1.873
1.595