Sussidio Anno della Misericordia

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Sussidio Anno della Misericordia
Arcidiocesi di Pisa
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA SUSSIDIO LITURGICO
CENTRO PASTORALE
PER IL CULTO E LA SANTIFICAZIONE
Piazza Arcivescovado 18
56126 PISA
Anno Santo della Misericordia 2015- 2016
Questo sussidio liturgico per l’Anno Santo della Misericordia contiene:
Celebrazione giubilare:
può essere utilizzata per entrare nelle tematiche indicate
da papa Francesco nella Bolla d’ indizione del Giubileo.
Con gli opportuni adattamenti può avere il tono di una Adorazione Eucaristica.
Celebrazione penitenziale:
può essere utilizzata in qualsiasi momento dell’ Anno
giubilare.
In modo particolare potrebbe essere utile in preparazione al Pellegrinaggio di
Vicariato in Cattedrale in modo da rendere più snello il momento penitenziale che si
terrà nel Camposanto.
Celebrazione mariana:
alcune parti di questa celebrazione posso essere utilizzate
anche per animare la Messa dell’ Immacolata Concezione, giorno in cui il papa darà
inizio all’ Anno Santo nella Basilica di San Pietro.
Celebrazione per il Pellegrinaggio di Vicariato in Cattedrale:
questa è la Celebrazione-base per i Pellegrinaggi dei Vicariati in Cattedrale.
Sussidio per la Terza Domenica di Avvento:
questo sussidio può essere utilizzato per
la Santa. Messa principale della mattina come attenzione e partecipazione alla
Celebrazione dell’apertura dell’ Anno Santo e della Porta Santa che avverrà nella
serata in Cattedrale.
Preghiera per il Giubileo
Signore Gesù Cristo,
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede Lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo
e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento,
e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé
la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio!
Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,
del Dio che manifesta la sua onnipotenza
soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te,
suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza
per sentire giusta compassione per quelli
che sono nell’ignoranza e nell’errore:
fa’ che chiunque si accosti a uno di loro si senta
atteso, amato e perdonato da Dio.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo
possa portare ai poveri il lieto messaggio
proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà
e ai ciechi restituire la vista.
Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Papa Francesco
Terza Domenica di Avvento
Inizio del Giubileo nelle Diocesi
13 dicembre 2015
Con la Celebrazione dell’ Eucaristia della sera inizia l’ Anno Santo della Misericordia nella nostra Diocesi
e viene aperta la Porta Santa del Giubileo nella nostra Cattedrale.
Sarebbe bene che nella Celebrazione Eucaristica principale della mattina si sottolineasse questo
avvenimento ecclesiale.
Proponiamo uno schema che potrà essere ampliato o riadattato secondo le proprie sensibilità.
La Celebrazione può iniziare fuori della Chiesa (piazza antistante o porticato, se il tempo lo permette)
oppure all’ entrata della Chiesa.
Quando il popolo si è radunato, il Celebrante e i Ministranti (che portano l’incenso, la croce astile, il
recipiente con l’ acqua da benedire, l’aspersorio) arrivano alla porta della chiesa in processione, in
silenzio.
Celebrante:
Assemblea:
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Celebrante:
La misericordia del Padre,
la pace del Signore nostro Gesù Cristo,
la comunione dello Spirito Santo
sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Assemblea:
Celebrante:
Assemblea:
Celebrante:
Assemblea:
Celebrante:
Assemblea:
Gloria a te, Signore,
che perdoni le colpe
e guarisci tutte le infermità.
Eterna è la tua misericordia.
Gloria a te, Signore,
misericordioso e pietoso,
lento all’ ira e grande nell’ amore.
Eterna è la tua misericordia.
Gloria a te, Signore,
tenero Padre verso i tuoi figli.
Eterna è la tua misericordia.
Quindi viene letto un brano della Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia
Lettore:
Dalla Bolla “Misericordiae vultus” di papa Francesco.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in
questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di
Nazareth. Il Padre, « ricco di misericordia » (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «
Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà » (Es 34,6), non ha cessato di
far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella « pienezza del
tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo
Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui
vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua
persona[1] rivela la misericordia di Dio.
Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e
di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS.
Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la
legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello
che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il
cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato.
Ci sono dei momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo
sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’ agire del Padre. E’ per questo che ho
indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché
renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti.
Dopo una breve pausa di silenzio e di riflessione,
il celebrante si rivolge all’Assemblea con queste parole, o altre simili
e benedice l’acqua con la quale verranno aspersi
Celebrante:
Fratelli e sorelle carissimi,
con lo sguardo fisso su Gesù
e sul suo volto misericordioso,
il Santo Padre, nella solennità
della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria,
ha aperto il Giubileo straordinario
che dischiude per tutti noi e l’umanità intera
la porta della misericordia di Dio.
Questa sera il nostro Arcivescovo
aprirà la Porta Santa della nostra Cattedrale,
inaugurando così l’ Anno Santo della Misericordia
per la nostra Chiesa Diocesana.
E ora fratelli e sorelle carissimi,
supplichiamo il Signore perché benedica quest’ acqua
con la quale saremo aspersi
in memoria del nostro Battesimo.
Assemblea:
Dio onnipotente, origine e fonte della vita,
bene X dici quest’ acqua e fa’ che noi tuoi fedeli,
aspersi da questa fonte di purificazione,
otteniamo il perdono dei nostri peccati,
la difesa dalle insidie del maligno
e il dono della tua protezione.
Nella tua misericordia donaci, o Signore
una sorgente di acqua viva che zampilli per la vita eterna,
perché liberi da ogni pericolo
possiamo venire a te con cuore puro.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Quindi il celebrante asperge l’assemblea mentre viene eseguito un canto adatto.
Terminato il canto il Celebrante inizia la processione verso l’altare
con queste parole o altre simili:
Celebrante:
Fratelli e sorelle carissimi
avviamoci nel nome di Cristo:
Egli è la porta che ci introduce
in questo anno di grazia e misericordia.
Mentre si snoda la processione aperta dalla croce astile, gli inservienti e il celebrante.
si esegue il canto d’ ingresso.
Arrivati all’altare il Celebrante lo incensa come al solito
e può deporre dei grani d’incenso davanti all’ Icona (o immagine) del Signore
che è stata precedentemente posta di fianco all’altare.
Quindi si reca alla sede e proclama l’Orazione Colletta.
La Celebrazione Eucaristica procede nel modo solito.
Prima della benedizione finale si può leggere
la preghiera per l’Anno Santo scritta da papa Francesco
(se possibile sarebbe bene stamparla su di un cartoncino per darla a tutti)
Dopo la benedizione (che potrebbe essere una di quelle solenni per il tempo di Avvento),
Il Celebrante o il Diacono congeda l’Assemblea con queste parole:
Celebrante o Diacono: Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso.
Assemblea:
Andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio.
Come canto finale si canta l’Antifona “Salve Regina…”
Celebrazione Penitenziale
“Eterna è la tua misericordia”
Questa celebrazione si può fare in qualsiasi momento dell’Anno Santo.
Può anche essere utilizzata come preparazione al Pellegrinaggio di Vicariato in Cattedrale.
(Si può mettere davanti all’ altare, in mezzo al Presbiterio,
un Crocifisso oppure un’icona del Volto di Cristo o di Gesù Misericordioso
o altra immagine che aiuti i partecipanti al raccoglimento e alla riflessione).
Mentre si fa la processione introitale, viene eseguito il
Canto d’ingresso:
Venerato l’altare ed eventualmente l’immagine di Gesù,
il celebrante si reca alla sede dalla quale inzia la celebrazione.
Celebrante:
Assemblea:
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Celebrante:
Grazia, pace e misericordia a voi
da Dio nostro Padre
che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati.
Lodiamo il Signore, eterna è la sua misericordia.
Assemblea:
Il Celebrante con brevi parole indica il senso e l’ importanza della celebrazione
e ne spiega lo svolgimento
Quindi proclama la seguente orazione:
Celebrante:
Assemblea:
Preghiamo.
Padre di misericordia e Dio di ogni consolazione,
che non vuoi la morte,
ma la conversione dei peccatori,
soccorri il tuo popolo,
perché torni a te e viva.
Donaci di ascoltare oggi la tua voce
e di confessare i nostri peccati;
fa’ che riconoscenti del tuo perdono
testimoniamo la tua verità
e progrediamo in tutto e sempre
nell’adesione al Cristo tuo Figlio,
che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Contemplazione corale
Assemblea:
O Dio ricco di misericordia, noi ti benediciamo
(o altra acclamazione possibilmente cantata)
Lettore 1:
Assemblea:
Lettore 2:
Assemblea:
Lettore 3:
Assemblea:
Lettore 1:
Assemblea:
Lettore 2:
Assemblea:
La Misericordia appartiene alla tua essenza, o Dio;
scaturisce dalle profondità del tuo essere,
dal tuo esistere come principio senza principio
che dall’ eternità sei Padre che genera il Figlio,
in un eterno scambio di dono e di accoglienza nello Spirito Santo.
O Dio ricco di misericordia, noi ti benediciamo
Dal tuo essere eterno amore sgorga il nostro essere amati
e ogni dono di vita in questo mondo.
La tua Misericordia fonda il nostro sentirci amati,
con un amore puro, eterno, senza calcoli.
O Dio ricco di misericordia, noi ti benediciamo
La tenerezza che avvertiamo in noi
come bisogno di amare e di essere amati
scaturisce dal tuo cuore
ed è una irradiazione della tua eterna misericordia.
Il nostro essere è ricolmo di questa tua misericordia
e ad essa anela a te come la cerva ai corsi d’ acqua.
Per questo ti supplichiamo di riempirci di essa
perché anche noi possiamo essere misericordiosi
come tu sei misericordioso.
O Dio ricco di misericordia, noi ti benediciamo
Noi possiamo dimenticarci di te,
ma tu non ti dimentichi di noi.
Noi possiamo essere infedeli,
ma tu sei fedele per sempre.
Tu ci cerchi e ci aspetti sulla porta di casa.
E quando ci vedi tornare
ti commuovi e ci corri incontro con infinita tenerezza,
abbracciandoci e tenendoci stretti,
perdonandoci e amandoci
e fai festa con noi e per noi.
O Dio ricco di misericordia, noi ti benediciamo
Tu sei sempre pronto ad accoglierci,
con fedeltà ferma e indistruttibile.
Tu continui ad essere per noi un dono,
nonostante le nostre infedeltà e ingratitudini,
offrendoci la tua grazia ogni volta che torniamo da te.
Di tutto questo, o Dio ricco di misericordia,
noi ti ringraziamo e ti benediciamo
fidandoci di te e affidandoci alla tua tenerezza,
sicuri di non restare delusi.
Perché Tu, o Dio, sei l’ amore sicuro e vero
che non viene mai meno e non tradisce mai.
Salmo 85
Ritornello:
Mostraci Signore la tua misericordia
e donaci la tua salvezza
Signore, sei stato buono con la tua terra,
hai ricondotto i deportati di Giacobbe.
Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo,
hai cancellato tutti i suoi peccati.
Hai deposto tutto il tuo sdegno
e messo fine alla tua grande ira.
Rit….
Rialzaci, Dio nostra salvezza,
e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi,
di età in età estenderai il tuo sdegno?
Non tornerai tu forse a darci vita,
perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Rit…
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua gloria abiterà la nostra terra.
Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo. Rit…
Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza. Rit…
Lettore:
Dai Discorsi di Sant’Agostino.
“Dobbiamo sforzarci di non peccare, per non prendere con il peccato, come con un
serpente, familiarità e amicizia. Perché esso uccide il peccatore con morso
avvelenato e non è tale che ci si possa fare amicizia. Ma se esso ha per caso o
abbattuto un debole o aggirato un imprudente o sorpreso uno nell’ errore o ingannato
con il ripetersi dell’ errore l’ anima non abbia paura di confessare e non cerchi di
scusarsi, ma di accusarsi. Ed è per questo che in un salmo si prega così: Poni, o
Signore, una guardia alla mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra. Non lasciare
che il mio cuore si pieghi al male e cerchi scuse nei peccati (Sal 140, 3-4). Se dunque
il peccato ti alletta, prima di tutto respingilo. Ma se ti ha già vinto, non scusarlo, ma
piuttosto accusalo. Così quegli stesso che diceva: Crea in me, o Dio, un cuore puro
(Sal 50, 12), aveva cominciato così: Pietà di me, o Dio, secondo la tua grande
misericordia (Sal 50, 3).
Grande misericordia chiede il grande peccatore. Grande medicina richiede la grande
ferita. E lì viene detto: Distogli lo sguardo dai miei peccati e cancella tutte le mie
colpe: Crea in me, o Dio un cuore puro (Sal 50, 11-12).
Dio dunque distoglie lo sguardo dai peccati di colui che confessa e si accusa e
invoca l’ aiuto e la misericordia di Dio”.
Canto al Vangelo
Diacono o Celebrante
Assemblea:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Dal Vangelo secondo Luca
(15, 11-32)
Gloria a te, o Signore.
Gesù disse ancora:
«Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che
mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte
le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando
ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a
pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno
gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in
abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato
contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno
dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo
baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser
chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo,
mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e
facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato
ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le
danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: E' tornato tuo
fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si
arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti
servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto
per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le
prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei
sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo
fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Parola del Signore.
Assemblea:
Lode a te, o Cristo.
Diacono o Celebrante
Assemblea:
Secondo l’opportunità si può tenere una breve omelia
oppure un tempo prolungato di silenzio con un sottofondo musicale
per aiutare la riflessione e l’ esame di coscienza
Richiesta del perdono…
Celebrante:
Riuniti in assemblea penitenziale,
invochiamo con fiducia Dio
fonte di misericordia,
perché purifichi i nostri cuori,
guarisca le nostre ferite e ci liberi da ogni colpa.
Lettore 1:
Assemblea:
Signore, mandato dal Padre
a portare il lieto annuncio ai poveri
e risanare i cuori affranti,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
mentre si esegue il canto si può portare
davanti all’immagine posta in Presbiterio un cero o una lampada
Lettore 2:
Assemblea:
Lettore 1:
Assemblea:
Lettore 2:
Assemblea:
Lettore 1:
Assemblea:
Lettore 2:
Assemblea:
Lettore 1:
Assemblea:
Lettore 2:
Assemblea:
Signore, che hai accolto la donna peccatrice
e per il suo grande amore
le hai perdonato i suoi molti peccati,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Signore, che ti sei degnato di stare insieme
con i pubblicani e i peccatori
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Cristo, buon pastore, che sulle tue spalle
riporti all’ ovile la pecorella smarrita,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Signore, che non hai condannato la donna adultera,
ma l’hai rimandata in pace,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Signore, che hai chiamato Zaccheo, il pubblicano,
alla conversione e alla vita nuova
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Signore, che al ladrone pentito
hai promesso il paradiso,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Signore, che vivi e regni alla destra del Padre
per intercedere a nostro favore,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison o Signore pietà (cantato)
Celebrante:
Rivolgiamo la nostra preghiera
a Dio Padre, ricco di misericordia,
come ci ha insegnato nostro Signore Gesù Cristo.
\
Padre nostro…
Ed ora, nello spirito del Vangelo,
riconciliamoci tra noi scambiandoci un gesto di pace.
Durante lo scambio della pace si può eseguire un canto adatto.
Celebrante:
Assemblea:
O Dio che nei tuoi sacramenti
hai posto il rimedio alla nostra debolezza,
fa’ che accogliamo con gioia
i frutti della redenzione
e li manifestiamo nel rinnovamento della vita.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
I confessori si distribuiscono nei luoghi predisposti,
dove accolgono i penitenti e ascoltano la loro confessione.
Le confessioni possono essere accompagnate da un leggero sottofondo musicale.
Se i penitenti sono molti l’Assemblea si può sciogliere in silenzio.
Se non si prevede un tempo non troppo lungo per le confessioni individuali,
quando sono terminate si può concludere in questo modo:
Canto di ringraziamento
Assemblea:
O Dio, che nella grandezza della tua misericordia
da peccatori ci rendi giusti
e dalla tristezza del peccato
ci fai passare alla gioia della vita nuova,
assistici con la potenza del tuo Spirito,
perché accogliendo il dono della giustificazione mediante la fede
perseveriamo fino al giorno di Cristo Signore,
che vive e regna con te, nell’ unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen
Celebrante:
Assemblea:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Celebrante:
La benedizione di Dio, ricco di misericordia,
Padre X Figlio e Spirito Santo
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen
Celebrante:
Assemblea:
Celebrante:
Assemblea:
Riconciliati dalla misericordia di Dio
portate a tutti l’annuncio della salvezza.
Andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio.
Canto finale
Salve Regina…
CELEBRAZIONE MARIANA
“Maria, Madre di Misericordia”
Si può predisporre accanto all’ altare(non dalla parte dell’ambone, ne’ davanti ad esso) l’Icona della
Madonna della Tenerezza. Davanti ad essa si possono predisporre dei ceri (o dei lumi) che saranno accesi a
tempo debito. Si può aggiungere anche una composizione floreale (secondo il tempo liturgico).
Davanti all’altare si può predisporre un braciere per l’offerta dell’ incenso.
L’altare sia ricoperto della sola tovaglia bianca.
Alcune parti di questa celebrazione possono essere utilizzate nella Celebrazione dell’Eucaristia per l’
Immacolata Concezione.
Canto d’ ingresso
Riti di introduzione
Colui che presiede e i ministranti preceduti dalla Croce astile entrano in processione.
Un Diacono (o un ministrante) porta l’Evangeliario che sarà deposto sull’ altare.
Presidente:
Assemblea
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Presidente:
Annunziate la salvezza del Signore
e proclamate tra i popoli le sua opere.
Eterna è la sua misericordia.
Assemblea:
Presidente:
Assemblea:
Lode a Cristo, nostra pace e riconciliazione.
Al Figlio dell’ Altissimo, nato dalla Vergine Maria,
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli. Amen!
Presidente:
Fratelli e sorelle,
abbiate gli uni verso gli altri
sentimenti di misericordia,
di mansuetudine e di riconciliazione.
E la pace di Cristo sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Assemblea:
Presidente:
Questo tempo di preghiera e di pace
è per incontrare il Signore Gesù
e per stare davanti al suo Volto,
insieme a Maria, Madre di Dio e Madre nostra.
Entriamo nella contemplazione del Cristo
attraverso lo sguardo materno della Madre.
E’ lei che ce lo presenta, ce lo offre e ce lo indica
come la via, la verità e la vita.
Come Maria,
anche noi accogliamo tra le nostre braccia
colui che si è donato al mondo,
nella semplicità di un bambino.
sottofondo musicale… e dopo qualche istante di silenzio:
Presidente:
Assemblea:
L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria,
e la Vergine concepì per opera dello Spirito Santo.
Presidente:
Assemblea:
Ecco la serva del Signore,
si compia in me la tua parola.
Presidente:
Assemblea:
E il Verbo di Dio si è fatto carne…
e venne ad abitare in mezzo a noi.
L’ Angelus può essere cantato dal Coro e dall’ Assemblea
Presidente:
Assemblea:
Preghiamo.
O Signore, Dio nostro,
oggi contempliamo Maria, Madre di Misericordia,
che accogliendo la tua parola
ha permesso al Verbo di farsi carne:
rendici disponibili come lei
a compiere la tua volontà
e ad acconsentire alla salvezza
che tu ci doni in Gesù Cristo,
tuo Figlio che vive e regna con te,
nell’ unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen!
Proclamazione della Parola di Dio
Prima Lettura
Lettore:
Dal libro del profeta Osea
(cap. 11).
Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato
e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me;
immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi.
A Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d'amore,
ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia,
mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.
Non ritornerà al paese d'Egitto,
ma Assur sarà il suo re,
perché non hanno voluto convertirsi.
La spada farà strage nelle loro città,
spaccherà la spranga di difesa,
l'annienterà al di là dei loro progetti.
Il mio popolo è duro a convertirsi:
Assemblea:
chiamato a guardare in alto,
nessuno sa sollevare lo sguardo.
Come potrei abbandonarti, Èfraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Come potrei trattarti al pari di Adma,
ridurti allo stato di Seboìm?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Èfraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò da te nella mia ira.
Seguiranno il Signore
ed egli ruggirà come un leone:
quando ruggirà, accorreranno i suoi figli dall'occidente,
accorreranno come uccelli dall'Egitto, come colombe dall'Assiria
e li farò abitare nelle loro case.
Oracolo del Signore.
Parola di Dio!
Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale
Rit.
(Sal. 131)
Mostrati Madre per tutti, Santa Madre di Dio.
Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me. Rit.
Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato
in braccio a sua madre. Rit.
Come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.
Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre. Rit.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Alle nozze di Cana Gesù trasformò l’acqua in vino;
egli manifestò la sua gloria e i discepoli credettero in lui.
Alleluia.
Vangelo
Presidente:
Assemblea:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Presidente:
Assemblea:
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gloria a te, o Signore.
(2, 1-10)
Assemblea:
In quel tempo vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu
invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino».
E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora».
Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti
ciascuna da ottanta a centoventi litri.
E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo.
Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto».
Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che
dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori
che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse:
«Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto,
quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Parola del Signore!
Lode a te, o Cristo.
Offerta dell’incenso
Il Presidente della celebrazione si porta davanti all’altare
accanto al braciere per l’incenso, e dice:
Presidente:
Accogli, o Signore, quest’ incenso,
per amore di Colei da cui Tu sei nato.
mentre il Presidente infonde l’ incenso nel braciere…
Cantore:
Assemblea:
Cristo Signore, Santo di Dio, gloria e lode a Te!
Gloria e lode a Te!
Cantore:
Assemblea:
Cristo Signore, Verbo del Padre, gloria e lode a Te!
Gloria e lode a Te!
Cantore:
Assemblea:
Cristo Signore, fonte dello Spirito, gloria e lode a Te!
Gloria e lode a Te!
Saluto alla Madre di Misericordia
Il Presidente della celebrazione si sposta davanti all’icona della Madonna e accende i ceri o i lumi mentre il
Coro e l’Assemblea cantano l’ Antifona “Salve Regina”
o le Litanie mariane riportate in Appendice.
In questo caso l’antifona “Salve Regina” può essere usata come canto finale.
Terminato il canto, il Presidente della celebrazione ritorna alla sede
Preghiera di ringraziamento
Presidente:
Padre santo,
ti lodiamo e ti benediciamo
perché nel cammino della Chiesa, pellegrina sulla terra,
hai posto quale segno luminoso la beata Vergine Maria.
In lei noi contempliamo
la discepola fedele al tuo disegno di amore:
Assemblea:
Presidente:
Assemblea:
Presidente:
Assemblea:
Presidente:
Assemblea:
umile collaboratrice all’ opera della riconciliazione,
serva dell’ unità in Cristo di tutti i figli dispersi.
Magnificat, magnificat, anima mea Domino…
Con lei, nello Spirito del tuo Figlio risorto,
proclamiamo il canto sgorgato dalla fede:
memoria dei tuoi interventi nella storia degli uomini,
parola nuova che coglie e trasfigura i gemiti della creazione.
Magnificat, magnificat, anima mea Domino…
Come lei ti chiediamo
di rendere docile il nostro cuore alla parole del Maestro
e di seguirne le inspirazioni
perché nell’ amore vicendevole
possiamo servire gli uomini del nostro tempo
e risvegliare in essi una viva speranza di un mondo nuovo.
Magnificat, magnificat, anima mea Domino…
A te, o Padre,
che puoi compiere molto di più
di quanto possiamo domandare,
la gloria, la potenza e l’ onore
per Cristo con lo Spirito Santo
nella santa Chiesa,
ora e nei secoli del secoli.
Amen! Amen! Amen!
(cantato)
Benedizione e congedo finale
Celebrante:
Assemblea:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Presidente:
Dio sapiente e provvidente,
che ci ha chiamato in Cristo
a collaborare al suo disegno di salvezza,
vi colmi dei doni dello Spirito Santo
e vi renda testimoni operosi del Vangelo.
Amen!
Assemblea:
Presidente:
Assemblea:
Presidente:
Assemblea:
La fede e l’esempio della beata Vergine Maria
Illumini la vostra vita e la sua materna protezione
accompagni il vostro cammino di pace
sulle strade del mondo.
Amen!
E la benedizione di Dio Onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen!
Canto Finale
Appendice
Litanie mariane bibliche
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore , pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Dio Padre, nostro Creatore
Dio Figlio, nostro Redentore
Dio Spirito Santo, nostro Santificatore
Santa Trinità, Unico Dio
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
Maria, nuova Eva
Maria, Madre dei viventi
Maria, stirpe di Abramo
Maria, scala di Giacobbe
Maria, germoglio di Jesse
Maria, figlia di Sion
Maria, gioia d’ Israele
Maria, roveto ardente
Maria, gloria di Gerusalemme
Maria, onore del popolo eletto
Maria, tabernacolo dell’ Altissimo
Maria, arca dell’ Alleanza
Maria, sede della Sapienza
Maria, città di Dio
Maria, fonte di acqua viva
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
Vergine, piena di grazia
Vergine, adombrata dallo Spirito
Vergine, sposa di Giuseppe
Vergine, serva del Signore
Vergine, umile e povera
Vergine, benedetta fra le donne
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
Madre di Gesù
Madre dell’ Emmanuele
Madre del Figlio di Davide
Madre sollecita nella Visitazione
Madre gioiosa a Betlemme
Madre offerente al Tempio
Madre esule in Egitto
Madre meditativa a Nazaret
Madre provvida a Cana
Madre alla sequela di Gesù
Madre forte al Calvario
Madre orante nel Cenacolo
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
prega per noi
Donna della nuova alleanza
prega per noi
Donna splendente di sole
Donna coronata di stelle
prega per noi
prega per noi
Regina alla destra del Re
Regina della pace
prega per noi
prega per noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
Agnello di dio che togli i peccati del mondo
Agnello di dio che togli i peccati del mondo
perdonaci, Signore
ascoltaci, o Signore
abbi pietà di noi
CELEBRAZIONE GIUBILARE
Questa celebrazione con i dovuti adattamenti
può essere utilizzata anche come Adorazione Eucaristica,
Canto di ingresso:
Celebrante:
Assemblea:
Celebrante:
Assemblea:
Celebrante:
Assemblea:
Lettore:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Dio, ricco di misericordia,
per il grande amore con il quale ci ha amato,
da morti che eravamo per le colpe,
ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitati
e ci ha fatti sedere nei cieli , in Cristo Gesù,
per mostrare nei secoli futuri
la straordinaria ricchezza della sua grazia
mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede;
e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio;
né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.
Siamo infatti opera sua,
creati in Cristo Gesù per le opere buone,
che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
Dalla Bolla “Misericordiae vultus” di papa Francesco
(nn. 1-2)
1. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare
in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di
Nazareth. Il Padre, « ricco di misericordia » (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «
Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà » (Es 34,6), non ha cessato di
far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella « pienezza del
tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo
Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui
vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua
persona[1] rivela la misericordia di Dio.
2. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di
serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero
della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro.
Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi
sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e
l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro
peccato.
I Salmi si potrebbero cantare per intero:
un solista canta il primo versetto, l’ Assemblea il secondo e così via;
oppure recitarlo in forma responsoriale,
trovando un versetto da cantare che faccia da antifona
Salmo 51
Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;*
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,*
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,*
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,*
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,*
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,*
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore*
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo;*
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,*
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,*
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,*
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza*
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,*
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie*
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,*
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra*
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio*
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,*
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,*
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,*
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
preghiera silenziosa
Lettore:
Dalla Bolla “Misericordiae vultus” di papa Francesco
(n. 6)
6. « È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza ».
Le parole di san Tommaso d’Aquino mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un
segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell’onnipotenza di Dio. È per questo che la liturgia, in
una delle collette più antiche, fa pregare dicendo: « O Dio che riveli la tua onnipotenza soprattutto
con la misericordia e il perdono ».
Dio sarà per sempre nella storia dell’umanità come Colui che è presente, vicino, provvidente, santo
e misericordioso.
“Paziente e misericordioso” è il binomio che ricorre spesso nell’Antico Testamento per descrivere
la natura di Dio. Il suo essere misericordioso trova riscontro concreto in tante azioni della storia
della salvezza dove la sua bontà prevale sulla punizione e la distruzione. I Salmi, in modo
particolare, fanno emergere questa grandezza dell’agire divino: « Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia »
(103,3-4). In modo ancora più esplicito, un altro Salmo attesta i segni concreti della misericordia: «
Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il
Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma
sconvolge le vie dei malvagi » (146,7-9). E da ultimo, ecco altre espressioni del Salmista: « [Il
Signore] risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. … Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino
a terra i malvagi » (147,3.6). Insomma, la misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà
concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si
commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è
un amore “viscerale”. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di
tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono.
Salmo 145
O Dio, mio re, voglio esaltarti*
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,*
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,*
la sua grandezza non si può misurare.
Una generazione narra all'altra le tue opere,*
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria*
e raccontano i tuoi prodigi.
Dicono la stupenda tua potenza*
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,*
acclamano la tua giustizia.
Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,*
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Il Signore sostiene quelli che vacillano*
e rialza chiunque è caduto.
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa*
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano*
e sazi la fame di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie,*
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,*
a quanti lo cercano con cuore sincero.
preghiera silenziosa
Lettore:
Dalla Bolla “Misericordiae Vultus” di papa Francesco
(n.8–9)
8. Con lo sguardo fisso su Gesù e il suo volto misericordioso possiamo cogliere l’amore della SS.
Trinità. La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore
divino nella sua pienezza. « Dio è amore » (1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta
la Sacra Scrittura l’evangelista Giovanni. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la
vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue
relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che
compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti,
sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di
compassione.
Gesù, dinanzi alla moltitudine di persone che lo seguivano, vedendo che erano stanche e sfinite,
smarrite e senza guida, sentì fin dal profondo del cuore una forte compassione per loro (cfr Mt
9,36). In forza di questo amore compassionevole guarì i malati che gli venivano presentati (cfr Mt
14,14), e con pochi pani e pesci sfamò grandi folle (cfr Mt 15,37). Ciò che muoveva Gesù in tutte le
circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e
rispondeva al loro bisogno più vero. Quando incontrò la vedova di Naim che portava il suo unico
figlio al sepolcro, provò grande compassione per quel dolore immenso della madre in pianto, e le
riconsegnò il figlio risuscitandolo dalla morte (cfr Lc 7,15). Dopo aver liberato l’indemoniato di
Gerasa, gli affida questa missione: « Annuncia ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha
avuto per te » (Mc 5,19). Anche la vocazione di Matteo è inserita nell’orizzonte della misericordia.
Passando dinanzi al banco delle imposte gli occhi di Gesù fissarono quelli di Matteo. Era uno
sguardo carico di misericordia che perdonava i peccati di quell’uomo e, vincendo le resistenze degli
altri discepoli, scelse lui, il peccatore e pubblicano, per diventare uno dei Dodici. San Beda il
Venerabile, commentando questa scena del Vangelo, ha scritto che Gesù guardò Matteo con amore
misericordioso e lo scelse: miserando atque eligendo. Mi ha sempre impressionato questa
espressione, tanto da farla diventare il mio motto episcopale e papale.
9. Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre
che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la
compassione e la misericordia. Conosciamo queste parabole, tre in particolare: quelle della pecora
smarrita e della moneta perduta, e quella del padre e i due figli (cfr Lc 15,1-32). In queste parabole,
Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona. In esse troviamo il
nucleo del Vangelo e della nostra fede, perché la misericordia è presentata come la forza che tutto
vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono…
La misericordia nella Sacra Scrittura è la parola-chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Egli
non si limita ad affermare il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile. L’amore, d’altronde, non
potrebbe mai essere una parola astratta. Per sua stessa natura è vita concreta: intenzioni,
atteggiamenti, comportamenti che si verificano nell’agire quotidiano. La misericordia di Dio è la
sua responsabilità per noi. Lui si sente responsabile, cioè desidera il nostro bene e vuole vederci
felici, colmi di gioia e sereni. È sulla stessa lunghezza d’onda che si deve orientare l’amore
misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli. Come è misericordioso Lui, così
siamo chiamati ad essere misericordiosi noi, gli uni verso gli altri.
Salmo 136
Lodate il Signore perché è buono:*
perché eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dei:*
perché eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori:*
perché eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie:*
perché eterna è la sua misericordia.
Ha creato i cieli con sapienza:*
perché eterna è la sua misericordia.
Ha stabilito la terra sulle acque:*
perché eterna è la sua misericordia.
Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti:*
perché eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele:*
perché eterna è la sua misericordia;
con mano potente e braccio teso:*
perché eterna è la sua misericordia.
Divise il mar Rosso in due parti:
perché eterna è la sua misericordia.
Diede in eredità il loro paese;*
perché eterna è la sua misericordia;
in eredità a Israele suo servo:*
perché eterna è la sua misericordia.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi:*
perché eterna è la sua misericordia;
ci ha liberati dai nostri nemici:*
perché eterna è la sua misericordia.
Egli dá il cibo ad ogni vivente:*
perché eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo:*
perché eterna è la sua misericordia.
Lettore:
Dalla Bolla “Misericordiae vultus” di papa Francesco
(n. 7)
7. “Eterna è la sua misericordia”: è il ritornello che viene riportato ad ogni versetto del Salmo 136
mentre si narra la storia della rivelazione di Dio. In forza della misericordia, tutte le vicende
dell’antico testamento sono cariche di un profondo valore salvifico. La misericordia rende la storia
di Dio con Israele una storia di salvezza. Ripetere continuamente: “Eterna è la sua misericordia”,
come fa il Salmo, sembra voler spezzare il cerchio dello spazio e del tempo per inserire tutto nel
mistero eterno dell’amore. È come se si volesse dire che non solo nella storia, ma per l’eternità
l’uomo sarà sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre. Non è un caso che il popolo di
Israele abbia voluto inserire questo Salmo, il “Grande hallel ” come viene chiamato, nelle feste
liturgiche più importanti.
Prima della Passione Gesù ha pregato con questo Salmo della misericordia. Lo attesta l’evangelista
Matteo quando dice che « dopo aver cantato l’inno » (26,30), Gesù con i discepoli uscirono verso il
monte degli ulivi. Mentre Egli istituiva l’Eucaristia, quale memoriale perenne di Lui e della sua
Pasqua, poneva simbolicamente questo atto supremo della Rivelazione alla luce della misericordia.
Nello stesso orizzonte della misericordia, Gesù viveva la sua passione e morte, cosciente del grande
mistero di amore che si sarebbe compiuto sulla croce. Sapere che Gesù stesso ha pregato con questo
Salmo, lo rende per noi cristiani ancora più importante e ci impegna ad assumerne il ritornello nella
nostra quotidiana preghiera di lode: “Eterna è la sua misericordia”.
preghiera silenziosa
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore;
che vi amiate a vicenda, come io ho amato voi.
Alleluia.
Vangelo
Celebrante o Diacono: Il Signore sia con voi.
Assemblea:
E con il tuo spirito.
Celebrante o Diacono: Dal Vangelo secondo Luca
Assemblea:
Gloria a te, o Signore.
(6, 27-36)
A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite
coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia,
porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dá a chiunque ti chiede; e a chi
prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del
bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se
prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti
ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza
sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo
verso gl'ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati;
non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una
buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui
misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore!
Assemblea:
Lode a te, o Cristo.
preghiera silenziosa
Preghiera litanica
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Dio, Padre che sei nei cieli
Dio, Figlio Redentore del mondo
Dio, Spirito Santo Paraclito
Santa Trinità, unico Dio
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
Padre di misericordia che ci ami fin dall’ eternità
Padre di misericordia che ci hai eletti in Cristo
Padre di misericordia che ci parli nel creato
Padre di misericordia che ci hai chiamato all’ esistenza
Padre di misericordia che ci sostieni e ci nutri
Padre di misericordia che ci attendi nella tua casa
ti preghiamo, ascoltaci
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Gesù misericordioso che hai accolto i peccatori
“
“
Gesù misericordioso che hai annunciato ai poveri il tuo Vangelo
Gesù misericordioso che ci insegni a fare la volontà del Padre
Gesù misericordioso che sei morto e risorto per noi
Gesù misericordioso che ci hai donato lo Spirito Santo
Gesù misericordioso che ci raduni nella tua Chiesa
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Spirito Paraclito che guidi la Chiesa
Spirito Paraclito che sei conforto nelle tribolazioni
Spirito Paraclito che sei luce nelle scelte
Spirito Paraclito che sei forza contro il peccato
Spirito Paraclito che ci doni ogni giorno l’ Eucaristia
Spirito Paraclito che doni la gioia e la pace
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Celebrante:
E ora rivolgiamo la nostra preghiera
a Dio Padre, ricco di misericordia,
come ci ha insegnato nostro Signore Gesù Cristo.
Padre nostro…
Assemblea:
O Dio, nostro Padre,
che fin dall’ eternità ci ami con infinita tenerezza,
tanto da mandare il tuo unico Figlio Gesù nel mondo
per la nostra salvezza,
liberaci da ogni male, consolaci in ogni momento della vita presente
e insegnaci ad essere misericordiosi come tu sei misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Celebrante:
Sambiamoci un segno di pace…
Il Celebrante invita alla preghiera conclusiva
Preghiera corale
(alternando voci maschili e voci femminili)
Voci maschili
Aiutami, o Signore, a far sì che i miei occhi siano misericordiosi,
in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di apparenze esteriori,
ma sappia scorgere ciò che c’è di bello nell’anima del mio prossimo e gli sia di aiuto.
Voci femminili
Aiutami, o Signore, a far sì che il mio udito sia misericordioso,
che mi chini sulle necessità del mio prossimo,
che le mie orecchie non siano indifferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo.
Voci maschili
Aiutami o Signore, a far sì che la mia lingua sia misericordiosa
e non parli mai sfavorevolmente del prossimo,
ma abbia per ognuno una parola di conforto e di perdono.
Voci femminili
Aiutami, o Signore, a far sì che le mie mani siano misericordiose e piene di buone azioni, in modo
che io sappia fare unicamente del bene al prossimo
e prenda su di me i lavori più pesanti e più penosi.
Voci maschili
Aiutami, o Signore, a far sì che i miei piedi siano misericordiosi,
in modo che io accorra sempre in aiuto del prossimo,
vincendo la mia indolenza e la mia stanchezza.
Voci femminili
Aiutami, o Signore, a far sì che il mio cuore sia misericordioso,
in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo
e così abiti in me la Tua Misericordia, Signore mio Dio”.
( Santa Faustina Kowalska)
Canto Finale
Salve Regina…
PELLEGRINAGGIO DEI VICARIATI
Nel Camposanto
Accoglienza e Invito al Sacramento della riconciliazione.
Dopo che tutti i pellegrini si sono radunati, il Vicario foraneo, o chi per lui,
invita i fedeli ad accostarsi al Sacramento della riconciliazione.
Vicario:
Pellegrini:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Vicario:
Pellegrini:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Vicario:
Fratelli e sorelle, ecco il tempo favorevole per la nostra riconciliazione con Dio e con
i fratelli, ecco il tempo della misericordia di Dio che la Santa Chiesa ci offre in
questo Anno Santo. Ognuno di noi è chiamato a riconoscersi peccatore e bisognoso
della misericordia del Signore accostandosi al Sacramento della riconciliazione per
ricevere il perdono e la pace. Apriamo con fiducia il nostro cuore alla tenerezza di
Dio che attraverso il ministero della Chiesa da peccatori ci rende giusti.
Ascoltiamo la Parola del Signore!
Lettore:
Dalla seconda lettera di San Paolo apostolo ai Corinti
(5, 17- 6, 1)
Fratelli, se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di
nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il
ministero della riconciliazione.
E' stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi
supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi
potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.
Parola di Dio!
Assemblea:
Rendiamo grazie a Dio.
Vicario:
Pellegrini:
Vicario:
Pellegrini:
Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare,
abbi pietà di noi.
Signore, pietà.
Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito,
abbi pietà di noi.
Cristo, pietà.
Signore, che perdoni molto a chi molto ama,
abbi pietà di noi.
Signore, pietà.
Vicario:
Pellegrini:
Dio onnipotente, abbia misericordia di noi,
perdoni in nostri peccati
e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Vicario:
Pellegrini:
Il Vicario, o chi per lui, invita i pellegrini che lo desiderano ad accostarsi al Sacramento della
riconciliazione andando dai Sacerdoti che intanto si saranno recati nei posti loro assegnati per la
celebrazione di tale Sacramento.
Gli altri pellegrini possono spostarsi nel Battistero.
Si raccomandi vivamente il massino silenzio per tutti,
sia per chi resta nel Camposanto sia per chi si reca in Battistero.
In Battistero
Ambientazione
Lettore:
Dalla Bolla “Misericordiae vultus” di papa Francesco.
La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per
mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona.
La Sposa di Cristo fa suo il comportamento del Figlio di Dio che a tutti va incontro senza escludere
nessuno.
Nel nostro tempo, in cui la Chiesa è impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della
misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale.
È determinante per la Chiesa e per la credibilità del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima
persona la misericordia.
Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle
persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre.
La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo.
Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice
presso gli uomini.
Pertanto, dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre
parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei
cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia.
Canto di ingresso
L’ Arcivescovo, i Sacerdoti e i diaconi si recano alla sede
Saluto
Arcivescovo:
Assemblea:
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Arcivescovo:
Il nostro Dio che è
Padre ricco di misericordia,
Figlio, volto della sua misericordia,
Assemblea:
Spirito Santo Consolatore,
vi dia la sua pace e sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Memoria del Battesimo
Arcivescovo:
Assemblea:
Arcivescovo:
Assemblea:
Arcivescovo:
Assemblea:
Arcivescovo:
Assemblea:
Fratelli e sorelle,
mossi dallo Spirito Santo,
siamo venuti qui stasera come pellegrini,
alla ricerca del volto di Dio pieno di misericordia e di bontà
che noi contempliamo nel volto di Cristo Gesù
che con la sua morte e risurrezione
ci ha amati e rendenti
e attraverso i sacramenti della Chiesa
ci offre il suo aiuto e la sua grazia.
Facciamo ora memoria del nostro Battesimo
perché Dio, ricco di misericordia,
ravvivi in noi il dono ricevuto.
Noi ti lodiamo, o Dio creatore,
che nell’acqua e nello Spirito
hai dato forma e volto all’uomo e all’universo.
Gloria, gloria, cantiamo al Signore!
Noi ti benediciamo, o Cristo,
che dal petto squarciato sulla croce
hai fatto scaturire i sacramenti della salvezza.
Gloria, gloria, cantiamo al Signore!
Noi ti glorifichiamo, o Spirito Santo,
che dal grembo battesimale della Chiesa
ci hai fatto rinascere come creature nuove.
Gloria, gloria, cantiamo al Signore!
Dio onnipotente ed eterno,
origine e fonte della vita,
che ci hai rigenerati con la potenza del tuo Spirito,
benedici X quest’acqua
e ravviva in tutti noi la grazia del Battesimo
perché purificati e resi giusti dal tuo amore misericordioso
possiamo essere testimoni della tua tenerezza verso tutte le tue creature.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Mentre l’ Arcivescovo asperge l’ Assemblea girando attorno al fonte battesimale,
si esegue il canto…
Canto di aspersione
Memoria della Confermazione
Arcivescovo:
Fratelli e sorelle,
facciamo ora memoria del sacramento della nostra Confermazione:
ringraziamo lo Spirito Santo
che ci è stato dato come dono della misericordia di Dio
per essere annunciatori autentici e credibili della Parola che salva
e per edificare la Chiesa come segno del suo amore per tutti gli uomini.
Mentre viene letta l’ invocazione
uno dei partecipanti accende un cero al Cero pasquale
e lo depone nella conchiglia posta sui bordi della vasca battesimale
Lettore:
Assemblea:
Lettore:
Assemblea:
Lettore:
Assemblea:
Lettore:
Assemblea:
Lettore:
Assemblea:
Lettore:
Assemblea:
Lettore:
Ti ringraziamo, Spirito di Sapienza,
perché ci fai gustare la dolcezza della Parola di Dio,
la tenerezza del suo amore,
e l’infinita pace che ci viene dal rispondere alla sua chiamata.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
Ti ringraziamo, Spirito d’ Intelletto,
perché ci doni la grazia di saper scoprire la tua presenza nella nostra vita
come amore che ci spinge ad amare tutti gli uomini.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
Ti ringraziamo, Spirito di Scienza,
perché ci rendi capaci di conoscere
e seguire Cristo nel cammino della nostra vita
che ci viene svelato e proposto dalla Parola di Dio,
giorno dopo giorno.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
Ti ringraziamo, Spirito di Fortezza,
perché irrobustisci la nostra fede,
rendi docile e mite il nostro cuore
nell’ascolto della volontà di Dio.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
Ti ringraziamo, Spirito di Consiglio,
perché ci suggerisci quello che conviene domandare al Signore
e ci aiuti a comportarci in maniera degna della nostra vocazione.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
Ti ringraziamo, Spirito di Pietà,
perché crei in noi la coscienza di essere figli amati dal Padre,
fatti ad immagine del figlio Gesù,
e ci ricolmi della tua consolazione e della tua gioia.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
Ti ringraziamo, Spirito di Timore,
Assemblea:
Arcivescovo:
Assemblea:
perché ci dai il senso della santità di Dio
e ci aiuti a camminare alla sua presenza
nella gioia di un servizio generoso e gratuito.
Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi il fuoco del tuo amor.
O Spirito Paraclito,
noi ti lodiamo e ti ringraziamo per i doni che hai effuso su di noi
e ti preghiamo:
rinvigorisci nel cuore dei tuoi fedeli
l’impegno a vivere come stirpe eletta,
sacerdozio regale, nazione santa,
popolo che Dio si è acquistato
perché il mondo possa conoscere
la forza e la bellezza di quell’ amore misericordioso
che ti unisce al Padre e al Figlio,
Trinità beata che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Si forma la processione e ci si dirige verso la Cattedrale,
cantando il Canto d’ ingresso.
La celebrazione dell Eucaristia prosegue secondo il Tempo liturgico
Al termine della Celebrazione si canta l’ antifona
“Salve regina…”