I nuovi parametri
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I nuovi parametri
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 - Mensile - Euro 0,10 Numero 2 Maggio-Giugno 2013 ISSN 2039-8964 IL Consulente DEL LAVORO Pubblicazione mensile dell’Ordine e dell’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro NUMERO 3 ANNO XIV MAGGIO / GIUGNO 2013 mario som Chiuso in redazione il 28 maggio 2013 editoriale 2 Il futuro nelle nostre mani di Marina Calderone intervista 4 Riforma del Lavoro: incontro Giovannini-Calderone Presentate le proposte della Categoria al neo Ministro del Lavoro festival 6 Festival del Lavoro 2013 Tre giorni per parlare di lavoro a 360° stp 10 La Circolare della Fondazione sulle società professionali enpacl 12 Enpacl, ripartono i mutui Sottoscritto l’accordo con la Banca Popolare di Sondrio caro onorevole 14 Ha visto la novità? di Rosario De Luca dossier 15 I NUOVI PARAMETRI Direttore Responsabile cpo 24 Marina Calderone Assemblea CPO Dirigenti provinciali a confronto sulle novità regolamentari di Silvia Bradaschia Coordinatore Redazionale Rosario De Luca Coordinatore Editoriale Romano Benini Segretaria di redazione Sara Bardeggia consulta 26 Ufficio Stampa Come può ripartire il mercato del lavoro? Le opinioni di due Coordinatori di Consulta: Edmondo Duraccio e Gianni Zingales di Giuseppe Buscema Silvia Bradaschia, Giuseppe Buscema, Paola Cogotti, Anna Maria Ermacora, Tommaso Siracusano, Vincenzo Summa Coeditore Teleconsul Editore Spa forum lavoro 28 FORUM LAVORO 2013 Il Ministero chiarisce i dubbi di Paola Cogotti Via Nazionale delle Puglie, 25/bis 80013 Casalnuovo di Napoli (NA) Tel/fax 081/3176326 E-mail: [email protected] Concessionario della pubblicità Fondazione Studi vademecum 30 Legge Fornero, i chiarimenti del Ministero del Lavoro Il testo integrale del Vademecum di Annamaria Ermacora ticket licenziamento 32 Aspi, ma quanto mi costi? Quanto realmente grava sulle aziende il ticket licenziamenti di Tommaso Siracusano Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma Tel: 06/5964901 Fax: 06/5405012 [email protected] Impaginazione grafica KStone srl Via Copenaghen, 40 - 00144 Roma [email protected] - www.kstone.it Stampa ArtiGrafiche Italo Cernia srl Sede Legale: Via Toledo, 106 - 80134 Napoli Stabilimento: Via Capri, 67 - 80026 Casoria (Napoli) amarcord 34 Da amanuense a telematico Il Consulente del Lavoro negli ultimi trent’anni di modello 740 di Enzo Summa Registrazione del Tribunale di Roma n.00448/99 del 4/10/1999 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 2 EDITORIALE MARINA CALDERONE, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali contribuire a far crescere ulteriormente la manifestazione, ampliando il bacino dei suoi potenziali fruitori e riportando il tema “sviluppo” al centro dei dibattiti e delle decisioni politiche. E’ giunta l’ora di ripartire con proposte concrete. Il nuovo Governo non ha più tempo per le parole, deve passare ai fatti, deve porre l’occupazione in cima alla lista delle priorità e far tornare il lavoro un diritto di tutti. Per questo dal 20 al 22 giugno p.v. 34 eventi riuniranno, all’interno di un vero e proprio Villaggio del Lavoro, realizzato nella splendida cornice della Fonte Anticolana di Fiuggi, esperti, professionisti, rappresentanti del mondo istituzionale, politico ed accademico, giovani, lavoratori e semplici cittadini per confrontarsi e parlare di lavoro nel senso più ampio del Il lavoro è alla base del benessere di qualunque cittadino ed è la leva attraverso cui favorire lo sviluppo del nostro Paese. Siamo partiti da questo presupposto quando abbiamo scelto il tema della quarta edizione del Festival del Lavoro: IL LAVORO AL CENTRO DELLO SVILUPPO, perché vogliamo rendere il lavoro centrale a tutte le riflessioni. In un momento di forti ristrettezze economiche e di grande emergenza sociale, non possiamo non dare ascolto al sentire comune della gente, che ha biso- gno di tornare a credere che in futuro il lavoro non sarà solo un miraggio. Il nostro compito è sempre stato quello di operare a fianco dei lavoratori e delle imprese per promuovere il lavoro. Tanto più in questo quarto anno di festival l’obiettivo è quello di condividere le nostre idee, le nostre proposte per il futuro, non solo con i tecnici, ma con chiunque voglia parlare di lavoro in maniera costruttiva e partecipare alla realizzazione di un percorso di rilancio per l’economia italiana. Il periodo critico che stiamo affrontando può termine, col fine di tornare a casa più consapevoli, più arricchiti e più formati. Noi, che quotidianamente assistiamo alla morte di tante realtà economiche che, scomparendo, rendono ancor più fragile il tessuto produttivo del Paese e fanno cadere nel baratro della disoccupazioni migliaia di lavoratori, sappiamo bene da che punto si deve ripartire. Lo sviluppo e la ripresa dell’occupazione passano, infatti, solo da provvedimenti a sostegno delle piccole e medie imprese, da politiche attive che ridiano respiro agli imprenditori e IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 3 alle loro famiglie. E il rilancio imprenditoriale non può essere slegato dalla fiducia dei mercati, da un più facile accesso al credito, da una concreta semplificazione della burocrazia, dall’adozione di un welfare moderno, di misure di accompagnamento per l’ingresso nel mondo del lavoro e dalla defiscalizzazione del lavoro. Siamo una delle nazioni in cui il cuneo fiscale è il più alto e questo non fa altro che allontanare le aziende dalla possibilità di dare opportunità di lavoro ai nostri giovani, sempre più esclusi dal circuito con dati preoccupanti. Ridurre il costo del lavoro, quindi, vuol dire aprire nuove strade. Finora non si è tenuto conto realmente di quanto sia difficile dare lavoro in Italia, di quali siano le difficoltà dei territori e delle aziende nell’accedere agli strumenti creditizi e anche solo nel pensare ad un impiego basato su tecniche e modalità diverse. E’ quanto abbiamo ribadito anche durante l’incontro con il Ministro del Welfare Enrico Giovannini, al quale abbiamo presentato le nostre proposte di modifica della normativa in materia di lavoro: correzioni che corrispondano alle esigenze Ripartiamo dal lavoro della straordinarietà del momento e a misure strutturali da attuare, in modo che si possa ripartire da nuovi presupposti per generare nuova occupazione. Non solo riduzione del costo del lavoro, ma incentivi in uscita a fronte di nuovi giovani in entrata, recupero della flessibilità in entrata con revisioni a contratti a termine, partite iva e associazioni in partecipazione, premi per la conversione dei contratti a tempo determinato in indeterminato, modifiche all’apprendistato, semplificazione del Durc e delle istanze per i contratti di solidarietà. Sono queste le nostre idee di cambiamento che hanno al centro i giovani, le donne e tutte le fasce deboli del mercato occupazionale. E’ nostro dovere morale far sentire sempre la nostra voce così come credo che non si possa prescindere dall’ascolto delle categorie professionali se si vuole predisporre un intervento che possa migliorare la qualità dei servizi e delle garanzie offerte alla collettività. Ne è un esempio la pubblicazione del decreto che introduce i parametri per i consulenti del lavoro, in vigore dallo scorso 22 maggio. Un provvedimento che tiene conto dell’evoluzio- ne di una professione le cui competenze, oggi, vanno ben oltre quelle previste dalla legge 12/79, che rafforza le caratteristiche peculiari del nostro lavoro, fatto di contenuti e specificità sempre più alte, e che riconosce il valore politico conquistato dalla categoria negli ultimi anni e lo spirito dinamico che da sempre la contraddistingue. Vogliamo garantire quelle condizioni che permettano ai lavoratori di inserirsi in un contesto che non sia solo quello del lavoro subordinato a tempo indeterminato e, al l tempo stesso, ridare ai giovani la speranza di credere nel futuro e di coltivare i propri talenti, in virtù di un lavoro dignitoso in tutte le sue forme. A loro, infatti, dedicheremo una sezione del Festival per raccogliere testimonianze, sogni, aspettative e creare una rete di esperienze e richieste puntuali per una riforma del lavoro che guardi alle esigenze di chi sarà il protagonista di domani. E poi tanti momenti collaterali di divertimento, cultura e socializzazione a cui non potete mancare. Vi aspetto numerosi! Il lavoro: valore e fondamento del Paese. E' stato questo il tema della due giorni di dibattiti organizzati a Palermo lo scorso 3 e 4 maggio, dai quali sono scaturiti messaggi chiari e precisi volti a superare le rigidità della riforma Fornero e a ridurre il costo del lavoro. All’interno delle 13 tavole rotonde, si è riscontrata grande partecipazione soprattutto per l’evento dedicato ai giovani Consulenti del Lavoro, che hanno avuto modo di interloquire con i vertici della categoria per ritrovare fiducia nella professione e il giusto sostegno per il loro ingresso nel mondo del lavoro. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 INTERVISTA 4 L’INTERVISTA CHI È ENRICO GIOVANNINI Dal 28 aprile 2013 è il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il 4 agosto 2009 è stato nominato Presidente dell'Istat. Dal 2002 è professore di Statistica economica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma "Tor Vergata" e dal giugno 2011 è Presidente della Conferenza degli Statistici Europei, organismo della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite. È membro del Consiglio dell'Istituto Statistico Internazionale (ISI), dell'Advisory Board per il rapporto sullo Sviluppo Umano delle Nazioni Unite, del Partnership Group del Comitato Statistico Europeo ed è Presidente del Board del Progetto internazionale della Banca Mondiale per la misura delle parità dei poteri d'acquisto. giovannini: i consulenti del lavoro al tavolo delle riforme Presentate le proposte della Categoria per la riforma della normativa in materia di lavoro Riforma del lavoro: cosa cambiare? Un interrogativo su cui i Consulenti del Lavoro hanno le idee ben chiare. ha detto In un momento cruciale dell’attività governativa, il Presidente del Consiglio Nazionale, Marina Calderone, ha infatti presentato al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, una dettagliata proposta di riforma di alcuni istituti, che vogliono sia aggredire con forza l’attuale momento congiunturale, sia mettere in campo manovre strutturali per la riduzione del costo del lavoro, la modifica del contratto di apprendistato, la semplificazione del Durc e delle istan- “Coinvolgeremo l'Ordine dei Consulenti del Lavoro nelle attività di semplificazione che saranno presto avviate con una delega specifica, utilizzando le esperienze e le conoscenze maturate nella gestione dei rapporti di lavoro". Enrico Giovannini ze per i contratti di solidarietà. Durante l’incontro, che si è svolto il 21 maggio scorso presso il Dicastero di Via Veneto, il Presidente Calderone ha fatto il punto con il Ministro sull’attuale situazione occupazionale, evidenziando come la recente Legge Fornero non abbia centrato gli obiettivi che si era prefissa. Forse anche perché pensata per un modello di mercato del lavoro già in espansione. Ma gli interventi previsti, calati in un tessuto economico debolissimo, hanno provocato solo l’effetto di irrigidire soprattutto la flessibilità in entrata, con evidenti riflessi negativi. Un’iniziativa per cui il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha espresso grande compiacimento, perché si inserisce, a pieno titolo, nelle consultazioni attivate dal Governo con i protagonisti del mercato del lavoro. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 ha detto INTERVISTA 5 “Abbiamo rappresentato al signor Ministro la piena disponibilità dei Consulenti del Lavoro per apportare i miglioramenti necessari al sistema, in questo momento particolarmente difficile per il Paese, presentando le nostre idee di cambiamento che hanno al centro i giovani, le donne e tutte le fasce deboli del mercato del lavoro. Bisogna rilanciare l'apprendistato, semplificandolo; così come è necessario intervenire sui contratti a termine e sulla disciplina delle partite iva. Ma più in generale bisogna liberare il lavoro da lacci e lacciuoli". Marina Calderone Ma quali sono le proposte della Categoria? Chi guida il Ministero IL VICE MINISTRO Chi è Maria Cecilia Guerra Eccone alcune… •LAVORO A TEMPO DETERMINATO: sospendere fino al 31 dicembre 2016 i periodi di interruzione obbligatoria •APPRENDISTATO: eliminare le norme che obbligano i datori di lavoro alla stabilizzazione e prevedere un regime sanzionatorio più graduale •SEMPLIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO: innalzare il limite economico qualificatorio del lavoro lavoro accessorio nelle imprese e negli studi professionali a 8.000 euro •PARTITE IVA: eliminare integralmente la disciplina contenuta nell’art. 69 bis del D.Lgs n. 276/2003 •ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE: eliminare il tetto massimo di tre associati in partecipazione per ogni associante •RESPONSABILITA’ SOLIDALE: dare la possibilità al il datore di lavoro committente o appaltatore, chiamato in solido, di verificare direttamente presso gli enti la correttezza della posizione contributiva •RITO DEL LAVORO: abrogare il nuovo rito •INCENTIVI ALL’OCCUPAZIONE: prevedere oneri agevolati contributivi per 3 anni per le aziende che stabilizzano i rapporti di lavoro a termine •RIDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO: ridurre di 5 punti percentuali i costi dei lavoratori in forza a tempo indeterminato •DURC: rivedere gli effetti sulle agevolazioni contributive e normative per le aziende che operano su più unità produttive in caso di violazioni previste dall’art. 9 del DM. Del 24 ottobre 2007 •ASPI: rimodulare il ticket licenziamento •LISTA DI MOBILITA’: ripristinare la possibilità di iscriversi alla cosiddetta mini mobilità •LAVORO A PROGETTO: revisionare l’art. 63 del D.Lgs. n. 276/2003 •COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO: correggere l’articolo del D.L. 70/2011 che fa riferimento ad una percentuale dell’Inail indicata in modo errato. •STAFFETTA GENERAZIONALE: permettere all’azienda di trasformare i contratti di lavoro in corso a tempo pieno e indeterminato in un contratto a tempo parziale a determinate condizioni •CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ EX LEGE N. 236/93: semplificare le richieste del contributo spettante ai lavoratori e alle aziende È professore ordinario di Scienza delle Finanze presso la Facoltà di Economia “Marco Biagi” dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Nel novembre 2011, data della nomina a Sottosegretario di Stato, era Direttore del Dipartimento di Economia Politica. I SOTTOSEGRETARI DI STATO Jole Santelli Laureata in giurisprudenza e avvocato, è stata Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia dal 2001 al 2006. Carlo Dall'Arringa Laureato in scienze politiche e con il Dottorato di ricerca Oxford University, è Docente universitario di economia politica Università Cattolica di Milano. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 Fiuggi 20 - 21 - 22 giugno 2013 L’Italia dopo mesi di incertezza elettorale ha finalmente un Governo di grande coalizione. Si attendono ora interventi in materia di lavoro Da tutte le compagini politiche, dalle parti sociali, dai rappresentanti delle industrie e delle professioni il lavoro è stato collocato come la priorità assoluta del Paese; il lavoro e l'occupazione che nonpossono che scaturire dallo sviluppo del tessuto economico e sociale dell’Italia. La 4a edizione del Festival del Lavoro, che si svolgerà nella suggestiva Fonte Anticolana di Fiuggi dal 20 al 22 giugno p.v., avrà lo scopo non solo di discutere ed analizzare la realtà difficile e piena di criticità ma anche di guardare al futuro, alle riforme necessarie, alle misure urgenti ma strutturali per dare respiro al mondo imprenditoriale, agli studi professionali, ai lavoratori dipendenti e q a quelli autonomi. Durante i tre giorni di convegni e dibattiti si parlerà pubblicamente di lavoro con tutti i protagonisti. E si analizzeranno le misure fondamentali per abbassare il costo del lavoro, per rimodernare il sistema degli ammortizzatori sociali e del welfare, per capire la non attrattività dei nostri territori degli investimenti delle industrie estere. E poi si parlerà dei diritti. Dal caso Ilva si partirà per confrontarne due costituzionalmente garantiti: lavoro o salute? Purtroppo, la mal gestione dello sviluppo del Paese ed i controlli fittizi sulla sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente, sono riusciti a dividere addirittura i cittadini su questi due aspetti: chi vuole il lavoro a tutti i costi contro chi chiede di rispettare ambiente e sicurezza per lasciare ai propri figli un Paese più “pulito”. Al Festival del Lavoro ci interrogheremo sul perché questi due diritti non viaggino incatenati, uno conseguenza dell’altro. E poi diritti per le donne di avere a disposizione non solo la buona volontà ma anche mezzi forniti dallo Stato per conciliare famiglia e lavoro. Senza dimenticare i giovani ed il loro futuro. Predisporre una vera e strutturale riforma del lavoro in Italia dovrebbe partire proprio da una funzionale ristrutturazione del sistema formativo ed universitario nazionale. Oggi più del 50% dei laureati svolge un lavoro che c’entra poco o nulla con gli studi fatti all’università. E’ anche da questo dato che bisogna partire per capire come formare i lavoratori di domani. Il lavoro al centro dello sviluppo. E’ questo il principio che vogliamo rimarcare con la 4a edizione del Festival del Lavoro. Perché il lavoro è sviluppo, il lavoro è benessere. Cronache di lavoro – Presentazione di libri • Sonia Bertolini, docente di Sociologia del lavoro presso l’Università di Torino e autrice di “Flessibilmente giovani”, Il Mulino (ott. 2012) • Antonio Loconte, giornalista e autore di “Senza paracadute – Diario tragicomico di un giornalista precario”, Adda Ed. (giugno 2012) • Rossella Palomba, autrice di “Sognando parità. Occupazione e lavoro, maternità, sesso e potere, violenza e povertà: le pari opportunità, se non ora quando?”, Ponte alle Grazie Ed. (febb. 2013) • Loredana Lipperini, giornalista e scrittrice di “Di mamma ce n’è più d’una”, Feltrinelli (febb. 2013) • Francesca Paini, co-autrice di “Tra il dire e il welfare. Lo Stato sociale nel mare della crisi”, Altraeconomia Ed. (sett. 2012) • Lorenzo Ait, autore di “La rivoluzione dei precari. 5 passi per costruirsi un futuro senza incertezze”, Sperling&Kupfer Ed. (sett. 2012) • Gianni Dragoni, giornalista e autore di “ILVA. Il padrone delle ferriere” ebook edito da Chiarelettere • Lorenzo Cavalieri, Mi vendo (bene). Ma non sono in vendita – Vallardi • Romano Benini – Quasi Italiani. Storie di immigrati imprenditori – Donzelli Editore • Alessia Bottone – Amore ai tempi dello stage, GalassiaArte Ed. • Walter Passerini – Senza Soldi, ChiareLettere Editore Il Lavoro al centro dello Sviluppo • Lavoro … quanto mi costi! • Italia senza frontiere … come attrarre gli investimenti esteri • Ammortizziamo il welfare • L’universita’ del lavoro – come riformare la formazione • Quale la ricetta migliore per creare occupazione? • Donne sull’orlo di una crisi di … lavoro • Come fare a conciliare • Salute vs. lavoro?due diritti a confronto • Lavoro riformato, lavoro da riformare E se domani… • Worklab: solidarieta’…di categoria • Tutto il mondo e’ paese … storie di giovani lavoratori ed emigranti • Il reporter: come raccontare il mondo • Lab cdl • Costruire il lavoro al tempo della crisi • La comunicazione negoziale • Non aprite quella porta. La difficile scelta del futuro • Fondazione Lavoro – sindacato europeo • E se domani … il lavoro che vorrei. Proposte e prospettive Leggi di Lavoro live • Riforma senza fine: il contratto a termine • Evento Teleconsul/Fondazione Studi: e tu lavorerai come apprendista • Evento ancl: le deroghe virtuose: i contratti di prossimità • Evento enpacl • Tecnici del lavoro a confronto - dpl e cdl si incontrano • Crisi e diritti. Licenziamenti per motivi economici • Articolo 18. Potere disciplinare e conservazione del posto di lavoro Professioni per l’Italia • • • • • Fondazione Lavoro/Università Fondazione Lavoro – Tirocini Evento enpacl Mediazione civile e commerciale Pari opportunità – Progetto Phinking Cronache di lavoro - Libreria del Festival • • • • • • Presentazione e-book “Gambling e dipendenza da gioco” – cpo Varese Presentazione libro “Flessibilmente giovani” Quiz di lavoro Presentazione libro “Quasi italiani. Storie di immigrati imprenditori” Presentazione libro “Mi vendo (bene). Ma non sono in vendita” Presentazione libro “Senza soldi” www.festivaldellavoro.it 7 Hanno già aderito … Angelino Alfano – Vicepremier di Governo Danilo Barbi – Segretario Confederale CGIL Giovanni Battafarano – Segreterio Lavoro&Welfare Attilio Befera – Direttore Agenzia delle Entrate Mariano Berriola – Presidente ItaliaOrienta Raffaele Bonanni – Segretario Generale CISL Marina Calderone – Pres. CNO CdL e Presidente CUP Franco Carinci – Università degli Studi di Bologna Maurizio Castro – Esperto di lavoro Carlo Cester – Professore Università degli Studi di Padova Sandra D’Agostino - ISFOL Cesare Damiano – Camera dei Deputati Carlo Dell’Aringa – Camera dei Deputati Annibale D’Elia – Resp. prog. “Bollenti Spiriti” Reg. Puglia Giorgia D’Errico – Lavoro&Welfare Giovani Stefano Fassina – Camera dei Deputati Matteo Fini – Autore Tiziana Ferrario – Giornalista RaiUno Danilo Festa - Direttore Generale Ministero del Lavoro Natale Forlani - Direttore Generale Ministero del Lavoro Edoardo Gambacciani – Dir. Generale Ministero del Lavoro Silvia Lombardo - Autrice Marino Longoni – Direttore Italia Oggi Guglielmo Loy – Segretario Confederale CISL Beatrice Lorenzin – Camera dei Deputati Giuseppe Lucibello – Direttore Generale Inail Martina Marmo – Amici di Marco Biagi Raffaele Marmo - Direttore Generale Ministero del Lavoro Arturo Maresca – Università degli Studi La Sapienza di Roma Luigi Menghini – Università degli Studi di Trieste Angelo Morselli – Progetto “Portobello” di Modena Stefano Mustica – Professore Università UniLink Severino Nappi – Assessore Lavoro Regione Campania Angelo Pandolfo – Università degli Studi La Sapienza di Roma Walter Passerini - Giornalista Paolo Pennesi – Direttore Generale Ministero del Lavoro Michele Petraroia – Assessore Lavoro Regione Molise Salvatore Pirrone - Direttore Generale Ministero del Lavoro Martina Proietti – Autrice del videodoc. “Maternità Precaria” Gaetano Quagliariello – Ministro per le Riforme Leoluca Orlando – Sindaco Città di Palermo Paolo Reboani – Presidente Italia Lavoro Alessandro Rimassa – Aut. di “Generazione Mille Euro” e TV Maurizio Sacconi – Senato della Repubblica Gennaro Sangiuliano – Vicedirettore Tg1 Vincenzo Scotti – Presidente Università degli Studi Unilink Alessandra Servidori – Consigliera Nazionale di Parità Grazia Strano - Direttore Generale Ministero del Lavoro Annamaria Sodano – Redattrice LavoroFM Antonio Tajani – Vicepresidente Commissione Europea Tiziano Treu – Esperto di lavoro Paolo Varesi – Segretario Confederale UGL Eleonora Voltolina – Direttore La Repubblica degli Stagisti Mariella Zezza – RaiNews24 Riccarda Zezza – Cofondatrice Associazione Piano C Sono stati invitati … Luigi Angeletti – Segretario Generale UIL Renato Balduzzi – Camera dei Deputati Pierluigi Bersani – Camera dei Deputati Alberto Bombassei – Senato della Repubblica Renato Brunetta – Camera dei Deputati Andrea Camporese – Presidente AdEPP Maria Pia Camusi – Direttore Rete Imprese Italia Susanna Camusso – Segretario Generale CGIL Mara Carfagna – Camera dei Deputati Giuliano Cazzola – Esperto di lavoro Stefano Dambruoso – Camera dei Deputati Lorenzo Dellai – Camera dei Deputati Maurizio Gasparri – Senato della Repubblica Maria Stella Gelmini – Camera dei Deputati Beppe Grillo – Movimento 5 Stelle Pietro Ichino – Camera dei Deputati Enrico Letta – Premier di Governo Marianna Madia – Camera dei Deputati Andrea Mandelli – Camera dei Deputati Giorgia Meloni – Camera dei Deputati Mario Monti – Senato della Repubblica Marcella Panucci – Direttore Confindustria Renata Polverini – Camera dei Deputati Matteo Renzi – Sindaco di Firenze Giuseppe Roma – Direttore Censis Giorgio Santini – Camera dei Deputati Annalisa Silvestro – Camera dei Deputati Giorgio Squinzi – Pres. Confindustria Roberto Speranza– Camera dei Deputati Irene Tinagli – Camera dei Deputati Giulio Tremonti – Senato della Repubblica Nichi Vendola – Camera dei Deputati Valentina Vezzali – Camera dei Deputati Nicola Zingaretti - Pres. Regione Lazio Fiuggi 20 - 21 - 22 giugno 2013 Il Festival del Lavoro 2013 i temi della 4° edizione • riduzione dei costi del lavoro • misure di welfare moderno • occupazione e politiche di sviluppo • formazione e investimenti in italia • facilitazioni per l’ingresso dei giovani nel mondo lavorativo • buona flessibilita’ • semplificazione della burocrazia • deontologia e professionalita’ • fisco e lavoro • misure di conciliazione • cronache di lavoro • leggi di lavoro live Un appuntamento da non perdere quello con la 4°edizione del Festival del Lavoro, che quest’anno si svolgerà dal 20 al 22 giugno a Fiuggi, “città delle acque” risalente all’epoca preromana. La splendida cittadina, con il centro storico arroccato sulla collina ed un moderno centro termale immerso nei boschi a valle, ospiterà tre giornate caratterizzate da dibattiti, proposte, momenti di condivisione, confronto e crescita professionale, oltre ad occasioni di svago e arricchimento culturale. Nel Villaggio del Lavoro, allestito nella Fonte Anticolana, si alterneranno, infatti, convegni, seminari, incontri con professionisti, imprenditori, rappresentanti politici, sindacali ed istituzionali, ma soprattutto si lascerà spazio a quei giovani che vorranno mettere a disposizione idee ed energie per far nascere imprese innovative e/o studi professionali specializzati, puntando su politiche di rilancio del Paese e sulla valorizzazione di talenti e professionalità. Il lavoro al centro dello sviluppo è, infatti, il filo conduttore di tutti gli eventi inseriti nel ricco programma della manifestazione, rappresentata mai come quest’anno da una realtà multiforme e dinamica volta a dare risposte alle criticità riscontrate ogni giorno, non solo dai Consulenti del Lavoro che affiancano imprese e lavoratori, ma da qualunque cittadino che voglia contribuire alla rinascita del Paese. Partecipare al festival, quindi, non vuol dire solo entrare in contatto con i protagonisti del mondo del lavoro e scoprire le vie per far ripartire l’economia e conciliare lavoro e vita privata, ma vuol dire soprattutto investire su se stessi attraverso la formazione. La tre giorni, infatti, sarà il mezzo con cui arricchire di informazioni utili chi si muove quotidianamente all’interno di un mercato ricco di norme complesse e poco chiare, un modo per rafforzare la rete tra colleghi, scambiarsi collaborazioni o proposte ed affrontare difficoltà e nuove esigenze professionali con maggiore produttività. Incontrarsi per parlare di lavoro nel senso più ampio del termine vuol dire tornare a casa più arricchiti e formati. Storie di lavoro: seconda edizione IL TORNEO DI CALCIO Durante la manifestazione verranno premiati i vincitori della 2° edizione del PREMIO “STORIE DI LAVORO: concorso video fotografico sul mondo del lavoro” per le due sezioni: 1. CORTI DI LAVORO: concorso video sulle idee di lavoro che vogliono superare al crisi 2. ISTANTANEE DI LAVORO: le nuove vie del mondo del lavoro @Festivallavoro A margine del Festival è stata organizzata l'edizione 2013 del torneo di calcio per consulenti del lavoro. La competizione, la cui prima edizione risale al 1996, si svolgerà in notturna presso il magnifico impianto in erba dello Stadio Comunale della città delle acque. Il regolamento del torneo è online sul sito www.festivaldellavoro.it. Per iscrizioni e/o ulteriori informazioni basta inviare una richiesta a sport@ consulentidellavoro.it http://www.facebook. com/festivaldellavoro #festivaldellavoro2013 condividi le tue foto di lavoro! www.festivaldellavoro.it 9 Il lavoro è fatto anche di immagini. Fotografa il tuo posto di lavoro, i tuoi attrezzi di lavoro, inquadra il lavoro di chi gira intorno al tuo mondo e condividi le foto inserendo l'hashtag #Festivaldellavoro2013. Le foto più interessanti saranno pubblicate sulle pagine social del festival. Sponsor Festival 2013 PARTNER ISTITUZIONALI formazione continua obbligatoria La partecipazione al Festival permetterà di acquisire n. 12 ore valide al fine della formazione continua obbligatoria (minimo 3 ore per ogni mezza giornata di lavori, ad esclusione delle cerimonie di apertura e di chiusura) Come arrivare In pullman • Fiuggi è collegata con la stazione di Roma-Termini da pullman diretti (Co. tra.l.). E' raggiungibile dalle grandi città del nord e del sud d'Italia con pullman gran turismo che effettuano servizi bisettimanali e giornalieri. Informazioni: www.cotralspa.it ALTRI SPONSOR PP O In Automobile: • Per raggiungere Fiuggi sia da nord che da sud l'arteria più comoda è l'Autostrada del Sole (A1), con uscita al casello "Anagni-Fiuggi Terme". Dal casello si percorre la Superstrada Anticolana che in 17 Km conduce agevolmente al centro termale. • Da Roma si può raggiungere Fiuggi anche attraverso la Via Prenestina e la Via Casilina. Vi accorgerete che siete ad un passo dalla cittadina quando, usciti dalla galleria, detta "del tempo", vi troverete dinanzi uno scenario ed un clima totalmente diverso. Informazioni: www.autostrade.it MAIN SPONSOR G RU La città di Fiuggi è alle pendici dei Monti Ernici, nel cuore della Ciociaria, e grazie alla sua posizione geografica è facilmente raggiungibile da ogni parte d'Italia. SOFTWARE - FORMAZIONE EDITORIA - SERVIZI ASSICURATIVI In treno: • Fiuggi è collegata con Roma da un servizio treno+pullman attraverso la stazione FF.SS. di Anagni-Fiuggi, la linea ferroviaria è ROMA-NAPOLI via CassinoCaserta. Alla stazione di Anagni-Fiuggi si prende la coincidenza bus per la cittadina. Informazioni: www.trenitalia.com CONSULENTI DEL LAVORO - OMCC In aereo: • Gli scali aeroportuali più vicini a Fiuggi sono gli aeroporti di Roma (FiumicinoCiampino) e Napoli (Capodichino). Informazioni: www.alitalia.it gli hotel del festival Per le prenotazioni alberghiere date un’occhiata alle strutture convenzionate col il Festival del Lavoro 2013 http://www. festivaldellavoro.it/ alberghi.html Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma Tel. 06 5964901 - Fax 06 5405012 Email: [email protected] PEC: [email protected] Web: www.omcc.it Fondazione Studi Consulenti del Lavoro P.IVA 06787981007 - C.F. 97237810581 10 Le Societá tra Professionisti, introdotte dalla legge 183/2010, sono una delle novitá di rilievo nel panorama dei recenti provvedimenti in materia di ordinamenti professionali. Il dibattito in materia è fiorente ma, al di lá dei chiarimenti e delle istruzioni operative tempestivamente fornite dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro, restano numerosi dubbi interpretativi su diversi istituti novellati dalla citata normativa. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con la circolare n. 6 vuole dare il proprio apporto scientifico al dibattito, confidando di poter chiarire alcune delle criticitá insorte. Le STP possono essere un utile strumento di esercizio delle libere attivitá ordinistiche, a disposizione di giovani e non, e quindi possono essere un'opportunitá da utilizzare, a condizione che non siano considerate veicolo tramite il quale trovare scorciatoie al lecito esercizio della professione. E perché ció non avvenga é necessaria la stretta vigilanza dei Consigli Provinciali e la massima chiarezza normativa, alla quale diamo il nostro contributo con il presente documento. Rosario De Luca Presidente Fondazione Studi Consulenti del Lavoro Le società multidisciplinari L’aspetto maggiormente problematico è rappresentato da quanto previsto in punto di iscrizione nella sezione dell’albo contemplata nell’art. 8, comma 2, del Decreto n. 34/2013. La stessa relazione illustrativa dello schema di regolamento, precisa che i professionisti della STP possono non connotare un’attività in misura prevalente così da consentire l’iscrizione della società nelle sezioni spe- ciali dei differenti albi o registri in cui tutti i professionisti che ne siano soci risultino iscritti. Tale soluzione è sicuramente da preferire anche alla luce del particolare regime disciplinare declinato nell’art. 12 del Decreto n. 34/2913. L’iscrizione La STP è tenuta ad iscriversi: nella sezione speciale istituita presso il registro delle imprese ai sensi dell’art. 16, comma secondo, d.lgs. n.96/2001 (quella destinata alle società tra avvocati) con funzione di pubblicità – notizia al fine di verificare l’esistenza di cause di incompatibilità; nella sezione speciale dell’albo o del registro tenuto presso l’ordine o il collegio professionale di appartenenza dei soci professionisti e per la c.d. società multidisciplinare, nei limiti di quanto appena sostenuto, nella sezione speciale dell’albo o del registro relativo all’attività individuata come prevalente. Con riferimento all’iscrizione nell’albo professionale e al relativo procedimento, si rinvia alla Circolare n. 1092 del 22 aprile 2013 del nostro Consiglio Nazionale. L’incarico professionale Al fine di rispettare il principio della personalità dell’esecuzione dell’attività professionale, si prevedono a carico della STP obblighi di informazione per consentire al cliente la scelta del socio professionista (o dei soci professionisti). Va messo in luce che sia l’adempimento degli obblighi di informazione, sia il nominativo del professionista o dei professionisti even- tualm e n t e indicati dal cliente deve risultare da atto scritto e la prova dell’adempimento è a carico della STP. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 11 Il regime disciplinare Come accennato, la legge n. 183/2011 assoggetta i professionisti e la STP alle norme deontologiche e al regime disciplinare dell’ordine al quale risultino iscritti (art. 10, comma 7). Su tali aspetti, l’art. 12 del Decreto n. 34/2013 interviene precisando che: il socio professionista è soggetto alle regole deontologiche dell’ordine o del collegio a cui sia iscritto; la STP risponde delle violazioni delle regole deontologiche dell’ordine a cui risulti iscritta, ferma restando la responsabilità del socio professionista; la responsabilità disciplinare della società concorre con quella del socio, anche iscritto ad un ordine o ad un collegio diverso da quello della società, nel caso in cui l’illecito disciplinare compiuto dal socio sia direttamente riconducibile a direttive impartite dalla STP medesima. Le associazioni professionali La legge n. 183/2011 pur prevedendo l’abrogazione della legge n.1815/1939 e successive modificazioni (art. 10, comma 11), fa “ salve le associazioni professionali, nonché i diversi modelli societari già vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge” (art. 10, comma 9). Restano in vigore e inalterate le discipline speciali relative ai tipi societari già esistenti, quali ad esempio società di avvocati (fino a quando non verrà esercitata la delega di cui all’art. 5 della legge n. 247/2012, come accennato), società di ingegneria e società di revisione, e, al contempo, resta consentito all’autonomia delle parti procedere alla costituzione di associazioni professionali riconducibili allo schema di cui all’art. 36 e ss. c.c.. Il trattamento fiscale La STP sembra dunque essere assimilabile allo studio individuale o alla associazione professionale, con qualificazione del reddito come autonomo ai sensi dell’art. 53 del TUIR anche in presenza di STP di capitali. Tale classificazione comporterebbe l’ esclusione dal campo di applicazione dell’Ires e l’ imputazione per trasparenza ai soci, compresi quelli non professionisti. La STP, al pari degli studi professionali, dovrebbe essere soggetta al versamento dell’Irap. Sotto il profilo previdenziale, ciò comporterebbe l’assoggettabilità dei compensi a ritenuta d’acconto del 20% con applicazione in fattura del contributo integrativo (pari al 4% e a carico del cliente) che verrebbe incassato e direttamente versato alla cassa di previdenza di categoria. L’indebitamento e la crisi della STP La legge n. 183/2011 tace su alcuni aspetti di grande rilievo. Ciò impone all’interprete di muoversi con estrema cautela. La società tra professionisti non essendo impresa commerciale (si veda quanto detto sopra in relazione ad oggetto sociale), possa accedere al nuovo istituto della composizione della crisi da sovraindebitamento di cui alla legge n. 3/20102 modificata dal d.l. n. 179/2012 e relativa alla sistemazione delle crisi derivanti da situazioni di sovra indebitamento non soggette nè assoggettabili a differenti procedure concorsuali. La soluzione prospettata sembra trovare conforto anche nelle recenti indicazioni fornite dalla Agenzia delle Entrate che, ai fini fiscali, hanno assimilato la STP allo studio professionale. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 ENPACL 12 Sottoscritto accordo con Banca Popolare di Sondrio per l’erogazione di mutui agli iscritti Il Presidente dell’ENPACL Visparelli ha sottoscritto la nuova convenzione con la Banca Popolare di Sondrio per l’erogazione di mutui agli iscritti. In base all’accordo, ciascun iscritto potrà accedere ad un finanziamento sino a un massimo di euro 250.000 per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di unità immobiliari, comprese pertinenze accessorie, destinate ad abitazione o studio professionale. I mutui potranno essere di durata pari a 5 anni, 10 anni, 15 anni o 19 anni e sei mesi. E’ data la possibilità di avvalersi di tasso variabile o fisso. L’accordo appare il più vantaggioso possibile per la Categoria, considerata la realtà del mercato e il credit crunch che sta vivendo il mondo bancario. Tale convenzione, cui ne seguiranno altre con altri istituti bancari, sarà monitorata costantemente e, al mutare delle condizioni di mercato, rinegoziata al fine di mantenerne convenienti le condizioni. Vediamole nel dettaglio. Le finalità La convenzione ha come finalità l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di unità immobiliari, comprese pertinenze accessorie, destinate ad abitazione o studio professionale. In particolare, il mutuo dovrà essere riferito a porzione immobiliare intestata all’iscritto, con esclusione, quindi, del beneficio di terzi. Il coniuge dell’iscritto, tuttavia, potrà essere cointestatario della proprietà della porzione immobiliare oggetto di mutuo. Nel caso si tratti di porzione immobiliare uso studio, il mutuo è concedibile anche a più iscritti, ciascuno per la propria quota, purché l’immobile risulti di proprietà esclusiva dei richiedenti e destinato allo svolgimento della loro attività. Qualora il mutuo sia richiesto da una associazione professionale, il possesso dei requisiti dovrà sussistere relativamente a ciascun membro della associazione professionale stessa. L’importo finanziabile Ciascun iscritto potrà accedere ad un finanziamento sino a un massimo di euro 250.000. E’ previsto in ogni caso il limite dell’80% del costo di acquisto o del costo di costruzione o della spesa necessaria alla realizzazione della sopraelevazione, ricostruzione, ristrutturazione, riparazione, trasformazione e recupero dell’immobile oggetto del finanziamento. L’importo finanziabile è ricompreso, comunque, entro il limite massimo dell’80% del valore periziato dell’immobile. Le garanzie L’accordo prevede che l’ipoteca possa essere di grado anche successivo al primo. Inoltre, l’assicurazione incendio, con vincolo a favore della Banca, potrà essere stipulata con la compagnia d’assicurazione scelta del mutuatario. La durata I mutui potranno essere di durata pari a 5 anni, 10 anni, 15 anni o 19 anni e sei mesi, oltre il periodo di preammortamento compreso tra la data di erogazione del mutuo e la fine del relativo semestre solare. Il rimborso avverrà in rate semestrali, posticipate, costanti, comprensive di capitale e di interessi. Il tasso Il Consulente del Lavoro si potrà avvalere delle seguenti possibilità: - variabile a) pari alla media mensile dell’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 ENPACL 13 sei mesi pubblicata su “Il Sole 24 Ore”, riferita ai mesi di aprile e maggio per le rate con scadenza il 31 dicembre e ai mesi di ottobre e novembre per le rate con scadenza il 30 giugno, maggiorata dei seguenti spread: Durata 5 10 15 19,5 Spread % 2,45 2,45 2,50 2,60 Durata 5 10 15 19,5 Spread % 2,70 2,70 2,75 2,85 Durata 5 10 15 19,5 Spread % 2,55 2,55 2,60 2,70 b) BCE (Banca Centrale Europeo) rilevato su “Il Sole 24 Ore” il giorno della proposta contrattuale aumentato dei seguenti spread (solo in caso di acquisto prima casa): - fisso a) pari all’IRS (Interest Rate Swaps) a 5, 10, 15 e 20 anni (per i mutui con corrispondente durata) rilevato sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” del giorno della proposta contrattuale, aumentata dei seguenti spread annui: Spese di istruttoria e oneri fiscali Le spese di istruttoria sono state stabilite in euro 150,00 per operazione, oltre a euro 3,50 per ogni rata. Inoltre, all’erogazione del mutuo sarà trattenuta l’imposta sostitutiva di cui al D.P.R. del 29 settembre 1973 n. 601 e successive modificazioni. Gli interessati dovranno inoltrare la domanda di mutuo direttamente alla 17 giugno, seconda rata per i Mav. A partire da quest’anno, in base all’articolo 37 del Regolamento di previdenza e assistenza, il contributo soggettivo dovuto all’Enpacl deve essere calcolato al 12% del reddito professionale prodotto nell’anno precedente, con un contributo minimo che, per l’anno 2013, è pari a 2.040 euro. Tale contributo minimo viene riscosso in quattro rate (la prima è scaduta il 16 aprile): 17 giugno, 16 settembre e 18 novembre. Ricordiamo che l’Ente non invierà più i Mav in formato cartaceo, quindi è indispensabile accedere all’area personale riservata tra i Servizi Enpacl online, sia al fine di poter adempiere agli obblighi contributivi. Durante tale accesso è importante anche controllare che la propria scheda anagrafica sia aggiornata dei recapiti telefonici, mail e PEC, indispensabili per la periodica e tempestiva comunicazione di tutte le notizie inerenti il rapporto previdenziale. Banca Popolare di Sondrio all’indirizzo [email protected]. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Mutui della Banca Popolare di Sondrio ai seguenti recapiti telefonici: 0342 528 450 - 0342 528 751 – 0342 528 648. Estinzione anticipata E’ possibile l’estinzione anticipata o parziale senza applicazioni di penali nei casi in cui il mutuo sia stato richiesto per l’acquisto o per la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione ovvero allo svolgimento della propria attività professionale da parte di persone fisiche, come previsto dalla legge n. 40 del 2 aprile 2007. Altre spese Il notaio è a scelta del Consulente del Lavoro, che provvederà direttamente a saldare la relativa parcella. Per il perfezionamento del finanziamento è necessario che venga effettuata una valutazione del bene oggetto di ipoteca, redatta tramite CRIF Services, azienda specializzata in questa attività. La Banca, ovviamente, inoltrerà l’incarico a detta azienda solo in caso di esito positivo dell’istruttoria di concessione del finanziamento. Il corrispettivo, attualmente pari a euro 200,00 oltre IVA (euro 242,00 IVA inclusa) dovrà essere liquidato dall’interessato direttamente al Perito. Coperture assicurative: personale e dell’immobile All’iscritto che ne faccia richiesta, inoltre, è offerta una polizza assicurativa denominata “Gente Serena” contro gli infortuni professionali ed extraprofessionali che, in caso di morte o di invalidità permanente pari o superiore al 60%, prevede l’erogazione di un indennizzo, per il rimborso del debito verso la banca. Il premio assicurativo richiesto è di euro 20,00 a semestre. Ai mutuatari è data facoltà di sottoscrivere, altresì, il contratto assicurativo “Casa Sicura” della Arca Assicurazioni Spa (partecipata della Banca Popolare di Sondrio) a copertura dei rischi derivanti dall’incendio dell’immobile. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 CARO ONOREVOLE 14 Caro Onorevole, di Rosario De Luca ha visto la novità? Non La chiamo al telefono come facevo con quegli altri ! Mi sono modernizzato pure io. Il contatto con Lei ora lo terrò in diretta via web, magari' con contestuale voto di gradimento di quello che ci diciamo. Le piace la mia idea? Beh, immaginavo. Non poteva essere che così. La trasparenza prima di tutto, vero? È per questo che avete preso tutti quei voti. Perché c'era voglia di una ventata di novità , di sincerità, di parlamentari che dicono una cosa in campagna elettorale e poi la mantengono. Per fortuna, finalmente, cambia qualcosa. Già, ce ne siamo accorti con l'elezione del Capo dello Stato. Estrazione politica, percorso, anagrafe facevano apparire abbastanza simili i candidati. Peró quello sostenuto da voi fino all'ultimo aveva dalla Sua la forza dell'investitura popolare. Ben 4.677 preferenze , mica quattro gatti! Ben 4.677 clic che rappresentano la volontá del Popolo Italiano! Bravi, così si fa. Con trasparenza e democrazia si migliora il Paese, d'accordo? Esatto. Unica annotazione a margine, ma sottovoce: certo che se con meno di 5mila preferenze si può pretendere di fare il Presidente della Repubblica, quante migliaia di candidati si avrebbero? Non mi sa rispondere, eh... Comprendo, l'inesperienza crea qualche problema in effetti. Aspetti un attimo. Vogliamo sentire cosa ne pensano quelli che ci stanno seguendo in streaming? Preferisce di no? E perché mai, è il bello della diretta. Vabbè, lasciamo stare per questa volta. Ma parliamo d'altro. Lo sa che è molto piaciuta la posizione che avete sostenuto in campagna elettorale sui costi della politica? Sì, veramente parecchio. Ridurre i costi pubblici è un'esigenza primaria per trovare risorse da destinare a imprese, famiglie e lavoratori. Bravi, veramente bravi. A proposito, a che punto siamo con le azioni concrete su questo fronte? State facendo i conti di quanto incassate? Beh, in effetti non ci vuole molto. Gli importi relativi a indennità, appannaggio, diara e rimborsi sono noti a tutti. Ah, dovete conteggiare quanto in effetti vi costa stare a Roma? E poi dovete ancora stabilire quanto possa essere un giusto "stipendio" da trattenere? Comprendo. E quindi quello che residua lo restituite? Ah, no? E cosa ne fate? Avete creato il "Fondo per i Parlamentari in difficoltá"? Non comprendo, Le chiedo scusa. Tutti i Parlamentari percepiscono lo stesso importo, giusto? Il vostro capogruppo in tv lo ha quantificato in 20mila al mese. In sostanza, in un mese prendete quanto un impiegato o un operaio percepisce in un anno. E molti altri non arrivano a questa cifra. Perché mai qualcuno di voi dovrebbe dunque essere in difficoltà? Questa vicenda la voglio mettere in votazione on line. Allora, da ora in poi si può votare. Che ne pensate? Onorevole, aspettiamo un attimo i risultati della consultazione via web e poi commentiamo. Allora, eccoci quà. Vediamo un po' i risultati. Ullalà , però! Un plebiscito! Un parere unanime! La Rete non capisce cosa sia questo Fondo. Ora votiamo se quanto percepito va integralmente restituito. Uno, due e tre...Ops.. Altro plebiscito. Sí, vogliono che restituiate tutto. Ha visto Onorevole? Onorevole, è in linea? Onorevoleee, mi sente? Mi vede? No, non c'è più. Forse la wifi non gli funziona più. O chissà che.... IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 Dossier I NUOVI PARAMETRI Dossier DECRETO PARAMETRI: TUTTE LE COMPETENZE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Il Regolamento contenente i parametri, pubblicato in GU n.105/13 si applica ai soli iscritti all'Ordine dei Consulenti del lavoro. Sarà utilizzato, in assenza di accordo scritto tra le parti, nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale. Il provvedimento delinea e ribadisce le specifiche caratteristiche di Consulenti del lavoro sia in materia fiscale che lavoristica. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali DECRETO 21 febbraio 2013, n. 46 Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, dei compensi spettanti agli iscritti all’albo dei consulenti del lavoro. (13G00088) (GU n.105 del 7-5-2013) Vigente al: 7-5-2013 Sezione I Disposizioni generali IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Visto l’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto l’articolo 9, comma 2, primo periodo, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27 che prevede «nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista», appartenente alle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, «e’ determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del Ministro vigilante»; Vista la legge 11 gennaio 1979, n. 12, recante «Norme per l’ordinamento della professione di consulente del lavoro»; Acquisita l’intesa del Ministro della Giustizia, ai sensi dell’articolo 25, primo comma della citata legge 11 gennaio 1979, n. 12; Udito il parere del Consiglio di Stato n. 12414/2012, favorevole con osservazioni, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell’adunanza del 20 dicembre 2012; Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 8 febbraio 2013; Adotta il seguente regolamento: Art. 1 - Regole generali 1.L’organo giurisdizionale che deve liquidare il compenso dei professionisti iscritti nell’ Albo dei Consulenti dellavoro, applica, in difetto di accordo tra le parti in ordine allo stesso compenso, le disposizioni del presente decreto. L’organo giurisdizionale puo’ sempre applicare analogicamente, le disposizioni del presente decreto ai casi non espressamente regolati dallo stesso. 2.Nei compensi non sono comprese le spese da rimborsare secondo qualsiasi modalita’, inclusa quella concordata in modo forfettario. Non sono altresi’ compresi oneri e contributi dovuti a qualsiasi titolo. I costi degli ausiliari incaricati dal professionista sono ricompresi tra le spese dello stesso.Il provvedimento di liquidazione indica in modo distinto l’ammontare del compenso dovuto al professionista, delle spese, degli oneri e dei contributi, nonche’ il totale onnicomprensivo di tali voci. 3.I compensi liquidati comprendono l’intero corrispettivo per la prestazione professionale, incluse le attivita’ accessorie alla stessa. 4.Nel caso di incarico collegiale, il compenso e’ unico, ma l’organo giurisdizionale puo’ aumentarlo fino al doppio. Quando l’incarico professionale e’conferito a una societa’ tra professionisti, si applica il compenso IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 I NUOVI PARAMETRI 17 spettante a uno solo di essi, anche per la stessa prestazione eseguita da piu’ soci. 5.Per gli incarichi non conclusi o che siano prosecuzione di precedenti incarichi, si tiene conto dell’opera effettivamente svolta. 6.L’assenza di prova del preventivo di massima di cui all’articolo 9, comma 4, terzo periodo del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, costituisce elemento di valutazione negativa da parte dell’organo giurisdizionale per la liquidazione del compenso. 7.In nessun caso le soglie numeriche indicate nel presente decreto e nelle tabelle allegate per la liquidazione del compenso, anche a mezzo di percentuale, sia nei minimi che nei massimi, sono vincolanti per la liquidazione stessa. Art. 2 - Tipologia di attivita’ 1. Per l’applicazione delle disposizioni del presente decreto, sono individuate le seguenti attivita’ svolte dai Consulenti del lavoro: a) amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato); b) calcolo del costo del lavoro, determinazione e calcolo del trattamento di fine rapporto; c) ammortizzatori sociali; d) risoluzione rapporti; e) dichiarazioni edenunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali; f) contenzioso fiscale, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie; g) contenzioso dellavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale; h) contrattualistica; i) consulenze tecniche di parte; l) altre prestazioni specifiche e compensi a tempo. Art. 3 - Definizioni Ai fini del presente decreto, si intendono per: a) «professionista iscritto nell’Albo dei Consulenti del lavoro»: il Consulente del lavoro iscritto nell’Albo; b) «valore medio»: l’entita’ numerica espressa in euro che costituisce il parametro di base per la liquidazione delle singole attivita’ professionali, partendo dal valore complessivo dell’oggetto dell’attivita’ professionale o, piu’ in generale, dell’affare trattato; c) «valore medio della liquidazione»: l’entita’ numerica espressa in euro che costituisce il parametro di base per la liquidazione delle singole attivita’ professionali, partendo da un valore economico di base di volta in volta individuato nelle tabelle allegate al presente decreto; d) «adempimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale»: la predisposizione su richiesta ed interesse del cliente di atti e documenti inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro; e) «consulenza del lavoro»: la consulenza in qualsiasi materia giuslavoristica, di carattere generale o specifico, prestata per l’analisi della legislazione, dell’interpretazionee dell’applicazione, anche giurisprudenziale, di disposizioni e problemi specifici, anche in sede di assistenza previdenziale, assistenziale e tributaria e in ambito contenzioso; f) «consulenza e rappresentanza tributaria»: la consulenza in qualsiasi materia tributaria e l’intervento personale, quale mandatario del cliente, presso gli uffici tributari, le commissioni tributarie e in qualunque altra sede anche in relazione alle verifiche fiscali, nonche’ ogni adempimento amministrativo contabile e dichiarativo; g) «ammortizzatori sociali»: ogni misura di agevolazione e sostegno alle imprese che comporti una integrazione del reddito dei lavoratori. Art. 4 - Parametri generali 1. Il compenso del professionista e’ determinato con riferimento ai seguenti parametri: a) valore e natura della pratica; b) importanza, difficolta’, complessita’ della pratica; c) condizioni d’urgenza per l’espletamento dell’incarico; d) risultati e vantaggi, anche non economici, ottenuti dal cliente; e) impegno profuso e pregio dell’opera prestata, anche in considerazione del tempo impiegato; 2. Il valore della prestazione e’ determinato, in relazione alle singole attivita’ svolte dal professionista, secondo i criteri specificati nelle disposizioni della sezione seconda del presente decreto. 3. Il compenso e’ di norma liquidato, salve le ulteriori variazioni determinate dai parametri di cui al comma IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 Dossier 1, applicando al valore della prestazione le percentuali variabili stabilite nella tabella A allegata, nonche’ utilizzando, di norma, gli ulteriori valori monetari indicati nella stessa tabella. 4. In via generale, i valori medi e le percentuali degli scaglioni superiori vanno applicati sull’eccedenza rispetto allo scaglione precedente. Art. 5 - Maggiorazioni e riduzioni 1. Per le pratiche di eccezionale importanza, complessita’ o difficolta’, ovvero per le prestazioni compiute in condizioni di particolare urgenza, al compenso del professionista puo’ essere applicata una maggiorazione nella misura massima del 100 per cento. 2. Nel caso in cui la prestazione possa essere eseguita in modo celere e non implichi la soluzione di questioni rilevanti, al compenso del professionista puo’ essere applicata una riduzione nella misura minima del 50 per cento. Sezione II Parametri specifici - Art. 6 - Amministrazione del personale 1. Il valore della prestazione per la liquidazione relativa ad incarichi di amministrazione del personale e’ determinato dalla sommatoria degli emolumenti lordi e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 1 della tabella A. Art. 7 - Calcolo del costo del lavoro, determinazione e calcolo del trattamento di fine rapporto 1. Il valore della prestazione per il calcolo del costo del lavoro e per la determinazione e il calcolo del trattamento di fine rapporto e’ determinato dalla sommatoria del numero dei dipendenti e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 2 della tabella A. Art. 8 - Ammortizzatori sociali 1. Il valore della prestazione per la consulenza e l’assistenza in materia di ammortizzatori sociali e’ determinato dalla sommatoria degli emolumenti orari lordi richiesti a favore dei lavoratori dipendenti e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 3 della tabella A. Art. 9 - Risoluzione rapporti 1. Il valore della prestazione per la consulenza e l’assistenza in materia di risoluzione dei rapporti di lavoro e’ determinato in base alle procedure di licenziamento poste in essere, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 4 della tabella A. Art. 10 - Dichiarazioni e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali 1. Il valore della prestazione per la consulenza e assistenza in materia di dichiarazioni e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali, e’ determinato dalla sommatoria degli emolumenti lordi dichiarati agli Enti previdenziali, assistenziali, assicurativi e fiscali, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 5 della tabella A. Art. 11 - Contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale 1. Il valore della prestazione per il contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale, e’ determinato in base alla richiesta complessiva pervenuta sulla materia del contendere, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 6 della tabella A. Art. 12 - Contenzioso fiscale, operazioni societarie, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie e formazione del bilancio 1. Il compenso per il contenzioso fiscale, operazioni societarie, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie e formazione del bilancio e’ liquidato utilizzando i parametri nella misura indicata, al Capo III sezione prima in rubrica, Disposizioni concernenti Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, del decreto del Ministro della giustizia n. 140 del 20 luglio 2012 e successive modificazioni. Art. 13 - Contrattualistica 1. Il valore della prestazione per la consulenza e assistenza in materia di obbligazioni e contratti e’ determinato dalla tipologia e dal valore dell’atto negoziale stabilito tra le parti, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 7 della tabella A. Art. 14 - Consulenze tecniche di parte 1. Il valore della prestazione per la consulenza tecnica di parte nelle controversie di lavoro, previdenziali, assicurative, di assistenza sociale, fiscali e in atti aventi natura negoziale e’ determinato sulle somme oggetto IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 I NUOVI PARAMETRI 19 di controversia e, in caso di determinazione di spettanze nelle controversie di lavoro, dalla sommatoria delle retribuzioni complessivamente calcolate e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 8 della tabella A. Art. 15 - Altre prestazioni specifiche 1. Il valore della prestazione per eventuali altre prestazioni non indicate in precedenza e’ determinato sull’entita’ della prestazione stessa, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 9 della tabella A. 2. In assenza di un valore della prestazione si applica il compenso a tempo liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 9 della tabella A. Sezione III - Disciplina transitoria ed entrata in vigore - Art. 16 - Disposizione temporale 1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle liquidazioni successive alla sua entrata in vigore. Art. 17 - Entrata in vigore 1. 1. Il presente decreto entra in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, 21 febbraio 2013 Il Ministro: Fornero Visto, il Guardasigilli: Severino Registrato alla Corte dei conti il 23 aprile 2013 Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro, registro n. 5, foglio n. 18 Tabella A - COMPENSI SPETTANTI AGLI ISCRITTI NEGLI ALBI DEI CONSULENTI DEL LAVORO Le soglie numeriche indicate nella presente tabella, quali valori medi della prestazione, possono, in fase di liquidazione da parte del Giudice, subire una variazione in aumento o in diminuzione pari al cinquanta per cento. Tale potere dell’Organo giudicante lascia impregiudicato quanto disposto dagli articoli 4 e 5 del presente decreto. Riquadro 1 (art. 6) - Amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato) Il valore medio e’ rappresentato dall’ importo globale lordo delle retribuzioni virtuali di computo del TFR per ciascun addetto, per ogni mensilita’ elaborata per amministrazione del personale. • da 1 a 10 addetti: percentuale del valore medio: 5,00 %; forbice: riduzione fino al 2,7%; aumento fino al 12%; • da 11 a 20 addetti: percentuale del valore medio: 4,00 %; forbice: riduzione fino al 2,2%; aumento fino al 10%; • da 21 a 50 addetti: percentuale del valore medio: 3,00 %; forbice: riduzione fino al 1,7%; aumento fino al 8%; • da 51 a 100 addetti: percentuale del valore medio: 2,00 %; forbice: riduzione fino al 1,5%; aumento fino al 5%; • oltre 100 addetti: percentuale del valore medio: 1,00 %; forbice: riduzione fino allo 0,75%; aumento fino al 2,5%; Riquadro 2 (art. 7) - Calcolo e asseverazione del costo del lavoro, determinazione e calcolo dell’accantonamento del trattamento di fine rapporto A) Calcolo del costo del lavoro: • da 1 a 10 addetti - valore medio di liquidazione: euro 50 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 11 a 30 addetti - valore medio di liquidazione: euro 40 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 31 a 60 addetti - valore medio di liquidazione: euro 30 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 61 a 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 20 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • oltre 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 15 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 Dossier 60% e diminuzione fino al 50%; B) Asseverazione del costo del lavoro: • da 1 a 10 addetti valore medio di liquidazione: euro 150 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 11 a 30 addetti - valore medio di liquidazione: euro 120 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 31 a 60 addetti - valore medio di liquidazione: euro 100 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 61 a 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 70 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • oltre 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 50 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50% C) Determinazione e calcolo dell’accantonamento del trattamento di fine rapporto • da 1 a 10 addetti - valore medio di liquidazione: euro 100 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 11 a 30 addetti - valore medio di liquidazione: euro 80 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 31 a 60 addetti - valore medio di liquidazione: euro 60 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • da 61 a 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 40 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%; • oltre 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 30 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al 60% e diminuzione fino al 50%. Riquadro 3 (art. 8) - Ammortizzatori sociali Il valore medio e’ costituito dalla percentuale sulla sommatoria degli emolumenti orari lordi richiesti nella specifica domanda a favore dei lavoratori: valore medio fino a euro 50.000,00: percentuale del valore medio fino a 7,00 %; forbice: riduzione fino al 4%; aumento: fino al 10%; valore medio oltre euro 50.000,00; percentuale del valore medio fino a 5,00 %; forbice: riduzione fino al 2,50%; aumento: fino all’8% Riquadro 4 (art. 9) - Risoluzione rapporti Onorari calcolati per ogni singola procedura di mobilita’ o di licenziamenti collettivi a scaglioni come segue; Procedura mobilita’ e licenziamenti collettivi: • da 1 a 10 addetti: valore medio di liquidazione euro 2.000,00, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 80,00 per ciascuna unita’, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%; • da 11 a 30 addetti: valore medio di liquidazione euro 2.500,00, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 70,00 per ciascuna unita’, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%; • da 31 a 60 addetti: valore medio di liquidazione euro 3.000,00, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 60,00 per ciascuna unita’, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%; • da 61 a 100 addetti: valore medio di liquidazione euro 3.500,00, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 50,00 per ciascuna unita’, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%; • oltre 100 addetti: valore medio di liquidazione euro 4.000,00, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 40,00 per ciascuna unita’, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%. Licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e soggettivo individuali Fino a 5 licenziamenti nell’anno solare: IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 I NUOVI PARAMETRI 21 sessione informativa, consultazione ed esame con il cliente: valore medio di liquidazione euro 50,00 per ogni addetto; aumento: fino a + 50%; diminuzione:fino a - 40%; predisposizione procedura e lettere di licenziamento: valore medio di liquidazione euro 100,00 per ogni addetto; aumento: fino a + 40%; diminuzione: fino a - 30%; licenziamento disciplinare:valore medio di liquidazione euro 250,00 per ogni procedimento; aumento: fino a + 30%; diminuzione: fino a - 20%; Oltre 5 licenziamenti nell’anno solare: sessione informativa, consultazione ed esame con il cliente: valore medio di liquidazione euro 40,00 per ogni addetto; aumento: fino a + 50%; diminuzione: fino a - 40%; predisposizione procedura e lettere di licenziamento: valore medio di liquidazione: euro 70,00 per ogni addetto; aumento: fino a + 40%; diminuzione: fino a - 30%; licenziamento disciplinare: valore medio di liquidazione euro 160,00 per ogni procedimento; aumento: fino a + 30%; diminuzione: fino a - 20%. Riquadro 5 (art. 10) - Dichiarazioni e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali Il valore medio e’ costituito dagli emolumenti lordi dichiarati agli Enti previdenziali, assistenziali, assicurativi e fiscali: 1) Uni-emens mensili: percentuale del valore medio: 0,15 %; forbice: riduzione fino allo 0,07%; aumento fino allo 0,40% 2) autoliquidazione annuale Inail: percentuale del valore medio 0,60 %; forbice: riduzione fino allo 0,25; aumento fino all’ 1,30% 3) Mod. 770 semplificato/ordinario: percentuale del valore medio 1,00 %; forbice: riduzione fino allo 0,45; aumento fino al 2,10% Altre dichiarazioni: Fino a 20 dichiarazioni nell’anno solare per singolo richiedente: 1) comunicazioni obbligatorie di instaurazione, variazione, trasformazione e cessazione rapporti di lavoro: valore medio di liquidazione euro 50,00 per comunicazione, con aumento fino a + 60% e diminuzione fino a - 50%; 2) apertura delle posizioni previdenziali e assistenziali INPS-INAIL: valore medio di liquidazione euro100,00 per posizione assicurativa, con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%; 3) denunce di infortunio, malattia professionale, disoccupazione: valore medio di liquidazione euro 60,00 a modello; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%; 4) altre denunce obbligatorie (a titolo esemplificativo e non esaustivo, denuncia aziendale collocamento obbligatorio, denuncia Inail possesso sostanze radioattive ed apparecchi radiologici, DMAG unico): valore medio di liquidazione euro 120 per ogni modello; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%; 5) dichiarazione periodica ai fondi di previdenza complementare: valore medio di liquidazione euro 8,00 per ogni addetto e per ogni comunicazione; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%; Oltre 20 dichiarazioni nell’anno solare per singolo richiedente: 1) comunicazioni obbligatorie di instaurazione, variazione, trasformazione e cessazione rapporti di lavoro: valore medio di liquidazione euro 40,00 per comunicazione; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%; 2) apertura delle posizioni previdenziali e assistenziali INPS-INAIL: valore medio di liquidazione euro 80,00 per posizione assicurativa; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%; 3) denunce di infortunio, malattia professionale, disoccupazione: valore medio di liquidazione euro 40,00 a modello; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%; 4) altre denunce obbligatorie (a titolo esemplificativo e non esaustivo, denuncia aziendale collocamento obbligatorio, denuncia Inail possesso sostanze radioattive ed apparecchi radiologici, DMAG unico): valore medio di liquidazione euro 100 per ogni modello; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%; 5) dichiarazione periodica aifondi diprevidenza complementare: valore medio di liquidazione euro 6,00 per ogni addetto e per ogni comunicazione; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%. Riquadro 6 (art. 11) - Contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 Dossier In percentuale sulla richiesta economica complessiva pervenuta sulla materia del contendere: • valore medio fino a euro 10.000,00: percentuale di liquidazione 7,00%; forbice: riduzione fino al 3,25%; aumento fino al 15%; • valore medio da euro 10.001 fino a euro 30.000,00: percentuale di liquidazione 6,00%: forbice: riduzione fino al 2,75%; aumento fino al 13%; • valore medio da euro 30.001 fino a euro 70.000,00: percentuale di liquidazione 4,50%: forbice: riduzione fino al 2,00%; aumento fino al 10%; • valore medio oltre euro 70.000,00: percentuale di liquidazione 3,00 %; forbice: riduzione fino all’1,25%; aumento fino al 7%; pratiche senza valore espresso o con valore indeterminato: valore medio di liquidazione euro 250,00 con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%. Riquadro 7 (art. 13) - Contrattualistica Predisposizione contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente: • da 1 a 5 contratti: valore medio di liquidazione euro 200,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40% • da 6 a 10 contratti: valore medio di liquidazione euro 150,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • da 11 a 30 contratti: valore medio di liquidazione euro 100,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • da 31 a 70 contratti: valore medio di liquidazione euro 70,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • oltre 70 contratti: valore medio di liquidazione euro 50,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%. Istruttoria e assistenza della pratica per la certificazione dei contratti di lavoro: • da 1 a 5 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 300,00 cadauna; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • da 6 a 10 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 220,00 cadauna; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • da 11 a 30 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 150,00 cadauna; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • da 31 a 70 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 100,00 cadauna; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%; • oltre 70 pratiche di certificazione: valore medio di certificazione euro 70,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione fino al 40%. consulenza ed assistenza in materia di conciliazioni ed arbitrati presso le competenti commissioni: valore medio di liquidazione euro 300,00 con aumento fino al 60% e diminuzione fino al 40% e in aggiunta, 3% sul valore della conciliazione e dell’arbitrato; forbice: riduzione fino all’1,25%; aumento fino al 6,75%; altri atti aventi natura negoziale: il valore medio e’ costituito dal valore dell’atto stabilito dalle parti. Percentuale del valore medio: 5,00%; forbice: riduzione fino al 2,25%; aumento fino al 10, 75% Riquadro 8 (art. 14) - Consulenze tecniche di parte Il valore medio e’ costituito dal valore della controversia. Percentuale sul valore medio: 5,00%; forbice: riduzione fino al 2,7%; aumento fino al 11,75% In caso di determinazione di spettanze nelle controversie di lavoro, il valore medio e’ costituito dalla sommatoria delle retribuzioni complessivamente calcolate. Percentuale del valore medio 2,00%, forbice: riduzione: fino al 0,75%; aumento: fino al 5,00%. Riquadro 9 (art. 15) - Altre prestazioni specifiche e compensi a tempo Per prestazioni non indicate in precedenza, il valore medio e’ costituito dal valore della pratica. Percentuale del valore medio 4,00%; forbice: riduzione fino al 2,2%; aumento fino al 9,75%. Compensi a tempo, per ogni ora o frazione di ora: valore medio di liquidazione: euro 50,00, con aumento fino al 60% e diminuzione fino al 40%. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 LEGGI DI LAVORO 23 OPENJOBMETIS SpA Openjobmetis è una società attiva da oltre 10 anni nel panorama italiano della somministrazione di lavoro, operativa su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di 125 filiali e 6 Divisioni Specializzate, la cui expertise si focalizza su specifici settori: dall’industria alla sanità, passando per la grande distribuzione organizzata, la finanza, l’universo IT. Openjobmetis mette a disposizione di aziende e candidati un know-how consolidato, una profonda conoscenza del territorio e professionisti costantemente aggiornati sulle evoluzioni del mercato del lavoro italiano. Nel 2012 è stata raggiunta una media di 14.000 somministrati/mese e il fatturato complessivo ha superato i 340 milioni di euro. Professionalmente. Personalmente. L’ACCORDO L’accordo biennale di collaborazione tra Openjobmetis, Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e Fondazione Consulenti per il Lavoro nasce per approfondire le prospettive e le nuove opportunità del mercato, nell’ottica di fornire ai Consulenti del lavoro la possibilità di proporre la somministrazione di lavoro temporaneo come alternativa ad altre forme di assunzione, nel rispetto dell’attuale normativa e delle direttive europee e alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Fornero. Attraverso una conoscenza più dettagliata dell’attuale quadro legislativo, infatti, i Consulenti potranno dotarsi di tutti gli strumenti utili a cogliere nuove opportunità ed offrire un servizio ancora più efficiente e completo. Per i prossimi due anni verranno organizzate una serie di iniziative congiunte come convegni e workshop, volti ad un continuo aggiornamento e confronto sui diversi temi legati al mondo del lavoro e alla gestione delle risorse umane. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013 Per info: [email protected] INTERVISTA 24 a cura di Silvia Bradaschia Il 24 e 25 maggio scorsi, infatti, si è svolta a Roma, presso il Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna, l’importante assise nazionale che ha visto la massiccia partecipazione dei dirigenti provinciali provenienti da tutta Italia. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine presieduto da Marina Calderone ha fatto diventare un appuntamento fisso periodico l’incontro tra dirigenti nazionali e locali non solo per tenerli costantemente aggiornati sulle attività e sulle prospettive future Chiusa la due giorni assembleare dei dirigenti degli Ordini provinciali: il successo del decreto parametri in primo piano Dirigenti territoriali a raccolta per il tradizionale appuntamento dell’Assemblea dei Consigli Provinciali. della categoria, ma soprattutto per ascoltarne le proposte e i suggerimenti con pieno coinvolgimento nelle scelte da adottare. Al centro della discussione i regolamenti sul praticantato e sulla formazione continua a seguito delle previsioni contenute nel D.P.R. 137/2012. Società professionali, a seguito della entrata in vigore il 22 aprile scorso, del decreto. Altro tema affrontato è stata la proposta di modifica del Codice Deontologico. Largo spazio altresì alla discussione sui parametri dopo l’entrata in vigore il 22 maggio scorso del decreto ministeriale n.46 del 21 febbraio 2013. Si ai parametri, Ni alle società professionali I Presidenti degli Ordini intervistati dalla redazione: 1) Qual è il valore politico della pubblicazione del Decreto Parametri? 2) Stp: opportunità e/o criticità? Vincenzo Barbaro Presidente CPO Palermo 1) In questo modo si riconosce il valore dell’esercizio di un’attività professionale anche a tutela dei clienti. Appare assurdo infatti che esistano parametri per attività imprenditoriali con dei minimi inderogabili su contratti di appalto o per attività come ad esempio quella edile ed invece lasciare al “mercato” la valutazione del valore di una attività professionale. Pensare che il mercato calmieri i costi è un errore, il mercato determina la fluttuazione dei costi professionali ed in assenza di regole indirizza verso il basso la qualità della professione 2) L’opportunità è quella di poter regolamentare con una forma societaria propria la possibilità che professionisti, anche operanti in diversi settori, si mettano insieme per esercizi di attività professionali sempre più intersettoriali. Le criticità maggiori riguardano il rapporto tra le stp e i sistemi bancari e gli effetti per quanto riguarda la legge fallimentare. L’ibrido che sta nascendo creerà tanti dubbi e fino a quando il “sistema” non metabolizzerà la novità il rischio e che la confusione spinga a frenare sulle stp. Come al solito ci saranno dei pionieri e sulla pelle di questi ultimi si consolideranno le novità. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 INTERVISTA 25 Roberto Di Iulio Presidente CPO Ancona 1) Una vittoria importantissima per la nostra categoria. La pubblicazione dei parametri restituisce un punto di riferimento per tutti i colleghi da poter utilizzare anche nella normale gestione dei rapporti con i clienti. Questo atto deve essere accolto in modo assolutamente positivo potendolo interpretare anche come Manuela Maffiotti Presidente CPO Biella 1) Oltre ad aver giustamente riparametrato i compensi delle nostre prestazioni professionali, è in merito proprio alla tipologia delle attività elencate all’art. 2 che si evidenzia il grande valore politico di questo decreto. Non possiamo che essere soddisfatti, la pubblicazione del decreto arriva in un momento delicato e con i suoi contenuti delinea in modo inequivocabile le competenze ed il ruolo riconosciuto ai Consulenti del Lavoro. 2) Sono favorevole in via di principio alle società tra professionisti, la vedo come un’opportunità e non solo per i giovani. Personalmente sono per società anche multidisciplinari ma composte solo da professionisti. Ho un po’ di timore della figura del socio di capitale, vedo un potenziale pericolo di abuso di questo istituto. Ancora una volta starà agli Ordini e/o ai Collegi vigilare sulla corretta applicazione della legge. la restituzione della giusta dignità per il ruolo di primo piano che i Consulenti del lavoro hanno nella Società civile dopo tanti attacchi subiti negli ultimi tempi. 2) Le Stp sono una grande opportunità soprattutto per la nascita di studi multidisciplinari. Resta la profonda contraddizione che si evidenzia nel momento in cui viene ammesso l’accesso anche del socio di capitale che, ora viene posto a margine delle Stp, ma che potrebbe prendere il sopravvento qualora venissero riviste in futuro le limitazioni che oggi tutelano la figura del socio professionista. Su questo punto bisognerà tenere alta la guardia. 1) Il decreto parametri è un documento di elevata importanza perché, nelle more delle decisioni riservate ai giudici, si individuano i limiti nei quali i Consulenti potranno quantificare economicamente le loro prestazioni professionali. Ad un successo di tipo tecnico se ne aggiunge, anche, uno di spessore politico se consideriamo la notevole difficoltà che c’è in Italia a legiferare. Il decreto porta la firma della consiliatura Calderone che in epoche passate avrebbe fatto notizia annuale ma oggi, con il lavoro costante del Cno, si somma ai tanti risultati conquistati giorno per giorno. 2) Le società nascono nel diritto commerciale per essere ricomprese nell’attività imprenditoriale e le società professionali, ad oggi, non sono altro che un intreccio tra le varie disposizioni ad esse riferite. Giusta l’idea della società tra professionisti ma sbagliata quella di farla nascere con un collage di disposizioni già esistenti. La norma necessita di modifiche e revisioni affinchè si giunga ad un soggetto nuovo nel panorama delle attività esercitate in forma associata. Giovanna Manca Presidente CPO Potenza 1) La pubblicazione del “Decreto Parametri” deve essere interpretato come un atto avente connotazioni di elevato valore politico per la ns. Presidente CPO Pisa Categoria, costituendo nella sua formulazione l’esatta rappresentazione delle peculiarità e delle attribuzioni professionali dei “Consulenti del Lavoro” che mai, come in questa circostanza, si vedono riconosciute e ben delineate le proprie aree di competenza con raffigurazione di una professione moderna e dinamica. 2) Nella regolamentazione delle Società tra Professionisti (StP) ritengo debba individuarsi un valido strumento che rappresenti, soprattutto per i giovani colleghi un interessante mezzo di aggregazione professionale, valido ausilio nell’intraprendere la propria attività. L’introduzione però di tale nuovo istituto dovrà essere attentamente vigilata dagli Organismi Territoriali della ns. Categoria, con il fine di evitare abusi ed eventuali non corrette applicazione delle norme. Fulvio Morelli 1) Ho letto con piacere il Decreto poiché vi ho trovato esposti Stefano Sassara degli importi che ritengo sostanzialmente congrui. Ho altresì Presidente CPO Udine apprezzato il fatto che il Decreto ha saputo cogliere con il dovuto dettaglio le competenze attribuite al consulente del lavoro, tra cui ad esempio quelle in materia fiscale. Da consulente del lavoro ringrazio i colleghi del CNO per l’impegno profuso in questi mesi per raggiungere questo risultato e da Vicepresidente dell’Ancl non posso che esserne orgoglioso, visto l’intero Consiglio è di estrazione ANCL. 2) Credo che anche in questo caso il risultato raggiunto deve essere letto in chiave positiva, e questo nuovo strumento deve essere letto come un’opportunità di crescita per tutti i professionisti. All’Ordine rimarrà il non facile compito di vigilare sulla corretta applicazione della legge, onde prevenire abusi. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 OPINIONI A CONFRONTO 26 a cura di Giuseppe Buscema Edmondo Duraccio e Gianni Zingales tracciano l’identikit degli interventi da fare subito La riduzione del costo del lavoro secondo i Consulenti del lavoro è un provvedimento indispensabile per agevolare le imprese e creare nuovi posti di lavoro (lo conferma anche l’OCSE nell’ultimo rapporto). Quali sono gli altri provvedimenti che secondo te potrebbero contribuire a creare nuovi posti di lavoro? Duraccio: La riduzione della pressione fiscale alle imprese, lo sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione ed un buon sistema bancario che possa sostenere il mondo imprenditoriale. Si tratta di ricette semplici che, da tempo, come categoria professionale, sosteniamo. La ripresa parte dalle imprese. Zingales: Condivido, l'alto costo del lavoro è un freno per l'occupazione. Per agevolare le imprese occorrerebbe attivare una decontribuzione per i primi tre/cinque anni sullo stipendio base, cosa che incentiverebbe l’occupazione. Anche una maggiore mobilità lavorativa permetterebbe un incremento del lavoro, ma è necessario anche rivisitare gli istituti dei tirocini, dell'apprendistato e del tempo determinato. Sui contratti a termine che scadranno a breve, un’indagine di questi giorni afferma che 1 su 4 non sarà confermato (per settembre 500 rinnovi in meno). Hai delle ricette da proporre contro i noti rischi delle eccessive rigidità? Duraccio: L'unica ricetta contro la eccessiva rigidità può essere soltanto la eliminazione della rigidità. Il contratto a tempo determinato, a parte quello per ragioni sostitutive e nelle attività stagionali, non avrebbe ragione di esistere se il recesso dal rapporto di lavoro non avesse le rigidità attuali. Un datore di lavoro svolge la sua attività per realizzare un profitto. Sa che tale obiettivo deve essere raggiunto mediante utilizzo dei fattori della produzione, fra i quali primeggia il lavoro dei suoi collaboratori e dipendenti. Una cattiva gestione dei lavoratori porterebbe nefaste conseguenze sul profitto. Dunque il datore di lavoro sa che, non perseguendo l'obiettivo del welfare dei suoi dipendenti, finirebbe per nuocere alla sua azienda. Il datore, insomma, non esce la mattina di casa per far guerra ai suoi dipendenti. Zingales: L'unica ricetta valida per i contratti a termine sarebbe quella di mettere solo un termine alla durata dello stesso, non vincolando alla causa che lo ha determinato (come per il contratto a termine "acausale" oggi esistente). Il “diritto circolatorio” è stato posto in essere dall’ Inps anche di recente con l’intervento (circolare 44/13) in materia di ticket licenziamento. A seguito delle rimostranze del Consulenti del lavoro e dell’interrogazione parlamentare del sen. Sacconi, come pensi debbano operare i datori di lavoro nell’imminente scadenza in attesa delle modifiche? Duraccio: Innanzi tutto, auguriamoci veramente che le modifiche possano arrivare presto e, in ogni caso, prima della scadenza del 16 giugno p.v. Se tali modifiche non dovessero giungere per tale data, il mio personale consiglio é di procedere al versamento ma, contestualmente, far partire una raccomandata con riserva di ripetizione delle somme versate. Zingales: Purtroppo non c'è altra scelta che adeguarsi. Edmondo Duraccio Coordinatore Consulta Campania IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 OPINIONI A CONFRONTO 27 Nella tua regione, quali misure sono state attivate per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro? Stanno funzionando e sono esportabili nel resto dell’Italia? Duraccio: La Regione Campania, con l'arrivo dell'assessore al lavoro - prof. Nappi -, ha messo in piedi un corposo piano per il lavoro. Tuttavia, il decollo di siffatte misure non é mai avvenuto, soprattutto per effetto della congiuntura economica sfavorevole. Al momento, bisognerebbe avere maggiore chiarezza sulla formazione base trasversale in materia di apprendistato professionalizzante. Ciò che, invece, manca del tutto é una normativa sugli stage formativi. Zingales: In Lombardia l'incontro tra domanda e offerta è abbastanza carente e lasciata ad iniziative autonome quali Consulenti del lavoro, società di somministrazione, o iniziative private. Un' opera di coinvolgimento tra scuola, mondo del lavoro ed istituzioni attraverso stage incentivati, porterebbe ad una concreta formazione dei giovani che si troverebbero in pole position nel trovare un lavoro. L'accesso al percorso universitario dovrebbe essere iniziato solo per il raggiungimento di obiettivi concreti. In particolare sull’apprendistato, come si stanno evolvendo le assunzioni nel 2013 rispetto al 2011 e cosa ne pensano i datori di lavoro? Duraccio: Come ho già accennato, il contratto di apprendistato stenta a decollare sia per la congiuntura economica, sia per la mancanza di regole chiare ed univoche (valide cioé da Nord a Sud dell'Italia) in materia di formazione. Anche le esperienze pregresse, quelle cioé di cui al decreto delegato 276/2003, ci inducono a riflettere sulla necessità di mettere mano, in materia di formazione, all'art. 117 della Costituzione che, come noto, é quello che attribuisce le competenze allo Stato ed alle Regioni. Non é possibile assistere ad una crescita dell'occupazione con velocità assolutamente differenti da Nord a Sud. L'intervento, in materia di lavoro, deve essere centralizzato anche se concertato con le Regioni che sono l'organo più prossimo ai cittadini. Zingales: L'istituto dell'apprendistato non è decollato per i troppi vincoli nell'attuazione del contratto, in particolar modo per quanto riguarda la formazione e la definizione di contratto a tempo indeterminato con le relative conseguenze. La legge Fornero sarà oggetto di modifiche per sbloccare i vincoli stringenti, queste sono anche le promesse del nuovo Ministro del lavoro Giovannini. A tuo parere, in quali materie andrebbero operate le maggiori revisioni e perché? Duraccio: E' necessario modificare tutto ciò che, ancorché nato con l'obiettivo di punire gli abusi, ha finito con il vietare finanche l'uso di taluni contratti. Mi riferisco alle associazioni in partecipazione con apporto di solo lavoro, ai contratti a progetto. In materia di licenziamento, poi, ci vuole più coraggio. Regole chiare e non equivoche. Mi riferisco, per esempio, quanto ai licenziamenti soggettivi al concetto di fatto giuridico, sul quale i Tribunali dell'Emila (prima Bologna, poi Ravenna) sembrano aver confermato l'impianto precedente sulla proporzionalità, rimessa alla valutazione del Giudice, ex art. 2106 c.c. La norma, invece, sembrava bypassare tale proporzionalità facendo riferimento al contenuto dei codici disciplinari. L'Aspi va assolutamente rivista. Bisogna abolire la "gabella" sui licenziamenti ed il contributo aggiuntivo dell'1,40% per le assunzioni a tempo determinato. Quelle poche misure incentivanti, over 50 anni, andrebbero subito rese operative con la disciplina di dettaglio. Zingales: Prima di tutto occorre eliminare dalla legge quell'aspetto punitivo che ha caratterizzato la riforma, poi, come accennato sopra, occorrerà trovare agevolazioni per la mobilità in entrata e in particolare, incentivare le assunzioni dei giovani con una detassazione per un periodo di almeno tre/cinque anni, liberalizzare il tirocinio per la durata di almeno sei mesi, liberalizzare il contratto a termine senza causale. gianni zingales Coordinatore consulta lombardia IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 FORUM LAVORO 28 FORUM LAVORO: il Ministero chiarisce i dubbi Criticità e incertezze risolte in diretta dai vertici del Dicastero del Lavoro a cura di Paola Cogotti Ormai consolidato l’appuntamento del Forum Lavoro. Anche quest’anno la categoria si è confrontata con i massimi vertici istituzionali per dibattere l’ interpretazione tecnica di una norma complessa come la legge 92/12, per gli esperti intervenuti al Forum è stata però anche un’occasione per ribadire le priorità che dovrà affrontare il nuovo governo. Il lavoro come base per rifondare una società moderna, lavoro legale, liquidità alle aziende per far sì Le risposte del Ministero Accordi di produttività: la detassazione dei salari Le micro imprese, in cui non sono presenti rappresentanze sindacati, possono beneficiare della detassazione recependo eventuali accordi territoriali firmati da associazioni di categoria anche senza essere iscritte a esse? Si, risponde ai principi generali di applicazione della contrattazione collettiva. Il contratto a termine e la disciplina dei contratti collettivi In caso di assunzione per ragioni sostitutive, è ancora necessario indicare nel contratto di lavoro il nome del lavoratore da sostituire? No. Questo ce lo dice la giurisprudenza anche della Corte di Giustizia (sentenza 98/09), l’importante è che sia chiaramente individuabile il termine del contratto. La Corte ha evidenziato che tale circostanza non viola la clausola n. 8 dell’Accordo quadro sul tempo determinato purché siano presenti altre garanzie o misure di tutela o riguardino una categoria circoscritta di lavoratori con contratto a termine. Apprendistato e obblighi formativi Alcune Regioni impongono il pagamento dei corsi formativi per la parte di formazione trasversale. Quali sono le sanzioni per il datore di lavoro che non ottempera nel caso in cui la Regione metta a disposizione solo formazione a pagamento? La competenza in materia è elusivamente demandata alle Regioni e pertanto se è una legge regionale a prevedere tale contributo non può dirsi che lo stesso sia “illegittimo”. I tirocini e i principi della Corte costituzionale IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 FORUM LAVORO 29 che queste possano adempiere ai loro obblighi nei confronti dei lavoratori, necessità di semplificare gli adempimenti inutili e razionalizzare gli strumenti normativi, in particolar modo quelli relativi al sostegno al reddito, queste le priorità. Nel chiudere l’importante giornata la Presidente Marina Calderone ha rilevato ancora una volta come la funzione di interlocutore istituzionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, nei confronti del Ministero e dell’Agenzia delle Entrate , sia stata ancora una volta ben espletata. Detassazione anche per ferie arretrate, nessuna valutazione ispettiva Numerose le aperture emerse sul tema della detassazione nel corso del Forum Lavoro. Emersa la possibilità di applicare il 10% sottoscrivendo un accordo collettivo con un programma di smaltimento ferie arretrate, anche per gli straordinari con l'introduzione di un parametro che tenga conto di un limite mensile e per specifiche commesse. Chiarito anche che le micro imprese possono detassare recependo accordi territoriali anche se non iscritte. Nessuna valutazione degli ispettori potrà essere effettuata sulle scelte aziendali. Voucher, valutazioni precluse agli ispettori Nei limiti economici imposti dalla norma, le ispezioni sul lavoro occasionale accessorio non potranno ricercare alcun ulteriore elemento di occasionalità. E' possibile utilizzare i buoni anche se la prestazione è identica a quella svolta dai lavoratori subordinati già presenti in azienda. Queste alcune delle importanti pre- E’ possibile svolgere i tirocini formativi nel rispetto dell’articolo 18 della legge 196/97, nelle Regioni che ancora non hanno una propria disciplina? Tenendo conto che i tirocini attivati dalla citata norma riguardano anche alcun soggetti svantaggiati nel rispetto delle disposizioni contenute nel DM 142/1998. La sentenza n. 287 ha dichiarato l’incostituzionalità espressamente dell’art. 11 del D.L. 138. Seppure sussistono i presupposti per una analoga pronuncia in relazione all’art. 18 non credo si possano estendere “automaticamente” tali effetti anche alla disposizione della 197. Voucher: la definizione giuridica di lavoro occasionale La circolare del Ministero del lavoro ha spiegato che il limite economico è “qualificatorio”. Questo significa che gli ispettori del Ministero del Lavoro e degli enti previdenziali, non devono valutare se la prestazione è effettivamente accessoria o occa- cisazioni emerse dal Forum Lavoro 2013. Art.18 :sente il peso delle incertezze e non fa decollare il tempo indeterminato Il riformato articolo 18 potrebbe funzionare se non scontasse ancora il peso delle incertezze applicative che impediscono la realizzazione della finalità perseguita dal legislatore: vedere maggiormente applicato il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato . Inps incerto su aspi e ticket licenziamenti Numerose le perplessità sulle ultime interpretazioni sul ticket licenziamento a carico delle aziende, dettate dalla circolare n. 44/2013 dell'Inps, che non considera la possibilità di mensilizzare o rivedere il contributo per quanto riguarda i lavoratori part time, generando polemiche e contenziosi. Questa la maggiore criticità sollevate dagli esperti della Fondazione Studi durante il Forum Lavoro. Il punto sulla responsabilita' solidale negli appalti La deroga alla responsabilità solidale è ammessa solo tramite i contratti collettivi nazionali e i contratti di prossimità, mentre rimangono incertezze per quanto riguarda i lavoratori coinvolti ed i settori interessati. Paradossi del durc Lo strumento concepito per evitare le irregolarità contributive sta diventando una fonte insaziabile di sanzioni a carico dei contribuenti, si è evidenziato come le aziende si ritrovino intrappolate in un sistema legislativo e di prassi ingestibile che rende molto difficoltosa la riscossione dei crediti contributivi e tributari. sionale? E’ possibile utilizzare i buoni anche se le prestazioni del lavoro accessorio sono identiche a quelle svolte da normali lavoratori subordinati in azienda? Si, entro tali limiti non va ricercato alcun ulteriore elemento di occasionalità Il licenziamento economico e i primi pronunciamenti della giurisprudenza di merito La procedura di conciliazione preventiva al licenziamento per giustificato motivo oggettivo deve essere applicata anche nel caso del licenziamento per superamento del periodo di comporto come afferma una recente decisione del Tribunale di Milano (Tribunale Milano, giudice Atanasio, 22 marzo 2013)? Per il momento si tratta di una sola pronuncia. Del resto il licenziamento per superamento del comporto non è pressoché mai stato ritenuto per “giustificato motivo oggettivo”. Attendiamo altre pronunce. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 VADEMECUM 30 Legge Fornero, a cura di Annamaria Ermacora i chiarimenti del Ministero del Lavoro Ecco il vademecum diffuso a seguito dell'incontro tra Ministero e Consulenti del Lavoro del 7 e 8 febbraio 2013. Buona la prassi dei chiarimenti ministeriali, ma restano le rigidità di una Riforma Lavoro da modificare Dall’incontro del 7 e 8 Febbraio è arrivato il vademecum del Ministero del Lavoro (circolare n. 7258 del 22 aprile 2013) che porta chiarimenti importanti resta però ancora qualche zona d’ombra. Con questo elaborato si vogliono evidenziare gli aspetti positivi di apertura, semplificazione e le contraddizioni e/o rigidità su cui sarebbe utile un ulteriore intervento. (Di seguito) CONTRATTO A TERMINE • Il contratto a termine acausale, legittimo solo se tra le parti non ci sono stati precedentirapporti di tipo subordinato. • L’apertura è nella previsione della possibilità di stipula di contratti acausali se in precedenza tra le parti siano intercorsi rapporti di tipo au- Vademecum, risultato di una attenta e proficua collaborazione tra Ministero del Lavoro ed Ordine dei CdL. tonomo o parasubordinato; • I n caso di prosecuzione del contratto a termine ( pur essendo previsto un obbligo di comunicazione al Centro per l’impiego) la maxi sanzione scatterà solo dal 31° o dal 51° giorno in quanto il periodo c.d. cuscinetto è considerato tollerato, anche questa precisazione può essere letta in una chiave di semplificazione; • Emerge una chiusuranella precisazione “dell’obbligo di rispettare gli intervalli per qualsiasi tipologia di contratto a termine indipendentemente dalla causale applicata anche quindi nell’ipotesi di assunzione per ragioni sostitutive, ivi compresa la c.d. sostituzione di maternità”. In merito si evidenzia anche che il 4 ottobre 2012 il Ministero si era espresso confermando la possibilità di assumere un lavoratore (già assunto a termine) con un nuovo contratto a termine per una nuova sostituzione di maternità. • Il contratto a termine non può superare complessivamente i 36 mesi, il superamento di detto limite comporta la trasformazione del rapporto; tale “sanzione” non si applica ai contratti di somministrazione a tempo determinato. • Si evidenzia una contraddizionenel “divieto” di assumere “ a chiamata” gli stessi lavoratori per cui sono cessati contratti a termine. Di fatto non esiste nessun divieto in merito, Norme non troppo recenti interpretate alla luce della riforma comportano delle criticità, serve elasticità nell’interpretazione. quindi l’interpretazione che viene data nel vademecum va considerata come un segnale di chiusura. L’attuale interpretazione considera il successivo contratto a chiamata stipulato in frode alla legge, in quanto la sua unica finalità risulta l’elusione della norma che prevede un periodo di “attesa” (60 o 90 giorni ) tra la scadenza del contratto a termine e il successivo. Solo nel 2009 il Ministero del Lavoro aveva dato un parere opposto quindi oggi di fatto gli ispettori dovranno verificare caso per caso se sussistono le ragioni per assumere o meno il lavoratore a chiamata rendendo tutto più aleatorio. CONTRATTO INTERMITTENTE • Per quanto riguarda il contratto intermittente, risulta positivoaver ri- IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 VADEMECUM 31 Il Vademecum è stato solo il primo passo, la collaborazione tra Ministero e Ordine del CdL deve proseguire con la finalità di allinearsi ancora di più. • • • • • • badito l’assenza di limiti minimi da rispettare tra una chiamata e l’altra. Sempre per quanto riguarda il contratto intermittente si segnalano due aspetti: • la sanzione indicata dall’art. 35 comma 3 bis D.Lgs 276/2003 fa riferimento a ciascun lavoratore e non alle singole giornate. (aspetto sicuramente positivo) • Il periodo non può riferirsi all’intero anno perché se ciò dovesse avvenire ci sarebbe una conversione del rapporto. APPRENDISTATO Il Vademecum ha chiarito che l’assenza del tutor nel contratto di apprendistato non può di per sé pregiudicare la genuinità del contratto, infatti gli ispettori dovranno valutare caso per caso il corretto svolgimento della formazione.Da tempo si attendeva una previsione di questo tipo. In alternativa all’ancora inattuato libretto formativo, il datore dovrà registrare la formazione su un apposito registro senza vincoli di forma. (Semplificazione) LAVORO ACCESSORIO Per quanto riguarda il contratto accessorio, un positivo segnale di apertura si rileva nella previsione che gli ispettori,nel caso in cui vengano rispettati i limiti economici, non potranno intervenire nel merito delle modalità di svolgimento delle mansioni effettivamente svolte. Una incongruenza: abbiamo ap pena segnalato che in presenza del • • • rispetto dei limiti economici neanche gli ispettori possano entrare nel merito: qui ci chiediamo come mai si preveda che il trascorrere di 30 giorni dall’acquisto dei voucher possano comportare la conversione del rapporto di lavoro. Senza considerare poi la gravità della sanzione qui evidenziata. LAVORO A PROGETTO Per quanto riguarda i contratti a progetto non si segnala alcuna apertura anzi, solo limitazioni, infatti, l’eliminazione del programma o della fase riduce notevolmente l’ambito di applicazione del contratto a progetto La chiusura più rilevante si ha nella precisazione che il progetto non possa identificarsi nell’oggetto sociale. La norma regolatrice del contratto a progetto risale al 2003 e prevede la necessità di stipulare per iscritto il progetto solo ai fini della prova ma il legislatore, con la recente riforma, ha previsto una gravissima sanzione per l’assenza di forma scritta applicando una presunzione assoluta di subordinazione a tempo indeterminato. Le due previsioni risultano chiaramente in contrasto. L’aumento delle aliquote è vista come una apertura in quanto le maggiori tutele pensionistiche vanno ad eliminare i “sospetti” che il contrat- Collaborazione, apertura e semplificazione tre parole necessarie per una corretta applicazione degli istituti. to a progetto possa di fatto nascondere un rapporto di lavoro subordinato, ma se vogliamo questo aumento comporta un ulteriore scoraggiamento all’utilizzo dello strumento. RESPONSABILITA’ SOLIDALE APPALTO • Il vademecum evidenzia una discordanza tra Ministero e Ordine dei CdL in merito all’estensione della responsabilità solidale anche ai crediti nascenti da attività di lavoro autonomo. Opportuno approfondimento e riesame di questo aspetto considerato il fatto che, pur essendo vero che la legge parla solo di lavoratori, il legislatore 10 anni fa non poteva prevedere quale sarebbe stata Proficuo il risultato della collaborazione tra Ministero del Lavoro e i CdL, ma servono ulteriori confronti per individuare e “limare” le criticità pratiche della riforma Fornero. la situazione che si sarebbe verificata nel tempo nel mondo delle imprese. PROCEDURA CONCILIATIVA DEL LICENZIAMENTO PER GMO • Il dato letterale dell’art. 7 comma 5 della L. 604/1966 prevedeva solo la possibilità per le parti di essere assistite durante la procedura conciliativa, il vademecum ha chiarito che il datore (previa delega autenticata) può farsi rappresentare da un Avvocato o da un Consulente del Lavoro dicitura che evidenzia la competenza che il Ministero riconosce anche al Consulente del Lavoro. • Il vademecum infine chiarisce che non c’è l’obbligo di attivare la procedura ex art. 7 in tutte le ipotesi di licenziamento ad nutum anche se, nell’elenco di casistiche riportate, ha tralasciato gli sportivi professionisti e i lavoratori che hanno già maturato i requisiti pensionistici. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 TICKET LICENZIAMENTO 32 Aspi, ma quanto mi costi? Quanto realmente grava sulle aziende il ticket licenziamenti a cura di Tommaso Siracusano Numeri tratti da un'indagine della Fondazione Studi 225 milioni di € sottratti alle imprese per l’anno 2013 643.000 i lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro nel 2013 di cui: 372.000 per esaurimento ammortizzatori sociali già avviati 118.000 per nuovi provvedimenti di licenziamento diretti 153.000 per risoluzioni consensuali e altre ipotesi che prevedono il riconoscimento di AsPI Come rendere insostenibile un onere la cui natura è già discutibile? Semplice, basta aspettare le istruzioni “operative” dell’INPS. Già perché da troppo tempo ormai l’Istituto ha accantonato, quasi totalmente, la funzione istituzionale delle circolari, quella appunto di dettare modalità concrete per l’attuazione delle norme, a favore di una loro rilettura distorta, travalicandone sempre più spesso la portata, con la pretesa di assurgere esse stesse al rango superiore nella gerarchia delle fonti. È la volta del cosiddetto “ticket sui licenziamenti” ovvero la terza forma, la più controversa, di finanziamento dell’Aspi. Se appare ovvio il contributo dovuto dalle aziende calcolato mensilmente sull’imponibile contributivo, se pure è comprensibile la maggiorazione sui rapporti di lavoro a termine, proprio non si comprende l’ulteriore misura dovuta peraltro a prescindere dall’effettivo diritto del lavoratore a godere della prestazione. Infatti il probabile intento di dissuadere gli accordi fra datore di lavoro e lavoratore tendenti a far fruire a quest’ultimo della prestazione avrebbe un senso solo se, come già previsto per il contributo di mobilità, questo fosse legato all’utilizzo dello strumento. Fin qui la norma, ma l’interven- to dell’INPS ha reso assolutamente inaccettabile questo ribaltamento sulle aziende di un costo “sociale” considerata soprattutto la mancanza di una seria contropartita a questo sacrificio che dovrebbe essere costituita da serie politiche di rientro nel mondo del lavoro. Mancata differenziazione tra tempo pieno e part – time, riproporzionamento a mese per il calcolo oltre alla definizione autonoma di mese intero. Sono questi i punti della circolare 44/2013 che, senza alcun supporto normativo fanno lievitare i costi per le aziende, stimati dalla Fondazione Studi in circa 225 milioni di euro all'anno. Una situazione inaccettabile tanto da costituire una delle tematiche precise che la Presidente Calderone ha inserito nella lettera al Premier Letta su cui ha chiesto immediate riflessioni. Fa ben sperare anche la sensibilità del neo eletto Presidente della commissione Lavoro al Senato Maurizio Sacconi il quale ha presentato una interrogazione parlamentare in cui, condividendo le considerazioni dei Consulenti del Lavoro e citandone l’indagine, chiede di sapere se il Ministro ritenga di attivarsi al fine di modificare i criteri interpretativi contenuti nella circolare Inps n. 44/2013. Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00105 Atto n. 4-00105 Pubblicato il 24 aprile 2013, nella seduta n. 15 SACCONI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che: l'articolo 2, comma 31, della legge n. 92 del 2012 ha stabilito che nei casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, intervenuti a decorrere dal 1° gennaio 2013, è dovuto un contributo specifico a carico del datore di lavoro per le causali di interruzione che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all'ASpI (assicurazione sociale per l'impiego); il contributo dovuto è pari al 41 per cento del massimale mensile di ASpI per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni; la stessa disposizione prevede che nel computo dell'anzianità aziendale sono compresi i periodi di lavoro con contratto diverso da quello a tempo indeterminato, ma a condizione che il rapporto sia proIL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 TICKET LICENZIAMENTO 33 GOVERNO: ELETTI I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI LAVORO Nominati i Presidenti delle Commissioni Lavoro alla Camera e al Senato: rispettivamente Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, ai quali Marina Calderone ha formulato i migliori auguri di buon lavoro. Il Presidente del Consiglio Nazionale ha espresso "grande soddisfazione, perché il delicato ruolo e' stato affidato a politici di grande esperienza nonché grandi conoscitori del mondo del lavoro. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerli nella loro veste di Ministri del Lavoro e ne apprezziamo le grandi doti tecniche coniugate con una profonda umanità. Ci auguriamo che anche con queste nomine si avvii una nuova stagione di rilancio dello sviluppo e dell'occupazione". seguito senza soluzione di continuità o se comunque si sia dato luogo alla restituzione del contributo addizionale previsto per i rapporti a termine; il massimale mensile di ASpI è stabilito nel 2013 in un importo pari a 1.180 euro con la conseguenza che il contributo da versare, per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni, è pari a 483,80 euro (somma ottenuta moltiplicando 1.180 euro per il 41 per cento); il successivo comma 34 prevede, in via transitoria e per il solo periodo 2013-2015, un'esclusione dal versamento del contributo in caso di licenziamento nei seguenti casi: 1) licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di clausole sociali che garantiscano la continuità occupazionale prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; 2) interruzione di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, nel settore delle costruzioni edili, per completamento delle attività e chiusura del cantiere; considerato che: la relazione illustrativa del provvedimento prevede che il contributo di licenziamento sia soltanto una delle forme di finanziamento della nuova ASpI, e non l'unica fonte di finanziamento; l'Inps con la circolare n. 44/2013, a parere dell'interrogante senza alcun supporto della norma, ha sostenuto che: il contributo è scollegato all'importo della prestazione individuale e, quindi, è dovuto nella stessa misura, a prescindere dalla tipologia del rapporto di lavoro cessato (full time o part time); il contributo va rideterminato in proporzione al numero dei mesi di durata del rapporto di lavoro e non in funzione di una anzianità multipla di 12 mesi; si considera mese intero quello in cui la prestazione lavorativa si sia protratta per almeno 15 giorni di calendario; ritenuto inoltre che, a parere dell'interrogante: l'interpretazione fornita con la circolare con riferimento ai rapporti a tempo parziale, oltre a non trovare alcun fondamento nel testo della legge e nei principi generali che regolano il rapporto part-time, determinano un ingiustificato onere contributivo parificando lavoratori che prestazione l'attività per poche ore alla settimana con lavoratori (anche dirigenti) che svolgono una prestazione a tempo pieno; l'interpretazione, in riferimento alla misura del contributo rispetto all'anzianità aziendale, è contraria alla legge poiché non è previsto alcun riproporzionamento al mese, ma al contrario essa prevede espressamente che sussista un'anzianità minima e/o multipla di 12 mesi ("ogni dodici mesi"); l'interpretazione che considera mese intero quello in cui la prestazione lavorativa si sia protratta per almeno 15 giorni di calendario non ha alcun riscontro nella legge, determinando l'obbligo per le imprese di pagare il contributo intero anche se il lavoratore ha svolto una prestazione per una parte del mese. La legge quando ha ritenuto di applicare questo criterio lo ha previsto espressamente, come nel caso del calcolo del trattamento di fine rapporto (art. 2120 del codice civile); in un periodo di forte recessione economica, l'interpretazione fornita dall'Inps rischia di aggravare in modo significativo gli equilibri economici soprattutto delle piccole e medie imprese; un'indagine effettuata dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro (che assiste un milione di aziende e circa 7 milioni di rapporti di lavoro) ha stimato che questa interpretazione genera una maggior costo per le imprese di circa 225 milioni di euro all'anno; l'interpretazione fornita dall'Inps, discostandosi in modo significativo dai normali criteri interpretativi delle leggi, rischia di generare un elevato contenzioso che potrebbe vedere con alta probabilità soccombente l'Istituto, su chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga di attivarsi al fine di modificare i criteri interpretativi contenuti nella circolare Inps n. 44/2013, ed in particolare: prevedendo un criterio di riproporzionamento del contributo con riferimento ai rapporti a tempo parziale; che il contributo sia dovuto solo nel caso in cui il lavoratore abbia un'anzianità di almeno 12 mesi interi, o multipli di 12 mesi interi (24 mesi o 36 mesi); che il mese di anzianità sia considerato solo quando è stato interamente lavorato. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 372.000 i lavoratori con un’anzianità media aziendale pari a 32 mesi 118.000 i lavoratori con un’anzianità media aziendale pari a 21 mesi 153.000 i lavoratori con un’anzianità media aziendale pari a 10 mesi 25 i milioni di € frutto di un’errata interpretazione sul massimale contributivo AMARCORD 34 a cura di Enzo Summa Da amanuense a telematico Il Consulente del Lavoro negli ultimi trent’anni di modello 740 Se Fellini, nell’ Amarcord, narrava la Rimini nostalgica e malinconica di un tempo che fu, il Consulente oggi non potrà fare altrimenti rivivendo gli ultimi trent’anni di dichiarazione dei redditi. Alzi la mano chi non ha l’orticaria guardando queste foto? Bravi, esame superato. Ma andiamo con calma e raccontiamo quest’ultimo trentennio di dichiarazioni dei redditi a chi è diventato Consulente del Lavoro già nell’epoca dei computer, dei software e dei calcoli online. Eppure, dicono i saggi: chi non sa fare i calcoli con la calcolatrice difficilmente capirà se il modello unico è esatto. E questo pure è vero, forse l’unico neo dell’era telematica. Ma a fronte di mille benefici si può anche studiare come fare il modello Unico manuale per poi lasciar far tutto al computer. Prima dell’avvento del “calcolatore” la dichiarazione dei redditi era tutto un rompicapo: altro che ruzzle. Una scrivania piena di carte, un’analisi spasmodica di documenti detraibili, e non, un tutt’uno con la calcolatrice (quella con il rotolino di carta, in modo da tenere la somma nelle copie uso studio), una serie di calcoli incrociati per arrivare al risultato finale e per concludere si doveva ricopiare tutto in bella. Non per una ,ma per ben tre copie: due per l’Amministrazione e una a memoria futura del lavoro fatto. Però, in compenso, all’epoca la carta copiativa (si quella delle mani tutte nere, proprio quella) era uno dei prodotti di cancelleria più presente negli studi. Il tutto entro, e non oltre, la famosa scadenza del 31 maggio, anche se a volte qualche Ministro delle Finanze (all’epoca non esisteva quello dell’Economia) alla 17 del pomerig- gio, del giorno di scadenza, prorogava il tutto per una decina di giorni. Per tanti una boccata di ossigeno, degna del miglior Coppi in cima al Pordoi. Col passare degli anni anche la tecnologia entra negli studi dei Consulenti del Lavoro. Dapprima la macchina da scrivere, e quindi il modello non risentiva più della scrittura “ a zampe di gallina” di qualche scribacchino mancato. Ma comunque il procedimento di calcolo era lo stesso, solo che esteticamente rendeva di più e lo scritto diveniva meno interpretabile. Poi è arrivato il computer ed è stata la vera svolta del modello reddituale. Ebbene si ora il procedimento diveniva più semplice: bastava inserire i dati nelle caselle giuste e niente più calcolatrice. Il totale veniva fuori per incanto e con esso il buonumore del consulente compilatore. Da amanuense a tecnologico, appunto. Ora, vabbè, abbiamo il tablet. Che sarà mai fare una dichiarazione dei redditi stando seduti a casa, in treno o anche in aereo? Trent’anni fa il sol pensiero era pura utopia. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013 o siglato e FonARCom hann ro vo La ne io re az udi, la Fond voro di realizza La l de ti La Fondazione St en ul Clienti, consente ai Cons i e dei propri ud St un accordo che ri op pr i a vantaggio de gratuitamente, mative. Conto F attività info-for orm azione one Lav oro Fondazi Per gestire lo 0,30% del contributo obbligatorio Inps del portafoglio iscritti, versato a FonARCom dal proprio Studio e/o dai propri Clienti, i Consulenti del Lavoro potranno raccordarsi con la Fondazione Lavoro, oppure operare autonomamente con il Fondo FonARCom. Attività info-formativa finanziata e gestita con la Fondazione Lavoro. FonARCom ha aperto un Conto Formazione intestato alla Fondazione Lavoro, in cui far convergere le rimesse relative alle aziende associate, da utilizzare per finanziare le attività info-formative. Attività info-formativa finanziata e gestita direttamente dal/dai Consulenti del Lavoro. I Consulenti del Lavoro possono gestire direttamente le risorse finanziarie per supportare la formazione continua del proprio Studio e/o dei propri Clienti, interagendo con il Fondo e/o avvalendosi della collaborazione di strutture di propria fiducia (enti di formazione, società di consulenza, ecc…) e/o ricorrendo al puntuale servizio di supporto di un referente territoriale. Strumen to che permett Consule e ai nti del Lavoro e alle loro Az iende C di acce lienti dere al la formazi one fina nziata avvalen a sport dosi de ello, l totale sostegn o della Fondazi one Lav oro, ne di tutt lla ges e le fo tione rmalità ed orga burocra nizzati tiche ve, rel finanzia ative a mento e l al cont del Fon ributo do FonA RCom. Aderire al Cont o Forma semplic zione è e e gra tuito: visita il www.fon sito de lla Fon dazi dazione lavoro. one Lav oro it Trovera i una g uida ch passo d e ti sp opo pas iegherà so le p seguire rocedur . e da [email protected] www.fonarcom.it 800 032 636 Dalla Fondazione due utili guide per l’aggiornamento professionale Utili strumenti di consultazione che supportano l’applicazione delle normative nazionali. Pubblicazioni di taglio pratico sugli argomenti più attuali e di maggiore interesse per gli operatori del mondo del lavoro, pensate per essere d’ausilio in modo completo ed esaustivo attraverso schemi, esempi e applicazione puntuale ai casi completi: dal codice delle riforme con tutte le modifiche apportate al mercato del lavoro dalle ultime manovre ai tirocini formativi, dalla procedura d’emersione per lavo- ratori extracomunitari alle dimissioni e risoluzione consensuale, dalla detassazione 2012 al lavoro domestico. DETASSAZIONE 2013 LA FONDAZIONE STUDI RISPONDE edizione aggiornata al 2 maggio 2013 edizione aggiornata a giugno 2013 Come ormai ogni anno, anche per il 2013 la detassazione subisce alcune modifiche che rischiano di complicare ulteriormenL’applicazione concreta te l’applicazione concreta della detassazione per dell’istituto. Non passa l’anno 2013 anno, infatti, in cui la normativa non subisca variazioni o aggiustamenti, creando non pochi dubbi interpretativi ed applicativi in capo agli addetti ai lavori. Il D.P.C.M. del 22 gennaio 2013 ha decretato il prolungamento anche per il 2013 delle misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro, ma introducendo una modalità più complessa rispetto a prima, sbloccando le risorse stanziate dalla legge 228/2012 per gli anni 2013 e 2014. Nelle 48 pagine sono racchiuse numerose tabelle con riferimenti normativi e di prassi, casi particolari, criteri e compensazioni, diversi fac simile di accordi per le piccole aziende prive di rappresentanza sindacale interna e facsimili di comunicazioni ai lavoratori. Le risposte ai quesiti completano questa guida, che rappresenta un indispensabile manuale d’uso per la soluzione alle problematiche concrete sull’applicazione. "La Fondazione Studi risponde" è una guida operativa che contiene le domande degli iscritti e le risposte fornite dalla Fondazione Studi del Consiglio Nazionale nel corso del 2012 grazie ai propri esperti. La guida racchiude quasi 300 quesiti e risposte, divisi per argomento per Le risposte della Fondazione Studi una più rapida consultazione. Anno 2012 Dubbi, domande, contraddizioni: le incertezze che affollano la mente di chi giornalmente deve intermediare tra Istituzioni, aziende e normativa sono tante e si inseguono. Una delle attività più intense della Fondazione Studi é la risposta ai quesiti che vengono posti dagli iscritti. È questo uno degli strumenti di aggiornamento più utilizzati in virtù della rapidità delle risposte che arrivano dagli esperti della Fondazione Studi. Per questo si è deciso di racchiuderle in un'unica pubblicazione con aggregazione sistematica delle risposte in modo da fornire una pubblicazione utile alla risoluzione di casi concreti e particolari. Tra gli argomenti: apprendistato, assunzioni agevolate, stranieri, rapporto professionale, detassazione, libro unico, sanzioni e vigilanza, rapporto di lavoro (malattia, maternità, orario, CIG, ecc.), sostituti d'imposta, sicurezza sul lavoro e tutti gli istituti della riforma Fornero (accessorio, a progetto, a chiamata, ecc.). DUBBI & QUESITI Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro I 106 Consigli Provinciali Consiglio Nazionale 2011-2014 Presidente Marina Elvira Calderone (Cagliari) Vice Presidente Vincenzo Silvestri (Palermo) Segretario Sergio Giorgini (Pesaro) Tesoriere Pietro Panzetta (Taranto) Consiglieri Mauro Capitanio (Brescia) Alfio Catalano (Bergamo) Rosario De Luca (Reggio Calabria) Francesco Duraccio (Napoli) Vincenzo Germinara (Pistoia) Annamaria Giacomin (Treviso) Massimo Iesu (Trieste) Teodoro Lateana (Potenza) Monica Muscedere (Latina) Davide Siravo (Campobasso) Sergio Stelitano (Bologna) Collegio dei Revisori Presidente Marcello De Carolis (L’Aquila) Componenti Roberto Bracco (Imperia) Patrizia Gagliardi (Reggio Calabria) Agrigento Pres. Enrico Vetrano Via Lombardia Villaggio Mose’ 24/A 92100 Agrigento (AG) Tel. 0922 651667 - Fax 0922 652332 Caserta Pres. stefano Scialdone Via m. forgione 12 81100 Caserta (CE) Tel. 0823 329211 - Fax 0823 456791 La spezia Pres. armando Benvenuti Piazzale kennedy27 19124 La spezia (SP) Tel. 0187 500598 - Fax 0187 284443 Parma Pres. stefano Ronchini Viale dei mille 140 43125 Parma (PR) Tel. 0521 941428 - Fax 0521 952721 Savona Pres. giovanni Gherzi Via paleocapa 18/28 17100 Savona (SV) Tel. 019 8401197 - Fax 019 814927 Alessandria Pres. Lorenzo Lombardi Via legnano 23 15100 Alessandria (AL) Tel. 0131 265298 - Fax 0131 232087 Catania Pres. salvatore Musumeci Piazza galatea 7 95129 Catania (CT) Tel. 095 536977 - Fax 095 530363 Latina Pres. lanfranco Principi Via eroi del lavoro 12 04100 Latina (LT) Tel. 0773 484354 - Fax 0773 414254 Pavia Pres. Pellegrino Ribecca Via bernardino da feltre 4 27100 Pavia (PV) Tel. 0382 28286 - Fax 0382 28286 Siena Pres. paolo Stufetti Viale curtatone 12 53100 Siena (SI) Tel. 0577 49439 - Fax 0577 564611 Lecce Pres. antonio Lezzi Via cicolella cond. palaz. di vetro 73100 Lecce (LE) Tel. 0832 343765 - Fax 0832 343765 Perugia Pres. stefano Ansideri Via sicilia sc. f 27 06128 Perugia (PG) Tel. 075 5004566 - Fax 075 5055338 Siracusa Pres. emanuele Monterosso Viale s. panagia 218 96100 Siracusa (SR) Tel. 0931 494100 - Fax 0931 490365 Lecco Pres. giulio Corno Via parini 29 23900 Lecco (LC) Tel. 0341 282904 - Fax 0341 283442 Pesaro Pres. alba Pazzaglini c.p. 108 Via picciola 6 61121 Pesaro (PU) Tel. 0721 33638 - Fax 0721 377112 Sondrio Pres. giovanni Besio Via mazzini 9 23100 Sondrio (SO) Tel. 0342 214354 - Fax 0342 519687 Livorno Pres. gloria Cappagli Piazza attias 37 57121 Livorno (LI) Tel. 0586 892358 - Fax 0586 894482 Pescara Pres. laura D’angelo Via chieti 5 65121 Pescara (PE) Tel. 085 4216911 - Fax 085 4213347 Taranto Pres. giovanni a. Prudenzano Viale magna grecia 100 74100 Taranto (TA) Tel. 099 7304897 - Fax 099 7360162 Lodi Pres. luigi Tortora C/o appl via massimo d’azeglio 20 26900 Lodi (LO) Tel. 0371 432350 - Fax 0371 432296 Piacenza Pres. alessandro Lupi Corso vittorio emanuele 243 29100 Piacenza (PC) Tel. 0523 334160 - Fax 0523 334160 Teramo Pres. bruno Santori Via trento e trieste 24 64100 Teramo (TE) Tel. 0861 247393 - Fax 0861 247393 Lucca Pres. luciana Conti Via s. croce 64 55100 Lucca (LU) Tel. 0583 582220 - Fax 0583 319081 Pisa Pres. fulvio Morelli Piazza vittorio emanuele ii 2 56125 Pisa (PI) Tel. 050 500420 - Fax 050 500420 Terni Pres. franco Lagomarsini Corso del popolo 63 05100 Terni (TR) Tel. 0744 423827 - Fax 0744 423827 Macerata Pres. riccardo Russo Via ignazio silone 37 62100 Macerata (MC) Tel. 0733 35040 - Fax 0733 35040 Pistoia Pres. antonio Orsi Via panciatichi 11 51100 Pistoia (PT) Tel. 0573 367010 - Fax 0573 367010 Torino Pres. cristoforo Re Via della consolata 1/bis 10122 Torino (TO) Tel. 011 5216426 - Fax 0115216363 Mantova Pres. luca De compadri Via bartolomeo grazioli 4 46100 Mantova (MN) Tel. 0376 362625 - Fax 0376 379695 Pordenone Pres. pier luigi Giol Largo s. giorgio cond. elena 7 33170 Pordenone (PN) Tel. 0434 524266 - Fax 0434 524266 Trapani Pres. leonardo Giacalone Via libica 2 91100 Trapani (TP) Tel. 0923 21120 - Fax 0923 21120 Massa carrara Pres. Annalisa Luchini Via 7 luglio 16/bis 54033 Carrara (MS) Tel. 0585 777082 - Fax 0585 777082 Potenza Pres. giovanna Manca Via del gallitello 56 85100 Potenza (PZ) Tel. 0971 52013 - Fax 0971 52013 Trento Pres. gabriella Santolini Via maccani 211 38100 Trento (TN) Tel. 0461 825890 - Fax 0461 429147 Matera Pres. serafino Di sanza Via lucana 167 75100 Matera (MT) Tel. 0835 331061 - Fax 0835 331061 Prato Pres. alessandro Bensi Via pugliesi 26 59100 Prato (PO) Tel. 0574 30489 - Fax 0574 401928 Treviso Pres. stefano De vallier Viale orleans 22 31100 Treviso (TV) Tel. 0422 582345 - Fax 0422 410521 Messina Pres. carlo Maletta Via sicilia 14 98100 Messina (ME) Tel. 090 2982339 - Fax 090 2931244 Ragusa Pres. rosario Cassarino Via ponchielli 7 97100 Ragusa (RG) Tel. 0932 624324 - Fax 0932 683912 Trieste Pres. erika Damiani Via roma 17 34132 Trieste (TS) Tel. 334 5365138 - Fax 040 369049 Milano Pres. giovanni Zingales Via aurispa 7 20122 Milano (MI) Tel. 02 58308188 - Fax 02 58310605 Ravenna Pres. tiziana Nanni Via antica zecca 6 48100 Ravenna (RA) Tel. 0544 31330 - Fax 0544 31330 Udine Pres. stefano Sassara Via calzolai 4 33100 Udine (UD) Tel. 0432 295892 - Fax 0432 295892 Modena Pres. roberta Sighinolfi Via campanella 23 41100 Modena (MO) Tel. 059 222844 - Fax 059 223666 Reggio calabria Pres. paolo Chirico Viale calabria 68/i 89133 Reggio calabria (RC) Tel. 0965 894866 - Fax 0965 884296 V. c. o. Pres. luca Rognoni Vicolo visconti b.go mediovale 28805 Vogogna (VB) Tel. 0324 87433 - Fax 0324 87433 Ancona Pres. roberto Di iulio Via degli orefici 2 60121 Ancona (AN) Tel. 071 2075014 - Fax 071 2081867 Aosta Pres. renato virginio Marchiando Via torino 25 11100 Aosta (AO) Tel. 0125 807143 - Fax 0125 804322 Arezzo Pres. marco Polci Via madonna del prato 77 52100 Arezzo (AR) Tel. 0575 354740 - Fax 0575 298633 Ascoli piceno Pres. marco Assenti Corso trento e trieste 115 63100 Ascoli piceno (AP) Tel. 0736 397932 - Fax 0736 252246 Asti Pres. fausto Cantore Via bigatti 14 14100 Asti (AT) Tel. 0141 530232 - Fax 0141 530232 Avellino Pres. carlo Cardinale Via annarumma 69 83100 Avellino (AV) Tel. 0825 37953 - Fax 0825 37953 Bari Pres. francesco Sette Via de bellis vitantonio 37 70126 Bari (BA) Tel. 080 5562044 - Fax 080 5475604 Bat Pres. Angela Eugenia Losito Via liberta’ 9 76121 Barletta (BT) Tel. 0883 955526 - Fax 0883 955525 Belluno Pres. Innocenzo Megali c.p. 3 Via mezzaterra 18 32100 Belluno (BL) Tel. 0437 942966 - Fax 0437 942966 Benevento Pres. Giovanni Montefusco Piazza Orsini 14 82100 Benevento (BN) Tel. 0824 21485 - Fax 0824 21485 Bergamo Pres. adriana Regonesi Viale vittorio emanuele ii 44 24121 Bergamo (BG) Tel. 035 217400 - Fax 035 217016 Biella Pres. manuela Maffiotti Via vialardi di verrone 14 13900 Biella (BI) Tel. 015 8486350 - Fax 015 8486360 Catanzaro Pres. giuseppe Buscema Via murano 9 88063 Catanzaro lido (CZ) Tel. 0961 360372 - Fax 0961 360372 Chieti Pres. paola Mammarella Via d.spezioli 16 66100 Chieti (CH) Tel. 0871 411569 - Fax 0871 404561 Como Pres. paolo Frigerio Via giulini 10 22100 Como (CO) Tel. 031 270384 - Fax 031 261013 Cosenza Pres. Fabiola Via c.p. 266 Via felice migliori 1 87100 Cosenza (CS) Tel. 0984 72554 - Fax 0984 794777 Cremona Pres. giovanni battista Centenari Via palestro 66 26100 Cremona (CR) Tel. 0372 535411 - Fax 0372 457934 Crotone Pres. giuseppe Tropiano c.p. 98 Via panella 39 88900 Crotone (KR) Tel. 0962 24814 - Fax 0962 24814 Cuneo Pres. giovanni Trombetta Via roma 14 12100 Cuneo (CN) Tel. 0171 65570 - Fax 0171 488500 Enna Pres. vincenzo Messina Piazza ing. panvini 14 94100 Enna (EN) Tel. 0935 531493 - Fax 1782245986 Fermo Pres. bruno Del gatto Via xxv aprile 26 63023 Fermo (FM) Tel. 0734 622173 - Fax 0734 622173 Ferrara Pres. stefano Tonegutti Via del turco 29 44100 Ferrara (FE) Tel. 0532 247066 - Fax 0532 247066 Firenze Pres. moreno Panchetti Via ricasoli 32 50121 Firenze (FI) Tel. 055 281786 - Fax 055 281787 Foggia Pres. massimiliano Fabozzi Via vincenzo della rocca 38 71100 Foggia (FG) Tel. 0881 709662 - Fax 0881 709662 Forli’ Pres. claudio Rigoni Via torelli 2 47100 Forli’ (FO) Tel. 0543 31201 - Fax 0543 31201 Bologna Pres. antonella Ricci Via fratelli cairoli 7 40121 Bologna (BO) Tel. 051 255768 - Fax 051 244711 Frosinone Pres. carlo Martufi Via marcello mastroianni 301 03100 Frosinone (FR) Tel. 0775 871855 - Fax 0775 822081 Monza brianza Pres. matteo Colombo Via carlo prina 22 20900 Monza (MB) Tel. 039 3902994 - Fax 039 2147586 Reggio emilia Pres. domenico Renna Via ernesto che guevara 4 42100 Reggio emilia (RE) Tel. 0522 294703 - Fax 0522 794439 Varese Pres. vera lucia Stigliano Via bernascone 14 21100 Varese (VA) Tel. 0332 239360 - Fax 0332 238479 Bolzano Pres. loris De bernardo Via lancia 8/a 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 265975 - Fax 0471 265998 Genova Pres. luigia Dellepiane Via ilva 4/3 16128 Genova (GE) Tel. 010 562389 - Fax 010 562389 Napoli Pres. edmondo Duraccio Via alcide de gasperi 55 80133 Napoli (NA) Tel. 081 5518566 - Fax 081 5524076 Rieti Pres. Gigliardo Farina Via giuseppe pennesi 11 02100 Rieti (RI) Tel. 0746 274796 - Fax 0746 274796 Venezia Pres. antonio Vegna Galleria matteotti 6/2 30174 Mestre (VE) Tel. 041 5041677 - Fax 041 2394467 Brescia Pres. alberto Pelizzari Via salgari 43/b 25125 Brescia (BS) Tel. 030 2427788 - Fax 030 2428157 Gorizia Pres. sandro Benigni Via carlo morelli19/a 34170 Gorizia (GO) Tel. 0481 30325 - Fax 0481 30325 Novara Pres. Roberto Morella Longhi Viale roma 12 28100 Novara (NO) Tel. 0321 611805 - Fax 0321 394584 Rimini Pres. carlo Dall’ara Via anghera’ 29 47900 Rimini (RN) Tel. 0541 448267 - Fax 0541 28451 Vercelli Pres. luca Caratti Corso magenta 1 13100 Vercelli (VC) Tel. 0161 256256 - Fax 0161 256156 Brindisi Pres. dario Montanaro Via dalmazia 21/a 72100 Brindisi (BR) Tel. 0831 726420 - Fax 0831 728074 Grosseto Pres. angiolo Mainardi Corso carducci 90 58100 Grosseto (GR) Tel. 0564 25786 - Fax 0564 25786 Nuoro Pres. cecilia Mannia Via dessanay 121 08100 Nuoro (NU) Tel. 0784 203393 - Fax 0784 203393 Roma Pres. Adalberto Bertucci Via Cristoforo colombo 456 00145 Roma (RM) Tel. 06 89670177 - Fax 06 86763924 Verona Pres. alfonsino Albarello Corso porta nuova 107 37122 Verona (VR) Tel. 045 8005065 - Fax 045 8068960 Cagliari Pres. marco Fenza Via sonnino 37 09125 Cagliari (CA) Tel. 070 665773 - Fax 070 665804 Imperia Pres. francesco Cerqueti Via xxv aprile 67 18100 Imperia (IM) Tel. 0183 710269 - Fax 0183 710269 Oristano Pres. giorgio g. battista Sanna Viale diaz 87 09170 Oristano (OR) Tel. 0783 73285 - Fax 0783 73285 Rovigo Pres. Massimo Braghin Via nino bedendo 3 45100 Rovigo (RO) Tel. 0425 21506 - Fax 0425 464454 Vibo valentia Pres. rosario Rubino Via giovanni xxiii74 89900 Vibo valentia (VV) Tel. 0963 93524 - Fax 0963 93524 Caltanissetta Pres. rosalia Lo brutto Via cimabue S.n.c. 93100 Caltanissetta (CL) Tel. 0934 552055 - Fax 0934 542319 Isernia Pres. carmine Di vincenzo c.p. 153 Via xxiv maggio 95 86170 Isernia (IS) Tel. 0865 411538 - Fax 0865 411538 Padova Pres. stefano Dalla mutta Via degli zabarella 95 35121 Padova (PD) Tel. 049 663660 - Fax 049 660524 Salerno Pres. alberico Capaldo Via s. alfonso m. de’ liguori 2 84135 Salerno (SA) Tel. 089 481003 - Fax 089 481068 Vicenza Pres. elvira D’alessandro Corso ss. felice e fortunato 62 36100 Vicenza (VI) Tel. 0444 322028 - Fax 0444 323682 Campobasso Pres. galileo Casimiro Via tiberio 92/a 86100 Campobasso (CB) Tel. 0874 481495 - Fax 0874 62238 L’aquila Pres. Francesco Blasini Viale a. de gasperi 60 67100 L’aquila (AQ) Tel. 0862 412307 - Fax 0862 421849 Palermo Pres. vincenzo Barbaro Via redipuglia 6 90144 Palermo (PA) Tel. 091 346433 - Fax 091 347031 Sassari Pres. giuseppe Oggiano Via milano 7 07100 Sassari (SS) Tel. 079 276790 - Fax 079 278745 Viterbo Pres. Giuseppe D’Angelo Via genova 17 01100 Viterbo (VT) Tel. 0761 226960 - Fax 0761 322168 Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma Tel. 06/549361 - Fax 06/5408282 e-mail [email protected] www.teleconsul.it [email protected] tc WEB sviluppo siti web professionali e dinamici teleconsul editore s.p.a. via vinicio cortese 147/f 00128 roma – tutti i diritti riservati. il tuo sito web complEto, convEniEntE e sempre aggiornato scegli il format che preferisci su WWW.tElEconsul.it/tcWEB