I nuovi parametri

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I nuovi parametri
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 - Mensile - Euro 0,10
Numero 2 Maggio-Giugno 2013
ISSN 2039-8964
IL
Consulente
DEL LAVORO
Pubblicazione mensile dell’Ordine e dell’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro
NUMERO 3 ANNO XIV
MAGGIO / GIUGNO 2013
mario
som
Chiuso in
redazione il 28
maggio 2013
editoriale
2
Il futuro nelle nostre mani
di Marina Calderone
intervista
4
Riforma del Lavoro: incontro Giovannini-Calderone
Presentate le proposte della Categoria al neo Ministro del Lavoro
festival
6
Festival del Lavoro 2013
Tre giorni per parlare di lavoro a 360°
stp
10
La Circolare della Fondazione sulle società professionali
enpacl
12
Enpacl, ripartono i mutui
Sottoscritto l’accordo con la Banca Popolare di Sondrio
caro onorevole
14
Ha visto la novità?
di Rosario De Luca
dossier
15
I NUOVI PARAMETRI
Direttore Responsabile
cpo
24
Marina Calderone
Assemblea CPO
Dirigenti provinciali a confronto sulle novità
regolamentari
di Silvia Bradaschia
Coordinatore Redazionale
Rosario De Luca
Coordinatore Editoriale
Romano Benini
Segretaria di redazione
Sara Bardeggia
consulta
26
Ufficio Stampa
Come può ripartire il mercato del lavoro?
Le opinioni di due Coordinatori di Consulta:
Edmondo Duraccio e Gianni Zingales
di Giuseppe Buscema
Silvia Bradaschia, Giuseppe Buscema,
Paola Cogotti, Anna Maria Ermacora,
Tommaso Siracusano, Vincenzo Summa
Coeditore
Teleconsul Editore Spa
forum lavoro
28
FORUM LAVORO 2013
Il Ministero chiarisce i dubbi
di Paola Cogotti
Via Nazionale delle Puglie, 25/bis
80013 Casalnuovo di Napoli (NA)
Tel/fax 081/3176326
E-mail: [email protected]
Concessionario della pubblicità
Fondazione Studi
vademecum
30
Legge Fornero, i chiarimenti del
Ministero del Lavoro
Il testo integrale del Vademecum
di Annamaria Ermacora
ticket licenziamento
32
Aspi, ma quanto mi costi?
Quanto realmente grava sulle aziende il ticket
licenziamenti
di Tommaso Siracusano
Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma
Tel: 06/5964901 Fax: 06/5405012
[email protected]
Impaginazione grafica
KStone srl
Via Copenaghen, 40 - 00144 Roma
[email protected] - www.kstone.it
Stampa
ArtiGrafiche Italo Cernia srl
Sede Legale: Via Toledo, 106 - 80134 Napoli
Stabilimento: Via Capri, 67 - 80026 Casoria
(Napoli)
amarcord
34
Da amanuense a telematico
Il Consulente del Lavoro negli
ultimi trent’anni di modello 740
di Enzo Summa
Registrazione del Tribunale di Roma
n.00448/99 del 4/10/1999
Poste Italiane Spa - Spedizione in
abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1,
comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08,
valida dal 07/04/2008
2
EDITORIALE
MARINA CALDERONE, Presidente
del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Consulenti del Lavoro e Presidente del
Comitato Unitario Permanente degli
Ordini e Collegi Professionali
contribuire a far crescere ulteriormente
la manifestazione, ampliando il bacino
dei suoi potenziali fruitori e riportando
il tema “sviluppo” al centro dei dibattiti e
delle decisioni politiche. E’ giunta l’ora di
ripartire con proposte concrete. Il nuovo
Governo non ha più tempo per le parole,
deve passare ai fatti, deve porre l’occupazione in cima alla lista delle priorità e far
tornare il lavoro un diritto di tutti.
Per questo dal 20 al 22 giugno p.v. 34
eventi riuniranno, all’interno di un vero
e proprio Villaggio del Lavoro, realizzato
nella splendida cornice della Fonte Anticolana di Fiuggi, esperti, professionisti,
rappresentanti del mondo istituzionale,
politico ed accademico, giovani, lavoratori e semplici cittadini per confrontarsi e
parlare di lavoro nel senso più ampio del
Il lavoro è alla base del benessere di
qualunque cittadino ed è la leva attraverso cui favorire lo sviluppo del nostro
Paese. Siamo partiti da questo presupposto quando abbiamo scelto il tema della
quarta edizione del Festival del Lavoro:
IL LAVORO AL CENTRO DELLO
SVILUPPO, perché vogliamo rendere il
lavoro centrale a tutte le riflessioni.
In un momento di forti ristrettezze
economiche e di grande emergenza sociale, non possiamo non dare ascolto al
sentire comune della gente, che ha biso-
gno di tornare a credere che in futuro il lavoro non sarà solo un miraggio. Il nostro
compito è sempre stato quello di operare
a fianco dei lavoratori e delle imprese per
promuovere il lavoro. Tanto più in questo quarto anno di festival l’obiettivo è
quello di condividere le nostre idee, le nostre proposte per il futuro, non solo con
i tecnici, ma con chiunque voglia parlare
di lavoro in maniera costruttiva e partecipare alla realizzazione di un percorso
di rilancio per l’economia italiana. Il periodo critico che stiamo affrontando può
termine, col fine di tornare a casa più consapevoli, più arricchiti e più formati.
Noi, che quotidianamente assistiamo
alla morte di tante realtà economiche che,
scomparendo, rendono ancor più fragile
il tessuto produttivo del Paese e fanno
cadere nel baratro della disoccupazioni
migliaia di lavoratori, sappiamo bene da
che punto si deve ripartire. Lo sviluppo e
la ripresa dell’occupazione passano, infatti, solo da provvedimenti a sostegno delle
piccole e medie imprese, da politiche attive che ridiano respiro agli imprenditori e
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
3
alle loro famiglie.
E il rilancio imprenditoriale non può
essere slegato dalla fiducia dei mercati, da
un più facile accesso al credito, da una
concreta semplificazione della burocrazia, dall’adozione di un welfare moderno, di misure di accompagnamento per
l’ingresso nel mondo del lavoro e dalla
defiscalizzazione del lavoro. Siamo una
delle nazioni in cui il cuneo fiscale è il più
alto e questo non fa altro che allontanare
le aziende dalla possibilità di dare opportunità di lavoro ai nostri giovani, sempre
più esclusi dal circuito con dati preoccupanti. Ridurre il costo del lavoro, quindi,
vuol dire aprire nuove strade. Finora non
si è tenuto conto realmente di quanto sia
difficile dare lavoro in Italia, di quali siano le difficoltà dei territori e delle aziende
nell’accedere agli strumenti creditizi e anche solo nel pensare ad un impiego basato
su tecniche e modalità diverse.
E’ quanto abbiamo ribadito anche durante l’incontro con il Ministro del Welfare Enrico Giovannini, al quale abbiamo
presentato le nostre proposte di modifica
della normativa in materia di lavoro: correzioni che corrispondano alle esigenze
Ripartiamo
dal lavoro
della straordinarietà del momento e a misure strutturali da attuare, in modo che si
possa ripartire da nuovi presupposti per
generare nuova occupazione. Non solo
riduzione del costo del lavoro, ma incentivi in uscita a fronte di nuovi giovani in
entrata, recupero della flessibilità in entrata con revisioni a contratti a termine,
partite iva e associazioni in partecipazione, premi per la conversione dei contratti
a tempo determinato in indeterminato,
modifiche all’apprendistato, semplificazione del Durc e delle istanze per i contratti di solidarietà. Sono queste le nostre
idee di cambiamento che hanno al centro
i giovani, le donne e tutte le fasce deboli
del mercato occupazionale.
E’ nostro dovere morale far sentire
sempre la nostra voce così come credo che
non si possa prescindere dall’ascolto delle
categorie professionali se si vuole predisporre un intervento che possa migliorare
la qualità dei servizi e delle garanzie offerte alla collettività. Ne è un esempio la
pubblicazione del decreto che introduce
i parametri per i consulenti del lavoro, in
vigore dallo scorso 22 maggio. Un provvedimento che tiene conto dell’evoluzio-
ne di una professione le cui competenze,
oggi, vanno ben oltre quelle previste dalla
legge 12/79, che rafforza le caratteristiche
peculiari del nostro lavoro, fatto di contenuti e specificità sempre più alte, e che
riconosce il valore politico conquistato
dalla categoria negli ultimi anni e lo spirito dinamico che da sempre la contraddistingue.
Vogliamo garantire quelle condizioni
che permettano ai lavoratori di inserirsi
in un contesto che non sia solo quello del
lavoro subordinato a tempo indeterminato e, al l tempo stesso, ridare ai giovani la
speranza di credere nel futuro e di coltivare i propri talenti, in virtù di un lavoro
dignitoso in tutte le sue forme. A loro, infatti, dedicheremo una sezione del Festival per raccogliere testimonianze, sogni,
aspettative e creare una rete di esperienze
e richieste puntuali per una riforma del
lavoro che guardi alle esigenze di chi sarà
il protagonista di domani. E poi tanti momenti collaterali di divertimento, cultura
e socializzazione a cui non potete mancare.
Vi aspetto numerosi!
Il lavoro: valore e
fondamento del
Paese. E' stato
questo il tema
della due giorni di
dibattiti
organizzati a
Palermo lo scorso 3
e 4 maggio, dai
quali sono scaturiti
messaggi chiari
e precisi volti a
superare le rigidità
della riforma Fornero e a ridurre il costo del lavoro.
All’interno delle 13 tavole rotonde, si è riscontrata
grande partecipazione soprattutto per l’evento dedicato
ai giovani Consulenti del Lavoro, che hanno avuto modo
di interloquire con i vertici della categoria per ritrovare
fiducia nella professione e il giusto sostegno per il loro
ingresso nel mondo del lavoro.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
INTERVISTA 4
L’INTERVISTA
CHI È ENRICO GIOVANNINI
Dal 28 aprile 2013 è il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il 4 agosto 2009 è stato nominato Presidente dell'Istat.
Dal 2002 è professore di Statistica economica presso la Facoltà di
Economia dell'Università di Roma "Tor Vergata" e dal giugno 2011 è
Presidente della Conferenza degli Statistici Europei, organismo della
Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite. È membro
del Consiglio dell'Istituto Statistico Internazionale (ISI), dell'Advisory
Board per il rapporto sullo Sviluppo Umano delle Nazioni Unite, del
Partnership Group del Comitato Statistico Europeo ed è Presidente
del Board del Progetto internazionale della Banca Mondiale per la misura delle parità dei poteri d'acquisto.
giovannini: i consulenti del
lavoro al tavolo delle riforme
Presentate le proposte della Categoria per la riforma della normativa in
materia di lavoro
Riforma del lavoro: cosa cambiare?
Un interrogativo su cui i Consulenti
del Lavoro hanno le idee ben chiare.
ha detto
In un momento cruciale dell’attività
governativa, il Presidente del Consiglio
Nazionale, Marina Calderone, ha infatti
presentato al Ministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali, Enrico Giovannini, una
dettagliata proposta di riforma di alcuni
istituti, che vogliono sia aggredire con
forza l’attuale momento congiunturale,
sia mettere in campo manovre strutturali per la riduzione del costo del lavoro, la
modifica del contratto di apprendistato,
la semplificazione del Durc e delle istan-
“Coinvolgeremo l'Ordine dei Consulenti del Lavoro
nelle attività di semplificazione che saranno presto
avviate con una delega specifica, utilizzando le esperienze e le conoscenze maturate nella gestione dei
rapporti di lavoro". Enrico Giovannini
ze per i contratti di solidarietà.
Durante l’incontro, che si è svolto
il 21 maggio scorso presso il Dicastero
di Via Veneto, il Presidente Calderone
ha fatto il punto con il Ministro sull’attuale situazione occupazionale, evidenziando come la recente Legge Fornero
non abbia centrato gli obiettivi che si era
prefissa. Forse anche perché pensata per
un modello di mercato del lavoro già in
espansione. Ma gli interventi previsti,
calati in un tessuto economico debolissimo, hanno provocato solo l’effetto di
irrigidire soprattutto la flessibilità in entrata, con evidenti riflessi negativi.
Un’iniziativa per cui il Ministro
del Lavoro e delle Politiche Sociali ha
espresso grande compiacimento, perché
si inserisce, a pieno titolo, nelle consultazioni attivate dal Governo con i protagonisti del mercato del lavoro.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
ha detto
INTERVISTA 5
“Abbiamo rappresentato al signor Ministro la piena disponibilità dei Consulenti
del Lavoro per apportare i miglioramenti necessari al sistema, in questo momento
particolarmente difficile per il Paese, presentando le nostre idee di cambiamento
che hanno al centro i giovani, le donne e tutte le fasce deboli del mercato del lavoro. Bisogna rilanciare l'apprendistato, semplificandolo; così come è necessario
intervenire sui contratti a termine e sulla disciplina delle partite iva. Ma più in
generale bisogna liberare il lavoro da lacci e lacciuoli". Marina Calderone
Ma quali sono le proposte
della Categoria?
Chi guida il Ministero
IL VICE MINISTRO
Chi è Maria Cecilia Guerra
Eccone alcune…
•LAVORO A TEMPO DETERMINATO: sospendere fino al 31 dicembre
2016 i periodi di interruzione obbligatoria
•APPRENDISTATO: eliminare le norme che obbligano i datori di lavoro alla stabilizzazione e prevedere un regime sanzionatorio più
graduale
•SEMPLIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO: innalzare il limite
economico qualificatorio del lavoro lavoro accessorio nelle imprese
e negli studi professionali a 8.000 euro
•PARTITE IVA: eliminare integralmente la disciplina contenuta nell’art. 69 bis del D.Lgs n. 276/2003
•ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE: eliminare il tetto massimo di
tre associati in partecipazione per ogni associante
•RESPONSABILITA’ SOLIDALE: dare la possibilità al il datore di lavoro
committente o appaltatore, chiamato in solido, di verificare direttamente presso gli enti la correttezza della posizione contributiva
•RITO DEL LAVORO: abrogare il nuovo rito
•INCENTIVI ALL’OCCUPAZIONE: prevedere oneri agevolati contributivi
per 3 anni per le aziende che stabilizzano i rapporti di lavoro a termine
•RIDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO: ridurre di 5 punti percentuali i
costi dei lavoratori in forza a tempo indeterminato
•DURC: rivedere gli effetti sulle agevolazioni contributive e normative
per le aziende che operano su più unità produttive in caso di violazioni previste dall’art. 9 del DM. Del 24 ottobre 2007
•ASPI: rimodulare il ticket licenziamento
•LISTA DI MOBILITA’: ripristinare la possibilità di iscriversi alla cosiddetta mini mobilità
•LAVORO A PROGETTO: revisionare l’art. 63 del D.Lgs. n. 276/2003
•COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO: correggere l’articolo del D.L.
70/2011 che fa riferimento ad una percentuale dell’Inail indicata in
modo errato.
•STAFFETTA GENERAZIONALE: permettere all’azienda di trasformare
i contratti di lavoro in corso a tempo pieno e indeterminato in un
contratto a tempo parziale a determinate condizioni
•CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ EX LEGE N. 236/93: semplificare le richieste del contributo spettante ai lavoratori e alle aziende
È professore ordinario di Scienza delle Finanze
presso la Facoltà
di Economia “Marco Biagi” dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Nel
novembre 2011, data della nomina a
Sottosegretario di Stato, era Direttore
del Dipartimento di Economia Politica.
I SOTTOSEGRETARI DI STATO
Jole Santelli
Laureata in giurisprudenza
e
avvocato, è stata
Sottosegretario di
Stato al Ministero
della Giustizia dal 2001 al 2006.
Carlo Dall'Arringa
Laureato in scienze politiche e con il Dottorato
di ricerca Oxford University, è Docente
universitario di economia politica Università Cattolica di
Milano.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
Fiuggi 20 - 21 - 22 giugno 2013
L’Italia dopo mesi di incertezza elettorale ha finalmente un Governo di grande coalizione. Si attendono ora interventi in materia di lavoro
Da tutte le compagini politiche, dalle parti sociali, dai rappresentanti delle industrie e
delle professioni il lavoro è stato collocato come la priorità assoluta del Paese; il lavoro e
l'occupazione che nonpossono che scaturire dallo sviluppo del tessuto economico e sociale dell’Italia.
La 4a edizione del Festival del Lavoro, che si svolgerà nella suggestiva Fonte Anticolana di Fiuggi dal 20 al 22 giugno p.v.,
avrà lo scopo non solo di discutere ed analizzare la realtà difficile e piena di criticità ma anche di guardare al futuro, alle
riforme necessarie, alle misure urgenti ma strutturali per dare respiro al mondo imprenditoriale, agli studi professionali, ai
lavoratori dipendenti e q a quelli autonomi.
Durante i tre giorni di convegni e dibattiti si parlerà pubblicamente di lavoro con tutti i protagonisti. E si analizzeranno le
misure fondamentali per abbassare il costo del lavoro, per rimodernare il sistema degli ammortizzatori sociali e del welfare,
per capire la non attrattività dei nostri territori degli investimenti delle industrie estere.
E poi si parlerà dei diritti. Dal caso Ilva si partirà per confrontarne due costituzionalmente garantiti: lavoro o salute? Purtroppo, la mal gestione dello sviluppo del Paese ed i controlli fittizi sulla sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente, sono
riusciti a dividere addirittura i cittadini su questi due aspetti: chi vuole il lavoro a tutti i costi contro chi chiede di rispettare
ambiente e sicurezza per lasciare ai propri figli un Paese più “pulito”. Al Festival del Lavoro ci interrogheremo sul perché
questi due diritti non viaggino incatenati, uno conseguenza dell’altro.
E poi diritti per le donne di avere a disposizione non solo la buona volontà ma anche mezzi forniti dallo Stato per conciliare
famiglia e lavoro. Senza dimenticare i giovani ed il loro futuro. Predisporre una vera e strutturale riforma del lavoro in Italia
dovrebbe partire proprio da una funzionale ristrutturazione del sistema formativo ed universitario nazionale. Oggi più
del 50% dei laureati svolge un lavoro che c’entra poco o nulla con gli studi fatti all’università. E’ anche da questo dato che
bisogna partire per capire come formare i lavoratori di domani.
Il lavoro al centro dello sviluppo. E’ questo il principio che vogliamo rimarcare con la 4a edizione del Festival del Lavoro.
Perché il lavoro è sviluppo, il lavoro è benessere.
Cronache di lavoro – Presentazione di libri
• Sonia Bertolini, docente di Sociologia del lavoro presso l’Università di Torino e autrice di
“Flessibilmente giovani”, Il Mulino (ott. 2012)
• Antonio Loconte, giornalista e autore di “Senza paracadute – Diario tragicomico di un
giornalista precario”, Adda Ed. (giugno 2012)
• Rossella Palomba, autrice di “Sognando parità. Occupazione e lavoro, maternità, sesso e potere,
violenza e povertà: le pari opportunità, se non ora quando?”, Ponte alle Grazie Ed. (febb. 2013)
• Loredana Lipperini, giornalista e scrittrice di “Di mamma ce n’è più d’una”, Feltrinelli (febb.
2013)
• Francesca Paini, co-autrice di “Tra il dire e il welfare. Lo Stato sociale nel mare della crisi”,
Altraeconomia Ed. (sett. 2012)
• Lorenzo Ait, autore di “La rivoluzione dei precari. 5 passi per costruirsi un futuro senza
incertezze”, Sperling&Kupfer Ed. (sett. 2012)
• Gianni Dragoni, giornalista e autore di “ILVA. Il padrone delle ferriere” ebook edito da
Chiarelettere
• Lorenzo Cavalieri, Mi vendo (bene). Ma non sono in vendita – Vallardi
• Romano Benini – Quasi Italiani. Storie di immigrati imprenditori – Donzelli Editore
• Alessia Bottone – Amore ai tempi dello stage, GalassiaArte Ed.
• Walter Passerini – Senza Soldi, ChiareLettere Editore
Il Lavoro al centro dello Sviluppo
• Lavoro … quanto mi costi!
• Italia senza frontiere … come attrarre gli investimenti
esteri
• Ammortizziamo il welfare
• L’universita’ del lavoro – come riformare la formazione
• Quale la ricetta migliore per creare occupazione?
• Donne sull’orlo di una crisi di … lavoro
• Come fare a conciliare
• Salute vs. lavoro?due diritti a confronto
• Lavoro riformato, lavoro da riformare
E se domani…
• Worklab: solidarieta’…di categoria
• Tutto il mondo e’ paese … storie di giovani lavoratori ed
emigranti
• Il reporter: come raccontare il mondo
• Lab cdl
• Costruire il lavoro al tempo della crisi
• La comunicazione negoziale
• Non aprite quella porta. La difficile scelta del futuro
• Fondazione Lavoro – sindacato europeo
• E se domani … il lavoro che vorrei. Proposte e prospettive
Leggi di Lavoro live
• Riforma senza fine: il contratto a termine
• Evento Teleconsul/Fondazione Studi: e tu lavorerai come
apprendista
• Evento ancl: le deroghe virtuose: i contratti di prossimità
• Evento enpacl
• Tecnici del lavoro a confronto - dpl e cdl si incontrano
• Crisi e diritti. Licenziamenti per motivi economici
• Articolo 18. Potere disciplinare e conservazione del posto di
lavoro
Professioni per l’Italia
•
•
•
•
•
Fondazione Lavoro/Università
Fondazione Lavoro – Tirocini
Evento enpacl
Mediazione civile e commerciale
Pari opportunità – Progetto Phinking
Cronache di lavoro - Libreria del Festival
•
•
•
•
•
•
Presentazione e-book “Gambling e dipendenza da gioco” – cpo Varese
Presentazione libro “Flessibilmente giovani”
Quiz di lavoro
Presentazione libro “Quasi italiani. Storie di immigrati imprenditori”
Presentazione libro “Mi vendo (bene). Ma non sono in vendita”
Presentazione libro “Senza soldi”
www.festivaldellavoro.it 7
Hanno già aderito …
Angelino Alfano – Vicepremier di Governo
Danilo Barbi – Segretario Confederale CGIL
Giovanni Battafarano – Segreterio Lavoro&Welfare
Attilio Befera – Direttore Agenzia delle Entrate
Mariano Berriola – Presidente ItaliaOrienta
Raffaele Bonanni – Segretario Generale CISL
Marina Calderone – Pres. CNO CdL e Presidente CUP
Franco Carinci – Università degli Studi di Bologna
Maurizio Castro – Esperto di lavoro
Carlo Cester – Professore Università degli Studi di Padova
Sandra D’Agostino - ISFOL
Cesare Damiano – Camera dei Deputati
Carlo Dell’Aringa – Camera dei Deputati
Annibale D’Elia – Resp. prog. “Bollenti Spiriti” Reg. Puglia
Giorgia D’Errico – Lavoro&Welfare Giovani
Stefano Fassina – Camera dei Deputati
Matteo Fini – Autore
Tiziana Ferrario – Giornalista RaiUno
Danilo Festa - Direttore Generale Ministero del Lavoro
Natale Forlani - Direttore Generale Ministero del Lavoro
Edoardo Gambacciani – Dir. Generale Ministero del Lavoro
Silvia Lombardo - Autrice
Marino Longoni – Direttore Italia Oggi
Guglielmo Loy – Segretario Confederale CISL
Beatrice Lorenzin – Camera dei Deputati
Giuseppe Lucibello – Direttore Generale Inail
Martina Marmo – Amici di Marco Biagi
Raffaele Marmo - Direttore Generale Ministero del Lavoro
Arturo Maresca – Università degli Studi La Sapienza di Roma
Luigi Menghini – Università degli Studi di Trieste
Angelo Morselli – Progetto “Portobello” di Modena
Stefano Mustica – Professore Università UniLink
Severino Nappi – Assessore Lavoro Regione Campania
Angelo Pandolfo – Università degli Studi La Sapienza di Roma
Walter Passerini - Giornalista
Paolo Pennesi – Direttore Generale Ministero del Lavoro
Michele Petraroia – Assessore Lavoro Regione Molise
Salvatore Pirrone - Direttore Generale Ministero del Lavoro
Martina Proietti – Autrice del videodoc. “Maternità Precaria”
Gaetano Quagliariello – Ministro per le Riforme
Leoluca Orlando – Sindaco Città di Palermo
Paolo Reboani – Presidente Italia Lavoro
Alessandro Rimassa – Aut. di “Generazione Mille Euro” e TV
Maurizio Sacconi – Senato della Repubblica
Gennaro Sangiuliano – Vicedirettore Tg1
Vincenzo Scotti – Presidente Università degli Studi Unilink
Alessandra Servidori – Consigliera Nazionale di Parità
Grazia Strano - Direttore Generale Ministero del Lavoro
Annamaria Sodano – Redattrice LavoroFM
Antonio Tajani – Vicepresidente Commissione Europea
Tiziano Treu – Esperto di lavoro
Paolo Varesi – Segretario Confederale UGL
Eleonora Voltolina – Direttore La Repubblica degli Stagisti
Mariella Zezza – RaiNews24
Riccarda Zezza – Cofondatrice Associazione Piano C
Sono stati invitati …
Luigi Angeletti – Segretario Generale UIL
Renato Balduzzi – Camera dei Deputati
Pierluigi Bersani – Camera dei Deputati
Alberto Bombassei – Senato della Repubblica
Renato Brunetta – Camera dei Deputati
Andrea Camporese – Presidente AdEPP
Maria Pia Camusi – Direttore Rete Imprese Italia
Susanna Camusso – Segretario Generale CGIL
Mara Carfagna – Camera dei Deputati
Giuliano Cazzola – Esperto di lavoro
Stefano Dambruoso – Camera dei Deputati
Lorenzo Dellai – Camera dei Deputati
Maurizio Gasparri – Senato della Repubblica
Maria Stella Gelmini – Camera dei Deputati
Beppe Grillo – Movimento 5 Stelle
Pietro Ichino – Camera dei Deputati
Enrico Letta – Premier di Governo
Marianna Madia – Camera dei Deputati
Andrea Mandelli – Camera dei Deputati
Giorgia Meloni – Camera dei Deputati
Mario Monti – Senato della Repubblica
Marcella Panucci – Direttore Confindustria
Renata Polverini – Camera dei Deputati
Matteo Renzi – Sindaco di Firenze
Giuseppe Roma – Direttore Censis
Giorgio Santini – Camera dei Deputati
Annalisa Silvestro – Camera dei Deputati
Giorgio Squinzi – Pres. Confindustria
Roberto Speranza– Camera dei Deputati
Irene Tinagli – Camera dei Deputati
Giulio Tremonti – Senato della Repubblica
Nichi Vendola – Camera dei Deputati
Valentina Vezzali – Camera dei Deputati
Nicola Zingaretti - Pres. Regione Lazio
Fiuggi 20 - 21 - 22 giugno 2013
Il Festival del Lavoro 2013
i temi
della 4°
edizione
• riduzione dei costi
del lavoro
• misure di welfare
moderno
• occupazione e politiche di sviluppo
• formazione e
investimenti in italia
• facilitazioni per
l’ingresso dei giovani
nel mondo lavorativo
• buona flessibilita’
• semplificazione della
burocrazia
• deontologia e
professionalita’
• fisco e lavoro
• misure di
conciliazione • cronache di lavoro
• leggi di lavoro live
Un appuntamento da non perdere quello con la 4°edizione del Festival del Lavoro, che
quest’anno si svolgerà dal 20 al 22 giugno a Fiuggi, “città delle acque” risalente all’epoca preromana. La splendida cittadina, con il centro storico arroccato sulla collina ed un moderno centro termale immerso nei boschi a valle, ospiterà tre giornate caratterizzate da dibattiti,
proposte, momenti di condivisione, confronto e crescita professionale, oltre ad occasioni di
svago e arricchimento culturale. Nel Villaggio del Lavoro, allestito nella Fonte Anticolana,
si alterneranno, infatti, convegni, seminari, incontri con professionisti, imprenditori, rappresentanti politici, sindacali ed istituzionali, ma soprattutto si lascerà spazio a quei giovani che
vorranno mettere a disposizione idee ed energie per far nascere imprese innovative e/o studi
professionali specializzati, puntando su politiche di rilancio del Paese e sulla valorizzazione di
talenti e professionalità.
Il lavoro al centro dello sviluppo è, infatti, il filo conduttore di tutti gli eventi inseriti nel ricco
programma della manifestazione, rappresentata mai come quest’anno da una realtà multiforme e dinamica volta a dare risposte alle criticità riscontrate ogni giorno, non solo dai Consulenti del Lavoro che affiancano imprese e lavoratori, ma da qualunque cittadino che voglia
contribuire alla rinascita del Paese.
Partecipare al festival, quindi, non vuol dire solo entrare in contatto con i protagonisti del
mondo del lavoro e scoprire le vie per far ripartire l’economia e conciliare lavoro e vita privata,
ma vuol dire soprattutto investire su se stessi attraverso la formazione. La tre giorni, infatti,
sarà il mezzo con cui arricchire di informazioni utili chi si muove quotidianamente all’interno
di un mercato ricco di norme
complesse e poco chiare, un
modo per rafforzare la rete tra
colleghi, scambiarsi collaborazioni o proposte ed affrontare difficoltà e nuove esigenze
professionali con maggiore
produttività. Incontrarsi per
parlare di lavoro nel senso più
ampio del termine vuol dire
tornare a casa più arricchiti e
formati.
Storie di lavoro: seconda edizione IL TORNEO DI CALCIO
Durante la manifestazione verranno premiati i vincitori
della 2° edizione del PREMIO “STORIE DI LAVORO:
concorso video fotografico sul mondo del lavoro” per le due
sezioni:
1. CORTI DI LAVORO: concorso video sulle idee di
lavoro che vogliono superare al crisi
2. ISTANTANEE DI LAVORO: le nuove vie del mondo
del lavoro
@Festivallavoro
A margine del Festival è stata organizzata l'edizione 2013 del
torneo di calcio per consulenti del lavoro. La competizione, la
cui prima edizione risale al 1996, si svolgerà in notturna presso
il magnifico impianto in erba dello Stadio Comunale della città
delle acque. Il regolamento
del torneo è online sul sito
www.festivaldellavoro.it.
Per iscrizioni e/o ulteriori
informazioni basta inviare
una richiesta a sport@
consulentidellavoro.it
http://www.facebook.
com/festivaldellavoro
#festivaldellavoro2013
condividi le tue foto di lavoro!
www.festivaldellavoro.it 9
Il lavoro è fatto anche di immagini. Fotografa il tuo posto di lavoro, i tuoi
attrezzi di lavoro, inquadra il lavoro di chi gira intorno al tuo mondo e
condividi le foto inserendo l'hashtag #Festivaldellavoro2013. Le foto più
interessanti saranno pubblicate sulle pagine social del festival.
Sponsor
Festival 2013
PARTNER ISTITUZIONALI
formazione continua obbligatoria
La partecipazione al Festival permetterà di acquisire n. 12 ore valide al fine della
formazione continua obbligatoria
(minimo 3 ore per ogni mezza giornata di lavori, ad esclusione delle cerimonie di
apertura e di chiusura)
Come arrivare
In pullman
• Fiuggi è collegata con la stazione di Roma-Termini da pullman diretti (Co.
tra.l.). E' raggiungibile dalle grandi città del nord e del sud d'Italia con pullman
gran turismo che effettuano servizi bisettimanali e giornalieri.
Informazioni: www.cotralspa.it
ALTRI SPONSOR
PP O
In Automobile:
• Per raggiungere Fiuggi sia da nord che da sud l'arteria più comoda è l'Autostrada
del Sole (A1), con uscita al casello "Anagni-Fiuggi Terme". Dal casello si percorre
la Superstrada Anticolana che in 17 Km conduce agevolmente al centro termale.
• Da Roma si può raggiungere Fiuggi anche attraverso la Via Prenestina e la Via
Casilina. Vi accorgerete che siete ad un passo dalla cittadina quando, usciti
dalla galleria, detta "del tempo", vi troverete dinanzi uno scenario ed un clima
totalmente diverso.
Informazioni: www.autostrade.it
MAIN SPONSOR
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La città di Fiuggi è alle pendici dei Monti Ernici, nel cuore della Ciociaria, e
grazie alla sua posizione geografica è facilmente raggiungibile da ogni parte
d'Italia.
SOFTWARE - FORMAZIONE
EDITORIA - SERVIZI ASSICURATIVI
In treno:
• Fiuggi è collegata con Roma da un servizio treno+pullman attraverso la stazione
FF.SS. di Anagni-Fiuggi, la linea ferroviaria è ROMA-NAPOLI via CassinoCaserta. Alla stazione di Anagni-Fiuggi si prende la coincidenza bus per la
cittadina. Informazioni: www.trenitalia.com
CONSULENTI DEL LAVORO - OMCC
In aereo:
• Gli scali
aeroportuali più
vicini a Fiuggi
sono gli aeroporti
di Roma
(FiumicinoCiampino)
e Napoli
(Capodichino).
Informazioni:
www.alitalia.it
gli hotel del festival
Per le prenotazioni
alberghiere date
un’occhiata alle strutture
convenzionate col il
Festival del Lavoro
2013 http://www.
festivaldellavoro.it/
alberghi.html
Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma
Tel. 06 5964901 - Fax 06 5405012
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Web: www.omcc.it
Fondazione Studi Consulenti del Lavoro P.IVA 06787981007 - C.F. 97237810581
10
Le Societá tra Professionisti, introdotte dalla legge 183/2010, sono una
delle novitá di rilievo nel panorama
dei recenti provvedimenti in materia di ordinamenti professionali. Il
dibattito in materia è fiorente ma, al
di lá dei chiarimenti e delle istruzioni operative tempestivamente fornite
dal Consiglio Nazionale dell'Ordine
dei Consulenti del lavoro, restano numerosi dubbi interpretativi su diversi
istituti novellati dalla citata normativa. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con la circolare n. 6 vuole dare il proprio apporto scientifico al
dibattito, confidando di poter chiarire
alcune delle criticitá insorte. Le STP
possono essere un utile strumento di
esercizio delle libere attivitá ordinistiche, a disposizione di giovani e non, e
quindi possono essere un'opportunitá
da utilizzare, a condizione che non siano considerate veicolo tramite il quale trovare scorciatoie al lecito esercizio
della professione. E perché ció non avvenga é necessaria la stretta vigilanza
dei Consigli Provinciali e la massima
chiarezza normativa, alla quale diamo il nostro contributo con il presente
documento.
Rosario De Luca
Presidente Fondazione Studi
Consulenti del Lavoro
Le società multidisciplinari
L’aspetto maggiormente problematico è rappresentato da quanto
previsto in punto di iscrizione nella sezione dell’albo contemplata
nell’art. 8, comma 2, del Decreto n.
34/2013.
La stessa relazione illustrativa dello
schema di regolamento, precisa che
i professionisti della STP possono
non connotare un’attività in misura
prevalente così da consentire l’iscrizione della società nelle sezioni spe-
ciali dei differenti albi o registri in
cui tutti i professionisti che ne siano
soci risultino iscritti.
Tale soluzione è sicuramente da
preferire anche alla luce del particolare regime disciplinare declinato
nell’art. 12 del Decreto n. 34/2913.
L’iscrizione
La STP è tenuta ad iscriversi:
nella sezione speciale istituita presso il registro delle imprese ai sensi
dell’art. 16, comma secondo,
d.lgs. n.96/2001 (quella destinata alle società tra
avvocati) con funzione
di pubblicità – notizia
al fine di verificare l’esistenza di cause di incompatibilità;
nella sezione speciale
dell’albo o del registro tenuto presso
l’ordine o il collegio
professionale di appartenenza dei soci
professionisti e per
la c.d. società multidisciplinare, nei limiti
di quanto appena sostenuto, nella sezione
speciale dell’albo o del
registro relativo all’attività individuata come
prevalente.
Con riferimento all’iscrizione
nell’albo professionale e al relativo procedimento, si rinvia alla Circolare n. 1092 del 22 aprile 2013 del
nostro Consiglio Nazionale.
L’incarico professionale
Al fine di rispettare il principio della
personalità dell’esecuzione dell’attività professionale, si prevedono a
carico della STP obblighi di informazione per consentire al cliente la
scelta del socio professionista (o dei
soci professionisti).
Va messo in luce che sia l’adempimento degli obblighi di informazione, sia il nominativo del
professionista o dei
professionisti even-
tualm e n t e
indicati dal cliente
deve risultare da atto scritto
e la prova dell’adempimento è a carico della STP.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
11
Il regime disciplinare
Come accennato, la legge n.
183/2011 assoggetta i professionisti
e la STP alle norme deontologiche e
al regime disciplinare dell’ordine al quale risultino iscritti
(art.
10,
comma 7). Su
tali aspetti, l’art.
12 del Decreto n. 34/2013
interviene precisando che:
il socio professionista è soggetto alle
regole deontologiche dell’ordine o
del collegio a cui sia iscritto;
la STP risponde delle violazioni delle regole deontologiche dell’ordine
a cui risulti iscritta, ferma restando
la responsabilità del socio professionista;
la responsabilità disciplinare della
società concorre con quella del socio, anche iscritto ad un ordine o ad
un collegio diverso da quello della
società, nel caso in cui l’illecito disciplinare compiuto dal socio sia
direttamente riconducibile a
direttive impartite dalla STP
medesima.
Le associazioni professionali
La legge n. 183/2011
pur prevedendo l’abrogazione della legge n.1815/1939 e
successive modificazioni (art. 10, comma 11), fa “ salve
le associazioni professionali, nonché i
diversi modelli societari già vigenti alla
data di entrata in vigore della presente legge”
(art. 10, comma 9).
Restano in vigore e inalterate le discipline speciali relative ai tipi societari
già esistenti, quali ad esempio
società di avvocati (fino a quando
non verrà esercitata la delega di cui
all’art. 5 della legge n. 247/2012,
come accennato), società di ingegneria e società di revisione, e, al
contempo, resta consentito all’autonomia delle parti procedere alla
costituzione di associazioni professionali riconducibili allo schema di
cui all’art. 36 e ss. c.c..
Il trattamento fiscale
La STP sembra dunque essere assimilabile allo studio individuale o alla
associazione professionale, con qualificazione del reddito come autonomo ai sensi dell’art. 53 del TUIR
anche in presenza di STP di capitali.
Tale classificazione comporterebbe
l’ esclusione dal campo di applicazione dell’Ires e l’ imputazione per
trasparenza ai soci, compresi quelli
non professionisti. La STP, al pari
degli studi professionali, dovrebbe
essere soggetta al versamento dell’Irap.
Sotto il profilo previdenziale, ciò
comporterebbe l’assoggettabilità
dei compensi a ritenuta d’acconto
del 20% con applicazione in fattura
del contributo integrativo (pari al
4% e a carico del cliente) che verrebbe incassato e direttamente versato
alla cassa di previdenza di categoria.
L’indebitamento e la crisi della STP
La legge n. 183/2011 tace su alcuni
aspetti di grande rilievo.
Ciò impone all’interprete di muoversi con estrema cautela.
La società tra professionisti non essendo impresa commerciale (si veda
quanto detto sopra in relazione ad
oggetto sociale), possa accedere al
nuovo istituto della composizione
della crisi da sovraindebitamento di
cui alla legge n. 3/20102 modificata dal d.l. n. 179/2012 e relativa alla
sistemazione delle crisi derivanti da
situazioni di sovra indebitamento
non soggette nè assoggettabili a differenti procedure concorsuali.
La soluzione prospettata sembra
trovare conforto anche nelle recenti indicazioni fornite dalla Agenzia
delle Entrate che, ai fini fiscali, hanno assimilato la STP allo studio professionale.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
ENPACL 12
Sottoscritto accordo con Banca Popolare di Sondrio per l’erogazione di mutui agli iscritti
Il Presidente dell’ENPACL Visparelli ha sottoscritto la nuova convenzione con la Banca Popolare di Sondrio per l’erogazione di mutui
agli iscritti. In base all’accordo, ciascun iscritto potrà accedere ad
un finanziamento sino a un massimo di euro 250.000 per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di unità immobiliari, comprese pertinenze accessorie, destinate ad abitazione o studio professionale. I mutui potranno essere di durata pari a 5 anni, 10 anni,
15 anni o 19 anni e sei mesi. E’ data la possibilità di avvalersi di
tasso variabile o fisso.
L’accordo appare il più vantaggioso
possibile per la Categoria, considerata la
realtà del mercato e il credit crunch che
sta vivendo il mondo bancario. Tale
convenzione, cui ne seguiranno altre
con altri istituti bancari, sarà monitorata costantemente e, al mutare delle condizioni di mercato, rinegoziata al fine di
mantenerne convenienti le condizioni. Vediamole nel dettaglio.
Le finalità
La convenzione ha come finalità
l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di unità immobiliari, comprese pertinenze accessorie, destinate
ad abitazione o studio professionale.
In particolare, il mutuo dovrà essere riferito a porzione immobiliare intestata
all’iscritto, con esclusione, quindi, del
beneficio di terzi. Il coniuge dell’iscritto, tuttavia, potrà essere cointestatario
della proprietà della porzione immobiliare oggetto di mutuo. Nel caso si tratti
di porzione immobiliare uso studio, il
mutuo è concedibile anche a più iscritti, ciascuno per la propria quota, purché
l’immobile risulti di proprietà esclusiva
dei richiedenti e destinato allo svolgimento della loro attività. Qualora il
mutuo sia richiesto da una associazione
professionale, il possesso dei requisiti
dovrà sussistere relativamente a ciascun
membro della associazione professionale stessa.
L’importo finanziabile
Ciascun iscritto potrà accedere ad
un finanziamento sino a un massimo di
euro 250.000. E’ previsto in ogni caso
il limite dell’80% del costo di acquisto
o del costo di costruzione o della spesa necessaria alla realizzazione della
sopraelevazione, ricostruzione, ristrutturazione, riparazione, trasformazione
e recupero dell’immobile oggetto del
finanziamento. L’importo finanziabile
è ricompreso, comunque, entro il limite
massimo dell’80% del valore periziato
dell’immobile.
Le garanzie
L’accordo prevede che l’ipoteca
possa essere di grado anche successivo
al primo. Inoltre, l’assicurazione incendio, con vincolo a favore della Banca,
potrà essere stipulata con la compagnia
d’assicurazione scelta del mutuatario.
La durata
I mutui potranno essere di durata pari a 5 anni, 10 anni, 15 anni o 19
anni e sei mesi, oltre il periodo di preammortamento compreso tra la data di
erogazione del mutuo e la fine del relativo semestre solare. Il rimborso avverrà
in rate semestrali, posticipate, costanti,
comprensive di capitale e di interessi.
Il tasso
Il Consulente del Lavoro si potrà avvalere delle seguenti possibilità:
- variabile
a) pari alla media mensile dell’Euribor (Euro Interbank Offered Rate)
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
ENPACL 13
sei mesi pubblicata su “Il Sole 24 Ore”,
riferita ai mesi di aprile e maggio per le
rate con scadenza il 31 dicembre e ai
mesi di ottobre e novembre per le rate
con scadenza il 30 giugno, maggiorata
dei seguenti spread:
Durata
5
10
15
19,5
Spread %
2,45
2,45
2,50
2,60
Durata
5
10
15
19,5
Spread %
2,70
2,70
2,75
2,85
Durata
5
10
15
19,5
Spread %
2,55
2,55
2,60
2,70
b) BCE (Banca Centrale Europeo) rilevato su “Il Sole 24 Ore” il giorno della proposta contrattuale aumentato dei seguenti spread (solo in caso di
acquisto prima casa):
- fisso
a) pari all’IRS (Interest Rate
Swaps) a 5, 10, 15 e 20 anni (per i mutui con corrispondente durata) rilevato
sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” del giorno della proposta contrattuale, aumentata dei seguenti spread annui:
Spese di istruttoria e oneri fiscali
Le spese di istruttoria sono state
stabilite in euro 150,00 per operazione,
oltre a euro 3,50 per ogni rata. Inoltre,
all’erogazione del mutuo sarà trattenuta l’imposta sostitutiva di cui al D.P.R.
del 29 settembre 1973 n. 601 e successive modificazioni.
Gli interessati dovranno inoltrare
la domanda di mutuo direttamente alla
17 giugno, seconda rata per i Mav. A partire da quest’anno, in
base all’articolo 37 del Regolamento di previdenza e assistenza,
il contributo soggettivo dovuto all’Enpacl deve essere calcolato
al 12% del reddito professionale prodotto nell’anno precedente,
con un contributo minimo che, per l’anno 2013, è pari a 2.040
euro. Tale contributo minimo viene riscosso in quattro rate (la prima è scaduta il 16 aprile): 17 giugno, 16 settembre e
18 novembre. Ricordiamo che l’Ente non invierà più i Mav in
formato cartaceo, quindi è indispensabile accedere all’area
personale riservata tra i Servizi Enpacl online, sia al fine di poter
adempiere agli obblighi contributivi. Durante tale accesso è
importante anche controllare che la propria scheda anagrafica
sia aggiornata dei recapiti telefonici, mail e PEC, indispensabili
per la periodica e tempestiva comunicazione di tutte le notizie
inerenti il rapporto previdenziale.
Banca Popolare di Sondrio all’indirizzo [email protected].
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Mutui della Banca Popolare di
Sondrio ai seguenti recapiti telefonici: 0342 528 450 - 0342 528 751 –
0342 528 648.
Estinzione anticipata
E’ possibile l’estinzione anticipata
o parziale senza applicazioni di penali
nei casi in cui il mutuo sia stato richiesto per l’acquisto o per la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad
abitazione ovvero allo svolgimento
della propria attività professionale da
parte di persone fisiche, come previsto dalla legge n. 40 del 2 aprile 2007.
Altre spese
Il notaio è a scelta del Consulente
del Lavoro, che provvederà direttamente a saldare la relativa parcella.
Per il perfezionamento del finanziamento è necessario che venga effettuata una valutazione del bene oggetto di ipoteca, redatta tramite CRIF
Services, azienda specializzata in
questa attività. La Banca, ovviamente,
inoltrerà l’incarico a detta azienda solo
in caso di esito positivo dell’istruttoria
di concessione del finanziamento. Il
corrispettivo, attualmente pari a euro
200,00 oltre IVA (euro 242,00 IVA inclusa) dovrà essere liquidato dall’interessato direttamente al Perito.
Coperture assicurative: personale
e dell’immobile
All’iscritto che ne faccia richiesta,
inoltre, è offerta una polizza assicurativa denominata “Gente Serena” contro
gli infortuni professionali ed extraprofessionali che, in caso di morte o di invalidità permanente pari o superiore al
60%, prevede l’erogazione di un indennizzo, per il rimborso del debito verso la
banca. Il premio assicurativo richiesto è
di euro 20,00 a semestre.
Ai mutuatari è data facoltà di sottoscrivere, altresì, il contratto assicurativo
“Casa Sicura” della Arca Assicurazioni
Spa (partecipata della Banca Popolare
di Sondrio) a copertura dei rischi derivanti dall’incendio dell’immobile. IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
CARO ONOREVOLE 14
Caro Onorevole,
di Rosario De Luca
ha visto la
novità?
Non La chiamo al telefono come facevo con quegli altri ! Mi sono modernizzato pure io. Il contatto con Lei
ora lo terrò in diretta via web, magari'
con contestuale voto di gradimento di
quello che ci diciamo. Le piace la mia
idea? Beh, immaginavo. Non poteva
essere che così. La trasparenza prima di
tutto, vero? È per questo che avete preso tutti quei voti. Perché c'era voglia di
una ventata di novità , di sincerità, di
parlamentari che dicono una cosa in
campagna elettorale e poi la mantengono. Per fortuna, finalmente, cambia qualcosa. Già, ce ne siamo accorti
con l'elezione del Capo dello Stato.
Estrazione politica, percorso, anagrafe
facevano apparire abbastanza simili i
candidati. Peró quello sostenuto da voi
fino all'ultimo aveva dalla Sua la forza
dell'investitura popolare. Ben 4.677
preferenze , mica quattro gatti! Ben
4.677 clic che rappresentano la volontá
del Popolo Italiano! Bravi, così si fa.
Con trasparenza e democrazia
si migliora il Paese, d'accordo?
Esatto. Unica annotazione a
margine, ma sottovoce: certo
che se con meno di 5mila preferenze si può pretendere di fare
il Presidente della Repubblica,
quante migliaia di candidati si
avrebbero? Non mi sa rispondere,
eh... Comprendo, l'inesperienza crea qualche
problema in effetti.
Aspetti un attimo.
Vogliamo sentire
cosa ne pensano
quelli che ci stanno seguendo in
streaming? Preferisce di no?
E perché mai,
è il bello della
diretta. Vabbè,
lasciamo stare
per questa volta. Ma parliamo d'altro. Lo
sa che è molto
piaciuta la posizione che avete sostenuto in campagna elettorale sui costi
della politica? Sì, veramente parecchio.
Ridurre i costi pubblici è un'esigenza
primaria per trovare risorse da destinare a imprese, famiglie e lavoratori. Bravi, veramente bravi. A proposito, a che
punto siamo con le azioni concrete su
questo fronte? State facendo i conti di
quanto incassate? Beh, in effetti non ci
vuole molto. Gli importi relativi a indennità, appannaggio, diara e rimborsi
sono noti a tutti. Ah, dovete conteggiare quanto in effetti vi costa stare a
Roma? E poi dovete ancora stabilire
quanto possa essere un giusto "stipendio" da trattenere? Comprendo. E
quindi quello che residua lo restituite?
Ah, no? E cosa ne fate? Avete creato
il "Fondo per i Parlamentari in difficoltá"? Non comprendo, Le chiedo
scusa. Tutti i Parlamentari percepiscono lo stesso importo, giusto? Il vostro
capogruppo in tv lo ha quantificato in
20mila al mese. In sostanza, in un mese
prendete quanto un impiegato o un
operaio percepisce in un anno. E molti
altri non arrivano a questa cifra. Perché
mai qualcuno di voi dovrebbe dunque
essere in difficoltà? Questa vicenda la
voglio mettere in votazione on line.
Allora, da ora in poi si può votare. Che
ne pensate? Onorevole, aspettiamo un
attimo i risultati della consultazione
via web e poi commentiamo. Allora,
eccoci quà. Vediamo un po' i risultati.
Ullalà , però! Un plebiscito! Un parere
unanime! La Rete non capisce cosa sia
questo Fondo. Ora votiamo se quanto
percepito va integralmente restituito.
Uno, due e tre...Ops.. Altro plebiscito.
Sí, vogliono che restituiate tutto. Ha
visto Onorevole? Onorevole, è in linea? Onorevoleee, mi sente? Mi vede?
No, non c'è più. Forse la wifi non gli
funziona più. O chissà che....
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
Dossier
I NUOVI
PARAMETRI
Dossier
DECRETO PARAMETRI:
TUTTE LE COMPETENZE DEI CONSULENTI DEL LAVORO
Il Regolamento contenente i parametri, pubblicato in GU n.105/13 si applica ai soli
iscritti all'Ordine dei Consulenti del lavoro. Sarà utilizzato, in assenza di accordo scritto
tra le parti, nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale. Il provvedimento delinea e ribadisce le specifiche caratteristiche di Consulenti del lavoro sia in materia fiscale che lavoristica.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
DECRETO 21 febbraio 2013, n. 46
Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale,
dei compensi spettanti agli iscritti all’albo dei consulenti del lavoro. (13G00088)
(GU n.105 del 7-5-2013)
Vigente al: 7-5-2013
Sezione I Disposizioni generali
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Visto l’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto l’articolo 9, comma 2, primo periodo, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni,
dalla legge 24 marzo 2012, n. 27 che prevede «nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale,
il compenso del professionista», appartenente alle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, «e’
determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del Ministro vigilante»;
Vista la legge 11 gennaio 1979, n. 12, recante «Norme per l’ordinamento della professione di consulente del
lavoro»;
Acquisita l’intesa del Ministro della Giustizia, ai sensi dell’articolo 25, primo comma della citata legge 11
gennaio 1979, n. 12;
Udito il parere del Consiglio di Stato n. 12414/2012, favorevole con osservazioni, espresso dalla Sezione
consultiva per gli atti normativi nell’adunanza del 20 dicembre 2012;
Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 8 febbraio 2013;
Adotta il seguente regolamento:
Art. 1 - Regole generali
1.L’organo giurisdizionale che deve liquidare il compenso dei professionisti iscritti nell’ Albo dei Consulenti
dellavoro, applica, in difetto di accordo tra le parti in ordine allo stesso compenso, le disposizioni del
presente decreto. L’organo giurisdizionale puo’ sempre applicare analogicamente, le disposizioni del
presente decreto ai casi non espressamente regolati dallo stesso.
2.Nei compensi non sono comprese le spese da rimborsare secondo qualsiasi modalita’, inclusa quella
concordata in modo forfettario. Non sono altresi’ compresi oneri e contributi dovuti a qualsiasi titolo. I costi
degli ausiliari incaricati dal professionista sono ricompresi tra le spese dello stesso.Il provvedimento di
liquidazione indica in modo distinto l’ammontare del compenso dovuto al professionista, delle spese, degli
oneri e dei contributi, nonche’ il totale onnicomprensivo di tali voci.
3.I compensi liquidati comprendono l’intero corrispettivo per la prestazione professionale, incluse le attivita’
accessorie alla stessa.
4.Nel caso di incarico collegiale, il compenso e’ unico, ma l’organo giurisdizionale puo’ aumentarlo fino al
doppio. Quando l’incarico professionale e’conferito a una societa’ tra professionisti, si applica il compenso
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
I NUOVI PARAMETRI 17
spettante a uno solo di essi, anche per la stessa prestazione eseguita da piu’ soci.
5.Per gli incarichi non conclusi o che siano prosecuzione di precedenti incarichi, si tiene conto dell’opera
effettivamente svolta.
6.L’assenza di prova del preventivo di massima di cui all’articolo 9, comma 4, terzo periodo del decreto-legge
24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, costituisce elemento
di valutazione negativa da parte dell’organo giurisdizionale per la liquidazione del compenso.
7.In nessun caso le soglie numeriche indicate nel presente decreto e nelle tabelle allegate per la liquidazione
del compenso, anche a mezzo di percentuale, sia nei minimi che nei massimi, sono vincolanti per la
liquidazione stessa.
Art. 2 - Tipologia di attivita’
1. Per l’applicazione delle disposizioni del presente decreto, sono individuate le seguenti attivita’ svolte dai
Consulenti del lavoro:
a) amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato);
b) calcolo del costo del lavoro, determinazione e calcolo del trattamento di fine rapporto;
c) ammortizzatori sociali;
d) risoluzione rapporti;
e) dichiarazioni edenunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali;
f) contenzioso fiscale, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie;
g) contenzioso dellavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale;
h) contrattualistica;
i) consulenze tecniche di parte;
l) altre prestazioni specifiche e compensi a tempo.
Art. 3 - Definizioni
Ai fini del presente decreto, si intendono per:
a) «professionista iscritto nell’Albo dei Consulenti del lavoro»: il Consulente del lavoro iscritto nell’Albo;
b) «valore medio»: l’entita’ numerica espressa in euro che costituisce il parametro di base per la
liquidazione delle singole attivita’ professionali, partendo dal valore complessivo dell’oggetto dell’attivita’
professionale o, piu’ in generale, dell’affare trattato;
c) «valore medio della liquidazione»: l’entita’ numerica espressa in euro che costituisce il parametro di base per la liquidazione delle singole attivita’ professionali, partendo da un valore
economico di base di volta in volta individuato nelle tabelle allegate al presente decreto;
d) «adempimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale»: la predisposizione su richiesta ed
interesse del cliente di atti e documenti inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro;
e) «consulenza del lavoro»: la consulenza in qualsiasi materia giuslavoristica, di carattere generale o specifico,
prestata per l’analisi della legislazione, dell’interpretazionee dell’applicazione, anche giurisprudenziale,
di disposizioni e problemi specifici, anche in sede di assistenza previdenziale, assistenziale e tributaria
e in ambito contenzioso;
f) «consulenza e rappresentanza tributaria»: la consulenza in qualsiasi materia tributaria e l’intervento
personale, quale mandatario del cliente, presso gli uffici tributari, le commissioni tributarie e in qualunque
altra sede anche in relazione alle verifiche fiscali, nonche’ ogni adempimento amministrativo contabile e
dichiarativo;
g) «ammortizzatori sociali»: ogni misura di agevolazione e sostegno alle imprese che comporti una
integrazione del reddito dei lavoratori.
Art. 4 - Parametri generali
1. Il compenso del professionista e’ determinato con riferimento ai seguenti parametri:
a) valore e natura della pratica;
b) importanza, difficolta’, complessita’ della pratica;
c) condizioni d’urgenza per l’espletamento dell’incarico;
d) risultati e vantaggi, anche non economici, ottenuti dal cliente;
e) impegno profuso e pregio dell’opera prestata, anche in considerazione del tempo impiegato;
2. Il valore della prestazione e’ determinato, in relazione alle singole attivita’ svolte dal professionista, secondo
i criteri specificati nelle disposizioni della sezione seconda del presente decreto.
3. Il compenso e’ di norma liquidato, salve le ulteriori variazioni determinate dai parametri di cui al comma
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
Dossier
1, applicando al valore della prestazione le percentuali variabili stabilite nella tabella A allegata, nonche’
utilizzando, di norma, gli ulteriori valori monetari indicati nella stessa tabella.
4. In via generale, i valori medi e le percentuali degli scaglioni superiori vanno applicati sull’eccedenza rispetto
allo scaglione precedente.
Art. 5 - Maggiorazioni e riduzioni
1. Per le pratiche di eccezionale importanza, complessita’ o difficolta’, ovvero per le prestazioni compiute in
condizioni di particolare urgenza, al compenso del professionista puo’ essere applicata una maggiorazione
nella misura massima del 100 per cento.
2. Nel caso in cui la prestazione possa essere eseguita in modo celere e non implichi la soluzione di questioni
rilevanti, al compenso del professionista puo’ essere applicata una riduzione nella misura minima del 50
per cento.
Sezione II Parametri specifici - Art. 6 - Amministrazione del personale
1. Il valore della prestazione per la liquidazione relativa ad incarichi di amministrazione del personale e’
determinato dalla sommatoria degli emolumenti lordi e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a
quanto indicato nel riquadro 1 della tabella A.
Art. 7 - Calcolo del costo del lavoro, determinazione e calcolo del trattamento di fine rapporto
1. Il valore della prestazione per il calcolo del costo del lavoro e per la determinazione e il calcolo del trattamento
di fine rapporto e’ determinato dalla sommatoria del numero dei dipendenti e il compenso e’ liquidato, di
norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 2 della tabella A.
Art. 8 - Ammortizzatori sociali
1. Il valore della prestazione per la consulenza e l’assistenza in materia di ammortizzatori sociali e’ determinato
dalla sommatoria degli emolumenti orari lordi richiesti a favore dei lavoratori dipendenti e il compenso e’
liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 3 della tabella A.
Art. 9 - Risoluzione rapporti
1. Il valore della prestazione per la consulenza e l’assistenza in materia di risoluzione dei rapporti di lavoro e’
determinato in base alle procedure di licenziamento poste in essere, e il compenso e’ liquidato, di norma, in
misura pari a quanto indicato nel riquadro 4 della tabella A.
Art. 10 - Dichiarazioni e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali
1. Il valore della prestazione per la consulenza e assistenza in materia di dichiarazioni e denunce previdenziali,
assistenziali, assicurative e fiscali, e’ determinato dalla sommatoria degli emolumenti lordi dichiarati agli
Enti previdenziali, assistenziali, assicurativi e fiscali, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a
quanto indicato nel riquadro 5 della tabella A.
Art. 11 - Contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e
stragiudiziale
1. Il valore della prestazione per il contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale,
giudiziale e stragiudiziale, e’ determinato in base alla richiesta complessiva pervenuta sulla materia del
contendere, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro 6 della tabella
A.
Art. 12 - Contenzioso fiscale, operazioni societarie, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili,
fiscali-tributarie e formazione del bilancio
1. Il compenso per il contenzioso fiscale, operazioni societarie, dichiarazioni e prestazioni amministrative,
contabili, fiscali-tributarie e formazione del bilancio e’ liquidato utilizzando i parametri nella misura indicata,
al Capo III sezione prima in rubrica, Disposizioni concernenti Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, del
decreto del Ministro della giustizia n. 140 del 20 luglio 2012 e successive modificazioni.
Art. 13 - Contrattualistica
1. Il valore della prestazione per la consulenza e assistenza in materia di obbligazioni e contratti e’ determinato
dalla tipologia e dal valore dell’atto negoziale stabilito tra le parti, e il compenso e’ liquidato, di norma, in
misura pari a quanto indicato nel riquadro 7 della tabella A.
Art. 14 - Consulenze tecniche di parte
1. Il valore della prestazione per la consulenza tecnica di parte nelle controversie di lavoro, previdenziali,
assicurative, di assistenza sociale, fiscali e in atti aventi natura negoziale e’ determinato sulle somme oggetto
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
I NUOVI PARAMETRI 19
di controversia e, in caso di determinazione di spettanze nelle controversie di lavoro, dalla sommatoria
delle retribuzioni complessivamente calcolate e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto
indicato nel riquadro 8 della tabella A.
Art. 15 - Altre prestazioni specifiche
1. Il valore della prestazione per eventuali altre prestazioni non indicate in precedenza e’ determinato sull’entita’
della prestazione stessa, e il compenso e’ liquidato, di norma, in misura pari a quanto indicato nel riquadro
9 della tabella A.
2. In assenza di un valore della prestazione si applica il compenso a tempo liquidato, di norma, in misura pari
a quanto indicato nel riquadro 9 della tabella A.
Sezione III - Disciplina transitoria ed entrata in vigore - Art. 16 - Disposizione temporale
1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle liquidazioni successive alla sua entrata in vigore.
Art. 17 - Entrata in vigore
1. 1. Il presente decreto entra in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi
della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 21 febbraio 2013
Il Ministro: Fornero
Visto, il Guardasigilli: Severino
Registrato alla Corte dei conti il 23 aprile 2013
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro, registro n. 5, foglio n. 18
Tabella A - COMPENSI SPETTANTI AGLI ISCRITTI NEGLI ALBI DEI CONSULENTI DEL LAVORO
Le soglie numeriche indicate nella presente tabella, quali valori medi della prestazione, possono, in fase di
liquidazione da parte del Giudice, subire una variazione in aumento o in diminuzione pari al cinquanta per cento.
Tale potere dell’Organo giudicante lascia impregiudicato quanto disposto dagli articoli 4 e 5 del presente decreto.
Riquadro 1 (art. 6) - Amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato)
Il valore medio e’ rappresentato dall’ importo globale lordo delle retribuzioni virtuali di computo del TFR per
ciascun addetto, per ogni mensilita’ elaborata per amministrazione del personale.
• da 1 a 10 addetti: percentuale del valore medio: 5,00 %; forbice: riduzione fino al 2,7%; aumento fino
al 12%;
• da 11 a 20 addetti: percentuale del valore medio: 4,00 %; forbice: riduzione fino al 2,2%; aumento fino
al 10%;
• da 21 a 50 addetti: percentuale del valore medio: 3,00 %; forbice: riduzione fino al 1,7%; aumento fino
al 8%;
• da 51 a 100 addetti: percentuale del valore medio: 2,00 %; forbice: riduzione fino al 1,5%; aumento
fino al 5%;
• oltre 100 addetti: percentuale del valore medio: 1,00 %; forbice: riduzione fino allo 0,75%; aumento
fino al 2,5%;
Riquadro 2 (art. 7) - Calcolo e asseverazione del costo del lavoro, determinazione e calcolo
dell’accantonamento del trattamento di fine rapporto
A) Calcolo del costo del lavoro:
• da 1 a 10 addetti - valore medio di liquidazione: euro 50 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 11 a 30 addetti - valore medio di liquidazione: euro 40 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 31 a 60 addetti - valore medio di liquidazione: euro 30 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 61 a 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 20 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino
al 60% e diminuzione fino al 50%;
• oltre 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 15 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
Dossier
60% e diminuzione fino al 50%;
B) Asseverazione del costo del lavoro:
• da 1 a 10 addetti valore medio di liquidazione: euro 150 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 11 a 30 addetti - valore medio di liquidazione: euro 120 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino
al 60% e diminuzione fino al 50%;
• da 31 a 60 addetti - valore medio di liquidazione: euro 100 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino
al 60% e diminuzione fino al 50%;
• da 61 a 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 70 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino
al 60% e diminuzione fino al 50%;
• oltre 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 50 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%
C) Determinazione e calcolo dell’accantonamento del trattamento di fine rapporto
• da 1 a 10 addetti - valore medio di liquidazione: euro 100 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 11 a 30 addetti - valore medio di liquidazione: euro 80 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 31 a 60 addetti - valore medio di liquidazione: euro 60 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%;
• da 61 a 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 40 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino
al 60% e diminuzione fino al 50%;
• oltre 100 addetti - valore medio di liquidazione: euro 30 per ciascuna unita’; forbice: aumento fino al
60% e diminuzione fino al 50%.
Riquadro 3 (art. 8) - Ammortizzatori sociali
Il valore medio e’ costituito dalla percentuale sulla sommatoria degli emolumenti orari lordi richiesti nella
specifica domanda a favore dei lavoratori:
valore medio fino a euro 50.000,00: percentuale del valore medio
fino a 7,00 %; forbice: riduzione fino al 4%; aumento: fino al 10%; valore medio oltre euro 50.000,00;
percentuale del valore medio
fino a 5,00 %; forbice: riduzione fino al 2,50%; aumento: fino all’8%
Riquadro 4 (art. 9) - Risoluzione rapporti
Onorari calcolati per ogni singola procedura di mobilita’ o di licenziamenti collettivi a scaglioni come segue;
Procedura mobilita’ e licenziamenti collettivi:
• da 1 a 10 addetti: valore medio di liquidazione euro 2.000,00, con aumento fino al 60% e diminuzione
fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 80,00 per ciascuna unita’,
con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%;
• da 11 a 30 addetti: valore medio di liquidazione euro 2.500,00, con aumento fino al 60% e diminuzione
fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 70,00 per ciascuna unita’,
con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%;
• da 31 a 60 addetti: valore medio di liquidazione euro 3.000,00, con aumento fino al 60% e diminuzione
fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 60,00 per ciascuna unita’,
con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%;
• da 61 a 100 addetti: valore medio di liquidazione euro 3.500,00, con aumento fino al 60% e diminuzione
fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 50,00 per ciascuna unita’,
con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%;
• oltre 100 addetti: valore medio di liquidazione euro 4.000,00, con aumento fino al 60% e diminuzione
fino al - 50% - e, in aggiunta, un ulteriore valore medio di liquidazione di euro 40,00 per ciascuna unita’,
con aumento fino al 60% e diminuzione fino al - 50%.
Licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e soggettivo individuali
Fino a 5 licenziamenti nell’anno solare:
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
I NUOVI PARAMETRI 21
sessione informativa, consultazione ed esame con il cliente: valore medio di liquidazione euro 50,00 per
ogni addetto; aumento: fino a + 50%; diminuzione:fino a - 40%;
predisposizione procedura e lettere di licenziamento: valore medio di liquidazione euro 100,00 per ogni
addetto; aumento: fino a + 40%; diminuzione: fino a - 30%;
licenziamento disciplinare:valore medio di liquidazione euro 250,00 per ogni procedimento; aumento: fino
a + 30%; diminuzione: fino a - 20%;
Oltre 5 licenziamenti nell’anno solare:
sessione informativa, consultazione ed esame con il cliente: valore medio di liquidazione euro 40,00 per
ogni addetto; aumento: fino a + 50%; diminuzione: fino a - 40%;
predisposizione procedura e lettere di licenziamento: valore medio di liquidazione: euro 70,00 per ogni
addetto; aumento: fino a + 40%; diminuzione: fino a - 30%;
licenziamento disciplinare: valore medio di liquidazione euro 160,00 per ogni procedimento; aumento: fino
a + 30%; diminuzione: fino a - 20%.
Riquadro 5 (art. 10) - Dichiarazioni e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali
Il valore medio e’ costituito dagli emolumenti lordi dichiarati agli Enti previdenziali, assistenziali, assicurativi
e fiscali:
1) Uni-emens mensili: percentuale del valore medio: 0,15 %; forbice: riduzione fino allo 0,07%; aumento
fino allo 0,40%
2) autoliquidazione annuale Inail: percentuale del valore medio 0,60 %; forbice: riduzione fino allo 0,25;
aumento fino all’ 1,30%
3) Mod. 770 semplificato/ordinario: percentuale del valore medio 1,00 %; forbice: riduzione fino allo 0,45;
aumento fino al 2,10%
Altre dichiarazioni:
Fino a 20 dichiarazioni nell’anno solare per singolo richiedente:
1) comunicazioni obbligatorie di instaurazione, variazione, trasformazione e cessazione rapporti di lavoro:
valore medio di liquidazione euro 50,00 per comunicazione, con aumento fino a + 60% e diminuzione fino
a - 50%;
2) apertura delle posizioni previdenziali e assistenziali INPS-INAIL: valore medio di liquidazione euro100,00
per posizione assicurativa, con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%;
3) denunce di infortunio, malattia professionale, disoccupazione: valore medio di liquidazione euro 60,00
a modello; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%;
4) altre denunce obbligatorie (a titolo esemplificativo e non esaustivo, denuncia aziendale collocamento
obbligatorio, denuncia Inail possesso sostanze radioattive ed apparecchi radiologici, DMAG unico): valore
medio di liquidazione euro 120 per ogni modello; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%;
5) dichiarazione periodica ai fondi di previdenza complementare: valore medio di liquidazione euro 8,00
per ogni addetto e per ogni comunicazione; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%;
Oltre 20 dichiarazioni nell’anno solare per singolo richiedente:
1) comunicazioni obbligatorie di instaurazione, variazione, trasformazione e cessazione rapporti di lavoro:
valore medio di liquidazione euro 40,00 per comunicazione; con aumento fino a + 60%, diminuzione fino
a - 50%;
2) apertura delle posizioni previdenziali e assistenziali INPS-INAIL: valore medio di liquidazione euro 80,00
per posizione assicurativa; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%;
3) denunce di infortunio, malattia professionale, disoccupazione: valore medio di liquidazione euro 40,00
a modello; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%;
4) altre denunce obbligatorie (a titolo esemplificativo e non esaustivo, denuncia aziendale collocamento
obbligatorio, denuncia Inail possesso sostanze radioattive ed apparecchi radiologici, DMAG unico): valore
medio di liquidazione euro 100 per ogni modello; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%;
5) dichiarazione periodica aifondi diprevidenza complementare: valore medio di liquidazione euro 6,00
per ogni addetto e per ogni comunicazione; con aumento fino a 60%, diminuzione fino a - 50%.
Riquadro 6 (art. 11) - Contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale,
giudiziale e stragiudiziale
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
Dossier
In percentuale sulla richiesta economica complessiva pervenuta sulla materia del contendere:
• valore medio fino a euro 10.000,00: percentuale di liquidazione 7,00%; forbice: riduzione fino al 3,25%;
aumento fino al 15%;
• valore medio da euro 10.001 fino a euro 30.000,00: percentuale di liquidazione 6,00%: forbice:
riduzione fino al 2,75%; aumento fino al 13%;
• valore medio da euro 30.001 fino a euro 70.000,00: percentuale di liquidazione 4,50%: forbice:
riduzione fino al 2,00%; aumento fino al 10%;
• valore medio oltre euro 70.000,00: percentuale di liquidazione 3,00 %; forbice: riduzione fino all’1,25%;
aumento fino al 7%;
pratiche senza valore espresso o con valore indeterminato: valore medio di liquidazione euro 250,00 con
aumento fino a + 60%, diminuzione fino a - 50%.
Riquadro 7 (art. 13) - Contrattualistica
Predisposizione contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente:
• da 1 a 5 contratti: valore medio di liquidazione euro 200,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione
fino al 40%
• da 6 a 10 contratti: valore medio di liquidazione euro 150,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione
fino al 40%;
• da 11 a 30 contratti: valore medio di liquidazione euro 100,00 cadauno; aumento fino al 50%;
diminuzione fino al 40%;
• da 31 a 70 contratti: valore medio di liquidazione euro 70,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione
fino al 40%;
• oltre 70 contratti: valore medio di liquidazione euro 50,00 cadauno; aumento fino al 50%; diminuzione
fino al 40%.
Istruttoria e assistenza della pratica per la certificazione dei contratti di lavoro:
• da 1 a 5 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 300,00 cadauna; aumento fino al
50%; diminuzione fino al 40%;
• da 6 a 10 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 220,00 cadauna; aumento fino
al 50%; diminuzione fino al 40%;
• da 11 a 30 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 150,00 cadauna; aumento fino
al 50%; diminuzione fino al 40%;
• da 31 a 70 pratiche di certificazione: valore medio di liquidazione euro 100,00 cadauna; aumento fino
al 50%; diminuzione fino al 40%;
• oltre 70 pratiche di certificazione: valore medio di certificazione euro 70,00 cadauno; aumento fino al
50%; diminuzione fino al 40%.
consulenza ed assistenza in materia di conciliazioni ed arbitrati presso le competenti commissioni:
valore medio di liquidazione euro 300,00 con aumento fino al 60% e diminuzione fino al 40% e in aggiunta,
3% sul valore della conciliazione e dell’arbitrato; forbice: riduzione fino all’1,25%; aumento fino al 6,75%;
altri atti aventi natura negoziale: il valore medio e’ costituito dal valore dell’atto stabilito dalle parti.
Percentuale del valore medio: 5,00%; forbice: riduzione fino al 2,25%; aumento fino al 10, 75%
Riquadro 8 (art. 14) - Consulenze tecniche di parte
Il valore medio e’ costituito dal valore della controversia. Percentuale sul valore medio: 5,00%; forbice:
riduzione fino al 2,7%; aumento fino al 11,75%
In caso di determinazione di spettanze nelle controversie di lavoro, il valore medio e’ costituito dalla
sommatoria delle retribuzioni complessivamente calcolate. Percentuale del valore medio 2,00%, forbice:
riduzione: fino al 0,75%; aumento: fino al 5,00%.
Riquadro 9 (art. 15) - Altre prestazioni specifiche e compensi a tempo
Per prestazioni non indicate in precedenza, il valore medio e’ costituito dal valore della pratica. Percentuale
del valore medio 4,00%; forbice: riduzione fino al 2,2%; aumento fino al 9,75%.
Compensi a tempo, per ogni ora o frazione di ora: valore medio di liquidazione: euro 50,00, con aumento
fino al 60% e diminuzione fino al 40%.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
LEGGI DI LAVORO 23
OPENJOBMETIS SpA
Openjobmetis è una società attiva da oltre 10 anni nel
panorama italiano della somministrazione di lavoro,
operativa su tutto il territorio nazionale attraverso una
rete di 125 filiali e 6 Divisioni Specializzate, la cui
expertise si focalizza su specifici settori: dall’industria alla
sanità, passando per la grande distribuzione organizzata,
la finanza, l’universo IT.
Openjobmetis mette a disposizione di aziende e
candidati un know-how consolidato, una profonda
conoscenza del territorio e professionisti costantemente
aggiornati sulle evoluzioni del mercato del lavoro italiano.
Nel 2012 è stata raggiunta una media di 14.000
somministrati/mese e il fatturato complessivo ha
superato i 340 milioni di euro.
Professionalmente. Personalmente.
L’ACCORDO
L’accordo biennale di collaborazione tra Openjobmetis,
Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Consulenti del Lavoro e Fondazione Consulenti per il
Lavoro nasce per approfondire le prospettive e le nuove
opportunità del mercato, nell’ottica di fornire ai
Consulenti del lavoro la possibilità di proporre la
somministrazione di lavoro temporaneo come
alternativa ad altre forme di assunzione, nel rispetto
dell’attuale normativa e delle direttive europee e alla luce
delle novità introdotte dalla Riforma Fornero.
Attraverso una conoscenza più dettagliata dell’attuale
quadro legislativo, infatti, i Consulenti potranno dotarsi di
tutti gli strumenti utili a cogliere nuove opportunità ed
offrire un servizio ancora più efficiente e completo.
Per i prossimi due anni verranno organizzate una serie di
iniziative congiunte come convegni e workshop, volti ad
un continuo aggiornamento e confronto sui diversi temi
legati al mondo del lavoro e alla gestione delle risorse
umane.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Per info: [email protected]
INTERVISTA 24
a cura di Silvia Bradaschia
Il 24 e 25 maggio scorsi,
infatti, si è svolta a Roma,
presso il Centro Congressi Roma Eventi Piazza di
Spagna, l’importante assise nazionale che ha visto la
massiccia partecipazione dei
dirigenti provinciali provenienti da tutta Italia.
Il Consiglio Nazionale
dell’Ordine presieduto da
Marina Calderone ha fatto
diventare un appuntamento
fisso periodico l’incontro tra
dirigenti nazionali e locali
non solo per tenerli costantemente aggiornati sulle attività e sulle prospettive future
Chiusa la due giorni assembleare
dei dirigenti degli Ordini provinciali:
il successo del decreto parametri
in primo piano Dirigenti territoriali a raccolta
per il tradizionale appuntamento dell’Assemblea
dei Consigli Provinciali.
della categoria, ma soprattutto per ascoltarne le proposte
e i suggerimenti con pieno
coinvolgimento nelle scelte
da adottare.
Al centro della discussione i regolamenti sul praticantato e sulla formazione
continua a seguito delle previsioni contenute nel D.P.R.
137/2012. Società professionali, a seguito della entrata
in vigore il 22 aprile scorso,
del decreto. Altro tema affrontato è stata la proposta di
modifica del Codice Deontologico. Largo spazio altresì
alla discussione sui parametri
dopo l’entrata in vigore il 22
maggio scorso del decreto
ministeriale n.46 del 21 febbraio 2013.
Si ai parametri, Ni alle società professionali
I Presidenti degli Ordini intervistati dalla redazione:
1) Qual è il valore politico della pubblicazione del Decreto Parametri?
2) Stp: opportunità e/o criticità?
Vincenzo Barbaro
Presidente CPO Palermo
1) In questo modo si riconosce il valore dell’esercizio di un’attività professionale anche a tutela dei
clienti. Appare assurdo infatti che esistano parametri per attività imprenditoriali con dei minimi inderogabili su contratti di appalto o per attività come ad esempio quella edile ed invece lasciare al “mercato” la valutazione del valore di una attività professionale. Pensare che il mercato calmieri i costi è
un errore, il mercato determina la fluttuazione dei costi professionali ed in assenza di regole indirizza
verso il basso la qualità della professione
2) L’opportunità è quella di poter regolamentare con una forma societaria propria la possibilità che
professionisti, anche operanti in diversi settori, si mettano insieme per esercizi di attività professionali
sempre più intersettoriali. Le criticità maggiori riguardano il rapporto tra le stp e i sistemi bancari e gli
effetti per quanto riguarda la legge fallimentare. L’ibrido che sta nascendo creerà tanti dubbi e fino a
quando il “sistema” non metabolizzerà la novità il rischio e che la confusione spinga a frenare sulle
stp. Come al solito ci saranno dei pionieri e sulla pelle di questi ultimi si consolideranno le novità.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
INTERVISTA 25
Roberto Di Iulio
Presidente CPO Ancona
1) Una vittoria importantissima per la nostra categoria. La pubblicazione dei
parametri restituisce un
punto di riferimento per tutti
i colleghi da poter utilizzare
anche nella normale gestione dei rapporti con i clienti.
Questo atto deve essere
accolto in modo assolutamente positivo potendolo
interpretare anche come
Manuela Maffiotti
Presidente CPO Biella
1) Oltre ad aver giustamente
riparametrato i compensi delle
nostre prestazioni professionali,
è in merito proprio alla tipologia
delle attività elencate all’art. 2
che si evidenzia il grande valore
politico di questo decreto. Non
possiamo che essere soddisfatti, la pubblicazione del decreto arriva in un momento
delicato e con i suoi contenuti delinea in modo inequivocabile le competenze ed il ruolo riconosciuto ai Consulenti del Lavoro.
2) Sono favorevole in via di principio alle società tra
professionisti, la vedo come un’opportunità e non solo
per i giovani. Personalmente sono per società anche
multidisciplinari ma composte solo da professionisti.
Ho un po’ di timore della figura del socio di capitale,
vedo un potenziale pericolo di abuso di questo istituto.
Ancora una volta starà agli Ordini e/o ai Collegi vigilare
sulla corretta applicazione della legge.
la restituzione della giusta
dignità per il ruolo di primo
piano che i Consulenti del
lavoro hanno nella Società
civile dopo tanti attacchi
subiti negli ultimi tempi.
2) Le Stp sono una grande
opportunità soprattutto
per la nascita di studi multidisciplinari. Resta la profonda contraddizione che
si evidenzia nel momento
in cui viene ammesso
l’accesso anche del socio
di capitale che, ora viene
posto a margine delle Stp,
ma che potrebbe prendere il sopravvento qualora
venissero riviste in futuro
le limitazioni che oggi tutelano la figura del socio
professionista. Su questo
punto bisognerà tenere
alta la guardia.
1) Il decreto parametri è un documento di elevata importanza perché, nelle more delle decisioni riservate ai giudici, si individuano i
limiti nei quali i Consulenti potranno quantificare economicamente
le loro prestazioni professionali. Ad un successo di tipo tecnico se
ne aggiunge, anche, uno di spessore politico se consideriamo la
notevole difficoltà che c’è in Italia a legiferare. Il decreto porta la
firma della consiliatura Calderone che in epoche passate avrebbe
fatto notizia annuale ma oggi, con il lavoro costante del Cno, si
somma ai tanti risultati conquistati giorno per giorno.
2) Le società nascono nel diritto commerciale per essere ricomprese nell’attività imprenditoriale e le società professionali, ad oggi,
non sono altro che un intreccio tra le varie
disposizioni ad esse riferite. Giusta l’idea
della società tra professionisti ma sbagliata
quella di farla nascere con un collage di disposizioni già esistenti. La norma necessita
di modifiche e revisioni affinchè si giunga ad
un soggetto nuovo nel panorama delle attività esercitate in forma associata.
Giovanna Manca
Presidente CPO Potenza
1) La pubblicazione del “Decreto Parametri” deve essere interpretato
come un atto avente connotazioni di elevato valore politico per la ns.
Presidente CPO Pisa
Categoria, costituendo nella sua formulazione l’esatta rappresentazione
delle peculiarità e delle attribuzioni professionali dei “Consulenti del Lavoro” che mai, come in questa
circostanza, si vedono riconosciute e ben delineate le proprie aree di competenza con raffigurazione di
una professione moderna e dinamica.
2) Nella regolamentazione delle Società tra Professionisti (StP) ritengo debba individuarsi un valido
strumento che rappresenti, soprattutto per i giovani colleghi un interessante mezzo di aggregazione
professionale, valido ausilio nell’intraprendere la propria attività. L’introduzione però di tale nuovo istituto dovrà essere attentamente vigilata dagli Organismi Territoriali della ns. Categoria, con il fine di evitare abusi ed eventuali non corrette applicazione delle norme.
Fulvio Morelli
1) Ho letto con piacere il Decreto poiché vi ho trovato esposti
Stefano Sassara
degli importi che ritengo sostanzialmente congrui. Ho altresì
Presidente CPO Udine
apprezzato il fatto che il Decreto ha saputo cogliere con il
dovuto dettaglio le competenze attribuite al consulente del lavoro, tra cui ad esempio quelle in
materia fiscale. Da consulente del lavoro ringrazio i colleghi del CNO per l’impegno profuso in
questi mesi per raggiungere questo risultato e da Vicepresidente dell’Ancl non posso che esserne orgoglioso, visto l’intero Consiglio è di estrazione ANCL.
2) Credo che anche in questo caso il risultato raggiunto deve essere letto in chiave positiva, e
questo nuovo strumento deve essere letto come un’opportunità di crescita per tutti i professionisti. All’Ordine rimarrà il non
facile compito di vigilare sulla corretta applicazione della legge, onde prevenire abusi.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
OPINIONI A CONFRONTO 26
a cura di Giuseppe Buscema
Edmondo Duraccio e Gianni Zingales tracciano l’identikit degli interventi da fare subito
La riduzione del costo del lavoro secondo i Consulenti del lavoro è un provvedimento indispensabile per agevolare le imprese e creare nuovi posti di lavoro (lo conferma anche
l’OCSE nell’ultimo rapporto). Quali sono gli altri provvedimenti che secondo te potrebbero contribuire a creare nuovi posti di lavoro?
Duraccio: La riduzione della pressione fiscale alle imprese, lo sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione
ed un buon sistema bancario che possa sostenere il mondo imprenditoriale. Si tratta di ricette semplici che, da tempo, come
categoria professionale, sosteniamo. La ripresa parte dalle imprese.
Zingales: Condivido, l'alto costo del lavoro è un freno per l'occupazione. Per agevolare le imprese occorrerebbe attivare
una decontribuzione per i primi tre/cinque anni sullo stipendio base, cosa che incentiverebbe l’occupazione. Anche una
maggiore mobilità lavorativa permetterebbe un incremento del lavoro, ma è necessario anche rivisitare gli istituti dei tirocini,
dell'apprendistato e del tempo determinato.
Sui contratti a termine che scadranno a breve, un’indagine di questi giorni afferma che
1 su 4 non sarà confermato (per settembre 500 rinnovi in meno). Hai delle ricette da
proporre contro i noti rischi delle eccessive rigidità?
Duraccio: L'unica ricetta contro la eccessiva rigidità può essere soltanto la eliminazione della rigidità.
Il contratto a tempo determinato, a parte quello per ragioni sostitutive e nelle attività stagionali, non avrebbe ragione di
esistere se il recesso dal rapporto di lavoro non avesse le rigidità attuali. Un datore di lavoro svolge la sua attività per realizzare
un profitto. Sa che tale obiettivo deve essere raggiunto mediante utilizzo dei fattori della produzione, fra i quali primeggia
il lavoro dei suoi collaboratori e dipendenti. Una cattiva gestione dei lavoratori porterebbe nefaste conseguenze sul profitto.
Dunque il datore di lavoro sa che, non perseguendo l'obiettivo del welfare dei suoi dipendenti, finirebbe per nuocere alla sua
azienda. Il datore, insomma, non esce la mattina di casa per far guerra ai suoi dipendenti.
Zingales: L'unica ricetta valida per i contratti a termine sarebbe quella di mettere solo un termine alla durata dello stesso, non
vincolando alla causa che lo ha determinato (come per il contratto a termine "acausale" oggi esistente).
Il “diritto circolatorio” è stato posto in essere dall’ Inps anche
di recente con l’intervento (circolare 44/13) in materia di ticket licenziamento. A seguito delle rimostranze del Consulenti
del lavoro e dell’interrogazione parlamentare del sen. Sacconi,
come pensi debbano operare i datori di lavoro nell’imminente
scadenza in attesa delle modifiche?
Duraccio: Innanzi tutto, auguriamoci veramente che le modifiche possano arrivare presto e,
in ogni caso, prima della scadenza del 16 giugno p.v. Se tali modifiche non dovessero giungere
per tale data, il mio personale consiglio é di procedere al versamento ma, contestualmente,
far partire una raccomandata con riserva di ripetizione delle somme versate.
Zingales: Purtroppo non c'è altra scelta che adeguarsi.
Edmondo Duraccio Coordinatore Consulta Campania
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
OPINIONI A CONFRONTO 27
Nella tua regione, quali misure sono state attivate per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro? Stanno funzionando e sono esportabili nel resto dell’Italia?
Duraccio: La Regione Campania, con l'arrivo dell'assessore al lavoro - prof. Nappi -, ha messo in piedi un corposo piano
per il lavoro. Tuttavia, il decollo di siffatte misure non é mai avvenuto, soprattutto per effetto della congiuntura economica
sfavorevole. Al momento, bisognerebbe avere maggiore chiarezza sulla formazione base trasversale in materia di apprendistato
professionalizzante. Ciò che, invece, manca del tutto é una normativa sugli stage formativi.
Zingales: In Lombardia l'incontro tra domanda e offerta è abbastanza carente e lasciata ad iniziative autonome quali Consulenti
del lavoro, società di somministrazione, o iniziative private. Un' opera di coinvolgimento tra scuola, mondo del lavoro ed
istituzioni attraverso stage incentivati, porterebbe ad una concreta formazione dei giovani che si troverebbero in pole position
nel trovare un lavoro. L'accesso al percorso universitario dovrebbe essere iniziato solo per il raggiungimento di obiettivi concreti.
In particolare sull’apprendistato, come si stanno evolvendo le assunzioni nel 2013
rispetto al 2011 e cosa ne pensano i datori di lavoro?
Duraccio: Come ho già accennato, il contratto di apprendistato stenta a decollare sia per la congiuntura economica, sia per la
mancanza di regole chiare ed univoche (valide cioé da Nord a Sud dell'Italia) in materia di formazione. Anche le esperienze
pregresse, quelle cioé di cui al decreto delegato 276/2003, ci inducono a riflettere sulla necessità di mettere mano, in materia
di formazione, all'art. 117 della Costituzione che, come noto, é quello che attribuisce le competenze allo Stato ed alle Regioni.
Non é possibile assistere ad una crescita dell'occupazione con velocità assolutamente differenti da Nord a Sud. L'intervento,
in materia di lavoro, deve essere centralizzato anche se concertato con le Regioni che sono l'organo più prossimo ai cittadini.
Zingales: L'istituto dell'apprendistato non è decollato per i troppi vincoli nell'attuazione del contratto, in particolar modo per
quanto riguarda la formazione e la definizione di contratto a tempo indeterminato con le relative conseguenze.
La legge Fornero sarà oggetto di modifiche per sbloccare i vincoli stringenti, queste sono anche le promesse del nuovo Ministro del lavoro Giovannini. A tuo parere,
in quali materie andrebbero operate le maggiori revisioni e perché?
Duraccio: E' necessario modificare tutto ciò che, ancorché nato con l'obiettivo di punire gli abusi, ha finito con il vietare
finanche l'uso di taluni contratti. Mi riferisco alle associazioni in partecipazione con apporto di solo lavoro, ai contratti a
progetto. In materia di licenziamento, poi, ci vuole più coraggio. Regole chiare e non equivoche. Mi riferisco, per esempio,
quanto ai licenziamenti soggettivi al concetto di fatto giuridico, sul quale i Tribunali
dell'Emila (prima Bologna, poi Ravenna) sembrano aver confermato l'impianto precedente
sulla proporzionalità, rimessa alla valutazione del Giudice, ex art. 2106 c.c. La norma,
invece, sembrava bypassare tale proporzionalità facendo riferimento al contenuto dei codici
disciplinari. L'Aspi va assolutamente rivista. Bisogna abolire la "gabella" sui licenziamenti ed il
contributo aggiuntivo dell'1,40% per le assunzioni a tempo determinato. Quelle poche misure
incentivanti, over 50 anni, andrebbero subito rese operative con la disciplina di dettaglio.
Zingales: Prima di tutto occorre eliminare dalla legge quell'aspetto punitivo che ha
caratterizzato la riforma, poi, come accennato sopra, occorrerà trovare agevolazioni per la
mobilità in entrata e in particolare, incentivare le assunzioni dei giovani con una detassazione
per un periodo di almeno tre/cinque anni, liberalizzare il tirocinio per la durata di almeno
sei mesi, liberalizzare il contratto a termine senza causale.
gianni zingales Coordinatore consulta lombardia
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
FORUM LAVORO 28
FORUM LAVORO:
il Ministero chiarisce i dubbi
Criticità e incertezze risolte in diretta dai
vertici del Dicastero del Lavoro
a cura di Paola Cogotti
Ormai consolidato l’appuntamento del Forum
Lavoro. Anche quest’anno
la categoria si è confrontata
con i massimi vertici istituzionali per dibattere l’ interpretazione tecnica di una
norma complessa come la
legge 92/12, per gli esperti
intervenuti al Forum è stata però anche un’occasione
per ribadire le priorità che
dovrà affrontare il nuovo
governo.
Il lavoro come base per
rifondare una società moderna, lavoro legale, liquidità alle aziende per far sì
Le risposte
del Ministero
Accordi di produttività: la detassazione dei salari
Le micro imprese, in cui non sono presenti rappresentanze sindacati, possono beneficiare della detassazione recependo eventuali accordi territoriali
firmati da associazioni di categoria anche senza
essere iscritte a esse?
Si, risponde ai principi generali di applicazione della
contrattazione collettiva.
Il contratto a termine e la disciplina dei contratti
collettivi
In caso di assunzione per ragioni sostitutive, è ancora necessario indicare nel contratto di lavoro il
nome del lavoratore da sostituire?
No. Questo ce lo dice la giurisprudenza anche della
Corte di Giustizia (sentenza 98/09), l’importante è
che sia chiaramente individuabile il termine del contratto. La Corte ha evidenziato che tale circostanza
non viola la clausola n. 8 dell’Accordo quadro sul
tempo determinato purché siano presenti altre garanzie o misure di tutela o riguardino una categoria
circoscritta di lavoratori con contratto a termine.
Apprendistato e obblighi formativi
Alcune Regioni impongono il pagamento dei corsi formativi per la parte di formazione trasversale.
Quali sono le sanzioni per il datore di lavoro che
non ottempera nel caso in cui la Regione metta a
disposizione solo formazione a pagamento?
La competenza in materia è elusivamente demandata alle Regioni e pertanto se è una legge regionale a
prevedere tale contributo non può dirsi che lo stesso
sia “illegittimo”.
I tirocini e i principi della Corte costituzionale
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
FORUM LAVORO 29
che queste possano adempiere ai loro obblighi nei
confronti dei lavoratori,
necessità di semplificare gli
adempimenti inutili e razionalizzare gli strumenti normativi, in particolar modo
quelli relativi al sostegno al
reddito, queste le priorità.
Nel chiudere l’importante
giornata la Presidente Marina Calderone ha rilevato
ancora una volta come la
funzione di interlocutore
istituzionale dell’Ordine
dei Consulenti del Lavoro,
nei confronti del Ministero
e dell’Agenzia delle Entrate
, sia stata ancora una volta
ben espletata.
Detassazione anche per
ferie arretrate, nessuna valutazione ispettiva
Numerose le aperture
emerse sul tema della detassazione nel corso del
Forum Lavoro. Emersa la
possibilità di applicare il
10% sottoscrivendo un
accordo collettivo con un
programma di smaltimento
ferie arretrate, anche per
gli straordinari con l'introduzione di un parametro
che tenga conto di un limite mensile e per specifiche
commesse. Chiarito anche
che le micro imprese possono detassare recependo
accordi territoriali anche se
non iscritte. Nessuna valutazione degli ispettori potrà
essere effettuata sulle scelte
aziendali.
Voucher, valutazioni precluse agli ispettori
Nei limiti economici imposti dalla norma, le ispezioni sul lavoro occasionale
accessorio non potranno
ricercare alcun ulteriore
elemento di occasionalità.
E' possibile utilizzare i buoni anche se la prestazione è
identica a quella svolta dai
lavoratori subordinati già
presenti in azienda. Queste
alcune delle importanti pre-
E’ possibile svolgere i tirocini formativi nel rispetto
dell’articolo 18 della legge 196/97, nelle Regioni
che ancora non hanno una propria disciplina? Tenendo conto che i tirocini attivati dalla citata norma riguardano anche alcun soggetti svantaggiati
nel rispetto delle disposizioni contenute nel DM
142/1998.
La sentenza n. 287 ha dichiarato l’incostituzionalità
espressamente dell’art. 11 del D.L. 138. Seppure
sussistono i presupposti per una analoga pronuncia
in relazione all’art. 18 non credo si possano estendere “automaticamente” tali effetti anche alla disposizione della 197.
Voucher: la definizione giuridica di lavoro occasionale
La circolare del Ministero del lavoro ha spiegato
che il limite economico è “qualificatorio”. Questo
significa che gli ispettori del Ministero del Lavoro
e degli enti previdenziali, non devono valutare se
la prestazione è effettivamente accessoria o occa-
cisazioni emerse dal Forum
Lavoro 2013.
Art.18 :sente il peso
delle incertezze e non fa
decollare il tempo indeterminato
Il riformato articolo 18
potrebbe funzionare se non
scontasse ancora il peso delle incertezze applicative che
impediscono la realizzazione della finalità perseguita
dal legislatore: vedere maggiormente applicato il contratto di lavoro subordinato
a tempo indeterminato .
Inps incerto su aspi e ticket licenziamenti
Numerose le perplessità
sulle ultime interpretazioni
sul ticket licenziamento a
carico delle aziende, dettate
dalla circolare n. 44/2013
dell'Inps, che non considera
la possibilità di mensilizzare o rivedere il contributo
per quanto riguarda i lavoratori part time, generando
polemiche e contenziosi.
Questa la maggiore criticità
sollevate dagli esperti della
Fondazione Studi durante
il Forum Lavoro.
Il punto sulla responsabilita' solidale negli appalti
La deroga alla responsabilità solidale è ammessa solo tramite i contratti
collettivi nazionali e i contratti di prossimità, mentre
rimangono incertezze per
quanto riguarda i lavoratori
coinvolti ed i settori interessati.
Paradossi del durc
Lo strumento concepito per evitare le irregolarità
contributive sta diventando una fonte insaziabile di
sanzioni a carico dei contribuenti, si è evidenziato
come le aziende si ritrovino
intrappolate in un sistema
legislativo e di prassi ingestibile che rende molto difficoltosa la riscossione dei
crediti contributivi e tributari.
sionale? E’ possibile utilizzare i buoni anche se le
prestazioni del lavoro accessorio sono identiche a
quelle svolte da normali lavoratori subordinati in
azienda?
Si, entro tali limiti non va ricercato alcun ulteriore
elemento di occasionalità
Il licenziamento economico e i primi pronunciamenti della giurisprudenza di merito
La procedura di conciliazione preventiva al licenziamento per giustificato motivo oggettivo deve
essere applicata anche nel caso del licenziamento
per superamento del periodo di comporto come afferma una recente decisione del Tribunale di Milano (Tribunale Milano, giudice Atanasio, 22 marzo
2013)?
Per il momento si tratta di una sola pronuncia. Del
resto il licenziamento per superamento del comporto non è pressoché mai stato ritenuto per “giustificato motivo oggettivo”. Attendiamo altre pronunce.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
VADEMECUM 30
Legge Fornero,
a cura di Annamaria Ermacora
i chiarimenti del Ministero del Lavoro
Ecco il vademecum diffuso
a seguito dell'incontro tra Ministero e Consulenti del
Lavoro del 7 e 8 febbraio 2013. Buona la prassi dei chiarimenti ministeriali,
ma restano le rigidità di
una Riforma Lavoro da
modificare
Dall’incontro del 7 e 8 Febbraio è
arrivato il vademecum del Ministero
del Lavoro (circolare n. 7258 del 22
aprile 2013) che porta chiarimenti importanti resta però ancora qualche zona
d’ombra. Con questo elaborato si vogliono evidenziare gli aspetti positivi di
apertura, semplificazione e le contraddizioni e/o rigidità su cui sarebbe utile
un ulteriore intervento.
(Di seguito)
CONTRATTO A TERMINE
• Il contratto a termine acausale, legittimo solo se tra le parti non ci
sono stati precedentirapporti di
tipo subordinato.
• L’apertura è nella previsione della
possibilità di stipula di contratti
acausali se in precedenza tra le parti
siano intercorsi rapporti di tipo au-
Vademecum, risultato
di una attenta e proficua collaborazione tra
Ministero del Lavoro ed
Ordine dei CdL.
tonomo o parasubordinato;
• I n caso di prosecuzione del contratto a termine ( pur essendo previsto
un obbligo di comunicazione al
Centro per l’impiego) la maxi sanzione scatterà solo dal 31° o dal 51°
giorno in quanto il periodo c.d. cuscinetto è considerato tollerato, anche questa precisazione può essere
letta in una chiave di semplificazione;
• Emerge una chiusuranella precisazione “dell’obbligo di rispettare gli
intervalli per qualsiasi tipologia di
contratto a termine indipendentemente dalla causale applicata anche
quindi nell’ipotesi di assunzione
per ragioni sostitutive, ivi compresa
la c.d. sostituzione di maternità”. In
merito si evidenzia anche che il 4 ottobre 2012 il Ministero si era espresso confermando la possibilità di assumere un lavoratore (già assunto a
termine) con un nuovo contratto a
termine per una nuova sostituzione
di maternità.
• Il contratto a termine non può superare complessivamente i 36 mesi,
il superamento di detto limite comporta la trasformazione del rapporto; tale “sanzione” non si applica
ai contratti di somministrazione a
tempo determinato.
• Si evidenzia una contraddizionenel
“divieto” di assumere “ a chiamata” gli stessi lavoratori per cui sono
cessati contratti a termine. Di fatto
non esiste nessun divieto in merito,
Norme non troppo recenti interpretate alla
luce della riforma comportano delle criticità,
serve elasticità nell’interpretazione.
quindi l’interpretazione che viene
data nel vademecum va considerata
come un segnale di chiusura. L’attuale interpretazione considera il
successivo contratto a chiamata stipulato in frode alla legge, in quanto
la sua unica finalità risulta l’elusione
della norma che prevede un periodo di “attesa” (60 o 90 giorni ) tra
la scadenza del contratto a termine
e il successivo. Solo nel 2009 il Ministero del Lavoro aveva dato un
parere opposto quindi oggi di fatto gli ispettori dovranno verificare
caso per caso se sussistono le ragioni
per assumere o meno il lavoratore a
chiamata rendendo tutto più aleatorio.
CONTRATTO
INTERMITTENTE
• Per quanto riguarda il contratto intermittente, risulta positivoaver ri-
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
VADEMECUM 31
Il Vademecum è stato
solo il primo passo, la
collaborazione tra Ministero e Ordine del CdL
deve proseguire con la
finalità di allinearsi ancora di più.
•
•
•
•
•
•
badito l’assenza di limiti minimi da
rispettare tra una chiamata e l’altra.
Sempre per quanto riguarda il contratto intermittente si segnalano
due aspetti:
• la sanzione indicata dall’art. 35
comma 3 bis D.Lgs 276/2003
fa riferimento a ciascun lavoratore e non alle singole giornate.
(aspetto sicuramente positivo)
• Il periodo non può riferirsi
all’intero anno perché se ciò
dovesse avvenire ci sarebbe una
conversione del rapporto.
APPRENDISTATO
Il Vademecum ha chiarito che l’assenza del tutor nel contratto di apprendistato non può di per sé pregiudicare la genuinità del contratto,
infatti gli ispettori dovranno valutare caso per caso il corretto svolgimento della formazione.Da tempo
si attendeva una previsione di questo tipo.
In alternativa all’ancora inattuato
libretto formativo, il datore dovrà
registrare la formazione su un apposito registro senza vincoli di forma.
(Semplificazione)
LAVORO ACCESSORIO
Per quanto riguarda il contratto accessorio, un positivo segnale di apertura si rileva nella previsione che gli
ispettori,nel caso in cui vengano rispettati i limiti economici, non potranno intervenire nel merito delle
modalità di svolgimento delle mansioni effettivamente svolte.
Una incongruenza: abbiamo ap
pena segnalato che in presenza del
•
•
•
rispetto dei limiti economici neanche gli ispettori possano entrare
nel merito: qui ci chiediamo come
mai si preveda che il trascorrere di
30 giorni dall’acquisto dei voucher
possano comportare la conversione
del rapporto di lavoro. Senza considerare poi la gravità della sanzione
qui evidenziata.
LAVORO A PROGETTO
Per quanto riguarda i contratti a
progetto non si segnala alcuna apertura anzi, solo limitazioni, infatti,
l’eliminazione del programma o
della fase riduce notevolmente l’ambito di applicazione del contratto a
progetto
La chiusura più rilevante si ha nella precisazione che il progetto non
possa identificarsi nell’oggetto sociale.
La norma regolatrice del contratto
a progetto risale al 2003 e prevede
la necessità di stipulare per iscritto il
progetto solo ai fini della prova ma
il legislatore, con la recente riforma,
ha previsto una gravissima sanzione
per l’assenza di forma scritta applicando una presunzione assoluta di
subordinazione a tempo indeterminato. Le due previsioni risultano
chiaramente in contrasto.
L’aumento delle aliquote è vista
come una apertura in quanto le maggiori tutele pensionistiche vanno ad
eliminare i “sospetti” che il contrat-
Collaborazione, apertura e semplificazione tre
parole necessarie per
una corretta applicazione degli istituti.
to a progetto possa di fatto nascondere un rapporto di lavoro subordinato,
ma se vogliamo questo aumento comporta un ulteriore scoraggiamento
all’utilizzo dello strumento.
RESPONSABILITA’
SOLIDALE APPALTO
• Il vademecum evidenzia una discordanza tra Ministero e Ordine dei
CdL in merito all’estensione della
responsabilità solidale anche ai crediti nascenti da attività di lavoro
autonomo. Opportuno approfondimento e riesame di questo aspetto
considerato il fatto che, pur essendo
vero che la legge parla solo di lavoratori, il legislatore 10 anni fa non
poteva prevedere quale sarebbe stata
Proficuo il risultato della collaborazione tra
Ministero del Lavoro e
i CdL, ma servono ulteriori confronti per individuare e “limare” le
criticità pratiche della
riforma Fornero.
la situazione che si sarebbe verificata
nel tempo nel mondo delle imprese.
PROCEDURA
CONCILIATIVA DEL
LICENZIAMENTO PER GMO
• Il dato letterale dell’art. 7 comma 5
della L. 604/1966 prevedeva solo la
possibilità per le parti di essere assistite durante la procedura conciliativa, il vademecum ha chiarito che
il datore (previa delega autenticata)
può farsi rappresentare da un Avvocato o da un Consulente del Lavoro
dicitura che evidenzia la competenza che il Ministero riconosce anche
al Consulente del Lavoro.
• Il vademecum infine chiarisce che
non c’è l’obbligo di attivare la procedura ex art. 7 in tutte le ipotesi di
licenziamento ad nutum anche se,
nell’elenco di casistiche riportate,
ha tralasciato gli sportivi professionisti e i lavoratori che hanno già maturato i requisiti pensionistici.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
TICKET LICENZIAMENTO 32
Aspi, ma quanto mi costi?
Quanto realmente grava sulle aziende il ticket licenziamenti
a cura di Tommaso Siracusano
Numeri tratti da
un'indagine della
Fondazione Studi
225 milioni di €
sottratti alle imprese per
l’anno 2013
643.000
i lavoratori che potrebbero
perdere il posto di lavoro
nel 2013
di cui:
372.000
per esaurimento
ammortizzatori sociali già
avviati
118.000
per nuovi provvedimenti di
licenziamento diretti
153.000
per risoluzioni
consensuali e altre
ipotesi che prevedono il
riconoscimento di AsPI
Come rendere insostenibile un onere la
cui natura è già discutibile? Semplice, basta
aspettare le istruzioni “operative” dell’INPS.
Già perché da troppo tempo ormai
l’Istituto ha accantonato, quasi totalmente, la funzione istituzionale delle
circolari, quella appunto di dettare modalità concrete per l’attuazione delle
norme, a favore di una loro rilettura distorta, travalicandone sempre più spesso
la portata, con la pretesa di assurgere
esse stesse al rango superiore nella gerarchia delle fonti.
È la volta del cosiddetto “ticket sui licenziamenti” ovvero la terza forma, la più
controversa, di finanziamento dell’Aspi.
Se appare ovvio il contributo dovuto dalle aziende calcolato mensilmente
sull’imponibile contributivo, se pure è
comprensibile la maggiorazione sui rapporti di lavoro a termine, proprio non si
comprende l’ulteriore misura dovuta peraltro a prescindere dall’effettivo diritto
del lavoratore a godere della prestazione.
Infatti il probabile intento di dissuadere gli accordi fra datore di lavoro e lavoratore tendenti a far fruire a quest’ultimo della prestazione avrebbe un senso
solo se, come già previsto per il contributo di mobilità, questo fosse legato
all’utilizzo dello strumento.
Fin qui la norma, ma l’interven-
to dell’INPS ha reso assolutamente
inaccettabile questo ribaltamento sulle
aziende di un costo “sociale” considerata soprattutto la mancanza di una seria
contropartita a questo sacrificio che dovrebbe essere costituita da serie politiche
di rientro nel mondo del lavoro.
Mancata differenziazione tra tempo
pieno e part – time, riproporzionamento a mese per il calcolo oltre alla definizione autonoma di mese intero. Sono
questi i punti della circolare 44/2013
che, senza alcun supporto normativo
fanno lievitare i costi per le aziende,
stimati dalla Fondazione Studi in circa
225 milioni di euro all'anno.
Una situazione inaccettabile tanto
da costituire una delle tematiche precise
che la Presidente Calderone ha inserito
nella lettera al Premier Letta su cui ha
chiesto immediate riflessioni.
Fa ben sperare anche la sensibilità del
neo eletto Presidente della commissione
Lavoro al Senato Maurizio Sacconi il
quale ha presentato una interrogazione
parlamentare in cui, condividendo le
considerazioni dei Consulenti del Lavoro e citandone l’indagine, chiede di
sapere se il Ministro ritenga di attivarsi
al fine di modificare i criteri interpretativi contenuti nella circolare Inps n.
44/2013.
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00105
Atto n. 4-00105
Pubblicato il 24 aprile 2013, nella seduta n. 15
SACCONI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
l'articolo 2, comma 31, della legge n. 92 del 2012 ha stabilito che nei casi di interruzione di un rapporto
di lavoro a tempo indeterminato, intervenuti a decorrere dal 1° gennaio 2013, è dovuto un contributo
specifico a carico del datore di lavoro per le causali di interruzione che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all'ASpI (assicurazione sociale per l'impiego);
il contributo dovuto è pari al 41 per cento del massimale mensile di ASpI per ogni 12 mesi di anzianità
aziendale negli ultimi 3 anni;
la stessa disposizione prevede che nel computo dell'anzianità aziendale sono compresi i periodi di lavoro con contratto diverso da quello a tempo indeterminato, ma a condizione che il rapporto sia proIL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
TICKET LICENZIAMENTO 33
GOVERNO: ELETTI I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI LAVORO
Nominati i Presidenti delle Commissioni Lavoro alla Camera e al Senato: rispettivamente
Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, ai quali Marina Calderone ha formulato i migliori
auguri di buon lavoro. Il Presidente del Consiglio Nazionale ha espresso "grande
soddisfazione, perché il delicato ruolo e' stato affidato a politici di grande esperienza
nonché grandi conoscitori del mondo del lavoro. Abbiamo avuto la fortuna di
conoscerli nella loro veste di Ministri del Lavoro e ne apprezziamo le
grandi doti tecniche coniugate con una profonda umanità. Ci
auguriamo che anche con queste nomine si avvii una nuova
stagione di rilancio dello sviluppo e dell'occupazione".
seguito senza soluzione di continuità o se comunque si sia dato luogo alla restituzione del contributo
addizionale previsto per i rapporti a termine;
il massimale mensile di ASpI è stabilito nel 2013 in un importo pari a 1.180 euro con la conseguenza
che il contributo da versare, per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni, è pari a 483,80
euro (somma ottenuta moltiplicando 1.180 euro per il 41 per cento);
il successivo comma 34 prevede, in via transitoria e per il solo periodo 2013-2015, un'esclusione dal versamento del contributo in caso di licenziamento nei seguenti casi: 1) licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di
clausole sociali che garantiscano la continuità occupazionale prevista dai contratti collettivi nazionali di
lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale; 2) interruzione di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, nel
settore delle costruzioni edili, per completamento delle attività e chiusura del cantiere;
considerato che:
la relazione illustrativa del provvedimento prevede che il contributo di licenziamento sia soltanto una
delle forme di finanziamento della nuova ASpI, e non l'unica fonte di finanziamento;
l'Inps con la circolare n. 44/2013, a parere dell'interrogante senza alcun supporto della norma, ha
sostenuto che: il contributo è scollegato all'importo della prestazione individuale e, quindi, è dovuto
nella stessa misura, a prescindere dalla tipologia del rapporto di lavoro cessato (full time o part time); il
contributo va rideterminato in proporzione al numero dei mesi di durata del rapporto di lavoro e non
in funzione di una anzianità multipla di 12 mesi; si considera mese intero quello in cui la prestazione
lavorativa si sia protratta per almeno 15 giorni di calendario;
ritenuto inoltre che, a parere dell'interrogante:
l'interpretazione fornita con la circolare con riferimento ai rapporti a tempo parziale, oltre a non trovare alcun fondamento nel testo della legge e nei principi generali che regolano il rapporto part-time,
determinano un ingiustificato onere contributivo parificando lavoratori che prestazione l'attività per
poche ore alla settimana con lavoratori (anche dirigenti) che svolgono una prestazione a tempo pieno;
l'interpretazione, in riferimento alla misura del contributo rispetto all'anzianità aziendale, è contraria
alla legge poiché non è previsto alcun riproporzionamento al mese, ma al contrario essa prevede espressamente che sussista un'anzianità minima e/o multipla di 12 mesi ("ogni dodici mesi");
l'interpretazione che considera mese intero quello in cui la prestazione lavorativa si sia protratta per almeno 15 giorni di calendario non ha alcun riscontro nella legge, determinando l'obbligo per le imprese
di pagare il contributo intero anche se il lavoratore ha svolto una prestazione per una parte del mese. La
legge quando ha ritenuto di applicare questo criterio lo ha previsto espressamente, come nel caso del
calcolo del trattamento di fine rapporto (art. 2120 del codice civile);
in un periodo di forte recessione economica, l'interpretazione fornita dall'Inps rischia di aggravare in
modo significativo gli equilibri economici soprattutto delle piccole e medie imprese;
un'indagine effettuata dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro (che assiste un milione di
aziende e circa 7 milioni di rapporti di lavoro) ha stimato che questa interpretazione genera una maggior costo per le imprese di circa 225 milioni di euro all'anno;
l'interpretazione fornita dall'Inps, discostandosi in modo significativo dai normali criteri interpretativi
delle leggi, rischia di generare un elevato contenzioso che potrebbe vedere con alta probabilità soccombente l'Istituto, su chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga di attivarsi al fine di modificare i criteri interpretativi contenuti nella circolare Inps n. 44/2013, ed in particolare: prevedendo
un criterio di riproporzionamento del contributo con riferimento ai rapporti a tempo parziale; che il
contributo sia dovuto solo nel caso in cui il lavoratore abbia un'anzianità di almeno 12 mesi interi, o
multipli di 12 mesi interi (24 mesi o 36 mesi); che il mese di anzianità sia considerato solo quando è
stato interamente lavorato.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
372.000
i lavoratori con un’anzianità
media aziendale pari a 32
mesi
118.000
i lavoratori con un’anzianità
media aziendale pari a 21
mesi
153.000
i lavoratori con un’anzianità
media aziendale pari a 10
mesi
25 i milioni di €
frutto di un’errata
interpretazione sul
massimale contributivo
AMARCORD 34
a cura di Enzo Summa
Da amanuense a telematico
Il Consulente del Lavoro negli ultimi trent’anni di modello 740
Se Fellini, nell’ Amarcord, narrava
la Rimini nostalgica e malinconica di
un tempo che fu, il Consulente oggi
non potrà fare altrimenti rivivendo gli
ultimi trent’anni di dichiarazione dei
redditi. Alzi la mano chi non ha l’orticaria guardando queste foto? Bravi, esame superato. Ma andiamo con
calma e raccontiamo quest’ultimo
trentennio di dichiarazioni dei redditi a chi è diventato Consulente del
Lavoro già nell’epoca dei computer,
dei software e dei calcoli online. Eppure, dicono i saggi: chi non sa fare i
calcoli con la calcolatrice difficilmente capirà se il modello unico è esatto.
E questo pure è
vero, forse l’unico neo dell’era
telematica. Ma a
fronte di mille
benefici si può
anche studiare come fare il
modello Unico
manuale per poi
lasciar far tutto
al computer. Prima dell’avvento
del “calcolatore”
la dichiarazione
dei redditi era
tutto un rompicapo: altro che
ruzzle. Una scrivania piena di
carte, un’analisi
spasmodica di
documenti detraibili, e non,
un tutt’uno con
la calcolatrice
(quella con il
rotolino di carta, in modo da tenere la somma nelle
copie uso studio), una serie di calcoli
incrociati per arrivare al risultato finale e per concludere si doveva ricopiare
tutto in bella. Non per una ,ma per
ben tre copie: due per l’Amministrazione e una a memoria futura del lavoro fatto. Però, in compenso, all’epoca
la carta copiativa (si quella delle mani
tutte nere, proprio quella) era uno dei
prodotti di cancelleria più presente
negli studi. Il tutto entro, e non oltre,
la famosa scadenza del 31 maggio, anche se a volte qualche Ministro delle
Finanze (all’epoca non esisteva quello
dell’Economia) alla 17 del pomerig-
gio, del giorno di scadenza, prorogava
il tutto per una decina di giorni. Per
tanti una boccata di ossigeno, degna
del miglior Coppi in cima al Pordoi.
Col passare degli anni anche la tecnologia entra negli studi dei Consulenti
del Lavoro. Dapprima la macchina da
scrivere, e quindi il modello non risentiva più della scrittura “ a zampe di
gallina” di qualche scribacchino mancato. Ma comunque il procedimento
di calcolo era lo stesso, solo che esteticamente rendeva di più e lo scritto
diveniva meno interpretabile. Poi è
arrivato il computer ed è stata la vera
svolta del modello reddituale. Ebbene
si ora il procedimento diveniva più
semplice: bastava inserire i dati nelle
caselle giuste e niente più calcolatrice. Il totale veniva fuori per incanto e
con esso il buonumore del consulente
compilatore. Da amanuense a tecnologico, appunto. Ora, vabbè, abbiamo
il tablet. Che sarà mai fare una dichiarazione dei redditi stando seduti a casa, in treno o anche in aereo?
Trent’anni fa il sol pensiero era pura
utopia.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2013
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Per gestire lo 0,30% del contributo obbligatorio Inps del portafoglio
iscritti, versato a FonARCom dal proprio Studio e/o dai propri Clienti,
i Consulenti del Lavoro potranno raccordarsi con la Fondazione
Lavoro, oppure operare autonomamente con il Fondo FonARCom.
Attività info-formativa finanziata e gestita con la Fondazione Lavoro.
FonARCom ha aperto un Conto Formazione intestato alla
Fondazione Lavoro, in cui far convergere le rimesse relative alle
aziende associate, da utilizzare per finanziare le attività info-formative.
Attività info-formativa finanziata e gestita direttamente dal/dai
Consulenti del Lavoro.
I Consulenti del Lavoro possono gestire direttamente le risorse finanziarie
per supportare la formazione continua del proprio Studio e/o dei propri
Clienti, interagendo con il Fondo e/o avvalendosi della collaborazione di
strutture di propria fiducia (enti di formazione, società di consulenza, ecc…)
e/o ricorrendo al puntuale servizio di supporto di un referente territoriale.
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Dalla Fondazione due utili guide per l’aggiornamento professionale
Utili strumenti di consultazione che supportano l’applicazione
delle normative nazionali.
Pubblicazioni di taglio
pratico sugli argomenti
più attuali e di maggiore interesse per gli operatori del mondo del lavoro, pensate per essere
d’ausilio in modo completo ed esaustivo attraverso schemi, esempi e
applicazione puntuale
ai casi completi: dal
codice delle riforme
con tutte le modifiche
apportate al mercato
del lavoro dalle ultime
manovre ai tirocini formativi, dalla procedura
d’emersione per lavo-
ratori extracomunitari
alle dimissioni e risoluzione consensuale, dalla detassazione 2012 al
lavoro domestico.
DETASSAZIONE 2013
LA FONDAZIONE STUDI RISPONDE
edizione aggiornata al 2 maggio 2013
edizione aggiornata a giugno 2013
Come ormai ogni anno,
anche per il 2013 la detassazione subisce alcune
modifiche che rischiano di
complicare ulteriormenL’applicazione concreta
te l’applicazione concreta
della detassazione per
dell’istituto. Non passa
l’anno 2013
anno, infatti, in cui la
normativa non subisca variazioni o aggiustamenti,
creando non pochi dubbi
interpretativi ed applicativi in capo agli addetti ai
lavori.
Il D.P.C.M. del 22 gennaio 2013 ha decretato il prolungamento anche per il 2013 delle misure sperimentali per
l’incremento della produttività del lavoro, ma introducendo una modalità più complessa rispetto a prima, sbloccando le risorse stanziate dalla legge 228/2012 per gli anni
2013 e 2014.
Nelle 48 pagine sono racchiuse numerose tabelle con riferimenti normativi e di prassi, casi particolari, criteri e
compensazioni, diversi fac simile di accordi per le piccole
aziende prive di rappresentanza sindacale interna e facsimili di comunicazioni ai lavoratori. Le risposte ai quesiti
completano questa guida, che rappresenta un indispensabile manuale d’uso per la soluzione alle problematiche
concrete sull’applicazione.
"La Fondazione Studi risponde"
è una guida operativa che contiene le domande degli iscritti
e le risposte fornite dalla Fondazione Studi del Consiglio
Nazionale nel corso del 2012
grazie ai propri esperti. La guida
racchiude quasi 300 quesiti e risposte, divisi per argomento per
Le risposte della Fondazione Studi
una più rapida consultazione.
Anno 2012
Dubbi, domande, contraddizioni: le incertezze che affollano la
mente di chi giornalmente deve
intermediare tra Istituzioni,
aziende e normativa sono tante e si inseguono. Una delle attività più intense della Fondazione Studi é la risposta ai quesiti che
vengono posti dagli iscritti. È questo uno degli strumenti di aggiornamento più utilizzati in virtù della rapidità delle risposte
che arrivano dagli esperti della Fondazione Studi.
Per questo si è deciso di racchiuderle in un'unica pubblicazione
con aggregazione sistematica delle risposte in modo da fornire
una pubblicazione utile alla risoluzione di casi concreti e particolari. Tra gli argomenti: apprendistato, assunzioni agevolate, stranieri, rapporto professionale, detassazione, libro unico,
sanzioni e vigilanza, rapporto di lavoro (malattia, maternità,
orario, CIG, ecc.), sostituti d'imposta, sicurezza sul lavoro e
tutti gli istituti della riforma Fornero (accessorio, a progetto,
a chiamata, ecc.).
DUBBI & QUESITI
Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Consulenti del Lavoro
I 106 Consigli Provinciali
Consiglio
Nazionale
2011-2014
Presidente
Marina Elvira Calderone
(Cagliari)
Vice Presidente
Vincenzo Silvestri
(Palermo)
Segretario
Sergio Giorgini
(Pesaro)
Tesoriere
Pietro Panzetta
(Taranto)
Consiglieri
Mauro Capitanio
(Brescia)
Alfio Catalano
(Bergamo)
Rosario De Luca
(Reggio Calabria)
Francesco Duraccio
(Napoli)
Vincenzo Germinara
(Pistoia)
Annamaria Giacomin
(Treviso)
Massimo Iesu
(Trieste)
Teodoro Lateana
(Potenza)
Monica Muscedere
(Latina)
Davide Siravo
(Campobasso)
Sergio Stelitano
(Bologna)
Collegio dei
Revisori
Presidente
Marcello De Carolis
(L’Aquila)
Componenti
Roberto Bracco
(Imperia)
Patrizia Gagliardi
(Reggio Calabria)
Agrigento
Pres. Enrico Vetrano
Via Lombardia Villaggio Mose’ 24/A
92100 Agrigento (AG)
Tel. 0922 651667 - Fax 0922 652332
Caserta
Pres. stefano Scialdone
Via m. forgione 12
81100 Caserta (CE)
Tel. 0823 329211 - Fax 0823 456791
La spezia
Pres. armando Benvenuti
Piazzale kennedy27
19124 La spezia (SP)
Tel. 0187 500598 - Fax 0187 284443
Parma
Pres. stefano Ronchini
Viale dei mille 140
43125 Parma (PR)
Tel. 0521 941428 - Fax 0521 952721
Savona
Pres. giovanni Gherzi
Via paleocapa 18/28
17100 Savona (SV)
Tel. 019 8401197 - Fax 019 814927
Alessandria
Pres. Lorenzo Lombardi
Via legnano 23
15100 Alessandria (AL)
Tel. 0131 265298 - Fax 0131 232087
Catania
Pres. salvatore Musumeci
Piazza galatea 7
95129 Catania (CT)
Tel. 095 536977 - Fax 095 530363
Latina
Pres. lanfranco Principi
Via eroi del lavoro 12
04100 Latina (LT)
Tel. 0773 484354 - Fax 0773 414254
Pavia
Pres. Pellegrino Ribecca
Via bernardino da feltre 4
27100 Pavia (PV)
Tel. 0382 28286 - Fax 0382 28286
Siena
Pres. paolo Stufetti
Viale curtatone 12
53100 Siena (SI)
Tel. 0577 49439 - Fax 0577 564611
Lecce
Pres. antonio Lezzi
Via cicolella cond. palaz. di vetro
73100 Lecce (LE)
Tel. 0832 343765 - Fax 0832 343765
Perugia
Pres. stefano Ansideri
Via sicilia sc. f 27
06128 Perugia (PG)
Tel. 075 5004566 - Fax 075 5055338
Siracusa
Pres. emanuele Monterosso
Viale s. panagia 218
96100 Siracusa (SR)
Tel. 0931 494100 - Fax 0931 490365
Lecco
Pres. giulio Corno
Via parini 29
23900 Lecco (LC)
Tel. 0341 282904 - Fax 0341 283442
Pesaro
Pres. alba Pazzaglini
c.p. 108 Via picciola 6
61121 Pesaro (PU)
Tel. 0721 33638 - Fax 0721 377112
Sondrio
Pres. giovanni Besio
Via mazzini 9
23100 Sondrio (SO)
Tel. 0342 214354 - Fax 0342 519687
Livorno
Pres. gloria Cappagli
Piazza attias 37
57121 Livorno (LI)
Tel. 0586 892358 - Fax 0586 894482
Pescara
Pres. laura D’angelo
Via chieti 5
65121 Pescara (PE)
Tel. 085 4216911 - Fax 085 4213347
Taranto
Pres. giovanni a. Prudenzano
Viale magna grecia 100
74100 Taranto (TA)
Tel. 099 7304897 - Fax 099 7360162
Lodi
Pres. luigi Tortora
C/o appl via massimo d’azeglio 20
26900 Lodi (LO)
Tel. 0371 432350 - Fax 0371 432296
Piacenza
Pres. alessandro Lupi
Corso vittorio emanuele 243
29100 Piacenza (PC)
Tel. 0523 334160 - Fax 0523 334160
Teramo
Pres. bruno Santori
Via trento e trieste 24
64100 Teramo (TE)
Tel. 0861 247393 - Fax 0861 247393
Lucca
Pres. luciana Conti
Via s. croce 64
55100 Lucca (LU)
Tel. 0583 582220 - Fax 0583 319081
Pisa
Pres. fulvio Morelli
Piazza vittorio emanuele ii 2
56125 Pisa (PI)
Tel. 050 500420 - Fax 050 500420
Terni
Pres. franco Lagomarsini
Corso del popolo 63
05100 Terni (TR)
Tel. 0744 423827 - Fax 0744 423827
Macerata
Pres. riccardo Russo
Via ignazio silone 37
62100 Macerata (MC)
Tel. 0733 35040 - Fax 0733 35040
Pistoia
Pres. antonio Orsi
Via panciatichi 11
51100 Pistoia (PT)
Tel. 0573 367010 - Fax 0573 367010
Torino
Pres. cristoforo Re
Via della consolata 1/bis
10122 Torino (TO)
Tel. 011 5216426 - Fax 0115216363
Mantova
Pres. luca De compadri
Via bartolomeo grazioli 4
46100 Mantova (MN)
Tel. 0376 362625 - Fax 0376 379695
Pordenone
Pres. pier luigi Giol
Largo s. giorgio cond. elena 7
33170 Pordenone (PN)
Tel. 0434 524266 - Fax 0434 524266
Trapani
Pres. leonardo Giacalone
Via libica 2
91100 Trapani (TP)
Tel. 0923 21120 - Fax 0923 21120
Massa carrara
Pres. Annalisa Luchini
Via 7 luglio 16/bis
54033 Carrara (MS)
Tel. 0585 777082 - Fax 0585 777082
Potenza
Pres. giovanna Manca
Via del gallitello 56
85100 Potenza (PZ)
Tel. 0971 52013 - Fax 0971 52013
Trento
Pres. gabriella Santolini
Via maccani 211
38100 Trento (TN)
Tel. 0461 825890 - Fax 0461 429147
Matera
Pres. serafino Di sanza
Via lucana 167
75100 Matera (MT)
Tel. 0835 331061 - Fax 0835 331061
Prato
Pres. alessandro Bensi
Via pugliesi 26
59100 Prato (PO)
Tel. 0574 30489 - Fax 0574 401928
Treviso
Pres. stefano De vallier
Viale orleans 22
31100 Treviso (TV)
Tel. 0422 582345 - Fax 0422 410521
Messina
Pres. carlo Maletta
Via sicilia 14
98100 Messina (ME)
Tel. 090 2982339 - Fax 090 2931244
Ragusa
Pres. rosario Cassarino
Via ponchielli 7
97100 Ragusa (RG)
Tel. 0932 624324 - Fax 0932 683912
Trieste
Pres. erika Damiani
Via roma 17
34132 Trieste (TS)
Tel. 334 5365138 - Fax 040 369049
Milano
Pres. giovanni Zingales
Via aurispa 7
20122 Milano (MI)
Tel. 02 58308188 - Fax 02 58310605
Ravenna
Pres. tiziana Nanni
Via antica zecca 6
48100 Ravenna (RA)
Tel. 0544 31330 - Fax 0544 31330
Udine
Pres. stefano Sassara
Via calzolai 4
33100 Udine (UD)
Tel. 0432 295892 - Fax 0432 295892
Modena
Pres. roberta Sighinolfi
Via campanella 23
41100 Modena (MO)
Tel. 059 222844 - Fax 059 223666
Reggio calabria
Pres. paolo Chirico
Viale calabria 68/i
89133 Reggio calabria (RC)
Tel. 0965 894866 - Fax 0965 884296
V. c. o.
Pres. luca Rognoni
Vicolo visconti b.go mediovale
28805 Vogogna (VB)
Tel. 0324 87433 - Fax 0324 87433
Ancona
Pres. roberto Di iulio
Via degli orefici 2
60121 Ancona (AN)
Tel. 071 2075014 - Fax 071 2081867
Aosta
Pres. renato virginio Marchiando
Via torino 25
11100 Aosta (AO)
Tel. 0125 807143 - Fax 0125 804322
Arezzo
Pres. marco Polci
Via madonna del prato 77
52100 Arezzo (AR)
Tel. 0575 354740 - Fax 0575 298633
Ascoli piceno
Pres. marco Assenti
Corso trento e trieste 115
63100 Ascoli piceno (AP)
Tel. 0736 397932 - Fax 0736 252246
Asti
Pres. fausto Cantore
Via bigatti 14
14100 Asti (AT)
Tel. 0141 530232 - Fax 0141 530232
Avellino
Pres. carlo Cardinale
Via annarumma 69
83100 Avellino (AV)
Tel. 0825 37953 - Fax 0825 37953
Bari
Pres. francesco Sette
Via de bellis vitantonio 37
70126 Bari (BA)
Tel. 080 5562044 - Fax 080 5475604
Bat
Pres. Angela Eugenia Losito
Via liberta’ 9
76121 Barletta (BT)
Tel. 0883 955526 - Fax 0883 955525
Belluno
Pres. Innocenzo Megali
c.p. 3 Via mezzaterra 18
32100 Belluno (BL)
Tel. 0437 942966 - Fax 0437 942966
Benevento
Pres. Giovanni Montefusco
Piazza Orsini 14
82100 Benevento (BN)
Tel. 0824 21485 - Fax 0824 21485
Bergamo
Pres. adriana Regonesi
Viale vittorio emanuele ii 44
24121 Bergamo (BG)
Tel. 035 217400 - Fax 035 217016
Biella
Pres. manuela Maffiotti
Via vialardi di verrone 14
13900 Biella (BI)
Tel. 015 8486350 - Fax 015 8486360
Catanzaro
Pres. giuseppe Buscema
Via murano 9
88063 Catanzaro lido (CZ)
Tel. 0961 360372 - Fax 0961 360372
Chieti
Pres. paola Mammarella
Via d.spezioli 16
66100 Chieti (CH)
Tel. 0871 411569 - Fax 0871 404561
Como
Pres. paolo Frigerio
Via giulini 10
22100 Como (CO)
Tel. 031 270384 - Fax 031 261013
Cosenza
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c.p. 266 Via felice migliori 1
87100 Cosenza (CS)
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Cremona
Pres. giovanni battista Centenari
Via palestro 66
26100 Cremona (CR)
Tel. 0372 535411 - Fax 0372 457934
Crotone
Pres. giuseppe Tropiano
c.p. 98 Via panella 39
88900 Crotone (KR)
Tel. 0962 24814 - Fax 0962 24814
Cuneo
Pres. giovanni Trombetta
Via roma 14
12100 Cuneo (CN)
Tel. 0171 65570 - Fax 0171 488500
Enna
Pres. vincenzo Messina
Piazza ing. panvini 14
94100 Enna (EN)
Tel. 0935 531493 - Fax 1782245986
Fermo
Pres. bruno Del gatto
Via xxv aprile 26
63023 Fermo (FM)
Tel. 0734 622173 - Fax 0734 622173
Ferrara
Pres. stefano Tonegutti
Via del turco 29
44100 Ferrara (FE)
Tel. 0532 247066 - Fax 0532 247066
Firenze
Pres. moreno Panchetti
Via ricasoli 32
50121 Firenze (FI)
Tel. 055 281786 - Fax 055 281787
Foggia
Pres. massimiliano Fabozzi
Via vincenzo della rocca 38
71100 Foggia (FG)
Tel. 0881 709662 - Fax 0881 709662
Forli’
Pres. claudio Rigoni
Via torelli 2
47100 Forli’ (FO)
Tel. 0543 31201 - Fax 0543 31201
Bologna
Pres. antonella Ricci
Via fratelli cairoli 7
40121 Bologna (BO)
Tel. 051 255768 - Fax 051 244711
Frosinone
Pres. carlo Martufi
Via marcello mastroianni 301
03100 Frosinone (FR)
Tel. 0775 871855 - Fax 0775 822081
Monza brianza
Pres. matteo Colombo
Via carlo prina 22
20900 Monza (MB)
Tel. 039 3902994 - Fax 039 2147586
Reggio emilia
Pres. domenico Renna
Via ernesto che guevara 4
42100 Reggio emilia (RE)
Tel. 0522 294703 - Fax 0522 794439
Varese
Pres. vera lucia Stigliano
Via bernascone 14
21100 Varese (VA)
Tel. 0332 239360 - Fax 0332 238479
Bolzano
Pres. loris De bernardo
Via lancia 8/a
39100 Bolzano (BZ)
Tel. 0471 265975 - Fax 0471 265998
Genova
Pres. luigia Dellepiane
Via ilva 4/3
16128 Genova (GE)
Tel. 010 562389 - Fax 010 562389
Napoli
Pres. edmondo Duraccio
Via alcide de gasperi 55
80133 Napoli (NA)
Tel. 081 5518566 - Fax 081 5524076
Rieti
Pres. Gigliardo Farina
Via giuseppe pennesi 11
02100 Rieti (RI)
Tel. 0746 274796 - Fax 0746 274796
Venezia
Pres. antonio Vegna
Galleria matteotti 6/2
30174 Mestre (VE)
Tel. 041 5041677 - Fax 041 2394467
Brescia
Pres. alberto Pelizzari
Via salgari 43/b
25125 Brescia (BS)
Tel. 030 2427788 - Fax 030 2428157
Gorizia
Pres. sandro Benigni
Via carlo morelli19/a
34170 Gorizia (GO)
Tel. 0481 30325 - Fax 0481 30325
Novara
Pres. Roberto Morella Longhi
Viale roma 12
28100 Novara (NO)
Tel. 0321 611805 - Fax 0321 394584
Rimini
Pres. carlo Dall’ara
Via anghera’ 29
47900 Rimini (RN)
Tel. 0541 448267 - Fax 0541 28451
Vercelli
Pres. luca Caratti
Corso magenta 1
13100 Vercelli (VC)
Tel. 0161 256256 - Fax 0161 256156
Brindisi
Pres. dario Montanaro
Via dalmazia 21/a
72100 Brindisi (BR)
Tel. 0831 726420 - Fax 0831 728074
Grosseto
Pres. angiolo Mainardi
Corso carducci 90
58100 Grosseto (GR)
Tel. 0564 25786 - Fax 0564 25786
Nuoro
Pres. cecilia Mannia
Via dessanay 121
08100 Nuoro (NU)
Tel. 0784 203393 - Fax 0784 203393
Roma
Pres. Adalberto Bertucci
Via Cristoforo colombo 456
00145 Roma (RM)
Tel. 06 89670177 - Fax 06 86763924
Verona
Pres. alfonsino Albarello
Corso porta nuova 107
37122 Verona (VR)
Tel. 045 8005065 - Fax 045 8068960
Cagliari
Pres. marco Fenza
Via sonnino 37
09125 Cagliari (CA)
Tel. 070 665773 - Fax 070 665804
Imperia
Pres. francesco Cerqueti
Via xxv aprile 67
18100 Imperia (IM)
Tel. 0183 710269 - Fax 0183 710269
Oristano
Pres. giorgio g. battista Sanna
Viale diaz 87
09170 Oristano (OR)
Tel. 0783 73285 - Fax 0783 73285
Rovigo
Pres. Massimo Braghin
Via nino bedendo 3
45100 Rovigo (RO)
Tel. 0425 21506 - Fax 0425 464454
Vibo valentia
Pres. rosario Rubino
Via giovanni xxiii74
89900 Vibo valentia (VV)
Tel. 0963 93524 - Fax 0963 93524
Caltanissetta
Pres. rosalia Lo brutto
Via cimabue S.n.c.
93100 Caltanissetta (CL)
Tel. 0934 552055 - Fax 0934 542319
Isernia
Pres. carmine Di vincenzo
c.p. 153 Via xxiv maggio 95
86170 Isernia (IS)
Tel. 0865 411538 - Fax 0865 411538
Padova
Pres. stefano Dalla mutta
Via degli zabarella 95
35121 Padova (PD)
Tel. 049 663660 - Fax 049 660524
Salerno
Pres. alberico Capaldo
Via s. alfonso m. de’ liguori 2
84135 Salerno (SA)
Tel. 089 481003 - Fax 089 481068
Vicenza
Pres. elvira D’alessandro
Corso ss. felice e fortunato 62
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Tel. 0444 322028 - Fax 0444 323682
Campobasso
Pres. galileo Casimiro
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L’aquila
Pres. Francesco Blasini Viale a. de gasperi 60
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Palermo
Pres. vincenzo Barbaro
Via redipuglia 6
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Sassari
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