022 maggio-giugno 2014 - ITCore Business Group
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022 maggio-giugno 2014 - ITCore Business Group
[email protected] N° 22 - Anno 4; Maggio - Giugno 2014 CINEMA VS SERIE TV: UNA LOTTA AD ARMI IMPARI? Ormai da qualche anno, il fenomeno delle serie televisive ha completamente invaso il piccolo schermo. “Sai che novità! potrebbero dire alcuni- è dagli anni ’70 che ci propongono serie televisive come Dallas o Beautiful”... ma attenzione a non confondere le soap opera o telenovelas come quelle appena indicate con le fiction che oggi vanno in voga. Le telenovelas o soap opera sono divise in puntate, o frammenti narrativi che dir si voglia, che continuano ininterrottamente fino alla fine della trama; le serie Tv invece sono suddivise in episodi autoconclusivi (salvo alcuni casi) i cui eventi vanno ad impattare sul fil rouge di fondo, dando vita ad un intreccio tra la trama verticale (il singolo episodio) e quella orizzontale (la storia di sottofondo). Al di là dei tecnicismi è indubbio che, rispetto al passato fatto salvo per alcune eccellenti eccezioni come Star Trek (capace di influenzare ancora oggi intere schiere di appassionati), è solo negli ultimi anni che la qualità di questi prodotti ha subito un’impennata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, dando vita ad un vero e proprio fenomeno di massa. Per rendersene conto è sufficiente prendere in mano il telecomando, in una qualsiasi ora del giorno, per vedere interi canali televisivi dedicati a serie Tv di ogni genere e fattura, popolate di volti più o meno noti provenienti molto spesso da lunghe esperienze sul grande schermo. Ed è proprio il grande schermo quello che sembra subire il maggior danno da questo indiscusso successo. Sempre meno persone difatti si interessano a ciò che viene proiettato nelle sale adducendo spesso frasi come “Il prodotto non vale il prezzo del biglietto”. Indubbiamente una sonora “batosta” agli incassi dei botteghini l’ha data anche la pirateria informatica (sappiamo tutti quanto sa diffuso il peer-to-peer per le novità cinematografiche), tuttavia an- che la sempre maggior qualità delle serie televisive ha causato un disinteressamento globale verso le pellicole cinematografiche. Il cinema quindi è destinato a scomparire? Io non (voglio) crederci: insomma il cinema ha pur sempre quella magia indiscussa che ci fa gustare al massimo ogni scena; chi non adora farsi avvolgere nel buio della sala dai roboanti effetti sonori mentre gli Avengers salvano per l’ennesima volta New York? No, per quanto se ne possa dire non c’è impianto sorround o maxischermo in grado di regalarci quella medesima sensazione! Purtroppo è anche vero che, tolte le “mega-produzioni” Hollywoodiane, il cinema soprattutto negli ultimi tempi non sembra più in grado di regalarci storie coinvolgenti ed emozionanti come, di contro, sanno fare le serie Televisive. Certo sceneggiare una storia che si articola su 24 puntate da quarantacinque minuti ognuna permette ai creatori di sbizzarrirsi sotto molteplici punti di vista, e permette loro di regalarci sfaccettature psicologiche che, purtroppo, in centottanta minuti di lungometraggio non è facile concentrare. Ed è forse per questo che le serie televisive hanno avuto, e continueranno ad avere, questo enorme successo. Proviamo a pensare a serie come Breaking Bad o The Walking Dead, due dei più recenti fenomeni mediatici degli ultimi tempi. Come potrebbe uno sceneggiatore cinematografico far trasparire in poco più di due ore i profondi meccanismi psicologici che portano un onesto insegnante di chimica e padre affettuoso, a diventare spacciatore di metanfetamina? Oppure raccontarci il rapporto tra giusto e sbagliato che costringe uno sceriffo della Georgia a scegliere se lasciar vivere o morire delle persone innocenti in un mondo infestato da zombie? Assolutamente impos- sibile, se non a costo di mostruosi tagli o, ancor peggio, di un minor approfondimento della trama del racconto. Forse è per questo motivo che anche la Marvel e la DC Comics negli ultimi tempi hanno investito cifre importanti per proporre sul piccolo schermo le avventure dei loro supereroi. Altro elemento che, a mio parere, va a vantaggio delle serie Tv è il fattore tempo in un mondo ove spesso il tempo libero è risicato se non inesistente. Molte persone si dedicano alla visione di serie televisive anche per il minor tempo che queste richiedono per essere fruite: il “bello” di una serie televisiva è che, anche dopo una lunga e faticosa giornata costellata di impegni lavorativi e familiari, tutti riusciamo a trovare un’oretta per “guardare qualcosa” mentre pochi hanno il tempo o la voglia per gustarsi un film magari interrotto da tediosi slogan pubblicitari. Un’avvisaglia che il cinema ha le ore contate? Da fan del grande schermo spero di no, tuttavia è indubbio che ci sono gravi sintomi di declino di questo fantastico mondo che, se non curati, rischiano di far sparire per sempre una delle migliori invenzioni del XX secolo! NUOVE OCCASIONI DI FORMAZIONE Maggio e giugno tornano ad essere i mesi caldi della formazione, con offerte e progetti che fanno gola ad aziende e privati. Riportiamo qui solo un assaggio di quanto offre ITCore per questo bimestre: e devono/vogliono sfruttarlo al meglio in ambito aziendale - VMWare: la nuova versione è ormai arrivata e operativa e sono previste a calendario sessioni complete di corso ma anche monogiornate di aggior- MS Sharepoint 2013: la nuova namento sulle principali noviversione della piattaforma tà. Microsoft porta grandi novità e e consolida funzionalità e - Photoshop, fotoritocco post-produzione: non solo tecITCore pensa alle due facce del suo utilizzo organizzando nicismi, ma anche ottima forcorsi sistemistici per coloro mazione per migliorare le proche devono implementarlo e/o prie foto e prepararsi ad una gestirlo (sia di livello base serie di scatti estivi… che avanzato) ma anche per gli Info: [email protected] utenti che si ritrovano di 02-00615394 fronte alla nuova interfaccia Ti sei perso dei numeri arretrati di Pizza & Server? - Hai suggerimenti o commenti da inviarci? Scrivi ai nostri contatti e la Redazione sarà pronta a risponderti! , IL TECNICO - CLOUD MADE IN MS STAMPARE SE STESSI? Da qualche tempo ormai la parola cloud, letteralmente “nuvola”, si addensa come un temporale in qualsiasi conversazione che coinvolga degli informatici. Molti sostengo che il cloud sia il futuro, mentre altri forse più scettici sostengono che nessuno mai metterà tutti i propri “beni” informatici nel web per quanto sicuri essi possano essere custoditi. Per chi non lo sapesse, col termine cloud computing si intende un insieme di risorse hardware e software che forniscono servizi su richiesta attraverso la rete Internet; questo comporta la cosiddetta “esternalizzazione” di servizi che, storicamente, sono sempre stati gestiti all’interno dell’azienda quali ad esempio i server di posta elettronica, i database o gli applicativi gestionali. Nel 2013 c’è stato il lancio ufficiale; nel 2014 si prevede la commercializzazione su larga scala. Di cosa parliamo? Della nuova tecnologia: la stampa 3D. E’ una tecnologia avanzatissima che permette di creare oggetti tridimensionali partendo da un disegno 3D elaborato al PC e inviato a una macchina detta appunto Stampante 3D. Windows Azure è una soluzione con cui Microsoft interpreta il Cloud Computing. Una piattaforma on demand per lo sviluppo e l’integrazione di applicazioni geograficamente distribuite, compatibile con la definizione di Platform as a Service (PaaS), ossia all’erogazione non solo dell’hardware (come previsto nell’ Infrastructure as a Service), ma anche della piattaforma, permettendo di usufruire di un set di funzionalità che contemplano load balancing, storage, reti, Virtual Machine e deployment, consentendo di concentrarsi sullo sviluppo dell’applicazione e di non perdersi nell’analisi di problematiche legate all’infrastruttura Hardware. La soluzione Windows Azure si propone come una soluzione in grado di consentire un elevato livello di gestione e personalizzazione dell’hardware (anche se si hanno meno “libertà” rispetto alle soluzioni puramente Hosting) attraverso delle interfacce di gestione, o mediante la personalizzazione dei file di configurazione, permettendo di bilanciare il carico delle risorse necessarie per far fronte alle richieste che il cliente intende realizzare. Numerose sono le offerte che Windows Azure è in grado di soddisfare, ma su tutte spicca la parte di storage servicing. Viste le sempre maggiori necessità di spazio che necessitano alle aziende, Microsoft ha deciso di fare di questo servizio la punta di diamante della propria soluzione cloud. Questo servizio di storage, compatibile ed accessi- bile alla maggior parte delle applicazioni presenti sul mercato, si suddivide in quattro tipologie di servizio erogabile ossia il Table Storage Service, che prevede la storicizzazione di una o più elementi del dominio in una tabella composta da campi in tutto e per tutto similari a quelli dei database relazionali; il Blob Storage Service, pensato per la gestione di elementi non strutturati come ad esempio immagini e documenti, che vengono strutturati secondo una gerarchia a tre livelli basata su account utente, container e nome del blob; il Queue Storage Services pensato per la gestione della comunicazione, attraverso l’accodamento di specifici messaggi, tra i vari servizi dell’applicazione in esecuzione nel cloud; e il Drive Storage Services che fondamentalmente può essere accomunato, in tutto e per tutto, ad un drive NTFS accessibile da remoto dagli utenti e dagli applicativi. Oltre al servizio di Storaging, Azure propone molteplici servizi di Hosting a tutti coloro i quali sono interessati a questa tipologia di soluzioni. Tra di essi troviamo le soluzioni di frontend per i servizi web, la pubblicazione di macchine virtuali e la loro gestione, l’access contro lservice, pensato per la gestione delle firme e delle identità digitali, nonché interi database SQL gestiti però in cloud. Tutte le soluzioni possono essere gestite tramite un semplice ed intuitivo pannello di gestione che consente ai sistemisti di poter installare, aggiornare e distribuire le proprie applicazioni. Tutti i servizi sono logicamente completamente integrabili con le più recenti soluzioni server Microsoft, consentendo così alle aziende di poter gestire parte della propria infrastruttura internamente esternalizzando però quegli applicativi che, per costi di gestione, risulterebbero essere eccessivamente onerosi se gestiti all’interno della struttura. Per tutti coloro che fossero interessati ad avvicinarsi a questa soluzione, Microsoft mette a disposizione una demo completamente gratuita all’indirizzo http:// azure.microsoft.com/it-it/ pricing/free-trial/ Preparate però carta di credito: anche se gratuita, la sottoscrizione richiede inserimento dei dati della carta… certi di un futuro acquisto dopo la prova? REDAZIONE: ITCore Business Group srl Via Ferrari 25/A 21047 - Saronno (VA) Di sicuro una rivoluzione per tutti gli ambiti in cui necessita la creazione di modelli di esempio in poco tempo (plastici architettonici, protesi mediche, componentistiche meccaniche, prototipi…) per una più facile comprensione e presentazione al cliente (perché no?), ma non solo. Le stampanti 3D sono infatti già in vendita anche al pubblico “di casa”, anche se per ora a prezzi non proprio da Wall Market: le più economiche si trovano per il momento attorno alle 800-1000 euro e permettono una “stampa” di modelli di circa 10-15 cm per ogni dimensione. Ovviamente a livello industriale si sale come dimensioni e parallelamente anche di prezzo. Controcorrente al business però troviamo oggi un progetto open source proprio di stampante 3D. Si chiama RepRap (Replicating Rapidprototyper) ed è un progetto appunto in cui il team si rende disponibile a fornire a chiunque interessato i progetti e tutte le informazioni per una macchina economica e in grado anche di auto replicarsi, andando a costruire essa stessa i pezzi necessari per assemblare una sua gemella, da cui il progetto “Stampa una RepRap per un amico…” Per chi è interessato, qui il wiki di RepRap. LO SAPEVATE CHE... 10 cose che (forse) non sapevate sui Supereroi: La prima supereroina risale agli anni '40 e si chiama Fantomah. Negli anni '60, la Comics Code Authority proibiva l'uso di lupi mannari nei fumetti Usa. Per questo la Marvel inventò Sauron, lo pterodattilo mannaro nemico degli X-Men Il nome Bruce Wayne (Batman) deriva da due personaggi storici: Re Bruce I di Scozia e Anthony "Mad" Wayne, un eroe della rivoluzione americana. L'Hulk originale era grigio, quello attuale è verde a causa di problemi tipografici: la sfumatura di grigio continuava a cambiare. Peter Parker (Spider-Man) ha una passione per gli indiani di legno. Per anni nella sua casa di New York si potè ammirare una statua di un indiano a grandezza naturale. I seguenti supereroi hanno dei figli, più o meno legittimi: Bruce Wayne (batman), Hulk, Wolverine, Richard Reed e Susan Richard (membri dei fantastici 4) e Luke Cage. Matter Eat Lad (il ragazzo mangia materia) è un supereroe cosa con il potere di mangiare qualsiasi Bruce Wayne (Batman) ha comprato il Daily planet (il giornale dove lavora Clark Kent alias Superman) per salvarlo dal fallimento economico. Il prestante Wolverine, nella serie fuori collana X-treme X-men, ha avuto un flirt omosessuale con Hercules. Tony Stark (Iron man) ha avuto seri problemi di depressione e alcolismo causati dal troppo stress lavorativo. e-mail: [email protected] fax: 02 - 93660609