Canon Eos 1000D, la entry level di Canon

Transcript

Canon Eos 1000D, la entry level di Canon
TestMTFdigitali
Canon Eos 1000D,
la entry level
di Canon
Risoluzione
10,1 MegaPixel
Dimensioni sensore
22,2 x 14,8mm
Fattore moltiplicativo della focale 1,6x
Tipo sensore CMOS
Sensibilità minima 100 ISO
Velocità raffica
2,96 f/s
Tempo di otturazione minimo 1/4000s
Live View presente
Eliminazione polvere presente
Per le sue caratteristiche,
molte delle quali derivate
dai modelli di classe
superiore, la Canon Eos
1000D è in grado di fare
concorrenza “in casa” alla
Eos 450D; i limiti di una
lenta raffica in Raw ed il
monitor piuttosto piccolo
sono compensati da un
prezzo competitivo.
36
Nonostante i prezzi ormai molto contenuti
raggiunti dalle reflex entry-level, le loro prestazioni continuano ad aumentare. La Canon
Eos 1000D si trova così molto vicina per
caratteristiche tecniche al modello superiore,
cioè alla Eos 450D, alla quale può invidiare
una superiore velocità di raffica ed un pizzico
di risoluzione in più, ma poco altro, in quanto
integra già gran parte delle tecnologie e delle
funzioni sviluppate da Canon per quest’ultima, come ad esempio il sistema Live View
e la pulizia del filtro antialiasing.
La tabella riassuntiva ci dà un quadro ben
preciso delle altre limitazioni della Eos
1000D, che sembrano introdotte volutamente dai progettisti Canon per differenziare la gamma dei modelli, come ad esempio
il formato a 12 bit per i file Raw, l’assenza
della Priorità tonalità chiare; più legate invece ad una effettiva riduzione dei costi sono
l’adozione di un monitor non molto grande
(da 2,5”) ed un sistema AF semplificato con
soli 7 punti.
Nel complesso comunque si tratta di limitazioni che non incidono sulla completezza di
questo modello.
Live View
Il sistema di controllo della ripresa a monitor adottato da Canon appare estremamente
completo: consente la messa a fuoco manuale, la modalità autofocus veloce (messa a
fuoco automatica tradizionale a rilevamento
di fase interrompendo la visualizzazione a
monitor) e la messa a fuoco automatica a
rilevazione di contrasto che, pur essendo più
lenta, consente di mantenere l’immagine a
monitor, esattamente come succede con le
compatte digitali, e risulta più precisa.
E’ possibile l’ingrandimento dell’immagine
in qualsiasi punto di 5x o 10x per controllare
la precisione della messa a fuoco ed anche
A confronto
Pixel utilizzati
Pixel del sensore presenti
Formato immagine
Bit file Raw
Processore
Ingrandimento mirino
Live View
Sensore vicino all’oculare per
spegnimento monitor
Punti AF
Sensore AF centrale in grado di
sfruttare aperure f/2,8
ISO Auto
Priorità tonalità chiare
Ottimizzazione automatica della luce
Ascatto a distanza
Scheda si memoria
Monitor
Alimentazione
Battery grip opzionale
My Menù
ISO in mirino
Riduzione rumore alti ISO
Dimensioni
Peso (senza batteria e scheda di
memoria)
Esposimetro
Autoscatto
Raffica Jpeg
Raffica Jpeg
Ingrandimento dell’immagine
Stampa diretta
Fuzioni custom
Alimentazione per impostazioni
permanenti
Lingue
Indice
Dati per verifica integrità immagine
Personalizzazione dei colori delle
informazioni di ripresa a monitor
Funzione del pulsante SET
����� ��� �����
10,1 Mpixel
10,5 Mpixel
3888x2592
2816x1880
1936x1288
12 bit
Digic III
0,81x
Sì
No
����� ��� ����
12,2 Mpixel
12,4 Mpixel
4272x2848
3088x2056
2256x1504
14 bit
Digic III
0,87x
Sì
Sì
����� ��� ����
10,1 Mpixel
10,5 Mpixel
3888x2592
2816x1880
1936x1288
12 bit
Digic II
0,80x
No
Sì
7
No
9
Sì
9
Sì
Sempre attivabile
No
Sì
RS50-E3 (cavo)
SD / SDHC
2.5"
LP-E5 (1080 mAh / 7.4V)
BG-E5
Sì
Sì
On/off
126,1 x 97,5 x 61,9 mm
450 g
Sempre attivabile
Sì
Sì
RS50-E3 (cavo), RC-1 o RC-5 (IR)
SD / SDHC
3.0"
LP-E5 (1080 mAh / 7.4V)
BG-E5
Sì
Sì
On/off/ auto
128,9 x 97,5 x 61,9 mm
475g
Solo nelle esposizioni semplificate
No
No
RS50-E3 (cavo), RC-1 o RC-5 (IR)
Compact Flash
2.5"
NB-2LH(720 mAh / 7.4V)
BG-E3
No
No
No
126,5 x 94,2 x 65 mm
510g
valutativo su 35 aree, semispot sul
valutativo su 35 aree, semispot sul 9%
10% dell’area totale oppure media con dell’area totale, spot sul 4%, oppure
prevalenza al centro
media con prevalenza al centro
2s,10s, 10s multiplo
2s,10s, 10s multiplo
Scatti illimitati 2,96 f/s
33 scatti a 3,48
7 scatti a 1,51 f/s
6 scatti a 3,48 f/s
In riproduzione
In riproduzione
PictBrige
PictBrige
12
13
Batteria ricaricabile secondaria interna batteria CR2016
valutativo su 35 aree, semispot sul 9%
dell’area totale oppure media con prevalenza
al centro
10s
40 scatti a 2,97 f/s
12 scatti a 2,97 f/s
In riproduzione ed in anteprima
PictBrige, CP Direct, Bubble Jet Direct
11
batteria CR2016
20
4 o 9 immagini
Sì
4 combinazioni
15
9 immagini
No
No
20
4 o 9 immagini
Sì
4 combinazioni
Info di ripresa a monitor, risoluzione e Risoluzione e compressione immagine,
compressione immagine,
compensazione esposizione flash,
compensazione esposizione flash,
riproduzione, richiama menù
richiama menù, disattivato
lʼentità della profondità di campo, utilizzando lʼapposito pulsante che consente la
chiusura del diaframma.
Lʼesposizione in Live View viene misurata
tramite il sensore immagine, la cui sensibilità va da 0 a 20 EV (100 ISO); per questo
esposimetro è possibile impostare un tempo
di spegnimento di 4, 16, 30 secondi o 1, 10,
30 minuti.
Eʼ disponibile anche il comando AE-Lock
assegnandolo, attraverso lʼapposita funzione
custom, alla pressione parziale del pulsante
di scatto.
Se utilizziamo la messa a fuoco a rilevazione
di contrasto si ha comunque lʼabbassamento dello specchio, anche se ciò non sarebbe
necessario in quanto non vengono utilizzati
i sensori AF tradizionali; si potrebbe addirittura operare con una sola chiusura dellʼotturatore, come avviene nei modelli più
professionali per le modalità silent, dato che
la lettura esposimetrica viene sempre fatta
Risoluzione e compressione immagine,
compensazione esposizione flash,
dal sensore immagine.
Evidentemente la meccanica semplificata
della fotocamera impedisce questo tipo di
utilizzo o, forse più realisticamente, i tecnici
Canon hanno preferito riservare questa funzione alle fotocamere di classe superiore.
In fase di inquadratura il monitor simula il
risultato che si potrà ottenere con le impostazioni presenti di diaframma e tempo di
esposizione.
Non manca la possibilità di visualizzare una
37
Il dorso è estremamente
simile a quello della 450D,
in particolare per quanto
riguarda la disposizione dei
tasti, ma naturalmente il
pannello LCD lascia molto più
spazio a disposizione grazie ad
una diagonale ridotta a 2,5”.
Nonostante la
riduzione della
larghezza del corpo,
altezza e profondità
rimangono pressochè
invariate.
griglia di aiuto all’inquadratura.
Il monitor non è orientabile, ed è un peccato
perché sarebbe di notevole aiuto in Live
View per fotografare con la fotocamera
appoggiata sul terreno o in alto sopra la testa.
In parte il problema è ovviato dalla grande
copertura angolare del display, 170° sia in
verticale che in orizzontale.
Se si connette la fotocamera ad un computer
attraverso la porta USB è anche possibile il
controllo in remoto sia dell’inquadratura
che dello scatto; l’immagine può essere
controllata anche su un televisore collegato
alla fotocamera.
Valgono le abituali indicazioni per l’utilizzo
di Live View: dato che il sistema produce
calore, ciò può causare un aumento dei
disturbi specie alle alte sensibilità ISO.
E’ dunque saggio tenere il sistema attivo
solo per il tempo strettamente necessario
alla ripresa. La fotocamera comunque esce
dalla modalità Live View dopo 30 minuti di
utilizzo, qualunque sia l’impostazione della
fotocamera.
Segnaliamo infine che in Live View non è
possibile l’utilizzo del flash come sorgente
luminosa ausiliaria per l’AF, né dello scatto
a distanza RS-60E3.
38
Sensore e risoluzione
La Eos 1000D dispone di un sensore con tecnologia CMOS da 22,2mm di base e 14,8mm
di altezza, dotato di 10,5 MegaPixel, di cui
10,1 Mpixel effettivamente utilizzati.
Il processore è il Digic III, lo stesso della Eos
450D e della Eos 40 D, tuttavia sulla Eos
1000D i file Raw vengono prodotti a 12 bit
e non a 14 bit.
La risoluzione massima è 3888 x 2592.
L’immagine può essere registrata anche
in Jpeg con due livelli di compressione;
sono poi presenti due risoluzioni più basse,
2816x1880, 1936x1288, per applicazioni
con minori requisiti di qualità.
E’possibile la registrazione contemporanea
di un’immagine Raw e di una Jpeg (solo
Large Fine). Il rapporto base/altezza è 3:2,
e coincide con quello del formato 35mm.
La sensibilità è equivalente a 100 ISO e
può venire aumentata manualmente a 200
- 400 - 800 - 1600 ISO, o regolata in modo
automatico tra 100 e 800 ISO; nelle modalità
di esposizione semplificata non è prevista la
regolazione manuale.
La pulizia del sensore
Il sensore della Canon Eos 1000D dispone
di un sistema di vibrazioni ad ultrasuoni del
filtro passa-basso anti-aliasing (LPF - Low
Pass Filter) posto di fronte ad esso, per la
rimozione della polvere.
E’ possibile comandare manualmente un
ciclo di pulizia, oppure fare in modo che
l’operazione avvenga automaticamente allo
spegnimento e all’accensione della fotocamera; in quest’ultimo caso però si interrompe alla pressione del pulsante di scatto, in
modo da non rallentare l’operatività della
fotocamera.
La Eos 1000D consente il sollevamento
dello specchio e l’apertura dell’otturatore
per la pulizia manuale del sensore. Come
diciamo sempre è però un’operazione da
eseguire con grande cautela e solo quando
non sia possibile recarsi presso un centro di
assistenza.
A queste operazioni che rimuovono effettivamente la polvere, si aggiunge un’utile
soluzione software; è possibile infatti acquisire un’immagine opportunamente sfuocata,
tramite la quale la fotocamera individua la
posizione di eventuali granelli di polvere
sul sensore; questo dato viene memorizzato dalla fotocamera e registrato nelle
successive immagini (sia Raw che Jpeg) e
Il sensore è un CMOS da 10Mpxl dotato
di sistema di pulizia Integrated Cleaning
System.
grazie a queste informazioni il programma
Digital Photo Professional può escludere
dall’immagine i pixel coperti dalla polvere,
sostituendoli tramite un’interpolazione dei
pixel circostanti.
Se si intende utilizzare questa funzione è
però importante aggiornare costantemente
il dato relativo alla posizione della polvere,
che infatti si può spostare.
Il bilanciamento del bianco
La regolazione del bilanciamento del
bianco può avvenire manualmente, utilizzando un precedente scatto effettuato su
una superficie di colore neutro (possibilmente grigio), oppure in modo automatico utilizzando i dati acquisiti dal sensore
dell’immagine; si può anche utilizzare la
classica serie di pre-set per luce diurna,
per le ombre, per cielo nuvoloso, per luce
flash, per lampade ad incandescenza o per
lampade fluorescenti.
La Eos 1000D dispone anche di una regolazione fine che consente di applicare leggere
correzioni in +/- 9 passi, sia nella coppia di
colori blu-ambra che magenta-verde, per un
totale di 360 combinazioni.
Tramite il bracketing sul bilanciamento del
bianco si possono eseguire 3 scatti con variazione cromatica d’intensità regolabile (in 3
passi) nella gamma blu-ambra o in quella
magenta-verde.
Regolazioni e spazio colore
Sono presenti 5 pre-set (standard, ritratto,
paesaggio, neutro, immagine fedele), con
diverse impostazioni di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore; è anche
possibile personalizzarli con una regolazione
in 8 passi per lo sharpening ed in 9 per le altre
Il processore è il famoso Digic III che ha equipaggiato
tutte le reflex Canon della generazione precedente. Il
Raw generato è a 12bit.
impostazioni.
Vi sono poi ben 3 impostazioni personalizzate (Utente 1,2,3), anch’esse regolabili in
modo completo.
E’ possibile infine la registrazione delle
immagini in bianconero (con controllo del
contrasto in 9 passi e dello sharpening in 8
passi), anche utilizzando i filtri colorati per
variare il contrasto: si possono simulare i filtri giallo, arancio, rosso e verde. Non manca
la possibilità di eseguire i viraggi seppia, blu,
viola o verde.
Gli spazi colore disponibili sono gli ormai
classici sRGB ed il più esteso AdobeRGB.
Ottimizzazione automatica della luce
Se questa funzione viene attivata, l’immagine viene regolata in luminosità e contrasto,
dopo lo scatto ma prima della registrazione
in Jpeg, in modo da compensare eventuali
errori di esposizione; questo intervento
avviene sui dati a 12 bit per canale, ed è
quindi molto più preciso di quello eseguibile a posteriori in Photoshop su un’immagine
Jpeg a 8 bit per canale.
Questa funzione ovviamente non è applicabile alle immagini Raw, che contengono tutta
l’informazione a 12 bit.
Manca invece la funzione Priorità tonalità
chiare, che è presente sulla Eos 450D.
Dati per verificare l’integrità
dell’immagine
La Eos 1000D, come i modelli Canon
professionali, è in grado di registrare con
l’immagine anche i dati che consentono
di verificare l’autenticità dell’immagine,
che cioè non sia stata manipolata dopo lo
scatto; la verifica avviene tramite l’Original
Data Security Kit OSK-E3.
Innesto obiettivo
La Eos 1000D è compatibile sia con i normali obiettivi Canon EF per reflex a pieno
formato, sia con gli EF-S, dotati di copertura
limitata, specifici per le reflex digitali con
sensore APS-C, più piccolo del formato
24x36mm; il fattore moltiplicativo della
focale è 1,6x.
Sulla Eos 1000D il diaframma è impostabile
manualmente sia a passi di 1/3 EV, che di
1/2 EV; è inoltre presente un pulsante per il
controllo della profondità di campo.
Mirino
La Eos 1000D utilizza un mirino a specchi
(pentamirror), dotato di un ingrandimento
0,87x; ha una copertura del 95% e dispone
di correzione diottrica (da -3 a +1 diottrie).
Lo schermo di messa a fuoco non è intercambiabile.
Le informazioni nel mirino sono estremamente complete: AF (punti di messa a
fuoco e conferma del fuoco), esposizione
(tempo, diaframma, AE Lock, sovra/sotto
esposizione, sensibilità ISO, allarme per
esposizione errata), flash (pronto, sincro
ad alta velocità, FE Lock, compensazione
flash), esposizione bianconero, correzione
WB, numero massimo di scatti in buffer,
errori sulla memory card.
Monitor
La fotocamera dispone di un monitor da 2,5
pollici con 230.000 pixel; è possibile regolarne la luminosità in 7 passi, aiutandosi anche
con una scala con 9 gradazioni di grigio. In
ripresa è abilitabile un’anteprima, subito
dopo lo scatto, regolabile a 2, 4, 8 secondi o
fissa. E’possibile cancellare immediatamente le immagini visualizzate.
39
La EOS 1000D è compatibile con
il sistema d’illuminazione Canon
E-TTL.
Il lampeggiatore intergrato NG 13.
Alla destra della baionetta si
trovano i pulsanti di rilascio
del lampeggiatore, di sblocco
dell’obiettivo e di simulazione
del diaframma.
L’ingrandimento è disponibile solo nella
riproduzione standard ed è particolarmente comodo; la Eos 1000D ha due distinti
pulsanti per ingrandire l’immagine (fino a
10x in 16 passi) e per ridurla, e permette di
navigarla tramite i pulsanti di direzione ed un
navigatore simile a quello di Photoshop.
Varie le modalità di visualizzazione in anteprima: l’immagine da sola, con la qualità di
registrazione, con i dati di scatto insieme
all’istogramma delle luminosità (anche
40
I pulsanti per la regolazione delle
funzioni di uso più comune sono
raggruppati alla destra del pannello
LCD.
Il dorso mantiene il layout dei comandi
delle Canon di fascia bassa.
scomposto per ognuno dei colori RGB),
evidenziando le aree sovra-esposte tramite
lampeggio. La scelta avviene direttamente
durante la visualizzazione premendo il pulsante DISP.
In riproduzione si può visualizzare un indice a 4 o 9 immagini, oppure muoversi
velocemente tra quelle in memoria grazie
al pulsante Jump, che consente di spostarsi
di 10 o di 100 immagini alla volta; si può
anche saltare a tutte quelle eseguite un certo
giorno, una funzione utilissima che supplisce
in parte alla mancata gestione delle cartelle
personalizzate.
La Eos 1000D ha il sensore di orientamento della fotocamera cosicché le immagini
possono essere ruotate automaticamente sia
durante la proiezione su un monitor esterno,
che anche (se lo si desidera) su quello della
fotocamera (solo in riproduzione, e non in
anteprima).
A differenza delle Eos 450D e 400D manca
Il mirino è a pentaspecchi con
ingrandimento di 0,87x e copertura
del 95%. E’ dotato di regolazione
diottrica.
Alla sinistra del mirino gli usuali pulsanti
di accesso ai menu e di regolazione delle
informazioni mostrate a monitor.
Nell’angolo superiore destro del
dorso si trovano i pulsanti per il
blocco dell’esposizione e per la
scelta del punto di messa a fuoco,
che in playback consentono di
zoomare le immagini riprese.
Sulla parte destra della calotta trova
posto la ghiera di selezione dei
programmi assieme al pulsante di
regolazione della sensibilità ISO.
il sistema di fotocellule che rileva la presenza
del viso vicino all’oculare, spegnendo automaticamente il monitor.
Per facilitare la navigazione dei menu sono
disponibili 4 combinazioni di colori per
la visualizzazione delle informazioni di
ripresa.
Messa a fuoco
La messa a fuoco avviene sul piano focale
con un sensore CMOS dedicato, che può
operare tra -0.5 EV e 18 EV; la Eos 1000D
dispone di 7 punti di messa a fuoco a riconoscimento di fase, selezionabili manualmente
o in automatico.
Si tratta di un sistema meno sofisticato di
quello della Eos 450D e della 400D che
dispongono di 9 punti, con quello centrale
in grado di sfruttare anche grandi aperture
del diaframma, fino a f/2.8.
Il punto di messa a fuoco attivo non è più
indicato nella schermata standard delle
informazioni sullo scatto, ma appare sia nel
mirino che a monitor premendo il pulsante
di selezione dell’area AF.
I punti attivi appaiono illuminati nel mirino
(l’illuminazione non è disabilitabile).
Il sistema di messa a fuoco dispone di tutte
le classiche modalità AF: quella “One-shot”,
quella continua (AI servo) e quella “AI
focus” che decide automaticamente quale
delle due precedenti modalità utilizzare a
seconda del soggetto.
E’presente una luce ausiliaria per l’autofocus
(disabilitabile), fornita dal flash in modalità
intermittente, con una portata di 4 metri al
centro e di 3,5 metri sui sensori laterali. Se
però si utilizza un flash esterno la portata
aumentaproporzionalmentealnumeroguida
dell’unità.
Tra pulsante di scatto e pulsante
di regolazione della sensibilità
ISO ecco la ghiera di comando
anteriore, mentre tra baionetta ed
impugnatura trova posto la luce
ausiliaria per la messa a fuoco.
Tramite le funzioni custom è possibile abilitare al Focus Lock il pulsante normalmente
utilizzato per l’AE Lock.
Misurazione esposimetrica
Al di fuori della modalità Live View la lettura
esposimetrica può essere di tipo valutativo
su 35 aree, media con prevalenza al centro,
semispot sul 10% dell’area totale.
L’esposizione viene memorizzata automaticamente al raggiungimento del fuoco
(quando sono impostate la lettura valutativa
ed il One-shot AF); per le altre modalità di
ripresa è presente il pulsante AE-Lock.
Tramite le funzioni custom è possibile associare la memorizzazione dell’esposizione sia
alla pressione parziale del pulsante di scatto,
che al pulsante AE-Lock.
L’esposimetro lavora tra 1 e 20 EV (con
50mm f/1.4, ISO 100).
41
Otturatore
L’otturatore a tendina con scorrimento
verticale consente tempi da 30 secondi a
1/4000 s, con la possibilità della posa B; i
tempi possono essere regolati a passi di 1/3
o 1/2 EV.
L’autoscatto consente un ritardo di 2 o 10
secondi.
E’anche possibile eseguire una sequenza di
scatti dopo un ritardo di 10 secondi, impostandone il numero da 2 a 10; ciò consente
di eseguire più autoscatti di seguito, aumentando così la probabilità di successo delle
foto di gruppo.
Impostando il blocco dello specchio con
l’autoscatto si ha il suo immediato sollevamento, il che evita che sui tempi lunghi
le vibrazioni dello specchio provochino
micromosso sulle immagini.
Il tempo di sincro flash è di 1/200s.
Al di fuori della modalità Live View è possibile il controllo a distanza dello scatto via
cavo (Remote Switch RS-60E3), ma non via
infrarossi, come invece è possibile sulle Eos
450D e 400D.
Esposizione avanzata
Sono presenti tutte le classiche modalità di
esposizione: program flessibile, priorità sui
tempi, sui diaframmi e manuale. E’ anche
disponibile la priorità sulla profondità di
campo.
Tempi e diaframmi possono essere modificati a passi di 1/2 stop o di 1/3 stop.
E’ possibile variare l’esposizione scelta dalla
fotocameraintroducendounacorrezionefino
a +/-2 EV in passi di 1/2 o1/3 EV.
Tramite bracketing si può impostare una
sequenza di 3 scatti con variazione dell’esposizione fino a 2 EV, a passi di 1/3 o 1/2 EV;
l’ordine degli scatti non è programmabile.
Segliautomatismiimpostatinonpermettono
di ottenere una esposizione corretta l’errore
viene segnalato tramite il lampeggio del
tempo di esposizione (sia nel mirino che
a monitor).
Esposizione semplificata
Varie sono le modalità d’esposizione per
consentire un agevole uso della fotocamera
anche ad utenti poco esperti di fotografia.
Oltre ad una modalità completamente
automatica, vi sono il modo ritratto che
sfuoca lo sfondo, il modo azione che
imposta tempi di otturazione rapidi, il
modo paesaggio con una elevata profondità di campo, il modo ritratto notturno
che illumina il soggetto in primo piano
conservando lo sfondo (tramite il flash in
slow sinc) e la modalità macro.
42
Il test della Canon Eos 1000D è stato effettuato
con una scheda SDHC Lexar 133x
Le card SDHC Lexar Professional 133x 8 GB state scelte in quanto garantiscono una velocità minima
di lettura/scrittura dati di 20
MB al secondo; lo speedrate comunicato da Lexar è
sempre relativo al minimo di
prestazione fornita dalla card.
Questo significa che le 133x di
Lexar lavorano sempre almeno
a 20 MB al secondo in modo da
utilizzare appieno i processori
delle fotocamere e riducendo i
tempi di download.
Le Memory Card SDHC Lexar
si basano sulle specifiche tecniche 2.0 richieste dalla Secure
Digital Association che utilizzano il file system FAT32.
Modo continuo
La raffica della Eos 1000D è sensibilmente
inferiore a quella della Eos 450D, solo 2,96
f/s (invece di 3,48) con immagini Jpeg alla
massima qualità e risoluzione; vi è però il
vantaggio che il numero di scatti è limitato solo dalle dimensioni della scheda di
memoria.
Le immagini Raw invece vengono registrate
ad una cadenza decisamente più lenta, 1,51
f/s per un massimo di 7 fotogrammi. La raffica comunque non si ferma e procede ad una
cadenza appena inferiore; anch’essa è limitata solo dalle dimensioni della memoria.
Il bracketing è possibile anche con lo scatto
continuo; in tal caso la sequenza si arresta
dopo 3 scatti.
Flash
Il flash interno si alza ben al di sopra del
pentaprisma, limitando così l’effetto occhi
rossi; per ridurre ulteriormente questo fastidioso effetto è comunque possibile attivare
una sorgente di luce continua.
Il sollevamento del flash è automatico nelle
modalità di esposizione semplificate, mentre deve essere comandato dal fotografo in
quelle avanzate.
Il flash ha numero guida 13 (ISO 100) e
copre il campo di un obiettivo 17mm. La
fotocamera supporta la modalità E-TTL II e
consente la sincronizzazione sia sulla prima
che sulla seconda tendina; è possibile impostareuna compensazionemanualedell’esposizione flash, con una variazione massima di
+/-2 EV, a passi da 1/3 o 1/2 EV.
L’FE Lock permette di pre-definire l’esposizione anche in luce flash.
Non è invece possibile il bracketing con il
flash interno.
La Eos 1000D può utilizzare flash esterni,
collegabili tramite la slitta posta al di sopra
del pentaprisma.
Memorizzazione
Le immagini vengono registrate su schede
SD o DSHC.
E’ possibile scattare anche senza la scheda
di memoria, registrando le immagini direttamente su PC. Manca invece la gestione
diretta delle cartelle.
Insieme all’immagine viene registrata l’informazione relativa all’orientamento della
fotocamera, per una automatica rotazione
a monitor.
Riduzione del rumore
E’ disponibile un filtro antirumore per le
esposizioni a ISO elevati, assente sulla Eos
400D.
La Eos 1000D è anche in grado di effettuare
una riduzione del rumore sulle lunghe esposizioni (maggiori o uguali a un secondo); la
fotocameraeffettuaunasecondaesposizione
di pari durata, con l’otturatore chiuso, e sottrae il segnale alla prima immagine, e quindi
il rumore.
Ovviamente il tempo necessario all’esecuzione dello scatto complessivo raddoppia.
Non dispone invece dell’impostazione Auto
(presente sulla Eos 450D) che fa intervenire
il filtro per le pose lunghe solo se viene rile- Personalizzazione
vata la presenza di rumore.
Il funzionamento della fotocamera può essere personalizzato tramite 12 funzioni custom,
I comandi
il cui uso è facilitato da testi esplicativi.
La Eos 450D dispone di un’unica ghiera, da E’ comunque prevista la possibilità di cancomandare con l’indice della mano destra. E’ cellare le impostazioni della fotocamera in
una soluzione non particolarmente comoda modo da tornare alle condizioni iniziali di
nelle riprese in modalità manuale, in quanto fabbrica; questo permette di evitare la spiaper variare l’apertura del diaframma occor- cevole sorpresa di comandi accidentali.
repremerecontemporaneamenteunapposito Anche sulla Eos 1000D è presente l’utile
pulsante. E’ però la soluzione classica delle My menù, all’interno del quale è possibile
reflex economiche.
inserire i comandi di uso più frequente.
E’ presente inoltre un multi-selettore a
quattro direzioni, con un pulsante centrale Alimentazione
di conferma.
La fotocamera utilizza una batteria LP-ES
Ai pulsanti di destra e sinistra sono state asse- (7,4 V 1080 mAh).
gnate la selezione del modo AF e la modalità Per aumentare l’autonomia è possibile utidi scatto; a quelli in alto ed in basso, rispet- lizzare il battery grip opzionale BG-E5, che
tivamente il tipo di lettura esposimetrica e la monta due batterie LP-ES, o 6 batterie a stilo
scelta dello stile di registrazione. Abbiamo AA, alcaline o ricaricabili NiMH (utilizzanpoi due pulsanti dedicati per il bilanciamento do due diversi portabatterie). Il battery grip
del bianco e la sensibilità ISO, quest’ultimo disponeanchedelladuplicazionedeicomanparticolarmentecomodoperchémoltovicino di per l’uso della fotocamera in verticale.
al pulsante di scatto.
Per il funzionamento con collegamento alla
Al di fuori della modalità Live View è inoltre rete elettrica è disponibile il kit ACK-E5
possibile assegnare una funzione di uso fre- che contiene un alimentatore ed un adattaquente al pulsante centrale SET, scegliendo tore (DR-E5) da inserire nel vano batteria;
tra informazioni di ripresa a monitor, risolu- è anche disponibile un caricabatterie collezione e compressione immagine, compensa- gabile alle batterie dell’auto, compatibile sia
zione esposizione flash e richiama menù
con i 12 V che i 24 V.
Per ridurre i consumi si può impostare
Stampa
l’auto-spegnimento della fotocamera, a 30
La Eos 1000D è compatibile con secondi, 1, 2, 4, 8, 15 minuti.
PictBridge, ma non con i vecchi protocolli Le impostazioni permanenti vengono manCanon per la stampa diretta delle immagini tenute grazie ad una batteria interna che si
(CP Direct, Bubble Jet Direct); le opera- ricarica tramite la batteria principale.
zioni sono facilitate dalla presenza di un
pulsante dedicato.
Varie
È possibile registrare i comandi in formato La Eos 1000D può essere collegata al comDPOF 1.1 per la stampa diretta delle fotogra- puter tramite una porta USB 2.0 ad alta velofie da stampanti capaci di leggere le schede cità; l’uscita video è commutabile dall’utente
di memoria della fotocamera.
tra gli standard PAL e NTSC.
Funzioni Custom
1 - Incremento livelli di esposizione (1/2 - 1/3 EV)
2 - Tempo sincro in priorità di apertura (1/200 o auto)
3 - Riduzione rumore pose lunghe (on/off/ auto)
4 - Riduzione rumore ISO elevati (on/off )
5 - Ottimizzazione automatica della luce (on /off )
6 - Luce ausiliaria AF (sì / no / solo con flash esterno)
7 - AF in Live view (off / veloce / Live)
8 - Blocco dello specchio (scatto con 2 pressioni del pulsante)
9 - Impostazioni del pulsante di scatto e AE Lock
10 - Funzione del pulsante SET (info di ripresa a monitor, risoluzione e compressione immagine, compensazione esposizione flash, richiamo menù, disattivato)
11 - Monitor acceso all’accensione della fotocamera (si/no)
12 - Registra dati per verifica originalità dell’immagine (si/no)
Le connessioni, poste sul fianco
sinistro, prevedono la classica USB
2, la presa per il comando remoto e
l’uscita video analogica.
La proiezione temporizzata delle immagini
contenute in memoria ha un intervallo (non
regolabile) di circa 4 secondi.
Il menù di 7 schermate è di facile consultazione grazie all’intelligente uso dei colori
che identificano 4 diverse aree di impiego
(ripresa, riproduzione, setup, my menù); ben
20 le lingue tra cui l’ italiano.
Le segnalazioni acustiche possono essere
disattivate. Il formato della data è personalizzabile.
Le dimensioni della Eos 1000D sono pari a
126,1 x 97,5 x 61,9 mm; il suo peso è di 455
grammi, senza batteria.
Audio
Manca qualsiasi supporto alle registrazioni
audio.
Software
Con la fotocamera Canon fornisce il programma Digital Photo Professional, ottimo
per la gestione dei file Raw, con alcuni pratici controlli per regolare il bilanciamento
del bianco e la luminosità, e per impostare
lo spazio colore.
Il software Picture Style Editor consente di
definire in modo estremamente completo i
parametri di conversione in Jpeg, che possono essere successivamente applicati ad una
qualsiasi immagine Raw, ed anche importati
sulla fotocamera.
Eos Utility consente poi il controllo remoto,
anche in Live View.
Completano il pacchetto Zoom Browser EX
perWindows e ImageBrowser per Macintosh,
per la rapida visualizzazione e l’organizzazione delle immagini, e PhotoStitch per la
generazione di foto panoramiche.
43
Misure eseguite presso il
Canon EOS 1000D
Centro Studi
Progresso Fotografico
AUTONOMIA
IL GIUDIZIO:
VELOCITÀ
Giudizio
REC (senza monitor): 960 scatti
PLAY : 6 h 36 minuti
CURVE SENSITOMETRICHE
Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge.
La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux)
per il tempo di esposizione (s).
alle varie sensibilità ISO
con contrasto 'normale'
immagine
Luminosità registrata
La velocità operativa è buona, tranne per quanto
riguarda la raffica, non tanto in Jpeg, quanto in Raw
dove non si va oltre 1,51 f/s per 7 fotogrammi.
L'autonomia è più che buona sia in ripresa che in
riproduzione.
La risoluzione è quella tipica di una fotocamera da 10
Mpixel, più che sufficiente per qualsiasi applicazione di
tipo amatoriale.
Le curve sensitometriche mostrano un leggero appiattimento nelle alte luci. Le diverse impostazioni di
contrasto vengono applicate sia sulle luminosità medie
che sulle alte luci. La sensibilità misurata è leggermente superiore ai valori nominali. Lo sharpening applicato
direttamente dalla fotocamera è molto marcato, quindi
non conviene superare il valore 3.
Il rapporto segnale/disturbo è sufficientemente elevato. Le immagini raw risultano leggermente più rumorose di quelle prodotte direttamente in Jpeg dalla
fotocamera in quanto a quest'ultime viene sempre
applicato un filtro antirumore.
100 ISO
80 %
200 ISO
60 %
400 ISO
40 %
800 ISO
20 %
1600 ISO
bassa
Giudizio
-4
Tempo tra due scatti: 0.18 s
con formato Jpeg Large Fine
Raffica: scatti illimitati a 2.96 f/s
Luminosità registrata
Ritardo nello scatto: 0.078 s
Quantità di luce
-3
-2
log (Lux . s)
alta
-1
0
al variare del contrasto impostato
con sensibilità 100 ISO
immagine
Tempo di accensione: 0.30 s
Sensibilità
100 %
100 %
Contrasto
impostato sulla
fotocamera
80 %
60 %
-4
40 %
-2
20 %
normale
con formato Jpeg Large Fine
+2
bassa
FORMATI
-3
Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto.
Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un
ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto
che consente un'elevata compressione.
Denominazione
Raw
Jpeg Large Fine
Jpeg Large Normal
Jpeg Medium Fine
Jpeg Medium Normal
Jpeg Small Fine
Jpeg Small Normal
44
Pixel
3888x2592
3888x2592
3888x2592
2816x1880
2816x1880
1936x1288
1936x1288
Byte
9259 kB
2801 kB
1290 kB
1609 kB
708 kB
861 kB
360 kB
Compr.
4,8:1
11:1
23:1
9,6:1
22:1
8,5:1
20:1
-2
Quantità di luce
-1
log (Lux . s)
0
alta
+4
1
SENSIBILITÀ ISO
La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004.
Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necessaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1%
del segnale massimo di registrazione (livello di saturazione).
Valore nominale
100
200
400
800
1600
Valore misurato
114,7
228,5
457,3
883,9
1749,6
Misure eseguite presso il
Canon EOS 1000D
Centro Studi
Progresso Fotografico
MTF - SHARPENING
RISOLUZIONE
0 nessuno
1 basso
3 medio
5 m. alto
La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto.
Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla
nitidezza dell'obiettivo utilizzato.
con Canon EF 35mm f/1.4 L USM
160
140
centro
bordo
120
100
80
60
f/1,4
f/2
f/2,8
f/4
f/5,6
f/8
40
20
bordo
1130
1340
1400
1400
1460
1580
2500
centro
1580
1660
1660
1660
1660
1660
Linee in verticale
Impostazioni dello
Sharpening
sulla fotocamera
2000
1500
1000
800
600
400
2000
1500
800
1000
600
400
200
Trasferimento di modulazione %
Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza.
f/1,4
f/2
RUMORE: SEGNALE / DISTURBO
Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore.
Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore
presente nell'immagine.
Rapporto segnale / disturbo
con le impostazioni standard della fotocamera
9
immagine
con basso
rumore
71,8
60
56,9
8
6
30
25,8
17,2
10
0
100
200
400
800
1600
6,8
Rapporto segnale / disturbo
60
5,2
4,3
3
immagine
con elevato
rumore
2
0
100
20
0
13,3
100
200
400
800
1600
con le impostazioni standard del programma di conversione
9
8
7
6
EV
20,7
10
400
Formato Raw
38,5
30
200
Sensibilità ISO
55,2
40
grigio medio
tolleranza
in basse luci
1
con le impostazioni standard del programma di conversione
immagine
77,7
con basso
rumore
50
6,1
4
Formato Raw
70
6,6
5
Sensibilità ISO
80
tolleranza
in alte luci
7
EV
42,6
20
f/8
Formato Jpeg
80
40
f/5,6
Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla
fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il
segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse
luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10.
Formato Jpeg
50
f/4
LATITUDINE DI POSA
con le impostazioni standard della fotocamera
70
f/2,8
Diaframma
Linee in verticale
800
immagine
con elevato
rumore
1600
Sensibilità ISO
* Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma
ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media
600 immagini raw valutate a 48 bit.
7,2
tolleranza
in alte luci
7,1
6,1
5
4,9
4
3
3,7
2
tolleranza
in basse luci
1
0
grigio medio
100
200
400
800
1600
Sensibilità ISO
* Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e
CIPA DC-004
45
LemisuredelCentroStudiProgressoFotografico
La velocità operativa della Eos 1000D è
buona, con una ottima prontezza di scatto (0,078 secondi), ed una buona rapidità
di registrazione che consente di eseguire
due scatti in 0,18 secondi, senza utilizzare il modo continuo. Anche il tempo di
accensione è breve: 0,3 secondi.
Il punto debole è la raffica: non tanto
in Jpeg (2,96 f/s) ma con un numero di
fotogrammi limitato solo dalle dimensioni della scheda di memoria, quanto in
Raw, dove non si va oltre 1,51 f/s per 7
fotogrammi. Una raffica così lenta rende
quasi inutilizzabile il modo continuo.
Va comunque segnalato che la raffica
prosegue anche oltre i 7 fotogrammi,
ad una velocità leggermente inferiore:
in questo caso il numero di immagini
dipende solo dalla capacità della scheda
di memoria.
Evidentemente i tecnici Canon sono
riusciti ad ottimizzare molto bene la
velocità di scrittura delle immagini,
tuttavia hanno utilizzato un buffer di
memoria molto ridotto.
L’autonomia
L’autonomia è più che buona sia in ripresa, dove abbiamo potuto realizzare 960
scatti, che in riproduzione, dove abbiamo potuto mantenere acceso il monitor
per 6 ore e 36 minuti.
La risoluzione
La risoluzione è molto simile a quella
della Eos 400D, che come la Eos 1000D
dispone di 10,1 Mpixel. Si tratta di una
risoluzione più che sufficiente per qualsiasi applicazione di tipo amatoriale.
Le curve sensitometriche
Le curve sensitometriche mostrano un
leggero appiattimento nelle alte luci.
Le curve che riportano il comportamento
della fotocamera alle diverse impostazioni di contrasto mostrano un andamento costante sia sulle luminosità medie
che sulle alte luci: quindi un aumento
46
di contrasto provoca automaticamente
anche una riduzione della latitudine di
posa.
La sensibilità ISO
La sensibilità misurata è leggermente
superiore ai valori nominali; la sensibilità minima è infatti di 114,7 ISO.
MTF - Sharpening
Lo sharpening applicato direttamente
dalla fotocamera è molto marcato;
quindi non conviene superare il valore
3, per evitare la comparsa di fastidiosi
artefatti.
Il rumore e la latitudine di posa
A 100 ISO il rumore sul grigio medio è
ben contenuto. La fotocamera può essere
tranquillamente utilizzata con le impostazioni standard fino alla sensibilità
massima di 1600 ISO.
I file Jpeg alle sensibilità più elevate
appaiono leggermente meno rumorosi
dei corrispondenti Raw, per la presenza
di un maggior filtraggio.
Buona anche la latitudine di posa grazie
ad un contenuto livello di rumore anche
nelle ombre.
Giudizio complessivo
La Canon Eos 1000D è una fotocamera
economica, ma che offre prestazioni
decisamente buone; è quindi particolarmente adatta ad un uso amatoriale.
I suoi limiti principali sono la raffica
in Raw, decisamente lenta, e l’assenza
della misurazione esposimetrica spot.
Sicuramente i fotoamatori esigenti
avranno da ridire anche sulla presenza
di un’unica ghiera di controllo e di un
monitor piuttosto piccolo; di contro la
Eos 1000D offre un gran numero di
funzioni derivate dai modelli di classe
superiore, prima tra tutte il Live View.
Sergio Namias
Recensione basata
sulla versione firmware 1.0.3
Prezzi
Eos 1000D solo corpo: € 450
Kit con 18-55mm IS: € 550
Kit con 18-55 e 55-200mm: € 680
Kit con 18-55 e 75-300mm: € 680
Distribuzione: Canon Italia, Via
Milano 8, 20097 San Donato Milanese
(MI)
Tel. 02/ 82.481
www.canon.it
Pro e Contro
La velocità
Pro
Prezzo contenuto
Funzioni sufficientemente
complete
Live View
Contro
Raffica molto lenta in Raw
Una sola ghiera di controllo
Manca la lettura spot
Monitor da 2,5”