La tecnica negli ostacoli cinematica, dinamica e loro

Transcript

La tecnica negli ostacoli cinematica, dinamica e loro
La tecnica negli ostacoli
cinematica, dinamica e loro
interazione con la ritmica.
Mezzi di allenamento specifici per la
resistenza veloce dei 110 e 100 Hs.
FIDAL Toscana dicembre 2015
Gianni Tozzi
OSSERVARE
INTERPRETARE COMUNICARE
• Saper quelle che sono le fasi fondamentali
da osservare.
• Conoscere la tecnica esecutiva della
specialità
• Fare una analisi rapida ed efficace
• Comunicare con tempi e metodi adeguati
• Avere disponibilità a ricevere feedback
1
Parte prima
L'analisi
“NON SI PUÒ MIGLIORARE QUELLO CHE
NON SI PUÒ MISURARE”
Diamond League Monaco 2012
110m hurdles - Aries Merritt 12.93
Haies Homme Finale
Championnat d'Europe d'Athlétisme
2012 (Helsinki)
Сергей Шубенков
Рекорд России 1309
Abate Ostrawa
2
Parte 1 L'analisi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
MODELLO e ANALISI DINAMICA
MODELLO & ANALISI CINEMATICA DELLE VARIE
FASI DEL PASSAGGIO SULL’OSTACOLO
GENERALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO
DELL’OSTACOLO
ANALISI DELLE SINGOLE COMPONENTI DELLA
TECNICA DI PASSAGGIO DELL’OSTACOLO
ANALISI DEL MODELLO RITMICO DI CORSA TRA
GLI OSTACOLI.
CONCLUSIONI SCATURITE DALL'ANALISI e
APPLICAZIONI
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
L'analisi
• E’ fondamentale essere capaci di fare una
prima analisi sulle caratteristiche e quindi
sui bisogni dell’atleta che alleniamo.
Anche se sono ben chiari i principi della
preparazione in generale, nello specifico
della tecnica dell’ostacolo, essendo gli
atleti morfologicamente e qualitativamente
differenti adotteranno tecniche simili nei
principi generali ma non uguali nella
esecuzione.
3
CINEMATICA DELLE VARIE FASI
DEL PASSAGGIO
SULL’OSTACOLO
ANALISI & MODELLO
principali parametri che influiscono
sul passaggio dell'ostacolo
Si tratta, in questo caso, di un moto balistico, nel quale la massa del corpo
dell’atleta può essere considerata come un punto materiale. La lunghezza
del passaggio dipende dalla combinazione della componente orizzontale
della velocità, risultante dalla corsa e di quella verticale, dovuta all’azione di
elevazione del centro di massa (CG) e potente impulsione dell’articolazione
tibio tarsica al contatto con la pista.
Fondamentale è garantirsi un passaggio che interrompa il meno possibile la
ritmica, l'ostacolo deve essere passato in maniera armonica, all'attacco una
violenta impulsione della seconda gamba e prima dello stacco dal suolo.
L’angolo gamba ginocchio dell'arto libero deve essere chiuso ed il ginocchio
alto almeno quanto il CM (altrimenti si assiste al classico swing – gamba
calciata).
L’ altezza del centro di gravità prima sull'ostacolo e dopo.
L’’oscillazione della gamba estremamente aggressiva. La velocità del piede
della gamba oscillante molto elevata, che è più del doppio della velocità
orizzontale del CM.
4
B) Tecnica ostacoli
Sequenza completa del
valicamento
Ricordare
Ai tecnici ricordate di verificare:
• velocità orizzontale di valicamento
• attacco da lontano
• attaccare lungo l’asse
• ostacolo radente
• sincronizzazione braccia/gambe
5
Scomposizione e terminologia del
passaggio dell’ostacolo
• 1) ATTACCO- (Take – off phase)
– 1a) PREPARAZIONE (Take – off - braking phase)
– 1b) IMPULSIONE (Take – off- propulsion phase)
• 2) VALICAMENTO VOLO O PASSAGGIO
(Clearance Flight phase)
• 3) ATTERRAGGIO (Landing phase)
– 3a) AMMORTIZZAZIONE atterraggio vero e proprio
(Landing phase)
– 3b) RIPRESA DELLA CORSA. (Landing-propulsion
phase)
Terminologie
Davanti l’ostacolo
Prima gamba
Seconda gamba
= gamba d’attacco
= gamba d’impulsione
6
Terminologie
Sull’ostacolo
Prima gamba
=
gamba d’attacco
Seconda gamba
=
gamba di svincolo
Terminologie
Dopo l’ostacolo
Prima gamba = gamba di arrivo o puntello
Seconda gamba = svincolo o di ripresa della corsa
7
Analisi tecnica
Preparazione dell’impulsione
(3)
(1)
(2)
Passaggio a piede piatto sul penultimo appoggio (1)
Favorisce una leggera flessione della gamba portante (2)
Quindi favorisce l’abbassamento del CDM (3)
Analisi tecnica
metodo di slancio della gamba d’attacco
1 – Ricerca di una grande chisura tra gamba
/ coscia per un attacco di ginocchio.
8
Analisi tecnica
metodo di slancio della gamba d’attacco
2 – impegnare il ginocchi verso l’avanti e
bloccaggio in fase orizzontale, con l’apertura
della gamba dalla coscia
Analisi tecnica
metodo di slancio della gamba d’attacco
3 – ricerca dell’attacco lungo l’asse
9
Analisi tecnica
Azione dalla gamba di impulsione
1 – appoggio sulla pianta del piede,
In avanti rispetto al CDM,
Senza deformazioni (senza una flessione
apprezabile)= seguirà azione « griffata »
Analisi tecnica
Azione dalla gamba di impulsione
2 – esercita una basculazione
dell’asse longitudinale del corpo in
avanti
Mantenere l'allineamento
Spalla / bacino / ginocchio / caviglia
10
Analisi tecnica
Azione della gamba d’attacco
Una volta che il piede della prima gamba supera
l’sta dell’ostacolo, l'atleta deve avere l'intenzione di
agire verso il basso (volendo colpire con il tallone
la base metallica dell’ostacolo)
Analisi tecnica
Azione della gamba di svincolo
Una volta che la quantità di moto pienamente raggiunta,
l'atleta opererà una tripla flessione della caviglia / gamba /
coscia, accoppiata con abduzione della coscia sul fianco
Sarà il ginocchio a guidare lo svincolamento
11
Analisi tecnica
Azione della gamba di svincolo
Mantenere grande chiusura gamba / coscia durante il
ritorno il ginocchio in avanti/alto.
Mantenere la dorsiflessione del piede sulla tibia
Analisi tecnica
Azione dalla gamba di ripresa
Recupero del terreno della pianta sotto il bacino
Rimanere allineati e resistere in punta del piede
spostare l'asse del corpo in avanti
12
Analisi tecnica
Azione della gamba di ritorno
Il Ginocchio Torna mantenendo alta la triplice
flessione
il ginocchio non scende finché non torna in asse
Evitare apertura gamba / coscia
Analisi Tecnica
Azione delle braccia
I gomiti si riposizionano vicino ale tronco
, nel rispetto della sincronizzazione con le gambe
13
Analisi tecnica
Azione della braccia
attivare il braccio opposto alla gamba d’attacco, la mano
verso il piede (gomito alto)
fissare la mano vicino al fianco, al lato della gamba di
attacco, per evitare un eccesso di rotazione della linea di
spalla (deve rimanere parallela al listello//)
Analisi Tecnica
Azione delle braccia
Le braccia si riposizionano sullasse della corsa
per riprendere l’azione della sessa
14
Video analisi del passaggio
Figura 4: il passaggio dell’ostacolo (Colin Jackson - 13,47 s)
Cinematica & Dinamica della
velocità del CM
Figura 6: Dinamica di velocità del CM dell'atleta CJ nell’intervallo tra 4/ 5 ostacolo (Colin Jackson - 13,47 s)
15
indicatori di prestazione del passaggio
Distanza volo (linea gialla) è la misura orizzontale sulla lunghezza del passaggio.
Proiezione pelvica (linea bianca) è l'aumento verticale del COM bacino durante il volo.
Apice (linea arancione) la distanza orizzontale del punto più alto del percorso di volo.
kinematic analysis of hurdling
performances at 2000 united states
olympic trials
D. Wallace
A. Johnson
L. Wade
T. Dees
Mean
SD
Contact T. s
0.150
0.133
0.133
0.150
0.142
.010
Flight Time s
0.333
0.302
0.300
0.333
0.317
.018
Hor CM Vel. Take-off cm/s
52.0
49.0
-69.0
20.0
13.0
56.5
Hor CM Vel. Landing cm/s
-33.5
9.3
180.1
183.3
84.8
113.3
CM Elevation at Clearance
1.0
9.2
21.4
14.9
11.6
8.6
CM Vertical Displacement
cm
5.7
12.2
22.8
18.0
14.7
7.4
CM Apex Hor Displacement
cm
-34.9
-17.2
0.6
38.8
-3.2
31.5
Take-off Displacement cm
261.0
218.1
210.8
208.3
224.6
24.7
Landing Displacement cm
95.8
174.9
164.3
140.2
143.8
35.1
Variable
Alfred Finch1, Gideon Ariel2, and John McNichols1
1Indiana State University, Terre Haute, IN USA- 2Ariel Dynamics, Inc., San Diego, CA USA
16
• I tempi di contatto di 0,135s riportato da R. Mann
(1993) nella relazione tecnica Elite Hurdler
Project erano leggermente più lenti rispetto ai
tempi di contatto piede 0.122s per gli ostacolisti
americana Elite determinate da Finch, Ariel e
McNichols (2000). Nel presente studio, i tempi di
volo sono stati simili al 0.31s determinati per i
buoni ostacolisti elite analizzati nel progetto
1993 e più velocemente dei segnalati 0.366s
determinati nello sviluppo americano Elite Corsa
ad ostacoli.
La fase di attacco
• Oltre alla velocità orizzontale del CM, un
parametro importante dell’attacco è dato dalla
velocità verticale.
• La velocità orizzontale e verticale definiscono la
velocità elevazione del CM e l'angolo di
elevazione.
• Il rapporto tra questi due parametri di velocità
mostra che l'atleta ha la capacità di effettuare
una transizione efficiente dal passo di corsa nel
passo di stacco.
17
La fase di attacco
•
•
•
•
L'esecuzione ottimale delle fasi di attacco, discesa e ripresa della corsa
definiscono il grado di efficienza del passaggio dell’ostacolo, indubbiamente,
questi sono tra i fattori di maggiore importanza nella determinazione dei
risultati della gara dei 110m ostacoli.
La distanza di stacco dovrebbe essere in rapporto 60%-40% con quella di
discesa, (in accordo con gli studi di La Fortune, 1991; McLean, 1994; Jarver,
1997; Salo and Grimshaw, 1998; Kampmiller, et al., 1999) questo rapporto
è comunque specifico per ogni ostacolista e dipende soprattutto dalle
caratteristiche antropometriche del atleta, dal ritmo dei passi tra gli ostacoli,
e dall'angolo di spinta in attacco.
La funzione della violenta impulsione in attacco della 2° gamba è quello di
garantire una adeguata trasformazione della velocità orizzontale del
baricentro in velocità verticale. La velocità orizzontale diminuisce e la
velocità verticale aumenta, a causa del cambiamento della direzione del
movimento del baricentro.
Questa definisce direttamente la traiettoria del movimento del centro di
massa ( CM )
18
Considerazioni Fase di valicamento
•
•
•
•
•
La qualità del passaggio dell’ostacolo è direttamente correlata con
l'altezza del CM nella fase di stacco. Biomeccanicamente, una
corsa ad ostacoli efficiente è quella in cui le oscillazioni
verticali del CM sono più piccole possibile (Schluter, 1981;
Dapena, 1991; McFarlane, 1994; Salo e Grimshaw, 1997;
Kampmiller, et al, 1999.).
L'atleta deve mantenere una posizione alta della CM durante
l’attacco.
L'altezza massima CM dipende quindi dalla tecnica di attacco
davanti ad un ostacolo e dalle caratteristiche antropometriche.
Oltre ai parametri cinematici sopra menzionati, la velocità del
passaggio dell’ostacolo dipende anche dalla velocità di
oscillazione della gamba durante la fase di stacco.
Per atleti di elevata qualificazione la perdita di velocità durante il
passaggio è compresa tra il 3.5% e il 4.0%.
Tempo di volo e gittata
19
La discesa dall’ostacolo
•
•
•
•
L'arto di attacco deve arretrare e scendere velocemente a terra con
la gamba tesa, il passaggio radente all'ostacolo e la seconda gamba
parallela all'ostacolo.
All'atterraggio l'articolazione tibio-tarsica caviglia svolge un ruolo di
sostegno, le anche si devono trovare al di sopra del piede e questo
è possibile solo se vi è stata una azione di arretramento del
ginocchio nella fase di discesa, la seconda gamba si riporta
velocemente in assetto di corsa e questo favorisce una corretta
ripresa della corsa.
Nella fase di atterraggio che è uno dei componenti più critici della
tecnica , il tempo di contatto e soprattutto la fase di ammortizzazione
deve essere la più breve possibile, al fine di non perdere altra
velocità orizzontale dopo quella già persa durante il valicamento
dell'ostacolo.
altezza del centro di massa.
20
Tecnica ostacoli donne
Tecnica ostacoli donne
21
Tecnica ostacoli donne
Tecnica ostacoli donne
22
Tecnica ostacoli donne
Key Performance Indicators del
passaggio
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Tempo di volo
Distanza del valicamento
Altezza CM
Distanza max CM ~ Ostacolo
Velocità orizzontale attacco
Velocità orizzontale ripresa corsa
23
Rapporti sulle distanze di
passaggio
DONNE
min
max
variabili
cm
percentuale
attacco
195
205
x1
200
67,23
discesa
90
105
x2
97,5
32,77
x=(x1+x2)
297,5
y
UOMINI
min
max
x1/x2
2,05
x/y
84
variabili
cm
3,54
percentuale
Attacco
210
230
x1
220
62,86
discesa
110
150
x2
130
37,14
x=(x1+x2)
350
y
106
x1/x2
1,69
x/y
3,30
C) Analisi Cinematica della
Corsa tra gli ostacoli
Ciclo parziale tra due ostacoli
24
Analisi cinematica
Il modello di corsa tra ostacoli è definita da:
• velocità media
• velocità parziali dei singoli passi
• lunghezza di passi, dalla loro relazione
reciproca
• percorso e velocità dei singoli segmenti
del corpo del ostacolista.
Analisi Cinematica
•
•
•
La cinematica diretta, come il caso da noi trattato, si propone di
valutare le traiettorie, velocità e accelerazioni di una serie di punti
appartenenti al sistema in esame, e la valutazione dei parametri del
movimento come escursioni angolari dei segmenti, variazioni di
lunghezza dei muscoli e ogni altro elemento utile per formulare
un’analisi del funzionamento del sistema in esame.
La complessità del modello dipende dagli obiettivi dell’analisi.
Quando ad esempio s’intende trattare in forma chiara e lineare i
problemi della cinematica, un modello piano, costituito cioè da
segmenti mobili in un piano collegati con giunti rotoidali, è in genere
sufficiente per gli scopi d’illustrazione dei principi di base, e se
vogliamo determinare velocità e accelerazioni in qualunque punto
del sistema articolato, quindi le velocità angolari dei segmenti, i
tempi, le velocità e lo spazio percorso, l’analisi può cominciare
dall’origine del sistema bidimensionale X,Y.
Per la trattazione di problemi applicativi più complessi, si deve
ricorrere a modelli tridimensionali, di maggiore sofisticazione.
25
la corsa tra gli ostacoli - tempi
Nome
S/R
A. Johnson (97)
C. Jackson (97)
A. Johnson (03)
I. Kovac (97)
F. Schwarthoff (97)
T. Trammell (03)
Liu xiang (03)
D. Philibert (97)
T. Reese (97)
M. Crear (97)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
sprint
medie
score
t.
2,56
1,00
0,98
1,00
0,98
1,02
0,98
1,05
1,02
1,03
1,31
1,01
12,93
v.
5,38
9,14
9,33
9,14
9,33
8,96
9,33
8,70
8,96
8,87
10,70
9,08
t.
2,58
1,04
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,02
1,04
1,04
1,30
1,02
v.
5,34
8,79
9,14
9,14
9,14
9,14
9,14
8,96
8,79
8,79
10,78
9,00
t.
2,57
1,04
1,00
1,00
1,00
1,00
1,02
1,02
1,04
1,04
1,39
1,02
v.
5,36
8,79
9,14
9,14
9,14
9,14
8,96
8,96
8,79
8,79
10,09
8,98
t.
2,62
1,06
1,02
1,02
1,00
1,02
1,04
1,00
1,04
1,04
1,32
1,03
v.
5,26
8,62
8,96
8,96
9,14
8,96
8,79
9,14
8,79
8,79
10,62
8,91
t.
2,58
1,06
1,00
1,02
1,02
1,02
1,02
1,04
1,06
1,02
1,36
1,03
v.
5,34
8,62
9,14
8,96
8,96
8,96
8,96
8,79
8,62
8,96
10,31
8,89
t.
2,57
1,04
1,02
1,00
1,00
1,00
1,02
1,02
1,06
1,06
1,41
1,02
v.
5,36
8,79
8,96
9,14
9,14
9,14
8,96
8,96
8,62
8,62
9,94
8,93
t.
2,58
1,05
1,02
1,00
1,02
1,01
1,02
1,04
1,06
1,05
1,38
1,03
v.
5,34
8,70
8,96
9,14
8,96
9,05
8,96
8,79
8,62
8,70
10,16
8,88
t.
2,62
1,08
1,00
1,00
1,00
1,02
1,02
1,02
1,06
1,04
1,40
1,03
v.
5,26
8,46
9,14
9,14
9,14
8,96
8,96
8,96
8,62
8,79
10,01
8,91
t.
2,66
1,06
1,02
1,00
1,02
1,02
1,02
1,02
1,08
1,10
1,30
1,04
v.
5,18
8,62
8,96
9,14
8,96
8,96
8,96
8,96
8,46
8,31
10,78
8,82
t.
2,60
1,04
1,01
1,01
1,00
1,10
1,02
1,08
1,06
1,14
1,49
1,05
v.
5,30
8,79
9,05
9,05
9,14
8,31
8,96
8,46
8,62
8,02
9,41
8,71
13,02
13,12
13,18
13,20
13,20
13,23
13,26
13,30
13,55
Tabella 1. Divisione di tempo e la velocità di atleti di elevata qualificazione in
occasione delle finali dei Campionati Mondiali del 1997 e del 2003 (S, m/s)
Esempio delle velocità media nella
gara di 110 hs
Curva delle Velocità
14
12
Velocita
10
8
110h
100m
6
4
2
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
sprint
intervalli
26
la corsa tra gli ostacoli – tempi di
valicamento
NOME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Johnson
0,35
0,34
0,32
0,32
0,32
0,34
0,32
0,35
0,35
0,34
Jackson
0,34
0,36
0,36
0,34
0,36
0,34
0,36
0,34
0,35
0,34
Avg
0,34
0,35
Kovac
0,34
0,34
0,32
0,34
0,32
0,32
0,32
0,32
0,34
0,34
Schwarthoff
0,34
0,28
0,30
0,30
0,32
0,32
0,32
0,32
0,32
0,32
Philibert
0,32
0,36
0,34
0,34
0,30
0,32
0,34
0,34
0,36
0,36
Reese
0,38
0,40
0,36
0,38
0,38
0,38
0,38
0,36
0,40
0,44
Crear
0,36
0,36
0,35
0,36
0,34
0,42
0,36
0,36
0,36
0,36
0,33
0,31
0,34
0,39
0,36
Table a) 110 metres hurdles final 1997- hurdle clearance times [s]
Progressione tempi di volo
D. Robles il tempo di volo, sessione di allenamento a Barcellona i tempi di volo
scendono al successivo ostacolo e lo status di elite è 0,310.
L'il tempo di volo è la sintesi di ciò che è stato fatto, a terra spetta al tecnico determinare
quali cambiamenti devono essere necessari per ottimizzare le prestazioni.
27
la corsa tra gli ostacoli - distanze
Figura 5: modello di lunghezza del passo tra il 4 ° e 5 ° ostacolo (Colin Jackson - 13,47 s)
Distanze dei singoli passi donne
28
Tempi di contatto e tempi di volo
TC TV
TC
TV
TC TV
87
115
137
98
86
TC
TV
82 118
332
nelle singoli intervalli non esistono tempi di contatto e tempi di volo uguali
Distanze dei singoli passi
1
La piu corta perchè
condizionata dal
ritorno della fase
aerea del ginocchio
2
Il più lungo fase
di accelerazione
3
Ampiezza media
per la
preparazione
all’impulsiaone
29
Cinematica & Dinamica della
velocità del CM
Figura 6: Dinamica di velocità del CM dell'atleta CJ nell’intervallo tra 4/ 5 ostacolo (Colin Jackson - 13,47 s)
Percorso comparato della testa e
delle anche
Figura 7 : Percorso comparato della testa e delle anche di Colin Jackson (a) e Guy Drut (b)
30
Analisi cinematica
• La lunghezza totale dei tre passi tra gli ostacoli è intorno
ai 5.50 m, la lunghezza media risulta essere 1.55 m
primo passo (27,4%), la lunghezza del secondo 2.00 m
(36,6%), e la lunghezza del terzo passo 1.92 m (36,0%)
Il primo passo dopo l’ostacolo è il più corto, il secondo è
il più lungo, mentre il terzo è di nuovo leggermente più
corto, in modo che l'ostacolista possa staccare ad una
distanza ottimale dall’ostacolo.
• La lunghezza media dei passi in mezzo è 1,83 m.
• La velocità media tra H4 e H5 è 9.00 ms. Quasi tutti gli
ostacolisti di elevata qualificazione raggiungono questi
valori nella parte più veloce della gara.
Proporzione e relazione della lunghezza
tra il passo di preparazione all'ostacolo, il
passaggio e del passo dopo l'ostacolo.
ATLETI
Variabli
A
B
C
D
E
F
Mean±S.D
Lunghezza del passo prima
dell’ostacolo
1.93
1.88
1.99
1.97
1.90
1.87
1.92±0.05
Distanza di stacco
2.09
2.19
2.13
2.11
2.13
2.10
2.12±0.04
Distanza di atterragio
1.67
1.39
1.56
1.58
1.59
1.62
1.57±0.09
Lunghezza totale del passagigio
dell’ost.
3.76
3.58
3.69
3.69
3.72
3.72
3.69±0.06
Lunghezza del primo passo dopo
l’atterraggio
1.42
1.78
1.58
1.48
1.55
1.53
1.55±0.12
Proporzioni tra I tre passi
51:
100:
37
52:
100:
49
53:
100:
42
51:
100:
41
51:
100:
41
50:
100:
41
52:
100:
42
THE KINEMATIC ANALYSIS ON THE TRANSITION TECHNIQUE BETWEEN RUN AND HURDLE CLEARANCE OF 110M
HURDLES Jianchen Li and Dapeng Fu Hebei Normal University, Shi Jia Zhuang, People’s Republic of China
31
distribuzione di gara di
Robles/Quiñónez tra gli ostacoli nei
primi 3hs
Atleti
H1
Stride
9/10
Stride
10/11
Stride
11/12
H2
Stride
13/14
Stride
14/15
Stride
15/16
H3
Dayron Robles
3,64
1,37
2,14
1,93
3,63
1,39
2,08
2,00
3,49
Jackson Quiñónez
3,25
1,56
2,09
2,14
3,24
1,55
2,11
2,18
3,36
Modello
Schmolinsky (81)
3,55
1,65
2,00
1,95
3,55
1,65
2,00
1,95
3,55
SD Robles
0,06
0,20
0,10
0,01
0,06
0,18
0,06
0,04
0,04
SD Quinteros
0,21
0,06
0,06
0,13
0,22
0,07
0,08
0,16
0,13
BIOMECHANICAL ANALYSIS AND FUNCTIONAL ASSESSMENT OF D. ROBLES,WORLD RECORD HOLDER AND
OLYMPIC CHAMPION IN 110 M HURDLES José Luis López1, Josep Maria Padullés2 and Helena Josefin Olsson2
GREAF, University of Vic, Vic, Spain1 INEFC, University of Barcelona, Barcelona, Spain2
• La lunghezza totale dei tre passi tra gli
ostacoli è intorno ai 5.50/5.60. La
lunghezza media dei passi in mezzo è
1,83/1.86 m
• La lunghezza totale dei tre passi tra gli
ostacoli è intorno ai 5.45/5.5.50.La
lunghezza media dei passi in mezzo è
1,81/1.83 m
8.5m tra ostacoli, e un volo totale 3,2 m, che lascia 5,3 m per 3 passi
(1,77m), invece dei soliti 2,17 in sprint normale.
32
Esame comparato di atleti di elevata
qualificazione con atleti di media q.
Variable
UNITS
A
B
C
D
Mean
Yin
Liu
Foot to hurdle distance
M
2,36
2,27
2,32
2,27
2,31
0,04
2,09
2,36
2,22
2,10
2,20
Contact time
S
0,132
0,134
0,147
0,143
0,139
0,01
0,100
0,120
0,100
0,11
0,13
Push-off angle
72,9
62,43
62,78
<70
Take off angle CM
14,8
9,78
9,91
±SD
C.J.
Clearance Flight phase
UNITS
A
B
C
D
Mean
±SD
CJ
Yin
Liu
Flight time
S
0,38
0,40
0,40
0,40
0,395
0,01
0,36
0,34
0,33
Lunghezza del passaggio S
M
3,64
3,66
3,51
3,69
3,63
0,15
Foot thurdle
distanc
e
m,
1,28
1,39
1,19
1,42
1,32
0,11
Contact time
S
0,098
0,123
0,121
0,114
0,114
0,01
3,67
0,080
3,70
WEN
MODEL
<12
WEN
MODEL
0,30
0,33
3,60
3,60
1,34
1,38
1,40-1,50
0,100
0,100
0,100
ANALISI DEL MODELLO RITMICO
DI CORSA TRA GLI OSTACOLI
33
1-ANALISI DEL MODELLO RITMICO
DI CORSA TRA GLI OSTACOLI
Tabella 1 esempio di modulazione della frequenza
1
start
2
3
4
5
6
7
8
9
10
RUN
TO
T
TIME
FQ.
AMP
╛╛╛╛╛╛╛╛╛╛
m
13.72
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
14.02
110
atleta
A
8
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
6
50
12.80
3,91
2,2
atleta
B
8
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
6
50
13.80
3,62
2,2
atleta
C
8
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
6
50
14.80
3,38
2,2
MODELLO RITMICO
Tabella 2 Tempi di reazione, tempi finali, tempi intermedi misurati alla
discesa & approssimativamente tempi di esecuzione dell’intervallo tra
due ostacoli.
n=8
RT
H1
M
164
SD
H2
H3
H4
H5
H6
H7
H8
H9
H10
FT
2,55 3,60
4,61
5,62
6,63
7,64
8,66
9,71
10,76
11,82
13,30
0,02 0,03 0,05
0,06
0,07
0,09
0,11
0,12
0,15
0,16
0,18
0,26
hu2
hu3
hu4
hu5
hu6
hu7
hu8
hu9
trin
n=8
tar
M
2,38 1,06
1,01
1,01
1,00
1,02
1,02
1,04
1,05
1,07
1,48
SD
0,02 0,03
0,02
0,02
0,04
0,03
0,02
0,03
0,02
0,02
0,25
hu1
Athene 2004 Time analysis of the 110 m hurdle race performance in elite level male hurdlers
Tsiokanos Athanasios L.1, Giavroglou Arsenios2, Jamurtas Athanasios Z.1, Tsarouchas Eleftherios2
34
Analisi della Ritmica
•
•
•
•
Gli approcci analitici dinamici, dimostrano che la velocità degli atleti
di élite mondiale maschili ostacoli è la più elevata e stabile dal 3°al
5° ostacolo. Cominciano ad perdere velocità gradualmente dal 6 °
ostacolo e la velocità è al minimo prima del 9 ostacolo.
Le maggiori differenze fra i soggetti si verificano nella seconda metà
della corsa (indicata dalla variazione della SD). Gli ostacolisti
accelerano dalla partenza al 4° intervallo (la velocità massima si
sviluppa tra la 4 e la 5° barriera, è dimostrata dal tempo più basso
al HS4).
Il tempo dalla partenza all’atterraggio dopo il 5 ° ostacolo (distanza
compresa tra 51 e 52 m.) contribuisce 49,8% sulla produzione totale
di tempo (il HS5 normalizzata al FT).
I risultati sono in accordo con studi precedenti (50,5% per Atene '97
e 49,8% per Seoul '87) [2, 3], e dimostra che, indipendentemente
dalle differenze nel tempo finale di gara, un modello di
funzionamento costante (relativo alla distribuzione temporale degli
sforzi competitivi) nei 110 m ostacoli maschili esiste.
tempi di passaggio degli ostacoli [s]
Tabella 4 110 metres hurdles final 1997- tempi di passaggio degli ostacoli [s]
NOME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Johnson
0,35
0,34
0,32
0,32
0,32
0,34
0,32
0,35
0,35
0,34
Jackson
0,34
0,36
0,36
0,34
0,36
0,34
0,36
0,34
0,35
0,34
Avg
0,34
0,35
Kovac
0,34
0,34
0,32
0,34
0,32
0,32
0,32
0,32
0,34
0,34
Schwarthoff
0,34
0,28
0,30
0,30
0,32
0,32
0,32
0,32
0,32
0,32
Philibert
0,32
0,36
0,34
0,34
0,30
0,32
0,34
0,34
0,36
0,36
Reese
0,38
0,40
0,36
0,38
0,38
0,38
0,38
0,36
0,40
0,44
Crear
0,36
0,36
0,35
0,36
0,34
0,42
0,36
0,36
0,36
0,36
0,33
0,31
0,34
0,39
0,36
P.078 AN ANALYSIS ON THE HURDLING TECHNIQUES OF THE EXCELLENCE CHINESE MALE 110M HURDLE ATHLETES
Xu Yicheng, Mi Weiguo Shanghai sports science research institute, shanghai
35
Altri elementi che definiscono la
migliore tecnica
•
•
•
•
Il tempo di valicamento dell’ostacolo è un altro criterio per definire
una efficiente tecnica di passaggio ostacolo.
Il tempo di volo o tempo di valicamento dell’ostacolo deve essere
più breve possibile, dato che l’ostacolista cosi come il velocista
perde velocità nella fase aerea (Mero e Luhtanen , 1986; McDonald
e Dapena , 1991; Arnold , 1995) .
L'altezza del CM sopra l'ostacolo è correlazione indiretta con i tempi
di passaggio dall’ostacolo ( Dapena , 1991 ).
La lunghezza del volo del CM degli atleti (Tabella 4). La lunghezza
nel nostro esempio è mediamente 3,30, il tempo medio della fase di
volo è 0.36s per i finalisti nei 110m ostacoli ai Campionati del
Mondo nel 1997 (Atene).
Divisione di tempo e la velocità dei 8 atleti in occasione
delle finali dei Campionati Mondiali del 1997 e primi tre
dei Campionati Mondiali del 2003 (v, m/s)
Nome
A. Johnson (97)
C. Jackson (97)
A. Johnson (03)
I. Kovac (97)
Schwarthoff (97)
T. Trammell (03)
Liu xiang (03)
D. Philibert (97)
T. Reese (97)
M. Crear (97)
S/R
t.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
sprint
medie
score
2,56
1,00
0,98
1,00
0,98
1,02
0,98
1,05
1,02
1,03
1,31
1,01
12,93
v.
5,38
9,14
9,33
9,14
9,33
8,96
9,33
8,70
8,96
8,87
10,70
9,08
t.
2,58
1,04
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,02
1,04
1,04
1,30
1,02
v.
5,34
8,79
9,14
9,14
9,14
9,14
9,14
8,96
8,79
8,79
10,78
9,00
t.
2,57
1,04
1,00
1,00
1,00
1,00
1,02
1,02
1,04
1,04
1,39
1,02
v.
5,36
8,79
9,14
9,14
9,14
9,14
8,96
8,96
8,79
8,79
10,09
8,98
t.
2,62
1,06
1,02
1,02
1,00
1,02
1,04
1,00
1,04
1,04
1,32
1,03
v.
5,26
8,62
8,96
8,96
9,14
8,96
8,79
9,14
8,79
8,79
10,62
8,91
t.
2,58
1,06
1,00
1,02
1,02
1,02
1,02
1,04
1,06
1,02
1,36
1,03
v.
5,34
8,62
9,14
8,96
8,96
8,96
8,96
8,79
8,62
8,96
10,31
8,89
t.
2,57
1,04
1,02
1,00
1,00
1,00
1,02
1,02
1,06
1,06
1,41
1,02
v.
5,36
8,79
8,96
9,14
9,14
9,14
8,96
8,96
8,62
8,62
9,94
8,93
t.
2,58
1,05
1,02
1,00
1,02
1,01
1,02
1,04
1,06
1,05
1,38
1,03
v.
5,34
8,70
8,96
9,14
8,96
9,05
8,96
8,79
8,62
8,70
10,16
8,88
t.
2,62
1,08
1,00
1,00
1,00
1,02
1,02
1,02
1,06
1,04
1,40
1,03
v.
5,26
8,46
9,14
9,14
9,14
8,96
8,96
8,96
8,62
8,79
10,01
8,91
t.
2,66
1,06
1,02
1,00
1,02
1,02
1,02
1,02
1,08
1,10
1,30
1,04
v.
5,18
8,62
8,96
9,14
8,96
8,96
8,96
8,96
8,46
8,31
10,78
8,82
t.
2,60
1,04
1,01
1,01
1,00
1,10
1,02
1,08
1,06
1,14
1,49
1,05
v.
5,30
8,79
9,05
9,05
9,14
8,31
8,96
8,46
8,62
8,02
9,41
8,71
13,02
13,12
13,18
13,20
13,20
13,23
13,26
13,30
13,55
36
La dinamica
•
•
•
•
All’ atterraggio dopo aver superato l'ostacolo , l' ostacolista mantiene
una posizione alta del CM che è soprattutto dovuto alla piena
estensione della gamba, dei fianchi e del ginocchio .
Il CM è esattamente sopra il piede . Il piede è in completa flessione
plantare , neutralizzando così la forza di eccentrica al suolo che si
verifica al momento della discesa dopo aver superato l' ostacolo .
La forza di eccentrica al suolo in quel momento ( forza di impatto
verticale) è molto elevata ( 2400N - 3300N McLean , 1994) .
Oltre alla tecnica corretta , la capacità del sistema muscolare
denominato Short Range Elastic Stiffness (Gollhofer and Kyrolainen,
1991), è importante per consentire l' ostacolista di neutralizzare una
così grande forza ed avere una reazione all'atterraggio dopo avere
passato l'ostacolo . Questa capacità si manifesta in pre-attivazione
muscolare e l'azione della mioactina e del riflesso tendineo del
Golgi.
37
ANALISI DINAMICA
Diagramma di Forza nella fase di
spinta- hurdle 5
Diagramma di Forza nella
fase di discesa –hurdle 5
38
Riassumendo: performance key
factors
•
•
•
•
•
•
•
•
•
velocità orizzontale della CM durante lo stacco davanti l'ostacolo,
un angolo aperto della 2° gamba (di spinta) nella fase di
preparazione,
altezza del CM durante lo stacco,
velocità dell'oscillazione ginocchio della gamba oscillante,
tempo della fase di volo;
minima perdita possibile in velocità orizzontale della CM durante il
passaggio dell'ostacolo,
posizione alta del CM al momento della discesa,
breve tempo di contatto in fase di atterraggio,
minime oscillazioni verticali possibili del CM, testa, spalle e fianchi
prima , durante e dopo aver superato l'ostacolo.
LA CINEMATICA DIPENDE DALLA
DINAMICA!
•
•
•
Occorre fare attenzione a non fissarci su un errore cinematico; se
l'atleta non riesce ad eseguire bene un determinato gesto spesso
dipende dal fatto che non ha la muscolatura preposta ben preparata,
non per mancanza di comprensione.
Se prendiamo in esame l'arto di impulsione dell'ostacolista (seconda
gamba) o l’arto di atterraggio (prima gamba), questi devono
assumere nello spazio determinate posizioni, quindi avere un ben
preciso cinematismo, ma la velocità con cui si muovono è
conseguenza della parte dinamica.
Può accadere allora che l’atleta, ad esempio, non riesca ad
“anticipare” oppure non riesca e sostenere la ripresa della corsa.
Questo accade perché la cinematica viene rovinata da un deficitario
complesso dinamico, cioè da muscoli flessori della coscia nel primo
caso e per il secondo il complesso del muscolo soleo e del muscolo
gastrocnemio deboli.
39
A) Partenza primo ostacolo
Partenza primo ostacolo (ostacoli alti)
Partenza primo ostacolo
8 passi per tutti
I 7 passi non sono per tutti si possono impostare solamente in
determinate condizioni
40
I migliori 20 atleti di sempre al mondo.
Atleta
Prestazione
Numero di passi
1-Aries Merrit
12.80
7 passi
2-Dayron Robles
12.87
7 passi
3-Liu Xiang
12.88
8 passi
4-David Oliver
12.89
7 passi
5-Dominique Arnold
12.90
7 passi
6-Colin Jackson
12.91
8 passi
7-Roger Kingdom
12.92
8 passi
7-Allen Johnson
12.92
8 passi
9-Renaldo Nehemiah
12.93
8 passi
10-Hansle Parchment
12.94
7 passi
10-Jack Pierce
12.94
8 passi
12-Pascal Martinot-Lagarde
12.95
7 passi
12-Terrence Trammell
12.95
8 passi
14-Ladji Doucouré
12.97
7 passi
15-Mark Crear
12.98
8 passi
15-Jason Richardson
12.98
7 passi
17-Ronnie Ash
12.99
7 passi
18-Anthony Jarret
13.00
8 passi
18-Anier Garcìa
13.00
8 passi
20-Larry Wade
13.01
8 passi
20-Orlando Ortega
13.01
7 passi
7 passi
41
Partenza primo ostacolo
numero
*1^
2^
3^
4^
5^
6^
7^
8^
attacco
7 passi
67
135
170
190
200
210
190
-
210
8 passi
60
107
130
150
165
175
200
180
205
Partenza primo ostacolo Donne
42
alcuni modelli
Russia
Spagna
USA
Italia
Francia
Esperienze italiane
•
•
•
•
Primi test
Formia 2013
Metodo ostacoli variati
Filmati ostacolisti CPO
43
Elementi per l’allenamento
specifico degli OSTACOLISTI
Un modello
CRITERI DI MASSIMA PER LA
PREPARAZIONE DELL’OSTACOLISTA
• L’impostazione dovrà tenere conto che come già
ricordato, che l’ostacolista è un velocista e tutto ciò
che è utile per un velocista è applicabile all’ostacolista.
Quindi verranno utilizzati tutti quei mezzi di preparazione
specifici della corsa, ma non specificamente tecnici o
ritmici degli ostacoli.
• Da un punto di vista metodologico più generale
(periodizzazione, gestione del mezzi, ecc.) con gli
specialisti della distanza breve si può impostare il lavoro
come con per un centometrista resistente o per i
duecentista.
• Fondamentali sono tutte le esercitazioni di rapidità
utilizzate anche dal velocista senza l’utilizzo degli
ostacoli.
44
Mezzi PER LA PREPARAZIONE specifica
DELL’OSTACOLISTA
• Esiste una progressione didattica per la
preparazione specifica sull’ostacolo che varia a
seconda del periodo della preparazione e che
parte dagli esercizi eseguiti in forma analitica
per poi proseguire negli esercizi di tecnica, ed
infine costruire la capacità ritmica.
• Tutti questi mezzi possono essere catalogati in 3
categorie con ognuna 2 sub, divisi in funzione
delle loro richiesta di componenti percentuali di
TECNICA, RITMICA e CAPACITA‘
CONDIZIONALI (forza speciale, metabolismo
anaerobico alattacido e anaerobico lattacido)
DIVISIONE IN CATEGORIE
% Componenti
Esercitazioni
TECNICA
RITMICA
CONDIZIONALE
T1
ALTA
BASSA
ALTA
T2
ALTA
MEDIA
BASSA
C1
BASSA
ALTA
ALTA
C2
BASSA
ALTA
ALTA
R- R+
MEDIA
ALTA
MEDIA
R2
R3
MEDIA
MEDIA
ALTA
ALTA
MEDIA
ALTA
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
45
Attenzione al CARICO TOTALE
dell'allenamento
E’ importante porre sempre attenzione sul fatto che ognuna di queste
esercitazione andrà ad impattare sul CARICO TOTALE
dell'allenamento che caratterizzato da diversi parametri.
• INTENSITA' dello stimolo;
• DENSITA' dello stimolo (rapporto fra lo stimolo vero e proprio e il
recupero nella stessa seduta di allenamento);
• FREQUENZA con cui lo stimolo viene reiterato nelle diverse sedute
di allenamento;
• DURATA dello stimolo;
• VOLUME dello stimolo (quantità totale di lavoro);
Ognuna delle esercitazioni inserite deve essere congruente con gli
OBIETTIVI fissati, complementare con i CONTENUTI e i MEZZI
generali e compatibile con il METODO dell'allenamento scelto in
base al periodo della programmazione.
T1 TECNICA ANALITICA
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
T1
ALTA
BASSA
ALTA
Variabili: altezza crescente, distanza crescente
Parametri: ostacoli bassi fino ad alti e distanza ridotta fino a maggiorate
Num
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Altezza
0.91
0.91
0.91
0.91
0.91
0.91
0.91
0.91
0.91
0.91
tot
╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛
Distanza
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
PASSI
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
30
10
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
46
T2 TECNICA ANALITICA
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
T2
ALTA
MEDIA
BASSA
Variabili: altezza ridotta, distanza regolare
Parametri: altezza e distanza fissa
Num
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
tot
Altezza
0.91
0.91
0.91
1.00
1.00
1.00
1.06
1.06
1.06
1.06
╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛
Distanza
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
3.00
30
PASSI
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
40
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
R(-) RITMICA RIDOTTA
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
R1
MEDIA
ALTA
MEDIA
Variabili: altezza fissa , distanza RIDOTTA
Parametri:
regolare
eTot
distanza
ridotta
in
PART.
1 ostacoli
2
3 altezza
4
5
6
7
8
9 anche
10
11 maniera
12
Tot
progressiva
Altezza
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛
╛ ╛ ╛ ╛ ╛ ╛
Da
a
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
50%
90%
PASSI
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
%
start
28
distanza
%
start
110
120
52
distanza
(-)
20
10,98
7,31
(-)
20
10,40
6,80
(-)
30
9,60
6,40
(-)
30
9,10
5,95
(-)
40
8,23
5,48
(-)
40
7,80
5,10
(-)
50
6,86
4,57
(-)
50
6,50
4,25
47
R(+) RITMICA AUMENTATE
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
R1
MEDIA
ALTA
MEDIA
Variabili: altezza fissa , distanza MAGGIORATA
Parametri: ostacoli altezza regolare e distanza Maggiorata anche in
maniera progressiva
PART.
1
2
3
4
5
Altezza
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
╛
Distanza
Da
A
╛
102.5%
110%
PASSI
102.5%
110%
4
╛
102.5%
110%
4
4
TOTALI
╛
102.5%
110%
╛
102.5%
110%
4
4
50.88
53.28
24
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
(R-)(R+) RITMICA a contrasto
%
start
distanza
(+)
%
start
distanza
(+)
10
14,30
9,35
(+)
7,5
14,75
9,83
(+)
7,5
13,91
9,10
(+)
7
14,68
9,78
(+)
7
13,91
9,10
(+)
5
14,41
9,60
(+)
5
13,65
8,93
(+)
3
14,13
9,41
(+)
3
13,39
8,76
(+)
(+)
2,5
13,33
8,71
2,5
14,06
9,37
-
0
13,72
9,14
-
0
13,00
8,50
(-)
3
13,31
8,87
(-)
3
12,61
8,25
(-)
5
13,03
8,68
(-)
5
12,35
8,08
(-)
7
12,76
8,50
(-)
7
12,09
7,91
(-)
10
12,35
8,23
(-)
10
11,70
7,65
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
48
R2 RITMICA differente
numero di passi (5 o 7)
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
R2
MEDIA
ALTA
MEDIA
Variabili: altezza fissa , distanza MAGGIORATA
Parametri: ostacoli altezza regolare e distanza Maggiorata per fare un
maggior numero di passi
Altezza
Distanza
1.06
1.06
1.06
1.06
1.06
╛
╛
╛
╛
╛
12.50
13.50
5passi
12.50
13.50
5passi
12.50
13.50
5passi
12.50
13.50
5passi
12.50
13.50
5passi
17.60
18.28
7passi
17.60
18.28
7passi
17.60
18.28
7passi
17.60
18.28
7passi
17.60
18.28
7passi
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
R3 RITMICA Discountinua
(1.067m)
(0.914m)
(0.762m)
(0.762m)
Altre varianti possono essere limitate solo dalle capacità dell’atleta e dalla fantasia
3-3-3-5-5-3-3
3-5-3-5-3-5
3-3-3-3-3-7-3-3-3
Distanza e l'altezza ridotta permettono all’ostacolista di simulare frequanze e passo
di gara,. sono l'ideale per pre-gara
49
C1 CAPACITA' CONDIZIONALI
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
C1
BASSA
MEDIA
ALTA
- coni distanziatori CORSA RAPIDA
-coni distanziatori CORSA AMPIA
∕
Distanza
1.80
1.80
∕
Distanza
∕
2.40
∕
2.40
∕
1.80
∕
1.80
∕
2.40
∕
1.80
∕
2.40
∕
1.80
∕
2.40
∕
1.80
∕
2.40
∕
1.80
∕
2.40
∕
1.80
∕
2.40
∕
1.80
∕
2.40
∕
2.40
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
C2 CAPACITA' CONDIZIONALI
ESERCITAZIONI TECNICA RITMICA CONDIZIONALE
C2
BASSA
ALTA
ALTA
-coni distanziatori CORSA RAPIDA
- coni distanziatori CORSA AMPIA
∕
∕
∕
∕
∕
∕
∕
∕
∕
∕
Distanza
13.72
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
9.14
PASSI
8
3-5
3-5
3-5
3-5
3-5
3-5
3-5
3-5
3-5
22 marzo 2014 –FIDAL- CORSO TECNICI SPECIALISTI – Roma - Scuola dello Sport G. Tozzi
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