Crossocheilus siamensis e Epalzeorhynchus

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Crossocheilus siamensis e Epalzeorhynchus
Acquariforum
Crossocheilus siamensis e Epalzeorhynchus kallopterus impariamo a distinguerli
Inviato da Jambè
lunedì 09 luglio 2007
Ultimo aggiornamento lunedì 09 luglio 2007
Spesso queste due specie differenti di pesci vengono confuse, e non è difficile che nei negozi una di queste sia venduta
per l'altra. Gran parte della confusione deriva dal vecchio nome usato per i siamensis, che era appunto Epalzeorhynchus
siamensis
(nome ora non più corretto, anche se è ancora facile trovarlo specie nella letteratura un po' datata). Questo ci fa capire
fin da subito che le due specie hanno molto in comune. Entrambe appartengono alla famiglia Cyprinidae, sottofamiglia
Garrinaee
Per quanto riguarda il comportamento e le abitudini và segnalato che entrambi sono ottimi mangiatori di alghe (in
particolare il siamensis, tanto che il suo nome comune in inglese è "Siamese Algae-Eater"; il kallopterus viene invece
chiamato "Thai Flying Fox"). Anche se abbastanza irrequieti, specie se tenuti in piccoli gruppi, raramente provocano
disturbo agli altri pesci che al massimo si vedono soffiare da sotto "il naso" un prelibato boccone di cibo. Sempre se
tenuti in gruppo si potrà assistere a scaramucce intraspecifiche, ma anche in questo caso raramente un esemplare ne
risulterà danneggiato (sono pesci territoriali e come tali sempre pronti a difendere il territorio). In linea di massima il
siamensis è molto più adatto alla vita di gruppo: ad esempio tenere solo due esemplari di kallopterus in una vasca di
piccole-medie dimensioni comporterà una seria di molestie da parte del dominante verso l'altro individuo.
L'aspetto è sicuramente molto simile, ma piccole differenze dello stesso ci faranno distinguere le due specie: entrambi
sono molto affusolati, con ventre piatto e bocca in posizione ventrale. Le pinne sono un primo elemento di distinzione:
mentre nel kallopterus sono rosso-dorate-rosate (colori comunque non molto evidenti) nel siamensis sono più trasparenti
e "pulite".
In linea generale un kallopterus risulterà di colore un po' più acceso e rosaceo, rispetto ad un siamensis i cui toni
dominanti sono costituiti dal bianco, dall'argento e dal nero.
La pinna caudale è l'elemento che sicuramente ci farà distinguere le due specie. Infatti nel siamensis in essa si può notare
il proseguimento della banda laterale nera che "divide" trasversalmente il corpo. Nel kallopterus questo proseguimento
non c'è e la pinna risulta rossiccia e trasparente.
Un dettaglio un po' più tecnico è dato dai barbigli: nel siamensis troviamo un solo paio di barbigli sul labbro superiore,
mentre in E. kallopterus due.
Da notare infine che Epalzeorhynchus kallopterus raggiunge i 15cm, mentre il siamensis resta più piccolo di un paio di
centimetri.
e provengono dall' Asia: in particolare il Crossocheilus siamensis (Smith, 1931) è diffuso nel sud-est asiatico, mentre l'
Epalzeorhynchus kallopterus (Bleerker, 1850) nelle isole di Borneo, Sumatra e Giava (con probabilità anche nell' India del
nord ed in Tailandia).
Fig.1 e 2 coda di Epalzeorhynchus kallopterus
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Fig.3 coda di Crossocheilus siamensis
Ora qualche foto....
Crossocheilus siamensis
foto fornite da www.craigcentral.com
foto fornite da www.craigcentral.com
foto fornite da www.craigcentral.com
foto fornite da www.craigcentral.com
foto di MauNic
Epalzeorhynchus kallopterus
foto fornita da www.disky-design.dk/fish
foto di theGIO
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Qualche nota sull'allevamento
Entrambi i pesci amano acqua leggermente acida, tenera, ben ossigenata. Sarebbe opportuno effettuare regolarmente i
cambi parziali. Temperature ideali comprese tra 24 e 26°C. Comunque và anche segnalata la robustezza di questi pesci
(personalmente la posso notare in Epalzeorhynchus kallopterus) che li porta ad adattarsi bene anche a bruschi interventi
in vasca od a valori diversi da quelli ottimali.
Si possono anche considerare onnivori: se infatti è vero che sono tra i migliori mangiatori d'alghe attualmente disponibili
per il mercato acquariofilo (penso infatti che il siamensis sia un'ospite fisso e molto importante nel'equilibrio di una vasca
"olandese") queste due specie non disdegnano nemmeno cibo vivo, liofilizzato, surgelato, in scaglie o granulare! Si potrà
inoltre integrare la dieta (sopratutto se per vostra fortuna le alghe in vasca scarseggeranno!!) con qualche pezzo di
lattuga, spinacio o zucchina sbollentati. Il siamensis si nutre inoltre delle alghe filamentose.
Allevabili in acquari di comunità è comunque importante avere molte piante e rifugi nella vasca. Date le dimensioni che
raggiungono in breve tempo sarebbe utile avere almeno 80litri di volume per esemplare. Sono pesci di fondo che però
amano riposarsi appoggiati su foglie di grande piante.
In entrambi il dimorfismo sessuale non è riscontrabile e la riproduzione in acquario sembra non essere ancora stata
realizzata.
Bibliografia:
Dick Mills, Guida illustrata dei pesci d'acquario, Vallardi industri grafiche, Milano 1989
Rüdiger Riehl e Hans A. Baensch., Atlante di aquarium, Mergus
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www.notcatfish.com
Di Davide Robustelli (22-11-2002)
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