legainf-39-2016

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legainf-39-2016
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www.legacoop.coop
Anno II - n. 39 del 28 ottobre 2016
Primo piano
Sharitaly, Legacoop protagonista
dell’economia collaborativa
Sconto del 15% per le cooperative partecipanti grazie all’accordo tra associazione e organizzatori
a pagina 2-3
Legacoop
Cooperativecomunità
Invitoallecooperative Dall’11 novembre
a partecipare al “Pro- alvialaterzaedizione
getto identità visiva” della scuola
L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha deciso di
aprire una raccolta di proposte finalizzate a sottoporre a verifica il nome e il
logo con cui finora si è presentata. Possono partecipare con proprie proposte
tutte le cooperative attive
nel settore della comunicazione, aderenti a una delle
tre centrali cooperative
(Agci, Confcooperative, Legacoop) che hanno dato
vita alla nuova associazione....
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 27 ottobre 2016 alle ore 14.30
Territori
Reggio Emilia
22 lavoratori
rilanciano
la Fornace di Unieco
Dopo il successo delle
prime due edizioni, ritorna
la Scuola delle...
Un nuovo workers buyout
in terra emiliana. Questa
volta in uno dei comparti,
quello dei laterizi, maggiormente colpiti dalla crisi.
Succede nel reggiano,
dove 22 ex dipendenti della
Fornace Terremilia del
Sanicoop
gruppo Unieco hanno dato
12 novembre assem- vita alla cooperativa Fornace di Fosdondo che, grablea congressuale
zie anche ad alcune scelte
della Federazione
strategiche fondamentali,
si
propone di farne ripartire
Sabato 12 Novembre 2016
l’attività.
La crisi delsi terrà a Roma, presso la
l’azienda
nasce...
sede di Legacoop...
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
Sondaggio
Coop ha organizzato a
Roma giovedì 20 ottobre al
Centro Congressi Roma
Piazza di Spagna - gremito
in tutti gli ordini di posti da
oltre 400 persone, Soci
Coop, rappresentanti di associazioni di volontariato e
delle istituzioni, collegato in
streaming con Repubblica
Online e con il sito di RadioCoop - l’evento “Meno
Spreco più Solidarietà”.
Il tema della riduzione e donazione dello spreco di risorse alimentari è...
Eppur si muove. Il Paese dà
segnali di riavvicinamento
al valore dell’istruzione universitaria. Le prime evidenze si sono avute a inizio
anno, con la pubblicazione
dei dati del Miur sugli iscritti
per l’anno accademico
2015/16. Il dato portava
alla luce una leggera crescita (271.119 iscritti, con
un più di seimila unità rispetto all’anno precedente).
Un lampo in controtendenza con il costante calo
delle iscrizioni registrato...
Coop
Evento
“Meno Spreco
più Solidarietà”
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
leggi
Osservatorio SWG
Cresce l’interesse
verso l’istruzione
universitaria
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
2
Sharitaly, Legacoop protagonista
dell’economia collaborativa
Sconto del 15% per le cooperative partecipanti grazie all’accordo tra associazione e organizzatori
Sharitaly, dal 2013 è l’evento leader in Italia sull’economia della collaborazione, ha
l’obiettivo di promuovere il dibattito e lo
scambio di pratiche favorendo la contaminazione tra comunità, piattaforme, amministrazioni e aziende. Per l’edizione 2016 di
Sharitaly, che si terrà a Milano presso le Officine Ansaldo il 15 e 16 novembre, Legacoop sarà sponsor gold dell’evento.
Le cooperative che intendono partecipare
all’evento avranno diritto ad uno sconto del
15% sul prezzo del biglietto. Al momento
dell’acquisto dovranno inserire il codice
Collabora15 e nel campo “Azienda/Organizzazione” inserire “Legacoop”. Durante il
secondo giorno dell’evento ci saranno momenti organizzati da Legacoop che si svolgeranno nella sala n. 2
9:00 - 11:00 Tavola Rotonda:
Si può Fare! 5 storie di successo e
visioni future dell’abitare collaborativo
11:00 - 13:00 Seminario:
Cohousing: da abitazione condivisa
tra privati a spazio di servizi al quartiere
13:30 - 15:30 Workshop:
Servizi innovativi per studenti e giovani lavoratori
Primo piano
ACI
15:30 - 17:00 Workshop:
Implementare i servizi collaborativi
con e per gli abitanti
Finita l’epoca in cui sulla sharing economy
ricadevano le aspettative di ricetta salvifica
per l’uscita dalla crisi e le critiche di chi
teme i suoi lati “oscuri”, la IV edizione di
Sharitaly 2016 vuole fare il punto sulla diffusione e l’impatto dell’economia collaborativa oggi in Italia. Attraverso dibattiti, casi
studio e laboratori formativi, ci si interrogherà sulla creazione, distruzione e distribuzione di valore dell’economia
collaborativa: distrugge lavoro o crea nuove
competenze e professionalità? Sta generando nuove disuguaglianze sociali e territoriali o può produrre nuove forme di
welfare comunitario? Disintermedia i mercati o crea nuove forme di intermediazione?
Riesce a socializzare l’economia? E’ sostenibile?
Legacoop
Settori
Queste domande verranno declinate nei diversi settori in cui l’economia collaborativa in
maniera più o meno evidente sta abituandoci a immaginare soluzioni diverse da
quelle a cui eravamo fin qui abituati: nell’accoglienza e nella mobilità, regno
delle grandi piattaforme internazionali che,
pur con tutte le loro contraddizioni, stanno
svolgendo una potentissima azione culturale
e trasformativa; nella finanza, dal crowdfunding al blockchain; nella scienza dove i
cittadini collaborano alla ricerca; nella cultura dove attraverso le relazioni si scoprono
nuovi modi di rileggere le opere e condividere passioni; nel lavoro, dove le piattaforme digitali e fisiche (gli spazi di
coworking) stanno creando nuove reti professionali; e ancora: nella manifattura, nei
processi aziendali (co-creazione, community management, platform design),
nelle città (open data). Ogni settore e
ogni ambito, con una maturità e pratiche differenti, sta sperimentando il modello collaborativo, che diventa motore di
accelerazione e cambiamento anche per i
nostri territori. Coworking, incubatori, mercati cittadini che, in tutta Italia si stanno trasformando da spazi a luoghi, piattaforme
abilitanti per associazioni, gruppi, cittadini,
imprese che lì trovano un luogo dove espri-
Territori
Imprese
Sondaggio
Primo piano
3
mersi, sperimentare, mostrarsi, riflettere,
creando comunità multistakeholder dalle
governance allargate.
Un modello – quello collaborativo – che è
causa ed effetto di un profondo cambiamento culturale che sta innovando la nostra economia. Un modello aperto, basato
su nuove logiche organizzative di abilitazione degli utenti; relazionale, l’azione
connettiva può creare nuove forme di socializzazione dell’economia; potenzialmente inclusivo perché abbatte le
tradizionali barriere all’accesso. Un modello che apre nuove opportunità ma
anche numerose domande e sfide.
Un processo avviato ormai da qualche
anno ma che non ha ancora raggiunto
la maturità. Non sono, infatti, ancora mature le grandi piattaforme internazionali,
cresciute troppo in fretta per volere di fondi
di investimento che, approfittando di un
buco normativo, hanno gonfiato alcuni servizi fino a portarli a un valore di mercato più
potenziale che reale. Non sono mature neanche le applicazioni nei diversi mercati alcune ancora molto iniziali, altre ad uno
stadio più avanzato – almeno in termini di
utenti – ma di cui non si prevedono i termini di crescita né, tantomeno, il conseguente reale impatto. E non è maturo il
modello collaborativo stesso sia dal punto di
vista normativo dove, nonostante la discussione si sia aperta in Italia e in Europa, rimangono margini di incertezza su cosa e
quanto sia giusto normare, sia dal punto di
vista del design. Non si conoscono ancora,
per esempio, gli strumenti che facilitano
l’innescarsi di quel network effect necessario per garantire la crescita dei servizi, e
neanche le attenzioni che si devono porre
nella progettazione per garantire una scalabilità della piattaforma che non perda di
vista la capacità di generare beni relazionali. Il modello collaborativo, infine, non è
maturo neanche dal punto di vista relazionale per cui ancora non si conosce la struttura e le dinamiche dei legami sociali
generati attraverso le piattaforme.
Di tutto questo ma anche di molto di più si
parlerà a Sharitaly. Lo faremo cercando di
scomporre e ricomporre esperienze e pratiche nei diversi settori come nei diversi ambiti di senso, cercando di capire quanto è
maturo il modello collaborativo e qual è il
suo impatto economico, sociale, ambientale. Se tutti parlano di sharing economy, a
noi, che abbiamo iniziato per primi, spetta
l’onere di analizzarne meticolosamente “le
impronte lasciate sul terreno”, al fine di delineare la rotta che congiunge i passi di oggi
alle aspirazioni di domani.
Programma
Immagini tratte dal Sito http://sharitaly.com/
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
4
>> Alleanza Cooperative Italiane
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
>> Alleanza Cooperative Italiane
Invito alle cooperative a partecipare al “Progetto identità visiva”
>> Alleanza Cooperative Pesca
L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha deciso di aprire una raccolta di proposte finalizzate a sottoporre a verifica il nome e
il logo con cui finora si è presentata. Possono partecipare con proprie proposte
tutte le cooperative attive nel settore della
comunicazione, aderenti a una delle tre
centrali cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop) che hanno dato vita alla
nuova associazione.
Alle cooperative di comunicazione partecipanti viene chiesto un contributo in tal
senso, che potrà essere indirizzato all’individuazione di:
• una o più nuove proposte di logo;
• una o più proposte di evoluzione del
logo attuale;
• adeguate motivazioni per mantenere il
logo attuale.
Le note seguenti hanno l’obiettivo di indirizzare questo lavoro richiesto alle cooperative partecipanti.
Naming
Indicativamente si ritiene utile mantenere il
nome, essendosi affermato con l’utilizzo,
anche se ancora prevalentemente tra i cooperatori e in un target di addetti ai lavori
(rappresentanti istituzionali, giornalisti…),
pur rimanendo aperti alla proposta di alternative, se adeguatamente motivate.
Rispetto al nome attuale si precisa che non
può essere ridotto all’acronimo ACI, essendo l’acronimo di altra associazione esistente.
Marchio
Per quel che concerne il logo, appare utile
realizzare un marchio diverso da quello attualmente in uso, pur rimanendo aperti alla
possibilità di motivare adeguatamente la
scelta di mantenere il logo attuale o proporne modifiche evolutive.
Questo logo dovrà poi essere declinato per
i diversi settori e/o territori, garantendo la
distintività delle suddette articolazioni ma
anche la riconoscibilità di una linea unitaria (per visionare i soggetti nei quali si articolerà la suddetta declinazione, si veda
elenco coordinamenti settoriali e territoriali
accessibili dalla pagina del sito dell’asso-
>> Alleanza Cooperative Campania
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
ciazione www.alleanzacooperative.it/lassociazione)
Il logo dovrà avere un carattere istituzionale,
comunicando innanzitutto l’autorevolezza di
un soggetto che rappresenterà in modo unitario un settore economico che realizza attualmente l’8% del PIL nazionale.
Nell’ideare il logo occorrerà tenere presente
non solo la rilevanza istituzionale del soggetto, ma anche e soprattutto i valori distintivi in forza dei quali si candida a svolgere
questo ruolo per il futuro del Paese.
Le cooperative sono società di persone che
si contraddistinguono per far vivere nel mercato alcuni tratti distintivi, quali:
centralità della persona e non del capitale
finanziario nel determinare le strategie d’impresa;
intergenerazionalità, ovvero attenzione alla
costruzione di opportunità di lavoro anche
per le generazioni future;
attenzione al territorio, inteso sia come ambiente sia come comunità, al cui sviluppo si
propone di contribuire;
democrazia interna, ovvero il ruolo fondamentale che – a prescindere dalle dimensioni d’impresa – viene garantito ad ogni
socio e ad ogni socia nelle scelte che devono essere assunte.
L’integrazione tra le tre associazioni che
danno vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane costituisce, inoltre, un processo unico
nel nostro Paese, dove numerose – nel
corso dei decenni – sono state le divisioni e
le scissioni, a livello sia politico sia della rappresentanza degli interessi, ma inedita è la
fusione tra tre soggetti con una diversa storia secolare. La cooperazione, anche grazie
questa importante innovazione, si candida
ad essere un soggetto attivo per la costruzione di un mercato pulito, aperto e trasparente. Anche questo aspetto dovrebbe
essere considerato nella realizzazione delle
proposte.
Partecipazione
Ogni agenzia potrà presentare una o più
proposte di logo, fino a un massimo di cinque, accompagnando ogni proposta con
una breve illustrazione delle scelte compiute
(massimo 1.000 caratteri spazi inclusi).
Le proposte dovranno essere inviate entro il
20 novembre 2016 esclusivamente all’indirizzo: [email protected]. Nessun
rimborso sarà dovuto alle agenzie che deci-
Territori
Imprese
Sondaggio
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deranno di partecipare alla selezione.
Chi si aggiudicherà la procedura dovrà realizzare
- eventuali modifiche richieste al logo prescelto;
- manuale di immagine coordinata a partire dalla versione definitiva del logo prescelto;
- declinazione del logo definitivo per i diversi territori e settori, per un ammontare indicativo di 30 declinazioni
Il compenso per il lavoro suddetto è fissato
in euro 10.000 iva inclusa.
Valutazione proposte
Le proposte pervenute saranno vagliate tecnicamente da un comitato di cui faranno
parte un rappresentante per ogni Ufficio Comunicazione delle tre centrali cooperative e
la scelta finale sarà assunta con insindacabile giudizio da parte del presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e dei due
copresidenti.
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
Audizione Commissione Attività
produttive per riordino e modernizzazione disciplina della crisi
d’impresa
“È necessario affrontare con misure tempestive, razionali e non punitive la situazione di insolvenza relativa o temporanea
dell’impresa, fenomeno assurto negli anni
della crisi economica e finanziaria, ad
evento ricorrente e fisiologico. Sarebbe essenziale però, ed è questa l’opportunità che
andrebbe colta in questa riforma, espungere dal disegno riformatore principi o
norme che complichino l’accesso delle imprese e delle cooperative all’istituto”.
Questo, in sintesi, il commento che l’Alleanza delle Cooperative ha espresso a
Roma, il 20 ottobre 2016, all’audizione
della Commissione Attività produttive della
Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame
in sede referente dei progetti di legge C.
865 Abrignani e C. 3671-ter Governo in
materia di amministrazione straordinaria
delle grandi imprese in stato di insolvenza.
L’Alleanza delle cooperative italiane condivide le iniziative di riforma ed auspica il riorPrimo piano
ACI
dino e la modernizzazione generale della disciplina della crisi d’impresa, specie se il
proponimento è orientato a dare certezza
del diritto in un comparto decisivo dell’ordinamento dell’impresa, a rimuovere quegli
elementi che impediscono il recupero o la
ristrutturazione dell’attività e che, anche per
la sopravvivenza di istituti punitivi, ostacolano o ritardano fatalmente la conservazione dei patrimoni o il recupero dei valori e
delle energie produttive, oltre ad assicurare
efficacia, efficienza e giustizia delle procedure e soddisfare tutti gli interessi coinvolti
nella crisi d’impresa.
CAMPANIA
RichiestoallaRegioneaccessoalla
prima casa con progetti di edilizia
sociale
Il Coordinamento Abitanti dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane della Campania (Aldo
Carbone - Antonio Gesummaria - Carmine
Russo) ha posto all’attenzione dell’Assessore regionale del Governo del Territorio,
Fulvio Bonavitacola, “la necessità di dare
un’accelerazione alle soluzioni di accesso
alla prima casa con l’utilizzo di risorse regionali ed europee, in quanto il disagio abitativo nella nostra regione è in evidente
crescita”.
Per l’Alleanza delle Cooperative Italiane
della Campania, una è la soluzione: “è necessario attuare subito progetti di Edilizia
Sociale, privilegiando soprattutto l’offerta di
tipologie abitative di piccolo taglio, dando
attuazione a quelli già di pronta cantierizzazione e puntando su una pluriennale programmazione”.
Una recente indagine, su scala nazionale,
prodotta dal Cresme e commissionata
anche dalla cooperazione di Abitanti, ha
posto in rilievo che nei prossimi otto anni,
considerando la capacità reddituale delle
famiglie, in rapporto ai valori di mercato
della casa , un terzo di esse potrà avere seri
problemi nel sostenere una compravendita.
Solo il 20% delle famiglie sembrerebbe essere in grado di accedere senza problemi
al libero mercato; mentre, per le condizione
reddituali, il 50% circa delle persone che
Legacoop
Settori
acquisterà la casa nei prossimi anni si
orienterà all’edilizia convenzionata.
A farne le spese, sono soprattutto i giovani.
Il rincaro degli affitti e la non accessibilità
dei prezzi delle case, le rigidità bancarie di
ingresso al credito frena soprattutto chi ha
tra i 18 e i 34 anni : e si aggiunga il primato
negativo di secondi in Europa, come Paese,
dove 7 giovani su 10 vivono ancora con i
genitori!
PESCA
LetteraaVellaeCastiglioneperdire
no ad ipotesi quote pesce spada
“In vista dell’assemblea Iccat chiamata a
decidere le misure di tutela dei grandi pelagici, abbiamo scritto al commissario Vella
e al sottosegretario Castiglione per ribadire
la nostra contrarietà al sistema delle quote
per il pesce spada”. Così l’Alleanza delle
Cooperative pesca in una lettera inviata al
commissario europeo Karmenu Vella e al
sottosegretario Mipaaf Giuseppe Castiglione prima dell’assemblea Iccat in programma a novembre in Portogallo.
“Siamo consapevoli -prosegue l’Alleanzache è necessario adottare opportuni provvedimenti per proteggere una specie altamente sfruttata. l’Italia sta già mettendo in
atto misure mirate alla salvaguardia della
specie, sia sotto il profilo tecnico che sanzionatorio, peraltro non senza fatica. A tutto
ciò si aggiunge il nostro consueto e quotidiano impegno nel contrastare la pesca illegale che consideriamo un dovere per tutta
la categoria. Riteniamo però che l’introduzione di un quantitativo massimo di cattura
per il pescespada nel Mediterraneo non sia
la soluzione migliore per gestire la risorsa.
Molte, infatti, possono essere le misure alternative o integrative a quelle già in vigore.
L’Italia è il primo paese per flotta e per produzione, con il 50% di catture e poco meno
di 5.000 tonnellate pescate ogni anno. L’introduzione – conclude l’Alleanza- del sistema di gestione ipotizzato rischia di
mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro senza peraltro garantire una migliore
tutela della risorsa”.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
>> Legacoop Cultura
>> Cooperative di Comunità
6
LEGACOOP CULTURA
Secondo workshop “Europa della
Cultura” per approfondire i Bandi
Europei relativi a Cultura, Turismo,
Editoria
La partecipazione al workshop è gratuita, previa iscrizione, ed è riservata
alle cooperative aderenti a Legacoop.
Leggi il Programma dei lavori
Scarica e compila la Scheda di partecipazione
COOPERATIVE DI COMUNITÀ
Dall’11 novembre al via la terza edizione della scuola
Martedì 15 Novembre dalle 10 alle 17 si terrà
a Roma, presso Legacoop nazionale,“Europa
della Cultura 2”, workshop nazionale per conoscere ed approfondire i Bandi Europei che
possono interessare nei prossimi mesi più direttamente le imprese della Cultura, del Turismo e dell’Editoria.
Il workshop, che fa seguito al primo importante appuntamento di Europa della Cultura
promosso a Febbraio 2016,rappresenta
anche l’avvio di un’attività di sportello per la
progettazione europea che come settore si è
deciso di avviare a partire da questa iniziativa,
in collaborazione oltre che ai nostri uffici di
Bruxelles e all’Ufficio relazioni internazionali di
Legacoop, con l’esperto in progettazione europea connessa alle Industrie Culturali e Creative, Andrea Pignatti, di InEuropa.
Nella mattinata il workshop consentirà alle
cooperative presenti di avere informazioni
puntuali e di rivolgere domande in merito alle
Call dei Bandi Europei con maggiori potenzialità ed interesse per le cooperative associate.
Nel pomeriggio, invece, è prevista la possibilità di incontri di singole cooperative che lo richiedano con i nostri esperti. Gli incontri sono
finalizzati a presentare progetti in via di definizione su specifici Bandi Europei per poter
avere prime indicazioni di coerenza e compatibilità e utili indicazioni sul lavoro da svolgere.
Crediamo che il workshop possa rappresentare un momento importante di quel percorso
di conoscenza e capacità di partecipazione
alla progettazione europea indispensabile per
accrescere le opportunità e le capacità di crescita e di innovazione della cooperazione di
questi settori in una più ampia dimensione internazionale.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Dopo il successo delle prime due edizioni,
ritorna la Scuola delle Cooperative di Comunità, organizzata da Confcooperative e
Legacoop Emilia-Romagna con il sostegno
della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito
del progetto “Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e
il territorio”.
La cooperativa di comunità è una forma di
impresa che negli ultimi anni sta sempre
più interessando le comunità delle aree interne ma anche delle aree urbane. La cooperativa di comunità è una impresa che
nasce per sviluppare occupazione e coesione sociale, favorire il mantenimento e la
crescita dei servizi per le persone e per valorizzare i territorio. E’ una impresa che può
produrre vantaggi reali per la vita sociale
ed economica della comunità in cui opera.
Le “comunità intraprendenti” sono alla base
di questa esperienza. L’obiettivo del progetto è quello di stimolare la promozione di
start up cooperativi, sensibilizzando i territori e raffinando gli strumenti di supporto ,
e di trasmettere esperienze, acquisire conoscenze, individuare e mettere a confronto nuove “comunità intraprendenti”.
Diverse le sessioni della Scuola, che si terrà
a Succiso (RE) l’11 e 12 novembre 2016
e a Cerreto Alpi (RE), il 25 e 26 novembre 2016 presso le cooperative di comunità Valle dei Cavalieri e I Briganti di
Cerreto.
Dopo la presentazione dell’iniziativa, l’11
novembre alle 11:00, con i presidenti re-
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
7
gionali di Legacoop e Confcooperative Giovanni Monti e Francesco Milza, le due giornate di Succiso si apriranno con “In ascolto
delle comunità cooperative. Facciamo il
punto della situazione”: si parlerà di significative esperienze di comunità con i protagonisti. Interverranno anche Emanuele
Ferrari, insegnante e scrittore, e Marco
Dotti di Vita Magazine. “La dove c’era uno
spazio oggi c’è un luogo”: nel pomeriggio
ne parleranno Paolo Venturi (Aiccon), Massimo Castelli (Anci), Andrea Vecchia,
esperto di politiche di sviluppo, Giorgio Osti,
sociologo; la cooperativa Camelot e Francesca Battistoni di SocialSeed illustreranno
l’esperienza del quartiere Il Pilastro di Bologna. Sabato 12 novembre interverranno
Flaviano Zandonai (Euricse), Ricardo
Stocco, archeologo, Alessandro Pirani, consulente manageriale, e Danile Rossi, senior
Primo piano
ACI
advisor della Fondazione Accenture. Il tema
della sessione sarà: “A cavallo del drone,
tecnologie per comunità intraprendenti”.
Venerdì 25 novembre la Scuola si sposta a
Cerreto Alpi. Su “Hub di economie e sviluppi per nuove catene di valori”, interverranno Elena Casolari (Fondazione Acra),
Vincenzo Marino (ICN), Andrea Rapisardi
(cooperativa Lama), Lodovico Patelli (cooperativa L’Innesto). Nel pomeriggio il tema
sarà “Mettiamoci alla prova e condividiamo
attrezzi per cooperare nelle comunità. Al lavoro sugli statuti delle cooperative di comunità passate presenti e future”, con
interventi di Mauro Iengo (Legacoop) e Tony
Dalla vecchia (Confcooperative). La Scuola
si concluderà il 26 novembre parlando di
“Welfare dalle comunità intraprendenti”,
con Giovanni Fosti (Cergas Bocconi) Gino
Mazzoli (studio Praxis), Giovanni Devastato
Legacoop
Settori
(Università La Sapienza Roma), Francesca
Paini (cooperativa AltraEconomia).
In programma anche lavori di gruppo, conversazioni al caminetto, incontri con le comunità di Succiso e Cerreto Alpi.
Il progetto “Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e
il territorio” è una iniziativa di Confcooperative e Legacoop, realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
Il Comitato scientifico del progetto è composto da Gianluca Mingozzi, Carlo Possa,
Andrea Rapisardi, Giovanni Teneggi, Roberta Trovarelli, Paolo Venturi, Flaviano
Zandonai. Segreteria organizzativa e iscrizioni: Erika Farina, 347 1639146, [email protected]; Marilena
Raule 377 1255713, [email protected]. Link su pagina FB Scuola delle
Cooperative di Comunità,
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
>> Sanicoop
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SANICOOP
Il 12 novembre assemblea
congressuale della Federazione
Sabato 12 Novembre 2016 si terrà a Roma,
presso la sede di Legacoop, Salone Basevi,
Via Antonio Guattani 9, l’Assemblea congressuale della Federazione Sanicoop.
Dalla costituzione della federazione il 7 Dicembre 2012 vi è stato un significativo sviluppo delle cooperative aderenti e
dell’iniziativa sui temi della sanità, soprattutto rispetto ai processi di riorganizzazione
delle cure primarie e dei servizi sul territorio.
L’Assemblea conclude un primo ciclo di attività della federazione e dei suoi organi di
direzione. Sarà occasione per valutare l’iniziativa svolta, individuare le linee di sviluppo
per i prossimi anni, l’occasione per valutare
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
il progetto di costituzione dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane e le modalità di partecipazione allo stesso a partire dalla integrazione in Legacoop. Saranno inoltre definiti
gli organismi che accompagnano questo
processo.
La riorganizzazione dei servizi sanitari sul
territorio può rappresentare una importante
occasione di sviluppo delle cooperative tra
professionisti della sanità per gestire, con la
partecipazione attiva degli operatori, una
nuova organizzazione che sappia integrare i
servizi a partire dai bisogni e che sia alternativa ai soli tagli lineari, come avvenuto fino
ad ora, ed al costante peggioramento dei
servizi.
Le cooperative hanno realizzato, negli scorsi
anni, importanti esperienze di integrazione
dei servizi sanitari e sociali e di innovazione,
nella gestione della cronicità e nella riorganizzazione dei servizi specialistici.
L’assemblea sarà l’occasione per farle conoscere e sviluppare una riflessione sulle
migliori pratiche realizzate e sui loro risultati.
Programma dell’assemblea
Territori
Imprese
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Territori
>> Emilia Ovest
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EMILIA OVEST
Successo del convegno di Legacoop “Coop in Cloud”
>> Romagna
>> Reggio Emilia
E’ stato un successo il convegno organizzato il 25 ottobre al Tecnopolo da Legacoop
Emilia Ovest sulla tecnologia cloud al servizio dell’impresa. “Coop in Cloud” era il titolo del convegno promosso da Legacoop
Emilia Ovest con Legacoop Emilia-Romagna, Innovacoop, Imprese Digitali e Agenda
Digitale Emilia-Romagna, e con la collaborazione delle cooperative GedInfo, Soluzioni
Futura e Manta Communications.
“Questo evento – ha detto il presidente di
Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta
aprendo il convegno – rientra nel nostro
programma di attività dedicato alle nostre
cooperative per offrire opportunità di formazione e confronto su temi utili alla vita di
impresa, e in particolare sulle alle nuove
tecnologie”.
“Il mondo della cooperazione per sua natura dovrebbe sviluppare tecnologie evolute
tra cui il cloud computing, perché crea network flessibili ed efficienti”: così si è
espresso Stefano Mainetti dell’Osservatorio Cloud del Politecnico di Milano e
grande esperto del settore, che ha fatto un
approfondimento sull’utilizzo del cloud
molto interessante e ricco di spunti.
“La Regione Emilia-Romagna punta sull’innovazione promuovendo azioni concrete per
la diffusione delle tecnologie della conoscenza a partire dal potenziamento della
banda larga”, ha affermato Dimitri Tartari
dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna,
intervenuto in video e riconoscendo il valore di queste iniziative in termini di divulgazione e formazione.
Sono poi intervenuti i responsabili di alcune
imprese per illustrare le loro esperienze:
Luca Baccarini, direttore Sistemi inforPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
mativi di CIR Food, Marco Tessarin, amministratore delegato di Smc di Treviso, e
Luca Pelati, WBSC Website head of Operations, Ventie30.
I temi del convegno sono poi stati sviluppati
e approfonditi in una tavola rotonda moderata di Barbara Vecchi a cui hanno partecipato lo stesso Stefano Mainetti,
Michele Colajanni, docente del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio
Emilia, Alberto Lugetti, head of Domestic
Portfolio di Bt Italia, Fabio Ferrari della
cooperativa GeDInfo e Valerio Versace
della cooperativa Soluzioni Futura.
ROMAGNA
Con Conad-Card sanità più veloce
e meno cara
Esami diagnostici, visite mediche e altri servizi sanitari con una attesa di massimo 7
giorni lavorativi e l’applicazione di tariffe
agevolate: c’è una nuova opportunità in Romagna per i titolari di Conad Card, che in
questa zona è utilizzata da quasi 110mila
clienti. In Italia ogni anno vengono battuti
20 milioni di scontrini con questo strumento
di pagamento.
Tantissime le prestazioni a cui è possibile
accedere da parte dei possessori della
carta, a copertura di un ampio spettro di necessità che vanno dalle specialità più richieste
(ad
esempio
chirurgia,
dermatologia, ginecologia, ortopedia, otorino, urologia, angiologia, fisiatria, cardiologia, oculistica, neurologia, pneumologia,
allergologia, reumatologia), alla fisioterapia,
fino alle moderne tecniche di diagnosi (den-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
10
sitometria, tac, radiologia, ecografia, risonanza magnetica).
Non sono richieste registrazioni particolari,
né l’impegnativa del medico. Per attivare la
prestazione il titolare di Conad Card deve
rivolgersi alla struttura prescelta per la prenotazione (via email o telefono) e quindi
presentarsi con la carta, un documento o il
codice fiscale. La Conad Card non può però
essere utilizzata per pagare le prestazioni. In
questi giorni è partita la comunicazione ai
clienti nei punti vendita e nei resoconti trimestrali di spesa. Le tariffe e l’elenco completo delle prestazioni sono disponibili sul
sito www.conad.it nella sezione Commercianti Indipendenti Associati - Conad Card “Sanità più veloce”.
«Conad Card è un’idea nata in Romagna,
nel 1991, e poi estesa su tutto il territorio
nazionale. In questo territorio è molto radicata nelle abitudini di spesa, tanto che oggi
la gestione di tutto il circuito avviene a Forlì,
tramite la società Gestione Carte Conad»,
spiega l’amministratore delegato di Commercianti Indipendenti Associati, Luca
Panzavolta. «È quindi con grande orgoglio
che presentiamo un progetto che va incontro a un’esigenza che più volte i nostri clienti
hanno fatto emergere e che vuole porsi
come opportunità integrativa rispetto al servizio sanitario pubblico». «Abbiamo scelto
strutture di eccellenza nel territorio romagnolo, nelle quali i clienti potranno trovare
un ampio spettro di servizi. Immaginiamo
che queste strutture potranno dare risposta
anche a cittadini di territori limitrofi ed è no-
Primo piano
ACI
stra intenzione ampliare il progetto, coinvolgendo in futuro anche realtà sanitarie
delle altre regioni in cui siamo presenti»,
conclude Panzavolta.
Cos’è Conad Card
Carta Insieme più Conad Card è la carta di
pagamento collegata con il conto corrente
che consente di pagare comodamente la
spesa nei punti vendita Conad. Gratuita,
senza costi di attivazione, né canone annuo,
consente di saldare il conto della spesa dal
giorno 7 del mese successivo e dà il 5% di
sconto ai nuovi clienti nei primi 30 giorni
dall’attivazione. In Italia ne sono attive
270mila, per un transato di oltre 650 milioni di euro.
REGGIO EMILIA
22 lavoratori rilanciano come
cooperativa la Fornace di Unieco
Un nuovo workers buyout in terra emiliana. Questa volta in uno dei comparti,
quello dei laterizi, maggiormente colpiti
dalla crisi. Succede nel reggiano, dove 22
ex dipendenti della Fornace Terremilia del
gruppo Unieco hanno dato vita alla cooperativa Fornace di Fosdondo che, grazie
anche ad alcune scelte strategiche fondamentali, si propone di farne ripartire l’attività.
La crisi dell’azienda nasce dal crollo del
mercato dei laterizi (meno 80% negli ultimi
anni) e dal piano di risanamento e ristruttu-
Legacoop
Settori
razione di Unieco, che deve uscire dai settori non strategici. Tra gli elementi di fragilità del progetto anche la frammentazione
del portafoglio clienti, costituito da oltre 600
soggetti di cui solo 10 con un fatturato superiore ai 50mila euro.
Le capacità professionali e la forte motivazione dei soci per mantenere in vita uno
storico presidio cooperativo sono la base
del rilancio, che affonda le radici in un progetto di forte discontinuità per riduzione del
costo del lavoro e dei costi fissi, con un investimento su nuove linee di prodotto a
maggiore valore aggiunto e con contenuti
innovativi e l’avvio di accordi con società del
settore della ceramica per diversificare l’attività.
Oltre a Coopfond, che parteciperà al capitale sociale della neonata cooperativa, dovrebbero arrivare a sostegno della Fornace
di Fosdondo anche CFI, Banca Etica, Unipolbanca e Boorea ed è previsto il sostegno
finanziario di Unieco che, dopo l’affitto, cederà l’attività al nuovo soggetto.
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
>> Coop
11
COOP
>> Conad
Evento “Meno Spreco
più Solidarietà”
>> Ora Office
Coop ha organizzato a Roma giovedì 20 ottobre al Centro Congressi Roma Piazza di
Spagna - gremito in tutti gli ordini di posti da
oltre 400 persone, Soci Coop, rappresentanti
di associazioni di volontariato e delle istituzioni, collegato in streaming con Repubblica
Online e con il sito di RadioCoop - l’evento
“Meno Spreco più Solidarietà”.
Il tema della riduzione e donazione dello
spreco di risorse alimentari è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni grazie al lavoro di molte organizzazioni
di volontariato e alla recente Legge n° 166
dell’agosto scorso, promossa e sostenuta
dalla giovane deputata varesina Maria
Chiara Gadda, che nell’arco di poco più di
un anno ha portato a casa un risultato atteso
da tempo – che è ormai d’esempio in tutta
l’Unione Europea - e lo ha fatto con un consenso quasi unanime in Parlamento: alla Camera, dove è stata relatrice, e al Senato, dove
ha seguito da vicino il prezioso lavoro del relatore, il senatore Stefano Vaccari.
Coop dal canto suo ha al proprio attivo uno
straordinario lavoro, volto a prevenire la formazione delle eccedenze alimentari, attraverso investimenti e scelte appropriate in
campo logistico, organizzativo, tecnologico e
commerciale. Ma quando le eccedenze si formano – pur in misura gradualmente ridotta
nel tempo – Coop dona tutto quanto è possibile alle associazioni di volontariato che si occupano di contrasto all’indigenza, sia
fornendo pacchi-merce, sia confezionando
pasti in mense apposite. E lo fa grazie ad un
diffuso e costante impegno di centinaia di
propri soci volontari sui territori e del personale di punto vendita, che seleziona e
gestisce con cura – nel rispetto degli elevati
standard di servizio e qualità dell’offerta commerciale - gli alimenti non più vendibili, ma
ancora perfettamente consumabili perché vicini alla scadenza o lievemente danneggiati
nella confezione o meno allettanti nell’aspetto.
Nel solo 2015 Coop ha donato con il progetto
“Buon Fine”, dedicato, appunto, alla cessione
gratuita delle eccedenze alimentari, attivo
nella metà dei suoi 1.165 punti di vendita a
>> Titancoop
>> Sicrea Group
>> Sicrea Group
>> CL’A 1921
>> Coop Ariel
>> Quadir
>> Promosagri
>> Boorea
>> CADIAI
>> CIR food
>> CIR food
>> Coop Alleanza 3.0
>> CDS
>> Terremerse
>> Consorzio Solidarietà Sociale
>> Itaca
>> Coop Sociale Squero
>> Cooperativa bagnini di Cervia
>> Coop sociale Omnia
>> Isfid Prisma
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
livello nazionale, ben 5.143 tonnellate di cibo
ancora buono e sano, pari ad un valore di
circa 24 milioni di euro, capace di produrre 6
milioni di pasti per le persone in difficoltà.
E la Legge Gadda consentirà un’ulteriore
estensione del progetto “Buon Fine” a nuovi
punti di vendita Coop, grazie alla forte semplificazione delle precedenti, farraginose
norme fiscali, all’allargamento della platea dei
soggetti destinatari – in passato potevano essere solo ONLUS – alla possibilità di donare i
prodotti della panificazione entro le 24 ore
successive, all’estensione della cedibilità a
farmaci e prodotti non alimentari, quali quelli
per l’igiene e la pulizia della casa e della persona e gli indumenti, all’incentivazione economica e sulla tassazione dei rifiuti, anche se
per ora assai modesta.
Fra gli ospiti di spicco della giornata romana
– accolti e introdotti dal Presidente di ANCC,
Stefano Bassi, accanto a Caritas Italiana, a
Caritas Ambrosiano, ad Auser, alla tributarista Livia Salvini, a Last Minute Market – Rossano Ercolini, maestro elementare in quel
di Capannori (Lucca), vincitore del Premio
“Goldman Environmental Prize 2013”, una
sorta di Nobel per l’ambiente, ricevuto personalmente dalle mani del Presidente
Obama. Ercolini è partito dall’opposizione a
un inceneritore nel suo comune e ha sviluppato una strategia denominata Rifiuti Zero
che con dieci passi prevede l’azzeramento dei
rifiuti entro il 2025 e a Capannori i primi risultati già si vedono con oltre l’80% di raccolta differenziata attraverso il porta a porta, i
centri di riparazione e riuso e alcune politiche
di riduzione come i sistemi di ricarica alla
spina che hanno ridotto ulteriormente i rifiuti.
D’altronde, che il tema stia a cuore degli italiani lo dimostrano anche gli ultimi dati elaborati sul sito www.italiani.coop che ci dicono,
un po’ a sorpresa, come la pratica dell’anti
spreco sta facendo proseliti nel nostro Paese.
Gli italiani quanto a chilogrammi di rifiuti pro-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
12
capite all’anno vanno meglio dei Paesi del
Nord (dai 187 kg record della Svezia ai 184
della Norvegia fino a scendere ai 164 di casa
nostra) e soprattutto nostrano una propensione a leggere etichette e dunque controllare date di scadenza: lo fa sempre il 67%
degli italiani rispetto al 58 degli europei.
A chiudere la conferenza prima della cena a
spreco zero, vi è stata una sorta di ripescaggio nella memoria collettiva con un duetto fra
una chef “stellata”, particolarmente attenta
al sociale come Cristina Bowerman e
Maurizio Sentieri, storico dell’alimentazione, che ha voluto ricordare l’opera di
Olindo Guerrini, che un secolo fa scriveva
“L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa” e il
grande lavoro mediatico di mezzo secolo fa,
portato avanti da Mario Soldati con trasmissioni televisive capaci di valorizzare le
tradizioni dei territori e di dare valore alla cucina e ai piatti locali, con uno stile e un contenuto ben diverso dalle banali trasmissioni
odierne.
E la cena conclusiva, a “spreco zero” ha consentito di far conoscere ai numerosissimi partecipanti – soci delle cooperative, arrivati un
po’ da tutte le regioni del Nord al Centro al
Sud Italia, ospiti di riguardo, rappresentanti di
associazioni di volontariato e delle istituzioni ben 18 ricette, 16 salate e 2 dolci, confezionate con estrema maestria, utilizzando avanzi
alimentari, dagli studenti e dagli insegnanti di
7 Istituti Alberghieri, provenienti anch’essi da
Nord a Sud, partecipanti ad un progetto comune, “Cibo Sacro Quotidiano”.
CONAD
“Protagonisti nella vita
di comunità”
Conad dà risposte concrete ai bisogni dei cittadini e delle comunità in seno alle quali
opera, come per il recente terremoto in Centro Italia. Passata l’emergenza e sopite le
emozioni dei giorni del sisma, Conad accende
la solidarietà e rafforza il proprio impegno di
impresa per la comunità: dal 3 al 12 novembre, ogni due euro spesi per i prodotti
Bassi&Fissi devolverà 0,50 centesimi alla
Protezione Civile per finanziare la ricostruzione nelle comunità più colpite dal recente
Primo piano
ACI
sisma. I soci Conad confermano in tal modo
di non essere solo commercianti; prima ancora sono cittadini che vivono in seno alla comunità e comprendono bene le sue necessità
quotidiane. Dopo la fase dell’emergenza, in
cui il sistema Conad ha dato risposta alle richieste della Protezione Civile, è venuto il momento di rendersi disponibili anche per la fase
della ricostruzione.
Il 25 ottobre a Milano si è parlato di senso di
Comunità e di come Conad sia protagonista
in seno ad essa, illustrando anche attività e
progetti in corso e per il nuovo anno in un’iniziativa nella quale sono intervenuti il filosofo
Massimo Cacciari, il direttore del Corriere
della Sera Luciano Fontana, il vice presidente Conad e presidente Conad del Tirreno
Valter Geri, la presidente della Regione Umbria e coordinatrice Regioni del terremoto
Centro Italia Catiuscia Marini, il commissario del Governo per l’agenda digital Diego
Piacentini, l’amministratore delegato Conad
Francesco Pugliese e il direttore customer
marketing e comunicazione Conad Giuseppe Zuliani.
Da sempre Conad ha posto la persona al
centro delle proprie politiche e attività, scandendo le tappe verso un modello di società in
cui siano soprattutto i cittadini a contare, grazie alla credibilità che viene dalla capacità di
interpretare e dare risposte concrete ai loro
bisogni e proponendosi come un’azienda
Cooperativa per la Comunità.
Va in tale direzione l’impegno a sostegno del
mondo della scuola (Insieme per la scuola),
l’educazione a una corretta alimentazione
portata avanti da ognuna delle sette cooperative Conad, le risorse raccolte a favore della
Ricerca Scientifica, la liberalizzazione della
vendita dei farmaci di fascia C (Liberalizziamoci), i giovani e il lavoro (Resto al Sud), il
reinserimento nella società delle donne carcerate, gli sport minori e la battaglia contro
l’abbandono dei cani. Sono alcuni dei temi ai
quali Conad dà risposte concrete, condividendo i valori di fondo e contribuendo alla
soddisfazione dei bisogni di ogni singola comunità.
Tra l’altro Conad sostiene l’intervento di restauro dell’affresco del Presepe di Greccio,
piccolo paese in provincia di Rieti, si erge tra
i boscosi monti Sabini alle pendici del monte
Lacerone ed è uno dei più bei Borghi d’Italia.
Legacoop
Settori
«Quando la Fraternità francescana ci ha segnalato l’importanza religiosa e di fede, oltre
che artistica, del Santuario del Presepe di
Greccio», dice il direttore Customer marketing e comunicazione di Conad Giuseppe
Zuliani, «non abbiamo avuto dubbi e abbiamo immediatamente dato il nostro sostegno all’intervento di restauro della Grotta,
degli intonaci e dei suoi meravigliosi affreschi.
E’ un gesto di attenzione che testimonia
come la sensibilità di Conad incontri costantemente quella delle comunità, in particolare
in un territorio in cui il recente terremoto ha
prodotto danni e lutti».
«È un’iniziativa che contiamo di portare a termine entro il prossimo Natale, per restituire
ai bambini, alle donne e agli uomini che da
sempre fanno di questo luogo una meta di
pellegrinaggio per la gioia, il calore, il senso di
famiglia che il Presepe evoca. E’ un gesto
simbolico, ma che rappresenta al meglio
quanto Conad voglia essere e sia impresa per
la Comunità».
Temi sui quali ha coinvolto altri attori – Uisp,
ACLI, Legambiente, Federazione animalisti,
Caritas... – anch’essi impegnati a costruire
valori sociali basati sulla condivisione e sulla
relazione con i cittadini. E’ un impegno che
ha una valenza molto radicata per Conad,
portato avanti giorno per giorno in modo continuativo. E che trova espressione anche nella
terza edizione del Grande Viaggio 2017, per
cogliere i sentimenti che animano le piazze,
incontrare e ascoltare le voci di famiglie, giovani e anziani, i pilastri di ogni comunità che
rappresentano per Conad relazioni vere e sincere e per attivare progetti di impegno locale
a favore della Comunità.
«C’è voglia di fare comunità, ma c’è anche
tanta voglia di essere comunità, espressione
di desideri e bisogni ai quali ogni impresa che
fa della responsabilità sociale parte della propria missione risponde con entusiasmo, energia e voglia di stare insieme», sottolinea
l’amministratore delegato Conad Francesco
Pugliese. «Essere “socialmente responsabili” rappresenta un elemento di continuità
con la nostra storia, che ha come riferimento
la comunità fatta di persone, di cittadini che
sono anche clienti dei nostri punti di vendita. Essere una grande azienda non è solo
una questione di dimensione patrimoniale
o geografica; significa anche essere capaci
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
13
di condividere i valori e contribuire alla soddisfazione dei bisogni che caratterizzano la
vita delle tante comunità in cui siamo presenti».
L’impegno di Conad nei confronti delle comunità locali per attività di responsabilità
sociale ha superato, a fine 2015, i 22,8 milioni di euro a cui si aggiungono gli oltre 6
milioni di euro destinati a società sportive
e polisportive, gran parte dei quali riservati
ai settori giovanili per sviluppare attività di
formazione ed educazione soprattutto di
quegli sport che in Italia non sono sotto i riflettori dei media (beach volley, calcio a 5,
canottaggio, danza, karate, mountain bike,
pallamano, pattinaggio, pesca, vela e yudo).
TITANCOOP
40° anniversario “Dal passato
per costruire il futuro”
Il 25 Ottobre del 1976 i 41 soci fondatori di
TitanCoop inauguravano a Ranco di Domagnano il primo punto vendita: quarant’anni
dopo, con il convegno “40° anniversario TitanCoop - Dal passato per costruire il futuro”,
la Cooperativa ha festeggiato questo importante anniversario assieme ai suoi soci e ad
importanti ospiti istituzionali e del mondo
delle cooperative.
Il convegno, moderato da Claudio Riciputi,
ha preso avvio con il saluto del Segretario di
Stato al Lavoro e Cooperazione Iro Belluzzi.
Nel suo intervento ha ricordato l’importanza,
anche in ottica futura, del mondo cooperativo
nel sistema economico e sociale sammarinese.
La parola è poi passata a Pio Chiaruzzi,
primo presidente della Cooperativa, che ha
ricordato tutti coloro che hanno dato un conPrimo piano
ACI
tributo alla nascita di Titancoop. Enunciando
quelli che sono i principi base della esperienza cooperativa ha poi ripercorso i passi
che hanno portato all’apertura del primo
punto vendita, analizzando il contesto sociale,
economico e politico di quegli anni.
L’intervento di Antonio Macina, attuale presidente di Titancoop, ha completato il quadro storico descrivendo gli accordi che si
sono susseguiti nel tempo con il mondo cooperativo italiano e con Coop Italia e Legacoop
in particolare, oltre all’impegno e alle collaborazioni messe in campo sul territorio sammarinese. Ha poi ripercorso le iniziative
organizzate per il quarantesimo anniversario: la conferenza “Titancoop con Coop: una
presenza consapevole e responsabile nella
comunità”, la borsa di studio “Premio Progetto Coop” e la collaborazione con i Corsi di
Laurea Triennale e Magistrale dell’Università
degli Studi di San Marino che ha portato alla
creazione del logo celebrativo dei 40 anni e
all’organizzazione di un workshop sul tema
dei nuovi luoghi o formati per la distribuzione
a chilometro zero.
Conclusa la sezione del congresso dedicata
all’approfondimento della storia e del presente di Titancoop, la parola è passata al presidente di Coop Italia Marco Pedroni, che
riagganciandosi ai precedenti interventi ha
parlato del valore del mondo cooperativo e
in particolare del mondo Coop, con riferimento al prodotto a marchio Coop. L’intervento del presidente di Legacoop Mauro
Lusetti ha rimarcato l’importanza e le potenzialità insite nell’associazione delle cooperative per poi volgere lo sguardo al futuro
illustrando come la cooperazione possa essere un modello per uscire dalla crisi.
SICREA GROUP
ORA OFFICE
522 ore lavoro donate per le popolazioni colpite dal sisma
Dalla rinascita all’Orgatec
di Colonia
Sono passati 9 mesi dalla riapertura, in
forma cooperativa, degli stabilimenti della
Ora Office di Pomezia. La produzione di
mobili per ufficio di alta gamma è ripresa a
gonfie vele, superando anche le più rosee
aspettative dei soci. Scrivanie, tavoli, pareti
interne, sedute, partono dallo stabilimento
Legacoop
Settori
di via Pontina, dirette verso i numerosi
clienti italiani ed esteri. Grazie alla collaborazione con il designer Roberto Danesi, l’intera gamma dei prodotti è stata rinnovata,
per unire all’eleganza ed all’esclusività di
sempre, soluzioni che favoriscono l’ergonomia e l’utilizzo delle più attuali tecnologie di
comunicazione. Perchè la Ora Office era ed
è un fiore all’occhiello del Made in Italy,
esportato con orgoglio in tutti il mondo:
dalla Russia al Qatar, dalla Cina agli Emirati
Arabi, passando per l’Europa.
Proprio per incentivare i rapporti con i clienti
esteri, in questi giorni la cooperativa Ora Office sta presentando i propri prodotti alla
fiera Orgatec 2016 di Colonia, dal titolo
“New Visions of Work”. La fiera riunisce
ogni due anni, ormai dal 1953, le maggiori
eccellenze mondiali del settore, per presentare nuove prospettive, ispirazioni e soluzioni innovative nel mercato degli arredi e
forniture per uffici.
“La nostra nuova linea di prodotti e la partecipazione a questa fiera sono stati per noi
un grosso investimento” commenta il Presidente della Ora Office, Fabio Gobbi “Con
uno stand di 240mq abbiamo voluto lanciare un chiaro messaggio: siamo tornati,
con nuovi prodotti ed un nuovo slancio.”
Il terremoto che ha interessato una vasta
area dell’Italia centrale la notte del 24 agosto scorso, di certo non ci lascia indifferenti.
Noi “ci siamo passati”, l’abbiamo vissuto in
prima persona e sappiamo cosa si prova.
Per aiutare concretamente le persone coinvolte, abbiamo deciso di aderire da subito a
una campagna promossa da Alleanza delle
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
14
Cooperative Italiane e CGIL, CISL, UIL. Queste associazioni hanno convenuto di istituire
un fondo di solidarietà a favore delle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal sisma. Fino
al termine del progetto, il 31 gennaio 2017,
nel fondo confluiranno contributi volontari da
parte dei lavoratori pari a un’ora di lavoro e
un contributo equivalente da parte delle imprese cooperative aderenti all’iniziativa.
A qualche settimana dalla chiusura delle nostre adesioni interne sono state tirate le
somme:
abbiamo raccolto 522 ORE LAVORO, per un
controvalore di 8.939,26 €.
Questo già soddisfacente risultato raddoppia
grazie alla donazione da parte di SICREA
Group di un importo equivalente.
Abbiamo devoluto quindi complessivamente 17.878,52 €.
Il presidente Luca Bosi commenta: “Una dimostrazione di sensibilità che scaturisce dal
coinvolgimento e dalla conoscenza in prima
persona del problema. L’entità della partecipazione e la tempestività con la quale la squadra di SICREA Group ha risposto all’appello,
anche considerando il momento economico
per tutti complesso, è un dato che riempie di
soddisfazione e riconferma che SICREA Group
C’È”.
Come verranno impiegati i fondi
Riportiamo le informazioni fornite nell’accordo
sottoscritto dalle associazioni promotrici:
“L’Alleanza delle Cooperative Italiane e Cgil,
Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento, in coerenza
con le indicazioni delle Istituzioni locali e delle
autorità preposte al piano della ricostruzione,
nei modi e con le forme che ne garantiscano
la certezza della destinazione – comunque a
sostegno di servizi / strutture di pubblica utilità – e la più rapida utilizzazione considerata
la gravità della situazione e la necessità di avviare la ricostruzione.”
SICREA GROUP
Consegnati quattro nuovi edifici
scolastici
Per oltre 1000 bambini e ragazzi la prima
campanella dell’anno è squillata in aule nuove
grazie alla consegna da parte di Sicrea Group
delle scuole di Rivoli Veronese (VR), Villa
Primo piano
ACI
d’Almè (BG), Parma e Piumazzo (MO). Si
tratta di realizzazioni importanti, dislocate in
aree diverse tra loro ma ugualmente curate
dal punto di vista tecnico-costruttivo, ai più
alti livelli di prestazione antisismica.
Di particolare rilievo una realizzazione certificata LEED® GOLD, attualmente lo standard
massimo in tema di sostenibilità, orientato al
contenimento dell’energia impiegata e alla
realizzazione di un ambiente confortevole attraverso alcuni principi fondamentali quali il
controllo delle fonti inquinanti, sia in fase di
costruzione che di utilizzo dell’immobile, e
l’impiego di materiali riciclati e riciclabili.
In Italia circa il 58% delle scuole è stato realizzato prima dell’introduzione delle norme
antisismiche e il 32% richiede interventi urgenti di manutenzione (Fonte: Legambiente
dossier ecosistema scuola 2014). Il tema dell’efficientamento energetico è oggi fondamentale, soprattutto per gli edifici pubblici,
anche grazie alle iniziative di stanziamento
fondi che gli enti pubblici e privati stanno attivando sempre più numerosi. La realizzazione di queste scuole dimostra che una
risposta ai fabbisogni di infrastrutture delle
nostre comunità è possibile e va ricercata
nella cooperazione tra enti locali sensibili alle
esigenze dei propri cittadini e realtà portatrici
di know-how e attente alla cura di ogni più
piccolo aspetto tecnico.
“Con questi quattro interventi – sottolinea il
presidente di Sicrea Group Luca Bosi – si
consolida ulteriormente la nostra esperienza
nel campo dell’edilizia scolastica. E’ un’alta
specializzazione che abbiamo acquisito nell’arco degli anni. La capacità maturata grazie
alla realizzazione di 15 edifici ci ha consentito
di capire i bisogni delle comunità scolastiche,
esigenze peculiari rispetto ad ogni altro tipo di
costruzione. In questi casi l’attenzione ai dettagli è fondamentale, pensare ad ogni più piccolo aspetto che attenga la sicurezza di
bambini e ragazzi diventa la bussola con cui
si pensa e si edifica una scuola. E poi c’è il
comfort, garantito dall’utilizzo di materiali innovativi e performanti tali per cui tutti gli edifici hanno una classificazione energetica
elevatissima. Insomma servono gli ingredienti
tipici degli uomini e delle donne di Sicrea
Group: tecnica e cuore, per dare alla scuola
quell’anima che merita un edificio nel quale
cresceranno le future generazioni”.
I quattro interventi
Legacoop
Settori
Complesso scolastico di Rivoli Veronese
(VR). consegnato a maggio, inaugurazione
prevista per novembre. Una realizzazione innovativa dal progetto di alto valore architettonico. Il calcestruzzo armato a vista, la
carpenteria metallica leggera e le ampie superfici vetrate caratterizzano visivamente
l’opera, schietta e priva di espedienti atti a
mascherare infrastrutture e impianti. La struttura è progettata secondo la più recente normativa “post-L’Aquila” ed è altamente
coibentata e performante sotto il profilo energetico, così come i materiali da costruzione
impiegati.
Scuola Media di Villa d’Almè (BG). inaugurata sabato 3 settembre
Fuori i verdi vigneti bergamaschi, dentro una
struttura ad alta tecnologia impiantistica e
strutturale. Oltre a rispettare le più recenti
normative su sicurezza ed efficienza energetica per gli edifici pubblici, la scuola presenta
dotazioni tecnologiche di ultima generazione
quali wi-fi, connessione internet tramite fibra
ottica, un parco fotovoltaico da 51 kWp sul
tetto e lavagne interattive in tutte le aule.
Scuola primaria Racagni di Parma. inaugurata giovedì 15 settembre. Un piccolo gioiello di tecnologia edilizia amica della natura.
I materiali sono naturali, certificati, in parte riciclati, a bassa emissione di composti organici volatili ed estratti e lavorati a distanza
limitata. Sotto il profilo energetico ogni aspetto
è stato curato al millesimo per creare una
struttura a energia quasi zero. Unitamente all’attenzione nella gestione delle attività e dei
rifiuti di cantiere, tutto questo ha portato alla
scuola la certificazione LEED® GOLD, che
anticipa le ultime direttive comunitarie sulla
nuova edilizia pubblica.
Scuola Primaria Tassoni di Piumazzo
(MO). inaugurata sabato 1 ottobre. Edificio di
alta qualità costruttiva e funzionale, in classe
energetica A e ai massimi livelli di tecnologia
antisismica, organizzato secondo i princìpi
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
15
della modularità e della suddivisione degli
spazi per funzione in modo da renderlo versatile e riorganizzabile in base alle esigenze
della comunità. Al centro del progetto c’è il
mondo dei bambini, ricco di spazi e sorprese
pensate per socializzare e giocare.
CL’A 1921
Rossana Mori nuova presidente
E’ Rossana Mori la
nuova presidente di
CL’A 1921, cooperativa di produzione e
lavoro, con sede a
Montelupo Fiorentino, che opera nel
settore delle costruzioni e del facility
management.
L’Avvenire 1921 Società Cooperativa –
in sigla CL’A S.C.,
aderente alla Lega Nazionale Cooperative e
Mutue – Legacoop, è stata costituita nel
2012 dalla scissione per concordato in continuità di una delle più vecchie cooperative
di produzione e lavoro della Toscana operante nel settore delle costruzioni pubbliche
e private.
CL’A ha quindi una storia lunga 90 anni e
con la sua nascita ha salvaguardato le professionalità ed il know how precedentemente maturato. Nei primi tre anni di start
up e consolidamento dell’azienda CL’A, è
stato profuso il massimo impegno per non
disperdere interamente nella crisi generale
che attanaglia il mondo delle costruzioni il
patrimonio storico, sociale ed umano derivante da oltre 90 anni di attività della precedente cooperativa che costituiscono
l’attuale know how aziendale.
CL’A è una impresa di costruzioni ed è
competente nella realizzazione di grandi infrastrutture commerciali, ospedaliere, impianti sportivi, impianti tecnologici, strutture
portuali, edilizia scolastica, ristrutturazione
di immobili anche storici e di pregio, il tutto
in aggiunta alla tradizionale edilizia abitativa pubblica e privata.
Primo piano
ACI
CL’A, nel perseguimento del suo scopo sociale, opera in più settori di attività, ciascuno
dei quali coinvolge una pluralità di strutture
organizzative di natura funzionale. Il gruppo
CL’A ha chiuso il bilancio 2015 con un valore della produzione di oltre 45 milioni di
euro (di cui CL’A 35,3 e società del gruppo
9,9).
Fra le ultime opere realizzate si segnalano:
il rinnovamento del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato inaugurato lo
scorso 16 ottobre, la costruzione del Parco
Commerciale Levante, del negozio Decathlon e del negozio OBI di Livorno, la costruzione della residenza universitaria di via
Monneret de Villard a Milano e la costruzione del Centro Commerciale Maremà a
Grosseto.
Rossana Mori è stata nominata presidente dal Consiglio di amministrazione del
21 ottobre. Succede a Riccardo Sani, di cui
è stata vicepresidente per quasi due anni. In
cooperativa riveste il ruolo di Responsabile
Marketing – Comunicazione – R&S, si occupa di promuovere e gestire progetti di innovazione gestionale ed industriale,
ricercandone anche il finanziamento attraverso bandi regionali e comunitari, contribuendo al rafforzamento del brand CL’A
attraverso la ricerca di collaborazioni qualificate nel campo tecnico-scientifico e coordinando gruppi di lavoro per l’innovazione.
“CL’A 1921 è una cooperativa che mette
insieme 90 anni di storia, tradizione e
know-how e uno spirito da start-up. Stiamo
sul mercato cercando di mettere al centro
la crescita e la soddisfazione personale dei
lavoratori – spiega le neo-presidente Mori Negli ultimi tre anni il gruppo è cresciuto
grazie a rapporti intensi e proficui con organismi di ricerca e università con i quali
continueremo a collaborare per realizzare
maggiore competitività nel settore delle costruzioni grazie a elementi di differenziazione tecnologica. Crediamo inoltre sia
importante anche il recupero e la pratica dei
valori solidaristici e di collaborazione fra imprese cooperative finalizzati ad una sana e
duratura crescita in un momento così critico
per il settore delle costruzioni”.
Legacoop
Settori
COOP ARIEL
Atto notarile del ‘700 per pagare il
contratto di locazione del Comune
di Trevi
Si è svolta mercoledì 19 ottobre presso la
chiesa di S. Francesco a Trevi la cerimonia
di consegna, da parte della Cooperativa
Ariel di Foligno al Sindaco Bernardino Sperandio, di un antico atto notarile che servirà
a pagare il contratto di locazione dell’ “Uliveto di Villa Fabbri” . La singolare iniziativa
riscopre il baratto anche grazie alla legge
che permette il pagamento di imposte tramite opere d’arte, e soddisfa le esigenze di
tutti: il Comune in primis che potrà esporre
nel proprio museo un documento unico, la
Cooperativa sociale Ariel che potrà usufruire
altri 8 anni di un Uliveto e il privato proprietario del manoscritto, cliente della cooperativa, che potrà acquistare presso le varie
strutture della stessa beni per il valore stimato del documento. Da non sottovalutare
anche che la gestione dell’uliveto di Villa
Fabri da parte della cooperativa, è stato uno
dei primi esempi concreti in Umbria di Agricoltura Sociale, come pratica innovativa per
l’uso e la valorizzazione di terreni pubblici
con finalità sociale.
“Tutto parte dalla cena d’inaugurazione del
“Castello di Poreta” – afferma Fabrizio
Dionigi Presidente della cooperativa dove
era presente il Sindaco Sperandio. Gli parlai di un Atto Notarile, che rappresentava
l’albero genealogico della famiglia Valenti,
signori di Trevi, datato 1764 proprietà di
una mia cliente abituale. Il Sindaco si mostrò subito interessato e io cercai di mediare con la signora che lo custodiva
gelosamente”.
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Fu effettuata un’attenta perizia dalla Sovrintendenza Archivistica di Perugia per la
congruità del valore, e ci volle un po’ di
tempo per convincere la proprietaria alla
cessione del bene, soprattutto grazie alla
mediazione del presidente Dionigi, e trovato
il compromesso tra le parti si è concluso
l’accordo. L’importanza di questo scambio
di beni e servizi non si limita solo al mero
valore economico, ma ha una elevata valenza sociale.
“A me interessava moltissimo questo
scambio- dice Bernardino Sperandio
Sindaco di Trevi – per la mia comunità, e
anziché l’olio prendiamo l’albero genealogico. Questo pezzo andrà ad arricchire il nostro spazio museale che invito tutti a visitare
per la sua bellezza e per i pezzi unici contenuti”
La comunità Trevana, quindi, avrà da oggi a
disposizione un importante pezzo della propria storia, la cooperativa Ariel, usufruirà per
altri 8 anni di un bene che ha riqualificato e
rivitalizzato e dove si pratica Agricoltira sociale, la ex proprietaria potrà continuare ad
acquistare “gratis” , sino al valore della
stima, prodotti biologici presso il punto vendita di Sterpete a Foligno o essere ospite
del “Castello di Poreta” per gustare prelibati
piatti a KM 0.
QUADIR
Al via l’undicesima edizione del
MIC, che quest’anno formerà 29
nuovi allievi
Ha preso avvio venerdì 21 ottobre a Bologna
l’undicesima edizione del MIC, percorso formativo organizzato da Quadir, in collaborazione con Legacoop e Fon.Coop, e rivolto a
quadri e dirigenti cooperativi.
168 ore di didattica multidisciplinare per arricchire cultura e competenze di chi ricopre
ruoli di responsabilità in imprese cooperative.
Un progetto che, come ricorda il presidente
di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti, “è la
via per rispondere all’evoluzione dell’attuale
sistema economico investito da profondi
cambiamenti. La classe dirigente cooperativa
deve infatti recuperare una sua rappresentazione autonoma rispetto alle diverse teorie
Primo piano
ACI
economiche emergenti e deve essere in
grado di garantire la competitività dell’impresa cooperativa trasmettendo il sistema valoriale e le peculiarità che contraddistinguono
il fare impresa cooperativa”.
In questi dieci anni di formazione, MIC ha
coinvolto quattro Regioni, oltre 300 corsisti e
oltre 100 cooperative.
“Il successo di questo master, affiancato da
altri progetti formativi organizzati dalla nostra
Scuola di Alta Formazione” – dichiara Raffaella Curioni, Presidente di Quadir – “conferma l’attenzione del movimento cooperativo
verso la conoscenza, strumento strategico
per le imprese di tutti i settori. Coniugare i diversi aspetti che concorrono alla vision aziendale, tra cui economia e finanza, analisi critica
degli scenari e governance, marketing e comunicazione, è un metodo che si conferma
molto efficace. Inoltre la composizione intercooperativa dell’aula consente l’instaurarsi di
proficue relazioni tra imprese ed esperienze
professionali”.
Quest’anno MIC raccoglie 29 allievi provenienti da diverse cooperative, che hanno deciso di investire nella formazione quale leva
imprescindibile di crescita professionale e
umana: Abitcoop, Andria, Arbizzi, Argento
Vivo, Bilanciai, Bonlatte, Cantine Riunite, Caseificio Razionale Novese, Cfp, Clandestina,
Cmb, Cpl Concordia, Coopservice, Deco Industrie, Coop Eridana, Fruttagel, Legacoop
Emilia Ovest, Master Servizi, Proges, Scacco
Matto, Sicrea, Solidarietà 90, Cir Food, Noe –
Nuove Opportunità Educative, Progetto Donna
Più.
Alla giornata inaugurale era presente Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia
Romagna, per il saluto ai partecipanti, e il docente Giuliano Nicolini (membro dell’Aroc,Associazione Ricerche Sulle Organizzazioni
Complesse, presso l’Università di Bologna)
Legacoop
Settori
per la prima lezione sull’Impresa cooperativa.
“Il vero valore della cooperazione – ribadisce
Monti – è la capacità di progettazione e di investimento sulle sue risorse più preziose, in
grado di creare rete, di superare i confini territoriali e valorizzare le proprie specificità. Fare
formazione formazione significa fare squadra,
tratto distintivo delle cooperative”.
PROMOSAGRI
Le Cooperative Agricole Braccianti
denunciano il caporalato in Romagna
«C’è grande preoccupazione nel mondo
agricolo per il dilagare del fenomeno del caporalato in Romagna». Marcello Sanzani,
presidente di Promosagri (che raccoglie le
sette cooperative agricole braccianti di Ravenna) non usa mezzi termini per lanciare
un allarme. «Fino a poco tempo fa nessuno
avrebbe immaginato che anche nelle nostre zone si sarebbe diffusa questa modalità di sfruttamento che si pensava confinata
a certe aree depresse del mezzogiorno.
Purtroppo invece, come confermano le notizie che leggiamo sui giornali di questi
giorni, è un fenomeno che dilaga in maniera
allarmante anche nelle nostre terre. Noi
cooperative braccianti, che ogni anno forniamo lavoro ai soci e dipendenti per oltre
12 milioni di euro, ci siamo sempre preoccupate della scrupolosa applicazione dei
contratti sindacali e della messa in sicurezza di mezzi e lavoratori, anche sapendo
che questo avrebbe comportato costi elevati. Oggi dobbiamo affrontare la concorrenza sleale di chi, sfruttando lavoratori non
in regola, spesso stranieri, mette a rischio la
loro salute e danneggia economicamente il
sistema agricolo. Siamo favorevoli a norme
come il DDL contro il caporalato approvato
ieri dal parlamento, in cui si prevede l’eliminazione dei contributi pubblici a chi non
è in regola. Sottolineiamo però che il testo
della legge presenta dei limiti, infatti, non
prevedendo una corretta gradualità nella
applicazione delle sanzioni, rischia di penalizzare anche le aziende che lavorano seguendo le norme».
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BOOREA
Il 30 novembre la 17a edizione
della “Grande Cena”
Mercoledi 30 novembre 2016 alle 20.15
torna a Correggio la Grande Cena di Boorea,
che giunge quest’anno alla 17a edizione.
I progetti che sosterremo quest’anno si trovano nelle stesse aree di intervento dell’anno
scorso. Il progetto nella valle della Bekaa in
Libano a favore dei rifugiati siriani nei campi
gestiti da GVC rientra in una nuova campagna
della ong per il diritto all’acqua, quindi il nostro aiuto sarà rivolto alle attività svolte nei
campi per assicurare ai rifugiati l’accesso alla
preziosa risorsa. Purtroppo negli ultimi mesi
nuovi profughi sono arrivati nei campi della
valle della Bekaa, in particolare dalla città di
Aleppo da cui le persone fuggono per le ben
note e tristi vicende.
Il secondo progetto al quale destineremo il
nostro supporto si trova nella favela di Jandira
a San Paolo in Brasile, ed è gestito da don
Giancarlo Pacchin con la collaborazione del
Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia. Negli ultimi tempi si è arricchito di nuove
attività formative rivolte ai ragazzi della favela,
come quelle finalizzate alla formazione di fornai e panettieri, e noi vogliamo sostenerle.
Una parte dell’incasso, inoltre, sarà destinato
all’asilo parrocchiale di Finale Emilia, la cui ricostruzione, dopo il terremoto del 2012, non
è ancora terminata.
Il nostro obiettivo è raccogliere, come sempre, almeno 20.000 euro. Nel caso in cui il
successo della Grande Cena vada oltre questo ambizioso obiettivo, eventuali cifre eccedenti saranno distribuite agli stessi progetti o
ad altri progetti di solidarietà sul nostro territorio.
Il prezzo per partecipare alla Cena rimane invariato, 30 euro a testa, un prezzo di partecipazione tutto sommato abbastanza popolare
anche in questi tempi abbastanza complicati.
La location non cambia, è il Salone delle Feste
di Correggio, dove ci saranno i volontari della
cucina e quelli di Auser a rendere possibile
(ovviamente insieme alle donazioni di aziende
ed enti sostenitori) la Grande Cena del 30 novembre.
La squadra degli chef si è ulteriormente arricchita. Ritorneranno, accompagnati dai riPrimo piano
ACI
spettivi staff e come sempre senza percepire
alcun compenso, Gianni D’Amato del CaffèArti&Mestieri di Reggio Emilia, la moglie Fulvia Salvarani e il figlio Federico, reduce dalla
trasmissione televisiva “Top Chef”. Ci saranno
di nuovo anche Giovanna Guidetti, chef della
prestigiosa “Osteria La Fefa” di Finale Emilia
e Isa Mazzocchi, chef e titolare de “La Palta”
di Borgonovo Val Tidone (PC), ristorante stellato Michelin.A loro si aggiungerà quest’anno
anche Giovanni Mandara, il celebre “Pizzaiuolo on the Road “de “La Piccola Piedigrotta”
di Reggio Emilia, divenuta ormai una delle
pizzerie più famose d’Italia, premiata pochi
giorni fa dal “Gambero Rosso” come migliore
pizzeria dell’Emilia-Romagna. Inoltre, dopo alcuni anni, tornerà Massimo Spigaroli di Polesine Parmense, dell’Antica Corte Pallavicina
di Polesine Parmense (PR), altro ristorante
stellato Michelin. Anche quest’anno poi ci
sarà la Gnokkeria di San Martino in Rio.
Il menu è in fase di definizione.
La Grande Cena non sarebbe possibile senza
il sostegno delle istituzioni, delle aziende cooperative e private che ci aiutano, delle associazioni, dei sindacati, dei volontari...La lista
delle adesioni è in fase di definizione e ve la
manderemo nei prossimi giorni.
Le prenotazioni si raccolgono ai numeri di telefono 0522-299356 (Paola), 0522 630711 (Comune di Correggio), 0522636714 (Comune di San Martino in Rio), oppure inviando una mail a [email protected].
CADIAI
Inaugurato il Nido Gaia dopo l’incendio dello scorso anno
Legacoop
A quasi un anno dall’atto vandalico che il 3
novembre 2015 colpì il Nido d’Infanzia Gaia
a Bologna, sabato 22 ottobre sono stati
inaugurati i locali ristrutturati dopo l’incendio, restituiti ai 77 piccoli utenti già all’inizio
di settembre.
“Vorrei ringraziare tutti coloro i quali hanno
contribuito a raggiungere questo risultato –
ha affermato Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI -. In primo luogo le famiglie
dei bambini che frequentano il Nido o che lo
hanno frequentato negli anni scorsi perché
grazie anche alla loro collaborazione e pazienza abbiamo potuto svolgere l’anno educativo trascorso senza particolari problemi,
nonostante si siano dovuti adattare a spazi
molto più ristretti.
Un grande ringraziamento va alle colleghe
educatrici, collaboratrici, alla coordinatrice
e alla pedagogista per il loro contributo sia
al momento dell’incendio, sia per tutto il periodo successivo.
La nostra gratitudine va infine all’amministrazione comunale e al quartiere Saragozza perché ci sono stati molto vicini. Al
momento dell’incendio senza il loro aiuto
non avremmo potuto riaprire il Servizio in
tempi tanto brevi e nel corso di tutto l’anno
sono stati presenti, tra le altre cose, con
l’avvio di un percorso comune che ha
l’obiettivo di arginare gli atti di vandalismo
affrontandoli anche da un punto di vista
educativo”.
La ristrutturazione dei due locali colpiti dall’incendio ha richiesto tre mesi di lavori per
un totale di spesa di circa 150mila euro.
Nonostante i gravi danni, grazie alla struttura modulare, il Nido non è stato mai
chiuso, garantendo il Servizio per tutto
l’anno educativo.
CIR FOOD
A Chiara Nasi il premio “Capitani
dell’Anno Food & Benessere”
Cultura di impresa, innovazione, promozione del valore del cibo. Sono questi i tre
concetti chiave che sabato 8 ottobre sono
stati al centro di altrettanti eventi pubblici di
cui CIR foodè stata protagonista, sottolineando ancora una volta il suo ruolo di
Settori
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azienda leader nel settore della ristorazione.
L’evento più significativo è stata la consegna alla Presidente Chiara Nasi del riconoscimento Capitani dell’Anno Food &
Benessere, riservato a tutti gli uomini e le
donne che hanno investito le loro energie
alla nascita di realtà che oggi portano il
nome dell’Italia nel mondo. Il premio, sostenuto da Consultinvest e organizzato in
collaborazione con l’Università di Parma e
Accademia Nazionale di Agricoltura, è stato
consegnato a Chiara Nasi durante un
evento a Parma, nell’Aula Magna dell’Università.
A Modena, invece, la responsabile dell’area
territoriale Emilia Est Lorella Vignali, insieme a diversi esperti nazionali e alle Città
della Rete Città Sane OMS si sono ritrovati
per fare il punto sulle buone pratiche e le
buone politiche in materia di cibo e alimentazione, in occasione dell’incontro Expo un
anno dopo: buone pratiche e buone politiche dalle città. Nel corso di 5 diversi workshop, sono stati trattati altrettanti temi
espressi nel Milan Urban Food Policy Pact
(MUFPP) firmato ad ottobre 2015 all’interno
di EXPO a Milano, ovvero: cibo e povertà,
spreco alimentare, agricoltura urbana e periurbana, cibo locale e dieta sostenibile.
Lo stesso giorno, invece, davanti a una platea di circa 100 medici e professionisti della
nutrizione infantile, la Responsabile Comunicazione e Marketing di CIR food Daniela
Fabbi, ha raccontato i progetti creati dall’impresa per promuovere la cultura del cibo
all’interno delle scuole. L’intervento si è inserito nell’ambito degli speech previsti dal
ricco programma dell’evento CuraRE in Cucina, promosso da CuraRE Onlus all’Auditorium Centro Internazionale Loris
Malaguzzi di Reggio Emilia.
Infine, Claudia Pizzi della Direzione Risorse Umane, è intervenuta nel corso della
Primo piano
ACI
conferenza stampa di presentazione della
2a edizione del Food Innovation Program,
master internazionale di secondo livello dedicato a food e innovazione, promosso da
Università degli Studi di Modena e Reggio
Emilia (Unimore), Future Food Institute di
Bologna (FFI), e Institute for the Future di
Palo Alto (IFTF), con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, Comune di Reggio
Emilia, e Legacoop. Un progetto a cui collabora anche CIR food, nell’ottica di contribuire alla crescita e allo sviluppo dei giovani
innovatori di domani.
CIR FOOD
Dibattito su “Come si comprano i
servizi di ristorazione in Italia”
Partecipano:
Alessandro Botto, Avvocato del
Libero Foro e Docente universitario
Luiss, Roma
Arturo Cancrini Avvocato del Libero Foro e Docente universitario
Tor Vergata, Roma
Corradino Michele Consigliere di
Stato e Commissario ANAC
Eugenio Dalli Cardillo Avvocato
specializzato in contrattualistica
Pubblica e Appalti
Giuliano Gallini Direttore Commerciale e Marketing CIR food
16.30 Chiusura dei lavori
L’evento è a numero chiuso e l’accesso alla
sala è consentito fino al raggiungimento
della capienza massima.
E’ necessaria la registrazione entro e non oltre
il 28 ottobre Per accreditarti clicca qui
COOP ALLEANZA 3.0
Promuove il concorso
“Less is more”
CIR food promuove un’occasione di dibattito e di confronto sulle dinamiche che regolano il sistema delle gare di appalto
nella ristorazione collettiva e esaminare, a distanza di un anno, come è cambiato (e cambierà) il sistema di
aggiudicazione degli appalti e delle concessioni pubbliche in Italia alla luce dell’entrata in vigore del nuovo codice.
L’evento si svolgerà il 4 novembre a Roma,
presso il Senato della Repubblica, Palazzo
Giustiniani, Sala Zuccari (Via della Dogana
Vecchia, 29).
Programma
12.30 Registrazione partecipanti
12.45 Light lunch
14.00 Saluto e introduzione di Giuliano
Gallini CIR food
14.30 Tavola rotonda
conduce Luca Telese Giornalista
Legacoop
Settori
Disabilità non significa mancanza di talento e
capacità: servono però gli strumenti e i supporti adeguati per far emergere pienamente
il potenziale di persone disabili.
Per questo nasce Less is More, bando di concorso promosso da Fondazione Famiglia Palmieri, Piquadro e Coop Alleanza 3.0, con il
patrocinio dell’Università di Bologna. Il concorso è rivolto a persone fisiche o società che
desiderino sviluppare progetti imprenditoriali
di natura sociale valorizzando, attraverso il lavoro, il talento di persone con disabilità. Le
persone affette da disabilità severa, che
spesso presentano una condizione di non au-
Territori
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tosufficienza fisica, manifestano doti e talenti
non ordinari che però necessitano di un supporto extra per emergere. Less is more vuole
premiare il miglior progetto imprenditoriale incentrato su un modello di business che esalti
le particolari capacità di queste persone, permettendo loro di operare in un contesto economico tradizionale, sfruttando nicchie e spazi
di mercato coerenti con le abilità che le contraddistingue. L’obiettivo ultimo dell’iniziativa
è di giungere alla creazione di una vera e propria impresa sociale che, avvalendosi delle
competenze di persone disabili, riesca a produrre e commercializzare beni o servizi. Il
bando assegnerà 2 Grant, inclusivi di un contributo economico (del valore di € 15.000 il
primo e € 10.000 il secondo) e di un percorso di accelerazione che si realizzerà in Silicon Valley in California.
Al seguente link il bando di concorso, in scadenza il 20 novembre 2016.
bando-less-is-more-2016
CDS
Capofila del progetto europeo INsPIRE, sulla responsabilità sociale
d’impresa
La cooperativa CDS-Centro ricerche Documentazione e Studi di Ferrara è capofila del
progetto europeo INsPIRE (INformation, Participation & Involvement of employees on
non-financial reporting in the European food
and drink sector).
Presentato a fine 2014 sul programma EaSI
(Programme for Employment and Social Innovation) INsPIRE è finalizzato all’individuazione di buone pratiche nell’ambito
dell’informazione e consultazione dei lavoratori attraverso i CAE (Comitati Aziendali Europei) su tematiche di RSI (Responsabilità
Sociale di Impresa) e rendicontazione non finanziaria, questo anche alla luce della nuova
Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria e sulla diversità adottata definitivamente
dal Consiglio dell’Unione europea lo scorso
29 settembre 2014.
Il progetto si è sviluppato sul biennio
2015/2016 e ha coinvolto due multinazionali
nel settore dell’agroindustria e beverage: Heineken, San Benedetto e l’azienda italiana AnPrimo piano
ACI
tinori. I partner del progetto, oltre a CDS, sono
EFFAT (European Federation of Trade Unions
in the Food, Agriculture and Tourism sectors)
e FAI CISL e I-CSR – Italian Centre for Social
Responsibility.
Durante la vita del progetto si sono attuate diverse iniziative tra cui:
ricerca DESK: rilevazione dei fabbisogni formativi e informativi sui temi della rendicontazione non finanziaria e della CSR, anche in
relazione all’informazione e al coinvolgimento
dei lavoratori e alle attività, alle prerogative e
ai meccanismi di funzionamento dei Comitati
Aziendali Europei;
seminario di approfondimento della ricerca
effettuata e degli obiettivi di INsPIRE, a Torino
presso la sede dell’ ILO (International Labour
Office-Organizzazione Internazionale del Lavoro).;
focus a Ferrara con rappresentanti delle Parti
Sociali (CGIL, CISL, UIL)
formazione per le componenti dei CAE
(Azienda e Delegati sindacali) sui temi focali
del progetto (responsabilità sociale d’impresa/rendicontazione non finanziaria e funzionalità dei CAE nel recepire la direttiva
europea sulla rendicontazione non finanziaria e portarne gli obiettivi nell’ambito della formazione, informazione dei lavoratori), svoltasi
a Firenze presso il Centro Studi CISL;
attività di comunicazione e disseminazione
dei risultati del progetto, raccomandazioni e
buone pratiche aziendali raccolte.
Il 30 Novembre 2016 il CDS, insieme alla
partnership, sarà a Bruxelles per la Conferenza che concluderà l’azione progettuale di
INsPIRE.
Per ulteriori informazioni e per conoscere i risultati del progetto consultare :
www.ilcds.org/inspire
TERREEMERSE
Bilancio semestrale e revisione
del budget 2016
«Il consuntivo del primo semestre 2016 di
Terremerse da conto di una nuova capacità
redditiva, derivata dalle azioni di riposizionamento attuate nello scorso esercizio. Pertanto la revisione del budget prospetta un
risultato di esercizio in positivo, con la pre-
Legacoop
Settori
visione di un risultato in utile, la cui portata
potrà essere meglio definita in sede di preconsuntivo, anche alla luce delle ulteriori
azioni correttive che stiamo mettendo in
campo, utilizzando le informazioni ricavate
dai dati del semestrale stesso», introduce
l’AD Gilberto Minguzzi.
Più in specifico il semestrale indica un andamento stabile della crescita e della redditività del comparto agroforniture, laddove
le recenti importanti acquisizioni (Ceresara
di Mantova, Sansepolcro, Narni, Busseto,
Agriservice di Verona) si vanno allineando
alle aspettative di budget loro assegnate e
ai livelli di redditività dei nostri insediamenti
tradizionali, i quali, peraltro, conservano intatto il loro grado di competitività e la tenuta
del proprio spazio di mercato.
Nel comparto cerealicolo si risente ovviamente dell’andamento dei prezzi internazionali, particolarmente penalizzanti per il
grano duro. A ciò si aggiunge una doppia
criticità, derivante in primo luogo dalla consistente riduzione di volume dei cereali autunnali, con l’effetto della i nsufficiente
copertura dei costi degli impianti destinati
all’essiccazione di quei prodotti. In secondo
luogo, ma non per importanza, pesa il fattore qualità, pesantemente condizionato
dall’incidenza del rischio aflatossine,a tutt’oggi difficilmente misurabile e non segregabile in lotti differenziati per le consegne di
ciascun produttore.
Nel comparto ortofrutta, al di là delle inevitabili criticità delrodaggio della delega della
gestione della fase industriale ad Apofruit
(con particolare evidenza nella gestione
delle campionature della prima fase della
campagna, soprattutto per albicocche e ciliegie), che andranno appianate definitivamente entro il termine della campagna in
corso, si riscontra la piena validità della
Territori
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scelta fatta d’integrazione con Apofruit.
Infine, nel comparto carni l’annata in corso
è stata dedicata a reagire alle pesanti perdite di fatturato subite per effetto di scelte
interne di riorganizzazione di Coop Italia e
Coop Alleanza 3.0 (la piattaforma di autoproduzione Coop di Castelnuovo Rangone
di Modena, non più sostenibile economicamente, è stata ceduta al gruppo Inalca/Cremonini e, per sostenere l’operazione, Coop
ha richiamato sul gruppo privato le lavorazioni precedentemente organizzate dal nostro stabilimento di Voltana).
In questo comparto abbiamo messo a
segno una completa riorganizzazione di
gamma, superando la precedente offerta
caratterizzata da porzionati semplici e salsicce, riposizionandoci su un’articolata
gamma di elaborati e piatti pronti. La forte
ripresa di commesse per le nuove referenze
fa ben sperare per i nostri progetti futuri di
aggancio di nuove relazioni commerciali in
Italia e all’estero.
«L’analisi della prima metà dell’esercizio ci
aiuta a mettere a fuoco ulteriori azioni di
riorganizzazione che si vengono delineando
a completamento della vigorosa attività di
riposizionamento condotta nello scorso
anno – prosegue Minguzzi - Giova ricordare
i tratti salienti di quell’importante lavoro: in
primo luogo la realizzazione dell’accordo
d’integrazione con Apofruit, poi la dismissione del settore macchine, la chiusura
delle antiche pendenze con Unagro, le acquisizioni realizzate e in particolare quella
di Agriservice. Nel 2016 abbiamo proseguito su quel solco e le nuove più importanti realizzazioni consistono nel
riposizionamento del prosciuttificio, che va
a integrarsi con la filiera commerciale Montorsi, consentendoci un graduale recupero
di sostenibilità economica, senza dover ricorrere a riduzione di personale, con le inevitabili lacerazioni che ne sarebbero
derivate sul piano sociale. In secondo luogo
abbiamo aggredito le pesanti criticità riscontrate nella gestione di Terre da Frutta.
È bene ricordare in proposito che il business plan di Terre da Frutta, all’atto della
sua costituzione, era stato costruito sulla
media dei prezzi di mercato del quinquennio precedente e che il 2015 ha segnato
Primo piano
ACI
una riduzione di quei prezzi per circa un
terzo. In più Terremerse non ha più potuto
giovarsi del beneficio indiretto che ricavava
dall’apporto dei volumi conferiti da Terre da
Frutta per l’abbattimento dei costi fissi della
propria gestione industriale, una volta che
questa è stata trasferita ad Apofruit».
A queste criticità è stata data una risposta
radicale attuando la conversione del pereto
(39 ettari di pere Abate, William e Conference) e del pescheto (4 ettari di pesche e
nettarine) a bio, con importanti aspettative
di recupero di valore.
Inoltre, si deve aggiungere la ritaratura del
livello di produttività standard del servizio
dell’appaltatore Agrisfera, con una ragionevole diminuzione dell’incidenza dei costi per
unità di prodotto.
CONSORZIO SOLIDARIETÀ SOCIALE
Presentato il progetto Saving’s
House
Giovedì 27 ottobre, con la presentazione e la
firma del protocollo d’intesa tra Consorzio Solidarietà Sociale, Federconsumatori e Associazione Ricrediti si è dato ufficialmente avvio
al progetto Saving’s House: un supporto efficace e concreto ai lavoratori delle cooperative sociali che vivono situazioni di
indebitamento.
“L’esigenza di questo progetto – afferma
Fabio Faccini, presidente del Consorzio Solidarietà sociale – nasce da un’attenta e quotidiana lettura dei bisogni di alcuni soci e
lavoratori delle cooperative sociali, in particolare quelle che si occupano di inserimento lavorativo di persone fragili; tra le forme di
fragilità sociale che affliggono il nostro territorio, vi è la crescente difficoltà di interi nuclei
Legacoop
Settori
familiari a gestire i propri consumi ed il bilancio domestico, attraverso una accurata programmazione delle spese, l’equilibrio tra
entrate e uscite, la capacità di essere consumatori attenti e consapevoli. Il progetto – continua Faccini – si articolerà in diverse azioni:
formazione specifica per alcuni responsabili di
cooperativa in modo tale da inquadrare gli argomenti (gestione del bilancio familiare, le
bollette, i contenziosi con le banche, la ricontrattazione dei mutui, ecc.) e impostare l’attività di supporto ai propri soci/dipendenti;
informazione diretta a soci e dipendenti attraverso un ciclo di 4 incontri da organizzare
nelle sedi delle cooperative che aderiranno al
progetto; supporto personalizzato ai soci/lavoratori rispetto alle problematiche segnalate
attraverso le competenze professionali di Federconsumatori e Associazione Ricrediti”.
“Saving’s House – aggiunge il presidente di
Federconsumatori Fabrizio Ghidini – vuole
essere un luogo in cui raccontarsi, condividere e confrontarsi sulle questioni legate al
proprio bilancio famigliare. Il nostro ente metterà a disposizione figure di supporto in ambiti molto specifici quali le utenze domestiche,
i contenziosi sulla telefonia, con banche, assicurazioni e finanziarie; le multe e i pignoramenti per il recupero crediti, i diritti in campo
sanitario, igiene degli alimenti..”
Al fianco di Consorzio e Federconsumatori
anche Monica d’Imperio, presidente dell’Associazione Ricrediti che ha voluto sottolineare come l’obiettivo di questo progetto sia
quello di ‘intercettare chi è disponibile a seguire un percorso di acquisizione di consapevolezze in relazione ai propri consumi,
raccogliere strumenti utili per la progettazione
e la pianificazione sull’uso delle proprie risorse, riuscendo a guardare in modo più sereno alla liste delle uscite familiari. Noi
cercheremo di accompagnare le persone
negli ambiti del risparmio domestico, l’incidenza delle spese fisse, le voci su cui intervenire’
Il progetto è rivolto esclusivamente ai soci e/o
ai lavoratori delle cooperative sociali socie del
Consorzio Solidarietà Sociale; la cooperativa
aderente si farà carico di circa due terzi degli
interventi formativi/informativi mentre in capo
al beneficiario rimarrà una quota di circa 10
euro.
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ITACA
A Sacile incontro su “Il futuro
prossimo dei servizi per anziani”
Sacile si interroga con esperti di fama nazionale e giovani ricercatori sul presente e soprattutto sul futuro dei servizi rivolti alle
persone anziane, sulla loro assistenza, sul
prendersi cura dei vecchi che non sono più
in grado di prendersi cura di loro stessi, ma
si interroga anche sul ruolo dei familiari che
si trovano spesso in difficoltà a sostenere
quel carico, non solo fisico ed economico,
ma soprattutto emotivo e sociale. Che cosa
accade quando come anziani e familiari ci
troviamo ad utilizzare i servizi rivolti oggi alla
terza età quali i centri diurni, i servizi domiciliari o gli ospedali? Noi nelle residenze per
anziani, nelle quali a volte anche lavoriamo,
vorremmo vivere? Su questo e molto altro ci
interrogheremo il 7 novembre a Sacile a partire dalle 9 nel corso della giornata di studi e
approfondimenti scientifici “Il futuro prossimo
dei servizi per anziani” promossa da gruppo
Ottima Senior, Città di Sacile, Cooperativa sociale Itaca e Sicurhouse.
Oggi più che mai è necessario riflettere sul
futuro dei servizi rivolti alle persone anziane,
e proprio per questo ascoltare quello che giovani neo laureati hanno da raccontare. Nel
corso del convegno, previsto a Palazzo Ragazzoni, saranno presentati in anteprima assoluta i risultati del Premio Gentlecare
Sicurhouse, premio nazionale post laurea
lanciato a fine 2015 da Ottima Senior riservato a giovani laureati per la realizzazione di
studi sull’applicazione del metodo Gentlecare
in ambito residenziale, semiresidenziale e
domiciliare geriatrico.
Trenta relatori, 23 enti coinvolti, 3 sessioni di
lavoro (due al mattino e una al pomeriggio),
15 relazioni, una plenaria e le conclusioni,
sono i numeri del convegno “Il futuro prossimo dei servizi per anziani” che si svolgerà
il prossimo 7 novembre a partire dalle 9 nella
Sala del Ballatoio di Palazzo Ragazzoni a Sacile. Fortemente voluta da gruppo Ottima Senior, Città di Sacile, Cooperativa sociale Itaca
e SicurHouse, la giornata gode del patrocinio
di Rete Città Sane, SITO – Società tecnico
scientifica italiana di terapia occupazionale e
AIP – Associazione italiana psicogeriatria.
“Vogliamo aprire un confronto sul futuro
Primo piano
ACI
prossimo dei servizi per anziani – evidenzia
Ottima Senior - attraverso interventi di esperti
in campo gerontologico, esperienze concrete
dei servizi pubblici e del privato sociale, e con
il contributo dei giovani laureati impegnati
nello studio di applicazione del Metodo Gentlecare del Premio Sicurhouse”.
Come rendere le residenze per anziani luoghi in cui vivere e abitare, come connettere i
servizi con la comunità, come garantire percorsi comprensibili e praticabili per le famiglie, come favorire il benessere degli
operatori, sono soltanto alcuni focus sui quali
verterà la giornata. L’evento del 7 novembre
si rivolge a tutte le persone coinvolte nei servizi e nella vita delle persone anziane, non
solo amministratori degli enti pubblici, responsabili e coordinatori dei Servizi, ma
anche assistenti sociali, operatori dell’assistenza, infermieri, terapisti occupazionali, e
poi psicologi, educatori e animatori, medici,
fisioterapisti, volontari, familiari, architetti, formatori.
Ricchissimo il programma della giornata che
spazierà da una riflessione sull’attualità del
Modello Gentlecare a cura dell’arch. Enzo
Angiolini, alla lectio magistralis del prof.
Marco Trabucchi sul tema de “La cura
degli anziani è un compito dei giovani” e poi
alla presentazione del percorso di ricerca e
degli strumenti a cura di Laura Lionetti,
Monica Guerra e Anna Petris.
Tra i punti più attesi la presentazione dei giovani ricercatori che hanno partecipato al Premio nazionale post laurea Gentlecare
Sicurhouse, svolgendo il percorso nei servizi
aderenti all’iniziativa, l’Istituto Golgi di Abbiate
Grasso (Mi), Casa Alzheimer “Don Tonino
Bello” di Bari, il Centro Diurno Margherita di
Fano (Pu), la Residenza protetta di Sacile
(Pn), la Fondazione Boni di Suzzara (Mn), la
Residenza Trifoglio di Torino e l’Apsp Grazioli
di Povo (Tn). Prevista nel pomeriggio attraverso due workshop paralleli, che verranno
condotti da Elena Bortolomiol referente
europea del metodo Gentlecare e Laura
Lionetti referente della Formazione Gentlecare, la presentazione di ogni équipe di ricercatori sarà introdotta con approfondimenti
tematici da un relatore senior: tra gli interventi quello di Andrea Fabbo su “Gli Interventi psicosociali e il modello Gentlecare”,
medico geriatra responsabile Programma
Demenze Ausl Modena, presidente Aip Emi-
Legacoop
Settori
lia Romagna; Yann Bertholom, presidente
Sito, interverrà su “100 anni di Terapia Occupazionale, alle origini del Modello Gentlecare”.
Altri punti di discussione e approfondimento
riguarderanno il tema dell’alleanza con le famiglie (Katia Pinto, vice presidente Federazione Alzheimer Italia) e della multi
professionalità con (Giorgio Siro Carniello,
direttore Rete Cure Intermedie - Direzione
Sanitaria Aas 5, Rossano Maset, direttore
Residenza protetta di Sacile e Anna La
Diega, responsabile Area residenziale Anziani Cooperativa sociale Itaca). Al termine
della giornata, la tavola rotonda sul tema “Il
futuro prossimo dei servizi per anziani. Che
cosa fare da domani?” con i relatori senior,
che riporteranno in plenaria gli elementi salienti emersi nei workshop.
A fine 2015, Ottima Senior aveva lanciato il
Premio Gentlecare Sicurhouse rivolto a
giovani neolaureati Under 30, due premi pari
a 1250 Euro intitolati alla memoria di
Moyra Jones, la terapista occupazionale
canadese scomparsa l’anno scorso e ideatrice del metodo Gentlecare. Promuovere
l’esperienza sul campo dei giovani per sensibilizzare un cambiamento culturale e organizzativo nel mondo degli anziani è uno degli
obiettivi principali per il 2016 di Ottima Senior, il gruppo fondato nel 2005 a Pordenone
da Enzo Angiolini, Elena Bortolomiol, Laura
Lionetti e Cooperativa sociale Itaca, referente
esclusivo dal 2011 per la società Moyra
Jones Resources Ltd della diffusione e della
verifica del metodo Gentlecare per l’Italia e
per l’Europa. Da qui l’idea di Ottima Senior di
puntare su un pool di giovani talenti e sull’alta specializzazione professionale di 16
giovani laureati provenienti da tutta Italia, che
hanno portato avanti il loro lavoro di ricerca
in 9 sedi sparse in tutta la penisola.
COOP SOCIALE SQUERO
Seminario “Disturbi specifici
di apprendimento”
Un seminario con esperti e professionisti che
si occupano dei disturbi specifici di apprendimento (Dsa) intitolato “Ben-essere DSA” è
in calendario venerdì 4 novembre alle ore 15
a Marghera presso la sede di Legacoop Ve-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
22
neto. Ad organizzarlo e promuoverlo la cooperativa sociale Squero di Venezia, nata nel
2011 e impegnata nella promozione di centri di formazione ricreativi e doposcuola per
favorire l’integrazione scolastica, in collaborazione con Legacoop Veneto e Studio Logopedico di Mestre.
Obiettivo dell’iniziativa è informare e formare,
in particolare gli insegnanti e le famiglie, affinché possano per riconoscerli sin da subito
i “campanelli d’allarme” in modo da potere
mettere in campo il prima possibile le azioni
di intervento. Ma anche sensibilizzare i cittadini verso i problemi correlati ai Dsa, perché
spesso sui bambini e i ragazzi pesano pregiudizi e il rischio di isolamento o di difficoltà
relazionali.
Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali di Manuela Lanzarin, assessore ai Servizi sociali
della Regione del Veneto, e di Adriano
Rizzi, presidente di Legacoop Veneto. Seguirà la presentazione dell’iniziativa da parte
di Gabriella Trevisan, presidente della cooperativa Squero.
Interverranno poi Marika Amidei, psicologa,
Cristina Di Curti, logopedista, e Ottavia
Furlanetto, educatrice.A moderare il seminario, Loris Cervato, responsabile Settore
Sociale di Legacoop Veneto.
Dopo una breve illustrazione sulla legislazione in vigore, in primis la legge nazionale
170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico”, nel corso del seminario si affronteranno i temi relativi alle implicazioni
emotive correlate alle prestazioni scolastiche
dei ragazzi. E si approfondiranno anche il
ruolo e l’utilizzo degli strumenti e delle misure che aiutano lo studente a ridurre gli effetti del disturbo.
DI
COOPERATIVA BAGNINI DI CERVIA
Premia i marinai di salvataggio
per i bagnini dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, fregiate di una grafica
speciale riportante uno scatto dei suggestivi Magazzini del Sale. Premi più che meritati per i marinai cervesi e per i dipendenti
della Cooperativa bagnini di Cervia che,
grazie a una spiaggia perfettamente controllata e a un ottimo gioco di squadra, chiudono l’estate con ottimi risultati sulla
sicurezza e sulla gestione dei nove km di
costa da Milano Marittima a Cervia Pinarella e Tagliata.
“La scelta della Cooperativa bagnini di utilizzare la speciale carta prepagata emessa
da Bper Banca, dedicata alla città di Cervia
per corrispondere il premio aggiuntivo ai
bagnini di salvataggio, conferma e rafforza
gli ottimi rapporti da sempre esistenti tra il
nostro Istituto e la Cooperativa”, afferma
l’area manager Ravenna di Bper Banca,
Claudio Aguzzoni. E se lo staff per il salvataggio delle spiagge di Cervia è tra le migliori in Europa, è frutto di un risultato
ottenuto dopo anni di perfezionamento del
protocollo e d’investimento con un costo nel
bilancio della cooperativa di un milione di
euro, spesi prevalentemente per la preparazione e la formazione dei marinai. I ragazzi sono sottoposti a un percorso
obbligatorio che parte dall’addestramento
fisico e piscologico, e arriva alla preparazione in campo sanitario fino all’insegnamento delle dinamiche proprie del gioco di
squadra.
“Il protocollo che abbiamo perfezionato
negli anni per il salvataggio sulle spiagge di
Cervia è molto rigido – spiega il presidente
della Cooperativa bagnini Fabio Ceccaroni
– I marinai sono organizzati in squadre, formate a rotazione, e ogni componente della
squadra segnala l’eventuale errore del collega. Il tutto prevede dei premi per incentivare le dinamiche e chi ha avuto una
segnalazione non viene gratificato. C’è da
Una Bper card che riporta l’immagine di
Cervia caricata con un premio in danaro: è
il premio scelto dalla Cooperativa bagnini di
Cervia per gratificare il corpo di marinai di
salvataggio per il lavoro svolto nell’estate
2016. E sono circa 70 le prepagate erogate
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
dire che quest’anno siamo molto contenti
perché abbiamo premiato tutti i marinai.
Come premio siamo stati lieti di scegliere la
Bper card prepagata che riporta l’immagine
di Cervia, un omaggio ai marinai e alla città.
La Banca Popolare dell’Emilia Romagna ci
ha molto gentilmente fornito le card e noi
abbiamo pensato al contenuto”.
Fonte http://www.ravennatoday.it/cronaca/cooperativa-bagnini-cervia-premiomarinai-salvataggio.html
COOP SOCIALE OMNIA
Grande successo per la quarta
edizione di “A misura di bambino”
Oltre 2500 persone hanno preso parte lo
scorso 18 settembre a Povegliano (Treviso)
ai laboratori, ai giochi e ai momenti formativi proposti da “A misura di bambino”,
manifestazione dedicata ai più piccoli e alle
loro famiglie. Promossa e organizzata dalla
cooperativa sociale Omnia assieme al Comune e alla Proloco di Povegliano, e patrocinata da 11 enti, la quarta edizione ha
visto coinvolte 48 realtà del territorio e ben
78 volontari impegnati nella buona riuscita
dell’evento.
L’iniziativa ha saputo promuovere con successo la cultura dell’infanzia grazie al lavoro di numerose persone che per un
intero anno di progettazione e di organizzazione hanno collaborato tra loro dedicando tempo e risorse ai bambini. E grazie
all’alta qualità gestionale ed educativa
messa in campo dagli organizzatori, le famiglie hanno potuto scegliere tra ben 36
laboratori e giochi e 6 momenti “in-formativi” con esperti sui temi dell’educazione,
dell’alimentazione, della salute e della lettura.
“A misura di bambino” non è stata solo una
festa, che ha visto l’apprezzamento dei
grandi e dei piccini, ma un vero e proprio
progetto pedagogico di promozione
della cittadinanza attiva e della comunità
che educa, a partire dalla valorizzazione dei
bambini.
Territori
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Imprese
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ISFID PRISMA
Seminario tecnico su sicurezza
sul lavoro
Con l’obiettivo di informare e aggiornare le
cooperative in materia di sicurezza sul lavoro, Isfid Prisma promuove e organizza, in
collaborazione con Unica e Aifos, il seminario tecnico “L’impianto del nuovo accordo
Stato Regioni 7 luglio 2016. Come cambia
la formazione, aspetti giuridici e normativi”,
in programma a Marghera presso la sede di
Legacoop Veneto (via Ulloa 5) martedì 8 novembre 2016 dalle ore 15.30 alle 19 e riproposto mercoledì 9 novembre dalle 9 alle
Primo piano
ACI
12.30 a Udine presso Legacoop Friuli Venezia Giulia (via Cernazai 8).
Relatore dell’incontro l’avvocato Lorenzo
Fantini, giuslavorista, già dirigente della Divisione Salute e Sicurezza del Ministero del
Lavoro e delle Politiche sociali (con competenze su legislazione, rapporti con parti sociali, circolari e pareri), presidente del
casellario centrale infortuni dell’Inail e autore di numerose monografie e articoli su
riviste specializzate in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro. Attualmente dirige la rivista scientifica “Quaderni della
Sicurezza Aifos”.
Il seminario tecnico attribuisce, in alternativa, tre crediti validi per l’aggiornamento
Legacoop
Settori
formativo di Rspp-Responsabile del servizio prevenzione e protezione, Aspp-Addetto
al servizio di prevenzione e protezione, RlsRappresentante dei lavoratori per la sicurezza e per la figura del Formatore per la
sicurezza area normativa.
Per iscriversi: compilare e inviare entro il 31
ottobre 2016 la scheda di adesione seguente
Adesione seminario sede Marghera:
http://www.isfidprisma.it/wp/?wpfb_dl=241
Adesione seminario sede Udine
h t t p : / / w w w. l e g a c o o p f v g . i t / w p content/uploads/2016/10/scheda-adesione.pdf
Territori
Imprese
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Sondaggio
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OSSERVATORIO SWG
Cresce l’interesse verso
l’istruzione universitaria
Eppur si muove. Il Paese dà segnali di riavvicinamento al valore dell’istruzione universitaria. Le prime evidenze si sono avute a
inizio anno, con la pubblicazione dei dati del
Miur sugli iscritti per l’anno accademico
2015/16. Il dato portava alla luce una leggera crescita (271.119 iscritti, con un più
di seimila unità rispetto all’anno precedente). Un lampo in controtendenza con il
costante calo delle iscrizioni registrato nell’ultimo decennio: nel 2004/05 gli studenti
universitari erano 335.541 (fonte Ocse).
L’analisi realizzata da SWG a ottobre 2016,
disegna un quadro ulteriormente in evoluzione. Nelle viscere del Paese sembra profilarsi, con affanno, un cambio di
atteggiamento verso l’Università. Dopo anni
di denigrazione del valore della laurea (e del
sapere in genere) e di nobilitazione del far
soldi (presto, facilmente e senza peculiari
competenze), il vento sembra iniziare a spirare verso un’altra direzione. Per il 71%
delle famiglie è importante investire nella
formazione universitaria. Una scelta di cui
sono maggiormente convinte le persone
che vivono nelle regioni del Centro Italia
(77%), rispetto a quelle residenti al Sud
(59%). Una convinzione che riguarda soprattutto, i baby boomers, la generazione
dei genitori, mentre le generazioni più giovani si presentano più distanti e disilluse
verso l’investimento sulla formazione universitaria (75% di importanza tra i Baby
boomers, contro il 58% tra i Millennials).
Vent’anni di proselitismo anti-sapere, di
scarsa valorizzazione dei talenti, di Università che beneficiano cordate, familismi e
nepotismi; d’imprese che puntano su soggetti accomodanti e obbedienti, disinvestendo su creatività, capacità e merito, non
possono che creare questa nebulosa disincantata (e alienata al sapere universitario)
da parte dei giovani. Non a caso, di fronte al
bivio tra imparare un mestiere e puntare
sulla laurea, l’opinione pubblica si concentra prevalentemente sulla prima scelta, lasciando l’opzione universitaria al 37%.
L’Università sta tornando ad essere una
scelta di “classe” e non svolge più il ruolo di
ascensore sociale.
NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cati/cawi
compiuto su un campione di 1.500 italiani
maggiorenni, realizzato tra il 17 e il 19 ottobre 2016.
Primo piano
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Legacoop
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