legainf-39-2016
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Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 39 del 28 ottobre 2016 Primo piano Sharitaly, Legacoop protagonista dell’economia collaborativa Sconto del 15% per le cooperative partecipanti grazie all’accordo tra associazione e organizzatori a pagina 2-3 Legacoop Cooperativecomunità Invitoallecooperative Dall’11 novembre a partecipare al “Pro- alvialaterzaedizione getto identità visiva” della scuola L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha deciso di aprire una raccolta di proposte finalizzate a sottoporre a verifica il nome e il logo con cui finora si è presentata. Possono partecipare con proprie proposte tutte le cooperative attive nel settore della comunicazione, aderenti a una delle tre centrali cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop) che hanno dato vita alla nuova associazione.... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 27 ottobre 2016 alle ore 14.30 Territori Reggio Emilia 22 lavoratori rilanciano la Fornace di Unieco Dopo il successo delle prime due edizioni, ritorna la Scuola delle... Un nuovo workers buyout in terra emiliana. Questa volta in uno dei comparti, quello dei laterizi, maggiormente colpiti dalla crisi. Succede nel reggiano, dove 22 ex dipendenti della Fornace Terremilia del Sanicoop gruppo Unieco hanno dato 12 novembre assem- vita alla cooperativa Fornace di Fosdondo che, grablea congressuale zie anche ad alcune scelte della Federazione strategiche fondamentali, si propone di farne ripartire Sabato 12 Novembre 2016 l’attività. La crisi delsi terrà a Roma, presso la l’azienda nasce... sede di Legacoop... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio Coop ha organizzato a Roma giovedì 20 ottobre al Centro Congressi Roma Piazza di Spagna - gremito in tutti gli ordini di posti da oltre 400 persone, Soci Coop, rappresentanti di associazioni di volontariato e delle istituzioni, collegato in streaming con Repubblica Online e con il sito di RadioCoop - l’evento “Meno Spreco più Solidarietà”. Il tema della riduzione e donazione dello spreco di risorse alimentari è... Eppur si muove. Il Paese dà segnali di riavvicinamento al valore dell’istruzione universitaria. Le prime evidenze si sono avute a inizio anno, con la pubblicazione dei dati del Miur sugli iscritti per l’anno accademico 2015/16. Il dato portava alla luce una leggera crescita (271.119 iscritti, con un più di seimila unità rispetto all’anno precedente). Un lampo in controtendenza con il costante calo delle iscrizioni registrato... Coop Evento “Meno Spreco più Solidarietà” Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Cresce l’interesse verso l’istruzione universitaria Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 Sharitaly, Legacoop protagonista dell’economia collaborativa Sconto del 15% per le cooperative partecipanti grazie all’accordo tra associazione e organizzatori Sharitaly, dal 2013 è l’evento leader in Italia sull’economia della collaborazione, ha l’obiettivo di promuovere il dibattito e lo scambio di pratiche favorendo la contaminazione tra comunità, piattaforme, amministrazioni e aziende. Per l’edizione 2016 di Sharitaly, che si terrà a Milano presso le Officine Ansaldo il 15 e 16 novembre, Legacoop sarà sponsor gold dell’evento. Le cooperative che intendono partecipare all’evento avranno diritto ad uno sconto del 15% sul prezzo del biglietto. Al momento dell’acquisto dovranno inserire il codice Collabora15 e nel campo “Azienda/Organizzazione” inserire “Legacoop”. Durante il secondo giorno dell’evento ci saranno momenti organizzati da Legacoop che si svolgeranno nella sala n. 2 9:00 - 11:00 Tavola Rotonda: Si può Fare! 5 storie di successo e visioni future dell’abitare collaborativo 11:00 - 13:00 Seminario: Cohousing: da abitazione condivisa tra privati a spazio di servizi al quartiere 13:30 - 15:30 Workshop: Servizi innovativi per studenti e giovani lavoratori Primo piano ACI 15:30 - 17:00 Workshop: Implementare i servizi collaborativi con e per gli abitanti Finita l’epoca in cui sulla sharing economy ricadevano le aspettative di ricetta salvifica per l’uscita dalla crisi e le critiche di chi teme i suoi lati “oscuri”, la IV edizione di Sharitaly 2016 vuole fare il punto sulla diffusione e l’impatto dell’economia collaborativa oggi in Italia. Attraverso dibattiti, casi studio e laboratori formativi, ci si interrogherà sulla creazione, distruzione e distribuzione di valore dell’economia collaborativa: distrugge lavoro o crea nuove competenze e professionalità? Sta generando nuove disuguaglianze sociali e territoriali o può produrre nuove forme di welfare comunitario? Disintermedia i mercati o crea nuove forme di intermediazione? Riesce a socializzare l’economia? E’ sostenibile? Legacoop Settori Queste domande verranno declinate nei diversi settori in cui l’economia collaborativa in maniera più o meno evidente sta abituandoci a immaginare soluzioni diverse da quelle a cui eravamo fin qui abituati: nell’accoglienza e nella mobilità, regno delle grandi piattaforme internazionali che, pur con tutte le loro contraddizioni, stanno svolgendo una potentissima azione culturale e trasformativa; nella finanza, dal crowdfunding al blockchain; nella scienza dove i cittadini collaborano alla ricerca; nella cultura dove attraverso le relazioni si scoprono nuovi modi di rileggere le opere e condividere passioni; nel lavoro, dove le piattaforme digitali e fisiche (gli spazi di coworking) stanno creando nuove reti professionali; e ancora: nella manifattura, nei processi aziendali (co-creazione, community management, platform design), nelle città (open data). Ogni settore e ogni ambito, con una maturità e pratiche differenti, sta sperimentando il modello collaborativo, che diventa motore di accelerazione e cambiamento anche per i nostri territori. Coworking, incubatori, mercati cittadini che, in tutta Italia si stanno trasformando da spazi a luoghi, piattaforme abilitanti per associazioni, gruppi, cittadini, imprese che lì trovano un luogo dove espri- Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 mersi, sperimentare, mostrarsi, riflettere, creando comunità multistakeholder dalle governance allargate. Un modello – quello collaborativo – che è causa ed effetto di un profondo cambiamento culturale che sta innovando la nostra economia. Un modello aperto, basato su nuove logiche organizzative di abilitazione degli utenti; relazionale, l’azione connettiva può creare nuove forme di socializzazione dell’economia; potenzialmente inclusivo perché abbatte le tradizionali barriere all’accesso. Un modello che apre nuove opportunità ma anche numerose domande e sfide. Un processo avviato ormai da qualche anno ma che non ha ancora raggiunto la maturità. Non sono, infatti, ancora mature le grandi piattaforme internazionali, cresciute troppo in fretta per volere di fondi di investimento che, approfittando di un buco normativo, hanno gonfiato alcuni servizi fino a portarli a un valore di mercato più potenziale che reale. Non sono mature neanche le applicazioni nei diversi mercati alcune ancora molto iniziali, altre ad uno stadio più avanzato – almeno in termini di utenti – ma di cui non si prevedono i termini di crescita né, tantomeno, il conseguente reale impatto. E non è maturo il modello collaborativo stesso sia dal punto di vista normativo dove, nonostante la discussione si sia aperta in Italia e in Europa, rimangono margini di incertezza su cosa e quanto sia giusto normare, sia dal punto di vista del design. Non si conoscono ancora, per esempio, gli strumenti che facilitano l’innescarsi di quel network effect necessario per garantire la crescita dei servizi, e neanche le attenzioni che si devono porre nella progettazione per garantire una scalabilità della piattaforma che non perda di vista la capacità di generare beni relazionali. Il modello collaborativo, infine, non è maturo neanche dal punto di vista relazionale per cui ancora non si conosce la struttura e le dinamiche dei legami sociali generati attraverso le piattaforme. Di tutto questo ma anche di molto di più si parlerà a Sharitaly. Lo faremo cercando di scomporre e ricomporre esperienze e pratiche nei diversi settori come nei diversi ambiti di senso, cercando di capire quanto è maturo il modello collaborativo e qual è il suo impatto economico, sociale, ambientale. Se tutti parlano di sharing economy, a noi, che abbiamo iniziato per primi, spetta l’onere di analizzarne meticolosamente “le impronte lasciate sul terreno”, al fine di delineare la rotta che congiunge i passi di oggi alle aspirazioni di domani. Programma Immagini tratte dal Sito http://sharitaly.com/ Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 4 >> Alleanza Cooperative Italiane ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE >> Alleanza Cooperative Italiane Invito alle cooperative a partecipare al “Progetto identità visiva” >> Alleanza Cooperative Pesca L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha deciso di aprire una raccolta di proposte finalizzate a sottoporre a verifica il nome e il logo con cui finora si è presentata. Possono partecipare con proprie proposte tutte le cooperative attive nel settore della comunicazione, aderenti a una delle tre centrali cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop) che hanno dato vita alla nuova associazione. Alle cooperative di comunicazione partecipanti viene chiesto un contributo in tal senso, che potrà essere indirizzato all’individuazione di: • una o più nuove proposte di logo; • una o più proposte di evoluzione del logo attuale; • adeguate motivazioni per mantenere il logo attuale. Le note seguenti hanno l’obiettivo di indirizzare questo lavoro richiesto alle cooperative partecipanti. Naming Indicativamente si ritiene utile mantenere il nome, essendosi affermato con l’utilizzo, anche se ancora prevalentemente tra i cooperatori e in un target di addetti ai lavori (rappresentanti istituzionali, giornalisti…), pur rimanendo aperti alla proposta di alternative, se adeguatamente motivate. Rispetto al nome attuale si precisa che non può essere ridotto all’acronimo ACI, essendo l’acronimo di altra associazione esistente. Marchio Per quel che concerne il logo, appare utile realizzare un marchio diverso da quello attualmente in uso, pur rimanendo aperti alla possibilità di motivare adeguatamente la scelta di mantenere il logo attuale o proporne modifiche evolutive. Questo logo dovrà poi essere declinato per i diversi settori e/o territori, garantendo la distintività delle suddette articolazioni ma anche la riconoscibilità di una linea unitaria (per visionare i soggetti nei quali si articolerà la suddetta declinazione, si veda elenco coordinamenti settoriali e territoriali accessibili dalla pagina del sito dell’asso- >> Alleanza Cooperative Campania Primo piano ACI Legacoop Settori ciazione www.alleanzacooperative.it/lassociazione) Il logo dovrà avere un carattere istituzionale, comunicando innanzitutto l’autorevolezza di un soggetto che rappresenterà in modo unitario un settore economico che realizza attualmente l’8% del PIL nazionale. Nell’ideare il logo occorrerà tenere presente non solo la rilevanza istituzionale del soggetto, ma anche e soprattutto i valori distintivi in forza dei quali si candida a svolgere questo ruolo per il futuro del Paese. Le cooperative sono società di persone che si contraddistinguono per far vivere nel mercato alcuni tratti distintivi, quali: centralità della persona e non del capitale finanziario nel determinare le strategie d’impresa; intergenerazionalità, ovvero attenzione alla costruzione di opportunità di lavoro anche per le generazioni future; attenzione al territorio, inteso sia come ambiente sia come comunità, al cui sviluppo si propone di contribuire; democrazia interna, ovvero il ruolo fondamentale che – a prescindere dalle dimensioni d’impresa – viene garantito ad ogni socio e ad ogni socia nelle scelte che devono essere assunte. L’integrazione tra le tre associazioni che danno vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane costituisce, inoltre, un processo unico nel nostro Paese, dove numerose – nel corso dei decenni – sono state le divisioni e le scissioni, a livello sia politico sia della rappresentanza degli interessi, ma inedita è la fusione tra tre soggetti con una diversa storia secolare. La cooperazione, anche grazie questa importante innovazione, si candida ad essere un soggetto attivo per la costruzione di un mercato pulito, aperto e trasparente. Anche questo aspetto dovrebbe essere considerato nella realizzazione delle proposte. Partecipazione Ogni agenzia potrà presentare una o più proposte di logo, fino a un massimo di cinque, accompagnando ogni proposta con una breve illustrazione delle scelte compiute (massimo 1.000 caratteri spazi inclusi). Le proposte dovranno essere inviate entro il 20 novembre 2016 esclusivamente all’indirizzo: [email protected]. Nessun rimborso sarà dovuto alle agenzie che deci- Territori Imprese Sondaggio 5 deranno di partecipare alla selezione. Chi si aggiudicherà la procedura dovrà realizzare - eventuali modifiche richieste al logo prescelto; - manuale di immagine coordinata a partire dalla versione definitiva del logo prescelto; - declinazione del logo definitivo per i diversi territori e settori, per un ammontare indicativo di 30 declinazioni Il compenso per il lavoro suddetto è fissato in euro 10.000 iva inclusa. Valutazione proposte Le proposte pervenute saranno vagliate tecnicamente da un comitato di cui faranno parte un rappresentante per ogni Ufficio Comunicazione delle tre centrali cooperative e la scelta finale sarà assunta con insindacabile giudizio da parte del presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e dei due copresidenti. ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Audizione Commissione Attività produttive per riordino e modernizzazione disciplina della crisi d’impresa “È necessario affrontare con misure tempestive, razionali e non punitive la situazione di insolvenza relativa o temporanea dell’impresa, fenomeno assurto negli anni della crisi economica e finanziaria, ad evento ricorrente e fisiologico. Sarebbe essenziale però, ed è questa l’opportunità che andrebbe colta in questa riforma, espungere dal disegno riformatore principi o norme che complichino l’accesso delle imprese e delle cooperative all’istituto”. Questo, in sintesi, il commento che l’Alleanza delle Cooperative ha espresso a Roma, il 20 ottobre 2016, all’audizione della Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame in sede referente dei progetti di legge C. 865 Abrignani e C. 3671-ter Governo in materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. L’Alleanza delle cooperative italiane condivide le iniziative di riforma ed auspica il riorPrimo piano ACI dino e la modernizzazione generale della disciplina della crisi d’impresa, specie se il proponimento è orientato a dare certezza del diritto in un comparto decisivo dell’ordinamento dell’impresa, a rimuovere quegli elementi che impediscono il recupero o la ristrutturazione dell’attività e che, anche per la sopravvivenza di istituti punitivi, ostacolano o ritardano fatalmente la conservazione dei patrimoni o il recupero dei valori e delle energie produttive, oltre ad assicurare efficacia, efficienza e giustizia delle procedure e soddisfare tutti gli interessi coinvolti nella crisi d’impresa. CAMPANIA RichiestoallaRegioneaccessoalla prima casa con progetti di edilizia sociale Il Coordinamento Abitanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania (Aldo Carbone - Antonio Gesummaria - Carmine Russo) ha posto all’attenzione dell’Assessore regionale del Governo del Territorio, Fulvio Bonavitacola, “la necessità di dare un’accelerazione alle soluzioni di accesso alla prima casa con l’utilizzo di risorse regionali ed europee, in quanto il disagio abitativo nella nostra regione è in evidente crescita”. Per l’Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania, una è la soluzione: “è necessario attuare subito progetti di Edilizia Sociale, privilegiando soprattutto l’offerta di tipologie abitative di piccolo taglio, dando attuazione a quelli già di pronta cantierizzazione e puntando su una pluriennale programmazione”. Una recente indagine, su scala nazionale, prodotta dal Cresme e commissionata anche dalla cooperazione di Abitanti, ha posto in rilievo che nei prossimi otto anni, considerando la capacità reddituale delle famiglie, in rapporto ai valori di mercato della casa , un terzo di esse potrà avere seri problemi nel sostenere una compravendita. Solo il 20% delle famiglie sembrerebbe essere in grado di accedere senza problemi al libero mercato; mentre, per le condizione reddituali, il 50% circa delle persone che Legacoop Settori acquisterà la casa nei prossimi anni si orienterà all’edilizia convenzionata. A farne le spese, sono soprattutto i giovani. Il rincaro degli affitti e la non accessibilità dei prezzi delle case, le rigidità bancarie di ingresso al credito frena soprattutto chi ha tra i 18 e i 34 anni : e si aggiunga il primato negativo di secondi in Europa, come Paese, dove 7 giovani su 10 vivono ancora con i genitori! PESCA LetteraaVellaeCastiglioneperdire no ad ipotesi quote pesce spada “In vista dell’assemblea Iccat chiamata a decidere le misure di tutela dei grandi pelagici, abbiamo scritto al commissario Vella e al sottosegretario Castiglione per ribadire la nostra contrarietà al sistema delle quote per il pesce spada”. Così l’Alleanza delle Cooperative pesca in una lettera inviata al commissario europeo Karmenu Vella e al sottosegretario Mipaaf Giuseppe Castiglione prima dell’assemblea Iccat in programma a novembre in Portogallo. “Siamo consapevoli -prosegue l’Alleanzache è necessario adottare opportuni provvedimenti per proteggere una specie altamente sfruttata. l’Italia sta già mettendo in atto misure mirate alla salvaguardia della specie, sia sotto il profilo tecnico che sanzionatorio, peraltro non senza fatica. A tutto ciò si aggiunge il nostro consueto e quotidiano impegno nel contrastare la pesca illegale che consideriamo un dovere per tutta la categoria. Riteniamo però che l’introduzione di un quantitativo massimo di cattura per il pescespada nel Mediterraneo non sia la soluzione migliore per gestire la risorsa. Molte, infatti, possono essere le misure alternative o integrative a quelle già in vigore. L’Italia è il primo paese per flotta e per produzione, con il 50% di catture e poco meno di 5.000 tonnellate pescate ogni anno. L’introduzione – conclude l’Alleanza- del sistema di gestione ipotizzato rischia di mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro senza peraltro garantire una migliore tutela della risorsa”. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop Cultura >> Cooperative di Comunità 6 LEGACOOP CULTURA Secondo workshop “Europa della Cultura” per approfondire i Bandi Europei relativi a Cultura, Turismo, Editoria La partecipazione al workshop è gratuita, previa iscrizione, ed è riservata alle cooperative aderenti a Legacoop. Leggi il Programma dei lavori Scarica e compila la Scheda di partecipazione COOPERATIVE DI COMUNITÀ Dall’11 novembre al via la terza edizione della scuola Martedì 15 Novembre dalle 10 alle 17 si terrà a Roma, presso Legacoop nazionale,“Europa della Cultura 2”, workshop nazionale per conoscere ed approfondire i Bandi Europei che possono interessare nei prossimi mesi più direttamente le imprese della Cultura, del Turismo e dell’Editoria. Il workshop, che fa seguito al primo importante appuntamento di Europa della Cultura promosso a Febbraio 2016,rappresenta anche l’avvio di un’attività di sportello per la progettazione europea che come settore si è deciso di avviare a partire da questa iniziativa, in collaborazione oltre che ai nostri uffici di Bruxelles e all’Ufficio relazioni internazionali di Legacoop, con l’esperto in progettazione europea connessa alle Industrie Culturali e Creative, Andrea Pignatti, di InEuropa. Nella mattinata il workshop consentirà alle cooperative presenti di avere informazioni puntuali e di rivolgere domande in merito alle Call dei Bandi Europei con maggiori potenzialità ed interesse per le cooperative associate. Nel pomeriggio, invece, è prevista la possibilità di incontri di singole cooperative che lo richiedano con i nostri esperti. Gli incontri sono finalizzati a presentare progetti in via di definizione su specifici Bandi Europei per poter avere prime indicazioni di coerenza e compatibilità e utili indicazioni sul lavoro da svolgere. Crediamo che il workshop possa rappresentare un momento importante di quel percorso di conoscenza e capacità di partecipazione alla progettazione europea indispensabile per accrescere le opportunità e le capacità di crescita e di innovazione della cooperazione di questi settori in una più ampia dimensione internazionale. Primo piano ACI Legacoop Settori Dopo il successo delle prime due edizioni, ritorna la Scuola delle Cooperative di Comunità, organizzata da Confcooperative e Legacoop Emilia-Romagna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto “Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e il territorio”. La cooperativa di comunità è una forma di impresa che negli ultimi anni sta sempre più interessando le comunità delle aree interne ma anche delle aree urbane. La cooperativa di comunità è una impresa che nasce per sviluppare occupazione e coesione sociale, favorire il mantenimento e la crescita dei servizi per le persone e per valorizzare i territorio. E’ una impresa che può produrre vantaggi reali per la vita sociale ed economica della comunità in cui opera. Le “comunità intraprendenti” sono alla base di questa esperienza. L’obiettivo del progetto è quello di stimolare la promozione di start up cooperativi, sensibilizzando i territori e raffinando gli strumenti di supporto , e di trasmettere esperienze, acquisire conoscenze, individuare e mettere a confronto nuove “comunità intraprendenti”. Diverse le sessioni della Scuola, che si terrà a Succiso (RE) l’11 e 12 novembre 2016 e a Cerreto Alpi (RE), il 25 e 26 novembre 2016 presso le cooperative di comunità Valle dei Cavalieri e I Briganti di Cerreto. Dopo la presentazione dell’iniziativa, l’11 novembre alle 11:00, con i presidenti re- Territori Imprese Sondaggio Legacoop 7 gionali di Legacoop e Confcooperative Giovanni Monti e Francesco Milza, le due giornate di Succiso si apriranno con “In ascolto delle comunità cooperative. Facciamo il punto della situazione”: si parlerà di significative esperienze di comunità con i protagonisti. Interverranno anche Emanuele Ferrari, insegnante e scrittore, e Marco Dotti di Vita Magazine. “La dove c’era uno spazio oggi c’è un luogo”: nel pomeriggio ne parleranno Paolo Venturi (Aiccon), Massimo Castelli (Anci), Andrea Vecchia, esperto di politiche di sviluppo, Giorgio Osti, sociologo; la cooperativa Camelot e Francesca Battistoni di SocialSeed illustreranno l’esperienza del quartiere Il Pilastro di Bologna. Sabato 12 novembre interverranno Flaviano Zandonai (Euricse), Ricardo Stocco, archeologo, Alessandro Pirani, consulente manageriale, e Danile Rossi, senior Primo piano ACI advisor della Fondazione Accenture. Il tema della sessione sarà: “A cavallo del drone, tecnologie per comunità intraprendenti”. Venerdì 25 novembre la Scuola si sposta a Cerreto Alpi. Su “Hub di economie e sviluppi per nuove catene di valori”, interverranno Elena Casolari (Fondazione Acra), Vincenzo Marino (ICN), Andrea Rapisardi (cooperativa Lama), Lodovico Patelli (cooperativa L’Innesto). Nel pomeriggio il tema sarà “Mettiamoci alla prova e condividiamo attrezzi per cooperare nelle comunità. Al lavoro sugli statuti delle cooperative di comunità passate presenti e future”, con interventi di Mauro Iengo (Legacoop) e Tony Dalla vecchia (Confcooperative). La Scuola si concluderà il 26 novembre parlando di “Welfare dalle comunità intraprendenti”, con Giovanni Fosti (Cergas Bocconi) Gino Mazzoli (studio Praxis), Giovanni Devastato Legacoop Settori (Università La Sapienza Roma), Francesca Paini (cooperativa AltraEconomia). In programma anche lavori di gruppo, conversazioni al caminetto, incontri con le comunità di Succiso e Cerreto Alpi. Il progetto “Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e il territorio” è una iniziativa di Confcooperative e Legacoop, realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna. Il Comitato scientifico del progetto è composto da Gianluca Mingozzi, Carlo Possa, Andrea Rapisardi, Giovanni Teneggi, Roberta Trovarelli, Paolo Venturi, Flaviano Zandonai. Segreteria organizzativa e iscrizioni: Erika Farina, 347 1639146, [email protected]; Marilena Raule 377 1255713, [email protected]. Link su pagina FB Scuola delle Cooperative di Comunità, Territori Imprese Sondaggio Settori >> Sanicoop 8 SANICOOP Il 12 novembre assemblea congressuale della Federazione Sabato 12 Novembre 2016 si terrà a Roma, presso la sede di Legacoop, Salone Basevi, Via Antonio Guattani 9, l’Assemblea congressuale della Federazione Sanicoop. Dalla costituzione della federazione il 7 Dicembre 2012 vi è stato un significativo sviluppo delle cooperative aderenti e dell’iniziativa sui temi della sanità, soprattutto rispetto ai processi di riorganizzazione delle cure primarie e dei servizi sul territorio. L’Assemblea conclude un primo ciclo di attività della federazione e dei suoi organi di direzione. Sarà occasione per valutare l’iniziativa svolta, individuare le linee di sviluppo per i prossimi anni, l’occasione per valutare Primo piano ACI Legacoop Settori il progetto di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e le modalità di partecipazione allo stesso a partire dalla integrazione in Legacoop. Saranno inoltre definiti gli organismi che accompagnano questo processo. La riorganizzazione dei servizi sanitari sul territorio può rappresentare una importante occasione di sviluppo delle cooperative tra professionisti della sanità per gestire, con la partecipazione attiva degli operatori, una nuova organizzazione che sappia integrare i servizi a partire dai bisogni e che sia alternativa ai soli tagli lineari, come avvenuto fino ad ora, ed al costante peggioramento dei servizi. Le cooperative hanno realizzato, negli scorsi anni, importanti esperienze di integrazione dei servizi sanitari e sociali e di innovazione, nella gestione della cronicità e nella riorganizzazione dei servizi specialistici. L’assemblea sarà l’occasione per farle conoscere e sviluppare una riflessione sulle migliori pratiche realizzate e sui loro risultati. Programma dell’assemblea Territori Imprese Sondaggio Territori >> Emilia Ovest 9 EMILIA OVEST Successo del convegno di Legacoop “Coop in Cloud” >> Romagna >> Reggio Emilia E’ stato un successo il convegno organizzato il 25 ottobre al Tecnopolo da Legacoop Emilia Ovest sulla tecnologia cloud al servizio dell’impresa. “Coop in Cloud” era il titolo del convegno promosso da Legacoop Emilia Ovest con Legacoop Emilia-Romagna, Innovacoop, Imprese Digitali e Agenda Digitale Emilia-Romagna, e con la collaborazione delle cooperative GedInfo, Soluzioni Futura e Manta Communications. “Questo evento – ha detto il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta aprendo il convegno – rientra nel nostro programma di attività dedicato alle nostre cooperative per offrire opportunità di formazione e confronto su temi utili alla vita di impresa, e in particolare sulle alle nuove tecnologie”. “Il mondo della cooperazione per sua natura dovrebbe sviluppare tecnologie evolute tra cui il cloud computing, perché crea network flessibili ed efficienti”: così si è espresso Stefano Mainetti dell’Osservatorio Cloud del Politecnico di Milano e grande esperto del settore, che ha fatto un approfondimento sull’utilizzo del cloud molto interessante e ricco di spunti. “La Regione Emilia-Romagna punta sull’innovazione promuovendo azioni concrete per la diffusione delle tecnologie della conoscenza a partire dal potenziamento della banda larga”, ha affermato Dimitri Tartari dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, intervenuto in video e riconoscendo il valore di queste iniziative in termini di divulgazione e formazione. Sono poi intervenuti i responsabili di alcune imprese per illustrare le loro esperienze: Luca Baccarini, direttore Sistemi inforPrimo piano ACI Legacoop Settori mativi di CIR Food, Marco Tessarin, amministratore delegato di Smc di Treviso, e Luca Pelati, WBSC Website head of Operations, Ventie30. I temi del convegno sono poi stati sviluppati e approfonditi in una tavola rotonda moderata di Barbara Vecchi a cui hanno partecipato lo stesso Stefano Mainetti, Michele Colajanni, docente del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Alberto Lugetti, head of Domestic Portfolio di Bt Italia, Fabio Ferrari della cooperativa GeDInfo e Valerio Versace della cooperativa Soluzioni Futura. ROMAGNA Con Conad-Card sanità più veloce e meno cara Esami diagnostici, visite mediche e altri servizi sanitari con una attesa di massimo 7 giorni lavorativi e l’applicazione di tariffe agevolate: c’è una nuova opportunità in Romagna per i titolari di Conad Card, che in questa zona è utilizzata da quasi 110mila clienti. In Italia ogni anno vengono battuti 20 milioni di scontrini con questo strumento di pagamento. Tantissime le prestazioni a cui è possibile accedere da parte dei possessori della carta, a copertura di un ampio spettro di necessità che vanno dalle specialità più richieste (ad esempio chirurgia, dermatologia, ginecologia, ortopedia, otorino, urologia, angiologia, fisiatria, cardiologia, oculistica, neurologia, pneumologia, allergologia, reumatologia), alla fisioterapia, fino alle moderne tecniche di diagnosi (den- Territori Imprese Sondaggio Territori 10 sitometria, tac, radiologia, ecografia, risonanza magnetica). Non sono richieste registrazioni particolari, né l’impegnativa del medico. Per attivare la prestazione il titolare di Conad Card deve rivolgersi alla struttura prescelta per la prenotazione (via email o telefono) e quindi presentarsi con la carta, un documento o il codice fiscale. La Conad Card non può però essere utilizzata per pagare le prestazioni. In questi giorni è partita la comunicazione ai clienti nei punti vendita e nei resoconti trimestrali di spesa. Le tariffe e l’elenco completo delle prestazioni sono disponibili sul sito www.conad.it nella sezione Commercianti Indipendenti Associati - Conad Card “Sanità più veloce”. «Conad Card è un’idea nata in Romagna, nel 1991, e poi estesa su tutto il territorio nazionale. In questo territorio è molto radicata nelle abitudini di spesa, tanto che oggi la gestione di tutto il circuito avviene a Forlì, tramite la società Gestione Carte Conad», spiega l’amministratore delegato di Commercianti Indipendenti Associati, Luca Panzavolta. «È quindi con grande orgoglio che presentiamo un progetto che va incontro a un’esigenza che più volte i nostri clienti hanno fatto emergere e che vuole porsi come opportunità integrativa rispetto al servizio sanitario pubblico». «Abbiamo scelto strutture di eccellenza nel territorio romagnolo, nelle quali i clienti potranno trovare un ampio spettro di servizi. Immaginiamo che queste strutture potranno dare risposta anche a cittadini di territori limitrofi ed è no- Primo piano ACI stra intenzione ampliare il progetto, coinvolgendo in futuro anche realtà sanitarie delle altre regioni in cui siamo presenti», conclude Panzavolta. Cos’è Conad Card Carta Insieme più Conad Card è la carta di pagamento collegata con il conto corrente che consente di pagare comodamente la spesa nei punti vendita Conad. Gratuita, senza costi di attivazione, né canone annuo, consente di saldare il conto della spesa dal giorno 7 del mese successivo e dà il 5% di sconto ai nuovi clienti nei primi 30 giorni dall’attivazione. In Italia ne sono attive 270mila, per un transato di oltre 650 milioni di euro. REGGIO EMILIA 22 lavoratori rilanciano come cooperativa la Fornace di Unieco Un nuovo workers buyout in terra emiliana. Questa volta in uno dei comparti, quello dei laterizi, maggiormente colpiti dalla crisi. Succede nel reggiano, dove 22 ex dipendenti della Fornace Terremilia del gruppo Unieco hanno dato vita alla cooperativa Fornace di Fosdondo che, grazie anche ad alcune scelte strategiche fondamentali, si propone di farne ripartire l’attività. La crisi dell’azienda nasce dal crollo del mercato dei laterizi (meno 80% negli ultimi anni) e dal piano di risanamento e ristruttu- Legacoop Settori razione di Unieco, che deve uscire dai settori non strategici. Tra gli elementi di fragilità del progetto anche la frammentazione del portafoglio clienti, costituito da oltre 600 soggetti di cui solo 10 con un fatturato superiore ai 50mila euro. Le capacità professionali e la forte motivazione dei soci per mantenere in vita uno storico presidio cooperativo sono la base del rilancio, che affonda le radici in un progetto di forte discontinuità per riduzione del costo del lavoro e dei costi fissi, con un investimento su nuove linee di prodotto a maggiore valore aggiunto e con contenuti innovativi e l’avvio di accordi con società del settore della ceramica per diversificare l’attività. Oltre a Coopfond, che parteciperà al capitale sociale della neonata cooperativa, dovrebbero arrivare a sostegno della Fornace di Fosdondo anche CFI, Banca Etica, Unipolbanca e Boorea ed è previsto il sostegno finanziario di Unieco che, dopo l’affitto, cederà l’attività al nuovo soggetto. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Coop 11 COOP >> Conad Evento “Meno Spreco più Solidarietà” >> Ora Office Coop ha organizzato a Roma giovedì 20 ottobre al Centro Congressi Roma Piazza di Spagna - gremito in tutti gli ordini di posti da oltre 400 persone, Soci Coop, rappresentanti di associazioni di volontariato e delle istituzioni, collegato in streaming con Repubblica Online e con il sito di RadioCoop - l’evento “Meno Spreco più Solidarietà”. Il tema della riduzione e donazione dello spreco di risorse alimentari è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni grazie al lavoro di molte organizzazioni di volontariato e alla recente Legge n° 166 dell’agosto scorso, promossa e sostenuta dalla giovane deputata varesina Maria Chiara Gadda, che nell’arco di poco più di un anno ha portato a casa un risultato atteso da tempo – che è ormai d’esempio in tutta l’Unione Europea - e lo ha fatto con un consenso quasi unanime in Parlamento: alla Camera, dove è stata relatrice, e al Senato, dove ha seguito da vicino il prezioso lavoro del relatore, il senatore Stefano Vaccari. Coop dal canto suo ha al proprio attivo uno straordinario lavoro, volto a prevenire la formazione delle eccedenze alimentari, attraverso investimenti e scelte appropriate in campo logistico, organizzativo, tecnologico e commerciale. Ma quando le eccedenze si formano – pur in misura gradualmente ridotta nel tempo – Coop dona tutto quanto è possibile alle associazioni di volontariato che si occupano di contrasto all’indigenza, sia fornendo pacchi-merce, sia confezionando pasti in mense apposite. E lo fa grazie ad un diffuso e costante impegno di centinaia di propri soci volontari sui territori e del personale di punto vendita, che seleziona e gestisce con cura – nel rispetto degli elevati standard di servizio e qualità dell’offerta commerciale - gli alimenti non più vendibili, ma ancora perfettamente consumabili perché vicini alla scadenza o lievemente danneggiati nella confezione o meno allettanti nell’aspetto. Nel solo 2015 Coop ha donato con il progetto “Buon Fine”, dedicato, appunto, alla cessione gratuita delle eccedenze alimentari, attivo nella metà dei suoi 1.165 punti di vendita a >> Titancoop >> Sicrea Group >> Sicrea Group >> CL’A 1921 >> Coop Ariel >> Quadir >> Promosagri >> Boorea >> CADIAI >> CIR food >> CIR food >> Coop Alleanza 3.0 >> CDS >> Terremerse >> Consorzio Solidarietà Sociale >> Itaca >> Coop Sociale Squero >> Cooperativa bagnini di Cervia >> Coop sociale Omnia >> Isfid Prisma Primo piano ACI Legacoop Settori livello nazionale, ben 5.143 tonnellate di cibo ancora buono e sano, pari ad un valore di circa 24 milioni di euro, capace di produrre 6 milioni di pasti per le persone in difficoltà. E la Legge Gadda consentirà un’ulteriore estensione del progetto “Buon Fine” a nuovi punti di vendita Coop, grazie alla forte semplificazione delle precedenti, farraginose norme fiscali, all’allargamento della platea dei soggetti destinatari – in passato potevano essere solo ONLUS – alla possibilità di donare i prodotti della panificazione entro le 24 ore successive, all’estensione della cedibilità a farmaci e prodotti non alimentari, quali quelli per l’igiene e la pulizia della casa e della persona e gli indumenti, all’incentivazione economica e sulla tassazione dei rifiuti, anche se per ora assai modesta. Fra gli ospiti di spicco della giornata romana – accolti e introdotti dal Presidente di ANCC, Stefano Bassi, accanto a Caritas Italiana, a Caritas Ambrosiano, ad Auser, alla tributarista Livia Salvini, a Last Minute Market – Rossano Ercolini, maestro elementare in quel di Capannori (Lucca), vincitore del Premio “Goldman Environmental Prize 2013”, una sorta di Nobel per l’ambiente, ricevuto personalmente dalle mani del Presidente Obama. Ercolini è partito dall’opposizione a un inceneritore nel suo comune e ha sviluppato una strategia denominata Rifiuti Zero che con dieci passi prevede l’azzeramento dei rifiuti entro il 2025 e a Capannori i primi risultati già si vedono con oltre l’80% di raccolta differenziata attraverso il porta a porta, i centri di riparazione e riuso e alcune politiche di riduzione come i sistemi di ricarica alla spina che hanno ridotto ulteriormente i rifiuti. D’altronde, che il tema stia a cuore degli italiani lo dimostrano anche gli ultimi dati elaborati sul sito www.italiani.coop che ci dicono, un po’ a sorpresa, come la pratica dell’anti spreco sta facendo proseliti nel nostro Paese. Gli italiani quanto a chilogrammi di rifiuti pro- Territori Imprese Sondaggio Imprese 12 capite all’anno vanno meglio dei Paesi del Nord (dai 187 kg record della Svezia ai 184 della Norvegia fino a scendere ai 164 di casa nostra) e soprattutto nostrano una propensione a leggere etichette e dunque controllare date di scadenza: lo fa sempre il 67% degli italiani rispetto al 58 degli europei. A chiudere la conferenza prima della cena a spreco zero, vi è stata una sorta di ripescaggio nella memoria collettiva con un duetto fra una chef “stellata”, particolarmente attenta al sociale come Cristina Bowerman e Maurizio Sentieri, storico dell’alimentazione, che ha voluto ricordare l’opera di Olindo Guerrini, che un secolo fa scriveva “L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa” e il grande lavoro mediatico di mezzo secolo fa, portato avanti da Mario Soldati con trasmissioni televisive capaci di valorizzare le tradizioni dei territori e di dare valore alla cucina e ai piatti locali, con uno stile e un contenuto ben diverso dalle banali trasmissioni odierne. E la cena conclusiva, a “spreco zero” ha consentito di far conoscere ai numerosissimi partecipanti – soci delle cooperative, arrivati un po’ da tutte le regioni del Nord al Centro al Sud Italia, ospiti di riguardo, rappresentanti di associazioni di volontariato e delle istituzioni ben 18 ricette, 16 salate e 2 dolci, confezionate con estrema maestria, utilizzando avanzi alimentari, dagli studenti e dagli insegnanti di 7 Istituti Alberghieri, provenienti anch’essi da Nord a Sud, partecipanti ad un progetto comune, “Cibo Sacro Quotidiano”. CONAD “Protagonisti nella vita di comunità” Conad dà risposte concrete ai bisogni dei cittadini e delle comunità in seno alle quali opera, come per il recente terremoto in Centro Italia. Passata l’emergenza e sopite le emozioni dei giorni del sisma, Conad accende la solidarietà e rafforza il proprio impegno di impresa per la comunità: dal 3 al 12 novembre, ogni due euro spesi per i prodotti Bassi&Fissi devolverà 0,50 centesimi alla Protezione Civile per finanziare la ricostruzione nelle comunità più colpite dal recente Primo piano ACI sisma. I soci Conad confermano in tal modo di non essere solo commercianti; prima ancora sono cittadini che vivono in seno alla comunità e comprendono bene le sue necessità quotidiane. Dopo la fase dell’emergenza, in cui il sistema Conad ha dato risposta alle richieste della Protezione Civile, è venuto il momento di rendersi disponibili anche per la fase della ricostruzione. Il 25 ottobre a Milano si è parlato di senso di Comunità e di come Conad sia protagonista in seno ad essa, illustrando anche attività e progetti in corso e per il nuovo anno in un’iniziativa nella quale sono intervenuti il filosofo Massimo Cacciari, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il vice presidente Conad e presidente Conad del Tirreno Valter Geri, la presidente della Regione Umbria e coordinatrice Regioni del terremoto Centro Italia Catiuscia Marini, il commissario del Governo per l’agenda digital Diego Piacentini, l’amministratore delegato Conad Francesco Pugliese e il direttore customer marketing e comunicazione Conad Giuseppe Zuliani. Da sempre Conad ha posto la persona al centro delle proprie politiche e attività, scandendo le tappe verso un modello di società in cui siano soprattutto i cittadini a contare, grazie alla credibilità che viene dalla capacità di interpretare e dare risposte concrete ai loro bisogni e proponendosi come un’azienda Cooperativa per la Comunità. Va in tale direzione l’impegno a sostegno del mondo della scuola (Insieme per la scuola), l’educazione a una corretta alimentazione portata avanti da ognuna delle sette cooperative Conad, le risorse raccolte a favore della Ricerca Scientifica, la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C (Liberalizziamoci), i giovani e il lavoro (Resto al Sud), il reinserimento nella società delle donne carcerate, gli sport minori e la battaglia contro l’abbandono dei cani. Sono alcuni dei temi ai quali Conad dà risposte concrete, condividendo i valori di fondo e contribuendo alla soddisfazione dei bisogni di ogni singola comunità. Tra l’altro Conad sostiene l’intervento di restauro dell’affresco del Presepe di Greccio, piccolo paese in provincia di Rieti, si erge tra i boscosi monti Sabini alle pendici del monte Lacerone ed è uno dei più bei Borghi d’Italia. Legacoop Settori «Quando la Fraternità francescana ci ha segnalato l’importanza religiosa e di fede, oltre che artistica, del Santuario del Presepe di Greccio», dice il direttore Customer marketing e comunicazione di Conad Giuseppe Zuliani, «non abbiamo avuto dubbi e abbiamo immediatamente dato il nostro sostegno all’intervento di restauro della Grotta, degli intonaci e dei suoi meravigliosi affreschi. E’ un gesto di attenzione che testimonia come la sensibilità di Conad incontri costantemente quella delle comunità, in particolare in un territorio in cui il recente terremoto ha prodotto danni e lutti». «È un’iniziativa che contiamo di portare a termine entro il prossimo Natale, per restituire ai bambini, alle donne e agli uomini che da sempre fanno di questo luogo una meta di pellegrinaggio per la gioia, il calore, il senso di famiglia che il Presepe evoca. E’ un gesto simbolico, ma che rappresenta al meglio quanto Conad voglia essere e sia impresa per la Comunità». Temi sui quali ha coinvolto altri attori – Uisp, ACLI, Legambiente, Federazione animalisti, Caritas... – anch’essi impegnati a costruire valori sociali basati sulla condivisione e sulla relazione con i cittadini. E’ un impegno che ha una valenza molto radicata per Conad, portato avanti giorno per giorno in modo continuativo. E che trova espressione anche nella terza edizione del Grande Viaggio 2017, per cogliere i sentimenti che animano le piazze, incontrare e ascoltare le voci di famiglie, giovani e anziani, i pilastri di ogni comunità che rappresentano per Conad relazioni vere e sincere e per attivare progetti di impegno locale a favore della Comunità. «C’è voglia di fare comunità, ma c’è anche tanta voglia di essere comunità, espressione di desideri e bisogni ai quali ogni impresa che fa della responsabilità sociale parte della propria missione risponde con entusiasmo, energia e voglia di stare insieme», sottolinea l’amministratore delegato Conad Francesco Pugliese. «Essere “socialmente responsabili” rappresenta un elemento di continuità con la nostra storia, che ha come riferimento la comunità fatta di persone, di cittadini che sono anche clienti dei nostri punti di vendita. Essere una grande azienda non è solo una questione di dimensione patrimoniale o geografica; significa anche essere capaci Territori Imprese Sondaggio Imprese 13 di condividere i valori e contribuire alla soddisfazione dei bisogni che caratterizzano la vita delle tante comunità in cui siamo presenti». L’impegno di Conad nei confronti delle comunità locali per attività di responsabilità sociale ha superato, a fine 2015, i 22,8 milioni di euro a cui si aggiungono gli oltre 6 milioni di euro destinati a società sportive e polisportive, gran parte dei quali riservati ai settori giovanili per sviluppare attività di formazione ed educazione soprattutto di quegli sport che in Italia non sono sotto i riflettori dei media (beach volley, calcio a 5, canottaggio, danza, karate, mountain bike, pallamano, pattinaggio, pesca, vela e yudo). TITANCOOP 40° anniversario “Dal passato per costruire il futuro” Il 25 Ottobre del 1976 i 41 soci fondatori di TitanCoop inauguravano a Ranco di Domagnano il primo punto vendita: quarant’anni dopo, con il convegno “40° anniversario TitanCoop - Dal passato per costruire il futuro”, la Cooperativa ha festeggiato questo importante anniversario assieme ai suoi soci e ad importanti ospiti istituzionali e del mondo delle cooperative. Il convegno, moderato da Claudio Riciputi, ha preso avvio con il saluto del Segretario di Stato al Lavoro e Cooperazione Iro Belluzzi. Nel suo intervento ha ricordato l’importanza, anche in ottica futura, del mondo cooperativo nel sistema economico e sociale sammarinese. La parola è poi passata a Pio Chiaruzzi, primo presidente della Cooperativa, che ha ricordato tutti coloro che hanno dato un conPrimo piano ACI tributo alla nascita di Titancoop. Enunciando quelli che sono i principi base della esperienza cooperativa ha poi ripercorso i passi che hanno portato all’apertura del primo punto vendita, analizzando il contesto sociale, economico e politico di quegli anni. L’intervento di Antonio Macina, attuale presidente di Titancoop, ha completato il quadro storico descrivendo gli accordi che si sono susseguiti nel tempo con il mondo cooperativo italiano e con Coop Italia e Legacoop in particolare, oltre all’impegno e alle collaborazioni messe in campo sul territorio sammarinese. Ha poi ripercorso le iniziative organizzate per il quarantesimo anniversario: la conferenza “Titancoop con Coop: una presenza consapevole e responsabile nella comunità”, la borsa di studio “Premio Progetto Coop” e la collaborazione con i Corsi di Laurea Triennale e Magistrale dell’Università degli Studi di San Marino che ha portato alla creazione del logo celebrativo dei 40 anni e all’organizzazione di un workshop sul tema dei nuovi luoghi o formati per la distribuzione a chilometro zero. Conclusa la sezione del congresso dedicata all’approfondimento della storia e del presente di Titancoop, la parola è passata al presidente di Coop Italia Marco Pedroni, che riagganciandosi ai precedenti interventi ha parlato del valore del mondo cooperativo e in particolare del mondo Coop, con riferimento al prodotto a marchio Coop. L’intervento del presidente di Legacoop Mauro Lusetti ha rimarcato l’importanza e le potenzialità insite nell’associazione delle cooperative per poi volgere lo sguardo al futuro illustrando come la cooperazione possa essere un modello per uscire dalla crisi. SICREA GROUP ORA OFFICE 522 ore lavoro donate per le popolazioni colpite dal sisma Dalla rinascita all’Orgatec di Colonia Sono passati 9 mesi dalla riapertura, in forma cooperativa, degli stabilimenti della Ora Office di Pomezia. La produzione di mobili per ufficio di alta gamma è ripresa a gonfie vele, superando anche le più rosee aspettative dei soci. Scrivanie, tavoli, pareti interne, sedute, partono dallo stabilimento Legacoop Settori di via Pontina, dirette verso i numerosi clienti italiani ed esteri. Grazie alla collaborazione con il designer Roberto Danesi, l’intera gamma dei prodotti è stata rinnovata, per unire all’eleganza ed all’esclusività di sempre, soluzioni che favoriscono l’ergonomia e l’utilizzo delle più attuali tecnologie di comunicazione. Perchè la Ora Office era ed è un fiore all’occhiello del Made in Italy, esportato con orgoglio in tutti il mondo: dalla Russia al Qatar, dalla Cina agli Emirati Arabi, passando per l’Europa. Proprio per incentivare i rapporti con i clienti esteri, in questi giorni la cooperativa Ora Office sta presentando i propri prodotti alla fiera Orgatec 2016 di Colonia, dal titolo “New Visions of Work”. La fiera riunisce ogni due anni, ormai dal 1953, le maggiori eccellenze mondiali del settore, per presentare nuove prospettive, ispirazioni e soluzioni innovative nel mercato degli arredi e forniture per uffici. “La nostra nuova linea di prodotti e la partecipazione a questa fiera sono stati per noi un grosso investimento” commenta il Presidente della Ora Office, Fabio Gobbi “Con uno stand di 240mq abbiamo voluto lanciare un chiaro messaggio: siamo tornati, con nuovi prodotti ed un nuovo slancio.” Il terremoto che ha interessato una vasta area dell’Italia centrale la notte del 24 agosto scorso, di certo non ci lascia indifferenti. Noi “ci siamo passati”, l’abbiamo vissuto in prima persona e sappiamo cosa si prova. Per aiutare concretamente le persone coinvolte, abbiamo deciso di aderire da subito a una campagna promossa da Alleanza delle Territori Imprese Sondaggio Imprese 14 Cooperative Italiane e CGIL, CISL, UIL. Queste associazioni hanno convenuto di istituire un fondo di solidarietà a favore delle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal sisma. Fino al termine del progetto, il 31 gennaio 2017, nel fondo confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori pari a un’ora di lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese cooperative aderenti all’iniziativa. A qualche settimana dalla chiusura delle nostre adesioni interne sono state tirate le somme: abbiamo raccolto 522 ORE LAVORO, per un controvalore di 8.939,26 €. Questo già soddisfacente risultato raddoppia grazie alla donazione da parte di SICREA Group di un importo equivalente. Abbiamo devoluto quindi complessivamente 17.878,52 €. Il presidente Luca Bosi commenta: “Una dimostrazione di sensibilità che scaturisce dal coinvolgimento e dalla conoscenza in prima persona del problema. L’entità della partecipazione e la tempestività con la quale la squadra di SICREA Group ha risposto all’appello, anche considerando il momento economico per tutti complesso, è un dato che riempie di soddisfazione e riconferma che SICREA Group C’È”. Come verranno impiegati i fondi Riportiamo le informazioni fornite nell’accordo sottoscritto dalle associazioni promotrici: “L’Alleanza delle Cooperative Italiane e Cgil, Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento, in coerenza con le indicazioni delle Istituzioni locali e delle autorità preposte al piano della ricostruzione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione – comunque a sostegno di servizi / strutture di pubblica utilità – e la più rapida utilizzazione considerata la gravità della situazione e la necessità di avviare la ricostruzione.” SICREA GROUP Consegnati quattro nuovi edifici scolastici Per oltre 1000 bambini e ragazzi la prima campanella dell’anno è squillata in aule nuove grazie alla consegna da parte di Sicrea Group delle scuole di Rivoli Veronese (VR), Villa Primo piano ACI d’Almè (BG), Parma e Piumazzo (MO). Si tratta di realizzazioni importanti, dislocate in aree diverse tra loro ma ugualmente curate dal punto di vista tecnico-costruttivo, ai più alti livelli di prestazione antisismica. Di particolare rilievo una realizzazione certificata LEED® GOLD, attualmente lo standard massimo in tema di sostenibilità, orientato al contenimento dell’energia impiegata e alla realizzazione di un ambiente confortevole attraverso alcuni principi fondamentali quali il controllo delle fonti inquinanti, sia in fase di costruzione che di utilizzo dell’immobile, e l’impiego di materiali riciclati e riciclabili. In Italia circa il 58% delle scuole è stato realizzato prima dell’introduzione delle norme antisismiche e il 32% richiede interventi urgenti di manutenzione (Fonte: Legambiente dossier ecosistema scuola 2014). Il tema dell’efficientamento energetico è oggi fondamentale, soprattutto per gli edifici pubblici, anche grazie alle iniziative di stanziamento fondi che gli enti pubblici e privati stanno attivando sempre più numerosi. La realizzazione di queste scuole dimostra che una risposta ai fabbisogni di infrastrutture delle nostre comunità è possibile e va ricercata nella cooperazione tra enti locali sensibili alle esigenze dei propri cittadini e realtà portatrici di know-how e attente alla cura di ogni più piccolo aspetto tecnico. “Con questi quattro interventi – sottolinea il presidente di Sicrea Group Luca Bosi – si consolida ulteriormente la nostra esperienza nel campo dell’edilizia scolastica. E’ un’alta specializzazione che abbiamo acquisito nell’arco degli anni. La capacità maturata grazie alla realizzazione di 15 edifici ci ha consentito di capire i bisogni delle comunità scolastiche, esigenze peculiari rispetto ad ogni altro tipo di costruzione. In questi casi l’attenzione ai dettagli è fondamentale, pensare ad ogni più piccolo aspetto che attenga la sicurezza di bambini e ragazzi diventa la bussola con cui si pensa e si edifica una scuola. E poi c’è il comfort, garantito dall’utilizzo di materiali innovativi e performanti tali per cui tutti gli edifici hanno una classificazione energetica elevatissima. Insomma servono gli ingredienti tipici degli uomini e delle donne di Sicrea Group: tecnica e cuore, per dare alla scuola quell’anima che merita un edificio nel quale cresceranno le future generazioni”. I quattro interventi Legacoop Settori Complesso scolastico di Rivoli Veronese (VR). consegnato a maggio, inaugurazione prevista per novembre. Una realizzazione innovativa dal progetto di alto valore architettonico. Il calcestruzzo armato a vista, la carpenteria metallica leggera e le ampie superfici vetrate caratterizzano visivamente l’opera, schietta e priva di espedienti atti a mascherare infrastrutture e impianti. La struttura è progettata secondo la più recente normativa “post-L’Aquila” ed è altamente coibentata e performante sotto il profilo energetico, così come i materiali da costruzione impiegati. Scuola Media di Villa d’Almè (BG). inaugurata sabato 3 settembre Fuori i verdi vigneti bergamaschi, dentro una struttura ad alta tecnologia impiantistica e strutturale. Oltre a rispettare le più recenti normative su sicurezza ed efficienza energetica per gli edifici pubblici, la scuola presenta dotazioni tecnologiche di ultima generazione quali wi-fi, connessione internet tramite fibra ottica, un parco fotovoltaico da 51 kWp sul tetto e lavagne interattive in tutte le aule. Scuola primaria Racagni di Parma. inaugurata giovedì 15 settembre. Un piccolo gioiello di tecnologia edilizia amica della natura. I materiali sono naturali, certificati, in parte riciclati, a bassa emissione di composti organici volatili ed estratti e lavorati a distanza limitata. Sotto il profilo energetico ogni aspetto è stato curato al millesimo per creare una struttura a energia quasi zero. Unitamente all’attenzione nella gestione delle attività e dei rifiuti di cantiere, tutto questo ha portato alla scuola la certificazione LEED® GOLD, che anticipa le ultime direttive comunitarie sulla nuova edilizia pubblica. Scuola Primaria Tassoni di Piumazzo (MO). inaugurata sabato 1 ottobre. Edificio di alta qualità costruttiva e funzionale, in classe energetica A e ai massimi livelli di tecnologia antisismica, organizzato secondo i princìpi Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 della modularità e della suddivisione degli spazi per funzione in modo da renderlo versatile e riorganizzabile in base alle esigenze della comunità. Al centro del progetto c’è il mondo dei bambini, ricco di spazi e sorprese pensate per socializzare e giocare. CL’A 1921 Rossana Mori nuova presidente E’ Rossana Mori la nuova presidente di CL’A 1921, cooperativa di produzione e lavoro, con sede a Montelupo Fiorentino, che opera nel settore delle costruzioni e del facility management. L’Avvenire 1921 Società Cooperativa – in sigla CL’A S.C., aderente alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue – Legacoop, è stata costituita nel 2012 dalla scissione per concordato in continuità di una delle più vecchie cooperative di produzione e lavoro della Toscana operante nel settore delle costruzioni pubbliche e private. CL’A ha quindi una storia lunga 90 anni e con la sua nascita ha salvaguardato le professionalità ed il know how precedentemente maturato. Nei primi tre anni di start up e consolidamento dell’azienda CL’A, è stato profuso il massimo impegno per non disperdere interamente nella crisi generale che attanaglia il mondo delle costruzioni il patrimonio storico, sociale ed umano derivante da oltre 90 anni di attività della precedente cooperativa che costituiscono l’attuale know how aziendale. CL’A è una impresa di costruzioni ed è competente nella realizzazione di grandi infrastrutture commerciali, ospedaliere, impianti sportivi, impianti tecnologici, strutture portuali, edilizia scolastica, ristrutturazione di immobili anche storici e di pregio, il tutto in aggiunta alla tradizionale edilizia abitativa pubblica e privata. Primo piano ACI CL’A, nel perseguimento del suo scopo sociale, opera in più settori di attività, ciascuno dei quali coinvolge una pluralità di strutture organizzative di natura funzionale. Il gruppo CL’A ha chiuso il bilancio 2015 con un valore della produzione di oltre 45 milioni di euro (di cui CL’A 35,3 e società del gruppo 9,9). Fra le ultime opere realizzate si segnalano: il rinnovamento del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato inaugurato lo scorso 16 ottobre, la costruzione del Parco Commerciale Levante, del negozio Decathlon e del negozio OBI di Livorno, la costruzione della residenza universitaria di via Monneret de Villard a Milano e la costruzione del Centro Commerciale Maremà a Grosseto. Rossana Mori è stata nominata presidente dal Consiglio di amministrazione del 21 ottobre. Succede a Riccardo Sani, di cui è stata vicepresidente per quasi due anni. In cooperativa riveste il ruolo di Responsabile Marketing – Comunicazione – R&S, si occupa di promuovere e gestire progetti di innovazione gestionale ed industriale, ricercandone anche il finanziamento attraverso bandi regionali e comunitari, contribuendo al rafforzamento del brand CL’A attraverso la ricerca di collaborazioni qualificate nel campo tecnico-scientifico e coordinando gruppi di lavoro per l’innovazione. “CL’A 1921 è una cooperativa che mette insieme 90 anni di storia, tradizione e know-how e uno spirito da start-up. Stiamo sul mercato cercando di mettere al centro la crescita e la soddisfazione personale dei lavoratori – spiega le neo-presidente Mori Negli ultimi tre anni il gruppo è cresciuto grazie a rapporti intensi e proficui con organismi di ricerca e università con i quali continueremo a collaborare per realizzare maggiore competitività nel settore delle costruzioni grazie a elementi di differenziazione tecnologica. Crediamo inoltre sia importante anche il recupero e la pratica dei valori solidaristici e di collaborazione fra imprese cooperative finalizzati ad una sana e duratura crescita in un momento così critico per il settore delle costruzioni”. Legacoop Settori COOP ARIEL Atto notarile del ‘700 per pagare il contratto di locazione del Comune di Trevi Si è svolta mercoledì 19 ottobre presso la chiesa di S. Francesco a Trevi la cerimonia di consegna, da parte della Cooperativa Ariel di Foligno al Sindaco Bernardino Sperandio, di un antico atto notarile che servirà a pagare il contratto di locazione dell’ “Uliveto di Villa Fabbri” . La singolare iniziativa riscopre il baratto anche grazie alla legge che permette il pagamento di imposte tramite opere d’arte, e soddisfa le esigenze di tutti: il Comune in primis che potrà esporre nel proprio museo un documento unico, la Cooperativa sociale Ariel che potrà usufruire altri 8 anni di un Uliveto e il privato proprietario del manoscritto, cliente della cooperativa, che potrà acquistare presso le varie strutture della stessa beni per il valore stimato del documento. Da non sottovalutare anche che la gestione dell’uliveto di Villa Fabri da parte della cooperativa, è stato uno dei primi esempi concreti in Umbria di Agricoltura Sociale, come pratica innovativa per l’uso e la valorizzazione di terreni pubblici con finalità sociale. “Tutto parte dalla cena d’inaugurazione del “Castello di Poreta” – afferma Fabrizio Dionigi Presidente della cooperativa dove era presente il Sindaco Sperandio. Gli parlai di un Atto Notarile, che rappresentava l’albero genealogico della famiglia Valenti, signori di Trevi, datato 1764 proprietà di una mia cliente abituale. Il Sindaco si mostrò subito interessato e io cercai di mediare con la signora che lo custodiva gelosamente”. Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 Fu effettuata un’attenta perizia dalla Sovrintendenza Archivistica di Perugia per la congruità del valore, e ci volle un po’ di tempo per convincere la proprietaria alla cessione del bene, soprattutto grazie alla mediazione del presidente Dionigi, e trovato il compromesso tra le parti si è concluso l’accordo. L’importanza di questo scambio di beni e servizi non si limita solo al mero valore economico, ma ha una elevata valenza sociale. “A me interessava moltissimo questo scambio- dice Bernardino Sperandio Sindaco di Trevi – per la mia comunità, e anziché l’olio prendiamo l’albero genealogico. Questo pezzo andrà ad arricchire il nostro spazio museale che invito tutti a visitare per la sua bellezza e per i pezzi unici contenuti” La comunità Trevana, quindi, avrà da oggi a disposizione un importante pezzo della propria storia, la cooperativa Ariel, usufruirà per altri 8 anni di un bene che ha riqualificato e rivitalizzato e dove si pratica Agricoltira sociale, la ex proprietaria potrà continuare ad acquistare “gratis” , sino al valore della stima, prodotti biologici presso il punto vendita di Sterpete a Foligno o essere ospite del “Castello di Poreta” per gustare prelibati piatti a KM 0. QUADIR Al via l’undicesima edizione del MIC, che quest’anno formerà 29 nuovi allievi Ha preso avvio venerdì 21 ottobre a Bologna l’undicesima edizione del MIC, percorso formativo organizzato da Quadir, in collaborazione con Legacoop e Fon.Coop, e rivolto a quadri e dirigenti cooperativi. 168 ore di didattica multidisciplinare per arricchire cultura e competenze di chi ricopre ruoli di responsabilità in imprese cooperative. Un progetto che, come ricorda il presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti, “è la via per rispondere all’evoluzione dell’attuale sistema economico investito da profondi cambiamenti. La classe dirigente cooperativa deve infatti recuperare una sua rappresentazione autonoma rispetto alle diverse teorie Primo piano ACI economiche emergenti e deve essere in grado di garantire la competitività dell’impresa cooperativa trasmettendo il sistema valoriale e le peculiarità che contraddistinguono il fare impresa cooperativa”. In questi dieci anni di formazione, MIC ha coinvolto quattro Regioni, oltre 300 corsisti e oltre 100 cooperative. “Il successo di questo master, affiancato da altri progetti formativi organizzati dalla nostra Scuola di Alta Formazione” – dichiara Raffaella Curioni, Presidente di Quadir – “conferma l’attenzione del movimento cooperativo verso la conoscenza, strumento strategico per le imprese di tutti i settori. Coniugare i diversi aspetti che concorrono alla vision aziendale, tra cui economia e finanza, analisi critica degli scenari e governance, marketing e comunicazione, è un metodo che si conferma molto efficace. Inoltre la composizione intercooperativa dell’aula consente l’instaurarsi di proficue relazioni tra imprese ed esperienze professionali”. Quest’anno MIC raccoglie 29 allievi provenienti da diverse cooperative, che hanno deciso di investire nella formazione quale leva imprescindibile di crescita professionale e umana: Abitcoop, Andria, Arbizzi, Argento Vivo, Bilanciai, Bonlatte, Cantine Riunite, Caseificio Razionale Novese, Cfp, Clandestina, Cmb, Cpl Concordia, Coopservice, Deco Industrie, Coop Eridana, Fruttagel, Legacoop Emilia Ovest, Master Servizi, Proges, Scacco Matto, Sicrea, Solidarietà 90, Cir Food, Noe – Nuove Opportunità Educative, Progetto Donna Più. Alla giornata inaugurale era presente Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia Romagna, per il saluto ai partecipanti, e il docente Giuliano Nicolini (membro dell’Aroc,Associazione Ricerche Sulle Organizzazioni Complesse, presso l’Università di Bologna) Legacoop Settori per la prima lezione sull’Impresa cooperativa. “Il vero valore della cooperazione – ribadisce Monti – è la capacità di progettazione e di investimento sulle sue risorse più preziose, in grado di creare rete, di superare i confini territoriali e valorizzare le proprie specificità. Fare formazione formazione significa fare squadra, tratto distintivo delle cooperative”. PROMOSAGRI Le Cooperative Agricole Braccianti denunciano il caporalato in Romagna «C’è grande preoccupazione nel mondo agricolo per il dilagare del fenomeno del caporalato in Romagna». Marcello Sanzani, presidente di Promosagri (che raccoglie le sette cooperative agricole braccianti di Ravenna) non usa mezzi termini per lanciare un allarme. «Fino a poco tempo fa nessuno avrebbe immaginato che anche nelle nostre zone si sarebbe diffusa questa modalità di sfruttamento che si pensava confinata a certe aree depresse del mezzogiorno. Purtroppo invece, come confermano le notizie che leggiamo sui giornali di questi giorni, è un fenomeno che dilaga in maniera allarmante anche nelle nostre terre. Noi cooperative braccianti, che ogni anno forniamo lavoro ai soci e dipendenti per oltre 12 milioni di euro, ci siamo sempre preoccupate della scrupolosa applicazione dei contratti sindacali e della messa in sicurezza di mezzi e lavoratori, anche sapendo che questo avrebbe comportato costi elevati. Oggi dobbiamo affrontare la concorrenza sleale di chi, sfruttando lavoratori non in regola, spesso stranieri, mette a rischio la loro salute e danneggia economicamente il sistema agricolo. Siamo favorevoli a norme come il DDL contro il caporalato approvato ieri dal parlamento, in cui si prevede l’eliminazione dei contributi pubblici a chi non è in regola. Sottolineiamo però che il testo della legge presenta dei limiti, infatti, non prevedendo una corretta gradualità nella applicazione delle sanzioni, rischia di penalizzare anche le aziende che lavorano seguendo le norme». Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 BOOREA Il 30 novembre la 17a edizione della “Grande Cena” Mercoledi 30 novembre 2016 alle 20.15 torna a Correggio la Grande Cena di Boorea, che giunge quest’anno alla 17a edizione. I progetti che sosterremo quest’anno si trovano nelle stesse aree di intervento dell’anno scorso. Il progetto nella valle della Bekaa in Libano a favore dei rifugiati siriani nei campi gestiti da GVC rientra in una nuova campagna della ong per il diritto all’acqua, quindi il nostro aiuto sarà rivolto alle attività svolte nei campi per assicurare ai rifugiati l’accesso alla preziosa risorsa. Purtroppo negli ultimi mesi nuovi profughi sono arrivati nei campi della valle della Bekaa, in particolare dalla città di Aleppo da cui le persone fuggono per le ben note e tristi vicende. Il secondo progetto al quale destineremo il nostro supporto si trova nella favela di Jandira a San Paolo in Brasile, ed è gestito da don Giancarlo Pacchin con la collaborazione del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia. Negli ultimi tempi si è arricchito di nuove attività formative rivolte ai ragazzi della favela, come quelle finalizzate alla formazione di fornai e panettieri, e noi vogliamo sostenerle. Una parte dell’incasso, inoltre, sarà destinato all’asilo parrocchiale di Finale Emilia, la cui ricostruzione, dopo il terremoto del 2012, non è ancora terminata. Il nostro obiettivo è raccogliere, come sempre, almeno 20.000 euro. Nel caso in cui il successo della Grande Cena vada oltre questo ambizioso obiettivo, eventuali cifre eccedenti saranno distribuite agli stessi progetti o ad altri progetti di solidarietà sul nostro territorio. Il prezzo per partecipare alla Cena rimane invariato, 30 euro a testa, un prezzo di partecipazione tutto sommato abbastanza popolare anche in questi tempi abbastanza complicati. La location non cambia, è il Salone delle Feste di Correggio, dove ci saranno i volontari della cucina e quelli di Auser a rendere possibile (ovviamente insieme alle donazioni di aziende ed enti sostenitori) la Grande Cena del 30 novembre. La squadra degli chef si è ulteriormente arricchita. Ritorneranno, accompagnati dai riPrimo piano ACI spettivi staff e come sempre senza percepire alcun compenso, Gianni D’Amato del CaffèArti&Mestieri di Reggio Emilia, la moglie Fulvia Salvarani e il figlio Federico, reduce dalla trasmissione televisiva “Top Chef”. Ci saranno di nuovo anche Giovanna Guidetti, chef della prestigiosa “Osteria La Fefa” di Finale Emilia e Isa Mazzocchi, chef e titolare de “La Palta” di Borgonovo Val Tidone (PC), ristorante stellato Michelin.A loro si aggiungerà quest’anno anche Giovanni Mandara, il celebre “Pizzaiuolo on the Road “de “La Piccola Piedigrotta” di Reggio Emilia, divenuta ormai una delle pizzerie più famose d’Italia, premiata pochi giorni fa dal “Gambero Rosso” come migliore pizzeria dell’Emilia-Romagna. Inoltre, dopo alcuni anni, tornerà Massimo Spigaroli di Polesine Parmense, dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), altro ristorante stellato Michelin. Anche quest’anno poi ci sarà la Gnokkeria di San Martino in Rio. Il menu è in fase di definizione. La Grande Cena non sarebbe possibile senza il sostegno delle istituzioni, delle aziende cooperative e private che ci aiutano, delle associazioni, dei sindacati, dei volontari...La lista delle adesioni è in fase di definizione e ve la manderemo nei prossimi giorni. Le prenotazioni si raccolgono ai numeri di telefono 0522-299356 (Paola), 0522 630711 (Comune di Correggio), 0522636714 (Comune di San Martino in Rio), oppure inviando una mail a [email protected]. CADIAI Inaugurato il Nido Gaia dopo l’incendio dello scorso anno Legacoop A quasi un anno dall’atto vandalico che il 3 novembre 2015 colpì il Nido d’Infanzia Gaia a Bologna, sabato 22 ottobre sono stati inaugurati i locali ristrutturati dopo l’incendio, restituiti ai 77 piccoli utenti già all’inizio di settembre. “Vorrei ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a raggiungere questo risultato – ha affermato Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI -. In primo luogo le famiglie dei bambini che frequentano il Nido o che lo hanno frequentato negli anni scorsi perché grazie anche alla loro collaborazione e pazienza abbiamo potuto svolgere l’anno educativo trascorso senza particolari problemi, nonostante si siano dovuti adattare a spazi molto più ristretti. Un grande ringraziamento va alle colleghe educatrici, collaboratrici, alla coordinatrice e alla pedagogista per il loro contributo sia al momento dell’incendio, sia per tutto il periodo successivo. La nostra gratitudine va infine all’amministrazione comunale e al quartiere Saragozza perché ci sono stati molto vicini. Al momento dell’incendio senza il loro aiuto non avremmo potuto riaprire il Servizio in tempi tanto brevi e nel corso di tutto l’anno sono stati presenti, tra le altre cose, con l’avvio di un percorso comune che ha l’obiettivo di arginare gli atti di vandalismo affrontandoli anche da un punto di vista educativo”. La ristrutturazione dei due locali colpiti dall’incendio ha richiesto tre mesi di lavori per un totale di spesa di circa 150mila euro. Nonostante i gravi danni, grazie alla struttura modulare, il Nido non è stato mai chiuso, garantendo il Servizio per tutto l’anno educativo. CIR FOOD A Chiara Nasi il premio “Capitani dell’Anno Food & Benessere” Cultura di impresa, innovazione, promozione del valore del cibo. Sono questi i tre concetti chiave che sabato 8 ottobre sono stati al centro di altrettanti eventi pubblici di cui CIR foodè stata protagonista, sottolineando ancora una volta il suo ruolo di Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 azienda leader nel settore della ristorazione. L’evento più significativo è stata la consegna alla Presidente Chiara Nasi del riconoscimento Capitani dell’Anno Food & Benessere, riservato a tutti gli uomini e le donne che hanno investito le loro energie alla nascita di realtà che oggi portano il nome dell’Italia nel mondo. Il premio, sostenuto da Consultinvest e organizzato in collaborazione con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura, è stato consegnato a Chiara Nasi durante un evento a Parma, nell’Aula Magna dell’Università. A Modena, invece, la responsabile dell’area territoriale Emilia Est Lorella Vignali, insieme a diversi esperti nazionali e alle Città della Rete Città Sane OMS si sono ritrovati per fare il punto sulle buone pratiche e le buone politiche in materia di cibo e alimentazione, in occasione dell’incontro Expo un anno dopo: buone pratiche e buone politiche dalle città. Nel corso di 5 diversi workshop, sono stati trattati altrettanti temi espressi nel Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP) firmato ad ottobre 2015 all’interno di EXPO a Milano, ovvero: cibo e povertà, spreco alimentare, agricoltura urbana e periurbana, cibo locale e dieta sostenibile. Lo stesso giorno, invece, davanti a una platea di circa 100 medici e professionisti della nutrizione infantile, la Responsabile Comunicazione e Marketing di CIR food Daniela Fabbi, ha raccontato i progetti creati dall’impresa per promuovere la cultura del cibo all’interno delle scuole. L’intervento si è inserito nell’ambito degli speech previsti dal ricco programma dell’evento CuraRE in Cucina, promosso da CuraRE Onlus all’Auditorium Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia. Infine, Claudia Pizzi della Direzione Risorse Umane, è intervenuta nel corso della Primo piano ACI conferenza stampa di presentazione della 2a edizione del Food Innovation Program, master internazionale di secondo livello dedicato a food e innovazione, promosso da Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), Future Food Institute di Bologna (FFI), e Institute for the Future di Palo Alto (IFTF), con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, Comune di Reggio Emilia, e Legacoop. Un progetto a cui collabora anche CIR food, nell’ottica di contribuire alla crescita e allo sviluppo dei giovani innovatori di domani. CIR FOOD Dibattito su “Come si comprano i servizi di ristorazione in Italia” Partecipano: Alessandro Botto, Avvocato del Libero Foro e Docente universitario Luiss, Roma Arturo Cancrini Avvocato del Libero Foro e Docente universitario Tor Vergata, Roma Corradino Michele Consigliere di Stato e Commissario ANAC Eugenio Dalli Cardillo Avvocato specializzato in contrattualistica Pubblica e Appalti Giuliano Gallini Direttore Commerciale e Marketing CIR food 16.30 Chiusura dei lavori L’evento è a numero chiuso e l’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. E’ necessaria la registrazione entro e non oltre il 28 ottobre Per accreditarti clicca qui COOP ALLEANZA 3.0 Promuove il concorso “Less is more” CIR food promuove un’occasione di dibattito e di confronto sulle dinamiche che regolano il sistema delle gare di appalto nella ristorazione collettiva e esaminare, a distanza di un anno, come è cambiato (e cambierà) il sistema di aggiudicazione degli appalti e delle concessioni pubbliche in Italia alla luce dell’entrata in vigore del nuovo codice. L’evento si svolgerà il 4 novembre a Roma, presso il Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari (Via della Dogana Vecchia, 29). Programma 12.30 Registrazione partecipanti 12.45 Light lunch 14.00 Saluto e introduzione di Giuliano Gallini CIR food 14.30 Tavola rotonda conduce Luca Telese Giornalista Legacoop Settori Disabilità non significa mancanza di talento e capacità: servono però gli strumenti e i supporti adeguati per far emergere pienamente il potenziale di persone disabili. Per questo nasce Less is More, bando di concorso promosso da Fondazione Famiglia Palmieri, Piquadro e Coop Alleanza 3.0, con il patrocinio dell’Università di Bologna. Il concorso è rivolto a persone fisiche o società che desiderino sviluppare progetti imprenditoriali di natura sociale valorizzando, attraverso il lavoro, il talento di persone con disabilità. Le persone affette da disabilità severa, che spesso presentano una condizione di non au- Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 tosufficienza fisica, manifestano doti e talenti non ordinari che però necessitano di un supporto extra per emergere. Less is more vuole premiare il miglior progetto imprenditoriale incentrato su un modello di business che esalti le particolari capacità di queste persone, permettendo loro di operare in un contesto economico tradizionale, sfruttando nicchie e spazi di mercato coerenti con le abilità che le contraddistingue. L’obiettivo ultimo dell’iniziativa è di giungere alla creazione di una vera e propria impresa sociale che, avvalendosi delle competenze di persone disabili, riesca a produrre e commercializzare beni o servizi. Il bando assegnerà 2 Grant, inclusivi di un contributo economico (del valore di € 15.000 il primo e € 10.000 il secondo) e di un percorso di accelerazione che si realizzerà in Silicon Valley in California. Al seguente link il bando di concorso, in scadenza il 20 novembre 2016. bando-less-is-more-2016 CDS Capofila del progetto europeo INsPIRE, sulla responsabilità sociale d’impresa La cooperativa CDS-Centro ricerche Documentazione e Studi di Ferrara è capofila del progetto europeo INsPIRE (INformation, Participation & Involvement of employees on non-financial reporting in the European food and drink sector). Presentato a fine 2014 sul programma EaSI (Programme for Employment and Social Innovation) INsPIRE è finalizzato all’individuazione di buone pratiche nell’ambito dell’informazione e consultazione dei lavoratori attraverso i CAE (Comitati Aziendali Europei) su tematiche di RSI (Responsabilità Sociale di Impresa) e rendicontazione non finanziaria, questo anche alla luce della nuova Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria e sulla diversità adottata definitivamente dal Consiglio dell’Unione europea lo scorso 29 settembre 2014. Il progetto si è sviluppato sul biennio 2015/2016 e ha coinvolto due multinazionali nel settore dell’agroindustria e beverage: Heineken, San Benedetto e l’azienda italiana AnPrimo piano ACI tinori. I partner del progetto, oltre a CDS, sono EFFAT (European Federation of Trade Unions in the Food, Agriculture and Tourism sectors) e FAI CISL e I-CSR – Italian Centre for Social Responsibility. Durante la vita del progetto si sono attuate diverse iniziative tra cui: ricerca DESK: rilevazione dei fabbisogni formativi e informativi sui temi della rendicontazione non finanziaria e della CSR, anche in relazione all’informazione e al coinvolgimento dei lavoratori e alle attività, alle prerogative e ai meccanismi di funzionamento dei Comitati Aziendali Europei; seminario di approfondimento della ricerca effettuata e degli obiettivi di INsPIRE, a Torino presso la sede dell’ ILO (International Labour Office-Organizzazione Internazionale del Lavoro).; focus a Ferrara con rappresentanti delle Parti Sociali (CGIL, CISL, UIL) formazione per le componenti dei CAE (Azienda e Delegati sindacali) sui temi focali del progetto (responsabilità sociale d’impresa/rendicontazione non finanziaria e funzionalità dei CAE nel recepire la direttiva europea sulla rendicontazione non finanziaria e portarne gli obiettivi nell’ambito della formazione, informazione dei lavoratori), svoltasi a Firenze presso il Centro Studi CISL; attività di comunicazione e disseminazione dei risultati del progetto, raccomandazioni e buone pratiche aziendali raccolte. Il 30 Novembre 2016 il CDS, insieme alla partnership, sarà a Bruxelles per la Conferenza che concluderà l’azione progettuale di INsPIRE. Per ulteriori informazioni e per conoscere i risultati del progetto consultare : www.ilcds.org/inspire TERREEMERSE Bilancio semestrale e revisione del budget 2016 «Il consuntivo del primo semestre 2016 di Terremerse da conto di una nuova capacità redditiva, derivata dalle azioni di riposizionamento attuate nello scorso esercizio. Pertanto la revisione del budget prospetta un risultato di esercizio in positivo, con la pre- Legacoop Settori visione di un risultato in utile, la cui portata potrà essere meglio definita in sede di preconsuntivo, anche alla luce delle ulteriori azioni correttive che stiamo mettendo in campo, utilizzando le informazioni ricavate dai dati del semestrale stesso», introduce l’AD Gilberto Minguzzi. Più in specifico il semestrale indica un andamento stabile della crescita e della redditività del comparto agroforniture, laddove le recenti importanti acquisizioni (Ceresara di Mantova, Sansepolcro, Narni, Busseto, Agriservice di Verona) si vanno allineando alle aspettative di budget loro assegnate e ai livelli di redditività dei nostri insediamenti tradizionali, i quali, peraltro, conservano intatto il loro grado di competitività e la tenuta del proprio spazio di mercato. Nel comparto cerealicolo si risente ovviamente dell’andamento dei prezzi internazionali, particolarmente penalizzanti per il grano duro. A ciò si aggiunge una doppia criticità, derivante in primo luogo dalla consistente riduzione di volume dei cereali autunnali, con l’effetto della i nsufficiente copertura dei costi degli impianti destinati all’essiccazione di quei prodotti. In secondo luogo, ma non per importanza, pesa il fattore qualità, pesantemente condizionato dall’incidenza del rischio aflatossine,a tutt’oggi difficilmente misurabile e non segregabile in lotti differenziati per le consegne di ciascun produttore. Nel comparto ortofrutta, al di là delle inevitabili criticità delrodaggio della delega della gestione della fase industriale ad Apofruit (con particolare evidenza nella gestione delle campionature della prima fase della campagna, soprattutto per albicocche e ciliegie), che andranno appianate definitivamente entro il termine della campagna in corso, si riscontra la piena validità della Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 scelta fatta d’integrazione con Apofruit. Infine, nel comparto carni l’annata in corso è stata dedicata a reagire alle pesanti perdite di fatturato subite per effetto di scelte interne di riorganizzazione di Coop Italia e Coop Alleanza 3.0 (la piattaforma di autoproduzione Coop di Castelnuovo Rangone di Modena, non più sostenibile economicamente, è stata ceduta al gruppo Inalca/Cremonini e, per sostenere l’operazione, Coop ha richiamato sul gruppo privato le lavorazioni precedentemente organizzate dal nostro stabilimento di Voltana). In questo comparto abbiamo messo a segno una completa riorganizzazione di gamma, superando la precedente offerta caratterizzata da porzionati semplici e salsicce, riposizionandoci su un’articolata gamma di elaborati e piatti pronti. La forte ripresa di commesse per le nuove referenze fa ben sperare per i nostri progetti futuri di aggancio di nuove relazioni commerciali in Italia e all’estero. «L’analisi della prima metà dell’esercizio ci aiuta a mettere a fuoco ulteriori azioni di riorganizzazione che si vengono delineando a completamento della vigorosa attività di riposizionamento condotta nello scorso anno – prosegue Minguzzi - Giova ricordare i tratti salienti di quell’importante lavoro: in primo luogo la realizzazione dell’accordo d’integrazione con Apofruit, poi la dismissione del settore macchine, la chiusura delle antiche pendenze con Unagro, le acquisizioni realizzate e in particolare quella di Agriservice. Nel 2016 abbiamo proseguito su quel solco e le nuove più importanti realizzazioni consistono nel riposizionamento del prosciuttificio, che va a integrarsi con la filiera commerciale Montorsi, consentendoci un graduale recupero di sostenibilità economica, senza dover ricorrere a riduzione di personale, con le inevitabili lacerazioni che ne sarebbero derivate sul piano sociale. In secondo luogo abbiamo aggredito le pesanti criticità riscontrate nella gestione di Terre da Frutta. È bene ricordare in proposito che il business plan di Terre da Frutta, all’atto della sua costituzione, era stato costruito sulla media dei prezzi di mercato del quinquennio precedente e che il 2015 ha segnato Primo piano ACI una riduzione di quei prezzi per circa un terzo. In più Terremerse non ha più potuto giovarsi del beneficio indiretto che ricavava dall’apporto dei volumi conferiti da Terre da Frutta per l’abbattimento dei costi fissi della propria gestione industriale, una volta che questa è stata trasferita ad Apofruit». A queste criticità è stata data una risposta radicale attuando la conversione del pereto (39 ettari di pere Abate, William e Conference) e del pescheto (4 ettari di pesche e nettarine) a bio, con importanti aspettative di recupero di valore. Inoltre, si deve aggiungere la ritaratura del livello di produttività standard del servizio dell’appaltatore Agrisfera, con una ragionevole diminuzione dell’incidenza dei costi per unità di prodotto. CONSORZIO SOLIDARIETÀ SOCIALE Presentato il progetto Saving’s House Giovedì 27 ottobre, con la presentazione e la firma del protocollo d’intesa tra Consorzio Solidarietà Sociale, Federconsumatori e Associazione Ricrediti si è dato ufficialmente avvio al progetto Saving’s House: un supporto efficace e concreto ai lavoratori delle cooperative sociali che vivono situazioni di indebitamento. “L’esigenza di questo progetto – afferma Fabio Faccini, presidente del Consorzio Solidarietà sociale – nasce da un’attenta e quotidiana lettura dei bisogni di alcuni soci e lavoratori delle cooperative sociali, in particolare quelle che si occupano di inserimento lavorativo di persone fragili; tra le forme di fragilità sociale che affliggono il nostro territorio, vi è la crescente difficoltà di interi nuclei Legacoop Settori familiari a gestire i propri consumi ed il bilancio domestico, attraverso una accurata programmazione delle spese, l’equilibrio tra entrate e uscite, la capacità di essere consumatori attenti e consapevoli. Il progetto – continua Faccini – si articolerà in diverse azioni: formazione specifica per alcuni responsabili di cooperativa in modo tale da inquadrare gli argomenti (gestione del bilancio familiare, le bollette, i contenziosi con le banche, la ricontrattazione dei mutui, ecc.) e impostare l’attività di supporto ai propri soci/dipendenti; informazione diretta a soci e dipendenti attraverso un ciclo di 4 incontri da organizzare nelle sedi delle cooperative che aderiranno al progetto; supporto personalizzato ai soci/lavoratori rispetto alle problematiche segnalate attraverso le competenze professionali di Federconsumatori e Associazione Ricrediti”. “Saving’s House – aggiunge il presidente di Federconsumatori Fabrizio Ghidini – vuole essere un luogo in cui raccontarsi, condividere e confrontarsi sulle questioni legate al proprio bilancio famigliare. Il nostro ente metterà a disposizione figure di supporto in ambiti molto specifici quali le utenze domestiche, i contenziosi sulla telefonia, con banche, assicurazioni e finanziarie; le multe e i pignoramenti per il recupero crediti, i diritti in campo sanitario, igiene degli alimenti..” Al fianco di Consorzio e Federconsumatori anche Monica d’Imperio, presidente dell’Associazione Ricrediti che ha voluto sottolineare come l’obiettivo di questo progetto sia quello di ‘intercettare chi è disponibile a seguire un percorso di acquisizione di consapevolezze in relazione ai propri consumi, raccogliere strumenti utili per la progettazione e la pianificazione sull’uso delle proprie risorse, riuscendo a guardare in modo più sereno alla liste delle uscite familiari. Noi cercheremo di accompagnare le persone negli ambiti del risparmio domestico, l’incidenza delle spese fisse, le voci su cui intervenire’ Il progetto è rivolto esclusivamente ai soci e/o ai lavoratori delle cooperative sociali socie del Consorzio Solidarietà Sociale; la cooperativa aderente si farà carico di circa due terzi degli interventi formativi/informativi mentre in capo al beneficiario rimarrà una quota di circa 10 euro. Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 ITACA A Sacile incontro su “Il futuro prossimo dei servizi per anziani” Sacile si interroga con esperti di fama nazionale e giovani ricercatori sul presente e soprattutto sul futuro dei servizi rivolti alle persone anziane, sulla loro assistenza, sul prendersi cura dei vecchi che non sono più in grado di prendersi cura di loro stessi, ma si interroga anche sul ruolo dei familiari che si trovano spesso in difficoltà a sostenere quel carico, non solo fisico ed economico, ma soprattutto emotivo e sociale. Che cosa accade quando come anziani e familiari ci troviamo ad utilizzare i servizi rivolti oggi alla terza età quali i centri diurni, i servizi domiciliari o gli ospedali? Noi nelle residenze per anziani, nelle quali a volte anche lavoriamo, vorremmo vivere? Su questo e molto altro ci interrogheremo il 7 novembre a Sacile a partire dalle 9 nel corso della giornata di studi e approfondimenti scientifici “Il futuro prossimo dei servizi per anziani” promossa da gruppo Ottima Senior, Città di Sacile, Cooperativa sociale Itaca e Sicurhouse. Oggi più che mai è necessario riflettere sul futuro dei servizi rivolti alle persone anziane, e proprio per questo ascoltare quello che giovani neo laureati hanno da raccontare. Nel corso del convegno, previsto a Palazzo Ragazzoni, saranno presentati in anteprima assoluta i risultati del Premio Gentlecare Sicurhouse, premio nazionale post laurea lanciato a fine 2015 da Ottima Senior riservato a giovani laureati per la realizzazione di studi sull’applicazione del metodo Gentlecare in ambito residenziale, semiresidenziale e domiciliare geriatrico. Trenta relatori, 23 enti coinvolti, 3 sessioni di lavoro (due al mattino e una al pomeriggio), 15 relazioni, una plenaria e le conclusioni, sono i numeri del convegno “Il futuro prossimo dei servizi per anziani” che si svolgerà il prossimo 7 novembre a partire dalle 9 nella Sala del Ballatoio di Palazzo Ragazzoni a Sacile. Fortemente voluta da gruppo Ottima Senior, Città di Sacile, Cooperativa sociale Itaca e SicurHouse, la giornata gode del patrocinio di Rete Città Sane, SITO – Società tecnico scientifica italiana di terapia occupazionale e AIP – Associazione italiana psicogeriatria. “Vogliamo aprire un confronto sul futuro Primo piano ACI prossimo dei servizi per anziani – evidenzia Ottima Senior - attraverso interventi di esperti in campo gerontologico, esperienze concrete dei servizi pubblici e del privato sociale, e con il contributo dei giovani laureati impegnati nello studio di applicazione del Metodo Gentlecare del Premio Sicurhouse”. Come rendere le residenze per anziani luoghi in cui vivere e abitare, come connettere i servizi con la comunità, come garantire percorsi comprensibili e praticabili per le famiglie, come favorire il benessere degli operatori, sono soltanto alcuni focus sui quali verterà la giornata. L’evento del 7 novembre si rivolge a tutte le persone coinvolte nei servizi e nella vita delle persone anziane, non solo amministratori degli enti pubblici, responsabili e coordinatori dei Servizi, ma anche assistenti sociali, operatori dell’assistenza, infermieri, terapisti occupazionali, e poi psicologi, educatori e animatori, medici, fisioterapisti, volontari, familiari, architetti, formatori. Ricchissimo il programma della giornata che spazierà da una riflessione sull’attualità del Modello Gentlecare a cura dell’arch. Enzo Angiolini, alla lectio magistralis del prof. Marco Trabucchi sul tema de “La cura degli anziani è un compito dei giovani” e poi alla presentazione del percorso di ricerca e degli strumenti a cura di Laura Lionetti, Monica Guerra e Anna Petris. Tra i punti più attesi la presentazione dei giovani ricercatori che hanno partecipato al Premio nazionale post laurea Gentlecare Sicurhouse, svolgendo il percorso nei servizi aderenti all’iniziativa, l’Istituto Golgi di Abbiate Grasso (Mi), Casa Alzheimer “Don Tonino Bello” di Bari, il Centro Diurno Margherita di Fano (Pu), la Residenza protetta di Sacile (Pn), la Fondazione Boni di Suzzara (Mn), la Residenza Trifoglio di Torino e l’Apsp Grazioli di Povo (Tn). Prevista nel pomeriggio attraverso due workshop paralleli, che verranno condotti da Elena Bortolomiol referente europea del metodo Gentlecare e Laura Lionetti referente della Formazione Gentlecare, la presentazione di ogni équipe di ricercatori sarà introdotta con approfondimenti tematici da un relatore senior: tra gli interventi quello di Andrea Fabbo su “Gli Interventi psicosociali e il modello Gentlecare”, medico geriatra responsabile Programma Demenze Ausl Modena, presidente Aip Emi- Legacoop Settori lia Romagna; Yann Bertholom, presidente Sito, interverrà su “100 anni di Terapia Occupazionale, alle origini del Modello Gentlecare”. Altri punti di discussione e approfondimento riguarderanno il tema dell’alleanza con le famiglie (Katia Pinto, vice presidente Federazione Alzheimer Italia) e della multi professionalità con (Giorgio Siro Carniello, direttore Rete Cure Intermedie - Direzione Sanitaria Aas 5, Rossano Maset, direttore Residenza protetta di Sacile e Anna La Diega, responsabile Area residenziale Anziani Cooperativa sociale Itaca). Al termine della giornata, la tavola rotonda sul tema “Il futuro prossimo dei servizi per anziani. Che cosa fare da domani?” con i relatori senior, che riporteranno in plenaria gli elementi salienti emersi nei workshop. A fine 2015, Ottima Senior aveva lanciato il Premio Gentlecare Sicurhouse rivolto a giovani neolaureati Under 30, due premi pari a 1250 Euro intitolati alla memoria di Moyra Jones, la terapista occupazionale canadese scomparsa l’anno scorso e ideatrice del metodo Gentlecare. Promuovere l’esperienza sul campo dei giovani per sensibilizzare un cambiamento culturale e organizzativo nel mondo degli anziani è uno degli obiettivi principali per il 2016 di Ottima Senior, il gruppo fondato nel 2005 a Pordenone da Enzo Angiolini, Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Cooperativa sociale Itaca, referente esclusivo dal 2011 per la società Moyra Jones Resources Ltd della diffusione e della verifica del metodo Gentlecare per l’Italia e per l’Europa. Da qui l’idea di Ottima Senior di puntare su un pool di giovani talenti e sull’alta specializzazione professionale di 16 giovani laureati provenienti da tutta Italia, che hanno portato avanti il loro lavoro di ricerca in 9 sedi sparse in tutta la penisola. COOP SOCIALE SQUERO Seminario “Disturbi specifici di apprendimento” Un seminario con esperti e professionisti che si occupano dei disturbi specifici di apprendimento (Dsa) intitolato “Ben-essere DSA” è in calendario venerdì 4 novembre alle ore 15 a Marghera presso la sede di Legacoop Ve- Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 neto. Ad organizzarlo e promuoverlo la cooperativa sociale Squero di Venezia, nata nel 2011 e impegnata nella promozione di centri di formazione ricreativi e doposcuola per favorire l’integrazione scolastica, in collaborazione con Legacoop Veneto e Studio Logopedico di Mestre. Obiettivo dell’iniziativa è informare e formare, in particolare gli insegnanti e le famiglie, affinché possano per riconoscerli sin da subito i “campanelli d’allarme” in modo da potere mettere in campo il prima possibile le azioni di intervento. Ma anche sensibilizzare i cittadini verso i problemi correlati ai Dsa, perché spesso sui bambini e i ragazzi pesano pregiudizi e il rischio di isolamento o di difficoltà relazionali. Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali di Manuela Lanzarin, assessore ai Servizi sociali della Regione del Veneto, e di Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto. Seguirà la presentazione dell’iniziativa da parte di Gabriella Trevisan, presidente della cooperativa Squero. Interverranno poi Marika Amidei, psicologa, Cristina Di Curti, logopedista, e Ottavia Furlanetto, educatrice.A moderare il seminario, Loris Cervato, responsabile Settore Sociale di Legacoop Veneto. Dopo una breve illustrazione sulla legislazione in vigore, in primis la legge nazionale 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, nel corso del seminario si affronteranno i temi relativi alle implicazioni emotive correlate alle prestazioni scolastiche dei ragazzi. E si approfondiranno anche il ruolo e l’utilizzo degli strumenti e delle misure che aiutano lo studente a ridurre gli effetti del disturbo. DI COOPERATIVA BAGNINI DI CERVIA Premia i marinai di salvataggio per i bagnini dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, fregiate di una grafica speciale riportante uno scatto dei suggestivi Magazzini del Sale. Premi più che meritati per i marinai cervesi e per i dipendenti della Cooperativa bagnini di Cervia che, grazie a una spiaggia perfettamente controllata e a un ottimo gioco di squadra, chiudono l’estate con ottimi risultati sulla sicurezza e sulla gestione dei nove km di costa da Milano Marittima a Cervia Pinarella e Tagliata. “La scelta della Cooperativa bagnini di utilizzare la speciale carta prepagata emessa da Bper Banca, dedicata alla città di Cervia per corrispondere il premio aggiuntivo ai bagnini di salvataggio, conferma e rafforza gli ottimi rapporti da sempre esistenti tra il nostro Istituto e la Cooperativa”, afferma l’area manager Ravenna di Bper Banca, Claudio Aguzzoni. E se lo staff per il salvataggio delle spiagge di Cervia è tra le migliori in Europa, è frutto di un risultato ottenuto dopo anni di perfezionamento del protocollo e d’investimento con un costo nel bilancio della cooperativa di un milione di euro, spesi prevalentemente per la preparazione e la formazione dei marinai. I ragazzi sono sottoposti a un percorso obbligatorio che parte dall’addestramento fisico e piscologico, e arriva alla preparazione in campo sanitario fino all’insegnamento delle dinamiche proprie del gioco di squadra. “Il protocollo che abbiamo perfezionato negli anni per il salvataggio sulle spiagge di Cervia è molto rigido – spiega il presidente della Cooperativa bagnini Fabio Ceccaroni – I marinai sono organizzati in squadre, formate a rotazione, e ogni componente della squadra segnala l’eventuale errore del collega. Il tutto prevede dei premi per incentivare le dinamiche e chi ha avuto una segnalazione non viene gratificato. C’è da Una Bper card che riporta l’immagine di Cervia caricata con un premio in danaro: è il premio scelto dalla Cooperativa bagnini di Cervia per gratificare il corpo di marinai di salvataggio per il lavoro svolto nell’estate 2016. E sono circa 70 le prepagate erogate Primo piano ACI Legacoop Settori dire che quest’anno siamo molto contenti perché abbiamo premiato tutti i marinai. Come premio siamo stati lieti di scegliere la Bper card prepagata che riporta l’immagine di Cervia, un omaggio ai marinai e alla città. La Banca Popolare dell’Emilia Romagna ci ha molto gentilmente fornito le card e noi abbiamo pensato al contenuto”. Fonte http://www.ravennatoday.it/cronaca/cooperativa-bagnini-cervia-premiomarinai-salvataggio.html COOP SOCIALE OMNIA Grande successo per la quarta edizione di “A misura di bambino” Oltre 2500 persone hanno preso parte lo scorso 18 settembre a Povegliano (Treviso) ai laboratori, ai giochi e ai momenti formativi proposti da “A misura di bambino”, manifestazione dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie. Promossa e organizzata dalla cooperativa sociale Omnia assieme al Comune e alla Proloco di Povegliano, e patrocinata da 11 enti, la quarta edizione ha visto coinvolte 48 realtà del territorio e ben 78 volontari impegnati nella buona riuscita dell’evento. L’iniziativa ha saputo promuovere con successo la cultura dell’infanzia grazie al lavoro di numerose persone che per un intero anno di progettazione e di organizzazione hanno collaborato tra loro dedicando tempo e risorse ai bambini. E grazie all’alta qualità gestionale ed educativa messa in campo dagli organizzatori, le famiglie hanno potuto scegliere tra ben 36 laboratori e giochi e 6 momenti “in-formativi” con esperti sui temi dell’educazione, dell’alimentazione, della salute e della lettura. “A misura di bambino” non è stata solo una festa, che ha visto l’apprezzamento dei grandi e dei piccini, ma un vero e proprio progetto pedagogico di promozione della cittadinanza attiva e della comunità che educa, a partire dalla valorizzazione dei bambini. Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 ISFID PRISMA Seminario tecnico su sicurezza sul lavoro Con l’obiettivo di informare e aggiornare le cooperative in materia di sicurezza sul lavoro, Isfid Prisma promuove e organizza, in collaborazione con Unica e Aifos, il seminario tecnico “L’impianto del nuovo accordo Stato Regioni 7 luglio 2016. Come cambia la formazione, aspetti giuridici e normativi”, in programma a Marghera presso la sede di Legacoop Veneto (via Ulloa 5) martedì 8 novembre 2016 dalle ore 15.30 alle 19 e riproposto mercoledì 9 novembre dalle 9 alle Primo piano ACI 12.30 a Udine presso Legacoop Friuli Venezia Giulia (via Cernazai 8). Relatore dell’incontro l’avvocato Lorenzo Fantini, giuslavorista, già dirigente della Divisione Salute e Sicurezza del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (con competenze su legislazione, rapporti con parti sociali, circolari e pareri), presidente del casellario centrale infortuni dell’Inail e autore di numerose monografie e articoli su riviste specializzate in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro. Attualmente dirige la rivista scientifica “Quaderni della Sicurezza Aifos”. Il seminario tecnico attribuisce, in alternativa, tre crediti validi per l’aggiornamento Legacoop Settori formativo di Rspp-Responsabile del servizio prevenzione e protezione, Aspp-Addetto al servizio di prevenzione e protezione, RlsRappresentante dei lavoratori per la sicurezza e per la figura del Formatore per la sicurezza area normativa. Per iscriversi: compilare e inviare entro il 31 ottobre 2016 la scheda di adesione seguente Adesione seminario sede Marghera: http://www.isfidprisma.it/wp/?wpfb_dl=241 Adesione seminario sede Udine h t t p : / / w w w. l e g a c o o p f v g . i t / w p content/uploads/2016/10/scheda-adesione.pdf Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 24 OSSERVATORIO SWG Cresce l’interesse verso l’istruzione universitaria Eppur si muove. Il Paese dà segnali di riavvicinamento al valore dell’istruzione universitaria. Le prime evidenze si sono avute a inizio anno, con la pubblicazione dei dati del Miur sugli iscritti per l’anno accademico 2015/16. Il dato portava alla luce una leggera crescita (271.119 iscritti, con un più di seimila unità rispetto all’anno precedente). Un lampo in controtendenza con il costante calo delle iscrizioni registrato nell’ultimo decennio: nel 2004/05 gli studenti universitari erano 335.541 (fonte Ocse). L’analisi realizzata da SWG a ottobre 2016, disegna un quadro ulteriormente in evoluzione. Nelle viscere del Paese sembra profilarsi, con affanno, un cambio di atteggiamento verso l’Università. Dopo anni di denigrazione del valore della laurea (e del sapere in genere) e di nobilitazione del far soldi (presto, facilmente e senza peculiari competenze), il vento sembra iniziare a spirare verso un’altra direzione. Per il 71% delle famiglie è importante investire nella formazione universitaria. Una scelta di cui sono maggiormente convinte le persone che vivono nelle regioni del Centro Italia (77%), rispetto a quelle residenti al Sud (59%). Una convinzione che riguarda soprattutto, i baby boomers, la generazione dei genitori, mentre le generazioni più giovani si presentano più distanti e disilluse verso l’investimento sulla formazione universitaria (75% di importanza tra i Baby boomers, contro il 58% tra i Millennials). Vent’anni di proselitismo anti-sapere, di scarsa valorizzazione dei talenti, di Università che beneficiano cordate, familismi e nepotismi; d’imprese che puntano su soggetti accomodanti e obbedienti, disinvestendo su creatività, capacità e merito, non possono che creare questa nebulosa disincantata (e alienata al sapere universitario) da parte dei giovani. Non a caso, di fronte al bivio tra imparare un mestiere e puntare sulla laurea, l’opinione pubblica si concentra prevalentemente sulla prima scelta, lasciando l’opzione universitaria al 37%. L’Università sta tornando ad essere una scelta di “classe” e non svolge più il ruolo di ascensore sociale. NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cati/cawi compiuto su un campione di 1.500 italiani maggiorenni, realizzato tra il 17 e il 19 ottobre 2016. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio