Stupefacenti e sostanze psicotrope “Fatti di vita”

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Stupefacenti e sostanze psicotrope “Fatti di vita”
Stupefacenti
e sostanze psicotrope
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Alcool
Cannabis
Cocaina
Ecstasy
Eroina
LSD
“Fatti di vita”
Libretto informativo sulle droghe ed i loro effetti
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Alcool
Cos’è
L’alcool etilico, o etanolo, è una sostanza contenuta in bevande quali il
vino, la birra, gli aperitivi, i superalcolici, in una determinata percentuale
espressa generalmente in gradi (per es.: il vino da pasto ha 10/12 gradi, la
birra 5 gradi, gli aperitivi 18 gradi ed i superalcolici 40/45 gradi ed altre).
Anche alcuni farmaci (per es. sciroppi) ed alcuni alimenti (per es.
dolciumi) possono contenere una percentuale di alcool.
L’Alcool è una droga
L’alcool è una sostanza psicoattiva, cioè in grado di modificare il
funzionamento del nostro cervello e quindi il nostro comportamento e la
nostra percezione della realtà.
La sua assunzione protratta nel tempo induce, nella maggior parte
degli individui, assuefazione (detta anche “tolleranza”), ossia il bisogno di
incrementare sempre più le sodi per ottenere lo stesso effetto, dipendenza sia
fisica che psichica con conseguenti seri danni come problemi psicologici,
relazionali e malattie correlate.
L’alcool è, quindi, secondo le indicazioni della OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità) una vera e propria droga in quanto “sostanza
psicoattiva che provoca assuefazione e dipendenza”.
I gruppi maggiormente a rischio
Diverse ricerche scientifiche hanno accertato che il rischio di sviluppare
abuso e/o dipendenza alcolica può essere determinato sia da fattori genetici
(e quindi ereditari) che da fattori psicosociali. Se ne deduce che nessuna
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persona può considerarsi, in senso assoluto, immune dal pericolo
“alcolismo”. In sintesi: meno si beve, meno si rischia.
Da una recente indagine nazionale è emerso che i gruppi che risultano
più a rischio di sviluppare una dipendenza da alcool sono le donne di
mezza età ed i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Un dato
preoccupante riferito a questi ultimi è l’aumento dei casi di ubriachezza
ripetuta, quelli di guida in stato di ebbrezza e con assunzione
contemporanea di droghe eccitanti.
I giovani e l’alcool
Spesso i giovani iniziano a “bere” per gioco, per imitazione o per altri
motivi, acquisendo così delle abitudini che possono portarli prima o poi a
sviluppare una dipendenza alcolica o una dipendenza mista (alcool, fumo,
psicofarmaci, droghe) ancora più pericolosa.
La dipendenza alcolica ed i suoi effetti
Oltre ai danni fisici su:
• il sistema nervoso centrale e periferico (alterazione della capacità di
concentrazione, dell’equilibrio e della deambulazione, comparsa di
stati confusionali, ansia, allucinazioni e sonnolenza);
• il sistema digerente (irritazione ed ulcerazione delle mucose che
rivestono lo stomaco e l’intestino, danneggiamento, in modo particolare,
del fegato con esiti di epatiti e/o cirrosi);
• il sistema circolatorio (ipertensione arteriosa, arteriosclerosi);
• il sistema endocrino (impotenza, riduzione della fertilità, ecc.);
l’assunzione di alcool può portare senza che il soggetto se ne renda conto,
a severe alterazioni del comportamento affettivo, lavorativo e relazionale
con devastanti conseguenze sul piano familiare, professionale e sociale.
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Per un motivo o per un altro, la dipendenza da alcool può essere
pertanto considerata una vera e propria “malattia”.
False credenze sull’alcool
• L’alcool dà forza?
L’alcool non dà forza. Se l’alcool desse veramente forza, verrebbe
consigliato, ad esempio, agli atleti durante gli allenamenti, cosa che, invece,
non viene fatta, anzi bandita.
• L’alcool dà sicurezza?
L’alcool non dà sicurezza. Anzi, l’abuso di alcool è indice di debolezza.
Infatti le persone timide o fragili sono più esposte al rischio di sviluppare
una dipendenza alcolica.
• L’alcool toglie la sete?
L’alcool non toglie la sete. Esso è, infatti, un diuretico e come tale fa perdere
acqua al nostro organismo aumentando la sete.
• L’alcool riscalda?
L’alcool è un vasodilatatore periferico. A causa di questa vasodilatazione il
calore interno del corpo viene disperso all’esterno e la temperatura interna
scende. Quando l’effetto della vasodilatazione termina, se si è bevuto molto e
se la temperatura ambiente è rigida, si avvertono intensi ed improvvisi brividi
di freddo. Per difendersi dal freddo, quindi, non bisogna assumere alcolici,
bensì bevande calde e molto zuccherate, cioccolata, miele o sostanze
analoghe.
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L’alcool e la famiglia
E’ importante sottolineare che spesso i problemi alcool correlati
provocano disagio e sofferenza all’interno della famiglia. Essi aumentano le
tensioni e le incomprensioni che spesso inducono la famiglia a disgregarsi ed
isolarsi. I figli risentono del clima negativo che vivono in famiglia e possono
manifestare il loro disagio attraverso alcuni comportamenti (difficoltà
scolastiche, uso di sostanze illegali, aggressività, irrequietezza, sofferenze
psicologiche, ecc.).
E’ molto importante che in famiglia ci sia da parte dei genitori, al di là
delle belle parole, un “esempio educativo” al non uso di alcool e di sostanze
psicoattive.
L’alcool e la sicurezza stradale
L’alcool, anche se assunto in piccole dosi provoca delle modificazioni
nel nostro organismo che si verificano senza che l’individuo ne abbia
coscienza:
1. un restringimento del campo visivo (si riusciranno cioè a vedere con
molta più lentezza e fatica gli oggetti e le persone che sopraggiungono
dal lato);
2. un rallentamento dei riflessi (ad es. in caso di frenata essa avverrà
con un sensibile ritardo);
3. una falsa convinzione nel guidatore di aumento delle proprie capacità
e delle proprie performances, a fronte, invece, di un contemporaneo
calo delle reali prestazioni.
Al fine di garantire la massima sicurezza stradale sarebbe pertanto
consigliabile non assumere alcool neppure in minima quantità prima di
mettersi alla guida di un veicolo. La legge fissa in 0,5 il limite legale di
tasso alcolemico per la guida di autoveicoli.
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Per chi è sconsigliabile l’alcool
1. “Ai bambini ed agli adolescenti perché il loro fegato ha una ridotta
capacità di metabolizzare questa sostanza i cui effetti negativi sui
processi di sviluppo sono ben noti. Inoltre, essi hanno minori difese
psicologiche per evitare di intraprendere il cammino verso l’alcolismo”;
2. “Alle donne durante la gravidanza e l’allattamento per evitare effetti
negativi sul feto o sul lattante”;
3. “Alle persone che assumono farmaci: l’alcool interagisce con alcuni di
essi (in particolare gli psicofarmaci) amplificandone l’effetto in modo
spesso non prevedibile o quantificabile”;
4. “Alle persone che devono porsi alla guida o che devono effettuare
particolari prestazioni lavorative e/o di studio che richiedono una
perfetta efficienza psicofisica”.
In linea di principio l’alcool è
sconsigliabile a tutti
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Cannabis
Cos’è
La cannabis è una sostanza stupefacente che viene ricavata dalla
pianta della canapa indiana.
Può presentarsi sottoforma di piccole foglioline secche ma, più spesso, come
un materiale compatto e scuro di odore aromatico che viene sbriciolato e
fumato.
Quali sono gli effetti
Distorsioni sensoriali ed alterazioni dell’umore. Può provocare:
nausea, ansia, allucinazioni, attacchi di panico o paranoia. L’uso costante
può ridurre ad uno stato di demotivazione verso le normali attività e perdita
di interessi.
Derivati
“Marijuana”: mistura somigliante al tabacco e all’origano.
Colorazione che varia dal verde chiaro allo scuro al bruno. Alla combustione
produce caratteristico odore di fieno secco. E’ confezionata in pani avvolti in
sacchetti di tela o cellophan. Viene fumata anche miscelata con tabacco.
Produce effetti di euforia, aumento della sensibilità visiva ed uditiva,
sensazione di rilassamento e, a volte, sonnolenza. La dipendenza fisica è
modesta, marcata, invece, quella prsichica.
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“Hashish”: impasto molto consistente, prende il nome caratteristico
dalla zona di provenienza (nepalese, afgano, marocchino, ecc.). Fumato
come la marijuana ma con effetti più marcati: possibili allucinazioni,
disorientamento, confusione mentale e delirio. La dipendenza fisica
moderata, abbastanza elevata quella psichica.
“Olio di hashish”: sostanza liquida, densa, viscosa, di colore scuro ed
odore caratteristico e molto aromatico. Si assume bagnandone la cartina con
la quale si avvolge la marijuana ed il tabacco e fumando il tutto, o anche
tramite pipa speciale. Effetti simili a quelli dell’hashish ma molto più forti
ed intensi.
L’uso della cannabis può portare a far uso
di altre droghe
• L’uso della cannabis non conduce automaticamente a quello di altre
droghe, ma può favorirlo;
• Circa l’80% di chi usa eroina ha iniziato con la cannabis. Inoltre,
spesso, gli spacciatori di cannabis vendono anche altre droghe (per es.:
eroina).
Quali sono
dall’uso
le
conseguenze
derivanti
1. L’uso della cannabis può causare alterazioni permanenti delle
funzioni cerebrali e dei riflessi;
2. E’ spesso causa di incidenti stradali o infortuni sul lavoro: per cui non
bisognerebbe mai guidare o maneggiare macchinari pericolosi sotto
l’effetto della droga;
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3. Fino a qualche tempo fa si pensava che la cannabis non causasse
dipendenza fisica, ma alcune recenti ricerche hanno invece dimostrato il
contrario;
4. Come tutte le sostanze psicoattive, essa può generare in alcune persone
una forte dipendenza psicologica in quanto può sviluppare un bisogno
costante dei suoi effetti artificiali;
5. Si è notata un tendenza all’aumento delle dosi con il passare del
tempo.
Quali sono le pene
Con l’entrata in vigore del testo aggiornato del DPR 309/90, chiunque
venga trovato in possesso di più di 10 grammi di cannabinoidi (equivalenti a
30/40 “spinelli”) è considerato “spacciatore” ed incorre nella pena della
reclusione da 6 a 20 anni.
Chi, invece, venga trovato in possesso di un quantitativo minore, non
incorre nella pena reclusiva, ma subisce sanzioni amministrative
(sospensione della patente, del passaporto, del permesso di soggiorno se
extracomunitari e, in alcuni casi, il fermo amministrativo del motorino).
Cosa fare per smettere
• Per la disintossicazione da cannabis non esistono farmaci curativi;
• Alcune persone provano a smettere di usare la droga da sole, la
maggior parte invece ha bisogno di aiuto;
• Spesso chi fa uso di droghe non riconosce di avere un problema serio
da risolvere. Questa è una delle caratteristiche principali della
patologia che spesso compromette la possibilità immediata di
interrompere l’uso della droga. In questi casi la cosa più importante è
evitare in tempo tutti i rischi e i danni derivanti dall’uso della
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sostanza, ma soprattutto prevenire il passaggio all’uso di droghe
pericolose;
• Chi usa droga deve essere aiutato e non emarginato perché per vincere
la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà;
• Per curarsi esistono appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può
rivolgere in anonimato.
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Cocaina
Cosa sono la Cocaina e il Crack
“Cocaina”: polvere cristallina bianca, fine, lucente, simile al sale ed allo
zucchero estratta dalla pianta della Coca. Tende ad ingiallire col
prolungato contatto con l’aria. Di sapore amaro, a contatto con le mucose
provoca una sensazione di freddo lasciando sulla lingua una sensazione
simil-anestetizzante. Tagliata con sostanze inerti, può essere assunta,
sotto forma liquida tramite iniezione. Se in polvere viene invece inalata.
Provoca forte eccitazione. La tolleranza e la dipendenza fisica sono
modeste, elevata è, invece, quella psichica.
“Crack”: è un derivato della cocaina ma molto più pericoloso. Si presenta
sotto forma di cristalli di colore biancastro ed aspetto granulare. Viene
fumato in pipa con aggiunta di tabacco o marijuana. Subito dopo
l’assunzione vi è un forte stato di euforia, aumento di frequenza
cardiaca, allucinazioni, comportamenti aggressivi e/o violenti, manie
suicide. Tale condizione è seguita da depressione, delusione e disagio
psichico che stimolano il bisogno compensativo di nuove assunzioni. Grave
è la dipendenza fisica e psichica.
Alla “famiglia” degli stimolanti appartengono poi, anche le
“Amfetamine”. Reperibili in fiale, pasticche o capsule di vario colore,
esse sono assunte per ingestione o tramite iniezione. Gli effetti sono simili
alla cocaina. La tolleranza è elevata ed obbliga l’assuntore ad un
costante aumento delle dosi.
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Come vengono assunti
Cocaina:
• Il metodo più diffuso è l’inalazione (“sniffo”) che può provocare
anche danni a carico della mucosa nasale;
• La via endovenosa, invece, è meno diffusa ma molto più pericolosa
giacché la cocaina, essendo un potente vasocostrittore, una volta
iniettata direttamente nel circolo sanguigno può provocare infarti
vari (muscolari, cardiaci, renali, cerebrali, ecc.) oltre a setticemie ed
altre infezioni a causa della contaminazione della sostanza da
parte di batteri, virus, funghi, ecc.. Le iniezioni, inoltre, danneggiano
le vene, provocando trombosi ed ascessi e veicolando pericolosissimi
batteri e virus (per es.: epatiti, HIV, ecc.)
Crack:
• Fumare “crack” è, per certi versi, persino più pericoloso, gli effetti
sono di breve durata, possono provocare dipendenza fisica e
danneggiare i polmoni.
Quali sono
dall’uso
le
conseguenze
derivanti
• La cocaina ed il crack provocano assuefazione inducendo ad un uso
sempre maggiore per ottenere lo stesso effetto;
• Il bisogno della sostanza induce, poi, a commettere varie attività
illecite al fine di procurarsi il denaro necessario al suo acquisto;
• Quantitativi elevati possono causare overdose, indipendentemente
dalla modalità di assunzione;
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• Le complicazioni più gravi e frequenti associate all’uso sono le
malattie psichiche quali la paranoia, le allucinazioni e le psicosi
con conseguente perdita di contatto con la realtà.
La cocaina e il crack sono illegali
L’acquisto, la vendita ed il possesso di cocaina e crack in quantità
superiori a 1,6 grammi comporta la reclusione da 6 a 20 anni. Per dosi
inferiori a 1,6 grammi sono previste sanzioni amministrative (ritiro della
patente di guida, del passaporto, del porto d’armi, ecc.).
Quale aiuto possiamo offrire a chi ne fa
uso
• Chi fa uso di droghe deve essere aiutato e non emarginato perché per
vincere la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà;
• Il desiderio della droga è molto forte, può rimanere anche per molti
anni ed è la causa delle frequenti ricadute. Per questo è necessario
ricorrere ad un supporto psicologico e sociale;
• Per curarsi esistono degli appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci
si può rivolgere anche in anonimato.
La migliore difesa è non usare droga
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Ecstasy
Cos’è
L’ecstasy è un combinazione sintetica di una droga allucinogena (cioè
che provoca allucinazioni) ed una droga anfetaminica (cioè che provoca
eccitazione).
Il
nome
chimico
è
MDMA
o
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metilenediossimetilamfetamina.
• L’ecstasy determina alterazioni delle percezioni sensoriali e distorsione
della realtà con effetti diversi in base alla combinazione delle due
componenti.
• La droga viene quasi sempre assunta sotto forma di compresse o
capsule. Se ne fa spesso uso in discoteca per esaltare le sensazioni
musicali;
• Occasionalmente viene sniffata, fumata o iniettata;
• L’ecstasy crea dipendenza psicologica. Questa droga spesso può
assumere grande importanza nella vita delle persone creando un
bisogno a cui è molto difficile sottrarsi. In soggetti cronicamente
intossicati, la sospensione può provocare disturbi psicofisici con
depressione, tremori, debolezza, disturbi gastrointestinali.
Quali sono gli effetti
• L’ecstasy agisce circa 30 minuti dopo l’assunzione. Provoca brevi
impeti di euforia accompagnati talvolta da nausea;
• Il massimo dell’effetto si raggiunge circa un’ora dopo. Le sensazioni
vengono intensificate e distorte;
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• Gli effetti dell’ecstasy svaniscono dopo 3-4 ore;
• La persona che l’ha assunta crede di poter facilmente affrontare una
conversazione impegnativa e di essere disinibita e spigliata nelle
relazioni;
• Ciò che fa dell’ecstasy una droga diversa dalle altre è proprio la
sensazione di riuscire a capire ed accettare meglio gli altri. E’ come se
venisse meno ogni barriera e le persone si sentissero meno inibite.
Quali sono le conseguenze
• Spesso dopo l’assunzione subentra la depressione;
• In Europa si sono verificati casi di decesso associati all’ecstasy;
• Il surriscaldamento da assunzione associato a serate in discoteca o
altri locali chiusi e sovraffollati è causa di frequenti collassi;
• Alcune persone risultano estremamente sensibili all’ecstasy e per loro
una sola dose può essere letale;
• Si pensa che l’ecstasy possa causare danni al fegato (sono noti casi di
epatiti acute fulminanti);
• Specialmente chi soffre di ipertensione, di problemi cardiaci, di
epilessia, asma, le donne in stato di gravidanza o coloro che fanno uso
di antidepressivi devono assolutamente evitarne l’assunzione;
• Alcuni esperimenti dimostrano che l’uso di ecstasy può provocare
lesioni cerebrali irreversibili.
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Quali sono le pene
Chiunque venga trovato in possesso di più di 5 compresse di ecstasy è
considerato spacciatore ed incorre nella pena della reclusione da 6 a 20
anni.
Per coloro che possiedono un quantitativo inferiore a 5 compresse sono
previste sanzioni amministrative (sospensione della patente del passaporto,
ecc.).
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Eroina
Cos’è
• L’eroina è una sostanza chimica che deriva dall’oppio ed è simile, ma
molto più potente, alla morfina;
• Di colore variabile dal grigio al marrone;
L’uso dell’eroina crea una precoce e forte dipendenza con disturbi fisici e
psicologici in caso di sua sospensione;
Chiunque faccia regolarmente uso di eroina va incontro a:
• Bisogno di incrementare sempre di più le dosi per ottenere
lo stesso effetto;
• Rischi di gravi malattie legate all’introduzione endovenosa
di sostanze contaminate da batteri e virus;
• Sintomi di astinenza se si interrompe l’uso: naso che cola,
sudore, brividi, crampi, vomito, dolori addominali e forte
agitazione;
• Un forte desiderio psicologico della sostanza che rende
“schiavi” e dipendenti in brevissimo tempo;
Per un assuntore, il desiderio dell’eroina è persino più forte di quello
sessuale;
L’eroina che viene venduta dagli spacciatori non è pura: sia perché
mescolata con varie sostanze cosiddette “da taglio” che ne aumentano il peso
ed il volume (talco, mannite, gesso, ecc.), sia perché essa viene preparata
dallo spacciatore in condizioni di scarsa igiene e, spesso, essa è contaminata
da vari batteri e microrganismi.
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Come viene assunta
• L’eroina può essere “sniffata”, fumata o iniettata in vena o in
muscolo;
• Assumibile allo stato puro o tagliata con sostanze inerti;
• Gli effetti sono pressappoco gli stessi (annullamento del dolore,
rallentamento della frequenza cardiaca e respiratoria, rilassamento),
mentre cambiano i rischi;
• La via iniettiva costituisce il metodo più rischioso perché l’eroina viene
assorbita immediatamente e può bloccare i centri del respiro residente
nel cervello, producendo così una sindrome che può essere mortale
chiamata “overdose”;
• La dipendenza si instaura sempre, indipendentemente dalla via di
assunzione. Anche chi inizia sniffando fumando quasi sempre arriva
all’uso iniettivo nell’arco di poco tempo. L’assuefazione è rapida e la
dipendenza fisica e psichica molto forti;
• Con l’iniezione in vena, non solo l’eroina, ma anche le “sostanze da
taglio” e le varie altre impurità vengono introdotte direttamente nel
flusso sanguigno. Ciò può causare setticemia (grave infezione
diffusa) ed altre infezioni;
• Ripetute iniezioni danneggiano
(ostruzioni) ed ascessi;
le
vene
provocando
trombosi
• Lo scambio di siringhe può essere veicolo di trasmissione di virus quali
l’epatite e l’HIV.
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L’eroina è illegale
Chiunque venga trovato in possesso di una quantità di eroina superiore
a 1,7 grammi (pari a circa 10 assunzioni) va incontro alla pena della
reclusione da 6 a 20 anni.
Per tutti coloro che ne possiedono un quantitativo inferiore (considerato
“per uso personale”) scattano le stesse sanzioni amministrative previste per
le altre sostanze.
Quale aiuto è possibile offrire a chi ne fa
uso
• Chi usa droghe deve essere aiutato e non emarginato perché per vincere
la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà;
• Per curarsi esistono appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può
rivolgere anche in anonimato;
• La gravità dei sintomi dell’astinenza varia in base alla gravità della
dipendenza e spesso necessita dell’aiuto medico;
• La cosa che più spaventa coloro che usano eroina è l’ansia e la paura
dei sintomi dell’astinenza. L’agitazione che ne deriva può far compiere
alla persona interessata azioni estremamente pericolose.
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LSD
Cos’è
• Il dietilammide dell’acido lisergico (LSD) è una sostanza chimica di
sintesi che produce stati allucinogeni. Questa droga viene anche detta
“droga psichedelica” per le alterazioni della percezione dei colori che
provoca;
• La sostanza è liquida e per essere usata viene fatta assorbire da
minuscoli pezzetti di carta di varie forme: francobolli, stelline,
animaletti, fiori, ecc.;
• L’LSD viene quasi sempre ingerito.
Quali sono gli effetti
• L’esperienza da LSD è generalmente descritta come un “trip” (termine
inglese per definire un viaggio) giacché le percezioni vengono
fortemente alterate e compaiono allucinazioni con profonda distorsione
della realtà esterna;
• Da trenta minuti ad un’ora dopo l’assunzione, i colori si modificano e
vengono percepite immagini inesistenti. Queste immagini ripetute
possono essere viste con gli occhi chiusi;
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• Nella seconda ora gli effetti diventano più intensi. Le immagini sono
visibili con gli occhi aperti (allucinazioni). Immagini e situazioni
appaiono generate dal nulla in conseguenza della stimolazione
chimica della sostanza sulle cellule cerebrali. In questa fase la
persona può entrare in un grave stato di perdita di contatto con la
realtà e non riuscire a valutare le situazioni di pericolo, perdere la
facoltà di giudizio e di decisione razionale, ma mantenere la capacità
di movimento e di azione. Alcune persone, pensando di essere in grado
di volare, si sono lanciate nel vuoto riportando gravi lesioni
permanenti;
• La percezione del tempo è completamente alterata e si ha la sensazione
di trovarsi in un altro mondo;
• In molti casi l’effetto dell’LSD può provocare intensa paura ed
attacchi di panico estremamente spiacevoli. A volte può provocare
danni psicologici permanenti ed irreversibili;
• Le sensazioni cominciano ad affievolirsi dopo cinque o sei ore
dall’assunzione (anche se possono perdurare anche per qualche
giorno) e dopo circa otto ore svanisce l’effetto;
• In alcuni casi le allucinazioni e le alterazioni percettive possono
ricomparire inaspettatamente per brevi istanti anche dopo alcuni giorni
dall’avvenuta assunzione. Questo effetto rende estremamente
pericoloso l’uso dell’LSD in quanto la persona, al momento della
comparsa degli effetti residui, potrebbe trovarsi alla guida di
un’automobile o in condizioni lavorative in cui è richiesta un’elevata
concentrazione onde poter evitare incidenti gravi.
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Cosa si può fare se qualcuno ha un attacco
di panico dopo l’assunzione
1. Condurlo in un ambiente tranquillo (poco rumore e luci ridotte) e non
affollato;
2. Rassicurarlo ripetutamente riguardo al fatto che il panico è
imputabile in maniera esclusiva all’assunzione della sostanza, che
l’effetto scomparirà in poche ore e che non esiste nessuna situazione di
imminente pericolo;
3. Non lasciare da sola la persona in questione;
4. Chiamare un medico.
Quali sono i rischi derivanti dall’uso
1. Gli effetti più pericolosi dell’assunzione di LSD possono verificarsi
anche dopo una sola dose;
2. L’LSD può provocare disturbi mentali permanenti con alterazioni
dell’umore, del pensiero e della memoria fino ad uno stravolgimento
della personalità;
3. L’LSD può provocare stati di estrema ansia ed attacchi di panico non
solo sotto l’effetto della sostanza, ma anche dopo qualche tempo;
4. L’LSD falsa la capacità di giudizio e la percezione del pericolo. Non
bisognerebbe mai guidare o maneggiare macchinari pericolosi sotto
l’effetto di tale sostanza.
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L’LSD è illegale
Chiunque venga trovato in possesso di una quantità di LSD superiore
a 3 “francobolli” va incontro alla pena della reclusione da 6 a20 anni. Per
tutti coloro che ne possiedono un quantitativo inferiore scattano le stesse
sanzioni amministrative previste per le altre sostanze.
Cosa fare per smettere
• Alcune persone, anche se raramente, smettono di usare l’LSD da sole
ma la maggior parte ha bisogno di aiuto;
• Spesso chi fa uso di droghe non riconosce di avere un problema serio
da risolvere. Questa è una delle caratteristiche principali della
patologia che spesso compromette la possibilità immediata di
interrompere l’uso della droga. In questi casi la cosa più importante è
evitare in tempo tutti i rischi ed i danni correlati dall’uso come ad
esempio la prostituzione, le attività criminali, le infezioni e la morte
per incidente;
• Chi usa la droga deve essere aiutato e non emarginato perché per
vincere la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà;
• Per curarsi esistono appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può
rivolgere anche in anonimato.
La miglior difesa è non usare droga
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