Preview - Associazione ANIMO

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Preview - Associazione ANIMO
A. O. Card. G. Panico
Tricase (Le)
Ossigenoterapia:
le nuove evidenze scientifiche
Poggiardo 12 Ottobre 2013
Relatore: Inf. Antonio Negro
Fonti
http://www.evidencebasednursing.it/
http://www.ebnitalia.it/
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Livelli delle Evidenze
LIVELLO I: ottenuta da almeno un trial randomizzato controllato
LIVELLO II-1: ottenuta da trials controllati ben progettati ma non randomizzati
LIVELLO II-2: ottenuta da studi analitici ben progettati su ampie coorti o di tipo
caso-controllo, preferibilmente provenienti da più di un centro o gruppo di ricerca
LIVELLO II-3: ottenuta da casistiche seguite per molti anni o da trials non
controllati producenti tuttavia risultati eclatanti
LIVELLO III: tratta da opinioni autorevoli basati su esperienze cliniche, studi
descrittivi o conclusioni di conferenze di esperti
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Forza delle raccomandazioni
A
esistono buone evidenze scientifiche, che supportano la raccomandazione di
utilizzare l’intervento/procedura
B
esistono discrete evidenze scientifiche, che supportano la raccomandazione di
utilizzare l’intervento/procedura
C
esistono scarse evidenze scientifiche, per consigliare o meno l’uso
dell’intervento/procedura
D
esistono discrete evidenze scientifiche, che supportano la raccomandazione di
NON utilizzare l’intervento/procedura
E
esistono buone evidenze scientifiche, che supportano la raccomandazione di
NON utilizzare l’intervento/procedura
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L’ossigenoterapia
L’ossigeno e un gas medicinale iscritto nella
Farmacopea Ufficiale ( FU )
Solo su prescrizione medica
L’infermiere somministra in autonomia … solo nei casi di urgenza
(es. SpO2< 90%) con protocollo condiviso ed autorizzato
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Maschera facciale con o senza Sistema Venturi,
Cannule nasali (occhialini)?
Venturi 24% 2 l/min
Occhialini 2 l/min
Venturi 28% 4 l/min
Venturi 31% 6 l/min
Occhialini 4 l/min
Venturi 35% 8 l/min
Venturi 40% 8 l/min
Venturi 50% 12 l/min
Venturi 60% 15 l/min
Maschera Facciale
Occhialini
5-6 l/min
Maschera Facciale
Occhialini
7-10 l/min
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Maschera facciale VS Cannule nasali (occhialini)
LIVELLO I7
Maschera facciale VS Cannule nasali (occhialini)
LIVELLO I8
L’umidificazione
NO: non è necessaria bassi flussi di ossigeno o per la
somministrazione di alti flussi per brevi periodi. [Grado B]
NO:non è richiesta nell’emergenza extraospedaliera.[Grado D]
SI: per alti flussi di ossigeno per periodi di tempo superiori
alle 24 ore o in pazienti che lamentano secchezza delle vie
aeree superiori. [Grado B]
SI: solo ai pazienti con tracheostomia o via aerea artificiale,
in questi casi necessari umidificatori a caldo. [Grado B]
SI/NO:può anche portare beneficio ai pazienti con secrezioni
vischiose e difficili da espettorare. [Grado C]
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L’umidificazione: con quale soluzione?
Soluzione fisiologica [Grado B]
La soluzione: quando sostituirla?
Studio: coltura su umidificatori riempiti per 30 gg
La soluzione è risultata sterile da 1 a 15 gg;
Dopo 30 gg il 40% presentavano Pseudomonas S;
Dopo 30 gg non presenza di ife fungine;
Sostituire l’umidificatore ogni 2-3 giorni;
Sostituire tra un utente e l’altro;
Utilizzare umidificatori monouso
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Aerosol terapia con nebulizzatori e/o inalatori
ai fini pneumologici
Infermieri: Barletta F., Corsano R., Faggioli P., Pirazzini R. e Scorza M.
Metodologia di riferimento è costituita da P.I.C.O.:
Paziente o popolazione
Intervento
Comparazione
Outcome (esito)
Introduzione
Valutare l’efficacia di strumenti e apparecchi per la somministrazione dell’aerosol terapia
considerato l’aumento dell’utilizzo.
Obiettivo
Verificare la migliore efficacia tra l’utilizzo dell’inalatore comparato al nebulizzatore.
P: paziente adulto affetto da patologia respiratoria
I: somministrazione dell’aerosol terapia utilizzando inalatori
C: nebulizzatori
O: l’efficacia terapeutica (con quale dispositivo il farmaco viene assimilato meglio).
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Aerosol terapia con nebulizzatori e/o
inalatori ai fini pneumologici
Infermieri: Barletta F., Corsano R., Faggioli P., Pirazzini R. e Scorza M.
VS
Conclusioni
1. Raramente sono scritte procedure di buon uso dell’utilizzo di nebulizzatori e inalatori.
2. Spesso si rischia di realizzare interventi terapeutici poco efficaci.
3. La scarsa scientificità con cui è condotta l’aerosol terapia con nebulizzatori e inalatori si
verifica anche a domicilio.
4. Gli operatori devono essere istruiti sulle tecniche d’uso perché non si può insegnare ciò
che non si conosce.
[Tema Irrisolto]
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La gestione del circuito respiratorio
Infermieri: Rapacchiani P. , Lombardo L. e Pau M.
Introduzione
Rilevata la disomogeneità di procedure in merito, ricerca per identificare la corretta
gestione e sostituzione del circuito respiratorio nei pazienti in ventilazione meccanica.
Obiettivo
Verificare la migliore efficacia tra i diversi tempi di sostituzione
P:Paziente in ventilazione meccanica e connesso al respiratore automatico.
I: Sostituzione del circuito del respiratore automatico dopo 7 giorni.
C: Sostituzione del circuito del respiratore automatico dopo 2 giorni.
O: Rischio di infezione.
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La gestione del circuito respiratorio
Infermieri: Rapacchiani P. , Lombardo L. e Pau M.
RISULTATI
6. NON cambiare di routine i circuiti dei respiratori utilizzati per una stessa persona.
Cambiare il circuito quando è visibilmente sporco o mal funzionante (IA)
10. Uso di filtri o trappole nella parte terminale del circuito esterno (Tema Irrisolto)
12. Se si utilizzano filtri autoumidificanti (HME) NON sostituire più frequentemente di 48
ore. Sostituire se visibilmente sporco (II)
13. Sostituire i tubi degli umidificatori, maschere e occhialini da ossigenoterapia in uso su una
stessa persona solo se mal funzionanti o visibilmente contaminati (II)
16. Nessuna raccomandazione circa la frequenza del cambio di routine del sistema di
aspirazione a circuito chiuso (Tema Irrisolto)
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Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Circuito ventilatore polmonare e relativi accessori : frequenza di cambio
Circuito esterno
Visibilmente sporco
Circuito interno
Non sterilizzare
routine
o
disinfettare
di
Malfunzionamento meccanico
Nuovo paziente
Se contaminato riprocessare secondo
indicazioni del produttore
Indicazione del produttore
Proteggere la parte interna del
ventilatore meccanico con un filtro
antimicrobico da sostituire secondo le
indicazioni del produttore
Se riutilizzabili (es. circuito con tubi in
silicone) pulire e sottoporre a
sterilizzazione secondo le indicazioni del
produttore
Controllare la presenza di condensa ed
eventualmente sostituire il filtro
antimicrobico
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L’aspirazione tracheo-bronchiale
Infermieri: Fabbri A; Rovero S.
1. Instillazioni di routine?
- aumenta la colonizzazione e infezione batterica delle basse vie
2. Instillazione prima dell’aspirazione?
- non aumenta la asportazione delle secrezioni
Sconsigliata (III-1)
Sconsigliata (III-1)
- utile una adeguata idratazione
3. Sondino per aspirare, quale misura?
- se superiore aumenta la pressione negativa
Max metà Ǿ della via (IV)
- se superiore aumenta la caduta della PaO2
4. Quanto deve durare?
- se superiore aumenta il rischio di: ipossia, traumi e
Meno di 10-15 secondi (IV)
altri effetti
- se si raddoppia il tempo si raddoppia la caduta di PaO2
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L’aspirazione tracheo-bronchiale
Infermieri: Fabbri A; Rovero S.
5. È utile iperossigenare prima di procedere?
- riduce l’ipossiemia indotta con l’aspirazione
- sconsigliata nei pazienti affetti da BPCO
Consigliata (III-1)
6. Quanti passaggi di aspirazione eseguire?
- se > 2 aumento di rischi collaterali
Max 2 (III-1)
7. Circuito chiuso o aperto?
- nessuna differenza sull’aumento delle infezioni
Nessuna differenza (III-1)
8. Utilizzo di guanti sterili o puliti?
- nessuna differenza sull’aumento delle infezioni
Nessuna differenza (III)
- considerati i costi si consigliano guanti puliti
ma con tecnica NO-TOUCH
9. Quale soluzione di lavaggio del dispositivo?
- evita la colonizzazione
Consigliata sterile (III-1)
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L’emogasanalisi (puntura arteriosa):
le competenze dell’infermiere
Con l'abolizione del mansionario con la L. 42/99, la puntura arteriosa rientra nelle
competenze infermieristiche: ma è una competenza sottoposta ad alcune restrizioni.
Il Consiglio Superiore di Sanità (23 giugno 2005), a seguito del parere richiesto
dall'Ospedale di Latina, chiarisce che l'infermiere può eseguire il prelievo arterioso,
sia in ambiente ospedaliero, ma dalla sola arteria radiale.
a. brachiale
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L’emogasanalisi: considerazioni tecniche
È un esame sempre urgente (trasporto straordinario) [LIVELLO I]
Il campione deve essere analizzato entro 3 minuti (no ghiaccio) [LIVELLO I]
Se si conserva per più di 10 minuti occorre raffreddarlo a 0 - 4 °C per non più di
30 minuti [LIVELLO I]
Modalità di trasporto:
- Pazienti interni: con vaschetta ermetica sempre
orizzontale (per favorire la
miscelazione dei
campioni sedimentati ). [LIVELLO II-1]
- Pazienti esterni: prelievo
eseguito nei pressi
dell’apparecchio. [LIVELLO I]
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Grazie per l’attenzione
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